Environmental & Social Information • Apr 15, 2019
Environmental & Social Information
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Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16_Esercizio 2018 Dichiarazione consolidata di carattere non nanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16 Esercizio 2018
| Lettera agli stakeholder | 5 |
|---|---|
| Profilo e modello organizzativo | 6 |
| Sistema di corporate governance | 13 |
| Analisi delle priorità e definizione degli obiettivi non finanziari |
21 |
| Valori e pilastri dell'etica aziendale | 27 |
| > La lotta alla corruzione attiva e passiva 28 > I diritti umani 30 |
|
| Gestione, sviluppo e motivazione delle persone | 35 |
| Salute e sicurezza sul lavoro | 42 |
| Relazioni responsabili con le comunità | 50 |
| Sostenibilità ambientale | 53 |
| Appendice |
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L'energia è un abilitatore fondamentale di progresso e di crescita. Senza un'energia pulita e accessibile per tutti non può esservi un futuro di benessere e di progresso diffuso e duraturo, per le nostre società. Perché un progresso sia sostenibile, siamo convinti che debba essere ottenuto senza ipotecare il futuro delle prossime generazioni. La sostenibilità, quindi, implica la necessità di coniugare sempre la crescita con l'equilibrio tra le risorse impiegate per raggiungerla nel tempo presente, senza compromettere mai le possibilità future. Comprendere le implicazioni di questa definizione, nel tempo, è fondamentale per poter declinare in molti modi differenti il concetto di sostenibilità, che non può limitarsi alla semplice scelta tra fonti energetiche ma copre una pluralità di altri ambiti e richiede collaborazioni molto ampie tra soggetti diversi tra loro.
Per questo è così importante essere "shaper e leader" della transizione energetica in atto, indirizzandola verso un modello sempre più sostenibile, pur consapevoli della complessità dei contesti di riferimento, caratterizzati da confini sempre più sfumati tra i diversi settori, da nuovi modelli di interazione e collaborazione, così come da nuove modalità di utilizzo delle risorse disponibili e da un progresso tecnologico inarrestabile. In Enel ci impegniamo attivamente ogni giorno per creare valore sostenibile nel lungo periodo per tutti gli stakeholder, pensando globalmente e agendo localmente, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità. Per noi la sostenibilità è un valore chiave e rappresenta, insieme all'innovazione, il motore di una crescita inclusiva in condizioni di equilibrio dinamico. Si integra sempre più nelle nostre strategie industriali e finanziarie, creando valore e sinergie con il mondo esterno e permettendo di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Un impegno che Enel ha rafforzato e potenziato, rilanciando gli obiettivi di riduzione delle emissioni specifiche di CO2 (SDG 13), aumentando il livello di interazione con le comunità, favorendo il loro accesso all'istruzione, all'energia e all'occupazione oltre che una crescita economica, sostenibile e inclusiva (SDG 4, 7, 8) e introducendo target aggiuntivi specifici per SDG 9 (Industria, innovazione e infrastrutture) e SDG 11 (Città e comunità sostenibili). Obiettivi sfidanti resi possibili grazie al ruolo chiave svolto dalle persone, all'interno e all'esterno dell'Azienda, con le loro aspirazioni, aspettative, entusiasmo e soprattutto curiosità. Quest'ultima permette di sviluppare relazioni più fiduciarie e collaborative, agisce da moltiplicatore delle diversità, spinge a generare alternative e riesce a liberare creatività. Idee brillanti e pensieri innovativi che fanno la differenza. Insieme, collaborando e confrontandoci, possiamo essere sostenibili nel lungo periodo, mantenendo aspetti di tradizione con uno sguardo aperto alle prossime sfide. La strada da percorrere è lunga, ma adottando una visione integrata dello sviluppo sociale, ambientale ed economico, in cui etica e profitto non sono in contrasto e l'impegno in materia di sicurezza è alla base di ogni azione, sarà possibile rimodellare il futuro del business, del mondo del lavoro, e dell'intero Pianeta, e accrescere significativamente il benessere delle generazioni attuali e di quelle future. Una questione di primaria importanza in cui Enel vuole giocare un ruolo primario è sicuramente quella della lotta contro il cambiamento climatico: una sfida che presenta non solo rischi, ma che offre anche l'opportunità di ripensare il nostro sistema energetico. Coerentemente con questa visione e con gli obiettivi della Conferenza sul Clima di Parigi, è necessario continuare a promuovere un sistema bilanciato e flessibile lungo l'intera catena del valore, partendo da un sempre maggiore sviluppo delle rinnovabili, combinato con un'espansione del vettore elettrico, e da prodotti e servizi ad alta efficienza energetica, che devono fare leva su nuove soluzioni digitali e sul potenziamento delle infrastrutture. Un ruolo fondamentale nella transizione lo stanno giocando le città, dove si sta raccogliendo la maggior parte della popolazione mondiale, si consumano gran parte delle risorse prodotte e la gestione ambientale è di particolare urgenza. Immaginare un modello di sviluppo, sostenibile e circolare, per le città significa, quindi, immaginarlo per l'intero Pianeta. In questo contesto in veloce trasformazione, i clienti diventano sempre più attori protagonisti di tutta la catena del valore con nuovi bisogni ed esigenze cui devono corrispondere nuove e più efficaci modalità di consumo e di vendita, frutto dello sviluppo tecnologico e dell'apporto continuo dell'innovazione. Conscia di tutto ciò, Enel lavora quotidianamente per fornire ai propri clienti tutta l'energia necessaria per realizzare i loro sogni e le loro ambizioni. Lo fa in modo sostenibile e nel rispetto dell'ambiente, perché il progresso di ciascuno sia tassello prezioso del progresso di tutta l'umanità.
Patrizia Grieco Presidente del Consiglio di Amministrazione
Francesco Starace Amministratore Delegato e Direttore Generale
Il modello di business sostenibile di Enel valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il contesto esterno in cui l'Azienda opera, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per ridurre l'impatto ambientale, per soddisfare le esigenze delle comunità locali e migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori. La conoscenza del contesto esterno, così come l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori, permette di creare valore sostenibile nel lungo periodo coniugando crescita economica e sociale.
Per favorire nuovi usi efficienti dell'energia e renderla accessibile a un numero sempre maggiore di persone, Enel ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un percorso che interessa sia il business tradizionale sia lo sviluppo di nuovi modelli e tecnologie e che fa leva su creatività, passione, idee e tecnologie, non solo all'interno ma anche all'esterno dell'Azienda. Un approccio strategico e operativo che si fonda sul concetto di apertura, "Open Power", dove sostenibilità e innovazione sono un binomio imprescindibile.
A cornice vi sono i princípi di etica, trasparenza, anti-corruzione, rispetto dei diritti umani e tutela della sicurezza, che da sempre caratterizzano il modo di operare di Enel e che trovano riferimento in policy e criteri di condotta validi per tutto il Gruppo.
Un modello che promuove lo sviluppo sostenibile pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Enel è membro attivo dal 2004, che ribadiscono l'importanza di una sempre maggiore integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Dal 1° giugno 2015 l'Amministratore Delegato di Enel è membro del Consiglio di Amministrazione del Global Compact delle Nazioni Unite.
Elemento chiave di questo approccio è l'utilizzo degli indicatori di sostenibilità ESG (ambientali, sociali e di governance) all'interno di tutta la catena del valore, non solo per dare conto dei risultati raggiunti, ma soprattutto per anticipare le decisioni, sviluppare un atteggiamento proattivo, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 delle Nazioni Unite.
Le informazioni non finanziarie sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario, che guardano alla capacità di un'azienda di costruire piani industriali sostenibili nel tempo che si traducano in azioni concrete misurabili e risultati economici migliori.
I fondi di investimento socialmente responsabili continuano a crescere anche nel 2018: sono presenti nel capitale Enel 169 Investitori Socialmente Responsabili (160 nel 2017) che detengono circa il 10,5% del totale delle azioni in circolazione di Enel (8,6% nel 2017), pari al 13,7% del flottante (11,3% nel 2017).
Il Gruppo è, infine, presente nei principali indici di sostenibilità quali il Dow Jones Sustainability Index World, il FTSE4Good, il CDP (Carbon Disclosure Project) Climate e il CDP (Carbon Disclosure Project) Water, MSCI ESG Universal Indexes e MSCI ESG Focus Indexes, lo STOXX Global ESG Leaders, l'Euronext Vigeo-Eiris, l'OEKOM Prime Rating, il Thomson Reuters/S-Network ESG Best Practices Indices, il Thomson Reuters Diversity & Inclusion Index, l'Equileaps Top 200 ranking, e l'ECPI.
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Il Gruppo Enel è attualmente presente in più di 30 Paesi in cinque continenti, con una capacità installata di circa 86 GW, oltre 2,2 milioni di chilometri di linee elettriche, circa 68 milioni di clienti retail e 73 milioni di clienti connessi alla rete. L'Azienda opera in Europa, Nord e Centro America, Sud America, Africa, Asia e Oceania.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di dipendenti | n. | 69.272 | 62.900 | 62.080 | 6.372 | 10,1 |
| EBITDA | mln euro | 16.351 | 15.653 | 15.276 | 698 | 4,5 |
| Ricavi | mln euro | 75.672 | 74.639 | 70.592 | 1.033 | 1,4 |
Enel produce energia attraverso un mix bilanciato di fonti, in cui le rinnovabili (idroelettrico, eolico, solare, geotermico, biomassa) giocano un ruolo di primo piano e in cui le fonti fossili vengono diversificate tra gas naturale, carbone e olio combustibile.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capacità installata netta complessiva (1) | MW | 85.620 | 84.917 | 82.679 | 703 | 0,8 |
| Capacità installata netta rinnovabile | MW | 39.203 | 38.305 | 35.907 | 898 | 2,3 |
| Produzione netta complessiva | GWh | 250.339 | 249.876 | 261.812 | 463 | 0,2 |
| Produzione netta rinnovabile | GWh | 98.940 | 81.695 | 85.974 | 17.245 | 21,1 |
| Generazione a emissioni zero | % | 49,1 | 43,3 | 45,6 | 5,8 | - |
(1) La capacità addizionale installata nel 2018 è pari a circa 2.700 MW principalmente nel Nord, Centro e Sud America. La differenza tra l'aumento della capacità del Gruppo e la nuova capacità rinnovabile è dovuta all'uscita dal perimetro consolidato del Gruppo di alcuni impianti rinnovabili per effetto del processo di BSO ("Build, Sell and Operate").
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | GWh | 53.232 | 53.518 | 60.912 | -286 | -0,5 |
| Iberia (1) | GWh | 74.193 | 78.618 | 72.323 | -4.425 | -5,6 |
| Sud America | GWh | 67.897 | 64.627 | 62.165 | 3.270 | 5,1 |
| Nord e Centro America (2) | GWh | 12.433 | 9.793 | 12.268 | 2.640 | 27,0 |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | GWh | 41.076 | 41.839 | 53.613 | -763 | -1,8 |
| Africa, Asia e Oceania | GWh | 1.508 | 1.481 | 531 | 27 | 1,8 |
| Produzione netta totale | GWh | 250.339 | 249.876 | 261.812 | 463 | 0,2 |
(1) La diminuzione in Iberia è dovuta a una riduzione della produzione termoelettrica e nucleare.
(2) L'aumento in Nord e Centro America è dovuto a un aumento di produzione da fonti rinnovabili.
Il Gruppo, attraverso le sue società di distribuzione, trasporta l'energia in Italia, Romania, Iberia e Sud America grazie a più di 2 milioni di chilometri di linee elettriche in due continenti.
Energia distribuita
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Energia distribuita (1) | TWh | 485,4 | 460,7 | 426,7 | 24,7 | 5,4 |
(1) Il dato 2017 tiene conto di una più puntuale determinazione delle quantità distribuite.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | km | 1.153.323 | 1.149.219 | 1.144.987 | 4.104 | 0,4 |
| Iberia | km | 319.613 | 317.782 | 316.562 | 1.831 | 0,6 |
| Romania | km | 128.508 | 127.548 | 91.412 | 960 | 0,8 |
| Sud America (1) | km | 624.653 | 566.010 | 322.146 | 58.643 | 10,4 |
| Totale linee di distribuzione | km | 2.226.097 | 2.160.559 | 1.875.107 | 65.538 | 3,0 |
(1) L'aumento nel 2018 rispetto al 2017 è dovuto all'acquisizione della società Eletropaulo in Brasile.
Il Gruppo opera attraverso le sue società commerciali sia sul mercato di maggior tutela, a tariffe vincolate, sia sul mercato libero. Il numero medio di clienti, gas ed energia, è di circa 68 milioni, in aumento rispetto al 2017 a seguito dell'acquisizione della società Eletropaulo in Brasile.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totali | n. | 67.637.151 | 63.744.260 | 61.429.305 | 3.892.891 | 6,1 |
| Mercato elettrico | n. | 61.908.719 | 58.187.931 | 56.039.735 | 3.720.788 | 6,4 |
| - Italia | n. | 25.602.096 | 26.420.058 | 26.776.635 | -817.962 | -3,1 |
| - Iberia | n. | 10.799.974 | 10.941.644 | 11.047.937 | -141.670 | -1,3 |
| - Romania | n. | 2.921.353 | 2.782.014 | 2.736.908 | 139.339 | 5,0 |
| - Sud America | n. | 22.585.296 | 18.044.215 | 15.478.255 | 4.541.081 | 25,2 |
| Mercato gas | n. | 5.728.432 | 5.556.329 | 5.389.570 | 172.103 | 3,1 |
| - Italia | n. | 4.103.790 | 4.003.484 | 3.876.191 | 100.306 | 2,5 |
| - Iberia | n. | 1.589.630 | 1.550.424 | 1.513.379 | 39.206 | 2,5 |
| - Romania | n. | 35.012 | 2.421 | - | 32.591 | - |
Enel impronta i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione, al fine di avere una catena di fornitura resiliente e responsabile, in grado di comprendere e adattarsi al contesto esterno e che si impegna ad adottare le migliori pratiche per cogliere le opportunità e mitigare gli eventuali rischi economici, ambientali e sociali. Enel richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente. Il processo di approvvigionamento è gestito attraverso un'organizzazione a matrice che permette di condividere esperienze e specifiche competenze, così da poter rispondere adeguatamente e con rapidità alle necessità del business.
Tale organizzazione prevede una gestione delle procedure di approvvigionamento da parte di cinque diverse unità globali in matrice con le unità locali secondo responsabilità e governance ben definite e integrate che favoriscono lo sviluppo e la condivisione a tutti i livelli. Completano questa organizzazione due unità di staff che operano per monitorare i processi di approvvigionamento e i rapporti con i fornitori.
Di seguito i principali cambiamenti organizzativi occorsi durante l'esercizio 2018:
acquisizione per offerta pubblica volontaria della società di distribuzione elettrica brasiliana Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA ("Eletropaulo"), confermata in data 5 giugno 2018 dalle autorità brasiliane. La partecipazione complessiva posseduta da Enel Sudeste si è attestata al 95,88% in Eletropaulo;
acquisizione, in data 2 febbraio 2018, del 100% di Parques Eólicos Gestinver, società che possiede cinque impianti
Il modello organizzativo di Enel è caratterizzato da una matrice Linee di Business/Paesi e Regioni, articolata come segue:
Linee di Business (Generazione Termoelettrica Globale, Trading Globale, Infrastrutture e Reti Globale, Enel Green Power, Enel X), cui è affidato il compito di gestire e sviluppare gli asset, ottimizzandone le prestazioni e il ritorno sul capitale investito, nelle varie aree geografiche di presenza del Gruppo; alle Linee di Business è affidato inoltre il compito di migliorare l'efficienza dei processi gestiti e condividere le migliori pratiche a livello mondiale. Il Gruppo potrà beneficiare di una visione industriale centralizzata dei progetti nelle varie Linee di Business. Ogni singolo progetto sarà valutato non solo sulla base del ritorno finanziario, ma anche in relazione alle migliori tecnologie disponibili a livello di Gruppo;
Regioni e Paesi (Italia, Iberia, Sud America, Europa e Affari Euro-Mediterranei, Nord e Centro America, Africa, Asia e
132 MW; > finalizzazione della cessione, in data 28 settembre 2018, di
eolici in Galizia e Catalogna per una capacità totale di circa
una partecipazione di maggioranza dell'80% del capitale di otto società veicolo ("SPV"), proprietarie in Messico di altrettanti impianti in esercizio e in costruzione, per una capacità complessiva di 1,8 GW, mantenendo la gestione degli impianti.
Per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo "Fatti di rilievo del 2018" della Relazione Finanziaria Annuale 2018.
Oceania), cui è affidato il compito di gestire nell'ambito di ciascun Paese di presenza del Gruppo le relazioni con organi istituzionali e autorità regolatorie locali, nonché le attività di vendita di energia elettrica e gas, fornendo altresì supporto in termini di attività di staff e altri servizi alle Linee di Business.
A tale matrice si associano in un'ottica di supporto al business:
Funzioni Globali di Servizio (Acquisti e Soluzioni Digitali Globali), cui è affidato il compito di gestire le attività di Information and Communication Technology e gli acquisti a livello di Gruppo;
Funzioni di Holding (Amministrazione, Finanza e Controllo, Persone e Organizzazione, Comunicazione, Legale e Affari Societari, Audit, Innovability), cui è affidato il compito di gestire i processi di governance a livello di Gruppo.
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Il Gruppo Enel partecipa attivamente ad associazioni e organizzazioni di sostenibilità, nazionali e internazionali, che si propongono di definire obiettivi e impegni di lungo termine per promuovere un modo sostenibile di fare business e di gestire le sfide del cambiamento climatico e le pressioni socioeconomiche che interessano il contesto macroeconomico e in particolare il settore energetico. Di seguito si riportano alcuni esempi.
Sustainable Energy for All (SEforALL) - È un'organizzazione internazionale no profit che collabora, con approccio multistakeholder, con il settore privato, la società civile, le istituzioni e i governi, a supporto dell'SDG 7 sull'energia pulita e accessibile. Enel supporta il SEforALL dal 2011, e dal 2014 l'Amministratore Delegato (AD) è membro dell'Advisory Board. Inoltre, dal 2017, Enel è ufficialmente "Delivery Partner" dell'organizzazione, con l'obiettivo di accelerare il raggiungimento dell'SDG 7. Nel corso del 2018 Enel ha partecipato al primo incontro del SEforALL Electrification Accelerator, il cui obiettivo è incoraggiare e sostenere l'intervento del settore privato nell'Africa Sub-Sahariana.
CSR Europe - È il principale business network europeo dedicato alla responsabilità sociale di impresa. Enel ne fa parte dal 2005, e dal 2016 un rappresentante dell'Azienda ricopre la carica di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione. Anche nel 2018, Enel ha proseguito con il suo impegno nella campagna "Sustainable Business Exchange", l'hub europeo promosso da CSR Europe e focalizzato sugli obiettivi di sviluppo sostenibile.
United Nations Global Compact (UNGC) - Dal 2004 Enel è membro del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui ha sottoscritto i dieci princípi fondanti relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. Nel 2011 è entrata a far parte del Global Compact LEAD, gruppo che rappresenta i leader di sostenibilità del settore privato a livello mondiale (34 nel 2018). Inoltre, da giugno 2015, l'AD di Enel è stato nominato membro del Board del Global Compact, carica che è stata riconfermata a giugno 2018 per ulteriori tre anni. Dalla fine del 2017, Enel è, tra l'altro, patron della piattaforma dell'UNGC dedicata a nuovi e innovativi strumenti finanziari per accelerare il raggiungimento degli SDG, con l'adesione alle due Action Platform "Reporting on the SDGs" e "Financial Innovation for SDGs", e dal 2018 alle due piattaforme focalizzate sui goal 13 (Climate Action) e 16 (Peace, Justice & Strong Institutions). Sempre nell'ambito del programma delle Nazioni Unite, Enel è tra le endorsing company dell'iniziativa "Caring for Climate", per la valorizzazione del ruolo del business nella lotta ai cambiamenti climatici e del "CEO Water Mandate", nata per supportare le aziende nella gestione sostenibile dell'acqua. Infine, dal 2015, Enel è tra le aziende firmatarie dei Women's Empowerment Principles (WEPs), per promuovere all'interno del settore privato l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro, nei mercati e nelle comunità.
Global Reporting Initiative (GRI) - Enel è membro dal 2006 e dal 2016 è parte della GRI Gold Community e dello Stakeholder Council, l'organo multistakeholder di consultazione, che supporta il Consiglio di Amministrazione del GRI per le questioni strategiche. Nel 2017 Enel ha preso parte alle attività legate al lancio del nuovo standard di rendicontazione (GRI Standard). Oltre a partecipare alle attività comuni ai membri della Gold Community, nel 2018 Enel ha aderito al Corporate Leadership Group su Digital Reporting e alla Human Rights Task Force on Tackling Modern Slavery through Transparency.
L'AD di Enel è inoltre Presidente nel biennio 2017-2019 di eurelectric (associazione dell'industria elettrica a livello europeo) e membro del Multi-stakeholder platform on SDGs della Commissione europea, che promuove l'adozione degli SDG nella Comunità europea. Infine, Enel è membro dal 2016 del World Business Council for Sustainable Development e dell'International Integrated Reporting Council (IIRC).
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Enel è una società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA e dal 1999 (anno della sua quotazione) registra il più elevato numero di azionisti tra le società italiane. Nella compagine sociale di Enel figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici, anche grazie all'adozione da parte della Società e del Gruppo delle migliori pratiche internazionali in materia di trasparenza e di corporate governance.
| COMP OSIZIONE DELL'AZIONARIATO |
DICEMBRE 2018 AL 31 |
|---|---|
| Ministe ro dell'Economia e delle Finanze |
23,6% |
| Investito ri retail |
57,6% |
| Investito ri istituzionali |
18,8% |
Inoltre, alla data della presente Dichiarazione, all'interno del Gruppo Enel vi sono altre 14 società emittenti azioni quotate sulle Borse valori argentina, brasiliana, cilena, peruviana, russa, spagnola e statunitense.
Enel ritiene conforme a un proprio specifico interesse – oltre che a un dovere nei confronti del mercato – assicurare un rapporto costante e aperto, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti nonché con gli investitori istituzionali, al fine di accrescere il relativo livello di comprensione circa le attività svolte dalla Società e dal Gruppo; in tale contesto, Enel intrattiene con gli investitori un dialogo basato sui princípi di correttezza e trasparenza, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in tema di abusi di mercato, nonché in linea con le best practice internazionali. Tale attività di engagement si è positivamente accompagnata, nel corso degli ultimi anni, al progressivo aumento della partecipazione degli investitori istituzionali alle assemblee degli azionisti. Fin dal momento della quotazione delle proprie azioni in Borsa, Enel ha ritenuto opportuno istituire strutture aziendali dedicate al dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti. Si è provveduto pertanto a istituire l'unità Investor Relations, attualmente collocata all'interno della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, e un'area nell'unità Affari Societari, collocata a sua volta all'interno della Funzione Legale e Affari Societari. Inoltre, sul sito della Società (www.enel. com, sezione "Investitori") possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario, ambientale, sociale e di governance, sia dati e documenti aggiornati di particolare interesse, che rendono possibile una visione multidisciplinare e integrata.
Codice di Autodisciplina delle società quotate1 relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti. Il sistema di corporate governance di Enel è conforme ai princípi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate1 (il "Codice di Autodisciplina"), nell'edizione da ultimo modificata nel mese di luglio 2018, cui la Società aderisce, ed è inoltre ispirato alle best practice internazionali. Il sistema di governo societario adottato da parte di Enel e del Gruppo risulta essenzialmente
(il "Codice di Autodisciplina"), nella edizione da ultimo modificata nel mese di luglio 2018, cui la Società aderisce, ed è inoltre ispirato alle best practice internazionali. Il sistema di governo societario adottato da parte di Enel e del Gruppo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo, nella consapevolezza della rilevanza sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel orientato all'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo, nella consapevolezza della rilevanza sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti.
È chiamato a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, nonché sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del Sistema di Controllo Interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della società di revisione legale dei conti; e, infine, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina.
La revisione contabile è affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.
Assemblea
È competente a deliberare tra l'altro in merito: alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; alla politica per la remunerazione e ai piani di azionariato; alle modificazioni dello statuto sociale; all'emissione di obbligazioni convertibili.
1 Disponibile nell'edizione vigente sul sito internet di Borsa Italiana
(all'indirizzo https://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/regolamenti/corporategovernance/codice2018clean.pdf).
Società di revisione
Collegio Sindacale
Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea ordinaria del 4 maggio 2017 ed è composto da nove membri. Patrizia Grieco, Francesco Starace, Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paola Girdinio e Alberto Pera sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze (all'epoca titolare del 23,59% del capitale della Società) e votata dalla maggioranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,98% del capitale votante), mentre Cesare Calari, Anna Chiara Svelto e Angelo Taraborrelli sono stati tratti dalla lista presentata da un raggruppamento di 21 investitori istituzionali (all'epoca titolari complessivamente dell'1,88% del capitale della Società) e votata dalla minoranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,43% del capitale votante).
