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Ascopiave

Annual Report Mar 29, 2019

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE FINANZIARIA 2018

G r u p p o A s c o p i a v e

INFORMAZIONI GENERALI 7
Organi sociali ed informazioni societarie 7
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 8
RELAZIONE SULLA GESTIONE 9
Premessa 9
La struttura del Gruppo Ascopiave 11
Il quadro economico di riferimento 12
Il mercato del gas: scenario italiano 15
La vendita del gas 16
La distribuzione del gas 16
Il quadro normativo 17
Legislazione nazionale 17
Disposizioni dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) 19
Altri provvedimenti riguardanti le Condizioni economiche 22
Altri provvedimenti della distribuzione gas 33
Obblighi di efficienza e di risparmio energetico 33
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 35
Controllo della società 36
Corporate Governance e Codice Etico 37
Rapporti con parti correlate e collegate 38
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2018 39
Altri fatti di rilievo 43
Vendita di gas naturale e di energia elettrica 43
Distribuzione di gas naturale 45
Cogenerazione 47
Efficienza e risparmio energetico 48
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa
finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti 48
Contenziosi 50
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 54
Ambiti territoriali 54
Distribuzione dividendi 57
Azioni proprie 57
Evoluzione prevedibile della gestione 57
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 58
Risorse Umane 61
Ricerca e sviluppo 62
Altre informazioni 63
Stagionalità dell'attività 63
Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori
generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute 64
Sicurezza dei dati personali 64
Dichiarazione ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003 64
Sostenibilità 64
Elenco sedi della società 65
Sedi in proprietà 65
Sedi in locazione 65
Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2018 67
Indicatori di performance 67
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 68
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 70

Indice

Andamento della gestione – Gli investimenti 75
Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio netto consolidato . 76
DICHIARAZIONE ANNUALE DI CARATTERE NON FINANZIARIO 77
Messaggio del Presidente 78
Nota metodologica 79
Identità e responsabilità 81
Il gruppo Ascopiave nel territorio 81
Missione, valori e obiettivi strategici 82
Governance della Capogruppo 84
Modello 231 e Codice Etico 85
Possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità 86
Sistema di gestione della sostenibilità e innovazione tecnologica 88
Ascolto degli stakeholder e analisi di materialità 90
Sostenibilità economica 92
Investimenti 96
La filiera del gas e la supply chain del gruppo Ascopiave 96
Sostenibilità sociale 101
Le persone di Ascopiave 101
Caratteristiche del personale 102
Sviluppo e crescita del capitale umano 107
Pari opportunità e welfare aziendale 109
Salute e Sicurezza sul lavoro 112
Certificazione BS OHSAS 18001 "Gestione della Sicurezza sul Lavoro" 112
Sicurezza nei cantieri per le ditte terze 114
Clienti e cittadini serviti 115
Clienti e mercati serviti 116
Ascolto e soddisfazione dei clienti 121
Sostenibilità ambientale 128
Parco veicoli aziendali 130
Energy management ed emissioni 131
Emissioni 135
Gestione dei rifiuti 137
Riqualificazione green 140
Territorio e comunità 142
Territorio e comunità 143
Allegato: tabelle dello standard GRI 146
Perimetro e impatti delle tematiche materiali 146
Tabella di raccordo ambiti D. Lgs. 254 e riferimenti documentali 147
GRI Content Index 148
PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO 156
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 157
Conto economico complessivo consolidato 158
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 159
Rendiconto finanziario consolidato 160
NOTE ESPLICATIVE 161
Informazioni societarie 161
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 161
Schemi di Bilancio 162
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018 162
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli
esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018 164
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ma non ancora omologati ed
applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018 165
Nome e sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato 166
Aggregazioni aziendali 166
Area e criteri di consolidamento 167
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto
consolidate con il metodo del patrimonio netto 169
Criteri di valutazione 169
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 181
Attività non correnti 181
Attività correnti 191
Patrimonio netto consolidato 195
Passività non correnti 196
Passività correnti 201
Ricavi 207
Costi 208
Proventi e oneri finanziari 213
Imposte 214
Componenti non ricorrenti 214
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 215
AGGREGAZIONI AZIENDALI 215
Acquisizione del 20% delle quote di Amgas Blu S.r.l. 215
ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2018 216
Impegni e rischi 216
Fattori di rischio ed incertezza 217
Erogazioni pubbliche ricevute 220
Gestione del Capitale 221
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 222
Compensi alla Società di revisione 223
Informativa di settore 224
Utile per azione 225
Rapporti con parti correlate 226
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 228
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 228
Conto economico complessivo consolidato 229
Rendiconto Finanziario consolidato 230
Indebitamento finanziario netto consolidato 231
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2018 232
Obiettivi e politiche del Gruppo 234
Dati di sintesi al 31 dicembre 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del
patrimonio netto 235

Allegati:

  • Bilancio individuale di Ascopiave S.p.A. dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;
  • Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari;

Collegio Sindacale:

  • Relazione del Collegio Sindacale al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018.

Società di Revisione:

  • Relazione della società di revisione al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018;
  • Relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018;
  • Relazione della società di revisione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018.

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato*
2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Schiro Antonio Presidente del collegio sindacale 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Marcolin Roberta Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Coin Dimitri 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Lillo Antonella 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019

_____________________________________________________________________________________________

Società di Revisione

PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 % dei ricavi 2017 % dei ricavi
Ricavi 581.652 100,0% 532.792 100,0%
Margine operativo lordo 80.036 13,8% 84.409 15,8%
Risultato operativo 55.101 9,5% 59.939 11,3%
Risultato netto del periodo 46.499 8,0% 49.252 9,2%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Capitale circolante netto 59.514 66.380
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 557.118 553.397
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (51.245) (49.411)
Capitale investito netto 565.386 570.367
Posizione finanziaria netta (117.517) (119.867)
Patrimonio netto Totale (447.869) (450.500)
Fonti di finanziamento (565.386) (570.367)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Risultato netto del Gruppo 44.625 47.135
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 68.690 50.549
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (32.084) (31.983)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 14.489 (11.833)
Flusso monetario dell'esercizio 51.095 6.733
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 15.555 8.822
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 66.650 15.555

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude l'esercizio 2018 con un utile netto consolidato di 46,5 milioni di Euro (49,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2017), con un decremento pari a 2,8 milioni di Euro, -5,6% rispetto all'esercizio precedente. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2018 ammonta a 447,9 milioni di Euro, (450,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2017) ed il capitale investito netto a 565,4 milioni di Euro (570,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2017). Nel corso dell'esercizio 2018 il Gruppo ha realizzato investimenti per 29,8 milioni di Euro (23,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2017), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230 Comuni, (230 comuni al 31 dicembre 2017) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.809 chilometri1 , (oltre 9.780 chilometri al 31 dicembre 2018), fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.

In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 908 milioni di metri cubi1 di gas venduti nell'esercizio 2018 (939 milioni di metri cubi al 31 dicembre 2017) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas venduti nell'esercizio 2018 sono stati pari a 908,5 milioni di metri cubi , evidenziando un decremento del 3,2% rispetto all'esercizio precedente.

I volumi di energia elettrica venduti sono stati pari a 457,1 GWh1 , con un incremento del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il portafoglio clienti gestito al termine dell'esercizio 2018 è pari a 743,6 mila clienti, in crescita dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 1.086,7 milioni di metri cubi1 , con un incremento del 6,5% rispetto all'esercizio 2017 (82,0 milioni di metri cubi relativi all'ampliamento dell'area di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.). La rete di distribuzione al 31 dicembre 2018 ha una lunghezza di 9.809 chilometri1 in aumento di 29 chilometri rispetto all'anno precedente.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dell'esercizio 2018 si attestano a 581,7 milioni di Euro, contro i 532,8 milioni di Euro registrati nell'esercizio precedente. L'incremento del fatturato, per 5,0 milioni di Euro relativo all'ampliamento del perimetro

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas ed energia elettrica venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

di consolidamento, è determinato principalmente da un incremento dei ricavi da vendita di gas al mercato finale (+39,5 milioni di Euro), dalla crescita dei ricavi da vendita di energia elettrica (+13,7 milioni di Euro), dai maggiori ricavi di vendita della materia prima a termine (+7,5 milioni di Euro) ed in parte mitigato dai minor contributi per certificati bianchi (-14,2 milioni di Euro).

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 55,1 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 59,9 milioni di Euro dell'esercizio 2017. La flessione registrata è principalmente spiegata dal peggioramento del primo margine di vendita del gas naturale (-2,5 milioni di Euro), dai maggiori costi del personale (-1,2 milioni di Euro), e dalla contrazione del margine sui titoli di efficienza energetica (-0,8 milioni di Euro).

Il risultato netto, pari a 46,5 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 2,8 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2017.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2018 è pari a 117,5 milioni di Euro, in miglioramento di 2,3 milioni di Euro rispetto ai 119,9 milioni di Euro del 31 dicembre 2017.

La riduzione dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow dell'esercizio 2018 (+71,4 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 2,7 milioni. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 32,1 milioni di Euro mentre la gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 34,3 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018 è risultato pari a 0,26 (0,27 al 31 dicembre 2017).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 dicembre 2018.

ASCOPIAVE.
89% ASCOTRADE 100%
ap) Reti Gas
51% ETRA energia 100%
ap Reti Gas Rovigo
100% AE Asco Energy 100%
Reti Gas Vicenza
48,999% EstEnergy 100%
@ liggers
49% -C ASM SET. 48,86%
A UNIGAS
100% Priete
100% ASCOPIAVE ENERGIE
100% GAS blu
30,94% Sinergieltaliane

Il quadro economico di riferimento

Nel corso del 2018 l'economia globale, nonostante abbia proseguito la propria crescita, ha evidenziato segnali di deterioramento ciclico in diverse economie avanzate ed emergenti. I fattori di rischio che ad oggi investono l'espansione dell'attività economica internazionale sono da rintracciarsi principalmente nelle eventuali applicazioni di nuove misure protezionistiche che potrebbero coinvolgere il commercio internazionale in seguito ad una evoluzione negativa del negoziato tra Stati Uniti e Cina, nell'intensificarsi delle tensioni finanziarie nei paesi emergenti e nelle modalità con cui avrà luogo il processo di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea (Brexit) in seguito alla mancata ratifica da parte del Parlamento britannico dell'accordo negoziale raggiunto in novembre dal governo.

Alcune recenti proiezioni dell'OCSE stimano che nel 2018 il prodotto interno mondiale sia aumentato nella media del 3,7% rispetto all'anno precedente, e che nel 2019 possa crescere del 3,5%, in flessione di due decimi di punto rispetto al 2018.

Tale rallentamento nella crescita dell'economia internazionale è legato ad un lieve deterioramento delle prospettive nella zona Euro, in Giappone e nelle principali economie emergenti e all'atteso rallentamento della crescita statunitense per il progressivo venir meno degli effetti positivi apportati dalle politiche fiscali applicate.

Nel 2018 l'andamento dell'economia nell'area dell'euro ha subito un rallentamento, (+1,9% nel 2018, si stima 1,8% nel 2019), condizionata da un deterioramento delle attese delle imprese, dal ristagno delle esportazioni e dall'introduzione della procedura di prova per veicoli leggeri armonizzata a livello mondiale (WLTP) i cui effetti negativi dovrebbero essere in parte di natura temporanea.

La media dell'inflazione del 2018 è stata pari all'1,4%, rispetto allo 1,5% del 2017, risentendo negativamente della diminuzione dei prezzi dei beni energetici avvenuta nell'ultimo periodo dell'anno. La politica monetaria applicata dalla BCE, che ha preservato condizioni di finanziamento molto favorevoli, continua nell'intenzione di preservare a lungo un ampio grado di accomodamento monetario.

Per quanto concerne il quadro congiunturale dell'economia italiana, nell'anno 2018 l'attività economica si è indebolita a partire dal terzo trimestre (+0,8% l'aumento complessivo del PIL nel 2018), evidenziando una crescita al di sotto della media europea. Il rallentamento dell'attività economica è da attribuire in particolar modo alla flessione degli investimenti, ad un lieve calo della spesa delle famiglie e a fattori di carattere temporaneo quale lo stallo dell'attività produttiva e commerciale del settore automobilistico legato all'introduzione di una nuova normativa sulle emissioni. Le esportazioni hanno invece contribuito positivamente alla crescita economica, accelerando e evidenziando un incremento maggiore rispetto a quello delle importazioni.

Su base annua l'occupazione è cresciuta del +0,9% (+202 mila unità), interessando sia i lavoratori a termine che i lavoratori indipendenti mentre continua il calo dei lavoratori permanenti. Inoltre, la crescita degli occupati nei dodici mesi 2018 è stata accompagnata anche dal calo dei disoccupati (-4,8%, -137 mila unità).

L'inflazione al consumo ha subito un sensibile rallentamento nel corso del 2018, risentendo principalmente dell'andamento dei prezzi dei beni energetici in atto da ottobre. Nella media del 2017 l'inflazione è stata pari all'1,2% (+1,3% nel 2017) e ci si attende valori attorno all'1,3% per il 2019.

Evoluzione dei prezzi internazionali dell'energia

Il tasso di cambio euro/dollaro nel 2018 ha registrato una media annua di 1,18 USD per Euro (in leggera crescita rispetto la media del 2017), raggiungendo un massimo di 1,25 USD per Euro (febbraio 2018) e un minimo di 1,13 USD per Euro (novembre 2018). Il cambio euro/dollaro ha visto una progressiva crescita nei primi mesi dell'anno, oscillando entro la forchetta 1,20 – 1,25 USD per Euro, per poi assistere ad una progressiva diminuzione a partire dal mese di maggio.

Fonte: Banca d'Italia, elaborazioni Ascopiave S.p.A.

Nel 2018 i costi del greggio hanno subito una crescita rispetto all'esercizio precedente. L'andamento del prezzo del petrolio (Brent) ha registrato una crescita nel corso dei primi nove mesi del 2018, raggiungendo il suo valore massimo nei primi giorni di ottobre (86,1 \$/Barile), per poi proseguire con un trend negativo sino alla fine dell'anno, raggiungendo la sua quotazione minima a fine dicembre (50,6 \$/Barile).

Per quanto concerne le quotazioni in euro, nell'anno l'incremento è stato più contenuto in seguito ad un lieve apprezzamento medio della valuta comune nei confronti del dollaro.

Quotazioni 2018 2017 2016 2015
Quotazione media annua brent (dollari / barile) 71,34 54,12 43,64 52,32
Media annua cambio euro / dollari 1,18 1,13 1,11 1,11
Quotazione media annua brent (euro / barile) 60,45 47,90 39,31 47,13

Fonte: Banca d'Italia ed EIA, elaborazioni Ascopiave S.p.A.

Nell'ultimo periodo dell'esercizio 2018 si è assistito ad una importante diminuzione dei costi petroliferi riconducibile in particolar modo ai fattori legati all'offerta, tra i quali sicuramente l'incremento della produzione avvenuta negli Stati Uniti, in Russia e Arabia Saudita, nonché al mantenimento delle esportazioni dell'Iran a seguito di minori sanzioni temporanee applicate dagli Stati Uniti a questo paese. Sulla flessione dell'andamento dei corsi petroliferi hanno gravato inoltre delle previsioni meno ottimistiche relativamente ai consumi di petrolio collegate ad un rallentamento dell'economia globale.

Nonostante agli inizi di dicembre sia stato raggiunto tra i paesi OPEC e altri paesi produttori un accordo per attuare dei tagli sulla produzione, non si è arrestata la flessione dei prezzi iniziata in ottobre.

Fonte: EIA, elaborazioni Ascopiave S.p.A.

I prezzi di vendita del gas applicati al mercato tutelato sono determinati in funzione delle quotazioni della Borsa del gas olandese (TTF). D'altra parte, i prezzi di acquisto dei contratti di approvvigionamento del Gruppo, per una quota significativa e prevalente, indicizzati all'andamento del medesimo mercato.

Fonte: elaborazioni Ascopiave S.p.A.

Il mercato del gas: scenario italiano

La domanda di gas in Italia e le sue fonti di copertura

Nell'anno solare 2018 il consumo interno lordo di gas in Italia è diminuito del 3,3% rispetto al 2017, toccando i 72,67 miliardi di metri cubi (fonte: Ministero dello Sviluppo Economico).

La domanda evidenzia un decremento di 2,48 miliardi di metri cubi, attribuibile in parte a tutti i settori anche se maggiormente riconducibile al settore termoelettrico in seguito alla ripresa del nucleare francese che ha favorito le importazioni e alla crescita della produzione idroelettrica.

La copertura della domanda di gas è avvenuta prevalentemente mediante il ricorso a fonti di importazione, che nel 2018 hanno raggiunto il livello di 67,87 miliardi di metri cubi, in diminuzione di 1,78 miliardi di metri cubi rispetto al 2017 (-2,6%). Il fornitore più significativo rimane la Russia, nel punto di interconnessione Tarvisio, anche se rispetto all'esercizio precedente l'unico punto di ingresso che ha assistito ad una crescita dei volumi transitati è stato il punto di interconnessione Passo Gries (Nord Europa, +7,1%).

In crescita anche il contributo del gas immesso dal terminale GNL di Panigaglia (+41,7% rispetto al 2017) e dal terminale GNL di Livorno (+17,0% rispetto al 2017).

La produzione nazionale di gas naturale

Nel 2018 la produzione italiana di gas, pari a 5,45 miliardi di metri cubi, ha subito un decremento del 1,6% rispetto al 2017, coprendo il 7,5% dei consumi nazionali.

I giacimenti di gas in Italia sono in via di esaurimento e il contributo della produzione nazionale alla copertura dei fabbisogni è destinata a diventare sempre più marginale.

Il sistema gas infrastrutture di importazione e rigassificazione

Nello scenario mondiale attuale, vi sono due progetti in via di sviluppo. Il TAPI, gasdotto che avrà una capacità di oltre 30 mld Smc, il quale condurrà il gas dai giacimenti del Turkmenistan verso il Pakistan e l'India attraverso l'Afghanistan, e il TANAP (Trans-Anatolian), che approvvigionerà di gas proveniente dai giacimenti dell'Azerbaigian, la Turchia e l'Europa (oltre 30 mld Smc, si stima sarà ultimato nel 2020).

Il TANAP introdurrà il gas turkmeno in Europa allacciandosi al TAP (Trans Adriatic Pipeline). Quest'ultimo gasdotto trasporterà 10 mld di smc ed attraverserà la Grecia settentrionale, l'Albania e l'Adriatico per approdare sulla costa meridionale italiana collegandosi alla rete nazionale. Nel mese di ottobre TAP ha avviato i lavori di costruzione offshore del gasdotto che collegherà l'Italia all'Albania, sarà lungo 105 chilometri e l'installazione del gasdotto è prevista nel 2019. Agli inizi di novembre è stata inoltre completata la connessione tra il TAP e il TANAP, evidenziando la vicinanza al completamento del "corridoio meridionale del gas" e alla consegna del gas in Europa, presumibilmente dal 2020.

Altro progetto rilevante in ambito europeo è "East Med", gasdotto che attraverserà Israele, Cipro, Creta, il Peloponneso, la Grecia e l'Italia divenendo il gasdotto più lungo al mondo con i suoi 1.300 chilometri offshore e 600 chilometri onshore. La porzione italiana del progetto è rappresentata dall'ITGI, sezione sottomarina che collegherà la stazione di compressione situata sulla costa greca con la cabina di misura di Otranto, consentendo di trasportare in Italia 10 mld di smc con un possibile aumento sino ai 15 mld di smc di gas naturale annui.

Per quanto riguarda invece i rigassificatori, fonte alternativa e concorrenziale di approvvigionamento rispetto ai tradizionali metanodotti in grado di supplire agli ostacoli derivanti dalla limitata capacità di trasporto disponibile sulle reti dei gasdotti di importazione, la situazione italiana vede tre impianti in funzione: Panigaglia a La Spezia, Porto Levante a Rovigo e Livorno Offshore a Livorno. Il nostro Paese dispone di almeno una dozzina di progetti riguardanti la realizzazione di nuovi terminali, tuttavia, a causa delle difficoltà burocratiche, dei contenziosi giurisdizionali promossi dagli enti locali, degli imprevisti tecnici e soprattutto delle decisioni degli stessi potenziali investitori proponenti alla luce delle prospettive di sviluppo del settore e della redditività degli investimenti, si prevede che solo alcuni potranno essere realizzati.

La vendita del gas

La vendita di gas naturale rappresenta la principale attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale. Si tratta di una attività svolta in regime di libero mercato, caratterizzata da un confronto concorrenziale diretto tra gli operatori, che diverrà in prospettiva sempre più intenso. Nella fase attuale di liberalizzazione del mercato la crescita esterna si sta concretizzando attraverso un modello organizzativo che privilegia la territorialità ed il miglioramento dei costi operativi aziendali, ricercando nuovi modelli che leghino i principali attori del territorio stesso affinché possano valorizzare i propri elementi distintivi nei confronti dei competitors. I modelli descritti sono accompagnati dall'introduzione di piani industriali volti all'ottenimento di una maggiore efficienza operativa ed organizzativa, attraverso una reingegnerizzazione e ottimizzazione dei processi che determinano un miglioramento del cost to serve aziendale.

La distribuzione del gas

La distribuzione del gas naturale rappresenta la seconda attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale.

Si tratta di un'attività svolta in regime di concessione o affidamento diretto e, in quanto tale, è soggetta ad una forte regolamentazione da parte dell'Autorità pubblica, con riguardo sia agli standard minimi di gestione e qualità, sia ai livelli tariffari.

Come noto, il D.Lgs. n. 164/2000, ha introdotto l'obbligo di assegnazione del servizio di distribuzione del gas mediante gara ad evidenza pubblica, sul presupposto che un meccanismo concorrenziale di selezione del gestore dovrebbe favorire un contenimento dei costi per il cliente finale, uno sviluppo efficiente degli impianti ed un miglioramento della qualità del servizio erogato.

Il D.L. 159/2007 (Legge 222/2007) ha introdotto, per la prima volta, il concetto di Ambito Territoriale Minimo (Atem) per la gestione del servizio, stabilendo che le gare di affidamento debbano essere bandite con riferimento ad esso. La gara per Atem è stata definitivamente assunta a regola base del settore con il D.Lgs. 93/2011 che, fra l'altro, ha sancito, a far data da giugno 2011, il divieto di bandire gare riferite a singoli Comuni, imponendo l'obbligo di procedere esclusivamente con gare per Atem.

Anche in conseguenza di ciò, la maggioranza degli analisti del settore prevede, nel medio termine, una forte concentrazione dell'offerta, con una riduzione del numero degli operatori ed una crescita della loro dimensione media.

A partire dal 2011, la normativa delle gare d'Ambito, è stata ulteriormente definita e precisata con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali.

In particolare:

  • 1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas;
  • 2) con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 (c.d. Decreti Ambiti) sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito;
  • 3) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale) sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
  • 4) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), successivamente integrato con il DM 106/2015, è stato approvato il regolamento relativo ai criteri di gara e per la valutazione delle offerte per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

L'emanazione di detta disciplina ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo, ponendo le premesse affinché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro normativo e regolamentare, in quanto adatto a favorire importanti opportunità di investimento e di sviluppo per gli operatori qualificati di medie dimensioni, in un'ottica di positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013, con il D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni in Legge 9/2014, il Legislatore ha apportato modifiche sostanziali all'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 in tema di determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

A giugno 2014 è poi entrato in vigore il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico contenente le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale", il quale, pur formalmente volto all'esplicazione dei criteri di valorizzazione degli impianti di cui all'art. 5 del DM 226/2011, sostanzialmente, detta una disciplina del tutto peculiare, solo in minima parte attuativa dello stesso art. 5. (nella sua versione originaria, vigente al momento dell'emanazione delle Linee Guida).

Successivamente, con il D.L. 91/2014, convertito con modificazioni in Legge 116/2014 è stata attuata un'ulteriore modifica sostanziale del medesimo art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000. I contenuti del novellato testo e l'evoluzione dello stesso sono riportati nei paragrafi "Legislazione nazionale" ed "Obbiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi" di questa relazione finanziaria.

Infine, a metà 2015, è intervenuto il Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 106 del 20 maggio 2015, che ha modificato il precedente DM 226/2011, riformulando l'art. 5, concernente i criteri per la valorizzazione degli impianti. Il nuovo provvedimento regolamentare, nella sostanza, ha "traslato" la disciplina propria delle Linee Guida (sopra citate) nel testo, cioè, in estrema sintesi, ha reso detta ultima disposizione compatibile con quel Provvedimento (le Linee Guida) che, pure, avrebbe dovuto costituirne specificazione/puntualizzazione.

Il quadro normativo

Legislazione nazionale

Decreto Legislativo 101 del 10 agosto 2018 - Privacy

Con il Regolamento UE 2016/679 (cd. General Data Protection Regulation - GDPR) il legislatore europeo ha modificato la disciplina relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei loro dati personali; i principi generali contenuti in tale normativa comunitaria sono direttamente applicabili nell'ordinamento italiano dal 25 maggio 2018.

Ai sensi dalla "Legge di delega europea 2016-2017" il Governo è stato chiamato ad emanare uno o più decreti legislativi per adeguare la disciplina nazionale al nuovo Regolamento Europeo in materia di privacy, anche seguendo i seguenti principi e criteri direttivi:

  • abrogazione delle disposizioni del Codice privacy incompatibili con quelle del Regolamento Europeo;
  • modifica del Codice privacy limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni del Regolamento non direttamente applicabili;
  • coordinamento delle disposizioni vigenti in materia di protezione dei dati personali con quelle del Regolamento;
  • previsione del ricorso a specifici provvedimenti attuativi e integrativi adottati dal Garante privacy nell'ambito e per le finalità di cui al Regolamento;
  • previsione di sanzioni penali e amministrative efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione delle disposizioni del Regolamento.

Il Governo ha quindi emanato il Decreto Legislativo 101 del 10 agosto 2018, entrato in vigore il successivo 19 settembre 2018, che rappresenta la normativa nazionale di coordinamento e di integrazione di quelle norme generali la cui regolamentazione di dettaglio è stata dal GDPR lasciata ai legislatori nazionali degli Stati membri.

Novellando e modificando profondamente il cd. Codice privacy, il Decreto Legislativo 101 ha introdotto delle novità, tra le quali si segnalano:

(i) Limitazione dei diritti degli interessati: i diritti degli interessati di cui agli artt. 15-22 del GDPR potranno essere limitati o esclusi in casi determinati (es. norme antiriciclaggio, svolgimento di indagini difensive) e, tra questi, vi è l'ipotesi dell'identità del dipendente che segnala, in base alla normativa del whistleblowing, un illecito di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio;

(ii) Disposizioni relative al titolare e al responsabile: il titolare o il responsabile possono prevedere, sotto la propria responsabilità e nell'ambito del proprio assetto organizzativo, che specifici compiti e funzioni connessi al trattamento di dati personali siano attribuiti – attraverso apposita designazione – a persone fisiche che operano sotto la loro diretta autorità;

(iii) Modalità semplificate di adempimento degli obblighi per le PMI: il Garante dovrà introdurre meccanismi di semplificazione per le micro, piccole e medie imprese con riferimento agli obblighi del titolare;

(iv) Garante per la protezione dei dati personali: il Decreto 101 ne rafforza i poteri e aumenta i suoi compiti, individuandolo quale organo competente ad adottare i provvedimenti correttivi di cui all'art. 58, paragrafo 2 del Regolamento nonché ad irrogare le sanzioni amministrative.

(v) Sanzioni: fermo restando quanto stabilito dall'art. 83 del Regolamento, sono state introdotte ulteriori condotte che danno luogo all'applicazione di sanzioni amministrative. Per quanto riguarda gli illeciti penali, il Decreto 101 introduce nel Codice privacy nuove fattispecie di reato (a titolo esemplificativo, il trattamento illecito di dati, la comunicazione e diffusione illecita di dati personali oggetto di trattamento su larga scala, l'acquisizione fraudolenta di dati personali oggetto di trattamento su larga scala, la falsità nelle dichiarazioni al Garante e interruzione dell'esecuzione dei compiti o dell'esercizio dei poteri del Garante e l'inosservanza di provvedimenti del Garante).

Fatturazione elettronica - Legge Bilancio 2018

Con riferimento alla disposizioni in materia contenute nella legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (Legge Bilancio 2018), dal 1° gennaio 2019 è stato introdotto l'obbligo generalizzato di fatturazione elettronica per le operazioni effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, sia in ambito B2B (business to business), sia in ambito B2C (business to consumer); dall'obbligo sono escluse alcune categorie, tra cui gli operatori che rientrano nel regime di vantaggio o nel regime forfettario e gli operatori identificati.

Le regole per predisporre, trasmettere, ricevere e conservare le fatture elettroniche sono definite nel provvedimento dell'Agenzia delle Entrate n. 89757 del 30 aprile 2018 (e successive modifiche).

Slittamento fine mercato tutelato - Legge n. 108 del 21 settembre 2018

Con la Legge n.108/2018, legge di conversione del cosiddetto Decreto Legge Milleproroghe, pubblicata in G.U. n. 220 del 21 settembre 2018, viene disposto lo slittamento della fine del mercato da luglio 2019 a luglio 2020.

A seguito dell'approvazione della Legge, l'ARERA ha pubblicato un comunicato recante l'aggiornamento dell'informativa che gli esercenti dei servizi di tutela devono inserire in tutte le fatture, emesse nel secondo semestre 2018, dei clienti interessati.

Disposizioni dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA)

I principali provvedimenti emessi dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente nel corso dell'anno 2018 sono stati i seguenti:

Aggiornamenti delle condizioni economiche di fornitura per i Clienti del mercato tutelato

II° trimestre 2018

Gas naturale

Con Delibera 189/2018/R/gas del 29.03.2018, l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre aprile – giugno 2018.

Con Delibera 172/2018/R/com del 29.03.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° aprile 2018, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° aprile 2018, il prezzo di riferimento del gas per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 72,32 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 32,30% per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 7,03% per la vendita al dettaglio; 18,14% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 3,41% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 39,12% per le imposte. Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° aprile 2018, il costo del gas per il Cliente tipo è diminuito del 5,7%.

Energia elettrica

Con Delibera 188/2018/R/eel del 29.03.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre aprile – giugno 2018, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai Clienti in maggior tutela.

Con Delibera 172/2018/R/com del 29.03.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° aprile 2018, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° aprile 2018, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 18,98 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 35,02% per i costi di approvvigionamento dell'energia; 8,82% per la commercializzazione al dettaglio; 20,38% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; 22,44% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 13,34% per le imposte, che comprendono l'IVA e le accise.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° aprile 2018, il costo dell'elettricità per il Cliente tipo è diminuito dell'8%.

III° trimestre 2018

Gas naturale

Con Delibera 365/2018/R/gas del 28.06.2018 l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre luglio – settembre 2018.

Con Delibera 359/2018/R/com del 28.06.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° luglio 2018, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° luglio 2018, il prezzo di riferimento del gas per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 78,28 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 36,27% per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,49% per la vendita al dettaglio; 17,12% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 2,82% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 37,30% per le imposte.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° luglio 2018, il costo del gas per il Cliente tipo è aumentato dell'8,2%.

Energia elettrica

Con Delibera 364/2018/R/eel del 28.06.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, per il trimestre luglio – settembre 2018, delle condizioni economiche di fornitura applicabili ai Clienti in maggior tutela.

Con Delibera 359/2018/R/com del 28.06.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° luglio 2018, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° luglio 2018, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 20,22 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 43,57% per i costi di approvvigionamento dell'energia; 8,26% per la commercializzazione al dettaglio; 19,14% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; 15,92% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 13,11% per imposte, che comprendono l'IVA e le accise.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° luglio 2018, il costo dell'elettricità per il Cliente tipo è aumentato del 6,5%.

IV° trimestre 2018

Gas naturale

Con Delibera 477/2018/R/gas del 27.09.2018 l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre ottobre – dicembre 2018.

Con Delibera 475/2018/R/com del 27.09.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° ottobre 2018, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° ottobre 2018, il prezzo di riferimento del gas per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 83,07 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 38,03% per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,12% per la vendita al dettaglio; 17,17% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione e qualità; 2,66% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 36,02% per imposte.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1°ottobre 2018, il costo del gas per il Cliente tipo è aumentato del 6,1%.

Energia elettrica

Con Delibera 478/2018/R/eel del 27.09.2018 l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre ottobre – dicembre 2018.

Con Delibera 475/2018/R/com del 27.09.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° ottobre 2018, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° ottobre 2018, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 21,76 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 46,91% per i costi di approvvigionamento dell'energia; 7,69% per la commercializzazione al dettaglio; 17,78% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione e qualità; 14,82% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 12,80% per le imposte, che comprendono l'IVA e le accise.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1°ottobre 2018, il costo dell'elettricità per il Cliente tipo è aumentato del 7,3%.

I° trimestre 2019

Gas naturale

Con Delibera 709/2018/R/gas del 27.12.2018 l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre gennaio – marzo 2019.

Con Delibera 711/2018/R/com del 27.12.2018 sono stati aggiornati i valori delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, a partire dal 1° gennaio 2019, il prezzo di riferimento del gas per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 metri cubi), è pari a 84,95 centesimi di Euro per metro cubo, tasse incluse, così percentualmente suddiviso: 37,89% per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,00% per la vendita al dettaglio; 17,08% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione e qualità; 3,46% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 35,37% per imposte.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° gennaio 2019, il costo del gas per il Cliente tipo è aumentato del 2,3%.

Energia elettrica

Con Delibera 708/2018/R/eel del 27.12.2018 l'Autorità ha aggiornato le condizioni economiche di fornitura del servizio di tutela, relative al trimestre gennaio – marzo 2019.

Con Delibera 711/2018/R/com del 27.12.2018, l'Autorità ha approvato l'aggiornamento, dal 1° gennaio 2019, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas.

L'Autorità ha calcolato che, dal 1° gennaio 2019, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il Cliente tipo (ovvero una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh e un impegno pari a 3 kW) è pari a 21,74 centesimi di Euro per kilowattora (tasse incluse), così percentualmente suddiviso: 41,63% per i costi di approvvigionamento dell'energia; 8,18% per la commercializzazione al dettaglio; 18,01% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione e qualità; 19,38% per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 12,80% per imposte, che comprendono l'IVA e le accise.

Come calcolato dall'Autorità, a decorrere dal 1° gennaio 2019, il costo dell'elettricità per il Cliente tipo è rimasto sostanzialmente stabile (- 0,08%).

Altri provvedimenti riguardanti le Condizioni economiche

Con la Delibera 626/2018/R/eel del 05.12.2018 - Ulteriore differimento del completamento della riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica, di cui alla deliberazione dell'Autorità 582/2015/R/eel - l'ARERA ha differito di un ulteriore anno rispetto alla scadenza inizialmente prevista per il 1° gennaio 2019, l'attuazione della terza fase della riforma tariffaria elettrica riguardante l'applicazione anche ai corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema di una struttura tariffaria non progressiva ma differenziata tra clienti residenti e non residenti. Per le componenti tariffarie degli oneri generali rimarrà quindi in vigore, fino al 31 dicembre 2019, la struttura a due scaglioni applicata nel 2018; ciò permette di mantenere proporzionato, per tutti i clienti domestici, l'effetto della riattivazione degli oneri generali.

Il rinvio non riguarda invece la componente DISPBT, applicata a tutti i clienti aventi diritto al servizio di maggiore tutela, che nel 2018 aveva ancora una struttura progressiva per i clienti domestici residenti. Pertanto, dal 1° gennaio 2019, vengono eliminati gli scaglioni da tale componente e sarà applicata unicamente una quota fissa così come già avviene nel caso di forniture presso abitazioni diverse da quelle di residenza.

Infine, il provvedimento ha disposto di apportare modifiche alle delibere 205/2014/R/eel e 130/2017/R/eel al fine, rispettivamente, di consentire al cliente di cambiare venditore nel corso del 2019 anche se non rientrante nell'elenco dei venditori aderenti alla sperimentazione, senza per questo subire disagi, e di mantenere, per tutto il 2019, l'applicazione della medesima struttura tariffaria già in vigore sì da garantire la tutela degli investimenti compiuti dai clienti domestici che hanno aderito alla sperimentazione tariffaria per pompe di calore.

Con Delibera 667/2018/R/gas del 18.12.2018 - Aggiornamento delle tariffe per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2019 – sono state approvate le tariffe obbligatorie per i servizi di distribuzione, misura e commercializzazione del gas naturale, di cui all'articolo 40 della RTDG, e gli importi di perequazione bimestrale d'acconto relativi al servizio di distribuzione del gas naturale, di cui all'articolo 45 della RTDG, per l'anno 2019.

Con la Delibera 670/2018/R/eel del 18.12.2018 - Aggiornamento delle tariffe per l'erogazione del servizio di trasmissione dell'energia elettrica, per l'anno 2019 e decisioni in merito alle istanze per incentivi a specifici progetti con rischi elevati - l'ARERA ha aggiornato le tariffe per il servizio di trasmissione per l'anno 2019 ai sensi dei criteri di regolazione tariffaria in vigore per il periodo 2016-2023 di cui alla delibera 654/2015/R/eel e dispone in merito all'accoglimento delle istanze per il riconoscimento di costi in relazione a specifici progetti di cui alla delibera 129/2018/R/eel. In particolare, il provvedimento ha previsto l'aggiornamento per l'anno 2019 delle componenti della tariffa a copertura dei costi di trasmissione che il distributore è tenuto ad applicare, ai sensi del TIT, alle controparti oggetto del contratto di distribuzione dell'energia elettrica per utenze diverse da quelle domestiche.

Con la Delibera 671/2018/R/eel del 18.12.2018 - Aggiornamento, per l'anno 2019, delle tariffe obbligatorie per i servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica per i clienti non domestici e delle condizioni economiche per l'erogazione del servizio di connessione - l'ARERA ha provveduto ad aggiornare, per l'anno 2019, le tariffe obbligatorie per i servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica per i clienti finali non domestici nonché le condizioni economiche per il servizio di connessione alle reti elettriche.

La delibera, inoltre, ha disposto la proroga al 31 dicembre 2019: del termine per la definizione di criteri di regolazione tariffaria dei prelievi e delle immissioni di potenza ed energia reattiva nei punti di prelievo in alta e altissima tensione; per la riduzione degli oneri a carico dei clienti domestici che vogliano modificare il livello della potenza contrattualmente impegnata prevista dall'articolo 8-bis del TIC.

Con la Delibera 673/2018/R/eel del 18.12.2018 - Aggiornamento, per l'anno 2019, delle tariffe relative all'erogazione dei servizi di rete (trasmissione, distribuzione e misura) dell'energia elettrica, per i clienti domestici - l'ARERA ha aggiornato, per l'anno 2019, le tariffe per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica per i clienti domestici, prevedendo, in particolare, la sostituzione della Tabella 9 del TIT che fissa le Componenti della tariffa obbligatoria TD.

Con Delibera 705/2018/R/eel del 27.12.2018 - Aggiornamento dei corrispettivi di dispacciamento per l'anno 2019 l'Autorità ha provveduto ad adeguare il valore del corrispettivo DIS sulla base delle necessarie rendicontazioni con Terna ed ha definito i nuovi valori dei corrispettivi di dispacciamento di cui all'Allegato A della delibera 111/06. Si è registrato sostanzialmente una riduzione del corrispettivo uplift, un incremento, rispetto al valore medio del 2018, del corrispettivo a copertura dei costi di interrompibilità, un lieve incremento dei costi a copertura della remunerazione della capacità produttiva ed un aumento dei costi per le unità essenziali. Infine, è stato adeguato in riduzione il corrispettivo a copertura degli oneri correlati ai transiti di energia elettrica su reti estere derivanti dagli scambi transfrontalieri.

Con Delibera 706/2018/R/eel del 27.12.2018 - Aggiornamento delle componenti RCV e DISPBT e del corrispettivo PCV relativi alla commercializzazione dell'energia elettrica nell'ambito del servizio di maggior tutela e modifiche al TIV - l'Autorità ha definito i valori 2019 delle componenti RCV, RCVsm, RCVi e del corrispettivo PCV, relativamente all'attività di commercializzazione del servizio di vendita di energia elettrica. Il livello di tali componenti è stato quantificato considerando i criteri di riconoscimento già utilizzati in passato. In particolare, il livello degli oneri da riconoscere è determinato considerando livelli di unpaid ratio aggiornati sulla base della migliore stima del livello dei prezzi e del consumo medio dei clienti serviti in maggior tutela, mentre il valore degli altri costi operativi è stato determinato attraverso valori di bilancio dell'anno 2017, desumibili dai conti annuali separati trasmessi dagli esercenti in ottemperanza ai vigenti obblighi di unbundling contabile. In relazione alla remunerazione del capitale investito netto, ARERA ha adottato la metodologia del WACC, tenendo conto degli adeguamenti infraperiodo previsti dalla recente delibera 639/2018/R/com.

Con Delibera 707/2018/R/gas del 27.12.2018 - Aggiornamento della componente QVD delle condizioni economiche del servizio di tutela del gas naturale e della componente UG2, per l'anno 2019 - è stato definito il valore 2019 della componente QVD a copertura dei costi dell'attività di commercializzazione del servizio di vendita del gas naturale ai clienti che usufruiscono del servizio di tutela. Rispetto ai valori dell'anno precedente, si è registrato un lieve incremento della quota fissa della componente con riferimento sia alle utenze domestiche che a quelle condominiali aventi diritto al servizio tutelato. Il provvedimento ha aggiornato inoltre i valori della componente UG2, relativa alla compensazione dei menzionati costi di commercializzazione per la necessaria remunerazione degli esercenti.

Altri provvedimenti

Settore Gas naturale ed Energia Elettrica

Con la Delibera 1/2018/A del 04.01.2018 - Avvio delle necessarie attività funzionali alla prima operatività dei compiti di regolazione e controllo del ciclo dei rifiuti urbani ed assimilati, attribuiti all'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), ai sensi dell'articolo 1, comma da 527 a 530, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 - l'ARERA ha provveduto ad avviare tutte le necessarie attività funzionali alla prima operatività delle nuove competenze in materia di regolazione e controllo in tema di rifiuti, in termini di modifiche organizzative e gestionali, prevedendo inoltre di avviare, in un momento successivo alle modifiche organizzative, una prima ricognizione della situazione fattuale del settore e della segmentazione delle singole attività nel ciclo dei rifiuti. La delibera fa seguito alla pubblicazione in G.U n. 302 del 29 dicembre 2017 della Legge Bilancio 2018, che aveva trasformato l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il servizio idrico (AEEGSI) in Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), assegnandole anche la regolazione del settore rifiuti.

Con la Delibera 39/2018/R/com del 01.02.2018 - Modifiche e semplificazioni alla Parte III del Testo integrato della regolazione della qualità commerciale dei servizi di vendita di energia elettrica e gas naturale - l'ARERA ha stabilito che la cadenza dell'Indagine sulla qualità dei call center passi da semestrale ad annuale ed ha corretto inoltre un errore materiale, presente all'art. 15.4, della Parte II, Titolo III.

Con la Delibera 51/2018/R/com del 01.02.2018 - Istituzione del Portale per la pubblicazione delle offerte rivolte ai clienti finali domestici e alle piccole imprese nei mercati al dettaglio dell'energia elettrica e del gas naturale, di cui alla legge 124/2017 - l'ARERA ha definito la disciplina per la realizzazione e la gestione del cd. Portale Offerte previsto all'articolo 1, comma 61 della legge n. 124 del 4 agosto 2017 (Legge Concorrenza 2018), il portale di comparazione online delle offerte di energia elettrica e di gas realizzato e gestito da Acquirente Unico S.p.A., il Gestore del Sistema Informativo Integrato (SII).

Con tale provvedimento l'ARERA ha stabilito le tempistiche di realizzazione del Portale per fasi successive: (i) entro il mese di luglio sono state pubblicate le offerte PLACET; (ii) entro il mese di settembre sono state pubblicate le offerte di energia elettrica e gas naturale (incluse le offerte dual fuel) rivolte ai clienti domestici formulate dai venditori che alla data del provvedimento avevano aderito volontariamente al TrovaOfferte, o che, pur non avendo aderito al TrovaOfferte, avevano richiesto al Gestore di pubblicare tutte le proprie offerte; (iii) entro il mese di dicembre sono state pubblicate tutte le altre offerte rivolte alla generalità dei clienti finali di piccole dimensioni (pubblicizzate o diffuse sui siti internet e/o presso gli sportelli fisici dei venditori, su altri siti internet e sui principali mezzi di informazione con copertura territoriale almeno pari alla regione).

Con l'Allegato A al provvedimento, inoltre, l'ARERA ha definito i criteri generali per la realizzazione del Portale, i principi e le caratteristiche tecniche, le modalità di calcolo della stima della spesa annua associata alle offerte pubblicate che dovranno essere implementati dal Gestore del SII. Infine, la delibera ha raccolto le osservazioni al relativo documento per la consultazione (DCO 763/2017/R/com) ed i risultati degli incontri del comitato tecnico del Portale (dove sono presenti rappresentanti dei consumatori, delle imprese, del Ministero dello Sviluppo economico e dell'Antitrust), sempre come previsto dalla Legge Concorrenza.

Con la Delibera 77/2018/R/com del 08.02.2018 - Riforma del processo di switching nel mercato retail del gas naturale - l'ARERA ha stabilito, per quanto riguarda il settore del gas, l'implementazione degli istituti dello switching, della risoluzione contrattuale e dell'attivazione dei Servizi di Ultima Istanza mediante il SII; con riferimento al settore elettrico, il medesimo provvedimento modifica altresì la delibera 487/2015/R/eel in merito agli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di verifica dei dati del cliente finale e dei relativi titoli in relazione all'unità immobiliare per la quale si richiede la fornitura. Nello specifico, il provvedimento:

a) ha confermato gli orientamenti delineati nel Documento di Consultazione 544/2017/R/COM con riferimento all'implementazione nell'ambito del SII delle procedure: di switching, di aggiornamento della controparte commerciale, dell'attivazione dei Servizi di Ultima Istanza, della rilevazione e messa a disposizione dei dati di misura nei casi di cambio fornitore;

b) ha reso omogenea la regolazione vigente in tema di risoluzione contrattuale del contratto di distribuzione nel settore del gas con quella vigente nel settore elettrico, salvo eventuali differenze motivate da esigenze specifiche e peculiarità del settore;

c) ha mantenuto la previsione vigente secondo la quale la data di decorrenza dello switching debba coincidere con il primo giorno del mese e la richiesta debba essere presentata entro il giorno 10 del mese antecedente, rimandando a successivi provvedimenti la definizione di procedure che consentano lo switching in qualsiasi giorno del mese.

Ai sensi del provvedimento, infine, dal 1° novembre 2018 le transazioni e i processi riformati sono gestiti esclusivamente ed ufficialmente nell'ambito del SII.

Successivamente, con la Delibera 684/2018/R/com del 18.12.2018 - Adeguamento delle disposizioni del TIRV in esito alla riforma dei processi di recesso e di switching nei mercati retail dell'energia elettrica e del gas naturale l'ARERA ha adeguato le disposizioni del TIRV relative, da un lato, alla disciplina in tema di recesso, di cui alla delibera 783/2017/R/com, comune ad entrambi i settori, con particolare riferimento alla disposizione secondo cui l'invio della richiesta di switching al SII costituisce anche esercizio del recesso per cambio fornitore e, dall'altro lato, al processo di switching, di cui alla delibera 77/2018/R/com, volte alla gestione centralizzata dell'intero processo nell'ambito del SII a partire dal 1° novembre 2018 relativamente al settore del gas naturale.

Con la Delibera 89/2018/R/com del 15.02.2018 - Approvazione dei moduli delle condizioni generali di fornitura delle offerte a Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela (offerte P.L.A.C.E.T.). Modifiche della deliberazione dell'Autorità 555/2017/R/com - l'ARERA ha approvato i quattro moduli benchmark delle condizioni generali di fornitura delle offerte PLACET, distinti per segmento di mercato (gas ed energia elettrica) e per tipologia di cliente (domestico e non). In coerenza con le previsioni della Legge Concorrenza, con questa delibera l'ARERA ha posticipato l'entrata in vigore dell'obbligo di offerta delle PLACET al 1° marzo 2018.

Con la Legge Bilancio 2018 (in particolare, articolo 1, commi 4 e 5) il legislatore ha inteso definire specifiche forme di tutela per i clienti finali contro il rischio di vedersi fatturare importi di entità molto superiore al consueto (il fenomeno delle cd. maxi-bollette). La concreta tutela del cliente richiede che esso sia reso effettivamente consapevole del suo diritto, delle modalità con cui deve esercitarlo e delle condotte da evitare per non precludersi la possibilità di un tale esercizio.

Quindi, con la Delibera 97/2018/R/com del 22.02.2018 - Attuazione urgente delle disposizioni della legge 205/2017 in materia di fatturazione e misura nel mercato al dettaglio dell'energia elettrica e avvio di procedimento per la completa attuazione delle suddette disposizioni nei settori dell'energia elettrica e del gas naturale - l'ARERA ha definito le misure di prima attuazione della Legge Bilancio 2018 in tema di fatturazione e misura per il settore power

(così da garantire l'effettiva operatività delle misure dal 1° marzo) e ha avviato un procedimento per la completa attuazione delle disposizioni della suddetta legge nei settori di gas naturale ed energia elettrica.

Nel caso di fatture di energia elettrica con scadenza successiva al 1° marzo, nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di conguagli per la mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente rilevante, il cliente potrà eccepire la prescrizione (passata da 5 a 2 anni) cosiddetta breve e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati. Il venditore sarà tenuto a informare il cliente della possibilità di farlo contestualmente all'emissione della fattura con queste caratteristiche e comunque almeno 10 giorni in anticipo rispetto alla scadenza dei termini di pagamento. Inoltre, nel caso di ritardo del venditore nel fatturare i conguagli (pur disponendo tempestivamente dei dati di misura di rettifica) per consumi riferiti a periodi maggiori di due anni, il cliente è legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore e qualora l'Antitrust (Agcm) abbia aperto un procedimento nei confronti di quest'ultimo, e avrà inoltre diritto a ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati qualora il procedimento Agcm si concluda con l'accertamento di una violazione.

La delibera individua il decorso del termine per la prescrizione biennale prevista dalla Legge Bilancio 2018 dal momento entro cui i venditori sono obbligati a emettere il documento di fatturazione, come individuato dalla regolazione vigente.

Considerata la portata della Legge Bilancio sull'impianto regolatorio dell'Autorità, al fine di completare la definizione relativamente al settore dell'energia elettrica e anche per il settore gas, con la delibera è stato anche avviato un procedimento per individuare un insieme di regole organiche da applicare nell'ambito di tutta la filiera.

Con la Delibera 264/2018/R/com del 11.04.2018 - Interventi urgenti sulle misure transitorie in materia di fatturazione e misura nel mercato al dettaglio dell'energia elettrica, adottate con deliberazione dell'Autorità 97/2018/R/com - l'ARERA, al fine di prevedere misure urgenti per consentire l'efficiente operatività della disciplina transitoria regolatoria adottata in attuazione della Legge Bilancio 2018, ha definito interventi urgenti sulle misure transitorie seguenti alla delibera 97/2018/R/com in materia di gestione della fatturazione e dei pagamenti del servizio di trasporto nei casi di eccezione della prescrizione sollevata dal cliente finale per cause imputabili all'impresa distributrice. In particolare, il provvedimento dispone che il venditore, nella fattispecie di mancato incasso dovuto a una eccezione di prescrizione sollevata dal cliente finale e per le casistiche inerenti i conguagli derivanti da rettifica imputabile all'impresa distributrice, abbia titolo per richiedere all'impresa distributrice la corrispondente rideterminazione degli importi, lo storno delle fatture interessate e la restituzione delle somme eventualmente versate in eccesso.

Successivamente, con la Delibera 569/2018/R/com del 13.11.2018 - Disposizioni per il rafforzamento delle tutele a vantaggio dei clienti finali nei casi di fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni - l'ARERA, facendo seguito al Documento di Consultazione 408/2018/R/com, ha approvato gli interventi per il rafforzamento delle tutele in caso di fatturazione contenente importi relativi a consumi risalenti a più di due anni con riferimento alle misure introdotte dalla Legge Bilancio 2018; in particolare il provvedimento: ha identificato il perimetro soggettivo nei cui confronti si applicano gli interventi di rafforzamento delle tutele; ha definito gli obblighi informativi da parte dei venditori e le forme di presentazione e gestione di eventuali reclami dei clienti finali; ha scelto il criterio pro-die come modalità per allocare correttamente tali consumi nel corso dell'intero periodo.

Tali disposizioni hanno efficacia con riferimento alle fatture emesse a partire dal 1° gennaio 2019.

Infine, con la Delibera 683/2018/R/com del 18.12.2018 - Ulteriori disposizioni urgenti in materia di fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni nei settori del gas naturale e dell'energia elettrica - l'ARERA, in attesa del provvedimento finale in esito alla consultazione di cui al DCO 570/2018/R/com, ha definito gli interventi urgenti in materia di gestione della fatturazione e dei pagamenti del servizio di distribuzione nei casi di eccezione della prescrizione sollevata dal cliente finale per cause imputabili al distributore.

Per entrambi i settori, in questi casi di mancato incasso da parte del venditore, indipendentemente dal consumo annuo del cliente finale di gas naturale e dal livello di tensione delle reti a cui è connesso il cliente finale di energia elettrica, il venditore può chiedere al distributore la restituzione delle somme versate in eccesso ed il distributore può decidere di adempiere l'obbligo mediante compensazione a valere su successivi pagamenti a favore del distributore stesso; viene quindi eliminata la possibilità - inizialmente prevista - di storno delle fatture.

Nel provvedimento, l'Autorità conferma altresì l'applicazione del criterio del pro die (già previsto dalla delibera 569/2018/R/com) per l'attribuzione dei consumi effettivi su base giornaliera nel caso di consumi risalenti a più di ventiquattro mesi.

Infine, l'ARERA ha riconosciuto ai venditori, nella fase transitoria, la facoltà di adottare modalità specifiche e differenziate di gestione dei casi di fatturazione degli importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni, purché tali modalità siano sufficienti a rendere consapevole il cliente del suo diritto ad esercitare la prescrizione e a garantire l'esercizio della tutela approntata dalla Legge Bilancio 2018, nel rispetto dei criteri alla base della delibera 569/2018/R/com.

Con la Delibera 98/2018/E/com del 01.03.2018 - Chiusura dell'indagine conoscitiva in tema di obblighi informativi sull'attivazione e la disponibilità di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie per gli esercenti la vendita dei settori dell'energia elettrica e del gas naturale, avviata con deliberazione dell'Autorità 504/2017/E/com - l'ARERA ha disposto la chiusura dell'indagine conoscitiva in tema di obblighi informativi sull'attivazione e la disponibilità di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie per gli esercenti la vendita dei settori dell'energia elettrica e del gas naturale (di cui agli articoli 3, comma 3.5 e 11, comma 11.1, lettera j), del Codice di condotta commerciale).

In conclusione, dall'indagine è emerso un quadro ancora carente sul piano della completezza e della chiarezza dei contenuti informativi in questione prescritti per il sito web e per le condizioni generali di contratto.

Con la Delibera 168/2018/R/com del 29.03.2018 - Obblighi di comunicazione dei prezzi a carico degli esercenti l'attività di vendita finale di energia elettrica e di gas naturale - l'ARERA ha rivisto gli obblighi di comunicazione dei dati relativi ai prezzi medi praticati ai clienti finali, ai fini dell'implementazione del nuovo Regolamento 2016/1952 sulle statistiche europee dei prezzi di gas naturale ed energia elettrica, entrato in vigore il 7 dicembre 2016.

In particolare, con riferimento alle raccolte dati relative ai prezzi medi trimestrali applicati per il gas e per l'energia elettrica sul mercato finale, a partire dai dati di competenza del primo semestre 2019, l'ARERA ha previsto due raccolte all'anno con frequenza semestrale (in luogo delle attuali raccolte trimestrali), entro 45 giorni dal termine di ogni semestre. In sede di prima applicazione, la trasmissione dei dati relativi ai prezzi medi di energia elettrica e di gas naturale sul mercato finale e riferiti al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2019, dovrà essere inviata entro il 2 settembre 2019.

Con la Delibera 288/2018/R/com del 17.05.2018 - Obblighi in capo ai venditori ai fini del monitoraggio delle offerte a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela (offerte P.L.A.C.E.T.) - l'ARERA, nell'ambito del monitoraggio sull'andamento delle Offerte PLACET previsto dalla delibera 848/17, ha stabilito gli obblighi di trasmissione dei dati strumentali al monitoraggio stesso: il Gestore del SII deve trasmettere all'ARERA i prezzi delle offerte PLACET nell'ambito dell'attività di reportistica di cui alla delibera 848/17 ed i venditori soggetti agli obblighi del TIMR (con almeno 50.000 punti serviti) devono trasmettere le informazioni relative alla sottoscrizione dei contratti PLACET.

La Delibera 355/2018/R/com del 28.06.2018 - Efficientamento e armonizzazione della disciplina in tema di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie tra clienti o utenti finali e operatori o gestori nei settori regolati dall'Autorità – Testo Integrato Conciliazione (TICO) - si pone come corollario alla disciplina di gestione delle controversie di primo livello già introdotta dal TIQV (Del. 413/2016/R/com), per quanto attiene i reclami dei clienti finali alimentati in bassa pressione (settore gas) e/o bassa e media tensione (settore energia elettrica).

Con questo provvedimento l'ARERA ha previsto, anche a seguito delle osservazioni presentate al Documento di Consultazione 199/2018/R/com, i seguenti interventi di efficientamento e armonizzazione:

  • una disciplina TICO cd. "transitoria", con efficacia a partire dal 1° luglio 2018, che modifica il TICO precedentemente in vigore prevedendo in particolare (i) l'eliminazione del riferimento ai "punti controversi" nei verbali sottoscritti dinanzi al Servizio Conciliazione, (ii) l'obbligo del Conciliatore di redigere il verbale di mancata comparizione e conseguentemente archiviare la procedura, non solo qualora la parte attivante non compaia al primo incontro ma a qualsiasi incontro della procedura stessa, (iii) la messa a disposizione delle parti, anche su richiesta al Servizio Conciliazione, dei dati e dei documenti relativi alla specifica procedura di conciliazione;

  • una disciplina TICO cd. "a regime", con efficacia a partire dal 1° gennaio 2019, che modifica il TICO prevedendo, inter alia, (i) l'introduzione della definizione di "Cliente finale multisito", (ii) la specificazione dell'ambito soggettivo di applicazione del TICO, (iii) la modifica delle disposizioni sull'obbligatorietà del tentativo di conciliazione e sulla domanda di conciliazione da parte del cliente finale, (iv) interventi di efficientamento del meccanismo di convocazione del distributore in qualità di ausilio tecnico.

Con la Delibera 366/2018/R/com del 28.06.2018 - Armonizzazione e semplificazione delle schede di confrontabilità per i clienti finali domestici del Codice di condotta commerciale - l'ARERA è intervenuta per armonizzare i criteri di calcolo della spesa annua delle schede di confrontabilità del Codice di condotta commerciale con quelli del Portale Offerte e per semplificare la struttura delle schede stesse ai fini di una maggiore capacitazione del cliente finale. La delibera ha previsto, con decorrenza dal 1° ottobre 2018, in particolare:

l'entrata in vigore del nuovo Codice di condotta commerciale (Allegato A alla delibera) - con contestuale abrogazione della Del. ARG/com 104/10 - modificato, sostanzialmente, per la disciplina applicabile ai criteri di comunicazione delle informazioni relative alla spesa complessiva (art. 6), ai casi di indennizzo automatico (art. 14), alle schede di confrontabilità (artt. 15 -22), per l'adozione dei nuovi format riguardanti le Schede di Confrontabilità e del nuovo format relativo alla Nota Informativa.

Con la Delibera 406/2018/R/com del 26.07.2018 - Entrata in vigore della disciplina del sistema indennitario nell'ambito del Sistema Informativo Integrato, per i settori dell'energia elettrica e del gas naturale - l'ARERA ha individuato le date di entrata in vigore della disciplina del sistema indennitario a regime, distintamente per i settori dell'energia elettrica (dal 1° dicembre 2018) e del gas naturale (dal 1° giugno 2019), a partire dalle quali le transazioni ed i relativi processi sono esclusivamente gestiti nell'ambito del SII.

Con tale delibera, poi, l'ARERA ha disposto di modificare l'art. 12.5 del TISIND, prevedendo in particolare che la controparte commerciale uscente, in presenza di versamento dell'indennizzo da parte della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) e nei casi in cui: sia notificato l'annullamento da parte del Gestore del SII per mancato rispetto delle condizioni per il riconoscimento dell'indennizzo, il cliente finale provveda a saldare l'intera posizione debitoria, così come previsto dalla precedente versione del suddetto articolo, il credito della controparte commerciale uscente risulti interamente e diversamente soddisfatto in modo definitivo, provveda a: restituire al cliente finale l'indennizzo (entro 10 giorni dalla notifica dell'annullamento o dall'accertamento del soddisfacimento

del credito); comunicare al Gestore del SII l'avvenuta restituzione anche attraverso l'utente uscente, qualora differente (entro 2 giorni dalla restituzione).

Con la Delibera 416/2018/R/com del 02.08.2018 - Modifiche all'articolo 1 del Testo integrato della regolazione della qualità dei servizi di vendita di energia elettrica e gas naturale - l'ARERA ha modificato l'articolo 1 del TIQV (Allegato A alla delibera 413/2016/R/com) con riferimento alla tipologia dei clienti finali gas alimentati in bassa pressione ai fini degli adempimenti previsti dagli articoli 34 e 35 del medesimo Testo integrato.

La modifica, finalizzata a migliorare l'efficienza e la comparabilità dei diversi sistemi di monitoraggio del mercato retail adottati nei vari provvedimenti in vigore, consiste nella sostituzione della generica tipologia "cliente finale di gas naturale in bassa pressione" nelle seguenti quattro definizioni: 1) cliente finale di gas naturale in bassa pressione, domestico; 2) condominio con uso domestico in bassa pressione; 3) attività di servizio pubblico in bassa pressione; 4) cliente finale di gas naturale in bassa pressione, per usi diversi. La modifica, pertanto, si limita ad esplicitare un maggiore dettaglio per tipologia, mantenendo il riferimento, da un lato, alle sole forniture in bassa pressione, e ,dall'altro, a qualsiasi livello di consumo; l'entrata in vigore di tale modifica è fissata al 1° gennaio 2019.

Con la Delibera 623/2018/R/com del 05.12.2018 - Disposizioni in materia di indicatori e pubblicazione comparativa ai fini del rapporto annuale sul trattamento dei reclami e la risoluzione delle controversie, di cui all'articolo 39 del TIQV - l'ARERA ha approvato, in esito alla consultazione di cui al documento 493/2018/R/com, le proprie disposizioni in tema di indicatori e pubblicazione comparativa dei dati riferiti ai reclami scritti e alle richieste scritte di informazione ricevute dai venditori ai fini del Rapporto annuale sul trattamento dei reclami e la risoluzione delle controversie previsto dall'articolo 39 del TIQV.

Il provvedimento conferma la precedente consultazione riguardo la pubblicazione comparativa dei quattro indicatori quantitativi (ovvero indicatore reclamosità, indicatore richiesta informazioni, indicatore capacità di risposta reclami e indicatore di risposta richieste di informazioni) nonché dell'indice di soddisfazione.

In particolare, con riferimento ai dati dell'anno 2017, non si procederà alla pubblicazione comparativa di indicatori individuali (bensì verrà ricompreso nel Rapporto una descrizione dei risultati complessivi – per gruppi omogenei di imprese), mentre dal 2018 si procederà ad una pubblicazione comparativa attraverso non una graduatoria individuale, ma la definizione di cluster, non anonimi, che raggruppino gli operatori con performance simili in base ai diversi indicatori.

Con la Delibera 712/2018/R/com del 27.12.2018 - Interventi a seguito delle disposizioni della legge 205/2017 in materia di fatturazione elettronica in ordine alla Bolletta 2.0 al Codice di rete tipo per il servizio di trasporto dell'energia elettrica e al Codice di rete tipo per la distribuzione del gas naturale - l'ARERA ha dettato prime disposizioni in tema di bolletta sintetica per i clienti finali e di documenti contabilizzanti il servizio di trasporto dell'energia elettrica e di distribuzione del gas naturale, funzionali a un coordinamento sostanziale dell'attuale regolazione dell'Autorità con le innovazioni legislative in tema di fatturazione elettronica di cui alla Legge Bilancio 2018. Il provvedimento è volto a garantire che i contenuti del documento "bolletta sintetica" e dei documenti di contabilizzazione del trasporto di energia elettrica e di distribuzione del gas naturale risultino coerenti con i contenuti della fatturazione elettronica, così come disciplinata dal provvedimento del 30 aprile 2018 e dalle relative specifiche tecniche.

Settore Gas naturale

Con la Delibera 72/2018/R/gas del 08.02.2018 - Riforma della disciplina in materia di settlement gas - l'ARERA ha approvato disposizioni inerenti alla nuova disciplina del settlement gas contenute nel "Testo integrato delle disposizioni per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale (TISG)", in particolare stabilendo:

    1. l'avvio del Settlement a regime dal 1° gennaio 2020, senza fasi transitorie;
    1. l'avvalimento del SII per lo svolgimento di numerose attività e processi;
    1. l'approvvigionamento da parte del Responsabile del Bilanciamento della differenza tra i quantitativi immessi al city gate e la somma dei prelievi attesi relativi alla totalità degli utenti del bilanciamento attivi sui medesimi;
    1. l'eliminazione della regola Rank a partire dal 1° ottobre 2018.

Con la Delibera 223/2018/R/gas del 05.04.2018 - Disposizioni in merito alla determinazione dei corrispettivi di scostamento per il periodo 2013-2019 - l'ARERA ha stabilito la rideterminazione ed il conguaglio dei corrispettivi versati per scostamento della capacità di trasporto, a prescindere che il corrispettivo derivi da errore di misura o da errore materiale dell'impresa di distribuzione, nell'ambito delle sessioni di aggiustamento per il periodo pregresso, ossia dall'anno 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas, fissata al 1° gennaio 2020.

Con la Delibera 336/2018/R/gas del 14.06.2018 - Avvio di procedimento per la definizione delle modifiche alla disciplina applicabile ai servizi di ultima istanza nel settore del gas naturale - l'ARERA ha avviato un procedimento per l'adozione di provvedimenti atti a definire la disciplina per l'espletamento delle procedure ad evidenza pubblica per l'individuazione dei fornitori dei Servizi di Ultima Istanza (FUI e default distribuzione) a partire dal 1° ottobre 2018 e le possibili modifiche alla regolazione applicabile a tali servizi al fine di incrementare l'efficienza dei servizi medesimi e di favorire la partecipazione alle procedure concorsuali per la selezione dei soggetti.

Con la Delibera 407/2018/R/gas del 26.07.2018 - Procedure ad evidenza pubblica per l'individuazione dei fornitori di ultima istanza e dei fornitori del servizio di default distribuzione, a partire dall'1 ottobre 2018 - l'ARERA definisce i criteri e le modalità delle procedure concorsuali, svolte da Acquirente Unico S.p.A., per l'individuazione dei fornitori dei Servizi di Ultima Istanza a partire dal 1° ottobre 2018 e aggiorna la disciplina di erogazione dei medesimi servizi, intervenendo sulla disciplina del TIVG. Per l'effetto, tra le principali novità, la delibera ha ridotto la durata di erogazione dei servizi all'anno termico (dal 1° ottobre 2018 al 30 settembre 2019), ha confermato l'attuale impostazione delle condizioni economiche (rappresentata dal riferimento della tutela di prezzo a cui si aggiunge un unico parametro costituito dal bid dell'aggiudicatario alla selezione ed il corrispettivo INAUI in caso di clienti non disalimentabili), ha confermato l'ipotesi di suddividere in due aree distinte l'attuale Area 7 (Lazio e Campania), ha modificato il calcolo degli oneri finanziari.

Con la Delibera 488/2018/R/gas del 27.09.2018 - Disposizioni in merito alla gestione centralizzata dei dati di misura nell'ambito del Sistema Informativo Integrato, con riferimento al settore gas - l'ARERA, con riferimento al settore del gas, ha dettato le disposizioni funzionali alla gestione centralizzata dei dati di misura nell'ambito del SII prevedendo, che quest'ultimo diventi l'unica interfaccia comune tra le imprese di distribuzione ed i relativi utenti nella messa a disposizione dei dati di misura, con particolare riferimento a quelli periodici ed alle relative rettifiche, nonché ai dati di misura nel caso di switching e voltura. Tale processo è entrato in vigore a partire dai dati di misura resi disponibili dalle imprese di distribuzione nel mese di novembre 2018, utilizzando gli strumenti informativi

attualmente in uso (con possibilità per le imprese di distribuzione di non chiudere i propri canali di messa a disposizione dei dati fino al 30 aprile 2019).

Con la Delibera 548/2018/R/gas del 30.10.2018 - Disposizioni alla Cassa per i servizi energetici e ambientali ai fini dell'erogazione di ammontari relativi agli esiti della prima sessione di aggiustamento effettuata ai sensi della deliberazione dell'Autorità 670/2017/R/gas - l'ARERA, in conformità con quanto previsto dal Codice di Rete, ha conferito mandato alla CSEA di corrispondere a Snam Rete Gas S.p.a., in qualità di Responsabile del bilanciamento, gli ammontari relativi agli esiti della prima sessione di aggiustamento effettuata ai sensi della delibera 670/2017/R/gas, entro la data del 12 novembre 2018, in maniera tale da assicurare il completo versamento agli utenti nei tempi prestabiliti.

Con la Delibera 601/2018/R/gas del 27.11.2018 - Determinazione del corrispettivo Cp a copertura degli oneri derivanti dall'assicurazione a favore dei clienti finali del gas, con decorrenza dall'1 gennaio 2019 - l'ARERA determina, con decorrenza dal 1° gennaio 2019, il valore del corrispettivo Cp a copertura dei costi derivanti dall'assicurazione a favore dei clienti finali del gas, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 8, comma 8.1 dell'Allegato A alla delibera 223/2016/R/gas. Nello specifico, il corrispettivo Cp sarà pari a 0,45 €/PDR/anno, in riduzione rispetto al precedente valore fissato dalla delibera 678/2016/R/gas (pari a 0,50 €/PDR/Anno).

Con la Delibera 631/2018/R/gas del 05.12.2018 - Adozione del Testo integrato del monitoraggio del mercato all'ingrosso del gas naturale (TIMMIG) - l'ARERA ha emanato disposizioni per l'adozione del Testo integrato del mercato all'ingrosso del gas naturale, disposizioni atte al rafforzamento della funzione di monitoraggio del mercato all'ingrosso del gas naturale, individuando le seguenti aree di pertinenza dei fenomeni oggetto di monitoraggio: il funzionamento del bilanciamento del sistema, l'adeguatezza del sistema infrastrutturale e dell'equilibrio domanda/offerta, i margini di flessibilità delle fonti di approvvigionamento, l'attività negoziale all'ingrosso per determinare condotte anomale e prevenire compravendite di informazioni previlegiate e/o configurabili come manipolazione del mercato e infine il livello concorrenziale del mercato.

Per il solo anno 2018, i costi consuntivi relativi alle attività di monitoraggio svolte dal GME sono liquidati dalla CSEA entro il 31 luglio 2019, sulla base dei costi effettivamente sostenuti dal GME; per il solo anno 2019, ai fini della copertura dei costi per le attività di monitoraggio, l'impresa maggiore di trasporto trasmetterà il Piano di Attività (di cui all'articolo 5, comma 3, del TIMMIG) e il corrispondente preventivo dei costi, entro il 31 gennaio 2019.

Con la Delibera 676/2018/R/gas del 18.12.2018 - Disposizioni in merito alle modalità e tempistiche di erogazione dei conguagli relativi ai corrispettivi di scostamento determinati in esito alle sessioni di settlement - l'ARERA ha approvato ulteriori disposizioni in tema di modalità e tempistiche di erogazione dei conguagli relativi ai corrispettivi di scostamento determinati in esito alla prima sessione di aggiustamento. Infatti, le attività di rideterminazione dei corrispettivi di scostamento per gli anni 2013-2016, relativamente agli utenti di trasporto che ne hanno fatto esplicita richiesta (ai sensi della delibera 223/2018), hanno evidenziato che l'importo da corrispondere a titolo di conguaglio ammonta a 2.700.117,75 Euro; le imprese di trasporto, ferme restando le disposizioni dei codici di rete a tutela del proprio credito, devono quindi provvedere a corrispondere agli utenti del trasporto gli importi relativi al conguaglio dei corrispettivi di scostamento determinati in applicazione della delibera 223/2018.

Quanto alla determinazione delle tariffe di trasporto rispettivamente degli anni 2020 e 2021, i ricavi derivanti dall'applicazione dei corrispettivi di scostamento negli anni 2018 e 2019 saranno considerati al netto degli importi relativi ai conguagli determinati in esito alle sessioni di settlement i cui esiti sono prodotti nel medesimo anno.

Settore Energia Elettrica

Con la Delibera 50/2018/R/eel del 01.02.2018 - Disposizioni relative al riconoscimento degli oneri altrimenti non recuperabili per il mancato incasso degli oneri generali di sistema - l'ARERA, facendo seguito agli orientamenti espressi nel DCO 597/2017/R/eel del 03 agosto 2018, ha definito il meccanismo di reintegrazione degli oneri generali di sistema versati ma non riscossi dalle imprese distributrici. Con successivo Comunicato Stampa del 14 febbraio 2018 l'ARERA ha ritenuto opportuno precisare che il provvedimento riguardava solo una particolare casistica, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge: gli oneri già versati dai distributori ma non incassati da quei venditori con cui, a fronte della inadempienza di questi ultimi, i distributori hanno interrotto il relativo contratto di trasporto di energia, di fatto sospendendo così a tali soggetti la possibilità di operare nel mercato dell'energia. Un meccanismo parziale e circoscritto, finalizzato a garantire il gettito degli oneri di sistema da assicurare per legge, che l'Autorità ha strutturato in tal modo per adempiere ad una serie di sentenze della giustizia amministrativa che hanno annullato le precedenti disposizioni dell'Autorità in tema.

Con la Delibera 318/2018/R/eel del 07.06.2018 - Modifiche e integrazioni del TIT e del TIME per il recepimento delle disposizioni della deliberazione dell'Autorità 237/2018/R/eel concernenti i criteri di riconoscimento dei costi relativi ai servizi di distribuzione e di misura dell'energia elettrica per le imprese distributrici che servono fino a 100.000 punti di prelievo - l'ARERA, in recepimento delle disposizioni della delibera 237/2018/R/eel concernenti i criteri di riconoscimento dei costi per il servizio di distribuzione e per il servizio di misura dell'energia elettrica ai fini della determinazione delle tariffe di riferimento per le imprese che servono fino a 100.000 punti di prelievo, ha approvato la nuova versione dell'Allegato A alla delibera 654/2015/R/eel, recante "Testo integrato delle disposizioni dei servizi di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica (TIT)" e dell'Allegato B alla medesima delibera 654/2015/R/eel, recante "Testo integrato delle disposizioni per la regolazione dell'attività di misura dell'energia elettrica (TIME)".

Con la Delibera 449/2018/R/eel del 13.09.2018 - Completamento della disciplina di Tutela SIMILE: offerta PLACET da applicare in occasione dei rinnovi successivi al primo ai clienti in Tutela SIMILE - l'ARERA, a completamento della disciplina in materia di Tutela Simile, ha individuato per tutti i fornitore ammessi, quale offerta da applicare trascorsi 24 mesi dalla data di attivazione della fornitura di Tutela Simile, in assenza di diversa scelta da parte dei clienti finali, l'offerta PLACET a prezzo fisso commercializzata dal fornitore al momento della comunicazione.

Con la Delibera 485/2018/R/eel del 27.09.2018 - Revisione delle procedure concorsuali per l'assegnazione del servizio di salvaguardia dell'energia elettrica per il biennio 2019-2020, nonché modifiche della regolazione del medesimo servizio e modifiche al TIV - l'ARERA ha disciplinato le procedure concorsuali relative al servizio di salvaguardia a partire dal 1° gennaio 2019 e aggiornato la disciplina di erogazione del medesimo, modificando alcune previsioni del TIV, in particolare, inserendo ex novo l'articolo 31bis relativo al "Meccanismo di reintegrazione degli oneri non recuperabili connessi ai clienti non disalimentabili del servizio di salvaguardia".

Altri provvedimenti della distribuzione gas

Obblighi di efficienza e di risparmio energetico

Il Decreto Letta, all'articolo 16, comma 4, stabilisce che le imprese di distribuzione di gas naturale devono perseguire obiettivi di risparmio energetico e sviluppo di fonti rinnovabili.

La definizione degli obiettivi quantitativi nazionali e dei principi di valutazione dei risultati ottenuti è stata demandata al Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, che ha provveduto ad emanare il Decreto Ministeriale 20 luglio 2004.

Con il Decreto 21 dicembre 2007, il Ministero dello Sviluppo Economico ha rivisto e aggiornato il Decreto 20 luglio 2004 nei seguenti punti:

  • sono stati rivisti gli obiettivi per gli anni 2008 e 2009, alla luce dell'eccesso di offerta di titoli di efficienza energetica registratasi sul mercato;

  • sono stati definiti gli obiettivi per il triennio 2010-2012, tenuto conto del target di riduzione dei consumi energetici fissato dal piano d'azione al 2016, pari a 10,86 MTEP;

  • gli obblighi di efficienza e di risparmio energetico per ciascuno degli anni successivi al 2007 sono stati estesi ai distributori che, alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun anno d'obbligo, abbiano connessi alla propria rete di distribuzione più di 50.000 clienti finali.

Gli obiettivi di risparmio energetico (che valgono sia per i distributori di gas naturale che di energia elettrica) previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, sono pari a:

  • 0,10 Milioni di TEP per il 2005;
  • 0,20 Milioni di TEP per il 2006;
  • 0,40 Milioni di TEP per il 2007;
  • 1,00 Milioni di TEP per il 2008;
  • 1,40 Milioni di TEP per il 2009;
  • 1,90 Milioni di TEP per il 2010;
  • 2,20 Milioni di TEP per il 2011;
  • 2,50 Milioni di TEP per il 2012.

Il conseguimento di risparmi energetici viene attestato attraverso l'assegnazione di titoli di efficienza energetica, i c.d. Certificati Bianchi. Per adempiere agli obblighi previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, e vedersi così riconosciuti i Certificati Bianchi, i distributori possono:

  • realizzare interventi diretti a migliorare l'efficienza energetica delle tecnologie installate o delle relative modalità di utilizzo;
  • acquistare direttamente i Certificati Bianchi da terzi, mediante contrattazione bilaterale oppure tramite negoziazione in un apposito mercato istituito presso il Gestore del mercato elettrico (GME).

Con il Decreto del 28 dicembre 2012 sono stati definiti i nuovi obiettivi di risparmio di energia primaria annua nel periodo 2013-2016 per i distributori obbligati e in particolare:

  • 4,6 Mtep al 2013;
  • 6,2 Mtep al 2014;
  • 6,6 Mtep al 2015;
  • 7,6 Mtep al 2016;

Per i distributori di gas naturale la quota dei suddetti obblighi corrisponde ai seguenti certificati bianchi:

  • 3,04 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2014
  • 3,49 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2015
  • 4,28 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2016

Per gli anni 2013 e 2014 il soggetto obbligato ha dovuto consegnare una quota almeno superiore al 50% del suo obbligo annuale che deve compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni. Per gli anni 2015 e 2016 il

valore minimo è fissato nel 60% dell'obbligo di competenza sempre con la possibilità di compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni.

Inoltre il Decreto 28 dicembre 2012 ha dato attuazione a quanto previsto nel decreto 28/2011 per cui l'attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati ai progetti di efficienza energetica condotti nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi vengono trasferiti al GSE – Gestore dei Servizi Energetici.

Il Decreto ha anche ampliato ad altri soggetti diversi dalle imprese distributrici e dalle Energy Saving Company (le c.d. ESCO), la possibilità di presentare progetti ai fini dell'ottenimento di certificati bianchi.

Con il Decreto 11 gennaio 2017 (GU n. 78 del 3-4-2017) sono stati definiti gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per i distributori obbligati nel periodo 2017-2020. In particolare per i distributori di gas naturale tali obiettivi sono quantificabili nel seguente numero di certificati bianchi:

  • 2,95 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2017
  • 3,08 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2018
  • 3,43 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2019
  • 3,92 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2020

Inoltre il decreto 11 gennaio 2017 definisce le nuove linee guida per la presentazione dei progetti di efficienza energetica rivedendo il vecchio meccanismo con l'eliminazione del coefficiente "tau", l'allungamento della vita utile dei progetti, l'eliminazione delle schede standardizzate.

Le società del Gruppo Ap Reti Gas S.p.A., Ap reti Gas Vicenza S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.r.l., soggette agli obblighi definiti dai Decreti 20 luglio 2004, 21 dicembre 2007 e 28 dicembre 2012, sono tenute al rispetto degli obiettivi di risparmio energetico determinati annualmente dal GSE.

Il GSE ha il compito di verificare che ciascun distributore possegga i titoli di efficienza energetica corrispondenti all'obiettivo annuo assegnato (maggiorato di eventuali quote aggiuntive per compensazioni o aggiornato in seguito all'introduzione di nuovi obiettivi quantitativi nazionali) e di informare il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e il Gestore del Mercato Elettrico dei titoli ricevuti e degli esiti delle verifiche.

