Annual / Quarterly Financial Statement • Apr 17, 2019
Annual / Quarterly Financial Statement
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Sede legale MILANO - Viale Enrico Forlanini, 17
| Organi sociali | |
|---|---|
| Dati di sintesi | |
| Osservazioni sulla gestione | ಳ |
|---|---|
| Commento ai risultati consolidati | 26 |
| Andamento della capogruppo | ਤੇ ਤੇ |
| Altre informazioni | રે() |
| Indicatori alternativi di performance | ર્દે ડે |
| Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. | રવ |
| Prospetti contabili | 57 |
|---|---|
| Note esplicative | 62 |
| Attestazione del bilancio consolidato | 30 |
| Compensi della società di revisione | ್ನ |
| Prospetti contabili | 135 |
|---|---|
| Note esplicative | 140 |
| Attestazione del bilancio consolidato | જ્વ |
| Comnensi della società di revisione |
Sig. Davide Usberti Presidente e Consigliere Delegato Amministratore esecutivo
Dott. Lino Gilioli (*) (**) Vicepresidente Amministratore indipendente
Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente
Dott. Gianni Dell'Orto Consigliere
Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente
Avy, Roberto Pistorelli Consigliere
Ing. Cinzia Triunfo Consigliere
Dott.sa Anna Maria Varisco (**) Consigliere Amministratore indipendente
Prof. Lorenzo Pozza Presidente
Dott.sa Laura Guazzoni Sindaco Effettivo
Dott. Claudio Raimondi Sindaco Effettivo
Dott.sa Gloria Marino Sindaco Supplente
Dott. Manuel Menis Sindaco Supplente
SOCIETÀ DI REVISIONE (2) Deloitte & Touche S.p.A.
(*) Nominato Vice President Director dal Consiglio di Amministrazione del 16 maggio 2018.
(**) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.
(1) Noninato dall'Assemblea Ordinaria del 16 maggio 2018 e con scalenza alla data di approvazione del bilancio di esercitio al 31.12.2020.
(2) Nominata dall'Assenblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periolo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.
(in migliaia di euro)
| Principali indicatori di mercato | 31 dicembre 2018 | dicembre 201 | var % | 21:2018 | 2 P22017 | var. % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo medio Brent dated (\$/bbl) 3 | 71,04 | 54,27 | 30,9% | 71,52 | 56,74 | 26,0% |
| Cambio medio EUR/USD(2) | 1,181 | 1,130 | 4,5% | 1.152 | 1,176 | (2,0%) |
| Prezzo medio gas - TTF (G/Mwh)" | 22,81 | 17,30 | 31,8% | 24,58 | 17,59 | 39,7% |
| Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (3) | -0.322 | -0,329 | 2,1% | -0,318 | -0,329 | 3,3% |
| Principali dati operativi del Gruppo | 31 dicembre 2018 | Staticembre 2018 | Var. Yo | 2 222018 | 21-2019 | Var. % |
| Produzione di idrocarburi (Msmce) | 128,3 | 123,5 | 3.9% | 60,3 | 66,0 | (8,6%) |
| Vendite di idrocarburi (MSmce) | 210,4 | 206,8 | 1,7% | 88,9 | 100,5 | (11,5%) |
| Volumi di gas distribuito (MSmc) | 204,2 | 197,9 | 3,2% | 85,7 | 90,4 | (5,1%) |
| Numero dipendenti a fine periodo | ો રહે | 181 | (12,2%) | |||
| Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | var. % | 212018 | 211 2017 | var. % |
| Ricavida vendite | 88 રેકરે | 84.368 | 5,0% | 40 550 | 40.683 | -0,3% |
| Costi Operativi | 65.925 | 62.586 | 5,3% | 30 936 | 29.030 | 6.6% |
| FBITDA | 22.660 | 21.782 | 4,0% | 9.614 | 11.653 | -17,5% |
| % sui ricavi di vendita | 25,58% | 25,82% | 23,71% | 28,64% | ||
| BBIT | 3.073 | 6.832 | (55,0%) | 2.682 | 3.170 | -15,4% |
| Risultato operativo | 3.344 | 6.993 | (52,2%) | 2.682 | 3.170 | -15,4% |
| % sui ricavi di vendita | 3,77% | 8,29% | 6.61% | 7,79% | ||
| Risuitato prima delle imposte | (2.513) | 1,117 | (325,0%) | 130 | 74 | 75,7% |
| Risultato del periodo | (1.846) | 773 | (338,8%) | 248 | 158 | 57,0% |
| Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2018 | ||||
| Investimenti in immobilizzazioni | 15.672 | 11 258 | ||||
| di cui investmenti in esplorazione | 3.309 | 1.537 | ||||
| Capitale circolante netto | (357) | 8.358 | ||||
| Capitale investito netto (A)+(B) | 255,008 | 267.282 | ||||
| Indebitamento netto (A) | 42.046 | 52.528 | ||||
| Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) | 212.962 | 214.754 | ||||
| Indici patrimoniali ed economici | 31 dicembre 2018 | 3 dicembre 2017 | ||||
| ROI (4) | 1,28% | 2,62% | ||||
| ROE (5) | (0,86%) | 0,36% | ||||
| Utile (perdita) per azione | (0,04) | 0,02 | ||||
| PEN / EBITDA (6) | ાં જિલ્ | 2,41 | ||||
| Indebitamento netto {A) / Patrimonio netto (B) | 0,20 | 0,24 |
16%
20%
Gearing (A/A+B)
(1) fonte: Reuters.
(2) fonte: BCE.
(3) fonte: European Money Markets Institute.
(4) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.
(5)= Risultato / patrimonio netto medio.
(6) = Posizione finanziaria netta / EBITDA.
| Riserve di idrocarburi (2P risked) | 4.271,1 | 4.414,0 |
|---|---|---|
| Metri cubi di idrocarburi venduti (in mln) | 210 | 207 |
| Km di rete gestita (2) | 1.604 | 1.602 |
| Istanze di conversione a stoccaggio | 3 | 3 |
(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"
(2) comprende 42 km di rete addetta al trasporto di gas metano
Signori azionisti.
si è positivamente concluso, nello scorso mese di dicembre, l'iter autorizzativo del principale progetto di sviluppo Gas Plus in Italia. Il progetto "Longanesi" ha infatti ottenuto il conferimento del titolo autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. dopo l'ottenimento, nel corso degli ultimi due anni, della delibera della Giunta Regionale di approvazione della VIA (valutazione di impatto ambientale), l'approvazione nei Consigli Comunali dei principali Comuni delle aree interessate dal progetto ed il rilascio dell'Intesa della Regione con il Ministero dello Sviluppo Economico.
All'inizio del nuovo anno, è inoltre entrato nella fase realizzativa anche il progetto "Midia" in Romania con l'approvazione da parte dei partner di Joint Venture del piano di sviluppo dei due giacimenti di Ana e Doina per il quale il Gruppo ha deciso tra le fine dell'anno 2018 e i primi mesi del corrente anno, in un'ottica di asset allocation, di partecipare al relativo programma di sviluppo con una quota del 10% e di cedere, subordinatamente all'assenso delle Autorità Rumene, la residua quota del 5%.
Entreranno pertanto nella fase di sviluppo i due principali progetti E&P (Esplorazione e Produzione), che rappresentano una componente di notevole rilievo del patrimonio di titoli minerari del Gruppo e che consentiranno un forte miglioramento dei risultati economici una volta entrati in produzione. Il sito di Longanesi, in particolare, presenta riserve già accertate per circa 1.1 miliardi di metri cubi (quota Gas Plus).
Sotto il profilo economico il 2018, grazie al miglior andamento delle produzioni di gas e degli scenari energetici, ha confermato la progressiva ripresa della marginalità e la crescita dell'Ebitda rispetto al precedente esercizio, che tra l'altro aveva potuto contare su componenti positive non ricorrenti dell'area E&P per circa 1,7 milioni di euro.
I risultati a valle dell'Ebitda, in particolare il risultato netto che ha assunto un valore negativo, sono rimasti però penalizzati da una componente di carattere contingente tipica del settore dell'Esplorazione e Produzione (E&P), costituita dall'integrale addebito nell'esercizio di circa 3,2 milioni di euro a causa dell'esito negativo dei due pozzi esplorativi realizzati in Romania.
Va peraltro precisato che gli investimenti esplorativi rappresentano un elemento di aleatorietà tipico del settore E&P e che essi, in assenza di acquisizioni, rappresentano l'unico strumento per la ricostituzione delle riserve di idrocarburi, soggette alla progressiva riduzione di anno in anno per effetto delle produzioni. I due pozzi esplorativi in Romania avevano, tra l'altro, la
finalità di accertare la presenza di eventuali ulteriori riserve rispetto alle precedenti risorse già ritrovate, prima di vagliare definitivamente il piano di sviluppo per la messa in produzione di tale area.
Nelle attività upstream (estrazione e produzione di idrocarburi) si è comunque ottenuta una crescita della produzione di gas e della marginalità, grazie anche al gas-in del giacimento di Mezzocolle, nonostante la temporanea sospensione della produzione sulla concessione di "Mirandola" per attività connesse alla revisione del relativo modello gestionale durante il secondo semestre dell'anno.
Nei primi mesi dell'anno 2019 è inoltre ripresa la produzione della concessione di Garaguso, sospesa nella sostanza dall'estate del 2012.
Per quanto concerne le attività downstream, la distribuzione ha confermato le positive performance degli ultimi anni, mantenendo un buon livello di marginalità e la forte attenzione alle opportunità di investimento nelle aree in cui attualmente viene gestito il servizio.
Nel 2018 la controllata GP Infrastrutture si è infatti aggiudicata la gara per l'esercizio del servizio di distribuzione nel comune di Fidenza (PR) che rappresenta, per dimensione, la seconda realtà della provincia di Parma. Con tale operazione, formalizzata dopo la chiusura dell'esercizio, la controllata ha aumentato di oltre il 10% la propria consistenza nel settore di attività.
Le attività di vendita al dettaglio, pur mantenendo buoni livelli di marginalità, hanno invece risentito della diminuzione dei volumi venduti e della marginalità di alcuni clienti (Small Business), oltreché dell'apporto negativo di alcune partite relative ad anni precedenti (anche dovuto alla finalizzazione da parte di SNAM Rete Gas della sessione di aggiustamento per il periodo 2013-2016).
Infine, il livello di indebitamento del Gruppo è stato ancora in forte riduzione rispetto al precedente esercizio grazie alla positiva generazione di cassa di tutte le attività, superiore agli investimenti dell'esercizio. Rispetto al dato di fine 2017 pari a 52,5 milioni di euro, l'indebitamento di fine anno è sceso infatti a 42,0 milioni di euro con la prospettiva di una crescita solo per le successive fasi di sviluppo dei progetti già menzionati.
Anche il rapporto tra indebitamento e patrimonio netto si è mantenuto su livelli contenuti (0,20), a conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo.
Il Gruppo sta quindi proseguendo con impegno e risultati in termini di progressi nei propri programmi industriali, nonostante un contesto legislativo ed autorizzativo del nostro Paese sempre
più complesso rispetto alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi anche per quanto riguarda il gas metano, nonostante esso rappresenti inequivocabilmente la fonte energetica prioritaria nell'attuale fase di riduzione dell'uso di combustibili fossili. Al riguardo recenti provvedimenti, successivamente commentati, appaiono di stampo "antistorico" e non possiamo che auspicare che essi vengano riveduti.
La ripresa degli scenari energetici e dei margini delle attività E&P, unitamente alle buone performance delle attività downstream, hanno consentito la crescita dell'EBITDA che è passato dai 21,8 milioni di euro del 2017 ai 22,7 milioni di euro del 2018 senza il contributo, a differenza del 2017, di componenti non ricorrenti
Come già segnalato, sono stati invece penalizzati dall'esito negativo dei pozzi esplorativi in Romania i risultati economici dopo l'EBITDA.
L'EBIT è infatti passato da 6,8 milioni di euro del 2017 a 3,1 milioni di euro del 2018 mentre il risultato netto, per l'entità della suddetta componente, è stato di segno negativo (-1,8 milioni di euro rispetto a +0,8 milioni di euro del 2017), dopo componenti finanziarie in linea con il dato del precedente esercizio (5,9 milioni di euro nel 2018 e nel 2017) ed imposte sul reddito con un saldo positivo (+0,7 milioni di euro contro -0,3 milioni di euro del 2017).
Gli investimenti del 2018, che hanno solo marginalmente riguardato i principali progetti di sviluppo, sono stati in crescita rispetto al 2017 (15,7 milioni di euro contro 11,3 milioni di euro dell'esercizio precedente). Si è trattato ancora di interventi ben inferiori a quelli potenzialmente realizzabili dal Gruppo a causa della dilatazione dei principali iter autorizzativi delle iniziative E&P.
La posizione finanziaria netta (pari a 42,0 milioni di euro contro i 52,5 milioni di euro di fine 2017) è stata ancora in forte diminuzione per i positivi flussi di cassa dell'attività operativa e la ridotta entità degli investimenti.
Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, del gas naturale (TTF).

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

9
La quotazione del nostro titolo sul mercato della Borsa Italiana mostra una lieve ripresa negli ultimi mesi dell'anno, dopo il costante calo nel corso del periodo sostanzialmente in linea con l'andamento del mercato azionario, come risulta dal grafico comparato con l'indice FTSE Mib riportato di seguito.
La capitalizzazione di borsa continua ad essere significativamente inferiore al book value (meno del 50%). La significativa sottocapitalizzazione di mercato rispetto al valore del patrimonio netto del Gruppo non è stata ritenuta un indicatore di perdita di valore delle attività immobilizzate per i volumi di scambio estremamente limitati rispetto ai titoli di società dei settori di appartenenza di Gas Plus. Per tale motivo è possibile affermare che i prezzi di borsa non forniscano un'indicazione rappresentativa del valore della Società che presenta, come indicato in precedenza, un consistente patrimonio di riserve in Italia e all'estero nonché di asset downstream in portafoglio.
Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.


Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31.12.2018:

Vengono esposti di seguito commenti sull'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso negli IFRS):
Nella tabella sotto riportata, al fine di consentire una corretta comparazione, sono evidenziati separatamente i dati delle società costituenti le attività italiane della B.U. E&P ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia S.p.A. (di seguito branch SPE). I principali dati delle società facenti parte della Business Unit sono i seguenti:
| 31/12/2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| GPI | SPE | TOTALE | ||
| Produzione netta (MSmce) | 53,3 | 67,6 | 120,9 | |
| di cui Italia | 53.3 | 67,6 | 120,9 | |
| di cui Estero | ||||
| Ricavi (min €) | 16,7 | 18,1 | 34.8 | |
| di cui Italia | 16,6 | 18,1 | 34.7 | |
| di cui Estero | 0, 1 | 0.1 | ||
| EBITDA (min €) | 3,2 | 9,2 | 12,4 | |
| di cui Italia | 4,0 | 9,2 | 13,2 | |
| di cui Estero | (0,8) | (0,8) | ||
| Investimenti esplorativi (mln €) | 3,3 | 3,3 | ||
| di cui Italia | 0.3 | 0.3 | ||
| di cui Estero | 3.0 | 3.0 | ||
| Investimenti di sviluppo (mln €) | 5,1 | 3.7 | 8,8 | |
| di cui Italia | 4.2 | 3,7 | 7,9 | |
| di cui Estero | 0,9 | 0,9 | ||
| 31/12/2017 | ||||
| GPI | SPE | TOTALE | ||
| Produzione netta (MSmce) | 64.2 | 51,8 | 116,0 | |
| di cui Italia | 64.2 | 51,8 | 116,0 | |
| di cui Estero | ||||
| Ricavi (mln €) | 18.9 | 10,9 | 29,8 | |
| di cui Italia | 18,9 | 10,9 | 29,8 | |
| di cui Estero | ||||
| EBITDA (min €) | 5,1 | 4.7 | 9,8 | |
| di cui Italia | 5.9 | 4,7 | 10,6 | |
| di cui Estero | (0,8) | (0,8) | ||
| Investimenti esplorativi (mln €) | ો રૂ | ાં રે | ||
| di cui Italia | 0,5 | 0,5 | ||
| di cui Estero | 1,0 | 1.0 |
2,7
1,7
1.0
Investimenti di sviluppo (mln €)
di cui Italia
di cui Estero
1,0
7.6
6,6
1,0
4.9
4.9
L'esercizio 2018 è stato caratterizzato da un aumento dei ricavi (34,8 milioni di euro contro 29.8 milioni di euro del 2017) rispetto al precedente esercizio, influenzato in particolare da una ripresa degli scenari energetici e da un incremento complessivo della produzione rispetto a quella precedente del 4%.
Inoltre grazie anche all'effetto delle azioni di recupero della marginalità dei siti messe in atto nel corso dei precedenti esercizi, si è registrato un sensibile miglioramento della marginalità complessiva (Ebitda pari a 12,4 milioni di euro contro 9,8 milioni di euro del 2017).
Hanno inoltre inciso sull'andamento economico dell'esercizio:
Come riportato in precedenza, al termine dell'anno la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 128,3 MSmce, di cui 59,4 MSmce relativi alla branch GPI e 68,9 MSmce relativi alla branch SPE. In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda:
di gas nel periodo di riferimento è stata di 112,3 MSmc di gas e contro 102,4 MSmc di gas; tale incremento legato principalmente alla maggior produzione del giacimento di Mezzocolle rispetto all'analogo periodo dello scorso anno (pari a 27,7 MSmce contro i 7,7 MSmce del 2017);
di petrolio e condensati è stata di 16,0 MSmce contro 21,1 MSmce di petrolio e condensati del 2017; tale riduzione legata alla temporanea sospensione di petrolio nel sito di Mirandola.
| 2018 | 2017 | Differenza 2018-2017 |
|
|---|---|---|---|
| GPI | 58.7 | 69,6 | (10,9) |
| SPE | 53,6 | 32,8 | 20,8 |
| Totale | 112,3 | 102,4 | و. و |
| 2018 | 2017 | Differenza 2018-2017 |
||
|---|---|---|---|---|
| GPT | 0.7 | 0,8 | (0.1) | |
| SPE | 15,3 | 20,3 | (5,0) | |
| Totale | 16,0 | 21,1 | (5,1) |
* Il dato GPI di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e nom del valore del campo Sarago Mare.
Come già segnalato, il progetto Longanesi ha concluso la fase finale del suo iter autorizzativo. Dopo il rilascio, da parte della regione Emilia-Romagna, dell'Intesa al Ministero dello Sviluppo Economico sono stati ottenuti nel mese di atti autorizzativi dello stesso Ministero.
Sta proseguendo la procedura di VIA, attivata nei periodi precedenti e di competenza del Ministero dell'Ambiente, per un progetto di sviluppo in Lombardia.
E' proseguito l'iter autorizzativo per le attività di revamping degli impianti di alcune concessioni ubicate nella pianura padana per la rimessa in produzione dei relativi giacimenti.
Nel corso del 2018 sono proseguite le attività per il ripristino dell'area pozzo Cavone 15, nella concessione Mirandola, e si sono svolte le chiusure minerarie dei pozzi Filici 1 e Masseria Morano 1, nella concessione Policoro.
Sono proseguite le revisioni e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione ed identificare eventuali nuovi progetti.
Il patrimonio titoli non è variato rispetto al 2018. Il numero complessivo delle concessioni di coltivazione è pari a 45 mentre quelle che vedono il Gruppo in qualità di operatore è pari a 31.
| Gruppo operatore |
Terzi operatori |
Totale | |
|---|---|---|---|
| Istanze di permesso | 0 | 3 | 3 |
| Istanze di concessione | - | 2 | |
| Permessi di ricerca | () | ||
| Concessioni di coltivazione | 31 | 14 | 45 |
* di cui Società Padana Energia S.p.A .: 10 Concessioni di coltivazione
Le riserve 2P complessive (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.) di idrocarburi del 2018 sono stimate pari a 4.271,1 MSmce.
| 31/12/2017 | 31/12/2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GPI | SPE | Totale | CPI | SPE | Totale | |
| Gas naturale (milioni di metri cubi) | 1.781.1 | 2.399,6 4.180,7 1.689,1 2.362,1 | 4.051,2 | |||
| Olio e condensati (milioni metri cubi equiv.) | 7,3 | 226,0 | 233.3 | 7.1 | 212,8 | 219.9 |
| Totale Idrocarburi (milioni metri cubi equiv.) * | 1.788,4 2.625,6 4.414,0 1.696,2 2.574,9 | 4.271.1 |
* Il barile di olio e condensati è stato convertito in metri cubi di gas equivalente utilizzando il coefficiente di 0,00636
Per quanto riguarda l'entità delle riserve, nel corso del 2018 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P al 31 dicembre 2018 in 4.271,1 milioni di gas equivalente. Tale certificazione è stata svolta in linea agli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.
Con riferimento alle attività E&P all'estero, data la rilevanza del relativo progetto, vengono di seguito commentate esclusivamente la attività in Romania.
In quest'area, per quanto riguarda le attività all'interno delle concessioni offshore in acque superficiali XVa Midia Shallow e XIII Pelican (aventi come Operatore la società Black Sea Oil&Gas - Bsog- del gruppo Carlyle ed ai quali Gas Plus partecipa con una quota del 15% sino al perfezionamento della cessione del 5% di tale partecipazione alla stessa Bsog ), nel corso del 2018 è
stata completata la perforazione dei pozzi esplorativi Iulia-1 e Paula-1, non rinvenendo accumuli di gas sfruttabili.
Relativamente alla fase di sviluppo dei giacimenti di Ana e Doina, sono proseguite le attività per la preparazione di tutta la documentazione a supporto della Final Investment Decision (FID).
Il 6 febbraio 2019, a seguito della positiva valutazione tecnico-economica del progetto, i partner di Joint Venture hanno approvato la FID e il conseguente piano di sviluppo dei due giacimenti.
Contestualmente alla FID, è stato siglato il passaggio della quota del 5% da Gas Plus a Bsog, passaggio che è attualmente soggetto alle consuete approvazioni da parte delle autorità rumene. Il corrispettivo per la cessione della quota del 5% nel progetto è stato concordato in 5,3 milioni di euro di cui 3,3 milioni di euro da corrispondere alla data di perfezionamento della cessione e 2 milioni di euro a tre mesi dalla entrata in produzione del giacimento.
Inoltre, dopo l'approvazione nel mese di novembre 2018 della nuova legge petrolifera in Romania (New Offshore Law), è stata ottenuta un'estensione dei blocchi dall'attuale scadenza di maggio 2019 fino al febbraio 2020.
Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 60% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.
A seguito del rilascio dei provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti San Benedetto e Poggiofiorito nel corso del 2014 sono stati presentati vari ricorsi ai TAR delle Regioni Abruzzo e Marche da parte di Enti locali e di gruppi di residenti. A tale proposito si segnala che il TAR Lazio, presso il quale era stato riassunto il giudizio a seguito della dichiarazione di incompetenza del TAR Abruzzo, ha dichiarato, con sentenza pubblicata nel mese di febbraio dello scorso anno, improcedibile l'impugnazione del decreto "VIA" del progetto Poggiofiorito presentata da alcuni Comuni dell'area.
Per quanto riguarda il ricorso, pendente avanti al TAR Marche, di impugnazione del decreto "VIA" del progetto San Benedetto, presentata da alcuni cittadini, si segnala che il TAR Marche nel mese di marzo del 2018 ha dichiarato la propria incompetenza indicando quale giudice competente il TAR Lazio. I ricorrenti, con ricorso notificato e depositato il 21 aprile 2018, hanno riassunto il giudizio avanti al TAR Lazio e Gas Plus Storage si è regolarmente costituita in giudizio nello scorso mese di luglio. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza di merito.
Nel frattempo il Comune di San Benedetto, con ricorso notificato a Gas Plus Storage il 26 giugno 2018, ha impugnato i provvedimenti successivi del Ministero dell'Ambiente relativi al diniego del Ministero di riaprire l'istruttoria VIA come richiesto dal Comune. Si è già tenuta, il 18 luglio 2018, la Camera di Consiglio per discutere l'istanza di sospensiva che il TAR non ha accolto rinviando il giudizio all'udienza di merito del 22 maggio 2019.
Si segnala infine che sono state presentate le istanze di proroga della VIA per i progetti di San Benedetto e Poggiofiorito.
Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nello svolgimento degli adempimenti tecnici ancora necessari, di un attento vaglio legale e di possibili iniziative per progetti di rilevanza energetica nazionale,
I principali dati economici della Business Unit Retail sono i seguenti:
| 31/12/18 | 31/12/17 | 2H 2018 | 2H 2017 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Volumi venduti (MSmc) | 85,8 | 90.8 | 30,9 | 38,7 | |
| Ricavi (min €) | 43,3 | 44,2 | 17,8 | 19,0 | |
| EBITDA (min €) | 5,3 | 7,1 | 1,6 | 3,4 |
L'anno è stato caratterizzato da un risultato economico in evidente flessione rispetto a quanto fatto registrare l'anno precedente. Tale andamento è stato determinato da diversi fattori ed i principali possono essere cosi sintetizzati:
la riduzione dei volumi venduti (-6% rispetto al precedente esercizio e -23% rispetto al solo IVQ17) a causa della termica sopra la media stagionale, soprattutto nel quarto trimestre dell'anno:
leggera diminuzione rispetto al precedente esercizio (meno 3,6% medio rispetto al 31 dicembre 2017) del parco clienti;
In termini generali e di contesto risulta importante la valutazione necessaria in ambito commerciale in previsione del Mercato Tutelato che, inizialmente prevista nel corso dell'anno 2018 e successivamente rimandata al 2019, è per il momento fissata al 1º luglio 2020.
Permane la massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato su una scrupolosa valutazione della loro affidabilità creditizia.
Nel corso del 2018, a seguito di procedura di gara conclusasi nell'ultimo trimestre dell'anno. GP Infrastrutture S.r.l. è risultata l'aggiudicataria della procedura selettiva emessa dal Comune di Fidenza (PR) per la cessione delle quote societarie detenute dallo stesso Comune in Rete Gas Fidenza S.r.l., società attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza e che gestisce circa 12.500 PdR. Il relativo atto di compravendita è stato stipulato il 26 marzo 2019.
I principali dati economici della Business Unit relativi all'esercizio 2018 sono i seguenti:
| 31/12/18 | 31/12/17 | 2H 2018 | 2H 2017 | |
|---|---|---|---|---|
| Volumi distribuiti (MSmc) | 204.1 | 197,9 | 84,6 | 88,9 |
| Ricavi (mln €) | 20,1 | 23,0 | 8,3 | 10,7 |
| EBITDA (mIn €) | 6,8 | 6,7 | 3,1 | 2,8 |
| Investimenti (mln €) | 3,3 | 1,8 | 2.6 | 0-7 |
Nel corso dell'anno 2018 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito circa 204,1 MSmc di gas, in incremento (+3,2%) rispetto all'anno 2017, a seguito delle rigide temperature registrate sia nel mese di febbraio che nel mese di marzo.
Network: la Business Unit Network opera, al 31 dicembre 2018, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 39 Comuni.
Con la delibera n. 573/2013/R/gas l'Autorità ha approvato una parte significativa del nuovo metodo tariffario, valido per gli anni 2014-2019. La B.U., a tutela del suo patrimonio, ha ritenuto opportuno, a valle di una attenta lettura del documento, procedere ad impugnare il nuovo metodo tariffario che, in tema di valorizzazione della RAB, si pone in continuità con quello previgente.
