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Masi Agricola

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 12, 2019

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Annual / Quarterly Financial Statement

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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale Euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

0

Organi di amministrazione e controllo 2
AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 31 DICEMBRE 2018 3
Relazione sulla Gestione consolidata al 31 dicembre 2018 4
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 13
Conto Economico Consolidato Complessivo 14
Rendiconto Finanziario Consolidato 16
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 17
Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018 18
1. Informazioni generali 18
2. Principi di redazione 18
3. Principi di consolidamento 19
4. Criteri di redazione 21
5. Sintesi dei principali principi contabili 25
6. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 44
7. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata e del Conto
Economico consolidato 46
7.1 Attività non correnti 46
7.2 Attività correnti 53
7.3 Patrimonio netto 55
7.4 Passività non correnti 56
7.5 Passività correnti 59
7.6 Impegni e passività potenziali 61
7.7 Conto Economico Consolidato 62
7.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 67
7.9 La gestione del rischio finanziario 67
7.10 Rapporti con parti correlate 71
7.11 Altre informazioni 73
7.12 Eventi successivi 73

Organi di amministrazione e controllo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Sandro Boscaini Presidente e Amministratore Delegato
Federico Girotto Amministratore Delegato
Bruno Boscaini Consigliere con delega alle Attività Industriali
Mario Boscaini Consigliere con delega alla Gestione Assicurativa
Enrico Maria Bignami Consigliere Indipendente
Alessandra Boscaini Consigliere
Giacomo Boscaini Consigliere
Cristina Rebonato Consigliere
Stefano Saccardi Consigliere Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

Alessandro Lai Presidente
Umberto Bagnara Sindaco
Francesco Benedetti Sindaco
Claudio Ubini Sindaco supplente
Alberto Castagnetti Sindaco supplente

SOCIETA' DI REVISIONE

EY S.p.A.

NOMAD

Equita SIM S.p.A.

AREA DI CONSOLIDAMENTO AL 31 DICEMBRE 2018

Nel corso del 2018 la società Terre e Vigne S.r.l. ha cambiato denominazione in Masi Wine Experience S.r.l.

Relazione sulla Gestione consolidata al 31 dicembre 2018

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI CONSOLIDATI

Si presentano di seguito in forma sintetica i principali dati economici e finanziari consolidati.

(in migliaia di euro) Esercizio 2018 % Esercizio 2017 %
Ricavi netti 65.313 100,0% 64.374 100,0%
EBITDA 12.259 18,8% 12.972 20,2%
EBIT 9.219 14,1% 10.168 15,8%
Utile del periodo 7.206 11,0% 6.725 10,4%
(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Indebitamento finanziario netto 9.054 8.970
Patrimonio netto 127.213 122.207

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Le società incluse nel bilancio consolidato sono:

Masi Agricola S.p.A. Capogruppo
Masi Wine Experience S.r.l. Controllata
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. Controllata
Società Agricola Stra' del Milione S.r.l. Controllata
Possessioni di Serego Alighieri S.r.l. Controllata
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. Controllata
Canevel Spumanti S.p.A. Controllata
Le Vigne di Canevel Soc. Agr. a r.l. Controllata

I bilanci delle società sono stati consolidati in base al metodo dell'integrazione globale.

Le società appartenenti al gruppo operano principalmente nel settore vitivinicolo.

La capogruppo Masi Agricola S.p.A. svolge la propria attività nelle seguenti unità locali:

  • Sant'Ambrogio di Valpolicella, Via Monteleone n. 26, dove si trova la sede legale, la direzione generale, il settore commerciale e di pubbliche relazioni e le cantine di affinamento;
  • Sant'Ambrogio di Valpolicella, Via Stazione Vecchia n. 472, dove si trova una cantina di affinamento;
  • Marano di Valpolicella, Via Cà de Loi n. 2, dove si trova la sede amministrativa, il settore di vinificazione, la lavorazione del vino e l'imbottigliamento;
  • Negrar, Via San Marco, dove si trova un fruttaio per appassimento delle uve;
  • Negrar, Via Cà Righetto n. 10, dove si trova un fruttaio per appassimento delle uve;
  • Grosseto, località Cinigiano, dove si trova attività viticola e di vinificazione;
  • Rovereto (TN), Via Unione n. 43, dove si trova attività di vinificazione e lavorazione del vino;
  • Oppeano, località Mazzantica dove si trova in outsourcing il magazzino e il settore della logistica;
  • Lazise, Via Cà Nova Delaini 1, dove si trova attività di cantina e un fruttaio per appassimento uve;
  • Livorno, Via delle Colline Livornesi 100, Località Guastigge, Colle Salvetti, dove si trova in outsourcing un magazzino per il prodotto finito.

Il modello di business

Masi Agricola è un'azienda vitivinicola radicata in Valpolicella Classica che produce e distribuisce vini di pregio ancorati ai valori del territorio delle Venezie. Grazie all'utilizzo di uve e metodi autoctoni, e a una continua attività di ricerca e sperimentazione, Masi è oggi uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti al mondo. I suoi vini e in particolare i suoi Amaroni sono pluripremiati dalla critica internazionale.

Il modello imprenditoriale del Gruppo coniuga l'alta qualità e l'efficienza con l'attualizzazione di valori e tradizioni del proprio territorio. Il tutto in una visione che porta Masi a contraddistinguersi non solo per il core business, ma anche per la realizzazione di progetti di sperimentazione e ricerca in ambito agricolo e vitivinicolo, per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio culturale delle Venezie.

Il Gruppo può contare su una forte e crescente vocazione internazionale: è presente in oltre 130 Paesi, con una quota di esportazione di circa il 78% del fatturato complessivo.

Il Gruppo Masi ha fatturato nel 2018 circa 65,3 milioni di euro con un EBITDA margin del 19% circa.

Masi ha una precisa strategia di crescita che si basa su tre pilastri: crescita organica attraverso il rafforzamento nei tanti mercati dove è già protagonista; allargamento dell'offerta di vini legati ai territori e alle tecniche delle Venezie, anche aggregando altre aziende vitivinicole; raggiungimento di un contatto più diretto con il consumatore finale, dando più pregnanti significati al proprio marchio, internazionalmente riconosciuto.

Il quadro generale

Nel 2008-2009 una profonda e diffusa crisi finanziaria ed economica ha investito pressoché tutte le economie del mondo. Negli anni più recenti si sono notati segnali concreti di ripresa solo in alcune economie, tra cui principalmente gli Stati Uniti d'America, mentre in altri casi si ravvisano segni principalmente di stabilizzazione, o al più miglioramenti molto flebili.

L'Italia, dopo timidi progressi, non riesce ad agganciarsi a una vera e propria ripresa. Le economie cosiddette "emergenti", ad esempio la Cina, non hanno dimostrato di variare nel 2018 il momento di riflessione sul ritmo di crescita. Continuano a essere vive le turbolenze socio-politiche in vaste aree: di particolare rilievo il Centro-Sud America.

Si inquadra in questo scenario l'analisi dei risultati dell'esercizio 20181 , che per l'esportazione dei vini fermi italiani in bottiglia evidenzia una sostanziale stabilità in valore (-0,1%) e un calo di un certo rilievo in volume (-4,7%). Si vedano di seguito i dati riferiti all'export di vino italiano in bottiglia, spumanti esclusi, da parte dei cinque principali Paesi acquirenti:

FY2018 vs FY2017 Delta litri Delta Euro Delta Euro/litro
- Stati Uniti -0,6% +1,5% +2,1%
- Germania -1,7% +1,0% +2,8%
- Gran Bretagna -7,4% -1,1% +6,8%
- Canada -0,7% -0,3% +0,4%
- Svizzera -5,7% -1,3% +4,7%

Pertanto, se nell'insieme l'export del vino italiano in bottiglia nel 2018 è aumentato del 3,5% in valore2 , questo incremento è praticamente nella sua totalità da accreditare ai vini spumanti, che per il nostro Gruppo rappresentano ad ora una linea di prodotto minoritaria e di prezzo mediamente elevato rispetto alla categoria di riferimento.

1 Fonte: Wine By Numbers – Marzo 2019

2 Fonte: Federvini

Fatti di rilievo del periodo

Dal punto di vista viticolo, se l'annata 2017 è stata tra le più scarse degli ultimi cinquant'anni, per effetto degli eventi climatici che si sono accaniti con inusuale ed eccezionale portata negativa, il 2018 è ritornato a valori medi riferiti ad annate di piena produzione in termini sia quantitativi che qualitativi, presentando una qualità delle uve mediamente molto buona. Abbiamo poi registrato condizioni climatiche ideali per l'appassimento, il processo che ci consente di ottenere non solo gli Amaroni e i Recioti, ma tanti altri vini Masi, rappresentando una vera e propria expertise aziendale.

Va segnalata una celebrazione in grande stile con il Gruppo Tecnico Masi voluta e organizzata da Veronafiere al cinquantaduesimo Vinitaly, in onore dei 30 anni del Seminario Tecnico, che ha contribuito nel tempo a rendere l'Amarone un emblema del Made in Italy famoso in tutto il mondo. Protagonisti dell'evento sono stati ovviamente gli Amaroni del Gruppo, con una indimenticabile verticale di 30 anni, alla presenza della stampa italiana e straniera e un pubblico selezionato di esperti.

Ha avuto poi inizio l'intervento di ristrutturazione e ampliamento della cantina storica Boscaini a Marano di Valpolicella (VR) in Località Valgatara, oggi sede principale dell'attività di produzione e imbottigliamento dei vini del Gruppo Masi. La cantina fu acquisita da Paolo Boscaini nel 1882, assieme ai vigneti circostanti, quando l'azienda ha trasferito la propria sede dal "Vaio dei Masi" in Torbe alla Valle di Marano. In questa fase i lavori riguardano il reparto di vinificazione.

Per quanto riguarda la controllata Canevel Spumanti S.p.A. vanno ricordati il lancio di Campofalco, Valdobbiadene Prosecco Superiore biologico single vineyard - successivamente insignito dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso - e della release "Black Label" dell'apprezzato Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut, appositamente ideata per il canale Duty Free. Entrambi questi nuovi prodotti concretizzano le sinergie sottostanti all'acquisizione di Canevel da parte di Masi, che può aggiungere ai già ottimi fondamentali del marchio di Valdobbiadene la propria expertise di canale (Travel Retail nella fattispecie) e di prodotto.

L'iniziativa strategica denominata Masi Wine Experience, il macroprogetto strategico del Gruppo volto a instaurare un contatto sempre più diretto con il consumatore finale per comunicare in modo più efficace le caratteristiche del marchio e i valori retrostanti, in termini vinicoli, ma anche più ampiamente culturali e di lifestyle, arricchendo il brand di ulteriori significati, ha visto concretizzarsi nel 2018 due principali novità: l'apertura del Canevel Wine Shop presso la sede di Valdobbiadene, con correlata attivazione del servizio di visita guidata e degustazione/eventi per consumatori privati e aziende; l'apertura a fine dicembre del Masi Wine Bar "Al Druscié" a Cortina d'Ampezzo, che sta registrando risultati estremamente positivi.

Commenti ai dati di bilancio

Analisi dei ricavi consolidati

Ripartizione delle vendite per area geografica (in migliaia di euro):

Esercizio 2018 % Esercizio 2017 %
Italia 14.272 21,9% 12.712 19,7%
Resto d'Europa 26.681 40,9% 26.405 41,0%
Americhe 22.556 34,5% 23.629 36,7%
Altro 1.804 2,8% 1.628 2,5%
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 65.313 100,0% 64.374 100,0%

I ricavi delle vendite e delle prestazioni incrementano complessivamente dell'1,5% circa (+3,4% circa a cambi costanti, per un fatturato teorico di euro 66.592 migliaia). L'Italia traina la crescita con un +12,3%, ma aumentano anche il resto d'Europa e il resto del Mondo. Le Americhe invece segnano una diminuzione del 4,5%, principalmente a causa dei cambi.

Confronto dei ricavi 2017-2018 riclassificati secondo il posizionamento commerciale del prodotto (in percentuale)3 :

Esercizio 2018 Esercizio 2017
Top Wines 24,9% 24,3%
Premium Wines 51,2% 53,2%
Classic Wines 23,9% 22,5%

Come si può osservare, si riafferma la vocazione premium del Gruppo Masi.

La solvibilità della clientela e l'incasso del credito non hanno dimostrato particolari criticità e sono rimasti in linea con gli esercizi precedenti.

