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Masi Agricola

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 12, 2019

4404_10-k_2019-04-12_1714e60b-4a03-4488-bd70-5d8266ad9330.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale Euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018

0

Situazione patrimoniale-finanziaria 2
Conto Economico Complessivo 3
Rendiconto Finanziario 5
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 6
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO SEPARATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2018 7
1. Informazioni generali 7
2. Principi di redazione 7
3. Criteri di redazione 8
4. Sintesi dei principali principi contabili 12
5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 29
6.
Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico 31
6.1 Attività non correnti 31
6.2 Attività correnti 37
6.3 Patrimonio netto 39
6.4 Passività non correnti 41
6.5 Passività correnti 43
6.6 Impegni e passività potenziali 45
6.7 Conto Economico 45
6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 50
6.9 La gestione del rischio finanziario 51
6.10 Rapporti con parti correlate 54
6.11 Altre informazioni 56
6.12 Eventi successivi 56
6.13 Destinazione del risultato d'esercizio 56

Situazione patrimoniale-finanziaria

Situazione patrimoniale-finanziaria Note 31.12.2018 di cui parti
correlate
31.12.2017 di cui parti
correlate
Attività non-correnti
Avviamento 6.1.1 13.509.706 0 13.509.706 0
Immobilizzazioni immateriali 6.1.2 387.903 0 401.029 0
Immobilizzazioni materiali 6.1.3 42.573.761 0 41.103.213 0
Attività agricole e biologiche 6.1.4 1.140.832 0 1.291.877 0
Partecipazioni 6.1.5 18.675.043 17.570.269 0
Altre attività finanziarie non correnti 6.1.6 461.799 404.845 1.511.937 1.454.983
Rimanenze di magazzino non correnti 6.1.7 17.892.589 0 19.555.019 0
Altre attività non correnti 6.1.8 2.029.343 2.029.343 1.789.129 1.789.129
Attività per imposte anticipate 6.1.9 513.464 0 716.387 0
Totale Attività non correnti 97.184.440 97.448.566
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 6.2.1 29.111.586 0 25.718.093 40.000
Crediti commerciali 6.2.2 15.573.018 2.525.211 15.672.113 1.971.723
Crediti tributari 6.2.3 1.735.908 0 1.778.288 0
Altre attività correnti 6.2.4 1.659.620 47.750 1.693.519 91.835
Altre attività finanziarie correnti 6.2.5 265.429 0 58.938 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.2.6 4.736.639 0 6.125.975 0
Totale Attività correnti 53.082.200 51.046.928
Totale Attività 150.266.641 148.495.492
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale 43.082.549 0 43.082.549 0
Riserva legale 4.312.009 0 3.995.486 0
Altre riserve 61.713.194 0 61.733.513 0
Utili/(Perdita) a nuovo 7.914.396 0 5.251.464 0
Risultato d'esercizio 5.958.557 0 6.330.450 0
Totale Patrimonio netto 6.3 122.980.704 120.393.461
Passività non-correnti
Passività finanziarie non correnti 6.4.1 12.821.450 0 13.725.187 0
Passività nette per benefici a dipendenti 6.4.2 607.244 0 648.101 0
Passività per imposte differite 6.4.3 837.617 0 941.602 0
Totale Passività non-correnti 14.266.310 15.314.890
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 6.5.1 903.738 0 902.461 0
Debiti commerciali 6.5.2 9.912.214 2.761.339 7.485.945 572.916
Altri debiti e passività correnti 6.5.3 1.756.731 81.078 1.710.057 58.000
Debiti tributari 6.5.4 446.944 0 2.688.678 0
Totale Passività correnti 13.019.626 12.787.140
Totale Passività 27.285.936 28.102.031
Totale Patrimonio netto e Passività 150.266.641 148.495.492

Conto Economico Complessivo

Conto economico Note 31.12.2018 di cui parti
correlate
31.12.2017 di cui parti
correlate
Ricavi 59.473.351 3.257.287 58.820.135 3.262.856
Costo di acquisto e produzione del
venduto
25.534.825 5.938.495 24.050.546 3.616.047
Margine Industriale lordo 6.6.1 33.938.526 34.769.589
Costi per servizi 6.6.2 18.954.117 3.036.689 17.048.043 2.989.261
Costi per il personale 6.6.3 7.131.813 1.658.939 7.049.985 1.803.388
Altri costi operativi 6.6.4 414.997 0 393.956 655
Altri ricavi e proventi 6.6.5 2.041.746 526.108 1.463.816 483.849
Risultato operativo lordo 9.479.345 11.741.420
Ammortamenti 6.6.6 2.304.437 0 2.269.597 0
Svalutazioni e accantonamenti 6.6.6 77.866 0 80.114 0
Risultato operativo 7.097.043 9.391.710
Proventi finanziari 6.6.7 326.668 0 149.507 0
Oneri finanziari 6.6.7 217.316 0 312.754 0
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 6.6.8 75.000 75.000 75.000 75.000
Utili (perdite) su cambi 6.6.9 (378.543) 0 (364.530) 0
Risultato prima delle imposte 6.902.852 8.938.932
Imposte sul reddito 6.6.10 944.296 2.608.482
Risultato dell'esercizio 5.958.557 6.330.450
Attribuibile a:
Azionisti della capogruppo 5.958.557 6.330.450
Azionisti di minoranza 0 0
Utile per azione 0,18 0,19

(*) Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni sia nel 2018 che nel 2017).

Conto economico complessivo 2018 2017
Utile/(perdita) dell'esercizio 5.958.557 6.330.450
Altre componenti del conto economico complessivo
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da cash flow hedges (49.899) (73.919)
Effetto fiscale 11.976 17.891
(37.923) (56.028)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio (37.923) (56.028)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti 23.163 3.665
Effetto fiscale (5.559) (880)
17.604 2.785
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio 17.604 2.785
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto
delle imposte (20.319) (53.243)
Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte 5.938.237 6.277.208

Rendiconto Finanziario

RENDICONTO FINANZIARIO 2018 2017
Risultato netto 5.958.557 6.330.450
Ammortamenti 2.304.437 2.269.597
Rettifiche per elementi non monetari 77.866 80.114
TFR (14.907) 5.037
Imposte sul reddito 944.296 2.608.482
Oneri finanziari netti di competenza 194.190 452.777
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) 9.464.438 11.746.457
Variazioni delle attività e passività
Rimanenze (1.731.063) (837.737)
Crediti commerciali 99.095 (1.407.496)
Svalutazione crediti (77.866) (80.114)
Debiti commerciali 2.426.269 (619.328)
Altre attività e passività (2.268.714) (162.324)
FLUSSI GENERATI DA MOVIMENTI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (B) (1.552.278) (3.106.998)
Altre rettifiche
Pagamento imposte sul reddito (901.915) (2.664.442)
Interessi incassati (pagati) (222.990) (801.782)
Dividendi incassati 28.800 116.400
Utilizzo fondo Tfr (25.951) (72.756)
TOTALE ALTRE RETTIFICHE (1.122.057) (3.422.580)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A+B) 6.790.104 5.216.879
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3.476.634) (2.540.087)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 14.158 0
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (148.337) (196.240)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie 19.646 (1.141.101)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie (314.496) 270.613
Acquisizione/cessione di società controllate o di rami d'azienda al netto delle
disponibilità liquide acquisite/cedute
0 0
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE DI INVESTIMENTO (C) (3.905.663) (3.606.815)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE OPERATIVA E DI INVESTIMENTO
(A+B+C) 2.884.440 1.610.064
Gestione finanziaria
Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine (902.461) (9.190.627)
Incremento (decremento) debiti finanziari a breve termine
Accensione finanziamenti 0 12.000.000
Finanziamento soci
Dividendi pagati (3.215.116) (2.893.604)
Altri movimenti di patrimonio netto (156.199) (53.238)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE FINANZIARIA (D) (4.273.776) (137.469)
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C+D) (1.389.336) 1.472.595
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 6.125.975 4.653.380
Disponibilità liquide alla fine del periodo 4.736.639 6.125.975

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Capitale Sociale Riserve Risultato d'esercizio Patrimonio netto
totale
Saldo al 01.01.2017 43.082.549 68.103.368 5.823.940 117.009.858
Destinazione utile esercizio precedente 0 5.823.940 (5.823.940) 0
Dividendi distribuiti 0 (2.893.604) 0 (2.893.604)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 2.785 0 2.785
Variazioni di cash flow hedge 0 (56.028) 0 (56.028)
Utile d'esercizio 0 0 6.330.450 6.330.450
Saldo al 31.12.2017 43.082.549 70.980.462 6.330.450 120.393.461
Destinazione utile esercizio precedente 0 6.330.450 (6.330.450) 0
Dividendi distribuiti 0 (3.215.116) 0 (3.215.116)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 17.604 0 17.604
Variazioni di cash flow hedge 0 (37.923) 0 (37.923)
Altre variazioni 0 (135.879) 0 (135.879)
Utile d'esercizio 0 0 5.958.557 5.958.557
Saldo al 31.12.2018 43.082.549 73.939.599 5.958.557 122.980.704

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO SEPARATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2018

1. Informazioni generali

Masi Agricola (d'ora in poi Masi Agricola o la Società) è una società di diritto italiano, iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 ed ha sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.

Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2019. Si segnala che, nel mese di giugno 2015 Masi Agricola è stata ammessa alla quotazione in Borsa Italiana. La quotazione è su Aim Italia, un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese, mercato nato nel marzo 2012 dall'accorpamento dei mercati AIM Italia e MAC.

2. Principi di redazione

Il bilancio separato di Masi Agricola è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).

Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevate ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.

Il decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 ha previsto, all'art. 2, l'applicabilità del decreto stesso alle società aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'articolo 116 Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58), che rimanda a sua volta al Regolamento Emittenti Consob. Tali società sono tenute a redigere il bilancio consolidato e di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali.

In base alle disposizioni del citato D. Lgs. 38/2005 e dell'IFRS 1, per Masi Agricola S.p.A. la data di prima applicazione (First Time Application – FTA) dei principi contabili internazionali è il 1 gennaio 2016.

Il bilancio separato risulta composto da:

  • un prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • un prospetto di Conto economico che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta una più fedele rappresentazione dell'andamento economico della Società rispetto alla suddivisione per settore di attività;
  • un prospetto di Conto economico complessivo;
  • un Rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
  • un prospetto delle variazioni del Patrimonio netto;

e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.

Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi.

Il bilancio separato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati, che sono iscritti al fair value.

Il presente bilancio è espresso in Euro, valuta funzionale adottata dalla Società e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro, salvo quando diversamente indicato.

Il bilancio è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio separato della Società è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..

3. Criteri di redazione

Principi contabili e interpretazioni applicabili a partire dal 1 gennaio 2018

Si riportano i nuovi principi internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, efficaci dall'1 gennaio 2018:

IFRS 9 Financial Instruments:

Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo in alcuni casi, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. La Società ha adottato il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

a) Classificazione e valutazione: la Società non ha avuto impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. Le altre attività finanziarie, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. La Società pertanto continuerà a valutarli in accordo con l'IFRS 9.

b) Perdita di valore: l'IFRS 9 richiede che la Società registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. La Società, che applica l'approccio semplificato, non ha avuto impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con una storia di regolare pagamenti. Con particolare riferimento a tali crediti, in virtù dell'approccio prudente nella stima delle perdite su crediti fatta in vigenza del precedente framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss), non ha avuto necessità di adeguare le valutazioni fatte con riferimento alla recuperabilità di crediti commerciali ed alle altre attività finanziarie. La Società conferma la propria politica di accantonamento al fondo svalutazione crediti in quanto il criterio applicato incorpora adeguatamente le perdite attese (Expected Credit Loss).

c) Hedge accounting: la Società ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, la Società non ha avuto impatti significativi dall'applicazione del principio. La Società ha valutato in dettaglio i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute. Nel bilancio la Società ha valutato tutti gli strumenti a fair value, di conseguenza, gli utili e le perdite derivanti dalla misurazione del fair value sono immediatamente riportati a conto economico.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers e chiarimenti:

L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 e modificato nell'aprile 2016 e ha introdotto un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

I ricavi derivanti dalla vendita vengono riconosciuti dalla Società al momento del trasferimento del bene al cliente, ossia nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo del bene. In tema di riconoscimento dei ricavi, l'applicazione dell'IFRS 15 non si discosta significativamente da quanto avveniva in applicazione del precedente principio. I ricavi sono contabilizzati al netto di sconti, abbuoni e resi. L'applicazione dello IFRS 15 non ha comportato impatti sulle modalità di contabilizzazione dei ricavi della Società.

IFRIC Interpretazione n. 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration:

Il 28 marzo 2018 è stato approvato il Regolamento 2018/519 che ha adottato l'Interpretazione IFRIC 22 Operazioni in valuta estera e anticipi, finalizzata a chiarire la contabilizzazione di operazioni che comprendono la ricezione o il pagamento di anticipi in valuta estera. L'interpretazione chiarisce che, nel definire il tasso di cambio spot da utilizzare per la rilevazione iniziale della relativa attività, costi o ricavi (o parte di questi) al momento della cancellazione di un'attività non monetaria o di una passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi, la data della transazione è la data in cui l'entità riconosce inizialmente l'attività non monetaria o la passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi. Nel caso di pagamenti o anticipi multipli, l'entità deve definire la data della transazione per ogni pagamento od anticipo su corrispettivi. La presente Interpretazione non ha alcun impatto sul bilancio della Società.

Amendments to IAS 40 Transfers of Investment Property:

il Regolamento 2018/400 del 14 marzo 2018 ha adottato Modifiche allo IAS 40 Investimenti immobiliari – Cambiamenti di destinazione di investimenti immobiliari con l'obiettivo di chiarire quando possa essere cambiata la qualifica di un immobile quale investimento immobiliare o viceversa. La modifica stabilisce che interviene un cambiamento nell'utilizzo quando l'immobile soddisfa, o cessa di soddisfare, la definizione di proprietà immobiliare e sia ha evidenza del cambio di utilizzo. Un semplice cambiamento nelle intenzioni del management relative all'uso dell'immobile non forniscono un'evidenza del cambiamento di utilizzo. Tali modifiche non hanno comportato impatti per la Società.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio di esercizio della Società, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS16 – Leases:

Il principio IFRS 16 è stato emesso nel mese di Gennaio 2016 e sostituisce i principi IAS 17 Leases, IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases-Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio simile alla contabilizzazione dei leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17.

Il principio include due deroghe alla rilevazione per i locatari - leasing di beni a "basso valore" (ad es. Personal computer) e contratti di locazione a breve termine (cioè contratti di leasing con un periodo di affitto minore o uguale a 12 mesi). Alla data di inizio di un leasing, il locatario rileverà una passività relativa ai canoni di affitto (cioè la passività per il leasing) e un'attività che rappresenta il diritto di utilizzare l'attività sottostante durante la durata del leasing (cioè, il diritto d'uso). I locatari saranno tenuti a rilevare separatamente gli interessi passivi sulla passività per il leasing e gli ammortamenti sul diritto d'uso.

Ai locatari verrà inoltre richiesto di riconsiderare l'importo della passività relativa al leasing al verificarsi di determinati eventi (ad es., una variazione della durata del leasing, una variazione dei canoni futuri derivanti dal cambiamento di un indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti). Il locatario in via generale rileverà la differenza da rimisurazione dell'ammontare della passività di leasing come rettifica del diritto d'uso.

Il metodo di contabilizzazione per il locatore nel rispetto dell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariata rispetto all'attuale politica di accounting secondo lo IAS 17. I locatori continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17 e distingueranno due tipologie di leasing: leasing operativo e finanziario.

L'IFRS 16, che è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio a partire dal 1 ° gennaio 2019, richiede che i locatari e i locatori forniscano un'informativa più ampia rispetto allo IAS 17.

La Società è nella fase di finalizzazione dell'analisi deli effetti dell'IFRS 16 effettuata durante il 2018. Si precisa che l'informativa quantitativa presentata potrebbe essere oggetto di ulteriori cambiamenti nel 2019. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, la Società stima che al 1 ° gennaio 2019 riconoscerà attività per il diritto d'uso e relativi debiti per leasing per un importo stimato nell'intorno di Euro 1,6 milioni. Si stima che, nel tempo, considerando un arco temporale rappresentativo della durata media dei principali contratti di leasing, l'impatto sul risultato dell'esercizio sarà complessivamente poco significativo; nonostante ciò, si potrà rilevare un effetto temporaneo derivante dalla registrazione di interessi e ammortamenti, in sostituzione dei canoni periodici di locazione stimati nell'intorno di Euro 300.000 sulla base di contratti in essere alla data di transizione.