Con la delibera n. 367/2014/R/gas il Regolatore ha approvato (integrando e modificando la delibera n. 573/2013) le regole tariffarie per le future gare d'ambito.
È ancora in corso il procedimento (avviato dall'Autorità con delibera 704/2016/R/gas) per il riconoscimento tariffario dei nuovi investimenti. Il nuovo metodo sarà basato sui Costi Standard, anche se la decorrenza, attualmente, è prevista dalla realizzazione degli investimenti 2020. Per la definizione dei Costi Standard è stato istituito un tavolo di lavoro congiunto con le Associazioni dei distributori ed il Regolatore.
In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.
Al 31 dicembre 2018 sono stati pubblicati 21 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.
Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che, nell'ATEM di "Milano 1" la Stazione appaltante ha assegnato l'aggiudicazione provvisoria ad Unareti (gruppo A2A) mentre il concorrente 2I Rete Gas ha impugnato gli atti davanti al giudice amministrativo. Nell'ATEM "Torino 2", pur risultando concluse le operazioni della Commissione preposta per la valutazione delle offerte (unico partecipante Italgas), l'aggiudicazione non è stata ancora ratificata dalla Stazione Appaltante.
I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) e sono, salvo alcune eccezioni, tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni
in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi gara.
La B.U. Network continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti prevista dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.
In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici previsto dalla Delibera AEEGSI n. 554/2015/R/gas, si segnala che:
La Business Unit, al termine dell'anno 2018 ha effettuato investimenti sugli impianti per 1,4 milioni di euro.
Con riferimento ai certificati di risparmio energetico (TEE), sono stati determinati gli obiettivi specifici di risparmio di energia primaria nell'anno 2018 in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi.
Si segnala che il MISE ha approvato il DM 10/5/2018 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10/7/2018) che aggiorna il DM 11/1/2017: nel nuovo DM è stato introdotto un "cap" al riconoscimento massimo del contributo tariffario (250 €/TEE) che, insieme ad ulteriori misure previste, si pone l'obbiettivo di riequilibrare il mercato e di calmierarne i prezzi, dopo gli elevati livelli registrati nel corso degli ultimi 12/24 mesi. A valle della pubblicazione del citato DM. l'ARERA ha approvato, con l'allegato A alla deliberazione n. 487/2018/R/efr, l'aggiornamento delle regole di calcolo del contributo tariffario.
L'obiettivo 2018 per la B.U. Network ammonta a 17.703 TEE, da conseguire entro maggio 2021.
Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dal 1º ottobre 2009, esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante
31.4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC), mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo.
Al 31 dicembre 2018 sono stati trasportati 9,5 MSmc, in leggero aumento rispetto all'anno 2017 (9,3 MSmc). Per quanto concerne le modifiche normative e regolatorie, non si segnalano novità di rilievo.
Di seguito si definisce un quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:
Tab. 1. Composizione del personale per qualifica
| 2018 | 2017 | A | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12 | Media | al 31.12 | Media | al 31.12 | Media | ||
| Dirigenti | 4 | ব | ব | 4,581 | l | -0,58 | |
| Quadri/Impiegati | 119 | 122,36 | 134 | 142,67 | - રે | -20,31 | |
| Operai | 36 | 36,52 | 43 | 44,33 | 7 t |
-7,81 | |
| Totale | 159 | 162,88 | 181 | 191,58 | -22 | -28,70 |
Nota: nel dato relativo al 2017 viene compreso anche il personale in comando da ENI così composto (Quadri: 1 -Impiegati: 11 - Operai: 6 - Totale: 18)
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| Tab. 2. Composizione del personale per genere è per qualifica | |||
|---|---|---|---|
| DIRIGENTI | QUADRI | IMPIEGATI | OPERAT | Totale | % per genere |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| UOMINI | ಗ | 12 | 61 | 36 | 112 | 70,44 |
| DONNE | 3 | 43 | 0 | 47 | 29,561 | |
| Totale | ব | 15 | 104 | 36 | 159 | 100,00 |
| % per qualifica | 2,52 | 9,431 | 65,41 | 22,64 | 100 |
Tab. 3. Distribuzione del personale per BU
| 2018 | 2017 | 人 | ||
|---|---|---|---|---|
| HOLDING | 43 | 42 | ||
| ALTRE ATTIVITA' | STORAGE | 2 | 2 | 0 |
| OTHER | 0 | |||
| E&P | 37 | 57(*) | -20 | |
| RETAIL | 28 | 30 | -2 | |
| NETWORK & TRANSPORTATION | 48 | 49 | ເ | |
| Totale | । ਦੇ ਰੇ | 181 | -22 |
Nota (*): di cui 18 in comando
Circa il 59% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 33% con età compresa tra i 40 e 50 anni).
Come per il passato il Gruppo dedica alle risorse umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.
Anche nel 2018 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.577 orc. In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente.
Con riferimento alle vertenze connesse al personale di Società Padana Energia S.p.A. reintegrato in Eni e successivamente inviato in distacco presso Società Padana Energia S.p.A. si informa che, con la fine del mese di maggio 2018, sono cessati tutti i distacchi di tali figure fermo restando che la controllata ha depositato - a seguito del ricorso per Cassazione di Eni avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna relativa al personale di Modena - il proprio controricorso in adesione.
Restano in ogni caso impregiudicati i diritti di tutte le società interessate del Gruppo nei confronti di ENI in ordine a tale situazione.
Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.
Nell'anno 2018 è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del Gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico, sono stati erogati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza (RSPP, RLS, addetti alle emergenze).
Nell'anno 2018 sono state inoltre sviluppate le seguenti attività significative:
Nel corso dell'anno 2018, nelle Aziende del Gruppo non si sono registrati infortuni.
INDICE DI GRAVITA"

INDICE DI FREQUENZA


INDICE DI INCIDENZA
| 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Nº infortuni | 2 | 1 | 5 | 0 | 0 |
| Nº giorni assenza | 70 | 210 | O | 0 | |
| Ore lavorate | 355.171 | 327.680 | 314.175 | 274.096 | 271.073 |
| IN® lavoratori | 207 | 187 | 185 | 179 | 173 |
| F | 5,63 | 3.05 | 15,91 | 0,00 | 0,00 |
| IG | 0,20 | 0.01 | 0.67 | 0,00 | 0.00 |
| 9,66 | 5,35 | 27.03 | 0,00 | 0,00 |
INDICE DI FREQUENZA (IF) INDICE DI GRAVITA' (IG) INDICE DI INCIDENZA (II)
calcolato secondo la formula: nº infortuni anno X 1.000.000/nºore lavorate anno calcolato secondo la formula: nº giorni assenza per infortunio X 1.000/n°ore lavorate anno calcolato secondo la formula: nº infortuni X 1.000/nºlavoratori
NOTA: non vengono considerati gli infortuni in itinere
| of appo das 1 ras … Relazione Sana gestione al 31 urcembre 2010 | |||
|---|---|---|---|
| GRUPPO GAS PLUS - ANNO 2018 | INDICE D | ||
| ESTRAZIONE DI MINERALI | ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA | INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA |
100000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000 n.ro infortuni x 1000 |
| GAS PLUS ITALIANA | 0,0 | ||
| SOCIETA' PADANA ENERGIA | 0,0 | ||
| GAS PLUS STORAGE | 0,0 | ||
| GAS PLUS VENDITE | 0,0 | ||
| GAS PLUS ENERGIA | 0,0 | ||
| GP INFRASTRUTTURE | 0,0 | ||
| GP INFRASTRUTTURE TRASPORTO | 0,0 | ||
| GAS PI US | 0,0 |
N.B. La società Reggente S.p.A. non ha avuto dipendenti nell'anno 2018.
Crunno Cac Dluc Dalaziona avila gootiano al 21 dicombro 2010
La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:
In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformente alla normativa ambientale vigente, prosegue il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti. Stante anche la persistenza delle garanzie su tali materie da parte del venditore, Società Padana Energia ha proseguito nel 2018 la campagna di monitoraggio ambientale su larga parte dei propri siti avviata nell'anno 2015.
Le Società facenti parte del Gruppo Gas Plus non sono state soggette a sanzioni in tema ambientale.
Al fine di mantenere un elevato standard gestionale degli impianti, è proseguita nell'anno 2018 l'applicazione delle procedure interne per le società del Gruppo - approvate nell'anno 2015 ed in particolare la procedura "Gestione delle tematiche ambientali" per la B.U. E&P branch Italia. Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:
Il Gruppo Gas Plus ha comunque sostenuto, e prevede che continuerà a sostenere, spese operative nonché investimenti per adempiere a quanto previsto dalla normativa ambientale; inoltre, il Gruppo fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.
Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.
| (migliaia di Euro) | Patrimonio Netto |
Risultato di periodo |
Variazione riserve |
Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2018 | 2018 | 2018 | |
| Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. | 208.014 | 5.215 | 81 | 213.310 |
| - Contributo al Gruppo delle società controllate | 6.569 | (1.312) | (31) | 5.226 |
| - elisione dividendi infragruppo dell'anno | - | (6.023) | - | (6.023) |
| - Eliminazione svalutazione partecipazioni in società del gruppo dell'anno |
- | 275 | - | 275 |
| Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto delle minoranze |
214.583 | (1.845) | 50 | 212.788 |
| Interessi di terzi | 174 | (1) | 4 | 174 |
| Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus | 214.754 | (1.846) | ટેવ | 212.962 |
Importi in migliaia di euro
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|
| Ricavi | 82.032 | 73.285 |
| Altri ricavi e proventi | 6.553 | 11.083 |
| TOTALE | 88.585 | 84.368 |
| Costi per materie prime e materiali di consumo | (30.789) | (27.534) |
| Costi per servizi e altri | (25.954) | (25.511) |
| Costo del personale | (9.182) | (9.541) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 22.660 | 21.782 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (19.587) | (14.950) |
| EBIT | 3.073 | 6.832 |
| (Oneri) e Proventi diversi | 271 | 161 |
| RISULTATO OPERATIVO | 3.344 | 6.993 |
| Proventi finanziari | 90 | 848 |
| Oneri finanziari | (5.947) | (6.724) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (2.513) | 1.117 |
| Imposte sul reddito | 667 | (344) |
| RISULTATO DEL PERIODO NETTO | (1.846) | 773 |
| Attribuibile a: | ||
| Gruppo | (1.851) | 769 |
| Terzi | 5 | 4 |
L'esercizio 2018 ha registrato un Ebitda in crescita grazie all'aumento della marginalità in ambito E&P e alla ripresa degli scenari energetici che hanno consentito la crescita dei ricavi complessivi, passati da 84.368 migliaia di euro del 2017 a 88.585 migliaia di euro del 2018.
Si ricorda che i ricavi e i proventi riguardano prevalentemente l'attività di gas metano, petrolio e condensati provenienti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas metano al
dettaglio, poiché l'attività di distribuzione e trasporto gas metano è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.
I ricavi sono passati da 73.285 migliaia di euro a 82.032 migliaia di euro del 2018. In merito alle singole componenti della voce in esame, l'attività di vendita del gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo ha registrato ricavi in sensibile crescita (25.921 migliaia di euro contro 18.246 migliaia di euro nel 2017), mentre quella a clienti finali in lieve riduzione (41.901 migliaia di euro contro 42.508 migliaia di euro nel 2017). L'andamento della prima componente, in particolare, è da attribuire al miglioramento degli scenari e all'aumento della produzione.
Per effetto dell'aumento dei prezzi di vendita e delle minori quantità in giacenza a fine esercizio, i ricavi per la vendita di petrolio e condensati in sensibile aumento (da 3.546 migliaia di euro del 2017 a 5.459 migliaia di euro del 2018) nonostante la riduzione delle quantità prodotte per la temporanea sospensione della produzione nel sito di Mirandola a seguito dei lavori di manutenzione che si sono conclusi nel mese di novembre.
Sono stati invece in lieve calo rispetto al dato del precedente esercizio i ricavi per l'attività di distribuzione e trasporto gas metano (6.175 migliaia di euro del 2018 contro 6.432 migliaia di euro del 2017), esposti al netto naturalmente della componente infragruppo.
La voce altri ricavi e proventi è risultata in calo rispetto al valore del 2017 (6.553 migliaia di euro contro 11.083 migliaia di euro nel 2017) che aveva però potuto contare anche su componenti non ricorrenti relative al settore E&P con un impatto positivo a conto economico di circa 1,7 milioni di euro, al lordo delle relative imposte.
Le sue principali componenti sono costituite dalle royalties sull'attività di estrazione gas, dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai ricavi derivanti dall'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), quest'ultimi, in particolare, in forte riduzione rispetto al 2017 anche per le differenti modalità di determinazione del relativo corrispettivo unitario.
Dal lato dei costi, sono stati in crescita per 3.255 migliaia di euro i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 27.534 migliaia di curo del 2017 a 30.789 migliaia di euro del 2018. In questo ambito si è registrato l'aumento (+4.451 migliaia di euro) dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano, per l'andamento degli scenari energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, la riduzione di quelli per l'acquisto dei certificati di risparmio
energetico (TEE).
Un aumento più contenuto ha invece registrato la voce costi per servizi ed altri il cui importo complessivo è stato pari a 25.954 migliaia di euro contro 25.511 migliaia di euro dell'esercizio precedente con un aumento complessivo di 443 migliaia di euro. In questo ambito sono risultati in linea con il 2017 gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (415 migliaia di euro del 2018 contro 424 migliaia di euro del 2017). Per il dettaglio della voce in esame si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative al bilancio consolidato.
I costi del personale si sono ridotti di 359 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio (9.182 migliaia di euro contro 9.541 migliaia di euro del 2017) per effetto delle variazioni dell'organico.
Ne è conseguito un miglioramento dell'EBITDA che è passato da 21.782 migliaia di euro del 2017 a 22.660 migliaia di euro del 2018.
A causa dell'esito negativo delle attività esplorative in Romania, che ha determinato l'integrale ammortamento dei costi propedeutici alla perforazione sostenuti e sospesi alla fine del precedente esercizio (612 migliaia di euro) e dei costi sostenuti nel periodo per la perforazione e la chiusura dei relativi pozzi (2.586 migliaia di euro), ha invece registrato una forte riduzione l'EBIT che ha assunto un valore di 3.073 migliaia di euro rispetto a 6.832 migliaia di euro dell'analogo periodo del 2017. Tale risultato ha scontato anche l'aumento degli ammortamenti in ambito E&P per la crescita delle produzioni gas e, in particolare, per la produzione del sito di Mezzocolle durante l'intero esercizio.
Nell'esercizio in esame non state comunque effettuate svalutazioni degli assets iscritti a bilancio.
Il risultato operativo (3.344 migliaia di euro contro 6.993 migliaia di euro del 2017), a sua volta in calo per l'andamento dell'EBIT', ha recepito la distribuzione di dividendi da parte della partecipata Serenissima Gas S.p.A. per 271 migliaia di euro contro 161 migliaia di euro del 2017.
E' stato in linea con il dato del 2017 il saldo negativo della gestione finanziaria che ha raggiunto l'importo di 5.857 migliaia di euro contro 5.876 migliaia di euro del 2017. In questo ambito si è registrata una forte riduzione degli oneri finanziari (da 6.724 migliaia di euro a 5.947 migliaia di euro) che ha compensato l'analoga riduzione dei proventi finanziari (da 848 migliaia di euro a 90 migliaia di euro).
L'entità dei proventi finanziari del 2017 era dovuto al conseguimento di plusvalenze nella cessione dei titoli detenuti per la negoziazione (pari a 615 migliaia di euro). Dagli stessi titoli, nel 2017, erano stati inoltre percepiti dividendi per 90 migliaia di euro.
Tra gli oneri finanziari, per effetto del miglioramento della posizione finanziaria e del rimborso del vendor loan avvenuto al termine dello scorso esercizio, sono risultati in calo gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (998 migliaia di euro contro 1.398 migliaia di euro del 2017) ed in lieve aumento quelli sulle linee a breve termine (488 migliaia di euro contro 479 migliaia di euro del 2017). Hanno inoltre registrato una forte riduzione gli oneri per attualizzazione fondi (3.375 migliaia di euro del 2018 contro 3.890 migliaia di euro del 2017) per effetto del progressivo adeguamento dei relativi tassi all'andamento del mercato.
A differenza del 2017, il periodo in esame ha registrato un aumento degli oneri finanziari su prodotti derivati (232 migliaia di euro contro 37 migliaia di euro del 2017).
Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo positivo complessivamente pari a 667 migliaia di euro contro un saldo negativo pari a 344 migliaia di euro del 2017.
L'esercizio 2018 si è chiuso infine con una perdita di 1.846 migliaia di euro contro un utile di 773 migliaia di euro del 2017.
Importi in migliaia di euro
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 323.902 | 332.914 |
| Immobilizzazioni materiali | 108.132 | 108.792 |
| Altre attività e passività non correnti | 3.928 | 1.848 |
| Totale | 435.962 | 443,554 |
| Capitale circolante netto | ||
| Rimanenze | 3.523 | 4.370 |
| Crediti commerciali | 26.872 | 24.229 |
| Debiti commerciali | (29.560) | (23.283) |
| Altri debiti e crediti di circolante | (1.192) | 3.042 |
| Totale | (357) | 8.358 |
| Fondi rischi per oneri e imposte differite nette | (175.793) | (179.839) |
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | (4.804) | (4.791) |
| Capitale investito netto | 255.008 | 267.282 |
| Patrimonio netto | 212.962 | 214.754 |
| Posizione finanziaria netta | 42.046 | 52.528 |
| Coperture | 255.008 | 267.282 |
La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in calo rispetto al dato al termine del precedente esercizio (255.008 migliaia di euro del 31 dicembre 2018 contro 267.282 migliaia di euro del 31 dicembre 2017).
Il capitale immobilizzato risulta pari a 435.962 migliaia di euro contro 443.554 migliaia di euro del 2017 e registra un decremento complessivo di 7.592 migliaia di euro. Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali, pari a 323.902 migliaia di euro, si riducono complessivamente di 9.012 migliaia di euro mentre le immobilizzazioni materiali, pari a 108.132 migliaia di euro, si riducono di 660 migliaia di euro. La riduzione complessiva delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (9.672 migliaia di euro) è conseguenza del saldo tra gli incrementi netti (9.915 migliaia di euro) e gli ammortamenti effettuati nel periodo (19.587 migliaia di euro).
Le altre attività e passività non correnti, costituite rispettivamente dalla partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., da acconti e da depositi cauzionali attivi e passivi, sono risultate pari a 3.928 migliaia di euro contro 1.848 migliaia di euro del 2017. L'incremento è da attribuire all'acconto (1.800 migliaia di euro) corrisposto nel mese di dicembre 2018 a seguito della stipula del contratto preliminare per l'acquisto di Rete Gas Fidenza S.r.1..
Il capitale circolante netto presenta un saldo negativo ed in forte calo rispetto al 31 dicembre 2017 (-357 migliaia di euro contro +8.358 migliaia di euro del 2017) e si riduce complessivamente di 8.715 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2017.
In questo ambito si registra una riduzione delle rimanenze (-847 migliaia di euro) per le minori giacenze di petrolio a fine esercizio ed un aumento dei crediti commerciali (+2.643 migliaia di euro) e dei debiti commerciali (+6.277 migliaia di euro).
E' stato invece di segno negativo (-1.192 migliaia di euro) il saldo degli altri debiti e crediti del circolante rispetto ad un saldo positivo di 3.042 migliaia di euro del 2017. Tale voce risente dell'andamento di alcuni debiti di natura tributaria e, in particolare, dell'aumento dei debiti per imposte di consumo e addizionali che sono costituiti dalla differenza tra l'imposta di consumo effettivamente fatturata nel periodo dalla B.U. Retail agli utenti e i versamenti in rate costanti d'acconto effettuati dalla stessa B.U. Retail secondo la normativa vigente e soggetti a conguaglio soltanto dopo la chiusura dell'esercizio. A fine esercizio il saldo di tale imposta è risultato a debito per 1.742 migliaia di euro contro un saldo a credito di 1.650 migliaia di euro al termine del 2017.
I fondi per rischi ed oneri, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, presentano una riduzione di 4.046 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (175.793 migliaia di euro contro 179.839 migliaia di euro del 2017). Il fondo smantellamento e ripristino siti risulta pari a 113.911 migliaia di euro contro 115.449 migliaia di euro del precedente esercizio (in lieve riduzione, per gli utilizzi e le variazioni dei parametri di stima ed attualizzazione effettuate nell'esercizio) mentre il fondo imposte differite nette risulta pari a 56.796 migliaia di euro contro 59.359 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio (in riduzione per gli utilizzi).
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ammonta a 4.804 migliaia di euro e risulta in linea con il dato del 2017 (4.791 migliaia di euro nel 2017).
L'indebitamento finanziario netto ammonta a 42.046 migliaia di euro contro 52.528 migliaia di euro del 2017 e risulta ancora in forte diminuzione rispetto al dato di fine esercizio per i positivi flussi di cassa delle attività operative, superiori agli investimenti netti dell'esercizio.
In questo ambito sono in aumento la liquidità che passa da 14.105 migliaia di euro a 16.453 migliaia di euro del 2018 e l'indebitamento finanziario corrente che passa da 26.636 migliaia di euro del 2017 a 33.182 migliaia di euro del 2018. E' in forte riduzione l'indebitamento finanziario non corrente che passa da 40.263 migliaia di euro del 2017 a 25.483 migliaia di euro del 2018, quest'ultimo a seguito dei rimborsi effettuati nell'anno (12.000 migliaia di euro) e dell'aumento della parte dei finanziamenti a medio lungo termine da rimborsare nel corso del successivo
esercizio.
Il livello della posizione finanziaria netta resta tuttora particolarmente contenuto anche per effetto dello slittamento temporale di alcuni investimenti ed è da considerarsi pertanto, almeno in parte, temporaneo sino all'avvio di detti investimenti.
Al riguardo si precisa che il Gruppo sta proseguendo i contatti con la banca finanziatrice (Banca Imi) per procedere ad una revisione dei contratti di finanziamento a medio lungo in essere, modificandone, in particolare, l'ammontare, la durata ed il periodo di disponibilità, tenuto conto della mutata tempistica degli investimenti.
Nel frattempo è stato stipulato, nel mese di giugno, con Banco BPM un nuovo contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza giugno 2021, mentre nello scorso mese di settembre è stato rinnovato con Banca IMI il contratto di cartolarizzazione sino al mese di aprile del 2023. Inoltre, dopo la chiusura dell'esercizio, è stato stipulato con Banca IMI un accordo modificativo della linea di finanziamento Capex che consentirà di utilizzare tale linea, per l'importo massimo di 20,1 milioni di euro e sino al 30 giugno 2019, ai fini del finanziamento del progetto di sviluppo "Midia" in Romania. Si ricorda che la suddetta linea dell'importo originario di 64 milioni di euro, per il posticipo di alcuni investimenti, era stata utilizzata per soli 17,65 milioni di euro alla data di chiusura dell'esercizio.
Il patrimonio netto ammonta a 212.962 migliaia di euro (214.754 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e presenta un decremento di 1.792 migliaia di euro rispetto alla fine del precedente esercizio dovuto alla perdita conseguita nell'esercizio e alle variazioni di fair value dei derivati di copertura contabilizzate in hedge accounting.
Importi in migliaia di euro
| 31 dicembre 2018 | di dicembre 2017 | Variazione % | |
|---|---|---|---|
| Ricavi da vendite | 3.950 | 4.750 | (16,8%) |
| Costi Operativi | (5.773) | (6.501) | (11,2%) |
| EBITDA | (1.823) | (1.751) | (4,1%) |
| EBIT | (1.922) | (1.890) | (1,7%) |
| Risultato operativo | 3.825 | 3.143 | 21,7% |
| Risultato prima delle imposte | 3.138 | 2.733 | 14,8% |
| Risultato netto | 5.215 | 4.081 | 27,8% |
| Utile per azione | 0,12 | 0.09 | 33,3% |
| Costi del personale | (3.397) | (3.882) | (12,5%) |
| Numero di dipendenti | 43 | 42 | 2,4% |
| 31 dicembre 2018 | Variazion | ||
|---|---|---|---|
| Indebitamento netto | 82.062 | 89.117 | (7.9%) |
| Patrimonio netto | 213.310 | 208.014 | 2.5% |
| Attivo immobilizzato | 295.121 | 295.762 | (0.2%) |
Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2018 e nel 2017 pari a 43.573 (azioni senza valore nominale).
Gas Plus S.p.A.
Sede legale Sedi secondarie Milano, Viale Enrico Forlanini 17 Porzano di Leno (BS),Via Copernico 13 Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2
| Importi in migliaia di Euro | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|
| Ricavi | 3.901 | 4.694 |
| Altri ricavi e proventi | 49 | રહ |
| Totale Ricavi | 3.950 | 4.750 |
| Costi per materie prime e materiali di consumo | (30) | (26) |
| Costi per servizi e altri | (2.346) | (2.593) |
| Costo del personale | (3.397) | (3.882) |
| (Oneri) e Proventi diversi | 5.747 | 5.032 |
| Ammortamenti | (99) | (138) |
| RISULTATO OPERATIVO | 3.825 | 3.143 |
| Proventi finanziari | 3.729 | 2.537 |
| Oneri finanziari | (4.416) | (2.947) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 3.138 | 2.733 |
| Imposte sul reddito | 2.076 | 1.349 |
| RISULTATO DEL PERIODO | 5.215 | 4.081 |
| Utile per azione base (importi in Euro) | 0,12 | 0,00 |
| Utile per azione diluito (importi in Euro) | 0,12 | 0,09 |
Gas Plus S.p.A. fornisce alle società del Gruppo servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.
Nell'esercizio 2018, tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 3.901 migliaia di euro (4.694 migliaia di euro nel 2017), di cui 3.895 migliaia di euro (4.680 migliaia di euro nel 2017) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 6 migliaia di euro (14 migliaia di euro nel 2017) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.
Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 49 migliaia di euro (56 migliaia di euro nel 2017) costituiti prevalentemente da rimborsi per personale in distacco, plusvalenze e sopravvenienze attive.
Ai fini dell'erogazione dei servizi alle controllate, la Società ha sostenuto costi per acquisti pari a 30 migliaia di euro (26 migliaia di euro nel 2017) e costi per servizi e altri pari a 2.346 migliaia di euro (2.593 migliaia di euro nel 2017).
I costi del personale sono stati in forte diminuzione (3.397 migliaia di euro contro 3.882 migliaia di euro nel 2017). Tale voce ha infatti beneficiato del rilascio di stanziamenti passivi di pregressi esercizi non più dovuti.
Gli oneri e proventi diversi. hanno registrato un saldo positivo pari a 5.747 migliaia di euro (5.032 migliaia di euro nel 2017) con un incremento di 715 migliaia di euro rispetto al 2017. I proventi diversi sono costituiti esclusivamente dai dividendi percepiti dalle società controllate, in particolare da quelli erogati da GP Infrastrutture S.r.l. (5.000 migliaia di euro nel 2018 contro 4.000 migliaia di euro nel 2017), Gas Plus Energia S.r.l. (23 migliaia di euro nel 2018 contro 32 migliaia di euro nel 2017) e Gas Plus Vendite S.r.l. (1.000 migliaia di euro nel 2018 e nel 2017). Gli oneri diversi sono invece costituiti dalla svalutazione della partecipazione in Gas Plus Storage (275 migliaia di euro) a seguito delle perdite conseguite.
E' stato in lieve aumento il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (687 migliaia di euro del 2018 contro 410 migliaia di euro dell'esercizio precedente).