Qualora un distributore non raggiunga l'obiettivo stabilito, potrà essere destinatario di una sanzione amministrativa irrogata dall' Autorità per l'energia elettrica e il gas, in attuazione della Legge n. 481 del 14 novembre 1995 e alle indicazioni del decreto del 28 dicembre 2012.

Per quanto concerne l'approfondimento della tematica relativa all'efficienza energetica ed il risparmio energetico per le società del Gruppo, si rimanda al paragrafo relativo alla "Efficienza e risparmio energetico".

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 28 dicembre 2018 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,110 Euro per azione, con una diminuzione di 12,3 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2018 (3,548 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2018).

La capitalizzazione di Borsa al 28 dicembre 2018 risultava pari a 725,08 milioni di Euro2 (840,37 milioni di Euro al 29 dicembre 2017).

La quotazione del titolo nel corso del 2018 ha registrato una flessione della performance (-12,3%), seppur più limitata rispetto alla flessione dell'indice FTSE Italia All Share (-16,7%) e dell'indice FTSE Italia Star (-16,9%). Migliore invece la performance dell'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (-1,1%).

Dati azionari e borsistici 31.12.2018 29.12.2017
Utile per azione (Euro) 0,21 0,22
Patrimonio netto per azione (Euro) 1,91 1,92
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,110 3,546

Prezzo massimo annuo (Euro) 3,690 3,828 Prezzo minimo annuo (Euro) 2,820 2,710 Capitalizzazione di borsa (M ilioni di Euro) 725,08 840,37 N. di azioni in circolazione 222.683.966 222.310.702 N. di azioni che compongono il capitale sociale 234. 234.411.575 411.575 N. di azioni proprie in portafoglio 11.727.609 12.100.873

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 dicembre 2018:

2 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 28 dicembre 2018 risultava pari a 14,5 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 31 dicembre 2018 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nell'esercizio 2018 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Acquisto di materiali per la produzione e di servizi di manutenzione dalla consociata SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Servizi amministrativi e del personale dalla società Unigas Distribuzione S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Oneri da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A.;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso ASM Set S.r.l. controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione e a SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. verso la controllante Asco Holding S.p.A.;
  • Proventi da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A..

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

(migliaia di Euro) Crediti
commerci
Altri
crediti
Debiti
commerci
ali
Altri
debiti
Costi Ricavi
ali Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 42 3.034 0 512 0 0 15.845 0 101 1.879
Totale controllanti 42 3.034 0 512 0 0 15.845 0 101 1.879
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 63 0 176 0 0 717 0 81 110 279
Seven Center S.r.l. in liquidazione 0 0 0 0 0 0 0 9 0
Totale società controllate dalla controllante 63 0 176 0 0 717 0 81 119 279
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 64 0 17 7 0 0 0 0 0 0
ASM Set S.r.l. 1.912 844 414 291 0 138 6 7.515 472 72
Unigas Distribuzione S.r.l. 29 0 2.170 4.341 0 9.114 1 108 78 1
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 21 7.510 3.165 6.330 67.182 61 0 0 53 0
Totale collegate/controllo congiunto 2.027 8.354 4.904 10.373 67.182 9.313 7 7.623 603 73
Totale 2.131 11.388 4.728 10.885 67.182 10.030 15.852 7.704 824 2.232

Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2018

Sottoscrizione mutuo chirografario

In data 25 gennaio 2018 la Capogruppo Ascopiave S.p.A. ha sottoscritto con Cassa Centrale Banca, in pool con Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, un mutuo chirografario di Euro 10.000 migliaia della durata di 12 anni con applicazione di un tasso fisso pari all'1,83%. Il finanziamento non prevede la verifica di covenants finanziari.

Riforma in materia di Settlement gas con delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018

Con la Delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha approvato la riforma della disciplina in materia di settlement gas, la cui efficacia decorrerà a partire dal 1° gennaio 2020. Con questo provvedimento l'Autorità ha introdotto una semplificazione delle procedure per la determinazione delle partite attribuibili all'utente del bilanciamento, il quale sarà tenuto ad approvvigionare al Remi i quantitativi determinati in base alle misure effettive per i punti di riconsegna della rete di distribuzione con frequenza di rilevazione mensile o con dettaglio giornaliero dei consumi attesi, e in base all'applicazione del profilo di prelievo atteso con correzione climatica per i punti di prelievo con frequenza di rilevazione inferiore alla mensile. Ha assegnato inoltre al responsabile del bilanciamento il compito di approvvigionare la differenza tra i quantitativi prelevati ai Remi e la somma dei consumi attesi riferibili agli utenti del bilanciamento per i Remi serviti e ha posto in capo al SII (Sistema Informativo Integrato) la responsabilità di mettere a disposizione del responsabile del bilanciamento i dati di prelievo dei PDR (Punti di riconsegna per i clienti finali). Nel mese di giugno sono stati pubblicati da Snam Rete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli esercizi 2013-2016.

Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 26 aprile 2018

Si è riunita il 26 aprile 2018, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., in sede ordinaria.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio 2017 e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo pari a 0,18 Euro per azione. Il dividendo è stato pagato il 9 maggio 2018, con stacco cedola il 7 maggio 2018 (record date 8 maggio 2018).

L'Assemblea ha, inoltre, approvato la politica per la remunerazione della Società, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e rimosso parzialmente il vincolo di indisponibilità sul premio in azioni, per la quota sufficiente a corrispondere le ritenute fiscali e contributive a carico del beneficiario, con riferimento al Documento Informativo - redatto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob - "Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria 2015- 2017".

L'Assemblea ha altresì approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2018- 2020, riservato agli amministratori esecutivi e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società da essa controllate.

Da ultimo, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli artt. 2357 e 2357 ter del codice civile, in sostituzione e revoca della precedente autorizzazione del 28 aprile 2017.

Anita e Ascopiave sottoscrivono una lettera di intenti per lo sviluppo di una futura operazione di aggregazione industriale

In data 4 giugno 2018, Anita e Ascopiave hanno sottoscritto una lettera di intenti nella quale individuano le linee guida e i principi di un percorso finalizzato all'aggregazione delle proprie attività di distribuzione di gas attraverso un'operazione di fusione di Anita per incorporazione in Ascopiave.

L'accordo, che prevede un periodo di esclusiva reciproca nelle trattative fissato al 31 dicembre 2018, definisce le ipotesi di riferimento, gli approfondimenti e il percorso che le Parti intraprenderanno al fine di perfezionare l'operazione entro la fine dell'anno.

Comunicato Asco Holding S.p.A.

In data 8 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione di Asco Holding ha deliberato di convocare l'assemblea in data 20 luglio 2018 in prima convocazione e in data 23 luglio 2018 in seconda convocazione, per proporre l'adozione di alcune modifiche al vigente statuto, finalizzate ad una maggiore coesione e stabilità della governance. I soci di Asco Holding

che non concorrano all'adozione della delibera assembleare di approvazione del nuovo statuto (in quanto contrari, assenti o astenuti), potranno esercitare il diritto di recesso ai sensi del codice civile, per tutte o parte delle proprie azioni, entro il quindicesimo giorno successivo all'iscrizione della delibera assembleare nel Registro delle Imprese, dal momento che le modifiche statutarie proposte dal Consiglio di Amministrazione comprendono, tra l'altro, l'introduzione di limiti alla circolazione delle azioni. Tra le modalità di pagamento del valore di liquidazione ai soci recedenti si prevede, tra l'altro: (i) l'attribuzione di azioni della controllata Ascopiave, entro un limite massimo pari a n. 27.000.000 azioni, rappresentanti l'11,52% del capitale sociale di Ascopiave, talché Asco Holding manterrà in ogni caso più del 50% del capitale sociale di Ascopiave; e (ii) l'utilizzo della cassa riveniente da un dividendo straordinario di cui si prevede di chiedere la distribuzione ad Ascopiave, tramite formale richiesta di convocazione dell'assemblea, fino ad un importo massimo di Euro 77 milioni, subordinatamente all'approvazione delle modifiche statutarie da parte dell'assemblea dei soci di Asco Holding.

La delibera di approvazione del nuovo statuto si intenderà revocata qualora il diritto di recesso sia esercitato oltre una determinata soglia oppure in caso di mancata approvazione della distribuzione del suddetto dividendo straordinario da parte dell'assemblea di Ascopiave.

La conclusione della procedura di recesso, prevista originariamente entro la fine di ottobre 2018, non è ancora avvenuta in ragione della contestazione del valore di liquidazione.

Riforma in materia di Settlement gas con delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018

In data 6 luglio Snam rete gas S.p.A. ha comunicato la riapertura dei termini di bilanciamento per recepire le eventuali segnalazioni da parte degli utenti del bilanciamento sino alla data del 24 luglio 2018. Le eventuali segnalazioni effettuate non hanno determinato variazioni rispetto ai dati volumetrici oggetto di elaborazione che, alla data attuale, risultano confermati.

Informazioni in merito alla cessazione dei rapporti in essere con il Dott. Roberto Gumirato

In data 8 agosto 2018 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che è stato raggiunto un accordo con il Direttore Generale, Dott. Roberto Gumirato, che prevede la risoluzione consensuale con effetto a far data dal 15 novembre 2018 del rapporto di lavoro subordinato in essere tra le parti. L'accordo prevede altresì che, sempre con effetto dal 15 novembre 2018, il Dott. Gumirato rassegni le dimissioni delle cariche di presidente e di membro del consiglio di amministrazione di AP Reti Gas S.p.A., società direttamente controllata da Ascopiave S.p.A., e rimetta le procure attribuitegli da Ascopiave S.p.A. nonché da Asco TLC S.p.A. e da Bim Piave Nuove Energie S.r.l., società appartenenti al Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha ringraziato il Dott. Gumirato per l'impegno e per i risultati raggiunti in questi anni di lavoro.

In conformità e coerenza con quanto previsto nella politica di remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2018, il Dott. Gumirato riceverà un importo pari a lordi Euro 695.018, corrispondenti a 2 annualità di retribuzione fissa, a titolo di incentivo all'esodo, un importo pari a lordi Euro 532.000 a titolo di premio straordinario per aver gestito con successo l'operazione di risanamento di Sinergie Italiane S.r.l., in esecuzione di quanto è stato già deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 27 febbraio 2014, un importo pari a lordi Euro 90.000 a titolo di MBO per l'anno 2018 calcolato pro-rata temporis fino alla data di cessazione del rapporto, e un importo pari a lordi Euro 10.000 a titolo di corrispettivo per le rinunce del Dott. Gumirato a ogni domanda o pretesa derivante dagli intercorsi rapporti di lavoro subordinato e di amministrazione.

Il Dott. Gumirato resterà vincolato dagli obblighi di non concorrenza di cui al patto sottoscritto con Ascopiave S.p.A. in data 15 marzo 2016, che dunque troveranno applicazione dal 16 novembre 2018 al 15 maggio 2022, e riceverà, ai sensi del suddetto patto e quale corrispettivo degli obblighi di non concorrenza, un importo lordo pari a Euro 547.327. Tutti gli importi sopra indicati sono stati corrisposti al Dott. Gumirato entro 10 giorni dalla ripetizione dell'accordo in

una delle sedi cui agli artt. 2113 c.c. e 410 e segg. c.p.c..

L'accordo prevede infine reciproche rinunce a ogni domanda o pretesa derivante dagli intercorsi rapporti di lavoro subordinato e di amministrazione, ovviamente ad eccezione, per quanto riguarda le rinunce a favore del Dott. Gumirato, dei casi di dolo o colpa grave.

In ragione dell'attribuzione complessivamente determinata, l'accordo si qualifica come operazione con parte correlata esente dalla Procedura adottata da Ascopiave S.p.A. in materia, in quanto da un lato coerente con la politica di remunerazione e con gli accordi già in essere, e dall'altro (per la parte che riguarda il corrispettivo a favore del Dott. Gumirato, pari a lordi Euro 10.000, per le rinunce previste nell'accordo), di valore esiguo. L'operazione, prima dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, è stata comunque

esaminata dal Comitato per la Remunerazione - comitato interno al Consiglio di Amministrazione composto da amministratori indipendenti – che ha espresso il proprio motivato parere favorevole alla conclusione dell'accordo. Il Consiglio di Amministrazione ha avviato immediatamente la ricerca del nuovo Direttore Generale.

Comunicato Asco Holding S.p.A.

In data 13 agosto 2018 Asco Holding S.p.A. ha comunicato che lo scorso 10 agosto 2018 è terminato il periodo per l'esercizio del diritto di recesso, ai sensi dell'art. 2437 del codice civile, da parte dei titolari di azioni Asco Holding che in data 23 luglio u.s. non hanno concorso all'approvazione della delibera avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, tra cui la proroga del termine di durata della società e l'introduzione di limiti alla circolazione delle azioni.

Sulla base delle comunicazioni pervenute alla Società, il diritto di recesso è stato esercitato per n. 37.464.867 azioni (le "Azioni Oggetto di Recesso"), rappresentanti il 26,76% del capitale sociale di Asco Holding, per un complessivo controvalore pari a Euro 140.493.251,25 calcolato al valore di liquidazione di Euro 3,75 (tre/75) per ciascuna azione, stabilito in conformità all'art. 2437-ter del codice civile. Il pagamento di tale importo è stato chiesto per il 13,96% del capitale sociale di Asco Holding in denaro e per il 12,80% mediante attribuzione di azioni della controllata Ascopiave S.p.A.

Dal momento che il numero delle Azioni Oggetto di Recesso è inferiore al 38,48% delle azioni di Asco Holding e che il numero dei soci recedenti che abbia chiesto di ricevere il valore di liquidazione delle azioni per le quali è stato esercitato il diritto di recesso in denaro rappresenta una percentuale del capitale inferiore al 23,05%, sulla base dei dati odierni, non risultano verificate le relative condizioni risolutive a cui era soggetta la delibera di approvazione delle modifiche statutarie.

N. 12.611.081 Azioni Oggetto di Recesso, diverse dalle n. 24.853.786 azioni di titolarità di alcuni soci che hanno contestato il valore di liquidazione, saranno offerte in opzione, ai sensi dell'articolo 2437-quater del codice civile, ai soci di Asco Holding diversi da coloro che abbiano esercitato il diritto di recesso, dal 13 agosto 2018 all'11 settembre 2018, estremi inclusi, in proporzione al numero di azioni dai medesimi possedute (l'"Offerta in Opzione").

Si ricorda che i soci di Asco Holding che esercitino il diritto di opzione nel contesto dell'Offerta in Opzione avranno diritto di prelazione nell'acquisto delle Azioni Oggetto di Recesso rimaste eventualmente inoptate nel contesto di detta offerta, a condizione che tali soci formulino apposita richiesta contestualmente all'esercizio del diritto di opzione.

Qualora, ad esito dell'Offerta in Opzione, residuino ulteriori Azioni Oggetto di Recesso rimaste inoptate, Asco Holding procederà al riacquisto di tali azioni.

L'avviso di Offerta in Opzione è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Treviso - Belluno, ai sensi dell'art. 2437-quater, comma 2, del codice civile, in pari data.

Comunicato Asco Holding S.p.A.

In data 6 settembre 2018 Asco Holding S.p.A. ha informato che, sulla base delle comunicazioni dei soci pervenute successivamente alla data dell'ultimo comunicato diffuso (13 agosto 2018) ma validamente spedite entro il termine finale per l'esercizio del diritto di recesso spettante ai soci che non abbiano concorso all'adozione della delibera assembleare del 23 luglio 2018 (ovvero entro il 10 agosto 2018), i risultati definitivi inerenti all'esercizio del diritto di recesso sono i seguenti:

(i) il diritto di recesso è stato esercitato per complessive n. 41.945.221 azioni, rappresentanti il 29,96% del capitale sociale di Asco Holding, per un complessivo controvalore pari a Euro 157.294.578,75 calcolato al valore di liquidazione di Euro 3,75 (tre/75) per ciascuna azione, stabilito dal Consiglio di Amministrazione in conformità all'art. 2437-ter del codice civile;

(ii) il pagamento del valore di liquidazione è stato chiesto per il 15,78% del capitale sociale di Asco Holding in denaro e per il 14,18% mediante attribuzione di azioni della controllata Ascopiave S.p.A.

N. 14.007.435 azioni recedute, diverse dalle n. 27.937.786 azioni di titolarità di alcuni soci recedenti che hanno contestato il valore di liquidazione, sono oggetto di una nuova offerta in opzione, depositata in data odierna presso il Registro delle Imprese di Treviso – Belluno, da intendersi ad integrale sostituzione della precedente offerta in opzione depositata in data 13 agosto 2018.

Ascopiave S.p.A., che già deteneva l'80% del Capitale Sociale di Amgas Blu, acquisisce il rimanente 20% da Amgas S.p.A, divenendo socio unico della società

In data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu S.r.l..

Il controvalore pagato per l'acquisizione, pari a 3,8 milioni di euro, corrisponde ad un enterprise value di Amgas Blu S.r.l. pari a 19,5 milioni di euro.

Amgas Blu S.r.l., nel 2017, ha servito circa 48.800 clienti, di cui 46.100 nel comparto gas e 2.700 nel comparto energia elettrica, conseguendo ricavi per 19,3 milioni di euro. L'EBITDA si è attestato, nello stesso periodo, a 2,5 milioni di euro.

Dimissioni del CFO del Gruppo Ascopiave Cristiano Belliato

In data 28 settembre 2018 Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società"") ha reso noto che il Chief Financial Officer del Gruppo Ascopiave, dott. Cristiano Belliato, ha rassegnato le proprie dimissioni per intraprendere un nuovo percorso di carriera professionale.

Il dott. Belliato ha mantenuto i propri incarichi e responsabilità quali Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Ascopiave, Chief Financial Officer e dirigente strategico del Gruppo Ascopiave fino al 30 ottobre 2018.

Il dott. Belliato resterà vincolato dagli obblighi di non concorrenza di cui al patto sottoscritto con Ascopiave in data 15 marzo 2016, che dunque trovano applicazione dal 1° novembre 2018 al 1° maggio 2021, e ha ricevuto, ai sensi del suddetto patto e quale corrispettivo degli obblighi di non concorrenza, un importo lordo pari a Euro 213.558. In quanto coerente con la politica di remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2018 e con gli accordi già in essere, tale attribuzione si qualifica come operazione con parte correlata esente dall'applicazione della Procedura adottata dalla Società in materia.

In conformità a quanto richiesto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati di Borsa Italiana, si informa che in 28 settembre 2018 il dott. Belliato era titolare di n. 33.737 azioni ordinarie di Ascopiave.

Nomina CFO e Dirigente Preposto del Gruppo Ascopiave dott. Riccardo Paggiaro

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 15 ottobre 2018, previo parere del Collegio Sindacale e verifica dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dallo Statuto, ha nominato il dott. Riccardo Paggiaro, con efficacia 31 ottobre 2018, quale Chief Financial Officer, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 e dirigente strategico del Gruppo Ascopiave.

Il dott. Paggiaro, laureato in Economia e Commercio presso l'università Ca' Foscari di Venezia nel 2001, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha maturato una significativa esperienza nell'area amministrazione, finanza e controllo dopo un percorso pluriennale in ambito tributario e corporate finance presso primarie società di consulenza e revisione.

Dal 2011 ha ricoperto l'incarico di Responsabile Finanza & Tesoreria del Gruppo Ascopiave e di Responsabile Amministrativo per le società controllate, oltre ad aver ricoperto cariche in società del Gruppo.

Una sintesi del curriculum vitae del dott. Paggiaro è disponibile sulla sezione Corporate Governance del sito www.gruppoascopiave.it.

In conformità a quanto richiesto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana si informa che il dott. Paggiaro non è titolare di azioni ordinarie Ascopiave S.p.A.

Comunicato stampa Ascopiave S.p.A.

In data 15 ottobre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha deliberato di avviare la fase preparatoria di un percorso teso (i) a valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e (ii) a rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche, dando mandato a questo fine a primari consulenti finanziari e legali. Ascopiave informerà il mercato circa gli eventuali sviluppi successivi del suddetto percorso.

Riforma in materia di Settlement gas con delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018

In data 6 novembre 2018 lo shipper principale del Gruppo ha provveduto all'emissione dei titoli correlati ai conguagli volumetrici degli esercizi 2013-2016 dovuti all'aggiornamento dei dati utilizzati per la prima allocazione con chiusura della cabina.

In data 7 novembre 2018 sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per l'esercizio 2017 in via non definitiva. I dati ricevuti relativamente ai conguagli volumetrici dovuti all'aggiornamento dei dati utilizzati per la prima allocazione con chiusura della cabina, nonché gli impatti economici derivanti dai provvedimenti deliberativi dell'ARERA 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output sono stati oggetto di stima da parte del segmento vendita del gruppo e contabilizzate nel corso del quarto trimestre dell'esercizio.

Altri fatti di rilievo

Vendita di gas naturale e di energia elettrica

Il Gruppo opera nel settore della vendita di gas e di energia elettrica attraverso le società Ascotrade S.p.A., ASM Set S.r.l., Estenergy S.p.A., Blue Meta S.p.A., Asco Energy S.p.A. (Ex Veritas Energia S.p.A.), Ascopiave Energie S.p.A. (Ex Pasubio Servizi S.r.l.), Etra Energia S.r.l. e Amgas Blu S.r.l..

Le società ASM Set S.r.l. ed Estenergy S.p.A. sono consolidate con il metodo del patrimonio netto.

Il mercato del gas e dell'energia elettrica

Nell'ultimo rapporto sul monitoraggio retail reso disponibile dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), si evidenzia come sia proseguito il processo di uscita della clientela dal mercato tutelato per le forniture di gas ed energia elettrica. Nel 2017 la quota dei clienti finali che si è approvvigionata sul mercato libero è stata pari a circa il 39% per l'energia elettrica e per circa il 44% per il gas, inoltre il passaggio nel mercato libero da parte dei clienti è avvenuta per il 68% con il fornitore storico. Al contempo il ventaglio di offerte sul mercato libero è sempre più ampio, e vi è una preferenza verso le offerte a prezzo fisso.

Proprio per favorire il passaggio verso la piena liberalizzazione, a garanzia dei clienti finali, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha individuato una serie di requisiti (tecnici, finanziari e di onorabilità) per l'iscrizione dei fornitori di energia elettrica all'elenco "venditori elettricità" e la realizzazione di un portale, gestito dall'Acquirente Unico, per la confrontabilità delle offerte sul mercato retail dell'energia elettrica e del gas dove confluiscono, e sono pubblicate le proposte commerciali per successive comparazioni di offerte da parte del cliente finale.

La fine del mercato tutelato, originalmente prevista per il 1° luglio 2019, è stata differita al 1° luglio 2020 (legge n. 108 del 21 settembre 2018), e in questa delicata fase di passaggio al mercato libero l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sta monitorando attentamente la situazione affinché non si verifichino delle situazioni che non rispettino la concorrenzialità. Sono già stati presi provvedimenti sanzionatori nei confronti di alcune aziende per abuso della propria posizione dominante nei mercati della vendita di energia elettrica, per aver utilizzato negli anni passati informazioni sulla clientela del mercato tutelato grazie all'integrazione verticale con la vendita in maggior tutela e in alcuni casi anche con la distribuzione, con lo scopo di favorire il transito dei clienti verso la società di vendita in mercato libero dello stesso Gruppo.

Le aziende del settore si servono sempre più di canali digitali per la promozione delle offerte ai clienti finali domestici nel mercato dell'energia elettrica, mezzo sempre più apprezzato dalla clientela e destinato a diffondersi nei prossimi anni in modo ancor più significativo, e il prezzo rimane sempre uno degli elementi più importanti nella scelta della fornitura nonostante trovino spazio anche altri servizi energetici e nuovi prodotti innovativi.

Nel prossimo futuro i bisogni del cliente troveranno tante più risposte positive quanto più si riusciranno a sfruttare al meglio tutte le potenzialità che le nuove tecnologie renderanno disponibili, le quali mettendo al centro il cliente e le informazioni ad esso associate, riusciranno a indicare alle società quali sono i bisogni del cliente, e non solamente quelli energetici, in modo sempre più dettagliato.

La tecnologia blockchain, anche se con tempi di implementazione non brevi, è un esempio di come le utility potranno entrare in un mercato che potrebbe essere rivoluzionato da una logica di disintermediazione che vedrà riconosciuti

vantaggi economici verso prosumer e consumer e che offrirà nuove opportunità di business alle utility stesse attraverso la diversificazione e l'innovazione dell'offerte.

Le utility dovranno adattarsi rapidamente ad un nuovo sistema energetico che sta avanzando sempre più velocemente e che porterà ad una progressiva affermazione di veicoli elettrici, scambi di energia tra clienti finali, nuovi sistemi di gestione dei consumi domestici, utilizzo e gestione sempre più massiccio di energie rinnovabili.

Rimane sempre alta l'attenzione alle tematiche ambientali e sociali con l'obbiettivo di un miglioramento della qualità dei servizi offerti nel territorio servito.

Andamento dei prezzi

Rispetto al 2017, il 2018 ha visto un incremento dei prezzi nei principali hub europei, con una discesa degli stessi nell'ultimo trimestre dell'anno. I prezzi spot al TTF sono cresciuti di circa il 32% rispetto all'esercizio precedente, mentre i prezzi spot al PSV italiano sono cresciuti mediamente del 23% (media indici Day-Ahed Heren).

Anche il valore del TTF DA MID Heren è cresciuto passando da 20,75 €/MWh del mese di dicembre 2017 a 23,73 €/MWh in dicembre 2018 (raggiungendo i 27,64 €/MWh nel mese di settembre, dato più alto da dicembre 2013).

Per quanto riguarda invece il PSV DA MID Heren, da 25,81 €/MWh di dicembre 2017 (che tiene conto dell'incidente di Baumgarten del 12 dicembre) si è passati a 25,23 €/MWh in dicembre 2018, raggiungendo il valore più alto in settembre con 28,98 €/MWh.

Nel 2018 anche i prezzi di mercato dell'energia elettrica hanno evidenziato un incremento rispetto all'andamento PUN del 2017 (+13,6% circa), attribuibile principalmente all'apprezzamento del prezzo del gas naturale, ai massimi dal 2014, e mitigato da una buona disponibilità di energia elettrica rinnovabile. Si è registrata invece una riduzione nelle fonti tradizionali, soprattutto di quelle a carbone.

Inoltre l'Autorità, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016 di annullamento della deliberazione ARG/GAS 89/10, è intervenuta con la delibera 737/2017/R/gas per determinare ora per allora il valore della materia prima gas per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012.

Nella deliberazione 89/10 l'Autorità era intervenuta rideterminando il valore della componente materia prima introducendo il coefficiente di demoltiplicazione K che riduceva i costi di approvvigionamento riconosciuti in tariffa. Con questa delibera l'Autorità ha aggiornato il valore K portandolo a un importo maggiore rispetto a quelli precedentemente definiti, introducendo un aumento della componente materia prima riconosciuta in tariffa.

Con la deliberazione n. 32/2019/R/GAS l'Autorità ha definito le modalità con le quali le aziende di vendita possono ottenere il rimborso dei costi aggiuntivi sostenuti nel 2010/2012 per le modifiche regolatorie introdotte dall'Autorità sulla materia prima gas. In particolare, le aziende potranno presentare un'istanza alla Cassa per i servizi energetici ambientali (CSEA) entro il mese di maggio 2019, corredata dalla documentazione necessaria e idonea al riconoscimento e l'ottenimento degli importi dovuti. La cassa costituirà un conto che sarà alimentato a decorrere dal 1° aprile, attraverso un'apposita componente tariffaria di distribuzione che sarà applicata a tutti i clienti con consumi annui inferiori ai 200.000 Smc. Gli importi riconosciuti saranno liquidati in tre fasi a partire dal mese di aprile 2020 e concludendosi il 31 dicembre 2021.

Gruppo Ascopiave: andamento dei volumi di gas naturale e di energia elettrica venduti

Nel 2018, i volumi di gas venduti al mercato finale dalle società consolidate al 100% sono stati pari a 781,4 milioni di metri cubi, segnando un decremento del 2,8% rispetto al 2017 (803,8 milioni di metri cubi al 31 dicembre 2017). A questi si aggiungono i volumi delle società consolidate proporzionalmente (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che nel 2018 hanno venduto complessivamente 259,4 milioni di metri cubi di gas registrando un decremento del 5,8% rispetto all'esercizio precedente (275,2 milioni di metri cubi al 31 dicembre 2017).

Per quanto concerne l'attività di vendita di energia elettrica, nel 2018 il quantitativo di elettricità venduto dalle società consolidate al 100% è stato pari a 392,7 GWh, evidenziando una crescita del 2,4% rispetto al 2017 (383,4 GWh al 31 dicembre 2017). A questo si aggiunge il quantitativo venduto dalle società consolidate proporzionalmente (Estenergy S.p.A. e Asm Set S.r.l.), che nel 2018 è stato pari a 131,4 GWh con un incremento del 12,7% rispetto al 2017 (116,6 GWh al 31 dicembre 2017).

Gruppo Ascopiave: andamento del portafoglio clienti gas ed energia elettrica

Al 31 dicembre il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 537,5 mila clienti e registra una contrazione di 9,1 mila unità rispetto all'esercizio precedente (546,6 migliaia al 31 dicembre 2017). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.),

che al termine dell'esercizio, e proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nelle società, hanno un portafoglio pari a 107,1 mila clienti registrando una diminuzione dell'6,2% rispetto all'esercizio precedente (114,3 milioni di unità al 31 dicembre 2017).

La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che al termine dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, attestandosi a 82,4 mila clienti, hanno evidenziato un incremento pari 14,2 mila unità. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, al termine dell'esercizio di riferimento, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 16,6 migliaia proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nelle società, evidenziando una crescita pari a 4,4 migliaia di unità.

Distribuzione di gas naturale

Il Gruppo opera nel settore della distribuzione del gas attraverso le società Ap Reti gas S.p.A., Ap Reti gas Vicenza S.p.A., Ap Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Unigas Distribuzione S.r.l.. La società Unigas Distribuzione S.r.l. è consolidata con il metodo del patrimonio netto.

L'attività di distribuzione del gas naturale

Società consolidate integralmente

Il Gruppo Ascopiave gestisce concessioni per il servizio di distribuzione gas complessivamente in 198 Comuni in Veneto, Friuli, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria.

Di seguito la tabella riepilogativa dei dati dell'attività di distribuzione del gas del gruppo relativa all'anno 2018 ed un confronto con quelli del 2017:

Esercizio
2017 2018
Volume gas distribuito (mln mc) 1.024 1.014
Lunghezza rete distribuzione in esercizio (Km) 9.240 9.269
Totale nuove reti posate/sostituite (Km) 32,7 69,5
Totale contatori attivi (n.) 489.217 491.722
Totale Smart meter G4/G6 (n.) 152.965 254.361
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 37,4 40,7
Rete ispezionata (%) 76,0% 80,5%

L'ispezione programmata della rete nel 2018, eseguita interamente con personale e mezzi propri, è ampiamente superiore agli standard minimi richiesti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (di seguito ARERA) per impianto di distribuzione e riflette la particolare attenzione prestata dalle aziende di distribuzione del gruppo al tema della sicurezza del servizio.

Di seguito una tabella relativa alle percentuali:

Esercizio
target ARERA 2016 2017 2018
Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale
(obbligo ispezione 100% in 3 anni) > 100% in 3 anni 84,30% 76,10% 80,20%
Rete in bassa pressione ispezionata sul totale (obbligo
ispezione 100% in 4 anni) > 100% in 4 anni 83,60% 75,60% 80,70%

Tutti gli indicatori di sicurezza (tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento, ispezione programmata rete e misure del grado di odorizzazione) e di continuità (interruzioni del servizio) sono stati mantenuti efficacemente sotto controllo, nel pieno rispetto degli obblighi di servizio prefissati dall'ARERA.

Esercizio
2017 2018
Rispetto del tempo fissato per l'esecuzione delle
prestazioni soggette a standard specifici di qualità 99,5% 99,6%
commerciale

Nel corso dell'anno la struttura di pronto intervento aziendale, operativa 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno e attivabile tramite i numeri verdi aziendali dedicati, ha effettuato 6.068 interventi, con tempo di arrivo medio sul luogo di chiamata pari a 40,7 minuti, largamente inferiore rispetto ai 60 minuti previsti dagli standard dell'Autorità. Inoltre è stato svolto un monitoraggio continuo della corretta odorizzazione del gas, eseguendo un numero di controlli

ben al di sopra di quanto previsto dall'Autorità.

Tutti i programmi e le scadenze previste per le attività di conduzione e manutenzione degli impianti sono stati rispettati e si sono svolti quasi esclusivamente mediante l'utilizzo di personale interno.

Nel 2018 si è rafforzato ulteriormente il processo di efficientamento della struttura organizzativa, volto all'ottimizzazione dell'impiego delle risorse ed alla sinergia tra le aziende di distribuzione del gruppo.

Sono state realizzate nuove implementazioni dei principali sistemi informatici e gestionali: in particolare è stato avviato il completo rinnovamento del software per l'affidamento e la contabilizzazione dei lavori ed è stato ulteriormente implementato il sistema di Work Force Management, per la gestione delle attività operative sul territtorio. Ciò ha permesso di ridurre ulteriormente le attività di back office e implementare un sistema ormai completamente paper less per la maggior parte delle attività operative.

Società consolidate con il metodo del patrimonio netto

Nel 2018 gli investimenti realizzati da Unigas Distribuzione S.r.l. per l'estensione, il potenziamento e la manutenzione della rete di distribuzione sono stati significativi, con circa 4,8 chilometri di rete distributiva, interventi relativi a potenziamenti, rinnovi e nuove estensioni.

L'attività di manutenzione della rete e degli impianti, al fine di mantenere adeguati livelli di sicurezza, di qualità e di continuità del servizio, è stata svolta in parte attraverso l'intervento di personale interno e in parte avvalendosi di servizi di aziende terze.

Gli indicatori di sicurezza (tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento, ispezione programmata rete e misure del grado di odorizzazione) e di continuità (interruzioni del servizio) sono stati mantenuti efficacemente sotto controllo, nel pieno rispetto degli obblighi di servizio prefissati dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas. Nel corso dell'anno la struttura di pronto intervento aziendale, operativa 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno e attivabile tramite un numero verde dedicato per tutto il territorio gestito, ha effettuato 879 interventi, con tempo di arrivo medio sul luogo di chiamata largamente inferiore rispetto ai 60 minuti previsti dagli standard dell'Autorità. Complessivamente le chiamate pervenute al call center sono state 3.100 (in aumento di circa il 5% rispetto all'esercizio precedente).

Nel corso del 2018 si è provveduto ad ispezionare circa il 54% della rete distributiva, allo scopo di ridurre i rischi derivanti da fuoriuscite incontrollate di gas determinate da deterioramenti o danneggiamenti degli impianti. Il programma di ispezione realizzato è superiore agli standard minimi richiesti dall'Autorità per impianto di distribuzione e corrisponde alla particolare attenzione prestata da Unigas Distribuzione Gas S.r.l. al tema della sicurezza del servizio.

In particolare sono stati ispezionati 595 Km di rete tra media e bassa pressione, e sono state localizzate complessivamente 40 dispersioni tutte eliminate nel corso dell'anno.

L'odorizzazione del gas è stata verificata in due sessioni, una estiva ed una invernale, tramite apposito incarico a soggetto esterno con risultato conforme alle norme tecniche vigenti.

Le attività sui misuratori, erogate a esclusivo servizio delle società di vendita accreditate, sono interamente assoggettate agli standard specifici di qualità della carta del servizio, e sono così identificate: nuove attivazioni, subentri fornitura, disattivazioni, sospensioni per morosità, riattivazioni. Le prestazioni erogate sono state in linea con gli esercizi precedenti e sono state eseguite in conformità e in sintonia con gli standard previsti dalla carta del servizio aziendale.

Nell'anno 2018 è stato completato il piano di adeguamento dei misuratori di calibro G10 relativamente alla delibera 631/13 mediante l'installazione di apparecchiature e sistemi di tele lettura con modem dedicato e alimentazione a batteria. Per quanto riguarda i misuratori di calibro G4/G6 nel 2018 sono stati installati circa 10.300. Complessivamente, il totale dei misuratori elettronici di classe fino alla G6 compresa installati ad oggi risultano essere circa 16.600, risultato che si pone al di sopra dell'obbligo minimo di 10.500 contatori da installare entro il 31 dicembre 2018.

Gruppo Ascopiave: andamento dei volumi di gas naturale distribuiti ed estensione della rete

I volumi di gas naturale distribuiti nel 2018 attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 1.086,7 milioni di metri cubi, dei quali 82,0 milioni di metri cubi relativi all'ampliamento dell'area di consolidamento ad Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. (1.020,4 milioni di mc nel 2017, +6,5%), e 72,5 milioni di mc relativi a Unigas Distribuzione S.r.l. (i volumi distribuiti da quest'ultima sono proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nella società (48,86%)). La rete distributiva nel 2018 ha un'estensione di 9.809 chilometri (oltre 9.780 chilometri nel 2017).

Gruppo Ascopiave: andamento del numero di punti di riconsegna gestiti

Al 31 dicembre il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 491,7 migliaia e registra un incremento pari a 2,5 mila unità rispetto all'esercizio precedente (491,8 migliaia al 31 dicembre 2017). A questi si aggiungono i punti gestiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Unigas Distribuzione S.r.l.), che al termine dell'esercizio 2018 ha evidenziato un numero di punti di riconsegna gestiti proporzionati alla quota di partecipazione del Gruppo nella società, pari a 46,3 migliaia (46,2 al termine del 2017).

Cogenerazione

Nel 2018 l'attività di gestione degli impianti di cogenerazione è stata svolta dalla Divisione Ricerca e Sviluppo del Gruppo Ascopiave per conto di Veritas Energia S.p.A. ora Asco Energy S.p.A.

Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici in cogenerazione, nel corso del 2018 è stato gestito il funzionamento di quattro impianti:

  • l'impianto "Le Cime a Mirano (VE)" , grazie all'ultima estensione della rete di teleriscaldamento , ha permesso di portare il grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati dal 118% al 123%. Sull'impianto era attivo un contratto di leasing che alla fine del 2018 è stato estinto. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti;
  • l'impianto "Bella Mirano a Mirano (VE)" non ha fatto registrare variazioni del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati (115%). Il superamento della quota di saturazione 100% è dovuto al fatto che, in aggiunta al progetto originario, nel corso del 2014 sono stati allacciati due nuovi condomini alla rete di teleriscaldamento, non facenti parte del progetto originario, ma allacciati a seguito di contributo a copertura totale dei costi, corrisposto dai costruttori dei due nuovi condomini. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica a uso riscaldamento;
  • l'impianto "Cà Tron a Dolo (VE)" ha fatto registrare un aumento dal 35% al 37% del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati. Si sottolinea il fatto che ad oggi è stato realizzato solo il primo stralcio (circa il 50%) dell'intera lottizzazione oggetto di Convenzione. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica uso riscaldamento ai clienti allacciati;
  • l'impianto "Ponte Tresa a Ponte Tresa (VA)" non ha fatto registrare variazioni del grado di riempimento dei clienti allacciati alla rete di teleriscaldamento. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica uso riscaldamento ai clienti allacciati. Tale impianto è stato gestito fino ad ottobre 2018, data nella quale è scaduta la convenzione in essere per la gestione dell'impianto stesso.

Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici, il Gruppo, nel corso del 2018, ha gestito il funzionamento di 5 impianti, in quanto un impianto ad Aprile è andato a fine convenzione.

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto attiene le società di distribuzione del Gruppo, consolidate al 100%, al 31 maggio 2018 sono stati conseguiti gli obiettivi minimi dell'anno 2017 con un residuo del 13% per AP Reti Gas S.p.A. e del 39% per AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Per entrambe le società sono state annullate le quote residue degli anni precedenti.

Con determina del 29 gennaio 2018 l'Autorità ha definito gli obiettivi delle società per il 2018 quantificati in 78.513 TEE per AP Reti Gas S.p.A. e 19.504 TEE per AP Reti Gas Vicenza S.p.A..

Per quanto riguarda l'obiettivo 2018 AP Reti Gas ha consegnato a fine novembre circa il 40% dell'obiettivo ed ha già a fine 2018 in portafoglio già abbastanza titoli per essere vicino all'obiettivo minimo del 2018 con consegna a fine maggio 2019.

Per quanto attiene invece la società consolidata con il metodo del patrimonio netto Unigas Distribuzione, l'obiettivo del 2017 è stato quantificato dal GSE in 15.354 TEE consegnato per il 60% entro il 31 maggio 2018. Per quanto riguarda gli obiettivi 2016 e 2015 questi sono stati completamente conseguiti.

Con determina del 29 gennaio 2018 l'Autorità ha definito l'obiettivo della società per il 2018 quantificato in 16.103 TEE, di questi 3.406 TEE sono stati consegnati a fine novembre 2018.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011.

L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;

per complessivi Euro 40.495 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.

Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

L'intesa tra le Parti parrebbe raggiunta per l'importo complessivo di Euro 3.000 migliaia. Sono in corso i contatti per la redazione di un compiuto atto transattivo.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).

In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale. All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società. Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

Il Comune ha proposto appello. All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusione al 27 maggio 2021.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Relativamente al ricorso promosso da Ascopiave, l'udienza di merito è stata fissata per il 20 settembre 2018.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il Consiglio di Stato (C.d.S.) ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.

Anche a fronte della pronuncia anzidetta, i legali di Ascopiave hanno presentato "istanza di prelievo", con conseguente fissazione dell'udienza di discussione al 20 settembre 2018.

All'esito della stessa, come paventato ed in analogia con quanto fatto in precedenza, il C.d.S. ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia Europea. I Legali della Società hanno già preso contatti per la riunione dei giudizi conseguenti alle rimessioni anzidette.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti, al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A. (attuale AP Reti Gas Vicenza S.p.A.):

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i Rete Gas S.p.A..

Quest'ultima ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato (C.d.S.). Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..

Si è in attesa della calendarizzazione per la discussione del merito del ricorso.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016

Un Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

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L'udienza di discussione è fissata al 22 maggio 2019.

BANDO GARA ATEM VI3

Pur non pendente al 31 dicembre 2018, si da avviso che, con ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, notificato il 16 gennaio 2019 e promosso da AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti gas Vicenza S.p.A., è stato chiesto l'annullamento del Bando di gara pubblicato in GURI il 17 dicembre 2018.

Trattasi essenzialmente di un'impugnativa prudenziale, volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto all'attuale contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.). Attualmente, per Ascopiave / AP Reti sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 7 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 1 pratica;
  • in fase di esecuzione forzata n. 4 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 11 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 3 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 200 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 azioni (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 31 dicembre 2018, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 187 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 112 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l.).

ARERA DELIBERE 670/2017/R/GAS e 782/2017/R/GAS

In data 29 novembre 2017 Ascotrade S.p.A. ha proposto ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".

Nel corso del mese di novembre 2018 sono pervenute da parte di alcuni shipper le fatture relative al settlement del periodo 2013-16. Ascotrade S.p.A. ha conseguentemente proposto domanda cautelare al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".

Con Ordinanza n. 1771/2018 del 20 dicembre 2018 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha respinto la domanda cautelare presentata da Ascotrade S.p.A..

Ascotrade S.p.A. ha proposto appello cautelare avverso a tale Ordinanza al fine di ottenere l'appropriata tutela avanti il Consiglio di Stato.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Per quanto riguarda gli altri contenziosi in essere con l'agenzia delle entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu, Ascopiave, Ascotrade, Ap Reti Gas Rovigo, Asm Set, Blue Meta, Edigas Esercizio Distribuzione gas, Ascopiave Energie (Ex. Pasubio Servizi), Unigas Distribuzione, Asco Energy (Ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave Energie S.p.A., Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave S.p.A., Edigas Distribuzione Gas S.p.A., Blue Meta S.p.A. e la società incorporata Edigas Due S.p.A., per alcune mentre per altre società si attende ancora la fissazione delle udienze di merito.

Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito. In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti

dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa

discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. L'udienza per la trattazione del merito è stata fissata per il giorno 8 maggio 2019.

Distribuzione dividendi

In data 26 aprile 2018, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi per una somma pari ad Euro 0,18 per azione con stacco della cedola in data 7 maggio 2018, record date il 8 maggio 2018 e pagamento il 9 maggio 2018.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 dicembre 2018 possiede per un valore pari ad Euro 16.981 migliaia (Euro 17.521 migliaia al 31 dicembre 2017), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2019 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell'eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti dal Gruppo appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Nel caso in cui le stazioni appaltanti pubblicassero i bandi nel corso del 2019, dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene ragionevole che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2019.

Il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale, anche nell'ipotesi di una eventuale aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale dell'ATEM di Belluno, qualora l'esito pervenisse nel corso dell'anno. Si ritiene infatti che il passaggio in gestione degli impianti dai precedenti gestori richieda un congruo periodo di tempo e che possa pertanto concludersi, secondo stime ragionevoli, dopo il 31 dicembre 2019.

Per quanto concerne i risultati economici si segnala come la regolazione tariffaria per l'esercizio 2019 sia compiutamente definita e dovrebbe assicurare dei ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio 2018.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2019 risulti in diminuzione rispetto a quello conseguito negli esercizi 2017 e 2018, per effetto delle modifiche regolamentari entrate in vigore nel terzo trimestre dell'esercizio 2018. Tali modifiche hanno

significativamente modificato il prezzo dei titoli di efficienza energetica nonché il valore massimo del contributo erogato.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, in ipotesi di condizioni climatiche normali, i margini commerciali potrebbero risultare in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio 2018 nonostante il venir meno degli effetti economici non ricorrenti, complessivamente negativi, dovuti all'applicazione della regolazione sul settlement del gas per gli anni 2013-2017 rilevati nell'esercizio 2018 in ragione della pressione competitiva sul mercato retail e del possibile incremento del costo di approvvigionamento del gas per il prossimo anno termico (con decorrenza dal 1° ottobre 2019). Il Gruppo è altresì esposto agli effetti economici positivi o negativi derivanti dagli effetti correlati alla regolamentazione sul settlement del gas per l'esercizio 2018.

Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2019 potrebbe riportare dei risultati in linea con il 2018.

I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.

Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2019 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas e dell'energia elettrica. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 4,8% (6,8% al 31 dicembre 2017) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

I principali impegni di pagamento aperti al 31 dicembre 2018 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 dicembre 2018 il Gruppo Ascopiave detiene 230 concessioni (230 al 31 dicembre 2017) di distribuzione di gas naturale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e

modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale

Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse.

Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina.

Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas).

In data 18 giugno 2018 sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli anni 2013-2016 in via non definitiva e successivamente in data 07 settembre 2018 in via definitiva. I dati ricevuti hanno permesso agli amministratori di eseguire delle valutazioni di stima in merito agli effetti economici dei maggiori volumi attribuiti a termine del processo. Le valutazioni di stima sono state eseguite considerando le diverse tipologie di conguaglio volumetrico comunicate da Snam Rete Gas in coerenza con l'evoluzione del quadro regolamentare. In merito ai conguagli volumetrici dovuti all'aggiornamento dei dati utilizzati per la prima allocazione con chiusura della cabina, con l'applicazione degli originari algoritmi, il segmento vendita del Gruppo ha stimato i conguagli economici correlati ai maggiori quantitativi di gas prelevati pari ad Euro 2.678 migliaia. I maggiori costi registrati sono correlati a ricavi già maturati nel medesimo intervallo temporale nei confronti della clientela finale per un importo pari ad Euro 3.565 migliaia. L'attuale prima iscrizione sia dei maggiori costi, come dei maggiori ricavi, è spiegata dal fatto che negli esercizi di riferimento, in assenza dell'esecuzione delle annuali sessioni di aggiustamento, si ritenne opportuno bilanciare i metri cubi venduti con i metri cubi allocati dal responsabile del servizio di bilanciamento.

La ricezione dei dati volumetrici da parte di Snam ha permesso inoltre di eseguire la prima stima dell'impatto economico dei provvedimenti deliberativi dell'ARERA 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output al netto di una franchigia pari allo 0,4%. La comunicazione delle sessioni di aggiustamento per gli esercizi 2013-2016 ha permesso di definire il dato volumetrico dell'immesso (input) utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia in- output, gli amministratori hanno proceduto alla valorizzazione degli stessi. Gli importi relativi ai maggiori costi di acquisto del gas che potremmo dover riconoscere agli shipper in ragione del disposto regolamentare sono pari ad Euro 8.529 migliaia. L'effetto negativo dei maggiori costi è stato parzialmente compensato dal margine maturato sulla cessione, già avvenuta, di tali volumi per un importo pari ad Euro 5.078 migliaia. La maturazione contestuale del margine è risultata condizionata dal ricevimento dei dati aggiornati per i maggiori volumi attribuiti dal Responsabile del bilanciamento. L'impatto netto della componente in-output risulta negativo per Euro 3.451 migliaia.

L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti sino all'esercizio 2016 è conseguentemente negativo per Euro 2.504 migliaia.

Nel corso del mese di novembre sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas le nuove allocazioni volumetriche nonché il delta in output relative all'esercizio 2017. I dati ricevuti hanno permesso di eseguire le valutazioni di stima in merito ai conguagli economici correlati ai differenziali volumetrici derivanti dalle sessioni di aggiustamento nonché gli effetti economici correlati al delta in-output. Il segmento vendita del Gruppo ha stimato i conguagli economici dei costi di acquisto correlati ai maggiori quantitativi di gas prelevati pari ad Euro 184 migliaia. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia in- output, i conguagli economici dei costi di acquisto sono stimati pari ad Euro 856 migliaia.

L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti per l'esercizio 2017 è conseguentemente negativo per Euro 1.040 migliaia, mentre l'effetto dell'intero quinquennio interessato è negativo per Euro 3.544 migliaia.

Si segnala che alla data di chiusura di questa Relazione finanziaria annuale risultano pervenute dagli shipper fatture per Euro 10.326 migliaia di cui relative alle sessioni di aggiustamento 2.708 migliaia di Euro e relative al delta inoutput 7.619 migliaia di Euro. Il residuo è conseguentemente soggetto a stima.

I differenziali volumetrici dell'esercizio 2018, che saranno resi noti nel corso dell'esercizio 2019 e non sono stimabili alla data di chiusura della presente relazione, saranno iscritti nell'esercizio in corso determinando una variazione negativa o positiva di pari importo sui margini della società.

Il Gruppo, rispetto alla seconda componente di impatto economico sopra spiegata (in-output) ha intrapreso attività legali di rimedio come meglio spiegate nel paragrafo contenziosi di questa Relazione.

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo Ascopiave aveva in forza 678 dipendenti3 , ripartiti tra le diverse società come di seguito evidenziato:

Società consolidate integralmente 31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Ascopiave S.p.A. 93 91 2
Ap Reti Gas S.p.A. 171 166 5
Ascotrade S.p.A. 91 87 4
Ap Reti Gas Rovigo S.r.l. 18 18 0
Edigas Esercizio Distribuzione S.p.A. 25 27 -2
Ascopiave Energie S.p.A. 55 15 40
Etra Energia S.r.l. 6 6 0
Asco Energy S.p.A. 0 44 -44
Blue Meta S.p.A. 26 25 1
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. 47 47 0
Amgas Blu S.r.l. 9 8 1
Totale società consolidate integralmente 541 534 7
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Estenergy S.p.A. 83 81 2
ASM Set S.r.l. 11 11 0
Unigas Distribuzione Gas S.r.l. 43 45 -2
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 137 137 0
Totale di Gruppo 678 671 7

Rispetto al 31 dicembre 2017 l'organico del Gruppo Ascopiave è cresciuto di 7 unità, per nuove assunzioni avvenute principalmente in Ap Reti Gas S.p.A. e Ascotrade S.p.A.. Si segnala inoltre che nel corso dell'esercizio, a seguito della scissione parziale che ha interessato Asco Energy S.p.A. (ex Veritas Energia S.p.A.) e la società beneficiaria Ascopiave Energie S.p.A. (ex Pasubio Servizi S.r.l.), i rapporti di lavoro in essere sono stati trasferiti con i rami d'azienda.

3 I dati relativi alle società consolidate proporzionalmente, ovvero Estenergy (48,999%), ASM Set (49%) e Unigas Distribuzione (48,86%), sono rappresentati al 100%.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dell'organico per qualifica:

Società consolidate integralmente 31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Dirigenti 17 17 0
Impiegati 406 393 13
Operai 118 124 -6
Società consolidate integralmente 541 534 7
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Dirigenti 3 3 0
Impiegati 117 116 1
Operai 17 18 -1
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 137 137 0
Totale di Gruppo 31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Dirigenti 20 20 0
Impiegati 523 509 14
Operai 135 142 -7
Totale dipendenti di Gruppo 678 671 7

Ricerca e sviluppo

Sistemi informativi

Nel corso del 2018 è iniziato un processo di rinnovamento dei sistemi informativi delle società di distribuzione Gas del gruppo. Il primo progetto avviato ha riguardato il completo rinnovamento del processo di gestione lavori delle società, il quale ha previsto la modifica del processo di preventivazione, affidamento, rendicontazione dei lavori ed eventuale creazione dei nuovi cespiti, intesi come nuove realizzazioni e manutenzioni straordinarie delle reti del gas. Questo progetto ha per obiettivo l'implementazione di soluzioni applicative in grado di automatizzare e rendere più efficace ed efficiente l'intera gestione delle attività. Un secondo progetto, avviato nel secondo semestre 2018 tramite la pubblicazione di un apposito bando di gara, ha riguardato la scelta del sistema gestionale utenti che supporterà i processi di business delle società di distribuzione gas del gruppo nei prossimi anni.

Nel corso dell'anno sono inoltre proseguite le attività per permettere il dialogo con il sistema informativo integrato (SII), soprattutto per quanto riguarda la delibera ARERA 77/2018/R/com (gestione switch), la gestione Nextcloud, la realizzazione di una porta di comunicazione secondo le specifiche emanate da Acquirente Unico, e le modifiche agli attuali sistemi necessarie per rispondere agli aggiornamenti normativi ed alle esigenze di miglioramento dei processi interni.

Nel corso dell'esercizio è stato realizzato il processo di approntamento di tutta la filiera informativa (migrazione dati dei sistemi gestionali, contabili, CRM, aggiornamento dei siti web ecc.) della società Ascopiave Energie S.p.A. nella quale sono stati conferiti i rami di vendita gas ed energia elettrica scissi da Asco Energy S.p.A. (alla data Veritas Energia S.p.A.)

A supporto delle società di vendita del Gruppo è stata sostanzialmente completata, su infrastruttura SAP BPC, la suite a supporto della gestione ETRM, in particolare con i moduli per il supporto alle attività di contabilizzazione, controllo esposizione controparti, utilizzo dati metereologici ed integrazione con uno strumento di reportistica avanzata. Inoltre è stata realizzata una applicazione centralizzata per l'invio delle comunicazioni REMIT e, sempre su piattaforma BPC, sono in corso di sviluppo il modulo per la gestione del primo margine energia elettrica ed il rinnovamento della gestione tesoreria. In quest'ultimo ambito, in particolare, è stato completato il progetto di aggiornamento del sistema PITECO e della gestione della tesoreria intercompany.

E' proseguito lo sviluppo del sistema CRM, in particolare con funzionalità dedicate alla gestione degli appuntamenti presso gli sportelli e per gli account commerciali, l'introduzione del programma loyalty "Punti per Te" dedicato ai clienti del mercato libero e la realizzazione dell'iniziativa commerciale "Porta un amico".

E' stata completata la normalizzazione dati per gli indirizzi di recapito delle bollette per tutte le società del gruppo e, tramite sviluppo interno, è stato realizzato un sistema per il recepimento delle informazioni di data e geolocalizzazione della consegna bollette da parte delle società di recapito esterne e di Poste Italiane, mettendo a disposizione degli utenti queste informazioni tramite le soluzioni gestionali in essere. E' stato altresì prodotto, sempre internamente, un software di supporto alla gestione documentale della modulistica per le società di vendita del gruppo ed è stato perfezionato il sistema di delivery multicanale delle bollette (mail, PEC, CRM), con la gestione di un collegamento "web" dell'allegato della fattura PDF che rende più efficiente e sicuro il processo di invio.

Per quanto riguarda i software gestionali delle società di vendita è iniziato un importante progetto di rinnovamento tecnologico con l'obiettivo di mettere nella disponibilità dei clienti finali, tramite l'applicativo di sportello online e la mobile app, una serie di servizi dispositivi attualmente fruibili solo da call center o sportello territoriale. Le prime attività aggiuntive, rese disponibili nel corso dell'anno, sono relative alla possibilità di modificare i metodi di pagamento o i dati bancari, l'inserimento o modifica dei dati catastali e la possibilità, per le partite IVA, di inserire il codice destinatario per la fatturazione elettronica.

Sempre per le società di vendita del gruppo, è stato realizzato un cruscotto di gestione dei flussi che sono attualmente scambiati con il sistema informativo integrato tramite porta di comunicazione, permettendo una migliore automazione delle attività ed un migliore controllo delle eccezioni ed anomalie. Inoltre è stata completata la gestione delle offerte Placet ed è stato introdotto un nuovo sistema di elaborazione degli SDD. Inoltre sono stati realizzati gli adeguamenti richiesti ai software gestionali per ottemperare alle modifiche normative, con particolare riferimento alla gestione della fatturazione elettronica attiva, ed alle delibere emanate dall'Autorità.

A supporto dell'introduzione della fatturazione elettronica, relativamente al ciclo acquisti, nel primo semestre è stato realizzato un sistema di gestione delle fatture elettroniche dei carburanti, con l'obiettivo di ottenere una registrazione automatica dei documenti passivi nell'ERP SAP ECC con un controllo preventivo di dati analitici resi disponibili dai fornitori su portali specializzati. Nel secondo semestre è stato invece completato il progetto di insourcing dell'attività di scambio informativo con lo SDI, il sistema centrale di interscambio dei documenti di fattura elettronica e le principali integrazioni, per automatizzare la registrazione delle diverse tipologie di flussi. Tale sistema è in fase di estensione alle altre tipologie di fatture che prevedano dati analitici non allegati alla fattura elettronica xml proveniente dal Sistema di Interscambio, quali ad esempio le fatture telefoniche.

In termini di sicurezza dei sistemi informatici del gruppo, è stato realizzato un progetto di miglioramento della gestione dei profili di accesso al sistema SAP, tenendo presente in particolare le tematiche di controllo interno quali restricted access e segregation of duties, con l'obiettivo di garantire una maggiore protezione da accessi indesiderati sono state poi riviste e riorganizzate con logica più efficiente le policy implementate sui firewall permettendone una migliore modalità di gestione. Sempre relativamente alla sicurezza dei sistemi informatici sono state ridefinite le regole per la gestione degli accessi dei programmatori e consulenti ai sistemi aziendali. E' stato inoltre ridefinito e semplificato l'accesso da remoto alla rete aziendale in mobilità dei dipendenti e realizzato un sistema strutturato per l'applicazione degli aggiornamenti di sicurezza sulle piattaforme Windows aziendali e per l'upgrade di versione delle piattaforme client. In merito alle attività infrastrutturali, è proseguito il progetto di upgrade ed aggiornamento della rete dati della sede con l'introduzione di una serie di VLAN separate per diversi servizi e aziende, con l'obiettivo di semplificarne la gestione, il controllo e migliorarne le performance.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo

omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute

Le informazioni sui compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle partecipazioni dagli stessi detenute, sono fornite nella Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF) e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2015, cui si rinvia.

Il compenso aggregato che gli Amministratori, Sindaci e Alta dirigenza del Gruppo hanno percepito nell'esercizio 2018 sono rispettivamente di Euro 1.042 migliaia per gli Amministratori, Euro 287 migliaia per il collegio Sindacale per ed Euro 3.312 migliaia per l'Alta Dirigenza per un totale pari ad Euro 4.641 migliaia rispetto ad Euro 1.803 migliaia dell'esercizio precedente, la variazione è principalmente dall'iscrizione dei corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro. Gli accordi ed i patti con essi sottoscritti, meglio descritti nei fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio, hanno determinato l'scrizione di maggiori costi per complessivi 2.411 migliaia di Euro.

Si specifica che non sono state concesse anticipazioni o crediti ad Amministratori o Sindaci del Gruppo, né sono stati assunti impegni per loro conto per effetto di garanzie prestate.

Sicurezza dei dati personali

Il Gruppo Ascopiave è attento alla tutela dei dati personali e all'adozione di idonee misure di sicurezza per la loro protezione. A maggior tutela di questi dati, il Gruppo continua anche ad impegnarsi nell'aggiornamento annuale del Documento Programmatico sulla Sicurezza, nonostante non sia più obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003 a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito in legge n. 35 del 4 aprile 2012.

Il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo ("GDPR"), ha introdotto significativi cambiamenti alla normativa per la protezione dei dati personali precedentemente in vigore, ha richiesto un progetto di adeguamento del modello organizzativo e dei processi di gestione dei trattamenti di dati personali, che erano stati predisposti in accordo alle prescrizioni previste dal Dlgs 196/03. Tale progetto, oltre all'adeguamento di tutta la documentazione per la raccolta e gestione dei dati personali, ha portato alla definizione di un nuovo insieme di procedure e di nuovi ruoli organizzativi, quali ad esempio l'individuazione del Data Protection Officer per tutte le società del gruppo.

Dichiarazione ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003

Il Presidente, in qualità di titolare del trattamento dei dati personali della Società, dichiara l'adeguatezza alla normativa sulla "privacy" prevista dal D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e successive integrazioni, tramite il servizio curato da Ascopiave quale responsabile del trattamento delle banche dati gestite con o senza l'ausilio di strumenti elettronici.

Sostenibilità

Il modello di business sostenibile del Gruppo Ascopiave è illustrato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n. 254 del 2016, contenuta nella Relazione Finanziaria 2018.

Elenco sedi della società

Sedi in proprietà

Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
AP RETI GAS VICENZA SPA Sede Operativa AP RETI GAS VICENZA SPA Vicenza Schio Via Cementi, 37
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di Dolo Venezia Dolo Via Cà Tron
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di Mira Venezia Mira Via Papa Giovanni XXIII
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di MiranoVenezia Mirano Via del Minatore
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di MiranoVenezia Mirano Via Vittoria
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico ASCO ENERGY SPA di MiranoVenezia Mirano Via Antonio Gramsci
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa di Castel San Giovanni Piacenza Castel San Giovanni Via Borgonovo, 44/A
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa di Cordovado - Capannone Pordenone Cordovado Via Teglio
ASCOPIAVE SPA Sede Rapprentanza ASCOPIAVE Ufficio di Milano Milano Milano Via Turati, 6
ASCOPIAVE SPA Sede Rappresentanza ASCOPIAVE Ufficio di Milano Milano Milano Via Turati, 8
ASCOPIAVE SPA Sede GRUPPO ASCOPIAVE di Pieve di soligo Treviso Pieve di Soligo Via Verizzo, 1030
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa ASCOTLC San Vendemiano Treviso San Vendemiano Via Friuli
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa AP RETI GAS di Sandrigo Vicenza Sandrigo Viale Galileo Galilei, 25-27
ASCOPIAVE SPA Sede Operativa AP RETI GAS di Treviso Treviso Treviso Piazza delle Istituzioni, 34/A
EDIGAS DG SPA Capannone in proprietà EDIGAS di Salussola Biella Salussola Via Stazione, 38

Sedi in locazione

Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
AMGAS BLU SPA Sede Operativa AMGAS BLU Foggia Foggia Viale Manfredi
AMGAS BLU SPA Sportello AMGAS BLU SRL Foggia Lucera Via Porta Foggia, 72
AP RETI GAS SPA Sede Operativa AP RETI GAS Treviso Castelfranco V.to Via della Cooperazione, 8
AP RETI GAS SPA Sede Operativa AP RETI GAS Varese Marchirolo Via Cavalier Busetti, 7H
AP RETI ROVIGO SRL Sede Operativa AP RETI GAS ROVIGO Rovigo Rovigo Viale della Tecnica, 7
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportello ASCOPIAVE ENERGIE Venezia Marcon Via Mattei, 99
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportello ASCOPIAVE ENERGIE Venezia Mirano Via Macello, 6
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sede Operativa ASCO ENERGY SPA Venezia Venezia-Mestre Via Cappuccina, 36/38/40
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Padova Camposampiero Piazza Castello n.37
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Pavia Casteggio Via Anselmi, 33
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Piacenza Castel San Giovanni Corso Matteotti, 67
ASCOTRADE SPA Parcheggio coperto ASCOTRADE Treviso Castelfranco V.to Piazza Serenissima, 80
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Treviso Castelfranco V.to Piazza Serenissima, 34
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Treviso Conegliano Via S. Giuseppe, 38/A
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Varese Lavena Ponte Tresa Via Valle, 3
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Monza BrianzaLentate sul Seveso Via Padova, 35
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Treviso Oderzo Via C.Battisti, 7/A
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Pordenone Pordenone Viale Michelangelo Grigoletti, 2
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Rovigo Porto Viro Piazza della Repubblica,14
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Venezia Portogruaro Viale Trieste, 31
ASCOTRADE SPA Sportello ASCOTRADE Vicenza Vicenza Corso SS. Felice e Fortunato, 203
BLUEMETA SPA Sportello BLUEMETA Savona Albenga Via Papa Giovanni XXIII, 160
BLUEMETA SPA Sede Operativa BLUE META Bergamo Bergamo Via Galimberti, 6
BLUEMETA SPA Sportello BLUEMETA Bergamo Bergamo Via Camozzi, 92
BLUEMETA SPA Appartamento BLUEMETA Treviso Farra di Soligo Via Cal della Madonna n°1/D
BLUEMETA SPA Appartamento BLUEMETA Treviso Pieve di Soligo Via Cal Bruna n°2/10
BLUEMETA SPA Sportello BLUE META Vercelli Santhià Corso Santo Ignazio, 25/A
EDIGAS SPA Sede Operativa EDIGAS Mantova Marcaria Viale Mons. Benedini, 28-30
EDIGAS SPA Sede Operativa EDIGAS Biella Salussola Via Stazione, 38
EDIGAS SPA Sede operativa EDIGAS Savona Villanova di Albenga Via Roma, 238
Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
AP RETI VICENZA SPA Sportel lo distribuzione AP RETI VICENZA Vi cenza Montecchio Ma ggi ore Largo Boschetti, 19
AP RETI VICENZA SPA Sportel lo distribuzione AP RETI VICENZA Vi cenza Thiene Piazza Cesa re Battisti n°13
AP RETI VICENZA SPA Sportel lo distribuzione AP RETI VICENZA Vi cenza Valdagno Gall eria Da nte n°12
ASM SET SRL Sportel lo ASM SET Rovigo Adria Via Arzeron, 22
ASM SET SRL Sportel lo ASM SET Rovigo Ca stelnovo Bariano Via Argi ne Po, 4939
ASM SET SRL Sportel lo ASM SET Rovigo Lendina ra Via G.Garibaldi, 8
ASM SET SRL Sportel lo ASM SET Rovigo Rovigo Via Dante Alighieri, 4
ASCOTRADE SPA Sportel lo ASCOTRADE Belluno Agordo Via IV Novembre, 2
ASCOTRADE SPA Sportel lo ASCOTRADE Belluno Belluno Via Tizi ano Vecel lio, 27/29
ASCOTRADE SPA Sportel lo ASCOTRADE Belluno Feltre Via C. Rizarda, 21
ASCOTRADE SPA Sportel lo ASCOTRADE Belluno Pi eve di Cadore Via degli Alpini, 28
ASCOTRADE SPA Sportel lo ASCOTRADE Trevis o Montebelluna Via Schioa vonesca Priula , 86
ASCOTRADE SPA Sportel lo ASCOTRADE Trevis o Vittorio Veneto Vial e Vittorio Ema nuele II
ASCOTRADE SPA Sportel lo ASCOTRADE Pa dova Treba seleghe Piazza P. di Piemonte
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Albino Piazza Libertà , 1
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Alzano Lombardo Via Mazzini, 69
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Ca ravaggio Piazza Gari bal di, 9
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Cl usone Largo Locatell i, 5
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Leffe Via Papa Giovanni XXIII, 8
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Nembro Via Roma, 13
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Sotto il Monte Via Giudici Fa lcone Bors ell ino
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Spira no Largo Europa
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Trevi glio Via dei Mil le, 4
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Berga mo Valbrembo Via Roma, 65
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Mantova Marcaria Viale Mons . Benedini, 28-30
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Mantova Sa bbioneta Piazza Ducale, 2
BLUEMETA SPA Sportel lo BLUE META Bi ella Sa lus sola Via Stazione, 38
ETRA SRL Sportel lo ETRA Vi cenza Asiago Via F.lli Rigoni Guido e Vas co, 19
ETRA SRL Sportel lo ETRA Vi cenza Bass ano del Grappa Via C.Colombo, 90
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportel lo ASCOPIAVE ENERGIE Vi cenza Malo Via San Berna rdino, 19
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportel lo ASCOPIAVE ENERGIE Vi cenza Montecchio Ma ggi ore Via P. Cecca to, 88
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportel lo ASCOPIAVE ENERGIE Vi cenza Thiene Via San Giova nni Bos co, 77/B
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportel lo ASCOPIAVE ENERGIE Vi cenza Valdagno Zona Ind.le di Pia na, 2/B
ASCOPIAVE ENERGIE SPA Sportel lo ASCOPIAVE ENERGIE Pa dova Sa n Pietro i n Gù Via Cavour, 1
ASCO ENERGY SPA Sportel lo ASCO ENERGY SPA Venezia Chioggia Vial e P.E. Venturini, 111
ASCO ENERGY SPA Sede Operativa ASCO ENERGY SPA Venezia Sa n Donà di Pi ave Via Nazario Sa uro, 21
ASCO ENERGY SPA Sportel lo ASCO ENERGY SPA Venezia Ca va llino-Treporti Via Fausta , 71/A
ASCO ENERGY SPA Sportel lo ASCO ENERGY SPA Trevis o Mogl iano Veneto Via Pia, 1
ASCO ENERGY SPA Sportel lo ASCO ENERGY SPA Venezia Dolo Via Carducci, 5
ASCO ENERGY SPA Sportel lo ASCO ENERGY SPA Venezia Venezia -Mestre Via Dante, 5
ASCO ENERGY SPA Sportel lo ASCO ENERGY SPA Venezia Venezia -Mestre Santa Croce, 489

Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2018

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Esercizio
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2018 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 198 198 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.269 9.240 29 0,3%
Numero di PDR 491.722 489.217 2.505 0,5%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 1.014,2 946,9 67,3 7,1%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 32 32 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 1.105 1.105 0 0,0%
Numero di PDR 94.671 94.640 31 0,0%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 148,4 150,5 -2,1 -1,4%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 214 214 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.809 9.780 29 0,3%
Numero di PDR 537.978 535.458 2.520 0,5%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 1.086,7 1.020,4 66,3 6,5%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

Esercizio
VENDITA DI GAS NATURALE 2018 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di clienti 537.483 546.608 -9.125 -1,7%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 781,4 803,8 -22,4 -2,8%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di clienti 218.670 233.227 -14.557 -6,2%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 259,4 275,2 -15,9 -5,8%
Gruppo Ascopiave*
Numero di clienti 644.629 660.887 -16.258 -2,5%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 908,5 938,7 -30,2 -3,2%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

Esercizio
VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA 2018 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di POD 82.443 68.259 14.184 20,8%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 392,7 383,4 9,3 2,4%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di POD 33.773 24.880 8.893 35,7%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 131,4 116,6 14,8 12,7%
Gruppo Ascopiave*
Numero di POD 98.992 80.450 18.541 23,0%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 457,1 440,5 16,6 3,8%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Esercizio
VENDITA DI GAS NATURALE - INGROSSO E TRADING 2018 2017 Var. Var. %
Volumi di gas venduti (smc/mln) 37,5 19,9 17,6 88,6%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nell'esercizio 2018 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 1.014,2 milioni di metri cubi (dei quali 82,3 milioni di mc relativi all'ampliamento del perimetro di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.), in crescita del 7,1% rispetto all'esercizio precedente. La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 148,4 milioni di metri cubi, con una diminuzione del 1,4% rispetto all'esercizio 2017.

Al 31 dicembre il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 491,7 migliaia e registra un incremento pari a 0,5 mila unità rispetto all'esercizio precedente (489,2 migliaia al 31 dicembre 2017). A questi si aggiungono i punti gestiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Unigas Distribuzione S.r.l.), che al termine dell'esercizio 2018 ha evidenziato un numero di punti di riconsegna gestiti pari a 94,7 migliaia (94,6 al termine dell'esercizio 2017).

Nell'esercizio 2018 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 781,4 milioni di metri cubi, in diminuzione del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. ed ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 259,4 milioni di metri cubi di gas (in linea con il valore dell'esercizio precedente).

Nell'esercizio 2018 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 392,7 GWh, in crescita del 2,4% rispetto all'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 131,4 GWh di energia elettrica (+12,7% rispetto all'esercizio precedente).

Al 31 dicembre il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 537,5 mila clienti e registra una contrazione di 9,1 mila unità rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente (546,6 mila unità al 31 dicembre 2017). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che hanno un portafoglio pari a 218,6 mila clienti registrando una diminuzione dell'6,2% rispetto all'esercizio precedente (233,2 mila unità al 31 dicembre 2017).

La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che, al termine dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, hanno evidenziato un incremento pari 14,2 mila unità, attestandosi a 82,4 mila clienti. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 33,8 migliaia evidenziando una crescita pari a 8,9 mila unità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 % dei ricavi 2017 % dei ricavi
Ricavi 581.652 100,0% 532.792 100,0%
Costi operativi 501.616 86,2% 448.382 84,2%
Margine operativo lordo 80.036 13,8% 84.409 15,8%
Ammortamenti e svalutazioni 22.972 3,9% 22.585 4,2%
Accantonamento rischi su crediti 1.964 0,3% 1.885 0,4%
Risultato operativo 55.101 9,5% 59.939 11,3%
Proventi finanziari 322 0,1% 287 0,1%
Oneri finanziari 1.101 0,2% 755 0,1%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 8.553 1,5% 7.398 1,4%
Utile ante imposte 62.875 10,8% 66.869 12,6%
Imposte del periodo 16.376 2,8% 17.617 3,3%
Utile/perdita del periodo 46.499 8,0% 49.252 9,2%
Risultato del periodo del Gruppo 44.625 7,7% 47.135 8,8%
Risultato del periodo di Terzi 1.874 0,3% 2.117 0,4%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nell'esercizio 2018 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 581.652 migliaia, in crescita del 9,2% rispetto all'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi da trasporto del gas 38.958 34.084
Ricavi da vendita gas 422.436 382.951
Ricavi da vendita energia elettrica 70.567 56.840
Ricavi per servizi di allacciamento 289 200
Ricavi da servizi di fornitura calore 21 42
Ricavi da servizi di distribuzione 7.473 6.949
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 1.262 3.663
Ricavi per contributi ARERA 25.253 39.496
Ricavi per vendite materie prime a termine 9.490 1.941
Altri ricavi 5.902 6.625
Ricavi 581.652 532.792

I ricavi di vendita gas passano da Euro 382.951 migliaia ad Euro 422.436 migliaia, registrando un incremento di Euro 39.485 migliaia (+10,3%). L'incremento è principalmente spiegato all'andamento crescente del paniere dei prezzi a cui è indicizzata la tariffa di vendita della materia prima ed, in parte, dall'iscrizione dei ricavi di vendita della materia prima correlati al settlement gas (Euro 8.737 migliaia). La diminuzione dei volumi di gas naturale commercializzati nell'esercizio ha parzialmente compensato la crescita dei ricavi descritta. Per maggiori approfondimenti in merito al settlement si rinvia al paragrafo "evoluzione delle sessioni di aggiustamento del gas naturale" di questa relazione finanziaria annuale 2018.

I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 56.840 migliaia ad Euro 70.567 migliaia, registrando un incremento di Euro 13.727 migliaia (+24,2%). L'incremento è principalmente spiegato dall'andamento dei prezzi di mercato della materia prima nonché dai maggiori quantitativi di gigawattora commercializzati nel corso dell'esercizio. Si segnala che la voce è in parte influenzata positivamente dalle maggiori fatture emesse per 2.053 migliaia rispetto a quanto stimato negli esercizi precedenti. La stima delle vendite avviene sulla base dei dati comunicati dai gestori delle reti di distribuzione nazionali e locali. Il riscontro dei consumi effettivi dei clienti può determinare rettifiche e conseguenti conguagli fino al quinto anno successivo. Si segnala altresì che al termine dell'esercizio la voce è stata influenzata positivamente dalla prima iscrizione dei ricavi correlati alla componente DispBT per Euro 1.323 migliaia.

I ricavi per vendite di materie prime a termine, relativi ai contratti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV ed austriaco VTP, per la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima, risultano pari ad Euro 9.490 migliaia. Gli stessi risultano poco significativi al termine dell'esercizio 2017 in quanto le attività di trading sono state avviate a decorrere dal mese di settembre 2017.

Il risultato operativo dell'esercizio 2018 ammonta ad Euro 55.101 migliaia, registrando un decremento di Euro 4.839 migliaia (-8,1%) rispetto all'esercizio precedente.

Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 3.485 migliaia (di cui Euro 2.885 migliaia dovuti all'ampliamento dell'area di consolidamento avvenuto nel 2017);
  • decremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 2.579 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 927 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 6.671 migliaia (di cui Euro -2.754 migliaia correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto nel 2017).

L'incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 69.836 migliaia ad Euro 73.321 migliaia) è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di 2.885 migliaia di Euro di maggiori ricavi.

Il decremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 60.748 migliaia ad Euro 58.264 migliaia), è stato principalmente determinato dagli effetti del così detto settlement gas per Euro -3.544 migliaia come meglio spiegato nel paragrafo "Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale" di questa relazione finanziaria annuale.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine dell'esercizio è risultato negativo per Euro 32 migliaia, in diminuzione di Euro 95 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

Il margine rappresenta gli effetti economici derivanti dai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Le componenti di ricavo e costo correlate a consegne fisiche intervenute nell'esercizio 2018 nonché i relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo gennaio - marzo 2019 e al servizio di trasporto per il periodo gennaio – settembre 2019, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio sono stati valutati al valore corrente.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 6.175 migliaia ad Euro 7.102 migliaia è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzata nel corso dell'esercizio correlata al contestuale aumento dei clienti.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 6.671 migliaia, è dovuta a:

  • ampliamento del perimetro di consolidamento: variazione negativa per Euro 2.754 migliaia;
  • minori altri ricavi per Euro 18.913 migliaia, principalmente legati all'andamento dei titoli di efficienza energetica (Euro -14.243 migliaia);
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 15.920 migliaia (principalmente legati all'andamento dei titoli di efficienza energetica (Euro -13.475 migliaia);
  • maggior costo del personale per Euro 919 migliaia, principalmente spiegati dagli importi erogati a dirigenti strategici che hanno cessato il loro rapporto di lavoro con la Capogruppo (Euro 2.411 migliaia). Tale importo è stato parzialmente compensato dalle maggiori capitalizzazioni per Euro 1.459 migliaia e dal minor costo iscritto in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine per Euro 828 migliaia;
  • minori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 72 migliaia;
  • maggiori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 78 migliaia.

L'utile netto consolidato dell'esercizio 2018 attestandosi ad Euro 46.499 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 2.753 migliaia (-5,6%) rispetto all'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 4.839 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 1.154 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 35 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 346 migliaia;
  • minori imposte per Euro 1.242 migliaia, come conseguenza della minor base imponibile di riferimento.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 29,6% dell'esercizio 2017 all'attuale 30,1%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
A Cassa 18 17
B Altre disponibilità liquide 66.632 15.538
D Liquidità (A) + (B) + (C) 66.650 15.555
E Crediti finanziari correnti 981 0
F Debiti bancari correnti (123.031) (70.123)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.014) (10.181)
H Altri debiti finanziari correnti (115) (480)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (131.159) (80.785)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (63.528) (65.230)
K Debiti bancari non correnti (55.111) (54.360)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 1.122 0
M Altri debiti non correnti 0 (277)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (53.989) (54.637)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (117.517) (119.867)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 119.867 migliaia del 31 dicembre 2017 ad Euro 117.517 migliaia del 31 dicembre 2018, registrando una diminuzione di Euro 2.350 migliaia.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Posizione finanziaria netta (117.517) (119.867)
Crediti finanziari non correnti (1.122) 0
Posizione finanziaria netta ESMA (118.639) (119.867)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Risultato netto consolidato 46.499 49.252
Ammortamenti 22.972 22.585
Svalutazione dei crediti 1.964 1.885
(a) Autofinanziamento 71.435 73.722
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: (2.745) (23.174)
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 68.690 50.549
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (32.084) (39.276)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (34.256) (37.020)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) 2.350 (25.748)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 68.690 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 71.435 migliaia e da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 2.745 migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 5.808 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -8.558 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 5.808 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione positiva della posizione IVA che ha generato risorse finanziarie per Euro 6.804 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che anch'essa ha generato risorse finanziarie per Euro 3.288 migliaia, e del capitale circolante netto operativo ha impegnato risorse finanziarie per Euro 4.594 migliaia. Gli stessi sono stati parzialmente compensati dai fabbisogni generati della variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha impiegato risorse per Euro 10.662 migliaia.