Esaminando l'aspetto della stagionalità occorre ricordare che negli ultimi esercizi la maggioranza dei ricavi è stata realizzata nel secondo semestre.

3 Con riferimento a un tendenziale posizionamento di fascia-prezzo retail a scaffale in Italia, si intende: Top Wines: vini con prezzo per bottiglia superiore a 25 euro; Premium Wines: vini con prezzo per bottiglia tra i 10 e 25 euro; Classic Wines: vini con prezzo per bottiglia tra 5 e 10 euro.

(migliaia di euro) Esercizio 2018 % sui ricavi Esercizio 2017 % sui ricavi
Ricavi 65.313 100,0% 64.374 100,0%
Costo di acquisto e produzione del venduto (22.141) (33,9)% (21.972) (34,1)%
Margine Industriale lordo 43.171 66,1% 42.402 65,9%
Costi per servizi (23.689) (36,3)% (21.192) (32,9)%
Costi per il personale (8.957) (13,7)% (8.921) (13,9)%
Altri costi operativi (499) (0,8)% (551) (0,9)%
Altri ricavi e proventi 2.233 3,4% 1.235 1,9%
EBITDA 12.259 18,8% 12.972 20,2%
Ammortamenti (2.928) (4,5)% (2.777) (4,3)%
Svalutazioni (112) (0,2)% (28) (0,0)%
EBIT 9.219 14,1% 10.167 15,8%
Proventi finanziari 287 0,4% 77 0,1%
Oneri finanziari (299) (0,5)% (410) (0,6)%
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 75 0,1% 75 0,1%
Utili (perdite) su cambi (628) (1,0)% (408) (0,6)%
Risultato prima delle imposte 8.655 13,3% 9.500 14,8%
Imposte sul reddito (1.448) (2,2)% (2.775) (4,3)%
Risultato dell'esercizio 7.206 11,0% 6.725 10,4%

Analisi dei risultati operativi e netti consolidati

(*) L'EBITDA indica il risultato prima degli oneri finanziari, delle imposte, degli ammortamenti delle immobilizzazioni, della svalutazione dei crediti, degli accantonamenti a fondi rischi e oneri e delle poste straordinarie. L'EBITDA rappresenta pertanto il risultato della gestione operativa prima degli ammortamenti e della valutazione di esigibilità dei crediti commerciali. L'EBITDA così definito rappresenta l'indicatore utilizzato dagli amministratori della Società per monitorare e valutare l'andamento operativo dell'attività aziendale. Siccome l'EBITDA non è identificato come misura contabile nell'ambito dei principi contabili, non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell'andamento dei risultati operativi della Società. Poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre entità e quindi non risultare con esse comparabile.

(**) L'EBITDA Margin è calcolato dal Gruppo come rapporto tra l'EBITDA ed i Ricavi delle vendite e delle prestazioni.

(***) L'EBIT indica il risultato prima degli oneri finanziari, delle poste straordinarie e delle imposte dell'esercizio. L'EBIT rappresenta pertanto il risultato della gestione operativa prima della remunerazione delle fonti di finanziamento sia di terzi che proprie. L'EBIT così definito rappresenta l'indicatore utilizzato dagli amministratori della Società per monitorare e valutare l'andamento operativo dell'attività aziendale. Siccome l'EBIT non è identificato come misura contabile nell'ambito dei principi contabili, non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell'andamento dei risultati operativi della Società. Poiché la composizione dell'EBIT non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre entità e quindi non risultare con esse comparabile.

(****) L'EBIT Margin è calcolato dal Gruppo come rapporto tra l'EBIT ed i Ricavi delle vendite e delle prestazioni.

Di seguito alcuni aspetti significativi da evidenziare:

  • a) il margine industriale lordo incrementa di euro 769 migliaia, passando da euro 42.402 migliaia del 2017 a euro 43.171 migliaia del 2018 (dal 65,9% al 66,1%). Tale miglioramento deriva essenzialmente da una performance positiva del costo delle materie prime;
  • b) i costi per servizi registrano un aumento di euro 2.496 migliaia, prevalentemente dovuto a supporto ai mercati in termini di pubblicità e promozione. Tale aumento, che contiene anche alcune centinaia di migliaia di euro di costi non ricorrenti collegati a progetti speciali, va visto congiuntamente all'incremento di euro 997 migliaia realizzato dagli altri ricavi e proventi (che passano da euro 1.235 migliaia a euro 2.233 migliaia) soprattutto per effetto di maggiori contributi OCM per la promozione nei mercati extraUE.

L'EBITDA si attesta a euro 12.259 migliaia, contro euro 12.972 migliaia dell'esercizio precedente. Va osservato che la penalizzazione arrecata ai ricavi 2018 dall'andamento dei cambi si riflette mutatis mutandis sulla redditività.

Gli ammortamenti e le svalutazioni aumentano per totali euro 235 migliaia, portando l'EBIT a euro 9.219 migliaia, contro euro 10.167 migliaia del 2017.

Proventi e oneri finanziari, proventi e oneri da partecipazioni, utili e perdite su cambi: dalla somma dei saldi di tali voci di conto economico risulta un onere netto di euro 565 migliaia contro euro 667 migliaia del 2017, quindi in leggero miglioramento.

Imposte: ammontano a euro 1.448 migliaia, a fronte di euro 2.776 migliaia dell'esercizio precedente. La diminuzione è attribuibile principalmente alla dinamica del reddito imponibile e all'effetto positivo per euro 855 migliaia riferibile all'eccedenza di imposta sostitutiva per affrancamento dei maggiori valori delle rimanenze iscritta in occasione della c.d. IFRS transition, avvenuta nel 2017 con effetto dal 1° gennaio 2016.

L'utile netto consolidato passa quindi da euro 6.725 migliaia a euro 7.206 migliaia.

Vengono inoltre presentati nel seguente prospetto i principali indicatori della redditività.

INDICATORE % 31.12.2018 31.12.2017
ROE
(risultato netto /patrimonio netto medio)
5,78% 5,58%
ROI
(EBIT/capitale netto investito medio)
6,89% 7,92%
ROS
(EBIT/ricavi netti delle vendite)
14,12% 15,79%

Situazione patrimoniale e finanziaria

Si riporta di seguito lo schema dello stato patrimoniale riclassificato "a capitale investito":

(migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017 Delta
Immobilizzazioni immateriali 15.262 15.286 (24)
Immobilizzazioni materiali 56.545 54.234 2.311
Attività agricole e biologiche 6.324 6.179 144
Altre attività nette non correnti 1.397 1.257 141
Attivo fisso netto 79.527 76.955 2.572
Crediti verso clienti 16.056 16.297 (241)
Rimanenze 50.189 48.498 1.691
Debiti verso fornitori (9.255) (8.719) (536)
CCN operativo commerciale 56.990 56.076 914
Altre attività 4.333 4.607 (274)
Altre passività (3.052) (4.966) 1.914
CCN 58.271 55.717 2.554
Fondi rischi e oneri (109) (186) 77
TFR (819) (879) 60
Imposte differite (603) (430) (173)
Capitale investito netto 136.267 131.177 5.090
Posizione finanziaria netta 9.054 8.970 84
Patrimonio netto consolidato 127.213 122.207 5.006
Totale fonti di finanziamento 136.267 131.177 5.090

Per quanto riguarda le principali variazioni patrimoniali registrate al 31 dicembre 2018 rispetto alla fine dell'esercizio precedente:

  • l'incremento di euro 1.691 migliaia delle rimanenze è ascrivibile alla normale implementazione della politica delle scorte, in un anno particolarmente favorevole per qualità e quantità;
  • la diminuzione delle "Altre passività", pari a euro 1.914 migliaia, deriva prevalentemente dalla riduzione dei debiti tributari collegati, a fine 2017, all'imposta sostitutiva per affrancamento dei maggiori valori delle rimanenze iscritti in occasione della c.d. IFRS transition.

Posizione finanziaria netta consolidata:

31.12.2018 31.12.2017
Depositi bancari 6.295 7.089
Denaro e altri valori in cassa 8 31
Disponibilità liquide ed azioni proprie 6.303 7.120
Debiti verso banche (entro 12 mesi) 2.106 1.784
Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi) 49 49
Debiti finanziari a breve termine (2.155) (1.833)
Posizione finanziaria netta a breve termine 4.149 5.288
Debiti verso banche (oltre 12 mesi) 13.104 14.110
Debiti verso altri finanziatori (oltre 12 mesi) 99 148
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (13.203) (14.258)
Posizione finanziaria netta (9.054) (8.970)

Di seguito il rendiconto finanziario nella forma del free cashflow statement:

(in migliaia di euro) Esercizio
2018
Esercizio
2017
Risultato netto 7.206 6.725
Ammortamenti e svalutazioni delle attività non correnti 2.928 2.777
Altre rettifiche (imposte, interessi passivi, dividendi incassati, accantonamento fondi,
altre rettifiche non monetarie etc.)
36 104
10.171 9.606
Variazione capitale circolante netto (2.554) (4.698)
Cashflow attività operativa 7.617 4.908
Investimenti netti (5.500) (3.663)
Free cashflow 2.117 1.245
Altri movimenti di patrimonio netto (2.201) (3.483)
Variazione di posizione finanziaria netta (84) (2.238)
Posizione finanziaria netta iniziale (8.970) (6.732)
Posizione finanziaria netta finale (9.054) (8.970)

Esposizione del Gruppo a rischi e incertezze

Per un'analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi di cambio, di tasso di interesse, di credito e di prezzo, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo 7.9 delle note esplicative al bilancio consolidato.

Informazioni attinenti all'ambiente e al personale

Nel corso dell'esercizio non si sono verificati danni causati all'ambiente.

Alle società del nostro Gruppo non sono state inflitte sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate morti sul lavoro del personale iscritto al libro matricola delle imprese appartenenti al Gruppo. Non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale iscritto al libro matricola. Non si sono registrati addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti né cause di mobbing. Le società del gruppo hanno mantenuto i sistemi di sicurezza del personale al livello standard richiesto dalla legislazione vigente.

Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Il paragrafo 7.10 Rapporti con parti correlate contenuto nelle note esplicative al bilancio consolidato riporta dettagliatamente le informazioni della rilevanza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico del Gruppo.

Eventi successivi alla chiusura del periodo

Nel corso del recente Prowein, fiera internazionale del vino tenutasi a Düsseldorf dal 17 al 19 marzo 2019, la controllata Canevel Spumanti S.p.A. ha presentato in anteprima il nuovo packaging del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut e dell'omologo Extra Dry, che reca il flag "Setàge".

Tale logo, apposto in etichetta, valorizza verso il trade e il consumatore le consolidate competenze spumantistiche aziendali di Canevel, che si estrinsecano in un vero e proprio metodo, in una pluralità di fattori e a più livelli della catena del valore. Il processo di presa di spuma, svolto con particolari accorgimenti, tra cui la lentezza e l'utilizzo di lieviti selezionati, genera un risultato organolettico molto percettibile in termini di cremosità, sofficità e gradevolezza del perlage, con bollicine sottili ed eleganti come la seta. Il Gruppo Tecnico Masi se ne prende carico, validandolo e sviluppando al contempo progetti di ulteriore approfondimento e continuo miglioramento: si veda tra l'altro il tema del XXXI Seminario Tecnico Masi, che si terrà durante il prossimo Vinitaly con titolo "Vini spumanti: semplici bollicine o biotecnologia?".

Prevedibile evoluzione della gestione

Purtroppo sussistono elementi che rendono in qualche modo più difficoltosa la prevedibilità della gestione: tra gli altri la generale incertezza socio-politica ed economica in parecchi mercati, la volatilità dei mercati finanziari e conseguentemente dei tassi di cambio, l'incrementata prudenza dei clienti negli acquisti.

Attività di ricerca e sviluppo

Nell'esercizio 2018 l'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo si è svolta in continuità con gli esercizi precedenti.

