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Gas Plus

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 17, 2019

4146_10-k_2019-04-17_94713ae1-9615-4c46-b3a1-ebe42a8ca60f.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2018

Sede legale MILANO - Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Organi sociali
Dati di sintesi

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2018

Osservazioni sulla gestione
Commento ai risultati consolidati 26
Andamento della capogruppo ਤੇ ਤੇ
Altre informazioni રે()
Indicatori alternativi di performance ર્દે ડે
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. રવ

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Prospetti contabili 57
Note esplicative 62
Attestazione del bilancio consolidato 30
Compensi della società di revisione ್ನ

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018

Prospetti contabili 135
Note esplicative 140
Attestazione del bilancio consolidato જ્વ
Comnensi della società di revisione

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Sig. Davide Usberti Presidente e Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (*) (**) Vicepresidente Amministratore indipendente

Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente

Dott. Gianni Dell'Orto Consigliere

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avy, Roberto Pistorelli Consigliere

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Anna Maria Varisco (**) Consigliere Amministratore indipendente

COLLEGIO SINDACALE (1)

Prof. Lorenzo Pozza Presidente

Dott.sa Laura Guazzoni Sindaco Effettivo

Dott. Claudio Raimondi Sindaco Effettivo

Dott.sa Gloria Marino Sindaco Supplente

Dott. Manuel Menis Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2) Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Vice President Director dal Consiglio di Amministrazione del 16 maggio 2018.

(**) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(1) Noninato dall'Assemblea Ordinaria del 16 maggio 2018 e con scalenza alla data di approvazione del bilancio di esercitio al 31.12.2020.

(2) Nominata dall'Assenblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periolo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.

DATI DI SINTESI

(in migliaia di euro)

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2018 dicembre 201 var % 21:2018 2 P22017 var. %
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl) 3 71,04 54,27 30,9% 71,52 56,74 26,0%
Cambio medio EUR/USD(2) 1,181 1,130 4,5% 1.152 1,176 (2,0%)
Prezzo medio gas - TTF (G/Mwh)" 22,81 17,30 31,8% 24,58 17,59 39,7%
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (3) -0.322 -0,329 2,1% -0,318 -0,329 3,3%
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2018 Staticembre 2018 Var. Yo 2 222018 21-2019 Var. %
Produzione di idrocarburi (Msmce) 128,3 123,5 3.9% 60,3 66,0 (8,6%)
Vendite di idrocarburi (MSmce) 210,4 206,8 1,7% 88,9 100,5 (11,5%)
Volumi di gas distribuito (MSmc) 204,2 197,9 3,2% 85,7 90,4 (5,1%)
Numero dipendenti a fine periodo ો રહે 181 (12,2%)
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 var. % 212018 211 2017 var. %
Ricavida vendite 88 રેકરે 84.368 5,0% 40 550 40.683 -0,3%
Costi Operativi 65.925 62.586 5,3% 30 936 29.030 6.6%
FBITDA 22.660 21.782 4,0% 9.614 11.653 -17,5%
% sui ricavi di vendita 25,58% 25,82% 23,71% 28,64%
BBIT 3.073 6.832 (55,0%) 2.682 3.170 -15,4%
Risultato operativo 3.344 6.993 (52,2%) 2.682 3.170 -15,4%
% sui ricavi di vendita 3,77% 8,29% 6.61% 7,79%
Risuitato prima delle imposte (2.513) 1,117 (325,0%) 130 74 75,7%
Risultato del periodo (1.846) 773 (338,8%) 248 158 57,0%
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2018
Investimenti in immobilizzazioni 15.672 11 258
di cui investmenti in esplorazione 3.309 1.537
Capitale circolante netto (357) 8.358
Capitale investito netto (A)+(B) 255,008 267.282
Indebitamento netto (A) 42.046 52.528
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 212.962 214.754
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2018 3 dicembre 2017
ROI (4) 1,28% 2,62%
ROE (5) (0,86%) 0,36%
Utile (perdita) per azione (0,04) 0,02
PEN / EBITDA (6) ાં જિલ્ 2,41
Indebitamento netto {A) / Patrimonio netto (B) 0,20 0,24

16%

20%

Gearing (A/A+B)

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: European Money Markets Institute.

(4) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(5)= Risultato / patrimonio netto medio.

(6) = Posizione finanziaria netta / EBITDA.

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI(1)

Riserve di idrocarburi (2P risked) 4.271,1 4.414,0
Metri cubi di idrocarburi venduti (in mln) 210 207
Km di rete gestita (2) 1.604 1.602
Istanze di conversione a stoccaggio 3 3

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"
(2) comprende 42 km di rete addetta al trasporto di gas metano

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti.

si è positivamente concluso, nello scorso mese di dicembre, l'iter autorizzativo del principale progetto di sviluppo Gas Plus in Italia. Il progetto "Longanesi" ha infatti ottenuto il conferimento del titolo autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. dopo l'ottenimento, nel corso degli ultimi due anni, della delibera della Giunta Regionale di approvazione della VIA (valutazione di impatto ambientale), l'approvazione nei Consigli Comunali dei principali Comuni delle aree interessate dal progetto ed il rilascio dell'Intesa della Regione con il Ministero dello Sviluppo Economico.

All'inizio del nuovo anno, è inoltre entrato nella fase realizzativa anche il progetto "Midia" in Romania con l'approvazione da parte dei partner di Joint Venture del piano di sviluppo dei due giacimenti di Ana e Doina per il quale il Gruppo ha deciso tra le fine dell'anno 2018 e i primi mesi del corrente anno, in un'ottica di asset allocation, di partecipare al relativo programma di sviluppo con una quota del 10% e di cedere, subordinatamente all'assenso delle Autorità Rumene, la residua quota del 5%.

Entreranno pertanto nella fase di sviluppo i due principali progetti E&P (Esplorazione e Produzione), che rappresentano una componente di notevole rilievo del patrimonio di titoli minerari del Gruppo e che consentiranno un forte miglioramento dei risultati economici una volta entrati in produzione. Il sito di Longanesi, in particolare, presenta riserve già accertate per circa 1.1 miliardi di metri cubi (quota Gas Plus).

Sotto il profilo economico il 2018, grazie al miglior andamento delle produzioni di gas e degli scenari energetici, ha confermato la progressiva ripresa della marginalità e la crescita dell'Ebitda rispetto al precedente esercizio, che tra l'altro aveva potuto contare su componenti positive non ricorrenti dell'area E&P per circa 1,7 milioni di euro.

I risultati a valle dell'Ebitda, in particolare il risultato netto che ha assunto un valore negativo, sono rimasti però penalizzati da una componente di carattere contingente tipica del settore dell'Esplorazione e Produzione (E&P), costituita dall'integrale addebito nell'esercizio di circa 3,2 milioni di euro a causa dell'esito negativo dei due pozzi esplorativi realizzati in Romania.

Va peraltro precisato che gli investimenti esplorativi rappresentano un elemento di aleatorietà tipico del settore E&P e che essi, in assenza di acquisizioni, rappresentano l'unico strumento per la ricostituzione delle riserve di idrocarburi, soggette alla progressiva riduzione di anno in anno per effetto delle produzioni. I due pozzi esplorativi in Romania avevano, tra l'altro, la

finalità di accertare la presenza di eventuali ulteriori riserve rispetto alle precedenti risorse già ritrovate, prima di vagliare definitivamente il piano di sviluppo per la messa in produzione di tale area.

Nelle attività upstream (estrazione e produzione di idrocarburi) si è comunque ottenuta una crescita della produzione di gas e della marginalità, grazie anche al gas-in del giacimento di Mezzocolle, nonostante la temporanea sospensione della produzione sulla concessione di "Mirandola" per attività connesse alla revisione del relativo modello gestionale durante il secondo semestre dell'anno.

Nei primi mesi dell'anno 2019 è inoltre ripresa la produzione della concessione di Garaguso, sospesa nella sostanza dall'estate del 2012.

Per quanto concerne le attività downstream, la distribuzione ha confermato le positive performance degli ultimi anni, mantenendo un buon livello di marginalità e la forte attenzione alle opportunità di investimento nelle aree in cui attualmente viene gestito il servizio.

Nel 2018 la controllata GP Infrastrutture si è infatti aggiudicata la gara per l'esercizio del servizio di distribuzione nel comune di Fidenza (PR) che rappresenta, per dimensione, la seconda realtà della provincia di Parma. Con tale operazione, formalizzata dopo la chiusura dell'esercizio, la controllata ha aumentato di oltre il 10% la propria consistenza nel settore di attività.

Le attività di vendita al dettaglio, pur mantenendo buoni livelli di marginalità, hanno invece risentito della diminuzione dei volumi venduti e della marginalità di alcuni clienti (Small Business), oltreché dell'apporto negativo di alcune partite relative ad anni precedenti (anche dovuto alla finalizzazione da parte di SNAM Rete Gas della sessione di aggiustamento per il periodo 2013-2016).

Infine, il livello di indebitamento del Gruppo è stato ancora in forte riduzione rispetto al precedente esercizio grazie alla positiva generazione di cassa di tutte le attività, superiore agli investimenti dell'esercizio. Rispetto al dato di fine 2017 pari a 52,5 milioni di euro, l'indebitamento di fine anno è sceso infatti a 42,0 milioni di euro con la prospettiva di una crescita solo per le successive fasi di sviluppo dei progetti già menzionati.

Anche il rapporto tra indebitamento e patrimonio netto si è mantenuto su livelli contenuti (0,20), a conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo.

Il Gruppo sta quindi proseguendo con impegno e risultati in termini di progressi nei propri programmi industriali, nonostante un contesto legislativo ed autorizzativo del nostro Paese sempre

più complesso rispetto alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi anche per quanto riguarda il gas metano, nonostante esso rappresenti inequivocabilmente la fonte energetica prioritaria nell'attuale fase di riduzione dell'uso di combustibili fossili. Al riguardo recenti provvedimenti, successivamente commentati, appaiono di stampo "antistorico" e non possiamo che auspicare che essi vengano riveduti.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE

La ripresa degli scenari energetici e dei margini delle attività E&P, unitamente alle buone performance delle attività downstream, hanno consentito la crescita dell'EBITDA che è passato dai 21,8 milioni di euro del 2017 ai 22,7 milioni di euro del 2018 senza il contributo, a differenza del 2017, di componenti non ricorrenti

Come già segnalato, sono stati invece penalizzati dall'esito negativo dei pozzi esplorativi in Romania i risultati economici dopo l'EBITDA.

L'EBIT è infatti passato da 6,8 milioni di euro del 2017 a 3,1 milioni di euro del 2018 mentre il risultato netto, per l'entità della suddetta componente, è stato di segno negativo (-1,8 milioni di euro rispetto a +0,8 milioni di euro del 2017), dopo componenti finanziarie in linea con il dato del precedente esercizio (5,9 milioni di euro nel 2018 e nel 2017) ed imposte sul reddito con un saldo positivo (+0,7 milioni di euro contro -0,3 milioni di euro del 2017).

Gli investimenti del 2018, che hanno solo marginalmente riguardato i principali progetti di sviluppo, sono stati in crescita rispetto al 2017 (15,7 milioni di euro contro 11,3 milioni di euro dell'esercizio precedente). Si è trattato ancora di interventi ben inferiori a quelli potenzialmente realizzabili dal Gruppo a causa della dilatazione dei principali iter autorizzativi delle iniziative E&P.

La posizione finanziaria netta (pari a 42,0 milioni di euro contro i 52,5 milioni di euro di fine 2017) è stata ancora in forte diminuzione per i positivi flussi di cassa dell'attività operativa e la ridotta entità degli investimenti.

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, del gas naturale (TTF).

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

9

La quotazione del nostro titolo sul mercato della Borsa Italiana mostra una lieve ripresa negli ultimi mesi dell'anno, dopo il costante calo nel corso del periodo sostanzialmente in linea con l'andamento del mercato azionario, come risulta dal grafico comparato con l'indice FTSE Mib riportato di seguito.

La capitalizzazione di borsa continua ad essere significativamente inferiore al book value (meno del 50%). La significativa sottocapitalizzazione di mercato rispetto al valore del patrimonio netto del Gruppo non è stata ritenuta un indicatore di perdita di valore delle attività immobilizzate per i volumi di scambio estremamente limitati rispetto ai titoli di società dei settori di appartenenza di Gas Plus. Per tale motivo è possibile affermare che i prezzi di borsa non forniscano un'indicazione rappresentativa del valore della Società che presenta, come indicato in precedenza, un consistente patrimonio di riserve in Italia e all'estero nonché di asset downstream in portafoglio.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31.12.2018:

Vengono esposti di seguito commenti sull'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso negli IFRS):

Business unit Exploration & Production

Nella tabella sotto riportata, al fine di consentire una corretta comparazione, sono evidenziati separatamente i dati delle società costituenti le attività italiane della B.U. E&P ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia S.p.A. (di seguito branch SPE). I principali dati delle società facenti parte della Business Unit sono i seguenti:

31/12/2018
GPI SPE TOTALE
Produzione netta (MSmce) 53,3 67,6 120,9
di cui Italia 53.3 67,6 120,9
di cui Estero
Ricavi (min €) 16,7 18,1 34.8
di cui Italia 16,6 18,1 34.7
di cui Estero 0, 1 0.1
EBITDA (min €) 3,2 9,2 12,4
di cui Italia 4,0 9,2 13,2
di cui Estero (0,8) (0,8)
Investimenti esplorativi (mln €) 3,3 3,3
di cui Italia 0.3 0.3
di cui Estero 3.0 3.0
Investimenti di sviluppo (mln €) 5,1 3.7 8,8
di cui Italia 4.2 3,7 7,9
di cui Estero 0,9 0,9
31/12/2017
GPI SPE TOTALE
Produzione netta (MSmce) 64.2 51,8 116,0
di cui Italia 64.2 51,8 116,0
di cui Estero
Ricavi (mln €) 18.9 10,9 29,8
di cui Italia 18,9 10,9 29,8
di cui Estero
EBITDA (min €) 5,1 4.7 9,8
di cui Italia 5.9 4,7 10,6
di cui Estero (0,8) (0,8)
Investimenti esplorativi (mln €) ો રૂ ાં રે
di cui Italia 0,5 0,5
di cui Estero 1,0 1.0

2,7

1,7

1.0

Investimenti di sviluppo (mln €)

di cui Italia

di cui Estero

1,0

7.6

6,6

1,0

4.9

4.9

ITALIA

Risultati economici

L'esercizio 2018 è stato caratterizzato da un aumento dei ricavi (34,8 milioni di euro contro 29.8 milioni di euro del 2017) rispetto al precedente esercizio, influenzato in particolare da una ripresa degli scenari energetici e da un incremento complessivo della produzione rispetto a quella precedente del 4%.

Inoltre grazie anche all'effetto delle azioni di recupero della marginalità dei siti messe in atto nel corso dei precedenti esercizi, si è registrato un sensibile miglioramento della marginalità complessiva (Ebitda pari a 12,4 milioni di euro contro 9,8 milioni di euro del 2017).

