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Luve

Annual Report Apr 8, 2019

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Annual Report

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LU-VE S.p.A. Via Vittorio Veneto n. 11 – 21100 Varese Numero REA: VA-191975 Codice Fiscale n. 01570130128

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

AL 31 DICEMBRE 2018

SOMMARIO

    1. Lettera agli azionisti
    1. Relazione Unica sulla gestione
    1. Bilancio consolidato del Gruppo LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2018
    1. Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto al Bilancio Consolidato
    1. Relazione della Società di Revisione al Bilancio Consolidato
    1. Bilancio d'esercizio di LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2018
    1. Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto al Bilancio d'esercizio
    1. Relazione del Collegio Sindacale
    1. Relazione della Società di Revisione al Bilancio d'esercizio

Gentili Signore ed Egregi Signori Azionisti,

il primo aprile 2015 presentammo al mondo della finanza l'operazione di incorporazione e fusione della ISI (Industrial Stars of Italy SpA), in LUVE SpA ottenendo la condizione di quotata della LU-VE SpA all'AIM.

Allora, definii l'operazione "un atto di amore" delle famiglie azioniste verso LU-VE Group, perché apportava un capitale di 50 milioni di euro, interamente destinato ai programmi di sviluppo dell'azienda a fronte di una parziale cessione di potere degli Azionisti.

Quattro anni dopo, spiritosamente posso dire che non si è trattato di un "Pesce di aprile".

Nel luglio 2017, abbiamo ottenuto, con un impegno gravoso in termini di costi e di lavoro, la quotazione all' MTA. In questi quattro anni, abbiamo realizzato una crescita rilevante di fatturato, sia per linee interne (oltre 66 milioni di euro) che per linee esterne attraverso l'acquisizione delle società Spirotech in India e della Zyklus in Usa (per oltre 25 milioni di euro).

Il fatturato consolidato 2018 è stato di 306,9 milioni di euro, contro i 215,5 del 2014.

Il risultato economico netto è stato di 16,1 milioni di euro, contro i 10,9 del 2014.

In dettaglio, i dati del 2018 sono esposti nel rapporto pubblicato dopo il Consiglio di Amministrazione del 22 marzo ultimo scorso.

Il primo trimestre 2019, è cominciato positivamente, seppure in un quadro economico generale meno favorevole, che ci impegnerà attivamente nei prossimi mesi.

Stiamo perfezionando l'operazione di acquisizione della divisone "Air" dalla multinazionale svedese Alfa Laval, che vale un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro, che porterà LUVE SpA ai primissimi posti nel mondo nel campo dei componenti di qualità per gli apparecchi e gli impianti di scambio termico nei settori commerciali e industriali. L'operazione sta impegnando tutta la struttura e si concluderà entro il prossimo trimestre.

Questi risultati sono il frutto dell'iniziativa e dell'impegno dell'Amministratore Delegato, dell'Alta Direzione, della Dirigenza e dei Collaboratori tutti, che desidero ringraziare vivamente.

Continua l'impegno abituale per lo sviluppo di prodotti innovativi e "amici dell'ambiente" unito a un consistente incremento di capacità produttiva in Polonia e in Cina, nell'ambito di una organizzazione che dedica grande attenzione allo sviluppo del capitale intellettuale "donne, uomini e idee", che continuo a considerare il bene primario di LU-VE Group.

Con i migliori saluti,

Iginio Liberali Presidente del Gruppo LU-VE

RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2018

INDICE

1 RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2018 2
1.1 DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 8
1.2 CONSIDERAZIONI SUL VALORE DI BORSA DEL TITOLO 9
1.3 IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE 10
1.4 MERCATI DI RIFERIMENTO 12
1.5 IL SEGMENTO REFRIGERAZIONE 15
1.6 IL SEGMENTO CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA 16
1.7 IL SEGMENTO DEGLI SCAMBIATORI PER APPLICAZIONI SPECIALI 16
1.8 IL SEGMENTO "POWER GEN" 16
1.9 DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI 19
1.10 DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO LU-VE
S.P.A. 24
1.11 INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 27
1.12 SOCIETÀ INDUSTRIALI 28
1.13 SOCIETÀ COMMERCIALI 29
1.14 INVESTIMENTI 30
1.15 PERSONALE 31
1.16 SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI 31
2 OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITA' AZIENDALE 33
2.1 PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE 33
2.2 ATTIVITA' DI SVILUPPO 44
2.3 DEROGA AGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI IN IPOTESI DI
OPERAZIONI SIGNIFICATIVE (c.d. opt-out) 44
2.4 ANDAMENTO PRIMI MESI 2019: fatti di rilievo ed evoluzione prevedibile della gestione 44
2.5 ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO 45
2.6 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE 45
2.7 AZIONI PROPRIE 45
2.8 ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 15 DEL REGOLAMENTO CONSOB 20249/2017 46
2.9 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D. LGS. 231/2001 46
2.10 INFORMAZIONE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 70 E 71 DEL REGOLAMENTO CONSOB 11971/99
(REGOLAMENTO EMITTENTI) 46
2.11 DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
SOCIETARI 46
2.12 SEDI SECONDARIE 46
2.13 DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO DI LU-VE S.p.A 47
2.14 ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE 47
2.15 SOCIETÀ DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A 48

1 RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2018

22 marzo 2019

Signori Azionisti,

il 2018 si consegna ancora come un anno positivo per la crescita economica mondiale, attestatasi al 3,7% e sostanzialmente in linea con l'anno precedente. Nella seconda parte dell'anno trascorso, tuttavia, l'economia è parsa in rallentamento, a partire dalla Cina cresciuta nell'ultimo trimestre 2018 del 6,4%, il valore più basso dal 1990. Questo trend non ha risparmiato l'Europa e l'Italia, con un PIL per quest'ultima cresciuto dell'1% essenzialmente grazie al solo primo semestre dell'anno.

Per il 2019 le previsioni sono comunque di una crescita mondiale ancora buona e pari al 3,3%. Per gli USA, con il venir meno degli stimoli fiscali, la crescita è prevista al 2,5%; per l'eurozona all'1,0% con l'Italia ferma in un intorno dello zero.

Le politiche monetarie si sono aggiustate di conseguenza, con la Fed più cauta nel percorso di crescita dei tassi di interesse, comunque alzati quattro volte nel 2018 e con la BCE che, pur terminato il QE, prevede tassi ancora molto bassi per tutto l'anno in corso.

Come nel 2017 anche nell'anno trascorso, la crescita economica è stata accompagnata da una buona tonicità nei valori delle materie prime, anche in questo caso con un rallentamento verso la seconda parte dell'anno, in particolare per il petrolio e per il rame.

Il 2019 si presenta ben più dinamico sul fronte politico: gestione della Brexit (con rischio recessione nel Regno Unito in caso di mancato accordo) ed elezioni europee rappresentano un banco di prova importante per la tenuta degli equilibri istituzionali e politici storici. Sono presenti in tutti i Paesi europei partiti e movimenti che auspicano un cambiamento radicale della situazione esistente e non sono prevedibili le implicazioni sociali ed economiche. A livello mondiale, anche dopo le elezioni brasiliane, prevalgono un po' ovunque leadership che dichiarano come prioritaria la tutela degli interessi nazionali. I rapporti Usa-Cina sul fronte dei dazi daranno, comunque più di altri aspetti, la metrica delle possibili conseguenze.

Per l'Italia, infine, il quadro emerso dalle elezioni politiche dello scorso marzo consegna un inedito nuovo Governo che gode al momento di un ampio consenso e che proietta un approccio nuovo su alcuni temi, in particolare la gestione dei flussi migratori e le politiche economiche, con critiche molto forti su entrambi rivolte alle Istituzioni europee. In ogni caso, il nuovo Governo si è dovuto subito misurare con i vincoli della finanza pubblica italiana approvando una finanziaria più prudente rispetto alle intenzioni manifestate nel momento del suo insediamento.

Per il Gruppo LU-VE il 2018 è stato molto positivo per l'andamento del business e al contempo è stato un anno importante per la creazione e la disegnazione dei futuri percorsi di sviluppo.

Per la prima volta nella storia infatti il fatturato consolidato ha superato la soglia dei 300 milioni di Euro (leggermente al di là delle iniziali previsioni di budget ) raggiungendo il valore di quasi 307 milioni di Euro con una crescita del 13,6% rispetto all'esercizio precedente (+11,7% a perimetro costante, quindi non considerando l'apporto della neo acquisita società statunitense Zyklus, commentato più avanti) grazie ad una domanda vivace e alla sempre più forte presenza commerciale ed industriale in termini sia di copertura territoriale sia di penetrazione di differenti segmenti di applicazione.

A livello di Business Units la SBU "Components", che rappresenta poco meno di due terzi del fatturato di prodotto, ha raggiunto un fatturato di oltre 194 milioni di Euro con una crescita del 15,4% (+12,4% a perimetro costante) trainata principalmente dall'incremento dei volumi di vendita nel settore delle "home appliances" (+78%), dalla forte crescita in tutte le cosiddette "applicazioni mobili" e dall'ulteriore rafforzamento della posizione di leadership del Gruppo nel tradizionale segmento dei banchi per supermercati.

La SBU "Cooling Systems", il cui perimetro di consolidamento è rimasto invariato, ha fatto registrare invece un incremento dell'11,7% raggiungendo un fatturato pari a 107,1 milioni di Euro grazie alla crescita sia nel segmento della refrigerazione sia in quello della "power gen", che hanno più che compensato il leggero calo nel mercato del condizionamento.

Ricavi per SBU
(in migliaia di Euro)
2018 % 2017 % Variazione % Variazione
Apparecchi Ventilati 97.189 32,2% 85.231 32,2% 11.958 14,0%
Close Control 9.953 3,3% 10.723 4,1% (770) (7%)
SBU COOLING SYSTEM 107.142 35,5% 95.954 36,3% 11.188 11,7%
Scambiatori di calore 184.530 61,2% 159.301 60,2% 25.229 15,8%
Porte 10.029 3,3% 9.265 3,5% 764 8,2%
SBU COMPONENTS 194.559 64,5% 168.566 63,7% 25.993 15,4%
TOTALE FATTURATO PER SBU 301.701 100% 264.520 100% 37.181 14,1%

Di seguito la composizione del fatturato per SBU:

La Refrigerazione, con un volume di fatturato in crescita dell'8,6% pari a 186 milioni di Euro, si è confermato il primo segmento di applicazione del Gruppo nonostante un calo dell'incidenza sul totale dei ricavi di prodotto del Gruppo (che scende a poco meno del 62%). In questo segmento da segnalare in particolare la continua crescita nei progetti collegati a centri logistici di nuova generazione e nelle applicazioni con fluidi naturali a basso impatto ambientale.

Di assoluto rilievo nell'evoluzione storica delle vendite del Gruppo è il fatto che per la prima volta il segmento delle "Applicazioni Speciali", che spazia dalle "domestic appliances" alle applicazioni "mobili" (trasporto refrigerato, condizionamento ferroviario ecc.) ha superato il Condizionamento con un fatturato pari a 54,8 milioni di Euro grazie ad una crescita del 47,2% legata all'avvio di nuovi progetti con clienti esistenti e all'inizio della collaborazione con clienti nuovi per gamme di prodotto ad alta efficienza energetica.

Nel mercato del condizionamento il fatturato 2018 è aumentato del 6,3% a 50,2 milioni di Euro, con un'incidenza sul totale del fatturato di prodotto (inferiore al 17% nel 2018) in calo rispetto allo scorso esercizio.

Infine i mercati del "power gen" e dei processi industriali hanno raggiunto un fatturato vicino agli 11 milioni di Euro con una crescita del 23% concentrata principalmente nel primo semestre.

Il 2018 è stato anche un anno importante anche dal punto di vista strategico e di predisposizione delle condizioni per i futuri sviluppi del Gruppo.

In primo luogo l'acquisizione del 100% della società americana Zyklus Heat Transfer Inc. (sita a Jacksonville, Texas), completata alla fine del mese di giugno 2018, ha una doppia valenza. Da un lato rappresenta il coronamento di un progetto strategico avviato da tempo e mirato alla ricerca di una società da acquisire in quello che tuttora rimane il più grande mercato mondiale della refrigerazione e del condizionamento, mentre dall'altro costituisce il primo indispensabile passo di un progetto di grande potenziale a medio termine per la crescita nel continente nordamericano.

La neo-acquisita, consolidata integralmente dal 30 giugno con riferimento allo Stato Patrimoniale, a partire dall'1 luglio 2018 con riferimento al conto economico, è attiva nella produzione di scambiatori di calore e di componenti in rame per i mercati della refrigerazione e del condizionamento dell'aria con un fatturato dell'intero esercizio di 12,6 milioni di dollari americani ed un EBITDA relativo al secondo semestre di circa 0,6 milioni di dollari.

L'acquisizione è stata effettuata direttamente da LU-VE S.p.A. ad un prezzo di 10 milioni di USD (Euro 8.675 migliaia di Euro, al quale si aggiunge l'earn-out di 397 migliaia di Euro, stimato e non ancora pagato, che porta il prezzo della partecipazione a 9.072 migliaia di Euro), pagato con risorse finanziarie disponibili alla data di acquisizione. Il prezzo di acquisto è soggetto ad aggiustamenti sulla base della situazione patrimoniale-finanziaria al 30 giugno 2018 e dell'EBITDA dell'intero anno 2018 calcolato secondo le previsioni contrattuali. Una parte del prezzo è stata depositata in un "escrow account" ed il suo pagamento è legato al raggiungimento di determinati risultati in termini di redditività concordati per l'esercizio 2018. È previsto inoltre uno schema di "earn-out", con una formula che prevede un moltiplicatore sull'EBITDA relativa al solo esercizio 2021.

In parallelo all'acquisizione americana il 2018 ha visto inoltre l'avvio di due importanti progetti destinati a modificare sostanzialmente il panorama produttivo del Gruppo:

  • il raddoppio del sito produttivo polacco destinato per la prima volta anche alla realizzazione di prodotti ventilati. La costruzione del nuovo stabilimento di circa 21.000 metri quadrati è stata completata nei tempi previsti così come gli investimenti, mirati al potenziamento della capacità produttiva ed all'automazione di alcune linee di produzione, hanno rispettato i tempi ed i costi di budget per un valore complessivo di circa 16 milioni di Euro nell'anno 2018. La realizzazione delle prime preserie è iniziata nel primo bimestre del 2019;
  • il trasferimento del sito produttivo cinese, che non prevede significativi investimenti aggiuntivi, nella zona economica speciale di Tianmen nella provincia di Hubei, in un nuovo stabilimento in locazione di 15.000 metri quadrati (il doppio rispetto all'attuale). Il nuovo sito permetterà la razionalizzazione e l'efficientamento del processo produttivo, l'ampliamento della gamma di prodotti realizzati ed il conseguimento di significativi risparmi di costo. Nel mese di gennaio 2019 è stata completata la costruzione del nuovo capannone da parte dell'autorità competente ed il processo di trasferimento di impianti, macchinari e magazzino procede nei tempi previsti.

Lo scorso 12 dicembre ha visto infine la firma di un accordo preliminare per l'acquisizione della divisione "Air" della multinazionale svedese Alfa Laval.

Dal punto di vista strategico quest'acquisizione, che sarebbe di gran lunga la più grande nella storia del Gruppo, dovrebbe permettere un sostanziale raddoppio delle vendite della SBU "Cooling System" facendo del Gruppo LU-VE il terzo più grande player mondiale nel mercato degli apparecchi ventilati ed il secondo europeo con un significativo vantaggio rispetto al concorrente che occupa la terza posizione.

Il closing dell'operazione è previsto entro il primo semestre del 2019 e il processo di integrazione della nuova realtà richiederà un grande lavoro dal punto di vista culturale, commerciale ed industriale, ma al contempo dovrebbe rappresentare una grande opportunità di sviluppo per il Gruppo "allargato".

Nei 12 mesi conclusi a giugno 2018 la divisione "Air" presentava ricavi pari a 97,8 milioni di Euro con un Ebitda di 7,5 milioni di Euro ed un EBIT di 6,4 milioni di Euro.

Tale divisione, il cui headquarter è sito ad Alonte (Vicenza), è titolare di noti marchi storici del settore quali Fincoil ed Helpman, opera in tre stabilimenti tra Italia, Finlandia e India, e dispone di un'organizzazione commerciale globale. L'acquisizione prevede il trasferimento di circa 400 collaboratori, occupati principalmente negli stabilimenti produttivi, che continueranno a svolgere la loro attività all'interno del Gruppo LU-VE a partire dalla data del closing.

Il prezzo per l'acquisizione, su base debt & cash free, sarà corrisposto in tre tranche ed è definito sulla base dell'EBITDA 2018: il 65% sarà corrisposto al closing, un ulteriore 15% dopo dodici mesi, il restante 20% a due anni dal closing. Il valore dell'ultima tranche sarà soggetto ad un aggiustamento in base all'EBITDA medio degli esercizi 2019 e 2020. Sulla base dei dati attualmente disponibili e delle stime delle parti, l'intero prezzo previsto per l'acquisizione dovrebbe essere compreso tra i 66 ed i 67 milioni di Euro. Il prezzo sarà pagato utilizzando liquidità già disponibile.

I dati economici dell'esercizio del Gruppo nel 2018 fanno registrare un sensibile miglioramento della redditività con l'EBITDA consolidato, che si attesta su di un valore di 36,6 milioni di Euro con un incremento di quasi il 26% rispetto al 2017 (29,1 milioni di Euro). Questo recupero di redditività è riconducibile ovviamente all'incremento dei volumi di vendita abbinato ad un'attenta gestione dei prezzi di vendita e ad un generale recupero di efficienza produttiva in quasi tutti gli stabilimenti. Ciò ha permesso di assorbire l'aumento del costo del lavoro diretto negli stabilimenti siti nei paesi dell'Est Europa ed al di fuori dei confini europei.

Al netto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria, in larga parte riconducibili alle spese sostenute per l'acquisizione negli Stati Uniti, l'Ebitda consolidato adjusted è pari a 38,4 milioni di Euro (31,0 nell'esercizio 2017).

Una più efficiente gestione finanziaria ha ulteriormente contribuito al miglioramento del risultato economico dell'esercizio, che ha beneficiato, a partire dal mese di giugno, della conclusione del processo di integrale conversione in azioni dei c.d. "CCD" (Compulsory Convertible Debentures), denominati in Rupie indiane, emessi dalla controllata LU-VE India in occasione dell'acquisizione di Spirotech, avvenuta nel 2016, e sottoscritti integralmente dalla controllante LU-VE S.p.A. Tale operazione di conversione ha eliminato il rischio di utili/perdite su cambi non realizzati derivanti dall'oscillazione del rapporto di cambio INR/Euro (impatto negativo sul primo semestre 2018 pari a 855.000 Euro e pari a circa 2,2 milioni di Euro nell'anno 2017).

Il risultato netto di periodo infine ammonta a 16,1 milioni di Euro con un aumento di quasi 10 milioni rispetto all'esercizio precedente.

L'anno 2018 è stato caratterizzato da una volatilità molto accentuata del prezzo delle principali materie prime acquistate dal Gruppo. In particolare il rame ha iniziato l'anno continuando il trend di crescita già evidenziato nell'ultimo trimestre del 2017, raggiungendo il valore massimo dell'anno nel mese di giugno. Nel secondo semestre ha avuto, sempre con oscillazioni marcate, una repentina discesa, concludendo l'anno con una media in linea con l'anno precedente.

Anche l'alluminio ha avuto un andamento altalenante, con un inizio anno su valori in linea con l'ultimo trimestre 2017 alternando discese e risalite molto rapide ed accentuate per finire con un valore medio in linea con il 2017.

Nonostante questo andamento il Gruppo è riuscito a tutelare la marginalità delle vendite grazie ad una buona strategia di fissazione dei prezzi di acquisto e ad un'attenta gestione dei prezzi di vendita.

Nel corso dell'esercizio è proseguita l'attività di integrazione della controllata indiana Spirotech all'interno del Gruppo. La società ha realizzato ancora una volta un importante aumento del fatturato (+40%) rispetto all'esercizio 2017 con un EBITDA superiore al 20% del fatturato.

Nel corso dell'anno 2018 è stato avviato il progetto per l'ampliamento dello stabilimento produttivo in India da realizzarsi su una porzione di terreno all'interno del perimetro attuale. L'attuale fabbricato industriale (circa 11.200 metri quadri) risulta infatti ormai completamente utilizzato a seguito dell'importante crescita dei volumi di produzione e dei piani di sviluppo legati ad importanti clienti di recente acquisizione. La nuova costruzione aggiungerà circa 12.000 metri quadri di superficie produttiva con un costo atteso di circa 4 milioni di Euro.

In data 30 ottobre 2018, l'Assemblea dei Soci ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di introduzione dell'istituto della "Maggiorazione del voto", conformemente a quanto previsto dall'art. 127-quinquies del TUF, con conseguenti modifiche statutarie, divenute efficaci a decorrere dal 1° gennaio 2019.

Nel corso dell'anno 2018 sono stati stipulati finanziamenti per 97 milioni di Euro dettagliati come segue:

  • nel mese di gennaio è stato stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Unicredit per Euro 25.000.000 della durata di 62 mesi, rimborsabile in rate semestrali a capitale costante;
  • nel mese di settembre è stato stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Unicredit per Euro 27.000.000 suddiviso in due tranche. La prima, importo di 12.000.000 milioni di Euro a valere su fondi BEI, ha durata di sei anni (di cui uno di preammortamento) con rate semestrali a capitale costante e la seconda, importo di 15.000.000 milioni di Euro, ha durata di cinque anni (di cui due di preammortamento) con rate semestrali a capitale crescente;
  • nel mese di novembre sono stati stipulati due contratti di finanziamento chirografari con Mediocredito Italiano (Gruppo INTESA) ciascuno per Euro 12.500.000 a valere su fondi BEI della durata di 6 anni (di cui uno di preammortamento) rimborsabili in rate semestrali a capitale costante;

  • nel mese di dicembre è stato stipulato un contratto di finanziamento chirografario con BNL (Gruppo BNP Paribas) per Euro 20.000.000 suddiviso in due tranche. La prima, importo di 10.000.000 milioni di Euro a valere su fondi BEI, ha durata di cinque anni (di cui uno di preammortamento) con rate semestrali a capitale costante e la seconda, importo di 10.000.000 milioni di Euro, ha durata di cinque anni con rate semestrali a capitale costante;

1.1 DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

Il 22 ottobre 2014 il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno adottato la Direttiva 2014/95/UE (Direttiva Barnier) riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di alcune grandi imprese. La Direttiva ha l'obiettivo di migliorare l'uniformità e la comparabilità delle informazioni di carattere non finanziario, mappare e monitorare i rischi non finanziari connessi alle attività aziendali e quindi facilitare l'accesso degli investitori alle informazioni non finanziarie.

La Direttiva è stata recepita nell'ordinamento dello Stato italiano con il Decreto Legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016 (D. Lgs. 254/2016). La Capogruppo, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha quindi predisposto la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2018, il cui perimetro di rendicontazione comprende tutte le società appartenenti al Gruppo LU-VE, ad eccezione di LU-VE India Corporation Private Ltd (India) per il 2018 in quanto il suo consolidamento non è stato considerato significativo (3 dipendenti nel 2017). La dichiarazione, che costituisce una relazione distinta rispetto alla presente e a cui si rimanda per una trattazione approfondita degli argomenti, è stata redatta secondo lo standard di rendicontazione "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards", definiti nel 2016 dal GRI – Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards").

La dichiarazione è pubblicata nel Report di Sostenibilità 2018 ed è disponibile sul sito internet del Gruppo (www.luvegroup.com – Sezione "Investor Relations" – Sostenibilità).

In accordo al principio di materialità dei GRI Standards la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario rendiconta le prestazioni del Gruppo sui temi che influenzano la sua capacità di creare valore nel breve, medio e lungo periodo, che riflettono gli impatti significativi dell'organizzazione e che sono di interesse per gli stakeholder del Gruppo stesso.

Il Report di Sostenibilità 2018 rendiconta la performance del Gruppo in relazione ai temi identificati come rilevanti già nel precedente anno di rendicontazione. I nove temi – riportati nella tabella di seguito – sono altresì stati ricondotti ai tre elementi della strategia di business del Gruppo: posizionamento distintivo, crescita responsabile e valore condiviso.

I temi oggetto di rendicontazione nel Report di Sostenibilità 2018 sono stati confermati a valle di un'analisi dei trend e del contesto a livello italiano e globale – sia in termini di macro trend sia in termini di tendenze nella rendicontazione non finanziaria. Allo stesso modo, gli stakeholder e le principali istanze non hanno subito modifiche rispetto a quanto già indicato nel Report di Sostenibilità 2017.

I nove temi rilevanti

I TEMI IDENTIFICATI COME RILEVANTI DAL GRUPPO LU-VE
Il tema Cosa significa per il Gruppo LU-VE?
1. Strategie di crescita Promuovere strategie di crescita orientate all'espansione commerciale a livello nazionale
e internazionale attraverso lo sviluppo di nuovi mercati geografici e l'aumento delle
quote nei mercati esistenti, in un contesto caratterizzato dalla riduzione della
manodopera dell'Industria 4.0 e dalla delocalizzazione in un'economia globale.
Crescita responsabile 2. Donne, uomini e idee Salvaguardare e potenziare il know-how delle nostre persone attraverso percorsi di
crescita professionale che permettano di fornire ai clienti un servizio competente e
professionale, motivando il personale e promuovendo i talenti.
3. Benessere delle
nostre persone
Promuovere il benessere delle nostre persone e offrire loro un luogo di lavoro nel quale
ciascuno può esprimere al meglio il proprio potenziale, garantendo le pari opportunità e
investendo sulla sicurezza e sulla creazione di un ambiente inclusivo, capace cioè di
accogliere le tante persone che con diverse culture, etnie e religioni, si trovano a
lavorare fianco a fianco.
4. Orientamento al
cliente
Entusiasmare i nostri clienti attraverso prodotti e servizi eccellenti, rispondenti alle loro
esigenze e ai requisiti di qualità definiti a livello di Gruppo, nonché assisterli durante
tutto il ciclo di vita del prodotto.
Posizionamento distintivo 5. Soluzioni
d'avanguardia
Promuovere l'avanzamento tecnologico del settore investendo nella ricerca di soluzioni
capaci di minimizzarne l'impatto ambientale e le emissioni acustiche dei prodotti finiti,
anche in collaborazione con partner altamente qualificati legati al mondo delle
Università e della ricerca.
6. Etica commerciale Gestire le relazioni improntate alla trasparenza con tutti gli stakeholder del Gruppo,
assicurando il rispetto della normativa vigente in termini di lotta alla corruzione attiva e
passiva e garantendo una comunicazione istituzionale e promozionale onesta, veritiera e
basata su dati di fatto.
7. Sostenibilità
economico-finanziaria
Garantire al Gruppo risultati economici nel lungo periodo, attraverso una adeguata
gestione contabile e la capacità di rispondere alle esigenze del mercato e dei clienti oggi
e domani.
Creazione di valore condiviso 8. Riduzione dell'impatto
ambientale
Minimizzare l'impatto ambientale dei propri processi produttivi, attuando politiche di
efficienza energetica, riduzione delle emissioni dirette e indirette, dei consumi idrici e
della generazione dei rifiuti.
9. Qualità della vita Offrire soluzioni capaci di aumentare la conservazione degli alimenti e di assicurare il
controllo dei livelli di temperatura, umidità e purezza dell'aria in determinati ambienti
(camere bianche) per aumentare la qualità dei servizi e migliorare la qualità della vita.

1.2 CONSIDERAZIONI SUL VALORE DI BORSA DEL TITOLO

Il titolo LU-VE ha registrato nel corso dell'anno un andamento inferiore all'indice FTSE Italia All-Share fino al mese di settembre. Nell'ultimo trimestre la performance del titolo è stata invece migliore di quella dell'indice.

Di seguito si riportano i dati principali e l'andamento dei prezzi del titolo:

Prezzo al 2 gennaio 2018: Euro 10,80 Prezzo al 28 dicembre 2018: Euro 9,38 Variazione del periodo: -13,1%

Prezzo Massimo: Euro 11,50 (29 gennaio 2018) Prezzo Minimo: Euro 9,24 (30 novembre 2018) Prezzo Medio Ponderato: Euro 10,26 Volumi scambiati: 1.869.515

Capitalizzazione di Borsa al 31 dicembre 2018: 208,56 milioni di Euro

1.3 IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo risulta così composto:

Società controllate industriali:

  • SEST S.p.A. di Limana (BL), controllata al 100%: produce e commercializza scambiatori per banchi e vetrine refrigerate e per applicazioni varie;
  • SEST-LUVE-POLSKA Sp.z.o.o. di Gliwice (Polonia), controllata al 95% da SEST S.p.A.: produce e commercializza scambiatori per banchi e vetrine refrigerate ed altre applicazioni;
  • "OOO" SEST-LUVE di Lipetsk (Russia), controllata al 95% da SEST S.p.A., svolge l'attività di produzione e commercializzazione di scambiatori e di apparecchi ventilati a marchio LU-VE per il mercato della Russia e dei paesi limitrofi;
  • HEAT TRANSFER SYSTEM (HTS) s.r.o. di Novosedly (Repubblica Ceca), controllata al 100%: produce e commercializza scambiatori per i settori del condizionamento, della refrigerazione e per applicazioni speciali nonché condensatori ventilati a marchio LU-VE;
  • TECNAIR LV S.p.A. di Uboldo (VA), controllata al 79,9%: produce condizionatori d'aria di precisione e apparati per la superfiltrazione dell'aria per applicazioni in sale chirurgiche, data center e telefonia;

  • LU-VE HEAT EXCHANGERS (CHANGSHU) LTD di Changshu (Cina), controllata al 100% tramite LU-VE Asia Pacific Ltd: è attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti ventilati e di scambiatori di calore;

  • LUVE TIANMEN in data 15 ottobre 2018 è stata costituita la LU-VE Heat Exchangers Co Ltd, con sede a Tianmen. La società non è stata consolidata all'interno del presente bilancio in quanto al 31 dicembre 2018 non risulta operativa.
  • LU-VE SWEDEN AB di Asarum (Svezia), controllata al 100%: produce e commercializza prodotti ventilati (principalmente grandi condensatori e dry coolers utilizzando il marchio AIA) nei mercati scandinavi;
  • THERMO GLASS DOOR S.p.A. di Travacò Siccomario (PV), controllata al 100% da SEST S.p.A., produce e commercializza porte di vetro e telai per vetrine ed espositori refrigerati;
  • SPIROTECH HEAT EXCHANGERS PRIVATE LIMITED di New Delhi (India), controllata al 94,99% tramite LU-VE India Corporation Private Ltd, produce e commercializza scambiatori di calore per le applicazioni domestiche, la refrigerazione ed il condizionamento;
  • ZYKLUS HEAT TRANSFER INC di Jacksonville (USA), controllata al 100%, produce e commercializza scambiatori di calore e componenti per i settori del condizionamento, della refrigerazione e per applicazioni speciali per il mercato degli Stati Uniti;
  • MANIFOLD S.r.l. di Uboldo (VA), controllata al 99%: produce componenti in rame (collettori e gruppi distributori) per le società del Gruppo;
  • LUVEDIGITAL S.r.l. di Uboldo (VA), detenuta al 50%: si occupa dello sviluppo di software e soluzioni informatiche dedicate alla preventivazione e promozione dei prodotti del Gruppo.

Società controllate commerciali:

  • LU-VE France s.a.r.l. di Lione (Francia), controllata all'86,06%: società operante sul mercato francese e del Nord Africa per la vendita diretta e le attività di supporto commerciale e tecnico ai distributori di apparecchi ventilati, scambiatori e condizionatori di precisione;
  • LU-VE Deutschland GmbH di Stoccarda (Germania), controllata al 100%: esercita attività di vendita diretta o tramite distributori su tutto il mercato tedesco di apparecchi ventilati;
  • LU-VE Iberica s.l. di Madrid (Spagna), controllata all'85%: svolge attività di vendita diretta o tramite distributori nei mercati della penisola iberica e del Centro e Sud America di apparecchi ventilati, scambiatori di calore e condizionatori di precisione;
  • LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. di Thomastown (Australia), controllata al 75,5%: società di commercializzazione di apparecchi ventilati nel mercato dell'Oceania. Commercializza anche alcuni altri marchi complementari di società che non sono parte del Gruppo;
  • LU-VE India Corporation Private Ltd di New Delhi (India), controllata al 99,99%: esercita attività di vendita ed agenzia per gli apparecchi ventilati nel mercato indiano e nei paesi limitrofi. Detiene la partecipazione al 94,99% in Spirotech;
  • LU-VE Asia Pacific Ltd. di Hong Kong, controllata al 100%: esercita attività di vendita diretta di apparecchi ventilati e scambiatori di calore nei mercati del Far East (Cina esclusa). La società non è più operativa, ma detiene la partecipazione in LU-VE Changshu.
  • LU-VE Austria GmbH di Vienna (Austria), controllata al 100%: esercita attività di vendita ed agenzia per apparecchi ventilati principalmente nei paesi di lingua tedesca.

1.4 MERCATI DI RIFERIMENTO

Dal punto di vista della tipologia e delle famiglie di prodotti, l'attività del Gruppo può essere suddivisa in quattro principali categorie di prodotti:

  • i) scambiatori di calore ad aria;
  • ii) apparecchi ventilati;
  • iii) condizionatori d'aria di precisione "close control";
  • iv) porte di vetro speciali per banchi e vetrine refrigerate.

Con riferimento ai dati numerici riportati di seguito, si ricorda che il Gruppo ha conseguito nell'esercizio ricavi diversi per 5,2 milioni di Euro (5,5 milioni di Euro nell'esercizio 2017) che portano i ricavi e proventi operativi al valore totale di 306,9 milioni di Euro (270,0 milioni di Euro nell'esercizio 2017).

Le quattro principali categorie di prodotti del Gruppo LU-VE presentano distinte caratteristiche tecniche e produttive.

SCAMBIATORI DI CALORE

Gli scambiatori di calore cosiddetti "a pacco alettato" sono componenti fondamentali dei circuiti frigoriferi e sono costruiti accoppiando meccanicamente tubi speciali (generalmente in rame), che costituiscono la cosiddetta superficie di scambio primario, con "alette specializzate" stampate (generalmente in alluminio), che costituiscono la cosiddetta superficie di scambio secondario.

In sintesi, la funzione svolta da uno scambiatore di calore si sostanzia nella sottrazione o nella cessione di calore ad un determinato ambiente e il principio di funzionamento si basa sul cambiamento di stato di speciali miscele o gas refrigeranti che scorrono all'interno dei tubi, combinato al passaggio dell'aria calda o fredda che attraversa le alette.

Nella maggior parte dei casi, gli scambiatori di calore rappresentano un componente di un apparecchio o di una macchina completa progettata e costruita da un OEM (nel caso del Gruppo Lu-Ve si tratta principalmente di costruttori di banchi e armadi refrigerati, condizionatori, pompe di calore, macchine per aria compressa, armadi elettrici speciali, asciugabiancheria, ecc.).

I ricavi delle vendite degli scambiatori di calore hanno rappresentato:

  • nel 2018: circa il 60% dei ricavi consolidati del Gruppo;
  • nel 2017: circa il 59% dei ricavi consolidati del Gruppo;

APPARECCHI VENTILATI

Gli apparecchi ventilati (aeroevaporatori, condensatori e dry coolers) sono prodotti finiti costituiti da scambiatori di calore di varia foggia e dimensione (nel caso del Gruppo LU-VE, possono arrivare fino a oltre 12 metri di lunghezza e 3 metri di altezza), a cui vengono accoppiate: (i) carenature, opportunamente studiate e sagomate per massimizzare le prestazioni degli scambiatori in esse contenute e per agevolarne la movimentazione e l'installazione in cantiere; (ii) ventilatori elettrici o elettronici, appositamente studiati e dimensionati per ottimizzare lo scambio termico, ridurre il consumo elettrico e i livelli di rumorosità generati; (iii) vari altri accessori elettrici, elettronici e meccanici (studiati, ad esempio, per aumentare le potenze erogate al verificarsi di determinate condizioni ambientali estreme; per ridurre ulteriormente i livelli di inquinamento acustico; per modulare sia i consumi elettrici sia la silenziosità a seconda che si tratti di un funzionamento diurno o notturno; ovvero per permettere la gestione a distanza di alcuni parametri di funzionamento secondo i più moderni protocolli di comunicazione).

La funzione specifica svolta da tali apparecchi, dati determinati parametri e condizioni di funzionamento, è rappresentata dal garantire l'erogazione di una determinata potenza frigorifera (misurata principalmente in kW), all'interno di determinati vincoli in termini di energia elettrica assorbita, di inquinamento acustico generato e di spazi di ingombro.

Gli apparecchi ventilati possono essere installati, a seconda della tipologia, sia all'interno delle celle refrigerate, sia all'esterno dei locali refrigerati e/o condizionati (tipicamente sui tetti o in locali "tecnici" dedicati).

I ricavi delle vendite degli apparecchi ventilati hanno rappresentato:

  • nel 2018: circa il 32% dei ricavi consolidati del Gruppo;
  • nel 2017: circa il 32% dei ricavi consolidati del Gruppo.

CONDIZIONATORI D'ARIA DI PRECISIONE "CLOSE CONTROL"

I condizionatori d'aria di precisione sono particolari condizionatori d'aria specificamente studiati per l'utilizzo all'interno di locali "tecnologici" particolarmente delicati, quali data centre, sale operatorie e camere bianche.

La specificità di tali condizionatori è rappresentata dal fatto che essi devono garantire (nel caso dei data centre, per 365 giorni all'anno e per 24 ore al giorno) il rigoroso controllo, con tolleranze estremamente ristrette, dei parametri di temperatura, umidità e purezza dell'aria, nonché segnalare a distanza, con i più moderni protocolli di comunicazione, anche eventuali anomalie, malfunzionamenti e allarmi.

A tale scopo, questi speciali condizionatori sono dotati di un "cervello" rappresentato da uno o più microprocessori elettronici specificamente sviluppati e disegnati a seconda del tipo di installazione.

I ricavi delle vendite dei condizionatori di precisione "close control" hanno rappresentato nel 2018 poco più del 3% dei ricavi complessivi del Gruppo (circa 4% nel 2017).

PORTE DI VETRO SPECIALI PER BANCHI E VETRINE REFRIGERATE "VETROCAMERE"

La produzione di porte di vetro per banchi frigoriferi viene realizzata accoppiando e isolando fino a tre diverse lastre di vetro speciale, al cui interno viene iniettato un gas isolante.

La funzione d'uso specifica svolta da questa tipologia di porte montate su armadi e banchi frigoriferi a temperature sia positive, sia negative, è rappresentata dal garantire, anche se sottoposte a numerosi o continui cicli di apertura e chiusura: (i) il mantenimento della temperatura all'interno dei banchi e degli armadi refrigerati (sia a temperatura positiva, sia a temperatura negativa), (ii) la perfetta visibilità della merce esposta/contenuta in qualsiasi condizione (evitando l'appannamento della porta stessa, anche attraverso l'applicazione di speciali pellicole nanotecnologiche), (iii)

l'illuminazione degli interni e (iv) in alcuni casi, anche l'illuminazione di loghi pubblicitari sulla superficie della porta stessa.

I ricavi delle vendite delle porte di vetro hanno rappresentato nel 2018 circa il 3,3% dei ricavi complessivi del Gruppo in linea con l'esercizio 2017.

Il grafico seguente indica la suddivisione del fatturato per tipologia di prodotti nel 2018:

Scambiatori di calore Apparecchi Ventilati Close Control Porte Altro

La seguente tabella indica l'andamento del fatturato per tipologia di prodotti nei due anni a confronto:

PRODOTTI € /000
2018
% € /000
2017
% Delta %
Scambiatori di calore 184.530 60,1% 159.301 59,0% +15,8%
Apparecchi Ventilati 97.189 31,7% 85.231 31,6% +14,0%
Porte 10.029 3,3% 9.265 3,4% +8,2%
Close Control 9.953 3,2% 10.723 4,0% -7,2%
TOTALE PRODOTTI 301.701 98,3% 264.520 98,0% +14,1%
Altro 5.168 1,7% 5.512 2,0% -6,2%
TOTALE 306.869 100,0 270.032 100,0 +13,6%

Dal punto di vista dell'applicazione dei prodotti, l'attività del Gruppo LU-VE può essere oggi riferita principalmente a tre differenti segmenti di mercato.

(i) il settore della refrigerazione, che comprende le attività relative alla filiera legata ai prodotti alimentari (il "Segmento Refrigerazione");

(ii) il settore del condizionamento dell'aria, che riguarda il trattamento dell'aria di locali pubblici, e "tecnologici" (il "Segmento Condizionamento dell'Aria");

(iii) il settore delle cosiddette "applicazioni speciali" che comprende principalmente scambiatori di calore particolari impiegati in diversi campi di attività che spaziano dalle asciugabiancheria ad alta efficienza energetica, alle applicazioni "mobili" (trasporto refrigerato, condizionamento ferroviario e di veicoli di grandi dimensioni) fino alle macchine ad aria compressa e ad altre applicazioni industriali (il "Segmento Applicazioni Speciali").

I prodotti ventilati di grande potenza del Gruppo LU-VE, inoltre, si rivolgono anche al segmento "power gen" ed alle applicazioni industriali di processo, seppure con valori significativamente inferiori a quelli realizzati nei tre principali segmenti sopra descritti.

1.5 IL SEGMENTO REFRIGERAZIONE

Il Segmento Refrigerazione si rivolge alle applicazioni relative a tutta la filiera che si occupa della conservazione, lavorazione, trasformazione e stoccaggio a temperatura controllata di prodotti alimentari quali frutta, verdura, carne e pesce, dal momento della loro raccolta/allevamento/ produzione fino alla messa a disposizione al pubblico presso la grande distribuzione organizzata e i negozi alimentari di prossimità.

I ricavi delle vendite del Segmento Refrigerazione hanno rappresentato:

  • nel 2018: circa il 62% dei ricavi consolidati del Gruppo;
  • nel 2017: circa il 63% dei ricavi consolidati del Gruppo.

1.6 IL SEGMENTO CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA

Il Segmento Condizionamento dell'Aria comprende la realizzazione di prodotti e componenti per il trattamento dell'aria di locali pubblici e tecnologici (quali ad esempio data center), al fine di garantire il controllo dei livelli di temperatura, umidità e purezza dell'aria.

I ricavi delle vendite del Segmento Condizionamento dell'Aria hanno rappresentato nel 2018 poco meno del 17% dei ricavi complessivi del Gruppo in leggero decremento rispetto al valore dell'anno precedente (circa il 18%).

1.7 IL SEGMENTO DEGLI SCAMBIATORI PER APPLICAZIONI SPECIALI

Il mercato delle "applicazioni speciali", come evidenziato in precedenza, copre una pluralità di applicazioni diverse ed estremamente specializzate.

Con l'acquisizione della controllata indiana Spirotech avvenuta nell'ottobre 2016 ed a seguito della sua importante crescita nei due anni successivi, hanno assunto rilevanza significativa due applicazioni in particolare: gli scambiatori a pompa di calore utilizzati nelle asciugabiancheria ad alta efficienza energetica (segmento "domestic appliance") e gli scambiatori per il trasporto refrigerato (in particolare per camion e furgoni).

I ricavi delle vendite realizzate dal Gruppo LU-VE in questo segmento hanno rappresentato:

  • nel 2018: circa il 18% dei ricavi consolidati del Gruppo;
  • nel 2017: circa il 14% dei ricavi consolidati del Gruppo.

1.8 IL SEGMENTO "POWER GEN"

Il Gruppo ha iniziato ad operare nel segmento "power gen", relativo alla realizzazione di impianti per la produzione di energia solo negli ultimi anni e questo mercato rappresenta tuttora un settore in via di sviluppo con importanti prospettive di crescita futura. I prodotti ventilati destinati a questa specifica applicazione per il raffreddamento di motori per la produzione di energia elettrica sono rappresentati da "radiators" speciali di grande potenza e dimensione.

I ricavi delle vendite realizzate in questo segmento hanno rappresentato nel 2018 circa il 3,5% dei ricavi complessivi; nel 2017 tale segmento rappresentava circa il 3,3% dei ricavi consolidati del Gruppo.

Il grafico seguente riporta la suddivisione del fatturato per segmento nel 2018:

Refrigerazione Condizionamento Applicazioni Speciali Power Gen /Applicaz.Industriali Altro

La seguente tabella indica l'andamento del fatturato per tipologia di applicazioni nei due anni a confronto:

APPLICAZIONI € /000
2018
% € /000
2017
% Delta %
Refrigerazione 186.030 60,6% 171.372 63,5% +8,6%
Condizionamento 50.201 16,4% 47.223 17,5% +6,3%
Applicazioni Speciali 54.764 17,8% 37.211 13,8% +47,2%
Power Gen /Applicaz.Industriali 10.706 3,5% 8.714 3,2% +22,9%
TOTALE APPLICAZIONI 301.701 98,3% 264.520 98,0% +14,1%
Altro 5.168 1,7% 5.512 2,0% -6,2%
TOTALE 306.869 100,0% 270.032 100,0% +13,6%

Il fatturato del Gruppo LU-VE è realizzato prevalentemente all'estero (79%), in oltre 100 Paesi: in particolare, i principali mercati di esportazione sono la Polonia (notevolmente cresciuta negli ultimi due anni, da circa 12 milioni di Euro nel 2016 ad oltre 28,6 nel 2018, principalmente per effetto dell'acquisizione di nuovi clienti internazionali con siti produttivi nel paese ), la Germania la Russia, la Francia e la Repubblica Ceca.

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21,3% 55,8% 22,9% Italia UE Resto del mondo

Il grafico seguente riporta la suddivisione geografica del fatturato nel 2018:

Il fatturato del Gruppo LU-VE non dipende in misura significativa da singoli contratti commerciali o industriali. Alla data del 31 dicembre 2018, i ricavi di vendita relativi ai primi 10 clienti del Gruppo rappresentano complessivamente una percentuale intorno al 34% del totale. Il fatturato generato dal principale cliente costituito da un gruppo internazionale servito in 14 società diverse, rappresenta circa il 5,6% del fatturato complessivo del Gruppo.

1.9 DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Con riferimento al conto economico, si ricorda che la controllata Zyklus Heat Transfer Inc. è stata consolidata a partire dal 1 luglio 2018.

Conto Economico Consolidato
Riclassificato (in migliaia di Euro)
31/12/2018 %
Ricavi
31/12/2017 % Ricavi Variazione %
2018 su 2017
Ricavi e proventi operativi 306.869 100,0% 270.032 100,0% 13,6%
Acquisti di materiali (167.429) 54,6% (150.006) 55,6%
Variazione delle rimanenze 5.643 -1,8% 7.502 -2,8%
Servizi (42.951) 14,0% (40.105) 14,9%
Costo del personale (62.823) 20,5% (56.280) 20,8%
Altri costi operativi (2.707) 0,9% (2.071) 0,8%
Totale costi operativi (270.267) 88,1% (240.960) 89,2% 12,2%
Margine Operativo Lordo (Ebitda) 36.602 11,9% 29.072 10,8% 25,9%
Variazione fair value derivati (663) 0,2% 170 -0,1%
Ammortamenti (16.422) 5,4% (15.143) 5,6%
Plus./Svalutaz. attività non correnti 213 -0,1% 24 0,0%
Risultato Operativo (Ebit) 19.730 6,4% 14.123 5,2% 39,7%
Proventi/(oneri) finanziari netti (2.368) 0,8% (5.610) 2,1%
Risultato prima delle imposte (Ebt) 17.362 5,7% 8.513 3,2% 103,9%
Imposte sul reddito d'esercizio (1.269) 0,4% (2.234) 0,8%
Risultato netto dell'esercizio 16.093 5,2% 6.279 2,3% 156,3%
Utile di competenza di terzi 686 637
Utile di pertinenza del gruppo 15.407 5,0% 5.642 2,1% 173,1%

Di seguito, il conto economico e lo stato patrimoniale riclassificati:

I "Ricavi e proventi operativi" hanno registrato un incremento del 13,6% (+36,8 milioni di Euro). A parità di perimetro l'aumento sarebbe stato del 11,7%. A cambi costanti l'incremento dei ricavi sarebbe stato del 15,7%. (+42,4 milioni di Euro). L'incremento è dovuto per il 3,7% all'aumento dei prezzi di vendita e per il 12,0% all'effetto dei maggiori volumi (incluso il primo consolidamento di Zyklus per circa 5,3 milioni di Euro), al netto dell'effetto cambi (-2,1%).

