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Avio

Annual Report Mar 29, 2019

4127_10-k_2019-03-29_3f0c8489-0015-403d-93cc-0b27419c862d.pdf

Annual Report

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Avio S.p.A.

Sede in Roma, via Leonida Bissolati n.76 Capitale sociale versato Euro 90.964.213 i.v. Registro delle Imprese - Ufficio di Roma n. 09105940960

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2018

INDICE

HIGHLIGHTS 4
LETTERA AGLI AZIONISTI 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Il Gruppo Avio 9
Profilo 10
Organi sociali 13
Storia Recente 14
Aree di business 16
Presenza geografica 16
Strategia 17
Azionariato 19
L'esercizio 2018 20
Fatti di rilievo dell'esercizio 2018 21
Andamento del mercato e delle attività 27
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale del Gruppo 29
Attività di ricerca e di sviluppo 38
Risorse umane 41
Comunicazione e responsabilità sociale 42
Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto 45
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 47
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale di Avio S.p.A. 49
Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti
e imprese sottoposte al controllo di queste ultime 56
Altre informazioni 56
Corporate Governance 56
Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A. 58
BILANCIO CONSOLIDATO 59
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 60
Conto Economico Consolidato 62
Conto Economico Complessivo Consolidato 63
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 64
Rendiconto Finanziario Consolidato 65
Note Esplicative al Bilancio Consolidato 66
Informazioni generali
66

Principi contabili significativi
66

Composizione, commento e variazioni delle
principali voci e altre informazioni 95

Informativa per settore di attività e per area geografica
135

Impegni e rischi
135
Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
148

Operazioni con parti correlate
155

Elenco delle società del Gruppo al 31 dicembre 2018
159

Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 160

Informazioni relative alle erogazioni pubbliche
ex art. 1, commi 125‐129, della Legge n 124/2017 161

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
162
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato 165
BILANCIO DI ESERCIZIO 171
Situazione Patrimoniale-Finanziaria 172
Conto Economico 174
Conto Economico Complessivo 175
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 176
Rendiconto Finanziario 177
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 178

Informazioni generali
178

Principi contabili significativi
178

Composizione, commento e variazioni
delle principali voci e altre informazioni 204
Impegni e rischi
244

Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
250

Operazioni con parti correlate
256
Informazioni per area geografica
260

Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 260
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
260
Informazioni relative alle erogazioni pubbliche
ex art. 1, commi 125‐129, della Legge n 124/2017 262

Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A.
264
Attestazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 265
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio 266
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio 272

HIGHLIGHTS (1)

Ricavi netti (2)

388,7 milioni di Euro (+13,0% rispetto al 2017)

EBITDA

Reported: 42,6 milioni di Euro (+3,3 milioni e +8,4% rispetto al 2017)

EBIT

Reported: 28,5 milioni di Euro (+3,5 milioni e +14,0% rispetto al 2017)

Utile ante imposte

27,9 milioni di Euro (+6,4 milioni rispetto al 2017)

Utile netto 25,8 milioni di Euro (+4,0 milioni rispetto al 2017)

Posizione finanziaria netta

+49,1 milioni di Euro (+7,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2017)

Investimenti 22,9 milioni di Euro (-5,7 milioni e -19,9% rispetto al 31 dicembre 2017)

Portafoglio ordini netto (2)

877,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018 (-74,7 milioni e -7,8% rispetto al 31 dicembre 2017)

Attività di ricerca e sviluppo

145,0 milioni di Euro di costi al netto del pass-through sostenuti nel 2018, pari al 37,3% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2018 (135,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2017, pari al 39,5% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2017)

Dipendenti 838 al 31 dicembre 2018 (782 al 31 dicembre 2017)

1 I valori presentati con riferimento all'esercizio 2017 sono "Pro-forma", come commentato nella relazione sulla gestione, al fine di renderli comparabili e di rappresentare i 12 mesi pieni rispetto alla rappresentazione di bilancio, indipendentemente dall'operazione straordinaria societaria che ha portato all'acquisizione di Avio S.p.A. e alla sua fusione per incorporazione in Space 2 S.p.A. come descritto nel bilancio.

2 Al netto dei ricavi c.d. "pass-through".

LETTERA AGLI AZIONISTI

Gentili Signori Azionisti,

Il 2018 è stato il secondo anno di quotazione della Vostra società sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana nel segmento STAR che ha visto il consolidamento di un capitale flottante di oltre il 60% distribuito in modo diffuso su un numero di investitori finanziari diversificato.

Nel corso del 2018 sono stati acquisiti nuovi ordini per oltre 300M€ di nuovi contratti tra produzione e sviluppo. Nel corso dell'anno sono state contrattualizzate con l'ESA l'ultima tranche del programma di sviluppo di Vega C e una ulteriore tranche del programma Vega E (ulteriore evoluzione di Vega che volerà dal 2024). Sono state inoltre contrattualizzate nuove attività di produzione per il lanciatore Vega (cd. Batch 3 di produzione, 10 lanciatori nel periodo 2019-2021), per il lanciatore Ariane 5 (cd PC batch per gli ultimi 8 lanciatori prima dell'avvio del nuovo lanciatore Ariane 6), nonché attività di accompagnamento alla produzione (cd Batch 2 di produzione). Nel complesso l'attività di acquisizioni commerciali ha consolidato il portafoglio ordini ad un valore prossimo ai 900M€.

Nel corso del 2018 sono stati firmati i primi contratti di lancio per piccoli satelliti per il primo volo di Vega-SSMS (Small Spacecraft Mission Service) con Spaceflight, ISIS, D-Orbit, Sitael ed in agosto con Spire. Questi contratti dimostrano come la soluzione ideata abbia trovato un immediato riscontro di mercato. Nel corso dei mesi di luglio e agosto Avio ha condotto un roadshow negli Stati Uniti per presentare le varie soluzioni che saranno offerte in futuro ai clienti americani, trovando un ampio riscontro di interesse.

Nel mese di febbraio è stato ottenuto un contratto di finanziamento ex lege 808 per sostenere lo sviluppo di ulteriori versioni del lanciatore Vega (Vega E e Vega light in particolare) per un totale di circa 22 milioni di Euro di costi massimi ammissibili. Tale finanziamento consentirà di accelerare il percorso di sviluppo delle varianti di prodotto, offrendo così al mercato soluzioni sempre più idonee ai requisiti dei clienti.

Nel mese di marzo è stato completato con successo il tiro al banco del motore Z40 nel poligono di prova di Salto di Quirra in Sardegna. Tale successo rappresenta un'importante milestone nel programma Vega C e consente quindi di guardare con fiducia ai tempi di completamento del nuovo lanciatore.

Nel mese di giugno è stato concluso con Arianespace un accordo, già previsto dagli accordi generali con ESA per la ristrutturazione del sistema di responsabilità delle attività di lancio, che ha trasferito ad Avio la piena responsabilità di tutte le attività gestione e manutenzione dei Ground Proximity Means (impianti e infrastrutture della rampa di lancio Vega, precedentemente gestite da Arianespace).

Avio ha inoltre proseguito nello sviluppo dei nuovi lanciatori Ariane 6 e Vega C, completando con successo i primi due tiri al banco del motore P120 (primo stadio sia di Vega C che di Ariane 6) nella seconda parte del 2018 e ad inizio 2019.

Questi eccellenti risultati raggiunti hanno ulteriormente consolidato il livello di confidenza sui percorsi di sviluppo di Vega C e Ariane 6 dimostrando la piena maturità di Avio nella realizzazione di nuovi prodotti a tecnologia avanzata.

Il primo semestre del 2018 è stato caratterizzato da un'attività di volo mediamente più bassa degli anni precedenti (2 voli Ariane e nessun volo Vega) per una serie di clienti che hanno richiesto date di lancio nella seconda parte dell'anno. Nei mesi di Luglio e Agosto è stato realizzato un terzo volo di

Ariane e ad Agosto un volo di Vega, per la missione AEOLUS dell'ESA, completato con successo, che ha così consolidato il suo track record (12 voli consecutivi di successo).

Nei primi mesi dell'anno caratterizzati da assenza di voli Vega, sono stati effettuati i principali lavori di modifica del Mobile Gantry nel sito di lancio di Kourou per adattarlo al lanciatore Vega C. Tali lavori sono stati sostanzialmente completati nel corso del 2018 così permettendo lo svolgimento delle attività di integrazione di Vega C nel 2019 propedeutiche al primo lancio attualmente previsto ad inizio 2020.

Nel mese di novembre è stato effettuato un ulteriore volo di Vega, per la missione Mohammed VI B del Marocco, completato con successo. Nel corso del 2018, Vega ha quindi incrementato a 13 il già notevole track record di successi consecutivi a partire dal Maiden Flight, risultato che non ha eguali nella storia dei lanciatori spaziali.

Dal Centro Spaziale Guianese nel 2018 sono stati effettuati complessivamente 11 lanci di cui 5 con Ariane, 2 con Vega e 3 con Soyuz.

Nel mese di marzo 2019 è previsto il lancio che vedrà Vega portare in orbita una missione tutta italiana realizzata in collaborazione tra OHB Italia e Telespazio sotto l'egida dell'Agenzia Spaziale Italiana.

Nei primi mesi del 2018 è stato inoltre stipulato un addendum all'Industrial Agreement tra Avio e Ariane Group relativo alle condizioni di commercializzazione di Vega (già stipulato nel 2016), definendo meglio il ruolo di compartecipazione e controllo di Avio nelle attività commerciali di Vega gestite da Arianespace. In particolare, è stata definita all'interno di Arianespace, la figura di un Vega Cross Functional Manager, responsabile della performance complessiva della Business Unit Vega.

Le attività di lancio nello Spazio nel 2018 sono risultate in forte crescita, con un numero totale di 114 lanci effettuati (di cui 39 in Cina, che ha scavalcato gli Stati Uniti, pur in crescita a 31 lanci rispetto ai 29 del 2017, 20 in Russia, 8 in Europa, 7 in India, 6 in Giappone e 3 in Nuova Zelanda).

Nel mese di marzo è stata completata l'operazione straordinaria di cessione da parte della controllata ELV S.p.A. (oggi SpaceLab S.p.A.) ad Avio del ramo d'azienda lanciatori, consolidando così nell'unica organizzazione di Avio tutte le attività dei lanciatori che erano precedentemente articolate con le attività propulsive in Avio e quelle sistemistiche in ELV. SpaceLab S.p.A., proseguirà focalizzandosi sullo sviluppo di nuove attività di sperimentazione e su nuove particolari tecnologie propulsive, supportando anche Avio nella realizzazione di nuove infrastrutture di prova motori. A tal proposito, nel primo semestre è stato sottoscritto un Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Sardegna che prevede un finanziamento per realizzare la Space Propulsion Test Facility, nuova infrastruttura per la prova di motori a propellente liquido e a propellente solido che consentirà di accelerare e irrobustire le attività di sviluppo dei futuri motori.

Ad inizio 2019, è stato firmato un nuovo contratto di debito per 10M€ con la Banca Europea degli Investimenti in relazione ai progetti di investimento e di sviluppo di nuovi prodotti che Avio ha in programma per i prossimi anni. Il nuovo contratto di debito presenta le medesime condizioni del precedente finanziamento con una durata di 7 anni e una struttura a tasso fisso con costi molto contenuti in ragione anche della solidità finanziaria della vostra società.

Il 2018 si è chiuso con risultati economico-finanziari in continua crescita. I ricavi hanno raggiunto il valore di 388,7M€, in crescita del 13% rispetto al 2017 e superiori a quanto previsto dalla Guidance per il 2018 pari a 345-365 milioni di Euro, principalmente attribuibile all'avanzamento del Vega C e alle attività di sviluppo del nuovo motore P120C.

l margine operativo lordo (EBITDA) si è attestato a 42,6 M€, in crescita del 8% rispetto all'esercizio precedente principalmente grazie alla riduzione dei costi non ricorrenti, come previsto dalla Guidance per il 2018, ed al miglior assorbimento dei costi fissi in relazione ai maggiori volumi di attività.

Anche il margine operativo netto (EBIT) si è chiuso a 28,5 M€, in aumento del 14% rispetto al 2017.

In crescita anche l'utile netto pari a 25,8 milioni di Euro con un +18% rispetto ai 21,8 milioni di Euro del 2017, grazie al miglioramento dell'EBITDA e alla significativa riduzione degli oneri finanziari (0,7 milioni di Euro rispetto a 3,6 milioni di Euro del 2017) derivante dalla nuova struttura di debito del Gruppo i cui benefici economici si sono pienamente manifestati nel 2018.

La posizione finanziaria netta del 2018 si è chiusa a +49,1M€ (rispetto ai 41,7M€ del 2017) per effetto della gestione operativa, nonostante il livello di investimenti sostenuto nell'esercizio e il pagamento nel maggio 2018 del primo dividendo da quando la Vostra Società è quotata in borsa valori.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

IL GRUPPO AVIO

PROFILO

Il Gruppo Avio (nel seguito della presente Relazione sulla Gestione indicato come "Avio" o il "Gruppo") è una azienda leader mondiale nel settore aerospaziale. L'esperienza e il know-how acquisiti nel corso degli oltre 50 anni di attività consentono ad Avio di essere un'eccellenza mondiale nel campo dei Sistemi di Lancio, della propulsione spaziale a solido, a liquido e criogenica, nonché nella propulsione per sistemi miltari.

Il Gruppo occupa direttamente in Italia e all'estero circa 850 persone altamente qualificate, nella sede principale di Colleferro nei pressi di Roma nonchè in altri siti in Campania e in Piemonte. Ulteriori siti operativi sono presenti all'estero, in Francia ed in Guyana Francese.

Il Gruppo opera attualmente nell'ambito del settore dei Sistemi di Lancio e della propulsione spaziale, in particolare con riferimento alle attività di progettazione, sviluppo, produzione ed integrazione di:

  • sistemi di trasporto spaziale (Lanciatore Vega e future evoluzioni);
  • sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali (Lanciatore Ariane 5 e Lanciatore Ariane 6);
  • sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici (Aspide, Aster, CAMM-ER, MARTE);
  • sistemi propulsivi a propellente liquido per satelliti;
  • nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale;
  • infrastrutture di terra, cosiddette "ground" relative alle attività di preparazione e lancio dei lanciatori.

I Sistemi di Lancio con contenuto Avio sono:

  • Ariane 5 per il posizionamento in orbita geostazionaria GEO - Geostationary Earth Orbit (quota 36.000 km) di satelliti di massa fino a 10 t. Dalla fine degli anni '80, Avio fornisce i booster (motori a propellente solido) e la turbopompa ad ossigeno del motore Vulcain;
  • Ariane 6 attualmente nella sua fase di sviluppo. Il lanciatore ha due configurazioni distinte in funzione delle sue possibili missioni allo scopo di garantire una maggiore flessibilità in termini di possibili payload. In particolare, A62 (con due booster P120C a propulsione solida) e A64 (con quattro boosterP120C a propulsione solida) saranno utilizzati sia per il posizionamento di satelliti in orbita geostazionaria GEO (quota 36.000 km) sia per coprire anche altri tipi di missioni, come il lancio in orbita LEO, in orbita polare elio-sincrona (SSO), in orbita terrestre media (MEO), per l'inserimento di satelliti che possono spaziare tra le 4,5 tonnellate di massa verso orbite GEO e le 20 tonnellate verso orbita LEO. In tal contesto AVIO fornisce i booster a solido per entrambe le configurazioni di Ariane 6 come pure le due turbopompe ad ossigeno dei motori Vulcain 2 e Vinci degli stadi a liquido;
  • Vega, per il posizionamento in orbite basse LEO – Low Earth Orbit (tra 300 e 2000 km di altezza) di satelliti di massa fino a 2 t. Dal 2000, Avio sviluppa e realizza il vettore Vega, il lanciatore spaziale europeo per satelliti di massa fino a 2.000 kg che ha effettuato con successo il lancio di qualifica nel febbraio 2012, completato con successo nel dicembre 2015 i 5 lanci previsti dal contratto VERTA per il completamento della qualifica e effettuato nel 2016 il primo lancio della fase commerciale. Il successo di questo prodotto ha permesso all'Italia di entrare nel ristrettissimo numero di paesi al mondo in grado di sviluppare e produrre un proprio lanciatore spaziale;
  • Vega C, evoluzione dell'attuale Vega, è un lanciatore in fase di sviluppo nell'ambito del programma spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea. Vega C è progettato per un maggior carico utile rispetto al Vega ed ottimizza nel contempo i costi di produzione grazie alla condivisione del nuovo primo stadio (P120C) con Ariane 6.

Per quanto riguarda i missili tattici, Avio partecipa ai principali programmi nazionali ed internazionali. Fra essi, citiamo:

  • ASTER, sistema d'arma terra-aria;
  • CAMM-ER, sistema d'arma terra-aria attualmente in sviluppo;
  • MARTE, sistema antinave lanciato da Elicottero e Nave.

Nel campo della propulsione satellitare, Avio ha realizzato e fornito a ESA e ASI sottosistemi propulsivi per la messa in orbita e il controllo di diversi satelliti, tra cui i più recenti SICRAL, Small GEO e EDRS-C.

Il Gruppo opera nell'ambito delle seguenti linee di business:

Ariane

Ariane è un programma spaziale per le missioni GEO sponsorizzato dall'ESA, in cui ArianeGroup ("AG") ricopre il ruolo di prime contractor e Avio opera in qualità di subcontractor per la produzione dei booster a propulsione solida P230 e della turbopompa ad ossigeno liquido (LOX) per il motore Vulcain 2. Avio è anche subcontractor per il lanciatore di nuova generazione Ariane 6 il cui lancio di qualifica è previsto per il 2020; per tale lanciatore Avio, per il tramite della consociata Europropulsion, sta sviluppando e successivamente produrrà (i) il motore a propellente solido P120C, (ii) la Turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vulcain 2 e (iii) la Turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vinci.

Vega

Vega è un programma spaziale per le missioni LEO (il cui sviluppo è stato finanziato dall'ESA con fondi prevalentemente italiani) di cui il Gruppo è prime contractor per la produzione e l'integrazione dell'intero lanciatore, la realizzazione dei motori a propulsione solida P80, Zefiro 23 e Zefiro 9 e del modulo propulsivo a propulsione liquida AVUM. Il Gruppo riveste inoltre il ruolo di prime contractor di ESA per lo sviluppo dei lanciatori di nuova generazione Vega Consolidation ("Vega-C") e Vega Evolution ("Vega-E"), il cui lancio di qualifica è programmato rispettivamente per il 2019 e per il 2024. Per questi ultimi il Gruppo è responsabile dello sviluppo e della successiva produzione degli interi lanciatori spaziali, nonché dello sviluppo (i) del motore a propellente solido P120 C (primo stadio in sostituzione dell'attuale P80 che viene realizzato in sinergia al programma Ariane 6), (ii) del motore a propellente solido Z40 (secondo stadio in sostituzione dell'attuale Z23) e (iii) di un motore criogenico ad ossigeno-metano liquidi per lo stadio alto di Vega-E.

Propulsione tattica

Avio è responsabile della progettazione e della produzione dei seguenti prodotti:

  • o Aster 30, in particolare dei motori booster e sustainer, del sistema di attuazione (TVC) e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 15, in particolare del motore sustainer e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Unità propulsive dell'Aspide;
  • o Marte sustainer.

Per quanto riguarda i programmi di sviluppo:

  • o CAMM-ER, per lo sviluppo del motore booster e sustainer in unico stadio, dei cablaggi e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 30 MLU, per lo sviluppo del nuovo Aster 30 booster che a partire dal 2021 sostituirà in produzione l'attuale risolvendo problemi di REACH e obsolescenze;
  • o E TVC (Elettromechanic Trust Vector Control) sistema di controllo della spinta mediante sistema elettromeccanico che sostituirà l'attuale idraulico per allungare i tempi di manutenzione e la vita operativa del missile Aster.

Con ricavi al netto del pass-through conseguiti nel 2018 pari a 388,7 milioni di Euro e un adjusted EBITDA di 47,3 milioni di Euro, il Gruppo si colloca attualmente in una posizione di vertice dell'industria spaziale italiana ed europea, alla cui competitività contribuisce in maniera sostanziale realizzando all'estero oltre il 98% dei propri ricavi.

Il contenuto fortemente tecnologico delle attività svolte ha portato Avio a sostenere costi per attività di ricerca e sviluppo - per la parte prevalente commissionata dall'ESA, dall'ASI e dai ministeri degli Stati Membri - pari a circa il 37,3% dei ricavi al netto del pass-through nel 2018. Tali attività sono state svolte sia in proprio sia attraverso una rete di laboratori e collaborazioni con numerose università e centri di ricerca tra i più importanti a livello nazionale e internazionale.

ORGANI SOCIALI E COMITATI

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Roberto Italia Presidente
Giulio Ranzo Amministratore Delegato (c ) (d)
Donatella Sciuto Amministratore Indipendente (a) (d)
Maria Rosaria Bonifacio Amministratore Indipendente (b)
Monica Auteri Amministratore Indipendente (a)
Giovanni Gorno Tempini Amministratore Indipendente (b) (c)
Vittorio Rabajoli Amministratore (a)
Luigi Pasquali Amministratore (c)
Stefano Ratti Amministratore (b) (d)
  • a. Componente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità
  • b. Componente del Comitato Nomine e Compensi
  • c. Componente del Comitato Investimenti
  • d. Componente de Comitato Attività Strategiche

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

Riccardo Raul Bauer Presidente
Claudia Mezzabotta Sindaco Effettivo
Maurizio Salom Sindaco Effettivo
Maurizio De Magistris Sindaco Supplente
Virginia Marini Sindaco Supplente

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A. (2017-2025)

STORIA RECENTE

1994

Il Gruppo FIAT, già attivo da inizio '900 nel settore aeronautico, acquisisce nel 1994 la BPD Difesa e Spazio, società nata nel 1912 con attività di sviluppo e produzione di munizionamento per le amministrazioni militari italiane e straniere raggiungendo una dimensione di circa 4.000 persone.

2000

Oltre alle tradizionali attività nel campo della produzione aeronautica e spaziale, nel 2000 il Gruppo, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), costituisce la ELV S.p.A., controllata al 70%, per lo sviluppo e la progettazione per intero di un nuovo lanciatore e in tale veste, sotto l'egida dell'Agenzia Spaziale europea (ESA), assume il rilevante ruolo di capo-commessa per il lanciatore europeo VEGA.

2006

Il Gruppo viene acquisito da BCV Investments, società facente capo al fondo di private equity Cinven (81%), al Gruppo Finmeccanica (14%, ora Gruppo Leonardo) e altri investitori (5%).

2012

A febbraio viene qualificato il vettore spaziale europeo VEGA, progettato e realizzato da Avio. A dicembre Avio annuncia la firma di un accordo per la cessione a General Electric del proprio settore aeronautico.

2013

A maggio il nuovo lanciatore Avio denominato VEGA compie con successo il suo primo volo commerciale. Il 1° agosto 2013 viene formalmente ceduta da Avio alla General Electric la società GE Avio S.r.l. contenente le attività del settore aeronautico.

2014

A dicembre, la Conferenza Ministeriale degli Stati Membri dell'Agenzia Spaziale Europea decide di finanziare fino al suo completamento il programma di consolidamento ed evoluzione del lanciatore VEGA, che include un primo stadio comune (il P120 C) con il futuro lanciatore Ariane 6, anch'esso finanziato fino alla sua qualifica.

2015

Gli esiti della Conferenza tra i Ministri dei paesi aderenti all'ESA, tenutasi nel mese di dicembre 2014, si sono convertiti nell'agosto 2015 in importanti contratti di sviluppo per i lanciatori Vega –C e Ariane 6. Ad Avio è stato riconosciuto un ruolo molto importante grazie alla partecipazione al programma di sviluppo del P120 (motore di primo stadio comune a Vega-C e ad Ariane 6) ed alla guida con ruolo di sistemista del programma VECEP volto allo sviluppo del lanciatore Vega-C.

Per la prima volta nella storia del Centro Spaziale di Kourou si sono realizzati 12 lanci in un anno, di cui 6 per Ariane e 3 per Vega.

2016 - 2017

Nel quarto trimestre 2016 è iniziata l'operazione di acquisizione e valorizzazione in Borsa del Gruppo Avio da parte di Space2 S.p.A., SPAC italiana quotata sul mercato MIV/segmento SIV di Borsa Italiana S.p.A.

Tale operazione si è perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2, di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio. La restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo. Alla medesima data CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del prospetto di quotazione delle azioni ordinarie di Space2 post fusione con Avio sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. La fusione per incorporazione con Space2 è poi avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017.

Sempre in data 10 aprile 2017 la Space2 post fusione con Avio, di cui ha conservato la denominazione di "Avio S.p.A.", ha conseguito la quotazione presso il segmento STAR di Borsa Italiana.

2018

Nell'ambito del processo avviato da parte degli stati membri dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per una nuova governance del settore dei lanciatori europei finalizzato a trasferire ai prime contractors (Ariane Group per Ariane 6 ed Avio per Vega C) la responsabilità dello sfruttamento commerciale dei nuovi prodotti e dei rischi ad esso associati, nonché a seguito del completamento dei voli di accompagnamento alla qualifica del lanciatore VEGA, i soci della società ELV S.p.A. (controllata da Avio S.p.A. al 70% e partecipata dall'ASI al 30%) hanno condiviso una riorganizzazione delle attività in base alla quale le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori siano svolte dal socio industriale Avio, concentrando, invece, le attività della società ELV S.p.A. in ambito di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione in ambito avionico.

Pertanto, in tale contesto, in data 1 marzo 2018, la controllata ELV S.p.A. ha ceduto ad Avio S.p.A. il ramo d'azienda inerente le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione lanciatori. A seguito di tale riorganizzazione societaria la controllata ELV S.p.A. ha assunto, con efficacia a far data dal 9 maggio 2018, la nuova denominazione sociale di Spacelab S.p.A. dedicandosi ad attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione di prodotti per il trasporto spaziale.

AREE DI BUSINESS

Principali attività: progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali, sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici, sviluppo e integrazione e fornitura di lanciatori spaziali leggeri completi (VEGA), ricerca e sviluppo di nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale, motori di controllo assetto per satelliti.

Principali programmi: Ariane, VEGA, Aster, CAMM-ER

Principali clienti: Arianespace, ESA (European Space Agency), ArianeGroup (già Airbus Safran Launchers), ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e MBDA

Siti produttivi: Colleferro (Roma), Kourou (Guyana Francese)

PRESENZA GEOGRAFICA

ITALIA

  • (I) (II) (III) Colleferro (Roma), propulsione spaziale solida
  • (III) Airola (Benevento)

EUROPA

  • (IV) Suresnes Francia, Europropulsion S.A.
  • (IV) Evry-Courcouronnes Francia, Arianespace Partecipation S.A.

RESTO DEL MONDO

(II) (IV) Kourou - Guyana francese, caricamento dei segmenti del booster a propellente solido di Ariane 5 e loro integrazione, integrazione del lanciatore VEGA

Legenda

  • (I) Direzione generale
  • (II) Sede o insediamento produttivo
  • (III) Laboratorio di ricerca
  • (IV) Joint venture e società partecipate

STRATEGIA

In coerenza con gli esiti delle Conferenze Ministeriali di dicembre 2014 e dicembre 2016, che hanno confermato la strategia europea sull'evoluzione dei propri lanciatori, e nel rispetto dei contratti firmati nel 2015 e 2017, Avio sta realizzando:

  • lo sviluppo del motore P120 come "common element" di Vega C (primo stadio) ed Ariane 6 (booster);
  • lo sviluppo del lanciatore Vega C in sostituzione di Vega, che permetterà (i) di aumentare la performance di circa il 60% grazie ai nuovi motori P120 (primo stadio) e Z40 (secondo stadio) e di strutture più leggere, (ii) di aumentare la flessibilità del sistema di lancio grazie a serbatoi a liquido più capienti e (iii) di aumentare la quota di mercato accessibile grazie alle sue maggiori performance e quindi ad un Payload fairing di dimensioni maggiori per poter accogliere satelliti di massa e volume maggiori;
  • lo sviluppo dell' Upper Stage di Vega E con il nuovo motore LOx-Metano, frutto anche dell'accordo di collaborazione con la società KBKhA seguito dal successo della prova al banco del motore ad ossigeno liquido/metano avvenuta nel 2014 come pure di attività di prova successive del prototipo del nuovo motore M10 a ossigeno liquido e metano. Vega E (un lanciatore a tre stadi, P120, Z40 e Upper Stage LOx-Metano) aumenterà ulteriormente (i) la performance di Vega C e- (ii) la gamma e la flessibilità dei servizi ai satelliti, rendendo possibili, fra l'altro, cambi di parametri orbitali molto più importanti di quelli che Vega e Vega C possono realizzare.

Inoltre, la strategia di ampliamento del mercato accessibile di Vega e, soprattutto, la maggiore flessibilità in termini di servizi offerti al cliente finale, sono stati ulteriormente consolidati tramite l'adesione ai programmi ESA denominati:

  • SSMS, che mira a fornire un servizio dedicato ai cosiddetti SmallSats (piccoli satelliti nel range di massa 1 – 400 kg); questa tipologia di satelliti (siano essi singoli o facenti parte delle cosiddette costellazioni) rappresentano un numero sempre crescente della domanda di mercato; alcuni lanciatori della stessa classe di Vega, come il Dnepr, il PSLV ed il Falcon 9, già sono equipaggiati con dispenser simili a SSMS che permettono agli stessi lanciatori di offrire un servizio di lancio multiplo dedicato ai piccoli satelliti in questo range di massa. Lo sviluppo di un dispenser ad hoc, insieme alle intrinseche caratteristiche di flessibilità e versatilità dello stadio alto di Vega, forniranno allo stesso lanciatore un vantaggio competitivo importante rispetto alla concorrenza;
  • Space Rider (in partnership con TASI), ovvero una navicella spaziale portata in orbita da Vega C, capace di trasportare fino ad 800 kg di carico utile per diverse applicazioni, di rimanere in tale orbita per un periodo di tempo dell'ordine di 2 mesi per svolgere una serie di esperimenti o servizi orbitali e infine rientrare a Terra per il recupero dei Payloads.

In parallelo, Avio ha intrapreso lo sviluppo di un derivato del Vega e del Vega C denominato Vega C Light, un vettore per satelliti di massa inferiore ai 300 kg, da utilizzare per il mercato dei piccoli satelliti, ogniqualvolta un cliente richiede un servizio dedicato, ovvero (i) la sostituzione di un satellite in orbita, (ii) un particolare servizio orbitale, oppure (iii) un fast deployment in un'orbita ben definita e ad un ben preciso momento. Attualmente, Avio (i) ha finalizzato una configurazione di riferimento a 3 stadi (Z40, Z9 ed un nuovo piccolo stadio a propellente solido da sviluppare), (ii) sta firmando accordi con l'attuale supply chain di Vega / Vega C per la fornitura delle strutture e dell'avionica "semplificata", (iii) sta valutando alcune opzioni in Europa per una possibile base di lancio (fra queste, Portogallo e Norvegia sembrano essere i candidati più promettenti)

La Società ha recentemente consolidato il suo ruolo nelle cosiddette attività "ground", ovvero quelle attività meccaniche, elettriche e fluidiche sulla struttura della base di lancio iniziate nel 2016, che hanno costituito di fatto l'ampliamento del proprio perimetro di competenze. Ciò è avvenuto essenzialmente per il tramite di accordi raggiunti con Arianespace sul nuovo perimetro delle Attività "Launch System" in Guyana Francese con applicazione, per quanto riguarda le nuove attività Avio, nella seconda campagna di lancio del 2017 iniziata nel mese di Giugno.

Recentemente, con la costituzione della società Avio Guyana S.A.S., quest'ultima ha il controllo e la gestione della Zone de Lancement Vega (ZLV); in particolare (i) coordina le attività relative all'integrazione del lanciatore e (ii) assicura la manutenzione delle principali installazioni legate alla sua assiematura (Banco di controllo, Edificio di integrazione e lancio, centraline di caricamento propellenti) .

Dal 2017, la Società ha potuto implementare il nuovo modello di governance del settore spaziale europeo di cui è stata fautrice, ciò per il tramite di un accordo firmato con le società partner ArianeGroup (Prime Contract del lanciatore Ariane 5 e della sua evoluzione Ariane 6), Arianespace (Launch Service Provider) ed ESA come Observer. Tale modello permetterà ad Avio di avere il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore. La strategia della società mira ad aumentare la cadenza di lancio Vega dagli attuali 2-3 lanci/anno a 4-5 stabilizzati/anno.

Infine, nel corso dell'anno la ELV S.p.A., a seguito della cessione del ramo d'azienda "lanciatori" alla controllante Avio S.p.A., è stata ridenominata Spacelab S.p.A., rimanendo sempre partecipata da Avio S.p.A. al 70% e dall'Agenzia Spaziale Italiana – ASI al 30%, con la finalità di svolgere, nel settore del trasporto spaziale, attività di ricerca, di sviluppo di nuove tecnologie, di sviluppo di infrastrutture di prova, con specifico riferimento a tecnologie non ancora mature a livello di applicazione industriale, ma potenzialmente suscettibili di fornire un vantaggio competitivo.

AZIONARIATO

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale di Avio S.p.A., pari a € 90.964.212,90, è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie, di cui:

  • n. 22.533.917 azioni ordinarie risultanti dall'operazione di fusione con Space2 che ha portato alla quotazione di Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 ("business combination") sul segmento STAR del mercato telematico gestito da Borsa Italiana (MTA);
  • n. 1.800.000 a seguito della conversione di 400.000 azioni speciali avvenuta in 2 "tranche". In particolare, la prima "tranche" di n. 140.000 azioni speciali è stata convertita in n. 630.000 azioni ordinarie contestualmente alla data di efficacia della fusione il 10 aprile 2017, mentre la seconda "tranche" di n. 260.000 azioni speciali è stata convertita in n. 1.170.000 azioni ordinarie in data 17 maggio 2017;
  • n. 2.025.429 a seguito dell'esercizio di n. 7.465.267 Market Warrant nel periodo dal 16 giugno al 16 agosto 2017.

Si segnala inoltre che Space Holding S.p.A., Società promotrice dell'operazione di business combination, detiene n. 800.000 Sponsor Warrant, esercitabili entro il termine di 10 anni dalla data di efficacia della fusione, 10 aprile 2017, alla condizione che il prezzo del titolo Avio S.p.A. abbia raggiunto il valore di €13,00 con un rapporto di conversione con azioni Avio S.p.A. post-fusione pari a 1 a fronte del pagamento di un prezzo di esercizio pari ad €13,00.

Già alla data di efficacia della fusione, il 10 aprile 2017, primo giorno di quotazione del titolo Avio S.p.A. sul MTA, si è avverata la condizione per l'esercizio degli Sponsor Warrant. Alla data del 31 dicembre 2018 non sono pervenute richieste di esercizio da parte dei titolari.

Alla data del 31 dicembre 2018, sulla base delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle informazioni disponibili alla Società, l'azionariato di Avio S.p.A. risulta come segue:

Compagine sociale % Capitale sociale
Leonardo S.p.A. 25,88%
Amundi Asset Management 5,92%
Space Holding S.p.A. 5,60%
In Orbit S.p.A. 3,85%
Flottante rimanente su MTA 58,75%
Totale 100%

ESERCIZIO 2018

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 2018

Business

Vega

Nell'anno 2018 sono stati effettuati due lanci di Vega, rispettivamente in Agosto per il satellite scientifico di ESA "ADM-Aeolus" (Meteo, Osservazione della Terra) ed in Novembre per il satellite del Governo del Marocco "Mohammed VI B" (Osservazione della Terra).

Ariane

Nel 2018 sono stati effettuati sei voli del lanciatore Ariane 5, che ha portato in orbita 13 satelliti fra commerciali, istituzionali europei ed export (istituzionali di altre nazioni).

Successo della prova a banco del nuovo motore Zefiro 40 (secondo stadio lanciatore Vega C)

In data 7 marzo 2018 si è svolta con successo la prova a banco del motore Zefiro 40 il sistema di propulsione di secondo stadio del Vega C. Vega C, evoluzione di Vega, consentirà di aumentare del 60% le prestazioni, incrementando così il mercato accessibile di questo vettore nell'ambito dei satelliti LEO (Low Earth orbit), una parte consistente dei quali gestita con lanci a carico multiplo.

Successo della prova al banco del nuovo motore P120 C (primo stadio lanciatore Vega C)

In data 16 luglio 2018 si è svolto con successo a Kourou, nel centro spaziale europeo in Guyana francese, il test del motore a propellente solido P120C. L'esito del test è un passaggio fondamentale verso la realizzazione dei lanciatori europei di nuova generazione Vega-C e Ariane 6. Avio ha un ruolo centrale nello sviluppo del P120C, il più grande motore monolitico a propellente solido al mondo ad essere costruito in fibra di carbonio, proprio negli stabilimenti Avio di Colleferro, vicino Roma. Il motore, inoltre, è stato caricato con il propellente solido da Regulus (società controllata da Avio) e integrato in Europropulsion (joint venture tra Avio e ArianeGroup).

Successo della prova al banco del motore M10 (primo stadio lanciatore Vega C)

A novembre è stato completato con successo il tiro al banco di prova del prototipo del nuovo motore M10 a ossigeno liquido e metano, sviluppato da Avio nel contesto del programma Vega E (Vega Evolution) dell'Agenzia Spaziale Europea.

Il prototipo oggetto della prova è un modello in scala ridotta del propulsore di stadio superiore che equipaggerà il lanciatore Vega E a partire dal 2024. La tecnologia impiegata è particolarmente innovativa sia per l'efficienza propulsiva sia per la compatibilità ambientale, essendo caratterizzato da ridottissime emissioni e scorie derivanti dalla combustione. Il motore oggetto della prova è stato realizzato secondo il brevetto Avio SMSP (Single Material Single Part) interamente in additive manufacturing, utilizzando tecnologie laser avanzate di stampa tridimensionale.

Attività di propulsione tattica

Nel 2018 sono stati realizzati n°55 Booster e manutenuti i Booster ASTER provenienti dai MoD.

In merito al programma Aster 30 MLU è stata effettuata la prima prova di qualifica dell'involucro e provato al banco statico il primo motore con il nuovo propellente.

Per il programma CAMM ER è stata completata la CDR, prodotti i motori inerti per le prove a livello munizione e quelli per i primi test di volo. E' iniziata la fabbricazione dei motori di qualifica e per IM.

Principali accordi ed eventi contrattuali nel 2018

Con riferimento all'attività di produzione Ariane 5:

  • la Sociètà ha firmato la variante per 10 forniture aggiuntive (Batch PC) sia al contratto di produzione PB per la fornitura dei booster a solido di Ariane 5 che a quello di produzione delle turbopompe ad ossigeno del Vulcain 2;
  • la firma del contratto suddetto ha portato a seguire alla firma del contratto per la manutenzione delle attrezzature di produzione di Ariane 5, la firma del contratto per l'assistenza tecnica ad EUROPROPULSION, nonché all'accordo per la fornitura del lotto PC per le Parti metalliche del nozzle del booster di Ariane 5, la cui firma è avvenuta nel mese di luglio. Nell'ultimo trimestre dell'anno 2018 sono stati inoltre firmati i contratti per l'analisi dei voli Ariane 5 per i componenti forniti da Avio (i.e. booster e Turbopompa ad ossigeno).

Con riferimento all'attività di produzione Vega:

  • la controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.), prima della cessione del ramo d'azienda relativo ai lanciatori ad Avio S.p.A., ha firmato
  • o con il cliente ESA:
    • una Preliminary Authorization To Proceed (PATP) per l'avvio delle attività di accompagnamento alla produzione per il periodo 2017-2019;
    • alcune varianti contrattuali (CCN) in ambito sviluppo Vega C;
  • o con il cliente Arianespace:
  • un ordine relativo ad attività aggiuntive nell'ambito del Batch 3 di produzione successivamente alla cessione del ramo d'azienda da parte della società controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) alla società controllante Avio S.p.A. quest'ultima ha firmato:
  • con il cliente Arianespace:
    • il Rider 2 al Batch 2 che introduce nel perimetro del gruppo Avio le attivià Ground Proximity Means (GPM) in campagna di integrazione in Guyana Francese;
    • diversi ordini per attività aggiuntive in ambito Batch 2 e Batch 3 di produzione
  • con il cliente ESA:
    • una Conversion Proposal per attività di accompagnamento alla produzione per il periodo 2015-2016;
    • il contratto di accompagnamento alla produzione (LEAP) per il periodo 2017- 2019;
    • una Conversion Proposal (CP#1) per l'implementazione di alcune attività a ceiling nel perimetro del LEAP 2017-2019;
  • o con il cliente Europropulsion:
    • il Rider 1 al Batch 2 per la produzione di 6 unità addizionali P80 LMC ed accenditore;
    • un ordine per il supporto tecnico ad EUP per attività addizionali a quelle del perimetro di assistenza tecnica standard

Con riferimento alle attività di sviluppo Vega:

  • sono state acquisite diverse varianti contrattuali che hanno consentito di precisare il perimetro tecnico, la configurazione e l'organizzazione industriale per Vega C, per Vega E, per Space Rider e per VENUS;
  • firmati due contratti di studio (con ESA e con ARIANESPACE) per impostare futuri servizi con Vega C per mini e micro-satelliti:
  • o Study of a Service Launch making use of a Micro-Launcher (contratto con ESA);
  • o Standardisation of Launch Service for Ligh-Sats (contratto con ARIANESPACE);
  • acquisite anche alcune attività di sviluppo parallele a Vega C che hanno l'obiettivo di rendere disponibili nel medio termine delle alternative ad alcuni apparati (piattaforma inerziale, sistema per controllo assetto fine) destinati a fine vita o troppo costosi.

Con riferimento all'attività di propulsione tattica il principale evento di quest'anno è stato la firma del contratto con il Cliente Qatar. E' stata acquisita la seconda tranche del contratto per lo sviluppo MLU.

Prima Convention Avio S.p.A.

In data 5 luglio, si è svolta a Roma presso l'Auditorium Conciliazione la prima Convention Avio dal titolo: "Insieme verso il futuro". Nel corso dell'incontro, dopo gli interventi del Presidente di Avio, Roberto Italia e dell'AD Giulio Ranzo che hanno ripercorso i successi raggiunti dal Gruppo negli ultimi anni e commentato le principali sfide strategiche all'orizzonte, tutti i dipendenti hanno festeggiato ed assistito allo spettacolo "Il Giudizio Universale".

Firma di Arianespace con Spire per SSM

Nel mese di agosto è stato firmato con l'operatore Spire un contratto per lanci multipli con il Vega equipaggiato con il nuovo dispenser SSMS (Small Spacecraft Mission Service). Spire è uno dei principali player di servizi satellitari a livello mondiale grazie a più di 80 piccoli satelliti in grado di fornire dati per applicazioni meteo, il settore marittimo e aereo. Il contratto con Spire segue la firma degli accordi già finalizzati con ISIS, Spaceflight, Sitael e D-Orbit per il lancio di piccoli satelliti con la missione SSMS Vega nel 2019 e conferma l'attrattività del nuovo dispenser sviluppato da Avio per il mercato degli operatori satellitare.

Altri fatti di rilievo

Acquisto dalla società controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori

La società controllata ELV S.p.A. fu costituita nel 2000 con la missione di sviluppare il lanciatore Vega.

Dopo 12 anni di attività di ricerca e sviluppo, nel febbraio 2012 è stato lanciato con successo il Maiden Flight e successivamente le attività del lanciatore Vega sono entrate nella fase di commercializzazione.

Essendo ormai nella piena fase di maturità della propria attività commerciale, la missione originaria della società ELV S.p.A. è stata raggiunta. Inoltre, nel corso del 2016 è stata definita dagli Stati membri dell'ESA una nuova governance del settore dei lanciatori che dal 2019 trasferirà ai prime contractors (sia di Vega sia di Ariane) la piena responsabilità dello sfruttamento commerciale con una conseguente riduzione del supporto delle agenzie spaziali. In questo nuovo contesto, lo sfruttamento commerciale del prodotto Vega, con tutti i rischi a esso associati, può essere più naturalmente gestito da un soggetto industriale quale Avio S.p.A. piuttosto che da una collaborazione pubblico-privato quale quella con ASI, per il tramite di ELV S.p.A., più idonea ad attività con prevalente scopo di ricerca e sviluppo.

Sulla base di tali premesse, nel dicembre 2017 ELV S.p.A. ha sottoscritto con la controllante Avio S.p.A. un contratto preliminare di cessione di ramo d'azienda relativo alle attività propriamente inerenti lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione dei lanciatori (Vega, Vega-C, Vega-E,

Ariane e relativi sottosistemi), con esclusione del ramo d'azienda relativo alle attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di infrastrutture di prova per il trasporto spaziale.

In data 1 marzo 2018, essendosi completate la procedura di consultazione sindacale di cui all'art. 47 delle legge n. 428/1990 e la procedura di c.d. golden power di cui al decreto-legge n. 21/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56/2012, dando seguito al suddetto contratto preliminare, ELV S.p.A. ed Avio S.p.A. hanno stipulato il contratto definitivo di cessione di ramo d'azienda con efficacia a decorrere dalla medesima data. Gli effetti contabili e fiscali delle cessione decorrono anch'essi dalla data del 1 marzo 2018.

Il prezzo di cessione del suddetto ramo d'azienda è stato pari a Euro 20,3 milioni come risultante da una perizia di stima redatta da primario professionista indipendente sulla base delle comuni metodologie valutative utilizzate in tali tipologie di transazioni, nonché tenendo conto di benchmarck di settore.

In relazione ai potenziali benefici derivanti dall'applicazione della normativa relativa ai crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo ex art. 3 del decreto legge n. 145/2013 e corpo normativo correlato concernenti le attività oggetto del ramo d'azienda ceduto da ELV S.p.A. ad Avio S.p.A., poiché alla data della stipula del contratto definitivo di cessione del ramo in parola tali potenziali benefici complessivi non erano ancora stati determinati con esattezza tra le parti, in quanto ancora in corso l'analisi anche con il supporto di consulenti fiscali, le parti hanno stabilito che il credito di imposta derivante dall'applicazione della suddetta normativa fa parte del ramo d'azienda ceduto alla data di stipula dell'atto definitivo, mentre la valorizzazione del ramo d'azienda ceduto e conseguentemente il prezzo di cessione alla data di stipula dell'atto definitivo non tengono conto dei potenziali benefici attesi complessivi ad esso associati. Le parti hanno pertanto concordato che, a conclusione dell'analisi di cui sopra, entro il 30 giugno 2019 definiranno di comune accordo il valore del credito di imposta incluso nel ramo d'azienda ceduto ad Avio S.p.A. nonché l'eventuale aggiustamento del corrispettivo in relazione alla definizione dei potenziali benefici attesi complessivi.