Hanno inoltre inciso sull'andamento economico dell'esercizio:

  • la persistente interruzione della produzione sulla concessione di Garaguso, non operata dal Gruppo, il cui apporto avrebbe sicuramente consentito alla branch GPI migliori livelli di risultato. Il riavvio della produzione di tale sito è avvenuto infatti solo all'inizio del nuovo anno. Si ricorda inoltre che nei riguardi del Rappresentante Unico pro tempore della Concessione è stata attivata a luglio 2016 una nuova procedura arbitrale alla luce dell'inadempimento con "colpa grave" consumato dall'Operatore stesso e accertato con lodo arbitrale del 2 dicembre 2015, con l'obiettivo di giungere all'accertamento dell'intervenuta destituzione a seguito della dichiarazione di destituzione inviata in data 25 gennaio 2016. La suddetta procedura arbitrale nei confronti del Rappresentante Unico della Concessione si è conclusa con un lodo depositato in data 25 giugno 2018, che ha statuito la destituzione dell'Operatore. Il Gruppo sta ora valutando i passi da intraprendere ai fini della sua sostituzione; nel contempo la controparte ha presentato ricorso contro l'esito di tale lodo arbitrale.
  • le flessioni, in parte fisiologiche, nei livelli produttivi nei campi "maturi" della Business Unit.

Produzione

Come riportato in precedenza, al termine dell'anno la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 128,3 MSmce, di cui 59,4 MSmce relativi alla branch GPI e 68,9 MSmce relativi alla branch SPE. In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda:

  • di gas nel periodo di riferimento è stata di 112,3 MSmc di gas e contro 102,4 MSmc di gas; tale incremento legato principalmente alla maggior produzione del giacimento di Mezzocolle rispetto all'analogo periodo dello scorso anno (pari a 27,7 MSmce contro i 7,7 MSmce del 2017);

  • di petrolio e condensati è stata di 16,0 MSmce contro 21,1 MSmce di petrolio e condensati del 2017; tale riduzione legata alla temporanea sospensione di petrolio nel sito di Mirandola.

PRODUZIONE LORDA DI GAS (MSmc)

PRODUZIONE LORDA DI PETROLIO E CONDENSATI (Msmce)

2018 2017 Differenza
2018-2017
GPI 58.7 69,6 (10,9)
SPE 53,6 32,8 20,8
Totale 112,3 102,4 و. و
2018 2017 Differenza
2018-2017
GPT 0.7 0,8 (0.1)
SPE 15,3 20,3 (5,0)
Totale 16,0 21,1 (5,1)

* Il dato GPI di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e nom del valore del campo Sarago Mare.

Sviluppo

Come già segnalato, il progetto Longanesi ha concluso la fase finale del suo iter autorizzativo. Dopo il rilascio, da parte della regione Emilia-Romagna, dell'Intesa al Ministero dello Sviluppo Economico sono stati ottenuti nel mese di atti autorizzativi dello stesso Ministero.

Sta proseguendo la procedura di VIA, attivata nei periodi precedenti e di competenza del Ministero dell'Ambiente, per un progetto di sviluppo in Lombardia.

E' proseguito l'iter autorizzativo per le attività di revamping degli impianti di alcune concessioni ubicate nella pianura padana per la rimessa in produzione dei relativi giacimenti.

Chiusure Minerarie

Nel corso del 2018 sono proseguite le attività per il ripristino dell'area pozzo Cavone 15, nella concessione Mirandola, e si sono svolte le chiusure minerarie dei pozzi Filici 1 e Masseria Morano 1, nella concessione Policoro.

Esplorazione e ricerca

Sono proseguite le revisioni e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione ed identificare eventuali nuovi progetti.

Patrimonio Titoli

Il patrimonio titoli non è variato rispetto al 2018. Il numero complessivo delle concessioni di coltivazione è pari a 45 mentre quelle che vedono il Gruppo in qualità di operatore è pari a 31.

Gruppo
operatore
Terzi
operatori
Totale
Istanze di permesso 0 3 3
Istanze di concessione - 2
Permessi di ricerca ()
Concessioni di coltivazione 31 14 45

* di cui Società Padana Energia S.p.A .: 10 Concessioni di coltivazione

Riserve

Le riserve 2P complessive (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.) di idrocarburi del 2018 sono stimate pari a 4.271,1 MSmce.

31/12/2017 31/12/2018
GPI SPE Totale CPI SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri cubi) 1.781.1 2.399,6 4.180,7 1.689,1 2.362,1 4.051,2
Olio e condensati (milioni metri cubi equiv.) 7,3 226,0 233.3 7.1 212,8 219.9
Totale Idrocarburi (milioni metri cubi equiv.) * 1.788,4 2.625,6 4.414,0 1.696,2 2.574,9 4.271.1

* Il barile di olio e condensati è stato convertito in metri cubi di gas equivalente utilizzando il coefficiente di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, nel corso del 2018 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P al 31 dicembre 2018 in 4.271,1 milioni di gas equivalente. Tale certificazione è stata svolta in linea agli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

ESTERO

Con riferimento alle attività E&P all'estero, data la rilevanza del relativo progetto, vengono di seguito commentate esclusivamente la attività in Romania.

In quest'area, per quanto riguarda le attività all'interno delle concessioni offshore in acque superficiali XVa Midia Shallow e XIII Pelican (aventi come Operatore la società Black Sea Oil&Gas - Bsog- del gruppo Carlyle ed ai quali Gas Plus partecipa con una quota del 15% sino al perfezionamento della cessione del 5% di tale partecipazione alla stessa Bsog ), nel corso del 2018 è

stata completata la perforazione dei pozzi esplorativi Iulia-1 e Paula-1, non rinvenendo accumuli di gas sfruttabili.

Relativamente alla fase di sviluppo dei giacimenti di Ana e Doina, sono proseguite le attività per la preparazione di tutta la documentazione a supporto della Final Investment Decision (FID).

Il 6 febbraio 2019, a seguito della positiva valutazione tecnico-economica del progetto, i partner di Joint Venture hanno approvato la FID e il conseguente piano di sviluppo dei due giacimenti.

Contestualmente alla FID, è stato siglato il passaggio della quota del 5% da Gas Plus a Bsog, passaggio che è attualmente soggetto alle consuete approvazioni da parte delle autorità rumene. Il corrispettivo per la cessione della quota del 5% nel progetto è stato concordato in 5,3 milioni di euro di cui 3,3 milioni di euro da corrispondere alla data di perfezionamento della cessione e 2 milioni di euro a tre mesi dalla entrata in produzione del giacimento.

Inoltre, dopo l'approvazione nel mese di novembre 2018 della nuova legge petrolifera in Romania (New Offshore Law), è stata ottenuta un'estensione dei blocchi dall'attuale scadenza di maggio 2019 fino al febbraio 2020.

Business Unit Storage

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 60% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.

A seguito del rilascio dei provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti San Benedetto e Poggiofiorito nel corso del 2014 sono stati presentati vari ricorsi ai TAR delle Regioni Abruzzo e Marche da parte di Enti locali e di gruppi di residenti. A tale proposito si segnala che il TAR Lazio, presso il quale era stato riassunto il giudizio a seguito della dichiarazione di incompetenza del TAR Abruzzo, ha dichiarato, con sentenza pubblicata nel mese di febbraio dello scorso anno, improcedibile l'impugnazione del decreto "VIA" del progetto Poggiofiorito presentata da alcuni Comuni dell'area.

Per quanto riguarda il ricorso, pendente avanti al TAR Marche, di impugnazione del decreto "VIA" del progetto San Benedetto, presentata da alcuni cittadini, si segnala che il TAR Marche nel mese di marzo del 2018 ha dichiarato la propria incompetenza indicando quale giudice competente il TAR Lazio. I ricorrenti, con ricorso notificato e depositato il 21 aprile 2018, hanno riassunto il giudizio avanti al TAR Lazio e Gas Plus Storage si è regolarmente costituita in giudizio nello scorso mese di luglio. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

Nel frattempo il Comune di San Benedetto, con ricorso notificato a Gas Plus Storage il 26 giugno 2018, ha impugnato i provvedimenti successivi del Ministero dell'Ambiente relativi al diniego del Ministero di riaprire l'istruttoria VIA come richiesto dal Comune. Si è già tenuta, il 18 luglio 2018, la Camera di Consiglio per discutere l'istanza di sospensiva che il TAR non ha accolto rinviando il giudizio all'udienza di merito del 22 maggio 2019.

Si segnala infine che sono state presentate le istanze di proroga della VIA per i progetti di San Benedetto e Poggiofiorito.

Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nello svolgimento degli adempimenti tecnici ancora necessari, di un attento vaglio legale e di possibili iniziative per progetti di rilevanza energetica nazionale,

Business Unit Retail

I principali dati economici della Business Unit Retail sono i seguenti:

31/12/18 31/12/17 2H 2018 2H 2017
Volumi venduti (MSmc) 85,8 90.8 30,9 38,7
Ricavi (min €) 43,3 44,2 17,8 19,0
EBITDA (min €) 5,3 7,1 1,6 3,4

L'anno è stato caratterizzato da un risultato economico in evidente flessione rispetto a quanto fatto registrare l'anno precedente. Tale andamento è stato determinato da diversi fattori ed i principali possono essere cosi sintetizzati:

  • la riduzione dei volumi venduti (-6% rispetto al precedente esercizio e -23% rispetto al solo IVQ17) a causa della termica sopra la media stagionale, soprattutto nel quarto trimestre dell'anno:

  • leggera diminuzione rispetto al precedente esercizio (meno 3,6% medio rispetto al 31 dicembre 2017) del parco clienti;

  • la riduzione della marginalità unitaria per effetto di:
    • a) riduzione della marginalità delle formula di tutela a causa dell'azzeramento della componente autorità GRAD dall'1.01.2018;
    • b) riduzione della marginalità di alcuni cluster in particolare quello dei grandi clienti;
  • i conguagli derivanti dalla pubblicazione della sessione di aggiustamento acquisto gas relativa agli anni 2013-2016.

In termini generali e di contesto risulta importante la valutazione necessaria in ambito commerciale in previsione del Mercato Tutelato che, inizialmente prevista nel corso dell'anno 2018 e successivamente rimandata al 2019, è per il momento fissata al 1º luglio 2020.

Permane la massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato su una scrupolosa valutazione della loro affidabilità creditizia.

Business Unit Network & Transportation

Nel corso del 2018, a seguito di procedura di gara conclusasi nell'ultimo trimestre dell'anno. GP Infrastrutture S.r.l. è risultata l'aggiudicataria della procedura selettiva emessa dal Comune di Fidenza (PR) per la cessione delle quote societarie detenute dallo stesso Comune in Rete Gas Fidenza S.r.l., società attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza e che gestisce circa 12.500 PdR. Il relativo atto di compravendita è stato stipulato il 26 marzo 2019.

I principali dati economici della Business Unit relativi all'esercizio 2018 sono i seguenti:

31/12/18 31/12/17 2H 2018 2H 2017
Volumi distribuiti (MSmc) 204.1 197,9 84,6 88,9
Ricavi (mln €) 20,1 23,0 8,3 10,7
EBITDA (mIn €) 6,8 6,7 3,1 2,8
Investimenti (mln €) 3,3 1,8 2.6 0-7

Nel corso dell'anno 2018 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito circa 204,1 MSmc di gas, in incremento (+3,2%) rispetto all'anno 2017, a seguito delle rigide temperature registrate sia nel mese di febbraio che nel mese di marzo.

Network: la Business Unit Network opera, al 31 dicembre 2018, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 39 Comuni.

Tariffe di distribuzione

Con la delibera n. 573/2013/R/gas l'Autorità ha approvato una parte significativa del nuovo metodo tariffario, valido per gli anni 2014-2019. La B.U., a tutela del suo patrimonio, ha ritenuto opportuno, a valle di una attenta lettura del documento, procedere ad impugnare il nuovo metodo tariffario che, in tema di valorizzazione della RAB, si pone in continuità con quello previgente.

Con la delibera n. 367/2014/R/gas il Regolatore ha approvato (integrando e modificando la delibera n. 573/2013) le regole tariffarie per le future gare d'ambito.

È ancora in corso il procedimento (avviato dall'Autorità con delibera 704/2016/R/gas) per il riconoscimento tariffario dei nuovi investimenti. Il nuovo metodo sarà basato sui Costi Standard, anche se la decorrenza, attualmente, è prevista dalla realizzazione degli investimenti 2020. Per la definizione dei Costi Standard è stato istituito un tavolo di lavoro congiunto con le Associazioni dei distributori ed il Regolatore.

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Al 31 dicembre 2018 sono stati pubblicati 21 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che, nell'ATEM di "Milano 1" la Stazione appaltante ha assegnato l'aggiudicazione provvisoria ad Unareti (gruppo A2A) mentre il concorrente 2I Rete Gas ha impugnato gli atti davanti al giudice amministrativo. Nell'ATEM "Torino 2", pur risultando concluse le operazioni della Commissione preposta per la valutazione delle offerte (unico partecipante Italgas), l'aggiudicazione non è stata ancora ratificata dalla Stazione Appaltante.

I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) e sono, salvo alcune eccezioni, tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni

in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi gara.

La B.U. Network continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti prevista dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.

Ambito regolatorio e normativo

In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici previsto dalla Delibera AEEGSI n. 554/2015/R/gas, si segnala che:

  • per il 2018, a fronte di un obbligo di messa in servizio del 100% dei contatori calibro G10, è stato completato la sostituzione del relativo parco contatori al callibro G6 con oltre 12 mesi di anticipo:
  • è continuata, inoltre, la campagna relativa ai contatori di calibro G4 e G6, che, tramite l'installazione al 31 dicembre 2018 di 11.128 contatori elettronici, ha già superato l'obbligo previsto al 31 dicembre 2018 dell'8% dei contatori totali.

Investimenti

La Business Unit, al termine dell'anno 2018 ha effettuato investimenti sugli impianti per 1,4 milioni di euro.

Tee

Con riferimento ai certificati di risparmio energetico (TEE), sono stati determinati gli obiettivi specifici di risparmio di energia primaria nell'anno 2018 in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi.

Si segnala che il MISE ha approvato il DM 10/5/2018 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10/7/2018) che aggiorna il DM 11/1/2017: nel nuovo DM è stato introdotto un "cap" al riconoscimento massimo del contributo tariffario (250 €/TEE) che, insieme ad ulteriori misure previste, si pone l'obbiettivo di riequilibrare il mercato e di calmierarne i prezzi, dopo gli elevati livelli registrati nel corso degli ultimi 12/24 mesi. A valle della pubblicazione del citato DM. l'ARERA ha approvato, con l'allegato A alla deliberazione n. 487/2018/R/efr, l'aggiornamento delle regole di calcolo del contributo tariffario.

L'obiettivo 2018 per la B.U. Network ammonta a 17.703 TEE, da conseguire entro maggio 2021.

Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dal 1º ottobre 2009, esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante

31.4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC), mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo.

Al 31 dicembre 2018 sono stati trasportati 9,5 MSmc, in leggero aumento rispetto all'anno 2017 (9,3 MSmc). Per quanto concerne le modifiche normative e regolatorie, non si segnalano novità di rilievo.