Il totale dei costi operativi passa da 241 milioni di Euro (incidenza dell'89,2% sui ricavi) a 270,3 milioni di Euro (incidenza dell'88,1% sui ricavi). L'incremento complessivo è del 12,2% (29,3 milioni di Euro) ed è sostanzialmente dovuto ai seguenti fattori:

• il consumo delle materie cresce di 19,3 milioni di Euro con un'incidenza sui ricavi che passa dal 52,8% del 2017 al 52,7% del 2018. Tale incremento è dovuto per 3,3 milioni di Euro all'aumento dei costi di acquisto delle principali materie prime (rame ed alluminio), per 12,8 milioni di Euro all'aumento dei volumi ed alla variazione del mix di vendita e per 3,2 milioni di Euro al primo consolidamento di Zyklus;

  • l'incremento dei costi per servizi di 2,8 milioni di Euro è legato ai maggiori costi per trasporti, emolumenti, energia e telefonici. I costi per servizi includono 1,3 milioni di Euro di costi non rientranti nella gestione ordinaria (di cui 1 milione di Euro legati all'acquisizione di Zyklus e 0,3 milioni di Euro per ristrutturazione);
  • l'incremento del costo del personale per 6,5 milioni di Euro è legato sia all'impatto dei volumi sulla manodopera diretta che all'incremento della struttura ed alla dinamica salariale. Per 1,3 milioni di Euro è legato al primo consolidamento della neo acquisita Zyklus Heat Transfer Inc. Tuttavia l'incidenza del costo del personale sui ricavi passa dal 20,8% al 20,5%;
  • L'incremento degli altri costi operativi per 0,6 milioni di Euro è principalmente dovuto (0,5 milioni di Euro) all'impatto della prima applicazione dell'IFRS 9 sulla voce "Crediti Commerciali".

Il Valore aggiunto (consumo dei materiali, costi per servizi ed altri costi) passa dal 68,5% dei ricavi al 67,6% con un miglioramento di quasi un punto percentuale.

Il "Margine Operativo Lordo (EBITDA)" è stato pari a 36,6 milioni di Euro (11,9% dei ricavi) rispetto a 29,1 milioni di Euro (10,8% dei ricavi) del 2017. Al netto dell'impatto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria, l'EBITDA sarebbe stato pari a 38,4 milioni di Euro (12,5% delle vendite). L'EBITDA adjusted al 31 dicembre 2017 era pari a 31 milioni di Euro. La variazione rispetto all'anno precedente (+7,4 milioni di Euro) è generata dall'aumento di prezzi e volumi (+2,4 milioni di Euro), dal miglior assorbimento dei costi per servizi (+1,8 milioni di Euro), dal risparmio sui costi delle materie prime (+0,5 milioni di Euro), dal miglioramento della redditività di Spirotech (+2,8 milioni di Euro) e dal primo consolidamento di Zyklus (+0,6 milioni di Euro) parzialmente controbilanciati dall'impatto del costo del lavoro (-0,7 milioni di Euro).

Gli ammortamenti mostrano un incremento di 1,3 milioni di Euro, legato all'accelerazione degli investimenti (1 milione di Euro) ed al primo consolidamento di Zyklus (0,3 milioni di Euro).

Il "Risultato Operativo (EBIT)" è pari a 19,7 milioni di Euro (6,4% dei ricavi) rispetto a 14,1 milioni di Euro (5,2% dei ricavi) nel 2017. Al netto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria (EBIT "adjusted") sarebbe stato pari a 21,5 milioni di Euro (7,0% dei ricavi).

Il saldo dei proventi e degli oneri finanziari risulta negativo per 2,4 milioni di Euro (negativo per 5,6 milioni di Euro nel 2017). La differenza positiva rispetto all'esercizio 2017, pari a 3,2 milioni di Euro, deriva dal sostanziale venir meno delle differenze cambio negative - principalmente non realizzate – che avevano penalizzato il conto economico 2017 per 5 milioni di Euro, al netto dell'effetto dei rendimenti della liquidità investita (-1,2 milioni di Euro) e dell'adeguamento del valore dell'opzione per l'acquisto del residuo 5% di Spirotech (-0,6 milioni di Euro).

Il "Risultato prima delle imposte (EBT)" nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è pari a 17,4 milioni di Euro (5,7% dei ricavi) contro un valore di 8,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2017 (3,2% dei ricavi). L'EBT dell'esercizio 2018 normalizzato per i costi non relativi alla gestione ordinaria sarebbe stato pari a 19,2 milioni di Euro (6,2% dei ricavi).

L'impatto delle imposte cala di 0,9 milioni di Euro pur in presenza di un aumento dell'imponibile fiscale grazie ad alcuni impatti positivi non rientranti nella gestione ordinaria. L'incidenza sul risultato prima delle imposte passa dal 26,2% al 7,3% sostanzialmente a causa dell'indeducibilità delle perdite

su cambi non realizzate dell'anno 2017 e dell'effetto delle imposte anticipate contabilizzate in Polonia e dell'adeguamento delle imposte differite a seguito della modifica dell'aliquota fiscale in India nel 2018.

Il "Risultato netto dell'esercizio" chiuso al 31 dicembre 2018 è pari a 16,1 milioni di Euro (5,2% dei ricavi) rispetto a 6,3 milioni di Euro (2,3% dei ricavi) al 31 dicembre 2017.

Stato patrimoniale Riclassificato
Consolidato (in migliaia di Euro)
31/12/2018 % su
capitale
investito
netto
31/12/2017 % su
capitale
investito
netto
Variazione
2018 su
2017
Immobilizzazioni immateriali nette 70.170 62.718
Immobilizzazioni materiali nette 125.061 111.191
Imposte anticipate 4.722 3.359
Altre attività non correnti 2.196 1.941
Attività non correnti (A) 202.149 96,7% 179.209 102,3% 22.940
Rimanenze di magazzino 44.667 37.988 6.679
Crediti verso Clienti 50.854 47.616 3.238
Altri crediti ed attività correnti 9.472 11.258 (1.786)
Attività correnti (B) 104.993 96.862 8.131
Debiti verso fornitori 57.800 63.405 (5.605)
Altri debiti e passività correnti 20.585 17.677 2.908
Passività correnti (C) 78.385 81.082 (2.697)
Capitale d'esercizio netto (D=B-C) 26.608 12,7% 15.780 9,0% 10.828
Fondi relativi al personale 4.057 4.047 10
Imposte differite 13.173 13.217 (44)
Fondi per rischi e oneri 2.581 2.472 109
Passività a medio e lungo termine (E) 19.811 9,5% 19.736 11,3% 75
Capitale Investito Netto (A+D-E) 208.946 100,0% 175.253 100,0% 33.693
Patrimonio netto di gruppo 142.216 137.842 4.374
Patrimonio netto di competenza di terzi 3.170 2.124 1.046
Totale Patrimonio Netto Consolidato 145.386 69,6% 139.966 79,9% 5.420
Pos. Finanziaria Netta a M/L Termine 156.303 115.074 41.229
Pos. Finanziaria Netta a Breve Termine (92.743) (79.787) (12.956)
Totale Posizione Finanziaria Netta 63.560 30,4% 35.287 20,1% 28.273
Mezzi propri e indebitam. Finanziario
netto
208.946 100,0% 175.253 100,0% 33.693

L'incremento alla voce Attività non correnti (pari a 22,9 milioni di Euro) è legato al primo consolidamento di Zyklus (avviamento per 8,1 milioni di Euro, di cui 2,9 milioni di Euro allocati alla lista clienti e cespiti netti per 4,5 milioni di Euro) ed al proseguimento dei piani di investimento (in particolare per il raddoppio dello stabilimento polacco). Gli investimenti del periodo ammontano a circa 29 milioni di Euro di cui circa 19 milioni di Euro devono essere considerati non ricorrenti (circa 16 milioni di Euro riferiti allo stabilimento polacco).

Il capitale circolante operativo di Gruppo (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti commerciali al netto dei debiti commerciali) è pari a 37,7 milioni di Euro (12,3% del fatturato) ed ha avuto un incremento di 15,5 milioni di Euro rispetto al 2017 (pari a 22,2 milioni di Euro con un'incidenza sul fatturato del 8,2%). L'incremento è legato al primo consolidamento di Zyklus per 2,0 milioni di Euro, all'aumento dei volumi per 2,0 milioni di Euro, all'incidenza più che proporzionale del capitale circolante di Spirotech per 6,0 milioni di Euro ed all'effetto mix di acquisto, produzione e vendita per 5,5 milioni di Euro.

Il patrimonio netto consolidato ammonta a 145,4 milioni di Euro rispetto a 140 milioni di Euro al 31 dicembre 2017. L'incremento (pari a 5,4 milioni di Euro) è dovuto al risultato dell'esercizio (16,1 milioni di Euro) rettificato dalla distribuzione di dividendi per 5,3 milioni di Euro, dall'effetto negativo della riserva di conversione (2,6 milioni di Euro), dalla riserva legata alla prima applicazione dell'IFRS 9 per 1,4 milioni di Euro (al lordo dell'effetto fiscale), dall'adeguamento per 1,2 milioni di Euro del valore dell'opzione per l'acquisto del residuo 5% di Spirotech e dall'acquisto di azioni proprie per 0,2 milioni di Euro.

La posizione finanziaria netta è negativa per 63,6 milioni di Euro (35,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2017) con una differenza di 28,3 milioni di Euro principalmente dovuta per 5,3 milioni di Euro alla distribuzione di dividendi, per 12,6 milioni di Euro all'acquisizione di Zyklus, per 29 milioni di Euro agli investimenti, per 2,0 milioni di Euro dall'adeguamento dell'opzione put&call su Spirotech al netto di circa 33 milioni di Euro di flusso positivo della gestione. L'impatto della variazione del circolante è negativo per 13 milioni di Euro. Il flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti straordinarie è stato di circa 11 milioni di Euro. L'indebitamento è tutto posizionato sul medio e lungo termine e la liquidità presente al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 144 milioni di Euro.

1.10 DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO LU-VE S.P.A.

Di seguito riportiamo il conto economico e lo stato patrimoniale riclassificati:

Conto Economico LU-VE Spa
Riclassificato (in migliaia di Euro)
31/12/2018 % Ricavi 31/12/2017 % Ricavi Variazione %
2018 su 2017
Ricavi e proventi operativi 86.653 100,0% 77.754 100,0% 11,4%
Acquisti di materiali (44.419) 51,3% (41.536) 53,4%
Variazione delle rimanenze 333 -0,4% 1.722 -2,2%
Servizi (18.014) 20,8% (17.534) 22,6%
Costo del personale (17.066) 19,7% (15.677) 20,2%
Altri costi operativi (2.430) 2,8% (600) 0,8%
Totale costi operativi (81.596) 94,2% (73.625) 94,7% 10,8%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) 5.057 5,8% 4.129 5,3% 22,5%
Variazione fair value derivati (632) 0,7% 2.203 -2,8%
Ammortamenti (5.864) 6,8% (5.299) 6,8%
Plus./Svalutaz. Attività non correnti (31) 0,0% 109 -0,1%
Risultato Operativo (EBIT) (1.470) -1,7% 1.142 1,5% -228,7%
Proventi e oneri finanziari netti 4.062 -4,7% 2.238 -2,9%
Risultato prima delle imposte (EBT) 2.592 3,0% 3.380 4,3% -23,3%
Imposte sul reddito d'esercizio 507 -0,6% 133 -0,2%
Risultato netto dell'esercizio 3.099 3,6% 3.513 4,5% -11,8%

Nel corso dell'esercizio 2018 i "Ricavi e proventi operativi" hanno registrato un incremento dell'11,4% principalmente realizzato grazie all'effetto dei volumi di vendita.

Il totale dei costi operativi passa da 73,6 milioni di Euro (incidenza del 94,7% sui ricavi) a 81,6 milioni di Euro (incidenza del 94,2%sui ricavi). L'incremento complessivo è del 10,8% (8 milioni di Euro) ed è principalmente dovuto all'aumento del consumo di materiali (totale impatto per 4,3 milioni di Euro con un incidenza sul fatturato che passa dal 51,2% al 50,9%, all'incremento del costo del personale di 1,4 milioni di Euro (legato alla crescita dei volumi di produzione ed alla dinamica salariale ordinaria, con incidenza sul fatturato che passa da 20,2% a 19,7%) ed all'aumento (1,8 milioni di Euro) degli altri costi operativi per il costo non ricorrente derivante dall'applicazione dell'IFRS 9.

Il "Margine Operativo Lordo (Ebitda)" nel periodo chiuso al 31 dicembre 2018 è pari a 5,1 milioni di Euro (5,8% dei ricavi) rispetto a 4,1 milioni di Euro (5,3% dei ricavi) dell'esercizio 2017. Il dato 2018 normalizzato per i costi non ricorrenti sarebbe stato pari a 6,9 milioni di Euro (8,0% dei ricavi).

Il "Risultato Operativo (Ebit)" è negativo per 1,5 milioni di Euro (-1,7% dei ricavi) ed era positivo per 1,1 milioni di Euro (1,5% dei ricavi) nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 con una differenza negativa di 2,6 milioni di Euro principalmente legata all'effetto positivo contabilizzato nell'anno 2017

per il fair value del prestito obbligazionario emesso da LU-VE India per finanziare l'acquisto di Spirotech e sottoscritto dalla Capogruppo. Nel corso del 2018 il prestito obbligazionario è stato convertito in capitale sospendendo così tutti gli impatti sul conto economico. Al netto dei costi non ricorrenti l'Ebit sarebbe stato pari a 0,3 milioni di Euro (0,4% dei ricavi).

Il saldo dei proventi e degli oneri finanziari nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 risulta positivo per 4,1 milioni di Euro rispetto a 2,2 milioni di Euro nell'esercizio 2017. La differenza (positiva per 1,9 milioni di Euro) deriva sostanzialmente dalle minori differenze cambio non realizzate nell'anno 2018.

Il "Risultato prima delle imposte (Ebt)" nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è pari a 2,6 milioni di Euro (3,0% dei ricavi) contro un valore di 3,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2017 (4,3% dei ricavi). Al netto dei costi non ricorrenti sarebbe stato pari a 4,4 milioni di Euro (5,1% dei ricavi).

Il "Risultato netto dell'esercizio" chiuso al 31 dicembre 2018 è pari a 3,1 milioni di Euro (3,6% dei ricavi) rispetto a 3,5 milioni di Euro (4,5% dei ricavi) al 31 dicembre 2017.

Stato patrimoniale LU-VE Spa
Riclassificato (in migliaia di Euro)
31/12/2018 % su
capitale
investito
netto
31/12/2017 % su
capitale
investito
netto
Variazione %
2018 su 2017
Immobilizzazioni immateriali nette 22.669 22.357
Immobilizzazioni materiali nette 39.690 40.916
Imposte anticipate 3.430 1.437
Partecipazioni 102.562 58.693
Altre attività non correnti 25 34.379
Attività non correnti (A) 168.376 99,2% 157.782 95,9% 10.594
Rimanenze di magazzino 8.123 7.790 333
Crediti verso Clienti 31.921 39.577 (7.656)
Altri crediti ed attività correnti 4.811 5.085 (274)
Attività correnti (B) 44.855 52.452 (7.597)
Debiti verso fornitori 25.243 28.581 (3.338)
Altri debiti e passività correnti 7.961 6.722 1.239
Passività correnti (C) 33.204 35.303 (2.099)
Capitale d'esercizio netto (D=B-C) 11.651 6,9% 17.149 10,4% (5.498)
Fondi relativi al personale 909 967 (58)
Imposte differite 8.036 8.418 (382)
Fondi per rischi e oneri 1.271 991 280
Passività a medio e lungo termine (E) 10.216 6,0% 10.376 6,3% (160)
Capitale Investito Netto (A+D-E) 169.811 100,0% 164.555 100,0% 5.256
Capitale sociale 62.704 62.704 0
Riserve e utili/(perdite) a nuovo 38.560 44.940 (6.380)
Utile/(perdita) dell'esercizio 3.099 3.513 (414)
Totale Patrimonio Netto 104.363 61,5% 111.157 67,6% (6.794)
Pos. Finanziaria Netta a M/L Termine 128.571 93.151 35.420
Pos. Finanziaria Netta a Breve Termine (63.123) (39.753) (23.370)
Totale Posizione Finanziaria Netta 65.448 38,5% 53.398 32,4% 12.050
Mezzi propri e indebitam. Finanziario
netto
169.811 100,0% 164.555 100,0% 5.256

Le attività non correnti mostrano un incremento di 10,6 milioni di Euro sostanzialmente dovuto all'acquisizione di Zyklus. Nel corso del 2018 è stato convertito in capitale il prestito obbligazionario emesso da LU-VE India per finanziare l'acquisto di Spirotech e sottoscritto dalla Capogruppo con una riclassifica di 34 milioni di Euro dalla voce "Immobilizzazioni finanziarie" alla voce "Partecipazioni". Gli investimenti dell'esercizio in immobilizzazioni ammontano a 5,1 milioni di Euro.

Il capitale circolante (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti verso clienti al netto dei debiti verso fornitori), ha avuto un decremento di 4,0 milioni di Euro (passando dal 24,2% al 17,1% delle vendite).

Il patrimonio netto ammonta a 104,4 milioni di Euro rispetto a 111,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2017. La riduzione (pari a 6,8 milioni di Euro) è dovuto al risultato netto dell'esercizio (3,1 milioni di Euro) al netto di una distribuzione di dividendi di 4,9 milioni di Euro, alla prima dell'IFRS 9 per 4,8 milioni di Euro e ad altri movimenti per 0,2 milioni di Euro.

La posizione finanziaria netta è negativa per 65,4 milioni di Euro (negativa per 53,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2017) con un peggioramento di 12,0 milioni di Euro. L'indebitamento è tutto posizionato sul medio e lungo termine e la liquidità presente al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 125 milioni di Euro.

1.11 INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

In conformità a quanto indicato nella raccomandazione ESMA in materia di indicatori alternativi di performance (ESMA/2015/1415), nella seguente tabella sono evidenziati i principali indicatori alternativi di performance utilizzati per monitorare l'andamento economico e finanziario del Gruppo:

In migliaia di Euro gli importi monetari 2018 (*) 2017
Giorni medi di giacenza delle rimanenze (1) 52 51
Indice di rotazione delle rimanenze (2) 6,87 7,11
Indice di rotazione dei crediti (3) 6,03 5,67
Giorni medi di incasso dei crediti commerciali (4) 60 63
Indice di rotazione dei debiti (5) 3,59 2,91
Giorni medi di pagamento dei debiti commerciali (6) 100 124
Capitale investito netto 208.946 175.253
EBITDA 36.602 29.072
EBITDA/Oneri finanziari 9,70 17,32
Risultato per azione base (7) 0,70 0,26
Risultato per azione diluito (8) 0,70 0,26
Dividendi per azione (9) 0,22 0,22
Indebitamento finanziario netto (63.560) (35.287)
Indebitamento finanziario netto/Ebitda 1,74 1,21
Indice di indebitamento (10) 0,44 0,26
Avviamento e Altre attività immateriali/Totale attivo 0,16 0,16
Avviamento e Altre attività immateriali/Patrimonio netto 0,48 0,45

(*) I dati economici utilizzati per il calcolo degli indici dell'anno 2018 includono il contributo di Zyklus per il secondo semestre.

Nota:

Le modalità di calcolo degli indicatori sopra riportati è la seguente:

  • (1) Rimanenze di magazzino/Ricavi ed altri proventi operativi*360;
  • (2) Ricavi ed altri proventi operativi/Rimanenze di magazzino;
  • (3) Ricavi/crediti commerciali;
  • (4) Crediti Commerciali/ricavi*360;
  • (5) Costi operativi di natura commerciale/debiti commerciali. I costi operativi di natura commerciale includono gli acquisti di materiale e variazione delle rimanenze, costi per servizi ed altri costi ed oneri. La voce non include il costo del personale;
  • (6) Debiti commerciali/costi operativi di natura commerciale*360;
  • (7) Risultato del periodo/Numero medio ponderato di azioni ordinarie;
  • (8) Risultato del periodo/(Numero medio ponderato di azioni ordinarie + numero potenziale di ulteriori azioni ordinarie);
  • (9) Valore nominale del dividendo per azione deliberato in ciascun esercizio.
  • (10) Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto.

1.12 SOCIETÀ INDUSTRIALI

I ricavi della SEST S.p.A. sono stati pari a 35,7 milioni di Euro con un incremento del 13% circa sull'anno precedente. Il risultato netto, derivante per circa 6,2 milioni di Euro dai dividendi della controllata polacca e penalizzato per 5,1 milioni di Euro dalla svalutazione della partecipazione TGD, è stato di 2,2 milioni di Euro (5 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 1,8 milioni di Euro ed imposte per 660 migliaia di Euro.

Sest-LUVE-Polska Sp.z.o.o. ha raggiunto un fatturato di 56,7 milioni di Euro, con un incremento del 19% circa sull'anno precedente. Il risultato netto è stato di 13,2 milioni di Euro (7,9 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 1,8 milioni di Euro ed un effetto fiscale positivo per 1,6 milioni di Euro.

"OOO" Sest LU-VE ha fatturato 18,9 milioni di Euro (19,8 milioni di Euro nel 2017). Il risultato netto è stato positivo per circa 1,7 milioni di Euro (positivo per 1,8 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 1,1 milioni di Euro ed imposte per 152 migliaia di Euro.

HTS S.r.o. ha fatturato 39,1 milioni di Euro con un incremento del 6% circa. Il risultato netto è stato di 1 milione di Euro (0,6 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 2,2 milioni di Euro ed imposte per 0,4 milioni di Euro.

LU-VE Sweden AB ha fatturato 12 milioni di Euro (con un incremento del 15% sull'anno precedente) con un risultato negativo di 1,1 milioni di Euro (negativo per 0,3 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 0,2 milioni di Euro e imposte per 0,5 milioni di Euro.

LU-VE Heat Exchangers (Changshu) LTD ha fatturato 7,6 milioni di Euro (5,8 milioni di Euro nel 2017) ed ha registrato un risultato negativo di 0,2 milioni di Euro (negativo di 0,5 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 0,3 milioni di Euro.

Tecnair LV S.p.A. ha fatturato 12,2 milioni di Euro, in linea con l'anno precedente, ed ha registrato un risultato positivo netto di 101 migliaia di Euro (160 migliaia di Euro nel 2017), dopo ammortamenti per 92 migliaia di Euro ed imposte pari a 69 migliaia di Euro.

Thermo Glass Door S.p.A. ha realizzato un fatturato di 10,5 milioni di Euro (+9% circa rispetto al 2017) ed un risultato negativo di 2 milioni di Euro (negativo per 1,5 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 0,9 milioni di Euro ed un effetto fiscale positivo per 0,4 milioni di Euro.

Manifold S.r.l., ha fatturato 1,4 milioni di Euro (1,3 milioni di Euro nel 2017) con un risultato netto positivo di 5 migliaia di Euro dopo ammortamenti ed imposte per un totale di 9 migliaia di Euro.

Spirotech Heat Exchangers Private Limited ha raggiunto ricavi totali per 35,4 milioni di Euro (25,3 milioni di Euro nel 2017, con un incremento di circa il 40%) con un risultato netto positivo pari a 5,4 milioni di Euro (3,4 milioni di Euro nel 2017) dopo ammortamenti per 0,8 milioni di euro e imposte per 2,2 milioni di Euro.

Zyklus Heat Transfer Inc., al primo anno di consolidamento, ha fatturato nel secondo semestre, 5,3 milioni di Euro, con un risultato netto positivo di 133 migliaia di Euro, dopo ammortamenti per 287 migliaia di Euro e imposte per 90 migliaia di Euro.

1.13 SOCIETÀ COMMERCIALI

La situazione per ogni società è la seguente:

LU-VE France s.a.r.l. ha fatturato 10,3 milioni di Euro (5% sul 2017) con un risultato netto di 8 migliaia di Euro dopo ammortamenti ed imposte per 0,1 milioni di Euro.

LU-VE Deutschland GmbH ha fatturato 3,1 milioni di Euro (3,9 milioni nel 2017) con un risultato netto negativo di 24 migliaia di Euro dopo ammortamenti ed imposte per 22 migliaia di Euro.

LU-VE Iberica SL ha fatturato 8,3 milioni di Euro (-18% sul 2017) con un risultato netto negativo di 5 migliaia di Euro dopo ammortamenti ed imposte per 4 migliaia di Euro.

LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. ha fatturato 1,6 milioni di Euro (-8% sul 2017) con un risultato netto negativo di 0,3 milioni di Euro dopo ammortamenti per 10 migliaia di euro.

LU-VE Asia Pacific Ltd. ha chiuso l'anno con un risultato netto positivo di 73 migliaia di Euro.

LU-VE India Corporation Private Ltd ha realizzato ricavi per 104 migliaia di Euro con un risultato netto positivo di 70 migliaia di Euro.

LUVEDIGITAL S.r.l. ha fatturato 0,4 milioni di Euro con un risultato netto positivo di circa 2 migliaia di Euro dopo ammortamenti ed imposte per circa 9 migliaia di Euro.

LU-VE Austria GmbH ha fatturato 390 migliaia di Euro (89 migliaia di Euro l'anno precedente) con un risultato netto positivo di circa 13 migliaia di Euro.

1.14 INVESTIMENTI

Gli investimenti del Gruppo nell'anno 2018 sono stati pari a 41,8 milioni di Euro (24,3 milioni di Euro nel 2017) a fronte di ammortamenti per 16,4 milioni di Euro. Di seguito un riepilogo degli investimenti per società:

Dati in Euro/000 INVESTIMENTI
Categoria LUVE SEST SEST
LUVE
POLSKA
"OOO"
SEST
LUVE
HTS SPIROTECH TGD ZYKLUS ALTRE Totale
Terreni e fabbricati 331 462 13.705 30 9 34 3 - 23 14.597
Impianti e macchinari 1.233 389 437 187 336 1.047 372 2.989 115 7.105
Avviamento - - - - - - - 5.205 - 5.205
Lista clienti - - - - - - - 2.893 - 2.893
Altro 2.265 402 300 58 153 133 210 406 395 4.322
Imm. in corso 1.340 159 2.239 214 1.627 447 398 1.056 195 7.675
TOTALE 5.169 1.412 16.681 489 2.125 1.661 983 12.549 728 41.797

Nel corso del 2018 è proseguito il programma di investimenti per l'ampliamento e la razionalizzazione di alcuni siti produttivi e per il potenziamento delle capacità produttive installate (in particolare con riferimento allo stabilimento polacco, di cui si è già detto). I principali investimenti dell'esercizio hanno riguardato:

  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 2,2 milioni di Euro) da parte della Capogruppo;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 0,9 milioni di Euro) e dei nuovi uffici (per 0,5 milioni di Euro) da parte della controllata SEST;
  • l'ampliamento del sito produttivo, il potenziamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 16,7 milioni di Euro) da parte della controllata SEST-LUVE Polska;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente per (per 0,7 milioni di Euro) da parte della controllata TGD;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente per (per 0,5 milioni di Euro) da parte della controllata OOO LUVE Russia;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 2 milioni di Euro) da parte della controllata ceca HTS sro..
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente (per 1,6 milioni di Euro) da parte della controllata indiana SPIROTECH;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente (per 0,9 milioni di Euro) da parte della controllata statunitense Zyklus. L'apporto iniziale al 30 giugno 2018 è di 3,6 milioni di Euro di cui 3 milioni di Euro di macchinari e 0,6 milioni di Euro di altri beni materiali.

  • spese per software per circa 1,8 milioni di Euro, il progetto principale sviluppato nel 2018 è il PLM (Product Lifecycle Management);

  • la capitalizzazione di spese di sviluppo (come commentato oltre) a livello di Gruppo per circa 2,1 milioni di Euro.

1.15 PERSONALE

L'anno 2018 è stato caratterizzato da una crescita importante in termine di indicatori economici e di risultato. Per supportare adeguatamente questa crescita si è continuato ad investire nelle risorse umane in più ambiti:

  • Ricerca e selezione: di figure junior, vedi programma "Talenti" e di figure senior per rafforzare ulteriormente alcune aree strategiche come Operations, Ricerca e sviluppo e progettazione e commerciale marketing;
  • Formazione: sono stati organizzati diversi corsi di formazione nella quasi totalità degli ambiti aziendali. In particolare è continuata una costante attività in ambito sicurezza ed ambiente, per mantenere alta la sensibilizzazione e l'attenzione sui luoghi di lavoro. Sono proseguiti i corsi di leadership per il consolidamento del ruolo di Manager, in particolare per i più giovani. Vista l'internazionalizzazione sempre più presente, i corsi di lingua estera (inglese, francese e tedesco) sono stati svolti con assiduità e ottimi risultati in base ai test di fine corsi. Diverse sono state anche le attività di aggiornamento in vari ambiti a seguito delle nuove normative vigenti: amministrazione, documentazione doganale e spedizioni, risorse umane.
  • Software HR: è operativo il nuovo software per la gestione di tutte le informazioni anagrafiche e contrattuali relative a tutti i collaboratori del Gruppo. Da luglio 2018 è possibile in qualsiasi momento monitorare dati ed indicatori in ambito risorse impiegate, assenteismo, analisi infortuni e dati economici contrattuali. Nel corso del 2018 è stato implementato un ulteriore modulo, chiamato SAP Performance, per la gestione informatica delle retribuzioni variabili legate ad obiettivi (MBO) per un controllo e gestione automatica di assegnazione e verifica dei risultati individuali conseguiti. La centralizzazione della gestione in Italia del payroll ha permesso anche una chiarezza della reportistica maggiore ed una velocità di invio dei dati all'amministrazione sempre più vicina alle esigenze di una Azienda quotata in Borsa.

Nel corso del 2018 abbiamo assistito ad una crescita importante di organico nei plant polacco ed Indiano. In Polonia per far fronte all'incremento di capacità produttiva e, verso l'ultima parte dell'anno, per l'inserimento del personale destinato all'avvio del secondo plant; in India per far fronte alla crescita produttiva. Incrementi che continueranno per entrambi i plant anche nel corso del 2019.

Al 31 dicembre 2018 il numero di collaboratori del Gruppo era di 2.609 (di cui 1.997 Operai, 582 impiegati e quadri e 30 dirigenti) contro i 2.481 al 31 dicembre 2017.

1.16 SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI

Nel corso del 2018 le aziende del Gruppo hanno proseguito, nell'ottica del miglioramento continuo, a porre in essere attività tese a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e la tutela dell'ambiente.

Nello specifico si è provveduto ad affrontare le seguenti tematiche:

  • tutte le società del Gruppo hanno effettuato una valutazione sanitaria del personale ed hanno attivato, nonostante in alcuni paesi non fosse obbligatorio, dei piani sanitari che comprendessero esami specifici per monitorare lo stato di salute di tutti i lavoratori. Alcune società del gruppo hanno inoltre effettuato controlli anche su aspetti di salute dentale, diabete e condizioni generali di salute non riferite direttamente all'ambiente di lavoro;
  • tutte le società del Gruppo adibiscono il personale alle mansioni svolte solo dopo averne accertato preventivamente lo stato di salute e la completa compatibilità con l'attività professionale;
  • tutte le società del gruppo hanno tracciato in maniera sistematica i rischi connessi al lavoro (salute e sicurezza) e hanno adeguato la valutazione in base al processo di miglioramento continuo o per inserimento di nuove attività;
  • le società hanno attivato un sistema di gestione interna per definire un processo di valutazione del rischio infortunistico e hanno attivato procedure di controllo e correzione;
  • alcune società del Gruppo hanno ottenuto la certificazione ISO 18001 (Sicurezza sul Lavoro) ed alcune altre hanno mantenuto attive le certificazioni 14001 (Ambiente) e 50001 (Energia);
  • le aziende del Gruppo hanno disposto delle attività dirette alla massima riduzione possibile del rumore all'interno degli stabilimenti come ad esempio l'inserimento di cabine fonoassorbenti sulle presse, garantendo così anche il rispetto normativo dell'impatto acustico verso l'esterno;
  • gli stabilimenti del Gruppo, nonostante l'esistenza di differenti normative e limiti, da un punto di vista ergonomico si sono impegnati a ricercare soluzioni più efficaci, a livello tecnologico, per eliminare il rischio da movimentazione ripetuta e gravosa dei carichi. Sono stati inseriti, dove possibile, manipolatori e azzeratori di gravità e in altre realtà è stato attivato un turn over per abbattere l'esposizione;
  • la maggior parte delle società del Gruppo hanno mappato le mansioni a livello ergonomico per definire le aree più critiche in cui intervenire;
  • relativamente al rischio meccanico, le società del Gruppo hanno sviluppato un sistema di manutenzione preventiva tesa ad eliminare i potenziali rischi di rottura o deterioramento;
  • le macchine sono in fase di adeguamento alla normativa di sicurezza vigente e tutti i rischi residuali sono gestiti con istruzioni operative e addestramento continuo;
  • l'attenzione e la formazione in ambito sicurezza sono mantenute elevate attraverso la realizzazione di break formativi sul campo. Tale modalità di formazione, ideata ed attuata dalla Capogruppo, è stata recepita in Italia all'interno del CCNL dei metalmeccanici, in quanto considerata all'avanguardia e di particolare efficacia.
  • per quanto riguarda la valutazione del rischio chimico e del relativo impatto ambientale, le società del Gruppo hanno valutato tutte le sostanze in uso al fine di considerare l'eventuale necessità di sostituzione per ridurre al minimo il rischio per la salute dei lavoratori;
  • per alcune società del Gruppo è stata effettuata una valutazione dei rischi ambientali. A monte di tale valutazione è stata fatta un'analisi di contesto per inquadrarle in tutti gli obblighi legali di territorio e garantire la continuità di processo;
  • tutte le società del Gruppo hanno attivato, tramite degli audit effettuati da consulenti esperti in ambito ambientale, un sistema di analisi e valutazione degli aspetti ambientali.

Relativamente agli infortuni, nel corso del 2018 per il Gruppo si rileva quanto segue:

  • non si sono verificate morti sul lavoro;
  • non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato lesioni gravi o gravissime al personale;
  • non vi sono stati addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing.

Relativamente all'ambiente, inoltre, si rileva quanto segue:

  • non sono stati causati danni all'ambiente per cui le società del Gruppo siano state dichiarate colpevoli;
  • non sono state inflitte sanzioni o pene all'impresa per reati o danni ambientali.

Per maggiori informazioni, si rimanda ai capitoli "Benessere delle nostre persone" e "Rispetto per l'ambiente" della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018.

2 OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITA' AZIENDALE

Alla data del 31 dicembre 2018 sia il Gruppo che la Capogruppo mostrano una struttura finanziaria solida ed equilibrata, con un rapporto Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto (Indice di indebitamento) rispettivamente pari a 0,44 ed a 0,63 ed una posizione finanziaria netta a breve positiva rispettivamente per 92,7 milioni di Euro e per 63,1 milioni di Euro, pertanto il rimborso del debito a medio e lungo termine in scadenza nell'anno 2019 è garantito dalla liquidità attuale.

Non sussistono sostanziali vincoli allo smobilizzo della liquidità investita che quindi, in caso di necessità, può essere utilizzata a fronte di eventuali impegni di pagamento.

Si riporta inoltre come la valutazione del rispetto di requisiti patrimoniali-economici (covenants), prevista dal debito finanziario di LU-VE, al 31 dicembre 2018, tenuto anche conto degli effetti che ci si attende dalla prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 su EBITDA e PFN, non ha evidenziato alcuna criticità. Inoltre, si evidenzia che le stime del Budget 2019, anch'esse integrate dagli effetti stimati dell'IFRS 16, portano ad attendersi che anche per il prossimo esercizio non vi siano criticità in merito al rispetto di tali requisiti.

Alla luce di quanto sopra esposto, sia il bilancio consolidato del Gruppo che il bilancio d'esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2018 sono stati redatti sulla base del presupposto della continuità aziendale.

2.1 PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE

RISCHI CONNESSI ALL'ANDAMENTO DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME

I costi di produzione del Gruppo sono influenzati dai prezzi delle materie prime, principalmente il rame e l'alluminio. La maggior parte degli acquisti di materie prime viene effettuata nell'Unione Europea. I relativi rischi sono connessi sia alla fluttuazione delle quotazioni di tali materie sui mercati di riferimento (su cui sono quotate in USD) sia alla fluttuazione del cambio Euro/USD (poiché il

Gruppo acquista in Euro, mentre le quotazioni sono effettuate in USD), sia all'affidabilità e alle politiche delle società di estrazione mineraria e/o di trasformazione.

La fluttuazione della disponibilità e del prezzo delle suddette materie può risultare significativa, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte del Gruppo e difficilmente prevedibili (quali ad esempio: problematiche inerenti la capacità estrattiva o di trasformazione dei singoli fornitori che potrebbero ostacolare o ritardare la consegna delle materie prime ordinate; scelte gestionali e/o industriali da parte di singoli fornitori che comportino l'interruzione dell'estrazione o della lavorazione delle materie prime e la conseguente maggior difficoltà di reperire nell'immediato tali materie prime sul mercato di riferimento; il verificarsi di ritardi significativi nella fase di trasporto e consegna di tali materie prime alle società del Gruppo).

Al fine di gestire tali rischi, il Gruppo monitora costantemente le disponibilità di materie prime sul mercato, nonché l'andamento del relativo prezzo (anche tenendo conto della fluttuazione della divisa USD rispetto all'Euro), al fine di identificare tempestivamente eventuali situazioni di carenze nella disponibilità delle materie prime e di attivare azioni idonee a garantire la necessaria autonomia produttiva, nonché di mantenere competitiva la propria attività produttiva anche sotto questo profilo. In particolare, per quanto riguarda la principale materia prima acquistata – il rame – il Gruppo si relaziona da tempo con i medesimi fornitori, selezionati sulla base di rapporti di fiducia. Inoltre il Gruppo, quando lo ritiene opportuno in relazione alle tendenze previste, stipula contratti di copertura del rischio dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime.

Si segnala, infine, che la volatilità del prezzo del petrolio incide (oltre che sul prezzo delle materie prime) sugli investimenti effettuati a livello globale nel mercato power gen, rendendo difficilmente prevedibile l'andamento di questo segmento di mercato.

RISCHI CONNESSI ALL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

In relazione ad una parte significativa dei contratti di finanziamento in essere il Gruppo si è impegnato a rispettare determinati parametri finanziari (c.d. covenant). Inoltre, una parte significativa dei contratti di finanziamento del Gruppo prevedono clausole di cross defaultcross acceleration, clausole di negative pledge e clausole di pari passu. In futuro, qualora non fossero rispettati i sopra citati covenant finanziari o altri impegni previsti nei contratti di finanziamento in essere, il Gruppo potrebbe essere tenuto a rimborsare anticipatamente il relativo indebitamento.

Infine, una parte significativa dei contratti di finanziamento del Gruppo LU-VE prevede, a carico della società che ha contratto il finanziamento, adempimenti informativi in varie occasioni, l'obbligo di richiedere il preventivo consenso in caso di nuovi finanziamenti o particolari operazioni straordinarie, nonché l'obbligo di non costituire nuove ipoteche.

Per mitigare questo rischio il Gruppo monitora attentamente il rispetto dei covenant finanziari, di tutte le clausole previste nei contratti di finanziamento e degli obblighi di informativa attraverso procedure formalizzate che coinvolgono la funzione legale e finanza. Inoltre mantiene sempre una quantità significativa di disponibilità finanziarie liquide o liquidabili in tempi brevi e di linee di credito di breve termine per far fronte ad eventuali, ancorchè considerati remoti, obblighi di rimborso anticipato di finanziamenti a medio e lungo termine.

Gli strumenti finanziari in cui il Gruppo investe la liquidità disponibile sono principalmente rappresentati da polizze di capitalizzazione e strumenti di natura obbligazionaria e monetaria, quasi esclusivamente denominati in Euro.

Si precisa che le polizze di capitalizzazione prevedono la garanzia del capitale ed un tasso di rendimento minimo garantito non negativo ed alcune penali in caso di riscatto anticipato.

Si segnala poi che, per gli strumenti finanziari in generale sussistono i seguenti rischi:

  • rischio specifico legato alle caratteristiche del relativo emittente: solidità patrimoniale dell'emittente, sue caratteristiche economiche, tenuto conto delle peculiarità dei settori in cui opera, che incidono sul rischio che l'emittente stesso non sia in grado di rimborsare gli interessi maturati e/o il capitale investito;
  • il rischio generico (o sistematico) legato: (i) alle fluttuazioni dei tassi di interesse, (ii) all'andamento dei prezzi di mercato e (iii) alle difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo.

Non si può escludere che in futuro il valore che si otterrà dallo smobilizzo degli strumenti finanziari medesimi possa essere inferiore al fair value iscritto in bilancio, generando in tal modo un peggioramento dell'indebitamento finanziario netto. A fronte della contabilizzazione a conto economico di costi ricorrenti, derivanti dagli oneri finanziari sui finanziamenti in essere, i rendimenti degli investimenti in disponibilità liquide non sono certi e sono caratterizzati da elevata volatilità, anche in negativo. Comunque il Gruppo sceglie i propri investimenti privilegiando quelli a basso rischi e li effettua con primarie istituzioni bancarie. Inoltre con un'attenta politica di gestione della liquidità e l'esistenza di linee di credito a breve termine mitiga il rischio di dover procedere a repentini e non previsti smobilizzi della liquidità.

RISCHI CONNESSI ALLA FLUTTUAZIONE DEI TASSI DI CAMBIO

Il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute derivante da diverse circostanze.

(i) In primo luogo, il Gruppo è esposto al rischio di cambio "di natura traslativa".

Infatti, il Gruppo predispone il proprio bilancio consolidato in Euro, mentre detiene partecipazioni di controllo in società che redigono il bilancio in valute diverse dall'Euro (zloty polacco, rublo russo, corona ceca, corona svedese, rupia indiana, dollaro australiano, yuan renminbi cinese e dollaro americano). Il Gruppo è esposto quindi al rischio che le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle controllate, originariamente espressi in valuta estera, influenzino in modo significativo sia i risultati del Gruppo, sia l'indebitamento finanziario netto consolidato, sia il patrimonio netto consolidato. Le principali esposizioni sono monitorate, ma non rientra tra le attuali politiche del Gruppo la copertura di tali rischi di cambio di natura traslativa.

(ii) In secondo luogo, il Gruppo è esposto al rischio di cambio c.d. "di natura transattiva" sia per acquisti di beni e di materiali dai fornitori, sia per le vendite ai clienti.

A livello di acquisti, la principale valuta di esposizione del Gruppo è il dollaro americano (USD, valuta a cui è legato il costo delle principali materie prime): infatti, le materie prime sui mercati di riferimento sono quotate in USD e il costo viene convertito in Euro applicando alla quotazione in

dollari il tasso di cambio USD/Euro del giorno, così facendo ricadere i rischi del cambio sull'acquirente. Inoltre, le società del Gruppo localizzate in paesi in cui la moneta di riferimento è diversa dall'Euro (che pure acquistano le materie prime con contratti che prevedono quale moneta per il pagamento l'Euro e, quindi, subiscono il rischio di cambio USD/Euro evidenziato), sono esposte anche al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.

A livello di vendite, le stesse sono principalmente effettuate in Euro. Peraltro, le società Sest-LUVE Polska Sp.z.o.o., HTS e Spirotech, pur essendo localizzate in paesi che non hanno l'Euro come valuta di riferimento, effettuano la quasi totalità delle loro vendite in Euro e, pertanto, sono esposte al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.

Con un'attività svolta a livello centralizzato, al fine di proteggere il conto economico e le poste patrimoniali da tali fluttuazioni e di ridurre il rischio derivante dalla variazione dei tassi di cambio, il Gruppo ha fatto ricorso alla sottoscrizione di strumenti finanziari derivati (principalmente range accrual forward e forward plain vanilla) che vengono utilizzati con l'intento di copertura dei rischi sottostanti. Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, tali strumenti, pur garantendo sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati, non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 (già IAS 39) per essere designati in hedge accounting; in considerazione di ciò, il Gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, e non di copertura e di conseguenza tali strumenti sono stati valutati al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Su alcune valute (dollaro australiano, yuan cinese, corona svedese, rupia indiana, rublo e dollaro americano) in cui sono espressi ricavi e costi operativi sussiste anche un cosiddetto hedging naturale (i ricavi espressi in una determinata valuta sono naturalmente coperti da costi operativi espressi nella medesima valuta).

RISCHI INERENTI LA STRATEGIA DI CRESCITA PER LINEE ESTERNE

La strategia del Gruppo, finalizzata all'espansione su nuovi mercati e allo sviluppo e diversificazione del proprio portafoglio prodotti, si fonda su una crescita anche per linee esterne, attraverso acquisizioni e sviluppo di joint-venture. Pertanto, il Gruppo è esposto ai rischi tipici inerenti ad iniziative di crescita per linee esterne.

Sebbene prima di perfezionare acquisizioni, joint-venture o investimenti, il Gruppo ponga in essere un'attività di due diligence finanziaria, contabile, fiscale e legale, cionondimeno potrebbe verificarsi il caso in cui tale attività non consenta comunque di identificare tutte le passività potenziali o attuali significative del soggetto acquisito, né di portare a una determinazione adeguata del prezzo di acquisto.

L'integrazione di nuovi soggetti oggetto di acquisizione è poi un processo organizzativamente complesso, che può non avvenire secondo le tempistiche inizialmente ipotizzate e può comportare costi imprevisti e, quindi, può compromettere o dilazionare i benefici attesi dall'acquisizione.

Al fine di mitigare questi rischi il Gruppo pone in essere sulle società oggetto di possibile acquisizione un'attenta attività di due diligence (di business, contabile, finanziaria, fiscale, legale ed ambientale) con il supporto di consulenti molto qualificati e ben conosciuti. Attiva inoltre processi di integrazione strutturati mettendo in campo team interfunzionali dedicati per rispettare al meglio le tempistiche e sfruttare al massimo tutte le possibili sinergie.

RISCHIO LIQUIDITÀ

Il rischio liquidità cui il Gruppo potrebbe essere soggetto è il mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività, nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali.

La liquidità del Gruppo è fornita principalmente, da un lato, dalle risorse generate o assorbite dalle attività operative o di investimento, dall'altro dalle caratteristiche delle scadenze dei debiti finanziari a medio/lungo termine.

In relazione a tale ultimo aspetto, le linee guida adottate dal Gruppo nella gestione della liquidità consistono nel:

  • mantenimento di finanziamenti a medio/lungo termine adeguati rispetto al livello di attività immobilizzate;
  • mantenimento di un adeguato livello di finanziamenti bancari a breve termine (sia di cassa, sia per lo smobilizzo dei crediti domestici e all'esportazione).

Anche grazie all'applicazione di tale politica, ad oggi, il Gruppo dispone di linee di credito concesse da primarie istituzioni bancarie italiane ed internazionali adeguate alle attuali esigenze.

RISCHI CONNESSI ALL'ELEVATO GRADO DI COMPETITIVITA' DEI SETTORI IN CUI OPERA IL GRUPPO ED ALLA CAPACITÀ DI CONTINUARE A REALIZZARE INNOVAZIONI DI PRODOTTO ANCHE IN RELAZIONE ALLA CONTINUA EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEL SETTORE ED AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO

I segmenti di mercato in cui opera il Gruppo sono caratterizzati da un elevato livello concorrenziale in termini di qualità di prodotti, innovazione, condizioni economiche, efficienza energetica nonché di affidabilità e sicurezza prestazionale e dalla presenza di concorrenza portata da altri gruppi industriali di rilievo internazionale.

La capacità del Gruppo di produrre valore dipende anche dalla capacità delle sue società di proporre prodotti innovativi per tecnologia e in linea con i trend del mercato.

Sotto questo profilo, il Gruppo ha dimostrato in passato di essere un operatore di riferimento in termini di innovazione tecnologica, anche grazie ad una politica di promozione delle risorse dedicate allo sviluppo dei propri prodotti che intende mantenere in futuro, continuando ad avvalersi di consolidati rapporti di collaborazione con Università prestigiose sia in Italia sia all'estero.

Peraltro, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e continuare ad offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l'altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell'uscita sul mercato di modelli strategici per il proprio business, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi, con un impatto negativo sulla attività, sulla situazione patrimoniale e/o finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive del Gruppo.

Per mitigare l'esposizione a tali rischi, il Gruppo monitora costantemente il mercato di riferimento ed i risultati intermedi generati nelle varie fasi del processo di ricerca e sviluppo, al fine di selezionare e portare avanti esclusivamente le iniziative più affidabili, o con più elevata probabilità di successo e

ritorno economico-finanziario perseguendo anche una politica di progressiva diversificazione e arricchimento del proprio portafoglio prodotti e di continuo sviluppo della gamma.

RISCHI CONNESSI ALLA CONCENTRAZIONE DELLE VENDITE

Nonostante non vi sia alcun cliente del Gruppo che, da solo, rappresenti più del 5,6% del fatturato consolidato e nonostante i primi 10 clienti del Gruppo rappresentino complessivamente una percentuale del fatturato consolidato pari al 34,1%, il settore degli scambiatori statici (nel quale il Gruppo è inserito nella lista dei fornitori preferenziali di tutti i più importanti costruttori europei di banchi frigoriferi e ha realizzato nell'anno 2018 il 61,2% del proprio fatturato) e quello delle porte di vetro per banchi frigoriferi (nel quale il Gruppo ha realizzato nell'anno 2018 il 3,3% del proprio fatturato) sono caratterizzati dalla forte leadership commerciale esercitata dai principali costruttori.