Altre informazioni

Masi Agricola S.p.A. non possiede azioni proprie o azioni o quote di società controllanti, né direttamente né per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

Il Consiglio di Amministrazione Dott. Sandro Boscaini

Presidente

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Situazione patrimoniale-finanziaria
consolidata Note 31.12.2018 di cui parti
correlate
31.12.2017 di cui parti
correlate
Attività non-correnti
Avviamento 7.1.1 14.824.606 0 14.824.606 0
Immobilizzazioni immateriali 7.1.2 437.302 0 460.933 0
Immobilizzazioni materiali 7.1.3 56.544.634 0 54.233.820 0
Attività agricole e biologiche 7.1.4 6.323.540 0 6.179.468 0
Partecipazioni 7.1.5 574.235 563.727
Altre attività finanziarie non correnti 7.1.6 467.347 404.845 393.061 330.563
Rimanenze di magazzino non correnti 7.1.7 17.892.589 0 19.555.019 0
Altre attività non correnti 7.1.8 355.445 283.800 299.718 167.600
Attività per imposte anticipate 7.1.9 739.584 0 1.003.614 0
Totale Attività non correnti 98.159.283 97.513.967
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 7.2.1 32.296.088 0 28.942.986 0
Crediti commerciali 7.2.2 16.056.289 1.061.703 16.297.190 1.020.343
Crediti tributari 7.2.3 2.224.961 0 2.651.746 0
Altre attività correnti 7.2.4 1.841.184 47.750 1.895.000 98.027
Altre attività finanziarie correnti 7.2.5 266.462 0 60.301 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.2.6 6.303.240 0 7.120.585 0
Totale Attività correnti 58.988.225 56.967.809
Totale Attività 157.147.508 154.481.774
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549
Riserva legale 4.312.009 3.995.486
Altre riserve 59.505.829 57.391.207
Utili/(Perdita) a nuovo 9.003.246 6.842.538
Risultato d'esercizio 7.079.219 6.736.151
Patrimonio netto di gruppo 122.982.853 118.047.931
Patrimonio netto di terzi 4.230.003 4.159.317
Totale Patrimonio netto 7.3 127.212.856 122.207.248
Passività non-correnti
Passività finanziarie non correnti 7.4.1 13.202.596 0 14.257.698 0
Fondi rischi ed oneri non correnti 7.4.2 109.040 0 185.602 0
Passività nette per benefici a dipendenti 7.4.3 818.640 0 878.641 0
Passività per imposte differite 7.4.4 1.342.942 0 1.434.082 0
Totale Passività non-correnti 15.473.219 16.756.023
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 7.5.1 2.154.569 0 1.832.890 0
Debiti commerciali 7.5.2 9.254.979 209.477 8.719.288 164.917
Altri debiti e passività correnti 7.5.3 2.164.990 115.153 2.103.308 63.700
Debiti tributari 7.5.4 886.895 0 2.863.017 0
Totale Passività correnti 14.461.433 15.518.503
Totale Passività 29.934.652 32.274.526
Totale Patrimonio netto e Passività 157.147.508 154.481.774

Conto Economico Consolidato Complessivo

Conto economico consolidato Note 31.12.2018 di cui parti
correlate
31.12.2017 di cui parti
correlate
Ricavi 65.312.672 2.023.822 64.373.792 2.187.228
Costo di acquisto e produzione del
venduto
22.141.469 0 21.971.892 0
Margine Industriale lordo 7.6.1 43.171.203 42.401.901
Costi per servizi 7.6.2 23.688.550 3.364.073 21.192.428 3.405.103
Costi per il personale 7.6.3 8.957.267 1.658.939 8.921.479 1.803.388
Altri costi operativi 7.6.4 498.840 0 551.084 655
Altri ricavi e proventi 7.6.5 2.232.628 0 1.235.158 0
Risultato operativo lordo 12.259.174 12.972.066
Ammortamenti 7.6.6 2.928.051 0 2.776.745 0
Svalutazioni e accantonamenti 7.6.6 111.888 0 28.125 0
Risultato operativo 9.219.236 10.167.197
Proventi finanziari 7.6.7 287.248 0 76.808 0
Oneri finanziari 7.6.7 299.056 0 410.399 0
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 7.6.8 75.000 75.000 75.000 75.000
Utili (perdite) su cambi
Risultato prima delle imposte
7.6.9 (627.783)
8.654.645
0 (408.202)
9.500.404
0
Imposte sul reddito 7.6.10 1.448.194 2.775.772
Risultato dell'esercizio 7.206.451 6.724.632
Attribuibile a:
Azionisti della capogruppo 7.079.219 6.736.151
Azionisti di minoranza 127.231 (11.519)
Utile per azione 0,22 0,20

(*) Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni nel 2018 e n. 32.151.156 azioni nel 2017).

Conto economico complessivo consolidato 2018 2017
Utile/(perdita) dell'esercizio 7.206.451 6.724.632
Altre componenti del conto economico complessivo
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Differenze di conversione di bilanci esteri 2.116.881 (732.859)
Effetto fiscale
2.116.881 (732.859)
Utile/(perdita) da cash flow hedges (49.899) (73.919)
Effetto fiscale 11.976 17.741
(37.923) (56.178)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio 2.078.958 (789.037)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti 46.953 2.377
Effetto fiscale (11.269) (571)
35.685 1.807
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio 35.685 1.807
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto
delle imposte 2.114.643 (787.231)
Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte 9.321.094 5.937.401
Attribuibile a:
Azionisti della capogruppo 9.312.511 5.933.389
Azionisti di minoranza (417) 4.012
9.321.094 5.937.401

Rendiconto Finanziario Consolidato

RENDICONTO FINANZIARIO 2018 2017
Risultato netto 7.206.451 6.724.632
Ammortamenti 2.928.051 2.776.745
Rettifiche per elementi non monetari 111.888 28.125
Imposte sul reddito 1.448.194 2.775.772
Oneri finanziari netti di competenza 564.591 666.793
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) 12.259.174 12.972.066
Variazioni delle attività e passività
Rimanenze (1.690.672) (1.523.721)
Crediti commerciali 240.901 (754.770)
Svalutazione crediti (188.450) (68.700)
Debiti commerciali 535.691 (722.874)
Altre attività e passività (1.893.895) (857.803)
FLUSSI GENERATI DA MOVIMENTI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (B) (2.996.424) (3.927.869)
Altre rettifiche
Pagamento imposte sul reddito (1.021.409) (3.157.823)
Interessi incassati (pagati) (593.391) (783.193)
Dividendi incassati 28.800 116.400
Tfr (60.001) (312.021)
TOTALE ALTRE RETTIFICHE (1.646.001) (4.136.637)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A+B) 7.616.749 4.907.560
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (5.212.684) (3.465.672)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 17.476 31.713
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (164.098) (252.184)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie (140.520) 0
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie 0 23.492
Acquisizione/cessione di società controllate o di rami d'azienda al netto
delle disponibilità liquide acquisite/cedute 0 0
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE DI INVESTIMENTO (C) (5.499.827) (3.662.652)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE OPERATIVA E DI INVESTIMENTO
(A+B+C)
2.116.923 1.244.909
Gestione finanziaria
Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine (2.433.423) (9.909.013)
Incremento (decremento) debiti finanziari a breve termine 1.700.000 0
Accensione finanziamenti 0 13.200.000
Dividendi pagati (3.215.116) (2.893.604)
Altri movimenti di patrimonio netto 1.014.272 (589.040)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE FINANZIARIA (D) (2.934.268) (191.657)
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C+D) (817.345) 1.053.252
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 7.120.585 6.067.333
Disponibilità liquide alla fine del periodo 6.303.240 7.120.585

Capitale
Sociale
Riserva di
traduzione
Altre riserve Risultato
d'esercizio
Patrimonio
netto di
Gruppo
Patrimonio
netto di terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo all'01.01.2017 43.082.549 (3.466.138) 69.129.604 6.254.761 115.000.776 3.964.487 118.965.264
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 6.254.761 (6.254.761) 0 0 0
Dividendi distribuiti 0 0 (2.893.604) 0 (2.893.604) 0 (2.893.604)
Variazione riserva di traduzione 0 (732.859) (19.261) 0 (752.120) 0 (752.120)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 0 12.908 0 12.908 0 12.908
Variazioni perimetro di consolidamento 0 0 0 0 0 0 0
Variazioni di cash flow hedge 0 0 (56.178) 0 (56.178) 0 (56.178)
Altre variazioni 0 0 0 0 0 206.349 206.349
Utile d'esercizio 0 0 0 6.736.151 6.736.151 (11.519) 6.724.632
Saldo al 31.12.2017 43.082.549 (4.198.997) 72.428.229 6.736.151 118.047.931 4.159.317 122.207.248
Destinazione utile esercizio precedente 0 0 6.736.151 (6.736.151) 0 0 0
Dividendi distribuiti 0 0 (3.215.116) 0 (3.215.116) 0 (3.215.116)
Conversione bilanci in
valuta
0 2.115.054 (1.098.543) 0 1.016.512 0 1.016.512
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 0 36.102 0 36.102 0 36.102
Variazioni di cash flow hedge 0 0 (37.923) 0 (37.923) 0 (37.923)
Altre variazioni 0 0 56.128 0 56.128 (56.545) (417)
Utile del periodo 0 0 0 7.079.219 7.079.219 127.231 7.206.451
Saldo al 31.12.2018 43.082.549 (2.083.943) 74.905.028 7.079.219 122.982.853 4.230.003 127.212.856

17

1. Informazioni generali

Il Gruppo Masi (il Gruppo) fa capo alla società controllante Masi Agricola S.p.A. (d'ora in poi la Capogruppo, Masi Agricola o la Società), società iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 ed ha sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.

La pubblicazione del bilancio consolidato di Masi Agricola per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata autorizzata dal Consiglio d'Amministrazione in data 22 marzo 2019. Nel mese di giugno 2015 il Gruppo Masi è stato ammesso alla quotazione in Borsa Italiana. La quotazione è su Aim Italia, un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese, mercato nato nel marzo 2012 dall'accorpamento dei mercati AIM Italia e MAC.

2. Principi di redazione

Il bilancio consolidato del Gruppo è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).

Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevate ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.

Il decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 ha previsto, all'art. 2, l'applicabilità del decreto stesso alle società aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'articolo 116 Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58), che rimanda a sua volta al Regolamento Emittenti Consob. Tali società sono tenute a redigere il bilancio consolidato e di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali.

In base alle disposizioni del citato D. Lgs. 38/2005 e dell'IFRS 1, per Masi Agricola S.p.A. la data di prima applicazione (First Time Application – FTA) dei principi contabili internazionali è stata l'1 gennaio 2016 (Data di FTA).

Il bilancio consolidato è così composto:

  • un prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del Ioro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • un prospetto di Conto economico consolidato complessivo che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta una più fedele rappresentazione dell'andamento economico di Gruppo rispetto alla suddivisione per settore di attività;
  • un Rendiconto finanziario consolidato redatto secondo il metodo indiretto;
  • un prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato;

e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.

18

Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi. Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati, che sono iscritti al fair value.

Il presente bilancio consolidato è espresso in Euro, valuta funzionale adottata dalla Capogruppo e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro, salvo quando diversamente indicato.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, redatti dagli organi amministrativi delle singole società consolidate, rettificati ove necessario per adeguarli a principi e criteri adottati dal Gruppo.

Il bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

ll bilancio consolidato del Gruppo Masi Agricola è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..

3. Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Masi Agricola S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2018.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Denominazione sociale Attività Sede Valuta Capitale sociale (unità di valuta) Quota % posseduta Masi Wine Experience S.r.l. (1) Turistica Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Euro 30.000 100% Possessioni di Serego Alighieri S.r.l. Turistica Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Euro 100.000 60% Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. Industriale Mendoza (ARGENTINA) Pesos 26.910.000 100% Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. Industriale Rovereto (TN) Euro 12.000 100% Società agricola Strà del Milione S.r.l. Industriale Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Euro 10.000 100% Canevel Spumanti S.p.A. Industriale Valdobbiadene (TV) Euro 780.00 60% Le Vigne di Canevel Soc.Agr. a r.l. Industriale Refrontolo (TV) Euro 25.000 60%

L'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento è il seguente:

(1) Nel corso del 2018 la società Terre e Vigne S.r.l. ha cambiato denominazione in Masi Wine Experience S.r.l.

Le imprese controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale che prevede l'assunzione linea per linea di tutte le voci dei prospetti contabili, a prescindere dalla percentuale di possesso.

La società estera è consolidata utilizzando dei prospetti di bilancio appositamente predisposti secondo gli schemi adottati dalla Capogruppo e redatti secondo principi contabili comuni.

Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo e alle passività potenziali il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo. L'eventuale differenza positiva è iscritta alla voce dell'attivo non corrente Avviamento. Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nella situazione patrimoniale - finanziaria e nel conto economico.