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Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nell'esercizio:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Rimanenze (1.947) 411
Crediti e debiti commerciali 1.506 (7.650)
Crediti e debiti operativi 5.036 10.826
Fondo TFR e altri fondi (1.324) (750)
Imposte correnti 16.376 17.617
Imposte pagate (12.549) (29.097)
Crediti e debiti tributari (1.289) (6.760)
Variazione capitale circolante netto 5.808 (15.403)

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa al netto di Euro 32.084 migliaia, dei quali 28.306 migliaia in immobilizzazioni materiali ed immateriali e 3.778 migliaia in partecipazioni. Gli investimenti realizzati nell'esercizio 2017 accoglievano investimenti in partecipazioni per 16.300 migliaia di Euro. Gli acquisti in partecipazioni effettuati nel corso del 2018 sono interamente relativi all'acquisto del 20% residuo delle quote di capitale di Amgas Blu S.r.l..

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 7.274 migliaia, e dalla distribuzione dei dividendi per Euro 42.070 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono state erogate a dipendenti ed amministratori azioni proprie per Euro 540 migliaia correlati a piani di incentivazione.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute dell'esercizio 2018:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Vendita azioni proprie 540 0
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.054) (3.237)
Dividendi/(copertura perdite) società collegate o a controllo congiunto 7.274 6.706
Altri movimenti di patrimonio netto 0 648
Ampliamento del perimetro di consolidamento 0 (1.121)
Altre variazioni della posizione finanziaria (34.256) (37.020)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 29.545 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di 5.959 migliaia di Euro. L'incremento è spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+5.353 migliaia di Euro) e dall'aumento degli altri investimenti (+606 migliaia di Euro).

Gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 27.810 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 9.782 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 5.655 migliaia e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 12.374 migliaia.

Esercizio
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2018 2017
Allacciamenti 5.655 4.837
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 7.465 4.117
Misuratori 12.374 9.407
Manutenzioni e Impianti di riduzione 2.317 2.181
Investimenti nuove società acquisite 0 1.916
Investimenti metano 27.810 22.458
Terreni e Fabbricati 412 486
Attrezzature 65 37
Arredi 104 21
Automezzi 229 251
Hardware e Software 868 149
Altri investimenti 58 16
Investimenti nuove società acquisite 0 169
Altri investimenti 1.735 1.129
Investimenti 29.545 23.587

Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio netto consolidato

31.12.2018 31.12.2018 31.12.2017 31.12.2017
(migliaia di Euro) Risultato
dell'esercizio
di Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Risultato
dell'esercizio
di Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Patrimonio netto e risultato d'esercizio come
riportati nel bilancio d'esercizio della società
controllante 41.979 400.131 43.618 398.437
Quota del patrimonio netto e del risultato netto
delle controllate al netto del valore di carico
delle partecipazioni 47.612 (22.812) 49.203 (20.675)
Variazioni
Avviamenti (0) 56.176 (0) 56.176
Valore delle liste dei contratti e dei rapporti con la
clientela, al netto del relativo effetto fiscale (1.399) 2.784 (1.488) 4.183
Plusvalore delle reti di distribuzione, al netto del
relativo effetto fiscale (892) 8.954 (891) 9.846
Eliminazione dei dividendi infragruppo (42.608) (0) (42.939) (0)
Effetti della valutazione delle collegate col metodo
del patrimonio netto 1.046 (2.895) 564 (3.941)
Effetti della valutazione delle società a controllo
congiunto col metodo del patrimonio netto 238 4.659 128 5.514
Effetti derivanti da altre scritture 523 872 1.057 960
Totale variazioni rilevate, al netto degli effetti
fiscali (43.092) 70.550 (43.568) 72.738
Risultato netto d'esercizio e Patrimonio netto
come riportati nel bilancio consolidato 46.499 447.869 49.252 450.500
Quote di terzi di patrimonio netto e risultato 1.874 4.303 2.117 4.989
Risultato d'esercizio e Patrimonio netto del
Gruppo come riportati nel bilancio consolidato 44.625 443.567 47.135 445.511

DICHIARAZIONE ANNUALE DI CARATTERE NON FINANZIARIO

2018

Redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016

Gruppo Ascopiave – Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018 |77

Messaggio del Presidente

Anche per il 2018, attraverso la Dichiarazione non finanziaria, il Gruppo Ascopiave intende presentare le performance economico sociali, un modo chiaro e trasparente della volontà del Gruppo di essere sempre al fianco della comunità in cui opera e rappresentare un valore aggiunto per la collettività.

I risultati raggiunti, tra i migliori del settore, dimostrano la capacità del Gruppo Ascopiave di dare concretezza agli intenti strategici pianificati ed evidenziano la qualità e l'impegno di tutte le risorse coinvolte nell'evoluzione del business e nel miglioramento dei processi tecnici ed organizzativi. Forti della dedizione profusa dalle persone che lavorano con noi, della qualità manageriale e della vicinanza al territorio e della solidità economico-finanziaria del Gruppo, procediamo con convinzione nello sviluppo delle strategie di rafforzamento per linee interne ed esterne, sostenendo, con una visione di lungo termine, la creazione di valore per i nostri azionisti, che ripaga la fiducia che questi ripongono nella nostra azienda.

Sono risultati importanti se si pensa che operiamo in un ambito molto competitivo e concorrenziale, in un contesto economico già di per sé difficile.

Il mondo del gas, il mondo dell'energia, sta cambiando rapidamente, anzi è proprio il mondo in generale che sta cambiando, e spetta a noi mantenere integri certi valori, operare per contrastare i cambiamenti climatici in atto, per garantire una sostenibilità che si coniughi con impresa, sviluppo, occupazione, benessere, che dia continuità di supporto al territorio, che dia un orizzonte di futuro certo.

La nostra storia, che, raccogliendo il testimone da chi ci ha preceduto, ha più di sessant'anni, ci ha visti svolgere un ruolo fondamentale come presenza attiva accanto ai comuni e ai cittadini, ed anche dopo la quotazione in Borsa sono rimasti immutati il senso di appartenenza e la responsabilità che abbiamo di operare con coerenza ed equilibrio, rispettando i nostri principi, dando ascolto agli stakeholder e soddisfazioni agli azionisti.

Stiamo guardando avanti, alle sfide future che ci aspettano, e lo facciamo con la consapevolezza di cercare risultati ed obiettivi in conformità con il percorso fin qui sostenuto perché vogliamo continuare a crescere e dare opportunità al territorio che rappresentiamo.

La Dichiarazione non finanziaria rispecchia ciò che siamo, quello che abbiamo costruito e rappresentato in un anno, il 2018, ma è anche frutto di un lungo cammino dove si può leggere una dimensione etica, sociale ed economica che costituisce la nostra identità di azienda.

Auspichiamo che questo documento consenta di conoscerci meglio e possa contribuire ad accrescere un dialogo aperto con tutti i soggetti interessati.

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Il Presidente Nicola Cecconato

Nota metodologica

Il presente documento del Gruppo Ascopiave (di seguito anche "Ascopiave", il "Gruppo Ascopiave" o il "Gruppo") costituisce la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche "Dichiarazione non finanziaria" o "DNF") predisposta in conformità al D.Lgs. 254/16 e alle modifiche dettate dalla Legge n.145 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2018.

Il presente documento relaziona, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto in merito ai temi ritenuti rilevanti e previsti dall'Art 3 del D.Lgs. 254/16 con riferimento all'esercizio 2018 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). In particolare la definizione degli aspetti rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder, è avvenuta in base a un processo strutturato di analisi di materialità.

Si evidenzia che il sistema di rilevazione degli indicatori fondamentali di prestazione è stato implementato in conformità agli standard «GRI Sustainability Reporting Standards», pubblicati nel 2016 dal Global Reporting Initiative (GRI), secondo l'opzione «Core». Inoltre, sono stati presi in considerazione gli "Electric Utilities Sector Disclosures" pubblicati dal Global Reporting Initiative nel 2013.

Si segnala che, rispetto alla DNF 2017, è stata implementata la transizione obbligatoria dalle Sustainability Reporting Guidelines (versione G4) al nuovo standard di rendicontazione GRI Standards.

Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo e valutare l'andamento delle attività del Gruppo, è stato proposto il confronto con l'anno precedente, laddove possibile.

Inoltre, ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e di garantire l'attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate.

Il perimetro dei dati e delle informazioni economiche e finanziarie è il medesimo del Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2018.

Il perimetro dei dati e delle informazioni sociali e ambientali risulta essere composto dalle Società facenti parte del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2018 consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato di Gruppo e, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A., ASM SET S.r.l. e Unigas Distribuzione Gas S.r.l.).

Con riferimento alle variazioni significative relative all'assetto proprietario intervenute nel corso del 2018 si segnala che:

  • il 1° ottobre 2018 è stata costituita Ascopiave Energie, società di vendita per i prodotti energetici del Gruppo Ascopiave, dalla scissione per incorporazione tra due storiche aziende del gruppo, Veritas Energia S.p.A. e Pasubio Servizi S.r.l.; i dati delle rispettive società sono inclusi nel presente documento

Il Gruppo Ascopiave ha intrapreso un percorso di miglioramento continuo nell'ambito dei temi e delle politiche praticate rispetto alla riduzione degli impatti ambientali, allo sviluppo di politiche sociali e attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani lungo la catena di fornitura e all'impegno costante alla lotta contro la corruzione attiva e passiva.

Al fine di migliorare il presidio dei rischi connessi alle tematiche di sostenibilità il Gruppo si impegna nel corso del 2019 ad ampliare e migliorare la mappatura dei rischi ESG svolta nel 2018, a monitorare e valutare i sistemi di gestione correlati alle stesse tematiche, integrandoli opportunamente con ulteriori strumenti di presidio dei rischi.

Si segnala che per la predisposizione puntuale della Dichiarazione non finanziaria e la raccolta dei dati e delle informazioni non finanziarie, il Gruppo si è dotato di una procedura di reporting, al fine di garantire l'adozione di metodi standardizzati per la rendicontazione e l'implementazione di un adeguato sistema di controllo interno presso la Capogruppo e le Società controllate, per l'anno di rendicontazione e gli anni futuri.

Con riferimento all'ascolto e al coinvolgimento degli stakeholder il Gruppo si impegna nel corso del 2019 a svolgere un

progressivo ampliamento delle attività di engagement e ad aggiornare la propria analisi di materialità.

LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA

Tale tema è già presidiato nell'ambito del Modello Organizzativo 231/01, adottato dalla Capogruppo e dalle Società controllate e partecipate, e del Codice Etico di Gruppo.

Si segnala che nel corso del 2019 è prevista la conclusione del processo di verifica e aggiornamento di tutti i Modelli Organizzativi 231 del Gruppo Ascopiave.

A seguito dell'attività di aggiornamento e dei progetti strategici del Gruppo attualmente in itinere, Ascopiave valuterà la necessità di adottare una policy di Gruppo in materia di anticorruzione.

AMBIENTE, ASPETTI SOCIALI, ATTINENTI AL PERSONALE E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

La Capogruppo ha adottato nel mese di febbraio 2018 una politica integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza con l'obiettivo di formalizzare i principi di riferimento alle norme internazionali ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001. Tale politica era già stata recepita dalle società controllate AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A.. Il Gruppo si impegna a implementare tale politica in un'ottica di continuo impegno e miglioramento verso obiettivi verificabili, di rispetto di leggi e regolamenti e di tutela dell'ambiente e delle proprie persone.

Il Gruppo inoltre nel corso dell'anno ha implementato un sistema di raccolta delle informazioni relative alla formazione erogata al personale, al fine di monitorare la gestione dei corsi pianificati, che entrerà a regime nel corso del 2019.

La Dichiarazione Non Finanziaria di Ascopiave è redatta a cadenza annuale: la presente DNF 2018 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 11 marzo 2019.

Il Rapporto è stato inoltre oggetto di un esame limitato ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di PwC che, al termine del lavoro svolto, ha rilasciato un'apposita relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta da Ascopiave ai sensi del D.Lgs. n. 254/16.

La DNF è parte integrante della Relazione sulla Gestione, pubblicata nella sezione "Investor Relations" del Sito Internet della Società www.gruppoascopiave.it.

IDENTITA' E RESPONSABILITA'

Highlight 2018

1996 nasce l'Azienda Speciale Consorzio del Piave (A.S.CO. Piave)

2001 A.S.CO. Piave assume la denominazione di Ascopiave S.p.A. 14 Società attraverso le quali opera il Gruppo

2006 anno di quotazione alla Borsa di Milano, segmento STAR

678 dipendenti (541 sono relativi alle società consolidate integralmente)

908,5 milioni di m3 di gas venduto 1.086,7 milioni di m3 di gas Distribuito

Circa 10.000 km lunghezza della rete di distribuzione

Oltre un milione cittadini serviti

Sistemi integrati e certificati UNI EN ISO 9001 Certificazione qualità, UNI EN ISO 14001 Certificazione ambientale, OHSAS 18001 Certificazione salute e sicurezza

Il gruppo Ascopiave nel territorio

Il Gruppo Ascopiave, attraverso le progressive acquisizioni societarie, ha visto aumentare le aree geografiche in cui opera ed è presente, con un totale di oltre 60 uffici commerciali attivi in 7 regioni.

Nel 2018 gli uffici commerciali hanno garantito il servizio ai cittadini serviti con 71.104 ore di apertura al pubblico considerando anche le ore di outsourcing.

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, con sede operativa a Pieve di Soligo (TV), dispongono di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura e danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno.

Missione, valori e obiettivi strategici

La missione

Il Gruppo Ascopiave vuole continuare a essere leader nell'area del Nord Est, mantenendo al contempo la posizione di operatore di rilievo a livello nazionale, nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica e la cogenerazione.

Il Gruppo persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, sia obiettivi di sviluppo sostenibile sociale e ambientale, allo scopo di essere motore di sviluppo del territorio che serve, nel rispetto dell'ambiente e delle istanze sociali, per valorizzare il contesto in cui opera.

La strategia del Gruppo è focalizzata sulla soddisfazione dei propri stakeholder, sul mantenimento dei livelli di eccellenza dei servizi offerti e su un'efficace e flessibile organizzazione delle competenze manageriali e tecniche, di cui cura costantemente la valorizzazione e l'accrescimento.

Attraverso l'impiego di tecnologie efficienti garantisce qualità, continuità e sicurezza del servizio ai propri clienti.

I valori

I valori fondamentali su cui Il Gruppo Ascopiave orienta la propria strategia sono:

L'insieme dei valori, dei principi etici aziendali e delle regole comportamentali enunciate nel Codice Etico ispirano quotidianamente l'attività di tutti coloro che operano, internamente o dall'esterno, nella sfera di azione del Gruppo.

Obiettivi strategici

La strategia di Ascopiave è fortemente integrata con i temi di sostenibilità e si basa sul perseguimento di macroobiettivi relativi a quattro dei principali ambiti di interesse dell'azienda: la qualità dei servizi, le persone, l'ambiente e le istanze sociali.

  • Attenzione alle istanze sociali per valorizzare il contesto in cui il Gruppo Ascopiave opera: Il Gruppo ha una forte attenzione nei confronti della comunità locale ed esprime il suo impegno anche attraverso il supporto a iniziative nel territorio relativamente a 6 aree di intervento: cultura, comunità e assistenza, sport, emergenze, salute e prevenzione e ambiente (cfr. capitolo: Territorio e comunità);
  • Rispetto dell'ambiente: L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente e la riduzione degli impatti ambientali del Gruppo Ascopiave sono guidati dalla politica integrata di qualità, ambiente e sicurezza e continuamente monitorati per tutte le attività dell'organizzazione (cfr. capitolo: Sostenibilità ambientale);

  • Eccellenza e qualità dei servizi offerti: Il perseguimento di elevanti standard di qualità del servizio offerto è obiettivo primario del Gruppo Ascopiave e si applica sia per quanto riguarda le attività commerciali sia per quanto concerne le attività di natura tecnica, come ad esempio il pronto intervento e le ispezioni alla rete (cfr. capitolo: Clienti e cittadini serviti);

  • Sicurezza, benessere e sviluppo del personale: Promozione di interventi finalizzati a minimizzare i rischi per la salute e la sicurezza delle proprie persone e sviluppo di pratiche e condizioni di lavoro adeguate ad assicurare pari opportunità, attraverso la rimozione di ogni forma di discriminazione; offerta di programmi di sviluppo e di formazione volti a potenziare le competenze delle proprie persone e consolidare la professionalità richiesta dal ruolo ricoperto (cfr. capitolo: Sostenibilità sociale).

Governance della Capogruppo

Il sistema e le regole per la gestione e il controllo della società costituiscono un elemento fondante del modello di business del Gruppo Ascopiave e, affiancando la strategia d'impresa, sono volti a sostenere il rapporto di fiducia fra l'azienda e i propri stakeholder, contribuendo al raggiungimento dei risultati economici e creando valore sostenibile nel lungo periodo. Trasparenza e correttezza sono i principi a cui il Gruppo Ascopiave si ispira per definire il proprio sistema di Corporate Governance, che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, al proprio Statuto, al Codice Etico nonché alle best practice in materia.

Il sistema di Governance così strutturato risulta orientato alla miglior interpretazione degli impulsi provenienti dal settore e il territorio di riferimento, consentendo un dialogo aperto e trasparente con le Amministrazioni. Ascopiave S.p.A. adotta un sistema di Governance "tradizionale" che si caratterizza per la presenza dei seguenti organi societari:

  • Assemblea dei Soci: a cui spettano le decisioni sui supremi atti di governo della società;
  • Consiglio di Amministrazione: incaricato di gestire l'impresa sociale con l'attribuzione di poteri operativi a organi e soggetti delegati;
  • Presidente e Amministratore Delegato: oltre alla rappresentanza legale e ai poteri previsti dalla Legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli organi sociali (Assemblea e CdA), ha un ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, nell'ambito di quei poteri fiduciari che ne fanno garante, nei confronti di tutti gli azionisti, della legalità e della trasparenza dell'attività sociale; al Presidente e Amministratore delegato, oltre alla rappresentanza legale e istituzionale ed alle competenze a lui spettanti in base alla Legge ed allo Statuto, sono stati conferiti tutti i poteri per il compimento degli atti relativi alla direzione, coordinamento e controllo delle attività delle funzioni e servizi aziendali, esercitabili nel rispetto del budget e del piano degli investimenti nonché degli indirizzi del Consiglio di amministrazione e nel rispetto del Codice Etico, del regime di separazione amministrativa e contabile (c.d. unbundling) e, ove applicabile, della Procedura per le Operazioni con Parti correlate;
  • Collegio Sindacale: chiamato a vigilare sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre che a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile della società;
  • Società di Revisione: iscritta al Registro dei Revisori Legali a cui è affidato il servizio di revisione legale dei conti;
  • Organismo di Vigilanza: istituito per vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01 (Modello 231) e prevenire i reati rilevanti ai fini del medesimo decreto;
  • Comitato per la Remunerazione: che interviene sul tema della remunerazione degli amministratori e valuta i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Consiglio di Amministrazione – componenti al 31.12.2018
Nicola Cecconato Presidente e Amministratore Delegato
Dimitri Coin Consigliere indipendente
Enrico Quarello Consigliere indipendente
Greta Pietrobon Consigliere indipendente
Antonella Lillo Consigliere non esecutivo
Giorgio Martorelli Consigliere indipendente
Collegio sindacale – componenti al 31.12.2018
Antonio Schiro Presidente del collegio sindacale
Luca Biancolin Sindaco effettivo
Roberta Marcolin Sindaco effettivo
Componenti del Consiglio di Amministrazione
Genere Uomini Donne
n. 4 2
Componenti del Consiglio di Amministrazione
Fascia d'età <30 30-50 >50
n. 0 4 2

Modello 231 e Codice Etico

Il Gruppo Ascopiave adotta il Modello 231 finalizzato ad assicurare che esponenti aziendali a ogni livello dell'organizzazione non possano porre in essere comportamenti illeciti nell'interesse o a vantaggio della Società.

Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante del Modello 231, prevede che tutte le attività debbano essere svolte nell'osservanza della legge, in un quadro di concorrenza leale, onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto degli interessi legittimi di clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali e finanziari e delle collettività in cui la società partecipa con le proprie attività.

Il Modello viene periodicamente aggiornato rispetto all'evoluzione normativa e giurisprudenziale, per meglio rispondere ai cambiamenti organizzativi della società e come ulteriore garanzia dell'efficienza e della trasparenza dell'operato dell'azienda.

Inoltre, il Codice Etico del Gruppo Ascopiave dispone che in nessun caso è consentito utilizzare i beni aziendali e, in particolare, le risorse informatiche e di rete per finalità contrarie a norme imperative di legge, all'ordine pubblico o al buon costume, nonché per commettere reati, quali la pedopornografia, o indurre alla commissione di reati o comunque all'odio razziale, all'esaltazione della violenza o alla violazione di diritti umani.

Con riguardo al rispetto e alla valorizzazione delle persone, il Codice Etico ribadisce che deve essere evitata ogni forma di discriminazione ed in particolare qualsiasi discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose. Ascopiave e le società del Gruppo si impegnano ad evitare e perseguire qualsiasi tipo di molestia sui luoghi di lavoro, interpretando il proprio ruolo imprenditoriale sia nella tutela delle condizioni di lavoro sia nella protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore, nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi.

L'Investor relator è il soggetto incaricato della gestione dei rapporti con investitori e intermediari e rappresenta, unitamente al Presidente e Amministratore Delegato, il Gruppo Ascopiave presso la comunità finanziaria nazionale e internazionale: tale figura è indispensabile per mantenere e alimentare la fiducia per l'azienda da parte degli stakeholder.

Nel 2018 sono stati diffusi 20 comunicati stampa da parte del Referente Informativo di Ascopiave S.p.A., in adempimento agli obblighi di informativa societaria, e la società quotata Ascopiave S.p.A. ha partecipato a 7 eventi dedicati agli incontri con gli investitori.

Possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità

Il Gruppo Ascopiave monitora e gestisce continuamente i principali rischi potenziali a cui potrebbe essere esposto, per ciascuna funzione aziendale.

In particolare si riportano di seguito i principali fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità:

  • Rischi di governance e compliance: possibili errori e/o frodi che dovessero essere commessi; rischi connessi al mancato rispetto di norme e regolamenti cui il Gruppo è soggetto.
  • Responsabilità economica e di business: rischi di mercato e strategici, ovvero rischi relativi ai trend macroeconomici generali e/o specifici nei mercati in cui opera il Gruppo; rischi connessi al mancato raggiungimento di eventuali obiettivi di offerta di servizi energetici innovativi a causa di presenza di competitors già radicati nei settori target e variazioni dello scenario di mercato, rischi di mancata attuazione dei programmi nazionali di decarbonizzazione pianificati, difficoltà del Gruppo nel fronteggiare le strategie di crescita e di investimento, rischi connessi a disequilibri geopolitici e variazioni nel comportamento delle scelte di consumo da parte dell'utenza finale.
  • Responsabilità verso le risorse umane: rischi associati al mancato sviluppo dei talenti e alla retention degli stessi; rischi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, connessi a possibili infortuni e malattie professionali che coinvolgano il personale che opera nelle sedi e presso i siti operativi; rischi di discriminazione verso le persone e di mancato rispetto delle diversità e dei diritti umani.
  • Responsabilità verso i clienti: rischi connessi a possibili sospensioni dell'esercizio degli impianti e delle infrastrutture di rete, malfunzionamenti, disallineamenti o temporanea indisponibilità dei sistemi informativi dedicati al Customer Relationship Management (CRM), possibili rischi sulla disponibilità, integrità e riservatezza delle informazioni.
  • Rischi ambientali: rischi di non compliance con la normativa ambientale vigente e futura.
  • Rischi di variazioni climatiche: rischi connessi a danni alle infrastrutture causati da eventi ambientali estremi, rischi connessi al calo della domanda a seguito dell'innalzamento delle temperature medie legate al Global Warming;
  • Rischi verso il territorio e la comunità locale: rischi di natura indiretta legati alla performance del Gruppo; rischio reputazionale e di immagine; rischio di disaffezione da parte dei clienti delle società di vendita.

In seguito all'analisi si è proceduto a individuare i relativi presidi in essere per i temi materiali, rafforzando il progressivo inserimento della responsabilità sociale negli ambiti gestionali e strategici del Gruppo.

Il Gruppo si impegna ad attuare una gestione efficace dei fattori di rischio sopraelencati, implementando procedure e sistemi atti a prevenire eventuali criticità e con l'obiettivo di tutelare e accrescere il proprio valore nel tempo e quello dei propri stakeholder.

In particolare il Gruppo si è dotato dei seguenti strumenti:

  • Modello 231: Ascopiave S.p.A. e tutte le società controllate adottano un Modello di Organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del D. Lgs. 8 giungo 2001 n. 231, che si pone come finalità, tra le altre, quelle di predisporre un sistema di prevenzione e controllo finalizzato alla riduzione del rischio di commissione dei reati connessi all'attività aziendale; Il Modello 231 prevede una sezione specifica dedicata ai reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, reati ambientali e delitti informatici e trattamento illecito dei dati. Nel corso del 2018 non sono pervenute segnalazioni.

Per approfondimenti sul Modello 231 del Gruppo Ascopiave, consultare la sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

  • Codice Etico: Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante del Modello 231, costituisce uno strumento per definire l'insieme dei valori etici aziendali che Ascopiave S.p.A. riconosce, accetta e condivide, e l'insieme di responsabilità che assume nei rapporti interni ed esterni. Il Codice Etico afferma che tutto il personale del Gruppo Ascopiave è tenuto, nell'ambito delle proprie funzioni, a partecipare al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell'ambiente e di tutela della salute e della sicurezza propria, di colleghi e di terzi.

Le società controllate hanno aderito al Codice Etico della Capogruppo e si impegnano a condividerne i valori tra i propri dipendenti.

Per approfondimenti sul Codice Etico del Gruppo Ascopiave, consultare la sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

  • Formazione: conscio dell'importanza della valorizzazione e dello sviluppo delle competenze delle proprie risorse, il Gruppo ha implementato un nuovo sistema di programmazione e rendicontazione della formazione, che sarà attivo nel corso del 2019.
  • Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza, in applicazione alla norma BS OHSAS 18001, in comune alla capogruppo e alle società controllate certificate. (Ascopiave è certificata dal 12 marzo 2018, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza hanno una loro certificazione, mentre le altre società di distribuzione hanno adottato prassi e procedure conformi al D.lgs. 81/08 e un modello attinente alle due Distribuzioni certificate). Il sistema definisce il modello di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si configura come una guida e uno strumento per tenere sotto controllo i rischi e gli adempimenti di legge e per vigilare e verificare periodicamente, in modo sistematico, la conformità aziendale anche sugli obiettivi di miglioramento.

Il modello si pone come obiettivi quelli di garantire la conformità legislativa, gestire i rischi sui luoghi di lavoro a livelli considerati accettabili o conformi ai limiti di legge e la riduzione del livello di rischio a parità di condizioni di lavoro.

Il Gruppo monitora anche gli infortuni dei lavoratori di ditte terze avvenuti nei cantieri di competenza del Gruppo Ascopiave, infatti, secondo quanto previsto dal Foglio Condizioni per gli appalti, le imprese affidatarie/appaltatrici per i contratti "aperti" per allacci, manutenzioni e ampliamenti rete devono fornire annualmente una statistica relativa agli infortuni occorsi.

  • Policy e procedure formalizzate come la policy "Gestione e controllo dei rischi energetici" che si pone come obiettivo quello di contenere la volatilità indotta dai rischi energetici (variabilità di prezzi del gas e dell'energia elettrica sul mercato, variabilità dei volumi di gas ed energia elettrica negoziati in acquisto e/o in vendita ecc.) sulla marginalità complessiva in modo da garantire la stabilità dei flussi di cassa. A tal proposito, il Comitato Rischi Energetici, con il supporto dell'Unità di Controllo Rischi, valuta e identifica, con cadenza annuale, i limiti di rischio da attribuire per l'anno solare successivo al Portafoglio Commerciale e al Portafoglio Trading oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione e mensilmente ne verifica il rispetto.
  • Piano di gestione delle emergenze e degli incidenti da gas: definisce le modalità operative da adottare nel pronto intervento e nella gestione delle emergenze e degli incidenti, al fine di evitare l'insorgere di rischi per la sicurezza pubblica e per gli utenti, nonché per assicurare la continuità dei servizi.
  • Gestione dei clienti serviti: le società di vendita monitorano la customer satisfaction, il rispetto dei parametri di qualità ed efficienza dei servizi previsti dall'Autorità preposta, ivi compresi la gestione di eventuali reclami pervenuti e dei call center. Il Gruppo pone grande attenzione nel redigere contratti che rispettino i diritti del consumatore.
  • Sostegno alle famiglie in difficoltà: il sostegno per le famiglie in condizione di disagio economico è un aspetto molto importante per il Gruppo e viene trattato più dettagliatamente nel paragrafo dedicato (pag. 48). Gli importi e le modalità di accesso dei clienti ai volumi scontati sono disciplinati dall'Accordo, sottoscritto con le Organizzazioni sindacali, relativo all'iniziativa "Amici"; il riconoscimento dei benefici ai clienti è subordinato alla presentazione di un'apposita domanda ai CAF, che dovranno accertare che il richiedente sia in possesso dei necessari requisiti e abbia un ISEE inferiore al limite di reddito previsto.
  • Sponsorizzazioni e investimenti per la comunità: il Gruppo sostiene progetti e iniziative proposti dai Comuni o dalle associazioni in ambito sociale, culturale, sportivo, di prevenzione e promozione della salute dei cittadini, di sostegno nelle situazioni di emergenza; per l'erogazione dei contributi per iniziative commerciali a impatto sociale, in maniera imparziale il Gruppo si avvale della Policy interna, secondo la quale ciascuna società di vendita è tenuta a redigere un report trimestrale per rendicontare alla capogruppo le sponsorizzazioni attivate.
  • Sistema Integrato di Gestione Qualità e Ambiente conforme rispettivamente alle norme ISO 9001 e ISO 14001, è in comune alla capogruppo ed alle società controllate certificate: Ascopiave è certificata dal 12/03/2018, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza hanno una loro certificazione integrata, mentre le altre due società di distribuzione utilizzano prassi e procedure delle due Distribuzioni certificate. Il Sistema ambientale adottato contempla una prassi di identificazione, di valutazione e di significatività degli aspetti e degli impatti ambientali attinenti con

Ascopiave e le società certificate ISO 14001: tale analisi permette, per singola azienda, la formalizzazione di un documento di "Analisi ambientale" e di un "Registro degli impatti ambientali".

Tali documenti sono aggiornati periodicamente anche attraverso la valorizzazione periodica di specifici indicatori di monitoraggio, essenziali per la gestione e il miglioramento continuo dei potenziali rischi significativi e delle opportunità.

Si segnala, infine che tutte le società di vendita del Gruppo sono certificate ISO 9001:2015 relativamente alle attività commerciali svolte.

Sistema di gestione della sostenibilità e innovazione tecnologica

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Miglioramento continuo di processi e sistemi

Il miglioramento continuo è condizione necessaria, sia per l'affermazione e la crescita dell'azienda in un contesto competitivo, che per la qualificazione dell'immagine istituzionale e la soddisfazione delle esigenze nascenti degli stakeholder. Ascopiave lo attua attraverso l'individuazione di aree di miglioramento aziendali, la definizione di parametri e obiettivi misurabili, l'applicazione puntuale delle norme internazionali inerenti le certificazioni in materia di qualità, sicurezza, ambiente, servizi energetici.

Certificazioni

Il Gruppo Ascopiave ha deciso di integrare nelle proprie strategie e nelle proprie attività, in un percorso progressivo e organico, gli aspetti di sostenibilità economica, sociale e ambientale, in coerenza con gli obiettivi di business dell'organizzazione. Con queste decisioni Ascopiave intende manifestare ai propri Stakeholder un'inclinazione alla sostenibilità che da sempre ha contraddistinto la Società.

Infatti, sin dalla sua fondazione, Ascopiave ha prestato un'attenzione crescente ad aspetti quali:

  • Qualità, affidabilità, sicurezza e accessibilità ai servizi per i clienti finali e la collettività;
  • Implementazione di iniziative a favore dei propri dipendenti in tema di salute e sicurezza, clima aziendale e formazione;
  • Rispetto della collettività e promozione di iniziative a favore della comunità locale;
  • Tutela dell'ambiente e delle risorse energetiche;
  • Ricerca di soluzioni d'avanguardia volte a rafforzare il sistema economico a favore dell'intera collettività, con investimenti in infrastrutture e progetti innovativi.

Le Certificazioni dei Sistemi di Gestione, progressivamente acquisite e mantenute, attestano l'esistenza di un sistema aziendale affidabile e strutturato, che permette di presidiare e gestire al meglio la qualità dei servizi erogati, la salute e la sicurezza sul lavoro e la tutela dell'ambiente.

A dimostrazione di tale impegno, alla data del 31.12.2018 il Gruppo Ascopiave disponeva delle tipologie di certificazioni di sistema di seguito elencate:

  • ISO 9001:2015 Sistema di gestione per la qualità: garantisce il miglioramento dello standard qualitativo nel tempo e dell'affidabilità del Gruppo nei confronti dei clienti;
  • BS OHSAS 18001:2007 Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro: attesta il rispetto dei requisiti in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro e consente di valutare in maniera continuativa i rischi e migliorare le prestazioni dell'organizzazione;
  • ISO 14001:2015 Sistema di gestione ambientale: certifica l'impegno concreto nel minimizzare l'impatto ambientale dei processi, prodotti e servizi.
  • UNI CEI 11352 Gestione dell'energia: Società che forniscono servizi energetici (ESCO) Requisiti generali, liste di controllo per verifica requisiti dell'organizzazione e contenuti dell'offerta di servizio.

In tabella sono evidenziate le Certificazioni al 31/12/2018, associate alle singole società del Gruppo:

Tipo di
certificazione
Società del Gruppo Campo di applicazione Scadenza
UNI EN ISO 9001:2015 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le società del
Gruppo
11/03/2021
UNI EN ISO 14001:2015 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le società del
Gruppo
11/03/2021
BS OHSAS 18001:2007 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le società del
Gruppo
08/03/2021
UNI EN ISO 9001:2015 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 07/06/2019
UNI EN ISO 14001:2015 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 21/10/2020
BS OHSAS 18001:2007 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 21/10/2020
UNI EN ISO 9001:2015 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 26/09/2019
UNI EN ISO 14001:2015 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 26/09/2019
BS OHSAS 18001:2007 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 03/12/2020
UNI EN ISO 9001:2015 UNIGAS Distribuzione S.r.l. Distribuzione gas metano 27/11/2019
UNI EN ISO 9001:2015 Ascotrade S.p.A. Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
06/06/2019
UNI EN ISO 9001:2015 Veritas Energia S.p.A. Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
06/06/2019
UNI EN ISO 9001:2015 Veritas Energia S.p.A. Gestione Calore/Gestione Servizio
Energia
07/08/2020
UNI CEI 11352:2014 Veritas Energia S.p.A ESCO Erogazione servizi energetici 15/10/2020
UNI EN ISO 9001:2015 Etra Energia S.r.l. Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
06/06/2019
UNI EN ISO 9001:2015 Blue Meta S.p.A.
Unipersonale
Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
06/06/2019
UNI EN ISO 9001:2015 Pasubio Servizi S.r.l.
Unipersonale
Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
06/06/2019
UNI EN ISO 9001:2015 AMGAS Blu S.r.l. Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
06/06/2019
UNI EN ISO 9001:2015 ASM SET S.r.l. Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
18/05/2020
UNI EN ISO 9001:2015 ESTENERGY S.p.A. Commercializzazione di gas e di energia
elettrica
27/06/2021

Rispetto all'anno 2017 sono state acquisite e aggiornate le seguenti certificazioni di sistema:

  • Nuova certificazione integrata (ISO 9001/14001, OHSAS 18001) per la Capogruppo Ascopiave S.p.A.;
  • Nuova certificazione ISO 9001:2015 per la Società di Vendita ESTENERGY S.p.A.;
  • Adeguamento ISO 9001 e ISO 14001 all'edizione 2015 per la Società AP Reti Gas S.p.A.;
  • Adeguamento ISO 9001 e ISO 14001 all'edizione 2015 per la Società AP Reti Gas Vicenza S.p.A.;
  • Adeguamento ISO 9001 all'edizione 2015 per tutte le Società di Vendita del Gruppo.

Annotazioni per recenti variazioni società di vendita: in data 01/10/2018 Veritas Energia e Pasubio Servizi hanno dato vita alla nuova azienda denominata Ascopiave Energie S.p.A. La stessa è subentrata in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi esistenti, inclusa la certificazione ISO 9001, che mantiene pertanto la scadenza naturale alla data del 06/06/2019.

Ascolto degli stakeholder e analisi di materialità

Nella formulazione delle proprie strategie, il Gruppo Ascopiave considera le indicazioni e le aspettative delle principali categorie di stakeholder: per ciascuna di esse è stata identificata la composizione specifica, gli argomenti più rilevanti e materiali (si definiscono "materiali" tutte le questioni che influenzano le decisioni, le azioni e le performance di un'organizzazione e/o dei suoi stakeholder) e le attività di ascolto e dialogo in corso. Di seguito sono elencate le principali iniziative di dialogo, consultazione ed engagement svolte nel corso del 2018, con le diverse categorie di stakeholder collegate:

Stakeholder Modalità di ascolto e dialogo
Azionisti e investitori Conferenze, incontri periodici, Roadshow,
reportistica periodica
Personale (lavoratori e loro famiglie, organizzazioni sindacali) Incontri aziendali, incontri one-to-one, Comitati
interni, corsi di formazione, colloqui, valutazioni,
indagini interne, intranet
Istituzioni e Scuole, ecc.) Comunità (es. Enti, Associazioni, Tavoli tecnici, incontri con i Sindaci del territorio
e altre autorità, focus group, conferenze stampa,
visite
di
audit,
eventi
sul
territorio,
collaborazione con le Authority, incontri con le
Associazioni, Rapporti con Scuole e Università
Clienti (famiglie e cittadini privati, Imprese, enti locali,
Associazioni di consumatori e di categoria)
Call center, incontri, conferenze di servizio,
indagini di soddisfazione, focus-group, aree web
dedicate, confronto con Comitati e Associazioni
di rappresentanza, attività di Conciliazione
Paritetica
Fornitori (fornitori di materie prime, fornitori di beni e di
servizi, fornitori locali, fornitori a valenza sociale – coop.
Sociali – altri partner d'impresa)
Dialogo per la valutazione della qualità, Incontri
periodici, audit presso i fornitori, portale di e
procurement

Si è protratta anche nel corso del 2018 l'attività di ufficio stampa a sostegno delle diverse campagne e iniziative lanciate per tutte le aziende di vendita del Gruppo.

Nel corso dell'anno sono state organizzate le conferenze stampa di presentazione delle attività commerciali corredate dai relativi comunicati stampa, le interviste e le eventuali partecipazioni in trasmissioni televisive sulle emittenti locali.

Questi strumenti sono fondamentali per tenere alta l'attenzione sulle attività aziendali e per comunicare argomenti di interesse per la collettività, anche con dettagli e specifiche.

Nel 2018 sono stati diffusi 20 comunicati stampa da parte del Referente Informativo di Ascopiave S.p.A., in adempimento agli obblighi di informativa societaria, e la società quotata Ascopiave S.p.A. ha partecipato a 7 eventi dedicati agli incontri con gli investitori.

L'Investor relator è il soggetto incaricato della gestione dei rapporti con investitori e intermediari e rappresenta, unitamente al Presidente e Amministratore Delegato, il Gruppo Ascopiave presso la comunità finanziaria nazionale e internazionale: tale figura è indispensabile per mantenere e alimentare la fiducia per l'azienda da parte degli stakeholder.

Il Gruppo Ascopiave crede nel dialogo con il territorio e aderisce a molteplici organizzazioni che tutelano i medesimi interessi; di seguito si riportano le principali associazioni a cui partecipa il gruppo: Assonime, Utilitalia, Unindustria, APCE, Federazione Italiana per l'uso razionale dell'energia, Anigas, Assolombarda, Assogas, Confservizi e Cispel Lombardia.

Analisi delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave e i suoi stakeholder sui temi di sostenibilità

Per individuare le tematiche maggiormente rilevanti per gli stakeholder sia interni che esterni del Gruppo, è stata condotta un'analisi sui principali temi di sostenibilità, la quale ha permesso l'elaborazione della matrice di materialità. Tale analisi evidenzia i temi di natura sociale, ambientale, economica e di governance di maggior rilievo per l'azienda e i suoi stakeholder. L'analisi ha seguito il principio di materialità così come richiesto GRI Sustainability Reporting Standards e ha previsto:

  • Identificazione delle tematiche potenzialmente rilevanti attraverso analisi di fonti sia interne sia esterne;
  • Valutazione della rilevanza di ciascuna tematica per gli stakeholder e per il Gruppo Ascopiave, sulla base di interviste condotte con gli stakeholder interni responsabili delle tematiche oggetto di rendicontazione. La materialità di ogni tematica inserita nella matrice di materialità è stata calcolata come media pesata delle valutazioni degli stakeholder interni ed esterni;
  • Definizione della soglia di materialità al di sopra della quale rendicontare gli aspetti materiali per il Gruppo e gli stakeholder, interni ed esterni;
  • Identificazione di 20 tematiche materiali suddivise in 5 macro aree: performance economica e di business, responsabilità sociale, responsabilità verso le risorse umane, responsabilità di prodotto e verso i clienti, responsabilità ambientale;
  • Approvazione dell'analisi di materialità da parte del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ascopiave.
Macro area Tematiche materiali
Performance economica e di business Performance economico-finanziaria
Innovazione, ricerca e sviluppo
Efficienza di servizio
Gestione responsabile della catena di fornitura
Responsabilità verso le risorse umane Occupazione
Remunerazione e meccanismi di incentivazione
Salute e sicurezza dei lavoratori
Promozione di diversità e pari opportunità
Formazione e sviluppo delle competenze
Welfare aziendale
Impegno sociale e impatto positivo sul territorio
Responsabilità sociale Pratiche di buona governance e anticorruzione
Gestione delle emergenze
Responsabilità di prodotto e verso i
clienti
Sicurezza e affidabilità dei servizi gas ed energia
elettrica
Sostegno alle famiglie in difficoltà
Informazioni su prodotti e servizi, accessibilità
Soddisfazione del cliente
Tutela della privacy dei clienti
Efficienza e risparmio energetico
Responsabilità ambientale Emissioni in atmosfera

La tematica "Pratiche di buona governance e anticorruzione" raccoglie diversi temi di forte rilevanza per il Gruppo, quali: compliance a leggi e regolamenti, comportamento competitivo e rispetto dei diritti umani.

SOSTENIBILITA' ECONOMICA

Highlight 2018

  • 581,7 milioni di Euro di ricavi
  • 46,5 milioni di Euro di risultato netto (-5,68% sul 2017)
  • 29,5 milioni di Euro in investimenti
  • 556,7 milioni di Euro di valore economico distribuito
  • 1.659 fornitori e partner d'impresa
  • 57,4% fornitori locali

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Sviluppo sostenibile e cooperazione con la comunità

Tutte le attività di Ascopiave e delle società del Gruppo sono svolte nella consapevolezza della Responsabilità Sociale verso i propri stakeholder: dipendenti, azionisti, fornitori, comunità, clienti, istituzioni, Associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Ascopiave adotta pertanto una strategia di crescita che persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa sia obiettivi di sviluppo e impatto sociale.

Come testimoniano i numeri sotto riportati, il Gruppo Ascopiave ha saputo creare ricchezza, mettendo al centro il capitale umano, valorizzando le risorse e le professionalità, adottando pratiche virtuose di gestione del personale e facendo innovazione. Un'azienda che negli anni ha allargato il proprio raggio d'azione, che continua ad avere tutte le carte in regola per proseguire in un percorso di crescita importante per essere ancora parte integrante del territorio, contribuendo alla creazione di benessere e sviluppo.

Il mantenimento di redditività nel medio e lungo periodo, quindi, garantisce un'adeguata remunerazione degli azionisti ma contribuisce anche alla creazione di valore per numerosi portatori di interesse: il mantenimento dei livelli di occupazione dei dipendenti, l'accesso ai servizi energetici da parte dei clienti, il finanziamento di iniziative nel territorio, l'indotto creato per i fornitori e i contributi versati alla pubblica amministrazione ecc.

In quest'ottica, i risultati del Gruppo Ascopiave nell'esercizio 2018 sono particolarmente positivi, tra i quali un utile netto consolidato di oltre 46,5 milioni di euro (-5,68% rispetto al 2017).

Principali risultati economici (in milioni di euro) 2017 2018
Ricavi 532,8 581,7
Margine operativo lordo 84,4 80
Risultato operativo 59,9 55,1
Risultato ante imposte 66,9 62,9
Risultato netto consolidato 49,3 46,5
Risultato netto del Gruppo 47,1 44,6

908,5 milioni di m3 di gas venduti

457,1 GWh di energia elettrica venduta

1.086,7 milioni di m3 di gas distribuiti

Il dividendo che il Consiglio di Amministrazione ha proposto è pari a 0,125 euro per azione.

Questi numeri, uniti all'andamento e alle ottime performance del titolo sin dalla quotazione, alla fiducia che gli investitori ripongono nella Società e al basso livello di indebitamento, rappresentano come il Gruppo Ascopiave sia una realtà che, oltre a creare valore e occupazione per il territorio, rappresenta anche valore per i suoi azionisti. I risultati della gestione permettono al gruppo di cogliere l'opportunità di effettuare operazioni straordinarie per crescere nella fase terminale della filiera attraverso acquisizioni societarie o la costituzione di partnership o joint venture sia nella distribuzione che nella vendita di gas naturale, oltre che attraverso la partecipazione alle prossime gare d'ambito.

Produzione e distribuzione del valore aggiunto

Il valore economico generato dal Gruppo e conseguentemente distribuito agli stakeholder è rappresentato dallo schema del valore generato e distribuito. Tale valore è determinato dal valore generato nel periodo di riferimento, al netto di ammortamenti e svalutazioni, e valore redistribuito, sotto diverse forme, agli stakeholder del Gruppo. Una parte del valore economico viene trattenuto dal Gruppo sotto forma di ammortamenti e riserve.

Tale valore è stato realizzato sulla base delle voci dello schema di conto economico utilizzato nel Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018.

Il valore economico generato dal Gruppo Ascopiave nel 2018 ammonta a 591,7 milioni di Euro ed è stato redistribuito agli stakeholder come riportato nelle tabelle di seguito:

Nota: le voci di acquisto per materia prima gas ed energia elettrica coprono complessivamente il 59,6% del valore distribuito.

Valore economico direttamente generato e distribuito
(in migliaia di euro)
2018
(A) Valore economico direttamente generato 591.721
(B) Valore economico distribuito 556.674
(A-B) Valore economico trattenuto 35.047
Prospetto di distribuzione del valore economico distribuito
(in migliaia di euro)
2018
Remunerazione del personale 35.993
Costi acquisto materia prima gas 307.586
Costi acquisto energia elettrica 23.929
Remunerazione dei fornitori 124.463
Remunerazione dei finanziatori 1.101
Remunerazione degli azionisti 27.835
Remunerazione della Pubblica Amministrazione 34.223
Remunerazione della Comunità 1.543
Totale valore economico distribuito 556.674

Investimenti

A conferma dell'impegno nella creazione di un business sostenibile a lungo termine e per offrire un servizio di eccellenza ai propri clienti, il Gruppo Ascopiave nel 2018 ha realizzato investimenti per 29,5 milioni di euro (23,6 milioni nel 2017), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e nell'installazione di apparecchiature di misura.

2018
Tipologia di investimento Migliaia di euro
Allacciamenti 5.655
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 7.465
Apparecchiature di misura 12.374
Impianti di riduzione 2.317
Investimenti metano 27.810
Terreni e fabbricati 412
Attrezzature 65
Arredi 104
Automezzi 229
Hardware e software 868
Altri investimenti 58
Altri investimenti 1.735
Totale 29.545

La filiera del gas e la supply chain del gruppo Ascopiave

All'interno della filiera del gas e dell'energia, l'attività di Ascopiave si posiziona a valle, ovvero nella parte finale della supply chain: Ascopiave non si occupa di produzione e/o stoccaggio di gas ed energia ma solamente della distribuzione (solo per il gas) e vendita.

Nello svolgimento delle proprie attività di distribuzione e vendita di gas ed energia, il Gruppo Ascopiave fa affidamento su numerosi fornitori e/o esecutori, e imposta le proprie collaborazioni sulla base dei principi di correttezza, equità, trasparenza e reciproca collaborazione. Oltre ai fornitori delle materie prime energetiche, le due principali categorie con le quali intrattiene relazioni sono i fornitori di beni e servizi e gli esecutori d'opera. Il Gruppo Ascopiave opera con il primario intento di raggiungere la massima efficacia, razionalizzazione e celerità nell'azione contrattuale, garantendo allo stesso tempo elevati standard di qualità nell'erogazione del servizio.

Per assicurare il raggiungimento di questi obiettivi, ha predisposto un processo di qualificazione dei fornitori, attraverso l'iscrizione all'albo aziendale, e un processo di selezione basato su criteri oggettivi per l'attribuzione dell'incarico di fornitura.

Qualificazione dei fornitori

Presupposto per l'instaurazione di un rapporto contrattuale con il Gruppo Ascopiave è l'assunzione della preventiva qualifica di "fornitore e/o esecutore", attraverso l'iscrizione all'albo fornitori.

Per potersi candidare a essere partner del Gruppo Ascopiave, i fornitori devono possedere e mantenere i requisiti fissati dal Codice Appalti e ulteriori criteri fissati dall'azienda, in linea con i propri valori:

  • Il rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e dell'ambiente;
  • La scrupolosa osservanza della normativa giuslavorista, con particolare riguardo agli obblighi in tema di tutela del lavoro minorile e delle donne, condizioni igienico sanitarie e di sicurezza, diritti sindacali e di impiego di lavoratori stranieri, contrasto ed emersione del "lavoro nero";
  • Il corretto e puntuale adempimento degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali;
  • Il rispetto dei principi legalità, trasparenza e correttezza negli affari;
  • Il più elevato grado di professionalità e diligenza, nonché la massima onestà, buona fede nei rapporti con il Gruppo Ascopiave.

Ogni fornitore ed esecutore deve garantire il mantenimento dei suddetti requisiti fino al termine del contratto, osservare il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, le prescrizioni e le procedure fissate nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, adempiere regolarmente a tutti gli obblighi concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro e non porre in essere comportamenti o pratiche anticoncorrenziali, lesive di leggi, regolamenti e diritti di terzi.

Infine, il sistema di qualificazione adottato, si basa anche sulle certificazioni UNI EN ISO 9001 (certificazione di qualità), UNI EN ISO 14001 (certificazione ambientale) e OHSAS 18001 (certificazione salute e sicurezza sul lavoro), che dotano il Gruppo Ascopiave di uno strutturato e completo sistema di procedure che anche gli esecutori di opera devono rispettare.

Selezione dei fornitori

La scelta dei fornitori e degli esecutori avviene sia nel rispetto dei principi di concorrenza e pariteticità, sia sulla base di valutazioni obiettive relativamente alla competitività, alla qualità, all'utilità e al prezzo. Il Gruppo Ascopiave non intrattiene rapporti con aziende in relazione alle quali emergano situazioni di dubbia legittimità o di conflitto di interessi e, ove economicamente compatibile, predilige l'impiego di esecutori locali rafforzando i legami con il territorio, favorendone lo sviluppo economico, ritenendo che le realtà imprenditoriali locali garantiscano una maggiore capacità di dialogo e si sentano partecipi dello sviluppo dell'offerta di servizi pubblici alla cittadinanza. Relativamente alle attività di esecuzione di opere e al fine di garantire un adeguato livello di specializzazione del processo di qualifica, le tipologie di incarico sono raggruppate in Gruppi Merceologici suddivisi per livelli di criticità. A ogni livello corrispondono differenti criteri di valutazione dei candidati.

Eventuali ulteriori verifiche possono essere effettuate per esaminare aspetti di professionalità, affidabilità, solvibilità ecc. del fornitore preso in considerazione, allo scopo di accertare la corrispondenza di quanto dichiarato dallo stesso.

NUMERO DI FORNITORI CERTIFICATI
2017 2018
ISO 9001 373 368
ISO 14001 116 123
OH SAS 18001 128 138

Il dato include le Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto ad eccezione di UNIGAS Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo Ascopiave pone attenzione alle certificazioni in ambito ambientale, qualità e salute e sicurezza in possesso dei propri fornitori, ovvero più in linea con le scelte di sostenibilità dell'Azienda.

Con specifico riferimento agli esecutori, anche nel 2018 tutti i nuovi fornitori sono inseriti in un processo di valutazione secondo i criteri sociali e ambientali sopra descritti. Già in sede di selezione viene chiesta evidenza circa l'esistenza di sistemi di gestione adottati e l'impegno a osservarne i principi in caso di assenza di certificazioni specifiche. In aggiunta, per le opere di rilevante importo (generalmente superiori ai 500 mila euro), il Gruppo verifica direttamente presso le Autorità e/o enti preposti, la correttezza e la veridicità di requisiti e qualifiche dei fornitori, soprattutto con riferimento al rispetto di leggi e regolamenti.

L'utilizzo sistematico delle procedure elettroniche ha l'obiettivo di rispondere meglio alle esigenze del mercato, incrementando allo stesso tempo il grado di collaborazione tra il Gruppo e i propri partner.

Portale di e-procurement

Durante il 2018 sono state espletate sul portale di e-procurement 89 gare e 2 aste elettroniche per l'acquisto di beni, servizi e lavori per un totale di circa 28,5 Milioni di Euro, a cui si affiancano le numerose richieste di offerta, per acquisti di importo meno significativo, che avvengono con le procedure "tradizionali". Nell'albo fornitori online sono iscritti e abilitati ad oggi circa 1.134 soggetti.

Le soluzioni dell'Albo fornitori on-line aiutano il Gruppo Ascopiave a identificare - in un mercato molto ampio - le migliori alternative di fornitura per le proprie esigenze a condizioni sostenibili (in termini di tempo di ricerca e valutazione, gestione del rischio, costo ecc.). Le informazioni possono essere raccolte, qualificate, valutate in base a parametri oggettivi e aggiornate sistematicamente in modalità pressoché automatica in modo da garantire lo scambio informativo sia con i mercati di fornitura, sia tra i diversi referenti aziendali coinvolti. Il sistema di e-procurement permette il miglioramento delle prestazioni aziendali anche sul fronte dei costi di gestione dello stock di magazzino.

Valore distribuito ai fornitori

In termini di volumi di acquisto, nel corso del 2018 il gruppo Ascopiave ha collaborato con 1.676 fornitori, per un totale di 5.605 ordini di acquisto e circa 40 milioni di euro fatturati, con esclusione degli acquisti di gas ed energia elettrica.

Totale Gruppo

Numero fornitori e ordini di acquisto 2017 2018
N. fornitori 1.807 1.676
N. ordini di acquisto 4.901 5.605
Valore degli acquisti 51.992.131 39.646.785

Società consolidate integralmente

Numero fornitori e ordini di acquisto 2017 2018
N. fornitori 1.302 1.221
N. ordini di acquisto 4.192 4.795
Valore degli acquisti 39.234.418 28.333.693

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Numero fornitori e ordini di acquisto 2017 2018
N. fornitori 505 455
N. ordini di acquisto 709 810
Valore degli acquisti 12.757.713 11.313.092

Analizzando la ricchezza distribuita ai propri fornitori in modo da valutare il proprio impatto sull'economia locale, risulta che più della metà del valore fatturato 2018 è riferito a fornitori locali (ovvero provenienti dall'area Nord-Est). Sebbene non si intenda privilegiare specifiche categorie di fornitori (con riferimento alla provenienza geografica), è tuttavia evidente l'impatto del Gruppo sul territorio di maggiore presenza. Nel 2018 il Gruppo Ascopiave ha infatti collaborato con 953 fornitori locali, che rappresentano il 57,4% del totale, per un valore complessivo fatturato pari a circa 20 milioni di euro.

Totale Gruppo

N. fornitori per area geografica 2017 2018
Nord-est 1.110 953
Nord-ovest 556 544
Centro 74 77
Sud e isole 53 66
Estero 13 19
Totale 1.806 1.659

Società consolidate integralmente

N. fornitori per area geografica 2017 2018
Nord-est 810 712
Nord-ovest 391 384
Centro 38 48
Sud e isole 51 61
Estero 12 16
Totale 1.302 1.221

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

N. fornitori per area geografica 2017 2018
Nord-est 300 241
Nord-ovest 165 160
Centro 36 29
Sud e isole 2 5
Estero 1 3
Totale 504 438

Totale Gruppo

Acquisti per area geografica in migliaia di € 2017 2018
Nord-est 30.755 19.963
Nord-ovest 14.508 11.111
Centro 5766 7.777
Sud e isole 703 440
Estero 259 378
Totale 51.991 39.669

Società consolidate integralmente

Acquisti per area geografica in migliaia di € 2017 2018
Nord-est 23.592 12.732
Nord-ovest 10.596 8.414
Centro 4.237 6.557
Sud e isole 550 276
Estero 259 354
Totale 39.234 28.333

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Acquisti per area geografica in migliaia di € 2017 2018
Nord-est 7.163 7.231
Nord-ovest 3.911 2.697
Centro 1.530 1.220
Sud e isole 154 164
Estero 0 24
Totale 12.758 11.336

SOSTENIBILITA' SOCIALE

Highlight 2018

  • 678 dipendenti (541 sono relativi alle società consolidate integralmente)
  • 99% dipendenti assunti a tempo indeterminato
  • 30-50 anni età media dei dipendenti
  • 7,4% tasso di turnover in entrata
  • 6,8% tasso di turnover in uscita

Le persone di Ascopiave

Politiche del personale

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Rispetto e valorizzazione delle persone

Ascopiave, consapevole che il principale fattore di successo di ogni impresa è costituito dalle risorse umane, assicura il rispetto dei diritti umani, promuove il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali e riconosce il contributo professionale delle persone in un contesto di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione, valorizzando le competenze professionali attraverso attività di formazione e crescita.

Il Gruppo Ascopiave considera le persone come la risorsa principale per il raggiungimento degli obiettivi strategici e valore fondamentale per la crescita e lo sviluppo del business e del servizio alle comunità servite.

Elemento fondamentale dell'approccio gestionale è la responsabilizzazione a tutti i livelli, che si concretizza nel rispetto dei ruoli, nel rapporto tra responsabile e collaboratore e nel lavoro dei team interfunzionali. Come riportato nel proprio Codice Etico (consegnato a tutti i dipendenti all'atto dell'assunzione), Ascopiave si impegna a mettere in atto iniziative che permettono di valorizzare e accrescere le competenze, la creatività e la partecipazione attiva del personale, per aumentarne la motivazione e favorirne la crescita personale.

Il Gruppo riconosce nelle prestazioni di lavoro e nelle potenzialità professionali i criteri determinanti per gli sviluppi retributivi e di carriera. Le politiche di selezione, assunzione, formazione, gestione, sviluppo e retribuzione sono strettamente improntate a criteri di merito e di competenza, con valutazione esclusivamente professionale, senza discriminazione alcuna. Il gruppo è attivamente impegnato ad assicurare pari opportunità al lavoro femminile sviluppando progetti di protezione delle esigenze familiari.

Le attività del Gruppo Ascopiave sono gestite nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di impiego di lavoratori, di obblighi contributivi, retributivi, fiscali e assicurativi, di prevenzione e protezione dagli infortuni e di sicurezza sul lavoro.

Il Gruppo si impegna a diffondere e consolidare la cultura della sicurezza sul lavoro, a sviluppare la consapevolezza dei rischi, utilizzando le risorse necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei destinatari, dei clienti e delle collettività in cui opera.

Ascopiave e le società del Gruppo si attendono che i dipendenti, a ogni livello, collaborino a mantenere in azienda un clima di reciproco rispetto della dignità, dell'onore e della reputazione di ciascuno.

Caratteristiche del personale

Al 31 dicembre 2018 le risorse umane impiegate nel Gruppo Ascopiave con contratto di dipendenti risultano pari a 678 unità.

Il Gruppo non fa ricorso a forme contrattuali atipiche in quanto valorizza il contributo professionale di ogni sua persona e si impegna a costruire relazioni durature nel tempo e basate sui principi di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione.

Società consolidate integralmente 2017 2018
Uomini Donne Uomini Donne
Dipendenti 343 191 343 198
Totale 534 541
Società consolidate con il metodo del Patrimonio
Netto
2017 2018
Uomini Donne Uomini Donne
Dipendenti 73 64 69 68
Totale 137 137

Il 99% del personale è assunto a tempo indeterminato, a conferma dell'impegno del Gruppo Ascopiave nel garantire un rapporto di lavoro stabile e quindi valorizzare il contributo professionale di ogni persona all'interno dell'azienda. Inoltre, l'86,7% dei dipendenti è impiegato con orario full time.

Totale Gruppo TEMPO INDETERMINATO TEMPO DETERMINATO
2017 2018 2017 2018
Uomini 411 411 5 1
Donne 248 260 7 6
Totale 659 671 12 7
Società consolidate integralmente TEMPO INDETERMINATO TEMPO DETERMINATO
2017 2018 2017 2018
Uomini 341 343 2 0
Donne 187 195 4 3
Totale 528 538 6 3
Società consolidate con il metodo del
Patrimonio Netto
TEMPO INDETERMINATO TEMPO DETERMINATO
2017 2018 2017 2018
Uomini 70 68 3 1
Donne 61 65 3 3
Totale 131 133 6 4

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei dipendenti, emerge come il 76% operi presso le sedi del Gruppo presenti in Veneto (46,3% in provincia di Treviso e 29,6% nelle altre province del Veneto), seguiti da Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Puglia.

PROVINCIA DI RESIDENZA/DOMICILIO N. dipendenti 2018
Provincia di Treviso 314
Resto del Veneto 201
Lombardia 82
Friuli-Venezia Giulia 52
Liguria 12
Puglia 9
Emilia Romagna 7
Piemonte 1
Totale 678

I dati sono comprensivi delle Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

Per quanto concerne la presenza femminile all'interno delle Società va segnalato che l'organico è maggiormente popolato da donne per la categoria degli impiegati, per quanto riguarda invece la categoria degli operai il numero ridotto di donne (n. 2) si spiega a causa della specificità del settore e dell'attività svolta.

Totale Gruppo Uomini Donne TOTALE
2017 2018 2017 2018 2017 2018
Dirigenti 20 19 0 1 20 20
Quadri 31 31 11 11 42 42
Impiegati 225 229 242 252 467 481
Operai 140 133 2 2 142 135
Totale 416 412 255 266 671 678
Società consolidate integralmente Uomini Donne TOTALE
2017 2018 2017 2018 2017 2018
Dirigenti 17 16 0 1 17 17
Quadri 26 26 9 9 35 35
Impiegati 178 185 180 186 358 371
Operai 122 116 2 2 124 118
Totale 343 343 191 198 534 541
Società consolidate con il metodo del Uomini Donne TOTALE
Patrimonio Netto 2017 2018 2017 2018 2017 2018
Dirigenti 3 3 0 0 3 3
Quadri 5 5 2 2 7 7
Impiegati 47 44 62 66 109 110
Operai 18 17 0 0 18 17
Totale 73 69 64 68 137 137

La popolazione presente ha un'età media medio-alta, compresa tra i 30 e i 50 anni nel 61,2% dei casi; i dipendenti con un'età minore di 30 anni rappresentano 5,9% dell'organico mentre gli over 50 sono il 32,9%.

Totale Gruppo <30 30-50 compresi >50
2017 2018 2017 2018 2017 2018
Dirigenti 0 0 6 7 13 13
Quadri 0 0 22 22 16 20
Impiegati 32 36 252 314 107 131
Operai 8 4 78 70 56 61
Totale 40 40 358 415 192 223
Società consolidate integralmente <30 30-50 compresi >50
2017 2018 2017 2018 2017 2018
Dirigenti 0 0 6 6 11 11
Quadri 0 0 20 20 15 15
Impiegati 27 29 231 235 100 107
Operai 6 3 66 58 52 57
Totale 33 32 323 321 178 188
Società consolidate con il metodo del <30 30-50 compresi >50
Patrimonio Netto 2017 2018 2017 2018 2017 2018
Dirigenti 0 0 0 1 2 2
Quadri 0 0 2 2 1 5
Impiegati 5 7 21 79 7 24
Operai 2 1 12 12 4 4
Totale 7 8 35 94 14 35

Tasso di assunzione e di turnover del personale

Un elemento che mette in evidenza la solidità del Gruppo e l'impegno a offrire occupazione stabile e continuativa è il tasso di turnover che si attesta su valori bassi e fisiologici. Nel 2018 il tasso di turnover è stato pari al 7,5%.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha attuato 57 assunzioni nel 2018, raggiungendo un tasso di assunzioni pari al 8,4%. In termini di fasce di età, le assunzioni hanno riguardato soprattutto personale tra i 30 e i 50 anni.

Totale Gruppo Assunzioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 10 10 20 50,0%
30-50 anni compresi 16 13 29 7,0%
>50 1 0 1 0,4%
Totale 27 23 50 7,4%
Società consolidate integralmente Assunzioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 10 8 18 56,3%
30-50 anni compresi 15 7 22 6,9%
>50 1 0 1 0,5%
Totale 26 15 41 7,6%
Società consolidate con il metodo del
Patrimonio Netto
Assunzioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 0 2 2 25,0%
30-50 anni compresi 1 6 7 7,4%
>50 0 0 0 0,0%
Totale 1 8 9 6,6%
Totale Gruppo Cessazioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 8 1 9 22,5%
30-50 anni compresi 7 8 15 3,6%
>50 20 2 22 9,9%
Totale 35 11 46 6,8%
Società consolidate integralmente Cessazioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 7 0 7 21,9%
30-50 anni compresi 5 7 12 3,7%
>50 18 2 20 10,6%
Totale 30 9 39 7,2%
Società consolidate con il metodo del
Patrimonio Netto
Cessazioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 1 1 2 25,0%
30-50 anni compresi 2 1 3 3,2%
>50 2 0 2 5,7%
Totale 5 2 7 5,1%

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Porzione del senior management assunto localmente

La percentuale di senior manager (dirigenti) assunti dalla comunità locale risulta essere pari al 90% dei dirigenti dell'intero Gruppo.

2018
Numero totale dirigenti del Gruppo 20
Numero dirigenti assunti nella regione italiana nella
quale lavorano
18
% senior manager assunto localmente 90%

Sviluppo e crescita del capitale umano

La valorizzazione delle risorse umane è uno degli obiettivi fondamentali del Gruppo Ascopiave che viene realizzato attraverso il diretto coinvolgimento dei dipendenti per lo sviluppo di piani formativi in occasione di:

  • Inserimenti in azienda;
  • Trasferimenti in altre posizioni di lavoro;
  • Variazioni organizzative e/o innovazioni tecniche/tecnologiche che modificano significativamente i contenuti professionali;

____________________________________________________________________________________________

  • Percorsi di crescita professionale

Formazione

Totale Gruppo
ORE DI FORMAZIONE
2018
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 4,2 0,0 3,9
Quadri 9,5 4,9 8,3
Impiegati 4,3 3,1 3,7
Operai 4,8 0,0 4,7
Totale 4,9 3,0 4,1
Società consolidate integralmente
ORE DI FORMAZIONE
2018
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 4,1 0,0 3,9
Quadri 10,2 2,7 8,3
Impiegati 4,0 3,1 3,6
Operai 5,5 0,0 5,4
Totale 5,0 3,0 4,2
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
ORE DI FORMAZIONE
2018
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 4,3 0,0 4,3
Quadri 5,9 14,8 8,4
Impiegati 5,7 2,9 4,1
Operai 0,0 0,0 0,0
Totale 4,3 3,3 3,8

Un particolare focus è rivolto alla formazione costante e all'aggiornamento dei dipendenti e delle figure specificatamente dedicate alla gestione della sicurezza (preposti e responsabili). Nel 2018 le ore totali di formazione (calcolate come somma di tutte le ore fruite da tutti i lavoratori) sono state circa 2.800, con una media di 4,1 ore per lavoratore. Le tematiche hanno riguardato diversi aspetti della prevenzione e della tutela della salute.

Si segnala infine che, al fine di ottenere una migliore gestione e pianificazione delle attività formative, il Gruppo ha implementato un nuovo sistema di programmazione e rendicontazione della formazione, che entrerà a regime nel corso del 2019.

Politiche di incentivazione e remunerazione

Il Gruppo Ascopiave promuove la gestione e la motivazione delle persone attraverso politiche e strumenti di incentivazione e di sviluppo. A questo scopo vengono annualmente definiti e pianificati interventi aggiuntivi a quelli derivanti da modificazioni organizzative e/o automatismi contrattuali, interventi "non contrattualmente dovuti", che valorizzano le professionalità individuali.

Ascopiave si è dotata di un sistema di valutazione snello ed efficiente attraverso il quale la maggior parte del personale riceve periodicamente una valutazione. Al riguardo, nel 2015 è stato approvato un piano di incentivazione a lungo termine, basato su indicatori di performance e sul rendimento delle azioni del Gruppo, a favore degli amministratori esecutivi e del personale direttivo con funzioni strategicamente rilevanti. L'adozione del Piano, denominato "Piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017", è finalizzata all'incentivazione e alla fidelizzazione degli amministratori e dei dipendenti del Gruppo Ascopiave che occupano le posizioni di maggiore responsabilità.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha realizzato un sistema di incentivazione per obiettivi (c.d. MBO), che rappresenta un meccanismo di remunerazione che collega l'erogazione di un premio variabile al raggiungimento di obiettivi aziendali e individuali. Il sistema, che riguarda le figure apicali ed è soggetto all'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, mira a consolidare l'impegno dell'intera organizzazione alle linee strategiche e promuovere lo sviluppo individuale, valorizzando responsabilizzazione e crescita di tutto il personale, secondo criteri oggettivi ed equi.

Totale Gruppo
CATEGORIA PROFESSIONALE RAPPORTO RETRIBUZIONE FEMMINILE/MASCHILE
Dirigenti 95%
Quadri 94%
Impiegati 89%
Operai 75%
Società consolidate integralmente
CATEGORIA PROFESSIONALE RAPPORTO RETRIBUZIONE FEMMINILE/MASCHILE
Dirigenti 92%
Quadri 93%
Impiegati 89%
Operai 74%
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
CATEGORIA PROFESSIONALE RAPPORTO RETRIBUZIONE FEMMINILE/MASCHILE
Dirigenti -
Quadri 97%
Impiegati 88%
Operai -

Pari opportunità e welfare aziendale

DAL CODICE ETICO

"Deve essere evitata ogni forma di discriminazione ed in particolare qualsiasi discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose. Ascopiave e le società del Gruppo si impegnano ad evitare e perseguire qualsiasi tipo di molestia sui luoghi di lavoro, interpretando il proprio ruolo imprenditoriale sia nella tutela delle condizioni di lavoro sia nella protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore, nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi."

Il Gruppo Ascopiave non effettua discriminazioni di alcun tipo ed è sensibile alle tematiche delle pari opportunità sia per quanto riguarda la selezione e gestione del personale, sia nell'organizzazione del lavoro. Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, infatti, richiama espressamente l'impegno delle Società verso la non discriminazione e le pari opportunità e qualsiasi violazione a questo diritto è riconosciuta come violazione del Codice Etico.

Ascopiave riserva particolare attenzione alla conciliazione vita/lavoro dei propri lavoratori: in particolare, con un accordo contrattuale di 2° livello, l'azienda prevede flessibilità all'ingresso e all'uscita della giornata lavorativa e, per le lavoratrici madri con figli fino a 11 anni, consente alle stesse di ottenere il part time e/o avere un'articolazione dell'orario di lavoro più conciliante.

I dipendenti possono inoltre richiedere il contratto part time e, al 31 dicembre 2018, 90 contratti erano stati attivati

(13,3% sul totale), richiesti nel 91,1% dei casi da lavoratrici. Il Gruppo inoltre offre l'opportunità di fruire del servizio mensa aziendale anche in caso di orario lavorativo part time.

Totale Gruppo FULL TIME PART TIME
2017 2018 2017 2018
Uomini 409 404 7 8
Donne 171 184 84 82
Totale 580 588 91 90
Società consolidate integralmente FULL TIME PART TIME
2017 2018 2017 2018
Uomini 338 337 5 6
Donne 130 141 61 57
Totale 468 478 66 63
Società consolidate con il metodo del
Patrimonio Netto
FULL TIME PART TIME
2017 2018 2017 2018
Uomini 71 67 2 2
Donne 41 43 23 25
Totale 112 110 25 27

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Nel 2017, sono stati concessi 24 congedi parentali, di cui il 91% a donne. Tutte le persone sono rientrate al lavoro al termine dello stesso. Tra coloro che sono rientrati a lavoro circa il 100% era ancora impiegato in azienda 12 mesi dopo.

Totale Gruppo
CONGEDI PARENTALI E TASSO DI RIENTRO AL 31 DICEMBRE
2017
AL 31 DICEMBRE
2018
N. DIPENDENTI M F T M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 416 255 671 412 266 678
N. congedi parentali concessi 11 29 40 2 22 24
N. di lavoratori che sono
tornati al lavoro dopo avere
usufruito di congedo parentale
11 27 38 2 22 24
Società consolidate integralmente
CONGEDI PARENTALI E TASSO DI RIENTRO AL 31 DICEMBRE
2017
AL 31 DICEMBRE
2018
N. DIPENDENTI M F T M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 343 191 534 343 198 541
N. congedi parentali concessi 7 19 26 2 15 17
N. di lavoratori che sono
tornati al lavoro dopo avere
usufruito di congedo parentale
7 17 24 2 15 17
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
CONGEDI PARENTALI E TASSO DI RIENTRO AL 31 DICEMBRE
2017
AL 31 DICEMBRE
2018
N. DIPENDENTI M F T M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 73 64 137 69 68 137
N. congedi parentali concessi 4 10 14 0 7 7
N. di lavoratori che sono tornati al lavoro dopo avere usufruito
di congedo parentale
4 10 14 0 7 7

Benefit offerti ai dipendenti

Il Gruppo Ascopiave ha definito con le sigle sindacali delle singole società degli accordi di 2° livello che prevedono l'assegnazione ai dipendenti di un premio di risultato, commisurato al raggiungimento di un sistema di indicatori di redditività, efficienza, produttività e qualità. Gli accordi prevedono la possibilità del beneficiario di ricevere il premio nella forma di servizi di Welfare Aziendale, beneficiando di ulteriori vantaggi di carattere fiscale e contributivo. Inoltre, al fine di rendere efficace la gestione dell'erogazione dei servizi, il Gruppo ha implementato una piattaforma interna per la fruizione dei servizi. La piattaforma offre un'ampia gamma di servizi, che spaziano dall'educazione e istruzione, alle prestazioni previdenziali e sanitarie, sino all'acquisto di altri beni e servizi da fornitori accreditati presso la piattaforma. L'adesione ai servizi da parte del personale è stata consistente nel 2018: circa il 25% del personale ha convertito una quota del premio di risultato 2017 nel proprio conto Welfare.

Quali ulteriori misure di welfare aziendale, il Gruppo offre la possibilità ai propri dipendenti di aderire a:

  • Fondi di previdenza integrativa contrattuali (Pegaso, Solidarietà Veneto, Previndai Negri);
  • Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa, con contributo del Gruppo per il personale del contratto gas-acqua;

____________________________________________________________________________________________

  • Piano di welfare per tutte le società escluse AsmSet e Unigas che prevede che i dipendenti possano disporre dell'importo del loro premio risultato 2018, aumentato del 15%, con servizi welfare (previdenza complementare, servizi sanitari, servizi culturali, baby sitting ecc.).

Salute e Sicurezza sul lavoro

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Sicurezza dell'ambiente di lavoro e salute dei lavoratori

Ascopiave e le società del Gruppo, ritengono di primaria importanza la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori: si pongono quindi come obiettivo non solo il rispetto di quanto richiesto dalle specifiche norme in materia, ma anche un'azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. L'integrazione della sicurezza è promossa in tutte le attività aziendali.

Per il Gruppo la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è un obiettivo imprescindibile della propria attività imprenditoriale.

Gli elementi cardine della politica sul tema della salute e sicurezza sono:

  • Perseguimento di obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, nel pieno rispetto della sicurezza;
  • Svolgimento di attività nel pieno rispetto di norme e regolamenti, della salute e della sicurezza dei lavoratori;
  • Perseguimento della formazione continua del personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare seguendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle conseguenze che possono influire sulla propria sicurezza;
  • Definizione e riesamina degli obiettivi per la qualità, per la sicurezza e l'ambiente, per mantenere un adeguato sistema di controllo e fornire le risorse per il loro raggiungimento.

Certificazione BS OHSAS 18001 "Gestione della Sicurezza sul Lavoro"

Il Gruppo Ascopiave ha definito linee guida comuni a tutte le società del Gruppo per promuovere un Sistema di Gestione della Sicurezza rispondente ai criteri della norma OHSAS 18001, sempre più efficace ed efficiente, in grado di garantire non solo il rispetto delle norme cogenti ma anche un miglioramento continuo, in linea con gli obiettivi della politica aziendale per la sicurezza. La certificazione BS OHSAS 18001 è stata ottenuta nel 2011 e riconfermata anche nel 2018. Il sistema è pienamente integrato con quelli per la Qualità e l'Ambiente, a garanzia di una cultura lavorativa condivisa, improntata alla professionalità e all'efficienza. Grazie al Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro certificato, Ascopiave è in grado di tenere sotto controllo i rischi relativi all'attività lavorativa, di perfezionare le prestazioni, di rendere l'ambiente di lavoro più sicuro, di rispettare e applicare correttamente le norme di legge in materia e di assicurarne la conformità in caso di verifiche. Particolare attenzione viene posta dal Gruppo Ascopiave all'analisi degli infortuni, riuscendo a dettagliare ogni tipologia di attività che ha causato l'evento. Nel 2018 gli infortuni sul luogo di lavoro sono stati complessivamente 10 e hanno riguardato il personale operativo. Non si sono verificati infortuni in itinere. Di seguito sono riportati i principali indici infortunistici:

  • Indice di frequenza: dà evidenza della frequenza degli infortuni, ovvero del numero di infortuni per milione di ore lavorate (maggiore è l'indice, maggiore è la frequenza di infortuni avvenuti per ore lavorate);
  • Indice di gravità: dà evidenza del numero di giorni persi per mille ore lavorate, ovvero della gravità degli infortuni avvenute (maggiore è l'indice, maggiore è la gravità degli infortuni);
  • Tasso di malattia professionale: è il rapporto tra il numero di casi di malattia professionale e il totale delle ore lavorate nello stesso periodo, moltiplicato per 200.000;
  • Tasso di assenteismo: è il rapporto tra il totale dei giorni di assenza e il totale dei giorni lavorabili nello stesso periodo, espresso in percentuale.

Il continuo impegno del Gruppo Ascopiave con la ricerca del continuo miglioramento, quest'anno non emerge dai dati che ricaviamo dagli indici sotto riportati che nonostante l'impegno profuso, evidenziano un numero maggiore di infortuni rispetto al 2017.

Totale Gruppo
GIORNATE DI LAVORO PERSE E INFORTUNI 2017 2018
Genere M F M F
N. Infortuni sul lavoro 5 0 10 1
N. Infortuni in itinere 1 0 0 0
N. decessi a seguito infortuni 0 0 0 0
N. casi di malattia professionale 0 0 0 0
Indice di infortunio (INAIL)* 7,21 0 13,97 2,6
Indice di gravità (INAIL) * 0,34 0 0,23 0,016
Tasso di malattia professionale 0 0 0 0
Tasso di assenteismo 4,89% 5,81%
Società consolidate integralmente
GIORNATE DI LAVORO PERSE E INFORTUNI 2017 2018
Genere M F M F
N. Infortuni sul lavoro 5 0 10 0
N. Infortuni in itinere 1 0 0 0
N. decessi a seguito infortuni 0 0 0 0
N. casi di malattia professionale 0 0 0 0
Indice di infortunio (INAIL)* 8,00 0 16,61 0
Indice di gravità (INAIL) * 0,38 0 0,27 0
Tasso di malattia professionale 0 0 0 0
Tasso di assenteismo 4,96% 5,66%
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
GIORNATE DI LAVORO PERSE E INFORTUNI 2017 2018
Genere M F M F
N. Infortuni sul lavoro 0 0 0 1
N. Infortuni in itinere 0 0 0 0
N. decessi a seguito infortuni 0 0 0 0
N. casi di malattia professionale 0 0 0 0
Indice di infortunio (INAIL)* 0 0 0 11,22
Indice di gravità (INAIL) * 0 0 0 0,067
Tasso di malattia professionale 0 0 0 0
Tasso di assenteismo 4,72% 6,21%

* Il calcolo degli indici esclude gli infortuni in itinere.

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Un particolare focus è rivolto alla formazione costante e all'aggiornamento dei dipendenti e delle figure specificatamente dedicate alla gestione della sicurezza (preposti e responsabili). Nel 2018 le ore totali di formazione (calcolate come somma di tutte le ore fruite da tutti i lavoratori) sono state circa 2.100, con una media di 5,14 ore per lavoratore formato. Le tematiche hanno riguardato diversi aspetti della prevenzione e protezione e della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sicurezza nei cantieri per le ditte terze

Al fine di garantire un miglioramento delle condizioni di sicurezza anche per il personale delle aziende fornitrici operanti all'interno delle proprie sedi e negli impianti, il Gruppo Ascopiave ha predisposto apposite procedure che ne regolano l'accesso e l'operatività. Le ditte terze comunicano ad Ascopiave gli infortuni che avvengono al proprio personale durante l'attività lavorativa presso i cantieri della società.