A seguito di tale riorganizzazione e della ridefinizione della propria missione, a far data dal 9 maggio 2018, la controllata ELV S.p.A. ha modificato la propria denominazione sociale in Spacelab S.p.A..

Modifica della struttura organizzativa di Avio S.p.A.

Nel 2018, a seguito della suddetta cessione del ramo d'azienda da parte della società controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) alla società controllante Avio S.p.A., è stata conseguentemente modificata la struttura Organizzativa della società.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

Modifica della normativa relativa ai crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto, tra le altre misure, le seguenti principali novità rispetto alla normativa vigente:

  • la riduzione del suddetto limite massimo di incentivo annuale da € 20 milioni a € 10 milioni a partire dall'anno 2019;
  • una norma di interpretazione autentica del comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, volta a stabilire che, in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta per conto di committenti esteri, è riconosciuto il beneficio fiscale al commissionario residente esclusivamente in relazione alle spese riguardanti le attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato;
  • la possibilità di utilizzare il credito in compensazione solo successivamente al completamento delle formalità documentali previste incluso il rilascio delle attestazioni richieste per legge.

Effetto della modifica normativa sul Gruppo Avio

Il Gruppo ha determinato il credito di imposta maturato nel 2018 per l'attività di ricerca e sviluppo prevalentemente commissionata dall'Agenzia Spaziale Europea tenendo conto ed applicando le suddette previsioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 ed avendo cura di quantificare il solo beneficio per il quale esiste la ragionevole certezza che l'entità abbia rispettato le condizioni previste.

Le commesse pluriennali in argomento sono quelle relative ai progetti di ricerca e sviluppo che includono principalmente i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E che formano parte della più ampia famiglia dei lanciatori Vega.

Il riconoscimento del beneficio economico, poiché maturato a fronte delle predette attività di ricerca e sviluppo è stato riconosciuto a conto economico sulla base dell'avanzamento di tali attività commisurandolo all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali cui il beneficio stesso si riferisce.

Il credito d'imposta maturato nell'esercizio 2018 ammonta complessivamente ad Euro 10.604 migliaia dei quali, secondo la predetta metodologia, è stato rilevato a conto economico nell'esercizio 2018 un beneficio pari a 4.514 migliaia di Euro. Nel conto economico dell'esercizio 2018 a quest'ultimo si aggiunge anche la quota parte del credito maturato nell'esercizio 2017 e ripartito sulla base dell'avanzamento delle commesse pluriennali di competenza secondo la predetta metodologia con effetto nell'esercizio 2018 pari a 2.903 migliaia di Euro. Pertanto, il beneficio economico complessivo rilevato nel conto economico 2018 è risultato pari a 7.417 migliaia di Euro,

La metodologica contabile seguita dal Gruppo prevede il riconoscimento economico dei benefici secondo l'evoluzione delle relative commesse pluriennali mentre l'utilizzo patrimoniale del medesimo credito prescinde da tale dinamica ed è collegato alla maturazione di flussi di debito compensabili con i crediti d'imposta in ossequio alle norme di legge di riferimento.

L'evoluzione normativa per il 2019 impone che tale compensazione possa aver luogo solo successivamente al completamento delle formalità documentali previste incluso il rilascio delle attestazioni richieste per legge.

Costituzione della società Avio Guyana S.A.S.

In data 7 febbraio 2018 è stata costituita la società Avio Guyana S.A.S., operante nel sito di lancio a Kourou in Guyana Francese. La società si occuperà del coordinamento delle campagne di lancio e della gestione delle infrastrutture di terra per i lanci di Vega, con l'obiettivo di ottimizzare i processi industriali ed aumentare la produttività nella prospettiva di un futuro aumento del numero di lanci Vega.

Prima distribuzione di dividendi dalla quotazione di Avio S.p.A. sul segmento STAR del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana

Nel mese di maggio 2018 sono statti distribuiti per la prima volta, da quando la società è quotata in borsa, dividendi agli azionisti per un importo complessivo pari a 10.017 migliaia di Euro.

Verifica fiscale sul transfer pricing tra Avio S.p.A. e Regulus S.A.

Nel giugno 2018 la Direzione Regionale del Piemonte ha notificato ad Avio S.p.A. un questionario richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2013, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

Il procedimento in oggetto si è concluso il 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione di due atti di adesione, uno per IRES e un per IRAP, entrambi relativi al periodo d'imposta 2013, con il recupero a carico della Società di un importo complessivo pari a circa 796 mila Euro, comprensivi di imposte, interessi e sanzioni.

Tale procedimento rientra negli accordi di indennizzo tra venditori e compratori nell'ambito dell'operazione di acquisizione da parte di Space2, di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio S.p.A. detenuta da Cinven Limited, dagli altri investitori istituzionali e da Viasimo S.à.r.l.. Allo stato l'indennizzo è in corso di definizione.

Nomina del soggetto responsabile delle attività di Internal Audit del Gruppo Avio

In data 25 giugno 2018, il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha conferito alla società Protiviti S.r.l. l'incarico di svolgere, in outsourcing, le attività inerenti la Funzione di Internal Audit della Società Avio S.p.A., identificando nel Dott. Alessandro Cencioni, Managing Director della Società Protiviti S.r.l., il soggetto Responsabile.

Incasso credito IVA chiesto a rimborso per 8 milioni di Euro

In data 2 agosto 2018 è stata incassata dalla controllata Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.), in linea con le attese, una quota dei crediti IVA chiesti a rimborso all'Agenzia delle Entrate per un importo pari a 8.191 migliaia di Euro.

ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE ATTIVITA'

Situazione generale : storico e previsioni

Nel 2018 sono stati effettuati 114 lanci orbitali, in netto aumento rispetto al 2017 (91 lanci, con un incremento del 25%). Tale aumento non si riscontra nella massa totale trasportata (circa 325 t nel 2018 contro circa 360 t nel 2017) e nel numero di satelliti orbitati (455 nel 2018 contro 471 nel 2017), tali dati confermano la riduzione della massa unitaria dei singoli satelliti. La maggior parte di questi lanci sono stati istituzionali, ovvero finanziati da budget governativi (siano essi per fini civili o militari); la rimanente parte sono stati commerciali.

Al netto dei satelliti "Unknown" (per i quali non viene dichiarata la natura del satellite stesso), i 114 lanci effettuati nel 2018 hanno portato in orbita:

  • 166 satelliti principali (in aumento rispetto ai 156 del 2017), di cui la maggior parte in orbite LEO, mentre risultano in numero stabile i satelliti che hanno come destinazione le orbite GEO, MEO e i lanci verso la ISS. Tali satelliti sono principalmente "governativi" o, più genericamente, "istituzionali";
  • 264 satelliti secondari (in diminuzione rispetto ai 309 del 2017), quasi esclusivamente in orbite LEO. Questi sono generalmente satelliti di piccola massa, che hanno sfruttato un "passaggio in orbita" nel lancio del satellite principale; si registra tuttavia il primo lancio di tipo "rideshare" (operato da SpaceFlight Industries con un lanciatore Falcon 9 di Space X), ovvero un lancio con molti satelliti di piccola massa senza un satellite principale (la società, tramite il dispenser SSMS, opererà il primo lancio di questo tipo in Europa nella seconda metà del 2019) Tali satelliti sono quasi esclusivamente "commerciali" o per fini "accademici";
  • 25 satelliti con un servizio di lancio "dedicato" (contro 5 nel 2017). Sono in genere satelliti di piccola massa che utilizzano un Mini-Lanciatore, a conferma dell'importanza che questo tipo di trasporto sta assumendo.

Per quanto riguarda le previsioni del mercato satelliti, nel decennio 2018-2027, il trend riguardante il numero di satelliti che richiederanno un servizio di lancio risulta:

  • pressoché stabile per i satelliti operanti in GEO (questi satelliti sono quasi esclusivamente commerciali e dedicati a servizi di telecomunicazione broadcasting);
  • si prevede, invece, un forte incremento dei satelliti in LEO, sia istituzionali che commerciali, con applicazioni soprattutto nel campo dell'osservazione della terra, della navigazione e dei servizi di telecomunicazione quali internet a banda larga, telefonia mobile e Internet of Things. Relativamente a questi servizi, vi è ragione di credere che si assisterà all'affermazione delle cosiddette costellazioni di satelliti di piccola massa, tipicamente dell'ordine di 5-150 kg e numero di unità che potranno variare da poche decine alle migliaia (tale fenomeno è particolarmente evidente dal 2013 in poi; quanto accaduto nel 2017 e nel 2018 lo sta confermando). Si prevede di conseguenza che la maggior parte dell'incremento dei lanci sarà assorbita dai lanciatori che avranno le caratteristiche tecniche per compiere missioni a carico multiplo (a tal fine, la Società sta sviluppando il servizio SSMS basato su Vega C e il Vega Light) e cadenze elevate.

Mercato lanciatori

Pur registrando alcune novità interessanti, il 2018 ha confermato il trend globale degli ultimi anni, in cui:

  • poche nazioni al mondo dispongono di un'offerta di servizio di lancio capace di rispondere ad un mercato istituzionale che rimane sempre sostenuto: esse sono USA, Russia, Cina e, in misura inferiore, Europa, India e Giappone; la Nuova Zelanda ha effettuato nel 2018 3 lanci del Mini Lanciatore Electron, sviluppato e operato da Rocket Lab;
  • solo un numero ancor più ristretto di nazioni risponde ad una domanda commerciale;

  • o USA, in primis, con l'affermazione del lanciatore Falcon 9 commercializzato da Space X (12 lanci commerciali, pari ad una massa di 61 t, su 21 in totale nel 2018);

  • o l'Europa con la gamma di lanciatori Ariane 5, Vega e Soyuz offerta da Arianespace (3 lanci commerciali, pari ad una massa di 27 t, con Ariane 5 su 6 lanci totali);
  • o la Russia con Soyuz 2.1a e 2.1b (da notare: nessun lancio commerciale con Proton da parte di ILS, che fino all'avvento di Falcon 9 è stato il principale competitor di Ariane 5);
  • o l'India con PSLV, principale competitor di Vega;
  • o ma, soprattutto, la Cina che si sta affacciando sempre più sul mercato commerciale con i piccoli lanciatori istituzionali della classe CZ, ma anche Kuaizhou e LandSpace (Maiden Flight fallito nel 2018);
  • La Cina, con un totale di 39 lanci (quasi esclusivamente per fini istituzionali) ha registrato un nuovo record assoluto ed ha sorpassato gli USA, fermi a 31 lanci totali. La Russia conferma il trend in discesa con soli 17 lanci, mentre l'Europa si conferma stabile ad 11 (incluso il Soyuz commercializzato da Arianespace);
  • Si registra l'inizio delle operazioni per Falcon Heavy (Space X), una versione potenziata del Falcon 9 e per Zhu-Que 1 un Mini Lanciatore cinese;
  • Per quanto riguarda i tassi di "failure", Ariane 5 ha purtroppo interrotto la striscia di successi consecutivi (fermandosi ad 82). Sempre nel 2018, si registrano le failure di un Soyuz FG durante una manned mission verso la ISS e del Mini lanciatore cinese Zhu-Que 1 durante il suo volo inaugurale. Nell'ultimo decennio, la Russia si conferma la nazione con il più alto numero di insuccessi (14 su 260 lanci), seguita dalla Cina (8 su 188 lanci). Giappone ed Europa si confermano le nazioni più virtuose con, rispettivamente, zero e due insuccessi.

In ultimo, il 2018 ha confermato che il settore Spazio attira sempre maggiori capitali da investitori privati (Business Angels, Venture Capital) destinati sia ad aziende affermate (tipo Space X) o a startup (tipo Vector, Alpha, Orbex, Rocket Lab, Landspace). Negli ultimi 10 anni, il livello raggiunto è stato pari a \$18B, equamente divisi sui settori Lanciatori e Satelliti, con, in particolare, \$4,5B nel 2017 e \$3B nel 2018. Questi capitali stanno permettendo a molte società di entrare nel business ristretto delle nazioni con ambizioni spaziali: i lanci del 2018 di Rocket Lab e Landspace (pur entrambi esposti a failure in corrispondenza dei primi lanci, ne sono un esempio)Per quanto detto, considerato (i) il forte incremento che il mercato sta registrando (e continuerà a registrare con tassi di crescita addirittura più elevati) nella fascia dei satelliti di massa 1-500 kg, (ii) l'incremento, in generale, dei satelliti con destinazione LEO, tipicamente nella classe di massa 1-2 ton, la Società ritiene che i prodotti ed i servizi che la stessa riuscirà a fornire con Vega, Vega C, SSMS, Space Rider, Vega Light e, infine, con particolari moduli in corso di sviluppo per aumentare prestazioni, flessibilità e versatilità (VSS), potranno coprire la vasta gamma della richiesta. Sarà fondamentale, a tal fine, una riduzione dei costi di tali prodotti e servizi, tempismo e reattività nel proporli (alcuni Mini Lanciatori sono già operativi aldifuori dell'Europa) ed una strategia commerciale aggressiva, in particolare, verso i clienti commerciali che costituiscono la maggioranza di tale richiesta.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO

Premessa

I dati consolidati del Gruppo Avio dell'anno 2017 presentati a fini comparativi sono stati influenzati dall'operazione societaria straordinaria perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio (la restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo) e dalla successiva fusione per incorporazione della medesima in Space2 S.p.A. avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017. Tale operazione societaria, a seguito della quale Space2 S.p.A. assunse la denominazione di Avio S.p.A., determinò effetti sul bilancio consolidato del 2017 e sulla comparabilità dello stesso con l'attuale biancio consolidato al 31 dicembre 2018. Per questo motivo, nel seguito sono richiamati i dati "pro-forma" che furono predisposti ai fini del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 ed attualmente riportati a fini comparativi a beneficio del lettore con lo scopo di rendere comparabile l'andamento della gestione sulla base del perimetro del Gruppo Avio prima dell'operazione con l'aggiunta dell'operatività di Space2.

Risultati economici e finanziari

Richiamo del processo di ottenimento dei risultati economici e finanziari "Pro-Forma" comparativi relativi all'esercizio 2017 già riportato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

La tavola che segue illustra come furono ottenuti i risultati "Pro-Forma" dell'esercizio 2017 che nel seguito sono esposti a fini comparativi, muovendo dai dati di bilancio consolidato IAS/IFRS al 31 dicembre 2017.

Space2
S.p.A.
Q1 2017
Gruppo
Avio
Q2+Q3+
Q4 2017
Bilancio
IAS/IFRS
Gruppo
Avio
al 31
dicembre
Gruppo
Avio
Q1 2017
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
(a) (b) 2017
(c)=(a)+
(b)
(d) (c)+(d)
Ricavi 325.332 325.332 59.897 385.229
di cui: Ricavi pass-through 41.402 41.402 - 41.402
Ricavi al netto del pass-through - 283.930 283.930 59.897 343.827
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze
prodotti finiti, in corso di lavorazione e
semilavorati
4.326 4.326 1.142 5.468
Costi per beni e servizi, per il personale, altri
costi operativi, al netto di costi capitalizzati e
pass-through
(1.695) (254.459) (256.154) (56.973) (313.126)
Effetto valutazione partecipazioni con il
metodo del patrimonio netto
– proventi/(oneri) operativi
2.513 2.513 566 3.079
Risultato operativo prima degli
ammortamenti (EBITDA)
(1.695) 36.310 34.615 4.632 39.247
Ammortamenti e svalutazioni (10.629) (10.629) (3.598) (14.226)
Risultato operativo (EBIT) (1.695) 25.682 23.987 1.034 25.021
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari 428 (2.387) (1.959) (1.609) (3.568)
Risultato gestione finanziaria 428 (2.387) (1.959) (1.609) (3.568)
Proventi (oneri) da partecipazioni - - - -
Risultato prima delle imposte (1.267) 23.295 22.028 (575) 21.453
Imposte correnti e differite 369 369 (34) 335
Totale risultato netto del Gruppo e di terzi (1.267) 23.664 22.397 (609) 21.788

La colonna "Space2 S.p.A. Q1 2017" riporta i costi della società incorporante Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 31 marzo 2017. La colonna "Gruppo Avio Q2+Q3+Q4 2017" riporta i risultati economici del Gruppo Avio dal 1 aprile al 31 dicembre 2017 che sono confluiti per effetto dell'acquisizione e fusione nel bilancio della società incorporante al 31 dicembre 2017 aggiungendosi ai risultati economici del Q1 di Space2 S.p.A. La colonna "Bilancio IAS/IFRS Gruppo Avio al 31 dicembre 2017" riporta i risultati economici del prospetto di conto economico del bilancio che, in ossequio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS a seguito dell'operazione societaria Space2-Avio S.p.A., si riferiscono all'esercizio della società risultante dalla fusione, composti dai risultati economici di Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 31 marzo 2017 e dai risultati economici del Gruppo Avio dal 1 aprile al 31 dicembre 2017.

La colonna "Gruppo Avio Q1 2017" riporta i risultati economici del Gruppo Avio dal 1 gennaio 2017 al 31 marzo 2017 data della "business combination" con Space2 S.p.A..

Infine, la colonna "Esercizio 2017 "Pro-Forma" riporta i risultati economici dell'intero esercizio 2017 del Gruppo Avio comprensivi dei risultati economici di periodo di Space2 S.p.A. in modo tale da renderli comparabili con l'attuale esercizio 2018.

Analisi dei risultati economici operativi

Nella tavola che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico del Gruppo per l'esercizio 2018 e per l'esercizio 2017 "Pro-Forma" (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2018
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Variazione
Ricavi 439.695 385.229 54.466
di cui: Ricavi pass-through 51.000 41.402 9.598
Ricavi al netto del pass-through 388.695 343.827 44.868
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in
corso di lavorazione e semilavorati
7.132 5.468 1.664
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al
netto di costi capitalizzati e pass-through
(356.514) (313.126) (43.388)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto
– proventi/(oneri) operativi
3.239 3.079 160
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 42.552 39.247 3.305
Ammortamenti e svalutazioni (14.032) (14.226) 194
Risultato operativo (EBIT) 28.520 25.021 3.501
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari (663) (3.568) 2.905
Risultato gestione finanziaria (663) (3.568) 2.905
Proventi (oneri) da partecipazioni - - -
Risultato prima delle imposte 27.857 21.453 6.404
Imposte correnti e differite (2.020) 335 (2.355)
Totale risultato netto del Gruppo e di terzi 25.837 21.788 4.049

I ricavi definiti "pass-through" derivano dagli accordi contrattuali raggiunti tra la controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) e l'Agenzia Spaziale Europea nell'agosto 2015 per lo sviluppo e la realizzazione del nuovo propulsore, denominato "P120", destinato ai futuri lanciatori VEGA C e Ariane 6. Per effetto dell'implementazione di tali accordi, i ricavi consolidati del Gruppo Avio includono la seguente duplice fatturazione:

una prima fatturazione da parte della capogruppo Avio S.p.A., in qualità di sub-fornitore, alla joint-venture Europropulsion S.A. con ricavi e margini non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto tale joint-venture non è consolidata;

una seconda fatturazione , in qualità di prime contractor, al cliente finale Agenzia Spaziale Europea effettuata dal 1 gennaio al 28 febbraio 2018 da parte della controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) e dal 1 marzo 2018 direttamente da parte di Avio S.p.A. per effetto dell'acquisizione da parte di quest'ultima del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori della suddetta controllata. In questo caso, si tratta di una semplice rifatturazione di costi ricevuti da Europropulsion, senza margini, non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto realizzati verso terzi e definiti "pass-through" in tale relazione.

I ricavi al netto dei "pass-through" sono pari a 388.695 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 e mostrano una variazione positiva di 44.869 migliaia di Euro (pari a +13.0%) rispetto al 2017. Tale incremento netto è principalmente attribuibile al programma di sviluppo del futuro lanciatore Vega C.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi di cui sopra per linea di business:

Esercizio
2018
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Variazione
Ariane 161.051 150.398 10.653
Vega 206.489 177.116 29.373
Propulsione tattica 19.271 14.635 4.636
Altri ricavi 1.885 1.678 207
Ricavi al netto del pass-through 388.695 343.827 44.869

Nell'esercizio 2018 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 42.552 migliaia di Euro, con un incremento di 3.306 migliaia di Euro e +8,4% rispetto all'esercizio 2017.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 28.520 migliaia di Euro, con un incremento di 3.501 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2017.

Tale miglioramento rispetto all'esercizio precedente deriva principalmente dalla gestione operativa e dalla riduzione dei costi non ricorrenti relativi all'operazione societaria straordinaria che ha portato alla quotazione in Borsa della Società, nonché dall'effetto del contributo dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo. Tale contributo, di cui ha potuto beneficiare il Gruppo a partire dall'esercizio 2017 è attinente alle attività di ricerca e sviluppo commissionate dall'Agenzia Spaziale Europea ed è riconosciuto nei risultati dell'esercizo in base all'avanzamento dei costi sostenuti delle commesse pluriennali del Gruppo per attività di ricerca e sviluppo cui il contributo stesso si riferisce. Il contributo riconosciuto a Conto Economico nell'esercizio 2018 è stato pari a 7.417 migliaia di Euro (6.147 migliaia di Euro nel 2017). Allo stato, il periodo futuro che si stima interessato da tale beneficio, in base al grado di avanzamento delle commesse pluriennali cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, traguarderà il medio periodo con un effetto sui risultati di ciascun esercizio che dipenderà dall'effettivo grado di avanzamento delle commesse interessate. Per ulteriori informazioni relativamente alla natura di tale contributo si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio - Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" della presente relazione.

In aggiunta alla rappresentazione "Pro-Forma" dei dati consolidati comparativi dell'esercizio 2017 finalizzata a depurare i risultati dalla operazioni straordinarie di natura societaria, di seguito sono riportati i valori dell'EBITDA e dell'EBIT rettificati per escludere le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo come meglio illustrato nel seguito. I suddetti valori rettificati (importi in migliaia di Euro) e le relative marginalità raggiunte nel corso degli esercizi 2018 e 2017 sono riportati nella tavola seguente:

Esercizio
2018
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Variazione
Adjusted EBITDA 47.260 46.493 767
Adjusted EBITDA Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
12,2% 13,5%
Adjusted EBIT 33.228 32.267 961
Adjusted EBIT Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
8,5% 9,4%

L'EBITDA rettificato (o "Adjusted EBITDA") oltre a non considerare gli effetti delle politiche di ammortamento, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e di eventuali variazioni della tassazione (componenti già escluse dall'EBITDA), esclude anche le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, al fine di aumentare il grado di comparabilità dei risultati operativi nei periodi di confronto.

L'Adjusted EBITDA dell'esercizio 2018 è stato pari a 47.260 migliaia di Euro (12,2% dei ricavi netti), in incremento di 767 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 46.493 migliaia di Euro dell'esercizio 2017 "pro-forma" (13,5% dei ricavi netti).

Il decremento netto della marginalità è principalmente attribuibile all'effetto combinato del differente mix delle attività svolte.

L'EBIT rettificato (o "Adjusted EBIT") è rappresentato dal risultato operativo (EBIT) escluse le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, già esclusi ai fini della determinazione dell'Adjusted EBITDA.

L'Adjusted EBIT dell'esercizio 2018 è stato pari a 33.228 migliaia di Euro (8,5% dei ricavi netti), in incremento di 961 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 32.267 migliaia di Euro dell'esercizio 2017 "pro-forma" (9,4% dei ricavi netti). Le componenti e dinamiche delle voci in riconciliazione tra EBIT ed EBIT rettificato sono le medesime commentate per l'Adjusted EBITDA.

Di seguito viene fornita la riconciliazione tra EBIT, Adjusted EBIT ed Adjusted EBITDA per l'esercizio 2018 e per il corrispondente esercizio precedente (migliaia di Euro):

Esercizio
2018
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Variazio
ne
Risultato operativo (EBIT) 28.520 25.021 3.500
Oneri/(Proventi) non ricorrenti costituiti da:
- Erogazioni integrative / incentivazioni (1) 1.088 1.478 (390)
- Consulenze e prestazioni di natura societaria, legale e fiscale per IPO (2) 3.472 (3.472)
- Consulenze e prestazioni di natura societaria, legale e fiscale (3) 1.474 1.918 (444)
- Costi per piani cash-settled share-based payment e altri costi del
personale
(445) 445
- Accantonamenti, utilizzi e rilasci di fondi rischi di natura fiscale/Oneri
fiscali (4)
796 (26) 822
- Altri oneri/(proventi) non ricorrenti (5) 1.201 415 786
Totale Oneri/(Proventi) non ricorrenti 4.558 6.813 (2.254)
Investor Fees (6) 150 433 (283)
Adjusted EBIT
A+B+C
33.228 32.267 961
Ammortamenti netti 14.032 14.226 (195)
Adjusted EBITDA
D+ E
47.260 46.493 767

(1) Costi ed accantonamenti a fondi relativi ad oneri integrativi per il personale inclusivi, tra gli altri, dei costi connessi all'attivazione di procedure di mobilità e di accompagnamento alla pensione, nonché incentivi all'esodo.

(2) La voce si riferisce principalmente a costi di consulenza esterna una tantum relativi al progetto di quotazione della Società avvenuto nell'anno 2017, inclusi i costi sostenuti dalla SPAC Space2.

  • (3) La voce si riferisce ai costi per prestazioni e consulenze esterne da parte di studi fiscali e legali, nonché advisor che hanno natura straordinaria ed una tantum rispetto all'attività del Gruppo.
  • (4) La voce è relativa agli oneri per le adesioni fiscali sostenute nel 2018, tutte relative all'esercizio fiscale 2013.
  • (5) Gli "Altri oneri/(proventi) non ricorrenti" includono costi o proventi ritenuti di natura non ricorrente tra i quali, ad esempio, l'imposta di registro pagata dalla Avio S.p.A. ai fini dell'acquisizione del ramo d'azienda dei lanciatori della controllata ELV S.p.A. (ora Avio S.p.A.).
  • (6) Le Investor Fees comprendono nel 2018 le attività di competenza dell'esercizio svolte da Space Holding S.p.A.. Tali costi sono diminuiti rispetto al 2017, in quanto in tale anno comprendevano (i) la quota maturata al 31 marzo 2017 da parte di Cinven Limited, socio uscente a seguito della business combination relativa all'acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 effettuata alla medesima data; (ii) la quota maturata dal socio Leonardo S.p.A. sino alla data di fusione Avio-Space2; (iii) la quota relativa alle attività di competenza dell'esercizio svolte da Space Holding S.p.A..

Analisi dei risultati finanziari

La significativa riduzione degli oneri finanziari rispetto all'esercizio precedente è attribuibile al rimborso nel corso dell'esercizio 2017 del precedente contratto di finanziamento con un pool di primarie banche internazionali che fu stipulato nel 2015 e la sua sostituzione con un contratto di finanziamento stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

Tale finanziamento rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione.

Tale ultimo contratto fu stipulato nell'ottobre 2017 per un importo originario pari a 40 milioni di Euro con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in diceci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Fiannziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Fiannziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stiuplati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

Nel mese di gennaio 2019 tale contratto di finanziamento è sato incrementato di 10 milioni di Euro alle medesime condizioni del contratto originario stipulato nell'ottobre 2017. Si rinvia per maggiori informazioni alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizo".

Struttura Patrimoniale

L'analisi della struttura patrimoniale del Gruppo è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
Variazione
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari 92.260 82.928 9.332
Avviamento 61.005 61.005 (0)
Attività immateriali a vita definita 116.954 117.577 (624)
Partecipazioni 8.138 7.975 163
Totale immobilizzazioni 278.357 269.485 8.872
Capitale di esercizio netto (30.957) (33.357) 2.400
Altre attività non correnti 66.521 65.521 1.000
Altre passività non correnti (122.453) (116.270) (6.183)
Attività per imposte anticipate nette 76.150 76.547 (396)
Fondi per rischi ed oneri (15.864) (16.340) 476
Fondi per benefici a dipendenti (10.706) (10.907) 200
Capitale investito netto 241.049 234.680 6.369
Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812 -
Capitale investito netto e attività finanziarie non
correnti
246.861 240.492 6.369
Posizione finanziaria netta 49.126 41.714 7.412
Patrimonio netto (295.986) (282.205) (13.781)
Fonti di finanziamento (246.861) (240.492) (6.369)

La voce "Totale immobilizzazioni" ammonta a 278.357 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 con un incremento pari a 8.872 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 per l'effetto combinato delle seguenti movimentazioni:

  • incremento netto delle Immobilizzazioni materiali pari a 9.332 migliaia di Euro, principalmente attribuibile agli investimenti in corso per fabbricati per la realizzazione del progetto relativo al nuovo motore P120 e per l'aumento della capacità produttiva per 15.129 migliaia di Euro, al netto degli ammortamenti dell'esercizio;
  • decremento netto delle Attività immateriali a vita definita attribuibile a investimenti pari a 7.559 migliaia di Euro principalmente per costi di sviluppo capitalizzati (Zefiro 40, Lox Methane e Vega Light) e ammortamenti dell'esercizio per 8.183 migliaia di Euro;
  • incremento delle Partecipazioni per 163 migliaia di Euro, dovuto alla variazione di periodo relativa alla partecipazione nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A., la quale viene valutata a patrimonio netto recependo un incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, pari a 3.239 migliaia di Euro, al netto del decremento di 3.080 migliaia di Euro per i dividendi erogati dalla società nel medesimo periodo, più un incremento di 4 migliaia relativi alla partecipazione nel Distretto Aerospaziale Sardegna S.c.a.r.l..

La voce "Capitale di esercizio netto" evidenzia un decremento netto pari a 2.400 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a -30.957 migliaia di Euro di eccedenza delle passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
Variazione
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e
anticipi ricevuti
(73.921) (131.282) 57.362
Rimanenze 36.444 44.750 (8.306)
Acconti a fornitori 79.636 72.796 6.840
Debiti commerciali (131.407) (89.441) (41.966)
Crediti commerciali 7.017 8.508 (1.490)
Altre attività e passività correnti 51.274 61.313 (10.039)
Capitale di esercizio netto (30.957) (33.357) 2.400

Il "Capitale di esercizio netto" (current trading) si incrementa principalmente per l'effetto combinato dell'incremento dei debiti commerciali principalmente attribuibile all'incremento dei volumi di attività dell'esercizio (incluso effetto dei debiti per costi pass-through per Euro 12.200 migliaia) accentuato dall'effetto stagionale verso la fine dell'esercizio nonché per l'effetto della riduzione di alcune giacenze fisiche di magazzino, parzialmente compensato da avanzamenti principalmente nelle commesse per attività di sviluppo a fronte di anticipi incassati in anni precedenti.

La voce "Altre attività e passività correnti" del Capitale di esercizio netto evidenzia un decremento netto pari a 10.039 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a 51.274 migliaia di Euro. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
Variazione
Crediti IVA 46.253 46.459 (206)
Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo 12.705 20.000 (7.295)
Attività per imposte correnti 3.817 5.771 (1.955)
Altre attività correnti 7.608 8.664 (1.056)
Passività per imposte correnti (2.308) (1.982) (327)
Altre passività correnti (16.801) (17.600) 799
Altre attività e passività correnti 51.274 61.313 (10.039)

La voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" si decrementa di Euro 7.295 migliaia nell'esercizio con un saldo al 31 dicembre 2018 pari a Euro 12.705 migliaia, per effetto del saldo residuo del credito maturato nel 2017 pari a Euro 2.101 migliaia e dell'iscrizione del credito maturato nell'anno 2018 pari a Euro 10.604 migliaia.

Le voci "Altre attività non correnti" e "Altre passività non correnti" della struttura patrimoniale includono rispettivamente un credito verso il Gruppo General Electric e un contestuale debito verso l'Erario per un importo pari a 58.220 migliaia di Euro rilevati nel primo semestre del 2016 a seguito del ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro, dell'imposta ipotecaria e dell'imposta catastale, per un importo complessivo pari a 58.220 migliaia di Euro, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

Inoltre, si segnala che, sempre in base a specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato ai paragrafi 3.8 "Altre attività non correnti" e 3.23 "Altre Passività non correnti", nonché alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Fondi per rischi ed oneri" che rimane sostanzialmente invariata è principalmente composta da fondi per oneri a retribuzione variabile e altri fondi per oneri legali, contrattuali ed ambientali.

La voce "Fondi per benefici a dipendenti" anch'essa sostanzialmente invariata, è principalmente composta dal TFR e da altri benefici a lungo termine.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 108.435 107.033 1.402
(A) Liquidità 108.435 107.033 1.402
(B) Attività finanziarie correnti - - -
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 108.435 107.033 1.402
Debiti finanziari correnti verso imprese a controllo congiunto (19.249) (25.259) 6.010
(D)Passività finanziarie correnti (19.249) (25.259) 6.010
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (60) (60) -
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (60) (60) -
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (19.309) (25.319) 6.010
(G) Posizione finanziaria corrente netto (C+F) 89.126 81.714 7.412
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (40.000) (40.000) -
(H) Passività finanziarie non correnti (40.000) (40.000) -
(I) Indebitamento finanziario non corrente netto (H) (40.000) (40.000) -
(J) Posizione finanziaria netta (G-I) (Nota 1) 49.126 41.714 7.412

(Nota 1) La posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

La posizione finanziaria netta passa da un saldo positivo di 41.714 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017 ad un saldo positivo pari a 49.126 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 con un incremento pari a 7.412 migliaia di Euro principalmente attribuibile ai flussi di cassa operativi.

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2018 ammonta a 295.986 migliaia di Euro, con un incremento di 13.781 migliaia di Euro rispetto al Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017 per effetto delle seguenti principali movimentazioni:

  • rilevazione del risultato netto consolidato pari a 25.837 migliaia di Euro;
  • decremento di 10.017 migliaia di Euro per dividendi distribuiti da Avio S.p.A.;
  • decremento di 1.760 migliaia di Euro a valere sul patrimonio netto di terzi a seguito del dividendo erogato dalla controllata Regulus S.A. (detenuta al 60% da Avio S.p.A. ed al 40% da Airbus Safran Launchers).

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nell'industria spaziale gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un fattore chiave per il conseguimento e mantenimento della posizione competitiva.

Avio ha sempre dedicato risorse importanti alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione di prodotti e processi coerentemente alla propria missione. Inoltre annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo ecocompatibile delle proprie attività e prodotti, prestando particolare attenzione alle problematiche di salvaguardia ambientale, al miglioramento della sicurezza impianti e di tutela dei propri dipendenti.

In questi ambiti collabora con istituzioni nazionali come l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Ministero dell'Istruzione, l'Università e la Ricerca (MIUR), il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e con istituzioni internazionali quali l'Agenzia Spaziale Europea o l'Unione Europea.

Avio ha sviluppato una rete di partnership con Università ed Enti di Ricerca in Italia e in Europa: tra i principali si elencano il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), l'ENEA, le Università di Roma, il Politecnico di Milano, l'Università di Napoli "Federico II", l'Università di Padova, l'Università di Forlì, il Distretto Aero Spaziale della Sardegna e l'IMAST in Campania. Inoltre partecipa a diversi consorzi tra enti di ricerca ed industrie europee per lo sviluppo di ricerche di base per lo più nell'ambito dei materiali energetici.

Il Gruppo partecipa a progetti di ricerca in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali attive nella ricerca nel settore aerospaziale. In particolare, collabora con le università in relazione all'area propellenti avanzati a solido, area materiali in composito, area sistema motori a propellente solido (SRM), area propulsione criogenica, area propulsione ibrida e lavora a contatto con i maggiori costruttori e centri di ricerca a livello mondiale per tecnologie relative alla propulsione, con l'obiettivo di sviluppare moduli e componenti innovativi che beneficino della sinergia delle singole specifiche competenze.

I costi per attività di ricerca e sviluppo complessivamente sostenuti dal Gruppo Avio nel 2018 sono stati pari a 196,0 milioni di Euro (177,2 milioni di Euro nel 2017), ovvero pari al 44,6% dei ricavi lordi consolidati registrati nel 2018 (46,0% nel 2017).

Se consideriamo i suddetti dati al netto del c.d. pass-through, l'attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo nel 2018 è stata pari a 145,0 milioni di Euro, pari al 37,3% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through (135,8 milioni di Euro nel 2017, pari al 39,5% dei ricavi al netto dei ricavi passthrough).

Le attività a proprio carico, autofinanziate, nel 2018 sono state pari a 9,2 milioni di Euro (12,4 milioni di Euro nel 2017).

Le attività autofinanziate nel 2018 includono 6,9 milioni di Euro relativi a costi di sviluppo capitalizzati come Attività immateriali a vita definita (8,9 milioni di Euro nel 2017) e 2,3 milioni di Euro relativi a costi di ricerca o a costi di sviluppo non aventi i requisiti per la capitalizzazione e che sono stati direttamente addebitati al conto economico (3,4 milioni di Euro nel 2017).

L'importo totale imputato al conto economico dei costi riferiti ad attività autofinanziate nel 2018 è stato pari a 6,5 milioni di Euro (8,0 milioni di Euro nel 2017), composto da 2,3 milioni di Euro per costi non capitalizzabili direttamente spesati (3,4 milioni di Euro nel 2017) e da 4,2 milioni di Euro relativi alle quote di ammortamento di costi di sviluppo capitalizzati (prevalentemente) in precedenti esercizi (4,6 milioni di Euro nel 2017).

Nel 2018 Avio ha proseguito nelle attività di innovazione sulle principali linee di prodotto, armonizzando attività di ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo precompetitivo.

Filiera Propulsione a Solido

Nella visione strategica di Avio, la propulsione a solido rappresenta una tecnologia matura ma concorrenziale che permette di ridurre significativamente il costo dei servizi di lancio, mantenendo la

filiera europea dei trasporti spaziali competitiva nei confronti dell'offerta internazionale. Avio ha precisato la propria visione sia sul consolidamento ed evoluzione del VEGA, sia sul futuro lanciatore Ariane 6 destinato alla sostituzione di Ariane 5. Nel 2018 Avio ha finalizzato le attività di progetto del propulsore P120C comune, come detto, alla prossima generazione dei lanciatori Ariane e VEGA. Questo sforzo ha portato al passaggio alla fase di progetto di dettaglio, alla fabbricazione dei primi prototipi dei principali elementi del motore ed alla successiva integrazione e test al banco. Il 1° test di fuoco al banco per lo sviluppo del P120 è stato effettuato con successo nel 2° semestre del 2018. Il successivo test di qualifica è previsto all'inizio del 2019.

In aggiunta ai programmi di sviluppo del nuovo propulsore comune alla filiera VEGA e Ariane (P120C), Avio ha consolidato il posizionamento sul mercato del VEGA C, consolidando la configurazione capace di accedere in modo competitivo al segmento dei grandi satelliti SAR per l'osservazione della terra. Nell'ambito dei motori a propellente solido Avio ha svolto attività di ricerca con gli obiettivi di consolidare e ottimizzare le tecnologie di produzione su prodotti qualificati, nell'ambito dei vettori Ariane 5 e VEGA, e di prepararne le evoluzioni nell'ambito delle prossime generazioni di veicoli di lancio europei, Ariane 6, VEGA C e VEGA E.

Sono inoltre proseguite le attività di sviluppo del motore Z40 (per un utilizzo come secondo stadio di VEGA C e di Vega E), in grado di sostenere flussi strutturali a compressione di 2KN/mm, massimo valore raggiunto da un propulsore in composito di questa classe. Il 1° test di fuoco al banco per lo sviluppo del motore Z40 è stato effettuato con successo nel 1° semestre del 2018. Il successivo test di qualifica è previsto nella prima metà del 2019.

Le attività di ricerca e sviluppo nel contesto dei materiali si sono concentrate principalmente sullo sviluppo di propellenti solidi avanzati ad alte prestazioni e bassa tossicità per l'implementazione su programmi Ariane e Vega. Inoltre è stato analizzato e verificato l'eventuale estensione della catena di produzione di materiali compositi ad alte prestazioni Avio, con possibile spin-off in altri settori.

Filiera Propulsione a Liquido

Avio considera la propulsione criogenica basata sull'ossigeno liquido e il metano come la risposta alle prossime generazioni di stadi alti per veicoli di lancio, così come per veicoli spaziali destinati all'esplorazione.

Nel 2018 sono proseguite le attività di sviluppo del motore M10 in grado di fornire la propulsione del terzo stadio del futuro VEGA E, in particolare è stata completata con successo la Preliminary Design Review del sistema motore e sono state lanciate le attività inerenti i principali sottosistemi per i quali si prevede di completare la PDR ad inizio del 2019.

Avio ha inoltre condotto una serie di attività con l'intento di sviluppare potenziali soluzioni breakthrough in termini di configurazione, tecnologie e materiali per camere di combustione e Turbopompe con l'obiettivo finale di sviluppare un motore innovativo Ossigeno-Metano, ad alte performance e basso costo, da introdurre nello sviluppo di Vega E, il cui primo volo si prevede che si terrà nel 2024.

il Vega E sarà in grado di portare in orbita circa tre tonnellate, il doppio rispetto all'attuale versione del Vega. Inoltre una delle sue caratteristiche principali, grazie al motore criogenico M10, sarà quella di rilasciare tanti satelliti in orbite diverse nel corso della stessa missione e ad un costo competitivo.

In particolare nel 2018 è stata completata con successo la prima campagna di test in Europa di un prototipo di una innovativa camera di combustione della taglia 20 KN raffreddata con cooling channel, prodotta utilizzando il brevetto Avio "Single Material Single Part", traendo beneficio dell'uso della tecnologia dell'additive layer manufacturing.

Tale risultato dimostra che con la Tecnologia Additiva è possibile raggiungere uno scambio termico adeguato alla realizzazione di una camera di combustione con un unico materiale a bassa diffusività termica, aprendo quindi la strada allo sviluppo di una camera di combustione della taglia 100 KN (che caratterizza il motore M10 per Vega E) realizzata in un unico pezzo ed unico materiale con la tecnologia ALM e che sarà testata a fuoco nella seconda metà del 2019.

La prima fase di sviluppo (2017-2019) del motore M10 e la definizione e architettura dell'Upper stage del Vega E (VUS) sono state finanziate nell'ambito della CM2016.

La seconda parte dello sviluppo verrà rilasciata e finanziata alla prossima conferenza ministeriale europea prevista alla fine del 2019.

Avio inoltre ha lanciato, con risultati preliminari confortanti, un'attività autofinanziata di sviluppo di resine adatte all'ambiente criogenico per LOx e LNG al fine di realizzare una nuova generazione di grandi serbatoi in composito privi di liner da implementare nella futura versione dell'Upper stage Vega E.

Il primo prototipo è previsto che verrà realizzato e testato nella prima metà del 2019.

Filiera Sistemi di Trasporto Spaziale

Nel 2018 Avio ha consolidato lo sviluppo del lanciatore VEGA C nell'ambito del contratto Vecep (ESA), basato su un primo stadio con impulso totale del 50% superiore alla versione attuale e un quarto stadio con impulso superiore del 15%. L'obiettivo è tra l'altro un consolidamento della flessibilità del lanciatore attraverso un aumento del carico utile di riferimento di oltre il 50%.

Per rispondere alla crescente richiesta di mercato dei piccoli satelliti, nel 2018 è proseguito lo studio per lo sviluppo del lanciatore VEGA Light. La performance di questo nuovo lanciatore sarà ottimizzata per immettere in orbita circolare (500X500 Km SSO) un payload di circa 250Kg.

La fine della fase di sviluppo di VEGA Light è prevista entro il 2020, il primo volo di qualifica è previsto nel 2022.

Nel 2018 sono stati approfonditi gli studi relativi allo Space Rider, un sistema di trasporto spaziale unmanned e riutilizzabile, che, grazie all'integrazione con il Vega, permetterà di creare un mondo di servizi integrato, il cosiddetto Vega Space Systems.

In questo ambito, sono proseguite anche le attività di sviluppo del nuovo SSMS (Small Spacecraft Missione Service), un adattatore a dispenser per il rilascio di numerosi satelliti di piccole dimensioni nell'ambito della stessa missione, utilizzabile anche per attività di "in orbit test o in orbit demonstration".

Filiera Propulsione Tattica

Le attività sono state incentrate sullo sviluppo del propulsore del missile CAMM-ER, inclusi i componenti principali, alcuni dei quali fortemente innovativi per Avio, come ad esempio il propellente, il blast pipe, il Safe & Arm elettronico con carica pirotecnica primaria e l'architettura di sistema che permette un elevato rapporto di spinta tra fase booster e sustainer del propulsore. Importanti conseguimenti sono stati dimostrati attraverso il test di diversi motori ad involucro in composito ad alte prestazioni.

Sono iniziate le attività di industrializzazione di propellenti a bassa viscosità, anche attraverso la modifica di impianti e attrezzature.

Sono stati quindi realizzati i primi tre motori attivi CAMM ER che verranno impiegati nei primi mesi del 2019 nelle prove di qualifica in volo del missile.

Sono proseguite le attività di sviluppo pre-competitivo autofinanziato per il Thrust Vector Control elettromeccanico per propulsori tattici della classe Aster 30, e dopo il conseguimento della fine della fase A per l'unità di distribuzione di potenza, sono proseguite le attività relative alla fase B.

Sono iniziate le attività di soluzione obsolescenze sull'Aster 30 Booster che hanno portato all'impiego della fibra sviluppata da AVIO e del nuovo propellente che si distingue per le elevate velocità e caratteristiche meccaniche a bassa temperatura. Si sta procedendo, inoltre, alla sostituzione di materiali legati a restrizioni legislative USA.

RISORSE UMANE

Al 31 dicembre 2018 il numero dei dipendenti del Gruppo risulta pari a 838 unità, in aumento rispetto alle 782 unità del 31 dicembre 2017. Il numero dei dipendenti non include la società Europropulsion S.A. (88 unità) consolidata con il metodo del patrimonio netto. La maggior parte degli organici risulta impiegata presso la Capogruppo Avio S.p.A., il cui organico, alla medesima data, è pari a 724 unità rispetto alle 597 del 31 dicembre 2017.