I proventi finanziari sono risultati pari a 3.729 migliaia di euro (2.537 migliaia di euro nel 2017) e, come nel 2017, la relativa principale componente è costituita dai proventi finanziari su strumenti derivati per 3.048 migliaia di euro (1.783 migliaia di euro nel 2017).
In aumento sono stati anche gli oneri finanziari che sono passati da 2.947 migliaia di euro a 4.415 migliaia di euro a seguito dell'aumento degli oneri su derivati (da 1.802 migliaia di euro del 2017 a 3.120 migliaia di euro del 2018). In questo ambito hanno registrato complessivamente un lieve aumento anche gli interessi e gli oneri sui finanziamenti a medio e lungo termine (da 1.115 migliaia di euro del 2017 a 1.226 migliaia di euro del 2018).
Dopo imposte sul reddito con un saldo positivo di 2.076 migliaia di euro (saldo positivo di 1.349 migliaia di euro nel 2017) per il recepimento dei benefici fiscali dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) trasferita nell'ambito del consolidato nazionale da alcune società controllate e delle perdite fiscali delle società controllate estere trasferite nell'ambito del consolidato mondiale, l'esercizio 2018 si è chiuso con un utile di 5.215 migliaia di euro contro 4.081 migliaia di euro dell'esercizio precedente.
Importi in migliaia di euro
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | ||
| Immobilizzazioni immateriali | ਤੇ ਵ | 365 |
| Immobilizzazioni materiali | 122 | 130 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 294.917 | 295.193 |
| Imposte anticipate nette | રે રે | 74 |
| Totale | 295.109 | 295.762 |
| Capitale di esercizio netto Altre attività di esercizio |
5.726 | રે જેરે 3 |
| Passività di esercizio | (4.289) | (3.294) |
| Totale | 1.437 | 2.559 |
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Fondi rischi per oneri |
(1.175) | (1.190) |
| Capitale investito netto | 295.371 | 297,131 |
| Patrimonio netto | 213.310 | 208.014 |
| Indebitamento (disponibilità) finanziario netto | 82.062 | 89.117 |
| Coperture | 295.371 | 297.131 |
La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto in lieve calo rispetto a quello risultante al termine del precedente esercizio (295.371 migliaia di euro contro 297.131 migliaia di euro del 2017).
Il capitale immobilizzato ammonta a 295.109 migliaia di euro (295.762 migliaia di euro nel 2017) e presenta un decremento complessivo di 653 migliaia di euro rispetto al 2017.
Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 35 migliaia di euro (365 migliaia di euro nel 2017) e presentano un decremento di 330 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio, dovuto prevalentemente alla riesposizione degli oneri sostenuti per la sottoscrizione della linea di finanziamento Capex a riduzione del relativo debito finanziario.
Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 122 migliaia di euro (130 migliaia di euro nel 2017) e presentano una riduzione di 8 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio.
Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 294.917 migliaia di euro, sono costituite dalle partecipazioni in società controllate e presentano un decremento di 275 migliaia di euro per la svalutazione della partecipazione in Gas Plus Storage a seguito delle perdite conseguite.
Risulta in lieve calo il saldo delle imposte anticipate (al netto delle differite), che ammonta a 35 migliaia di euro contro un saldo di 74 migliaia di euro del precedente esercizio.
Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo ma in sensibile riduzione rispetto al valore del precedente esercizio (1.437 migliaia di euro contro 2.559 migliaia di euro del 2017). In quest'ambito le attività sono passate da 5.853 migliaia di euro a 5.726 migliaia di euro mentre le passività da 3.294 migliaia di euro a 4.289 migliaia di euro.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato non si discosta sostanzialmente dal dato del precedente esercizio (1.175 migliaia di euro contro 1.190 migliaia di euro del 2017).
Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.
Il patrimonio netto ammonta a 213.310 migliaia di euro (208.014 migliaia di euro nel 2017) e presenta un incremento di 5.296 migliaia di euro sostanzialmente per effetto dell'utile conseguito nell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.
L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 82.062 migliaia di euro (rispetto a 89.117 migliaia di euro del 2017) e risulta in calo di 7.055 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.
Le disponibilità liquide sono risultate in aumento e pari a 10.498 migliaia di euro contro 7.608 migliaia di euro del 2017.
L'indebitamento comprende il finanziamento a medio lungo termine ottenuto per l'acquisizione di Società Padana Energia del valore nominale residuo di 22,6 milioni di euro, il finanziamento "capex" per 17,65 milioni di euro ed il finanziamento "revolving" per 15 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (37.685 migliaia di euro contro 44.488 del 2017) in riduzione per gli investimenti e la distribuzione di dividendi da parte delle stesse controllate.
Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.
Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.
Gas Plus S.p.A., esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.
Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con le società controllate si segnala che il Gruppo Gas Plus S.p.A. utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della relativa tesoreria. L'operatività delle controllate estere del Gruppo, attive nel settore esplorativo, è stata finanziata attraverso la controllata, capogruppo di settore, Gas Plus Italiana S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.
A partire dall'esercizio 2009, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e ulteriormente rinnovato nell'esercizio 2015 per un triennio) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.
Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. ha presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.
In prossimità della chiusura dell'esercizio 2015, Gas Plus S.p.A. ha presentato istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate per rinnovare l'opzione per la tassazione di Gruppo per il triennio 2015-2017. In data 2 maggio 2016, la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole alla suddetta istanza.
Nel corso del mese di febbraio 2017, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha presentato il modello IVA 2017 mediante il quale ha esercitato l'opzione al regime IVA di Gruppo, insieme alle
società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2018.
Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.
Negli anni 2017 e 2018, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.
Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.
Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.
Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono rappresentate dalla:
Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.
Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle società partecipate sopra menzionate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.
GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore della commercializzazione di tale materia prima, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.1..
Nel corso del 2018, a seguito di procedura di gara conclusasi nell'ultimo trimestre dell'anno, la Società si è aggiudicata le quote detenute dal comune di Fidenza nella propria controllata Rete Gas Fidenza S.r.1.. L'atto di acquisizione delle suddette quote è stato perfezionato dopo la chiusura dell'esercizio.
Nel 2018 la partecipata, che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 39 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 3,3 milioni di euro.
In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel corso dell'esercizio tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a circa 204 milioni di metri cubi (circa 198 milioni di metri cubi nel 2017).
I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture S.r.l. sono riassunti qui di seguito:
| 23.589 |
|---|
| 16.504 |
| 7.085 |
| 275 |
| 47 |
| 228 |
| 0 |
| 0 |
| 0 |
| 7.313 |
| 2.337 |
| 4.976 |
Gas Plus Italiana S.r.1.
Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 35 concessioni di coltivazione, di 1 permesso di ricerca, 2 istanze di concessione e 3 istanze di permesso.
La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha
effettuato investimenti per circa 4,5 milioni di euro (2,2 milioni di euro nel 2017).
Al termine dell'esercizio 2018 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 1.696,2 milioni di metri cubi (1.788,4 milioni di metri cubi nel 2017) mentre la produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 59,4 milioni di metri cubi.
I relativi risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio, che ha risentito della prosecuzione dell'attività produttiva del sito di Garaguso e della svalutazione della partecipazione in Gas Plus International BV a seguito dell'esito negativo dell'attività esplorativa in Romania, sono riassunti qui di seguito:
| Valore della produzione | 33.384 |
|---|---|
| Costi della produzione | 34.530 |
| Differenza tra valore e costi della produzione | -1.146 |
| Proventi finanziari | বা |
| Oneri finanziari | 163 |
| Differenza tra oneri e proventi finanziari | -159 |
| Rivalutazioni | 0 |
| Svalutazioni | 3.509 |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | -3.509 |
| Risultato prima dell'imposte | -4.814 |
| Imposte sul reddito d'esercizio | -213 |
| Perdita d'esercizio | -4.601 |
Società Padana Energia S.p.A. è stata acquisita dal gruppo ENI in data 19 ottobre 2010 ed opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale tramite 10 concessioni di coltivazione.
La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale e petrolio, ha effettuato investimenti per circa 3,8 milioni di euro (4,9 milioni di euro nel 2017).
Al termine dell'esercizio 2018 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.574,9 milioni di metri cubi (2.625,6 milioni di metri cubi nel 2017) mentre la produzione lorda dell'anno è stata pari 68,9 milioni di metri cubi.
I risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio di Società Padana Energia S.p.A. sono riassunti qui di seguito:
| Valore della produzione | 18.581 |
|---|---|
| Costi della produzione | 17313 |
| Differenza tra valore e costi della produzione | 1.268 |
| Proventi finanziari | |
| Oneri finanziari | 398 |
| Differenza tra oneri e proventi finanziari | -396 |
| Rivalutazioni | |
| Svalutazioni | 158 |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | -158 |
| Risultato prima dell'imposte | 714 |
| lmposte sul reddito d'esercizio | 212 |
| Utile d'esercizio | 502 |
Gas Plus Vendite S.r.1. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 69 mila clienti. La società esercita tale attività prevalentemente tramite contratti d'affitto di ramo d'azienda il cui proprietario è una società controllata dal gruppo (GP Infrastrutture S.r.1.).
In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2018 hanno raggiunto gli 85,8 milioni di metri cubi (90,8 milioni di metri cubi nel 2017) di cui 79,6 milioni di metri cubi (83,7 milioni di metri cubi nel 2017) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 6,2 milioni di metri cubi (7,1 milioni di metri cubi nel 2017) a clienti industriali.
I risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l. sono riassunti qui di seguito:
| Valore della produzione | 43.322 |
|---|---|
| Costi della produzione | 41.172 |
| Differenza tra valore e costi della produzione | 2.150 |
| Proventi finanziari | 75 |
| Oneri finanziari | 480 |
| Differenza tra oneri e proventi finanziari | -405 |
| Rivalutazioni | 0 |
| Svalutazioni | |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | -1 |
| Risultato prima dell'imposte | 1.744 |
| Imposte sul reddito d'esercizio | 528 |
| Utile d'esercizio | 1.216 |
Gas Plus Energia S.r.l. opera nel settore della gestione di impianti energetici (impianti termici tradizionali, impianti di cogenerazione, impianti di climatizzazione a gas naturale, ecc.) ed esercita tale attività nei confronti di enti pubblici, strutture sanitarie e complessi civili. La Società gestisce attualmente servizi "calore" e servizi di conduzione e manutenzione di centrali termiche nell'ambito delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Nel periodo in esame la controllata non ha effettuato investimenti di entità rilevante.
A partire dall'esercizio 2008, inoltre, la Società svolge l'attività relativa alla fornitura di titoli di efficienza energetica alla consociata GP Infrastrutture S.r.1..
I risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio di Gas Plus Energia S.r.1. sono riassunti qui di seguito:
| 3.456 |
|---|
| 3 407 |
| 49 |
| 49 |
| 13 |
| 36 |
Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.
Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:
Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di idrocarburi (B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.
Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.
La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la quasi totalità risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.
La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.
La capacità commerciale della B.U. può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA (già AEEGSI). Una delle principali aree di rischio della B.U. è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).
Altri fattori di rischio che interessano la B.U. riguardano l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale, la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in
acquisto/vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.
Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.
I rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si citano, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione e del trasporto del gas (B.U. Network & Transportation) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria e quella riguardante le attività coltivazione di idrocarburi (B.U. E&P).
In generale, le attività svolte dal Gruppo Gas Plus sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali.
Tali attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessarie per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti e, nella fase di smantellamento e ripristino dei siti minerari, il rispetto delle disposizioni di legge in merito alla bonifiche ambientali. Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale elo civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.
Per quanto riguarda poi il settore E&P e le recenti novità normative, si segnala che la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, ha introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 e tramite l'Art 11-ter, alcune nuove disposizioni riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi i cui effetti non sono attualmente del tutto definibili e quantificabili.
Con l'art. 11-ter, introdotto solo in sede di conversione del suddetto decreto legge, è stata infatti prevista la predisposizione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree
Idonee ("PiTESAI") da approvarsi con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. L'approvazione dello PiTESAI ("Piano") dovrà avvenire entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (ossia dal 13 febbraio 2019, giorno successivo alla pubblicazione della Legge n. 12/2019 sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019).
Si tratterebbe di uno strumento normativo teso a definire un quadro di riferimento, condiviso con le Regioni, le Province e gli Enti locali, per la programmazione delle attività di prospezione. ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale. Limitatamente alle aree su terraferma, il Piano sarà valutato d'intesa con la Conferenza Unificata e nel caso di mancato raggiungimento di un'intesa o di un espresso diniego da parte della stessa Conferenza Unificata, il Piano sarà adottato limitatamente alle aree marine.
In base a quanto si può attualmente desumere dalla normativa, fino all'adozione del Piano sono sospesi sia i permessi vigenti di prospezione o di ricerca di idrocarburi. liquidi e gassosi, su terraferma e in mare, che i procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi. A seguito dell'adozione del Piano, i permessi sospesi riprenderanno efficacia e i procedimenti sospesi riprenderanno il loro corso nelle aree in cui le attività di prospezione e ricerca risulteranno compatibili con le previsioni del Piano stesso. Nelle aree che risulteranno non compatibili in base al Piano, invece, il Mise rigetterà le istanze relative ai procedimenti sospesi e revocherà i permessi di prospezione e di ricerca in essere.
Detta temporanea sospensione non si applica ad alcuni procedimenti espressamente previsti dal legislatore ed in particolare ai procedimenti relativi al conferimento di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi pendenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione. E' tuttavia previsto che nelle more dell'adozione del Piano non possano essere presentate nuove istanze di conferimento di concessioni di coltivazione,
Al di là di profili di legittimità, poi, particolarmente complesse da valutare risultano le disposizioni in ordine alla non prorogabilità delle concessioni vigenti ove risultino incompatibili con il Piano (sempre che, per le aree sulla terraferma, il PiTESAI sia adottato). Si segnala, infine, che la citata legge di conversione, all'art. 11 ter in esame, ha anche previsto a decorrere dal 1° giugno 2019 l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte.
Si tratta di un incremento irragionevole la cui incidenza sulla attività industriale è allo stato oggetto di valutazione, prospettandosi, da un canto, di procedere alla contestazione in sede giudiziaria dell'entità dell'incremento e, dall'altro, pur confidando in un ridimensionamento dell'ammontare del canone, di valutare l'opportunità di riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni (così da ridurre proporzionalmente l'ammontare del canone).
Al di là della modificazione normativa appena citata, il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale e valutare ogni possibile iniziativa, anche legali, a tutela del proprio patrimonio.
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:
Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.
L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.
Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.
Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio. Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o depositi per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.
L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione
geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.
Con riferimento al rischio di credito si segnala infine che il Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti. Tale contratto che è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2023 prevede, nei limiti del plafond contrattualmente previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.
Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.
In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. A seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante nel 2017 il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi.
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.
Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.
I contratti di finanziamento a medio lungo termine stipulati con Banca Imi prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio alla nota n. 20, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine, a cui si rimanda.
Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.
Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.
È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.
In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.
Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.
Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.
Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a medio
lungo termine, la Capogruppo ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.
Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nella formule di prezzo.
La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.
Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.
Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.
Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.
Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniale e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inuspali.
La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei
termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .
Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.
Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.
Gli amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale.
Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.1. non esercita attività di direzione e coordinamento sulla società Gas Plus S.p.A..
Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:
· non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.
Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione, non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.
Stante la ripresa scenari energetici nel corso del 2018, l'Ebitda consolidato è previsto in crescita ed il risultato netto di segno positivo.
Le attività E&P, che potranno di nuovo contare sull'apporto per larga parte dell'anno della concessione di Garaguso, vedranno una crescita della produzione di idrocarburi rispetto al 2018 nonostante il fisiologico declino dei siti maturi. Una crescita più sostenuta sarà possibile con il progressivo avvio, nei successivi esercizi, dei principali progetti di sviluppo (Longanesi in Italia e Midia in Romania).
Data la costante attività di monitoraggio dei costi operativi l'Ebitda di questa area è pertanto previsto in crescita, anche se saranno da valutare gli effettivi impatti della Legge 11 febbraio 2019, n. 12 in termini, ad esempio, di aumento dei canoni di concessione.
Le attività regolate e quelle di vendita al dettaglio continueranno, anche nel prossimo esercizio, a registrare un andamento positivo. Sotto il profilo economico le attività regolate potranno contare anche sull'apporto degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza (PR) mentre le attività al dettaglio potranno risentire del forte contesto competitivo.
Permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche in progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.
L'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l. e la ripresa degli investimenti nell'area E&P e, in particolare, nei suoi due principali progetti (Longanesi in Italia e Midia in Romania) comporteranno il progressivo incremento dell'indebitamento finanziario.
Nel presente documento, in aggiunta agli schemi ed indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance. Tuttavia, tali schemi ed indicatori, non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
In particolare, tra gli indicatori alternativi utilizzati nella relazione sulla gestione per i commenti alle B.U. del Gruppo, Si segnalano:
· EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.
• EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti ma al lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.
• Indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta): è determinata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti.
· ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.
• ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.
• Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.
• Riserve 2P: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve certe (P1) e le riserve probabili (P2).
• Riserve certe P1: rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.
• Riserve probabili P2: rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.
· Risorse: sono costituite dalle riserve, più tutte le ulteriori quantità di minerale che possono rendersi disponibili in futuro, comprendendo in esse sia quelle contenuti in accumuli già noti che non siano attualmente sfruttabili da un punto di vista economico e tecnologico, sia quelle contenuti in accumuli, ricchi o poveri, non ancora scoperti ma che si possono ragionevolmente ritenere esistenti
· Patrimonio Titoli: rappresenta l'insieme delle concessioni di ricerca e coltivazione ottenute e delle istanze per permessi di ricerca concesse dall'UNMIG.
· Investimenti esplorativi: indicano le spese sostenute per l'attività finalizzata al ritrovamento di accumuli di idrocarburi. Tale attività consiste, in una prima fase, in rilievi geologici e geofisici che consentono di localizzare la potenziale presenza nel sottosuolo di accumuli di idrocarburi. In una seconda fase, l'attività di esplorazione consiste nella perforazione di pozzi esplorativi per stabilire la reale esistenza di tali accumuli e la loro sfruttabilità commerciale.
· Investimenti di sviluppo: indicano le spese sostenute per le attività di costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi entro i limiti di un giacimento noto come produttivo.
A conclusione della presente relazione Vi invitiamo ad approvare il bilancio dell'esercizio 2018 di Gas Plus S.p.A., proponendo di rinviare a nuovo l'utile dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Sig. Davide Usberti)
Prospetti Contabili e Note Esplicative
| SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA | |
|---|---|
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | |
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO | |
| NOTE ESPLICATIVE | |
| 1. Informazioni generali | |
| 2. Forma e contenuto del bilancio | |
| 3. Area di consolidamento | |
| 4. Principi contabili e criteri di valutazione | |
| 5. Utilizzo di stime | |
| 6. | |
| 7. Immobili, impianti e macchinari | |
| 8. - Avviamento | |
| 9. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali | |
| 10. Altre attività non correnti | |
| 11. Imposte sul reddito | |
| 12. Rimanenze | |
| 13. Crediti commerciali | |
| 14. Altri crediti | |
| 15. Crediti verso imprese controllanti | |
| 16. Attività finanziarie | |
| 17. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | |
| 18. Patrimonio netto | |
| 19. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine | |
| 20. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili | |
| 21. Altri debiti | |
| 22. Fondi | |
| 23. Debiti commerciali | |
| 24. Ricari | |
| 25. Costi operativi | |
| 26. Costi per il personale | |
| 27. Proventi diversi | |
| 28. Proventi ed oneri finanziari | |
| 29. Risultato per azione | |
| 30. Impegni e rischi | |
| 31. Rapporti con parti correlate | |
| 32. Eventi successivi alla data di bilancio | |
| 33. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri |
Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2018 e al 31 Dicembre 2017
| Importi in migliaia di Euro | Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|
| ATTIVITA | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 7 | 108.132 | 108.792 |
| Avviamento | 8 | 7 20 | 750 |
| Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali | 9 | 323.152 | 332.164 |
| Altre attività non correnti | 10 | 6.908 | 4.920 |
| Imposte differite attive | 11 | 25.984 | 26.422 |
| Totale attività non correnti | 464.926 | 473.048 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 12 | 3.523 | 4.370 |
| Crediti commerciali (a) | 13 | 26.872 | 24.229 |
| Crediti per imposte sul reddito | 11 | 427 | 314 |
| Altri crediti | 14 | 10.970 | 13.206 |
| Crediti verso controllante | ો રે | 193 | ાં તે 3 |
| Attività finanziarie | 16 | 166 | 266 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 17 | 16.453 | 14.105 |
| Totale attività correnti | 58.604 | 56.683 | |
| TOTALE ATTIVITA | 523.530 | 529.731 | |
| PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | |||
| Capitale sociale | 18 | 23 353 | 23.353 |
| Riserve | ] 8 | 191.222 | 190.468 |
| Altre componenti di patrimonio netto | ] 8 | 64 | (7) |
| Risultato del periodo | 18 | (1.851) | 764 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 212.788 | 214.583 | |
| Patrimonio netto di Terzi | 174 | 171 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI TERZI | 212.962 | 214.754 | |
| PASSIVITA | |||
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari a lungo termine | 19 | 25.483 | 40.263 |
| TFR, quiescenza ed obblighi simili | 20 | 4.804 | 4.791 |
| Fondo imposte differite | II | 82.780 | 85.781 |
| Altri debiti | 21 | 2.980 | 3.072 |
| Fondi | 22 | 118.997 | 120.480 |
| Totale passività non correnti | 235.044 | 254.387 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali (b) | 23 | 29.560 | 23.283 |
| Debiti finanziari correnti | 19 | 33.182 | 26.636 |
| Altri debiti | 21 | 12.235 | 10.181 |
| Debiti per imposte sul reddito | 11 | 547 | 490 |
| Totale passività correnti | 75.524 | 60.590 | |
| TOTALE PASSIVITA | 310.568 | 314.977 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA | 523.530 | 529.731 |
(a) = di cui con parti correlate Euro 5 al 31 dicembre 2018 ed Euro 5 al 31 dicembre 2017. (d)= di cui con parti correlate Euro 3 al 31 dicembre 2018 ed Euro 4 al 31 dicembre 2017.
Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 31, Rapporti con parti correlate.
Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Importi in migliaia di Euro | Note | 2018 | 2017 |
|---|---|---|---|
| Ricavi (a) | 24 | 82.032 | 73.285 |
| Altri ricavi e proventi | 24 | 6.553 | 11.083 |
| Totale Ricavi | 88.585 | 84.368 | |
| Costi per materie prime e materiali di consumo | 25 | (30.789) | (27.534) |
| Costi per servizi e altri (b) | 25 | (25.954) | (25.511) |
| Costo del personale | 26 | (9.182) | (9.541) |
| Proventi diversi | 27 | 271 | 161 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 7-9 | (19.587) | (14.950) |
| RISULTATO OPERATIVO | 3.344 | 6.993 | |
| Proventi finanziari | 28 | 90 | 848 |
| Oneri finanziari | 28 | (5.947) | (6.724) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (2.513) | 1.117 | |
| Imposte sul reddito | 11 | 667 | (344) |
| RISULTATO DEL PERIODO | (1.846) | 773 | |
| Gruppo | (1.851) | 769 | |
| Terzi | 5 | 4 | |
| Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) | 29 | (0,04) | 0,02 |
| Utile (perdita) per azione diluito (importi in Euro) | 29 | (0,04) | 0,02 |
(a) = di cui con parti correlate per Euro 29 al 31 dicembre 2018 e per Euro 23 al 31 dicembre 2017. (b) = di cui con parti correlate per Euro 559 al 31 dicembre 2018 e per Euro 500 al 31 dicembre 2017.
Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 31, Rapporti con parti correlate.
Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Importi in migliaia di Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Risultato del periodo | (1.846) | 773 |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno riclassificate nel risultato di esercizio: |
||
| Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge accounting | 22 | 345 |
| Imposte | (6) | (96) |
| Differenze di conversione nella traduzione dei bilanci di società estere | (28) | (299) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno riclassificate nel risultato di esercizio: |
||
| Delta attuariali fondo TFR | 139 | 46 |
| Imposte | (33) | (3) |
| Totale altre componenti del conto economico al netto delle imposte | 64 | (7) |
| Risultato del periodo complessivo al netto delle imposte | (1.782) | 766 |
| Attribuibile a: | ||
| Gruppo | (1.787) | 762 |
| Terzi | 5 | 4 |
Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 18, Patrimonio netto.
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Gruppo Gas Plus
Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Riserva Riserva Versamenti | Acquisto | Riserva | Riserva | Riserva | l Itili | Risultato di | Totale | Totale | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale | sovrap. | legale | c/ capitale | azıonı | cash | differenze | di | Indivisi | esercizio | patrimonio | patrimonio | patrimonio | |
| azion1 | Proprie | tow | attuariali | traduzione | netto | di terzi | netto | ||||||
| heage | TFR | cambio | di gruppo | ||||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2016 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7.042 | (9.600) | (145) | (895) | 340 107.687 | (4.255) | 213.803 | 491 | 214.294 | |
| Destinazione utile | (4.255) | 4.255 | |||||||||||
| Distribuzione dividendi | (4 | (4) | |||||||||||
| Variazione area di consolidamento | 15) 3 |
(315) | |||||||||||
| Variazioni aitre riserve | 8 | 18 | ్త | 13 | |||||||||
| Risultato del periodo complessivo | 249 | 43 | (299) | 769 | 762 | 766 | |||||||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7.042 | (9.600) | 104 | (852) | বা। | 103.450 | 769 | 214.583 | 171 | 214.754 |
| Effetto prima applicazione IFRS | 23 | 23 | 23 | ||||||||||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7.042 | (9.600) | 104 | (852) | 41 | 103.473 | 769 | 214.606 | 171 | 214.777 |
| Destinazione utile | 769 | (769) | |||||||||||
| Distribuzione dividendi | క | (3) | |||||||||||
| Variazioni altre riserve | (31) | (ਤੇ | (30) | ||||||||||
| Risultato del periodo complessivo | 6 | I ()રે | న 8 | 1.851 | 1.787 | 1.782 | |||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7-042 | (9.600) | 120 | (746) | (17) | 104.211 | (1.851 | 212.788 | 174 | 212.962 |
(1) = al 31 dicembre 2018, Gas Plus S.p.A. detian 1.336.677 azioni proprie (par al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.
Gli effetti conseguenti alla prima appliazione dell'IPRS 9 sono sotto al 1º gennaio 2018, senza resatenzi dei incomprativi. Non si segnizato etteti viali prima applicazione dell'IFRS 15.