Nel corso del 2018 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 18 volte con una durata media pari a 2 ore e 30 minuti per ciascuna adunanza, con un tasso medio di partecipazione dei consiglieri pari a circa il 98,8% e si è occupato costantemente di temi legati alla governance, alla sostenibilità, al Codice Etico e al Modello 231. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito nel proprio ambito i seguenti quattro comitati:
Comitato per le Nomine e le Remunerazioni: supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative, tra l'altro, alla dimensione e alla composizione del Consiglio stesso, nonché alla remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche;
Comitato Controllo e Rischi: supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche;
Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità: assiste il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura consultiva e propositiva, nelle valutazioni e decisioni relative alla corporate governance della Società e del Gruppo e alla sostenibilità;
Comitato Parti Correlate: formula appositi pareri motivati sull'interesse di Enel – nonché delle società da essa direttamente e/o indirettamente controllate di volta in volta interessate – al compimento di operazioni con parti correlate che ricadono nell'ambito applicativo dell'apposita procedura aziendale in materia, esprimendo un giudizio in merito alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle relative condizioni, previa ricezione di flussi informativi tempestivi e adeguati.
| DIVERS ITÀ ANZIANITÀ (% DI CARICA SUL TOTALE CONSIGLIERI) |
|
|---|---|
| 1-3 eserci zi |
11% |
| 4-6 esercizi |
78% |
| Oltre 6 esercizi |
11% |
| DIVERS ITÀ DI ETÀ (%) |
|
|---|---|
| Da 30 a 50 anni |
|
| Oltre 50 anni |
| DIVERS ITÀ DI GENERE (N.) |
|
|---|---|
| Donne | 3 |
| Uomini | 6 |
| COMPO NENTI DEL CDA PER COMPETENZE |
|
|---|---|
| Energia | 3 |
| Ingegne ria |
2 |
| Strategi a e Finanza |
5 |
| Cyber security |
1 |
| Legale | 4 |
| Esperien za in contesti internazionali |
5 |
11%
89%
In merito ai piani di successione degli amministratori esecutivi, a settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni formulata d'intesa con il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, ha condiviso i contenuti di un apposito "contingency plan" inteso a disciplinare le azioni da intraprendere per assicurare la regolare gestione della Società in caso di anticipata cessazione dall'incarico dell'Amministratore Delegato rispetto all'ordinaria scadenza del mandato (ipotesi di cosiddetto "crisis management").
Nel mese di gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico sulla Finanza ha approvato una Politica sulla Diversità, che descrive le caratteristiche ottimali della composizione del Consiglio stesso affinché esso possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti, assumendo decisioni che possano concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati punti di vista, in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive diverse.
Inoltre a fine 2018 e durante i primi due mesi del 2019 il Consiglio di Amministrazione ha effettuato, con l'assistenza di una società specializzata nel settore, una valutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati (cosiddetta "board review"), in linea con le più evolute pratiche di corporate governance diffuse all'estero e recepite dal Codice di Autodisciplina. Nell'ambito di tale board review sono stati analizzati anche specifici aspetti aventi a oggetto la trattazione e la gestione della sostenibilità da parte del Consiglio. La Società ha anche organizzato un apposito programma di induction finalizzato a fornire agli amministratori un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera il Gruppo, nonché delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dell'andamento dei mercati e del quadro normativo di riferimento; a tale programma hanno partecipato anche i sindaci. Le iniziative svolte nel corso del 2018 hanno riguardato, tra le altre, l'analisi del Piano di Sostenibilità 2018-2020, le strategie seguite nell'ambito del Gruppo Enel in materia di innovazione, l'organizzazione e le attività svolte dalla Linea di Business Globale Enel X, attiva nello sviluppo di servizi e prodotti low carbon. In vista della scadenza del proprio mandato, il Consiglio di Amministrazione uscente fornisce agli azionisti i propri orientamenti per ciò che riguarda le figure manageriali e professionali la cui presenza in Consiglio è ritenuta opportuna, in linea con quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina. Gli orientamenti pubblicati nel 2017 (anno di nomina del Consiglio attualmente in carica) prevedono, tra l'altro, che il Presidente debba disporre di un'adeguata preparazione in materia di governo societario, avendo mostrato nell'espletamento di precedenti incarichi una spiccata sensibilità verso i temi della governance e della sostenibilità. Si auspica inoltre che gli altri sette Amministratori non esecutivi possiedano un insieme di competenze ed esperienze tra loro diverse e complementari, maturate auspicabilmente in alcuni specifici ambiti, tra cui si segnalano quelli della corporate governance e/o della sostenibilità e/o della digital innovation e/o nel settore tecnologico e della ricerca. Il testo completo degli orientamenti in questione, da ultimo approvati dal Consiglio di Amministrazione uscente in data 2 marzo 2017, è disponibile sul sito internet www.enel.com.
Analoghi orientamenti sono stati per la prima volta di recente approvati anche dal Collegio Sindacale in vista della scadenza del proprio mandato, pur in assenza di una specifica raccomandazione in tal senso del Codice di Autodisciplina. Nell'ambito di tali orientamenti viene sottolineato il richiamo emerso nell'ambito della board review svolta dal Collegio Sindacale all'importanza della presenza all'interno del Collegio medesimo di esperienze in gruppi multinazionali di significative dimensioni, nonché di competenze ed esperienze riferite al processo di informativa finanziaria e/o al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e/o ai vari profili della sostenibilità e/o alla digitalizzazione. Il testo completo degli orientamenti in questione, approvati dal Collegio Sindacale uscente in data 29 marzo 2019, è disponibile sul sito internet www. enel.com. Ulteriori dettagli sul sistema di corporate governance sono contenuti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2018, messa a disposizione sul sito internet della Società (www.enel.com).
Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR") è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo.
Il SCIGR è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dalla Società e dal Gruppo ed è ispirato alle best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale. In particolare, tale sistema tiene conto delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina ed è definito coerentemente al modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (cosiddetto "COSO Report"), che rappresenta il modello di riferimento, internazionalmente riconosciuto, per l'analisi e la valutazione integrata dell'efficacia del SCIGR.
Il SCIGR, in particolare, prevede attività di controllo a ogni livello operativo e individua con chiarezza compiti e responsabilità, in modo da evitare eventuali duplicazioni di attività e assicurare il coordinamento tra i principali soggetti coinvolti nel medesimo SCIGR; assicura la necessaria segregazione delle attività operative e di controllo in modo da prevenire o, ove ciò non sia possibile, attenuare i conflitti di interesse; garantisce la tracciabilità delle attività di individuazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei rischi, assicurando nel tempo la ricostruzione delle fonti e degli elementi informativi che supportano tali attività.
Il SCIGR si articola in tre distinte tipologie di attività:
il "controllo di linea" o di "primo livello", costituito dall'insieme delle attività di controllo che le singole unità operative o società del Gruppo svolgono sui propri processi al fine di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni;
i controlli di "secondo livello", affidati a specifiche Funzioni aziendali e volti a gestire e monitorare categorie tipiche di rischi;
l'attività di internal audit (controlli di "terzo livello"), avente a oggetto la verifica della struttura e della funzionalità del SCIGR nel suo complesso, anche mediante un'azione di monitoraggio dei controlli di linea, nonché delle attività di controllo di secondo livello.
Il SCIGR è soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle best practice esistenti.
Una descrizione dettagliata dei compiti e delle responsabilità dei principali soggetti coinvolti nel SCIGR, nonché delle modalità di coordinamento tra tali soggetti, è riportata nelle Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, disponibili sul sito della Società (www.enel.com, sezione "Investitori").
Per la natura del proprio business e la relativa distribuzione geografica, il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischio ESG (ambientale, sociale e di governance), di cui le principali sono indicate nella tabella di seguito riportata, unitamente alle attività intese a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione. Nell'identificazione dei potenziali rischi2 sono stati considerati:
i risultati dell'analisi delle priorità (si veda il capitolo "Analisi delle priorità e definizione degli obiettivi non finanziari");
il Global Risk Report 2019, realizzato dal World Economic Forum (WEF) e che ha coinvolto circa 1.000 esperti e leader di
tutto il mondo;
le valutazioni di rischio effettuate nell'ambito del processo di due diligence sui diritti umani svolto da Enel, che ha visto coinvolti numerosi esperti di diversi settori, tra cui la società civile, le istituzioni accademiche, comunità locali, clienti e fornitori, nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera;
le analisi di alcune delle agenzie di rating ESG internazionalmente più accreditate, che utilizzano specifici sistemi di valutazione del rischio per la definizione del livello di performance delle aziende in materia di sostenibilità.
2 L'analisi tiene in considerazione la valutazione del rischio percepito, in assenza di controlli.
| Rischio ESG | Descrizione del rischio | Modalità di gestione e azioni di mitigazione |
|---|---|---|
| Rischi legati ad attacchi cibernetici ("cyber") |
L'era della digitalizzazione e dell'innovazione tecnologica implica per le organizzazioni una crescente esposizione agli attacchi cibernetici, che diventano sempre più numerosi e sofisticati anche in relazione ai cambiamenti del contesto di riferimento. La complessità organizzativa del Gruppo e la numerosità degli ambienti da cui è caratterizzata (i dati, le persone e il mondo industriale) espongono gli asset al rischio di attacchi. |
Il Gruppo Enel ha adottato un modello di gestione di tali rischi che si fonda su una visione "sistemica", che si applica sia al settore dell'Information Technology tradizionale sia al settore industriale (Operational Technology), tenendo in considerazione anche il collegamento in rete di "oggetti" smart (Internet of Things). In particolare, Enel si è dotata di una politica, "Cyber Security Framework", per indirizzare e gestire le attività di cyber security, che prevede il coinvolgimento delle aree di business, il recepimento delle indicazioni normative, regolatorie e legali, l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, la predisposizione di processi aziendali ad hoc e la consapevolezza delle persone. Il Framework pone a fondamento delle decisioni strategiche e delle attività di progettazione un approccio "risk-based" e un modello di progettazione e sviluppo che vede definite le opportune misure di sicurezza nell'intero ciclo di vita di applicazioni, processi e servizi ("cyber security by design"). Enel ha anche creato un proprio CERT (Cyber Emergency Readiness Team), attivo, riconosciuto e accreditato dalle comunità nazionali e internazionali, al fine di indirizzare una risposta industrializzata alle minacce e agli incidenti cyber. |
| Rischi fisici legati al cambiamento climatico |
I rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico possono essere legati a singoli eventi o a variazioni di lungo termine nei modelli climatici. Eventi meteorologici estremi e disastri naturali espongono il Gruppo al rischio di danni ad asset e infrastrutture, con la conseguente possibilità di prolungata indisponibilità degli asset coinvolti. Inoltre, il Gruppo è esposto al rischio di impatti sul funzionamento degli asset correlati a cambiamenti climatici graduali (per esempio, temperatura dell'aria e dell'acqua, piovosità, ventosità). |
Enel è presente nell'intera catena del valore dell'elettricità (generazione, distribuzione e vendita) e ha un portafoglio di attività diversificato, sia in termini di tecnologie di generazione sia in termini di aree geografiche e mercati in cui opera, mitigando i rischi connessi ai cambiamenti nei modelli climatici e le relative implicazioni finanziarie complessive. Inoltre, il Gruppo adotta in materia le migliori strategie di prevenzione e protezione, anche al fine di ridurre i possibili impatti sulle comunità e sulle aree circostanti ai propri asset. Pertanto, vengono costantemente svolte attività di monitoraggio e previsione meteorologica nelle aree in cui si trovano gli asset più esposti. Vengono inoltre condotti numerosi interventi di incremento della resilienza sugli asset più esposti agli eventi meteorologici estremi o a disastri naturali. La totalità delle aree del Gruppo è soggetta alla certificazione ISO 14001 e attraverso l'applicazione di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA), riconosciuti a livello internazionale, le potenziali fonti di rischio sono monitorate affinché ogni criticità possa essere rilevata tempestivamente. |
| Rischi di transizione legati al cambiamento climatico |
La transizione verso un modello energetico low carbon può implicare rischi legati a modifiche normative/regolatorie, politiche, legali, tecnologiche e di mercato associate alla lotta al cambiamento climatico, con un effetto sul breve, medio e lungo termine. In questo contesto, questioni come i crescenti obblighi di reporting sulle emissioni e altri requisiti legali, l'uso di fonti energetiche a basse emissioni e la ridotta esposizione ai combustibili fossili, l'incertezza nei segnali di mercato con potenziali variazioni impreviste dei prezzi dell'energia, l'aumento delle materie prime o il crescente interesse degli stakeholder sul clima sono i fattori di rischio legati al cambiamento climatico cui Enel può essere esposta e che possono potenzialmente |
Il Gruppo si impegna per un miglioramento continuo delle attività esistenti in termini di impatto ambientale, attraverso i propri obiettivi di riduzione delle emissioni, in primis quello di "generazione a zero emissioni" al 2050, e adotta una strategia mirata alla crescita attraverso lo sviluppo di tecnologie e servizi low carbon, in linea con gli obiettivi della COP21. Inoltre, al fine di mitigare i rischi derivanti dagli aspetti legali e normativi legati ai cambiamenti climatici, il Gruppo intrattiene con le autorità e gli enti regolatori locali e internazionali rapporti caratterizzati da un approccio trasparente e collaborativo. |
influenzare la performance finanziaria dell'Azienda.
| Rischi legati alle crisi idriche | I rischi legati alla crisi idrica sono principalmente dovuti a cambiamenti climatici e ai livelli di utilizzo della risorsa idrica. Gli impatti differiscono in funzione del contesto geografico, ma la tendenza generale è una minore prevedibilità della frequenza e una maggiore intensità dei fenomeni piovosi, con conseguente riduzione della disponibilità delle risorse idriche stesse. In merito ai livelli di utilizzo delle risorse idriche, il rischio è legato alla competizione tra produzione industriale, utilizzo agricolo e uso di acqua potabile in un contesto di scarsità dell'acqua. |
Enel conduce analisi meteorologiche a 3-6 mesi e sta sviluppando le analisi di lungo periodo nelle aree in cui sono presenti impianti di produzione, in particolare idroelettrici, al fine di anticipare le possibili variazioni nella disponibilità dell'acqua. Vengono inoltre svolte importanti attività in collaborazione con le autorità locali di gestione dei bacini, con l'obiettivo continuo di adottare una strategia condivisa di gestione delle risorse idriche, che tenga in considerazione anche le esigenze delle comunità locali. Inoltre, Enel adotta misure per migliorare l'efficienza nell'uso e nella qualità dell'acqua nell'ambito dei SGA a livello di siti di produzione. |
|---|---|---|
| Rischi di compliance ambientale |
La normativa in materia di protezione dell'ambiente sta diventando sempre più restrittiva, anche a seguito della maggiore consapevolezza e sensibilità della comunità su tali aspetti. Il risultato è un aumento delle richieste per le aziende in materia di minimizzazione del proprio impatto ambientale. Inoltre, l'aumento della popolazione e la crescita economica generano impatti correlati alla scarsità delle risorse, alla gestione di acqua, rifiuti e biodiversità. |
Enel ha adottato un SGA certificato ai sensi della ISO 14001 nei suoi impianti di generazione e nelle reti di distribuzione, che includono estesi sistemi di monitoraggio di KPI ambientali e l'adozione di azioni volte a minimizzare l'impatto ambientale, andando oltre i requisiti normativi. Inoltre, Enel mette in atto specifiche misure per la protezione della biodiversità nelle aree circostanti ai propri impianti e installazioni. Infine, il Gruppo conduce valutazioni di impatto ambientale ogni volta che viene sviluppato un nuovo progetto, stabilendo misure per la protezione dell'ambiente e degli ecosistemi circostanti lungo l'intero ciclo di vita del progetto (costruzione, operazione, dismissione). |
| Rischi legati al capitale umano: richiesta e sviluppo di nuovi profili e competenze professionali |
Le profonde trasformazioni del settore energetico, caratterizzate da una forte spinta tecnologica, richiedono la presenza di nuovi profili e competenze professionali, nonché un importante cambiamento di carattere culturale e organizzativo. Le organizzazioni devono orientarsi verso nuovi modelli di business, agili e flessibili. Politiche di valorizzazione delle diversità e di gestione e promozione dei talenti diventano elementi chiave in aziende che stanno gestendo la transizione e che hanno una presenza geografica diffusa. |
Enel pone le persone che lavorano in Azienda al centro del proprio modello di business. A tal fine, la gestione del capitale umano costituisce uno dei pilastri del Piano Strategico 2019-2021, cui sono legati specifici obiettivi, tra cui lo sviluppo delle capacità e competenze digitali, la promozione di sistemi di valutazione dell'ambiente lavorativo e delle performance, la diffusione in tutti i Paesi della politica di diversità e inclusione. Inoltre, Enel sta sviluppando specifiche iniziative per diffondere la metodologia di lavoro agile all'interno dei processi aziendali. |
In fase di identificazione e valutazione dei rischi è stato inoltre applicato il "Precautionary Principle"3, in particolare in relazione ai rischi in materia di ambiente, salute e sicurezza, e per ciascuna tipologia di rischio sono state individuate specifiche azioni atte a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione. Tale principio è inoltre applicato da Enel in relazione alla gestione dei rischi, con particolare riguardo allo sviluppo e all'introduzione di nuovi prodotti/tecnologie, alla pianificazione delle attività operative e alla realizzazione e costruzione di nuovi impianti/asset.
Ulteriori dettagli sui rischi sopra riportati e sul sistema di gestione dei rischi in generale sono contenuti nella Relazione Finanziaria Annuale e nel Bilancio di Sostenibilità per l'esercizio 2018, messi a disposizione sul sito internet della Società (www.enel.com).
In relazione agli specifici ambiti previsti dal D.Lgs. 254/16 sono inoltre indicati nelle sezioni seguenti del documento i relativi rischi e le modalità di gestione, in particolare in merito alla gestione dei diritti umani, alla lotta alla corruzione, alla salute e sicurezza sul lavoro, alla catena di fornitura e alle relazioni con le comunità, nonché le relative politiche e i presídi posti in essere. In merito ai diritti umani e alla lotta alla corruzione è stato tenuto in considerazione quanto previsto dalle normative vigenti (per esempio, D.Lgs. 231/01 in ambito italiano) e/o dalle linee guida internazionalmente riconosciute (United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights) in materia.
3 Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo (Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992), Principio 15.
Enel ha avviato nel 2012 e consolidato nel tempo un processo volto all'identificazione delle tematiche prioritarie per il Gruppo e per gli stakeholder dell'Azienda denominato analisi delle priorità (cosiddetta "materiality analysis"). La metodologia è stata sviluppata tenendo in considerazione le linee guida di numerosi standard internazionali, tra cui il Global Reporting Initiative (GRI), i princípi della Communication on Progress (COP) del UN Global Compact e l'SDG Compass, che supporta le aziende nell'allineamento delle proprie strategie agli SDG.
L'obiettivo dell'analisi è identificare e valutare le tematiche maggiormente prioritarie per gli stakeholder, rapportarle con le priorità di azione del Gruppo e con la strategia industriale, al fine di verificarne "l'allineamento" (o il "disallineamento") e individuare eventuali gap da colmare.
Nel corso degli anni, il processo di analisi delle priorità si è am-
pliato da un punto di vista del perimetro geografico coperto e ha coinvolto un numero sempre maggiore di società, secondo il principio di rilevanza. In particolare, nel 2018 è stato possibile includere nell'analisi 231 iniziative, 18 Paesi e 46 società. Sulla base dei risultati complessivi dell'analisi e tenendo in considerazione gli ambiti tematici richiesti dal D.Lgs. 254/16, vengono definiti i focus per la redazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, del Bilancio di Sostenibilità e dei contenuti da inserire nella Relazione Finanziaria Annuale, e vengono impostati gli obiettivi inclusi nel Piano Strategico 2019-2021 e nel Piano di Sostenibilità 2019-2021 (si veda il paragrafo "Piano di Sostenibilità 2019-2021" per maggiori approfondimenti sul tema). Si rimanda alla "Nota metodologica" per informazioni di dettaglio sul processo utilizzato.
Comprendere le aspettative degli stakeholder è una delle fasi cruciali dell'analisi delle priorità ed è perfettamente in linea con l'approccio aperto e inclusivo "Open Power" di Enel.
Le unità responsabili del rapporto con gli stakeholder, coinvolte annualmente all'interno del processo di analisi, hanno il compito di:
identificare e aggiornare la lista delle categorie di stakeholder rilevanti allo scopo di definire un elenco completo degli stakeholder attuali e potenziali e di essere sempre allineati con il contesto di sostenibilità in cui opera Enel;
valutare e ponderare le diverse categorie in base ai parametri di dipendenza, influenza e urgenza;
coinvolgere gli stakeholder secondo le modalità più opportune in funzione del tipo di relazione in essere, della frequenza di interazione e del contesto di riferimento.
Il processo previsto da Enel prevede il coinvolgimento degli stakeholder esterni e interni, compreso il top management, attraverso interviste e questionari, a volte predisposti ad hoc, ma anche attraverso l'analisi di diverse iniziative in essere con gli stakeholder stessi condotte durante l'anno dalle varie aree aziendali. Nella "Nota metodologica" vengono riportate le categorie di stakeholder principali e i rispettivi canali di comunicazione e coinvolgimento adottati.
Il risultato dell'analisi delle priorità viene riassunto nella cosiddetta matrice delle priorità (o matrice di materialità), in cui sono riportate le seguenti informazioni:
sull'asse orizzontale, la priorità che gli stakeholder, opportunamente ponderati sulla base della loro rilevanza, attribuiscono alle varie tematiche. Nella parte destra della matrice risultano, quindi, i temi su cui gli stakeholder richiedono un impegno da parte del Gruppo in termini di maggiori investimenti, di rafforzamento di prassi e sistemi di gestione esistenti, di formalizzazione di impegni e politiche chiare;
sull'asse verticale, i temi su cui Enel prevede di focalizzare i propri sforzi, con il relativo grado di priorità, anche in considerazione degli investimenti previsti, degli impegni assunti e delle tematiche incluse nel Piano Strategico di Gruppo. Nella parte alta della matrice risultano, quindi, i temi su cui è previsto, nell'ambito degli obiettivi strategici di Gruppo, un impegno elevato per i prossimi anni.
I temi maggiormente rilevanti, secondo le priorità attribuite dagli stakeholder, sono: "Nuove tecnologie, servizi e digitalizzazione", "Decarbonizzazione del mix energetico", "Centralità del cliente" e "Creazione di valore economico-finanziario". Sulle varie tematiche, anche in funzione delle priorità attribuite dagli stakeholder nella matrice, l'Azienda si impegna a lavorare proattivamente per rispondere alle diverse esigenze, attraverso l'individuazione, il monitoraggio e il raggiungimento di obiettivi e target formalizzati all'interno del Piano di Sostenibilità (si veda il paragrafo "Definizione degli obiettivi non finanziari" per un maggiore approfondimento).
I risultati mostrano un sostanziale allineamento tra quanto richiedono gli stakeholder e le priorità attribuite dall'Azienda sulle diverse tematiche.
I temi di "Creazione di valore economico-finanziario" e "Nuove tecnologie, servizi e digitalizzazione" risultano particolarmente rilevanti nelle strategie aziendali, in linea con quanto previsto nel Piano Strategico.
I capitoli seguenti della presente Dichiarazione approfondiscono le tematiche non finanziarie, per le quali l'Azienda ha inoltre condiviso pubblicamente l'impegno nel raggiungimento di obiettivi non finanziari, i cui contenuti sono approfonditi nel successivo paragrafo relativo al Piano di Sostenibilità.
I temi prioritari, oggetto della presente Dichiarazione, sono: "Governance solida e condotta trasparente", "Decarbonizzazione del mix energetico", "Gestione e compliance ambientale", "Gestione, sviluppo e motivazione delle persone", "Salute e sicurezza sul lavoro", "Coinvolgimento delle comunità locali", "Catena di fornitura sostenibile".
La totalità delle tematiche valutate all'interno dell'analisi delle priorità sono trattate all'interno degli altri documenti di rendicontazione aziendali, in particolare nella Relazione Finanziaria Annuale 2018 e nel Bilancio di Sostenibilità 2018, disponibili sul sito internet www.enel.com.
B Decarbonizzazione del mix energetico
M Gestione e compliance ambientale
Enel integra la sostenibilità in tutti gli aspetti del business, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per ridurre l'impatto ambientale, per soddisfare le esigenze dei clienti e delle comunità locali e migliorare le relazioni con i dipendenti e i fornitori mettendo al primo posto la sicurezza delle persone. Attraverso l'ascolto e il coinvolgimento attivo di tutti gli interlocutori e l'uso razionale delle risorse viene promossa una sinergia tra progresso sociale ed economico, con l'obiettivo di creare valore condiviso e inclusivo nel medio/lungo termine.
Per tale motivazione, il Piano di Sostenibilità 2018-2020, in linea con il Piano Strategico, identificava i seguenti pilastri, fondamenta e fattori abilitanti.
Nei successivi capitoli della presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e nel Bilancio di Sostenibilità 2018 sono esposti i risultati e le azioni relativi agli obiettivi del suddetto Piano di Sostenibilità.
Come risultato del processo di integrazione, avviato da alcuni anni, della sostenibilità nella strategia aziendale, a novembre 2018 è stato presentato ai mercati il nuovo Piano Strategico che, sempre di più, include la sostenibilità al proprio interno, come parte fondante e alla base delle politiche e degli obiettivi stabiliti per il Gruppo, finalizzati alla creazione di valore sostenibile di lungo periodo per tutte le categorie di stakeholder. In particolare, il Piano di Sostenibilità 2019-2021 presenta:
4 pilastri, su cui il Gruppo vuole focalizzare il proprio impegno
Miglioramento operativo per un servizio di qualità
Coinvolgimento e inclusione delle comunità
5 fondamenta, che da sempre caratterizzano il modo di operare di Enel
Sono inoltre presenti due fattori moltiplicatori trasversali, l'innovazione e la digitalizzazione, quali leve per accelerare la crescita e promuovere ulteriore efficienza.
Si riportano di seguito i principali obiettivi non finanziari del Piano di Sostenibilità 2019-2021, inclusi nella presentazione al Capital Markets Day 2018, mentre il dettaglio di tutti gli obiettivi verrà riportato nel Bilancio di Sostenibilità 2018.
| Ambito Piano di Sostenibilità 2019-2021 | Tematica obiettivo | |||
|---|---|---|---|---|
| Crescita attraverso tecnologie e servizi low carbon | Riduzione emissioni specifiche di CO2 (SDG 13) |
|||
| Applicazione delle migliori pratiche ambientali internazionali a impianti a carbone selezionati |
||||
| Coinvolgimento e inclusione delle comunità | Istruzione di qualità equa e inclusiva (SDG 4) | |||
| Energia economica, affidabile, sostenibile e moderna (SDG 7) | ||||
| Crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile (SDG 8) | ||||
| Coinvolgimento e inclusione delle nostre persone | Promuovere la diffusione delle digital skill tra tutti i dipendenti | |||
| Indagine di clima | ||||
| Valutazione delle performance per le nostre persone4 | ||||
| Adozione globale della policy su diversità e inclusione |
A novembre 2018 Enel ha rilanciato al 2030 i propri impegni in relazione a quattro dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite:
SDG 4 – Istruzione di qualità;
SDG 7 – Energia pulita e accessibile;
SDG 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica;
SDG 13 – Lotta contro il cambiamento climatico.