A far data dal 1° marzo 2018 è stata effettuata la cessione di ramo d'azienda della società ELV nei confronti della società AVIO relativamente alle attività inerenti lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione dei lanciatori Vega, Vega C, Vega E, Ariane e relativi sottosistemi.

Le attività inerenti gli sviluppi di tecnologie innovative per sottosistemi a beneficio anche delle evoluzioni del suddetto segmento "lanciatore", non ancora disponibili a livello industriale, e lo sviluppo di nuove infrastrutture e tecnologie di prova per sistemi propulsivi ed avionici di nuova generazione non sono rientrate nella cessione del ramo d'azienda restando attualmente in capo alla società ELV.

Si è provveduto, nel rispetto delle normative di legge e della regolamentazione aziendale, ad effettuare una riorganizzazione modificando la struttura organizzativa di AVIO inserendo le direzioni Acquisti, Commerciale e Program Management, Ingegneria, Operazioni Industriali, Qualità, Amministrazione Finanza e Controllo, Legal Compliance & Corporate Affairs, Comunicazione e Relazioni Esterne, Risorse Umane e Organizzazione a diretto riporto dell'AD.

In data 9 maggio 2018, con assemblea straordinaria della società ELV, è stata modificata la denominazione sociale di quest'ultima in Spacelab S.p.A., effettuando tutte le comunicazioni obbligatorie previste dalla legge.

Relazioni Industriali

In data 25 giugno 2018 è stato formalizzato tramite un accordo con la RSU il valore del premio di partecipazione, relativo ai risultati del 2017. Gli importi dei relativi indici sono stati ottenuti applicando le formule di calcolo previste dall'Accordo del 23 novembre 2017, ratificato in data 15 dicembre 2017.

Durante il mese di giugno 2018 è stato avviato un tavolo di trattativa per l'ampliamento del welfare aziendale al fine di incentivare ulteriormente i dipendenti, che decideranno di convertire il premio di partecipazione o parte di esso in servizi welfare, con il 50% del beneficio economico fruito dall'azienda in termini di mancata contribuzione previdenziale. L'accordo è stato siglato con la RSU nel mese di luglio 2018.

Durante il primo semestre del 2018 sono state avanzate, da parte degli operatori del Dipartimento Manutenzione, richieste di incremento degli importi relativi all'indennità per reperibilità prevista da Regolamento aziendale ed è stato sottoscritto un accordo con la RSU, in data 15 giugno 2018, per l'adeguamento degli importi da corrispondere agli Operai di Manutenzione a partire dal 1° luglio 2018.

Le RSU sono state, altresì, coinvolte nella definizione dei periodi di chiusura estiva.

Nel periodo in questione non sono si sono registrati scioperi, agitazioni né iniziative di contrasto all'azienda.

Sviluppo e Formazione

Nel corso del 2018, in coerenza con le necessità di mantenimento e sviluppo del Business, è stato assunto il seguente personale: 1 dirigente, 18 quadri, 10 professional, 36 impiegati, di cui il 94% risulta laureato ed in possesso di specifiche competenze relative a aree professionali diverse e con differenti gradi di esperienza.

Sono stati inoltre assunti 15 operai.

Nell'anno, n. 20 tra Professional e Impiegati sono stati coinvolti in processi di mobilità professionale, sia interfunzionale che geografica, volti ad assicurare il funzionamento dell'organizzazione e lo sviluppo del business. Oltre al vantaggio organizzativo, tali percorsi di mobilità hanno rappresentato, nella maggior parte dei casi, occasione di crescita professionale per il personale interessato.

A tal proposito si segnala che nel marzo 2018 l'azienda ha inteso facilitare la mobilità interna introducendo la pratica del job posting interno, offrendo dunque ai dipendenti la possibilità di farsi promotori del proprio percorso professionale. Complessivamente, nel corso dell'anno sono stati pubblicati n. 6 job posting.

Per quanto riguarda lo Sviluppo del Personale, nel 2018 un quadro è stato promosso alla qualifica dirigenziale, mentre 2 operai sono stati promossi alla qualifica impiegatizia.

Inoltre, in applicazione della Politica di Merito e Sviluppo 2018, sono stati disposti per la popolazione impiegatizia 60 interventi di sviluppo che hanno interessato il 15% della popolazione impiegatizia. Più in particolare in 3 casi è stata riconosciuta la qualifica di Professional Expert ed in 13 casi quella di Professional.

A sostegno dei percorsi di formazione per il Gruppo Avio, nel corso del 2018 sono state erogate n. 2.483 giornate formative, ci sono state 3.764 partecipazioni con il coinvolgimento della popolazione aziendale in corsi di aggiornamento, corsi professionalizzanti ed attività informative, investendo in media 2 giornate di formazione pro capite.

Nel periodo considerato, l'attività formativa ha riguardato le seguenti principali aree di intervento:

  • formazione ed aggiornamento delle competenze tecniche specifiche e obbligatorie in ambito sicurezza e ambiente;
  • formazione sui processi sensibili e speciali in ambito fabbricazione;
  • implementazione delle attività formative per le soft skills: sviluppo delle competenze manageriali e gestionali d'impresa (corsi specifici e partecipazioni a convegni e seminari internazionali);
  • informative sui temi di salute, sicurezza e tutela dei dati;
  • supporto alle competenze tecniche specialistiche attraverso l'aggiornamento delle nuove "features" dei software utilizzati;
  • supporto all'internazionalizzazione con focus sulla formazione linguistica individuale e collettiva (corsi di lingua francese, inglese e russo).

La formazione interna ha inciso per il 17% sulla erogazione complessiva. Con l'impiego di formatori interni certificati sono state intraprese azioni formative in ambito sicurezza, fabbricazione (processi speciali e sensibili), IT e Tutela delle informazioni classificate.

Con riferimento alle modalità di apprendimento, nel corso del 2018 si è proseguito con il modello strutturato di learning organization, in forza del quale l'organizzazione apprende attraverso il coinvolgimento attivo dei Responsabili nella progettazione di attività formative mirate, sia per i gruppi diretti che per i gruppi trasversali, favorendo così una maggiore integrazione della popolazione aziendale.

La piattaforma e-learning viene utilizzata, in particolare: a supporto dell'Area HSE, per l'erogazione della formazione su tematiche di sicurezza per il personale neo assunto e sulle trimestrali Seveso; in ambito Legale, per l'aggiornamento relativo al D.Lgs. n. 231/2001.

COMUNICAZIONE E RESPONSABILITA' SOCIALE

Avio promuove la propria immagine ed i propri prodotti attraverso la partecipazione ai più importanti eventi internazionali e la costante presenza nei contesti, italiani ed internazionali, rilevanti nel campo aerospaziale per l'attività di ricerca e di sviluppo di nuove tecnologie nel campo specifico della propulsione spaziale e dei lanciatori.

Inoltre, la Società sviluppa la propria rete di interscambio scientifico e di sviluppo di nuovi prodotti sia attraverso la collaborazione nel campo della ricerca con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri sia attraverso la collaborazione tecnica e operativa con le più importanti Agenzie Spaziali europee, in particolare l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Centre National d'Études Spatiales(CNES), l'European Space Agency (ESA).

Eventi e manifestazioni

In aggiunta agli eventi connessi ai lanci e ai test statici commentati in altre sezioni del presente bilancio, tra i principali eventi nei primi 6 mesi dell'anno si evidenziano:

  • il 16 marzo Avio ha organizzato in azienda l'Investor Day: un gruppo di investitori ha visitato gli impianti produttivi di Colleferro. L'AD Ranzo e il Management hanno presentato i dati del bilancio consolidato 2017 ai presenti e ad alcuni analisti in collegamento telefonico;
  • il 10 aprile l'AD Giulio Ranzo ha partecipato al Convegno di apertura del Salone del Risparmio di Milano mentre il giorno successivo a Colleferro abbiamo ricevuto la visita del Consigliere Militare alla Presidenza del Consiglio, Ammiraglio Carlo Massagli;
  • nel mese di maggio, abbiamo ospitato in Avio il Sottogretario di Stato al Ministero della Difesa, Gioacchino Alfano, il nuovo ambasciatore francese S.E. Christian Masset, e una delegazione ESA guidata dal Direttore Generale dei lanciatori Daniel Neuenschwander;
  • il 26 maggio si è svolta a Colleferro la gara dei "Mini rocket contest", in collaborazione con l'Università "La Sapienza" di Roma. Durate la gara un gruppo di studenti del Master in Trasporti Spaziali ha lanciato dei modelli di razzi da loro progettati e costruiti. I vincitori sono stati premiati dal Direttore Ingegneria e Sviluppo prodotto, Paolo Bellomi;
  • il 30 maggio si è svolta la cerimonia delle Benemerenze, con la premiazione dei colleghi che hanno raggiunto i 25 e 30 anni di permanenza in Avio;
  • il 1 giugno Avio ha ospitato la visita di una delegazione della Repubblica Ceca composta da rappresentanti del governo e dell'industria. Lo stesso giorno Avio ha ospitato a Colleferro l'On.Silvia Costa, parlamentare europeo;
  • l'8 giugno Avio ha ricevuto la visita dell'Assessore allo Sviluppo Economico delle Regione Lazio, Giampaolo Manzella;
  • il 23 giugno Avio ha ricevuto la visita dell'Associazione AGET Italia e di alcuni ragazzi ad alto potenziale cognitivo ai quali è stata raccontata l'Azienda attraverso una visita guidata agli stabilimenti;
  • il 5 luglio si è svolta a Roma la prima Convention Avio dal titolo: "Insieme verso il futuro" che ha coinvolto tutti i dipendenti dell'Azienda. Nel corso dell'incontro, dopo gli interventi del Presidente di Avio, Roberto Italia e dell'AD Giulio Ranzo, si è tenuto lo spettacolo "Il Giudizio Universale";
  • i voli di Ariane 5 nel corso del 2018 sono stati 5. Due, invece, i lanci di Vega nel corso del 2018: il 22 agosto il lanciatore ha portato in orbita Aeolus, missione della classe Earth Explorer dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) dedicata allo studio e alla comprensione dei venti del pianeta. Il 21 novembre, in occasione della 13esima missione, VV13 ha portato in orbita Mohammed VI-B, un satellite per l'osservazione terrestre, costruito da Thales Alenia Space e Airbus per il Regno del Marocco;
  • l'11 luglio l'ad Giulio Ranzo ha incontrato numerosi investitori potenzialmente interessati all'investimento nel titolo a New York nell'ambito di un equity road show;

  • il 12 luglio si è svolta la visione live per tutti i dipendenti del "firing test" del motore P120C presso l'auditorium aziendale;

  • ad Agosto Avio ha partecipato in USA al Salone di Logan, dedicato ai produttori di piccoli satelliti;
  • il 17 settembre è stata rilasciata la nuova Intranet aziendale e, per la prima volta, è stata assegnata a tutti i dipendenti Avio la casella di posta elettronica per facilitare lo scambio di notizie e la partecipazione delle persone alla vita dell'Azienda;
  • il 24 ottobre Avio ha partecipato alla STAR Conference, evento organizzato da Borsa Italiana a Londra dedicato alle Mid-Cap italiane, durante la quale il Team ha illustrato la performance e le prospettive di crescita del Gruppo;
  • il 13 novembre a Colleferro si è svolto un evento dedicato al futuro lanciatore Vega E a cui hanno partecipato istituzioni e stampa sia italiana che internazionale mentre il giorno dopo ha fatto visita il Ministro della Ricerca Scientifica del Portogallo, Heitor Louis Santos. Sempre a novembre il team Investor Relations di Avio ha partecipato ad un incontro di presentazione della società presso investitori istituzionali a Madrid;
  • il 4 dicembre la Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne ha organizzato a Milano, in prossimità delle festività natalizie, un evento che ha coinvolto investitori, clienti, community finanziaria e media. L'evento si è svolto al Museo della Scienza e della Tecnica.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO È ESPOSTO

Rischi macroeconomici

Nel contesto delle condizioni generali dell'economia, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico (tra cui la dinamica del PIL, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, l'andamento dei tassi di interesse), sia nei vari Paesi in cui il Gruppo opera, sia a livello globale, per gli impatti sulla capacità di spesa destinata dai singoli paesi (in particolare in ambito europeo) allo sviluppo delle attività spaziali, per il tramite delle Agenzie nazionali ed Europea.

Nel corso degli ultimi anni, i mercati finanziari sono stati connotati da una volatilità particolarmente marcata che ha avuto pesanti ripercussioni sulle istituzioni bancarie e finanziarie e, più in generale, sull'intera economia, finendo poi per gravare sui bilanci pubblici. Il significativo e diffuso deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una grave e generalizzata difficoltà nell'accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese, e ha determinato una carenza di liquidità che si è ripercossa in ultimo stadio sullo sviluppo industriale e sull'occupazione, e, di riflesso, sulle strategie di budgeting degli stati europei e conseguentemente della capacità di spesa delle Agenzie spaziali di riferimento.

Sebbene i Governi e le autorità monetarie abbiano risposto a questa situazione con interventi di ampia portata, tra cui il taglio dei tassi di interesse ai minimi storici e interventi di finanziamento e rafforzamento degli intermediari e pur tenendo in considerazione i segnali di rallentamento del processo recessivo delle economie principali, non è tuttavia ad oggi possibile prevedere se e quando l'economia ritornerà ai livelli antecedenti la crisi, anche alla luce dell'aggravarsi del contesto geopolitico internazionale e del rallentamento del trend di crescita dell'economia cinese, nonché della rinnovata volatilità dei mercati finanziari e delle tensioni sulla situazione finanziaria e sulla capacità di credito di diversi Paesi.

Ove tale situazione di marcata debolezza ed incertezza dovesse prolungarsi significativamente o aggravarsi in particolare nel mercato in cui il Gruppo opera, l'attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate, soprattutto per quanto riguarda le aspettative di produzione per i voli/lanci futuri dei vettori di riferimento del Gruppo, e per i nuovi programmi di ricerca e sviluppo, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, le attività svolte nell'ambito dei programmi spaziali sono effettuate, prevalentemente, mediante l'utilizzo di fondi stanziati dai governi e dalle autorità comunitarie. Tali stanziamenti, dipendono dalle politiche adottate dai governi e – in generale – dalle condizioni economiche dell'Europa. La domanda di lanciatori, comunque, è sostenuta sia dal settore pubblico sia da quello privato.

Sebbene il Gruppo ritenga che il settore dei programmi spaziali sia meno volatile in considerazione dei progetti a lungo termine e del portafoglio ordini sviluppati in tale contesto, una contrazione della crescita economica, una situazione di recessione economica o una crisi finanziaria potrebbero deprimere, anche in maniera significativa, la domanda dei componenti prodotti dal Gruppo, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Inoltre, un contesto macroeconomico negativo potrebbe impedire al Gruppo l'accesso al mercato dei capitali, o impedirne l'accesso a condizioni favorevoli, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Rischi relativi al nostro specifico business

I programmi spaziali, per la loro stessa natura, complessità, rilevanza strategica e fonti di finanziamento, sono generalmente dipendenti da piani e decisioni assunte a livello governativo in Europa, sia di singola nazione sia nel contesto di accordi internazionali, attuati mediante l'intervento di specifiche istituzioni e agenzie nazionali e sovranazionali. Tali piani mirano a garantire l'accesso indipendente allo spazio da parte delle nazioni europee.

Mutamenti nelle politiche di accesso allo spazio, sia a livello nazionale come europeo o internazionale, e condizioni economiche non favorevoli che condizionino i livelli di spesa destinati a tali politiche da governi nazionali e istituzioni sovranazionali, potrebbero incidere sui livelli di attività del Gruppo con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il business del Gruppo dipende inoltre da un numero limitato di programmi e quindi di clienti. Eventuali interruzioni, sospensioni temporanee o cancellazioni di uno o più programmi maggiori costituisce un rischio che può avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo. Il backlog, quindi potrebbe essere soggetto ad inattesi aggiustamenti e non essere quindi indicativo dei futuri ricavi o risultati delle attività.

Il Gruppo opera, nel settore spaziale, in misura rilevante mediante contratti a lungo termine spesso a prezzo fisso o eventualmente con revisione prezzi legata all'inflazione. I contratti a prezzo fisso presentano il rischio che eventuali costi aggiuntivi non vengano o vengano parzialmente rimborsati dal cliente con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre per la rilevazione dei ricavi e dei relativi margini, derivanti da contratti per lavori su ordinazione a lungo termine, viene utilizzato il metodo della percentuale di avanzamento, che richiede la stima dei costi totali per l'esecuzione dei contratti e la verifica dello stato di avanzamento delle attività. Entrambi questi elementi risultano, per loro stessa natura, fortemente soggetti a stime operate dal management, che a loro volta dipendono dall'oggettiva possibilità e capacità di prevedere gli eventi futuri. Il verificarsi di eventi imprevedibili o previsti in misura diversa potrebbe causare un incremento dei costi sostenuti nell'esecuzione dei contratti a lungo termine, con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il Gruppo non è il Launch Service Provider per quanto riguarda la vendita dei servizi di lancio Vega. Nonostante il Gruppo abbia il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore, nel caso il Launch Service Provider non interpretsse correttamente il suo ruolo oppure adottasse delle pratiche commerciali non in linea con gli interessi del Gruppo, questo potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

La posizione di Arianespace è stata oggetto di una istruttoria della Commissione Antitrust Europea quando Ariane Group era in procinto di assumere il controllo di Arianespace e a dicembre 2017, la Commissione diede l'assenso all'acquisizione. Recentemente il mercato è evoluto notevolmente, con una domanda in calo per i satelliti geostazionari (tipico segmento di riferimento di Ariane) e in aumento per i satelliti in orbita bassa (tipico segmento di riferimento di Vega). Pertanto, a scopo prudenziale, nel corso del 2018, Avio ha presentato un ricorso contro la Commissione Antitrust Europea innanzi alla Corte di Giustizia Europea per non decadere dal suo diritto di chiedere una rivisitazione dei presupposti di ricostruzione del mercato alla base della decisione della stessa Commissione considerando la possibile evoluzione del mercato appena descritta.

I clienti del Gruppo sono responsabili di accertare la conformità dei prodotti prima della loro accettazione e vendita e possono rifiutarli totalmente o parzialmente in caso che tale conformità non sia accertata. In tal caso le clausole di garanzia ci impongono di sostituire o riparare il componente non conforme sostenendo i costi associati oltre a quelli eventualmente necessari alla comprensione del problema. Se dovesse accadere che i costi associati non sono coperti dalle assicurazioni stipulate questo potrebbe impattare negativamente sui risultati del Gruppo. Una volta intervenuta l'accettazione da parte dei clienti, il Gruppo non è più responsabile per i danni derivanti dal malfunzionamento dei prodotti, salvo venga dimostrata la preesistenza di eventuali difetti, non evidenziati in sede di accettazione, con conseguente ulteriore obbligo di ripristinare ovvero di riparare i prodotti difettosi prima dell'utilizzo finale e/o del lancio.

Inoltre, per eventuali danni, qualunque ne sia la causa, e dunque ivi inclusi i danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti dal Gruppo, causati durante il volo dei lanciatori saranno responsabili esclusivamente il launch service provider e – ricorrendone i presupposti – l'ESA e il governo francese.

Le attività industriali del Gruppo implicano l'utilizzo e la lavorazione di materiale esplosivo o chimicamente pericoloso. Nonostante che queste attività vengano condotte in accordo alla normative in vigore, seguendo uno specifico Safety Management System per prevenire gli incidenti e che vengono utilizzati mezzi e personale altamente qualificati, può succedere che si incorra in incidenti che possono generare interruzioni più o meno lunghe delle attività industriali con effetti negativi sui risultati del Gruppo.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Vega

Ad inizio 2019 è stato effettuato con successo il secondo tiro al banco statico del motore P120, destinato ad equipaggiare le nuove versioni dei lanciatori Vega C ed Ariane 6. E' inoltre iniziata la campagna di lancio del primo Vega del 2019.

Ariane

Ariane 5 ha effettuato con successo il primo lancio del 2019.

Altri fatti di rilievo

Firma del contratto di finanziamento aggiuntivo di Euro 10 milioni con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI)

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Tale incremento supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

Modifica della politica dei dividendi

In data contestuale all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata posta all'approvazione degli organi sociali la modifica della politica dei dividendi nel rispetto del principio della sostenibilità nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medio/lungo termine.

La modifica di tale politica posta all'approvazione degli organi sociali è la seguente: "dividend yield" (rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo di mercato dell'azione stessa) da un range compreso tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa, ad un range compreso tra l'1% ed il 5% della capitalizzazione di borsa.

Il "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi), invece, rimane invariato in un range compreso tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato.

Proposta di autorizzazione all'acquisto azioni proprie

In data contestuale all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stato posto all'approvazione degli organi sociali l'acquisto di azioni proprie di Avio S.p.A..

Tra le motivazioni per le quali è stato posto all'approvazione degli organi sociali l'acquisto di azioni proprie rientrano, tra le atre, l'eventuale sostegno alla liquidità del titolo, l'eventuale contenimento di movimenti anomali delle quotazioni e l'eventuale impiego della liquidità generata dalla Società.

La richiesta di autorizzazione riguarda la facoltà del Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. di compiere ripetute e successive operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie su base rotativa (c.d. revolving) per un periodo di 18 mesi dalla data di approvazione della relativa delibera assembleare e complessivamente tali da non eccedere il 10% del capitale sociale di Avio S.p.A. e comunque nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Il prezzo di acquisto delle azioni proprie sarà di volta in volta individuato, avuto riguardo alla modalità prescelta per l'effettuazione dell'operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari o prassi di mercato ammesse, e sarà compreso tra un minimo e un massimo che saranno determinati nella medesima Assemblea chiamata ad autorizzare l'acquisto di azioni proprie.

Si propone, in ogni caso, che gli acquisti di azioni proprie siano effettuati a un corrispettivo unitario non inferiore nel minimo del 10% (dieci per cento) e non superiore nel massimo del 10% (dieci per cento) al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione o al diverso corrispettivo previsto dalle prassi di mercato ammesse o dal Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 rispetto alle operazioni ivi disciplinate.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le previsioni per l'esercizio 2019 indicano volumi complessivi di ricavi netti (esclusi i "Pass-through") in crescita rispetto all'anno 2018 principalmente per effetto delle maggiori attività di produzione e sviluppo relative al programma Vega.

Tali ricavi previsti sono ad oggi coperti dal backlog.

La redditività operativa complessiva è attesa sostanzialmente in linea rispetto all'anno 2018 principalmente per l'effetto della minor redditività di alcune specifiche attività di sviluppo condotte tramite schemi di subcontracting.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DI AVIO S.P.A.

Premessa

I dati dell'esercizio 2018 della Avio S.p.A. includono gli effetti dell'acquisizione del ramo d'azienda dei lanciatori della controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) in data 1 marzo 2018.

I dati dell'esercizio 2017 della Avio S.p.A. sono stati influenzati dall'operazione societaria straordinaria perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale della Società (la restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo) e dalla successiva fusione per incorporazione della medesima in Space2 S.p.A. avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017. Tale operazione societaria, a seguito della quale Space2 S.p.A. ha assunto la denominazione di Avio S.p.A., ha determinato effetti sul bilancio dell'esercizio 2017.

A seguito delle due operazioni sopra descritte, una effettuata nel 2018 e l'altra nel 2017, sono stati predisposti a beneficio del lettore i dati "pro-forma" relativi all'esercizio 2017, esposti nel seguito, con lo scopo di rendere comparabile l'andamento della gestione 2018 con quello 2017:

  • sulla base del perimetro delle attività della Avio S.p.A. prima dell'operazione di acquisizione/fusione per incorporazione di marzo/aprile 2017, con l'aggiunta dell'operatività di Space2 S.p.A.;
  • considerando in via pro-forma, anche per l'esercizio 2017, gli effetti dell'acquisizione da parte di Avio S.p.A. del ramo d'aziende dei lanciatori della controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.).

Risultati economici e finanziari

Processo di ottenimento dei risultati economici e finanziari "Pro-Forma"

La tavola che segue illustra come sono stati ottenuti i risultati "Pro-Forma" dell'esercizio 2017 che nel seguito saranno oggetto di commenti, muovendo dai dati di bilancio separato IAS/IFRS al 31 dicembre 2017 di Avio S.p.A. e di Spacelab S.p.A..

Space2
S.p.A.
1.01.2017
-
9.04.2017
Avio S.p.A.
10.04.2017
-
31.12.2017
Bilancio
IAS/IFRS
Avio S.p.A.
al 31
dicembre
Avio S.p.A.
1.01.2017-
9.04.2017
ELV S.p.A.
1.03.2017-
31.12.2017
Elisioni
(f)
Esercizio 2017
"Pro-Forma"
(a) (b) 2017
(c)=(a)+(b)
(d) (e) (c)+(d)+(e)+(f)
Ricavi 256.563 256.563 72.214 198.511 (124.901) 402.387
di cui: Ricavi
pass-through
41.402 41.402 - - 41.402
Ricavi al netto
del pass
through
- 215.161 215.161 72.214 198.511 (124.901) 360.985
Altri ricavi
operativi e
variazioni
rimanenze
prodotti finiti, in
corso di
lavorazione e
semilavorati
4.743 4.743 1.403 (64) 6.083
Costi per beni
e servizi, per il
personale, altri
costi operativi,
al netto di costi
capitalizzati e
pass-through
(1.695) (201.712) (203.407) (68.746) (191.624) 124.901 (338.876)
Risultato
operativo
prima degli
ammortamenti
(EBITDA)
(1.695) 18.192 16.497 4.871 6.824 - 28.192
Ammortamenti
e svalutazioni
(8.506) (8.506) (3.264) (448) (12.217)
Risultato
operativo
(EBIT)
(1.695) 9.686 7.991 1.608 6.376 - 15.975
Interessi e
altri proventi
(oneri) finanziari
428 (2.339) (1.911) (1.759) 119 (3.551)
Risultato
gestione
finanziaria
428 (2.339) (1.911) (1.759) 119 - (3.551)
Proventi
(oneri) da
partecipazioni
5.340 5.340 - - 5.340
Risultato
prima delle
imposte
(1.267) 12.687 11.420 (152) 6.496 - 17.764
Imposte
correnti e
differite
1.508 1.508 260 1.768
Totale
risultato netto
(1.267) 14.195 12.928 (152) 6.756 - 19.532

La colonna "Space2 S.p.A. 1.01.2017 - 9.04.2017" riporta i costi della società incorporante Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 9 aprile 2017. La colonna "Avio S.p.A. 10.04.2017 - 31.12.2017" riporta i risultati economici della Avio S.p.A. dal 10 aprile al 31 dicembre 2017 che sono confluiti per effetto dell'acquisizione e fusione nel bilancio della società incorporante al 31 dicembre 2017 aggiungendosi ai risultati economici maturati fino al 9 aprile, il giorno prima della fusione, da Space2 S.p.A.

La colonna "Bilancio IAS/IFRS Avio S.p.A. al 31 dicembre 2017" riporta i risultati economici del prospetto di conto economico del bilancio che, in ossequio ai principi contabili internazionali IAS/IFRS a seguito dell'operazione societaria Space2-Avio S.p.A., si riferiscono all'esercizio della società risultante dalla fusione, composti dai risultati economici di Space2 S.p.A. dal 1 gennaio al 9 aprile 2017 e dai risultati economici della incorporata Avio S.p.A. dal 10 aprile al 31 dicembre 2017.

La colonna "Avio S.p.A. 1.01.2017-9.04.2017" riporta i risultati economici della incorporata Avio S.p.A. dal 1 gennaio 2017 al 9 aprile 2017 data immediatamente precedente al 10 aprile, in cui ha avuto efficacia la fusione per incorporazione in Space2 S.p.A..

La colonna "ELV S.p.A. 1.03.2017-31.12.2017" riporta i dati di Conto Economico della controllata decorrenti dal 1° marzo 2017 al 31 dicembre 2017, in modo da simulare gli effetti dell'acquisizione del ramo d'azienda. Infatti, tale operazione è avvenuta nel 2018 in data 1° marzo, consentendo l'attribuzione dei ricavi/costi e proventi/oneri della controllata da tale data in poi, pertanto l'operazione è stata analogamente proformata sul 2017 a decorrere dal 1° marzo.

La colonna "Elisioni" riguarda l'eliminazione dei costi e ricavi afferenti alle operazioni infragruppo tra la Avio e la ELV.

Infine, la colonna "Esercizio 2017 "Pro-Forma" riporta i risultati economici dell'intero esercizio 2017 della Avio S.p.A. comprensivi dei risultati economici di periodo di Space2 S.p.A. e di ELV S.p.A. in modo tale da renderli comparabili con il corrispondente esercizio 2018.

Analisi dei risultati economici operativi

Nella tavola che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico della Società per l'anno 2018 e per l'anno 2017 (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2018
Esercizio
2017
"Pro
Forma"
Variazione
Ricavi 443.358 402.387 40.970
di cui: Ricavi pass-through 51.000 41.402 9.598
Ricavi al netto del pass-through 392.358 360.985 31.372
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in
corso di lavorazione e semilavorati
5.987 6.083 (95)
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al
netto di costi capitalizzati e pass-through
(367.852) (338.876) (28.976)
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 30.492 28.192 2.300
Ammortamenti e svalutazioni (12.035) (12.217) 182
Risultato operativo (EBIT) 18.457 15.975 2.482
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari (757) (3.551) 2.794
Risultato gestione finanziaria (757) (3.551) 2.794
Proventi (oneri) da partecipazioni 5.720 5.340 380
Risultato prima delle imposte 23.420 17.764 5.656
Imposte correnti e differite (76) 1.768 (1.844)
Totale risultato netto 23.344 19.532 3.812

I ricavi al netto dei "Pass-through" sono pari a 443.358 migliaia di Euro e mostrano una variazione positiva di 40.970 migliaia di Euro (pari allo 10,2%) rispetto all'esercizio 2017. Tale incremento netto

è principalmente attribuibile al programma di sviluppo del futuro lanciatore Vega C, attività nelle quali, a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda dei lanciatori della controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.), è subentrata la Avio S.p.A..

Nel 2018 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 30.492 migliaia di Euro e registra un incremento di 2.300 migliaia di Euro (+8,2%) rispetto all'esercizio 2017.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 18.457 migliaia di Euro, con un incremento di 2.482 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2017.

Tali risultati sono frutto del differente mix di attività svolte, dell'effetto dell'acquisizione del ramo d'azienda, nonché dei minori costi non ricorrenti rispetto a quelli sostenuti nel 2017 per la quotazione in Borsa.

Per una più ampia informativa in riferimento alle dinamiche gestionali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

Analisi dei risultati finanziari

La significativa riduzione degli oneri finanziari rispetto all'esercizio precedente è attribuibile al rimborso nel corso dell'esrcizio 2017 del precedente contratto di finanziamento con un pool di primarie banche internazionali che fu stipulato nel 2015 e la sua sostituzione con un contratto di finanziamento stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

Tale finanziamento rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione.

Tale ultimo contratto fu stipulato nell'ottobre 2017 per un importo originario pari a 40 milioni di Euro con un tasso di interesse fisso conveniente rispetto al mercato, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in diceci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenant. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

Nel mese di gennaio 2019 tale contratto di finanziamento è sato incrementato di 10 milioni di Euro alle medesime condizioni del contratto originario stipulato nel ottobre 2017. Si rinvia per maggiori informazioni alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizo".

Struttura Patrimoniale

L'operazione di acquisizione del ramo d'azienda viene rappresentata nel seguente prospetto proforma relativo agli effetti patrimoniali:

Avio S.p.A S.p.A. (ora Spacela S.p.A.) Acquisizione ramo d'azienda
lanciatori della controllata ELV
31/12/2017
31/12/2017 Acquisizione
ramo d'azienda
Elisioni post
acquisizione
"Pro-Forma"
Immobilizzazioni materiali 47.833 298 48.131
Avviamento 61.005 61.005
Attività immateriali a vita definita 117.175 117.175
Partecipazioni 80.068 4.281 84.349
Totale immobilizzazioni 306.082 4.579 - 310.661
Capitale di esercizio netto (43.427) (5.369) (0) (48.796)
Altre attività non correnti 65.353 65.353
Altre passività non correnti (115.489) (115.489)
Attività per imposte anticipate nette 74.685 74.685
Fondi per rischi ed oneri (8.114) (598) (8.712)
Fondi per benefici a dipendenti (8.171) (904) (9.076)
Capitale investito netto 270.918 (2.293) (0) 268.625
Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812
Capitale investito netto e attività finanziarie
non correnti
276.730 (2.293) (0) 274.437
Posizione finanziaria netta (9.640) 245 (9.396)
Patrimonio netto (267.089) 2.048 - (265.041)
Fonti di finanziamento (276.730) 2.293 - (274.437)

Di seguito si riportano le voci del Capitale di esercizio netto pro-forma:

Avio S.p.A.
31/12/2017
Acquisizione del
ramo d'azienda
Elisioni post
acquisizione
31/12/2017
"Pro-Forma"
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti
e anticipi ricevuti
(83.031) (138.950) 72.224 (149.758)
Rimanenze di materie prime ed acconti a fornitori 75.871 122.834 (90.482) 108.223
Debiti commerciali (77.004) (23.047) 22.031 (78.020)
Crediti commerciali 7.224 2.928 (3.773) 6.379
Altre attività e passività correnti 33.513 30.866 64.379
Capitale di esercizio netto (43.427) (5.369) - (48.796)

L'analisi della struttura patrimoniale della Società è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):

31 Dicembre
2018
31 Dicembre
2017
"Pro-forma"
Variazione
Immobilizzazioni materiali 57.227 48.131 9.096
Avviamento 61.005 61.005 -
Attività immateriali a vita definita 116.641 117.175 (534)
Partecipazioni 84.403 84.349 54
Totale immobilizzazioni 319.276 310.661 8.615
Capitale di esercizio netto (42.880) (48.796) 5.917
Altre attività non correnti 66.506 65.353 1.154
Altre passività non correnti (122.038) (115.489) (6.549)
Attività per imposte anticipate nette 74.756 74.685 72
Fondi per rischi ed oneri (9.232) (8.712) (520)
Fondi per benefici a dipendenti (8.774) (9.076) 301
Capitale investito netto 277.614 268.625 8.990
Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812 -
Capitale investito netto e attività finanziarie non
correnti
283.426 274.437 8.990
Posizione finanziaria netta (5.323) (9.396) 4.072
Patrimonio netto (278.103) (265.041) (13.062)
Fonti di finanziamento (283.426) (274.437) (8.990)

Per una più ampia informativa in riferimento agli scostamenti patrimoniali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo" e, inoltre, quanto riportato in Premessa ai fini della rappresentazione degli patrimoniali dell'acquisizione del ramo d'azienda.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017
"Pro-forma"
Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 106.307 100.668 5.639
(A) Liquidità 106.307 100.668 5.639
(B) Attività finanziarie correnti - - -
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 106.307 100.668 5.639
Debiti finanziari su derivati copertura tassi - -
Debiti finanziari correnti verso imprese controllate e a controllo
congiunto
(71.570) (70.004) (1.567)
(D)Passività finanziarie correnti (71.570) (70.004) (1.567)
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (60) (60) -
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (60) (60) -
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (71.630) (70.064) (1.567)
(G) Posizione finanziaria corrente netto (C+F) 34.677 30.604 4.072
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (40.000) (40.000) -
(H) Passività finanziarie non correnti (40.000) (40.000) -
(I) Indebitamento finanziario non corrente netto (H) (40.000) (40.000) -
(J) Posizione finanziaria netta (G-I) (Nota 1) (5.323) (9.396) 4.072

Nota 1) la posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

La variazione è principalmente attribuibile agli investimenti dell'esercizio e all'andamento ciclico del capitale di esercizio netto.

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 278.103 migliaia di Euro, in aumento di 13.062 migliaia di Euro rispetto al patrimonio netto pro-forma al 31 dicembre 2017, per l'effetto combinato dei seguenti principali fenomeni:

  • risultato dell'esercizio 2018 pari a 23.344 migliaia di Euro;
  • decremento di 10.017 migliaia di Euro per dividendi distribuiti da Avio S.p.A.;
  • decremento di 481 migliaria di Euro per il risultato negativo della riserva utili/perdite attuariali.

RAPPORTI CON IMPRESE PARTECIPANTI, CONTROLLATE, JOINT-VENTURE, COLLEGATE E PARTECIPATE

I rapporti della capogruppo Avio S.p.A. con soggetti o imprese che la partecipano e con imprese controllate e collegate di queste ultime, con imprese da essa controllate, joint-venture, collegate e partecipate e con controllate e collegate di queste ultime, sono costituiti da operazioni di natura industriale, commerciale e finanziaria svolte nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, riguardano forniture di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, informatico, di gestione personale, di assistenza ed operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria.

ALTRE INFORMAZIONI

Ai sensi dell'art. 40 del D.Lgs. 127/1991 si segnala che non esistono azioni della Capogruppo possedute da essa o da imprese controllate, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

CORPORATE GOVERNANCE

In data 10 aprile 2017 è divenuta efficace la fusione per incorporazione della società Avio S.p.A. in Space 2, ad esito e per effetto della quale Space2 S.p.A. è succeduta in tutti i diritti e gli obblighi della società incorporata e ha assunto la nuova denominazione di "Avio S.p.A.", nonché l'ammissione a quotazione delle azioni ordinarie della suddetta Società sul Mercato Telematico Azionario (MTA), segmento STAR, e contestuale esclusione delle azioni Space2 S.p.A. dalle negoziazioni sul MIV (Mercato degli Investment Vehicles).

In relazione alla suddetta quotazione, la Società ha aderito ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina (modificato da ultimo a luglio 2018 nella versione accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina "https://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/2018clean.pdf") adeguando il proprio sistema di Governance alle disposizioni regolamentari ivi indicate.

La Società, alla data del 14 marzo 2019, risulta essere dotata:

  • i. del Codice di comportamento in materia di internal dealing approvato dal Consiglio di Amministrazione di Space2 in data 29/09/2016, modificato in data 13 settembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio con efficacia a partire dalla data di quotazione;
  • ii. di una Procedura per la disciplina delle operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione Space2 S.p.A. in data 19 gennaio 2017, con effetto a partire dalla data di efficacia della fusione per incorporazione e modificata da ultimo dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 13 settembre 2017.
  • iii. del Codice per il trattamento delle Informazioni Privilegiate, approvato in data 21 dicembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio e modificato in data 24 gennaio 2019 al fine di recepire alcune novità normative, introdotte dal D.lgs. n. 107 del 10 agosto 2018, recante "Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2014, relativo agli abusi di mercato e che abroga la direttiva 2003/6/CE e le direttive 2003/124/UE, 2003/125/CE e 2004/72/CE";
  • iv. di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (ex D.lgs. 231/2001 e s.m.i.), come modificato da ultimo in data 8 novembre 2018 dal Consiglio di Amministrazione di Avio, comprendente tutte le novità legislative afferenti al D.lgs. 231/2001 nonché le modifiche necessarie in relazione all'avvenuta quotazione in Borsa della Società ed al passaggio da Organismo di Vigilanza monocratico all'attuale plurisoggettivo;
  • v. di un Codice di Condotta del Gruppo Avio, approvato in data 29 marzo 2004 e modificato da ultimo in data 28 giugno 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio, contenente i requisiti rispondenti all'avvenuta quotazione in Borsa;

  • vi. delle Linee Guida del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi della Società, approvate in data 29 marzo 2004 e modificate da ultimo in data 28 giugno 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio;

  • vii. di una Politica sulla diversity, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 14 marzo 2019, in conformità all''art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis) del TUF, come integrato dall'art. 10 del D.lgs. 254/2016 nonché delle Raccomandazioni del Codice di Autodisciplina;
  • viii. di un Codice Anti-corruzione, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 14 marzo 2019 in conformità del D.lgs. 231/2001 e delle best practise internazionali.

Si rende noto, inoltre, che in data 25 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione di Avio ha conferito alla società Protiviti S.r.l., con sede e domicilio in Via Tiziano n.32 – 20145 Milano, l'incarico di svolgere in outsourcing le attività inerenti la Funzione di Internal Audit della Società, identificando nel Dott. Alessandro Cencioni, Managing Director della Società Protiviti S.r.l., il soggetto Responsabile della Funzione e che in data 24 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Avio ha approvato un Piano triennale di Audit 2019-2021 relativo alle attività di Audit sul Sistema di Controllo Interno; alle attività di verifica connesse al D.lgs. 231/2001, concordate con l'Organismo di Vigilanza della Società, nonché alle attività di assistenza al Dirigente preposto in relazione ai controlli ex Legge 262/2005 ed agli Organismi di Vigilanza delle società controllate italiane.

Per ogni ulteriore informazione di dettaglio in tema di Corporate Governance relativa alla Società a seguito della quotazione in Borsa e a tutte le decisioni inerenti il governo societario assunte sino al 14 marzo 2019, si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", pubblicata nell'apposita sezione "Corporate Governance" del sito della Società, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Avio nella seduta del 14 marzo 2019 in conformità con l'articolo 123–bis del TUF e art. 89-bis del Regolamento Consob 11971/1999, alla luce delle Raccomandazioni del Codice di Autodisciplina nonché tenendo conto dei documenti di riferimento predisposti da Borsa Italiana S.p.A..

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI AVIO S.p.A.

Nell'invitarVi ad approvare il bilancio di esercizio di Avio S.p.A. al 31 dicembre 2018, predisposto secondo i principi contabili internazionali IFRS, chiuso con un utile di Euro 23.344 migliaia, tenuto conto della modifica della politica dei dividendi in fase di approvazione, Vi proponiamo di destinare tale risultato come segue:

  • Euro 11.598 migliaia a dividendo;
  • Euro 11.746 migliaia a riserva Utili a nuovo.