୧୦
Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Importi in migliaia di Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Flussi finanziari dell'attività operativa | ||
| Risultato del periodo | (1.846) | 773 |
| Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e | ||
| immateriali (1) | 19.587 | 14.950 |
| Accantonamento (utilizzo) altri fondi non monetari | (185) | (315) |
| Attualizzazione fondo abbandono | 3.310 | 3.821 |
| Interessi su finanziamento per acquisizione | 493 | |
| (Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali | રવે | 92 |
| Variazione imposte differite | (2.607) | (1.204) |
| Variazione delle attività e passività operative | ||
| Variazione rimanenze | 847 | (847) |
| Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate | (2.424) | (4.980) |
| Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate | 6.277 | 1.05 1 |
| Oneri d'abbandono sostenuti | (1.474) | (78) |
| Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili | 152 | 115 |
| Variazione delle altre passività e attività operative | 4.115 | (2.092) |
| Flussi finanziari netti dell'attività operativa | 25.821 | 11.779 |
| Flussi finanziari dell'attività di investimento | ||
| Uscite per acquisto beni materiali e immateriali (1) | (13.712) | (10.944) |
| Uscite per acquisto di partecipazioni | (1.960) | (315) |
| Ricavi per cessioni immobilizzazioni | 3 | 22 |
| Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento | (15.669) | (11.237) |
| Flussi finanziari dell'attività finanziamento | ||
| Variazione netta delle passività finanziarie | (10.723) | 13.304 |
| Vendita attività finanziarie a breve termine | 3.112 | |
| Nuovi finanziamenti bancari | 15.000 | 17.650 |
| Finanziamenti rimborsati | (12.000) | (35.351) |
| Dividendi pagati | (3) | (4) 13 |
| Altre variazioni di patrimonio netto | (31) | |
| Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell' attività di | ||
| finanziamento | (7.757) | (1.276) |
| (47) | (85) | |
| Effetto cambi traduzione bilanci di società estere | ||
| Incremento (decremento) delle disponibilità liquide | 2.348 | (819) |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 14.105 | 14.924 |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 16.453 | 14.105 |
| Dividendi incassati | 271 | 251 |
| Imposte pagate nel periodo | 1.880 | રતત |
| Oneri finanziari netti pagati nel periodo | 2.060 | 2.493 |
(1) di cui investimenti ed ammortamenti dei costi di esplorazione di riserve di idrocarburi nell'esercizio (rispettivamente Euro 3.309 e Euro 830 nei 2018 e 2017).
Gas Plus S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156) e controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.1..
Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.
A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..
Il Gruppo opera in Italia e in Europa e svolge le seguenti attività:
Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.
La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2019.
Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2018 non vi sono state operazioni atipiche/inusuali e altre operazioni non ricorrenti oltre a quanto evidenziato nella Relazione sulla Gestione e nella presente Nota Integrativa.
Si segnala che i risultati economici del Gruppo dell'esercizio 2017 avevano beneficiato di componenti non ricorrenti relativi alla Business Unit E&P con un impatto positivo, al lordo delle imposte a conto economico di Euro 1.726.
Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006. della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. nº 38/2005.
Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e, più in dettaglio:
proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;
proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;
eventuali oneri/proventi da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).
Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio sono stati evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella nota n. 31, Rapporti con parti correlate.
Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sulla base del principio del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie rappresentate da titoli per i quali si è optato per la classificazione tra le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a conto economico e delle attività disponibili per la vendita, la cui variazione di fair value è imputata direttamente a patrimonio netto.
I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.
Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 33, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.
Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.
Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:
il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;
il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A., ed il bilancio delle imprese sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.
Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 - Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:
Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2018 sono le seguenti:
| Denominazione, sede ed attività | Capitale | % di | Società | % di | % voti |
|---|---|---|---|---|---|
| svolta | sociale | possesso | Controllante | possesso | spettanti in |
| diretta | indiretta | assemblea | |||
| GP Infrastrutture S.r.J. | € 30.730.000 | 100% | 0 % | 100% | |
| Milano (operante nella | |||||
| distribuzione di gas e fornitura di | |||||
| altri servizi pubblici) | |||||
| Gas Plus Energia S.r.I. | € 51.480 | 85,29% | 0 % | 85,29% | |
| Milano (operante nell'attività di | |||||
| gestione degli impianti termici gas) | |||||
| Gas Plus Italiana S.r.I. | € 70.000.000 | 100% | 0% | 100% | |
| Milano (operante nell'attività di | |||||
| esplorazione, produzione e vendita | |||||
| di gas) | |||||
| Idrocarburi Italiana S.r.I. Milano | € 10.000 | 100% | 0% | 100% | |
| (holding industriale) | |||||
| Società Padana Energia S.p.A. (1) | € 20.000.000 | Idrocarburi | 100% | 100% | |
| Milano (operante nell'attività di | Italiana S.r.1. | ||||
| esplorazione, produzione e vendita | |||||
| di gas ed olio) | |||||
| Gas Plus Vendite S.r.l., | € 1.000.000 | 100% | |||
| Milano (operante nell'attività di | |||||
| vendita di gas naturale) |
| € 260.000 | Gas Plus | 81,63% | 81,63% | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Reggente S.p.A.(1) | |||||
| Lucera (Fg) (operante nell'attività | Italiana S.r.I. | ||||
| di trattamento e compressione gas) | |||||
| GP Infrastrutture Trasporto | € 110.000 | GP Infrastrutture | 100% | 100% | |
| S.r.l.(1) | S.r.L. | ||||
| Milano (operante nell'attività di | |||||
| trasporto regionale del gas) | |||||
| Gas Plus International B.V. (1) | € 10.000.000 | Gas Plus Italiana | 100% | 100% | |
| L'Aja - Paesi Bassi (holding) | S.r.l. | ||||
| Gas Plus Netherlands B.V.(1) | € 18.000 | Gas Plus | 100% | 100% | |
| L'Aja - Paesi Bassi (operante | International | ||||
| nell'attività di esplorazione) | B.V. | ||||
| Gas Plus Storage S.r.l. | € 2.000.000 | 100% | 0% | 100 % | |
| Milano (costituita per operare | |||||
| nell'attività di stoccaggio gas) | |||||
| Gas Plus Dacia S.r.I. (1) | RON | Gas Plus | 100% | 100% | |
| Bucarest - Romania (operante nel | 3.500.000 | International | |||
| settore immobiliare) | B.V. |
(1) controllate indirettamente
In relazione all'area di consolidamento, non sono intervenute variazioni nel corso dell'anno 2018, salvo la cancellazione dal registro delle imprese inglese della società non operativa Czarne Oil LLP, avvenuta in data 20 marzo 2018.
Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2018.
Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 - Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.
Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:
rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
rilevare l'utile o la perdita nel conto economico;
I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.
La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.
I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.
Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di traduzione. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.
Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.
L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.
Il cambio applicato nella conversione del bilancio della società estera di un paese non aderente all'Euro è il seguente:
| 2018 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| Medio | 31/12 | Medio | 31/12 | |
| , Nuovo Leu rumeno | 4.6540 | 4.6635 | 4.5687 | 4.6585 |
L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.
L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:
Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.
Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:
| Aliquota | |
|---|---|
| Categoria: | d'ammortamento |
| İmmobili civili | 3,0% |
| Immobili industriali | 5,5% |
| Costruzioni leggere | 10,0% |
| Centrali gas | 15,0% |
| Centrali termoelettriche | 9,0% |
| Rete di trasporto gas | 2,4% |
| Apparecchiature cabina gas metano | 8,0% |
| Derivazioni e prese d'utenza | 2,6% |
| Apparecchiature di misura | 10,0% |
| Attrezzi | 10,0% |
| Mobili/arredi/macchine d'ufficio | 12,0% |
| Impianti telefonici | 20,0% |
| Macchine elettroniche | 20,0% |
| Automezzi | 20,0-25,0% |
| Altri impianti | 8,0-10,0% |
L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Business Unit E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.
Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dell'IFRS 9, Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione.
L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione e di ricerca mineraria (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.
In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che la società controllata GP Infrastrutture S.r.1. gestisce in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.
Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.
Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, cosi come previsti dal quadro normativo di riferimento.
Le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:
| Aliquota | |
|---|---|
| Categoria: | d'ammortamento |
| Rete di distribuzione gas | 2,0% |
| Apparecchiature cabina gas metano | 8.0% |
| Derivazioni e prese d'utenza | 2,6% |
| Apparecchiature di misura | 10.0% |
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione,
Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali
Le concessioni di coltivazione acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione.
La voce concessioni di coltivazione accoglie i costi di acquisizione di permessi di ricerca e di titoli minerari.
I costi per l'acquisizione dei permessi di ricerca sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso stesso; se il permesso di ricerca viene abbandonato, il costo residuo è imputato a conto economico.
I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).
Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo. il costo è attribuito alle diverse risorse minerarie acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.
I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.
Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'iniziativa mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.
I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Tuttavia i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.
I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.
Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.
Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.
I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.
Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi
precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.
Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.
L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Il nuovo principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39.
I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.
La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.
Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di valore, oltre
che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.
I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.
Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.
Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.
Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.
Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi - ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore - nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi. Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.
Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.
Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie presentano indicatori di perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.
L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.
Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.
Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.
Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa
una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa - misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale. dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico - è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.
Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.
Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi.
Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.
Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.
Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.
La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.
Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.
La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.
Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.
Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).
Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.
Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.
I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:
A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.
Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.
I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il fondo di smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.
Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico: 2) mutui e finanziamenti. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo
IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.
Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.
Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione. solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Gli oneri accessori pagati per l'accensione di finanziamenti relativi a diritto di disponibilità finanziarie sono capitalizzati e ammortizzati per la durata del finanziamento.
Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie deve essere rivista.
Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.
I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.
Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.
Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.
Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.
Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:
All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.
Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.
Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite o dei costi per acquisto di materie prime. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.
Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.
Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.
Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.
Al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la Gruppo Gas Plus
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.
I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:
Il nuovo principio IFRS 15 stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.
I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:
I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero imputati a conto economico integralmente quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.
Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.
I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.
Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.
Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.
Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.
L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.
L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.
Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.
Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.
I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1º gennaio 2018.
In relazione al principio IFRS 9 – Financial Instruments, il Gruppo si è avvalso della facoltà di rilevare direttamente a patrimonio netto al 1º gennaio 2018 gli effetti conseguenti alla prima applicazione del principio, senza effettuare la riesposizione dei dati comparativi degli esercizi precedenti posti a confronto.
Gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile in materia di valutazione dei crediti comportano una diminuzione al 1º gennaio 2018 del patrimonio netto di circa 16 Euro (al netto del relativo effetto fiscale), poiché i crediti della B.U. Retail sono per la quasi totalità cartolarizzati ed i crediti della B.U. Exploration & Production sono verso controparti primarie dell'industry di riferimento.
Tra le passività finanziarie, gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile sono relativi alla rinegoziazione, stipulata in data 23 dicembre 2014, del Finanziamento a Medio Lungo Termine verso Banca IMI S.p.A. sottoscritto dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A. e contabilizzato secondo il criterio del costo ammortizzato. Il ricalcolo del tasso di interesse effettivo del finanziamento, considerando i nuovi flussi di cassa contrattuali previsti, comporta un aumento al 1º gennaio 2018 del patrimonio netto di 39 Euro (al netto del relativo effetto fiscale).
Infine, si è provveduto alla riesposizione della quota residua delle commissioni up-front di accensione del Finanziamento Capex Banca IMI a deduzione del relativo debito finanziario.
Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1º gennaio 2018.
| (Importi in migliaia di euro) | Pubblicato 31 dicembre 2017 |
Effetti adozione TERS 9 |
Riclassifiche | Riesposto 1º gennaio 2018 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti di cui: |
473.048 | 6 | (339) | 472.715 | |
| Concessioni ed altre | |||||
| immobilizzazioni immateriali | 332.164 | (339) | 331.825 | ||
| Imposte differite attive | 26.422 | 6 | 26.428 | ||
| Attività correnti di cui: |
56.683 | (22) | 56.661 | ||
| Crediti commerciali | 24.229 | (22) | 24.207 | ||
| TOTALE ATTIVITA' | 529.731 | (16) | (339) | 529.376 | |
| PATRIMONIO NETTO DI | |||||
| GRUPPO E DI TERZI | 214.754 | 23 | - | 214.777 | |
| Passività correnti | 60.590 | 60.590 | |||
| Passività non correnti di cui: |
254.387 | (39) | (339) | 254.009 | |
| Debiti finanziari a lungo termine | 40.263 | (21) | (339) | 39.873 | |
| Fondo imposte differite | 85.781 | 12 | 85.793 | ||
| TOTALE PASSIVITA' | 314.977 | (39) | (335) | 314.599 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
529.731 | (16) | (339) | 570 376 |
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1º gennaio 2018, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:
Dal 1º gennaio 2019 saranno applicabili il seguente principio contabile internazionale ed i seguenti emendamenti e interpretazioni:
ll nuovo principio sostituirà il principio la contabilizzazione dei leasing operativi per i conduttori che noleggiano/affittano un'attività specifica. In base a questo nuovo principio, si definisce lease un contratto per cui, in conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specifica, per un periore a 12 mesi. Alla data di prima applicazione, si procederà all'iscizione di un'attività, quale diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finanziario di pari inporto. Il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento sulla durata residua del contratto. Il debito finanziario iscritto si ridurà nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio/affitto pagato sarà utilizzata a servizio del prestito e la restante quota sarà contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi, non sarà più iscritto tra i costi della produzione.
Il Gruppo Gas Pius ha sostanzialmente completto il assessment preliminare dei potenziali impatti rinvenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1º gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di clausole rilevanti ai fini del principio. Gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione sono riassunti nella tabella seguente:
| (Importi in migliaia di euro) | Data di transizione 1º gennaio 2019 |
||
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Diritti d'uso | 4.979 | ||
| TOTALE ATTIVITA | 4.979 | ||
| Passività non correnti Passività finanziarie per i lease |
4.043 | ||
| Passività correnti | |||
| Passività finanziarie per i lease | વેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉત્પત્તમજૂરી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલ | ||
| TOTALE PASSIVITA' | 4.950 |
Qui di seguito si riporta la riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease del presente bilancio al 31 dicembre 2018 (per il cui dettaglio si rimanda alla successiva nota n. 30, Impegni e rischi e l'impatto atteso dall'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.
| (Importi in migliaia di euro) | 31 dicembre 2018 | ||
|---|---|---|---|
| Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 | 3.245 | ||
| Pagamenti aggiuntivi per i lease al 31 dicembre 2018 | 2.285 | ||
| Canoni per short-term and low value lease (esenzione) | (200) | ||
| Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1° | |||
| gennaio 2019 | 5.331 | ||
| Effetto di attualizzazione | (352) | ||
| Passività finanziaria per i lease dovuta alla transizione | |||
| IFRS 16 al 1° gennaio 2019 | 4.979 |
n sede di assessment preliminare dei potenziali inpenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1º gennaio 2019) indichiamo che per quanto riguarda i lease relativi alle Joint Ventures si è proveduto, in caso di gestione del sito quale operatore, anche se vi sia una quota di partecipazione dell'iniziativa inferiore al 100%, ad iscrivere l'intero debito finanziario. Si segnala che nell'implementazione del nuovo principio a regime nel 2019 si terrà conto delle eventuali interpretazioni che dovessero essere emesse al riguardo dall' IFRS Interpretations Committee (IFRIC) nonché della futura prassi contabile del settore.
Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso potrebbero rispettare il test "SPP" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corispondere in caso di rimborso sia una "regative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Gruppo non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.
ll documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Tali incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte devono essere riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recuperà l'importo in questione. Non è previsto nessun nuovo obbligo d'informativa ma il documento sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentità un'applicazione anticipata. Il Gruppo non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.
Al 31 dicembre 2018, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.
Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi ed emendamenti:
Il Gruppo sta analizzando i principi e gli emendamenti indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.
Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.
La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.
Le riserve di idrocarburi indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa
data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.
La valutazione delle riserve di idrocarburi si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà.
Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.
Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.
Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale. La produzione di idrocarburi effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi degli idrocarburi possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime dei volumi delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.
Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e delle eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali della Business Unit E&P, inclusi i costi capitalizzati di smantellamento e ripristino siti. I tassi di ammortamento delle attività di estrazione di idrocarburi in base al metodo delle unità di prodotto sono definiti rapportando la quantità estratta nel periodo alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa. Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di idrocarburi che rappresentano un elemento fondamentale per verificare, ove ne ricorrano i presupposti, il valore recuperabile delle attività minerarie e determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. L'eventuale svalutazione è determinata raffrontando il valore di iscrizione in bilancio con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono determinati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future - quali prezzi delle commodity, costi, profili produttivi attesi e sono attualizzati utilizzando un tasso al netto delle imposte che tiene in considerazione il rischio inerente l'attività interessata.
Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.
La perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che si sia ridotta o non esista più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.
Gli obblighi derivanti dallo smantellamento e ripristino delle attività materiali e di relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. Tali passività riflettono la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per tali obblighi in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.
I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche, e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.
Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.
Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.
Gas Plus attualmente non ritiene che vi saranno effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale, tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in ulteriori costi o passività anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:
Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i fair values. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.
Durata e valore residuo degli impianti di distribuzione di gas naturale in regime di concessione
L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine "ope legis" degli affidamenti entro il 31 dicembre 2012.
Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).
Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.
L'anno 2013, dopo che nel 2012 sono stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014.
Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gara d'ATEM).
In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) dei termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi gara che sono, salvo alcune eccezioni, tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.
In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.
L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività. L'attività della società è stata svolta nel 2018 quasi interamente sul territorio nazionale e pertanto non viene presentata l'informativa secondaria per settori geografici in quanto non applicabile al Gruppo Gas Plus.
Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:
Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo ha costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva. Si rinvia alla relazione sulla gestione per ulteriori approfondimenti in merito.
La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:
| Exploration & Production |
Network & Transportation |
Retail | Altre attività e attività non allocate |
Rettifiche ed clisioni |
Totale consolidato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Informazioni di natura | ||||||
| economica | ||||||
| Vendite a clienti | 32.364 | 10.528 | 42.731 | 2.962 | 88.585 | |
| Vendite infrasettoriali | 2.466 | 0.536 | 603 | 7.604 | (20.209) | |
| Totale ricavi | 34.830 | 20.064 | 43.334 | 10.566 | (20.209) | 88.585 |
| EBITDA | 12.404 | 6.756 | 5.274 | (1.774) | 22.660 | |
| Ammortamenti e | ||||||
| svalutazioni | (16.427) | (2.928) | (127) | (105) | (19.587) | |
| EBIT | (4.023) | 3.828 | 5.147 | (1.879) | 3.073 | |
| Proventi diversi | 271 | 271 | ||||
| Risultati operativi di | ||||||
| settore | (4.023) | 4.099 | 5.147 | (1.879) | 3.344 | |
| Oneri finanziari netti | (5.857) | |||||
| (2.513) | ||||||
| Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza | 667 | |||||
| Imposte sul reddito | ||||||
| Utile netto dell'esercizio | (1.846) | |||||
| Attività e passività Attivo immobilizzato |
367.496 | 68.960 | (2.489) | 456.182 | (454.187) | 435.962 |
| Capitale circolante | 1.860 | 2.936 | (6.118) | 2.109 | (1.144) | (357) |
| Fondi netti ed altre | ||||||
| passività | (169.148) | (14.332) | (526) | 3.409 | (180.597) | |
| (Posizione) / | ||||||
| Indebitamento | ||||||
| finanziario netto | (36.395) | (19.249) | (15.492) | 113.182 | 42.046 | |
| Altre informazioni di settore |
||||||
| Investimenti in | ||||||
| immobilizzazioni | 8.555 | 141 | 118 | 8.814 | ||
| materiali | ||||||
| Investimenti in immobilizzazioni |
||||||
| immateriali | 3.623 | 1.235 | 13 | 27 | 4.898 | |
| Ammortamenti delle | ||||||
| immobilizzazioni | ||||||
| materiali | (5.324) | (63) | (4) | (86) | (5.477) | |
| Ammortamenti delle | ||||||
| immobilizzazioni | ||||||
| immateriali (*) | (7.182) | (2.865) | (123) | (19) | (10.189) | |
| Attività di esplorazione | 3.921 | 3.921 |
*Esclusa attività di esplorazione
| Exploration & Production |
Network & Transportation |
Retail | Altre attività e attività non allocate |
Rettifiche ed elisioni |
Totale consolidato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Informazioni di natura | ||||||
| economica | ||||||
| Vendite a clienti | 26.992 | 13.451 | 43.560 | 365 | 84.368 | |
| Vendite infrasettoriali | 2.821 | તે 9.545 | 628 | 10.983 | (23.977) | |
| Totale ricavi | 29.813 | 22.996 | 44.188 | 11.348 | (23.977) | 84,368 |
| EBITDA | 9.760 | 6.726 | 7.068 | (1.772) | 21.872 | |
| Ammortamenti e | ||||||
| svalutazioni | (11.882) | (2.867) | (116) | (145) | (14.950) | |
| EBIT | (2.062) | 3.850 | 6.952 | (1.917) | 6.832 | |
| Proventi diversi | 161 | 161 | ||||
| Risultati operativi di | ||||||
| settore | (2.062) | 4.020 | 6.952 | (1.917) | 6.993 | |
| Oneri finanziari netti | (5.876) | |||||
| Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza Imposte sul reddito |
1.117 (344) |
|||||
| Utile netto dell'escrcizio | 773 | |||||
| Attività e passività | ||||||
| Attivo immobilizzato | 375.144 | 68.637 | (2.524) | 456.759 | (454.462) | 443.554 |
| Capitale circolante Fondi netti ed altre |
3.415 | 3.934 | (2.066) | 3,240 | (165) | 8.358 |
| passività | (172.641) | (14.789) | (241) | 3,041 | ||
| (Posizione) / | (184.630) | |||||
| Indebitamento | ||||||
| finanziario netto | (37.782) | (18,941) | (10.418) | II a Reed | 52.528 | |
| Altre informazioni di settore |
||||||
| Investimenti in | ||||||
| immobilizzazioni | ||||||
| materiali Investimenti in |
8.309 | ર્ણ્ટ | 67 | 8.441 | ||
| immobilizzazioni | ||||||
| immateriali | ||||||
| Ammortamenti delle | 803 | 1.461 | 138 | 11 | 2.503 | |
| immobilizzazioni | ||||||
| materiali | (5.308) | (47) | ||||
| Ammortamenti delle | (2) | (89) | (5.446) | |||
| immobilizzazioni | ||||||
| immateriali (*) Attività di esplorazione |
(5.684) 830 |
(2.820) | (114) | (56) | (8.674) | |
| *Fschisa altività di esniorazione | 830 |
Gruppo Gas Plus
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 108.132 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:
| Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari (trasporto) |
Impianti e macchinari (E&P) |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni |
Immobiliz zazioni in corso e acconti |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | 7.903 | 1.162 | 1.412 | રેણે તેમજ | 37 | 465 | 38.572 | 106.520 |
| Investimenti | 255 | 40 | 4.947 | 10 | 75 | 3.114 | 8.441 | |
| Ammortamenti e svalutazioni |
(116) | (32) | (5.137) | (7) | (154) | (5.446) | ||
| Altre variazioni | (14) | 13.447 | (14.156) | (723) | ||||
| Saldo finale netto | 8.144 | 1.046 | 1.420 | 70.226 | 40 | 386 | 27.530 | 108.792 |
| Saldo finale lordo | 8.144 | 2.101 | 2.114 | 159.610 | 369 | 4.810 | 34 813 | 211.961 |
| Fondo ammortamento e Svalutazioni |
(1.055) | (694) | (89.384) | (329) | (4.424) | (7.283) | (103.169) | |
| Saldo finale netto | 8.144 | 1.046 | 1.420 | 70.226 | 40 | 386 | 27.530 | 108.792 |
| 31 dicembre 2018 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | 8.144 | 1.046 | 1.420 | 70.226 | 40 | 386 | 27.530 | 108.792 |
| Investimenti | 291 | 29 | 3.007 | 3 | 227 | 5.257 | 8.814 | |
| Ammortamenti e svalutazioni |
(116) | (39) | (5.153) | (7) | (162) | (5.477) | ||
| Altre variazioni | 36 | (3.931) | (102) | (3.997) | ||||
| Saldo finale netto | 8.471 | 930 | 1.410 | 64.149 | 36 | 451 | 32.685 | 108.132 |
| Saldo finale lordo Fondo ammortamento e |
8 471 | 2.101 | 2.143 | 158.686 | 372 | 4.977 | 30 668 | 216.718 |
| Svalutazioni | (1.171) | (733) | (94.537) | (336) | (4.526) | (7.283) | (108.586) | |
| Saldo finale netto | 8.471 | 930 | 1.410 | 64.149 | 36 | 451 | 32.685 | 108.132 |
Nell'esercizio 2018, la voce si decrementa per complessivi Euro 660 per l'effetto congiunto di investimenti effettuati nell'anno per Euro 8.814, di ammortamenti per Euro 5.477 e di altre variazioni per Euro 3.997 che comprende la variazione negativa della stima dei costi futuri di smantellamento siti per Euro 3.374. Inoltre, sono stati riclassificati dalle immobilizzazioni materiali in corso alle immobilizzazioni immateriali in corso (tra i costi di esplorazione) e successivamente imputati a conto economico Euro 612 sostenuti nel precedente esercizio, relativi a costi propedeutici alla perforazione dei due pozzi esplorativi in Romania, realizzati nel periodo maggio-luglio 2018 ed entrambi con esito negativo.
Gli investimenti dell'anno hanno riguardato principalmente le immobilizzazioni in corso e acconti in relazione all'attività di esplorazione e produzione gas. Tali investimenti includono lavori in economia in corso di realizzazione alla data di bilancio per la costruzione di nuovi impianti di estrazione gas e l'avvio di lavori di work over nell'ambito delle concessioni possedute dalle controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus International B.V ..
Gli investimenti relativi alle attività di estrazione (impianti e macchinari E&P) presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è
individuata rapportando la quantità es.tratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. I profili di produzione attesa, cosi come le stime dei volumi delle riserve certe estraibili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.
Gli immobili, impianti macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alle categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni. Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.
Il Gruppo Gas Plus non ha immobilizzazioni acquisite per il tramite di contratti di leasing finanziario; i contratti di leasing in essere, di entità non significativa, sono di tipo operativo ed i relativi canoni sono rilevati a conto economico secondo la loro competenza temporale.
L'avviamento si riferisce all'acquisizione della società Stargas S.p.A. (attualmente denominata Gas Plus Italiana S.r.l.) avvenuta nel 2004.
Le riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2018 di Gas Plus Italiana S.r.l. relative a titoli minerari in Italia sono state stimate in 1.696,2 milioni di Smce. La relativa entità riflette le risultanze rinvenienti dalla perizia dell'esperto indipendente SIM e il valore netto di iscrizione a bilancio delle attività è sensibilmente inferiore agli attuali valori di mercato delle riserve. Il valore dell'avviamento risulta giustificato dal maggior valore di mercato delle riserve rispetto al valore netto di iscrizione a bilancio delle relative attività.
Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 323.152 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:
| Concessioni di coltivazione |
Costi di esplorazione |
Beni in concessione (IFRIC 12) |
Concessioni di distribuzione gas e altre |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | |||||
| Saldo iniziale netto | 274 557 | 63.628 | 1.144 | 339.329 | |
| Investimenti | 830 | 1.344 | 329 | 2.503 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (5,613) | (830) | (2.696) | (365) | (9.504) |
| Altre variazioni | (42) | (122) | (164) | ||
| Saldo finale netto | 268.902 | 62.276 | 686 | 332.164 | |
| Saldo finale lordo | 381.018 | 830 | 94.769 | 8.437 | 485.054 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | (112.116) | (830) | (32.493) | (7.451) | (152.890) |
| Saldo finale netto | 268.902 | 62.276 | 086 | 332.164 | |
| 31 dicembre 2018 | |||||
| Saldo iniziale netto | 268.902 | 62.276 | 986 | 332-164 | |
| Riclassifica | (339) | (339) | |||
| Investimenti | 3.309 | 1.106 | 483 | 4.898 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (6.897) | (3.921) | (2.722) | (570) | (14.110) |
| Altre variazioni | (18) | 612 | (રેટ) | રે રેતે | |
| Saldo finale netto | 261,987 | 60.605 | 560 | 323.152 | |
| Saldo finale lordo | 380.973 | 3.921 | 95.704 | 8.581 | 489.179 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | (118.986) | (3.921) | (35.099) | (8.021) | (166.027) |
| Saldo finale netto | 261.987 | 60.605 | 560 | 323.152 |
Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2018 hanno un valore netto di Euro 261.987 e sono rappresentate in Italia da 45 concessioni di coltivazione, 2 istanze di concessione, 1 permesso di ricerca e 3 istanze di permesso.