Il Gruppo ha inoltre assunto un nuovo impegno su due ulteriori SDG al 2021:
SDG 9 e 11 – Industria, innovazione e infrastrutture e Città sostenibili.
4 Eleggibili e raggiungibili: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e che sono risultati in forza per almeno 3 mesi.
| 102-15 | 102-16 | 102-17 | 103-2 | 103-3 |
|---|---|---|---|---|
| 205-3 | 405-1 | 406-1 | 408-1 | 409-1 |
| 412-1 | 412-2 | 414-1 |
Alla base delle proprie attività il Gruppo Enel dispone di un solido sistema etico, dinamico e costantemente orientato a recepire le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale, che tutte le persone che lavorano in Enel e per Enel devono rispettare e applicare nella loro attività quotidiana. Un sistema che si fonda su specifici "Compliance Program" tra cui: Codice Etico, Policy sui Diritti Umani, Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione ("Piano TZC"), Enel Global Compliance Program, Modello ex D.Lgs. 231/01 e altri modelli di compliance nazionali eventualmente adottati dalle società del Gruppo in conformità alla normativa locale.
Fin dal 2002 Enel ha adottato il Codice Etico, che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder. Il Codice Etico ha validità sia in Italia sia all'estero, pur in considerazione della diversità culturale, sociale ed economica dei vari Paesi in cui Enel opera. In particolare, il documento si articola in:
princípi generali nelle relazioni con gli stakeholder, che definiscono i valori di riferimento cui il Gruppo si ispira nello svolgimento delle varie attività;
criteri di condotta verso ciascuna classe di stakeholder, che forniscono nello specifico le linee guida e le norme alle quali i collaboratori di Enel sono tenuti ad attenersi per garantire il rispetto dei princípi generali e per prevenire il rischio di comportamenti non etici;
meccanismi di attuazione, che descrivono il sistema di controllo preordinato ad assicurare l'osservanza del codice e il suo continuo miglioramento.
Enel richiede, inoltre, a tutte le imprese collegate o partecipate e ai principali fornitori e partner di adottare una condotta in linea con i princípi generali del Codice.
Ogni violazione o sospetto di violazione degli Enel Compliance Program può essere segnalato, anche in forma anonima, tramite un'unica piattaforma a livello di Gruppo ("Ethics Point") accessibile dal seguente indirizzo: www.enel.ethicspoint.com. Le segnalazioni possono essere inviate anche via mail o via posta ordinaria. La Funzione Audit riceve e analizza tali segnalazioni assicurando le relative attività di verifica e garantendo omogeneità di trattamento a livello di Gruppo, nel rispetto delle previsioni contenute nelle politiche aziendali e nella normativa locale. Il processo di gestione delle segnalazioni è regolato attraverso la Policy "Gestione delle segnalazioni anonime e non anonime (whistleblowing)", che ribadisce la garanzia di anonimato e di tutela contro qualsiasi forma di ritorsione, così come assicura adeguata protezione dalle segnalazioni 'in malafede', prive di fondamento, inviate allo scopo di danneggiare o recare pregiudizio a persone e/o società.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Segnalazioni ricevute (1) | n. | 144 | 123 | 85 | 21 | 17,1 |
| Violazioni relative a episodi di (2): | n. | 30 | 31 | 21 | -1 | -3,2 |
| Conflitto di interessi/corruzione (3) | n. | 10 | 7 | 6 | 3 | 42,9 |
| Appropriazione indebita | n. | 7 | 15 | 7 | -8 | -53,3 |
| Pratiche di lavoro | n. | 8 | 6 | 6 | 2 | 33,3 |
| Comunità e società | n. | - | 1 | - | -1 | -100,0 |
| Altre motivazioni | n. | 5 | 2 | 2 | 3 | - |
(1) Nel corso del 2018 si è registrato un incremento delle segnalazioni ricevute riconducibile alla variazione del perimetro di consolidamento avvenuta nel 2017 e ad attività di comunicazione interna e sensibilizzazione all'uso del canale del Codice Etico.
(2) Nel corso del 2018 si è conclusa l'analisi delle segnalazioni ricevute nel 2017; per tale ragione il numero delle violazioni accertate relativo al 2017 è stato riclassificato da 27 a 31. Delle ulteriori 4 violazioni accertate, 2 hanno riguardato episodi di conflitto di interessi/corruzione e 2 episodi di appropriazione indebita.
(3) La corruzione consiste nell'abuso di potere conferito con finalità di guadagno privato e può essere istigato da individui nel settore pubblico o privato. Qui viene interpretato includendo pratiche di corruzione quali tangenti, estorsione, collusione, conflitto di interessi e riciclaggio di denaro.
In osservanza al decimo principio del Global Compact, in base al quale "le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti", Enel intende perseguire il proprio impegno di lotta alla corruzione, in tutte le sue forme, dirette e indirette, applicando i princípi declinati nei pilastri del proprio sistema di gestione anti-corruzione. Il Sistema di Gestione Anti-corruzione ("Anti-bribery Management System - AMS") di Enel si fonda su un impegno del Gruppo alla lotta alla corruzione, applicando criteri di trasparenza e di condotta secondo quanto dettagliato nel Piano TZC, il quale costituisce la politica anti-corruzione di Enel.
Unitamente al Piano TZC, i pilastri in cui si articola l'AMS risultano essere:
il Codice Etico;
i Modelli di prevenzione dei principali rischi penali (per esempio, il reato di corruzione nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e tra privati, i reati ambientali, i reati societari e, per le società italiane, i reati di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro), contemplati dalla normativa applicabile in materia di responsabilità d'impresa (cosiddetto "Compliance Program") nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera (per esempio, Modello Organizzativo 231 per le società italiane, "Modelo de prevención de riesgos/Programa de Integridade" per le società del Gruppo in Spagna e Sud America);
l'Enel Global Compliance Program ("EGCP"), strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale del Gruppo a prevenire la commissione al di fuori dell'Italia
di illeciti da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e i connessi rischi reputazionali. L'EGCP trova applicazione nelle società non italiane del Gruppo, integrando, ove esistenti, i Compliance Program eventualmente adottati dalle medesime società, anche in conformità alla normativa locale.
Fermo restando quanto previsto nei suddetti Compliance Program e la specifica disciplina normativa applicabile alla fattispecie criminosa della corruzione in tutte le sue forme, l'Enel Global Compliance Program costituisce, nel rispetto delle principali legislazioni in materia e delle migliori pratiche di governo societario, il framework generale di comportamento dei dipendenti del Gruppo nella lotta alla corruzione.
Tra le aree potenzialmente più esposte al rischio corruzione (attiva e/o passiva), sia nell'ambito dei rapporti con le pubbliche amministrazioni sia nel settore privato, si riportano: (i) la negoziazione ed esecuzione di contratti con terze parti (autorità pubbliche, associazioni, società, ecc.); (ii) la partecipazione a gare (pubbliche e private); (iii) la selezione di partner/ consulenti; (iv) la gestione di risorse finanziarie; (v) la gestione di omaggi e ospitalità; (vi) i processi di assunzione del personale; (vii) i meccanismi di incentivazione nella remunerazione dei top manager.
In relazione a tali aree a rischio, i citati presídi di governance (dal Piano TZC al Codice Etico all'EGCP/Compliance Program), unitamente al corpo procedurale vigente, delineano un efficace sistema di prevenzione, parte integrante del Sistema di Controllo Interno del Gruppo.
L'organizzazione dell'AMS, in coerenza proprio con le Linee
di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) approvate dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, prevede che l'Amministratore Delegato, in qualità di Direttore preposto al SCIGR di Enel, sia – unitamente ai relativi primi riporti, per quanto di competenza – espressione dell'Alta Direzione. Quest'ultima è responsabile di assicurare che i rischi siano correttamente individuati e mitigati. In particolare, le strutture di Direzione a diretto riporto (principalmente Audit e Legale/Compliance) e, conseguentemente, l'intero management contribuiscono all'attività di adozione e di diffusione delle norme stabilite nei pilastri del Sistema di Gestione Anticorruzione. In particolare:
la Funzione Legale/Compliance definisce linee guida in materia di compliance e anti-corruzione, fornendo supporto e consulenza per la loro interpretazione e supervisionando le corrispondenti azioni intraprese dalle società del Gruppo;
la Funzione Audit valuta, attraverso l'esecuzione di attività di audit sui processi aziendali, l'adeguatezza del SCIGR, riferendo ai competenti organi di amministrazione e controllo. L'identificazione dei rischi di corruzione avviene nell'ambito dell'attività di risk assessment svolta dalla Funzione Audit, finalizzata a indirizzare il Piano di Audit annuale in ottica riskbased. Tale risk assessment prevede anche la mappatura e la valutazione dei rischi di frode attiva e passiva che potrebbero interessare l'organizzazione;
la Funzione Persone e Organizzazione (unità Qualità) supporta l'adozione e il mantenimento dell'AMS in conformità ai requisiti dello standard internazionale ISO 37001:2016, assicurando la consistenza dei processi e adottando metodologie best-in-class.
In data 8 maggio 2017, l'AMS di Enel SpA ha ottenuto la certificazione di conformità ai requisiti dello standard internazionale ISO 37001:2016 in materia di sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione, successivamente confermata in occasione della verifica di mantenimento svolta nel corso del 2018 e in fase di programmazione per il 2019.
A valle dell'ottenimento della certificazione anti-corruzione ex ISO 37001 da parte di Enel SpA, Enel ha progressivamente esteso il piano di certificazione 37001 alle principali società controllate del Gruppo, italiane ed estere, in linea con quanto dichiarato nello scorso Bilancio di Sostenibilità. A oggi, il percorso di certificazione è stato positivamente completato, in particolare, per Enel Green Power SpA (in estensione ad alcune società controllate estere di quest'ultima), Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, E-Distribuzione SpA, Enel Italia Srl, Enel Sole Srl, Enel.si Srl, Enel Energia SpA, e, con riguardo al perimetro delle società estere del Gruppo, per Endesa SA, Enel Américas SA, Enel Generación Chile SA, Enel Chile SA, Edesur SA, Codensa SA, Emgesa SA.
Per il biennio 2019-2020 è prevista la finalizzazione dell'iter di certificazione anti-corruzione ISO 37001 per le principali società italiane ed estere del Gruppo, in ulteriore estensione anche alla luce dell'attuale perimetro societario e delle recenti acquisizioni societarie.
A partire dal 2018 Enel SpA ha, inoltre, affidato il ruolo di "Funzione di conformità per la prevenzione della corruzione", istituita ai sensi dello standard ISO 37001:2016, a un organo interno collegiale, composto da un rappresentante delle Funzioni Legale e Affari Societari, Audit, Persone e Organizzazione (unità di Qualità), con il compito – tra gli altri – di supervisionare la progettazione e l'attuazione da parte della Società del proprio sistema di gestione per la prevenzione della corruzione.
Nel corso del 2018, nell'ambito delle segnalazioni ricevute, sono stati accertati 10 episodi riconducibili a casi di "conflitto di interessi" per i quali non risultano evidenze di pratiche corruttive. In relazione a tutti gli episodi, Enel ha adottato specifici provvedimenti nei confronti dei soggetti coinvolti, in linea con la normativa di riferimento, che hanno comportato 7 azioni nei confronti di dipendenti e 6 azioni nei confronti di appaltatori. Per maggiori informazioni circa il funzionamento dei meccanismi di segnalazione degli stakeholder si rimanda al precedente paragrafo "La lotta alla corruzione attiva e passiva".
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Segnalazione relative a episodi di conflitto di interessi/corruzione |
n. | 33 | 27 | 19 | 6 | 22,2 |
| Violazioni relative a episodi di conflitto di interessi/ corruzione (1) |
n. | 10 | 7 | 6 | 3 | 42,9 |
| Azioni intraprese nei confronti dei dipendenti in risposta a episodi di violazione per conflitto di interessi/corruzione |
n. | 7 | 6 | 6 | 1 | 16,7 |
| Azioni intraprese nei confronti degli appaltatori in risposta a episodi di violazione per conflitto di interessi/corruzione |
n. | 6 | 3 | 1 | 3 | 100,0 |
(1) Nel corso del 2018 si è conclusa l'analisi delle segnalazioni ricevute nel 2017, per tale ragione il numero delle violazioni accertate relativo al 2017 è stato riclassificato da 5 a 7, e conseguentemente il numero di azioni intraprese è passato da 4 a 6 per quanto riguarda quelle verso i dipendenti e da 2 a 3 per quanto riguarda quelle verso gli appaltatori.
Enel è impegnata a supportare attivamente la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Per questo, il rispetto dei diritti
Il 5 febbraio 2013 Enel ha voluto accogliere l'approccio indicato dalle Nazioni Unite "Proteggere, Rispettare, Rimediare" attraverso l'approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, di una policy dedicata ai diritti umani, che rafforza e approfondisce gli impegni già sanciti dai Compliance Program aziendali.
La policy identifica otto princípi che i collaboratori di Enel SpA e delle società da essa controllate devono osservare nello svolgimento di tutte le proprie attività, relativamente a due macro-tematiche: pratiche di lavoro e relazioni con le comunità e società.
La politica è disponibile online all'indirizzo www.enel.com. Pratiche di lavoro:
1. Rifiuto del lavoro forzato od obbligatorio e del lavoro minorile
umani è uno dei princípi alla base dell'agire di Enel e focus costante in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera.
Relazioni con le comunità e società:
L'individuazione dei princípi è ispirata ai contenuti della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, alla Convenzione europea sui diritti dell'uomo e ad alcune Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) su diritti umani e sociali, libertà di associazione e sindacale, divieto di lavoro forzato e di lavoro minorile, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La policy affida alla Funzione Innovability (Innovazione e Sostenibilità) i compiti di programmare e coordinare l'adozione del processo di due diligence5, congiuntamente con le altre Funzioni interessate, per quanto di rispettiva competenza; di
Come richiesto dalle linee guida delle Nazioni Unite e sulla base dei princípi della policy, Enel svolge uno specifico processo di due diligence dei diritti umani sull'intera catena del valore nei diversi Paesi in cui opera.
In particolare, il processo è stato definito nel 2016 in allineamento con le migliori pratiche internazionali e prevede quattro fasi:
1. valutazione del rischio percepito dagli stakeholder chiave, a
riportare al Comitato Controllo e Rischi sull'adozione del processo di due diligence; di rendicontare annualmente all'interno del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo la performance di Enel rispetto agli impegni assunti.
livello di singolo Paese con riferimento ai diritti del lavoro, delle comunità locali e ambientali;
i temi legati alla corruzione e agli impatti ambientali presentano una valutazione di "rischio di alta priorità" che richiede alle aziende di dotarsi di meccanismi avanzati di presidio e
4. monitoraggio dei piani di azione e rimedi.
monitoraggio;
Paesi del Gruppo.
Al fine di conoscere il contesto in cui Enel opera nel campo dei diritti umani e identificare le tematiche più rilevanti in termini di rischio è stata effettuata una consultazione di numerosi esperti provenienti da diversi settori, quali società civile, istituzioni accademiche, cittadini, clienti e fornitori, nei diversi Paesi di presenza.
La consultazione ha permesso all'Azienda di classificare ciascuno dei temi inclusi nella politica dei diritti umani in base al livello di rischio percepito, risultato della combinazione delle dimensioni di gravità e probabilità di una effettiva violazione.
I rischi sono stati quindi catalogati in base a una scala di valori così definita: rischio accettabile (livello minimo), rischio da controllare, rischio di alta priorità, rischio elevato (livello massimo). Dall'analisi si è evinto che:
La seconda fase del processo di due diligence ha avuto l'obiettivo di valutare le pratiche e le politiche di Enel a presidio dei diritti umani, attraverso l'utilizzo di uno strumento standard in tutti i Paesi del Gruppo. Il processo permette di identificare le eventuali aree di miglioramento e le raccomandazioni per definire i piani di azione.
In particolare sono state condotte interviste con il top management, a livello sia di Holding sia di singolo Paese, al fine di analizzare il livello di integrazione del rispetto dei diritti umani > la diversità, il rifiuto del lavoro minorile, la mitigazione degli impatti sulle comunità locali e l'applicazione delle migliori pratiche in tema di salute e sicurezza presentano una valutazione di "rischio da controllare". In particolare il tema della diversità risulta particolarmente rilevante in Italia, mentre dal punto di vista degli impatti sulle comunità locali un focus maggiore è richiesto dai Paesi dell'area sudamericana. Il tema della salute e della sicurezza è invece percepito in maniera trasversale come tematica fondamentale in tutti i
nella gestione quotidiana dell'Azienda, identificando potenziali rischi e opportunità. Allo stesso tempo è stata effettuata una valutazione delle politiche, procedure, sistemi e pratiche dell'Azienda in ciascuna delle aree della catena del valore, attraverso l'analisi di oltre 100 indicatori.
Questa analisi ha permesso di verificare che Enel dispone di un insieme di meccanismi e sistemi di gestione solidi che consentono di garantire il rispetto dei diritti umani e di gestire adeguatamente i rischi esistenti.
5 Nel contesto dei Princípi Guida su Business e Diritti Umani (Princípi 17-21), tale termine si riferisce a un sistema di gestione continua che un'azienda mette in atto in considerazione del settore in cui opera, dei contesti operativi, delle dimensioni dell'azienda e non solo, per assicurarsi di rispettare o di non essere complici in abusi sui diritti umani. Ciò implica "identificare, prevenire, mitigare e rendicontare" potenziali effetti negativi causati dall'impresa.
Di seguito si riporta una tabella riepilogativa delle tematiche previste dalla politica, con indicazione della relativa valutazione del rischio percepito e del loro livello di copertura.
| Tematiche | Rischio medio percepito | Sistema a presidio dei diritti umani |
Principali politiche e procedure a presidio dei diritti umani |
|---|---|---|---|
| Pratiche di lavoro | |||
| Libertà di associazione e contrattazione collettiva |
Rischio accettabile | Robusto | Enel si impegna a rispettare la libertà di associazione e contrattazione collettiva dei propri dipendenti. In particolare Enel riconosce loro il diritto a costituire o prendere parte a organizzazioni finalizzate alla difesa e alla promozione dei loro interessi; riconosce loro di essere rappresentati da organismi sindacali o da altre forme di rappresentanza; riconosce loro il valore della contrattazione collettiva quale strumento privilegiato per la determinazione delle condizioni contrattuali e per la regolazione dei rapporti tra Direzione aziendale e sindacati. |
| Rifiuto del lavoro forzato | Rischio accettabile | Robusto | I contratti regolano nella loro interezza le condizioni di |
| Condizioni di lavoro giuste e favorevoli |
Rischio accettabile | Robusto | lavoro ed espongono in maniera chiara tutti i termini inclusi nei contratti che forniscono dettagli sui diritti dei lavoratori (orario di lavoro, retribuzione, lavoro |
| Rifiuto del lavoro minorile | Rischio da controllare | Robusto | straordinario, indennità, benefíci). I termini sono tradotti nella lingua madre dei lavoratori e sono supportati con informazioni contenute in documenti condivisi con i dipendenti. I sistemi e le procedure di gestione delle risorse umane garantiscono l'assenza di minori nella forza lavoro. Vengono anche effettuati progetti di tirocinio e di alternanza scuola-lavoro. |
| Diversità e inclusione | Rischio da controllare | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Gestione, sviluppo e motivazione delle persone". |
| Salute e sicurezza | Rischio da controllare | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Salute e sicurezza sul lavoro". |
| Comunità e società | |||
| Relazioni con le comunità | Rischio da controllare | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Relazioni responsabili con le comunità". |
| Impatti ambientali | Rischio di alta priorità | Robusto | Per i dettagli consultare il capitolo "Sostenibilità ambientale". |
| Corruzione | Rischio di alta priorità | Robusto | Per i dettagli consultare il paragrafo "La lotta alla corruzione attiva e passiva". |
Rischio medio percepito: media dei livelli di rischio percepito individuato nei Paesi oggetto dell'analisi.
Scala di riferimento rischi: 1. Rischio alto; 2. Rischio di alta priorità; 3. Rischio da controllare; 4. Rischio accettabile.
Scala di riferimento dei valori di performance del sistema (processi, politiche e procedure) a presidio dei diritti umani: Robusto (75% - 100%); Buono (50% - 75%); Sufficiente (25% - 50%); Da migliorare (0% - 25%).
Durante il processo di due diligence che ha valutato la conformità delle pratiche Enel con la politica sui diritti umani e il suo allineamento con i Princípi Guida delle Nazioni Unite, sono state individuate opportunità di miglioramento per rafforzare l'impegno dell'Azienda a rispettare i diritti umani nello svolgimento della propria attività industriale e commerciale.
Sono stati sviluppati piani di azione specifici per ciascun Paese di presenza e, accanto a questi, un piano di miglioramento da gestire a livello centrale al fine di armonizzare e integrare processi e politiche definite a livello globale e applicate a livello locale. Nel 2018 è stata avviata l'esecuzione dei piani di azione, elaborati al termine della due diligence sopra descritta, la cui conclusione è prevista per la fine del 2019.
In totale sono state pianificate circa 160 azioni, di cui il 67% completate, per rafforzare il sistema di gestione e di controllo (processi, policy e procedure).
Si riportano, inoltre, le aree di miglioramento individuate sui temi di diritto del lavoro.
| Tematiche | Linee di Business | Paesi | Aree di miglioramento |
|---|---|---|---|
| Libertà di associazione e contrattazione collettiva |
Acquisti Globali | Cile, Colombia, Italia, Perù, Romania, Russia |
Controlli della performance dei fornitori con contratto attivo. |
| Rifiuto del lavoro forzato | Persone e Organizzazione/ Legale e Affari Societari/ Acquisti Globali |
Argentina, Brasile, Colombia, Perù, Romania, Russia |
Applicare una due diligence sulle agenzie di recruitment eventualmente utilizzate. |
| Rifiuto del lavoro minorile | Acquisti Globali/ Legale e Affari Societari |
Cile, Romania, Russia | Integrare i controlli sui fornitori per verificare un eventuale loro coinvolgimento in violazioni in passato. |
Sono state individuate le aree di miglioramento e sono state già eseguite le relative azioni correttive per quanto riguarda le pratiche di procurement. Nel corso del processo sono stati, inoltre, analizzati i presídi relativi alla catena di fornitura, alla relazione con i clienti e alla formazione delle persone di Enel.
La gestione dei fornitori si articola in tre fasi fondamentali: sistema di qualificazione, condizioni generali di contratto e Vendor Rating. Tali processi sono necessari anche per integrare nelle valutazioni gli aspetti ambientali, sociali e di governance. Il sistema globale di qualificazione dei fornitori consente una valutazione accurata delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto, mentre il sistema di Vendor Rating è finalizzato al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori in termini di qualità, tempestività e sostenibilità nell'esecuzione dei contratti. In particolare, il sistema di qualificazione richiede, così come previsto dalle normative vigenti in materia, la presentazione di specifici documenti (autocertificazioni circa il possesso dei requisiti di ordine generale, bilanci, certificazioni, ecc.) nonché l'adesione ai Compliance Program di Enel e ai dieci princípi del Global Compact. Inoltre, tale sistema prevede una valutazione dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, di sicurezza, di diritti umani ed etici, nonché dei requisiti di onorabilità. In relazione ai gruppi merce a elevato rischio salute e sicurezza vengono effettuate ulteriori verifiche su specifici aspetti, come per esempio l'andamento degli indici infortunistici, le politiche adottate, il rispetto della normative igienico-sanitarie, ecc. Attraverso tale sistema vengono dunque valutati tutti i fornitori6 considerati critici in relazione alle categorie merceologiche d'acquisto a più elevato rischio su aspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro. L'analisi del rischio viene svolta sul 100% delle categorie merceologiche d'acquisto. Nel corso del 2018 il 100% dei fornitori qualificati sono stati valutati secondo criteri sociali, ambientali e di safety7 , e il numero di fornitori con cui è stato stipulato un nuovo contratto nell'anno è pari a 31.434. I rapporti con i fornitori sono regolati da specifiche condizioni contrattuali, costituite da una parte generale, applicabile a tutti
i contratti indipendentemente dal Paese in cui le attività si svolgono, e da allegati specifici per ciascun Paese.
Grazie alle procedure di monitoraggio delle imprese si instaura un dialogo continuo tra Enel e i suoi fornitori che in caso di criticità o carenze riscontrate porta alla definizione di azioni di miglioramento. In casi di particolare gravità si procede alla risoluzione del contratto e/o alla sospensione della qualifica.
6 Sono considerati in questa valutazione i fornitori di primo livello con i quali Enel ha un contratto diretto attivo con valore > 25mila euro.
7 I nuovi fornitori 2018 con contratto diretto attivo con valore > 25mila euro sono pari a circa 10.731 di cui qualificati circa il 23% (pari a circa il 30% nel 2017); il dato 2018 tiene conto di una più puntuale quantificazione.
In tutti i Paesi in cui Enel opera, i clienti hanno a disposizione diversi canali di contatto (posta, sito web, numeri verdi). Enel monitora costantemente i feedback ricevuti al fine di comprendere la percezione del cliente e le eventuali criticità in corso e porre in atto le opportune azioni correttive. In Italia, per esempio, si garantisce il controllo della qualità commerciale di tutti i canali di contatto, effettuando monitoraggi sistematici sui processi di vendita e gestionali. L'obiettivo è assicurare la conformità alle prescrizioni nel rispetto della normativa vigente, della privacy e delle norme a tutela della libertà e dignità dei lavoratori.
