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CIR Group

AGM Information Apr 5, 2019

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AGM Information

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BILANCIO CONSOLIDATO BILANCIO DI ESERCIZIO RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

2018

COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE

INDICE

ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 05
AVVISO DI CONVOCAZIONE 07
LETTERA AGLI AZIONISTI………………………………………………………………………………………………………………………… 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE
1. ANDAMENTO DEL GRUPPO 17
2. ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO 20
3. PROSPETTO DI RACCORDO TRA I DATI DEL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO
E I DATI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 21
4. ANDAMENTO DEI SETTORI 23
5. INVESTIMENTI NON-CORE 27
6. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 28
7. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI CIR S.P.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI 28
8. ALTRE INFORMAZIONI 30
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018
1. PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 38
2. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO 39
3. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 40
4. PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO 41
5. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 42
6. NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 43
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS 58/98………………140
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2018
1. PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 142
2. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO 143
3. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 144
4. PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO 145
5. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 146
6. NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 147
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154-BIS DEL D.LGS 58/98…….……………187
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2018 189
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 197
RELAZIONI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 207

La presente Relazione annuale al 31 dicembre 2018 è redatta ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs n. 38/2005

COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE

Società per Azioni – Capitale sociale € 397.146.183,50 – Sede legale: Via Ciovassino 1, 20121 Milano – www.cirgroup.it R.E.A. n. 1950112 – Iscrizione Registro Imprese di Milano / Codice Fiscale / Partita IVA n. 00519120018 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di COFIDE - Gruppo De Benedetti S.p.A. Sede di Roma: Via del Tritone, 169 – 00187 Roma

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Onorario CARLO DE BENEDETTI
Presidente RODOLFO DE BENEDETTI (*)
Amministratore Delegato
e Direttore Generale
MONICA MONDARDINI (*)
Consiglieri PHILIPPE BERTHERAT (1)
MARISTELLA BOTTICINI (2)
EDOARDO DE BENEDETTI
FRANCO DEBENEDETTI
MARCO DE BENEDETTI
SILVIA GIANNINI (2)
FRANCESCA PASINELLI (2)
CLAUDIO RECCHI (1) (2)
GUIDO TABELLINI (1) (3)
Segretario del Consiglio MASSIMO SEGRE

COLLEGIO SINDACALE

Presidente PIETRO MANZONETTO

Sindaci Effettivi ANNA MARIA ALLIEVI RICCARDO ZINGALES

Sindaci Supplenti LUIGI MACCHIORLATTI VIGNAT LUCA VALDAMERI PAOLA ZAMBON

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

Segnalazione ai sensi della raccomandazione di cui alla comunicazione Consob DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997

(*) Poteri come da Corporate Governance

(1) Membro del Comitato Nomine e Remunerazione

(2) Membro del Comitato Controllo e Rischi

(3) Lead Independent Director

CIR S.p.A. – COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE

Milano – Via Ciovassino n. 1

Capitale Sociale: Euro 397.146.183,50 i.v. – Reg. Imp. e Cod. Fisc. N. 00519120018 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di COFIDE S.p.A.

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede Ordinaria e Straordinaria, in unica convocazione per il giorno 29 aprile 2019 alle ore 11,00, presso il Centro Congressi - Palazzo delle Stelline, Corso Magenta n. 61, in Milano per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte Ordinaria

    1. Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Delibere relative. Presentazione bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
    1. Proposta di revoca della delibera del 27 aprile 2018 relativa all'autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie e proposta di nuova autorizzazione.
    1. Relazione sulla Remunerazione.
    1. Proposta in merito all'approvazione del Piano di Stock Grant 2019.
    1. Nomina di un Amministratore ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile.

Parte Straordinaria

  1. Deleghe al Consiglio di Amministrazione ai sensi degli artt. 2420-ter e 2443 del Codice Civile; conseguente modifica dell'art. 4 dello Statuto Sociale. Delibere relative.

INFORMAZIONI SUL CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale è di € 397.146.183,50 suddiviso in n. 794.292.367 azioni ordinarie del valore nominale di € 0,50 cadauna aventi tutte diritto di voto ad eccezione delle azioni proprie il cui diritto di voto è sospeso.

PARTECIPAZIONE E RAPPRESENTANZA ALL'ASSEMBLEA

La legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione – effettuata da un intermediario abilitato ai sensi dell'art. 83-sexies del D. Lgs. n. 58/1998 e sue successive modifiche e integrazioni (TUF) – in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile di martedì 16 aprile 2019, settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione. Coloro che diventeranno titolari solo successivamente a tale data non avranno diritto di partecipare e di votare in Assemblea.

Per agevolare l'accertamento della loro legittimazione a prendere parte ai lavori assembleari, i partecipanti sono pregati di esibire la copia della comunicazione effettuata alla Società che l'intermediario abilitato, in conformità alla normativa vigente, è tenuto a mettere a loro disposizione. Gli Azionisti titolari di azioni eventualmente non ancora dematerializzate dovranno preventivamente consegnare le stesse ad un intermediario abilitato per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione, ai sensi dell'art. 36 del Provvedimento unico sul posttrading della Consob e della Banca d'Italia del 13 agosto 2018, e chiedere la trasmissione della comunicazione sopra citata.

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea a norma dell'art. 2372 C.C. nonché delle altre disposizioni, anche regolamentari, applicabili. E' possibile utilizzare alternativamente la formula di delega inserita in calce alla comunicazione rilasciata dall'intermediario abilitato oppure il modulo di delega pubblicato sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance. La delega può essere notificata mediante invio a mezzo raccomandata A.R. presso gli Uffici in Milano – Via Nervesa n° 21 o, in alternativa, elettronicamente mediante invio all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected]. Qualora il rappresentante consegni o trasmetta alla Società una copia della delega deve attestare, sotto la propria responsabilità, la conformità della delega all'originale e l'identità del delegante. In conformità alla normativa applicabile, gli Azionisti possono conferire delega, senza spese a loro carico, allo Studio Segre S.r.l. quale Rappresentante Designato dalla Società ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF. La delega deve essere conferita mediante sottoscrizione di apposito modulo reperibile nella suddetta sezione del sito internet. Il modulo firmato deve essere consegnato al Rappresentante Designato mediante invio a mezzo raccomandata A.R. presso Studio Segre S.r.l. – Via Valeggio n. 41 – 10129 Torino, ovvero inviato tramite posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione (ossia entro giovedì 25 aprile 2019). La delega non ha effetto per le proposte in relazione alle quali non siano state conferite istruzioni di voto. La delega e le istruzioni di voto sono revocabili entro i medesimi termini entro i quali possono essere conferite.

La comunicazione alla Società effettuata dall'intermediario abilitato attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea è necessaria anche in caso di conferimento della delega al Rappresentante Designato dalla Società; pertanto, in mancanza della predetta comunicazione, la delega dovrà considerarsi priva di effetto.

DIRITTO DI PORRE DOMANDE SULLE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

Gli Azionisti che intendono porre domande sulle materie all'ordine del giorno dell'Assemblea possono inviarle a mezzo raccomandata A.R. presso gli Uffici in Milano, Via Nervesa n° 21 o mediante un messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando, alternativamente, la certificazione, rilasciata da un intermediario abilitato, comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto, ovvero la comunicazione attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto. Le domande devono pervenire entro la fine del terzo giorno precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione, ovvero entro il 26 aprile 2019.

La Società fornirà una risposta al più tardi durante l'Assemblea. Le domande aventi lo stesso contenuto riceveranno una risposta unitaria.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO E PRESENTAZIONE DI NUOVE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE

Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF, gli Azionisti che rappresentino, anche congiuntamente, almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l'integrazione delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Si ricorda, peraltro, che l'integrazione delle materie da trattare non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea, a norma di legge, delibera su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle di cui all'art. 125-ter, comma 1, del TUF.

Le domande devono essere presentate, a mezzo raccomandata A.R. presso gli Uffici in Milano, Via Nervesa n. 21 ovvero per posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] e devono essere corredate da una relazione sulle materie di cui viene proposta la trattazione, nonché dalla/e certificazione/i rilasciata/e da un intermediario abilitato comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto. Delle eventuali integrazioni all'ordine del giorno e presentazione di nuove proposte di deliberazione verrà data notizia, nelle stesse forme di cui al presente avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'Assemblea in unica convocazione, termine entro il quale sarà messa a disposizione del pubblico la relazione predisposta dai soci proponenti.

NOMINA DI UN AMMINISTRATORE

Con riferimento alla nomina dell'Amministratore venuto a cessare, si rammenta che, ai sensi dell'art. 8 dello Statuto sociale, non troverà applicazione il meccanismo del voto di lista e l'Assemblea chiamata ad integrare il Consiglio di Amministrazione delibererà con le maggioranze di legge e di Statuto.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione relativa agli argomenti posti all'Ordine del Giorno, prevista dalla normativa vigente, comprendente, fra l'altro, il testo integrale delle proposte di deliberazione, sarà a disposizione del pubblico nei termini di legge, presso gli Uffici in Milano, Via Nervesa n. 21 (la Sede Legale di Via Ciovassino n. 1 è in corso di ristrutturazione), presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE all'indirizzo e sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance; gli Azionisti hanno facoltà di ottenerne copia. Le relazioni finanziarie relative all'esercizio 2018 saranno messe a disposizione del pubblico con le medesime modalità.

Lo Statuto sociale è disponibile sul sito www.cirgroup.it nella sezione Governance.

Milano, 29 marzo 2019

p. il Consiglio di Amministrazione Il Presidente – Dott. Rodolfo De Benedetti Signori Azionisti,

nel 2018 il gruppo CIR ha continuato il suo percorso di sviluppo nei tre settori in cui è presente; l'esercizio è stato in particolare caratterizzato da un'evoluzione molto positiva della controllata KOS, che opera nel settore dell'assistenza socio-sanitaria.

I ricavi consolidati del Gruppo, pari a € 2,82 miliardi, sono aumentati del 2,3% rispetto al 2017 (+5,2% a parità di cambi). Tutte le partecipate strategiche hanno riportato incrementi di fatturato, malgrado i trend recessivi che caratterizzano il settore editoriale, in cui opera la controllata GEDI, e il contesto incerto e volatile che ha caratterizzato l'automotive, settore di attività della controllata Sogefi.

Il margine operativo lordo è stato pari a € 306 milioni, in riduzione del 7,5%, risentendo della flessione della redditività di Sogefi. Il risultato netto è stato positivo per € 12,9 milioni rispetto a una perdita di € 5,9 milioni nell'esercizio precedente. Così come accadde nel 2017, quando il risultato netto del gruppo risentì dell'onere straordinario sostenuto da GEDI per la definizione di un contenzioso fiscale per fatti risalenti al 1991, anche nel 2018 sono stati registrati significativi oneri non ricorrenti nella partecipata GEDI, dovuti a ristrutturazioni organizzative e svalutazioni di avviamenti e partecipazioni a seguito di impairment test. In assenza di tali oneri straordinari, il gruppo avrebbe riportato un utile netto di € 33,7 milioni.

La struttura patrimoniale del gruppo è solida, con un indebitamento netto consolidato di € 297,1 milioni a fine 2018. La capogruppo (incluse le controllate non industriali) ha mantenuto una posizione finanziaria significativamente positiva, pari a € 325,5 milioni a fine anno.

Per quanto riguarda l'andamento delle nostre controllate, nel settore della sanità, KOS, società ideata e sviluppata da CIR negli ultimi quindici anni, ha proseguito il proprio piano di sviluppo grazie alla crescita organica e alle nuove acquisizioni, registrando ricavi in aumento del 11,1% e consolidando la propria leadership nella sanità socio-assistenziale in Italia.

Nel settore della componentistica auto, Sogefi ha risentito dell'effetto negativo dei cambi e dell'aumento del costo delle materie prime. La società, comunque, ha chiuso l'anno con ricavi consolidati in crescita del 3,2% a cambi costanti (-1,5% a cambi correnti), malgrado l'andamento incerto e volatile del settore, grazie ai mercati nord-americano e asiatico.

Nel settore dei media, GEDI, la cui principale attività -la stampa quotidiana- continua a essere interessata da una progressiva flessione del mercato, ha riportato una crescita del 5,3% grazie all'integrazione con ITEDI.

Il Consiglio di Amministrazione di CIR ha proposto all'Assemblea degli Azionisti di confermare per il quarto anno consecutivo la distribuzione di un dividendo, in linea con quello dell'esercizio precedente.

Il 2019 sarà un esercizio impegnativo; alla sfida della transizione verso il digitale cui è ormai da un decennio confrontata GEDI, si aggiunge un contesto di mercato complesso per l'automotive. Le nostre priorità restano crescita ed efficienza gestionale delle imprese del gruppo e investimenti nelle aree di attività in cui siamo impegnati e che presentano le maggiori opportunità di sviluppo.

In marzo 2019 è stato avviato il progetto di fusione per incorporazione di CIR nella controllante COFIDE, che semplificherà la struttura societaria del gruppo. La fusione, che sarà perfezionata entro la fine dell'anno, è finalizzata ad accorciare la catena di controllo rispetto alle società operative e creare una società con un flottante superiore e quindi una maggiore facilità di negoziazione delle azioni e appetibilità delle stesse. Il profilo reddituale e patrimoniale della società risultante dall'operazione rifletterà sostanzialmente quello di CIR e la nuova società, che si chiamerà CIR, continuerà il percorso di consolidamento e sviluppo delle tre controllate KOS, Sogefi e GEDI.

Lavoreremo con il massimo impegno per preservare ed accrescere il valore delle nostre imprese.

Rodolfo De Benedetti Monica Mondardini

Presidente Amministratore Delegato

Signori Azionisti,

il gruppo CIR ha chiuso l'esercizio 2018 con un utile netto consolidato di € 12,9 milioni rispetto ad una perdita netta consolidata di € 5,9 milioni nell'esercizio precedente.

Così come accadde nel 2017, quando il risultato netto del Gruppo risentì dell'onere straordinario sostenuto da GEDI per la definizione di un contenzioso fiscale per fatti risalenti al 1991, anche nel 2018 sono stati registrati oneri non ricorrenti nella partecipata GEDI, dovuti a ristrutturazioni organizzative e svalutazioni di testate e partecipazioni a seguito di impairment test. Senza considerare tali partite, il risultato netto ammonterebbe a € 33,7 milioni.

L'esercizio 2018 è stato caratterizzato da un'evoluzione molto positiva della partecipata KOS, che ha registrato un aumento a due cifre del fatturato ed un'evoluzione favorevole della redditività; SOGEFI, con una attività in crescita in un mercato incerto, ha risentito dell'effetto negativo dei cambi e dell'aumento del costo delle materie prime; infine, i proventi della gestione finanziaria della capogruppo sono risultati inferiori al 2017, esercizio in cui si realizzarono plusvalenze da cessione di asset non strategici.

I ricavi consolidati sono ammontati a € 2.817,4 milioni, con un incremento del 2,3% rispetto all'esercizio precedente e del 5,2% a parità di cambi. Tutte le partecipate strategiche hanno riportato crescite di fatturato: +11,1% per KOS, +5,3% per GEDI, grazie all'integrazione del gruppo ITEDI, e +3,2% a tassi di cambio costanti per SOGEFI (-1,5% a cambi correnti).

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è stato pari a € 306,0 milioni, in riduzione del 7,5% rispetto a € 330,9 milioni nel 2017. La flessione sottintende la crescita dell'EBITDA di KOS e la flessione di GEDI, principalmente per i maggiori oneri per ristrutturazione, e di SOGEFI, per le circostanze già menzionate.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 101,7 milioni (3,6% dei ricavi), in diminuzione rispetto a € 154,3 milioni (5,6% dei ricavi) nel 2017, a causa della riduzione dell'EBITDA e delle svalutazioni dei valori delle testate di GEDI (€ 24,2 milioni).

SOGEFI, in un mercato mondiale che ha registrato una contrazione della produzione di autoveicoli dell'1%, con il quarto trimestre a -5,4%, ha conseguito una crescita dei ricavi a cambi costanti del 3,2%, grazie ai mercati nord-americano e asiatico. L'EBITDA, pari a € 190,0 milioni, ha registrato una flessione rispetto al 2017 (€ 206,9 milioni) a causa dell'effetto negativo dei cambi e dell'incremento del prezzo dell'acciaio, che ha inciso sfavorevolmente sul margine della business unit Sospensioni. L'utile netto è stato di € 14,0 milioni (€ 26,6 milioni nel 2017).

GEDI, il cui principale settore di attività, la stampa quotidiana, continua a essere interessato da una progressiva flessione del mercato, ha registrato ricavi in crescita del 5,3% grazie, come già accennato, all'integrazione con ITEDI (-5,9% a perimetro equivalente); l'EBITDA è ammontato a € 33,1 milioni, dopo oneri per ristrutturazione pari a circa € 19 milioni; il gruppo ha riportato una perdita di € 32,2 milioni, recependo un saldo negativo complessivo, al netto delle imposte, di oneri e proventi di natura non ricorrente per € 45,5 milioni.

KOS ha registrato un incremento dei ricavi del 11,1%, dovuto alla crescita organica in tutte le aree di attività e alla piena contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2017. L'EBITDA è aumentato del 16%, passando da € 87,8 milioni nel 2017 a € 101,8 milioni e l'utile netto da € 29,0 milioni a € 35,2 milioni.

Il risultato della gestione finanziaria della capogruppo è stato positivo, con un rendimento complessivo intorno al 2%, ma nettamente inferiore all'esercizio precedente, quando, grazie anche ad operazioni di smobilizzo, il rendimento globale era ammontato a circa 7%.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2018 ammontava a € 297,1 milioni, in aumento di € 24,6 milioni rispetto a € 272,5 milioni al 31 dicembre 2017.

L'indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 31 dicembre 2018 era pari a € 622,6 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2017 (€ 615,5 milioni). Il cash flow derivante dalla gestione è stato altamente positivo (circa € 100 milioni) e parallelamente sono stati realizzati investimenti in acquisizioni da parte di Sogefi (€ 16,7 milioni) e di KOS (€ 20,9 milioni), sono stati distribuiti dividendi per € 29,7 milioni, ed è stata pagata l'ultima tranche dell'onere fiscale straordinario di GEDI, pari a € 35,1 milioni.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2018 era positiva per € 325,5 milioni, in diminuzione di € 17,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2017 (€ 343,0 milioni), per la distribuzione di dividendi (€ 24,8 milioni) e gli acquisti di azioni proprie (€ 12,7 milioni), parzialmente compensati dal flusso positivo della gestione (€ 20,0 milioni).

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2018 era pari a € 936,2 milioni, rispetto a € 961,0 milioni al 31 dicembre 2017, con una riduzione netta di € 24,8 milioni. La variazione è il risultato, in aumento dell'utile netto e, in diminuzione, della distribuzione di dividendi e dell'acquisto di azioni proprie.

La società capogruppo CIR S.p.A. nel 2018 ha registrato un utile netto di € 14,2 milioni rispetto ad una perdita di € 49,0 milioni del precedente esercizio.

Le tabelle delle pagine seguenti forniscono, oltre all'analisi per settore delle risultanze economicopatrimoniali del Gruppo, l'analisi relativa alla contribuzione delle principali società controllate ed i risultati aggregati della "holding" CIR e delle altre controllate non industriali (CIR Investimenti S.p.A. e CIR International S.A.).

CONTO ECONOMICO PER SETTORE DI ATTIVITÀ E CONTRIBUZIONI AI RISULTATI DEL GRUPPO

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1) La voce corrisponde alla somma delle linee "variazione delle rimanenze", "costi per acquisto di beni, "costi per servizi", "costi del personale" del conto economico consolidato. Tale voce non considera l'effetto di € (2,2) milioni di elisioni intercompany.

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri proventi operativi" e altri costi operativi" del conto economico consolidato.Tale voce non considera l'effetto dell'elisione di € 2,2 milioni di elisioni intercompany.

3) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari" e "oneri finanziari" del conto economico consolidato.

4) La voce corrisponde alla somma delle linee "dividendi", "proventi da negoziazione titoli", "oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di varlore di attività finanziarie" del conto economico consolidato .

STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

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(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "investimenti immobiliari", "partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "altre partecipazioni" dello stato patrimoniale consolidato.

  • 2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti", "altre attività finanziarie" e "attività per imposte differite" delle attività non correnti e delle linee "altri debiti", "passività per imposte differite", "fondi per il personale" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività non correnti dello stato patrimoniale consolidato. La voce include inoltre le linee "attività destinate alla dismissione" e "passività destinate alla dismissione" dello stato patrimoniale consolidato.
  • 3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "rimanenze", "crediti commerciali" e "altri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali", "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.
  • 4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti finanziari", " titoli", "altre attività finanziarie" e "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti, delle linee "prestiti obbligazionari" e "altri debiti finanziari" delle passività non correnti e delle linee "debiti verso banche", "prestiti obbligazionari" e "altri debiti finanziari" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

1. Andamento del Gruppo

I ricavi consolidati del 2018 sono stati pari a € 2.817,4 milioni rispetto a € 2.754,2 milioni del 2017, con un incremento del 2,3% (+5,2% a parità di cambi), dovuto alla crescita dei ricavi di KOS, principalmente per le acquisizioni effettuate nell'esercizio precedente, e di GEDI, per l'integrazione del gruppo ITEDI. Sogefi ha registrato ricavi in diminuzione del 1,5% ma in crescita del 3,2% a cambi costanti. I ricavi conseguiti all'estero rappresentano il 55,5% del totale, tenuto conto della presenza internazionale di Sogefi.

I ricavi consolidati possono essere così analizzati:

Variazione
(in milioni di euro) 2018 % 2017 (*) % assoluta %
Componentistica per autoveicoli
Gruppo Sogefi 1.623,8 57,6 1.647,8 59,8 (24,0) (1,5)
Media
GEDI Gruppo Editoriale 648,7 23,0 615,8 22,4 32,9 5,3
Sanità
Gruppo KOS 544,9 19,4 490,6 17,8 54,3 11,1
Totale ricavi consolidati 2.817,4 100,0 2.754,2 100,0 63,2 2,3
di cui: ITALIA 1.254,6 44,5 1.192,0 43,3 62,6 5,2
ESTERO 1.562,8 55,5 1.562,2 56,7 0,8 0,1

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

Il conto economico consolidato sintetico è il seguente:

(in milioni di euro) 2018 % 2017 (*) %
Ricavi 2.817,4 100,0 2.754,2 100,0
Margine operativo lordo (EBITDA) consolidato (1) 306,0 10,9 330,9 12,0
Risultato operativo (EBIT) consolidato 101,7 3,6 154,2 5,6
Risultato gestione finanziaria
(2)
(48,8) (1,7) (24,5) (0,9)
Imposte sul reddito (32,6) (1,2) (181,0) (6,6)
Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione -- -- 7,6 0,3
Risultato netto inclusa la quota di terzi 20,3 0,7 (43,7) (1,6)
Risultato di terzi (7,4) (0,3) 37,8 1,4
Risultato netto del Gruppo 12,9 0,4 (5,9) (0,2)

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

1) La voce corrisponde alla somma delle linee "risultato operativo" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico consolidato.

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli", "oneri da negoziazione titoli", "quota dell'utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato nel 2018 è ammontato a € 306,0 milioni (10,9% dei ricavi) rispetto a € 330,9 milioni (12% dei ricavi) nel 2017, in diminuzione di € 24,9 milioni (-7,5%).

Il risultato operativo (EBIT) consolidato nel 2018 è stato di € 101,7 milioni rispetto a € 154,2 milioni nel 2017; la riduzione riflette principalmente l'evoluzione dell'EBITDA e le svalutazioni dei valori delle testate di GEDI.

La gestione finanziaria ha comportato un onere di € 48,8 milioni a fronte di € 24,5 milioni nel 2017, a causa di una significativa riduzione dei proventi da negoziazione titoli e di significative rettifiche di valore; in dettaglio:

  • gli oneri finanziari netti sono scesi a € 43,5 milioni, rispetto a € 48,8 milioni nel 2017;
  • i proventi netti da negoziazione titoli sono ammontati a € 13,6 milioni, a fronte di € 23,1 milioni nel 2018, anno in cui furono cedute partecipazioni non strategiche realizzando plusvalenze di € 10,4 milioni (€ 2,6 milioni nel 2018);
  • le rettifiche di valore delle attività finanziarie sono state negative per € 22,3 milioni, rispetto a € -3,6 milioni nel 2017, e includono, tra le altre, la svalutazione della partecipazione Persidera detenuta da GEDI;
  • la valutazione delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto ha determinato una variazione di € +0,7 milioni rispetto a € -0,5 milioni nell'esercizio precedente.

Le imposte sono ammontate a € 32,6 milioni (€ 181,0 milioni nel 2017, per effetto dell'onere fiscale non ricorrente registrato da GEDI, pari a € 154,5 milioni).

Il risultato netto consolidato è stato di € 12,9 milioni rispetto ad una perdita di € 5,9 milioni nell'esercizio precedente.

Si riporta qui di seguito la struttura patrimoniale consolidata sintetica del Gruppo CIR al 31 dicembre 2018, confrontata con l'analoga situazione al 31 dicembre 2017.

(in milioni di euro) (1) 31.12.2018 31.12.2017 (*)
Immobilizzazioni 2.102,5 2.111,7
Altre attività e passività non correnti nette (195,0) (230,2)
Capitale circolante netto (161,5) (127,8)
Capitale investito netto 1.746,0 1.753,7
Indebitamento finanziario netto (297,1) (272,5)
Patrimonio netto totale 1.448,9 1.481,2
Patrimonio netto di Gruppo 936,2 961,0
Patrimonio netto di terzi 512,7 520,2

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

1) I dati in oggetto sono il risultato di una diversa aggregazione degli schemi di bilancio. Per la definizione si rimanda alle note riportate in calce alla tabella "Struttura patrimoniale consolidata per settori di attività" precedentemente esposta.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2018 si attestava a € 1.746,0 milioni rispetto a € 1.753,7 milioni al 31 dicembre 2017.

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2018 presentava un indebitamento di € 297,1 milioni (rispetto a € 272,5 milioni al 31 dicembre 2017) determinato da:

  • un'eccedenza finanziaria di CIR e controllate non industriali di € 325,5 milioni (€ 343,0 milioni al 31 dicembre 2017); nel 2018, il flusso della gestione è stato positivo per € 20,0 milioni, sono stati distribuiti dividendi per un importo di € 24,8 milioni e acquistate azioni proprie per € 12,7 milioni;
  • un indebitamento complessivo netto delle controllate industriali di € 622,6 milioni (€ 615,5 milioni al 31 dicembre 2017); l'indebitamento del gruppo KOS ha registrato un incremento di € 22,3 milioni (dopo investimenti in acquisizioni per € 20,9 milioni e una distribuzione di dividendi di € 29,7

milioni), l'indebitamento netto di GEDI si è ridotto di € 11,9 milioni (malgrado il pagamento dell'ultima tranche dell'onere fiscale straordinario per € 35 milioni) e quello di Sogefi di € 3,5 milioni (dopo l'investimento di € 16,7 milioni nell'acquisto di una quota di minoranza della controllata indiana che produce filtri).

Il patrimonio netto totale al 31 dicembre 2018 si attestava a € 1.448,9 milioni rispetto a € 1.481,2 milioni al 31 dicembre 2017, con un decremento netto di € 32,3 milioni.

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2018 era pari a € 936,2 milioni rispetto a € 961,0 milioni al 31 dicembre 2017, con una riduzione netta di € 24,8 milioni. La variazione è il risultato, in aumento dell'utile netto e, in diminuzione, della distribuzione di dividendi e dell'acquisto di azioni proprie.

Il patrimonio netto di terzi al 31 dicembre 2018 ammontava a € 512,7 milioni rispetto a € 520,2 milioni al 31 dicembre 2017, con una riduzione netta di € 7,5 milioni.

L'evoluzione del patrimonio netto consolidato è riportata nelle note esplicative ai prospetti contabili.

È qui di seguito riportato il rendiconto finanziario consolidato dell'esercizio 2018, redatto secondo uno schema "gestionale" che, a differenza dello schema di rendiconto incluso fra i prospetti contabili, evidenzia le variazioni della posizione finanziaria netta anziché le variazioni delle disponibilità liquide.

(in milioni di euro) 2018 2017 (*)
FONTI DI FINANZIAMENTO
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio 20,3 (51,3)
Ammortamenti, svalutazioni ed altre variazioni non monetarie 205,5 129,6
Autofinanziamento 225,8 78,3
Variazione del capitale circolante e altre attività e passività non correnti 11,6 44,2
FLUSSO GENERATO DALLA GESTIONE 237,4 122,5
Aumenti di capitale 0,9 1,5
TOTALE FONTI 238,3 124,0
IMPIEGHI
Investimenti netti in immobilizzazioni (192,1) (166,0)
Corrispettivo pagato per aggregazioni aziendali (21,5) (43,9)
Posizione finanziaria netta delle società acquisite 0,6 (6,8)
Acquisto di azioni proprie (12,6) (14,0)
Pagamento di dividendi (37,3) (33,6)
Altre variazioni -- --
TOTALE IMPIEGHI (262,9) (264,3)
AVANZO (DISAVANZO) FINANZIARIO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN
ESERCIZIO
(24,6) (140,3)
FLUSSO/POSIZIONE FINANZIARIA DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA
DISMISSIONE
-- 11,4
AVANZO/(DISAVANZO) FINANZIARIO (24,6) (128,9)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI INIZIO ESERCIZIO (272,5) (143,6)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI FINE ESERCIZIO (297,1) (272,5)

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

L'analisi della posizione finanziaria netta è riportata nelle Note esplicative ai prospetti contabili.

CIR | BILANCIO 2018 | RELAZIONE SULLA GESTIONE

Nel 2018 il Gruppo ha registrato un disavanzo finanziario di € 24,6 milioni (disavanzo di € 128,9 milioni nel 2017) risultante da fonti di finanziamento per € 238,3 milioni e da impieghi per complessivi € 262,9 milioni.

Gli impeghi comprendono principalmente il pagamento di dividendi per complessivi € 37,3 milioni, l'acquisto di azioni proprie per € 12,6 milioni, impieghi in aggregazioni aziendali (al netto della posizione finanziaria delle società acquisite) per complessivi € 20,9 milioni, riferiti al gruppo KOS, e investimenti netti in immobilizzazioni per € 192,1 milioni, riferiti principalmente ai gruppi Sogefi e KOS.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo CIR impiegava 16.365 dipendenti rispetto ai 15.839 del 31 dicembre 2017.

2. Andamento della capogruppo

La capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2018 con un utile netto di € 14,2 milioni rispetto ad una perdita netta di € 49,0 milioni nel 2017 (dovuta alla della svalutazione a seguito di impairment test della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., per un ammontare di € 61,6 milioni, dovuta principalmente al già citato onere fiscale straordinario).

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 era pari a € 869,1 milioni in riduzione di € 21,6 milioni rispetto a € 890,7 milioni al 31 dicembre 2017.

Si riporta qui di seguito Il conto economico sintetico di CIR S.p.A. per il 2018, confrontato con quello del 2017.

(in milioni di euro) 2018 2017
Costi netti di gestione
(1)
(9,1) (8,3)
Altri costi operativi e ammortamenti
(2)
(2,5) (3,0)
Risultato operativo (11,6) (11,3)
Risultato della gestione finanziaria
(3)
23,4 (42,6)
Risultato prima delle imposte 11,8 (53,9)
Imposte sul reddito 2,4 4,9
Risultato netto 14,2 (49,0)

1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "ricavi e proventi diversi", "costi per servizi" e "costi del personale" del conto economico della Capogruppo CIR S.p.A..

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri costi operativi" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico della Capogruppo CIR S.p.A..

3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico della Capogruppo CIR S.p.A..

Il risultato operativo del 2018 è stato negativo per € 11,6 milioni sostanzialmente in linea rispetto alla perdita operativa di € 11,3 milioni dell'esercizio precedente.

Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per € 23,4 milioni (rispetto ad un saldo negativo di € 42,6 milioni del 2017, determinato dalla citata svalutazione della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.). Il risultato della gestione finanziaria include dividendi ricevuti per € 22,2 milioni (€ 20,2 milioni nel 2017).

Si riporta qui di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di CIR S.p.A. al 31 dicembre 2018, confrontato con la situazione al 31 dicembre 2017.

(in milioni di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Immobilizzazioni
(1)
771,7 771,1
Altre attività e passività non correnti nette
(2)
89,5 97,7
Capitale circolante netto
(3)
0,5 (2,5)
Capitale investito netto 861,7 866,3
Posizione finanziaria netta
(4)
7,4 24,4
Patrimonio netto 869,1 890,7

1) La voce corrisponde alla somma delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "investimenti immobiliari", e "partecipazioni" dello stato patrimoniale della Capogruppo CIR S.p.A..

2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti diversi", "altre attività finanziarie" e "attività per imposte differite" delle attività non correnti e delle linee "passività per imposte differite" e "fondi per il personale" delle passività non correnti dello stato patrimoniale della Capogruppo CIR S.p.A..

3) La voce corrisponde alla somma algebrica della linea "crediti diversi" delle attività correnti e delle linee "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale della Capogruppo CIR S.p.A..

4) La voce corrisponde alla somma algebrica della linea "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti e della linea "debiti verso banche" delle passività correnti dello stato patrimoniale della Capogruppo CIR S.p.A..

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 evidenziava un'eccedenza di € 7,4 milioni rispetto a un'eccedenza di € 24,4 milioni al 31 dicembre 2017.

Il patrimonio netto è passato da € 890,7 milioni al 31 dicembre 2017 a € 869,1 milioni al 31 dicembre 2018, in riduzione per la distribuzione di € 24,8 milioni di dividendi e per l'acquisto di € 12,7 milioni di azioni proprie.

Al 31 dicembre 2018 le azioni proprie in portafoglio erano n. 150.113.881, pari al 18,8991% del capitale, per un valore complessivo di € 207,3 milioni rispetto a n. 138.167.259 azioni proprie (17,395% del capitale) per un valore di € 194,9 milioni al 31 dicembre 2017. L'incremento netto di n. 11.946.622 azioni è determinato, in aumento, per l'acquisto di n. 12.107.791 azioni e in diminuzione per l'esercizio dei piani di stock grant per n. 161.169 azioni.

3. Prospetto di raccordotra i dati del bilancio della capogruppo e i dati del bilancio consolidato

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori di bilancio della capogruppo.

Patrimonio netto Risultato netto
(in migliaia di euro) 31.12.2018 2018
Bilancio della capogruppo CIR S.p.A. 869.147 14.187
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate (756.184) --
Rilevazione del patrimonio netto e del risultato di periodo delle
partecipazioni controllate 820.229 17.906
Avviamenti 2.941 --
Dividendi da società incluse nel consolidamento -- (19.402)
Eliminazione rettifiche di valore delle partecipazioni consolidate -- 209
Altre rettifiche di consolidamento 15 (10)
Bilancio consolidato, quota del Gruppo 936.148 12.890

Principali partecipazioni del Gruppo al 31 dicembre 2018

(*) La percentuale è calcolata al netto delle azioni proprie in portafoglio

4. Andamento dei Settori

SETTORE DELLA COMPONENTISTICA PER AUTOVEICOLI

Nel 2018 il mercato automobilistico mondiale ha registrato una contrazione della produzione del 1%, con un calo del 2% in Europa, dello 0,6% in Nord America e del 2,3% in Asia, mentre il Sud America ha registrato una crescita del 3,2%. L'andamento è stato particolarmente critico nel corso del quarto trimestre, con una riduzione dei volumi rispetto al corrispondente periodo del 2017 del 5,4%, dovuta al calo in Europa, Sudamerica e Asia, per l'inversione di tendenza del mercato cinese.

In tale contesto, nel 2018 Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.623,8 milioni, in calo del 1,5% a cambi correnti ed in crescita del 3,2% a cambi costanti. Nel quarto trimestre i ricavi sono scesi dello 0,4%, aumentando del 3,1% a cambi costanti e registrando quindi un andamento migliore del mercato.

(in milioni di euro) 2018 2017 Variazione
Valori % Valori % %
Sospensioni 602,6 37,1 609,4 37,0 (1,1)
Filtrazione 537,2 33,1 546,4 33,1 (1,7)
Aria e raffreddamento 486,6 30,0 496,2 30,1 (1,9)
Eliminazioni infragruppo (2,6) (0,2) (4,2) (0,2) n.s.
TOTALE 1.623,8 100,0 1.647,8 100,0 (1,5)

Si riporta qui di seguito la ripartizione dei ricavi consolidati del gruppo per area di attività.

A cambi costanti, i ricavi sono diminuiti in Europa (-1,4%) e sono cresciuti in Nord America (+5,7%), Asia (+4,8%) e Sud America (+28% e +18,5% a criteri contabili costanti, senza cioè considerare l'impatto dell'applicazione del principio IAS 29, c.d. iperinflazione, all'attività argentina).

Le tre divisioni hanno registrato cali dei ricavi compresi tra l'1% e il 2%; a cambi costanti sono cresciuti i ricavi di Sospensioni e Filtrazione (+4,5% e +4,1%) e sono rimasti sostanzialmente stabili quelli della business unit Aria e Raffreddamento.

L'EBITDA è ammontato a € 190,0 milioni, importo in contrazione rispetto all'esercizio 2017 (€ 206,9 milioni), con una redditività (EBITDA/ricavi%) in decremento dal 12,6% al 11,7%. La riduzione dell'EBITDA riflette in particolare l'andamento della Business Unit Sospensioni, significativamente penalizzata dal prezzo degli acciai, nonché, per l'intero gruppo, l'effetto negativo dei tassi di cambio (€ 6,2 milioni).

L'EBIT è ammontato a € 61,9 milioni e ha registrato una flessione rispetto al 2017 (€ 85,8 milioni), che riflette sostanzialmente il calo dell'EBITDA. Sull'EBIT, quali risultati non ricorrenti, hanno influito in positivo la sopravvenienza attiva generata dall'accordo sui claims concluso da Sogefi Air & Cooling S.A.S. (€ 6,6 milioni) ed in negativo la svalutazione dell'attivo afferente al sito di Fraize in vista della sua cessione (-€ 5,2 milioni) e l'applicazione del principio IAS 29 alle attività argentine (-€ 2,6 milioni).

Gli oneri finanziari sono ammontati a € 23,9 milioni, rispetto a € 31,7 milioni nel 2017, per effetto del calo degli interessi passivi (da € 22,0 milioni del 2017 a € 21,4 milioni del 2018), del minore impatto dell'adeguamento a fair value dell'opzione put del socio di minoranza della controllata in India (per € 4,3 milioni) e dei minori costi delle coperture sui tassi di interesse (per € 3,0 milioni).

Gli oneri fiscali sono ammontati a € 20,7 milioni, rispetto a € 23,4 milioni nell'esercizio precedente; il modesto calo rispetto alla riduzione del risultato ante imposte riflette la composizione del risultato,

CIR | BILANCIO 2018 | RELAZIONE SULLA GESTIONE

con territori in significativo utile ed altri in cui, a fronte di perdite legate all'avvio dell'attività o a perduranti criticità, si è ritenuto di non accantonare imposte differite attive.

L' utile netto è stato pari a € 14,0 milioni, rispetto a € 26,6 milioni registrato nell'esercizio 2017.

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 era pari a € 260,5 milioni (€ 264 milioni al 31 dicembre 2017). Il Free Cash Flow dell'esercizio 2018 è risultato positivo per Euro 2,9 milioni, valore inferiore rispetto all'importo di € 34,4 milioni del 2017. Da notare che nel 2018 è stata acquistata la quota di minoranza della filiale indiana Sogefi M.N.R. Engine Systems India Pvt Ltd (€ 16,7 milioni). Nel quarto trimestre il free cash flow è stato positivo per circa € 25,7 milioni (rispetto a € 1,9 milioni del quarto trimestre 2017) recuperando quindi il temporaneo andamento sfavorevole del capitale circolante registrato nel terzo trimestre.

Al 31 dicembre 2018 il patrimonio netto consolidato, esclusa la quota degli azionisti terzi, ammontava a € 192,9 milioni (€ 177,4 milioni al 31 dicembre 2017).

I dipendenti del gruppo Sogefi al 31 dicembre 2018 erano 6.973, in linea con il 31 dicembre 2017.

Per quanto concerne la prevedibile evoluzione della gestione, in base alle fonti abitualmente utilizzate a livello settoriale, si prevede che nel 2019 la produzione automobilistica si collochi in linea con il 2018, con un calo nel primo semestre, dovuto principalmente alla Cina, e una ripresa nella seconda metà. Va comunque sottolineata la scarsa visibilità, allo stato, sull'evoluzione nell'intero anno, nonché l'elevata volatilità dei mercati. Resta ugualmente incerta l'evoluzione dei prezzi delle materie prime. In tale contesto, Sogefi prevede un'evoluzione dei ricavi in linea con il mercato, ed è impegnata nel recupero di redditività, in particolare nel settore delle Sospensioni.

SETTORE MEDIA

Con riferimento all'andamento generale del mercato, nel 2018 gli investimenti pubblicitari hanno mostrato una sostanziale stabilità (-0,2%) rispetto all'esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). Tutti i principali mezzi, ad eccezione della stampa, hanno registrato un andamento positivo: la radio ha conseguito una raccolta in crescita del 5,5%, confermando il trend positivo in atto dal 2015, internet, esclusi Search e Social, ha registrato un incremento del 4,5% e la televisione dello 0,6%. Per contro, la raccolta sulla stampa ha subito nuovamente un calo del 7,0%, con i quotidiani al -6,2% (-4,9% la raccolta nazionale e -7,4% quella locale) ed i periodici al -8,2%. Quanto alla diffusione dei quotidiani nel 2018, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,4% (-8,3% i quotidiani nazionali e -6,8% i quotidiani locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta al -5,7%.

Ai fini di una corretta comparabilità con i dati del precedente esercizio, si ricorda che il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l'operazione di integrazione in GEDI del gruppo ITEDI, editore dei quotidiani La Stampa ed il Secolo XIX. Per effetto di tale operazione, GEDI ha acquisito il controllo del gruppo ITEDI, entrato nel perimetro di consolidamento dal 30 giugno 2017; pertanto il conto economico del gruppo GEDI relativo all'esercizio 2017 comprende il gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio 2017. Per i principali indicatori economici qui di seguito illustrati si fornisce anche la variazione rispetto all'anno 2017 a perimetro equivalente.

Nel 2018 il gruppo GEDI ha conseguito ricavi consolidati pari a € 648,7 milioni, in aumento del 5,3% (-5,9% a perimetro equivalente); si riporta qui di seguito la ripartizione dei ricavi del gruppo.

2018 2017 Variazione
(in milioni di euro) Valori % Valori % %
Diffusione 284,6 43,9 262,7 42,7 8,3
Pubblicità 318,0 49,0 303,1 49,2 4,9
Opzionali e diversi 46,2 7,1 50,0 8,1 (7,6)
TOTALE 648,7 100,0 615,8 100,0 5,3

I ricavi diffusionali, pari a € 284,6 milioni, sono aumentati dell'8,3% rispetto a quelli dell'esercizio precedente e risultano in flessione dell'8,1% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani. I ricavi pubblicitari, pari a € 318,0 milioni, sono cresciuti del 4,9% rispetto al 2017 e risultano in flessione del 2,9% a perimetro equivalente. Con riferimento ai mezzi del gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 5,5%, confermando l'evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. La raccolta su internet ha mostrato una crescita dell'11,0% (+3,1% a perimetro equivalente). Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 3,2% (-8,1% a perimetro equivalente). I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,2% del fatturato consolidato ed i prodotti digitali delle diverse testate del gruppo hanno superato a fine 2018 i 113 mila abbonati.

L'EBITDA è ammontato a € 33,1 milioni (€ 52,8 milioni nel 2017), includendo oneri per ristrutturazioni e altre componenti non ordinarie pari complessivamente a € 18,7 milioni. Al netto di tali effetti, l'EBITDA rettificato ammonta a € 51,7 milioni e si confronta con € 57,4 milioni dell'esercizio 2017.

L'EBIT è stato negativo per € 11,1 milioni, rispetto ad un risultato positivo per € 28,2 milioni del 2017 ed include, oltre agli oneri di ristrutturazione di cui sopra, € 1,3 milioni di svalutazioni di impianti di stampa (€ 8,3 milioni nel 2017) e € 24,2 milioni di svalutazioni di avviamenti di testate effettuate a seguito delle verifiche di impairment test. Al netto di tali componenti, l'EBIT rettificato ammonta a € 33,1 milioni e si confronta con € 41,1 milioni del 2017.

Nell'esercizio 2018 si è, inoltre, proceduto ad effettuare una svalutazione per € 11,2 milioni relativa alla partecipazione detenuta in Persidera sulla base delle risultanze dell'impairment test.

Il risultato delle attività cessate e destinate alla dismissione includeva nell'esercizio 2017 il corrispettivo di € 8,2 milioni derivante dall'operazione di cessione di All Music a Discovery avvenuta a gennaio 2015. Tale rilevazione, effettuata in accordo con i principi contabili di riferimento, era conseguente al perfezionamento, avvenuto nel mese di gennaio 2018, delle condizioni contrattuali previste per il riconoscimento del corrispettivo "earn out".

Il risultato netto consolidato registra una perdita di € 32,2 milioni, recependo un saldo negativo complessivo, al netto delle imposte, di oneri e proventi di natura non ricorrente per € 45,5 milioni .

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammonta a € 103,2 milioni in miglioramento rispetto a € 115,1 milioni di fine 2017. In data 2 luglio 2018 la Società ha effettuato un esborso di € 35,1 milioni relativo all'ultima tranche del procedimento di definizione del sopracitato contenzioso fiscale.

L'organico del gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine 2018 a 2.359 dipendenti e l'organico medio del periodo a perimetro omogeneo è stato inferiore del 2,5% rispetto all'anno 2017.

Per quanto riguarda l'andamento dei primi mesi del 2019, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2018. In tale contesto, il gruppo continuerà ad impegnarsi nella implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall'integrazione con il gruppo ITEDI, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.

SETTORE DELLA SANITÀ

Nel corso degli ultimi cinque anni la spesa sanitaria ha subito una profonda revisione collegata ad una riorganizzazione dei servizi, una maggiore efficienza negli acquisti e ad una migliore gestione di ricoveri e prestazioni ambulatoriali.

La nuova Legge di Bilancio per il 2019 ha confermato il finanziamento per il SSN a € 114,4 miliardi, come indicato nelle stime dell'anno precedente,senza riduzioni. Per gli anni 2020 e 2021, l'incremento del finanziamento rispettivamente di € 2 ed € 1,5 miliardi, rispetto all'anno precedente, è subordinato alla stipula di un'intesa in Conferenza Stato-Regioni per il Patto per la Salute 2019-2021.

Si conferma infine la significativa crescita della spesa privata, che ha in parte sostituito la spesa pubblica per alcune prestazioni sanitarie (prevalentemente ambulatoriali) a seguito dell'incremento del ticket sanitario e dell'allungamento dei tempi di attesa nelle strutture pubbliche.