Nella predisposizione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Si precisa che le società Premium Wine Selection S.r.l., partecipata dalla società controllante al 30%, Pian di Rota S.p.A. in liquidazione, partecipata dalla società controllante al 20% e Venezianische Weinbar Ag partecipata dalla società controllante al 30%, non sono incluse nel perimetro di consolidamento, ma vengono valutate al costo, in quanto le partecipazioni detenute non rientrano nella definizione di controllo sopra descritta, né tantomeno in quella di collegamento. Si ritiene che l'esclusione delle tre società partecipate dall'area di consolidamento sia irrilevante ai fini della chiarezza del bilancio consolidato e della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico del Gruppo Masi.

Le quote di partecipazione in Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. ed in Società agricola Strà del Milione S.r.l., evidenziate nel prospetto di cui sopra, si riferiscono alla somma delle partecipazioni detenute direttamente dalla Capogruppo e delle partecipazioni detenute dalla controllata Masi Wine Experience S.r.l., tenuto conto della percentuale di controllo di queste ultime da parte della Capogruppo.

Si ricorda inoltre che le società controllate afferenti al Gruppo Canevel, cioè Canevel Spumanti S.p.A. e Le Vigne di Canevel Soc.Agr. a R.l. (quest'ultima nata dalla fusione per incorporazione della Canevel Spumanti – Tenuta Le Vigne Soc. Agr. a r.l. nella Società Agricola Canevel S.r.l.) sono entrate a far parte del perimetro di consolidamento a fine settembre 2016.

A partire dal 1° luglio 2018 l'economia argentina è considerata iperinflazionata in base a criter stabiliti dallo "IAS 29 – Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate". Ciò a seguito della valutazione di una serie di elementi qualitativi e quantitativi, tra i quali la presenza di un tasso di inflazione cumulato maggiore del 100% nell'arco dei 3 anni precedenti. Ai fini della predisposizione del presente bilancio consolidato e in accordo con quanto disposto dallo IAS 29, talune voci delle situazioni patrimoniali della società partecipata in Argentina sono state rimisurate applicando l'indice generale dei prezzi al consumo storici, al fine di riflettere le modifiche apportate al potere di acquisto del peso argentino alla data di chiusura del bilancio. Per una disamina più approfondita del tema si rinvia al paragrafo 5h Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29

4. Criteri di redazione

Principi contabili e interpretazioni applicabili a partire dal 1 gennaio 2018

Si riportano i nuovi principi internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, efficaci dall'1 gennaio 2018:

IFRS 9 Financial Instruments:

Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo in alcuni casi, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Il Gruppo ha adottato il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.

a) Classificazione e valutazione: il Gruppo non ha avuto impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. Le altre attività finanziarie, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. Il Gruppo pertanto continuerà a valutarli in accordo con l'IFRS 9.

b) Perdita di valore: l'IFRS 9 richiede che il Gruppo registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. Il Gruppo, che applica l'approccio semplificato, non ha avuto impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con una storia di regolare pagamenti. Con particolare riferimento a tali crediti, in virtù dell'approccio prudente nella stima delle perdite su crediti fatta in vigenza del precedente framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss), non ha avuto necessità di adeguare le valutazioni fatte con riferimento alla recuperabilità di crediti commerciali ed alle altre attività finanziarie. Il Gruppo conferma la propria politica di accantonamento al fondo svalutazione crediti in quanto il criterio applicato incorpora adeguatamente le perdite attese (Expected Credit Loss).

c) Hedge accounting: il Gruppo ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, il Gruppo non ha avuto impatti significativi dall'applicazione del principio. Il Gruppo ha valutato in dettaglio i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute. Nel bilancio il Gruppo ha valutato tutti gli strumenti a fair value, di conseguenza, gli utili e le perdite derivanti dalla misurazione del fair value sono immediatamente riportati a conto economico.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers e chiarimenti:

L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 e modificato nell'aprile 2016 e ha introdotto un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

I ricavi derivanti dalla vendita vengono riconosciuti dal Gruppo al momento del trasferimento del bene al cliente, ossia nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo del bene. In tema di riconoscimento dei ricavi, l'applicazione dell'IFRS 15 non si discosta significativamente da quanto avveniva in applicazione del precedente principio. I ricavi sono contabilizzati al netto di sconti, abbuoni e resi. L'applicazione dello IFRS 15 non ha comportato impatti sulle modalità di contabilizzazione dei ricavi del Gruppo.

IFRIC Interpretazione n. 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration:

Il 28 marzo 2018 è stato approvato il Regolamento 2018/519 che ha adottato l'Interpretazione IFRIC 22 Operazioni in valuta estera e anticipi, finalizzata a chiarire la contabilizzazione di operazioni che comprendono la ricezione o il pagamento di anticipi in valuta estera. L'interpretazione chiarisce che, nel definire il tasso di cambio spot da utilizzare per la rilevazione iniziale della relativa attività, costi o ricavi (o parte di questi) al momento della cancellazione di un'attività non monetaria o di una passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi, la data della transazione è la data in cui l'entità riconosce inizialmente l'attività non monetaria o la passività non monetaria relativa ad anticipi su corrispettivi. Nel caso di pagamenti o anticipi multipli, l'entità deve definire la data della transazione per ogni pagamento od anticipo su corrispettivi. La presente Interpretazione non ha alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Amendments to IAS 40 Transfers of Investment Property:

il Regolamento 2018/400 del 14 marzo 2018 ha adottato Modifiche allo IAS 40 Investimenti immobiliari – Cambiamenti di destinazione di investimenti immobiliari con l'obiettivo di chiarire quando possa essere cambiata la qualifica di un immobile quale investimento immobiliare o viceversa. La modifica stabilisce che interviene un cambiamento nell'utilizzo quando l'immobile soddisfa, o cessa di soddisfare, la definizione di proprietà immobiliare e sia ha evidenza del cambio di utilizzo. Un semplice cambiamento nelle intenzioni del management relative all'uso dell'immobile non forniscono un'evidenza del cambiamento di utilizzo. Tali modifiche non hanno comportato impatti per il Gruppo.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS16 – Leases:

Il principio IFRS 16 è stato emesso nel mese di Gennaio 2016 e sostituisce i principi IAS 17 Leases, IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases-Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio simile alla contabilizzazione dei leasing finanziari che erano disciplinati dallo IAS 17.

Il principio include due deroghe alla rilevazione per i locatari - leasing di beni a "basso valore" (ad es. Personal computer) e contratti di locazione a breve termine (cioè contratti di leasing con un periodo di affitto minore o uguale a 12 mesi). Alla data di inizio di un leasing, il locatario rileverà una passività relativa ai canoni di affitto (cioè la passività per il leasing) e un'attività che rappresenta il diritto di utilizzare l'attività sottostante durante la durata del leasing (cioè, il diritto d'uso). I locatari saranno tenuti a rilevare separatamente gli interessi passivi sulla passività per il leasing e gli ammortamenti sul diritto d'uso.

Ai locatari verrà inoltre richiesto di riconsiderare l'importo della passività relativa al leasing al verificarsi di determinati eventi (ad es., Una variazione della durata del leasing, una variazione dei canoni futuri derivanti dal cambiamento di un indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti). Il locatario in via generale rileverà la differenza da rimisurazione dell'ammontare della passività di leasing come rettifica del diritto d'uso. Il metodo di contabilizzazione per il locatore nel rispetto dell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariata rispetto all'attuale politica di accounting secondo lo IAS 17. I locatori continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17 e distingueranno due tipologie di leasing: leasing operativo e finanziario.

L'IFRS 16, che è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio a partire dal 1 ° gennaio 2019, richiede che i locatari e i locatori forniscano un'informativa più ampia rispetto allo IAS 17. Il Gruppo è nella fase di finalizzazione dell'analisi deli effetti dell'IFRS 16 effettuata durante il 2018.

Si precisa che l'informativa quantitativa presentata potrebbe essere oggetto di ulteriori cambiamenti nel 2019. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, il Gruppo stima che al 1 ° gennaio 2019 riconoscerà attività per il diritto d'uso e relativi debiti per leasing per un importo stimato nell'intorno Euro 9,5 milioni. Si stima che, nel tempo, considerando un arco temporale rappresentativo della durata media dei principali contratti di leasing, l'impatto sul risultato dell'esercizio sarà complessivamente poco significativo; nonostante ciò, si potrà rilevare un effetto temporaneo derivante dalla registrazione di interessi e ammortamenti, in sostituzione dei canoni periodici di locazione stimati nell'intorno di Euro 900.000 sulla base di contratti in essere alla data di transizione.

IFRIC Interpretation 23 Uncertainty over Income Tax Treatment:

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;
  • come un'entità determina l'utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;
  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

Un'entità deve definire se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti. Dovrebbe essere seguito l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza. L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che si aprono al 1 Gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la prima applicazione. Il Gruppo applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore. Poiché il Gruppo opera in un complesso contesto fiscale multinazionale, l'applicazione dell'Interpretazione potrebbe avere degli effetti sul bilancio consolidato e sull'informativa richiesta. Inoltre, il Gruppo potrebbe dover definire processi e procedure per ottenere le informazioni necessarie all'applicazione tempestiva dell'Interpretazione.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto.

Le modifiche devono essere applicate retrospetticamente e sono effettive dal 1 ° gennaio 2019, e l'applicazione anticipata è consentita. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement:

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l'esercizio, un'entità è tenuta a:

  • Determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento.
  • Determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti.

Le modifiche chiariscono inoltre che un'entità in primo luogo deve quantificare tutti costi relativi alle precedenti prestazioni di lavoro, piuttosto che l'utile o la perdita che si sono realizzati al momento del regolamento, senza considerare l'effetto del massimale dell'attività. Tale importo è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Successivamente, dopo la modifica, la riduzione o il regolamento del piano, l'entità quantifica l'effetto del massimale dell'attività. Qualsiasi variazione in merito, ad eccezione di quanto è già incluso negli interessi netti, deve essere rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Le modifiche si applicano a modifiche, riduzioni o regolamenti del piano che si verificano a partire dal primo esercizio che inizia il 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e ne è consentita l'applicazione anticipata.

Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano, riduzioni o transazioni del Gruppo.

Miglioramenti annuali 2015-2017 Cycle (emessi nel Dicembre 2017)

I miglioramenti di interesse del Gruppo includono:

IAS 12 Income Taxes:

Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati perlopiù alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito dai dividendi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati.

L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l'entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall'inizio del primo esercizio. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non prevede alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

IAS 23 Borrowing Costs:

Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato e che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate.

Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali modifiche, il Gruppo non rileva alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

5. Sintesi dei principali principi contabili

a) Aggregazioni aziendali e avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio consolidato ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto consolidato. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

b) Partecipazioni in collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate. Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

c) Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

d) Valutazione al fair value

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

nel mercato principale dell'attività o passività;

oppure

in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, il Gruppo determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

e) Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che il Gruppo si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

    1. avviene il trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene/l'effettuazione della prestazione di servizi;
    1. il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
    1. è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
    1. i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

f) Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.

Il Gruppo ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.

g) Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si

ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.

Il Gruppo compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

h) Conversione delle poste in valuta

Il bilancio consolidato è presentato in Euro che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per misurare le voci comprese nei singoli bilanci. Il Gruppo utilizza il metodo del consolidamento diretto; l'utile o la perdita riclassificati a conto economico al momento della cessione di una controllata estera rappresentano l'importo che emerge dall'utilizzo di questo metodo.

Alla data di chiusura del bilancio, le attività e le passività delle società, la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di conto economico sono convertite al cambio medio, in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni. Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. All'atto della dismissione di una gestione estera, la parte di conto economico complessivo riferita a tale gestione estera è iscritta nel conto economico.

Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29

Per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (Euro), in particolare relativamente alla controllata argentina Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A., sono stati utilizzati i tassi di seguito rappresentati, desunti dai dati da Banca d'Italia:

Euro/Valuta 2017
al 31 dicembre 2017 Medio 2017 al 31 dicembre 2018
Pesos argentino 22,9310 18,7260 43,15930

Con riferimento all'Argentina si segnala un significativo incremento dei livelli di inflazione che hanno determinato un aumento dell'indice di inflazione superiore al 100% su base cumulativa triennale. Per tale motivo a partire dal 1° gennaio 2018, il Gruppo ha applicato lo IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate in relazione alla controllata argentina. Il citato principio si applica ai bilanci di società la cui moneta funzionale è la moneta di un'economia iperinflazionata e definisce, essenzialmente, i criteri di misurazione, presentazione e disclosure. In tali circostanza, al fine di riflettere in bilancio la perdita di potere di acquisto della moneta funzionale locale, le poste non monetarie e le poste del patrimonio netto sono rimisurate applicando un indice di inflazione espressione del generale andamento dei prezzi nel periodo di iperinflazione. Gli effetti di tale valutazione in fase di prima applicazione del principio sono rilevati nel patrimonio netto (rimisurazione del patrimonio netto al 31.12.2017). Il risultato del periodo 2018, nonché i risultati degli esercizi successivi per la durata del periodo di iperinflazione, sarà incluso nel Conto Economico.