Nel corso del 2018 è stato erogato un totale di circa 800mila
ore di formazione sui temi di sostenibilità, di cui i diritti umani sono una parte fondamentale; in particolare, i corsi erogati hanno riguardato principalmente le tematiche ambientali e di salute e sicurezza dei lavoratori, con una media di 11,9 ore di formazione pro capite, in aumento rispetto al 2017 (8,2 ore). È stato inoltre lanciato un nuovo corso di formazione online, dedicato ai diritti umani, con cui Enel ha voluto rinnovare il proprio impegno in materia coinvolgendo tutte le persone in Azienda attraverso la condivisione di storie e buone pratiche che evidenziano il ruolo chiave svolto dai diritti umani. Infine, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, è stata effettuata una campagna di comunicazione interna per approfondire i 30 articoli della Dichiarazione attraverso il coinvolgimento del top management e di esperti, sia interni sia esterni, che hanno portato testimonianze di applicazione di tali princípi all'interno dei processi di business.
Nel corso del 2018 sono state ricevute 144 segnalazioni concernenti il Codice Etico, di cui 38 hanno riguardato casi relativi a pratiche di lavoro, mentre non si è registrata alcuna segnalazione relativa a comunità e società. Delle 38 segnalazioni relative alle pratiche di lavoro, in 8 casi è stata riscontrata una violazione: 1 caso riconducibile a mobbing, 5 afferenti al clima aziendale e 2 su inadempimenti delle normative su salute e sicurezza. Per maggiori informazioni circa il funzionamento dei meccanismi di segnalazione degli stakeholder si rimanda al precedente paragrafo "Codice Etico – Segnalazioni degli stakeholder".
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Segnalazioni ricevute | n. | 38 | 23 | 24 | 15 | 65,2 |
| Violazioni relative a episodi di: | n. | 8 | 7 | 6 | 1 | 14,3 |
| Pratiche di lavoro | n. | 8 | 6 | 6 | 2 | 33,3 |
| Comunità e società | n. | - | 1 | - | -1 | -100,0 |
Enel mette al centro del proprio modello di business le persone che lavorano in Azienda, incoraggiando un approccio aperto e inclusivo che le aiuti a esprimere il proprio potenziale in relazione alla propria esperienza e cultura e valorizzando gli elementi di diversità che sono alla base della generazione di nuove idee e opportunità.
Le profonde trasformazioni del mondo dell'energia, caratterizzate da una forte spinta tecnologica, richiedono un importante cambiamento di carattere culturale e organizzativo. In tale scenario, uno dei principali rischi connessi al personale, oltre a quelli legati alla salute e alla sicurezza (si veda il capitolo "Salute e sicurezza sul lavoro"), riguarda la gestione delle competenze e lo sviluppo di nuove modalità di lavoro. Le organizzazioni devono orientarsi verso modelli di business innovativi e flessibili, capaci di riconfigurarsi rapidamente. Le modalità di gestione dei rischi sono riportate al paragrafo successivo. Si veda anche il capitolo "Sistema di corporate governance", paragrafo "Principali tipologie di rischio e modalità di gestione".
Dal 2015 Enel si è dotata di un modello di valori e comportamenti, il modello "Open Power", declinato in diversi aspetti operativi al fine di aumentare il coinvolgimento e la partecipazione delle persone che lavorano in Enel, e che costituisce il punto di riferimento per tutti i processi di gestione e sviluppo delle persone. In particolare sono identificati 4 valori (responsabilità, fiducia, innovazione e proattività) e 10 comportamenti:
7. Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne migliorano il contributo.
8. Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità.
La Funzione "Persone e Organizzazione" definisce i modelli organizzativi in linea con la strategia del Gruppo e il piano pluriennale di gestione delle persone che lavorano in Azienda. I diversi processi di gestione, sviluppo e motivazione delle persone sono regolati da specifiche policy e procedure a livello globale e locale (per esempio, procedure di selezione, assunzione, gestione delle persone) nonché sono presenti sezioni dedicate della intranet aziendale (per esempio, sezione dedicata alla meritocrazia).
Il modello organizzativo di Enel è caratterizzato da una matrice Linee di Business/Paesi e Regioni, cui si affiancano in un'ottica di supporto al business Funzioni Globali di Servizio e Funzioni di Holding.
Il personale del Gruppo Enel al 31 dicembre 2018 è pari a 69.272 dipendenti, di cui il 44% nelle società con sede in Italia. Il saldo tra consistenze di inizio e fine anno mostra un segno positivo di circa 6.400 risorse dovuto principalmente alle acquisizioni in Brasile, Italia e Spagna. Le assunzioni, pari a 3.414, hanno riguardato l'Italia per il 23%, mentre per il restante 77% sono distribuite nei Paesi esteri.
In un contesto in continuo cambiamento servono strutture snelle e agili, con chiara comprensione di obiettivi e priorità, relazioni basate sulla fiducia, velocità nella risoluzione dei problemi, flessibilità e innovazione.
In linea con tale scenario, il processo di selezione e assunzione svolge un ruolo chiave. Al fine di individuare i profili più adatti sono state rafforzate le partnership con le università, anche organizzando giornate dedicate allo scambio di conoscenze o lezioni tematiche nell'ambito dei corsi di studio. È stato anche potenziato il sistema di selezione interna, il cosiddetto "job posting", che rappresenta un'importante opportunità per soddisfare le esigenze organizzative e le aspirazioni delle persone che lavorano in Azienda. Tale sistema permette di promuovere la mobilità interna, la formazione di competenze trasversali, l'integrazione di culture e professionalità nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera. Nel corso del 2018 è stata anche lanciata a livello globale una nuova piattaforma informatica per la gestione del processo, per le selezioni sia interne sia esterne.
La digitalizzazione delle diverse aree di business svolge un ruolo chiave nell'ambito della strategia aziendale. Enel ha quindi avviato nel 2018 un programma per la diffusione delle competenze digitali, con l'obiettivo di coinvolgere l'intera popolazione aziendale entro il 2020 e mantenere costante il pieno coinvolgimento anche nel 2021. In particolare, sono stati lanciati diversi programmi di formazione, tra cui "Digital Pills", disponibile sulla piattaforma aziendale online, articolato in 18 video pillole della durata complessiva di un'ora sui seguenti capitoli: la trasformazione digitale, la metodologia agile, dati, metodologie per l'innovazione e digital revolution. Nell'ultimo anno è stato coinvolto circa il 35% della popolazione in iniziative volte allo sviluppo delle competenze digitali.
In un contesto aziendale sempre più orientato all'apertura e alla condivisione, nel corso del 2018 è stato ripensato il processo di valutazione delle performance qualitative che coinvolge il personale del Gruppo a differenti livelli. Sono state innovate le logiche, gli strumenti e la frequenza, passando da un momento annuale di valutazione a un processo fluido di scambio e confronto, da una relazione duale (responsabile-collaboratore) allo scambio di feedback a 360° (responsabile / collaboratore / colleghi / membri team agile), spostando il focus verso la rete organizzativa rispetto a un modello gerarchico. In particolare, nel 2018, per la valutazione qualitativa, che ha avuto a oggetto i quattro valori di Enel declinati nei 10 comportamenti Open Power agiti nel 2018, è stato coinvolto il 100% delle persone eleggibili e raggiungibili8 di cui è stato valutato il 99%. La valutazione quantitativa è invece stata effettuata per la popolazione con remunerazione variabile, prevedendo l'assegnazione di obiettivi e la loro successiva valutazione.
Per assicurare un'adeguata gestione e valorizzazione del merito, il Gruppo Enel ha inoltre adottato da alcuni anni un processo di "talent management", che consente di gestire in maniera efficace la governance sulle posizioni manageriali facilitando il ricambio generazionale attraverso l'individuazione dei giovani in crescita. Obiettivo è valorizzare le differenze di genere, età e stimolare l'osmosi funzionale per favorire la crescita dei colleghi, e quindi, del Gruppo. Il bacino dei talenti in crescita è quello preferenziale da cui attingere i nuovi manager, che sono nominati a seguito di una valutazione attitudinale e motivazionale utile a verificare l'allineamento tra il livello di responsabilità da affidare alla persona e il modello di management che l'Azienda ritiene necessario per oggi e per il futuro, in linea con l'approccio Open Power.
Un elemento di ascolto importante all'interno dell'Azienda è l'indagine di clima che permette di raccogliere aree di miglioramento e suggerimenti su temi e aspetti della vita lavorativa. Nel corso del 2018 la formulazione dell'indagine è stata rivista prevedendo 20 domande suddivise in tre temi chiave: Benessere, Coinvolgimento e Sicurezza. Oltre l'86% della popolazione Enel9 ha partecipato a livello globale, valutando aspetti quali cortesia, rispetto, collaborazione, equilibrio vita professionalelavorativa privata, motivazione, meritocrazia e collaborazione. L'analisi delle informazioni permetterà di definire piani di azione globali e locali.
8 Eleggibili e raggiungibili: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e che sono risultati in forza e attivi per almeno 3 mesi durante l'anno 2018. 9 Eleggibili e raggiungibili: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e che sono risultati in forza e attivi per almeno 3 mesi durante l'anno 2018. Non è stata coinvolta la società Eletropaulo perché acquisita nel corso dell'anno.
L'impegno di Enel su diversità e inclusione è un percorso iniziato nel 2013 con l'emissione della Politica sui Diritti Umani, cui è seguita la Policy Globale "Diversità e inclusione" approvata nel 2015.
L'approccio di Enel si fonda sui princípi fondamentali di non discriminazione, pari opportunità e uguale dignità per tutte le forme di diversità, inclusione e bilanciamento tra vita privata e vita professionale.
L'applicazione della policy ha permesso di sviluppare progetti globali e locali di valorizzazione delle diversità di genere, età, nazionalità e disabilità e di diffondere la cultura dell'inclusione a tutti i livelli e in tutti i contesti organizzativi. L'impatto della policy viene monitorato periodicamente a livello globale su un dettagliato set di indicatori interni associati alle diverse azioni e dimensioni. In particolare Enel si è data un obiettivo pubblico di assicurare un'equa rappresentanza dei due generi nelle fasi iniziali dei processi di selezione e recruiting (circa il 50% al 2020). Nel 2018 è stata raggiunta, in linea con la traiettoria definita, la presenza del 39% di donne nei processi di selezione.
Enel rispetta la normativa del lavoro dei diversi Paesi e le convenzioni dell'International Labour Organization (ILO) sui diritti dei lavoratori (libertà di associazione e contrattazione collettiva, consultazione, diritto di sciopero, ecc.), promuovendo sistematicamente il dialogo tra le parti e cercando un adeguato livello di accordo e condivisione sulle strategie aziendali da parte dei dipendenti. Nel 2018 la percentuale di dipendenti coperti da accordi di contrattazione collettiva è pari al 91,5%, in lieve diminuzione rispetto al 2017 (91,9%).
Le attività di relazioni industriali a livello di Gruppo continuano a essere svolte secondo il modello previsto nel Global Framework Agreement (GFA) di Enel, siglato a Roma nel 2013 con le Federazioni italiane e le Federazioni globali IndustriAll e Public Services International. L'accordo è fondato sui princípi dei diritti umani, del diritto del lavoro e dei migliori e più avanzati sistemi di relazioni industriali transnazionali dei gruppi multinazionali e delle istituzioni di riferimento a livello internazionale, tra cui l'ILO. Tra questi princípi, è presente il principio sulla remunerazione, secondo il quale la retribuzione minima dei dipendenti del Gruppo non può essere inferiore a quella stabilita dai contratti collettivi e dai trattamenti legislativi e normativi vigenti di riferimento in forza nei diversi Paesi, in linea con quanto disposto dalle convenzioni ILO. Enel garantisce che il principio di reddito equo venga rispettato in tutti i Paesi in cui è presente. L'accordo GFA è stato anche riconosciuto e apprezzato come migliore pratica a livello delle multinazionali europee ed extra UE.
In caso di modifiche organizzative, Enel prevede una tempestiva informativa come indicato nella tabella di seguito riportata.
Periodo minimo di preavviso in caso di cambiamenti organizzativi nei principali Paesi del Gruppo
| Paese | Periodo minimo | Disposizioni di legge/accordi collettivi |
|---|---|---|
| Italia | 25 giorni. | Previsioni di legge |
| Spagna e Portogallo |
30 giorni. | Accordo Quadro di garanzia di Endesa SA e delle sussidiarie in Spagna (12 settembre 2007) |
| Russia | 60 giorni. | Previsioni di legge |
| Romania | Obbligo di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori sullo sviluppo del business e di informarli periodica mente sulla situazione economica dell'Azienda. Per i licenzia menti collettivi ci sono minimo 30 giorni di preavviso per le organizzazioni sindacali e 20 giorni di preavviso per i lavoratori. Il periodo massimo per la procedura di licenziamento collettivo è 90 giorni. |
Previsioni di legge Contratto Collettivo |
| Argentina | Obbligo di aggiornare periodicamente i rappresentanti dei la voratori; tradizionalmente il periodo di preavviso per i cambi riguardanti l'orario lavorativo, il ruolo dei dipendenti o la sede lavorativa è 48 ore, sebbene non ci sia una specifica regola mentazione. |
- |
| Brasile | Obbligo di effettuare una informativa "tempestiva". | - |
| Colombia | Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi. |
- |
| Perù | Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi. |
- |
| Cile | Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi. |
- |
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale organico | n. | 69.272 | 62.900 | 62.080 | 6.372 | 10,1 |
| - Italia (1) | n. | 30.311 | 31.114 | 31.956 | -803 | -2,6 |
| - Iberia (2) | n. | 9.947 | 9.884 | 10.185 | 63 | 0,6 |
| - Europa e Affari Euro-Mediterranei (3) | n. | 5.683 | 5.724 | 5.856 | -41 | -0,7 |
| - Sud America | n. | 20.858 | 13.903 | 12.979 | 6.955 | 50,0 |
| - Nord e Centro America (4) | n. | 2.232 | 2.050 | 891 | 182 | 8,9 |
| - Africa, Asia e Oceania | n. | 241 | 195 | 185 | 46 | 23,6 |
| - Altro (5) | n. | - | 30 | 28 | - | - |
(1) Include Branch Enel Produzione (Russia, Slovacchia), Enelpower (Arabia Saudita), Branch Enel Trading (Algeria), Enel New Hydro e le Finanziarie olandesi.
(2) Include International Endesa BV (IEBV).
(3) Include Croazia.
(4) All'interno dei dipendenti dell'area Nord America sono considerati 1.067 dipendenti di EnerNOC di cui il 55% collocato in Nord America e il 45% in altri Paesi (Sud America, Europa, Asia e Oceania) e 90 di eMotorWerks, di cui l'83% collocato in Nord America e il 17% in altri Paesi europei.
(5) Le Branch riportate nel 2017 e nel 2016 sotto "Altro" sono state ridistribuite come definito sopra, e non si ritiene di dover mostrare la variazione rispetto al 2017.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Assunzioni | n. | 3.414 | 2.301 | 3.360 | 1.113 | 48,4 |
| Variazioni di perimetro | n. | 7.704 | 2.931 | -4.280 | 4.773 | - |
| Cessazioni | n. | 4.746 | 4.413 | 4.914 | 333 | 7,5 |
| Saldo | n. | 6.372 | 820 | -5.834 | 5.552 | - |
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso di ingresso | % | 4,9 | 3,7 | 5,4 | 1,2 | - |
| Persone in entrata per genere | ||||||
| - uomini | n. | 2.410 | 1.619 | 2.618 | 791 | 48,9 |
| % | 70,6 | 70,4 | 77,9 | 0,2 | - | |
| - donne | n. | 1.004 | 682 | 742 | 322 | 47,2 |
| % | 29,4 | 29,6 | 22,1 | -0,2 | - | |
| Persone in entrata per fasce di età | ||||||
| fino a 30 anni | n. | 1.622 | 927 | 1.709 | 695 | 75,0 |
| % | 47,5 | 40,3 | 50,8 | 7,2 | - | |
| da 30 a 50 anni | n. | 1.628 | 1.127 | 1.406 | 501 | 44,5 |
| % | 47,7 | 49,0 | 41,9 | -1,3 | - | |
| oltre i 50 anni | n. | 164 | 247 | 245 | -83 | -33,6 |
| % | 4,8 | 10,7 | 7,3 | -5,9 | - | |
| Persone in entrata per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 796 | 403 | 1.136 | 393 | 97,5 |
| % | 23,3 | 17,5 | 33,8 | 5,8 | - | |
| Iberia | n. | 425 | 315 | 362 | 110 | 34,9 |
| % | 12,4 | 13,7 | 10,8 | -1,2 | - | |
| Sud America | n. | 1.173 | 861 | 992 | 312 | 36,2 |
| % | 34,4 | 37,4 | 29,5 | -3,0 | - | |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | 345 | 275 | 295 | 70 | 25,5 |
| % | 10,1 | 11,9 | 8,8 | -1,8 | - | |
| Nord e Centro America | n. | 603 | 405 | 182 | 198 | 48,9 |
| % | 17,7 | 17,6 | 5,4 | 0,1 | - | |
| Africa, Asia e Oceania | n. | 72 | 36 | 77 | 36 | 100,0 |
| % | 2,1 | 1,6 | 2,3 | 0,5 | - | |
| Altro (1) | n. | - | 6 | 316 | - | - |
| % | - | 0,3 | 9,4 | - | - | |
| Tasso di turnover Cessazioni per genere |
% | 6,9 | 7,0 | 7,9 | -0,1 | - |
| - uomini | n. | 3.845 | 3.656 | 4.021 | 189 | 5,2 |
| % | 81,0 | 82,8 | 81,8 | -1,8 | - | |
| - donne | n. | 900 | 757 | 893 | 143 | 18,9 |
| % | 19,0 | 17,2 | 18,2 | 1,8 | - | |
| Cessazioni per fasce di età | ||||||
| fino a 30 anni | n. | 499 | 321 | 257 | 178 | 55,5 |
| % | 10,5 | 7,3 | 5,2 | 3,2 | - | |
| da 30 a 50 anni | n. | 1.532 | 1.088 | 1.119 | 444 | 40,8 |
| % | 32,3 | 24,6 | 22,8 | 7,7 | - | |
| oltre i 50 anni | n. | 2.715 | 3.004 | 3.538 | -289 | -9,6 |
| % | 57,2 | 68,1 | 72,0 | -10,9 | - | |
| Cessazioni per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 1.668 | 1.250 | 2.141 | 418 | 33,4 |
| % | 35,1 | 28,3 | 43,6 | 6,8 | - | |
| Iberia | n. | 425 | 642 | 911 | -217 | -33,8 |
| % | 9,0 | 14,5 | 18,5 | -5,5 | - | |
| Sud America | n. | 1.815 | 1.847 | 1.073 | -32 | -1,7 |
| % | 38,2 | 41,9 | 21,8 | -3,7 | - | |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | 384 | 407 | 465 | -23 | -5,7 |
| % | 8,1 | 9,2 | 9,5 | -1,1 | - | |
| Nord e Centro America | n. | 421 | 237 | 101 | 184 | 77,6 |
| % | 8,9 | 5,4 | 2,1 | 3,5 | - | |
| Africa, Asia e Oceania | n. | 33 | 26 | 12 | 7 | 26,9 |
| % | 0,7 | 0,6 | 0,2 | 0,1 | - | |
| Altro (1) | n. | - | 4 | 211 | - | - |
| % | - | 0,1 | 4,3 | - | - |
(1) Le Branch riportate nel 2017 e nel 2016 sotto "Altro" sono state ridistribuite come definito nelle note (1)-(4) alla tabella nella pagina precedente e non si ritiene di dover mostrare la variazione rispetto al 2017.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Per genere | ||||||
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 68.137 | 62.053 | 60.921 | 6.084 | 9,8 |
| - di cui uomini | n. | 54.112 | 49.320 | 48.656 | 4.792 | 9,7 |
| - di cui donne | n. | 14.025 | 12.733 | 12.265 | 1.292 | 10,1 |
| Contratti a tempo determinato (1,2,3) | n. | 1.135 | 847 | 1.159 | 288 | 34,0 |
| - di cui uomini | n. | 860 | 650 | 891 | 210 | 32,3 |
| - di cui donne | n. | 275 | 197 | 268 | 78 | 39,6 |
| Per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 30.311 | 31.114 | 31.956 | -803 | -2,6 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 30.271 | 31.053 | 31.915 | -782 | -2,5 |
| Contratti a tempo determinato | n. | 40 | 61 | 41 | -21 | -34,4 |
| Iberia | n. | 9.947 | 9.884 | 10.185 | 63 | 0,6 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 9.610 | 9.637 | 9.943 | -27 | -0,3 |
| Contratti a tempo determinato | n. | 337 | 247 | 242 | 90 | 36,4 |
| Sud America | n. | 20.858 | 13.903 | 12.979 | 6.955 | 50,0 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 20.215 | 13.489 | 12.205 | 6.726 | 49,9 |
| Contratti a tempo determinato (1) | n. | 643 | 414 | 774 | 229 | 55,3 |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | 5.683 | 5.724 | 5.856 | -41 | -0,7 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 5.648 | 5.709 | 5.780 | -61 | -1,1 |
| Contratti a tempo determinato (2) | n. | 35 | 15 | 76 | 20 | - |
| Nord e Centro America | n. | 2.232 | 2.050 | 891 | 182 | 8,9 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 2.154 | 1.949 | 876 | 205 | 10,5 |
| Contratti a tempo determinato | n. | 78 | 101 | 15 | -23 | -22,8 |
| Africa, Asia e Oceania | n. | 241 | 195 | 185 | 46 | 23,6 |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | 239 | 189 | 175 | 50 | 26,5 |
| Contratti a tempo determinato (3) | n. | 2 | 6 | 10 | -4 | -66,7 |
| Altro (4) | n. | - | 30 | 28 | - | - |
| Contratti a tempo indeterminato | n. | - | 27 | 27 | - | - |
| Contratti a tempo determinato | n. | - | 3 | 1 | - | - |
| Per tipologia: | ||||||
| Contratti Full time | n. | 68.390 | 61.930 | 61.156 | 6.460 | 10,4 |
| - di cui uomini | n. | 54.748 | 49.678 | 49.303 | 5.070 | 10,2 |
| - di cui donne | n. | 13.642 | 12.252 | 11.853 | 1.390 | 11,3 |
| Contratti Part time | n. | 882 | 970 | 924 | -88 | -9,1 |
| - di cui uomini | n. | 224 | 292 | 244 | -68 | -23,3 |
| - di cui donne | n. | 658 | 678 | 680 | -20 | -2,9 |
(1) Il dato include anche 14 contratti de obra (a progetto) per il 2018, 4 contratti di inserimento per il 2017 e 5 per il 2016 in Sud America.
(2) Il dato include anche 63 contratti di inserimento per il 2016 in Europa e Affari Euro-Mediterranei (Romania).
(3) Il dato include anche 10 contratti di inserimento per il 2016 in Asia, Africa e Oceania (Sudafrica).
(4) Le società e le Branch riportate nel 2017 e nel 2016 sotto "Altro" sono state ridistribuite come definito nelle note (1)-(4) alla tabella di pagina 38 e non si ritiene di dover mostrare la variazione rispetto al 2017.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Formazione media per dipendente | h/pro-cap | 40,2 | 34,4 | 29,6 | 5,8 | 16,9 |
| Formazione per genere | ||||||
| - uomini | h/pro-cap | 41,2 | 36,4 | 32,1 | 4,8 | 13,2 |
| - donne | h/pro-cap | 36,2 | 25,0 | 27,1 | 11,2 | 44,8 |
| Formazione media per inquadramento | ||||||
| Manager | h/pro-cap | 40,3 | 38,9 | 35,3 | 1,4 | 3,6 |
| Middle Manager | h/pro-cap | 42,2 | 36,8 | 38,4 | 5,4 | 14,7 |
| White collar | h/pro-cap | 33,5 | 27,1 | 24,8 | 6,4 | 23,6 |
| Blue collar | h/pro-cap | 50,1 | 45,3 | 33,2 | 4,8 | 10,6 |
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valutazioni per genere | % | 94,8 | 94,8 | 95,0 | - | - |
| - uomini | % | 95,5 | 95,1 | 94,1 | 0,4 | - |
| - donne | % | 92,2 | 93,7 | 92,4 | -1,5 | - |
| Persone valutate per inquadramento | ||||||
| Manager | % | 95,9 | 97,3 | 97,6 | -1,4 | - |
| Middle Manager | % | 91,2 | 92,3 | 94,8 | -1,1 | - |
| White collar | % | 94,3 | 97,5 | 94,5 | -3,2 | - |
| Blue collar | % | 94,8 | 91,2 | 91,6 | 3,6 | - |
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Forza lavoro per genere | n. | 69.272 | 62.900 | 62.080 | 6.372 | 10,1 |
| - di cui uomini | n. | 54.972 | 49.970 | 49.547 | 5.002 | 10,0 |
| % | 79,4 | 79,4 | 79,8 | - | - | |
| - di cui donne | n. | 14.300 | 12.930 | 12.533 | 1.370 | 10,6 |
| % | 20,6 | 20,6 | 20,2 | - | - | |
| Forza lavoro per fasce di età | ||||||
| < 30 | % | 11,8 | 10,2 | 10,6 | 1,6 | - |
| 30-50 | % | 57,0 | 52,2 | 51,9 | 4,8 | - |
| > 50 | % | 31,2 | 37,6 | 37,5 | -6,4 | - |
| Forza lavoro per inquadramento | ||||||
| Manager | % | 1,9 | 2,0 | 2,1 | -0,1 | - |
| Middle Manager | % | 15,9 | 16,6 | 15,8 | -0,7 | - |
| White collar | % | 50,1 | 51,9 | 52,6 | -1,8 | - |
| Blue collar | % | 32,1 | 29,5 | 29,5 | 2,6 | - |
| Incidenza del personale disabile o | ||||||
| appartenente a categorie protette | % | 3,2 | 3,2 | 3,2 | - | - |
(1) Ore medie di formazione calcolate in base al numero medio di dipendenti nell'anno di riferimento in coerenza con i precedenti documenti di rendicontazione. Sono incluse anche le 760 ore relative alla formazione "job shadowing" (on-site coaching effettuato fra dipendenti di pari livello) a partire dal 2018.