Il gruppo KOS attualmente gestisce 86 strutture, prevalentemente nel centro e nord Italia, per un totale di 8.157 posti letto operativi, ed è attivo nelle seguenti aree:

  • 1) Long Term Care: operante nella gestione di residenze per anziani principalmente con il marchio Anni Azzurri per un totale di 5.614 posti letto operativi, e nella gestione di strutture di riabilitazione funzionale e psichiatrica, di comunità terapeutiche psichiatriche e centri ambulatoriali, principalmente con i marchi Santo Stefano (riabilitazione) e Neomesia (psichiatria), per un totale di 2.420 posti letto;
  • 2) Diagnostica e cure oncologiche: gestione in appalto di servizi ad alta tecnologia di diagnostica e radioterapia all'interno di strutture sia pubbliche che private, gestione di centri radiologici accreditati e poliambulatori, con il marchio Medipass in 16 strutture in Italia, in 3 strutture nel Regno Unito e in 16 strutture in India;
  • 3) Gestione ospedaliera: gestione in concessione di un ospedale pubblico, per un totale di 123 posti letto.

Nel 2018 i ricavi consolidati di KOS sono aumentati del 11,1% a € 544,9 milioni; si presenta qui di seguito la ripartizione per aree di attività.

2018 2017 Variazione
(in milioni di euro) Valori % Valori % %
Long Term Care 438,9 80,6 398,7 81,3 10,1
Diagnostica e cure oncologiche 69,9 12,8 55,1 11,2 26,9
Acuti 36,1 6,6 36,8 7,5 (1,9)
TOTALE 544,9 100,0 490,6 100,0 11,1

L'area Long Term Care ha registrato un incremento grazie a un'evoluzione positiva dell'attività a perimetro costante e alla contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2017 e nel 2018; l'area Diagnostica, cure oncologiche e acuti è cresciuta grazie ai nuovi service avviati e alla piena contribuzione di Ecomedica, acquisita a luglio 2017.

L'EBITDA consolidato è stato di € 101,8 milioni, in aumento del 15,9% rispetto a € 87,8 milioni del 2017.

L'EBIT consolidato è stato di € 66,3 milioni rispetto a € 53,8 milioni dell'esercizio precedente.

L'utile netto consolidato è ammontato a € 35,2 milioni in crescita del 21,4% rispetto a € 29,0 milioni dell'esercizio precedente.

Al 31 dicembre 2018 il gruppo KOS presentava un indebitamento finanziario netto di € 259,4 milioni rispetto a € 237,1 milioni al 31 dicembre 2017, dopo le acquisizioni perfezionate nel corso dell'esercizio (€ 20,9 milioni) e la distribuzione nel corso dell'esercizio di dividendi per € 29,7 milioni.

Nel corso del 2018 sono state acquisite: Ideas S.r.l, che gestisce una struttura residenziale per anziani non autosufficienti, autorizzata e accreditata con la regione Marche per 90 posti letto di degenza e 20 posti letto di centro diurno; Casa di Cura S. Alessandro S.r.l., che gestisce a Roma una struttura dotata di 60 posti letto attualmente autorizzati per attività di riabilitazione psichiatrica; Ippofin S.r.l., che gestisce in Emilia Romagna una struttura socio sanitaria assistenziale e residenziale dotata di 70 posti letto e una comunità psichiatrica per pazienti anziani con 33 posti letto; Villa dei Pini s.r.l. che gestisce a Firenze una struttura dotata di 75 posti letto, attualmente autorizzati per attività di riabilitazione psichiatrica.

Al 31 dicembre 2018 il patrimonio netto consolidato ammontava a € 291,4 milioni, rispetto a € 287,0 milioni al 31 dicembre 2017.

I dipendenti del gruppo al 31 dicembre 2018 erano 7.006 rispetto a 6.421 al 31 dicembre 2017.

Per quanto riguarda l'evoluzione prevedibile della gestione, nel corso del 2019 KOS prevede un marginale incremento dei ricavi e margini per quanto riguarda il perimetro attuale e proseguirà l'attività di sviluppo, in particolare sul territorio italiano, sia per linee esterne (acquisizioni) che interne (progetti di sviluppo green field).

5. Investimenti non-core

Si tratta di investimenti in fondi di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore al 31 dicembre 2018 di € 72,5 milioni, rispetto a € 74,0 milioni al 31 dicembre 2017.

PRIVATE EQUITY

CIR International S.A., società del gruppo, gestisce un portafoglio diversificato di investimenti in fondi di "private equity". Il fair value complessivo del portafoglio al 31 dicembre 2018, determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fondi, era di € 46 milioni, in diminuzione di € 7 milioni rispetto al 31 dicembre 2017. Nel 2018 il risultato della gestione, al netto delle commissioni, differenze cambio e adeguamento a fair value, è stato positivo per € 5,2 milioni. Gli impegni residui in essere al 31 dicembre 2018 ammontano a € 12,7 milioni.

ALTRI INVESTIMENTI

Al 31 dicembre 2018, CIR deteneva direttamente e indirettamente, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 16,5 milioni (rispetto a € 9,9 milioni al 31 dicembre 2017) e un portafoglio di non performing loans per un valore complessivo di € 10,0 milioni.

Per quanto riguarda l'andamento di CIR nel 2019, esso dipenderà principalmente da quello dei settori in cui operano le sue partecipazioni strategiche.

In particolare, per quanto riguarda SOGEFI, le fonti settoriali prevedono un mercato in linea con il 2018, con un calo della produzione nel primo semestre e una ripresa nella seconda metà. Va comunque sottolineata la scarsa visibilità, allo stato, sull'evoluzione nell'intero anno, nonché l'elevata volatilità dei mercati. Resta ugualmente incerta l'evoluzione dei prezzi delle materie prime. In tale contesto, Sogefi prevede ricavi in linea con l'andamento del mercato ed è impegnata nel recupero di redditività, in particolare nel settore delle Sospensioni.

Per quanto riguarda GEDI, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2018. In tale contesto, il gruppo continuerà ad impegnarsi nella implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall'integrazione con il gruppo ITEDI, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.

Nel corso del 2019 KOS prevede un marginale incremento dei ricavi e margini per quanto riguarda il perimetro attuale e proseguirà l'attività di sviluppo, in particolare sul territorio italiano, sia per linee esterne (acquisizioni) che interne (progetti di sviluppo green field).

7. Principali rischi e incertezze cui CIR S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Rischi connessi ai risultati del Gruppo

Il Gruppo CIR opera, tra l'altro, nel settore della componentistica per autoveicoli, soggetto a fattori di ciclicità, e nel settore "media" maggiormente sensibile agli andamenti del ciclo economico, mentre il settore sanità dipende in misura significativa dai rapporti commerciali in essere con enti pubblici, quali Comuni e Regioni.

L'ampiezza e la durata dei diversi cicli economici è di difficile previsione. Pertanto, ogni evento macroeconomico, quale un calo significativo di un mercato, la volatilità dei mercati finanziari, un incremento dei prezzi dell'energia, la fluttuazione nei prezzi delle materie prime, etc, potrebbe incidere sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria. Inoltre, un'eventuale diminuzione della capacità di spesa dello Stato e degli altri enti pubblici potrebbe pregiudicare l'attività del settore sanità nonché la sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari

Il Gruppo CIR prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e/o obbligazionari. Anche nell'attuale contesto di mercato, il Gruppo ha l'obiettivo di mantenere un'adeguata capacità di generare risorse finanziarie con la gestione operativa.

Il Gruppo investe la liquidità disponibile frazionando gli investimenti su un congruo numero di primarie controparti, mantenendo in ogni caso una correlazione tra la vita residua di tali investimenti e le scadenze degli impegni sul lato della provvista. Tuttavia, anche in considerazione della crisi finanziaria in corso, non si possono escludere situazioni del mercato bancario e monetario che siano di ostacolo alla normale operatività nelle transazioni finanziarie.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Una parte rilevante dell'indebitamento finanziario del Gruppo prevede il pagamento di oneri finanziari determinati sulla base di tassi di interesse variabili, prevalentemente legati al tasso Euribor. Un eventuale aumento dei tassi di interesse potrebbe, pertanto, determinare un aumento dei costi connessi ai finanziamenti ovvero al rifinanziamento del debito contratto dalle società del Gruppo.

Il Gruppo, al fine di limitare il rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di interesse, fa ricorso a contratti derivati su tassi finalizzati a mantenerli entro un intervallo di valori prestabiliti.

Alcune società del Gruppo, in particolare nel gruppo Sogefi, svolgono la propria attività in Stati europei non aderenti alla c.d. "area Euro" nonché al di fuori del mercato europeo, e - pertanto – operano in valute diverse esponendosi ai relativi rischi derivanti da eventuali fluttuazioni delle valute nei confronti dell'Euro. Il Gruppo, in coerenza con la propria politica di gestione dei rischi, al fine di contenere i rischi di oscillazione dei tassi di cambio pone anche in essere operazioni di copertura di tali rischi.

Nonostante le operazioni di copertura finanziaria attivate dal Gruppo, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con clienti e fornitori

Nei rapporti con i clienti, il gruppo gestisce il rischio della concentrazione della domanda mediante opportuna diversificazione del portafoglio clienti, sia dal punto di vista geografico che per differenziazione di canale distributivo. Con riguardo al rapporto con i fornitori si evidenzia un approccio differenziato a seconda del settore di riferimento. Il Gruppo Sogefi, in particolare, attua una importante diversificazione conseguita mediante ricorso a più fornitori operanti nelle diverse parti del mondo che consente la riduzione del rischio di variazione dei prezzi delle materie prime e di eccessiva dipendenza da fornitori chiave.

Rischi connessi alla competitività nei settori in cui il Gruppo opera

Il Gruppo opera in mercati che godono di oggettive barriere all'entrata di nuovi competitori conseguenti a gap di natura tecnologica e qualitativa, alla necessità di significativi investimenti iniziali ed al fatto di operare in settori regolamentati per i quali sono richieste speciali autorizzazioni delle autorità competenti.

Peraltro, è rilevante come la capacità di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi possa permettere alle società del gruppo risultati economici e finanziari in linea con le previsioni strategiche.

Rischi connessi alla politica ambientale

Il Gruppo opera anche in settori fortemente soggetti a molteplici norme e regolamenti (locali, nazionali e sovranazionali) in materia ambientale e tale regolamentazione è spesso oggetto di revisione in senso restrittivo. L'evoluzione di tale normativa ed il rispetto della stessa può comportare il sostenimento di costi elevati nonché potenziali impatti sulla redditività del Gruppo.

Rischi connessi al quadro normativo e regolamentare di riferimento

Alcune delle società del Gruppo svolgono la propria attività in settori disciplinati da norme di legge e regolamentari europee, nazionali, regionali. Non può escludersi che le disposizioni normative, che verranno, di volta in volta, emanate dall'Unione Europea, dalla Repubblica Italiana, dalle regioni nelle quali le società del Gruppo operano, possano avere un impatto significativo sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi al risultato del referendum in Gran Bretagna

In ottemperanza alle previsioni del Documento ESMA/2016/1528 del 28 febbraio 2016 – European common enforcement priorities for 2016 financial statements – si comunica quanto segue.

Il Gruppo CIR, le cui attività non presentano alcuna rappresentanza significativa diretta nel Regno Unito, mostra una contenuta esposizione ai profili di rischio connessi alla cosiddetta Brexit, fatto salvo quanto – sia in termini economici che finanziari – potrebbe discendere da un più generale impatto sull'intero sistema economico e industriale italiano dall'incertezza sui tempi e le modalità di uscita del Paese dall'Unione Europea.

**************

CIR S.p.A., nella sua posizione di capogruppo, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze sopra descritti con riferimento al Gruppo.

8. Altre informazioni

Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

Il Gruppo CIR ha varato piani di incentivazione azionaria basati su strumenti finanziari rappresentati da azioni del Gruppo a beneficio del management delle società del Gruppo. Si rimanda alle note illustrative al bilancio per maggiori informazioni su tali piani.

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2018 la capogruppo possedeva n. 150.113.881 azioni proprie (pari al 18,9% del capitale). Il Gruppo non possiede ulteriori azioni oltre a quelle sopra riportate.

Per un maggiore dettaglio in merito alle azioni proprie detenute in portafoglio si rimanda a quanto riportato a commento del patrimonio netto nelle note esplicative al bilancio.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo non possiede azioni della società controllante né ha acquisito o alienato durante l'esercizio azioni di quest'ultima, neppure per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

Rapporti infragruppo e con parti correlate

In data 28 ottobre 2010 la Società ha adottato la Procedura ai sensi del Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, pubblicata sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione "Governance".

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta ad adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

  • 1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;
  • 2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti correlate stabilendo che i relativi membri coincidano con i componenti del Comitato per il controllo interno, fatto salvo il sistema di supplenze previsto nelle procedure.

Sono state identificate come parti correlate:

  • le entità controllanti dirette e indirette di CIR S.p.A., le loro controllate, anche in via congiunta e le loro collegate;
  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento), a controllo congiunto nonché le entità collegate di CIR S.p.A.;
  • figure con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole.

CIR S.p.A. ha svolto nel corso dell'esercizio un'attività di supporto gestionale e strategico a favore delle società controllate e collegate che ha comportato, fra l'altro, la prestazione di servizi amministrativi e finanziari, la compravendita di attività finanziarie e l'erogazione di finanziamenti.

I rapporti con la società controllante sono consistiti nella prestazione di servizi amministrativi e finanziari e nella fruizione di servizi di supporto gestionale e nell'area della comunicazione. L'interesse di CIR e delle controparti, relativamente a queste prestazioni, consiste nella qualità e nella particolare efficienza assicurata nella erogazione dei servizi resi, conseguente alla specifica conoscenza dell'attività del Gruppo.

Si segnala inoltre che CIR S.p.A. ha stipulato dei contratti di locazione con soggetti che ricoprono cariche all'interno del Gruppo. I rapporti con parti correlate del Gruppo sono regolati da normali condizioni di mercato tenuto conto della qualità e della specificità dei servizi prestati.

Per l'analisi dei rapporti economici e patrimoniali si rimanda a quanto descritto nelle Note esplicative al bilancio.

Consolidato fiscale nazionale

Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare un'unica imposta sul reddito delle società del gruppo.

Nel 2016 CIR e le società facenti capo ai sottogruppi Gedi, Sogefi e Kos avevano effettuato il rinnovo dell'adesione al "Consolidato Fiscale CIR" per il triennio 2016-2018.

In data 27 giugno 2017 si è perfezionata l'integrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. ("GEDI") con le attività di Italiana Editrice S.p.A. ("ITEDI") e del relativo gruppo. Il perfezionamento dell'operazione è avvenuto a seguito dell'esecuzione dell'aumento di capitale di GEDI deliberato dall'Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2017. In ragione di tale aumento di capitale CIR S.p.A. ha perduto il controllo di diritto di GEDI e, per l'effetto, è decaduto il consolidato fiscale di gruppo a cui GEDI aveva aderito per il triennio 2016-2018.

Al 31 dicembre 2018 le società che aderivano al Consolidato Fiscale CIR erano 14.

Relazione sulla Corporate Governance

Il modello di Corporate Governance del Gruppo CIR si basa sulle linee guida contenute nel codice di autodisciplina redatto dal comitato per la Corporate Governance della Borsa Italiana e pubblicato nel luglio 2014 con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo.

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sulla Corporate Governance" che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di Governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Si segnala che il testo integrale della "Relazione annuale sulla Corporate Governance" per l'esercizio 2018 è stato approvato - nella sua interezza - dal Consiglio di Amministrazione convocato per l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2018.

La Relazione annuale sulla Corporate Governance è disponibile per chiunque ne faccia richiesta, secondo le modalità previste da Borsa Italiana per la messa a disposizione del pubblico della stessa. La Relazione è inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.cirgroup.it) nella sezione "Governance".

In relazione al D.Lgs. 231/01, emanato al fine di adeguare la normativa in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche alle convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato in data 7 marzo 2003 l'adozione di un Codice

CIR | BILANCIO 2018 | RELAZIONE SULLA GESTIONE

Etico del Gruppo CIR, allegato alla "Relazione Annuale sulla Corporate Governance", che definisce l'insieme dei valori ai quali il Gruppo si ispira per raggiungere i propri obiettivi e stabilisce principi vincolanti di comportamento per gli Amministratori, i dipendenti e coloro che intrattengono rapporti con il Gruppo. Inoltre, in data 5 settembre 2003, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il "Modello organizzativo - Modello di Organizzazione e di Gestione ex D.Lgs. n. 231/01", in linea con le prescrizioni del decreto stesso, finalizzato ad assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali.

Il Modello di Organizzazione e di Gestione ex dlgs 231/01 è aggiornato in via continuativa dal Consiglio di Amministrazione per tener conto dell'ampliamento dell'ambito della normativa.

In relazione agli obblighi richiamati dall'art. 2.6.2, comma 8, del Regolamento di Borsa Italiana, tenuto conto dei disposti degli artt. 36 e 37 della Delibera Consob 16191, si conferma che non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni CIR sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. in quanto le società estere controllate non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza per CIR, rendono pubblici i propri statuti, la composizione e i poteri dei propri organi sociali, secondo la legislazione ad esse applicabile o volontariamente, forniscono al revisore della Società le informazioni necessarie per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della CIR e dispongono di un sistema amministrativo contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore della Società i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.

Inoltre - relativamente alla soggezione all'attività di direzione e coordinamento della controllante COFIDE - Gruppo De Benedetti S.p.A. - la Società ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall'articolo 2497-bis del codice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori, non ha in essere con COFIDE un rapporto di tesoreria accentrata, nel Consiglio di Amministrazione della Società su un totale di 11 membri, 6 consiglieri posseggono i requisiti di indipendenza e pertanto gli stessi sono in numero tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari.

Si segnala infine che le società del Gruppo hanno provveduto agli adempimenti previsti dall'art. 2497 bis c.c..

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (D.Lgs. 254/2016)

Il Gruppo, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet della Società (www.cirgroup.it).

Redazione del "Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS)"

In ordine alla conformità dei trattamenti di dati personali al D.Lgs. 196/03 – Codice in materia di protezione dei dati personali, il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5, noto come "Decreto Semplificazioni", ha abrogato l'obbligo di redigere il Documento Programmatico sulla Sicurezza. Rimangono vigenti tutti gli altri obblighi.

Il venir meno di tale documento non riduce tuttavia il livello di presidio sulla conformità alla normativa citata.

La conformità dei trattamenti aziendali al Codice in materia di protezione dei dati personali è verificata attraverso il documento di analisi dei rischi che viene annualmente prodotto e di un separato documento di mappatura dei trattamenti, aggiornato in caso intervengano variazioni.

Attività di ricerca e sviluppo

Nel corso del 2018, l'attività di ricerca e sviluppo a livello di Gruppo è stata principalmente concentrata nel settore della componentistica. Nel gruppo Sogefi le spese di ricerca e sviluppo dell'esercizio sono state pari a € 97,3 milioni (€ 104,1 milioni nell'esercizio precedente), principalmente orientate all'incremento di capacità produttiva, all'industrializzazione di nuovi prodotti, al miglioramento di processi industriali e alla crescita della produttività.

Eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Successivamente alla chiusura dell'esercizio, GEDI ha ricevuto (indirettamente tramite l'altro socio TIM S.p.A.) un'offerta non vincolante per l'acquisto delle azioni di Persidera S.p.A., di cui detiene il 30%. È stato concesso all'offerente un periodo di esclusiva nel corso del quale portare avanti le valutazioni necessarie per la formalizzazione di una eventuale offerta vincolante. In considerazione di quanto rappresentato non vi sono ad oggi elementi, anche in assenza di un'offerta vincolante, per ritenere altamente probabile la cessione della partecipazione nel breve periodo.

In data 11 marzo i Consigli di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A. e di COFIDE S.p.A. hanno esaminato e approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata CIR nella controllante COFIDE.

La Fusione è finalizzata a realizzare i seguenti principali obiettivi:

  • accorciare la catena di controllo rispetto alle società operative, ponendosi in linea con le migliori pratiche internazionali e con le aspettative del mercato e delle autorità di regolazione;
  • creare una Società con una dimensione del flottante superiore sia in termini di percentuali del capitale sia in valore assoluto, con la conseguente maggiore facilità di negoziazione delle azioni e appetibilità delle stesse per gli investitori;
  • ridurre i costi operativi legati al mantenimento di due società holding quotate e semplificare la struttura partecipativa e l'assetto di governo societario, con conseguente creazione di sinergie a vantaggio di tutti gli azionisti.

Il profilo reddituale e patrimoniale dell'entità risultante dalla fusione rifletterà sostanzialmente quello di CIR, ed in particolare la Fusione non altererà la posizione finanziaria netta, e quindi la capacità di investimento, attualmente in capo a CIR, né la politica di gestione del portafoglio di investimenti.

Il rapporto di cambio è stato fissato in 2,01 azioni COFIDE per ogni azione CIR.

Il progetto di fusione è stato predisposto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2018 di COFIDE e CIR, approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione in pari data e utilizzati quali situazioni patrimoniali di fusione ai sensi e per gli effetti dell'art. 2501-quater del codice civile.

Per servire il concambio, COFIDE procederà all'aumento del proprio capitale sociale per massimi nominali Euro 281.364.327 mediante emissione di massime n. 562.728.654 nuove azioni ordinarie dal valore nominale di Euro 0,50 ciascuna, in applicazione del Rapporto di Cambio. Inoltre, nel contesto della Fusione, si procederà all'annullamento senza concambio delle azioni ordinarie CIR di proprietà di COFIDE alla data di perfezionamento della Fusione e delle azioni proprie detenute da CIR alla data di perfezionamento della Fusione.

Le azioni COFIDE che verranno emesse e assegnate in concambio agli azionisti CIR avranno data di godimento identica a quella delle azioni ordinarie COFIDE in circolazione alla data di efficacia della Fusione e attribuiranno ai loro titolari diritti equivalenti a quelli spettanti ai titolari delle azioni ordinarie della società incorporante in circolazione al momento dell'assegnazione.

Le azioni di nuova emissione della società incorporante assegnate in concambio saranno quotate al pari delle azioni ordinarie COFIDE già in circolazione, nonché soggette alla gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A. in regime di dematerializzazione, ai sensi di legge.

La Fusione produrrà effetti civilistici a far data dall'ultima delle iscrizioni presso il Registro delle Imprese di Milano prescritte dall'art. 2504-bis del codice civile, o dalla data successiva indicata nell'atto di fusione. Ai fini contabili, le operazioni effettuate da CIR saranno imputate nel bilancio di COFIDE a partire dal 1° gennaio dell'esercizio in cui si verificheranno gli effetti civilistici della Fusione. Dalla stessa data decorreranno anche gli effetti fiscali.

Il perfezionamento dell'operazione di Fusione è subordinato, oltre che all'approvazione da parte delle Assemblee straordinarie delle Società, al verificarsi ovvero, ove consentito, alla rinuncia, delle seguenti condizioni:

  • (i) il compiuto esperimento e conclusione della procedura di informazione e consultazione sindacale di cui all'art. 47 della l. 29 dicembre 1990, n. 428, come nel tempo modificato;
  • (ii) la mancata ricezione, entro la data di efficacia della Fusione, di comunicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri inerenti l'esercizio di veti e/o rilievi e/o l'apposizione di condizioni in merito alla Fusione, ai sensi del D. L. n. 21 del 15 marzo 2012, convertito con la Legge n. 56 dell'11 maggio 2012, recante "Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni" e delle relative disposizioni attuative;
  • (iii) il rilascio del provvedimento di Borsa Italiana S.p.A. di ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario delle azioni ordinarie della Incorporante emesse a servizio della Fusione;
  • (iv) ove richiesto ai sensi della normativa pro tempore vigente, il rilascio del giudizio di equivalenza da parte della Commissione Nazionale per la Società e la Borsa ai sensi dell'art. 57, comma 1, lett. d), del Regolamento approvato con delibera Consob n. 11971/99 (il "Regolamento Emittenti") in relazione al documento informativo che sarà predisposto dalle Società ai sensi dell'art. 57 del Regolamento Emittenti;
  • (v) il mancato verificarsi, entro la data di efficacia della Fusione, di uno o più eventi o circostanze che producano un effetto negativo sulle attività, sui rapporti giuridici, sulle passività e/o sui risultati gestionali delle Società, rilevante e comunque tale da alterare il profilo di rischio o le valutazioni poste a base della determinazione del Rapporto di Cambio;
  • (vi) il rilascio del consenso alla Fusione, ai sensi dei contratti di finanziamento in essere, da parte delle banche finanziatrici delle Società e delle rispettive società controllate.

COFIDE e CIR presenteranno istanza congiunta al Tribunale di Milano per la nomina di un esperto ai fini del rilascio della relazione sulla congruità del rapporto di cambio ai sensi dell'articolo 2501-sexies del codice civile.

Si prevede che le assemblee straordinarie dei soci per l'approvazione del progetto di Fusione possano tenersi entro il 30 giugno 2019, previa pubblicazione delle informative previste dalla normativa.

L'eventuale approvazione della deliberazione di Fusione da parte delle Assemblee delle Società non darà luogo ad alcuna ipotesi di diritto di recesso in favore dei rispettivi azionisti, ai sensi dell'art. 2437 del codice civile o di altre disposizioni di legge, atteso che entrambe le società partecipanti alla Fusione rivestono natura di holding di partecipazioni e interessenze in qualsiasi settore economico-industriale con azioni quotate su un mercato regolamentato.

COFIDE e CIR sono parti correlate, essendo la prima controllante della seconda ed essendo entrambe le società, rispettivamente, in via diretta e indiretta, soggette al controllo della Fratelli De Benedetti S.p.A. Si precisa, inoltre, che la Fratelli De Benedetti S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento su COFIDE che, a propria volta, esercita attività di direzione e coordinamento su CIR. Si precisa infine che i signori Rodolfo, Marco e Edoardo De Benedetti sono membri del Consiglio di Amministrazione di COFIDE e di CIR e Rodolfo De Benedetti presiede entrambe le società.

Il Consiglio di Amministrazione di COFIDE ha applicato alla Fusione, su base volontaria, le regole previste dalla Procedura OPC in tema di operazioni con parti correlate "di maggiore rilevanza" pur ritenendo che la Fusione rientri nell'ambito di applicazione dell'esenzione contenuta nell'art. 14 del Regolamento Consob approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e nell'art. 4.3 della Procedura OPC, in quanto realizzata con una società controllata in cui non sussistono interessi significativi di altre parti correlate. L'Operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di COFIDE all'unanimità previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate.

Il Consiglio di Amministrazione di CIR ha applicato alla Fusione le regole previste dalla Procedura OPC in tema di operazioni con parti correlate "di maggiore rilevanza". L'Operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione all'unanimità previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate. COFIDE e CIR metteranno a disposizione del pubblico il documento informativo previsto dall'articolo 5 del Regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato dalla Consob.

Deroga all'obbligo di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli articoli 70, comma 8 e 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti

Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 70, comma 8, e dell'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99, così come modificati dalla Delibera n. 18079 del 20 gennaio 2012, ha deliberato di avvalersi della facoltà di derogare all'obbligo di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Altro

La società CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite ha sede legale in Via Ciovassino n. 1, Milano, Italia e sede secondaria in Via Nervesa n. 21, Milano, Italia.

Il titolo CIR dal 1973 è quotato presso la Borsa Italiana (codice Reuters: CIRX.MI, codice Bloomberg CIR IM, segmento MTA).

La presente relazione, relativa al periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2018, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2019.

CIR S.p.A. è soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Cofide – Gruppo De Benedetti S.p.A..

CIR S.p.A. Bilancio consolidato

31 dicembre 2018

    1. Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria
    1. Prospetto del conto economico
    1. Prospetto del conto economico complessivo
    1. Prospetto del rendiconto finanziario
    1. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
    1. Note esplicative al Bilancio consolidato

1. Prospetto della Situazione patrimoniale - finanziaria

(in migliaia di euro)
ATTIVITA' Note 31.12.2018 31/12/2017 (**)
ATTIVITA' NON CORRENTI 2.314.052 2.330.240
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (7.a.) 1.139.840 1.156.202
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (7.b.) 822.169 799.501
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (7.c.) 17.825 18.582
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.d.) 110.179 125.181
ALTRE PARTECIPAZIONI (7.e.) 12.525 12.249
ALTRI CREDITI (7.f.) 50.534 56.754
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE (7.g.) 61.980 58.822
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.h.) 99.000 102.949
ATTIVITA' CORRENTI 1.206.395 1.282.137
RIMANENZE (8.a.) 134.218 139.222
CREDITI COMMERCIALI (8.b.) 420.969 472.736
di cui verso parti correlate (*) (8.b.) 690 1.799
ALTRI CREDITI (8.c.) 79.017 104.800
di cui verso parti correlate (*) (8.c.) 105 105
CREDITI FINANZIARI (8.d.) 25.773 21.717
TITOLI (8.e.) 25.069 46.927
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE (8.f.) 276.880 235.251
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (8.g.) 244.469 261.484
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) 13.599 3.418
TOTALE ATTIVITA' 3.534.046 3.615.795
PASSIVITA' Note 31.12.2018 31/12/2017 (**)
PATRIMONIO NETTO 1.448.875 1.481.225
CAPITALE SOCIALE (9.a.) 322.089 328.063
RISERVE (9.b.) 236.862 266.210
UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO (9.c.) 364.307 372.659
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 12.890 (5.950)
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 936.148 960.982
PATRIMONIO NETTO DI TERZI 512.727 520.243
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.008.337 1.099.137
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (10.a.) 270.254 365.112
ALTRI DEBITI FINANZIARI (10.b.) 327.303 281.863
ALTRI DEBITI 62.968 72.081
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.h.) 169.698 171.449
FONDI PER IL PERSONALE (10.c.) 135.091 139.735
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.d) 43.023 68.897
PASSIVITA' CORRENTI 1.067.470 1.035.433
DEBITI VERSO BANCHE (8.g.) 13.046 17.551
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (11.a.) 113.801 20.168
ALTRI DEBITI FINANZIARI (11.b.) 144.874 153.163
DEBITI COMMERCIALI (11.c.) 497.264 513.287
di cui verso parti correlate (*) (11.c.) 2.483 1.844
ALTRI DEBITI (11.d.) 211.108 260.020
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.d.) 87.377 71.244
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) 9.364 --
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 3.534.046 3.615.795

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

(**) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

2. Prospetto del Conto economico

(in migliaia di euro)
----------------------- --
Note 2018 2017 (**)
RICAVI (12) 2.817.434 2.754.192
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE (1.995) (4.268)
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (13.a.) (1.004.030) (980.471)
COSTI PER SERVIZI (13.b.) (678.763) (655.781)
di cui verso parti correlate (*) (13.b.) (3.248) (2.658)
COSTI DEL PERSONALE (13.c.) (787.016) (732.661)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI (13.d.) 40.293 30.973
di cui verso parti correlate (*) (13.d.) 1.938 2.049
ALTRI COSTI OPERATIVI (13.e.) (79.907) (81.022)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (204.331) (176.718)
RISULTATO OPERATIVO 101.685 154.244
PROVENTI FINANZIARI (14.a.) 8.787 9.591
di cui verso parti correlate (*) (14.a.) 2 3
ONERI FINANZIARI (14.b.) (52.280) (58.426)
DIVIDENDI 2.783 5.373
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.c.) 14.235 23.152
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.d.) (655) (39)
QUOTA DELL'UTILE (PERDITA) DELLE PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE
CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.d.) 677 (524)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (14.e.) (22.336) (3.631)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 52.896 129.740
IMPOSTE SUL REDDITO (15) (32.635) (181.048)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 20.261 (51.308)
UTILE/(PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (16) -- 7.594
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI 20.261 (43.714)
- (UTILE) PERDITA DI TERZI (7.371) 37.764
- UTILE (PERDITA) DI GRUPPO 12.890 (5.950)
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) (17) 0,0198 (0,0090)
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro) (17) 0,0198 (0,0090)

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

(**) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

(in migliaia di euro)

2018 2017 (*)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 20.261 (51.308)
ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
- UTILI (PERDITE) ATTUARIALI 2.420 2.620
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (570) (800)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 1.850 1.820
COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
- DIFFERENZE DI CAMBIO DA CONVERSIONE DELLE GESTIONI ESTERE (10.687) (23.541)
- VARIAZIONE NETTA DI FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA -- (2.760)
- VARIAZIONE NETTA DELLA RISERVA DI CASH FLOW HEDGE 2.004 4.159
- ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO -- (954)
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE
RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
(481) (333)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (9.164) (23.429)
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (7.314) (21.609)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 12.947 (72.917)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE -- 7.594
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 12.947 (65.323)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO ATTRIBUIBILE A:
SOCI DELLA CONTROLLANTE 8.691 (20.949)
INTERESSENZE DI PERTINENZA DI TERZI 4.256 (44.374)
UTILE COMPLESSIVO BASE PER AZIONE (IN EURO) 0,0134 (0,0317)
UTILE COMPLESSIVO DILUITO PER AZIONE (IN EURO) 0,0133 (0,0317)

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

(in migliaia di euro)

2018 2017 (*)
ATTIVITÀ OPERATIVA
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 20.261 (51.308)
RETTIFICHE:
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 204.331 176.718
ADEGUAMENTO PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 2.976 4.806
VALUTAZIONE ATTUARIALE PIANI DI STOCK OPTION/STOCK GRANT 3.733 3.430
VARIAZIONE FONDI PER IL PERSONALE, FONDI RISCHI ED ONERI (11.965) (37.324)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 22.336 3.631
PERDITE (PROVENTI) DA CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO (11.350) (22.877)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DEI CREDITI/DEBITI NON CORRENTI (4.863) 1.711
(AUMENTO) DIMINUZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 16.401 42.929
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 241.860 121.716
di cui:
- interessi incassati (pagati) (32.045) (32.148)
- pagamenti per imposte sul reddito (28.502) (30.908)
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
CORRISPETTIVO PAGATO PER AGGREGAZIONI AZIENDALI (21.533) (43.948)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLE SOCIETA' ACQUISITE 551 9.983
(ACQUISTO) CESSIONE DI TITOLI (24.310) 7.546
CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO 2.145 14.390
ACQUISTO ATTIVO IMMOBILIZZATO (194.220) (180.317)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (237.367) (192.346)
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
INCASSI PER AUMENTI DI CAPITALE 928 1.546
ALTRE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO 22 (79)
VARIAZIONE ALTRI CREDITI FINANZIARI (4.056) (8.803)
ACCENSIONE/(ESTINZIONE) DI ALTRI DEBITI/CREDITI FINANZIARI 35.926 40.092
ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE DEL GRUPPO (12.566) (14.057)
DIVIDENDI PAGATI (37.257) (33.614)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (17.003) (14.915)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (12.510) (85.545)
FLUSSO/DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO DERIVANTI DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE -- 11.417
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 243.933 318.061
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 231.423 243.933

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Attribuibile agli azionisti della controllante
(in migliaia di euro) Capitale
emesso
meno azioni
proprie
Capitale
sociale
Riserva da
sovraprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva da
fair value
Riserva da
conversione
Riserva per azioni
prorie in
portafoglio
Riserva stock
option e stock
grant
Altre riserve Utili (Perdite) portati
a nuovo
Utile (Perdita) del
periodo
Totale Terzi Totale
SALDO AL 31 DICEMBRE 2016 397.146 (64.283) 332.863 38.845 115.969 23.531 (6.285) 64.283 18.570 55.937 374.811 33.751 1.052.275 466.201 1.518.476
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 85.198 85.198
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (25.123) -- (25.123) (8.491) (33.614)
Utili portati a nuovo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 33.751 (33.751) -- -- --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23 dello statuto sociale -- -- -- -- -- -- -- -- -- 7 -- -- 7 -- 7
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- (4.800) (4.800) 1.661 -- -- -- 4.800 -- -- (15.683) -- (14.022) -- (14.022)
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- -- -- (4.903) -- 4.903 -- -- -- --
Accredito figurativo stock option e stock grant -- -- -- -- -- -- -- -- 1.801 -- -- -- 1.801 -- 1.801
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate -- -- -- -- -- 29 121 -- -- (26.543) -- -- (26.393) 26.782 389
Risultato complessivo del periodo
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- -- -- 1.768 -- -- -- -- -- -- 1.768 1.358 3.126
Valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- -- (955) -- -- -- -- -- -- (955) -- (955)
Riserva di fair value dei titoli rilasciata a conto economico -- -- -- -- -- (1.537) -- -- -- -- -- -- (1.537) -- (1.537)
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate -- -- -- -- -- -- -- -- -- (276) -- -- (276) (372) (648)
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- -- -- (15.362) -- -- -- -- -- (15.362) (8.546) (23.908)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- -- -- -- 1.084 -- -- 1.084 736 1.820
Risultato del periodo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (5.948) (5.948) (37.772) (43.720)
Totale risultato complessivo del periodo -- -- -- -- -- (724) (15.362) -- -- 808 -- (5.948) (21.226) (44.596) (65.822)
SALDO AL 31 DICEMBRE 2017 397.146 (69.083) 328.063 40.506 115.969 22.836 (21.526) 69.083 15.468 30.209 372.659 (5.948) 967.319 525.094 1.492.413
Rettifiche alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 15 (al netto delle imposte) -- -- -- -- -- -- 208 -- -- (6.543) -- (2) (6.337) (4.851) (11.188)
SALDO RIDETERMINATO AL 31 DICEMBRE 2017 397.146 (69.083) 328.063 40.506 115.969 22.836 (21.318) 69.083 15.468 23.666 372.659 (5.950) 960.982 520.243 1.481.225
Rettifiche alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 9 (al netto delle imposte) -- -- -- -- -- (25.448) (6.632) -- -- (1.389) 32.080 -- (1.389) (1.152) (2.541)
SALDO RIDETERMINATO AL 1° GENNAIO 2018 397.146 (69.083) 328.063 40.506 115.969 (2.612) (27.950) 69.083 15.468 22.277 404.739 (5.950) 959.593 519.091 1.478.684
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 928 928
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (24.764) -- (24.764) (12.493) (37.257)
Utili portati a nuovo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (5.950) 5.950 -- -- --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23 dello statuto sociale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- (5.974) (5.974) 223 -- -- -- 5.974 -- -- (12.899) -- (12.676) -- (12.676)
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- -- -- (3.181) -- 3.181 -- -- -- --
Accredito figurativo stock option e stock grant -- -- -- -- -- -- -- -- 1.794 -- -- -- 1.794 -- 1.794
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate -- -- -- -- -- (5) (57) -- -- 3.572 -- -- 3.510 945 4.455
Risultato complessivo del periodo
Valutazione a fair value degli strumenti di copertura -- -- -- -- -- 868 -- -- -- -- -- -- 868 655 1.523
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Differenze cambio da conversione -- -- -- -- -- -- (6.041) -- -- -- -- -- (6.041) (4.646) (10.687)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- -- -- -- 974 -- -- 974 876 1.850
Risultato del periodo -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 12.890 12.890 7.371 20.261
Totale risultato complessivo del periodo -- -- -- -- -- 868 (6.041) -- -- 974 -- 12.890 8.691 4.256 12.947
SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 397.146 (75.057) 322.089 40.729 115.969 (1.749) (34.048) 75.057 14.081 26.823 364.307 12.890 936.148 512.727 1.448.875

1. Struttura del bilancio

Il presente bilancio consolidato, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2018. Si rimanda al paragrafo "Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti" per una illustrazione dei nuovi principi in vigore a far data dal 1° gennaio 2018.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 include la capogruppo CIR S.p.A. (di seguito "CIR") e le società da essa controllate ed è stato predisposto utilizzando le situazioni delle singole società incluse nell'area di consolidamento, corrispondenti ai relativi bilanci individuali ("separati" nella terminologia IAS/IFRS), ovvero consolidati per i sottogruppi, esaminati e approvati dagli organi sociali e opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di seguito elencati e compatibilmente con la normativa italiana.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

  • la situazione patrimoniale finanziaria è strutturata a partite contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato per natura di spesa;
  • il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;
  • lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente.

Si precisa che la classificazione, la forma, l'ordine e la natura delle voci di bilancio non sono cambiati rispetto al bilancio consolidato approvato al 31 dicembre 2017, ad eccezione della componente riferibile alla porzione di prezzo differito del portafoglio crediti ceduto nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione dei crediti per raccolta pubblicitaria rilevata alla voce "Crediti e altre attività finanziarie" che è stata riclassificata tra i "Debiti finanziari", per l'importo di € 17.269 migliaia, relativamente al gruppo GEDI.

Il presente bilancio è redatto in migliaia di euro, che rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" del Gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 21, tranne quando diversamente indicato.

Si segnala che, nell'ambito del gruppo SOGEFI, i valori per il 2018 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione dello "IAS 29 - Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate". Nell'ultimo trimestre dell'anno è stato applicato il principio contabile IAS 29 nelle controllate in Argentina, che ha comportato un effetto positivo sui ricavi, ma un effetto negativo in termini di risultato. L'adozione dello IAS 29 richiede che attività, passività e le voci di conto economico vengano rideterminati per riflettere le variazioni del potere generale di acquisto e che vengano convertiti in Euro utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo in questione.

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 marzo 2019.

2. Principi di consolidamento

2.a. Metodologie di consolidamento

Sono incluse nel perimetro di consolidamento tutte le società nelle quali il Gruppo detiene il controllo secondo quanto stabilito dall'IFRS 10.

In base alla definizione di "controllo" un investitore controlla un'entità oggetto di investimento quando ha potere sulle attività rilevanti, è esposto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento e ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data in cui ha avuto inizio il controllo da parte del Gruppo mentre sono deconsolidate dal momento in cui tale controllo cessa. Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale.

I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del relativo patrimonio netto e la differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto delle società partecipate viene imputata, se ne sussistono le condizioni, agli elementi dell'attivo e del passivo inclusi nel consolidamento. L'eventuale parte residua se negativa viene contabilizzata a conto economico, se positiva in una voce dell'attivo denominata "Avviamento". Quest'ultima viene assoggettata alla cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test);
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come i debiti, i crediti e gli utili non ancora realizzati derivanti da operazioni fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote del patrimonio netto e del risultato del periodo di competenza di terzi sono evidenziate in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Società Collegate

Sono considerate società collegate tutte le società nelle quali il Gruppo ha un'influenza significativa, senza averne il controllo, secondo quanto stabilito dallo IAS 28. Si presume l'esistenza di influenza significativa nel caso in cui il Gruppo possegga una percentuale di diritti di voto compresa tra il 20% e il 50% (esclusi i casi in cui vi sia controllo congiunto). Le società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto a partire dalla data in cui il Gruppo consegue l'influenza notevole sulla società collegata mentre sono deconsolidate dal momento in cui cessa di esistere tale influenza. I criteri adottati per l'applicazione del metodo del patrimonio netto sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della relativa quota di patrimonio netto e dell'eventuale differenza positiva, identificata al momento dell'acquisizione, al netto di eventuali perdite durevoli di valore calcolate tramite la cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test); la corrispondente quota di utili o di perdite del periodo è iscritta a conto economico. Quando la quota di perdite cumulate del Gruppo diventa pari o eccede il valore di iscrizione della società collegata, quest'ultimo è annullato e il Gruppo non iscrive ulteriori perdite a meno che non abbia delle obbligazioni contrattuali in tal senso;
  • gli utili e le perdite non realizzati originatisi per operazioni avvenute con società del Gruppo sono elisi ad eccezione delle perdite rappresentative di una perdita permanente di valore delle attività della società collegata;
  • i principi contabili della società collegata sono modificati, ove necessario, al fine di renderli omogenei con i principi contabili adottati dal Gruppo.

Società a controllo congiunto

Le società a controllo congiunto sono contabilizzate secondo il metodo del patrimonio netto in conformità a quanto stabilito dall'IFRS 11.

Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata, ad eccezione della società IEPL – Institut d'Ecole Primaire Leman S.A che chiude il proprio bilancio il 31 luglio e che pertanto predispone un reporting package al 31 dicembre ai fini del bilancio consolidato della capogruppo.

2.b. Conversione in euro dei bilanci di società estere

La conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere di Paesi non aderenti alla moneta unica viene effettuata adottando i cambi correnti in essere alla data di bilancio per lo stato patrimoniale, mentre il conto economico viene convertito utilizzando i cambi medi del periodo. Le differenze cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto ai cambi correnti di fine periodo e dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate nella voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

2018 2017
Cambio medio 31.12.2018 Cambio medio 31.12.2017
Dollaro USA 1,1810 1,1450 1,1297 1,1993
Franco Svizzero 1,15496 1,1269 1,11167 1,17020
Sterlina Inglese 0,8847 0,8945 0,8761 0,8872
Real Brasiliano 4,3087 4,4440 3,6041 3,9728
Peso Argentino 32,9056 43,1593 18,7266 22,9305
Renminbi Cinese 7,8076 7,8751 7,6266 7,8046
Rupia indiana 80,7103 79,7298 73,4754 76,6284
Nuovo Leu Rumeno 4,6540 4,6635 4,5687 4,6585
Dollaro Canadese 1,5302 1,5605 1,4644 1,5039
Peso Messicano 22,7169 22,4921 21,3265 23,6630
Dirham marocchino 11,0840 10,9390 10,9493 11,2360
Dollaro Hong Kong 9,2601 8,9675 8,8013 9,3721

I principali cambi utilizzati sono i seguenti:

IAS 29 - Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate

I bilanci delle imprese consolidate argentine, nell'ambito del gruppo Sogefi, sono stati predisposti al 31 dicembre 2018 nella valuta funzionale tenendo conto degli effetti dell'applicazione dello IAS 29 "Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate" al fine di rappresentare i risultati operativi e la situazione patrimoniale e finanziaria al potere d'acquisto corrente alla fine del periodo di riferimento.

Il presente IFRS non stabilisce un valore assoluto del tasso d'inflazione al di sopra del quale si è in presenza di iperinflazione. La necessità di rideterminare i valori del bilancio, secondo quanto previsto dal presente IFRS, deve essere oggetto di valutazione. Fra le situazioni indicative di iperinflazione vi sono le seguenti:

a) la collettività preferisce impiegare la propria ricchezza in attività non monetarie o in una valuta estera relativamente stabile. La moneta locale posseduta viene investita immediatamente per conservare il potere di acquisto;

b) la collettività considera i valori monetari non tanto rispetto alla moneta locale, bensì rispetto a una valuta estera relativamente stabile. I prezzi possono essere espressi in tale valuta;

c) le vendite e gli acquisti a credito avvengono a prezzi che compensano le perdite attese di potere di acquisto durante il periodo della dilazione, anche se breve;

d) i tassi di interesse, i salari e i prezzi sono collegati a un indice dei prezzi;

e) il tasso cumulativo di inflazione nell'arco di un triennio si avvicina, o supera, il 100%.

I bilanci delle imprese consolidate argentine sono stati predisposti tenendo conto dell'applicazione dello IAS 29 poiché il tasso cumulativo di inflazione argentino negli ultimi tre anni risulta essere pari al 120% circa.

I valori non monetari del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria sono rideterminati applicando la variazione dell'indice generale dei prezzi intervenuta dalla data di iscrizione in bilancio alla data di chiusura dell'esercizio. Gli elementi monetari non sono rideterminati perché essi sono già espressi nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Tutte le voci del prospetto di conto economico sono espresse nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio, applicando la variazione dell'indice generale dei prezzi intervenuta dalla data alla quale i proventi e i costi furono registrati inizialmente nel bilancio.