Inoltre, all'estero, il Gruppo ha 1 licenza esplorativa off-shore nel Mare del Nord e detiene una partecipazione del 15% nella licenza esplorativa nei blocchi off-shore Midia e Pelican Shallow nel Mar Nero in Romania. Nel corso dei primi mesi del 2019, il Gruppo ha siglato il passaggio di una quota del 5% nel progetto rumeno all'operatore Black Sea Oil & Gas; tale accordo è attualmente soggetto alle consuete approvazioni delle autorità rumene.
Le concessioni di coltivazione presentano un decremento netto complessivo di Euro 6.915, in ragione degli ammortamenti effettuati nel corso dell'esercizio.
I titoli minerari infatti sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe e probabili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. Le stime dei volumi delle riserve certe e probabili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.
La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili nonché di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi. Al 31 dicembre 2018, tale valore risulta pari a Euro 132.680, come al termine del precedente esercizio.
Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'attività mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.
I costi di ricerca ed esplorazione dell'anno che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 3.309 (di cui Euro 3.015 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 830 (di cui Euro 353 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2017.
Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1º gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllata GP Infrastrutture S.r.). per un importo complessivo al 31 dicembre 2017 di Euro 62.276 e al 31 dicembre 2018 di Euro 60.605.
I beni in concessione hanno presentato un decremento complessivo di Euro 1.671 da attribuire all'effetto congiunto tra gli investimenti sugli impianti per complessivi Euro 1.106, la riduzione per effetto degli ammortamenti per Euro 2.722 e di dismissioni per Euro 55 sugli impianti di distribuzione detenuti in concessione.
Alla data del 31 dicembre 2018, il Gruppo Gas Plus è titolare di 39 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali
concessioni al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 99. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione,
In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 5, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.
Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 23 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.
Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software.
Si segnala, che al 1º gennaio 2018 sono stati riclassificati per Euro 339 oneri accessori sostenuti dal Gruppo per la sottoscrizione del Finanziamento Linea Capex stipulato con la Banca IMI in data 23 dicembre 2014 (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 19, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine).
Le altre attività non correnti sono così dettagliate:
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | ||
|---|---|---|---|
| Partecipazioni in altre società | |||
| - Serenissima Gas S.p.A. | 4.279 | 4.279 | |
| Depositi cauzionali | 336 | 335 | |
| Anticipi per gare d'ambito | 333 | 306 | |
| Anticipo per acquisto Rete Gas Fidenza S.r.1. | 1.960 | ||
| Totale altre attività non correnti | 6.908 | 4.920 |
Le partecipazioni in altre società si riferiscono a partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. Tali partecipazioni sono classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto come riportato nella nota n. 18, Patrimonio Netto, in applicazione dello IFRS 9.
I dividendi ricevuti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. nel corso del 2018 ammontano a Euro 271 (Euro 161 nel corso del 2017), come riportato nella nota n. 27, Proventi diversi.
Le altre attività non correnti si incrementano rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'acconto (e dei relativi oneri accessori) corrisposto nel mese di dicembre 2018 a seguito della stipula da parte della società controllata GP Infrastrutture S.r.1. del contratto preliminare per l'acquisto di Rete Gas Fidenza S.r.l..
I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.
Gruppo Gas Plus
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Migliaia di Euro | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Imposte differite attive, relative a: | ||
| Fondo svalutazione crediti | ર્ટ P | 556 |
| Fondo TFR | 104 | 78 |
| Fondo abbandono | 21 153 | 21.402 |
| Ammortamenti e svalutazioni civilistiche eccedenti | 4.191 | 4.090 |
| Fair value derivati in hedge accounting | 8 | 51 |
| Eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica) | ||
| Altro | 12 | 245 |
| Totale imposte differite attive | 25.984 | 26.422 |
| Imposte differite passive, relative a: | ||
| Piusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P | (71.951) | (74.475) |
| Plusvalore delle concessioni di distribuzione | (10.792) | (11.232) |
| Fair value derivati in hedge accounting | (37) | (74) |
| Totale imposte differite passive | (82.780) | (85.781) |
I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:
| Migliaia di Euro | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Crediti per imposte | 427 | 314 |
| Debiti per imposte | (547) | (490) |
| Totale crediti e (debiti) per imposte | (120) | 176) |
La voce crediti per imposte include principalmente per Euro 237 (importo pari al 31 dicembre 2017) il credito per il rimborso IRES richiesto dalla Società capogruppo, nell'ambito del consolidato fiscale, per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011 e per Euro 60 (importo pari al 31 dicembre 2017) il credito per il rimborso dell'addizionale IRES richiesto dalle società controllate per la medesima ragione e gli stessi anni.
I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Risultato ante imposte | (2.513) | 1.117 |
| Aliquota teorica (IRES e IRAP) | 28,32% | 28,32% |
| Imposte teoriche | 724 | (322) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti : | ||
| Costi non deducibili | (1.113) | (655) |
| Plusvalenze ed altri proventi non imponibili | 62 | 37 |
| Effetto consolidato fiscale mondiale | 1.066 | 787 |
| Altre variazioni in diminuzione | 474 | 550 |
| IRAP non deducibile | (546) | (441) |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 667 | (344) |
| Imposte correnti | (2.342) | (1.449) |
| Imposte differite | 3.009 | 1.105 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 667 | (344) |
| Aliquota effettiva d'imposta | 26,54% | 30,80% |
La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.1., Gas Plus Italiana S.r.L., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.IR.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.
Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 29 gennaio 2019, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2018-2020. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2018-2020 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2018 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.).
Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2018 sono stati pari ad un minor carico fiscale di Euro 1.066 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 787 nel bilancio 2017).
Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2018 a Euro 3.523, si dettagliano come segue:
| Migliaia di euro | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Materie prime, suss, e di consumo | 2.723 | 2.799 |
| Prodotti finiti e merci | 800 | 1.571 |
| Totale | 3.523 | 4.370 |
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.
Al 31 dicembre 2018 e 2017, la categoria "Prodotti finiti e merci" include principalmente il petrolio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.p.A..
I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2018 a Euro 26.872 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Crediti commerciali: | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Utenti civili | 11.477 | 12.205 |
| Utenti industriali | 1.167 | 1.134 |
| Grossisti | 6.135 | 3.824 |
| Altri | 10.702 | 9.893 |
| Totale crediti | 29.481 | 27.056 |
| Fondo svalutazione | (2.609) | (2.827) |
| Crediti commerciali netti | 26.872 | 24.229 |
| Fondo svalutazione crediti | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|---|
| Fondo finale anno precedente | (2.827) | (3.043) | |
| Effetto prima applicazione IFRS 9 | (22) | ||
| Fondo al 1º gennaio | (2.849) | (3.043) | |
| Accantonamenti | |||
| Itili771 | 240 | 216 | |
| Fondo al 31 dicembre | (2.609) | (2.827) |
I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti.
Il fondo svalutazione crediti si decrementa per Euro 240 per effetto degli utilizzi dell'anno.
Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2018 a Euro 10.970, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Altri crediti | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| IVA | 2.156 | 1.466 |
| Imposta di consumo ed add. regionale | 1.650 | |
| Crediti verso consorzi | 2.094 | 2.265 |
| Crediti contributi ARERA - Progetto TEE | 4.163 | 5.057 |
| Crediti diversi | ਉ | 86 |
| Ratei e risconti | 2.463 | 2.682 |
| Totale altri crediti | 10.970 | 13.206 |
Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore e crediti per contributi da ricevere dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.
I crediti verso imprese controllanti al 31 dicembre 2018 sono pari ad Euro 193 (nessuna variazione rispetto all'esercizio precedente) ed includono per Euro 191, il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante US.FIN. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.
Le attività finanziarie che al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 166 (al 31 dicembre 2017 erano pari ad Euro 266) sono costituite esclusivamente da strumenti derivati di copertura.
Gli strumenti finanziari derivati stipulati a fronte del rischio di oscillazione del prezzo delle commodities soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili e sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Cassa | 4 | 12 |
| Conti correnti bancari | 16.439 | 14.093 |
| Totale | 16.453 | 14.105 |
Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.
Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:
Nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..
Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.
Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017 è pari a 44.909.620.
Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.
Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per l'esercizio 2018 e 2017 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.
Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.
Le riserve sono costituite da:
senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.
Nel corso dell'anno 2018, la Capogruppo Gas Plus S.p.A non ha erogato dividendi.
Nell'esercizio 2018, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:
Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala qui di seguito l'ammontare delle altre componenti del conto economico complessivo degli esercizi precedenti che sono state riclassificate nel conto economico di esercizio nell'anno 2018:
Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Tipologia | Tasso interesse effettivo % | Scadenza | 31 dicembre 2018 |
31 dicembre 2017 |
|---|---|---|---|---|
| A breve termine | ||||
| Scoperti bancari | A richiesta | 5 | 10.018 | |
| Banca IMI- incassi per crediti | ||||
| cartoralizzati | Quindicinale | 3.205 | 3.726 | |
| Finanziamento Medio Lungo termine | Euribor 3/6m + spread | 12.000 | 12.000 | |
| Finanziamento Capex Banca IMI | Euribor 3/6m + spread | 2.482 | ||
| Finanziamento Banco BPM | Euribor 1/3m + spread | 15.000 | ||
| Fair value derivati commodities swap | 167 | 515 | ||
| Fair value derivati interest rate swap | 323 | 377 | ||
| Totale debiti finanziari a breve termine | 33.182 | 26.636 | ||
| A medio lungo termine | ||||
| Fair value derivati interest rate swap | 87 | 262 | ||
| Finanziamento Medio Lungo termine | Euribor 3/6m + spread | 31/12/2020 | 10.445 | 22.351 |
| Finanziamento Capex Banca IMI | Euribor 3/6m + spread | 31/12/2020 | 14.951 | 17.650 |
| Totale debiti finanziari a medio/lungo termine | 25.483 | 40.263 | ||
| Totale debiti finanziari | 58.665 | 66.899 |
Al 31 dicembre 2018, il Gruppo ha in essere debiti finanziari a breve termine per 33.182 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 25.483 Euro.
Per quanto concerne le linee di finanziamento a medio lungo termine (finanziamento medio lungo termine e finanziamento Capex), tenuto conto del posticipo degli investimenti nel settore E&P rispetto a quanto previsto al momento della sottoscrizione, il Gruppo ha già avviato contatti con la banca finanziatrice per procedere ad una loro revisione. Tale revisione ha principalmente lo scopo di allineare alcune clausole contrattuali alla mutata tempistica degli investimenti.
Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:
Nel corso del primo semestre 2018 è stato integralmente rimborsato l'utilizzo di 10 milioni di Euro della linea di credito su conto corrente che era in essere al 31 dicembre 2017.
Nello scorso mese di settembre è stato rinnovato con Banca IMI il contratto di cartolarizzazione (cessione pro soluto dei crediti) sino ad aprile 2023.
Il debito per incassi di crediti cartolarizzati per Euro 3.205 è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.
Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Banca IMI:
La linea di finanziamento Revolving Banca IMI di Euro 15 milioni che risultava non utilizzata, né per cassa né per firma, al termine del precedente esercizio è stata cancellata con effetto dalla data del 21 giugno 2018 e sostituita da una nuova linea Revolving con Banco BPM.
In data 14 giugno 2018, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. ed Idrocarburi Italiana S.r.l. hanno stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a mediolungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 14 giugno 2021.
Alla data del 31 dicembre 2018, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni.
Gas Plus S.p.A. è impegnata a garantire le obbligazioni assunte dalle altre società beneficiarie del finanziamento.
Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo, su base forfettaria nel primo anno, è pari a Euro 19 ed è inclusa negli oneri finanziari.
Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi annualmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:
Gas Plus S.p.A. deve comunicare annualmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.
Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate beneficiarie della linea, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.
Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.
In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020,
Nel corso dell'esercizio 2018, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 12 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 22,6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento
| Scadenza | Importo da rimborsare (in Euro) |
|---|---|
| 30 giugno 2019 | 6.000.000 |
| 31 dicembre 2019 | 6.000.000 |
| 30 giugno 2020 | 5.300.000 |
| 31 dicembre 2020 | 5.300.000 |
| Totale | 22.600.000 |
Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA),
Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:
Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.
Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte del Gruppo Gas Plus.
In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2018, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.
In data 5 febbraio 2019, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca Imi un accordo modificativo di tale contratto che le consentirà, sino al 30 giugno 2019, di utilizzare la linea di credito non erogata al 31 dicembre 2018 per l'importo massimo di 20,1 milioni di euro ai fini del finanziamento del progetto "Midia" in Romania.
Nell'anno 2018 Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per Euro 17.650. Il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:
| Scadenza | Importo da rimborsare (in Euro) |
||
|---|---|---|---|
| 30 giugno 2019 | 1.241.016 | ||
| 31 dicembre 2019 | 1.241.016 | ||
| 30 giugno 2020 | 1.378.906 | ||
| 31 dicembre 2020 | 13.789.062 | ||
| Totale | 17.650.000 |
Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).
Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari al 25% del margine sopra indicato, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2018 è pari a Euro 235 (nel 2017 pari ad Euro 300) ed è incluso negli oneri finanziari.
Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:
Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.
Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2018 e 2017:
| importi in migliaia di euro | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|---|
| A. Cassa | 14 | 12 | |
| B. Conti correnti bancari | 16.439 | 14.093 | |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | |||
| D. Liquidità (A) + (B) + (C) | 16.453 | 14.105 | |
| E. Crediti finanziari correnti | 166 | 266 | |
| F. Debiti bancari correnti | (18.210) | (13.744) | |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (14.482) | (12.000) | |
| H. Altri debiti correnti | (490) | (892) | |
| 1. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (33.182) | (26.636) | |
| J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) | (16.563) | (12.265) | |
| K. Debiti bancari non correnti | (25.396) | (40.001) | |
| L. Obbligazioni emesse | |||
| M. Altri debiti non correnti | (87) | (262) | |
| N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | (25.483) | (40.263) | |
| O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) | (42.046) | (52.528) |
Ai sensi dello IAS 7 - Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale della posizione finanziaria netta.
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| 31 dicembre | Flussi monetari | Flussi non monetari | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | Variazione fair value |
Altre variazioni |
2018 | ||
| Debiti finanziari correnti | (26.636) | 7.534 | 402 | (14.482) | (33.182) |
| Debiti finanziari non correnti | (40.263) | - | 175 | 14.605 | (25.483) |
| Attività finanziarie correnti | 266 | - | (100) | - | 166 |
| Passività nette derivanti da attività di finanziamento |
(66.633) | 7.534 | 477 | 123 | (58.499) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
14.105 | 2.348 | 16.453 | ||
| Indebitamento finanziario netto | (52.528) | 9.882 | 477 | 123 | (42.046) |
I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.
L'indennità di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili del Gruppo al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 4.804 (al 31 dicembre 2017 era pari ad Euro 4.791) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2018 sono i seguenti:
| - Tasso di attualizzazione | 1,57% |
|---|---|
| - Tasso annuo di inflazione | 1.50% |
| - Tasso annuo di incremento TFR | 2,625% |
| - Incremento annuo retribuzioni | 3,00% |
| - Tasso annuo di rotazione del personale | 3.00% |
| - Tasso annuo di anticipazioni | 2.00% |
Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2018 e 2017:
| Fondo trattamento di fine rapporto | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale | 4.758 | 4.705 | |
| Benefici pagati | (170) | (223) | |
| Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale | (170) | (223) | |
| Costo del servizio | నోని | 254 | |
| Interessi netti | રિર્દ | 68 | |
| Subtotale incluso nel conto economico | 310 | 322 | |
| Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare | (109) | 3 | |
| Aggiustamenti sulla base dell'esperienza | (30) | (49) | |
| Subtotale incluso nel conto economico complessivo | (139) | (46) | |
| Saldo finale | 4.759 | 4.758 |
Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2018, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.
| Impatto sul P.N. | Impatto sul P.N. | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Assunzione | 40,25% | (0,25%) | Assunzione | +0.25% | (0,25%) |
| Tasso di inflazione |
(72) | 70 | Tasso di attualizzazione | 94 | ( |
Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:
| Periodo | Importo |
|---|---|
| Entro i prossimi 12 mesi | 680 |
| Entro 2 anni | 286 |
| Entro 3 anni | 242 |
| Entro 4 anni | 351 |
| Entro 5 anni | 3 ਵੇਂ ਦੇ |
La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2018 è di 13,6 anni.
A partire dal 1º gennaio 2007, la legge Finanziaria e i relativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso, quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.
In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 45 (Euro 33 al 31 dicembre 2017) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1º dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1º novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).
La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2018 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:
Gruppo Gas Plus
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| Debiti verso Cassa per i Servizi Ambientali | 1.431 | 1.724 |
| Debiti verso consorzi | 3.033 | 2.027 |
| Debiti verso il personale | 2.106 | 2.359 |
| Debiti verso istituti di previdenza | 1.107 | 1.187 |
| Premi comunali | 262 | 394 |
| Ritenute | 370 | 363 |
| Debiti per imposta di consumo ed add. regionale | 1.742 | |
| Debiti per royalties | 408 | 310 |
| Amministratori e sindaci | 231 | 312 |
| Acconti | ਦੇ 8 | ર્ડ। |
| Ratei e risconti passivi | 64 | 73 |
| Debiti diversi | 1 423 | 1.381 |
| Totale altri debiti | 12.235 | 10.181 |
Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.
| Altri debiti non correnti | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Depositi cauzionali passivi | 7 980 | 3.077 |
| Totale altri debiti non correnti | 2.980 | 3.072 |
Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.
Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2017 e 2018:
| Fondo smantellamento e ripristino siti |
Fondo per contenziosi |
Fondo oneri ambientali |
Altri Jondi | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Al 31 dicembre 2016 | 112.157 | ਪੈਂ ਹੋ | 5.007 | 68 | 117.281 |
| Rilevazione iniziale e variazione di stima | (451) | - | (451) | ||
| Oneri finanziari per effetto attualizzazione | 3.821 | 3.821 | |||
| Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri | (78) | (44) | (46) | (3) | (171) |
| Al 31 dicembre 2017 | 115.449 | 5 | 4.961 | 65 | 120.480 |
| Rilevazione iniziale e variazione di stima | (3.374) | - | (3.374) | ||
| Oneri finanziari per effetto attualizzazione | 3.310 | 3.310 | |||
| Accantonamento nell'esercizio | 114 | 114 | |||
| Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri | (1.474) | (4) | (15) | (40) | (15.333) |
| Al 31 dicembre 2018 | 113.911 | 115 | 4.946 | 25 | 118.997 |
Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.
Nell'esercizio 2018, il fondo smantellamento e ripristino siti si decrementa complessivamente di Euro 1.538 principalmente per effetto:
Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.
La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e delle tempistiche di effettuazione di tali interventi. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata riflette le valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti . Le stime degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente.
Il fondo per contenziosi accoglie i costi previsti relativamente ad eventuali controversie in corso.
Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali che dovranno essere svolti nei siti di produzione del gas. Nel corso dell'esercizio 2018, tale fondo è stato utilizzato per Euro 15.
Al 31 dicembre 2018, infine, gli altri fondi includono principalmente l'accantonamento effettuato dal Gruppo per coprire gli addizionali oneri previsti per il completamento, previsto nel primo semestre 2019, del processo di liquidazione volontaria della branch in Polonia della società controllata Gas Plus International B.V..
Si segnala che, in relazione all'operazione di acquisizione della partecipazione nella controllata Società Padana Energia S.p.A., in prossimità della chiusura dell'esercizio 2012, la società acquirente (Idrocarburi Italiana S.r.l.) e la società acquisita (Società Padana Energia S.p.A.), unitamente al Venditore, hanno ricevuto un avviso di accertamento dell'importo di 6,4 milioni di euro, per la riqualificazione ai fini dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale della suddetta operazione. Le due società controllate, congiuntamente con il Venditore, hanno impugnato tale avviso di accertamento ed ottenuto, nel mese di febbraio 2013, la sospensione dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano della sua esecutività.
La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha successivamente accolto i ricorsi presentati da Idrocarburi Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e da ENI e ha annullato gli avvisi di accertamento. Contro tale sentenza, in data 31 ottobre 2013, l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Tale ricorso è stato respinto con sentenza pronunciata il 13 giugno 2014. Contro la sentenza della
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia l'Agenzia delle Entrate, in data 14.11.2014, ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.
Le società controllate coinvolte, unitamente al Venditore, si sono nuovamente costituite in giudizio per il proseguimento del contenzioso.
Il Gruppo ha ritenuto, sulla base delle indicazioni ricevute dai propri legali, di non dover contabilizzare alcuna passività potenziale relativamente a tale accertamento, essendo remota l'evenienza di un esborso.
Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2018 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:
| Debiti commerciali | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Fornitori Italia | 29.424 | 23.170 |
| Fornitori estero | 136 | 113 |
| Totale debiti commerciali | 29.560 | 23-283 |
I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano.
I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.
Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 - 90 giorni.
Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 6, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:
| Ricavi | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Vendita di gas metano | ||
| utenti civili | 35.181 | 35,269 |
| utenti industriali | 6.720 | 7.239 |
| gas prodotto | 25.921 | 18.246 |
| Vendita greggio | 5.096 | 3.317 |
| Vendita condensati | 363 | 229 |
| Ricavi da consorzi | 1.015 | 1.009 |
| Ricavi per distribuzione gas terzi | 8.926 | 8.303 |
| Cassa perequazione | (2.751) | (1.871) |
| Gestione calore e altri | 1.561 | 1.544 |
| Totale ricavi | 82.032 | 73.285 |
| Altri ricavi e proventi | ||
| Contributi allacciamenti | 240 | 230 |
| Royalties | 1.350 | વેરી |
| Rimborso canone assicurativo | 186 | 189 |
| Servizi per utenti gas | ર્વતુદ | 377 |
| Contributo ARERA - Progetto TEE | 2 922 | 5.749 |
| Altri ricavi di gestione | 1.360 | 3.587 |
| Totale altri ricavi e proventi | 6.553 | 11.083 |
| Totale ricavi | 88.585 | 84.368 |
Come già evidenziato nella precedente nota n.1, Informazioni generali, al 31 dicembre 2017, la voce "Altri ricavi di gestione" includeva una componente positiva non ricorrente per un importo di Euro 1.726.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| 2018 | 2017 | ||
|---|---|---|---|
| Costi per materie prime e materiali di consumo | |||
| Materie prime e di consumo | |||
| Gas metano | (26.434) | (21.983) | |
| Costi progetto TEE | (3.008) (5.980) |
||
| Altri | (575) | ||
| Variazione rimanenze | (772) | 980 | |
| Totale costi per materie prime | (30.789) | (27.534) | |
| Costi per servizi ed altri | |||
| Trasporto / stoccaggio gas | (1.432) | (2.064) | |
| Misurazione / trattamento gas | (1.481) | (1.332) | |
| Amministratori e sindaci | (579) | (683) | |
| Spese e consulenze professionali | (2.363) | (2.677) | |
| Assicurazioni | (576) | (298) | |
| Manutenzioni | (2.810) | (1.947) | |
| Trattamento reflui e rifiuti | (862) | (565) | |
| Servizi specialisti E&P | (2.202) | (1.277) | |
| Riaddebiti servizi da consorzi | (2.936) (2.452) |
||
| Spese e commissioni bancarie | (269) | ||
| Altri affitti e locazioni | (1.675) (1.585) |
||
| Royalties | (417) (320) |
||
| Premi e concessioni gas | (1.019) (986) |
||
| Cassa Conguaglio | (4.016) (4.206) |
||
| Costo del personale in distacco | (413) (1.413) |
||
| Altri servizi | (2.034) (3.096) |
||
| Accantonamenti e perdite su crediti | (424) (415) |
||
| Totale costi per servizi ed altri | (25.954) | (25.511) |
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Costo del personale | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Costo del personale | ||
| Salari e stipendi | (6.519) | (6.674) |
| Oneri sociali | (2.147) | (2.314) |
| TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili | (516) | (553) |
| Totale costo del personale | (9.182) | (9.541) |
Per informazioni circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.
La voce proventi diversi include soltanto i dividendi percepiti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A., classificata tra le altre attività non correnti. Nell'esercizio 2018, tali dividendi ammontano ad Euro 271 (Euro 161 nell'esercizio precedente) e sono iscritti tra i proventi diversi in relazione alla tipologia di investimento strutturale in società non quotate operanti nel settore della distribuzione del gas.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.
| Proventi (Oneri) finanziari | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti | 90 | |
| Variazione di fair value di strumenti finanziari | રી રે | |
| Proventi finanziari da derivati su commodities | 56 | |
| Altri proventi finanziari | 77 | 68 |
| Totale proventi finanziari | 77 | 829 |
| Oneri finanziari | ||
| Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine | (998) | (905) |
| Interessi passivi su finanziamenti a breve termine | (488) | (479) |
| Oneri finanziari per attualizzazione fondi | (3.375) | (3.890) |
| Interessi passivi su debiti per acquisizioni | (493) | |
| Commissioni su finanziamenti | (680) | (795) |
| Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse | (72) | (19) |
| Oneri finanziari da derivati su commodities | (160) | (18) |
| Altri oneri finanziari | (174) | (125) |
| Totale oneri finanziari | (5.947) | (6.724) |
| Utili (Perdite) su cambi | 13 | 19 |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (5.857) | (5.876) |
I maggiori proventi finanziari del 2017 erano dovuti alle plusvalenze conseguite nella cessione dei titoli detenuti per la negoziazione (pari a 615 migliaia di euro). Dagli stessi titoli erano stati inoltre percepiti dividendi per 90 migliaia di euro.
Gli oneri finanziari hanno registrato una riduzione complessiva di Euro 777 per effetto:
Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.
Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo.
Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria e diluito. Gli importi per azione sono esposti in Euro.
| 31 dicembre 2018 | ||
|---|---|---|
| Utile netto/ (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli | (1.851) | 769 |
| azionisti ordinari | ||
| Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) | 43.573 | 43.573 |
| Utile / (perdita) base per azione ordinaria (ammontare in Euro | (0,04) | 0,02 |
| per azione) |
| 31 dicembre 2018 | ||
|---|---|---|
| Utile netto / (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli | (1.851) | 769 |
| azionisti ordinari Numero medio ponderato delle azioni ordinarie e potenziali in |
43.573 | 43.573 |
| circolazione (nr./000) Utile (perdita) base per azione diluito (ammontare in Euro per azione) |
(0,04) | 0,02 |
Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.p.A.
Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l., da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.p.A..
Ai sensi del contratto quadro, il corrispettivo dell'operazione (totalmente liquidato dal Gruppo Gas Plus) potrà subire integrazioni. Per ciascun nuovo giacimento scoperto tra i prospects facenti parte del Potenziale Esplorativo, sarà dovuto un importo pari al 6,5% annuo per dodici anni del valore della produzione calcolato secondo predeterminati criteri; allo stato attuale non si configura tale fattispecie.
Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.
Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases, applicabile dal 1º gennaio 2019, il Gruppo ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 3.245. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:
| < anno | >1<5 anni | >5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Locazione di terreni | 217 | 4475 | 3339 | 1.031 |
| Affitto di immobili | 666 | 1.148 | 134 | 1.948 |
| Noleggio impianti di produzione | 52 | ો રે | 67 | |
| Locazione autovetture | 18 | 11 | 29 | |
| Noleggio stampanti multifunzione | 50 | 120 | 170 | |
| Totale | 1.003 | 1.769 | 473 | 3.245 |
Nel corso dell'esercizio 2018, il Gruppo Gas Plus ha sostenuto costi per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 1.073, di cui relativi a locazioni di terreni per Euro 249, ad affitto di immobili per Euro 606, al noleggio di impianti di produzione per Euro 73, alla locazione di autovetture per Euro 74 e al noleggio di stampanti multifunzione per Euro71.
Al 31 dicembre 2018, il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessivi Euro 1.168. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella.
| anno | (<) | rotale | ||
|---|---|---|---|---|
| I ner canoni di concessione | โ โครที่ 1977 เป็นที่ 1977 ( | રેતેડે | 398 | . |
Si segnala che, successivamente alla chiusura dell'esercizio, la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, ha introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 con un emendamento aggiuntivo dell'art. 11 ter, alcune nuove disposizioni normative riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi. In particolare, l'art. 11 ter, punto 12, ha previsto, a decorrere dal 1º giugno 2019, l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte. La potenziale incidenza di tali modificazioni normative dipenderà da variabili allo stato ancora in corso di valutazione, anche all'esito di specifici approfondimenti legali.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.1..
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 5 | 5 |
| Debiti commerciali | (3) | (4) |
| Ricavi | 28 | 17 |
| Costi per servizi e altri | (259) | (500) |
Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo
Gli amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2018 Euro 253, rispetto a Euro 354 del precedente esercizio.
Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.
Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate
Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti con parti correlate.
Come descritto alla nota n. 18, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2018, la Capogruppo Gas Plus S.p.A. non ha erogato dividendi alla società controllante US.FIN. S.r.I..
Per i restanti rapporti con l'impresa controllante US.FIN. S.r.l. si veda più in dettaglio la precedente nota n. 15, Crediti verso imprese controllanti.
Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, in particolare con riferimento alla Legge 11 febbraio 2019, n. 12 e alla conclusione della procedura per l'acquisizione della società proprietaria degli impianti di distribuzione gas nel comune di Fidenza (PR), non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.
Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:
Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi del Gruppo ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.
Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:
La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:
Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione.
Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi cifenti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.
Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.
Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o assicurative a prima richiesta per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.
L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti. le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.
Si segnala infine che nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e di una sempre più efficiente gestione dei rischi su crediti, il Gruppo ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale contratto, che è stato rinnovato fino al mese di aprile 2023 con un plafond ridotto a 21 milioni di euro, prevede, nei limiti dello stesso plafond contrattualmente stabilito, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.
Nella nota n. 13, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.
Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio,
l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.
In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. A seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante nel 2017, il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi.
Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 13 milioni di euro, principalmente composte da:
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.
Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.
Al 31 dicembre 2018, il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.
La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o esigenze di liquidità delle singole società del gruppo.
Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 19, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine.
I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, entrambi stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) cosi come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 19, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine.
Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.
Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.
È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, fronteggiare questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni, in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni e di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.
In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.
Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.
Al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.
Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.
Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.
In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto derivato di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del greggio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.
La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Società capogruppo.
Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.
Al 31 dicembre 2018, il Gruppo non è più esposto al rischio prezzo in quanto, a seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante effettuata nel corso del 2017.
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| in migliaia di Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie correnti e non correnti | ||
| Altre attività non correnti, di cui: | ||
| partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. | 4.279 | 4.279 |
| depositi cauzionali fornitori | 336 | 335 |
| anticipi per gare d'ambito | 333 | 306 |
| anticipo per acquisto Rete Gas Fidenza S.r.l. | 1.960 | |
| Finanziamenti e crediti | 28.968 | 26.496 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 16.453 | 14.105 |
| Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione | ||
| del prezzo delle commodities | 166 | 266 |
| TOTALE | 52.495 | 45.787 |
La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:
| Crediti commerciali: | 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| Utenti civili | 11.477 | 12.205 |
| Utenti industriali | 1.167 | 1.134 |
| Grossisti | 6.135 | 3.824 |
| Altri | 10.702 | 9.893 |
| Totale crediti | 29.481 | 27.056 |
L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:
| Crediti commerciali: | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali totali | 29.481 | 27.056 | |
| Fondo svalutazione crediti | (2.609) | (2.827) | |
| Crediti commerciali netti | 26.872 | 24.229 | |
| Crediti a scadere e scaduti da | |||
| meno di 60 gg. | 26.290 | 23.942 | |
| Crediti scaduti da 60 a 180 gg. | 104 | 58 | |
| Crediti scaduti da oltre 180 gg. | 478 | 229 | |
| Totale crediti commerciali netti | 26.872 | 24.229 |
Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro, rinnovato fino ad aprile 2023, con Banca IMI per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2018 il Gruppo ha riconosciuto a Banca IMI una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 410 (per Euro 419 nel corso dell'esercizio 2017).
I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 sono stati i seguenti:
| Fondo svalutazione crediti | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Fondo finale anno precedente | (2.827) | (3.043) |
| Effetto prima applicazione IFRS 9 | (22) | |
| Fondo al 1º gennaio | (2.849) | (3.043) |
| Accantonamenti | ||
| Utilizzi | 240 | 216 |
| Fondo al 31 dicembre | (2.609) | (2.827) |
La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione crediti alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.
Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.
Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:
| 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ------------ | -- | -- | -- | -- | -- |
| Valore contabile |
Flussi contrattuali |
0-3 mesi | 3-6 mesi | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-5 anni | 5 anni | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non derivate | ||||||||
| Finanziamento Medio Lungo Termine | 22.445 | 23.158 | 113 | 6.114 | 6.170 | 10.761 | ||
| Finanziamento Capex | 17.433 | 18.289 | 88 | 1.330 | 1.409 | 15.462 | ||
| Finanziamento Revolving | 15.000 | 15.030 | 15.030 | |||||
| Scoperti di c/c bancario | 5 | 5 | 5 | |||||
| Debito incassi per crediti cartolarizzati | 3.205 | 3.205 | 3.205 | |||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 39.391 | 38.391 | 36.413 | 2.980 | ||||
| Totale | 97.479 | 99.078 | 54.852 | 7.444 | 7.579 | 26.223 | 2.980 | |
| di cui: | ||||||||
| per capitale | 97.851 | 54.621 | 7.241 | 7.243 | 25.768 | 2.980 | ||
| per interessi | 1.227 | 231 | 203 | 338 | 455 | |||
| Contratti su commodities | ||||||||
| Flussi in uscita | (3.453) | (3.453) | ||||||
| Flussi in entrata | 3.558 | 3.558 | ||||||
| Interest rate syap | ||||||||
| Flussi in uscita | (326) | (୧୫) | (68) | (100) | (90) | |||
| Flussi in entrata |
Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Valore contabile |
Flussi contrattuali |
0-3 mesi | 3-6 mesi | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-5 anni | 5 anni | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non derivate | ||||||||
| Finanziamento Medio Lungo Termine | 34.351 | 36.116 | 195 | 6.197 | 6.363 | 12-515 | 10.846 | |
| Finanziamento Capex | 17.650 | 18.859 | ਰੇਰੇ | 100 | 203 | 403 | 18.054 | |
| Scoperti di c/c bancario | 10.018 | 10.018 | 10.018 | |||||
| Debito incassi per crediti cartolarizzati | 3.726 | 3.726 | 3.726 | |||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 32.485 | 32.485 | 29.413 | 3.072 | ||||
| Totale | 98.230 | 101,204 | 43.451 | 6.297 | 6.566 | 12,918 | 28.900 | 3,072 |
| di cui : | ||||||||
| per capitale | 98.479 | 43.157 | 6.000 | 6.000 | 12.000 | 28.250 | 3.072 | |
| per interessi | 2.725 | 294 | 297 | રેલિયે | ਰੇ 18 | 650 | ||
| Contratti su commodities | ||||||||
| Flussi in uscita | (5.180) | (5.180) | ||||||
| Flussi in entrata | 5.336 | 5 336 | ||||||
| Interest rate swap | ||||||||
| Flussi in uscita | (686) | (105) | (106) | (174) | (211) | (ao) | ||
| Flussi in entrata | ਤੇ ਤੇ | 22 | 13 |
I flussi futuri indicizzati all'Euribor del Finanziamento Medio Lungo termine e del Finanziamento Capex sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.
La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| USD | PLN | RON | USD | PLN | RON | |
| Crediti commerciali | 16.859 | 14.874 | ||||
| Debiti finanziari | (16.859) | (2.035) | (8.443) | (14.874) | (2.050) | (5.417) |
| Disponibilità liquide | 1 | 4 | 2 | 3 | 2 | 3 |
| Debiti commerciali | (343) | - | (298) | |||
| Esposizione netta nello | ||||||
| Stato Patrimoniale | (339) (2.031) (8.441) | (295) (2.048) | (5.414) |
I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:
| 2018 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| Medio | 31/12 | Medio | 31/12 | |
| Dollaro statunitense | 1,1810 | 1.1450 | 1.1293 | 1.1993 |
| Złoty Polacco | 4.2615 | 4.3014 | 4.2563 | 4.1770 |
| Leu Romeno | 4.6540 | 4,6635 | 4.5687 | 4-6585 |
Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.
| Patrimonio Neito | Utile o Perdita | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | 2018 | 2017 | |
| USD | 31 | 27 | 40 | 10 |
| PLN | (185) | (186) | ||
| RON | (767) | (492) |
Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.
| Patrimonio Netto | Utile o Perdita | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | 2018 | 2017 | |||
| USD | (38) | (33) | (26) | (23) | ||
| PLN | 226 | 228 | ||||
| RON | 038 | 602 |
Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura su commodities esposti al rischio di cambio.
Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:
| Valore contabile | ||
|---|---|---|
| 2018 | 2017 | |
| Strumenti finanziari fruttiferi | ||
| Strumenti finanziari a tasso fisso | ||
| Attività finanziarie | ||
| Passività finanziarie | ||
| Strumenti finanziari a tasso variabile | ||
| Attività finanziarie | ||
| Passività finanziarie | (57.863) | (65.091) |
| Strumenti finanziari infruttiferi | ||
| Attività finanziarie | 52.495 | 45.787 |
| Passività finanziarie | (39.616) | (33.139) |
Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso
Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.
Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche.
Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita di 100 basis point alla diata di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di Euro 308 (al 31 dicembre 2017 -/+ 359 Euro). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.
Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.
La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.
Al 31 dicembre 2018, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dal IFRS 9 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2018, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge positiva pari ad Euro 105 (al 31 dicembre 2017 riserva positiva pari a Euro 157), al lordo del relativo impatto fiscale.
Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas di un Euro al megawattora e/o una variazione del prezzo del brent del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Effetto a P.N. Fiffetto a C.F. | Effetto a C.E. | Effetto a C.E. | |||
| Prezzo Brent + 10% | (140) | ||||
| e prezzo PSV + 1€/MWh | (242) | ||||
| Prezzo Brent - 10% | 242 | 140 | |||
| E prezzo PSV + 1€/MWh |
Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.
L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.
Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.
Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2017 e 2018.
Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.
Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Debiti finanziari | 58.665 | 66.899 |
| Disponibilità | (16.453) | (14.105) |
| Debito Netto | 42.212 | 52.794 |
| Patrimonio Netto | 212.962 | 214.754 |
| Totale Capitale | 255.174 | 267.548 |
| Gearing ratio | 16,54% | 19,73% |
L'IFRS 9 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 9 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:
| Totale di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale valutato a fair value |
Altro | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | ||||||
| Altre attività non correnti Attività finanziarie |
6.908 166 |
166 | 4.279 | 4.279 166 |
2.629 | |
| PASSIVO | ||||||
| Debiti finanziari non correnti Debiti finanziari correnti |
25.483 33.182 |
- | 87 490 |
- | 87 490 |
25.396 32.692 |
Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.
Le altre attività non correnti includono per Euro 4.279 partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities, classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata.
Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):
| Valore conta bile |
Finanziamen ti e crediti |
Attività/passività finanziarie al fair value a conto economico |
Attività/ passività finanzjarie in regime di hedge accounting |
Attività disponibili per la vendita |
Altre passività |
Costo ammortizzat Totale voce O |
contabile | Fair value | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||||||||
| Altre attività non correnti | 6.908 | 2.629 | 4.279 | 6.908 | 6.908 | ||||
| Attività finanziarie | 166 | 166 | 166 | 166 | |||||
| Crediti commerciali | 26.872 | 26,872 | 26.872 | 26.872 | |||||
| Crediti vs. altri | 4.163 | 4.163 | 10.970 | ||||||
| Crediti vs. controllanti | 2 | 2 | 4.163 | ||||||
| Disponibilità liquide | 16.453 | 16.453 | 193 | 2 | |||||
| Totale | 54.564 | 20119 | 166 | 4.279 | 16.453 61.562 |
16.453 54.564 |
|||
| PASSIVO Debiti finanziari non correnti |
25.483 | ||||||||
| 87 | 14.951 | 10,445 | 25.483 | 25,483 | |||||
| Debiti vs. altri non correnti | 2.980 | 2.980 | 2.980 | 2.980 | |||||
| Debiti finanziari correnti | 33.182 | 490 | 20.692 | 12.000 | 33.182 | 33.182 | |||
| Debiti commercial) | 29,560 | 29.560 | 29.560 | 29.560 | |||||
| Debiti vs. altri correnti | 6.851 | 6.851 | 12,235 | 6.851 | |||||
| Totale | 98.056 | 577 | 75.034 | 22.445 | 103.440 | 98.056 | |||
| 31.12.2017 | |||||||||
| Valore contabile |
Finanziamen ti e crediti |
Attività/ passività finanziarie al fair value a conto economico |
Attività/ passività finanziarie in regime di hedge accounting |
Attività/passività finanziarie al fair value a conto economico complessivo |
Altre passivita |
Costo ammortizzat Totale voce 0 |
conta bile | Fair va ue |
| Totale | 45.787 | 41-242 | 266 | 4.279 | - | 56.919 | 45.787 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide | 14.105 | 14.105 | - | 3 | - | 14.105 | 14.105 | |
| 2 | 2 | - | 1 | 193 | ম | |||
| Crediti vs. controllanti | - | 1 | 13.206 | 2.265 | ||||
| Crediti vs. altri | 2.265 | 2.265 | - | 24.229 | 24.229 | |||
| Crediti commerciali | 24.229 | 24.229 | - | |||||
| Attività finanziarie | 266 | - | 266 | 266 | 266 | |||
| Altre attività non correnti | 4.920 | 641 | 4.279 | - | 4.920 | 4.920 | ||
| ATTIVO |
PASSIVO
| 1.154 | 63.879 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| - | 6.130 | 10.181 | 6.130 | ||||
| 23.283 | 23.283 | 23.283 | |||||
| 26.636 | 897 | - | 13.744 | 26.636 | 26.636 | ||
| 3.072 | - | 3.072 | |||||
| 40.263 | |||||||
| 40.263 | |||||||
| 6.130 | 99.384 | 262 | - | 17.650 3.072 |
22.351 40.263 - - 3.072 12.000 23.283 34.351 |
I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.
Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.
Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.
Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.
Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.
I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente (Sig. Davide Usberti) MM
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018.
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002:
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 29 marzo 2019
Davide Usberti Amministratore Delegato
Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:
| Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Note | Corrispettivi 2018 (Euro migliaia) |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Revisione contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | Capogruppo Gas Plus S.p.A. | 87 | ||
| Revisione contabile | Deloitte & Touche S.p.A. Rete Deloitte & Touche |
Società controllate Società controllate |
102 র্ব |
||
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. |
Capogruppo Gas Plus S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. Società controllate Società controllate |
(1) (3) (2) (3) |
12 র্ব 10 7 |
226
(1) Attestazione conformità covenants finanziari.
(2) Certificazione tariffe joint ventures.
(3) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.
Prospetti Contabili e Note Esplicative
Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA | |
|---|---|
| CONTO ECONOMICO | |
| CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO | |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO | |
| RENDICONTO FINANZIARIO | |
| NOTE ESPLICATIVE | |
| 1. | |
| 2. | |
| 3. | |
| 4. Immobilizzazioni immateriali | |
| 5. | |
| 6. Partecipazioni in società controllate | |
| 7. | |
| 8. Crediti commerciali | |
| 9. Crediti verso controllante | |
| 10. Crediti verso controllate | |
| 11. Altri crediti | |
| 12. Attività finanziarie | |
| 13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | |
| 14. Patrimonio netto | |
| 15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine | |
| 16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili | |
| 17. Debiti commerciali | |
| 18. Debiti verso controllate | |
| 19. Altri debiti | |
| 20. Ricavi | |
| 21. Costi per materie prime, materiali di consuno e servizi | |
| 22. Costi per il personale | |
| 23. Oneri e proventi diversi | |
| 24. Proventi ed oneri finanziari | |
| 25. Impegni e rischi | |
| 26. Rapporti con parti correlate | |
| 27. Eventi successivi alla data di bilancio | |
| 28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri | |
| 29. Altre informazioni | |
Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Importi in Euro | Note 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | ||
|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | |||
| Attività non corrente | 4 | 35.048 | 365.134 |
| Immobilizzazioni immateriali | 5 | 121.683 | 130.257 |
| Immobili, impianti e macchinari | 6 | 294.917.060 | 295.192.544 |
| Partecipazioni in società controllate | 7 | 47.277 | 74.319 |
| Imposte differite attive | |||
| Totale attività non corrente | 295.121.068 | 295.762.254 | |
| Attività corrente | |||
| Crediti commerciali | 8 | 5.429 | 4.600 |
| Di cui con parti correlate: | 5.185 | 4.575 | |
| Crediti verso controllate | 10 | 35.604.259 | 35.899.394 |
| Crediti verso controllante | 9 | 79.610 | 79.915 |
| Crediti per imposte sul reddito | 7 | 236.885 | 236.885 |
| Altri crediti | 11 | 1.024.362 | 695,563 |
| Attività finanziarie | 12 | 166.342 | 266.418 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 13 | 10.498.321 | 7.607.612 |
| Totale attività corrente | 47.615.208 | 44.790.387 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 342.736.276 | 340.552.641 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | ] पे | 23.353.002 | 23.353.002 |
| Riserve | 14 | 184.699.460 | 180.558.370 |
| Altre componenti di patrimonio netto | 14 | 42.538 | 21.510 |
| Risultato del periodo | 14 | 5.214.553 | 4.081.114 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 213.309.553 | 208.013.996 | |
| PASSIVITA' | |||
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari | ાં ર | 25.483.536 | 40.262.941 |
| TFR, quiescenza ed obblighi simili | 16 | 1.175.008 | 1.190.224 |
| Fondo imposte differite | 12.147 | ||
| Totale passività non correnti | 26.670.691 | 41.453.165 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali | 17 | 511.092 | 491.099 |
| Debiti verso controllate | 18 | 70.533.610 | 75.760.488 |
| Debiti finanziari correnti | 15 | 29.972.077. | 12.891.546 |
| Altri debiti | 19 | 1.275.720 | 1.584.470 |
| Debiti per imposte sul reddito | 463.538 | 357.877 | |
| 102.756.032 | 91.085.480 | ||
| Totale passività correnti | 132.538.645 | ||
| TOTALE PASSIVITA' | 129.426.723 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA | 342.736.276 | 340.552.641 |
Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.
Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Importi in Euro | Note | 2018 | 2017 | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 20 | 3.900.537 | 4.694.068 | |
| Di cui con controllante, controllate e parti correlate: | 3.900 537 | 4.694.068 | ||
| Altri ricavi e proventi | 20 | 49.689 | 55.463 | |
| Totale Ricavi | 3.950.226 | 4.749.531 | ||
| Costi per materie prime e materiali di consumo | 21 | (30.266) | (25.628) | |
| Costi per servizi e altri | 21 | (2.345.808) | (2.593.390) | |
| Di cui con controllate e parti correlate: | (249.460) | (216.241) | ||
| Costo del personale | 22 | (3.397.128) | (3.881.971) | |
| (Oneri) e Proventi diversi | 23 | 5.747.177 | 5.032.162 | |
| Di cui con controllate e parti correlate: | 5.747.177 | 5.032.162 | ||
| Ammortamenti | 4-5 | (98.805) | (138.193) | |
| RISULTATO OPERATIVO | 3.825.396 | 3.142.511 | ||
| Proventi finanziari | 24 | 3.728.234 | 2.537.384 | |
| Di cui con controllate e parti correlate: | 3 557 238 | 756.406 | ||
| Oneri finanziari | 24 | (4.415.169) | (2.974.388) | |
| Di cui con controllate e parti correlate: | (177.275) | (1.081.635) | ||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 3.138.461 | 2.732.507 | ||
| Imposte sul reddito | 7 | 2.076.092 | 1.348.607 | |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 5.214.553 | 4.081.114 |
Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 26, Rapporti con parti correlate,
Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Importi in Euro | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Risultato del periodo | 5.214.553 | 4.081.114 |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno riclassificate nel risultato di esercizio: |
||
| Delta attuariali Fondo TFR Imposte |
55.971 (13.433) |
28.302 (6.792) |
| Totale utile (perdita) di Conto economico complessivo al netto delle imposte |
42-538 | 21.510 |
| Risultato del periodo complessivo al netto delle imposte |
5.257.091 | 4.102.624 |
Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.
Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato) Gas Plus S.p.A.
Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017
| Riserva | Riserva | Versamenti | Riserva | Riserva | Riserva | Utili | Risultato | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi in Euro | Capitale | sovrap. | legale | C/ capitale | per azioni | cash flow | differenze | indivisi | d'esercizio | patrimonio |
| azion) | proprie (f | hedge | attuariali TFR | |||||||
| Saldo al 1º gennaio 2017 | 23.353.002 | 85.605.531 | 4.670.600 | 7.041.890 | (9.599.592 | (222.978) | 85.890.397 | 7.172.522 | 203.911.373 | |
| Destinazione utile e dividendi | 72.522 | |||||||||
| Altri movimentı | ||||||||||
| Risultato del periodo complessivo | ||||||||||
| al netto delle imposte | 21.510 | 4.081.114 | 4.102.624 | |||||||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 23.353.002 85.605.531 | 4.670.600 | 7.041.890 | (9.599.592) | (201.468) | 93.062.918 | 4.081.114 | 208.013.996 | ||
| Effetto prima applicazione IFRS 9 | 38.466 | 38.466 | ||||||||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 23.353.002 | 85.605.531 | 4.670.600 | 7.041.890 | (9.599.592) | 201.468) | 93.101.384 | 4.081.114 | 208.052.462 | |
| Destinazione utile e dividendi | 4.081.114 | 4.081.114 | ||||||||
| Risultato del periodo complessivo | ||||||||||
| al netto delle imposte | 42.538 | 5.214.553 | 5.257.091 | |||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 23.353.002 85.605.531 4.670.600 | 7.041.890 (9.599.592) | 158.930 | 97.182.498 | 5.214.553 | 213.309.553 | ||||
(1) = al 31 dicentre 2018, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni al 2,98% del capitale sociale) per un corrispetivo complessivo di 9.599.592 Euro.
Gi effetti conseguenti alla prima applicional patrimonio rato al 1° gennar 2018, sezza estatement dei dati comperativi. Non si segnalano efteti elativ alla prima applicazione dell'IFRS 15.
Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Flussi finanziari dell'attività operativa Utile netto |
5.214.553 | 4.081.114 |
| Ammortamenti | 98.805 | 138.193 |
| (Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali | (200) | (10.110) |
| Variazione di fair value delle attività e passività finanziarie | 275.484 | |
| Variazione imposte differite | 13.609 | 1.361.119 |
| Variazione crediti commerciali verso società correlate | 65.831 | (566.956) |
| Variazione debiti commerciali | 19.849 | 91.661 |
| Variazione netta crediti/debiti da consolidato fiscale verso società | ||
| controllate | 1.077.564 | (1.443.541) |
| Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate | 490.450 | 989.059 |
| Variazione netta crediti/debiti imposte sul reddito da consolidato fiscale | 105.661 | 765.615 |
| Variazione netta altre attività e passività correnti | (637.549) | 31.376 |
| Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili | (15.216) | (4.473) |
| Flussi finanziari netti dell'attività operativa | 6.708.841 | 5.433.057 |
| Acquisto di beni materiali | (72.653) | (47.459) |
| Acquisto di beni immateriali | (26.100) | (10.175) |
| Ricavi per cessione di beni materiali | 200 | 10.110 |
| Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento | (98.553) | (47.524) |
| Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine | 38.027 | (180.661) |
| Variazione netta per attività di cash pooling | (6.813.577) | (23.820.092) |
| Ricavi per vendita attività finanziarie a breve termine | 3.112.462 | |
| Finanziamenti ricevuti | 15.000.000 | 17.650.000 |
| Finanziamenti rimborsati | (12.000.000) | (7.000.000) |
| Dividendi pagati | ||
| Altre variazioni di patrimonio netto | 55.971 | 28.301 |
| Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di | ||
| finanziamento | (3.719.579) | (10.209.990) |
| Incremento (decremento) delle disponibilità liquide | 2.890.709 | (4.824.457) |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 7.607.612 | 12.432.069 |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 10.498.321 | 7.607.612 |
| Dividendi incassati da società controllate | 6.022.661 | 5.032.162 |
| Imposte pagate nell'esercizio | 1.011.680 | |
| Oneri finanziari netti pagati nell'esercizio | 738.353 | 694.985 |
Gas Plus S.p.A. è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A.. La società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.
Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.
Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.
Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio d'esercizio. La pubblicazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2019.
A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.
In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato. dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.
Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato.
Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:
Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.
Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
Le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:
| Aliquota | |
|---|---|
| Categoria: | d'ammortamento |
| Mobili/arredi/macchine d'ufficio | 12,0% |
| Impianti telefonici | 20,0% |
| Macchine elettroniche | 20.0% |
| Automezzi | 20,0-25,0% |
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati, se necessario, alla fine di ciascun esercizio.
Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione
Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla diata di acquisizione.
Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdite di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Le eventuali svalutazioni sono rilevate come oneri diversi nel conto economico
Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.
Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.
Il nuovo principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39.
I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.
La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.
Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.
I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.
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Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.
Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.
Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.
Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.
Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi -- ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.
Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.
La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione
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Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.
Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.
La Società verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di
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valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.
L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.
Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini del valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.
La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.
Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. "Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico - è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.
Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.
Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.
Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.
Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale e il loro valore corrisponde al valore nominale.
La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.
Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.
La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.
Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.
Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).
Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.
Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.
I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:
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A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.
Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.
Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.
Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.
Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.
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Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie deve essere rivista.
Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.
I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.
Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.
Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.
Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di
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cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.
Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:
All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.
Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.
Per i contratti derivati su tassi di interesse e su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.
Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.
Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
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I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.
Il nuovo principio IFRS 15 stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.
I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:
I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.
I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.
I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.
Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.
Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.
Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene all'ottenimento di finanziamenti.
La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal reddito (perdita) fiscale delle società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.
Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in
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cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.
La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.
Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
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Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdita di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.
Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.
Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato degli idrocarburi poiché esso influisce sui costi delle loro attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.
Gli amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.
I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1º gennaio 2018.
In relazione al principio IFRS 9 - Financial Instruments, la Società si è avvalsa della facoltà di rilevare direttamente a patrimonio netto al 1º gennato 2018 gli effetti conseguenti alla prima applicazione del principio, senza effettuare la riesposizione dei dati comparativi degli esercizi precedenti posti a confronto.
Non vi sono stati effetti nell'adozione del nuovo principio contabile in materia di valutazione dei crediti, poiché la clientela della Società è composta quasi esclusivamente da società controllate.