RISORSE UMANE

Di seguito si definisce un quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica

2018 2017 A
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 4 4,581 l -0,58
Quadri/Impiegati 119 122,36 134 142,67 - રે -20,31
Operai 36 36,52 43 44,33 7
t
-7,81
Totale 159 162,88 181 191,58 -22 -28,70

Nota: nel dato relativo al 2017 viene compreso anche il personale in comando da ENI così composto (Quadri: 1 -Impiegati: 11 - Operai: 6 - Totale: 18)

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Tab. 2. Composizione del personale per genere è per qualifica
DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAT Totale % per
genere
UOMINI 12 61 36 112 70,44
DONNE 3 43 0 47 29,561
Totale 15 104 36 159 100,00
% per qualifica 2,52 9,431 65,41 22,64 100

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

2018 2017
HOLDING 43 42
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 2 2 0
OTHER 0
E&P 37 57(*) -20
RETAIL 28 30 -2
NETWORK & TRANSPORTATION 48 49
Totale । ਦੇ ਰੇ 181 -22

Nota (*): di cui 18 in comando

Circa il 59% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 33% con età compresa tra i 40 e 50 anni).

Come per il passato il Gruppo dedica alle risorse umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2018 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.577 orc. In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente.

Con riferimento alle vertenze connesse al personale di Società Padana Energia S.p.A. reintegrato in Eni e successivamente inviato in distacco presso Società Padana Energia S.p.A. si informa che, con la fine del mese di maggio 2018, sono cessati tutti i distacchi di tali figure fermo restando che la controllata ha depositato - a seguito del ricorso per Cassazione di Eni avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna relativa al personale di Modena - il proprio controricorso in adesione.

Restano in ogni caso impregiudicati i diritti di tutte le società interessate del Gruppo nei confronti di ENI in ordine a tale situazione.

SICUREZZA E AMBIENTE

Sicurezza

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Nell'anno 2018 è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del Gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico, sono stati erogati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza (RSPP, RLS, addetti alle emergenze).

Nell'anno 2018 sono state inoltre sviluppate le seguenti attività significative:

  • · aggiornamento dei documenti di rischio specifico e dei Piani di gestione delle Emergenze per Gas Plus Italiana e per Società Padana Energia che richiedevano una revisione;
  • · in considerazione delle specifiche attività che si sono svolte nell'anno 2018, aggiornamento dei DSSC per tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia a seguito dell'introduzione di specifica procedura per la gestione delle attività negli spazi confinati e per la gestione delle attività elettriche;
  • · audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi del Gruppo;
  • · sessioni di formazione e informazione del personale su tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia in produzione;
  • · qualificazione ex-novo (patentino) del personale addetto alle attività di saldatura di GP Infrastrutture.

Nel corso dell'anno 2018, nelle Aziende del Gruppo non si sono registrati infortuni.

INDICE DI FREQUENZA E INDICE DI GRAVITA' GRUPPO GAS PLUS

INDICE DI GRAVITA"

INDICE DI FREQUENZA

INDICE DI INCIDENZA

2014 2015 2016 2017 2018
Nº infortuni 2 1 5 0 0
Nº giorni assenza 70 210 O 0
Ore lavorate 355.171 327.680 314.175 274.096 271.073
IN® lavoratori 207 187 185 179 173
F 5,63 3.05 15,91 0,00 0,00
IG 0,20 0.01 0.67 0,00 0.00
9,66 5,35 27.03 0,00 0,00

INDICE DI FREQUENZA (IF) INDICE DI GRAVITA' (IG) INDICE DI INCIDENZA (II)

calcolato secondo la formula: nº infortuni anno X 1.000.000/nºore lavorate anno calcolato secondo la formula: nº giorni assenza per infortunio X 1.000/n°ore lavorate anno calcolato secondo la formula: nº infortuni X 1.000/nºlavoratori

NOTA: non vengono considerati gli infortuni in itinere

of appo das 1 ras … Relazione Sana gestione al 31 urcembre 2010
GRUPPO GAS PLUS - ANNO 2018 INDICE D
ESTRAZIONE DI MINERALI ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
100000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000
n.ro infortuni x
1000
GAS PLUS ITALIANA 0,0
SOCIETA' PADANA ENERGIA 0,0
GAS PLUS STORAGE 0,0
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GP INFRASTRUTTURE 0,0
GP INFRASTRUTTURE TRASPORTO 0,0
GAS PI US 0,0

N.B. La società Reggente S.p.A. non ha avuto dipendenti nell'anno 2018.

Crunno Cac Dluc Dalaziona avila gootiano al 21 dicombro 2010

Ambiente

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • · pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • · riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore:
  • · caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • · valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente:
  • · pianificazione delle emergenze;
  • · qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformente alla normativa ambientale vigente, prosegue il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti. Stante anche la persistenza delle garanzie su tali materie da parte del venditore, Società Padana Energia ha proseguito nel 2018 la campagna di monitoraggio ambientale su larga parte dei propri siti avviata nell'anno 2015.

Le Società facenti parte del Gruppo Gas Plus non sono state soggette a sanzioni in tema ambientale.

Al fine di mantenere un elevato standard gestionale degli impianti, è proseguita nell'anno 2018 l'applicazione delle procedure interne per le società del Gruppo - approvate nell'anno 2015 ed in particolare la procedura "Gestione delle tematiche ambientali" per la B.U. E&P branch Italia. Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

  • o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dal Gruppo;
  • o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

Il Gruppo Gas Plus ha comunque sostenuto, e prevede che continuerà a sostenere, spese operative nonché investimenti per adempiere a quanto previsto dalla normativa ambientale; inoltre, il Gruppo fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

(migliaia di Euro) Patrimonio
Netto
Risultato di
periodo
Variazione
riserve
Patrimonio
Netto
2017 2018 2018 2018
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 208.014 5.215 81 213.310
- Contributo al Gruppo delle società controllate 6.569 (1.312) (31) 5.226
- elisione dividendi infragruppo dell'anno - (6.023) - (6.023)
- Eliminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
- 275 - 275
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto delle
minoranze
214.583 (1.845) 50 212.788
Interessi di terzi 174 (1) 4 174
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 214.754 (1.846) ટેવ 212.962

COMMENTO AI RISULTATI CONSOLIDATI

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2018 31/12/2017
Ricavi 82.032 73.285
Altri ricavi e proventi 6.553 11.083
TOTALE 88.585 84.368
Costi per materie prime e materiali di consumo (30.789) (27.534)
Costi per servizi e altri (25.954) (25.511)
Costo del personale (9.182) (9.541)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 22.660 21.782
Ammortamenti e svalutazioni (19.587) (14.950)
EBIT 3.073 6.832
(Oneri) e Proventi diversi 271 161
RISULTATO OPERATIVO 3.344 6.993
Proventi finanziari 90 848
Oneri finanziari (5.947) (6.724)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (2.513) 1.117
Imposte sul reddito 667 (344)
RISULTATO DEL PERIODO NETTO (1.846) 773
Attribuibile a:
Gruppo (1.851) 769
Terzi 5 4

L'esercizio 2018 ha registrato un Ebitda in crescita grazie all'aumento della marginalità in ambito E&P e alla ripresa degli scenari energetici che hanno consentito la crescita dei ricavi complessivi, passati da 84.368 migliaia di euro del 2017 a 88.585 migliaia di euro del 2018.

Si ricorda che i ricavi e i proventi riguardano prevalentemente l'attività di gas metano, petrolio e condensati provenienti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas metano al

dettaglio, poiché l'attività di distribuzione e trasporto gas metano è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

I ricavi sono passati da 73.285 migliaia di euro a 82.032 migliaia di euro del 2018. In merito alle singole componenti della voce in esame, l'attività di vendita del gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo ha registrato ricavi in sensibile crescita (25.921 migliaia di euro contro 18.246 migliaia di euro nel 2017), mentre quella a clienti finali in lieve riduzione (41.901 migliaia di euro contro 42.508 migliaia di euro nel 2017). L'andamento della prima componente, in particolare, è da attribuire al miglioramento degli scenari e all'aumento della produzione.

Per effetto dell'aumento dei prezzi di vendita e delle minori quantità in giacenza a fine esercizio, i ricavi per la vendita di petrolio e condensati in sensibile aumento (da 3.546 migliaia di euro del 2017 a 5.459 migliaia di euro del 2018) nonostante la riduzione delle quantità prodotte per la temporanea sospensione della produzione nel sito di Mirandola a seguito dei lavori di manutenzione che si sono conclusi nel mese di novembre.

Sono stati invece in lieve calo rispetto al dato del precedente esercizio i ricavi per l'attività di distribuzione e trasporto gas metano (6.175 migliaia di euro del 2018 contro 6.432 migliaia di euro del 2017), esposti al netto naturalmente della componente infragruppo.

La voce altri ricavi e proventi è risultata in calo rispetto al valore del 2017 (6.553 migliaia di euro contro 11.083 migliaia di euro nel 2017) che aveva però potuto contare anche su componenti non ricorrenti relative al settore E&P con un impatto positivo a conto economico di circa 1,7 milioni di euro, al lordo delle relative imposte.

Le sue principali componenti sono costituite dalle royalties sull'attività di estrazione gas, dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai ricavi derivanti dall'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), quest'ultimi, in particolare, in forte riduzione rispetto al 2017 anche per le differenti modalità di determinazione del relativo corrispettivo unitario.

Dal lato dei costi, sono stati in crescita per 3.255 migliaia di euro i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 27.534 migliaia di curo del 2017 a 30.789 migliaia di euro del 2018. In questo ambito si è registrato l'aumento (+4.451 migliaia di euro) dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano, per l'andamento degli scenari energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, la riduzione di quelli per l'acquisto dei certificati di risparmio

energetico (TEE).

Un aumento più contenuto ha invece registrato la voce costi per servizi ed altri il cui importo complessivo è stato pari a 25.954 migliaia di euro contro 25.511 migliaia di euro dell'esercizio precedente con un aumento complessivo di 443 migliaia di euro. In questo ambito sono risultati in linea con il 2017 gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (415 migliaia di euro del 2018 contro 424 migliaia di euro del 2017). Per il dettaglio della voce in esame si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative al bilancio consolidato.

I costi del personale si sono ridotti di 359 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio (9.182 migliaia di euro contro 9.541 migliaia di euro del 2017) per effetto delle variazioni dell'organico.

Ne è conseguito un miglioramento dell'EBITDA che è passato da 21.782 migliaia di euro del 2017 a 22.660 migliaia di euro del 2018.

A causa dell'esito negativo delle attività esplorative in Romania, che ha determinato l'integrale ammortamento dei costi propedeutici alla perforazione sostenuti e sospesi alla fine del precedente esercizio (612 migliaia di euro) e dei costi sostenuti nel periodo per la perforazione e la chiusura dei relativi pozzi (2.586 migliaia di euro), ha invece registrato una forte riduzione l'EBIT che ha assunto un valore di 3.073 migliaia di euro rispetto a 6.832 migliaia di euro dell'analogo periodo del 2017. Tale risultato ha scontato anche l'aumento degli ammortamenti in ambito E&P per la crescita delle produzioni gas e, in particolare, per la produzione del sito di Mezzocolle durante l'intero esercizio.

Nell'esercizio in esame non state comunque effettuate svalutazioni degli assets iscritti a bilancio.

Il risultato operativo (3.344 migliaia di euro contro 6.993 migliaia di euro del 2017), a sua volta in calo per l'andamento dell'EBIT', ha recepito la distribuzione di dividendi da parte della partecipata Serenissima Gas S.p.A. per 271 migliaia di euro contro 161 migliaia di euro del 2017.

E' stato in linea con il dato del 2017 il saldo negativo della gestione finanziaria che ha raggiunto l'importo di 5.857 migliaia di euro contro 5.876 migliaia di euro del 2017. In questo ambito si è registrata una forte riduzione degli oneri finanziari (da 6.724 migliaia di euro a 5.947 migliaia di euro) che ha compensato l'analoga riduzione dei proventi finanziari (da 848 migliaia di euro a 90 migliaia di euro).

L'entità dei proventi finanziari del 2017 era dovuto al conseguimento di plusvalenze nella cessione dei titoli detenuti per la negoziazione (pari a 615 migliaia di euro). Dagli stessi titoli, nel 2017, erano stati inoltre percepiti dividendi per 90 migliaia di euro.

Tra gli oneri finanziari, per effetto del miglioramento della posizione finanziaria e del rimborso del vendor loan avvenuto al termine dello scorso esercizio, sono risultati in calo gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (998 migliaia di euro contro 1.398 migliaia di euro del 2017) ed in lieve aumento quelli sulle linee a breve termine (488 migliaia di euro contro 479 migliaia di euro del 2017). Hanno inoltre registrato una forte riduzione gli oneri per attualizzazione fondi (3.375 migliaia di euro del 2018 contro 3.890 migliaia di euro del 2017) per effetto del progressivo adeguamento dei relativi tassi all'andamento del mercato.

A differenza del 2017, il periodo in esame ha registrato un aumento degli oneri finanziari su prodotti derivati (232 migliaia di euro contro 37 migliaia di euro del 2017).

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo positivo complessivamente pari a 667 migliaia di euro contro un saldo negativo pari a 344 migliaia di euro del 2017.

L'esercizio 2018 si è chiuso infine con una perdita di 1.846 migliaia di euro contro un utile di 773 migliaia di euro del 2017.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 323.902 332.914
Immobilizzazioni materiali 108.132 108.792
Altre attività e passività non correnti 3.928 1.848
Totale 435.962 443,554
Capitale circolante netto
Rimanenze 3.523 4.370
Crediti commerciali 26.872 24.229
Debiti commerciali (29.560) (23.283)
Altri debiti e crediti di circolante (1.192) 3.042
Totale (357) 8.358
Fondi rischi per oneri e imposte differite nette (175.793) (179.839)
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (4.804) (4.791)
Capitale investito netto 255.008 267.282
Patrimonio netto 212.962 214.754
Posizione finanziaria netta 42.046 52.528
Coperture 255.008 267.282

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in calo rispetto al dato al termine del precedente esercizio (255.008 migliaia di euro del 31 dicembre 2018 contro 267.282 migliaia di euro del 31 dicembre 2017).

Il capitale immobilizzato risulta pari a 435.962 migliaia di euro contro 443.554 migliaia di euro del 2017 e registra un decremento complessivo di 7.592 migliaia di euro. Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali, pari a 323.902 migliaia di euro, si riducono complessivamente di 9.012 migliaia di euro mentre le immobilizzazioni materiali, pari a 108.132 migliaia di euro, si riducono di 660 migliaia di euro. La riduzione complessiva delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (9.672 migliaia di euro) è conseguenza del saldo tra gli incrementi netti (9.915 migliaia di euro) e gli ammortamenti effettuati nel periodo (19.587 migliaia di euro).

Le altre attività e passività non correnti, costituite rispettivamente dalla partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., da acconti e da depositi cauzionali attivi e passivi, sono risultate pari a 3.928 migliaia di euro contro 1.848 migliaia di euro del 2017. L'incremento è da attribuire all'acconto (1.800 migliaia di euro) corrisposto nel mese di dicembre 2018 a seguito della stipula del contratto preliminare per l'acquisto di Rete Gas Fidenza S.r.1..