103-3 403-4 403-7 103-2 403-3 403-6 403-1 403-5 403-9 102-15 403-2 DMA EU
Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero, e si impegna a sviluppare e promuovere una solida cultura della sicurezza ovunque nel mondo al fine di garantire un ambiente di lavoro sano. Ciascuno è responsabile della propria salute e sicurezza così come di quella delle persone con cui interagisce e, come previsto nella "Stop Work Policy" di Enel, è tenuto a segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione a rischio o comportamento non sicuro. L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi e nella formazione, la segnalazione e l'analisi dei mancati infortuni, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici, i controlli sulla qualità, la condivisione delle esperienze nel Gruppo e il confronto con i migliori operatori internazionali sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza in Enel.
I principali rischi per la salute e sicurezza cui sono esposti il personale di Enel e le imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo. L'identificazione di tali rischi è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi 3 anni. In particolare, in termini di frequenza di accadimento, gli eventi legati a incidenti di tipo meccanico (cadute, urti, schiacciamento, tagli) sono i più ricorrenti e rappresentano il 70% del totale degli infortuni del 2018. Per quanto riguarda la severità, l'impatto associato agli eventi legati a incidenti di tipo elettrico (che rappresentano il 14% degli infortuni nel 2018) o di caduta dall'alto comporta le conseguenze più gravi (infortuni mortali o "High Consequence"10). Le modalità di gestione dei rischi sono riportate nel paragrafo successivo.
Enel è dotata di una Dichiarazione di impegno per la Salute e Sicurezza, sottoscritta dal top management del Gruppo, e che si fonda sui seguenti princípi fondamentali:
il rispetto della normativa, l'adozione dei migliori standard e la condivisione delle esperienze;
la realizzazione, l'attuazione e il miglioramento continuo del Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza dei lavoratori conforme allo standard internazionale BS OHSAS 18001;
la riduzione degli infortuni, delle malattie professionali e di altri eventi incidentali attraverso l'attuazione di idonee misure di prevenzione e a verifica della loro adeguatezza ed efficacia;
la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza e l'ado-
zione di un approccio sistematico per eliminarli alla fonte o, quando non è possibile, minimizzarli;
la promozione di iniziative di informazione per diffondere e consolidare la cultura della salute, della sicurezza e del benessere organizzativo;
l'adozione di metodi di lavoro ispirati alla qualità e la loro diffusione attraverso una formazione incisiva ed efficace che mira a unire saldamente gli aspetti tecnici e quelli della sicurezza;
l'impegno diretto dei responsabili volto al rafforzamento di una solida cultura di leadership sulla sicurezza;
l'adozione di comportamenti sicuri e responsabili a tutti i livelli dell'organizzazione;
10 "High Consequence" è calcolato come somma di:
• infortuni che al 31 dicembre 2018 risultano avere più di 6 mesi di assenza dal lavoro;
• tra quelli ancora aperti, gli infortuni che sono considerati gravi (prima prognosi > 30 giorni).
la progettazione dei luoghi di lavoro e la fornitura di attrezzature e strumenti idonei allo svolgimento delle attività lavorative garantendo le migliori condizioni di salute, sicurezza, comfort e benessere;
il rigore nella selezione e nella gestione degli appaltatori e dei fornitori e la promozione del loro coinvolgimento nei programmi di miglioramento continuo delle performance di sicurezza;
l'attenzione costante verso le comunità, e verso tutti coloro che operano o entrano in contatto con le attività del Gruppo attraverso la condivisione di una cultura di tutela della salute e della sicurezza;
la definizione annuale di obiettivi specifici e misurabili e il loro monitoraggio continuo per verificarne l'effettivo conseguimento attraverso il coinvolgimento del top management.
A gennaio 2019 Enel ha aggiornato anche la Politica della Salute e Sicurezza in accordo ai princípi enunciati nella Dichiarazione di impegno per la Salute e Sicurezza e nel Codice Etico.
In attuazione della Politica, ogni Linea di Business del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza conforme allo standard internazionale BS OHSAS 18001 che si basa sull'identificazione dei pericoli, sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, sulla pianificazione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sulla verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione e protezione, sulle eventuali azioni correttive.
Il Sistema di Gestione coinvolge sia il personale Enel sia quello delle ditte appaltatrici che lavorano sugli impianti/siti di proprietà. Ogni sistema che coinvolge sia il personale Enel sia quello delle ditte appaltatrici che lavori su impianti e siti di proprietà prevede i seguenti aspetti comuni:
la valutazione preventiva dei rischi e la loro eliminazione e/o riduzione, attraverso l'applicazione delle più aggiornate conoscenze tecniche;
l'individuazione delle misure di prevenzione necessarie e del relativo programma di attuazione;
l'adozione di misure di mitigazione dei rischi residui, dando priorità alle misure collettive rispetto a quelle individuali;
l'intervento attivo, responsabile e integrato, di tutti i soggetti interessati alla sicurezza, coinvolgendo i lavoratori e/o i loro rappresentanti, a partire dall'individuazione delle situazioni di rischio fino alla scelta delle soluzioni per prevenirle e/o ridurle;
la nomina, ove previsto, del medico competente e la predisposizione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori adibiti a specifiche lavorazioni a rischio;
la predisposizione di un programma di informazione e formazione dei lavoratori, al fine di realizzare una maggiore consapevolezza nell'affrontare le situazioni di rischio;
la regolare manutenzione e pulizia degli ambienti di lavoro.
Da un punto di vista organizzativo è presente l'unità Health, Safety, Environment and Quality (HSEQ) di Holding che assume un importante ruolo di presidio, indirizzo e coordinamento, promuovendo la diffusione e condivisione delle migliori pratiche all'interno del Gruppo e il confronto esterno in materia di salute e sicurezza con i top player internazionali, al fine di individuare opportunità di miglioramento e assicurare il costante impegno nella riduzione dei rischi. Accanto alla Funzione di Holding, le strutture HSEQ delle Linee di Business Globali indirizzano e supportano il business sui temi di salute e sicurezza, definiscono piani di miglioramento e ne monitorano l'esecuzione.
Enel è dotata di una specifica policy (Policy 106 "Classification, communication, analysis and reporting of incidents"), che definisce ruoli e modalità affinché sia garantita la tempestiva comunicazione degli eventi incidentali e assicurato il processo di analisi delle cause, la definizione dei piani di miglioramento e il loro monitoraggio in funzione della tipologia di evento. La Policy approfondisce anche le modalità di comunicazione e di analisi degli eventi, tipo "near miss", che avrebbero avuto la potenzialità di causare danni severi.
In accordo alla suddetta policy, tutti gli infortuni gravi e mortali occorsi al personale Enel e a quello delle imprese appaltatrici e gli eventi non gravi considerati significativi sono investigati da un gruppo di esperti. Le azioni di miglioramento identificate vengono monitorate, poi, costantemente e seguite fino al loro completamento e, nel caso di inadempimenti da parte delle imprese appaltatrici, sono adottati opportuni provvedimenti (risoluzione del contratto, sospensione qualifica, ecc.). Nel caso di infortuni gravi e mortali particolarmente rilevanti, al fine di definire ulteriori azioni strategiche sull'intero Gruppo, viene inoltre costituito uno specifico "Steering Committee" che coinvolge le Funzioni/Linee di Business aziendali di volta in volta competenti. Lo Steering Committee ha l'obiettivo di coordinare le azioni di miglioramento già individuate e definire ulteriori azioni strategiche sull'intero Gruppo, per impedire il ripetersi di eventi simili.
Enel possiede, altresì, un sistema di gestione delle crisi e degli eventi critici comune nei diversi Paesi in cui il Gruppo è presente. Tale sistema prevede la valutazione dell'impatto causato dall'evento critico tramite una scala di riferimento standard a tre livelli. Le crisi ad alto impatto sono gestite centralmente, mentre quelle con un livello di impatto medio o basso sono gestite all'interno dell'organizzazione specifica dei singoli Paesi.
Inoltre, per l'analisi e la riduzione dei rischi, quest'anno si è messo in campo un ulteriore progetto: il "Global Safety Dashboard" (GSD) che consiste nello sviluppare un'analisi mirata a livello di impianto/unità, che attinge come dati di input ai "KPI downstream (infortuni e near miss) e upstream (controlli e assessment)" e restituisce come output la graduatoria dei siti e le aree di miglioramento su cui intervenire con maggiore priorità.
La sicurezza è integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese sono monitorate sia in fase preventiva tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto attraverso numerosi processi di controllo. Nel 2018 il processo di qualificazione è stato ulteriormente rafforzato ed è stato predisposto un nuovo allegato alle condizioni generali di contrattazione che definisce in maniera chiara gli obblighi in materia di salute, sicurezza e ambiente che tutti i fornitori devono rispettare. È stato, inoltre, introdotto un processo di valutazione del fornitore chiamato "Safety Supplier Assessment", che prevede l'esecuzione di audit specifici sui temi di sicurezza svolti nella sede del fornitore in caso si evincano specifiche criticità.
Nel 2018 sono proseguiti alcuni progetti di innovazione sulla sicurezza e ne sono stati lanciati di nuovi al fine di migliorare i processi, a partire dalla formazione del personale, passando per l'attuazione di misure di prevenzione e protezione e fino all'esecuzione e analisi dei controlli correttivi.
È stato sviluppato e realizzato un dispositivo portatile capace di individuare tensione elettrica a distanze operative su linee sia di bassa sia di media tensione, prevenendo il contatto dell'operatore con parti energizzate. È stata lanciata un'iniziativa globale per ridurre l'incidentalità stradale per autisti in orario di servizio e per tutte le persone in Azienda che utilizzano auto e moto per recarsi al lavoro. Il progetto include app per smartphone dedicate, simulatori di guida, condizioni di favore per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e convenzioni facilitate con assicurazioni appoggiate all'utilizzo di black box. Infine sono stati sviluppati nuovi scenari di realtà virtuale finalizzati alla formazione operativa, su tematiche sia di manutenzione sia di sicurezza.
Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione, per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale. In quest'ottica il Gruppo realizza campagne di sensibilizzazione globali e locali per promuovere stili di vita sani, sponsorizza programmi di screening volti a prevenire l'insorgenza di malattie e garantisce la fornitura di servizi medici. In particolare è prevista una policy per la prevenzione di malattie locali e supporto in caso di malattie o incidenti all'estero e la Policy "Stress at Work Prevention and Wellbeing at Work Promotion". Ciò consente la prevenzione, l'individuazione e la gestione dello stress in situazioni lavorative che possono interessare sia i casi singoli sia parti più estese dell'organizzazione, fornendo anche una serie di indicazioni volte a promuovere la cultura del benessere organizzativo.
Infine, Il Gruppo fornisce al proprio personale specifiche convenzioni per l'accesso agevolato a: servizi medici e sanitari, interventi di assistenza alle persone con disabilità o in situazione di cosiddetta emergenza e iniziative specifiche di medicina preventiva.
Diverse sono state le campagne di comunicazione sulla salute e sulla sicurezza realizzate nel corso dell'anno su aree di specifica attenzione per l'Azienda. In particolare quest'anno la comunicazione a livello globale si è concentrata soprattutto su argomenti relativi alla salute personale e alle patologie più comuni, come per esempio: ipertensione, epatite, fumo, fattori di rischio per malattie cardiovascolari, cancro alla pelle, ecc. Le campagne di comunicazione si sono basate sia sulla pubblicazione di notizie sulla intranet aziendale, sia su servizi specifici all'interno di Enel TV ed Enel Radio.
Per quanto riguarda la formazione nel 2018 sono state erogate al personale Enel circa 726mila ore di formazione, cui si aggiungono le attività di informazione e addestramento sulla sicurezza, con l'obiettivo di accrescere conoscenze e competenze specifiche dei lavoratori in tutto il Gruppo. Tra i vari argomenti trattati si segnala la formazione online sulla guida sicura sia a quattro sia a due ruote e la formazione "Leadership sulla sicurezza" destinata ai manager.
Nel 2018, inoltre, è stato portato a regime il progetto SHE365, che ha lo scopo di focalizzare l'attenzione su sicurezza, salute e ambiente (Safety-Health-Environment) per tutti i 365 giorni dell'anno.
Il progetto si basa su 3 direttrici principali:
accrescere il coinvolgimento dei fornitori;
rafforzare la catena del commitment;
facilitare la condivisione delle iniziative.
Al fine di facilitare l'applicazione delle iniziative per la salute e la sicurezza e per favorire la condivisione delle decisioni e dei risultati, sono stati istituiti in tutti i Paesi diversi comitati congiunti, dedicati al monitoraggio e al controllo delle condizioni di salute e sicurezza a livello nazionale e divisionale. Con l'obiettivo di facilitare l'integrazione e la standardizzazione dei comitati che operano a diversi livelli, nel corso del 2012, in Italia, è stata istituita una commissione bilaterale sulle politiche di sicurezza e tutela sul posto di lavoro, in accordo con il modello italiano di relazioni industriali del 17 luglio 2012. A partire dal 2013, questa dimensione partecipativa è stata ulteriormente estesa a tutto il perimetro del Gruppo Enel, attraverso la creazione di una commissione bilaterale per la salute e sicurezza a livello di Gruppo, costituita in base all'accordo quadro Enel globale del 14 giugno 2013. La commissione del 2013, che ha definito una "raccomandazione congiunta" applicabile in tutti i Paesi Enel, è focalizzata sull'applicazione e l'attuazione degli standard di sicurezza e della salute a livello di Gruppo. Qui di seguito ulteriori dettagli sulle commissioni che operano nei principali Paesi a livello nazionale e/o locale.
| Paesi | Comitati paritetici per la salute e la sicurezza |
|---|---|
| Italia | Oltre alla commissione bilaterale sulle politiche di sicurezza e la tutela dell'ambiente di lavoro costituita nel 2012, ci sono due comitati che operano a livello divisionale per Infrastrutture e Reti e nella Linea di Business di Generazione. Inoltre, sono organizzati periodici incontri che coinvolgono il datore di lavoro, il servizio di prevenzione e protezione dei manager, il medico competente e il rappresentante della sicurezza dei lavoratori. Gli incontri sono fissati almeno una volta all'anno e rappresentano il 100% dei dipendenti. |
| Russia | In ogni centrale in Russia ci sono comitati che si occupano di salute e sicurezza. Ogni unità organizzativa ha un rappresen tante dei lavoratori in materia di salute sul lavoro, per un totale di 49 rappresentanti, che comunica con i manager aziendali e i sindacati. |
| Romania | In accordo con quanto previsto dalla legislazione, ci sono comitati di sicurezza e igiene in ogni società, composti da: rappre sentanti dei membri della compagnia, il medico specializzato e rappresentanti professionali dei membri dei sindacati/rap presentanti dei dipendenti, che si incontrano periodicamente (con cadenza trimestrale) per discutere di problemi specifici, e proporre misure per gestire, controllare e migliorare la sicurezza. |
| Spagna | A livello nazionale è stata costituita la Comisión de participación y control e, a livello locale, Comités de seguridad y salud territoriales. |
| Argentina | Nelle centrali elettriche ci sono comitati bilaterali in materia di igiene e di salute, che si riuniscono una volta al mese od ogni 2 mesi. |
| Cile | In tutti i centri di produzione con più di 25 lavoratori, ci sono Comités paritarios de higiene y seguridad, che deliberano sulle iniziative di salute e sicurezza sul lavoro attraverso un piano di lavoro annuale. Questi comitati si riuniscono una volta al mese. |
| Perù | Ci sono 5 comitati bilaterali, che vedono anche il coinvolgimento dei rappresentanti delle ditte appaltatrici. |
| Brasile | In tutti i siti è istituita la Comissão interna de prevenção de acidentes, composta da rappresentanti della società e da rappresentanti dei lavoratori; si è concentrata sulla creazione di iniziative di prevenzione degli infortuni. |
| Colombia | Sono stati istituiti due comitati paritetici (COPASST), uno per la distribuzione e uno per la generazione, che si occupano della promozione delle norme di medicina del lavoro. |
Nel 2018 l'indice di frequenza degli infortuni totali ha confermato il trend in diminuzione registrato negli anni precedenti, attestandosi a 0,9012 infortuni ogni milione di ore lavorate, con una riduzione del 14% rispetto al 2017.
In particolare, l'indice di frequenza del personale Enel si è attestato a 0,94 (-21% rispetto al 2017) e quello relativo alle imprese appaltatrici a 0,87 (-10% rispetto al 2017), a conferma dell'efficacia della strategia attuata e delle politiche in materia di sicurezza poste in atto nel Gruppo.
Nel corso del 2018 si è verificato rtunio mortale che ha coinvolto un dipendente del Gruppo Enel (Colombia) e 713 infortuni mortali a carico degli appaltatori (2 in Italia e 5 in Sud America). Le cause sono principalmente associate a incidenti di tipo elettrico.
Si sono inoltre registrati 5 infortuni a dipendenti del Gruppo Enel (3 in Italia e 2 in Argentina) e 12 a carico degli appaltatori (4 in Spagna, 4 in Italia, 3 in Cile e 1 in Argentina) principalmente di tipo elettrico e meccanico, che hanno avuto un esito di tipo "High Consequence".
Nel corso dell'ultimo anno sono state effettuate diverse iniziative volte a rafforzare il sistema di controlli, soprattutto sulle imprese appaltatrici, e l'integrazione tra le aree di business e le Funzioni di salute e sicurezza, al fine di individuare le potenziali aree a rischio e prevenire l'insorgere degli infortuni, anche attraverso l'uso di tecnologie innovative.
11 Gli indici e i dati riportati nel presente capitolo non comprendono le società acquisite nel corso del 2018 (Eletropaulo, YouSave, Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta ed Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta Distribución), per le quali, dato il ridotto arco temporale dall'acquisizione si è ritenuto di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2019, al fine di consentire l'allineamento dei sistemi e delle relative procedure di rendicontazione.
12 Considerando le attività gestite in tutte le aree in cui il Gruppo opera, alle quali afferiscono alcune delle società consolidate con metodo equity e società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO (Build, Sell and Operate), il valore totale degli infortuni mortali è pari a 9, e l'indice di frequenza di Gruppo è pari a 0,87.
13 Considerando le attività gestite in tutte le aree in cui il Gruppo opera, alle quali afferiscono alcune delle società consolidate con metodo equity e società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO (Build, Sell and Operate), il valore totale degli infortuni mortali è pari a 8 (2 in Italia, 5 in Sud America e 1 in Oceania - Australia).
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di infortuni mortali e indice di frequenza (1) | ||||||
| Numero di infortuni mortali | n. | 1 | 2 | - | -1 | -50 |
| Infortuni mortali per area geografica | ||||||
| Italia | n. | - | - | - | - | - |
| Iberia (2) | n. | - | 1 | - | -1 | -100 |
| Sud America | n. | 1 | 1 | - | - | - |
| Nord e Centro America | n. | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | - | - | - | - | - |
| Africa, Asia e Oceania | n. | - | - | - | - | - |
| Indice di frequenza degli infortuni mortali | i | 0,009 | 0,018 | - | -0,009 | -50 |
| Indice di frequenza degli infortuni mortali per area geografica |
||||||
| Italia | i | - | - | - | - | - |
| Iberia (2) | i | - | 0,060 | - | -0,060 | -100 |
| Sud America | i | 0,035 | 0,038 | - | -0,003 | -8 |
| Nord e Centro America | i | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | i | - | - | - | - | - |
| Africa, Asia e Oceania | i | - | - | - | - | - |
| Numero di infortuni "High Consequence" (3) (esclusi i mortali) e indice di frequenza (4) | ||||||
| Numero di infortuni "High Consequence" | n. | 5 | 1 | 2 | 4 | - |
| Numero di infortuni "High Consequence" per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 3 | 1 | 1 | 2 | - |
| Iberia (2) | n. | - | - | - | - | - |
| Sud America | n. | 2 | - | 1 | 2 | - |
| Nord e Centro America | n. | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | - | - | - | - | - |
| Africa, Asia e Oceania | n. | - | - | - | - | - |
| Indice di frequenza degli infortuni "High Consequence" |
i | 0,044 | 0,009 | 0,017 | 0,035 | - |
| Indice di frequenza degli infortuni "High Consequence" per area geografica | ||||||
| Italia | i | 0,055 | 0,018 | 0,018 | 0,037 | - |
| Iberia (2) | i | - | - | - | - | - |
| Sud America | i | 0,070 | - | 0,038 | 0,070 | - |
| Nord e Centro America | i | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | i | - | - | - | - | - |
| Africa, Asia e Oceania | i | - | - | - | - | - |
(1) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni mortali alle ore lavorate/1.000.000.
(2) Nel 2018 Iberia include Spagna e Portogallo. Nel 2016 e 2017 include Spagna, Portogallo e Marocco.
(3) Somma di: infortuni che al 31 dicembre 2018 risultano avere più di 6 mesi di assenza dal lavoro e, tra quelli ancora aperti, infortuni che sono considerati gravi (prima prognosi > 30 giorni).
(4) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni "High Consequence" alle ore lavorate/1.000.000.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di infortuni totali (1) e indice di frequenza (2) | ||||||
| Numero di infortuni | n. | 108 | 133 | 147 | -25 | -19 |
| Infortuni per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 60 | 68 | 73 | -8 | -12 |
| Iberia (3) | n. | 6 | 5 | 5 | 1 | 20 |
| Sud America | n. | 41 | 57 | 62 | -16 | -28 |
| Nord e Centro America | n. | - | 1 | 1 | -1 | -100 |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | 1 | 2 | 6 | -1 | -50 |
| Africa, Asia e Oceania | n. | - | - | - | - | - |
| Indice di frequenza infortuni | i | 0,943 | 1,199 | 1,251 | -0,256 | -21 |
| Indice di frequenza per area geografica | ||||||
| Italia | i | 1,104 | 1,237 | 1,292 | -0,133 | -11 |
| Iberia (3) | i | 0,366 | 0,300 | 0,288 | 0,066 | 22 |
| Sud America | i | 1,434 | 2,160 | 2,360 | -0,726 | -34 |
| Nord e Centro America | i | - | 0,468 | 0,589 | -0,468 | -100 |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | i | 0,097 | 0,193 | 0,391 | -0,096 | -50 |
| Africa, Asia e Oceania | i | - | - | - | - | - |
| Ore lavorate | n. | 114.552.443 | 110.927.204 | 117.472.448 | 3.625.239 | 3 |
(1) Include tutti gli eventi infortunistici (anche quelli con 3 o meno giorni di assenza).
(2) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate/1.000.000.
(3) Nel 2018 Iberia include Spagna e Portogallo. Nel 2016 e 2017 include Spagna, Portogallo e Marocco.
| Personale ditte appaltatrici | |||
|---|---|---|---|
| ------------------------------ | -- | -- | -- |
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di infortuni mortali e indice di frequenza (1) | ||||||
| Numero di infortuni mortali | n. | 7 (3) | 11 | 5 | -4 | -36 |
| Infortuni mortali per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 2 | 3 | 1 | -1 | -33 |
| Iberia (2) | n. | - | - | 1 | - | - |
| Sud America | n. | 5 | 7 | 3 | -2 | -29 |
| Nord e Centro America | n. | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | - | 1 | - | -1 | -100 |
| Africa, Asia e Oceania | n. | - | - | - | - | - |
| Indice di frequenza degli infortuni mortali | i | 0,030 | 0,051 | 0,023 | -0,021 | -41 |
| Indice di frequenza degli infortuni mortali per area geografica | ||||||
| Italia | i | 0,049 | 0,078 | 0,029 | -0,029 | -37 |
| Iberia (2) | i | - | - | 0,029 | - | - |
| Sud America | i | 0,038 | 0,058 | 0,025 | -0,020 | -34 |
| Nord e Centro America | i | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | i | - | 0,073 | - | -0,073 | -100 |
| Africa, Asia e Oceania | i | - | - | - | - | - |
(1) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni mortali alle ore lavorate/1.000.000.
(2) Nel 2018 Iberia include Spagna e Portogallo. Nel 2016 e 2017 include Spagna, Portogallo e Marocco.
(3) Considerando le attività gestite in tutte le aree in cui il Gruppo opera, alle quali afferiscono alcune delle società consolidate con metodo equity e società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO (Build, Sell and Operate), il valore totale degli infortuni mortali è pari a 8 (2 in Italia, 5 in Sud America e 1 in Oceania - Australia).
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di infortuni "High Consequence" (1) (esclusi i mortali) e indice di frequenza (2) | ||||||
| Numero di infortuni "High Consequence" | n. | 12 | 12 | 5 | - | - |
| Numero di infortuni "High Consequence" per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 4 | 7 | 2 | -3 | -43 |
| Iberia (3) | n. | 4 | 2 | 2 | 2 | 100 |
| Sud America | n. | 4 | 2 | 1 | 2 | 100 |
| Nord e Centro America | n. | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | - | 1 | - | -1 | -100 |
| Africa, Asia e Oceania | n. | - | - | - | - | - |
| Indice di frequenza degli infortuni "High Consequence" |
i | 0,051 | 0,056 | 0,023 | -0,005 | -9 |
| Indice di frequenza degli infortuni "High Consequence" per area geografica | ||||||
| Italia | i | 0,098 | 0,183 | 0,058 | -0,085 | -46 |
| Iberia (3) | i | 0,101 | 0,058 | 0,058 | 0,043 | 74 |
| Sud America | i | 0,030 | 0,017 | 0,008 | 0,013 | 76 |
| Nord e Centro America | i | - | - | - | - | - |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | i | - | 0,073 | - | -0,073 | -100 |
| Africa, Asia e Oceania | i | - | - | - | - | - |
| Numero di infortuni totali (4) e indice di frequenza (5) | ||||||
| Numero di infortuni | n. | 205 | 209 | 228 | -4 | -2 |
| Infortuni per area geografica | ||||||
| Italia | n. | 56 | 60 | 52 | -4 | -7 |
| Iberia (3) | n. | 34 | 34 | 50 | - | - |
| Sud America | n. | 111 | 100 | 118 | 11 | 11 |
| Nord e Centro America | n. | 1 | 10 | 4 | -9 | -90 |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | n. | 3 | 5 | 4 | -2 | -40 |
| Africa, Asia e Oceania | n. | - | - | - | - | - |
| Indice di frequenza infortuni | i | 0,873 | 0,969 | 1,027 | -0,096 | -10 |
| Indice di frequenza per area geografica | ||||||
| Italia | i | 1,367 | 1,570 | 1,514 | -0,203 | -13 |
| Iberia (3) | i | 0,859 | 0,990 | 1,447 | -0,131 | -13 |
| Sud America | i | 0,843 | 0,830 | 0,986 | 0,013 | 2 |
| Nord e Centro America | i | 0,226 | 1,239 | 0,448 | -1,013 | -82 |
| Europa e Affari Euro-Mediterranei | i | 0,175 | 0,365 | 0,197 | -0,190 | -52 |
| Africa, Asia e Oceania | i | - | - | - | - | - |
| Ore lavorate | n. | 234.755.218 | 215.608.456 | 221.986.509 | 19.146.762 | 9 |
(1) Somma di: infortuni che al 31 dicembre 2018 risultano avere più di 6 mesi di assenza dal lavoro e, tra quelli ancora aperti, infortuni che sono considerati gravi (prima prognosi > 30 giorni).