* * *

14 marzo 2019

BILANCIO CONSOLIDATO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
(importi in Euro)
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 89.314.581 71.852.360
Investimenti immobiliari 3.2 2.945.216 2.832.219
Avviamento 3.3 61.005.397 61.005.397
Attività immateriali a vita definita 3.4 116.953.729 117.577.280
Partecipazioni 3.5 8.137.948 7.974.612
Attività finanziarie non correnti 3.6 5.812.000 5.812.000
Attività per imposte anticipate 3.7 76.150.361 76.546.723
Altre attività non correnti 3.8 66.520.882 65.521.105
Totale attività non correnti 426.840.114 409.121.695
Attività correnti
Rimanenze e Acconti a fornitori 3.9 116.079.957 125.789.247
Lavori in corso su ordinazione 3.10 103.151.448 111.236.680
Crediti commerciali 3.11 7.017.095 8.507.533
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.12 108.434.880 107.033.059
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.13 62.775.066 72.230.694
Altre attività correnti 3.14 7.607.803 8.663.659
Totale attività correnti 405.066.249 433.460.873
Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.41 - -
- -
TOTALE ATTIVITA' 831.906.363 842.582.567
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.15 90.964.212 90.964.212
Riserva sovrapprezzo azioni 3.16 144.255.918 163.897.217
Altre riserve 3.17 14.580.499 (4.682.849)
Utili/(Perdite) a nuovo 10.442.902 3.611.315
Utile/(Perdita) dell'esercizio del Gruppo 24.337.954 18.360.625
Totale Patrimonio netto di Gruppo 284.581.484 272.150.519
Patrimonio netto dei terzi 3.19 11.404.835 10.054.880
TOTALE PATRIMONIO NETTO 295.986.319 282.205.399
PASSIVITA'
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.20 40.000.000 40.000.000
Fondi per benefici ai dipendenti
Fondi per rischi ed oneri
3.21
3.22
10.706.213
7.841.101
10.906.705
7.788.960
Altre passività non correnti 3.23 122.452.889 116.269.657
Totale passività non correnti 181.000.203 174.965.322
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.24 19.249.221 25.259.221
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.25 60.000 60.000
Fondi per rischi ed oneri 3.22 8.022.416 8.550.872
Debiti commerciali 3.26 131.407.118 89.441.365
Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione 3.10 177.072.126 242.518.981
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.27 2.308.320 1.981.723
Altre passività correnti 3.28 16.800.639 17.599.685
Totale passività correnti 354.919.841 385.411.847
TOTALE PASSIVITA' 535.920.044 560.377.169
Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.41 - -
- -
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 831.906.363 842.582.567
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Nota Esercizio
2018
Esercizio
2017 (1)
(importi in Euro)
Ricavi 3.29 439.695.356 325.331.684
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso 1.527.204 (201.741)
di lavorazione e semilavorati
Altri ricavi operativi 3.30 5.605.138 4.527.791
Consumi di materie prime 3.31 (131.840.876) (98.573.405)
Costi per servizi 3.32 (213.800.538) (155.101.661)
Costi per il personale 3.33 (62.402.976) (46.694.948)
Ammortamenti 3.34 (14.031.856) (10.628.811)
Svalutazioni e ripristini di valore -
Altri costi operativi 3.35 (9.393.759) (6.498.068)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto – proventi/(oneri) operativi
3.36 3.239.413 2.513.093
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.37 9.924.245 9.312.658
RISULTATO OPERATIVO 28.521.351 23.986.593
Proventi finanziari 3.38 813.223 1.418.689
Oneri finanziari 3.39 (1.476.390) (3.377.345)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (663.167) (1.958.655)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto – proventi/(oneri) finanziari
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI - -
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE E
DELLE DISCONTINUED OPERATION
27.858.184 22.027.938
Imposte sul reddito 3.40 (2.020.269) 369.477
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE CONTINUING
OPERATION
25.837.916 22.397.415
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE DISCONTINUED
OPERATION AL NETTO DELLE IMPOSTE
3.41 - -
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO 25.837.916 22.397.415
-- di cui: Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
24.337.954
1.499.962
18.360.625
4.036.790
Utile base per azione
Utile diluito per azione
3.42
3.42
0,92
0,90
0,73
0,70

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO Esercizio
2018
Esercizio
2017
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO (A) 25.837.916 22.397.415
Altre componenti di conto economico complessivo:
- Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali
(442.978) 2.318
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
316.508
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 142.762 (5.788)
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE
(B)
(300.216) 313.038
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DEL PERIODO (A+B) 25.537.700 22.710.453
-- di cui: Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
23.983.298
1.554.402
18.676.633
4.033.820

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

Altre riserve
Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserv
a
legale
Riserv
a da
cash
flow
hedge
su
tassi
Riserva
utili /
(perdite)
attuariali
Riserva
costi per
aumento
di
capitale
2015
Utili
(Perdite)
a nuovo
Risultato
del
periodo
del
Gruppo
Totale
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di
Terzi
Totale
Patrimoni
o Netto
Patrimonio netto al 31/12/2016 30.845 277.155 15 0 0 (2.912) 290 (332) 305.061 0 305.061
Destinazione risultato esercizio precedente (332) 332 0 0
Distribuzione dividendi della controllata Regulus (1.920) (1.920)
S.A.
Effetti derivanti dalla Business Combination con
Avio (31 marzo 2017)
75.339 25.615 0 (317) (3.245) 0 3.559 0 100.951 8.033 108.984
Effetti derivanti dalla scissione in Space3 (5 aprile
2017)
(15.423) (138.873) (8) 1.456 (152.847) (152.847)
Esercizio Warrant 203 203 203
Utile/(Perdita) complessivo
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18.361 18.361 3.945 22.305
Altre variazioni 94 94 94
Altri Utili/(Perdite):
- Variazioni di fair value dei derivati di copertura 317 317 317
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto
fiscale
12 12 (3) 9
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 317 12 94 18.361 18.783 3.942 22.724
Patrimonio netto al 31/12/2017 90.964 163.897 7 0 (3.234) (1.456) 3.611 18.361 272.150 10.055 282.205
Destinazione risultato esercizio precedente 8.344 (8.344) 0 0
Distribuzione dividendi dalla capogruppo Avio
S.p.A.
(10.017) (10.017) (10.017)
Distribuzione dividendi dalla controllata Regulus
S.A.
(1.760) (1.760)
Destinazione riserve (19.641) 18.185 1.456
Effetto sugli Utili a nuovo del Gruppo e sulle
Riserve di terzi per Operazioni Under Common
Control
(1.556) (1.556) 1.556 0
Altre variazioni 21 21 21
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile/(Perdita) dell'esercizio 24.338 24.338 1.500 25.838
- Altre variazioni 0 0
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto
fiscale
(378) 24 (355) 54 (300)
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 0 (378) 0 24 24.338 23.983 1.554 25.538
Patrimonio netto al 31/12/2018 90.964 144.256 18.193 0 (3.612) 0 10.443 24.338 284.581 11.405 295.986

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

2018 2017 (1)
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio
25.838 22.397
Rettifiche per:
- Imposte sul reddito
- (Proventi)/oneri da attività di investimento in partecipazioni
- (Proventi)/oneri finanziari
2.020
(3.239)
-
(369)
(2.513)
1.959
- Ammortamenti
- (Plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri (proventi)/oneri
14.032 10.629
-
Dividendi incassati 3.080 2.460
-
Variazione netta fondi per rischi e oneri (476) (6.445)
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti (200) 65
-
Variazioni di:
- Rimanenze
- Lavori in corso su ordinazione e anticipi
- Crediti commerciali
1.466
(57.362)
1.490
-
5.372
10.286
(1.076)
- Debiti commerciali
- Altre attività correnti e non correnti
- Altre passività correnti e non correnti
41.966
9.912
6.361
14.454
(37.375)
(3.485)
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti
(1.474)
(1.476)
-
(973)
(2.147)
Disponibilità liquide nette generate/(impiegate) nell'attività operativa (A) 41.937 13.237
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
- Attività immateriali a vita definita
- Partecipazioni
(15.181)
(7.559)
(4)
(16.452)
(9.189)
- Buoni di Risparmio/Depositi Bancari Vincolati
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
-
0
Variazioni area di consolidamento:
Business combination Avio -
- Prezzo pagato
- Disponibilità liquide del Gruppo Avio acquisite al 31 marzo 2017
(84.871)
111.585
-
Prezzo di realizzo attività finanziarie 152.847
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di investimento (B) (22.744) 153.920
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione finanziamento BEI
Rimborso Senior Term and Revolving Facilties Agreement
Effetto tesoreria accentrata con società a controllo congiunto Europropulsion S.A.
(6.014) 40.000
(90.654)
(4.343)
Dividendi pagati dalla capogruppo Avio S.p.A.
Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni
Dividendi di pertinenza minorities di controllate
(10.017)
(1.760)
203
(1.920)
Altre variazioni di attività e passività finanziarie
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di finanziamento
(C) (17.791) (3.855)
(60.570)
INCREM/(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI (A)+(B)+(C) 1.402 106.588
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – INIZIO PERIODO 107.033 445
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – FINE PERIODO 108.435 107.033

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione.

La Capogruppo detiene, al 31 dicembre 2018, direttamente o indirettamente, partecipazioni in sei società controllate (Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.), Regulus S.A., SE.CO.SV.IM. S.r.l., Avio Guyana S.A.S., AS Propulsion International BV e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd. in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.) incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (insieme il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

L'area di consolidamento si è modificata nel corso del 2018 al fine di includere la società neocostituita Avio Guyana S.A.S. di diritto francese. Tale società è interamente controllata da Avio S.p.A..

Il presente bilancio consolidato del Gruppo è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, di Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato sono espressi in unità di Euro; i prospetti delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e del Rendiconto Finanziario Consolidato nonché i valori riportati nelle presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle Note che seguono.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio al 31 dicembre 2018 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio redatto secondo gli IFRS è stato predisposto sul presupposto della continuità aziendale.

Fatta eccezione per quanto previsto dall'IFRS 3 con riferimento all'aggregazione aziendale avvenuta nell'esercizio 2017 che ha consentito alla Space2 S.p.A. di acquisire il Gruppo Avio, il bilancio è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato, ove applicabile, per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value.

Il bilancio è stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo al periodo chiuso al 31 dicembre 2018 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, dal Conto Economico Consolidato, dal Conto Economico Complessivo Consolidato, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dal Gruppo prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata la distinta presentazione delle attività non correnti e correnti e delle passività non correnti e correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico Consolidato la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate, ove applicabile;
  • per il Conto Economico Complessivo Consolidato l'adozione della presentazione autonoma ("twostatement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario Consolidato l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio consolidato 2018 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2017 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata) e quelle relative all'esercizio 2017 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato).

Si sottolinea che, a seguito dell'acquisizione del Gruppo Avio completata il 31 marzo 2017 da parte di Space2, i flussi di Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato considerati nel periodo comparativo 2017 – riferiti all'acquisito Gruppo Avio - decorrono dal 1 aprile 2017.

Si segnala che la voce delle partecipazioni in imprese collegate del bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 è stata riclassificata al fine di renderla maggiormente comparabile con quella del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018.

2.4. Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo, delle imprese da questa direttamente o indirettamente controllate e delle imprese sulle quali il Gruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci, come di seguito specificato e così come definito dai principi IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto, e lo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture.

Imprese controllate

Un'impresa è considerata controllata quando il Gruppo esercita il controllo come definito dal principio IFRS 10 – Bilancio consolidato. La Capogruppo controlla una partecipata quando, nell'esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L'esercizio del potere sulla partecipata deriva dall'esistenza di diritti che danno alla Capogruppo la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse. Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le imprese controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono deconsolidate dalla data in cui il controllo cessa.

Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.

Vengono escluse dal consolidamento con il metodo integrale le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento, per specifica dinamica operativa delle stesse (quali le imprese consortili non azionarie), non produce effetti rilevanti e quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell'investimento che dei relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le partecipazioni in altre imprese.

Nel bilancio consolidato le attività e le passività, i costi e i ricavi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro fair value alla data di acquisizione del controllo.

Le variazioni delle quote di possesso di società controllate che non comportano acquisizione o perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

I crediti, i debiti, i costi e i ricavi tra le società consolidate sono elisi. Sono altresì elisi gli utili e le perdite di importo significativo derivanti da operazioni tra le società incluse nel consolidamento e non ancora realizzati nei confronti di terzi.

I dividendi distribuiti all'interno del Gruppo sono eliminati dal conto economico.

Gli utili e le perdite di importo significativo non realizzati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione della quota di partecipazione del Gruppo con le società stesse.

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo.

Aggregazioni aziendali

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria del fair value, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione secondo l'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali sono iscritte al loro fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento. L'avviamento derivante dall'acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo. L'avviamento rappresenta l'eccedenza tra la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) del fair value degli eventuali aumenti di capitale a favore degli azionisti di minoranza, (iii) dell'importo di interessenze dei terzi, (iv) del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita e il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione.

Se il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) dell'importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote di interessenze di pertinenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti

e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli altri utili/(perdite) complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio per il periodo in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1 gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.

Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle controllate di trasferire fondi alla controllante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di prestiti o anticipazioni.

Partecipazioni in joint venture

Le società controllate congiuntamente con altri soci, qualora i relativi accordi di compartecipazione siano configurabili come joint venture (ovvero laddove le parti hanno diritti solamente sul patrimonio netto dell'accordo), sono consolidate, in applicazione dei criteri previsti dal principio IFRS 11, con il metodo del patrimonio netto dal momento in cui diventano operative.

Qualora gli accordi in essere configurino la presenza di una joint operation (in cui le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività dell'accordo), il consolidamento avviene per il pro-quota delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi derivanti dalla joint operation.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese a controllo congiunto consolidate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole, così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture, ma non il controllo o il controllo congiunto sulle politiche finanziarie ed operative. Generalmente una percentuale di partecipazione compresa fra il 20% e il 50% dei diritti di voto indica l'esistenza di influenza notevole. Le società collegate nelle quali viene esercitata un'influenza notevole sono valutate con il metodo del patrimonio netto, a partire dal momento in cui inizia l'influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. In base a tale metodo il valore di carico della partecipazione è rettificato ad ogni chiusura di bilancio dalla quota di risultato della partecipata, al netto dei dividendi percepiti, dopo aver rettificato, ove necessario, i principi contabili delle società per renderli omogenei con quelli adottati dal Gruppo. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. Il riconoscimento dell'avviamento alla data di acquisizione avviene in accordo a quanto descritto in precedenza al paragrafo "Aggregazioni aziendali" ed è incluso nel valore di carico dell'investimento. L'intero valore contabile della partecipazione è sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test), in presenza di indicatori di possibile riduzione durevole di valore della partecipazione. L'eventuale perdita di valore non viene allocata alle singole attività (e in particolare all'eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino viene riconosciuto integralmente.

Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio dell'acquisizione. Infine, se l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite delle collegate eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto un'obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse.

Non vengono allineate al patrimonio netto le partecipazioni in imprese collegate ritenute non significative ai fini della rappresentazione della situazione consolidata.

Partecipazioni in altre imprese

Le società nelle quali il Gruppo detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un'influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese, sono incluse fra le attività non correnti o fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio del Gruppo per un periodo, rispettivamente, superiore o non superiore a 12 mesi. Le altre partecipazioni sono classificate tra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico consolidato" (FVTPL), nell'ambito delle attività correnti. Al momento dell'acquisto di ciascuna partecipazione, l'IFRS 9 prevede l'opzione irrevocabile di iscrivere tali partecipazioni tra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo consolidato" (FVTOCI), nell'ambito delle attività non correnti o correnti. Le altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo" sono valutate al fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto attraverso la loro imputazione alle altre componenti di conto economico complessivo (Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo), senza riclassificazione a conto economico separato, in sede di derecognition (cessione) o riduzione di valore ritenuta definitiva. I dividendi sono invece rilevati a conto economico separato consolidato. Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico separato" sono iscritte direttamente a conto economico separato consolidato.

2.5. Conversione dei bilanci di imprese estere

I bilanci di ciascuna società consolidata vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è convertito in Euro, che è la moneta di conto del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. Le operazioni in valute diverse dall'Euro sono convertite nella valuta funzionale al cambio in vigore alla data in cui si effettua l'operazione e gli utili e le perdite di conversione che derivano dalla successiva chiusura di dette operazioni sono rilevate a conto economico. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa da quella funzionale sono convertite in Euro al cambio corrente a tale data. Le differenze positive e/o negative tra i valori adeguati al cambio in chiusura e quelli registrati in contabilità sono anch'esse rilevate a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

2.6. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 comprende i bilanci della Capogruppo, delle società italiane ed estere nelle quali la medesima detiene direttamente o indirettamente al 31 dicembre 2018 più del 50% del capitale, consolidati con il metodo integrale, e il bilancio della società Europropulsion S.A., detenuta al 50% congiuntamente ad un altro azionista, consolidata con il metodo del patrimonio netto.

L'area di consolidamento si è modificata a seguito della costituzione, nel corso del primo semestre 2018, della società Avio Guyana S.A.S., operante nel sito di lancio a Kourou in Guyana Francese. La società si occuperà del coordinamento delle campagne di lancio e della gestione delle infrastrutture di terra per i lanci di Vega, con l'obiettivo di ottimizzare i processi industriali ed aumentare la produttività nella prospettiva di un futuro aumento del numero di lanci Vega.

La tabella seguente riporta l'area di consolidamento:

Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2018 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyana S.A.S. 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V. (**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla

liquidazione. (***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion

International B.V. (5%).

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nei patrimoni e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo, esposta nella voce "Interessenze di pertinenza di terzi".

2.7. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari

sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati
Impianti e macchinari
3-10%
7-30%
Attrezzature industriali e commerciali 25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
12-20%
20-25%
12-25%

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing finanziario, contengono un leasing ai sensi di quanto specificato nell'IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Investimenti immobiliari

I terreni e i fabbricati di proprietà ad uso non strettamente strumentale al normale svolgimento dell'attività operativa e posseduti al solo scopo di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito sono inizialmente rilevati al costo, determinato attraverso le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Successivamente vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti (determinati, per i fabbricati, applicando un'aliquota costante del 3% ritenuta rappresentativa della vita utile) e di eventuali perdite per riduzione di valore cumulate. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando l'investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua eventuale cessione.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo Aggregazioni di imprese. L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate. In caso di cessione di una società controllata, il valore netto dell'avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da cessione.

Ai fini della conduzione dell'impairment test l'avviamento è considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui il Gruppo opera. Sulla base dell'attuale configurazione del Gruppo, al 31 dicembre 2018, è stata identificata una unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

L'avviamento negativo originato dalle acquisizioni è imputato direttamente a conto economico.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

Il Gruppo ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti. Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime.

Le aliquote di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in società non consolidate sono valutate secondo quanto riportato nel paragrafo "Principi di consolidamento".

Perdita di valore delle attività

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati del Gruppo e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

Il Gruppo classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico.

Il Gruppo determina la classificazione delle stesse sulla base del modello di business perseguito nella gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. I crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento sono invece inizialmente valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie sono classificate in una delle categorie sopra elencate e non possono essere successivamente riclassificate in altre categorie, salvo che il Gruppo non modifichi il proprio modello di business per la gestione delle stesse.

Il Gruppo rileva in dei fondi svalutazione le perdite attese relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività derivanti da contratto e ai titoli di debito valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico. Le perdite attese sono determinate lungo tutta la vita del credito, ponderando i risultati di vari scenari per le loro probabilità ed attualizzando gli importi utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione.

Attività finanziarie valutate al costo amortizzato

Tale categoria include le attività finanziarie detenute per incassare i flussi di cassa contrattuali (Held to Collect), rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire. Sono inclusi in tale categoria i crediti ed i finanziamenti attivi. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, in conformità al criterio dell'interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore. Sono incluse nell'attivo corrente o non corrente a seconda che della scadenza contrattuale sia inferiore o superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile (perdita) dell'esercizio così come gli utili o perdite da derecognition.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) di esercizio

Rientrano in tale categoria le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico. Tale categoria comprende tutti gli strumenti derivati (Nota 3.11) e le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Il fair value delle attività finanziarie detenute per la negoziazione è determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziarie.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie detenute con la duplice finalità di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire, e di vendere l'attività finanziaria (Held to Collect and Sell).

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini del Gruppo, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica del Gruppo.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo contrattuale per ciascuna obbligazione inclusa nel contratto, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente; gli elementi variabili del corrispettivo contrattuale sono stimati al momento della stipula dello stesso. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali e Altri crediti

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato al netto di un fondo svalutazione.

In relazione ai crediti commerciali e agli altri crediti il Gruppo ha applicato l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito. Il Gruppo determina l'ammontare delle perdite su crediti attese in relazione a questi elementi attraverso l'utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all'esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito di queste attività è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.

Il Gruppo non ha in essere operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145), sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, avendo cura di quantificare il solo beneficio per il quale esiste la ragionevole certezza che l'entità abbia rispettato le condizioni previste. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti fin anziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti delle società del Gruppo fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine, secondo le condizioni e pratiche locali dei paesi in cui tali società operano.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali le società del Gruppo versano contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite

attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano. I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento

del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti.

Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione.

I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui il Gruppo abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando il Gruppo ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. Inoltre il Gruppo verifica se vi siano condizioni contrattuali che rappresentano obbligazioni sulle quali deve essere allocato il corrispettivo della transazione (ad esempio garanzie), nonché effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili, di componenti finanziarie significative o di corrispettivi non monetari e da pagare al cliente. Nel caso di corrispettivi variabili l'importo del corrispettivo viene stimato in base all'ammontare a cui si avrà diritto al trasferimento del controllo dei beni al cliente, tale corrispettivo viene stimato al momento della stipula del contratto e ne è consentita la rilevazione solo quando sia altamente probabile. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi delle società non consolidate sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi

pubblici.

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale delle società del Gruppo, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente nei diversi paesi in cui le società del Gruppo operano. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni aziendali) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate. Vengono inoltre determinate le imposte differite o anticipate relative alle rettifiche di consolidamento.

Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l'annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base alle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive, quando sono relative alla medesima società e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

2.8. Gestione del rischio

Rischio di credito

Il Gruppo presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, valutato le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere nella giusta tempistica ed a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative, di investimento e dei rimborsi legati alle caratteristiche di scadenza dei debiti. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera il Gruppo e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui il Gruppo è tenuto.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e finanziaria, consentiranno al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse

La Società ha in essere un finanziamento con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni – incrementati ad Euro 50 milioni nel 2019 - ad un tasso d'interesse fisso per 7 anni.

Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 6.

2.9. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dal Gruppo in base alle migliori conoscenze dell'attività del Gruppo stesso e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa l'area di business in cui opera il Gruppo, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, le attività per imposte anticipate, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati ai tassi di attualizzazione per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita durevole di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dal Gruppo.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze del Gruppo circa gli sviluppi del business in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance del Gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Recuperabilità attività per imposte anticipate

Al 31 dicembre 2018 il bilancio consolidato comprende attività per imposte anticipate, connesse a componenti di reddito a deducibilità fiscale differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto probabile dal management. Nella valutazione della recuperabilità delle citate attività sono stati presi in considerazione gli imponibili fiscali futuri determinati sulla base di risultati coerenti con quelli utilizzati ai fini dell'impairment test e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti del Gruppo. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto del Gruppo di una specifica riserva e presentati nel conto economico complessivo.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

Il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il Gruppo monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale; è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi del Gruppo possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività del Gruppo si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

Il Gruppo opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, il Gruppo si è dotato di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, degli strumenti finanziari derivati, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.10. Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2018

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2018:

in data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers che, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.

I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • o l'identificazione del contratto con il cliente;
  • o l'identificazione delle performance obligations contenute nel contratto;
  • o la determinazione del prezzo;
  • o l'allocazione del prezzo alle performance obligations contenute nel contratto;
  • o i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

La Società ha completato il progetto volto a individuare eventuali effetti derivanti dall'introduzione dell'IFRS 15.

L'applicazione di tale nuovo principio IFRS 15 ha confermato il principio generale della contabilizzazione dei ricavi con il metodo dell'avanzamento delle commesse, senza modifiche ai trattamenti contabili finora applicati e non ha comportato per il Gruppo effetti patrimoniali ed economici.

L'applicazione del nuovo principio IFRS 15 è avvenuta con il "Modified Retrospective Approach".

in data 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments: recognition and measurement. Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di

determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell'emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto "Other comprehensive income" e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifiche di passività finanziarie definite come non sostanziali non è più consentito spalmare gli effetti economici della rinegoziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data, ma occorrerà rilevarne a conto economico il relativo effetto.

Con riferimento all'impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall'attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Le principali novità del documento riguardano:

  • o l'incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
  • o il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;
  • o le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell'80-125% con il principio della "relazione economica" tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell'efficacia retrospettica della relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management della società.

Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018.

L'applicazione di tale principio non ha comportato per il Gruppo effetti patrimoniali ed economici.

il 12 settembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts". Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (dal 1° gennaio 2018) alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione dell'attuale principio IFRS 4 con il principio IFRS 17 Insurance Contracts, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie. L'emendamento è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018.

I dati finanziari del Gruppo Avio, non operando quest'ultimo nel settore assicurativo, non sono impattati da tale documento.

il 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 2 "Classification and measurement of share-based payment transactions" (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione

di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • in data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle", che integra parzialmente i principi preesistenti nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • o IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters. La modifica è stata applicata a partire dal 1° gennaio 2018 e riguarda l'eliminazione di alcune short-term exemptions previste dai paragrafi E3-E7 dell'Appendix E di IFRS 1 in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene ormai superato.
  • o IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures – Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice. La modifica chiarisce che l'opzione per una venture capital organization o di altra entità così qualificata (come ad esempio un fondo comune d'investimento o un'entità simile) di misurare gli investimenti in società collegate e joint venture al fair value through profit or loss (piuttosto che mediante l'applicazione il metodo del patrimonio netto) viene esercitata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. La modifica è stata applicata dal 1° gennaio 2018.
  • o IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard. La modifica chiarisce l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 specificando che l'informativa richiesta dal principio, ad eccezione di quella prevista nei paragrafi B10- B16, si applica a tutte le quote partecipative che vengono classificate come possedute per la vendita, detenute per la distribuzione ai soci o come attività operative cessate secondo quanto previsto dall'IFRS 5. Tale modifica è stata applicata dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale documento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

in data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property". Tali modifiche chiariscono i presupposti necessari per trasferire un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è già accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

in data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (IFRIC Interpretation 22)". L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari (in contropartita della cassa ricevuta/pagata), prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo.

L'interpretazione chiarisce che la data di transazione è quella anteriore tra:

  • a) la data in cui il pagamento anticipato o l'acconto ricevuto sono iscritti nel bilancio dell'entità; e
  • b) la data in cui l'attività, il costo o il ricavo (o parte di esso) è iscritto in bilancio (con conseguente storno del pagamento anticipato o dell'acconto ricevuto).

Se vi sono numerosi pagamenti o incassi in anticipo, una specifica data di transazione deve essere identificata per ognuno di essi. L'IFRIC 22 è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2018

in data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata.

La Società ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

La Società si è avvalsa della previsione prevista dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato sulla base dell'IFRIC 4 e IAS 17 circa la quantificazione di lease operativo per uno specifico contratto. Tale previsione è stata applicata a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

È in fase di completamento il processo di implementazione del principio, che prevede il settaggio dell'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile del principio e l'allineamento dei processi amministrativi e dei controlli a presidio delle aree critiche su cui insiste il principio. Il completamento di tale processo è previsto nel corso dei primi mesi del 2019.

Il Gruppo applicherà il nuovo principio utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, la Società contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;

b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione 1 gennaio 2019 sia sul bilancio consolidato del Gruppo Avio che sul bilancio separato della Avio S.p.A. (dati in milioni di Euro):

ASSETS Effetti alla data di transizione 01.01.2019 sul Bilancio
consolidato del Gruppo Avio
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati 4
Diritto d'uso Autoveicoli 1
Totale 5
PASSIVITA' Effetti alla data di transizione 01.01.2019 sul Bilancio
consolidato del Gruppo Avio
Passività non-correnti
Passività
finanziare
per
lease non-correnti
4
Passività correnti
Passività
finanziare
per
lease correnti
1
Totale 5

Nell'adottare l'IFRS 16, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease per le seguenti classi di attività: hardware ed alcuni materiali informatici.

Parimenti, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dell'IFRS 16:5(b) per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire che i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5.000,00 quando nuovi). I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • computers, telefoni e tablet;
  • stampanti;
  • altri dispositive elettronici;
  • mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Come previsto dall'IFRS 16, la Società non separerà le non-lease components dalle componenti leasing: la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dall'IFRS 16:15 per le seguenti categorie di attività:

  • autovetture;
  • appartamenti.

Le non-lease component su tali attività non saranno scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components, ma verranno considerate insieme a queste ultime nella determinazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, la Società intende avvalersi dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato (indicare solo le esenzioni di cui la Società ha deciso di avvalersi):

  • classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease saranno iscritti a conto economico su base lineare;
  • esclusione dei costi diretti iniziali dalla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;
  • utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term, alla definizione dell'incremental borrowing rate. Le principali sono riassunte di seguito:

  • la Società ha deciso di non applicare l'IFRS 16 per i contratti contenenti un lease che hanno come attività sottostante un bene immateriale;
  • lease term: l'identificazione della lease term è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali dei contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra. Il Gruppo, basandosi sull'esperienza storica, ha definito come policy contabile l'inclusione, oltre al periodo non cancellabile, del primo periodo di rinnovo contrattuale, nel caso in cui il rinnovo dipenda esclusivamente dal Gruppo. Per i contratti con rinnovi automatici per un periodo annuale (o inferiore), il Gruppo ha definito come policy contabile la stima del lease term in una durata media di 6 anni, basando sull'evidenza storica e sulla valutazione del periodo di rinnovo considerato "ragionevolmente certo", in presenza di penalità, in senso lato, più che insignificanti per il locatore nel terminare il contratto. Nel caso di contratti di affitto immobiliare con rinnovi pluriennali dipendenti dalla volontà di entrambe le parti, il Gruppo ha valutati i fatti e le circostanze specifiche, oltre che le penalità, considerate in senso ampio, rivenienti da una potenziale conclusione del contratto.
  • definizione dell'incremental borrowing rate: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo, non è presente un tasso di interesse implicito, il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato come il tasso privo di rischio di ogni Paese in cui i contratti sono stati stipulati, con scadenze commisurate alla durata dello specifico contratto di affitto, aumento dello specifico Credit spread della controllata/Gruppo.
  • in data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un'emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation. Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test Solely Payments of Principal and Interest ("SPPI") anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

in data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'intepretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)" (pubblicata in data 7 giugno 2017).

L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. In particolare, L'Interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1.

La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questa interpretazione, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").

Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.

L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori, non operando il Gruppo nel campo assicurativo, non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questo principio.

in data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

  • in data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • o IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
  • o IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzate in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • o IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

in data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)". Il documento chiarisce come

un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

in data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale per l'entità, che per determinare se un insieme di attività/processi e beni acquistati non sia un business. Qualora il test fornisca un esito positivo, l'insieme di attività/processi e beni acquistato non costituisce un business e il principio non richiede ulteriori verifiche. Nel caso in cui il test fornisca un esito negativo, l'entità dovrà svolgere ulteriori analisi sulle attività/processi e beni acquistati per identificare la presenza di un business. A tal fine, l'emendamento ha aggiunto numerosi esempi illustrativi al principio IFRS 3 al fine di far comprendere l'applicazione pratica della nuova definizione di business in specifiche fattispecie. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle eventuali nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci consolidati chiusi successivamente a tale data.

in data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale documento, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti dello stesso.

in data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

in data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter e non applicando tariffe regolamentate, tale principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2018 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2018 con gli stessi al 31 dicembre 2017.

31/12/2018 31/12/2017
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori
netti a
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori
netti a
bilancio bilancio
Terreni 15.806 15.806 7.563 7.563
Fabbricati
Impianti e macchinario
33.575
75.476
(16.329)
(52.995)
17.246
22.480
32.685
67.601
(15.135)
(49.740)
17.550
17.861
Attrezzature industriali e
commerciali
17.892 (15.688) 2.205 17.343 (15.045) 2.298
Altri beni 8.787 (6.361) 2.426 7.667 (5.779) 1.888
Immobilizzazioni in corso e acconti 29.151 29.151 24.692 24.692
Totale 180.687 (91.372) 89.315 157.551 (85.698) 71.852

Le variazioni tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2017 Incrementi Diminuzion
i per
dismissioni
Riclassifich
e ed altre
variazioni
31/12/2018
Terreni 7.563 8.243 15.806
Fabbricati 32.685 892 (3) 33.575
Impianti e macchinario 67.601 7.890 (3) (12) 75.476
Attrezzature industriali e commerciali 17.343 588 (127) 89 17.892
Altri beni 7.667 1.158 (103) 66 8.787
Immobilizzazioni in corso e acconti 24.692 4.602 (142) 29.151
Totale 157.551 15.129 (234) 8.241 180.687

Gli incrementi del periodo, pari a 15.129 migliaia di Euro, sono principalmente relativi a macchinari acquistati per la realizzazione della produzione ed a fabbricati in corso di realizzazione. Nel corso dell'esercizio il valore dei terreni del comprensorio industriale di Colleferro iscritti al 31 dicembre 2017 in via residuale tra le rimanenze, per Euro 8.243 migliaia, è stato classificato tra le Immobilizzazioni materiali, in considerazione del fatto che tali terreni, confinanti con l'area industriale, rientrano tra le attività del Gruppo ai fini dell'operatività, fornendo in tal modo una migliore rappresentazione del patrimonio immobiliare.

Tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2017 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Terreni - 0
Fabbricati (15.135) (1.196) 3 (16.329)
Impianti e macchinario (49.740) (3.259) 3 (52.995)
Attrezzature industriali e commerciali (15.045) (687) 44 (15.688)
Altri beni (5.779) (650) 68 (6.361)
Totale (85.698) (5.792) 115 3 (91.372)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed all'obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

I valori degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2018 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi degli Investimenti immobiliari del Gruppo Avio al 31 dicembre 2018 con gli stessi al 31 dicembre 2017.

31/12/2018 31/12/2017
Valori Fondi Valori Valori Fondi Valori
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi ammortamento netti a
bilancio
Terreni 1.834 1.834 1.834 1.834
Immobili e fabbricati 2.052 (941) 1.111 1.882 (884) 998
Totale 3.886 (941) 2.945 3.716 (884) 2.832

Gli investimenti immobiliari si riferiscono a parte dei terreni, immobili e fabbricati nel comprensorio di Colleferro (Roma) di proprietà della controllata Secosvim, concessi in locazione a terzi. Secosvim svolge attività di gestione immobiliare.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 nei valori lordi degli investimenti immobiliari del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2017 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Terreni 1.834 1.834
Immobili e fabbricati 1.882 170 2.052
Totale 3.716 170 0 0 3.886

Tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2017 Ammortamenti Utilizzi Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Terreni - -
Immobili e fabbricati (884) (58) (941)
Totale (884) (58) 0 0 (941)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.3. AVVIAMENTO

L'avviamento, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro, è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Come indicato nella Nota 2.7. Principi contabili e criteri di valutazione, l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l'esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano pluriennale approvato dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

Al 31 dicembre 2018, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dal Budget 2019 e dal piano pluriennale. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita dei flussi di cassa attesi pari al 2%, in linea con l'esercizio precedente e con le previsioni generalmente riconosciute per il settore aeropsace and defence.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 8,7% (8,9% nel precedente esercizio).

E' opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo.

In considerazione di quanto indicato, il Gruppo ha effettuato delle sensitivities riguardantei il tasso di crescita del terminal value ed il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa:

  • per quanto concerne il tasso di crescita del terminal value è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 50 basis point; alternativamente
  • per quanto concerne il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa è stata ipotizzata una variazione in aumento di 50 basis point.

Nel caso base il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore al valore contabile del capitale investito netto iscritto in bilancio per Euro 57 milioni.

Nel caso in cui si applichino al caso base le citate sensitivity separatamente, il valore recuperabile risulta comunque superiore al valore contabile del capitale investito netto rispettivamente per Euro 40 milioni e Euro 38 milioni.

Al fine di ulteriormente supportare l'analisi condotta, in ottica prudenziale, è stato svolto uno stress test aggiuntivo non considerando alcun effetto dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo per gli anni 2019 e successivi. Anche sulla base di tale ulteriore stress test, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore ampiamente al valore contabile del capitale investito netto iscritto in bilancio.

3.4. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2018 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio al 31 dicembre 2017 con gli stessi al 31 dicembre 2017.

31/12/2018 31/12/2017
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Valori lordi Fondi
ammorta
mento
Valori netti a
bilancio
Costi di sviluppo - in
ammortamento
Costi di sviluppo - in corso di
71.188 (48.692) 22.496 71.188 (44.479) 26.709
completamento 52.989 - 52.989 46.090 - 46.090
Totale costi di sviluppo 124.177 (48.692) 75.485 117.278 (44.479) 72.799
Attività per l'accreditamento
presso la clientela per
partecipazione a programmi (PPA
2017)
44.785 (5.225) 39.560 44.785 (2.239) 42.546
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
6.355 (5.850) 505 5.842 (5.354) 488
Altre 3.065 (1.699) 1.365 2.641 (1.211) 1.430
Immobilizzazioni in corso e acconti 186 - 186 313 - 313
Totale 178.419 (61.466) 116.953 170.859 (53.283) 117.576

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi al motore P80, mentre la maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento si riferiscono principalmente ai progetti per i nuovi motori Z40, P120 e ad ossigeno liquido e metano.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 avvenuto a marzo 2017 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali Ariane e Vega per un valore complessivo pari a 44.785 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei suddetti programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi stessi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software e costi per diritti di superficie.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2017 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Costi di sviluppo - in ammortamento
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
71.188
46.090
6.899 71.188
52.989
Totale costi di sviluppo 117.278 6.899 - - 124.177
Attività per l'accreditamento presso la
clientela per partecipazione a programmi
(PPA 2017)
44.785 44.785
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5.842 513 6.355
Altre 2.641 88 335 3.065
Immobilizzazioni in corso e acconti 313 59 (335) 37
Totale 170.859 7.559 - - 178.419

Gli incrementi intervenuti nel 2018 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione dei nuovi motori Z40, P120 e ad ossigeno liquido e metano nell'ambito dei programmi dei lanciatori VEGA C e Ariane 6.

Tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondi ammortamento 31/12/2017 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Costi di sviluppo - in ammortamento
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
(44.479)
-
(4.213) (48.692)
-
Totale costi di sviluppo (44.479) (4.213) - - (48.692)
Attività per l'accreditamento presso la
clientela per partecipazione a programmi
(PPA 2017)
(2.239) (2.986) (5.225)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili (5.354) (496) (5.850)
Altre (1.211) (488) (1.699)
Totale (53.283) (8.183) - - (61.466)

3.5. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta le partecipazioni del Gruppo Avio al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017
Quota di
Gruppo
Totale Quota di
Gruppo
Totale Variazione
Imprese controllate
- Servizi Colleferro - Società Consortile per Azioni
52,00% 63 52,00% 63 -
Totale controllate non consolidate 63 63 -
Imprese a controllo congiunto
- Europropulsion S.A.
Totale a controllo congiunto
50,00% 3.911
3.911
50,00% 3.752
3.752
159
159
Imprese collegate
- Termica Colleferro S.p.A.
- Consorzi diversi
Totale collegate
40,00% 3.635
5
3.640
40,00% 3.635
5
3.640
-
-
-
Altre imprese
- Altre società
Totale altre imprese
524
524
520
520
4
4
Totale 8.138 7.975 163

I movimenti intervenuti tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 in riferimento alle partecipazioni sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 Incrementi Decrementi Altre
variazioni
31/12/2018
Imprese controllate 63 - - - 63
Imprese a controllo congiunto 3.752 3.239 (3.080) - 3.911
Imprese collegate 3.640 - - - 3.640
Altre imprese 520 4 - - 524
Totale 7.975 3.243 (3.080) - 8.138

Nelle "Imprese a controllo congiunto" è classificata la partecipazione nella società Europropulsion S.A.. La variazione dell'anno relativa a tale partecipazione deriva dalla valutazione a patrimonio netto della stessa, che comporta un incremento di 159 migliaia di Euro (incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato nel 2018, pari a 3.239 migliaia di Euro, al netto del decremento di 3.080 migliaia di Euro per i dividendi erogati dalla società nell'anno).

Tra le partecipazioni nelle società collegate è iscritta la partecipazione nella società Termica Colleferro S.p.A., detenuta al 40%; anche tale partecipazione è valutata a patrimonio netto ed il valore della stessa alla data del presente bilancio è pari alla stima del patrimonio netto della collegata di pertinenza del Gruppo Avio a tale data.

Le partecipazioni nelle altre società collegate (essenzialmente consorzi) sono valutate al costo di acquisizione o di sottoscrizione, ritenendo le stesse non rilevanti ai fini della rappresentazione della

situazione consolidata del Gruppo o perché non operative. Peraltro la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto non comporterebbe un effetto significativo rispetto alla valutazione al costo. Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di finanziamenti o anticipazioni.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo. L'incremento di 4 migliaia di Euro è relativa all'acquisto di ulteriori quote della partecipata Distretto Aerospaziale Sardegna S.C.A.R.L..

3.6. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta le attività finanziarie non correnti del Gruppo Avio al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Finanziamento soci verso Termica Colleferro S.p.A. 5.812 5.812 -
5.812 5.812 -

La voce, pari a 5.812 migliaia di Euro (7.440 migliaia di Euro a valori nominali), è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI Energia S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi e postergato rispetto al finanziamento bancario della collegata.

3.7. ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE

Le attività per imposte anticipate del Gruppo Avio iscritte in bilancio ammontano a 76.150 migliaia di Euro.

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

La fiscalità differita è stata inoltre determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo al Gruppo
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA
25.835
43.867
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati
Altre differenze temporanee deducibili
2.260
4.518
Totale Imposte anticipate lorde 76.479
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption
(11.431)
(4.133)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili
(797)
Totale imposte differite lorde (16.361)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 60.118
Imposte anticipate su perdite fiscali 59.049
Imposte anticipate non rilevate (43.018)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 76.150

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120", sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega.

Le imposte differite attive rilevate in bilancio fanno riferimento principalmente alla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013), agli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, all'attività immateriale per l'accreditamento alla clientela ridefinita nell'ambito della purchase price allocation del 2017 come in precedenza commentato, nonché alle perdite fiscali pregresse.

3.8. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre attività non correnti 66.521 65.521 1.000
66.521 65.521 1.000

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso il Gruppo General Electric 58.542 58.220 322
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni
ai sensi delle Legge 808/85 - quota non corrente
7.357 6.700 656
Depositi cauzionali
Altri crediti non correnti
479
142
454
146
25
(4)
Totale 66.521 65.521 1.000

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.542 migliaia di Euro si riferisce al riaddebito dei seguenti oneri fiscali:

  • Euro 58.220 migliaia di Euro relativi al ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate di un avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestuamente all'iscrizione di tale credito si rileva tra le passività non correnti un debito verso l'Erario di pari importo;
  • Euro 322 migliaia di Euro relativi ad oneri derivanti da contenzioso fiscale relativo all'anno fiscale 2013 per il quale sono state sottoscritte adesioni fiscali nel 2018.

L'iscrizione dei suddetti crediti verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento alle eventuali passività che dovessero sorgere sia rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013 sia in generale al settore oggetto della suddetta cessione, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Circa il contenzioso, nel corso del 2018 è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. Alla data del presente bilancio non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.24. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota non corrente", pari a 7.357 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa prevista dalla Legge 808/85.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari". I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce "Altre passività non correnti" (Nota 3.24).

L'incremento di 656 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 è principalmente dovuto all'ottenimento di un Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, in data 15 marzo 2018, relativo ad un apposito progetto di ricerca e sviluppo.

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.15).

ATTIVITA' CORRENTI

3.9. RIMANENZE E ACCONTI A FORNITORI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
116.080 125.789 (9.709)
116.080 125.789 (9.709)
31/12/2017 Variazioni Altre
variazioni
31/12/2018
Materie prime, sussidiarie e di consumo 41.152 (5.308) 35.844
Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di
consumo
(3.277) (1.084) (4.361)
Valore netto materie prime, sussidiarie e di
consumo
37.875 (6.392) - 31.483
Prodotti in corso di lavorazione 7.296 (1.914) 5.382
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione (424) (424)
Valore netto prodotti in corso di lavorazione 6.872 (1.914) - 4.957
Prodotti finiti e altre rimanenze 8.250 (8.243) 7
Fondo svalutazione prodotti finiti e altre rimanenze (4) (4)
Valore netto prodotti finiti e altre rimanenze 8.246 - (8.243) 3
Acconti a fornitori 72.796 6.840 79.636
125.789 (1.466) (8.243) 116.080

Si riporta di seguito la movimentazione dell'anno della voce (importi in migliaia di Euro):

Come già riportato nel paragrafo "3.1 Immobilizzazioni materiali", nel corso dell'esercizio il valore dei terreni del comprensorio industriale iscritti al 31 dicembre 2017 in via residuale tra le rimanenze, per Euro 8.243 migliaia, è stato classificato tra le Immobilizzazioni materiali al fne di fornire una migliore rappresentazione del patrimonio immobiliare del Gruppo.

La voce Acconti a fornitori si riferisce al saldo dei pagamenti a fornitori effettuati in anticipo rispetto all'esecuzione delle relative forniture in base alle condizioni stabilite nei contratti di acquisto.

3.10. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Le attività di produzione e di ricerca e sviluppo svolte su commessa sono rappresentate in bilancio per mezzo di due distinte voci: "Lavori in corso su ordinazione" e "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione".

La voce "Lavori in corso su ordinazione", iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso su ordinazione risulta superiore alla data di bilancio al valore degli acconti incassati dai clienti.

La voce "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione", iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore degli agli acconti incassati dai clienti risulta superiore alla data di bilancio al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo secondo il metodo della percentuale di completamento in base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione, al netto degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

Totale netto (73.921) (131.282) (57.361)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (177.072) (242.519) 65.447
Lavori in corso su ordinazione 103.151 111.237 (8.086)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
503.157
(400.006)
570.720
(459.483)
(67.563)
59.477
Lavori in corso su ordinazione (netti) 103.151 111.237 8.086

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione
(lordi)
1.150.960
(1.328.032)
643.390
(885.909)
507.570
(442.123)
Acconti per lavori in corso su ordinazione
(netti)
(177.072) (242.519) 65.447

Il Gruppo Avio ha maturato benefici per crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dal decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tali benefici sono riconosciuti a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo svolte su commesse pluriennali che sono parte dei lavori in corso su ordinazione.

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente relative ai lanciatori di future generazioni Vega C e Vega E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse in parola in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.11. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti commerciali 7.017 8.508 (1.491)
7.017 8.508 (1.491)

Si riporta di seguito la composizione dei crediti commerciali alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso terzi
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto
5.479
939
4.439
3.397
1.040
(2.458)
6.418 7.836 (1.418)
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto oltre l'esercizio
successivo
599 672 (73)
599 672 (73)
Totale 7.017 8.508 (1.491)

Il valore nominale dei crediti verso terzi è stato rettificato da un fondo svalutazione crediti, pari a 483 migliaia di Euro, al fine di riflettere il fair value degli stessi.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Valore lordo
meno: fondo svalutazione
5.962
(483)
4.922
(483)
1.040
0
Totale 5.479 4.439 1.040

I principali crediti sono nei confronti di ArianeGroup e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Crediti verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Europropulsion S.A.
Servizi Colleferro S.C.p.A.
Consorzio Servizi Acqua Potabile
524
151
159
2.858
101
333
(2.334)
50
(174)
Termica Colleferro S.p.A. entro l'esercizio successivo 105
939
105
3.397
0
(2.458)
Termica Colleferro S.p.A. oltre l'esercizio successivo 599 672 (73)
599 672 (73)
Totale 1.538 4.069 (2.531)

3.12. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2018 e quelli al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 108.435 107.033 1.402
Totale 108.435 107.033 1.402

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi. Tale posta è in linea con il saldo dello scorso anno; si rimanda ad ogni modo al Rendiconto finanziario per maggiori dettagli.

3.13. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

Totale 62.775 72.231 (9.456)
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 62.775 72.231 (9.456)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione

La tabella seguente fornisce le variazioni nette per tipologia di credito tributario e d'imposta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti per IVA
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2018)
46.253
10.604
46.459 (206)
10.604
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2017)
Crediti verso Erario
2.101
3.577
20.000
5.534
(17.899)
(1.958)
Crediti per IVA comunitaria 240 237 3
Totale 62.775 72.231 (9.456)

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari ad Euro 46.253 migliaia, comprende:

  • Euro 37.623 migliaia relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario;
  • Euro 8.630 migliaia relativi a crediti IVA non chiesti a rimborso.

Tale decremento netto è dovuto ai seguenti fattori di segno contrario:

  • diminuzione dei crediti IVA a seguito dell'incasso, ai primi di luglio, di un credito IVA della controllata Spacelab relativo all'anno 2016, per totali Euro 8,2 milioni ed interessi per Euro 98 migliaia;
  • incremento dei crediti IVA della capogruppo Avio SpA di Euro 10 milioni;
  • decremento dei crediti IVA delle controllate di Euro 1,9 milioni.

Le motivazioni dell'incremento del credito in Avio risiedono nel fatto che il Gruppo ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi. In particolare, in relazione alle operazioni poste in essere nei confronti di tali soggetti risultano applicabili i regimi di non imponibilità IVA relativi alle esportazioni, alle operazioni assimilate alle esportazioni e alle cessioni intracomunitarie dei beni. Detta circostanza comporta la quasi assenza di IVA a debito sulle operazioni attive poste in essere dal Gruppo.