Conseguentemente, qualora venisse meno la fornitura ad uno dei clienti cui il Gruppo vende nei predetti settori, le società del Gruppo che vi operano avrebbero difficoltà a recuperare il fatturato perso rivolgendosi ad altri clienti e potrebbe aversi un impatto negativo sui risultati economici e/o sulla situazione patrimoniale e/o finanziaria.

Il Gruppo pone regolarmente in essere azioni volte a diversificare il rischio legato alla concentrazione delle vendite, svolgendo regolarmente indagini commerciali volte alla ricerca di sempre nuova clientela sia in Italia che all'estero per mezzo dell'attività degli Uffici commerciali di tutte le società del Gruppo.

RISCHI CONNESSI AD EVENTUALI DIFFICOLTÀ DI APPROVVIGIONAMENTO ED AI RAPPORTI CON I FORNITORI

Il Gruppo acquista da soggetti esterni, oltre alle materie prime, anche materiali e componenti semilavorati (tra cui motori, componenti elettronici, collettori, lamierati, gruppi distributori) ed è pertanto esposto ai rischi derivanti dai rapporti con tali produttori e fornitori terzi, i quali potrebbero non garantire, in futuro, l'attuale continuità nella fornitura di tali materiali e componenti. In particolare il Gruppo è esposto al rischio di difficoltà di approvvigionamento per quanto riguarda la fornitura dei motori elettronici di tecnologia "EC" di grandi dimensioni, a causa della forte concentrazione dell'offerta mondiale di tali motori nelle mani di due costruttori, che potrebbero non essere in grado di continuare a garantire un'offerta di tali componenti capace di soddisfare le richieste del mercato.

Il Gruppo gestisce i rischi sopra menzionati mediante: (a) un modello di valutazione permanente dell'affidabilità di ciascun fornitore ricorrente, in termini sia di qualità, sia di economicità dei prodotti fabbricati; (b) verifiche sulla valutazione economica dei fornitori e, conseguentemente, sul rispettivo affidamento a ciascuno di adeguati volumi di produzione; (c) valutazione dei servizi resi dai fornitori in ragione delle loro prestazioni in termini logistici e di tempestività delle rispettive consegne e sulle conseguenti decisioni di volta in volta adottate. Ciononostante, non si può escludere l'inadempimento degli obblighi contrattuali da parte di uno o più fornitori da cui si approvvigionano le società del Gruppo, o comunque il venir meno della continuità nella loro fornitura; eventualità, queste, che potrebbero comportare costi aggiuntivi oppure impedire la consegna ai clienti nel rispetto dei tempi e/o delle specifiche concordate, con conseguenti effetti negativi sull'operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo.

RISCHI RELATIVI A TEMATICHE AMBIENTALI

La produzione industriale svolta dal Gruppo con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti o di eventi catastrofici, determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali. Tale rischio è altresì collegato alla presenza negli impianti di prodotti potenzialmente pericolosi per l'ambiente, quali materiali infiammabili e prodotti chimici.

Benché il Gruppo si adoperi per prevenire questo tipo di rischi, nel caso in cui si verificassero incidenti o danni ambientali, sarebbe esposto ad imprevedibili ed ingenti obblighi risarcitori e a responsabilità, anche di natura penale, nei confronti dei soggetti danneggiati e/o delle autorità competenti, e potrebbe subire interruzioni dell'attività produttiva con conseguenti possibili effetti negativi sull'attività, sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive.

Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative a copertura della responsabilità civile derivante da tali eventi, i cui massimali sono ritenuti congrui in relazione alla stima del rischio in oggetto, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali danni il cui risarcimento superi i massimali previsti dalle stesse polizze.

Il Gruppo, tramite uffici dedicati, continua tutte le attività necessarie al fine di garantire il rispetto dell'ambiente e l'ottimizzazione dell'utilizzo delle fonti energetiche e delle risorse naturali. Inoltre l'attività di ricerca e sviluppo è sempre orientata verso prodotti a minor impatto ambientale sia a livello di consumi energetici che di utilizzo di gas refrigeranti e riduzione del rumore.

RISCHI RELATIVI ALLE CONSEGUENZE DI EVENTUALI INTERRUZIONI DELL'OPERATIVITA' AZIENDALE

Il Gruppo opera con un processo produttivo, a cui sono associati costi fissi connessi all'operatività degli stabilimenti. Il Gruppo è pertanto esposto al rischio derivante dall'interruzione delle attività produttive in uno o più dei propri stabilimenti, dovuta, a titolo esemplificativo, a incidenti, guasti degli impianti, malfunzionamenti di sistemi informatici, revoca o contestazione dei permessi o delle licenze da parte delle competenti autorità pubbliche, scioperi o mancanza della forza lavoro, catastrofi naturali, interruzioni significative dei rifornimenti di materie prime o di energia, o infine disastri causati dall'uomo quali sinistri, incendi, atti di terrorismo. In particolare, l'interruzione delle attività produttive potrebbe comportare un parziale mancato assorbimento dei costi fissi associati alla produzione e/o rendere il Gruppo temporaneamente non in grado di soddisfare puntualmente la domanda dei clienti.

Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative loss of profit e all risk contro i danni da incendio e da calamità naturali, i cui massimali e franchigie sono ritenuti congrui in considerazione dei possibili danni ipotizzabili, eventuali interruzioni significative dell'attività presso i propri stabilimenti industriali, dovute sia agli eventi sopra menzionati, sia ad altri eventi al di fuori del controllo del Gruppo, potrebbero comportare effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive.

RISCHI CONNESSI ALLA QUALITA' DEI PRODOTTI ED ALLA RESPONSABILITÀ DA PRODOTTO

I prodotti del Gruppo sono principalmente destinati alla refrigerazione commerciale ed industriale e debbono rispettare standard qualitativi e di sicurezza differenti con riferimento alle diverse giurisdizioni in cui gli stessi vengono commercializzati. Vi è dunque il rischio che un prodotto risulti non conforme agli standard qualitativi e di sicurezza previsti dalle normative vigenti nelle suddette giurisdizioni. Ciò potrebbe legittimare la restituzione di tale prodotto, con aggravio di costi di produzione.

La ricorrenza di eventi di difettosità dei prodotti è stata storicamente molto contenuta ed assolutamente fisiologica per il settore di attività; nei casi in cui si sono verificati, la società del Gruppo coinvolta ha proceduto a concordare con il Cliente le azioni correttive, attivando, ove del caso, le assicurazioni a tal fine stipulate.

Inoltre, poiché i prodotti del Gruppo entrano di solito a far parte di prodotti più complessi, il malfunzionamento del componente fornito dal Gruppo potrebbe comportare azioni di richiamo di una serie di prodotti venduti e/o installati da parte di clienti del Gruppo.

Va segnalato, poi, che il Gruppo realizza categorie di prodotti che utilizzano quale gas refrigerante l'anidride carbonica (anziché il freon). L'anidride carbonica, se da un lato è caratterizzata da un minor impatto ambientale rispetto ai refrigeranti di uso più comune, dall'altro, a causa delle elevate pressioni di esercizio, presenta dei profili di rischio più elevati sia in fase di produzione e di collaudo, sia in caso di difetti di fabbricazione che emergano durante l'installazione e/o il funzionamento sul campo.

Infine, va segnalato che alcuni prodotti del Gruppo sono destinati alle applicazioni su impianti power gen, i cui contratti di fornitura prevedono abitualmente, in caso di malfunzionamento o difetti, l'assunzione da parte dei fornitori di responsabilità anche per i danni conseguenziali al predetto malfunzionamento o difetto, di difficile stima e non proporzionati al valore della fornitura effettuata. Sinora in un numero esiguo di casi i clienti hanno segnalato malfunzionamenti dei prodotti, che sono stati risolti con interventi in loco dei tecnici del Gruppo.

Al riguardo, il Gruppo applica severi standard di controllo dei propri prodotti: è dotato di un protocollo di gestione del rischio qualità che prevede varie attività e procedure a tutela della qualità dei prodotti; esiste, inoltre, una struttura dedicata al controllo qualità, effettuato direttamente presso le unità produttive e presso i fornitori.

Per far fronte a tali potenziali responsabilità, peraltro storicamente modeste, il Gruppo ha stipulato coperture assicurative su tutti i prodotti in commercio il cui massimale è ritenuto adeguato ai rischi e costantemente monitorato.

In aggiunta, ha stanziato un apposito fondo garanzia prodotti a copertura delle loro potenziali difettosità, basato su criteri di prudenza e su dati statistici.

RISCHI CONNESSI ALL'ANDAMENTO DEI TASSI DI INTERESSE

Il Gruppo ricorre all'indebitamento bancario sia a breve, che, principalmente, a medio-lungo termine, secondo modalità e forme tecniche adeguate alla propria struttura degli investimenti.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dal fatto che il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d'interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.

In particolare, la principale fonte di esposizione al rischio in oggetto per il Gruppo deriva dall'indebitamento finanziario espresso per la quasi totalità a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata stipulando contratti derivati (principalmente Interest Rate Swap) di copertura del rischio in base alle proprie esigenze. Tale politica di copertura consente al Gruppo una ridotta esposizione al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse.

Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, tali strumenti, pur garantendo sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati, non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio contabile IFRS 9 per essere designati in Hedge Accounting e pertanto la loro variazione di Fair Value viene rilevata a Conto Economico.

RISCHI CONNESSI AL CREDITO

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dai rapporti commerciali con l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento per singolo cliente, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero. In alcuni casi si attiva la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di fideiussioni.

Eventuali allungamenti nei tempi di pagamento da parte dei clienti, inoltre, potrebbero comportare per il Gruppo la necessità di finanziare il connesso fabbisogno di capitale circolante.

Prova dei buoni risultati raggiunti sono i livelli storicamente minimi delle perdite su crediti contabilizzate.

RISCHI SOCIO-POLITICI CONNESSI ALL'OPERATIVITÀ DEL GRUPPO A LIVELLO GLOBALE, INCLUSO IN PAESI EMERGENTI

Il Gruppo opera su base globale, con una forte presenza in diversi mercati geografici.

In particolare, il Gruppo:

(i) ha una forte vocazione all'esportazione, essendo il suo fatturato realizzato prevalentemente in mercati diversi dal mercato italiano (negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018, 2017 e 2016, i ricavi delle vendite realizzati all'estero dal Gruppo sono stati, rispettivamente, 78,7%, 77,8% e 73,7% dei ricavi delle vendite complessive);

(ii) è presente all'estero non solo tramite filiali commerciali, ma anche con società industriali e stabilimenti produttivi localizzati in diverse aree geografiche (Polonia, Russia, Cina, Svezia, Repubblica Ceca, India, USA).

Questa diversità geografica espone il Gruppo a rischi derivanti dall'operatività su più mercati internazionali, tra i quali il rischio che il mutamento delle condizioni politiche e socio-economiche di un'area geografica si riverberi sulla produzione e sulla distribuzione da parte del Gruppo in quell'area.

Inoltre, il Gruppo conduce il proprio business anche in Paesi con sistemi economici e politici in cui sono presenti differenti fattori di potenziale instabilità, tra cui: (i) instabilità politica ed economica; (ii) boicottaggi ed embarghi che potrebbero essere imposti dalla comunità internazionale; (iii) cambiamenti sfavorevoli nelle politiche governative, in particolare nei confronti degli investimenti esteri; (iv) fluttuazioni significative dei tassi di interessi e di cambio; (v) espropri o acquisti forzosi di beni; (vi) requisiti burocratici di difficile attuazione; (vii) impossibilità di proteggere alcuni diritti di natura legale e contrattuale in alcune giurisdizioni; (viii) imposizione di tasse, dazi o altri pagamenti imprevisti; e (ix) controlli valutari che potrebbero limitare la rimessa di fondi o la conversione di valuta; (x) corruzione diffusa.

L'operatività nei mercati emergenti potrebbe, altresì, essere influenzata da difficoltà tipiche delle economie dei Paesi in via di sviluppo, quali, a titolo esemplificativo, difficoltà nei trasporti, mancanza di infrastrutture, maggiore difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata.

Inoltre, la normativa primaria o secondaria dei Paesi emergenti, o la loro interpretazione, potrebbero essere soggette a modifiche anche imprevedibili ovvero potrebbero esserci un numero limitato di precedenti legati all'interpretazione, all'attuazione e all'applicazione di tali normative.

In definitiva, nonostante la diffusione a livello globale e l'operatività anche in Paesi emergenti rappresentino evidentemente per il Gruppo significative opportunità di cogliere le potenzialità di sviluppo delle varie aree geografiche interessate, non si può escludere che il verificarsi di uno o più dei rischi sopra esposti comporti conseguenze negative sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive del Gruppo. Pertanto il Gruppo monitora con attenzione la situazione in essere nei diversi paesi con l'obiettivo di intervenire tempestivamente in caso di significativi mutamenti negativi degli scenari di riferimento.

RISCHI CONNESSI ALLE CONDIZIONI GENERALI DELL'ECONOMIA

I risultati economici e la situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, che opera a livello internazionale in vari Paesi, sono influenzati da vari fattori che riflettono l'andamento macroeconomico, inclusi l'andamento dei consumi, il costo delle materie prime, l'oscillazione dei tassi di interesse e dei mercati valutari.

Il 2018 si consegna ancora come un anno positivo per la crescita economica mondiale, attestatasi al 3,7% e sostanzialmente in linea con l'anno precedente. Nella seconda parte dell'anno, tuttavia, l'economia è parsa in rallentamento, a partire dalla Cina cresciuta nell'ultimo trimestre 2018 del 6,4%, il valore più basso dal 1990. Questo trend non ha risparmiato l'Europa e l'Italia, con un PIL per quest'ultima cresciuto dell'1% essenzialmente grazie al solo primo semestre dell'anno. Per il 2019 le previsioni sono comunque di una crescita mondiale ancora buona e pari al 3,3%. Per gli USA, con il venir meno degli stimoli fiscali, la crescita è prevista al 2,5%; per l'eurozona all'1,0% con l'Italia ferma in un intorno dello zero.

Le politiche monetarie si sono aggiustate di conseguenza, con la Fed più cauta nel percorso di crescita dei tassi di interesse, comunque alzati quattro volte nel 2018 e con la BCE che, pur terminato il QE, prevede tassi ancora molto bassi per tutto l'anno in corso. Come nel 2017 anche nell'anno trascorso, la crescita economica è stata accompagnata da una buona tonicità nei valori delle materie prime, anche in questo caso con un rallentamento verso la seconda parte dell'anno, in particolare per il petrolio e per il rame.

Il 2019 si presenta ben più dinamico sul fronte politico: gestione della Brexit ed elezioni europee rappresentano un banco di prova importante per la tenuta degli equilibri istituzionali e politici storici. Sono presenti in tutti i Paesi europei partiti e movimenti che auspicano un cambiamento radicale della situazione esistente e non sono prevedibili le implicazioni sociali ed economiche. A livello mondiale, anche dopo le elezioni brasiliane, prevalgono un po' ovunque leadership che dichiarano come prioritaria la tutela degli interessi nazionali. I rapporti Usa-Cina sul fronte dei dazi daranno, comunque più di altri aspetti, la metrica delle possibili conseguenze.

Per l'Italia, infine, il quadro emerso dalle elezioni politiche dello scorso marzo consegna un inedito nuovo Governo che gode al momento di un ampio consenso e che proietta un approccio nuovo su alcuni temi, in particolare la gestione dei flussi migratori e le politiche economiche, con critiche molto forti su entrambi rivolte alle Istituzioni europee. In ogni caso, il nuovo Governo si è dovuto subito misurare con i vincoli della finanza pubblica italiana approvando una finanziaria più prudente rispetto alle intenzioni manifestate nel momento del suo insediamento.

Considerata l'estrema complessità del quadro in cui ci si muove e l'imprevedibilità delle evoluzioni dello stesso, resta comunque il rischio che i fattori sopra descritti si sviluppino in maniera da incidere negativamente sulla attività, sulla situazione patrimoniale e/o finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive del Gruppo. Il Gruppo monitora attentamente, nell'ambito della sua attività, la descritta situazione nazionale ed internazionale per essere pronto ad adattare conseguentemente le proprie strategie commerciali e di sviluppo dei prodotti, cercando di mantenere il più alto livello possibile di flessibilità.

2.2 ATTIVITA' DI SVILUPPO

Il Gruppo nel corso dell'esercizio 2018 ha svolto, come d'abitudine, un'intensa attività di sviluppo per offrire al mercato prodotti sempre più avanzati (elemento distintivo chiave della propria strategia competitiva), suddivisa su 36 progetti diversi di cui alcuni vengono svolti in collaborazione con prestigiose Università Europee.

Parte di questi progetti sono tuttora in corso e per il loro sviluppo, il Gruppo ha sostenuto, nel corso dell'esercizio, costi relativi ad attività di sviluppo per 2,1 milioni di Euro (di cui 1,6 milioni di Euro capitalizzati tra le Immobilizzazioni Immateriali con il consenso del Collegio Sindacale).

I principali progetti hanno riguardato la realizzazione di sistemi innovativi adiabatici e spray al fine di ottimizzare le prestazioni di apparecchi di scambio termico di grande potenza, la miniaturizzazione e specializzazione delle superfici di tubi e matrici per il miglioramento delle efficienze di scambio termico, l'introduzione di sistemi elettronici di controllo ottimizzati per aeroevaporatori e aerorefrigeranti nonché lo sviluppo di nuove gamme di prodotti, componenti ed accessori sia nel mondo dello scambio termico che in quello delle porte di vetro.

2.3 DEROGA AGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI IN IPOTESI DI OPERAZIONI SIGNIFICATIVE (c.d. optout)

In data 13 marzo 2017, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha scelto di aderire, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1- bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 e seguenti modifiche ed integrazioni, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

2.4 ANDAMENTO PRIMI MESI 2019: fatti di rilievo ed evoluzione prevedibile della gestione

Il fatturato consolidato dei soli prodotti nel primo bimestre 2019 ha raggiunto il valore di circa 50,9 milioni di Euro con una crescita di quasi il 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+10,4% a perimetro costante).

A parità di perimetro anche i valori relativi all'acquisizione di ordini (+17%) ed al portafoglio ordini (+18%) hanno evidenziato un andamento particolarmente positivo seppure influenzato anche dall'acquisizione di alcuni progetti speciali "una tantum".

A fronte di uno scenario che vede un forte aumento del costo del lavoro atteso nel corso del 2019 in tutti i paesi al di fuori dell'Italia abbinato a delle previsioni di aumento dei valori di mercato delle principali materie a partire dal secondo trimestre, il Gruppo ha ufficializzato un ulteriore aumento dei listini dei prezzi degli apparecchi a catalogo a partire dal mese di febbraio. Dalle ultime notizie di mercato risulta che anche i principali concorrenti abbiano ufficializzato degli interventi non molto dissimili sui listini seppure con un periodo di validità leggermente ritardato rispetto a quanto annunciato dal Gruppo. Anche per i prodotti non a catalogo sono in corso di attuazione azioni di

revisione dei prezzi di vendita ove questi non siano contrattualmente legati all'andamento delle quotazioni medie delle materie prime al London Metal Exchange, ma anche in questi ultimi casi l'obiettivo è di aggiungere degli indicatori relativi alle già citate dinamiche di variazione del costo del lavoro ai parametri adottati nei meccanismi di calcolo in vigore.

In un panorama del settore che rimane molto competitivo, la visibilità della domanda nei tradizionali mercati di riferimento è al solito piuttosto breve e, specialmente in Europa, dopo un buon avvio dell'esercizio 2019 potrebbe risentire nei mesi futuri del generale clima di incertezza legato sia al paventato rallentamento dell'economia internazionale sia alle prossime elezioni europee (con annesso trascinamento dell'effetto "brexit"). L'acquisizione di nuovi clienti e l'apertura di nuove opportunità di mercato in specifici campi d'applicazione ed in alcune aree geografiche induce comunque ad un cauto ottimismo sulla possibilità di ulteriore crescita dei volumi.

Nel mese di febbraio è stato approvato dalle autorità competenti il progetto di ampliamento dello stabilimento di Spirotech, i cui lavori dovrebbero cominciare all'inizio del mese di aprile una volta conclusa la negoziazione dei contratti di appalto.

Nel corso del primo bimestre sono state concordate con le autorità del parco industriale di Jacksonville Texas delle condizioni di particolare favore per l'acquisizione di circa 80.000 metri quadri di terreni per la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo entro i due anni successivi alla firma dei contratti definitivi, che è prevista nel corso del mese di aprile.

Relativamente al progetto di acquisizione della divisione "Air" del gruppo Alfa Laval, nel periodo sono proseguite, in un clima generale di buona collaborazione, le previste attività propedeutiche alla firma dei contratti definitivi.

Nel mese di gennaio è stato stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banco BPM Mediocredito Italiano per Euro 30.000.000 della durata di 75 mesi (di cui tre di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante.

2.5 ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Non esistono rapporti o attività di direzione e coordinamento.

2.6 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Con riferimento ai rapporti con le parti correlate si rimanda alle tabelle di dettaglio inserite nelle Note esplicative del bilancio d'esercizio di LU-VE S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo LUVE. Tutte le transazioni con le parti correlate sono state svolte a condizioni di mercato.

2.7 AZIONI PROPRIE

Ai sensi di legge si ricorda alla data del 31 dicembre 2018 il Gruppo possiede n. 157.716 azioni proprie, pari allo 0,093% del capitale sociale, acquistate ad un prezzo medio di 10,2637 Euro ai sensi delle delibere autorizzative assunte dalle Assemblee degli Azionisti in data 28 aprile 2015, 29 aprile 2016, 12 aprile 2017 e 27 aprile 2018. In applicazione dei principi contabili internazionali tali strumenti sono portati in deduzione del patrimonio netto del Gruppo.

2.8 ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 15 DEL REGOLAMENTO CONSOB 20249/2017

Ai sensi dell'art. 2.6.2 comma 8 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., LU-VE S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati dall'art. 15 del Regolamento CONSOB n. 20249/2017 lettere a), b) e c) relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea.

2.9 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D. LGS. 231/2001

Con riferimento ai Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/2001 sia di LU-VE S.p.A. sia di Sest S.p.A., si segnala che è in corso, con il supporto di qualificati consulenti esterni, l'attività di aggiornamento rispetto alle modifiche normative intercorse e di adeguamento ad alcune modifiche organizzative delle strutture societarie.

È inoltre stato conferito l'incarico per la redazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/2001 anche per la controllata Tecnair LV S.p.A..

2.10 INFORMAZIONE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 70 E 71 DEL REGOLAMENTO CONSOB 11971/99 (REGOLAMENTO EMITTENTI)

Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A., ai sensi dell'art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, ha deliberato di aderire al regime di opt-out di cui agli articoli 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

2.11 DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Eligio Macchi, dichiara, ai sensi dell'art.154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nella presente Relazione Unica sulla Gestione al 31 dicembre 2018 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

2.12 SEDI SECONDARIE

La Controllante LU-VE S.p.A. svolge la propria attività nella sede di Uboldo, via Caduti della Liberazione, 53. In data 4 gennaio 2017 è stata aperta una sede secondaria utilizzata come magazzino in Origgio, via Achille Grandi, 5.

2.13 DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO DI LU-VE S.p.A.

Signori Azionisti,

Vi proponiamo di approvare il bilancio che Vi presentiamo e

Di destinare l'utile netto di periodo, pari ad Euro 3.098.524,00 (tremilioninovantottomilacinquecentoventiquattro/00) come segue:

  • quanto ad Euro 154.926,25 (centocinquantaquattromilanovecentoventisei/25), a riserva legale;
  • quanto ad Euro 2.943.598,75 (duemilioninovecentoquarantatremilacinquecentonovantotto/75) agli azionisti a titolo di dividendo.

Nulla osta alla distribuzione del dividendo risultando presenti in bilancio riserve disponibili sufficienti a coprire i costi di sviluppo capitalizzati.

Per il Consiglio di Amministrazione

Amministratore Delegato Matteo Liberali

2.14 ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Iginio Liberali
Vice Presidente Pierluigi Faggioli
Consiglieri Matteo Liberali
Michele Faggioli
Giovanni Cavallini
Michele Garulli
Anna Gervasoni
Fabio Liberali
Laura Oliva
Stefano Paleari

Roberta Pierantoni

Marco Vitale

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Paola Mignani
Sindaci effettivi Stefano Beltrame
Ivano Pelassa

Sindaci supplenti Mauro Cerana

Giulia Chiarella

2.15 SOCIETÀ DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A.

SEDE LEGALE E DATI SOCIETARI

LU-VE S.p.A.

Via Vittorio Veneto n° 11 Varese

I - 21100 Varese (VA) Italia

Tel: +39 02 96716270

Capitale sociale Euro 62.704.488,80 i.v.

Codice Fiscale e Partita Iva: 01570130128

BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ESPLICATIVE AL 31 DICEMBRE 2018

1 SCHEMI DI BILANCIO 3
1.1 SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA 3
1.2 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 5
1.3 UTILE PER AZIONE E CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 6
1.4 PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 7
1.5 RENDICONTO FINANZIARIO 8
2 NOTE ESPLICATIVE 9
2.1 PREMESSA 9
2.2 PRINCIPI CONTABILI 12
2.3 NUOVI PRINCIPI CONTABILI 27
3 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE –
FINANZIARIA
CONSOLIDATA 36
3.1 AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI 36
3.2 ATTIVITÀ MATERIALI 41
3.3 PARTECIPAZIONI 42
3.4 ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 42
3.5 RIMANENZE 43
3.6 CREDITI COMMERCIALI 44
3.7 CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI 46
3.8 ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 46
3.9 ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI 50
3.10 DISPONIBILITÀ LIQUIDE 50
3.11 PATRIMONIO NETTO 51
3.12 FINANZIAMENTI 51
3.13 FONDI 55
3.14 BENEFICI AI DIPENDENTI 56
3.15 ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE 58
3.16 DEBITI COMMERCIALI 59
3.17 DEBITI PER IMPOSTE 59
3.18 ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 59
3.19 IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE 60
3.20 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 62
4 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 63
4.1 RICAVI 63
4.2 ALTRI RICAVI 64
4.3 ACQUISTI DI MATERIALI 64
4.4 SERVIZI 64
4.6 SVALUTAZIONI 65
4.7 ALTRI COSTI OPERATIVI 66
4.8 PROVENTI FINANZIARI 66
4.9 ONERI FINANZIARI 66
4.10 UTILI E PERDITE SU CAMBI 67
4.11 UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI 67
4.12 IMPOSTE SUL REDDITO 67
4.13 UTILI PER AZIONE 68
4.14 DIVIDENDI 68
4.15 INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ 69
4.16 INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI 70
4.17 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI 76
4.18 PAGAMENTI BASATI SU AZIONI 79
4.19 IMPEGNI E GARANZIE 79
5 AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI 80
5.1 SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE 80
6 OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI 81
7 TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI 81
8 EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2018 81

1 SCHEMI DI BILANCIO

1.1 SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

Situazione Patrimoniale - Finanziaria Consolidata
(Riclassificato in migliaia di Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
ATTIVO
Avviamento 3.1 47.708 42.503
Altre attività immateriali 3.1 22.462 20.215
Immobili, impianti e macchinari 3.2 112.808 100.618
Altre attività materiali 3.2 12.253 10.573
Imposte anticipate 3.19 4.722 3.359
Partecipazioni 3.3 6 6
Altre attività non correnti 3.4 2.190 1.935
Attività non correnti 202.149 179.209
Rimanenze 3.5 44.667 37.988
Crediti commerciali 3.6 50.854 47.616
Crediti verso erario per imposte correnti 3.7 7.215 9.236
Attività finanziarie correnti 3.8 57.634 72.308
Altre attività correnti 3.9 2.257 2.022
Disponibilità liquide 3.10 85.905 50.762
Attività correnti 248.532 219.932
Attività destinate alla vendita - -
Attività destinate alla vendita - -
TOTALE ATTIVO 450.681 399.141

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Situazione Patrimoniale - Finanziaria Consolidata
(Riclassificato in migliaia di Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
PASSIVO
Capitale Sociale 3.11 62.704 62.704
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 64.105 69.496
Risultato di periodo 15.407 5.642
Totale patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo 142.216 137.842
Interessi di minoranza 3.170 2.124
PATRIMONIO NETTO 145.386 139.966
Finanziamenti 3.12 152.196 112.973
Fondi 3.13 2.581 2.472
Benefici ai dipendenti 3.14 4.057 4.047
Imposte differite 3.19 13.173 13.217
Altre passività finanziarie 3.15 4.107 2.101
Passività non correnti 176.114 134.810
Debiti commerciali 3.16 57.800 63.405
Finanziamenti 3.12 49.662 42.234
Fondi 3.13 - -
Debiti per imposte 3.17 2.331 2.273
Altre passività finanziarie 3.15 1.134 1.049
Altre passività correnti 3.18 18.254 15.404
Passività correnti 129.181 124.365
Passività destinate alla vendita - -
Passività destinate alla vendita - -
TOTALE PASSIVO 450.681 399.141

1.2 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Conto Economico Consolidato
(Riclassificato in migliaia di Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 4.1 305.936 269.195
Altri ricavi 4.2 933 837
Totale ricavi e proventi operativi 306.869 270.032
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 4.3 (167.429) (150.006)
Variazione delle rimanenze 3.5 5.643 7.502
Servizi 4.4 (42.951) (40.105)
Costo del personale 4.5 (62.823) (56.280)
Svalutazione netta di attività finanziarie 4.6 (427) -
Altri costi operativi 4.7 (2.280) (2.071)
Totale costi operativi (270.267) (240.960)
Variazione netta di fair value su derivati (663) 170
Ammortamenti 3.1 - 3.2 (16.422) (15.143)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 404 176
Svalutazioni di valore di attività non correnti (191) (152)
RISULTATO OPERATIVO 19.730 14.123
Proventi finanziari 4.8 1.241 1.633
Oneri finanziari 4.9 (3.775) (1.679)
Utili e (perdite su cambi) 4.10 (250) (5.564)
Utili e perdite da partecipazioni 4.11 416 -
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 17.362 8.513
Imposte sul reddito 4.12 (1.269) (2.234)
RISULTATO NETTO 16.093 6.279
Quota di pertinenza di terzi (686) (637)
RISULTATO DI PERIODO 15.407 5.642

1.3 UTILE PER AZIONE E CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Utile per azione

Utile per azione
(Riclassificato in unità di Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
UTILI PER AZIONE 4.13
Base 0,70 0,26
Diluito 0,70 0,26

Conto economico complessivo consolidato

Conto Economico Complessivo Consolidato
(Riclassificato in migliaia di Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
RISULTATO NETTO 16.093 6.279
Componenti che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile di esercizio
Valutazione attuariale TFR
3.14 125 18
Effetto fiscale (30) (4)
95 14
Componenti che saranno successivamente riclassificati
nell'utile perdita dell'esercizio:
Differenze cambio da traduzioni bilancio in valuta 1.4 (2.616) 4.403
TOTALE RISULTATO NETTO COMPLESSIVO 13.572 10.696
di cui:
Di competenza di terzi 3.11 (686) (637)
DI COMPETENZA DEL GRUPPO 12.886 10.059

1.4 PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Prospetto dei movimenti di Patrimonio
Netto Consolidato
(in migliaia di Euro)
Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva di
traduzione
Riserva da
attualizzazione
TFR
Altre
riserve
Risultato
dell'esercizio
Totale
patrimonio
netto del
Gruppo
Interessi di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
SALDO AL 01/01/17 62.496 24.762 2.004 (992) (4.866) (359) 33.681 15.778 132.504 1.823 134.327
Destinazione risultato 2017
Dividendi pagati -
-
- - - - (4.416) - (4.416) (325) (4.741)
A nuovo -
-
362 - - - 15.416 (15.778) - -
-
Incrementi (decrementi) -
-
- (428) - - - - (428) - (428)
Reversal di imposte differite su costi
relativi ad operazioni di capitale
-
-
- - - - (61) - (61) - (61)
Altro 208 - - - - - (24) - 184 (11) 173
Conto economico compl. al 31/12/2017 -
-
- - 4.403 14 - 5.642 10.059 637 10.696
SALDO AL 31/12/2017 62.704 24.762 2.366 (1.420) (463) (345) 44.596 5.642 137.842 2.124 139.966
Adozione principio contabile IFRS 9 -
-
- - - - (1.361) - (1.361) - (1.361)
SALDO AL 01/01/2018 62.704 24.762 2.366 (1.420) (463) (345) 43.235 5.642 136.481 2.124 138.605
Destinazione risultato 2017
Dividendi pagati -
-
- - - - (4.860) - (4.860) (405) (5.265)
A nuovo -
-
351 - - - 5.291 (5.642) - -
-
Incrementi (decrementi) -
-
- (198) - - - - (198) - (198)
Reversal di imposte differite su costi
relativi ad operazioni di capitale
-
-
- - - - (61) - (61) - (61)
Altro -
-
- - - - (2.032) - (2.032) 765 (1.267)
Conto economico compl. al 31/12/2018 -
-
- - (2.616) 95 - 15.407 12.886 686 13.572
SALDO AL 31/12/2018 62.704 24.762 2.717 (1.618) (3.079) (250) 41.573 15.407 142.216 3.170 145.386

1.5 RENDICONTO FINANZIARIO

Rendiconto Finanziario Consolidato 31/12/2018 31/12/2017
(in migliaia di Euro) Note
A. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio 50.762 46.455
Apporto variazione area di consolidamento 142 -
Risultato dell'esercizio 15.407 5.642
Rettifiche per:
- Ammortamenti 3.1 - 3.2 16.422 15.143
- Plusvalenze realizzate (404) (176)
- Proventi e oneri finanziari netti 4.8 - 4.9 2.534 47
- Imposte sul reddito 4.12 1.269 2.234
- Variazione fair value iscritto nel risultato operativo 663 (170)
Variazione TFR 82 71
Variazione fondi 3.13 109 290
Variazione crediti commerciali (2.067) (2.160)
Variazione delle rimanenze (4.949) (7.074)
Variazione dei debiti commerciali (6.550) 10.335
Variazione del capitale circolante netto (13.566) 1.101
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 4.589 (2.525)
Pagamento imposte (3.786) (2.384)
Proventi/Oneri finanziari netti incassati/pagati (2.289) 50
B. Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività operativa 21.030 19.323
Investimenti in attività non correnti:
- immateriali 3.1 (4.026) (4.968)
- materiali 3.2 (23.569) (19.318)
- finanziarie - -
Prezzo netto di acquisizione business combination 2.1 (9.072) (*)
-
C. Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività di investimento (36.667) (24.286)
Rimborso finanziamenti 3.12 (55.269) (53.917)
Accensione di finanziamenti 97.848 62.000
Variazione di altre passività finanziarie (195) (530)
Variazione di attività finanziarie a breve 14.207 2.624
Acquisto di azioni proprie 3.11 (198) (428)
Apporti/rimborsi di capitale proprio - 208
Pagamento di dividendi 4.14 (5.265) (4.416)
Altre variazioni 1.451 301
D. Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività finanziaria 52.579 5.842
Differenze cambio di traduzione (2.616) 4.403
Altre variazioni non monetarie 675 (975)
E. Altre variazioni (1.941) 3.428
F. Flussi finanziari netti dell'esercizio (B+C+D+E) 35.001 4.307
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (A+F) 85.905 50.762
Indebitamento finanziario corrente (6.838) (29.025)
Indebitamento finanziario non corrente 156.303 115.074
Indebitamento finanziario netto (Nota 3.20) 3.20 63.560 35.287

(*) L'importo comprende 8.675 migliaia di Euro relativo al prezzo pagato alla data di acquisizione per la società Zyklus Transfer Inc. e alla stima dell'earn-out pari a 397 migliaia di Euro

2 NOTE ESPLICATIVE

2.1 PREMESSA

Acquisizione Zyklus

In data 26 giugno 2018 LU-VE S.p.A. ha acquistato il 100% della società statunitense Zyklus Heat Transfer Inc ("Zyklus"), attiva nel settore della produzione e commercializzazione di scambiatori di calore. L'acquisizione ha una doppia valenza. Da un lato rappresenta il coronamento di un progetto di diversi anni mirato alla ricerca di una società da acquisire in quello che tuttora rimane il più grande mercato mondiale della refrigerazione e del condizionamento, mentre dall'altro costituisce il primo indispensabile passo di un progetto di grande potenziale a medio termine per la crescita nel continente nordamericano.

L'acquisizione è stata effettuata direttamente da LU-VE S.p.A. ad un prezzo di 10 milioni di USD (Euro 8.675 migliaia), pagato con risorse finanziarie disponibili alla data di acquisizione. Il prezzo di acquisto non è stato oggetto ad aggiustamenti previsti contrattualmente, con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria al 30 giugno 2018 e dell'EBITDA dell'intero anno 2018 calcolato secondo le previsioni contrattuali. Una parte del prezzo è stato depositato in un "escrow account" ed il suo pagamento è legato al raggiungimento di determinati risultati in termini di redditività concordati per l'esercizio 2018. È previsto inoltre uno schema di "earn-out", con una formula che prevede un moltiplicatore sull'EBITDA relativa al solo esercizio 2021.

La società acquisita è stata inclusa nel bilancio consolidato a decorrere dal 30 giugno 2018, consolidando pertanto solamente la situazione patrimoniale-finanziaria della controllata a tale data. Con riferimento all'acquisizione effettuata si ricorda che, in base al principio contabile IFRS 3, il costo dell'aggregazione deve essere allocato alle attività, passività ed alle attività immateriali non iscritte nel bilancio della società acquisita, nei limiti del loro fair value. Ciò che residua ancora dopo questa allocazione deve essere iscritto come avviamento.

L'esercizio di Purchase Price Allocation è stato concluso entro la data di chiusura dell'esercizio 2018 con i seguenti effetti rispetto a quanto riportato nelle note della relazione consolidata di giugno 2018:

  • Il fair value della relazione con la clientela, o Customer Relationship, identificata quale Primary Income Generating Asset ("PIGA"), è stato stimato in circa 3.335 migliaia di USD (equivalenti a circa 2.893 migliaia di Euro) mentre il relativo effetto fiscale differito è stato quantificato applicando l'aliquota teorica del 21% in circa 700 migliaia di USD (equivalente a circa 607 migliaia di Euro). Al termine del processo di allocazione, l'avviamento residuo risulta pari a circa 6.000 migliaia di USD (equivalente a circa 5.205 migliaia di Euro). Le principali assunzioni sottostanti la valorizzazione della Customer Relationship includono il tasso di crescita del fatturato oltre il 2018;
  • il tasso di abbandono, o Churn Rate, dei clienti ed un tasso di attualizzazione pari al 12,9%, che corrisponde al WACC a livello corporate rettificato di uno spread del 2,0% al fine di considerare la maggiore rischiosità insita in un asset stand alone rispetto all'intera azienda (si tratta pertanto di un fair value di livello 3 ai sensi dell'IFRS 13);

  • Il corrispettivo iniziale di 10 milioni di USD è stato rettificato dei seguenti importi:

  • incremento di 458 migliaia di USD (equivalente a 397 migliaia di Euro), pari al valore attuale dell'earn-out previsto nel contratto di vendita. L'importo potenziale non attualizzato che LU-VE S.p.A. potrebbe dover corrispondere al venditore non prevede cap contrattuali. Il fair value della Contingent Consideration al 31 dicembre 2018 è stata stimata utilizzando l'Income Approach. (basandosi sul piano della controllata; pertanto si tratta di un fair value di livello 3 ai sensi dell'IFRS 13);
  • decremento di 936 migliaia di USD (equivalente a 812 migliaia di Euro), al fine di rilevare il fair value del contratto di affitto di un capannone concesso in uso gratuito a Zyklus dal venditore sino a giugno 2022. Tale importo è stato iscritto nella voce "Altre attività non correnti" e sarà ammortizzato fino al 2022, nella voce "Servizi".

La seguente tabella riporta il dettaglio del fair value delle attività e passività di Zyklus incluse nel consolidato del Gruppo al 30 giugno 2018 ed il dettaglio dell'avviamento calcolato a tale data.

Al termine del processo di allocazione, l'avviamento residuo risulta pari a circa 6.000 migliaia di USD (equivalente a circa 5.205 migliaia di Euro).

Il goodwill residuo è riconducibile a sinergie previste in seguito all'operazione di acquisizione di Zyklus e all'espansione nel mercato americano.

Si segnala infine che l'acquisizione di Zyklus ha comportato costi accessori pari a circa 980 migliaia di Euro, che sono stati rilevati nel conto economico del periodo, alla voce "Costi operativi – Servizi".

Di seguito si riporta il conto economico dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2018 della controllata:

Fair Value Attività e Passività Zyklus
(in migliaia di Euro)
30/06/2018
Attività materiali e immateriali 6.477
di cui lista clienti 2.893
Altre attività non correnti 88
Attività correnti 2.901
Cassa e banche 142
Totale Attivo - A 9.608
Finanziamenti 4.072
Altre passività non correnti 534
Passività correnti 1.340
Imposte differite passive 607
Total Passivo - B 6.553
Corrispettivo pagato alla data di acquisizione 8.675
Corrispettivo per transazione correlata (812)
Contingent consideration 397
Corrispettivo per l'acquisizione - C 8.260
Attività nette acquisite - D = A-B 3.055
Avviamento C - D 5.205

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Corrispettivo pagato (*) - E 9.072
Cassa detenuta dalla controllata - F (142)
Flusso di cassa per acquisizione E + F 8.930

(*) L'importo comprende 8.675 migliaia di Euro relativo al prezzo pagato alla data di acquisizione per la società Zyklus Transfer Inc. e alla stima dell'earn-out pari a 397 migliaia di Euro

Se l'acquisizione fosse avvenuta al 1° gennaio 2018, Zyklus avrebbe contribuito per 10,7 milioni di Euro ai ricavi consolidati, mentre il risultato netto non avrebbe avuto un significativo impatto.

Conversione integrale CCD

Nel mese di giugno si è concluso il processo di conversione in azioni di LU-VE India dei c.d. "CCD" (Compulsory Convertible Debentures) – strumenti finanziari in rupie indiane ed assimilabili ad obbligazioni obbligatoriamente convertibili, emessi dalla controllata LU-VE India in occasione dell'acquisizione di Spirotech nel 2016 per reperire la liquidità necessaria all'esecuzione dell'operazione – che erano stati sottoscritti integralmente dalla Capogruppo. Tale operazione di conversione, propedeutica all'avvio del procedimento di fusione inversa di LU-VE India in Spirotech, ha consentito di eliminare la contabilizzazione di utili/perdite su cambi non realizzati di importi anche significativi nel bilancio consolidato del Gruppo derivanti dall'oscillazione del rapporto di cambio INR/Euro che erano state registrate negli esercizi precedenti. Tuttavia, sono state rilevate perdite su cambio realizzate per l'esercizio 2018 pari a circa 854 migliaia di Euro ante conversione (rilevate nella voce "Utili e perdite su cambi").

A seguito della conversione dei CCD, la partecipazione detenuta da LU-VE S.p.A. nella controllata LU-VE India è passata al 99,99% (ante conversione era pari al 99,98%).

2.2 PRINCIPI CONTABILI

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2018 del Gruppo LU-VE è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea a tale data. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards, tutte le interpretazioni dell'IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE.

Il bilancio consolidato è stato redatto in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. È costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative.

Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale.

In riferimento a tale ultimo presupposto, alla data del 31 dicembre 2018 il Gruppo LU-VE mostra una struttura finanziaria solida ed equilibrata, con un rapporto Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto (Indice di indebitamento) pari a 0,44 ed una posizione finanziaria netta a breve positiva per 92,7 milioni di Euro, pertanto il rimborso del debito a medio/lungo termine in scadenza nell'anno 2019 è garantito dalla liquidità attuale. Inoltre, non sussistono sostanziali vincoli allo smobilizzo della liquidità investita che quindi, in caso di necessità, può essere utilizzata a fronte di eventuali impegni di pagamento.

Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio consolidato del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2018 è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale, ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stato approvato dal consiglio di amministrazione della controllante Lu-Ve S.p.A. in data 22 marzo 2019.

Schemi di bilancio

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto dei movimenti di patrimonio netto;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nel risultato d'esercizio come richiesto dai principi IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo LU-VE.

Area di consolidamento

Il bilancio consolidato del Gruppo LU-VE, che opera nel settore della produzione di scambiatori di calore, apparecchi ventilati, close control e vetrocamere, include i dati annuali della Capogruppo LU-VE S.p.A. e delle sue società controllate, sia direttamente che indirettamente, desumibili dai bilanci approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione opportunamente rettificati, ove necessario, al fine di uniformarli ai principi contabili IAS/IFRS adottati dal Gruppo LU-VE nella predisposizione del bilancio consolidato:

Denominazione sociale Sede % di partecipaz.ne Capitale sociale
Controllate dirette:
SEST S.p.A. Limana (BL) 100,00% EUR 1.000.000
Tecnair LV S.p.A. Uboldo (VA) 79,90% EUR 200.000
Heat Transfer Systems s.r.o. (HTS) Novosedly (Rep. Ceca) 100,00% CZK 133.300.000
LU-VE Sweden AB Asarum (Svezia) 100,00% SEK 50.000
LU-VE France S.a.r.l. Lione (Francia) 86,06% EUR 84.150
LU-VE Pacific Pty Ltd Thomastown (Australia) 75,50% AUD 200.000
LU-VE Deutschland GmbH Stoccarda (Germania) 100,00% EUR 230.000
LU-VE Iberica S.L. Madrid (Spagna) 85,00% EUR 180.063,23
LU-VE Asia Pacific Limited Wan Chai (Hong Kong) 100,00% HKD 10.000
LU-VE INDIA CORPORATION PRIVATE LTD New Delhi (India) 99,99% INR 5.555.570
LuveDigital S.r.l. Uboldo (VA) 50,00% EUR 10.000
MANIFOLD S.r.l. Uboldo (VA) 99,00% EUR 10.000
LU-VE AUSTRIA GmbH Vienna (Austria) 100,00% EUR 17.500
Zyklus Heat Transfer Inc. Jacksonville (USA, Texas) 100,00% USD 1.000
Controllate indirette:
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o. Gliwice (Polonia) 95,00% PLN 16.000.000
(posseduta al 95% da SEST S.p.A.)
«OOO» SEST LU-VE Lipetsk (Russia) 95,00% RUB 136.000.000
(posseduta al 95% da SEST S.p.A.)
LU-VE HEAT EXCHANGERS Ltd Changshu (Cina) 100,00% CNY 38.211.761
(posseduta al 100% da LU-VE Asia Pacific Limited)
LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd Tianmen (Cina) 100,00% n.a.
Thermo Glass Door S.p.A. (posseduta al 100% da
SEST S.p.A.)
Travacò Siccomario (PV) 100,00% EUR 100.000
Spirotech Ltd (posseduta al 95% da LU-VE INDIA
CORPORATION PRIVATE LTD)
New Delhi (India) 95,00% INR 25.549.700

Ai sensi dell'IFRS 10, sono considerate controllate le società sulle quali LU-VE S.p.A. possiede contemporaneamente i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate, sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

Gli utili o le perdite e tutte le componenti del conto economico complessivo sono attribuiti alla Società e alle interessenze di pertinenza di terzi. Il reddito complessivo delle controllate è attribuito alla Società e alle interessenze di pertinenza di terzi, anche se ciò dovesse comportare un saldo negativo delle interessenze di terzi.

In caso di rilevazione iniziale di una passività finanziaria rinveniente da put options/forward concessi alle minoranze di società controllate, il Gruppo ha definito come policy contabile di ridurre il patrimonio netto di terzi e solo in subordine, per l'importo in eccesso, il patrimonio netto di Gruppo.

Le variazioni dell'area di consolidamento rispetto al periodo precedente intervenute nel periodo sono le seguenti:

  • in data 6 giugno 2018 a seguito della conversione dei CCD, come riportato nella Nota "Premessa", la partecipazione di LU-VE S.p.A. in LU-VE India è passata dal 99,98% al 99,99%.
  • in data 26 giugno 2018 la Capogruppo ha acquistato il 100% della società Zyklus Heat Transfer Inc. con sede in Texas (USA), come riportato nella Nota "Premessa"
  • Si segnala inoltre che in data 15 ottobre 2018 è stata costituita la LU-VE Heat Exchangers Co Ltd, con sede a Tianmen. La società non è stata consolidata all'interno del presente bilancio in quanto al 31 dicembre 2018 non risulta operativa.

Criteri di consolidamento

I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:

  • a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo integrale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. È stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate;
  • b) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate. Similmente vengono eliminati i dividendi e le svalutazioni di partecipazioni contabilizzate nei bilanci d'esercizio;
  • c) Qualora fossero presenti soci di minoranza, la quota del patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di loro spettanza sarebbe loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati;

  • d) le rimanenze finali, per i prodotti acquistati da società del Gruppo, vengono rettificate per i margini infragruppo in esse contenuti, perché non ancora realizzati verso terzi.