Il capitale circolante netto presenta un saldo negativo ed in forte calo rispetto al 31 dicembre 2017 (-357 migliaia di euro contro +8.358 migliaia di euro del 2017) e si riduce complessivamente di 8.715 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2017.

In questo ambito si registra una riduzione delle rimanenze (-847 migliaia di euro) per le minori giacenze di petrolio a fine esercizio ed un aumento dei crediti commerciali (+2.643 migliaia di euro) e dei debiti commerciali (+6.277 migliaia di euro).

E' stato invece di segno negativo (-1.192 migliaia di euro) il saldo degli altri debiti e crediti del circolante rispetto ad un saldo positivo di 3.042 migliaia di euro del 2017. Tale voce risente dell'andamento di alcuni debiti di natura tributaria e, in particolare, dell'aumento dei debiti per imposte di consumo e addizionali che sono costituiti dalla differenza tra l'imposta di consumo effettivamente fatturata nel periodo dalla B.U. Retail agli utenti e i versamenti in rate costanti d'acconto effettuati dalla stessa B.U. Retail secondo la normativa vigente e soggetti a conguaglio soltanto dopo la chiusura dell'esercizio. A fine esercizio il saldo di tale imposta è risultato a debito per 1.742 migliaia di euro contro un saldo a credito di 1.650 migliaia di euro al termine del 2017.

I fondi per rischi ed oneri, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, presentano una riduzione di 4.046 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (175.793 migliaia di euro contro 179.839 migliaia di euro del 2017). Il fondo smantellamento e ripristino siti risulta pari a 113.911 migliaia di euro contro 115.449 migliaia di euro del precedente esercizio (in lieve riduzione, per gli utilizzi e le variazioni dei parametri di stima ed attualizzazione effettuate nell'esercizio) mentre il fondo imposte differite nette risulta pari a 56.796 migliaia di euro contro 59.359 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio (in riduzione per gli utilizzi).

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ammonta a 4.804 migliaia di euro e risulta in linea con il dato del 2017 (4.791 migliaia di euro nel 2017).

L'indebitamento finanziario netto ammonta a 42.046 migliaia di euro contro 52.528 migliaia di euro del 2017 e risulta ancora in forte diminuzione rispetto al dato di fine esercizio per i positivi flussi di cassa delle attività operative, superiori agli investimenti netti dell'esercizio.

In questo ambito sono in aumento la liquidità che passa da 14.105 migliaia di euro a 16.453 migliaia di euro del 2018 e l'indebitamento finanziario corrente che passa da 26.636 migliaia di euro del 2017 a 33.182 migliaia di euro del 2018. E' in forte riduzione l'indebitamento finanziario non corrente che passa da 40.263 migliaia di euro del 2017 a 25.483 migliaia di euro del 2018, quest'ultimo a seguito dei rimborsi effettuati nell'anno (12.000 migliaia di euro) e dell'aumento della parte dei finanziamenti a medio lungo termine da rimborsare nel corso del successivo

esercizio.

Il livello della posizione finanziaria netta resta tuttora particolarmente contenuto anche per effetto dello slittamento temporale di alcuni investimenti ed è da considerarsi pertanto, almeno in parte, temporaneo sino all'avvio di detti investimenti.

Al riguardo si precisa che il Gruppo sta proseguendo i contatti con la banca finanziatrice (Banca Imi) per procedere ad una revisione dei contratti di finanziamento a medio lungo in essere, modificandone, in particolare, l'ammontare, la durata ed il periodo di disponibilità, tenuto conto della mutata tempistica degli investimenti.

Nel frattempo è stato stipulato, nel mese di giugno, con Banco BPM un nuovo contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza giugno 2021, mentre nello scorso mese di settembre è stato rinnovato con Banca IMI il contratto di cartolarizzazione sino al mese di aprile del 2023. Inoltre, dopo la chiusura dell'esercizio, è stato stipulato con Banca IMI un accordo modificativo della linea di finanziamento Capex che consentirà di utilizzare tale linea, per l'importo massimo di 20,1 milioni di euro e sino al 30 giugno 2019, ai fini del finanziamento del progetto di sviluppo "Midia" in Romania. Si ricorda che la suddetta linea dell'importo originario di 64 milioni di euro, per il posticipo di alcuni investimenti, era stata utilizzata per soli 17,65 milioni di euro alla data di chiusura dell'esercizio.

Il patrimonio netto ammonta a 212.962 migliaia di euro (214.754 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e presenta un decremento di 1.792 migliaia di euro rispetto alla fine del precedente esercizio dovuto alla perdita conseguita nell'esercizio e alle variazioni di fair value dei derivati di copertura contabilizzate in hedge accounting.

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2018 di dicembre 2017 Variazione %
Ricavi da vendite 3.950 4.750 (16,8%)
Costi Operativi (5.773) (6.501) (11,2%)
EBITDA (1.823) (1.751) (4,1%)
EBIT (1.922) (1.890) (1,7%)
Risultato operativo 3.825 3.143 21,7%
Risultato prima delle imposte 3.138 2.733 14,8%
Risultato netto 5.215 4.081 27,8%
Utile per azione 0,12 0.09 33,3%
Costi del personale (3.397) (3.882) (12,5%)
Numero di dipendenti 43 42 2,4%
31 dicembre 2018 Variazion
Indebitamento netto 82.062 89.117 (7.9%)
Patrimonio netto 213.310 208.014 2.5%
Attivo immobilizzato 295.121 295.762 (0.2%)

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2018 e nel 2017 pari a 43.573 (azioni senza valore nominale).

Gas Plus S.p.A.

Sede legale Sedi secondarie Milano, Viale Enrico Forlanini 17 Porzano di Leno (BS),Via Copernico 13 Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

Conto economico

Importi in migliaia di Euro 31/12/2018 31/12/2017
Ricavi 3.901 4.694
Altri ricavi e proventi 49 રહ
Totale Ricavi 3.950 4.750
Costi per materie prime e materiali di consumo (30) (26)
Costi per servizi e altri (2.346) (2.593)
Costo del personale (3.397) (3.882)
(Oneri) e Proventi diversi 5.747 5.032
Ammortamenti (99) (138)
RISULTATO OPERATIVO 3.825 3.143
Proventi finanziari 3.729 2.537
Oneri finanziari (4.416) (2.947)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.138 2.733
Imposte sul reddito 2.076 1.349
RISULTATO DEL PERIODO 5.215 4.081
Utile per azione base (importi in Euro) 0,12 0,00
Utile per azione diluito (importi in Euro) 0,12 0,09

Gas Plus S.p.A. fornisce alle società del Gruppo servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Nell'esercizio 2018, tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 3.901 migliaia di euro (4.694 migliaia di euro nel 2017), di cui 3.895 migliaia di euro (4.680 migliaia di euro nel 2017) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 6 migliaia di euro (14 migliaia di euro nel 2017) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 49 migliaia di euro (56 migliaia di euro nel 2017) costituiti prevalentemente da rimborsi per personale in distacco, plusvalenze e sopravvenienze attive.

Ai fini dell'erogazione dei servizi alle controllate, la Società ha sostenuto costi per acquisti pari a 30 migliaia di euro (26 migliaia di euro nel 2017) e costi per servizi e altri pari a 2.346 migliaia di euro (2.593 migliaia di euro nel 2017).

I costi del personale sono stati in forte diminuzione (3.397 migliaia di euro contro 3.882 migliaia di euro nel 2017). Tale voce ha infatti beneficiato del rilascio di stanziamenti passivi di pregressi esercizi non più dovuti.

Gli oneri e proventi diversi. hanno registrato un saldo positivo pari a 5.747 migliaia di euro (5.032 migliaia di euro nel 2017) con un incremento di 715 migliaia di euro rispetto al 2017. I proventi diversi sono costituiti esclusivamente dai dividendi percepiti dalle società controllate, in particolare da quelli erogati da GP Infrastrutture S.r.l. (5.000 migliaia di euro nel 2018 contro 4.000 migliaia di euro nel 2017), Gas Plus Energia S.r.l. (23 migliaia di euro nel 2018 contro 32 migliaia di euro nel 2017) e Gas Plus Vendite S.r.l. (1.000 migliaia di euro nel 2018 e nel 2017). Gli oneri diversi sono invece costituiti dalla svalutazione della partecipazione in Gas Plus Storage (275 migliaia di euro) a seguito delle perdite conseguite.

E' stato in lieve aumento il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (687 migliaia di euro del 2018 contro 410 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

I proventi finanziari sono risultati pari a 3.729 migliaia di euro (2.537 migliaia di euro nel 2017) e, come nel 2017, la relativa principale componente è costituita dai proventi finanziari su strumenti derivati per 3.048 migliaia di euro (1.783 migliaia di euro nel 2017).

In aumento sono stati anche gli oneri finanziari che sono passati da 2.947 migliaia di euro a 4.415 migliaia di euro a seguito dell'aumento degli oneri su derivati (da 1.802 migliaia di euro del 2017 a 3.120 migliaia di euro del 2018). In questo ambito hanno registrato complessivamente un lieve aumento anche gli interessi e gli oneri sui finanziamenti a medio e lungo termine (da 1.115 migliaia di euro del 2017 a 1.226 migliaia di euro del 2018).

Dopo imposte sul reddito con un saldo positivo di 2.076 migliaia di euro (saldo positivo di 1.349 migliaia di euro nel 2017) per il recepimento dei benefici fiscali dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) trasferita nell'ambito del consolidato nazionale da alcune società controllate e delle perdite fiscali delle società controllate estere trasferite nell'ambito del consolidato mondiale, l'esercizio 2018 si è chiuso con un utile di 5.215 migliaia di euro contro 4.081 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali ਤੇ ਵ 365
Immobilizzazioni materiali 122 130
Immobilizzazioni finanziarie 294.917 295.193
Imposte anticipate nette રે રે 74
Totale 295.109 295.762
Capitale di esercizio netto
Altre attività di esercizio
5.726 રે જેરે 3
Passività di esercizio (4.289) (3.294)
Totale 1.437 2.559
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Fondi rischi per oneri
(1.175) (1.190)
Capitale investito netto 295.371 297,131
Patrimonio netto 213.310 208.014
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 82.062 89.117
Coperture 295.371 297.131

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto in lieve calo rispetto a quello risultante al termine del precedente esercizio (295.371 migliaia di euro contro 297.131 migliaia di euro del 2017).

Il capitale immobilizzato ammonta a 295.109 migliaia di euro (295.762 migliaia di euro nel 2017) e presenta un decremento complessivo di 653 migliaia di euro rispetto al 2017.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 35 migliaia di euro (365 migliaia di euro nel 2017) e presentano un decremento di 330 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio, dovuto prevalentemente alla riesposizione degli oneri sostenuti per la sottoscrizione della linea di finanziamento Capex a riduzione del relativo debito finanziario.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 122 migliaia di euro (130 migliaia di euro nel 2017) e presentano una riduzione di 8 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio.

Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 294.917 migliaia di euro, sono costituite dalle partecipazioni in società controllate e presentano un decremento di 275 migliaia di euro per la svalutazione della partecipazione in Gas Plus Storage a seguito delle perdite conseguite.

Risulta in lieve calo il saldo delle imposte anticipate (al netto delle differite), che ammonta a 35 migliaia di euro contro un saldo di 74 migliaia di euro del precedente esercizio.

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo ma in sensibile riduzione rispetto al valore del precedente esercizio (1.437 migliaia di euro contro 2.559 migliaia di euro del 2017). In quest'ambito le attività sono passate da 5.853 migliaia di euro a 5.726 migliaia di euro mentre le passività da 3.294 migliaia di euro a 4.289 migliaia di euro.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato non si discosta sostanzialmente dal dato del precedente esercizio (1.175 migliaia di euro contro 1.190 migliaia di euro del 2017).

Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.

Il patrimonio netto ammonta a 213.310 migliaia di euro (208.014 migliaia di euro nel 2017) e presenta un incremento di 5.296 migliaia di euro sostanzialmente per effetto dell'utile conseguito nell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 82.062 migliaia di euro (rispetto a 89.117 migliaia di euro del 2017) e risulta in calo di 7.055 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.

Le disponibilità liquide sono risultate in aumento e pari a 10.498 migliaia di euro contro 7.608 migliaia di euro del 2017.

L'indebitamento comprende il finanziamento a medio lungo termine ottenuto per l'acquisizione di Società Padana Energia del valore nominale residuo di 22,6 milioni di euro, il finanziamento "capex" per 17,65 milioni di euro ed il finanziamento "revolving" per 15 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (37.685 migliaia di euro contro 44.488 del 2017) in riduzione per gli investimenti e la distribuzione di dividendi da parte delle stesse controllate.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A., esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con le società controllate si segnala che il Gruppo Gas Plus S.p.A. utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della relativa tesoreria. L'operatività delle controllate estere del Gruppo, attive nel settore esplorativo, è stata finanziata attraverso la controllata, capogruppo di settore, Gas Plus Italiana S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e ulteriormente rinnovato nell'esercizio 2015 per un triennio) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. ha presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

In prossimità della chiusura dell'esercizio 2015, Gas Plus S.p.A. ha presentato istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate per rinnovare l'opzione per la tassazione di Gruppo per il triennio 2015-2017. In data 2 maggio 2016, la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole alla suddetta istanza.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha presentato il modello IVA 2017 mediante il quale ha esercitato l'opzione al regime IVA di Gruppo, insieme alle

società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2018.

Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2017 e 2018, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE

Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono rappresentate dalla:

  • partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.1. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Società Padana Energia S.p.A., tramite Idrocarburi Italiana S.r.l., pari all'intero capitale sociale:
  • partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.1. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Energia S.r.l. corrispondente al 85,29% del relativo capitale sociale.

Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle società partecipate sopra menzionate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

GP Infrastrutture S.r.1.

GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore della commercializzazione di tale materia prima, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.1..

Nel corso del 2018, a seguito di procedura di gara conclusasi nell'ultimo trimestre dell'anno, la Società si è aggiudicata le quote detenute dal comune di Fidenza nella propria controllata Rete Gas Fidenza S.r.1.. L'atto di acquisizione delle suddette quote è stato perfezionato dopo la chiusura dell'esercizio.

Nel 2018 la partecipata, che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 39 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 3,3 milioni di euro.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel corso dell'esercizio tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a circa 204 milioni di metri cubi (circa 198 milioni di metri cubi nel 2017).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

23.589
16.504
7.085
275
47
228
0
0
0
7.313
2.337
4.976

Gas Plus Italiana S.r.1.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 35 concessioni di coltivazione, di 1 permesso di ricerca, 2 istanze di concessione e 3 istanze di permesso.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha

effettuato investimenti per circa 4,5 milioni di euro (2,2 milioni di euro nel 2017).

Al termine dell'esercizio 2018 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 1.696,2 milioni di metri cubi (1.788,4 milioni di metri cubi nel 2017) mentre la produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 59,4 milioni di metri cubi.