Si evidenzia che l'applicazione di tale principio ha comportato la rideterminazione all'unità di misura corrente delle poste economiche e delle seguenti voci non monetarie: "Immobilizzazioni materiali", "Immobilizzazioni Immateriali", "Rimanenze", "Imposte differite", "Tooling contract liabilities" (passività iscritte a fronte dell'adozione dell'IFRS15).

L'applicazione del nuovo principio ha generato per il gruppo SOGEFI un aumento del patrimonio netto di € 4,2 milioni, un effetto positivo sui ricavi di € 13,5 milioni ed una riduzione del risultato netto di € 3,4 milioni.

Il gruppo SOGEFI non ha effettuato un restatement dell'esercizio comparativo alla data di prima applicazione del presente IFRS in continuità con quanto previsto dallo IAS 21, secondo il quale quando la situazione patrimoniale finanziaria ed il risultato economico di un'entità con valuta iperinflazionata sono convertiti nella valuta di un'economia non iperinflazionata, gli importi comparativi devono essere quelli che sono presentati come importi dell'anno corrente nel bilancio dell'anno precedente.

2.c. Area di consolidamento

L'area di consolidamento del Gruppo al 31 dicembre 2018 include la capogruppo CIR e tutte le società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate. Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento, con l'indicazione della metodologia utilizzata, e di quelle escluse è riportato nell'apposita sezione del presente fascicolo.

Con riferimento alle disposizioni previste dall'IFRS 12 si riporta di seguito l'informativa in merito ai non-controlling interests presenti nelle partecipazioni di minoranza e alle collegate ritenute rilevanti per il Gruppo.

Il Gruppo ha definito come rilevanti a tali fini le società che rappresentano almeno il 2% del totale attivo, al netto delle attività in via di dismissione, o il 5% del totale dei ricavi del Gruppo.

Al 31 dicembre 2018 non vi sono società rilevanti aventi significativi non-controlling interests.

Tra le società collegate rilevanti quella che rispetta i requisiti sopra riportati è Persidera S.p.A. (interessenza detenuta tramite il Gruppo GEDI), di cui si riportano i dati:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Ricavi 76.144 72.614
Utile netto 14.433 10.771
Utile complessivo 14.380 10.744
Attività non correnti 118.074 131.729
Attività correnti 32.187 32.346
Totale attività 150.261 164.075
Passività non correnti 15.667 34.843
Passività correnti 30.893 29.246
Totale passività 46.560 64.089

2.d. Variazioni dell'area di consolidamento

Le principali variazioni dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente riguardano:

SETTORE MEDIA

Si segnalano nel seguito le variazioni del perimetro di consolidamento avvenute nel corso dell'esercizio relative al gruppo GEDI.

Il 27 giugno 2017 è stata infatti perfezionata l'operazione di integrazione della società Italiana Editrice S.p.A. e delle società da questa controllate Publikompass S.p.A. e Nexta S.r.l. ("Gruppo ITEDI") in GEDI. Italiana Editrice S.p.A. era l'editore di due rilevanti testate quotidiane "La Stampa" e "Il Secolo XIX"; inoltre, il Gruppo ITEDI, oltre all'attività editoriale di cui sopra, operava nel settore della raccolta pubblicitaria locale tramite Publikompass S.p.A., nonché nel settore multimediale attraverso Nexta S.r.l., società avente ad oggetto, tra le altre cose, lo sviluppo, la produzione, la gestione e la promozione di servizi e prodotti di natura editoriale e di e-commerce e la prestazione di servizi di marketing, informatica e di telecomunicazioni.

L'operazione di integrazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione per i soci preesistenti, riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. ("FCA") e ad Ital Press Holding SpA ("IPH"), liberato da queste ultime mediante il conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tutto il capitale sociale di Italiana Editrice S.p.A.

Per effetto di tale operazione, a partire dal 27 giugno 2017 GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI. Come data di consolidamento si è adottata quella del 30 giugno 2017 e pertanto il conto economico del gruppo GEDI relativo all'esercizio 2017 comprende il gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio.

SETTORE COMPONENTISTICA PER AUTOVEICOLI

Si segnalano nel seguito le variazioni del perimetro di consolidamento avvenute nel corso dell'esercizio relative al gruppo SOGEFI:

  • la controllata Allevard IAI Suspensions Pvt Ltd ha deliberato un incremento di capitale pari a € 102 migliaia (importo deliberato e versato) interamente sottoscritto dai soci minoritari pertanto la quota di possesso della controllante Sogefi Suspensions S.A. si è ridotta dal 75,67% al 74,23%;
  • la controllata Sogefi Suspensions S.A. ha costituito la società Sogefi Suspensions Eastern Europe S.r.l., con sede in Romania;
  • le controllate Sogefi Filtration S.A. e Sogefi Air & Cooling S.A.S. hanno acquisito, dai soci di minoranza, il 30% della controllata Sogefi M.N.R. Engine Systems India Pvt a seguito dell'esercizio della put option, da parte dei soci di minoranza stessi, al termine dell'esercizio 2017.

SETTORE SANITÀ

Si segnalano nel seguito le variazioni del perimetro di consolidamento avvenute nel corso dell'esercizio relative al gruppo KOS.

In particolare, il gruppo KOS nel corso 2018 ha effettuato le seguenti acquisizioni:

  • Casa di cura Sant'Alessandro S.r.l. la cui acquisizione ha dato origine ad un avviamento di € 3.675 migliaia a fronte di un prezzo pagato di € 7.030 migliaia;
  • Prora S.r.l. e Ideas S.r.l. la cui definizione, per un prezzo pari a € 5.645 migliaia, ha dato origine ad un avviamento pari a € 4.582 migliaia;
  • Laboratorio analisi chimiche delta S.r.l. la cui definizione, per un prezzo pari a € 710 migliaia, ha dato origine ad un avviamento di € 698 migliaia;
  • Ippofin S.r.l., società proprietaria del 100% delle quote di Villa dei Ciliegi di Monteveglio S.r.l., la cui definizione, per un prezzo pari ad € 7.216 migliaia, ha dato origine ad un avviamento pari a € 1.890 migliaia;
  • Villa di Pini S.r.l., la cui acquisizione ha dato origine ad un avviamento di € 3.159 migliaia a fronte di un prezzo pagato di € 3.215 migliaia.

ALTRE SOCIETÀ

Il perimetro di consolidamento non risulta variato rispetto allo scorso esercizio.

3. Principi contabili applicati

3.a. Immobilizzazioni immateriali (IAS 38)

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se analiticamente identificabili, se è probabile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato linearmente e parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento, ma sono costantemente monitorate al fine di evidenziare eventuali riduzioni di valore durevoli. Sono considerate immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita essenzialmente le testate e le frequenze del gruppo GEDI. In generale, il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore possa essere recuperato tramite l'uso; a questo fine viene effettuato almeno una volta all'anno, e ogni qualvolta vi siano ragioni che lo rendono opportuno, l'impairment test con cui si verifica la capacità del bene immateriale di generare reddito in futuro.

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati solo se il costo attribuibile all'attività durante il suo sviluppo può essere valutato attendibilmente, il prodotto o il processo è fattibile in termini tecnici e commerciali, sono probabili benefici economici futuri e il Gruppo intende e dispone delle risorse sufficienti a completarne lo sviluppo e ad usare o vendere l'attività. Gli altri costi di sviluppo sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio nel momento in sui sono sostenuti. I costi di sviluppo capitalizzati sono iscritti al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.

Marchi e licenze

I marchi e le licenze, inizialmente rilevati al costo, sono successivamente contabilizzati al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il periodo di ammortamento è definito dal minore tra l'eventuale durata contrattuale di utilizzo e la vita utile del bene.

Testate e frequenze

Le testate allocate alle rispettive CGU sono considerate attività a vita utile indefinita. Sono altresì considerate attività a vita utile indefinita le frequenze radiofoniche poiché il loro utilizzo viene effettuato sulla base di concessioni per l'esercizio della radiodiffusione sonora la cui durata è a tempo indeterminato.

Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, e ogni volta vi sia un'indicazione che l'attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L'eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economico nella voce "Ammortamenti e svalutazioni".

Avviamento

Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro fair value alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel fair value di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.

Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test).

Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall'impairment test sono contabilizzate a conto economico nella voce "Ammortamenti e svalutazioni" e non sono ripristinate nei periodi successivi.

3.b. Immobilizzazioni materiali (IAS 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al prezzo di acquisto o al costo di produzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene. Gli oneri finanziari derivanti da specifici

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finanziamenti relativi ad investimenti di lungo periodo vengono capitalizzati fino alla data di entrata in funzione del bene.

La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è

effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.

In presenza di obbligazioni contrattuali inerenti lo smantellamento, la rimozione o la bonifica di siti ove siano installate immobilizzazioni, il valore rilevato include anche i costi stimati, ed attualizzati, da sostenere al momento della loro dismissione.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono. Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso.

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento.

Gli immobili ed i terreni non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce dell'attivo e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari" (si veda il successivo paragrafo 3.e.).

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso. Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera il Gruppo.

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene rivalutata. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

3.c. Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste, indipendentemente dall'esistenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società beneficiaria rispetterà le condizioni previste per la concessione e che pertanto i contributi saranno ricevuti.

I contributi in conto capitale sono rilevati nello stato patrimoniale o come ricavo differito, che viene accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene in relazione al quale è stato concesso, in modo da rettificare in diminuzione le quote di ammortamento, oppure a diretta deduzione del bene cui si riferiscono.

I contributi pubblici ottenibili a rimborso di spese e costi già sostenuti, o con lo scopo di fornire un immediato aiuto finanziario alla società destinataria senza che vi siano costi futuri ad essi correlati, sono rilevati come provento nel periodo in cui diventano esigibili.

3.d. Immobilizzazioni in leasing (IAS 17)

I contratti di leasing relativi ad attività in cui la società locataria assume sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di leasing finanziari l'attività viene rilevata al minore tra il suo valore corrente ed il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L'ammontare totale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tasso d'interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al netto degli oneri finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L'onere finanziario è imputato a conto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate in misura coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene sostanzialmente rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono invece classificati come leasing operativi ed i canoni periodici sono rilevati a conto economico lungo la durata del contratto.

Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione mediante un leasing finanziario, l'eventuale differenza tra prezzo di vendita e valore contabile del bene non viene rilevata a conto economico, a meno che non si manifesti una minusvalenza rappresentativa di perdita di valore del bene stesso.

3.e. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale.

Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e manutenzioni straordinarie.

Per le costruzioni in economia si valutano tutti i costi sostenuti alla data in cui la costruzione o lo sviluppo è terminato. Fino a quella data si applicano le condizioni previste dallo IAS 16.

In caso di bene detenuto tramite leasing finanziario, il costo iniziale è determinato secondo lo IAS 17 dal minore tra il fair value dell'immobile ed il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing.

Il Gruppo ha optato per il metodo del costo, da applicare a tutti gli investimenti immobiliari detenuti. Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore.

3.f. Perdita di valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali (IAS 36)

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali e materiali, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso.

Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, applicando un tasso di sconto coerente con i flussi di cassa, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

3.g. Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto (IAS 28)

Per joint venture (società a controllo congiunto) si intendono le società su cui il Gruppo detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette delle stesse. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Per società collegate si intendono le società su cui il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Le partecipazioni in imprese collegate e le joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto (equity method). Con l'applicazione di tale metodo, tali partecipazioni sono rilevate inizialmente al costo allocando nel valore contabile delle stesse il fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, nonché l'eventuale avviamento emergente dalla differenza tra il costo della partecipazione e la quota di interessenza del Gruppo alla data di acquisizione; tale avviamento non viene sottoposto separatamente a verifica per riduzione di valore. Successivamente, il costo della partecipazione è rettificato per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo dell'utile (perdita) complessivo della collegata o joint venture, realizzato a partire dalla data di acquisizione. Le componenti di Conto economico complessivo relative a tali partecipazioni sono presentate come specifiche voci delle altre componenti di Conto economico complessivo del Gruppo. I dividendi ricevuti da partecipazioni in imprese collegate e joint venture sono contabilizzati a rettifica del valore contabile della partecipazione. Gli utili e le perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e una società collegata o joint venture sono rilevati nel Bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota d'interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. I bilanci delle società collegate e delle joint venture sono presentati per lo stesso periodo contabile del Gruppo, apportando, se necessario, le eventuali rettifiche per garantire la conformità ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se è necessario rilevare un impairment relativo alla partecipazione nella collegata o joint venture. Se vi sono indicazioni che la partecipazione ha subito una perdita di valore, il Gruppo determina l'ammontare dell'impairment tramite un apposito test mediante il quale viene determinato il valore recuperabile delle partecipazioni.

3.h. Altre partecipazioni (IFRS 9)

Le partecipazioni in società dove la Capogruppo non esercita un'influenza significativa sono trattate secondo quanto previsto dal principio IFRS 9 e quindi sono classificate come altre partecipazioni e sono valutate al fair value.

3.i. Attività destinate alla dismissione (IFRS 5)

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come destinate alla dismissione e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività della

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Situazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criteri vengono soddisfatti dopo la data di chiusura dell'esercizio, l'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non viene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se tali condizioni sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura dell'esercizio ma prima della autorizzazione alla pubblicazione del bilancio, opportuna informativa viene fornita nelle note esplicative.

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono rilevate al minore tra il valore cantabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita; i corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati.

Un'attività operativa cessata ("discontinued operation") rappresenta una parte dell'impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:

• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;

• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica di attività; o

• è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.

I risultati delle attività operative cessate - siano esse dismesse oppure classificate come possedute per la vendita e in corso di dismissione - sono esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all'esercizio precedente, ove presenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali, ai fini comparativi.

3.j. Imposte sul reddito (IAS 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali dello Stato in cui ha sede la società e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

3.l. Rimanenze (IAS 2)

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo.

3.m. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

Gli utili o le perdite non realizzate, al netto degli effetti fiscali, dalle attività finanziarie classificate come "disponibili per la vendita" fino al 31 dicembre 2017 rilevate nel patrimonio netto alla voce riserva di fair value, sono state riclassificate al 1 gennaio 2018 nella voce "riserva di utili portati a nuovo".

La riserva di copertura (hedging) si genera nel momento in cui si rilevano le variazioni di fair value dei derivati che, ai fini dello IAS 39, sono stati designati come "strumenti a copertura dei flussi di cassa" (Cash Flow Hedge) o come "strumenti di copertura degli investimenti netti in partecipate estere" (hedge of a net investment in a foreign operation).

La porzione di utile o perdita ritenuta "efficace" viene rilevata a patrimonio netto e viene contabilizzata a conto economico nei periodi, e con le modalità, in cui gli elementi coperti affluiscono al conto economico stesso, ovvero al momento della cessione della controllata.

Quando una società controllata redige il proprio bilancio in una moneta diversa da quella funzionale utilizzata dal Gruppo, il bilancio individuale della controllata è tradotto classificando le differenze derivanti da tali conversioni in una apposita riserva. Nel momento in cui la controllata viene venduta la riserva è trasferita al conto economico con esposizione degli utili o delle perdite derivanti dalla dismissione.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte.

Questa voce rileva inoltre l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 8.

3.n. Fondi per rischi e oneri (IAS 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

3.o. Ricavi provenienti da contratti con i clienti (IFRS 15)

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 15 dal 1° gennaio 2018. Per informazioni sui criteri di valutazione applicati ai contratti con i clienti, si veda il paragrafo 6 che descrive anche gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 15. Il principio stabilisce, quindi, un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi, secondo il nuovo modello, sono:

  • Identificazione del contratto con il cliente;
  • Identificazione delle performance obligations del contratto;
  • Determinazione del prezzo;
  • Allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • Criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

3.p. Benefici per i dipendenti (IAS 19)

I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine sono oggetto di valutazioni attuariali.

Seguendo tale metodologia le passività iscritte risultano rappresentative del valore attuale dell'obbligazione rettificata per eventuali perdite od utili attuariali non contabilizzati.

La legge finanziaria n. 296/2006 ha apportato modifiche importanti alla disciplina del TFR introducendo la possibilità per il lavoratore di trasferire il TFR che matura a partire dal 1° gennaio 2007 a forme pensionistiche prescelte. Pertanto il TFR maturato al 31 dicembre 2006 relativo ai dipendenti che hanno esercitato l'opzione prospettata, pur rimanendo nell'ambito dei piani a benefici definiti, è stato determinato con tecniche attuariali che, però, escludono le componenti attuariali / finanziarie relative alla dinamica delle retribuzioni future.

Il Gruppo CIR, in accordo con il principio, procede alla valorizzazione ed alla rilevazione del costo figurativo rappresentato dalle stock option e dalle stock grant rilevato a conto economico tra i costi per il personale e ripartito lungo il periodo di maturazione del beneficio, con contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto.

Il costo dell'opzione viene determinato al momento dell'assegnazione del piano utilizzando specifici modelli e moltiplicato per il numero di opzioni esercitabili nel periodo di riferimento, queste ultime determinate mediante l'ausilio di opportune variabili attuariali.

Analogamente, l'onere derivante dall'attribuzione delle c.d. phantom stock option viene determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato a conto economico tra i costi del personale in base al periodo di maturazione; la contropartita, a differenza delle stock option e delle stock grant, è costituita da una posta del passivo (fondi diversi del personale) e non da una riserva di patrimonio netto. Fino a quando tale passività non viene estinta il fair value viene ricalcolato ad ogni rendicontazione e alla data di effettivo esborso rilevando tutte le variazioni di fair value a conto economico.

3.q. Strumenti derivati (IAS 32 e 39)

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per coprire la propria esposizione ai rischi di cambio e di tasso di interesse. I derivati incorporati sono separati dal contratto primario e contabilizzati separatamente quando vengono soddisfatti determinati criteri.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati principalmente al fine di coprire i rischi con particolare riferimento alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, delle valute estere e delle commodities. La classificazione di un derivato ai fini di copertura è formalmente documentata attestando l' "efficacia" della copertura stessa.

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati inizialmente al fair value; eventuali costi di transazione attribuibili sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio nel momento in cui sono sostenuti. Dopo la rilevazione iniziale, i derivati sono valutati al fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura sono classificate come:

• "fair value hedge" (copertura del rischio di variazione del fair value) – in cui gli effetti della copertura sono imputati a conto economico;

  • "cash flow hedge" (copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa) in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico;
  • "hedge of a net investment in a foreign operation" (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) – in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.

La contabilizzazione di copertura cessa prospetticamente se si prevede che l'operazione programmata non si verificherà più, la copertura non soddisfa più i criteri richiesti per tale contabilizzazione, lo strumento di copertura giunge a scadenza oppure è venduto, cessato o esercitato, o la designazione è revocata. Se ci si attende che l'operazione programmata non debba più accadere, il saldo cumulato nel patrimonio netto viene immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

3.r. Conversione delle poste in valuta estera (IAS 21)

La moneta funzionale del Gruppo è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le società del Gruppo redigono il proprio bilancio nella moneta di conto utilizzata nei rispettivi Paesi.

Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

Le attività e le passività delle società del Gruppo aventi valuta funzionale differente dall'euro sono valutate in base alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando il cambio in essere alla data di chiusura del bilancio;
  • i costi e i ricavi sono convertiti utilizzando il cambio medio del periodo.

Le differenze di cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto in una specifica riserva. Al verificarsi dell'eventuale dismissione di una partecipazione estera, le differenze di cambio accumulate e contabilizzate a riserva di patrimonio netto sono imputate al conto economico.

3.s. Utile per azione (IAS 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, derivanti ad esempio dalla possibilità di esercizio dei piani di stock option assegnati, che possono determinare un effetto diluitivo.

3.t. Aggregazioni aziendali (IFRS 3)

Le acquisizioni di imprese sono rilevate utilizzando i metodi del purchase ed acquisition method in ossequio a quanto previsto dall'IFRS 3, in base al quale il costo dell'acquisizione è pari al fair value

alla data di scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte. Gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale sono rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

I corrispettivi sottoposti a condizione sono considerati parte del prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e sono valutati al fair value alla data di acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come attività dall'acquirente.

Eventuali successive variazioni di tale fair value sono rilevate a rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro dodici mesi dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono sono rilevate a conto economico.

Nel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, la partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dall'IFRS 9 – Strumenti Finanziari: Rilevazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo l'IFRS 11 "Joint Arrangements – Accounting for acquisitions of interests in joint operations", è trattata come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione è pertanto valutata al suo fair value alla data di "cessione" e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione sono rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come Altri utili e perdite complessive, è imputato a conto economico a seguito della cessione dell'attività cui si riferisce, è riclassificato nel conto economico. Il goodwill o il provento (in caso di badwill) derivanti dall'affare concluso con la successiva acquisizione è determinato come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l'ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.

Le attività, le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione sono contabilizzate ai loro fair value alla data di acquisizione. L'eventuale eccedenza positiva del costo di acquisto rispetto al fair value della quota delle attività nette acquisite di pertinenza del Gruppo è contabilizzata come avviamento o, se negativa, rilevata a conto economico. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test).

La contabilizzazione dell'acquisizione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate come transazioni con i soci e, pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo. Parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di gruppo.

L'allocazione iniziale alle attività, passività di cui sopra, avvalendosi dell'opzione di cui all'IFRS3, può essere determinata provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'operazione è stata realizzata, ed è possibile rilevare la rettifica di valori provvisoriamente assegnati nella contabilizzazione iniziale entro dodici mesi dalla data di acquisizione del controllo.

3.u. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le voci di bilancio principalmente interessate da questo processo estimativo sono l'avviamento, le imposte differite, i fondi per rischi ed oneri, fondi per il personale e il fair value degli strumenti finanziari, delle stock options e delle stock grant.

Si rimanda alle specifiche aree per maggiori dettagli.

4. Strumenti finanziari

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1° gennaio 2018 (data di applicazione iniziale), ad eccezione delle nuove disposizioni sulle operazioni di copertura (hedging accounting) poiché ha deciso di continuare ad adottare le precedenti disposizioni previste dallo IAS 39.

Con l'adozione dell'IFRS 9, il Gruppo ha adottato anche le modifiche conseguenti allo IAS 1 Presentazione del bilancio secondo cui le perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie devono essere presentate in una voce distinta del prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo. Precedentemente, il Gruppo includeva le perdite per riduzione di valore dei crediti commerciali tra gli altri costi.

Inoltre, il Gruppo ha adottato le modifiche conseguenti all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative che vengono applicate alle sole informazioni integrative relative al 2018, senza impatti sulle informazioni comparative.

Rilevazione e valutazione

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui sono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Classificazione e valutazione successiva – Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività. Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

Il Gruppo valuta l'obiettivo del modello di business nell'ambito del quale l'attività finanziaria è detenuta a livello di portafoglio in quanto riflette al meglio la modalità con cui l'attività è gestita e le informazioni comunicate alla direzione aziendale. Tali informazioni comprendono:

  • i criteri enunciati e gli obiettivi del portafoglio e l'applicazione pratica di detti criteri, inclusi, tra gli altri, se la strategia della direzione aziendale si basa sull'ottenimento di interessi attivi dal contratto, sul mantenimento di un determinato profilo dei tassi di interesse, sull'allineamento della durata delle attività finanziarie a quella delle passività correlate o sui flussi finanziari attesi o sulla raccolta di flussi finanziari attraverso la vendita delle attività;
  • le modalità di valutazione della performance del portafoglio e le modalità della comunicazione della performance ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo;
  • i rischi che incidono sulla performance del modello di business (e delle attività finanziarie possedute nell'ambito del modello di business) e il modo in cui tali rischi sono gestiti;
  • le modalità di retribuzione dei dirigenti dell'impresa (per esempio, se la retribuzione è basata sul fair value delle attività gestite o sui flussi finanziari contrattuali raccolti);
  • la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite delle attività finanziarie negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future.

I trasferimenti di attività finanziarie a terzi nell'ambito di operazioni che non comportano l'eliminazione contabile non sono considerati delle vendite ai fini della valutazione del modello di business, in linea con il mantenimento in bilancio di tali attività da parte del Gruppo.

Le attività finanziarie che soddisfano la definizione di attività finanziarie possedute per negoziazione o il cui andamento è valutato sulla base del fair value sono valutate al FVTPL.

Le attività finanziarie valutate al FVTPL sono valutate successivamente al fair value. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

I titoli di debito valutati al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. Gli interessi attivi calcolati in conformità al metodo dell'interesse effettivo, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Gli altri utili e perdite netti sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione contabile, gli utili o le perdite accumulate nelle altre componenti del conto economico complessivo sono riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

I titoli di capitale valutato al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. I dividendi sono rilevati nell'utile/(perdita) d'esercizio a meno che rappresentino chiaramente un recupero di parte del costo dell'investimento. Gli altri utili e perdite nette sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo e non sono mai riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Classificazione e valutazione successiva - Passività finanziarie:

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdite) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdite) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Eliminazione contabile – Attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Il Gruppo è coinvolto in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

Il Gruppo procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.

La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

Il Gruppo rileva dei fondi svalutazione per le perdite attese su crediti relative a:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • titoli di debito valutati al FVOCI; e
  • attività derivanti da contratto.

Il Gruppo valuta i fondi svalutazione a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito, fatta eccezione per quanto indicato di seguito, per i dodici mesi successivi:

  • titoli di debito con un rischio di credito basso alla data di chiusura del bilancio; e
  • altri titoli di debito e conti correnti bancari il cui rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento che si manifesta lungo la vita attesa dello strumento finanziario) non è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale.

I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Per stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale al fine di stimare le perdite attese su crediti, il Gruppo considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili senza eccessivi costi o sforzi. Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica del Gruppo, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi ('forward-looking information').

Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario.

Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi).

Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale il Gruppo è esposto al rischio di credito.

Ad ogni data di chiusura dell'esercizio, il Gruppo valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e i titoli di debito al FVOCI sono deteriorate. Un'attività finanziaria è 'deteriorata' quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.

Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

  • significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
  • la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte del Gruppo a condizioni che il Gruppo non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.

-

I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile lordo delle attività.

Per i titoli di debito al FVOCI, il fondo svalutazione viene accantonato nell'utile/(perdita) dell'esercizio e rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

CIR | BILANCIO 2018 | NOTE AL BILANCIO CONSOLIDATO

Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, il Gruppo valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);
  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). Il Gruppo utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

Il Gruppo come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso credit value adjustment (CVA) e debit value adjustment (DVA).

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente);

CIR | BILANCIO 2018 | NOTE AL BILANCIO CONSOLIDATO

  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comporta stime ed assunzioni da parte del valutatore.

5. Principi contabili, cambiamento nelle stime contabili ed errori

I criteri di stima e di valutazione sono riesaminati periodicamente e si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio, l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso.

Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. Le stime sono utilizzate principalmente per rilevare perdite di valore relativamente ad attività iscritte, accantonamenti per rischi, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni vengono riesaminate periodicamente e gli effetti delle eventuali variazioni sono riflessi a conto economico.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

6. Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2018.

Applicazione nuovo principio contabile IFRS 15

Il principio contabile IFRS 15 stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.

Il Gruppo CIR ha applicato il principio contabile IFRS 15 utilizzando il retrospective method. Le informazioni comparative esposte sono state, pertanto, rideterminate (restatement).

Forniamo di seguito alcune informazioni relative agli effetti dell'applicazione dell'IFRS 15 nei bilanci dei sottogruppi.

Gruppo Sogefi

L'applicazione del principio IFRS 15 ha comportato, nell'ambito del gruppo Sogefi, un cambiamento nella contabilizzazione dei "tooling" e dei "prototipi" forniti ai clienti, come di seguito riportato. La fornitura dei "tooling" e dei "prototipi" non soddisfa i requisiti per essere identificata come una performance obligation separata e pertanto i ricavi relativi sono rilevati sulla stessa durata della performance obligation identificata dalla fornitura dei beni. Ciò perchè i "tooling" sono utilizzati dal gruppo esclusivamente per la fornitura dello specifico bene ordinato dal cliente ed il cliente non possiede una opzione sostanziale di ottenere la produzione di tali specifici beni da un altro fornitore attraverso l'utilizzo dei "tooling". La contrattualistica con i clienti presenta diverse forme nelle diverse giurisdizioni in cui opera il gruppo (la proprietà legale del "tooling" potrebbe essere trasferita al cliente prima dell'inizio della mass production a fronte di un corrispettivo fisso oppure alla fine della mass production, ovvero il ricavo dalla vendita del tooling potrebbe essere incluso nel corrispettivo di vendita dei singoli beni). Precedentemente i ricavi per l'obbligazione contrattuale relativa alla fornitura dei tooling erano rilevati sulla base delle disposizioni contrattuali, con specifico riferimento al trasferimento della proprietà del tooling al cliente.

Modificando la modalità di rilevazione dei ricavi rivenienti dall'obbligazione contrattuale della fornitura dei "tooling", il gruppo ha modificato anche l'accounting policy relativa ai costi per la produzione/acquisto dei "tooling"stessi. Tali costi sono ora capitalizzati nella voce "Immobilizzazioni materiali" e sono ammortizzati sul periodo temporale corrispondente alla fornitura dei beni al cliente (tali costi non sono pertanto più rilevati nel conto economico). Anche i costi relativi allo sviluppo dei "prototipi" (in precedenza rilevati nel conto economico) vengono ora rilevati nella voce "Immobilizzazioni immateriali" ed ammortizzati sul periodo temporale corrispondente alla fornitura dei beni al cliente.

La durata media di fornitura dei beni al cliente è stata convenzionalmente definita in 4 anni sulla base dell'esperienza storica. Lungo tale arco temporale saranno rilevati i ricavi delle obbligazioni contrattuali relative allo sviluppo del processo produttivo ed alla fornitura dei "tooling" e dei "prototipi", nonché ammortizzati i costi per la produzione/acquisto dei "tooling" e dei "prototipi".

Il gruppo SOGEFI ha analizzato l'obbligazione contrattuale relativa alla garanzia per i componenti forniti, concludendo che la stessa non rappresenta una distinta performance obligation perché non fornisce servizi addizionali a beneficio dei clienti. I costi di garanzia continueranno ad essere rilevati nell'ambito dello IAS 37 – Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Il gruppo ha inoltre identificato un impatto nella presentazione dei ricavi da clienti del segmento Aftermarket. Ciò è dovuto ai costi per "contributi di marketing" forniti ai clienti che soddisfano la definizione di "consideration payable to customers" nell'IFRS 15 e che devono essere presentati al netto dei ricavi. Questi costi in precedenza erano presentati nella voce "Costi variabili del venduto" perché considerati costi di marketing forniti dai clienti a favore del gruppo.

Si segnala che oltre agli effetti sopra descritti, sono stati analizzati altri aspetti dei contratti con i clienti rilevanti per l'attività ed il business del gruppo, senza rilevare impatti significativi nell'applicazione del nuovo principio. Ci si riferisce ad esempio ad aspetti contrattuali (revisione prezzi, produttività, costi per l'acquisizione di un contratto) che sono stati valutati e registrati in conformità al nuovo principio, la cui analisi è comunque sotto attenzione anche per i nuovi contratti.

Il gruppo ha effettuato un restatement dell'esercizio comparativo alla data di prima applicazione dell'IFRS 15 con l'adozione di espedienti pratici. In particolare, l'IFRS 15 non è stato applicato in modo retroattivo per i contratti completati prima del 1°gennaio 2018. L'applicazione retrospettiva è stata applicata anche ai saldi corrispondenti 2017, con un effetto sul patrimonio iniziale al 1° gennaio 2017 di € 11,7 milioni.

L'applicazione del nuovo principio ha generato una riduzione del patrimonio netto al 1° gennaio 2018 da € 189 milioni a € 177,7 milioni (al netto dell'effetto fiscale). Si precisa che l'impatto sull'utile netto dell'esercizio 2017 risulta non materiale.

Si evidenzia inoltre che la nuova accounting policy relativa ai "tooling" e ai "prototipi" sopra ricordata, ha determinato una riduzione delle voci "Ricavi di vendita" e "Costi variabili del venduto" e un incremento della voce "Ammortamenti".

Gruppo Gedi

Il Gruppo rappresenta la fattispecie Agent/Principal come segue.

Sono stati identificati impatti relativamente alla rilevazione dei ricavi rinvenienti dal business della diffusione, laddove l'Editore provvede ad iscrivere il ricavo sulla base del prezzo di copertina al lordo di tutti gli aggi corrisposti alla filiera distributiva, inclusa la quota parte riconosciuta agli edicolanti. L'Editore, ai sensi dell'IFRS 15, è considerato Principal nell'esecuzione delle performance obbligation in quanto il rischio d'invenduto e il prezzo sono sotto il controllo dello stesso, anche con riferimento alla quota parte riconosciuta agli edicolanti. Conseguentemente e quale differenza rispetto al precedente trattamento contabile, anche tale aggio viene rilevato come costo di distribuzione e non viene più esposto a riduzione dei ricavi. I ricavi unitari che presentano le menzionate caratteristiche sono perciò esposti come risultante delle copie vendute valorizzate al prezzo di copertina.

Il Gruppo ha analizzato, inoltre, le obbligazioni contrattuali relative alla Concessionaria di Pubblicità, concludendo che la fattispecie in cui si inquadra la prestazione è quella riferibile a chi riveste il ruolo di Agent, non controllando la performance obligation, e pertanto deve esporre i relativi costi e ricavi su base netta.

Il Gruppo ha applicato il principio contabile interazionale IFRS 15 dal 1° gennaio 2018 utilizzando il "retrospective method". Le informazioni comparative esposte sono pertanto state rideterminate.

L'applicazione del nuovo principio ha comportato una riduzione della voce "Ricavi" per un importo di € 17,9 milioni con contestuale riduzione di pari importo della voce "Costi per servizi".

Gruppo Kos

Nell'ambito del gruppo KOS l'applicazione dell'IFRS 15 non ha prodotto effetti significativi.

Le seguenti tabelle presentano gli effetti dell'adozione del nuovo principio nel conto economico e nello stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2017, unitamente alla rilevazione della relativa fiscalità.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Periodo Periodo Differenza
01.01 – 31.12.2017 01.01
– 31.12.2017
rideterminato
Ricavi 2.796.698 2.754.192 (42.506)
Costi per acquisto di beni (1.046.112) (980.471) 65.641
Costi per servizi (673.690) (655.781) 17.909
Altri costi operativi (80.568) (81.022) (454)
Ammortamenti (136.121) (176.718) (40.597)
Oneri finanziari (58.880) (58.426) 454
Imposte sul reddito (180.607) (181.048) (441)
Risultato di terzi 37.772 37.764 (8)
Risultato netto di Gruppo (5.948) (5.950) (2)

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

ATTIVITA' 31.12.2017 31.12.2017
rideterminato
Differenza
Immobilizzazioni immateriali 1.138.329 1.156.202 17.873
Immobilizzazioni materiali 690.819 799.501 108.682
Attività per imposte differite 97.383 102.949 5.566
Rimanenze 175.608 139.222 (36.386)
Totale attività 3.537.329 3.633.064 95.735
PASSIVITA' 31.12.2017 31.12.2017
rideterminato
Differenza
Patrimonio netto di Gruppo 967.319 960.982 (6.337)
Patrimonio netto di terzi 525.094 520.243 (4.851)
Altri debiti passività non correnti 6.794 72.081 65.287
Passività per imposte differite 170.554 171.449 895
Debiti commerciali passività correnti 468.810 513.287 44.477
Altri debiti passività correnti 263.756 260.020 (3.736)
Totale passività 3.537.329 3.633.064 95.735

Applicazione nuovo principio contabile IFRS 9

Il documento (pubblicato in data 24 luglio 2014) accoglie i risultati delle fasi relative a classificazione e valutazione, derecognition, impairment e hedge accounting del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:

  • introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie;
  • con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;
  • introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Il Gruppo ha deciso di continuare ad utilizzare le regole di hedge accounting previste nel principio contabile IAS 39 per tutte le coperture già designate in hedge accounting al 31 dicembre 2017.

Gli effetti della prima applicazione del principio sono esposti nel patrimonio netto di apertura alla data di prima applicazione (1° gennaio 2018). Considerato il limitato impatto derivante dell'introduzione di tale principio le informazioni comparative esposte non sono state rideterminate ma, al fine di una migliore comparabilità, taluni dati sono stati oggetto di riclassifica.

Gli impatti, rivenienti dall'implementazione dell'IFRS 9, hanno riguardato la valutazione dell'Expected Credit Losses dei crediti commerciali, dei crediti tributari, degli altri crediti e delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Tali valutazioni hanno comportato una riduzione del patrimonio netto del Gruppo CIR, al netto degli effetti fiscali, di un importo pari a € 1.389 migliaia riconducibile per € 521 migliaia al gruppo KOS, per

CIR | BILANCIO 2018 | NOTE AL BILANCIO CONSOLIDATO

€ 459 migliaia al gruppo GEDI, per € 241 migliaia al gruppo Sogefi e per € 168 migliaia alla capogruppo CIR e altre controllate non industriali.

Si segnala inoltre che a far data dal 1° gennaio 2018 i titoli e gli investimenti finanziari, precedentemente classificati nella voce "attività finanziarie disponibili per la vendita", sono classificati, in conformità all'IFRS 9, nella voce "altre attività finanziarie" con contropartita "fair value rilevato nell'utile /(perdita) dell'esercizio (FVTPL)". Per effetto di tale classificazione, in pari data, sono state ridotte la "Riserva da fair value" e la "Riserva da conversione" rispettivamente per un importo di € 25.448 e di € 6.632 migliaia con contestuale aumento degli "Utili/(Perdite) portati a nuovo per un importo di € 32.080 migliaia.

La tabella seguente sintetizza gli effetti dell'adozione del nuovo principio sui saldi di apertura.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

ATTIVITA'
Altri crediti attività non correnti (87)
Attività per imposte differite 504
Crediti commerciali (2.616)
Altri crediti attività correnti (174)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (168)
Totale attività (2.541)

PASSIVITA'

Patrimonio netto di gruppo (1.389)
Patrimonio netto di terzi (1.152)
Totale passività (2.541)

La tabella seguente mostra le categorie di valutazione originali previste dallo IAS 39 e quelle introdotte dall'IFRS 9 e adottate dal Gruppo per ciascun tipo di attività e passività finanziaria.

Categoria di attività e passività finanziarie al 1° gennaio 2018 Classificazione originale
IAS 39
Nuova classificazione
IFRS 9
Impairment (€/000)
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE PARTECIPAZIONI Costo Fixed asset, FVTOCI no
recycling
--
ALTRI CREDITI Costo Fixed asset, Costo
ammortizzato
(87)
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE AFS FVTPL --
ATTIVITA' CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI Costo ammortizzato Costo ammorizzato,
expected loss rischio di
controparte
(2.616)
ALTRI CREDITI Costo ammortizzato Costo ammorizzato,
expected loss rischio di
controparte
(174)
CREDITI FINANZIARI Costo ammortizzato Costo ammorizzato,
expected loss rischio di
controparte
--
TITOLI Possedute per la
negoziazione
FVTPL --
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE AFS FVTPL --
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammortizzato Costo ammorizzato,
expected loss rischio di
controparte
(168)
PASSIVITA' NON CORRENTI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato Costo ammortizzato --
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato Costo ammortizzato --
PASSIVITA' CORRENTI
DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato Costo ammortizzato --
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato Costo ammortizzato --
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato Costo ammortizzato --
DEBITI COMMERCIALI Costo ammortizzato Costo ammortizzato --

Altri principi ed emendamenti

  • Interpretazione IFRIC 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (pubblicata in data 8 dicembre 2016 e omologata dalla commissione Europea nel marzo del 2018). L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'IFRIC 22 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. Le nuove disposizioni al 31 dicembre 2018 non hanno comportato impatti al bilancio consolidato del Gruppo.
  • Emendamento allo IAS 40 "Transfers of Investment Property" (pubblicato in data 8 dicembre 2016). Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018. Le nuove disposizioni al 31 dicembre 2018 non hanno comportato impatti al bilancio consolidato del Gruppo.

  • Emendamento all'IFRS 2 "Classification and measurement of share-based payment transactions" (pubblicato in data 20 giugno 2016), che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Il Gruppo al 31 dicembre 2018 non ha in essere rilevanti operazioni ascrivibili a tale fattispecie.

  • Documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" (pubblicato in data 8 dicembre 2016 e omologato nel febbraio del 2018) le cui ulteriori modifiche riguardano:

IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards - Le modifiche eliminano alcune esenzioni previste dall'IFRS 1, in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene oramai superato. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2018.;

IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture – L'emendamento chiarisce che l'opzione per una società di investimento in capitale di rischio o altra entità così qualificata per misurare gli investimenti in società collegate e joint venture valutate al fair value rilevato a conto economico (piuttosto che mediante l'applicazione del metodo del patrimonio netto) viene effettuata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2018.

Tali miglioramenti non hanno comportato effetti per le società del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili che non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo:

• Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Pertanto, in qualità di locatario, in precedenza il Gruppo classificava i leasing come operativi o finanziari valutando se il leasing trasferisse sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante. Secondo l'IFRS 16, il Gruppo rileva nella situazione patrimoniale-finanziaria le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing per la maggior parte dei leasing.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che applicano in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

Il Gruppo intende applicare l'IFRS 16 dalla data di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 sarà rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

Il Gruppo ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività relative ai leasing a breve termine (pari o inferiori all'anno) di macchinari, o ai leasing di attività di modesto valore, comprese le attrezzature informatiche. Pertanto, il Gruppo rileva i pagamenti dovuti per il leasing relativi ai predetti leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Il Gruppo ha stimato gli effetti della prima applicazione del principio sul bilancio consolidato. La stima di tali effetti sul patrimonio netto e sulla posizione finanziaria netta del Gruppo al 1° gennaio 2019 si basa sulle valutazioni effettate fino ad ora.

Si fa presente che gli effetti a consuntivo dell'adozione del suddetto principio al 1° gennaio 2019 potrebbero essere diversi in quanto i nuovi criteri di valutazione potrebbero subire modifiche fino alla presentazione del primo bilancio consolidato del Gruppo dell'esercizio che comprende la data di prima applicazione.

Forniamo di seguito alcune informazioni relative agli effetti dell'applicazione dell'IFRS 16 nei bilanci dei sottogruppi.

Nell'ambito del gruppo Sogefi le risultanze dell'analisi ad oggi disponibili rilevano al 1° gennaio 2019 una riduzione del patrimonio netto pari a € 4,8 milioni circa (al netto dell'effetto fiscale), ulteriori attività per il diritto di utilizzo e passività del leasing pari, rispettivamente, a € 57,3 milioni e € 59,4 milioni.

Nell'ambito del gruppo KOS la valutazione degli impatti è in corso di analisi. Si prevede tuttavia che l'applicazione del principio IFRS 16 abbia effetti significativi sul conto economico e sulla situazione patrimoniale – finanziaria del gruppo data la presenza di numerosi contratti di affitto (circa 110) per la gestione delle residenze, case di cura e ospedali di riabilitazione. Tali contratti hanno durata variabile ma con un periodo minimo iniziale tipicamente di 6, 9 o 12 anni con possibilità di rinnovo. Il gruppo KOS stima che dall'applicazione di questo principio possa derivare un impatto pari a circa € 330 milioni sull'indebitamento finanziario al 1° gennaio 2019.

Il gruppo GEDI ha avviato l'analisi dei contratti e la raccolta delle informazioni riguardo ai leasing definiti come operativi in base all'attuale IAS 17- Leases. La stima degli impatti potrà essere effettuata nel momento in cui il gruppo avrà completato tale attività. Inoltre, l'approccio da adottare in fase di transizione verrà definito una volta completata l'analisi.

I principali impatti sul bilancio consolidato del gruppo, tuttora in corso di affinamento, rilevano alla data del 1° gennaio 2019 maggiori attività non correnti per l'iscrizione del "diritto d'uso dell'attività" in contropartita di maggiori passività di natura finanziaria; conseguentemente si prevede un impatto negativo sull'indebitamento finanziario netto pari a circa € 62,6 milioni in sede di transizione.

  • Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment features with Negative Compensation" (pubblicato in data 12 ottobre 2017 e omologato dalla Commissione Europea nel marzo del 2018). L'emendamento propone che agli strumenti finanziari con pagamento anticipato, che potrebbero dar esito ad una compensazione negativa, possa essere applicato il metodo del costo ammortizzato o del fair value through other comprehensive income a seconda del modello di business adottato. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019.
  • IFRIC 23 Uncertainty over income taxes treatment. Nel giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 - Uncertainty over income tax treatments. L'interpretazione chiarisce

l'applicazione dei requisiti di riconoscimento e di misurazione stabilite nello IAS 12 Income Taxes quando esiste incertezza sui trattamenti fiscali. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

• Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). L'emendamento chiarisce che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint venture, che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture, si applica l'IFRS 9. L'emendamento prevede inoltre che l'IFRS 9 sia applicato a tali crediti prima dell'applicazione dello IAS 28, in modo che l'entità non tenga conto di eventuali rettifiche ai long-term interests derivanti dall'applicazione del suddetto IAS. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea:

Alla data di riferimento del presente relazione finanziaria gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • Documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle" (pubblicato in data 12 dicembre 2017). Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: IAS 12 Income Taxes, IAS 23 Borrowing Costs e IFRS 3 Business Combination. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamento allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement (pubblicato in febbraio 2018). L'emendamento chiarisce come si determinano il costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti e gli interessi netti quando si verifica una modifica nel piano a benefici definiti. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019. È consentita l'applicazione anticipata.
  • Emendamento allo IAS 1 e allo IAS 8 Definition of material (pubblicato in ottobre 2018)
  • Emendamento to references to the Conceptual Framework in IFRS Standard (pubblicato in marzo 2018)
  • Emendamento all'IFRS 3 Definition of business (pubblicato in ottobre 2018)

Stato Patrimoniale

7. Attività non correnti

7.a. Immobilizzazioni immateriali

2018 Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi ammortamento Saldo Acquisizioni Aggregazioni Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi ammortamento Saldo
originario e svalutazioni 31/12/2017 (*) cessioni di imprese cambio movimenti netti svalutazioni originario e svalutazioni 31.12.2018
(in migliaia di euro) incrementi decrementi costo
Costi di impianto e ampliamento 36 (36) -- -- -- -- -- -- -- -- 36 (36) --
Costi di sviluppo capitalizzati
- acquistati -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
- prodotti internamente 253.655 (161.993) 91.662 20.690 -- -- (84) 10.774 (42) (40.465) 271.129 (188.594) 82.535
Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno 61.249 (31.393) 29.856 737 -- -- -- 7 -- (3.309) 61.876 (34.585) 27.291
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 98.962 (80.743) 18.219 6.445 1.505 -- (34) 3.457 (68) (6.330) 109.440 (86.246) 23.194
Testate e marchi 453.999 -- 453.999 -- -- -- -- -- -- (21.514) 453.999 (21.514) 432.485
Frequenze 87.375 -- 87.375 3.867 -- -- -- -- -- -- 91.242 -- 91.242
Avviamento 614.712 (175.122) 439.590 14.004 796 -- (77) 30 (98) (3.343) 630.735 (179.833) 450.902
Immobilizzazioni in corso e acconti
- acquistati 6.148 -- 6.148 3.872 (1.500) -- (43) (3.331) -- -- 5.146 -- 5.146
- prodotti internamente 17.741 (2.824) 14.917 9.985 -- -- (23) (11.347) -- (576) 16.233 (3.277) 12.956
Altre 27.766 (13.330) 14.436 923 -- -- (41) 54 -- (1.283) 28.718 (14.629) 14.089
Totale 1.621.643 (465.441) 1.156.202 60.523 801 -- (302) (356) (208) (76.820) 1.668.554 (528.714) 1.139.840

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

Le immobilizzazioni immateriali passano da € 1.156.202 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 1.139.840 migliaia al 31 dicembre 2018. L'incremento della voce "Avviamento" si riferisce alle operazioni di acquisizione effettuate nel corso dell'esercizio dal gruppo KOS.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Costi di sviluppo capitalizzati 20-33%
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno 4-50%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 16-33,33%
Altre immobilizzazioni immateriali 16-33,33%

AVVIAMENTO, MARCHI E ALTRE ATTIVITÀ A VITA UTILE INDEFINITA

Una analisi più dettagliata delle principali voci che compongono le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita è riportata nelle seguenti tabelle.