  • f) le plusvalenze realizzate dalle vendite infragruppo relative a immobilizzazioni immateriali e materiali vengono eliminate al netto degli ammortamenti contabilizzati sulle plusvalenze stesse.

Conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali redatte in valuta estera

I bilanci individuali di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'Euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.

Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi finali, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Riserva di traduzione".

2018 2017
Valuta Cambio al 31/12 Cambio medio Cambio al 31/12 Cambio medio
AUD 1,6220 1,5797 1,5346 1,4732
PLN 4,3014 4,2615 4,177 4,2570
CZK 25,7240 25,6470 25,535 26,326
RUB 79,7153 74,0416 69,392 65,9383
SEK 10,2548 10,2583 9,8438 9,6351
HKD 8,9675 9,2559 9,372 8,8045
CNY 7,8751 7,8081 7,8044 7,6290
INR 79,7298 80,7332 76,6055 73,5324
USD (*) 1,1450 1,1522 - -

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:

(*) Al fine della conversione del conto economico della nuova controllata Zyklus, acquistata a fine giugno 2018, è stato utilizzato il cambio medio da luglio 2018 a dicembre 2018 come riportato in tabella.

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato dell'esercizio della capogruppo e il patrimonio netto e il risultato dell'esercizio consolidato

2018 2017
PROSPETTO DI RACCORDO PN
(in migliaia di Euro)
Utile netto
dell'esercizio
Patrimonio
Netto
Utile netto
dell'esercizio
Patrimonio
Netto
Importi da bilancio LU-VE S.p.A. 3.099 104.363 3.513 111.157
Differenza fra valore di carico delle partecipazioni
consolidate e valore pro-quota di patrimonio netto e
risultati delle controllate consolidate
12.936 39.159 2.135 27.580
Eliminazione degli utili intersocietari non realizzati (409) (676) (10) (267)
Altro (219) (630) 4 (628)
Utile e patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 15.407 142.216 5.642 137.842

Criteri di valutazione

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:

ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento e aggregazioni di imprese

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dalla Società alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione.

Il goodwill è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel Conto Economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del fair value delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata per transazione.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS (1° gennaio 2014), il Gruppo LU-VE si è avvalso della facoltà prevista dal principio IFRS 1 di non applicare il principio IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2013 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.

La Direzione non ha considerato l'acquisizione della controllata Brener a.s. una business combination ai sensi dell'IFRS 3. La controllata, detentrice principalmente di terreni e fabbricati industriali affittati ad un'altra società del Gruppo, è pertanto inclusa nel consolidato di Gruppo come una "acquisition of assets".

Altre attività immateriali

Marchi

La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi del Gruppo. Tali oneri sono iscritti all'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38 "Attività immateriali", quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di sviluppo su progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti nell'attivo solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, se il Gruppo ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, se esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in modo da renderlo disponibile per l'uso e i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto o processo, che è stato valutato in quattro anni. Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti. I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.

In particolare, gli investimenti in software sono ammortizzati in 3 esercizi.

Customer relationship

Il Gruppo LU-VE ha identificato la relazione con la clientela, o Customer Relationship, quale Primary Income Generating Asset ("PIGA") dall'esercizio di purchase price allocation della società statunitense Zyklus (avvenuta nel 2018) e della società indiana Spirotech (conclusa nel 2016/17). La Customer Relationship della società americana è ammortizzata in 20 anni mentre quella della società indiana, è ammortizzata in 23 anni.

Un'attività immateriale viene cancellata dal bilancio al momento della dismissione o quando non sono attesi benefici economici futuri dall'uso o dalla dismissione. Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale, misurati come la differenza fra i proventi netti della vendita e il valore contabile del bene, sono rilevati a conto economico quando l'attività viene cancellata.

ATTIVITÀ MATERIALI

Tali attività includono terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature e altre attività materiali.

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote omogenee per categorie di cespiti similari e ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

Asset Anni
Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti e Macchinari 6 – 10
Attrezzature industriali e commerciali 3 – 10
Altri Beni 4-8

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.

Se vi sono indicatori di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valori.

I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario e operativo.

Un leasing è considerato finanziario quando trasferisce al locatario una parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà del bene. Così come previsto dallo IAS 17,

un leasing si considera finanziario quando singolarmente o congiuntamente sono presenti i seguenti indicatori:

  • il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing;
  • il locatario ha l'opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sufficientemente inferiore al fair value alla data alla quale si può esercitare l'opzione cosicché, all'inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata;
  • la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita;
  • all'inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale almeno al fair value del bene locato;
  • i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche.

I beni patrimoniali a disposizione delle società del Gruppo grazie a contratti rientranti nella categoria del leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di acquisto o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come "Altre passività finanziarie", a breve e a medio-lungo termine. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata. I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle passività finanziarie, e quota interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al Conto Economico dell'esercizio.

Per i contratti di leasing operativo, invece, i canoni sono registrati a Conto Economico in modo lineare lungo la vita del contratto.

Crediti non correnti

I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Perdite di valore ("Impairment") delle attività

Almeno annualmente, il Gruppo LU-VE rivede il valore contabile degli avviamenti e delle proprie attività immateriali e materiali per verificare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di un'attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari ("CGU") a cui l'attività appartiene.

In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dal piano industriale predisposto dagli Amministratori e approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e determina il

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valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando immediatamente la perdita di valore nel conto economico.

Successivamente, se la perdita di valore di un'attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) ad eccezione dell'avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è iscritto immediatamente nel conto economico.

STRUMENTI FINANZIARI

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati principalmente con l'intento di copertura gestionale, al fine di ridurre i rischi di tasso di cambio, di tasso di interesse e di oscillazione del costo delle materie prime. Coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati vengono contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • a) all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa;
  • b) si presume che la copertura sia altamente efficace;
  • c) l'efficacia può essere attendibilmente valutata;
  • d) la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dal principio IFRS 9.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti a conto economico.

Il Gruppo sottolinea come gli strumenti derivati siano stati sottoscritti con finalità di copertura gestionale dei rischi sottostanti.

Alla data di presentazione del presente bilancio, peraltro, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per l'applicazione dell'hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, la Direzione del Gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura.

I relativi effetti sono stati registrati nella voce "Variazione netta di fair value su derivati" del conto economico.

RIMANENZE

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono

compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

CREDITI VERSO CLIENTI E ALTRI CREDITI

I crediti sono iscritti inizialmente al fair value.

Successivamente i crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.

Il valore così determinato viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

CESSIONE DEI CREDITI

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo della situazione patrimoniale e finanziaria solo se i rischi e i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo sebbene siano stati legalmente ceduti. In tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta.

FINANZIAMENTI

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione.

Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l'applicazione del tasso di interesse effettivo.

Il metodo dell'interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di una passività finanziaria e di allocazione degli interessi passivi lungo il periodo rilevante. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza i pagamenti futuri (inclusivo di tutte le commissioni, i costi di transazione e altri premi o sconti) lungo la durata della passività finanziaria o, qualora più appropriato, lungo un periodo più breve.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di chiusura dell'esercizio.

FONDI

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l'impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata

una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.

Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto dell'attualizzazione è rilevante, l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia adeguata informativa a riguardo.

BENEFICI AI DIPENDENTI

Benefici a breve termine

I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria (legge 296/2006) ed i relativi decreti attuativi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto, per le società aventi un organico superiore di 50 dipendenti alla data di introduzione della riforma, di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso in cui lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi, ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS.

Per i dipendenti delle società italiane con più di 50 dipendenti solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i "piani a benefici definiti", mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un "piano a contribuzione definita" e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto, a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l'INPS, calcolati in base all'art. 2120 c.c.

Per i dipendenti delle società italiane con meno di 50 dipendenti (Tecnair e Manifold) il TFR al 31 dicembre 2018 si configura come un piano a benefici definiti. L'obbligazione del Gruppo relativa ai piani a benefici definiti ed il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).

DEBITI

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al fair value incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al valore nominale, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a

conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento.

CRITERI DI CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

RICONOSCIMENTO DEI COSTI

I costi e gli oneri sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenza economica.

PROVENTI FINANZIARI

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, utilizzando il metodo del tasso di rendimento effettivo.

ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo del tasso di interesse effettivo, le spese bancarie e gli oneri derivanti dagli strumenti finanziari.

IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le società che partecipano al consolidato fiscale nazionale della controllante LU-VE S.p.A. sono SEST S.p.A. e Thermo Glass Door S.p.A..

DIVIDENDI

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i plusvalori derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

UTILE PER AZIONE

L'utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla concessione di obbligazioni e dall'esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Capogruppo.

USO DI STIME

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione dei principi IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare gli avviamenti e le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti a fondi (i.e. garanzia prodotti). Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. In particolare:

Recuperabilità del valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali

La procedura di determinazione delle perdite di valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali descritta al principio contabile "Perdite di valore delle attività" implica – nella stima del valore d'uso – assunzioni riguardanti la previsione dei flussi di cassa attesi delle cash generating unit ("CGU") identificate, facendo riferimento al piano 2019-2022, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Tali assunzioni si basano sulle prospettive della Direzione di focalizzarsi in nuovi mercati geografici ritenuti più attrattivi per dimensione, stabilità, crescita e marginalità, di rafforzare e ampliare la capacità produttiva esistente, di migliorare in continuità le performance dei prodotti esistenti e di sviluppare prodotti innovativi.

Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, poiché le suddette CGU includono un avviamento, la Direzione del Gruppo ha effettuato una verifica (Impairment test) volta a

determinare che i valori di carico relativi alle attività delle singole CGU siano iscritte in bilancio al 31 dicembre 2018 ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile. In particolare, il Gruppo iscrive nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 avviamenti pari ad Euro 47,7 milioni. Tali avviamenti sono attribuiti a due cash generating unit ("CGU"): "Components" e "Cooling Systems" alle quali sono allocate anche immobilizzazioni immateriali a vita utile definita e immobilizzazioni materiali.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della Direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Fondi garanzia

Il Gruppo effettua accantonamenti al fondo per i costi stimati per garanzia prodotti. Il management stabilisce la congruità di tali fondi sulla base delle informazioni storiche con riferimento alla frequenza e al costo medio degli interventi in garanzia.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni (nota 3.14). Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Imposte sul reddito

Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri come previsto dal piano 2019-2022; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il

Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

2.3 NUOVI PRINCIPI CONTABILI

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2018

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2018:

• In data 22 settembre 2016, con regolamento 1905/2016, la Commissione Europea ha omologato il principio contabile IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti. Tale principio ha sostituito i principi IAS 18 – Ricavi e IAS 11 – Lavori su ordinazione, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC 15 – Accordi per la costruzione di immobili, IFRIC 18 – Cessioni di attività da parte della clientela e SIC 31 – Ricavi-operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari.

Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

L'applicazione di tale principio non ha avuto impatto sugli importi iscritti dalla Società a titolo di ricavi. Infatti, in relazione al business della Società, il nuovo concetto di "revenue recognition" previsto dal § 31 dell'IFRS 15, che si basa sull'acquisizione del "controllo" del bene da parte del cliente, inteso quale capacità di decidere sull'uso dell'attività e di trarne tutti i benefici rimanenti, è sovrapponibile, nella sostanza, a quanto previsto dal principio IAS 18. Quest'ultimo infatti prevede che i ricavi di vendita di merci debbano essere rilevati, in particolare, quando l'entità ha trasferito all'acquirente i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà del bene; l'IFRS 15 dal canto suo stabilisce che per determinare se è avvenuta o meno l'acquisizione del controllo in un determinato momento occorre valutare se il cliente possiede il titolo di proprietà dell'attività, se ne è stato trasferito il possesso, se il cliente è già obbligato in quel momento a pagare l'attività ed infine se al cliente spettano i rischi e i benefici significativi della proprietà dell'attività. In particolare, nelle vendite effettuate dal Gruppo il trasferimento del controllo del bene, che come sopra evidenziato coincide con il trasferimento dei rischi/benefici ad esso connessi, e quindi la rilevazione del relativo ricavo, può avvenire al momento della spedizione oppure al momento della consegna della merce al cliente sulla base degli International Commercial Terms (Incoterms) utilizzati dalle società del Gruppo nei vari contratti stipulati con i clienti. Questo si applica alle vendite di tutte le famiglie di prodotto. Il Gruppo non vende ai clienti servizi correlati ai beni ceduti e le garanzie correlate ai beni ceduti non possono essere acquistate separatamente e fungono da garanzia che i prodotti venduti siano conformi con le specifiche concordate.

La clausola incoterm principale del Gruppo è "Ex-works".

Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018. Come già descritto nella nota dello scorso anno, l'applicazione del principio non ha avuto effetti sugli importi iscritti a titolo di ricavi nel bilancio del Gruppo.

I ricavi continuano ad essere iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.

  • In data 22 settembre 2016, con Regolamento 2067/2016, la Commissione Europea ha omologato il principio contabile IFRS 9 – Strumenti finanziari che sostituisce lo IAS 39. Il principio:
  • introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie;
  • introduce un modello di impairment delle attività finanziarie;
  • introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Il nuovo principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018, la data nella quale il Gruppo ha valutato le sue attività e passività finanziarie in base ai requisiti dell'IFRS 9. Tutti gli acquisti e le vendite correnti di attività finanziarie sono rilevate ed eliminate dal bilancio in base alla data di negoziazione.

Tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 devono successivamente essere rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria. Specificamente:

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;
  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Nonostante quanto sopra riportato, il Gruppo può effettuare la seguente scelta/designazione irrevocabile al momento della rilevazione iniziale di un'attività finanziaria:

  • Il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value di un investimento in strumenti rappresentativi di capitale che non sia posseduto per la negoziazione.
  • Il Gruppo può irrevocabilmente designare un investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL) se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile.

Nel corso dell'esercizio corrente, il Gruppo non ha designato nessun investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio.

Quando un investimento in uno strumento di debito misurato come FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio tramite una rettifica da riclassificazione. Al contrario, quando un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale designato come valutato FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è successivamente trasferito negli utili portati a nuovo senza transitare dal conto economico.

Gli strumenti di debito successivamente valutati al costo ammortizzato o FVTOCI sono assoggettati ad impairment.

Gli amministratori della Società hanno rivisto e valutato le attività finanziarie del Gruppo in essere al 1° Gennaio 2018 sulla base dei fatti e delle circostanze in essere a tale data (e del modello di business del Gruppo per la gestione di tali attività) e hanno concluso che l'applicazione iniziale dell'IFRS 9 ha avuto i seguenti impatti sulle attività finanziarie del Gruppo per quanto riguarda la loro classificazione e valutazione:

  • Attività finanziarie classificate come prestiti e crediti in base allo IAS 39 che erano valutati al costo ammortizzato continuano ad essere valutati al costo ammortizzato in base all'IFRS 9 in quanto detenuti nel contesto di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi di cassa contrattuali e perché questi flussi di cassa sono costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire.
  • Non vi sono cambiamenti nella valutazione degli investimenti del Gruppo in strumenti rappresentativi di capitale/titoli obbligazionari detenuti con finalità di negoziazione (i.e. gestione della liquidità), detenuti attraverso gestioni patrimoniali ed investimenti in polizze assicurative; tali strumenti erano e continuano ad essere misurati al fair value con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio;

L'IFRS 9 ha poi introdotto un cambiamento significativo nella classificazione e valutazione delle passività finanziarie con riferimento alla contabilizzazione delle variazioni di fair value attribuibili a variazioni nel rischio di credito dell'emittente, per passività finanziarie

designate dal Gruppo come FVTPL. Il Gruppo non presenta però passività finanziarie designate come FVTPL

L'applicazione del nuovo principio non ha avuto impatti sui criteri di classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e sul modello di hedge accounting (non utilizzato dalla Società).

Con riferimento invece all'impairment delle attività finanziarie, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected credit losses (ECL) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, che includano dati storici, attuali e prospettici. Diversamente dal modello delle incurred losses, previsto nello IAS 39, non è più necessario che si verifichi un evento prima che vengano rilevate perdite su crediti. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali. In particolare, l'IFRS 9 richiede che la stima della perdita su crediti venga effettuata per un ammontare pari alla life time ECL se il rischio di credito relativo allo strumento finanziario è aumentato in modo significativo dalla rilevazione iniziale. Al contrario, se il rischio di credito relativo allo strumento finanziario non è aumentato in modo significativo dalla rilevazione iniziale, la stima della perdita su crediti venga effettuata per un importo pari alla 12-month ECL. In aggiunta, l'IFRS 9 fornisce un approccio semplificato che prevede la rilevazione delle perdite su crediti relative ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali per un importo pari alla life time ECL. In relazione all'applicazione di questa nuova modalità nella determinazione dell'impairment delle attività finanziarie, si segnala che la Società ha applicato il metodo "retrospettivo semplificato" che prevede la possibilità di ovviare al "restatement" delle informazioni comparative di periodi precedenti all'introduzione del nuovo principio. Inoltre, per i crediti commerciali è stato applicato il c.d. "approccio semplificato" sopra descritto, costruendo una c.d. provision matrix basata sull'esperienza passata (ossia sulle perdite su crediti di periodi precedenti), ma opportunamente rettificata per tener conto di fattori di rischio aggiuntivi e prospettici, al fine di comprendere nella valutazione la probabilità di default futuri del debitore. Tale fattore aggiuntivo di rischio è stato determinato tenendo in considerazione da un lato l'ageing dei crediti e dall'altro lato la regione geografica del debitore.

Di seguito sono evidenziati gli effetti, espressi in migliaia di euro, della variazione del principio contabile sul fondo svalutazione crediti commerciali, sui crediti per imposte anticipate e sugli utili a nuovo della Società al 1° gennaio 2018, data di prima applicazione del principio.

Effetti prima applicazione principio IFRS 9
(in migliaia di Euro)
01/01/2018
Crediti commerciali (1.435)
Crediti per imposte anticipate 74
Utili a nuovo (1.361)

L'applicazione dell'IFRS 9 non ha avuto impatti sui flussi di cassa consolidati del Gruppo.

L'impatto sull'utile per azione base e diluito derivante dall'applicazione dell'IFRS 9 non è materiale.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2018

Alla data di riferimento del presente bilancio separato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • Versione finale Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il Gruppo ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

La gestione contabile del principio vedrà un iniziale coinvolgimento di un service provider ma il Gruppo sta valutando se dotarsi di un'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile in house del principio stesso.

Il Gruppo ha scelto di applicare il principio utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, il Gruppo contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione:

Impatti alla data di transizione 01/01/2019
(in migliaia di Euro)
Importi
ASSETS
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati 3.925
Diritto d'uso Autoveicoli 720
Diritto d'uso Mezzi di trasporto interno 989
Diritto d'uso Data Center 144
Diritto d'uso Varie 176
Altre attività non correnti (*) (2.007)
Totale 3.947
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Passività non-correnti
Passività finanziare per lease non-correnti 2.665
Passività correnti
Passività finanziare per lease correnti 1.282
Totale 3.947
Patrimonio Netto
Utili a nuovo

(*) L'importo si riferisce al diritto di superficie della società Spirotech LTD e all'affitto del capannone di Zyklus Heat Transfer Inc. pagati in anticipo

Con riferimento alle regole di transizione, il Gruppo intende avvalersi del seguente espediente pratico disponibile in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

• Utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term ed alla definizione dell'incremental borrowing rate. Le principali sono riassunte di seguito:

  • Il Gruppo ha deciso di non applicare l'IFRS 16 per i contratti contenenti un lease che hanno come attività sottostante un bene immateriale;
  • Lease term

Il Gruppo ha analizzato la totalità dei contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il lease term, dato dal periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo.

Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per i contratti con rinnovi automatici per un periodo annuale (o inferiore), il Gruppo ha definito come policy contabile la stima del lease term in una durata media di 3 anni, basando sull'evidenza storica e sulla valutazione del periodo di rinnovo considerato "ragionevolmente certo", in presenza di penalità, in senso lato, più che insignificanti per il locatore nel terminare il contratto. Nel caso di contratti di affitto immobiliare con rinnovi pluriennali dipendenti dalla volontà di entrambe le parti, il Gruppo ha valutato i fatti e le circostanze specifiche, oltre che le penalità, considerate in senso ampio, rivenienti da una potenziale conclusione del contratto, al fine di determinare il lease term.

Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, carrelli elevatori ed attrezzature, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita.

• Definizione dell'incremental borrowing rate;

Poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo, non è presente un tasso di interesse implicito, il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato come il tasso privo di rischio della giurisdizione della società che ha stipulato il contratto, con scadenze commisurate alla durata dello specifico contratto di affitto, aumentato dello specifico Credit spread legato al Gruppo.

Riconciliazione con gli impegni per lease

Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease ai sensi dello IAS 17, del presente bilancio al 31 dicembre 2018, e l'impatto atteso dall'adozione dell'IFRS 16 all'1° gennaio 2019.

Riconciliazione impegni per lease al 01/01/2019
(in migliaia di Euro)
Importi
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 4.414
Pagamenti minimi su passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 107
Canoni per short term lease (esenzione)
Canoni per low-value lease (esenzione)
Importo non-lease components incluse nella passività (*) (335)
Altre variazioni
Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1° gennaio 2019 4.186
Effetto di attualizzazione 132
Passività finanziaria per i lease al 1° gennaio 2019 4.054
Valore attuale passività per lease finanziari al 31 dicembre 2018 107
Passività finanziaria per i lease aggiuntiva dovuta alla transizione all'IFRS 16 al 1°
gennaio 2019
3.947

(*) Si riferiscono principalmente alla parte di servizi dei contratti di leasing operativo auto

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1.

La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli Amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato di Gruppo.

• Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi

i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

  • Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", pubblicato in data 12 dicembre 2017 (tra cui IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements – Remeasurement of previously held interest in a joint operation, IAS 12 Income Taxes – Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity, IAS 23 Borrowing costs Disclosure of Interests in Other Entities – Borrowing costs eligible for capitalisation) che recepisce le modifiche di alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata
  • Emendamento allo IAS 19 "Plant Amendment, Curtailment or Settlement" (pubblicato in data 7 febbraio 2018). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata
  • Emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (pubblicato in data 11 settembre 2014). Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10 relativo alla valutazione dell'utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un nonmonetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.
  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.

3 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

3.1 AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento ed altre attività immateriali
(in migliaia di Euro)
Avviamento Altre attività immateriali Totale
Storico
Al 01 gennaio 2017 55.418 41.010 96.428
Incrementi - 4.968 4.968
Decrementi - (65) (65)
Riclassificazioni - (53) (53)
Differenze cambio - 19 19
Al 31 dicembre 2017 55.418 45.879 101.297
Incrementi 5.205 6.919 12.124
Decrementi - (201) (201)
Riclassificazioni - - -
Differenze cambio - (127) (127)
Al 31 dicembre 2018 60.623 52.470 113.093
Fondo
Al 01 gennaio 2017 12.915
(*)
21.882 34.797
Incrementi - 3.814 3.814
Decrementi - (65) (65)
Riclassificazioni - - -
Differenze cambio - 33 33
Al 31 dicembre 2017 12.915 25.664 38.579
Incrementi - 4.423 4.423
Decrementi - - -
Riclassificazioni - - -
Differenze cambio - (79) (79)
Al 31 dicembre 2018 12.915 30.008 42.923
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2017 42.503 20.215 62.718
Al 31 dicembre 2018 47.708 22.462 70.170

(*) Il fondo ammortamento dell'avviamento si riferisce all'importo rilevato all'1/01/2014 secondo i precedenti principi contabili e non più movimentato da tale data

Avviamento

La voce avviamento si è incrementato di 5.205 migliaia di Euro rispetto allo scorso anno per la modifica dell'area di consolidamento a seguito dell'acquisizione della società statunitense Zyklus come indicato nella nota "Premessa".

Ai sensi del principio IAS 36, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica annuale per riduzione di valore, o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possono far presumere una riduzione di valore (Impairment Test).

Il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore contabile del Capitale Investito Netto (CIN) al 31 dicembre 2018. Il CIN è comprensivo del valore dell'avviamento e di altre attività valutate a vita utile definita. Per quanto riguarda l'avviamento, ai fini del test d'impairment, il valore è stato allocato a due unità generatrici di flussi finanziari (CGU – cash generating unit) identificate ("Components" e "Cooling Systems"), in linea con i settori operativi identificati secondo l'IFRS 8. Il management non ha individuato altre unità generatrici di flussi finanziari di livello inferiore con flussi di cassa largamente indipendenti da considerare nell'allocazione dell'avviamento.

Il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore contabile del Capitale Investito Netto (CIN) di queste CGU al 31 dicembre 2018. Il CIN è comprensivo del valore dell'avviamento e di altre attività valutate a vita utile definita.

In particolare, il Gruppo iscrive nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 avviamenti pari ad Euro 47,7 milioni, attribuiti alla "CGU Components" per Euro 30,2 milioni (incrementatosi nell'esercizio a seguito dell'acquisizione di Zyklus) e alla "CGU Cooling Systems" per Euro 17,5 milioni alle quali sono allocate anche immobilizzazioni immateriali a vita utile definita per Euro 22,5 milioni e immobilizzazioni materiali per Euro 125,1 milioni.

Nel determinare il valore recuperabile, individuato nel valore d'uso come sommatoria dei flussi di cassa attualizzati generati in futuro ed in modo continuativo del CIN (metodo Discounted Cash Flow Unlevered), il management ha fatto riferimento al Piano Industriale 2019-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19 febbraio 2019, tra le cui assunzioni vi sono le prospettive della Direzione di focalizzarsi in nuovi mercati geografici ritenuti più attrattivi per dimensione, stabilità, crescita e marginalità, il rafforzamento e l'ampliamento della capacità produttiva esistente, il miglioramento in continuità delle performance dei prodotti esistenti e lo sviluppo di prodotti innovativi.

Il costo medio ponderato del capitale calcolato ai fini dell'attualizzazione dei flussi si basa su una ponderazione tra il costo del debito e il costo dell'equity, elaborato sulla base dei valori di aziende comparabili a LU-VE e operanti quindi nello stesso settore di attività.

I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 13,1% (capitale di terzi) e 86,9% (capitale proprio)
  • beta levered di settore: 0,93

  • tasso risk free: 3,1% per la "CGU Components" e 2,3% per la "CGU Cooling System" determinati considerando il rendimento medio dei government bond con scadenza decennale dei Paesi in cui ciascuna CGU opera

  • premio per il rischio: 5,96% (attribuibile ai Paesi con rating AAA da fonte prof. A. Damodaran, gennaio 2019)
  • costo del debito: 2,2% determinato considerando il tasso IRS con scadenza decennale incrementato di uno spread pari a 1,25%

Il valore recuperabile include anche il valore terminale dei flussi di reddito (Terminal Value) che è stato calcolato con il metodo della "rendita perpetua" considerando un tasso di crescita (g rate) pari all'2%. Nel Terminal Value è stato considerato un flusso di cassa operativo pari all'ultimo anno di piano (2022), rettificato in modo da riflettere una situazione "a regime". È stato bilanciato il livello di ammortamenti e degli investimenti e si è ipotizzata una variazione di capitale circolante pari a zero.

In maggior dettaglio, ai fini della determinazione del valore recuperabile del Capitale Investito Netto, l'attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata utilizzando un tasso di attualizzazione (WACC) che tiene conto dei rischi specifici dell'attività e che rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Sono stati calcolati due differenti WACC, pari a 8,32% per la CGU Components e 7,61% per la CGU Cooling Systems.

Il costo medio ponderato del capitale calcolato ai fini dell'attualizzazione dei flussi si basa su una ponderazione tra il costo del debito e il costo dell'equity, elaborato sulla base dei valori di aziende comparabili a LU-VE e operanti quindi nello stesso settore di attività.

Dall'impairment test effettuato non sono emerse perdite di valore, risultando il valore d'uso delle CGU ottenuto, sempre superiore al valore contabile.

Inoltre, poiché il valore recuperabile è determinato sulla base di proiezioni, la Direzione ha anche provveduto ad elaborare delle analisi di sensitività ("sensitivity"), variando le ipotesi di base del test di impairment.

Per entrambe le CGU l'analisi di sensitività elaborata non evidenzia potenziali perdite di valore considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato.

Il management ha provveduto a determinare il WACC di break-even, l'abbattimento dell'EBITDA e il g-rate di break-even (che eguagliano Value in Use e Carrying Amount), ottenendo i risultati riportati di seguito:

  • WACC di break-even pari a 15,7% per la CGU Components e 8,5% per la CGU Cooling Systems;
  • abbattimento dell'EBITDA nel periodo esplicito di Piano e in Terminal Value pari a -39,0% per la CGU Components e -7,7% per la CGU Cooling Systems;

  • g-rate di break-even pari a -9,1% per la CGU Components e 1,0% per la CGU Cooling Systems.

Altre attività immateriali

La voce altre attività immateriali si è incrementato di 2.247 migliaia di Euro rispetto allo scorso anno per la modifica dell'area di consolidamento a seguito dell'acquisizione della società statunitense Zyklus come indicato nella nota "Premessa".

Dettaglio altre attività
immateriali
(in migliaia di Euro)
Lista
Clienti
Marchi Costi di
sviluppo
Costi di
sviluppo in
corso
Altre Totale
Storico
Al 01 gennaio 2017 9.544 11.088 10.161 922 8.904 391 41.010
Incrementi - - 427 1.877 2.191 473 4.968
Decrementi - - - - (65) - (65)
Riclassificazioni - - 267 (267) 139 (192) (53)
Differenze cambio - (4) (7) - 30 - 19
Al 31 dicembre 2017 9.544 11.084 10.848 2.532 11.199 672 45.879
Incrementi 2.893 - 490 1.591 1.800 145 6.919
Decrementi - - - (191) - (10) (201)
Riclassificazioni - - 1.293 (1.293) 450 (450) -
Differenze cambio - (7) (8) - (87) (25) (127)
Al 31 dicembre 2018 12.437 11.077 12.623 2.639 13.362 332 52.470
Fondo
Al 01 gennaio 2017 103 6.146 7.799 - 7.722 112 21.882
Incrementi 416 739 1.369 - 1.288 2 3.814
Decrementi - - - - (65) - (65)
Riclassificazioni - - - - - - -
Differenze cambio - (3) (7) - 43 - 33
Al 31 dicembre 2017 519 6.882 9.161 - 8.988 114 25.664
Incrementi 487 738 1.458 - 1.738 2 4.423
Decrementi - - - - - - -
Riclassificazioni - - - - - - -
Differenze cambio - (4) (8) - (67) - (79)
Al 31 dicembre 2018 1.006 7.616 10.611 - 10.659 116 30.008
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2017 9.025 4.202 1.687 2.532 2.211 558 20.215
Al 31 dicembre 2018 11.431 3.461 2.012 2.639 2.703 216 22.462

Lista clienti

Lista clienti si è incrementata di 2.893 migliaia di euro a seguito del processo di allocazione dell'avviamento della società statunitense Zyklus, come meglio specificato nella nota premessa.

Marchi

I marchi non hanno subito modifiche rispetto allo scorso esercizio.

Costi di sviluppo e costi di sviluppo in corso

Il totale dei Costi di sviluppo dell'anno 2018 sono stati 2.081 migliaia di Euro (di cui 490 migliaia di Euro capitalizzati e 1.591 migliaia di Euro di progetti in corso), riferiti allo sviluppo di nuovi prodotti. Nel corso dell'esercizio sono stati inoltre riclassificati da costi di sviluppo in corso a costi di sviluppo 1.302 migliaia di euro di progetti conclusisi nell'esercizio.

Software

I software si sono incrementati di 1.800 migliaia di euro, il progetto principale sviluppato nel 2018 è il PLM (Product Lifecycle Management), per 1.046 migliaia di Euro, che sarà utilizzato in tutti gli stabilimenti produttivi del Gruppo.

Altre attività immateriali

Le Altre attività immateriali si sono incrementate per 145 migliaia di Euro rispetto allo scorso esercizio.

Tali immobilizzazioni immateriali sono state ricomprese nel test di impairment sopra descritto in quanto allocate alle due CGU identificate dalla Direzione.

3.2 ATTIVITÀ MATERIALI

Altre attività materiali
(in migliaia di Euro)
Immobili Impianti e
Macchinari
Altre attività
materiali
Attività
materiali in
corso
Totale
Storico
Al 1° gennaio 2017 81.319 109.742 29.314 3.878 224.253
Incrementi 3.196 9.980 2.467 3.675 19.318
Decrementi - (689) (163) (29) (881)
Riclassificazioni 191 3.130 151 (3.419) 53
Differenza cambio 343 294 62 33 732
Al 31 dicembre 2017 85.049 122.457 31.831 4.138 243.475
Incrementi 14.597 7.255 1.876 5.945 29.673
Decrementi (900) (2.180) (467) (451) (3.998)
Riclassificazioni 1.190 1.888 208 (3.286) 0
Differenza cambio (1.348) (1.764) (182) (133) (3.427)
Al 31 dicembre 2018 98.588 127.656 33.266 6.213 265.723
Fondo 0
Al 1 gennaio 2017 18.559 79.472 23.095 - 121.126
Incrementi 1.982 6.970 2.377 - 11.329
Decrementi - (506) (97) - (603)
Riclassificazioni 12 0 (12) - 0
Differenza cambio 85 314 33 - 432
Al 31 dicembre 2017 20.638 86.250 25.396 - 132.284
Incrementi 2.029 7.893 2.077 - 11.999
Decrementi - (2.101) (145) - (2.246)
Riclassificazioni - (14) 14 - 0
Differenza cambio (282) (977) (116) - (1.375)
Al 31 dicembre 2018 22.385 91.051 27.226 - 140.662
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2017 64.411 36.207 6.435 4.138 111.191
Al 31 dicembre 2018 76.203 36.605 6.040 6.213 125.061

Al 31 dicembre 2018, il costo storico delle immobilizzazioni materiali si è incrementato di 29.673 migliaia di Euro dovuto a:

  • 3.584 migliaia di Euro relativi al fair value di acquisto dei cespiti della società statunitense Zyklus;
  • 26.089 migliaia di Euro al proseguimento del programma di investimenti tecnologici in Italia e all'estero per l'ampliamento e la razionalizzazione di alcuni siti produttivi e per il potenziamento delle capacità produttive installate. Tali investimenti sono stati destinati al nuovo sito produttivo in Polonia, in parte a nuovi segmenti di applicazione e in parte alle

evoluzioni tecnologiche in atto per l'introduzione di nuove normative riguardanti i fluidi frigoriferi a ridotto impatto ambientale. Si precisa che 23.569 migliaia di Euro sono già pagati ai fornitori al 31 dicembre 2018, mentre 2.520 migliaia di Euro sono rilevati come debiti nella voce "altri debiti correnti" (Nota 3.18).

I principali investimenti dell'esercizio hanno riguardato:

  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 2,2 milioni di Euro) da parte della Capogruppo;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 0,9 milioni di Euro) e dei nuovi uffici (per 0,5 milioni di Euro) da parte della controllata SEST;
  • l'ampliamento del sito produttivo, il potenziamento della capacità produttiva e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 16,7 milioni di Euro) da parte della controllata SEST-LUVE Polska;
  • l'ampliamento della capacità produttiva per (per 0,7 milioni di Euro) da parte della controllata TGD;
  • l'ampliamento della capacità produttiva per (per 0,5 milioni di Euro) da parte della controllata OOO LUVE Russia;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento a norme sulla sicurezza e l'ambiente (per 2 milioni di Euro) da parte della controllata ceca HTS sro..
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente (per 1,6 milioni di Euro) da parte della controllata indiana SPIROTECH;
  • l'ampliamento della capacità produttiva esistente (per 0,9 milioni di Euro) da parte della controllata statunitense Zyklus. L'apporto iniziale al 30 giugno 2018 di Zyklus è di 3,6 milioni di Euro di cui 3 milioni di Euro di macchinari e 0,6 milioni di Euro di altri beni materiali.

Tali immobilizzazioni materiali sono state ricomprese nel test di impairment sopra descritto in quanto allocate alle due CGU identificate dalla Direzione.

3.3 PARTECIPAZIONI

Il Gruppo possiede le seguenti partecipazioni:

Partecipazioni
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Industria e Università S.r.l. 6 6 -
Totale 6 6 -

3.4 ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

Ammontano a 2.190 migliaia di Euro rispetto a 1.935 migliaia di Euro dell'anno precedente con una variazione positiva di circa 255 migliaia di Euro. La voce comprende:

  • 1.281 migliaia di Euro relative al valore residuo del pagamento anticipato da parte della controllata SPIROTECH al governo indiano, a fronte dell'acquisizione del diritto ad occupare, per un periodo di 99 anni, il terreno su cui insiste lo stabilimento produttivo (1.348 migliaia di Euro nel periodo precedente);

  • 710 migliaia di Euro relativi all'anticipo sull'affitto del capannone di Zyklus. Per maggiori approfondimenti si rimanda alla nota "Premessa";

  • 199 migliaia di Euro, per depositi cauzionali versati a fronte di forniture di servizi (179 migliaia di Euro nel periodo precedente).

Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati rimborsati 408 migliaia di Euro di crediti verso l'erario in riferimento alla deducibilità dell'IRES dall'IRAP per il periodo 2007-2011 delle società italiane.

Altre attività non correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre attività non correnti 2.190 1.935 255
Totale 2.190 1.935 255

3.5 RIMANENZE

La voce in oggetto al 31 dicembre 2018 è così composta:

Rimanenze
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 32.051 26.574 5.477
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 4.222 3.311 911
Prodotti finiti e merci 12.599 10.825 1.774
Fondo svalutazione magazzino (4.205) (2.722) (1.483)
Totale 44.667 37.988 6.679

La variazione di 6.679 migliaia di Euro è dovuta principalmente a:

  • 1.616 migliaia di Euro all'acquisto della società statunitense Zyklus;
  • 2.625 migliaia di Euro all'incremento del magazzino della società Spirotech per far fronte alla forte crescita attesa degli ordini;
  • 3.921 migliaia di Euro alle altre società del Gruppo per far fronte agli ordini di vendita dei primi mesi del 2019;
  • 1.483 migliaia di Euro (negativo) all'incremento del fondo svalutazione magazzino.

Le rimanenze delle controllate, per i prodotti acquistati da società del Gruppo, sono state rettificate per i margini infragruppo ed è stato calcolato il relativo effetto fiscale.

L'incremento del fondo svalutazione magazzino per 1.483 migliaia di Euro, è così suddiviso:

  • 1.548 migliaia di Euro per maggiori accantonamenti;
  • 29 migliaia di Euro di rilasci
  • 36 migliaia di Euro di delta cambi positivi.

3.6 CREDITI COMMERCIALI

La voce in oggetto a fine esercizio è così composta:

Crediti Commerciali
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso clienti 55.631 50.610 5.021
Fondo svalutazione crediti (4.777) (2.994) (1.783)
Totale 50.854 47.616 3.238

L'incremento dei crediti verso clienti è legato principalmente all'incremento delle vendite.

Inoltre, nel mese di dicembre 2018 sono stati ceduti al Factor crediti per circa 18.990 migliaia di Euro contro circa 16.264 migliaia di Euro nello stesso periodo dello scorso anno. Tutte le cessioni sono pro-soluto. L'incidenza dei crediti ceduti rispetto al fatturato è pari al 6,2 % nel 2018 e al 6% nel 2017.

Tutti i crediti verso clienti sono esigibili entro l'esercizio successivo e derivano da normali operazioni di vendita.

Tra i crediti commerciali sono stati registrati contract assets (fatture da emettere relativi a prestazioni già effettuate dal Gruppo) per un importo pari a 230 migliaia di Euro ed una riduzione dei crediti commerciali per compensi variabili (note credito da emettere per bonus concessi ai clienti) pari a 882 migliaia di Euro.

Il fondo svalutazione crediti durante l'esercizio si è incrementato di 1.781 migliaia di Euro, di cui 1435 migliaia di euro a seguito della prima applicazione dell'IFRS 9 al 1° gennaio 2018 e per l'importo residuo per l'effetto nel corso dell'esercizio.

Di seguito la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica:

Crediti commerciali per area geografica
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 10.949 11.899 (950)
Paesi CE 30.017 24.618 5.399
Paesi Extra CE 14.665 14.095 570
Fondo svalutazione crediti (4.777) (2.996) (1.781)
Totale 50.854 47.616 3.238
Crediti commerciali per scadenza
(in migliaia di Euro)
31/12/2018
31/12/2017
Variazione
Crediti correnti (non scaduti) 41.058 36.156 4.902
Scaduto fino a 30 gg 4.946 6.389 (1.443)
Scaduto da 30 a 60 gg 2.539 1.532 1.007
Scaduto da 60 a 90 gg 726 1.177 (451)
Scaduto da più di 90 gg 6.362 5.356 1.006
Totale 55.631 50.610 5.021

Di seguito lo scadenziario dei crediti commerciali:

Il Gruppo valuta il fondo svalutazione crediti commerciali ad un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Le perdite attese sui crediti commerciali sono stimate utilizzando una matrice di accantonamento per fasce di scaduto, facendo riferimento alla propria esperienza storica in materia di perdite su crediti, ad un'analisi della posizione finanziaria dei creditori, corretta per comprendere fattori specifici del creditore, le condizioni economiche generali dell'industria in cui opera il creditore e ad una valutazione dell'evoluzione corrente e prevista di tali condizioni alla data di riferimento del bilancio.

La seguente tabella dettaglia il profilo di rischio dei crediti commerciali in base alla matrice di accantonamento definita dal Gruppo. Siccome l'esperienza storica del Gruppo non mostra profili di perdite su crediti significativamente diversi per segmento di clientela, il fondo svalutazione crediti basato sul livello dello scaduto non è ulteriormente suddiviso in base a raggruppamenti della propria base clienti.

31/12/2018
(in migliaia di Euro)
Non scaduto <30 31 - 60 61 - 90 >90 Totale
Tasso di perdita attesa 0,27% 1,05% 7,3% 14,4% 68,0%
Stima del valore contabile lordo al
momento dell'inadempimento
41.058 4.946 2.539 726 6.362 55.631
Perdite attese lungo tutta la vita del
credito
109 52 184 104 4.326 4.777

Non sono iscritti in bilancio crediti commerciali di durata residua superiore ai 5 anni.

3.7 CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI

Tale voce risulta così composta:

Crediti verso Erario per imposte correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso l'Erario per IVA 5.686 6.207 (521)
Crediti verso l'Erario per acconti Imposte dirette 1.453 2.943 (1.490)
Altri 76 86 (10)
Totale 7.215 9.236 (2.021)

I crediti tributari sono diminuiti di 1.490 migliaia di Euro. Tale decremento è dovuto all'utilizzo, principalmente di LU-VE SPA e SEST LUVE POLSKA, dei crediti di imposta a riduzione dei debiti di imposta dell'esercizio.

I Crediti tributari per acconti di imposte correnti esigibili entro l'esercizio successivo si riferiscono all'eccedenza degli acconti d'imposta versati per l'anno 2018 rispetto al carico tributario effettivo.

3.8 ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

Le attività finanziarie correnti incluse in questa voce fanno parte della categoria FVTPL. Si tratta di strumenti finanziari, i cui flussi finanziari contrattuali non sono costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, e sono detenuti dalla Società nel quadro di una strategia protempore, il cui obiettivo, a parità di rischio, è l'ottimizzazione del costo netto del debito. Tale voce risulta così composta:

Attività finanziarie correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Gestione patrimoniale - 19.154 (19.154)
Polizze di capitalizzazione 51.330 40.192 11.138
Altri titoli 6.304 12.716 (6.412)
Fair value strumenti derivati - 246 (246)
Totale 57.634 72.308 (14.674)

La gestione patrimoniale era stata stipulata con la Bnp Paribas Investment Partners SGR S.p.A. ed è stata completamente smobilizzata nel corso del 2018. L'impatto totale della gestione patrimoniale nel conto economico dell'esercizio è stato negativo per circa 1.053 migliaia di Euro (1.246 migliaia di euro di perdite e 193 migliaia di euro di utili).

Le Polizze di capitalizzazione sottoscritte sono state emesse da Aviva Vita S.p.A. ed appartengono alla tipologia di polizze che consentono, dopo il conferimento di un premio unico, l'eventuale rivalutazione annuale del capitale in funzione del rendimento ottenuto dalla gestione (quasi esclusivamente investita in titoli di stato ed obbligazioni a rating molto elevato). La valutazione al fair value alla data di bilancio ha comportato la contabilizzazione di un importo positivo pari a 963 migliaia di Euro.

Nel corso dell'anno è stata sottoscritta una nuova polizza emessa da BNP Paribas Cardif Vita Compagnia di assicurazione e Riassicurazione S.p.A., per un importo nominale di 10.000 migliaia di Euro. La variazione positiva del fair value alla data di bilancio è di 175 migliaia di Euro.

Gli Altri titoli si riferiscono ad investimenti, effettuati tramite UBI Banca S.p.A. (presso le cui casse è stato aperto il dossier titoli) in titoli di stato italiani, obbligazioni corporate, fondi obbligazionari e fondi misti la cui valutazione al fair value alla data di bilancio ha comportato la contabilizzazione di un importo negativo pari a 332 migliaia di Euro. Nel corso dell'esercizio tali titoli sono stati parzialmente liquidati per un importo di circa 7.356 migliaia di Euro e sono stati incrementati per un importo di 1.287 migliaia di Euro. L'effetto netto di cessioni ed acquisti ha comportato la contabilizzazione nel conto economico dell'esercizio 2018 di un effetto netto negativo di 84 migliaia di Euro oltre ad un fair value negativo di 332 migliaia di Euro.

Nel mese di maggio del 2017 è stato stipulato un nuovo contratto con Unicredit per 300 migliaia di Euro che ha comportato l'iscrizione al 31 dicembre 2018 di un fair value negativo pari a 9 migliaia di Euro.

Gli importi sopra descritti di utili e perdite sono rilevati a Conto Economico nelle voci "proventi finanziari" o "oneri finanziari". Le variazioni di fair value nella voce "proventi finanziari"

Al 31 dicembre 2018 le diverse categorie di strumenti finanziari derivati detenute dal Gruppo non presentano fair value positivi.