I relativi risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio, che ha risentito della prosecuzione dell'attività produttiva del sito di Garaguso e della svalutazione della partecipazione in Gas Plus International BV a seguito dell'esito negativo dell'attività esplorativa in Romania, sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 33.384
Costi della produzione 34.530
Differenza tra valore e costi della produzione -1.146
Proventi finanziari বা
Oneri finanziari 163
Differenza tra oneri e proventi finanziari -159
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 3.509
Rettifiche di valore di attività finanziarie -3.509
Risultato prima dell'imposte -4.814
Imposte sul reddito d'esercizio -213
Perdita d'esercizio -4.601

Società Padana Energia S.p.A.

Società Padana Energia S.p.A. è stata acquisita dal gruppo ENI in data 19 ottobre 2010 ed opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale tramite 10 concessioni di coltivazione.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale e petrolio, ha effettuato investimenti per circa 3,8 milioni di euro (4,9 milioni di euro nel 2017).

Al termine dell'esercizio 2018 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.574,9 milioni di metri cubi (2.625,6 milioni di metri cubi nel 2017) mentre la produzione lorda dell'anno è stata pari 68,9 milioni di metri cubi.

I risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio di Società Padana Energia S.p.A. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 18.581
Costi della produzione 17313
Differenza tra valore e costi della produzione 1.268
Proventi finanziari
Oneri finanziari 398
Differenza tra oneri e proventi finanziari -396
Rivalutazioni
Svalutazioni 158
Rettifiche di valore di attività finanziarie -158
Risultato prima dell'imposte 714
lmposte sul reddito d'esercizio 212
Utile d'esercizio 502

Gas Plus Vendite S.r.1.

Gas Plus Vendite S.r.1. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 69 mila clienti. La società esercita tale attività prevalentemente tramite contratti d'affitto di ramo d'azienda il cui proprietario è una società controllata dal gruppo (GP Infrastrutture S.r.1.).

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2018 hanno raggiunto gli 85,8 milioni di metri cubi (90,8 milioni di metri cubi nel 2017) di cui 79,6 milioni di metri cubi (83,7 milioni di metri cubi nel 2017) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 6,2 milioni di metri cubi (7,1 milioni di metri cubi nel 2017) a clienti industriali.

I risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 43.322
Costi della produzione 41.172
Differenza tra valore e costi della produzione 2.150
Proventi finanziari 75
Oneri finanziari 480
Differenza tra oneri e proventi finanziari -405
Rivalutazioni 0
Svalutazioni
Rettifiche di valore di attività finanziarie -1
Risultato prima dell'imposte 1.744
Imposte sul reddito d'esercizio 528
Utile d'esercizio 1.216

Gas Plus Energia S.r.l.

Gas Plus Energia S.r.l. opera nel settore della gestione di impianti energetici (impianti termici tradizionali, impianti di cogenerazione, impianti di climatizzazione a gas naturale, ecc.) ed esercita tale attività nei confronti di enti pubblici, strutture sanitarie e complessi civili. La Società gestisce attualmente servizi "calore" e servizi di conduzione e manutenzione di centrali termiche nell'ambito delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Nel periodo in esame la controllata non ha effettuato investimenti di entità rilevante.

A partire dall'esercizio 2008, inoltre, la Società svolge l'attività relativa alla fornitura di titoli di efficienza energetica alla consociata GP Infrastrutture S.r.1..

I risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio di Gas Plus Energia S.r.1. sono riassunti qui di seguito:

3.456
3 407
49
49
13
36

FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE: GESTIONE DEL RISCHIO

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi .
  • Rischi normativi e regolatori t
  • Rischi finanziari:
    • rischi di credito
    • rischi di liquidità
    • rischi di mercato

Rischi operativi

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di idrocarburi (B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la quasi totalità risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.

La capacità commerciale della B.U. può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA (già AEEGSI). Una delle principali aree di rischio della B.U. è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).

Altri fattori di rischio che interessano la B.U. riguardano l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale, la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in

acquisto/vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi normativi e regolatori

I rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si citano, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione e del trasporto del gas (B.U. Network & Transportation) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria e quella riguardante le attività coltivazione di idrocarburi (B.U. E&P).

In generale, le attività svolte dal Gruppo Gas Plus sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali.

Tali attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessarie per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti e, nella fase di smantellamento e ripristino dei siti minerari, il rispetto delle disposizioni di legge in merito alla bonifiche ambientali. Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale elo civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

Per quanto riguarda poi il settore E&P e le recenti novità normative, si segnala che la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, ha introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 e tramite l'Art 11-ter, alcune nuove disposizioni riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi i cui effetti non sono attualmente del tutto definibili e quantificabili.

Con l'art. 11-ter, introdotto solo in sede di conversione del suddetto decreto legge, è stata infatti prevista la predisposizione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree

Idonee ("PiTESAI") da approvarsi con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. L'approvazione dello PiTESAI ("Piano") dovrà avvenire entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (ossia dal 13 febbraio 2019, giorno successivo alla pubblicazione della Legge n. 12/2019 sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019).

Si tratterebbe di uno strumento normativo teso a definire un quadro di riferimento, condiviso con le Regioni, le Province e gli Enti locali, per la programmazione delle attività di prospezione. ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale. Limitatamente alle aree su terraferma, il Piano sarà valutato d'intesa con la Conferenza Unificata e nel caso di mancato raggiungimento di un'intesa o di un espresso diniego da parte della stessa Conferenza Unificata, il Piano sarà adottato limitatamente alle aree marine.

In base a quanto si può attualmente desumere dalla normativa, fino all'adozione del Piano sono sospesi sia i permessi vigenti di prospezione o di ricerca di idrocarburi. liquidi e gassosi, su terraferma e in mare, che i procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi. A seguito dell'adozione del Piano, i permessi sospesi riprenderanno efficacia e i procedimenti sospesi riprenderanno il loro corso nelle aree in cui le attività di prospezione e ricerca risulteranno compatibili con le previsioni del Piano stesso. Nelle aree che risulteranno non compatibili in base al Piano, invece, il Mise rigetterà le istanze relative ai procedimenti sospesi e revocherà i permessi di prospezione e di ricerca in essere.

Detta temporanea sospensione non si applica ad alcuni procedimenti espressamente previsti dal legislatore ed in particolare ai procedimenti relativi al conferimento di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi pendenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione. E' tuttavia previsto che nelle more dell'adozione del Piano non possano essere presentate nuove istanze di conferimento di concessioni di coltivazione,

Al di là di profili di legittimità, poi, particolarmente complesse da valutare risultano le disposizioni in ordine alla non prorogabilità delle concessioni vigenti ove risultino incompatibili con il Piano (sempre che, per le aree sulla terraferma, il PiTESAI sia adottato). Si segnala, infine, che la citata legge di conversione, all'art. 11 ter in esame, ha anche previsto a decorrere dal 1° giugno 2019 l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte.

Si tratta di un incremento irragionevole la cui incidenza sulla attività industriale è allo stato oggetto di valutazione, prospettandosi, da un canto, di procedere alla contestazione in sede giudiziaria dell'entità dell'incremento e, dall'altro, pur confidando in un ridimensionamento dell'ammontare del canone, di valutare l'opportunità di riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni (così da ridurre proporzionalmente l'ammontare del canone).

Al di là della modificazione normativa appena citata, il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale e valutare ogni possibile iniziativa, anche legali, a tutela del proprio patrimonio.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischi su crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.

L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio. Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o depositi per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione

geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Con riferimento al rischio di credito si segnala infine che il Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti. Tale contratto che è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2023 prevede, nei limiti del plafond contrattualmente previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

b) rischi su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

c) rischi su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. A seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante nel 2017 il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine stipulati con Banca Imi prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio alla nota n. 20, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine, a cui si rimanda.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a medio

lungo termine, la Capogruppo ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nella formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

ALTRE INFORMAZIONI

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniale e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inuspali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei

termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.1. non esercita attività di direzione e coordinamento sulla società Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

  • · la capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data del 29 marzo 2019 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 Euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98% delle quote della Società;
  • · la capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2018, quote della società controllante;

· non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione, non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Stante la ripresa scenari energetici nel corso del 2018, l'Ebitda consolidato è previsto in crescita ed il risultato netto di segno positivo.

Le attività E&P, che potranno di nuovo contare sull'apporto per larga parte dell'anno della concessione di Garaguso, vedranno una crescita della produzione di idrocarburi rispetto al 2018 nonostante il fisiologico declino dei siti maturi. Una crescita più sostenuta sarà possibile con il progressivo avvio, nei successivi esercizi, dei principali progetti di sviluppo (Longanesi in Italia e Midia in Romania).

Data la costante attività di monitoraggio dei costi operativi l'Ebitda di questa area è pertanto previsto in crescita, anche se saranno da valutare gli effettivi impatti della Legge 11 febbraio 2019, n. 12 in termini, ad esempio, di aumento dei canoni di concessione.

Le attività regolate e quelle di vendita al dettaglio continueranno, anche nel prossimo esercizio, a registrare un andamento positivo. Sotto il profilo economico le attività regolate potranno contare anche sull'apporto degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza (PR) mentre le attività al dettaglio potranno risentire del forte contesto competitivo.

Permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche in progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.

L'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l. e la ripresa degli investimenti nell'area E&P e, in particolare, nei suoi due principali progetti (Longanesi in Italia e Midia in Romania) comporteranno il progressivo incremento dell'indebitamento finanziario.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi ed indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance. Tuttavia, tali schemi ed indicatori, non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

In particolare, tra gli indicatori alternativi utilizzati nella relazione sulla gestione per i commenti alle B.U. del Gruppo, Si segnalano:

· EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

• EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti ma al lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

• Indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta): è determinata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti.

· ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.

• ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.

• Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

• Riserve 2P: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve certe (P1) e le riserve probabili (P2).

• Riserve certe P1: rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

• Riserve probabili P2: rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

· Risorse: sono costituite dalle riserve, più tutte le ulteriori quantità di minerale che possono rendersi disponibili in futuro, comprendendo in esse sia quelle contenuti in accumuli già noti che non siano attualmente sfruttabili da un punto di vista economico e tecnologico, sia quelle contenuti in accumuli, ricchi o poveri, non ancora scoperti ma che si possono ragionevolmente ritenere esistenti

· Patrimonio Titoli: rappresenta l'insieme delle concessioni di ricerca e coltivazione ottenute e delle istanze per permessi di ricerca concesse dall'UNMIG.

· Investimenti esplorativi: indicano le spese sostenute per l'attività finalizzata al ritrovamento di accumuli di idrocarburi. Tale attività consiste, in una prima fase, in rilievi geologici e geofisici che consentono di localizzare la potenziale presenza nel sottosuolo di accumuli di idrocarburi. In una seconda fase, l'attività di esplorazione consiste nella perforazione di pozzi esplorativi per stabilire la reale esistenza di tali accumuli e la loro sfruttabilità commerciale.

· Investimenti di sviluppo: indicano le spese sostenute per le attività di costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi entro i limiti di un giacimento noto come produttivo.

PROPOSTE SULLA DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO DI GAS PLUS S.P.A.

A conclusione della presente relazione Vi invitiamo ad approvare il bilancio dell'esercizio 2018 di Gas Plus S.p.A., proponendo di rinviare a nuovo l'utile dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

Prospetti Contabili e Note Esplicative

Indice

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
NOTE ESPLICATIVE
1. Informazioni generali
2. Forma e contenuto del bilancio
3. Area di consolidamento
4. Principi contabili e criteri di valutazione
5. Utilizzo di stime
6.
7. Immobili, impianti e macchinari
8. - Avviamento
9. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali
10. Altre attività non correnti
11. Imposte sul reddito
12. Rimanenze
13. Crediti commerciali
14. Altri crediti
15. Crediti verso imprese controllanti
16. Attività finanziarie
17. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
18. Patrimonio netto
19. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine
20. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili
21. Altri debiti
22. Fondi
23. Debiti commerciali
24. Ricari
25. Costi operativi
26. Costi per il personale
27. Proventi diversi
28. Proventi ed oneri finanziari
29. Risultato per azione
30. Impegni e rischi
31. Rapporti con parti correlate
32. Eventi successivi alla data di bilancio
33. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2018 e al 31 Dicembre 2017

Importi in migliaia di Euro Note 31/12/2018 31/12/2017
ATTIVITA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 7 108.132 108.792
Avviamento 8 7 20 750
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 9 323.152 332.164
Altre attività non correnti 10 6.908 4.920
Imposte differite attive 11 25.984 26.422
Totale attività non correnti 464.926 473.048
Attività correnti
Rimanenze 12 3.523 4.370
Crediti commerciali (a) 13 26.872 24.229
Crediti per imposte sul reddito 11 427 314
Altri crediti 14 10.970 13.206
Crediti verso controllante ો રે 193 ાં તે 3
Attività finanziarie 16 166 266
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17 16.453 14.105
Totale attività correnti 58.604 56.683
TOTALE ATTIVITA 523.530 529.731
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 18 23 353 23.353
Riserve ] 8 191.222 190.468
Altre componenti di patrimonio netto ] 8 64 (7)
Risultato del periodo 18 (1.851) 764
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 212.788 214.583
Patrimonio netto di Terzi 174 171
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI TERZI 212.962 214.754
PASSIVITA
Passività non correnti
Debiti finanziari a lungo termine 19 25.483 40.263
TFR, quiescenza ed obblighi simili 20 4.804 4.791
Fondo imposte differite II 82.780 85.781
Altri debiti 21 2.980 3.072
Fondi 22 118.997 120.480
Totale passività non correnti 235.044 254.387
Passività correnti
Debiti commerciali (b) 23 29.560 23.283
Debiti finanziari correnti 19 33.182 26.636
Altri debiti 21 12.235 10.181
Debiti per imposte sul reddito 11 547 490
Totale passività correnti 75.524 60.590
TOTALE PASSIVITA 310.568 314.977
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA 523.530 529.731

(a) = di cui con parti correlate Euro 5 al 31 dicembre 2018 ed Euro 5 al 31 dicembre 2017. (d)= di cui con parti correlate Euro 3 al 31 dicembre 2018 ed Euro 4 al 31 dicembre 2017.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 31, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Importi in migliaia di Euro Note 2018 2017
Ricavi (a) 24 82.032 73.285
Altri ricavi e proventi 24 6.553 11.083
Totale Ricavi 88.585 84.368
Costi per materie prime e materiali di consumo 25 (30.789) (27.534)
Costi per servizi e altri (b) 25 (25.954) (25.511)
Costo del personale 26 (9.182) (9.541)
Proventi diversi 27 271 161
Ammortamenti e svalutazioni 7-9 (19.587) (14.950)
RISULTATO OPERATIVO 3.344 6.993
Proventi finanziari 28 90 848
Oneri finanziari 28 (5.947) (6.724)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (2.513) 1.117
Imposte sul reddito 11 667 (344)
RISULTATO DEL PERIODO (1.846) 773
Gruppo (1.851) 769
Terzi 5 4
Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) 29 (0,04) 0,02
Utile (perdita) per azione diluito (importi in Euro) 29 (0,04) 0,02

(a) = di cui con parti correlate per Euro 29 al 31 dicembre 2018 e per Euro 23 al 31 dicembre 2017. (b) = di cui con parti correlate per Euro 559 al 31 dicembre 2018 e per Euro 500 al 31 dicembre 2017.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 31, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Importi in migliaia di Euro 2018 2017
Risultato del periodo (1.846) 773
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge accounting 22 345
Imposte (6) (96)
Differenze di conversione nella traduzione dei bilanci di società estere (28) (299)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali fondo TFR 139 46
Imposte (33) (3)
Totale altre componenti del conto economico al netto delle imposte 64 (7)
Risultato del periodo complessivo al netto delle imposte (1.782) 766
Attribuibile a:
Gruppo (1.787) 762
Terzi 5 4

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 18, Patrimonio netto.