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
la Repubblica 219.782 229.952
Quotidiani locali 131.712 143.056
La Stampa e Il Secolo XIX 77.682 77.682
Altre testate e marchi 3.309 3.309
Totale 432.485 453.999

Frequenze:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Frequenze radiofoniche 91.242 87.375
Totale 91.242 87.375

Avviamento:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Settore Media (Gruppo GEDI) 32.929 35.662
Settore Sanità (Gruppo KOS) 289.336 275.290
Settore Automotive (Gruppo Sogefi) 128.637 128.638
Totale 450.902 439.590

La variazione del periodo nel settore Sanità è riferibile alle acquisizioni effettuate nel corso dell'esercizio dal gruppo KOS.

L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate, coerentemente con le modalità con le quali il management della Capogruppo opera e gestisce i suoi assets, vale a dire sulla base dei settori operativi del Gruppo. La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per settore di operatività del Gruppo.

Ai fini della determinazione dell'impairment test dell'avviamento e delle altre attività immateriali a vita utile indefinita, la stima del valore recuperabile di ciascuna cash generating unit, definita in conformità a quanto previsto dallo IAS 36 è stata effettuata sulla base del valore d'uso (value in use) ovvero del fair value less costs to disposal, anche considerando – ove applicabili alle singole fattispecie - le linee guida del documento "Impairment test dell'avviamento in contesti di crisi finanziaria e reale - linee guida" emesso dall'O.I.V..

Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando, ad un appropriato tasso di sconto, i flussi finanziari futuri, generati dall'unità nella fase produttiva ed al momento della sua dismissione (metodo del discounted cash flow). In particolare, in conformità a quanto richiesto dai principi contabili internazionali, ai fini della verifica del valore sono stati considerati i flussi di cassa senza tenere conto di quelli, in entrata e in uscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti alla singola unità).

I flussi di cassa delle singole unità operative sono stati desunti dai budget e dai piani previsionali predisposti dal management delle rispettive unità operative. Tali piani sono stati elaborati sulla base del trend economico registrato negli esercizi precedenti e proiettando le ipotesi di primari analisti sull'andamento dei mercati di riferimento e più in generale sull'evoluzione di ciascun settore.

Per stimare correttamente il valore d'uso di una Cash Generating Unit, è stato necessario valutare l'entità dei flussi di cassa attesi dall'unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all'ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare ed altri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alla specifica unità.

Nella determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare si procede alla stima del costo medio ponderato del capitale investito (WACC) a livello di settore, indipendentemente dalla struttura finanziaria della singola società/sottogruppo.

I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore;
  • beta unlevered di settore;
  • tasso risk free: media annuale dei "governement bond" dei paesi in cui operano le società del gruppo;
  • premio per il rischio: media dei "market risk premium" dei paesi in cui operano le società del gruppo.

Il fair value less costs to disposal di un'attività o di un gruppo di attività (ad esempio una Cash Generating Unit) trova la migliore espressione nel prezzo "fatto" in un accordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissione del bene. Nei casi in cui tale evidenza non era disponibile, il fair value al netto dei costi di cessione è stato determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio:

  • il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo;
  • il prezzo relativo a precedenti transazioni similari;
  • il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall'azienda.

Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to disposal e il valore d'uso, ove disponibili.

Sintesi delle risultanze degli impairment test

Gli impairment test effettuati sugli avviamenti allocati al Settore Sanità e al Settore Automotive hanno accertato che non sussistono perdite di valore, mentre sugli avviamenti allocati al Settore Media si sono rese necessarie rettifiche di valore per un importo pari a € 24,2 milioni.

Tuttavia, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante l'attuale contesto di crisi del mercato, infatti, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti al verificarsi di condizioni non in linea con quelle oggetto di previsione.

Di seguito si riporta una descrizione delle analisi effettuate con riferimento ad ogni Settore.

Settore media (Gruppo GEDI)

L'impairment test sul settore media, che coincide con il perimetro del gruppo Gedi, ha come oggetto le attività immateriali a vita utile indefinita, ovvero le testate e i marchi, il cui valore di bilancio è pari a € 432,5 milioni, le frequenze radiofoniche, il cui valore di bilancio è pari a € 91,2 milioni, che rappresentano pertanto distinte CGU, e l'avviamento allocato alle altre attività del settore a € 32,9 milioni.

L'impairment test effettuato alla data di chiusura dell'esercizio 2018 sulle testate, le frequenze radiofoniche, i marchi e gli avviamenti, ha accertato che sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio per un importo pari a € 24,2 milioni.

Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to disposal e il valore d'uso.

Si riportano di seguito le principali informazioni utilizzate per la predisposizione dell'impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valore sia significativo:

  • per i quotidiani nazionali (La Repubblica) e le testate GEDI News Network è stato utilizzato il criterio del valore d'uso;
  • per le frequenze radio ed il marchio Deejay è stato utilizzato il criterio del fair value;
  • per gli avviamenti legati alla società del Gruppo attiva nel settore digitale, è stato utilizzato il criterio del fair value.

Sulla determinazione del valore d'uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all'attualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita, generati dall'unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale.

In altri termini, il value in use viene stimato applicando il metodo del Discounted Cash Flow, nella formulazione unlevered (o asset side), mediante la formula che considera l'attualizzazione dei flussi analiticamente attesi nell'orizzonte di durata dei piani previsionali e la determinazione di un terminal value successivamente a tale orizzonte temporale.

Per stimare correttamente il valore d'uso di una cash generating unit, è necessario valutare attentamente l'entità dei flussi di cassa attesi dall'unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all'ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare, eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell'investimento nella specifica unità.

L'approccio prescelto per il calcolo del valore d'uso e del tasso di attualizzazione è quello c.d. "posttax". Tale approccio è riconosciuto dai principi IFRS, dall'OIC e dall'OIV e supera i limiti dell'approccio c.d. "pre-tax", oggetto di dibattito nella comunità professionale per la semplificazione della stima degli effetti dello scudo fiscale.

Il tasso di attualizzazione viene stimato al netto delle imposte, in coerenza con le configurazioni dei flussi da scontare. Nel caso di specie, viene adottato il costo medio del capitale investito (wacc) del Gruppo GEDI risultato al 31 dicembre 2018 pari al 7,04%.

I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2018 si basano sulle previsioni dei flussi di cassa attesi per le CGU di riferimento, desumibili dal Budget 2019 e dal Piano Triennale 2019-2021 approvati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 25 gennaio 2019, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business. In continuità con il test di impairment elaborato al 31 dicembre 2017, non è stato necessario elaborare estrapolazioni dei dati prospettici per ulteriori anni successivi al periodo esplicito in quanto tutte le azioni strategiche trovano implementazione entro il 2021. Pertanto, l'ultimo anno di previsione esplicita contenuto nel piano industriale approvato (e.g. 2021) è ritenuto rappresentativo di una situazione normalizzata che possa essere utilizzata come valore normalizzato per la stima del valore terminale.

In considerazione di quanto sopra esposto, nel presente esercizio è stato pertanto assunto che il valore terminale sia stimato prendendo a riferimento un flusso terminale (o "a regime"), coincidente con un reddito normalizzato determinato sulla base del margine operativo lordo atteso nell'ultimo anno di previsione analitica (2021), da cui sono dedotti gli esborsi per un importo di investimento definito "normalizzato", e le imposte teoriche sul reddito operativo.

La variazione del capitale circolante commerciale è stata assunta pari a zero nel valore terminale, coerentemente con la prassi. Si evidenzia inoltre che, in ipotesi di continuità aziendale e coerentemente con la prassi in materia di calcolo del valore terminale, il valore degli ammortamenti coincide con quello degli investimenti. Si assume altresì che il tasso di crescita "g" sia nullo, ad eccezione della CGU "MO-Net" che presenta una dinamica in progressiva evoluzione del business sottostante.

Per la determinazione del fair value less costs to sell è stato usato un approccio metodologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale alle quali sono allocate le testate e per le frequenze radiofoniche e per le internet company. Più esattamente:

  • a. per le divisioni operative di natura editoriale, si fa riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di un mercato attivo di trasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delle transazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica;
  • b. per le divisioni relative a frequenze radiofoniche, viene utilizzato un multiplo empirico del tipo price/users, osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica in rapporto alla popolazione raggiunta dal relativo segnale;
  • c. per la società attiva nel settore digitale ("internet company"), ovvero Mo-Net, si fa riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione desumibili da società quotate comparabili.

Allo scopo di determinare il fair value dedotti i costi di vendita delle cash generating unit di natura editoriale, vengono impiegati i seguenti multipli del tipo "entity side", nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. I moltiplicatori impiegati derivano dalle stime riportate da Bloomberg con riferimento alla media dei multipli relativi ad un panel di società comparabili al Gruppo GEDI, coerente con il panel utilizzato ai fini del calcolo del beta e della struttura finanziaria all'interno del tasso di attualizzazione (wacc), e relativi all'orizzonte temporale 2018-2021. Rispetto allo scorso anno, nel quale si considerava la media tra l'anno actual 2017 ed il triennio successivo 2018-2020, nel calcolo attuale in assenza di un numero soddisfacente di previsioni economiche delle società comparabili per l'anno 2021 (le previsioni sono disponibili per una sola Società comparabile), tale anno è stato escluso dal calcolo. Il panel di Società comparabili è stato considerato in continuità con gli esercizi precedenti, come anche la fonte dei dati alla base del calcolo (Bloomberg). Il calcolo ha fatto riferimento alla media dei multipli dell'orizzonte temporale 2018-2020, in modo tale da considerare sia i multipli correnti (trailing) che i multipli prospettici (leading) e ridurre la variabilità connessa all'utilizzo di valori prospettici (caratterizzati da una stima).

Per quanto attiene le grandezze aziendali di riferimento, per ciascuna cash generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo di multiplo da applicare, i ricavi (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit); in particolare, per i valori da testare alla data di riferimento dell'impairment test, le grandezze aziendali di riferimento sono state determinate quale media del periodo 2018-2020, in coerenza con l'orizzonte temporale del multiplo.

Per determinare il fair value less cost to disposal, si tiene quindi conto del valore medio risultante dall'applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati.

La stima del fair value less cost to sell delle unità operative delle frequenze radiofoniche si fonda sull'osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica in rapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. L'impiego di questo approccio valutativo permette di stimare il fair value delle frequenze correlando il prezzo che il mercato è disposto a pagare per l'acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale. Nell'applicazione di tale metodo, sono state analizzate le transazioni relative a frequenze radiofoniche nel mercato italiano giungendo alla definizione di intervalli di "prezzi" delle frequenze radiofoniche rapportati al numero di persone raggiunge dal segnale (c.d. illuminazione dell'impianto di trasmissione); tali intervalli di "prezzo" oscillano tra 1,54 volte (valore medio ricavato dalle ultime transazioni di mercato relative ad acquisizioni di Radio i cui dati erano disponibili pubblicamente) e 2,23 volte (valore ricavato dalle acquisizione di frequenze effettuate dal Gruppo GEDI) il numero di abitanti potenzialmente raggiungibili dal segnale.

Per la "internet company" (Mo-Net), la stima del fair value less cost to sell si fonda su moltiplicatori diretti (Enterprise Value/Sales, Enterprise Value/Ebitda e Enterprise Value/Ebit) desumibili da società quotate comparabili. I moltiplicatori basati sull'osservazione dei prezzi di vendita di aziende similari risultano, infatti, di difficile applicazione, sia per la scarsità di transazioni internet nel panorama italiano che per le differenze sostanziali dei modelli di business delle società oggetto di transazione. Al contrario, le metriche finanziarie sembrano indicare una più chiara correlazione tra il consensus che il mercato esprime circa la potenziale crescita dei ricavi e l'evoluzione della marginalità operativa del business ed i prezzi di borsa delle società internet. Per tener conto del differente fattore dimensionale e della relativa "illiquidità" della società oggetto di valutazione rispetto al panel di internet companies di riferimento, come suggerito dai principali studi di settore, all'equity value di Mo-Net ottenuto applicando i moltiplicatori di mercato è stato applicato uno sconto (discount factor) del 30%.

I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2018 si basano sulla previsione dei flussi di cassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2019 e dal Piano Triennale 2019-2021 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2019. È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob congiuntamente alla Banca d'Italia e all'Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010, la procedura di impairment test del Gruppo GEDI è stata sottoposta in via preventiva all'esame ed alla valutazione da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale e approvata dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2019; successivamente il documento di impairment test è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in un punto precedente e separato all'ordine del giorno della riunione consiliare in cui viene approvato il bilancio.

Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali delle CGU editoriali con riferimento all'andamento dei ricavi pubblicitari e diffusionali, al contributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all'evoluzione dei costi.

Ricavi pubblicitari

Per il 2019 si ipotizza una sostanziale stabilità rispetto al 2018 del mercato pubblicitario nel suo complesso (-0,3%) e ciò anche in considerazione della contenuta crescita prevista per il PIL. Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario rimanga stabile: 0% nel 2020 e +0,5% nel 2021.

Per i singoli mezzi si prevede un'evoluzione della quota sostanzialmente in linea con quanto osservato negli ultimi esercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un'ulteriore contrazione del proprio peso percentuale e conseguentemente ancora un calo degli investimenti; per la radio e la televisione e internet un andamento migliore del mercato.

Gli andamenti del mercato sono stati riflessi nei piani previsionali per gli anni 2019-2021 delle CGU editoriali del Gruppo, ipotizzando un calo della pubblicità sulle testate cartacee sostanzialmente in linea con l'evoluzione prevista per il mercato, ed una crescita della raccolta su internet.

Ricavi diffusionali

Le ipotesi formulate per il Budget 2019 relativamente all'andamento delle vendite in edicola dei quotidiani del Gruppo si basano sull'osservazione dei dati del mercato dal 2007 al 2018.

In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento di quotidiani si sono ridotte del 56,0% (-7,2% medio annuale), passando da 4,8 a 2,1 milioni di copie medie giornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hanno registrato un andamento più negativo, perdendo dal 2007 rispettivamente il 65,7% (-9,3% medio annuale) ed il 62,0% (-8,4% medio annuale), mentre i quotidiani locali hanno perso il 49,3% (-6,0% all'anno). Il trend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni. Gli ultimi dati disponibili al momento dell'elaborazione del Budget 2019 (ADS a novembre) indicavano per l'anno 2018 un calo complessivo delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,4% (-8,3% per i quotidiani nazionali e - 6,7% per i giornali locali).

Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l'evoluzione del mercato nel 2019 sia simile a quella del 2018 registrando un calo del 7,5%; per gli anni successivi di piano (2020-2021) si continua ad assumere una flessione del 7,5%.

Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita dei ricavi dell'edizione digitale dei quotidiani su pc, mobile e tablet ed in particolare un incremento degli abbonamenti ai contenuti premium di tutte le testate.

I piani 2019-2021 prevedono, infine, un aumento di € 0,10 del prezzo di copertina e in corrispondenza dell'aumento di prezzo si stima un impatto sulla diffusione di -2p.p.

Prodotti opzionali

Il Budget 2019 ed i successivi anni di piano prevedono una sostanziale stabilità dei margini delle iniziative collaterali vendute in abbinamento con i quotidiani.

Costi

Per quanto concerne l'evoluzione dei costi, i piani previsionali 2019-2021 tengono conto di una serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:

  • riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del previsto calo della diffusione e della raccolta pubblicitaria;
  • ulteriore razionalizzazione dell'assetto industriale e recuperi di efficienza in tutti i centri stampa;
  • interventi per la riduzione del costo del lavoro del personale poligrafico;
  • riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e agenzie nonché nonché mediante interventi sul costo del lavoro giornalistico;
  • ottimizzazione della resa ed efficienze nel processo distributivo;
  • riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viaggi, ecc.).

Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell'arco di piano di compensare gli incrementi inerziali previsti per il costo del lavoro giornalistico e per i prezzi della carta e dei materiali di stampa.

Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell'avviamento rilevante ai fini del bilancio consolidato del Gruppo e per le quali le risultanze dell'impairment test indicano una differenza positiva del fair value less cost to disposal e/o del valore d'uso rispetto al valore contabile inferiore alla soglia del 50% si è provveduto ad effettuare un'analisi di sensitività dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base.

In particolare, tra le CGU di natura editoriale, tale analisi condotta sulle CGU "La Repubblica", "GEDI News Network Livorno", "GEDI News Network Nord-Est" e "GEDI News Network Nord-Ovest" ha condotto ai seguenti risultati:

• per la CGU "La Repubblica", assumendo come valide le ipotesi del piano 2019-2021, il valore

dell'impairment loss si sarebbe ridotto al ridursi del WACC applicato ai fini del test, sino ad azzerarsi ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti pari al 6,73% rispetto al 7,04% utilizzato nello scenario base. È stata altresì predisposta un'analisi di sensitività sulle variabili principali che possono influenzare i risultati economici ed i flussi di cassa operativi attesi, individuate nel fatturato diffusionale e nel fatturato pubblicitario. Tale analisi indica che l'impairment loss della CGU "La Repubblica" risulterebbe uguale a zero ipotizzando un calo medio annuo nel 2019-2021 del 4,6% per il fatturato pubblicitario cartaceo e del 4,0% per il fatturato diffusionale cartaceo, risultati migliorativi rispetto a quelli inclusi nel piano;

  • per la CGU "GEDI News Network Livorno" assumendo come valide le ipotesi del piano 2019-2021, il valore dell'impairment loss si sarebbe ridotto al ridursi del WACC applicato ai fini del test, sino ad azzerarsi ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti pari al 5,68% rispetto al 7,04% utilizzato nello scenario base. È stata altresì predisposta un'analisi di sensitività sulle variabili principali che possono influenzare i risultati economici ed i flussi di cassa operativi attesi, individuate nel fatturato diffusionale e nel fatturato pubblicitario. Tale analisi indica che l'impairment loss della CGU "GEDI News Network Livorno" risulterebbe uguale a zero ipotizzando un calo medio annuo nel 2019-2021 del 5,0% del fatturato pubblicitario cartaceo e del 4,0% per il fatturato diffusionale cartaceo, risultati migliorativi rispetto a quelli inclusi nel piano.
  • per la CGU "GEDI News Network Nord-Est" assumendo come valide le ipotesi del piano 2019- 2021, il valore dell'impairment loss si sarebbe ridotto al ridursi del WACC applicato ai fini del test, sino ad azzerarsi ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti pari al 6,13% rispetto al 7,04% utilizzato nello scenario base. È stata altresì predisposta un'analisi di sensitività sulle variabili principali che possono influenzare i risultati economici ed i flussi di cassa operativi attesi, individuate nel fatturato diffusionale e nel fatturato pubblicitario. Tale analisi indica che l'impairment loss della CGU "GEDI News Network Nord-Est" risulterebbe uguale a zero ipotizzando un calo medio annuo nel 2019-2021 del 3,5% del fatturato pubblicitario cartaceo e del 2,5% per il fatturato diffusionale cartaceo, risultati migliorativi rispetto a quelli inclusi nel piano;
  • per la CGU "GEDI News Network Nord-Ovest" il valore d'uso risulterebbe uguale al suo valore contabile (€71,13mn) ipotizzando rispetto ai trend previsti nel piano per il triennio 2019-2021 ulteriori riduzioni annue di 1,3p.p. del fatturato pubblicitario cartaceo e di 1,0p.p. del fatturato diffusionale cartaceo, a parità di andamento dei costi. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi del piano 2019-2021, il valore d'uso recuperabile della CGU "GEDI News Network Nord-Ovest" risulterebbe uguale al suo valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc) pari al 9,24%, rispetto al 7,04% utilizzato nella versione base del test.

Infine, si è proceduto ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardato l'impresa nel suo insieme, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabile dell'insieme delle CGU e dei corporate cost/asset dell'impresa nel suo complesso non allocati a livello di singola CGU.

L'impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussi di cassa delle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello, oltre alla valutazione dei costi non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi corporate (non allocati alle CGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzione del valore globale dell'impresa nel suo complesso ed è stato stimato utilizzando flussi netto imposte ed un tasso di attualizzazione netto imposte analogo a quello utilizzato per il test di I° livello.

Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono stati utilizzati criteri in linea con quelli applicati ai fini dell'impairment test di primo livello in termini di orizzonte di previsione esplicita e in termini di crescita (oltre l'orizzonte di previsione esplicita). In particolare, nell'arco di piano si è assunta una progressiva riduzione dei costi corporate, tra i quali anche i costi di gestione e amministrazione (consulenze, affitti, spese viaggi, ecc.), analogamente a quanto già realizzato dal Gruppo nel corso degli ultimi anni. Il tasso di attualizzazione utilizzato è stato il 7,04% e il terminal value è stato assunto uguale al flusso dell'ultimo anno di piano (2021).

Dalla procedura di impairment in oggetto non sono emerse perdite di valore.

Settore automotive (Gruppo SOGEFI)

L'avviamento allocato al settore automotive, che coincide con il perimetro del Gruppo Sogefi, è pari a circa € 128,6 milioni. Il gruppo ha, quindi, allocato tutto l'avviamento su un'unica CGU "automotive" procedendo, peraltro, nell'ambito delle analisi svolte ai fini della stima dei flussi cassa per il test di impairment all'identificazione di specifiche CGU secondo le logiche gestionali adottate dalla subholding Sogefi.

In particolare, ai soli fini della determinazione del valore d'uso, in conformità al precedente esercizio, sono stati considerati i flussi di cassa operativi generati dal Gruppo Sogefi, in linea con le logiche gestionali adottate dal management della sub-holding, relativi alle tre unità di business derivanti da acquisizioni:

  • filtrazione fluida;
  • filtrazione aria e raffreddamento;
  • componenti sospensioni auto.

È stata effettuata una verifica su eventuali riduzioni di valore dell'avviamento confrontando il valore contabile della CGU automotive con il valore in uso dato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dall'uso continuativo dell'attività oggetto di impairment test.

Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered), basata sulle proiezioni elaborate nel budget 2019 (approvato da Consiglio di Amministrazione in data 4 febbraio 2019) e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano 2020-2023 (rettificati al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni) approvate dal Consiglio di Amministrazione nella medesima data. Il budget e il piano sono stati preparati tenendo conto delle previsioni sull'andamento del settore automotive, così come elaborate dalle più importanti fonti del settore.

Il tasso di attualizzazione sulla base del costo medio ponderato del capitale è pari al 10,06%.

Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa utilizzato è stato il medesimo per tutte e tre le unità di business. Si stima infatti che il rischio sia il medesimo sulla base del fatto che le divisioni in oggetto operano nello stesso settore e con la stessa tipologia di clienti.

Infine il valore terminale è stato calcolato con la formula della "rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita del 2% (che si considera prudenziale se confrontato alle previsioni sull'andamento del settore automotive elaborate dalle più importanti fonti del settore) e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale (2023), rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile, utilizzando in particolare le seguenti ipotesi principali:

  • bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti (nella logica di considerare un livello di investimenti necessario per il "mantenimento" del business);
  • variazione di capitale circolante pari a zero.

Il costo medio del capitale è la risultante della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno "spread") e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate "peers" di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 20,3%;
  • beta levered di settore: 1,09;
  • tasso risk free: 3,7% (media annuale dei titoli risk free a 10 anni dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderata in base ai ricavi);
  • premio per il rischio: 7,5% (media del premio per il rischio, calcolato da una fonte indipendente, dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderato in base ai ricavi);

• spread sul costo del debito: 2,8% (stimato sulla base del budget 2019).

In tema di analisi di sensitività si precisa che:

  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di attualizzazione (mantenendo inalterato il tasso di crescita del valore terminale al 2% e tutte le altre assunzioni del piano): 16,3% per la C.G.U. filtrazione, 29,7% per la C.G.U. aria e raffreddamento e 13,0% per la C.G.U. sospensioni auto;
  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con una riduzione significativa dell'Ebit nel periodo esplicito di piano e trascinata anche nel valore terminale (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni del piano): -45,5% nella C.G.U. filtrazione, -73,9% nella C.G.U. aria e raffreddamento e -32,3% nella C.G.U. sospensioni auto;
  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di riduzione ("g- rate") del valore terminale (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni del piano): -8,8% nella C.G.U. filtrazione, -143,8% nella C.G.U. aria e raffreddamento e -1,9% nella C.G.U. sospensioni auto.

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU Sogefi superiore al suo valore contabile; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

Settore sanità (Gruppo KOS)

L'avviamento allocato al settore sanità, che coincide sostanzialmente con il perimetro del gruppo KOS, è pari a circa € 289 milioni. Il gruppo ha, quindi, allocato tutto l'avviamento su un'unica CGU "Sanità" procedendo, peraltro, nell'ambito delle analisi svolte ai fini della stima dei flussi cassa per il test di impairment all'identificazione di specifiche CGU secondo le logiche gestionali adottate dalla sub-holding KOS. Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti e delle attività immobilizzate iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle cash generating unit a cui è stato attribuito a livello di sub-holding KOS un valore di avviamento.

In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, il gruppo KOS ha provveduto all'individuazione delle CGU che rappresentano il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa ampiamente indipendenti all'interno del proprio bilancio consolidato. Per individuare le CGU si è tenuto conto della struttura organizzativa, della tipologia di business e delle modalità attraverso cui viene esercitato il controllo sull'operatività delle CGU stesse.

Il gruppo opera in due diverse ASA (Aree strategiche di affari) ovvero la Long Term Care e la Gestioni Ospedaliere a loro volta suddivise in tre settori operativi; Long Term Care (Riabilitazione e gestione di RSA), Acuti (Ospedale di Suzzara) e Diagnostica e Cure Oncologiche (sotto il marchio Medipass). Le CGU individuate dal management di Kos a livello della sub-holding sono le seguenti:

  • nel settore "Long Term Care" le CGU sono state individuate a livello regionale ed in particolare: Lombardia, Piemonte, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Lazio, Trentino, Campania e Umbria;
  • nel settore "Acuti", l'unica CGU individuata è rappresentata dalla società Ospedale di Suzzara;
  • nel settore "Cure oncologiche e diagnostica" (marchio di riferimento: Medipass) sono state identificate per paese: Italia, UK e India.

La recuperabilità dei valori iscritti è stata verificata confrontando il valore netto contabile attribuito alle CGU, compreso l'avviamento (Carrying Amount) con il valore recuperabile individuato dal valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si stima deriveranno dall'uso continuativo dei beni riferiti alle cash generating unit e dal valore terminale attribuibile alle stesse. In particolare nella tabella sono riportati i valori degli avviamenti allocati ai settori operativi da parte del management di KOS nonché gli ulteriori avviamenti allocati al settore Sanità che a livello di Gruppo costituiscono, come detto, una unica CGU. Il livello di allocazione dell'avviamento sulla CGU "Sanità", ancorché testato anche a livello inferiore, si ritiene significativo in quanto fornisce una rappresentazione coerente con la visione strategica dell'impresa che hanno gli amministratori di CIR rispetto alla specificità del settore di appartenenza del gruppo KOS.

(in migliaia di euro) 31.12.2018
Long Term Care 251.651
Cure Oncologiche e Diagnostica 36.227
Corporate 516
Avviamento ulteriore allocato a CGU Sanità 943
Totale 289.337

Nello sviluppo del test di impairment sono stati utilizzati i più recenti dati di natura previsionale relativi all'evoluzione economico-finanziaria prevista per il periodo 2019-2023 dal management, presupponendo il verificarsi delle assunzioni ed il raggiungimento degli obiettivi prospettici. Nell'elaborare i dati di natura previsionale il management ha effettuato ipotesi basandosi sull'esperienza passata e le attese circa gli sviluppi dei settori operativi con cui opera.

Per il calcolo del valore terminale è stato utilizzato un tasso di crescita pari all'1,5% (invariato rispetto al 2017) in linea con il tasso medio di crescita a lungo termine della produzione, del settore di riferimento e del paese in cui l'impresa opera. Per la CGU Indiana, stante la prospettiva d'inflazione al di sopra di tale valore, si è deciso di adottare un tasso pari al 4%. Per quanto riguarda invece le attività in UK non è stato calcolato il valore terminale in quanto il test è stato effettuato coerentemente alla durata del contratto dei service.

Il tasso di attualizzazione utilizzato riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e tiene conto dei rischi specifici dell'attività. Tale tasso di attualizzazione per le attività in Italia, al netto delle imposte (WACC after-tax), è pari al 6,3%, per le attività di UK è pari al 4,8% mentre per le attività in India è pari al 10,35%.

Nel corso degli ultimi anni si sono succeduti alcuni provvedimenti normativi aventi ad oggetto misure finalizzate alla riduzione della spesa pubblica e, in particolare, della spesa sanitaria. Sulla base delle migliori informazioni disponibili, il piano industriale elaborato recepisce le considerazioni effettuate dal management di KOS su tali provvedimenti e, conseguentemente, le stime effettuate in merito alla recuperabilità delle immobilizzazioni immateriali (ed in particolare dell'avviamento) e materiali, considerano l'effetto sulla redditività prospettica prodotto da tali provvedimenti.

Dal test svolto non sono emerse situazioni di perdite di valore

Si evidenzia inoltre che, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante il permanere del contesto di crisi del mercato i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti.

Il gruppo ha provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività considerando il variare degli assunti di base del test di impairment ed in particolar modo sulle variabili che incidono maggiormente sul valore recuperabile (tasso di attualizzazione, tassi di crescita, valore terminale) determinando il livello di tali variabili che rendono il valore d'uso pari al valore contabile come di seguito esposto:

Long Term Care: l'analisi di sensitività elaborata sul primo livello del test (Regione) evidenzia risultati positivi anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test su tutte le regioni considerate ad eccezione delle Regioni Liguria, Toscana e Lazio per le quali la cover diviene negativa se si considera un tasso g pari a zero.

Diagnostica e Cure Oncologiche: l'analisi di sensitività elaborata evidenzia risultati positivi anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test per tutti i Paesi considerati nel primo livello di test. Ulteriori scenari basati su un peggioramento delle variabili maggiormente sensibili non risultano essere significativi operando il settore in oggetto prevalentemente sulla base di contratti già acquisiti.

Inoltre, il Gruppo coerentemente con le analisi svolte dalla sub-holding KOS ha provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività considerando il variare degli assunti di base del test di impairment ed in particolar modo sulle variabili che incidono maggiormente sul valore recuperabile (tasso di attualizzazione, tassi di crescita, valore terminale).

Tale analisi, condotta sui livelli di test sopra evidenziati (regioni e settori operativi e quindi a livello di CGU Sanità), anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test, non ha evidenziato situazioni problematiche o di eccedenza significativa del valore contabile rispetto al valore recuperabile.

Infine si segnala come i risultati ottenuti dalle analisi effettuate ai fini della determinazione del value in use della CGU sanità abbiano peraltro trovato ampia conferma anche dal fair value espresso dai valori ai quali è stata conclusa nel corso del 2016 la transazione avente ad oggetto le quote detenute dal socio di minoranza del gruppo KOS.

7.b. Immobilizzazioni materiali

Nella pagina seguente viene riportata la movimentazione delle "Immobilizzazioni materiali" nel corso dell'esercizio.

7.b. Immobilizzazioni materiali

2018 Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi ammortamento Saldo Acquisizioni Aggregazioni Oneri Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi ammortamento Saldo
originario e svalutazioni 31/12/2017 (*) cessioni di imprese finanziari cambio movimenti netti svalutazioni originario e svalutazioni 31.12.2018
(in migliaia di euro) incrementi decrementi capitalizzati costo
Terreni 47.238 (573) 46.665 1.310 3.695 -- -- (275) 1.707 (1.213) -- 52.500 (611) 51.889
Fabbricati strumentali 389.702 (169.399) 220.303 5.183 5.836 -- -- (2.095) 18.928 (3.960) (13.606) 402.066 (171.477) 230.589
Impianti e macchinario 950.609 (705.255) 245.354 22.107 287 -- -- (3.856) 32.058 (220) (49.739) 975.904 (729.913) 245.991
Attrezzature industriali e commerciali 323.872 (200.631) 123.241 19.669 195 -- -- (1.489) 10.787 (319) (47.862) 315.290 (211.068) 104.222
Altri beni 296.169 (229.796) 66.373 14.033 306 -- -- (280) 2.618 (188) (15.460) 316.885 (249.483) 67.402
Immobilizzazioni in corso e acconti 98.614 (1.049) 97.565 88.490 (144) -- -- (1.024) (62.503) (221) (87) 123.215 (1.139) 122.076
Totale 2.106.204 (1.306.703) 799.501 150.792 10.175 -- -- (9.019) 3.595 (6.121) (126.754) 2.185.860 (1.363.691) 822.169

(*) Alcuni valori del 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'applicazione del principio "IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti clienti"

Le immobilizzazioni materiali passano da € 799.501 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 822.169 migliaia al 31 dicembre 2018. Si segnala che il saldo al 31 dicembre 2018 delle voci "Attrezzature industriali e commerciali" e "Immobilizzazzioni in corso e acconti" include gli investimenti, rispettivamente per € 56.305 migliaia e per € 44.015 migliaia, effettuati dal gruppo Sogefi nei "Tooling".

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati strumentali 3%
Impianti e macchinari 10-25%
Altri beni:
- Macchine elettroniche d'ufficio 20%
- Mobili e dotazioni 12%
- Automezzi 25%

7.c. Investimenti immobiliari

2018 Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi ammortamento Saldo netto Acquisizioni Aggregazioni Oneri Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi ammortamento Saldo
originario e svalutazioni 31.12.2017 cessioni di imprese finanziari cambio movimenti netti svalutazioni originario e svalutazioni 31.12.2018
(in migliaia di euro) incrementi decrementi capitalizzati costo
Immobili 28.543 (9.961) 18.582 -- -- -- -- -- -- -- (757) 28.543 (10.718) 17.825
Totale 28.543 (9.961) 18.582 -- -- -- -- -- -- -- (757) 28.543 (10.718) 17.825

Gli investimenti immobiliari passano da € 18.582 migliaia al 31 dicembre 2017 ad € 17.825 migliaia al 31 dicembre 2018, principalmente per effetto degli ammortamenti del periodo. Il valore di mercato è significativamente superiore ai valori di bilancio.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati 3%

Relativamente alle immobilizzazioni materiali e immateriali si segnala che, nell'ambito del settore automotive, al termine dell'esercizio 2018, a seguito dei negativi risultati economici e finanziari della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda e del debole andamento del mercato automobilistico sudamericano, è stata effettuata una verifica su eventuali riduzioni di valore di tali immobilizzazioni. Tale verifica è stata effettuata seguendo la procedura richiesta dallo IAS 36, confrontando il valore netto contabile di tali assets (pari a € 5,4 milioni relativi alle immobilizzazioni materiali) con il valore in uso dato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dall'uso continuativo dell'attività oggetto di impairment test.

Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered). La controllata ha preso in considerazione gli andamenti attesi risultanti dal budget 2019 e dai successivi 5 anni (si stima che tale arco temporale corrisponda alla residua vita utile dei cespiti) approvati dal Consiglio Consultivo della stessa in data 19 febbraio 2019).

Il budget e il piano sono stati preparati tenendo conto delle previsioni sull'andamento del settore automotive in Brasile elaborate dalle più importanti fonti del settore, e prevedendo un recupero dei ricavi e dei margini per ritornare ai livelli di redditività antecedenti al periodo di crisi.

Il tasso di attualizzazione utilizzato, basato sul costo medio ponderato del capitale, è pari al 18,77%.

Il costo medio del capitale è la risultante della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno "spread") e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate "peers" di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 20,3%
  • beta levered di settore: 1,07
  • tasso risk free: 10,61% (media annuale dei titoli di Stato brasiliani a 10 anni)
  • premio per il rischio: 10,13% (media del premio per il rischio, calcolato da una fonte indipendente)
  • costo del debito: 11%

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso degli assets superiore al valore contabile degli stessi. Pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

LEASING E RESTRIZIONI PER GARANZIE ED IMPEGNI SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

La situazione dei beni in leasing e delle restrizioni per garanzie ed impegni su immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2018 e 2017, è la seguente:

(in migliaia di euro) Leasing lordo Fondo ammortamento Restrizioni per
garanzie ed impegni
2018 2017 2018
2017
2018 2017
Terreni 3.503 3.503 -- -- -- --
Fabbricati 63.115 63.097 10.691 8.607 131.178 131.178
Impianti e macchinari 20.868 20.437 13.812 11.746 -- --
Altri beni 120 78 110 78 -- --
Immobilizzazioni in corso e acconti -- -- -- -- -- --

7.d. Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto

2017 Saldo Incrementi Svalutazioni Dividendi Quota parte Altri Saldo
31.12.2016 (Decrementi) del risultato movimenti 31.12.2017
Perdita Utile
Persidera S.p.A. 30,00 110.649 -- -- (3.900) (1.022) -- -- 105.727
Editoriale Libertà S.p.A. 35,00 13.951 -- -- (280) -- 424 -- 14.095
Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. 49,00 3.264 -- -- -- -- 3 -- 3.267
Altrimedia S.p.A. 35,00 733 -- -- (35) -- 64 -- 762
Le Scienze S.p.A. 50,00 151 -- -- (67) -- 19 -- 103
Devil Peak S.r.l. 36,16 -- -- -- -- -- -- -- --
Apokos Rehab PVT Ltd 50,00 936 -- -- -- (80) -- -- 856
Huffingtonpost Italia S.r.l. 49,00 303 -- -- -- -- 68 -- 371
Totale 129.987 -- -- (4.282) (1.102) 578 -- 125.181
(in migliaia di euro)
2018 Saldo Incrementi Svalutazioni Dividendi Quota parte Altri Saldo
31.12.2017 (Decrementi) del risultato movimenti 31.12.2018
31.12.2017 (Decrementi) del risultato movimenti 31.12.2018
Perdita Utile
Persidera S.p.A. 105.727 -- (11.155) (3.231) -- 77 -- 91.418
Editoriale Libertà S.p.A. 14.095 -- (871) (350) -- 417 -- 13.291
Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. 3.267 -- -- -- -- 122 -- 3.389
Altrimedia S.p.A. 762 -- -- (53) -- 30 -- 739
Le Scienze S.p.A. 103 -- -- (19) -- 4 -- 88
Devil Peak S.r.l. -- -- -- -- -- -- -- --
Apokos Rehab PVT Ltd 856 -- -- -- (48) -- -- 808
Huffingtonpost Italia S.r.l. 371 -- -- -- -- 75 -- 446
Totale 125.181 -- (12.026) (3.653) (48) 725 -- 110.179

Al 31 dicembre 2018 le partecipazioni detenute in Persidera S.p.A., Editoriale Libertà S.p.A. e Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. sono state sottoposte a impairment test, utilizzando nella determinazione sia del fair value che del valore d'uso metodologie e assunzioni analoghe a quelle adottate per le CGU del gruppo Gedi tenendo conto degli specifici settori di attività di ciascuna società. Più precisamente, il valore recuperabile delle partecipazioni – termine di raffronto per accertare la presenza di impairment loss – è stato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nel maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso: il primo è stato stimato facendo riferimento ai multipli di mercato; il secondo è stato quantificato sulla base dei flussi attesi dall'impresa partecipata, sulla base dei piani previsionali 2019-2021. In particolare per la "CGU Persidera" il piano, approvato dal Consiglio di Amministrazione della società in data 20 febbraio 2019, ipotizza una crescita del margine operativo lordo nel biennio 202-2021 dell'1,2% annuo. Il terminal value è stato calcolato in considerazione dell'Ebitda dell'ultimo anno di piano e di ammortamenti/investimenti coincidenti con gli investimenti dell'ultimo anno di piano (2021). Il tasso di attualizzazione dei flussi previsti è pari al 8,02%, che incorpora un ulteriore premio per il rischio (c.d execution risk), quantificato in 0,5%, che considera il rischio sottostante alle nuove previsioni economico-finanziarie elaborate dal management di Persidera con particolare riferimento al cambiamento di tecnologia (c.d switch off) previsto a partire dal 2020, alla variabilità dei costi e degli investimenti necessari per eseguire tale cambiamento di tecnologia ed anche ai risultati per l'anno 2018 inferiori alle attese del budget elaborato l'anno precedente.

A seguito dell'impairment test effettuato alla data di chiusura dell'esercizio 2018 si è reso necessario ridurre i valori delle partecipazioni in Persidera S.p.A., per un importo pari a € 11.155 migliaia, e in Editoriale Libertà S.p.A., per un importo pari a € 871 migliaia. Relativamente alla partecipazione in Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. non è emersa alcuna riduzione del valore contabile.

7.e. Altre partecipazioni

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Radio Italia S.p.A. 6.500 6.500
Ansa S. Coop. A.R.L. 2.173 2.173
D-Share S.r.l. 1.000 1.000
Emittenti Titoli S.p.A. -- 132
Altre 2.852 2.444
Totale 12.525 12.249

I valori di iscrizione in bilancio corrispondono al costo, ridotto, ove applicabile, per perdite di valore e sono considerati sostanzialmente corrispondenti al fair value delle medesime.

7.f. Altri crediti

Gli "Altri crediti" al 31 dicembre 2018 ammontavano a € 50.534 migliaia, rispetto a € 56.754 migliaia al 31 dicembre 2017, ed erano principalmente composti da:

  • € 9.247 migliaia (€ 10.094 migliaia al 31 dicembre 2017) di crediti (chirografari e ipotecari) detenuti da CIR International S.A.. La diminuzione del saldo è riconducibile alla cessione dell'investimento nella società di cartolarizzazione Zeus Finance S.r.l.;
  • € 3.754 migliaia relativi a depositi cauzionali;
  • € 25.018 migliaia di crediti verso l'erario, nell'ambito del gruppo Sogefi, prevalentemente relativi a crediti fiscali per l'attività di ricerca e sviluppo delle controllate francesi.

7.g. Altre attività finanziarie

Le "Altre attività finanziarie" al 31 dicembre 2018 ammontavano a complessivi € 61.980 migliaia (€ 58.822 migliaia al 31 dicembre 2017) e si riferivano principalmente ad investimenti in fondi di "private equity" ed in partecipazioni minoritarie. La valutazione a fair value di tali investimenti ha comportato adeguamenti negativi netti a conto economico per € 5.768 migliaia iscritti nella voce 14.e "Rettifiche di valore di attività finanziarie". Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati utili per un importo pari a € 11.293 migliaia (€ 19.164 migliaia nel 2017) iscritti alla voce 14.c "Proventi da negoziazione titoli".

Al 31 dicembre 2018 l'impegno residuo per investimenti in fondi di private equity era di € 12,7 milioni.

7.h. Attività e Passività per Imposte differite

Gli importi sono relativi alle imposte risultanti dalle differenze temporanee deducibili e dai benefici connessi alle perdite fiscali di esercizi precedenti, giudicate recuperabili.

(in migliaia di euro) 2018 2017
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Ammontare
delle
differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Differenza temporanea passiva da:
- svalutazione attività correnti 62.250 12.282 67.394 16.746
- svalutazione attività immobilizzate 80.805 21.284 81.041 21.680
- rivalutazione passività correnti 24.138 7.179 24.549 7.143
- rivalutazione fondi per il personale 74.592 16.913 73.792 16.807
- rivalutazione fondi per rischi ed oneri 61.898 15.539 72.524 20.710
- rivalutazione debiti a lungo -- -- -- --
- svalutazione strumenti finanziari 1.542 379 840 211
- perdite fiscali d'esercizi precedenti 96.296 25.424 88.745 19.652
Totale imposte differite attive 401.521 99.000 408.885 102.949
Differenza temporanea attiva da:
- rivalutazione attività correnti 8.241 2.018 10.916 2.627
- rivalutazione attività immobilizzate 584.452 159.435 549.319 155.145
- svalutazione passività correnti 38.637 7.396 50.651 12.974
- valutazione fondi per il personale 2.983 715 2.209 580
- svalutazione fondi per rischi ed oneri 448 133 401 120
- rivalutazione strumenti finanziari 2 1 11 3
Totale imposte differite passive 634.763 169.698 613.507 171.449
Imposte differite nette (70.698) (68.500)

Il dettaglio delle "Imposte differite attive e passive", suddivise per tipologia di differenza temporanea, è il seguente:

Relativamente alle imposte differite attive si rileva che le stesse sono state iscritte, a livello di subholding operative, valutandone la recuperabilità nell'ambito dei relativi piani aziendali.

Le perdite pregresse non utilizzate ai fini del calcolo delle imposte differite riguardano la società CIR International per circa € 382,9 milioni illimitatamente riportabili e per circa € 92,7 milioni le altre società del Gruppo. Si precisa che su tali perdite non sono state conteggiate imposte differite attive in quanto non sussistono al momento condizioni che possano confortare sulla probabilità della loro recuperabilità tramite futuri redditi imponibili.

La movimentazione delle "Imposte differite attive e passive" nel corso dell'esercizio è la seguente:

2018 Saldo al
31.12.2017
Utilizzo
imposte differite di
Imposte
differite sorte
Differenze cambio
e altri movimenti
Saldo al
31.12.2018
(in migliaia di euro) esercizi precedenti nell'esercizio
Imposte differite attive:
- a conto economico 83.535 (18.185) 14.517 -- 79.867
- a patrimonio netto 19.414 -- 156 (437) 19.133
Imposte differite passive:
- a conto economico (146.135) 4.655 (2.426) (2.928) (146.834)
- a patrimonio netto (25.314) 38 (334) 2.746 (22.864)
Imposte differite nette (68.500) (70.698)

8. Attività correnti

8.a. Rimanenze

Le rimanenze sono così ripartite:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Materie prime, sussidiarie e di consumo 76.890 75.649
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 16.586 15.492
Prodotti finiti e merci 40.742 48.081
Acconti -- --
Totale 134.218 139.222

Il valore del magazzino è esposto al netto delle svalutazioni effettuate nei passati esercizi e nell'esercizio in corso, che tengono conto dell'obsolescenza dei prodotti finiti, merci e materie sussidiarie.

8.b. Crediti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso clienti 420.279 470.937
Crediti verso imprese controllanti -- 122
Crediti verso imprese collegate 690 1.677
Totale 420.969 472.736

La diminuzione della voce "Crediti verso clienti" è riconducibile essenzialmente ai gruppi Sogefi e GEDI.

I "Crediti verso clienti" sono infruttiferi e hanno una scadenza media in linea con le condizioni di mercato.

I crediti commerciali sono registrati al netto di svalutazioni che tengono conto del rischio di credito.

Nel corso del 2018 sono stati effettuati accantonamenti al fondo svalutazione crediti per un importo di € 6.809 migliaia rispetto ad € 6.222 migliaia del 2017.