IFRIC Interpretation 23 Uncertainty over Income Tax Treatment:

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;
  • come un'entità determina l'utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;
  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza. L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che si aprono al 1 Gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la prima applicazione. La Società applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore. Poiché la Società opera in un complesso contesto fiscale multinazionale, l'applicazione dell'Interpretazione potrebbe avere degli effetti sul bilancio e sull'informativa richiesta. Inoltre, potrebbe dover definire processi e procedure per ottenere le informazioni necessarie all'applicazione tempestiva dell'Interpretazione.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto.

Le modifiche devono essere applicate retrospetticamente e sono effettive dal 1 ° gennaio 2019, e l'applicazione anticipata è consentita. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio della Società.

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement:

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l'esercizio, un'entità è tenuta a:

  • Determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento.
  • Determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti.

Le modifiche chiariscono inoltre che un'entità in primo luogo deve quantificare tutti costi relativi alle precedenti prestazioni di lavoro, piuttosto che l'utile o la perdita che si sono realizzati al momento del regolamento, senza considerare l'effetto del massimale dell'attività. Tale importo è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Successivamente, dopo la modifica, la riduzione o il regolamento del piano, l'entità quantifica l'effetto del massimale dell'attività. Qualsiasi variazione in merito, ad eccezione di quanto è già incluso negli interessi netti, deve essere rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Le modifiche si applicano a modifiche, riduzioni o regolamenti del piano che si verificano a partire dal primo esercizio che inizia il 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e ne è consentita l'applicazione anticipata.

Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano, riduzioni o transazioni della Società.

Miglioramenti annuali 2015-2017 Cycle (emessi nel Dicembre 2017)

I miglioramenti di interesse della Società includono:

IAS 12 Income Taxes:

Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati perlopiù alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito dai dividendi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati.

L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l'entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall'inizio del primo esercizio. Poiché la prassi attuale della Società è in linea con tali emendamenti, la Società non prevede alcun effetto sul proprio bilancio d'esercizio.

IAS 23 Borrowing Costs:

Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato e che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate.

Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita. Poiché la prassi attuale della Società è in linea con tali modifiche, la Società non rileva alcun effetto sul proprio bilancio d'esercizio.

4. Sintesi dei principali principi contabili

a) Aggregazioni aziendali e avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio consolidato ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto consolidato. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

b) Partecipazioni in collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale la Società esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, la Società rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra la Società e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, la Società valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. La Società valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, la Società calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

c) Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

d) Valutazione al fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

nel mercato principale dell'attività o passività;

oppure

in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

e) Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Societò si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

    1. avviene il trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene/l'effettuazione della prestazione di servizi;
    1. il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
    1. è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
    1. i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

f) Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento. Laddove la Società riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.

La Società ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.

g) Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

h) Attività non correnti detenute per la vendita e attività cessate

La Società classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

i) Dividendi

Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

j) Immobili impianti e macchinari

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.

Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.

Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti a partire dal momento in cui il bene diventa disponibile per l'uso e in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Terreni 0%
Fabbricati
Impianti, macchinari
attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques: 20%
botti in legno e acciaio:
impianto vigneto:
macchinari per vigneto:
altri beni:
- mobilio: 12%
- macchine ufficio: 20%
- automezzi: 25%
- arredamenti: 10%
- biancheria: 40%
- altre attrezzature: 25%
- impianti generici: 8%
- impianti specifici 12%

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

k) Attività agricole e biologiche

La Società svolge attività agricola e applica lo IAS 41 "Agricoltura" alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.

Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1 gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16. Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.

l) Leasing

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.

La Società in veste di locatario

Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratti di leasing che trasferisce sostanzialmente alla Società tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, è classificato come leasing finanziario.

I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che la Società otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.

La Società in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

m) Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

n) Attività immateriali

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:

Attività immateriali a vita utile definita Aliquota media
Costi di impianto e di ampliamento 5 anni
Marchi 10 anni
Brevetti/opere ingegno Utilizzo/durata del contratto

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).

o) Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
  • ► Finanziamenti e crediti;
  • ► Investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • ► Attività finanziarie disponibili per la vendita.

La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. La Società determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio. Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, pari all'importo versato a titolo di anticipo o finanziamento o al corrispettivo pattuito a fronte di una determinata prestazione, maggiorato degli oneri accessori di acquisto.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio come oneri finanziari.

Investimenti posseduti sino alla scadenza

Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli "investimenti detenuti fino a scadenza" laddove la Società abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La Società non deteneva investimenti di questo tipo nel corso degli esercizi chiusi al 31 Dicembre 2018 e 2017.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita

cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tassodi interesse effettivo (TIE).

La Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l'intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, il fair value alla data di riclassifica diventa il nuovo costo ammortizzato ed ogni utile o perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti,
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere.

Perdita di valore di attività finanziaria

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore od un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La Società valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine 'significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine 'prolungato' rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.

Determinare cosa si debba intendere per "significativo" o "prolungato" è oggetto di valutazione discrezionale. Nel determinarlo la Società valuta, tra gli altri fattori, la durata o la misura in cui il fair value di un titolo è stato inferiore al proprio costo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati usando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato a un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Si tratta della categoria maggiormente rilevante nel bilancio della Società. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

p) Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

q) Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

r) Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.

Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.

Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento sviluppate dalla società.

s) Perdite di valore (impairment) di attività non finanziarie

Ulteriori informazioni relative alla perdita di valore di attività non finanziarie sono fornite anche nelle seguenti note:

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative Nota 5
Immobili, impianti e macchinari Nota 6.1.3
Attività immateriali Nota 6.1.2
Avviamento e attività immateriali con vita utile indefinita Nota 6.1.1

Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino ad adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime pertanto non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui la Società non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino

di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.

t) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore.

Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità della Società.

u) Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

v) Fondi rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

w) Passività nette per benefici ai dipendenti

I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.

Sino al 31 dicembre 2006, il TFR della Società rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.

In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR della Società, per la parte maturata a decorrere dal 1 gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.

Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR, si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio separato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti. È determinato sulla base dell'esperienza passata ovvero sulla base, dell'analisi e delle considerazioni fatte in merito alla qualità del credito.

Riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie

La Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri

Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono la società coinvolta in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo alla Società e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.

Benefici per i dipendenti

Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico

6.1 Attività non correnti

6.1.1 Avviamento

L'avviamento è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato Masi Agricola S.p.A. (CGU) nel 2006, ed è pari ad Euro migliaia 13.510.

La CGU è stata identificata come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, stimati applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2019 al 2021, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC). I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto, definito come il costo medio del capitale al lordo delle imposte (WACC) che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato).

Il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 6,30%.

Dal test di impairment effettuato non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane ampliamente superiore al capitale investito nella stessa.

6.1.2 Immobilizzazioni immateriali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Altre immobilizzazioni immateriali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 174.706 122.595 (52.112)
Altre 226.322 192.832 (33.490)
Immobilizzazioni immateriali In corso 0 72.475 72.475
Totale 401.029 387.903 (13.126)

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Diritti di brevetto
industr. e d'utilizzo
opere ingegno
Altre Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio periodo 687.770 465.194 0 1.152.964
Incrementi periodo 58.277 17.585 72.475 148.337
Decrementi periodo 0 0 0 0
Costo storico a fine periodo 746.047 482.779 72.475 1.301.300
Fondo Ammortamento a inizio periodo (513.063) (238.872) 0 (751.935)
Incrementi periodo (110.389) (51.075) 0 (161.464)
Decrementi periodo 0 0 0 0
Fondo Ammortamento a fine periodo (623.452) (289.946) 0 (913.398)
Valore netto contabile a fine periodo 122.595 192.832 72.475 387.903

Le principali variazioni registrate nel periodo riguardano:

  • Diritti di brevetto industriale e di utilizzo delle opere dell'ingegno, relativamente a investimenti effettuati nel software di business intelligence;
  • Altre immobilizzazioni immateriali, con incrementi riguardanti il rinnovo dei marchi;
  • Immobilizzazioni in corso, relativamente agli investimenti nei nuovi siti web, il cui lancio è fissato per il mese di marzo 2019.