Tra le passività finanziarie, gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile sono relativi alla rinegoziazione, stipulata in data 23 dicembre 2014, del Finanziamento a Medio Lungo Termine verso Banca IMI S.p.A. sottoscritto dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A. e contabilizzato secondo il criterio del costo ammortizzato. Il ricalcolo del tasso di interesse effettivo del finanziamento, considerando i nuovi flussi di cassa contrattuali previsti, comporta un aumento al 1° gennaio 2018 del patrimonio netto di 38.466 Euro (al netto del relativo effetto fiscale).
Infine, si è provveduto alla riesposizione della quota residua delle commissioni up-front di accensione del Finanziamento Capex Banca IMI a deduzione del relativo debito finanziario.
Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1° gennaio 2018.
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| (Importi in euro) | Pubblicato 31 dicembre 2017 |
Effetti adozione TERS 9 |
Riclassifiche | Riesposto gennaio 2018 lo |
|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti di cui: |
295.762.254 | (338.609) | 295.423.645 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 365.134 | (338.609) | 26.525 | |
| Attività correnti | 44.790.387 | 44.790.387 | ||
| TOTALE ATTIVITA' | 340.552.641 | (338.609) | 340.214.032 | |
| PATRIMONIO NETTO | 208.013.996 | 38.466 | - | 208.052.462 |
| Passività correnti | 91.085.480 | 91.085.480 | ||
| Passività non correnti di cui: |
41.453.165 | (38.466) | (338.609) | 41.076.090 |
| Debiti finanziari a lungo termine | 40.262.941 | (50.613) | (338.609) | 39.873.719 |
| Fondo imposte differite | 12.147 | 12.147 | ||
| TOTALE PASSIVITA' | 132.538.645 | (38.466) | (338.609) | 132.161.570 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO I PASSIVITA! |
340.552.641 | (338.609) | 340.214.032 |
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1º gennaio 2018, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:
Dal 1º gennaio 2019 saranno applicabili il seguente principio contabile internazionale ed i seguenti emendamenti e interpretazioni :
Il nuovo principio sostituirà il principio IAS 17 e modificherà la contabilizzazione dei leasing operativi per i conduttori che noleggiano/affittano un'attività specifica. In base a questo nuovo principio, si definisce lease un contratto per cui, in cambio di un corrispettivo, il conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specifica, per un periore a 12 mesi. Alla data di prina applicazione, si procederà all'iscrizione di un'attività, quale dirito d'uso ai sensi dell'IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finarizino di pari importo. Il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento sulla durata residua del contratto. Il debito finanziario si ridurrà nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio/affitto pagato sarà utilizzata a servizio del prestito e la restante quota sarà contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi, non sarà più iscritto tra i costi della produzione. La Società ha sostanzialmente completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali invenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è deciinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
l'analisi degli stessi al fine di comprendenti ai fini del principio. Gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione sono riassunti nella tabella seguente:
| (Importi in migliaia di euro) | Data di transizione 1º gennaio 2019 |
|---|---|
| Attività non correnti | |
| Diritti d'uso | 379 |
| TOTALE ATTIVITA' | 329 |
| Passività non correnti Passività finanziarie per i lease |
113 |
| Passività correnti | |
| Passività finanziarie per i lease | 216 |
| TOTALE PASSIVITA' | 329 |
Qui di seguito si riporta la riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease dei presente bilancio al 31 dicembre 2018 (per il cui dettaglio si rimanda alla successiva nota n. 25, Impegni e rischie l'impatto atteso dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.
| (Importi in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 | 386 | ||||
| Pagamenti aggiuntivi per i lease al 31 dicembre 2018 | |||||
| Canoni per short-term and low value lease (esenzione) | (55) | ||||
| Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1° | |||||
| gennaio 2019 | 331 | ||||
| Effetto di attualizzazione | (2) | ||||
| Passività finanziaria per i lease dovuta alla transizione | |||||
| IFRS 16 al 1º gennaio 2019 | 329 |
Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. La Società non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.
Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Tall incertezze nella deterninazione delle passività per imposte devono essere riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Non è previsto nessun nuovo obbligo d'informativa ma il documento sottolinea che l'entità dovià stabilire se sarà necessario fornire informazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. La Società non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.
Al 31 dicembre 2018, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.
Alla data di riferimento del presente bilancio d'esercizio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi ed emendamenti:
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
La Società sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 35.048 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:
| Licenze d'uso software |
Marchi e Licenze |
Migliorie su beni di terzi |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | |||||
| Saldo iniziale netto | 70.125 | 1.777 | 460.185 | 532.087 | |
| Investimenti | 10.175 | 10.175 | |||
| Ammortamenti | (53.775) | (1.777) | - | (55.552) | |
| Altre variazioni | - | (121.576) | (121.576) | ||
| Saldo finale netto | 26.525 | - | 338.609 | 365.134 | |
| Saldo finale lordo | 1.835.216 | 8.000 | 14.431 | 338.609 | 2.196.256 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | (1.808.691) | (8.000) | (14.431) | (1.831.122) | |
| Saldo finale netto | 26.525 | - | - | 338.609 | 365.134 |
| 31 dicembre 2018 | |||||
| Saldo iniziale netto | 26.525 | 338.609 | 365.134 | ||
| Riclassifica | (338.609) | (338.609) | |||
| Investimenti | 26.100 | 26.100 | |||
| Ammortamenti | (17.578) | (17.578) | |||
| Altre variazioni | |||||
| Saldo finale netto | 35.048 | - | 35.048 | ||
| Saldo finale lordo | 1.861.316 | 8.000 | 14.431 | 1.883.747 | |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | 1.826.268) | (8.000) | (14.431) | (1.848.699) | |
| Saldo finale netto | 35.048 | - | 35.048 |
Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 330.086 per l'effetto combinato di:
Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 121.683 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:
| Impianti e | |||
|---|---|---|---|
| macchinari | Altri beni | Totale | |
| 31 dicembre 2017 | |||
| Saldo iniziale netto | 2.854 | 162.585 | 165.439 |
| Investimenti | 890 | 46.569 | 47.459 |
| Ammortamenti | (527) | (82.114) | (82.641) |
| Alienazioni | |||
| Saldo finale netto | 3.217 | 127.040 | 130.257 |
| Saldo finale lordo | 17.245 | 1.470.872 | 1.488.117 |
| Fondo ammortamento | (14.028) | (1.343.832) | (1.357.860) |
| Saldo finale netto | 3.217 | 127.040 | 130.257 |
| 31 dicembre 2018 | |||
| Saldo iniziale netto | 3.217 | 127.040 | 130.257 |
| Investimenti | 5.800 | 66.853 | 72.653 |
| Ammortamenti | (741) | (80.486) | (81.227) |
| Alienazioni | |||
| Saldo finale netto | 8.276 | 113.407 | 121.683 |
| Saldo finale lordo | 23.045 | 1.537.725 | 1.560.770 |
| Fondo ammortamento | (14.769) | (1.424.318) | (1.439.087) |
| Saldo finale netto | 8.276 | 113.407 | 121.683 |
Le immobilizzazioni si incrementano per effetto dell'acquisto di apparecchiature informatiche ed impianti telefonici per complessivi Euro 72.653 e si decrementano per gli ammortamenti dell'esercizio per Euro 81.227.
Le partecipazioni in società controllate hanno un valore di Euro 295.192.544, come viene evidenziato nella seguente tabella:
| Versamenti | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo iniziale | soci | Svalutazioni | Saldo Finale | ||
| 31 dicembre 2018 | |||||
| Gas Plus Energia S.r.l. | 251.643 | 251.643 | |||
| Gas Plus Italiana S.r.l. | 91.000.016 | 91.000.016 | |||
| GP Infrastrutture S.r.). | 65.714.019 | 65.714.019 | |||
| Gas Plus Vendite S.r.I. | 2.500.000 | 2.500.000 | |||
| Gas Plus Storage S.r.1. | 1.788.354 | (275.484) | 1.512.870 | ||
| Idrocarburi Italiana S.r.1. | 133.938.512 | 133.938.512 | |||
| Totale | 295.192.544 | (275.484) | 294.917.060 |
Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| Dati al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di euro) |
Gas Plus Italiana S.r.l. |
Gb Infrastrutture S.r.l. |
Gas Plus Energia S.r.l. |
Gas Plus Vendite S.r.l. |
Gas Plus Storage S.r.l. |
Idrocarburi Italiana S.r.l. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Percentuale diretta di | ||||||
| partecipazione | 100,00% | 100,00% | 85,29% | 100,00 % | 100,00 % | 100,00 % |
| Data di chiusura del bilancio | 31.12.2018 | 31.12.2018 | 31.12.2018 | 31.12.2018 | 31.12.2018 | 31.12.2018 |
| Attivita* | 132.335 | 95.327 | 4.802 | 30.561 | 3.215 | 159.44 |
| Passività* | 63.279 | 12.018 | 4.034 | 24.828 | 1.703 | 29.280 |
| Ricavi* | 33.384 | 23.589 | 3.456 | 43.322 | 92 | |
| Utile/(perdita)* | (4.601) | 4.976 | 36 | 1.216 | (164) | (546) |
| Patrimonio Netto | 69.056 | 83.309 | 768 | 5.733 | 1.513 | 130.161 |
| Patrimonio Netto di | ||||||
| Competenza | 69.056 | 83.309 | ર્સ્ટેન્ડ | 5.733 | 1.513 | 130.161 |
| Valore di iscrizione al | ||||||
| 31 dicembre 2018 | 91.000 | 65.714 | 252 | 2.500 | 1.513 | 133.939 |
*Dati secondo principi contabili italiani
I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.
I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.
Gas Plus Storage S.r.l. ha realizzato nel corso dell'esercizio 2018 una perdita pari ad Euro 164.243, raggiungendo un patrimonio netto positivo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 1.512.870. La società controllante Gas Plus S.p.A. ha svalutato la partecipazione per Euro 275.484 allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.
Gas Plus Italiana S.r.1. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2018 una perdita pari a Euro 4.601.359 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 69.055.973.
Il differenziale negativo tra valore di carico della partecipazione, pari a Euro 91.000.016, e il relativo patrimonio netto, pari a Euro 69.055.973 ha pertanto raggiunto complessivamente l'importo di Euro 21,944,043.
Tale differenziale negativo è da attribuirsi, oltre alla distribuzione di dividendi (relativi al periodo 2012-2013 per Euro 9.934.039), prevalentemente ai seguenti fattori:
Il maggior valore di iscrizione a bilancio rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto non è comunque ritenuto indicatore di perdita di valore della partecipazione e resta giustificato:
dalle prospettive reddituali della società, grazie agli scenari energetici in ripresa e al riavvio della produzione della concessione di Garaguso nel febbraio 2019;
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Infine si segnala che, all'inizio del 2019, Gas Plus Italiana S.r.1. ha ceduto ad una società di nuova costituzione, controllata direttamente dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A., la partecipazione nella società Gas Plus International B.V., titolare del progetto di sviluppo in Romania, al valore di carico al 31 dicembre 2018 di 12 milioni di Euro. A decorrere dal 2019 i risultati economici di Gas Plus Italiana S.r.l. non rifletteranno pertanto gli oneri delle iniziative E&P all'estero.
Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di verificare il valore recuperabile della partecipazione.
Il patrimonio netto di Idrocarburi Italiana S.r.l. ammonta ad Euro 130.161.106. L'attivo patrimoniale di Idrocarburi Italiana S.r.l. è costituito quasi esclusivamente dalla partecipazione in Società Padana Energia S.p.A. Il patrimonio netto della società controllata risulta inferiore rispetto al valore di carico della partecipazione per circa 4 milioni di Euro e tale maggior valore di iscrizione riflette il maggior valore di Società Padana Energia S.p.A. rispetto al valore di iscrizione della stessa nel bilancio di Idrocarburi Italiana S.r.1.
Il valore di iscrizione di Società Padana Energia S.p.A. è pari ad Euro 159.268.428 a fronte di una corrispondente quota di patrimonio netto pari ad Euro 170.224.653.
Società Padana Energia S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2018 con un risultato positivo, grazie al contributo della produzione del giacimento di Mezzocolle per l'intero 2018 (gas-in avvenuto nel mese di agosto 2017) e nonostante la temporanea sospensione della produzione di petrolio nel sito di Mirandola per interventi di manutenzione conclusisi nell'ultimo trimestre.
Inoltre l'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2018 relative ai titoli minerari è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM in 2.574,8 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.
Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di verificare il valore recuperabile di tale partecipazione.
In considerazione dei positivi risultati conseguiti nell'esercizio e del valore del patrimonio netto delle altre società controllate, Gas Plus S.p.A. non ha individuato potenziali indicatori di perdite di valore del relativo valore di iscrizione a bilancio.
Il saldi delle voci attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.
Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | ||
|---|---|---|
| Imposte differite attive, relative a: | ||
| Fondo TFR | 42.134 | 55.304 |
| Altro | 5.143 | 19.015 |
| Totale imposte differite attive | 47.277 | 74.319 |
| Imposte differite passive, relative a: | ||
| Strumenti finanziari | (12.147) | |
| Totale fondo imposte differite attive | (12.147) |
I crediti per le imposte sul reddito pari a Euro 236.885 non sono variati rispetto all'anno precedente e sono dovuti al rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla Società per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.
I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Risultato ante imposte | 3.138.461 | 2.732.507 |
| Aliquota teorica (IRES e IRAP) | 29,57% | 29,57% |
| Imposte teoriche | (928.043) | (808.002) |
| Costi non deducibili | (95.433) | (49.582) |
| Plusvalenze e dividendi non imponibili | 1.373.167 | 1.147.333 |
| IRAP non deducibile | 174.812 | 152.201 |
| Effetto consolidato fiscale mondiale | 1.066.295 | 787.410 |
| Svalutazioni civilistiche eccedenti | (516.082) | |
| Altre variazioni | 485.294 | 635.329 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 2.076.092 | 1.348.607 |
| Imposte correnti | 2.062.220 | (26.096) |
| Imposte anticipate | 13.872 | 1.374.703 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 2.076.092 | 1.348.607 |
| Aliquota effettiva d'imposta | (66,15%) | (49,35%) |
La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.1., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società ooongano ega assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.
Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 29 gennaio 2019, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2018-2020. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2018-2020 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2018 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.).
Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2018 per un minor carico fiscale di Euro 1.066.295 (nel bilancio 2017 per un minor carico fiscale di Euro 787.410).
I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2018 ad Euro 5.429, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Crediti commerciali: | 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| Crediti per servizi | 5.429 | 4.600 |
| Totale crediti | 5.429 | 4.600 |
| Fondo svalutazione | ||
| Crediti commerciali netti | 5.429 | 4.600 |
I crediti per servizi derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.
Al 31 dicembre 2018 non ci sono i crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni (al 31 dicembre 2017 erano pari ad Euro 21).
I crediti verso controllante, pari ad Euro 79.610 al 31 dicembre 2018 (79.915 al 31 dicembre 2017), includono per Euro 1.525 crediti commerciali per servizi che derivano da prestazioni svolte nelle aree tesoreria e segreteria di direzione e per Euro 78.085 il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us. Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.
I crediti verso controllate al 31 dicembre 2018 sono pari ad Euro 35.604.259 classificati tra le attività correnti. I crediti verso controllate correnti sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Crediti verso controllate | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari | 31.057.579 | 30.548.602 |
| Crediti per consolidato fiscale | 2.595.548 | 3.570.616 |
| Crediti per regime IVA di Gruppo | 916.848 | 331.852 |
| Crediti per fair value su derivati | 166.836 | 514.521 |
| Crediti commerciali | 867 448 | 933.803 |
| Totale crediti verso controllate | 35.604.259 | 35.899.394 |
I crediti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2018 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate e sono in linea con il saldo dell'anno scorso. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato
I crediti per consolidato fiscale derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2018 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 7. Imposte sul reddito.
Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2018. I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018.
I crediti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2018 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione ai rischi di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.1, Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato nel corso dell'anno 2018, contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.
I crediti commerciali verso controllate derivano da prestazioni di servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.
Gli altri crediti, pari ad Euro 1.024.363 al 31 dicembre 2018, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Altri crediti | 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| IVA | 828.078 | 407,489 |
| Acconti a fornitori | 1.121 | 20.987 |
| Crediti diversi | 1.108 | 336 |
| Ratei e risconti | 194.056 | 266.751 |
| Totale altri crediti | 1.024.363 | 695.563 |
Come già segnalato nella precedente nota n. 10, Crediti verso controllate, a partire dall'esercizio 2015, nella posizione IVA della Società confluiscono i crediti/debiti IVA anche delle società controllate che hanno aderito al regime IVA di Gruppo.
Le attività finanziarie, pari a Euro 166.342 al 31 dicembre 2018 (Euro 266.418 al 31 dicembre 2017) includono solo il fair value di contratti derivati su commodity.
Negli esercizi 2018 e 2017, non sono stati effettuati acquisti e cessioni di partecipazioni in società quotate.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 10.498.321 al 31 dicembre 2018, sono dettagliate nella tabella seguente:
Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| ( assa | 1.053 | 576 |
| Conti correnti bancari | 10.497.268 | 7.607.036 |
| Totale | 10.498.321 | 7.607.612 |
Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.
Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.
Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto della variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.
Nel corso degli esercizi 2018 e 2017, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.
Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017 è pari a 44.909.620.
Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.
Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:
Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.
Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Nel corso dell'anno 2018 la Società non ha erogato nessun dividendo.
Nell'esercizio 2018, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono gli oneri attuariali legati alla valutazione del fondo TFR per una variazione positiva, al netto delle relative imposte anticipate, di Euro 42.538 (nell'esercizio 2017, la variazione positiva era di Euro 21.510).
Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve:
| Natura desorizione | Importo | Possibilità C |
Quota disponibile |
Billizzazioni effettuate ne tre esercizi precedenti |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Titlivazione | Per copertura perdite |
Per altre ragioni |
|||
| Capitale | 23.353.002 | ||||
| Riserve di capitale: | |||||
| - Riserva da sovraprezzo azioni | 85,605.531 | A-B-C | 85.605.531 | ||
| - Versamenti in conto capitale | 7,041.890 | A-B-C | 7.041.890 | ||
| Riserve di utili: | |||||
| - Riserva legale | 4.670.600 | A-B | 4.670.600 | ||
| Utili portati a nuovo | 86.399.027 | A-B-C | 86.399.027 | 8.714.589 | |
| Utili portati a nuovo (riserva per avanzo di | |||||
| scissione) | 1.024.949 | A-B-C | 1.024.949 | ||
| Totale | 208.095.000 | 184.741.997 | |||
| Quota non distribuibile | 4.670.600 | ||||
| Residua quota distribuibile | 180.071.397 |
Legenda:
A disponibile per aumento di capitale
B disponibile per copertura perdite
C distribuibile ai soci
Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| Tipologia | Tasso interesse effettivo % | Scadenza | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|---|---|
| A breve | ||||
| Finanziamento Medio Lungo Termine | Euribor 3/6 m + spread | 12.000.000 | 12.000.000 | |
| Finanziamento Banco BPM | Euribor 1/3 m + spread | 15.000.000 | ||
| Finanziamento CAPEX | Euribor 3/6 m + spread | 2.482.031 | ||
| Fair value derivato interest rate swap | 323.204 | 377.025 | ||
| Fair value derivati commodities swap | 166.836 | 514.521 | ||
| Totale a breve termine | 29.972.072 | 12.891.546 | ||
| A medio/lungo | ||||
| Finanziamento Medio Lungo Termine | Euribor 3/6 m + spread | 31/12/2020 | 10.445.305 | 22.351.451 |
| Finanziamento CAPEX | Euribor 3/6 m + spread | 31/12/2020 | 14.950.937 | 17.650.000 |
| Fair value derivato interest rate swap | 87.295 | 261.490 | ||
| Totale a medio/lungo termine | 25.483.536 | 40.262.941 | ||
| Totale debiti finanziari | 55.455.608 | 53.154.487 |
Al 31 dicembre 2018 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari a breve termine per 29.972.072 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per Euro 25.483.536.
Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:
La linea di finanziamento Revolving Banca IMI di Euro 15 milioni che risultava non utilizzata al termine del precedente esercizio, né per cassa né per firma, è stata cancellata con effetto dalla data del 21 giugno 2018 e sostituita da una nuova linea Revolving con Banco BPM.
In data 14 giugno 2018, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.1, GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. ed Idrocarburi Italiana S.r.l. hanno stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a mediolungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 14 giugno 2021.
Alla data del 31 dicembre 2018, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni.
Gas Plus S.p.A. è impegnata a garantire le obbligazioni assunte dalle altre società beneficiarie del finanziamento.
Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo, su base forfettaria nel primo anno, è pari a Euro 6.663 ed è inclusa negli oneri finanziari.
Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi annualmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:
Gas Plus S.p.A. deve comunicare annualmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.
Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate beneficiarie della linea, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.
Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.
In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:
In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.
Nel corso dell'esercizio 2018, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 12 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 22,6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento.
| Scadenza | Importo da rimborsare (in Euro) |
||
|---|---|---|---|
| 30 giugno 2019 | 6.000.000 | ||
| 31 dicembre 2019 | 6.000.000 | ||
| 30 giugno 2020 | 5.300.000 | ||
| 31 dicembre 2020 | 5.300.000 | ||
| Totale | 22.600.000 |
Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).
Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.
Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore.
Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte di Gas Plus S.p.A..
In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2018, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.
In data 5 febbraio 2019, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca Imi un accordo modificativo di tale contratto che le consentirà, sino al 30 giugno 2019, di utilizzare la linea di credito non erogata al 31 dicembre 2018 per l'importo massimo di 20,1 milioni di euro ai fini del finanziamento del progetto "Midia" in Romania.
Nell'anno 2018 Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per Euro 17.650. Il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:
| Scadenza | Importo da rimborsare (in Euro) |
||
|---|---|---|---|
| 30 giugno 2019 | 1.241.016 | ||
| 31 dicembre 2019 | 1.241.016 | ||
| 30 giugno 2020 | 1.378.906 | ||
| 31 dicembre 2020 | 13.789.062 | ||
| Totale | 17.650.000 |
Al 31 dicembre 2018, l'importo degli interessi passivi addebitati per tale finanziamento sono stati complessivamente pari ad Euro 357.903 (Euro 95.114 al 31 dicembre 2017).
Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).
Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:
Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a
partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.
Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2018 e 2017. Si evidenziano separatamente i crediti e i debiti correnti verso società correlate per rapporti di cash pooling.
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| 1.054 | 576 | |
| A. Cassa | ||
| B. Altre disponibilità liquide: | ||
| Conti correnti bancari | 10.497.268 | 7.607.036 |
| B. Totale altre disponibilità liquide | 10.497.268 | 7.607.036 |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | ||
| D. Liquidità (A)+(B)+(C) | 10.498.322 | 7.607.612 |
| E. Crediti finanziari correnti da parti correlate | 31.224.415 | 31.063.123 |
| F. Altri crediti correnti | 166.342 | 266.418 |
| G. Debiti bancari correnti | 15.000.000 | |
| H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 14.482.031 | 12.000.000 |
| l. Debiti finanziari correnti verso parti correlate | 68.495.116 | 74.899.792 |
| J. Altri debiti correnti | 490.041 | 891.546 |
| K. Indebitamento finanziario corrente (G)+(H)+(I)+(J)+(J) | 98.467.188 | 87.791.338 |
| L. Indebitamento finanziario netto corrente (K)-(D)-(E)-(F) | 56.578.110 | 48.854.185 |
| M. Debiti bancari non correnti | 25.396.241 | 40.001.451 |
| N. Obbligazioni emesse | ||
| O. Altri debiti non correnti | 87.295 | 261.490 |
| P. Indebitamento finanziario non corrente (M)+(N)+(N)+(O) | 25.483.536 | 40.262.941 |
| Q. Indebitamento finanziario netto (L) + (P) | 82.061.646 | 89.117.126 |
Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.
| 31 dicembre | Flussi monetari |
Flussi non monetari | 31 dicembre | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | Variazione fair value |
Altre variazioni | 2018 | ||
| Debiti finanziari correnti Debiti finanziari correnti verso parti correlate Crediti finanziari correnti verso parti correlate Debiti finanziari non correnti Attività finanziarie correnti |
12.891.546 74.899.792 (31.063.123) 40.262.941 (266.418) |
3.000.000 (6.304.600) (508.977) - - |
(401.505) (100.076) 347.685 (174.195) 100.076 |
14.482.031 (14.605.210) MA |
29.972.072 68.495.116 (31.224.415) 25.483.536 (166.342) |
| Passività nette derivanti da attività di finanziamento |
96.724.738 | (3.813.577) | (228.015) | (123.179) | 92.559.967 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (7.607.612) | (2.890.709) | (10.498.321) | ||
| Indebitamento finanziario netto | 89.117.126 | (6.704.286) | (228.015) | (123.179) | 82.061.646 |
I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.
L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 1.162.896 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2018 sono i seguenti:
| - Tasso di attualizzazione | 1.57% |
|---|---|
| - Tasso annuo di inflazione | 1,50% |
| - Tasso annuo di incremento TFR | 2.625% |
| - Incremento annuo retribuzioni | 3.00% |
| - Tasso annuo di rotazione del personale | 3,00% |
| - Tasso annuo di anticipazioni | 2.00% |
Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2018 e 2017:
| Fondo trattamento di fine rapporto | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 1.180.522 | 1.198.009 |
| Benefici pagati | (59.757) | (90.052) |
| Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale | (59.757) | (90.052) |
| Costo del servizio | 82.127 | 91.611 |
| Interessi netti | 15.975 | 17.256 |
| Subtotale incluso nel conto economico | 98.102 | 108.867 |
| Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni demografiche |
(32.880) | (983) |
| Aggiustamenti sulla base dell'esperienza | (23.091) | (27.319) |
| Subtotale incluso nel conto economico complessivo | (55.971) | (28.302) |
| Saldo finale | 1.162.896 | 1.180.522 |
Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2018, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.
| Impatto sul P.N. | Impatto sul P.N. | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Assunzione | 40,25% | (0,25%) | Assunzione | 40,25% | (0,25%) |
| Tasso di inflazione | (21.641) | 21.042 | Tasso di attualizzazione | 28.592 (29.791) |
Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:
Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| Periodo | Importo |
|---|---|
| Entro i prossimi 12 mesi | 65.318 |
| Entro 2 anni | 60.359 |
| Entro 3 anni | 78.639 |
| Entro 4 anni | 93.752 |
| Entro 5 anni | 63.249 |
La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2018 è di 14,3 anni.
In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 12.112 (per Euro 9.702 al 31 dicembre 2017) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1º dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1º novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).
Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali, al 31 dicembre 2018 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:
| Debiti commerciali | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Fornitori Italia | 474.861 | 472.995 |
| Fornitori estero | 36.231 | 18.104 |
| Totale debiti commerciali | 511.092 | 491.099 |
Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 - 90 giorni.
La seguente tabella riporta il dettaglio dei debiti verso controllate al 31 dicembre 2018 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.
| Debiti verso controllate | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari | 68.328.774 | 74.633.374 |
| Debiti per consolidato fiscale | 236.916 | 134.420 |
| Debiti per regime IVA di Gruppo | 1.787.085 | 711.639 |
| Debiti per fair value su derivati | 166.342 | 266.418 |
| Debiti commerciali | 14.493 | 14.637 |
| Totale debiti verso controllate | 70.533.610 | 75.760.488 |
I debiti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2018 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le altre società del gruppo. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata ed una ottimizzazione della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.
I debiti per consolidato fiscale si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2018 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 7, Imposte sul reddito.
Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2018. I debiti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018.