Dal 2016, il Foglio Condizioni per gli appalti prevede che le imprese affidatarie/appaltatrici per i contratti "aperti" per allacci, manutenzioni e ampliamenti rete forniscano la statistica relativa agli infortuni occorsi durante l'anno nei cantieri di competenza del Gruppo Ascopiave.

Per l'anno 2018 non risultano casi di infortunio in cantiere.

Ascopiave inoltre, coinvolge i fornitori che operano presso i propri cantieri anche attraverso la formazione per la sicurezza: corsi, aggiornamenti, riunioni sono rivolti ai datori di lavoro/responsabili in occasione dell'inizio lavori e ogni qualvolta le specificità dell'opera lo richiedono.

CLIENTI E CITTADINI SERVITI

Highlight 2018

Oltre 740.000 clienti serviti

Oltre i 3 milioni di euro erogati per bonus gas e energia elettrica

8,5/10 la soddisfazione dei clienti

6.574 richieste per gas e energia elettrica

1 call center interno

Oltre 310.000 contatti evasi dal call center

Clienti e mercati serviti

I clienti del Gruppo sono prevalentemente famiglie a cui si aggiungono enti e condomini, imprese e professionisti, commercianti, artigiani e grandi aziende. Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, il Gruppo è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale.

Totale Gruppo 2017 2018
Gas milioni di m3 venduti 938,7 908,5
Gas milioni di m3 distribuiti 1.020,4 1.086,7
Energia elettrica GWh venduti 440,5 457,1
Società consolidate integralmente 2017 2018
Gas milioni di m3 venduti 803,8 781,4
Gas milioni di m3 distribuiti 946,9 1.014,2
Energia elettrica GWh venduti 383,4 392,7
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto 2017 2018
Gas milioni di m3 venduti 134,9 127,1
Gas milioni di m3 distribuiti 73,5 72,5
Energia elettrica GWh venduti 57,1 64,4

Il Gruppo Ascopiave continua ad operare per garantire il raggiungimento ed il mantenimento di elevati standard di qualità del servizio offerto ai clienti finali, alle società di vendita ed ai Comuni concedenti; si tratta di operazioni e prestazioni complesse sia in fase di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti, che richiedono alta professionalità e un attento monitoraggio delle condizioni di svolgimento del servizio, oltre a periodici interventi di manutenzione per garantire nel tempo condizioni di sicurezza ed efficienza nel rispetto delle normative.

Il Gruppo Ascopiave pone tra gli obiettivi primari:

  • Mantenere il massimo livello di qualità del servizio di fornitura di gas e di energia, nel rispetto delle prescrizioni dettate dall'AEEGSI;
  • Garantire una rete di distribuzione gas efficiente e sicura e un servizio continuo.

Alla base di questi impegni c'è la volontà di guidare l'azienda verso un servizio d'eccellenza che la porti a essere un interlocutore di elevata qualità, dinamico e capace di soddisfare le specifiche esigenze dei diversi segmenti di clientela. Per questo motivo, l'operato aziendale è costantemente orientato al miglioramento della propria attività con investimenti basati su servizi innovativi e rivolti verso il futuro, a beneficio della comunità.

In questo senso è considerato prioritario assicurare una comunicazione commerciale onesta e chiara, basata sulla correttezza della condotta commerciale del personale interno e dei partner commerciali esterni e sulla predisposizione di offerte sul mercato libero trasparenti e competitive, abbinate a campagne dedicate per le famiglie.

Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, Ascopiave è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale. Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività di distribuzione in 230 Comuni, fornendo il servizio ad un bacino di utenza di 1,5 milione di abitanti, attraverso una rete di distribuzione che si estende per circa 10.000 chilometri. L'attività di vendita di gas naturale è svolta attraverso diverse società, alcune delle quali a controllo congiunto. Complessivamente considerate, le società del Gruppo nel 2018 hanno distribuito ai clienti finali oltre 1 miliardo di metri cubi di gas.

Il Gruppo Ascopiave valorizza il rapporto con il cliente attraverso diversi canali, operando sul fronte della qualità del servizio, della sicurezza, delle offerte commerciali adeguate con particolare attenzione alle esigenze delle famiglie, dell'aiuto verso la comunità di riferimento.

Grazie a valori condivisi e determinanti per la sua crescita, il Gruppo Ascopiave è vicino al territorio, alle amministrazioni comunali e alle associazioni locali contribuendo al loro sviluppo sostenibile, sociale e ambientale. Con questo bagaglio di intenti, l'azienda ambisce a garantire una crescita del territorio nel rispetto della sostenibilità e delle soluzioni ecocompatibili al fine di sensibilizzare la collettività nei confronti del risparmio energetico, della sicurezza e del rispetto per l'ambiente. Molto attento al volontariato, il Gruppo supporta anche iniziative di grande valenza sociale, portando un sostegno tangibile alla cittadinanza e cercando di favorire le fasce più deboli attraverso strumenti concreti di riconoscimento delle agevolazioni.

Il Gruppo Ascopiave rappresenta una realtà industriale importante, attenta alle persone, al sociale ed alle esigenze del territorio.

Lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica inoltre hanno portato l'Azienda a evolversi verso obiettivi di efficienza e economicità di gestione confermando una qualità del servizio offerto a livelli di eccellenza migliorativi rispetto agli standard stabiliti dall' Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI).

Al 2018 il Gruppo Ascopiave serve oltre 740 mila clienti tra servizi gas ed energia elettrica. L'87% dei clienti usufruisce di servizi gas mentre il 13% di quelli elettrici.

Totale Gruppo
N. CLIENTI 2017 2018
GAS EN. ELETTRICA GAS EN. ELETTRICA
Domestici 616.020 64.553 602.551 81.916
Non domestici 44.867 15.897 42.078 17.075
Clienti totali 660.887 80.450 644.629 98.991
Società consolidate integralmente
N. CLIENTI 2017 2018
GAS EN. ELETTRICA GAS EN. ELETTRICA
Domestici 507.061 56.162 500.186 69.575
Non domestici 39.547 12.097 37.297 12.868
Clienti totali 546.608 68.259 537.483 82.443
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
N. CLIENTI 2017 2018
GAS EN. ELETTRICA GAS EN. ELETTRICA
Domestici 108.959 8.391 102.365 12.341
Non domestici 5.320 3.800 4.781 4.207
Clienti totali 114.279 12.191 107.146 16.548

Codice di condotta commerciale

L'apertura del mercato è stata accompagnata da nuove forme di tutela del cliente, soprattutto per quanto concerne la trasparenza delle offerte commerciali nel mercato libero. In particolare l'ARERA, con deliberazione 366/2018/R/com del 28 giugno 2018, ha aggiornato, con efficacia dal 1° ottobre 2018, il testo del Codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e di gas naturale ai clienti finali che, in accordo alle previsioni del Codice del consumo e delle direttive comunitarie in materia energetica, detta le regole che gli esercenti la vendita di energia elettrica e/o gas naturale devono osservare nei loro rapporti commerciali con i clienti finali, domestici e piccole e medie imprese.

Il Codice si applica ai contratti di fornitura proposti e conclusi con i clienti finali di energia elettrica alimentati in bassa tensione e/o con clienti finali di gas naturale con consumi non superiori a 200.000 Smc/anno. Il controllo della qualità del servizio e il rigoroso rispetto delle norme di comportamento volte a garantire la trasparenza e la correttezza delle offerte commerciali nel libero mercato e a prevenire eventuali pratiche commerciali scorrette sono da sempre temi centrali della politica commerciale aziendale.

Tutto il personale esterno che opera per conto delle Società viene formato e aggiornato periodicamente direttamente dal personale interno e viene dotato di un cartellino identificativo, allo scopo di renderlo immediatamente riconoscibile dal Cliente.

Le Società di Vendita del Gruppo hanno altresì aderito volontariamente dapprima alla procedura di ripristino prevista dalla delibera ARERA 153/2012/R/com del 19.04.2012 e, successivamente, a quella prevista dalla delibera 228/2017/R/com del 06.04.2017, impegnandosi, nei casi di contratto o attivazione contestati, a fornire al distributore e al venditore precedente tutte le informazioni utili per consentire, senza alcun onere a carico del Cliente, il ritorno alle vecchie condizioni di fornitura.

Grazie alla sensibilità e all'impegno delle Società di Vendita del Gruppo, nell'anno 2018, su alcune migliaia di clienti acquisiti, si sono verificati solo 5 casi di contratti contestati che sono stati gestiti in conformità alla normativa applicabile.

Comunicati stampa

Nel corso del 2018 l'attività di ufficio stampa si è intensificata, a sostegno delle diverse campagne e iniziative lanciate per tutte le aziende di vendita del Gruppo. Le conferenze stampa di presentazione delle iniziative commerciali e i relativi comunicati stampa, le interviste e le eventuali partecipazioni in trasmissioni televisive sulle emittenti locali, sono state più numerose rispetto a quelle del 2017.

Le attività di ufficio stampa consentono di mantenere un'attenzione costante sulle attività aziendali e di comunicare argomenti di interesse per la collettività, anche con dettagli e specifiche.

In totale sono stati redatti 45 comunicati stampa per tutte le aziende di vendita del Gruppo. Dai comunicati sono derivate altrettante news per i siti aziendali e relativi post di promozione web e social.

Guida ai diritti del consumatore

LA "Guida ai diritti del consumatore" è un documento scritto a sei mani con le associazioni Adiconsum e Federconsumatori. La scelta è quella di comunicare ai propri clienti le peculiarità del mercato libero, verso il quale a breve si indirizzerà l'intero mercato delle forniture domestiche.

Questa guida spiega il funzionamento del mercato libero di gas ed energia elettrica, informando il cittadino sui suoi diritti e tutele. È uno strumento semplice, in grado di garantire chiarezza e trasparenza. La Guida si apre con dei fumetti che rispondono in modo conciso a dubbi e situazioni di incertezza più comuni tra i consumatori. Nella seconda parte, riepiloga in modo più approfondito, ma sempre semplificato, le informazioni che riguardano diritti, tutele, livelli di qualità, in riferimento alla liberalizzazione del mercato dei servizi energetici. Dalla spiegazione delle caratteristiche del mercato libero al codice di Condotta commerciale dell'Azienda, dalla qualità commerciale del servizio vendita alla conciliazione paritetica, strumento nato dalla collaborazione con le associazioni dei consumatori, attraverso il quale Ascotrade permette ai propri clienti di risolvere bonariamente eventuali controversie insorte con l'azienda, avvalendosi della consulenza delle stesse associazioni.

Tale documento rappresenta un importante strumento informativo rivolto ai consumatori e ai clienti sui diritti, le tutele e i livelli di qualità del servizio. La presenza delle associazioni dei consumatori avvalla bontà e qualità delle scelte aziendali.

Per approfondimenti sul Codice di Condotta Commerciale è possibile contattare la sezione Diritti e Tutela Cliente del sito web www.ascotrade.it

Agevolazioni per le famiglie in difficoltà economiche

La vicinanza al territorio è una delle peculiarità che distingue il Gruppo: ne sono un esempio concreto le tante iniziative messe in atto, sotto varie forme, per dare sostegno alle

famiglie in difficoltà.

A partire dal 2010, a seguito delle prime avvisaglie della crisi economico finanziaria, il Gruppo ha elaborato, unica azienda in Italia, un progetto per dare alle famiglie economicamente più svantaggiate un sostegno sociale, aggiuntivo al "bonus gas governativo" previsto per legge e alla possibilità di dilazione o rateizzazione delle bollette. L'iniziativa Amici, nasce dall'accordo tra il Gruppo Ascopiave e le organizzazioni sindacali più rappresentative del Veneto per la raccolta e l'inoltro delle richieste atte a garantire sconti nella bolletta del gas alle famiglie in difficoltà economica. L'accordo vede coinvolti insieme ad Ascotrade e Bim GSP e alle altre società di vendita del Gruppo Ascopiave operanti in Veneto - Etra Energia, Pasubio Servizi, Veritas Energia -, anche i sindacati confederali - CGIL, CISL, UIL - delle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza, i CAF CGN dei professionisti del Veneto, i Caf Acli di Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza, CUPLA Veneto (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) e UNSIC provinciale di Belluno (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori).

Un'alleanza per il sociale che si avvale del fondamentale apporto della rete regionale dei Centri di Assistenza Fiscale, ai quali i clienti del Gruppo Ascopiave potranno rivolgersi per certificare il proprio reddito ISEE e presentare domanda per acceder alle agevolazioni.

I dettagli dell'iniziativa Amici 2018:

Per i clienti domestici con contratto gas attivo nel mercato libero, e con reddito ISEE fino a 18.000 euro annui, sarà

riconosciuto uno sconto di 15 eurocent/Smc.

Rispetto al consumo annuo di un cliente domestico tipo (consumo di 1.400 smc/anno), lo sconto in bolletta garantito dalle società di vendita del Gruppo Ascopiave sarà del 20%, che si tradurrà in un risparmio di 210 euro l'anno.

Gli sconti verranno erogati fino al raggiungimento del tetto massimo di 1 milione e 200mila euro.

Da sottolineare, infine, che delle agevolazioni previste potrà usufruire anche chi già si avvale del Bonus Gas, lo sconto sulla bolletta introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico con la collaborazione dei Comuni, assicurando così un notevole risparmio alle famiglie in condizione di disagio economico.

Anno Numero
clienti
Quantità Smc Importo
Media pro-capite
quantità Smc
Media pro-capite
importo €
2017 12.181 9.875.477 1.305.278 811 107
2018 9.779 6.394.713 920.461 654 94

Sconto famiglie e bonus governativo

L'iniziativa denominata "Sconto famiglie" riguarda interamente le società consolidate integralmente. Dal 2010 a oggi l'investimento complessivo del Gruppo Ascopiave a favore dei clienti in difficoltà economiche è stato di 7.028.077 euro su un totale di 70.850 adesioni.

La società ASM SET ha invece istituito l'iniziativa denominata "Energia per il sociale", che si rivolge a nuclei familiari con ISEE inferiore a 15 mila Euro. Nell'anno 2018 la società ha erogato lo sconto a 1.005 clienti per un importo complessivo di Euro 73.685.

Lo sconto istituito dal Gruppo per le famiglie in difficoltà, che nel 2017 era stato suddiviso in due fasce, dal 2018 è ritornato su un'unica fascia: clienti con ISEE fino ad € 18.000 €/smc 0,15; si aggiunge al bonus sociale stabilito dal Governo per gli intestatari di fornitura di gas naturale e/o energia elettrica nell'abitazione di residenza che abbiano un ISEE inferiore o uguale a 8.107,50€ ovvero 20.000€ nel caso di nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.

Totale Gruppo

2017 2018
BONUS Gas Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
22.028
2.332.866
24.010 2.732.754
BONUS Energia elettrica Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
4.303 352.802 6.274 639.274
TOTALE Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
26.331 2.685.668 30.284 3.372.028

Società consolidate integralmente

2017 2018
BONUS Gas Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
16.626 1.767.729 2.034.450
BONUS Energia elettrica Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
3.489 289.875 4.967 509.522
TOTALE Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
20.115 2.057.604 22.728 2.543.972

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

2017 2018
BONUS Gas Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
5.402 565.137 698.304
BONUS Energia elettrica Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
814 62.927 1.307 129.752
TOTALE Numero Importo erogato (€) Numero Importo erogato (€)
6.216 628.064 7.556 828.056

Ascolto e soddisfazione dei clienti

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Soddisfazione del cliente

Ascopiave eroga servizi di pubblica utilità secondo standard di qualità elevati, consolidate competenze del personale, tecnologie avanzate e a prezzi competitivi. Nello svolgimento della propria attività, le offerte sono formulate per soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti gli stakeholder.

Il servizio al cliente è un obiettivo primario per il Gruppo Ascopiave: la società si posiziona costantemente ai primi posti dei sondaggi che analizzano il grado di soddisfazione dei clienti nei confronti della loro azienda.

Di anno in anno il punteggio sul giudizio complessivo collegato ai servizi telefonici al cliente offerti dall'azienda risulta in costante aumento, come confermato anche dalle graduatorie di merito regolarmente pubblicate dall'ARERA sulla qualità dei servizi offerti dai maggiori venditori nazionali di gas ed energia elettrica.

Dal 2010 inoltre, il Gruppo svolge periodicamente delle indagini di Customer Satisfaction e di posizionamento nell'ambito del mercato di riferimento commissionate a società esterne specializzate nel settore. Nel corso del 2014 è stato aggiunto anche lo strumento dei focus group su alcune tematiche specifiche, con la finalità di migliorare il rapporto con la clientela e riuscire a coglierne le reali esigenze in termini di servizi e prodotti offerti, in un'ottica customer oriented. Nel 2018 è stata introdotta un'indagine di Customer Journey, per saggiare la soddisfazione dei clienti nei confronti dei diversi punti di contatto. In continuità con le indagini degli anni precedenti è emerso in ogni caso un indice di soddisfazione complessivo di 8,5 punti su 10, in crescita rispetto all'anno precedente (Fonte: SWG).

Gestione dei reclami e delle segnalazioni

Tutti i reclami ricevuti dall'azienda vengono accolti, presi in carico e risolti. Ogni mese vengono scrupolosamente monitorati i reclami ricevuti e risolti, per i quali vengono prodotti specifici report. In molti casi, a seguito dell'analisi del reclamo, vengono predisposte specifiche azioni di miglioramento su aspetti organizzativi od operativi al fine di prevenire lo sviluppo delle anomalie e di migliorare il servizio reso ai clienti.

Attualmente vengono assicurati alti livelli di qualità commerciale del servizio vendita gas naturale ed energia elettrica, ampiamente migliorativi rispetto agli standard previsti dall'ARERA, che stabilisce un termine di 40 giorni solari per una risposta motivata ai reclami scritti anche di rettifica fatturazione, 90 giorni solari per una rettifica di fatturazione, 20 giorni solari per una rettifica di doppia fatturazione e 30 giorni solari per una risposta motivata a richieste scritte di informazioni.

Nel 2018 il tempo medio di risposta è stato pari a 9,9 giorni solari per i reclami e 5,4 giorni per le richieste di informazioni, mentre il tempo medio di rettifica di fatturazione è stato di 31,9 giorni solari.

TIPOLOGIA RICHIESTE (GAS +
ENERGIA ELETTRICA)
TOTALE RICHIESTE N. RISPOSTE ENTRO
STANDARD
N. RETTIFICHE ENTRO
STANDARD
2017 2018 2017 2018 2017 2018
Reclami scritti 4.073 4229 4.058 4217 0 0
Rettifica di fatturazione 422 413 422 292 421 413
Rettifica di doppia fatturazione 7 5 6 0 7 5
Informazioni 2.622 1927 2.600 1916 0 0

Totale Gruppo

Società consolidate integralmente

TIPOLOGIA RICHIESTE (GAS +
ENERGIA ELETTRICA)
TOTALE RICHIESTE N. RISPOSTE ENTRO
STANDARD
N. RETTIFICHE ENTRO
STANDARD
2017 2018 2017 2018 2017 2018
Reclami scritti 691 692 686 687 --- ---
Rettifica di fatturazione 282 286 282 285 281 286
Rettifica di doppia fatturazione 0 0 0 0 --- ---
Informazioni 627 369 625 363 --- ---

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

TIPOLOGIA RICHIESTE (GAS +
ENERGIA ELETTRICA)
TOTALE RICHIESTE N. RISPOSTE ENTRO
STANDARD
N. RETTIFICHE ENTRO
STANDARD
2017 2018 2017 2018 2017 2018
Reclami scritti 3382 3537 3372 3530 0 0
Rettifica di fatturazione 140 127 140 7 140 127
Rettifica di doppia fatturazione 7 5 6 0 7 5
Informazioni 1995 1558 1975 1553 0 0

Call Center

Il Call Center del Gruppo durante l'anno 2018 ha evaso più di 310.000 contatti di clienti che hanno chiesto di parlare con un operatore (chiamate connesse con operatore), raggiungendo un livello di servizio da un minimo del 89,71% a un massimo del 99,22%.

Per il 99,9% del tempo in cui i Numeri Verdi sono stati attivi almeno una linea è risultata libera per poter permettere ai clienti di mettersi in contatto con gli operatori, e il tempo medio di attesa prima di iniziare la conversazione è risultato essere compreso tra 35,8 e 111,1 secondi.

Questi risultati collocano il Gruppo al di sopra degli standard minimi richiesti dall'ARERA, che ha fissato come standard generali di qualità dei Call Center per il 2018 un livello di servizio almeno dell'85%, l'accessibilità al servizio con un valore minimo al 95% e un tempo di attesa massimo di 180 secondi.

2017 2018 Valore di
riferimento
ACCESSIBILITÀ AL SERVIZIO
Vengono analizzati dal Log di tutte le chiamate
ricevute ed effettuate dal Call Center
99,91% 99,92% Uguale o superiore
a 95%
TEMPO MEDIO DI ATTESA (sec.)
Vengono conteggiati tutti i secondi di attesa presenti
nel log delle chiamate ricevute
67,06 62,34 Minore o uguale a
180 secondi
LIVELLO DI SERVIZIO
Vengono conteggiate le chiamate ricevute, distinte
tra
quelle
con
avvenuta
conversazione
con
l'operatore di call center e quelle abbandonate
94,44% 95,13% Uguale o superiore
a 85%

Il dato non include le Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto.

Tutela della privacy del consumatore

Le Società di Vendita del Gruppo rispettano la privacy dei clienti e degli utenti dei servizi on line garantendo che il trattamento dei dati raccolti avvenga nel pieno rispetto della normativa in materia. Il trattamento viene effettuato attraverso strumenti automatizzati (ad es. utilizzando procedure e supporti elettronici) e/o manualmente (ad es. su supporto cartaceo) per il tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per i quali i dati sono stati raccolti; specifiche misure di sicurezza sono osservate per prevenire la perdita dei dati, usi illeciti o non corretti e accessi non autorizzati.

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo 679/2016 (25 maggio 2018), le Società di Vendita del Gruppo hanno revisionato di conseguenza tutta la documentazione contrattuale, aggiornando le clausole ivi contenute in materia di tutela dei dati personali, nonché le sezioni interessate dei propri siti internet e dei servizi web.

Grazie al lavoro svolto e all'attenzione dedicata da parte delle Società di Vendita del Gruppo, nel corso dell'anno 2018 è stato ricevuto un unico reclamo in materia di Privacy.

Tale reclamo è stato gestito in conformità alla normativa applicabile.

Qualità, sicurezza e continuità del servizio

Gli indicatori di qualità del servizio rappresentano in termini qualitativi e quantitativi i livelli di prestazione del servizio erogato; in particolare essi fanno riferimento a:

  • La qualità di tipo commerciale (afferenti prevalentemente alla tempestività di effettuazione di attività quali la preventivazione e l'esecuzione dei lavori presso i clienti finali, l'attivazione e la disattivazione della fornitura, la puntualità per appuntamenti personalizzati);
  • La qualità di tipo tecnico (tempi di pronto intervento, numero di controlli effettuati per l'odorizzazione e percentuale di rete ispezionata).

Di seguito sono riportati i risultati ritenuti soddisfacenti dal Gruppo Ascopiave nel corso del 2018 per ognuno degli indicatori di qualità stabiliti:

Indicatori qualità del servizio 2018
Totale Gruppo
Indicatore
Rispetto del tempo massimo fissato per l'esecuzione delle prestazioni soggette a standard specifici di
qualità commerciale
99,55%
Rispetto della puntualità negli appuntamenti concordati con il cliente finale
Indicatori qualità del servizio 2018
Società consolidate integralmente
Indicatore %
Rispetto del tempo massimo fissato per l'esecuzione delle prestazioni soggette a standard specifici di
qualità commerciale
Rispetto della puntualità negli appuntamenti concordati con il cliente finale
Indicatori qualità del servizio 2018
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
Indicatore %
Rispetto del tempo massimo fissato per l'esecuzione delle prestazioni soggette a standard specifici di
qualità commerciale
99,82%
Rispetto della puntualità negli appuntamenti concordati con il cliente finale 99,99%
Totale Gruppo
Interruzioni del servizio Energia elettrica Unità di
misura
2018
Per tempo intercorrente tra disconnessione e pagamento
<48 ore n. 347
48 ore – 1 settimana n. 72
1 settimana – 1 mese n. 85
1 mese – 1 anno n. 1
> 1 anno n. 0
Per tempo intercorrente tra pagamento e riconnessione
<48 ore n. 469
48 ore – 1 settimana n. 36
1 settimana – 1 mese n. 0
Società consolidate integralmente
Interruzioni del servizio Energia elettrica Unità di
misura
2018
Per tempo intercorrente tra disconnessione e pagamento
<48 ore n. 331
48 ore – 1 settimana n. 59
1 settimana – 1 mese n. 77
1 mese – 1 anno n. 0
> 1 anno n. 0
Per tempo intercorrente tra pagamento e riconnessione
<48 ore n. 434
48 ore – 1 settimana n. 33
1 settimana – 1 mese n. 0
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
Interruzioni del servizio Energia elettrica Unità di
misura
2018
Per tempo intercorrente tra disconnessione e pagamento
<48 ore n. 16
48 ore – 1 settimana n. 13
1 settimana – 1 mese n. 8
1 mese – 1 anno n. 1
> 1 anno n. 0
Per tempo intercorrente tra pagamento e riconnessione
<48 ore n. 35
48 ore – 1 settimana n. 3
1 settimana – 1 mese n. 0

Piano di ispezione degli impianti

L'attenzione del Gruppo per la sicurezza degli impianti e la continuità del servizio è dimostrata dal sempre più concreto impegno di prevenzione, attraverso ispezioni sulla rete di distribuzione come riepilogato nelle seguenti tabelle:

ISPEZIONI E DISPERSIONI DELLA RETE DI GAS
Totale Gruppo
2017 2018
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione 1.275 1.355
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 74,6% 76,2%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 72,4% 78,5%
ISPEZIONI E DISPERSIONI DELLA RETE DI GAS
Società consolidate integralmente
2017 2018
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione 1.041 1.105
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 75,7% 80,2%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 75,5% 80,6%
ISPEZIONI E DISPERSIONI DELLA RETE DI GAS
Società consolidate integralmente
2017 2018
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione 234 250
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 58,0% 16,8%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 52,0% 63,6%

Nel corso del 2018 non si sono verificati incidenti collegati agli impianti aziendali e che abbiano coinvolto la popolazione e la comunità.

Piano degli interventi

Fin dal 1969, anno in cui è iniziata la metanizzazione del territorio da parte del Gruppo Ascopiave, un gruppo altamente qualificato di ingegneri e tecnici applica le più avanzate tecnologie per garantire elevati standard qualitativi nella realizzazione delle reti e degli impianti di distribuzione. La fase di progettazione è caratterizzata dall'utilizzo di strumenti informatici tecnologicamente avanzati e di sofisticate apparecchiature per l'effettuazione di simulazioni dell'assetto fluidodinamico dell'intera rete. Ciò permette di:

  • Garantire l'utilizzo ottimale delle reti, attraverso il corretto assetto delle pressioni dimensionare i componenti dell'intera rete, in modo da garantire la continuità dell'erogazione anche in eventuali situazioni di "fuori servizio" di alcuni impianti;
  • Prevenire le necessità di adeguamento della capacità di erogazione delle condotte;
  • Programmare efficaci interventi di sostituzione delle reti per adeguarle alle nascenti necessità di sviluppo urbanistico/industriale del territorio.

In fase di realizzazione degli impianti, il Gruppo Ascopiave ha inoltre sempre adottato le soluzioni costruttive, le tecnologie e le attrezzature più avanzate e affidato la costruzione delle opere ad appaltatori di comprovata

esperienza nel settore e proporzionate capacità. Continuità nell'erogazione del servizio, opere di by-pass e tecniche no-dig sono solamente alcuni degli accorgimenti che vengono adottati per garantire un servizio efficace ed efficiente e una gestione sicura dei cantieri.

Pronto intervento

Il Gruppo dispone di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura, danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno.

Tutte le chiamate ricevute vengono registrate e il loro esito monitorato.

PRONTO INTERVENTO GAS
Società consolidate integralmente
2017 2018
% risposte entro 120 sec. 99,82% 99,7%
% Chiamate con intervento entro lo standard* 98,66% 98,68%
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 37,5 40,3

* Mediamente 60 minuti, ma per alcuni impianti lo standard prevede tempistiche diverse

PRONTO INTERVENTO GAS
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
2017 2018
% risposte entro 120 sec. 99,83% 99,84%
% Chiamate con intervento entro lo standard* 99,78% 100%
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 30,9 31,6

* Mediamente 60 minuti, ma per alcuni impianti lo standard prevede tempistiche diverse

Piano di gestione delle emergenze

Il Gruppo Ascopiave si è dotato di un "Piano di gestione delle emergenze e degli incidenti da gas" col quale definisce le responsabilità, gli obiettivi, le attività, la struttura organizzativa e le modalità di raccolta, registrazione e trasmissione delle informazioni necessarie per assicurare una rapida ed efficace gestione di situazioni di emergenza o di incidente, che riguardano il servizio di distribuzione del gas. Per emergenza si intende un evento che interessi il gas combustibile a mezzo rete, in grado di produrre effetti gravi e/o di vaste proporzioni per la sicurezza e per la continuità del servizio di distribuzione. Si applica inoltre a qualunque evento che provochi l'interruzione senza preavviso dell'erogazione del gas ad almeno 250 clienti finali e per il quale l'erogazione non venga riattivata entro 24 ore dall'inizio dell'interruzione.

Nel 2018 la società di distribuzione AP Reti Gas S.p.A. ha dovuto gestire un'emergenza causata dalla rottura dell'impianto idrico di un'utenza che ha determinato la conseguente infiltrazione di acqua nell'impianto interno della stessa per poi saturare importanti tratti di rete in bassa pressione di un comune in provincia di Treviso, provocando una graduale interruzione della fornitura alle utenze allacciate. La struttura per la gestione delle emergenze è prontamente intervenuta e dopo la messa in sicurezza dell'impianto ha provveduto alla messa in esercizio della rete e degli utenti allacciati.

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Nel 2018 non si sono verificati incidenti da gas.

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE

Highlight 2018

Certificazione ISO 14001 "Gestione Ambientale" dal 2011

28.000 m2 verde esterno

  • 5 impianti termici in cogenerazione
  • 816 GJ di energia prodotta da fotovoltaico

Politica e sistema di gestione ambientale

I VALORI DI ASCOPIAVE NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO:

Salvaguardia ambientale e uso razionale dell'energia

In accordo con un modello di sviluppo compatibile con il territorio e l'ambiente, Ascopiave si impegna a gestire i propri processi secondo criteri di salvaguardia ambientale ed efficienza, attraverso l'individuazione, la gestione e il controllo dei propri aspetti ambientali, nonché attraverso l'uso razionale delle risorse energetiche. Ascopiave è una grande impresa attiva sul territorio nazionale che si pone quotidianamente l'obiettivo di distribuire energia, oltre che di fornire servizi alla collettività minimizzando al massimo l'impatto ambientale delle sue attività, anche attraverso una seria e attenta attività di ricerca, sviluppo tecnologico e investimenti.

La Certificazione UNI EN ISO 14001 "Sistemi di gestione ambientale"

La sensibilità alle tematiche ecologiche, correlata a benefici economici indiretti di scelte che limitino l'impatto sull'ambiente delle attività e dei servizi resi, sono stati elementi determinanti per la scelta di adottare un Sistema di Gestione Ambientale, in primis per l'attività di distribuzione gas metano.

L'esperienza consolidata decennale del Sistema di Gestione per la Qualità ha motivato il Gruppo Ascopiave all'obiettivo della certificazione del Sistema di Gestione Ambientale e di quello per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro: la certificazione congiunta di Ascopiave per l'attività di distribuzione gas metano è stata conseguita nell'ottobre 2011: la Certificazione integrata è stata poi trasferita alla controllata AP Reti Gas S.p.A. in data 01.07.2016 per trasferimento di ramo d'azienda.

In data 03.04.2017 Ascopiave ha acquisito il 100% del capitale sociale di Pasubio Group S.p.A. che successivamente ha cambiato la propria denominazione in "AP Reti Gas Vicenza S.p.A.", acquisendo le certificazioni integrate QSA preesistenti, opportunamente volturate.

Il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, integrato con quello per la Qualità e per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, è garanzia di un'organizzazione impegnata puntualmente su tali tematiche: questa scelta garantisce l'impegno per il miglioramento delle performance ambientali e la costante revisione dei principali documenti di analisi e di valutazione dei rischi ambientali da parte della Capogruppo e delle due società certificate della distribuzione gas metano: AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A.

Tali prassi e modalità operative sono applicate dalle altre tre società di distribuzione gas metano del Gruppo: AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., UNIGAS Distribuzione S.r.l.

Il 12/03/2018 la Capogruppo Ascopiave ha conseguito le Certificazioni di conformità dei propri Sistemi di Gestione alle norme di riferimento UNI EN ISO 9001, BS OHSAS 18001, UNI EN ISO 14001, in relazione al campo d'applicazione "Erogazione di servizi per le società del Gruppo Ascopiave".

Per la ISO 14001 Ascopiave ha adottato un'Analisi Ambientale semplificata, per effetto dei ridotti impatti ambientali di pertinenza (suolo, idrico, emissioni, rifiuti speciali, consumi di energia e combustibile).

I Valori fondamentali e la Politica ambientale

L'insieme dei valori, dei principi etici aziendali e delle regole comportamentali enunciate nel Codice etico di Ascopiave, orientano costantemente l'attività di coloro che operano, internamente o esternamente, nella sfera di azione del Gruppo Ascopiave.

La Politica ambientale (integrata in unico documento con Qualità e Sicurezza), adottata dalla Capogruppo e dalle due maggiori società di distribuzione, esprime i principi e i valori in campo ambientale adottati dalla Capogruppo Ascopiave e così delineati:

  • la sensibilità alle tematiche ecologiche che limitino l'impatto sull'ambiente di attività e servizi;
  • la ricerca e lo sviluppo di tecnologie volte alla salvaguardia delle risorse ed alla riduzione dell'impatto ambientale e dei rischi connessi.
  • l'assicurazione di pieno rispetto dell'ambiente nell'erogazione del servizio, ottimizzando la gestione dei rifiuti speciali prodotti e il consumo delle risorse impiegate (acqua, combustibili ed energia);
  • la garanzia del costante rispetto delle norme e dei requisiti di legge in materia ambientale e la prevenzione dei rischi alla salvaguardia dell'ambiente nei processi diretti (dipendenti) e in quelli indiretti, affidati a fornitori e appaltatori;

  • perseguire la formazione continua del proprio personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare seguendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle conseguenze che possono influire sia sulla propria sicurezza che dell'ambiente circostante;

  • la definizione e il riesame degli obiettivi specifici in materia di ambiente, mantenendo un adeguato sistema di controllo e fornendo le risorse per il loro raggiungimento.

Parco veicoli aziendali

Il Gruppo Ascopiave dispone di 316 automezzi aziendali, alimentati con gasolio e benzina.

In considerazione della dimensione territoriale in cui opera Ascopiave, l'incidenza sul traffico veicolare legato alla propria flotta aziendale, può essere considerata trascurabile: ciononostante, il Gruppo monitora costantemente il consumo di carburante. Complessivamente i consumi sono stati di circa 373 mila litri, registrando un incremento proporzionale del consumo di combustibile, dovuto all'acquisizione di un nuovo ramo d'azienda (AP Rete Vicenza).

Totale Gruppo
CONSUMI DI CARBURANTE (IN MIGLIAIA DI LITRI) 2017 2018
Benzina 17 13
Gasolio 329 377
Bifuel - 3
Totale 346 393
Società consolidate integralmente
CONSUMI DI CARBURANTE (IN MIGLIAIA DI LITRI) 2017 2018
Benzina 13 10
Gasolio 294 329
Bifuel - -
Totale 307 339
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
CONSUMI DI CARBURANTE (IN MIGLIAIA DI LITRI) 2017 2018
Benzina 4 3
Gasolio 35 48
Bifuel - 3
Totale 39 54

Per quanto riguarda il parco veicoli del gruppo nel 2018, è aumentata la quota di veicoli EURO 6 del 17%, è rimasta invariata la quota dei veicoli EURO 5 e 4, dovuta all'acquisizione di un ramo d'azienda AP RETE Vicenza.

Totale Gruppo
TIPO DI VEICOLO N. VEICOLI % CATEGORIA EURO
% EURO 6 % EURO 5, EURO 4 % EURO 3, 2, 1 e 0
Gasolio 287 34% (99 veicoli) 63% (178 veicoli) 3% (10 veicoli)
Benzina 12 17% (2 veicoli) 58% (7 veicoli) 25% (3 veicoli)
Bifuel 17 - 100% (17 veicoli) -
Totale 316
Società consolidate integralmente
TIPO DI VEICOLO N. VEICOLI % CATEGORIA EURO
% EURO 6 % EURO 5, EURO 4 % EURO 3, 2, 1 e 0
Gasolio 243 29% (70 veicoli) 67% (163 veicoli) 4% (10 veicoli)
Benzina 11 9% (1veicoli) 64% (7 veicoli) 27% (3 veicoli)
Bifuel 9 - 100% (9 veicoli) -
Totale 263
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
TIPO DI VEICOLO N. VEICOLI % CATEGORIA EURO
% EURO 6 % EURO 5, EURO 4 % EURO 3, 2, 1 e 0
Gasolio 44 66% (29 veicoli) 34% (15 veicoli) -
Benzina 1 100% (1 veicolo) - -
Bifuel 8 - 100% (8 veicoli) -
Totale 53

Energy management ed emissioni

Nel corso del 2018 l'attività di aggiornamento della Diagnosi Energetica a cura dell'EGE (esperto per la gestione dell'energia), è proseguita con la raccolta e rendicontazione dei dati energetici del gruppo, ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs. 102/2014 art. 7-8. Durante il periodo di monitoraggio e rendicontazione degli impianti sono stati rilevati alcuni aspetti di miglioramento nella produzione di energia termica nella struttura dedicata alla sede principale, in particolare si è ritenuto di dover sostituire un generatore di calore obsoleto. Nel corso del 2018 sono stati monitorati i consumi di gas metano degli impianti tecnologici efficientando la regolazione delle centrali termiche a servizio degli stessi. Sono state tarate le apparecchiature in modo di garantire il buon funzionamento dell'impianto quindi la sicurezza e la continuità del servizio, avendo comunque registrato un'ulteriore riduzione dei consumi di gas di preriscaldo per unità di gas immesso in rete.

Totale Gruppo 2017 2018
Gas naturale (GJ) 116.837 99.901
Carburante per auto – Gasolio (GJ) 12.577 13.543
Carburante per auto – Benzina (GJ) 644 496
Energia Elettrica acquistata (GJ) 11.747 11.950
Energia elettrica da impianto fotovoltaico (GJ) 835 816
TOTALE CONSUMI ENERGETICI (GJ) 142.640 126.706
Società consolidate integralmente 2017 2018
Gas Naturale (GJ) 114.229 97.272
Carburante per auto – Gasolio (GJ) 10.540 11.813
Carburante per auto – Benzina (GJ) 422 318
Energia Elettrica acquistata (GJ) 10.340 10.547
Energia elettrica da impianto fotovoltaico (GJ) 835 816
TOTALE CONSUMI ENERGETICI (GJ) 136.366 120.766
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto 2017 2018
Gas Naturale (GJ) 2.609 2.630
Carburante per auto – Gasolio (GJ) 2.037 1.730
Carburante per auto – Benzina (GJ) 222 178
Energia Elettrica acquistata (GJ) 1.408 1.403
Energia elettrica da impianto fotovoltaico (GJ) 0 0
TOTALE CONSUMI ENERGETICI (GJ) 6.276 5.941

Energia Elettrica da fotovoltaico

In linea con il proprio impegno di riduzione degli impatti ambientali, nel giugno 2011 il Gruppo ha attivato un impianto fotovoltaico, integrato nella copertura dell'edificio adibito a magazzino/archivio a uso esclusivo della sede legale.

Nel 2018 la quantità di energia elettrica autoprodotta è stata pari a 226 mila kWh, quantitativo lievemente più basso rispetto a quanto prodotto nel 2017, però è stata incrementata del 3% la quota di autoconsumo, grazie alle ottimizzazioni impiantistiche apportate.

2017 2018
Quantità autoprodotta 835 GJ 816 GJ
% auto consumata 95% 98%

Teleriscaldamento/Cogeneratori

Nel corso del 2018 i consumi di metano totali relativi agli impianti di Lavena Ponte Tresa (VA) e di Dolo/Mirano (VE), sono stati pari a circa 387 mila Sm3, rilevando una produzione elettrica totale di 1.232 mila kWh, una produzione termica totale di 1.829 kWh. Malgrado una sensibile diminuzione della produzione dovuta alla cessione dell'impianto di Lavena Ponte Tresa per fine convenzione, si ha avuto un incremento dell'efficienza produttiva, in modalità cogenerativa ad alta efficienza, dell'energia termica ed elettrica, incrementando il rapporto di efficienza tra gas consumato ed energia prodotta ≥ 80%.

Consumi di metano [GJ] 2017 2018
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 4.583 635
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 2.644 1.833
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 1.974 1.763
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 9.377 9.413
Totale consumi metano 18.578 13.643
Energia elettrica prodotta [GJ] 2017 2018
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 1.487 184
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 817 554
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 608 558
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 3.218 3.164
Totale produzione elettrica 6.131 4.460
Energia termica prodotta [GJ] 2017 2018
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 1.858 234
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 1.357 698
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 1.030 965
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 4.082 4.417
Totale produzione termica 8.327 6.584
Efficienza di produzione [(kWhe+ kWht) / kWh comb.] % 2017 2018
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 73 66
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 82 84
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 83 86
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 78 80

L'efficienza dei cogeneratori abbinati al teleriscaldamento, ha permesso di risparmiare 49 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) permettendo l'ottenimento di 49 certificati bianchi prodotti da iniziative aziendali, 10 TEP in più rispetto al 2017.

Iniziative di efficienza energetica

L'efficientamento della Sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo

Con l'obiettivo di rendere più efficiente a livello energetico la sede del Gruppo, nel 2018 sono stati eseguiti i seguenti interventi: sostituzione di una pompa di calore da 185 kW presente in sede con una di efficienza maggiore, garantendo un risparmio annuo in termini di energia elettrica con somma pari a 44.144 kWh

Il Gruppo Ascopiave ha perseguito gli obiettivi prefissati di risparmio energetico tramite interventi sui clienti, iniziative aziendali, sui propri impianti e tramite l'acquisto di Titoli di Efficienza Energetica (TEE), continuando a promuovere l'efficienza.

Anche nel 2018 ha ottenuto da alcuni progetti di efficienza energetica già attivi:

  • Progetto di efficientamento relativo alla riqualificazione dell'involucro esterno di due case di riposo, una sita in comune di Treviso e una a Pieve di Soligo (TV).

  • Progetto di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Vidor (TV)

  • Progetto di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Vidor (TV).
SOCIETA' DEL
GRUPPO
DESCRIZIONE INIZIATIVA IMPLEMENTATA
NEL 2018
VANTAGGIO QUANTIFICATO
TEP e/o emissioni di CO2
equivalente
Ascopiave S.p.A. Efficientamento case di riposo 60 TEP/142 ton CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Efficientamento impianto di illuminazione
pubblica
108 TEP/184 ton CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Sostituzione pompa di calore sede 8 TEP/14 ton CO2 equivalente
Veritas Energia Cogenerazione 49 TEP/116 ton CO2 equivalente

Nel corso del 2018 Ascopiave ha provveduto allo sviluppo del settore Ricerca e Sviluppo, con creazione di una nuova società denominata Asco Energy S.p.A., nata dalla ristrutturazione della società Veritas Energia S.p.A. La nuova struttura ha acquisito di concerto con la Divisione Ricerca e Sviluppo, la Certificazione ESCO UNI 11339, un nuovo accreditamento ISO 9001-2015, per le attività di efficientamento, gestione e costruzione di impianti termici ed elettrici, teleriscaldamento. Alla nuova società sotto la guida della Divisione Ricerca e Sviluppo della capogruppo, è stato affidato l'incarico di sviluppare i progetti di efficientamento energetico, di effettuare transazioni di TEE per conto di tutte le aziende "obbligate" del gruppo, individuare nuove opportunità di business nell'ambito energetico.

La struttura è stata dotata, in affiliazione con la Divisione Ricerca e Sviluppo della capogruppo, di uno staff tecnico di alto livello, in particolare figure specializzate nel campo dell'Efficienza Energetica e del Project Managment, EPC. La struttura dispone così, di più figure laureate sia in campo ingegneristico industriale, che in campo economico gestionale, certificate EGE secondo la norma UNI CEI 11352 per il settore Industriale e civile, certificate EMAS come "Consulente Revisore Ambientale codice NACE 84.11", Lead Auditor di Sistemi di Gestione per L'Ambiente UNI EN ISO 14001. Lo staff è guidato da dirigenti, laureati di comprovata esperienza, specializzati in abito ingegneristico gestionale.

Nel 2018 la nuova società ha partecipato in modalità aggregata, ad un bando promosso dal Comune di Treviso, per l'efficentamento dell'intera rete di illuminazione pubblica del territorio comunale. La consistenza del progetto è rappresentata dagli 11.810 punti luce da riqualificare permettendo un risparmio atteso, così come descritto nel bando pubblico di 3.969.000 kWh anno. Si prevede in caso di aggiudicazione, la realizzazione del progetto entro 12 mesi.

Nel corso del 2018 è stato rivisto e approvato il progetto, in merito alla produzione locale e immissione in rete di biometano, estratto dal conferimento della "forsu" (frazione organica del rifiuto solido urbano). Il progetto rivisto e riproposto prevede l'ottimizzazione della filiera locale di raccolta dei rifiuti urbani, tramite recupero e produzione di biocombustibile in ottemperanza a quanto già anticipato dal DM 05/12/2013. Il progetto originario prevedeva il trattamento, presso il sito di raccolta, di 43.000 ton di "forsu", tali da ipotizzare una produzione annua pari a 2.000.000 Smc di biometano. La revisione del progetto prevede la produzione di 4.000.000 Smc di biometano di quali circa la metà da immettere direttamente nelle reti di distribuzione urbana, i rimanenti 2.000.000 Smc, verrebbero destinati alla produzione di bio-GNL (gas naturale liquido), da cedere all'autotrazione dedicata al trasporto merci locale, riducendo al minimo le esternalità negative (CO2) prodotte a livello locale.

Cogenerazione/Teleriscaldamento

Il Gruppo ha gestito gli impianti di cogenerazione con annesse reti di teleriscaldamento al servizio di circa 700 clienti civili, commerciali e pubblici e alcuni impianti termici a servizio di condomini.

Questi impianti contribuiscono al miglioramento della qualità dell'aria nei centri urbani in cui sono collocati in quanto, grazie alla loro realizzazione viene evitata la costruzione di impianti termici individuali, certamente meno efficienti sia in termini di consumi che di emissioni di CO2. Con il teleriscaldamento la produzione di calore è centralizzata in impianti più efficienti e meglio controllati rispetto alle caldaie domestiche. Il controllo è continuo, sia nei processi di combustione sia riguardo alle emissioni in atmosfera.

Gli impianti di teleriscaldamento significativi, sotto il profilo ambientale, gestiti nel corso del 2018 sono stati cinque:

  • L'impianto "Le Cime" a Mirano (VE): è un impianto di trigenerazione, acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti. L'impianto ha beneficiato dell'incentivo derivante dai Certificati Verdi che nel 2014, ultimo anno di incentivi, ha prodotto 294 certificati verdi. All'impianto alla fine del 2016 sono stati allacciati altri 51 clienti facenti parte di un nuovo

complesso immobiliare sorto nei pressi dell'impianto, permettendo nel 2017 di migliorarne l'efficienza complessiva, evitando l'installazione di 51 nuove caldaie monofamiliari e le loro relative emissioni di CO2.

  • L'impianto "Bella Mirano" a Mirano (VE): fornisce energia termica in teleriscaldamento e energia elettrica alla rete. L'impianto nel 2015 ha fatto registrare un aumento dall' 89% all' 100% del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati. Nel corso del 2017, il grado di riempimento è rimasto invariato. La gestione efficiente dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento come per il 2018, di 23 TEE (titoli di efficienza energetica) pari a 23 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio);
  • L'Impianto "Cà Tron" a Dolo (VE): L'impianto di cogenerazione abbinato alla rete di teleriscaldamento, rispetto allo scorso 2017 è rimasto invariato il grado di saturazione dell'utenza. Nel corso del 2017, grazie alla gestione efficiente dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento di 26 TEE (titoli di efficienza energetica) pari a 26 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio) aumentando del 90% la quantità di TEP risparmiate;
  • L'impianto "Ponte Tresa" a Ponte Tresa (VA): fornisce energia termica agli edifici pubblici comunali (la scuola elementare, la scuola media, la palestra, il municipio), a settembre 2018 è avvenuta la cessione dell'impianto al Comune per fine Convenzione
  • L'impianto "S. Silvestro" a Vetrego di Mirano (VE): in funzione dal 2014, è il primo impianto termico in dotazione, completamente alimentato da fonte rinnovabile. Nel 2018 l'impianto ha prodotto circa 105 MWh termici permettendo un risparmio di circa 10,5 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), grazie all' utilizzo del combustibile "rinnovabile" comunque il bilancio delle emissioni di CO2 è pari a zero.
NOME IMPIANTO
GESTITO NEL 2018
DESCRIZIONE QUANTITÀ DI ENERGIA
PRODOTTA (kWh)
CERTIFICATI BIANCHI
OTTENUTI
CIME Trigenerazione abbinata a
teleriscaldamento
1.146.000 0
BELLA MIRANO Cogenerazione abbinata a
teleriscaldamento
423.000 23
CA TRON Cogenerazione abbinata a
teleriscaldamento
423.000 26
PONTE TRESA Cogenerazione abbinata a
teleriscaldamento
116.000 0

I dati sono relativi unicamente alle Società consolidate integralmente

Emissioni

La tabella seguente riporta le principali emissioni di CO2 generate nel 2018 dal Gruppo Ascopiave:

Totale Gruppo
Emissioni Dirette e Indirette
2017 2018
Scope 1 Ton CO2 EQ Ton CO2 EQ
Gas Naturale 6.496 5.454
Diesel 928 954
Benzina 46 31
Totale Scope 1 7.470 6.439
Scope 2 – Location Based
Energia elettrica acquistata 1.079 1.056
Scope 2 – Market Based
Energia elettrica acquistata 1.518 1.582
Energia elettrica da fonti rinnovabili -108 -108
Totale Scope 2 Market based 1.400 1.474
Società consolidate integralmente
Emissioni Dirette e Indirette
2017 2018
Scope 1 Ton CO2 EQ Ton CO2 EQ
Gas Naturale 6.351 5.329
Diesel 778 872
Benzina 30 24
Totale Scope 1 7.159 6.225
Scope 2 – Location Based
Energia elettrica acquistata 950 932
Scope 2 – Market Based
Energia elettrica acquistata 1.336 1.396
Energia elettrica da fonti rinnovabili -108 -108
Totale Scope 2 Market based 1.228 1.288
Società consolidate con il metodo del Patrimonio
Netto 2017 2018
Emissioni Dirette e Indirette
Scope 1 Ton CO2 EQ Ton CO2 EQ
Gas Naturale 145 125
Diesel 150 82
Benzina 16 7
Totale Scope 1 311 214
Scope 2 – Location Based
Energia elettrica acquistata 129 124
Scope 2 – Market Based
Energia elettrica acquistata 182 186
Energia elettrica da fonti rinnovabili 0 0
Totale Scope 2 Market based 182 186
TOT ANNUO EMISSIONI CO2 622 524

Fonti utilizzate:

  • Dato rilevato dalla pubblicazione ISPRA n.280 2018 "fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas effetto serra nel settore elettrico" www.isprambiente.gov.it
  • Dato rilevato dalla pubblicazione del 28/02/2017 da parte del MISE "Monitoraggio delle emissioni di gas ad effetto serra per il periodo (2013-2020) per gli impianti stazionari" http://www.minambiente.it/pagina/monitoraggio-delle-emissioni-di-gas-ad-effetto-serra-il-periodo-2013- 2020-gli-impianti
  • Dato rilevato da pubblicazione su mensile Quattroruote del 11/01/2017 "Consumi ed emissioni: i dati aggiornati e tutto ciò che c'è da sapere" http://www.quattroruote.it/news/eco_news/2010/01/15/consumi_ed_emissioni_per_capirne_di_pi%C3%B9.ht ml
  • Anno 2018: fattore di emissione relativo al "residual mix" nazionale 'Italia pari a 476,53 gCO2/kWh (Fonte: European Residual Mixes 2017 Version 1.13, 2018-07-11).

Gestione dei rifiuti

Produzione e stoccaggio dei rifiuti speciali

Il Gruppo Ascopiave utilizza un software specifico per supportare e armonizzare l'attività di gestione dei rifiuti speciali per tutte le società del Gruppo che hanno in gestione rifiuti speciali (la Capogruppo e le società di distribuzione). Tale gestione ha raggiunto l'obiettivo di uniformare la prassi di registrazione e di archiviazione documentale e la normalizzazione della redazione delle dichiarazioni MUD annuali.

I rifiuti generati nelle diverse fasi di produzione sono raccolti in appositi contenitori, scelti a seconda della loro

tipologia (fusti, cassonetti, sacchi, scatoloni, ecc.), adeguatamente identificati e stoccati in aree appositamente definite per evitarne la dispersione nell'ambiente (Deposito temporaneo). Dove applicabile il Gruppo aveva mantenuto l'iscrizione del Sistema SISTRI in tutte le Sedi che producono rifiuti pericolosi, ovvero in coerenza con i siti in cui viene gestita l'attività di produzione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi (anche in minima quantità), sia della Capogruppo che di tutte le società di distribuzione.

ECOBOX per smaltimento cartucce toner esaurite

Sono presenti convenzioni con i Centri per la Raccolta Differenziata (CERD) intercomunali per lo smaltimento ecologico delle cartucce di toner esauste dei fotocopiatori aziendali (ECOBOX). In assenza di tali convenzioni (poche casistiche), il Gruppo Ascopiave ha definito una prassi che prevede il prelievo del rifiuto da parte di un'azienda privata autorizzata al trasporto dei rifiuti. A differenza della prassi con le cooperative locali il ritiro avviene con la redazione del formulario (FIR).

L'utilizzo di ECOBOX, esteso anche agli sportelli commerciali delle vendite), evita alle sedi locali di gestire i due codici CER (080318 – 160216) come "Rifiuto speciale", consentendo la "non applicabilità" del Registro di carico e scarico per tutte le società di vendita del Gruppo.

Operazioni di Recupero e smaltimento dei Rifiuti Speciali

I rifiuti sono raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento nel rispetto della scadenza temporale del deposito temporaneo a scelta del produttore dei rifiuti: frequenza trimestrale o annuale.

Per il Gruppo Ascopiave solo il magazzino della sede di AP Reti Gas ha l'obbligo del rispetto della scadenza trimestrale per il proprio deposito temporaneo.

I restanti depositi, tra i quali Ascopiave, osservano invece il vincolo del rispetto di frequenza annuale.

Le società del Gruppo, identificate in Ascopiave e nelle società di distribuzione, conferiscono il rifiuto speciale all'impianto di smaltimento o di recupero autorizzato mediante trasportatori abilitati: una volta che i fornitori sono stati qualificati con la verifica delle abilitazioni prescritte, il rinnovo periodico delle autorizzazioni è monitorato e aggiornato utilizzando il software dedicato per la gestione dei rifiuti speciali.

Sia AP Reti Gas che AP Reti Gas Vicenza sono in possesso di un'autorizzazione all'Albo Gestori Ambientali per il trasporto in autonomia dei propri rifiuti speciali non pericolosi verso l'impianto di recupero autorizzato. Nel 2018 la società AP Reti Gas ha conferito direttamente all'impianto di recupero autorizzato (10 viaggi) un totale di 2.110 kg di imballaggi di carta e cartone (CER 150101) prodotti nel sito di Sandrigo (su un totale di produzione annua del Gruppo pari a 28.045 kg). Il trasporto delle restanti quantità di rifiuto speciale prodotto dal Gruppo agli impianti di destino abilitati, in territorio italiano, è stato effettuato attraverso ditte abilitate (Albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto).

Nel triennio 2016-2018 non sono stati registrati reclami/segnalazioni delle parti interessate riconducibili a questo aspetto ambientale, come pure criticità di conferimento dei rifiuti stessi.

Totale Gruppo
2017
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 264.866 0 1.051 265.917 98,9%
Pericolosi 2.738 0 132 2.870 1,1%
Totale 267.604 0 1.183 268.787
% 99,6% 0% 0,4% 100%
2018
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 343.648 0 2.742 346.390 98,6%
Pericolosi 4.830 0 6 4.836 1,4%
Totale 348.478 0 2.748 351.226
% 99,2% 0% 0,8% 100%
Società consolidate integralmente
2017
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 239.196 0 691 239.887 98,9%
Pericolosi 2.658 0 132 2.790 1,1%
Totale 241.854 0 823 242.677
% 99,7% 0% 0,3% 100%
2018
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 318.066 0 2.733 320.799 98,6%
Pericolosi 4.410 0 6 4.416 1,4%
Totale 322.476 0 2.739 325.215
% 99,2% 0% 0,8% 100%
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
2017
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 25.670 0 360 26.030 99,7%
Pericolosi 80 0 0 80 0,3%
Totale 25.750 0 360 26.110
% 98,6% 0% 1,4% 100%
2018
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 25.582 0 9 25.591 98,4%
Pericolosi 420 0 0 420 1,6%
Totale 26.002 0 9 26.011
% 100% 0% 0,0% 100%

Si evidenzia una percentuale superiore al 99% di Rifiuti oggetto di "Recupero nel triennio"; nel 2018 il dato è leggermente diminuito in quanto AP Reti Gas Rovigo ha dovuto conferire a smaltimento, in via del tutto estemporanea, il CER 200304 (Fanghi delle fosse settiche);

Si segnala che AP Reti Gas Vicenza ha conferito il CER 150106 (imballaggi misti), pari al 6,3% del totale del Gruppo, al Termovalorizzatore di Schio: di norma il rifiuto è oggetto di "recupero" sul territorio nazionale.

Tra i rifiuti speciali prodotti dal Gruppo, le categorie principali, che hanno maggiore incidenza in merito alle quantità, sono così rappresentate:

Codice CER Tipologia di Rifiuto speciale 2017 2018
150101 - 200101 Imballaggi in carta cartone / carta e cartone 8,9% 9,0%
150103 - 170201 Imballaggi in legno / Legno 5,0% 3,4%
160213* - 160214 Apparecchiature elettriche/elettroniche fuori uso 1,7% 4,5%
150106 Imballaggi in materiali misti 5,0% 3,1%
170402 Alluminio 45,4% 50,6%
170405 Ferro e acciaio 32,2% 26,6%

I rifiuti speciali pericolosi derivanti dall'utilizzo di prodotti acquistati per attività di manutenzione e/o derivanti da dismissioni di apparecchiature, sono presenti sia in Ascopiave (CER 160213*) che in quasi tutte le altre società di distribuzione del Gruppo4 .

Tra i rifiuti speciali pericolosi prodotti dal Gruppo, le categorie principali, che hanno maggiore incidenza in merito alle quantità, sono così rappresentate:

Codice CER Tipologia di Rifiuto speciale (kg) 2017 2018
150110 - 15011 Mix imballaggi contenenti sostanze pericolose 378 519
160213* Apparecchiature fuori uso con componenti pericolose 1.049 1.507
160601* Batterie al piombo 1.311 1.104

Riqualificazione green

Dopo le "Manimali", ovvero mani che interpretano animali, le aziende di vendita del Gruppo si presentano al pubblico

raccontando la propria anima green con immagini riprese dal regno vegetale. La tecnica pittorica del body painting ha così trasformato completamente le mani degli attori, tramutandole negli interpreti di un viaggio fantastico che illustra perfettamente il claim aziendale "Energia dalle nostre mani". Per le aziende di vendita questa nuova campagna di comunicazione rappresenta un passo significativo perché mette al centro dell'attenzione la responsabilità nei confronti della società, che si traduce nello sviluppo di progetti innovativi ed ecocompatibili, anche in settori complementari a quello energetico. Progetti che affrontano tematiche importanti, quali la mobilità sostenibile, l'efficientamento energetico, la digitalizzazione dei servizi.

Innovazioni che possono migliorare la vita di tutti e costituiscono la vera sfida del futuro nel mercato energetico. Partendo da questa convinzione si sono sviluppati numerosi progetti e attività dedicati alla sostenibilità ambientale nei suoi diversi aspetti.

Tra questi, il concorso di idee per la riqualificazione estetica e funzionale dell'ufficio commerciale Ascotrade di Pieve di Soligo promosso in collaborazione con la fondazione Architetti di Treviso.

4 Fa eccezione per l'anno 2018 la società AP Reti Gas Rovigo.

Il concorso, lanciato a settembre 2017 e conclusosi con la nomina ufficiale dei vincitori il 15 giugno 2018, aveva come scopo quello di ridefinire e riconvertire in ambienti in linea con gli edifici progettati secondo principi eco-compatibili, gli attuali spazi dell'ufficio commerciale di Pieve di Soligo. Quest'ultimo, costruito secondo i canoni architettonici tradizionali, è inserito all'interno della sede aziendale, struttura risalente al 1982.

14 i progetti pervenuti, 3 i vincitori e 2 le menzioni speciali. Il progetto preliminare di riqualificazione dell'ufficio per la definizione di "eco-compatibilità" doveva rispettare precisi criteri:

  • Non causare spreco di energia, acqua o materiali, dovuto soprattutto alla previsione di una loro breve vita, o alla inadeguatezza del progetto, o dovuto alla scarsa attenzione nelle procedure di costruzione e fabbricazione.
  • Non danneggiare l'ambiente naturale o consumare inopportunamente le risorse per la sua costruzione, per il suo uso e per la sua demolizione, incluso il territorio sul quale insistono.
  • Non creare una dipendenza eccessiva dai sistemi che consumano molta energia, compresi quelli di trasporto che producono molto inquinamento.
  • Non usare materiali che inducono all'uso di risorse scarse o non rinnovabili e che possono minacciare l'ambiente stesso.
  • Non mettere in pericolo la salute degli occupanti, ed ogni sua parte, attraverso l'esposizione all'inquinamento e all'uso di materiali tossici.
  • Utilizzare sistemi e materiali adattivi e resilienti, ossia in grado di mantenere la propria efficienza di fronte al cambiamento delle condizioni esterne.

TERRITORIO E COMUNITA'

Highlight 2018

Quasi 370.000 Euro devoluti in favore della comunità locale

Circa 120 Associazioni coinvolte

Più di 160.000 Euro investiti in attività culturali legate alla storia e alle tradizioni locali

Territorio e comunità

Impegno sociale

Il Gruppo Ascopiave ha una politica aziendale che esprime una forte attenzione nei confronti del territorio e della comunità locale con una vision improntata all'impegno sociale, alla solidarietà, al sostegno a gruppi e Associazioni che, d'intesa con i Comuni, operano senza scopo di lucro in favore della collettività.

Distribuzione delle sponsorizzazioni e donazioni per ambito

Devoluzioni in favore di associazioni delle comunità locali:

Totale Gruppo
Tipologia di attività Totale erogato (€) N. soggetti
Salute e prevenzione 7.000 5
Comunità e assistenza 33.054 19
Cultura, storia, tradizioni 166.000 64
Sport 84.750 25
Ambiente 2.000 1
Emergenze 55.549 3
Varie 19.025 4
Totale 367.378 121
Società consolidate integralmente
Tipologia di attività Totale erogato (€) N. soggetti
Salute e prevenzione 4.000 4
Comunità e assistenza 28.000 18
Cultura, storia, tradizioni 125.000 56
Sport 47.000 22
Ambiente 2.000 1
Emergenze 52.000 2
Varie 11.000 2
Totale 269.000 105
Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto
Tipologia di attività Totale erogato (€) N. soggetti
Salute e prevenzione 5.000 1
Comunità e assistenza 5.054 1
Cultura, storia, tradizioni 41.000 8
Sport 35.750 3
Ambiente - 0
Emergenze 3.549 1
Varie 8.025 2
Totale 98.378 16

In questa direzione si inseriscono numerosi interventi e iniziative, sostenuti da Ascopiave, ma anche delle altre società del Gruppo, sia di vendita che di distribuzione, nell'ottica di una cooperazione con la comunità.

I contributi avvengono sotto varie forme: coinvolgimento in progetti di supporto alle comunità, anche in partnership con organizzazioni locali, volti ad affrontare tematiche significative sia per il territorio sia per il Gruppo; iniziative di media-lunga durata connesse allo sviluppo della comunità e i rapporti con organizzazioni operanti in ambito sociale e assistenziale, ambientale, culturale, fondazioni e istituti di ricerca; supporto ai comuni per aiutare i nuclei a basso reddito, per sostenere le attività, didattiche, culturali, sportive, dei figli provenienti da famiglie in difficoltà, per dare aiuto o assistenza agli anziani o ai disabili, per contribuire all'acquisto di mezzi o attrezzature per favorire l'abbattimento delle barriere architettoniche o per la salute pubblica e altro ancora.

Ascopiave dialoga con il territorio attraverso varie forme e le principali aree di intervento a livello sociale sono le seguenti:

  • Salute e prevenzione: attività a sostegno della sanità e prevenzione in genere, ivi comprese attività a sostegno della ricerca medico-scientifica e della formazione;
  • Comunità e assistenza: supporto ad associazioni o enti non profit che lavorano su tematiche sociali e a iniziative finalizzate a dare assistenza a persone svantaggiate e in difficoltà; iniziative di natura solidaristica e interventi in ambito sociale e assistenziale;
  • Cultura: iniziative culturali, artistico e musicali con particolare contenuto educativo, iniziative di promozione di specificità locali e iniziative volte a preservare e valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale dei territori in cui il Gruppo opera;
  • Sport: sostegno a iniziative sportive che siano rappresentative dei valori dei valori universali che lo sport incarna come la dedizione e l'impegno per il miglioramento della condizione fisica, come aiuto alla socializzazione, come fattore di educazione, come esempio di rispetto e lealtà;
  • Ambiente: sostegno a iniziative a tutela dell'ambiente e di sensibilizzazione su tematiche quali la salvaguardia delle risorse e la riduzione degli impatti ambientali.
  • Emergenze: contributi a supporto e sostegno di popolazioni che hanno subito danni a seguito di calamità naturali, conflitti, ecc.

Principali campagne e iniziative del Gruppo Ascopiave per la comunità locale

Tra le principali iniziative intraprese durante il 2018, il Gruppo Ascopiave ha stanziato la somma di € 200.000 quale gesto di solidarietà verso le popolazioni del Veneto che nei mesi di ottobre e novembre sono state colpite dai nubifragi che hanno causato devastazioni, lutti e pesantissimi danni all'ambiente con la distruzione di chilometri quadrati di bosco e l'abbattimento di alberi secolari. Oltre a questo sono state sospese le penali sui ritardi nei pagamenti delle bollette di luce e gas per le famiglie presenti nelle zone colpite dalla calamità.

Rapporto con le scuole

Nel Gruppo Ascopiave vengono costantemente accolti stagisti per lo svolgimento di tirocini curriculari provenienti da istituti di istruzione superiore e stagisti dalle università del territorio ed estere, generalmente frequentanti corsi di laurea di ingegneria ed economia.

____________________________________________________________________________________________

Il Gruppo Ascopiave offre a studenti, neolaureati e neodiplomati la possibilità di integrare o completare il proprio percorso di studi con un periodo formativo, da svolgersi in azienda, finalizzato alla conoscenza diretta del mondo del lavoro.

Il Gruppo Ascopiave da anni inoltre sostiene il Concorso "Uomo, energia e ambiente nella storia" organizzato dal Consorzio Bim Piave di Treviso e nel 2018 dedicato a "I nostri Paesaggi"; l'iniziativa ha visto la partecipazione di circa 250 studenti delle scuole elementari e medie.

Allegato: TABELLE DELLO STANDARD GRI

Perimetro e impatti delle tematiche materiali

Nella tabella seguente sono riportate le attività e/o il gruppo di attività che sono state definite materiali per il Gruppo Ascopiave. Per tali tematiche, nella colonna "Perimetro di impatto" sono riportati i soggetti che possono generare un impatto rispetto ad ogni tematica, sia internamente che esternamente al Gruppo. Inoltre, nella colonna "Tipologia di impatto" viene indicato il ruolo del Gruppo in relazione all'impatto generato rispetto ad ogni tematica materiale, ossia se l'organizzazione causi direttamente l'impatto, contribuisca alla sua generazione o sia direttamente connessa all'impatto attraverso una relazione commerciale.

Tematiche materiali Tematica GRI Perimetro di
impatto
Tipologia di impatto
Performance economica
finanziaria
Performance economica Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Pratiche di buona governance e
anticorruzione
Anti-corruzione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Innovazione, Ricerca e Sviluppo Management Approach Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Efficienza di servizio Management Approach Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Sostegno alle famiglie in
difficoltà
Management Approach Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Tutela della privacy dei clienti Privacy dei consumatori Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Efficienza e risparmio
energetico
Energia Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Soddisfazione del cliente Management Approach Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Emissioni in atmosfera Emissioni Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Gestione delle emergenze Salute e sicurezza del
consumatore
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle sue
attività
Occupazione Occupazione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle sue
attività
Formazione e sviluppo delle
competenze
Formazione e istruzione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Impegno sociale e impatto
positivo sul territorio
Presenza sul mercato Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle sue
attività
Promozione delle diversità e
pari opportunità
Diversità e pari
opportunità
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Salute e sicurezza dei lavoratori Salute e sicurezza sul
lavoro
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle sue
attività
Gestione responsabile della
catena di fornitura
Pratiche di
approvvigionamento
Gruppo Ascopiave,
fornitori appaltatori
e partner
commerciali
Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle sue
attività
Welfare aziendale Occupazione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Remunerazione e meccanismi di
incentivazione
Diversità e pari
opportunità
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Sicurezza e affidabilità dei
servizi gas ed energia elettrica
Salute e sicurezza dei
consumatori
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle sue
attività
Informazioni su prodotti e
servizi, accessibilità
Accessibilità al servizio Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle sue
attività

Tabella di raccordo ambiti D. Lgs. 254 e riferimenti documentali

Ambiti del
D.Lgs.
254/2016
Richieste del D. Lgs. 254/2016 Riferimento a documenti 2018
Modello di
gestione
aziendale
Art. 3.1, comma a) Descrizione del modello
aziendale di gestione ed organizzazione delle attività
dell'impresa, ivi inclusi i modelli eventualmente
adottati ai sensi del
D. Lgs. 231/2001
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'
Politiche Art. 3.1, comma b) Descrizione delle politiche
praticate dall'impresa, comprese quelle di dovuta
diligenza
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF: NOTA MEDOTOLOGICA, IDENTITA'
E RESPONSABILITÀ, SOSTENIBILITÀ,
SOCIALE, SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Politica per la qualità, l'ambiente e
la sicurezza sul lavoro
Modello di
gestione dei
rischi
Art. 3.1, comma b) Descrizione dei principali rischi,
generati o subiti, e che derivano dalle attività
dell'impresa
RCG: 11. SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'
Persone Art 3.2, comma d) Informazioni riguardanti la
gestione del personale, incluse la parità di genere,
l'attuazione di convenzioni di organizzazioni
internazionali e il dialogo con le parti sociali
RG: Risorse Umane
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Art 3.2, comma c) Informazioni riguardanti l'impatto
sulla salute e sicurezza
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Ambiente Art 3.2, comma a, b, c) utilizzo di risorse
energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da
fonti rinnovabili e non rinnovabili, l'impiego di
risorse idriche; le emissioni di gas ad effetto serra e
le emissioni inquinanti in atmosfera; l'impatto
sull'ambiente
DNF: SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Sociale Art 3.2, comma d) Informazioni riguardanti aspetti
sociali
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE,
CLIENTI E CITTADINI SERVITI,
TERRITORIO E COMUNITA'
Rispetto dei
diritti umani
Art 3.2, comma e) Informazioni riguardanti il rispetto
dei diritti umani e misure adottate per prevenirne le
violazioni e comportamenti discriminatori
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Lotta contro
la
corruzione
Art 3.2, comma f) Informazioni riguardanti la lotta
contro la corruzione attiva e passiva
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'

GRI Content Index

Codice Indicatore Pagina Commenti e
omissioni
GENERAL STANDARD DISCLOSURE
PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE
102-1 Nome dell'organizzazione 6
102-2 Principali marchi, prodotti e/o servizi 5-6
102-3 Sede principale 6
102-4 Aree geografiche di operatività 6
102-5 Assetto proprietario e forma legale 8-9
102-6 Mercati serviti 5-6; 44-46
102-7 Dimensione dell'organizzazione 5; 19; 28;
44-46
102-8 Caratteristiche della forza lavoro 31; 37-38
102-9 Catena di fornitura dell'Organizzazione 23
102-10 Cambiamenti significativi dell'Organizzazione e della sua catena di
fornitura
3
102-11 Applicazione dell'approccio prudenziale alla gestione dei rischi 10-13
102-12 Sottoscrizione o adozione di codici di condotta, principi e carte
sviluppati da enti/associazioni esterne relativi a performance
economiche, sociali e ambientali.
14-16
102-13 Principali partnership e affiliazioni 17
EU 1 Capacità installata per fonte di energia 66-67
EU 2 Energia netta prodotta per tipologia di impianto 63-64; 66-67
EU 3 Numero di clienti dei servizi energetici 45-46
EU 4 Lunghezza della rete di distribuzione energia elettrica / Gas 5
STRATEGIA E ANALISI
102-14 Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale 2
ETICA E INTEGRITA'
102-16 Valori, principi, standard e regole di comportamento
dell'Organizzazione
7-8; 10
GOVERNANCE
102-18 Struttura di Governo dell'Organizzazione 8-9
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
102-40 Elenco degli stakeholder 16
102-41 Accordi di contrattazione collettiva 82 Il 100%
dell'organizzazione è
coperta da accordi
collettivi di
contrattazione
102-42 Identificazione e selezione degli stakeholder 16
102-43 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder 16-17
102-44 Aspetti materiali emersi dal coinvolgimento degli stakeholder 17-18
PRATICHE DI REPORTING, ASPETTI MATERIALI E PERIMETRO DI RENDICONTAZIONE
102-45 Entità incluse nel Bilancio Consolidato 3
102-46 Definizione dei contenuti del report e del perimetro dei topic
materiali
3-4;
78-79
102-47 Elenco dei topic materiali 17-18
102-48 Modifiche di informazioni contenute nei precedenti report 82 Non sono stati
modificati i dati 2017
102-49 Cambiamenti significativi in termini di topic materiali e loro
perimetro
17-18; 78-79
102-50 Periodo di rendicontazione 3
102-51 Data di pubblicazione del report più recente 3
102-52 Periodicità della rendicontazione 4
102-53 Contatti per informazioni sul report 83 [email protected]
102-54 Indicazione dell'opzione "In accordance" scelta 3
102-55 Indice dei contenuti GRI 81-90
102-56 Attestazione esterna 91-93
Codice Indicatore Pagina Commenti e
omissioni
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURE
CATEGORIA: ECONOMICA
PERFORMANCE ECONOMICHE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 20-21
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 20-21
201-1 Valore economico direttamente generato e distribuito 21-22
PRESENZA SUL MERCATO
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 6
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 6
202-2 Percentuale del senior management assunto localmente 34
PRATICHE DI APPROVVIGIONAMENTO
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 25-27
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 25-27
204-1 Porzione della spesa da fornitori locali 26-27
ANTI-CORRUZIONE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 10-11
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 10-11
205-1 Operations valutate rispetto ai rischi di corruzione 84 Il 100% delle aree sono
state sottoposte a
verifica tramite
l'applicazione del
Modello 231
PRATICHE ANTICOMPETITIVE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 10-11
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 10-11
206-1 Azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust, pratiche di
monopolio e rispettivi esiti
84 Nel corso del periodo di
rendicontazione non si
segnala alcuna azione
legale di questa natura
CATEGORIA: AMBIENTALE
ENERGIA
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 59-60
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 59-60
302-1 Consumi energetici interni all'organizzazione 62-63
EMISSIONI
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 59-60;
67-69
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 59-60;
67-69
305-1 Emissioni dirette di gas ad effetto serra (Scope 1) 67-69
305-2 Emissioni indirette di gas ad effetto serra (Scope 2) 67-69
CONFORMITA' AMBIENTALE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 13; 59-60
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 13; 59-60
307-1 Non-compliance a regolamenti e leggi in materia ambientale 85 Nel periodo di
rendicontazione il
Gruppo non ha ricevuto
multe significative né
sanzioni non monetarie
per il non rispetto di
leggi e regolamenti
ambientali
VALUTAZIONE AMBIENTALE DEI FORNITORI
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 23-25
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 23-25
308-1 Nuovi fornitori sottoposti a screening utilizzando criteri
ambientali
24 L'indicatore si riferisce
soltanto ai fornitori
classificabili come
esecutori
CATEGORIA: SOCIALE
OCCUPAZIONE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 29-34; 37-39
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 29-34; 37-39
401-1 Nuovi assunti e turnover del personale 33-34
401-2 Benefit offerti a dipendenti a tempo pieno che non sono offerti a
dipendenti a tempo determinato o part-time
39
401-3 Congedo parentale 38-39
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 40-42
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 40-42
403-2 Tipologie di infortuni, indice di frequenza, indice di gravità, tasso
di assenteismo e numero di decessi correlati al lavoro
41-42
FORMAZIONE E ISTRUZIONE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 35-36
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 35-36
404-1 Ore medie di formazione per anno e per dipendente 35
DIVERSITÀ E PARI OPPORTUNITÀ
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 32-33; 36-37
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 32-33; 36-37
405-1 Diversità degli organi di governo e dei dipendenti 9; 32-33
405-2 Rapporto tra lo stipendio base e la remunerazione delle donne
rispetto a quella degli uomini
36-37
NON DICRIMINAZIONE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 37
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 37
406-1 Casi di discriminazione e azioni intraprese 87 Nel periodo di
rendicontazione il
Gruppo non ha
registrato episodi legati
a pratiche
discriminatorie
VALUTAZIONE DEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 10-11; 37
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 10-11; 37
412-1 Attività che sono state oggetto di revisioni o di valutazioni
d'impatto rispetto ai diritti umani
88 Il 100% delle aree sono
state sottoposte a
verifica tramite
l'applicazione del
Modello 231.
VALUTAZIONE DEI FORNITORI SULLA BASE DI TEMATICHE SOCIALI
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 23-25
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 23-25
Nuovi fornitori sottoposti a screening utilizzando criteri sociali 24 L'indicatore si riferisce
soltanto ai fornitori
classificabili come
esecutori
SALUTE E SICUREZZA DEI CONSUMATORI
Materialità e perimetro 17-18; 78-79
Approccio alla gestione della tematica 53; 55-57
Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 53; 55-57
Casi di non-conformità a riguardo agli impatti sulla salute e
sicurezza di prodotti e servizi
57
Numero di incidenti collegati agli impianti aziendali 57
PRIVACY DEI CONSUMATORI
Materialità e perimetro 17-18; 78-79
Approccio alla gestione della tematica 52
Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 52
Reclami riguardanti la violazione della privacy e la perdita dei
dati dei clienti
52
COMFORMITA' SOCIO-ECONOMICA
Materialità e perimetro 17-18; 78-79
Approccio alla gestione della tematica 11-12
Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 11-12
Non-compliance a regolamenti e leggi in materia sociale ed
economica
Nessun caso di non
89
conformità
ACCESSIBILITA' AL SERVIZIO
Numero di disattivazioni della fornitura per mancato pagamento 54
TEMI MATERIALI NON CORRELATI A SPECIFICHE DISCLOSURE DEI GRI STANDARD
INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 60; 64-65
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 60; 64-65
EFFICIENZA DI SERVIZIO
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 51-54
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 51-54
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 48-49
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 48-49
SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
103-1 Materialità e perimetro 17-18; 78-79
103-2 Approccio alla gestione della tematica 46-47; 50-52
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 46-47; 50-52

Gruppo Ascopiave

Prospetti di Bilancio Consolidato

al 31 dicembre 2018

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 80.758 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 351.878 346.934
Immobilizzazioni materiali (3) 32.724 32.334
Partecipazioni (4) 68.357 68.878
Altre attività non correnti (5) 12.044 13.015
Attività finanziarie non correnti (6) 1.122
Crediti per imposte anticipate (7) 11.358 11.479
Attivita non correnti 558.240 553.397
Attività correnti
Rimanenze (8) 6.020 4.072
Crediti commerciali (9) 166.947 156.884
Altre attività correnti (10) 45.062 57.865
Attività finanziarie correnti (11) 981 0
Crediti tributari (12) 1.508 2.645
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 66.650 15.555
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 123 1.510
Attività correnti 287.291 238.532
Attività 845.530 791.929
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (16.981) (17.521)
Riserve e risultato 226.136 228.620
Patrimonio netto di Gruppo 443.567 445.511
Patrimonio Netto di Terzi 4.303 4.989
Patrimonio netto Totale (15) 447.869 450.500
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (16) 3.901 5.913
Trattamento di fine rapporto (17) 4.807 4.836
Finanziamenti a medio e lungo termine (18) 55.111 54.360
Altre passività non correnti (19) 28.003 22.930
Passività finanziarie non correnti (20) 0 277
Debiti per imposte differite (21) 14.534 15.733
Passività non correnti 106.356 104.048
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (22) 131.044 80.304
Debiti commerciali (23) 131.185 117.653
Debiti tributari (24) 207 625
Altre passività correnti (25) 27.539 38.312
Passività finanziarie correnti (26) 115 480
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (27) 1.216 7
Passività correnti 291.305 237.382
Passività 397.661 341.430
Passività e patrimonio netto 845.530 791.929

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Schemi di bilancio esposti in base alla delibera CONSOB 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Conto economico complessivo consolidato

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi (27) 581.652 532.792
Totale costi operativi 503.580 450.268
Costi acquisto materia prima gas (28) 307.586 252.492
Costi acquisto altre materie prime (29) 25.156 18.085
Costi per servizi (30) 114.827 113.457
Costi del personale (31) 26.030 24.855
Altri costi di gestione (32) 30.336 42.109
Altri proventi (33) 356 731
Ammortamenti e svalutazioni (34) 22.972 22.585
Risultato operativo 55.101 59.939
Proventi finanziari (35) 322 287
Oneri finanziari (35) 1.101 755
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (35) 8.553 7.398
Utile ante imposte 62.875 66.869
Imposte dell'esercizio (36) 16.376 17.617
Risultato dell'esercizio 46.499 49.252
Risultato dell'esercizio di Gruppo 44.625 47.135
Risultato dell'esercizio di Terzi 1.874 2.117
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione dell'esercizio al netto dell' effetto fiscale (2.281) (356)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
fiscale 11 63
Risultato del conto economico complessivo 44.230 48.959
Risultato netto complessivo del gruppo 42.591 46.887
Risultato netto complessivo di terzi 1.639 2.072
Utile base per azione 1 0,200 0,212
Utile netto diluito per azione 1 0,200 0,212

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Schemi di bilancio esposti in base alla delibera CONSOB 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

1 N.b.: L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2018 234.412 46.882 (17.521) (46) 134.649 47.135 445.511 4.989 450.500
Risultato dell'esercizio 44.625 44.625 1.874 46.499
Altri movimenti (2.045) (2.045) (236) (2.281)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 11 11 1 11
Totale risultato conto economico complessivo 11 (2.045) 44.625 42.591 1.639 44.230
Destinazione risultato 2017 47.135 (47.135) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (2.054) (2.054)
Altri movimenti (743) (743) (743)
Piani incentivazione a lungo termine 540 (810) (269) (269)
Aggregazioni aziendali (3.506) (3.506) (272) (3.778)
Saldo al 31 dicembre 2018 234.412 46.882 (16.981) (35) 134.664 44.625 443.567 4.303 447.869
Riserve Risultato e
Capitale Riserva Azioni differenze Risultato del Patrimonio Patrimonio Totale
sociale legale proprie attuariali IAS Altre riserve periodo Netto del Netto di Patrimonio
(migliaia di Euro) 19 gruppo Terzi Netto
Saldo al 1 gennaio 2017 234.412 46.882 (17.521) (108) 120.757 53.635 438.055 6.154 444.209
Risultato dell'esercizio 47.135 47.135 2.117 49.252
Altri movimenti (310) (310) (46) (356)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 63 63 0 63
Totale risultato conto economico complessivo 63 (310) 47.135 46.887 2.072 48.959
Destinazione risultato 2016 53.635 (53.635) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (3.237) (3.237)
Piani incentivazione a lungo termine (0) 584 584 584
Saldo al 31 dicembre 2017 234.412 46.882 (17.521) (46) 134.649 47.135 445.511 4.989 450.500

Rendiconto finanziario consolidato

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Utile netto dell'esercizio di gruppo 44.625 47.135
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.874 2.117
Ammortamenti 22.972 22.585
Svalutazione dei crediti 1.964 1.885
Variazione del trattamento di fine rapporto (6) (15)
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine 2.597 271
Variazione netta altri fondi (1.318) (735)
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (8.558) (7.398)
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni 5 (373)
Interessi passivi pagati (935) (414)
Imposte pagate (12.549) (29.097)
Interessi passivi di competenza 1.033 618
Imposte di competenza 16.376 17.617
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (1.947) 411
Crediti commerciali (12.027) (3.333)
Altre attività correnti 13.240 (4.309)
Debiti commerciali 13.532 (4.317)
Altre passività correnti (18.234) 5.679
Altre attività non correnti 971 561
Altre passività non correnti 5.073 1.662
Totale rettifiche e variazioni 24.065 3.414
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 68.690 50.549
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (26.988) (22.458)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 1.210 609
Investimenti in immobilizzazioni materiali (2.557) (1.129)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 29 2
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (3.778) (9.655)
Altri movimenti di patrimonio netto 0 648
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (32.084) (31.983)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (277) (80)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (4.343) (7.754)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (2.468) (3.165)
Acquisto / Cessione azioni proprie 540 0
Accensioni finanziamenti e mutui 218.000 345.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (162.166) (309.287)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (2.054) (3.237)
Dividendi società a controllo congiunto 7.274 6.706
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 14.489 (11.833)
Variazione delle disponibilità liquide 51.095 6.733
Disponibilità correnti esercizio precedente 15.555 8.822
Disponibilità correnti esercizio corrente 66.650 15.555

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Schemi di bilancio esposti in base alla delibera CONSOB 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.

Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 11 marzo 2019.

Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230 Comuni (230 Comuni al 31 dicembre 2017) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.796 chilometri2 (9.780 chilometri al 31 dicembre 2017) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.

Nel segmento vendita del gas naturale, Ascopiave, con circa 909 milioni di metri cubi5 di gas venduto (circa 939 milioni al 31 dicembre 2017) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2018 è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del Decreto Legislativo n. 38/2005.

Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018. A fini comparativi i prospetti consolidati presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2017.

La revisione legale del Bilancio consolidato è affidata alla PricewatherhouseCoopers SpA, società incaricata della revisione legale dei conti della Capogruppo e delle principali società del Gruppo.

Il presente Bilancio Consolidato è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal

5 I dati indicati relativamente ai volumi sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 marzo 2019.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2018 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

IFRS 15Ricavi provenienti da contratti con i clienti

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1 gennaio 2018. In data 12 aprile 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all'IFRS 15 allo scopo di fornire alcuni approfondimenti sull'identificazione delle performance obligations, sulla contabilizzazione dei ricavi per licenze su proprietà intellettuali e sulla valutazione principal versus agent. Dalle analisi svolte sui principali contratti di vendita in essere, il Gruppo non ha avuto impatti derivanti dall'applicazione del nuovo principio contabile sul riconoscimento dei ricavi.

IFRS 9Strumenti finanziari

A decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il nuovi principio contabile "IFRS 9 "Strumenti finanziari", emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016. Per il principio il Gruppo Ascopiave ha sviluppato la rilevazione delle fattispecie esistenti al 1° gennaio 2018 avvalendosi della facoltà di rilevare gli eventuali effetti, connessi alla rideterminazione retroattiva dei valori, nel patrimonio netto senza effettuare il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Le ricognizioni effettuate nelle società consolidate integralmente non hanno evidenziato effetti correlati all'adozione dei nuovi principi.

In merito alla prima applicazione di IFRS 9, il Gruppo ha posto particolare attenzione ai possibili impatti della prima applicazione del criterio dell'incurred losses rispetto a quello dell'expected losses, per il segmento della vendita del

gas e dell'energia elettrica. Il significativo ampliamento dei montanti da considerare nella valutazione del rischio credito atteso, non ha determinato la necessità di modificare le usuali metriche di quantificazione del rischio perdita del credito utilizzate dal Gruppo. L'ampliamento dei montanti, oggetto di valutazione è prevalentemente spiegato, nel primo trimestre di ogni esercizio dalla concentrazione dei consumi di gas da parte degli utenti finali e dalla considerazione dei crediti non scaduti alla data di chiusura dell'esercizio. Le prassi di valutazione originariamente adottate non sono state impattate da detti effetti in quanto il Gruppo ha in passato scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni. Il processo predittivo è stato sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che il gruppo subisce verso la clientela finale.

La diversa logica sottostante alla valutazione della stima delle perdite su crediti (expected losses vs incurred losses), derivante dalla sostituzione del principio contabile IAS 39 con IFRS 9, ha comportato per la società a controllo congiunto Estenergy S.p.A. i seguenti effetti:

  • diversa ponderazione della quota di accantonamento dell'esercizio 2018 al fondo svalutazione crediti rispetto al precedente esercizio (+135 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente)
  • rettifica del Patrimonio netto di -743 migliaia di Euro per l'applicazione del nuovo principio sui crediti sorti sino al 31 dicembre 2017, al netto degli effetti fiscali sulle imposte differite

La seguente tabella evidenzia la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1 gennaio 2018. Non ci sono effetti sulla posizione finanziaria netta.

Effetti adozione Riesposto 1°
(migliaia di Euro) 1° gennaio 2018 IFRS 9 IFRS 15 gennaio 2018
Attività correnti 238.532 0 239
di cui:
Crediti commerciali 156.884 156.884
Altre attività correnti 57.865 57.865
Attività non correnti 553.397 0 553.397
di cui:
Altre immobilizzazioni immateriali 346.934 346.934
Partecipazioni 68.878 743 68.135
Crediti per imposte anticipate 11.479 11.479
Totale Attività 791.929 0 791.929
Passività correnti 237.382 0 237.382
di cui:
Debiti commerciali 117.653 117.653
Altre passività correnti 38.312 38.312
Passività non correnti 104.048 0 104.048
Totale passività 341.430 0 341.430
Patrimonio netto 450.500 743 0 449.757
Passività e patrimonio netto 791.929 0 791.929

Per quanto concerne le altre novità introdotte dall'IFRS 9 si segnala che:

  • la nuova modalità di classificazione e valutazione delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di capitale non ha comportato alcuna modifica;

  • il modello di contabilizzazione delle operazioni di copertura dei rischi finanziari attualmente adottato dal Gruppo è da ritenersi coerente con le nuove disposizioni introdotte dall'IFRS 9 in materia di hedge accounting.

Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili con effetto 1° gennaio 2018 IFRS 2Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 2 – Classification and Measurement of Sharebased Payment Transactions. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, nella classificazione degli stessi e nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale.

IFRIC 22Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 22 – Foreign Currency Transactions and Advance Consideration, la quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. L'applicazione di tale interpretazione non ha comportato effetti per i bilanci del gruppo al 31 dicembre 2018 in quanto il gruppo non effettua transazioni in valuta estera.

Nella stessa data lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2014-2016 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. L'applicazione di tali modifiche non ha comportato effetti sui bilanci del Gruppo.

IAS 40Trasferimenti di investimenti immobiliari

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso. Tali emendamenti sono applicabili a partire dal 1 gennaio 2018 ma non hanno impatti sui bilanci del Gruppo.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018

Di seguito sono illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ed omologati dall'Unione Europea, applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018 o in via anticipata.

IFRIC 23Uncertainty over Income Tax Treatments

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere, nell'ambito della contabilizzazione delle imposte sui redditi, le incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno. L'IFRIC 23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019. E'consentita l'adozione anticipata a cui però il gruppo ha scelto di non aderire.

IFRS 9Prepayment Features with Negative Compensation

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9 – Prepayment Features with Negative Compensation, volte a consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value through other comprehensive income (OCI) di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di estinzione anticipata con la cosiddetta "negative compensation". Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2019. E' consentita l'adozione anticipata (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 9) a cui però il Gruppo ha scelto di non aderire.

IFRS 16Leasing

In data 31 ottobre 2017, è stato omologato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: è stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario e introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2019. Il

Gruppo Ascopiave non si è avvalso della possibilità di adottare anticipatamente il principio (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 15).

Si segnala che in base alle disposizioni transitorie dell'IFRS 16, al 1° gennaio 2019 saranno rilevati gli effetti connessi alle fattispecie esistenti alla stessa data, senza effettuare il restatement del periodo precedente posto a confronto (cosiddetto "approccio retroattivo modificato") e rilevando il diritto d'uso per un ammontare pari alla relativa passività finanziaria.

La seguente tabella evidenzia quali saranno gli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali del Gruppo:

Totale effetti
(migliaia di Euro) prima applicazione
Attività non correnti 2.937
Immobilizzazioni immateriali 2.937
- di cui diritti d'uso di immobili 1.508
- di cui diritti d'uso di attrezzature 242
- di cui diritti d'uso di altri beni 1.188
Passività correnti e non correnti 2.937
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 2.102
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 836

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la realizzazione della sensitivity sopra riportata per la transizione al nuovo principio è il tasso di finanziamento marginale del Gruppo alla data del 1 gennaio 2019. Dalla valutazione sono stati inoltre esclusi, come consentito dal principio, i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore. Per il Gruppo l'effetto dell'applicazione del nuovo principio riguarderà principalmente i contratti di leasing operativo relativo alle immobilizzazioni materiali: quali immobili, automezzi ed autocarri, nonché attrezzature informatiche. L'adozione dell'IFRS 16 determinerà alla data del 1 gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 2.937 migliaia e di debiti per finanziari per leasing di per pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

IAS 28 - Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB in data 12 ottobre 2017, interessa le società che finanziano le società collegate e le joint venture con finanziamenti per i quali non ci si attende un rimborso a breve termine. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ma non ancora omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ma non ancora omologati dall'Unione Europea ma applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. Tali miglioramenti saranno efficaci dal 1° gennaio 2019.

IAS 19Plan Amendament, Curtailment or Settlement

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 19 – Plan Amendament, Curtailment or Settlement, specificando le modalità secondo cui, in caso di modifiche in un piano a benefici definiti, si debbano determinare i costi relativi alle prestazioni pensionistiche per il restante periodo di riferimento. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2019.

Conceptual Framework for Financial Reporting

In data 29 marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting e contestualmente ha pubblicato un documento che aggiorna i riferimenti presenti negli IFRS al precedente Conceptual Framework, fornendo:

  • una definizione aggiornata di attività e passività;
  • un nuovo capitolo sui temi di measurement, derecognition e diclosure;
  • chiarimenti su alcuni postulati di redazione del bilancio, quali il principio di prudenza e di prevalenza della sostanza sulla forma.

Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 3Business Combination

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 3 – Business Combination, con l'obiettivo di individuare i criteri secondo i quali un'avvenuta acquisizione riguardi un'azienda oppure un gruppo di attività che, in quanto tale, non soddisfi la definizione di business fornita dall'IFRS 3. Tali modifiche saranno efficaci per le aggregazioni aziendali che si verificheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

IAS 1 e IAS 8

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8, chiarendo la definizione di "informazione materiale", al fine di stabilire l'inclusione o meno di un'informativa in bilancio. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2020.

Nome e sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato

Con riferimento alle informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 22-quinquies e sexies Codice Civile, si precisa che la società Ascopiave S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più piccolo di cui la società fa parte in quanto controllata e che lo stesso risulta essere disponibile presso la propria sede legale. Inoltre la società Asco Holding S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più grande di cui la società fa parte e che lo stesso risulta essere disponibile presso la propria sede legale.

Aggregazioni aziendali

In data 3 aprile 2018 per le società Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. (ex Pasubio Group S.p.A.), Pasubio Distribuzione S.r.l. e Pasubio Rete S.r.l. è decorso un anno dal perfezionamento dell'aggregazione aziendale condotto con le suddette società . Si segnala che la maturazione dei termini in base allo IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

In data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu.

Area e criteri di consolidamento

Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Bilancio Consolidato sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2018 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
pertinenza del
gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 89% 0%
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 51% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 100,00% 100% 0%
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 100,00% 100% 0%
Ascopiave Energie S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 250.000 100,00% 100% 0%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. (1) Rovigo (RO) 200.000 49,00% 49% 0%
Estenergy S.p.A. (2) Trieste (TS) 1.718.096 48,999% 48,999% 0%
Unigas Distribuzione S.r.l. (3) Nembro (BG) 3.700.000 48,86% 48,86% 0%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane Sr.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000 30,94% 30,94% 0%

(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;

(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, in data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu S.r.l..

Per una maggiore informativa sono stati esposti, nelle tabelle della nota esplicativa, i valori apportati dalle nuove società consolidate e i valori al 31 dicembre 2017.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto
Patrimonio netto
Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Amgas Blu S.r.l. 20.305 1.381 1.646 1.405 Ita Gaap
AP Reti Gas S.p.A. 86.730 17.894 316.633 (15.169) IFRS
Ascopiave S.p.A. 62.402 41.979 400.131 138.193 IFRS
Ascotrade S.p.A. 347.632 15.117 28.231 (755) IFRS
Blue Meta S.p.A. 68.374 4.096 8.938 (7.990) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 5.367 1.408 11.714 (1.031) Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 131.132 10.280 22.175 (15.258) IFRS
Etra Energia S.r.l. 8.934 444 1.382 (1.620) Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 18.861 704 17.552 14.609 Ita Gaap
Ascopiave Energie S.p.A. 62.905 3.675 11.598 (12.301) Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 4.390 1.458 16.984 (1.223) Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 28.987 2.182 2.451 42 Ita Gaap
Unigas Distribuzione S.r.l. 16.953 2.160 42.333 3.173 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 66.043 1.435 1.183 4.521 Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

Consolidato Fiscale Nazionale

Ascopiave S.p.A. insieme alle proprie controllate Ap Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., Blue Meta S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ap Reti Gas Vicenza S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Ap Reti Gas Rovigo S.r.l. ed Asco Energy S.p.A. partecipa al regime di tassazione disciplinato dall'art. 117 e seg. del DPR 917/1986, in breve Consolidato Fiscale Nazionale, promosso da Asco Holding S.p.A..

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati dal Gruppo:

Avviamento: l'avviamento derivante dall'acquisizione di rami d'azienda esercenti l'attività di distribuzione e vendita di gas è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del valore equo netto riferito ai valori identificabili delle attività e passività attuali e potenziali. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità, con cadenza annuale o anche più breve, nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore.

Ai fini di tali analisi di recuperabilità, l'avviamento acquisito con aggregazioni aziendali è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna delle unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari del Gruppo che si ritiene beneficeranno degli effetti sinergici dell'acquisizione, a prescindere dall'allocazione di altre attività o passività a queste stesse unità (o gruppi di unità).

Tali unità generatrici di flussi finanziari:

(i) rappresentano il livello più basso all'interno del Gruppo in cui l'avviamento è monitorato a fini di gestione interna;

(ii) non sono maggiori di un settore, come definito nello schema di segnalazione primario o secondario del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 "settore segmenti operativi".

La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore. Nei casi in cui l'avviamento è attribuito a una unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità) il cui attivo viene parzialmente dismesso, l'avviamento associato all'attivo ceduto viene considerato ai fini della determinazione dell'eventuale plus(minus)-valenza derivante dall'operazione. In tali circostanze l'avviamento ceduto è misurato sulla base dei valori relativi dell'attivo alienato rispetto all'attivo ancora detenuto con riferimento alla medesima unità.

Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative agli accordi per servizi in concessione tra settore pubblico e privato (c.d. service concession arrangements) relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione in cui:

  • (i) il concedente controlla o regolamenta i servizi forniti dall'operatore tramite l'infrastruttura e il relativo prezzo da applicare;
  • (ii) il concedente controlla attraverso la proprietà, la titolarità di benefici o in altro modo qualsiasi interessenza residua significativa nell'infrastruttura al termine della concessione.

Le altre immobilizzazioni immateriali includono inoltre l'iscrizione del valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi piuttosto che, l'iscrizione degli oneri riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale.

Per quanto riguarda il periodo di ammortamento:

  • (i) le liste clienti sono ammortizzate in quote costanti, in funzione della stima dei benefici che si manifesteranno negli esercizi futuri e determinati in sede di Purchase Price Allocation. In particolare, la vita utile associata alle liste clienti è stata determinata dagli Amministratori pari a dieci anni, in ragione del basso tasso di turnover della clientela, rappresentata soprattutto da utenti civili;
  • (ii) le concessioni per il servizio di distribuzione del gas naturale sono ammortizzate in quote costanti sulla base della durata del periodo concessorio o lungo la vita utile stimata. In particolare, il periodo di ammortamento delle concessioni acquisite dal Gruppo Ascopiave è pari a dodici anni in accordo con il quadro normativo di riferimento.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

I beni assunti in leasing finanziario sono iscritti al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto, tra le attività immateriali in contropartita al debito finanziario verso il locatore. Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Durata e valore residuo dei beni in regime di concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave al massimo entro il 31 dicembre 2012 o negli esercizi successivi in caso di proroga della scadenza originariamente prevista) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale.

In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Fabbricati 2%
Attrezzatura 8,5% - 8,3%
Mobili e arredi 8,80%
Macchine elettroniche 16,20%
Hardware e software di base 20%
Autoveicoli, Autovetture e simili 20%

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Partecipazioni:

Le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole derivanti da:

  • partecipazioni valutate al patrimonio netto;
  • altre partecipazioni

Partecipazioni valutate al patrimonio netto: tali partecipazioni si distinguono a loro volta in due categorie:

(i) partecipazioni in imprese a controllo congiunto: le partecipazioni in imprese a controllo congiunto, nelle quali cioè il Gruppo esercita un controllo sull'entità unitamente ad altri soci, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società a controllo congiunto. Secondo il metodo del patrimonio netto le partecipazioni sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della società alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment.

(ii) partecipazione in imprese collegate: le partecipazioni in imprese collegate, nelle quali cioè il Gruppo ha un'influenza notevole, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.

Nel caso l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite della partecipata, o, comunque a coprirne le perdite, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore, nei limiti del costo.

Altre partecipazioni: le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una quota di partecipazione inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti e sono valutate al fair value, se determinabile, qualora non sia determinabile il relativo valore equo alla data di chiusura del bilancio essendo le relative azioni non quotate, sono valutate secondo il criterio del costo di acquisto o di sottoscrizione, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, e che viene eventualmente rettificato per perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali. Le variazioni successive di fair value sono imputate a conto economico (FVPL) o, nel caso di esercizio dell'opzione previsto dal principio nel conto economico complessivo (FVOCI) nella voce "Riserva strumenti al FVOCI".

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

Attività Finanziarie

Il Gruppo classifica le attività finanziarie in base alle categorie individuate dall'IFRS 9:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività al fair value con contropartita "Altre componenti del conto economico complessivo" (FVOCI);
  • attività al fair value con contropartita "l'Utile o perdita dell'esercizio" (FVTPL).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: sono classificate in tale categoria le attività finanziarie per le quali risultano verificati i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Gli stessi fanno principalmente riferimento a crediti iscritti nei confronti di clienti e/o finanziamenti che contengono una componente finanziari significativa. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa operazione. Le misurazioni successive delle attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli eventuali accantonamenti per la svalutazione di tali crediti sono determinati con il forward looking approach a mezzo di un modello a tre stadi: 1) rilevazione delle perdite attese nei primi 12 mesi alla initial recognition del credito qualora il rischio di credito non sia aumentato; 2) riconoscimento delle perdite attese lungo la vita del credito qualora il rischio correlato al credito aumenti in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale; gli interessi vengono riconosciuti su base lorda; 3) riconoscimento delle ulteriori perdite attese lungo la vita del credito al concretizzarsi della manifestata perdita; gli interessi sono riconosciuti su base netta.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico complessivo (FVOCI): sono classificate in tale categoria le attività finanziarie che evidenziano le seguente caratteristiche: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la vendita dell'attività stessa, sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore, interessi attivi e utili o perdite per differenze cambio sono rilevate nell'Utile o perdita d'esercizio.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico (FVTPL): sono classificate in tale categoria tutte le attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di modello di business o di caratteristiche dei flussi generati, ai fini della valutazione al costo ammortizzato o al fair value con contropartita sul Conto economico complessivo. Le attività appartenenti a questa categoria sono classificate tra le attività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza naturale ed iscritte al fair value in sede di prima rilevazione. In sede di misurazione successiva, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico nel periodo in cui sono rilevati.

Rettifiche di valore: la valutazione delle attività finanziarie è effettuata sulla base del modello di valutazione delle perdite su crediti in applicazione del criterio dell'incurred losses. Il Gruppo ha scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni già in passato. Il processo predittivo è sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che il gruppo subisce verso la clientela finale.

Rimanenze: le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di presumibile realizzo o di sostituzione. Il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le rimanenze obsolete e/o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Rimanenze di gas naturale in stoccaggio

Le rimanenze di gas naturale stoccato, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori determinato applicando il criterio del costo medio ponderato, ed il valore di mercato a pronti evidenziatosi alla data di chiusura dell'esercizio.

Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che il Gruppo non sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico. Inoltre, il Gruppo cede alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito ("factoring"). Le operazioni di factoring sono pro-solvendo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (indennità di quiescenza) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti delle società del Gruppo ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di

50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il Tfr si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni del Gruppo sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • (i) le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;
  • (ii) i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a conto economico;

(iii) gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a conto economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti.

Il gruppo ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione(approvazione bilancio dell'esercizio 2017). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a conto economico.

Nel corso dell'esercizio 2016 sono maturati parte dei piani retributivi riferiti al triennio 2015 - 2017, che hanno comportato lo stanziamento di riserve per le quote da liquidarsi in azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2.

Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2016, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Passività finanziarie: le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività finanziarie derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato. I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.

Strumenti finanziari derivati: Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei prezzi del gas metano e dell'energia elettrica. In relazione a tale attività il Gruppo deve gestire i rischi legati al disallineamento tra le formule di indicizzazione relative all'acquisto di gas ed energia elettrica e le formule di indicizzazione legate alla vendita delle medesime commodity. Gli strumenti utilizzati per la gestione del rischio legato alla volatilità del prezzo delle merci, si sostanziano in contratti di commodity-swap, finalizzati a prefissare gli effetti sui margini di vendita indipendentemente dalle variazioni delle condizioni di mercato di cui sopra.

Le operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio, soddisfano i requisiti previsti dai principi contabili internazionali per il trattamento in hedge accounting sono designate "di copertura" (contabilizzate nei termini di seguito indicati), mentre quelle che, pur essendo poste in essere con l'intento gestionale di copertura, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali sono classificate "di trading". In questo caso, le variazioni di fair value degli strumenti derivati sono rilevate a conto economico nel periodo in cui si determinano. Il fair value è determinato in base al valore di mercato di riferimento.

I derivati incorporati in attività/passività finanziarie sono scorporati e valutati autonomamente al fair value, tranne i casi in cui il prezzo d'esercizio del derivato alla data di accensione approssima il valore determinato sulla base del costo ammortizzato dell'attività/passività di riferimento. In tal caso la valutazione del derivato incorporato è assorbita in quella dell'attività/passività finanziaria.

La valutazione al fair value di tali contratti viene effettuata utilizzando modelli di pricing e sulla base dei dati di mercato osservabili al 31 dicembre 2018; in particolare per l'esercizio 2018 sono stati utilizzati i seguenti dati:

curva di tasso 'Euro 6 mesi' utilizzata per il discounting dei flussi di cassi attesi degli strumenti oggetto di valutazione (Fonte: Thomson Reuters);

  • prezzi a consuntivo del gas TTF rilevati sul mercato OTC (Fonte: Report ICIS Heren e Report Argus Media Ltd);
  • prezzi a termine del gas TTF rilevati sul mercato OTC (Fonte: Report ICIS Heren);
  • prezzi a termine delle quotazioni ufficiali di chiusura (settlement price) dell'energia elettrica italiana (Italian Power Base Load) quotata nella borsa European Energy Exchange (EEX) (Fonte: GME);
  • prezzi a consuntivo delle quotazioni ufficiali di chiusura (settlement price) dell'energia elettrica italiana (Italian Power Off Peak) quotata nella borsa European Energy Exchange (EEX) (Fonte: GME).

Gerarchia del fair value

Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • (i) livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • (ii) livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • (iii) livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

Il Gruppo al 31 dicembre 2018 possiede esclusivamente una tipologia di strumenti finanziari su commodity riconducibile alla gerarchia di livello 2.

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

Secondo la tipologia delle principali operazioni del Gruppo, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:

  • (i) i ricavi per trasporto di gas naturale sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati durante l'esercizio in base alle c.d. tariffe di riferimento al fine di determinare il Vincolo dei Ricavi Totale come previsto dai provvedimenti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente;
  • (ii) i ricavi per vendita di gas sono riconosciuti al momento dell'erogazione e dipendono anche dalla tipologia del cliente. In particolare la normativa di settore prevede che, in relazione ai clienti che non si sono avvalsi della facoltà di negoziare direttamente le condizioni di fornitura con la società di vendita del gas, principalmente costituiti dalle utenze civili, le tariffe di vendita del gas naturale vengano disciplinate e aggiornate trimestralmente sulla base delle delibere ("ARERA").
  • (iii) i contributi ricevuti dagli utenti a fronte di lavori di lottizzazione qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a conto economico;
  • (iv) i ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
  • (v) i ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse;

In merito alla quantificazione dei consumi si segnala a decorrere dal 1° gennaio 2013 l'ARERA ha modificato, con delibera 229/2012/R/GAS del 31 maggio 2012, il Codice di Rete individuando Snam Rete Gas S.p.A. quale soggetto incaricato dell'attività di allocazione del gas naturale alle società di vendita. La delibera ha altresì modificato le tempistiche per la pubblicazione delle allocazioni provvisorie e definitive, le quali, sino all'esercizio precedente, erano svolte dai distributori locali nell'arco temporale di tre mensilità successive a quelle dei consumi, al termine delle quali, l'allocazione risultava definitiva.

A partire dal 1° gennaio 2013 le modalità di allocazione prevedono la pubblicazione di una prima allocazione nel corso del mese successivo a quello dei consumi che sarà oggetto di una prima sessione di aggiustamento entro il mese di maggio dell'esercizio successivo e oggetto di ulteriori affinamenti nell'ambito delle sessioni di aggiustamento pluriennali che saranno eseguite negli esercizi a seguire sino al limite del quinquennio.

Le sessioni di aggiustamento modificano le prime allocazioni effettuate considerando le maggiori informazioni recepite dai distributori locali e trasmesse a Snam Rete Gas S.p.A..

Le modifiche regolamentari sopradescritte, pertanto, inducono uno scenario nel quale è possibile che le quantità allocate in una prima fase vengano aggiustate in una fase successiva rispetto ai termini di approvazione del progetto di bilancio.

Ai fini della valorizzazione dei ricavi conseguiti per la somministrazione del gas naturale a clienti finali, considerata la modifica regolamentare e gli aggiustamenti che si producono nel corso dell'esercizio successivo, il Gruppo ha ritenuto ragionevole, ai fini della determinazione dei ricavi di competenza, provvedere al bilanciamento dei metri cubi venduti (a meno dei metri cubi consumati dai clienti oggetto di lettura mensile) con i metri cubi allocati dal responsabile del bilanciamento.

Le quantità fisiche allocate nel corso delle sessioni di aggiustamento sono oggetto di valorizzazione nel corso dell'esercizio successivo a seguito della pubblicazione dei dati resi disponibili da Snam Rete Gas S.p.A..

Si segnala altresì che con la delibera 250/2014/R/GAS del 29 maggio 2014 l'ARERA ha approvato la richiesta avanzata da Snam Rete Gas S.p.A. di effettuare la sessione di aggiustamento annuale dell'esercizio 2013 entro il mese di maggio 2015 nell'ambito della prima sessione di aggiustamento pluriennale che interesserà gli esercizi 2013 e 2014.

A seguito della stessa l'ARERA, con delibera 276/2015/R/GAS del 9 giugno 2015, ha sospeso il pagamento delle fatture emesse in esito alla sessione prima sessione di aggiustamento pluriennale nonché il conteggio delle medesime nell'ambito delle attività di monitoraggio dell'esposizione potenziale del sistema nei confronti dell'utente, per il tempo necessario all'effettuazione delle verifiche del caso e, comunque, con tempistiche atte a garantire la corretta esecuzione della successiva sessione di aggiustamento. La delibera ha conseguentemente disegnato uno scenario che esponeva il Gruppo ad incamerare gli effetti economici negativi e positivi derivanti dalla probabile modificazione dei volumi allocati nonché dei differenziali volumetrici che naturalmente si formano nei diversi punti della rete in cui il gas naturale è oggetto di misurazione. Al fine di rappresentare coerentemente i risultati conseguiti dal Gruppo, mantenendo un approccio conservativo e salvaguardando la correlazione dei costi sostenuti e dei ricavi conseguiti, gli amministratori ritennero opportuno bilanciare i metri cubi venduti nel corso dell'esercizio di riferimento ai metri cubi allocati dal responsabile del bilanciamento.

Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse. Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina. Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas).

Si segnala che i differenziali volumetrici dell'esercizio 2018, che saranno resi noti nel corso dell'esercizio 2019 e non sono stimabili alla data di chiusura della presente relazione, saranno iscritti nell'esercizio in corso determinando una variazione negativa o positiva di pari importo sui margini della società.

Contributi pubblici: i contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi pubblici sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui il contributo è correlato ad un'attività, l'attività ed il contributo sono rilevati per i loro valori nominali ed il rilascio a conto economico avviene progressivamente lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento in quote costanti.

Contributi privati: si segnala che i contributi privati ricevuti fino al 31 dicembre 2013 per la realizzazione di tratte dirette di distribuzione e delle derivazioni d'utenza sono stati iscritti integralmente a conto economico nel momento in cui risultavano sostenuti i costi per la realizzazione dello stesso e l'opera messa in funzione. I contributi ricevuti per la realizzazione di queste opere che non risultavano correlati ai costi sostenuti per la realizzazione della stessa erano sospesi nel passivo e imputati a conto economico nel momento in cui le condizioni risultavano realizzate. I contributi privati ricevuti per la realizzazione della rete e delle derivazioni d'utenza sono rilevati a partire dal 1°

gennaio 2014 nelle passività all'atto della corresponsione e imputati a conto economico, a partire dalla data di costruzione dell'infrastruttura, coerentemente con la rilevazione dei costi cui afferiscono le opere e della vita utile delle stesse.

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) Ascopiave S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate hanno esercitato l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.) rispettivamente Ascopiave S.p.A., Ascotrade S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A. e AP Reti Gas S.p.A per il triennio 2016 – 2018 ed Edigas Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. per il triennio 2015 – 2017. Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. Asco Holding S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

Ciascuna delle società aderenti trasferiscono alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a conto economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • (i) l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;
  • (ii) con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio consolidato, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa;
  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato. Al 31 dicembre 2018 il valore contabile dell'avviamento ammonta ad Euro 80.758 migliaia (2017: Euro 80.758 migliaia). Maggiori dettagli sono esposti alla nota 1;
  • la valorizzazione dei ricavi per consumi di gas erogato per i quali non è ancora disponibile una lettura effettiva;
  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti, i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option) gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. Nell'applicare i principi contabili di gruppo, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Impairment di attività

Il Gruppo effettua almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.

Titoli di Efficienza Energetica

I Titoli di Efficienza Energetica acquistati durante l'esercizio vengono rilevati a conto economico al costo sostenuto. Il quantitativo di titoli non ancora acquistati ma necessari al raggiungimento dell'obiettivo di competenza dell'esercizio è iscritto valore corrente di mercato del prezzo dei titoli stessi. Il relativo contributo che sarà corrisposto dalla CSEA al momento dell'annullamento dei titoli è contabilizzato nella voce ricavi al valore corrente del contributo stesso determinato sulla base del prezzo di rimborso previsto a fine anno.

Ammortamenti

Gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa.

Accantonamento per rischi

Tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti

Il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

Titoli di Efficienza Energetica

I Titoli di Efficienza Energetica acquistati durante l'esercizio vengono rilevati a conto economico al costo sostenuto. Il relativo contributo che sarà corrisposto dalla CSEA al momento dell'annullamento dei titoli è contabilizzato a riduzione del costo sostenuto ed è determinato sulla base del prezzo di rimborso previsto a fine anno. Un apposito fondo rischi viene stanziato per coprire gli oneri futuri previsti per il completamento dell'obiettivo di competenza dell'esercizio determinato come differenza tra il costo da sostenere e il relativo contributo da annullamento.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 31 dicembre 2018, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2017. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Distribuzione gas naturale 24.396 24.396
Vendita gas naturale 56.362 56.362
Totale avviamento 80.758 80.758

La verifica della perdita di valore dell'avviamento è stata condotta confrontando il valore recuperabile delle attività di distribuzione e di vendita del gas naturale con il loro valore contabile, incluso l'avviamento allocato. Poiché non sussistono criteri attendibili per valutare il valore di vendita tra parti consapevoli e disponibili delle attività di distribuzione e di vendita del gas naturale, se non i criteri proposti dalla letteratura per la valutazione dei rami d'azienda, il valore recuperabile delle attività oggetto di verifica viene determinato utilizzando il valore d'uso.

Il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi finanziari della CGU distribuzione gas e della CGU vendita gas è stato stimato mediante la metodologia del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi finanziari operativi generati dalle attività ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale.

I flussi finanziari utilizzati per il calcolo del valore recuperabile recepiscono le previsioni formulate dal management nel piano economico-finanziario 2019-2021 approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 25 febbraio 2019.

L'attuale normativa di settore prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale venga affidato attraverso delle procedure di gara da svolgersi per ambiti territoriali minimi secondo dei termini temporali predefiniti.

Le procedure di gara per l'affidamento degli ambiti territoriali in cui è ricompresa la grande maggioranza delle concessioni attualmente detenute dal Gruppo – se fossero state rispettate le tempistiche massime per la pubblicazione dei bandi previste dalla normativa – avrebbero dovuto già essere state avviate. Alla data odierna l'unica gara bandita che interessa concessioni attualmente detenute dal Gruppo Ascopiave è quella relativa all'ambito di Vicenza 3. Il piano economico-finanziario, e di conseguenza anche la metodologia valutativa adottata per la determinazione del valore d'uso della CGU distribuzione gas, ipotizza che il Gruppo, nel triennio 2019-2021, mantenga la gestione dell'attuale portafoglio di concessioni comunali.

Con riferimento all'attività di distribuzione del gas naturale, si è ipotizzato che negli anni 2019-2021 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economico-finanziario 2019-2021 mentre, in considerazione dell'aleatorietà che grava circa il rinnovo delle concessioni, si è ritenuto di stimare il valore terminale della CGU ipotizzando due scenari alternativi:

  • scenario 1: prevede che il Gruppo ottenga nel 2021 il rinnovo di tutte le concessioni e gli affidamenti in essere al 31 dicembre 2018;
  • scenario 2: prevede che il Gruppo nel 2021 termini l'esercizio del servizio di distribuzione del gas, realizzando il valore di rimborso degli impianti ai sensi dell'articolo 15 del D.Lgs. n 164/2000.

Nello scenario 1, il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dall'ultimo anno esplicitato nelle proiezioni finanziarie e considerando le condizioni economiche di rinnovo delle concessioni.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,69% (1,40% al 31 dicembre 2017) in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) della CGU distribuzione gas è stato stimato assumendo:

  • a) un coefficiente beta unlevered desumibile dalle indicazioni fornite nella delibera ARERA 639/2018/R/com del 6 dicembre 2018;
  • b) un livello di leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri) in linea con la struttura finanziaria di riferimento per il settore della distribuzione gas indicata nella delibera ARERA 639/2018/R/com del 6 dicembre 2018;
  • c) un equity risk premium pari al 5,5% (5,5% al 31 dicembre 2017), sulla base di fonti accademiche autorevoli, della prassi professionale, del consensus di mercato e delle indicazioni fornite dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV);
  • d) un tasso risk free pari alla media a 12 mesi dei rendimenti dei titoli di stato italiani con scadenza decennale calcolata al 31 dicembre 2018;
  • e) un costo del debito determinato sulla base delle indicazioni fornite nella delibera ARERA 639/2018/R/com del 6 dicembre 2018;
  • f) un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) pari all'1% (1% al 31 dicembre 2017).

Sulla base di questi elementi il costo medio ponderato del capitale post-tax è pari al 5,57% (5,20% al 31 dicembre 2017). Tale tasso è stato utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa nel periodo esplicito di Piano 2019-2021.

Il costo del capitale utilizzato per la determinazione del valore della perpetuità e del coefficiente di attualizzazione del terminal value è pari al 6,12% (5,82% al 31 dicembre 2017) ed è stato calcolato sulla base dei parametri sopra indicati e prevedendo un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) del 2% (2% al 31 dicembre 2017) per tener conto dell'incertezza sull'eventuale rinnovo delle concessioni e delle relative condizioni di proroga.

Considerando le ipotesi descritte, il valore recuperabile della CGU distribuzione gas risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento per perdita di valore.

I risultati ottenuti sono stati sottoposti a test di sensitività, al fine di riscontrare come il risultato di tale processo valutativo potrebbe cambiare in funzione della modifica dei parametri di redditività ipotizzati nei flussi di cassa futuri del tasso di crescita considerato nella determinazione del terminal value oppure del tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi stessi. Tale analisi ha portato gli Amministratori a valutare che i flussi di cassa attesi siano tali da poter assorbire normali variazioni dei parametri evidenziati rispetto alle analisi di sensitività generalmente effettuate nella prassi valutativa.

Gli Amministratori hanno quindi identificato – nello scenario 1 – quale valore del tasso di sconto e quale variazione del Margine Operativo Lordo, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU distribuzione gas. Tale analisi di sensitività ha portato ad identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari al 7,5% (7,3% al 31 dicembre 2017), ovvero con una contrazione media del Margine Operativo Lordo del 18,2% (23,1% al 31 dicembre 2017).

Gli Amministratori hanno infine identificato – nello scenario 2 – quale valore del tasso di sconto e quale variazione dei valori di rimborso degli impianti, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere

un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU distribuzione gas. Tale analisi ha portato ad identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari all'11,8% (11,6% al 31 dicembre 2017), ovvero con una riduzione dei valori di rimborso del 21,6% (23,4% al 31 dicembre 2017).

La stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management. Diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto normativo potrebbero richiedere una rideterminazione di eventuali perdite di valore. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.

Con riferimento all'attività di vendita del gas naturale, si è ipotizzato che negli anni 2019-2021 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economico-finanziario 2019-2021. Il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dai risultati previsti per il 2021.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,69% (1,40% al 31 dicembre 2017) in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) della CGU vendita gas è stato stimato assumendo:

  • a) un coefficiente beta unlevered determinato sulla base di un panel di società multiservizi italiane quotate; i prezzi di borsa sono stati osservati su un orizzonte temporale di due anni con frequenza settimanale;
  • b) un livello di leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri) in linea con la media delle strutture finanziarie delle società comparabili;
  • c) un equity risk premium pari al 5,5% (5,5% al 31 dicembre 2017), sulla base di fonti accademiche autorevoli, della prassi professionale, del consensus di mercato e delle indicazioni fornite dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV);
  • d) un tasso risk free pari alla media a 12 mesi dei rendimenti dei titoli di stato italiani con scadenza decennale, calcolata al 31 dicembre 2018;
  • e) un costo del debito pari al valore medio a 12 mesi dell'Interest Rate Swap a 10 anni sull'Euribor, calcolato al 31 dicembre 2018, aumentato di uno spread del 2% (3% al 31 dicembre 2017) sulla base del rating assegnato ad Ascopiave dal data provider S&P Capital IQ;
  • f) un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) pari al 2% (2% al 31 dicembre 2017).

Sulla base di questi elementi il costo medio ponderato del capitale post-tax è pari al 6,37% (5,84% al 31 dicembre 2017). Tale tasso è stato utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa nel periodo esplicito di Piano 2019-2021.

Il costo del capitale utilizzato per la determinazione del valore della perpetuità e del coefficiente di attualizzazione del terminal value è pari al 7,02% (6,46% al 31 dicembre 2017), ed è stato calcolato sulla base dei parametri sopra indicati e prevedendo un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) del 3% (3% al 31 dicembre 2017), per tener conto dell'inasprimento dello scenario competitivo.

Considerando le ipotesi descritte, il valore recuperabile della CGU vendita gas risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento per perdita di valore.

I risultati ottenuti sono stati sottoposti a test di sensitività, al fine di riscontrare come il risultato di tale processo valutativo potrebbe cambiare in funzione della modifica dei parametri di redditività ipotizzati nei flussi di cassa futuri, del tasso di crescita considerato nella determinazione del terminal value oppure del tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi stessi. Tale analisi ha portato gli Amministratori a valutare che i flussi di cassa attesi siano tali da poter assorbire normali variazioni dei parametri evidenziati rispetto alle analisi di sensitività generalmente effettuate nella prassi valutativa.

Gli Amministratori hanno quindi identificato quale valore del tasso di sconto e quale variazione del Margine Operativo Lordo, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU vendita gas. Tale analisi di sensitività ha portato ad

identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari al 26,9% (28,0% al 31 dicembre 2017), ovvero con una contrazione media del Margine Operativo Lordo dell'78,5% (80,1% al 31 dicembre 2017).

La stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management. Diversi fattori potrebbero richiedere una rideterminazione di eventuali perdite di valore. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.

Con l'operazione di conferimento in AP Reti Gas S.p.A. delle attività di distribuzione gas, Ascopiave S.p.A. si è trasformata in una società holding di partecipazioni che svolge attività di direzione e coordinamento strategico del Gruppo Ascopiave. Nel rispetto del principio contabile IAS 36 si è proceduto a verificare la recuperabilità dei cosiddetti "corporate assets" di Ascopiave S.p.A., ossia le attività e le passività relative alle attività centrali di Ascopiave S.p.A. che non sono state allocate alle CGU nell'ambito del test d'impairment di primo livello. Il test è stato effettuato in un'ottica consolidata (test di secondo livello), così come previsto dal principio contabile IAS 36, ed oggetto di verifica è stato quindi il capitale investito netto consolidato di Ascopiave, al netto delle partecipazioni non consolidate integralmente. In particolare, il valore recuperabile è stato determinato come somma (i) dei recoverable amount delle CGU distribuzione gas, vendita gas e altre attività determinati nel test d'impairment di primo livello e (ii) del recoverable amount della società Ascopiave, entrambi nella configurazione di valore del Value in use.

Con riferimento al recoverable amount della società Ascopiave, i flussi di cassa utilizzati recepiscono le previsioni formulate dal management per la società per il periodo 2019-2021. Il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dai risultati previsti per il 2021.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,69% (1,40% al 31 dicembre 2017) in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) è stato stimato come media ponderata dei WACC calcolati per ciascuna CGU, dove i fattori di ponderazione sono le incidenze percentuali del Risultato Operativo di ciascuna CGU sul totale del Risultato Operativo realizzato nel 2018.

In conclusione, il valore recuperabile così determinato risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine degli esercizi considerati:

31.12.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.653 (5.601) 52 5.579 (5.366) 213
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.256 (9.380) 5.876 15.256 (8.302) 6.954
Altre immobillizzazioni immateriali 24.676 (20.843) 3.833 25.632 (19.398) 6.234
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 622.519 (288.584) 333.934 599.302 (271.714) 327.589
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 7.693 0 7.693 5.945 0 5.945
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 491 0 491 0 0 0
Altre immobillizzazioni immateriali 676.287 (324.409) 351.878 651.714 (304.780) 346.934

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nell'esercizio considerato:

31.12.2017 31.12.2018
Valore Riclassifiche a Decremento Valore
netto Variazione Decremento immobilizzazio Ammortamenti
dell'esercizio
fondi netto
(migliaia di Euro) contabile dell'esercizio ni materiali ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 213 0 161 52
Concessioni, licenze, marchi e diritti 6.954 (0) 1.078 5.876
Altre immobillizzazioni immateriali 6.234 (0) (451) 1.949 3.833
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 327.589 25.034 2.331 17.645 (1.288) 333.934
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 5.945 1.915 168 7.693
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 0 491 491
Altre immobillizzazioni immateriali 346.934 27.440 2.499 (451) 20.834 (1.288) 351.878

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio risultano pari a 27.440 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento dell'esercizio.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento dell'esercizio. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine dell'esercizio non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.

Al termine dell'esercizio il Gruppo ha riscattato l'impianto di cogenerazione sino nel veneziano che era stato oggetto di leasing finanziario. Il riscatto del bene, e la conseguente estinzione del correlato debito finanziario, ha determinato la riclassifica del valore netto contabile evidenziato alla data di recesso del contratto iscrivendolo per natura tra le immobilizzazioni materiali e, nello specifico: nella voce terreni fabbricati per Euro 99 migliaia, e nella voce impianti e macchinari per Euro 353 migliaia.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dell'esercizio la voce ha registrato una variazione netta complessiva pari ad Euro 6.346 migliaia principalmente in ragione degli ammortamenti del periodo e degli investimenti realizzati. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 25.034 migliaia. Le dismissioni nette sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine dell'esercizio. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 1.915 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale. Gli investimenti realizzati sono pari ad Euro 491 migliaia.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 41.501 (12.979) 28.522 40.108 (11.775) 28.333
Impianti e macchinari 3.631 (1.474) (995) 1.162 2.737 (1.396) (995) 346
Attrezzature industriali e commerciali 3.493 (3.001) 492 3.428 (2.929) 499
Altri beni 17.824 (15.458) 2.366 17.107 (14.684) 2.423
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 182 0 182 733 0 733
Immobilizzazioni materiali 66.631 (32.912) (995) 32.724 64.113 (30.784) (995) 32.334

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nell'esercizio considerato:

31.12.2017 31.12.2018
Valore Riclassifiche da Decremento Valore
netto Variazione Decremento immobilizzazio Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile dell'esercizio ni immateriali dell'esercizio ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 28.333 1.295 99 1.204 28.522
Impianti e macchinari 346 543 353 80 1.162
Attrezzature industriali e commerciali 499 71 78 492
Altri beni 2.423 718 0 775 (0) 2.366
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 733 (522) 29 182
Immobilizzazioni materiali 32.334 2.106 29 451 2.138 (0) 32.724

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. La variazione registrata al termine dell'esercizio è principalmente spiegata dal completamento di lavori di manutenzione straordinaria o sviluppo di sedi aziendali che al termine dell'esercizio precedente risultavano ancora in corso di esecuzione. Gli incrementi rilevati sono stati quasi integralmente compensati dalle quote di ammortamento dell'esercizio.

Impianti e macchinario

Nel corso dell'esercizio la voce impianti e macchinari ha registrato incrementi per Euro 543 migliaia. Le riclassifiche rilevate nell'esercizio, che hanno determinato un aumento della voce pari ad Euro 353 migliaia, sono spiegate dal riscattato dell'impianto di cogenerazione sino nel veneziano che era stato oggetto di leasing finanziario sino al mese di dicembre.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 71 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio risultano pari ad Euro 718 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di autoveicoli aziendali (Euro 168 migliaia), hardware e telefonia (Euro 178 migliaia), nonché mobili e complementi d'arredo (Euro 86 migliaia).

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dell'anno la voce ha registrato una variazione negativa pari ad Euro 522 migliaia principalmente spiegata dalla riclassifica degli investimenti realizzati in esercizi precedenti per la realizzazione di attività che sono state completate nel corso del 2018.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2017 31.12.2018
(migliaia di Euro) Valore netto Incremento Decremento Valore netto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 68.871 7.493 8.009 68.355
Partecipazioni in altre imprese 7 0 5 2
Partecipazioni 68.878 7.493 8.009 68.357

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.878 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 68.357 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando una variazione netta di Euro -521 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dai dividendi distribuiti nell'esercizio dalle società a controllo congiunto che sono risultati pari ad Euro 7.274 migliaia, di cui: Estenergy S.p.A. Euro 5.641 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 949 migliaia ed Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 684 migliaia. Il residuo decremento è spiegato dalla rettifica di patrimonio netto effettuata dalla controlla Estenergy S.p.A. in ragione della prima applicazione del principio contabile IFRS 9. Tali diminuzioni sono quasi interamente compensate dai risultati conseguiti nell'esercizio 2018 dalle stesse società, e nello specifico: Estenergy S.p.A. Euro 5.038 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 1.068 migliaia ed Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 1.407 migliaia.

La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 31 dicembre 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.

Partecipazioni in Imprese Collegate

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2016-2017, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia

prima e, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno sino alla scadenza naturale del contratto.

Sulla base dei risultati del bilancio relativo all'esercizio 2017-2018, come approvato dall'assemblea dei soci in data 21 dicembre 2017, e dei dati operativi preconsuntivi dei primi tre mesi 2018-2019 rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 8.358 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 2.586 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2017 ammontava ad Euro 11.737 migliaia, di cui Euro 3.631 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 1.046 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 564 migliaia al 31 dicembre 2017).

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo di scritture di Primo trimestre Novestrale al Bilancio al
consolidamento ed espressi in milioni di Euro) 31/12/2018 30/06/2018 30/09/2017
Attività non correnti 1,46 1,73 2,14
Attività correnti 11,60 9,90 7,46
Patrimonio netto (2,44) (2,71) (3,48)
Passività non correnti 0,00 0,00 0,00
Passività correnti 14,37 13,36 12,10
Ricavi 18,32 50,89 59,17
Costi (18,00) (49,76) (57,23)
Margine operativo lordo 0,33 1,13 1,94
Ammortamenti e svalutazioni (0,13) (0,40) (1,01)
Risultato operativo 0,19 0,73 0,93
Risultato netto 0,19 0,73 0,87
Posizione finanziaria netta 4,70 4,03 2,93

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni sono relative alle quote nella Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia.

In data 6 agosto 2018 è stata iscritta al Registro delle Imprese di Vicenza l'Assemblea dei Soci della società Pedemontana Distribuzione Gas S.r.l. (partecipata al 9,09% da AP Reti Gas Vicenza S.p.A.) tenutasi in data 27 luglio 2018, al rogito del Notaio Giuseppe Fietta (in Bassano del Grappa), (rep. 223.100, racc. 84.622) ed avente all'ordine del giorno "Provvedimenti ai sensi dell'Art. 2482-ter codice civile" (Azzeramento delle perdite e ricostituzione del capitale sociale).

Il capitale sociale ricostituito ad Euro 30 migliaia è stato, in sede di Assemblea, interamente sottoscritto dal Socio Pedemontana Patrimonio e Servizi S.r.l.:

  • in via definitiva, per quanto riguarda la partecipazione dalla stessa posseduta, pari al 50/55 del c.s.;
  • sotto condizione risolutiva della sottoscrizione della quota spettante al socio AP Reti Gas Vicenza S.p.A. sulla deliberata ricostituzione del c.s., pari a 5/55 del c.s..

Pertanto, con effetto dal 6 agosto 2018, il socio AP Reti Gas Vicenza S.p.A. è uscito dalla compagine societaria di Pedemontana Distribuzione Gas S.r.l. (salvo il successivo esercizio del diritto di sottoscrizione sulla ricostituzione del capitale sociale).

In data 8 agosto 2018, il Socio AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ha comunicato, a mezzo pec, a Pedemontana Distribuzione Gas S.r.l. ed a Pedemontana Patrimonio e Servizi S.r.l., la rinuncia al diritto di sottoscrizione sulla ricostituzione del capitale sociale.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue mostra la movimentazione delle altre attività non correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Depositi cauzionali 8.917 8.877
Altri crediti 3.127 4.138
Altre attività non correnti 12.044 13.015

Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza. La voce in esame passa da Euro 13.015 migliaia ad Euro 12.044 migliaia con un decremento di Euro 971 migliaia. La variazione è spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato nel paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo resoconto.

Per quanto riguarda la voce "Altri crediti", risulta principalmente così composta:

  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011.

Alla data del 31 dicembre 2018 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questa Relazione finanziaria annuale.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 1.122 0
Attività finanziarie non correnti 1.122 0

La voce è relativa al credito vantato nei confronti del comune di Creazzo. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni). Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto

transattivo, poi stipulato il 2 agosto 2018.

Ulteriori informazioni sono riportate al paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria annuale.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti per imposte anticipate 11.358 11.479
Crediti per imposte anticipate 11.358 11.479

Le imposte anticipate passano da Euro 11.479 migliaia ad Euro 11.358 migliaia con un decremento di Euro 121 migliaia.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2018 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate attività per imposte anticipate sono indicati di seguito:

31.12.2018 31.12.2017
Differenze Aliquota Effetto Differenze Aliquota Effetto
Descrizione temporanee fiscale totale temporanee fiscale totale
Svalutazione crediti 1.786 24,0% 429 2.442 24,0% 586
Fondi svalutazione magazzino 33 28,2% 9 33 28,2% 9
Ammortamenti IRES 24% + IRAP 4,2% 1.323 28,2% 373 1.343 28,2% 379
Accantonamento fondi rischi 923 24,0% 221 1.417 24,0% 340
Ammortamenti eccedenti oltre 2013 6.314 28,2% 1.781 6.967 28,2% 1.965
Altro IRES 24% + IRAP 4,2% 732 28,2% 206 1.037 28,2% 292
PILT-Phatom stock option-F.di personale 781 24,0% 188 2.349 24,0% 564
Accantonamenti fondi rischi 359 27,9% 100 120 27,9% 33
Altro IRES 24% 242 24,0% 58 692 24,0% 166
Perdite fiscali riportabili 24% 2.662 24,0% 639 3.598 24,0% 864
Ammortamenti eccedenti IRES 24% 29.739 24,0% 7.137 25.770 24,0% 6.185
Altro vendita gas IRES 24% + 3,9% 773 27,9% 216 338 27,9% 94
Altro distribuzione gas IRES 24% + IRAP 4,2% 0 0,0% 0 5 28,2% 1
Totale crediti per imposte anticipate 45.669 11.358 46.112 11.479

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:

31.12.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto
Gas in stoccaggio 2.694 (35) 2.659 1.608 0 1.608
Combustibili e materiale a magazzino 3.399 (39) 3.360 2.503 (39) 2.464
Totale Rimanenze 6.093 (73) 6.020 4.111 (39) 4.072

Al termine dell'esercizio 2018 le rimanenze risultano pari ad Euro 6.020 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 1.948 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. L'incremento è spiegato dalle maggiori esistenze di gas naturale stoccato (+1.051 migliaia di Euro) e dall'incremento delle giacenze di materiale in magazzino (+896 migliaia di Euro).

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 73 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

La valorizzazione delle rimanenze di gas stoccato è conteggiata al prezzo medio ponderato di acquisto della materia prima, mentre il fondo svalutazione ad esse correlato è misurato al prezzo di mercato dell'ultimo giorno dell'esercizio di riferimento (31 dicembre 2018 pari a 23,260 €/MWh fonte MGS). Al termine dell'esercizio è stato necessario deprezzare il valore del gas naturale stoccato in quanto il prezzo di mercato risultava superiore al valore di carico del gas naturale stoccato.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso clienti 76.617 78.998
Crediti per fatture da emettere 94.046 83.245
Fondo svalutazione crediti (3.715) (5.358)
Crediti commerciali 166.947 156.884

I crediti commerciali passando da Euro 156.884 migliaia ad Euro 166.947 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 10.063 migliaia.

I crediti verso clienti, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 1.643 migliaia, è principalmente spiegato dalla buona capienza del fondo già esistente che non ha richiesto nuovi ingenti accantonamenti nonostante gli importanti utilizzi effettuati nell'esercizio 2018, grazie anche ai risultati dell'attività di recupero crediti condotta da agenzie esterne e dal network di legali incaricati.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio 2018 è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Fondo svalutazione crediti iniziale 5.358 7.148
Accantonamenti 1.964 1.885
Utilizzo (3.607) (3.675)
Fondo svalutazione crediti finale 3.715 5.358

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 76.617 78.998
- fondo svalutazione crediti commerciali -3.715 -5.358
Crediti commerciali netti per fatture emesse 72.902 73.640
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 65.052 72.284
- scaduti entro 6 mesi 7.300 548
- scaduti da 6 a 12 mesi 1.472 1.945
- scaduti oltre 12 mesi 2.793 4.221

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti per consolidato fiscale 3.034 9.601
Risconti attivi annuali 629 435
Anticipi a fornitori 2.769 7.589
Ratei attivi annuali 27 19
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 25.029 29.362
Credito IVA 2.854 7.183
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 8.612 912
Attività per vendite a termine 159 597
Altri crediti 1.948 2.167
Altre attività correnti 45.062 57.865

Le altre attività correnti passando da Euro 57.865 migliaia ad Euro 45.062 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un decremento di Euro 12.803 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei crediti per consolidato fiscale per Euro 6.567, degli anticipi a fornitori per Euro 4.820 migliaia, dei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per Euro 4.333 migliaia, dovuti principalmente alle componenti tariffarie della distribuzione del gas naturale e ai titoli di efficienza energetica, e dei crediti IVA per Euro 4.329 migliaia. Tali incrementi sono stati parzialmente compensati dall'aumento dei crediti sulle accise del gas e dell'energia elettrica per Euro 7.700 migliaia.

Le attività per vendite a termine passano da Euro 597 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 159 migliaia del 31 dicembre 2018, registrando una diminuzione di 437 migliaia di Euro. Le stesse sono correlate a contratti di acquisto e di vendita sottoscritti sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima.

La voce attività per vendite a termine rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il periodo gennaio – marzo 2019 per le consegne fisiche di materia prima, e gennaio - settembre 2019 per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG. I crediti iscritti per consegne fisiche avvenute nel corso dell'esercizio 2019 sono valorizzate ai prezzi contrattualmente previsti.

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti finanziari verso società a
controllo congiunto 844 0
Altre attività finanziarie correnti 136 0
Altre attività finanziarie correnti 981 0

Le attività finanziarie correnti rilevano un credito per Euro 844 migliaia verso la società a controllo congiunto ASM Set S.r.l. relativo al contratto di cash pooling sottoscritto con la capogruppo.

Il restante importo è relativo alla quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo così come descritto al paragrafo "Attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti IRAP 545 1.467
Crediti IRES 673 888
Altri crediti tributari 290 290
Crediti tributari 1.508 2.645

I crediti tributari passando da Euro 2.645 migliaia ad Euro 1.508 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un decremento pari ad Euro 1.137 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dell'esercizio 2018, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Depositi bancari e postali 66.632 15.538
Denaro e valori in cassa 18 17
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 15.555

Le disponibilità liquide passano da Euro 15.555 migliaia dell'esercizio 2017 ad Euro 66.650 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un incremento di Euro 51.095 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nell'esercizio 2018 si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni esercizio considerato è il seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 15.555
Attività finanziarie correnti 981 0
Passività finanziarie correnti (115) (406)
Debiti verso banche e finanziamenti (131.044) (80.304)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 0 (74)
Posizione finanziaria netta a breve (63.528) (65.230)
Attività finanziarie non correnti 1.122
Finanziamenti a medio e lungo termine (55.111) (54.360)
Passività finanziarie non correnti 0 (277)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (53.989) (54.637)
Posizione finanziaria netta (117.517) (119.867)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2018" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questa relazione finanziaria annuale.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Attività su derivati materia prima 123 1.510
Attività su derivati materia prima 123 1.510

Le attività correnti su strumenti finanziati derivati passano da Euro 1.510 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 94 migliaia del 31 dicembre 2018 evidenziando una diminuzione di 1.416 migliaia di Euro.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 dicembre 2018, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 27191783 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 30-lug-18 1-ott-18 31-dic-18 Long/Buy 22.090 MWh 15
2 28359446 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 4-dic-18 1-gen-19 31-gen-19 Short/Sell 11.160 MWh 32
3 22176498 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 2-ago-18 1-ott-18 1-apr-19 Long/Buy 5.329 MWh 1
4 150618-2001 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 15-giu-18 1-ott-18 30-giu-19 Long/Buy 90.144 MWh 13
5 050718-2009 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 5-lug-18 1-ott-18 31-lug-19 Long/Buy 6.523 MWh 2
6 190718-2014 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 19-lug-18 1-ott-18 30-set-19 Long/Buy 8.552 MWh 4
7 22155980 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 14-giu-18 1-ott-18 30-set-19 Long/Buy 12.193 MWh 16
8 22175430 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 31-lug-18 1-ott-18 30-set-19 Long/Buy 4.970 MWh 5
9 22177190 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 31-lug-18 1-ott-18 31-gen-19 Long/Buy 2.590 MWh 3
10 22188815 EE BNP Paribas Commodity Swap Power PUN Off Peak 31-ago-18 1-ott-18 31-dic-18 Short/Sell 9.919 MWh 24
11 22260430 EE BNP Paribas Commodity Swap Power PUN Baseload 7-dic-18 1-gen-19 31-gen-19 Long/Buy 1.488 MWh 1
12 22260433 EE BNP Paribas Commodity Swap Power PUN Baseload 7-dic-18 1-feb-19 28-feb-19 Long/Buy 1.344 MWh 4
13 22260434 EE BNP Paribas Commodity Swap Power PUN Baseload 7-dic-18 1-mar-19 31-mar-19 Long/Buy 1.486 MWh 2
Totali 177.788 123

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2018 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (16.981) (17.521)
Riserve e utili a nuovo 134.629 134.603
Risultato del periodo di Gruppo 44.625 47.135
Patrimonio netto di Gruppo 443.567 445.511
Capitale e Riserve di Terzi 2.428 2.872
Risultato del periodo di Terzi 1.874 2.117
Patrimonio Netto di Terzi 4.303 4.989
Patrimonio netto Totale 447.869 450.500

Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente relative ad una variazione negativa per Euro 2.281 migliaia relativa alla riserva di Cash Flow Hedge, alla variazione negativa derivante dall'aggregazione della residua quota societaria di Amgas Blu S.p.A. per Euro 3.778 migliaia, ed all'erogazione di azioni proprie a favore di dipendenti ed amministratori per piani di incentivazione a lungo termine (triennio 2015-2017) per Euro 540 migliaia. In relazione ai piani di incentivazione a lungo termine del triennio 2018-2020 è stata rilevata una variazione pari 116 migliaia. Ai fini di una maggiore

comprensione delle variazioni intervenute si rinvia al prospetto di movimentazione del patrimonio netto di questa relazione finanziaria annuale.

La variazione registrata dalla riserva di Cash Flow Hedge è spiegata dalla valutazione a fair value dei contratti derivati in essere al 31 dicembre 2018. Gli effetti di copertura maturati nel periodo e quelli trasferiti in Conto Economico a rettifica dei costi di approvvigionamento sottostanti con riferimento a tutti i derivati oggetto di designazione in hedge accounting nel corso dell'esercizio 2018 sono:

Saldo di chiusura al 31 dicembre 2018 1.044
Efficacia rilasciata in Conto Economico nell'esercizio 1.509
Efficacia maturata nel corso dell'esercizio 771
Saldo di apertura al 1° gennaio 2018 (1.236)
(migliaia di Euro)

Il valore della riserva di cash flow hedge in essere al 31 dicembre 2018 fa riferimento a flussi di approvvigionamento e di vendita attesi che si manifesteranno economicamente nel corso dell'esercizio 2019; pertanto tale riserva sarà imputata a conto economico rispettivamente:

  • ad incremento dei costi per un importo pari ad Euro 775 migliaia,
  • a decremento dei ricavi per un importo pari ad Euro 270 migliaia.

Ipotizzando una variazione del 10% delle quotazioni a termine del gas naturale (i.e. TTF Day Ahead, TTF Month Ahead e TTF Quarter Ahead) e dell'energia elettrica (i.e. Italian Power Base Load) al 31 dicembre 2018, in aumento e in diminuzione, si verificherebbe rispettivamente un miglioramento ed un peggioramento di Euro 596 migliaia del saldo della riserva di cash flow hedge di Patrimonio Netto; nessun impatto sarebbe, invece, generato in Conto Economico in ragione della totale efficacia delle relazioni di copertura analizzate.

Con riferimento alle passività da derivati in essere al 31 dicembre 2018 (fair value risk free pari ad Euro 1.216 migliaia) è attesa la liquidazione di un differenziale negativo pari ad Euro 861 migliaia nel corso del primo semestre dell'esercizio 2019 e pari ad Euro 354 migliaia nel corso del secondo semestre 2019.

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A. e Etra Energia S.r.l..

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.024 1.740
Altri fondi rischi ed oneri 2.877 4.172
Fondi rischi ed oneri 3.901 5.913

I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 5.913 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 3.901 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un decremento di Euro 2.012 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei fondi di trattamento quiescenza e obblighi simili per Euro 716 migliaia correlati all'erogazione delle somme accantonate nei confronti di dipendenti ed amministratori in esercizi precedenti per piani di incentivazione a lungo termine. La variazione della voce altri fondi rischi ed oneri è principalmente spiegata dalla diminuzione degli accantonamenti rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione e a rischi su cause jus-lavoristiche.

La tabella che segue mostra la movimentazione nell'esercizio 2018:

Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2018 3.901
Utilizzo fondi rischi e oneri (966)
Accantonamenti fondi rischi e oneri (0)
Rilascio fondo rischi copertura perdite società collegate (1.046)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2018 5.913
(migliaia euro)

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Copertura perdite società collegate 2.876 3.632
Rischi su contenziosi con fornitori 235 232
Rischi su cause Jus-lavoriste 309 309
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 376 1.740
Totale 3.796 5.913

Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglievano gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine.

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.836 migliaia al 1 gennaio 2018 ad Euro 4.807 migliaia del 31 dicembre 2018 registrando un decremento pari ad Euro 29 migliaia.

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2018 4.836
Liquidazioni (1.682)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.601
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) 52
Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2018 4.807

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli a reddito fisso di elevata qualità per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2018 è pari al 1,57% (1,30% al 31 dicembre 2017).

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Le principali altre ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza IPS55
  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 1,50%
  • tasso di anticipazione: 2,00%

L'analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio.

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre, l'interest cost, pari ad Euro 52 migliaia, è rilevato tra gli altri oneri finanziari.

18. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 8.611 610
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 21.500 26.250
Mutui passivi BNL 25.000 27.500
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 54.360
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 8.014 10.181
Finanziamenti a medio-lungo termine 63.124 64.541

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 dicembre 2018 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 25.000 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 21.500 migliaia, passano complessivamente da Euro 54.360 migliaia ad Euro 55.111 migliaia con un incremento di Euro 751 migliaia, spiegato dalla sottoscrizione nel mese di gennaio 2018 di un nuovo finanziamento a 12 anni con Cassa Centrale Banca e dal pagamento delle rate pagate nel corso dell'esercizio. Considerando anche la quota corrente dei finanziamenti descritti il valore complessivo diminuisce passando da Euro 64.541 migliaia a Euro 63.124 migliaia. In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 27.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il rimborso avverrà tramite n. 22 rate semestrali residue dal 2 febbraio 2019 e sino al 2 agosto 2029 con quota capitale costante e interessi calcolati con l'applicazione del tasso fisso dell'1,92%.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento con BNL, la controllata AP Reti Gas S.p.A. ha ceduto all'istituto di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle proprie Concessioni Distribuzione Gas.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

  • a) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore o uguale a 3,5;
  • b) RAB maggiore o uguale ad Euro 300.000 migliaia.

Al termine dell'esercizio 2018 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:

  • a) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda è pari a 1,47, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 117.517 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 80.036 migliaia;
  • b) la RAB consolidata è pari ad Euro 430.541 migliaia.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari a 26.250 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il rimborso della prima tranche, il cui debito originario era di Euro 35.000 migliaia, avverrà mediante n. 10 rate residue semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2019 e il 28 agosto 2023, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 95,5 punti base, mentre, quanto alla seconda, il cui debito originario era di Euro 10.000 migliaia, verrà rimborsata in n. 14 rate semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2019 e il 27 agosto 2025, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 71,5 punti base, oltre al costo annuo

di 70 punti base relativo alla garanzia rilasciata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., ridotto dal precedente valore di 135 punti base a decorrere dal 6 giugno 2018.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, la Capogruppo ha ceduto a Banca Europea per gli Investimenti una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A., come da integrazione contrattuale sottoscritta nel mese di dicembre 2016.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

a) rapporto Ebitda / oneri finanziari netti superiore a 5;

b) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore a 3,5.

Resta inoltre nella facoltà dell'istituto bancario la richiesta del rimborso anticipato del finanziamento rispetto alle date di scadenza previste dai piani di ammortamento nei seguenti casi:

  • a) riduzione dei costi del progetto al di sotto di quanto originariamente stabilito dal contratto;
  • b) rimborso anticipato di altri finanziamenti non BEI (senza considerare le linee rotative);
  • c) mutamento del controllo di Ascopiave S.p.A. o di Asco Holding S.p.A.;
  • d) mutamento normativo, che possa pregiudicare la capacità di Ascopiave S.p.A. di adempiere ai propri obblighi;
  • e) perdita delle concessioni, tale da portare la RAB consolidata al di sotto dei 300 milioni di Euro.
  • Al termine dell'esercizio 2018 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:
  • a) il rapporto Ebitda / oneri finanziari netti è pari a 102,85, calcolato come rapporto tra l'Ebitda consolidato a tale data, pari ad Euro 80.036 migliaia, e gli oneri finanziari netti consolidati, pari ad Euro 778 migliaia;
  • b) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda era pari a 1,47, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 117.517 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 80.036 migliaia.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 9.374 migliaia, con l'iscrizione di Euro 764 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il rimborso avverrà tramite n. 134 rate mensili residue di importo costante dal 31 gennaio 2019 e sino al 28 febbraio 2030 con interessi calcolati con l'applicazione del tasso fisso dell'1,83%.
  • Il finanziamento con Unicredit, erogato nel 2011 per un importo pari ad Euro 40.000 migliaia, è stato completamente estinto il 30 giugno 2018.

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La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

(migliaia di Euro) 31.12.2018
Esercizio 2019 8.014
Esercizio 2020 8.028
Esercizio 2021 8.042
Esercizio 2022 8.057
Oltre 31 dicembre 2022 30.984
Totale finanziamenti a medio-lungo termine (compresa
quota corrente) 63.124

19. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Depositi cauzionali 11.350 11.599
Risconti passivi pluriennali 16.653 11.330
Altre passività non correnti 28.003 22.930

Le altre passività non correnti passano da Euro 22.930 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 28.003 migliaia del 31 dicembre 2018 con un incremento pari ad Euro 5.073 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'aumento dei risconti passivi pluriennali che hanno registrato un incremento pari ad Euro 5.323 migliaia.

I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

Si segnala che nel corso dell'esercizio sono state completate le attività di rendicontazione di molteplici tratte di rete di distribuzione del gas con la conseguente iscrizione, degli investimenti realizzati, nella voce "immobilizzazioni in regime di concessione". L'avvio della vita utile degli impianti ha determinato la riclassifica dei contributi ricevuti per la realizzazione della stessa, precedentemente sospesi nella voce "anticipi da clienti", per complessivi Euro 3.111 migliaia. Si segnala altresì che, ai fini dell'allineamento della voce ai contributi scomputati dagli assets tecnici, i risconti passivi pluriennali sono stati ulteriormente aumentati per complessivi Euro 821 migliaia.

I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.

20. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso società di leasing oltre 12 mesi (0) 277
Passività finanziarie non correnti (0) 277

Le passività finanziarie non correnti si azzerano a seguito dell'estinzione del debito verso società di leasing, con conseguente acquisizione di impianti di cogenerazione, avvenuto nel mese di dicembre 2018.

21. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti per imposte differite 14.534 15.733
Debiti per imposte differite 14.534 15.733

I debiti per imposte differite passano da Euro 15.733 migliaia ad Euro 14.534 migliaia con un decremento di Euro 1.199 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti e degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2018 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate passività per imposte differite sono indicati di seguito:

31.12.2018 31.12.2017
Differenze Aliquota Effetto Differenze Aliquota Effetto
Descrizione temporanee fiscale totale temporanee fiscale totale
Ammortamenti eccedenti 25.601 24,0% 6.144 26.751 24,0% 6.420
Trattamento di fine rapporto 25 24,0% 6 28 24,0% 7
Ammortamenti eccedenti 13.101 28,2% 3.695 14.612 28,2% 4.121
Deducibilità avviamento ai fini fiscali vendita gas 2.681 27,9% 748 2.458 27,9% 686
Altro 266 24,0% 64 305 24,0% 73
Liste cliento oltre 2016 3.878 28,2% 1.093 5.826 28,2% 1.643
Deducibilità avviamento ai fini fiscali 9.872 28,2% 2.784 9.872 28,2% 2.784
Totale debiti per imposte differite 55.424 14.534 59.852 15.733

Passività correnti

22. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso banche 123.031 70.123
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 8.014 10.181
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 80.304

I debiti verso banche passano da Euro 80.304 migliaia ad Euro 131.044 migliaia con un incremento pari ad Euro 50.740 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui. La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito del Gruppo utilizzate e disponibili ed i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2018.

Intermediario Tipologia di Affidamento al Tasso al Utilizzato al
linea di credito 31/12/2018 31/12/2018 31/12/2018
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Crediti per cassa 5 n.d. 0
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Mutui 5 0 5
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 9 0 9
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 18 0 18
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 20 n.d. 10
Banca Nazionale del Lavoro Crediti per cassa 25 n.d. 0
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 30 0 28
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 10 n.d. 1
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Crediti per cassa 10 n.d. 0
Banca Popolare Friuladria Crediti per cassa 11 0 8
Banca Popolare Friuladria Crediti di firma 2 n.d. 0
Banca Sella Crediti per cassa 5 n.d. 0
Banco BPM Crediti per cassa 20 0 20
Banco BPM Crediti di firma 9 n.d. 2
Cassa centrale BCC Italiano Mutui 5 0 5
Credito Emiliano Crediti per cassa 25 0 25
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 81 0 60
Intesa SanPaolo Crediti di firma 3 n.d. 0
Cassa Depositi e Prestiti Crediti di firma 11 n.d. 11
Unicredit Crediti per cassa 33 0 10
Unicredit Crediti di firma 18 n.d. 14
Unione di Banche Italiane Crediti per cassa 30 n.d. 0
Factorit Crediti di firma 10 n.d. 0
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 1 n.d. 0
Banco BPM Crediti di firma 1 n.d. 1
Unicredit Crediti per cassa 2 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 15 n.d. 8
Unicredit Derivati finanziari 0 n.d. 0
Intesa SanPaolo Crediti di firma 0 n.d. 0
Unione di Banche Italiane Crediti di firma 0 n.d. 0
Unicredit Crediti per cassa 1 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 1 n.d. 0
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 0 n.d. 0
Intesa SanPaolo Crediti di firma 0 n.d. 0
Unicredit Crediti per cassa 1 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 1 n.d. 0
Credit Agricole Friuladria Crediti di firma 2 n.d. 2
Unicredit Crediti per cassa 4 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 3 n.d. 1
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 0 n.d. 0
Unicredit Crediti per cassa 3 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 2 n.d. 0
Unicredit Crediti per cassa 1 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 1 n.d. 0
Unicredit Crediti per cassa 3 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 3 n.d. 0
Banca Alto Vicentino Crediti di firma 2 n.d. 2
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 0 n.d. 0
Intesa SanPaolo Crediti di firma 3 n.d. 2
Unicredit Crediti per cassa 1 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 1 n.d. 0
Unicredit Crediti per cassa 5 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 14 n.d. 0
Unicredit Crediti per cassa 1 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 1 n.d. 0
461 241

Nota: il totale degli utilizzi non corrisponde al totale debiti v/b in quanto l'utilizzo della linea per il rilascio fidejussioni non determina l'accensione di debiti bancari

I maggiori utilizzi esistenti al 31 dicembre 2018 rispetto all'esercizio precedente dipendono principalmente dall'accensione del finanziamento a medio/lungo termine con Cassa Centrale Banca e dai tassi particolarmente vantaggiosi applicati nei finanziamenti a breve termine.

23. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti vs/ fornitori 70.907 44.843
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 60.278 72.810
Debiti commerciali 131.185 117.653

I debiti commerciali passano da Euro 117.653 migliaia ad Euro 131.185 migliaia con un incremento, pari ad Euro 13.532 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalle tempistiche di acquisto e pagamento del gas naturale che in ragione della stagionalità del ciclo d'affari che influenza significativamente i saldi dei debiti vantati nei confronti dei fornitori della materia prima gas naturale.

24. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti IRAP 169 625
Debiti IRES 38 0
Debiti tributari 207 625

I debiti tributari passano da Euro 625 migliaia ad Euro 207 migliaia con un decremento pari ad Euro 418 migliaia ed includono i debiti maturati al 31 dicembre 2018 per IRAP, ed il debito IRES relativo alle società che non aderiscono al consolidato fiscale in capo ad Asco Holding S.p.A..

____________________________________________________________________________________________

25. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Anticipi da clienti 505 3.386
Debiti per consolidato fiscale 551 4.550
Debiti verso enti previdenziali 1.805 1.604
Debiti verso il personale 5.026 5.240
Debiti per IVA 7.170 4.694
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 1.222 1.119
Risconti passivi annuali 452 988
Ratei passivi annuali 509 471
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 572 3.534
Passività per impegni di acquisto a breve termine 172 611
Altri debiti 9.555 12.114
Altre passività correnti 27.539 38.312

Le altre passività correnti passano da Euro 38.312 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 27.539 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 10.773 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 dicembre 2018. La variazione registrata nel corso dell'esercizio è spiegata dalla riclassifica dei contributi ricevuti, per la realizzazione di rete di distribuzione del gas, effettuata a seguito del completamento delle attività di rendicontazione della stessa (come descritto nel paragrafo "altre passività non correnti" di questa relazione finanziaria annuale). Il completamento della rendicontazione della rete di distribuzione compresa nelle opere di prima urbanizzazione (c.d. lottizzazioni) ha determinato l'iscrizione nel conto economico, e nello specifico alla voce "Ricavi per servizi svolti da distributori", dei contributi ricevuti per la realizzazione delle stesse per complessivi Euro 765 migliaia.

Debiti per consolidato fiscale

La voce include il debito maturato nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al debito IRES maturato al 31 dicembre 2018 e, rispetto all'esercizio precedente, registra una diminuzione pari ad Euro 3.999 migliaia.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 dicembre 2018 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2018 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA aumentano per Euro 2.476 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società del Gruppo che operano nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali. Alla data del 31 dicembre 2018 il Gruppo ha maturato debiti IVA per un importo pari ad Euro 7.170 migliaia rispetto ad Euro 4.694 migliaia dell'esercizio 2017.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai ricavi su cogenerazione/fornitura calore.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori del periodo precedente. Alla data del 31 dicembre 2018 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 572 migliaia rispetto ad Euro 3.534 migliaia dell'esercizio precedente.