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Gruppo Gas Plus

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Riserva Riserva Versamenti Acquisto Riserva Riserva Riserva l Itili Risultato di Totale Totale Totale
Capitale sovrap. legale c/ capitale azıonı cash differenze di Indivisi esercizio patrimonio patrimonio patrimonio
azion1 Proprie tow attuariali traduzione netto di terzi netto
heage TFR cambio di gruppo
Saldo al 31 dicembre 2016 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) (145) (895) 340 107.687 (4.255) 213.803 491 214.294
Destinazione utile (4.255) 4.255
Distribuzione dividendi (4 (4)
Variazione area di consolidamento 15)
3
(315)
Variazioni aitre riserve 8 18 ్త 13
Risultato del periodo complessivo 249 43 (299) 769 762 766
Saldo al 31 dicembre 2017 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 104 (852) বা। 103.450 769 214.583 171 214.754
Effetto prima applicazione IFRS 23 23 23
Saldo al 1º gennaio 2018 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 104 (852) 41 103.473 769 214.606 171 214.777
Destinazione utile 769 (769)
Distribuzione dividendi (3)
Variazioni altre riserve (31) (ਤੇ (30)
Risultato del periodo complessivo 6 I ()રે న 8 1.851 1.787 1.782
Saldo al 31 dicembre 2018 23.353 85.605 4.671 7-042 (9.600) 120 (746) (17) 104.211 (1.851 212.788 174 212.962

(1) = al 31 dicembre 2018, Gas Plus S.p.A. detian 1.336.677 azioni proprie (par al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

Gli effetti conseguenti alla prima appliazione dell'IPRS 9 sono sotto al 1º gennaio 2018, senza resatenzi dei incomprativi. Non si segnizato etteti viali prima applicazione dell'IFRS 15.

୧୦

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Importi in migliaia di Euro 2018 2017
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato del periodo (1.846) 773
Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e
immateriali (1) 19.587 14.950
Accantonamento (utilizzo) altri fondi non monetari (185) (315)
Attualizzazione fondo abbandono 3.310 3.821
Interessi su finanziamento per acquisizione 493
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali રવે 92
Variazione imposte differite (2.607) (1.204)
Variazione delle attività e passività operative
Variazione rimanenze 847 (847)
Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate (2.424) (4.980)
Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate 6.277 1.05 1
Oneri d'abbandono sostenuti (1.474) (78)
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili 152 115
Variazione delle altre passività e attività operative 4.115 (2.092)
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 25.821 11.779
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Uscite per acquisto beni materiali e immateriali (1) (13.712) (10.944)
Uscite per acquisto di partecipazioni (1.960) (315)
Ricavi per cessioni immobilizzazioni 3 22
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (15.669) (11.237)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Variazione netta delle passività finanziarie (10.723) 13.304
Vendita attività finanziarie a breve termine 3.112
Nuovi finanziamenti bancari 15.000 17.650
Finanziamenti rimborsati (12.000) (35.351)
Dividendi pagati (3) (4)
13
Altre variazioni di patrimonio netto (31)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell' attività di
finanziamento (7.757) (1.276)
(47) (85)
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 2.348 (819)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 14.105 14.924
Disponibilità liquide alla fine del periodo 16.453 14.105
Dividendi incassati 271 251
Imposte pagate nel periodo 1.880 રતત
Oneri finanziari netti pagati nel periodo 2.060 2.493

(1) di cui investimenti ed ammortamenti dei costi di esplorazione di riserve di idrocarburi nell'esercizio (rispettivamente Euro 3.309 e Euro 830 nei 2018 e 2017).

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156) e controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.1..

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

Il Gruppo opera in Italia e in Europa e svolge le seguenti attività:

  • · esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P Exploration & Production);
  • · distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • · vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • · stoccaggio gas (Business Unit Storage): attività in fase di start up, come documentato nella Relazione sulla Gestione.

Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2019.

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2018 non vi sono state operazioni atipiche/inusuali e altre operazioni non ricorrenti oltre a quanto evidenziato nella Relazione sulla Gestione e nella presente Nota Integrativa.

Si segnala che i risultati economici del Gruppo dell'esercizio 2017 avevano beneficiato di componenti non ricorrenti relativi alla Business Unit E&P con un impatto positivo, al lordo delle imposte a conto economico di Euro 1.726.

2 Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006. della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. nº 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e, più in dettaglio:

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;

  • eventuali oneri/proventi da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio sono stati evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella nota n. 31, Rapporti con parti correlate.

Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sulla base del principio del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie rappresentate da titoli per i quali si è optato per la classificazione tra le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a conto economico e delle attività disponibili per la vendita, la cui variazione di fair value è imputata direttamente a patrimonio netto.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 33, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale consolidato sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;

  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a conto Economico, ma imputata direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS. Tale prospetto include solo i dettagli delle transazioni con i soci, le transazioni con i non soci sono presentate in una riconciliazione di ciascun componente di patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A., ed il bilancio delle imprese sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 - Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2018 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale % di Società % di % voti
svolta sociale possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta assemblea
GP Infrastrutture S.r.J. € 30.730.000 100% 0 % 100%
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.I. € 51.480 85,29% 0 % 85,29%
Milano (operante nell'attività di
gestione degli impianti termici gas)
Gas Plus Italiana S.r.I. € 70.000.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas)
Idrocarburi Italiana S.r.I. Milano € 10.000 100% 0% 100%
(holding industriale)
Società Padana Energia S.p.A. (1) € 20.000.000 Idrocarburi 100% 100%
Milano (operante nell'attività di Italiana S.r.1.
esplorazione, produzione e vendita
di gas ed olio)
Gas Plus Vendite S.r.l., € 1.000.000 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
€ 260.000 Gas Plus 81,63% 81,63%
Reggente S.p.A.(1)
Lucera (Fg) (operante nell'attività Italiana S.r.I.
di trattamento e compressione gas)
GP Infrastrutture Trasporto € 110.000 GP Infrastrutture 100% 100%
S.r.l.(1) S.r.L.
Milano (operante nell'attività di
trasporto regionale del gas)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus Italiana 100% 100%
L'Aja - Paesi Bassi (holding) S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V.(1) € 18.000 Gas Plus 100% 100%
L'Aja - Paesi Bassi (operante International
nell'attività di esplorazione) B.V.
Gas Plus Storage S.r.l. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.I. (1) RON Gas Plus 100% 100%
Bucarest - Romania (operante nel 3.500.000 International
settore immobiliare) B.V.

(1) controllate indirettamente

In relazione all'area di consolidamento, non sono intervenute variazioni nel corso dell'anno 2018, salvo la cancellazione dal registro delle imprese inglese della società non operativa Czarne Oil LLP, avvenuta in data 20 marzo 2018.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2018.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 - Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;

  • rilevare l'utile o la perdita nel conto economico;

  • riclassificare la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di traduzione. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

Il cambio applicato nella conversione del bilancio della società estera di un paese non aderente all'Euro è il seguente:

2018 2017
Medio 31/12 Medio 31/12
, Nuovo Leu rumeno 4.6540 4.6635 4.5687 4.6585

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

  • il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento è eliminato contro le corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle stesse alla data di acquisizione:
  • la differenza tra il costo sostenuto per l'acquisizione della partecipazione e la relativa quota del patrimonio netto è iscritta in bilancio all'atto dell'acquisto ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale al loro valore corrente. L'eventuale differenza residua se positiva è attribuita alla voce avviamento, se negativa viene imputata al conto economico;
  • la quota di interessenza degli azionisti di minoranza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data;
  • nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate sono eliminati integralmente al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo; le perdite non sono eliminate nel caso in cui esse rappresentino un effettivo minor valore del bene.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
İmmobili civili 3,0%
Immobili industriali 5,5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9,0%
Rete di trasporto gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Business Unit E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dell'IFRS 9, Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione.

L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione e di ricerca mineraria (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che la società controllata GP Infrastrutture S.r.1. gestisce in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, cosi come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,0%
Apparecchiature cabina gas metano 8.0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10.0%

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione,

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di coltivazione acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione.

La voce concessioni di coltivazione accoglie i costi di acquisizione di permessi di ricerca e di titoli minerari.

I costi per l'acquisizione dei permessi di ricerca sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso stesso; se il permesso di ricerca viene abbandonato, il costo residuo è imputato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo. il costo è attribuito alle diverse risorse minerarie acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'iniziativa mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi

precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.

Attività finanziarie

Il nuovo principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di valore, oltre

che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi - ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore - nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi. Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività:
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Svalutazione di attività finanziarie

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

  • Per la svalutazione dei crediti, in particolare, il modello adottato dal Gruppo Gas Plus prevede:
  • l'utilizzo di rating ufficiali (ove presenti), per la determinazione della probabilità di default delle controparti;
  • per la clientela non caratterizzata da specifici rating, l'implementazione di un approccio semplificato basato su cluster che ripartiscono la clientela in funzione dei rischi della specifica Business Unit;
  • l'identificazione della capacità di recupero in caso di default della controparte sulla base delle esperienze pregresse, delle differenti modalità di recupero dei crediti attivabili e della posizione netta insoluta, considerando eventuali debiti commerciali nei confronti delle stesse controparti.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie presentano indicatori di perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa

una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa - misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale. dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico - è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo di smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico: 2) mutui e finanziamenti. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo

IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione. solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Gli oneri accessori pagati per l'accensione di finanziamenti relativi a diritto di disponibilità finanziarie sono capitalizzati e ammortizzati per la durata del finanziamento.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie deve essere rivista.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rileyata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite o dei costi per acquisto di materie prime. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

  • I ricavi per vendita e trasporto di gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura.
  • I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale prodotti in cui il Gruppo detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method),
  • I contributi di allacciamento versati dagli utenti vengono rilevati a conto economico, al momento del loro incasso alla voce "Altri ricavi e proventi".
  • I contributi versati dagli utenti a fronte di estensione della rete di gas vengono contabilizzati, in deduzione del costo sostenuto dal Gruppo per l'estensione della rete e vengono riconosciuti a conto economico in relazione alla durata degli investimenti, a diretta riduzione dell'ammortamento economico-tecnico degli impianti.
  • I ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzate ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita.
  • Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi.
  • I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Il nuovo principio IFRS 15 stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations del contratto:
  • determinazione del prezzo della transazione:
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero imputati a conto economico integralmente quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale:
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2018

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1º gennaio 2018.

In relazione al principio IFRS 9 – Financial Instruments, il Gruppo si è avvalso della facoltà di rilevare direttamente a patrimonio netto al 1º gennaio 2018 gli effetti conseguenti alla prima applicazione del principio, senza effettuare la riesposizione dei dati comparativi degli esercizi precedenti posti a confronto.

Gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile in materia di valutazione dei crediti comportano una diminuzione al 1º gennaio 2018 del patrimonio netto di circa 16 Euro (al netto del relativo effetto fiscale), poiché i crediti della B.U. Retail sono per la quasi totalità cartolarizzati ed i crediti della B.U. Exploration & Production sono verso controparti primarie dell'industry di riferimento.

Tra le passività finanziarie, gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile sono relativi alla rinegoziazione, stipulata in data 23 dicembre 2014, del Finanziamento a Medio Lungo Termine verso Banca IMI S.p.A. sottoscritto dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A. e contabilizzato secondo il criterio del costo ammortizzato. Il ricalcolo del tasso di interesse effettivo del finanziamento, considerando i nuovi flussi di cassa contrattuali previsti, comporta un aumento al 1º gennaio 2018 del patrimonio netto di 39 Euro (al netto del relativo effetto fiscale).

Infine, si è provveduto alla riesposizione della quota residua delle commissioni up-front di accensione del Finanziamento Capex Banca IMI a deduzione del relativo debito finanziario.

Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1º gennaio 2018.

(Importi in migliaia di euro) Pubblicato
31 dicembre 2017
Effetti adozione
TERS 9
Riclassifiche Riesposto
1º gennaio 2018
Attività non correnti
di cui:
473.048 6 (339) 472.715
Concessioni ed altre
immobilizzazioni immateriali 332.164 (339) 331.825
Imposte differite attive 26.422 6 26.428
Attività correnti
di cui:
56.683 (22) 56.661
Crediti commerciali 24.229 (22) 24.207
TOTALE ATTIVITA' 529.731 (16) (339) 529.376
PATRIMONIO NETTO DI
GRUPPO E DI TERZI 214.754 23 - 214.777
Passività correnti 60.590 60.590
Passività non correnti
di cui:
254.387 (39) (339) 254.009
Debiti finanziari a lungo termine 40.263 (21) (339) 39.873
Fondo imposte differite 85.781 12 85.793
TOTALE PASSIVITA' 314.977 (39) (335) 314.599
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
529.731 (16) (339) 570 376

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1º gennaio 2018, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:

  • principio IFRS 15, "Revenue from Contracts with Customers", le attività di analisi condotte hanno evidenziato, in relazione al principio del "principal vs agent", che per tutti i contratti in essere, il Gruppo Gas Plus riveste la qualità di "principal"; non vi sono stati quindi effetti di prima applicazione di tale principio;
  • emendamento all'IFRS 2, "Classification and measurement of share-based payment transaction":
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle";
  • emendamento allo IAS 40, "Transfers of Investment Property";
  • interpretazione IFRIC 22, "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration".

Dal 1º gennaio 2019 saranno applicabili il seguente principio contabile internazionale ed i seguenti emendamenti e interpretazioni:

IFRS 16 - Leases

ll nuovo principio sostituirà il principio la contabilizzazione dei leasing operativi per i conduttori che noleggiano/affittano un'attività specifica. In base a questo nuovo principio, si definisce lease un contratto per cui, in conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specifica, per un periore a 12 mesi. Alla data di prima applicazione, si procederà all'iscizione di un'attività, quale diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finanziario di pari inporto. Il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento sulla durata residua del contratto. Il debito finanziario iscritto si ridurà nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio/affitto pagato sarà utilizzata a servizio del prestito e la restante quota sarà contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi, non sarà più iscritto tra i costi della produzione.

Il Gruppo Gas Pius ha sostanzialmente completto il assessment preliminare dei potenziali impatti rinvenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1º gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di clausole rilevanti ai fini del principio. Gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione sono riassunti nella tabella seguente:

(Importi in migliaia di euro) Data di transizione
1º gennaio 2019
Attività non correnti
Diritti d'uso 4.979
TOTALE ATTIVITA 4.979
Passività non correnti
Passività finanziarie per i lease
4.043
Passività correnti
Passività finanziarie per i lease વેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉત્પત્તમજૂરી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલ
TOTALE PASSIVITA' 4.950

Qui di seguito si riporta la riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease del presente bilancio al 31 dicembre 2018 (per il cui dettaglio si rimanda alla successiva nota n. 30, Impegni e rischi e l'impatto atteso dall'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.