I debiti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2018 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione al rischio di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato, nel corso dell'anno 2018. contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.
I debiti commerciali derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire alla società Capogruppo l'erogazione dei servizi centrali.
Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.
La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2018 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.
| Altri debiti | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
|---|---|---|
| Debiti verso il personale | 596.512 | 785.803 |
| Debiti verso istituti di previdenza | 370.758 | 425.239 |
| Ritenute | 166.231 | 165.630 |
| IVA | ||
| Amministratori e sindaci | 121.146 | 183.346 |
| Ratei e risconti | 1 567 | 7.676 |
| Altri | 19.506 | 16.776 |
| Totale altri debiti | 1.275.720 | 1.584.470 |
I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:
| Ricavi | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Prestazioni di servizi a: | ||
| - società controllante | 1.250 | 6.000 |
| - società controllate | 3.895.037 | 4.680.568 |
| - società correlate | 4.250 | 7.500 |
| Totale ricavi | 3.900.537 | 4.694.068 |
| Rimborsi vari | 1.629 | 28.332 |
| Plusvalenza su alienazioni di imm. materiali | 200 | 10.110 |
| Sopravvenienze attive | 47.860 | 17.021 |
| Totale altri ricavi e proventi | 49.689 | 55.463 |
| Totale ricavi | 3.950.226 | 4.749.531 |
I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi all'esercizio al 31 dicembre 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Costi per materie prime e materiali di consumo | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime e materiali di consumo | ||
| Materie prime e di consumo | ||
| Cancelleria | (6.327) | (5.118) |
| Carburanti | (20.771) | (19.126) |
| Materiale informatico | (1.003) | (583) |
| Altri acquisti | (2.165) | (801) |
| Totale costi per materie prime e materiali di consumo | (30.266) | (25.628) |
| Costi per servizi ed altri | 2018 | 2017 |
| Servizi e altri | ||
| Amministratori, sindaci e altri organi societari | (304.611) | (403.866) |
| Spese e consulenze professionali | (792.645) | (865.092) |
| Assicurazioni | (44.528) | (55.750) |
| Manutenzioni | (274.331) | (286.062) |
| Utenze passive | (167.389) | (168.396) |
| Spese e commissioni bancarie | (5.680) | (8.782) |
| Altri affitti e locazioni | (284.270) | (269.453) |
| Altri servizi | (154.192) | (150.959) |
| Oneri diversi di gestione | (318.162) | (385.030) |
| Totale costi per servizi ed altri | (2.345.808) | (2.593.390) |
| Totale costi operativi | (2.376.074) | (2.619.018) |
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio al 31 dicembre 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Costo del personale | 2018 | 2017 | |
|---|---|---|---|
| Personale | |||
| Salari e stipendi | (2.527.073) | (2.867.956) | |
| Oneri sociali | (686.438) | (809.212) | |
| TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili | (183.617) | (204.803) | |
| Totale costo del personale | (3.397.128) | (3.881.971) |
Il costo del personale è diminuito per complessivi Euro 484.843 principalmente per effetto del rilascio di stanziamenti passivi di pregressi esercizi non più dovuti.
Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2018 e 2017 della Società è dettagliato nella tabella che segue:
| Numero medio dipendenti | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| dirigenti | 3 | 3 |
| quadri / impiegati | 40 | 38 |
| operai | - | |
| Totale | 43 | 42 |
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Gli oneri e proventi diversi, al 31 dicembre 2018, risultano pari a Euro 5.747.177 (nel 2017 Euro 5.032.162).
I proventi diversi includono i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente per complessivi Euro 6.022.661. Tali dividendi sono stati distribuiti dalle controllate GP Infrastrutture S.r.1. per Euro 5.000.000 (nel 2017 per Euro 4.000.000), Gas Plus Vendite S.r.1. per Euro 1.000.000 (lo stesso importo nel 2017), Gas Plus Energia S.r.l. per Euro 22.661 (nel 2017 Euro 32.162).
Gli oneri diversi pari a Euro 275.484 al 31 dicembre 2018 sono dovuti alla svalutazione della partecipazione nella controllata Gas Plus Storage S.r.1.. Con tale svalutazione è stato allineato il valore di carico della partecipazione al patrimonio netto della controllata.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.
| Proventi (Oneri) finanziari | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti | 89.667 | |
| Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling | 679.235 | 47.566 |
| Interessi attivi su conti correnti bancari | 1.112 | 1.947 |
| Proventi finanziari su derivati su commodity verso imprese | ||
| controllate e verso terzi | 3.047.887 | 1.783.374 |
| Variazione di fair value di strumenti finanziari | 614.830 | |
| Totale proventi finanziari | 3.728.234 | 2.537.384 |
| Oneri finanziari | ||
| Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine | (997.847) | (904.814) |
| Interessi passivi su finanziamenti a breve termine | (41.889) | |
| Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling | (7.391) | (7.101) |
| Oneri finanziari per attualizzazione fondi | (15.975) | (17.257) |
| Commissioni su finanziamenti | (228.318) | (209.935) |
| Altri oneri finanziari | (3.402) | (4.876) |
| Oneri finanziari liquidati su interest rate swap | (71.896) | (18.862) |
| Oneri finanziari su derivati su commodity verso imprese | ||
| controllate e verso terzi | (3.047.887) | (1.783.373) |
| Totale oneri finanziari | (4.414.605) | (2.946.218) |
| Utili (perdite) su cambi | (564) | (1.170) |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (686.935) | (410.004) |
I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è nullo nel 2018 e nel 2017, grazie alla stipula di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 9, Crediti verso controllate e n. 18, Debiti verso controllate.
Nel 2017 i proventi finanziari includevano la plusvalenza pari ad Euro 614.830 realizzata grazie alla vendita dei fondi e titoli detenuti per la negoziazione.
Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento Medio Lungo Termine, dal contratto di Finanziamento Capex stipulati entrambi con Banca IMI e dal contratto di Finanziamento Revolving stipulato con il Banco BPM, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.
Al 31 dicembre 2018, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.
Al 31 dicembre 2018, Gas Plus S.p.A. non ha in essere garanzie.
Impegni derivanti da contratti di leasing operativo
Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases, applicabile dal 1º gennaio 2019, la Società ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 386.001. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:
| < anno | > <5 anni | >5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Affitto di immobili | 210.356 | 105.178 | 315.534 | |
| Locazione autovetture | 6.732 | 6.732 | ||
| Noleggio stampanti multifunzione | 21.856 | 41.879 | 63.735 | |
| Totale | 238.944 | 147.057 | 386.001 |
Nel corso dell'esercizio 2018, la Società ha sostenuto costi per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 262.471, di cui relativi ad affitto di immobili per Euro 212.467,locazione di autovetture per Euro 16.093 e noleggio stampanti multifunzione per Euro 33.911.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:
| 31 (inembre 2018 | 31 (Fremium 2017 | |
|---|---|---|
| Crediti verso società correlate | ||
| Immobiliare Forlanini S.r.l. | 5.185 | 4.575 |
| Totale crediti verso società correlate | 5.185 | 4.575 |
| Crediti verso società controllate | ||
| GP Infrastrutture S.r.1. | 2.166.374 | 2.815.030 |
| Gas Plus Italiana S.r.I. | 249.162 | 441 915 |
| Gas Plus Vendite S.r.1. | 782.337 | 961.478 |
| Gas Plus Energia S.r.I. | 14-405 | 8.515 |
| Gas Plus International B.V. | 95.725 | 18.740 |
| Reggente S.p.A. | 7.351 | |
| Gas Plus Storage S.r.1. | 1.579.234 | 1.387.204 |
| GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. | 29.667 | 33.652 |
| Società Padana Energia S.p.A. | 1.423.762 | 1.558.440 |
| Idrocarburi Italiana S.r.I. | 29.256.242 | 28.674.420 |
| Totale crediti verso società controllate | 35.604.259 | 35.899.394 |
| Crediti verso società controllante | ||
| Us Fin. S.r.I. | 79.610 | 79 915 |
| Totale crediti verso società controllante | 79.610 | 79.915 |
| Debiti verso società correlate | ||
| Immobiliare Forlanini S.r.l. | (7.866) | (8.149) |
| Totale debiti verso società correlate | (7.866) | (8.149) |
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018
(Importi in Euro se non diversamente indicato)
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |
|---|---|---|
| Debiti verso società controllate | ||
| Gas Plus Energia S.r.l. | (530,442) | (128.778) |
| Gas Plus Italiana S.r.1. | (16.754.453) | (31.630.757) |
| GP Infrastrutture S.r.l. | (17.815.444) | (16.787.804) |
| Gas Plus Storage S.r.l. | (54.439) | (20.633) |
| Gas Plus Vendite S.r.1. | (14.086.689) | (10.070.643) |
| GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. | (593,728) | (514.101) |
| Idrocarburi Italiana S.r.1. | (172.539) | (136.512) |
| Società Padana Energia S.p.A. | (20.525.876) | (16.471.260) |
| Totale debiti verso società controllate | (70.533.610) | (75.760.488) |
| 2018 | 2017 | |
| Ricavi con società correlate: | ||
| Immobiliare Forlanini S.r.l. | 4.250 | 7.500 |
| Totale ricavi con società correlate | 4.250 | 7.500 |
| Ricavi con società controllate: | ||
| GP Infrastrutture S.r.1. | 886.042 | 1.013.493 |
| Gas Plus Italiana S.r.1. | 1.051.226 | 1.235.733 |
| Gas Plus Vendite S.r.l. | 1.002.831 | 1.037.859 |
| Gas Plus Energia S.r.I. | 24.794 | 26.575 |
| Gas Plus Storage S.r.l. | 98.500 | 110.803 |
| Società Padana Energia S.p.A. | 651.022 | 1.066.307 |
| GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. | 30.743 | 33.466 |
| Gas Plus International B.V. | 121.416 | 133.848 |
| Reggente S.p.A. | 7.000 | 7.000 |
| Idrocarburi Italiana S.r.I. | 21.463 | 15.484 |
| Totale ricavi con società controllate | 3.895.037 | 4.680.568 |
| Ricavi con società controllate: | ||
| Us.Fin S.r.1. | 1.250 | 6.000 |
| Totale ricavi con società controllante | 1.250 | 6.000 |
| Totale ricavi | 3.900.537 | 4.694.068 |
| Proventi diversi con società controllate: | ||
| GP Infrastrutture S.r.I. | 5.000.000 | 4.000,000 |
| Gas Plus Vendite S.r.l. | 1.000.000 | 1.000.000 |
| Gas Plus Energia S.r.l. | 22.661 | 32.162 |
| Totale proventi diversi con società controllate | 6.022.661 | 5.032.162 |
| Oneri diversi con società controllate: | ||
| Gas Plus Storage S.r.I. | (275.484) | |
| Totale oneri diversi con società controllate | (275.484) | |
| Totale proventi e (oneri) diversi con società controllate | 5.747.177 | 5.032.162 |
| Costi con società correlate: | ||
| Immobiliare Forlanini S.r.l. | (217.342) | (196.369) |
| Totale costi con società correlate | (217.342) | (196.369) |
| Costi con società controllate: | ||
| GP Infrastrutture S.r.I. | (19.638) | (19.872) |
| Gas Plus Italiana S.r.1. | (12.480) | |
| Totale costi con società controllate | (32.118) | (19.872) |
| Totale costi | (249.460) | (216.241) |
| Proventi finanziari: | ||
| Gas Plus Italiana S.r.1. | 1.344.109 | 284.921 |
| Gas Plus Energia S.r.1. | 29.444 | 1.007 |
| Gas Plus Vendite S.r.1. | 30 | |
| Gas Plus Storage S.r.l. | 31.834 | 30.017 |
| Idrocarburi Italiana S.r.I. | 647.346 | 16.542 |
| Società Padana Energia S.p.A. | 1.504.504 | 423,889 |
| Totale proventi finanziari con imprese controllate | 3.557.237 | 756.406 |
| Oneri finanziari: | ||
| GP Infrastrutture S.r.l. | (1.827) | (1.699) |
| Gas Plus Energia S.r.1. | (34) | (19) |
| Gas Plus Vendite S.r.l. | (26.619) | (55.243) |
| Gas Plus Italiana S.r.1. | (61.223) | (547.730) |
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
| Società Padana Energia S.p.A. | (87.515 | (476.892) |
|---|---|---|
| Totale oneri finanziari con imprese controllate | (177.275) | (1.081.635) |
I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:
Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo
Gli amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2018 compensi per 88 migliaia di euro rispetto a 187 migliaia di euro percepiti nell'esercizio 2017.
Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.
Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate
Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente la gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.
Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2018, Gas Plus S.p.A. non ha erogato nessun dividendo.
Per quanto concerne gli eventi successivi alla data di bilancio si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione. Non si sono comunque manifestati eventi successivi alla data di bilancio che possano avere impatti significativi sul bilancio d'esercizio della Società.
La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:
Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi della Società ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.
Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:
La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:
Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativo in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 6, Partecipazioni in società controllate).
Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura dei depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.
Al 31 dicembre 2018 Gas Plus S.p.A. non ha in essere fideiussioni.
Il rischio di liguidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie. Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.
Al 31 dicembre 2018, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:
Al 31 dicembre 2018, la Società ha utilizzato la linea di Finanziamento Revolving per un importo di Euro 15,000,000 e la linea di Finanziamento Capex per un importo di Euro 17.650.000.
La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.
Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.
Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.
Non esistono problematiche relative alla gestione del rischio di cambio, salvo quanto relativo agli strumenti derivati correlati al prezzo del brent sottoscritti dalla Società nel corso dell'esercizio 2018 e 2017. La Società ha, tra l'altro, neutralizzato tale rischio di cambio, poiché gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alla società
controllata Società Padana Energia S.p.A., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.
La quasi totalità delle altre operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A.
Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.
Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.
Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.
In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex. entrambi stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 15, Finarziamenti a medio/lungo e a breve termine.
Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:
| Valore contabile | ||
|---|---|---|
| 2018 | 2017 | |
| Strumenti finanziari fruttiferi | ||
| Strumenti finanziari a tasso fisso | ||
| Attività finanziarie | ||
| Passività finanziarie | ||
| Strumenti finanziari a tasso variabile | ||
| Attività finanziarie | 31.057.579 | 30.548.602 |
| Passività finanziarie | (123.207.046) | (126.634.825) |
| Strumenti finanziari infruttiferi | ||
| Attività finanziarie | ||
| Passività finanziarie |
Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso Al 31 dicembre 2018 e 2017, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.
Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso banche.
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita dell'1% alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di +/- 304.377 Euro (al 31 dicembre 2017 pari a Euro +/- 145.415).
La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2018 e 2017, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.
I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.
Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.
La Società non è più esposta al rischio prezzo dei titoli detenuti per la negoziazione in quanto nel corso del primo semestre 2017 ha ceduto tali strumenti finanziari.
L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.
La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.
Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2018 e 2017.
L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.
Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in migliaia di Euro):
| Totale di | Totale valutato a fair |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | value | Altro | |
| ATTIVO | ||||||
| Attività finanziarie | 166 | 166 | 166 | |||
| PASSIVO | ||||||
| Debiti finanziari non correnti | 25.484 | 87 | 87 | 25.397 | ||
| Debiti finanziari correnti | 29.972 | 490 | 490 | 29.482 |
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.
Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili er classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):
| Valore contabile |
Finanziamen ti e crediti |
Attività/passività finanziarie al fair value a conto economico |
Attività/passività finanziarie in regime di hedge accounting |
Attività/ passività finanziarie al fair value a conto economico complessivo |
Altre attività/ passività |
Costo ammortizzato |
Totale voce contabile |
Fair value | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||||||||
| Crediti commerciali Crediti verso controllate correnti |
5 35.604 |
5 35.437 |
167 | 5 | 5 | ||||
| Creditti verso controllante | 2 | 2 | 35.604 80 |
35.604 2 |
|||||
| Crediti vs. altri | 1 | 1 | 1.024 | ﻨﺴﺎ | |||||
| Attività finanziarie | 166 | 166 | 166 | 166 | |||||
| Disponibilità liquide | 10.498 | 10.498 | 10.498 | 10.498 | |||||
| Totale | 46.276 | 45.942 | 333 | 1 | 47.377 | 46.276 | |||
| PASSIVO | |||||||||
| Debiti finanziari non correnti | 25.484 | 87 | 25,397 | 25.484 | 25.484 | ||||
| Debito finanziari correnti | 29.972 | પંતેરી | 17.482 | 12.000 | 29,972 | 29.972 | |||
| Debiti commerciali Debiti vs. imprese |
511 | 511 | 511 | 511 | |||||
| controllate | 70.534 | 166 | 70.368 | 70.534 | 70.534 | ||||
| Debiti vs. altri correnti | 737 | 737 | 1.276 | 737 | |||||
| Totale | 127.238 | 743 | - | 89.098 | 37,397 | 127,777 | 127.238 |
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
31.12.2017 Attività/ passività finanziarie al fair Attività/passività Attività/passività value a conto Altre finanziarie al fair finanziarie in Totale voce value a conto regime di hedge economico attività/ Costo Valore Finanzia men contabile Fair value ti e crediti economico accounting complessivo passività ammortizza to contabile ATTIVO 5 5 Crediti commercial 5 5 Crediti verso controllate 35.899 35.899 correnti 35 899 35.384 515 Creditti verso controllante 80 80 80 80 21 696 21 Crediti vs. altri 71 266 Attività finanziarie 266 266 266 7.608 7 608 Disponibilità liguide 7.608 7.608 44.554 43.879 21 Totale 43,879 43.077 781 PASSIVA 40.263 40.263 17.650 22.352 Debiti finanziari non correnti 40.263 261 Debito finanziari correnti 12.892 892 12.000 12.892 12.892 491 491 491 Debiti commerciali 491 Debiti vs. imprese 75,494 75.760 75.760 controllate 75.760 266 1.584 986 Debiti vs. altri correnti 086 130.392 130.392 1.419 94.621 34.352 130.990 Totale
I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.
Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance della Società e della controparte.
Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato di copertura sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance della Società e della controparte.
Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.
Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.
Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value
I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.
Con riferimento alla informativa richiesta da Consob non si segnalano eventi significativi non ricorrenti né operazioni atipiche e inusuali, oltre a quanto già esposto.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Sig. Davide Usberti)
Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.
Milano, 29 marzo 2019
Davide Usberti Amministratore Delegato
Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:
| Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Note | Corrispettivi 2018 (Euro migliaia) |
|
|---|---|---|---|---|
| Revisione contabile - Deloitte & Touche S.p.A. | Gas Plus S.p.A. | 87 | ||
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | Gas Plus S.p.A. | (1) | 12 |
| Deloitte & Touche S.p.A. | Gas Plus S.p.A. | (2) | ਪੈ | |
| Totale | 103 |
(1) Attestazione conformità covenants finanziari.
(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.
Signori Azionisti,
nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, abbiamo svolto l'attività di vigilanza in conformità alla Legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitali con azioni quotate nei mercati regolamentati raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, alle comunicazioni CONSOB in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale nonché alle indicazioni del Codice di Autodisciplina promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.
Per quanto attiene ai compiti di revisione legale dei conti si ricorda che, a norma di Legge, essi sono stati attribuiti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. alle cui relazioni si rimanda.
Il Collegio Sindacale attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea del 16 maggio 2018 in base alle previsioni dello Statuto.
Il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di generale vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni, l'audizione del management e dell'internal audit della Società, nonché apposite attività di analisi e approfondimento condotte direttamente ovvero in sede di riunioni tenute congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.
Il Collegio ha verificato che le delibere assunte ed eseguite fossero conformi alla Legge ed allo Statuto e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi e in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Anche in osservanza delle indicazioni fornite da CONSOB con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti informiamo e segnaliamo quanto segue:
richiama che nel mese di novembre del 2018 la controllata. GP Infrastrutture S.r.l. si è aggiudicata la gara per l'esercizio del servizio di distribuzione nel Comune di Fidenza (PR) tramite l'acquisto della società proprietaria dei relativi impianti (Rete Gas Fidenza S.r.1.) messa in vendita dal medesimo Comune. In data 28 dicembre 2018 è stato firmato il contratto preliminare per l'acquisto della suddetta società ed è stato corrisposto l'importo di € 1.935.000 a titolo di acconto e rimborso delle spese della procedura. In data 26 marzo 2019 è stato stipulato l'atto pubblico di compravendita ed è stato corrisposto il saldo del prezzo, pari a € 12.215.000
Nelle Note Esplicative, gli amministratori evidenziano le principali operazioni infragruppo e con parti correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia da CONSOB. Si rinvia a tali Note per quanto attiene all'individuazione della tipologia delle operazioni e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari.
Ancora in tema di operazioni con parti correlate, il Collegio Sindacale evidenzia che la Società ha adottato, in conformità alle prescrizioni regolamentari CONSOB contenute nella Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successive modifiche e integrazioni), una specifica procedura che classifica le operazioni in diverse categorie, applicando a ciascuna di esse un percorso specifico di validazione e approvazione. Tale procedura è stata oggetto di revisione. Si rammenta che il Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2017 ha approvato talune modifiche alla procedura finalizzate a rendere la stessa più aderente alla concreta struttura organizzativa di Gas Plus, eliminando le previsioni inapplicabili e chiarendo i flussi informativi interni.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società ai principi indicati dalla CONSOB, oltre che sulla loro osservanza.
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio |
Destinatario | Compensi (Euro) |
|
|---|---|---|---|---|
| Revisione contabile società | Rete | |||
| controllate estere | Deloitte | Società controllate | 3.500 | |
| Totale | 3.500 |

Collegio ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per il reciproco scambio di informazioni.


D.Lgs. 58/98. Da tali riunioni non sono emersi dati e informazioni significativi che meritino di essere riportati nella presente relazione. Il Collegio ha esaminato i contenuti della Relazione Aggiuntiva ex art. 11 del Reg. UE 537/2014 che verrà trasmessa al Consiglio di Amministrazione. Dall'esame della Relazione in parola non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.
Regolamento Europeo 537/2014 e ai sensi del par. 17 dell'ISA Italia 260.
Milano, 17 aprile 2019
| I SINDACI |
|---|
| Lorenzo Pozza |
| Laura Guazzoni |
| Claudio Raimondi |


Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano italia
Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 07 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chluso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi del più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo Indipendenti rispetto a Gas Plus S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella accroazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capita'e Sociale: Euro 10.38.220,00 i.x
Sene Legale: Via Turtora, 23 - Itrial Miano | Copia e Siculie: Luci 10:2642260166 - R.E.A. n. Mi-1720239 | Farita NA: IT 03049560166
Codice Fiscale/Registro delle imprese di li norma de conseguira estita Deloite Touche Tohnato Limitel, um società indica a responsibilis finala (DTT). Le menter finaleren a los Citires (Valianos) a anho "Priste Sig In ori blokes si fence a ua anti beine lokal i mich a siz lea igers a mala con e pri prime a mart cre primer anno comment and comments and comments and comments and commender ww.delcitte.com/about.
Accona Bari Bergano Eulogna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Nagoli Parma Roma Torino Treviso Udine Verona
Descrizione dell'aspetto chiave della revisione
La stima delle riserve di idrocarburi riveste una significativa rilevanza ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo.
Tali riserve indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, alle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente. Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la Direzione aziendale. Le stime dei volumi e dei periodi di estrazione delle riserve lono stati elaborati dal Gruppo secondo le risultanze rinvenienti dalla perizzi di un esperto indipendente. La stima di tali riserve ha un significativa impatto sul bilancio consolidato, in modo particolare ai fini della valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni materiali e immateriali del settore Exploration&Production (E&P) e della determinazione dei relativi ammortamenti ed eventuali svalutazioni, oltre che della tempistica di sostenimento dei costi di smantellamento e ripristino dei siti minerari. La recuperabilità degli investimenti nel settore E&P è, infatti, tra gli altri fattori, correlata all'entità dei volumi delle riserve stimate di idrocarburi che si prevede possano essere commercialmente estratti da giacimenti noti. Inotre, l'i investimenti relativi alle attività di estrazione, inclusi i costi di smantellamento e rispristino siti, presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Infine, le riserve di idrocarburi rappresentano un indicatore rilevante delle potenziali performance future del Gruppo.
In considerazione di quanto sopra evidenziato, abbiamo ritenuto la stima delle riserve di idrocarburi un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus.
I paragrafi "Principi contabili e criteri di valutazione", "Utilizzo di stime", "Immobili, impianti e macchinari" e "Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali" del bilancio consolidato riportano l'informativa sull'uso di stime contabili relative alle riserve di idrocarburi e del calcolo degli ammortamenti delle attività del settore E&P.
Procedure di revisione svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti:
2
SARELOR AND
I fondi stanziati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 dal Gruppo Gas Plus includono il fondo smantellamento e ripristino siti, pari ad Euro 113.911 migliaia, che accoglie la stima dei costi che saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. Tale passività riflette la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per ripristinare le condizioni ambientali in conformità alle obbligazioni legali e implicite del settore di riferimento. Le stime degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente. La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da un esperto indipendente oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione aziendale nella stima delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi. I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette le valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.
In relazione alle incertezze connesse al processo di stima e alla rilevanza degli effetti che potrebbero derivare sui saldi patrimoniali e sul risultato economico, oltre che sui flussi di cassa, la stima del fondo smantellamento e ripristino siti è stata considerata un aspetto chiave della revisione del bilancio.
I paragrafi "Utilizzo di stime" e "Fondi" del bilancio consolidato riportano l'informativa relativa alla stima del fondo di smantellamento e ripristino siti.
| Procedure di revisione svolte |
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: |
|---|---|
| · comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo Gas Plus per l'individuazione, la valutazione iniziale e l'aggiornamento del fondo di smantellamento e ripristino siti; · esame dell'appropriatezza dei metodi adottati dalla Direzione per le stime del fondo di smantellamento e ripristino siti rispetto ai principi contabili di riferimento; · analisi dei criteri tecnici e metodologici e delle assunzioni utilizzati dalla Direzione e dall'esperto indipendente per la stima del fondo di smantellamento e ripristino siti, anche mediante il supporto di nostri esperti, inclusa l'analisi della ragionevolezza delle stime dei costi, anche mediante verifica della coerenza con i costi consuntivati dal Gruppo per la chiusura di siti non più attivi; · verifiche sulla pertinenza e, su base campionaria, della accuratezza dei dati utilizzati per la determinazione del fondo smantellamento e |
|
| ripristino siti ; |
· verifica dell'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al bilancio e della sua conformità ai principi contabili di riferimento.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unlone Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, neila redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Gas Plus S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non Intenzionall e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel foro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame, che hanno costitulto quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consoldato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle normacinine e
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contepute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilanco consiliato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Paola Mariateresa Rolli Socio
Milano, 17 aprile 2019

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia
Tpl: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro gludizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Non ci sono aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
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Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.
Scocci il 10 (oni. 2 - 2014 Pilliano | Copitale Societte Indi 143049560166 - R.E.A. n M-1720239 | Partita VA: 17 03049560166
Il nome Desite si dierisce a una opiù della Touche Tornatsu inited, una scietà inglese a responsabilà limitata ("DTL"), e nember firma a reascrea e multe online one condice superio ember firm sono entià giordicamente separate e ndperilent in o.DTTL (defamination in transce sovia a ni. Si invia a leggere Infornaiva completa relativa alla struttura legale di Deleste Touche Tutimata Limited e delle sue nember lim all'iscirizzo very deloitte com/about.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri oblettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'eroissine di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
L'assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
GII Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Paola Mariateresa Rolli Socio
Milano, 17 aprile 2019
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