Dall'altro lato, il Gruppo ha fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili a capienza dei plafond IVA utilizzabili dal Gruppo – comportano l'iscrizione di IVA a credito.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Quadro normativo di riferimento

L'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, accorda un credito di imposta alle imprese residenti in Italia che investono in attività di ricerca e sviluppo. Le previsioni principali del credito d'imposta in questione possono essere così riassunte:

  • riguarda gli investimenti relativi ad attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • è riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge (costi del personale, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, spese per

contratti di ricerca (c.d. extra-muros) e spese per brevetti e privative industriali), effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;

  • è commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012- 2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • è pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • è fruibile per un importo annuo massimo di 20 milioni di Euro (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • spetta anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • è fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa;
  • è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato).

Per effetto delle modifiche apportate dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017"), a decorrere dal periodo d'imposta 2017 il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri. In particolare, la Legge di Bilancio 2017 ha introdotto il comma 1-bis all'art. 3 del decreto legge n. 145/2013 il quale, a partire dal 2017, consente di attribuire il credito d'imposta anche al soggetto commissionario residente che effettui lavori di ricerca e sviluppo per conto di un soggetto non residente. Tale previsione è stata introdotta con la finalità di rendere comunque rilevanti ai fini del beneficio le attività di ricerca e sviluppo svolte in Italia.

La Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha apportato ulteriori modifiche alla disciplina il credito di imposta R&S. In particolare, tra l'altro, è stato disposto che:

  • l'importo massimo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d'imposta è ridotto da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro. Tale modifica entra in vigore a partire dall'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, vale a dire dal 1° gennaio 2019 per le imprese con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare;
  • l'importo massimo del credito d'imposta è stato ridotto dal 50% al 25% limitatamente alle spese per attività di ricerca e sviluppo non organizzate internamente all'azienda sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta 2012-2014; è stata, invece, confermata la percentuale del 50% nei casi di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all'azienda, ovverosia con riferimento alle spese del personale con contratto di lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle citate attività e nel caso di attività commissionate all'esterno solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca, nonché con start up e piccole e medie imprese (PMI) innovative indipendenti. Tale modifica entra in vigore a partire dall'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, vale a dire dal 1° gennaio 2019 per le imprese con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare;
  • l'utilizzo del credito d'imposta è possibile solo dopo il rilascio di un'apposita 'certificazione' dei costi sostenuti da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Tale modifica si applica già in relazione al credito d'imposta maturato relativamente ai costi sostenuti nel 2018.

Inoltre, il comma 72 della Legge di Bilancio 2019 reca una norma di interpretazione autentica riferita alla portata della disposizione contenuta nel comma 1-bis dell'art. 3 del decreto legge n. 145/2013, volta a chiarire che ai fini del riconoscimento del credito d'imposta ai soggetti residenti commissionari che eseguono attività di R&S per conto di imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell'Unione europea "assumono rilevanza esclusivamente le spese ammissibili relative alle attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato". Detta norma, dunque, sembra non consentire al contribuente residente, che svolge attività di R&S su commissione di un soggetto non residente, di fruire del credito d'imposta in relazione ai costi di ricerca addebitatigli da un sub-co non residente.

Rilevazione in bilancio

Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Sulla base di quanto precede è stato iscritto un credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato nell'esercizio 2018 pari complessivamente ad Euro 10.604 migliaia dei quali, secondo la predetta metodologia, è stato rilevato a conto economico nell'esercizio 2018 un beneficio pari a 4.514 migliaia di Euro. Nel conto economico dell'esercizio 2018 a quest'ultimo si aggiunge anche la quota parte del credito maturato nell'esercizio 2017 e ripartito sulla base dell'avanzamento delle commesse pluriennali di competenza sempre secondo la predetta metodologia con effetto nell'esercizio 2018 pari a 2.903 migliaia di Euro. Pertanto, il beneficio economico complessivo rilevato nel conto economico 2018 è risultato pari a 7.417 migliaia di Euro.

Detto credito verrà utilizzato in compensazione con tributi e contributi ammessi dalla normativa applicabile, solo successivamente al completamento delle formalità documentali previste incluso il rilascio delle attestazioni richieste per legge.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario per 3.577 migliaia di Euro è principalmente relativa a crediti d'imposta IRAP per 973 migliaia di Euro, crediti per ritenute su interessi per 931 migliaia di Euro, crediti tributari della controllata guyanese Regulus per 429 migliaia di Euro ed altri crediti tributari per 1.244 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 240 migliaia.

3.14. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre attività correnti 7.608 8.664 (1.056)
Totale 7.608 8.664 (1.056)

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso Istituti Previdenziali
Crediti verso dipendenti
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni
ai sensi delle Legge 808/85
5
1.008
2.624
247
1.004
4.881
(243)
4
(2.257)
Crediti per contributi pubblici da incassare
Altri crediti verso società controllate non consolidate
- - -
- Servizi Colleferro S.C.p.A.
Crediti verso debitori diversi
126
2.714
76
1.743
50
971
Fondo svalutazione crediti verso debitori diversi
Ratei e risconti attivi
-
1.130
-
712
-
418
Totale 7.608 8.664 (1.056)

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 2.624 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.

Il decremento di 2.257 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuto agli incassi conseguiti nell'anno.

Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.7).

I crediti verso debitori diversi, pari a 2.714 migliaia di Euro, riguardano principalmente riaddebiti a soggetti terzi di oneri ambientali e fiscali sostenuti dal Gruppo.

PATRIMONIO NETTO

3.15. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della capogruppo Avio S.p.A. è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2018; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della SPAC (Special Purpose Acquisition Company) Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nel Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della capogruppo Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata nuovamente "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione).

Il capitale sociale al 31 dicembre 2018 è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie.

3.16. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni, pari a 163.897 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017, è stata destinata, con delibera dell'Assemblea dei Soci del 24 maggio 2018, quanto a 18.185 migliaia di Euro a ricostituzione della Riserva legale fino a concorrenza di un quinto del capitale sociale e quanto a 1.456 migliaia di Euro a copertura della riserva da aumento di capitale 2015 della SPAC Space2 S.p.A. (ora Avio S.p.A.).

La riserva sovrapprezzo azioni, a valle delle suddette destinazioni intercorse, è pertanto pari a 144.256 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018.

3.17. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Riserva utili / perdite attuariali (3.612) (3.234) (378)
Riserva costi per aumento di capitale 2015
Riserva legale
18.193 (1.456)
7
1.456
18.186
Totale 14.580 (4.683) 19.263

3.18. RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO CON QUELLO CONSOLIDATO

Il collegamento tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ed il risultato dell'esercizio 2018 risultanti dal bilancio di esercizio della Capogruppo e i corrispondenti valori risultanti dal bilancio consolidato è illustrato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Patrimonio
netto al
31/12/2018
Risultato
dell'esercizio
2018
Bilancio di esercizio di Avio S.p.A. 278.103 23.344
Eliminazione del valore delle partecipazioni iscritte nel bilancio di
esercizio
(134.236)
Contabilizzazione del patrimonio netto e del risultato delle società
consolidate
140.502 3.474
Eliminazione dividendi infragruppo (2.640)
Altre rettifiche di consolidamento 212 159
Bilancio consolidato (quota attribuibile al Gruppo) 284.581 24.338

In riferimento al raccordo sopra rappresentato si riporta quanto segue:

  • l'eliminazione dei dividendi infragruppo è relativa interamente ai dividendi erogati dalla controllata Regulus S.A. nel corso del 2018 (Euro 2.640 migliaia);
  • l'eliminazione degli utili e perdite da operazioni infragruppo e altre rettifiche di consolidamento riguarda la valutazione ad equity della società a controllo congiunto Europropulsion S.A..

3.19. INTERESSENZA DI PERTINENZA DI TERZI

Le interessenze di pertinenza di azionisti di minoranza terzi si riferiscono alla quota non di competenza del patrimonio delle società controllate Spacelab S.p.A. e Regulus S.A. consolidate con il metodo integrale, come di seguito riportato:

31/12/2018
Società consolidata % interessenze di
terzi
Capitale e riserve Utile (perdita)
dell'esercizio
Patrimonio Netto
di terzi
Spacelab S.p.A. 30,00% 5.376 101 5.477
Regulus S.A. 40,00% 4.529 1.399 5.928
9.905 1.500 11.405

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.20. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Le passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2018 sono pari a 40 milioni di Euro e sono relative al contratto di finanziamento sottoscritto ad ottobre 2017 con la Banca Europea degli Investimenti (BEI). Tale contratto di finanziamento con la BEI è stato strutturato prevedendo l'intero "tiraggio" nel mese di ottobre 2017 con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenant. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

Come già riportato nella Relazione sulla gestione, paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio", in data 16 gennaio 2019 la Avio ha firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un ulteriore contratto di finanziamento di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento è caratterizzato dalle medesime condizioni economiche di cui al finanziamento originario di 40 milioni di Euro sopra menzionato.

Entrambi i finanziamenti sono volti a supportare il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

3.21. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed economiche degli stati in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi le società adempiono ai loro obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti, presenti nelle società italiane del Gruppo, del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare,

per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione del Gruppo è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Per le società del Gruppo con un numero di dipendenti inferiore a cinquanta, le quote maturate nell'esercizio continuano ad essere accantonate al fondo TFR aziendale, a meno di scelte specifiche effettuate volontariamente dai singoli dipendenti.

Altri benefici a lungo termine

Il Gruppo riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il Gruppo ha in essere principalmente piani a benefici definiti "unfunded", costituiti prevalentemente dal TFR delle società italiane.

Il dettaglio dei fondi iscritti in bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 5.006 5.508 (502)
Altri piani a benefici definiti 2.478 2.353 126
7.484 7.861 (377)
- Altri benefici a lungo termine 3.222 3.046 176
Totale fondi per benefici ai dipendenti 10.706 10.907 (200)
di cui:
- Italia 9.254 9.589 (335)
- Altri Paesi 1.452 1.318 134
10.706 10.907 (200)

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a
benefici
definiti
Altri benefici
a lungo
termine
Totale
fondi per
benefici ai
dipendenti
Valori al 31/12/2017 7.861 3.046 10.907
Oneri/(Proventi) finanziari (20) (5) (25)
Oneri/(Proventi) straordinari da adeguamento attuario 110 98 209
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico (16) (16)
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico complessivo 148 148
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 106 247 353
Benefici pagati (721) (149) (870)
Valori al 31/12/2018 7.484 3.222 10.706

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2018 31/12/2017
Tasso di attualizzazione 0,65% 0,50%
Incrementi salariali attesi 2,12% 2,09%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,76% 4,88%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassume le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.22. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

Totale 15.864 16.340 (476)
Fondi per rischi ed oneri 15.864 16.340 (476)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione

La composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2018 è descritta di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018
Quota
corrente
Quota
non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile 4.440 1.513 5.953
Fondi per rischi e oneri legali e ambientali 1.228 4.497 5.725
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 2.289 1.682 3.971
Fondi per rischi fiscali 65 149 214
Totale 8.022 7.841 15.864

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 6 milioni, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per rischi e oneri legali e ambientali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari a Euro 5,7 milioni;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di oneri commerciali potenziali, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 4 milioni;
  • fondi per rischi fiscali, pari ad Euro 0,2 milioni, riferiti principalmente allo stanziamento effettuato a fronte dei possibili esiti negativi di contenziosi fiscali relativi al Gruppo.

Con riferimento in particolare agli oneri ambientali, si segnala che FCA Partecipazioni è tenuta a indennizzare Avio, per effetto del contratto "Agreement of Purchase and Sale" stipulato nel 2003, relativamente agli oneri ambientali da Avio stessa sostenuti in relazione al sito di Colleferro.

Dopo anni di collaborazione tra le parti nella disamina degli oneri ambientali indennizzabili da FCA Partecipazioni e di regolare corresponsione degli indennizzi ad Avio ai sensi del menzionato Agreement, nel mese di giugno 2017 FCA Partecipazioni ha comunicato che ritiene che gli obblighi contrattuali sopra citati siano venuti meno per effetto dell'operazione societaria Space2/Avio avvenuta nel corso del primo semestre 2017. A seguito di ciò, nel mese di luglio 2017, Avio si è vista costretta a promuovere una domanda di arbitrato nei confronti di FCA Partecipazioni al fine di far accertare la permanenza della garanzia contrattuale sopra citata.

Tenuto conto della particolare natura della garanzia in questione e della complessità delle attività di caratterizzazione, bonifica e monitoraggio ambientale a essa connesse, l'eventualità che Avio si trovi in futuro a dover sostenere esborsi per le bonifiche del sito di Colleferro (sito del quale si discute nell'arbitrato),senza potersi rivalere su FCA Partecipazioni ai sensi dell'Agreement, dipende pertanto dall'esito dell'arbitrato in argomento e dunque dall'accertamento, ad opera degli arbitri, dell'estensione della garanzia contrattuale rilasciata da FCA Partecipazioni alle aree del sito di Colleferro e alle relative problematiche ambientali delle quali si discute in arbitrato.

Il procedimento arbitrale dovrebbe concludersi entro il corrente esercizio. Allo stato attuale non vi sono – anche secondo i consulenti legali del Gruppo - elementi tali da mettere in discussione le previsioni dell'accordo in essere; pertanto, non si è provveduto nel presente bilancio a modificare la stima degli oneri ambientali per effetto di tale tematica.

I movimenti intervenuti nel 2018 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 Accantonamenti Altri
movimenti
Utilizzi Proventizzazioni 31/12/2018
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
Fondi per oneri per il
6.856 5.437 (6.074) (265) 5.953
personale e ristrutturazione 7 (7) -
organizzativa
Fondi per rischi e oneri
legali e ambientali
6.275 197 (747) 5.725
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
1.754 2.169 479 (431) 3.971
Fondi per rischi fiscali 1.447 (821) (151) (261) 215
Totale 16.340 7.606 (145) (6.980) (957) 15.864

Tra il 1° gennaio 2018 ed il 31 dicembre 2018 si segnalano le seguenti principali variazioni:

  • il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 6,1 milioni in considerazione principalmente degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali. L'accantonamento di Euro 5,4 milioni è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2019 sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2018, nonché ad un apposito piano di incentivazione di lungo termine delle figure manageriali aventi un ruolo apicale in seno al Gruppo;
  • i fondi per rischi e oneri legali e ambientali sono stati utilizzati per 747 migliaia di Euro, di cui 720 migliaia di Euro relativi a costi di bonifica ambientale;
  • i fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali hanno subito un accantonamento di 2,2 milioni di Euro;
  • i fondi per rischi fiscali diminuiscono principalmente per l'utilizzo di 151 migliaia di Euro relativi alla chiusura del contenzioso relativo alle ritenute applicate negli anni 2012-2013 su finanziamenti ricevuti dal Gruppo nell'ambito del leveraged buyout del 2007 con cui la precedente proprietà, il fondo Cinven, acquisì quest'ultimo.

Con riferimento ai rischi fiscali, si veda l'apposito paragrafo "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" della Nota integrativa.

3.23. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 30 giugno 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Attività passività non correnti 122.453 116.270 6.183
Totale 122.453 116.270 6.183

Nel dettaglio la voce presenta le seguenti variazioni:

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e
catastale relativamente alle operazioni straordinarie che nel
2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l.
(contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo
Avio) al Gruppo General Electric
58.220 58.220 -
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
42.051 42.051 -
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre
l'esercizio successivo
1.265 1.265
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
18.654 14.828 3.826
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre
l'esercizio successivo
483 483
Altri debiti verso l'Erario 1.096 441 656
Altri risconti passivi 684 731 (46)
Totale 122.453 116.270 6.183

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce al ricevimento nel luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.8. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2018 intervenute a riguardo variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si riporta di seguito l'informativa relativa al debito verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 secondo la disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015, pari a 1.265 migliaia di Euro.

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015 sono stati definiti nuovi criteri e modalità degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitività del sistema produttivo del settore.

Gli interventi di cui al suddetto Decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.

I finanziamenti è previsto siano restituiti nella misura del 90 per cento dell'importo liquidato, attraverso quote annuali costanti in un periodo pari alla durata dell'erogazione e comunque non inferiore a dieci anni, con decorrenza dall'anno successivo all'ultima erogazione. Il restante 10 per cento è a fondo perduto.

In data 19 febbraio 2018 la capogruppo Avio si è vista riconoscere apposito Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo a spese sostenute nell'ambito di un apposito

progetto di ricerca e sviluppo, che rientra nella disciplina di cui al Decreto del 3 luglio 2015 sopra menzionato.

L'ultima erogazione da piano riportato nel Decreto del 19 febbraio è prevista nel 2029, pertanto il rimborso dovrà avvenire dall'anno successivo, il 2030, fino al 2045.

Sia il credito verso il MiSE relativo alle erogazioni da incassare sia il debito verso tale Ministero relative ai successivi rimborsi, sono contabilizzati secondo il costo ammortizzato.

La differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito viene riscontata lungo la durata del beneficio.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 18.654 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si veda quanto riportato sopra circa la disciplina delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 prevista dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015.

La voce, pari a 483 migliaia di Euro, rappresenta la differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito relativi al Decreto di liquidazione del 19 febbraio 2018 sopra menzionato.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce, pari a 1.096 migliaia di Euro, riguarda:

  • per Euro 876 migliaia, la quota oltre i 12 mesi relativa ai debiti relativi ad adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013 e rateizzati in 12 rate trimestrali;
  • per Euro 220 migliaia, le due rimanenti rate derivanti dalla transazione ex art. 5-bis del D.L. 193/2016 (convertito dalla Legge 225 del 2016) sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento al contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta alle società del comprensorio industriale di Colleferro nel periodo decorrente dal 2001 all'agosto 2005. Le due rate scadono il 30 settembre 2019 ed il 30 settembre 2020.

PASSIVITA' CORRENTI

3.24. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Passività finanziarie correnti 19.249 25.259 (6.010)
Totale 19.249 25.259 (6.010)

La voce in oggetto è costituita dai debiti finanziari verso la società a controllo congiunto Europropulsion; tali debiti derivano dal meccanismo di riversamento ai soci di quest'ultima delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.25. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017(importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 60 60 -
Totale 60 60 -

La quota corrente di Euro 60 migliaia di debiti finanziari si riferisce agli interessi accumulati sul finanziamento BEI. Il pagamento degli interessi ha scadenza semestrale.

3.26. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

Totale 131.407 89.441 41.966
Debiti commerciali 131.407 89.441 41.966
31/12/2018 31/12/2017 Variazione

L'incremento dei debiti verso fornitori è principalmente attribuibile all'incremento dei volumi di attività rispetto all'esercizio precedente, nonché alla tempistica di alcune attività di sviluppo verso la fine dell'esercizio.

I debiti commerciali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 131,4 milioni; tale importo comprende, per Euro 23 milioni, debiti commerciali verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate così composti (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Europropulsion S.A. 21.190 10.102 11.088
Termica Colleferro S.p.A. 1.962 70 1.892
Consorzio Servizi Acque Potabili (135) - (135)
Totale 23.017 10.172 12.845

3.27. PASSIVITÀ CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 2.308 1.982 326
Totale 2.308 1.982 326

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti per IRAP
Debiti per ritenute d'imposta da versare
Altri debiti verso l'Erario
43
1.200
621
1.465
286
43
(265)
335
Debiti per imposte estere 443 231 212
Totale 2.308 1.982 326

Il debito per ritenute d'imposta da versare, pari a 1.200 migliaia di Euro, si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.

Gli altri debiti verso l'Erario, pari a 621 migliaia di Euro, sono composti dalle due seguenti principali poste:

  • per Euro 337 migliaia alle rate a breve termine derivanti dalle adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013;
  • per 220 migliaia di Euro la rata a breve termine del debito verso l'Erario derivante dalla transazione ex art. 5-bis del D.L. 193/2016 (convertito dalla Legge 225 del 2016) sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento al contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta alle società del comprensorio industriale di Colleferro nel periodo decorrente dal 2001 all'agosto 2005.

I debiti per imposte estere si riferiscono alle passività fiscali delle società controllate Regulus S.A. ed Avio Guyana S.A.S., operanti a Kourou, nella Guyana francese, la quale costituisce una regione e un dipartimento d'oltremare della Francia in America meridionale.

3.28. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre passività correnti 16.801 17.600 (799)
Totale 16.801 17.600 (799)

Le altre passività correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 sono di seguito rappresentate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi 2.013 3.462 (1.449)
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 3.775 3.233 542
Debiti verso i dipendenti 6.448 6.526 (78)
Altri debiti verso terzi 1.381 1.239 143
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota
corrente
702 1.116 (414)
Ratei e altri risconti passivi 2.482 2.025 457
Totale 16.801 17.600 (799)

Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi

La voce include principalmente gli anticipi ricevuti dai clienti finali a fronte di forniture per 2.013 migliaia di Euro.

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 3.775 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 6.448 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Altri debiti verso terzi

La voce "Altri debiti verso terzi", pari a Euro 1.381 mila, è per la maggior parte riferita ai debiti verso terze parti della controllata Regulus.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota corrente

La voce è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 2.482 migliaia, è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi all'esercizio successivo di competenza.

CONTO ECONOMICO

PREMESSA

Con riferimento ai dati comparativi del Gruppo Avio relativi al 2017, gli stessi sono stati influenzati dall'operazione societaria straordinaria perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A., di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio (la restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo) e dalla successiva fusione per incorporazione della medesima in Space2 S.p.A. avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017. Tale operazione societaria, a seguito della quale Space2 S.p.A. ha assunto la denominazione di Avio S.p.A., ha determinato effetti sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, determinando l'aggregazione, al risultato dell'acquirente/incorporante Space2, del risultato del Gruppo dal 1° aprile 2017.

Per questo motivo sono stati predisposti a beneficio del lettore – nella Relazione sulla gestione - i dati "pro-forma" completi dei dodici mesi 2017, con lo scopo di rendere comparabile l'andamento della gestione del 2017 con quello del 2018 sulla base del perimetro del Gruppo Avio prima dell'operazione con l'aggiunta dell'operatività di Space2 S.p.A.

Per una informativa completa sui dodici mesi 2017 si rinvia, quindi, a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.

3.29. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto da quelli per cessioni di beni e per prestazioni di servizi e dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione, ammonta a 439.695 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018. Ammontavano ad Euro 325.332 migliaia al 31 dicembre 2017.

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

3.30. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce altri ricavi operativi, al 31 dicembre 2018 pari a 4.605 migliaia di Euro, è di seguito riepilogata:

Esercizio 2018 Esercizio 2017
(Gruppo Avio
periodo 1/04 –
31/12)
Variazione
Proventi da rilascio fondi 431 1.774 (1.343)
Proventi per quota accreditata a conto economico
delle erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.576 1.561 15
Altri proventi 3.109 493 2.616
Sopravvenienze attive diverse 489 449 40
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi - 251 (251)
Totale 5.605 4.528 1.077

I proventi per la quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 sono pari a Euro 1.576 migliaia; tali proventi accolgono la quota di competenza dell'anno determinata in base alla tipologia di costi in contropartita all'imputazione a conto economico delle spese o degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono.

La voce "Altri proventi", pari a 3.109 migliaia di Euro, comprende grants per Euro 1.612 migliaia.

3.31. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2018 Esercizio
2017 –
(Gruppo Avio
periodo 1/04
– 31/12)
Variazione
Costi per acquisti di materie prime
Variazione delle rimanenze di materie prime
126.533
5.308
93.053
5.520
33.480
(212)
Totale 131.841 98.573 33.268

3.32. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Totale 213.801 155.102 58.699
Costi per servizi
Costi per godimento beni di terzi
211.348
2.452
154.747
355
56.601
2.097
Esercizio 2018 periodo 1/04 –
31/12)
Variazione
Esercizio 2017
(Gruppo Avio

Nella voce costi per servizi, pari a 213.801 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali delle società del Gruppo Avio, riguardanti:

  • compensi verso amministratori per 338 migliaia di Euro e verso gli appositi comitati per 126 migliaia di Euro;
  • compensi verso gli Organismi di Vigilanza per 172 migliaia di Euro;
  • compensi verso i Collegi Sindacali per 211 migliaia di Euro;
  • compensi verso le Società di revisione per 210 migliaia di Euro.

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

3.33. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2017
(Gruppo Avio
Esercizio 2018 periodo 1/04 –
31/12)
Variazione
Salari e stipendi
Oneri sociali
41.584
14.376
29.835
10.303
11.749
4.073
Accantonamenti per retribuzione variabile 3.582 4.077 (495)
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro
correnti relative a "Altri benefici a lungo termine"
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto
106 302 (196)
economico relative a "Altri benefici a lungo
termine"
(16) 81 (97)
Accantonamenti per "Altri piani a benefici
definiti"
2.771 2.097 674
Totale 62.403 46.695 15.708

La tabella che segue espone, a livello di Gruppo e suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti delle società incluse nell'area di consolidamento:

Esercizio 2018 Esercizio 2017
333 329
Impiegati 456 419
24 23
Totale 813 771

3.34. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Totale 14.032 10.628 3.404
Attività immateriali a vita definita 8.183 6.430 1.753
Investimenti immobiliari 58 42 16
Immobilizzazioni materiali 5.792 4.156 1.636
periodo 1/04
– 31/12)
Esercizio 2018 Esercizio
2017
(Gruppo Avio
Variazione

Gli ammortamenti delle Attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente:

  • l'importo di 4.216 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo capitalizzati (3.204 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017);
  • l'importo di 2.986 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a

seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 avvenuto nel 2017 (2.137 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

3.35. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta a Euro 9.394 migliaia (Euro 6.498 migliaia al 31 dicembre 2017) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • costi sostenuti ed accantonamenti a fondi relativi a oneri straordinari del personale per Euro 1.486 migliaia;
  • imposte indirette e tasse per Euro 2.125 migliaia. Tale voce ricomprende un onere fiscale non ricorrente relativo all'imposta di registro pagata ai fini dell'acquisizione del ramo d'azienda "lanciatori" della controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.), pari ad Euro 609 migliaia;
  • sopravvenienze passive per Euro 1.133 migliaia relative, tra gli altri, all'adeguamento della valutazione dei fondi per benefici ai dipendenti alle valutazioni attuariali;
  • altri oneri di gestione per Euro 874 migliaia, relativi a spese di rappresentanza, quote di associazioni, liberalità e contributi;
  • oneri fiscali non ricorrenti derivanti dal contenzioso fiscale relativo all'anno fiscale 2013 per il quale sono state sottoscritte adesioni fiscali nel 2018, per Euro 796 migliaia;
  • accantonamenti a fondi per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006) pari ad Euro 148 migliaia.

3.36. EFFETTO VALUTAZIONE PARTECIPAZIONI CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO – PROVENTI/(ONERI) OPERATIVI

La voce include gli effetti dell'applicazione del metodo del patrimonio netto per la valutazione della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A. Tali effetti sono iscritti, in applicazione della facoltà concessa dall'IFRS 11, tra i proventi ed oneri operativi del Gruppo, in relazione alla natura operativa della partecipazione del Gruppo Avio nella società. L'effetto registrato con riferimento al periodo 2018, pari ad un provento di 3.239 migliaia di Euro corrisponde al risultato positivo, per la quota di pertinenza, registrato dalla partecipata nel corso del periodo di riferimento (in assenza di rettifiche di consolidamento con impatto sul risultato della società controllata congiuntamente). L'effetto generato nell'esercizio 2017 ammontava a 2.513 migliaia di Euro.

3.37. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 9.924 migliaia di Euro, include principalmente costi di sviluppo per 6.899 migliaia di Euro e costi per la realizzazione interna di attività materiali e immateriali, per 3.015 migliaia di Euro, .

3.38. PROVENTI FINANZIARI

La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2018 Esercizio 2017
(Gruppo Avio
periodo 1/04 –
Variazione
31/12)
Interessi attivi verso banche 68 141 (73)
Proventi finanziari su Buoni di Risparmio 0 558 (558)
Sconti e altri proventi finanziari 167 92 75
235 791 (556)
Differenze cambio attive realizzate 550 627 (77)
Differenze cambio attive accertate 29 0 29
578 627 (49)
Totale 813 1.418 (605)

La voce proventi finanziari, pari a 813 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi sui conti correnti bancari per 68 migliaia di Euro;
  • interessi attivi derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato di crediti pari a 167 migliaia di Euro;
  • differenze cambio per 578 migliaia di Euro.

Non considerando le differenze cambio, il decremento di 556 migliaia di Euro rispetto all'anno precedente deriva dal fatto che in tale anno erano iscritti a bilancio della SPAC Space2 Buoni di Risparmio (in cui era investita la liquidità di tale veicolo che ha effettuato l'acquisizione del Gruppo Avio) che sono stati estinti ad inizio secondo semestre 2017.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.39. ONERI FINANZIARI

L'esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2018 Esercizio
2017 (periodo
10/04 –
31/12)
Variazione
Interessi passivi su Senior Term Loan Agreement 0 2.147 (2.147)
Interessi passivi su finanziamento BEI 360 60 300
Interessi passivi su altri debiti 128 231 (103)
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (25) (16) (9)
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso di
interesse
0 311 (311)
463 2.733 (2.270)
Differenze cambio passive realizzate 1.034 628 406
Differenze cambio passive accertate (21) 16 (37)
1.013 644 369
Totale 1.476 3.377 (1.901)

La voce oneri finanziari presenta una variazione in diminuzione rispetto al 2017 di 1.901 migliaia di Euro.

La differenza è principalmente spiegata dalla presenza, nel 2017, degli interessi passivi e degli oneri relativi a strumenti derivati relativi al finanziamento Senior Term and Revolving Facilities Agreement sottoscritto il 1 aprile 2015, il quale è stato oggetto di estinzione anticipata nel corso del 2017.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.40. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un costo netto di Euro 2.020 migliaia, costituito da un costo per imposte correnti pari ad Euro 1.852 migliaia ed un costo per imposte differite pari a 168 migliaia di Euro.

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2018 Esercizio 2017
Risultato ante imposte
Aliquota ordinaria applicata
Imposta teorica
27.858
24,00%
6.686
22.028
24,00%
5.287
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 16.871 1.949
Differenze permanenti in diminuzione (4.408) (13.433)
Differenze temporanee in aumento 16.323 14.693
Differenze temporanee in diminuzione (77.327) (64.588)
Totale variazioni (48.542) (61.379)
Perdita fiscale del Gruppo (20.683) (39.351)
Imposte (anticipate)/differite nette
Imposte correnti società italiane
(168)
(366)
(1.308)
0

Imposte correnti società estere (1.486) 939

(2.020) (369)

3.41. UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA' CESSATE

Non vi sono utili o perdite derivanti da attività cessate. Non vi sono, inoltre, Attività e/o Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

3.42. UTILE PER AZIONE

Esercizio 2018 Esercizio 2017
(Gruppo Avio
periodo 1/04 –
31/12)
Risultato di compentenza del Gruppo (in Euro migliaia) 24.338 18.361
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione 26.359.346 25.305.773
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
0,92
(1)
0,90
0,73
0,70(1)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in altrettante azioni ordinarie.

4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA' E PER AREA GEOGRAFICA

Informativa per settore di attività

Con riferimento all'esercizio 2018 il Gruppo Avio ha operato in continuità con gli esercizi precedenti, esclusivamente nell'ambito del business Spazio. Conseguentemente tutte le attività e passività, i costi e i ricavi fanno esclusivo riferimento all'unico settore di attività, che corrisponde al perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il numero di dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2018 è pari a 838. Al 31 dicembre 2017 i dipendenti del Gruppo erano pari a 782.

Informativa per area geografica

Con riferimento alla ripartizione per area geografica dei ricavi del Gruppo (definiti sulla base del paese di riferimento del cliente), si segnala che gli stessi nel 2018, come anche negli esercizi precedenti, fanno totalmente riferimento all'area Italia ed Europa.

Le attività del Gruppo, così come i nuovi investimenti, sono analogamente allocate, sulla base del medesimo criterio dei ricavi (paese di riferimento del cliente), interamente nell'area Italia ed Europa.

5. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi del Gruppo sono riepilogati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo 9.683
Altre garanzie 13.402
Totale garanzie prestate 23.085
Garanzie ricevute:
Fideiussioni e garanzie ricevute 1.703
1.703

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e al 60% da S.E.C.I. Energia S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica,

essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

In data 24 febbraio 2010, ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro ha stipulato con un consorzio di banche (costituito da Banco Popolare Soc. Coop., Unipol Banca S.c.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A.), un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni assistito da garanzie reali e personali, avente durata sino al 24 febbraio 2022.

Al 30 giugno 2018 il debito residuo della Termica Colleferro in riferimento a tale finanziamento era pari ad Euro 18,8 milioni.

Sempre in data 24 febbraio 2010, l'azionista SECI si è costituito garante per mezzo di una garanzia autonoma per il puntuale adempimento di tutte le obbligazioni di pagamento a favore delle banche finanziatrici nell'interesse di Termica Colleferro, per un importo massimo pari a Euro 44,2 milioni.

In considerazione del deterioramento delle condizioni del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento (con conseguente peggioramento dell'EBITDA della società collegata), al fine di poter rispettare i covenants bancari, Termica Colleferro ha avviato un processo di negoziazione con il ceto bancario finalizzato alla modifica del contratto di finanziamento stipulato nel 2010 con particolare riferimento all'innalzamento delle soglie dei financial covenants in esso previsti.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro ha chiesto e ottenuto dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2 milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. Ai sensi dell'accordo si prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di Termica Colleferro, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a quest'ultima dalle banche.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7,4 milioni rilevato in bilancio con il metodo del costo ammortizzato per un importo pari a 5,8 milioni. A fronte di un impegno originario complessivamente pari ad Euro 12,1 milioni e di quanto già erogato, pari a 7,4 milioni di Euro, nonché del graduale rimborso effettuato dalla Termica Colleferro SpA verso le banche finanziatrici, ad oggi non risulta alcun impegno residuo. Avio, invece, non ha assunto impegni di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto /EBITDA (IFN/EBITDA).

Ognuno dei covenant in questione viene verificato con riferimento alla data di calcolo (31 dicembre di ciascun anno) mediante invio di una dichiarazione di rispetto sottoscritta dal legale rappresentante di Termica Colleferro entro il termine previsto contrattualmente per la consegna del bilancio (30 giorni dalla sua approvazione e in ogni caso 210 giorni dalla fine dell'anno). In caso di mancato rispetto di tali covenant le banche possono risolvere il finanziamento erogato alla Termica Colleferro ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile.

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici hanno sottoscritto in data 22 luglio 2014 un accordo modificativo del contratto di finanziamento. Ai sensi di tale modifica Termica Colleferro ha il diritto di sanare la violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

L'importo messo a disposizione dai soci di Termica Colleferro (nel periodo dal 1 maggio dell'esercizio che termina alla relativa data di calcolo e il 30 aprile dell'anno successivo) per "curare" il covenant violato (c.d. Cure Amount) viene sommato (i) ai Mezzi Propri risultanti dal bilancio (al fine di

rettificare su base pro forma il rapporto IFN/MP) e (ii) all'EBITDA risultante dal bilancio (al fine di rettificare su base pro forma il rapporto IFN/EBITDA).

In data 30 dicembre 2016 Termica Colleferro, SECI ed Avio hanno sottoscritto con le banche finanziatrici di Termica Colleferro un accordo modificativo del suddetto finanziamento. Tale accordo di modifica prevede, tra le principali modifiche:

  • a) la proroga di sessanta mesi della durata del periodo di ammortamento, con conseguente posticipo della data di scadenza finale del finanziamento dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2027;
  • b) la modifica del tasso di interesse pari a Euribor 6 mesi (con floor a zero) oltre ad un margine di 2,3%;
  • c) la rimodulazione del piano di ammortamento del finanziamento e l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" (come meglio sotto indicato).
2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 dal 2023
fino alla
Data di
Scadenza
IFN/MP ≤ 2,00x 2,00x 2,00x 2,00x 1,50x 1,50x 1,50x 1,00x
IFN/EBITDA ≤ 6,00x 5,50x 5,00x 4,00x 4,00x 3,50x 3,50x 3,00x

Al riguardo si segnala che, anche alla luce dell'accordo modificativo del 30 dicembre 2016 che prevede, tra l'altro, l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" alla data del presente bilancio i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

L'accordo modificativo del contratto di finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Il business plan approvato da TC in data 15 marzo 2016 tiene in considerazione le previsioni relative alle migliorate condizioni del mercato dell'energia elettrica e lo spread tra il costo del gas e l'andamento ed i prezzi dell'energia, nonché le previsioni delle suddette condizioni di ristrutturazione del finanziamento. Pertanto, tale business plan non è stato successivamente oggetto di approvazione a seguito della sottoscrizione degli accordi modificativi con le banche finanziatrici avvenuta in data 30 dicembre 2016.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal Finanziamento TC, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, alcune delle società del Gruppo risultano parti, attive ovvero passive, di taluni procedimenti giudiziari, civili, amministrativi e tributari legati al normale svolgimento della rispettiva attività d'impresa, come meglio specificato nel seguito.

La società Avio S.p.A. e le società controllate hanno costituito nei propri bilanci e, quindi, nel bilancio consolidato appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management del Gruppo Avio rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano il Gruppo stesso.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che il Gruppo basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per il Gruppo, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, il Gruppo considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Contenzioso legale

Comune di Colleferro/Secosvim (Arpa1 e Arpa2)

Nel marzo 2004, il commissario straordinario del Comune di Colleferro ha emanato nei confronti del Gruppo ordinanze di messa in sicurezza d'emergenza, caratterizzazione e bonifica delle aree circostanti lo stabilimento del Gruppo sito a Colleferro, per l'inquinamento da esaclorocicloesano rilevato nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque di falda di tali aree, in particolare della valle del fiume Sacco, in relazione al quale è stato dichiarato lo stato di emergenza socio-economico-ambientale con Decreto Ministeriale del 19 maggio 2005, più volte prorogato e che è cessato solo nell'ottobre del 2012. In particolare sono stati individuati i siti Arpa1, Arpa2 e Cava di Pozzolana, tutte vecchie discariche industriali utilizzate sino agli anni 70 del secolo scorso, sede di inquinanti vari, trovandosi l'esaclorocicloesano solo in Arpa1.

Ritenendosi, tra l'altro, che l'inquinamento del fiume Sacco risulti originato non dai siti sopra citati, ma dai piazzali della società Caffaro (industria chimica operativa nel comprensorio sino a fine del secolo scorso) per dilavamento dei residui di tale sostanza ivi accumulata durante i processi produttivi relativi, il Gruppo ha impugnato tali ordinanze innanzi ai tribunali amministrativi e tali ricorsi risultano perenti in quanto superati dalla situazione di fatto e dalle azioni intraprese al riguardo, dal momento che il Gruppo ha provveduto alla messa in sicurezza d'emergenza delle aree risultate inquinate.

Il Gruppo ed in particolare la Secosvim, in qualità di mera proprietaria del terreno, benché abbia sempre dichiarato di non assumere la responsabilità dell'inquinamento suddetto e al solo fine di evitare le conseguenze dell'esecuzione in danno da parte delle autorità competenti, previo accordo con l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco, ha completato le caratterizzazioni dei suoli e delle acque di falda del sito e ha provveduto, laddove le condizioni del suolo e del sottosuolo sono risultate non conformi ai requisiti previsti dalla normativa applicabile, alla realizzazione degli interventi di bonifica di propria competenza. Nello specifico, sono state completate le attività relative ai siti Arpa1, Cava di Pozzolana e Benzoino e derivati, mentre la bonifica del suolo di Arpa2 è di competenza della Regione Lazio.

Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco

Conseguentemente alla scoperta a giugno 2005 di sostanze tossiche nel latte, concluse le indagini preliminari a febbraio 2009, a marzo 2010 la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio di alcune persone della Caffaro S.r.l., della Centrale del Latte di Roma S.p.A. e del Consorzio Servizi Colleferro (il legale rappresentante e il presunto responsabile tecnico), ipotizzando la loro cooperazione colposa nella causazione del disastro ambientale a seguito dell'avvelenamento delle acque del fiume Sacco e delle sostanze destinate all'alimentazione umana (latte), posto in essere a Colleferro, Segni e Gavignano fino al dicembre 2008, nonché, solo nei confronti del consorzio, per aver effettuato nelle medesime zone, fino al novembre del 2006, scarichi di acque reflue industriali senza le prescritte autorizzazioni. In particolare, nonostante il Consorzio fosse esclusivamente il titolare dello scarico finale dell'impianto di depurazione delle acque reflue industriali del comprensorio, ai suoi soggetti apicali viene rimproverata la mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza, sistemi di controllo e/o trattamenti depurativi atti ad evitare che le acque bianche e di prima pioggia inquinate provenienti dal dilavamento di alcuni piazzali del comprensorio, raccolte attraverso un fosso demaniale prospiciente l'impianto di depurazione consortile, si riversassero nel fiume Sacco, con conseguente contaminazione del foraggio destinato all'alimentazione degli animali da latte allevati in prossimità del fiume. Al riguardo si evidenzia che il Consorzio opera con esclusione di ogni fine di lucro e ha, quale oggetto principale, la raccolta e il trattamento depurativo delle acque reflue provenienti dagli insediamenti appartenenti ai consorziati e siti nel comprensorio industriale di Colleferro.

Nel luglio del 2010, le parti civili costituite nel procedimento in questione (tra cui lo stesso Comune di Colleferro, il Comune di Gavignano, il Comune di Segni e la Provincia di Roma) hanno chiesto ed ottenuto la citazione del Consorzio Servizi Colleferro, della Centrale del Latte S.p.A. di Roma e della Caffaro s.r.l., quali responsabili civili dei fatti contestati agli imputati. Accolta la richiesta della Procura, l'8 luglio 2011 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio dei predetti soggetti, fissando la prima udienza dibattimentale a novembre 2011, più volte rimandata sino all'udienza di ottobre 2012. Inoltre, in data 22 novembre 2011, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in qualità di soggetto titolare del diritto al risarcimento del danno ambientale ai sensi dell'art. 18 della Legge 349/1986 e della Parte VI del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, ha trasmesso al Consorzio Servizi Colleferro e ai predetti imputati, anche ai sensi e per gli effetti dell'art. 2943 del codice civile, una richiesta di risarcimento per danno ambientale in relazione ai fatti sopra descritti, quantificato dal Ministero in circa Euro 660 milioni oltre ad interessi legali e rivalutazione monetaria dal giorno dell'illecito al saldo effettivo. Il Consorzio Servizi Colleferro e gli imputati hanno respinto la richiesta avanzata dal Ministero negando qualsiasi responsabilità risarcitoria in merito ai fatti contestati nel procedimento penale. Nell'udienza di novembre 2012, il giudice ha eccepito la nullità di notifica del 415-bis c.p.p. per erroneo invio al domicilio di un imputato, con conseguente regressione del procedimento (per tutti gli imputati) allo stato in cui si trovava al momento del compimento dell'atto nullo e quindi restituzione degli atti al Pubblico Ministero per la rinnovazione della notifica del 415-bis. Il Pubblico Ministero ha quindi provveduto a rinnovare la notifica dell'avviso di cui all'art. 415-bis c.p.p. all'imputato in questione e, successivamente ad agosto 2013, a depositare richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha quindi fissato l'udienza preliminare per febbraio 2014. In tale occasione il Ministero dell'Ambiente ha depositato un nuovo atto di costituzione di parte civile contro gli imputati e i responsabili civili riportando le proprie richieste per danno ambientale per un importo pari ad Euro 10.000.000,00 oltre ad altrettanti Euro 10.000.000,00 per danni morali, a seguito di una nuova stima limitata all'apporto di inquinante nel fiume Sacco connesso ai fatti contestati nel periodo di riferimento 2001-2005. Altresì altre parti (privati e enti pubblici) hanno provveduto a rinnovare o a depositare atto di costituzione di parte civile contro gli imputati e i responsabili civili. Nell'udienza successiva di maggio 2014, il Giudice per l'Udienza Preliminare ha dichiarato non luogo a procedere con riferimento ai reati di avvelenamento (art. 452 coma 1, n. 3 c.p.) e di scarico senza autorizzazione per intervenuta prescrizione; ha quindi rinviato tutti gli imputati a giudizio all'udienza di luglio 2014 avanti il Tribunale di Velletri in composizione monocratica per il reato di disastro ambientale di cui all'art. 449 comma 1 c.p. (in relazione all'art. 434 c.p.). All'udienza del luglio 2014 avanti il Tribunale di Velletri il giudice, rilevata l'omessa notifica ad alcuni imputati, ne ha disposto la rinnovazione rinviando preliminarmente il processo al ottobre 2014.

Nelle udienze successive del 2014 e 2015 il dibattimento è proseguito con l'esame dei testi del Pubblico Ministero, sino all'udienza di inizio ottobre 2015 dove è stata sollevata la questione inerente

la prescrizione del reato contestato con ampia discussione delle parti. Il Tribunale si è quindi riservato la decisione alla udienza successiva dando termine alle parti civili per redigere eventuale memoria scritta. Nell'udienza di fine ottobre 2015 il Tribunale ha respinto – allo stato degli atti – le questioni sollevate in punto prescrizione e, all'esito della lettura dell'ordinanza, la difesa ha sollevato una questione di incostituzionalità dell'art. 157 comma 6 così come novellato dalla legge c.d. Cirielli, nella parte in cui, prevedendo il raddoppio dei termini di prescrizione per il reato in questione, li rende di durata analoga alla corrispondente ipotesi dolosa, così violando (ad avviso della difesa) l'art. 3 della Costituzione. Nell'udienza di novembre 2015 il Tribunale ha ritenuto la questione rilevante e non manifestamente infondata e, per l'effetto, ha sospeso il processo e trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale con sentenza n. 265/2017 ha dichiarato non fondata la questione di illegittimità sollevata, ritenendo che la parificazione dei termini di prescrizione per le ipotesi dolose e colpose di disastro ex art. 434 c.p. resti entro il confine del legittimo esercizio della discrezionalità legislativa. Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale il procedimento è "tornato" al Tribunale di Velletri All'udienza del 25/10/2018 dinanzi al giudice assegnatario dott. Luigi Tirone, sono state rinnovate le richieste di prova, ed è seguita la calendarizzazione del processo, con la seguente pianificazione:

6.12.2018: esame testi e consulenti Parti civili; 13.12.2018:seguito testi e consulenti Parti civili; 10.1.2019: seguito (e conclusione) testi e consulenti Parti civili; 28.2.2019: esame testi difese;

14.3.2019: seguito (e conclusione) testi difese;

28.3.2019: consulenti tecnici delle difese;

11.4.2019: esame imputati;

18.4.2019: avvio discussioni.