Al 31 dicembre 2018, il riepilogo relativo agli strumenti finanziari derivati in essere, suddiviso per tipologia è il seguente:

Strumenti finanziari derivati al
31/12/2018
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2017
TIPOLOGIA NOZIONALE
ORIGINARIO
NOZ.
Breve
NOZ. M/L NOZ.
Breve
NOZ. M/L FAIR VALUE FAIR VALUE
IRS su finanziamenti 225.267 41.462 111.703 29.556 66.165 (1.023) (522)
Opzioni su valute 5.848 5.848 - 7.315 - 34 (245)
Commodity Swap 600 600 - 2.250 - (91) 123
Totale 231.715 47.910 111.703 39.121 66.165 (1.080) (644)
Totale Nozionale 159.613 105.286

Al 31 dicembre 2018, il dettaglio relativo agli strumenti finanziari derivati in essere, suddiviso per tipologia è il seguente:

IRS su finanziamenti (in migliaia di Euro)

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NOZIONALE 31/12/2018 31/12/2018
SOCIETA' DEBITRICE CONTROPARTE ACCENSIONE SCADENZA ORIGINARIO NOZ.
Breve
NOZ.
M/L
FAIR VALUE
LU-VE S.P.A. Banca Popolare di Bergamo S.p.A. 11/08/2014 15/09/2020 2.321 357 357 (8)
LU-VE S.P.A. Banca Popolare di Bergamo S.p.A. 11/08/2014 16/10/2020 3.500 583 584 (11)
LU-VE S.P.A. Banca Popolare di Bergamo S.p.A. 21/07/2015 29/06/2020 4.818 1.214 611 (11)
LU-VE S.P.A. Intesa San Paolo S.p.A. 04/02/2016 31/03/2020 10.000 2.500 1.250 (11)
LU-VE S.P.A. Cassa di Risparmio di Parma e
Piacenza Spa
21/11/2012 22/11/2017 1.000 - - -
LU-VE S.P.A. Cassa di Risparmio di Parma e
Piacenza Spa
16/06/2015 31/12/2019 8.000 2.664 - (12)
LU-VE S.P.A. Deutsche Bank 29/10/2013 31/12/2018 1.000 - - -
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 11/08/2014 16/10/2020 3.500 583 584 (13)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 20/07/2015 09/06/2020 17.778 4.444 2.223 (49)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 25/10/2016 21/09/2020 28.000 8.000 6.000 (17)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 17/09/2015 31/12/2020 10.000 2.500 2.500 (45)
LU-VE S.P.A. Deutsche Bank 27/03/2017 23/03/2021 5.500 1.375 1.719 (12)
LU-VE S.P.A. Mediocredito italiano 21/06/2017 28/02/2022 25.000 5.882 13.236 (81)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 20/09/2018 30/06/2024 12.000 1.200 10.800 (145)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 20/09/2018 29/09/2023 15.000 - 15.000 (247)
LU-VE S.P.A. Mediocredito italiano 28/11/2018 20/06/2024 12.500 1.250 11.250 (110)
LU-VE S.P.A. Mediocredito italiano 28/11/2018 20/06/2024 12.500 1.250 11.250 (110)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 20/12/2018 24/09/2024 10.000 - 10.000 (49)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 20/12/2018 20/12/2023 10.000 1.111 8.889 (48)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 30/01/2018 31/03/2023 18.750 3.750 11.250 52
SEST S.P.A Cassa di Risparmio di Parma e
Piacenza Spa
24/06/2015 31/12/2019 4.000 1.332 - (6)
SEST S.P.A Unicredit S.p.A. 02/10/2015 28/06/2019 1.500 200 - -
SEST S.P.A Unicredit S.p.A. 02/10/2015 28/06/2024 5.100 600 2.700 (58)
SEST LUVE POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP Paribas Spolka
Akcyjna
22/07/2015 08/11/2021 3.500 667 1.500 (32)
Totali 225.267 41.462 111.703 (1.023)

Opzioni su valute (in migliaia di Euro)

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OGGETTO 31/12/2018 31/12/2018
SOCIETA'
DEBITRICE
CONTROPARTE TIPOLOGIA DELLA
COPERTURA
ACCENSIONE SCADENZA NOZ. ORIG. NOZ.
Breve
NOZ. M/L FAIR VALUE
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
08/03/2018 18/01/2019 125 125 - (2)
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
12/03/2018 05/03/2019 400 400 - (5)
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
12/03/2018 05/02/2019 400 400 - (5)
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
12/03/2018 04/01/2019 400 400 - (4)
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
15/05/2018 06/05/2019 400 400 - 3
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
15/05/2018 05/04/2019 400 400 - 4
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
15/05/2018 14/02/2019 150 150 - 2
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
15/05/2018 14/03/2019 150 150 - 1
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
15/05/2018 14/05/2019 150 150 - 1
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
15/05/2018 15/04/2019 150 150 - 1
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
08/06/2018 02/01/2019 848 848 - 2
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
02/07/2018 18/01/2019 25 25 - 1
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
02/07/2018 14/06/2019 150 150 - 4
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
02/07/2018 01/07/2019 400 400 - 12
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
02/07/2018 03/06/2019 400 400 - 12
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
07/09/2018 01/08/2019 400 400 - 3
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
07/09/2018 02/09/2019 400 400 - 2
SEST LUVE
POLSKA SP. Z
O.O.
Bank BGZ BNP
Paribas S.A.
FX Option Tasso di Cambio
€/PLN
29/10/2018 04/10/2019 500 500 - 2
Totali 5.848 5.848 - 34

Commodities (in migliaia di Euro)

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SOCIETA' OGGETTO DELLA NOZ. 31/12/2018 31/12/2018
DEBITRICE CONTROPARTE NUMERO TIPOLOGIA COPERTURA ACCENSIONE SCADENZA ORIG. NOZ.
Breve
NOZ.
M/L
FAIR VALUE
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 415774239 Swap su merci Commodity Swap 28/03/2018 31/03/2019 200 200 - (31)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421302762 Swap su merci Commodity Swap 05/07/2018 31/03/2019 50 50 - (9)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421341879 Swap su merci Commodity Swap 06/07/2018 31/03/2019 50 50 - (7)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421341868 Swap su merci Commodity Swap 06/07/2018 28/02/2019 50 50 - (7)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 415774229 Swap su merci Commodity Swap 28/03/2018 28/02/2019 200 200 - (29)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421302750 Swap su merci Commodity Swap 05/07/2018 28/02/2019 50 50 - (8)
Totale 600 600 - (91)

3.9 ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

La voce è così dettagliata:

Altre attività correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Verso dipendenti 101 104 (3)
Anticipi e crediti diversi 2.156 1.918 238
Totale 2.257 2.022 235

3.10 DISPONIBILITÀ LIQUIDE

La voce è così dettagliata:

Disponibilità Liquide
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Disponibilità liquide 85.905 50.762 35.143
Totale 85.905 50.762 35.143

L'incremento di 35.143 migliaia di Euro è principalmente dovuto all'apertura dei finanziamenti nel corso dell'esercizio.

Il Gruppo non ha restrizioni/vincoli all'utilizzo di tali importi.

3.11 PATRIMONIO NETTO

Il capitale sociale della Capogruppo ammonta a 62.704 migliaia di Euro (62.704 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

Nel corso dell'esercizio 2018 sono stati distribuiti dividendi da parte della Capogruppo per 4.860 migliaia di Euro mediante utilizzo di riserve e di utili portati a nuovo.

Al 31 dicembre 2018 la Capogruppo detiene n. 157.608 azioni proprie (0,71% del capitale sociale), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto per un valore totale di circa 1.420 migliaia di Euro (per ulteriori dettagli si veda la Relazione Unica sulla Gestione). Nel periodo sono state acquistate 19.803 azioni proprie per un valore di 198 migliaia di Euro.

Gli interessi di minoranza ammontano a 3.170 migliaia di Euro (2.124 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017). Il risultato di pertinenza di terzi dell'anno è stato positivo per 686 migliaia di Euro (637 migliaia di Euro nello stesso periodo del 2017).

3.12 FINANZIAMENTI

Tale voce risulta così composta:

31/12/2018 31/12/2017
Finanziamenti
(in migliaia di Euro)
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Finanziamenti 48.775 152.196 42.234 112.973
Anticipi su fatture s.b.f. 887 - - -
Totale 49.662 152.196 42.234 112.973

Al 31 dicembre 2018, i finanziamenti bancari ammontano a 201.858 migliaia di Euro.

La composizione della voce, l'evoluzione rispetto all'esercizio precedente e le caratteristiche dei finanziamenti bancari detenuti dal Gruppo sono le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Finanziamenti Bancari
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
SOCIETA'
DEBITRICE
CONTROPARTE TIPOLOGIA DI
FINANZIAMENTO
ACCENSIONE SCADENZA TASSO
APPLICATO
IMPORTO
ORIGINARIO
IMPORTO
RESIDUO
DI CUI
QUOTA
CORRENTE
IMPORTO
RESIDUO
DI CUI
QUOTA
CORRENTE
LU-VE Intesa San
Paolo S.p.A.
Finanziamento
chirografario
25/09/2008 01/05/2019 Euribor 3
mesi +
Spread
1.185 59 59 157 113
LU-VE Banca Popolare
di Bergamo
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
28/11/2014 28/11/2019 Euribor 3
mesi +
Spread
5.000 - - 2.037 1.014
LU-VE Banca
Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
09/06/2015 09/06/2020 Euribor 6
mesi +
Spread
20.000 6.563 4.358 10.919 4.356
LU-VE Banca Popolare
di Bergamo
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
29/06/2015 29/06/2020 Euribor 3
mesi +
Spread
6.000 - - 3.016 1.201
LU-VE UniCredit
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
17/09/2015 31/12/2020 Euribor 6
mesi +
Spread
10.000 5.000 2.500 7.500 2.500

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Totale 200.971 48.775 155.207 42.237
LU-VE
FRANCE
S.A R.L.
BNP PARIBAS
S.A.
Finanziamento
Ipotecario
08/11/2011 03/11/2026 Fisso 798 485 52 536 50
SEST LU
VE
POLSKA
SP. Z O.O.
BNP Paribas
bank Polska SA
Finanziamento
Ipotecario BEI
08/11/2011 08/11/2021 Euribor 3
mesi +
Spread
5.000 2.173 670 2.843 679
SEST UniCredit
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
14/04/2014 30/06/2019 Euribor 3
mesi +
Spread
2.000 - - 600 400
SEST UniCredit
S.p.A.
Finanziamento
Ipotecario BEI
14/04/2014 30/06/2024 Euribor 6
mesi +
Spread
6.000 - - 3.900 600
LU-VE Banca
Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 20/12/2023 Euribor 6
mesi +
Spread
10.000 9.975 1.102 - -
LU-VE Banca
Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 24/09/2024 Euribor 6
mesi +
Spread
10.000 9.975 - - -
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6
mesi +
Spread
12.500 12.482 1.247 - -
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6
mesi +
Spread
12.500 12.482 1.247 - -
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/09/2023 Spread
Euribor 6
mesi +
Spread
15.000 14.987 - - -
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/06/2024 Spread
Euribor 6
mesi +
12.000 11.988 1.198 - -
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
30/01/2018 31/03/2023 Euribor 6
mesi +
25.000 22.479 5.014 - -
LU-VE Unione di
Banche Italiane
Società
cooperativa
per azioni
Finanziamento
chirografario
20/12/2017 20/12/2020 Euribor 3
mesi +
Spread
20.000 20.000 - 20.000 -
LU-VE UniCredit
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/04/2017 31/12/2020 Fisso 10.000 5.708 2.854 8.562 2.854
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
31/03/2017 28/02/2022 Spread
Euribor 3
mesi +
Spread
25.000 19.118 5.882 25.000 5.885
LU-VE Deutsche Bank
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
23/03/2017 28/11/2020 Spread
Euribor 3
mesi +
5.500 3.088 1.372 4.460 1.373
LU-VE per Azioni
Deutsche Bank
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
23/03/2017 23/03/2021 Spread
Euribor 3
mesi +
1.500 798 399 1.198 399
LU-VE Banca Popolare
di Sondrio
Società
Cooperativa
Finanziamento
chirografario
15/12/2016 31/01/2020 Media
Euribor 3
mesi trim
prec +
10.000 4.176 3.339 7.508 3.331
LU-VE Banca Popolare
di Bergamo
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
30/09/2016 30/09/2021 Spread
Euribor 3
mesi +
Spread
10.000 5.509 1.996 7.519 1.994
LU-VE Banca
Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/09/2016 20/09/2020 Euribor 3
mesi floor
0% +
30.000 14.000 8.000 22.000 8.000
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
29/10/2015 30/09/2020 Spread
Euribor 6
mesi +
Spread
10.000 4.984 2.494 7.500 2.500
LU-VE Banca Popolare
di Milano
Finanziamento
Ipotecario
25/09/2015 31/12/2021 Euribor 3
mesi +
30.000 14.942 4.992 19.952 4.988

In relazione ad alcuni contratti di finanziamento il Gruppo LU-VE si è impegnato a rispettare determinati parametri finanziari (c.d. covenant). Per i finanziamenti ancora in essere al 31 dicembre 2018 il dettaglio dei finanziamenti che prevedono il rispetto di covenant finanziari è il seguente (importi in migliaia di Euro):

SOCIETA' CONTROPARTE TIPOLOGIA DI
FINANZIAMENTO
ACCENSIONE SCADENZA TASSO COVENANTS
FINANZIARI
VALORE
INIZIALE
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
09/06/2015 09/06/2020 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=
2,5; PFN/PN <=
1,5
20.000
LU-VE Banca Popolare di
Milano
Finanziamento
Ipotecario
25/09/2015 31/12/2021 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA al
30/06 <= 3;
PFN/EBITDA al
31/12 <= 2,5
30.000
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
29/10/2015 30/09/2020 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=
2,5; PFN/PN <1
10.000
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/09/2016 20/09/2020 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=
2,5; PFN/PN <=
1,5
30.000
LU-VE Banca Popolare di
Bergamo S.p.A.
Finanziamento
chirografario
30/09/2016 30/09/2021 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3,5; PFN/PN
<=1,5
10.000
LU-VE Deutsche Bank Finanziamento
chirografario
23/03/2017 28/11/2020 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3
1.500
LU-VE Deutsche Bank Finanziamento
chirografario
23/03/2017 28/02/2022 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3
5.500
LU-VE Mediocredito
italiano
Finanziamento
chirografario
31/03/2017 28/02/2022 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=2,5;
PFN/PN<=1
25.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/04/2017 31/12/2020 Tasso Fisso PFN/EBITDA
<=2,5;
PFN/PN<=1,5
10.000
LU-VE Unione di Banche
Italiane SpA
Finanziamento
chirografario
13/12/2017 20/12/2020 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3,5; PFN/PN
<=1,5
20.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
30/01/2018 31/03/2023 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3,5;
PFN/MEZZI
PROPRI <=1
25.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/06/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3; PFN/MEZZI
PROPRI <=1
12.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/09/2023 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3; PFN/MEZZI
PROPRI <=1
15.000
LU-VE Mediocredito
italiano
Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<2,5;
PFN/PN<=1
12.500
LU-VE Mediocredito
italiano
Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<2,5;
PFN/PN<=1
12.500
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 24/09/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3;
PFN/PN<=1,25
10.000
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 20/12/2023 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=3;
PFN/PN<=1,25
10.000
SEST LU-VE
POLSKA SP. Z
O.O.
BNP Paribas bank
Polska SA
Finanziamento
Ipotecario BEI
08/11/2011 08/11/2021 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA
<=2 ,5, PN /
TOTAL ASSETS
>= 40%, DSCR
>= 1,2
5.000
------------------------------------ ------------------------------- --------------------------------- ------------ ------------ ---------------------------- ---------------------------------------------------------------------- -------

Note:

PFN: posizione finanziaria netta;

PN: patrimonio netto;

DSCR: debt service coverage ratio

LR: leverage ratio (PFN/Ebitda)

GR: gearing ratio (PFN/PN)

Di seguito la movimentazione dei finanziamenti nel periodo:

Finanziamenti: movimentazione dell'esercizio
(in migliaia di Euro)
Saldo iniziale Accensioni Rimborsi Saldo finale
Finanziamenti 155.207 96.961 (51.197) 200.971
Anticipi su fatture bancarie - 887 - 887
Totale 155.207 97.848 (51.197) 201.858

Nel corso dell'anno 2018 relativamente ai finanziamenti sono intervenute le seguenti variazioni (le sottoscrizioni sono tutte state effettuate da LU-VE S.pA.):

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 25.000 migliaia di Euro con Unicredit con scadenza 31 marzo 2023, a rate semestrali costanti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 12.000 migliaia di Euro con Unicredit con scadenza 30 giugno 2024, a rate semestrali costanti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 15.000 migliaia di Euro con Unicredit con scadenza 30 settembre 2023, a rate semestrali crescenti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 12.500 migliaia di Euro con Mediocredito con scadenza 30 giugno 2024, a rate semestrali costanti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 12.500 migliaia di Euro con Mediocredito con scadenza 30 giugno 2024, a rate semestrali costanti e tasso di

interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 20.000 migliaia di Euro con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. in due trance da 10.000 migliaia di Euro l'uno: con scadenza 20 dicembre 2023, a rate semestrali variabili e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread, e con scadenza 24 settembre 2024, a rata semestrale costanti e tasso di interesse pari all'Euribor maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • estinzione anticipata del finanziamento con UBI Banca per l'importo di 3.030 migliaia di Euro sottoscritto da LU-VE S.p.A. in data 29 giugno 2015 e scadente il 29 giugno 2020

  • estinzione anticipata del finanziamento con UBI Banca per l'importo di 2.050 migliaia di Euro sottoscritto da LU-VE S.p.A. in data 28 novembre 2014 e scadente il 28 novembre 2019

  • Estinzione anticipata del finanziamento con Unicredit per l'importo di 3.900 migliaia di Euro sottoscritto da SEST S.p.A. in data 14 aprile 2014 e scadente il 30 giugno 2024

  • Estinzione anticipata del finanziamento con Unicredit per l'importo di 600 migliaia di Euro sottoscritto da SEST S.p.A. in data 14 aprile 2014 e scadente il 30 giugno 2019

I rimborsi dell'esercizio sono pari a 51.197 migliaia di Euro, in aggiunta a 4.072 migliaia di Euro relativi all'estinzione dei debiti finanziari della controllata Zyklus (dopo l'acquisizione), per un totale di rimborsi pari ad Euro 55.269 migliaia di Euro.

Con riferimento a tutti i finanziamenti che prevedono il rispetto di parametri finanziari (covenant), alla data di bilancio tali parametri risultano tutti rispettati.

Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, a tasso variabile indicizzato all'Euribor. Nella successiva Nota 4.15 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari.

3.13 FONDI

Movimentazione Fondi
(In migliaia di Euro)
31/12/2017 Acc.ti/incr Delta
cambi
Utilizzi Rilascio
quota
eccedente
31/12/2018
Fondo indennità suppletiva di clientela 25 - - - - 25
Fondo garanzia prodotti 1.582 532 (8) - (64) 2.042
Altri fondi rischi ed oneri 865 - (1) (255) (95) 514
Totale 2.472 532 (9) (255) (159) 2.581

La voce è così dettagliata:

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo.

Il fondo garanzia prodotti copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti per non conformità. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e

dell'esperienza passata.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, sono stati assoggettati a valutazione attuariale alla data di chiusura del bilancio. Poiché l'effetto è stato ritenuto trascurabile, lo stesso non è stato recepito nel bilancio consolidato.

3.14 BENEFICI AI DIPENDENTI

I Benefici ai dipendenti ammontano complessivamente a 4.057 migliaia di Euro con un incremento netto di 10 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017. La voce si riferisce, per l'intero ammontare al Fondo Trattamento di Fine rapporto (T.F.R.).

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto si riferisce solo alle società italiane del Gruppo ed include sostanzialmente le indennità di fine rapporto di lavoro maturate dal personale in servizio al 31 dicembre, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti.

Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, l'importo spettante a ciascun dipendente matura in funzione del servizio prestato ed è erogato nel momento in cui il dipendente lascia la società. Il trattamento dovuto alla cessazione del rapporto di lavoro è calcolato in base alla sua durata ed alla retribuzione imponibile di ciascun dipendente. La passività viene annualmente rivalutata sulla base dell'indice ufficiale del costo della vita e degli interessi di legge.

Si ricorda che, a seguito delle modifiche apportate al "Fondo trattamento di fine rapporto" dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, per le aziende con almeno 50 dipendenti (LU-VE S.p.A., Sest ect), le quote maturate a partire dall'1 gennaio 2007 sono destinate, su opzione dei dipendenti, o al Fondo di Tesoreria presso l'INPS o alle forme di previdenza complementare, assumendo la natura di "piani a contributi definiti". Tali quote non sono, pertanto, soggette a valutazione attuariale e non vengono più accantonate al "Fondo trattamento di fine rapporto". Il "Fondo trattamento di fine rapporto" maturato al 31 dicembre 2006 rimane un "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali, che però non terranno più conto della componente relativa agli incrementi salariali futuri. Per le società con meno di 50 dipendenti (Tecnair S.r.l. e Manifold S.r.l.), ai sensi dello IAS 19 il fondo al 31 dicembre 2018 è contabilizzato interamente come "Piano a benefici definiti" quindi soggetto a valutazione con tecnica attuariale.

La composizione e la movimentazione della voce al 31 dicembre 2018 è la seguente:

Benefici ai dipendenti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Passività al 1° gennaio 4.047 3.936
Accantonamenti 230 226
Oneri finanziari 55 56
Pagamenti effettuati (150) (153)
(Utili)/Perdite attuariali (125) (18)
Passività alla fine del periodo 4.057 4.047

L'adeguamento patrimoniale per utili/perdite attuariali accoglie un utile attuariale netto di 125 migliaia di Euro, così determinato:

  • Utile attuariale derivante dalla variazione delle principali assunzioni attuariali utilizzate al 31 dicembre 2018 rispetto alla precedente valutazione al 31 dicembre 2017: 115 migliaia di Euro;
  • Utile attuariale derivante dall'effetto della variazione che il collettivo oggetto di valutazione ha subito tra una valutazione e l'altra, difformi da quanto ipotizzato: 10 migliaia di Euro.

Gli utili e le perdite attuariali sono iscritti a patrimonio netto tramite il prospetto di conto economico complessivo.

I valori rilevati a conto economico sono inclusi nella voce "Costi del personale" (Nota 4.5).

Le principali ipotesi finanziarie e demografiche utilizzate alla data dell'ultima valutazione di riferimento del 31 dicembre 2018 sono le seguenti:

Ipotesi Finanziarie 31/12/2018
%
31/12/2017
%
Tasso di sconto (indice IBOXX Eurozone Corporate AA 10+) 1,57 1,30
Inflazione 1,50 1,50
Tasso incremento salari 1,00 1,00
Tasso incremento TFR 2,63 2,63
Ipotesi demografiche 31/12/2018 31/12/2017
Tasso di mortalità Tabella RG48 della
Ragioneria Generale
dello Stato
Tabella RG48 della
Ragioneria Generale dello
Stato
Invalidità Tavole INPS Tavole INPS
Turnover del personale 1,3%-5,5% 1,3%-5,5%
Anticipi 0,5%-5% 0,5% - 5%
Età in pensionamento 100% al raggiungimento
dei requisiti AGO
100% al raggiungimento
dei requisiti AGO

Di seguito si riporta l'analisi di sensitività per il fondo trattamento di fine rapporto. La seguente tabella riporta la variazione del fondo al variare dell'ipotesi attuariale più significativa, vale a dire il tasso di sconto:

Sensitivity Fondo T.F.R. al 31/12/2018
(in migliaia di Euro)
0,25% -0,25%
Tasso di attualizzazione (99)
104

3.15 ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

La voce altre passività finanziarie si riferisce principalmente all'iscrizione del fair value negativi dei derivati, del fair value della passività finanziaria riveniente dalla put option concessa ai soci di minoranza di Spirotech e dell'earn-out relativo all'acquisizione di Zyklus. Di seguito il dettaglio della voce:

Altre passività finanziarie non correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti per leasing finanziario 53 313 (260)
Altre passività finanziarie 4.054 1.788 2.266
Totale 4.107 2.101 2.006

Le altre passività finanziarie a lungo si riferiscono:

  • 3.657 migliaia di Euro al Fair Value del debito riveniente dalla put option concessa al socio di minoranza per l'acquisto del 5% residuo di SPIROTECH attraverso un contratto di put esercitabile, dal settembre 2019 al valore desumibile dall'applicazione di una formula prevista contrattualmente (è presente anche una opzione call a favore di LU-VE India). L'opzione rappresenta una passività finanziaria valutata al fair value, sulla base della formula contrattualmente definita.
  • 397 migliaia di Euro si riferiscono al calcolo previsto contrattualmente dell'earn-out descritto nella nota "Premessa" relativo all'acquisto della società statunitense Zyklus.
Altre passività finanziarie correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Fair value derivati 1.080 891 189
Debiti per leasing 54 158 (104)
Totale 1.134 1.049 85

La voce "fair value strumenti derivati" rappresenta il fair value negativo, al 31 dicembre 2018 dei derivati stipulati dalle società del Gruppo. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Nota 3.8.

3.16 DEBITI COMMERCIALI

La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente:

Debiti commerciali
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 32.629 37.455 (4.826)
Paesi CE 14.130 17.183 (3.053)
Paesi Extra CE 11.041 8.767 2.274
Totale 57.800 63.405 (5.605)

I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2018 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

Tra i debiti commerciali sono stati registrati contract liabilities (anticipi ricevuti da clienti prima di aver effettuato alcuna prestazione) per un importo pari a 330 migliaia di Euro

Non sono iscritti in bilancio debiti commerciali di durata residua superiore ai 5 anni.

Gli amministratori ritengono che il valore d'iscrizione dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

3.17 DEBITI PER IMPOSTE

La voce è così dettagliata:

Debiti per imposte
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Verso Erario per imposte sul reddito 499 595 (96)
Ritenute Fiscali 1.233 1.297 (64)
Atri debiti tributari 599 381 218
Totale 2.331 2.273 58

3.18 ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

La voce è così dettagliata:

Altre passività correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Verso il personale 8.820 7.724 1.096
Verso istituti previdenziali 4.290 3.596 694
Verso amministratori e sindaci 1.530 1.790 (260)
Altri debiti correnti 3.614 2.294 1.320
Totale 18.254 15.404 2.850

Al 31 dicembre 2018 i debiti verso il personale si incrementano per le nuove assunzioni effettuate nel corso dell'anno.

All'inizio dell'esercizio 2018 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

L'incremento della voce "Altri debiti correnti" è dovuto principalmente ai debiti verso fornitori per investimenti della controllata polacca SEST-LUVE POLSKA.

3.19 IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

La voce è così dettagliata:

Imposte anticipate e differite
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte anticipate 4.722 3.359 1.363
Imposte differite passive (13.173) (13.217) 44
Posizione netta (8.451) (9.858) 1.407

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Imposte
differite e
anticipate:
movimentazio
ne
dell'esercizio
(in migliaia di
Euro)
PERDITE
FISCALI
AMM.TI E
LEASING
FAIR VALUE DI
STRUMENTI
DERIVATI
GROSS UP
FUSIONE/LIS
TA CLIENTI
VALUTAZIONE
ATTUARIALE TFR
ACCANTONAM
ENTI E
RETTIFICHE DI
VALORE
ALTRE
DIFFERENZ
E
TOTALI
01.01.2017 (1.090) 2.765 (67) 10.992 (90) (1.455) (518) 10.537
A conto
economico
A patrimonio
4 11 22 (424) (4) (131) (187) (709)
netto
Differenze
- - - - 4 - 61 65
cambi 15 (37) - - - (13) - (35)
Altro - - - - - - - -
Riclassifica - - - (1) (8) (1) 10 -
31.12.2017 (1.071) 2.739 (45) 10.567 (98) (1.600) (634) 9.858
A conto
economico
A patrimonio
572 (264) 21 (911) (7) (251) (1.644) (2.484)
netto
Differenze
- - - - 30 (38) 61 53
cambi 20 (23) - - - 6 (36) (33)
Altro - 534 - 608 - (85) - 1.057
Riclassifica - - - - - - - -
31.12.2018 (479) 2.986 (24) 10.264 (75) (1.968) (2.253) 8.451

Al 31 dicembre 2018, le imposte anticipate si riferiscono:

  • alle perdite fiscalmente riportabili relative ad alcune società controllate;

  • ai fair value degli strumenti derivati, cambi e tassi di interesse, stipulati dalla Capogruppo e da due società controllate;

  • all'impatto fiscale differito della valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto delle società italiane a seguito dell'applicazione del principio IAS 19;

  • alle differenze fiscali sugli accantonamenti ai fondi delle società del Gruppo;

  • ad altre differenze fiscali, che riguardano le riprese temporanee nette quali ad esempio emolumenti non pagati, differenze cambi e altro. Si precisa che l'incremento principale pari a 1.664 migliaia di Euro è principalmente legato al nuovo investimento effettuato in Polonia.

Al 31 dicembre 2018 le imposte differite sono relative:

  • a differenze fiscali su ammortamenti e leasing, che riguardano principalmente l'applicazione del principio IAS 17, rispetto ai principi contabili italiani;

  • allo stanziamento di imposte sul disavanzo di fusione del 2008 allocato su marchi, fabbricati, terreni e all'effetto fiscale derivante dall'allocazione di parte degli avviamenti alla "Customer Relationship" dei Plusvalori in sede di purchase price allocation.

La voce non include nessun importo relativo a imposte differite passive relative ad eventuali future distribuzioni di utili o di riserve da parte delle controllate del Gruppo, in quanto considerato non materiale.

3.20 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la

posizione finanziaria del Gruppo è la seguente:

Posizione finanziaria netta
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
A. Cassa (Nota 3.10) 41 31 10
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 3.10) 85.864 50.731 35.133
C. Attività finanziarie correnti (Nota 3.8) 57.634 72.308 (14.674)
D. Liquidità (A+B+C) 143.539 123.070 20.469
E. Debiti bancari correnti (Nota 3.12) 887 - 887
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (Nota 3.12) 48.775 42.234 6.541
G. Altre passività finanziare correnti (Nota 3.15) 1.134 1.049 85
H. Indebitamento finanziario corrente (E+F+G) 50.796 43.283 7.513
I. Indebitamento finanziario corrente netto (H-D) (92.743) (79.787) (12.956)
J. Debiti bancari non correnti (Nota 3.12) 152.196 112.973 39.223
K. Altre passività finanziare non correnti (Nota 3.15) 4.107 2.101 2.006
L. Indebitamento finanziario non corrente (J+K+L) 156.303 115.074 41.229
M. Indebitamento finanziario netto (I+L) 63.560 35.287 28.273

Nel rendiconto finanziario consolidato è esposta la movimentazione delle disponibilità liquide (lettera A e B del presente prospetto).

4 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

4.1 RICAVI

Nel 2018, i ricavi di vendita sono stati pari a 305.936 migliaia di Euro, in aumento del 14% rispetto allo scorso esercizio (269.195 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

Ricavi per famiglia di prodotto

Ricavi per prodotto
(in migliaia di Euro)
2018 % 2017 % Variazione % Variazione
Scambiatori di calore 184.530 60% 158.918 59% 25.612 16%
Apparecchi Ventilati 97.189 32% 85.602 32% 11.587 14%
Porte 10.029 3% 9.264 3% 765 8%
Close Control 9.953 3% 10.736 4% (783) -7%
Subtotale 301.701 99% 264.520 98% 37.181 14%
Altro 4.235 1% 4.675 2% (440) -9%
TOTALE 305.936 100% 269.195 100% 36.741 14%

Ricavi per area geografica:

Ricavi per area geografica
(in migliaia di Euro)
2018 % 2017 % Variazione % Variazione
Italia 64.170 21% 58.221 22% 5.949 10%
Polonia 28.564 9% 18.968 7% 9.596 51%
Germania 24.173 8% 21.782 8% 2.391 11%
Russia 19.218 6% 21.145 8% (1.927) (9%)
Francia 17.358 6% 15.742 6% 1.616 10%
Repubblica Ceca 15.757 5% 13.713 5% 2.044 15%
Austria 15.227 5% 12.683 5% 2.544 20%
Svezia 13.921 5% 11.009 4% 2.912 26%
Spagna 10.294 3% 9.584 4% 710 7%
Altri paesi 97.254 32% 86.348 32% 10.906 13%
TOTALE 305.936 100% 269.195 100% 36.741 14%

Nel 2018, i ricavi di vendita sono stati pari a 305.936 migliaia di Euro, in aumento del 14% rispetto all'esercizio precedente (269.195 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

Si rinvia alla Relazione Unica sulla Gestione per un commento approfondito in merito ai trend che hanno caratterizzato i mercati di riferimento nel corso dell'esercizio e ad un'analisi dei ricavi "a parità di perimetro", ovvero considerando i ricavi di ZYKLUS di tutto l'esercizio 2018 (e non solo i ricavi consuntivati dalla data di acquisizione, ovvero quelli dell'ultimo semestre 2018).

Il valore dei corrispettivi delle transazioni con performance obligation non soddisfatte (o non completamente soddisfatte dal Gruppo) al termine dell'esercizio ammonta ad 330 migliaia di Euro. Gli Amministratori stimano saranno riconosciuti come ricavo nel successivo esercizio.

Il Gruppo, lavorando con operazioni principalmente con una sola performance obligation, non ha valori rilevanti riferiti a performance obligation non soddisfatte alla chiusura dell'esercizio.

4.2 ALTRI RICAVI

Altri Proventi
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Altri proventi 933 837 96
Totale 933 837 96

Gli "altri proventi" si riferiscono per 827 migliaia di Euro agli incentivi all'export della controllata SPIROTECH e per 106 migliaia di Euro ad altri ricavi delle altre società del Gruppo.

4.3 ACQUISTI DI MATERIALI

Acquisti di materiali
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Materie prime e componenti di acquisto 160.847 144.080 16.767
Materiale di consumo 6.582 5.926 656
Totale 167.429 150.006 17.423

Nel corso dell'anno 2018 il costo per acquisto dei materiali ha evidenziato un aumento significativo, principalmente riconducibile all'aumento del fatturato. Si rinvia alla Relazione Unica sulla Gestione per un commento approfondito.

4.4 SERVIZI

Servizi
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Spese per energia telefoniche e telex 4.499 3.602 897
Spese generali e consulenze 13.505 13.134 371
Spese di pubblicità e promozionali 1.026 898 128
Spese per trasporti 7.326 6.437 889
Spese per manutenzioni 3.179 3.101 78
Lavorazioni esterne 3.129 3.185 (56)
Provvigioni 338 1.010 (672)
Emolumenti agli organi sociali 3.371 2.917 454
Altri costi per servizi 4.183 3.513 670
Spese per godimento beni di terzi 2.395 2.308 87
Totale 42.951 40.105 2.846

Nel corso dell'esercizio il costo dei servizi ha evidenziato un aumento di 2.846 migliaia di Euro, generalizzato su tutte le voci dei servizi dovuto all'aumento del fatturato.

Pubblicità dei corrispettivi di revisione

Ai sensi dell'articolo 149-duodecies del regolamento emittenti CONSOB si allega tabella riassuntiva dei corrispettivi della revisione contabile prestata dalla società Deloitte & Touche S.p.A., cui è stato conferito l'incarico di effettuare la revisione contabile del bilancio consolidato di Gruppo.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
(in migliaia di Euro)
Capogruppo 123
Revisione Contabile - Deloitte & Touche
- Rete della Deloitte & Touche
Controllate italiane 76
Controllate estere 146
Capogruppo 112
Altri servizi - Deloitte & Touche
- Rete della Deloitte & Touche
Controllate italiane 3
Controllate estere 3

4.5 COSTO DEL PERSONALE

Costo del personale
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Salari e stipendi 47.653 42.970 4.683
Oneri sociali 13.199 11.698 1.501
TFR 1.674 1.584 90
Altri costi del personale 297 28 269
Totale 62.823 56.280 6.543

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel 2018 è stato pari a 2.661. Al 31 dicembre 2018 il numero dei dipendenti del Gruppo era di 2.609 unità (1.997 operai, 582 impiegati e quadri, 30 dirigenti), contro i 2.481 nel 2017 (1.914 operai, 536 impiegati e quadri, 31 dirigenti).

Al 31 dicembre 2018 il numero di collaboratori temporanei era di 447 unità, (516 nel 2017).

4.6 SVALUTAZIONI

Svalutazioni
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Accantonamento fondo svalutazione crediti commerciali 427 - 427
Totale 427 - 427

La voce svalutazione accoglie gli accantonamenti effettuati nel 2018 secondo l'IFRS9.

4.7 ALTRI COSTI OPERATIVI

Altri costi operativi
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Imposte non sul reddito 488 572 (84)
Accantonamenti per rischi 371 414 (43)
Altri oneri di gestione 1.421 1.085 336
Totale 2.280 2.071 209

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà.

4.8 PROVENTI FINANZIARI

Proventi finanziari
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Interessi attivi 20 137 (117)
Altri proventi finanziari 1.221 1.496 (275)
Totale 1.241 1.633 (392)

Il dettaglio degli altri proventi finanziari è il seguente:

  • 796 migliaia di Euro è il fair value degli investimenti (Nota 3.8);
  • 193 migliaia di Euro è l'utile sulla gestione patrimoniale (Nota 3.8);
  • 69 migliaia di Euro sono altri proventi finanziari.

4.9 ONERI FINANZIARI

Oneri finanziari
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Interessi passivi verso banche 1.268 1.302 (34)
Interessi passivi da altri finanziatori 215 160 55
Altri oneri finanziari 2.292 217 2.075
Totale 3.775 1.679 2.096

Il dettaglio degli altri oneri finanziari è il seguente:

  • 906 migliaia di Euro è il fair value dell'opzione put (Nota 3.15);
  • 1.246 migliaia di Euro è la perdita sulla gestione patrimoniale (Nota 3.8);
  • 140 migliaia di Euro sono altri oneri finanziari.

4.10 UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2018 il Gruppo ha consuntivato perdite nette per circa 250 migliaia di Euro (perdite nette per 5.564 migliaia di Euro nel 2017 principalmente agli impatti INR, Zloty e Rubli). La parte realizzata ammonta a negativi 394 migliaia di Euro, mentre la parte non realizzata a positivi 144 migliaia di Euro.

Si segnala come la voce comprenda 854 migliaia di Euro di perdite su cambi realizzate sullo strumento finanziario CCD (Nota "premessa"). Lo strumento è stato smobilizzato a giugno 2018, pertanto non si avranno altri impatti a conto economico.

4.11 UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI

Il contratto di acquisto di Spirotech prevedeva un importo in escrow account basato sui possibili aggiustamenti iniziali (positivi o negativi) sulla chiusura del bilancio Indiano del 31 marzo 2017. A seguito delle opportune verifiche anche con le controparti venditrici l'importo in escrow account ( tale rettifica di stima non era stata inclusa nella valutazione delle considerazioni per l'acquisto della società al 31 dicembre 2016) è stato integralmente rilasciato, nel mese di luglio 2018, a favore del Gruppo LU-VE per 416 migliaia di Euro, generando un componente positivo a conto economico .

4.12 IMPOSTE SUL REDDITO

Imposte sul reddito
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Imposte correnti 3.848 2.658 1.190
Imposte differite (2.484) (709) (1.775)
Conguaglio esercizio precedente (95) 285 (380)
Totale 1.269 2.234 (965)

L'incremento delle imposte correnti di 1.687 migliaia di Euro è principalmente legato all'aumento del fatturato.

Per un'analisi dettagliata delle imposte differite si rimanda alla tabella sulla movimentazione delle imposte differite attive e passive riportata in nota 3.19.

Imposte sul reddito
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Imposte sul reddito teoriche 4.167 2.043
Effetto fiscale differenze permanenti (319) 615
Imposte sul reddito iscritte in bilancio 3.848 2.658
Così ripartite:
IRES società controllate italiane 322 187
Di cui IRES Capogruppo: 333 196
IRAP 384 288
Imposte società estere 3.142 2.183
Totale 3.848 2.658

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 24%, al risultato ante imposte del Gruppo.

Al 31 dicembre 2018 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

4.13 UTILI PER AZIONE

Il calcolo dell'utile per azione base e diluito è basato sui seguenti dati:

Calcolo Utile di base diluito
(in migliaia di Euro)
2018 2017
UTILE
(Valori in migliaia di Euro)
Utile netto dell'esercizio 15.407 5.642
NUMERO DI AZIONI
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione dell'utile per azione base
22.083.370 21.380.521
Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie potenziali - 737.090
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione dell'utile per azione diluito
22.083.370 22.117.611
UTILE PER AZIONE
(Valori in unità di Euro)
2018 2017
Utile per azione base 0,70 0,26
Utile per azione diluito 0,70 0,26

4.14 DIVIDENDI

Nel mese di aprile 2018, sono stati distribuiti dividendi pari a 4.860 migliaia di Euro, corrispondente alla distribuzione di un dividendo lordo di Euro 0,22 (zero/22) per ciascuna delle 22.092.438 azioni in circolazione, al netto delle azioni proprie.

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,25 Euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale convocata per l'approvazione del bilancio della Capogruppo e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

L'eventuale dividendo proposto sarà messo in pagamento a partire dall'8 maggio 2019, con stacco cedola n. 4 il 6 maggio 2019 (c.d. record date il 7 maggio 2019).

In aggiunta sono stati pagati 765 migliaia di Euro agli azionisti di minoranza delle società controllate, per un totale di 5.265 migliaia di Euro nell'esercizio.

4.15 INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

Il Gruppo ha applicato in materia di informativa di settore il principio IFRS 8, che pone l'attenzione sulla reportistica utilizzata internamente dal management aziendale, richiedendo di basare le informazioni riportate nell'informativa di settore sugli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative.

Le Strategic Business Unit (SBU) del Gruppo ai sensi del principio IFRS 8 sono identificate nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. Le SBU del Gruppo sono i seguenti:

  • − SBU Cooling Systems (fino all'esercizio 2016 denominata "Ventilati"), che include gli apparecchi ventilati e i condizionatori d'aria di precisione "close control";
  • − SBU Components (fino all'esercizio 2016 denominata "OEM"), che include gli scambiatori di calore e le porte di vetro speciali per banchi e vetrine refrigerate.

Il dettaglio del fatturato per SBU nei due periodi in esame è fornito nella tabella che segue:

Ricavi per SBU
(in migliaia di Euro)
2018 % 2017 % Variazione % Variazione
Apparecchi Ventilati 97.189 32,2% 85.231 32,2% 11.958 14,0%
Close Control 9.953 3,3% 10.723 4,1% (770) (7%)
SBU COOLING SYSTEM 107.142 35,5% 95.954 36,3% 11.188 11,7%
Scambiatori di calore 184.530 61,2% 159.301 60,2% 25.229 15,8%
Porte 10.029 3,3% 9.265 3,5% 764 8,2%
SBU COMPONENTS 194.559 64,5% 168.566 63,7% 25.993 15,4%
TOTALE FATTURATO PRODOTTI 301.701 100% 264.520 100% 37.181 14,1%

Le SBU sono pertanto individuate come componenti di un'impresa le cui informazioni finanziarie sono disponibili e sono valutate regolarmente dal top management nel decidere come allocare le risorse e nella valutazione delle performance.

Di seguito si forniscono le informazioni suddivise per SBU al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017:

2018 2017
Segment
(in migliaia di
Euro)
Components Cooling
System
Costi
non
allocati
Totale Components Cooling
System
Costi
non
allocati
Totale
RICAVI 194.559 107.142 - 301.701 168.182 96.338 - 264.520
EBITDA 26.448 10.153 - 36.601 21.718 7.354 - 29.072
Investimenti 24.496 13.717 - 38.213 16.170 8.116 - 24.286
Attività Materiali 150.933 114.790 - 265.723 126.669 116.947 - 243.616

4.16 INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Il principio IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, in particolare riferibili alle seguenti fattispecie:

  • rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti
  • rischio di mercato (in particolare rischio di cambio, relativo all'operatività in valute diverse da quella funzionale; rischio di tasso di interesse, relativo all'esposizione finanziaria del Gruppo; rischio di volatilità dei prezzi delle materie prime);
  • rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività del Gruppo.

Il coordinamento ed il monitoraggio dei principali rischi finanziari sono centralizzati nella Direzione. Il Gruppo segue attentamente in maniera specifica ciascuno dei predetti rischi finanziari, intervenendo con l'obiettivo di minimizzarli tempestivamente anche attraverso l'utilizzo di strumenti derivati di copertura.

Fa parte delle politiche del Gruppo LU-VE proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni e interest rate swap. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi.

Si sottolinea come tutti gli strumenti derivati siano stati sottoscritti con finalità di copertura gestionale dei rischi sottostanti. Alla data di presentazione del presente bilancio, tuttavia, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per trattare tali derivati secondo le regole dell'hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, la Direzione del gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura.

Categorie di strumenti finanziari

Le seguenti tabelle aggregano informazioni relative a:

  • Classi di strumenti finanziari sulla base della loro natura e caratteristiche;
  • Valore di carico degli strumenti finanziari;
  • Fair value degli strumenti finanziari (ad eccezione degli strumenti finanziari il cui valore di carico approssima il fair value); e
  • Gerarchia dei livelli di fair value per le attività e passività finanziarie il cui fair value è riportato.

I livelli da 1 a 3 della gerarchia del fair value sono basati sul grado di osservabilità delle informazioni:

  • Valutazioni di fair value di Livello 1 sono quelle derivate da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per identiche attività o passività;
  • Valutazioni di fair value di Livello 2 sono quelle derivate da inputs diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per attività e passività, sia direttamente (ad esempio prezzi) o indirettamente (ad esempio derivate dai prezzi); e
  • Valutazioni di fair value di Livello 3 sono quelle derivate dall'applicazione di tecniche di valutazione che includono inputs per attività o passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (inputs non-osservabili)
Attività e Passività valutate al fair value al
31/12/2018
(in migliaia di Euro)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Altre attività finanziarie
Attività finanziarie correnti - 57.634 - 57.634
Altre passività finanziarie: - -
Derivati - 1.080 - 1.080
Put Option - - 3.657 3.657
Earn-Out - - 397 397
Totale - 56.554 (4.054) 52.500

Alcune delle attività e passività finanziarie del Gruppo sono valutate al fair value ad ogni data di riferimento del bilancio.

In particolare, il fair value dei contratti di opzione su valute estere, gli interest rate swaps ed i commodity swaps è calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri sulla base dei tassi di cambio forward, dei tassi forward contrattuali e dei prezzi forward delle commodity, attualizzati alla data di bilancio (fair value di livello 2)

Il fair value del debito riveniente dalla put option concessa agli azionisti di minoranza di Spirotech è valutato utilizzando l'Income Approach, basandosi sul confronto tra il metodo dei flussi di cassa futuri attualizzati derivanti dalla controllata indiana e un calcolo contrattuale (fair value di livello 3). Anche il fair value del corrispettivo variabile relativo all'acquisto di Zyklus è stato valutato utilizzando l'Income Approach.

Il fair vlue delle altre attività finanziarie deriva dal fair value degli investimenti in strumenti quotati, aggiustati sulla base della rendita contrattuale, rientrando pertanto nella categoria 2 del fair value.

Di seguito si riportano le categorie di strumenti finanziari:

Strumenti finanziari per categorie IFRS 9
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 85.905 50.762
Crediti commerciali 50.854 47.616
Attività finanziarie non correnti
Fair Value - -
Derivati di negoziazione - 246
Attività finanziarie correnti 57.634 72.062
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
Finanziamenti 201.858 155.207
Debiti commerciali 57.800 63.405
Fair Value - -
Derivati di negoziazione 1.080 891
Debito per put option 5% Spirotech 3.260 1.788
Corrispettivo variabile per l'acquisto di Zyklus 397 -

Gestione del rischio di credito

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dai rapporti commerciali con l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento per singolo cliente, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero. In alcuni casi viene attivata la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di fideiussioni. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza periodica. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito. Per alcuni clienti sono state sottoscritte coperture assicurative dedicate.

Prova dei buoni risultati raggiunti sono i livelli storicamente minimi delle perdite su crediti contabilizzate dalle società del Gruppo.

Gestione del rischio di cambio

Il Gruppo, in connessione all'attività caratteristica, è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute, diverse da quella di conto in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. A livello di acquisti, la principale valuta di esposizione del Gruppo è il USD (valuta a cui è legato il costo delle principali materie prime): infatti le materie prime sui mercati di riferimento sono quotate in USD e il costo viene convertito in Euro applicando alla quotazione in dollari il tasso di cambio USD/Euro del giorno, così facendo ricadere i rischi del cambio sull'acquirente.

Inoltre, le società del Gruppo localizzate in paesi in cui la moneta di riferimento è diversa dall'Euro, che pure acquistano le materie prime con contratti che prevedono quale moneta per il pagamento

l'Euro (e quindi subiscono il rischio di cambio USD/Euro evidenziato) sono esposte anche al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.

A livello di vendite, le stesse sono principalmente effettuate in Euro. Inoltre, le società Sest LuVe Polska, HTS e Spirotech, pur essendo localizzate in paesi che non hanno l'Euro come valuta di riferimento, effettuano la quasi totalità delle loro vendite in Euro e pertanto sono inoltre esposte al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.

Al fine di limitare il potenziale impatto derivante dalle fluttuazioni delle valute, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizza procedure e strumenti atti a tale fine. L'attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, utilizzando strumenti e politiche conformi agli standard internazionali.

Il Gruppo inoltre detiene partecipazioni di controllo in società che redigono il bilancio in valute diverse dall'Euro (zloty, rublo, corona ceca, corona svedese, rupia, dollaro australiano, yuan). Il Gruppo è esposto quindi al rischio traslativo che le fluttuazioni nei tassi di cambio di alcune valute rispetto alla valuta di consolidamento possono portare nel valore del patrimonio netto consolidato. Le principali esposizioni sono monitorate, ma non rientra tra le attuali politiche del Gruppo la copertura di tali rischi.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in valuta estera al 31 dicembre 2018, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti delle altre valute avrebbe comportato una perdita di 661 migliaia di euro.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di indebitamento finanziario a medio-lungo termine, pertanto variazioni nei livelli dei tassi d'interesse influenzano il costo delle varie forme di finanziamento, incidendo sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo. La politica del Gruppo è finalizzata a limitare il rischio di fluttuazione del tasso di interesse stipulando finanziamenti a tasso fisso o contratti derivati utilizzati ai soli fini di copertura. Tali operazioni di copertura hanno tassi di riferimento, scadenze e importi perfettamente allineati con i finanziamenti a medio-lungo temine sottostanti.

Tale politica di copertura consente al Gruppo una ridotta esposizione al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2018 un ipotetico incremento dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe un incremento degli oneri finanziari pari a 991 migliaia di Euro, senza peraltro tenere conto delle operazioni con strumenti derivati che sono state considerate di negoziazione.

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

I costi di produzione del Gruppo LU-VE sono influenzati dai prezzi delle principali materie prime, quali il rame, l'alluminio. La maggior parte degli acquisti di materie prime viene effettuata

nell'Unione Europea. I relativi rischi sono connessi sia alla fluttuazione delle quotazioni di tali materie sui mercati di riferimento (su cui sono quotate in USD), sia all'affidabilità e alle politiche delle società di estrazione mineraria e/o di trasformazione.