La voce "Crediti verso imprese controllanti" al 31 dicembre 2017 si riferiva a crediti di CIR S.p.A. vantati nei confronti della controllante Cofide S.p.A..

La voce "Crediti verso imprese collegate" si riferisce a crediti verso società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto nell'ambito del gruppo GEDI.

8.c. Altri crediti

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso imprese collegate 105 105
Crediti tributari 35.381 48.586
Crediti verso altri 43.531 56.109
Totale 79.017 104.800

La voce "Crediti tributari" dello scorso esercizio includeva l'importo di € 13.363 migliaia relativi all'istanza consolidata di rimborso IRES ai sensi del D.L. 201/2011. Nel corso del mese di dicembre si è perfezionata, con un primario istituto finanziario, la cessione pro-soluto di tale credito.

La diminuzione della voce "Crediti verso altri" è riconducibile essenzialmente al gruppo GEDI.

8.d. Crediti finanziari

I "Crediti finanziari" passano da € 21.717 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 25.773 migliaia al 31 dicembre 2018. La voce include € 5.115migliaia relativi alla valutazione a fair value dei contratti di Cross Currency Swap, sottoscritti dal gruppo Sogefi con la finalità di coprire il rischio di tasso e di cambio relativi al private placement obbligazionario di USD 115 milioni ed € 14.672 migliaia di crediti vantati dal gruppo KOS nei confronti di società di factoring per cessioni pro soluto.

8.e. Titoli

La voce è composta dalle seguenti categorie di titoli:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Fondi di investimento ed assimilati 14.202 35.132
Titoli diversi 10.867 11.795
Totale 25.069 46.927

Al 31 dicembre 2018 la voce ammontava a complessivi € 25.069 migliaia (€ 46.927 migliaia al 31 dicembre 2017) ed include quote detenute in fondi di investimento da parte della società controllata CIR Investimenti S.p.A. per € 14.202 migliaia (€ 35.132 migliaia al 31 dicembre 2017) e un titolo strutturato per € 10.867 migliaia (€ 11.209 migliaia al 31 dicembre 2017).

La valutazione a fair value della voce "Titoli" ha comportato un adeguamento negativo a conto economico pari a € 1.038 migliaia.

8.f. Altre attività finanziarie

La voce pari a € 276.880 migliaia (€ 235.251 migliaia al 31 dicembre 2017) è costituita per € 37.920 migliaia (€ 39.110 migliaia al 31 dicembre 2017) da quote di "hedge funds" e azioni redimibili di società d'investimento detenute da CIR International S.A.. La liquidità dell'investimento è funzione dei tempi di riscatto dai fondi che normalmente variano da uno a tre mesi.

La valutazione a fair value di tali fondi ha comportato un adeguamento negativo a conto economico per un importo pari a € 1.734 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati utili per un importo pari a € 2.783 migliaia (€ 3.664 migliaia nel 2017) iscritti alla voce 14.c "Proventi da negoziazione titoli".

La voce include inoltre € 238.960 migliaia (€ 196.141 migliaia al 31 dicembre 2017) relativi alla sottoscrizione, da parte della controllata CIR Investimenti S.p.A., di polizze assicurative a vita intera e polizze di capitalizzazione con rendimenti collegati a gestioni separate assicurative e, in alcuni casi, a fondi unit linked, con primari istituti assicurativi. Il rendimento netto nel corso dell'esercizio è stato pari a € 3.377 migliaia (€ 3.088 migliaia nel 2017). La valutazione a fair value, della parte relativa alle polizze con rendimenti collegati a fondi unit linked, ha comportato un adeguamento negativo a conto economico per un importo pari a € 1.156 migliaia.

8.g. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Debiti verso banche

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" passano da € 261.484 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 244.469 migliaia al 31 dicembre 2018.

I "Debiti verso banche" passano da € 17.551 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 13.046 migliaia al 31 dicembre 2018.

L'analisi della variazione dell'esercizio è indicata nel prospetto del rendiconto finanziario.

8.h. Attività e passività destinate alla dismissione

Nell'ambito del gruppo Sogefi, nella seconda metà del 2018, la direzione aziendale ha presentato un piano in cui si impegnava a vendere parte degli impianti produttivi dello stabilimento di Fraize della controllata francese Sogefi Air & Cooling S.A. Per tale motivo, il suddetto impianto è stato presentato in bilancio come "attività destinate alla dismissione". La vendita è attualmente in corso e la conclusione è prevista nei primi mesi del 2019.

Al 31 dicembre 2018, il gruppo in dismissione era rilevato al fair value al netto dei costi di vendita e comprendeva le attività e le passività seguenti.

(in migliaia di euro)

ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE

Immobili, impianti e macchinari 11.077
Immobilizzazioni immateriali 411
Rimanenze 1.944
Altri crediti 167
Totale attività destinate alla dismissione 13.599

PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE

Debiti commerciali e altri debiti 9.364
Totale passività destinate alla dismissione 13.599

La rilevazione delle suddette attività e passività direttamente connesse, quali destinate alla dismissione, ha generato una svalutazione per € 5.188 migliaia relativa a progetti di ricerca e sviluppo ritenuti non recuperabili dalla vendita del sito francese.

Le "Attività destinate alla dismissione" esposte nel bilancio al 31 dicembre 2017, ammontanti a € 3.418 migliaia e relative, nell'ambito del gruppo Sogefi, al terreno e al fabbricato del sito di Lieusaint della controllata Sogefi Suspensions S.A., sono state cedute nel corso dell'esercizio 2018.

9. Patrimonio netto

9.a. Capitale sociale

Il capitale sociale è rimasto invariato rispetto al precedente esercizio con € 397.146.183,50 (n. 794.292.367 azioni da nominali € 0,50 cadauna).

Al 31 dicembre 2018 la Società possedeva n. 150.113.881 azioni proprie (18,8991% del capitale) per un valore di € 207.343 migliaia, rispetto a n. 138.167.259 azioni al 31 dicembre 2017 (17,395% del capitale) per un valore di € 194.889 migliaia. L'incremento netto è determinato, in aumento, per l'acquisto di n. 12.107.791 azioni e in diminuzione per l'esercizio dei piani di stock grant per n. 161.169 azioni.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie detenute dalla capogruppo sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Non esistono azioni gravate da diritti, privilegi e vincoli nella distribuzione di dividendi, fatta eccezione per le azioni proprie.

Si segnala che al Consiglio di Amministrazione sono state conferite deleghe per un periodo di cinque anni dal 30 giugno 2014 per aumentare in una o più volte il capitale sociale fino ad un massimo di € 500 milioni (valore nominale) e di un ulteriore massimo di € 20 milioni (valore nominale) a favore di dipendenti della Società e sue controllate.

Il Consiglio di Amministrazione ha conferito inoltre la facoltà, per il periodo di cinque anni dal 30 giugno 2014, di emettere, in una o più volte, anche con esclusione del diritto di opzione, e in tal caso a favore di investitori istituzionali, obbligazioni convertibili o con warrant, anche in valuta estera, se ammesse dalla legge, con correlativo aumento del capitale sociale – nel limite del dieci per cento del capitale sociale esistente in caso di esclusione del diritto di opzione – per un ammontare massimo di € 500 milioni.

Relativamente ai piani di stock option e stock grant, al 31 dicembre 2018 erano in circolazione n. 20.934.019 opzioni, corrispondenti ad un pari numero di azioni.

La "Riserva stock option e stock grant" si riferisce al valore del costo figurativo dei piani di incentivazione assegnati ai dipendenti e deliberati successivamente alla data del 7 novembre 2002.

9.b. Riserve

L'evoluzione ed il dettaglio della voce "Riserve" è riportato di seguito:

(in migliaia di euro) Riserva da
sovrapprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva da
fair value
Riserva
da
conversi
one
Riserva per
azioni
proprie
in portafoglio
Riserva
stock
option e
stock grant
Altre
riserve
Totale
riserve
Saldo al 31 dicembre 2016 38.845 115.969 23.531 (6.285) 64.283 18.570 55.937 310.850
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23
dello statuto sociale
-- -- -- -- -- -- 7 7
Valutazione al fair value degli strumenti
di copertura
-- -- 1.768 -- -- -- -- 1.768
Valutazione a fair value dei titoli -- -- (955) -- -- -- -- (955)
Riserva di fair value dei titoli rilasciata
a conto economico
-- -- (1.537) -- -- -- -- (1.537)
Adeguamento per operazioni su azioni
proprie
1.661 -- -- -- 4.800 -- -- 6.461
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- (4.903) -- (4.903)
Accredito costo figurativo stock option
e stock grant
-- -- -- -- -- 1.801 -- 1.801
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- 29 121 -- -- (26.819) (26.669)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- 1.084 1.084
Differenze cambio da conversione -- -- -- (15.362) -- -- -- (15.362)
Saldo al 31 dicembre 2017 40.506 115.969 22.836 (21.526) 69.083 15.468 30.209 272.545
Rettifiche alla data di applicazione iniziale
dell'IFRS 15 (al netto delle imposte)
-- -- -- 208 -- -- (6.543) (6.335)
Saldo rideterminato al 31 dicembre 2017 40.506 115.969 22.836 (21.318) 69.083 15.468 23.666 266.210
Rettifiche alla data di applicazione iniziale
dell'IFRS 9 (al netto delle imposte)
-- -- (25.448) (6.632) -- -- (1.389) (33.469)
Saldo rideterminato al 1° gennaio 2018 40.506 115.969 (2.612) (27.950) 69.083 15.468 22.277 232.741
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23
dello statuto sociale
-- -- -- -- -- -- -- --
Valutazione al fair value degli strumenti
di copertura
-- -- 868 -- -- -- -- 868
Adeguamento per operazioni su azioni
proprie
223 -- -- -- 5.974 -- -- 6.197
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- (3.181) -- (3.181)
Accredito costo figurativo stock option
e stock grant
-- -- -- -- -- 1.794 -- 1.794
Effetti derivanti da variazioni patrimoniali
delle società controllate
-- -- (5) (57) -- -- 3.572 3.510
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- -- 974 974
Differenze cambio da conversione -- -- -- (6.041) -- -- -- (6.041)
Saldo al 31 dicembre 2018 40.729 115.969 (1.749) (34.048) 75.057 14.081 26.823 236.862

La "Riserva da fair value", al netto degli effetti fiscali, negativa per € 1.749 migliaia, si riferisce alla valutazione degli strumenti di copertura.

La "Riserva da conversione" al 31 dicembre 2018, negativa per € 34.048 migliaia, era così composta:

(in migliaia di euro) 01.01.2018 Incrementi Decrementi 31.12.2018
Gruppo Sogefi (27.919) -- (6.011) (33.930)
Gruppo Kos 115 -- (91) 24
Altre (146) 4 -- (142)
Totale (27.950) 4 (6.102) (34.048)

La voce "Altre riserve" al 31 dicembre 2017 risulta così composta:

(in migliaia di euro)

Riserva c/aumento capitale 3
Riserva statutaria 179
Riserva per il differenziale tra i valori di carico delle partecipate
e le quote del patrimonio netto consolidato 26.641
Totale 26.823

Il movimento delle azioni proprie nel corso dell'esercizio è stato il seguente:

(in migliaia di euro) Numero azioni Controvalore
Saldo al 31 dicembre 2017 138.167.259 194.889
Incrementi/decrementi 11.946.622 12.454
Saldo al 31 dicembre 2018 150.113.881 207.343

Gli "incrementi/decrementi" sono al netto delle azioni assegnate a seguito dell'esercizio dei piani di stock grant.

9.c. Utile (perdite) portati a nuovo

Le variazioni degli Utili (perdite) portati a nuovo sono riportate nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto".

10. Passività non correnti

10.a. Prestiti obbligazionari

Il dettaglio della voce "Prestiti Obbligazionari" è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Prestito Obbligazionario convertibile GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 2,625% 2014/2019 -- 87.906
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD 57.197 68.253
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2020 24.981 24.967
Prestito Obbligazionario convertibile Sogefi S.p.A. 2% 2014/2021 89.574 85.678
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2024 63.684 63.553
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2025 34.818 34.755
Totale 270.254 365.112

Si segnala che il Prestito obbligazionario convertibile GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 2014/2019 è stato riclassificato alla voce 11.a "Prestiti obbligazionari" delle passività correnti.

10.b. Altri debiti finanziari

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 36.903 45.758
Altri finanziamenti da banche 230.129 165.951
Leasing 57.664 68.092
Altri debiti 2.607 2.062
Totale 327.303 281.863

La voce è costituita da finanziamenti a società del gruppo KOS per € 199.310 migliaia, da finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 124.486 migliaia e da finanziamenti a società del gruppo GEDI per € 3.507 migliaia.

10.c. Fondi per il personale

Il dettaglio dei fondi è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) 77.657 81.926
Fondi quiescenza e obbligazioni simili 57.434 57.809
Totale 135.091 139.735
(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Saldo iniziale 139.735 131.058
Accantonamento per prestazioni di lavoro dell'esercizio 27.044 22.955
Incrementi per interessi finanziari 2.045 1.956
Costi o ricavi attuariali (1.085) (3.495)
Benefici pagati (11.211) (10.550)
Incrementi o decrementi dovuti a variazioni perimetro di consolidamento 1.618 16.227
Altre variazioni (23.055) (18.416)
Saldo finale 135.091 139.735

TFR e Fondo Indennità fissa

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,13% - 3,10%
Tasso annuo di inflazione 1,50% - 3,10%
Tasso annuo aumento retribuzioni 0,50% - 3,60%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

10.d. Fondi per rischi ed oneri

La composizione e la movimentazione della parte non corrente di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Fondo
vertenze in
corso
Fondo oneri
ristrutturazione
Fondo
garanzia prodotti
Fondo
rischi diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 19.538 2.623 18.214 28.522 68.897
Accantonamenti
dell'esercizio
2.194 1.817 2.921 2.918 9.850
Utilizzi (4.122) (2.895) (11.819) (3.967) (22.803)
Differenze cambio -- -- (35) (798) (833)
Altri movimenti (4.777) -- (5.000) (2.311) (12.088)
Saldo al 31 dicembre 2018 12.833 1.545 4.281 24.364 43.023

La composizione e la movimentazione della parte corrente di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Fondo
vertenze in corso
Fondo oneri
ristrutturazione
Fondo
rischi diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 5.965 10.342 54.937 71.244
Accantonamenti dell'esercizio 141 17.385 11.858 29.384
Utilizzi (2.118) (6.196) (11.747) (20.061)
Differenze cambio -- -- (6) (6)
Altri movimenti 2.185 -- 4.631 6.816
Saldo al 31 dicembre 2018 6.173 21.531 59.673 87.377

Relativamente alla voce "Fondo garanzia prodotti" si evidenzia che, nel mese di agosto 2018, Sogefi ha concluso un accordo definitivo in merito alle richieste di indennizzo (claims) avanzate da due clienti nei confronti della propria controllata Sogefi Air & Cooling S.A.S. (precedentemente Systèmes Moteurs S.A.S.) per la fornitura di un componente difettoso.

Tali richieste di indennizzo avevano dato luogo a diversi contenziosi, da un lato, con i due clienti e i subfornitori, e dall'altro, con la società da cui Sogefi ha acquisito Systèmes Moteurs (Dayco Europe S.r.l.).

L'accordo ha previsto la chiusura di tutti i contenziosi pendenti, eliminando i significativi rischi connessi alla vicenda (di cui il mercato è stato opportunamente e regolarmente informato).

Tale accordo ha comportato un effetto positivo sul risultato di € 6.565 migliaia prima delle imposte in virtù dei prudenziali accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti. Il suddetto importo è composto come segue: € 10.800 migliaia dal rilascio di una parte del fondo garanzia prodotto, € 9.735 migliaia dallo storno del'"Indemnification asset" iscritta nei crediti nei precedenti esercizi e € 5.500 migliaia dall'iscrizione di un provento nel conto economico.

Il "Fondo vertenze in corso" include, oltre alle cause per diffamazione riguardanti il gruppo GEDI, comuni per tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale e cause di lavoro.

Il "Fondo oneri di ristrutturazione" comprende importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate e si riferisce in particolare a riorganizzazioni produttive riguardanti società del gruppo GEDI.

Il "Fondo per rischi diversi" è stato accantonato principalmente a fronte di contenziosi fiscali in corso con le amministrazioni tributarie locali.

11. Passività correnti

11.a. Prestiti obbligazionari

La voce pari a € 113.801 migliaia si riferisce per € 98.884 migliaia alla parte corrente del Prestito obbligazionario GEDI Gruppo Editoriale S.p.A, 2014/2019, per € 14.348 migliaia alla parte corrente del Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD e per € 569 migliaia alla parte corrente dei Private Placement emessi da KOS S.p.A..

11.b. Altri debiti finanziari

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 8.285 9.300
Altri finanziamenti da banche 44.493 48.727
Leasing 12.455 12.542
Altri debiti finanziari 79.641 82.594
Totale 144.874 153.163

La voce si riferisce a finanziamenti a società del gruppo GEDI per € 78.792 migliaia, a finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 45.915 migliaia e a finanziamenti a società del gruppo KOS per € 20.167 migliaia.

11.c. Debiti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti verso imprese controllanti 245 14
Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto 9 9
Debiti verso imprese collegate 2.229 1.821
Debiti verso fornitori 456.398 460.544
Acconti 38.383 50.899
Totale 497.264 513.287

La voce "Debiti verso imprese controllanti" al 31 dicembre 2018 si riferisce a debiti di società del gruppo GEDI (€ 143 migliaia), di società del gruppo Sogefi (€ 66 migliaia), di società del gruppo KOS (€ 30 migliaia), di CIR S.p.A. (€ 5 migliaia) e della società CIR Investimenti S.p.A. (€ 1 migliaio) nei confronti della controllante COFIDE S.p.A.

La voce "Debiti verso imprese controllanti" al 31 dicembre 2017 si riferiva a debiti di società del gruppo GEDI nei confronti della controllante COFIDE S.p.A.

La voce "Acconti" include principalmente le passività iscritte, nell'ambito del gruppo Sogefi, a seguito dell'adozione dell'IFRS 15. Tali passività rappresentano i corrispettivi ricevuti dai clienti per la vendita dei tooling e dei prototipi che verranno riconosciuti a conto economico lungo la vita del prodotto.

11.d. Altri debiti

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Verso personale dipendente 75.681 74.322
Debiti tributari 42.855 75.405
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 50.671 51.115
Altri debiti 41.901 59.178
Totale 211.108 260.020

La voce "Debiti tributari" al 31 dicembre 2017 includeva l'importo di € 35.108 migliaia riferito, nell'ambito del gruppo GEDI, alla terza rata, scadente nel 2018, della definizione agevolata, prevista dall'art. 11 del Dl n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017, del contenzioso fiscale relativo a fatti risalenti all'esercizio 1991 e oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione Tributaria Regionale di Roma.

La voce "Altri debiti" al 31 dicembre 2017 includeva, nell'ambito del gruppo Sogefi, l'importo di € 14.997 migliaia relativo al fair value della passività riveniente dall'esercizio della put option detenuta dai soci di minoranza della controllata Sogefi M.N.R. Engine Systems India Pvt Ltd, con riferimento al 30% del capitale della stessa.

Conto Economico

12. Ricavi

RIPARTIZIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ

(in milioni di euro) 2018 2017 Variazione
importo % importo % %
Componentistica per autoveicoli 1.623,8 57,6 1.647,8 59,8 (1,5)
Media 648,7 23,0 615,8 22,4 5,3
Sanità 544,9 19,4 490,6 17,8 11,1
Totale ricavi consolidati 2.817,4 100,0 2.754,2 100,0 2,3

RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA

(in milioni di euro)

2018 Totale Italia Altri Paesi Nord Sud Asia Altri
ricavi europei America America Paesi
Componentistica per autoveicoli 1.623,8 85,0 881,0 310,4 175,8 164,8 6,8
Media 648,7 648,7 -- -- -- -- --
Sanità 544,9 520,9 9,5 -- -- 14,5 --
Totale ricavi consolidati 2.817,4 1.254.6 890,5 310,4 175,8 179,3 6,8
Percentuali 100,0% 44,5% 31,6% 11,0% 6,2% 6,4% 0,3%
(in milioni di euro)
2017 Totale
ricavi
Italia Altri Paesi
europei
Nord
America
Sud
America
Asia Altri
Paesi
Componentistica per autoveicoli 1.647,8 102,5 879,3 312,5 181,8 165,6 6,1
Media 615,8 615,8 -- -- -- -- --
Sanità 490,6 473,7 7,5 -- -- 9,4 --
Totale ricavi consolidati 2.754,2 1.192,0 886,8 312,5 181,8 175,0 6,1
Percentuali 100,0% 43,3% 32,2% 11,3% 6,6% 6,4% 0,2%

La tipologia dei prodotti commercializzati dal Gruppo e dei settori in cui esso opera fa sì che i ricavi seguano un andamento ragionevolmente lineare nel corso dell'anno e non soggetto a particolari fenomeni di ciclicità a parità di perimetro di business.

13. Costi e proventi operativi

13.a. Costi per acquisto di beni

La voce in oggetto passa da € 980.471 migliaia nel 2017 a € 1.004.030 migliaia nel 2018. L'incremento della voce è riconducibile prevalentemente al gruppo Sogefi.

13.b. Costi per servizi

La voce in oggetto passa da € 655.781 migliaia nel 2017 a € 678.763 migliaia nel 2018, come risulta dalla seguente analisi:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Consulenze tecniche e professionali 104.167 101.419
Costi di distribuzione e trasporti 113.697 105.979
Lavorazioni esterne 35.350 34.803
Altre spese 425.549 413.580
Totale 678.763 655.781

L'incremento dei "Costi per servizi" è riconducibile prevalentemente al gruppo GEDI e al gruppo KOS.

13.c. Costi del personale

I costi per il personale ammontano a € 787.016 migliaia nel 2018 (€ 732.661 migliaia nel 2017).

(in migliaia di euro) 2018 2017
Salari e stipendi 529.767 503.064
Oneri sociali 169.890 161.175
Trattamento di fine rapporto 22.109 20.132
Trattamento di quiescenza e simili 4.847 2.809
Valutazione piani di stock option e stock grant 3.733 3.430
Altri costi 56.670 42.051
Totale 787.016 732.661

L'incremento dei "Costi del personale" è riconducibile prevalentemente al gruppo GEDI e al gruppo KOS.

La media del numero dei dipendenti del Gruppo nell'esercizio 2018 è stata di 16.213 unità (15.012 nell'esercizio 2017).

13.d. Altri proventi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Contributi in conto esercizio 173 143
Plusvalenze da alienazioni beni 13.478 3.505
Sopravvenienze attive ed altri proventi 26.642 27.325
Totale 40.293 30.973

L'incremento degli "Altri proventi operativi" è riconducibile prevalentemente al gruppo Sogefi.

13.e. Altri costi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Svalutazioni e perdite su crediti 7.845 7.152
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 21.334 10.573
Imposte e tasse indirette 32.797 31.267
Oneri di ristrutturazione 758 8.606
Minusvalenze da alienazione beni 10.319 2.108
Sopravvenienze passive ed altri oneri 6.854 21.316
Totale 79.907 81.022

La voce "Oneri di ristrutturazione" si riferisce a costi per piani di ristrutturazione già in corso di attivazione nell'ambito del gruppo Sogefi.

14. Proventi e oneri finanziari

14.a. Proventi finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Interessi attivi su conti bancari 425 733
Interessi attivi su titoli 700 796
Altri interessi attivi 4.615 4.510
Derivati su tassi di interesse 2.251 3.254
Differenze cambio attive 796 298
Altri proventi finanziari -- --
Totale 8.787 9.591

14.b. Oneri finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Interessi passivi su conti bancari 11.914 8.558
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 19.605 20.618
Altri interessi passivi 10.735 13.482
Derivati su tassi di interesse 2.645 6.458
Differenze cambio passive 53 44
Altri oneri finanziari 7.328 9.266
Totale 52.280 58.426

14.c. Proventi da negoziazione titoli

Il dettaglio dei "Proventi da negoziazione titoli" è il seguente:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Titoli azionari altre imprese 68 208
Altri titoli e altri proventi 14.167 22.944
Totale 14.235 23.152

14.d. Oneri da negoziazione titoli

Il dettaglio degli "Oneri da negoziazione titoli" è il seguente:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Titoli azionari altre imprese 11 --
Altri titoli e altri oneri 644 39
Totale 655 39

14.e. Rettifiche di valore di attività finanziarie

La voce in oggetto negativa per € 22.336 migliaia, si riferisce per € 4.539 migliaia alla negativa valutazione a fair value dei "Titoli" e delle "Altre attività finanziarie" iscritti nelle attività correnti, per € 5.771 migliaia alla valutazione negativa delle "Altre attività finanziarie" e delle "Altre partecipazioni" iscritti nelle attività non correnti e per € 12.026 migliaia alle riduzioni di valore delle "Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto".

15. Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito sono così suddivise:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Imposte correnti 33.183 27.751
Imposte differite 2.015 2.188
Oneri fiscali di esercizi precedenti (2.563) 151.109
Totale 32.635 181.048

La voce "Oneri fiscali di esercizi precedenti" dello scorso esercizio includeva gli effetti della definizione delle liti fiscali nell'ambito del gruppo GEDI: in particolare l'onere fiscale era stato pari a € 175.341 migliaia (di cui € 128.233 migliaia a titolo di imposta e € 47.108 migliaia a titolo di interessi). La definizione aveva permesso di rilasciare fondi precedentemente accantonati per complessivi € 20.847 migliaia. Erano stati inoltre stanziati € 78 migliaia per tenere conto degli interessi maturati su rischi di natura fiscale. La deducibilità della quota di interessi per € 47.108 migliaia aveva avuto un effetto positivo complessivo pari a € 11.304 migliaia, di cui € 2.322 migliaia a titolo di imposte correnti e € 8.984 migliaia a titolo di imposte anticipate.

La seguente tabella presenta la riconciliazione delle aliquote di imposta ordinaria ed effettiva per l'esercizio 2018:

(in migliaia di euro) 2018
Utile (Perdita) prima delle imposte risultante da bilancio 52.896
Imposte sul reddito teoriche 12.695
Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 11.434
Effetto fiscale correlato a perdite di esercizi precedenti che originano
imposte differite attive nell'esercizio (6.552)
Effetto fiscale correlato a perdite esercizi precedenti che non avevano originato
imposte differite attive 315
Effetto fiscale su differenziali di tasso di società estere 4.948
Contributi non tassabili (2.155)
Altro 5.383
Imposte sul reddito 26.068
Aliquota media effettiva 49,3
Aliquota teorica 24,0
IRAP e altre imposte 9.130
Oneri fiscali di esercizi precedenti (2.563)
Totale imposte da bilancio 32.635

16. Utile/(Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione

L'importo dello scorso esercizio includeva l'utile di € 8.161 migliaia a titolo di corrispettivo differito per la cessione, effettuata dal gruppo GEDI, di All Music a Discovery, avvenuta nel gennaio 2015 e la perdita di € 567 migliaia relativa alla dismissione, da parte di CIR International S.A., dell'investimento nella società di cartolarizzazione Zeus Finance S.r.l..

17. Utile per azione

L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione. L'utile (perdita) diluito per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio.

La società ha solo una categoria di azioni ordinarie potenziali, quelle derivanti dai piani di stock option e stock grant attribuiti a dipendenti.

L'effetto diluitivo che le azioni ordinarie da emettere o da assegnare a favore dei piani di stock option e stock grant produrranno sull'utile (perdita) per azione non è significativo.

Nella determinazione del numero medio di opzioni è stato utilizzato il fair value medio delle azioni riferito al singolo periodo di riferimento (esercizio). Il fair value medio dell'azione ordinaria CIR nell'esercizio 2018 è pari a € 1,0406 rispetto ad un fair value medio di € 1,2604 nell'esercizio 2017.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito.

Utile (perdita) base per azione

2018 2017
Utile (perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro) 12.890 (5.950)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0198 (0,0090)
2018 2017
Utile (perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
8.691 (20.949)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0134 (0,0317)
Utile (perdita) diluito per azione
2018 2017
Utile (perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro) 12.890 (5.950)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
N° medio ponderato di opzioni 3.390.137 4.658.627
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value (1.832.500) (3.386.711)
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 651.566.325 661.775.533
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0198 (0,0090)
2018 2017
Utile (perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
8.691 (20.949)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
N° medio ponderato di opzioni 3.390.137 4.658.627
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value (1.832.500) (3.386.711)
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 651.566.325 661.775.533
Utile (perdita) diluito per azione (euro) 0,0133 (0,0317)

18. Dividendi pagati

I dividendi pagati nel corso dell'esercizio ammontano a € 24.764 migliaia, pari a € 0,038 per azione.

19. Gestione dei rischi finanziari: informazioni integrative

Il Gruppo CIR opera in differenti settori dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le sue attività sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed il rischio di tasso di interesse.

Al fine di minimizzare determinate tipologie di rischi il Gruppo fa ricorso a strumenti finanziari derivati di copertura.

La gestione del rischio è effettuata dalla funzione centrale di finanza e tesoreria sulla base di politiche approvate dalla Direzione di CIR e trasmesse alle società controllate in data 25 luglio 2003.

19.a. Rischio di mercato

Rischio di cambio (foreign currency risk)

Il Gruppo, operando a livello internazionale in particolare nell'ambito del gruppo Sogefi, potrebbe essere soggetto al rischio che variazioni nel tasso di cambio di valute estere impattino il fair value di talune sue attività o passività. Il gruppo Sogefi produce e vende principalmente nell'area dell'Euro ma è soggetto a rischio valutario specialmente nei confronti delle valute Sterlina inglese, Real brasiliano, Dollaro statunitense, Peso argentino, Renminbi cinese e Dollaro canadese.

Relativamente al rischio di cambio legato alla conversione dei bilanci delle controllate estere, generalmente le società operative hanno una sostanziale convergenza tra le valute di fatturazione attiva e quelle di fatturazione valuta locale, sono attive sia nel proprio mercato interno sia all'estero e, in caso di fabbisogno, i mezzi finanziari sono reperiti localmente.

Sensitivity Analisys cambio EUR/USD 31.12.2018 31.12.2017
Shift del tasso di cambio EUR/USD -5%
+5%
-5% +5%
Variazione a Conto Economico (EUR/migliaia) 1.367 (1.047) 670 (589)
Variazione a Patrimonio Netto (EUR/migliaia) 1.367 (1.047) 670 (589)

Di seguito si riporta la tabella di analisi di sensitività relativa al rischio cambio:

19.b. Rischio di credito

Il rischio di credito può essere valutato sia in termini commerciali correlati alla tipologia dei clienti, ai termini contrattuali ed alla concentrazione delle vendite, sia in termini finanziari connessi alla tipologia delle controparti utilizzate nelle transazioni finanziarie. All'interno del Gruppo non vi sono significative concentrazioni del rischio di credito.

Sono state da tempo poste in essere adeguate politiche per assicurare che le vendite siano effettuate a clienti con un'appropriata storia di credito. Le controparti per i prodotti derivati e le cash transaction sono esclusivamente istituzioni finanziarie con alto livello di credito. Il Gruppo attua inoltre politiche che limitano l'esposizione di credito con le singole istituzioni finanziarie.

Il rischio credito si presenta differenziato a secondo del settore di attività a cui si fa riferimento.

Con riferimento al settore "Componentistica per autoveicoli" non si evidenziano eccessive concentrazioni di rischio di credito in quanto i canali distributivi di "Original Equipment" e "After market" con cui opera sono costituiti da case automobilistiche o da grandi Gruppi d'acquisto senza riscontrare particolari concentrazioni di rischio.

Il settore "Media" non presenta aree di rischio per crediti commerciali di particolare rilievo e comunque il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita dei prodotti o servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali.

Il settore della "Sanità" presenta diverse concentrazioni dei crediti in funzione della natura delle attività svolte dalle società operative, nonché dai loro diversi clienti di riferimento, peraltro mitigate dal fatto che l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Ad esempio la concentrazione dei crediti è inferiore nel caso della gestione di residenze sanitarie per anziani, i cui ricavi derivano per oltre la metà dalla pluralità degli ospiti presenti nella struttura e i cui crediti iscritti a bilancio nei confronti di enti pubblici (principalmente ASL e comuni) sono vantati verso una pluralità di soggetti. La concentrazione dei crediti è superiore nel caso delle gestioni ospedaliere (o dei reparti di diagnostica per immagini all'interno di ospedali) per il fatto che la quasi totalità dei ricavi deriva da un unico soggetto.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base della tipologia, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

19.c. Rischio di liquidità

Una gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di sufficienti liquidità e titoli negoziabili e la disponibilità di risorse ottenibili tramite un adeguato livello di linee di credito.

Il Gruppo rispetta sistematicamente le scadenze degli impegni, comportamento che consente di operare nel mercato con la necessaria flessibilità e affidabilità al fine di mantenere un corretto equilibrio fra approvvigionamento e impiego delle risorse finanziarie.

Le società che presiedono i tre più significativi settori di attività gestiscono direttamente ed autonomamente il rischio di liquidità. Viene assicurato uno stretto controllo sulla posizione finanziaria netta e sulla sua evoluzione di breve, medio e lungo periodo. In generale il Gruppo CIR segue una politica di struttura finanziaria molto prudenziale con ricorso a strutture di finanziamento in gran parte a medio lungo termine. I Gruppi operativi gestiscono la tesoreria in modo centralizzato.

19.d. Rischio di tasso di interesse (di fair value e di cash flow)

Il rischio di tasso di interesse dipende dalle variazioni dei tassi sul mercato che possono determinare variazioni del fair value dei flussi finanziari di un'attività o passività finanziaria.

Il rischio di tasso di interesse riguarda principalmente i prestiti obbligazionari a lungo temine che essendo emessi a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di variazione del fair value dei prestiti stessi al variare dei tassi di interesse.

Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo e le società controllate hanno stipulato nel corso degli anni diversi contratti IRS con primarie istituzioni finanziarie per coprire il rischio tasso di interesse su proprie obbligazioni e su contratti di finanziamento.

Sensitivity analysis

La variazione in aumento o in diminuzione di un punto percentuale "Parallel shift" sulla curva Euribor 3 mesi relativa alle attività e passività a tasso variabile del Gruppo evidenzia i seguenti effetti:

(importi in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Variazioni -1% +1% -1% +1%
Variazione a Conto Economico (326) 505 (1.335) (1.214)
Variazione a Patrimonio Netto (326) 505 (1.384) (465)

Si evidenzia che per il gruppo Kos, poiché sia nell'esercizio 2018 e sia nell'esercizio 2017 i tassi di interesse hanno raggiunto livelli bassi tendenti allo zero, si è deciso di valutare l'effetto sul Conto Economico e sullo Stato Patrimoniale della sola variazione positiva pari a + 1%.

19.e. Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura vengono classificate come:

  • fair value hedge (copertura del valore di mercato) se sono soggette a rischio di variazione nel valore di mercato dell'attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (copertura dei flussi finanziari) se vengono poste in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti o da un'attività o passività esistente, o da una operazione futura;
  • hedge of a net investment in a foreign operation (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) se vengono poste in essere a fronte del rischio cambi connesso alla conversione del patrimonio di controllate con valuta funzionale diversa da quella del Gruppo.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato sia gli utili e le perdite derivanti dall'adeguamento al fair value dell'elemento sottostante alla copertura vengono imputati a conto economico.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge (per esempio gli interest rate swap) gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Per gli strumenti classificati come hedge of a net investment in a foreign operation gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Gli strumenti derivati di copertura, in fase di prima rilevazione (hedge accounting), sono accompagnati da una relazione di efficacia (hedging relationship) con cui si designa il singolo strumento come di copertura e si esplicitano i parametri di efficacia della stessa rispetto allo strumento finanziario coperto.

Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura e la parte efficace è imputata a patrimonio netto mentre l'eventuale parte non efficace è imputata a conto economico. Più in particolare, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata "quasi completamente" dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura ed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l'80% ed il 125%.

Al 31 dicembre 2018 in particolare, il Gruppo aveva in essere i seguenti contratti derivati contabilizzati come di copertura, espressi al valore nozionale:

  • a) copertura interessi:
  • copertura per finanziamenti bancari gruppo Kos, valore nozionale € 65,1 milioni.

b) copertura cambi:

• vendite a termine per un valore totale di USD 51,5 milioni a copertura investimenti di CIR International S.A. in "hedge fund", con scadenza marzo 2019.

Nell'ambito del gruppo Sogefi sono state poste in essere le seguenti operazioni di copertura:

  • vendita a termine di USD 10 milioni ed acquisto di Euro con scadenza 2019;
  • vendita a termine di Euro 0,25 milioni ed acquisto di BRL con scadenza 2019;

  • vendita a termine di USD 1,1 milioni e acquisto di BRL con scadenza 2019;

  • acquisto a termine di GBP 8 milioni e vendita di Euro con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di GBP 8 milioni e vendita di Euro con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di USD 0,3 milioni e vendita di Euro con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di USD 2 milioni e vendita di CAD con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di USD 2,2 milioni e vendita di ARS con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di Euro 1,2 milioni e vendita di INR con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di Euro 0,3 milioni e vendita di BRL con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di Euro 0,35 milioni e vendita di INR con scadenza 2019;
  • acquisto a termine di Euro 0,2 milioni e vendita di MXN con scadenza 2019;
  • sottoscrizione di contratti di cross currency swap con scadenza 2023 a copertura del private placement obbligazionario per un nozionale di USD 82,1 milioni.

19.f. Parametri patrimoniali

Il management modula l'utilizzo del leverage per garantire solidità e flessibilità alla struttura patrimoniale, di CIR e holding finanziarie, misurando l'incidenza delle fonti di finanziamento sull'attività di investimento.

19.g. Clausole contrattuali dei debiti finanziari

Alcuni dei contratti di finanziamento a favore del Gruppo contengono specifiche pattuizioni che prevedono, nel caso di mancato rispetto di determinati covenants economico-finanziari, la possibilità delle banche finanziatrici di rendere i finanziamenti erogati suscettibili di rimborso, qualora la società interessata non ponga rimedio alla violazione dei covenants stessi, nei termini e con le modalità previste dai contratti di finanziamento.

Al 31 dicembre 2018 tutte le clausole contrattuali relative a passività finanziarie a medio e lungo termine sono state ampiamente rispettate dal Gruppo.

Di seguito si riporta una descrizione sintetica dei principali covenants relativi alle posizioni debitorie delle sub-holding operative esistenti alla fine dell'esercizio.

Gruppo Gedi

Il Prestito Obbligazionario Convertibile 2014/2019 ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato.

Gruppo Sogefi

Di seguito si riporta la descrizione dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti alla fine dell'esercizio:

• prestito di € 20.000 migliaia Mediobanca S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;

  • prestito di € 25.000 migliaia Mediobanca S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 50.000 migliaia Unicredit S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 80.000 migliaia Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 55.000 migliaia Ing Bank N.V.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito di € 50.000 migliaia Intesa Sanpaolo S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito obbligazionario di USD 115.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di € 25.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4.

Al 31 dicembre 2018 tali covenant risultano rispettati.

Gruppo KOS

Il Gruppo KOS in relazione ad alcuni finanziamenti si è impegnata a rispettare una serie di covenants di seguito riassunti:

  • finanziamenti ottenuti dalla Capogruppo KOS: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 3,5, rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari maggiore o uguale di 3 e un Loan to value minore del 60%;
  • finanziamenti ottenuti da KOS Care: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 3,5;
  • finanziamento ottenuto da Sanatrix Gestione S.r.l.: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 4;

Al 31 dicembre 2018 tali covenant risultano rispettati.

Taluni dei contratti di finanziamento contengono inoltre le clausole di negative pledge, pari passu, change of control oltre a limitazioni nella distribuzione dei dividendi. Alla data di redazione della presente relazione non risultano violazioni delle suddette clausole.

19.h. Valutazione e classificazione delle attività e passività finanziarie e gerarchia del fair value

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato come segue:

• il fair value di attività e passività finanziarie con condizioni e termini standard e quotati in un mercato attivo è misurato con riferimento alle quotazioni di prezzo pubblicate nel mercato attivo;

  • il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili;
  • il fair value degli strumenti derivati se quotati in un mercato attivo è determinato sulla base di prezzi di mercato; se tali prezzi non sono pubblicati, si fa uso di tecniche valutative diverse a seconda della tipologia di strumento.

In particolare, per la valutazione di alcuni investimenti in strumenti obbligazionari in assenza di un regolare funzionamento del mercato, ovvero di un sufficiente e continuativo numero di transazioni e di uno spread denaro-lettera e volatilità sufficientemente contenuti, la determinazione del fair value di tali strumenti si è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di quotazioni fornite da primari broker internazionali su richiesta della Società, validate mediante confronto con le quotazioni presenti sul mercato, sebbene di numero contenuto, ovvero osservabili per strumenti aventi caratteristiche simili.

Nella valutazione degli investimenti in fondi di private equity il fair value viene determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fund administrator alla data di riferimento di bilancio. Nei casi in cui tale informazione non fosse disponibile alla data di predisposizione del bilancio, viene utilizzata l'ultima comunicazione ufficiale disponibile, comunque non oltre i tre mesi precedenti dalla data di chiusura del bilancio, eventualmente validata dalle informazioni successive rese disponibili agli investitori da parte dei gestori dei fondi.

Con riferimento alle polizze assicurative di capitalizzazione, tali strumenti non possono essere classificati come fair value di livello 1. Questo in quanto non risultano essere quotati e il prezzo non è desumibile da info provider pubblici. Si consideri inoltre che, considerando l'impossibilità da parte dell'investitore/assicurato di vendere a terzi tali strumenti (sono legati alla vita umana dell'assicurato), non sono presenti nemmeno transazioni che possono identificare lo strumento come "liquido".

Il fair value si configura invece come di livello 2 in quanto, pur non trattandosi di strumenti quotati, la modalità di determinazione del valore di tali strumenti risulta essere la medesima per tutti gli assicurati che investono nello stesso fondo, e basato su informazioni fornite dalla controparte o disponibili sui siti internet delle controparti assicurative.

La tabella che segue riporta la suddivisione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con l'indicazione se i fair value sono determinati, in tutto o in parte, facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("Livello 1") o sono stimati utilizzando prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi sono desunti da dati osservabili di mercato ("Livello 2") oppure da tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su dati significativi non desumibili dal mercato che comportano, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management ("Livello 3").

Voci di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale a
(in migliaia di euro) bilancio
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita conto economico)
Altre attività finanziarie (voce 7.g.) -- 59.846 2.134 61.980
ATTIVITA' CORRENTI
Attività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita conto economico)
Crediti finanziari (voce 8.d.)
- derivati -- 5.669 -- 5.669
Titoli (voce 8.e.)
- Partecipazioni -- -- -- --
- Titoli di stato italiani o similari -- -- -- --
- Fondi di investimento ed assimilati 14.202 -- -- 14.202
- Obbligazioni -- -- -- --
- Titoli diversi -- 10.867 -- 10.867
Totale Titoli (voce 8.e.) 14.202 10.867 -- 25.069
Altre attività finanziarie (voce 8.f.)
- Fondi di investimento ed assimilati -- 37.920 -- 37.920
- Polizze assicurative -- 238.960 -- 238.960
Totale Altre attività finanziarie (voce 8.f.) -- 276.880 -- 276.880
PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita patrimonio netto)
Altri debiti finanziari (voce 11.b.)
- derivati -- (1.240) -- (1.240)
Passività finanziarie
(valutate al fair value con contropartita conto economico)
Altri debiti finanziari (voce 11b.)
- derivati -- (97) -- (97)

Nel corso dell'esercizio, a seguito di informazioni più analitiche ricevute dalle controparti assicurative, le polizze assicurative di capitalizzazione (c.d. Ramo I) sono state oggetto di trasferimento dal livello 3 al livello 2 della gerarchia di fair value per un ammontare pari a € 127.805 migliaia.

Nel dettaglio le attività finanziarie classificate come livello 3 si riferiscono per € 134 migliaia ad investimenti di venture capital, detenuti dalla controllata CIR International S.A., relativamente ad investimenti in società operative nel settore delle tecnologie informatiche e di comunicazione ed € 2.000 migliaia all'investimento effettuato nel corso del primo semestre 2018 da CIR S.p.A. nella società Lendix S.A..

(importi in migliaia di euro) ATTIVITÀ FINANZIARIE
Attività Attività non
correnti correnti
Detenute per Altre attività Altre attività
la negoziazione finanziarie finanziarie Di copertura
Esistenze iniziali al 01/01/2018 -- 127.805 134 --
Aumenti
- Acquisti -- -- 2.000 --
- Profitti imputati a:
Conto Economico (1) -- -- -- --
- di cui plusvalenze -- -- -- --
Trasferimenti da altri livelli -- (127.805) -- --
Altre variazioni in aumento -- -- -- --
Riclassifiche -- -- -- --
Diminuzioni
- Vendite -- -- -- --
- Rimborsi -- -- -- --
- Perdite imputate a:
Conto Economico (2) -- -- -- --
- di cui minusvalenze -- -- -- --
Trasferimenti ad altri livelli -- -- -- --
Altre variazioni in diminuzione -- -- -- --
Rimanenze finali al 31/12/2018 -- -- 2.134 --

Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3):

(1-2) Incrementi/decrementi nelle attività finanziarie sono rilevate a conto economico nelle seguenti voci:

Voce 14.a.: Proventi finanziari

Voce 14.c.: Proventi da negoziazione titoli

Voce 14.d.: Oneri da negoziazione titoli

Voce 14.e.: Rettifiche di valore di attività finanziarie

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO

Categoria di attività e passività finanziarie al 31 dicembre 2018 Classificazione IFRS 9 Valore contabile IFRS 9
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE PARTECIPAZIONI Fixed asset, FVTOCI no recycling 12.525
ALTRI CREDITI Fixed asset, Costo ammortizzato 50.534
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 61.980
ATTIVITA' CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
420.969
ALTRI CREDITI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
79.017
CREDITI FINANZIARI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
25.773
TITOLI FVTPL 25.069
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 276.880
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
244.469
PASSIVITA' NON CORRENTI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato 270.254
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato 327.303
PASSIVITA' CORRENTI
DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato 13.046
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato 113.801
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato 144.874
DEBITI COMMERCIALI Costo ammortizzato 497.264

RISCHIO CREDITO

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2018 Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 - 60 gg 60 - 90 gg oltre 90 Scaduto Svalutazioni
bilancio credito negoziato
Altri crediti (attività non correnti) (*) 7.f. 25.146 13.981 11.165 -- -- -- 11.165 --
Credito lordo 35.075 14.267 20.808 -- -- -- 20.808 --
Fondo svalutazione (9.929) (286) (9.643) -- -- -- (9.643) -- (450)
Crediti commerciali 8.b. 420.969 296.522 124.447 54.872 16.338 11.092 42.145 --
Credito lordo 469.653 302.112 167.541 60.820 16.923 11.570 78.228 --
Fondo svalutazione (48.684) (5.590) (43.094) (5.948) (585) (478) (36.083) -- (6.809)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 43.636 43.636 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 50.700 46.935 3.765 -- -- -- 3.765 --
Fondo svalutazione (7.064) (3.299) (3.765) -- -- -- (3.765) -- (981)
Totale 489.751 354.139 135.612 54.872 16.338 11.092 53.310 -- (8.240)

(*) Non inclusi € 25.388 migliaia relativi a crediti tributari.