(2) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni "High Consequence" alle ore lavorate/1.000.000.
(3) Nel 2018 Iberia include Spagna e Portogallo. Nel 2016 e 2017 include Spagna, Portogallo e Marocco.
(4) Include tutti gli eventi infortunistici (anche quelli con 3 o meno giorni di assenza).
(5) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate/1.000.000.
Il settore energetico sta attraversando una profonda trasformazione e l'attenzione ai fattori sociali e ambientali, unita a un approccio inclusivo, permette di creare valore nel lungo termine per l'Azienda e per le comunità in cui opera. Un modello declinato lungo l'intera catena del valore: analizzando le necessità delle comunità fin dalle fasi di sviluppo di nuovi business; tenendo in considerazione i fattori sociali e ambientali nella realizzazione di cantieri sostenibili; gestendo gli asset e gli impianti per renderli piattaforme di sviluppo sostenibile dei territori in cui si trovano. Ulteriore evoluzione è costituita dall'estensione di tale approccio anche nel disegno, nello sviluppo e nella fornitura di servizi e prodotti energetici, contribuendo a costruire città sempre più sostenibili e facendo leva sull'accesso alle nuove tecnologie e su approcci di economia circolare. Enel si impegna a rispettare i diritti delle comunità e a contribuire al loro progresso economico e sociale, interfacciandosi quotidianamente con una molteplicità di stakeholder.
La ricerca di valore condiviso per l'Azienda e per i suoi stakeholder rappresenta un'opportunità per coniugare la competitività con la creazione di valore sociale nel lungo periodo. La presenza in un perimetro geografico così vasto implica necessariamente un confronto con realtà differenti tra loro e una conoscenza approfondita del territorio e delle esigenze dei vari interlocutori così da identificare soluzioni mirate. Ogni progetto infrastrutturale si confronta, quindi, con valutazioni da parte delle comunità, che potrebbero comportare, in alcuni casi soprattutto legati ad attività di ricollocamento, critiche o condivisioni parziali. In questi ultimi casi il Gruppo potrebbe essere esposto a rischi reputazionali, a ritardi nell'esecuzione dei progetti o alla chiusura degli stessi, con eventuali ripercussioni anche sulla catena di fornitura. Le modalità di gestione dei rischi sono riportate nel paragrafo successivo.
I Compliance Program in essere (Codice Etico, Piano Tolleranza Zero alla Corruzione, Modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/01 ed equivalenti, Enel Global Compliance Program, Policy sui Diritti Umani) sostanziano il modo di operare di Enel basato su princípi di etica, trasparenza, inclusività, rispetto dei diritti umani e massima attenzione alla sicurezza.
Le relazioni responsabili con le comunità costituiscono un pilastro del Piano Strategico di Enel. Guardare costantemente e proattivamente ai bisogni e alle priorità della società permette di cogliere nuove sfide e di ridefinire un modello di business sempre più competitivo, sviluppando nuove strategie e innovando nei processi, anche attraverso soluzioni scalabili. Dal 2015 è stato adottato un modello di creazione di valore condiviso (CSV) che integra fattori socio-ambientali nei processi di business e lungo tutta la catena del valore. La diffusione di tale modello ha richiesto un percorso di definizione e consolidamento all'interno dell'Azienda a livello tanto culturale quanto operativo. Nel 2016 è stata pubblicata la Policy n. 211 "CSV Process definition and management", che definisce come la sostenibilità debba permeare trasversalmente i processi aziendali ed essere una responsabilità condivisa.
Il modello CSV prevede sei fasi, che corrispondono a specifiche applicazioni a supporto:
2. identificazione degli stakeholder, in cui vengono mappati e ponderati i principali stakeholder e vengono rilevate le diverse esigenze e bisogni;
3. analisi delle priorità e dei rischi/opportunità potenziali, in cui le esigenze locali vengono messe in connessione con gli obiettivi aziendali attraverso una matrice di materialità specifica per sito;
Il modello si applica all'intera catena del valore con particolare riferimento alle operazioni di sviluppo del business, ingegneria e costruzioni, nonché gestione e manutenzione degli asset.
A integrazione della suddetta politica, è stata emessa un'istruzione operativa (Operating Instruction n. 1768 "Project Portfolio Management System") che rappresenta l'approccio lungo tutta la catena del valore di Enel in termini di: identificazione dei progetti e relativa mappatura nella piattaforma digitalizzata dedicata (Project Portfolio Management System); gestione del processo di quality assurance; caratterizzazione dei progetti compresa l'identificazione e il calcolo dei beneficiari; modello di valutazione degli impatti dei singoli progetti.
Un approccio inclusivo verso gli stakeholder che si traduce anche in soluzioni di economia circolare: infrastrutture di centrali in dismissione possono essere riconvertite ad altri scopi di promozione del territorio coinvolgendo vari stakeholder. Un esempio è il progetto Futur-e, in Italia, che mira a trasformare 23 centrali in luoghi ecosostenibili dedicati a scienza, arte, cultura o turismo, nuove attività industriali. Maggiori dettagli sul progetto sono disponibili sul sito dedicato www.futur-e.it, al fine di dare massima trasparenza a tutte le informazioni riguardanti il programma.
La definizione e diffusione delle linee guida per l'utilizzo delle applicazioni di CSV, l'elaborazione e la valutazione dei progetti di sostenibilità, la gestione dei progetti a livello di Gruppo e la diffusione delle migliori pratiche tra i Paesi di presenza sono garantite dalla struttura organizzativa di Innovability (Innovazione e Sostenibilità) Holding e dalle relative strutture di Sostenibilità nei diversi Paesi di presenza. Ciascun Paese e Linea di Business emette e adotta documenti organizzativi (procedure organizzative, istruzioni operative) che a livello locale descrivono le modalità di applicazione del modello CSV e declinano la policy globale in base alle diverse peculiarità del business e del contesto.
Nel 2018 Enel, con più di 1.400 progetti e oltre 6 milioni di beneficiari14, nei diversi Paesi in cui è presente, ha contribuito concretamente allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di educazione e formazione, dalle iniziative volte all'inclusione sociale ai progetti di supporto alla vita culturale ed economica, in linea rispetto agli SDG. Leva fondamentale per realizzare questi progetti è il ricorso a partnership con organizzazioni operanti a livello locale che promuovono lo sviluppo del territorio attraverso interventi innovativi e su misura.
La sostenibilità della strategia è confermata anche dal progres-
so compiuto in termini di contributo del Gruppo al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Nel 2018 il Gruppo ha ottenuto i seguenti risultati15:
SDG 4 sostenuti progetti per garantire un'istruzione di qualità, equa e inclusiva, in cui sono stati coinvolti 0,2 milioni di beneficiari (0,2 milioni nel 2017, 0,2 milioni nel 2016);
SDG 7 compiuti progressi nell'offrire accesso a energia economica, affidabile, sostenibile e moderna in America Latina16, Africa e Asia per 1,6 milioni di beneficiari (0,5 milioni nel 2017, 0,7 milioni nel 2016)17;
SDG 8 – promossa la crescita economica, duratura, inclusiva
16 Sud America e Centro America.
17 Con riferimento all'intero perimetro Enel nel 2018 sono stati coinvolti 2,1 milioni di beneficiari.
14 Per beneficiari si intendono le persone a favore delle quali viene realizzato un progetto. Enel considera i soli beneficiari diretti relativi all'anno corrente.
15 Considerando le attività e i progetti svolti in tutte le aree in cui il Gruppo opera (comprese le società consolidate con metodo equity, le fondazioni e le onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO – Build, Sell and Operate), il numero di beneficiari per il periodo 2015-2018 è pari a: circa 1 milione di beneficiari per l'SDG 4; circa 6,3 milioni di beneficiari nell'intero perimetro di Gruppo, di cui 3,3 milioni in Africa, Asia e America Latina, per l'SDG 7; circa 1,8 milioni di beneficiari per l'SDG 8.
e sostenibile con progetti che hanno riguardato 0,2 milioni di beneficiari (0,3 milioni nel 2017, 0,7 milioni nel 2016).
Nel 2018 sono state, inoltre, effettuate 699 applicazioni del modello CSV18, nelle diverse fasi della catena del valore: Sviluppo del Business (Business Development – BD), Ingegneria e Costruzioni (Engineering & Construction – E&C), Gestione e Manutenzione (Operation & Maintenance – O&M).
(1) Il valore totale include 2 applicazioni CSV relative all'area mercato in Colombia e Perù e un progetto in Cile trasversale alle aree di business.
18 Per applicazione si intende l'utilizzo di almeno uno strumento di CSV relativamente a un asset, in qualunque fase della catena del valore e in qualunque Linea di Business. Le applicazioni CSV in fase BD includono applicazioni effettuate relativamente a opportunità di BD (anche in stadi iniziali) e progetti di business usciti dalla pipeline nel 2018. Possono anche essere relative ad asset in O&M in caso di progetti di ammodernamento.
Le applicazioni CSV in fase E&C possono riferirsi ad asset passati alla fase O&M alla fine dell'anno.
Il numero di applicazioni CSV in Infrastructure & Networks (I&N) può riferirsi all'area di concessione ma anche ad aree identificate da municipalità e sottostazioni.
La lotta ai cambiamenti climatici e la protezione dell'ambiente sono tra le responsabilità di una grande azienda globale del settore energetico come Enel, che mira al raggiungimento della completa decarbonizzazione entro il 2050, contribuendo al raggiungimento dell'SDG 13 delle Nazioni Unite. Una strategia basata su una visione di lungo periodo che si traduce in
obiettivi concreti. Oltre alle azioni che fanno leva sul mix di generazione, Enel è attiva nell'innovazione, nella digitalizzazione, nella mobilità elettrica, nell'efficienza energetica, ecc. In questo scenario, l'economia circolare, che coniuga crescita e sostenibilità ambientale, è un elemento trasversale al processo di decarbonizzazione.
Nell'ambito dell'attuale scenario climatico, gli eventi meteorologici estremi, i disastri naturali, nonché il fallimento delle azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico espongono il Gruppo a rischi operativi e regolatori, con particolare riferimento a danni ad asset e infrastrutture che ne potrebbero comportare una prolungata indisponibilità. Inoltre in relazione alle tematiche ambientali in generale sono stati identificati rischi legati a sempre maggiori modifiche a normative/regolamenti e a impatti correlati alla scarsità delle risorse, alla gestione di acqua, rifiuti e biodiversità. Per un maggiore dettaglio si veda il paragrafo "Sistema di corporate governance - Principali tipologie di rischio e modalità di gestione" della presente Dichiarazione e il capitolo "Sostenibilità e lotta al cambiamento climatico" della Relazione Finanziaria Annuale 2018. Le modalità di gestione dei rischi sono riportate nel paragrafo successivo.
La protezione dell'ambiente e delle risorse naturali, la lotta ai cambiamenti climatici, e il contributo per uno sviluppo economico sostenibile sono fattori strategici nella pianificazione, nell'esercizio e nello sviluppo delle attività di Enel, nonché determinanti per consolidare la leadership dell'Azienda nei mercati dell'energia. Enel applica una politica ambientale di Gruppo dal 1996, che si fonda su quattro princípi fondamentali:
1. applicazione all'intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale riconosciuti a livello internazionale ispirati dal principio del miglioramento continuo e definizione di indici ambientali per misurare la performance ambientale dell'intera organizzazione;
2. localizzazione ottimale degli impianti industriali e degli edifici nel territorio, tutelando la biodiversità;
un'organizzazione diffusa nelle unità operative e armonizzata, per quanto riguarda gli indirizzi generali di politica ambientale, da un'unità centrale di Holding. Nelle Linee di Business e nelle Funzioni Globali di Servizio sono presenti, ai vari livelli, strutture e figure preposte e responsabili, garantendo la declinazione operativa delle linee strategiche e di indirizzo comuni.
L'applicazione all'intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale, certificati ISO 14001, è uno degli obiettivi strategici ambientali definiti nella politica ambientale di Gruppo. In accordo con questo obiettivo risultano a fine 2018 attivati e certificati Sistemi di Gestione Ambientale che coprono la quasi totalità delle attività operative (impianti di produzione, reti, servizi, immobili, vendita, ecc.). Per i nuovi impianti e installazioni sono state avviate le attività propedeutiche alla certificazione.
Data la complessità e la varietà delle attività svolte, il Gruppo ha deciso di adottare sistemi di gestione mediante un approccio modulare. È stato pertanto definito un sistema di gestione a livello di Holding, che ha ottenuto nel 2018 la certificazione ISO 14001:2015, che fornisce indirizzo e coordinamento alle Linee di Business sulle tematiche ambientali. Ciascuna Linea di Business ha poi attivato il proprio Sistema di Gestione Ambientale, seguendo gli indirizzi della Holding, ma focalizzato sulla gestione degli aspetti ambientali correlati alle proprie specifiche attività.
Il Gruppo ha firmato la lettera di supporto all'attuazione delle Linee Guida volontarie della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) di Bloomberg, che ha il mandato di sviluppare raccomandazioni sulla disclosure degli impatti finanziari relativi a grandezze 'non-finanziarie' attinenti al cambiamento climatico. Per maggiori dettagli si veda il capitolo "Sostenibilità e lotta al cambiamento climatico" della Relazione Finanziaria Annuale 2018.
A fine dicembre 2018 la capacità installata del Gruppo è pari a circa 85,6 GW, in aumento rispetto al 2017 di circa 0,7 GW a seguito dell'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili negli Stati Uniti (impianti eolici) e in Messico (impianti solari). Oggi il Gruppo può contare, in tutto il mondo, su impianti alimentati da fonti rinnovabili per circa 39 GW di potenza efficiente netta, che costituiscono il 46% della potenza complessiva del parco di generazione del Gruppo.
La produzione di energia nel 2018, pari a circa 250 TWh, risulta stabile rispetto al 2017, mostrando tuttavia un cambiamento nel mix di produzione, che rileva una crescita della quota da fonte rinnovabile. Relativamente alle fonti di produzione si registra una riduzione della componente termoelettrica da carbone (-9% rispetto al 2017) e da cicli combinati (-14% rispetto al 2017), compensata da una maggiore produzione da fonti rinnovabili (+21% rispetto al 2017). Nel 2018 l'energia a emissioni zero prodotta dal Gruppo Enel risulta essere circa il 49%20. Nel settore delle rinnovabili si riscontra un considerevole aumento della produzione idroelettrica (+19%) dovuta principalmente a una maggiore disponibilità idrica in Europa. Per quanto concerne la produzione dalle altre fonti rinnovabili, si registra un incremento complessivo della produzione eolica e solare
rispetto all'anno precedente del 33% per i nuovi impianti eolici e solari in Brasile, Messico e Stati Uniti.
20 Considerando anche la capacità gestita, nel 2018 l'energia a emissioni zero prodotta dal Gruppo Enel risulta essere circa il 51%.
19 Gli indici e i dati riportati nel presente capitolo, relativamente ai fini della reportistica ambientale, non comprendono le società di distribuzione acquisite nel corso del 2018 (Eletropaulo, Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta ed Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta Distribución) per le quali, dato il ridotto arco temporale dall'acquisizione, si è ritenuto di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2019, al fine di consentire l'allineamento dei sistemi e delle relative procedure di rendicontazione.
| CAPAC ITÀ PER FONTE 2018 |
GW 85,6 |
|---|---|
| Rinnovabil i |
46% |
| Olio&Ga s |
12% |
| CCGT | 20% |
| Carbone | 18% |
| Nucleare | 4% |
| PRODU ZIONE PER FONTE 2018 |
TWh 250,3 |
|---|---|
| Rinnovabil i |
39% |
| Olio&Ga s |
10% |
| CCGT | 15% |
| Carbone | 26% |
| Nucleare | 10% |
| CAPAC ITÀ PER FONTE 2017 |
GW 84,9 |
|---|---|
| Rinnovabil i |
45% |
| Olio&Ga s |
12% |
| CCGT | 20% |
| Carbone | 19% |
| Nucleare | 4% |
| RODUZIONE | |
|---|---|
| ----------- | -- |
| PRODU ZIONE PER FONTE 2017 |
TWh 249,9 |
|---|---|
| Rinnovabil i |
32% |
| Olio&Ga s |
11%21 |
| CCGT | 18%21 |
| Carbone | 28% |
| Nucleare | 11% |
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capacità installata complessiva | GW | 85,6 | 84,9 | 82,7 | 0,7 | 0,8 |
| Produzione netta complessiva | TWh | 250,3 | 249,9 | 261,8 | 0,4 | 0,2 |
21 Il dato del 2017 è stato ricalcolato in seguito alla riclassificazione del turbogas.
Le emissioni specifiche di CO2 nel 2018 sono state pari a 0,369 kg/kWheq, registrando una riduzione del 10% rispetto all'anno precedente per effetto di una minore produzione termoelettrica e una maggiore produzione da fonte rinnovabile.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni specifiche di CO2 da produzione netta complessiva (1) |
kg/kWh eq | 0,369 | 0,411 | 0,395 | -0,042 | -10,2 |
(1) Le emissioni specifiche sono calcolate considerando il totale delle emissioni da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore, rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWh).
Nel 2018 le emissioni dirette di CO2 equivalente (Scope 1), pari a circa 95 mln teq, sono diminuite del 10% rispetto al 2017, un risultato dovuto a una produzione termoelettrica in diminuzione rispetto all'anno precedente.
Le emissioni Scope 2 (pari a 1,09 mln teq) riguardano le emissioni indirette derivanti dalla generazione dell'elettricità acquistata e consumata dall'Azienda. In questa definizione sono incluse le emissioni di CO2 associate ai consumi di energia elettrica acquistata in rete per usi civili e per il pompaggio negli impianti idroelettrici.
Le emissioni Scope 3 sono generate come conseguenza delle attività dell'Azienda e non derivano da fonti controllate né possedute dall'Azienda stessa. Per Enel questo valore è legato principalmente alle emissioni in fase estrattiva del carbone e al trasporto dei combustibili utilizzati per l'alimentazione delle sue centrali. Nel 2018 si riscontra un valore pari a 6,78 mln teq, in diminuzione di circa il 5% rispetto al 2017 per una lieve diminuzione dell'attività termoelettrica a carbone.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni di CO2 da produzione di energia elettrica |
||||||
| e calore | mln t | 94,44 | 105,20 | 106,29 | -10,76 | -10,2 |
| Totale emissioni dirette (Scope 1) (1) | mln t eq | 94,80 | 105,51 | 106,73 | -10,71 | -10,2 |
| Totale emissioni indirette (Scope 2 location based) (2,3) | mln t eq | 1,09 | 1,19 | 1,40 | -0,10 | -8,4 |
| Totale emissioni indirette (Scope 2 market based) (2,4) | mln t eq | 1,62 | 1,73 | 1,95 | -0,11 | -6,4 |
| Totale emissioni indirette (Scope 3) (5) | mln t eq | 6,78 | 7,14 | 7,27 | -0,36 | -5,1 |
(1) "Scope 1": include, oltre alle emissioni di CO2 da produzione di energia elettrica e calore, anche l'SF6 espresso come tonnellate equivalenti di CO2 . Il valore ottenuto si calcola attraverso la conversione delle tonnellate di ciascun singolo gas rilevato applicando il valore di Global Warming Potential medio di riferimento (fonte: GHG Protocol).
(2) "Scope 2": la stima delle emissioni indirette di CO2 relative al 2018 dovute ai consumi elettrici delle attività di distribuzione di elettricità, movimentazione del combustibile, estrazione del carbone, gestione immobiliare e all'energia elettrica acquistata da rete dagli impianti idroelettrici è effettuata come prodotto dei consumi elettrici, per i rispettivi coefficienti ponderati di emissione specifica dell'intero mix di generazione dei Paesi in cui il Gruppo Enel opera (fonte: Enerdata - https://www.enerdata.net/). A seguito di un cambio di metodologia, il dato relativo al 2018 comprende anche la quota totale dell'energia acquistata dalla rete per il pompaggio degli impianti idroelettrici. La quota di emissioni relativa alle perdite di rete per l'energia elettrica consumata è stata inclusa nello Scope 3 e non più nelle emissioni Scope 2. I dati relativi al 2017 e al 2016 sono stati ricalcolati.
(3) Il calcolo dello Scope 2 secondo il metodo "location based" si basa sull'ubicazione dell'impresa. È il risultato del calcolo delle emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di elettricità nell'area in cui il consumo ha luogo. Tale dato si ottiene moltiplicando il consumo di elettricità di un'impresa (espresso in kWh) all'interno dei confini del Paese di riferimento, e le emissioni medie di gas serra per kWh nel Paese stesso (fonte: Greenhouse Gas Protocol Scope 2 Guidance, 2015).
I maggiori inquinanti atmosferici associati alla produzione termoelettrica sono gli ossidi di zolfo (SO2 ), gli ossidi di azoto (NOx ) e le polveri22.
In linea con la CO2 , anche per i valori relativi a SO2 e NOx nel 2018 si registrano valori in diminuzione pari rispettivamente a circa il 10% e il 9% rispetto all'anno precedente. Le polveri mostrano invece una sensibile diminuzione (di circa il 37%) rispetto al 2017 dovuta principalmente a lavori di efficientamento in Russia nel sistema di abbattimento polveri e, secondariamente, a una minore produzione termoelettrica da carbone in Italia e Spagna.
Le emissioni specifiche registrano anch'esse una diminuzione attribuibile alle minori emissioni totali a fronte di una diminuzione della produzione termoelettrica compensata da una maggiore quota generativa da fonte rinnovabile.
Al fine del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni specifiche in atmosfera, Enel è impegnata da un lato nella realizzazione di una serie di interventi su specifici impianti a carbone per allinearli alle migliori pratiche internazionali, attraverso l'installazione o il miglioramento degli impianti di abbattimento degli inquinanti, e dall'altro nella progressiva dismissione degli impianti meno efficienti.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni SO2 | t | 192.796 | 214.057 | 220.746 | -21.261 | -9,9 |
| Emissioni NOx | t | 184.468 | 203.329 | 200.660 | -18.861 | -9,3 |
| Emissioni di polveri | t | 43.059 | 68.095 | 59.627 | -25.036 | -36,8 |
| Emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva (1) | ||||||
| Emissioni SO2 | g/kWh eq | 0,75 | 0,84 | 0,82 | -0,09 | -10,7 |
| Emissioni NOx | g/kWh eq | 0,72 | 0,79 | 0,75 | -0,07 | -8,9 |
| Emissioni di polveri | g/kWh eq | 0,17 | 0,27 | 0,22 | -0,10 | -37,0 |
(1) Le emissioni specifiche rispetto alla produzione netta complessiva sono calcolate considerando il totale delle emissioni rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare, termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWheq).
Per Enel utilizzare in maniera efficiente l'energia significa, da un lato, massimizzare il rendimento del mix di fonti (termoelettriche, nucleari e rinnovabili) e, dall'altro, rendere la rete di distribuzione sempre più efficiente per impedire che lungo le linee di trasmissione si perdano quantità significative di energia. La strategia di riduzione dei consumi energetici di Enel, quindi, prevede investimenti per aumentare l'efficienza in tutte le attività del Gruppo, dalla produzione alla distribuzione, e punta anche a diffondere una maggiore consapevolezza nei comportamenti. Nel 2018 sono continuate le attività di efficientamento del processo ed è proseguita l'attuazione di programmi di eccellenza operativa attraverso l'ottimizzazione della distribuzione del carico produttivo.
Il consumo diretto complessivo di combustibile risulta pari a 1.547.064 TJ (pari a 37,0 Mtep). Durante l'anno è stata registrata una diminuzione di circa l'11% dei consumi energetici di combustibile dovuti alla minore produzione termoelettrica e nucleare rispetto all'anno precedente. La produzione geotermica complessiva in Italia e Cile è rimasta sostanzialmente stabile.