Passività per vendite a termine

Alla data del 31 dicembre 2018 la voce accoglie il valore corrente degli impegni contrattuali sottoscritti che hanno consegne fisiche previste per il periodo gennaio – marzo 2019 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto per il periodo gennaio– settembre 2019. Tali contratti sono relativi all' acquisto ed alla vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco, della

materia prima. I debiti iscritti hanno registrato una variazione pari ad Euro 439 migliaia rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente.

Altri debiti

Gli altri debiti rilevano un decremento per Euro 2.559 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dai minori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale per Euro 2.487 migliaia.

La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligati del personale maturati al 31 dicembre 2018.

26. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti finanziari entro 12 mesi 115 406
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi (0) 74
Passività finanziarie correnti 115 480

Le passività finanziare correnti passano da Euro 480 migliaia ad Euro 115 migliaia con un decremento di Euro 365 migliaia e sono principalmente composte dal debito verso la società a controllo congiunto ASM Set S.r.l. relativo al contratto di cash pooling infragruppo e dal debito della società controllata Blue Meta S.p.A. verso la regione Lombardia.

Come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale, nel mese di dicembre 2018 è avvenuta l'estinzione del debito verso società di leasing a seguito dell'acquisizione di impianti di cogenerazione.

27. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Passività su derivati materia prima 1.216 7
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 1.216 7

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 dicembre 2018:

Type of Underlying Trade Effective Expiry Position
# Ref. Counterparty instrument Commodity date date date Notional MtM (€/000)
1 27191751 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 30-lug-18 1-ott-18 31-dic-18 Short/Sell 22.090 MWh 13
2 27631724 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 21-set-18 1-gen-19 31-mar-19 Long/Buy 10.795 MWh 60
3 27800406 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 9-ott-18 1-gen-19 28-feb-19 Long/Buy 8.000 MWh 22
4 27859920 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-ott-18 1-apr-19 30-set-19 Long/Buy 43.920 MWh 125
5 27990520 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 25-ott-18 1-apr-19 30-set-19 Long/Buy 43.920 MWh 104
6 28132464 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 9-nov-18 1-feb-19 30-set-19 Long/Buy 12.705 MWh 15
7 28146619 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 12-nov-18 1-dic-18 31-dic-18 Long/Buy 7.440 MWh 5
8 28209121 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 19-nov-18 1-lug-19 30-set-19 Long/Buy 10.259 MWh 6
9 28292894 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 27-nov-18 1-dic-18 30-set-19 Long/Buy 5.304 MWh 11
10 28302854 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 28-nov-18 1-gen-19 31-mar-19 Long/Buy 10.795 MWh 12
11 28359383 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 4-dic-18 1-gen-19 31-gen-19 Long/Buy 11.160 MWh 8
12 28379730 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 5-dic-18 1-gen-19 31-gen-19 Long/Buy 3.720 MWh 8
13 28385784 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 6-dic-18 1-feb-19 31-mar-19 Long/Buy 7.075 MWh 1
14 22129609 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 30-apr-18 1-dic-18 31-mar-19 Short/Sell 83.400 MWh 298
15 22134291 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 9-mag-18 1-gen-19 28-feb-19 Short/Sell 14.160 MWh 44
16 080518-2017 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 8-mag-18 1-dic-18 31-mar-19 Short/Sell 16.752 MWh 51
17 424853351 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 10-set-18 1-gen-19 28-feb-19 Long/Buy 24.600 MWh 110
18 200918-2002 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 20-set-18 1-gen-19 31-mar-19 Long/Buy 39.570 MWh 178
19 200918-2005 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 28-set-18 1-gen-19 28-feb-19 Long/Buy 7.400 MWh 23
20 111018-2013 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 11-ott-18 1-nov-18 31-mar-19 Long/Buy 6.163 MWh 15
21 22197873 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 20-set-18 1-gen-19 30-set-19 Long/Buy 21.060 MWh 94
22 22201582 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 28-set-18 1-gen-19 1-mar-19 Long/Buy 4.400 MWh 14
Totali 414.688 1.216

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

27. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi da trasporto del gas 38.958 34.084
Ricavi da vendita gas 422.436 382.951
Ricavi da vendita energia elettrica 70.567 56.840
Ricavi per servizi di allacciamento 289 200
Ricavi da servizi di fornitura calore 21 42
Ricavi da servizi di distribuzione 7.473 6.949
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 1.262 3.663
Ricavi per contributi ARERA 25.253 39.496
Ricavi per vendite materie prime a termine 9.490 1.941
Altri ricavi 5.902 6.625
Ricavi 581.652 532.792

Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave, attestandosi ad Euro 581.652 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 48.860 migliaia rispetto all'esercizio precedente (Euro 532.792 migliaia). L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori ricavi conseguiti dalla vendita di gas naturale (+39.485 migliaia di Euro) e di energia elettrica (+13.727 migliaia di Euro) solo in parte compensati dai minori contributi iscritti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico (-14.243 migliaia di Euro). La sostanziale totalità dei ricavi è realizzata in Italia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha conseguito ricavi per il vettoriamento del gas a società di vendita non appartenenti al Gruppo pari ad Euro 38.958 migliaia, in aumento di Euro 4.874 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Il vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dell'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati dal regolatore.

I ricavi di vendita del gas naturale verso il mercato finale, si attestano ad Euro 422.436 migliaia, in aumento di 39.485 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2017 nonostante la diminuzione dei volumi di gas naturale commercializzati nell'esercizio. I volumi di gas naturale passano infatti dagli 803,8 milioni di metri cubi dell'esercizio precedente, ai 781,4 milioni dell'esercizio 2018 evidenziando una contrazione del 2,8%. L'incremento dei ricavi è principalmente spiegato all'andamento crescente del paniere dei prezzi a cui è indicizzata la tariffa di vendita della materia prima ed, in parte, dall'iscrizione dei ricavi di vendita della materia prima correlati al settlement gas (Euro 8.703 migliaia). In merito a quest'ultimi, si segnala che nel mese di giugno sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016 nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina ha determinato l'iscrizione di maggiori ricavi per 3.625 migliaia. Il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali ha invece determinato l'iscrizione di maggiori ricavi per Euro 5.078 migliaia. Nel corso del mese di novembre sono stati altresì resi disponibili i differenziali volumetrici correlati al bilanciamento dei volumi in cabina nonché del delta in-output relativi all'esercizio 2017, gli stessi non hanno determinato l'iscrizione di ricavi nell'esercizio di riferimento.

Al termine dell'esercizio risultano iscritti ricavi per la cessione di gas naturale a grossisti o al punto di scambio virtuale (c.d. PSV) per complessivi Euro 70.803 migliaia (Euro 60.521 migliaia nel 2017). Gli stessi sono principalmente

relativi ai metri cubi di gas naturale di importazione russa. Le cessioni sono finalizzate alle attività di redenzione del rischio di approvvigionamento ed all'efficientamento del prezzo di acquisto della materia prima.

Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 70.657 migliaia, registrando un aumento, rispetto ai 56.840 migliaia di Euro dell'esercizio 2017, di Euro 13.727 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'andamento dei prezzi di mercato della materia prima nonché dai maggiori quantitativi di gigawattora commercializzati nel corso dell'esercizio. Gli stessi passano dai 383,4 gigawattora del 2017, ai 392,7 del 2018 (+9,3 gigawattora). Nella voce risultano inoltre iscritti maggiori ricavi (Euro 2.053 migliaia) correlati alla determinazione delle partite economiche relative al conguaglio annuale dell'esercizio 2017 per i punti di prelievo non trattati su base oraria descritti nel paragrafo "Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo" di questa relazione finanziaria annuale. Si segnala altresì che al termine dell'esercizio la voce è stata influenzata positivamente dalla prima iscrizione dei ricavi correlati alla componente DispBT per Euro 1.323 migliaia.

I ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione risultano pari ad Euro 289 migliaia, in aumento di Euro 89 migliaia rispetto all'esercizio di confronto. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 7.473 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 524 migliaia rispetto all'esercizio precedente. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione di 765 migliaia di Euro correlati a contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione in lottizzazioni (come descritto al paragrafo: "altre passività correnti" di questa relazione finanziaria annuale"), i quali sono stati parzialmente compensati dai minori ricavi iscritti per contributi di costruzione rete (-312 migliaia di Euro).

I contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano, al termine dell'esercizio, ad Euro 25.253 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 14.243 migliaia rispetto al periodo di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 dicembre 2018 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2018-maggio 2019). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2017 - maggio 2018) in relazione ai titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 31 dicembre 2018, pari ad Euro 250 (Euro 302,48 al 31 dicembre 2017; fonte STX).

I ricavi derivanti dall'attività di trading del gas risultano pari a Euro 9.490 migliaia, in aumento di 7.548 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017, e si riferiscono ai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV ed austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco, della materia prima. Gli stessi rilevano un incremento significativo in quanto l'attività ha avuto corso a decorrere da settembre 2017.

I ricavi iscritti per consegne fisiche avvenute nel corso degli esercizi in comparazione sono iscritti ai prezzi contrattualmente sottoscritti, mentre i ricavi iscritti per consegne fisiche future sono state valutate al valore corrente.

La voce altri ricavi passa da Euro 6.625 migliaia dell'esercizio 2017, ad Euro 5.902 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 723 migliaia.

Costi

28. Costo acquisto gas

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Costi acquisto materia prima gas 307.586 252.492
Costi acquisto materia prima gas 307.586 252.492

Al termine dell'esercizio, i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 307.586 migliaia, rilevando un incremento, rispetto all'esercizio precedente, pari ad Euro 55.094 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata, mentre i volumi di gas naturale acquistati hanno evidenziato una flessione pari a 22,4 milioni di metri cubi rispetto all'esercizio precedente. Si segnala altresì che l'aumento è in parte spiegato dall'iscrizione costi di acquisto della materia prima per Euro 11.207 migliaia correlati al settlement gas. Nel mese di giugno sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016 nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per 2.678 migliaia. Il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali ha invece determinato l'iscrizione di maggiori costi per Euro 8.529 migliaia. Nel corso del mese di novembre 2018, Snam Rete Gas S.p.A. ha reso disponibili i differenziali volumetrici correlati al bilanciamento ed al delta in-output dell'esercizio 2017 determinando l'iscrizione di maggiori costi rispettivamente per Euro 184 migliaia, ed Euro 856 migliaia.

I costi complessivamente iscritti per il quinquennio 2013-2017 risultano conseguentemente pari a 12.247 migliaia di Euro. Si segnala che alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018, tale importo è determinato da fatture pervenute dagli shipper per complessivi Euro 10.326 migliaia mentre il residuo, pari ad Euro 1.921 migliaia, è assoggettato a stima.

Al termine dell'esercizio di riferimento risultano rimanenze di gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 2.693 migliaia rispetto ad Euro 1.608 migliaia del 31 dicembre 2017.

I costi derivanti dall'attività di trading del gas, al termine dell'esercizio, sono risultati pari a Euro 9.240 migliaia, mentre al termine dell'esercizio in comparazione risultavano pari ad Euro 1.897 migliaia. La variazione è particolarmente significativa in quanto l'attività è stata avviata a settembre 2017. Le componenti di costo correlate a consegne fisiche intervenute nell'esercizio sono state iscritte in base alle clausole contrattuali all'uopo sottoscritte, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche successive al 31 dicembre 2018, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio, sono state valutate al valore corrente.

La contabilizzazione degli effetti economici dei contratti derivati di copertura maturati nel corso dell'esercizio di riferimento ha determinato l'iscrizione di minori costi per complessivi Euro 1.634 migliaia (nel 2017 minori costi per 1.036 migliaia di Euro).

Si segnala altresì che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..

29. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Acquisti di energia elettrica 23.929 16.060
Acquisti di altri materiali 1.227 2.025
Costi acquisto altre materie prime 25.156 18.085

Al termine dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 25.156, in aumento di Euro 7.071 migliaia rispetto all'esercizio precedente. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica (Euro 7.869 migliaia) i quali sono stati parzialmente compensati dai minori costi sostenuti per l'acquisto di altri materiali (Euro -798 migliaia).

I costi sostenuti per gli acquisti di energia elettrica, al termine dell'esercizio, si sono attestati ad Euro 23.929 migliaia registrando un aumento di Euro 7.869 migliaia rispetto all'esercizio 2017. L'incremento dei costi sostenuti è spiegato sia dai maggiori volumi di energia acquistati, sia dall'aumento dei prezzi di mercato. I gigawattora commercializzati hanno registrato un aumento pari a 9,3 gigawattora passando dai 383,4 dell'esercizio in comparazione a 392,7 dell'esercizio 2018 (+2,4%). Si segnala che nella voce risultano iscritti i maggiori costi (Euro 1.112 migliaia) correlati alla determinazione delle partite economiche relative al conguaglio annuale dell'esercizio 2017 per i punti di prelievo

non trattati su base oraria descritti nel paragrafo "Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo" di questa relazione finanziaria annuale.

I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano una diminuzione pari ad Euro 798 migliaia, passando da Euro 2.025 migliaia del 2017, ad Euro 1.227 migliaia dell'esercizio di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale. Si segnala che il consolidamento di Ap Reti Gas Vicenza S.p.A., al 31 dicembre dell'esercizio precedente ha contribuito ai risultati del Gruppo solo gli ultimi mesi, mentre nell'esercizio 2018 per l'intero esercizio.

30. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Costi di vettoriamento su reti secondarie 70.729 70.049
Costi di lettura contatori 782 706
Spese invio bollette 1.760 1.374
Spese postali e telegrafiche 130 119
Manutenzioni e riparazioni 2.962 3.484
Servizi di consulenza 5.318 5.659
Servizi commerciali e pubblicità 2.529 3.129
Utenze varie 1.720 1.706
Compensi ad amministratori e sindaci 1.330 1.304
Assicurazioni 867 619
Spese per il personale 957 1.003
Altre spese di gestione 7.312 7.877
Costi per godimento beni di terzi 17.564 15.879
Servizi di stoccaggio 584 571
Costi trasporto materie prime a termine 282 (19)
Costi per servizi 114.827 113.457

I costi per servizi sostenuti nel corso dell'esercizio passano da Euro 113.457 migliaia del 2017 ad Euro 114.827 migliaia del 2018, rilevando un aumento pari ad Euro 1.370 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai maggiori costi sostenuti per godimento beni di terzi (Euro +1.686 migliaia) e per vettoriamento su reti secondarie (Euro +680 migliaia), i quali sono stati parzialmente compensati dalla diminuzione dei costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicità (Euro -599 migliaia), per manutenzioni e riparazioni (Euro -522 migliaia) e altre spese di gestione Euro -566 migliaia).

I costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie e primarie dell'esercizio di riferimento sono pari ad Euro 30.216 migliaia e sono riferiti ai volumi di gas naturale vettoriati su reti gestite da società non appartenenti al Gruppo. Gli stessi, rispetto all'esercizio precedente, registrano una diminuzione pari ad Euro 4.518 migliaia.

I costi sostenuti, invece, per il trasporto di energia elettrica sono pari ad Euro 40.513 migliaia (Euro 35.315 migliaia nel 2017) e si riferiscono a quantitativi di energia elettrica commercializzati nel corso dell'esercizio di riferimento pari a 392,7 gigawattora (383,4 nel 2017). Si segnala che nella voce risultano iscritti i maggiori costi (Euro 2.315 migliaia) correlati alla determinazione delle partite economiche relative al conguaglio annuale dell'esercizio 2017 per i punti di prelievo non trattati su base oraria descritti nel paragrafo "Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo" di questa relazione finanziaria annuale.

I costi per servizi di consulenza, al termine dell'esercizio pari ad Euro 5.318 migliaia, registrano una diminuzione pari ad Euro 341 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La stessa è principalmente spiegata dai costi sostenuti nell'esercizio precedente ai fini della partecipazione alla gara per la concessione della distribuzione del gas naturale

nell'Atem di Belluno.

Al termine dell'esercizio di riferimento, i costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicità hanno registrato un decremento pari ad Euro 599 migliaia passando da Euro 3.129 migliaia del 2017 ad Euro 2.529 migliaia del 2018.

I costi sostenuti per altre spese di gestione registrano una diminuzione pari ad Euro 566 migliaia principalmente spiegato dai minori costi sostenuti su conti correnti bancari (Euro – 484 migliaia) nonché dalla diminuzione dei costi sostenuti per il servizio delle fatture (Euro -201 migliaia), tali decrementi sono stati parzialmente compensati dall'aumento dei costi sostenuti per la riscossione crediti (Euro +158 migliaia).

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e ha evidenziato un aumento pari ad Euro 1.686 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato all'iscrizione dei canoni corrisposti agli Enti Locali dalla controllata AP Reti Gas Vicenza S.p.A. nel corso del primo trimestre dell'anno (Euro 1.868 migliaia). L'esercizio comparativo accoglieva invece i soli costi sostenuti dalla società nel corso degli ultimi nove mesi dell'esercizio in ragione della data di primo consolidamento della società.

I costi di trasporto delle materie prime derivanti dall'attività di trading del gas, al termine dell'esercizio, sono risultati pari a Euro 282 migliaia e fanno riferimento ai contratti sottoscritti relativi alla capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima relativi all'anno termico 2018/19.

31. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Salari e stipendi 24.661 22.650
Oneri sociali 7.093 6.607
Trattamento di fine rapporto 1.601 1.510
Altri costi 105 61
Totale costo del personale 33.460 30.827
Costo del personale capitalizzato (7.430) (5.972)
Costi del personale 26.030 24.855

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 30.827 migliaia dell'esercizio 2017 ad Euro 33.460 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un aumento pari ad Euro 2.633 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione dei corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro. Gli accordi ed i patti con essi sottoscritti, meglio descritti nei fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio, hanno determinato l'iscrizione di maggiori costi per complessivi 2.411 migliaia di Euro. L'incremento è altresì spiegato dall'iscrizione dei costi del personale di Ap Reti Vicenza S.p.A. che è stata consolidata a decorrere dal 1° aprile 2017.

Si segnala che nella voce risultano iscritti costi per piano di incentivazione a lungo termine per Euro 376 migliaia, mentre al termine dell'esercizio precedente risultano pari ad Euro 1.205 migliaia.

In osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 116 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 605 migliaia per la parte in contanti. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al primo anno del triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio. Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2018, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art.123-ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF). Il residuo incremento è determinato dagli aumenti retributivi corrisposti nel corso dell'esercizio di riferimento e dovuti a riconoscimenti

individuali ed a trascinamenti contrattuali.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un aumento pari ad Euro 1.459 migliaia passando da Euro 5.972 migliaia del periodo precedente, ad Euro 7.430 migliaia del periodo di riferimento.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria nei periodi a confronto:

Descrizione 31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Dirigenti (medio) 17 17 0
Impiegati (medio) 400 377 23
Operai (medio) 121 114 8
Totale personale dipendente 538 508 31

32. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Accantonamento rischi su crediti 1.964 1.885
Altri accantonamenti 0 0
Contributi associativi e ARERA 788 741
Minusvalenze 1.122 599
Sopravvenienze caratteristiche 1.412 324
Altre imposte 875 1.001
Altri costi 999 756
Costi per appalti 239 391
Titoli di efficienza energetica 22.937 36.412
Altri costi di gestione 30.336 42.109

Gli altri costi di gestione passano da Euro 42.109 dell'esercizio 2017 ad Euro 30.336 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando una diminuzione di Euro 11.773 migliaia. Tale variazione è principalmente determinata dal minor costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro -13.475 migliaia), il quale è stato in parte compensato dalle maggiori minusvalenze e sopravvenienze iscritte che complessivamente hanno registrato un aumento di 1.612 migliaia. Si segnala che, nella voce sopravvenienze passive, risultano iscritti Euro 821 migliaia, correlati all'allineamento dei risconti passivi all'ammontare dei contributi scomputati dagli assets come descritto nel paragrafo "altre passività non correnti" di questa relazione.

I costi iscritti al 31 dicembre 2018 per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 dicembre 2018, pari ad Euro 260 fonte STX (Euro 347,51 alla data del 31 dicembre 2017).

33. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Altri proventi 356 731
Altri proventi 356 731

Al termine dell'esercizio di riferimento gli altri proventi operativi rilevano una diminuzione pari ad Euro 376 migliaia, passando da Euro 731 migliaia del 2017, ad Euro 356 migliaia dell'esercizio 2018. Tra i valori iscritti nel corso dell'esercizio precedente si rileva anche il plusvalore realizzato per Euro 373 migliaia derivante dall'acquisizione di AP Reti gas Vicenza S.p.A..

34. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Immobilizzazioni immateriali 20.834 19.443
Immobilizzazioni materiali 2.138 2.338
Ammortamenti e svalutazioni 22.972 22.585

Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 387 migliaia, passando da Euro 22.585 migliaia dell'esercizio 2017, ad Euro 22.972 migliaia dell'esercizio di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione delle quote di ammortamento di AP Reti Gas Vicenza S.p.A. consolidata a decorrere dal 1° aprile 2017.

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Proventi e oneri finanziari

35. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Interessi attivi bancari e postali 27 43
Altri interessi attivi 290 239
Altri proventi finanziari 6 5
Proventi finanziari 322 287
Interessi passivi bancari 126 5
Interessi passivi su mutui 897 549
Altri oneri finanziari 77 201
Oneri finanziari 1.101 755
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 1.041 564
Quota risultato da società controllo congiunto 7.512 6.834
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 8.553 7.398
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 7.774 6.930

Al termine dell'esercizio 2018, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 779 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di Euro 311 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori interessi pagati su mutui bancari ( +348 migliaia di Euro)

La voce valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta pari ad Euro 1.041 migliaia ed accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. - in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nel periodo come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative. La voce rileva un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 476 migliaia.

La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso dell'esercizio di riferimento; gli stessi registrano un incremento pari ad Euro 678 migliaia, attestandosi ad Euro 7.512 migliaia.

Imposte

36. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Imposte correnti IRES 14.640 16.418
Imposte correnti IRAP 2.818 2.825
Imposte (anticipate)/differite (1.082) (1.626)
Imposte dell'esercizio 16.376 17.617

Le imposte maturate passano da Euro 17.617 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 16.376 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 1.241 migliaia principalmente assoggettabile al minor risultato ante-imposte.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Utile ante imposte 62.875 66.869
Imposte dell'esercizio 16.376 17.617
Incidenza sul risultato ante imposte 26,0% 26,3%

Il tax-rate registrato al 31 dicembre 2018 risulta pari al 26,0% e registra un decremento rispetto al 31 dicembre 2017 dello 0,3%.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che nelle voci "Ricavi di vendita gas" e "Costi di acquisto gas" risultano iscritti rispettivamente ricavi per Euro 8.703 migliaia e costi per Euro 12.247 migliaia correlati al così detto Settlement gas. Nel mese di giugno sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016 nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina ha determinato l'iscrizione

di maggiori costi per Euro 2.678 migliaia e maggiori ricavi per 3.625 migliaia. Il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali ha invece determinato l'iscrizione di maggiori costi per Euro 8.529 migliaia e maggiori ricavi per Euro 5.078 migliaia. Tali componenti reddituali, in ragione degli effetti pluriennali rilasciati, non sono ricorrenti e sono descritti nel paragrafo "Evoluzione delle sessioni di aggiustamento del gas naturale" di questa relazione.

Si segnala inoltre che nella voce "Costi del personale" risultano iscritti costi per Euro 2.411 migliaia correlati ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dell'esercizio.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

AGGREGAZIONI AZIENDALI

Acquisizione del 20% delle quote di Amgas Blu S.r.l.

In data 18 settembre 2018 Amgas S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno perfezionato l'operazione per il trasferimento del 20% del capitale sociale di Amgas Blu S.r.l., da Amgas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A., che già deteneva una quota pari all'80% del capitale della società. Ascopiave S.p.A. arriva così a detenere il 100% di Amgas Blu.

Il controvalore pagato per l'acquisizione è stato pari a 3.778 migliaia di Euro e la differenza tra il prezzo pagato e la quota di patrimonio netto acquisito è stata contabilizzata a variazione di riserve di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo in base all' " IFRS 3 revised" per un importo pari ad Euro 3.545 migliaia.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 30 settembre 2018 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62. Il processo di aggregazione della società è iniziato nel corso dell'esercizio 2011 ed ha determinato un impegno finanziario pari ad Euro 15.143 migliaia a carico della controllante ASCOPIAVE S.p.A..

ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2018

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 dicembre 2018:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Patronage su linee di credito 8.400 8.400
Fidejussioni su linee di credito 115 127
Su esecuzione lavori 991 1.128
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 7.037 5.737
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 449 319
Su concessione distribuzione 5.864 6.097
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di vettoriamento 11.146 10.010
Su contratto di trasporto di energia elettrica 17.727 17.751
Su contratti di acquisto gas 0 22
Su contratti di acquisto energia elettrica 3.000 3.000
Su servizio di stoccaggio del gas naturale 410 410
Totale 79.039 53.501

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Patronage su linee di credito 25.332 26.665
Su esecuzione lavori 0 142
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 242 495
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 503 928
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 33 68
Su concessione distribuzione 178 210
Su contratti di vettoriamento 428 872
Su contratto di trasporto di energia elettrica 0 100
Su contratti di locazione 55 117
Totale 26.771 29.597

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 dicembre 2018 ad Euro 25.332 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2017.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 63.124 migliaia e scadenze comprese tra il 31 gennaio 2019 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2019 ed il 2025, ed al 31 dicembre 2018 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 26.250 migliaia (Euro 34.541 migliaia al 31 dicembre 2017), rappresentati esclusivamente dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti.

Non risultano invece esposti al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 31 dicembre 2018 di Euro 27.500 migliaia, e il finanziamento sottoscritto con Cassa Centrale Banca ad inizio 2018, con un debito residuo al 31 dicembre 2018 di Euro 9.374 migliaia, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso.

I finanziamenti sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti sono soggetti a covenants, che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

(migliaia di Euro) gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
Posizione Finanziaria Netta 2018 (115.558) (79.197) (55.735) (17.693) (64.426) (57.130) (73.613) (93.381) (86.523) (86.474) (112.778) (117.517)
Tasso medio attivo 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,01% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,09%
Tasso medio passivo 0,58% 0,61% 0,68% 0,69% 0,69% 0,69% 0,68% 0,67% 0,63% 0,58% 0,69% 0,53%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,00% 2,00% 2,00% 2,01% 2,00% 2,00% 2,01% 2,01% 2,00% 2,00% 2,00% 2,09%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,58% 2,61% 2,68% 2,69% 2,69% 2,69% 2,68% 2,67% 2,63% 2,58% 2,69% 2,53%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,08% 0,11% 0,18% 0,19% 0,19% 0,19% 0,18% 0,17% 0,13% 0,08% 0,19% 0,03%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (115.754) (79.323) (55.830) (17.722) (64.535) (57.224) (73.738) (93.539) (86.666) (86.621) (112.963) (117.717)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (115.509) (79.166) (55.712) (17.685) (64.398) (57.107) (73.582) (93.341) (86.488) (86.437) (112.732) (117.467) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione
di 200 basis points (196) (126) (95) (29) (109) (94) (125) (159) (142) (147) (185) (200) (1.607)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50
basis points 49 31 24 7 27 23 31 40 36 37 46 50 402

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in

aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.607 migliaia (2017: Euro 1.675 migliaia) ed un miglioramento di Euro 402 migliaia (2017: Euro 419 migliaia).

Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un aging superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, il Gruppo ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.

Policy per la gestione ed il controllo dei rischi

Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.

In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato.

Gestione del rischio di prezzo e modalità di rappresentazione contabile

Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul

Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato.

Ai fini del monitoraggio dei rischi derivanti dall'andamento della materia prima, vengono individuati due portafogli segregati, il Portafoglio Industriale e il Portafoglio di Trading.

In particolare il Portafoglio Industriale comprende i contratti fisici e finanziari direttamente connessi con l'attività ordinaria del Gruppo (segmento vendita), aventi l'obiettivo di valorizzare la capacità produttiva di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas ed energia elettrica. Il Portafoglio di Trading è costituito da contratti fisici e finanziari finalizzati ad ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile tramite la gestione del solo Portafoglio Industriale o non necessari alla gestione di quest'ultimo.

L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.

Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.

Si rileva che alla data del 31 dicembre 2018 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 27 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro -1.093 migliaia (Euro 1.503 migliaia al 31 dicembre 2017), presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.

Nell'ambito delle attività di trading del mercato del gas e dell'energia elettrica il risultato maturato ed il valore prospettico dei contratti di acquisto e vendita a termine, non definibili come di copertura ai sensi dello IAS 39, calcolato applicando il fair value, sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio variazioni volumetriche derivanti dal settlement gas

Il Gruppo è esposto alle variazioni volumetriche derivanti dalle tempistiche e modalità di determinazione delle allocazioni dei metri cubi di gas naturale attribuiti alle diverse società che operano nella vendita dello stesso e, nello specifico (i) alle sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale con chiusura della cabina, che determinano i volumi competenti delle diverse società di vendita (ii) al differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa.

Nel corso dell'esercizio il responsabile del bilanciamento Snam Rete Gas effettua la prima allocazione mensile dei quantitativi di gas naturale alle diverse società di vendita. Tali allocazioni sono successivamente oggetto di riparametrizzazione nel corso dell'esercizio successivo nell'ambito delle sessioni di aggiustamento annuali e pluriennali dove, nel caso di quest'ultime, sono revisionati i volumi di un intero quinquennio. Nel corso dell'esercizio 2017 con la delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina (esercizio 2020). Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina. Il differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli

utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas). L'esecuzione delle sessioni di aggiustamento permette di definire il dato volumetrico dell'immesso (input) utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali (delta inoutput), di cui i provvedimenti deliberativi citati introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione al netto di una franchigia pari allo 0,4%.

Nell'ambito del quadro regolamentare descritto, il Gruppo ritiene opportuno, sino alla realizzazione della prima sessione di aggiustamento annuale, bilanciare i metri cubi venduti con i metri cubi allocati dal responsabile del servizio di bilanciamento in sede di prima allocazione. Si segnala che alla data di chiusura dell'esercizio inoltre non è possibile determinare la valorizzazione del possibile conguaglio volumetrico ed economico, positivo o negativo, derivante dal differenziale in-output per l'esercizio 2018.

I differenziali volumetrici ed economici dell'esercizio oggetto di chiusura, che saranno resi noti nel corso dell'esercizio 2019, saranno conseguentemente iscritti in quest'ultimo determinando una variazione negativa o positiva di pari importo sui margini del Gruppo.

Erogazioni pubbliche ricevute

Con riferimento alle novità introdotte dalla Legge n. 124 del 4 agosto 2017 "Legge annuale per la concorrenza", all'art. 1 co.125-129, si segnala che nel corso del 2018 sono stati incassati i seguenti contributi da Enti pubblici. Gli stessi sono principalmente relativi ad interventi realizzati su derivazioni d'utenza e da interventi sulla rete di distribuzione del gas naturale.

Ente concedente
Ente Beneficiario Denominazione / Ragione sociale Tipologia di operazione Importo (Euro)
AP RETI GAS S.p.A. A.T.E.R. DI TREVISO Interventi su derivazioni d'utenza 953
AP RETI GAS S.p.A. A.T.E.R. DI TREVISO Interventi su derivazioni d'utenza 393
AP RETI GAS S.p.A. ATER TREVISO Interventi su derivazioni d'utenza 2.355
AP RETI GAS S.p.A. ATER TREVISO Interventi su derivazioni d'utenza 2.681
AP RETI GAS S.p.A. ATER VENEZIA Interventi su derivazioni d'utenza 23.243
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CASIER Interventi su derivazioni d'utenza 1.934
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO Interventi su derivazioni d'utenza 1.551
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CONEGLIANO VENETO Interventi su derivazioni d'utenza 585
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI MASERADA SUL PIAVE Rete di distribuzione del gas 5.104
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI S. BIAGIO DI CALLALTA Interventi su derivazioni d'utenza 1.179
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SAN FIOR Interventi su derivazioni d'utenza 713
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SAN FIOR Interventi su derivazioni d'utenza 786
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SANDRIGO Interventi su derivazioni d'utenza 2.218
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI TOMBOLO Interventi su derivazioni d'utenza 398
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI TOMBOLO Interventi su derivazioni d'utenza 1.590
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI TORRE DI MOSTO Interventi su derivazioni d'utenza 1.486
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI TREBASELEGHE Rete di distribuzione del gas 9.166
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI VEDELAGO Interventi su derivazioni d'utenza 393
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. A.T.E.R. DELLA PROVINCIA DI VICENZA Interventi su derivazioni d'utenza 2.585
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE DI COSTABISSARA Interventi su derivazioni d'utenza 84
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE DI GAMBUGLIANO Interventi su derivazioni d'utenza 1.257
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE DI SANTORSO Interventi su derivazioni d'utenza 1.537
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE DI SCHIO Interventi su derivazioni d'utenza 1.442
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE SAN GIORGIO IN BOSCO Interventi su derivazioni d'utenza 782

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Posizione finanziaria netta a breve 63.528 65.230
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 53.989 54.637
Posizione finanziaria netta 117.517 119.867
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (16.981) (17.521)
Riserve e patrimonio netto di terzi 185.814 186.475
Utile netto non distribuito 44.625 47.135
Patrimonio netto Totale 447.869 450.500
Totale fonti di finanziamento 565.386 570.367
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,26 0,27

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 dicembre 2018 risulta pari a 0,26, in miglioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2017, quando era risultato pari a 0,27.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, migliorata di Euro 2.350 migliaia nel corso dell'esercizio 2018, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 2.631 migliaia.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2018 e del 31 dicembre 2017 risultano essere le seguenti:

31.12.2018
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 11.202 11.202 11.202
Crediti commerciali e altre attività correnti 159 210.362 210.521 210.521
Attività finanziarie correnti 981 981 981
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 66.650 66.650
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 123 123 123
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 55.111 55.111
Altre passività non correnti 11.350 11.350 11.350
Passività finanziarie non correnti 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 131.044 131.044
Debiti commerciali e altre passività correnti 172 159.505 159.677 159.677
Passività finanziarie correnti 115 115 115
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 1.216 1.216 1.216
31.12.2017
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 12.840 12.840 12.840
Crediti commerciali e altre attività correnti 597 206.129 206.725 206.725
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.555 15.555 15.555
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.510 1.510 1.510
Finanziamenti a medio e lungo termine 54.360 54.360 54.360
Altre passività non correnti 11.599 11.599 11.599
Passività finanziarie non correnti 277 277 277
Debiti verso banche e finanziamenti 80.304 80.304 80.304
Debiti commerciali e altre passività correnti 611 150.979 151.590 151.590
Passività finanziarie correnti 480 480 480
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 7 7 7

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

____________________________________________________________________________________________

C - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

D - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Compensi alla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenziamo i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alla stessa società di revisione.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di
Euro)
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 97
PricewaterhouseCoopers S.p.A. società controllate 215
Revisione legale conti annuali PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7
separati PricewaterhouseCoopers S.p.A. società controllate 59
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 0
PricewaterhouseCoopers S.p.A. società controllate 0
Totale 378

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e di vendita gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo dell'esercizio 2018 e dell'esercizio 2017.

Esercizio 2018
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro 31.12.2018
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 51.886 449.232 9.490 70.839 205 0 581.652
Ricavi intragruppo tra segmenti 63.463 6.148 0 38.538 11.170 0 (119.319) (0)
Ricavi del segmento 115.349 455.380 9.490 109.377 11.376 0 (119.319) 581.652
Risultato operativo prima degli ammortamenti 48.537 30.007 (32) 6.625 (7.066) 0 78.072
Ammortamenti 19.292 2.076 0 0 1.603 0 22.972
Risultato operativo 29.245 27.931 (32) 6.625 (8.669) 0 55.101
Risultato ante imposte 31.489 34.271 (32) 6.625 (9.479) 0 62.875
Attività 459.918 264.668 0 10.704 202.881 0 (92.640) 845.530
Passività (110.249) (145.254) 0 (14.086) (220.713) 0 92.640 (397.661)
Esercizio 2017
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro 31.12.2017
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 49.493 406.431 1.941 56.840 3.773 14.313 532.792
Ricavi intragruppo tra segmenti 53.538 5.237 0 36.978 8.604 52 (104.409) 0
Ricavi del segmento 103.031 411.668 1.941 93.818 12.377 14.365 (104.409) 532.792
Risultato operativo prima degli ammortamenti 45.648 33.334 63 5.767 (4.396) 2.136 (29) 82.524
Ammortamenti 16.253 3.252 0 0 1.809 1.270 22.585
Risultato operativo 29.394 30.082 63 5.767 (6.205) 867 (29) 59.939
Risultato ante imposte 30.936 36.256 63 5.767 (6.768) 614 66.869
Attività 400.179 244.528 0 10.927 155.995 63.689 (83.389) 791.929
Passività (101.408) (124.297) 0 (11.915) (168.659) (18.539) 83.389 (341.430)

Utile per azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

Valore al 31 Valore al 31
(migliaia di euro) dicembre 2018 dicembre 2017
Utile netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 44.625 47.135
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie comprensivo delle proprie, ai
fini dell'utile per azione 234.411.575 234.411.575
Numero medio ponderato di azioni proprie 11.727.609 12.100.873
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie escluso le azioni proprie, ai
fini dell'utile netto per azione 222.683.966 222.310.702
Utile netto per azione (in Euro) 0,200 0,212

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) Crediti
Altri
commerci
Debiti
commerci
Costi Ricavi
ali crediti ali debiti Beni Servizi Altro Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 42 3.034 0 512 0 0 15.845 0 101 1.879
Totale controllanti 42 3.034 0 512 0 0 15.845 0 101 1.879
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 63 0 176 0 0 717 0 81 110 279
Seven Center S.r.l. in liquidazione 0 0 0 0 0 0 0 9 0
Totale società controllate dalla controllante 63 0 176 0 0 717 0 81 119 279
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 64 0 17 7 0 0 0 0 0 0
ASM Set S.r.l. 1.912 844 414 291 0 138 6 7.515 472 72
Unigas Distribuzione S.r.l. 29 0 2.170 4.341 0 9.114 1 108 78 1
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 21 7.510 3.165 6.330 67.182 61 0 0 53 0
Totale collegate/controllo congiunto 2.027 8.354 4.904 10.373 67.182 9.313 7 7.623 603 73
Totale 2.131 11.388 4.728 10.885 67.182 10.030 15.852 7.704 824 2.232

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave Energie S.p.A. (Ex Pasubio Servizi S.r.l.), Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. (Ex Veritas Energia S.p.A.) aderiscono al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.

Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.:
    • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da AP Reti Gas S.p.A.;
  • ASM Set S.r.l. :
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Asco Energy S.p.A. (Ex Veritas Energia S.p.A.);
    • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
    • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Blue Meta S.p.A.;
    • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas con Blue Meta S.p.A..

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Gli oneri od i proventi tributari iscritti in relazione all'adesione del contratto di consolidato fiscale nazionale con la controllante Asco Holding S.p.A. sono rilevati rispettivamente nella voce costi per altro o ricavi per altro.

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 dicembre 2018 ad Euro 25.332 migliaia (Euro 26.665 migliaia al 31 dicembre 2017).

I costi per servizi verso la controllante Asco Holding S.p.A. si riferiscono principalmente a servizi assicurativi di Gruppo riaddebitati mentre i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per servizi verso la consociata Seven Center S.r.l in liquidazione si riferiscono principalmente a servizi di manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale. Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate e degli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2018 A B C D Totale % 31.12.2017 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 80.758 0 0 0 0 0 0,0% 80.758 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 0 0 0 0 0 0,0% 346.934 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 32.724 0 0 0 0 0 0,0% 32.334 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni 68.357 0 0 68.355 0 68.355 100,0% 68.878 0 0 68.871 0 68.871 100,0%
Altre attività non correnti 12.044 0 0 7.510 0 7.510 62,4% 13.015 0 0 7.510 0 7.510 57,7%
Attività finanziarie non correnti 1.122 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 11.358 0 0 0 0 0 0,0% 11.479 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 558.240 0 0 75.865 0 75.865 13,6% 553.397 0 0 76.381 0 76.381 13,8%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Rimanenze 6.020 0 0 0 0 0 0,0% 4.072 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 166.947 42 63 2.027 0 2.131 1,3% 156.884 1 94 1.712 0 1.807 1,2%
Altre attività correnti 45.062 3.034 0 0 0 3.034 6,7% 57.865 9.601 0 21 0 9.580 16,6%
Attività finanziarie correnti 981 0 0 844 0 844 86,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti tributari 1.508 0 0 0 0 0 0,0% 2.645 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 0 0 0 0 0 0,0% 15.555 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari
derivati 123 0 0 0 0 0 0,0% 1.510 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 287.291 3.076 63 2.871 0 6.009 2,1% 238.532 9.602 94 1.691 0 11.387 4,8%
Attività 845.530 3.076 63 78.735 0 81.874 9,7% 791.929 9.602 94 78.072 0 87.768 11,1%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (16.981) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (17.521) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 226.136 0 0 0 0 0 0,0% 228.620 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato del periodo di Gruppo 44.625 0 0 0 0 0 0,0% 47.135 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 443.567 0 0 0 0 0 0,0% 445.511 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 4.303 0 0 0 0 0 0,0% 4.989 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 447.869 0 0 0 0 0 0,0% 450.500 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 3.901 0 0 0 0 0 0,0% 5.913 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.807 0 0 0 0 0 0,0% 4.836 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 0 0 0 0 0 0,0% 54.360 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 28.003 0 0 0 0 0 0,0% 22.930 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 0 0 0 0 0 0 0,0% 277 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite 14.534 0 0 0 0 0 0,0% 15.733 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 106.356 0 0 0 0 0 0,0% 104.048 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 0 0 0 0 0 0,0% 80.304 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 131.185 0 176 5.469 0 5.645 4,3% 117.653 0 121 2.415 0 2.536 2,2%
Debiti tributari 207 0 0 0 0 0 0,0% 625 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 27.539 1.523 0 0 0 1.523 5,5% 38.312 7.738 0 0 0 7.738 20,2%
Passività finanziarie correnti 115 0 0 0 0 0 0,0% 480 0 0 279 0 279 58,1%
Passività correnti su strumenti finanziari
derivati 1.216 0 0 0 0 0 0,0% 7 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 291.305 1.523 176 5.469 0 7.168 2,5% 237.382 7.738 121 2.694 0 10.553 4,4%
Passività 397.661 1.523 176 5.469 0 7.168 1,8% 341.430 7.738 121 2.694 0 10.553 3,1%
Passività e patrimonio netto 845.530 1.523 176 5.469 0 7.168 0,8% 791.929 7.738 121 2.694 0 10.553 1,3%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

Esercizio
Esercizio
di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro)
Note
2018 A B C D Totale % 2017 A B C D Totale
(27)
Ricavi
581.652 101 480 8.297 0 8.879 1,5% 532.792 34 489 11.770 0 12.293
-di cui non ricorrente 8.703 0
Totale costi operativi 503.580 0 717 76.496 3.890 81.103 16,1% 450.268 0 705 68.541 1.803 71.049
Costi acquisto materia prima gas
(28)
307.586 0 0 67.182 0 67.182 21,8% 252.492 0 0 58.238 0 58.238
-di cui non ricorrente 12.247 0
Costi acquisto altre materie prime
(29)
25.156 0 0 0 0 0 0,0% 18.085 0 1 0 0 1
-di cui non ricorrente 0
Costi per servizi
(30)
114.827 0 717 9.313 579 10.609 9,2% 113.457 0 702 10.304 569 11.575
Costi del personale
(31)
26.030 0 0 0 3.312 3.312 12,7% 24.855 0 0 0 1.234 1.234
-di cui non ricorrente 2.411 2.411 2.411 0
Altri costi di gestione
(32)
30.336 0 0 0 0 0 0,0% 42.109 0 1 0 0 1
Altri proventi
(33)
356 0 0 0 0 0 0,0% 731 0 0 0 0 0
Ammortamenti e svalutazioni
(34)
22.972 0 0 0 0 0 0,0% 22.585 0 0 0 0 0
Risultato operativo 55.101 101 (237) (68.198) (3.890) (72.224) -131,1% 59.939 34 (215) (56.771) (1.803) (58.756)
Proventi finanziari
(35)
322 0 0 2 0 2 0,6% 287 0 0 1 0 1
Oneri finanziari
(35)
1.101 0 0 7 0 7 0,6% 755 0 0 7 0 7
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto
(35)
8.553 0 4 (0) (0) 4 0,0% 7.398 0 4 (0) (0) 4
Utile ante imposte 62.875 102 (233) (68.203) (3.890) (72.225) -114,9% 66.869 34 (211) (56.778) (1.803) (58.758)
Imposte dell'esercizio
(36)
16.376 17.617
Risultato dell'esercizio 46.499 49.252
Risultato dell'esercizio di Gruppo 44.625 0 0 0 0 0 0,0% 47.135 0 0 0 0 0
Risultato dell'esercizio di Terzi 1.874 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 2.117 (0) (0) (0) (0) (0)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0)
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0)
Fair value derivati, variazione dell'esercizio al netto dell'
effetto fiscale (2.281) (0) (0) (0) (0) 0,0% (356) (0) (0) (0) (0) (0)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0)
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti 11 (0) (0) (0) (0) 0,0% 63 (0) (0) (0) (0)
Risultato del conto economico complessivo 44.230 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 48.959 0 0 0 0 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Esercizio di cui correlate Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 A B C D Totale 2017 A B C D Totale
Utile netto dell'esercizio di gruppo 44.625 47.135
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.874 0 2.117 0
Ammortamenti 22.972 0 22.585 0
Svalutazione dei crediti 1.964 0 1.885 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (6) 0 (15) 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 2.597 0 271 0
Variazione netta altri fondi (1.318) 0 (735) 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo
patr.netto (8.558) 0 516 516 (7.398) 0 (6.839) (6.839)
Accantonamento fondo rischi 5 0 0 0
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni 0 (373) 0
Minusvalenze/(Plusvalenze) su cessione immobilizzazioni (935) 0 0 0
Interessi passivi pagati (12.549) 0 (414) 0
Imposte pagate 1.033 0 (29.097) 0
Interessi passivi di competenza 16.376 0 618 0
Imposte di competenza 610 0 17.617 0
Variazioni nelle attività e passività: (1.947)
Rimanenze di magazzino (12.027) 0 411 0
Crediti commerciali 13.240 (41) 31 (314) 0 (3.333) 35 56 26 0
(324) 118
Altre attività correnti (0) 6.568 0 (21) 0 6.546 (4.309) (4.676) 0 0 0 (4.676)
Crediti tributari e debiti tributari 13.532 0 0 0
Debiti commerciali (18.234) 0 54 3.054 0 3.109 (4.317) 0 52 (213) 0 (161)
Altre passività correnti 971 (6.215) 0 0 0 (6.215) 5.679 (3.188) 0 0 0 (3.188)
Altre attività non correnti 5.073 0 0 0 0 0 561 0 0 683 0 683
Altre passività non correnti 24.065 0 0 0 0 0 1.662 0 0 0 0 0
Totale rettifiche e variazioni 68.690 311 86 3.235 0 3.631 3.414 (7.829) 108 (6.343) 0 (14.064)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 0 311 86 3.235 0 3.631 50.549 (7.829) 108 (6.343) 0 (14.064)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (0)
Avviamento da conferimento (26.988) 0 0 0
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 1.210 0 (22.458) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali (2.557) 0 609 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali 29 0 (1.129) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali (3.778) 0 2 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti 0 (9.655) 0
Altri movimenti di patrimonio netto 0 648 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento 14.489 0 0 0 0 0 (31.983) 0 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Effetti di derivati in HA su società collegate (277) 0
Variazione passività finanziarie non correnti (4.343) 0 0 0 0 0 (80) 0 0 0 0 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (2.468) 0 (7.754) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 0 0 (1.123) 0 (1.123) (3.165) 0 0 (3.133) 0 (3.133)
Interessi passivi 540 0 0 0
Variazione netta finanziamenti medio lungo termine 218.000 0 0 0
Accensioni finanziamenti e mutui (162.166) 0 345.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (40.016) 0 (309.287) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (2.054) 0 (40.016) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi 0 (3.237) 0
Acconti sui dividendi 7.274 0 0 0
Dividendi società a controllo congiunto 0 0 0 6.706 6.706 6.706
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 14.489 0 0 (1.123) 0 (1.123) (11.833) 0 0 3.573 0 3.573
Variazione delle disponibilità liquide 51.095 0 6.733 0
Disponibilità correnti dell'esercizio precedente 15.555 0 8.822 0
Disponibilità correnti dell'esercizio corrente 66.650 0 15.555 0

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2018 A B C D Totale % 31.12.2017 A B C D Totale %
Cassa 18 0 0 0 0
0
0,0% 17 0 0 0 0 0 0,0%
Altre disponibilità liquide 66.632 0 0 0 0
0
0,0% 15.538 0 0 0 0 0 0,0%
Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Liquidità (A) + (B) + (C) 66.650 0 0 0 0 0 0,0% 15.555 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti finanziari correnti 981 0 0 844 0
844
86,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti bancari correnti (123.031) 0 0 0 0
0
0,0% (70.123) 0 0 0 0 0 0,0%
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.014) 0 0 0 0
0
0,0% (10.181) 0 0 0 0 0 0,0%
Altri debiti finanziari correnti (115) 0 0 0 0
0
0,0% (480) 0 0 (279) 0 (279) 58,1%
Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (131.159) 0 0 0 0 0 0,0% (80.785) 0 0 (279) 0 (279) 0,3%
Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (63.528) 0 0 844 0 844 -1,3% (65.230) 0 0 (279) 0 (279) 0,4%
Debiti bancari non correnti (55.111) 0 0 0 0
0
0,0% (54.360) 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 1.122 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Altri debiti non correnti 0 0 0 0 0
0
0,0% (277) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (53.989) 0 0 0 0 0 0,0% (54.637) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (117.517) 0 0 844 0 844 -0,7% (119.867) 0 0 (279) 0 (279) 0,2%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società collegate e a controllo congiunto:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Seven Center S.r.l. in liquidazione

Gruppo C – Società consociate:

  • Estenergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2018

Approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A.

In data 28 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave e di Unigas hanno approvato un'operazione di aggregazione societaria da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave, immediatamente seguita dalla concentrazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. delle attività operative di Unigas nel settore reti.

Mediante il Progetto di Aggregazione, Ascopiave e Unigas perseguono l'obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in alcune aree della Lombardia, migliorando ulteriormente il posizionamento sul mercato e gli standard qualitativi dei servizi erogati nei territori di riferimento.

I termini e le condizioni della Fusione sono disciplinati in un accordo quadro sottoscritto in data odierna tra Ascopiave, Unigas e, limitatamente all'assunzione di alcuni impegni, Anita S.r.l., quale socio di riferimento di Unigas (l'"Accordo Quadro"). Sempre in data odierna, i Consigli di Amministrazione di Ascopiave e di Unigas hanno approvato il progetto di Fusione, che sarà portato all'approvazione delle rispettive convocande assemblee nonché dell'assemblea di Anita.

La società di revisione Ernst & Young S.p.A. è stata nominata dal Tribunale di Venezia quale esperto ai fini della redazione del parere sulla congruità del rapporto di cambio, ai sensi dell'art. 2501-sexies del codice. Tale parere sarà messo a disposizione nei termini previsti dalla normativa applicabile.

Il completamento dell'operazione è previsto, subordinatamente alle suddette approvazioni assembleari e al rilascio di un parere positivo sulla congruità del rapporto di cambio da parte di Reconta Ernst & Young S.p.A., entro il primo semestre 2019.

Si precisa che, ai sensi dell'Accordo Quadro, Ascopiave e Unigas potranno recedere dai rispettivi obblighi relativi al perfezionamento dell'operazione qualora, tra la data odierna e la data prevista per la stipula dell'atto di Fusione, si verifichino determinati eventi di natura straordinaria, ad oggi non prevedibili, che potrebbero avere un impatto significativo su una delle due società partecipanti alla Fusione.

Unigas, concessionaria del servizio di distribuzione del gas metano in 32 comuni della provincia di Bergamo, nel 2017 ha servito circa 95.000 utenze, distribuendo oltre 150.000.000 metri cubi di gas tramite i 1.000 km di rete gestiti e conseguendo ricavi per 15,2 milioni di euro. L'EBITDA si è attestato, nello stesso periodo, a 5,5 milioni di euro.

La Fusione

La Fusione verrà attuata mediante (i) annullamento delle quote rappresentanti il 100% del capitale sociale di Unigas alla data di stipula dell'atto di Fusione e (ii) assegnazione ad Anita, in concambio della propria quota detenuta in Unigas, di azioni proprie di Ascopiave, senza pertanto necessità di procedere ad un aumento del capitale sociale di Ascopiave a servizio del concambio.

Situazione patrimoniale di riferimento per la Fusione, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2501-quater, comma secondo, del codice civile, è per entrambe le società il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

Il rapporto di cambio determinato dai Consigli di Amministrazione di Ascopiave e Unigas, con il supporto dei 2 rispettivi consulenti finanziari, è pari a n. 3,7788 azioni proprie Ascopiave per ogni quota di Unigas di nominali Euro 1,00.

Sulla base del predetto rapporto di cambio saranno, pertanto, oggetto di assegnazione ad Anita complessive n. 7.149.505 azioni proprie di Ascopiave, pari al 3,05 % del capitale di Ascopiave post Fusione. Come meglio descritto nel progetto di Fusione, il suddetto rapporto di cambio potrà essere soggetto ad aggiustamento esclusivamente per effetto dell'eventuale pagamento, prima della data di efficacia della Fusione (i) di un dividendo ordinario da parte di Ascopiave e/o Unigas e/o (ii) del dividendo straordinario che, come comunicato al mercato in data 8 giugno 2018, l'assemblea di Ascopiave potrebbe essere chiamata a deliberare ai fini del pagamento da parte del socio di maggioranza Asco Holding S.p.A. del valore di liquidazione ai propri azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso non avendo concorso all'adozione della delibera di approvazione di alcune modifiche statutarie adottata in data 23 luglio 2018.

Il rapporto di cambio definitivo sarà reso noto non appena disponibile con apposito comunicato pubblicato sul sito internet di Ascopiave www.gruppoascopiave.it.

"L'Operazione – ha commento il Presidente di Ascopiave, Dott. Nicola Cecconato - costituisce un passo in avanti nel percorso di consolidamento del Gruppo Ascopiave nel settore della Distribuzione del Gas Naturale, in linea con la strategia di rafforzamento degli assets del Gruppo nell'ambito di attività regolate. Il consolidamento delle attività ad oggi gestite da Unigas, potrà consentire un miglioramento dei livelli di efficienza e dei servizi erogati nei territori di presenza, tramite la valorizzazione delle competenza industriali delle società coinvolte".

Ulteriori informazioni in merito alla Fusione saranno messe a disposizione del pubblico sul sito internet di Ascopiave www.gruppoascopiave.it. nei termini e con le modalità di legge.

Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019

In data 29 gennaio 2019 l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha pubblicato la delibera 32/2019/R/GAS in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016 di annullamento della deliberazione ARG/GAS 89/10.

Nella deliberazione 89/10 l'Autorità era intervenuta rideterminando il valore della componente materia prima della tariffa di vendita del gas naturale introducendo il coefficiente di demoltiplicazione K che riduceva i costi di approvvigionamento riconosciuti. In data 2 novembre 2017, con la delibera 737/2017/R/gas, pubblicata a valle della sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016, l'Autorità è intervenuta per determinare ora per allora il valore della materia prima gas per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012 aggiornando il valore K e portandolo ad un importo maggiore rispetto a quelli all'uopo definiti. La variazione aumenta conseguentemente la componente materia prima riconosciuta nella tariffa di vendita applicata ai quantitativi di gas naturale consumati dai clienti finali assoggettati al regime di maggior tutela per il biennio interessato.

Il 29 gennaio 2019, a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, l'Autorità ha definito le modalità con le quali le aziende di vendita hanno facoltà di partecipare al meccanismo di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente pocanzi descritto. In particolare, le aziende potranno presentare un'istanza alla Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) entro il mese di maggio 2019, corredata dalla documentazione necessaria e idonea al riconoscimento e l'ottenimento degli importi dovuti. Le istanze presentate, e la documentazione a corredo presentata, saranno analizzate e verificate ai fini dell'ammissibilità entro il 31 luglio 2019 e, contestualmente, la CSEA comunicherà all'Autorità ed alle rispettive aziende venditrici l'ammontare di riconoscimento. La cassa costituirà un conto che sarà alimentato a decorrere dal 1° aprile 2019 a mezzo di un'apposita componente tariffaria di distribuzione che sarà applicata a tutti i clienti con consumi annui inferiori ai 200.000 standard metri cubi. Gli importi riconosciuti saranno liquidati in tre sessioni, la prima delle quali ad aprile 2020, la seconda a dicembre 2020 e la terza a dicembre 2021. Il segmento vendita del Gruppo, ritenendo di avere i requisiti di ammissibilità, presenterà nei tempi previsti dalla regolamentazione vigente le rispettive istanze e la documentazione a corredo.

Comunicato stampa Ascopiave S.p.A.

In data 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., facendo seguito a quanto comunicato al mercato lo scorso 15 ottobre 2018, ha approvato in data odierna l'avvio della prima fase del percorso teso a (i) valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell'energia elettrica e (ii) rafforzare e consolidare la propria presenza nel settore della distribuzione del gas, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche. La prima fase di tale percorso è volta a raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti che verranno presentate, entro il 15 aprile 2019, dagli operatori interessati. Gli operatori che sono stati contattati per partecipare al processo ad oggi contano un numero di oltre 20.

Ascopiave informerà il mercato circa gli eventuali sviluppi successivi del suddetto percorso.

Comunicato stampa Asco Holding S.p.A.

In data 6 marzo 2019 Asco Holding S.p.A. ("Asco Holding" o la "Società") rende noto che, nel contesto della procedura di recesso dei soci che non hanno concorso all'approvazione della delibera assembleare del 23 luglio 2018 avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, in data 20 febbraio 2019 l'esperto nominato dal Tribunale di Venezia ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2437-ter, comma 6, cod. civ. ha determinato in Euro 4,047 il valore di liquidazione unitario delle azioni oggetto di recesso, assumendo come data di riferimento della valutazione quella coincidente con la data dell'assemblea che ha assunto le delibere legittimanti il recesso.

La determinazione da parte dell'esperto nominato dal Tribunale si è resa necessaria a seguito della contestazione da parte di alcuni soci recedenti del valore di recesso determinato dal Consiglio di Amministrazione del 8 giugno 2018, sulla base della valutazione predisposta dal consulente indipendente KPMG Advisory S.p.A. e oggetto di parere favorevole da parte del Collegio Sindacale e della società di revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A..

Alla luce di ciò, il Consiglio di Amministrazione di Asco Holding, riunitosi in data odierna, ha deliberato di dare avvio alla procedura di offerta in opzione ai propri azionisti delle n. 28.279.062 azioni, per le quali è stato validamente esercitato il diritto di recesso e con riferimento alle quali è stato contestato il valore di liquidazione determinato dal Consiglio, al prezzo unitario pari a Euro 4,047, corrispondente al valore di liquidazione determinato dall'esperto. Il relativo avviso di offerta in opzione sarà depositato presso il Registro delle Imprese di Treviso e Belluno entro il 7 marzo 2019. Al fine di fare fronte all'esborso connesso all'esecuzione della procedura di recesso, il Consiglio ha altresì deliberato di trasmettere al Consiglio di Amministrazione della società controllata Ascopiave S.p.A. una richiesta di convocazione dell'assemblea degli azionisti per deliberare in merito a una proposta di distribuzione straordinaria di riserve disponibili in favore di tutti gli azionisti in misura pari a massimi Euro 50 milioni.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio. Il 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha avviato la prima fase di un percorso teso a valorizzare le proprie attività nel segmento della vendita di gas e di energia elettrica e a rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche.

Questa prima fase è volta a raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti che verranno presentate dagli operatori interessati.

Dati di sintesi al 31 dicembre 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Attività correnti 61.604 63.213
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.262 12.953
Attivita non correnti 67.898 67.147
Passività correnti 36.915 34.801
di cui
Passività finanziarie correnti 1 132
Passività non correnti 4.354 4.577
88.234 90.982
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Valore di carico della partecipazione 43.234 44.580

La prima applicazione del principio contabile internazionale IFRS 9 nell'ambito della valutazione della stima delle perdite su crediti ha determinato l'iscrizione di maggiori accantonamenti per rischi su crediti per complessivi 1.517 migliaia (al netto del relativo effetto fiscale) quale rettifica di patrimonio netto sui crediti iscritti al 31 dicembre 2017. Gli accantonamenti rilevati a conto economico, in relazione alla quota di ammortamento semestrale, sono risultati invece pari ad Euro 1.231 migliaia in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Conto Economico - dati riassuntivi

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 131.132 127.521
Totale costi operativi 116.865 111.597
Margine operativo Lordo 14.267 15.924
Ammortamenti e svalutazioni 34 1.707
Risultato operativo 14.233 14.217
Proventi finanziari 206 204
Oneri finanziari 34 4
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 14.405 14.418
Imposte del periodo 4.125 4.232
Risultato netto dell'esercizio 10.280 10.186
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 5.037 4.991

Unigas Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.

La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Attività correnti 12.106 18.234
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.327 3.141
Attivita non correnti 48.366 47.867
Passività correnti 14.648 22.319
di cui
Passività finanziarie correnti 0 0
Passività non correnti 1.728 1.139
44.096 42.643
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Valore di carico della partecipazione 21.545 20.835

Conto Economico - dati riassuntivi

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 9.915 21.182
Totale costi operativi 3.759 15.885
Margine operativo Lordo 6.156 5.298
Ammortamenti e svalutazioni 2.476 2.417
Risultato operativo 3.679 2.881
Proventi finanziari 6 4
Oneri finanziari 47 145
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 3.638 2.740
Imposte del periodo 759 767
Risultato netto dell'esercizio 2.880 1.973
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 1.407 964

Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Attività correnti 11.280 10.339
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 801 664
Attivita non correnti 4.900 5.078
Passività correnti 8.490 7.423
di cui
Passività finanziarie correnti 844 0
Passività non correnti 393 943
7.297 7.051
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Valore di carico della partecipazione 3.576 3.455

Conto Economico - dati riassuntivi

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 28.987 26.560
Totale costi operativi 25.938 23.855
Margine operativo Lordo 3.049 2.705
Ammortamenti e svalutazioni 5 202
Risultato operativo 3.044 2.503
Proventi finanziari 19 18
Oneri finanziari 9 9
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 3.055 2.511
Imposte del periodo 875 718
Risultato netto dell'esercizio 2.179 1.793
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 1.068 879

Pieve di Soligo, 11 marzo 2019

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

Ascopiave S.p.A.

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

al 31 dicembre 2018

_____________________________________________________________________________________________

Ascopiave S.p.A. – Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018 |1

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 1
Premessa 4
Situazione Patrimoniale-Finanziaria al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 5
Conto economico complessivo dell'esercizio 2018 e dell'esercizio 2017 6
Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre
2017 7
Rendiconto finanziario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 8
PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO AL 31
DICEMBRE 2018 9
Criteri di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 9
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018 10
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli
esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018 10
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ma non ancora omologati ed
applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018 12
Utilizzo di stime 13
Criteri di valutazione 14
INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO 20
22
Attività non correnti 22
Attività correnti 27
Patrimonio netto 30
Passività non correnti 32
Passività correnti 36
NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO 40
Ricavi 40
Costi operativi 40
ALTRE NOTE DI COMMENTO 45
Componenti non ricorrenti 45
Informativa su parti correlate 45
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 47
Situazione patrimoniale-finanziaria 47
Conto economico 48
Indebitamento finanziario netto 49
Rendiconto Finanziario 50
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 52
Utile per azione 53
Compensi alla Società di Revisione 53
Impegni e rischi 54
Politiche di copertura dei rischi 54
Gestione del Capitale 56
Politiche di copertura dei rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse 57
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2018 57
Contenziosi 58
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 63
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 63

Ascopiave S.p.A. – Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018 |3

Premessa

In conformità a quanto consentito dal D.lgs. 2 febbraio 2007, n. 32, con il quale si è provveduto al recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva Comunitaria 2003/51/CE, la Società si avvale della possibilità di redigere la Relazione sulla Gestione della Capogruppo Ascopiave S.p.A. e la Relazione sulla Gestione consolidata in un unico documento, inserito all'interno del fascicolo del Bilancio consolidato.

Pertanto, la Relazione sulla Gestione consolidata contiene anche tutte le informazioni previste dall'articolo 2428 del Codice Civile, con riferimento al bilancio di esercizio di Ascopiave S.p.A..

Attività svolte dalla Società

La Società svolge solo un tipo di attività rappresentata dalla gestione delle partecipazioni e l'erogazione di servizi alle stesse.

ASCOPIAVE S.p.A.

Situazione Patrimoniale-Finanziaria al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017

(Euro) 31.12.2018 31.12.2017
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Altre immobillizzazioni immateriali
(1)
3.960 123.377
Immobilizzazioni materiali
(2)
27.252.939 28.188.929
Partecipazioni
(3)
501.855.734 498.077.734
Altre attività non correnti
(4)
2.794.254 4.466.108
Attività finanziarie non correnti
(5)
1.122.013
Crediti per imposte anticipate
(6)
1.735.300 2.038.604
Attivita non correnti 534.764.200 532.894.752
Attività correnti
Crediti commerciali
(7)
5.273.832 6.419.796
Altre attività correnti
(8)
3.549.510 5.737.453
Attività finanziarie correnti
(9)
26.030.784 21.071.183
Crediti tributari
(10)
308.904 664.277
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(11)
58.395.983 9.330.156
Attività correnti 93.559.012 43.222.864
Attività 628.323.212 576.117.616
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.411.575 234.411.575
Azioni proprie (16.980.868) (17.521.332)
Riserve e risultato 182.700.183 181.546.868
Patrimonio netto Totale
(12)
400.130.890 398.437.111
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri
(13)
322.822 926.072
Trattamento di fine rapporto
(14)
270.619 257.274
Finanziamenti a medio e lungo termine
(15)
55.110.559 54.359.925
Altre passività non correnti
(16)
8.800 46.279
Debiti per imposte differite
(17)
20.414 21.206
Passività non correnti 55.733.213 55.610.755
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti
(18)
131.013.648 80.181.482
Debiti commerciali
(19)
2.033.633 2.774.088
Altre passività correnti
(20)
2.916.560 3.284.763
Passività finanziarie correnti
(21)
36.495.268 35.829.417
Passività correnti 172.459.109 122.069.750
Passività 228.192.322 177.680.505
Passività e patrimonio netto 628.323.212 576.117.616

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Conto economico complessivo dell'esercizio 2018 e dell'esercizio 2017

Esercizio
(Euro) 2018 2017
Ricavi (22) 62.402.117 61.732.301
Distribuzione dividendi da Società partecipate 49.881.646 49.644.366
Altri Ricavi 12.520.471 12.087.934
Totale costi operativi 19.586.111 16.608.697
Costi acquisto altre materie prime (23) 15.077 779
Costi per servizi (24) 9.675.984 8.467.039
Costi del personale (25) 9.315.661 7.445.488
Altri costi di gestione (26) 811.531 773.194
Altri proventi (27) 232.141 77.804
Ammortamenti e svalutazioni (28) 1.602.946 1.755.830
Risultato operativo 41.213.060 43.367.774
Proventi finanziari (29) 384.576 237.239
Oneri finanziari (29) 1.195.165 751.641
Utile ante imposte 40.402.471 42.853.372
Imposte dell'esercizio (30) 1.576.821 764.382
Risultato dell'esercizio 41.979.291 43.617.754
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
Componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti (296) 4.875
Risultato del conto economico complessivo 41.978.995 43.622.629

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017

(Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Altre riserve Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Risultato
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2018 234.411.575 46.882.315 (17.521.332) 91.086.967 (40.168) 43.617.754 398.437.111
Risultato dell'esercizio 41.979.291 41.979.291
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio (296) (296)
Totale risultato conto economico complessivo (0) (296) 41.979.291 41.978.995
Destinazione risultato 2017 43.617.754 (43.617.754) -0
Distribuzione dividendi (40.015.926) (40.015.926)
Piani incentivazione a lungo termine 540.464 (809.754) (269.290)
Saldo al 31 dicembre 2018 234.411.575 46.882.315 (16.980.868) 93.879.041 (40.464) 41.979.291 400.130.890
(Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Altre riserve Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Risultato
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2017 234.411.575 46.882.315 (17.521.185) 96.818.935 (45.043) 33.699.756 394.246.207
Risultato dell'esercizio 43.617.754 43.617.754
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 4.875 4.875
Totale risultato conto economico complessivo (0) 4.875 43.617.754 43.622.629
Destinazione risultato 2016 33.699.756 (33.699.756) -0
Distribuzione dividendi (40.015.926) (40.015.926)
Piani incentivazione a lungo termine 584.202 584.202
Saldo al 31 dicembre 2017 234.411.575 46.882.315 (17.521.185) 91.086.967 (40.168) 43.617.754 398.437.111

Rendiconto finanziario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Esercizio
Euro) 2018 2017
Utile netto dell'esercizio 41.979.291 43.617.754
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide 2.633.119 3.914.018
Ammortamenti 1.602.946 1.755.830
Variazione del trattamento di fine rapporto 13.049 9.346
Variazione netta altri fondi (955.349) 283.051
Interessi passivi pagati (934.791) (404.078)
Imposte pagate 3.292.399 (29.096.550)
Interessi passivi di competenza 1.191.685 748.137
Imposte pagate (1.576.821) 2.286.113
Variazioni nelle attività e passività: 2.087.382 3.692.899
Crediti commerciali 1.145.965 991.902
Altre attività correnti 2.187.943 3.329.933
Debiti commerciali (740.454) 994.594
Altre passività correnti (2.140.446) (1.621.355)
Altre attività non correnti 1.671.854 (4.174)
Altre passività non correnti (37.479) 2.000
Totale rettifiche e variazioni 4.720.501 7.606.916
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 46.699.792 51.224.670
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2.520)
Investimenti in immobilizzazioni materiali (547.539) (520.274)
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (3.778.000) (16.300.000)
Altri movimenti di patrimonio netto 584.202
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (4.325.539) (16.238.592)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (4.250.793) 15.894.394
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti e non correnti (6.081.614) (25.863.967)
Variazione netta finanziamenti verso collegate 665.851 0
Acquisto azioni proprie 540.464 0
Variazione netta finanziamenti medio lungo termine 19.818.518
Accensioni finanziamenti e mutui 218.000.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (162.166.407) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti (40.015.926) (40.015.926)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 6.691.574 (30.166.982)
Variazione delle disponibilità liquide 49.065.827 (4.819.097)
Disponibilità correnti esercizio precedente 9.330.156 4.511.059
Disponibilità correnti esercizio corrente 58.395.983 9.330.156

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2018

Criteri di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2018 è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del Decreto Legislativo n. 38/2005.

Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018. A fini comparativi i prospetti presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2017.

La revisione legale del Bilancio è affidata a PricewatherhouseCoopers S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti delle principali società del Gruppo.

Il presente Bilancio è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

Il presente Bilancio al 31 dicembre 2018 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 marzo 2019.

Schemi di bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di Patrimonio Netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del Patrimonio Netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del Patrimonio Netto.

Lo schema di Rendiconto Finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2018 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla Società.

IFRS 15Ricavi provenienti da contratti con i clienti

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso il principio IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti, che richiede ad una società di rilevare i ricavi al momento del trasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti ad un importo che riflette il corrispettivo che ci si aspetta di ricevere in cambio di tali prodotti o servizi. Per raggiungere questo scopo, il nuovo modello di rilevazione dei ricavi definisce un processo in cinque step. Il nuovo principio richiede anche ulteriori informazioni aggiuntive circa la natura, l'ammontare, i tempi e l'incertezza circa i ricavi e i flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1 gennaio 2018. In data 12 aprile 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all'IFRS 15 allo scopo di fornire alcuni approfondimenti sull'identificazione delle performance obligations, sulla contabilizzazione dei ricavi per licenze su proprietà intellettuali e sulla valutazione principal versus agent. Dalle analisi svolte sui principali contratti di vendita in essere, la Società non ha avuto impatti derivanti dall'applicazione del nuovo principio contabile sul riconoscimento dei ricavi.

IFRS 9Strumenti finanziari

A decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il nuovi principio contabile "IFRS 9 "Strumenti finanziari", emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016. Per il principio la Società ha sviluppato la rilevazione delle fattispecie esistenti al 1° gennaio 2018 avvalendosi della facoltà di rilevare gli eventuali effetti, connessi alla rideterminazione retroattiva dei valori, nel patrimonio netto senza effettuare il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Le ricognizioni effettuate non hanno evidenziato effetti correlati all'adozione dei nuovi principi.

Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili con effetto 1° gennaio 2018

IFRS 2Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 2 – Classification and Measurement of Sharebased Payment Transactions. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, nella classificazione degli stessi e nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale.

IFRIC 22Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 22 – Foreign Currency Transactions and Advance Consideration, la quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. L'applicazione di tale interpretazione non ha comportato effetti per il bilancio della Società al 31 dicembre 2018 in quanto la Società non effettua transazioni in valuta estera.

Nella stessa data lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2014-2016 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. L'applicazione di tali modifiche non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

IAS 40Trasferimenti di investimenti immobiliari

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso. Tali emendamenti sono applicabili a partire dal 1 gennaio 2018 ma non hanno impatti sul bilancio della Società.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018

Di seguito sono illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ed omologati dall'Unione Europea, applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018 o in via anticipata.

IFRIC 23Uncertainty over Income Tax Treatments

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere, nell'ambito della contabilizzazione delle imposte sui redditi, le incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno. L'IFRIC 23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019. E'consentita l'adozione anticipata a cui però la Società ha scelto di non aderire.

IFRS 9Prepayment Features with Negative Compensation

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9 – Prepayment Features with Negative Compensation, volte a consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value through other comprehensive income (OCI) di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di estinzione anticipata con la cosiddetta "negative compensation". Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2019. E' consentita l'adozione anticipata (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 9) a cui però la Società ha scelto di non aderire.

IFRS 16Leasing

In data 31 ottobre 2017, è stato omologato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: è stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario e introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2019. La Società non si è avvalsa della possibilità di adottare anticipatamente il principio (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 15).

Si segnala che in base alle disposizioni transitorie dell'IFRS 16, al 1° gennaio 2019 saranno rilevati gli effetti connessi alle fattispecie esistenti alla stessa data, senza effettuare il restatement del periodo precedente posto a confronto (cosiddetto "approccio retroattivo modificato") e rilevando il diritto d'uso per un ammontare pari alla relativa passività finanziaria.

La seguente tabella evidenzia quali saranno gli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali della Società:

Totale effetti
(migliaia di Euro) prima applicazione
Attività non correnti 362
Immobilizzazioni immateriali 362
- di cui diritti d'uso di immobili 117
- di cui diritti d'uso di attrezzature 40
- di cui diritti d'uso di altri beni 205
Passività correnti e non correnti 362
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 238
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 124

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la realizzazione della sensitivity sopra riportata per la transizione al nuovo principio è il tasso di finanziamento marginale della Società alla data del 1 gennaio 2019. Dalla valutazione sono stati inoltre esclusi, come consentito dal principio, i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore. Per la Società l'effetto dell'applicazione del nuovo principio riguarderà principalmente i contratti di leasing operativo relativo alle immobilizzazioni materiali: quali immobili, automezzi ed autocarri, nonché attrezzature informatiche. L'adozione dell'IFRS 16 determinerà alla data del 1 gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 362 migliaia e di debiti per finanziari per leasing di per pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

IAS 28 - Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB in data 12 ottobre 2017, interessa le società che finanziano le società collegate e le joint venture con finanziamenti per i quali non ci si attende un rimborso a breve termine. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni già emessi ma non ancora omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018

Di seguito sono brevemente illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ma non ancora omologati dall'Unione Europea ma applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2018. Sono esclusi dall'elenco i principi e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla Società.

Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. Tali miglioramenti saranno efficaci dal 1° gennaio 2019.

IAS 19Plan Amendament, Curtailment or Settlement

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 19 – Plan Amendament, Curtailment or Settlement, specificando le modalità secondo cui, in caso di modifiche in un piano a benefici definiti, si debbano

determinare i costi relativi alle prestazioni pensionistiche per il restante periodo di riferimento. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2019.

Conceptual Framework for Financial Reporting

In data 29 marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting e contestualmente ha pubblicato un documento che aggiorna i riferimenti presenti negli IFRS al precedente Conceptual Framework, fornendo:

  • una definizione aggiornata di attività e passività;
  • un nuovo capitolo sui temi di measurement, derecognition e diclosure;
  • chiarimenti su alcuni postulati di redazione del bilancio, quali il principio di prudenza e di prevalenza della sostanza sulla forma.

Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 3Business Combination

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 3 – Business Combination, con l'obiettivo di individuare i criteri secondo i quali un'avvenuta acquisizione riguardi un'azienda oppure un gruppo di attività che, in quanto tale, non soddisfi la definizione di business fornita dall'IFRS 3. Tali modifiche saranno efficaci per le aggregazioni aziendali che si verificheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

IAS 1 e IAS 8

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8, chiarendo la definizione di "informazione materiale", al fine di stabilire l'inclusione o meno di un'informativa in bilancio. Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2020.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: la Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.
  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti.
  • i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option).
  • le imposte gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico. Nell'applicare i principi contabili, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate

valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati da Ascopiave S.p.A.:

Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative ai diritti di brevetto e software.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Fabbricati 2%
Attrezzatura 8,3% - 8,5%
Mobili e arredi 8,80%
Macchine elettroniche 16,20%
Hardware e software di base 20%
Autoveicoli, Autovetture e simili 20%

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Partecipazioni: le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole, che vengono classificate nelle seguenti categorie:

  • partecipazioni in società controllate
  • partecipazioni in società a controllo congiunto
  • partecipazioni in società collegate;
  • altre partecipazioni

Partecipazioni in società controllate, partecipazioni in società a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate:

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, controllo congiunto e collegate e la quota di pertinenza della Società potrebbe far emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio può differire rispetto al valore del patrimonio netto complessivo delle partecipata alla data di chiusura del bilancio.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione di valore dei valori di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, in imprese a controllo congiunto e collegate gli Amministratori procedono alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

Il calcolo del valore d'uso viene effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economicofinanziari delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni si procede quindi ad iscrivere eventuali rettifiche di valore.

I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato, a cui si rimanda per i maggiori dettagli.

Altre partecipazioni: le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una quota di partecipazione inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti e sono valutate al fair value, se determinabile, qualora non sia determinabile il relativo valore equo alla data di chiusura del bilancio essendo le relative azioni non quotate, sono valutate secondo il criterio del costo di acquisto o di sottoscrizione, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, e che viene eventualmente rettificato per perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali.

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

Attività Finanziarie: sono classificate in base alle categorie individuate dall'IFRS 9:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività al fair value con contropartita "Altre componenti del conto economico complessivo" (FVOCI);

_____________________________________________________________________________________________

  • attività al fair value con contropartita "l'Utile o perdita dell'esercizio" (FVTPL).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: sono classificate in tale categoria le attività finanziarie per le quali risultano verificati i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Gli stessi fanno principalmente riferimento a crediti iscritti nei confronti di clienti e/o finanziamenti che contengono una componente finanziari significativa. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa operazione. Le misurazioni successive delle attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli eventuali accantonamenti per la svalutazione di tali crediti sono determinati con il forward looking approach a mezzo di un modello a tre stadi: 1) rilevazione delle perdite attese nei primi 12 mesi alla initial recognition del credito qualora il rischio di credito non sia aumentato; 2) riconoscimento delle perdite attese lungo la vita del credito qualora il rischio correlato al credito aumenti in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale; gli interessi vengono riconosciuti su base lorda; 3) riconoscimento delle ulteriori perdite attese lungo la vita del credito al concretizzarsi della manifestata perdita; gli interessi sono riconosciuti su base netta.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico complessivo (FVOCI): sono classificate in tale categoria le attività finanziarie che evidenziano le seguente caratteristiche: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la vendita dell'attività stessa, sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore, interessi attivi e utili o perdite per differenze cambio sono rilevate nell'Utile o perdita d'esercizio.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico (FVTPL): sono classificate in tale categoria tutte le attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di modello di business o di caratteristiche dei flussi generati, ai fini della valutazione al costo ammortizzato o al fair value con contropartita sul Conto economico complessivo. Le attività appartenenti a questa categoria sono classificate tra le attività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza naturale ed iscritte al fair value in sede di prima rilevazione. In sede di misurazione successiva, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico nel periodo in cui sono rilevati.

Rettifiche di valore: la valutazione delle attività finanziarie è effettuata sulla base del modello di valutazione delle perdite su crediti in applicazione del criterio dell'incurred losses. La Società ha scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni già in passato. Il processo predittivo è sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che la Società subisce verso la clientela finale.

Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che non si sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a Conto Economico. Inoltre, vengono ceduti alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito ("factoring"). Le operazioni di factoring sono pro-solvendo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (indennità di quiescenza) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti della Società ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di 50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il Tfr si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni della Società sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito, Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;
  • i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto Economico;
  • gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a Conto Economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a Conto Economico nei periodi successivi.

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti.

La Società ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione (approvazione bilancio dell'esercizio 2020). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a Conto Economico.