Gli effetti contabili di tale rimisurazione alla data di prima applicazione sono stati rilevati:

  • L'effetto derivante dall'adeguamento inflazionistico al 31 dicembre 2017 delle attività e passività non monetarie e del patrimonio netto è rilevato in contropartita alle riserve di patrimonio netto.
  • L'effetto relativo alla rimisurazione delle medesime poste non monetarie, del patrimonio netto, nonché delle componenti di Conto Economico rilevate nel 2018, effettuata per tenere conto della variazione dell'indice dei prezzi di riferimento del 2018, è stato rilevato in contropartita al Conto Economico tra gli utili/perdite su cambi.

Per tenere poi conto dell'impatto dell'iperinflazione anche sul corso monetario della valuta locale, i saldi del conto economico espressi in valuta iperinflazionata sono stati convertiti in Euro (valuta funzionale del Gruppo) applicando, come previsto dallo IAS 21, il tasso di cambio finale anziché quello medio del periodo, con la finalità di riportare tali ammontari ai valori correnti. In base a quanto previsto dallo IAS 21 paragrafo 42.b, non si è reso necessario effettuare la rideterminazione ai soli fini comparativi dei saldi patrimoniali ed economici del periodo 2017.

Di seguito si riportano i livelli cumulati degli indici generali dei prezzi al consumo al 31 dicembre 2018:

Periodo Indice generale dei prezzi al consumo cumulati
Dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 47,6%

Di seguito si riportano gli effetti dello Ias 29 sullo Stato patrimoniale di apertura al 1° gennaio 2018 e quelli dell'iperinflazione cumulati al 31 dicembre 2018, oltre a dare evidenza degli impatti dell'iperinflazione sulle principali voci di Conto economico 2018, differenziando quanto afferente alla rivalutazione in base agli indici generali dei prezzi al consumo e quanto afferente all'applicazione del tasso di cambio medio del periodo, per quanto previsto dallo Ias 21 per economie iperinflazionate.

Effetto iperinflazione
cumulato al 01.01.2018
Effetto iperinflazione
del periodo
Delta
cambio
Effetto iperinflazione
cumulato al 31.12.2018
Patrimonio netto 2.231.541 (1)
673.857
(2.150.355) 755.043

(1) Il dato include il risultato netto del 2018 pari ad Euro (194.761).

Gli effetti cumulati dell'applicazione dello Ias 29 impattano direttamente a patrimonio netto al 31 dicembre 2018 per Euro 1.016.512 cui vanno a sommarsi gli effetti a conto economico, cumulativamente per applicazione dello Ias 29 e dello Ias 21, pari ad una perdita di Euro 261.083.

Operazioni e saldi

Fatta eccezione per quanto sopra esposto in merito alla conversione delle poste derivanti dal bilancio della controllata argentina ed espresse in pesos argentini, le operazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.

Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.

Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico, con l'eccezione degli elementi monetari che costituiscono parte della copertura di un investimento netto in una gestione estera. Tali differenze sono rilevate nel conto economico complessivo fino alla cessione dell'investimento netto, e solo allora l'ammontare complessivo è riclassificato nel conto economico.

Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'essi essere rilevati nel prospetto di conto economico complessivo.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).

i) Attività non correnti detenute per la vendita e attività cessate

Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

j) Dividendi

Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Capogruppo rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

k) Immobili impianti e macchinari

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.

Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.

Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti a partire dal momento in cui il bene diventa disponibile per l'uso e in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Terreni 0%
Fabbricati 3%
Impianti, macchinari 10%
attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques: 20%
botti in legno e acciaio: 15 anni
impianto vigneto: 20 anni
macchinari per vigneto: 9%
altri beni
- mobilio: 12%
- macchine ufficio: 20%
- automezzi: 25%
- arredamenti: 10%
- biancheria: 40%
- altre attrezzature: 25%
- impianti generici: 8%
- impianti specifici 12%

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

l) Attività agricole e biologiche

Il Gruppo svolge attività agricola e applica lo IAS 41 Agricoltura alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.

Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1 gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16. Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.

m) Leasing

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.

Il Gruppo in veste di locatario

Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratti di leasing che trasferisce sostanzialmente al Gruppo tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, è classificato come leasing finanziario.

I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.

Il Gruppo in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Gruppo tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

n) Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso.

Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

o) Attività immateriali

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici

economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:

Attività immateriali a vita utile definita Aliquota media
Costi di impianto e di ampliamento 5 anni
Marchi 10 anni
Brevetti/opere ingegno Utilizzo/durata del contratto
Migliorie su beni di terzi Durata del contratto

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).

p) Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • ► Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. Il Gruppo determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio.

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali

e

i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI (strumenti di debito)

Il Gruppo valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come

strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Perdita di valore di attività finanziaria

Il Gruppo iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss 'ECL') per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le ECL si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere, scontati ad una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.

Le perdite attese sono rilevati in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi (12-month ECL). Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell'esposizione, a prescindere dal momento in cui l'evento di default si prevede che si verifichi (''Lifetime ECL'').

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, il Gruppo applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. Il Gruppo ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.

Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in OCI, il Gruppo applica l'approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. Ad ogni data di riferimento del bilancio, il Gruppo valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando le informazioni disponibili.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita da IFRS 9.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per il Gruppo. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della

garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

q) Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.

Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L'ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica, ma non può estendersi oltre la data in cui l'elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Prima del 1 ° gennaio 2018, il Gruppo ha designato tutti i contratti a termine come strumenti di copertura. Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni del fair value dei derivati sono stati rilevati direttamente a conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture di flussi finanziari, che sono stati rilevati in OCI e successivamente rigirati a conto economico quando la voce di copertura influenza il conto economico.

A partire dal 1 ° gennaio 2018, il Gruppo designa solo la componente spot dei contratti a termine come strumento di copertura. La componente forward è cumulativamente rilevata in OCI in una voce separata.

Gli importi accumulati tra le altre componenti di conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l'operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l'importo accumulato nel patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell'attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in OCI per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un'attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.

Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l'importo accumulato in OCI è riclassificato a conto economico come una rettifica di riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il conto economico.

Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l'importo accumulato in OCI deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l'importo dovrà essere immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in OCI deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.

r) Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione

dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

s) Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.

Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.

Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento ed immissione sul mercato sviluppate dal Gruppo.

t) Perdite di valore (impairment) di attività non finanziarie

Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino ad adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime pertanto non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui il Gruppo non è ancora impegnato, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.

u) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità del Gruppo.

v) Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

w) Fondi rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

x) Passività nette per benefici ai dipendenti

I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.

Sino al 31 dicembre 2006, il TFR per le società italiane del Gruppo rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.

In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR delle società italiane del Gruppo, per la parte maturata a decorrere dal 1 gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.

Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

6. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio consolidato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti. È determinato sulla base di quanto disposto dal principio IFRS 9.

Riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie

Il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri

Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono il Gruppo coinvolto in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo al Gruppo e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.

Benefici per i dipendenti

Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. Il Gruppo ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

7. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata e del Conto Economico consolidato

7.1 Attività non correnti

7.1.1 Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro migliaia 14.825, è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato la capogruppo Masi Agricola S.p.A. (CGU 1) nel 2006, pari ad Euro migliaia 13.510, dal goodwill originato dall'acquisizione Masi Tupungato (CGU 1) per Euro migliaia 444 e dal goodwill originato dall'acquisizione da parte del Gruppo del 60% del capitale sociale delle realtà afferenti il Gruppo Canevel (CGU 2) a fine 2016, pari ad Euro migliaia 871.

Le CGU sono state identificate come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, stimati applicando tassi di attualizzazione che riflettono le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Per entrambe le CGU, il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2019 al 2021, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC).

I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto (WACC), definito come il costo medio del capitale che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato) di ogni CGU.

Sulla base dei dati sopra esposti:

  • per la CGU 1, il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 6,30%;
  • per la CGU 2, il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 7,23%.

Dal test di impairment effettuato non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

E' stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per le CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane ampliamente superiore al capitale investito nelle stesse.

7.1.2 Immobilizzazioni immateriali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Altre immobilizzazioni immateriali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 181.730 130.659 (51.071)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 11.315 9.453 (1.862)
Altre 267.888 224.714 (43.174)
Immobilizzazioni immat. in corso 0 72.475 72.475
Totale 460.933 437.302 (23.631)

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Diritti di brevetto
industr. e d'utilizzo
opere ingegno
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
Altre Immob.
in corso
Totale
Costo storico a inizio periodo 850.151 28.764 517.768 0 1.396.683
Incrementi periodo 67.777 0 23.753 72.475 164.005
Inflazione e  cambi 0 93 0 0 93
Decrementi periodo 0 0 0 0 0
Costo storico a fine periodo 917.928 28.857 541.521 72.475 1.560.782
Fondo Ammortamento a inizio
periodo
(668.421) (17.449) (249.880) 0 (935.750)
Incrementi periodo (118.848) (1.955) (66.927) 0 (187.730)
Inflazione 0 0 0 0 0
Decrementi periodo 0 0 0 0 0
Fondo Ammortamento a fine
periodo
(787.269) (19.404) (316.807) 0 (1.123.480)
Valore netto contabile a fine
periodo
130.659 9.453 224.714 72.475 437.302

Si riportano di seguito le principali variazioni intervenute:

  • Diritti di brevetto industriale e di utilizzo delle opere dell'ingegno, relativamente a investimenti effettuati nel software per business intelligence e della gestione della vinificazione;
  • Altre immobilizzazioni immateriali, con incrementi riguardanti il rinnovo dei marchi;
  • Immobilizzazioni in corso, relativamente agli investimenti nei nuovi siti web, il cui lancio è fissato per il mese di marzo 2019.

Si segnala che non si è reso necessario eseguire svalutazioni o ripristini di valore nel corso dell'anno.

7.1.3 Immobilizzazioni materiali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività materiali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Terreni e Fabbricati 44.609.262 45.177.763 568.501
Impianti e macchinari 3.441.475 2.951.039 (490.436)
Attrezzature industriali e commerciali 2.828.031 2.745.052 (82.979)
Altri beni 827.650 794.810 (32.840)
Immobilizzazioni in corso 2.527.401 4.875.969 2.348.568
Totale 54.233.820 56.544.634 2.310.815

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezz.
Industr. e
commerc.
Altri beni Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio periodo 52.077.029 12.759.309 8.758.216 3.385.904 2.527.401 79.507.858
Incrementi periodo 476.012 279.286 345.289 171.687 2.902.352 4.174.627
Inflazione 1.333.639 0 283.140 108.865 962 1.726.606
Delta Cambi (271.308) 0 (163.893) (60.409) (552) (496.161)
Decrementi periodo (2.000) (22.371) (113.852) (54.948) (554.194) (747.365)
Costo storico a fine periodo 53.613.372 13.016.224 9.108.900 3.551.099 4.875.969 84.165.565
Fondo Ammortamento a inizio
periodo
(7.467.767) (9.317.834) (5.930.185) (2.558.254) 0 (25.274.039)
Incrementi periodo (796.802) (757.667) (473.222) (210.177) 0 (2.237.867)
Inflazione (227.942) 0 (215.326) (70.625) 0 (513.893)
Delta Cambi 54.902 0 141.214 33.056 0 229.173
Decrementi periodo 2.000 10.315 113.670 49.711 0 175.696
Fondo Ammortamento a fine
periodo
(8.435.609) (10.065.185) (6.363.848) (2.756.289) 0 (27.620.931)
Valore netto contabile a fine
periodo
45.177.763 2.951.039 2.745.052 794.810 4.875.969 56.544.634

Le principali variazioni registrate nel periodo, oltre agli ammortamenti e all'effetto della rimisurazione delle poste della controllata Arboleda in ragione del regime di iperinflazione riscontrato in relazione al pesos argentino, riguardano le voci:

  • Terreni e fabbricati, principalmente per gli investimenti nella veranda del ristorante Masi Tenuta Canova a Lazise (VR), cominciati nel 2017 e precedentemente contabilizzati nelle Immobilizzazioni in corso;
  • Impianti e macchinari, relativamente agli investimenti nell'impianto di depurazione delle acque, negli impianti presso l'appassimento delle uve e nell'impianto di climatizzazione;
  • Attrezzature industriali e commerciali, relativamente agli investimenti effettuati in nuove cataste di barrique in rovere;
  • Altri beni materiali, per gli investimenti nei server aziendali e altre macchine d'ufficio elettroniche, oltre all'arrendamento della veranda presso il ristorante Masi Tenuta Canova;
  • Immobilizzazioni in corso, oltre ai decrementi già citati, si rimanda alla relazione sulla gestione per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dal Gruppo.