(Importi in migliaia di euro) 31 dicembre 2018
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 3.245
Pagamenti aggiuntivi per i lease al 31 dicembre 2018 2.285
Canoni per short-term and low value lease (esenzione) (200)
Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1°
gennaio 2019 5.331
Effetto di attualizzazione (352)
Passività finanziaria per i lease dovuta alla transizione
IFRS 16 al 1° gennaio 2019 4.979

n sede di assessment preliminare dei potenziali inpenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1º gennaio 2019) indichiamo che per quanto riguarda i lease relativi alle Joint Ventures si è proveduto, in caso di gestione del sito quale operatore, anche se vi sia una quota di partecipazione dell'iniziativa inferiore al 100%, ad iscrivere l'intero debito finanziario. Si segnala che nell'implementazione del nuovo principio a regime nel 2019 si terrà conto delle eventuali interpretazioni che dovessero essere emesse al riguardo dall' IFRS Interpretations Committee (IFRIC) nonché della futura prassi contabile del settore.

IFRS 9 - Prepayment Features with Negative Compensation

Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso potrebbero rispettare il test "SPP" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corispondere in caso di rimborso sia una "regative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Gruppo non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.

IFRIC 23 - Uncertainty over Income Tax Treatments

ll documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Tali incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte devono essere riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recuperà l'importo in questione. Non è previsto nessun nuovo obbligo d'informativa ma il documento sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentità un'applicazione anticipata. Il Gruppo non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi ed emendamenti:

  • principio IFRS 17, "Insurance Contracts":
  • emendamento allo IAS 28, "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures";
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2015-2017 Cycle":
  • emendamento allo IAS 19, "Plant Amendment, Curtailment or Settlement";
  • emendamento allo IFRS 3, "Definition of a Business":
  • emendamento allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of Material";
  • emendamento allo IFRS 10 e allo IAS 28, "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture".

Il Gruppo sta analizzando i principi e gli emendamenti indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

5. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi e rimanenze

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.

Attività mineraria

Le riserve di idrocarburi indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa

data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

La valutazione delle riserve di idrocarburi si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà.

Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale. La produzione di idrocarburi effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi degli idrocarburi possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime dei volumi delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e delle eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali della Business Unit E&P, inclusi i costi capitalizzati di smantellamento e ripristino siti. I tassi di ammortamento delle attività di estrazione di idrocarburi in base al metodo delle unità di prodotto sono definiti rapportando la quantità estratta nel periodo alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa. Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di idrocarburi che rappresentano un elemento fondamentale per verificare, ove ne ricorrano i presupposti, il valore recuperabile delle attività minerarie e determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. L'eventuale svalutazione è determinata raffrontando il valore di iscrizione in bilancio con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono determinati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future - quali prezzi delle commodity, costi, profili produttivi attesi e sono attualizzati utilizzando un tasso al netto delle imposte che tiene in considerazione il rischio inerente l'attività interessata.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

La perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che si sia ridotta o non esista più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento e ripristino delle attività materiali e di relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. Tali passività riflettono la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per tali obblighi in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.

I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche, e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi saranno effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale, tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in ulteriori costi o passività anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • la possibilità che emergano delle contaminazioni;
  • gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente;
  • gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;
  • la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i fair values. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo degli impianti di distribuzione di gas naturale in regime di concessione

L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine "ope legis" degli affidamenti entro il 31 dicembre 2012.

Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

L'anno 2013, dopo che nel 2012 sono stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014.

Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gara d'ATEM).

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) dei termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi gara che sono, salvo alcune eccezioni, tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

6. Informativa di settore

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività. L'attività della società è stata svolta nel 2018 quasi interamente sul territorio nazionale e pertanto non viene presentata l'informativa secondaria per settori geografici in quanto non applicabile al Gruppo Gas Plus.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

  • · esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P);
  • · distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • · vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • · altre attività: include il settore stoccaggio di idrocarburi (Business Unit Storage), attività in fase di start up, e le funzioni comuni e servizi centralizzati della holding.

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo ha costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva. Si rinvia alla relazione sulla gestione per ulteriori approfondimenti in merito.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017:

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2018)

Exploration &
Production
Network &
Transportation
Retail Altre attività
e attività non
allocate
Rettifiche
ed clisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 32.364 10.528 42.731 2.962 88.585
Vendite infrasettoriali 2.466 0.536 603 7.604 (20.209)
Totale ricavi 34.830 20.064 43.334 10.566 (20.209) 88.585
EBITDA 12.404 6.756 5.274 (1.774) 22.660
Ammortamenti e
svalutazioni (16.427) (2.928) (127) (105) (19.587)
EBIT (4.023) 3.828 5.147 (1.879) 3.073
Proventi diversi 271 271
Risultati operativi di
settore (4.023) 4.099 5.147 (1.879) 3.344
Oneri finanziari netti (5.857)
(2.513)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza 667
Imposte sul reddito
Utile netto dell'esercizio (1.846)
Attività e passività
Attivo immobilizzato
367.496 68.960 (2.489) 456.182 (454.187) 435.962
Capitale circolante 1.860 2.936 (6.118) 2.109 (1.144) (357)
Fondi netti ed altre
passività (169.148) (14.332) (526) 3.409 (180.597)
(Posizione) /
Indebitamento
finanziario netto (36.395) (19.249) (15.492) 113.182 42.046
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni 8.555 141 118 8.814
materiali
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali 3.623 1.235 13 27 4.898
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
materiali (5.324) (63) (4) (86) (5.477)
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) (7.182) (2.865) (123) (19) (10.189)
Attività di esplorazione 3.921 3.921

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2017)

Exploration &
Production
Network &
Transportation
Retail Altre attività
e attività non
allocate
Rettifiche
ed elisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 26.992 13.451 43.560 365 84.368
Vendite infrasettoriali 2.821 તે 9.545 628 10.983 (23.977)
Totale ricavi 29.813 22.996 44.188 11.348 (23.977) 84,368
EBITDA 9.760 6.726 7.068 (1.772) 21.872
Ammortamenti e
svalutazioni (11.882) (2.867) (116) (145) (14.950)
EBIT (2.062) 3.850 6.952 (1.917) 6.832
Proventi diversi 161 161
Risultati operativi di
settore (2.062) 4.020 6.952 (1.917) 6.993
Oneri finanziari netti (5.876)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza
Imposte sul reddito
1.117
(344)
Utile netto dell'escrcizio 773
Attività e passività
Attivo immobilizzato 375.144 68.637 (2.524) 456.759 (454.462) 443.554
Capitale circolante
Fondi netti ed altre
3.415 3.934 (2.066) 3,240 (165) 8.358
passività (172.641) (14.789) (241) 3,041
(Posizione) / (184.630)
Indebitamento
finanziario netto (37.782) (18,941) (10.418) II a Reed 52.528
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali
Investimenti in
8.309 ર્ણ્ટ 67 8.441
immobilizzazioni
immateriali
Ammortamenti delle 803 1.461 138 11 2.503
immobilizzazioni
materiali (5.308) (47)
Ammortamenti delle (2) (89) (5.446)
immobilizzazioni
immateriali (*)
Attività di esplorazione
(5.684)
830
(2.820) (114) (56) (8.674)
*Fschisa altività di esniorazione 830

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

7. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 108.132 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto 7.903 1.162 1.412 રેણે તેમજ 37 465 38.572 106.520
Investimenti 255 40 4.947 10 75 3.114 8.441
Ammortamenti e
svalutazioni
(116) (32) (5.137) (7) (154) (5.446)
Altre variazioni (14) 13.447 (14.156) (723)
Saldo finale netto 8.144 1.046 1.420 70.226 40 386 27.530 108.792
Saldo finale lordo 8.144 2.101 2.114 159.610 369 4.810 34 813 211.961
Fondo ammortamento e
Svalutazioni
(1.055) (694) (89.384) (329) (4.424) (7.283) (103.169)
Saldo finale netto 8.144 1.046 1.420 70.226 40 386 27.530 108.792
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 8.144 1.046 1.420 70.226 40 386 27.530 108.792
Investimenti 291 29 3.007 3 227 5.257 8.814
Ammortamenti e
svalutazioni
(116) (39) (5.153) (7) (162) (5.477)
Altre variazioni 36 (3.931) (102) (3.997)
Saldo finale netto 8.471 930 1.410 64.149 36 451 32.685 108.132
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
8 471 2.101 2.143 158.686 372 4.977 30 668 216.718
Svalutazioni (1.171) (733) (94.537) (336) (4.526) (7.283) (108.586)
Saldo finale netto 8.471 930 1.410 64.149 36 451 32.685 108.132

Nell'esercizio 2018, la voce si decrementa per complessivi Euro 660 per l'effetto congiunto di investimenti effettuati nell'anno per Euro 8.814, di ammortamenti per Euro 5.477 e di altre variazioni per Euro 3.997 che comprende la variazione negativa della stima dei costi futuri di smantellamento siti per Euro 3.374. Inoltre, sono stati riclassificati dalle immobilizzazioni materiali in corso alle immobilizzazioni immateriali in corso (tra i costi di esplorazione) e successivamente imputati a conto economico Euro 612 sostenuti nel precedente esercizio, relativi a costi propedeutici alla perforazione dei due pozzi esplorativi in Romania, realizzati nel periodo maggio-luglio 2018 ed entrambi con esito negativo.

Gli investimenti dell'anno hanno riguardato principalmente le immobilizzazioni in corso e acconti in relazione all'attività di esplorazione e produzione gas. Tali investimenti includono lavori in economia in corso di realizzazione alla data di bilancio per la costruzione di nuovi impianti di estrazione gas e l'avvio di lavori di work over nell'ambito delle concessioni possedute dalle controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus International B.V ..

Gli investimenti relativi alle attività di estrazione (impianti e macchinari E&P) presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è

individuata rapportando la quantità es.tratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. I profili di produzione attesa, cosi come le stime dei volumi delle riserve certe estraibili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Gli immobili, impianti macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alle categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni. Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

Il Gruppo Gas Plus non ha immobilizzazioni acquisite per il tramite di contratti di leasing finanziario; i contratti di leasing in essere, di entità non significativa, sono di tipo operativo ed i relativi canoni sono rilevati a conto economico secondo la loro competenza temporale.

8. Avviamento

L'avviamento si riferisce all'acquisizione della società Stargas S.p.A. (attualmente denominata Gas Plus Italiana S.r.l.) avvenuta nel 2004.

Le riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2018 di Gas Plus Italiana S.r.l. relative a titoli minerari in Italia sono state stimate in 1.696,2 milioni di Smce. La relativa entità riflette le risultanze rinvenienti dalla perizia dell'esperto indipendente SIM e il valore netto di iscrizione a bilancio delle attività è sensibilmente inferiore agli attuali valori di mercato delle riserve. Il valore dell'avviamento risulta giustificato dal maggior valore di mercato delle riserve rispetto al valore netto di iscrizione a bilancio delle relative attività.

Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 323.152 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:

Concessioni
di
coltivazione
Costi di
esplorazione
Beni in
concessione
(IFRIC 12)
Concessioni
di
distribuzione
gas e altre
Totale
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto 274 557 63.628 1.144 339.329
Investimenti 830 1.344 329 2.503
Ammortamenti e svalutazioni (5,613) (830) (2.696) (365) (9.504)
Altre variazioni (42) (122) (164)
Saldo finale netto 268.902 62.276 686 332.164
Saldo finale lordo 381.018 830 94.769 8.437 485.054
Fondo ammortamento e svalutazioni (112.116) (830) (32.493) (7.451) (152.890)
Saldo finale netto 268.902 62.276 086 332.164
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 268.902 62.276 986 332-164
Riclassifica (339) (339)
Investimenti 3.309 1.106 483 4.898
Ammortamenti e svalutazioni (6.897) (3.921) (2.722) (570) (14.110)
Altre variazioni (18) 612 (રેટ) રે રેતે
Saldo finale netto 261,987 60.605 560 323.152
Saldo finale lordo 380.973 3.921 95.704 8.581 489.179
Fondo ammortamento e svalutazioni (118.986) (3.921) (35.099) (8.021) (166.027)
Saldo finale netto 261.987 60.605 560 323.152

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2018 hanno un valore netto di Euro 261.987 e sono rappresentate in Italia da 45 concessioni di coltivazione, 2 istanze di concessione, 1 permesso di ricerca e 3 istanze di permesso.

Inoltre, all'estero, il Gruppo ha 1 licenza esplorativa off-shore nel Mare del Nord e detiene una partecipazione del 15% nella licenza esplorativa nei blocchi off-shore Midia e Pelican Shallow nel Mar Nero in Romania. Nel corso dei primi mesi del 2019, il Gruppo ha siglato il passaggio di una quota del 5% nel progetto rumeno all'operatore Black Sea Oil & Gas; tale accordo è attualmente soggetto alle consuete approvazioni delle autorità rumene.

Le concessioni di coltivazione presentano un decremento netto complessivo di Euro 6.915, in ragione degli ammortamenti effettuati nel corso dell'esercizio.

I titoli minerari infatti sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe e probabili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. Le stime dei volumi delle riserve certe e probabili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili nonché di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi. Al 31 dicembre 2018, tale valore risulta pari a Euro 132.680, come al termine del precedente esercizio.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'attività mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione dell'anno che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 3.309 (di cui Euro 3.015 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 830 (di cui Euro 353 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2017.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1º gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllata GP Infrastrutture S.r.). per un importo complessivo al 31 dicembre 2017 di Euro 62.276 e al 31 dicembre 2018 di Euro 60.605.

I beni in concessione hanno presentato un decremento complessivo di Euro 1.671 da attribuire all'effetto congiunto tra gli investimenti sugli impianti per complessivi Euro 1.106, la riduzione per effetto degli ammortamenti per Euro 2.722 e di dismissioni per Euro 55 sugli impianti di distribuzione detenuti in concessione.

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2018, il Gruppo Gas Plus è titolare di 39 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali

concessioni al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 99. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione,

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 5, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 23 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software.

Si segnala, che al 1º gennaio 2018 sono stati riclassificati per Euro 339 oneri accessori sostenuti dal Gruppo per la sottoscrizione del Finanziamento Linea Capex stipulato con la Banca IMI in data 23 dicembre 2014 (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 19, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine).

Altre attività non correnti 10.

Le altre attività non correnti sono così dettagliate:

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Partecipazioni in altre società
- Serenissima Gas S.p.A. 4.279 4.279
Depositi cauzionali 336 335
Anticipi per gare d'ambito 333 306
Anticipo per acquisto Rete Gas Fidenza S.r.1. 1.960
Totale altre attività non correnti 6.908 4.920

Le partecipazioni in altre società si riferiscono a partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. Tali partecipazioni sono classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto come riportato nella nota n. 18, Patrimonio Netto, in applicazione dello IFRS 9.