(**) Non inclusi € 35.381 migliaia relativi a crediti tributari.

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2017 Voci di
bilancio
Totale
credito
A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 - 60 gg 60 - 90 gg oltre 90 Scaduto
negoziato
Svalutazioni
Altri crediti (attività non correnti) (*) 7.f. 32.603 32.603 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 41.796 41.358 438 -- -- -- 438 --
Fondo svalutazione (9.193) (8.755) (438) -- -- -- (438) -- (2.082)
Crediti commerciali 8.b. 472.736 298.420 174.316 77.663 38.045 11.319 47.289 --
Credito lordo 519.023 307.895 211.128 81.696 39.100 11.698 78.634 --
Fondo svalutazione (46.287) (9.475) (36.812) (4.033) (1.055) (379) (31.345) -- (6.222)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 56.214 56.214 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 62.607 59.442 3.165 -- -- -- 3.165 --
Fondo svalutazione (6.393) (3.228) (3.165) -- -- -- (3.165) -- (161)
Totale 561.553 387.237 174.316 77.663 38.045 11.319 47.289 -- (8.465)

(*) Non inclusi € 24.151 migliaia relativi a crediti tributari.

(**) Non inclusi € 48.586 migliaia relativi a crediti tributari.

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2018 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza Aggregazioni Altri movimenti Saldo
cambio +/- aziendali +/- finale
Fondo svalutazione crediti (61.873) (8.240) 5.870 74 (322) (1.186) (65.677)

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2017 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza Aggregazioni Discontinued Saldo
cambio +/- aziendali +/- operations finale
Fondo svalutazione crediti (84.019) (8.011) 18.120 131 18.327 (6.421) (61.873)

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2018

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie non derivate
Prestiti obbligazionari 126.638 48.275 110.184 18.897 17.767 101.725 423.486
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti 64.674 95.873 47.451 83.066 30.145 28.680 349.889
- Debiti verso società di leasing 14.588 7.467 12.232 12.696 8.961 20.842 76.786
- Debiti verso altri finanziatori 76.370 276 228 464 477 1.162 78.977
Debiti verso banche 13.731 -- -- -- -- -- 13.731
Debiti commerciali 497.264 -- -- -- -- -- 497.264
Passività finanziarie derivate
Derivati di copertura 1.280 936 664 306 90 3.276
Derivati non di copertura -- -- -- -- -- -- --
Totale 794.545 152.827 170.759 115.429 57.440 152.409 1.443.409

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2017

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie non derivate
Prestiti obbligazionari 27.287 25.635 148.015 105.638 18.248 116.074 440.897
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti 69.675 97.275 37.924 32.736 35.854 17.675 291.139
- Debiti verso società di leasing 13.430 13.068 11.505 11.440 12.533 26.235 88.211
- Debiti verso altri finanziatori 93.933 420 276 228 309 830 95.996
Debiti verso banche 18.138 -- -- -- -- -- 18.138
Debiti commerciali 513.287 -- -- -- -- -- 513.287
Passività finanziarie derivate
Derivati di copertura 4.937 (953) (936) (664) (306) (90) 1.988
Derivati non di copertura -- -- -- -- -- -- --
Totale 740.687 135.445 196.784 149.378 66.638 160.724 1.449.656

20. Garanzie e impegni

Al 31 dicembre 2018 la situazione delle garanzie e impegni era la seguente:

CIR e holding finanziarie

Impegni per investimenti in fondi di private equity da parte di CIR International per € 12,7 milioni.

Gruppo Gedi

Al 31 dicembre 2018 il gruppo ha impegni in essere per € 24.113 migliaia relativi a:

  • contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per € 146 migliaia;
  • garanzie prestate dalla Capogruppo alle società facenti parte del pool IVA per € 19.396 migliaia e garanzie prestate da Elemedia S.p.A. a terzi per € 369 migliaia;
  • altre garanzie per € 4.202 migliaia che si riferiscono principalmente alle fidejussioni della Capogruppo e delle controllate GEDI News Network divisione Nord Est e A. Manzoni & C.
  • Gruppo Sogefi

Leasing Operativi

Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing e i contratti di noleggio per i quali:

  • parte significativa dei rischi e benefici connessi con la proprietà sono mantenuti al locatore;
  • non esistono opzioni di acquisto a prezzi non rappresentativi del presumibile valore di mercato del bene locato alla fine del periodo;
  • la durata del contratto non rappresenta la maggior parte della vita utile del bene locato o noleggiato.

I pagamenti dei canoni per leasing operativi sono imputati al conto economico in linea con i sottostanti contratti.

I principali leasing operativi in essere al 31 dicembre 2018 si riferiscono alle seguenti controllate:

  • Sogefi Filtration do Brasil Ltda per l'affitto del sito produttivo ubicato a Jarinu, il cui contratto scade nel mese di agosto 2034. Al 31 dicembre 2018 le rate residue totali ammontano a € 20.892 migliaia, di cui € 1.393 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto la società ha fornito una garanzia bancaria di € 1.617 migliaia;
  • Sogefi (Suzhou) Auto Parts Co., Ltd per l'affitto del sito produttivo ubicato a Wujiang, il cui contratto scade nel mese di settembre 2033. Al 31 dicembre 2018 le rate residue totali ammontano a € 10.144 migliaia, di cui € 660 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il gruppo non ha fornito alcun tipo di garanzia fideiussoria;
  • Filter Systems Maroc S.a.r.l. per l'affitto del sito produttivo ubicato a Tanger, il cui contratto scade nel mese di ottobre 2028. Al 31 dicembre 2018 le rate residue totali ammontano a € 8.818 migliaia, di cui € 793 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il gruppo non ha fornito alcun tipo di garanzia fideiussoria;
  • Sogefi Filtration France S.A. per l'affitto degli uffici ubicati a Guyancourt. Il contratto scade nel mese di maggio 2027. Al 31 dicembre 2018 le rate residue ammontano a € 4.334 migliaia, di cui € 515 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il gruppo non ha fornito alcuna garanzia fideiussoria;

  • Sogefi Air & Cooling Canada Corp. per l'affitto del sito produttivo ubicato a Montreal. Il contratto scade nel mese di dicembre 2021 e al 31 dicembre 2018 le rate residue ammontano a € 2.380 migliaia di cui € 1.097 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto Sogefi S.p.A. ha fornito una garanzia fidejussoria pari a circa il 100% dei canoni residui a scadere;

  • S.C. Sogefi Air & Cooling S.r.l. per l'affitto del sito produttivo ubicato a Titesti. Il contratto scade nel mese di luglio 2028. Le rate residue al 31 dicembre 2018 ammontano a € 3.588 migliaia, di cui € 339 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto il gruppo non ha fornito alcuna garanzia fideiussoria;
  • Sogefi Engine Systems Mexico S. de R,L, de C.V. per l'affitto di un sito produttivo ubicato a Monterrey. Il contratto scade nel mese di giugno 2031 e al 31 dicembre 2018 le rate residue ammontano a € 19.179 migliaia di cui € 1.450 migliaia entro l'anno. A fronte di tale contratto Sogefi S.p.A. ha fornito una garanzia fidejussoria pari a circa il 100% dei canoni residui a scadere.

I canoni futuri in relazione ai contratti di leasing operativo in essere presso società del gruppo Sogefi al 31 dicembre 2018 sono i seguenti:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Entro 1 anno 12.912 12.345
Oltre 1 anno ma entro 5 36.336 34.588
Oltre 5 anni 38.618 37.592
Totale 87.866 84.525

Impegni per investimenti

Al 31 dicembre 2018 esistono impegni vincolanti per investimenti relativi ad acquisti di immobilizzazioni materiali per € 2.721 migliaia.

Garanzie prestate

Il dettaglio delle garanzie è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Fidejussioni a favore di terzi 4.661 7.210
Altre garanzie personali a favore di terzi 2.690 2.541
Garanzie reali per debiti iscritti in bilancio 1.116 2.130

Le fidejussioni rilasciate a favore di terzi si riferiscono a garanzie concesse ad alcuni clienti da parte della controllata Sogefi Suspensions Heavy Duty Italy S.r.l., al fornitore di un contratto di leasing operativo da parte della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda e alle autorità fiscali per l'IVA e per altre imposte indirette da parte di Sogefi S.p.A. e della controllata Sogefi Filtration Ltd; le fidejussioni sono iscritte per un valore pari all'impegno in essere alla data di bilancio. Tali poste evidenziano i rischi, gli impegni e le garanzie prestate dalle società del gruppo a terzi.

La voce "Altre garanzie personali a favore di terzi" è relativa all'impegno della controllata Sogefi HD Suspensions Germany GmbH verso il fondo pensione dipendenti dei due rami di azienda al tempo dell'acquisizione avvenuta nel 1996; tale impegno è coperto dagli obblighi contrattuali della società venditrice che è un primario operatore economico tedesco.

Le "Garanzie reali prestate" si riferiscono alle controllate Sogefi Air & Cooling Canada Corp. e Allevard IAI Suspensions Private Ltd che, a fronte dei finanziamenti ottenuti, hanno concesso agli istituti finanziatori garanzie reali sulle immobilizzazioni materiali e crediti commerciali.

Altri rischi

Il gruppo Sogefi al 31 dicembre 2018 ha beni e materiali di terzi presso le proprie società per € 15.247 migliaia.

Gruppo Kos

Di seguito la composizione delle fidejussioni bancarie e altre garanzie prestate da KOS S.p.A. e/o dalle società controllate a valere sui fidi di KOS S.p.A. pari a € 20.244 migliaia:

  • fidejussione nell'interesse di KOS S.p.A. per la locazione degli uffici di via Durini per € 46 migliaia;
  • fidejussione nell'interesse di KOS Care S.r.l. per contratti di locazione per € 19.842 migliaia;
  • fidejussione nell'interesse di Medipass S.r.l. e sue controllate per contratti di locazione per € 131 migliaia;
  • fidejussione a favore del Comune Sanremo per cauzione oneri urbanizzazione per € 225 migliaia.

Al 31 dicembre 2018 gli altri impegni e rischi ammontano a € 9.738 migliaia e riguardano prevalentemente:

  • beni in comodato d'uso per un importo pari a € 3.013 migliaia;
  • polizze fidejussorie rilasciate da Ospedale di Suzzara a favore di F.lli Montecchi, per € 953 migliaia;
  • gare di appalto per € 57 migliaia;
  • impegni contrattuali per circa € 5.715 migliaia.

Il Gruppo esercita l'attività mediante strutture di proprietà e in locazione. In particolare i contratti di locazione hanno durata variabile da 3 a 12 anni, e sono in genere rinnovabili. Delle 51 strutture operative per anziani, alla data di chiusura del bilancio, 13 risultano essere di proprietà, mentre sono di proprietà 8 delle 34 strutture ospedaliere di riabilitazione funzionale e psichiatrica. Le restanti strutture (centri ambulatoriali, comunità terapeutiche psichiatriche, reparti di diagnostica) sono in genere condotte in locazione.

Si riporta di seguito la tabella con i canoni di locazioni immobiliari a scadere. Gli importi indicati sono al netto dell'IVA.

(in migliaia di euro) Esercizio di
riferimento
<1
anno
>1 <2
anni
>2 <3
anni
>3 <4
anni
>4 <5
anni
>5
anni
Canoni di locazione immobiliari a scadere 31/12/2017 30.331 30.452 30.370 30.223 29.968 274.442
Canoni di locazione immobiliari a scadere 31/12/2018 33.792 33.644 33.312 33.088 30.891 221.659

21. Informativa di settore

I settori di attività coincidono con i Gruppi di società di cui CIR S.p.A. detiene il controllo. In particolare:

  • il gruppo Sogefi: componentistica per autoveicoli;
  • il gruppo Gedi: media;
  • il gruppo Kos: sanità.

Sotto il profilo geografico l'attività, con esclusione del gruppo Sogefi, viene svolta quasi esclusivamente in Italia.

L'analisi reddituale e di composizione della struttura patrimoniale per il settore primario è illustrata nella relazione di gestione, mentre il dettaglio dei ricavi per area geografica (settore secondario) è fornito nelle note al bilancio riguardanti i ricavi (nota 12).

L'analisi per area geografica delle attività, degli investimenti e degli ammortamenti e svalutazioni è riportata nella tabella che segue.

(in migliaia di euro) Attività Investimenti Ammortamenti /
Svalutazioni
Italia 4.320.918 71.161 119.810
Altri Paesi Europei 865.827 83.202 79.274
Nord America 165.972 20.686 19.022
Sud America 79.305 7.092 6.497
Asia 185.492 29.281 15.097
Rettifiche di consolidamento (2.083.468) (108) (35.369)
Totale 3.534.046 211.314 204.331

22. Società a controllo congiunto

Il gruppo non detiene partecipazioni dirette in società a controllo congiunto al 31 dicembre 2018.

23. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
A. Cassa e depositi bancari 244.469 261.484
B. Altre disponibilità liquide 276.890 235.251
C. Titoli detenuti per la negoziazione 25.069 46.927
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 546.428 543.662
E. Crediti finanziari correnti 25.773 21.717
F. Debiti bancari correnti (*)
(65.824)
(75.578)
G. Obbligazioni emesse (113.801) (20.168)
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (92.096) (95.136)
I. Altri debiti finanziari correnti -- --
J. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) + (I) (271.721) (190.882)
K. Posizione finanziaria corrente netta (J) + (E) + (D) 300.480 374.497
L. Debiti bancari non correnti (**)
(267.032)
(211.709)
M. Obbligazioni emesse (270.254) (365.112)
N. Altri debiti non correnti (**)
(60.271)
(70.154)
O. Indebitamento finanziario non corrente (L) + (M) + (N) (597.557) (646.975)
P. Posizione finanziaria netta (K) + (O) (297.077) (272.478)

(*) L'importo di € 52.778 migliaia (€ 65.824 - € 13.046) è classificato nello Stato patrimoniale alla voce "Altri debiti finanziari" – Passività correnti.

(**) Classificati alla voce "Altri debiti finanziari" – Passività non correnti

24. Informativa sui piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock option e stock grant della capogruppo CIR S.p.A..

CIR -PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2018

all'inizio del periodo Opzioni in circolazione Opzioni assegnate nel corso
del periodo
Opzioni esercitate nel corso
del periodo
Opzioni scadute nel periodo Opzioni in circolazione a fine periodo Opzioni esercitabili a fine
periodo
Numero opzioni Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
di esercizio
Scadenza media
(anni)
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Piano di stock option straordinario II tranche 3.050.000 2,7344 - - - - 3.050.000 2,7344 - - - - -
Piano di stock option straordinario III tranche 3.110.000 1,6806 - - - - 3.110.000 1,6806 - - - - -
Piano di stock option straordinario IV tranche 2.203.500 1,0718 - - - - - - 2.203.500 1,0718 0,25 2.203.500 1,0718
I tranche 2009 1.924.800 0,9907 - - - - - - 1.924.800 0,9907 0,75 1.924.800 0,9907
II tranche 2009 3.086.000 1,5449 - - - - - - 3.086.000 1,5449 1,16 3.086.000 1,5449
I tranche 2010 3.146.000 1,6208 - - - - - - 3.146.000 1,6208 1,75 3.146.000 1,6208
II tranche 2010 3.068.000 1,4982 - - - - - - 3.068.000 1,4982 2,16 3.068.000 1,4982
Totale 19.588.300 1,6489 - - - - 6.160.000 2,2024 13.428.300 1,3949 1,32 13.428.300 1,3949

CIR - PIANI DI STOCK GRANT AL 31 DICEMBRE 2018

Strumenti in circolazione
all'inizio del periodo
Strumenti assegnati nel
corso del periodo
Strumenti esercitati nel corso
del periodo
Strumenti scaduti nel periodo Strumenti in circolazione a fine periodo Strumenti esercitabili a fine
periodo
Numero Units Valore Iniziale Numero Units Valore Iniziale Numero Units Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero Units Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero Units Valore Iniziale Scadenza media
(anni)
Numero Units Valore Iniziale
Piano di Stock Grant 2014 1.661.574 1,1300 - - - - 1.661.574 1,1300 - - - - -
Piano di Stock Grant 2015 1.431.716 1,0916 13.200 1,0720 101.250 1,0916 - - 1.343.666 1,0916 6,33 553.666 1,0916
Piano di Stock Grant 2015 per il direttore generale 1.000.000 1,0940 34.923 1,0720 - - - - 1.034.923 1,0940 6,33 1.034.923 1,0940
Piano di Stock Grant 2016 1.647.000 1,0587 2.521 1,0720 59.919 1,0587 - - 1.589.602 1,0587 7,33 251.415 1,0587
Piano di Stock Grant 2017 1.464.042 1,4359 - - - - - - 1.464.042 1,4359 8,33 - -
Piano di Stock Grant 2018 - - 2.073.486 0,8799 - - - - 2.073.486 0,8799 9,33 - -
Totale 7.204.332 1,1632 2.124.130 0,8844 161.169 1,0794 1.661.574 1,1300 7.505.719 1,0936 7,76 1.840.004 1,0885

CIR S.p.A. - piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione di una azione di CIR S.p.A.. I Piani prevedono due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di valore normale dell'azione (determinato ai sensi dell'art. 9, comma 4 lettera a, del TUIR) fissati nel regolamento. I regolamenti prevedono una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da CIR S.p.A.. I regolamenti prevedono come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti e la data di esercizio degli stessi.

Con riferimento alle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi si segnala che:

  • In data 29 aprile 2016 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2016 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.400.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2018 sino al 31 gennaio 2020. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 875.000 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 875.000 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0273.
  • In data 28 aprile 2017 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2017 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.000.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2019 sino al 31 gennaio 2021. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 777.800 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 777.800 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,4359.
  • In data 27 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2018 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.000.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali

maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2020 sino al 31 gennaio 2022. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 1.036.743 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 1.036.743 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0798.

Il costo figurativo di competenza dell'esercizio relativo ai suddetti piani è di € 1.794 migliaia, registrato a conto economico nella voce "Costi del personale".

GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

Il gruppo GEDI riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate che ricoprono posizioni di primo piano all'interno del gruppo, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. In particolare i piani adottati dal gruppo prevedono l'attribuzione di diritti di partecipazione al capitale (c.d. stock option e stock grant). Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l'attribuzione di diritti che comportavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull'andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantom stock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini di incentivazione a favore di dipendenti, l'assemblea dei soci di GEDI Gruppo Editoriale SpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom Stock Option 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option straordinario" (i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancora dipendenti del gruppo GEDI e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini e condizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom. Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un'opzione, di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato. I Piani di Stock Grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 deliberati dall'assemblea dei soci di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. rispettivamente del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013, del 16 aprile 2014, del 23 aprile 2015, del 21 aprile 2016, del 27 aprile 2017 e del 26 aprile 2018 prevedono l'attribuzione ai beneficiari di un determinato numero di diritti condizionati (Units) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio della società (azioni proprie), ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito. Come per le stock option anche per le stock grant, il regolamento, tra le altre condizioni e termini, disciplina la sorte delle Units in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Di seguito si riepilogano i termini e le condizioni delle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi.

Piano di Stock Grant 2016

Il Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2016, avvalendosi della delega conferitagli dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 21 aprile 2016, ha deliberato l'approvazione del piano di stock grant 2016, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione, da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all'art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell'ultimo mese che precede la data di assegnazione.

Il 21 aprile 2016, al prezzo di euro 0,9531, è stata effettuata l'assegnazione di complessive n. 1.315.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 657.500) e Performance Units (n. 657.500). Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all'assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 21 aprile 2018.

Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria, non matureranno, non essendosi verificata la condizione prevista nel Piano.

Al 31 dicembre 2018 a termine di regolamento, sono in circolazione n. 507.186 Time-based Units e sono state esercitate 47.814 Time-based Units.

Piano di Stock Grant 2017

Il Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2017, avvalendosi della delega conferitagli dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 27 aprile 2017, ha deliberato l'approvazione del piano di stock grant 2017, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione, da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all'art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell'ultimo mese che precede la data di assegnazione.

Il 26 luglio 2017, al prezzo di euro 0,7785 è stata effettuata l'assegnazione di complessive n. 1.465.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 732.500) e Performance Units (n.732.500). Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all'assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 26 luglio 2019.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.

Al 31 dicembre 2018 a termine di regolamento, sono in circolazione n. 707.500 Time-based Units e n. 707.500 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2018

Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2018, avvalendosi della delega conferitagli dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 26 aprile 2018, ha deliberato l'approvazione del piano di stock grant 2018, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione, da riservare all'Amministratore Delegato e Direttore generale della Società, ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all'art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell'ultimo mese che precede la data di assegnazione.

Il 26 aprile 2018, al prezzo di euro 0,4401 è stata effettuata l'assegnazione di complessive n. 1.865.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 932.500) e Performance Units (n.932.500). Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all'assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 26 aprile 2020.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.

Al 31 dicembre 2018 a termine di regolamento, sono in circolazione n. 932.500 Time-based Units e n. 932.500 Performance Units.

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock option e stock grant del gruppo Gedi.

GEDI GRUPPO EDITORIALE - PIANI DI STOCK OPTIONS AL 31 DICEMBRE 2018

Opzioni in circolazione all'inizio
del periodo
Opzioni assegnate nel corso del
periodo
Opzioni annullate nel corso
del periodo
Opzioni esercitate nel corso
del periodo
Opzioni in circolazione a fine periodo Opzioni esercitabili a fine
periodo
Numero opzioni Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Scadenza Numero Prezzo medio
ponderato di
esercizio
opzioni ponderato di
esercizio
opzioni ponderato di
esercizio
opzioni ponderato di
esercizio
opzioni ponderato di
esercizio
media (anni) opzioni ponderato di
esercizio
Piano di Stock Option straord. 2009 - II tranche 927.500 3,60 -- -- 927.500 3,60 -- -- -- -- -- -- --
Piano di Stock Option straord. 2009 - III tranche 1.062.500 2,22 -- -- 1.062.500 2,22 -- -- -- -- -- -- --
Piano di Stock Option straord. 2009 - IV tranche 598.100 1,37 -- -- -- -- -- -- 598.100 1,37 0,25 598.100 1,37
Piano di Stock Option ord. 2009 - I tranche 338.850 1,00 -- -- -- -- -- -- 338.850 1,00 0,75 338.850 1,00
Piano di Stock Option ord. 2009 - II tranche 1.608.500 1,86 -- -- -- -- -- -- 1.608.500 1,86 1,25 1.608.500 1,86
Piano di Stock Option ord. 2010 - I tranche 1.752.500 2,25 -- -- -- -- -- -- 1.752.500 2,25 1,75 1.752.500 2,25
Piano di Stock Option ord. 2010 - II tranche 1.586.900 1,58 -- -- -- -- -- -- 1.586.900 1,58 2,25 1.586.900 1,58
Totale 7.874.850 2,07 -- -- 1.990.000 2,86 -- -- 5.884.850 1,80 1,54 5.884.850 1,80

GEDI GRUPPO EDITORIALE - PIANI DI STOCK GRANT AL 31 DICEMBRE 2018

Units in circolazione all'inizio del
periodo
Units assegnate nel corso del
periodo
Units annullate/scadute nel
corso del periodo
Units esercitate
nel corso del periodo
Units in circolazione a fine
periodo
Units esercitabili a fine
periodo
Numero Units Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
Units
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
Numero
opzioni
Prezzo medio
ponderato di
esercizio
2011
Time-based Units 146.723 1,81 -- -- -- -- -- -- 146.723 1,81 146.723 1,81
2012
Time-based Units 340.781 0,98 -- -- -- -- -- -- 340.781 0,98 340.781 0,98
Performance-based Units 138.927 0,98 -- -- -- -- -- -- 138.927 0,98 138.927 0,98
2013
Time-based Units 262.819 0,83 -- -- -- -- -- -- 262.819 0,83 262.819 0,83
Performance-based Units 182.529 0,83 -- -- -- -- -- -- 182.529 0,83 176.903 0,83
2014
Time-based Units 337.492 1,70 -- -- -- -- 24.684 1,70 312.808 1,70 312.808 1,70
Performance-based Units 541.252 1,70 -- -- 490.000 1,70 -- -- 51.252 1,70 -- --
2015
Time-based Units 469.682 1,24 -- -- -- -- 72.380 1,24 397.302 1,24 331.719 1,24
Performance-based Units 525.000 1,24 -- -- -- -- -- -- 525.000 1,24 -- --
2016
Time-based Units 555.000 0,95 -- -- -- -- 47.814 0,95 507.186 0,95 160.326 0,95
2017
Time-based Units 707.500 0,78 -- -- -- -- -- -- 707.500 0,78 -- --
Performance-based Units 707.500 0,78 -- -- -- -- -- -- 707.500 0,78 -- --
2018
Time-based Units -- -- 932.500 0,44 -- -- -- -- 932.500 0,44 -- --
Performance-based Units -- -- 932.500 0,44 -- -- -- -- 932.500 0,44 -- --

Sogefi S.p.A.

Sogefi S.p.A. attua piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. destinati a dipendenti della Società e di società controllate che ricoprono posizioni di rilievo all'interno del Gruppo, con la finalità di fidelizzare il loro rapporto con il Gruppo e di fornire un incentivo volto ad accrescerne l'impegno per il miglioramento delle performances aziendali e la generazione del valore nel lungo termine.

I piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. sono approvati preliminarmente dall'Assemblea degli Azionisti.

Eccetto quanto evidenziato nei successivi paragrafi "Piani di stock grant", "Piani di stock option", il Gruppo non ha effettuato nessuna altra operazione che preveda l'acquisto di beni o servizi con pagamenti basati su azioni o su ogni altro strumento rappresentativo di quote di capitale e pertanto non è necessario presentare il fair value di tali beni o servizi.

Oltre a quello emesso nel 2018, il Gruppo ha emesso piani dal 2009 al 2017 di cui si riportano nel seguito le caratteristiche principali.

Piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione gratuita di una azione di Sogefi S.p.A.. Il piano prevede due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi fissati nel regolamento.

Il regolamento prevede una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da Sogefi S.p.A.. Il regolamento prevede come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti.

In data 23 aprile 2018, il Consiglio di Amministrazione ha dato esecuzione al piano di stock grant 2018 (approvato dall'Assemblea degli Azionisti in pari data per un numero massimo di 500.000 diritti condizionati) riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 415.000 Units (di cui n. 171.850 Time-based Units e n. 243.420 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 23 luglio 2020 al 23 aprile 2022.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito nel Regolamento) alla medesima data.

Il fair value dei diritti assegnati nel corso del 2018 è stato calcolato, al momento dell'assegnazione, con il modello binomiale per la valutazione di opzioni americane (c.d modello di Cox, Ross e Rubinstein) ed è complessivamente pari a € 1.202 migliaia.

In particolare i dati di input utilizzati per la valutazione del fair value del piano di Stock Grant 2018 sono di seguito riassunti:

  • curva dei tassi di interesse EUR/GBP/SEK/CHF-riskless alla data del 23 aprile 2018;
  • prezzi del sottostante (uguale al prezzo del titolo Sogefi S.p.A. al 23 aprile 2018 e pari a € 3,31) e dei titoli presenti nel paniere benchmark, sempre rilevati al 23 aprile 2018;

  • prezzi normali del titolo Sogefi S.p.A. e dei titoli presenti nel paniere benchmark dal 22 marzo 2018 al 22 aprile 2018, per la determinazione della barriera delle Performance Units dello Stock Grant;

  • volatilità storiche a 260 giorni dei titoli e dei cambi, osservate al 23 aprile 2018;
  • dividend yield nullo per la valutazione dello stock grant;
  • serie storiche dei rendimenti logaritmici dei titoli coinvolti e dei cambi EUR/GBP, EUR/SEK e EUR/CHF per il calcolo delle correlazioni tra i titoli e delle correlazioni tra i 3 titoli in valuta diversa dall'EUR ed i relativi cambi (per l'aggiustamento dell'evoluzione stimata), calcolati per il periodo intercorrente dal 23 aprile 2017 al 23 aprile 2018.

Si riportano di seguito le principali caratteristiche dei piani di stock grant deliberati in esercizi precedenti ed ancora in essere:

• piano di stock grant 2011 per un numero massimo di 1.250.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 757.500 Units (di cui n. 320.400 Time-based Units e n. 437.100 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2013 al 20 gennaio 2015.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che il valore normale delle azioni a ciascuna data di maturazione fosse almeno pari alla percentuale di Valore iniziale indicata nel regolamento.

Alla data del 31 dicembre 2018 n. 29.837 Time-based Units e n. 134.866 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 291.325 Time-based Units e n. 298.333 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2012 per un numero massimo di 1.600.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.152.436 Units (di cui n. 480.011 Time-based Units e n. 672.425 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2014 al 31 gennaio 2016.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione fosse superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2018 n. 82.374 Time-based Units e n. 596.630 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 392.252 Time-based Units e n. 74.852 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2013 per un numero massimo di 1.700.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.041.358 Units (di cui n. 432.434 Time-based Units e n. 608.924 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2015 al 31 gennaio 2017.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2018 n. 256.954 Time-based Units e n. 608.924 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 167.665 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2014 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 378.567 Units (di cui n. 159.371 Time-based Units e n. 219.196 Performance Units).

Le Time-based Units maturano in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2016 al 20 gennaio 2018.

Le Performance Units maturano alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2018 n. 109.543 Time-based Units e n. 219.196 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 47.503 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2015 per un numero massimo di 1.500.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 441.004 Units (di cui n. 190.335 Time-based Units e n. 250.669 Performance Units).

Le Time-based Units maturano in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 ottobre 2017 al 20 luglio 2019.

Le Performance Units maturano alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2018 n. 56.102 Time-based Units e n. 75.212 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 73.899 Time-based Units e n. 63.183 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2016 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 500.095 Units (di cui n. 217.036 Time-based Units e n. 283.059 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 27 luglio 2018 al 27 aprile 2020.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2018 n. 68.041 Time-based Units e n. 88.744 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 37.479 Time-based Units e n. 48.879 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2017 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 287.144 Units (di cui n. 117.295 Time-based Units e n. 169.849 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 26 luglio 2019 al 26 aprile 2021.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2018 n. 13.802 Time-based Units e n. 20.867 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

Il costo figurativo di competenza dell'anno 2018 relativo ai piani di stock grant in essere è di € 775 migliaia.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di diritti esistenti con riferimento ai piani del periodo 2011 – 2018:

2018 2017
Non esercitati/non esercitabili all'inizio dell'anno 1.036.192 1.286.966
Concessi nell'anno 415.000 287.144
Annullati nell'anno (129.295) (357.662)
Esercitati durante l'anno (212.470) (180.256)
Non esercitati/non esercitabili alla fine dell'anno 1.109.427 1.036.192
Esercitabili alla fine dell'anno 87.650 53.490

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni al netto di quelle esercitate o annullate nell'esercizio in corso e nei precedenti.

La linea "Esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni maturate alla fine dell'esercizio e non ancora sottoscritte.

Piani di stock option

I piani di stock option prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito un'opzione per la sottoscrizione di azioni Sogefi di nuova emissione. Il regolamento prevede, inoltre, come condizione essenziale per l'esercizio dell'opzione, il permanere del rapporto di lavoro o di amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione.

Si riportano di seguito le principali caratteristiche dei piani di stock option deliberati in esercizi precedenti ed ancora in essere:

  • piano di stock option 2009 riservato a dipendenti di Sogefi S.p.A. e di sue controllate per massime n. 2.335.000 azioni (1,94% del capitale sociale al 31 dicembre 2018) con prezzo di sottoscrizione pari a € 1,0371, esercitabili tra il 30 settembre 2009 e il 30 settembre 2019;
  • piano di stock option 2010 riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato di Sogefi S.p.A. alla data di assegnazione del piano e a dipendenti di Sogefi S.p.A. e di sue controllate per massime n. 2.440.000 azioni (2,03% del capitale sociale al 31 dicembre 2018) con prezzo di sottoscrizione pari a € 2,3012, esercitabili tra il 30 settembre 2010 e il 30 settembre 2020.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di opzioni esistenti con riferimento ai piani del periodo 2006-2010 e il loro prezzo medio di esercizio:

2018 2017
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
Non esercitate/non esercitabili all'inizio
dell'anno
285.000 1,91 2.254.737 2,77
Concesse nell'anno -- -- -- --
Annullate nell'anno (40.000) 1,67 (1.338.200) 3,29
Esercitate durante l'anno (130.000) 1,95 (631.537) 2,06
Scadute durante l'anno (40.000) 2,10 -- --
Non esercitate/non esercitabili alla fine
dell'anno
75.000 1,88 285.000 1,91
Esercitabili alla fine dell'anno 75.000 1,88 285.000 1,91

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni al netto di quelle esercitate o annullate nell'esercizio in corso e nei precedenti.

La linea "Esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni maturate alla fine dell'esercizio e non ancora sottoscritte.

Di seguito si riporta il dettaglio del numero di opzioni esercitabili al 31 dicembre 2018:

N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2017 285.000
Opzioni maturate nell'anno --
Opzioni annullate nell'anno (40.000)
Opzioni esercitate nell'anno (130.000)
Opzioni scadute nell'anno (40.000)
N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2018 75.000

Kos S.p.A.

KOS S.p.A. ha in essere alcuni piani di stock option, intesi a dotare il gruppo di uno strumento di incentivazione e di fidelizzazione di amministratori e dipendenti, che rafforzi per le risorse chiave, il senso di appartenenza all'azienda, favorendo nel tempo una costante tensione alla creazione di valore per la Società.

L'esercizio delle opzioni è subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto o del mandato.

La Società valuta le proprie stock option con metodologia Black-Scholes.

Di seguito si riportano le informazioni sui piani di stock option in essere nel gruppo Kos:

KOS - PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2018

Opzioni in circolazione Opzioni assegnate Opzioni esercitate Opzioni cessate Opzioni in circolazione Opzioni esercitabili Scadenze
all'inizio del periodo nel corso del periodo nel corso del periodo nel corso del periodo a fine periodo a fine periodo opzioni
Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Numero Prezzo medio Scadenza Numero Prezzo medio Vesting date Expiry date
opzioni ponderato di esercizio opzioni ponderato di opzioni ponderato di opzioni ponderato di ponderato di media (anni) opzioni ponderato di
esercizio esercizio esercizio esercizio esercizio
Piano Stock Option '10 rev 1.661.083 3,38 -- -- -- -- -- -- 1.661.083 3,05 14,40 1.661.083 3,05 31/12/2014 17/05/2033
Piano Stock Option '16 1.500.000 7,26 -- -- -- -- 5.000 7,26 1.495.000 7,17 14,40 -- -- 17/05/2023 17/05/2033
Totale 3.161.083 5,22 -- -- -- -- 5.000 7,26 3.156.083 5,00 14,40 1.661.083 3,05

25. Contenzioso

Si ricorda che presso alcune società del Gruppo esistono situazioni di contenzioso a fronte delle quali i rispettivi Amministratori hanno stanziato appositi fondi rischi nella misura ritenuta congrua, anche secondo l'opinione dei propri consulenti, rispetto al probabile verificarsi di passività potenziali significative.

Gruppo Gedi

Come già ampliamente illustrato nel bilancio al 31 dicembre 2017 GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., pur ribadendo la propria convinzione quanto alla legittimità civilistico-tributaria dell'operazione oggetto di censura da parte dell'Amministrazione Finanziaria, ha deliberato nel corso del 2017 di avvalersi della facoltà offerta dal Decreto di addivenire alla definizione agevolata della predetta controversia. Tale adesione ha comportato per la società il pagamento di un importo complessivo pari a € 175,3 milioni, di cui € 140,2 milioni versati nel corso del 2017 mentre i restanti € 35,1 milioni sono stati pagati, nel rispetto della tempistica prevista dalla normativa, il 2 luglio 2018. Il fondo rischi è stato ridotto, già nel 2017, di € 20,8 milioni relativi al capitolo "usufrutti" oggetto di definizione della lite. Il valore del fondo rischi si attesta al 31 dicembre 2018 a € 14,7 milioni.

In data 21 marzo 2018 GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. è stata informata dell'esistenza di un procedimento penale per l'ipotesi aggravata di concorso nel reato previsto dall'art. 640, comma 2, n. 1 nei confronti dell'Amministratore Delegato, del Direttore Centrale delle Risorse Umane e del Direttore Generale Stampa Nazionale, nonché per il reato di cui all'art. 24 del D. Lgs. 231/2001 (a seguito di illecito commesso da persone fisiche nell'interesse o a vantaggio dell'ente) nei confronti della Società e di alcune delle sue controllate.

L'indagine condotta dalla Procura di Roma riguarda una presunta truffa ai danni dell'INPS in relazione all'accesso, asseritamente irregolare, da parte di alcuni dipendenti nel periodo fra il 2012 e il 2015, alla c.d. CIGS, finalizzato al prepensionamento ex L. 416/81.

Nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della normativa vigente, circostanza che risulta corroborata anche da verifiche interne finalizzate all'esame del rispetto dell'iter procedurale previsto dalla normativa di riferimento e da un autorevole parere legale giuslavorista, la Società rappresenta che allo stato attuale non si trova per ragioni oggettive nelle condizioni di potere valutare né le specifiche condotte che asseritamente integrerebbero le ipotesi di reato, né il numero degli ex dipendenti che avrebbero avuto illegittimamente accesso al pensionamento anticipato, né conseguentemente l'eventuale danno erariale risarcibile. Tale situazione rende pertanto allo stato impossibile la valutazione del grado di rischio e la conseguente quantificazione dello stesso, secondo quanto previsto dallo IAS 37.

In caso di condanna definitiva per l'illecito amministrativo ex art. 24 D. Lgs. 231/2001, le sanzioni amministrative pecuniarie sarebbero quelle previste dal combinato disposto degli articoli 10,11 e 24 del medesimo decreto.

Si precisa che a tutt'oggi non è stato formalizzato alcun atto nei confronti delle Società o di attuali amministratori e dipendenti delle stesse.

Sono stati comunque e di conseguenza predisposti tutti i presidi ritenuti utili od opportuni alla tutela dei propri interessi assumendo tutti i rischi conseguenti propri e di quelli dei propri esponenti.

Gruppo Sogefi

Nel mese di ottobre 2016 Sogefi S.p.A. ha ricevuto quattro avvisi di accertamento, relativi ai periodi d'imposta 2011 e 2012, a seguito di una verifica fiscale effettuata nel primo semestre 2016, contenente i seguenti due rilievi: i) indebita detrazione di € 0,6 milioni di Iva assolta su acquisti di beni e servizi, ii) indebita deducibilità ai fini IRES (e relativa indetraibilità IVA di € 0,2 milioni) dei costi per servizi resi dalla controllante CIR S.p.A. per l'importo imponibile complessivo di € 1,3 milioni, più interessi e sanzioni.

Gli avvisi sono stati impugnati di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale di Mantova, la quale in data 14 luglio 2017 ha depositato la sentenza n. 119/02/2017 completamente favorevole alla Società.

La sentenza è stata parzialmente appellata dall'Agenzia delle Entrate che ha chiesto la conferma dei soli avvisi di accertamento notificati ai fini IVA, rinunciando definitivamente agli avvisi di accertamento emessi ai fini IRES. La Società ha presentato controdeduzioni contro tale appello parziale ed è in attesa della fissazione dell'udienza.

Gli Amministratori, anche sulla base del parere espresso dal consulente fiscale, ritengono che il rischio di soccombenza sia possibile, ma non probabile.

Per tale motivo la Società non ha stanziato oneri per rischi fiscali nel bilancio al 31 dicembre 2018.

26. Altre informazioni

INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla società di revisione KPMG S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete:

(in migliaia di euro) 2018
Verso la Società Capogruppo:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 121
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi 21
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi --
Verso le società controllate:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 2.460
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi 118
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi 24

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Successivamente alla chiusura dell'esercizio, GEDI ha ricevuto (indirettamente tramite l'altro socio TIM S.p.A.) un'offerta non vincolante per l'acquisto delle azioni di Persidera S.p.A., di cui detiene il 30%. È stato concesso all'offerente un periodo di esclusiva nel corso del quale portare avanti le valutazioni necessarie per la formalizzazione di una eventuale offerta vincolante. In considerazione di quanto rappresentato non vi sono ad oggi elementi, anche in assenza di un'offerta vincolante, per ritenere altamente probabile la cessione della partecipazione nel breve periodo.

In data 11 marzo i Consigli di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A. e di COFIDE S.p.A. hanno esaminato e approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata CIR nella controllante COFIDE.

La Fusione è finalizzata a realizzare i seguenti principali obiettivi:

  • accorciare la catena di controllo rispetto alle società operative, ponendosi in linea con le migliori pratiche internazionali e con le aspettative del mercato e delle autorità di regolazione;
  • creare una Società con una dimensione del flottante superiore sia in termini di percentuali del capitale sia in valore assoluto, con la conseguente maggiore facilità di negoziazione delle azioni e appetibilità delle stesse per gli investitori;
  • ridurre i costi operativi legati al mantenimento di due società holding quotate e semplificare la struttura partecipativa e l'assetto di governo societario, con conseguente creazione di sinergie a vantaggio di tutti gli azionisti.

Il profilo reddituale e patrimoniale dell'entità risultante dalla fusione rifletterà sostanzialmente quello di CIR, ed in particolare la Fusione non altererà la posizione finanziaria netta, e quindi la capacità di investimento, attualmente in capo a CIR, né la politica di gestione del portafoglio di investimenti.

Il rapporto di cambio è stato fissato in 2,01 azioni COFIDE per ogni azione CIR.

Il progetto di fusione è stato predisposto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2018 di COFIDE e CIR, approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione in pari data e utilizzati quali situazioni patrimoniali di fusione ai sensi e per gli effetti dell'art. 2501-quater del codice civile.

Per servire il concambio, COFIDE procederà all'aumento del proprio capitale sociale per massimi nominali Euro 281.364.327 mediante emissione di massime n. 562.728.654 nuove azioni ordinarie dal valore nominale di Euro 0,50 ciascuna, in applicazione del Rapporto di Cambio. Inoltre, nel contesto della Fusione, si procederà all'annullamento senza concambio delle azioni ordinarie CIR di proprietà di COFIDE alla data di perfezionamento della Fusione e delle azioni proprie detenute da CIR alla data di perfezionamento della Fusione.

Le azioni COFIDE che verranno emesse e assegnate in concambio agli azionisti CIR avranno data di godimento identica a quella delle azioni ordinarie COFIDE in circolazione alla data di efficacia della Fusione e attribuiranno ai loro titolari diritti equivalenti a quelli spettanti ai titolari delle azioni ordinarie della società incorporante in circolazione al momento dell'assegnazione.

Le azioni di nuova emissione della società incorporante assegnate in concambio saranno quotate al pari delle azioni ordinarie COFIDE già in circolazione, nonché soggette alla gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A. in regime di dematerializzazione, ai sensi di legge.

La Fusione produrrà effetti civilistici a far data dall'ultima delle iscrizioni presso il Registro delle Imprese di Milano prescritte dall'art. 2504-bis del codice civile, o dalla data successiva indicata nell'atto di fusione. Ai fini contabili, le operazioni effettuate da CIR saranno imputate nel bilancio di COFIDE a partire dal 1° gennaio dell'esercizio in cui si verificheranno gli effetti civilistici della Fusione. Dalla stessa data decorreranno anche gli effetti fiscali.

Il perfezionamento dell'operazione di Fusione è subordinato, oltre che all'approvazione da parte delle Assemblee straordinarie delle Società, al verificarsi ovvero, ove consentito, alla rinuncia, delle seguenti condizioni:

  • (i) il compiuto esperimento e conclusione della procedura di informazione e consultazione sindacale di cui all'art. 47 della l. 29 dicembre 1990, n. 428, come nel tempo modificato;
  • (ii) la mancata ricezione, entro la data di efficacia della Fusione, di comunicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri inerenti l'esercizio di veti e/o rilievi e/o l'apposizione di condizioni in merito alla Fusione, ai sensi del D. L. n. 21 del 15 marzo 2012, convertito con la Legge n. 56 dell'11 maggio 2012, recante "Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni" e delle relative disposizioni attuative;
  • (iii) il rilascio del provvedimento di Borsa Italiana S.p.A. di ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario delle azioni ordinarie della Incorporante emesse a servizio della Fusione;
  • (iv) ove richiesto ai sensi della normativa pro tempore vigente, il rilascio del giudizio di equivalenza da parte della Commissione Nazionale per la Società e la Borsa ai sensi dell'art. 57, comma 1, lett. d), del Regolamento approvato con delibera Consob n. 11971/99 (il "Regolamento

Emittenti") in relazione al documento informativo che sarà predisposto dalle Società ai sensi dell'art. 57 del Regolamento Emittenti;

  • (v) il mancato verificarsi, entro la data di efficacia della Fusione, di uno o più eventi o circostanze che producano un effetto negativo sulle attività, sui rapporti giuridici, sulle passività e/o sui risultati gestionali delle Società, rilevante e comunque tale da alterare il profilo di rischio o le valutazioni poste a base della determinazione del Rapporto di Cambio;
  • (vi) il rilascio del consenso alla Fusione, ai sensi dei contratti di finanziamento in essere, da parte delle banche finanziatrici delle Società e delle rispettive società controllate.

COFIDE e CIR presenteranno istanza congiunta al Tribunale di Milano per la nomina di un esperto ai fini del rilascio della relazione sulla congruità del rapporto di cambio ai sensi dell'articolo 2501-sexies del codice civile.

Si prevede che le assemblee straordinarie dei soci per l'approvazione del progetto di Fusione possano tenersi entro il 30 giugno 2019, previa pubblicazione delle informative previste dalla normativa.

L'eventuale approvazione della deliberazione di Fusione da parte delle Assemblee delle Società non darà luogo ad alcuna ipotesi di diritto di recesso in favore dei rispettivi azionisti, ai sensi dell'art. 2437 del codice civile o di altre disposizioni di legge, atteso che entrambe le società partecipanti alla Fusione rivestono natura di holding di partecipazioni e interessenze in qualsiasi settore economicoindustriale con azioni quotate su un mercato regolamentato.

COFIDE e CIR sono parti correlate, essendo la prima controllante della seconda ed essendo entrambe le società, rispettivamente, in via diretta e indiretta, soggette al controllo della Fratelli De Benedetti S.p.A. Si precisa, inoltre, che la Fratelli De Benedetti S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento su COFIDE che, a propria volta, esercita attività di direzione e coordinamento su CIR. Si precisa infine che i signori Rodolfo, Marco e Edoardo De Benedetti sono membri del Consiglio di Amministrazione di COFIDE e di CIR e Rodolfo De Benedetti presiede entrambe le società.

Il Consiglio di Amministrazione di COFIDE ha applicato alla Fusione, su base volontaria, le regole previste dalla Procedura OPC in tema di operazioni con parti correlate "di maggiore rilevanza" pur ritenendo che la Fusione rientri nell'ambito di applicazione dell'esenzione contenuta nell'art. 14 del Regolamento Consob approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e nell'art. 4.3 della Procedura OPC, in quanto realizzata con una società controllata in cui non sussistono interessi significativi di altre parti correlate. L'Operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di COFIDE all'unanimità previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate.

Il Consiglio di Amministrazione di CIR ha applicato alla Fusione le regole previste dalla Procedura OPC in tema di operazioni con parti correlate "di maggiore rilevanza". L'Operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione all'unanimità previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate. COFIDE e CIR metteranno a disposizione del pubblico il documento informativo previsto dall'articolo 5 del Regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato dalla Consob.