I decrementi dell'esercizio sono relativi a dismissioni e vendite registrate a seguito del rinnovo delle attrezzature industriali, oltre alla cessione parco macchinari agricoli e attrezzature della controllata Le Vigne di Canevel, a seguito della riorganizzazione dell'attività di produzione viticola.

Il fondo ammortamento è aumentato in seguito agli ammortamenti dell'esercizio e all'inflazione, compensati dai decrementi per le dismissioni/cessioni appena citati.

Rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali

Ai sensi dell'articolo 10 legge n. 72/1983 si elencano le seguenti immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2018 sulle quali sono state effettuate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica. Le immobilizzazioni materiali sono state rivalutate in base a leggi (speciali, generali di settore) e non si è proceduto a rivalutazioni discrezionali o volontarie.

Rivalutazioni immobilizzazioni materiali Costo storico
31 dic 2018
Fondo amm.to
31 dic 2018
Saldo
31 dic 2018
Terreni e Fabbricati - 2006 8.279.000 (1.042.860) 7.236.140
Terreni e Fabbricati - 2008 8.220.330 0 8.220.330
Attrezzature industriali e commerciali - 2006 2.601.258 (2.601.258) 0
Totale 19.100.588 (3.644.118) 15.456.470

La rivalutazione del 2006 si riferisce alla fusione Masi mentre quella del 2008 alla società Canova Srl, successivamente incorporata in Masi nel 2015.

7.1.4 Attività agricole e biologiche

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività agricole e biologiche 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Impianti di vigneto 6.179.468 6.323.540 144.072
Totale 6.179.468 6.323.540 144.072

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Impianti di Totale
vigneto
Costo storico a inizio periodo 9.043.848 9.043.848
Incrementi periodo 278.910 278.910
Inflazione 1.014.194 1.014.194
Delta Cambi (253.170) (253.170)
Decrementi periodo 0 0
Costo storico a fine periodo 10.083.782 10.083.782
Fondo Ammortamento a inizio periodo (2.864.380) (2.864.380)
Incrementi periodo (502.454) (502.454)
Inflazione (494.715) (494.715)
Delta Cambi 101.308 101.308
Decrementi periodo 0 0
Fondo Ammortamento a fine periodo (3.760.242) (3.760.242)
Valore netto contabile a fine periodo 6.323.540 6.323.540

La movimentazione principale dell'esercizio, oltre all'effetto della rimisurazione delle poste della controllata Arboleda in ragione del regime di iperinflazione riscontrato in relazione al pesos argentino, è relativa agli investimenti effettuati dalla controllata Strà del Milione, nei nuovi impianti di vigneto in Veneto e Friuli.

7.1.5 Partecipazioni

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:

Partecipazioni 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Altre imprese partecipate 509.930 520.438 10.508
Altre imprese 53.797 53.797 0
Totale 563.727 574.235 10.508

Altre imprese partecipate

Altre imprese partecipate 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Premium Wine Selection Srl 27.000 27.000 0
Pian di Rota Srl in liquidazione 21.500 21.500 0
Venezianische Weinbar AG 461.430 471.938 10.508
Totale 509.930 520.438 10.508
Altre imprese
partecipate
Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta %
Quota
posseduta
in Euro
Valore a bilancio
31 dic 2018
Premium Wine
Selection Srl
Verona 90.000 274.776 1.617.083 30% 485.125 27.000
Pian di Rota Srl in
liquidazione
Montalcino
(SI)
214.327 (87.665) 126.660 20% 25.332 21.500
Venezianische
Weinbar AG
Svizzera 85.455 (149.025) (826.404) 30% (247.921) 471.938
Totale 520.438

Si precisa che tutti i valori sono stati desunti dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2017. Relativamente a Venezianische Weinbar AG i cambi di conversione utilizzati sono: a livello patrimoniale il puntuale cambio al 31/12/2017, a livello economico il cambio medio annuale 2017.

Il cambiamento del valore a bilancio al 31 dicembre 2018 di Venezianische è dovuto all'effetto dell'applicazione del costo ammortizzato sui crediti verso la società partecipata.

Nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambiamento di destinazione. Su nessuna partecipazione immobilizzata esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi.

Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata posta in essere con società partecipate.

Partecipazioni in altre imprese

La voce ammonta ad Euro 53.797 ed è rimasta invariata rispetto all'esercizio precedente.

7.1.6 Altre attività finanziarie non correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso altre imprese partecipate 371.563 446.845 75.282
verso altri 21.498 20.502 (996)
Totale 393.061 467.347 74.286

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altre imprese partecipate si riferiscono principalmente al credito finanziario nei confronti della Venezianische Weinbar AG, variato rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'applicazione del costo ammortizzato.

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altri si riferiscono a depositi cauzionali.

7.1.7 Rimanenze di magazzino non correnti

Rimanenze di magazzino non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 19.555.019 17.892.589 (1.662.430)
Totale 19.555.019 17.892.589 (1.662.430)

La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e di semilavorati, classificati come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dal Gruppo.

7.1.8 Altre attività non correnti

La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:

Altre attività non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Crediti verso altre imprese partecipate 167.600 283.800 116.200
Crediti tributari (IVA Argentina) 132.118 71.645 (60.473)
Totale 299.718 355.445 55.727

7.1.9 Attività per imposte anticipate

La voce ammonta ad Euro 739.584 (Euro 1.003.614 al 31 dicembre 2017) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 7.7.10 Imposte sul reddito.

7.2 Attività correnti

7.2.1 Rimanenze di magazzino

Rimanenze di magazzino 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 3.138.229 3.206.698 68.468
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 12.684.405 14.367.263 1.682.858
Prodotti finiti e merci 11.935.759 13.091.731 1.155.972
Acconti 1.184.593 1.630.396 445.803
Totale 28.942.986 32.296.088 3.353.102

La voce include:

    1. I prodotti enologici, i componenti per la realizzazione delle bottiglie (vetro, etichette, tappi, capsule) e gli imballi;
    1. Il vino sfuso semilavorato e imbottigliato la cui immissione sul mercato è prevista nei successivi 12 mesi;
    1. Prodotti confezionati;
    1. Acconti corrisposti ai conferenti di uva.

7.2.2 Crediti commerciali

Si riporta di seguito la composizione della voce.

Crediti commerciali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso clienti terzi 15.278.473 14.995.799 (282.675)
crediti lordi 15.852.380 15.630.605 (221.775)
fondo svalutazione crediti (573.907) (634.806) (60.899)
verso altre imprese partecipate 1.018.717 1.060.491 41.774
Totale 16.297.190 16.056.289 (240.901)

I crediti commerciali non maturano interessi. L'adeguamento al valore nominale è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.

Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

Fondo svalutazione crediti 31 dic 2017 31 dic 2018
Fondo a inizio periodo (525.001) (573.907)
Accantonamenti (122.498) (111.888)
Utilizzi 72.199 49.575
Rilasci 1.393 1.413
Fondo a fine periodo (573.907) (634.807)

Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2018.

Crediti commerciali
- Suddivisione per area geografica
Italia Area Cee Extracee 31 dic 2018
verso clienti terzi - lordi 5.212.268 3.792.936 6.625.402 15.630.605
verso altre imprese partecipate 0 0 1.060.491 1.060.491
Totale crediti commerciali lordi 5.212.268 3.792.936 7.685.892 16.691.095
Fondo svalutazione crediti (634.806)
Totale 16.056.289

7.2.3 Crediti tributari

I Crediti Tributari sono così dettagliati:

Crediti tributari 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Erario IRES 971.776 509.369 (462.407)
Erario IRAP 121.621 108.580 (13.041)
Erario IVA 1.534.538 1.606.725 72.187
Ritenute d'acconto 22.895 0 (22.895)
Altri crediti vs Erario 917 288 (629)
Totale 2.651.746 2.224.961 (426.785)

7.2.4 Altre attività correnti

La voce è composta come segue:

Altre attività correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Crediti verso altri 122.865 168.874 46.009
Ratei attivi 25.832 10.396 (15.436)
Risconti attivi 1.746.302 1.661.914 (84.388)
Totale 1.895.000 1.841.184 (53.815)

Si segnala che al 31 dicembre 2018 non sussistono risconti aventi durata superiore a 5 anni.

7.2.5 Altre attività finanziarie correnti

Altre attività finanziarie correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Strumenti finanziari derivati 58.938 265.429 206.491
Altre attività finanziarie correnti 1.363 1.033 (331)
Totale 60.301 266.462 206.161

Le attività finanziarie in essere al 31 dicembre 2018 si riferiscono principalmente alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura su cambi aperti a tale data dalla Capogruppo.

7.2.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Depositi bancari e postali 7.110.348 6.295.482 (814.866)
Denaro e valori in cassa 10.237 7.759 (2.479)
Totale 7.120.585 6.303.240 (817.345)

7.3 Patrimonio netto

Il patrimonio netto della società è costituito come segue:

Patrimonio netto 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549 0
Riserva legale 3.995.486 4.312.009 316.523
Altre riserve 57.391.207 59.505.829 2.114.623
Utili/(Perdita) a nuovo 6.842.538 9.003.246 2.160.708
Risultato d'esercizio 6.736.151 7.079.219 343.068
Patrimonio netto di gruppo 118.047.931 122.982.853 4.934.921
Patrimonio di terzi 4.159.317 4.230.003 70.686
Totale Patrimonio netto 122.207.248 127.212.856 5.005.608

Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:

Altre riserve 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 21.992.064 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 107.112 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 32.388.176 32.545.181 157.005
Riserva per cambio principi contabili - FTA 6.648.348 6.648.348 0
Riserva attuariale (54.236) (18.577) 35.659
Riserva per utili su cambi 158.833 0 (158.833)
Riserva per conversione EURO (4.202.656) (2.083.943) 2.118.714
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari
attesi
(71.190) (109.113) (37.923)
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 424.757 0
Differenza da arrotondamento all'unità di Euro (1) 0 1
Totale 57.391.207 59.505.829 4.198.565

La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.

La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali, per una disamina della quale si rinvia all'ultima parte della seguente nota.

La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.

Si riporta di seguito il prospetto di riconciliazione tra il patrimonio e il risultato della Capogruppo e quelli consolidati:

2018
Risultato Patrimonio
netto
Bilancio d'esercizio della Capogruppo 5.958.557 122.980.704
Costo ammortizzato intercompany (30.662) (116.369)
Risultati società controllate pro-quota 1.221.485 1.221.485
Quota parte patrimonio netto iniziale 0 7.280.926
Storno valore di carico delle partecipazioni 0 (18.027.274)
Differenza di consolidamento 0 1.314.900
Allocazione a terreni Strà 0 667.113
Allocazione a terreni Canevel 0 6.628.762
Allocazione a vigneti Canevel (92.315) 1.569.358
Effetto fiscale delle allocazioni sopra elencate 22.156 (536.753)
Patrimonio netto di Gruppo 7.079.219 122.982.853
Patrimonio netto e Risultato di terzi 127.231 4.230.003
Patrimonio netto consolidato 7.206.450 127.212.856

7.4 Passività non correnti

7.4.1 Passività finanziarie non correnti

La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:

Passività Finanziarie non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso banche 14.257.698 13.202.596 (1.055.102)
Totale 14.257.698 13.202.596 (1.055.102)

Si riporta di seguito la situazione complessiva dei debiti per finanziamenti nei confronti delle banche al 31 dicembre 2018, afferenti alla Capogruppo per Euro 13.725.187 (di cui la quota non corrente è pari a Euro 12.821.450) e alle altre Società del Gruppo Masi per Euro 1.631.977 (di cui non correnti per Euro 381.146).

Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dicembre
2018
Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre 5
anni
Unicredit Banca 2017 -1 7.000.000 6.086.957 608.696 2.434.783 3.043.478
Unicredit Banca 2017 -2 5.000.000 5.000.000 0 5.000.000 0
MPS Banca Verde 4.650.000 2.490.466 246.028 1.102.658 1.141.781
Ministero Sviluppo Economico 484.238 147.765 49.014 98.750 (0)
Banca della Marca 400.000 600.000 600.000 0 0
Unicredit Banca 2017 -3 600.000 442.047 119.436 322.611 0
Unicredit Banca 2018 500.000 500.000 500.000 0 0
Friuladria 300.000 89.930 31.396 58.535 0
Totale 15.357.165 2.154.569 9.017.337 4.185.259
Di seguito si riporta la situazione all'anno precedente:
---------------------------------------------------------- --
Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dic 2017 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre 5
anni
Unicredit Banca 2017 -1 7.000.000 6.695.652 608.696 2.434.783 3.652.174
Unicredit Banca 2017 -2 5.000.000 5.000.000 0 5.000.000 0
MPS Banca Verde 4.650.000 2.725.671 235.204 1.054.149 1.436.318
Ministero Sviluppo Economico 484.238 196.540 48.775 147.765 0
Banco Credicoop 971.202 (*) 181.327 181.327 0 0
Banca della Marca 400.000 600.000 600.000 0 0
Unicredit Banca 2017 -3 600.000 560.650 118.603 442.047 0
Unicredit Banca 2018 300.000
Friuladria 300.000 120.963 30.500 90.463 0
totale debiti verso banche 16.080.802 1.823.105 9.169.206 5.088.492
Unicredit Leasing 9.786 9.786 0 0
totale debiti verso società di
Leasing 9.786 9.786 0 0
Totale 16.090.588 1.832.890 9.169.206 5.088.492

(*) originari 1.100.000\$ convertiti al cambio 31.12.2017

Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:

Iscrizione
ipoteca
Istituto di Credito Note Importo
Ipoteca
Iscrizione Ipoteca
04/10/2002 MPS - Banca Verde S.p.A. Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 9.300.000 Imm. Prov. GR
16/05/2017 Unicredit S.p.A. Rimborso in 11 anni dal 31/12/17 14.000.000 Imm. Prov. VR/GR
23.300.000

7.4.2 Fondi rischi e oneri

Fondi rischi ed oneri non correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Fondo indennità suppletiva di clientela 185.602 109.040 (76.562)
Totale 185.602 109.040 (76.562)

La voce accoglie il Fondo indennità suppletiva di clientela, cioè la stima delle indennità da corrispondere agli agenti per l'interruzione del rapporto d'agenzia.

7.4.3 Passività nette per benefici ai dipendenti

Si riportano di seguito i movimenti della passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dal Trattamento di Fine Rapporto determinato su base attuariale.

Descrizione 31 dic 2017
Fondo TFR a inizio periodo 1.190.662 878.641
Accantonamenti 51.040 62.735
Oneri finanziari 13.165 10.803
Indennità liquidate (351.642) (86.618)
Trasferimenti 0 0
(Utile) / Perdita attuariale (24.584) (46.920)
Fondo TFR a fine periodo 878.641 818.640

La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Capogruppo, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".

Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:

  • per la stima del fenomeno della mortalità sono state utilizzate le tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana;
  • per la stima del fenomeno dell'inabilità sono state utilizzate le tavole INPS, distinte per età e sesso;
  • per la stima dell'età del pensionamento si è supposto il raggiungimento dei requisiti previsti per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • la stima della probabilità di anticipazione del TFR e di turnover si è desunta dalle esperienze storiche sulle singole società del Gruppo Masi e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'attuario indipendente su un rilevante numero di aziende analoghe.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella seguente tabella:

Basi Tecniche-Economiche 2017 2018
Tasso annuo teorico di attualizzazione 1,300% 1,570%
Tasso annuo di inflazione 1,500% 1,500%
Tasso annuo di incremento TFR 2,625% 2,625%
Tasso annuo di incremento salariale* 0,500% 0,500%

*applicato per la valutazione del TFR delle Società del Gruppo con meno di 50 dipendenti

7.4.4 Passività per imposte differite

La voce ammonta ad Euro 1.342.942 (Euro 1.434.082 al 31 dicembre 2017) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio). Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 7.7.10 Imposte sul reddito.

7.5 Passività correnti

7.5.1 Passività finanziarie correnti

La voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:

Passività Finanziarie correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso banche 1.823.105 2.154.569 331.465
verso società di Leasing 9.786 0 (9.786)
Totale 1.832.890 2.154.569 321.679

I saldi sopraesposti rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie riportate al precedente paragrafo 7.4.1 Passività finanziarie non correnti, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio.

7.5.2 Debiti commerciali

Debiti commerciali 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
verso fornitori terzi 8.612.396 9.103.703 491.307
verso altre imprese partecipate 106.892 151.276 44.384
Totale 8.719.288 9.254.979 535.691

Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2018 per area geografica.

Debiti commerciali - Suddivisione per
area geografica
Italia Area CEE Area Extra CEE Totale
verso fornitori terzi 8.170.280 316.816 616.607 9.103.703
verso altre imprese partecipate 135.634 0 15.643 151.276
Totale 8.305.913 316.816 632.250 9.254.979

7.5.3 Altri debiti e passività correnti

La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:

Altri debiti e passività correnti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Strumenti finanziari derivati passivi 99.620 147.314 47.694
Totale altre passività correnti - finanziarie 99.620 147.314 47.694
Acconti 81.747 3.892 (77.854)
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 658.062 684.760 26.698
Altri debiti 1.205.058 1.280.641 75.582
Ratei passivi 24.697 23.419 (1.279)
Risconti passivi 34.124 24.966 (9.159)
Totale altri debiti correnti 2.003.688 2.017.677 13.989
Totale 2.103.308 2.164.990 61.683

Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi e su tassi di interesse aperti a fine esercizio.

La voce Acconti accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti relativi a forniture di beni e servizi non ancora effettuate.

La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti di INPS, ENASARCO, PREVINDAI e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2019.

La voce Altri debiti accoglie prevalentemente i debiti verso il collegio sindacale e verso gli amministratori per emolumenti e quelli verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati.

I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. Non sussistono, al 31 dicembre 2018, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.

7.5.4 Debiti tributari

La voce è così composta e movimentata:

Debiti tributari 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Debiti verso l'Erario 545.693 573.745 28.052
Debiti IRES 2.245.075 33.435 (2.211.639)
Debiti IRAP 174 4.484 4.310
Debiti tributari Argentini 68.671 214.387 145.716
Altri debiti 3.404 60.844 57.440
Totale 2.863.017 886.895 (1.976.122)

I Debiti IRES al 31 dicembre 2017 erano riferiti all'effetto fiscale derivante dalla rideterminazione del costo delle rimanenze dal metodo LIFO al Costo Medio Ponderato, in seguito alla prima applicazione degli IFRS. L'importo stanziato era stato calcolato utilizzando un'aliquota fiscale più elevata rispetto a quella che poi l'Agenzia delle Entrate ha permesso di utilizzare quale imposta sostitutiva. L'eccedenza, pari a Euro 854.774, è stata contabilizzata fra le "Sopravvenienze attive per imposte dirette di esercizi precedenti", come permesso dal documento "Trattamento contabile delle variazioni della fiscalità differita derivanti dalla Legge Finanziaria 2008", emanato congiuntamente da Borsa Italiana, Consob ed Isvap il 21/02/2008, per il quale la fiscalità differita emergente dalla FTA non è disciplinata dallo IAS 12 né vi sono riferimenti a tale aspetto nell'IFRS1.

7.6 Impegni e passività potenziali

Si riportano di seguito gli impegni della Capogruppo in essere al 31 dicembre 2018, non risultanti dalla situazione patrimoniale – finanziaria.

La Capogruppo ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese nelle quali la Capogruppo detiene una partecipazione:

  • Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi a r.l. Consortile, per Euro 4.771.628, in co-obbligo con gli altri soci;
  • Antica Bottega del Vino S.r.l., per Euro 110.000.

Gli Impegni assunti dal Gruppo accolgono:

  • contratti per merce (vino) da ricevere per Euro 9.042.949;

  • garanzie fidejussorie rilasciate da Compagnie Assicurative a favore di Uffici Doganali per la copertura delle accise relative alle esportazioni di vini nell'ambito della Comunità Europea per Euro 25.000, a favore di Comuni per Euro 174.481, e a favore dell'Amministrazione Finanziaria – Ufficio delle Entrate a copertura dei rimborsi IVA per Euro 1.784.478.

7.7 Conto Economico Consolidato

Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata e nella Relazione sulla Gestione.

7.7.1 Margine industriale

Margine industriale lordo 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Ricavi 64.373.792 65.312.672 938.879
vendite prodotti 63.680.903 63.897.543 216.640
vendite accessori e altri 692.889 1.415.128 722.239
Costo di acquisto e produzione del venduto (21.971.892) (22.141.469) (169.577)
Totale 42.401.901 43.171.203 769.302

Si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione per i commenti sulla variazione della voce.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi dell'esercizio 2018 per area geografica:

Ricavi - Suddivisione per area geografica (euro/000) 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Italia 12.712 14.272 1.560
Europa 26.405 26.681 276
Americhe 23.629 22.555 (1.074)
Altro 1.628 1.804 176
Totale Ricavi 64.374 65.313 939

7.7.2 Costi per servizi

Si riporta di seguito la movimentazione e la composizione dei Costi per servizi.

Costi per servizi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Spese commerciali 9.868.349 11.122.396 1.254.047
Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria 2.198.744 2.586.238 387.493
Spese e consulenze legali e commerciali 2.165.149 2.432.562 267.413
Compensi agli amministratori 2.029.027 1.931.853 (97.174)
Compensi a sindaci 65.200 63.346 (1.854)
Canoni locazione 878.903 906.499 27.597
Spese di manutenzione e riparazione 764.424 860.126 95.702
Spese di viaggio e trasferta 712.054 746.465 34.411
Utenze 530.737 566.751 36.014
Trasporti 442.614 490.065 47.451
Assicurazioni 293.089 483.277 190.188
Spese telefoniche 155.232 193.016 37.784
Spese di rappresentanza 63.323 68.990 5.667
Altri 1.025.582 1.236.964 211.382
Totale 21.192.428 23.688.550 2.496.121

La voce si riferisce principalmente a provvigioni riconosciute alla forza vendite, a spese per conduzione agraria, a consulenze di natura legale, professionale, commerciale e tecnica, compensi agli amministratori, costi di trasporto e delle assicurazioni. Si segnala che l'80% del valore dei Costi per servizi è afferente alla Capogruppo. Per una disamina dell'andamento di tali costi si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

7.7.3 Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.

Costi per il personale 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Salari e stipendi 6.153.794 6.314.441 160.646
Oneri sociali 1.894.186 1.959.763 65.577
Oneri per programmi a benefici definiti 483.505 460.875 (22.630)
Altri costi 389.994 222.188 (167.806)
Totale 8.921.479 8.957.267 35.788

Dati sull'occupazione

La tabella che segue riporta il numero medio dei dipendenti:

Organico 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 8 8 0
Impiegati 80 77 (3)
Operai 38 35 (3)
Altri 2 6 4
Totale 134 132 (2)

7.7.4 Altri costi operativi

La voce è composta e movimentata come segue:

Altri costi operativi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Insussistenze passive 301.685 249.744 (51.941)
Iva indeducibile 83.767 89.598 5.831
Imu 76.680 75.999 (681)
Imposte e tasse 44.617 32.350 (12.267)
Erogazione liberali 12.260 18.065 5.805
Note spese indeducibili 12.042 18.897 6.856
Minusv.alienazione beni 11.120 2.500 (8.620)
Tasse rifiuti 7.939 9.954 2.015
Imposte di registro 975 1.732 758
Totale 551.084 498.840 (52.245)

La voce comprende le spese per del Gruppo per imposte e tasse indirette, insussistenze passive e minusvalenze da alienazione beni. Il decremento dell'esercizio afferisce principalmente alle controllate del Gruppo Canevel.