La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a Conto Economico.

Nel corso dell'esercizio 2015 sono stati liquidati i piani retributivi riferiti al precedente triennio, che hanno portato all'assegnazione di 99.078 azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2.

Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2015, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Passività finanziarie: le passività finanziarie includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività finanziarie derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato. I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a Conto Economico.

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) Ascopiave S.p.A. esercita per il triennio 2016 -2018, l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. Asco Holding S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

La società aderente trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a Conto Economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione

stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;

  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Impairment di attività: viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Ammortamenti: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento per rischi: tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti: il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Ascopiave S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Asco Holding S.p.A. in quanto opera in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante. Asco Holding S.p.A. si

avvale di alcuni servizi erogati da Ascopiave S.p.A. e da altre società da questa controllate, a condizioni di mercato, motivati da ragioni di opportunità organizzativa ed economica.

NOTE ESPLICATIVE ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Attività non correnti

1. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali negli esercizi considerati:

31.12.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 3.269 (3.267) 2 3.269 (3.148) 121
Concessioni, licenze, marchi e diritti 52 (50) 2 52 (49) 2
Altre immobillizzazioni immateriali 12 (12) 0 12 (12) 0
Altre immobillizzazioni immateriali 3.332 (3.328) 4 3.332 (3.209) 123

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle altre immobilizzazioni immateriali nell'esercizio considerato:

31.12.2017 31.12.2018
Valore Variazione
Decremento
dell'esercizio
Ammortamenti
dell'esercizio
Svalutazioni
(integrali)
Decremento Valore
netto fondi netto
(migliaia di Euro) contabile ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 121 (0) 119 2
Concessioni, licenze, marchi e diritti 2 0 1 2
Altre immobillizzazioni immateriali 0 0 0 0
Altre immobillizzazioni immateriali 123 (0) 0 119 0 0 4

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato variazioni significative e la quota di ammortamento è pari ad Euro 119 migliaia.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce non ha registrato variazioni nel corso dell'esercizio s meno delle quote di ammortamento.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine degli esercizi considerati:

31.12.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 37.622 (11.921) 25.702 36.438 (10.811) 25.628
Impianti e macchinari 1.758 (1.171) 587 1.612 (1.121) 490
Attrezzature industriali e commerciali 171 (151) 20 171 (144) 27
Altri beni 9.643 (8.699) 944 9.442 (8.383) 1.059
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 0 0 0 985 0 985
Immobilizzazioni materiali 49.195 (21.942) 27.253 48.648 (20.459) 28.189

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle immobilizzazioni materiali intervenuta nel corso dell'esercizio considerato:

31.12.2017 31.12.2018
Valore Variazione
dell'esercizio
Decremento Ammortamenti
dell'esercizio
Decremento Valore
netto fondi netto
(migliaia di Euro) contabile ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 25.628 1.184 1.110 25.702
Impianti e macchinari 490 147 50 587
Attrezzature industriali e commerciali 27 0 7 20
Altri beni 1.059 201 316 944
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 985 (985) 0
Immobilizzazioni materiali 28.189 548 0 1.484 0 27.253

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine dell'esercizio la voce ha evidenziato incrementi per Euro 1.184 migliaia per investimenti di manutenzione straordinaria e sviluppo di sedi aziendali.

Impianti e macchinario

La voce Impianti e macchinario passa da Euro 490 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 587 migliaia dell'esercizio di riferimento. La variazione è spiegata dalle quote di ammortamento rilevate nel corso dell'esercizio e da investimenti per Euro147 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento dell'esercizio.

Altri beni

La voce "Altri beni" ha registrato investimenti nel corso dell'esercizio per Euro 201 migliaia, principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce non evidenzia saldi in essere al termine dell'esercizio e la variazione negativa registrata è principalmente spiegata dalla riclassifica degli investimenti realizzati in fabbricati negli esercizi precedenti il cui completamento è avvenuto nel corso del 2018.

3. Partecipazioni

Si riassume nella tabella seguente l'elenco delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.A. alla data del 31 dicembre 2018:

Denominazione Città Capitale sociale Patrimonio Risultato % Valore di
versato netto totale dell'esercizio bilancio
Società controllate
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 316.633.459 17.894.315 100% 298.740.636
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 28.231.100 15.117.206 89% 4.809.636
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 16.983.721 1.457.673 100% 14.964.474
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 11.714.365 1.408.362 100% 23.317.602
Ascopiave Energie S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 250.000 11.598.269 3.674.600 100% 28.158.191
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 8.938.053 4.096.414 100% 35.322.544
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 1.182.636 1.435.426 100% 609.220
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 1.646.078 1.380.755 80% 15.142.738
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 17.551.828 703.837 100% 16.300.000
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 1.381.557 443.723 51% 357.000
Totale partecipazioni in imprese controllate 437.722.041
Denominazione Città Capitale sociale Patrimonio Risultato % Valore di
Società a controllo congiunto versato netto totale dell'esercizio bilancio
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 1.718.096 22.175.462 10.279.959 48,999% 39.838.121
ASM Set S.r.l. Rovigo (RO) 200.000 2.451.315 2.182.122 49,000% 3.333.229
Unigas Distribuzione S.r.l. Nembro (BG) 3.700.000 42.333.103 2.160.458 48,86% 20.652.416
Totale partecipazioni in imprese a controllo congiunto 63.823.766
Denominazione Città Capitale sociale
versato
Patrimonio
netto totale
Risultato
dell'esercizio
% Valore di
bilancio
Società collegate
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione (1) Milano (MI) 1.000.000 (6.520.402) 4.005.334 30,94% 309.400
Denominazione Città Capitale sociale
versato
Patrimonio
netto totale
Risultato
dell'esercizio
% Valore di
bilancio
Partecipazioni in altre società
B. Cred. Coop. Prealpi 528

(1) Dati al 30 settembre 2018

Si segnala che il patrimonio netto ed il risultato di esercizio delle società controllate o a controllo congiunto rappresentati nelle tabelle sopra riportate sono relativi ai progetti di bilancio di esercizio chiusi al 31 dicembre 2018 ed approvati dai Consigli di Amministrazione delle società partecipate.

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate e a controllo congiunto e la quota di pertinenza della Società fa emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio risulta superiore al patrimonio netto complessivo della partecipata al 31 dicembre 2018.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione di valore dei valori di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate e in imprese a controllo congiunto si è proceduto alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

Il calcolo del valore d'uso è stato effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economico-finanziari 2019-2021 delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione del 25 febbraio 2019. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni non si è proceduto ad iscrivere alcuna svalutazione.

I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato, a cui si rimanda per i maggiori dettagli.

4. Altre attività non correnti

Il dettaglio delle voci che compongono le Altre attività non correnti negli esercizi considerati, viene riassunto nella tabella che segue:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Depositi cauzionali 509 503
Altri crediti 2.285 3.963
Altre attività non correnti 2.794 4.466

Le Altre attività non correnti passano da Euro 4.466 migliaia dell'esercizio 2017, ad Euro 2.794 migliaia dell'esercizio 2018, registrando un decremento di 1.672 migliaia di Euro.

La descrizione delle voci che compongono gli "Altri crediti" è riportata di seguito:

  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011 al Comune stesso, in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione. Il valore del credito corrisponde al valore contabile netto del bene ceduto che si ritiene inferiore al valore di ricostruzione a nuovo oggetto di richiesta all'Ente Locale.

Alla data del 31 dicembre 2018 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Si rinvia al paragrafo "Contenziosi " di questa relazione finanziaria annuale per maggiori dettagli.

La variazione è spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato nel paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria.

5. Attività finanziarie non correnti

Le attività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 1.122 migliaia, come riportato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 1.122
Attività finanziarie non correnti 1.122

La voce è relativa al credito vantato nei confronti del comune di Creazzo. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni). Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto transattivo, poi stipulato il 2 agosto 2018.

Ulteriori informazioni sono riportate al paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria annuale.

6. Crediti per imposte anticipate

Le imposte anticipate passano da Euro 2.039 migliaia, ad Euro 1.735 migliaia, con un decremento pari Euro 304 migliaia come riportato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti per imposte anticipate 1.735 2.039
Crediti per imposte anticipate 1.735 2.039

La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte anticipate relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio in quanto ritiene probabile che gli imponibili futuri possano assorbire tutte le differenze temporanee che le hanno generate. Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 4,2%.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate attività per imposte anticipate sono di seguito indicati:

31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Differenze
temporanee
Aliquote fiscale Effetto totale Differenze
temporanee
Aliquota fiscale Effetto totale
Svalutazione crediti 464 24,0% 111 464 24,0% 111
Accantonamenti fondo rischi 0 24,0% 0 250 24,0% 60
Ammortamenti eccedenti IRES 6.280 24,0% 1.507 6.187 24,0% 1.485
Ammortamenti eccedenti prec. Es. 2007 oltre 2013 51 28,2% 14 51 28,2% 14
Altro 61 24,0% 15 23 28,2% 6
Piano di incentivazione 366 24,0% 88 1.512 24,0% 363
Totale imposte anticipate 1.735 2.039

Attività correnti

7. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso clienti 2.158 164
Crediti per fatture da emettere 3.116 6.256
Crediti commerciali 5.274 6.420

I crediti commerciali sono esposti al netto degli acconti ricevuti e sono principalmente relativi alla fatturazione di servizi di natura amministrativa, finanziaria, legale e informatica intrattiene con le società appartenenti al Gruppo Ascopiave.

La voce crediti commerciali passa da Euro 6.420 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 5.274 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando decrementi pari ad Euro 1.146 migliaia.

I crediti verso i clienti sono interamente rappresentati da crediti iscritti nei confronti di debitori italiani.

Al termine dell'esercizio non sono state riscontrate posizioni in sofferenza che determinassero la necessità di effettuare accantonamenti a fondo svalutazione crediti.

Si segnala, infine, che i crediti commerciali saranno esigibili entro l'esercizio successivo e non presentano saldi scaduti di ammontare significativo.

(migliaia di Euro) 31.12.2018
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 2.158
- fondo svalutazione crediti commerciali 0
Crediti commerciali netti per fatture emesse 2.158
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 2.144
- scaduti entro 6 mesi 1
- scaduti da 6 a 12 mesi 0
- scaduti oltre 12 mesi 13

8. Altre attività correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle altre attività correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti per consolidato fiscale 1.756 3.164
Risconti attivi annuali 221 88
Anticipi a fornitori 207 1.120
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali
Credito IVA 1.075 554
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 82 82
Attività per vendite a termine
Altri crediti 209 730
Altre attività correnti 3.550 5.737

Le Altre attività correnti rilevano un decremento pari ad Euro 2.187 migliaia, passando da Euro 5.737 migliaia dell'esercizio 2017, ad Euro 3.550 migliaia dell'esercizio 2018. Il decremento è principalmente spiegato dai minori crediti IRES iscritti nei confronti di Asco Holding S.p.A. in relazione al contratto di consolidato fiscale nazionale sottoscritto con la stessa.

Il decremento è inoltre parzialmente spiegato dalla riduzione degli anticipi erogati a fornitori (Euro 913 migliaia) e dalla diminuzione degli altri crediti (Euro 521 migliaia). Quest'ultimi sono principalmente spiegati dai crediti iscritti nei confronti di altre società del Gruppo in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine assegnati a dipendenti delle stesse e rappresentano la quota azionaria del compenso. La variazione è spiegata dall'erogazione del piano in essere nel triennio 2015-2017, consuntivata nel 2018 e l'iscrizione della quota maturata al termine dell'esercizio per il triennio 2018-2020.

9. Attività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti finanziari verso imprese controllate 25.894 21.071
Altri crediti di natura finanziaria 136 0
Altre attività finanziarie correnti 26.031 21.071

Le attività finanziarie correnti ammontano ad Euro 26.031 migliaia registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 4.960 migliaia. La voce accoglie principalmente i saldi attivi dei conti correnti di cash pooling mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo, erogando i finanziamenti necessari alle società controllate e a controllo congiunto affinché possano adempiere ai propri fabbisogni finanziari.

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione dei saldi attivi dei conti correnti con le società controllate ed a

controllo congiunto nei due esercizi:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
c/c intercompany Ascotrade S.p.A. 3.567 637
c/c intercompany Amgas Blu S.r.l. 1.725 807
c/c intercompany Ap Reti Vicenza S.p.A. 14.697 15.403
c/c intercompany Asco Energy S.p.A. 5.062 4.224
c/c intercompany ASM Set S.r.l. 844 -
Crediti finanziari verso imprese controllate 25.894 21.071

La variazione, pari ad Euro 4.823 migliaia, è spiegata dall'aumento dei finanziamenti erogati alle società controllate i cui fabbisogni finanziari sono risultati maggiori rispetto all'esercizio precedente nella totalità delle società. Il restante importo è relativo alla quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo così come descritto al paragrafo "Attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale.

10. Crediti tributari

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti IRAP 283 638
Altri crediti tributari 26 26
Crediti tributari 309 664

I crediti tributari passano da Euro 664 migliaia dell'esercizio 2017 ad Euro 309 migliaia dell'esercizio 2018 rilevando un decremento pari ad Euro 355 migliaia.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione delle disponibilità liquide al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Depositi bancari e postali 58.390 9.324
Denaro e valori in cassa 6 7
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 58.396 9.330

La voce accoglie i conti correnti aperti presso gli istituti di credito e la disponibilità liquide presso le casse sociali. Le disponibilità liquide al termine dell'esercizio sono pari ad Euro 58.396 migliaia e registrano un aumento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 49.066 migliaia. Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Patrimonio netto

12. Patrimonio netto

La tabella che segue mostra la composizione del patrimonio netto al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Capitale e riserve 358.152 354.819
Risultato netto dell'esercizio 41.979 43.618
Patrimonio netto totale 400.131 398.437

Si evidenzia di seguito la composizione del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (16.981) (17.521)
Riserve e utili/(perdite) a nuovo 93.879 91.047
Riserva per attualizzazione Tfr Ias 19 (40) (40)
Risultato netto dell'esercizio 41.979 43.618
Patrimonio netto totale 400.131 398.437

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ammonta ad Euro 400.131 migliaia, in aumento di Euro 1.694 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. Si rinvia alla movimentazione del patrimonio netto per maggiori dettagli.

Nel corso dell'esercizio 2018 l'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 26 aprile ha deliberato la distribuzione di dividendi pari ad Euro 40.016 migliaia corrispondenti a 0,18 Euro per azione.

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2017 si compone di 234.411.575 azioni del valore nominale di Euro 1,00 cadauna.

Si segnala, inoltre, che nel corso dell'esercizio 2018 non sono state acquistate azioni proprie e la variazione pari ad Euro 540 migliaia è integralmente spiegata dalla cessione delle azioni in portafoglio ai dipendenti a seguito della maturazione del piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017 che prevedeva la corresponsione di parte del premio in azioni della società.

Le movimentazioni del capitale nell'esercizio 2018 sono riportate nelle tabelle sottostanti:

(Numero di azioni) 31.12.2018 31.12.2017
Numero di azioni da capitale sociale 234.412 234.412
Numero di azioni proprie in portafoglio (11.728) (12.101)
Totale numero di azioni in circolazione 222.684 222.311
Valore delle azioni in circolazione (migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Azioni ordinarie 234.412 234.412
Azioni proprie in portafoglio (16.981) (17.521)

Utili (perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto

Al 31 dicembre 2018 sono iscritte perdite a patrimonio netto per Euro 40 migliaia.

Tale riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione dei piani a benefici definiti in essere, che non saranno mai riclassificati a Conto Economico.

Con riferimento a quanto previsto dall'art. 2427-bis del Codice Civile si riportano di seguito i prospetti indicanti l'origine, la possibilità di utilizzazione e la distribuibilità delle voci del patrimonio netto:

Quota disponibile Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi
Descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Per copertura Per altre ragione
perdite
Capitale 234.411.575 - -
Riserve di capitale
Riserva da sovraprezzo azioni 50.171.613 A, B, C 50.171.613
Azioni proprie 16.980.868 - -
Riserve di utile
Riserva legale 46.882.315 B -
Riserva straordinaria da conferimento
Riserva libera
Altre riserve 75.221.033 A, B, C 75.221.033
Riserva per saldi attivi rivalutazione A, B, C
Riserva per saldi attivi rivalutazione
Riserva straordinaria da conferimento A, B, C
Acconti sui dividendi A, B, C
Utili/Perdite porate a nuovo 31.554.069 A, B, C 31.554.069
Altre riserve 43.666.964 A, B, C 43.666.964
Totale 123.740.024 93.838.577
Quota non disponibile
Residua quota disponibile 93.838.577

_____________________________________________________________________________________________

Legenda: "A" per aumento capitale, "B" per copertura delle perdite, "C" per distribuzione ai soci

La riserva sovrapprezzo azioni risulta disponibile considerato che la riserva legale ha raggiunto un valore pari al quinto del capitale sociale, come previsto dalla normativa civilistica.

Passività non correnti

13. Fondi per rischi e oneri

La tabella che segue mostra la composizione dei fondi per rischi ed oneri al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 323 676
Altri fondi rischi ed oneri 250
Fondi rischi ed oneri 323 926

Il decremento del fondo rischi ed oneri pari ad Euro 603 migliaia è principalmente spiegato dal decremento dei fondi di quiescenza e dall'utilizzo del fondo rischi ed oneri accantonato in esercizi precedenti per liti in essere con ex dipendenti che hanno cessato il rapporto di lavoro con la società.

La variazione dei fondi di trattamento quiescenza e obblighi simili è principalmente spiegata dall'erogazione delle somme accantonate nei confronti di dipendenti ed amministratori in esercizi precedenti per piani di incentivazione a lungo termine

14. Trattamento di fine rapporto

La tabella che segue mostra la movimentazione del trattamento fine rapporto nell'esercizio considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2018 257
Liquidazioni (341)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 354
Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2018 271

La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal Trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli corporate di elevata qualità (con rating pari almeno a AA) per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2018 è pari al 1,57%.

_____________________________________________________________________________________________

Le principali altre ipotesi del modello sono:

• tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza IPS55

  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di probabilità annua di anticipazione del TFR: 2,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 1,50%

L' analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio.

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre l'interest cost è registrato nella voce Proventi ed oneri finanziari.

15. Finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione dei finanziamenti a medio lungo termine al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Mutui passivi Prealpi 8.611 610
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 21.500 26.250
Mutui passivi BNL 25.000 27.500
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 54.360
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 8.014 10.181
Finanziamenti a medio-lungo termine 63.124 64.541

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 dicembre 2018 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 25.000 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 21.500 migliaia, passano complessivamente da Euro 54.360 migliaia ad Euro 55.111 migliaia con un incremento di Euro 751 migliaia, spiegato dalla sottoscrizione nel mese di gennaio 2018 di un nuovo finanziamento a 12 anni con Cassa Centrale Banca e dal pagamento delle rate pagate nel corso dell'esercizio. Considerando anche la quota corrente dei finanziamenti descritti il valore complessivo diminuisce passando da Euro 64.541 migliaia a Euro 63.124 migliaia. In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 27.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

Il rimborso avverrà tramite n. 22 rate semestrali residue dal 2 febbraio 2019 e sino al 2 agosto 2029 con quota capitale costante e interessi calcolati con l'applicazione del tasso fisso dell'1,92%.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento con BNL, la controllata AP Reti Gas S.p.A. ha ceduto all'istituto di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle proprie Concessioni Distribuzione Gas.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

  • a) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore o uguale a 3,5;
  • b) RAB maggiore o uguale ad Euro 300.000 migliaia.

Al termine dell'esercizio 2018 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:

  • a) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda è pari a 1,47, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 117.517 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 80.036 migliaia;
  • b) la RAB consolidata è pari ad Euro 430.541 migliaia.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari a 26.250 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine. Il rimborso della prima tranche, il cui debito originario era di Euro 35.000 migliaia, avverrà mediante n. 10 rate residue semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2019 e il 28 agosto 2023, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 95,5 punti base, mentre, quanto alla seconda, il cui debito originario era di Euro 10.000 migliaia, verrà rimborsata in n. 14 rate semestrali con quota capitale costante tra il 27 febbraio 2019 e il 27 agosto 2025, con l'applicazione di un tasso di interesse pari all'Euribor 6 mesi maggiorato di uno spread di 71,5 punti base, oltre al costo annuo di 70 punti base relativo alla garanzia rilasciata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., ridotto dal precedente valore di 135 punti base a decorrere dal 6 giugno 2018.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, la Capogruppo ha ceduto a Banca Europea per gli Investimenti una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A., come da integrazione contrattuale sottoscritta nel mese di dicembre 2016.

Il contratto di finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenants patrimoniali e finanziari applicati ai dati consolidati e da verificarsi alla chiusura del bilancio annuale e semestrale:

a) rapporto Ebitda / oneri finanziari netti superiore a 5;

b) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore a 3,5.

Resta inoltre nella facoltà dell'istituto bancario la richiesta del rimborso anticipato del finanziamento rispetto alle date di scadenza previste dai piani di ammortamento nei seguenti casi:

  • a) riduzione dei costi del progetto al di sotto di quanto originariamente stabilito dal contratto;
  • b) rimborso anticipato di altri finanziamenti non BEI (senza considerare le linee rotative);
  • c) mutamento del controllo di Ascopiave S.p.A. o di Asco Holding S.p.A.;
  • d) mutamento normativo, che possa pregiudicare la capacità di Ascopiave S.p.A. di adempiere ai propri obblighi;
  • e) perdita delle concessioni, tale da portare la RAB consolidata al di sotto dei 300 milioni di Euro.
  • Al termine dell'esercizio 2018 i covenants previsti dal contratto risultano rispettati in quanto:

  • a) il rapporto Ebitda / oneri finanziari netti è pari a 102,85, calcolato come rapporto tra l'Ebitda consolidato a tale data, pari ad Euro 80.036 migliaia, e gli oneri finanziari netti consolidati, pari ad Euro 778 migliaia;

  • b) il rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda era pari a 1,47, calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato a tale data, pari ad Euro 117.517 migliaia, e l'Ebitda consolidato, pari ad Euro 80.036 migliaia.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 9.374 migliaia, con l'iscrizione di Euro 764 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.
  • Il rimborso avverrà tramite n. 134 rate mensili residue di importo costante dal 31 gennaio 2019 e sino al 28 febbraio 2030 con interessi calcolati con l'applicazione del tasso fisso dell'1,83%.
  • Il finanziamento con Unicredit, erogato nel 2011 per un importo pari ad Euro 40.000 migliaia, è stato completamente estinto il 30 giugno 2018.

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

(migliaia di Euro) 31.12.2018
Esercizio 2019 8.014
Esercizio 2020 8.028
Esercizio 2021 8.042
Esercizio 2022 8.057
Oltre l'esercizio 2022 30.984
Finanziamenti a medio-lungo termine 63.124

16. Altre passività non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Depositi cauzionali 9 9
Risconti passivi pluriennali 37
Altre passività non correnti 9 46

Le altre passività non correnti passano da Euro 46 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 9 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 37 migliaia.

17. Debiti per imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce la termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti per imposte differite 21 21
Debiti per imposte differite 21 21

Le imposte differite sono pari ad Euro 21 migliaia e non evidenziano variazioni rispetto all'esercizio precedente.

_____________________________________________________________________________________________

La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte differite relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio. Nella determinazione delle imposte differite si è fatto riferimento all'aliquota IRES (imposte sul reddito delle società) e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 4,2%.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate passività per imposte differite sono indicati di seguito:

31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Differenze
temporanee
Aliquote fiscale Effetto totale Differenze
temporanee
Aliquota fiscale Effetto totale
Ammortamenti eccedenti IRES 60 24,0% 15 61 24,0% 15
Trattamento di fine rapporto 25 24,0% 6 31 24,0% 7
Totale Imposte differite 21 21

Passività correnti

18. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce debiti verso banche e finanziamenti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso banche 123.000 70.000
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 8.014 10.181
Debiti verso banche e finanziamenti 131.014 80.181

Al termine dell'esercizio 2018 il debito bancario a breve è composto dai finanziamenti bancari a breve termine e dai saldi passivi di conto corrente aperti presso gli istituti di credito per Euro 123.000 migliaia e dalla quota a breve dei mutui per Euro 8.014 migliaia. L'incremento complessivo, pari ad Euro 50.833 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori utilizzi degli affidamenti disponibili.

La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito di Ascopiave S.p.A. utilizzate e disponibili e i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2018:

Tipologia di Affidamento al Tasso al Utilizzato al
Intermediario linea di credito 31/12/2018 31/12/2018 31/12/2018
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Crediti per cassa 5.000 n.d. 0
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Mutui 4.687 1,83% 4.687
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 8.750 0,44% 8.750
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 17.500 0,68% 17.500
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 20.000 n.d. 9.700
Banca Nazionale del Lavoro Crediti per cassa 24.763 n.d. 0
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 30.000 1,92% 27.500
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 10.000 n.d. 1.294
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Crediti per cassa 10.000 n.d. 0
Banca Popolare Friuladria Crediti per cassa 11.000 0,10% 8.000
Banca Popolare Friuladria Crediti di firma 2.000 n.d. 0
Banca Sella Crediti per cassa 5.000 n.d. 0
Banco BPM Crediti per cassa 20.000 0,00% 20.000
Banco BPM Crediti di firma 9.485 n.d. 2.439
Cassa centrale BCC Italiano Mutui 4.687 1,83% 4.687
Credito Emiliano Crediti per cassa 25.000 0,00% 25.000
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 80.500 0,10% 60.000
Intesa SanPaolo Crediti di firma 2.500 n.d. 0
Cassa Depositi e Prestiti Crediti di firma 10.781 n.d. 10.781
Unicredit Crediti per cassa 33.102 0,10% 10.000
Unicredit Crediti di firma 17.964 n.d. 13.753
Unione di Banche Italiane Crediti per cassa 30.000 n.d. 0
382.719 224.091

Nota: il totale degli utilizzi non corrisponde al totale debiti v/b in quanto l'utilizzo della linea per il rilascio fidejussioni non determina l'accensione di debiti bancari

I maggiori utilizzi esistenti al 31 dicembre 2018 rispetto all'esercizio precedente dipendono principalmente dall'accensione del finanziamento a medio/lungo termine con Cassa Centrale Banca e dai tassi particolarmente vantaggiosi applicati nei finanziamenti a breve termine.

19. Debiti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei debiti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti vs/ fornitori 1.010 1.347
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 1.023 1.427
Debiti commerciali 2.034 2.774

I debiti commerciali passano da Euro 2.774 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 2.034 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 740 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegato dai minori saldi debitori iscritti nei confronti di fornitori per fatture ricevute pari ad Euro 337 migliaia e per fatture da ricevere per Euro 404 migliaia.

_____________________________________________________________________________________________

Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo.

20. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Altre passività correnti" al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso enti previdenziali 320 334
Debiti verso il personale 1.363 1.686
Debiti verso erario e ritenute alla fonte 404 296
Risconti passivi annuali 91
Ratei passivi annuali 466 420
Altri debiti 364 457
Altre passività correnti 2.917 3.285

Al termine dell'esercizio considerato le altre passività correnti ammontano ad Euro 2.917 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 368 migliaia rispetto all'esercizio 2017.

I "Debiti verso enti previdenziali" si riferiscono ai debiti per oneri contributivi di competenza dei mesi di novembre e dicembre versati nei primi mesi dell'esercizio 2019, mentre i "Debiti verso il personale" includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2018 e non ancora liquidate alla stessa data.

21. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Passività finanziarie correnti" al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti finanziari entro 12 mesi 36.495 35.829
Passività finanziarie correnti 36.495 35.829

Le passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 36.495 migliaia, in diminuzione di Euro 666 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente in ragione dei saldi iscritti nei conti correnti di cash pooling in essere con le società controllate mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo.

Le stesse sono rappresentate dai debiti finanziari iscritti nei confronti di AP Reti Gas S.p.A. per Euro 15.146 migliaia, di AP Reti Gas Rovigo S.r.l. per Euro 1.171 migliaia, di Blue Meta S.p.A. per Euro 7.016 migliaia, di Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. per Euro 783, di Etra Energia S.r.l. per Euro 1.417 migliaia e di Ascopiave Energie S.p.A. per Euro 10.963 migliaia.

Posizione finanziaria netta

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Disponibilità e mezzi equivalenti 58.396 9.330
Attività finanziarie correnti 26.031 21.071
Passività finanziarie correnti (36.495) (35.829)
Debiti verso banche e finanziamenti (131.014) (80.181)
Posizione finanziaria netta a breve (83.082) (85.610)
Attività finanziarie non correnti 1.122
Finanziamenti a medio lungo termine (55.111) (54.360)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (53.989) (54.360)
Posizione finanziaria netta (137.071) (139.969)

La posizione finanziaria netta di Ascopiave S.p.A. rileva un decremento pari ad Euro 2.898 migliaia rispetto all'esercizio precedente, attestandosi ad Euro 137.071 migliaia.

Si evidenzia che nei finanziamenti bancari a breve termine non sono previsti covenants o negative pledges, mentre i finanziamenti erogati dalla Banca Europea per gli Investimenti e dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. sono sottoposti a covenants – da verificarsi sulla base delle risultanze del bilancio consolidato - descritti nel paragrafo "Finanziamenti a medio-lungo termine" di questa relazione finanziaria annuale.

NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Ricavi

22. Ricavi

La seguente tabella evidenzia i ricavi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 11.855 11.579
Altri ricavi 665 509
Distribuzione dividendi da società partecipate 49.882 49.644
Ricavi 62.402 61.732

Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti ammontano ad Euro 62.402 migliaia, in aumento di Euro 670 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

I ricavi conseguiti da servizi generali resi a società del Gruppo rilevano un incremento pari ad Euro 276 migliaia, passando da Euro 11.579 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 11.855 migliaia dell'esercizio di riferimento.

I ricavi derivanti dalla distribuzione dei dividenti delle società partecipate rilevano un incremento pari ad Euro 238 migliaia, passando da Euro 49.644 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 49.882 migliaia dell'esercizio di riferimento.

La voce altri ricavi passa da Euro 509 migliaia dell'esercizio 2017 a 665 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un incremento per Euro 156 migliaia; la variazione è principalmente spiegata dal rilascio del fondo per liti juslavoristiche in quanto alla fine dell'esercizio non ci sono contenziosi in atto.

Costi operativi

23. Costi per acquisto materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di materie prime negli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) Esercizio
2018 2017
Acquisti di altri materiali 15 1
Costi acquisto altre materie prime 15 1

I costi per l'acquisto di altre materie prime passano da Euro 1 migliaia dell'esercizio 2017 ad Euro 15 migliaia dell'esercizio 2018 registrando un incremento pari ad Euro 14 migliaia.

24. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Spese postali e telegrafiche 90 100
Manutenzioni e riparazioni 1.991 1.704
Servizi di consulenza 3.764 3.066
Servizi commerciali e pubblicità 79 119
Utenze varie 391 390
Compensi ad amministratori e sindaci 656 579
Assicurazioni 598 278
Spese per il personale 560 534
Altre spese di gestione 1.002 908
Costi per godimento beni di terzi 545 789
Costi per servizi 9.676 8.467

Al termine dell'esercizio i costi per servizi ammontano ad Euro 9.676 migliaia, rilevando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 1.209 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'aumento delle spese per manutenzioni e riparazioni, dei servizi di consulenza, delle assicurazioni e dei costi per godimenti di beni di terzi. Le spese per il personale includono costi per viaggio e missione dei dipendenti, costi per il servizio mensa e costi per addestramento e formazione e rilevano un incremento di Euro 26 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La voce costi per godimenti beni di terzi accoglie principalmente i costi relativi a diritti e licenze software e i costi per gli affitti delle sedi. Al termine dell'esercizio la voce registra un incremento pari ad Euro 244 migliaia.

25. Costo del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Salari e stipendi 7.223 5.648
Oneri sociali 1.712 1.461
Trattamento di fine rapporto 354 341
Altri costi 29 6
Totale costo del personale 9.319 7.455
Costo del personale capitalizzato (4) (9)
Costi del personale 9.316 7.445

Il costo del personale è iscritto al netto dei costi capitalizzati a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti parzialmente in economia direttamente imputati alla realizzazione e manutenzione straordinaria delle sedi aziendali.

I costi del personale passano da Euro 7.445 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 9.316 migliaia dell'esercizio 2018 registrando un incremento pari ad Euro 1.871 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione

dei corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro. Gli accordi ed i patti con essi sottoscritti, meglio descritti nei fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio, hanno determinato l'scrizione di maggiori costi per complessivi 2.411 migliaia di Euro.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un decremento pari ad Euro 5 migliaia passando da Euro 9 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 4 migliaia del 2018 diminuendo il costo complessivo del personale di pari importo.

La tabella sotto riportata evidenzia il numero medio di dipendenti per categoria al termine dell'esercizio 2018 ed al termine dell'esercizio 2017:

Descrizione 31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Dirigenti 9 9 0
Impiegati 79 78 1
Operai 4 4 0
Totale personale dipendente 92 91 1

Si segnala che alcuni dipendenti della società sono titolari di piani di incentivazione pluriennali.

27. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi operativi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Contributi associativi e ARERA 234 208
Minusvalenze 146
Sopravvenienze caratteristiche 37 34
Altre imposte 139 203
Altri costi 254 294
Costi per appalti 1 0
Titoli di efficienza energetica 0 33
Altri costi di gestione 812 773

Gli altri costi operativi registrano incrementi per Euro 39 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente in ragione dell'incremento delle minusvalenze iscritte nell'esercizio 2018 per la definizione concordata del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale trasferiti al comune di Creazzo come meglio commentato nel paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria parzialmente compensata dalla diminuzione delle altre imposte per Euro 64 migliaia e degli altri costi per Euro 40 migliaia.

28. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi negli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) Esercizio
2018 2017
Altri proventi 232 78
Altri proventi 232 78

Al termine dell'esercizio la voce risulta pari ad Euro 232 migliaia, rilevando un incremento per Euro 154 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Gli altri proventi iscritti nel 2018 sono relativi a risarcimenti ricevuti da assicurazioni per Euro 149 migliaia

29. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Immobilizzazioni immateriali 119 128
Immobilizzazioni materiali 1.484 1.628
Ammortamenti e svalutazioni 1.603 1.756

Gli ammortamenti rilevati al termine dell'esercizio ammontano ad Euro 1.603 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di Euro 153 migliaia.

30. Proventi ed oneri finanziari netti

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi e degli oneri finanziari negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Interessi attivi bancari e postali 7 2
Altri interessi attivi 377 235
Proventi finanziari 385 237
Interessi passivi bancari 84 4
Interessi passivi su mutui 897 515
Altri oneri finanziari 214 232
Oneri finanziari 1.195 752
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 811 514

La voce proventi ed oneri finanziari evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 811 migliaia, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente per Euro 297 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori interessi pagati sui mutui bancari (+382 migliaia di Euro) dovuta all'accensione di un nuovo finanziamento a tasso fisso.

31. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Imposte correnti IRES 1.879 583
Imposte (anticipate)/differite (303) 181
Imposte dell'esercizio 1.577 764

Le imposte dell'esercizio passano da Euro 764 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 1.577 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 813 migliaia.

La tabella che segue evidenzia l'incidenza delle imposte sul reddito:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2018 2017
Utile ante imposte 40.402 42.853
Imposte dell'esercizio 1.577 764
Incidenza sul risultato ante imposte 3,9% 1,8%

Il tax-rate effettivo passa dal 1,8% dell'esercizio 2017 all'3,9% dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari al 2,1%.

Esercizio Esercizio
(migliaia di Euro) 2017 2018
Aliquota ordinaria applicabile 24,0% 24,0%
Risultato prima delle imposte (42.853) (40.402)
Onere fiscale teorico (10.285) 24,0% (9.696) 24,0%
Tassazione dividendi (11.319) 13,8% (7.070) 17,5%
Costi/(proventi) non imponibili (automezzi, telefoni) 21.020 -49,1% 16.807 -41,6%
Imposte (anticipate)/differite (181) 0,4% (1.495) 3,7%
Onere fiscale effettivo IRES (764) 1,8% (1.454) 3,5%
IRAP (corrente e differita) 0 0,0% (162) 0,4%
Totale onere fiscale effettivo (764) 1,8% (1.616) 3,9%
Aliquota effettiva 1,8% 3,9%

ALTRE NOTE DI COMMENTO

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che nella voce "Costi del personale" risultano iscritti costi per Euro 2.411 migliaia correlati ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro avvenuta nell'esercizio.

Informativa su parti correlate

Si segnala che la Società è controllata da Asco Holding S.p.A. che detiene il 61,562% delle azioni.

Tutte le operazioni con le società del Gruppo fanno parte dell'ordinaria gestione dell'impresa e sono regolate a condizioni di mercato. Non vi sono altre operazioni effettuate nell'esercizio 2018 con società e entità riconducibili a Soci o amministratori della società o delle società controllanti e controllate.

(migliaia di Euro) Crediti Altri Debiti Altri Costi Ricavi
commerciali crediti commerciali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 42 1.756 101 1.879
Totale controllanti 42 1.756 101 1.879
Società controllate o sottoposte a controllo congiunto
Ap Reti Gas S.p.A. 858 37 15.146 0 72 60 3.071 154
Ascotrade S.p.A. 704 3.600 24 203 61 3.835 9
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 104 1
Blue Meta S.p.A. 212 13 13 7.016 22 29 811 0
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 52 1 783 5 313
Etra Energia S.r.l. 6 1 1.417 4 0 114 0
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. 208 14.697 68 74 617 232
Ascopiave Energie S.p.A. 436 4 19 10.963 15 27 829
Ap Reti Gas Rovigo S.r.l. 52 5 1.171 33 6 212 0
Asco Energy S.p.A. 245 5.062 2 10 10 870 18
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 21 53
Amgas Blu S.r.l. 48 1.727 1 339 11
ASM Set S.r.l. 87 844 1 6 257 2
Unigas Distribuzione S.r.l. 18 6 17 52 0
Totale società controllate e sottoposte a controllo
congiunto 3.052 25.947 177 36.495 0 446 209 0 11.374 424
Società sottoposte al controllo della controllante
Asco TLC S.p.A. 38 176 711 101 49
Totale società sottoposte al controllo della controllante 38 176 711 101 49
Totale 3.132 27.703 353 36.495 0 1.157 209 0 11.575 1.406

I rapporti con parti correlate che Ascopiave S.p.A. intrattiene con le altre società del Gruppo interessano principalmente le seguenti tipologie:

  • l'acquisto gas di gas naturale ed energia elettrica da Ascotrade S.p.A.;
  • l'acquisto di prestazioni di call center da Ascotrade S.p.A. effettuato al prezzo di mercato parametrizzato al numero chiamate;

_____________________________________________________________________________________________

al riaddebito di alcuni costi assicurativi da parte della controllante Asco Holding S.p.A.;

  • all'acquisto di alcuni servizi amministrativi, call center, gestione del credito;
  • la vendita di servizi di sportello, di gestione del personale, del servizio informatico, di gestione del servizio immobiliare, di archiviazione ottica, di servizi di staff come la qualità, la privacy e la sicurezza dei lavoratori;
  • la vendita del servizio di contabilità e di gestione degli adempimenti normativi;
  • la vendita del servizio di amministrazione e finanza;
  • il riaddebito alle società del Gruppo dei servizi di contabilità e informatici, delle eventuali spese esterne sostenute;
  • l'accordo per la regolamentazione dei rapporti di tesoreria finalizzato a compensare le eccedenze e deficienze di cassa fra le imprese del gruppo.
  • l'accordo di adesione al consolidato di gruppo con la controllante Asco Holding S.p.A..

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Situazione patrimoniale-finanziaria

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2018 A B C Totale % 31.12.2017 A B C Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Altre immobillizzazioni immateriali 4 0 0 0 0 0,0% 471 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 27.253 0 0 0 0 0,0% 27.841 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni 501.856 0 435.556 64.133 499.689 99,6% 498.078 0 433.944 64.133 498.077 100,0%
Altre attività non correnti 2.794 0 0 0 0 0,0% 4.466 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 1.122 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 1.735 0 0 0 0 0,0% 2.039 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 534.764 0 485.927 64.133 550.060 102,9% 532.895 0 484.315 0 484.315 90,9%
Attività correnti 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 5.274 42 3.143 0 3.184 60,4% 6.420 1 4.400 51 4.451 69,3%
Altre attività correnti 3.550 1.756 0 0 1.756 49,5% 5.737 3.164 70 0 3.094 53,9%
Attività finanziarie correnti 26.031 0 25.894 0 25.894 99,5% 21.071 0 21.071 0 21.071 100,0%
Crediti tributari 309 0 0 0 0 0,0% 664 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 58.396 0 0 0 0 0,0% 9.330 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 93.559 1.798 29.037 0 30.834 33,0% 43.223 3.165 10.095 0 13.260 30,7%
Attività 628.323 1.798 514.964 64.133 580.895 92,5% 576.118 3.165 494.410 0 497.575 86,4%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (16.981) (0) (0) (0) (0) 0,0% (17.521) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 182.700 0 0 0 0 0,0% 181.547 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 400.131 0 0 0 0 0,0% 398.437 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 323 0 0 0 0 0,0% 926 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 271 0 0 0 0 0,0% 257 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 0 0 0 0 0,0% 54.360 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 9 0 0 0 0 0,0% 46 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite 20 0 0 0 0 0,0% 21 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 55.733 0 0 0 0 0,0% 55.611 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 131.014 0 0 0 0 0,0% 80.181 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 2.034 0 0 352 17,3% 2.774 0 90 70 160 5,8%
Debiti tributari 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 2.917 0 0 0 0 0,0% 3.285 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie correnti 36.495 0 36.495 0 36.495 100,0% 35.829 0 35.829 0 35.829 100,0%
Passività correnti 172.459 0 36.495 0 36.847 21,4% 122.070 0 35.989 70 36.059 29,5%
Passività 228.192 0 36.780 0 36.780 16,1% 177.681 0 35.989 70 36.059 20,3%
Passività e patrimonio netto 628.323 0 36.780 0 36.780 5,9% 576.118 0 35.989 70 36.059 6,3%

_____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate e a controllo congiunto

C altri parti correlate

Conto economico

Esercizio di cui correlate Esercizio di cui correlate
(migliaia di Euro) 2018 A B C Totale % 2017 A B C Totale %
Ricavi 62.402 101 11.792 0 11.893 19,1% 61.732 34 11.059 160 11.253 18,2%
Totale costi operativi 19.586 0 2.672 2.672 13,6% 16.609 0 2.343 585 2.928 17,6%
Costi acquisto altre materie prime 15 0 0 0 0 0,5% 1 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi 9.676 0 1.637 1.637 16,9% 8.467 0 1.124 585 1.709 20,2%
Costi del personale 9.316 0 0 2.411 2.411 25,9% 7.445 0 1.219 0 1.219 16,4%
di cui non ricorrenti 2.411 2.411 2.411 25,9% 0
Altri costi di gestione 812 0 0 0 0 0,0% 773 0 0 0 0 0,0%
Altri proventi 232 0 0 0 0 0,0% 78 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 1.603 0 0 0 0 0,0% 1.756 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 41.213 101 11.792 (2.672) 9.221 22,4% 43.368 34 8.716 (425) 8.325 19,2%
Proventi finanziari 385 0 269 0 269 69,9% 237 0 38 0 38 16,0%
Oneri finanziari 1.195 0 203 6 209 17,5% 752 0 194 0 194 25,9%
Utile ante imposte 40.402 101 11.858 (2.678) 9.281 23,0% 42.853 34 8.560 425 8.168 19,1%
Imposte dell'esercizio 1.577 764
Risultato dell'esercizio 41.979 43.618
Risultato netto dell'esercizio 41.979 43.618

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate e a controllo congiunto

C altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2018 A B C Totale % 31.12.2017 A B C Totale %
A Cassa 6 0 0 0 0 0,0% 7 0 0 0 0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 58.390 0 0 0 0 0,0% 9.324 0 0 0 0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 58.396 0 0 0 0 0,0% 9.330 0 0 0 0 0,0%
E Crediti finanziari correnti 26.031 0 25.894 0 25.894 99,5% 21.071 0 21.071 0 21.071 100,0%
F Debiti bancari correnti (123.000) 0 0 0 0 0,0% (70.000) 0 0 0 0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.014) 0 0 0 0 0,0% (10.181) 0 0 0 0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (36.495) 0 (36.495) 0 (36.495) 100,0% (35.829) 0 (35.829) 0 (35.829) 100,0%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (167.509) 0 (36.495) 0 (36.495) 21,8% (116.011) 0 (35.829) 0 (35.829) 30,9%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (83.082) 0 (10.601) 0 (10.601) 12,8% (85.610) 0 (14.758) 0 (14.758) 17,2%
K Debiti bancari non correnti (55.111) 0 0 0 0 0,0% (54.360) 0 0 0 0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 1.122 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (53.989) 0 0 0 0 0,0% (54.360) 0 0 0 0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (137.071) 0 (10.601) 0 (10.601) 7,7% (139.969) 0 (14.758) 0 (14.758) 10,5%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate e a controllo congiunto

C altri parti correlate

Rendiconto Finanziario

2018
A
B
C
Totale
2017
A
B
C
Totale
Utile netto dell'esercizio
41.979
43.618
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
2.633
3.914
Ammortamenti
1.603
0
1.756
0
Variazione del trattamento di fine rapporto
13
9
0
0
Variazione netta altri fondi
(955)
0
283
0
Interessi passivi pagati
(935)
(404)
0
0
Interessi passivi di competenza
3.292
2.286
0
0
Imposte pagate
1.192
0
748
0
Imposte di competenza
(1.577)
0
(764)
0
Variazioni nelle attività e passività:
2.087
3.693
Crediti verso clienti
1.146
(41)
1.257
51
1.267
992
35
1.300
109
1.445
Altre attività correnti
2.188
1.408
70
0
1.478
3.330
1.514
70
21
1.605
Debiti commerciali
(740)
0
(90)
(70)
(160)
995
0
(1.496)
63
(1.433)
Altre passività correnti
(2.140)
0
0
0
0
(1.621)
0
0
0
0
Altre attività non correnti
1.672
0
0
0
0
(4)
0
0
0
0
Altre passività non correnti
(37)
0
0
0
0
2
0
0
0
0
Totale rettifiche e variazioni
4.721
1.367
1.237
(19)
2.585
7.607 1.549
(126)
193
1.616
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
46.700
1.367
1.237
(19)
2.585
51.225 1.549
(126)
193
1.616
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
(3)
0
0
Investimenti in immobilizzazioni materiali
(548)
(520)
0
0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti
(3.778)
0
(3.778)
0
(16.300)
0 (16.300)
(309) (16.609)
(3.778)
Altri movimenti di patrimonio netto
0
584
0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
(4.326)
0
(3.778)
0
(3.778)
(16.239)
0 (16.300)
(309) (16.609)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve
(4.251)
0
15.894
0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti
(6.082)
0
(4.157)
0
(4.157)
(25.864)
0 (24.725)
(1.139) (25.864)
Variazione netta finanziamenti verso collegate
666
0
0
0
0
0
0
(3.412)
(3.412)
Acquisto azioni proprie
540
0
506
0
506
0
(5.341)
0
(5.341)
Variazione netta finanziamenti medio lungo termine
0
19.819
0
Accensioni finanziamenti e mutui
218.000
0
1.549
(9.475)
2.454
0
(5.472)
Rimborsi finanziamenti e mutui
(162.166)
0
0
0
(5.341)
(3.420)
(8.761)
Dividendi distribuiti a azionisti
(40.016)
(40.016)
0
0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
6.692
0
(3.651)
0
(3.651)
(30.167) 1.549 (44.882) (5.517) (48.849)
Variazione delle disponibilità liquide
49.066
0
4.819
0
Disponibilità correnti esercizio precedente
9.330
0
4.511
0
Disponibilità correnti esercizio corrente
58.396
0
9.330
0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate e a controllo congiunto

C altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

_____________________________________________________________________________________________

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate e a controllo congiunto:

  • Amgas Blu S.r.l.
  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • Asco TLC S.p.A.
  • Ascotrade S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Estenergy S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Veritas Energia S.p.A.

Gruppo C – altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2018 e del 31 dicembre 2017 risultano essere le seguenti:

31.12.2018
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.794 2.794 2.794
Attività finanziarie non correnti 1.122 1.122 1.122
Crediti commerciali e altre attività correnti 8.396 8.396 8.396
Attività finanziarie correnti 26.031 26.031 26.031
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 58.396 58.396 58.396
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 55.111 55.111
Altre passività non correnti 9 9 9
Passività finanziarie non correnti 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 131.014 131.014 131.014
Debiti commerciali e altre passività correnti 4.950 4.950 4.950
Passività finanziarie correnti 36.495 36.495 36.495
31.12.2017
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 4.534 4.534 4.534
Attività finanziarie non correnti 0 0 0
Crediti commerciali e altre attività correnti 57.560 57.560 57.560
Attività finanziarie correnti 21.071 21.071 21.071
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 9.330 9.330 9.330
Finanziamenti a medio e lungo termine 54.360 54.360 54.360
Altre passività non correnti 306 306 306
Passività finanziarie non correnti 422 422 422
Debiti verso banche e finanziamenti 80.181 80.181 80.181
Debiti commerciali e altre passività correnti 44.233 44.233 44.233
Passività finanziarie correnti 12.696 12.696 12.696

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

_____________________________________________________________________________________________

C - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

D - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Utile per azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

Valore al 31 Valore al 31
(migliaia di euro) dicembre 2018 dicembre 2017
Utile netto attribuibile agli azionisti 41.979 43.618
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie comprensivo delle proprie, ai fini
dell'utile per azione 234.411.575 234.411.575
Numero medio ponderato di azioni proprie 11.727.609 12.100.873
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie escluso le azioni proprie, ai fini
dell'utile netto per azione 222.683.966 222.310.702
Utile netto per azione (in Euro) 0,1885 0,1962

Compensi alla Società di Revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, la tabella sottostante evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

Soggetto che ha erogato il Compensi
Tipologia di servizi servizio Destinatario (migliaia di Euro)
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 97
Revisione legale conti annuali
separati PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 13
Totale 118

Impegni e rischi

Garanzie prestate

La società ha erogato le seguenti garanzie potenziali al 31 dicembre 2018:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Patronage su linee di credito 54.582 33.065
Patronage su contratti di acquisto energia elettrica 3.000 5.000
Fidejussioni su linee di credito 115 127
Su esecuzione lavori 829 953
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 22
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 3.977 4.237
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 119 119
Su concessione distribuzione 2.040 2.194
Su contratti di vettoriamento 4.463 4.494
Su contratto di trasporto di energia elettrica 14.700 14.755
Su contratti di acquisto gas 22
Su compravendite quote societarie 500 500
Totale 84.325 65.489

Si segnala che nelle voci "Patronage su linee di credito" risultano iscritti patronage rilasciati da Ascopiave S.p.A. nei confronti di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione per complessivi Euro 25.332 migliaia (Euro 26.665 migliaia al 31 dicembre 2017).

Politiche di copertura dei rischi

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Le principali passività finanziarie di Ascopiave S.p.A. comprendono i finanziamenti bancari, contratti di noleggio con opzione d'acquisto, saldi bancari negativi a breve termine. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative. Ascopiave S.p.A. ha diverse attività finanziarie quali cassa e depositi bancari a breve, che derivano direttamente dall'attività operativa.

I rischi principali generati dagli strumenti finanziari di Ascopiave S.p.A. sono il rischio di tasso di interesse ed il rischio di liquidità. Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, come riassunte di seguito.

Rischio di tasso

L'esposizione di Ascopiave S.p.A. al rischio di variazioni dei tassi di mercato è connesso principalmente ai finanziamenti accesi verso istituti di credito, con tassi di interesse variabile, essendo la Società incaricata di gestire i fabbisogni finanziari delle società controllate.

Ascopiave S.p.A., condizionata dalla stagionalità del ciclo d'affari del gas naturale che caratterizza le partecipate, mira a gestire le necessità di liquidità a mezzo di linee di affidamento a breve termine con tasso variabile, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

La Società gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 63.124 migliaia e scadenze comprese tra il 31 gennaio 2019 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2019 ed il 2025, ed al 31 dicembre 2018 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 26.250 migliaia (Euro 34.541 migliaia al 31 dicembre 2017), rappresentati esclusivamente dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti.

Non risultano invece esposti al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 31 dicembre 2018 di Euro 27.500 migliaia, e il finanziamento sottoscritto con Cassa Centrale Banca ad inizio 2018, con un debito residuo al 31 dicembre 2018 di Euro 9.374 migliaia, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso.

I finanziamenti sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti sono soggetti a covenants, che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Finanziamenti a medio - lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella mostra la sensitività dell'utile della Società ante imposte, in seguito a variazioni ragionevolmente possibili dei tassi di interesse, mantenendo costanti tutte le altre variabili.

(migliaia di Euro) gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
Posizione Finanziaria Netta 2018 (141.376) (143.231) (144.914) (141.467) (134.302) (132.804) (131.605) (132.797) (138.920) (138.250) (137.042) (138.193)
Tasso medio attivo 0,82% 0,49% 0,31% 0,19% 0,23% 0,23% 0,24% 0,49% 0,65% 0,31% 0,56% 0,52%
Tasso medio passivo 0,51% 0,52% 0,51% 0,50% 0,49% 0,53% 0,53% 0,53% 0,53% 49,00% 0,56% 0,48%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,82% 2,49% 2,31% 2,19% 2,23% 2,23% 2,24% 2,49% 2,65% 2,31% 2,56% 2,52%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,51% 2,52% 2,51% 2,50% 2,49% 2,53% 2,53% 2,53% 2,53% 2,49% 2,56% 2,48%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,32% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,15% 0,00% 0,06% 0,02%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,01% 0,02% 0,01% 0,00% 0,00% 0,03% 0,03% 0,03% 0,03% 0,00% 0,06% 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (141.616) (143.451) (145.160) (141.700) (134.530) (133.023) (131.829) (133.022) (139.148) (138.485) (137.262) (138.427)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (141.316) (143.176) (144.853) (141.409) (134.245) (132.750) (131.549) (132.740) (138.863) (138.191) (136.986) (138.134) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione
di 200 basis points (240) (220) (246) (233) (228) (218) (224) (226) (228) (235) (225) (235) (2.757)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50
basis points 60 55 62 58 57 55 56 56 57 59 56 59 689

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito della Società pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 2.757 migliaia (2017: Euro 2.732 migliaia) ed un miglioramento di Euro 689 migliaia (2017: Euro 683 migliaia).

Politiche inerenti il rischio di credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario della Società.

Vista la tipologia di attività di Ascopiave S.p.A., tale rischio non desta particolare importanza.

Rischio di liquidità

Ascopiave S.p.A. persegue costantemente il mantenimento dell'equilibrio e della flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, fungendo da gestore della tesoreria del Gruppo.

I due principali fattori che influenzano la liquidità di Ascopiave S.p.A. sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

La ripartizione per scadenza, al 31 dicembre 2018, dei debiti finanziari a medio – lungo termine è riportata alla nota n. 14.

I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalla funzione tesoreria di Ascopiave S.p.A. nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie od un adeguato investimento delle eventuali disponibilità liquide.

Gli amministratori ritengono che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelle che saranno generate dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno di soddisfare i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza naturale.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale di Ascopiave S.p.A. è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Ascopiave S.p.A. può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Ascopiave S.p.A. verifica il proprio capitale mediante un rapporto debito/capitale, ovvero rapportando il debito netto al totale del capitale più il debito netto. Ascopiave S.p.A. include nel debito netto finanziamenti onerosi, debiti commerciali ed altri debiti, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.12.2018 31.12.2017
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 54.360
Debiti verso banche e finanziamenti al netto disponiblità liquide 72.618 70.851
Indebitamento finanziario lordo 127.728 125.211
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserve 123.740 120.408
Utile netto non distribuito 41.979 43.618
Patrimonio netto Totale 400.131 398.437
Totale capitale e debito lordo 527.860 523.648
Rapporto Debito/Patrimonio netto 0,32 0,31

Politiche di copertura dei rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse

La Società è esposta al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse principalmente in relazione ai debiti a breve termine e per la parte dei finanziamenti a medio – lungo termine a tasso variabile verso gli istituti bancari.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2018

In data 28 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave e di Unigas Distribuzione S.r.l. hanno approvato un'operazione di aggregazione societaria da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., immediatamente seguita dalla concentrazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. delle attività operative di Unigas Distribuzione S.r.l. nel settore reti.

Mediante il Progetto di Aggregazione, Ascopiave e Unigas perseguono l'obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in alcune aree della Lombardia, migliorando ulteriormente il posizionamento sul mercato e gli standard qualitativi dei servizi erogati nei territori di riferimento.

I termini e le condizioni della Fusione sono disciplinati in un accordo quadro sottoscritto tra Ascopiave, Unigas e, limitatamente all'assunzione di alcuni impegni, Anita S.r.l., quale socio di riferimento di Unigas (l'"Accordo Quadro"). I Consigli di Amministrazione di Ascopiave e di Unigas hanno approvato il progetto di Fusione, che sarà portato all'approvazione delle rispettive convocande assemblee nonché dell'assemblea di Anita.

La società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. è stata nominata dal Tribunale di Venezia quale esperto ai fini della redazione del parere sulla congruità del rapporto di cambio, ai sensi dell'art. 2501-sexies del codice. Tale parere sarà messo a disposizione nei termini previsti dalla normativa applicabile.

Il completamento dell'operazione è previsto, subordinatamente alle suddette approvazioni assembleari e al rilascio di un parere positivo sulla congruità del rapporto di cambio da parte di Reconta Ernst & Young S.p.A., entro il primo semestre 2019.

Si precisa che, ai sensi dell'Accordo Quadro, Ascopiave e Unigas potranno recedere dai rispettivi obblighi relativi al perfezionamento dell'operazione qualora, si verifichino determinati eventi di natura straordinaria, ad oggi non prevedibili, che potrebbero avere un impatto significativo su una delle due società partecipanti alla Fusione.

La Fusione verrà attuata mediante (i) annullamento delle quote rappresentanti il 100% del capitale sociale di Unigas alla data di stipula dell'atto di Fusione e (ii) assegnazione ad Anita, in concambio della propria quota detenuta in Unigas, di azioni proprie di Ascopiave, senza pertanto necessità di procedere ad un aumento del capitale sociale di Ascopiave a servizio del concambio.

Situazione patrimoniale di riferimento per la Fusione, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2501-quater, comma secondo, del codice civile, è per entrambe le società il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

Il rapporto di cambio determinato dai Consigli di Amministrazione di Ascopiave e Unigas, con il supporto dei 2 rispettivi consulenti finanziari, è pari a n. 3,7788 azioni proprie Ascopiave per ogni quota di Unigas di nominali Euro 1,00.

Sulla base del predetto rapporto di cambio saranno, pertanto, oggetto di assegnazione ad Anita complessive n. 7.149.505 azioni proprie di Ascopiave, pari al [3,05] % del capitale di Ascopiave post Fusione. Come meglio descritto nel progetto di Fusione, il suddetto rapporto di cambio potrà essere soggetto ad aggiustamento esclusivamente per effetto dell'eventuale pagamento, prima della data di efficacia della Fusione (i) di un dividendo ordinario da parte di

Ascopiave e/o Unigas e/o (ii) del dividendo straordinario che, come comunicato al mercato in data 8 giugno 2018, l'assemblea di Ascopiave potrebbe essere chiamata a deliberare ai fini del pagamento da parte del socio di maggioranza Asco Holding S.p.A. del valore di liquidazione ai propri azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso non avendo concorso all'adozione della delibera di approvazione di alcune modifiche statutarie adottata in data 23 luglio 2018.

In data 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., facendo seguito a quanto comunicato al mercato lo scorso 15 ottobre 2018, ha approvato l'avvio della prima fase del percorso teso a (i) valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell'energia elettrica e (ii) rafforzare e consolidare la propria presenza nel settore della distribuzione del gas, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche. La prima fase di tale percorso è volta a raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti che verranno presentate, entro il 15 aprile 2019, dagli operatori interessati. Gli operatori che sono stati contattati per partecipare al processo ad oggi contano un numero di oltre 20.

Ascopiave informerà il mercato circa gli eventuali sviluppi successivi del suddetto percorso.

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.

Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

L'intesa tra le Parti parrebbe raggiunta per l'importo complessivo di Euro 3.000 migliaia. Sono in corso i contatti per la redazione di un compiuto atto transattivo.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).

In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale.

All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società.

Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia).

Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

Il Comune ha proposto appello.

All'udienza innanzi alla C.d.A. di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusione al 27 maggio 2021.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Relativamente al ricorso promosso da Ascopiave, l'udienza di merito è stata fissata per il 20 settembre 2018.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.

Anche a fronte della pronuncia anzidetta, i legali di Ascopiave hanno presentato "istanza di prelievo", con conseguente fissazione dell'udienza di discussione al 20 settembre 2018.

All'esito della stessa, come paventato ed in analogia con quanto fatto in precedenza, il CdS ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia Europea. I Legali della Società hanno già preso contatti per la riunione dei giudizi conseguenti alle rimessioni anzidette.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

_____________________________________________________________________________________________

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti, al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A.:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i.

Quest'ultima ha quindi presentato appello al C.d.S.. Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..

Si è in attesa della calendarizzazione per la discussione del merito del ricorso.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016

Un Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas, quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi alla attuale disciplina vigente.

A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione è fissata al 22 maggio 2018.

BANDO GARA ATEM VI3

Pur non pendente al 31 dicembre 2018, si da avviso che, con Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, notificato il 16 gennaio 2019 e promosso da AP Reti Gas ed AP Reti gas Vicenza, è stato chiesto l'annullamento del Bando di gara pubblicato in GURI il 17 dicembre 2018.

Trattasi essenzialmente di un'impugnativa prudenziale, volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto all'attuale contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2018 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B", Ascopiave, successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.R.L. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.R.L. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 il CdA ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

All'udienza del 28 giugno 2018, la CdA ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.).

Attualmente, per Ascopiave / AP Reti sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 7 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 1 pratica;
  • in fase di esecuzione forzata n. 4 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 11 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 3 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 200 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 31 dicembre 2018, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 187 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 112 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l.).

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Per quanto riguarda gli altri contenziosi in essere con l'agenzia delle entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali relative al silenzio diniego/diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi.

Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale.

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., in considerazione del risultato dell'esercizio e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria della Società, proporrà all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0.125 Euro per azione, per un totale di 27,8 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2018.

Ascopiave S.p.A. comunica che, se approvato, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 8 maggio 2019 con stacco della cedola in data 6 maggio 2019 (record date 7 maggio 2019).

Il Consiglio di Amministrazione non proporrà di destinare a riserva legale alcun importo in quanto la stessa è già pari al quinto del capitale sociale.

Nella stessa riunione, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha valutato la richiesta pervenuta dalla controllante Asco Holding S.p.A. di convocazione dell'Assemblea dei soci, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2367 cod. civ. e 125-ter, comma 3, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con all'ordine del giorno "Distribuzione straordinaria di riserve disponibili. Deliberazioni inerenti e conseguenti". Nello specifico è stata chiesta la distribuzione di un dividendo straordinario in favore di tutti gli azionisti, in misura pari a massimi Euro 50 milioni, sufficiente a garantire l'erogazione ad Asco Holding S.p.A. di un dividendo pari a massimi Euro 30 milioni.

La società ha avviato le attività volte a valutare la sostenibilità di tale dividendo straordinario anche richiedendo, ad un advisor esterno, la redazione di un apposito parere.

_____________________________________________________________________________________________

Pieve di Soligo, 11 marzo 2019

Il Presidente del Consiglio d'Amministrazione dott. Nicola Cecconato

  • -
    -

    -
    -
Presifiente del Consiglio di Amministrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
A ing
dott. Nicola Cecconato dott. Riccardo Paggiaro
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    -
Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
1
dott. Nicola Cecconato
dott. Riccardo Paggiaro

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

ai sensi degli artt. 123 bis TUF Emittente: Ascopiave S.p.A. Sito Web: www.gruppoascopiave.it Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2018 Data di approvazione della Relazione: 18 marzo 2019

GLOSSARIO 5
1.
INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123 BIS, COMMA 1,
TUF) ALLA DATA DEL 31/12/2018 6
a) Struttura del capitale sociale 6
b) Restrizioni al trasferimento di titoli 7
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale 7
d) Titoli che conferiscono diritti speciali7
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto 8
f) Restrizioni al diritto di voto 8
g) Accordi tra Azionisti 8
h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa 8
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie 8
l) Attività di direzione e coordinamento 9
3.
COMPLIANCE 10
4.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 10
4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE 10
4.2. COMPOSIZIONE 13
4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 16
4.4. ORGANI DELEGATI 20
4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI 22
4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI 22
4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR 24
5.
TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 25
5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE
INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI AL
PUBBLICO E PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE
HANNO ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE 25
5.2. INTERNAL DEALING 26
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO 26
7. COMITATO PER LE NOMINE 26
8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 27
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI 28
10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI 28
11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 31
11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
E DELLA GESTIONE DEI RISCHI 34
11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING 35
11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001 36
11.4. SOCIETA' DI REVISIONE 37
11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
SOCIETARI 38
11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI
CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 38
12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI
CORRELATE 39
13. NOMINA DEI SINDACI 39
14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE 41
15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 44
16. ASSEMBLEE 44
17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 46
18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 46

19. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 21 DICEMBRE 2018 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE ............................. 47

TABELLE ......................................................................................................................................... 48

Tab. 1: Informazioni sugli assetti proprietari

Tab. 2: Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei comitati

Tab. 3: Struttura del Collegio Sindacale

Tab. 4: Incarichi ricoperti dai sindaci in altre società

Tab. 5: Incarichi ricoperti dagli amministratori in altre società

GLOSSARIO

Codice/Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Cod. civ./ c.c.: il codice civile.

Consiglio: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

Emittente: l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione.

Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione.

Market Abuse Regulation o MAR: Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 16 aprile 2014 e relativi Regolamenti di esecuzione.

Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 16191 del 2007 (come successivamente modificato) in materia di mercati

Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Regolamento Borsa: il Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Istruzioni Regolamento Borsa: Istruzioni al Regolamento in materia di mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF.

Testo Unico della Finanza: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche.

PROFILO DELL'EMITTENTE

Il Gruppo Ascopiave opera nel settore della distribuzione di gas naturale e della vendita di gas ed energia elettrica ed è attivo nel campo della cogenerazione.

Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, Ascopiave è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale.

Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività di distribuzione in 230 Comuni, fornendo il servizio ad un bacino di utenza multiregionale di 1,5 milioni di abitanti, attraverso una rete di distribuzione che si estende per oltre 10.000 chilometri.

L'attività di vendita di gas naturale ed energia elettrica è svolta attraverso diverse società, alcune delle quali a controllo congiunto.

La società Ascopiave dal 12 dicembre 2006 è quotata sul segmento Star di Borsa Italiana.

L'Emittente è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli artt. 2380 bis e seguenti c.c., con l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale nonché, a parte, la società di revisione (organo esterno).

Con riferimento alla data di approvazione del progetto di bilancio dell'esercizio 2018 e alla data di chiusura dell'esercizio sociale al 31 dicembre 2018, Ascopiave ha superato per tre anni (esercizi 2018, 2017 e 2016) entrambi i parametri di capitalizzazione e fatturato (bilanci consolidato) previsti dall'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF. Pertanto alla data di approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2018, Ascopiave S.p.A. non rientra nella definizione di PMI individuata dal citato art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF e regolamentata dalle disposizioni attuative di cui all'art. 2-ter del Regolamento Emittenti.

La Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e lo Statuto sono consultabili sul sito della società (www.gruppoascopiave.it).

1. INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF) alla data del 31/12/2018

a) Struttura del capitale sociale

Ammontare in euro del capitale sociale sottoscritto e versato: 234.411.575,00

Categorie di azioni che compongono il capitale sociale:

N° Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non Diritti e Obblighi
Quotato
Azioni
Ordinarie
234.411.575 100% STAR Ogni azione dà diritto ad
un voto.
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e
ss. cod. civ. e dallo
statuto sociale
--------------------- ------------- ------ ------ -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Le azioni sono indivisibili e attribuiscono ai titolari uguali diritti, ad eccezione delle azioni proprie possedute che sono prive di tale diritto.

Alla data di approvazione della presente Relazione non risultano assegnati diritti di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Sebbene non rappresenti un piano di incentivazione che comporti aumenti, anche gratuiti del capitale sociale, si segnala che l'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018 ha approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2018-2020, riservato agli amministratori esecutivi e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società controllate. In merito a tale piano di incentivazione si rimanda alla Relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art.123-ter TUF.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli

Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

Alla data del 31 dicembre 2018 le azioni proprie in portafoglio dell'Emittente sono pari a 11.727.6091 . In tale data, le partecipazioni rilevanti nel capitale dell'Emittente, tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle risultanze del libro soci, sono le seguenti:

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 61,562% 61,562%
Amber Capital UK LLP Amber Active Investors Limited 5,189% 5,189%
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 5,003%(1
)
5,003%(1
)
ASM Rovigo S.p.A. ASM Rovigo S.p.A. 4,399% 4,399%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

1 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

Non esiste un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto

Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra Azionisti

Non sussistono accordi tra azionisti che siano resi noti all'Emittente ai sensi dell'art. 122 TUF.

h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa

L'Emittente e le sue controllate non hanno stipulato accordi significativi che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente. In materia di Offerta pubblica di acquisto, l'Emittente non ha previsto nello Statuto deroghe alle disposizioni previste nel TUF. Nello Statuto dell'Emittente non è inoltre prevista l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione non ha ottenuto da parte dell'Assemblea alcuna delega all'aumentare il capitale sociale.

In data 26 aprile 2018, l'Assemblea dei soci ha deliberato l'adozione di un Piano di acquisto di azioni proprie (di seguito anche "Il Piano 2018"), in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017, che pertanto è da intendersi revocata, per la parte non eseguita.

Il Piano 2018 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a porre in essere atti di acquisto e di disposizione, in una o più volte, su base rotativa, di un numero massimo di n. 46.882.315 azioni ordinarie ovvero il diverso numero che rappresenti una porzione non superiore al limite massimo del 20% del capitale sociale, tenendo anche conto delle azioni già possedute dalla Società e di quelle che potranno essere di volta in volta possedute dalle società controllate dalla Società e comunque nel rispetto dei limiti di legge. Le azioni potranno essere acquistate per una durata di 18 mesi a decorrere dalla data della relativa deliberazione dell'Assemblea dei soci del 26 aprile 2018.

L'acquisto di azioni proprie, nel rispetto dell'art. 2357, 1 c., codice civile, è consentito nel limite dell'ammontare degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dal bilancio del 31 dicembre 2017, pari ad Euro 74.949.137,55.

Le operazioni di acquisto sono eseguite nei tempi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione o dall'amministratore all'uopo delegato dal Consiglio stesso successivamente all'autorizzazione da parte dell'Assemblea.

Le operazioni di acquisto saranno eseguite sul mercato, in una o più volte, su base rotativa, secondo modalità operative stabilite nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A., che non consentano l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, in conformità a quanto indicato nell'art. 132 del TUF e nell'art. 144-bis del Regolamento Emittenti. In particolare potranno essere effettuate operazioni di acquisto mediante una delle seguenti modalità: (i) acquisti effettuati sui mercati regolamentati, secondo le modalità operative stabilite dal Regolamento

dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e dalle relative Istruzioni di Borsa e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Emittenti; (ii) acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati nei mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti e alle condizioni stabilite dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e dalle relative Istruzioni di Borsa e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Emittenti; nonché (iii) attribuzione proporzionale ai soci di opzioni di vendita a condizioni coerenti con quanto sarà stabilito dall'Assemblea dei Soci di Ascopiave; (iv) acquisti effettuati con le modalità stabilite da prassi di mercato ammesse dalla Consob ai sensi dell'art. 13 del Regolamento MAR; nonché (v) acquisti effettuati alle condizioni indicate dall'art. 5 del Regolamento MAR.

Gli atti di disposizione potranno avvenire, in una o più volte, mediante adozione di qualunque modalità risulti opportuna in relazione alle finalità che saranno perseguite, ivi compresa: (i) la vendita da effettuarsi sul mercato anche per attività di trading o ai blocchi; (ii) la cessione a favore di amministratori, dipendenti, e/o collaboratori della Società e/o di società da essa controllate e/o della controllante in attuazione di piani di incentivazione; (iii) ogni altro atto di disposizione, nell'ambito di operazioni in relazione alle quali si renda opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari, anche mediante permuta o conferimento, oppure, infine, in occasione di operazioni sul capitale che implichino l'assegnazione o disposizione di azioni proprie (quali, a titolo esemplificativo, fusioni, scissioni, emissione di obbligazioni convertibili o warrant serviti da azioni proprie).

Si precisa, infine, che a norma dell'esenzione di cui all'articolo 132, comma 3, del TUF, le modalità operative di cui sopra non si applicano in ipotesi di acquisto di azioni proprie da dipendenti della Società, di società controllate o della società controllante che siano state ai medesimi assegnate o sottoscritte a norma degli articoli 2349 e 2441 del Codice Civile, ovvero rivenienti da piani di compenso già approvati, o che saranno approvati dall'Assemblea ai sensi dell'articolo 114-bis del TUF.

Il numero di azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2018 risulta pari a 11.727.6092 , pari al 5,003% del capitale sociale, per un controvalore di Euro 16.980.868,26.

l) Attività di direzione e coordinamento

Nonostante l'Emittente partecipi alla tassazione consolidata in capo alla consolidante Asco Holding S.p.A. e sussistano alcuni rapporti di natura economica con la controllante Asco Holding S.p.A., l'Emittente ritiene di non essere soggetto ad alcuna attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., poiché Asco Holding S.p.A. non impartisce direttive alla propria controllata e non sussiste alcun collegamento organizzativo-funzionale tra le due società. Conseguentemente, Ascopiave S.p.A. ritiene di aver sempre operato in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante Asco Holding S.p.A..

***

Si precisa che:

− le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i) ("gli accordi tra la società e gli amministratori … che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto")

2 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata alla remunerazione degli amministratori (Sez. 9);

− le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l) ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori … nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE

L'Emittente ha aderito al Codice di Autodisciplina, adeguandosi ai principi e criteri applicativi ivi previsti; l'eventuale mancato adeguamento sarà motivato nell'ambito della presente Relazione.

Il Codice di Autodisciplina è accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

L'Emittente non è soggetta a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stessa.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE

Le disposizioni dello Statuto dell'Emittente che regolano la composizione e nomina del Consiglio (artt. 14 e 15) sono idonee a garantire il rispetto delle disposizioni introdotte in materia dalla Legge 262/2005 (art. 147-ter del TUF), dal D. Lgs. 29 dicembre 2006, n. 303, dalla legge 11 luglio 2011 n. 120.

Lo Statuto Sociale è stato in ultimo modificato dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria in data 28 aprile 2017. Le modifiche approvate dall'Assemblea dei soci hanno riguardato una variazione degli artt. 14 (con riferimento alla composizione del consiglio di amministrazione) e 15 dello Statuto sociale (con riferimento alla nomina del consiglio di amministrazione) al fine di introdurre l'incremento del numero degli amministratori da 5 (cinque) a 6 (sei), una riformulazione dell' art. 18 (con riferimento alla validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione) al fine di introdurre il principio del c.d. casting vote del Presidente in caso di parità di voti, nonché una rinumerazione dei commi dell'art. 15.

Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto Sociale, i membri del Consiglio di Amministrazione vengono nominati mediante il c.d. voto di lista sulla base di liste presentate dai soci che, da soli o insieme ad altri soci, detengano alla data di presentazione della lista un numero di azioni aventi diritto di voto nelle deliberazioni assembleari relative alla nomina dei componenti degli organi di amministrazione e controllo ("azioni rilevanti") che rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari ("quota di partecipazione"). La quota di partecipazione viene indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Consiglio di Amministrazione.

L'art. 15 dello Statuto Sociale prevede che le liste presentate dai soci siano depositate presso la sede della Società nei termini previsti dalla normativa di volta in volta vigente.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, dovranno essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza delle cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza, nonché il possesso degli ulteriori requisiti prescritti dalla normativa di volta in volta applicabile. Il primo candidato di ciascuna lista dovrà essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (e successive modifiche) e dai codici di comportamento redatti da società di gestione del mercato cui la Società abbia aderito.

Le liste con almeno 3 candidati non possono essere composte solo da candidati appartenenti al medesimo genere (maschile o femminile). I candidati del genere meno rappresentato non possono essere inferiori a un terzo (con arrotondamento per eccesso) di tutti i candidati presenti in lista, ai sensi dell'art. 15 dello Statuto.

All'esito della votazione da parte dell'Assemblea, in caso di presentazione di due o più liste:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti saranno tratti e risulteranno eletti amministratori, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nella lista stessa, tutti i candidati sino a un massimo di cinque, fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) dalla lista risultata seconda per numero di voti ottenuti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, sarà tratto e risulterà eletto amministratore il primo candidato della lista stessa;
  • (iii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento.

Si ricorda che per il primo mandato successivo al rinnovo integrale del Consiglio di Amministrazione eletto dall'Assemblea del 28 aprile 2011, in deroga a quanto stabilito dall'art. 15, la quota riservata al genere meno rappresentato è stata pari a un quinto (arrotondamento per eccesso all'unità superiore). La quota di un quinto è stata rispettata sia con riferimento alla presentazione delle liste con almeno tre candidati sia nella composizione finale del Consiglio di Amministrazione, come risultante a seguito dell'elezione da parte dell'Assemblea, ai sensi dell'art. 30 dello Statuto.

Invece, nell'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, per la nomina del secondo mandato del Consiglio di Amministrazione successivo all'entrata in vigore della norma, la quota riservata al genere meno rappresentato è stato pari a un terzo (arrotondamento per eccesso all'unità superiore). Il meccanismo di nomina tramite il c.d. "voto di lista" garantisce trasparenza nonché tempestiva ed adeguata informazione sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati alla carica.

Il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del Codice di Autodisciplina. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e applicabili e le previsioni dello Statuto Sociale - quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il "voto di lista" - attribuiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione e indicazione dei candidati, anche in considerazione delle dimensioni dell'Emittente e del limitato numero di componenti degli organi di amministrazione e controllo.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti ("Amministratori di Maggioranza"), e sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministratori eletti dall'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione degli Amministratori di Maggioranza cessati mediante cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del cod. civ., fermo restando che, ove uno o più degli Amministratori di Maggioranza cessati siano amministratori indipendenti, devono essere cooptati altri amministratori indipendenti, e devono essere altresì rispettate le applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Gli amministratori così cooptati restano in carica sino alla successiva Assemblea, che procederà alla loro conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista precedentemente indicato. Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla prima lista successiva per numero di voti alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (l'"Amministratore di Minoranza"), e sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministratori eletti dall'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione provvede a sostituire gli Amministratori di Minoranza cessati con i primi candidati non eletti appartenenti alla medesima lista, purché siano ancora eleggibili e disposti ad accettare la carica, ovvero, in difetto, alla prima lista successiva per numero di voti tra quelle che abbiano raggiunto un numero di voti pari ad almeno la soglia minima prevista al paragrafo 15.10 dello Statuto, fermo restando il rispetto, in entrambi i casi alternativi, delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. I sostituiti scadono insieme con gli Amministratori in carica al momento del loro ingresso nel Consiglio, in deroga a quanto previsto all'articolo 2386 primo comma cod. civ.; nel caso in cui uno o più degli Amministratori di Minoranza cessati siano amministratori indipendenti, questi devono essere sostituiti con altri amministratori indipendenti; ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, per incapienza delle liste o per indisponibilità dei candidati, il Consiglio di Amministrazione procede alla cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, di un amministratore da esso prescelto secondo i criteri stabiliti dalla legge, in modo da rispettare le prescrizioni normative e regolamentari relativa alla presenza del numero minimo di amministratori indipendenti, nel rispetto degli equilibri tra generi, nonché, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza. L'amministratore così cooptato resterà in carica sino alla successiva Assemblea, che procede alla sua conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista.

Piani di successione

In considerazione dell'attuale assetto della governance, del sistema decisionale e dei poteri, nonché dell'articolazione societaria e organizzativa adottata dall'Emittente e dal Gruppo Ascopiave (nel quale i settori operativi delle aziende sono suddivisi in attività di distribuzione della materia prima e attività di vendita ai clienti finali), mirata a garantire un'adeguata separazione tra funzioni di indirizzo, gestione e controllo, favorendo anche l'effettiva attuazione di modalità di bilanciamento dei poteri tra le figure apicali, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di adottare un piano per la successione degli amministratori esecutivi, ai sensi del criterio applicativo 5.C.2 del Codice di Autodisciplina.

Inoltre si rinvia alle modalità di sostituzione dei Consiglieri di Amministrazione già previste dalle disposizioni statutarie vigenti. In particolare, la durata triennale del mandato di tutti i Consiglieri di Amministrazione, stabilita dall'art. 15 dello Statuto della Società, rende necessario provvedere periodicamente alla relativa nomina secondo quanto previsto dalle relative disposizioni statutarie. Inoltre, la sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione cessati prima della scadenza del termine è disciplinata dalle disposizioni del sopra richiamato art. 15 dello Statuto.

4.2. COMPOSIZIONE

Ai sensi dell'art. 14 dello Statuto Sociale, il Consiglio di Amministrazione è composto da sei (6) membri, anche non soci, nominati dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti.