INFORMATIVA EX ART. 1, COMMA 125, DELLA LEGGE 4 AGOSTO 2017 N. 124

Nel corso dell'esercizio 2018 le società controllate che hanno dei contributi pubblici di cui all'oggetto hanno fornito informativa nei rispettivi bilanci d'esercizio.

INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART 2427, 22-QUINQUIES E DELL'ART 2427, 22-SEXIES

L'impresa che redige il bilancio consolidato nell'insieme più grande di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in Via Valeggio n. 41 – Torino, il cui bilancio è depositato presso la sede legale.

L'impresa che redige il bilancio consolidato nell'insieme più piccolo di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è la Cofide - Gruppo De Benedetti S.p.A. con sede legale in Via Ciovassino n. 1 – Torino, il cui bilancio è depositato presso la sede legale.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In data 28 ottobre 2010 la Società ha adottato la Disciplina delle operazioni con parti correlate prevista dal Regolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 così come successivamente modificata e integrata dalla Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta ad adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

  • 1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;
  • 2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti correlate stabilendo che i relativi membri coincidano con i componenti del Comitato per il controllo interno, fatto salvo il sistema di supplenze previsto nelle procedure.

Sono state identificate come parti correlate:

  • le entità controllanti dirette e indirette di CIR S.p.A., le loro controllate, anche in via congiunta e le loro collegate;
  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento), a controllo congiunto nonché le entità collegate di CIR S.p.A.;
  • figure con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole;

CIR S.p.A. ha svolto nel corso dell'esercizio un'attività di supporto gestionale e strategico a favore delle società controllate e collegate che ha comportato, fra l'altro, la prestazione di servizi amministrativi e finanziari, la compravendita di attività finanziarie e l'erogazione di finanziamenti.

I rapporti con la società controllante sono consistiti nella prestazione di servizi amministrativi e finanziari e nella fruizione di servizi di supporto gestionale e nell'area della comunicazione. L'interesse di CIR e delle controparti, relativamente a queste prestazioni, consiste nella qualità e nella particolare efficienza assicurata nella erogazione dei servizi resi, conseguente alla specifica conoscenza dell'attività del Gruppo.

Si segnala inoltre che CIR S.p.A. ha stipulato dei contratti di locazione con soggetti che ricoprono cariche all'interno del Gruppo.

I rapporti con parti correlate del Gruppo sono regolati da normali condizioni di mercato tenuto conto della qualità e della specificità dei servizi prestati.

Si precisa che il Gruppo CIR non ha effettuato con parti correlate, secondo la definizione richiamata dalla Consob né con soggetti diversi da parti correlate, operazioni di carattere atipico o inusuale che siano estranee alla normale gestione d'impresa o che siano tali da incidere significativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Di seguito viene riportato il prospetto riepilogativo dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate:

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi Costi per Costi per Altri costi Altri proventi Proventi Oneri Dividendi
(in migliaia di euro) commerciali acquisto di beni servizi operativi operativi finanziari finanziari
Imprese controllanti -- -- (85) -- 100 -- -- --
Imprese controllate -- -- -- -- -- 2 -- --
Imprese collegate -- -- (3.163) -- 1.720 -- -- --
Imprese a controllo congiunto -- -- -- -- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- -- 118 -- -- --
Totale -- -- (3.248) -- 1.938 2 -- --

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo non corrente Attivo corrente
Altri Crediti Altri Altri debiti Debiti Altri
(in migliaia di euro) crediti commerciali crediti finanziari commerciali debiti
Imprese controllanti -- -- -- 245 --
Imprese controllate -- -- -- -- 9 --
Imprese collegate -- 690 105 -- 2.229 --
Imprese a controllo congiunto -- -- -- -- -- --
Altre parti correlate -- -- -- -- -- --
Totale -- 690 105 -- 2.483 --

CIR S.p.A. Bilancio d'esercizio

31 dicembre 2018

    1. Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria
    1. Prospetto del conto economico
    1. Prospetto del conto economico complessivo
    1. Prospetto del rendiconto finanziario
    1. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
    1. Note esplicative al Bilancio d'esercizio

1. Prospetto della Situazione patrimoniale - finanziaria

(in euro)
ATTIVITA' Note 31.12.2018 31.12.2017
ATTIVITA' NON CORRENTI 863.048.958 870.642.362
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (4.a.) 65.466 66.072
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (4.b.) 2.152.390 1.344.473
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (4.c.) 13.307.953 13.891.031
PARTECIPAZIONI (4.d.) 756.183.413 755.762.200
CREDITI DIVERSI (4.e.) 80.004.316 93.875.546
di cui verso parti correlate (*) 78.977.531 93.018.596
ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE (4.f.) 11.335.420 5.703.040
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (4.g.) -- --
ATTIVITA' CORRENTI 26.318.727 57.931.201
CREDITI DIVERSI (5.a.) 18.876.558 33.571.118
di cui verso parti correlate (*) (5.a.) 13.111.157 15.079.622
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (5.b.) 7.442.169 24.360.083
TOTALE ATTIVITA' 889.367.685 928.573.563
PASSIVITA' Note 31.12.2018 31.12.2017
PATRIMONIO NETTO 869.147.440 890.656.406
CAPITALE SOCIALE (6.a.) 322.089.243 328.062.554
RISERVE (6.b.) 408.177.760 404.901.998
UTILI / (PERDITE) PORTATI A NUOVO (6.c.) 124.692.792 206.725.742
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.187.645 (49.033.888)
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.809.831 1.889.140
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (4.g.) 234.869 468.250
FONDI PER IL PERSONALE (7.a.) 1.574.962 1.420.890
PASSIVITA' CORRENTI 18.410.414 36.028.017
DEBITI VERSO BANCHE -- --
ALTRI DEBITI (8.a.) 13.459.315 31.076.918
di cui verso parti correlate (*) (8.a.) 7.600.408 23.433.597
FONDI PER RISCHI ED ONERI (8.b.) 4.951.099 4.951.099
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 889.367.685 928.573.563

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

2. Prospetto del Conto economico

(in euro)
Note 2018 2017
RICAVI E PROVENTI DIVERSI (9) 2.860.568 2.860.964
di cui con parti correlate (*) (9) 2.059.289 2.102.137
COSTI PER SERVIZI (10) (6.553.501) (5.679.321)
di cui con parti correlate (*) (10) (297.973) (70.355)
COSTI DEL PERSONALE (11) (5.419.086) (5.462.041)
di cui con parti correlate (*) (11) (31.402) (94.028)
ALTRI COSTI OPERATIVI (12) (1.691.295) (1.549.196)
di cui con parti correlate (*) (12) -- --
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (780.679) (1.459.854)
RISULTATO OPERATIVO (11.583.993) (11.289.448)
PROVENTI FINANZIARI (13) 1.091.562 1.398.525
di cui con parti correlate (*) 1.075.046 1.394.509
ONERI FINANZIARI (14) (54.039) (46.069)
DIVIDENDI (15) 22.153.612 20.161.501
di cui con parti correlate (*) 19.402.379 14.821.341
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (16) -- 2.300.000
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (17) (11.344) (7.695)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (18) 172.578 (66.435.000)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 11.768.376 (53.918.186)
IMPOSTE SUL REDDITO (19) 2.419.269 4.884.298
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 14.187.645 (49.033.888)
UTILE/(PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ
DESTINATE ALLA DISMISSIONE -- --
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.187.645 (49.033.888)
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) (20) 0,0218 (0,0742)
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro) (20) 0,0218 (0,0741)

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

3. Prospetto del Conto economico complessivo

(in euro)
2018 2017
UTILE (PERDITA) DELL' ESERCIZIO 14.187.645 (49.033.888)
ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA)
DELL'ESERCIZIO
VARIAZIONE NETTA DI FAIR VALUE DELLE ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE
EFFETTO FISCALE RELATIVO ALLE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE
SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
--
--
(1.348.960)
323.750
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE
NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO -- (1.025.210)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO 14.187.645 (50.059.098)
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) (20) 0,0218 (0,0758)
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (in euro) (20) 0,0218 (0,0756)
(in euro)
-- -----------
2018 2017
ATTIVITÀ OPERATIVA
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.187.645 (49.033.888)
RETTIFICHE:
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 780.679 1.459.854
PERDITE/(PROVENTI) DALLA CESSIONE DI PARTECIPAZIONI
E TITOLI CORRENTI
11.344 (2.292.305)
VALUTAZIONE ATTUARIALE PIANI DI STOCK OPTION 1.793.637 1.801.337
ACCANTONAMENTI AI FONDI PER IL PERSONALE 192.712 187.083
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (172.578) 66.435.000
(AUMENTO) DIMINUZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (4.401.504) 206.650
di cui con parti correlate (14.014.980) 3.683.458
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 12.391.935 18.763.731
di cui:
- interessi incassati (pagati) 2.665 13.070
- dividendi incassati
- incassi (pagamenti) per imposte sul reddito
22.153.612
3.846.840
20.161.501
8.035.133
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(ACQUISTO)/CESSIONE DI TITOLI CORRENTI
(ACQUISTO)/CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO
--
(6.897.271)
--
(4.356.756)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (6.897.271) (4.356.756)
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
PAGAMENTO INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO (203.641) (192.812)
RIMBORSO (EROGAZIONE) FINANZIAMENTI A SOCIETÀ CONTROLLATE 15.250.000 35.000.000
PRIMA APPLICAZIONE IFRS 9 (18.296) --
ACQUISTO AZIONI PROPRIE (12.676.627) (14.022.419)
DIVIDENDI PAGATI (24.764.014) (25.122.543)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (22.412.578) (4.337.774)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE (16.917.914) 10.069.201
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 24.360.083 14.290.882
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 7.442.169 24.360.083

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Capitale meno azioni Capitale Riserva da Riserva legale Riserva Riserva per Riserva da Riserva da Riserva stock Riserva in Utili (perdite) Utile (perdita) Totale
emesso proprie sociale sovraprezzo statutaria azioni proprie in fair value "Prima option e stock conto futuri portati a nuovo dell'esercizio
delle azioni portafoglio adozione IFRS" grant aumenti di
capitale
SALDO AL 31 DICEMBRE 2016 397.146.184 (64.283.589) 332.862.595 38.844.526 115.969.308 171.894 64.283.589 2.508.000 162.209.700 18.569.599 3.059 228.398.685 14.230.577 978.051.532
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (25.122.543) -- (25.122.543)
Utili accantonati a riserva -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 14.230.577 (14.230.577) --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23 dello statuto sociale -- -- -- -- -- 7.597 -- -- -- -- -- -- -- 7.597
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- (4.800.041) (4.800.041) 1.661.248 -- -- 4.800.041 -- -- -- -- (15.683.667) -- (14.022.419)
Accredito figurativo di stock option e stock grant -- -- -- -- -- -- -- -- -- 1.801.337 -- -- -- 1.801.337
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- -- -- -- (4.902.690) -- 4.902.690 -- --
Risultato complessivo dell'esercizio -- --
Valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- -- -- -- (1.025.210) -- -- -- -- -- (1.025.210)
Risultato dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (49.033.888) (49.033.888)
Totale risultato complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- (1.025.210) -- -- -- -- (49.033.888) (50.059.098)
SALDO AL 31 DICEMBRE 2017 397.146.184 (69.083.630) 328.062.554 40.505.774 115.969.308 179.491 69.083.630 1.482.790 162.209.700 15.468.246 3.059 206.725.742 (49.033.888) 890.656.406
Rettifiche alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 9 -- -- -- -- -- -- -- (1.482.790) (49.607) -- -- 1.482.790 -- (49.607)
SALDO RIDETERMINATO AL 1° GENNAIO 2018 397.146.184 (69.083.630) 328.062.554 40.505.774 115.969.308 179.491 69.083.630 -- 162.160.093 15.468.246 3.059 208.208.532 (49.033.888) 890.606.799
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi agli Azionisti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (24.764.014) -- (24.764.014)
Utili accantonati a riserva -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- (49.033.888) 49.033.888 --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23 dello statuto sociale -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- (5.973.311) (5.973.311) 222.612 -- -- 5.973.311 -- -- -- -- (12.899.239) -- (12.676.627)
Accredito figurativo di stock option e stock grant -- -- -- -- -- -- -- -- -- 1.793.637 -- -- -- 1.793.637
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- -- -- -- (3.181.401) -- 3.181.401 -- --
Risultato complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Risultato dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 14.187.645 14.187.645
Totale risultato complessivo dell'esercizio -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 14.187.645 14.187.645
SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 397.146.184 (75.056.941) 322.089.243 40.728.386 115.969.308 179.491 75.056.941 -- 162.160.093 14.080.482 3.059 124.692.792 14.187.645 869.147.440

1. Struttura del bilancio e principi contabili applicati

Il presente bilancio d'esercizio, che rappresenta il bilancio separato della capogruppo CIR S.p.A., è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nel rispetto del principio della competenza economica nonché sul presupposto della continuità aziendale. La Società, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze, come definite dal paragrafo 24 del Principio IAS 1, sulla continuità aziendale.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

la situazione patrimoniale – finanziaria è strutturata a partite contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;

il conto economico è presentato per natura di spesa;

il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;

il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;

lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente.

Il presente bilancio è redatto in euro per quanto riguarda gli schemi di bilancio, ed in migliaia di euro per quanto riguarda la nota integrativa. L'euro rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" di CIR S.p.A. secondo quanto previsto dallo IAS 21, tranne quando diversamente indicato.

Eventi successivi alla data di riferimento al bilancio

In data 11 marzo i Consigli di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A. e di COFIDE S.p.A. hanno esaminato e approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata CIR nella controllante COFIDE.

La Fusione è finalizzata a realizzare i seguenti principali obiettivi:

  • accorciare la catena di controllo rispetto alle società operative, ponendosi in linea con le migliori pratiche internazionali e con le aspettative del mercato e delle autorità di regolazione;
  • creare una Società con una dimensione del flottante superiore sia in termini di percentuali del capitale sia in valore assoluto, con la conseguente maggiore facilità di negoziazione delle azioni e appetibilità delle stesse per gli investitori;
  • ridurre i costi operativi legati al mantenimento di due società holding quotate e semplificare la struttura partecipativa e l'assetto di governo societario, con conseguente creazione di sinergie a vantaggio di tutti gli azionisti.

Il profilo reddituale e patrimoniale dell'entità risultante dalla fusione rifletterà sostanzialmente quello di CIR, ed in particolare la Fusione non altererà la posizione finanziaria netta, e quindi la capacità di investimento, attualmente in capo a CIR, né la politica di gestione del portafoglio di investimenti.

Il rapporto di cambio è stato fissato in 2,01 azioni COFIDE per ogni azione CIR.

Il progetto di fusione è stato predisposto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2018 di COFIDE e CIR, approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione in pari data e utilizzati quali situazioni patrimoniali di fusione ai sensi e per gli effetti dell'art. 2501-quater del codice civile.

Per servire il concambio, COFIDE procederà all'aumento del proprio capitale sociale per massimi nominali Euro 281.364.327 mediante emissione di massime n. 562.728.654 nuove azioni ordinarie dal valore nominale di Euro 0,50 ciascuna, in applicazione del Rapporto di Cambio. Inoltre, nel contesto della Fusione, si procederà all'annullamento senza concambio delle azioni ordinarie CIR di proprietà di COFIDE alla data di perfezionamento della Fusione e delle azioni proprie detenute da CIR alla data di perfezionamento della Fusione.

Le azioni COFIDE che verranno emesse e assegnate in concambio agli azionisti CIR avranno data di godimento identica a quella delle azioni ordinarie COFIDE in circolazione alla data di efficacia della Fusione e attribuiranno ai loro titolari diritti equivalenti a quelli spettanti ai titolari delle azioni ordinarie della società incorporante in circolazione al momento dell'assegnazione.

Le azioni di nuova emissione della società incorporante assegnate in concambio saranno quotate al pari delle azioni ordinarie COFIDE già in circolazione, nonché soggette alla gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A. in regime di dematerializzazione, ai sensi di legge.

La Fusione produrrà effetti civilistici a far data dall'ultima delle iscrizioni presso il Registro delle Imprese di Milano prescritte dall'art. 2504-bis del codice civile, o dalla data successiva indicata nell'atto di fusione. Ai fini contabili, le operazioni effettuate da CIR saranno imputate nel bilancio di COFIDE a partire dal 1° gennaio dell'esercizio in cui si verificheranno gli effetti civilistici della Fusione. Dalla stessa data decorreranno anche gli effetti fiscali.

Il perfezionamento dell'operazione di Fusione è subordinato, oltre che all'approvazione da parte delle Assemblee straordinarie delle Società, al verificarsi ovvero, ove consentito, alla rinuncia, delle seguenti condizioni:

  • (i) il compiuto esperimento e conclusione della procedura di informazione e consultazione sindacale di cui all'art. 47 della l. 29 dicembre 1990, n. 428, come nel tempo modificato;
  • (ii) la mancata ricezione, entro la data di efficacia della Fusione, di comunicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri inerenti l'esercizio di veti e/o rilievi e/o l'apposizione di condizioni in merito alla Fusione, ai sensi del D. L. n. 21 del 15 marzo 2012, convertito con la Legge n. 56 dell'11 maggio 2012, recante "Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni" e delle relative disposizioni attuative;
  • (iii) il rilascio del provvedimento di Borsa Italiana S.p.A. di ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario delle azioni ordinarie della Incorporante emesse a servizio della Fusione;
  • (iv) ove richiesto ai sensi della normativa pro tempore vigente, il rilascio del giudizio di equivalenza da parte della Commissione Nazionale per la Società e la Borsa ai sensi dell'art. 57, comma 1, lett. d), del Regolamento approvato con delibera Consob n. 11971/99 (il "Regolamento Emittenti") in relazione al documento informativo che sarà predisposto dalle Società ai sensi dell'art. 57 del Regolamento Emittenti;
  • (v) il mancato verificarsi, entro la data di efficacia della Fusione, di uno o più eventi o circostanze che producano un effetto negativo sulle attività, sui rapporti giuridici, sulle passività e/o sui risultati gestionali delle Società, rilevante e comunque tale da alterare il profilo di rischio o le valutazioni poste a base della determinazione del Rapporto di Cambio;
  • (vi) il rilascio del consenso alla Fusione, ai sensi dei contratti di finanziamento in essere, da parte delle banche finanziatrici delle Società e delle rispettive società controllate.

COFIDE e CIR presenteranno istanza congiunta al Tribunale di Milano per la nomina di un esperto ai fini del rilascio della relazione sulla congruità del rapporto di cambio ai sensi dell'articolo 2501-sexies del codice civile.

Si prevede che le assemblee straordinarie dei soci per l'approvazione del progetto di Fusione possano tenersi entro il 30 giugno 2019, previa pubblicazione delle informative previste dalla normativa.

L'eventuale approvazione della deliberazione di Fusione da parte delle Assemblee delle Società non darà luogo ad alcuna ipotesi di diritto di recesso in favore dei rispettivi azionisti, ai sensi dell'art. 2437 del codice civile o di altre disposizioni di legge, atteso che entrambe le società partecipanti alla Fusione rivestono natura di holding di partecipazioni e interessenze in qualsiasi settore economico-industriale con azioni quotate su un mercato regolamentato.

COFIDE e CIR sono parti correlate, essendo la prima controllante della seconda ed essendo entrambe le società, rispettivamente, in via diretta e indiretta, soggette al controllo della Fratelli De Benedetti S.p.A. Si precisa, inoltre, che la Fratelli De Benedetti S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento su COFIDE che, a propria volta, esercita attività di direzione e coordinamento su CIR. Si precisa infine che i signori Rodolfo, Marco e Edoardo De Benedetti sono membri del Consiglio di Amministrazione di COFIDE e di CIR e Rodolfo De Benedetti presiede entrambe le società.

Il Consiglio di Amministrazione di COFIDE ha applicato alla Fusione, su base volontaria, le regole previste dalla Procedura OPC in tema di operazioni con parti correlate "di maggiore rilevanza" pur ritenendo che la Fusione rientri nell'ambito di applicazione dell'esenzione contenuta nell'art. 14 del Regolamento Consob approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e nell'art. 4.3 della Procedura OPC, in quanto realizzata con una società controllata in cui non sussistono interessi significativi di altre parti correlate. L'Operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di COFIDE all'unanimità previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate.

Il Consiglio di Amministrazione di CIR ha applicato alla Fusione le regole previste dalla Procedura OPC in tema di operazioni con parti correlate "di maggiore rilevanza". L'Operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione all'unanimità previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate. COFIDE e CIR metteranno a disposizione del pubblico il documento informativo previsto dall'articolo 5 del Regolamento in materia di operazioni con parti correlate adottato dalla Consob.

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 marzo 2019.

Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 con riferimento alle principali voci patrimoniali ed economiche presenti negli schemi.

1.a. Immobilizzazioni immateriali (IAS 38)

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se analiticamente identificabili, se è probabile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

L'ammortamento è calcolato linearmente e parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

In particolare, le immobilizzazioni immateriali a durata indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento, ma sono costantemente monitorate al fine di evidenziare eventuali riduzioni di valore durevoli.

Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore possa essere recuperato tramite l'uso; a questo fine viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment test con cui si verifica la capacità del bene immateriale di generare reddito in futuro.

I costi di sviluppo sono contabilizzati quali elementi dell'attivo immobilizzato quando il costo è attendibilmente determinabile, esistono ragionevoli presupposti che l'attività possa essere resa disponibile per l'uso o la vendita e sia in grado di produrre benefici futuri. Annualmente, e comunque ogniqualvolta vi siano ragioni che lo rendano opportuno, i costi capitalizzati sono sottoposti ad impairment test.

I costi di ricerca sono addebitati al conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I marchi e le licenze, inizialmente rilevati al costo, sono successivamente contabilizzati al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il periodo di ammortamento è definito dal minore tra l'eventuale durata contrattuale di utilizzo e la vita utile del bene.

Le licenze software, comprensive degli oneri accessori, sono rilevate al costo ed iscritte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate.

1.b. Immobilizzazioni materiali (IAS 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione al netto dei relativi ammortamenti accumulati.

Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento.

Gli immobili ed i terreni non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce dell'attivo e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari" (si veda il successivo paragrafo 1.c.).

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso.

Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera la società. Tale valutazione è effettuata a livello di singola attività o del più piccolo insieme identificabile di attività generatrici di flussi di cassa indipendenti (CGU).

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene rivalutata. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

1.c. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale. Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e manutenzioni straordinarie.

Per le costruzioni in economia si valutano tutti i costi sostenuti alla data in cui la costruzione o lo sviluppo è terminato. Fino a quella data si applicano le condizioni previste dallo IAS 16. In caso di bene detenuto tramite leasing finanziario, il costo iniziale è determinato secondo lo IAS 17 dal minore tra il fair value dell'immobile ed il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La società ha optato per il metodo del costo, da applicare a tutti gli investimenti immobiliari detenuti. Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli eventuali ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore.

1.d. Perdita di valore delle attività (IAS 36)

La società verifica, almeno annualmente, la recuperabilità del valore contabile iscritto delle attività immateriali, materiali e delle partecipazioni in società controllate e collegate, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione ed il suo valore d'uso.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate, trattandosi di partecipazioni per le quali in alcuni casi può non essere determinabile un valore di mercato ("fair value less costs of disposal") attendibile, il valore recuperabile è stato definito nel valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa stimati con riferimento ai risultati attesi dalle partecipate e al valore stimato di un'ipotetica cessione finale ("ultimate disposal") in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33).

Quando, successivamente, una perdita su attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

1.e. Partecipazioni in imprese controllate e collegate (IFRS10, IAS 27 e IAS28)

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica circa eventuali perdite di valore attraverso lo svolgimento di test di impairment. Il metodo di valutazione utilizzato è effettuato sulla base del discounted cash flow o del fair value, calcolato come l'ammontare ottenibile dalla vendita della partecipazione in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione.

Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

1.f. Altre partecipazioni (IFRS 9)

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading, sono classificate nella voce "altre attività finanziarie" e rilevate al fair value con contropartita a conto economico.

1.g. Imposte sul reddito (IAS 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

A partire dall'esercizio 2004 e per un triennio, CIR S.p.A. e alcune delle sue controllate italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Tale opzione è stata rinnovata nel corso del 2016, per almeno la durata di un triennio.

CIR S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). CIR S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari all'IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, CIR S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.

1.l. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

Gli utili o le perdite non realizzate, al netto degli effetti fiscali, dalle attività finanziarie classificate come "disponibili per la vendita" sono rilevate nel patrimonio netto alla voce riserva di fair value.

La riserva è trasferita al conto economico al momento della realizzazione dell'attività finanziaria o nel caso di rilevazione di una perdita permanente di valore della stessa.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte. Questa voce rileva inoltre l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 8.

1.m. Fondi per rischi ed oneri (IAS 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico. Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

1.n. Ricavi e proventi (IFRS 15)

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di riferimento del bilancio.

I proventi per dividendi e interessi sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, nell'esercizio in cui si sono incassati;
  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

1.o. Benefici per i dipendenti (IAS 19)

I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine non sono oggetto di valutazioni attuariali in quanto il debito residuo, con particolare riferimento al TFR, risulta di importo non significativo. Infatti la legge finanziaria n. 296/2006 ha apportato modifiche importanti alla disciplina del TFR introducendo la possibilità per il lavoratore di trasferire il TFR che matura a partire dal 1° gennaio 2007 a forme pensionistiche prescelte.

La società, in accordo con il principio, procede alla valorizzazione ed alla rilevazione del costo figurativo rappresentato dalle stock option rilevato a conto economico tra i costi per il personale e ripartito lungo il periodo di maturazione del beneficio, con contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto.

Il costo dell'opzione viene determinato al momento dell'assegnazione del piano utilizzando specifici modelli e moltiplicato per il numero di opzioni esercitabili nel periodo di riferimento, queste ultime determinate mediante l'ausilio di opportune variabili attuariali.

Piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione di una azione di CIR S.p.A.. I Piani in generale prevedono due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di valore normale dell'azione (determinato ai sensi dell'art. 9, comma 4 lettera a, del TUIR) fissati nel regolamento di riferimento.

Il regolamento prevede una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da CIR S.p.A.. Il regolamento prevede come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o del ruolo di amministratore con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti e la data di esercizio degli stessi.

Il fair value dei diritti assegnati viene calcolato, al momento dell'assegnazione, con il modello basato sull'albero binomiale di Cox, Ross e Rubinstein per opzioni americane. Il costo figurativo viene registrato a conto economico nella linea "Costi del personale".

1.p. Strumenti derivati (IAS 32 e 39)

Gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

I derivati non di copertura sono classificati come strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico (fair value through profit and loss – FVTPL).

La classificazione di un derivato ai fini di copertura è formalmente documentata attestando l'"efficacia" della copertura stessa.

Ai fini contabili le operazioni di copertura sono classificate come:

  • "fair value hedge" (copertura del rischio di variazione del fair value) in cui gli effetti della copertura sono imputati a conto economico;
  • "cash flow hedge" (copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa) in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.
  • "hedge of a net investment in a foreign operation" (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) – in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.

1.q. Conversione delle poste in valuta estera (IAS 21)

La moneta funzionale della società è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio.

Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

1.r. Utile per azione (IAS 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, derivanti ad esempio dalla possibilità di esercizio dei piani di stock option e stock grant assegnati, che possono determinare un effetto diluitivo.

1.s. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le voci di bilancio principalmente interessate da questo processo estimativo sono la valutazione delle imprese controllate e collegate, le imposte differite, i fondi per rischi ed oneri e il fair value degli strumenti finanziari e delle stock options e delle stock grant.

Si rimanda alle specifiche aree per maggiori dettagli.

1.t. Adozione di nuovi Principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

Applicazione nuovo principio contabile IFRS 9

Il documento (pubblicato in data 24 luglio 2014) accoglie i risultati delle fasi relative a classificazione e valutazione, derecognition, impairment e hedge accounting del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:

  • introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie;
  • con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;
  • introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Le analisi svolte, rivenienti dall'implementazione dell'IFRS 9, hanno riguardato la valutazione dell'Expected Credit Losses dei crediti diversi e delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Tali valutazioni hanno comportato una riduzione del patrimonio netto per un importo pari a € 50 migliaia (€ 26 migliaia relativi ai finanziamenti erogati a favore delle società controllate iscritti nella voce "Altri crediti" delle attività non correnti, € 6 migliaia relativi a crediti tributari iscritti nella voce "Altri crediti" delle attività correnti ed € 18 migliaia relativi alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti).

Per quanto riguarda l'adozione di nuovi Principi contabili, interpretazioni ed emendamenti, si rimanda a quanto riportato al punto 6 delle note esplicative ai prospetti contabili consolidati.

2. Strumenti finanziari

La società ha adottato l'IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1° gennaio 2018 (data di applicazione iniziale).

Con l'adozione dell'IFRS 9, la società ha adottato anche le modifiche conseguenti allo IAS 1 Presentazione del bilancio secondo cui le perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie devono essere presentate in una voce distinta del prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo. Precedentemente, la società includeva le perdite per riduzione di valore dei crediti commerciali tra gli altri costi.

Inoltre, la società ha adottato le modifiche conseguenti all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative che vengono applicate alle sole informazioni integrative relative al 2018, senza impatti sulle informazioni comparative.

Rilevazione e valutazione

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui sono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Classificazione e valutazione successiva – Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività. Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, la società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

La società valuta l'obiettivo del modello di business nell'ambito del quale l'attività finanziaria è detenuta a livello di portafoglio in quanto riflette al meglio la modalità con cui l'attività è gestita e le informazioni comunicate alla direzione aziendale. Tali informazioni comprendono:

  • i criteri enunciati e gli obiettivi del portafoglio e l'applicazione pratica di detti criteri, inclusi, tra gli altri, se la strategia della direzione aziendale si basa sull'ottenimento di interessi attivi dal contratto, sul mantenimento di un determinato profilo dei tassi di interesse, sull'allineamento della durata delle attività finanziarie a quella delle passività correlate o sui flussi finanziari attesi o sulla raccolta di flussi finanziari attraverso la vendita delle attività;
  • le modalità di valutazione della performance del portafoglio e le modalità della comunicazione della performance ai dirigenti con responsabilità strategiche della società;
  • i rischi che incidono sulla performance del modello di business (e delle attività finanziarie possedute nell'ambito del modello di business) e il modo in cui tali rischi sono gestiti;
  • le modalità di retribuzione dei dirigenti dell'impresa (per esempio, se la retribuzione è basata sul fair value delle attività gestite o sui flussi finanziari contrattuali raccolti);
  • la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite delle attività finanziarie negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future.

I trasferimenti di attività finanziarie a terzi nell'ambito di operazioni che non comportano l'eliminazione contabile non sono considerati delle vendite ai fini della valutazione del modello di business, in linea con il mantenimento in bilancio di tali attività da parte della società.

Le attività finanziarie che soddisfano la definizione di attività finanziarie possedute per negoziazione o il cui andamento è valutato sulla base del fair value sono valutate al FVTPL.

Le attività finanziarie valutate al FVTPL sono valutate successivamente al fair value . Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

I titoli di debito valutati al FVOCI sono valutatisuccessivamente al fair value. Gli interessi attivi calcolati in conformità al metodo dell'interesse effettivo, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Gli altri utili e perdite netti sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione contabile, gli utili o le perdite accumulate nelle altre componenti del conto economico complessivo sono riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

I titoli di capitale valutato al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. I dividendi sono rilevati nell'utile/(perdita) d'esercizio a meno che rappresentino chiaramente un recupero di parte del costo dell'investimento. Gli altri utili e perdite nette sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo e non sono mai riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Classificazione e valutazione successiva - Passività finanziarie:

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdite) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli

CIR | BILANCIO 2018 |NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdite) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Eliminazione contabile – Attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

La società è coinvolta in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

La società procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La società elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.

La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

La società rileva dei fondi svalutazione per le perdite attese su crediti relative a:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • titoli di debito valutati al FVOCI; e
  • attività derivanti da contratto.

La società valuta i fondi svalutazione a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito, fatta eccezione per quanto indicato di seguito, per i dodici mesi successivi:

  • titoli di debito con un rischio di credito basso alla data di chiusura del bilancio; e
  • altri titoli di debito e conti correnti bancari il cui rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento che si manifesta lungo la vita attesa dello strumento finanziario) non è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale.

I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Per stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale al fine di stimare le perdite attese su crediti, la società considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili senza eccessivi costi o sforzi. Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica della società, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi ('forwardlooking information').

Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario.

Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi).

Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale la società è esposta al rischio di credito.

Ad ogni data di chiusura dell'esercizio, la società valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e i titoli di debito al FVOCI sono deteriorate. Un'attività finanziaria è 'deteriorata' quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.

Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

  • significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
  • la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte della società a condizioni che la società non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.
  • -

I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile lordo delle attività.

Per i titoli di debito al FVOCI, il fondo svalutazione viene accantonato nell'utile/(perdita) dell'esercizio e rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo. Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale la società ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, la società valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);

  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). La società utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

La società come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso credit value adjustment (CVA) e debit value adjustment (DVA).

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente);
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comporta stime ed assunzioni da parte del valutatore.

3. Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori

I criteri di stima e di valutazione sono riesaminati periodicamente e si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente, tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio, l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso.

Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. Le stime sono utilizzate principalmente per rilevare perdite di valore relativamente ad attività iscritte, accantonamenti per rischi, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e

CIR | BILANCIO 2018 |NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

le assunzioni vengono riesaminate periodicamente e gli effetti delle eventuali variazioni sono riflessi a conto economico.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

Stato Patrimoniale

4. Attività non correnti

4.a. Immobilizzazioni immateriali

2017 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo
originario
Fondi
ammortamento
Saldo
31.12.2016
Acquisizioni Riclassifiche Disinvestimenti Ammortamenti
e svalutazioni
Costo
originario
Fondi
ammortamento
Saldo
31.12.2017
(in migliaia di euro) e svalutazioni costo fondo e svalutazioni
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
940 (915) 25 2 -- -- -- (11) 942 (926) 16
Immobilizzazioni in corso e acconti 50 -- 50 -- -- -- -- -- 50 -- 50
Totale 990 (915) 75 2 -- -- -- (11) 992 (926) 66
2018 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio
Costo
originario
Fondi
ammortamento
Saldo
31.12.2017
Acquisizioni Riclassifiche Disinvestimenti Ammortamenti
e svalutazioni
Costo
originario
Fondi
ammortamento
Saldo
31.12.2018
(in migliaia di euro) e svalutazioni costo fondo e svalutazioni
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
942 (926) 16 11 -- -- -- (12) 953 (938) 15
Immobilizzazioni in corso e acconti 50 -- 50 -- -- -- -- -- 50 -- 50
Totale 992 (926) 66 11 -- -- -- (12) 1.003 (938) 65

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5-30 %

4.b. Immobilizzazioni materiali

2017 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Riclassifiche Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
originario ammortamento 31.12.2016 svalutazioni Originario ammortamento 31.12.2017
(in migliaia di euro) e svalutazioni costo fondo e svalutazioni
Terreni 723 -- 723 -- -- -- -- -- 723 -- 723
Fabbricati 4.251 (4.165) 86 -- -- -- -- (6) 4.251 (4.171) 80
Impianti e macchinario 970 (931) 39 68 -- (1) 1 (24) 1.037 (954) 83
Altri beni 3.446 (2.448) 998 287 9 (12) 12 (836) 3.448 (2.990) 458
Immobilizzazioni in corso e acconti 9 -- 9 -- (9) -- -- -- -- -- --
Totale 9.399 (7.544) 1.855 355 -- (13) 13 (866) 9.459 (8.115) 1.344
2018 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Riclassifiche Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi Saldo
(in migliaia di euro) originario ammortamento
e svalutazioni
31.12.2017 costo fondo svalutazioni Originario ammortamento
e svalutazioni
31.12.2018
Terreni 723 -- 723 -- -- -- -- -- 723 -- 723
Fabbricati 4.251 (4.171) 80 -- -- -- -- (6) 4.251 (4.177) 74
Impianti e macchinario 1.037 (954) 83 33 -- -- -- (33) 1.070 (987) 83
Altri beni 3.448 (2.990) 458 110 -- (9) 9 (147) 3.549 (3.128) 421
Immobilizzazioni in corso e acconti -- -- -- 851 -- -- -- -- 851 -- 851
Totale 9.459 (8.115) 1.344 994 -- (9) 9 (186) 10.444 (8.292) 2.152

Le immobilizzazioni materiali passano da € 1.344 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 2.152 migliaia al 31 dicembre 2018. L'incremento è essenzialmente dovuto all'inizio dei lavori di ristrutturazione della sede della società che si ultimeranno nel corso del 2019.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Fabbricati e investimenti immobiliari 3,00 %
Impianti e macchinari 10,00 –
25,00 %
Altri beni:
-
Macchine elettroniche d'ufficio
20,00 %
-
Mobili e dotazioni
12,00 %
-
Automezzi
25,00 %

4.c. investimenti immobiliari

2017 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Fondi Saldo Disinvestimenti Fondi Saldo
(in migliaia di euro) Costo ammortamento 31.12.2016 Acquisizioni Riclassifiche Ammortamenti e Costo ammortamento 31.12.2017
originario e svalutazioni costo fondo svalutazioni originario e svalutazioni
20.673 (6.199) 14.474 -- -- -- -- (583) 20.673 (6.782) 13.891
2018 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Fondi Saldo Disinvestimenti Fondi Saldo
(in migliaia di euro) Costo ammortamento 31.12.2017 Acquisizioni Riclassifiche Ammortamenti e Costo ammortamento 31.12.2018
originario e svalutazioni costo fondo Svalutazioni originario e svalutazioni
20.673 (6.782) 13.891 -- -- -- -- (583) 20.673 (7.365) 13.308

Gli investimenti immobiliari passano da € 13.891 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 13.308 migliaia al 31 dicembre 2018 per effetto degli ammortamenti dell'esercizio.

Il valore di mercato risulta essere significativamente superiore al valore di bilancio.

4.d. Partecipazioni

L'elenco delle partecipazioni, comprensivo della movimentazione dei rispettivi valori di carico avvenuta nel corso dell'esercizio, è di seguito riportato:

SITUAZIONE INIZIALE MOVIMENTI DELL'ESERCIZIO SITUAZIONE FINALE
31.12.2017 Riclassifiche Incrementi Decrementi Svalutazioni/
Rivalutazioni
Ripristini
31.12.2018
n.
azioni
importo n.
azioni
importo n. azioni importo n. azioni importo importo n.
azioni
importo
Imprese controllate
GEDI GRUPPO EDITORIALE
S.p.A.
222.705.235 273.600 -- -- -- -- -- -- -- 222.705.235 273.600
SOGEFI S.p.A. 66.458.988 108.344 -- -- 330.000 763 -- -- -- 66.788.988 109.107
KOS S.p.A. 52.669.551 163.021 -- -- -- -- -- -- -- 52.669.551 163.021
CIR INVESTIMENTI S.p.A. 12.426.162 188.205 -- -- -- -- -- -- 12.426.162 188.205
CIR INTERNATIONAL S.A. 1.500.000 21.112 -- -- -- -- -- -- -- 1.500.000 21.112
NEXENTI ADVISORY S.r.l. 100.000 389 -- -- -- -- -- -- (61) 100.000 328
CIGA LUXEMBOURG S.A.R.L. 1.000 580 -- -- -- -- -- -- (148) 1.000 432
NEXENTI S.r.l. 50.000 361 -- -- -- -- -- -- -- 50.000 361
IEPL – INSTITUT D'ECOLE
PRIMAIRE LEMAN S.A.
en liquidation 3.495.000 18 -- -- -- -- -- -- -- 3.495.000 18
Totale imprese controllate 755.630 -- 763 -- (209) 756.184
Altre imprese
C IDC S.p.A.
(In liquidazione e in
concordato preventivo)
1.231.319 -- -- -- -- -- -- -- -- 1.231.319 --
EMITTENTI TITOLI S.p.A.
(in liquidazione)
232.000 132 -- -- -- -- (232.000) (132) -- -- --
FILIPPO FOCHI S.p.A.
(in amministrazione
straordinaria)
IST. EDIL.
409.250 -- -- -- -- -- -- -- -- 409.250 --
ECONOM.POPOLARE S.r.l. 1.350 -- -- -- -- -- -- -- -- 1.350 --
Totale altre imprese 132 -- -- (132) -- --
Totale partecipazioni 755.762 -- 763 (132) (209) 756.184

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE AL 31 DICEMBRE 2018 (ART. 2427 n. 5 c.c.)

Denominazione Sede Capitale Patrimonio netto Risultato Quota di Valore
sociale totale d'esercizio possesso di carico
GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. Roma 76.304 448.265 (32.158) 43.78 (*) 273.600
SOGEFI S.p.A. Mantova 62.461 203.198 (13.744) 55,60 (**) 109.107
CIR INVESTIMENTI S.p.A. Milano 12.426 192.230 2.715 100,00 188.205
CIR INTERNATIONAL S.A. Lussemburgo 15.000 70.224 4.918 100,00 21.112
KOS S.p.A. Milano 8.848 90.691 (5.270) 59,53 163.021
NEXENTI ADVISORY S.r.l Milano 100 328 (99) 100,00 328
CIGA LUXEMBOURG S.A.r.l. Lussemburgo 1.000 432 (148) 100,00 432
NEXENTI S.r.l. Milano 50 363 -- 100,00 361
IEPL – INSTITUT D'ECOLE PRIMAIRE
LEMAN S.A. en liquidation (***) Svizzera 3.279 97 (13) 94,59 18

(in migliaia di euro)

(*) 45,76% dei diritti di voto

(**) 56,78% dei diritti di voto

(***) Bilancio chiuso al 31 luglio 2018

Il saldo della voce "Partecipazioni" si incrementa di € 422 migliaia rispetto a fine 2017.

Come richiesto dai principi IFRS le partecipazioni sono state sottoposte al test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Le singole partecipazioni detenute da CIR, ai fini dell'effettuazione dell'impairment test nel bilancio separato, sono state suddivise tra le partecipazioni che assumono il ruolo di holding di settore, le quali data la natura di sub-gruppo non assumono rilevanza individualmente ma rientrano nell'impairment test delle CGU svolto a livello consolidato, e le altre partecipazioni.

Relativamente alla partecipazione in Gedi Gruppo Editoriale S.p.A. l'impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussi di cassa delle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello, oltre alla valutazione dei costi non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi corporate (non allocati). Il valore attuale dei costi corporate (non allocati alle CGU) è stato considerato a riduzione del valore globale dell'impresa nel suo complesso ed è stato stimato utilizzando flussi netto imposte ed un tasso di attualizzazione netto imposte analogo a quello utilizzato per il test di I° livello. Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono stati utilizzati criteri in linea con quelli applicati ai fini dell'impairment test di primo livello (flussi medi attesi) in termini di orizzonte di previsione esplicita e in termini di crescita (oltre l'orizzonte di previsione esplicita). In particolare, nell'arco di piano si è assunta una progressiva riduzione dei costi corporate, tra i quali anche i costi di gestione e amministrazione (consulenze, affitti, spese viaggi, ecc.), analogamente a quanto già realizzato dal gruppo GEDI nel corso degli ultimi anni. Il tasso di attualizzazione utilizzato è stato il 7,04% e il terminal value è stato assunto uguale al flusso

dell'ultimo anno di piano (2021).

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU GEDIi superiore al suo valore contabile; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

Relativamente alla partecipazione in Sogefi S.p.A. l'impairment test è stato effettuato utilizzando la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered), basata sulle proiezioni elaborate nel budget 2019 (approvato da Consiglio di Amministrazione in data 4 febbraio 2019) e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano 2020-2023 (rettificati al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni) approvate dal Consiglio di Amministrazione nella medesima data. Il budget e il piano sono stati preparati tenendo conto delle previsioni sull'andamento del settore automotive, così come elaborate dalle più importanti fonti del settore. Il tasso di attualizzazione sulla base del costo medio ponderato del capitale è pari al 10,06%.

Infine, il valore terminale è stato calcolato con la formula della "rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita del 2% e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale (2023), rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile.

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU Sogefi superiore al suo valore contabile; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

Relativamente alla partecipazione in KOS S.p.A. l'impairment test è stato effettuato utilizzando i più recenti dati di natura previsionale relativi all'evoluzione economico-finanziaria prevista per il periodo 2019-2023 dal management, presupponendo il verificarsi delle assunzioni ed il raggiungimento degli obiettivi prospettici.

Per il calcolo del valore terminale è stato utilizzato un tasso di crescita pari all'1,5% (invariato rispetto al 2017) in linea con il tasso medio di crescita a lungo termine della produzione, del settore di riferimento e del paese in cui l'impresa opera.

Il tasso di attualizzazione utilizzato riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e tiene conto dei rischi specifici dell'attività. Tale tasso di attualizzazione per le attività in Italia, al netto delle imposte (WACC after-tax), è pari al 6,3%, per le attività di UK è pari al 4,8% mentre per le attività in India è pari al 10,35%.

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU KOS superiore al suo valore contabile; pertanto non è stata apportata alcuna svalutazione.

Con riferimento alle altre partecipazioni le verifiche effettuate hanno determinato la necessità di operare rettifiche di valore di alcune partecipate, in particolare Nexenti Advisory S.r.l. per € 61 migliaia e CIGA Luxembourg S.a.r.l. per € 148 migliaia.

4.e. Crediti diversi

I "Crediti diversi" al 31 dicembre 2018 ammontano a € 80.004 migliaia (€ 93.876 migliaia al 31 dicembre 2017) e si riferiscono per € 11.405 migliaia (€ 19.563 migliaia al 31 dicembre 2017) al finanziamento erogato a favore della controllata CIR International S.A.. Il tasso applicato su tale finanziamento è il 1,756% (Euribor 6 mesi + spread). Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati erogati ulteriori € 3.000 migliaia e che sono stati effettuati rimborsi per € 11.500 migliaia. La voce include inoltre € 67.572 migliaia relativi al finanziamento erogato a favore della controllata CIR Investimenti S.p.A. Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati erogati ulteriori € 1.000 migliaia e che sono stati effettuati rimborsi per € 7.600 migliaia. Il tasso applicato su tale finanziamento è l'1% (Euribor 3 mesi + spread).

4.f. Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 dicembre 2018 ammonta a € 11.335 migliaia (€ 5.703 migliaia al 31 dicembre 2017) e si riferisce ai seguenti investimenti;

  • € 5.178 migliaia (€ 5.703 migliaia al 31 dicembre 2017) relativi all'investimento nel fondo TH CO Invest S.C.A.. La valutazione a fair value di tale fondo ha comportato una valutazione negativa, iscritta nel conto economico alla voce 18 "Rettifiche di valore di attività finanziarie", per un importo pari a € 525 migliaia;
  • € 4.157 migliaia relativi all'investimento, effettuato nel corso dell'esercizio, nel fondo TH Aereo CO Invest S.C.A.. La valutazione a fair value di tale fondo ha comportato una valutazione positiva, iscritta nel conto economico alla voce 18 "Rettifiche di valore di attività finanziarie", per un importo pari a € 907 migliaia;
  • € 2.000 migliaia relativi all'investimento, effettuato nel corso dell'esercizio, nella società Lendix Societé Anonyme.