7.7.5 Altri ricavi e proventi

Gli Altri ricavi e proventi nel corso dell'esercizio sono variati come dettagliato nella seguente tabella:

Altri ricavi e proventi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
contributi in conto esercizio 978.977 1.790.140 811.163
OCM 885.400 1.218.140 332.740
a fondo perduto 57.245 526.260 469.016
fotovoltaico 36.332 45.740 9.408
Altri ricavi 256.181 442.488 186.307
plusvalenze da alienazione beni 5.498 232.326 226.828
altri ricavi 66.198 110.807 44.609
sopravvenienze attive 126.273 67.889 (58.384)
rimborsi assicurativi e penalità trasportatori 22.207 14.671 (7.535)
altri servizi 31.750 12.021 (19.729)
proventi immobiliari 4.256 4.773 518
Totale 1.235.158 2.232.628 997.470

I Contributi in conto esercizio si riferiscono ai contributi per l'agricoltura, per progetti OCM e fotovoltaico. L'incremento dei primi è prevalentemente legato ai contributi ricevuti dalla Controllante e dalla controllata Soc.Agricola Strà del Milione; i contributi OCM sono afferenti alla Controllante e incrementati rispetto all'esercizio precedente per i maggiori investimenti effettuati sul mercato in attività promozionali dei prodotti agricoli italiani.

La variazione degli Altri ricavi, è legata principalmente alle maggiori plusvalenze ricavate dall'alienazione di beni della Controllata Le Vigne di Canevel.

7.7.6 Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce Ammortamenti è composta e movimentata da tabella sotto riportata. La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative relative alle Attività non correnti esposte ai punti 7.1.2, 7.1.3, 7.1.4.

Ammortamenti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Ammortamenti immateriali 227.267 187.730 (39.538)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere
dell'ingegno
163.499 118.848 (44.651)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.955 1.955 0
Altre 61.813 66.927 5.114
Ammortamenti materiali 2.111.463 2.237.867 126.404
Terreni e Fabbricati 794.849 796.802 1.953
Impianti e macchinario 769.509 757.667 (11.843)
Attrezzature industriali e commerciali 342.836 473.222 130.386
Altri beni 204.269 210.177 5.908
Ammortamenti attività agricole 438.015 502.454 64.440
Impianti di vigneti 438.015 502.454 64.440
2.776.745 2.928.051 151.306

La voce Svalutazioni e accantonamenti accoglie le seguenti voci:

Svalutazioni e accantonamenti 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante 122.498 111.888 (10.610)
Accantonamenti per rischi (94.374) 0 94.374
Totale 28.124 111.888 83.764

Per l'analisi della Svalutazione dei crediti si rinvia alle note esplicative relative ai Crediti commerciali.

7.7.7 Proventi e oneri finanziari

Proventi e oneri finanziari 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
Proventi finanziari 76.808 287.248 210.440
da crediti vs altre imprese partecipate 10.015 12.303 2.288
proventi diversi da altri 7.855 9.516 1.661
rivalutazioni di strumenti finanziari derivati 58.938 265.429 206.491
Oneri finanziari (410.399) (299.056) 111.342
interessi e altri oneri vs altri (371.525) (295.313) 76.212
svalutazioni di partecipazioni (32.925) 0 32.925
svalutazioni di strumenti finanziari derivati (5.948) (3.743) 2.205
Totale (333.591) (11.808) 321.783

I proventi finanziari da crediti verso altre imprese partecipate sono riferiti ai crediti commerciali verso Venezianische Weinbar AG.

Negli Interessi e altri oneri verso altri confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 8.4.1 Passività finanziarie non correnti).

I proventi e oneri finanziari relativi agli strumenti finanziari derivati accolgono le variazioni di fair value intercorse nell'esercizio.

7.7.8 Proventi da partecipazioni

La voce accoglie i proventi derivanti dalla partecipazione nella società Premium Wine Selection S.r.l. deliberati nel corso dell'esercizio e pari ad Euro 75.000, in linea con il precedente esercizio.

7.7.9 Utili (perdite) su cambi

Utili (perdite) su cambi 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
utili su cambi 661.802 506.259 (155.543)
perdite su cambi (1.070.005) (1.134.042) (64.037)
Totale (408.202) (627.783) (219.581)

La voce è impattata nel 2018 da una perdita su cambi pari ad Euro 214.069 derivante dall'applicazione dello IAS 29. L'effetto è relativo alla rimisurazione delle poste non monetarie, del patrimonio netto, nonché delle componenti di Conto Economico rilevate nel 2018 dalla controllata Argentina, effettuata per tenere conto della variazione dell'indice dei prezzi di riferimento del 2018, così come descritto al paragrafo 5h Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29.

7.7.10 Imposte sul reddito

Imposte sul reddito 31 dic 2017 31 dic 2018 Variazione
imposte correnti 3.049.093 2.221.521 (827.571)
imposte differite (anticipate) (154.665) 173.626 328.291
imposte es. precedenti (118.655) (946.954) (828.298)
Totale 2.775.772 1.448.194 (1.327.578)

Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio).

Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.

Per la variazione delle imposte relative agli esercizi precedenti si rimanda al paragrafo 7.5.4 Debiti tributari.

Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.

31 dic 2017 31 dic 2018
Ammontare Ammontare
differenze Effetto Fiscale differenze Effetto Fiscale
temporanee temporanee
Attività per Imposte anticipate 3.899.489 1.003.614 2.935.408 739.584
perdite su cambi 108.055 25.933 206.537 49.569
bonus di bilancio amministratori 376.717 90.412 357.071 85.697
perdite su crediti finanziamento Pian Di
Rota 421.881 101.251 421.881 101.251
Mtm Irs 93.672 22.481 143.570 34.457
Effetti FTA 1.735.612 481.602 882.839 244.987
Perdite fiscali 1.026.068 246.257 765.100 183.624
Altro 137.484 35.678 158.409 39.999
Passività per Imposte differite 5.478.725 1.434.084 5.138.594 1.342.943
rivalutazione fabbricati 1.711.360 477.469 1.631.140 455.072
utili su cambi 46.116 11.068 26.493 6.358
dividendi non corrisposti 13.380 3.211 15.690 3.766
Effetti FTA 1.379.082 383.428 1.228.799 340.994
Allocazione di consolidamento 2.328.787 558.909 2.236.471 536.753

7.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125)

In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si riepilogano di seguito i contributi e sovvenzioni ricevuti dalla pubblica amministrazione nell'anno 2018:

Ente erogante Contributo A titolo di
Grandi Marchi - AGEA 1.241.496 contributi OCM su progetti
AGEA 194.533 contributi agricoli
ARTEA - AGEA 141.900 contributi agricoli
AVEPA 125.205 contributi agricoli
GSE 45.740 contributo incentivante e per scambio energia sul posto
Fondimpresa 6.250 contributi formazione
Totale 1.755.124

7.9 La gestione del rischio finanziario

Le principali passività finanziarie del Gruppo comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. Il Gruppo detiene inoltre contratti derivati. Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), in quanto il Gruppo opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio;
  • rischio di credito in relazione ai rapporti commerciali con i clienti;
  • rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
  • rischio di prezzo in relazione alle oscillazioni del prezzo di acquisto delle materie prime.

Il Gruppo non è esposto a significative concentrazioni dei rischi. Il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di cambio

Il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali il Gruppo opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.

Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che il Gruppo ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'Euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio medio del periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. Il Gruppo monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni. Una più attenta disamina sul caso Argentina è stata effettuata al paragrafo 5h Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29, dove sono stati descritti gli effetti contabilizzati nel bilancio 2018 sul tema in oggetto.

Sensitivity analysis relativa al rischio di cambio

Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2018 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali il Gruppo risulta maggiormente esposto. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'Euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico consolidato. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'Euro nei confronti di tali valute, il Gruppo sosterrebbe minori oneri per circa lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura. Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.

Rischio di tasso d'interesse

Le società del Gruppo utilizzano risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiegano le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari del Gruppo.

La politica del Gruppo è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine il Gruppo ha stipulato un contratto di Interest Rate Swap (IRS), a fronte del quali il Gruppo paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi a tasso variabile incassati dal Gruppo, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Mediante la sottoscrizione dell'IRS il Gruppo raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.

Sensitivity analysis relativa al rischio tasso d'interesse

Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta del Gruppo non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico consolidato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti del Gruppo sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno del Gruppo.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.

Rischio di prezzo

Il Gruppo è esposto ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.

Classificazione degli strumenti finanziari e rappresentazione del loro fair value

Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.

Attività finanziarie

2018 Finanziam.ti e
crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 467.347 0 0 0 467.347 467.347
Altre attività non correnti 355.445 0 0 0 355.445 355.445
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
17.897.474 0 0 0 17.897.474 17.897.474
Altre attività finanziarie correnti 1.033 0 0 265.429 266.462 266.462
Totale attività finanziarie 18.721.299 0 0 265.429 18.986.728 18.986.728
2017 Finanziam.ti e
crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 393.061 0 0 0 393.061 393.061
Altre attività non correnti 299.718 0 0 0 299.718 299.718
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
18.192.190 0 0 0 18.192.190 18.192.190
Altre attività finanziarie correnti 1.363 0 0 58.938 60.301 60.301
Totale attività finanziarie 18.886.333 0 0 58.938 18.945.271 18.945.271

Passività finanziarie

2018 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair Value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 13.202.596 0 0 13.202.596 13.202.596
Passività finanziarie correnti 2.154.569 0 0 2.154.569 2.154.569
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.272.656 147.314 0 11.419.970 11.419.970
Totale passività finanziarie 26.629.821 147.314 0 26.777.135 26.777.135
2017 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair Value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 14.257.698 0 0 14.257.968 14.257.968
Passività finanziarie correnti 1.832.890 0 0 1.832.890 1.832.890
Debiti commerciali e altri debiti correnti 10.722.976 99.620 0 10.822.596 10.822.596
Totale passività finanziarie 26.813.834 99.620 0 26.913.454 26.913.454

Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair Value al 31 dicembre 2018, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di Euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

Tipo operazione Valore al 31.12.17 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie non correnti 467.347 0 0 467.347
Altre attività non correnti 355.445 0 0 355.445
Crediti commerciali e altri crediti correnti 17.897.474 0 0 17.897.474
Altre attività finanziarie correnti 266.462 265.429 0 1.033
Totale attività finanziarie 18.986.728 265.429 0 18.986.728
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 13.202.596 0 0 13.202.596
Passività finanziarie correnti 2.154.569 0 0 2.154.569
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.419.970 147.314 0 11.272.656
Totale passività finanziarie 26.777.135 147.314 0 26.629.821

7.10 Rapporti con parti correlate

(Rif. art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c.)

Si precisa che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie:

  • Acquisto di beni;
  • Prestazione di servizi.

Con riferimento ai rapporti intercorsi con società del Gruppo, si precisa che tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo, ascrivibili alle categorie sopra menzionate, sono state concluse nell'interesse del Gruppo ed a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni effettuate con terzi indipendenti.

In riferimento all'articolo 2427, 22-bis del Codice Civile si evidenzia il Gruppo ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro:

Parti correlate - debiti e crediti (Euro/000) 2017 2018
a) Società partecipate
debiti
107 151
crediti
b) Amministratori e sindaci della Capogruppo e delle controllate e dirigenti
strategici
1.604 1.793
debiti
crediti
119
12
171
5
c) Stretti familiari dei soggetti b)
debiti
3 2
crediti
d) Società collegate ai soggetti b) e c)
debiti
0
0
0
0
crediti 0 0
Parti correlate - costi e ricavi (Euro/000) 2017 2018
a) Società partecipate
ricavi della capogruppo 2.176 2.014
costi della capogruppo 656 691
dividendi percepiti dalla capogruppo 75 75
b) Amministratori e sindaci della Capogruppo e delle controllate e dirigenti
strategici
ricavi 11 9
canoni di locazione 440 439
costo del personale 1.756 1.604
compenso amministratori 2.030 1.932
compenso sindaci 65 63
costi per servizi 205 230
c) Stretti familiari dei soggetti b)
canoni di locazione 10 9
costo del personale 47 55
d) Società collegate ai soggetti b) e c)
ricavi 0 0
altri ricavi (fitti attivi) 0 0
costi per servizi 0 0
costi di acquisto e produzione del venduto 0 0

Le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico consolidato.

7.11 Altre informazioni

7.11.rmazioni su compensi ad Amministratori, Sindaci e Società di Revisione

Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Capogruppo ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento e delle Controllate con CdA e collegio sindacale in carica.

Compensi spettanti agli Amministratori, ai
Sindaci ed alla Società di revisione
2018
Amministratori 1.931.853
Collegio sindacale 63.346
Società di revisione 118.022
servizi di revisione contabile 100.500
altri servizi 17.522
Totale 2.113.221

7.11.2 Informazioni su accordi fuori bilancio

La Capogruppo ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.

I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa del Gruppo.

7.12 Eventi successivi

Non si segnalano particolari eventi successivi alla data di chiusura dell'esercizio.

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

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