22 Le emissioni sono misurate al camino nella maggior parte degli impianti di grandi dimensioni attraverso sistemi di monitoraggio in continuo, secondo quanto richiesto dalla normativa nazionale.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| da fonti non rinnovabili | TJ | 1.488.072 | 1.671.664 | 1.649.723 | -183.591 | -11,0 |
| Carbone | TJ | 634.761 | 686.761 | 708.322 | -52.000 | -7,6 |
| Lignite | TJ | 18.003 | 25.121 | 27.674 | -7.117 | -28,3 |
| Olio combustibile | TJ | 59.997 | 69.668 | 84.782 | -9.671 | -13,9 |
| Gas naturale | TJ | 481.105 | 525.904 | 500.825 | -44.799 | -8,5 |
| Gasolio | TJ | 39.272 | 84.071 | 52.461 | -44.799 | -53,3 |
| Uranio | TJ | 254.934 | 280.139 | 275.659 | -25.205 | -9,0 |
| da fonti rinnovabili | TJ | 58.992 | 59.034 | 61.672 | -42 | -0,1 |
| Biomasse, biogas e rifiuti | TJ | 6.615 | 5.945 | 7.829 | 670 | 11,3 |
| Fluido geotermico | TJ | 52.377 | 53.089 | 53.842 | -712 | -1,3 |
| Totale consumi diretti | TJ | 1.547.064 | 1.730.698 | 1.711.395 | -183.633 | -10,6 |
(1) Non sono inclusi i consumi energetici relativi al comparto immobiliare. Le emissioni indirette legate all'acquisto di energia elettrica dalla rete sono, comunque, riportate nel calcolo dello Scope 2 effettuato secondo la metodologia di calcolo riportata nella nota 2 della tabella di pagina 56.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consumi di combustibile per produzione termoelettrica | ||||||
| Carbone | .000 t | 31.105 | 32.775 | 33.337 | -1.670 | -5,1 |
| Lignite | .000 t | 1.344 | 1.947 | 2.333 | -603 | -31,0 |
| Olio combustibile | .000 t | 1.488 | 1.726 | 2.095 | -238 | -13,8 |
| Gas naturale | mln m3 | 13.080 | 14.318 | 13.883 | -1.238 | -8,6 |
| Gasolio | .000 t | 929 | 1.986 | 1.276 | -1.057 | -53,2 |
| da fonti rinnovabili | ||||||
| Biomasse e rifiuti da produzione termoelettrica | .000 t | 574 | 519 | 642 | 55 | 10,6 |
| Biogas | mln m3 | 1,2 | 1,0 | 1,0 | 0,2 | 23,0 |
| Fluido geotermico | .000 t | 53.548 | 47.323 | 47.668 | 6.225 | 13,2 |
| Consumi di combustibile per produzione nucleare | ||||||
| Uranio | t | 84 | 78 | 110 | 6 | 7,6 |
L'intensità energetica del Gruppo nel 2018 è diminuita di oltre l'11%. Tale decremento è dovuto a un minor consumo energetico totale rispetto al 2017, dato un mix di produzione nell'anno che registra, a fronte di una produzione di Gruppo stabile, una crescita della produzione da fonti rinnovabili.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consumo energetico totale | TJ | 1.547.064 | 1.730.698 | 1.711.395 | -183.633 | -10,6 |
| Intensità di energia (1) | MJ/kWh eq | 6,0 | 6,8 | 6,4 | -0,8 | -11,2 |
(1) L'intensità di energia è calcolata considerando il consumo energetico totale rapportato al totale della produzione rinnovabile, nucleare termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWh).
Le emissioni di CO2 evitate grazie alla produzione a zero emissioni, rappresentata dal nucleare e da fonti rinnovabili, ammontano a 78 mln t nel 2018. Tale aumento rispetto al 2017 è attribuibile a un incremento della produzione da fonte rinnovabile, principalmente idroelettrica, in primo luogo in Europa e in secondo luogo in Sud America. Inoltre, rilevante risulta essere il positivo contributo della produzione eolica e solare.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Emissioni evitate (1) | mln t | 78,5 | 71,3 | 83,8 | 7,2 | 10,1 |
(1) Le emissioni evitate sono calcolate come somma delle emissioni evitate nei diversi ambiti territoriali prendendo come riferimento l'emissione specifica di CO2 della produzione media termoelettrica del singolo Paese, tratta dal database Enerdata (www.enerdata.net). Il dato risulta essere il prodotto tra la produzione di energia elettrica ottenuta da fonte rinnovabile o nucleare e l'emissione specifica di CO2 della produzione termoelettrica del Paese di presenza Enel.
L'acqua è un elemento essenziale per la produzione di elettricità ed Enel è consapevole che la disponibilità di questa risorsa è considerata un fattore critico negli scenari energetici futuri. Enel è tradizionalmente impegnata nella gestione efficiente delle acque che impiega, effettuando un costante monitoraggio di tutti i siti di produzione che si trovano in zone a rischio di scarsità idrica, attraverso i seguenti livelli di analisi:
mappatura dei siti di produzione ricadenti in aree con potenziali situazioni di "water scarcity", in cui cioè il valore medio delle risorse idriche rinnovabili per persona risulta essere inferiore al riferimento fissato dalla FAO (la mappatura è effettuata attraverso l'uso del Global Water Tool del World Business Council for Sustainable Development);
individuazione dei siti di produzione "critici", ossia di quelli in "Water Scarcity Area" con approvvigionamento di acqua dolce;
gestione più efficiente della risorsa acqua tesa anche a massimizzare l'approvvigionamento da reflui e da acqua di mare;
monitoraggio dei dati meteo-climatici di ciascun sito.
Come previsto dalla politica ambientale del Gruppo, Enel si impegna per una gestione efficiente della risorsa idrica, ottimizzando il trattamento delle acque reflue e salvaguardando la qualità dell'ambiente di destinazione. In particolare, le acque reflue sono gli scarichi dell'impianto che, a valle dei recuperi e riutilizzi interni, sono restituite ai corpi idrici superficiali. Lo scarico avviene sempre a valle di un processo di trattamento che abbia rimosso eventuali inquinanti presenti a un livello tale da non arrecare impatti negativi, e comunque nei limiti delle normative nazionali di riferimento. Dove il contesto locale lo consente Enel ha utilizzato, come fonti idriche in ingresso per i propri processi, acque reflue, fornite tipicamente da consorzi di gestione idrica, a valle di processi di trattamento. Nel 2018 la percentuale di approvvigionamento tramite acque reflue trattate è stata del 4,7%.
Nel 2018 il fabbisogno complessivo di acqua è stato pari a 96,3 mln m3 , inferiore di circa il 14,2% rispetto al 2017, per una minore produzione termoelettrica e nucleare. Non rientra in questo valore il prelievo di acqua utilizzato per il raffreddamento a ciclo aperto in quanto interamente restituito al corpo idrico originario.
Il fabbisogno specifico del 2018 è stato pari a 0,38 l/kWheq, inferiore del 14% rispetto al 2017, presentando una sostanziale riduzione rispetto allo scorso anno. Il consumo di acqua da parte del Gruppo, calcolato secondo la nuova versione del GRI Standard 303 "Water and Effluents"23, è stato pari a 48,7 mln m3 (pari a 48.695 ML).
Nel 2018 circa l'8% del totale dell'energia prodotta dal Gruppo Enel ha utilizzato acqua dolce in zone cosiddette "water stressed"24. In queste aree i prelievi avvengono da fonti scarse e costituiscono il 12% dei prelievi complessivi del Gruppo. In particolare questa categoria ha interessato i prelievi da pozzo (67% del totale Enel) e da acquedotto (il 39% del totale). Il consumo di acqua in zone "water stressed" nel 2018 è pari a 5,98 mln m3 (pari a 5.978,7 ML), in diminuzione del 7% rispetto all'anno precedente.
23 Nel 2018 il GRI Standard 303 "Water and Effluents" è stato revisionato, sostituendo la precedente versione relativa al 2016. Il nuovo standard sarà effettivo a partire dal 1° gennaio 2021; tuttavia Enel ha adottato la nuova versione prima dell'effettiva entrata in vigore. In particolare, il GRI 303-5 definisce il consumo di acqua come la sottrazione tra il valore di tutti i prelievi (definiti da Enel come fabbisogno) e quello degli scarichi.
24 Il World Resources Institute (WRI) ha definito "Water Stressed Area" una zona per la quale la disponibilità di acqua pro capite annua risulta inferiore a 1.700 m3 .
| KPI | UM | 2018 | 2017 (5) | 2016 (5) | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Volumi di acqua utilizzata per processo produttivo | ||||||
| Fabbisogno (1) per produzione termoelettrica (2) | mln m3 | 94,5 | 110,4 | 110,4 | -15,9 | -14,4 |
| Fabbisogno (1) per produzione nucleare (3,5) | mln m3 | 1,7 | 1,8 | 23,0 | -0,1 | -5,6 |
| Fabbisogno (1) per produzione geotermoelettrica e | ||||||
| per deposito e mov. combustibili | mln m3 | 0,071 | 0,043 | 0,032 | 0,028 | 65,1 |
| Totale fabbisogno (1) per processi produttivi (4) | mln m3 | 96,3 | 112,2 | 133,5 | -15,9 | -14,2 |
| Fabbisogno (1) per altri usi industriali | mln m3 | 0,02 | 0,02 | 0,29 | - | - |
| Totale fabbisogno (1) di acqua | mln m3 | 96,3 | 112,2 | 133,8 | -15,9 | -14,2 |
| Fabbisogni (1) specifici per processo produttivo | ||||||
| Fabbisogno (1) specifico per produzione | ||||||
| termoelettrica (2) | l/kWh eq | 0,71 | 0,75 | 0,74 | -0,04 | -5,3 |
| Fabbisogno (1) specifico per produzione nucleare (3,5) | l/kWh eq | 0,07 | 0,07 | 0,68 | - | - |
| Fabbisogno (1) specifico per produzione | ||||||
| complessiva da processi produttivi (4) | l/kWh eq | 0,38 | 0,44 | 0,50 | -0,06 | -13,6 |
| KPI | UM | 2018 | 2017 (5) | 2016 (5) | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Prelievi da fonti scarse | mln m3 | 84,4 | 97,5 | 119,7 | -13,1 | -13,4 |
| Acque di superficie (zone umide, laghi, fiumi) | mln m3 | 64,2 | 79,3 | 101,5 | -15,1 | -19,0 |
| Acque sotterranee (da pozzo) | mln m3 | 12,2 | 11,3 | 11,1 | 0,9 | 8,0 |
| Acque da acquedotto (industriale e civile) | mln m3 | 8,0 | 6,9 | 7,0 | 1,1 | 15,9 |
| Prelievi da fonti non scarse | mln m3 | 11,9 | 14,7 | 14,1 | -2,8 | -19,1 |
| Acqua di mare (usata tal quale e dissalata) | mln m3 | 7,4 | 7,8 | 7,7 | -0,4 | -5,1 |
| da reflui (quota usata all'interno degli impianti) | mln m3 | 4,5 | 6,9 | 6,3 | -2,4 | -34,8 |
| Totale | mln m3 | 96,3 | 112,2 | 133,8 | -15,9 | -14,2 |
| Percentuale di impiego di acque reflue trattate | % | 4,7 | 6,1 | 4,7 | -1,4 | - |
(1) A seguito dell'adozione del nuovo GRI 303, da quest'anno il valore finora indicato come consumo specifico viene indicato come fabbisogno specifico. Con fabbisogno si intende il quantitativo complessivo di acqua prelevata, comprensivo del riutilizzo dei reflui, necessario al funzionamento della centrale. Non rientra in questo valore il prelievo di acqua utilizzato per il raffreddamento a ciclo aperto, che viene poi restituita al corpo idrico originario.
(2) I fabbisogni specifici per produzione termoelettrica sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore, rapportato al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWh).
(3) I fabbisogni specifici per produzione nucleare sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione nucleare, rapportato al totale della produzione nucleare.
(4) I fabbisogni specifici da produzione complessiva sono calcolati considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica semplice, combinata di energia elettrica e calore e nucleare, rapportato al totale della produzione termoelettrica semplice e combinata di energia elettrica e calore (compreso il contributo del calore in MWh), rinnovabile e nucleare.
(5) La variazione nel valore di fabbisogno di prelievo di acqua è dovuto a un cambio nel criterio di rendicontazione adottato nel settore nucleare dove l'acqua di raffreddamento restituita al corpo idrico recettore non viene più contabilizzata, al pari di quanto già operato per tutti gli impianti che adottano un sistema di raffreddamento "a ciclo aperto". Sulla base del ricalcolo, nel 2017 i prelievi complessivi di acqua per processi produttivi sono pari a 112,2 mln m3 e nel 2016 sono pari a 133,5 mln m3 .
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Prelievi da fonti scarse | mln m3 | 11,2 | 10,3 | 8,0 | 0,9 | 8,7 |
| Acque di superficie (zone umide, laghi, fiumi) | mln m3 | - | - | - | - | - |
| Acque sotterranee (da pozzo) | mln m3 | 8,1 | 7,0 | 5,1 | 1,1 | 15,7 |
| Acque da acquedotto (industriale e civile) | mln m3 | 3,1 | 3,3 | 2,9 | -0,2 | -6,1 |
| Prelievi da fonti non scarse | mln m3 | - | 0,3 | - | -0,3 | -100,0 |
| Acqua di mare (usata tal quale e dissalata) | mln m3 | - | - | - | - | - |
| da reflui (quota usata all'interno degli impianti) | mln m3 | - | 0,3 | - | -0,3 | -100,0 |
| Totale | mln m3 | 11,2 | 10,6 | 7,8 | 0,6 | 5,7 |
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Acque reflue (quantitativo scaricato) (1) | mln m3 | 47,6 | 53,8 | 111,5 | -6,2 | -11,5 |
| da produzione termoelettrica (1) | mln m3 | 45,9 | 51,9 | 104,5 | -6,0 | -11,5 |
| da produzione nucleare | mln m3 | 1,7 | 1,9 | 6,9 | -0,2 | -10,5 |
| per deposito e movimentazione olio combustibile | mln m3 | 0,01 | 0,01 | 0,06 | - | - |
(1) Il dato relativo alle acque reflue presenta al 2018 una variazione a fronte di un cambiamento di approccio nella metodologia di rendicontazione per la sola area geografica Iberia. Fino allo scorso anno in questa voce si sono riportati i valori degli scarichi come disposto dagli enti autorizzativi preposti secondo un criterio di rendicontazione fiscale. Dal 2018 il valore è stato adeguato al criterio tecnico. Il dato relativo al 2017 è stato ricalcolato secondo il criterio tecnico applicato al 2018 (il valore relativo al 2017 secondo il precedente criterio di rendicontazione fiscale risultava pari a 108,0 mln m3 ).
Enel opera in una moltitudine di geografie e si confronta con differenti valori di biodiversità. Consapevole della complessità e del valore di tali ecosistemi, il Gruppo ha acquisito una consolidata esperienza nella gestione della biodiversità nei pressi dei propri siti, garantendo un allineamento costante con le migliori buone pratiche di settore. L'impatto degli impianti nei confronti di habitat e specie locali, animali e vegetali, viene pertanto valutato nel rispetto delle normative vigenti e monitorato durante l'esercizio dell'impianto.
Al fine di perseguire l'obiettivo di protezione della biodiversità, per ciascun Paese di presenza, Enel rendiconta il numero delle specie nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN25) tutelate dal Gruppo per i progetti mappati. Nel 2018 la numerosità delle specie oggetto di tutela nel Gruppo risultano rappresentate come da tabella sotto indicata.
Per queste specie sono in atto caratterizzazioni, inventari di presenza e monitoraggi, azioni di recupero e rilocazione, ripopolamenti, studi sull'ecologia delle popolazioni per la determinazione di effetti diretti e indiretti da parte degli impianti. Sono anche previste azioni di supporto alle specie osservate, allo scopo di conservarne e/o aumentarne le popolazioni, come l'isolamento delle linee elettriche per la prevenzione del rischio di elettrocuzione, la posa di nidi artificiali, la realizzazione di mangiatoie e rifugi.
25 La Lista Rossa, redatta dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), fornisce informazioni sullo stato di conservazione delle diverse specie distinguendole in: Estinta (EX), Estinta in Ambiente Selvatico (EW), Estinta nella Regione (RE), In Pericolo Critico (CR), In Pericolo (EN), Vulnerabile (VU), Quasi minacciata (NT), Minor Preoccupazione (LC).
Specie della Lista Rossa IUCN oggetto di tutela nell'ambito dei progetti di biodiversità avviati dal Gruppo nel 2018 (1)
| Categorie della Lista Rossa IUCN (2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI | CR | EN | VU | NT | LC | |||
| Italia | 2 | 5 | 6 | 4 | 19 | |||
| Spagna | - | 2 | 7 | 10 | 157 | |||
| Romania | 1 | 1 | 7 | 3 | 1 | |||
| Grecia | 1 | 2 | 9 | 10 | 2 | |||
| Brasile | - | 5 | 24 | 49 | 2.693 | |||
| Cile | 1 | 6 | 5 | 5 | 9 | |||
| Colombia | 8 | 10 | 29 | 41 | 104 | |||
| Perù | - | 1 | 1 | - | 1 | |||
| USA | 1 | 3 | 2 | 5 | 85 | |||
| Totale | 14 | 35 | 90 | 127 | 3.071 |
(1) I valori riportati nella tabella si riferiscono ai soli progetti di biodiversità in corso nel 2018 nei diversi Paesi in cui opera il Gruppo.
(2) Per la descrizione delle categorie si rimanda alla nota 25 alla pagina precedente.
I rifiuti prodotti dalle attività del Gruppo sono sempre conferiti a siti autorizzati in base alla loro classificazione e, in linea con le politiche adottate dal Gruppo, sempre più avviati a recupero. Nel 2018 Enel ha prodotto quasi 9 mln t di rifiuti, di cui il 98% classificato come non pericoloso.
Il quantitativo prodotto è in diminuzione rispetto al 2017 del
4,1%. Tale variazione è dovuta a una minore produzione di rifiuti derivante dalla generazione termoelettrica, in particolar modo quella a carbone. I rifiuti avviati a recupero in tutto il perimetro Enel sono stati pari al 22,9% rispetto al totale dei rifiuti prodotti, in lieve miglioramento rispetto al dato del precedente anno.
| KPI | UM | 2018 | 2017 | 2016 | 2018-2017 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rifiuti non pericolosi | t | 8.846.150 | 9.315.552 | 9.074.122 | -469.402 | -5,0 |
| Rifiuti pericolosi (1) | t | 150.673 | 67.453 | 70.060 | 83.220 | - |
| Totale rifiuti prodotti | t | 8.996.823 | 9.383.005 | 9.144.182 | -386.182 | -4,1 |
| Rifiuti complessivamente avviati al recupero | % | 22,9 | 22,5 | 25,7 | 0,4 | - |
| Rifiuti non pericolosi per modalità di | ||||||
| smaltimento | ||||||
| Rifiuti non pericolosi riciclati o avviati al recupero | t | 2.047.476 | 2.082.742 | 2.317.053 | -35.266 | -1,7 |
| Rifiuti non pericolosi conferiti in discarica | t | 6.798.673 | 7.232.810 | 6.757.069 | -434.136 | -6,0 |
| Rifiuti pericolosi per modalità di smaltimento | ||||||
| Rifiuti pericolosi riciclati o avviati al recupero | t | 15.413 | 26.406 | 29.240 | -10.993 | -41,6 |
| Rifiuti pericolosi conferiti in discarica | t | 135.260 | 41.047 | 40.820 | 94.213 | - |
(1) Nel 2018 il sensibile aumento dei rifiuti pericolosi è dovuto a una temporanea riclassificazione dei rifiuti termoelettrici della Centrale di Brindisi. A seguito del sequestro della centrale da parte dell'autorità giudiziaria nel settembre 2017, nelle more dell'espletamento dell'indagine e in via precauzionale, le ceneri sono state classificate come "rifiuto pericoloso" e destinate a smaltimento. A seguito del dissequestro dell'impianto ad agosto 2018 le ceneri sono tornate a essere classificate come "rifiuto non pericoloso" e avviate al recupero. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2018 nella sezione "Fatti di rilievo del 2018".
I procedimenti giudiziari26 aperti al 31 dicembre 2018 risultano essere 292 in tutto il Gruppo. I contenziosi ambientali sono attribuiti principalmente a Italia, Sud America e Iberia.
L'importo delle multe irrogate a società del Gruppo nel 2018 ammonta a circa 12 milioni di euro, con un aumento rilevante rispetto allo scorso anno (circa 2 milioni di euro nel 2017), dovuto principalmente a una sanzione imposta alla società di distribuzione Ampla Energia e Serviços SA in Brasile. Nell'ambito dei contenziosi relativi al 2018, si segnala l'apertura di un procedimento a carico di E-Distribuzione SpA, per ipotesi di violazioni del D.Lgs. 231/01 in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, avviato per la presunta commissione del reato di gestione di rifiuti non autorizzata (articolo 256 TUA) e per la violazione di prescrizioni del Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/04), in relazione ad alcuni lavori di rimozione di una linea elettrica. Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo "Attività e passività potenziali" della Relazione Finanziaria Annuale 2018.
26 Sono inclusi i procedimenti passivi civili e penali a contenuto ambientale in cui il Gruppo è citato in giudizio e quelli originati da ricorsi di terzi per l'annullamento di provvedimenti amministrativi favorevoli.
Enel, in qualità di ente di interesse pubblico (ai sensi dell'articolo 16, comma 1, del D.Lgs. 39 del 27 gennaio 2010), è soggetto all'applicazione del D.Lgs. 254 del 30 dicembre 2016 "Attuazione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni" (D.Lgs. 254/16).
La presente Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DnF) di Enel al 31 dicembre 2018 è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/16 e alla Legge di Bilancio 2019 e costituisce un documento distinto dalla Relazione sulla Gestione. Il presente documento è redatto annualmente a partire dall'esercizio finanziario 2017, in ottemperanza a quanto richiesto dal D.Lgs. 254/16. La DnF è pubblicata nella sezione "Investitori" del sito internet di Enel (www.enel.com).
La presente DnF, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività dell'impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva che sono rilevanti per Enel, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa, secondo il processo descritto nel seguito (si veda il paragrafo "L'analisi delle priorità 2018"). Si riportano nella seguente tabella i temi coperti con indicazione dello specifico capitolo del documento dove vengono trattati.
| 102-1 | 102-3 | 102-5 | 102-40 | 102-42 | 102-45 |
|---|---|---|---|---|---|
| 102-46 | 102-47 | 102-48 | 102-49 | 102-50 | 102-51 |
| 102-52 | 102-53 | 102-54 | 102-55 | 102-56 | 103-1 |
Informazioni e approfondimenti sulle tematiche e gli indicatori esposti nel presente documento possono essere richiesti a:
Viale Regina Margherita, 137 00198 Roma – Italia Tel +39 06 8305 1 E-mail [email protected] Web https://www.enel.com/it/investors1
| Tema della DnF/ decreto |
Tema dell'analisi delle priorità |
Capitolo DnF | Rischi | Politiche e modello di gestione |
Attività e risultati |
|---|---|---|---|---|---|
| Ambiente | Decarbonizzazione del mix energetico |
Sostenibilità ambientale | Pag. 19-20 Pag. 53 |
Pag. 53-54 | Pag. 54-63 |
| Gestione e compliance ambientale |
|||||
| Sociale | Coinvolgimento delle comunità locali |
Relazioni responsabili con la comunità |
Pag. 50 | Pag. 50-51 | Pag. 51-52 |
| Catena di fornitura sostenibile |
Valori e pilastri dell'etica aziendale |
Pag. 31-32 Pag. 42 |
Pag. 33 Pag. 42-45 |
Pag. 33 Pag. 48-49 |
|
| Attinente al personale |
Gestione, sviluppo e motivazione delle persone |
Gestione, sviluppo e motivazione delle persone |
Pag. 19-20 Pag. 35 |
Pag. 35 | Pag. 36-41 |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
Salute e sicurezza sul lavoro |
Pag. 42 | Pag. 42-45 | Pag. 46-49 | |
| Diritti umani | Governance solida e condotta trasparente |
Valori e pilastri dell'etica aziendale |
Pag. 31-32 | Pag. 30-31 | Pag. 33-34 |
| Gestione, sviluppo e motivazione delle persone |
|||||
| Coinvolgimento delle comunità locali |
|||||
| Lotta alla corruzione attiva e passiva |
Governance solida e condotta trasparente |
Valori e pilastri dell'etica aziendale |
Pag. 28-29 | Pag. 27-29 | Pag. 28-30 |
In coerenza con quanto fatto negli anni precedenti, Enel pubblica inoltre il Bilancio di Sostenibilità, disponibile sul sito www.enel.com.
Le informazioni e i dati riportati nella DnF si riferiscono a Enel SpA e alle società incluse nel perimetro di consolidamento integrale al 31 dicembre 2018, in linea con il perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo. In aggiunta al perimetro di consolidamento integrale, la DnF include anche i dati e le informazioni riguardanti la società Asociación Nuclear Ascó-Vandellós II AIE (ANA CNVII AIE), alla quale afferiscono i due impianti nucleari in Spagna di Ascó e Vandellós. La società, considerata una joint operation in linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS1127, è inclusa nel perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo con metodo proporzionale e, allo scopo di garantire una rappresentazione adeguata degli impatti, anche in DnF in quanto rappresenta una realtà rilevante del Gruppo. Al fine di fornire una rappresentazione adeguata dei dati e rendere possibile un'analisi dei trend, sono stati ripresentati i dati 2016 e 2017 con l'inclusione della società ANA CNVII AIE; i dati relativi a tale società erano già in parte rappresentati nella DnF relativa all'esercizio 2017 in modo separato rispetto a quelli afferenti al solo perimetro di consolidamento integrale ed erano interamente inclusi nel perimetro di rendicontazione del Bilancio di Sostenibilità 2017, documento sottoposto a revisione limitata da parte di un ente terzo.
Sola eccezione al perimetro di consolidamento integrale è rappresentata dalle società acquisite nel corso del 201828, per le quali, avuto riguardo all'orientamento prevalente, quale anche rappresentato nella relazione Consob del 19 gennaio 201829, si è ritenuto per alcuni degli ambiti coperti dal presente documento di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2019 alla luce del ridotto arco temporale dall'acquisizione. Gli ambiti di esclusione sono stati indicati direttamente nei capitoli specifici.
Nella presente Dichiarazione, per "Corporate", "Holding" o "Capogruppo" si intende Enel SpA, mentre per "Gruppo" o "Enel" o "Azienda" si intende l'insieme di Enel SpA e delle società controllate.
Il dettaglio relativo alle società presenti nel perimetro di consolidamento integrale è fornito nella Relazione Finanziaria Annuale 2018. Un'informativa più puntuale dei cambiamenti intervenuti è fornita nel Bilancio Consolidato 2018 ai paragrafi "Principali variazioni dell'area di consolidamento" e "Fatti di rilievo del 2018".
I dati sono calcolati in modo puntuale sulla base delle risultanze contabili, extracontabili e degli altri sistemi informativi di Enel, e validati dai relativi responsabili. Sono espressamente indicati i dati determinati attraverso l'utilizzo di stime e il relativo metodo di calcolo.
Per il confronto temporale dei dati si specifica che le differenze tra 2018 e 2017, in valore assoluto e in valore percentuale, sono calcolate considerando le cifre decimali talvolta non visibili nella stampa. Nelle tabelle che riportano i dati quantitativi, le variazioni percentuali superiori al |100%| vengono indicate con "-".
27 La joint operation si configura come un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.
28 Eletropaulo, YouSave, Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta ed Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta Distribución.