Relativamente all'informativa richiesta dall'IFRS 9 si segnala che il fair value degli investimenti nei fondi TH CO Invest S.C.A. e TH Aereo CO Invest S.C.A. è stato determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (Livello 2), mentre il fair value dell'investimento in Lendix Società Anonyme è stato determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi (Livello 3).

4.g. Attività e passività per imposte differite

Il dettaglio delle "Imposte differite attive e passive" suddivise per tipologia di differenza temporanea, è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Differenza temporanea passiva da:
Perdite fiscali -- -- -- --
Totale imposte differite attive -- -- -- --
Differenza temporanea attiva da:
Rivalutazione attivo immobilizzato 2.333 235 1.951 468
Totale imposte differite passive 2.333 235 1.951 468
Imposte differite nette (235) (468)

La movimentazione delle "Imposte differite" nel corso dell'esercizio è la seguente:

(in migliaia di euro) Saldo Utilizzo imposte Imposte differite Saldo
al 31.12.2017 differite di esercizi sorte al
precedenti nell'esercizio 31.12.2018
Imposte differite attive:
- a conto economico -- -- -- --
- a patrimonio netto -- -- -- --
Imposte differite passive:
- a conto economico (468) 451 (218) (235)
- a patrimonio netto --
Imposte differite nette (468) 451 (218) (235)

5. Attività correnti

5.a. Crediti

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Crediti tributari 2.528 16.045
Altri crediti verso parti correlate 13.112 15.080
Crediti verso clienti 23 48
Crediti verso altri 3.214 2.398
Totale 18.877 33.571

La voce "Altri crediti verso parti correlate" è composta da:

  • € 12.161 migliaia relativi al credito verso società che hanno aderito al consolidato fiscale (€ 9.244 migliaia a società del gruppo Kos, € 2.296 migliaia a società del gruppo Sogefi ed € 621 migliaia a Cir Investimenti S.p.A.);
  • € 50 migliaia al finanziamento erogato a favore di Nexenti S.r.l.;
  • € 800 migliaia al credito vantato nei confronti di Gruppo Editoriale L'Espresso per l'addebito di prestazioni a fronte dell'attività di supporto strategico e gestionale;
  • € 94 migliaia verso società che riversano l'emolumento degli amministratori (€ 80 migliaia nei confronti di CIR Investimenti S.p.A. ed € 14 migliaia nei confronti di Sogefi S.p.A.);
  • € 3 migliaia nei confronti di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. per il rimborso di anticipazioni;
  • € 3 migliaia verso Sogefi S.p.A. per un contratto di locazione immobiliare;
  • € 1 migliaio verso soggetti che ricoprono cariche strategiche all'interno della società per un contratto di locazione immobiliare.

La voce "Crediti tributari" dello scorso esercizio includeva l'importo di € 13.363 migliaia relativi all'istanza consolidata di rimborso IRES ai sensi del D.L. 201/2011. Nel corso del mese di dicembre si è perfezionata, con un primario istituto finanziario, la cessione pro-soluto di tale credito. L'importo incassato dalla cessione è stato successivamente trasferito, con contropartita la voce 8.a "Altri Debiti – Debiti verso parti correlate", alle società controllate effettive beneficiarie del rimborso.

IFRS7 – Informazioni integrative: si segnala che le informazioni richieste non includono la voce "Crediti tributari".

5.b. Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide diminuiscono di € 16.918 migliaia passando da € 24.360 migliaia al 31 dicembre 2017 a € 7.442 migliaia al 31 dicembre 2018. L'analisi dell'evoluzione è indicata nel rendiconto finanziario.

6. Patrimonio netto

6.a. Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2018 ammontava a € 397.146.183,50 invariato rispetto al 31 dicembre 2017 e risultava composto da n. 794.292.367 azioni nominali da € 0,50 cadauna.

Al 31 dicembre 2018 la Società possedeva n. 150.113.881 azioni proprie (18,8991% del capitale) per un valore di € 207.343 migliaia, rispetto a n. 138.167.259 azioni proprie (17,395% del capitale) per un valore di € 194.889 migliaia al 31 dicembre 2017. L'incremento netto è determinato, in aumento, per l'acquisto di n. 12.107.791 azioni e in diminuzione per l'esercizio dei piani di stock grant per n. 161.169 azioni.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie detenute dalla capogruppo sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale sottoscritto è interamente versato. Non esistono azioni gravate da diritti, privilegi e vincoli nella distribuzione di dividendi, fatta eccezione per le azioni proprie.

Si segnala che al Consiglio di Amministrazione sono state conferite deleghe per un periodo di cinque anni dal 30 giugno 2014 per aumentare in una o più volte il capitale sociale fino ad un massimo di € 500 milioni (valore nominale) e di un ulteriore massimo di € 20 milioni (valore nominale) a favore di dipendenti della Società e sue controllate.

Il Consiglio di Amministrazione ha conferito inoltre la facoltà, per il periodo di cinque anni dal 30 giugno 2014, di emettere, in una o più volte, anche con esclusione del diritto di opzione, e in tal caso a favore di investitori istituzionali, obbligazioni convertibili o con warrant, anche in valuta estera, se ammesse dalla legge, con correlativo aumento del capitale sociale – nel limite del dieci per cento del capitale sociale esistente in caso di esclusione del diritto di opzione – per un ammontare massimo di € 500 milioni.

6.b. Riserve

Il dettaglio della voce "Riserve" è il seguente:

(in migliaia di euro) Riserva da
sovrapprezzo
delle azioni
Riserva
legale
Riserva
statutaria
Riserva
per azioni
proprie in
portafoglio
Riserva
da fair
value
Riserva
"Prima
adozione
IFRS"
Riserva
stock option e
stock grant
Riserva in
conto futuri
aumenti di
capitale
Totale
riserve
Saldo al 31 dicembre 2016 38.845 115.969 172 64.283 2.508 162.210 18.570 3 402.560
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23
dello statuto sociale -- -- 7 -- -- -- -- -- 7
Adeguamento per operazioni su azioni proprie 1.661 -- -- 4.801 -- -- -- -- 6.462
Accredito costo figurativo di stock option e stock grant -- -- -- -- -- -- 1.801 -- 1.801
Valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- (1.349) -- -- -- (1.349)
Effetto imposte su valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- 324 324
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- (4.903) -- (4.903)
Saldo al 31 dicembre 2017 40.506 115.969 179 69.084 1.483 162.210 15.468 3 404.902
Rettifiche alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 9 -- -- -- -- (1.483) (50) -- -- (1.533)
Saldo rideterminato al 1° gennaio 2018 40.506 115.969 179 69.084 -- 162.160 15.468 3 403.369
Aumenti di capitale -- -- -- -- -- -- -- -- --
Dividendi prescritti ai sensi dell'art. 23
dello statuto sociale -- -- -- -- -- -- -- -- --
Adeguamento per operazioni su azioni proprie 223 -- -- 5.973 -- -- -- -- 6.196
Accredito costo figurativo di stock option e stock grant -- -- -- -- -- -- 1.794 -- 1.794
Valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- -- -- -- -- --
Effetto imposte su valutazione a fair value dei titoli -- -- -- -- -- -- -- -- --
Movimenti tra riserve -- -- -- -- -- -- (3.181) -- (3.181)
Saldo al 31 dicembre 2018 40.729 115.969 179 75.057 -- 162.160 14.081 3 408.178

Si ricorda che in data 27 aprile 2018 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di revocare la precedente delibera di acquisto di azioni proprie del 28 aprile 2017 e di conferire una nuova autorizzazione, per diciotto mesi da tale data, ad acquistare massime n. 20.000.000 azioni del valore nominale di € 0,5 cadauna tenuto conto che, includendo nel conteggio le azioni proprie già possedute anche tramite controllate, il valore nominale delle azioni acquistate non potrà in alcun caso eccedere la quinta parte del capitale sociale di CIR S.p.A..

La "Riserva stock option e stock grant" si riferisce al valore del costo figurativo dei piani di incentivazione assegnati ai dipendenti e deliberati successivamente alla data del 7 novembre 2002.

6.c. Utili (Perdite) portati a nuovo

La variazione degli Utili (perdite) portati a nuovo è riportata nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto".

INFORMATIVA DI CUI ALL'ART. 2427 – 7BIS – C.C.

L'analisi delle voci di patrimonio netto in base alla loro possibilità di utilizzazione è riportata nella tabella seguente:

Importo al Possibilità di Quota Riepilogo delle utilizzazioni effettuate
(in migliaia di euro) 31.12.2018 utilizzazione disponibile nei tre precedenti esercizi (*)
Per copertura Per distribuzione Altro
perdite dividendi
CAPITALE 397.146 -- -- -- -- --
Riserve di capitale:
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 40.729 ABC 40.729 -- -- --
Riserva legale 12.678 B 12.678 -- -- --
Riserva in conto capitale 3 A 3 -- -- --
Riserve di utili:
Riserva legale 103.291 B 103.291 -- -- --
Riserva statutaria 179 ABC 179 -- -- --
Riserva "Prima adozione IFRS" 162.160 ABC 162.160 -- -- --
Riserva stock option e stock grant 14.081 ABC 14.081 -- -- --
Riserva da fair value -- -- -- -- -- --
Utili portati a nuovo 124.693 ABC 124.693 -- (79.350) (46.166)
TOTALE 854.960 457.814 -- (79.350) (46.166)

Legenda = A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci

(*) Le utilizzazioni evidenziate sono quelle che hanno determinato una riduzione del patrimonio netto

7. Passività non correnti

7.a. Fondi per il personale

Il dettaglio dei fondi è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) 640 651
Fondi quiescenza e obbligazioni simili 935 770
Totale 1.575 1.421

Le variazioni nel fondo "Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato" sono di seguito riportate:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Saldo iniziale 651 657
Quota maturata 193 187
Prestazioni corrisposte (204) (193)
Altre variazioni -- --
Totale 640 651

8. Passività correnti

8.a. Altri debiti

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Debiti tributari 3.192 3.017
Debiti verso parti correlate 7.600 23.433
Debiti verso fornitori 464 305
Altri debiti 2.203 4.322
Totale 13.459 31.077

La voce "Debiti tributari" include l'importo di € 2.879 migliaia di imposta IRES relativa al consolidato fiscale CIR. L'importo dello scorso esercizio includeva € 2.062 migliaia riferito alla rata pagata a luglio 2018 della definizione agevolata di un contenzioso fiscale.

La voce "Debiti verso parti correlate" si riferisce per € 7.525 migliaia a debiti verso società che hanno aderito al consolidato fiscale (€ 4.564 migliaia verso società del gruppo Sogefi, € 2.924 migliaia verso società del gruppo Kos, € 6 migliaia verso Nexenti S.r.l. ed € 31 migliaia verso Nexenti Advisory S.r.l.), per € 75 migliaia a debiti di natura commerciale (€ 5 migliaia nei confronti della controllante Cofide S.p.A. ed € 70 migliaia nei confronti di società del gruppo Gedi).

IFRS7 – Informazioni integrative: si segnala che le informazioni richieste si riferiscono alle voci "Debiti verso parti correlate" e "Debiti verso fornitori".

8.b. Fondi per rischi ed oneri

La composizione e la movimentazione di tali fondi è la seguente:

(in migliaia di euro) Saldo al Accantonamenti Utilizzi Saldo al
31.12.2017 31.12.2018
Altri 4.951 -- -- 4.951
Totale 4.951 -- -- 4.951

Conto Economico

9. Ricavi e proventi diversi

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Servizi a controllate 1.550 1.484
Servizi a controllante 100 100
Proventi immobiliari 762 731
Proventi immobiliari da parti correlate 237 278
Emolumenti riversati da controllate 172 240
Altri proventi e recuperi di costi 39 28
Totale 2.860 2.861

I ricavi da servizi a controllate derivano dall'addebito di prestazioni a fronte dell'attività di supporto strategico e gestionale e della specifica assistenza amministrativa, finanziaria e fiscale prestata a loro favore. I servizi prestati a favore della controllante sono prevalentemente di natura amministrativa e finanziaria.

Gli emolumenti riversati da società controllate si riferiscono per € 120 migliaia a Cir Investimenti S.p.A. e per € 52 migliaia a Sogefi S.p.A..

I ricavi per proventi immobiliari da parti correlate si riferiscono per € 119 migliaia (€ 117 migliaia nel 2017) al contratto di locazione stipulato con Sogefi S.p.A. e per € 118 migliaia (€ 161 migliaia nel 2017) a contratti di locazione stipulati con soggetti che ricoprono cariche strategiche all'interno della società.

I ricavi da servizi verso società del Gruppo nell'esercizio 2018 sono così analizzabili:

(in migliaia di euro) 2018 2017
COFIDE S.p.A. 100 100
GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 800 827
Sogefi S.p.A. 640 547
KOS S.p.A. 110 110
Totale 1.650 1.584

10. Costi per servizi

La voce risulta così dettagliata:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Consulenze amministrative, fiscali, legali e societarie 1.247 1.262
Prestazione di servizi da controllate 298 70
Emolumenti agli organi sociali 3.178 2.646
Altre spese 1.830 1.701
Totale 6.553 5.679

La voce "Prestazione di servizi da controllate" si riferisce al contratto di locazione stipulato con A. Manzoni & C. S.p.A. per l'affitto degli uffici della sede secondaria di Milano in via Nervesa 21.

11. Costi per il personale

I costi per il personale passano da € 5.462 migliaia nel 2017 a € 5.419 migliaia nel 2018 con un decremento di € 43 migliaia. La voce include il costo figurativo, pari a € 1.794 migliaia (€ 1.801 migliaia nel 2017), della valutazione relativa alle stock grant per i piani in corso, approvati successivamente al 7 novembre 2002.

Si evidenzia, di seguito, la movimentazione nell'esercizio del numero dei dipendenti suddivisi per categoria:

31.12.2017 Entrate Uscite 31.12.2018 Media
dell'esercizio
Dirigenti 7 1 -- 8 8
Quadri e Impiegati 13 -- -- 13 13
Totale 20 1 -- 21 21

12. Altri costi operativi

(in migliaia di euro) 2018 2017
IVA indetraibile ed altre imposte e tasse 1.070 978
Altri oneri e sopravvenienze passive 621 571
Totale 1.691 1.549

13. Proventi finanziari

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Interessi attivi su depositi 4 4
Interessi attivi da società controllate 1.075 1.394
Altri proventi finanziari 12 --
Totale 1.091 1.398

L'analisi degli interessi attivi da società controllate è la seguente:

(in migliaia di euro) 2018 2017
CIR International S.A. 357 675
CIR Investimenti S.p.A. 716 709
Nexenti S.r.l. 2 10
Totale 1.075 1.394

14. Oneri finanziari

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Altri interessi passivi e spese bancarie 54 46
Totale 54 46

15. Dividendi

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Dividendi da parti correlate:
Cir Investimenti S.p.A. 2.137 7.083
Kos S.p.A. 17.265 7.738
Totale dividendi relativi a parti correlate 19.402 14.821
Dividendi da altre imprese 2.751 5.340
Totale dividendi 22.153 20.161

16. Proventi da negoziazione titoli

L'importo del 2017 si riferiva alla cessione parziale dell'investimento in TH Co Invest S.C.A..

17. Oneri da negoziazione titoli

Ammontano a € 11 migliaia e si riferiscono alla chiusura del processo di liquidazione della società Emittenti Titoli S.p.A..

L'importo del 2017 si riferiva alla chiusura del processo di liquidazione della società Cirinvest S.r.l..

18. Rettifiche di attività finanziarie

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Svalutazione partecipazioni controllate (209) (62.187)
Svalutazione altre attività finanziarie (525) (4.248)
Rivalutazione altre attività finanziarie 907 --
Totale 173 (66.435)

Per il dettaglio della voce "Svalutazione partecipazioni controllate" si rimanda alla voce 4.d "Partecipazioni". L'importo del 2017 si riferiva principalmente alla svalutazione di € 61.645 migliaia della partecipazione in Gedi Gruppo Editoriale S.p.A..

La voce "Svalutazione altre attività finanziarie" dello scorso esercizio si riferiva all'investimento in TH Co Invest S.C.A.. Si ricorda che nel corso del 2017 il fondo ha effettuato una distribuzione di riserve per € 5.310 migliaia, contabilizzata nel conto economico alla voce 15 "Dividendi", ed ha riacquistato, e successivamente cancellato, n. 200.000 azioni per un controvalore di € 4.300 migliaia originando una plusvalenza di € 2.300 migliaia. A seguito della distribuzione di riserve è stato effettuato un test di impairment che ha evidenziato la necessità di effettuare una svalutazione di € 4.248 migliaia.

Per il dettaglio delle voci "Svalutazioni altre attività finanziarie" e "Rivalutazioni altre attività finanziarie" si rimanda alla voce 4.f "Altre attività finanziarie".

19. Imposte sul reddito

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 2018 2017
Imposte correnti 2.186 3.846
Imposte differite 233 (2.425)
Oneri fiscali di esercizi precedenti -- 3.463
Totale 2.419 4.884

La voce "Oneri fiscali di esercizi precedenti" dello scorso esercizio si riferiva principalmente per € 10.308 migliaia alla definizione in via agevolata, ai sensi dell'art. 11 del D.L. 24 aprile 2017 n.50, convertito dalla Legge n. 96 del 21 giugno 2017, di un contenzioso fiscale (€ 7.094 migliaia per imposte e sanzioni ed € 3.214 migliaia per interessi) al netto dell'utilizzo del fondo stanziato nel corso degli scorsi esercizi per € 7.094 migliaia a copertura delle imposte e delle sanzioni. La voce includeva inoltre il rimborso di imposte dirette di precedenti esercizi per un importo di € 6.481 migliaia (€ 2.730 migliaia per imposte ed € 3.751 migliaia per interessi).

RICONCILIAZIONE TRA IMPOSTE TEORICHE ED IMPOSTE EFFETTIVE

(in migliaia di euro) Imponibile Aliquota % Imposta
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 11.768 24,0 2.824
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria
- Dividendi (21.909) 24,0 (5.258)
- Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 697 24,0 167
- Differenze temporanee deducibili da esercizi precedenti (266) 24,0 (64)
- Costi indeducibili 1.546 24,0 371
Altre differenze permanenti varie (944) 24,0 (226)
SUB-TOTALE (9.108) 24,0 (2.186)
Perdita fiscale di esercizi precedenti assorbita dal consolidato
fiscale -- 24,0 --
Reddito imponibile / Imposte sul reddito dell'esercizio (9.108) 24,0 (2.186)

Note: In considerazione della sua particolare natura, non si è presa in considerazione l'IRAP in quanto CIR non presenta base imponibile IRAP al 31 dicembre 2018. La presente tabella è pertanto riferita alla sola IRES.

20. Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio.

La società ha solo una categoria di azioni ordinarie potenziali, quelle derivanti dai piani di stock option e stock grant attribuiti a dipendenti.

L'effetto diluitivo che le azioni ordinarie da emettere o da assegnare a favore dei piani di stock option e stock grant produrranno sull'utile per azione non è significativo.

Nella determinazione del numero medio di opzioni è stato utilizzato il fair value medio delle azioni riferito al singolo periodo di riferimento (esercizio). Il fair value medio della azione ordinaria CIR nell'esercizio 2018 è pari a € 1,0406 rispetto ad un fair value medio di € 1,2604 nell'esercizio 2017.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito.

Utile base per azione

2018 2017
Utile netto attribuibile agli Azionisti (in euro) 14.187.645 (49.033.888)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
Utile per azione (euro) 0,0218 (0,0742)
2018 2017
Utile netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in euro) 14.187.645 (50.059.098)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
Utile per azione (euro) 0,0218 (0,0758)
Utile diluito per azione
2018 2017
Utile netto attribuibile agli Azionisti (in euro) 14.187.645 (49.033.888)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
N° medio ponderato di opzioni 3.390.137 4.658.627
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value (1.832.500) (3.386.711)
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 651.566.325 661.775.533
Utile diluito per azione (euro) 0,0218 (0,0741)
2017 2017
Utile netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in euro) 14.187.645 (50.059.098)
N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 650.008.688 660.503.617
N° medio ponderato di opzioni 3.390.137 4.658.627
N° di azioni che avrebbero potuto essere emesse al fair value (1.832.500) (3.386.711)
Media ponderata rettificata di azioni in circolazione 651.566.325 661.775.533
Utile diluito per azione (euro) 0,0218 (0,0756)

21. Operazioni con parti correlate

Informazioni dell'incidenza che le operazioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato dell'esercizio, sono fornite nei commenti alle singole voci dei prospetti contabili.

Si segnala inoltre che nel corso del 2018 sono stati contabilizzati a conto economico, per competenza, i seguenti compensi a favore di:

  • Organi di amministrazione € 1.978 migliaia;
  • Organi di controllo € 175 migliaia;
  • Amministratore delegato e Direttore Generale € 2.270 migliaia (di cui € 1.117 migliaia relativi al costo figurativo dei compensi equity);
  • Dirigenti con responsabilità strategiche € 362 migliaia (di cui € 164 migliaia relativi al costo figurativo dei compensi equity).

Per ulteriori dettagli si rimanda alla "Relazione sulla remunerazione" reperibile nel sito internet della società www.cirgroup.it sezione Governance.

22. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
A. Cassa e depositi bancari 7.442 24.360
B. Altre disponibilità liquide -- --
C. Titoli detenuti per la negoziazione -- --
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 7.442 24.360
E. Crediti finanziari correnti -- --
F. Debiti bancari correnti -- --
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente -- --
H. Altri debiti finanziari correnti con parti correlate -- --
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) -- --
J. Posizione finanziaria corrente netta (I) + (E) + (D) 7.442 24.360
K. Debiti bancari non correnti -- --
L. Obbligazioni emesse -- --
M. Altri debiti non correnti -- --
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) -- --
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) 7.442 24.360

23. Altre informazioni

GESTIONE RISCHI FINANZIARI: INFORMAZIONI INTEGRATIVE

Nell'ambito dei rischi d'impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti dalle società sono i seguenti:

  • a) il rischio tasso derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse;
  • b) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • c) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività finanziarie e sul livello degli oneri finanziari netti.

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione dell'impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. In particolare, per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità e delle posizioni in contratti derivati, l'identificazione delle controparti fa riferimento ad apposite linee guida, in base alle quali sono state definite le caratteristiche dei soggetti idonei ad essere controparte nelle transazioni finanziarie. La lista delle specifiche controparti comprende imprese nazionali ed estere contraddistinte da rating elevato. La società non ha avuto casi di mancato adempimento delle controparti.

Al 31 dicembre 2018 non vi sono concentrazioni significative di rischio di credito.

Valutazione delle attività e passività finanziarie

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato come segue:

  • il fair value di attività e passività finanziarie con condizioni e termini standard e quotati in un mercato attivo è misurato con riferimento alle quotazioni di prezzo pubblicate nel mercato attivo;
  • il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie possano non essere disponibili o essere disponibili solo a costo denaro. Allo stato attuale la società ritiene in base alle disponibilità ed ai flussi di cassa in entrata attesi, di soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. L'obiettivo della gestione del rischio di liquidità è comunque non solo quella di garantire risorse finanziarie disponibili che siano sufficienti a coprire gli impegni a breve, ma anche di assicurare ove necessario, la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo all'interno del Gruppo.

Per quanto riguarda gli strumenti finanziari rappresentati da crediti e debiti a breve termine e per cui il valore attuale dei flussi di cassa futuri non differisce in modo significativo dal loro valore contabile, si assume che tale valore sia una ragionevole approssimazione del fair value. In particolare, il valore contabile dei crediti e altre attività correnti e dei debiti commerciali e delle altre passività correnti approssima il fair value.

RISCHIO CREDITO

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2018 Voci di
bilancio
Totale
credito
A scadere Scaduto da > 0 -
30 gg
30 -
60 gg
60 -
90 gg
oltre 90 Scaduto
negoziato
Svalutazioni
Altri crediti

Attività non correnti
4.e.
Credito lordo 80.004 80.004 -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Crediti diversi

Attività correnti
5.a.
Credito lordo 16.349 16.333 16 -- -- 8 8 --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 96.353 96.337 16 -- -- 8 8 -- --

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2017 Voci di
bilancio
Totale
credito
A scadere Scaduto da > 0 -
30 gg
30 -
60 gg
60 -
90 gg
oltre 90 Scaduto
negoziato
Svalutazioni
Altri crediti

Attività non correnti
4.e.
Credito lordo 93.876 93.876 -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Crediti diversi

Attività correnti
5.a.
Credito lordo 17.526 16.504 1.022 950 9 6 57 --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 111.402 110.380 1.022 950 9 6 57 -- --

CIR | BILANCIO 2018 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2018

(in migliaia di euro)

<1
anno
>1 <2
anni
>2 <3
anni
>3 <4
anni
>4 <5
anni
>5
anni
Totale
Passività finanziarie
non derivate
Debiti commerciali 8.064 -- -- -- -- -- 8.064
Totale 8.064 -- -- -- -- -- 8.064

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2017

(in migliaia di euro)

<1
anno
>1 <2
anni
>2 <3
anni
>3 <4
anni
>4 <5
anni
>5
anni
Totale
Passività finanziarie
non derivate
Debiti commerciali 23.738 -- -- -- -- -- 23.738
Totale 23.738 -- -- -- -- -- 23.738

CIR | BILANCIO 2018 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

CIR S.p.A. è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della Cofide Gruppo De Benedetti S.p.A. Ai sensi dell'art. 2497-bis del Codice civile, si riporta al punto 25 un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento.

PIANI DI STOCK OPTION E STOCK GRANT

Come richiesto dalla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni si segnala che CIR ha in essere piani di stock option e stock grant destinati a dipendenti del Gruppo.

Al 31 dicembre 2018 erano ancora in essere piani di stock option e stock grant emessi a partire dall'esercizio 2006 per un numero complessivo di opzioni pari a 20.934.019, così come si può rilevare nella tabella di cui alla nota 24 delle Note esplicative al bilancio consolidato.

Con riferimento alle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi si segnala che:

  • In data 29 aprile 2016 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2016 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.400.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2018 sino al 31 gennaio 2020. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 875.000 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 875.000 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0273.
  • In data 28 aprile 2017 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2017 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.000.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2019 sino al 31 gennaio 2021. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 777.800 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 777.800 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,4359.
  • In data 27 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2018 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.000.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri

beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2020 sino al 31 gennaio 2022. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 1.036.743 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 1.036.743 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0798.

24. Proposta di destinazione del risultato dell'esercizio

Signori Azionisti,

il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, chiude con un utile netto di € 14.187.644,98 che Vi proponiamo di destinare:

  • € 907.335,00 alla "Riserva rivalutazione altre attività finanziarie" per la parte non distribuibile ai sensi dall'art. 6 del D.Lsg. 38/2005;
  • la differenza, di € 13.280.309,98, alla voce "Utili portati a nuovo".

Vi proponiamo altresì la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,039 1 a ciascuna delle azioni in circolazione, aventi godimento 1° gennaio 2019 (con l'esclusione delle azioni proprie in portafoglio), prelevando l'importo dalla riserva di utili "Riserva prima adozione IFRS".

La proposta di destinazione:

  • tiene conto del disposto di cui all'art. 2357 ter, 2° comma, c.c. il quale sancisce che il diritto agli utili delle azioni proprie è attribuito proporzionalmente alle altre azioni;
  • terrà conto del dividendo di competenza di n. 4.941 azioni al servizio di n. 810 ex azioni privilegiate Sasib per le quali non è stata ancora richiesta la conversione.

Si precisa che gli importi effettivi da destinare a dividendo terranno conto delle azioni proprie in portafoglio e delle azioni ordinarie di fatto in circolazione alla data dell'Assemblea, in funzione dei possibili ulteriori acquisti di azioni proprie, del possibile esercizio di opzioni su azioni proprie da parte dei beneficiari di piani di stock grant in essere e della possibile emissione di nuove azioni in esecuzione dell'esercizio di opzioni da parte dei beneficiari di piani di stock option in essere.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Milano, 11 marzo 2019

CIR | BILANCIO 2018 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1 Ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell'art. 1, comma 1006 della L. 205/2017 e dell'art. 1 del D.M. 26 maggio 2017, il dividendo si intende interamente formato con utili prodotti sino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2007

25. Prospetto dati essenziali del bilancio 2017 della controllante Cofide S.p.A (Art. 2497-bis comma 4 c.c.)

STATO PATRIMONIALE

(in euro)

31.12.2017
595.811.033
12.302.994
608.114.027
PASSIVITA'
PATRIMONIO NETTO 562.181.679
PASSIVITA' NON CORRENTI 548.528
PASSIVITA' CORRENTI 45.383.820
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 608.114.027

CONTO ECONOMICO (in euro)

2017
RICAVI E PROVENTI DIVERSI 119.113
di cui con parti correlate (*) 85.000
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (3.698)
COSTI PER SERVIZI (976.535)
di cui con parti correlate (*) (122.000)
COSTI PER IL PERSONALE --
ALTRI COSTI OPERATIVI (469.129)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (55.250)
RISULTATO OPERATIVO (1.385.499)
PROVENTI FINANZIARI 2.705
ONERI FINANZIARI (929.759)
DIVIDENDI 13.823.304
di cui con parti correlate (*) 13.823.304
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI 3.239.091
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (117.016)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE (366.785)
UTILE / PERDITA PRIMA DELLE IMPOSTE 14.266.041
IMPOSTE SUL REDDITO (110.698)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.155.343

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

I dati essenziali della controllante COFIDE S.p.A. esposti nel prospetto riepilogativo di cui sopra, richiesto dall'articolo 2497 bis c.c., sono estratti dal relativo bilancio d'esercizio chiuso il 31 dicembre 2017. Per una corretta e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di COFIDE S.p.A. al 31 dicembre 2018, nonché del risultato economico conseguito dalla società nell'esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio in questione che, corredato delle relazioni del collegio sindacale e della società di revisione, è disponibile presso la sede della società e presso Borsa Italiana.

CIR | BILANCIO 2018 | NOTE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI

AL 31 DICEMBRE 2018

ai sensi dell'Art. 38.2 del D. Lgs. n. 127/91

SOCIETÀ CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul cap. soc.
GRUPPO CIR
CIR INTERNATIONAL S.A. Lussemburgo 15.000.000,00 CIR S.p.A. 100,00
CIGA LUXEMBOURG S.à.r.l. Lussemburgo 1.000.000,00 CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI ADVISORY S.r.l. Italia 100.000,00 CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI S.r.l. Italia 50.000,00 CIR S.p.A. 100,00
JUPITER MARKETPLACE S.r.l. Italia 100.000,00 NEXENTI S.r.l. 100,00
CIR INVESTIMENTI S.p.A. Italia 12.426.162,00 CIR S.p.A. 100,00
INSTITUT D'ÉCOLE PRIMAIRE LÉMAN S.A.
(In liquidazione)
Svizzera 3.695.000,00 CHF CIR S.p.A. 94,59

GRUPPO GEDI

GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. (*) Italia 76.303.571,85 CIR S.p.A. 43,78
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. Italia 195.044.788,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 99,85
A. MANZONI & C. S.p.A. Italia 21.933.535,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 68,39
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 31,61
100,00
GEDI PRINTING S.p.A. Italia 33.637.114,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 100,00
GEDI DISTRIBUZIONE S.p.A. Italia 677.608,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 100,00
ELEMEDIA S.p.A. Italia 25.000.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 100,00
GEDI DIGITAL S.r.l Italia 278.846,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 82,07
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 17,93
100,00
MO-NET S.r.l. Italia 35.800,00 GEDI DIGITAL S.r.l 83,00

GRUPPO SOGEFI

SOGEFI S.p.A. (**) Italia 62.461.355,84 CIR S.p.A. 55,60
SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A. Italia 8.000.000,00 SOGEFI FILTRATION S.A. 99,88
SOGEFI FILTRATION S.A. Francia 120.596.780,00 SOGEFI S.p.A. 99,99998
SOGEFI FILTRATION Ltd Regno Unito 5.126.737,00 GBP SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. Spagna 14.249.084,96 SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION d.o.o. Slovenia 10.291.798,00 SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI SUSPENSIONS S.A. Francia 73.868.383,00 SOGEFI S.p.A. 99,999
FILTER SYSTEMS MAROC S.a.r.l. Marocco 95.000.000,00 MAD SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION RUSSIA LLC Russia 6.800.000,00 RUB SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI GESTION S.A.S. Francia 100.000,00 SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI U.S.A. Inc. Stati Uniti 20.055.000 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. Francia 54.938.125,00 SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION DO BRASIL Ltda Brasile 70.380.912,00 BRL SOGEFI FILTRATION S.A. 87,7772527
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. 12,2227459
SOGEFI SUSPESION BRASIL Ltda 0,0000014
100,00
SOGEFI FILTRATION ARGENTINA S.A. Argentina 118.423.329,00 ARP SOGEFI FILTRATION S.A. 99,6818
SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A. 0,3182
100,00

(*) 45,76% al netto delle azioni proprie in portafoglio

(**) 56,78% al netto delle azioni proprie in portafoglio

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul cap. soc.
SHANGHAI SOGEFI AUTO PARTS Co., Ltd Cina 13.000.000,00 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI (SUZHOU) AUTO PARTS CO., Ltd Cina 37.400.000,00 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
ALLEVARD SPRINGS Ltd Regno Unito 4.000.002,00 GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI PC SUSPENSIONS GERMANY GmbH Germania 50.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI SUSPENSION ARGENTINA S.A. Argentina 61.356.535,00 ARP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 89,999
SOGEFI SUSPENSIONS BRASIL Ltda 9,9918
99,99
IBERICA DE SUSPENSIONES S.L. (ISSA) Spagna 10.529.668,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 50.00
SOGEFI SUSPENSION BRASIL Ltda Brasile 37.161.683,00 BRL SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,997
ALLEVARD SPRINGS Ltd 0,003
100,00
UNITED SPRINGS Ltd Regno Unito 4.500.000,00 GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
UNITED SPRINGS B.V. Olanda 254.979,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SHANGHAI ALLEVARD SPRING Co., Ltd Cina 5.335.308,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 60,58
UNITED SPRINGS S.A.S. Francia 5.109.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI HD SUSPENSIONS GERMANY GmbH Germania 50.000,00 SOGEFI PC SUSPENSIONS GERMANY 100,00
GmbH
S.ARA COMPOSITE S.A.S. Francia 13.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 96,15
SOGEFI M.N.R. ENGINE SYSTEMS INDIA Pvt Ltd India 21.254.640,00 INR SOGEFI FILTRATION S.A. 64,29
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 35,69
SYSTEMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. 0,02
100,00
ALLEVARD IAI SUSPENSIONS Pvt Ltd India 432.000.000,00 INR SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 74,23
SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. Canada 9.393.000,00 CAD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING USA Inc. Stati Uniti 100,00 USD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SYSTÈMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. Lussemburgo 12.500,00 SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS MEXICO S. de R.L. de C.V. Messico 20.003.000,00 MXN SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. 99,999995
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 0,000005
100,00
S.C. SOGEFI AIR & COOLING S.r.l. Romania 7.087.610,00 RON SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 99,9997
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. 0,003
100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS HONG KONG Ltd Hong Kong 1.000,00 HKD SYSTÈMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. 100,00
SOGEFI SUSPENSIONS HEAVY DUTY ITALY S.p.A. Italia 6.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSIONS PASSENGER CAR ITALY S.p.A. Italia 8.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSION EASTERN EUROPE S.R.L. Romania 464.890 RON SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
(in euro o valuta)
Ragione sociale
Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul cap. soc.
GRUPPO KOS
KOS S.p.A. Italia 8.848.103,70 CIR S.p.A. 59,53
OSPEDALE DI SUZZARA S.p.A. Italia 120.000,00 KOS S.p.A. 99,90
MEDIPASS S.r.l. Italia 700.000,00 KOS S.p.A. 100,00
ELSIDA S.r.l. Italia 100.000,00 MEDIPASS S.r.l. 100,00
ECOMEDICA S.p.A. Italia 380.000,00 MEDIPASS S.r.l. 98,31
MEDIPASS HEALTHCARE LTD Regno Unito 5.997,00 GBP MEDIPASS S.r.l. 98,00
CLEARMEDI HEALTHCARE LTD India 10.717.240,00 INR MEDIPASS S.r.l. 82,07
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD 17,93
100,00
MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS & BELFAST
LTD
Regno Unito 1.000,00 GBP MEDIPASS HEALTHCARE LTD 100,00
MEDIPASS LEEDS LTD Regno Unito 2,00 GBP MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS &BELFAST LTD 100,00
MEDIPASS BELFAST LTD Regno Unito 2,00 GBP MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS &BELFAST LTD 100,00
KOS CARE S.r.l. Italia 2.550.000,00 KOS S.p.A. 100,00
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD India 4.661.880,00 INR MEDIPASS S.r.l. 85,19
HSS REAL ESTATE S.r.l. Italia 2.064.000,00 KOS S.p.A. 100,00
ABITARE IL TEMPO S.r.l. Italia 100.826,00 KOS CARE S.r.l. 54,00
SANATRIX S.r.l. Italia 843.700,00 KOS CARE S.r.l. 90,42
SANATRIX GESTIONI S.r.l. Italia 300.000,00 SANATRIX S.r.l. 99,61
JESILAB S.r.l. Italia 80.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
FIDIA S.r.l. Italia 10.200,00 KOS CARE S.r.l. 60,00
VILLA MARGHERITA S.r.l. Italia 20.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
CASA DI CURA SANT'ALESSANDRO S.r.l. Italia 200.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
VILLA DEI PINI S.r.l. Italia 50.900,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
KOS SERVIZI SOCIETÀ CONSORTILE a r.l. Italia 115.000,00 KOS S.p.A. 3,68
KOS CARE S.r.l. 82,19
MEDIPASS S.r.l. 2,07
OSPEDALE DI SUZZARA S.p.A. 2,15
SANATRIX GESTIONI S.r.l. 3,02
ABITARE IL TEMPO S.r.l. 4,94
FIDIA S.r.l. 0,43
JESILAB S.r.l. 0,43
HSS REAL ESTATE S.r.l. 0,43
VILLA MARGHERITA S.r.l. 0,43
ELSIDA S.r.l. 0,23
100,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul cap. soc.
GRUPPO CIR
DEVIL PEAK S.r.l. Italia 69.659,00 NEXENTI S.r.l. 36,16
GRUPPO GEDI
LE SCIENZE S.p.A. Italia 103.400,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 50,00
HUFFINGTONPOST ITALIA S.r.l. Italia 250.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 49,00
EDITORIALE CORRIERE ROMAGNA S.r.l. Italia 1.756.766,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 49,00
EDITORIALE LIBERTÀ S.p.A. Italia 1.000.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 35,00
ALTRIMEDIA S.p.A. Italia 517.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 35,00
PERSIDERA S.p.A. Italia 21.428.572,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 30,00
GRUPPO SOGEFI
MARK IV ASSET (Shanghai) AUTO PARTS
Co., Ltd
Cina 5.000.000,00 CNY SOGEFI ENGINE SYSTEMS HONG KONG Ltd 50,00
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE S.C.A. Lussemburgo 566.573,75 CIR INTERNATIONAL S.A. 47,55
GRUPPO KOS
APOKOS REHAB PVT Ltd India 169.500.000,00 INR KOS S.p.A. 50,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO (*)

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul cap. soc.
GRUPPO GEDI
KSOLUTIONS S.r.l. (in liquidazione) Italia 100.000,00 GEDI DIGITAL S.r.l. 100,00
CLUB D.A.B. ITALIA – CONSORTILE S.p.A. Italia 240.000,00 ELEMEDIA S.p.A. 37,50
LIGURIA PRESS S.r.l. Italia 240.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 20,00
GRUPPO KOS
OSIMO SALUTE S.p.A. Italia 750.000,00 ABITARE IL TEMPO S.r.l. 25,50
STUDIO LABORATORIO BIEMME S.r.l. Italia 10.000,00 SANATRIX GESTIONI S.r.l. 100,00
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE MANAGEMENT S.A. Lussemburgo 31.000,00
CIR INTERNATIONAL S.A.
46,00

(*) Partecipazioni non significative, non operative o di recente acquisizione, se non diversamente indicato

PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul cap. soc.
GRUPPO GEDI
AGENZIA A.N.S.A. S. COOP. a.r.l. Italia 10.783.355,63 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A.
GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
3,68
20,59
24,27
CONSULEDIT S. CONSORTILE a.r.l.
(in liquidazione)
Italia 20.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A.
GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
6,64
9,18
15,82
IMMOBILIARE EDITORI GIORNALI S.r.l. Italia 830.462,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 7,96
CONSORZIO EDICOLA ITALIANA Italia 15.539,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A.
GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
16,67
16,67
33,34
AGENZIA INFORMATIVA ADRIATICA d.o.o.
AUDIRADIO S.r.l.
(in liquidazione)
Slovenia
Italia
12.768,00
258.000,00

GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
A. MANZONI & C. S.p.A.
19,00
7,50
PRESTO TECHNOLOGIES Inc.
(non operativa)
Stati
Uniti
7.663.998,4 USD GEDI DIGITAL S.r.l. 7,83
D-SHARE S.r.l. Italia 110.950,02 GEDI DIGITAL S.r.l. 10,96
TELELIBERTÀ S.p.A.
PREMIUM PUBLISHER NETWORK consorzio
Italia
Italia
2.200.000,00
8.095,00

GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A.
GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
4,32
16,96
7,00
23,96
TAVOLO EDITORI RADIO S.r.l. Italia 10.000,00 ELEMEDIA S.p.A. 12,50
C.S.E.D.I. consorzio Italia 103.291,38 GEDI DISTRIBUZIONE S.p.A. 11,11
FIDIMPRESA LIGURIA S. Coop p.A.
TRENTO PRESS SERVICE S.r.l.
Italia
Italia
15.480.000,00
260.000,00

GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
GEDI NEWS NETWORK S.p.A.
0,01
1,60
RADIO ITALIA S.p.A. Italia 580.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 10,00
GRUPPO SOGEFI
AFICO FILTERS S.A.E. Egitto 14.000.000,00 EGP
SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A.
17,77
GRUPPO KOS
FONDO SPAZIO SANITÀ Italia 80.756.000,00
KOS CARE S.r.l.
1,11

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE E IN ALTRE SOCIETÀ NON INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO

Ragione sociale Imprese % di part.
legale sociale partecipanti sul cap. soc.
Francia 2.324.847,00 CIGA LUXEMBOURG S.à.r.l. 47,73
Sede Capitale Valuta
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
include immobilizzazioni immateriali per
€1.139,8 milioni, di cui €450,9 milioni relativi
ad avviamento e €523,7 milioni relativi ad
attività immateriali a vita utile indefinita.
La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio
è verificata dagli amministratori della
Capogruppo almeno annualmente ed ogni
volta che si manifestano indicatori di
potenziale riduzione di valore, confrontando
il valore contabile con la stima del valore
recuperabile attraverso impaiment test,
tenuto conto delle analoghe verifiche di
recuperabilità svolte dagli amministratori
delle società controllate.
Il Gruppo ha determinato il valore
recuperabile dell'avviamento e delle attività
immateriali a vita utile indefinita, stimando il
valore d'uso con la metodologia della
attualizzazione dei flussi finanziari futuri
attesi. Tale metodologia è caratterizzata da
un elevato grado di complessità e dall'utilizzo
di stime, per loro natura incerte e soggettive,
con riferimento ai seguenti elementi:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità dell'avviamento e delle attività
immateriali a vita utile indefinita un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
Le procedure di revisione da noi svolte,
tenuto conto delle attività svolte dai team di
revisione separati nell'ambito dei rispettivi
incarichi conferiti dalle controllate GEDI
Gruppo Editoriale S.p.A., Sogefi S.p.A. e
KOS S.p.A., hanno incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dell'impairment
test approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo;
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
futuri attesi alla base dell'impairment
test:
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dal Gruppo nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di stima
adottato dal Gruppo;
confronto tra i flussi finanziari futuri attesi
alla base dell'impairment test e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
del modello dell'impairment test e delle
relative assunzioni, anche attraverso il
confronto con dati e informazioni esterni;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio consolidato con
riferimento all'avviamento, alle attività
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
immateriali a vita utile indefinita ed
all'impairment test.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
include fondi per rischi ed oneri per €130,4
milioni, di cui €19,0 milioni relativi al fondo
vertenze in corso, €23,1 milioni al fondo
oneri di ristrutturazione, €4,3 milioni al fondo
garanzia prodotti ed €84,0 milioni al fondo
rischi diversi.
Gli amministratori descrivono nelle note
esplicative i più significativi contenziosi in
corso, nonché le indagini giudiziarie relative
Le principali procedure di revisione svolte
hanno incluso:
comprensione del processo di
valutazione dei fondi per rischi ed oneri
e del relativo ambiente informatico,
esame della configurazione e messa in
atto dei controlli e procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli
ritenuti rilevanti:
alla GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. e ad
alcune delle sue controllate.
La valutazione dei fondi rischi e oneri
comporta la formulazione di stime da parte
degli amministratori con riferimento alle
passività potenziali a carico del Gruppo. Tali
stime sono caratterizzate da una elevata
complessità ed incertezza.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
valutazione dei fondi per rischi ed oneri un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
analisi degli scostamenti tra la stima
contabile dei fondi per rischi ed oneri
degli esercizi precedenti e i valori
consuntivati a seguito della successiva
definizione dei contenziosi, al fine di
comprendere l'accuratezza del processo
di valutazione adottato:
ottenimento di informazioni, tramite
richiesta scritta ai consulenti legali che
assistono il Gruppo, in merito alla
valutazione del rischio di soccombenza
nei contenziosi in essere ed alla
quantificazione della relativa passività;
per i principali contenziosi, analisi delle
assunzioni adottate nella determinazione
dei fondi per rischi ed oneri, attraverso
colloqui con le funzioni aziendali
coinvolte ed i consulenti legali, ed analisi
della documentazione di supporto;
analisi degli eventi occorsi
successivamente alla data di riferimento
del bilancio che forniscano elementi
informativi utili alla valutazione dei fondi
per rischi ed oneri;
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio consolidato con
riferimento ai fondi per rischi ed oneri.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018
include partecipazioni per €756,2 milioni,
riferite principalmente alle società controllate
GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. per €273,6
milioni, CIR Investimenti S.p.A. per €188,2
milioni, KOS S.p.A. per €163,0 milioni e
Sogefi S.p.A. per €109,1 milioni.
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dell'impairment
test approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società:
Almeno annualmente gli amministratori
verificano la presenza di indicatori di
potenziale riduzione di valore di tali
partecipazioni e, qualora ve ne siano,
procedono all'analisi della recuperabilità del
valore di carico confrontandolo con il valore
determinato tramite attualizzazione dei flussi
finanziari futuri attesi (impairment test). Tale
metodologia è caratterizzata da un elevato
grado di complessità e dall'utilizzo di stime,
per loro natura incerte e soggettive, con
riferimento ai seguenti elementi:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni, abbiamo considerato la
valutazione delle partecipazioni un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
futuri attesi alla base dell'impairment
test:
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dalla Società nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di stima
adottato dalla Società;
confronto tra i flussi finanziari futuri attesi
alla base dell'impairment test e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
del modello dell'impairment test e delle
relative assunzioni, anche attraverso il
confronto con dati e informazioni esterni;

CIR S.P.A. Compagnie Industriali Riunite Via Ciovassino, 1 20121 Milano Tel. +39 02 72 27 [email protected] cirgroup.com

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