Al fine di gestire tali rischi, il Gruppo LU-VE monitora costantemente le disponibilità di materie prime sul mercato, nonché l'andamento del relativo prezzo, al fine di identificare tempestivamente eventuali situazioni di carenze della disponibilità delle materie prime e di attivare azioni idonee a garantire la necessaria autonomia produttiva, nonché di mantenere competitiva la propria attività produttiva anche sotto questo profilo. In particolare, per quanto riguarda la principale materia prima acquistata – il rame – il Gruppo LU-VE si relaziona da tempo con i medesimi fornitori, selezionati sulla base di rapporti di fiducia. Inoltre, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno in relazione alle tendenze previste, stipula contratti di copertura del rischio dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime.

Gestione del rischio di liquidità

Il rischio liquidità cui il Gruppo potrebbe essere soggetto è il mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività, nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali. I principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da un lato, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altro le caratteristiche di scadenza dei debiti finanziari a medio e lungo termine. Il Gruppo dispone di linee di credito concesse da una pluralità di primarie istituzioni bancarie italiane ed internazionali adeguate alle attuali esigenze. Le linee guida adottate dal Gruppo consistono nel:

  • − mantenimento di finanziamenti a medio-lungo termine adeguati rispetto al livello di attività immobilizzate;
  • − mantenimento di un adeguato livello di affidamenti bancari a breve termine (sia di cassa che per lo smobilizzo dei crediti domestici ed all'esportazione).

Inoltre, il Gruppo, al 31 dicembre 2018, dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per circa 45 milioni di Euro. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • − verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente le eventuali azioni correttive;
  • − mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine.

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2018:

Analisi per scadenza delle
passività finanziarie al
31/12/2018
(in migliaia di Euro)
Valore contabile Flussi finanziari
contrattualizzati
Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari 200.971 204.649 50.099 148.621 5.929
Anticipi su fatture 887 - - - -
Leasing Finanziari 139 139 119 20 -
Financial Liabilities 201.997 204.788 50.218 148.641 5.929
Debiti commerciali 57.800 57.800 57.800
ERRORE. PER APPLICARE HEADING 1 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.
ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.
Totale
259.797
262.588
108.018
148.641
5.929
-------------------------------------------------------------

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Gestione del rischio sul capitale

Il Gruppo gestisce il proprio capitale al fine di assicurarsi che le entità del Gruppo siano in grado di garantire la propria continuità aziendale massimizzando al contempo il ritorno per gli azionisti, attraverso l'ottimizzazione del rapporto tra debito e patrimonio netto. La strategia complessiva del Gruppo è rimasta invariata dal 2017.

La struttura del capitale del Gruppo consiste nell'indebitamento netto (i finanziamenti descritti nella nota 3.12, al netto dei saldi relativi alle disponibilità liquide) e nel patrimonio netto del Gruppo (che comprende il capitale versato, le riserve, gli utili a nuovo e le interessenze di minoranza, come descritto nella Nota 3.11).

Il Gruppo non è soggetto ad alcun requisito imposto esternamente in relazione al proprio capitale.

Operazioni con parti correlate

La Capogruppo e le altre società appartenenti al Gruppo intrattengono con Parti Correlate alcuni rapporti di natura commerciale e finanziaria, regolati a condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, ovvero alle medesime condizioni che sarebbero state applicate a controparti indipendenti. A tale riguardo, non vi è tuttavia garanzia che, ove tali operazioni fossero state concluse fra, o con, parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni stesse, alle stesse condizioni e con le stesse modalità.

In conformità a quanto disposto dal principio IAS 24, si considerano Parti Correlate le seguenti entità: (a) le società che direttamente, o indirettamente attraverso una o più imprese intermedie, controllano, o sono controllate dalla o sono sotto un comune controllo con l'impresa che redige il bilancio; (b) le società collegate; (c) le persone fisiche che hanno direttamente o indirettamente un potere di voto nell'impresa che redige il bilancio che conferisca loro un'influenza dominante sull'impresa ed i loro stretti familiari; (d) i dirigenti con responsabilità strategiche, cioè coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività dell'impresa che redige il bilancio, compresi amministratori e funzionari della società e gli stretti familiari di tali persone; (e) le imprese nelle quali è posseduto, direttamente, o indirettamente, una rilevante potere di voto da qualsiasi persona fisica descritta sub c) o sub d) o sulle quali tale persona fisica è in grado di esercitare una influenza notevole. Il caso sub e) include le imprese possedute dagli amministratori o dai maggiori azionisti della impresa che redige il bilancio e le imprese che hanno un dirigente con responsabilità strategiche in comune con l'impresa che redige il bilancio.

La seguente tabella illustra i rapporti economici e patrimoniali intrattenuti dalle Società del Gruppo con parti correlate nell'esercizio 2018:

Società Correlate
(in migliaia di Euro)
Crediti
commer
ciali
Debiti
commer
ciali
Crediti
finanziari
Debiti
finanziari
Ricavi
commerciali
Costi
commerciali
Ricavi
finanziari
Costi
finanziari
MGPE - - - - - 119 - -
VITALE ZANE & CO
SRL
- - - - - 40 - -
Finami SRL - 50 - - - 251 - -
Totale - 50 - - - 410 - -

I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

Si segnala che i principali rapporti con Parti Correlate intrattenuti dal Gruppo LU-VE sono i contratti di natura pluriennale di seguito indicati:

  • TGD ha in essere con Finami un contratto di sub-locazione per lo stabilimento e gli uffici ubicati a Travacò Siccomario (PV), di cui Finami è a sua volta utilizzatrice in virtù di due contratti di leasing con Selmabipiemme Leasing S.p.A.; il contratto è stato stipulato in data 16 dicembre 2010 per un periodo di sei anni (e cioè fino al 15 dicembre 2016), rinnovabile per egual periodo, salvo disdetta da inviarsi mediante lettera raccomandata a.r. con un preavviso di almeno sei mesi.
  • Nel corso del 2015 il contratto è stato oggetto di estensione per un'altra parte della proprietà. Nel corso dell'esercizio 2016, oltre ad essere stato rinnovato il contratto in scadenza, è stato stipulato un ulteriore contratto di locazione, per un immobile industriale adiacente a quello già in uso da parte della controllata. Il corrispettivo annuo riconosciuto a Finami nell'ambito dei contratti sopra menzionati è stato pari a 251 migliaia di Euro;
  • a partire dal mese di luglio 2015 LU-VE ha in essere un contratto di consulenza strategica con la società MGPE S.r.l., al cui capitale partecipa Michele Garulli (amministratore di LU-VE). Il contratto ha validità di dodici mesi ed è soggetto a rinnovo automatico salvo recesso di una delle parti. La remunerazione dell'incarico prevede un compenso fisso annuo, pari a 25 migliaia di Euro, ed un compenso variabile, al verificarsi di operazioni di acquisizione (c.d. success fee) per le quali è stata svolta la consulenza strategica.
  • la società Vitale Zane & CO S.r.l., ai cui capitali partecipa uno stretto familiare di un amministratore di LU-VE S.p.A., prestano attività di consulenza strategica a favore di LU-VE S.p.A., per un compenso annuo pari a 40 migliaia di Euro.

4.17 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI

Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici degli Amministratori della Controllante e dei componenti del Collegio Sindacale.

Nome e
cognome
Periodo di Scadenza della Compensi Compensi per
la partecipa
Compensi variabili non
equity (Euro)
Benefici
non
Totale
Carica incarico carica fissi (Euro) zione a
comitati
(Euro)
Bonus e
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
monetari
(Euro)
(Euro)
Iginio
Liberali
Presidente
esecutivo
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 232.000
(1)
- 269.675 - - 501.675
(II) Compensi da collegate e controllate 18.000 - - - - 18.000
(III) Totale 250.000 - 269.675 - - 519.675
Pierluigi
Faggioli
Vice Presidente 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 30.000
(2)
- - - - 30.000
(II) Compensi da collegate e controllate 185.000 - 269.675 - 3.693 458.368
(III) Totale 215.000 - 269.675 - 3.693 488.368
Matteo
Liberali
Amministratore
Delegato CEO
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 315.000
(3)
- 402.500 - 6.103 723.603
(II) Compensi da collegate e controllate 44.000 - - - - 44.000
(III) Totale 359.000 - 402.500 - 6.103 767.603
Michele
Faggioli
Amministratore
Delegato COO
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio (4)
205.000
- 230.000 - - 435.000
(II) Compensi da collegate e controllate 115.000 - 172.500 - 9.826 297.326
(III) Totale 320.000 - 402.500 - 9.826 732.326
Attilio
Arietti
Consigliere 1/1/2018-
14/05/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 5.769 - - - - 5.769
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 5.769 - - - - 5.769
Giovanni
Cavallini
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 - - - - 18.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 18.000 - - - - 18.000
Michele
Garulli
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da collegate e controllate
40.000
(5)
-
5.000
-
-
-
-
-
-
-
45.000
-
(III) Totale 40.000 5.000 - - - 45.000
Anna
Gervasoni
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 10.000 - - - 28.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 18.000 10.000 - - - 28.000
Laura Oliva Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 - - - - 18.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 18.000 - - - - 18.000

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Fabio
Liberali
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 129.894 (6)
-
- - 4.851 134.745
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 129.894 - - - 4.851 134.745
Stefano
Paleari
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 14.000 - - - 32.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 18.000 14.000 - - - 32.000
Roberta
Pierantoni
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 5.000 - - - 23.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 18.000 5.000 - - - 23.000
Marco
Vitale
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 - - - - 18.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 18.000 - - - - 18.000
Paola
Mignani
Presidente
Collegio
Sindacale
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 45.000 - - - - 45.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 45.000 - - - - 45.000
Stefano
Beltrame
Sindaco Effettivo 1/1/2017-
31/12/2017
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 30.000 - - - - 30.000
(II) Compensi da collegate e controllate 25.833 - - - - 25.833
(III) Totale 55.833 - - - - 55.833
Ivano
Pelassa
Sindaco Effettivo 1/1/2017-
31/12/2017
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 30.000 - - - - 30.000
(II) Compensi da collegate e controllate - - - - - -
(III) Totale 30.000 - - - - 30.000

(1) di cui Euro 18.000 come consigliere, ed Euro 214.000 per la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione

(2) di cui Euro 18.000 come consigliere, ed Euro 12.000 per la carica di Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione

(3) di cui Euro 18.000 come consigliere, ed Euro 297.000 per la carica di Amministratore Delegato CEO

(4) di cui Euro 18.000 come consigliere, ed Euro 187.000 per la carica di Amministratore Delegato COO

(5) di cui Euro 18.000 come consigliere, ed Euro 22.000 per l'incarico di Investor Relator

(6) di cui Euro 18.000 come consigliere, ed Euro 111,893,86 in virtù del rapporto di lavoro dipendente in essere con LU-VE S.p.A.

4.18 PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al 31 dicembre 2018 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti del Gruppo.

4.19 IMPEGNI E GARANZIE

La tabella che segue riporta il dettaglio degli impegni e delle garanzie prestate dal Gruppo:

Impegni
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ipoteche 45.304 58.738 (13.434)
Merci di terzi 1.772 804 968
Totale 47.076 59.542 (12.466)

Le ipoteche si riferiscono alle garanzie concesse dalle società del Gruppo per l'ottenimento di finanziamenti bancari a medio/lungo termine. Al 31 dicembre 2018, il dettaglio dei finanziamenti per i quali è stata concessa ipoteca sugli immobili di proprietà del Gruppo è il seguente:

Società debitrice
(in migliaia di Euro)
Controparte Tipologia di
finanziamento
Accensione Scadenza Garanzie Importo
originario
finanziamento
LU-VE Banca Popolare di
Milano
Finanziamento
Ipotecario
25/09/2015 31/12/2021 Ipoteca 30.000
SEST
LU-VE
POLSKA
SP. Z O.O.
BNP Paribas bank
Polska SA
Finanziamento
Ipotecario BEI
08/11/2011 08/11/2021 Ipoteca 5.000
LU-VE FRANCE S.A R.L. BNP PARIBAS S.A. Finanziamento
Ipotecario
08/11/2011 03/11/2026 Ipoteca 798

La voce "Merci di terzi" è relativa a prodotti di proprietà di clienti, in giacenza temporanea presso i magazzini del Gruppo alla data del 31 dicembre 2018 e 2017.

5 AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI

5.1 SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE

Denominazione sociale Sede % di
possesso
Valuta Capitale
sociale
Patrimonio
Netto al
31/12/2018
Risultato
d'esercizio
2018
Controllate dirette:
SEST S.p.A. Limana (BL) 100,00 EUR 1.000.000 20.540.290 2.237.695
Tecnair LV S.p.A. Uboldo (VA) 79,90 EUR 200.000 2.399.989 100.701
Heat Transfer Systems s.r.o.
(HTS)
Novosedly (Rep. Ceca) 100,00 CZK 133.300.000 369.994.779 26.484.428
LU-VE Sweden AB Asarum (Svezia) 100,00 SEK 50.000 (39.531.572) (11.287.088)
LU-VE France S.a.r.l. Lione (Francia) 86,06 EUR 84.150 1.381.856 7.916
LU-VE Pacific Pty Ltd Thomastown (Australia) 75,50 AUD 200.000 (3.646.855) (477.792)
LU-VE Deutschland GmbH Stoccarda (Germania) 100,00 EUR 230.000 (101.706) (24.007)
LU-VE Iberica S.L. Madrid (Spagna) 85,00 EUR 180.063 (713.767) (5.135)
LU-VE Asia Pacific Limited Wan Chai (Hong Kong) 100,00 HKD 10.000 (26.363.343) 677.405
LU-VE INDIA CORPORATION
PRIVATE LTD
New Delhi (India) 99,99 INR 5.555.568 2.448.741.334 24.363.714
LuveDigital S.r.l. Uboldo (VA) 50,00 EUR 10.000 23.640 1.993
MANIFOLD S.r.l. Uboldo (VA) 99,00 EUR 10.000 22.895 4.566
LU-VE AUSTRIA GmbH Vienna (Austria) 100,00 EUR 17.500 24.873 13.369
Zyklus Heat Transfer Inc Jacksonville (USA, Texas) 100,00 USD 1.000 1.052.571 153.247
Controllate indirette:
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.
(posseduta al 95% da SEST
S.p.A.)
Gliwice (Polonia) 95,00 PLN 16.000.000 220.271.995 56.326.673
«OOO» SEST LU-VE (posseduta
al 95% da SEST S.p.A.)
Lipetsk (Russia) 95,00 RUB 136.000.000 782.402.635 126.172.660
LU-VE HEAT EXCHANGERS Ltd
(posseduta al 100% da LU-VE
Asia Pacific Limited)
Changshu (Cina) 100,00 CNY 38.211.761 11.929.479 (1.699.245)
LU-VE HEAT EXCHANGERS
(Tianmen) Co, Ltd
Tianmen (Cina) 100,00 CNY n.a. n.a. n.a.
Thermo Glass Door S.p.A.
(posseduta al 100% da SEST
S.p.A.)
Travacò Siccomario (PV) 100,00 EUR 100.000 100.000 (2.016.931)
Spirotech Ltd (posseduta al
95% da LU-VE INDIA
CORPORATION PRIVATE LTD)
New Delhi (India) 95,00 INR 25.549.700 1.854.524.451 437.155.994

6 OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate operazioni significative non ricorrenti.

7 TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2018 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.

8 EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2018

Nel mese di febbraio è stato approvato dalle autorità competenti il progetto di ampliamento dello stabilimento di Spirotech, i cui lavori dovrebbero cominciare all'inizio del mese di aprile una volta conclusa la negoziazione dei contratti di appalto.

Nel corso del primo bimestre sono state concordate con le autorità del parco industriale di Jacksonville Texas delle condizioni di particolare favore per l'acquisizione di circa 80.000 metri quadri di terreni per la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo entro i due anni successivi alla firma dei contratti definitivi, che è prevista nel corso del mese di aprile.

Relativamente al progetto di acquisizione della divisione "Air" del gruppo Alfa Laval, nel periodo sono proseguite, in un clima generale di buona collaborazione, le previste attività propedeutiche alla firma dei contratti definitivi.

Nel mese di gennaio è stato stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banco BPM Mediocredito Italiano per Euro 30.000.000 della durata di 75 mesi (di cui tre di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante.

Amministratore Delegato Matteo Liberali

Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, poiché le suddette
CGU includono un avviamento, la Direzione del Gruppo ha effettuato una
verifica (Impairment test) volta a determinare che i valori di carico relativi alle
attività delle singole CGU siano iscritti in bilancio al 31 dicembre 2018 ad un
valore non superiore rispetto a quello recuperabile. All'esito dei test di
impairment , approvati dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 22
marzo 2019, il Gruppo non ha rilevato svalutazioni di attività.
Il processo di valutazione circa la recuperabilità dei valori iscritti nell'attivo del
bilancio da parte della Direzione, che viene condotto mediante la
determinazione del valore d'uso, è complesso e si basa su assunzioni
riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi delle CGU, facendo
riferimento al piano 2019-2022, la determinazione di un appropriato tasso di
attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Tali assunzioni
si basano sulle prospettive della Direzione di focalizzarsi in nuovi mercati
geografici ritenuti più attrattivi per dimensione, stabilità, crescita e marginalità
di rafforzare e ampliare la capacità produttiva esistente, di migliorare in
continuità le performance dei prodotti esistenti e di sviluppare prodotti
innovativi.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare degli attivi iscritti in bilancio,
relativi alle CGU, della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei
relativi flussi di cassa e delle variabili chiave precedentemente descritte,
abbiamo considerato il test di impairment un aspetto chiave della revisione del
bilancio consolidato del Gruppo.
La nota 3.1 "Avviamento e Altre attività immateriali" del bilancio consolidato
riporta l'informativa sul test di impairment, ivi inclusa un'analisi di sensitività
effettuata dalla Direzione che illustra gli effetti che potrebbero emergere al
variare di talune assunzioni chiave utilizzate.
cedure di
sione svolte
Al fine di valutare la recuperabilità delle attività delle singole CGU, abbiamo
preliminarmente esaminato le modalità usate dalla Direzione per la
determinazione del valore d'uso delle CGU, analizzando i metodi e le
assunzioni utilizzati per lo sviluppo del test di impairment.
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti del nostro Network:
rilevazione e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo
$\bullet$
sul processo di effettuazione del test di impairment;
analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
٠
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa e ottenimento di
informazioni dalla Direzione;
analisi degli scostamenti dei dati consuntivi rispetto ai piani originari, al
$\bullet$
fine di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di
predisposizione dei piani;
valutazione delle modalità di determinazione del tasso di attualizzazione
٠
(WACC) analizzando i singoli elementi dello stesso e la loro coerenza con le
prassi valutative generalmente utilizzate e analisi della ragionevolezza del
tasso di crescita di lungo periodo (g-rate);
verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la

BILANCIO D'ESERCIZIO E NOTE ESPLICATIVE AL 31 DICEMBRE 2018

1 SCHEMI DI BILANCIO 3
1.1 SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA 3
1.2 CONTO ECONOMICO 5
1.3 CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 6
1.4 PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO 7
1.5 RENDICONTO FINANZIARIO 8
2 NOTE ESPLICATIVE 9
2.1 STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO 9
2.2 NUOVI PRINCIPI CONTABILI 21
3 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE -
FINANZIARIA
30
3.1 AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI 30
3.2 ATTIVITÀ MATERIALI 34
3.3 PARTECIPAZIONI 35
3.4 ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 38
3.5 ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 39
3.6 RIMANENZE 39
3.7 CREDITI COMMERCIALI 40
3.8 CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI 42
3.9 ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 43
3.10 ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI 46
3.11 DISPONIBILITÀ LIQUIDE 46
3.12 PATRIMONIO NETTO 46
3.13 FINANZIAMENTI 47
3.14 FONDI 51
3.15 BENEFICI AI DIPENDENTI 52
3.16 ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE 54
3.17 DEBITI COMMERCIALI 54
3.18 DEBITI PER IMPOSTE 55
3.19 IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE 55
3.20 ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 56
3.21 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 57
4 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO 58
4.1 RICAVI 58
4.2 ALTRI PROVENTI 59
4.3 ACQUISTI DI MATERIALI 59
4.4 SERVIZI 59
4.5 COSTO DEL PERSONALE 60
4.7 ALTRI COSTI OPERATIVI 61
4.8 PROVENTI FINANZIARI 61
4.9 ONERI FINANZIARI 62
4.10 UTILI E PERDITE SU CAMBI 62
4.11 IMPOSTE SUL REDDITO 62
4.12 CONTRIBUTI PUBBLICI 63
4.13 DIVIDENDI 64
4.14 INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI 64
4.15 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 69
4.16 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI 71
4.17 PAGAMENTI BASATI SU AZIONI 73
4.18 IMPEGNI 73
4.19 ELENCO PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (ART. 2427 N.5 CC) 74
4.20 EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI 75
4.21 TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI 75
4.22 EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2018 75
4.23 DATI GENERALI DELLA SOCIETÁ 76

1 SCHEMI DI BILANCIO

1.1 SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

Situazione Patrimoniale - Finanziaria
(Riclassificato in Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
ATTIVO
Avviamento 3.1 14.629.431 14.629.431
Altre attività immateriali 3.1 8.039.820 7.728.136
Immobili, impianti e macchinari 3.2 37.971.206 39.115.562
Altre attività materiali 3.2 1.719.455 1.799.655
Imposte anticipate 3.19 3.430.292 1.436.711
Partecipazioni 3.3 102.562.035 58.692.680
Altre attività finanziarie non correnti 3.4 22.087.151 47.636.510
Altre attività non correnti 3.5 25.465 414.408
Attività non correnti 190.464.855 171.453.093
Rimanenze 3.6 8.122.775 7.789.837
Crediti commerciali 3.7 31.920.661 39.577.169
Crediti verso erario per imposte correnti 3.8 3.089.168 3.910.775
Attività finanziarie correnti 3.9 67.600.031 78.869.917
Altre attività correnti 3.10 1.721.025 1.173.977
Disponibilità liquide 3.11 57.595.795 28.170.084
Attività correnti 170.049.455 159.491.759
Attività destinate alla vendita - -
Attività destinate alla vendita - -
TOTALE ATTIVO 360.514.310 330.944.852
Situazione Patrimoniale - Finanziaria
(Riclassificata in Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
PASSIVO
Capitale Sociale 3.12 62.704.489 62.704.489
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo 38.560.116 44.939.860
Risultato di periodo 3.098.524 3.513.046
TOTALE PATRIMONIO NETTO 104.363.129 111.157.395
Finanziamenti 3.13 150.259.852 106.822.761
Fondi 3.14 1.270.668 990.668
Benefici ai dipendenti 3.15 909.244 966.611
Imposte differite 3.19 8.036.101 8.417.626
Altre passività finanziarie 3.16 397.326 -
Passività non correnti 160.873.191 117.197.666
Debiti commerciali 3.17 25.243.041 28.580.897
Finanziamenti 3.13 48.064.111 40.508.087
Fondi 3.14 - -
Debiti per imposte 3.18 502.984 505.730
Altre passività finanziarie 3.16 14.009.261 26.778.502
Altre passività correnti 3.20 7.458.593 6.216.575
Passività correnti 95.277.990 102.589.791
TOTALE PASSIVO 360.514.310 330.944.852

1.2 CONTO ECONOMICO

Conto Economico
(Riclassificato in Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 4.1 86.193.383 77.650.310
Altri ricavi 4.2 459.715 104.076
Totale ricavi e proventi operativi 86.653.098 77.754.386
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 4.3 (44.418.525) (41.536.046)
Variazione delle rimanenze 3.6 332.938 1.721.531
Servizi 4.4 (18.014.012) (17.534.473)
Costo del personale 4.5 (17.065.922) (15.677.336)
Svalutazione netta di attività finanziarie 4.6 (1.697.738) -
Altri costi operativi 4.7 (732.065) (599.375)
Totale costi operativi (81.595.324) (73.625.699)
Variazione netta di fair value su derivati (631.896) 2.203.326
Ammortamenti 3.1 - 3.2 (5.863.841) (5.299.265)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 159.518 108.822
Svalutazioni di valore di attività non correnti (191.489) -
RISULTATO OPERATIVO (1.469.934) 1.141.570
Proventi finanziari 4.8 7.321.110 6.518.814
Oneri finanziari 4.9 (2.593.578) (1.625.305)
Utili e (perdite su cambi) 4.10 (665.825) (2.655.205)
Utili e perdite da partecipazioni - -
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 2.591.773 3.379.874
Imposte sul reddito 4.11 506.751 133.172
RISULTATO NETTO 3.098.524 3.513.046
Risultato derivante da attività/passività destinate alla vendita - -
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 3.098.524 3.513.046

1.3 CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Conto economico complessivo

Conto Economico Complessivo
(Riclassificato in Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 1.2 3.098.524 3.513.046
Componenti che non saranno successivamente riclassificati nell'utile di
esercizio
Valutazione attuariale TFR 19.793 4.772
Effetto fiscale 3.15 (4.750) (1.312)
15.043 3.460
TOTALE RISULTATO NETTO COMPLESSIVO 1.4 3.113.567 3.516.506

1.4 PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO

Prospetto dei movimenti di Patrimonio Netto
(in Euro)
Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva da
attualizzazione TFR
Altre riserve Risultato
dell'esercizio
Totale
patrimonio netto
SALDO AL 01/01/17 62.496.373 24.762.200 2.004.309 (991.562) (59.013) 16.883.599 7.243.353 112.339.259
Destinazione risultato 2016
Dividendi pagati - - - - - (4.416.492) - (4.416.492)
A nuovo 362.168 - -
6.881.185
(7.243.353) -
Incrementi (decrementi) - - - (428.705) - - - (428.705)
Reversal di imposte differite su costi relativi ad
operazioni di capitale
- - - - - (61.289) - (61.289)
Altro 208.116 - - - - - - 208.116
Conto economico compl. al 31/12/2017 - - - - 3.460 - 3.513.046 3.516.506
SALDO AL 31/12/2017 62.704.489 24.762.200 2.366.477 (1.420.267) (55.553) 19.287.003 3.513.046 111.157.395
Adozione principio contabile IFRS 9 - - - - - (4.787.721) - (4.787.721)
SALDO AL 01/01/2018 62.704.489 24.762.200 2.366.477 (1.420.267) (55.553) 14.499.282 3.513.046 106.369.674
Destinazione risultato 2017
Dividendi pagati - - - - - (4.860.336) - (4.860.336)
A nuovo - - 351.305 - - 3.161.741 (3.513.046) -
Incrementi (decrementi) - - - (198.487) - - - (198.487)
Reversal di imposte differite su costi relativi ad
operazioni di capitale
- - - - - (61.289) - (61.289)
Conto economico compl. al 31/12/2018 - - - - 15.043 - 3.098.524 3.113.567
SALDO AL 31/12/2018 62.704.489 24.762.200 2.717.782 (1.618.754) (40.510) 12.739.398 3.098.524 104.363.129

1.5 RENDICONTO FINANZIARIO

Rendiconto Finanziario LU-VE S.p.A.
(in Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
A. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio 28.170.083 24.627.254
Risultato dell'esercizio 3.098.524 3.513.046
Rettifiche per:
- Ammortamenti 3.1 - 3.2 5.863.841 5.299.265
- Plusvalenze realizzate (159.518) (108.822)
- Proventi e oneri finanziari netti 4.8 - 4.9 (4.727.532) (4.893.509)
- Imposte sul reddito 4.11 (506.751) (133.172)
- Variazione fair value iscritto nel risultato operativo 631.896 (2.203.326)
Variazione TFR (50.605) (34.759)
Variazione fondi 3.14 280.000 40.000
Variazione crediti commerciali 7.656.508 (9.452.130)
Variazione delle rimanenze (332.938) (1.721.531)
Variazione dei debiti commerciali (3.355.756) 7.835.352
Variazione del capitale circolante netto 3.967.814 (3.338.309)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 1.139.753 1.796.129
Pagamento imposte - (150.587)
Proventi/Oneri finanziari netti incassati/pagati 4.220.420 4.649.949
B. Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività operativa 13.757.842 4.435.905
Investimenti in attività non correnti:
- immateriali 3.1 (3.154.699) (2.572.108)
- materiali 3.2 (2.204.041) (4.442.854)
- partecipazioni 3.3 (10.052.273) 769.599
Altre attività finanziarie non correnti (8.267.723) -
C. Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività di
investimento
(23.678.736) (6.245.363)
Rimborso finanziamenti 3.13 (45.981.000) (45.639.266)
Accensione di finanziamenti 3.13 96.974.115 62.000.000
Variazione di altre passività finanziarie (12.880.373) (7.674.830)
Variazione di attività finanziarie a breve 10.925.448 2.022.925
Acquisto di azioni proprie (198.487) (428.705)
Apporti/rimborsi di capitale proprio - 208.116
Pagamento di dividendi 4.13 (4.860.336) (4.416.492)
Altre variazioni (4.612.967) -
D. Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività finanziaria 39.366.400 6.071.748
Differenze cambio di traduzione - -
Altre variazioni non monetarie (19.793) (719.461)
E. Altre variazioni (19.793) (719.461)
F. Flussi finanziari netti dell'esercizio (B+C+D+E) 29.425.713 3.542.829
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio
(A+F)
57.595.796 28.170.083
Indebitamento finanziario corrente (5.526.659) (11.583.328)
Indebitamento finanziario non corrente 128.570.028 93.150.941
Indebitamento finanziario netto (Nota 3.21) 65.447.573 53.397.530

2 NOTE ESPLICATIVE

2.1 STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO

Informazioni sulla società

LU-VE S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana. La società è attiva nel settore della produzione e commercializzazione di scambiatori di calore e apparecchi ventilati. La sede legale della Società è in Varese (Italia), Via Vittorio Veneto 11.

Si segnala, inoltre, che LU-VE S.p.A. dal 21 giugno 2017, è una società quotata sul Mercato Telematico Azionario ("MTA") organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e che, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2018.

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio d'esercizio di LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2018 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea a tale data. IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards (IAS) tutte le interpretazioni dell'IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente nominati Standard Interpretation Committee (SIC), omologati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE.

I prospetti sono stati redatti in Euro, che è la moneta corrente nell'economia in cui opera la Società (valuta funzionale), e viene comparato con il bilancio separato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. Le informazioni numeriche contenute all'interno delle note esplicative sono state invece esposte in migliaia di Euro.

Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale.

In riferimento a tale ultimo presupposto, alla data del 31 dicembre 2018 la Società mostra una struttura finanziaria solida ed equilibrata, con un rapporto Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto (Indice di indebitamento) pari a 0,63 ed una posizione finanziaria netta a breve positiva per 63,1 milioni di Euro, pertanto il rimborso del debito a medio/lungo termine in scadenza nell'anno 2019 è garantito dalla liquidità attuale. Inoltre, non sussistono sostanziali vincoli allo smobilizzo della liquidità investita che quindi, in caso di necessità, può essere utilizzata a fronte di eventuali impegni di pagamento.

Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio d'esercizio di LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2018 è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale, ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1.

Il bilancio d'esercizio di LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2018 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2019.

Schemi di bilancio

La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto dei movimenti di patrimonio netto;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nel risultato d'esercizio come richiesto o consentito dai principi IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:

ATTIVITÁ IMMATERIALI

Avviamento e aggregazioni di imprese

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dalla Società alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo del business acquisito. Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione.

L'avviamento è determinato come differenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel Conto Economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, LU-VE S.p.A. si è avvalsa della facoltà prevista dal principio IFRS 1 di non applicare il principio IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2013 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.

ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

Marchi

La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi della Società. Tali oneri sono iscritti nell'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38 "Attività immateriali", quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di sviluppo su progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti all'attivo solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, se la Società ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, se esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in modo da renderlo disponibile per l'uso e se i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto o processo, che è stato valutato in quattro anni. Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti. I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.

Gli investimenti in software sono ammortizzati in 3 esercizi.

ATTIVITÀ MATERIALI

Tali attività includono terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature e altre attività materiali.

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Gli ammortamenti come previsto dal principio IAS 16 sono calcolati sulla base di aliquote omogenee per categorie di cespiti similari e ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Asset Anni
Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti e Macchinari 8 – 11
Attrezzature industriali e commerciali 3 – 10
Altri Beni 4-8

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.

Se vi sono indicatori di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valori.

I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Vengono identificate due tipologie di leasing, finanziario e operativo. Un leasing è considerato finanziario quando trasferisce al locatario una parte significativa e sostanziale dei rischi e benefici connessi con la proprietà del bene.

Così come previsto dallo IAS 17, un leasing si considera finanziario quando singolarmente o congiuntamente sono presenti i seguenti indicatori:

  • il contratto trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing;

  • il locatario ha l'opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value alla data alla quale si può esercitare l'opzione cosicché, all'inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata;

  • la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene anche se la proprietà non è trasferita;

  • all'inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale almeno al fair value del bene locato;

  • i beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche.

I beni patrimoniali a disposizione della Società grazie a contratti rientranti nella categoria del leasing finanziario sono contabilizzati come immobilizzazioni materiali al loro fair value risultante alla data di acquisto o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing; la corrispondente passività verso il locatore è inclusa nella Situazione Patrimoniale e Finanziaria come "Altre passività finanziarie", a breve e a medio-lungo termine. Essi sono ammortizzati lungo la vita utile stimata.

I pagamenti per i canoni di locazione sono suddivisi fra quota capitale, che viene registrata a riduzione delle passività finanziarie, e quota interessi. Gli oneri finanziari sono direttamente imputati al Conto Economico dell'esercizio. Per i contratti di leasing operativo, invece, i canoni sono registrati a Conto Economico in modo lineare lungo la vita del contratto.

Partecipazioni

Le partecipazioni in società controllate sono valutate al costo, al netto di eventuali perdite di valore.

In presenza di specifici indicatori di impairment (ad esempio il valore di carico maggiore del valore di patrimonio netto della controllata), il valore delle partecipazioni nelle società controllate, determinato sulla base del criterio del costo, è assoggettato a impairment test. Ai fini dell'impairment test, il valore di carico delle partecipazioni è confrontato con il valore recuperabile, definito come il valore in uso.

Il valore in uso è determinato applicando il criterio del "Discounted Cash Flow – equity side", che consiste nel calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri che si stima saranno generati dalla controllata, inclusi i flussi derivanti dalle attività operative e dell'ipotetico corrispettivo derivante dalla cessione finale dell'investimento (come descritto di seguito), al netto della posizione finanziaria netta della controllata alla data di bilancio.

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile della partecipazione è ripristinato con imputazione a conto economico. I dividendi ricevuti dalle società controllate e collegate sono contabilizzati come componenti positive di reddito, alla voce "Proventi finanziari – Dividendi da società controllate", nel bilancio d'esercizio della Società, indipendentemente dal momento di formazione degli utili indivisi della partecipata.

La Società include nel costo della partecipazione i costi correlati all'acquisizione delle partecipazioni di controllo stessa.

In caso l'acquisto di una partecipazione includa un corrispettivo variabile, la variazione del corrispettivo è portata a diretto incremento/decremento del costo della partecipazione

Perdite di valore ("Impairment") delle attività

Almeno annualmente, la Società rivede il valore contabile degli avviamenti e delle proprie attività immateriali e materiali per verificare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, la Società effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari ("CGU") a cui l'attività appartiene.

In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione

dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. La Società prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dal piano industriale predisposto dagli Amministratori e approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando immediatamente la perdita di valore nel conto economico.

Successivamente, se la perdita di valore di un'attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) ad eccezione dell'avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è iscritto immediatamente nel conto economico.

STRUMENTI FINANZIARI

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati principalmente con l'intento di copertura gestionale, al fine di ridurre i rischi di tasso di cambio, di tasso di interesse e di oscillazione del costo delle materie prime. Coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati vengono contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting solo quando:

  • a) all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa;
  • b) si presume che la copertura sia altamente efficace;
  • c) l'efficacia può essere attendibilmente valutata;
  • d) la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dal principio IFRS 9.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti a conto economico.

La Società sottolinea come gli strumenti derivati siano stati sottoscritti con finalità di copertura gestionale dei rischi sottostanti.

Alla data di presentazione del presente bilancio, peraltro, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per l'applicazione dell'hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, la Direzione della Società ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura.

I relativi effetti sono stati registrati nella voce "Variazione netta di fair value su derivati" del conto economico.

RIMANENZE

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

CREDITI VERSO CLIENTI E ALTRI CREDITI

I crediti sono iscritti inizialmente al fair value.

Successivamente i crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.

Il valore così determinato viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

CESSIONE DEI CREDITI

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo della situazione patrimoniale e finanziaria solo se i rischi e i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio della Società sebbene siano stati legalmente ceduti. In tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta

FINANZIAMENTI

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione.

Dopo tale valutazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l'applicazione del tasso di interesse effettivo.

Il metodo dell'interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di una passività finanziaria e di allocazione degli interessi passivi lungo il periodo rilevante. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza i pagamenti futuri (inclusivo di tutte le commissioni, i costi di transazione e altri premi o sconti) lungo la durata della passività finanziaria o, qualora più appropriato, lungo un periodo più breve.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di chiusura dell'esercizio.

FONDI

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l'impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.

Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto dell'attualizzazione è rilevante, l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia adeguata informativa a riguardo.

BENEFICI AI DIPENDENTI

Benefici a breve termine

I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria (legge 296/2006) ed i relativi decreti attuativi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso in cui lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi, ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS. Per i dipendenti delle società con più di 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i "piani a benefici definiti", mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un "piano a contribuzione definita" e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto, a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l'INPS, calcolati in base all'art. 2120 c.c.

DEBITI

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al fair value incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al valore

nominale, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento.

CRITERI DI CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

RICONOSCIMENTO DEI COSTI

I costi e gli oneri sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenza economica.

PROVENTI FINANZIARI

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, utilizzando il metodo del tasso di rendimento effettivo.

ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo del tasso d'interesse effettivo, le spese bancarie e gli oneri derivanti dagli strumenti finanziari.

IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

DIVIDENDI

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

UTILE PER AZIONE

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione, modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla concessione di obbligazioni e dall'esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Società.

CONTRATTO DI CONSOLIDATO FISCALE

E' in essere il Consolidato Fiscale nazionale (di cui agli artt.117 e seguenti del DPR 917/86 – TUIR), il cui perimetro comprende, oltre alla consolidante LU-VE S.p.A., altre due società italiane controllate: SEST S.p.A. (periodo 2016-2018) e Thermo Glass Door S.p.A. (TGD) (periodo 2017- 2019).

Il consolidato fiscale nazionale consente di determinare l'IRES corrente su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle società partecipanti. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci sono regolati da specifici accordi tra le parti secondo i quali, in caso di imponibile positivo, le controllate trasferiscono alla controllante le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da esse dovuta per effetto della partecipazione al consolidato nazionale, in caso di imponibile negativo, ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante, se e nella misura in cui vi sono prospettive di redditività che consentano al Gruppo l'effettiva riduzione delle imposte correnti o la rilevazione di imposte differite attive.

USO DI STIME

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione da parte della Direzione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare gli avviamenti e le attività immateriali e materiali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti a fondi (i.e. garanzia prodotti). Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. In particolare:

Recuperabilità del valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali

La procedura di determinazione delle perdite di valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali descritta al principio contabile "Perdite di valore delle attività" implica – nella stima del valore d'uso – assunzioni riguardanti la previsione dei flussi di cassa attesi dell'unica cash generating unit ("CGU") identificata, facendo riferimento al piano 2019-2022, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Tali assunzioni si basano sulle prospettive della Direzione di focalizzarsi sull'aumento delle vendite di alcune famiglie di prodotto a maggiore marginalità migliorando l'assorbimento dei costi fissi, di migliorare in continuità le performance dei prodotti esistenti e di sviluppare prodotti innovativi.

Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, poiché la suddetta CGU include un avviamento, la Direzione della Società ha effettuato una verifica (Impairment test) volta a determinare che i valori di carico relativi alle attività della CGU siano iscritti in bilancio al 31 dicembre 2018 ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile. In particolare, la Società iscrive nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 avviamenti pari ad Euro 14,6 milioni, oltre a immobilizzazioni immateriali a vita utile definita e immobilizzazioni materiali.

Recuperabilità del valore delle partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore, sono state attentamente analizzate da parte della Direzione della Società per individuare elementi possibili di impairment.

In particolare, tra le partecipazioni in imprese controllate, la Direzione ha sottoposto a test di impairment le partecipazioni nelle società LU-VE Sweden AB, LU-VE Iberica s.l., LU-VE Deutschland GmbH, LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. - Australia e LU-VE Asia Pacific Ltd. – Hong Kong, le quali hanno conseguito perdite d'esercizio e/o di esercizi precedenti significative che hanno portato ad evidenziare patrimoni netti negativi con riferimento a tutte le sopracitate controllate.

Il processo di valutazione della Direzione si basa sul criterio del "discounted cash flow – Equity side" attraverso la stima dei flussi di cassa attesi desumibili dai piani 2019-2022 di tali società controllate redatti dal management locale in collaborazione con la Direzione della Società e successivamente inclusi nel piano di consolidato approvato dalla Direzione della Società, e sulla determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC), al netto della sua posizione finanziaria netta. In particolare, le variabili chiave di maggiore rilevanza nella determinazione delle previsioni di flussi di cassa si basano sulle prospettive della Direzione di focalizzarsi sull'aumento delle vendite di prodotti a maggiore marginalità migliorando l'assorbimento dei costi fissi, di rafforzare e ampliare la capacità produttiva esistente, di migliorare in continuità le performance dei prodotti esistenti e di sviluppare prodotti innovativi.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Fondi garanzia

La Società effettua accantonamenti al fondo per i costi stimati per garanzia prodotti. Il management stabilisce la congruità di tali fondi sulla base delle informazioni storiche con riferimento alla frequenza e al costo medio degli interventi in garanzia.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni (nota 3.15). Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Imposte sul reddito

La determinazione della passività per imposte della Società richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano la Società nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

2.2 NUOVI PRINCIPI CONTABILI

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2018

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2018:

• In data 22 settembre 2016, con regolamento 1905/2016, la Commissione Europea ha omologato il principio contabile IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti. Tale principio ha sostituito i principi IAS 18 – Ricavi e IAS 11 – Lavori su ordinazione, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC 15 – Accordi per la costruzione di immobili, IFRIC 18 – Cessioni di attività da parte della clientela e SIC 31 – Ricavi-operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari.

Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

L'applicazione di tale principio non ha avuto impatto sugli importi iscritti dalla Società a titolo di ricavi. Infatti, in relazione al business della Società, il nuovo concetto di "revenue recognition" previsto dal § 31 dell'IFRS 15, che si basa sull'acquisizione del "controllo" del bene da parte del cliente, inteso quale capacità di decidere sull'uso dell'attività e di trarne tutti i benefici rimanenti, è sovrapponibile, nella sostanza, a quanto previsto dal principio IAS 18. Quest'ultimo infatti prevede che i ricavi di vendita di merci debbano essere rilevati, in particolare, quando l'entità ha trasferito all'acquirente i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà del bene; l'IFRS 15 dal canto suo stabilisce che per determinare se è avvenuta o meno l'acquisizione del controllo in un determinato momento occorre valutare se il cliente possiede il titolo di proprietà dell'attività, se ne è stato trasferito il possesso, se il cliente è già obbligato in quel momento a pagare l'attività ed infine se al cliente spettano i rischi e i benefici significativi della proprietà dell'attività. In particolare, nelle vendite effettuate dalla Società il trasferimento del controllo del bene, che come sopra evidenziato coincide con il trasferimento dei rischi/benefici ad esso connessi, e quindi la rilevazione del relativo ricavo, può avvenire al momento della spedizione oppure al momento della consegna della merce al cliente sulla base degli International Commercial Terms (Incoterms) utilizzati dalla Società nei vari contratti stipulati con i clienti. Questo si applica alle vendite di tutte le famiglie di prodotto. La Società non vende ai clienti servizi correlati ai beni ceduti e le garanzie correlate ai beni ceduti non possono essere acquistate separatamente e fungono da garanzia che i prodotti venduti siano conformi con le specifiche concordate.

La clausola incoterm principale della Società è "Ex-works".

Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018. Come già descritto nella nota dello scorso anno, l'applicazione del principio non ha avuto effetti sugli importi iscritti a titolo di ricavi nel bilancio della Società.

I ricavi continuano ad essere iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.

  • In data 22 settembre 2016, con Regolamento 2067/2016, la Commissione Europea ha omologato il principio contabile IFRS 9 – Strumenti finanziari che sostituisce lo IAS 39. Il principio:
  • introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie;
  • introduce un modello di impairment delle attività finanziarie;
  • introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Il nuovo principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2018, la data nella quale la Società ha valutato le sue attività e passività finanziarie in base ai requisiti dell'IFRS 9. Tutti gli acquisti e le vendite correnti di attività finanziarie sono rilevate ed eliminate dal bilancio in base alla data di negoziazione.

Tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 devono successivamente essere rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria. Specificamente:

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;
  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Nonostante quanto sopra riportato, la Società può effettuare la seguente scelta/designazione irrevocabile al momento della rilevazione iniziale di un'attività finanziaria:

  • La Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value di un investimento in strumenti rappresentativi di capitale che non sia posseduto per la negoziazione nelle altre componenti di conto economico complessivo;
  • La Società può irrevocabilmente designare un investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL) se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile.

Nel corso dell'esercizio corrente, la Società non ha designato nessun investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio.

Quando un investimento in uno strumento di debito misurato come FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio tramite una rettifica da riclassificazione. Al contrario, quando un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale designato come valutato FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è successivamente trasferito negli utili portati a nuovo senza transitare dal conto economico.

Gli strumenti di debito successivamente valutati al costo ammortizzato o FVTOCI sono assoggettati ad impairment.

Gli amministratori della Società hanno rivisto e valutato le attività finanziarie in essere al 1° Gennaio 2018 sulla base dei fatti e delle circostanze in essere a tale data (ed al modello di business del Gruppo per la gestione di tali attività) e hanno concluso che l'applicazione iniziale dell'IFRS 9 ha avuto i seguenti impatti sulle attività finanziarie della Società per quanto riguarda la loro classificazione e valutazione:

  • Attività finanziarie classificate come prestiti e crediti in base allo IAS 39 che erano valutati al costo ammortizzato continuano ad essere valutati al costo ammortizzato in base all'IFRS 9 in quanto detenuti nel contesto di un modello di business il cui obiettivo è la raccolta dei flussi di cassa contrattuali e perché questi flussi di cassa sono costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire.
  • Non vi sono cambiamenti nella valutazione degli investimenti della Società in strumenti rappresentativi di capitale/titoli obbligazionari detenuti con finalità di negoziazione (i.e. gestione della liquidità), detenuti attraverso gestioni patrimoniali ed investimenti in polizze assicurative; tali strumenti erano e continuano ad essere misurati al fair value con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio.

L'IFRS 9 ha poi introdotto un cambiamento significativo nella classificazione e valutazione delle passività finanziarie con riferimento alla contabilizzazione delle variazioni di fair value attribuibili a variazioni nel rischio di credito dell'emittente, per passività finanziarie designate dalla Società come FVTPL. La Società non presenta però passività finanziarie designate come FVTPL

L'applicazione del nuovo principio non ha pertanto avuto impatti sui criteri di classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e sul modello di hedge accounting (non utilizzato dalla Società).

Con riferimento invece all'impairment delle attività finanziarie, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected credit losses (ECL) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, che includano dati storici, attuali e prospettici. Diversamente dal modello delle incurred losses, previsto nello IAS 39, non è più necessario che si verifichi un evento prima che vengano rilevate perdite su crediti. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali. In particolare, l'IFRS 9 richiede che la stima della perdita su crediti venga effettuata per un ammontare pari alla life time ECL se il rischio di credito relativo allo strumento finanziario è aumentato in modo significativo dalla rilevazione iniziale. Al contrario, se il rischio di credito relativo allo strumento finanziario non è aumentato in modo significativo dalla rilevazione iniziale, la stima della perdita su crediti venga effettuata per un importo pari alla 12-month ECL. In aggiunta, l'IFRS 9 fornisce un approccio semplificato che prevede la rilevazione delle perdite su crediti relative ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali per un importo pari alla life time ECL. In relazione all'applicazione di questa nuova modalità nella determinazione dell'impairment delle attività finanziarie, si segnala che la Società ha applicato il metodo "retrospettivo semplificato" che prevede la possibilità di ovviare al "restatement" delle informazioni comparative di periodi precedenti all'introduzione del nuovo principio. Inoltre, per i crediti commerciali è stato applicato il c.d. "approccio semplificato" sopra descritto, costruendo una c.d. provision matrix basata sull'esperienza passata (ossia sulle perdite su crediti di periodi precedenti), ma opportunamente rettificata per tener conto di fattori di rischio aggiuntivi e prospettici, al fine di comprendere nella valutazione la probabilità di default futuri del debitore. Tale fattore aggiuntivo di rischio è stato determinato tenendo in considerazione da un lato l'ageing dei crediti e dall'altro lato la regione geografica del debitore.

Con riferimento ai crediti finanziari inclusi nella voce "altre attività finanziarie non correnti", in sede di applicazione iniziale dell'IFRS 9, gli Amministratori hanno ritenuto che avrebbe richiesto uno sforzo eccessivo determinare se il rischio di credito riferito a tali attività finanziarie fosse aumentato in maniera significativa rispetto al momento della loro rilevazione iniziale ed hanno pertanto utilizzato la life time ECL nel calcolo dell'impairment.