Si segnala che non si è reso necessario eseguire svalutazioni o ripristini di valore nel corso dell'anno.

6.1.3 Immobilizzazioni materiali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività materiali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Terreni e Fabbricati 32.164.176 31.893.450 (270.726)
Impianti e macchinari 3.161.870 2.700.434 (461.436)
Attrezzature industriali e commerciali 2.663.845 2.554.701 (109.144)
Altri beni 601.292 564.988 (36.304)
Immobilizzazioni in corso 2.512.030 4.860.189 2.348.158
Totale 41.103.213 42.573.761 1.470.548

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchin.
Attrezz.
Industr. e
commerc.
Altri beni Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio
periodo
39.275.330 10.894.459 7.939.262 2.547.563 2.512.030 63.168.644
Incrementi periodo 469.727 245.824 305.259 107.665 2.902.352 4.030.828
Decrementi periodo 0 (22.371) (113.852) (15.443) (554.194) (705.860)
Costo storico a fine
periodo
39.745.057 11.117.912 8.130.669 2.639.786 4.860.189 66.493.612
Fondo Ammortamento a
inizio periodo
(7.111.154) (7.732.588) (5.275.417) (1.946.271) 0 (22.065.431)
Incrementi periodo (740.453) (695.205) (414.221) (142.050) 0 (1.991.928)
Decrementi periodo 0 10.315 113.670 13.523 0 137.508
Fondo Ammortamento a
fine periodo
(7.851.607) (8.417.478) (5.575.968) (2.074.798) 0 (23.919.851)
Valore netto contabile a
fine periodo
31.893.450 2.700.434 2.554.701 564.988 4.860.189 42.573.761

Si riportano di seguito le principali variazioni intervenute:

  • Terreni e fabbricati, principalmente per gli investimenti effettuati nella veranda del ristorante Masi Tenuta Canova a Lazise (VR), cominciati nel 2017 e precedentemente contabilizzati nelle Immobilizzazioni in corso;
  • Impianti e macchinari, relativamente agli investimenti nell'impianto di depurazione delle acque, negli impianti presso l'appassimento delle uve e nell'impianto di climatizzazione;
  • Attrezzature industriali e commerciali, relativamente agli investimenti effettuati in nuove cataste di barrique in rovere;
  • Altri beni materiali, principalmente per l'arrendamento della veranda presso il ristorante Masi Tenuta Canova e altre macchine d'ufficio elettroniche;
  • Immobilizzazioni in corso, oltre ai decrementi già citati, si rimanda alla relazione sulla gestione per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dal Gruppo.

I decrementi dell'esercizio sono relativi a dismissioni e vendite registrate a seguito del rinnovo delle attrezzature industriali. Il fondo ammortamento è aumentato in seguito agli ammortamenti dell'esercizio, compensati dai decrementi per le dismissioni/cessioni appena citate.

Ai sensi dell'articolo 10 legge n. 72/1983 si elencano le seguenti immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2018 sulle quali sono state effettuate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica.

Le immobilizzazioni materiali sono state rivalutate in base a leggi (speciali, generali di settore) e non si è proceduto a rivalutazioni discrezionali o volontarie.

Costo storico Fondo amm.to Saldo
Rivalutazioni immobilizzazioni materiali 31 dic 2018 31 dic 2018 31 dic 2018
Terreni e Fabbricati - 2006 8.279.000 (1.042.860) 7.236.140
Terreni e Fabbricati - 2008 8.220.330 0 8.220.330
Attrezzature industriali e commerciali - 2006 2.601.258 (2.601.258) 0
Totale 19.100.588 (3.644.118) 15.456.470

La rivalutazione del 2006 si riferisce alla fusione Masi mentre quella del 2008 alla Società Canova Srl, successivamente incorporata in Masi nel 2015.

6.1.4 Attività agricole e biologiche

Le Attività agricole e biologiche sono composte e movimentate come esposto nelle tabelle che seguono:

Attività agricole e biologiche 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Impianti di vigneto 1.291.877 1.140.832 (151.045)
Totale 1.291.877 1.140.832 (151.045)
Impianti di vigneto Totale
Costo storico a inizio periodo 2.975.297 2.975.297
Incrementi periodo 0 0
Decrementi periodo 0 0
Costo storico a fine periodo 2.975.297 2.975.297
Fondo Ammortamento a inizio periodo (1.683.420) (1.683.420)
Incrementi periodo (151.045) (151.045)
Decrementi periodo 0 0
Fondo Ammortamento a fine periodo (1.834.465) (1.834.465)
Valore netto contabile a fine periodo 1.140.832 1.140.832

6.1.5 Partecipazioni

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:

Partecipazioni 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Imprese controllate 17.006.550 18.100.816 1.094.266
Altre imprese partecipate 509.930 520.438 10.508
Altre imprese 53.789 53.789 0
Totale 17.570.269 18.675.043 1.104.774

Nei paragrafi che seguono se ne riportano la movimentazione e le informazioni prescritte dall'art. 2427, n.5 C.C..

Partecipazioni in imprese controllate

Partecipazioni in imprese controllate 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Masi Wine Experience S.r.l. 433.614 433.614 0
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. 12.000 12.000 0
Possessioni Di Serego Alighieri S.r.l. 114.941 114.941 0
Società Agricola Strà del Milione S.r.l. 3.236.880 4.182.509 945.630
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda SA 6.211.739 6.360.376 148.637
Canevel Spumanti S.p.A. 1.683.376 1.683.376 0
Le Vigne di Canevel Soc.Agr. a r.l. 5.314.000 5.314.000 0
Totale 17.006.550 18.100.816 1.094.266
Società controllata Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
in Euro
Valore a
bilancio
31 dic 2018
Masi Wine Experience
S.r.l.
Verona 30.000 (140.506) (699) 100% (699) 433.614
Cantina
Conti
Bossi
Fedrigotti S.r.l.
Rovereto
(TN)
12.000 84.863 315.713 100% 315.713 12.000
Possessioni
Di
Serego
Alighieri S.r.l.
Verona 100.000 61.179 223.589 60% 134.153 114.941
Società Agricola Strà del
Milione S.r.l.
Verona 10.000 876.386 6.118.312 95% 5.812.396 4.182.509
Masi Tupungato Vigneti
La Arboleda SA
Argentina 864.866 213.230 3.596.850 99% 3.560.882 6.360.376
Canevel Spumanti S.p.A. Treviso 780.000 17.021 1.084.927 60% 650.956 1.683.376
Le
Vigne
di
Canevel
Soc.Agr. a r.l.
Treviso 25.000 273.091 1.419.125 60% 851.475 5.314.000
Totale 18.100.816

I dati sopra riportati sono relativi ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2018. Le variazioni intervenute nei valori a bilancio sono relative alla (i) rinuncia al credito finanziario nei confronti della controllata Società Agricola Strà del Milione e al credito commerciale nei confronti della controllata Masi Tupungato Vigneti La Arboleda; e (ii) agli effetti dell'applicazione del costo ammortizzato dei crediti nei confronti della controllata Strà del Milione (ii).

Per le seguenti partecipazioni in imprese controllate, valutate al costo di acquisto, che hanno un valore di iscrizione in bilancio superiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio della partecipata si rileva:

  • per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. la differenza è motivata dal fatto che, nonostante i risultati positivi conseguiti dalla controllata, l'elevato livello di inflazione presente nel Paese deprime i valori bilancistici tradotti in Euro (il cambio Euro/Pesos si è duplicato dal 2010 al 2018, generando un sostanziale dimezzamento dei valori economici, patrimoniali e finanziari della società argentina, espressi in euro). La Società non ritiene che quanto descritto rappresenti una perdita durevole di valore, anche alla luce del valore corrente dei terreni vitati in Argentina, i quali supportano ampiamente il valore iscritto della partecipazione. I cambi di conversione utilizzati per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda sono: a livello patrimoniale ed economico il puntuale cambio al 31 dicembre 2018;
  • per la società Possessioni di Serego Alighieri S.r.l. la differenza è motivata dal valore dei terreni agricoli di cui la società è proprietaria;
  • per le società del "gruppo Canevel" la differenza è motivata dal valore dei terreni agricoli e degli impianti di vigneto di cui le società sono proprietarie;
  • la società Masi Wine Experience è da considerarsi ancora in fase di start up; lo sviluppo dell'attività di vino e cucina, foresteria e rivendite ha richiesto investimenti rilevanti in questi primi esercizi che gli amministratori prevedono saranno ampiamente ripagati nel prossimo futuro.