All'udienza del 6.12.18 è stata annullata l'udienza prevista a calendario per giovedì 13 dicembre 2018 ed è stata confermata l'udienza del 10 gennaio 2019 per l'esame di tutti gli altri testi e consulenti indicati dalle parti civili (incluso Sindaco di Colleferro).Il Tribunale ha dichiarato decaduti dalle prove per omessa citazione all'udienza del 6.12.2018 dei testimoni indicati gli avv.ti di parte civile Laurenzano e Giacomelli (Ass.ne Codici Onlus), Cevalotto, Barra (Provincia di Roma), Caravita di Toritto (Comune di Anagni).

Il Tribunale si è inoltre pronunciato favorevolmente con riferimento alla nostra istanza di dissequestro. Il provvedimento, del dissequestro e la restituzione delle aree, è stato formalizzato dal NOE a ciò delegato. Il Tribunale riconosce la totale estraneità della Secosvim ai fatti di cui alle imputazioni e che essa ha effettuato importanti interventi di messa in sicurezza e di bonifica; e ha previsto periodiche verifiche ad opera sempre del NOE fino a completamento della bonifica.

A dicembre 2015 il Consorzio era partecipato dalla Società Incorporanda direttamente al 18,% e indirettamente tramite Secosvim S.r.l. al 9% nonché dagli altri consorziati Caffaro S.r.l. (32%), Alstom Ferroviaria S.p.A. (8%), EP Sistemi S.p.A. (3%), Key Safety Systems S.r.l. (8%), Mobilservice S.r.l. (3%), Simmel Difesa S.p.A. (circa 11%) e ARC Automotive Italia S.p.A. (8%). Alla Data del Prospetto, la Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro è partecipata dai seguenti consorziati azionisti: Avio al 32%, Secosvim al 20%, Termica Colleferro S.p.A. al 6%, Caffaro s.r.l. in liquidazione al 5%, Alstom Ferroviaria S.p.A. al 5%, Comune di Colleferro al 5%, EP Sistemi S.p.A. al 6%, Lazio Ambiente S.p.A. al 6%, Key Safety Systems S.r.l. al 5% e Simmel Difesa S.p.A. al 10%.

Sulla scorta dei pareri dei propri consulenti legali riguardo agli esiti attesi del procedimento e in conformità ai principi contabili IFRS, Avio non ha effettuato mai alcun accantonamento, ritenendo remota l'eventualità di una condanna penale dei soggetti del Consorzio e, conseguentemente, di un'eventuale condanna del Consorzio stesso, quale responsabile civile, al risarcimento del danno conseguente al reato. Inoltre, la quantificazione della richiesta di risarcimento è ritenuta da Avio abnorme e arbitraria, e comunque formulata in apparente inosservanza della disciplina speciale in materia di danno ambientale che prevede una responsabilità parziaria e non solidale degli autori del danno ambientale.

Tuttavia, qualora venissero accertate responsabilità penali in capo agli imputati, e qualora il Consorzio (alla Data del Prospetto denominato Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro) fosse condannato, in via definitiva o a titolo di provvisionale, a risarcire i danni derivanti dai reati accertati in sede penale, ovvero qualora il Consorzio risultasse altrimenti responsabile del danno ambientale conseguente all'inquinamento della Valle del Sacco, l'odierna Servizi Colleferro sarebbe tenuta a risarcire i relativi danni nei limiti della propria responsabilità. In tale circostanza, Avio potrebbe essere

chiamata, in qualità di consorziata all'epoca dei fatti, a dotare la Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro dei mezzi patrimoniali necessari per fare fronte agli oneri derivanti dal risarcimento del danno ovvero essere chiamata a rispondere di tale danno in solido con il patrimonio consortile.

Secosvim/Caffaro

Nel comprensorio di Colleferro è compresa un'area industriale denominata "Benzoino e derivati" che fino al 31 dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti della Caffaro, Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il tribunale di Udine, ed è stata ammessa al passivo.

Parallelamente l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco ha proceduto in danno nei confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro, che corrispondeva al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato nell'arco di tempo dal 2008 al 2012, dinanzi al TAR del Lazio una serie di atti amministrativi (verbali di Conferenze di servizio, note con le quali si richiedeva alla Caffaro di presentare piani di smaltimento matrici contaminate, atti di approvazione di attività di caratterizzazione), chiedendone l'annullamento, con i quali l'Ufficio Commissariale, ha proceduto in danno di Caffaro. Tali ricorsi sono stati notificati anche a Secosvim in qualità di proprietaria dell'area Benzoino (condotta in locazione da Caffaro sino al 2007), la quale si è quindi costituita in giudizio nei termini di legge.

Esistendo la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili, Secosvim ha comunque richiesto sin dall'ottobre 2009 al Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo ("ATP") volto a determinare eventuali responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell'area "Benzoino e derivati", che si è concluso con il deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell'anzidetta contaminazione.

A tal riguardo si evidenzia che nel corso del procedimento l'Avvocatura dello Stato ha richiesto al TAR di valutare la pregiudizialità del procedimento penale rispetto alla decisione dei ricorsi. All'esito dell'udienza del 6.12.2016, il TAR Lazio ha conseguentemente adottato separate ordinanze (tutte di identico tenore), con le quali (per ciascun ricorso) ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di depositare entro 90 giorni documentati chiarimenti in ordine al processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Velletri n. 1831/2014 (come riportato nel paragrafo precedente, relativo al "Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco"). L'udienza di discussione dei suddetti ricorsi, è stata tenuta il 20 giugno 2018, siamo in attesa della pubblicazione dell'ordinanza istruttoria, con la quale il Tribunale assegnerà un nuovo termine alla Presidenza CM per depositare documentati chiarimenti in ordine al procedimento penale pendente presso il Tribunale di Velletri. La prossima Udienza di discussione è stata fissata al 17.4.2019.

Verifiche fiscali relative al Gruppo

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A. e le sue controllate, con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

A) Avio S.p.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

A.1) Verifiche e contenziosi fiscali in corso

A.1.1.) La verifica generale avviata il 18 dicembre 2015 dalla Guardia di Finanza di Roma

Il 18 dicembre 2015 il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma (di seguito, "Guardia di Finanza" o "Verificatori") aveva avviato a carico di Avio S.p.A. una verifica generale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP, e di altri tributi, poi estesa anche all'IVA limitatamente ad alcune fattispecie, in relazione ai periodi d'imposta 2011, 2012 e 2013.

Tale verifica aveva, inoltre, riguardato la controllata Regulus (si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione, paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio").

Alla data del presente bilancio risulta che la verifica generale in esame:

  • limitatamente alla controllata Regulus S.A. si è formalmente conclusa con la notifica di un processo verbale di constatazione relativo ai periodi di imposta dal 2010 al 2016. A oggi non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia dato seguito a tale contestazione con la notifica di avvisi di accertamento;
  • limitatamente alla controllante Avio S.p.A. risulta formalmente conclusa, essendo stato notificato il processo verbale di chiusura il 3 luglio 2018, con l'assunzione in data 9 novembre 2017 e 31 maggio 2018 di informazioni relative ai rapporti commerciali intercorsi con Nuovo Pignone Holding S.p.A. (già GE Italia Holding S.p.A.) negli anni 2013 e 2014.

Nell'ambito di tale verifica la Guardia di Finanza ha emesso un processo Verbale di Constatazione notificato il 27 giugno 2017 (di seguito, "PVC"), contestando, tra l'altro, in relazione ai periodi d'imposta 2012 e 2013:

  • l'indeducibilità dei costi sostenuti da Avio S.p.A. nei confronti di fornitori ubicati in Paesi o territori cc.dd. black-list, in quanto aventi regime fiscale privilegiato ai sensi dell'art. 110, commi 10 e 11, del TUIR;
  • l'omessa applicazione di ritenute su interessi da finanziamento corrisposti a soggetti non residenti.

In relazione alla contestazione relativa ai costi black-list, nel corso del periodo d'imposta 2018, l'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale del Piemonte dell'Agenzia delle entrate (di seguito, "DRE del Piemonte"), dando seguito al suddetto PVC, ha notificato:

  • per il periodo d'imposta 2012, un avviso di accertamento in relazione al quale Avio S.p.A. ha proposto istanza di accertamento con adesione, culminata il 30 maggio 2018 con la definizione di un importo complessivo a carico della Società pari a circa 187mila Euro, comprensivo di imposte, sanzioni e interessi;
  • per il periodo d'imposta 2013, un questionario in risposta al quale la Società ha tempestivamente prodotto la documentazione atta a comprovare la sussistenza delle esimenti per la disapplicazione della disciplina fiscale in materia di costi black-list. In particolare, il procedimento instaurato con detto questionario si è definito il 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione di un atto di adesione e un recupero complessivo a carico della Società pari a circa 56mila Euro, comprensivo di imposte, sanzioni e interessi.

Entrambe le passività rientrano nello Share Purchase Agreement sottoscritto il 21 dicembre 2012 tra, inter alia, Avio S.p.A. (quale parte venditrice) e Nuovo Pignone Holding S.p.A. (quale parte acquirente), e pertanto, restano a carico del Gruppo General Electric.

In relazione alla contestazione di omessa effettuazione di ritenute contenuta nel PVC del 27 giugno 2017, nel corso del periodo d'imposta 2018, la DRE del Piemonte ha notificato:

  • per il periodo d'imposta 2012, un avviso di accertamento in relazione al quale la Società ha presentato istanza di accertamento con adesione culminata il 30 maggio 2018 con la definizione di un importo a carico della Società pari a circa 100mila Euro, comprensivo di sanzioni e interessi;
  • per il periodo d'imposta 2013, un invito a comparire che ha portato alla definizione della contestazione con la sottoscrizione, in data 17 dicembre 2018, di un atto di adesione per un importo complessivo a carico della Società pari a circa 46mila Euro, comprensivo di sanzioni e interessi.

A.1.1.2) Avviso di Liquidazione notificato il 28 luglio 2016

L'8 marzo 2016, sempre nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un PVC recante un rilievo relativo

al trattamento fiscale, ai fini delle imposte indirette, delle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato al trasferimento del ramo AeroEngine da Avio S.p.A. al gruppo General Electric. In particolare, la Guardia di Finanza ha riqualificato il conferimento del ramo d'azienda AeroEngine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l. e la successiva cessione delle quote detenute nella società conferitaria a Nuovo Pignone Holding S.p.A., come cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili a tale tipologia di atti, richiedendo anche il pagamento di sanzioni e interessi.

Il 28 luglio 2016, dando seguito al suddetto rilievo, la Direzione Provinciale 1 di Torino (di seguito, "DP1 Torino"), ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un avviso di liquidazione per imposta di registro, ipotecaria e catastale. In particolare, la DP1 di Torino ha confermato il rilievo della Guardia di Finanzia riconoscendo, come richiesto ed estensivamente argomentato nelle memorie difensive presentate da Avio S.p.A., l'inapplicabilità di sanzioni e interessi e la quantificazione delle maggiori imposte dovute su una base imponibile significativamente inferiore rispetto a quella proposta dalla Guardia di Finanza.

La passività potenziale emergente dall'avviso di liquidazione è complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni ed è così composta:

  • Imposta di registro pari ad Euro 55,6 milioni;
  • Imposta ipotecaria pari ad Euro 1,7 milioni;
  • Imposta catastale pari ad Euro 0,9 milioni.

Il 26 settembre 2016 Avio S.p.A. ha presentato – di concerto con il Gruppo General Electric – apposito ricorso, impugnando tempestivamente l'Avviso di liquidazione. Detto ricorso è stato respinto dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino con sentenza n. 729/05/17 del 25 maggio 2017.

Contro tale decisione è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. Alla data della presente non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Si segnala che sulla materia oggetto del presente contenzioso, riguardante l'applicazione della disposizione di cui all'art. 20 del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), è intervenuto il legislatore con il comma 1084 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 ("Legge di Bilancio 2019") qualificando espressamente come interpretazione autentica - così conferendogli efficacia retroattiva - l'art. 1, comma 87, lett. a), della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. "Legge di Bilancio 2018"), che ha modificato l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione. Sulla base della previsione contenuta nella Legge di Bilancio 2019, dunque, anche per il passato dovrebbe trovare applicazione, in senso favorevole al contribuente, la disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, venendo così meno la materia del contendere.

In ogni caso, si fa presente che anche la passività potenziale riferibile a tale avviso di liquidazione risulta coperta dalla manleva che il Gruppo General Electric ha assunto nei confronti di Avio S.p.A. in relazione alle attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio.

Pertanto, in virtù dei vincoli contrattuali esistenti tra Avio S.p.A. e il Gruppo Generale Electric, nel presente bilancio Avio S.p.A., ha provveduto a iscrivere:

  • tra le passività non correnti un debito verso l'Erario in relazione alle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali per un importo complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni;
  • tra le attività non correnti, un credito di pari importo verso l'acquirente, Nuova Pignone Holding S.p.A., facente parte del Gruppo General Electric.

A.1.2) Questionario della DRE del Piemonte del 20 giugno 2018 relativo ai prezzi di trasferimento tra Avio S.p.A. e Regulus S.A.

Il 20 giugno 2018 la DRE del Piemonte ha notificato ad Avio S.p.A. il questionario Q00071/2018, richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2013, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

Il procedimento in oggetto si è concluso il 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione di due atti di adesione, uno per IRES e un per IRAP, entrambi relativi al periodo d'imposta 2013, con il recupero a carico della Società di un importo complessivo pari a circa 795mila Euro, comprensivi di imposte, interessi e sanzioni.

A.2) Verifiche e contenziosi fiscali conclusi con effetti finanziari sul 2017 e sui primi mesi del 2018.

A.2.1.) Riliquidazione istanze di rimborso IRES relative alla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro per gli anni 2007-2011.

L'11 ottobre 2018 la DRE del Piemonte ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di consolidante del consolidato fiscale in essere per il periodo d'imposta 2013, l'invito a comparire n. TSBI1LR00102/2018, formulando alcuni rilievi in merito:

  • a) al contenuto delle istanze di rimborso IRES relative alla mancata deduzione dell'IRAP sul costo del lavoro, presentate dalla Società ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, del decreto-legge n. 201/2011 per i periodi d'imposta dal 2007 al 2011;
  • b) al contenuto del modello di dichiarazione CNM2014 presentato dalla Società, in qualità di consolidante, per il periodo d'imposta 2013, in conseguenza dell'utilizzo di perdite fiscali derivanti dalle predette istanze di rimborso.

La Società si è prontamente attivata per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i chiarimenti richiesti. A seguito delle interlocuzioni con la Società, la DRE del Piemonte ha riconsiderato i propri rilievi eccependo tuttavia l'errata compilazione dell'istanza di rimborso presentata dalla Società per il periodo d'imposta 2011. Il presente procedimento è culminato il 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione di un atto di adesione e il recupero, a carico della Società, di un importo complessivo pari a 426mila Euro, comprensivo di imposte e interessi. Tale passività risulta coperta dallo Share Purchase Agreement sottoscritto il 21 dicembre 2012 tra, inter alia, Avio S.p.A. (quale parte venditrice) e Nuovo Pignone Holding S.p.A. (quale parte acquirente), e pertanto, resta a carico del Gruppo General Electric.

B) Secosvim S.r.l. – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si riporta di seguito una breve descrizione del contenzioso fiscale di Secosvim, nonché una breve descrizione delle principali correlate passività potenziali.

B.1 Contenzioso fiscale con l'Agenzia delle dogane di Roma in materia di accise e addizionali provinciali/comunali nel settore dell'energia elettrica

Periodo 2001–2005: relativamente alla verifica effettuata da parte dell'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma ai fini dell'imposta erariale di consumo e relativa addizionale dovute sui consumi di energia elettrica nel periodo gennaio 2001 – agosto 2005, il ricorso avverso il giudizio di secondo grado,

favorevole a Secosvim, da parte dell'Agenzia delle dogane ed il relativo controricorso di Secosvim erano pendenti presso la Corte di Cassazione. In data 29 settembre 2017 è stato ritenuto conveniente, alla luce di una sfavorevole prognosi dell'esito del contezioso in parola, addivenire con l'Agenzia delle dogane alla transazione ex art. 5-bis D.L. 193/2016, con il pagamento in quattro rate annuali (più interessi del 2,10% annuo) dell'importo complessivo di Euro 846mila, dei quali la prima rata, pari a Euro 211mila, è stata corrisposta nel novembre 2017 e la seconda è stata corrisposta, con interessi, nel settembre 2018. L'accordo ha comportato l'azzeramento di interessi, indennità di mora e sanzioni.

Periodo 2006-2010: circa invece i rilievi formulati dall'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma, sempre in materia di accise e addizionali nel settore dell'energia elettrica, relativamente agli anni 2006-2010 e contro cui Secosvim aveva provveduto a ricorrere, ritenendoli infondati, la CTR del Lazio aveva respinto l'appello della società (20 maggio 2015) nonostante l'evidente erroneità del giudicato di primo grado in merito alla debenza delle sanzioni (Euro 280.000). Secosvim aveva pertanto ritenuto di rivolgersi alla Corte di Cassazione. La riscossione provvisoria, attivata nel 2013 e dilazionata in rate mensili, è stata comunque completata nel maggio 2018 a titolo cautelativo, salvo eventuale richiesta di rimborso di quanto pagato in eccesso a seguito dell'adesione alla procedura di cui all'art. 6 del D.L. 193/2016. Allo stato attuale si è in attesa dell'esito della sentenza della Suprema Corte conseguente all'udienza dello scorso 21 febbraio 2019.

B.2 Contenzioso fiscale con il Comune di Segni relativo all'ICI

Periodo d'imposta 2011: con avviso di accertamento notificato in data 15 dicembre 2016, il Comune di Segni ha azionato, per il periodo d'imposta 2011, un recupero di imposta a titolo di ICI per Euro 36mila, oltre sanzioni ed interessi, per complessivi Euro 57mila. Secosvim, a seguito di infruttuoso esperimento della procedura di accertamento con adesione, ha adito la CTP di Roma, la quale a giugno del 2018 si è pronunciata in senso sfavorevole alla Società. A febbraio del 2019 Secosvim ha tempestivamente proposto appello avverso la sentenza sfavorevole emessa dalla CTP di Roma.

Periodi d'imposta 2012 e 2013: con avviso di accertamento notificato in data 12 gennaio 2018, il Comune di Segni ha parimenti azionato il recupero della maggiore imposta e delle relative sanzioni, pari complessivamente a Euro 14mila. Nel corso del mese di luglio 2018 Secosvim ha proposto reclamo/ricorso presso la CTP di Roma. Alla data di redazione del presente bilancio si è in attesa della trattazione della causa.

B.3 Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012

Nel corso del 2013 sono stati notificati a Secosvim due avvisi di accertamento ai fini IVA per gli anni 2010 e 2011, aventi per oggetto l'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. (importi complessivamente pari, inclusi sanzioni e interessi, a Euro 2,5 milioni). La Società ha impugnato tali avvisi di accertamento innanzi alla CTP di Roma che, con sentenza del 7 settembre 2015, ha accolto le ragioni della Società. Tuttavia, la CTR del Lazio ha accolto in data 12 dicembre 2016 l'appello proposto dall'Agenzia delle entrate contro la sentenza della CTP di Roma. Pertanto, Secosvim ha adito la Suprema Corte di Cassazione nel giugno 2017. La riscossione provvisoria del predetto importo di Euro 2,5 milioni non è stata ancora attivata, ancorché la correlata richiesta di sospensione sia stata respinta dalla CTP di Roma nel dicembre 2017. Alla data del presente bilancio, non risulta ancora fissata l'udienza innanzi alla Suprema Corte. La Società sta valutando se aderire al regime della definizione agevolata prevista dal decreto-legge n. 119/2018.

Il 31 ottobre 2017 è stato notificato per la successiva annualità 2012 l'avviso di accertamento di maggiore imposta per Euro 644 mila, oltre a sanzioni e interessi per Euro 127mila, contro cui è stato proposto ricorso alla CTP di Roma. Con sentenza n. 18883/18 dell'11 novembre 2018 la CTP di Roma ha respinto il ricorso proposto dalla Società. La Società sta valutando se aderire al regime della definizione agevolata prevista dal decreto-legge n. 119/2018.

B.4 Rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda, con correlata rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al ramo medesimo, dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.

L'Agenzia delle entrate ha appellato, presso la CTR dell'Emilia Romagna, la sentenza n. 95/10/14 della CTP di Bologna del 9 dicembre 2013, che aveva accolto il ricorso di Secosvim concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.. L'ammontare della controversia è di Euro 130mila. Con sentenza n. 2300/6/18, pronunciata il 24 settembre 2018, la CTR dell'Emilia Romagna ha rigettato integralmente l'appello proposto dall'Ufficio accogliendo le ragioni della Società. La Società sta valutando se aderire al regime della definizione agevolata prevista dal decreto-legge n. 119/2018.

Parimenti, l'Ufficio ha appellato presso la CTR dell'Emilia Romagna la sentenza n. 94/02/16 della CTP di Bologna del 15 gennaio 2016, che aveva accolto il correlato ricorso di Secosvim concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al sopracitato ramo d'azienda. L'ammontare della controversia è di Euro 17mila. A seguito dell'udienza del 17 dicembre 2018, la CTR dell'Emilia Romagna ha sospeso il giudizio in attesa che venga definito il contenzioso concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante.

Con riferimento ai contenziosi fiscali sopra menzionati Secosvim S.r.l. evidenzia nel proprio bilancio un fondo rischi complessivamente congruo.

C) Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.) – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si precisa che detta società non è stata e non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

D) Europropulsion S.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

Europropulsion è stata oggetto di accertamento fiscale da parte dell'Autorità fiscale francese con riferimento all'applicazione della cosiddetta "taxe professionnelle" (imposta diretta adottata in Francia, similare all'IRAP) sui beni di proprietà della ESA in utilizzo alla società inizialmente per gli esercizi fiscali 2009, 2010 e 2011 e poi per i successivi 2012 e 2013.

Gli importi oggetto di contestazione:

  • per gli anni dal 2009 al 2011 inizialmente erano complessivamente pari a 1,6 €/M, versati dalla società nel corso del 2014. Detto importo è stato poi ridotto a 0,9€/m in virtù del riconoscimento di uno sgravio parziale di 684mila euro disposto dall'autorità fiscale francese;
  • per gli anni 2012 e 2013 sono pari a circa 250mila Euro per anno.

Per gli anni 2009-2011 Europropulsion ha presentato ricorso in primo grado presso il competente giudice fiscale, il quale ha emesso sentenza sfavorevole alla società, contro cui è stato promosso appello il 9 settembre 2016.

Con sentenza dell'11 novembre 2017 la competente autorità giudiziaria francese ha disposto l'annullamento della contestazione relativa all'anno 2010.

L'ammontare totale della passività fiscale associata alla tematica in oggetto per gli anni dal 2009 al 2017 è stata stimata in circa Euro 2,190 €/M. Tuttavia, la società ha ritenuto di non operare alcuna iscrizione al fondo rischi fiscali in quanto ritiene, anche sulla base dei pareri rilasciati dai propri consulenti, di avere validi argomenti di difesa a supporto delle proprie ragioni.

E) Avio S.p.A. già Space2 S.p.A. - società incorporante – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si precisa che detta società non è stata e non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

6. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IFRS 9 per il 2018 e il 2017.

Valori al 31 dicembre 2018:

Importi in migliaia di Euro Totale valori di
bilancio
Categorie IFRS 9
Attività a costo
ammortizzato
Attività a
fair value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812
- Altre attività non correnti 66.521 66.521
- Attività finanziarie correnti - -
- Crediti commerciali 7.017 7.017
- Altre attività correnti 7.608 7.608
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
108.435 108.435
195.917 195.393 524
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 40.000 40.000
- Passività finanziarie correnti 19.249 19.249
- Quota corrente dei debiti finanziari
non correnti
60 60
- Altre passività non correnti 122.453 122.453
- Altre passività correnti 16.801 16.801
- Debiti commerciali 131.407 131.407
329.970 329.970

Valori al 31 dicembre 2017:

Totale valori
di bilancio
Categorie
IFRS 9
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a fair
value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
524 524
5.812 5.812
65.521 65.521
- -
107.033 107.033
196.062 195.538 524
40.000 40.000
25.259 25.259
60 60
116.270 116.270
17.600
89.441
288.630
8.508
8.664
17.600
89.441
288.630
8.508
8.664

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio di esercizio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2018.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo lo IFRS 9

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IFRS 9 per il 2018 e il 2017.

Esercizio 2018

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a conto
economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia
di Euro
Da interessi Da variazioni di
fair value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair value
Rilevato a conto
Economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
360 -
-
-
-
-
-
-
-
Totale categorie 360 - -

Esercizio 2017

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair value
Rilevato a conto
Economico
792 - -
Passività a costo
ammortizzato
(2.438) - -
Strumenti finanziari
derivati
- (311) 317
Totale categorie (1.646) (311) 317

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

Il Gruppo Avio è influenzato da rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
  • rischi di mercato;
  • rischio di tasso di interesse.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2018 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 7.017 migliaia.

Tale importo è il netto tra:

  • i crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2018 ad Euro 95.160 migliaia (tale importo include anche i crediti relativi a fatture per acconti ancora da incassare pari a Euro 87.659 migliaia di cui Euro 20.628 migliaia verso la società a controllo congiunto Europropulsion),
  • gli "acconti da incassare", pari a tale data a Euro 87.659 migliaia (inclusi anche gli acconti da incassare dalla Europropulsion, pari – come detto sopra - a Euro 20.628 migliaia),
  • il Fondo Svalutazione Crediti, che complessivamente ammonta a 483 mila Euro.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti del Gruppo sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2018, lo stesso è iscritto al netto di un fondo svalutazione pari a 482 mila Euro). Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Liquidity analysis

Le tabelle che seguono rappresentano un'analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività del Gruppo (valori in migliaia di Euro).

Le tabelle riportano i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale ed eventuali interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l'analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista.

Valori al 31 dicembre 2018:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro
12 mesi
Tra 1 e
2 anni
Tra 2 e
3 anni
Tra 3 e
4 anni
Tra 4 e
5 anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività
finanziarie
correnti:
- Debiti finanziari
verso imprese a
controllo congiunto
(correnti)
19.249 19.249 - - - - - - 19.249
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
60 - 60 - - - - - 60
19.309 19.249 60 0 0 0 0 0 19.309
Debiti commerciali
(incluso imprese a
controlo
congiunto)
131.407 - 131.407 - - - - - 131.407
131.407 0 131.407 0 0 0 0 0 131.407
Altre passività non
correnti:
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
- Debiti per
40.000 - 360 8.330 8.258 8.186 8.114 8.042 41.290
erogazioni ai sensi
della Legge
808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
82.051 0 360 8.330 8.258 8.186 8.114 50.093 83.341
Altre passività
correnti:
- Debiti
previdenziali
3.775 - 3.775 - - - - - 3.775
- Debiti verso i
dipendenti
6.448 - 6.448 - - - - - 6.448
- Altri debiti verso
terzi
1.381 - 1.381 - - - - - 1.381
11.604 0 11.604 0 0 0 0 0 11.604
Totale flussi 244.371 19.249 143.431 8.330 8.258 8.186 8.114 50.093 245.661

Valori al 31 dicembre 2017:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro 12
mesi
Tra 1
e 2
anni
Tra 2
e 3
anni
Tra 3
e 4
anni
Tra 4
e 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
25.249 25.249 - - - - - - 25.249
60 - 60 - - - - - 60
25.309 25.249 60 - - - - - 25.309
89.441 - 89.441 - - - - - 89.441
89.441 - 89.441 - - - - - 89.441
40.000 - 360 360 8.331 8.258 8.186 16.156 41.650
42.051
83.701
3.233 - 3.233 - - - - - 3.233
6.526 - 6.526 - - - - - 6.526
1.239 - 1.239 - - - - - 1.239
10.998 - 10.998 - - - - - 10.998
209.449
42.051
82.051
207.799
-
-
25.249
-
360
100.859
-
360
360
-
8.331
8.331
-
8.258
8.258
-
8.186
8.186
42.051
58.207
58.207

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2018 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ed il Gruppo ha come unico finanziamento quello con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni – incrementati ad Euro 50 milioni nel 2019 - ad un tasso d'interesse fisso conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società e, quindi, al Gruppo Avio.

7. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate del Gruppo Avio sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alla quantificazione delle operazioni con parti correlate non rientranti nella procedura di consolidamento di Gruppo sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria e sul Conto Economico del Gruppo al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2018
Controparte Crediti
Comm.li
Altre
attività
correnti
Lavori
in corso
su
ordinazi
one
Attività
finanzia
rie non
correnti
Debiti
Comm.li
Altre
passivit
à
correnti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passività
finanziari
e
Leonardo S.p.A. 1.106 223
MBDA Italia S.p.A. 17 3.460 175
MBDA France S.A. 4.591 2.021
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 21 126
Società che vanta un rapporto di
collegamento e relative società partecipate
17 0 8.072 0 1.106 223 2.322 -
Termica Colleferro S.p.A. 704 5.812 1962
Europropulsion S.A. 524 31.104 21.190 43.659 19.249
Consorzio Servizi Acque Potabile 159 -135
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 151 126
Società collegate e a controllo congiunto 1.538 126 31.104 5.812 23.017 - 43.659 19.249
Totale parti correlate 1.555 126 39.176 5.812 24.123 223 45.981 19.249
Totale voce di bilancio 7.017 7.608 103.152 5.812 131.407 16.801 177.027 59.309
Incidenza % sulla voce di bilancio 22,20% 1,67% 37,98% 100% 18,40% 1,30% 25,97% 32,50%

Nell'esercizio 2018 i principali valori economici dei rapporti del Gruppo con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2018
Controparte Ricavi Operativi e
Variazione lavori
in corso su
ordinazione
Costi
Operativi
(1)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. 645
MBDA Italia S.p.A. 53
MBDA France S.A. 0
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 12
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate 65 645 0 0
Termica Colleferro S.p.A. 101 9.619
Europropulsion S.A. 2.074 80.433
Consorzio Servizi Acque Potabile 50 140
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 277 489 - -
Società collegate e a controllo congiunto 2.502 90.681 0 0
Totale parti correlate 2.567 91.326 0 0
Totale voce di bilancio 446.828 408.044 813 1.476
Incidenza % sulla voce di bilancio 0,57% 22,38% 0,00% 0,00%

(1) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;

  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;

  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

8. ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2018

La tabella che segue riporta i dati principali relativi alle società partecipate dal Gruppo Avio alla data del 31 dicembre 2018:

Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2018 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyana S.A.S. 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

9. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche SPA e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2018
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Società Controllate
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
103
27
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A. 25(1)
Totale Totale 155

(1) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio

Nel 2019 è stato conferito apposito incarico per la revisione contabile del prospetto relativo ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti nell'esercizio 2018 e negli esercizi di confronto (periodo 2012 – 2014) di Avio S.p.A. predisposto ai sensi del Decreto Legge 23 dicembre 2013, b. 145 convertito dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9 come modificato dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018. I corrispettivi per tale attività ammontano ad Euro 58 migliaia.

10. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EROGAZIONI PUBBLICHE EX ART. 1, COMMI 125129, DELLA LEGGE N 124/2017

Si riportano di seguito le informazioni richieste dalla disciplina delle erogazioni pubbliche al fine di ottemperare agli appositi obblighi di trasparenza. Tale informativa riguarda, come previsto dalla normativa, le erogazioni che hanno interessato l'anno 2018:

Agevolazioni previste dalla Legge 24 dicembre 1985, n. 808 "Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitivita' delle industrie operanti nel settore aeronautico"

Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato (M€)
Data
incasso
Crediti
verso
Ministero
Sviluppo
Economico
(M€)
Motore a propellente solido da 80
tonnellate – P80
2006-2008 2,32 27/09/2018 1,16
Motore a propellente solido da 80
tonnellate – P80
2009 0,51 27/09/2018 0,77
Motore a propellente solido da 80
tonnellate – P80
2010 0,29 27/09/2018 0,44
Materiali innovativi e strategici di prepreg
in carbon epoxy e protezioni termiche in
elastomero modificato di formulazione e
produzione nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da 40T
2009 0,29 27/09/2018 0,44
Materiali innovativi e strategici di prepreg
in carbon epoxy e protezioni termiche in
elastomero modificato di formulazione e
produzione nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da 40T
2010 0,31 27/09/2018 0,77
Materiali innovativi e strategici di prepreg
in carbon epoxy e protezioni termiche in
elastomero modificato di formulazione e
produzione nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da 40T
2011-2012 0,58 27/09/2018 1,14
Materiali innovativi e strategici di prepreg
in carbon epoxy e protezioni termiche in
elastomero modificato di formulazione e
produzione nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da 40T
2012-2013 0,61 27/09/2018 2,29
Materiali innovativi e strategici di prepreg
in carbon epoxy e protezioni termiche in
elastomero modificato di formulazione e
produzione nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da 40T
2014-2015 2,77 23/03/2018 2,23
Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il
terzo stadio del lanciatore Vega E
2014-2016 0,61 01/03/2018
Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il
terzo stadio del lanciatore Vega E
2014-2016 0,07 16/11/2018 1,16
8,36 10,40

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico" per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85, pari a 10,40M€, si riferisce al valore nominale delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le quote per Progetto sono così suddivise: 2,37M€ per il progetto "Motore a propellente solido da 80 tonnellate – P80"; 6,87M€ per il progetto "Materiali innovativi e strategici di prepreg in carbon epoxy e protezioni termiche in elastomero modificato di formulazione e produzione nazionale per filament winding applicato a motori spaziali da 40T"; 1,16M€ per il progetto "Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il terzo stadio del lanciatore Vega E".

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

Altre agevolazioni

Società
ricevente
PA erogante Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato (M€)
Data
incasso
AVIO SPA Comunità
Europea
SpaceCarbon NA 0,56 06/02/2018
AVIO SPA Ministero
dell'istruzione,
dell'università e
della ricerca
P R A D E NA 0,24 19/02/2018
AVIO SPA Ministero
dell'istruzione,
dell'università e
della ricerca
P R A D E NA 0,01 16/03/2018
AVIO SPA Comunità
Europea
GRAIL NA 0,01 23/08/2018
0,82

Si evidenzia, come riportato nella Relazione sulla gestione e nella Nota Integrativa nei paragrafi dedicati ai crediti tributari, che il Gruppo Avio ha iscritto, con riferimento all'esercizio 2018, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 e successive modifiche (si tratta della seconda annualità considerata ai fini di tale credito, avendo il Gruppo anche iscritto ed utilizzato il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo con riferimento all'esercizio 2017).

11. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Vega

Ad inizio 2019 è stato effettuato con successo il secondo tiro al banco statico del motore P120, destinato ad equipaggiare le nuove versioni dei lanciatori Vega C ed Ariane 6. E' inoltre iniziata la campagna di lancio del primo Vega del 2019.

Ariane

Ariane 5 ha effettuato con successo il primo lancio del 2019.

Altri fatti di rilievo

Firma del contratto di finanziamento aggiuntivo di Euro 10 milioni con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI)

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Tale incremento supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

Modifica della politica dei dividendi

In data contestuale all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata posta all'approvazione degli organi sociali la modifica della politica dei dividendi nel rispetto del principio della sostenibilità nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medio/lungo termine.

La modifica di tale politica posta all'approvazione degli organi sociali è la seguente: "dividend yield" (rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo di mercato dell'azione stessa) da un range compreso tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa, ad un range compreso tra l'1% ed il 5% della capitalizzazione di borsa.

Il "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi), invece, rimane invariato in un range compreso tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato.

Proposta di autorizzazione all'acquisto azioni proprie

In data contestuale all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stato posto all'approvazione degli organi sociali l'acquisto di azioni proprie di Avio S.p.A..

Tra le motivazioni per le quali è stato posto all'approvazione degli organi sociali l'acquisto di azioni proprie rientrano, tra le atre, l'eventuale sostegno alla liquidità del titolo, l'eventuale contenimento di movimenti anomali delle quotazioni e l'eventuale impiego della liquidità generata dalla Società.

La richiesta di autorizzazione riguarda la facoltà del Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. di compiere ripetute e successive operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie su base rotativa (c.d. revolving) per un periodo di 18 mesi dalla data di approvazione della relativa delibera assembleare e complessivamente tali da non eccedere il 10% del capitale sociale di Avio S.p.A. e comunque nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Il prezzo di acquisto delle azioni proprie sarà di volta in volta individuato, avuto riguardo alla modalità prescelta per l'effettuazione dell'operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari o prassi di mercato ammesse, e sarà compreso tra un minimo e un massimo che saranno determinati nella medesima Assemblea chiamata ad autorizzare l'acquisto di azioni proprie.

Si propone, in ogni caso, che gli acquisti di azioni proprie siano effettuati a un corrispettivo unitario non inferiore nel minimo del 10% (dieci per cento) e non superiore nel massimo del 10% (dieci per cento) al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione o al diverso corrispettivo previsto dalle prassi di mercato ammesse o dal

Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 rispetto alle operazioni ivi disciplinate.

14 marzo 2019

* * *

per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Giulio Ranzo

ocedure di Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le segu-
isione svolte procedure:

BILANCIO DI ESERCIZIO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Nota 31 dicembre
2018
31 dicembre 2017
(importi in Euro)
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 57.226.726 47.833.292
Avviamento 3.2 61.005.397 61.005.397
Attività immateriali a vita definita 3.3 116.641.054 117.175.288
Partecipazioni 3.4 84.402.700 80.067.869
Attività finanziarie non correnti 3.5 5.812.000 5.812.000
Attività per imposte anticipate 3.6 74.756.323 74.684.624
Altre attività non correnti 3.7 66.506.252 65.352.564
Totale attività non correnti 466.350.452 451.931.034
Attività correnti
Rimanenze e Acconti a fornitori 3.8 111.537.309 75.871.062
Lavori in corso su ordinazione 3.9 103.151.448 46.198.448
Crediti commerciali 3.10 3.646.540 7.223.709
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.11 106.306.821 100.423.571
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.12 59.077.699 37.066.067
Altre attività correnti 3.13 10.882.507 9.205.128
Totale attività correnti 394.602.325 275.987.985
Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.38 -
-
-
-
TOTALE ATTIVITA' 860.952.776 727.919.019
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Nota 31 dicembre
2018
31 dicembre 2017
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.14 90.964.212 90.964.212
Riserva sovrapprezzo azioni 3.15 144.255.918 163.897.217
Altre riserve 3.16 13.152.374 (4.174.836)
Utili/(Perdite) a nuovo 6.386.265 3.475.031
Utile/(Perdita) dell'esercizio 23.344.256 12.927.785
Totale Patrimonio netto 278.103.026 267.089.410
PASSIVITA'
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.17 40.000.000 40.000.000
Fondi per benefici ai dipendenti 3.18 8.774.459 8.171.438
Fondi per rischi ed oneri 3.19 3.365.270 2.088.557
Altre passività non correnti 3.20 122.038.121 115.489.066
Totale passività non correnti 174.177.850 165.749.061
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.21 71.570.289 70.003.744
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.22 60.000 60.000
Fondi per rischi ed oneri 3.19 5.866.418 6.025.185
Debiti commerciali 3.23 141.810.833 77.003.985
Anticipi per lavori in corso su ordinazione 3.9 176.978.565 129.229.703
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.24 1.554.867 1.329.019
Altre passività correnti 3.25 10.830.930 11.428.912
Totale passività correnti 408.671.900 295.080.548
TOTALE PASSIVITA' 582.849.750 460.829.609
Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.38 - -
- -
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 860.952.776 727.919.018
CONTO ECONOMICO Nota Esercizio
2018
Esercizio
2017 (1)
(importi in Euro)
Ricavi 3.26 443.357.660 256.562.939
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
473.336 (270.146)
Altri ricavi operativi 3.27 5.513.853 5.013.017
Consumi di materie prime 3.28 (120.802.929) (68.117.188)
Costi per servizi 3.29 (253.081.216) (149.517.594)
Costi per il personale 3.30 (48.414.244) (32.877.198)
Ammortamenti 3.31 (12.035.429) (8.505.753)
Svalutazioni e ripristini di valore - -
Altri costi operativi 3.32 (6.309.041) (3.280.478)
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.33 9.755.069 8.983.229
RISULTATO OPERATIVO 18.457.060 7.990.828
Proventi finanziari 3.34 699.559 1.133.236
Oneri finanziari 3.35 (1.456.334) (3.044.221)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (756.775) (1.910.985)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto – proventi/(oneri) finanziari
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 3.36 5.720.000 5.340.000
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI 5.720.000 5.340.000
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE E
DELLE DISCONTINUED OPERATION
23.420.284 11.419.843
Imposte sul reddito 3.37 (76.028) 1.507.943
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE CONTINUING
OPERATION
23.344.256 12.927.785
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO DELLE DISCONTINUED
OPERATION AL NETTO DELLE IMPOSTE
3.38 - -
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO 23.344.256 12.927.785
Utile base per azione
Utile diluito per azione
3.39
3.39
0,89
0,86
0,51
0,50

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Esercizio
2018
Esercizio
2017 (1)
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO (A) 23.344.256 12.927.785
Altre componenti di conto economico complessivo:
- Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali (593.963) 12.607
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
- 316.508
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 114.989 2.708
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE
(B)
(478.974) 331.823
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DEL PERIODO (A+B) 22.865.282 13.259.609

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(Importi in migliaia di Euro)

Altre riserve
Capitale
sociale
Riserva sovrapprezzo
azioni
Riserva
legale
Riserva
da
cash
flow
hedge
su tassi
Riserva
utili /
(perdite)
attuariali
Riserva
costi per
aumento
di
capitale
2015
Riserva
Operazioni
Under
Common
Control
Utili
(Perdite)
a nuovo
Risultato
dell'
esercizio
Totale
Patrimoni
o netto
Patrimonio netto al 31/12/2016 30.845 277.155 15 0 0 (2.912) 290 (332) 305.061
Destinazione risultato esercizio precedente (332) 332 0
Distribuzione dividendi
Effetti derivanti dalla fusione per incorporazione di
Avio S.p.A. (10 aprile 2017)
75.339 25.615 (317) (2.745) 3.062 100.954
Effetti derivanti dalla scissione in Space3 (5 aprile
2017)
(15.423) (138.873) (8) 1.456 (152.847)
Esercizio Warrant 203 203
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile/(Perdita) dell'esercizio 12.928 12.928
- Altre variazioni 454 454
- Variazioni di fair value dei derivati di copertura 317 317
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto
fiscale
20 20
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 317 20 0 454 12.928 13.719
Patrimonio netto al 31/12/2017 90.964 163.897 7 0 (2.725) (1.456) 3.474 12.928 267.089
Destinazione risultato esercizio precedente 12.928 (12.928) 0
Distribuzione dividendi (10.017) (10.017)
Destinazione riserve (19.641) 18.185 1.456 0
Altre variazioni (1.835) (1.835)
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile/(Perdita) dell'esercizio 23.344 23.344
- Altre variazioni 2 2
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto
fiscale
(481) (481)
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 0 (481) 0 0 2 23.344 22.865
Patrimonio netto al 31/12/2018 90.964 144.256 18.193 0 (3.206) 0 (1.835) 6.386 23.344 278.103

RENDICONTO FINANZIARIO

(Importi in migliaia di Euro)

2018 2017
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio
23.344 12.928
Rettifiche per:
- Imposte sul reddito
76 (1.508)
- (Proventi)/oneri finanziari 757 1.911
- Ammortamenti 12.035 8.506
- (Plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri (proventi)/oneri - -
Variazione netta fondi per rischi e oneri 520 (3.860)
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti (301) (92)
Variazioni di: -
-
- Rimanenze 87.167 653
- Lavori in corso su ordinazione e anticipi (148.154) 8.754
- Crediti commerciali 6.505 (3.394)
- Debiti commerciali
- Altre attività correnti e non correnti
41.760
4.548
(2.326)
(11.394)
- Altre passività correnti e non correnti 5.254 (3.279)
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti
-
(1.456)
-
(2.147)
Disponibilità liquide nette generate/(impiegate) nell'attività operativa (A) 32.055 4.752
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali
(13.049) (13.811)
- Attività immateriali a vita definita (7.547) (8.933)
- Partecipazioni (4)
- Buoni di Risparmio/Depositi Bancari Vincolati -
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie (0)
-
Prezzo di acquisizione del ramo d'azienda dei lanciatori della ELV (ora SpaceLab) (20.311) -
Variazioni area di consolidamento: -
Business combination Avio -
- Prezzo pagato (84.871)
- Disponibilità liquide di Avio S.p.A. al 10 aprile 2017 123.655
Prezzo di realizzo attività finanziarie 152.847
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di investimento (B) (40.912) 168.887
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione finanziamento BEI
40.000
Rimborso Senior Term and Revolving Facilties Agreement (90.653)
Effetto tesoreria accentrata con società controllate e a controllo congiunto 24.757 (19.576)
Rimborsi / (Erogazioni) di finanziamenti a società collegata Termica Colleferro S.p.A. -
Dividendi pagati dalla capogruppo Avio S.p.A. (10.017)
Versamenti di capitale e riserva sovrapprezzo azioni 202
Altre variazioni di attività e passività finanziarie (3.632)
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di finanziamento (C) 14.740 (73.660)
INCREM/(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI (A)+(B)+(C) 5.883 99.979
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – INIZIO PERIODO 100.424 445
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – FINE PERIODO 106.307 100.424

(1) Per un'analisi completa si rinvia a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione.

Il presente bilancio è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni della Società. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, di Conto Economico e Conto Economico Complessivo sono espressi in unità di Euro; il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto ed il Rendiconto Finanziario nonché le presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio al 31 dicembre 2018 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio redatto secondo gli IFRS è stato predisposto sul presupposto della continuità aziendale.

Fatta eccezione per quanto previsto dall'IFRS 3 con riferimento all'aggregazione aziendale avvenuta nell'esercizio 2017 che ha consentito alla Space2 S.p.A. di acquisire il Gruppo Avio, il bilancio è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato, ove applicabile, per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value.