29 Relazione illustrativa degli esiti della consultazione, delle conseguenze sulla regolamentazione, sull'attività delle imprese e degli operatori e sugli interessi degli investitori e dei risparmiatori.
Questo documento è stato preparato secondo i GRI Standards: opzione Core e il supplemento dedicato al settore Electric Utilities emesso nel 2013 dal GRI ("Electric Utilities Sector Disclosure"). In particolare, sono stati considerati i Sustainability Reporting Standards (2016) del Global Reporting Initiative (GRI Standards) e, a partire dall'esercizio corrente, Enel ha inoltre adottato i due nuovi standard GRI 403 – Occupational Health and Safety, e GRI 303 – Water and Effluents – emessi nel corso del 2018. Inoltre, sempre a partire dall'esercizio 2018, Enel ha rendicontato i risultati delle proprie performance di sostenibilità sulla base degli ultimi tre anni, per consentire una più completa analisi dell'andamento dei diversi KPI. Il GRI Content Index, riportato in calce al presente documento, contiene i riferimenti puntuali alla DnF 2018.
In particolare, il processo di definizione dei contenuti si è basato sui princípi di rilevanza (o "materialità"), inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza dei dati e delle informazioni; con riferimento alla qualità delle informazioni rendicontate sono stati seguiti i princípi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e verificabilità. Il presente documento, inoltre, riflette l'adesione di Enel ai princípi di inclusività, rilevanza e rispondenza indicati nell'AA1000APS (AccountAbility Principles Standard) emanato nel 2008 da AccountAbility, istituto internazionale di ricerca applicata sui temi della sostenibilità. In riferimento al principio di rilevanza, in particolare, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Enel e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi delle priorità.
È stato incluso nei vari capitoli, infine, il riferimento ai principali SDG delle Nazioni Unite, in linea con le indicazioni dell'SDG Compass, la guida pubblicata a novembre 2015, sviluppata da GRI, UN Global Compact e World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), con l'obiettivo di supportare le aziende nell'allineare la propria strategia con gli SDG e misurare e gestire il proprio contributo a tali obiettivi.
Il processo di analisi delle priorità si articola in 5 fasi principali, così come di seguito riportato.
Le attività di raccolta dati, aggregazione ed elaborazione delle informazioni sono gestite attraverso un sistema informatico dedicato. L'unità di Sustainability Planning and Performance Management di Holding svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento, fornendo le linee guida e il supporto metodologico ai fini dell'analisi, condotta dai responsabili locali con il coinvolgimento degli stakeholder e delle principali figure chiave a livello aziendale. I risultati ottenuti a livello di singola azienda e/o Paese vengono successivamente consolidati dalla Holding al fine di predisporre la matrice delle priorità di Gruppo.
Il processo seguito per la realizzazione dell'analisi delle priorità 2018 ha previsto un aggiornamento dei risultati dell'analisi ottenuti l'anno precedente. La metodologia adottata prevede infatti l'aggiornamento annuale dei risultati delle attività di engagement degli stakeholder e, con cadenza biennale, la realizzazione di nuove iniziative di ascolto e coinvolgimento degli stakeholder ad hoc, parallelamente a una possibile revisione delle tematiche e delle stesse categorie di stakeholder oggetto dell'analisi, con il fine di inglobare eventuali trasformazioni del contesto di sostenibilità all'interno del quale si muove l'Azienda.
L'analisi delle priorità si basa sulle linee guida AA1000SES, per le fasi di mappatura, prioritizzazione degli stakeholder e analisi dei risultati del coinvolgimento, e ai criteri di AccountAbility e del GRI Standard rispetto alla definizione delle tematiche rilevanti e all'applicazione del principio di rilevanza (o "materialità"). La definizione delle tematiche oggetto dell'analisi si basa su varie fonti, tra cui le politiche e i princípi di condotta aziendali, le iniziative di ascolto degli stakeholder, i temi di maggiore interesse per le agenzie di rating di sostenibilità, gli studi di benchmarking di settore.
Le dimensioni indagate per i temi oggetto dell'analisi sono:
dal lato degli stakeholder, l'importanza relativa di ciascuna tematica nelle loro percezioni e la 'direzione' delle loro aspettative (aspettative di impegno piuttosto che di disimpegno da parte di Enel);
dal lato dell'Azienda, il livello di impatto delle tematiche sulle strategie industriali, determinato in base all'impegno, attuale e prospettico, assunto su ciascuna tematica.
In merito alla rilevazione delle priorità per gli stakeholder, vengono riportate di seguito le principali categorie coinvolte e i rispettivi canali di comunicazione e coinvolgimento adottati.
| Comunità finanziaria |
Fornitori e appaltatori |
Società civile e comunità locali |
Dipendenti | Istituzioni | Imprese e associazioni di categoria |
Clienti | Media |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| - Investor Relations e Corporate Affairs - Roadshow - Investor Day - Contatti diretti - Canale web |
- Canale web - Forum e incontri dedicati - Gruppi di lavoro - Contatti diretti |
- Canale web - Comunicati - Contatti diretti - Canale di segnalazione - Social network |
- Intranet - Forum - Interviste conoscitive - Gruppi di lavoro - Climate survey - Rivista aziendale - Newsletter - Canale di segnalazione |
- Canale web - Comunicati - Contatti diretti - Canale di segnalazione - Social network |
- Riunioni - Gruppi di lavoro - Forum e incontri dedicati - Contatti diretti |
- Punti Enel e uffici commerciali - Portale web - Agenti - Associazioni dei consumatori - Centri di attenzione al cliente - Survey - Forum e gruppi di lavoro - App mobile - Social network |
- Comunicati stampa - Roadshow - Contatti diretti - Incontri dedicati - Social network |
La rilevanza delle diverse tematiche nelle strategie di Enel è stata invece valutata tramite il coinvolgimento delle diverse Funzioni aziendali ed è stata sottoposta all'attenzione di Presidente e Amministratore Delegato. Tale analisi riflette gli indirizzi strategici definiti dal Piano Strategico 2019-2021, gli obiettivi delle Funzioni/Linee di Business e gli impegni assunti dal Gruppo attraverso le proprie politiche e i propri criteri di condotta.
L'analisi congiunta delle due dimensioni ha consentito, attraverso la sua rappresentazione all'interno della matrice delle priorità riportata all'interno del paragrafo "Analisi delle priorità", il grado di "allineamento" o "disallineamento" tra la priorità di intervento attribuita dagli stakeholder alle diverse tematiche e il grado di impegno che il Gruppo si assume su di esse. Di seguito è riportata la tabella di transcodifica dei temi inclusi nell'analisi delle priorità negli indicatori GRI Standard, con relativa indicazione dell'ambito interno ed esterno all'organizzazione e le limitazioni sul perimetro. In funzione dell'ambito di applicazione della Dichiarazione di carattere non finanziario, che include solo le tematiche non finanziarie, ciascun tema dell'analisi delle priorità viene associato ai soli GRI Standard rilevanti a tali fini.
| Categoria ESG | Tema dell'analisi delle priorità |
GRI Standard o Electric Utilities Sector Disclosures Aspect |
Ambito interno |
Ambito esterno |
Limitazioni di rendicontazione su ambito interno |
Limitazioni di rendicontazione su ambito esterno |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Governance | GRI 205: Anti-corruption | |||||
| Business & | solida e condotta | GRI 406: Non-discrimination | Gruppo | - | - | |
| Governance | trasparente | GRI 415: Public Policy | ||||
| Decarbonizzazione del mix energetico |
GRI 305: Emissions | Gruppo | - | - | ||
| GRI 301: Materials | ||||||
| GRI 302: Energy | ||||||
| Gestione e | GRI 303: Water | |||||
| Ambientale | compliance | GRI 304: Biodiversity | Gruppo | - | - | |
| ambientale | GRI 305: Emissions | |||||
| GRI 306: Effluents and Waste | ||||||
| GRI 307: Environmental Compliance | ||||||
| GRI 401: Employment | ||||||
| GRI 402: Labor/Management Relations | ||||||
| GRI 404: Training and Education | ||||||
| Gestione, sviluppo e motivazione delle persone |
GRI 405: Diversity and Equal Opportunity |
|||||
| GRI 407: Freedom of Association and Collective Bargaining |
Gruppo | - | - | |||
| GRI 408: Child Labor | ||||||
| GRI 409: Forced or Compulsory Labor | ||||||
| GRI 410: Security Practices | ||||||
| GRI 412: Human Rights Assessment | ||||||
| Sociale | Salute e sicurezza sul lavoro |
GRI 403: Occupational Health and Safety |
Gruppo | Fornitori | - | Rendicontazione parzialmente estesa ai fornitori |
| GRI 411: Rights of Indigenous Peoples | ||||||
| GRI 413: Local Communities | ||||||
| Coinvolgimento | GRI 416: Customer Health and Safety | |||||
| delle comunità locali |
Disaster/Emergency Planning and Response |
Gruppo | - | - | ||
| Access | ||||||
| GRI 204: Procurement Practices | ||||||
| Catena di fornitura sostenibile |
GRI 308: Supplier Environmental Assessment |
Gruppo | Fornitori | - | Rendicontazione non estesa ai fornitori |
|
| GRI 414: Supplier Social Assessment |
Il processo di rendicontazione e monitoraggio dei Key Performance Indicator (KPI) rilevanti per la sostenibilità coinvolge la Holding, per quanto attiene alle tematiche trasversali, e tutte le Linee di Business Globali, Funzioni Global e società del Gruppo per le tematiche e gli indicatori specifici dei diversi settori di attività.
All'interno delle strutture coinvolte sono individuati i responsabili della raccolta, verifica ed elaborazione dei KPI di competenza. L'unità Sustainability Planning and Performance Management, che fa parte della Funzione Innovability, è responsabile del consolidamento delle informazioni, nonché del coordinamento dell'intero processo di redazione della DnF.
La DnF è stata sottoposta all'analisi e alla valutazione del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità di Enel il 20 marzo 2019, e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 21 marzo. Il documento così approvato viene presentato all'Assemblea Generale degli Azionisti in concomitanza col Bilancio Consolidato di Gruppo.
La DnF è stata sottoposta a esame limitato da parte di una società indipendente, EY SpA, come revisore incaricato anche della revisione del Bilancio Consolidato del Gruppo Enel. L'esame limitato è stato svolto secondo quanto previsto dal principio internazionale ISAE 3000 (Revised)30 e, di conseguenza, del Code of Ethics for Professional Accountants, inclusa l'indipendenza professionale e la verifica dell'assenza di conflitti di interessi che possano inficiare i princípi etici di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La relazione di revisione che descrive il dettaglio dei princípi adottati, le attività svolte e le relative conclusioni è riportata in calce al termine della presente Dichiarazione.
| Unità di misura | Acronimi | ||
|---|---|---|---|
| % | percentuale | CCGT | Combined Cycle Gas Turbine |
| .000 t | migliaia di tonnellate | CdA | Consiglio di Amministrazione |
| g/kWh | grammi per chilowattora | CERT | Cyber Emergency Readiness Team |
| g/kWh eq | grammi per chilowattora equivalenti | CSV | Creating Shared Value |
| GW | gigawatt | ||
| GWh | gigawattora | EBITDA | Earnings Before Interest, Tax, Depreciation and Amortization |
| h | ore | Environmental, Social and Governance (Ambientale, | |
| h/pro-cap | ore pro capite | ESG | Sociale e di Governance) |
| i | indice | SCIGR | Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi |
| kg/kWh eq | chilogrammi per chilowattora equivalenti | SDG | Sustainable Development Goal |
| km | chilometri | ||
| l/kWh eq | litri per chilowattora equivalenti | TCFD | Task Force on Climate-related Financial Disclosure |
| MJ/kWh eq | Megajoule per chilowattora equivalenti | UN | United Nations |
| mln euro | milioni di euro | ||
| mln l | milioni di litri | ||
| mln m3 | milioni di metri cubi | ||
| mln t | milioni di tonnellate | ||
| mln t eq | milioni di tonnellate equivalenti | ||
| MW | Megawatt | ||
| MWh | Megawattora | ||
| n. | numero | ||
| t | tonnellate | ||
| TJ | Terajoule |
TWh Terawattora
| CCGT | Combined Cycle Gas Turbine |
|---|---|
| CdA | Consiglio di Amministrazione |
| CERT | Cyber Emergency Readiness Team |
| CSV | Creating Shared Value |
| EBITDA | Earnings Before Interest, Tax, Depreciation and Amortization |
| ESG | Environmental, Social and Governance (Ambientale, Sociale e di Governance) |
| SCIGR | Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi |
| SDG | Sustainable Development Goal |
| TCFD | Task Force on Climate-related Financial Disclosure |
| UN | United Nations |
30 International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised), "Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information".
102-55
| Page number(s) | Omission | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| GRI 101: Foundation 2016 | ||||||
| General Disclosures | ||||||
| ORGANIZATIONAL PROFILE | ||||||
| 102-1 Name of the organization | 64 | |||||
| 102-2 Activities, brands, products and services |
7-11 | |||||
| 102-3 Location and headquarters | 64 | |||||
| 102-4 Location of operations | 7 | |||||
| 102-5 Ownership and legal form | 10-11; 64 | |||||
| 102-6 Markets served | 7-8 | |||||
| 102-7 Scale of the organization | 7-8; 36 | |||||
| 102-8 Information on employees and other workers |
38; 40 | |||||
| 102-9 Supply chain | 9 | |||||
| 102-10 Significant changes to the organization and its supply chain |
10 | |||||
| 102-11 Precautionary Principle or approach |
18-20 | |||||
| 102-12 External initiatives | 12 | |||||
| GRI 102: General Disclosures 2016 |
102-13 Membership of associations |
12 | ||||
| STRATEGY | ||||||
| 102-14 Statement from senior decision maker |
5 | |||||
| 102-15 Key impacts, risks, and opportunities |
18-20; 31-32; 35; 42; 50; 53 | |||||
| ETHICS AND INTEGRITY | ||||||
| 102-16 Values, principles, standards, and norms of behavior |
27-28 | |||||
| 102-17 Mechanisms for advice and concerns about ethics |
27-28 | |||||
| GOVERNANCE | ||||||
| 102-18 Governance structure | 13-17 | |||||
| 102-22 Composition of the highest governance body and its committees |
14-17 | |||||
| 102-24 Nominating and selecting the highest governance body |
14-17 |
| Page number(s) | Omission | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation |
| STAKEHOLDER ENGAGEMENT | |||||
| 102-40 List of stakeholder groups |
69 | ||||
| 102-41 Collective bargaining agreements |
37 | ||||
| 102-42 Identifying and selecting stakeholders |
68-69 | ||||
| 102-43 Approach to stakeholder engagement |
21-23 | ||||
| 102-44 Key topics and concerns raised |
21-23 | ||||
| REPORTING PRACTICES | |||||
| 102-45 Entities included in the consolidated financial statements |
66 | ||||
| GRI 102: General | 102-46 Defining report content and topic Boundaries |
21-23; 68-70 | |||
| Disclosures 2016 | 102-47 List of material topics | 22-23; 70 | |||
| 102-48 Restatements of information |
64; 66 | ||||
| 102-49 Changes in reporting | 64; 66 | ||||
| 102-50 Reporting period | 64; 66 | ||||
| 102-51 Date of most recent report |
64 | ||||
| 102-52 Reporting cycle | 64 | ||||
| 102-53 Contact point for questions regarding the report |
64 | ||||
| 102-54 Claims of reporting in accordance with the GRI Standards |
67 | ||||
| 102-55 GRI content index | 67; 72-79 | ||||
| 102-56 External assurance | 71; 80-82 | ||||
| Material Topics | |||||
| 200 series (Economic Topics) | |||||
| PROCUREMENT PRACTICES | |||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | ||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
33 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
33 | ||||
| GRI 204: Procurement Practices 2016 |
204-1 Proportion of spending on local suppliers |
Per "fornitori locali" si intendono quei fornitori con sede legale nel Paese in cui è stato emesso il contratto di fornitura. Fornitori locali con contrattualizzato > 1 mln euro: 1.403; Spesa vs fornitori locali con contrattualizzato > 1 mln euro: |
|||
| 11.173 (mln euro); Concentrazione spesa su fornitori locali: 85% |
| Page number(s) | Omission | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| ANTI-CORRUPTION | ||||||
| GRI 103: Manage | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | ||||
| ment Approach 2016 | 103-2 The management approach and its components |
18-20; 28-29 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
28-29 | |||||
| GRI 205: Anti-corrup tion 2016 |
205-3 Confirmed incidents of corruption and actions taken |
28-30 Oltre a quanto riportato in relazione alle segnalazioni al Codice Etico non si segnalano altri eventi da riportare |
||||
| 300 series (Environmental Topics) | ||||||
| MATERIALS | ||||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||||
| GRI 103: Manage ment Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 | |||||
| GRI 301: Materials 2016 |
301-1 Materials used by weight or volume |
58 | ||||
| ENERGY | ||||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | ||||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 | |||||
| 302-1 Energy consumption within the organization |
57-58 | |||||
| GRI 302: Energy 2016 | 302-3 Energy intensity | 58 | ||||
| 302-4 Reduction of energy consumption |
57-58 | |||||
| WATER | ||||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||||
| GRI 103: Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54; 59 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54; 59 | |||||
| 303-1 Interactions with water as a shared resource |
59 | |||||
| 303-2 Management of water discharge related impacts |
59 | |||||
| GRI 303: Water and Effluents 2018 |
303-3 Water withdrawal | 59-61 | Suddivisione fresh water/ other water |
Informazione non disponibile |
Il valore complessivo raccolto non rappresenta un campione statistico rilevante e pertanto non viene esposto |
|
| 303-5 Water consumption | 59-61 |
| Page number(s) | Omission | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation |
| GRI 103: | BIODIVERSITY | ||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | ||||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54; 61 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54; 61 | ||||
| GRI 304: Biodiversity 2016 |
304-4 IUCN Red List species and national conservation list species with habitats in areas affected by operations |
62 | |||
| EMISSIONS | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 | ||||
| 305-1 Direct (Scope 1) GHG emissions |
56 | ||||
| 305-2 Energy indirect (Scope 2) GHG emissions |
56 | ||||
| GRI 305: Emissions 2016 |
305-3 Other indirect (Scope 3) GHG emissions |
56 | |||
| 305-4 GHG emissions intensity | 56 | ||||
| 305-7 Nitrogen oxides (NOx ), sulfur oxides (SOx ), and other significant air emissions |
57 | ||||
| EFFLUENTS AND WASTE | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 | ||||
| GRI 306: Effluents and Waste 2016 |
306-2 Waste by type and disposal method |
62 | |||
| ENVIRONMENTAL COMPLIANCE | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
53-54 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
53-54 | ||||
| GRI 307: Environmental Compliance |
307-1 Non-compliance with environmental laws and regulations |
63 | |||
| SUPPLIER ENVIRONMENTAL ASSESSMENT | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
33 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
33 | ||||
| GRI 308: Supplier Environmental Assessment 2016 |
308-1 New suppliers that were screened using environmental criteria |
33 |
| Page number(s) | Omission | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation |
| 400 series (Social Topics) | |||||
| EMPLOYMENT | |||||
| GRI 103: Management Approach 2016 |
103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| 103-2 The management approach and its components |
35-37 | ||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
35-37 | ||||
| GRI 401: Employment 2016 |
401-1 New employee hires and employee turnover |
38-39 | |||
| LABOR/MANAGEMENT RELATIONS | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
35-37 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
35-37 | ||||
| GRI 402: Labor/ Management Relations 2016 |
402-1 Minimum notice periods regarding operational changes |
38 | |||
| OCCUPATIONAL HEALTH AND SAFETY RELATIONS | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
35-37; 42-46 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
35-37; 42-46 | ||||
| 403-1 Occupational health and safety management system |
42-45 | ||||
| 403-2 Hazard identification, risk assessment, and incident investigation |
42-46 | ||||
| 403-3 Occupational health services |
43-45 | ||||
| GRI 403: Occupational Health |
403-4 Worker participation, consultation, and communication on occupational health and safety |
44-45 | |||
| and Safety 2018 | 403-5 Worker training on occupational health and safety |
44-45 | |||
| 403-6 Promotion of worker health |
44 | ||||
| 403-7 Prevention and mitigation of occupational health and safety impacts directly linked by business relationships |
42-46 | ||||
| 403-9 Work-related injuries | 46-49 | ||||
| TRAINING AND EDUCATION | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
35-37 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
35-37 |
| Disclosure | Page number(s) | Omission | |||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standards | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| 404-1 Average hours of training per year per employee |
41 | ||||
| GRI 404: Training and education 2016 |
404-3 Percentage of employees receiving regular performance and career development reviews |
41 | |||
| DIVERSITY AND EQUAL OPPORTUNITY | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32; 35-37 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32; 35-37 | ||||
| GRI 405: Diversity and Equal Opportunity 2016 |
405-1 Diversity of governance bodies and employees |
16; 41 | |||
| NON-DISCRIMINATION | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32; 35-37 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32; 35-37 | ||||
| GRI 406: Non discrimination 2016 |
406-1 Incidents of discrimination and corrective actions taken |
34 | |||
| FREEDOM OF ASSOCIATION AND COLLECTIVE BARGAINING | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32 | ||||
| GRI 407: Freedom of Association and Collective Bargaining 2016 |
407-1 Operations and suppliers in which the right to freedom of association and collective bargaining may be at risk |
31-33 | |||
| CHILD LABOR | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32 | ||||
| GRI 408: Child Labor 2016 |
408-1 Operations and suppliers at significant risk for incidents of child labor |
31-33 | |||
| FORCED OR COMPULSORY LABOR | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32 | ||||
| GRI 409: Forced or Compulsory Labor 2016 |
409-1 Operations and suppliers at significant risk for incidents of forced or compulsory labor |
31-33 |
| GRI Standards | Page number(s) | Omission | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |
| GRI 103: | SECURITY PRACTICES | ||||
| 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | ||||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-31; 33-34 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-31; 33-34 | ||||
| GRI 410: Security Practices Labor 2016 |
410-1 Security personnel trained in human rights policies or procedures |
Tutto il personale Enel è soggetto alla formazione in materia di sostenibilità, di cui i diritti umani sono un elemento fondante. Tutti i fornitori sottoscrivono specifiche clausole aventi a oggetto i diritti umani e si impegnano al rispetto della relativa policy |
|||
| RIGHTS OF INDIGENOUS PEOPLES | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-31; 50-51 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-31; 50-51 | ||||
| GRI 411: Rights of Indigenous Peoples 2016 |
411-1 Incidents of violations involving rights of indigenous peoples |
Non sono state segnalate violazioni dei diritti delle popolazioni indigene |
|||
| HUMAN RIGHTS ASSESSMENT | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32 | ||||
| 412-1 Operations that have been subject to human rights reviews or impact assessments |
31-34 | ||||
| GRI 412: Human Rights Assessment 2016 |
412-2 Employee training on human rights policies or procedures |
34 Sono state erogate 974 ore di formazione su un corso specifico dedicato ai diritti umani che, al 31 dicembre 2018, risultava completato dal 4,6% del totale delle persone del Gruppo, pari a circa 2.900 |
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| LOCAL COMMUNITIES | |||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32; 50-51 | |||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32; 50-51 | ||||
| GRI 413: Local Communities 2016 |
413-1 Operations with local community engagement, impact assessments, and development programs |
51-52 100% degli impianti termoelettrici in O&M, 50% degli impianti rinnovabili in O&M |
Percentuale rispetto al totale delle operazioni del Gruppo |
Informazione non disponibile su tutte le aree di business |
Processo di mappatura in corso di definizione. Attualmente disponibile solo la % relativa a impianti termoelettrici e rinnovabili in O&M |
| GRI Standards | Page number(s) | Omission | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Disclosure | and/or URL(s) | Part Omitted | Reason | Explanation | |||
| SUPPLIER SOCIAL ASSESSMENT | |||||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
33 | |||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
33 | ||||||
| GRI 414: Supplier Social Assessment 2016 |
414-1 New suppliers that were screened using social criteria |
33 | |||||
| PUBLIC POLICY | |||||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
27-29 | |||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
27-29 | ||||||
| GRI 415: Public Policy 2016 |
415-1 Political contributions | Enel non ha rapporti diretti con partiti politici e non effettua finanziamenti di alcun genere, come esplicitamente stabilito al punto 2.2 del Piano Tolleranza Zero alla Corruzione e al punto 3.26 del Codice Etico di Gruppo. Alcune eccezioni si possono riscontrare in alcuni Paesi a seguito della normativa vigente negli stessi e previa analisi da parte degli organi preposti |
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| CUSTOMER HEALTH AND SAFETY | |||||||
| GRI 103: | 103-1 Explanation of the material topic and its boundary |
21-23; 68-70 | |||||
| Management Approach 2016 |
103-2 The management approach and its components |
30-32 | |||||
| 103-3 Evaluation of the management approach |
30-32 | ||||||
| GRI 416: Customer Health and Safety 2016 |
416-1 Assessment of the health and safety impacts of product and service categories |
I nuovi prodotti e servizi vengono valutati in termini di impatti potenziali sulla salute e la sicurezza in tutta la catena del valore per minimizzarli, come confermato dal punto 2.2.1 della Politica dei Diritti Umani |
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| Specific standards disclosures for the electric utility sector | |||||||
| ACCESS | |||||||
| DMA | DMA Access | 50-51 | |||||
| EU 26: Percentage of population unserved in licensed distribution or service areas 2016 |
EU 26: Percentage of population unserved in licensed distribution or service areas |
Italia: 0% Spagna: 0% Argentina: 0% Brasile: 0% Cile: 0% Colombia: 0,23% Perù: 4,7% |
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| DISASTER/EMERGENCY PLANNING AND RESPONSE | |||||||
| DMA | DMA disaster/emergency planning and response |
42-44 |
80 Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2018
Tiratura: 150 copie
Finito di stampare nel mese di maggio 2019
PAGINE INTERNE
Carta Fedrigoni X-PER P.W.
Grammatura 120 g/m2
Numero di pagine 88
COPERTINA
Carta Fedrigoni X-PER P.W.
Grammatura 320 g/m2
Questa pubblicazione è stampata su carta 100% certificata FSC®
Pubblicazione fuori commercio
A cura di Comunicazione Italia
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