Di seguito sono evidenziati gli effetti, espressi in migliaia di euro, della variazione del principio contabile sul fondo svalutazione crediti commerciali, sui crediti per imposte anticipate e sugli utili a nuovo della Società al 1° gennaio 2018, data di prima applicazione del principio:

Effetti prima applicazione principio IFRS 9
(in migliaia di Euro)
01/01/2018
Crediti commerciali (5.057)
Altre attività finanziarie non correnti (1.242)
Crediti per imposte anticipate 1.512
Utili a nuovo (4.787)

L'applicazione dell'IFRS 9 non ha avuto impatti sui flussi di cassa consolidati della Società.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETÀ AL 31 DICEMBRE 2018

Alla data di riferimento del presente bilancio separato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • Versione finale Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata.

La Società ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti

potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

La gestione contabile del principio vedrà un iniziale coinvolgimento di un service provider ma la Società sta valutando se dotarsi di un'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile in house del principio stesso.

La Società ha scelto di applicare il principio utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, la Società contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione:

Impatti alla data di transizione 01/01/2019
(in migliaia di Euro)
Importi
ASSETS
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati 30.464
Diritto d'uso Autoveicoli 273.503
Diritto d'uso Mezzi di trasporto interno 512.693
Diritto d'uso Varie 50.847
Totale 867.507
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Passività non-correnti 541.781
Passività finanziare per lease non-correnti
Passività correnti 325.726
Passività finanziare per lease correnti
Totale 867.507
Patrimonio Netto
Utili a nuovo

Con riferimento alle regole di transizione, la Società intende avvalersi del seguente espediente pratico disponibile in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

• Utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term ed alla definizione dell'incremental borrowing rate. Le principali sono riassunte di seguito:

  • La Società ha deciso di non applicare l'IFRS 16 per i contratti contenenti un lease che hanno come attività sottostante un bene immateriale;
  • Lease term

La Società ha analizzato la totalità dei contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il lease term, dato dal periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo.

Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per i contratti con rinnovi automatici per un periodo annuale (o inferiore), la Società ha definito come policy contabile la stima del lease term in una durata media di 3 anni, basando sull'evidenza storica e sulla valutazione del periodo di rinnovo considerato "ragionevolmente certo", in presenza di penalità, in senso lato, più che insignificanti per il locatore nel terminare il contratto. Nel caso di contratti di affitto immobiliare con rinnovi pluriennali dipendenti dalla volontà di entrambe le parti, la Società ha valutato i fatti e le circostanze specifiche, oltre che le penalità, considerate in senso ampio, rivenienti da una potenziale conclusione del contratto al fine di determinare il lease plan.

  • Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, carrelli elevatori ed attrezzature, la Società ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita.
  • Definizione dell'incremental borrowing rate; Poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dalla Società, non è presente un tasso di interesse implicito, il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato come il tasso privo di rischio italiano, con scadenze commisurate alla durata dello specifico contratto di affitto, aumentato dello specifico Credit spread legato alla Società.

Riconciliazione con gli impegni per lease

Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease ai sensi dello IAS 17, di cui è data informativa al paragrafo [inserire numero paragrafo] del presente bilancio al 31 dicembre 2018, e l'impatto atteso dall'adozione dell'IFRS 16 all'1° gennaio 2019.

Riconciliazione impegni per lease al 01/01/2019
(in Euro)
Importi
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 1.037.815
Pagamenti minimi su passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 -
Canoni per short term lease (esenzione) -
Canoni per low-value lease (esenzione) -
Importo non-lease components incluse nella passività (*) (165.624)
Altre variazioni -
Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1° gennaio 2019 872.191
Effetto di attualizzazione 4.684
Passività finanziaria per i lease al 1° gennaio 2019 867.507
Valore attuale passività per lease finanziari al 31 dicembre 2018 -
Passività finanziaria per i lease aggiuntiva dovuta alla transizione all'IFRS 16 al
1° gennaio 2019
867.507

(*) Si riferiscono principalmente alla parte di servizi dei contratti di leasing operativo auto

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente bilancio separato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1.

La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli Amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio della Società.

• Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in

società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

  • Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", pubblicato in data 12 dicembre 2017 (tra cui IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements – Remeasurement of previously held interest in a joint operation, IAS 12 Income Taxes – Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity, IAS 23 Borrowing costs Disclosure of Interests in Other Entities – Borrowing costs eligible for capitalisation) che recepisce le modifiche di alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata
  • Emendamento allo IAS 19 "Plant Amendment, Curtailment or Settlement" (pubblicato in data 7 febbraio 2018). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata
  • Emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (pubblicato in data 11 settembre 2014). Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10 relativo alla valutazione dell'utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un nonmonetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.
  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.

3 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

3.1 AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

Avviamento ed altre attività immateriali
(in migliaia di Euro)
Avviamento Altre attività immateriali Totale
Storico
Al 01 gennaio 2017 21.078 21.339 42.417
Incrementi - 2.572 2.572
Decrementi - - -
Riclassificazioni - (53) (53)
Al 31 dicembre 2017 21.078 23.858 44.936
Incrementi - 3.154 3.154
Decrementi - (191) (191)
Riclassificazioni - - -
Al 31 dicembre 2018 21.078 26.821 47.899
Fondo
Al 01 gennaio 2017 6.449
*
13.958 20.407
Incrementi - 2.172 2.172
Decrementi - - -
Riclassificazioni - - -
Al 31 dicembre 2017 6.449 16.130 22.579
Incrementi - 2.651 2.651
Decrementi - - -
Riclassificazioni - - -
Al 31 dicembre 2018 6.449 18.781 25.230
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2017 14.629 7.728 22.357
Al 31 dicembre 2018 14.629 8.040 22.669

* Il fondo ammortamento dell'avviamento si riferisce all'importo rilevato all'1/01/2014 secondo i precedenti principi contabili e non più movimentato da tale data

Avviamento

La voce avviamento non ha subito variazioni rispetto allo scorso anno.

Ai sensi del principio IAS 36, la Società procede almeno annualmente, in occasione della predisposizione del bilancio al 31 dicembre, alla verifica dell'esistenza di eventuali perdite di valore degli avviamenti (Impairment Test).

La Società ha pertanto sottoposto a verifica di recuperabilità il valore contabile del Capitale Investito Netto (CIN) di LU-VE S.p.A. (identificata come l'unica cash generating unit) al 31 dicembre 2018. Il CIN è comprensivo del valore dell'avviamento, delle altre attività immateriali a vita utile definita per Euro 8 milioni e immobilizzazioni materiali per Euro 39,7 milioni. Nel determinare il valore recuperabile, individuato nel valore d'uso come sommatoria dei flussi di cassa attualizzati generati in futuro ed in modo continuativo del CIN (metodo Discounted Cash Flow Unlevered), il management ha fatto riferimento al piano 2019-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19 febbraio 2019, tra le cui assunzioni vi sono le prospettive della Direzione di focalizzarsi sull'aumento delle vendite di alcune famiglie di prodotto a maggiore marginalità migliorando l'assorbimento dei costi fissi, di migliorare in continuità le performance dei prodotti esistenti e di sviluppare prodotti innovativi

Il costo medio ponderato del capitale calcolato ai fini dell'attualizzazione dei flussi si basa su una ponderazione fra il costo del debito e il costo dell'Equity, elaborato sulla base dei valori di aziende comparabile a LU-VE S.p.A. e operanti quindi nello stesso settore di attività.

I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 13,1% (capitale di terzi) e 86,9% (capitale proprio).
  • beta levered di settore: 0,93
  • tasso risk free: determinato considerando il rendimento medio dei government bond con scadenza decennale dei Paesi in cui Lu-Ve S.p.A. opera.
  • premio per il rischio: 5,96% (attribuibile ai Paesi con rating AAA da fonte prof. A. Damodaran, gennaio 2019)
  • costo del debito: 2,2% e determinato considerando il tasso IRS con scadenza decennale incrementato di uno spread pari a 1,25%.

Il valore recuperabile include anche il valore terminale dei flussi di reddito ("Terminal Value") che è stato calcolato con il metodo "della rendita perpetua" considerando un tasso di crescita (g rate) pari al 2,27% (tasso pari all'inflazione attesa e ponderata sulla base dei ricavi delle diverse giurisdizioni). Nel Terminal Value è stato considerato un flusso di cassa operativo sulla base dell'ultimo anno di piano (2022), rettificato in modo da riflettere una situazione "a regime". È stato bilanciato il livello di ammortamenti e degli investimenti e si è ipotizzata una variazione di capitale circolante pari a zero.

In maggior dettaglio, ai fini della determinazione del valore recuperabile del Capitale Investito Netto, l'attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata utilizzando un tasso di attualizzazione (WACC) che tiene conto dei rischi specifici dell'attività e che rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Il calcolo del costo medio ponderato del capitale ha portato ad un valore pari a 7,77%.

Dall'impairment test effettuato non sono emerse perdite di valore, risultando il valore d'uso ottenuto, sempre maggiore del valore contabile.

In tema di sensitivity, si precisa che:

  • l'impairment test raggiunge un livello di break-even utilizzando un WACC (mantenendo inalterate il tasso di crescita del Terminal Value al 2,27% e tutte le assunzioni del piano) pari all'8,00%;

  • l'impairment test raggiunge un livello di break-even con una riduzione significativa dell'EBITDA di Terminal Value (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni di piano) pari al 2,71%;

  • l'impairment test raggiunge un livello di break-even utilizzando un g-rate del 2% (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni del piano).

La seguente tabella illustra il maggior dettaglio delle informazioni relative alle altre attività immateriali:

Dettaglio altre attività
immateriali
(in migliaia di Euro)
Marchi Costi di
sviluppo
Costi di sviluppo
in corso
Software Altre Totale
Storico
Al 01 gennaio 2017 10.799 5.937 510 4.093 - 21.339
Incrementi - 110 1.400 1.050 12 2.572
Decrementi - - - - - -
Riclassificazioni - - (151) 98 - (53)
Al 31 dicembre 2017 10.799 6.047 1.759 5.241 12 23.858
Incrementi - 188 1.063 1.814 89 3.154
Decrementi - - (191) - - (191)
Riclassificazioni - 569 (569) - - -
Al 31 dicembre 2018 10.799 6.804 2.062 7.055 101 26.821
Fondo
Al 01 gennaio 2017 5.962 4.355 - 3.641 - 13.958
Incrementi 717 809 - 646 - 2.172
Decrementi - - - - - -
Riclassificazioni - - - - - -
Al 31 dicembre 2017 6.679 5.164 - 4.287 - 16.130
Incrementi 716 777 - 1.158 - 2.651
Decrementi - - - - - -
Riclassificazioni - - - - - -
Al 31 dicembre 2018 7.395 5.941 - 5.445 - 18.781
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2017 4.120 883 1.759 954 12 7.728
Al 31 dicembre 2018 3.404 863 2.062 1.610 101 8.040

Costi di sviluppo e costi di sviluppo in corso

I costi di sviluppo e i costi di sviluppo in corso dell'esercizio 2018 sono incrementati per 1.251 migliaia di Euro (1.510 migliaia di Euro nel 2017).

Previo consenso del Collegio Sindacale, i costi di sviluppo capitalizzati nel corso dell'anno, ammontano a 188 migliaia di Euro: sono stati riclassificati 569 migliaia di Euro perché completati nel corso dell'esercizio.

L'incremento dei costi di sviluppo in corso per 1.063 migliaia di Euro (1.400 migliaia di Euro nel 2017), si riferisce a progetti di sviluppo prodotti in corso di completamento: l'intensa attività svolta ha avuto come obiettivo quello di offrire al mercato prodotti sempre più avanzati. I principali progetti hanno riguardato la realizzazione di sistemi innovativi adiabatici e spray al fine di ottimizzare le prestazioni di apparecchi di scambio termico di grande potenza, la miniaturizzazione e specializzazione delle superfici di tubi e matrici per il miglioramento delle efficienze di scambio termico, l'introduzione di sistemi elettronici di controllo ottimizzati per aeroevaporatori e aerorefrigeranti nonché lo sviluppo di nuove gamme di prodotti, componenti ed accessori nel mondo dello scambio termico.

Software

I costi di sviluppo Software nel corso del 2018 sono incrementati per 1.814 migliaia di Euro (1.050 migliaia nel 2017). L'investimento principale anche per l'anno 2018 è il PLM (Product Lifecycle Management), per circa 1.025 migliaia di Euro, che sarà utilizzato in tutti gli stabilimenti produttivi del Gruppo.

Altre attività immateriali

L'incremento delle Altre attività immateriali per 89 migliaia di Euro (12 migliaia di Euro nel 2017) si riferisce a progetti software in corso di completamento.

3.2 ATTIVITÀ MATERIALI

Altre attività materiali
(in migliaia di Euro)
Immobili Impianti e
Macchinari
Altre attività
materiali
Attività
materiali in
corso
Totale
Storico
Al 31 dicembre 2016 39.348 44.997 16.183 969 101.497
Incrementi 286 3.330 759 69 4.444
Decrementi - (176) (66) - (242)
Riclassificazioni 145 877 - (969) 53
Al 31 dicembre 2017 39.779 49.028 16.876 69 105.752
Incrementi 331 1.234 470 188 2.223
Decrementi (1.131) (38) (1.169)
Riclassificazioni 19 35 (54) -
Al 31 dicembre 2018 40.129 49.166 17.308 203 106.806
Fondo
Al 31 dicembre 2016 8.569 38.974 14.361 - 61.904
Incrementi 675 1.649 803 - 3.127
Decrementi - (176) (19) - (195)
Riclassificazioni - - - - -
Al 31 dicembre 2017 9.244 40.447 15.145 - 64.836
Incrementi 689 1.840 685 - 3.214
Decrementi - (897) (38) - (935)
Riclassificazioni - - - - -
Al 31 dicembre 2018 9.934 41.390 15.792 - 67.115
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2017 30.535 8.581 1.731 69 40.916
Al 31 dicembre 2018 30.195 7.776 1.516 203 39.691

L'incremento alla voce Impianti e macchinari (1.234 migliaia di Euro) si riferisce all'ampliamento della capacità produttiva esistente e l'adeguamento alle norme prevenzioni incendi.

L'incremento alla voce Altre attività materiali (470 migliaia di Euro) si riferisce principalmente all'acquisto di attrezzature industriali e di stampi.

Si precisa che dei 2.223 migliaia di Euro di incrementi delle immobilizzazioni materiali 19 migliaia di Euro sono rilevati come debiti nella voce "altri debiti correnti" perché non ancora pagati alla data del 31 dicembre 2018.

Nell'esercizio sono avvenute cessioni di macchinari e auto che hanno realizzato una plusvalenza netta pari a 159 migliaia di Euro.

Nel corso dell'esercizio non sono state capitalizzate sulle attività materiali quote di oneri finanziari.

La seguente tabella dettaglia le informazioni con riferimento ai beni ancora in patrimonio su cui sono state effettuate rivalutazioni a norma di specifiche leggi:

Voci di bilancio
Immobili Impianti e macchinari Altre attività materiali
Tipologie di
rivalutazioni
(in migliaia di Euro)
Ammontare
Lordo
Ammontare
netto al
31/12/2018
Ammontare
Lordo
Ammontare Netto
al 31/12/2018
Ammontare
Lordo
Ammontare
Netto al
31/12/2018
Totale netto al
31/12/2018
Legge n. 413 del 30
dicembre 1991
5 1 - - - - 1
Legge n. 342 del 21
novembre 2000
- - 1.347 - 1.080 - -
Legge n. 350 del 24
dicembre 2003
- - 1.814 - 1.183 - -
Legge n. 266 del 23
dicembre 2005
- - 847 - 296 - -
TOTALE 5 1 4.008 - 2.559 - 1

3.3 PARTECIPAZIONI

La voce è così dettagliata:

Partecipazioni
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Tecnair L.V. S.p.A. 1.043 1.043 -
SEST S.p.A. 44.895 44.895 -
Heat Transfer System s.r.o. (HTS) 9.539 9.539 -
LU-VE France S.à.r.l. 890 890 -
LU-VE Deutschland GmbH 173 173 -
LU-VE Iberica S.l. 145 145 -
LU-VE Contardo Pacific Pty Ltd (Australia) - - -
LU-VE Asia Pacific Ltd. (Hong Kong) 13 13 -
LU-VE Heat Exchangers Ltd (Changshu - Cina) - - -
LU-VE Sweden AB 390 390 -
MANIFOLD S.r.l. 10 10 -
LU-VE India Corporation Private Ltd 35.383 1.566 33.817
LUVEDIGITAL S.r.l. 5 5 -
Spirotech Heat Exchangers Private Ltd - - -
LU-VE Austria GmbH 18 18 -
Zyklus Heat Transfer Inc. 10.052 - 10.052
Totale imprese controllate: 102.556 58.687 43.869
Industria e Università S.r.l. 6 6 -
Totale 102.562 58.693 43.869

L'incremento delle partecipazioni è dovuto:

  • per 33.817 migliaia di Euro al processo di conversione dei CCD avvenuta a giugno 2018. Al termine del processo, la partecipazione detenuta da LU-VE S.p.A. è aumentata al 99,99% (ante conversione era pari al 99,98%). Per maggiori dettagli dell'operazione si rinvia alle note esplicative del bilancio consolidato 2018.
  • per 10.052 migliaia di Euro a seguito dell'acquisto del 100% della società Zyklus Heat Transfer Inc. con sede in Texas (USA) avvenuto in data 26 giugno 2018. L'importo include 8.675 migliaia di Euro pagati alla data di acquisizione, la stima dell'earn-out di 397 migliaia di Euro e costi accessori per 980 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli dell'operazione si rinvia alle note esplicative del bilancio consolidato 2018.

Ai sensi dello IAS 36, la Società ha svolto l'analisi finalizzata a testare la presenza di indicatori di impairment e/o perdite di valore. A tal fine, ha in particolare testato la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni al fine di assicurare che il valore iscritto in bilancio non risulti superiore a quello recuperabile.

LU-VE ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore contabile delle seguenti partecipazioni al 31 dicembre 2018, identificando come indicatore di impairment la presenza di perdite d'esercizio e/o di esercizi precedenti significative che hanno portato ad evidenziare patrimoni netti negativi con riferimento a tutte le sotto citate controllate:

  • LU-VE Sweden AB;
  • LU-VE Deutschland GmbH;
  • LU-VE Iberica s.l.;
  • LU-VE Asia Pacific Ltd. (Hong Kong);
  • LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. (Australia).

Il metodo di verifica del valore recuperabile, come espresso dallo IAS 36, si basa sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi dalle partecipazioni insieme al calcolo del rispettivo Terminal Value (cd. Metodo DCF – Discounted Cash Flow – Equity side).

Nel determinare il valore recuperabile, individuato nel valore d'uso come sommatoria dei flussi di cassa attualizzati generati in futuro ed in modo continuativo al netto della posizione finanziaria netta della controllata, la Direzione ha fatto riferimento ai piani 2019-2022 di tali società controllate redatti dal management locale in collaborazione con la Direzione della Società e successivamente inclusi nel piano di consolidato approvato dalla Direzione della Società. In particolare, le variabili chiave di maggiore rilevanza nella determinazione delle previsioni di flussi di cassa si basano sulle prospettive della Direzione di focalizzarsi sull'aumento delle vendite di prodotti a maggiore marginalità migliorando l'assorbimento dei costi fissi, di rafforzare e ampliare la capacità produttiva esistente, di migliorare in continuità le performance dei prodotti esistenti e di sviluppare prodotti innovativi.

In maggior dettaglio, ai fini della determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni oggetto di test, l'attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata utilizzando un tasso di attualizzazione (WACC) che tiene conto dei rischi specifici della partecipazione e che rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Sono stati calcolati WACC differenti

assumendo come base di riferimento i tassi Risk Free relativi ai differenti Paesi di appartenenza delle partecipazioni testate. Il valore recuperabile include anche il valore terminale dei flussi di reddito (Terminal Value) che è stato calcolato con il metodo "della rendita perpetua" considerando un tasso di crescita (g rate) in linea con i tassi di crescita dei Paesi in cui ciascuna Società opera. Nel Terminal Value è stato considerato un flusso di cassa operativo pari al rispettivo ultimo anno di piano (2022), rettificato in modo da riflettere una situazione "a regime". Il flusso di cassa del Terminal Value riflette pertanto un livello degli ammortamenti corrispondente al valore degli investimenti a regime e una variazione di capitale circolante nulla. I principali parametri considerati nella stima dell'Equity value sono di seguito riportati:

Società WACC g rate
LU-VE Sweden AB 6,45% 2,01%
LU-VE Deutschland GmbH 6,02% 2,55%
LU-VE Iberica s.l. 7,58% 1,99%
LU-VE Asia Pacific Ltd. (Hong Kong) 9,35% 3,04%
LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. (Australia) 7,95% 2,52%

Al valore ottenuto dalla somma dei flussi di cassa attesi e del valore del Terminal Value attualizzati, è stato sottratto il livello di indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 delle rispettive partecipazioni al fine di ottenerne il valore economico (Equity Value).

Dall'impairment test effettuato non sono emerse perdite di valore, dal momento che il valore d'uso delle partecipazioni ottenuto è risultato essere superiore al valore di carico iscritto in bilancio.

Inoltre, poiché il valore recuperabile è determinato sulla base di proiezioni, la Società ha elaborato delle analisi di sensitività ("sensitivity") variando le ipotesi di base del test di impairment, ovvero incrementando il WACC dell'1% e riducendo il g-rate dell'1%. Tali analisi di sensitività non hanno evidenziato perdite di valore per le partecipazioni oggetto di test.

Inoltre si riportano nel seguito i WACC ed i g-rate di break-even per ciascuna partecipazione oggetto di impairment test:

Società WACC g rate
LU-VE S.p.A. 8,00% 2,00%
LU-VE Sweden AB 9,02% (1,17%)
LU-VE Iberica s.l. 47,39% n.s.
LU-VE Deutschland GmbH n.s. n.s.
LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. (Australia) n.s. n.s.

In allegato è stato predisposto un apposito elenco indicante per ciascuna impresa controllata le informazioni richieste dall'art. 2427 C.C. punto n.5.

3.4 ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI

Altre attività finanziarie non correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
CCDLUVE India Corporation Private Ltd. - 33.965 (33.965)
Altre attività non correnti 22.087 13.672 8.415
Totale 22.087 47.637 (25.550)

La voce "Altre attività finanziarie non correnti" ammonta a 22.087 migliaia di Euro rispetto a 47.637 migliaia di Euro dell'anno precedente. Tale variazione dipende sostanzialmente:

  • dal decremento per 33.965 migliaia di Euro dovuto alla conclusione del processo di conversione dei CCD avvenuta nel mese di giugno 2018. Al termine del processo, la partecipazione detenuta da LU-VE S.p.A. è aumentata al 99,99% (ante conversione era pari al 99,98%). La parte del CCD che è stata iscritta a partecipazione comprende il decremento del titolo dall'inizio dell'esercizio al processo di conversione.

La conversione del CCD ha comportato l'iscrizione a conto economico di un effetto cambi negativo per Euro 854 migliaia di Euro, nella voce "utile e perdite su cambi".

  • dall'incremento per 8.415 migliaia di Euro dei crediti per finanziamenti verso società controllate del Gruppo meglio dettagliati di seguito.

I crediti finanziari verso imprese controllate sono dettagliati come segue:

-

  • per circa 1.556 migliaia di Euro ad un finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata LU-VE Ibérica s.l. (invariato rispetto al 2017);
  • per circa 6.775 migliaia di Euro ad un finanziamento di durata pluriennale erogato alla controllata LU-VE Asia Pacific Limited. La controllata ha utilizzato in passato parte di tale finanziamento per sottoscrivere il 100% del capitale della LU-VE Heat Exchangers (Changshu) LTD in Cina (invariato rispetto al 2017).
  • per circa 5.063 migliaia di Euro ad un finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata LU-VE Sweden AB (variato rispetto al 2017 per 1.062 migliaia di Euro). La controllata ha utilizzato tale finanziamento, sia nel 2011 che nel 2012, per l'acquisto di un ramo d'azienda di produzione di apparecchi ventilati in Svezia.
  • per circa 3.820 migliaia di Euro per finanziamento pluriennale concesso alla controllata Heat Transfer System (HTS) s.r.o. Il finanziamento iniziale dell'anno 2017 di 1.340 migliaia di Euro, è stato incrementato nel corso dell'anno per 2.480 migliaia di Euro.
  • per circa 4.785 migliaia di Euro ad un finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata Zyklus Heat Transfer Inc., dopo l'acquisizione avvenuta il 26 giugno 2018 per consentire la chiusura dei precedenti finanziamenti in essere con terze parti. Siccome il finanziamento è stato erogato in dollari statunitensi, nella voce è stato considerato anche l'adeguamento incrementativo dell'esercizio per differenza cambi per circa 85 migliaia di Euro.

3.5 ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

Altre attività non correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre attività non correnti 25 414 (389)
Totale 25 414 (389)

Le "Altre attività non correnti" ammontano a 25 migliaia di Euro (414 migliaia di Euro nel 2017), la variazione rispetto all'anno precedente, si riferisce:

  • al decremento per 408 migliaia di Euro relativo all'incasso integrale di crediti verso l'erario esigibili oltre l'esercizio (relativi alla richiesta di rimborso per la deducibilità dell'IRES dall'IRAP per il periodo 2007-2011);
  • all'incremento per 19 migliaia di Euro dei depositi cauzionali.

3.6 RIMANENZE

La voce in oggetto a fine anno è così composta:

Rimanenze
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 5.943 5.572 371
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 1.168 1.003 165
Prodotti finiti e merci 2.157 1.860 297
Fondo svalutazione magazzino (1.145) (645) (500)
Totale 8.123 7.790 333

L'incremento di valore registrato rispetto al 2017 è principalmente dovuto all'incremento dei volumi di vendita.

Il fondo svalutazione magazzino pari a Euro 1.145 migliaia al 31 dicembre 2018 (pari a 645 migliaia di Euro nel 2017) riflette la migliore stima del rischio di obsolescenza, sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.

3.7 CREDITI COMMERCIALI

La voce in oggetto a fine esercizio è così composta:

Crediti Commerciali
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso clienti terzi 10.718 12.859 (2.141)
Crediti verso clienti Gruppo 30.951 29.739 1.212
Fondo svalutazione crediti terzi (2.136) (1.921) (215)
Fondo svalutazione crediti Gruppo (7.612) (1.100) (6.512)
Totale 31.921 39.577 (7.656)

Al 31 dicembre 2018 i crediti verso clienti includono crediti verso alcune società controllate. Per i dettagli si rinvia alla Nota sulle Parti Correlate (Nota 4.14). Tutti i crediti verso clienti sono esigibili entro l'esercizio successivo e derivano da normali operazioni di vendita. Si specifica che non vi sono in bilancio crediti di durata superiore ai 5 anni.

Tra i crediti commerciali sono stati registrati contract assets (fatture da emettere relativi a prestazioni già effettuate dalla Società) per un importo pari a 20 migliaia di Euro ed una riduzione dei crediti commerciali per compensi variabili (note credito da emettere per bonus concessi ai clienti) pari a 713 migliaia di Euro.

Il fondo svalutazione crediti durante l'esercizio si è incrementato di 6.727 migliaia di Euro per effetto della prima applicazione dell'IFRS 9, come riportato nelle note relative ai Principi Contabili, Emendamenti ed Interpretazioni IFRS applicati dal 1° Gennaio 2018.

Crediti commerciali verso
Terze parti per area geografica
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 4.670 5.473 (803)
Paesi CE 3.831 2.538 1.293
Paesi Extra CE 2.217 4.848 (2.631)
Fondo svalutazione crediti (2.136) (1.921) (215)
Totale 8.582 10.938 (2.356)

Di seguito la suddivisione dei crediti verso terze parti per area geografica:

Di seguito lo scadenziario dei crediti commerciali verso terze parti:

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Crediti commerciali per
scadenza
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti correnti (non scaduti) 6.904 8.527 (1.623)
Scaduto fino a 30 gg 547 1.335 (788)
Scaduto da 30 a 60 gg 1.005 212 793
Scaduto da 60 a 90 gg 31 374 (343)
Scaduto da più di 90 gg 2.231 2.411 (180)
Totale 10.718 12.859 (2.141)

Nella tabella seguente, in base al principio IFRS 9, è riepilogato il valore contabile lordo dei crediti verso terzi al momento dell'inadempimento, e la stima al 31 dicembre 2018 delle perdite attese lungo tutta la vita del credito:

31/12/2018
(in migliaia di Euro)
Non
scaduto
<30 31 - 60 61 - 90 >90 Totale
Tasso di perdita attesa 0,11% 6,67% 11,23% 99,58% 100,00%
Stima del valore contabile lordo al momento
dell'inadempimento
6.904 547 1.005 31 2.231 10.718
Perdite attese lungo tutta la vita del credito 8 36 113 31 1.948 2.136

La Direzione ha calcolato l'ECL sulla posizione creditoria netta vantata dalla Società nei confronti delle controllate, nell'assunzione che in caso di default di una controllata all'interno del Gruppo la controllante subirebbe una perdita solamente per l'importo netto avendo la possibilità di governare i flussi di cassa tra le parti. Pertanto il test ha considerato, per ogni controllata diretta o indiretta, come unit-of-account la somma algebrica dei crediti commerciali, delle altre attività finanziarie non correnti, del saldo di "Cash Pooling" incluso nelle "Attività finanziarie correnti", al netto del saldo debitorio di "Cash Pooling" incluso nella voce "Altre passività finanziarie correnti" e dei "Debiti commerciali" e dei "Debiti/Crediti per consolidato fiscale".

La Direzione ha poi suddiviso le controllate dirette ed indirette in tre categorie di rischio, sulla base dell'andamento delle performance economiche storiche ed attese delle stesse

Successivamente, la Direzione ha stimato la tempistica di rientro degli incassi futuri attesi. Sulla base delle tempistiche di rientro, tali flussi di incasso sono stati attualizzati ad un tasso che comprende una componente di rischio paese/free risk (0,5%-1%) e di rischio specifico delle tre categorie identificate (0,5%, 2% e 4,5%).

Di seguito si riportano in migliaia di Euro i risultati delle analisi al

1° gennaio 2018:

Classe di
Rischio
Crediti
Commercia
li
Altre
attività
finanziarie
non
correnti
Cash
Poolin
g
Attivo
Cash
Poolin
g
Passivo
Debiti
Commerciali e
Debiti/Crediti
per
consolidato
fiscale
Posizione
creditori
a netta
Impairmen
t loss su
crediti (*)
Impairmen
t loss su
cash
pooling
Classe di Rischio
1
12.631 8.115 1.094 (25.282) (1.869) (5.311) 570
Classe di Rischio
2
7.094 1.556 - - (135) 8.515 802
Classe di Rischio
3
10.014 4.001 5.591 (746) (1.975) 16.885 4.571 1.241
Totale al
1/01/2018
29.739 13.672 6.685 (26.028) (3.979) 20.089 5.943 1.241

(*)le impairment loss su crediti comprendono 1.100 migliaia di Euro già incluse nel fondo svalutazione crediti intercompany al 31 dicembre 2017

31 dicembre 2018:

Classe di Rischio Crediti
Commerci
ali
Altre
attività
finanziarie
non
correnti
Cash
Pooling
Attivo
Cash
Pooling
Passivo
Debiti
Commerciali
e
Debiti/Crediti
per
consolidato
fiscale
Posizione
creditoria
netta
Impairm
ent loss
su
crediti
Impairme
nt loss su
cash
pooling
Classe di Rischio 1 12.422 15.468 4.915 (12.991) (1.274) 18.540 619 -
Classe di Rischio 2 9.446 1.556 - - (154) 10.848 955 -
Classe di Rischio 3 9.083 5.063 6.321 - (1.974) 18.493 6.038 1.270
Totale al 31/12/2018 30.951 22.087 11.236 (12.991) (3.402) 47.881 7.612 1.270

La perdita è stata allocata prevalentemente ai crediti commerciali, piuttosto che ai crediti finanziari, che di prassi non prevedono una scadenza e sono rimborsabili a chiamata dalla Società (ad eccezione dei casi ove il cash pooling ne rappresentava principalmente il saldo).

3.8 CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI

Tale voce risulta così composta:

Crediti verso Erario per imposte correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti verso l'Erario per IVA 2.571 2.951 (380)
Crediti verso l'Erario per acconti Imposte dirette 465 897 (432)
Altri 53 63 (10)
Totale 3.089 3.911 (822)

La voce "Crediti verso l'Erario" si riferisce agli acconti versati dell'anno 2018 e degli anni precedenti

3.9 ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

Le attività finanziarie correnti incluse in questa voce fanno parte della categoria FVTPL. Si tratta di strumenti finanziari, i cui flussi finanziari contrattuali non sono costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, e sono detenuti dalla Società nel quadro di una strategia protempore, il cui obiettivo, a parità di rischio, è l'ottimizzazione del costo netto del debito. Tale voce risulta così composta:

Attività finanziarie correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Gestione patrimoniale - 19.154 (19.154)
Polizze di capitalizzazione 51.330 40.192 11.138
Altri titoli 6.304 12.715 (6.411)
Cash Pooling 9.966 6.686 3.280
Altri crediti finanziari a lungo termine - - -
Fair value strumenti derivati - 123 (123)
Totale 67.600 78.870 (11.270)

La gestione patrimoniale era stata stipulata con la Bnp Paribas Investment Partners SGR S.p.A. ed è stata completamente smobilizzata nel corso del 2018. L'impatto totale della gestione patrimoniale nel conto economico dell'esercizio è stato negativo per circa 1.053 migliaia di Euro. (1.246 migliaia di euro di perdite e 193 migliaia di euro di utili) rilevato nella voce "Oneri finanziari". Tale strumento è stato sostituito con strumenti a capitale garantito come descritto di seguito.

Le Polizze di capitalizzazione sottoscritte sono state emesse da Aviva Vita S.p.A. ed appartengono alla tipologia di polizze che consentono, dopo il conferimento di un premio unico, l'eventuale rivalutazione annuale del capitale in funzione del rendimento ottenuto dalla gestione (quasi esclusivamente investita in titoli di stato ed obbligazioni a rating molto elevato). La valutazione al fair value alla data di bilancio ha comportato la contabilizzazione di un importo positivo pari a 963 migliaia di Euro, rilevata nella voce "Proventi finanziari".

Nel corso dell'anno è stata sottoscritta una nuova polizza emessa da BNP Paribas Cardif Vita Compagnia di assicurazione e Riassicurazione S.p.A., per un importo nominale di 10.000 migliaia di Euro. La variazione positiva del fair value alla data di bilancio è positiva e pari a 175 migliaia di Euro, rilevata nella voce "Proventi finanziari".

Gli Altri titoli si riferiscono ad investimenti, effettuati tramite UBI Banca S.p.A. (presso le cui casse è stato aperto il dossier titoli) in titoli di stato italiani, obbligazioni corporate, fondi obbligazionari e fondi misti la cui valutazione al fair value alla data di bilancio ha comportato la contabilizzazione di un importo negativo pari a 332 migliaia di Euro. Nel corso dell'esercizio tali titoli sono stati parzialmente liquidati per un importo di circa 7.356 migliaia di Euro e sono stati incrementati per un importo di 1.287 migliaia di Euro. L'effetto netto di cessioni ed acquisti ha comportato la

contabilizzazione nel conto economico dell'esercizio 2018 di un effetto netto negativo di 84 migliaia di Euro oltre alla variazione negativa di fair value summenzionata.

Nel mese di maggio del 2017 è stato stipulato un nuovo contratto con Unicredit per 300 migliaia di Euro che ha comportato l'iscrizione al 31 dicembre 2018 di un fair value negativo pari a 9 migliaia di Euro.

Gli importi sopra descritti di utili e perdite sono rilevati a Conto Economico nelle voci "proventi finanziari" o "oneri finanziari". Le variazioni di fair value nella voce "proventi finanziari"

Il "Cash pooling" rappresenta i saldi attivi per la Società della tesoreria centralizzata di Gruppo (al netto della rilevazione dell'ECL pari ad Euro 1.241 migliaia di Euro al 1° gennaio 2018 al quale si sono aggiunti 29 migliaia di Euro nel corso dell'esercizio).

Al 31 dicembre 2018 le diverse categorie di strumenti finanziari derivati detenute dalla Società non presentano fair value positivi.

Al 31 dicembre 2018, il riepilogo relativo agli strumenti finanziari derivati in essere, suddiviso per tipologia è il seguente:

Strumenti finanziari derivati al
31/12/2018
(in migliaia di Euro)
31/12/2018
31/12/2017
31/12/2018 31/12/2017
TIPOLOGIA NOZIONALE
ORIGINARIO
NOZ.
Breve
NOZ. M/L NOZ.
Breve
NOZ. M/L FAIR VALUE FAIR VALUE
IRS su finanziamenti 211.167 38.663 109.378 26.822 59.166 (927) (398)
Opzioni su valute 4.177 - - 2.500 - - (340)
Commodity Swap 600 600 - 2.250 - (91) 123
Totale 215.944 39.263 109.378 31.572 59.166 (1.018) (615)
Totale Nozionale 148.641 90.738

Al 31 dicembre 2018, il dettaglio relativo agli strumenti finanziari derivati in essere, suddiviso per tipologia è il seguente:

IRS su finanziamenti (In migliaia di Euro)

SOCIETA' NOZIONALE 31/12/2018 31/12/2018
DEBITRICE CONTROPARTE ACCENSIONE SCADENZA ORIGINARIO NOZ. Breve NOZ. M/L FAIR VALUE
LU-VE S.P.A. Banca Popolare di Bergamo
S.p.A.
11/08/2014 15/09/2020 2.321 357 357 (8)
LU-VE S.P.A. Banca Popolare di Bergamo
S.p.A.
11/08/2014 16/10/2020 3.500 583 584 (11)
LU-VE S.P.A. Banca Popolare di Bergamo
S.p.A.
21/07/2015 29/06/2020 4.818 1.214 611 (11)
LU-VE S.P.A. Intesa San Paolo S.p.A. 04/02/2016 31/03/2020 10.000 2.500 1.250 (11)
LU-VE S.P.A. Cassa di Risparmio di Parma e
Piacenza Spa
21/11/2012 22/11/2017 1.000 - - -
LU-VE S.P.A. Cassa di Risparmio di Parma e
Piacenza Spa
16/06/2015 31/12/2019 8.000 2.664 - (12)
LU-VE S.P.A. Deutsche Bank 29/10/2013 31/12/2018 1.000 - - -
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 11/08/2014 16/10/2020 3.500 583 584 (13)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 20/07/2015 09/06/2020 17.778 4.444 2.223 (49)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 25/10/2016 21/09/2020 28.000 8.000 6.000 (17)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 17/09/2015 31/12/2020 10.000 2.500 2.500 (45)
LU-VE S.P.A. Deutsche Bank 27/03/2017 23/03/2021 5.500 1.375 1.719 (12)
LU-VE S.P.A. Mediocredito italiano 21/06/2017 28/02/2022 25.000 5.882 13.236 (81)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 20/09/2018 30/06/2024 12.000 1.200 10.800 (145)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 20/09/2018 29/09/2023 15.000 - 15.000 (247)
LU-VE S.P.A. Mediocredito italiano 28/11/2018 20/06/2024 12.500 1.250 11.250 (110)
LU-VE S.P.A. Mediocredito italiano 28/11/2018 20/06/2024 12.500 1.250 11.250 (110)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 20/12/2018 24/09/2024 10.000 - 10.000 (49)
LU-VE S.P.A. Banca Nazionale del Lavoro 20/12/2018 20/12/2023 10.000 1.111 8.889 (48)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 30/01/2018 31/03/2023 18.750 3.750 13.125 52
Totale 211.167 38.663 109.378 (927)

Commodities (In migliaia di Euro)

SOCIETA' OGGETTO DELLA NOZ. 31/12/2018 31/12/2018
DEBITRICE CONTROPARTE NUMERO TIPOLOGIA COPERTURA ACCENSIONE SCADENZA ORIG. NOZ.
Breve
NOZ.
M/L
FAIR VALUE
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 415774239 Swap su merci Commodity Swap 28/03/2018 31/03/2019 200 200 - (31)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421302762 Swap su merci Commodity Swap 05/07/2018 31/03/2019 50 50 - (9)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421341879 Swap su merci Commodity Swap 06/07/2018 31/03/2019 50 50 - (7)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421341868 Swap su merci Commodity Swap 06/07/2018 28/02/2019 50 50 - (7)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 415774229 Swap su merci Commodity Swap 28/03/2018 28/02/2019 200 200 - (29)
LU-VE S.P.A. Unicredit S.p.A. 421302750 Swap su merci Commodity Swap 05/07/2018 28/02/2019 50 50 - (8)
Totale 600 600 - (91)

3.10 ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

La voce è così dettagliata:

Altre attività correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Verso dipendenti 39 36 3
Anticipi a fornitori 677 776 (99)
Anticipi su canoni - - -
Crediti verso Società del Gruppo per consolidato fiscale 834 274 560
Crediti diversi 171 88 83
Totale 1.721 1.174 547

3.11 DISPONIBILITÀ LIQUIDE

La voce è così dettagliata:

Disponibilità Liquide
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Disponibilità liquide 57.596 28.170 29.426
Totale 57.596 28.170 29.426

L'incremento di 29.426 migliaia di Euro è principalmente dovuto all'apertura dei finanziamenti in prossimità della chiusura.

La Società non ha restrizioni/vincoli all'utilizzo di tali importi.

3.12 PATRIMONIO NETTO

Il capitale sociale ammonta a 62.704 migliaia di Euro (62.704 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

Nel corso dell'esercizio 2018 sono stati distribuiti dividendi da parte della Società per 4.860 migliaia di Euro mediante utilizzo di riserve e di utili portati a nuovo dall'esercizio precedente.

Al 31 dicembre 2018 la Capogruppo detiene n. 157.608 azioni proprie (0,71% del capitale sociale), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto per un valore totale di circa 1.420 migliaia di Euro (per ulteriori dettagli si veda la Relazione Unica sulla Gestione). Nel periodo sono state acquistate 19.803 azioni proprie per un valore di 198 migliaia di Euro.

Di seguito si riporta la la tabella con la possibilità di utilizzazione delle diverse poste del patrimonio netto ed il riepilogo delle utilizzazioni degli ultimi tre esercizi:

Riepilogo utilizzi negli
ultimi tre esercizi (*)
Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
per
copertura
perdite
per altre
ragioni
Capitale 62.704 -
Riserva di capitale: -
Riserva sovrapprezzo azioni 24.762 A,B,C 24.762
Riserva per azioni proprie (1.619) -
Riserva di utile:
Riserva legale 2.718 B
Riserva straordinaria 12.466 A,B,C 12.466 (13.152)
Riserva di rivalutazione 273 A,B,C 273
Riserva da attualizzazione TFR (40) -
Totale 101.264 37.501 - (13.152)
Quota non distribuibile 64.961
Residua quota distribuibile 36.303

(*) Nel progetto di bilancio è prevista una distribuzione di dividendi pari a 0,25 Euro per azione.

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione agli Azionisti

3.13 FINANZIAMENTI

31/12/2018 31/12/2017
Finanziamenti
(in migliaia di Euro)
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Finanziamenti bancari a M/L termine 48.053 150.260 40.508 106.823
Anticipi su fatture sbf 11 - - -
Totale 48.064 150.260 40.508 106.823

Al 31 dicembre 2018, i finanziamenti bancari ammontano a 198.324 migliaia di Euro.

La composizione della voce, l'evoluzione rispetto all'esercizio precedente e le caratteristiche dei finanziamenti bancari detenuti dalla Società sono le seguenti:

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Finanziamenti Bancari
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
SOCIETA'
DEBITRICE
CONTROPARTE TIPOLOGIA DI
FINANZIAMENTO
ACCENSIONE SCADENZA TASSO
APPLICATO
IMPORTO
ORIGINARIO
IMPORTO
RESIDUO
DI CUI
QUOTA
CORRENTE
IMPORTO
RESIDUO
DI CUI
QUOTA
CORRENTE
LU-VE Intesa San
Paolo S.p.A.
Finanziamento
chirografario
25/09/2008 01/05/2019 Euribor 3
mesi +
Spread
1.185 59 59 157 113
LU-VE Banca Popolare
di Bergamo
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
28/11/2014 28/11/2019 Euribor 3
mesi +
Spread
5.000 - - 2.037 1.014
LU-VE Banca
Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
09/06/2015 09/06/2020 Euribor 6
mesi +
Spread
20.000 6.563 4.358 10.919 4.356
LU-VE Banca Popolare
di Bergamo
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
29/06/2015 29/06/2020 Euribor 3
mesi +
Spread
6.000 - - 3.016 1.201
LU-VE UniCredit
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
17/09/2015 31/12/2020 Euribor 6
mesi +
Spread
10.000 5.000 2.500 7.500 2.500
LU-VE Banca Popolare
di Milano
Finanziamento
Ipotecario
25/09/2015 31/12/2021 Euribor 3
mesi +
Spread
30.000 14.942 4.992 19.952 4.988
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
29/10/2015 30/09/2020 Euribor 6
mesi +
Spread
10.000 4.984 2.494 7.500 2.500
LU-VE Banca
Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/09/2016 20/09/2020 Euribor 3
mesi floor
0% +
Spread
30.000 14.000 8.000 22.000 8.000
LU-VE Banca Popolare
di Bergamo
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
30/09/2016 30/09/2021 Euribor 3
mesi +
Spread
10.000 5.509 1.996 7.519 1.994
LU-VE Banca Popolare
di Sondrio
Società
Cooperativa
per Azioni
Finanziamento
chirografario
15/12/2016 31/01/2020 Media
Euribor 3
mesi trim
prec +
Spread
10.000 4.176 3.339 7.508 3.331
LU-VE Deutsche Bank
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
23/03/2017 23/03/2021 Euribor 3
mesi +
Spread
1.500 798 399 1.198 399
LU-VE Deutsche Bank
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
23/03/2017 28/11/2020 Euribor 3
mesi +
Spread
5.500 3.088 1.372 4.460 1.373
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
31/03/2017 28/02/2022 Euribor 3
mesi +
Spread
25.000 19.118 5.882 25.000 5.885
LU-VE UniCredit
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/04/2017 31/12/2020 Fisso 10.000 5.708 2.854 8.562 2.854
LU-VE Unione di
Banche Italiane
Società
cooperativa
per azioni
Finanziamento
chirografario
20/12/2017 20/12/2020 Euribor 3
mesi +
Spread
20.000 20.000 - 20.000 -
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
30/01/2018 31/03/2023 Euribor 6
mesi +
Spread
25.000 22.479 5.014 - -
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/06/2024 Euribor 6
mesi +
Spread
12.000 11.988 1.198 - -
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/09/2023 Euribor 6
mesi +
Spread
15.000 14.987 - - -
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6
mesi +
Spread
12.500 12.482 1.247 - -
LU-VE Mediocredito
Italiano S.p.A.
Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6
mesi +
Spread
12.500 12.482 1.247 - -
LU-VE Banca
Nazionale del
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 24/09/2024 Euribor 6
mesi +
10.000 9.975 - - -

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Lavoro S.p.A. Spread
LU-VE Banca
Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 20/12/2023 Euribor 6
mesi +
Spread
10.000 9.975 1.102 - -
Totali 198.313 48.053 147.328 40.508

In relazione ad alcuni contratti di finanziamento LU-VE S.p.A. si è impegnata a rispettare determinati parametri finanziari (c.d. covenant). Per i finanziamenti ancora in essere al 31 dicembre 2018 il dettaglio dei finanziamenti che prevedono il rispetto di covenant finanziari è il seguente (importi in migliaia di Euro):

SOCIETA' CONTROPARTE TIPOLOGIA DI
FINANZIAMENTO
ACCENSIONE SCADENZA TASSO COVENANTS FINANZIARI VALORE
INIZIALE
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
09/06/2015 09/06/2020 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <= 2,5; PFN/PN <=
1,5
20.000
LU-VE Banca Popolare di
Milano
Finanziamento
Ipotecario
25/09/2015 31/12/2021 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA al 30/06 <= 3;
PFN/EBITDA al 31/12 <= 2,5
30.000
LU-VE Mediocredito Italiano
S.p.A.
Finanziamento
chirografario
29/10/2015 30/09/2020 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <= 2,5; PFN/PN <1 10.000
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/09/2016 20/09/2020 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <= 2,5; PFN/PN <=
1,5
30.000
LU-VE Banca Popolare di
Bergamo S.p.A.
Finanziamento
chirografario
30/09/2016 30/09/2021 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3,5; PFN/PN <=1,5 10.000
LU-VE Deutsche Bank Finanziamento
chirografario
23/03/2017 28/11/2020 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3 1.500
LU-VE Deutsche Bank Finanziamento
chirografario
23/03/2017 28/02/2022 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3 5.500
LU-VE Mediocredito italiano Finanziamento
chirografario
31/03/2017 28/02/2022 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=2,5; PFN/PN<=1 25.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/04/2017 31/12/2020 Tasso Fisso PFN/EBITDA <=3,5; PFN/PN<=1,0 10.000
LU-VE Unione di Banche
Italiane SpA
Finanziamento
chirografario
13/12/2017 20/12/2020 Euribor 3 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3,5; PFN/PN <=1,5 20.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
30/01/2018 31/03/2023 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3,5; PFN/MEZZI
PROPRI <=1
25.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/06/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/MEZZI
PROPRI <=1
12.000
LU-VE Unicredit S.p.A. Finanziamento
chirografario
20/09/2018 30/09/2023 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/MEZZI
PROPRI <=1
15.000
LU-VE Mediocredito italiano Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <2,5; PFN/PN<=1 12.500
LU-VE Mediocredito italiano Finanziamento
chirografario
28/11/2018 30/06/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <2,5; PFN/PN<=1 12.500
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 24/09/2024 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1,25 10.000
LU-VE Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A.
Finanziamento
chirografario
20/12/2018 20/12/2023 Euribor 6 mesi
+ Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1,25 10.000

Note:

PFN: posizione finanziaria netta;

PN: patrimonio netto;

DSCR: debt service coverage ratio

LR: leverage ratio (PFN/Ebitda)

GR: gearing ratio (PFN/PN)

Di seguito la movimentazione dei finanziamenti nel periodo:

Finanziamenti: movimentazione dell'esercizio
(in migliaia di Euro)
Saldo iniziale Accensioni Rimborsi Saldo finale
Finanziamenti 147.331 96.963 (45.981) 198.313
Anticipi su fatture sbf - 11 - 11
Totale 147.331 96.974 (45.981) 198.324

Nel corso dell'anno 2018 relativamente ai finanziamenti sono intervenute le seguenti variazioni:

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 25.000 migliaia di Euro con Unicredit con scadenza 31 marzo 2023, a rate semestrali costanti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 12.000 migliaia di Euro con Unicredit con scadenza 30 giugno 2024, a rate semestrali costanti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 15.000 migliaia di Euro con Unicredit con scadenza 30 settembre 2023, a rate semestrali crescenti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 12.500 migliaia di Euro con Mediocredito con scadenza 30 giugno 2024, a rate semestrali costanti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 12.500 migliaia di Euro con Mediocredito con scadenza 30 giugno 2024, a rate semestrali costanti e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • sottoscrizione di un finanziamento chirografario a medio termine per complessivi 20.000 migliaia di Euro con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. in due trance da 10.000 migliaia di Euro l'uno: con scadenza 20 dicembre 2023, a rate semestrali variabili e tasso di interesse pari all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread, e con scadenza 24 settembre 2024, a rata semestrale costanti e tasso

di interesse pari all'Euribor maggiorato di uno spread. Il finanziamento è soggetto al rispetto di covenants finanziari;

  • estinzione anticipata del finanziamento con UBI Banca per l'importo di 3.030 migliaia di Euro sottoscritto in data 29 giugno 2015 e scadente il 29 giugno 2020

  • estinzione anticipata del finanziamento con UBI Banca per l'importo di 2.050 migliaia di Euro sottoscritto in data 28 novembre 2014 e scadente il 28 novembre 2019

I rimborsi dell'esercizio sono pari a 45.981 migliaia di Euro.