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017, in seduta straordinaria, ha esaminato e approvato le seguenti modifiche agli articoli 14, 15 e 18 dello Statuto sociale:

  • aumento del numero dei membri del Consiglio di amministrazione da 5 (cinque) a 6 (sei); aumento da 4 (quattro) a 5 (cinque) del numero di consiglieri tratti dalla lista che ottiene il maggior numero di voti;
  • previsione del "casting vote" del Presidente in caso di parità di voti;
  • rinumerazione dei commi dell'art. 15.

I componenti il Consiglio di Amministrazione rimangono in carica per tre esercizi e scadono alla data della riunione dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica; non sono previste scadenze differenziate dei componenti del Consiglio. I componenti del Consiglio di Amministrazione sono rieleggibili.

Si riportano di seguito le informazioni relativa alla nomina dell'attuale Consiglio di Amministrazione avvenuta nell'esercizio 2017.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nominato nel corso dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2017 è composto da 6 (sei) membri che rimarranno in carica sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

In tale Assemblea, sono state presentante n. 2 liste, tra le quali non sussistono rapporti di collegamento.

Gli amministratori, ad eccezione di Giorgio Martorelli, sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A.. L'amministratore Giorgio Martorelli è stato invece tratto dalla lista di minoranza n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A. (titolare di una partecipazione pari al 1,04% del capitale sociale), AMBER CAPITAL UK LLP (titolare di una partecipazione pari al 2,93% del capitale sociale) e ASM Rovigo S.p.A. (titolare di una partecipazione pari al 4,399% del capitale sociale).

Di seguito si riporta la sintesi delle liste presentate e gli esiti delle votazioni:

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI CANDIDATI ELENCO DEGLI ELETTI % VOTI OTTENUTI IN
RAPPORTO AL CAPITALE
VOTANTE
Lista n. 1
Asco Holding S.p.A.
1. Dimitri Coin
2. Nicola Cecconato
3. Enrico Quarello
4. Greta Pietrobon
5. Antonella Lillo
1. Dimitri Coin
2. Nicola Cecconato
3. Enrico Quarello
4. Greta Pietrobon
5. Antonella Lillo
81,24%
Lista n. 2 1. Giorgio Martorelli 1. Giorgio Martorelli 18,75%
presentata 2. Claudio Paron
congiuntamente da:
AMBER CAPITAL
ITALIA SGR S.P.A.,
AMBER CAPITAL
UK LLP e
ASM Rovigo S.p.A.

Per la composizione dettagliata del Consiglio di Amministrazione, si rimanda alla Tabella 2, in calce alla Relazione.

In linea con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1., lett. i) del Codice, vengono presentate le principali caratteristiche professionali degli Amministratori e l'anzianità di carica dalla prima nomina:

  • Dott. Nicola Cecconato, Presidente e Amministratore Delegato, in carica dal 4 maggio 2017, al primo mandato (Amministratore esecutivo non indipendente).

Nato a Treviso il 16 giugno 1965. Si è laureato in economia e commercio presso l'Università Cà Foscari di Venezia nel 1991. Professionista in materie economiche, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti, al Registro dei Revisori Legali, all'Albo dei Consulenti e Tecnici di Ufficio presso il Tribunale di Treviso e al Collegio degli Economisti di Barcellona (Spagna). Esercita l'attività di Dottore Commercialista dal 1994. Ha maturato una lunga esperienza come Amministratore di società pubbliche e private, componente di Collegi Sindacali, Revisore Legale, Curatore Fallimentare, Commissario Giudiziale e consulente fiscale e societario in diverse società pubbliche e private. Di particolare rilievo l'esperienza acquisita in operazioni di M&A e in operazioni straordinarie per il riassetto di gruppi societari. Si occupa inoltre di consulenza tributaria e societaria internazionale e valutazione di aziende. Ha ricoperto la carica di Assessore al bilancio, finanza e tributi in un ente pubblico locale dal 2004 al 2014.

  • Sig. Dimitri Coin, in carica dal 28 aprile 2011, al terzo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nato il Treviso il 1 giugno1970. Dal 1990 svolge l'attività di imprenditore nel settore agrovivaistico e dal 1998 nel settore immobiliare-commerciale.

  • Sig. Enrico Quarello, in carica dal 14 febbraio 2012, al terzo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nato a Castelfranco Veneto (TV) il 10 novembre 1974. Svolge attività direzionali in imprese della distribuzione organizzata; ha ricoperto incarichi di amministratore in imprese nazionali.

  • Dott.ssa Greta Pietrobon, in carica dal 24 aprile 2014, al secondo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente). Nata a Paese (TV) il 18 ottobre 1983. Ha conseguito la laurea specialistica in giurisprudenza nel 2009. Dal febbraio 2014 è libero professionista nelle materie del diritto privato e del diritto penale presso il suo Studio in Paese (TV).

  • Avv. Antonella Lillo, in carica dal 4 maggio 2017, al primo mandato (Amministratore non esecutivo).

Nata a Treviso il 19 agosto 1961. E' iscritta all'Ordine degli Avvocati, ammessa al patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori. Collabora stabilmente con istituti di credito. Ha svolto attività didattica in corsi organizzati da Ordini Professionali e Associazioni Imprenditoriali e ha pubblicato articoli in materia di diritto bancario e finanziario. E' consulente di fondi di investimento immobiliare e dal 2014 è membro di STEP (Society of Trust and Estate Practitioners). E' iscritta all'elenco degli arbitri della Corte Nazionale Arbitrale. Da dicembre 2017 è membro del Consiglio di Amministrazione di Italian Wine Brands S.p.A., da maggio 2018 è membro del Consiglio di Amministrazione di Somec S.p.A., nonché, dallo stesso mese, membro del Consiglio di Amministrazione di Autostrade Meridionali S.p.A..

  • Dott. Giorgio Martorelli, in carica dal 4 maggio 2017, al primo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente). Nato a Macerata il 3 aprile 1976. Ha maturato esperienze come Analyst sul mercato azionario italiano e nell'Area Equity derivatives, segue il fondo Amber negli investimenti nei settori Oil & Gas, lnfrastructures e Food&Beverage. Ricopre la carica di Consigliere di Amministrazione dal 2014 e Amministratore Delegato di Amber Capital SGR S.p.A. dal 2017.

I curricula professionali degli Amministratori sono depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations.

Politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità con riferimento alla composizione del Consiglio di Amministrazione, si informa che, ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Consiglio di Amministrazione deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge.

Inoltre, ad esito delle valutazioni sul proprio assetto e funzionamento svolte in data 7 marzo 2017, alla luce dello sviluppo della Società il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno proporre l'incremento del numero dei Consiglieri da 5 (cinque) a 6 (sei), provvedendo alle necessarie modifiche statutarie, al fine di introdurre all'interno dello stesso Consiglio maggiori competenze individuali nonché al fine di arricchire la dialettica all'interno dell'organo amministrativo. Tale proposta di modifica statutaria è stata formulata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 14 marzo 2017 ed è stata approvata dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, riunitasi in sede straordinaria.

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato nel 2017 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea chiamata a deliberare sul bilancio relativo all'esercizio 2019.

Si rinvia ai curricula professionali degli Amministratori depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio non ha ritenuto di definire criteri generali circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo in altre società che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento del ruolo di amministratore dell'Emittente, tenendo conto della partecipazione dei consiglieri ai comitati costituiti all'interno del Consiglio, fermo restando il dovere di ciascun consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di amministratore e sindaco, rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, con lo svolgimento diligente dei compiti assunti come Consigliere dell'Emittente.

Nella Tabella 4 in calce alla presente Relazione è riportato l'elenco delle principali società in cui ciascun Consigliere ricopre incarichi di amministrazione o controllo, in particolare in società quotate in mercati regolamentati, anche estere, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, con evidenza se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo cui fa capo o di cui è parte l'Emittente.

Il Consiglio, all'esito della verifica degli incarichi ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore nell'Emittente.

Induction Programme

Nel corso dell'esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Consiglio di Amministrazione sono stati adeguatamente informati sulle principali novità legislative e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, sui temi di business, sui principi di corretta gestione dei rischi, sull'esercizio delle funzioni degli organi sociali, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa preconsiliare.

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nel corso dell'Esercizio 2018 si sono tenute 17 (diciassette) riunioni del Consiglio nelle seguenti date: 17 gennaio 2018; 31 gennaio 2018; 12 febbraio 2018; 21 febbraio 2018; 7 marzo 2018; 14 marzo 2018; 16 aprile 2018; 14 maggio 2018; 25 giugno 2018; 6 luglio 2018; 20 luglio 2018; 1 agosto 2018; 8 agosto 2018; 15 ottobre 2018; 14 novembre 2018; 10 dicembre 2018 e 21 dicembre 2018.

La durata delle riunioni consiliari è stata mediamente di circa 2 ore e cinquanta minuti.

Alla data della presente relazione, dall'inizio del 2019, si sono già tenute n. 7 (sette) riunioni in data 28 gennaio 2019, 11 febbraio 2019, 20 febbraio 2019, 25 febbraio 2019, 4 marzo 2019, 11 marzo 2019 e 18 marzo 2019.

Il calendario dei principali eventi societari 2019 (già comunicato al Mercato e a Borsa Italiana S.p.A. secondo le prescrizioni regolamentari) prevede altre (3) riunioni nelle seguenti date:

  • 13 maggio 2019 approvazione Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2019;
  • 5 agosto 2019 approvazione Relazione Semestrale al 30 giugno 2019;
  • 11 novembre 2019 approvazione Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2019.

Nel corso dell'esercizio 2018, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.5. del Codice, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato si è adoperato, con l'ausilio dell'Ufficio Affari Societari, compatibilmente con le esigenze organizzative e con il contenuto dei temi trattati e al fine di garantire una completa e tempestiva informativa pre-consiliare, alla trasmissione agli amministratori e ai sindaci della documentazione di supporto alla riunione del Consiglio con anticipo almeno di quattro giorni lavorativi rispetto alla data fissata, fatti salvi i casi di necessità e urgenza. A tal riguardo si informa che la tempistica della trasmissione della documentazione preconsiliare di supporto alla riunione del CdA implementata nel corso del 2018 presenta un apprezzabile miglioramento rispetto a quella mediamente attuata nel corso dell'esercizio precedente, pari a circa 3 giorni rispetto alla data fissata per le riunioni.

Ove, in casi specifici, non sia stato possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente ha curato che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni consiliari.

Inoltre, con l'ausilio dell'Ufficio Affari Societari, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato che agli argomenti posti all'ordine del giorno possa essere dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito, incoraggiando, nello svolgimento delle riunioni, contributi da parte dei Consiglieri.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 4 marzo 2019 ha proceduto a esprimere una esplicita valutazione sull'adeguatezza dell'informativa pre-consiliare ricevuta nel corso dell'esercizio, esaminando le modalità e tempistica di trasmissione della informativa pre-consiliare nel corso del 2018 e confermando l'adeguatezza della modalità adottate nel 2018, in particolare con riguardo alla tempistica per la trasmissione agli amministratori e ai sindaci della documentazione di supporto alla riunione del Consiglio stesso.

In linea con il Criterio Applicativo 1.C.6, nel corso del 2018, il Direttore Generale della Società, anteriormente alla data di cessazione del rapporto con la Società, avvenuta in data 15 novembre 2018, ha partecipato a 12 (dodici) riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, in relazione agli argomenti trattati, sono stati invitati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, su istanza del Presidente o degli altri amministratori, i dirigenti dell'Emittente responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, o consulenti esterni, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno.

***

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo primario nell'ambito del sistema di governo societario di Ascopiave, in quanto determina gli obiettivi strategici di Ascopiave e delle società del gruppo ad essa facenti capo e ne assicura il raggiungimento, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. a) del Codice di Autodisciplina, rientrano tra le funzioni proprie del Consiglio di Amministra zione:

  • l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari dell'Emittente e del Gruppo di cui esso sia a capo; il monitoraggio periodico della relativa attuazione;
  • e la definizione del sistema di governo societario dell'Emittente e della struttura del Gruppo.

Ai sensi delle "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte di Ascopiave S.p.A.", adottate dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nel 2012 e aggiornate in data 16 giugno 2016, la capogruppo Ascopiave S.p.A. predispone i piani industriali e i budget di gruppo e stabilisce le linee guida che devono essere recepite nel processo di formazione dei piani e budget da parte delle singole società del gruppo, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

Ai fini di consentire la predisposizione dei piani e dei budget di gruppo, in coerenza con le procedure, gli strumenti e le tempistiche di pianificazione e programmazione implementati e diffusi dalla capogruppo, è responsabilità del Consiglio di Amministrazione di ciascuna società controllata inviare alla capogruppo informazioni e dati previsionali che recepiscono le suddette linee guida, nonché di operare sulla base di piani industriali e budget annuali approvati, provvedendo a periodiche verifiche attraverso la redazione di consuntivi di periodo. La Capogruppo verifica preventivamente la corrispondenza dei piani industriali e dei budget annuali delle società controllate con le linee guida date e gli scostamenti con i consuntivi di periodo.

Le linee guida di pianificazione e budgeting stabilite dalla Capogruppo per le società del gruppo soggette agli obblighi di separazione funzionale, tengono conto dei poteri e delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling).

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione svolge una funzione rilevante in relazione alla corretta gestione delle informazioni societarie e ai rapporti con gli azionisti.

A tal fine, lo Statuto Sociale, all'art. 19, riconosce al Consiglio di Amministrazione i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, senza eccezioni di sorta, e la facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge in modo tassativo riserva all'Assemblea dei soci.

Inoltre, sempre ai sensi dell'art. 19 dello Statuto Sociale, sono di competenza, non delegabile, del Consiglio di Amministrazione le deliberazioni, da assumere nel rispetto dell'art. 2436 cod. civ., relative a:

  • fusioni o scissioni ai sensi degli artt. 2505, 2505-bis, 2506-ter, cod. civ.;
  • istituzione o soppressione di sedi secondarie;
  • trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • indicazione di quali amministratori hanno la rappresentanza legale;
  • riduzione del capitale a seguito di recesso del socio;
  • adeguamento dello Statuto Sociale a disposizioni normative imperative,

fermo restando che dette deliberazioni potranno essere comunque assunte anche dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria.

***

Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. c), ha valutato in data 14 marzo 2018, con riferimento all'esercizio 2017 e in data 11 marzo 2019, con riferimento all'esercizio 2018 l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'Emittente, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei rischi dell'Emittente e delle società controllate. Nell'ambito di tale attività il Consiglio si è avvalso del supporto del Comitato Controllo e Rischi, del Responsabile della Funzione Internal Audit e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari nonché delle procedure e delle verifiche implementate anche ai sensi della L. 262/2005, nonché sull'interazione con il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza e la Società di revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012 il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", documento aggiornato con l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 16 giugno 2016, con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate. Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

Si ricorda che nel 2013, è stata completata l'adozione di modelli di organizzazione, gestione e controllo conformi ai requisiti di cui al d.lgs. n. 231/2001 presso tutte le società controllate dall'Emittente. Ciascuna di tali società ha adottato un proprio "modello 231", si è dotata di un organismo deputato a vigilare sull'attuazione e l'efficacia del Modello 231, e ha aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave.

Nel 2016 anche il Consiglio di Amministrazione della società neocostituita AP Reti Gas S.p.A., società conferitaria del ramo distribuzione gas della società conferente Ascopiave S.p.A., con efficacia 1° luglio 2016, ha adottato un proprio "modello 231", nonché ha aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave del 14 maggio 2013.

Nel corso del 2017 l'Amministratore Unico della società AP Reti Gas Vicenza S.p.A. (ex Pasubio Group S.p.A., società acquisita da Ascopiave S.p.A. in data 3 aprile 2017) ha aggiornato il "modello 231" ed ha aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave.

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Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. e), ha valutato, con cadenza trimestrale, il generale andamento della gestione, verificando i risultati economici, patrimoniali e finanziari della Società e consolidati. I risultati, e gli indicatori di performance, sono stati raffrontati con i dati di pianificazione.

***

In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. f) del Codice di Autodisciplina, spetta al Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, stante il sistema dei poteri delegati in vigore, la deliberazione sulle operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente.

Qualora tali operazioni siano svolte dalle società controllate, nel summenzionato documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento" è previsto che, nel rispetto della normativa di settore in materia di separazione amministrativa e contabile, gli organi amministrativi delle società controllate sottopongano le operazioni rilevanti al preventivo esame del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave.

Sono ritenute, a titolo non esaustivo, quali operazioni di rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario, le seguenti:

  • accordi con competitors e partners del Gruppo che per l'oggetto, gli impegni, i condizionamenti, i limiti che ne possono direttamente o indirettamente derivare, possono incidere durevolmente sulla libertà delle scelte strategiche imprenditoriali (ad esempio partnership, joint venture, ecc.);
  • atti e operazioni che comportano ingresso in (oppure uscita da) mercati geografici e/o merceologici;
  • atti di investimento in immobilizzazioni materiali ed immateriali;
  • atti di acquisto e disposizione di aziende o rami di azienda;
  • atti di acquisto e disposizione di partecipazioni di controllo e collegamento ed interessenze in altre società, nonché la stipula di accordi sull'esercizio dei diritti inerenti a tali partecipazioni;
  • assunzione di finanziamenti di importo rilevante, nonché l'erogazione di finanziamenti e il rilascio di garanzie nell'interesse di società del Gruppo;
  • atti di acquisto di beni e servizi che impegnino le società per una durata pluriennale;
  • decisione di fusione nei casi di cui agli articoli 2505 e 2505-bis del Codice Civile;
  • istituzione e la soppressione di sedi secondarie;
  • adeguamento dello statuto sociale a disposizioni normative.

***

In linea con il Criterio Applicativo 1.C.1, lett. g), in data 14 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato l'autovalutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei Comitati interni. Il processo di valutazione è stato svolto sulla base di criteri qualitativi, confrontando la composizione e il funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei comitati interni rispetto alle best practices di riferimento e alla disciplina vigente. Per la valutazione, il Consiglio non si è avvalso dell'opera di consulenti esterni, ma delle professionalità interne alla Società.

Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2018, in data 4 marzo 2019, in conformità al Codice di Autodisciplina che prevede l'effettuazione almeno una volta all'anno dell'autovalutazione, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha proceduto a svolgere l'autovalutazione sul proprio funzionamento ai sensi dal Criterio Applicativo 1.C.1 lettera g, anche svolgendo la valutazione del requisito di indipendenza in capo ai propri amministratori non esecutivi (Cfr. paragrafo "4.6. Amministratori indipendenti"), nonché esprimendo il proprio orientamento con riferimento al numero massimo di incarichi in altre società (Cfr. paragrafo "Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società".).

La board evaluation, riferita all'esercizio 2018, coordinata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, con il supporto tecnico della Direzione Affari Legali e Societari, mostra un quadro del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati complessivamente positivo, dal quale emerge che tali organi operano in stretta aderenza alle best practice in materia di corporate governance.

Con riferimento alla componente rappresentata dagli Amministratori Indipendenti, gli esiti dell'attività di board evaluation risultano sostanzialmente in linea con quanto emerso dall'autovalutazione complessiva di tutti i membri del Consiglio di Amministrazione.

***

L'Assemblea non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 c.c..

4.4. ORGANI DELEGATI

Amministratore Delegato

Con delibera del 9 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato dall'Assemblea del 28 aprile 2017, ha deliberato di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Nicola Cecconato, l'incarico di Amministratore Delegato.

Successivamente, a seguito delle intervenute dimissioni del Direttore Generale, e in vista dell'avvio del percorso teso a (valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell'energia elettrica e a rafforzare e consolidare la propria presenza nel settore della distribuzione del gas, già oggetto di comunicazione al Mercato, al fine garantire un'adeguata tutela dei principali stakeholder e delle relative responsabilità, definire un modello di governo e controllo di Gruppo efficiente, efficace e adeguato alla struttura societaria e organizzativa, garantire un adeguato presidio di controllo sull'attività del Gruppo, con delibera del 21 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a integrare le deleghe conferite con delibera del 9 maggio 2017 al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, procedendo, nel contempo, alla riesposizione e riformulazione dei precedenti poteri.

Al Presidente del Consiglio di amministrazione e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato, oltre alla rappresentanza legale e istituzionale e alle competenze a lui spettanti in base alla Legge e allo Statuto, sono stati conferiti poteri per il compimento degli atti relativi alla direzione, coordinamento e controllo delle attività delle funzioni e servizi aziendali di Ascopiave S.p.A., esercitabili nel rispetto del budget e del piano degli investimenti, nonché degli indirizzi del Consiglio di amministrazione e del regime di separazione amministrativa e contabile (c.d. unbundling).

In sintesi, al Presidente e Amministratore Delegatosono state assegnate le seguenti principali attribuzioni, per valore e materia:

  • coordinare l'attività del Consiglio di Amministrazione e dare attuazione alle deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione;
  • curare i rapporti con gli azionisti;
  • gestire i rapporti istituzionali e promuovere l'immagine della Società;
  • elaborare le strategie di medio-lungo periodo, sottoponendo i contenuti al Consiglio di Amministrazione
  • contratti di acquisto e vendita di merci, materie prime, beni mobili, servizi il cui contenuto economico non superi l'importo di Euro 1.500.000 per ogni singola operazione e serie di operazioni tra loro collegate, nei limiti del budget;
  • autorizzare e conferire incarichi professionali, consulenze, prestazioni, per importi non superiori a Euro 100.000 per singolo contratto con obbligo di relazionare periodicamente al Consiglio di amministrazione;
  • acquistare, anche mediante contratti di locazione finanziaria, vendere o permutare impianti,macchinari, attrezzature, marchi e brevetti di valore non eccedente Euro 500.000 per ogni singola operazione, nei limiti del budget;
  • stipulare, modificare, risolvere contratti di apertura di credito e di finanziamento, convenire concessioni di fidi e altre facilitazioni bancarie, sino al limite massimo di Euro 5.000.000,00 per singolo contratto;
  • richiedere e/o rilasciare fideiussioni, nell'interesse di Ascopiave e/o delle società da questa controllate o partecipate, per impegni rientranti nelle attività di cui al relativo oggetto sociale, per importi fino a Euro 5.000.000,00 per singola operazione o serie di operazioni fra loro collegate.

Con riguardo alla "gestione dell'impresa", si osserva che l'organigramma societario e organizzativo del Gruppo Ascopiave è caratterizzato dalla presenza di una Capogruppo (Ascopiave S.p.A.) che controlla le società operanti nei distinti settori di business della distribuzione della materia prima e della vendita ai clienti finali). Nell'ambito di tale organizzazione di Gruppo, tenuto altresì conto dell'applicazionedella normativa in materia di unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling), si osserva che l'assetto degli organi e dei poteri viene completato dagli organi di amministrazione e dagli organi delegati delle società controllate ai quali è attribuita la distinta gestione del business della distribuzione e del business della vendita è attribuita a organi di amministrazione e soggetti apicali distinti da quelli della Capogruppo. Alla luce di tale assetto di Gruppo e dei distinti business, si osserva che le attività gestorie tipiche del Gruppo Ascopiave non vedono la concentrazione di cariche in un solo organo delegato.

In virtù dell'attuale assetto societario e organizzativo del Gruppo Ascopave, nonché della presenza di business distinti caratterizzati da una ripartizione dei poteri a livello di organi e apicali che conducono i suddetti separati business, si ritiene che il Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato, non sia qualificabile come il principale responsabile della gestione dell'impresa (chief executive officer).

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Cfr. supra, paragrafo "Amministratore Delegato".

Informativa al Consiglio

All'art. 19.5 dello Statuto Sociale, si prevede che gli organi delegati riferiscano con periodicità almeno trimestrale al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul proprio operato, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate; in particolare, è previsto che il Presidente dia informativa sulle operazioni nella quali abbia un interesse per conto proprio o di terzi.

Rispetto alle previsioni statutarie, si segnala che i soggetti delegati riferiscono e coinvolgono l'organo di amministrazione in merito all'attività svolta in occasione di ciascuna riunione del Consiglio di Amministrazione. Con periodicità trimestrale, in occasione dell'approvazione del bilancio annuale e semestrale e dei resoconti intermedi di gestione vengono invece comunicati i risultati della gestione e i relativi indicatori di performance.

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Nel Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. non sono presenti altri consiglieri esecutivi oltre al Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato.

4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Nel corso dell'esercizio 2018 nella composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono stati presenti quattro amministratori indipendenti (tre amministratori indipendenti nel precedente organo amministrativo), in linea con il Criterio Applicativo 3.C.3 del Codice di Autodisciplina. Gli Amministratori non esecutivi e gli Amministratori indipendenti sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari dell'Emittente. Gli Amministratori non esecutivi e gli Amministratori indipendenti apportano le loro specifiche competenze nelle discussioni consiliari, contribuendo all'assunzione di decisioni conformi all'interesse sociale.

Il numero di Amministratori Indipendenti (4 su un Consiglio di 6) risulta adeguato sia sulla base di quanto previsto dall'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni di Borsa, sia in relazione alle dimensioni del Consiglio e all'attività dell'Emittente; esso è infine sufficiente alla costituzione dei comitati, interni al Consiglio, che la Società ha ritenuto di adottare.

In linea con quanto previsto dal Principio Applicativo 3.P.2 del Codice di Autodisciplina, nel quale si raccomanda di effettuare la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione, ed in linea con il Criterio Applicativo 3.C.4, si precisa che nella riunione del 9 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione, di nuova nomina, ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori non esecutivi Dimitri Coin, Greta Pietrobon, Enrico Quarello e Giorgio Martorelli.

Nel corso di tale riunione, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha deliberato di ritenere insussistenti in capo al proprio amministratore non esecutivo Antonella Lillo i requisiti necessari per qualificarlo come amministratore indipendente, coerentemente con quanto dichiarato dallo stesso amministratore in sede di accettazione preventiva della carica di consigliere.

Inoltre, ai sensi di quanto raccomandato nel Criterio Applicativo 3.C.4, il Consiglio di Amministrazione ha reso noto l'esito delle proprie valutazioni, dopo la nomina, anche mediante un comunicato diffuso al mercato.

Nell'effettuare tali verifiche, il Consiglio di Amministrazione ha applicato i Criteri Applicativi 3.C.1. e 3.C.2. previsti dal Codice di Autodisciplina. Gli Amministratori Indipendenti risultano pertanto in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e previsti dall'art. 148, comma 3, lett. a), b) e c) del TUF, in quanto ciascuno di essi:

  • (i) non controlla l'Emittente, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, né è in grado di esercitare su di esso un'influenza notevole;
  • (ii) non partecipa, direttamente o indirettamente, ad alcun patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possano esercitare il controllo o un'influenza notevole sull'Emittente;
  • (iii) non è, né è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo (per tale intendendosi il presidente, il rappresentante legale, il presidente del consiglio di amministrazione, un amministratore esecutivo ovvero un dirigente con responsabilità strategiche) dell'Emittente, di una sua controllata avente rilevanza strategica, di una società sottoposta a comune controllo con l'Emittente, di una società o di un ente che, anche congiuntamente con altri attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente o sia in grado di esercitare sulla stesso un'influenza notevole;
  • (iv) non intrattiene, ovvero non ha intrattenuto nell'esercizio precedente, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale ovvero rapporti di lavoro subordinato: (a) con l'Emittente, con una sua controllata, ovvero con alcuno degli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi; (b) con un soggetto che, anche congiuntamente con altri attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con gli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi;
  • (v) fermo restando quanto indicato al punto (iv) che precede, non intrattiene rapporti di lavoro autonomo o subordinato, ovvero altri rapporti di natura patrimoniale o professionale tali da comprometterne l'indipendenza: (a) con l'Emittente, con sue controllate o controllanti o con le società sottoposte a comune controllo; (b) con gli Amministratori dell'Emittente; (c) con soggetti che siano in rapporto di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado degli Amministratori delle società di cui al precedente punto (a);
  • (vi) non riceve, né ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'Emittente o da una società controllata o controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo della Società e al compenso per la

partecipazione ai comitati raccomandati dal presente Codice, ivi inclusa la partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;

  • (vii) non è stato amministratore dell'Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;
  • (viii) non riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società nella quale un amministratore esecutivo dell'Emittente abbia un incarico di amministratore;
  • (ix) non è socio o amministratore di una società o di un'entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione contabile dell'Emittente;
  • (x) non è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti e comunque non è coniuge, parente o affine entro il quarto grado degli Amministratori dell'Emittente, delle società da questo controllate, delle società che lo controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;
  • (xi) non si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 2382 del codice civile.

Inoltre si informa che il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a valutare l'indipendenza dei propri consiglieri anche in data 14 marzo 2018 e in data 4 marzo 2019. Nell'ambito delle valutazioni è stato applicato il Criterio Applicativo 3.C.1 del Codice di Autodisciplina.

***

Il Collegio Sindacale ha verificato, nell'ambito dei compiti ad esso attribuiti dalla legge, in linea con il Criterio Applicativo 3.C.5, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri e l'esito di tale controllo è stato reso noto nell'ambito della relazione dei sindaci all'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017 ai sensi dell'art. 2429 c.c..

Parimenti, nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, il nuovo Collegio Sindacale ha verificato, in linea con il Criterio Applicativo 3.C.5, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal nuovo Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri e l'esito di tale controllo verrà reso noto nell'ambito della relazione dei sindaci all'Assemblea dei Soci ai sensi dell'art. 2429 c.c..

Gli amministratori indipendenti non si sono incontrati nel corso dell'esercizio 2018 in assenza degli altri amministratori in quanto non si è ravvisata alcuna circostanza che richiedesse la necessità di tali riunioni. Varie sono le ragioni che hanno contribuito a non rendere necessaria la convocazione di apposite riunioni degli amministratori indipendenti. Ad esempio, determinante è stato il fatto che gli amministratori hanno ricevuto sempre con congruo anticipo tutte le informazioni pre-consiliari necessarie a garantire la loro effettiva, approfondita e non formale partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione. Ciò ha permesso loro di formulare tempestivamente eventuali rilievi sull'opportunità e la correttezza di ogni singola decisione proposta. Inoltre, l'adozione della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate, la sua puntuale applicazione, la previa dichiarazione, in sede di apertura dei lavori consiliari, dell'eventuale esistenza di conflitti di interessi ai sensi dell'art. 2391 del cod. civ. e la conseguente astensione degli amministratori eventualmente in conflitto sono indicatori di un corretto modus operandi che garantisce l'assenza di conflitti di interesse e spiega perché non si è mai presentata nel corso dell'esercizio la necessità di affrontare questioni senza la presenza degli amministratori c.d. non indipendenti.

4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario individuare al proprio interno un Amministratore indipendente quale Lead Independent Director, non ricorrendo i presupposti previsti dal Criterio Applicativo 2.C.3. del Codice. Tale figura, infatti, è espressamente prevista dal Criterio Applicativo 2.C.3. del Codice di Autodisciplina nel caso in cui il Presidente del Consiglio sia il principale responsabile della gestione dell'Emittente – chief executive officer – ovvero il Presidente sia l'azionista di controllo dell'Emittente, ovvero l'Emittente appartenga all'indice FTSE-Mib, per cui, la nomina del Lead independent director potrebbe essere richiesta dalla maggioranza degli amministratori indipendenti.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI AL PUBBLICO E PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha aggiornato il precedente codice di comportamento in materia di informazione societaria al mercato, deliberando nella riunione del 19 ottobre 2016 l'adozione della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" a fronte dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR"), applicabile dal 3 luglio 2016, nonché in conformità a quanto previsto dal Testo Unico della Finanza e dal Regolamento Emittenti, nella misura in cui compatibili con la "MAR", dai Regolamenti di esecuzione di fonte europea e dal Criterio Applicativo 1.C.1 lett. j) del Codice di Autodisciplina.

La "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" contiene le disposizioni relative a:

  • gestione e trattamento delle Informazioni Privilegiate;
  • modalità da osservare per la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate riguardanti direttamente Ascopiave S.p.A. e/o le Società Controllate, con riferimento, nel caso queste ultime, a informazioni rilevanti ai fini della price sensitivity di Ascopiave;
  • gestione del Registro delle persone che hanno accesso alle Informazioni Privilegiate.

La Funzione Affari Legali è responsabile della tenuta e dell'aggiornamento del Registro la cui gestione avviene secondo i criteri e le modalità indicate nella suddetta Procedura.

Inoltre, ai sensi dell'art. 2.6.1 del Regolamento di Borsa, il Consiglio del 23 giugno 2015 ha nominato la dott.ssa Irene Rossetto e il dott. Giacomo Bignucolo, come suo sostituto, quale Referente Informativo di Ascopiave S.p.A., attribuendo il compito di adempiere alle prescrizioni normative e regolamentari a carico del predetto Referente Informativo, con particolare riferimento a quelle in tema di informativa societaria obbligatoria (cfr. paragrafo 8 della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate") e di diffusione al mercato delle informazioni relative alle operazioni soggette al "Codice di Internal dealing" (cfr. paragrafo 5.2).

Si precisa che la "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" è consultabile nel sito internet sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Procedura Gestione Informazioni Privilegiate.

5.2. INTERNAL DEALING

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha deliberato nella riunione del 19 ottobre 2016 l'aggiornamento del "Codice di Internal Dealing", ai sensi del nuovo Regolamento UE n. 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR") e, in particolare, del relativo art. 19, del Regolamento Delegato (UE) 2016/522, del Regolamento di esecuzione (UE) 2016/523 e della normativa e regolamentazione nazionale applicabile in materia.

Il "Codice di Internal Dealing" è stato nuovamente aggiornato in data 21 febbraio 2018, al fine di recepire le disposizioni della Delibera Consob n. 19925 del 22 marzo 2017 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 14 aprile 2017), che ha introdotto modifiche all'art. 152-septies del Regolamento Emittenti, con riferimento alla soglia di rilevanza di importo inerente alle operazioni soggette ad obbligo di comunicazione.

Il "Codice internal dealing" disciplina le modalità e i tempi di comunicazione ad Ascopiave S.p.A., alla Consob e al mercato delle informazioni relative alle operazioni compiute direttamente o indirettamente dai cd. soggetti rilevanti e dalle persone strettamente legate ai soggetti rilevanti sulle azioni ordinarie di Ascopiave S.p.A. o di titoli di credito, strumenti derivati o altri strumenti finanziari a essi collegati.

Si precisa che tale codice è consultabile nel sito internet sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Codice Internal Dealing.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

All'interno del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono stati costituiti il Comitato per la Remunerazione e il Comitato Controllo e Rischi.

7. COMITATO PER LE NOMINE

Come riportato nel precedente paragrafo "4.1. Nomina e Sostituzione" della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del Codice di Autodisciplina. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e applicabili e le previsioni dello Statuto Sociale - quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il "voto di lista" - attribuiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione e indicazione dei candidati, anche in considerazione delle dimensioni dell'Emittente e del limitato numero di componenti degli organi di amministrazione e controllo.

La decisione di riservare le funzioni del Comitato per le Nomine all'intero Consiglio di Amministrazione è stata assunta, previa verifica del rispetto delle condizioni di cui al criterio 4.C.2. del Codice di Autodisciplina, riservando nell'ambito delle sedute consiliari adeguati spazi all'espletamento del compito di individuare le figure più idonee a ricoprire gli incarichi all'interno dei vari organi di corporate governance della Società.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità a quanto previsto dal Principio 6.P.3. del Codice, ha istituito al proprio interno un Comitato per la Remunerazione.

Composizione e funzionamento del comitato per la remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione dell'Emittente è composto da tre Amministratori.

A seguito del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, conformemente a quanto previsto dal Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina, sono stati nominati, quali membri del Comitato per la Remunerazione, il Consigliere indipendente Dimitri Coin, con funzioni di Presidente, e il Consigliere indipendente Enrico Quarello e il Consigliere non esecutivo Antonella Lillo (cfr. Tabella 2).

Il Consigliere Dimitri Coin ha acquisito una adeguata esperienza in materia di politiche retributive, sia quale imprenditore, sia quale componente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per la Remunerazione di Ascopiave dal 2011 ad oggi, conformemente al Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina.

Nel corso dell'esercizio 2018 si sono tenute 6 (sei) riunioni del Comitato per la Remunerazione, in data 7 marzo 2018, 12 marzo 2018, 6 agosto 2018, 26 novembre 2018, 3 dicembre 2018 e 17 dicembre 2018. La durata delle riunione è risultata pari a circa 15 minuti.

Il Comitato si è inoltre riunito, successivamente alla chiusura dell'esercizio, in data 21 gennaio 2019, 25 gennaio 2019, 26 gennaio 2019, 4 febbraio 2019, 18 febbraio 2019 e 1 marzo 2019. Alla data attuale, per l'esercizio 2019 non sono state programmate altre riunioni del Comitato.

Alla riunione del Comitato hanno partecipato, su invito del Comitato, il Presidente e gli altri due membri del Collegio Sindacale e, per approfondimenti sulle materie all'ordine del giorno, alcuni dipendenti della Società.

In conformità al Criterio Applicativo 6.C.6, il Regolamento del Comitato per la Remunerazione prevede che nessun amministratore prenda parte alle riunioni del Comitato in cui vengano formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.

Funzioni del Comitato per la Remunerazione

Per il dettaglio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione, si rimanda alla Sezione I, capitolo 2.4 della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza. Si precisa che il Regolamento del Comitato per la Remunerazione, adottato nella sua versione originaria in data 12 settembre 2006, è stato modificato il 19 dicembre 2011.

Nel corso del 2018, il Comitato si è riunito per discutere, tra gli altri, i seguenti principali temi:

  • revisione dei sistemi di incentivazione variabile;
  • rimozione del Lock-up sulle azioni del PILT 2015-2017;
  • Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del TUF: valutazioni sulla Politica di Remunerazione 2018, verifica coerenza compensi corrisposti nel 2017 e politica della remunerazione 2017;
  • esame esiti Piano MBO 2017;
  • Compensation Survey relativa al Presidente, agli amministratori investiti di particolari cariche e agli amministratori non esecutivi.

Successivamente alla fine dell'esercizio, in data 1 marzo 2019, il Comitato si è riunito per discutere, tra i temi, della verifica dell'adeguatezza, coerenza e applicazione della Politica di Remunerazione e la stesura della Relazione sulla Remunerazione 2018, per monitorare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance previsti nel piano "Management by Objectives 2018".

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Il Comitato ha avuto accesso, nell'esercizio dei propri compiti, alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per l'espletamento dei propri compiti, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. e).

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per la Remunerazione in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Le informazioni della presente Sezione sono rese mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.

In particolare si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione in merito a:

  • Politica generale per la remunerazione;
  • Piani di remunerazione basati su azioni;
  • Remunerazione degli amministratori esecutivi;
  • Remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • Meccanismi di incentivazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • Remunerazione degli amministratori non esecutivi;
  • Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto.

10.COMITATO CONTROLLO E RISCHI

In linea con quanto previsto dal Principio 7.P.3., lett. a), n. (ii) e 7.P.4. il Consiglio ha costituto al proprio interno un Comitato Controllo e Rischi.

In data 11 settembre 2006, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato il Regolamento del Comitato Controllo e Rischi, in conformità con il Codice di Autodisciplina, successivamente modificato in data 23 febbraio 2011 e in data 24 gennaio 2013.

Composizione e funzionamento del Comitato controllo e rischi

Il Comitato Controllo e Rischi dell'Emittente è composto da tre membri.

A seguito della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, avvenuta in occasione dell'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, è stato nominato l'attuale Comitato Controllo e Rischi nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, che risulta composto dal Consigliere Indipendente Enrico Quarello, con funzioni di Presidente, e dai Consiglieri Indipendenti Greta Pietrobon e Giorgio Martorelli.

Conformemente al Principio 7.P.4 del Codice di Autodisciplina, il Comitato Controlo e Rischi è composto da amministratori indipendenti. Il Consigliere Enrico Quarello dispone di competenze in materia di gestione del rischio, acquisite nell'esperienza di componente del Comitato di Controllo e Rischi di Ascopiave S.p.A., di cui è componente dal 2012; inoltre, il Consigliere Giorgio Martorelli, possiede una rilevante esperienza in materia finanziaria, nonchè di gestione del rischio, acquisita nel corso di esperienze professionali.

Nel corso dell'esercizio 2018 si sono tenute 7 (sette) riunioni del Comitato Controllo e Rischi in data 31 gennaio 2018, 14 marzo 2018, 14 maggio 2018, 5 luglio 2018, 31 luglio 2018, 14 novembre 2018 e 10 dicembre 2018. La durata media delle riunioni è stata pari a circa quaranta minuti. Per il dettaglio della partecipazione dei membri alle riunioni del Comitato si rimanda ai contenuti della Tabella 2 allegata.

Per l'anno 2019, sono previste riunioni del Comitato in occasione delle n. 4 (quattro) riunioni del Consiglio di Amministrazione fissate per l'approvazione dei risultati annuali, semestrali e trimestrali della Società. Dopo la fine dell'esercizio, si sono tenute 4 (quattro) riunioni del Comitato in data 28 gennaio 2019, 18 febbraio 2019, 4 marzo 2019 e 18 marzo 2019.

Alle riunioni del Comitato hanno partecipato, su invito, i membri del Collegio Sindacale, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.3 del Codice, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e il Responsabile della Funzione Internal Auditing.

Funzioni attribuite al Comitato Controllo e Rischi

In linea con il Criterio Applicativo 7.C.1, il Comitato per il Controllo e Rischi, nel ruolo di supporto al Consiglio di Amministrazione, esprime il proprio parere con riferimento a:

  • (i) la definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (ii) la valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischi assunto, nonché la sua efficacia;
  • (iii) il piano di lavoro predisposto con cadenza almeno annuale del Responsabile della Funzione Internal Auditing;
  • (iv) la descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti;
  • (v) i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.

Il Comitato Controllo e Rischi, inoltre, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:

  • (i) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sentiti il revisore legale ed il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • (ii) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (iii) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle predisposte dalla Funzione Internal Auditing;
  • (iv) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della Funzione Internal Auditing;
  • (v) può chiedere alla Funzione Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • (vi) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (vii) esprime un preventivo parere motivato sull'interesse della Società al compimento di operazioni con parti correlate, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni, nei termini di cui alla Procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 24 novembre 2010;
  • (viii) esprime parere preventivo sulle proposte formulate dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al Consiglio di Amministrazione in merito a provvedimenti di nomina e revoca del Responsabile della Funzione Internal Auditing, all'attribuzione allo stesso di adeguate risorse per l'espletamento delle proprie responsabilità, nonché alla determinazione della relativa remunerazione coerentemente con le politiche aziendali;
  • (ix) svolge gli ulteriori compiti che, di volta in volta, gli verranno attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell'esercizio il Comitato Controllo e Rischi ha espresso il proprio parere favorevole al Consiglio di Amministrazione in merito all'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato ha esaminato il Piano di Audit 2018/2019 e le relazioni periodiche predisposte dalla funzione internal audit in merito all'avanzamento del piano di lavoro in materia di internal auditing; le relazioni predisposte dal Dirigente Preposto e dal Responsabile dell'Area Finanza con particolare riguardo alle attività di risk analysis e all'implementazione delle misure necessarie a fornire ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie, secondo il dettato della Legge n. 262/2005; la relazione del Comitato Rischi Energetici in merito agli strumenti di copertura in essere nell'ambito dell'attività di approvvigionamento gas.

Nel corso delle proprie sedute il Comitato ha inoltre discusso le più opportune iniziative in relazione all'attività di auditing per l'anno 2018, nell'ottica di un progressivo miglioramento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato ha avuto la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. e).

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per il controllo e rischi in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Ascopiave S.p.A. ha adottato un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi conforme alle indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e allineato alle best practice di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'emittente, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1., lett. b).

Il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinandone la compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.1., lett. a).

Nel corso dell'anno 2018 sono proseguite, sotto il coordinamento della funzione del Chief Financial Officer, le seguenti attività in materia di gestione dei rischi:

• applicazione della Procedura "Adempimenti regolamento EMIR" adottata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, nonché da parte delle altre società controllate, che disciplina le modalità con cui adempiere alle richieste del Regolamento Europeo EMIR in merito all'utilizzo di strumenti derivati (i.e. conferma tempestiva delle operazioni, riconciliazione periodica del portafoglio con la controparte, segnalazione di tutti i derivati stipulati a specifici trade repository approvati dall'ESMA), rispettando anche un adeguato framework contabile in linea con l'Hedge Accounting;

• applicazione in Ascopiave S.p.A., nonché nelle altre società controllate, della Policy "Gestione e controllo dei rischi energetici", che definisce ruoli e responsabilità connessi alla gestione del rischio relativo alla stipula di contratti di fornitura e di somministrazione sia in acquisto che in vendita nei business del gas e dell'energia elettrica e della Policy "Gestione e controllo dei rischi finanziari".

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si sostanzia nell'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. In linea con il Principio 7.P.1. del Codice, tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dall'Emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Il sistema è finalizzato ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

Ruoli e Funzioni

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finanziari di Ascopiave coinvolge soggetti differenti cui sono attribuiti specifici ruoli e responsabilità:

  • Consiglio di Amministrazione;
  • Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • Comitato Controllo e Rischi;
  • Organismo di Vigilanza ex D.lgs. n. 231/2001;
  • Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • Responsabile della Funzione di Internal Auditing;
  • Collegio Sindacale;
  • Società di Revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo chiamato a definire la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'emittente stesso. Spetta al Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, fissare le linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e valutarne, almeno con cadenza annuale, l'adeguatezza. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione si avvale del lavoro svolto dal Comitato Controllo e Rischi e dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato Controllo e Rischi supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato il compito di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Inoltre, i responsabili di ciascuna business unit e direzione aziendale della Società hanno la responsabilità, nell'ambito delle linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi stabilite dal Consiglio di Amministrazione e delle direttive ricevute nel dare esecuzione a tali linee guida, di definire, gestire e monitorare l'efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi con riferimento alla propria sfera di responsabilità.

Tutti i dipendenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, contribuiscono ad assicurare un efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi di Ascopiave.

In conformità a quanto previsto dagli artt. 2.2.3, comma 3, lettera (l) del Regolamento di Borsa, Ascopiave si è dotata in data 27 marzo 2008 del modello di organizzazione, gestione e controllo di cui all'art. 6 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, individuando altresì un Organismo deputato a vigilare sull'adeguatezza e effettiva attuazione del Modello; per i relativi approfondimenti si rimanda al paragrafo 11.3 del presente documento.

Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria è volto a fornire la ragionevole certezza che l'informativa finanziaria diffusa fornisca agli utilizzatori una rappresentazione veritiera e corretta dei fatti di gestione, consentendo il rilascio delle attestazioni e dichiarazioni richieste dalla legge sulla corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa finanziaria anche infrannuale, nonché sull'adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili nel corso del periodo a cui si riferiscono i documenti (relazione finanziaria annuale, semestrale, resoconto intermedio di gestione) e sulla redazione degli stessi in conformità ai principi contabili internazionali applicabili.

Al riguardo va richiamato che, come precisato nelle precedenti Relazioni, Ascopiave, in quanto società italiana con azioni negoziate in un mercato regolamentato italiano, è tenuta alla nomina di un Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (il Dirigente Preposto), al quale la legge attribuisce specifiche competenze, responsabilità e obblighi di attestazione e dichiarazione.

In conseguenza di ciò, dal 19 luglio 2007 il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Dirigente Preposto, cui ha affidato il compito di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione dell'informativa finanziaria diffusa al mercato, nonché di vigilare sull'effettivo rispetto di tali procedure, attribuendogli adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

Il Dirigente Preposto ha sviluppato il "Progetto 262" con obiettivo di accertare l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi a fornire una ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie.

Il Consiglio ha affidato tale incarico al Chief Financial Officer dell'Emittente, cui ha attribuito adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno poggia sui seguenti elementi caratterizzanti:

  • − un corpo di procedure aziendali rilevanti ai fini della predisposizione e diffusione dell'informativa finanziaria, costituito tra gli altri da istruzioni operative di bilancio e reporting;
  • − un processo di identificazione dei principali rischi legati all'informazione finanziaria e dei controlli chiave a presidio dei rischi individuati (risk assessment finanziario), che ha portato alla individuazione, per ogni area rilevante, dei processi/flussi finanziari ritenuti critici e le attività di controllo a presidio di tali processi/flussi finanziari, nonché alla elaborazione di apposite matrici di controllo, che descrivono, per ciascun processo individuato come critico e/o sensibile in ottica 262, le attività standard di controllo (i controlli chiave) e i relativi process owners. I processi aziendali e le relative matrici, sono oggetto di periodica valutazione e, se del caso, aggiornamento;
  • process owners cui spetta l'aggiornamento delle matrici dei controlli; il Chief Financial Officer è responsabile della verifica e dell'aggiornamento periodico delle procedure amministrativocontabili di Gruppo;
  • − un processo di valutazione periodica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione dei controlli chiave individuati. La valutazione viene effettuata ogni sei mesi in occasione della predisposizione del bilancio e della relazione semestrale ed è svolta dalla funzione internal audit, in coordinamento con il Dirigente Preposto. I test sui controlli semestrali sono svolti sulla base delle priorità individuate in fase di risk assessment; inoltre, con il supporto della funzione internal audit vengono svolte anche attività di verifica con cadenza mensile con il supporto di strumenti informatici di continuous auditing;
  • − un processo di attestazione verso l'esterno basato sulle relazioni e dichiarazioni rese dal Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del decreto legislativo 58/1998, nell'ambito del

generale processo di predisposizione del bilancio annuale o della relazione finanziaria semestrale e del resoconto intermedio di gestione, anche in base ai controlli effettuati ed oggetto del modello di controllo contabile, il cui contenuto viene condiviso con il Presidente e Amministratore Delegato, che presenta la relazione o la dichiarazione al Consiglio di Amministrazione, unitamente al documento contabile corredato, per la relativa approvazione da parte di quest'ultimo. In ottica di reporting interno, il Dirigente Preposto riferisce periodicamente al Comitato per il Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza in merito alle modalità di svolgimento del processo di valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché ai risultati delle valutazioni effettuate a supporto delle attestazioni o delle dichiarazioni rilasciate.

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Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia, nel rispetto di quanto previsto dal Criterio Applicativo 7.C.1 lett. b).

La valutazione è stata condotta, in occasione della presentazione dei risultati economico-finanziari di periodo, nonché, nell'ambito delle riunioni periodiche del Consiglio, attraverso il flusso informativo costantemente garantito dagli attori del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DELLA GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato nella persona del dott. Nicola Cecconato (Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato) l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, incaricato dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in linea con il Principio 7.P.3., lett. a), n. (i).

Tale scelta si motiva sulla base della rilevanza che il dott. Cecconato riveste nell'ambito della struttura societaria di Ascopiave.

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In linea con il Criterio Applicativo 7.C.4. del Codice, l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi:

  • cura l'identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di amministrazione;
  • da esecuzione, nell'ambito dei poteri allo stesso delegati, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • può chiedere alla Funzione di Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali;
  • attiva, ove si presentino le circostanze, un flusso informativo costante con il Comitato Controllo e Rischi e con il Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse, affinché il Comitato (o il Consiglio) possa assumere le opportune iniziative.

11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING

La Responsabilità della Funzione di Internal Auditing è affidata dal mese di giugno 2015 al dott. Sandro Piazza, consulente dotato di adeguati requisiti di professionalità e indipendenza, che ha maturato ampia esperienza in materia di Internal Auditing e attività compliance. Precedentemente, fino a maggio 2015, la Funzione faceva capo al dott. Cristiano Ceresatto.

La nomina del dott. Sandro Piazza è avvenuta su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, preso atto del parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio sindacale, sulla base delle conoscenze tecniche e dell'adeguatezza delle esperienze professionali, ai fini dello svolgimento dell'incarico.

In linea con il Principio 7.C.3., lett. b), al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato il compito di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Per l'esecuzione dei compiti attribuiti, la Funzione di Internal Auditing si compone, oltre al Responsabile, di due risorse che hanno maturato specifiche competenze in materia di attività di controllo interno e su tematiche economico-finanziarie. In particolare la Funzione Internal Auditing è stata integrata nel corso del 2016 con l'inserimento di una risorsa con ampia esperienza maturata in ambito amministrativo e contabile, dedicata prevalentemente alle attività di monitoraggio dei processi amministrativo-contabili della Società e del Gruppo.

La Funzione di Internal Auditing non è responsabile di alcuna area operativa e dipende organizzativamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave.

Il Consiglio di Amministrazione è competente, su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, per nomina e revoca del responsabile della Funzione di Internal Auditing, assicurando che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento dei propri compiti. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione è competente per l'approvazione, con cadenza annuale, del piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Auditing, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

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Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, in conformità con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 7.C.5. del Codice:

  • verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; l'attività è regolata da un piano di audit, approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;

  • ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;

  • predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le trasmette ai presidenti del Collegio Sindacale e del Comitato Controllo e rischi, al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza e le trasmette ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Per lo svolgimento delle attività, qualora ritenuto opportuno e previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione o dei soggetti delegati, il Responsabile della Funzione Internal Auditing può avvalersi dell'ausilio di professionisti esterni esperti in materia o di strumenti che supportino l'attività.

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Nel corso dell'Esercizio, il Responsabile della Funzione Internal Auditing ha verificato continuativamente l'efficacia del sistema di Controllo interno e di gestione dei rischi dell'Emittente sulla base degli strumenti di controllo implementati nei precedenti esercizi, anche con l'ausilio di strumenti di continuous auditing).

Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, nel corso dell'esercizio, ha assicurato sistematici e periodici flussi informativi in merito alle risultanze dell'attività svolta indirizzati ai Presidenti del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, nonché all'amministratore incaricato di sovraintendere il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, per consentire loro l'adempimento dei compiti assegnati in materia di presidio e valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001

L'Emittente ha adottato, in data 27 marzo 2008, il modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati agli scopi previsti dal D.Lgs. 231/2001, successivamente integrato. Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., su proposta dell'Organismo di Vigilanza, ha adottato l'attuale versione del modello nella riunione del 22 dicembre 2016.

Nella riunione del 28 gennaio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato l'avvio di un progetto per l'aggiornamento del modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento a variazioni normative, cambiamenti nell'assetto organizzativo e/o variazioni nel corpus procedurale della Società, intervenute dalla data di approvazione dell'attuale versione del modello 231.

Contestualmente all'adozione del modello, la Società ha nominato l'Organismo di Vigilanza quale organo deputato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello stesso, tenendo in considerazione i requisiti richiesti dalla normativa di riferimento e le indicazioni derivanti dalle linee guida delle associazioni di categoria rilevanti nonché dalle best practices di settore.

In data 8 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha nominato l'attuale Organismo di Vigilanza di Ascopiave S.p.A., composto dall'avv. Fabio Pavone (Presidente dell'Organismo), dal dott. Luca Biancolin - che ricopre anche la carica di componente del Collegio Sindacale di Ascopiave S.p.A. e dall'avv. Elisa Pollesel.

Nel corso del periodo oggetto della presente relazione, nell'assolvimento dei compiti attribuiti dalla legge e dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave all'Organismo di Vigilanza, si sono tenute n. 12 (dodici) riunioni e nel corso del 2019 si sono tenute due riunioni, tutte documentate da appositi verbali conservati a cura del Presidente.

Il documento di sintesi del modello è costituito da una parte generale in cui viene illustrato il sistema normativo di riferimento, il processo di definizione del modello e gli elementi costitutivi del modello stesso; sono inoltre documentate diverse parti speciali in relazione alle fattispecie di reato che il modello intende prevenire, tra le quali:

  • reati contro la Pubblica Amministrazione
  • reati societari
  • market abuse

  • salute e sicurezza sul lavoro

  • reati ambientali
  • reati informatici
  • reati di ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio
  • reati di corruzione tra privati

L'Organismo di Vigilanza ha attivato, già nel corso dei precedenti esercizi, una raccolta strutturata di flussi informativi da parte dei soggetti aziendali c.d. Apicali, finalizzata ad ottenere informazioni su fatti significativi accaduti nel corso della gestione, che possano essere riconducibili alle aree a rischio individuate dal Modello 231.

Ai fini della diffusione del Modello la parte generale dello stesso è presente sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Modello 231.

Inoltre, anche il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. del 14 maggio 2013, è presente sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Codice Etico.

11.4. SOCIETA' DI REVISIONE

L'attività di revisione contabile è affidata alla società PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

L'incarico è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 23 aprile 2015. L'incarico scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 15 ottobre 2018, previo parere del Collegio Sindacale e verifica dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dallo Statuto, ha nominato il dott. Riccardo Paggiaro, con efficacia 31 ottobre 2018, quale Chief Financial Officer, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 e dirigente strategico del Gruppo Ascopiave. Il dott. Paggiaro, laureato in Economia e Commercio presso l'università Ca' Foscari di Venezia nel 2001, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha maturato una significativa esperienza nell'area amministrazione, finanza e controllo dopo un percorso pluriennale in ambito tributario e corporate finance presso primarie società di consulenza e revisione. Dal 2011 ha ricoperto l'incarico di Responsabile Finanza & Tesoreria del Gruppo Ascopiave e di Responsabile Amministrativo per le società controllate, oltre ad aver ricoperto cariche in società del Gruppo.

Il CFO e Dirigente Preposto uscente, dott. Cristiano Belliato, in data 28 settembre 2018 ha rassegnato le proprie dimissioni per intraprendere un nuovo percorso di carriera professionale, mantenendo i propri incarichi e responsabilità fino al 30 ottobre 2018.

Ai sensi dell'art. 25 dello Statuto dell'Emittente, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari deve possedere oltre ai requisiti di onorabilità prescritti dalla normativa vigente per coloro che svolgono funzioni di amministrazione e direzione, requisiti di professionalità quali (i) aver conseguito la laurea in discipline economiche, finanziarie o attinenti alla gestione e organizzazione aziendale; (ii) aver maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi con funzioni dirigenziali presso società di capitali, ovvero funzioni amministrative o dirigenziali oppure incarichi di revisore contabile o di consulente quale dottore commercialista presso enti operanti nei settori creditizio, finanziario o assicurativo o comunque in settori strettamente connessi o inerenti all'attività esercitata dalla Società, che comportino la gestione di risorse economico – finanziarie.

Inoltre, non possono essere nominati alla carica di Dirigente Preposto e, se già nominati, decadono dall'incarico medesimo, coloro che non sono in possesso dei requisiti di onorabilità di cui all'articolo 147- quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, obbligatorio ma non vincolante,

provvede alla nomina del Dirigente Preposto, stabilendone il relativo compenso.

Il Consiglio di Amministrazione provvede a conferire al Dirigente Preposto adeguati poteri e mezzi per

l'esercizio dei compiti allo stesso attribuiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

L'Emittente ha attuato meccanismi di interazione tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finalizzati a garantire il coordinamento e l'efficace svolgimento delle relative attribuzioni. Tra questi, si segnala lo svolgimento di incontri periodici tra gli organi e le funzioni competenti in materia di controllo interno e gestione dei rischi, la partecipazione del Collegio Sindacale e del Responsabile Internal Auditing alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi. Inoltre, su richiesta del Presidente del Collegio Sindacale di Ascopiave S.p.A., dott. Antonio Schiro, in data 25 febbraio 2019 si è svolta una riunione ai fini di uno scambio di informazioni ai sensi dell'art. 151 TUF con gli organi di controllo di Ascopiave e delle società controllate del Gruppo Ascopiave.

12.INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento").

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Regolamento Parti Correlate.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

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13. NOMINA DEI SINDACI

La nomina e la sostituzione dei sindaci è disciplinata dalla normativa di legge e regolamentare e dall'art. 22 dello Statuto dell'Emittente.

Il Collegio Sindacale è composto di tre sindaci effettivi e due supplenti, che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Almeno uno dei sindaci effettivi deve essere: (i) di genere femminile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere maschile; (ii) di genere maschile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere femminile.

Ai sensi dell'art. 22 dello Statuto dell'Emittente l'intero Collegio Sindacale viene nominato sulla base di liste presentate dai soci. Hanno diritto a presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci, al momento della presentazione delle stesse, detengano almeno una Quota di Partecipazione che rappresenti almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari. La Quota di Partecipazione sarà indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Collegio Sindacale.

Le liste devono indicare almeno un candidato alla carica di sindaco effettivo e un candidato alla carica di sindaco supplente. Ogni candidato può candidarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità. Nelle liste con complessivamente tre o più candidati, almeno un terzo (con arrotondamento per eccesso) dei candidati alla carica di sindaco effettivo e dei candidati alla carica di sindaco supplente deve essere di genere diverso dagli altri candidati.

Le liste, sottoscritte dai soci che le presentano, ovvero dal socio che ha avuto la delega a presentarle e corredate dalla documentazione prevista dallo statuto e dalle disposizioni legislative e regolamentari in vigore, dovranno essere depositate presso la sede sociale nei termini di cui alle applicabili disposizioni legislative e regolamentari. Nel caso in cui alla scadenza dei termini stabiliti dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili sia stata presentata una sola lista di candidati ovvero non ne sia stata presentata alcuna, l'assemblea delibera a maggioranza relativa degli aventi diritto al voto presenti. In caso di parità di voti tra più candidati si procede a ballottaggio tra i medesimi, mediante ulteriore votazione assembleare.

Qualora, invece, vengano presentate due o più liste, all'elezione del Collegio Sindacale si procederà come segue:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto la maggioranza dei voti saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) due sindaci effettivi e (b) un sindaco supplente, fermo restando quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) dalla lista risultata seconda per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) un sindaco effettivo, il quale assumerà anche la carica di Presidente del Collegio Sindacale, e (b) un sindaco supplente e, ove disponibili, ulteriori sindaci supplenti, destinati a sostituire il componente di minoranza, sino ad un massimo di tre. In mancanza, verrà nominato sindaco supplente il primo candidato a tale carica tratto dalla prima lista successiva per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci, che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti;
  • (iii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti sindaci i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, sempre nel rispetto della applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più sindaci effettivi tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (i "Sindaci di Maggioranza") subentra – ove possibile – il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3°, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista indicato precedentemente e sempre nel rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Qualora nel corso dell'esercizio venga a mancare, per qualsiasi motivo, il sindaco effettivo tratto dalla prima lista successiva alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (il "Sindaco di Minoranza"), subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3°, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista, in modo da rispettare, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza.

L'Assemblea tenuta a deliberare sull'integrazione del Collegio Sindacale procede in ogni caso alla nomina o alla sostituzione dei componenti di detto Collegio ferma restando la necessità di assicurare che la composizione del Collegio Sindacale sia conforme alle prescrizioni normative e regolamentari vigenti nonché allo Statuto dell'Emittente.

Fermo quanto previsto al paragrafo precedente, qualora l'Assemblea debba provvedere all'integrazione del Collegio Sindacale, essa delibera con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista, sistema che trova applicazione solo nel caso di rinnovo dell'intero Collegio Sindacale.

14.COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea ordinaria del 28 aprile 2017 e in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, è così composto:

Nominativo Carica
Antonio Schiro Presidente del Collegio Sindacale
Luca Biancolin Sindaco effettivo
Roberta Marcolin Sindaco effettivo
Achille Venturato Sindaco supplente
Pierluigi De Biasi Sindaco supplente

I Sindaci Effettivi Luca Biancolin e Roberta Marcolin e il Sindaco Supplente Achille Venturato sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A.. Il Presidente del Collegio Sindacale Antonio Schiro e il Sindaco Supplente Pierluigi De Biasi sono stati invece tratti dalla lista n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A..

In relazione alle due liste presentate non esistono rapporti di collegamento.

Per la composizione dettagliata del Collegio Sindacale con riferimento all'intero esercizio 2018, si rimanda alla Tabella 3, in calce alla Relazione.

Di seguito si riportano le n. 2 liste presentate:

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI
CANDIDATI
ELENCO DEGLI ELETTI % VOTI OTTENUTI IN
RAPPORTO AL
CAPITALE VOTANTE
Lista n. 1 Sindaci effettivi Sindaci effettivi
Asco Holding S.p.A. 1. Luca Biancolin 1. Luca Biancolin 81,15%
2. Roberta Marcolin 2. Roberta Marcolin
Sindaco supplente Sindaco supplente
1. Achille Venturato 1. Achille Venturato
Lista n. 2
presentata
congiuntamente da
AMBER CAPITAL
ITALIA SGR
S.P.A., AMBER
CAPITAL UK LLP
e ASM Rovigo
S.p.A.
Sindaco effettivo
1. Antonio Schiro
Sindaco supplente
1. Pierluigi De Biasi
Sindaco effettivo
1. Antonio Schiro
Sindaco supplente
1. Pierluigi De Biasi
18,73%
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------- --------

Si rimanda inoltre alla Tabella 5 per l'elenco delle altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, diverse dall'Emittente in cui i sindaci in carica ricoprono incarichi di amministrazione o controllo.

Vengono illustrate di seguito le caratteristiche personali e professionali di ciascun Sindaco:

  • Presidente, Antonio Schiro: è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Rovigo e all'Albo dei mediatori creditizi presso l'UIC. Esercita l'attività di libero professionista quale advisor indipendent nel proprio studio "Studio Schiro & Partners" a Rovigo. Ha ricoperto e ricopre la carica di membro di diversi consigli di amministrazione di società ed enti privati e pubblici, di banche, società finanziarie, industriali e di servizi, sia in Italia che all'estero.
  • Sindaco Effettivo, Luca Biancolin: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso e al Registro dei Revisori Legali, esercita la professione nel proprio studio a Conegliano (TV). Ricopre incarichi di sindaco presso varie società ed enti privati e pubblici. E' sindaco effettivo di Ascopiave S.p.A. dal mese di aprile 2014. Da marzo 2016 è anche sindaco effettivo di AP Reti Gas S.p.A.
  • Sindaco Effettivo, Roberta Marcolin: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso e al Registro dei Revisori Legali, esercita la professione nel proprio studio a Treviso. Ricopre incarichi di sindaco presso varie società di diritto pubblico e privato.
  • Sindaco Supplente, Pierluigi De Biasi: ha conseguito il titolo di Avvocato ed è ammesso al patrocinio avanti le giurisdizioni superiori. E' stato sindaco e amministratore di alcune società, anche quotate.
  • Sindaco supplente, Achille Venturato: è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti di Treviso, all'Albo dei Revisori Contabili e all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Treviso. Svolge la propria professione con studio in Treviso. Ha ricoperto incarichi di consigliere di amministrazione o membro del collegio sindacale in diverse società pubbliche o private.

I curricula professionali dei sindaci ai sensi degli artt. 144-octies e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob sono disponibili sul sito Internet dell'Emittente nella sezione "investor relations".

Nel corso dell'esercizio 2018, si sono tenute 12 (dodici) riunioni del Collegio Sindacale nelle seguenti date: 31 gennaio 2018, 21 febbraio 2018, 7 marzo 2018, 14 marzo 2018, 30 marzo 2018, 26 aprile 2018, 21 maggio 2018, 6 luglio 2018, 2 ottobre 2018, 29 ottobre 2018, 14 novembre 2018 e 10 dicembre 2018.

La durata media delle riunioni è stata mediamente pari a quattro ore.

Per il dettaglio della partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale si rimanda ai contenuti della Tabella 3 allegata.

Nel corso dell'esercizio 2019, il Collegio Sindacale si riunirà almeno ogni novanta giorni, come previsto dall'art. 2404 del codice civile. Successivamente alla fine dell'esercizio, fino alla data della presente relazione, il Collegio Sindacale si è riunito in data 15 febbraio 2019, 25 febbraio 2019 e 11 marzo 2019. Le riunioni programmate per l'anno 2019 sono 12 (dodici).

Non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Collegio a far data dalla chiusura dell'Esercizio.

***

Politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità con riferimento alla composizione del Collegio Sindacale, si informa che ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Collegio Sindacale deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge.

Si rinvia ai curricula professionali dei Sindaci depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

***

Gli organi delegati hanno riferito adeguatamente e tempestivamente al Collegio Sindacale sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo per le loro dimensioni e caratteristiche effettuate dall'Emittente e dalle sue controllate, come prescritto ai sensi di legge e di Statuto e quindi con periodicità almeno trimestrale.

Il Collegio Sindacale, nella seduta del 9 maggio 2017, prima seduta dopo la nomina, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, in conformità alle previsioni di cui al Criterio applicativo 8.C.1. del Codice di Autodisciplina. Dalla verifica non sono emersi elementi che determinino il venir meno di tali requisiti. Nel corso del 2018, il Collegio Sindacale ha verificato il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri in data 14 marzo 2018 comunicando l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell'Esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Collegio Sindacale sono stati adeguatamente informati sulle principali novità legislative e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa pre-consiliare.

***

***

L'Emittente prevede che il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informi tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è regolarmente coordinato con il Responsabile della Funzione Internal Auditing e con il Comitato Controllo e Rischi, in linea con i Criteri Applicativi 8.C.4 e 8.C.5. del Codice.

15.RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

L'Emittente ha ritenuto conforme ad un proprio specifico interesse – oltre che ad un dovere nei confronti del mercato – instaurare fin dal momento della quotazione un dialogo continuativo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti; dialogo destinato comunque a svolgersi nel rispetto della procedura per la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni aziendali. L'art. 2.2.3 comma 3 lett. k) del Regolamento di Borsa prevede, inoltre, con specifico riferimento alle società che intendono ottenere l'ammissione a quotazione delle proprie azioni con la qualifica di "STAR", l'obbligo per le stesse di individuare all'interno della propria struttura organizzativa un soggetto professionalmente qualificato (investor relator) che abbia come incarico specifico la gestione dei rapporti con gli investitori.

Avuto riguardo a quanto sopra e in conformità alle raccomandazioni contenute nel Principio 9 del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione della Società, nella riunione del 24 luglio 2006, ha individuato il dott. Giacomo Bignucolo, quale Investor Relator, responsabile delle relazioni con gli investitori.

Infine, Ascopiave ha istituito un'apposita sezione "investor relations" nell'ambito del proprio sito internet (www.gruppoascopiave.it), nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti la Società che rivestono rilievo per i propri azionisti.

16.ASSEMBLEE

Ai sensi dell'art. 11.1 dello Statuto dell'Emittente possono intervenire all'Assemblea i soggetti che abbiano ottenuto dall'intermediario abilitato l'attestazione della loro legittimazione ad intervenire ai sensi della normativa di volta in volta vigente.

Ogni soggetto legittimato ad intervenire all'Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta da un'altra persona anche non socio, con l'osservanza delle disposizioni di legge. La delega può essere altresì conferita in via elettronica, con le modalità stabilite dalla normativa di volta in volta vigente. La notifica elettronica della delega può essere effettuata, in conformità a quanto indicato nell'avviso di convocazione, mediante l'utilizzo di apposita sezione del sito internet della Società ovvero mediante invio del documento all'indirizzo di posta elettronica certificata della Società (art. 11, comma 2 dello Statuto).

Si evidenzia che la normativa applicabile alle società quotate in tema di svolgimento delle attività assembleari è stata oggetto di significativi cambiamenti a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 27 del 27 gennaio 2010, di recepimento della Direttiva 2007/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 luglio 2007 avente ad oggetto l'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate (la cosidetta "Shareholders' Rights Directive" o "SHRD").

Ciò premesso, si precisa che l'Assemblea Straordinaria dei soci del 28 aprile 2011 ha deliberato in merito all'integrazione dell'art. 11 dello Statuto Sociale inserendo il paragrafo 11.3 che prevede la facoltà per la Società di designare per ciascuna assemblea un soggetto al quale gli aventi diritto al voto possono conferire una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno.

Per agevolare la partecipazione degli Azionisti alle adunanze Assembleari, lo Statuto prevede altresì che l'Assemblea possa svolgersi con intervenuti dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati a condizione che siano rispettati il metodo collegiale ed il principio di buona fede e di parità di trattamento dei soci (art. 12, comma 1 dello Statuto).

***

Con riferimento al Criterio 9.C.3. del Codice di Autodisciplina, l'Assemblea della Società del 5 luglio 2006 ha deliberato, in sede ordinaria, di adottare un regolamento assembleare (successivamente modificato dall'Assemblea del 28 aprile 2008 e dall'Assemblea del 28 aprile 2011), che è entrato in vigore dalla data di inizio delle negoziazioni (http://www.gruppoascopiave.it/investor-relations/assemblee). Detto regolamento, in particolare, è volto a disciplinare lo svolgimento dell'Assemblea degli azionisti, garantendo il corretto e ordinato funzionamento della stessa ed, in particolare, il diritto di ciascun socio di intervenire sugli argomenti in discussione e costituisce un valido strumento per garantire la tutela dei diritti di tutti i soci e la corretta formazione della volontà assembleare.

Il regolamento prevede, tra l'altro, che il Presidente regoli la discussione dando la parola ai Legittimati all'Intervento (ovvero coloro che hanno diritto di partecipare all'assemblea in base alla legge e allo statuto) che ne abbiano fatta richiesta.

I Legittimati all'Intervento che intendono parlare devono farne richiesta al Presidente, dopo che sia stata data lettura dell'argomento posto all'ordine del giorno al quale si riferisce la domanda di intervento e che sia stata aperta la discussione e prima che il Presidente abbia dichiarato la chiusura della discussione sull'argomento in trattazione.

La richiesta deve essere formulata per alzata di mano, qualora il Presidente non abbia disposto che si proceda mediante richieste scritte. Nel caso si proceda per alzata di mano, il Presidente concede la parola a chi abbia alzato la mano per primo; ove non gli sia possibile stabilirlo con esattezza, il Presidente concede la parola secondo l'ordine dallo stesso stabilito insindacabilmente. Qualora si proceda mediante richieste scritte, il Presidente concede la parola secondo l'ordine di iscrizione dei richiedenti.

Il Presidente e/o, su suo invito, gli amministratori ed i sindaci, per quanto di loro competenza o ritenuto utile dal Presidente in relazione alla materia da trattare, rispondono ai Legittimati all'Intervento dopo l'intervento di ciascuno di essi, ovvero dopo esauriti tutti gli interventi su ogni materia all'ordine del giorno, secondo quanto disposto dal Presidente.

I Legittimati all'Intervento, gli amministratori ed i sindaci hanno il diritto di ottenere la parola su ciascuno degli argomenti posti in discussione e di formulare proposte attinenti gli stessi.

I legittimati all'Intervento possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, con le modalità stabilite nell'avviso di convocazione.

Alle domande pervenute prima dell'Assemblea da parte del Legittimati all'Intervento è data risposta durante la stessa Assemblea, salvo che le informazioni richieste siano state rese disponibili conformemente alla normativa applicabile e ferma restando la facoltà del Presidente di rispondere in via unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

***

Alla luce delle modifiche normative intervenute in materia di operazioni con parti correlate ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) nonché alle novità introdotte dal D. Lgs. n. 27/2010 in attuazione della Direttiva 2007/36/CE (cosidetta Direttiva Azionisti), l'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2011 ha deliberato l'integrazione dello Statuto Sociale mediante l'inserimento di un nuovo articolo rubricato "Operazioni con parti correlate". Tale disposizione prevede la possibilità che il Consiglio di Amministrazione possa approvare le operazioni di maggiore rilevanza, nonostante l'avviso contrario degli amministratori indipendenti a condizioni che l'Assemblea ordinaria autorizzi il compimento dell'operazione e l'Assemblea medesima deliberi, oltre che con le maggioranze di legge, con il voto favorevole della maggioranza dei soci non correlati votanti e a condizione che i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10 % del capitale sociale con diritto di voto.

***

Il Consiglio ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza Assembleare. All'Assemblea del 26 aprile 2018 sono intervenuti 2 (due) amministratori.

Le modalità di esercizio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione sono state illustrate agli azionisti, nell'ambito dell'assemblea del 26 aprile 2018, mediante la pubblicazione della Relazione sulla Remunerazione e attraverso la discussione in merito ai contenuti della stessa.

L'Emittente ha ritenuto che non si siano verificate variazioni significative nella capitalizzazione di mercato dell'Emittente o nella composizione della sua compagine sociale tali da rendere necessario proporre all'Assemblea degli Azionisti modifiche statutarie in relazione alle percentuali stabilite per l'esercizio delle prerogative poste a tutela delle minoranze. In proposito, si precisa che in applicazione dell'art. 144-quater del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 per la presentazione delle liste per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale gli art. 15.2 e 22.2 dello Statuto dell'Emittente richiedono la soglia percentuale del 2,5% del capitale con diritto di voto o la diversa percentuale eventualmente stabilita o richiamata da disposizioni di legge o regolamentari.

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012, e successivamente aggiornato in data 16 giugno 2016, il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate, nel rispetto delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling). Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

18.CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Dalla chiusura dell'esercizio di riferimento non sono intervenuti cambiamenti nel sistema di governo societario adottato dall'Emittente.

19.CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 21 DICEMBRE 2018 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Le raccomandazioni del Presidente del Comitato per la Corporate Governance formulate nella comunicazione del 21 dicembre 2018 sono state esaminate nel Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2019, previo esame da parte del Comitato Controllo e Rischi.

In tale riunione, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto all'esame delle raccomandazioni del Comitato per la Governance individuate nel 2018, nonché allo svolgimento di un follow-up del livello di implementazione delle raccomandazioni riferite all'esercizio precedente (2017). Le raccomandazioni formulate nella lettera sono state sottoposte anche al Collegio Sindacale.

Si riassumono di seguito le azioni poste in essere da Ascopiave in coerenza con le raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance di rafforzare, nell'ambito delle politiche retributive, il collegamento della remunerazione variabile a parametri legati a obiettivi di lungo termine. il Comitato per la Remunerazione di Ascopiave ha valutato, in data 7 marzo 2018, una proposta di revisione dei sistemi di incentivazione variabile, successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2018, orientata a incrementare il peso della retribuzione variabile di lungo termine nella politica di remunerazione della Società. Successivamente, l'Assemblea del 26 aprile 2018 ha approvato il Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2018 – 2020, strumento previsto dalla politica retributiva di Ascopiave per il perseguimento dell'obiettivo della sostenibilità delle attività dell'impresa nel medio-lungo termine.

TABELLE

TABELLA 1: INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI

N° Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non
Quotato
Diritti e Obblighi
Azioni
Ordinarie
234.411.575 100% STAR Ogni azione dà diritto ad
un voto.
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e
ss. cod.civ. e dallo statuto
sociale

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE AL 31 DICEMBRE 2018 (ai sensi dell'art. 120 TUF)

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 61,562% 61,562%
Amber Capital UK LLP Amber Active Investors Limited 5,189% 5,189%
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 5,003%(1
)
5,003%(1
)
ASM Rovigo S.p.A. ASM Rovigo S.p.A. 4,399% 4,399%

( 1 ) Dato relativo alle azioni effettivamente detenute da Ascopiave S.p.A. in data 31 dicembre 2018, comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,0

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI Consiglio di Amministrazione Comitato Controllo e Rischi Comitato Remunerazione Carica Componenti Anno di nascita Data di prima nomina * In carica da In carica fino a Lista ** Esec. Non- esec. Indip. da Codice Indip. TUF N. altri incarichi *** (*) (**) (*) (**) (*) Presidnete AD • Nicola Cecconato 1965 04/05/2017 04/05/2017 Bilancio 2019 X - - - 3 17/17 - - - - Amm.re Dimitri Coin 1970 28/04/2011 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X X X 0 17/17 P 6/6 Amm.re Quarello Enrico 1974 14/02/2012 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X X X 1 16/17 P 7/7 M 6/6 Amm.re Pietrobon Greta 1983 24/04/2014 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X X X 0 17/17 M 7/7 - - Amm.re Antonello Lillo 1961 04/05/2017 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X - - 3 16/17 - M 5/6 Amm.re Giorgio Martorelli 1976 04/05/2017 04/05/2017 Bilancio 2019 m - X X X 1 17/17 M 7/7 - - --------------------------------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO-------------------------------- N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 17 Comitato Controllo e Rischi: 7 Comitato Remunerazione: 6 Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5%

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).

○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati (numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare).

(**).In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

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NOTE

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2018 50

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148 bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

TABELLA 4: INCARICHI RICOPERTI DAGLI AMMINISTRATORI IN ALTRE SOCIETA'

Nicola Cecconato
Presidente e Amministratore
Delegato
(in carica dal 04/05/2017)
Carica Società
Amministratore
(da maggio 2017)
Pasta Zara S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
(fino ad agosto 2018)
Veneto Sviluppo S.p.A.
Presidente non esecutivo
(da dicembre 2018)
AP Reti Gas S.p.A.
Antonella Lillo
Amministratore non esecutivo
(in carica dal 04/05/2017)
Carica Società
Amministratore
(da dicembre 2017)
IWB S.p.A.
Amministratore
(da maggio 2018)
Somec S.p.A.
Amministratore
(da maggio 2018)
Autostrade Meridionali S.p.A.
Giorgio Martorelli
Amministratore indipendente
(in carica dal 04/05/2017)
Carica Società
Amministratore Amber Capital Italia SGR
S.p.A.
Enrico Quarello
Amministratore indipendente
(in carica dal 14/02/2012)
Carica Società
Amministratore AP Reti Gas
S.p.A.

TABELLA 5: INCARICHI RICOPERTI DAI SINDACI IN ALTRE SOCIETA'

Antonio Schiro
Presidente Collegio Sindacale
(dal 28/04/2017)
Carica Società
Presidente Consiglio di
Amministrazione
(da luglio 2017)
Guerrato S.p.A.
Roberta Marcolin
Membro Collegio Sindacale
(dal 28/04/2017)
Carica Società
Membro Collegio Sindacale
(fino al 02/01/2018)
Sangemini Acque S.p.A.

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