Partecipazioni in altre imprese partecipate

Altre imprese partecipate 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Premium Wine Selection Srl 27.000 27.000 0
Pian di Rota Srl in liquidazione 21.500 21.500 0
Venezianische Weinbar AG 461.430 471.938 10.508
Totale 509.930 520.438 10.508
Società Città o Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta %
Quota
posseduta €
Valore a bilancio
31 dic 2018
Premium Wine
Selection Srl
Verona 90.000 274.776 1.617.083 30% 485.125 27.000
Pian di Rota Srl
in liquidazione
Montalcino
(SI)
214.327 (87.665) 126.660 20% 25.332 21.500
Venezianische
Weinbar AG
Svizzera 85.455 (149.025) (826.404) 30% (247.921) 471.938
Totale 520.438

Si precisa che tutti i valori sono stati desunti dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2017. Relativamente a Venezianische Weinbar AG i cambi di conversione utilizzati sono: a livello patrimoniale, il cambio puntuale al 31 dicembre 2017, a livello economico il cambio medio annuale 2017.

Nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambiamento di destinazione. Su nessuna partecipazione immobilizzata esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata posta in essere con società partecipate.

Partecipazioni in altre imprese

La voce ammonta ad Euro 53.797 ed è rimasta invariata rispetto all'esercizio precedente.

6.1.6 Altre attività finanziarie non correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso imprese controllate 1.124.420 0 (1.124.420)
verso altre imprese partecipate 371.563 446.845 75.282
verso altri 15.954 14.954 (1.000)
Totale 1.511.937 461.799 (1.050.138)

Le Altre attività finanziarie non correnti verso imprese controllate sono decrementate a seguito della rinuncia al finanziamento nei confronti della partecipata Società Agricola Strà del Milione S.r.l. per Euro 1.124.420.

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altre imprese partecipate si riferiscono principalmente al credito finanziario nei confronti della Venezianische Weinbar AG, variato rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'applicazione del costo ammortizzato.

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altri si riferiscono depositi cauzionali.

6.1.7 Rimanenze di magazzino non correnti

Rimanenze di magazzino non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 19.555.019 17.892.589 (1.662.430)
Totale 19.555.019 17.892.589 (1.662.430)

La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e semilavorati, classificate come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dalla Società.

6.1.8 Altre attività non correnti

La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:

Altre attività non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso imprese controllate 1.621.529 1.745.543 124.014
verso altre imprese partecipate 167.600 283.800 116.200
Totale 1.789.129 2.029.343 240.214

6.1.9 Attività per imposte anticipate

La voce ammonta ad Euro 513.464 (Euro 716.387 al 31 dicembre 2017) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.2 Attività correnti

6.2.1 Rimanenze di magazzino

La voce è composta come segue:

Rimanenze Note 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 1 2.325.217 2.446.239 121.022
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 2 10.644.884 12.420.528 1.775.643
Prodotti finiti e merci 3 11.563.400 12.614.423 1.051.024
Acconti 4 1.184.593 1.630.396 445.803
Totale 25.718.093 29.111.586 3.393.492

La voce include:

    1. I prodotti enologici, i componenti per la realizzazione delle bottiglie (vetro, etichette, tappi, capsule) e gli imballi;
    1. Il vino sfuso semilavorato e imbottigliato;
    1. Vino confezionato;
    1. Acconti corrisposti ai conferenti di uva.

6.2.2 Crediti commerciali

Si riporta di seguito la composizione della voce.

Crediti commerciali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso clienti terzi 13.700.390 13.155.181 (545.209)
crediti lordi 14.225.512 13.717.362 (508.150)
fondo svalutazione crediti (525.122) (562.181) (37.059)
verso imprese controllate 953.007 1.357.347 404.340
Verso altre imprese partecipate 1.018.717 1.060.491 41.774
Totale 15.672.113 15.573.018 (99.095)

I crediti commerciali non maturano interessi. L'adeguamento al valore nominale è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.

Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

Fondo svalutazione crediti 31 dic 2017 31 dic 2018
Fondo a inizio periodo (464.546) (525.122)
Accantonamenti (80.113) (77.866)
Utilizzi 19.538 40.807
Rilasci 0 0
Fondo a fine periodo (525.122) (562.181)

Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2018.

Crediti commerciali Lordi - Suddivisione per area geografica Italia Area Cee Extracee 31 dic 2017
verso clienti terzi - lordi 3.427.380 3.729.673 6.560.308 13.717.362
verso imprese controllate 1.357.347 0 0 1.357.347
verso altre imprese partecipate 0 0 1.060.491 1.060.491
Totale crediti commerciali lordi 4.784.727 3.729.673 7.620.799 16.135.199
Fondo svalutazione crediti (562.181)
Totale 15.573.018

6.2.3 Crediti tributari

I Crediti Tributari sono così dettagliati:

Crediti tributari 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Erario IRES 713.426 491.721 (221.706)
Erario IRAP 87.910 79.354 (8.556)
Erario IVA 976.952 1.164.833 187.881
Totale 1.778.288 1.735.908 (42.381)

6.2.4 Altre attività correnti

La voce è composta come segue:

Altre attività correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Crediti verso altri 51.184 63.620 12.436
Ratei attivi 23.356 10.396 (12.960)
Risconti attivi 1.618.980 1.585.604 (33.376)
Totale 1.693.519 1.659.620 (33.899)

Si segnala che non sussistono al 31 dicembre 2018 risconti aventi durata superiore a 5 anni.

6.2.5 Altre attività finanziarie correnti

Attività finanziarie correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Strumenti finanziari derivati 58.938 265.429 206.491
Totale 58.938 265.429 206.491

Le attività finanziarie in essere al 31 dicembre 2018 si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi aperti a tale data.

6.2.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Depositi bancari e postali 6.120.599 4.732.625 (1.387.974)
Denaro e valori in cassa 5.377 4.015 (1.362)
Totale 6.125.975 4.736.639 (1.389.336)

6.3 Patrimonio netto

Patrimonio netto 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549 0
Riserva legale 3.995.486 4.312.009 316.523
Altre riserve 61.733.513 61.713.194 (20.318)
Utili/(Perdita) a nuovo 5.251.464 7.914.396 2.662.932
Risultato d'esercizio 6.330.450 5.958.557 (371.894)
Totale 120.393.461 122.980.704 2.587.243

Il capitale sociale al 31 dicembre 2018 è costituito da n. 32.151.156 azioni ordinarie (art. 2427, primo comma, nn. 17 e 18, C.C.

Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:

Altre riserve 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 21.992.064 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 107.112 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 32.388.176 32.545.181 157.005
Riserva per cambio principi contabili - FTA 6.773.695 6.773.695 0
Riserva attuariale (38.106) (20.502) 17.604
Riserva per utili su cambi 157.005 0 (157.005)
Riserva operazioni di copertura di flussi finanziari attesi (71.190) (109.113) (37.923)
Riserva sospensione utili Cà de loi 424.757 424.757 0
Differenza da arrotondamento all'unità di Euro (1) 0 1
Totale 61.733.513 61.713.194 (20.318)

La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.

La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla transizione ai principi contabili internazionali (data FTA 1 gennaio 2016), per una disamina della quale si rinvia al bilancio separato al 31 dicembre 2017.

La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 7-bis, C.C., si fornisce di seguito il prospetto riportante le poste di patrimonio netto distinte secondo l'origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.