Il bilancio è stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo al periodo chiuso al 31 dicembre 2018 è costituito dai prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dalla Società prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria la distinta presentazione delle attività correnti e non correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;

  • per il Conto Economico la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi;

  • per il Conto Economico Complessivo l'adozione della presentazione autonoma ("two-statement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il bilancio separato 2018 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2017 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria) e quelle relative all'esercizio 2017 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico, Conto Economico Complessivo, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario).

A seguito dell'acquisizione della Avio S.p.A. completata il 31 marzo 2017 da parte di Space2 e della fusione per incorporazione della prima nella seconda avente efficacia contabile, fiscale e reale dal 10 aprile 2017, i flussi di Conto Economico, Conto Economico Complessivo e Rendiconto Finanziario considerati nel periodo comparativo 2017 – riferiti all'incorporata Avio S.p.A. - decorrono dal 10 aprile 2017.

Si segnala che talune voci del bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 sono state riclassificate al fine di rendere maggiormente comparabili con quelle del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018.

2.4. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Le aliquote

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati
Impianti e macchinari
3-10%
7-30%
Attrezzature industriali e commerciali 25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
12-20%
20-25%
12-25%

economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sulla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività della Società al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing finanziario, contengono un leasing ai sensi di quanto specificato nell'IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento deriva dall'acquisizione e successiva fusione della Avio S.p.A. da parte di Space2 S.p.A. avvenuta nel 2017, quale allocazione della differenza residua derivante dall'annullamento tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto della società incorporata.

L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate.

Ai fini della conduzione dell'impairment test, l'avviamento è stato considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui la Società opera. Sulla base dell'attuale configurazione della Società, al 31 dicembre 2018, è stata identificata un'unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

La Società ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da

un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime.

Le aliquote di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore. Il costo è rappresentato dal valore di acquisto o iscritto a seguito della Fusione e corrispondente al valore della loro contribuzione nel bilancio consolidato alla data considerata in tale bilancio quale data di acquisizione.

L'eventuale differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è inclusa nel valore di carico della partecipazione e viene assoggettata annualmente a test di impairment, confrontando l'intero valore contabile della partecipazione con il suo valore recuperabile (il più elevato tra il valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita).

Qualora risultino evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del valore originario di iscrizione.

Le società nelle quali la Società detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un'influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese, sono incluse fra le attività non correnti o fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio della Società per un periodo, rispettivamente, superiore o non superiore a 12 mesi. Le altre partecipazioni sono classificate tra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico consolidato" (FVTPL), nell'ambito delle attività correnti. Al momento dell'acquisto di ciascuna partecipazione, l'IFRS 9 prevede l'opzione irrevocabile di iscrivere tali partecipazioni tra le

"attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo consolidato" (FVTOCI), nell'ambito delle attività non correnti o correnti. Le altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo" sono valutate al fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto attraverso la loro imputazione alle altre componenti di conto economico complessivo (Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo), senza riclassificazione a conto economico separato, in sede di derecognition (cessione) o riduzione di valore ritenuta definitiva. I dividendi sono invece rilevati a conto economico separato consolidato. Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico separato" sono iscritte direttamente a conto economico separato consolidato.

Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali e delle partecipazioni al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati della Società e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni, trattandosi di partecipazioni in imprese non quotate e per le quali non è determinabile un valore di mercato ("fair value less costs to sell") attendibile, in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33), il valore recuperabile ("equity value") è definito in base al valore d'uso della partecipata, inteso come sommatoria a) del valore attuale dei flussi di cassa operativi stimati per la società partecipata, b) del valore attuale stimato di una ipotetica cessione finale ("ultimate disposal") e c) della posizione finanziaria netta alla data del test.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

La Società classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico.

La Società determina la classificazione delle stesse sulla base del modello di business perseguito nella gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, i costi

dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. I crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento sono invece inizialmente valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie sono classificate in una delle categorie sopra elencate e non possono essere successivamente riclassificate in altre categorie, salvo che la Società non modifichi il proprio modello di business per la gestione delle stesse.

La Società rileva in dei fondi svalutazione le perdite attese relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività derivanti da contratto e ai titoli di debito valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico. Le perdite attese sono determinate lungo tutta la vita del credito, ponderando i risultati di vari scenari per le loro probabilità ed attualizzando gli importi utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione.

Attività finanziarie valutate al costo amortizzato

Tale categoria include le attività finanziarie detenute per incassare i flussi di cassa contrattuali (Held to Collect), rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire. Sono inclusi in tale categoria i crediti ed i finanziamenti attivi. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, in conformità al criterio dell'interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore. Sono incluse nell'attivo corrente o non corrente a seconda che della scadenza contrattuale sia inferiore o superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile (perdita) dell'esercizio così come gli utili o perdite da derecognition.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) di esercizio

Rientrano in tale categoria le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico. Tale categoria comprende tutti gli strumenti derivati e le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Il fair value delle attività finanziarie detenute per la negoziazione è determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziarie.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie detenute con la duplice finalità di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire, e di vendere l'attività finanziaria (Held to Collect and Sell).

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini della Società, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica della Società.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo contrattuale per ciascuna obbligazione inclusa nel contratto, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali e altri Crediti

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato al netto di un fondo svalutazione. In relazione ai crediti commerciali e agli altri crediti la Società ha applicato l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito. La Società determina l'ammontare delle perdite su crediti attese in relazione a questi elementi attraverso l'utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all'esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito di queste attività è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.

La Società non ha in essere operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto finanziario.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145), sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, avendo cura di quantificare il solo beneficio per il quale esiste la ragionevole certezza che l'entità abbia rispettato le condizioni previste. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voci di conto economico "Costi per servizi" e "Ricavi" derivanti dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione.

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti della Società fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società versa contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1

gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate

successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a

benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base

della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione.

I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui la Società abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando la Società ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. Inoltre il Gruppo verifica se vi siano condizioni contrattuali che rappresentano obbligazioni sulle quali deve essere allocato il corrispettivo della transazione (ad esempio garanzie), nonché effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili, di componenti finanziarie significative o di corrispettivi non monetari e da pagare al cliente. Nel caso di corrispettivi variabili l'importo del corrispettivo viene stimato in base all'ammontare a cui si avrà diritto al trasferimento del controllo dei beni al cliente, tale corrispettivo viene stimato al momento della stipula del contratto e ne è consentita la rilevazione solo quando sia altamente probabile. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale della Società, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente.

Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

La Società e alcune sue controllate italiane aderiscono al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Avio S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione.

Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Avio S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili pari all'IRES da versare, così come determinato sulla base del contratto di consolidato. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Avio S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo, così come determinato sulla base del contratto di consolidato.

Il debito per IRAP è contabilizzato nelle "Passività per imposte correnti" al netto degli eventuali

acconti corrisposti in corso d'anno.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando la Società intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dalla Società sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

Differenze cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

L'importo dell'eventuale utile netto derivante dall'adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita di esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.

Alla chiusura di ogni esercizio viene rideterminato l'importo complessivo degli utili e perdite non realizzati su cambi. Qualora emerga un utile netto complessivo su cambi superiore all'importo della riserva patrimoniale, quest'ultima viene integrata. Se, invece, emerge una perdita o un utile netto inferiore all'importo iscritto nella riserva, rispettivamente l'intera riserva o l'eccedenza è riclassificata a una riserva liberamente distribuibile in sede di redazione del bilancio.

Aggregazioni aziendali

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria del fair value, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Le attività, le passività e le passività

potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione secondo l'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali sono iscritte al loro fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le imposte differite attive e passive, le attività e passività per benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita, e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento. L'avviamento derivante dall'acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo. L'avviamento rappresenta l'eccedenza tra la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) del fair value degli eventuali aumenti di capitale a favore degli azionisti di minoranza, (iii) del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita e il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la sommatoria (i) del corrispettivo trasferito, (ii) dell'importo di interessenze dei terzi, (iii) del fair value

dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote di interessenze di pertinenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli altri utili/(perdite) complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio per il periodo in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1 gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.

Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle controllate di trasferire fondi alla controllante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di prestiti o anticipazioni.

2.5. Gestione del rischio

Rischio di credito

La Società presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due principali fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o

assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera la Società e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui la Società è tenuta.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa ed eventualmente dalla ridefinizione dell'attuale struttura di indebitamento, consentiranno alla Società di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

2.6. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dalla Società in base alle migliori conoscenze dell'attività della Società stessa e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in cui opera la Società, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. La Società rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dalla Società.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze della Società circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime della Società non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance della Società potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti della Società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto della Società di una specifica riserva e presentati nel Conto Economico Complessivo.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

La Società accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

La Società è soggetta a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, la Società monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale, è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi della Società possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività della Società si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

La Società opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, la Società si è dotata di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.7. Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2018

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2018:

in data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers che, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.

I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • o l'identificazione del contratto con il cliente;
  • o l'identificazione delle performance obligations contenute nel contratto;
  • o la determinazione del prezzo;
  • o l'allocazione del prezzo alle performance obligations contenute nel contratto;
  • o i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

L'applicazione di tale principio non ha comportato per la Società alcun effetto patrimoniale ed economico.

in data 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments: recognition and measurement. Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell'emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto "Other comprehensive income" e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifiche di passività finanziarie definite come non sostanziali non è più consentito spalmare gli effetti economici della rinegoziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data, ma occorrerà rilevarne a conto economico il relativo effetto.

Con riferimento all'impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall'attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Le principali novità del documento riguardano:

  • o l'incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
  • o il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;
  • o le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell'80-125% con il principio della "relazione economica" tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell'efficacia retrospettica della relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management della società.

Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018.

L'applicazione di tale principio non ha comportato per la Società alcun effetto patrimoniale ed economico.

il 12 settembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts". Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (dal 1° gennaio 2018) alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione dell'attuale principio IFRS 4 con il principio IFRS 17 Insurance Contracts, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie. L'emendamento è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018.

I dati finanziari della Società e del Gruppo Avio, non operando nel settore assicurativo, non sono impattati da tale documento.

il 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 2 "Classification and measurement of share-based payment transactions" (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Avio S.p.A. e sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • in data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle", che integra parzialmente i principi preesistenti nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • o IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters. La modifica è stata applicata a partire dal 1° gennaio 2018 e riguarda l'eliminazione di alcune short-term exemptions previste dai paragrafi E3-E7 dell'Appendix E di IFRS 1 in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene ormai superato.
  • o IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures – Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice. La modifica chiarisce che l'opzione per una venture capital organization o di altra entità così qualificata (come ad esempio un fondo comune d'investimento o un'entità simile) di misurare gli investimenti in società collegate e joint venture al fair value through profit or loss (piuttosto che mediante l'applicazione il metodo del patrimonio netto) viene esercitata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. La modifica è stata applicata dal 1° gennaio 2018.
  • o IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard. La modifica chiarisce l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 specificando che l'informativa richiesta dal principio, ad eccezione di quella prevista nei paragrafi B10- B16, si applica a tutte le quote partecipative che vengono classificate come possedute per la vendita, detenute per la distribuzione ai soci o come attività operative cessate secondo quanto previsto dall'IFRS 5. Tale modifica è stata applicata dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale documento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Avio S.p.A. e sul bilancio consolidato del Gruppo.

in data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property". Tali modifiche chiariscono i presupposti necessari per trasferire un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è già accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Avio S.p.A. e sul bilancio consolidato del Gruppo.

in data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (IFRIC Interpretation 22)". L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari (in contropartita della cassa ricevuta/pagata), prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo.

Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo.

L'interpretazione chiarisce che la data di transazione è quella anteriore tra:

  • c) la data in cui il pagamento anticipato o l'acconto ricevuto sono iscritti nel bilancio dell'entità; e
  • d) la data in cui l'attività, il costo o il ricavo (o parte di esso) è iscritto in bilancio (con conseguente storno del pagamento anticipato o dell'acconto ricevuto).

Se vi sono numerosi pagamenti o incassi in anticipo, una specifica data di transazione deve essere identificata per ognuno di essi. L'IFRIC 22 è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018.

L'adozione di tale interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio separato della avio S.p.A. e sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2018

in data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata.

La Società ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

La Società si è avvalsa dell'espediente pratico previsto dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato sulla base dell'IFRIC 4 e IAS 17 circa la quantificazione di lease operativo per uno specifico contratto. Tale espediente pratico è stato applicato a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

È in fase di completamento il processo di implementazione del principio, che prevede il settaggio dell'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile del principio e l'allineamento dei processi amministrativi e dei controlli a presidio delle aree critiche su cui insiste il principio. Il completamento di tale processo è previsto nel corso dei primi mesi del 2019.

La Società applicherà il nuovo principio utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, la Società contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • c) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • d) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione 1 gennaio 2019 sul bilancio separato della Avio S.p.A. (dati in milioni di Euro):

ASSETS Effetti alla data di transizione
01.01.2019 sul Bilancio separato
della Avio S.p.A.
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati 43
Diritto d'uso Autoveicoli 1
Totale 44
PASSIVITA' Effetti alla data di transizione
01.01.2019 sul Bilancio separato
della Avio S.p.A.
Passività non-correnti
Passività finanziare per lease non-correnti
39
Passività correnti
Passività finanziare per lease correnti
5
Totale 44

Nell'adottare l'IFRS 16, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease per le seguenti classi di attività: hardware ed alcuni materiali informatici.

Parimenti, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dell'IFRS 16:5(b) per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire che i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5.000,00 quando nuovi). I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • computers, telefoni e tablet;
  • stampanti;
  • altri dispositive elettronici;
  • mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

La Società intende utilizzare, come previsto dall'IFRS 16, l' espediente pratico di non separare le non-lease components dalle componenti leasing: la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dall'IFRS 16:15 per le seguenti categorie di attività:

  • autovetture;
  • appartamenti.

Le non-lease component su tali attività non saranno scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components, ma verranno considerate insieme a queste ultime nella determinazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, la Società intende avvalersi dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato (indicare solo le esenzioni di cui la Società ha deciso di avvalersi):

  • classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease saranno iscritti a conto economico su base lineare;
  • esclusione dei costi diretti iniziali dalla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;
  • utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term, alla definizione dell'incremental borrowing rate. Le principali sono riassunte di seguito:

  • la Società ha deciso di non applicare l'IFRS 16 per i contratti contenenti un lease che hanno come attività sottostante un bene immateriale;
  • lease term: l'identificazione della lease term è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali dei contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra. Il Gruppo, basandosi sull'esperienza storica, ha definito come policy contabile l'inclusione, oltre al periodo non cancellabile, del primo periodo di rinnovo contrattuale, nel caso in cui il rinnovo dipenda esclusivamente dal Gruppo. Per i contratti con rinnovi automatici per un periodo annuale (o inferiore), il Gruppo ha definito come policy contabile la stima del lease term in una durata media di 6 anni, basando sull'evidenza storica e sulla valutazione del periodo di rinnovo considerato "ragionevolmente certo", in presenza di penalità, in senso lato, più che insignificanti per il locatore nel terminare il contratto. Nel caso di contratti di affitto immobiliare con rinnovi pluriennali dipendenti dalla volontà di entrambe le parti, il Gruppo ha valutati i fatti e le circostanze specifiche, oltre che le penalità, considerate in senso ampio, rivenienti da una potenziale conclusione del contratto.
  • definizione dell'incremental borrowing rate: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo, non è presente un tasso di interesse implicito, il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato come il tasso privo di rischio di ogni Paese in cui i contratti sono stati stipulati, con scadenze commisurate alla durata dello specifico contratto di affitto, aumento dello specifico Credit spread della controllata/Gruppo.
  • in data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un'emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation. Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test Solely Payments of Principal and Interest ("SPPI") anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Avio S.p.A. e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

in data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'intepretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)" (pubblicata in data 7 giugno 2017).

L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. In particolare, L'Interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1.

La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Avio S.p.A. e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questa interpretazione, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").

Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.

L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori, non operando la Società ed il Gruppo nel campo assicurativo, non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società e nel bilancio consolidato dall'adozione di questo principio.

in data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Avio S.p.A. e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti delle stesse.

  • in data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • o IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
  • o IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzate in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • o IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Avio S.p.A. e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti degli stessi.

in data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)". Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Avio S.p.A. e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti degli stessi.

in data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale per l'entità, che per determinare se un insieme di attività/processi e beni acquistati non sia un business. Qualora il test fornisca un esito positivo, l'insieme di attività/processi e beni acquistato non costituisce un business e il principio non richiede ulteriori verifiche. Nel caso in cui il test fornisca un esito negativo, l'entità dovrà svolgere ulteriori analisi sulle attività/processi e beni acquistati per identificare la presenza di un business. A tal fine, l'emendamento ha aggiunto numerosi esempi illustrativi al principio IFRS 3 al fine di far comprendere l'applicazione pratica della nuova definizione di business in specifiche fattispecie. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle eventuali nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci chiusi successivamente a tale data.

in data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Avio S.p.A. e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale documento, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti dello stesso.

in data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

in data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter e non applicando tariffe regolamentate, tale

principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2018 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2018 con gli stessi al 31 dicembre 2017, indicando il valore delle immobilizzazioni materiali trasferite alla Avio S.p.A. nell'ambito della cessione del ramo d'azienda da parte della società controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) alla Società.

31/12/2018 31/12/2017
Valori Fondi
ammorta
Fondi
svaluta
Valori
netti
Valori Fondi
ammorta
Fondi
svaluta
Valori
netti
lordi mento -zione a bilancio lordi mento -zione a bilancio
Terreni
Fabbricati 13.233 (6.228) 7.005 13.049 (5.579) 7.470
Impianti e
macchinario
Attrezzature
65.789 (44.665) 21.124 57.456 (41.032) 16.424
industriali e
commerciali
11.801 (11.607) 194 10.492 (10.318) 174
Altri beni 6.475 (4.467) 2.008 4.209 (2.851) 1.358
Immobilizzazioni in
corso e acconti
26.895 26.895 22.408 22.408
Totale 124.194 (66.967) - 57.227 107.614 (59.780) - 47.834

Le variazioni intercorse nell'anno nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/201
7
Acquisizion
e ramo
d'azienda
"lanciatori"
Increment
i
Diminuzion
i per
dismissioni
Riclassifich
e ed altre
variazioni
31/12/201
8
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinario
Attrezzature industriali e
commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni in corso e
acconti
13.049
57.456
10.492
4.209
22.408
184
816
1.172
1.301
7.520
137
965
4.487
(3) 13.233
65.789
11.801
6.475
26.895
Totale 107.614 3.474 13.109 (3) - 124.194

La voce immobilizzazioni in corso ed acconti si riferisce, al 31 dicembre 2018, agli investimenti in corso di completamento relativi principalmente alla realizzazione delle facilities per lo sviluppo e la costruzione del motore P120C, che sarà utilizzato sui due nuovi lanciatori VEGA-C e Ariane 6.

Le variazioni dell'anno nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2017 Acquisizion
e ramo
d'azienda
"lanciatori"
Ammortame
nti
Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Fabbricati
Impianti e macchinario
Attrezzature industriali e
commerciali
(5.579)
(41.032)
(10.318)
(184)
(750)
(1.159)
(465)
(2.886)
(130)
3 (6.228)
(44.665)
(11.607)
Altri beni
Totale
(2.851)
(59.780)
(1.143)
(3.237)
(473)
(3.954)
3 0 (4.467)
(66.967)

Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. AVVIAMENTO

L'avviamento, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro, è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Come indicato nella Nota 2.7. Principi contabili e criteri di valutazione, l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l'esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano pluriennale approvato dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

A riguardo si precisa che, poiché i flussi di cassa della Società capogruppo risultano sostanzialmente assimilabili da un punto di vista industriale con quelli del Gruppo, gli Amministratori hanno ritenuto che i risultati del test di impairment effettuati a livello del bilancio consolidato del Gruppo siano rappresentativi anche per la Società capogruppo. Pertanto, di seguito si riportano le principali assunzioni utilizzate nella predisposizione del test di impairment effettuato sul bilancio consolidato del Gruppo.

Al 31 dicembre 2018, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dal Budget 2019 e dal piano pluriennale. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita dei flussi di cassa attesi pari al 2%, in linea con l'esercizio precedente e con le previsioni generalmente riconosciute per il settore aeropsace and defence.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 8,7% (8,9% nel precedente esercizio).

E' opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo.

In considerazione di quanto indicato, il Gruppo ha effettuato delle sensitivities riguardantei il tasso di crescita del terminal value ed il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa:

  • per quanto concerne il tasso di crescita del terminal value è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 50 basis point; alternativamente
  • per quanto concerne il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa è stata ipotizzata una variazione in aumento di 50 basis point.

Per i risultati e gli effetti del test di impairment si rimanda alla Nota 3.3 del bilancio consolidato del Gruppo Avio.

3.3. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2018 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2018 con gli stessi al 31 dicembre 2017, indicando il valore delle Attività immateriali a vita definita trasferite alla Avio S.p.A. nell'ambito della cessione del ramo d'azienda da parte della società controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) alla Società.

31/12/2018 31/12/2017
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Fondi
svaluta
zione
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Fondi
svaluta
zione
Valori
netti a
bilancio
Costi di sviluppo -
in ammortamento
70.281 (47.785) 22.496 68.517 (41.808) 26.709
Costi di sviluppo -
in corso di
completamento
52.989 0 52.989 46.090 0 46.090
Totale costi di
sviluppo
Attività per
123.271 (47.785) 0 75.485 114.607 (41.808) 0 72.799
accreditamento
presso la clientela
per partecipazione
a programmi (PPA
2017)
44.785 (5.225) 39.560 44.785 (2.239) 42.548
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
6.318 (5.822) 496 4.420 (4.014) 406
Altre 2.552 (1.453) 1.099 2.477 (1.053) 1.424
Totale 176.925 (60.285) - 116.641 166.289 (49.114) - 117.175

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi al motore P80, mentre la maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento (non ancora ammortizzati) sono relativi al motore Z40 nonché al nuovo motore P120.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali per 44.785 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software.

Le variazioni dell'anno nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2017 Acquisizione
ramo
d'azienda
"lanciatori"
Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Costi di sviluppo - in
ammortamento
68.517 1.764 70.281
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
46.090 6.899 52.989
Totale costi di sviluppo
Attività per accreditamento
114.607 1.764 6.899 - - 123.271
presso la clientela per
partecipazione a programmi
44.785
(PPA 2017) 44.785
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
4.420 1.385 513 6.318
Altre 2.477 75 2.552
Totale 166.289 3.149 7.487 - - 176.925

Gli incrementi intervenuti tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione dei motori "Z40" e "P120" nell'ambito dei programmi dei lanciatori VEGA e Ariane 6.

Le variazioni intervenute nel 2018 nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2017 Acquisizione
ramo
d'azienda
"lanciatori"
Ammortamenti Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2018
Costi di sviluppo - in
ammortamento
Costi di sviluppo – in
corso di
completamento
(41.808)
-
(1.764) (4.213) (47.785)
-
Totale costi di sviluppo (41.808) (1.764) (4.213) - - (47.785)
Attività per
accreditamento presso
la clientela per
partecipazione a
programmi (PPA 2017)
(2.239) (2.986) (5.225)
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili
(4.014) (1.325) (484) (5.822)
Altre (1.053) (400) (1.453)
Totale (49.114) (3.089) (8.082) - - (60.285)

3.4. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta la consistenza delle partecipazioni della capogruppo Avio S.p.A. al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro):

Denominazione Sede Quota di
possess
o
Valore
partecipa
zione a
bilancio
Patrim
onio
netto
Patrimonio
netto di
pertinenza
Differenza
Partecipazi
one /
Patrimonio
netto di
pertinenza
Partecipazioni in imprese controllate
ASPropulsion International B.V. Amsterda
m
100% 58.640 57.682 57.682 958
Spacelab S.p.A. (Olanda)
Roma
Kourou
70% 8.107 18.256 12.779 (4.672)
Regulus S.A. (Guyana
Francese)
60% 9.590 14.820 8.892 698
Avio Guyana SAS Kourou
(Guyana
Francese)
100% 50 76 76 (26)
Avio India Aviation Aerospace
Private Limited
New Delhi
(India)
100% 114 105 105 9
Subtotale 76.501 90.939 79.534 (3.033)
Partecipazioni in imprese collegate e a
controllo congiunto
Suresnes
Europropulsion S.A. (*) (Francia) 50% 3.698 7.822 3.911 (213)
Termica Colleferro S.p.A. Bologna 40% 3.636 6.314 2.525 1.111
Servizi Colleferro - Società
Consortile per Azioni
Colleferro
(Rm)
32% 38 125 40 (2)
Consorzio Sitab in liquidazione Roma 20% 5 (20) (4) 9
Consorzio Servizi Acqua Potabile Colleferro
(Rm)
25% - - - -
Subtotale 7.377 14.153 6.472 905
Totale Partecipazioni in imprese controllate,
collegate e a controllo congiunto
83.878 105.09
2
86.006 (2.128)
Partecipazioni in altre imprese 524
Totale 84.403

(*) Società a controllo congiunto

La società controllata estera Avio India Aviation Aerospace alla data del 31 dicembre 2018 è ancora in stato di liquidazione.

Nel corso del primo semestre 2018 è stata costituita la società Avio Guyana S.A.S., controllata totalmente da Avio S.p.A., operante nel sito di lancio a Kourou in Guyana Francese. La società si occuperà del coordinamento delle campagne di lancio e della gestione delle infrastrutture di terra per i lanci di Vega, con l'obiettivo di ottimizzare i processi industriali ed aumentare la produttività nella prospettiva di un futuro aumento del numero di lanci Vega.

Le partecipazioni in altre imprese sono pari ad Euro 524 migliaia e riguardano interessenze minori in Arianespace, nel C.I.R.A. - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali S.c.p.A., in Imast S.c.a.r.l. e nel Distretto Aerospaziale Sardegna S.c.a.r.l.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società ASPropulsion International B.V. è considerato recuperabile per i plusvalori derivanti dalla controllata Se.co.sv.im. S.r.l.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società Regulus S.A. è considerato recuperabile per effetto dei significativi risultati registrati dal business della società stessa.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società collegata Termica Colleferro S.p.A. deriva principalmente dall'effetto contabile derivante dall'applicazione del costo ammortizzato al finanziamento infruttifero di interessi concesso dai soci alla Termica Colleferro S.p.A. Al netto di tale effetto tale differenziale risulta essere negativo.

3.5. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta le attività finanziarie non correnti della Avio al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Finanziamento soci verso Termica Colleferro S.p.A. 5.812 5.812 -
5.812 5.812 0

La voce, pari a 5.812 migliaia di Euro (7.440 migliaia di Euro a valori nominali), è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI Energia S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi ed il rimborso è postergato al rientro totale dei finanziamenti bancari in essere e scadenti il 24 febbraio 2027.

3.6. ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE

Le attività per imposte anticipate di Avio S.p.A. iscritte in bilancio ammontano a 74.756 migliaia di Euro.

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte anticipate nette 74.756 74.685 72
74.756 74.685 72

La fiscalità differita è stata inoltre determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo alla Società
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA
25.835
43.867
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati
Altre differenze temporanee deducibili
2.163
2.723
Totale imposte anticipate lorde 74.589
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption
(11.431)
(4.133)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili
(300)
Totale imposte differite lorde (15.864)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 58.725
Imposte anticipate su perdite fiscali 59.049
Imposte anticipate non rilevate (43.018)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 74.756

3.7. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre attività non correnti 66.506 65.353 1.153
66.506 65.353 1.153

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso il Gruppo General Electric 58.542 58.220 322
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai
sensi delle Legge 808/85 - quota non corrente
7.357 6.700 656
Depositi cauzionali 607 432 175
Totale 66.506 65.353 1.153

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.542 migliaia di Euro si riferisce al riaddebito dei seguenti oneri fiscali:

  • Euro 58.220 migliaia di Euro relativi al ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate di un avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestuamente all'iscrizione di tale credito si rileva tra le passività non correnti un debito verso l'Erario di pari importo;
  • Euro 322 migliaia di Euro relativi ad oneri derivanti da contenzioso fiscale relativo all'anno fiscale 2013 per il quale sono state sottoscritte adesioni fiscali nel 2018.

L'iscrizione dei suddetti crediti verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento alle eventuali passività che dovessero sorgere sia rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013 sia in generale al settore oggetto della suddetta cessione, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Circa il contenzioso, nel corso del 2018 è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. Alla data del presente bilancio non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.24. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota non corrente", pari a 7.357 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non

corrente delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa prevista dalla Legge 808/85.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari". I crediti sono inizialmente rilevati in contropartita della voce "Altre passività non correnti" (Nota 3.24).

L'incremento di 656 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 è principalmente dovuto all'ottenimento di un Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, in data 15 marzo 2018, relativo ad un apposito progetto di ricerca e sviluppo.

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.15).

ATTIVITA' CORRENTI

3.8. RIMANENZE E ACCONTI A FORNITORI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

111.537
75.871
111.537

Si riporta di seguito la composizione della voce al 31 dicembre 2018 e la relativa movimentazione (importi in migliaia di Euro):

31/12/2017 Acquisizione
ramo
d'azienda
"lanciatori"
Variazione 31/12/2018
24.985 8.434 (1.692) 31.727
(3.089) (792) (3.881)
21.896 8.434 (2.485) 27.845
1.985 881 2.866
(424) 0 (424)
1.561 881 2.441
7 0 7
(4) 0 (4)
3 0 3
52.410 23.684 5.154 81.247
75.871 32.118 3.550 111.537

La voce Acconti include le somme pagate ai fornitori in anticipo rispetto all'esecuzione delle relative forniture in base alle condizioni stabilite nei contratti di acquisto.

3.9. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Le attività di produzione e di ricerca e sviluppo svolte su commessa sono rappresentate in bilancio per mezzo di due distinte voci: "Lavori in corso su ordinazione" e "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione".

La voce "Lavori in corso su ordinazione", iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso su ordinazione risulta superiore alla data di bilancio al valore degli acconti incassati dai clienti.

La voce "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione", iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore degli agli acconti incassati dai clienti risulta superiore alla data di bilancio al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo secondo il metodo della percentuale di completamento in base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione, al netto degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Lavori in corso su ordinazione
Acconti per lavori in corso su ordinazione
103.152
-176.979
46.198
(129.230)
56.954
(47.749)
Totale netto (73.827) (83.032) 9.205

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria della Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
503.157
(400.005)
317.974
(271.776)
185.183
(128.229)
Lavori in corso su ordinazione (netti) 103.152 46.198 56.954

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria di Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
1.150.328
(1.327.307)
606.281
(735.511)
544.047
(591.796)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (netti) (176.979) (129.230) (47.749)

Il Gruppo Avio ha maturato benefici per crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dal decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tali benefici sono riconosciuti a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo svolte su commesse pluriennali che sono parte dei lavori in corso su ordinazione.

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente relative ai lanciatori di future generazioni Vega C e Vega E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse in parola in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.10. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
3.647 7.224 (3.577)
3.647 7.224 (3.577)

Di seguito la composizione dei crediti commerciali:

31/12/2018
Crediti verso terzi 554
Crediti verso società controllate 1.195
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto 1.897

Totale 3.647

Si ritiene che il valore contabile dei crediti approssimi il loro fair value.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018
Valore lordo
meno: fondo svalutazione
637
(83)
Totale 554

I crediti risultano totalmente esigibili entro l'esercizio successivo.

3.11. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2018 e quelli al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 106.307 100.424 5.883
Totale 106.307 100.424 5.883

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi. Tale posta è in linea con il saldo dello scorso anno; si rimanda ad ogni modo al Rendiconto finanziario per maggiori dettagli.

3.12. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

Totale 59.078 37.066 22.012
Attività fiscali correnti 59.078 37.066 22.012
31/12/2018 31/12/2017 Variazione

Tale incremento è dovuto:

  • all'iscrizione del credito d'imposta per la ricerca e sviluppo relativo all'anno 2018 per Euro 10.604 migliaia;
  • all'iscrizione del credito d'imposta per la ricerca e sviluppo relativo all'anno 2017 per Euro 20 milioni che è stato trasferito alla Avio S.p.A. a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda "lanciatori" della ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) al netto del suo utilizzo effettuato in compensazione dalla Avio S.p.A. in corso d'anno;
  • all'incremento del credito IVA per Euro 10 milioni.

La tabella seguente fornisce le variazioni nette per tipologia di credito tributario e d'imposta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti per IVA 43.601 33.615 9.986
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2018) 10.604 10.604
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2017) 2.101 - 2.101
Crediti verso Erario 2.532 3.214 (683)
Crediti per IVA comunitaria 240 237 3
Totale 59.078 37.066 22.012

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari ad Euro 43.601 migliaia, comprende:

  • Euro 35.739 migliaia relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario;
  • Euro 7.862 migliaia relativi a crediti IVA non chiesti a rimborso.

Tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 il credito IVA della Avio S.p.A. ha subito un incremento di Euro 10 milioni.

Le motivazioni dell'incremento risiedono nel fatto che il Gruppo ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi. In particolare, in relazione alle operazioni poste in essere nei confronti di tali soggetti risultano applicabili i regimi di non imponibilità IVA relativi alle esportazioni, alle operazioni assimilate alle esportazioni e alle cessioni intracomunitarie dei beni. Detta circostanza comporta la quasi assenza di IVA a debito sulle operazioni attive poste in essere dal Gruppo.

Dall'altro lato, il Gruppo ha fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili a capienza dei plafond IVA utilizzabili dal Gruppo – comportano l'iscrizione di IVA a credito.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Quadro normativo di riferimento

L'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, accorda un credito di imposta alle imprese residenti in Italia che investono in attività di ricerca e sviluppo. Le previsioni principali del credito d'imposta in questione possono essere così riassunte:

  • riguarda gli investimenti relativi ad attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • è riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge (costi del personale, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, spese per contratti di ricerca (c.d. extra-muros) e spese per brevetti e privative industriali), effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;
  • è commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012- 2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • è pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • è fruibile per un importo annuo massimo di 20 milioni di Euro (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • spetta anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • è fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa;
  • è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato).

Per effetto delle modifiche apportate dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017"), a decorrere dal periodo d'imposta 2017 il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile

anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri. In particolare, la Legge di Bilancio 2017 ha introdotto il comma 1-bis all'art. 3 del decreto legge n. 145/2013 il quale, a partire dal 2017, consente di attribuire il credito d'imposta anche al soggetto commissionario residente che effettui lavori di ricerca e sviluppo per conto di un soggetto non residente. Tale previsione è stata introdotta con la finalità di rendere comunque rilevanti ai fini del beneficio le attività di ricerca e sviluppo svolte in Italia.

La Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha apportato ulteriori modifiche alla disciplina il credito di imposta R&S. In particolare, tra l'altro, è stato disposto che:

  • l'importo massimo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d'imposta è ridotto da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro. Tale modifica entra in vigore a partire dall'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, vale a dire dal 1° gennaio 2019 per le imprese con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare;
  • l'importo massimo del credito d'imposta è stato ridotto dal 50% al 25% limitatamente alle spese per attività di ricerca e sviluppo non organizzate internamente all'azienda sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta 2012-2014; è stata, invece, confermata la percentuale del 50% nei casi di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all'azienda, ovverosia con riferimento alle spese del personale con contratto di lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle citate attività e nel caso di attività commissionate all'esterno solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca, nonché con start up e piccole e medie imprese (PMI) innovative indipendenti. Tale modifica entra in vigore a partire dall'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, vale a dire dal 1° gennaio 2019 per le imprese con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare;
  • l'utilizzo del credito d'imposta è possibile solo dopo il rilascio di un'apposita 'certificazione' dei costi sostenuti da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Tale modifica si applica già in relazione al credito d'imposta maturato relativamente ai costi sostenuti nel 2018.

Inoltre, il comma 72 della Legge di Bilancio 2019 reca una norma di interpretazione autentica riferita alla portata della disposizione contenuta nel comma 1-bis dell'art. 3 del decreto legge n. 145/2013, volta a chiarire che ai fini del riconoscimento del credito d'imposta ai soggetti residenti commissionari che eseguono attività di R&S per conto di imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell'Unione europea "assumono rilevanza esclusivamente le spese ammissibili relative alle attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato". Detta norma, dunque, sembra non consentire al contribuente residente, che svolge attività di R&S su commissione di un soggetto non residente, di fruire del credito d'imposta in relazione ai costi di ricerca addebitatigli da un sub-co non residente.

Rilevazione in bilancio

Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Sulla base di quanto precede è stato iscritto un credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato nell'esercizio 2018 pari complessivamente ad Euro 10.604 migliaia dei quali, secondo la predetta metodologia, è stato rilevato a conto economico nell'esercizio 2018 un beneficio pari a 4.514 migliaia di Euro. Nel conto economico dell'esercizio 2018 a quest'ultimo si aggiunge anche la quota parte del credito maturato nell'esercizio 2017 e ripartito sulla base dell'avanzamento delle commesse pluriennali di competenza sempre secondo la predetta metodologia con effetto nell'esercizio 2018

pari a 2.503 migliaia di Euro. Pertanto, il beneficio economico complessivo rilevato nel conto economico 2018 è risultato pari a 7.017 migliaia di Euro.

Detto credito verrà utilizzato in compensazione con tributi e contributi ammessi dalla normativa applicabile, solo successivamente al completamento delle formalità documentali previste incluso il rilascio delle attestazioni richieste per legge.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario per 2.532 migliaia di Euro è principalmente relativa a crediti d'imposta IRAP per 916 migliaia di Euro, crediti per ritenute su interessi per 931 migliaia di Euro, altri crediti tributari per 685 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 240 migliaia.

3.13. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre attività correnti 10.883 9.205 1.678
Totale 10.883 9.205 1.678

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso Istituti Previdenziali
Crediti verso dipendenti
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per
2
971
2.624
246
960
4.881
(244)
11
(2.257)
erogazioni ai sensi delle Legge 808/85
Crediti verso società controllate
Altri crediti verso società controllate non consolidate
3.599 932 2.667
-
- Servizi Colleferro S.C.p.A.
Crediti verso debitori diversi
Ratei e risconti attivi
126
2.497
1.062
76
1.443
667
50
1.054
396
Totale 10.883 9.205 1.678

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 2.624 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.

Il decremento di 2.257 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuto agli incassi conseguiti nell'anno.

Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.7).

I crediti verso società controllate sono costituiti essenzialmente dai crediti per il consolidato fiscale, tra cui quello nei confronti della controllata Spacela relativo all'onere fiscale sulla plusvalenza da cessione del ramo d'azienda.

I crediti verso debitori diversi, pari a 2.497 migliaia di Euro, riguardano principalmente riaddebiti a soggetti terzi di oneri ambientali e fiscali sostenuti dal Gruppo.

PATRIMONIO NETTO

3.14. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della capogruppo Avio S.p.A. è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2018; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della SPAC (Special Purpose Acquisition Company) Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nel Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della capogruppo Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata nuovamente "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione).

Il capitale sociale al 31 dicembre 2018 è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie.

3.15. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni, pari a 163.897 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017, è stata destinata, con delibera dell'Assemblea dei Soci del 24 maggio 2018, quanto a 18.185 migliaia di Euro a ricostituzione della Riserva legale fino a concorrenza di un quinto del capitale sociale e quanto a 1.456 migliaia di Euro a copertura della riserva da aumento di capitale 2015 della SPAC Space2 S.p.A. (ora Avio S.p.A.).

La riserva sovrapprezzo azioni, a valle delle suddette destinazioni intercorse, è pertanto pari a 144.256 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018.

3.16. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

Totale 13.152
Riserva legale 18.193
Riserva operazioni under common control (1.835)
Riserva utili / perdite attuariali (3.206)
31/12/2018

La voce Altre riserve accoglie, oltre alla Riserva legale di 18.193 migliaia di Euro:

  • per 3.206 migliaia di Euro le perdite attuariali derivanti dall'applicazione del principio IAS 19 rivisto, con il relativo effetto fiscale ove applicabile;
  • per 1.835 migliaia di Euro una riserva negativa conseguente all'operazione di acquisizione del ramo d'azienda della ELV.

La distinzione delle voci del patrimonio netto secondo la loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, è rappresentata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

Possibilità Quota Riepilogo degli
utilizzi effettuati
negli esercizi
precedenti
Capitale Per
copertura
perdite
Altre
ragioni
90.964
144.256 A, B, C 144.256 - -
18.193 B
(3.206) -
(1.835) -
6.386 (332)
254.758 144.256
(75.485)
68.770
Importo di utilizzo disponibile

Legenda: A: per aumento di capitale - B: per copertura perdite - C: per distribuzione ai soci

La riserva sovrapprezzo azioni non è distribuibile per Euro 75.485 migliaia, che è l'ammontare relativo al valore residuo dei costi di sviluppo oggetto di capitalizzazione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.17. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Le passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2018 sono pari a 40 milioni di Euro e sono relative al contratto di finanziamento sottoscritto ad ottobre 2017 con la Banca Europea degli Investimenti (BEI). Tale contratto di finanziamento con la BEI è stato strutturato prevedendo l'intero "tiraggio" nel mese di ottobre 2017 con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenant. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

Come già riportato nella Relazione sulla gestione, paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio", in data 16 gennaio 2019 la Avio ha firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un ulteriore contratto di finanziamento di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento è caratterizzato dalle medesime condizioni economiche di cui al finanziamento originario di 40 milioni di Euro sopra menzionato.

Entrambi i finanziamenti sono volti a supportare il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

3.18. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

La Società garantisce benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, la Società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi la Società adempie ai propri obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti del TFR (trattamento di fine rapporto) e dall'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione della Società è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale.

Altri benefici a lungo termine

La Società riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 4.700 4.740 (40)
Altri piani a benefici definiti 2.349 1.941 408
7.050 6.681 368
- Altri benefici a lungo termine 1.725 1.490 235
Totale fondi per benefici ai dipendenti 8.774 8.171 603

Il dettaglio dei fondi iscritti a bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a benefici
definiti
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi
per benefici ai
dipendenti
Valori al 31/12/2017
Oneri/(Proventi) finanziari
6.681
(18)
1.490
(4)
8.171
(22)
Oneri/(Proventi) straordinari da adeguamento attuario 185 114 298
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico (23) (23)
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico
complessivo
85 85
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 99 109 207
Fondi trasferiti da ELV a seguito acquisizione ramo
d'azienda "lanciatori"
727 179 905
Benefici pagati (709) (139) (848)
Valori al 31/12/2018 7.050 1.725 8.774

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2018 31/12/2017
Tasso di attualizzazione 0,65% 0,50%
Incrementi salariali attesi 2,12% 2,09%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,76% 4,88%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassuma

le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.19. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

Totale 9.232 8.114 1.118
Fondi per rischi ed oneri 9.232 8.114 1.118
31/12/2018 31/12/2017 Variazione

La composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2018 è descritta di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018
Quota corrente
Quota non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile
Fondi per rischi e oneri legali
4.375
41
1.513
171
5.888
212
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 1.450 1.681 3.132
Fondi per rischi fiscali - - -
Totale 5.866 3.365 9.232

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 5,9 milioni, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per rischi e oneri legali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari a Euro 212 migliaia;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di oneri commerciali potenziali, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 3,1 milioni.
31/12/
2017
Accantona
menti
Altri
movim
enti
Saldi
trasf
eriti
da
ELV*
Utiliz
zi
Proventizz
azioni
31/12/
2018
Fondi per oneri di retribuzione variabile 6.201 5.369 598 (6.01
5)
(265) 5.888
Fondi per oneri per il personale e
ristrutturazione organizzativa
7 (7) (0)
Fondi per rischi e oneri legali 226 (14) 212
Fondi per rischi e oneri contrattuali e
commerciali
1.055 1.599 478 3.132
Fondi per rischi fiscali 625 (478) (147) -
Totale 8.114 6.967 - 598 (6.1
83)
(265) 9.232

I movimenti intervenuti dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

* a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda "lanciatori" da parte della capogruppo Avio S.p.A..

Tra il 1° gennaio 2018 ed il 31 dicembre 2018 si segnalano le seguenti principali variazioni:

  • il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 6 milioni in considerazione principalmente degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali. L'accantonamento di Euro 5,4 milioni è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2019 sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2018, nonché ad un apposito piano di incentivazione di lungo termine delle figure manageriali aventi un ruolo apicale in seno al Gruppo;
  • i fondi per rischi e oneri legali sono stati utilizzati per 14 migliaia di Euro;
  • i fondi per rischi fiscali diminuiscono principalmente per l'utilizzo di 147 migliaia di Euro relativi alla chiusura del contenzioso relativo alle ritenute applicate negli anni 2012-2013 su finanziamenti ricevuti dal Gruppo nell'ambito del leveraged buyout del 2007 con cui la precedente proprietà, il fondo Cinven, acquisì quest'ultimo.

Con riferimento ai rischi fiscali, si veda l'apposito paragrafo "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" della Nota integrativa.

3.20. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Attività passività non correnti 122.038 115.489 6.549
Totale 122.038 115.489 6.549

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2018 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e
catastale relativamente alle operazioni straordinarie che nel
2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l.
(contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo
Avio) al Gruppo General Electric
58.220 58.220 -
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
42.051 42.051 -
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre
l'esercizio successivo
1.265 1.265
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
18.654 14.828 3.826
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre
l'esercizio successivo
483 483
Altri debiti verso l'Erario 876 - 876
Altri risconti passivi 490 390 100
Totale 122.038 115.488 6.550

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce al ricevimento nel luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.8. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2018 intervenute a riguardo variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si riporta di seguito l'informativa relativa al debito verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 secondo la disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015, pari a 1.265 migliaia di Euro.

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015 sono stati definiti nuovi criteri e modalità degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitività del sistema produttivo del settore.

Gli interventi di cui al suddetto Decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.

I finanziamenti è previsto siano restituiti nella misura del 90 per cento dell'importo liquidato, attraverso quote annuali costanti in un periodo pari alla durata dell'erogazione e comunque non inferiore a dieci anni, con decorrenza dall'anno successivo all'ultima erogazione. Il restante 10 per cento è a fondo perduto.