Con riferimento a tutti i finanziamenti che prevedono il rispetto di parametri finanziari (covenant), alla data di bilancio tali parametri risultano tutti rispettati.

Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, a tasso variabile indicizzato all'Euribor. Nella successiva Nota 4.13 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari.

Al 31 dicembre 2018, sugli immobili industriali e terreni di pertinenza, la Società ha prestato garanzie reali per debiti iscritti in bilancio per 40.000 migliaia di Euro. Si tratta di ipoteche a garanzia dei finanziamenti a medio termine contratti con diversi Istituti di credito per un importo originario complessivo pari a 30.000 migliaia di Euro, attualmente in essere per 15.000 migliaia di Euro in valore nominale.

3.14 FONDI

Movimentazione Fondi
(In migliaia di Euro)
31/12/2017 Acc.ti/incr Delta
cambi
Utilizzi Rilascio
quota
eccedente
31/12/2018
Fondo indennità suppletiva di clientela 25 - - - - 25
Fondo garanzia prodotti 886 360 - - - 1.246
Altri fondi rischi ed oneri 80 - - - (80) -
Totale 991 360 - - (80) 1.271

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte della Società.

Il fondo garanzia prodotti è relativo al rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti ed identificati come non conformi. Il fondo è adeguato sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, sono stati assoggettati a valutazione attuariale alla data di chiusura del bilancio. L'effetto non è stato recepito nel bilancio in quanto è stato ritenuto trascurabile.

3.15 BENEFICI AI DIPENDENTI

I Benefici ai dipendenti ammontano complessivamente a 909 migliaia di Euro con un decremento netto di 58 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017. La voce si riferisce, per l'intero ammontare al Fondo Trattamento di Fine rapporto (T.F.R.) che include sostanzialmente le indennità di fine rapporto di lavoro maturate dal personale in servizio al 31 dicembre, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti.

Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, l'importo spettante a ciascun dipendente matura in funzione del servizio prestato ed è erogato nel momento in cui il dipendente lascia la società. Il trattamento dovuto alla cessazione del rapporto di lavoro è calcolato in base alla sua durata ed alla retribuzione imponibile di ciascun dipendente. La passività viene annualmente rivalutata sulla base dell'indice ufficiale del costo della vita e degli interessi di legge.

La disciplina è stata integrata dal Decreto Legislativo n° 252/2005 e dalla Legge n° 296/2006 (Finanziaria 2007) che, per le aziende con almeno 50 dipendenti, ha stabilito che le quote maturate dal 2007 sono destinate, su opzione dei dipendenti, o al Fondo Tesoreria INPS od alle forme di previdenza complementare, assumendo quindi la natura di "Piano a contribuzioni definite".

In applicazione del principio IAS 19, il fondo trattamento di fine rapporto viene rielaborato con metodologia di valutazione attuariale, attraverso il supporto di un perito esterno, ed adeguato in relazione al verificarsi di eventi che ne richiedano l'aggiornamento.

La data dell'ultima valutazione attuariale è il 31 dicembre 2018.

La composizione e la movimentazione della voce al 31 dicembre 2018 è la seguente:

Benefici ai dipendenti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Passività al 1° gennaio 966 992
Accantonamenti - -
Oneri finanziari 13 14
Pagamenti effettuati (50) (35)
Transfers in/out - -
(Utili)/Perdite attuariali (20) (5)
Passività alla fine del periodo 909 966

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto si è movimentato principalmente in funzione degli utilizzi dell'esercizio per l'erogazione di anticipi e/o liquidazioni al personale cessato.

L'adeguamento patrimoniale per utili/perdite attuariali accoglie un utile attuariale di 5 migliaia di Euro, così determinato:

• Utile attuariale derivante dalla variazione delle principali assunzioni attuariali utilizzate al 31 dicembre 2018 rispetto alla precedente valutazione al 31 dicembre 2017: 22 migliaia di Euro;

• Perdita attuariale derivante dall'effetto della variazione che il collettivo oggetto di valutazione ha subito tra una valutazione e l'altra, difformi da quanto ipotizzato: 2 migliaia di Euro.

Gli utili e le perdite attuariali sono iscritti a patrimonio netto tramite il prospetto di conto economico complessivo.

Le principali ipotesi finanziarie e demografiche utilizzate alla data dell'ultima valutazione di riferimento del 31 dicembre 2018 sono le seguenti:

Ipotesi Finanziarie 31/12/2018
%
31/12/2017
%
Tasso di sconto (Indice IBOXX Eurozone Corporate AA 10+) 1,57 1,30
Inflazione 1,50 1,50
Tasso incremento salari 1,00 1,00
Tasso incremento TFR 2,63 2,63
Ipotesi demografiche 31/12/2018 31/12/2017
Tasso di mortalità Tabella RG48 della
Ragioneria Generale
dello Stato
Tabella RG48 della
Ragioneria Generale
dello Stato
Invalidità Tavole INPS Tavole INPS
Turnover del personale 2% 2%
Anticipi 5% 5%
Età in pensionamento 100% al raggiungimento
dei requisiti AGO
100% al raggiungimento
dei requisiti AGO

Di seguito si riporta l'analisi di sensitività per il fondo trattamento di fine rapporto. La seguente tabella riporta la variazione del fondo al variare dell'ipotesi attuariale più significativa, vale a dire il tasso di sconto:

Sensitivity Fondo T.F.R. al 31/12/2018
(in migliaia di Euro)
0,25% -0,25%
Tasso di attualizzazione (19) 19

3.16 ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Di seguito il dettaglio della voce:

Altre passività finanziarie non correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti per leasing - - -
Altre passività finanziarie 397 - 397
Totale 397 - 397

La voce "Altre passività finanziarie" di 397 migliaia di Euro si riferisce al calcolo previsto contrattualmente dell'earn-out descritto nella nota "Premessa" del bilancio consolidato relativo all'acquisto della società statunitense Zyklus.

Altre passività finanziarie correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Cash Pooling 12.991 26.029 (13.038)
Fair value derivati 1.018 738 280
Debiti per leasing - 12 (12)
Debiti verso altri istituti finanziatori - - -
Totale 14.009 26.779 (12.770)

Il Cash pooling rappresenta i saldi passivi per la Società della tesoreria centralizzata di Gruppo. Il decremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto principalmente all'utilizzo da parte della società SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o. della tesoreria di Gruppo, per il finanziamento della costruzione di un nuovo stabilimento.

La voce fair value strumenti derivati rappresenta il fair value negativo, al 31 dicembre 2018, dei derivati stipulati dalla Società. Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota 3.9

3.17 DEBITI COMMERCIALI

La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente:

Debiti commerciali
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 22.359 23.594 (1.235)
Paesi CE 1.575 4.063 (2.488)
Paesi Extra CE 1.309 924 385
Totale 25.243 28.581 (3.338)

I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2018 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo né debiti con scadenza superiore ai 5 anni.

Gli Amministratori ritengono che il valore d'iscrizione dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

3.18 DEBITI PER IMPOSTE

Debiti per imposte
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ritenute fiscali 503 506 (3)
Totale 503 506 (3)

3.19 IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

La voce è così dettagliata:

Imposte anticipate e differite
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte anticipate 3.430 1.437 1.993
Imposte differite passive (8.036) (8.418) 382
Posizione netta (4.606) (6.981) 2.375

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Imposte
differite e
anticipate:
movimentazion
e dell'esercizio
(in migliaia di
Euro)
AMM.TI E
LEASING
FAIR VALUE DI
STRUMENTI DERIVATI
GROSS UP
FUSIONE
VALUTAZIONE
ATTUARIALE TFR
ACCANTONAME
NTI E RETTIFICHE
DI VALORE
ALTRE
DIFFERENZE
TOTALI
01.01.2017 1.416 (47) 7.466 (17) (819) (499) 7.500
A conto
economico
A patrimonio
(180) 22 (260) - (11) (152) (581)
netto - - - 1 - 61 62
Riclassifica - - - - - - -
Altro - - - - - - -
31.12.2017 1.236 (25) 7.206 (16) (830) (590) 6.981
A conto
economico
A patrimonio
(111) 18 (260) - (625) 49 (929)
netto - - - 5 (1.512) 61 (1.446)
Riclassifica - - - - - - -
Altro - - - - - - -
31.12.2018 1.125 (7) 6.946 (11) (2.967) (480) 4.606

Al 31 dicembre 2018, le imposte differite attive si riferiscono:

  • ai fair value degli strumenti derivati su cambi e tassi di interesse, stipulati dalla Società in data precedente a quella di prima adozione dei principi contabili internazionali;

  • all'impatto fiscale differito della valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto a seguito dell'applicazione del principio IAS 19;

  • alle differenze fiscali sugli accantonamenti ai fondi (i principali impatti delle imposte differite attive, sono dovuti all'applicazione dell'IFRS 9 pari a 1.512 migliaia di Euro al 1° gennaio 2018 al quale si sono aggiunti 407 migliaia di Euro nel corso del 2018);

  • ad altre differenze fiscali, che riguardano le riprese temporanee nette quali ad esempio emolumenti non pagati, differenze cambi e altro.

Al 31 dicembre 2018 le imposte differite passive sono relative:

  • a differenze fiscali su ammortamenti e leasing, che riguardano principalmente l'applicazione del principio IAS 17, rispetto ai principi contabili italiani;

  • allo stanziamento di imposte sul disavanzo di fusione del 2008 allocato su marchi, fabbricati, terreni.

La voce non include nessun importo relativo a imposte differite passive relative ad eventuali future distribuzioni di utili o di riserve, in quanto considerato non materiale.

3.20 ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Di seguito il dettaglio della voce:

Altre passività correnti
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Verso il personale 3.046 2.636 410
Verso istituti previdenziali 1.718 1.413 305
Verso amministratori e sindaci 1.386 1.444 (58)
Altri debiti correnti 1.309 724 585
Totale 7.459 6.217 1.242

Ad inizio 2018 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

3.21 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:

Posizione finanziaria netta
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
A. Cassa (Nota 3.11) 18 8 10
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 3.11) 57.578 28.162 29.416
C. Attività finanziarie correnti (Nota 3.8) 67.600 78.870 (11.270)
D. Liquidità (A+B+C) 125.196 107.040 18.156
E. Debiti bancari correnti (Nota 3.13) 11 - 11
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (Nota 3.13) 48.053 40.508 7.545
G. Altre passività finanziare correnti (Nota 3.16) 14.009 26.779 (12.770)
H. Indebitamento finanziario corrente (E+F+G) 62.073 67.287 (5.214)
I. Indebitamento finanziario corrente netto (H-D) (63.123) (39.753) (23.370)
J. Altre attività finanziarie non correnti (Nota 3.4) (22.087) (13.672) (8.415)
K. Debiti bancari non correnti (Nota 3.13) 150.260 106.823 43.437
L. Altre passività finanziare non correnti (Nota 3.16) 397 - 397
M. Indebitamento finanziario non corrente (J+K+L) 128.570 93.151 35.419
N. Indebitamento finanziario netto (I+M) 65.447 53.398 12.049

Nel rendiconto finanziario è esposta la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto).

4 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

4.1 RICAVI

Nel 2018, i ricavi di vendita sono stati pari a 86.193 migliaia di Euro, in aumento del 11,0% rispetto allo scorso esercizio (77.650 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

Ricavi per famiglia di prodotto

Ricavi per prodotto
(in migliaia di Euro)
2018 % 2017 % Variazione % Variazione
Apparecchi Ventilati 73.564 85,35% 65.062 83,79% 8.502 13,07%
Scambiatori di calore 12.629 14,65% 12.588 16,21% 41 0,3%
TOTALE 86.193 100,00% 77.650 100,00% 8.543 11,00%

Ricavi per area geografica

Ricavi per area
geografica
(in migliaia di Euro)
2018 % 2017 % Variazione % Variazione
Italia 23.324 27,06% 22.580 29,08% 744 3,29%
Francia 12.155 14,10% 10.382 13,37% 1.773 17,08%
Germania 7.079 8,21% 4.428 5,70% 2.651 59,87%
Spagna 4.187 4,86% 4.323 5,57% (136) (3,15%)
Polonia 3.549 4,12% 1.845 2,38% 1.704 92,36%
Austria 3.413 3,96% 3.754 4,83% (341) (9,08%)
Russian Fed. 3.257 3,78% 3.470 4,47% (213) (6,14%)
Svezia 3.167 3,67% 2.549 3,28% 618 24,24%
Rep. Ceca 2.836 3,29% 2.465 3,17% 371 15,05%
Regno Unito 2.579 2,99% 2.905 3,74% (326) (11,22%)
Paesi Bassi 1.810 2,10% 1.466 1,89% 344 23,47%
India 1.284 1,49% 2.449 3,15% (1.165) (47,57%)
Croazia 1.141 1,32% 1.061 1,37% 80 7,54%
Romania 944 1,10% 1.289 1,66% (345) (26,76%)
Ucraina 773 0,90% 1.582 2,04% (809) (51,14%)
Altri Paesi 14.695 17,05% 11.102 14,30% 3.593 32,36%
TOTALE 86.193 100,00% 77.650 100,00% 8.543 11,00%

Nel corso dell'esercizio 2018 le vendite hanno registrato un incremento dell'11,0% grazie all'effetto dell'incremento dei volumi di vendita.

ERRORE. PER APPLICARE HEADING 2 AL TESTO DA VISUALIZZARE IN QUESTO PUNTO, UTILIZZARE LA SCHEDA HOME.

Il valore dei corrispettivi delle transazioni con performance obligation non soddisfatte (o non completamente soddisfatte dalla Società) al termine dell'esercizio ammonta ad 330 migliaia di Euro. Gli Amministratori stimano saranno riconosciuti come ricavo nel successivo esercizio

4.2 ALTRI PROVENTI

Di seguito il dettaglio della voce:

Altri Ricavi
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Royalties attive 1 - 1
Affitti attivi 84 81 3
Assicurazioni 1 - 1
Altri proventi 374 23 351
Totale 460 104 356

4.3 ACQUISTI DI MATERIALI

Acquisti di materiali
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Materie prime e componenti di acquisto 42.452 39.719 2.733
Materiale di consumo 1.967 1.817 150
Totale 44.419 41.536 2.883

Nel corso dell'anno 2018 il costo per acquisto dei materiali si è incrementato passando da 41.536 migliaia di Euro a 44.419 migliaia di Euro (aumento di 2.883 migliaia di Euro pari al 6,9% circa). Tale incremento è sostanzialmente legato ai volumi di vendita.

4.4 SERVIZI

Servizi
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Spese per energia telefoniche e telex 1.597 1.265 332
Spese generali e consulenze 6.027 6.544 (517)
Spese di pubblicità e promozionali 344 317 27
Spese per trasporti 1.483 1.436 47
Spese per manutenzioni 1.273 1.277 (4)
Lavorazioni esterne 2.511 2.609 (98)
Provvigioni 474 477 (3)
Emolumenti agli organi sociali 2.120 1.549 571
Altri costi per servizi 1.562 1.506 56
Spese per godimento beni di terzi 623 554 69
Totale 18.014 17.534 480

Le spese per servizi sono rimaste sostanzialmente in linea con l'anno precedente. L'incremento complessivo per 480 migliaia di Euro rispetto al 2017 è legato principalmente all'aumento di fatturato.

I compensi agli organi sociali sono così dettagliati (per un maggiore dettaglio si rimanda alla Nota 4.15 "Compensi amministratori e sindaci"):

Emolumenti agli organi sociali
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Compensi agli amministratori 1.971 1.422 549
Compensi al Collegio Sindacale 149 127 22
Totale 2.120 1.549 571

Pubblicità dei corrispettivi di revisione

Ai sensi dell'articolo 149-duodecies del regolamento emittenti CONSOB si allega tabella riassuntiva dei corrispettivi della revisione contabile prestata dalla società Deloitte & Touche S.p.A., cui è stato conferito l'incarico di effettuare la revisione contabile del bilancio della Società e del bilancio consolidato.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
(in migliaia di Euro)
Revisione Contabile Deloitte & Touche LU-VE S.p.A. 123
Altri servizi Deloitte & Touche LU-VE S.p.A. 112

4.5 COSTO DEL PERSONALE

Costo del personale
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Salari e stipendi 11.935 11.179 756
Oneri sociali 4.245 3.739 506
TFR 819 752 67
Altri costi del personale 67 7 60
Totale 17.066 15.677 1.389

Il numero medio dei dipendenti di LU-VE S.p.A. nel 2018 è stato pari a 376.

Al 31 dicembre 2018 il numero dei collaboratori della Società era di 386 unità (230 operai, 132 impiegati e quadri, 12 dirigenti), contro i 385 nel 2017.

Al 31 dicembre 2018 il numero di collaboratori temporanei era di 12 unità (25 nel 2017).

4.6 SVALUTAZIONI

Svalutazioni
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Accantonamenti Fondo Svalutazione crediti intragruppo 1.669 - 1.669
Accantonamenti per attività finanziarie intragruppo 29 - 29
Totale 1.698 - 1.698

La voce svalutazioni si riferisce agli accantonamenti per ECL secondo le regole dell'IFRS 9.

4.7 ALTRI COSTI OPERATIVI

Altri costi operativi
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Perdite e svalutazioni su crediti commerciali 280 80 200
Imposte non sul reddito 272 352 (80)
Altri oneri di gestione 180 167 13
Totale 732 599 133

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà.

4.8 PROVENTI FINANZIARI

Proventi finanziari
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Dividendi da società controllate 4.820 5.000 (180)
Interessi attivi 626 430 196
Altri proventi finanziari 1.875 1.089 786
Totale 7.321 6.519 802

I dividendi sono stati distribuiti per 4.500 migliaia di Euro da SEST S.p.A. e per 320 migliaia di Euro da Tecnair LV S.p.A.

Gli interessi attivi si riferiscono principalmente agli interessi attivi ai finanziamenti intercompany e al cash pooling.

La voce "Altri proventi" include:

  • 769 migliaia di Euro è la variazione del fair value del CCD LU-VE India del 2018 (vedi Nota 3.4);
  • 796 migliaia di Euro è il fair value degli investimenti (Nota 3.9);
  • 309 migliaia di Euro si riferiscono ad altri proventi finanziari.

4.9 ONERI FINANZIARI

Oneri finanziari
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Interessi passivi verso banche 650 614 36
Interessi passivi da altri finanziatori 145 339 (194)
Altri oneri finanziari 1.799 672 1.127
Totale 2.594 1.625 969

Il dettaglio degli altri oneri finanziari è il seguente:

  • 1.246 migliaia di Euro è la perdita sulla gestione patrimoniale (Nota 3.9);
  • 335 migliaia di Euro sono riferiti alle perdite realizzate su strumenti finanziari derivati;
  • 218 migliaia di Euro si riferiscono ad altri oneri finanziari.

4.10 UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2018 LU-VE S.p.A. ha realizzato perdite nette su cambi per 666 migliaia di Euro (perdite nette per 2.655 migliaia di Euro nel 2017, comprensive di circa 2.215 migliaia di Euro originati principalmente a seguito della rivalutazione dell'Euro sulla Rupia indiana, valuta di conto del CCD LU-VE INDIA).

4.11 IMPOSTE SUL REDDITO

Imposte sul reddito
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Imposte correnti 561 368 193
Imposte differite (929) (581) (348)
Conguaglio esercizio precedente (139) 80 (219)
Totale (507) (133) (374)

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

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Riconciliazione onere fiscale teorico IRES
(in migliaia di Euro)
Importi ante imposte % Effetto fiscale
Utile (Perdita) Ante Imposte 2.591 24,00% 622
+ Ammortamenti indeducibili 81 0,75% 19
+ Costi per autoveicoli, telefonia e ristorazione 245 2,27% 59
+ Imposte locali indeducibili 190 1,76% 46
+ Altre riprese in aumento permanenti 95 0,88% 23
- Dividendi non imponibili (4.576) (42,39%) (1.098)
- IRAP deducibile (174) (1,61%) (42)
- Altre riprese in diminuzione permanenti (406) (3,76%) (97)
Onere fiscale effettivo (1.954) (42,10%) (469)
+ Riprese in aumento temporanee 4.018 37,22% 964
- Riprese in diminuzione temporanee (677) (6,27%) (162)
Onere fiscale corrente 1.387 (11,15%) 333
Riconciliazione onere fiscale teorico IRAP
(in migliaia di Euro)
Importi ante
imposte
% Effetto fiscale
Differenza tra valori e costi della produzione (538) 3,90% (21)
+ Ammortamenti indeducibili 73 (0,53%) 3
+ Imposte locali indeducibili 238 (1,73%) 9
+ Costi del lavoro non deducibili 1.966 (14,25%) 77
+ Altre riprese in aumento permanenti 1.997 (14,48%) 78
- Riprese in diminuzione permanenti - - -
Onere fiscale effettivo 3.736 (10,25%) 146
+ Riprese in aumento temporanee 2.196 (15,92%) 86
- Riprese in diminuzione temporanee (80) 0,58% (3)
Onere fiscale corrente 5.852 (16,18%) 228

Le imposte teoriche sono state determinate applicando al risultato ante imposte l'aliquota fiscale vigente, pari al 24%.

Al 31 dicembre 2018 non sono in essere contenziosi fiscali.

4.12 CONTRIBUTI PUBBLICI

Nel corso dell'esercizio 2018 la Società ha contabilizzato per competenza i seguenti contributi rientranti nelle fattispecie richiamate dalla legge 124 del 4 agosto 2017. Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali (già inserite dalla Società nelle apposite dichiarazioni) e le misure generali fruibili da tutte le imprese non è stato ritenuto necessario procedere ad indicarle in nota integrativa al bilancio sulla base di autorevoli interpretazioni della normativa corrente e in attesa di un'interpretazione autentica da parte dei Ministeri competenti.

Ente Erogante Natura contributo
pubblico
Contributi Pubblici di
competenza
dell'esercizio 2018
Contributi Pubblici di
competenza
dell'esercizio 2017
Classificazione in
bilancio
Gestore dei
Servizi Energetici
GSE S.p.A.
Sovvenzioni in conto
esercizio per impianto
fotovoltaico
71.208 71.208 Spese per energia,
telefoniche e telex
Totale 71.208 71.208

4.13 DIVIDENDI

Nel mese di aprile 2018, sono stati distribuiti dividendi pari a 4.860 migliaia di Euro, corrispondente alla distribuzione di un dividendo lordo di Euro 0,22 (zero/22) per ciascuna delle 22.092.438 azioni in circolazione, al netto delle azioni proprie.

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,25 Euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale convocata per l'approvazione del bilancio della società e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

L'eventuale dividendo proposto sarà messo in pagamento a partire dall'8 maggio 2019, con stacco cedola n. 4 il 6 maggio 2019 (c.d. record date il 7 maggio 2019).

4.14 INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Il principio IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • a) la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • b) la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la Società è stata esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività, in particolare riferibili alle seguenti fattispecie:

  • rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti
  • rischio di mercato (in particolare rischio di cambio, relativo all'operatività in valute diverse da quella funzionale; rischio di tasso di interesse, relativo all'esposizione finanziaria della Società; rischio di volatilità dei prezzi delle materie prime);
  • rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività della Società.

Il coordinamento ed il monitoraggio dei principali rischi finanziari sono centralizzati nella Direzione. La Società segue attentamente in maniera specifica ciascuno dei predetti rischi finanziari,

intervenendo con l'obiettivo di minimizzarli tempestivamente anche attraverso l'utilizzo di strumenti derivati di copertura.

Fa parte delle politiche della Società proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni e interest rate swap. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi.

Si sottolinea come tutti gli strumenti derivati siano stati sottoscritti con finalità di copertura gestionale dei rischi sottostanti. Alla data di presentazione del presente bilancio, tuttavia, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per trattare tali derivati secondo le regole dell'hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, la Direzione della Società ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura.

Categorie di strumenti finanziari

Le seguenti tabelle aggregano informazioni relative a:

  • Classi di strumenti finanziari sulla base della loro natura e caratteristiche;
  • Valore di carico degli strumenti finanziari;
  • Fair value degli strumenti finanziari (ad eccezione degli strumenti finanziari il cui valore di carico approssima il fair value); e
  • Gerarchia dei livelli di fair value per le attività e passività finanziarie il cui fair value è riportato.

I livelli da 1 a 3 della gerarchia del fair value sono basati sul grado di osservabilità delle informazioni:

  • Valutazioni di fair value di Livello 1 sono quelle derivate da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per identiche attività o passività;
  • Valutazioni di fair value di Livello 2 sono quelle derivate da inputs diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per attività e passività, sia direttamente (ad esempio prezzi) o indirettamente (ad esempio derivate dai prezzi); e

Valutazioni di fair value di Livello 3 sono quelle derivate dall'applicazione di tecniche di valutazione che includono inputs per attività o passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (inputs non-osservabili).

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Attività e Passività valutate al fair value al
31/12/2018
(in migliaia di Euro)
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Altre attività finanziarie
Attività finanziarie correnti - 57. - 57.634
Altre passività finanziarie
Derivati - (1.018) - (1.018)
Totale - 56.616 - 56.616

Alcune delle attività e passività finanziarie della Società sono valutate al fair value ad ogni data di riferimento del bilancio.

In particolare, il fair value dei contratti di opzione su valute estere, gli interest rate swaps ed i commodity swaps è calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri sulla base dei tassi di cambio forward, dei tassi forward contrattuali e dei prezzi forward delle commodity, attualizzati alla data di bilancio (fair value di livello 2)

Il fair vlue delle altre attività finanziarie deriva dal fair value degli investimenti in strumenti quotati, aggiustati sulla base della rendita contrattuale, rientrando pertanto nella categoria 2 del fair value.

Di seguito si riportano le categorie di strumenti finanziari:

Strumenti finanziari per categorie IFRS 9
(in migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 57.596 28.170
Crediti commerciali 31.921 39.577
Attività finanziarie correnti 67.600 78.747
Attività finanziarie non correnti - -
- CCD LU-VE India - 33.965
- Finanziamenti intercompany 22.087 13.672
Fair Value - -
Derivati di negoziazione - 123
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
Finanziamenti 211.315 173.372
Debiti commerciali 25.243 28.581
Fair Value - -
Derivati di negoziazione 1.018 738

Gestione del rischio di credito

La Società è esposta al rischio di credito derivante dai rapporti commerciali con l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti

commerciali. Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento per singolo cliente, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero. In alcuni casi viene attivata la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di fideiussioni. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza periodica. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito. Per alcuni clienti sono state sottoscritte coperture assicurative dedicate.

Gestione del rischio di cambio

La Società, in connessione all'attività caratteristica, è esposta al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute, diverse da quella di conto in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. A livello di acquisti, la principale valuta di esposizione della società è il USD (valuta a cui è legato il costo delle principali materie prime): infatti le materie prime sui mercati di riferimento sono quotate in USD e il costo viene convertito in Euro applicando alla quotazione in dollari il tasso di cambio USD/Euro del giorno, così facendo ricadere i rischi del cambio sull'acquirente.

Analogamente a livello finanziario la principale valuta di esposizione della Società è il USD, valuta di conto del finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata Zyklus Heat Transfer Inc., dopo l'acquisizione avvenuta il 26 giugno 2018 a chiusura dei precedenti finanziamenti in essere con terze parti, per circa 5.580 migliaia di USD.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in valuta estera al 31 dicembre 2018, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti delle altre valute avrebbe comportato una perdita di 873 migliaia di euro.

Gestione del rischio di tasso di interesse

La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di indebitamento finanziario a mediolungo termine, pertanto variazioni nei livelli dei tassi d'interesse influenzano il costo delle varie forme di finanziamento, incidendo sul livello degli oneri finanziari netti della società. La politica della società è finalizzata a limitare il rischio di fluttuazione del tasso di interesse stipulando finanziamenti a tasso fisso o contratti derivati utilizzati ai soli fini di copertura. Tali operazioni di copertura hanno tassi di riferimento, scadenze e importi perfettamente allineati con i finanziamenti a medio-lungo temine sottostanti.

Tale politica di copertura consente alla società una ridotta esposizione al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2018 un ipotetico incremento dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe un incremento degli oneri finanziari pari a 358 migliaia di Euro, senza peraltro tenere conto delle operazioni con strumenti derivati che sono state considerate di negoziazione.

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

I costi di produzione della LU-VE sono influenzati dai prezzi delle principali materie prime, quali il rame, l'alluminio. La maggior parte degli acquisti di materie prime viene effettuata nell'Unione Europea. I relativi rischi sono connessi sia alla fluttuazione delle quotazioni di tali materie sui mercati di riferimento (su cui sono quotate in USD), sia all'affidabilità e alle politiche delle società di estrazione mineraria e/o di trasformazione.

Al fine di gestire tali rischi, LU-VE monitora costantemente le disponibilità di materie prime sul mercato, nonché l'andamento del relativo prezzo, al fine di identificare tempestivamente eventuali situazioni di carenze della disponibilità delle materie prime e di attivare azioni idonee a garantire la necessaria autonomia produttiva, nonché di mantenere competitiva la propria attività produttiva anche sotto questo profilo. In particolare, per quanto riguarda la principale materia prima acquistata – il rame – LU-VE si relaziona da tempo con i medesimi fornitori, selezionati sulla base di rapporti di fiducia. Inoltre, la società quando lo ritiene opportuno in relazione alle tendenze previste, stipula contratti di copertura del rischio dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime.

Gestione del rischio di liquidità

Il rischio liquidità cui la società potrebbe essere soggetta è il mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività, nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali. I principali fattori che determinano la situazione di liquidità della società sono da un lato, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altro le caratteristiche di scadenza dei debiti finanziari a medio e lungo termine. La società dispone di linee di credito concesse da una pluralità di primarie istituzioni bancarie italiane ed internazionali adeguate alle attuali esigenze. Le linee guida adottate dalla società consistono nel:

  • mantenimento di finanziamenti a medio-lungo termine adeguati rispetto al livello di attività immobilizzate;
  • mantenimento di un adeguato livello di affidamenti bancari a breve termine (sia di cassa che per lo smobilizzo dei crediti domestici ed all'esportazione).

Inoltre, la società al 31 dicembre 2018, dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per circa 39 milioni di Euro. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente le eventuali azioni correttive;
  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine.

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2018:

Analisi per scadenza
delle passività
finanziarie al
31/12/2018
(in migliaia di Euro)
Valore contabile Flussi finanziari
contrattualizzati
Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari 198.313 201.891 49.349 146.826 5.716
Anticipi su fatture 11 11 11 - -
Leasing Finanziari - - - - -
Financial Liabilities 198.324 201.902 49.360 146.826 5.716
Debiti commerciali 25.243 25.243 25.243 - -
Totale 223.567 227.145 74.603 146.826 5.716

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Gestione del rischio sul capitale

La Società gestisce il proprio capitale al fine di assicurarsi la propria continuità aziendale massimizzando al contempo il ritorno per gli azionisti, attraverso l'ottimizzazione del rapporto tra debito e patrimonio netto. La strategia complessiva della Società è rimasta invariata dal 2017.

La struttura del capitale della Società consiste nell'indebitamento netto (i finanziamenti descritti nelle note 3.13, al netto dei saldi relativi alle disponibilità liquide) e nel patrimonio netto della Società (che comprende il capitale versato, le riserve, gli utili a nuovo e le interessenze di minoranza, come descritto nella nota 3.12).

La Società non è soggetta ad alcun requisito imposto esternamente in relazione al proprio capitale.

4.15 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

La società intrattiene con Parti Correlate alcuni rapporti di natura commerciale e finanziaria, regolati a condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, ovvero alle medesime condizioni che sarebbero state applicate a controparti indipendenti. A tale riguardo, non vi è tuttavia garanzia che, ove tali operazioni fossero state concluse fra, o con, parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni stesse, alle stesse condizioni e con le stesse modalità.

In conformità a quanto disposto dal principio IAS 24, si considerano Parti Correlate le seguenti entità: (a) le società che direttamente, o indirettamente attraverso una o più imprese intermedie, controllano, o sono controllate dalla o sono sotto un comune controllo con l'impresa che redige il bilancio; (b) le società collegate; (c) le persone fisiche che hanno direttamente o indirettamente un potere di voto nell'impresa che redige il bilancio che conferisca loro un'influenza dominante sull'impresa ed i loro stretti familiari; (d) i dirigenti con responsabilità strategiche, cioè coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività

dell'impresa che redige il bilancio, compresi amministratori e funzionari della società e gli stretti familiari di tali persone; (e) le imprese nelle quali è posseduto, direttamente, o indirettamente, una rilevante potere di voto da qualsiasi persona fisica descritta sub c) o sub d) o sulle quali tale persona fisica è in grado di esercitare una influenza notevole. Il caso sub e) include le imprese possedute dagli amministratori o dai maggiori azionisti della impresa che redige il bilancio e le imprese che hanno un dirigente con responsabilità strategiche in comune con l'impresa che redige il bilancio.

I rapporti della LU-VE S.p.A. con le Parti Correlate attengono prevalentemente a:

  • rapporti di natura finanziaria;
  • rapporti connessi a contratti di prestazioni di servizi;
  • rapporti commerciali;
  • rapporti intrattenuti nell'ambito del consolidato fiscale nazionale del Gruppo LU-VE.

Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra la Società e le società controllate direttamente o indirettamente:

Intercompany
(in migliaia di Euro)
Crediti
commerciali
Debiti
commerci
ali
Crediti
finanziari
Debiti
finanziari
Ricavi per
beni e
servizi
Costi per
beni e
servizi
Proventi
finanziari
Costi
finanziari
TECNAIR LV SPA 553 17 - - 712 250 - -
SEST SPA 1.540 519 2.770 - 191 187 117 -
SEST-LUVE-POLSKA 1.454 170 - 12.990 557 255 - 144
TGD 172 915 4.829 - 28 93 123 -
OOO SEST LUVE 642 247 - - 1.168 68 - -
HTS SRO 4.188 11 3.820 - 897 436 57 -
LUVE FRANCE 2.714 102 - - 8.977 242 - -
LUVE DEUTSCHLAND 1.735 2 - - 1.804 5 - -
LUVE IBERICA 4.354 140 1.556 - 4.190 103 4 -
LUVE PACIFIC 1.357 120 - - 493 9 - -
LUVE CHANGSHU 2.525 13 - - 358 151 - -
LUVE ASIA PACIFIC HK 1.147 158 6.775 - - - 237 -
LUVE SWEDEN AB 1.205 30 5.284 - 3.235 61 - 1
MANIFOLD SRL 50 1.489 2.146 - - 1.301 26 -
LUVE INDIA - 46 - - - 58 - -
LUVE DIGITAL SRL - 22 - - - - - -
SPIROTECH LTD 335 - - - 107 176 - -
LU-VE AUSTRIA 132 115 - - - 203 - -
ZYKLUS HEAT
TRANSFER INC.
70 - 4.873 - - - 70 -
TOTALE 24.173 4.116 32.053 12.990 22.717 3.598 634 145

La seguente tabella illustra i rapporti economici e patrimoniali intrattenuti dalla Società con parti correlate esterne al Gruppo LU-VE:

Società Terze
(in migliaia di Euro)
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Crediti
finanziari
Debiti
finanziari
Ricavi
commerciali
Costi
commerciali
Ricavi
finanziari
Costi
finanziari
MGPE - - - - - 119 - -
VITALE ZANE & CO SRL - - - - - 40 - -
TOTALE - - - - - 159 - -

4.16 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI

Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici degli Amministratori della Società e dei componenti del Collegio Sindacale.

Nome e
cognome
Carica Periodo di
Scadenza della
Compensi
incarico
carica
fissi (Euro)
Compensi per la
partecipa zione
Compensi
variabili non
equity (Euro)
Benefici non
monetari
Totale
(Euro)
a comitati (Euro) Bonus e altri
incentivi
(Euro)
Iginio
Liberali
Presidente
esecutivo
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 232.000 (1) - 269.675 - 501.675
Totale 232.000 - 269.675 - 501.675
Pierluigi
Faggioli
Vice Presidente 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 30.000 (2) - - - 30.000
Totale 30.000 - - - 30.000
Matteo
Liberali
Amministratore
Delegato CEO
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 315.000 (3) - 402.500 6.103 723.603
Totale 315.000 - 402.500 6.103 723.603
Michele
Faggioli
Amministratore
Delegato COO
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 205.000 (4) - 230.000 - 435.000
Totale 205.000 - 230.000 - 435.000
Attilio
Arietti
Consigliere 1/1/2018-
14/05/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 5.769 - - - 5.769
Totale 5.769 - - - 5.769
Giovanni
Cavallini
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 - - - 18.000
Totale 18.000 - - - 18.000
Michele
Garulli
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 40.000 (5) 5.000 - - 45.000
Totale 40.000 5.000 - - 45.000
Anna
Gervasoni
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019

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(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 10.000 - - 28.000
Totale 18.000 10.000 - - 28.000
Laura Oliva Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 - - - 18.000
Totale 18.000 - - - 18.000
Fabio
Liberali
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 129.894 (6)
-
- 4.851 134.745
Totale 129.894 - - 4.851 134.745
Stefano
Paleari
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 14.000 - - 32.000
Totale 18.000 14.000 - - 32.000
Roberta
Pierantoni
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 5.000 - - 23.000
Totale 18.000 5.000 - - 23.000
Marco
Vitale
Consigliere 1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 18.000 - - - 18.000
Totale 18.000 - - - 18.000
Paola
Mignani
Presidente
Collegio Sindacale
1/1/2018-
31/12/2018
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 45.000 - - - 45.000
Totale 45.000 - - - 45.000
Stefano
Beltrame
Sindaco Effettivo 1/1/2017-
31/12/2017
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 30.000 - - - 30.000
Totale 30.000 - - - 30.000
Ivano
Pelassa
Sindaco Effettivo 1/1/2017-
31/12/2017
Approvazione
bilancio 2019
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 30.000 - - - 30.000
Totale 30.000 - - - 30.000

4.17 PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al 31 dicembre 2018 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti della Società.

4.18 IMPEGNI

Di seguito è riportato il dettaglio delle fidejussioni in essere al 31 dicembre 2018:

Impegni al 31/12/2018
(in migliaia di Euro)
2018 2017 Variazione
Fidejussioni a nostre controllate 1.091 1.446 (355)
Fidejussioni a banche nei confronti di clienti 763 281 482
Fidejussioni assicurative 210 210 -
Totale 2.064 1.937 127

Al 31 dicembre 2018 risultano merci di terzi in temporaneo deposito presso i magazzini della Società per un importo di 1.297 migliaia di Euro (998 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017).

4.19 ELENCO PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (ART. 2427 N.5 CC)

Denominazione sociale Sede % di
possesso
Capitale sociale Valuta Patrimonio
Netto al
31/12/2018
Valuta Risultato
d'esercizio
2018
Valuta Costo della
partecipazione
Controllate dirette:
SEST S.p.A. Limana (BL) 100,00 EUR 1.000.000 EUR 20.540.290 EUR 2.237.695 EUR 44.894.885
Tecnair LV S.p.A. Uboldo (VA) 79,90 EUR 200.000 EUR 2.399.989 EUR 100.701 EUR 1.043.108
Heat Transfer Systems s.r.o.
(HTS)
Novosedly
(Rep. Ceca)
100,00 CZK 133.300.000 CZK 369.994.779 CZK 26.484.428 CZK 9.539.657
LU-VE Sweden AB Asarum
(Svezia)
100,00 SEK 50.000 SEK (39.531.572) SEK (11.287.088) SEK 390.448
LU-VE France S.a.r.l. Lione
(Francia)
86,06 EUR 84.150 EUR 1.381.856 EUR 7.916 EUR 889.541
LU-VE Pacific Pty Ltd Thomastown
(Australia)
75,50 AUD 200.000 AUD (3.646.855) AUD (477.792) AUD 1
LU-VE Deutschland GmbH Stoccarda
(Germania)
100,00 EUR 230.000 EUR (101.706) EUR (24.007) EUR 173.001
LU-VE Iberica S.L. Madrid
(Spagna)
85,00 EUR 180.063,23 EUR (713.767) EUR (5.135) EUR 145.285
LU-VE Asia Pacific Limited Wan Chai
(Hong Kong)
100,00 HKD 10.000 HKD (26.363.343) HKD 677.405 HKD 13.175
LU-VE INDIA CORPORATION
PRIVATE LTD
New Delhi
(India)
99,98 INR 100.000 INR 2.448.741.334 INR 24.363.714 INR 35.382.992
LuveDigital S.r.l. Uboldo (VA) 50,00 EUR 10.000 EUR 23.640 EUR 1.993 EUR 5.000
MANIFOLD S.r.l. Uboldo (VA) 99,00 EUR 10.000 EUR 22.895 EUR 4.566 EUR 9.900
LU-VE AUSTRIA GmbH Vienna
(Austria)
100,00 EUR 17.500 EUR 24.873 EUR 13.369 EUR 17.500
Zyklus Heat Transfer Inc Jacksonville
(USA, Texas)
100,00 USD 1000 USD 1.052.571 USD 153.247 USD 10.052.273
Controllate indirette:
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.
(posseduta al 95% da SEST
S.p.A.)
Gliwice
(Polonia)
95,00 PLN 16.000.000 PLN 220.271.995 PLN 56.326.673 PLN 4.134.121
«OOO» SEST LU-VE (posseduta
al 95% da SEST S.p.A.)
Lipetsk
(Russia)
95,00 RUB 136.000.000 RUB 782.402.635 RUB 126.172.660 RUB 3.770.723
LU-VE HEAT EXCHANGERS Ltd
(posseduta al 100% da LU-VE
Asia Pacific Limited)
Changshu
(Cina)
100,00 CNY 38.211.761 CNY 11.929.479 CNY (1.699.245) HKD 46.402.165
Thermo Glass Door S.p.A.
(posseduta al 100% da SEST
S.p.A.)
Travacò
Siccomario
(PV)
100,00 EUR 100.000 EUR 100.000 EUR (2.016.931) EUR 3.794.817
Spirotech Ltd (posseduta al
95% da LU-VE INDIA
CORPORATION PRIVATE LTD)
New Delhi
(India)
95,00 INR 25.448.050 INR 1.854.524.451 INR 437.155.994 INR 2.406.924.480

4.20 EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate operazioni significative non ricorrenti.

4.21 TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2018 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.

4.22 EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2018

Relativamente al progetto di acquisizione della divisione "Air" del gruppo Alfa Laval, nel periodo sono proseguite, in un clima generale di buona collaborazione, le previste attività propedeutiche alla firma dei contratti definitivi.

Nel mese di gennaio è stato stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banco BPM Mediocredito Italiano per Euro 30.000.000 della durata di 75 mesi (di cui tre di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante.

Amministratore Delegato Matteo Liberali

4.23 DATI GENERALI DELLA SOCIETÁ

Sede legale:

Via Vittorio Veneto, 11

21100 Varese

Collegamenti:

Tel: +39 02 -
96716.1
Fax: +39 02 –
96780560
E-mail: [email protected]
Sito web: www.luvegroup.com

Dati fiscali:

R.E.A. VARESE 191975
P.
IVA/C.F.
01570130128
Il Collegio sindacale di LU-VE S.p.A.
Paola Mignani (Presidente) Quam
Stefano Beltrame rofaux Beltra
Ivano Pelassa
Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, poiché la suddetta
CGU include un avviamento, la Direzione della Società ha effettuato una
verifica (Impairment test) volta a determinare che il valore relativo alle attività
della CGU sia iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018 ad un valore non
superiore rispetto a quello recuperabile. All'esito del test di impairment,
approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 22 marzo 2019, la
Società non ha rilevato svalutazioni di attività.
Il processo di valutazione circa la recuperabilità dei valori iscritti nell'attivo del
bilancio da parte della Direzione, che viene condotto mediante la
determinazione del valore d'uso, è complesso e si basa su assunzioni
riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi della CGU,
facendo riferimento al piano 2019-2022, la determinazione di un appropriato
tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Tali
assunzioni si basano sulle prospettive della Direzione di focalizzarsi
sull'aumento delle vendite di alcune famiglie di prodotto a maggiore
marginalità migliorando l'assorbimento dei costi fissi, di migliorare in continuità
le performance dei prodotti esistenti e di sviluppare prodotti innovativi.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare degli attivi iscritti in bilancio,
relativi alla CGU, della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei
relativi flussi di cassa, delle variabili chiave precedentemente descritte e dei
risultati del test di impairment che hanno dimostrato una copertura limitata
emersa dall'analisi di sensitività effettuata dalla Direzione sia sui flussi di cassa
attesi che sul tasso di attualizzazione, abbiamo considerato il test di
impairment un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio di LU-VE
$S.p.A.$ .
La nota 3.1 "Avviamento e Altre attività immateriali" del bilancio riporta
l'informativa sul test di impairment, ivi inclusa un'analisi di sensitività
effettuata dalla Direzione che illustra gli effetti che potrebbero emergere al
variare di talune assunzioni chiave utilizzate
ocedure di
visione svolte
Al fine di valutare la recuperabilità delle attività della CGU, abbiamo
preliminarmente esaminato le modalità usate dalla Direzione per la
determinazione del valore d'uso della CGU, analizzando i metodi e le
assunzioni utilizzati per lo sviluppo del test di impairment.
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti del nostro Network:
rilevazione e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla
$\bullet$
Società sul processo di effettuazione del test di impairment;
analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa e ottenimento di
informazioni dalla Direzione;
analisi degli scostamenti dei dati consuntivi rispetto ai piani originari, al
fine di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di
predisposizione dei piani;
valutazione delle modalità di determinazione del tasso di attualizzazione
(WACC) analizzando i singoli elementi dello stesso e la loro coerenza con le
prassi valutative generalmente utilizzate e analisi della ragionevolezza del

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