Natura / Descrizione Importo Origine / natura Possibilità Quota Utilizzo nei
/ note utilizzo disponibile (*) 3 es. prec.
Capitale sociale 43.082.549 Apporto dei soci /
utili
B 0 0
Riserva legale 4.312.009 Utili B 4.312.009 0
Riserva da sovrapprezzo delle
azioni
21.992.064 Apporto dei soci A, B 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 107.112 Altra natura A, B 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 32.545.181 Utili A, B, C, D 32.545.181 0
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 Altra natura A, B 424.757 0
Riserva per cambio principi
contabili FTA
6.773.695 D.lgs. 38/05
art.7, c.7
- 0 0
Riserva attuariale (20.502) (1) - 0 0
Riserva per operazioni di
copertura di flussi finanziari attesi
(109.113) (2) - 0 0
Utili/(Perdita) a nuovo 7.914.396 Utili A, B, C, D 7.914.396 0
Totale 114.063.011
Risultato d'esercizio 5.958.557
Totale Patrimonio netto 120.393.461

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione soci

D: per altri vincoli statutari

(1) Riserva per utili/perdite da attualizzazione su piani a benefici definiti secondo quanto richiesto dallo IAS 19.

(2) Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura e dei relativi sottostanti, formata dagli utili/perdite non realizzate al netto dei relativi effetti fiscali.

(*) Al netto dell'eventuale riserva negativa per azioni proprie in portafoglio e delle perdite portate a nuovo.

6.4 Passività non correnti

6.4.1 Passività finanziarie non correnti

La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:

Passività Finanziarie non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso banche 13.725.187 12.821.450 (903.738)
Totale 13.725.187 12.821.450 (903.738)

Si riporta di seguito la situazione complessiva dei debiti per finanziamenti della Società nei confronti delle banche e di altri finanziatori al 31 dicembre 2018:

Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dic 2018 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre
5 anni
Unicredit Banca 2017 -1 7.000.000 6.086.957 608.696 2.434.783 3.043.478
Unicredit Banca 2017 -2 5.000.000 5.000.000 0 5.000.000 0
MPS Banca Verde 4.650.000 2.490.466 246.028 1.102.658 1.141.781
Ministero Sviluppo Economico 484.238 147.765 49.014 98.750 (0)
Totale 13.725.187 903.738 8.636.191 4.185.259

Di seguito la situazione dell'anno precedente:

Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dic 2017 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre
5 anni
Unicredit Banca 2017 -1 7.000.000 6.695.652 608.696 2.434.783 3.652.174
Unicredit Banca 2017 -2 5.000.000 5.000.000 0 5.000.000 0
MPS Banca Verde 4.650.000 2.725.671 235.204 1.054.149 1.436.318
Ministero Sviluppo Economico 484.238 196.540 48.775 147.765 0
totale debiti verso banche 14.617.863 892.675 8.636.696 5.088.492
Unicredit Leasing 9.786 9.786 0 0
totale debiti verso società di Leasing 9.786 9.786 0 0
Totale 14.627.648 902.461 8.636.696 5.088.492

Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:

Iscrizione
ipoteca
Istituto di Credito Note Importo
Ipoteca
Iscrizione Ipoteca
04/10/2002 MPS - Banca Verde S.p.A. Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 9.300.000 Imm. Prov. GR
16/05/2017 Unicredit S.p.A. Rimborso in 11 anni dal 31/12/17 14.000.000 Imm. Prov. VR/GR
23.300.000

6.4.2 Passività nette per benefici ai dipendenti

Si riportano di seguito i movimenti delle passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dalla passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto determinata su base attuariale.

Descrizione 31 dic 2017 31 dic 2018
Fondo TFR a inizio periodo 715.820 648.101
Service Cost 0 0
Interest Cost 8.901 8.257
Benefits paid (72.756) (25.951)
Transfer in/out 0 0
Expected DBO a fine periodo 651.965 630.407
Actuarial (Gains)/Losses da esperienza (4.617) (5.068)
Actuarial (Gains)/Losses da hp demog. 0 0
Actuarial (Gains)/Losses da cambio hp fin. 754 (18.095)
Fondo TFR a fine periodo 648.101 607.243

La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Società, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".

Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:

  • per la stima del fenomeno della mortalità sono state utilizzate le tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana;
  • per la stima del fenomeno dell'inabilità sono state utilizzate le tavole INPS, distinte per età e sesso;
  • per la stima dell'età del pensionamento si è supposto il raggiungimento rei requisiti previsti per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • la stima della probabilità di anticipazione del TFR e di turnover si è desunta dalle esperienze storiche della Società e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'attuario indipendente su un rilevante numero di aziende analoghe.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella tabella che segue:

Basi Tecniche-Economiche 2017 2018
Tasso annuo teorico di attualizzazione 1,300% 1,570%
Tasso annuo di inflazione 1,500% 1,500%
Tasso annuo di incremento TFR 2,625% 2,625%

6.4.3 Passività per imposte differite

La voce ammonta ad Euro 837.617 (Euro 941.602 al 31 dicembre 2018) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio). Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.5 Passività correnti

6.5.1 Passività finanziarie correnti

Il voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:

Passività finanziarie correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso banche 892.675 903.738 11.063
verso società di Leasing 9.786 0 (9.786)
Totale 902.461 903.738 1.277

I saldi sopraesposti rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie esposte al precedente paragrafo 6.4.1, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio.

6.5.2 Debiti commerciali

Debiti commerciali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso fornitori terzi 6.913.029 7.150.874 237.846
verso imprese controllate 466.024 2.610.063 2.144.039
verso altre imprese partecipate 106.892 151.276 44.384
Totale 7.485.945 9.912.214 2.426.269

I debiti commerciali non sono onerosi e il loro valore iscritto in bilancio approssima il valore di mercato.

Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2018 per area geografica.

Debiti commerciali - Suddivisione per area geografica Italia Area CEE Area Extra CEE Totale
verso fornitori terzi 6.224.387 314.837 611.651 7.150.874
verso imprese controllate 2.423.600 0 186.463 2.610.063
verso altre imprese partecipate 135.634 0 15.643 151.276
Totale 8.783.620 314.837 813.757 9.912.214

6.5.3 Altri debiti e passività correnti

La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:

Altri debiti e passività correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Strumenti finanziari derivati passivi 99.620 147.314 47.694
Totale altre passività correnti - finanziarie 99.620 147.314 47.694
Acconti 54.030 843 (53.187)
Debiti verso istituti previdenziali 536.167 538.085 1.918
Altri debiti 1.001.237 1.048.823 47.585
Ratei passivi 19.002 21.667 2.665
Risconti passivi 0 0 0
Totale altri debiti correnti 1.610.437 1.609.417 (1.019)
Totale 1.710.057 1.756.731 46.675

Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi e su tassi di interesse aperti a fine esercizio.

La voce Acconti accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti relativi a forniture di beni e servizi non ancora effettuate; tale voce è comprensiva degli acconti con o senza funzione di caparra, per operazioni di cessione di immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie.

La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti di INPS, ENASARCO, PREVINDAI e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2019.

La voce Altri debiti accoglie prevalentemente i debiti verso il collegio sindacale e verso gli amministratori per emolumenti e quelli verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati.

I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. Non sussistono, al 31 dicembre 2018, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.

6.5.4 Debiti tributari

La voce è così composta e movimentata:

Debiti Tributari 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Debiti verso l'Erario 443.604 446.944 3.340
Debiti IRES 2.245.075 0 (2.245.075)
Totale 2.688.678 446.944 (2.241.735)

I Debiti IRES al 31 dicembre 2017 erano riferiti all'effetto fiscale derivante dalla rideterminazione del costo delle rimanenze dal metodo LIFO al Costo Medio Ponderato, in seguito alla prima applicazione degli IFRS. L'importo stanziato era stato calcolato utilizzando un'aliquota fiscale più elevata rispetto a quella che poi l'Agenzia delle Entrate ha permesso di utilizzare quale imposta sostitutiva.

L'eccedenza rispetto a quanto versato all'Erario, pari a Euro 854.774, è stata contabilizzata fra le "Sopravvenienze attive per imposte dirette di esercizi precedenti", come permesso dal documento "Trattamento contabile delle variazioni della fiscalità differita derivanti dalla Legge Finanziaria 2008", emanato congiuntamente da Borsa Italiana, Consob ed Isvap il 21/02/2008, per il quale la fiscalità differita emergente dalla FTA non è disciplinata dallo IAS 12 né vi sono riferimenti a tale aspetto nell'IFRS1.

6.6 Impegni e passività potenziali

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese nelle quali la Società detiene una partecipazione:

  • Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi a r.l. Consortile, per Euro 4.771.628, in co-obbligo con gli altri soci;
  • Antica Bottega del Vino S.r.l., per Euro 110.000.