In data 19 febbraio 2018 la capogruppo Avio si è vista riconoscere apposito Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo a spese sostenute nell'ambito di un apposito progetto di ricerca e sviluppo, che rientra nella disciplina di cui al Decreto del 3 luglio 2015 sopra menzionato.

L'ultima erogazione da piano riportato nel Decreto del 19 febbraio è prevista nel 2029, pertanto il rimborso dovrà avvenire dall'anno successivo, il 2030, fino al 2045.

Sia il credito verso il MiSE relativo alle erogazioni da incassare sia il debito verso tale Ministero relative ai successivi rimborsi, sono contabilizzati secondo il costo ammortizzato.

La differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito viene riscontata lungo la durata del beneficio.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 18.654 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si veda quanto riportato sopra circa la disciplina delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 prevista dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015. La voce, pari a 483 migliaia di Euro, rappresenta la differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito relativi al Decreto di liquidazione del 19 febbraio 2018 sopra menzionato.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce, pari Euro 876 migliaia, si riferisce alla quota oltre i 12 mesi dei debiti per le adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013 e rateizzate in 12 rate trimestrali.

PASSIVITA' CORRENTI

3.21. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2018 rispetto al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Passività finanziarie correnti 71.570 70.004 1.567
Totale 71.570 70.004 1.567

Le componenti della voce sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti finanziari v/controllata Secosvim
Debiti finanziari v/controllata Spacelab
Debiti finanziari v/società a controllo congiunto Europropulsion
Altri debiti finanziari
31.982
20.339
19.249
0
29.949
14.793
25.249
12
2.033
5.546
(6.000)
(12)
71.570 70.004 1.567

I debiti verso controllate sono costituiti dal saldo del conto corrente istituito con queste società nell'ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo effettuata dalla Società. Tali rapporti sono regolati a condizioni di mercato.

I debiti verso la società a controllo congiunto Europropulsion sono conseguenza del meccanismo di riversamento ai propri soci delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo

apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.22. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017(importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 60 60 -
Totale 60 60 -

La quota corrente di Euro 60 migliaia di debiti finanziari si riferisce agli interessi accumulati sul finanziamento BEI. Il pagamento degli interessi ha scadenza semestrale.

3.23. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2018 rispetto al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti commerciali 141.811 77.004 64.807
Totale 141.811 77.004 64.807

I debiti commerciali al 31 dicembre 2018 includono i seguenti debiti verso società controllate:

  • debiti verso Spacelab per 78 migliaia di Euro;
  • debiti verso Regulus per 19.370 migliaia di Euro;
  • debiti verso Avio Guyana per 172 migliaia di Euro.

I suddetti debiti includono, inoltre, 21.190 migliaia di Euro verso la società a controllo congiunto Europropulsion e 1.828 miglaia di Euro verso la collegata Termica Colleferro.

L'incremento dei debiti verso fornitori è principalmente attribuibile all'acquisizione del ramo d'azienda, oltre che all'incremento dei volumi di attività rispetto all'esercizio precedente, nonché alla tempistica di alcune attività di sviluppo verso la fine dell'esercizio.

3.24. PASSIVITA' CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 1.555 1.329 226
Totale 1.555 1.329 226

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti per ritenute d'imposta da versare
Altri debiti verso l'Erario
1.158
397
1.269
60
(111)
337
Totale 1.555 1.329 226

Il debito per ritenute d'imposta da versare, pari a 1.158 migliaia di Euro, si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.

Gli altri debiti verso l'Erario, pari a 397 migliaia di Euro, è principalmente relativo alle rate a breve termine derivanti dalle adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013.

3.25. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre passività correnti 10.831 11.429 (598)
Totale 10.831 11.429 (598)

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2018 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi 2.013 2.529 (516)
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 2.547 1.957 590
Debiti verso i dipendenti 3.349 2.644 705
Debiti verso società controllate 1.051 1.634 (583)
Altri debiti verso terzi 606 584 23
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota
corrente
702 1.116 (414)
Ratei e altri risconti passivi 562 965 (403)
Totale 10.831 11.429 (598)

Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi

La voce include principalmente gli anticipi ricevuti dai clienti finali a fronte di forniture per 2.013 migliaia di Euro.

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 2.547 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 3.349 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Debiti verso controllate

La voce, pari ad Euro 1.051 migliaia include, principalmente, il debito verso le società controllate conseguente al consolidamento fiscale ed alcune passività da riaddebito costi.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota corrente

La voce è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 562 migliaia, è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi all'esercizio successivo di competenza.

CONTO ECONOMICO

PREMESSA

Con riferimento ai dati comparativi della Avio S.p.A. relativi all'anno 2017, gli stessi sono stati influenzati dall'operazione societaria straordinaria perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2 S.p.A., di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A., di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio (la restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo) e dalla successiva fusione per incorporazione della medesima in Space2 S.p.A. avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017. Tale operazione societaria, a seguito della quale Space2 S.p.A. ha assunto la denominazione di Avio S.p.A., ha determinato effetti sul bilancio al 31 dicembre 2017, determinando l'aggregazione, al risultato dell'acquirente/incorporante Space2, del risultato della incorporata Avio dal 10 aprile 2017.

Inoltre, il 1° marzo 2018, come riportato in precedenza, la Avio S.p.A. ha acquisito il ramo d'azienda relativo ai lanciatori dalla propria controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.). Tale operazione rende i dati 2018 non comparabili rispetto all'anno prima.

Per i motivi sopra descritti sono stati predisposti a beneficio del lettore – nella Relazione sulla gestione - i dati "pro-forma" completi dei dodici mesi 2017, con lo scopo di rendere comparabile l'andamento della gestione del 2017 con quello del 2018 sulla base deli dati della Avio S.p.A. prima dell'operazione con l'aggiunta dell'operatività di Space2 S.p.A., e, inoltre, proformando l'acquisizione del ramo d'azienda sull'anno 2017. Per maggior chiarezza si rinvia, quindi, a quanto illustrato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.

3.26. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione e dai ricavi per cessione di prodotti e per prestazioni di servizi, ammonta a 443.358 migliaia di Euro per l'esercizio corrente. Erano pari a 256.563 migliaia di Euro con riferimento al 2017.

Esercizio 2018 Esercizio
2017
(periodo
10/04 –
31/12)
Variazione
Ricavi delle vendite 12.717 161.674 (148.957)
Ricavi da prestazioni di servizi 1.087 528 559
13.804 162.202 (148.398)
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 429.554 94.361 335.193
Totale 443.358 256.563 186.795

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione" del bilancio

3.27. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce in oggetto al 31 dicembre 2018 è pari a 5.514 migliaia di Euro, era pari a 5.013 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017; l'incremento subito è stato di 501 migliaia di Euro.

Esercizio 2018 Esercizio 2017
(periodo
10/04 –
31/12)
Variazione
Proventi da rilascio fondi - 1.274 (1.274)
Proventi per quota accreditata a conto economico delle
erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.576 1.337 239
Altri proventi 2.296 723 1.574
Sopravvenienze attive diverse 405 350 55
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi 1.237 1.329 (93)
Totale 5.514 5.013 501

Nel corso dell'esercizio non sono stati rilasciati fondi.

I proventi per la quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 è pari a Euro 1.576 migliaia; tali proventi accolgono la quota di competenza dell'anno determinata in base alla tipologia di costi in contropartita all'imputazione a conto economico delle spese o degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono.

La voce "Altri proventi", pari a 2.296 migliaia di Euro, comprende grants per Euro 1.612 migliaia e addebiti per le management fees alla controllata Regulus per Euro 684 migliaia.

La voce "Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi" include il recupero dei costi sostenuti nell'esercizio dalla Società, riguardanti attività svolte principalmente a favore di società del Gruppo e altri proventi di natura diversa.

3.28. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La voce, pari a 120.803 migliaia di Euro, è costituita dai costi per acquisti delle materie prime e dalla variazione delle rimanenze delle stesse, come di seguito riportato.

Esercizio 2018 Esercizio
2017
(periodo
10/04 –
31/12)
Variazione
Costi per acquisti di materie prime 118.725 74.014 44.711
Variazione delle rimanenze di materie prime 2.078 (5.897) 7.975
Totale 120.803 68.117 52.686

3.29. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Totale 253.082 149.518 103.564
Costi per godimento beni di terzi 6.725 3.838 2.887
Costi per servizi 246.357 145.680 100.677
Esercizio 2018 Esercizio
2017
(periodo
10/04 –
31/12)
Variazione

Nella voce costi per servizi, pari a 253.082 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali della Società, riguardanti:

  • compensi verso amministratori per 289 migliaia di Euro e verso gli appositi comitati per 126 migliaia di Euro;
  • compensi verso l'Organismo di Vigilanza per 136 migliaia di Euro;
  • compensi verso il Collegio Sindacale per 128 migliaia di Euro;
  • compensi verso la Società di revisione per 128 migliaia di Euro.

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

3.30. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2018
Esercizio 2017
(periodo 10/04
– 31/12)
Variazione
Salari e stipendi 32.008 19.968 12.040
Oneri sociali 10.285 6.490 3.794
Accantonamenti per retribuzione variabile 3.508 4.497 (989)
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro correnti relative a
"Altri benefici a lungo termine"
207 125 82
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico relative a
"Altri benefici a lungo termine"
(23) 70 (93)
Accantonamenti per "Altri piani a benefici definiti" 2.429 1.727 702
Totale 48.414 32.877 15.537

La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti della Società:

Esercizio 2018 Esercizio 2017
Operai 278 273
Impiegati 386 297
Dirigenti 22 20
Totale 686 590

3.31. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2018 Esercizio 2017
(periodo
10/04 –
31/12)
Variazione
Attività immateriali a vita definita 8.082 5.880 2.202
Immobilizzazioni materiali 3.954 2.626 1.328
Totale 12.036 8.506 3.530

Gli ammortamenti delle Attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente:

l'importo di 4.213 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo capitalizzati (3.204 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017);

l'importo di 2.986 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 avvenuto nel 2017 (2.137 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

3.32. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta a Euro 6.309 migliaia (Euro 4.236 migliaia al 31 dicembre 2017) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • costi sostenuti ed accantonamenti a fondi relativi a oneri straordinari del personale per Euro 1.786 migliaia;
  • imposte indirette e tasse per Euro 1.126 migliaia. Tale voce ricomprende un onere fiscale non ricorrente relativo all'imposta di registro pagata ai fini dell'acquisizione del ramo d'azienda "lanciatori" della controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.), pari ad Euro 609 migliaia;
  • sopravvenienze passive per Euro 1.080 migliaia relative, tra gli altri, all'adeguamento della valutazione dei fondi per benefici ai dipendenti alle valutazioni attuariali;
  • altri oneri di gestione per Euro 1.374 migliaia, relativi a spese di rappresentanza, quote di associazioni, liberalità e contributi;
  • oneri fiscali non ricorrenti derivanti dal contenzioso fiscale relativo all'anno fiscale 2013 per il quale sono state sottoscritte adesioni fiscali nel 2018, per Euro 796 migliaia;
  • accantonamenti a fondi per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006) pari ad Euro 148 migliaia.

3.33. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 9.755 migliaia di Euro (8.983 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017), include i costi per la realizzazione interna di attività immateriali e, in misura minore, materiali, la cui contropartita è iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria.

La voce è composta da:

  • costi per la realizzazione interna di attività immateriali per 6.909 migliaia di Euro, di cui per sviluppo interno per 6.899 migliaia di Euro e per realizzazione interna di software per 10 migliaia di Euro;
  • costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali per 2.846 migliaia di Euro.

3.34. PROVENTI FINANZIARI

Si riporta di seguito la composizione della voce dei proventi finanziari, pari a 700 migliaia di Euro (1.133 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017):

Esercizio 2018 Esercizio 2017
(periodo 10/04
– 31/12)
Variazione
Interessi attivi verso banche 68 141 (73)
Proventi finanziari su Buoni di Risparmio 0 374 (374)
Sconti e altri proventi finanziari 162 179 (17)
230 694 (464)
Differenze cambio attive realizzate 442 388 54
Differenze cambio attive accertate 29 51 (22)
470 439 31
Totale 700 1.133 (434)

La voce proventi finanziari, pari a 700 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi sui conti correnti bancari per 68 migliaia di Euro;
  • interessi attivi dall'applicazione del costo ammortizzato di crediti pari a 162 migliaia di Euro;
  • differenze cambio per 470 migliaia di Euro.

Non considerando le differenze cambio, il decremento di 464 migliaia di Euro rispetto all'anno precedente deriva dal fatto che in tale anno erano iscritti a bilancio della SPAC Space2 Buoni di Risparmio (in cui era investita la liquidità di tale veicolo che ha effettuato l'acquisizione del Gruppo Avio) che sono stati estinti ad inizio secondo semestre 2017.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.35. ONERI FINANZIARI

Si riporta di seguito la composizione della voce degli oneri finanziari, pari a 1.456 migliaia di Euro (3.043 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017):

Esercizio 2018 Esercizio 2017
(periodo 10/04
– 31/12)
Variazione
Interessi passivi su Senior Term Loan Agreement - 1.988 (1.988)
Interessi passivi su finanziamento BEI 360 60 300
Interessi passivi verso controllate 5 5 -
Interessi passivi su altri debiti 115 180 (65)
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (22) (13) (9)
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso
di interesse
0 305 (305)
458 2.525 (2.067)
Differenze cambio passive realizzate 992 515 477
Differenze cambio passive accertate 7 3 4
999 518 481
Totale 1.456 3.043 (1.587)

La voce oneri finanziari presenta una variazione in diminuzione rispetto al 2017 di 1.587 migliaia di Euro.

La differenza è principalmente spiegata dalla presenza, nel 2017, degli interessi passivi e degli oneri relativi a strumenti derivati relativi al finanziamento Senior Term and Revolving Facilities Agreement sottoscritto il 1 aprile 2015, il quale è stato oggetto di estinzione anticipata nel corso del 2017.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.36. PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI

I proventi netti da partecipazioni dell'esercizio 2018 presentano un saldo netto positivo a conto economico pari a 5.720 migliaia di Euro e sono rappresentati da:

  • dividendi per 2.640 migliaia di Euro ricevuti nel periodo dalla controllata Regulus S.A.;
  • dividendi per 3.080 migliaia di Euro ricevuti nel periodo dalla società a controllo congiunto Europropulsion S.A.

3.37. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un costo netto di Euro 76 migliaia, costituito da un costo per imposte correnti da consolidato fiscale per 103 migliaia di Euro e un provento da fiscalità differita attiva pari a 27 migliaia di Euro.

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2018 Esercizio 2017
Risultato ante imposte 23.420 11.420
Aliquota ordinaria applicata 24,00% 24,00%
Imposta teorica 5.621 2.741
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 8.253 1.274
Differenze permanenti in diminuzione (3.851) (7.231)
Differenze temporanee in aumento 16.220 11.666
Differenze temporanee in diminuzione (74.948) (62.570)
Totale variazioni (54.325) (56.861)
(Perdita fiscale)/Imponibile fiscale (30.905) (45.441)
Imposte (anticipate)/differite nette (26) (1.015)
Imposizione corrente 103 (493)
76 (1.508)

3.38. UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA' CESSATE

Non vi sono utili o perdite derivanti da attività cessate. Non vi sono, inoltre, Attività e/o Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

3.39. UTILE PER AZIONE

Esercizio 2018 Esercizio 2017 –Avio
(periodo 10/04 –
31/12)
Risultato di compentenza del Gruppo (in Euro migliaia) 23.344 12.928
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione 26.359.346 25.305.773
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
0,89
(1)
0,86
0,51
0,50(1)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in altrettante azioni ordinarie.

4. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi della Società vengono analizzati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Al 31/12/2018
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto di Avio 7.460
Altre garanzie 13.402
Totale garanzie prestate 20.862
Fideiussioni e garanzie ricevute 1.703
Totale 22.564

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e al 60% da S.E.C.I. Energia S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

In data 24 febbraio 2010, ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro ha stipulato con un consorzio di banche (costituito da Banco Popolare Soc. Coop., Unipol Banca S.c.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A.), un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni assistito da garanzie reali e personali, avente durata sino al 24 febbraio 2022.

Al 30 giugno 2018 il debito residuo della Termica Colleferro in riferimento a tale finanziamento era pari ad Euro 18,8 milioni.

Sempre in data 24 febbraio 2010, l'azionista SECI si è costituito garante per mezzo di una garanzia autonoma per il puntuale adempimento di tutte le obbligazioni di pagamento a favore delle banche finanziatrici nell'interesse di Termica Colleferro, per un importo massimo pari a Euro 44,2 milioni.

In considerazione del deterioramento delle condizioni del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento (con conseguente peggioramento dell'EBITDA della società collegata), al fine di poter rispettare i covenants bancari, Termica Colleferro ha avviato un processo di negoziazione con il ceto bancario finalizzato alla modifica del contratto di finanziamento stipulato nel 2010 con particolare riferimento all'innalzamento delle soglie dei financial covenants in esso previsti.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro ha chiesto e ottenuto dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2 milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. Ai sensi dell'accordo si prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di Termica Colleferro, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a quest'ultima dalle banche.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7,4 milioni rilevato in bilancio con il metodo del costo ammortizzato per un importo pari a 5,8 milioni. A fronte di un impegno originario complessivamente pari ad Euro 12,1 milioni e di quanto già erogato, pari a 7,4 milioni di Euro, nonché del graduale rimborso effettuato dalla Termica Colleferro SpA verso le banche finanziatrici, ad oggi non risulta alcun impegno residuo. Avio, invece, non ha assunto impegni di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto /EBITDA (IFN/EBITDA).

Ognuno dei covenant in questione viene verificato con riferimento alla data di calcolo (31 dicembre di ciascun anno) mediante invio di una dichiarazione di rispetto sottoscritta dal legale rappresentante di Termica Colleferro entro il termine previsto contrattualmente per la consegna del bilancio (30 giorni dalla sua approvazione e in ogni caso 210 giorni dalla fine dell'anno). In caso di mancato rispetto di tali covenant le banche possono risolvere il finanziamento erogato alla Termica Colleferro ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile.

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici hanno sottoscritto in data 22 luglio 2014 un accordo modificativo del contratto di finanziamento. Ai sensi di tale modifica Termica Colleferro ha il diritto di sanare la violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

L'importo messo a disposizione dai soci di Termica Colleferro (nel periodo dal 1 maggio dell'esercizio che termina alla relativa data di calcolo e il 30 aprile dell'anno successivo) per "curare" il covenant violato (c.d. Cure Amount) viene sommato (i) ai Mezzi Propri risultanti dal bilancio (al fine di rettificare su base pro forma il rapporto IFN/MP) e (ii) all'EBITDA risultante dal bilancio (al fine di rettificare su base pro forma il rapporto IFN/EBITDA).

In data 30 dicembre 2016 Termica Colleferro, SECI ed Avio hanno sottoscritto con le banche finanziatrici di Termica Colleferro un accordo modificativo del suddetto finanziamento. Tale accordo di modifica prevede, tra le principali modifiche:

  • a) la proroga di sessanta mesi della durata del periodo di ammortamento, con conseguente posticipo della data di scadenza finale del finanziamento dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2027;
  • b) la modifica del tasso di interesse pari a Euribor 6 mesi (con floor a zero) oltre ad un margine di 2,3%;
  • c) la rimodulazione del piano di ammortamento del finanziamento e l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" (come meglio sotto indicato).
2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 dal 2023
fino alla
Data di
Scadenza
IFN/MP ≤ 2,00x 2,00x 2,00x 2,00x 1,50x 1,50x 1,50x 1,00x
IFN/EBITDA ≤ 6,00x 5,50x 5,00x 4,00x 4,00x 3,50x 3,50x 3,00x

Al riguardo si segnala che, anche alla luce dell'accordo modificativo del 30 dicembre 2016 che prevede, tra l'altro, l'incremento a favore della Termica Colleferro della soglia massima del valore di riferimento del parametro finanziario maggiormente critico costituito dall'"Indebitamento Finanziario / EBITDA" alla data del presente bilancio i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

L'accordo modificativo del contratto di finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Il business plan approvato da TC in data 15 marzo 2016 tiene in considerazione le previsioni relative alle migliorate condizioni del mercato dell'energia elettrica e lo spread tra il costo del gas e l'andamento ed i prezzi dell'energia, nonché le previsioni delle suddette condizioni di ristrutturazione del finanziamento. Pertanto, tale business plan non è stato successivamente oggetto di approvazione a seguito della sottoscrizione degli accordi modificativi con le banche finanziatrici avvenuta in data 30 dicembre 2016.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal Finanziamento TC, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, la Società, nel corso del normale svolgimento della attività, è parte di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, in particolare di natura tributaria, attivi e passivi. La Società ha costituito nel proprio bilancio appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management della Società rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano la Società stessa.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che la Società basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per la Società, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, la Società considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A. e le sue controllate, con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

A) Avio S.p.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

A.1) Verifiche e contenziosi fiscali in corso

A.1.1.) La verifica generale avviata il 18 dicembre 2015 dalla Guardia di Finanza di Roma

Il 18 dicembre 2015 il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma (di seguito, "Guardia di Finanza" o "Verificatori") aveva avviato a carico di Avio S.p.A. una verifica generale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP, e di altri tributi, poi estesa anche all'IVA limitatamente ad alcune fattispecie, in relazione ai periodi d'imposta 2011, 2012 e 2013.

Tale verifica aveva, inoltre, riguardato la controllata Regulus (si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione, paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio").

Alla data del presente bilancio risulta che la verifica generale in esame:

  • limitatamente alla controllata Regulus S.A. si è formalmente conclusa con la notifica di un processo verbale di constatazione relativo ai periodi di imposta dal 2010 al 2016. A oggi non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia dato seguito a tale contestazione con la notifica di avvisi di accertamento;
  • limitatamente alla controllante Avio S.p.A. risulta formalmente conclusa, essendo stato notificato il processo verbale di chiusura il 3 luglio 2018, con l'assunzione in data 9 novembre 2017 e 31 maggio 2018 di informazioni relative ai rapporti commerciali intercorsi con Nuovo Pignone Holding S.p.A. (già GE Italia Holding S.p.A.) negli anni 2013 e 2014.

Nell'ambito di tale verifica la Guardia di Finanza ha emesso un processo Verbale di Constatazione notificato il 27 giugno 2017 (di seguito, "PVC"), contestando, tra l'altro, in relazione ai periodi d'imposta 2012 e 2013:

  • l'indeducibilità dei costi sostenuti da Avio S.p.A. nei confronti di fornitori ubicati in Paesi o territori cc.dd. black-list, in quanto aventi regime fiscale privilegiato ai sensi dell'art. 110, commi 10 e 11, del TUIR;
  • l'omessa applicazione di ritenute su interessi da finanziamento corrisposti a soggetti non residenti.

In relazione alla contestazione relativa ai costi black-list, nel corso del periodo d'imposta 2018, l'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale del Piemonte dell'Agenzia delle entrate (di seguito, "DRE del Piemonte"), dando seguito al suddetto PVC, ha notificato:

  • per il periodo d'imposta 2012, un avviso di accertamento in relazione al quale Avio S.p.A. ha proposto istanza di accertamento con adesione, culminata il 30 maggio 2018 con la definizione di un importo complessivo a carico della Società pari a circa 187mila Euro, comprensivo di imposte, sanzioni e interessi;
  • per il periodo d'imposta 2013, un questionario in risposta al quale la Società ha tempestivamente prodotto la documentazione atta a comprovare la sussistenza delle esimenti per la disapplicazione della disciplina fiscale in materia di costi black-list. In particolare, il procedimento instaurato con detto questionario si è definito il 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione di un atto di adesione e un recupero complessivo a carico della Società pari a circa 56mila Euro, comprensivo di imposte, sanzioni e interessi.

Entrambe le passività rientrano nello Share Purchase Agreement sottoscritto il 21 dicembre 2012 tra, inter alia, Avio S.p.A. (quale parte venditrice) e Nuovo Pignone Holding S.p.A. (quale parte acquirente), e pertanto, restano a carico del Gruppo General Electric.

In relazione alla contestazione di omessa effettuazione di ritenute contenuta nel PVC del 27 giugno 2017, nel corso del periodo d'imposta 2018, la DRE del Piemonte ha notificato:

  • per il periodo d'imposta 2012, un avviso di accertamento in relazione al quale la Società ha presentato istanza di accertamento con adesione culminata il 30 maggio 2018 con la definizione di un importo a carico della Società pari a circa 100 mila Euro, comprensivo di sanzioni e interessi;
  • per il periodo d'imposta 2013, un invito a comparire che ha portato alla definizione della contestazione con la sottoscrizione, in data 17 dicembre 2018, di un atto di adesione per un importo complessivo a carico della Società pari a circa 46 mila Euro, comprensivo di sanzioni e interessi.

A.1.1.2) Avviso di Liquidazione notificato il 28 luglio 2016

L'8 marzo 2016, sempre nell'ambito della verifica generale avviata il 18 dicembre 2015, la Guardia di Finanza ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un PVC recante un rilievo relativo al trattamento fiscale, ai fini delle imposte indirette, delle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato al trasferimento del ramo AeroEngine da Avio S.p.A. al gruppo General Electric. In particolare, la Guardia di Finanza ha riqualificato il conferimento del ramo d'azienda AeroEngine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l. e la successiva cessione delle quote detenute nella società conferitaria a Nuovo Pignone Holding S.p.A., come cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili a tale tipologia di atti, richiedendo anche il pagamento di sanzioni e interessi.

Il 28 luglio 2016, dando seguito al suddetto rilievo, la Direzione Provinciale 1 di Torino (di seguito, "DP1 Torino"), ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di co-obbligata, un avviso di liquidazione per imposta di registro, ipotecaria e catastale. In particolare, la DP1 di Torino ha confermato il rilievo della Guardia di Finanzia riconoscendo, come richiesto ed estensivamente argomentato nelle memorie difensive presentate da Avio S.p.A., l'inapplicabilità di sanzioni e interessi e la quantificazione delle maggiori imposte dovute su una base imponibile significativamente inferiore rispetto a quella proposta dalla Guardia di Finanza.

La passività potenziale emergente dall'avviso di liquidazione è complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni ed è così composta:

  • Imposta di registro pari ad Euro 55,6 milioni;
  • Imposta ipotecaria pari ad Euro 1,7 milioni;
  • Imposta catastale pari ad Euro 0,9 milioni.

Il 26 settembre 2016 Avio S.p.A. ha presentato – di concerto con il Gruppo General Electric – apposito ricorso, impugnando tempestivamente l'Avviso di liquidazione. Detto ricorso è stato respinto dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino con sentenza n. 729/05/17 del 25 maggio 2017.

Contro tale decisione è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. Alla data della presente non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Si segnala che sulla materia oggetto del presente contenzioso, riguardante l'applicazione della disposizione di cui all'art. 20 del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), è intervenuto il legislatore con il comma 1084 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 ("Legge di Bilancio 2019") qualificando espressamente come interpretazione autentica - così conferendogli efficacia retroattiva - l'art. 1, comma 87, lett. a), della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. "Legge di Bilancio 2018"), che ha modificato l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione. Sulla base della previsione contenuta nella Legge di Bilancio 2019, dunque, anche per il passato dovrebbe trovare applicazione, in senso favorevole al contribuente, la disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, venendo così meno la materia del contendere.

In ogni caso, si fa presente che anche la passività potenziale riferibile a tale avviso di liquidazione risulta coperta dalla manleva che il Gruppo General Electric ha assunto nei confronti di Avio S.p.A. in relazione alle attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio.

Pertanto, in virtù dei vincoli contrattuali esistenti tra Avio S.p.A. e il Gruppo Generale Electric, nel presente bilancio Avio S.p.A., ha provveduto a iscrivere:

  • tra le passività non correnti un debito verso l'Erario in relazione alle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali per un importo complessivamente pari ad Euro 58,2 milioni;
  • tra le attività non correnti, un credito di pari importo verso l'acquirente, Nuova Pignone Holding S.p.A., facente parte del Gruppo General Electric.

A.1.2) Questionario della DRE del Piemonte del 20 giugno 2018 relativo ai prezzi di trasferimento tra Avio S.p.A. e Regulus S.A.

Il 20 giugno 2018 la DRE del Piemonte ha notificato ad Avio S.p.A. il questionario Q00071/2018, richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2013, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

Il procedimento in oggetto si è concluso il 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione di due atti di adesione, uno per IRES e un per IRAP, entrambi relativi al periodo d'imposta 2013, con il recupero a carico della Società di un importo complessivo pari a circa 795mila Euro, comprensivi di imposte, interessi e sanzioni.

A.2) Verifiche e contenziosi fiscali conclusi con effetti finanziari sul 2017 e sui primi mesi del 2018.

A.2.1.) Riliquidazione istanze di rimborso IRES relative alla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro per gli anni 2007-2011.

L'11 ottobre 2018 la DRE del Piemonte ha notificato ad Avio S.p.A., in qualità di consolidante del consolidato fiscale in essere per il periodo d'imposta 2013, l'invito a comparire n. TSBI1LR00102/2018, formulando alcuni rilievi in merito:

  • c) al contenuto delle istanze di rimborso IRES relative alla mancata deduzione dell'IRAP sul costo del lavoro, presentate dalla Società ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, del decreto-legge n. 201/2011 per i periodi d'imposta dal 2007 al 2011;
  • d) al contenuto del modello di dichiarazione CNM2014 presentato dalla Società, in qualità di consolidante, per il periodo d'imposta 2013, in conseguenza dell'utilizzo di perdite fiscali derivanti dalle predette istanze di rimborso.

La Società si è prontamente attivata per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i chiarimenti richiesti. A seguito delle interlocuzioni con la Società, la DRE del Piemonte ha riconsiderato i propri rilievi eccependo tuttavia l'errata compilazione dell'istanza di rimborso presentata dalla Società per il periodo d'imposta 2011. Il presente procedimento è culminato il 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione di un atto di adesione e il recupero, a carico della Società, di un importo complessivo pari a 426mila Euro, comprensivo di imposte e interessi. Tale passività risulta coperta dallo Share Purchase Agreement sottoscritto il 21 dicembre 2012 tra, inter alia, Avio S.p.A. (quale parte venditrice) e Nuovo Pignone Holding S.p.A. (quale parte acquirente), e pertanto, resta a carico del Gruppo General Electric.

B) Avio S.p.A. già Space2 S.p.A. - società incorporante – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si precisa che detta società non è stata e non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

5. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IFRS 9 per il 2018 e il 2017.

Valori al 31 dicembre 2018:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie IFRS 9
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a fair
value rilevati
a conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812
- Altre attività non correnti 66.506 66.506
- Attività finanziarie correnti
- Crediti commerciali 3.647 3.647
- Altre attività correnti 10.883 10.883
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
106.307 106.307
193.678 193.154 524
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 40.000 40.000
- Passività finanziarie correnti 71.570 71.570
- Quota corrente dei debiti finanziari
non correnti
60 60
- Altre passività non correnti 122.038 122.038
- Altre passività correnti 10.831 10.831
- Debiti commerciali 141.811 141.811
386.310 386.310

Valori al 31 dicembre 2017:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie IFRS 9
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair
value rilevato a
conto economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812
- Altre attività non correnti 65.353 65.353
- Attività finanziarie correnti - -
- Crediti commerciali 7.224 7.224
- Altre attività correnti 9.205 9.205
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
100.424 100.424
188.018 188.018
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 40.000 40.000
- Passività finanziarie correnti 70.004 70.004
- Quota corrente dei debiti finanziari
non correnti
60 60
- Altre passività non correnti 115.489 115.489
- Altre passività correnti 11.429 11.429
- Debiti commerciali 77.004 77.004
313.986 313.986

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio di esercizio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2018.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo lo IAS 39

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IFRS 9 per il 2018 e il 2017.

Esercizio 2018

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a conto
economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia
di Euro
Da interessi Da variazioni di
fair value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
Ammortizzato
Attività a fair value
rilevato a conto
economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
360
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale categorie 360
-
-

Esercizio 2017

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
Ammortizzato
Attività a fair value
rilevato a conto
economico
694 - -
Passività a costo
ammortizzato
(2.233) - -
Strumenti finanziari
derivati
- (305) 317
Totale categorie (1.539) (305) 317

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

La Società è influenzata da rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
  • rischi di mercato;
  • rischio di tasso di interesse.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per la Società ed il Gruppo al 31 dicembre 2018 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 3.647 migliaia.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti della Società sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2018, lo stesso ammonta a circa 3.837 migliaia di Euro (3.754 migliaia di Euro al netto del Fondo Svalutazione Crediti sopra menzionato, pari a 83 mila Euro). Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti

dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Liquidity analysis

Le tabelle che seguono rappresentano un'analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività della Società (valori in migliaia di Euro).

Le tabelle riportano i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale ed eventuali interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l'analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista.

Valori al 31 dicembre 2018:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro
12 mesi
Tra 1 e
2 anni
Tra 2 e
3 anni
Tra 3 e
4 anni
Tra 4 e
5 anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività
finanziarie
correnti:
- Debiti finanziari
verso imprese
controllate
(correnti)
- Debiti finanziari
52.321 52.321 - - - - - - 52.321
verso imprese a
controllo congiunto
(correnti)
- Debiti finanziari
19.249 19.249 - - - - - - 19.249
verso altri
(correnti)
- - - - - - - - -
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
60 - 60 - - - - - -
71.630 71.570 60 - - - - - 71.630
Debiti commerciali
(incluso imprese
controllate,
collegate e a
controlo
congiunto)
141.811 - 141.811 - - - - - 141.811
141.811 - 141.811 - - - - - 141.811
Altre passività non
correnti:
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
40.000 - 360 8.330 8.258 8.186 8.114 8.042 41.290
- Debiti per
erogazioni ai sensi
della Legge
808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
82.051 - 360 8.330 8.258 8.186 8.114 50.093 83.341
Altre passività
correnti:
- Debiti
previdenziali
2.547 - 2.547 - - - - - 2.547
- Debiti verso i
dipendenti
3.349 - 3.349 - - - - - 3.349
- Altri debiti verso
terzi
606 - 606 - - - - - 606
6.503 - 6.503 - - - - - 6.503
Totale flussi 301.995 71.570 148.733 8.330 8.258 8.186 8.114 50.093 303.285

Valori al 31 dicembre 2017:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro 12
mesi
Tra 1
e 2
anni
Tra 2
e 3
anni
Tra 3
e 4
anni
Tra 4
e 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività finanziarie correnti:
- Debiti finanziari verso
imprese controllate (correnti)
44.742 44.742 - - - - - - 44.742
- Debiti finanziari verso
imprese a controllo congiunto
(correnti)
25.249 25.249 - - - - - - 25.249
- Debiti finanziari verso altri
(correnti)
12 12 - - - - - - 12
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
60 - 60 - - - - - 60
70.064 70.004 60 - - - - - 70.064
Debiti commerciali (incluso
imprese controllate, collegate
77.004 - 77.004 - - - - - 77.004
e a controlo congiunto) 77.004 - 77.004 - - - - - 77.004
Altre passività non correnti:
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
40.000 - 360 360 8.331 8.258 8.186 16.156 41.650
- Debiti per erogazioni ai
sensi della Legge 808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
82.051 - 360 360 8.331 8.258 8.186 58.207 83.701
Altre passività correnti:
- Debiti previdenziali 1.957 - 1.957 - - - - - 1.957
- Debiti verso i dipendenti 2.644 - 2.644 - - - - - 2.644
- Altri debiti verso terzi 584 - 584 - - - - - 584
5.185 - 5.185 - - - - - 5.185
Totale flussi 234.304 70.004 82.609 360 8.331 8.258 8.186 58.207 235.954

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2018 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha come unico finanziamento quello con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni – incrementati ad Euro 50 milioni nel 2019 - ad un tasso d'interesse fisso conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società.

6. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate della società Avio S.p.A. sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alle operazioni con parti correlate da parte della Avio S.p.A., con gli effetti sulle poste patrimoniali (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2018
Controparte Crediti
Comm.li
Altre
attività
correnti
Lavori
in corso
su
ordinazi
one
Attività
finanziari
e non
correnti
Debiti
Comm.li
Altre
passivit
à
correnti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passivit
à
finanzia
rie
Leonardo S.p.A. 1.106 223
MBDA Italia S.p.A. 17 3.460 175
MBDA France S.A. 4.591 2.021
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 21 126
Società che vanta un rapporto di
collegamento e relative società partecipate
17 0 8.072 0 1.106 223 2.322 0
ELV S.p.A. 60 2.709 78 31 20.338
Regulus S.A. 576 377 19.370
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 8 891 1.020 31.981
Società controllate 644 3.977 0 0 19.448 1.051 0 52.319
Termica Colleferro S.p.A. 61 5.812 1651
Europropulsion S.A. 524 31.104 21.190 43.659 19.249
Consorzio Servizi Acque Potabile 175 (135)
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 102 126
Società collegate e a controllo congiunto 862 126 31.104 5.812 22.706 0 43.659 19.249
Totale parti correlate 1.523 4.103 39.176 5.812 43.260 1.274 45.981 71.568
Totale voce di bilancio 3.647 10.883 103.152 5.812 141.811 10.831 176.979 111.630
Incidenza % sulla voce di bilancio 41,76% 37,70% 37,98% 100,00% 30,50% 11,76% 25,98% 64,11%

Nell'esercizio 2018 principali valori economici dei rapporti della Società con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2018
Controparte Ricavi Operativi (1) Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
Costi
Operativi (2)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. 645
MBDA Italia S.p.A. 53 991
MBDA France S.A. 0 (137)
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 12
Società che vanta un rapporto di
collegamento e relative società partecipate
65 854 645 0 0
ELV S.p.A. 835 (1.051) 1.396 2
Regulus S.A. 3.925 45.622
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 205 4.279 3
Società controllate 4.965 (1.051) 51.297 0 5
Termica Colleferro S.p.A. 97 9.318
Europropulsion S.A. 2.074 (3.962) 80.433
Consorzio Servizi Acque Potabile 2 140
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 2 292 - -
Società collegate e a controllo congiunto 2.175 (3.962) 90.183 0 0
Totale parti correlate 7.205 (4.159) 142.125 0 5
Totale voce di bilancio 13.804 429.554 422.298 700 1.456
Incidenza % sulla voce di bilancio 52,19% 0,94% 33,66% 0,00% 0,34%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati. (2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;

  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;

  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

7. INFORMAZIONI PER AREA GEOGRAFICA

Come indicato in precedenza, con riferimento alla ripartizione per area geografica di attività e passività in essere al 31 dicembre 2018 (in funzione della localizzazione della controparte), si segnala che tutti i crediti e i debiti in essere alla data di bilancio risultano avere controparti localizzate nell'aera Italia ed Europa.

8. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche SPA e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2018
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Deloitte & Touche
S.p.A.
103
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio
S.p.A.
Deloitte & Touche
S.p.A.
25(1)
Totale Totale 128

(1) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio

Nel 2019 è stato conferito apposito incarico per la revisione contabile del prospetto relativo ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti nell'esercizio 2018 e negli esercizi di confronto (periodo 2012 – 2014) di Avio S.p.A. predisposto ai sensi del Decreto Legge 23 dicembre 2013, b. 145 convertito dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9 come modificato dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018. I corrispettivi per tale attività ammontano ad Euro 58 migliaia.

9. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Vega

Ad inizio 2019 è stato effettuato con successo il secondo tiro al banco statico del motore P120, destinato ad equipaggiare le nuove versioni dei lanciatori Vega C ed Ariane 6. E' inoltre iniziata la campagna di lancio del primo Vega del 2019.

Ariane

Ariane 5 ha effettuato con successo il primo lancio del 2019.

Altri fatti di rilievo

Firma del contratto di finanziamento aggiuntivo di Euro 10 milioni con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI)

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Tale incremento supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

Modifica della politica dei dividendi

In data contestuale all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata posta all'approvazione degli organi sociali la modifica della politica dei dividendi nel rispetto del principio della sostenibilità nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medio/lungo termine.

La modifica di tale politica posta all'approvazione degli organi sociali è la seguente: "dividend yield" (rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo di mercato dell'azione stessa) da un range compreso tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa, ad un range compreso tra l'1% ed il 5% della capitalizzazione di borsa.

Il "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi), invece, rimane invariato in un range compreso tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato.

Proposta di autorizzazione all'acquisto azioni proprie

In data contestuale all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stato posto all'approvazione degli organi sociali l'acquisto di azioni proprie di Avio S.p.A..

Tra le motivazioni per le quali è stato posto all'approvazione degli organi sociali l'acquisto di azioni proprie rientrano, tra le atre, l'eventuale sostegno alla liquidità del titolo, l'eventuale contenimento di movimenti anomali delle quotazioni e l'eventuale impiego della liquidità generata dalla Società.

La richiesta di autorizzazione riguarda la facoltà del Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. di compiere ripetute e successive operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie su base rotativa (c.d. revolving) per un periodo di 18 mesi dalla data di approvazione della relativa delibera assembleare e complessivamente tali da non eccedere il 10% del capitale sociale di Avio S.p.A. e comunque nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Il prezzo di acquisto delle azioni proprie sarà di volta in volta individuato, avuto riguardo alla modalità prescelta per l'effettuazione dell'operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari o prassi di mercato ammesse, e sarà compreso tra un minimo e un massimo che saranno determinati nella medesima Assemblea chiamata ad autorizzare l'acquisto di azioni proprie.

Si propone, in ogni caso, che gli acquisti di azioni proprie siano effettuati a un corrispettivo unitario non inferiore nel minimo del 10% (dieci per cento) e non superiore nel massimo del 10% (dieci per cento) al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione o al diverso corrispettivo previsto dalle prassi di mercato ammesse o dal

Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 rispetto alle operazioni ivi disciplinate.

10. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EROGAZIONI PUBBLICHE EX ART. 1, COMMI 125129, DELLA LEGGE N 124/2017

Si riportano di seguito le informazioni richieste dalla disciplina delle erogazioni pubbliche al fine di ottemperare agli appositi obblighi di trasparenza. Tale informativa riguarda, come previsto dalla normativa, le erogazioni che hanno interessato l'anno 2018:

Agevolazioni previste dalla Legge 24 dicembre 1985, n. 808 "Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitivita' delle industrie operanti nel settore aeronautico"

Società
ricevente
PA
erogante
Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato (M€)
Data
incasso
Crediti
verso
Ministero
Sviluppo
Economico
(M€)
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2006-2008 2,32 27/09/2018 1,16
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2009 0,51 27/09/2018 0,77
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2010 0,29 27/09/2018 0,44
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2009 0,29 27/09/2018 0,44
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2010 0,31 27/09/2018 0,77
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2011-2012 0,58 27/09/2018 1,14
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
2012-2013 0,61 27/09/2018 2,29
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2014-2015 2,77 23/03/2018 2,23
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Dimostratore tecnologico
LOX/LCH per il terzo
stadio del lanciatore Vega
E
2014-2016 0,61 01/03/2018
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Dimostratore tecnologico
LOX/LCH per il terzo
stadio del lanciatore Vega
E
2014-2016 0,07 16/11/2018 1,16
8,36 10,40

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico" per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85, pari a 10,40M€, si riferisce al valore nominale delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le quote per Progetto sono così suddivise: 2,37M€ per il progetto "Motore a propellente solido da 80 tonnellate – P80"; 6,87M€ per il progetto "Materiali innovativi e strategici di prepreg in carbon epoxy e protezioni termiche in elastomero modificato di formulazione e produzione nazionale per filament winding applicato a motori spaziali da 40T"; 1,16M€ per il progetto "Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il terzo stadio del lanciatore Vega E". Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

Altre agevolazioni

Società
ricevente
PA erogante Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato (M€)
Data
incasso
AVIO SPA Comunità
Europea
SpaceCarbon NA 0,56 06/02/2018
AVIO SPA Ministero
dell'istruzione,
dell'università e
della ricerca
P R A D E NA 0,24 19/02/2018
AVIO SPA Ministero
dell'istruzione,
dell'università e
della ricerca
P R A D E NA 0,01 16/03/2018
AVIO SPA Comunità
Europea
GRAIL NA 0,01 23/08/2018
0,82

Si evidenzia, come riportato nella Relazione sulla gestione e nella Nota Integrativa nei paragrafi dedicati ai crediti tributari, che il Gruppo Avio ha iscritto, con riferimento all'esercizio 2018, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 e successive modifiche (si tratta della seconda annualità considerata ai fini di tale credito, avendo il

Gruppo anche iscritto ed utilizzato il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo con riferimento all'esercizio 2017).

11. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI AVIO S.p.A.

Nell'invitarVi ad approvare il bilancio di esercizio di Avio S.p.A. al 31 dicembre 2018, predisposto secondo i principi contabili internazionali IFRS, chiuso con un utile di Euro 23.344 migliaia, tenuto conto della modifica della politica dei dividendi in fase di approvazione, Vi proponiamo di destinare tale risultato come segue:

  • Euro 11.598 migliaia a dividendo;
  • Euro 11.746 migliaia a riserva Utili a nuovo.

* * *

14 marzo 2019

per IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Giulio Ranzo

Attestazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81 ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Giulio Ranzo e Alessandro Agosti, rispettivamente Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Avio S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa anche tenuto conto delle caratteristiche e degli effetti della cessione da parte della società controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) alla società controllante Avio S.p.A. del ramo d'azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori avvenuta in data 1 marzo 2018 e;

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018.

  4. Al riguardo sono emersi i seguenti aspetti di rilievo:

  5. è stata effettuata la valutazione del sistema di controllo interno;

  6. la valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls - Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO");
  7. dalla valutazione del sistema di controllo interno non sono emersi aspetti di rilievo.

  8. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato:

a) sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Data: 28 marzo 2019

Tipologia di servizi Descrizione dei Servizi Importo in C
mieliaia
Servizi di revisione Dichiarazione Consolidata di carattere non
finanziario
75
Servizi di revisione Attività svolte in relazione operazione societaria
che si è concretizzata in data 10 aprile 2017 con la
fusione per incorporazione della Avio S.p.A. nella
Space2 S.p.A. (che ha poi assunto la
denominazione sociale di Avio S.p.A.)
28
Servizi di attestazione Revisione dei costi di ricerca 58
Totale Servizi

Relazione Finanziaria Annuale 2018

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