Gli Impegni assunti dalla Società accolgono:

  • contratti per merce (vino) da ricevere per Euro 9.042.949;
  • garanzie fidejussorie rilasciate da Compagnie Assicurative a favore di Uffici Doganali per la copertura delle accise relative alle esportazioni di vini nell'ambito della Comunità Europea per Euro 20.000, a favore di Comuni per Euro 174.481, e a favore dell'Amministrazione Finanziaria – Ufficio delle Entrate a copertura dei rimborsi IVA per Euro 1.784.478.

6.7 Conto Economico

Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria e nella Relazione sulla Gestione.

6.7.1Margine industriale

Margine industriale lordo 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Ricavi 58.820.135 59.473.351 653.216
vendite prodotti 58.197.464 58.280.561 83.097
vendite accessori 445.471 1.029.594 584.123
lavorazioni 177.200 163.196 (14.004)
Costo di acquisto e produzione del venduto (24.050.546) (25.534.825) (1.484.279)
Totale 34.769.589 33.938.526 (831.063)

Si rimanda a quanto esposto sulla Relazione sulla Gestione per i commenti sulla variazione della voce.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi dell'esercizio 2018 per area geografica:

Ricavi - Suddivisione per area geografica Italia Area Cee Extracee 31 dic 2018
vendite prodotti 7.964.853 20.506.706 29.809.002 58.280.561
vendite accessori 804.151 101.952 123.491 1.029.594
lavorazioni 163.196 0 0 163.196
Totale 8.932.200 20.608.658 29.932.493 59.473.351

6.7.2 Costi per servizi

La voce è così costituita e movimentata:

Costi per servizi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Spese commerciali 9.437.719 10.745.223 1.307.504
Spese e consulenze legali e commerciali 2.503.500 2.742.010 238.511
Compensi agli amministratori 1.175.324 1.163.556 (11.768)
Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria 834.086 927.496 93.411
Spese di manutenzione e riparazione 615.854 672.013 56.159
Spese di viaggio e trasferta 535.054 552.735 17.682
Utenze 351.671 383.373 31.702
Canoni locazione 356.448 367.678 11.230
Trasporti 270.056 256.086 (13.970)
Assicurazioni 148.848 194.661 45.813
Spese telefoniche 110.410 139.065 28.655
Spese di rappresentanza 36.905 39.756 2.852
Compensi a sindaci 38.000 38.209 209
Altri 634.169 732.255 98.087
Totale 17.048.043 18.954.117 1.906.075

Tali costi sono strettamente correlati a quanto esposto nella parte della Relazione sulla Gestione e all'andamento dei ricavi.

6.7.3 Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.

Costi per il personale 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Salari e stipendi 5.045.671 5.085.602 39.931
Oneri sociali 1.562.154 1.583.755 21.601
Oneri per programmi a benefici definiti 410.578 367.470 (43.108)
Altri costi 31.581 94.986 63.405
Totale 7.049.985 7.131.813 81.828

Dati sull'occupazione

La tabella che segue riporta il numero medio dei dipendenti:

Organico 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 6 5 (1)
Impiegati 60 59 (1)
Operai 20 19 (1)
Altri 0 2 2
Totale 92 91 (1)

6.7.4 Altri costi operativi

La composizione della voce è così costituita e movimentata:

Altri costi operativi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Insussistenze passive 195.073 212.084 17.011
Iva indeducibile 76.947 78.850 1.904
Imu 62.059 61.958 (101)
Imposte e tasse 16.849 13.598 (3.251)
Erogazione liberali 11.760 17.360 (62.668)
Note spese indeducibili 11.235 17.243 3
Minusv.alienazione beni 11.120 2.218 6.272
Tasse rifiuti 7.939 9.954 (356)
Imposte di registro 975 1.732 758
Totale 393.956 414.997 21.041

6.7.5 Altri ricavi e proventi

Gli Altri ricavi e proventi si riferiscono alle seguenti voci:

Altri ricavi e proventi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Contributi in conto esercizio 926.378 1.449.786 523.408
OCM 885.400 1.218.140 332.740
a fondo perduto 4.646 195.388 190.742
fotovoltaico 36.332 36.258 (73)
Altri ricavi 537.438 591.960 54.522
altri servizi 301.700 291.700 (10.000)
altri ricavi 108.788 138.492 29.704
proventi immobiliari 82.656 113.530 30.875
plusvalenze da alienazione beni 2.310 31.881 29.571
rimborsi assicurativi e penalità trasportatori 20.094 10.780 (9.314)
sopravvenienze attive 21.890 5.577 (16.313)
Totale 1.463.816 2.041.746 577.931

L'incremento principale registrato nell'esercizio è relativo ai contributi in conto esercizio, in particolare per progetti OCM grazie ai maggiori investimenti effettuati sul mercato in attività promozionali dei prodotti agricoli italiani e per contributi agricoli ricevuti a fondo perduto. Si rimanda al successivo paragrafo 6.8 per maggiori informazioni sui contributi incassati da enti pubblici nell'anno.

6.7.6 Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce Ammortamenti è composta e movimentata da tabella sotto riportata.

Ammortamenti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Ammortamenti immateriali 206.380 161.464 (44.917)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno 155.576 110.389 (45.188)
Altre 50.804 51.075 271
Ammortamenti materiali 1.912.172 1.991.928 79.756
Terreni e Fabbricati 755.194 740.453 (14.741)
Impianti e macchinario 713.625 695.205 (18.421)
Attrezzature industriali e commerciali 303.623 414.221 110.597
Altri beni 139.730 142.050 2.320
Ammortamenti attività agricole 151.045 151.045 0
Impianti di vigneti 151.045 151.045 0
2.269.597 2.304.437 34.839

La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative relative alle Attività non correnti esposte ai punti 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4.

La voce Svalutazioni e accantonamenti accoglie gli accantonamenti contabilizzati al fine di esporre i crediti al loro presumibile valore di realizzo. Si rimanda al relativo paragrafo 6.2.2 per maggiori dettagli.

Svalutazioni e accantonamenti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante 80.113 77.866 (2.247)
Totale 80.113 77.866 (2.247)

6.7.7 Proventi e oneri finanziari

Proventi e oneri finanziari 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Proventi finanziari 149.507 326.668 177.162
da crediti vs imprese controllate 73.289 40.345 (32.944)
da crediti vs altre imprese partecipate 10.015 12.303 2.288
proventi diversi da altri 7.264 8.591 1.327
rivalutazioni di strumenti finanziari derivati 58.938 265.429 206.491
Oneri finanziari (312.754) (217.316) 95.438
interessi e altri oneri vs altri (273.881) (213.572) 60.308
svalutazioni di partecipazioni (32.925) 0 32.925
svalutazioni di strumenti finanziari derivati (5.948) (3.743) 2.205
Totale (163.247) 109.352 272.600

I proventi finanziari da crediti verso le imprese controllate sono decrementati rispetto all'esercizio precedente a causa della rinuncia al credito immobilizzato verso la controllata Strà del Milione; i proventi finanziari verso altre imprese partecipate sono riferiti rispettivamente ai crediti immobilizzati verso la partecipata Venezianische Weinbar AG.

Negli Interessi e altri oneri verso altri confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 6.4.1 Passività finanziarie non correnti).

I proventi e oneri finanziari relativi agli strumenti finanziari derivati accolgono le variazioni di fair value intercorse nell'esercizio.

6.7.8 Proventi da partecipazioni

La voce accoglie i proventi derivanti dalla partecipazione nella società Premium Wine Selection S.r.l. deliberati nel corso dell'esercizio e pari ad Euro 75.000, in linea con l'esercizio precedente.

6.7.9 Utili (perdite) su cambi

Utili (perdite) su cambi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Utili su cambi 661.622 506.184 0
(155.438)
realizzati 615.506 479.691 (135.815)
valutativi 46.116 26.493 (19.623)
Perdite su cambi (1.026.152) (884.727) 141.425
realizzate (918.096) (678.190) 239.907
valutative (108.055) (206.537) (98.481)
Totale (364.530) (378.543) (14.013)

6.7.10 Imposte sul reddito

Imposte sul reddito 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
imposte correnti 2.318.148 1.747.872 (570.276)
imposte differite (anticipate) 418.859 148.265 (270.594)
Imposte es. precedenti (128.525) (951.841) (823.316)
Totale 2.608.482 944.296 (1.664.186)
Imposte sul reddito 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazioni
Imposte correnti: 2.318.148 1.747.872 (570.276)
IRES 1.918.377 1.426.094 (492.283)
IRAP 399.771 321.778 (77.993)
Imposte differite (anticipate) 418.859 148.265 (270.594)
IRES 348.020 126.105 (221.914)
IRAP 70.840 22.159 (48.680)
Imposte esercizi precedenti (128.525) (951.841) (823.316)
Totale 2.608.482 944.296 (1.644.186)

Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno {sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio}.

Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.

Per la variazione delle imposte relative agli esercizi precedenti si rimanda al paragrafo 6.5.4 Debiti tributari.

Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.

31 dic 2017 31 dic 2018
Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
Attività per Imposte anticipate: 2.714.640 716.387 2.002.731 513.464
perdite su cambi 108.055 25.933 206.537 49.569
bonus di bilancio amministratori 376.717 90.412 357.071 85.697
perdite su crediti finanziamento Pian di Rota 421.881 101.251 421.881 101.251
Mtm Irs 93.672 22.481 143.570 34.457
Effetti FTA 1.663.436 464.099 845.933 235.832
TFR 50.879 12.211 27.738 6.657
Passività per Imposte differite: 3.428.787 941.601 3.036.080 837.617
rivalutazione fabbricati 1.711.360 477.468 1.631.140 455.072
utili su cambi 46.116 11.068 26.493 6.358
dividendi non corrisposti 13.380 3.211 15.690 3.766
Diritti di reimpianto amm.to 57.742 16.110 86.613 24.165
Leasing 1.274.365 355.548 1.076.462 300.333
Costo ammortizzato 325.824 78.198 199.682 47.924

6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125)

In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si riepilogano di seguito i contributi e sovvenzioni ricevuti dalla pubblica amministrazione nell'anno 2018:

Ente erogante Contributo A titolo di
Grandi Marchi - AGEA 1.241.496 contributi OCM su progetti
AGEA 21.868 contributi agricoli
ARTEA - AGEA 141.900 contributi agricoli
AVEPA 14.974 contributi agricoli
GSE 36.258 contributo incentivante e per scambio energia sul posto
Fondimpresa 6.250 contributi formazione
Totale 1.462.746

6.9 La gestione del rischio finanziario

Le principali passività finanziarie della Società comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. La Società ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. La Società detiene inoltre contratti derivati. La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), in quanto la Società opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio;
  • rischio di credito in relazione ai rapporti commerciali con i clienti;
  • rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
  • rischio di prezzo in relazione alle oscillazioni del prezzo di acquisto delle materie prime.

La Società non è esposta a significative concentrazioni dei rischi. La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per la Società.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di cambio

La Società è esposta a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali la Società opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.

Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che la Società ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per la Società è l'Euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio medio del periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. La Società monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni.

Sensitivity analysis relativa al rischio di cambio

Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2017 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali la Società risulta maggiormente esposta. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'Euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico della Società. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'Euro nei confronti di tali valute, la Società sosterrebbe minori oneri per circa lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura.

Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.

Rischio di tasso d'interesse

La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari della Società. La politica della Società è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine la Società ha stipulato un contratto di Interest Rate Swap (IRS), a fronte del quale paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi a tasso variabile incassati, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Mediante la sottoscrizione dell'IRS la Società raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.

Sensitivity analysis relativa al rischio t asso d'interesse

Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta della Società non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti della Società sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno della Società. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.

Rischio di prezzo

La Società è esposta ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo Masi, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.

Classificazione degli strumenti finanziari e rappresentazione del loro fair value

Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dalla Società, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.

Attività finanziarie

2018 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 461.799 0 0 0 461.799 461.799
Altre attività non correnti 2.029.343 0 0 0 2.029.343 2.029.343
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
17.232.638 0 0 0 17.232.638 17.232.638
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 265.429 265.429 265.429
Totale attività finanziarie 19.723.780 0 0 265.429 19.989.209 19.989.209
2017 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 1.511.937 0 0 0 1.511.937 1.511.937
Altre attività non correnti 1.789.129 0 0 0 1.789.129 1.789.129
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
17.365.632 0 0 0 17.365.632 17.365.632
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 58.938 58.938 58.938
Totale attività finanziarie 20.666.698 0 0 58.938 20.725.636 20.725.636

Passività finanziarie

2018 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 12.821.450 0 0 12.821.450 12.821.450
Passività finanziarie correnti 903.738 0 0 903.738 903.738
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.521.631 147.314 0 11.668.945 11.668.945
Totale passività finanziarie 25.246.819 147.314 0 25.394.132 25.394.132
2017 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 13.725.187 0 0 13.725.187 13.725.187
Passività finanziarie correnti 902.461 0 0 902.461 902.461
Debiti commerciali e altri debiti correnti 9.096.381 99.620 0 9.196.001 9.196.001
Totale passività finanziarie 23.724.030 99.620 0 23.823.650 23.823.650

Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair value al 31 dicembre 2018, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di Euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

Tipo operazione Valore al 31.12.18 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie non correnti 461.799 0 0 461.799
Altre attività non correnti 2.029.343 0 0 2.029.343
Crediti commerciali e altri crediti correnti 17.232.638 0 0 17.232.638
Altre attività finanziarie correnti 265.429 265.429 0 0
Totale attività finanziarie 19.989.209 265.429 0 19.723.780
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 12.821.450 0 0 12.821.450
Passività finanziarie correnti 903.738 0 0 903.738
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.668.945 147.314 0 11.521.631
Totale passività finanziarie 25.394.132 147.314 0 25.246.819

6.10 Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c., si precisa che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie:

  • Acquisto di beni;
  • Prestazione di servizi.

Con riferimento ai rapporti intercorsi con società del Gruppo, si precisa che tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo, ascrivibili alle categorie sopra menzionate, sono state concluse nell'interesse della Società e del Gruppo ed a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni effettuate con terzi indipendenti.

In riferimento all'articolo 2427, 22-bis del Codice Civile la Società ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro. Si precisa che le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico.

Parti correlate - debiti e crediti 2017 2018
a) Società controllate
debiti 466 2.610
crediti 3.699 3.209
rimanenze di magazzino 40 0
b) Altre società partecipate
debiti 107 151
crediti 1.604 1.793
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
debiti 56 80
crediti 4 5
d) Stretti familiari dei soggetti c)
debiti 2 1
crediti 0 0
e) Società collegate ai soggetti c) e d)
debiti 0 0
crediti 0 0
Parti correlate - costi e ricavi 2017 2018
a) Società controllate
ricavi 1.083 1.240
costo di acquisto e produzione del venduto 3.616 5.938
costi per servizi 1.037 1.139
altri costi operativi 0 0
altri ricavi 484 526
b) Altre società partecipate
ricavi 2.176 2.014
costi per servizi 656 691
dividendi percepiti 75 75
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
ricavi 4 3
canoni di locazione 5 5
costo del personale 1.756 1.604
compenso amministratori 1.252 1.164
compenso sindaci 40 38
d) Stretti familiari dei soggetti c)
costo del personale 47 55
e) Società collegate ai soggetti c) e d)
ricavi 0 0
altri ricavi (fitti attivi) 0 0
costi per servizi 0 0

6.11 Altre informazioni

6.11.rmazioni su compensi ad Amministratori, Sindaci e Società di Revisione

Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Società ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento.

Compensi spettanti agli Amministratori, ai Sindaci e alla
Società di revisione
2018
Amministratori 1.163.556
Collegio sindacale 38.209
Società di revisione 104.522
servizi di revisione contabile 87.000
altri servizi 17.522
Totale 1.306.287

6.11.2 Informazioni su accordi fuori bilancio

La Società ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.

I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa di Masi Agricola S.p.A..

6.12 Eventi successivi

Non si segnalano particolari eventi successivi alla data di chiusura dell'esercizio.

6.13 Destinazione del risultato d'esercizio

Si propone all'assemblea di così destinare il risultato d'esercizio:

Risultato d'esercizio al 31/12/2018 Euro 5.958.556,57
- 5% a riserva legale Euro 297.927,83
- a dividendo Euro 3.215.115,60
- a utile a nuovo Euro 2.445.513,14

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

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