I dividendi ricevuti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. nel corso del 2018 ammontano a Euro 271 (Euro 161 nel corso del 2017), come riportato nella nota n. 27, Proventi diversi.

Le altre attività non correnti si incrementano rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'acconto (e dei relativi oneri accessori) corrisposto nel mese di dicembre 2018 a seguito della stipula da parte della società controllata GP Infrastrutture S.r.1. del contratto preliminare per l'acquisto di Rete Gas Fidenza S.r.l..

11. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Migliaia di Euro 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Imposte differite attive, relative a:
Fondo svalutazione crediti ર્ટ P 556
Fondo TFR 104 78
Fondo abbandono 21 153 21.402
Ammortamenti e svalutazioni civilistiche eccedenti 4.191 4.090
Fair value derivati in hedge accounting 8 51
Eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica)
Altro 12 245
Totale imposte differite attive 25.984 26.422
Imposte differite passive, relative a:
Piusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P (71.951) (74.475)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione (10.792) (11.232)
Fair value derivati in hedge accounting (37) (74)
Totale imposte differite passive (82.780) (85.781)

I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Crediti per imposte 427 314
Debiti per imposte (547) (490)
Totale crediti e (debiti) per imposte (120) 176)

La voce crediti per imposte include principalmente per Euro 237 (importo pari al 31 dicembre 2017) il credito per il rimborso IRES richiesto dalla Società capogruppo, nell'ambito del consolidato fiscale, per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011 e per Euro 60 (importo pari al 31 dicembre 2017) il credito per il rimborso dell'addizionale IRES richiesto dalle società controllate per la medesima ragione e gli stessi anni.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Risultato ante imposte (2.513) 1.117
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 28,32% 28,32%
Imposte teoriche 724 (322)
Effetto fiscale sulle differenze permanenti :
Costi non deducibili (1.113) (655)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili 62 37
Effetto consolidato fiscale mondiale 1.066 787
Altre variazioni in diminuzione 474 550
IRAP non deducibile (546) (441)
Imposte sul reddito dell'esercizio 667 (344)
Imposte correnti (2.342) (1.449)
Imposte differite 3.009 1.105
Imposte sul reddito dell'esercizio 667 (344)
Aliquota effettiva d'imposta 26,54% 30,80%

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.1., Gas Plus Italiana S.r.L., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.IR.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 29 gennaio 2019, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2018-2020. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2018-2020 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2018 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.).

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2018 sono stati pari ad un minor carico fiscale di Euro 1.066 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 787 nel bilancio 2017).

12. Rimanenze

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2018 a Euro 3.523, si dettagliano come segue:

Migliaia di euro 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Materie prime, suss, e di consumo 2.723 2.799
Prodotti finiti e merci 800 1.571
Totale 3.523 4.370

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.

Al 31 dicembre 2018 e 2017, la categoria "Prodotti finiti e merci" include principalmente il petrolio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.p.A..

13. Crediti commerciali

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2018 a Euro 26.872 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Utenti civili 11.477 12.205
Utenti industriali 1.167 1.134
Grossisti 6.135 3.824
Altri 10.702 9.893
Totale crediti 29.481 27.056
Fondo svalutazione (2.609) (2.827)
Crediti commerciali netti 26.872 24.229
Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Fondo finale anno precedente (2.827) (3.043)
Effetto prima applicazione IFRS 9 (22)
Fondo al 1º gennaio (2.849) (3.043)
Accantonamenti
Itili771 240 216
Fondo al 31 dicembre (2.609) (2.827)

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti.

Il fondo svalutazione crediti si decrementa per Euro 240 per effetto degli utilizzi dell'anno.

Altri crediti 14

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2018 a Euro 10.970, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
IVA 2.156 1.466
Imposta di consumo ed add. regionale 1.650
Crediti verso consorzi 2.094 2.265
Crediti contributi ARERA - Progetto TEE 4.163 5.057
Crediti diversi 86
Ratei e risconti 2.463 2.682
Totale altri crediti 10.970 13.206

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore e crediti per contributi da ricevere dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.

15. Crediti verso imprese controllanti

I crediti verso imprese controllanti al 31 dicembre 2018 sono pari ad Euro 193 (nessuna variazione rispetto all'esercizio precedente) ed includono per Euro 191, il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante US.FIN. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

16. Attività finanziarie

Le attività finanziarie che al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 166 (al 31 dicembre 2017 erano pari ad Euro 266) sono costituite esclusivamente da strumenti derivati di copertura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati a fronte del rischio di oscillazione del prezzo delle commodities soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili e sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

17. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Cassa 4 12
Conti correnti bancari 16.439 14.093
Totale 16.453 14.105

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

18. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per l'esercizio 2018 e 2017 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

  • · La Riserva legale, la Riserva Versamenti c/capitale e la Riserva Sovrapprezzo azioni che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2017.
  • · Azioni proprie che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2017. Al 31 dicembre 2018, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600. Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre

senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • · La riserva di cash flow hedge che accoglie le variazioni di fair value dei derivati su commodities stipulati dal Gruppo, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • · La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • · La riserva di traduzione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali (cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).
  • · Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni materiali costituite dagli impianti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2018, la Capogruppo Gas Plus S.p.A non ha erogato dividendi.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2018, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione positiva di Euro 16 (nell'esercizio 2017 la variazione positiva era di Euro 249);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione positiva di complessivi Euro 106, al netto delle imposte differite (nel esercizio 2017 la variazione era positiva di Euro 43);
  • la riserva di traduzione dei bilanci esteri la cui valuta funzionale è diversa dall'euro per una variazione negativa di Euro 58 (nell'esercizio 2017 la variazione negativa era di Euro 299).

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala qui di seguito l'ammontare delle altre componenti del conto economico complessivo degli esercizi precedenti che sono state riclassificate nel conto economico di esercizio nell'anno 2018:

  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, è stata contabilizzata in aumento dei ricavi delle vendite per Euro 60 e in diminuzione dei costi per acquisto di materie prime per Euro 52, con il corrispondente complessivo impatto netto delle imposte anticipate e differite per Euro 6.

19. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
A breve termine
Scoperti bancari A richiesta 5 10.018
Banca IMI- incassi per crediti
cartoralizzati Quindicinale 3.205 3.726
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 12.000 12.000
Finanziamento Capex Banca IMI Euribor 3/6m + spread 2.482
Finanziamento Banco BPM Euribor 1/3m + spread 15.000
Fair value derivati commodities swap 167 515
Fair value derivati interest rate swap 323 377
Totale debiti finanziari a breve termine 33.182 26.636
A medio lungo termine
Fair value derivati interest rate swap 87 262
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 31/12/2020 10.445 22.351
Finanziamento Capex Banca IMI Euribor 3/6m + spread 31/12/2020 14.951 17.650
Totale debiti finanziari a medio/lungo termine 25.483 40.263
Totale debiti finanziari 58.665 66.899

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo ha in essere debiti finanziari a breve termine per 33.182 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 25.483 Euro.

Per quanto concerne le linee di finanziamento a medio lungo termine (finanziamento medio lungo termine e finanziamento Capex), tenuto conto del posticipo degli investimenti nel settore E&P rispetto a quanto previsto al momento della sottoscrizione, il Gruppo ha già avviato contatti con la banca finanziatrice per procedere ad una loro revisione. Tale revisione ha principalmente lo scopo di allineare alcune clausole contrattuali alla mutata tempistica degli investimenti.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Scoperti c/c bancario

Nel corso del primo semestre 2018 è stato integralmente rimborsato l'utilizzo di 10 milioni di Euro della linea di credito su conto corrente che era in essere al 31 dicembre 2017.

Banca IMI – incassi per crediti cartolarizzati

Nello scorso mese di settembre è stato rinnovato con Banca IMI il contratto di cartolarizzazione (cessione pro soluto dei crediti) sino ad aprile 2023.

Il debito per incassi di crediti cartolarizzati per Euro 3.205 è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Banca IMI:

  • una commissione per anticipazione finanziaria indicizzata ad un tasso di interesse di mercato;
  • una commissione per rischio di credito, che varia a seconda del segmento di clientela oggetto di cessione.

Finanziamento Revolving Banca IMI

La linea di finanziamento Revolving Banca IMI di Euro 15 milioni che risultava non utilizzata, né per cassa né per firma, al termine del precedente esercizio è stata cancellata con effetto dalla data del 21 giugno 2018 e sostituita da una nuova linea Revolving con Banco BPM.

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 14 giugno 2018, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. ed Idrocarburi Italiana S.r.l. hanno stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a mediolungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 14 giugno 2021.

Alla data del 31 dicembre 2018, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni.

Gas Plus S.p.A. è impegnata a garantire le obbligazioni assunte dalle altre società beneficiarie del finanziamento.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo, su base forfettaria nel primo anno, è pari a Euro 19 ed è inclusa negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi annualmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • · Indebitamento finanziario netto/EBITDA;
  • · Indebitamento finanziario netto/patrimonio netto

Gas Plus S.p.A. deve comunicare annualmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate beneficiarie della linea, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

  • una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta";
  • · una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, il Gruppo, utilizzando la liquidità disponibile, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020,

Nel corso dell'esercizio 2018, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 12 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 22,6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 22.600.000

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA),

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte del Gruppo Gas Plus.

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2018, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

In data 5 febbraio 2019, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca Imi un accordo modificativo di tale contratto che le consentirà, sino al 30 giugno 2019, di utilizzare la linea di credito non erogata al 31 dicembre 2018 per l'importo massimo di 20,1 milioni di euro ai fini del finanziamento del progetto "Midia" in Romania.

Nell'anno 2018 Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per Euro 17.650. Il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 1.241.016
31 dicembre 2019 1.241.016
30 giugno 2020 1.378.906
31 dicembre 2020 13.789.062
Totale 17.650.000

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari al 25% del margine sopra indicato, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2018 è pari a Euro 235 (nel 2017 pari ad Euro 300) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2018 e 2017:

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
A. Cassa 14 12
B. Conti correnti bancari 16.439 14.093
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 16.453 14.105
E. Crediti finanziari correnti 166 266
F. Debiti bancari correnti (18.210) (13.744)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (14.482) (12.000)
H. Altri debiti correnti (490) (892)
1. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (33.182) (26.636)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) (16.563) (12.265)
K. Debiti bancari non correnti (25.396) (40.001)
L. Obbligazioni emesse
M. Altri debiti non correnti (87) (262)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (25.483) (40.263)
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) (42.046) (52.528)

Ai sensi dello IAS 7 - Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale della posizione finanziaria netta.

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

31 dicembre Flussi monetari Flussi non monetari 31 dicembre
2017 Variazione fair
value
Altre
variazioni
2018
Debiti finanziari correnti (26.636) 7.534 402 (14.482) (33.182)
Debiti finanziari non correnti (40.263) - 175 14.605 (25.483)
Attività finanziarie correnti 266 - (100) - 166
Passività nette derivanti da attività
di finanziamento
(66.633) 7.534 477 123 (58.499)
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
14.105 2.348 16.453
Indebitamento finanziario netto (52.528) 9.882 477 123 (42.046)

20. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili del Gruppo al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 4.804 (al 31 dicembre 2017 era pari ad Euro 4.791) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2018 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 1,57%
- Tasso annuo di inflazione 1.50%
- Tasso annuo di incremento TFR 2,625%
- Incremento annuo retribuzioni 3,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3.00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2.00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2018 e 2017:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Saldo iniziale 4.758 4.705
Benefici pagati (170) (223)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (170) (223)
Costo del servizio నోని 254
Interessi netti રિર્દ 68
Subtotale incluso nel conto economico 310 322
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare (109) 3
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (30) (49)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (139) (46)
Saldo finale 4.759 4.758

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2018, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione 40,25% (0,25%) Assunzione +0.25% (0,25%)
Tasso di
inflazione
(72) 70 Tasso di attualizzazione 94 (

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 680
Entro 2 anni 286
Entro 3 anni 242
Entro 4 anni 351
Entro 5 anni 3 ਵੇਂ ਦੇ

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2018 è di 13,6 anni.

A partire dal 1º gennaio 2007, la legge Finanziaria e i relativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso, quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 45 (Euro 33 al 31 dicembre 2017) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1º dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1º novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

Altri debiti 21

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2018 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Debiti verso Cassa per i Servizi Ambientali 1.431 1.724
Debiti verso consorzi 3.033 2.027
Debiti verso il personale 2.106 2.359
Debiti verso istituti di previdenza 1.107 1.187
Premi comunali 262 394
Ritenute 370 363
Debiti per imposta di consumo ed add. regionale 1.742
Debiti per royalties 408 310
Amministratori e sindaci 231 312
Acconti ਦੇ 8 ર્ડ।
Ratei e risconti passivi 64 73
Debiti diversi 1 423 1.381
Totale altri debiti 12.235 10.181

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

Altri debiti non correnti 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Depositi cauzionali passivi 7 980 3.077
Totale altri debiti non correnti 2.980 3.072

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

22. Fondi

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2017 e 2018:

Fondo smantellamento
e ripristino siti
Fondo per
contenziosi
Fondo oneri
ambientali
Altri Jondi Totale
Al 31 dicembre 2016 112.157 ਪੈਂ ਹੋ 5.007 68 117.281
Rilevazione iniziale e variazione di stima (451) - (451)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 3.821 3.821
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (78) (44) (46) (3) (171)
Al 31 dicembre 2017 115.449 5 4.961 65 120.480
Rilevazione iniziale e variazione di stima (3.374) - (3.374)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 3.310 3.310
Accantonamento nell'esercizio 114 114
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (1.474) (4) (15) (40) (15.333)
Al 31 dicembre 2018 113.911 115 4.946 25 118.997

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2018, il fondo smantellamento e ripristino siti si decrementa complessivamente di Euro 1.538 principalmente per effetto:

  • · dell'incremento per oneri finanziari conseguente all'attualizzazione dei costi di chiusura per Euro 3.310 (Euro 3.821 nell'esercizio 2017);
  • · del decremento per la variazione di stima dei costi di chiusura per Euro 3.374 (decremento di Euro 451 nell'esercizio 2017);
  • · della riduzione per gli utilizzi dell'esercizio per Euro 1.474 (Euro 78 nell'esercizio 2017), che si riferiscono agli oneri sostenuti per le chiusure minerarie dell'esercizio.

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e delle tempistiche di effettuazione di tali interventi. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata riflette le valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti . Le stime degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente.

Il fondo per contenziosi accoglie i costi previsti relativamente ad eventuali controversie in corso.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali che dovranno essere svolti nei siti di produzione del gas. Nel corso dell'esercizio 2018, tale fondo è stato utilizzato per Euro 15.

Al 31 dicembre 2018, infine, gli altri fondi includono principalmente l'accantonamento effettuato dal Gruppo per coprire gli addizionali oneri previsti per il completamento, previsto nel primo semestre 2019, del processo di liquidazione volontaria della branch in Polonia della società controllata Gas Plus International B.V..

Si segnala che, in relazione all'operazione di acquisizione della partecipazione nella controllata Società Padana Energia S.p.A., in prossimità della chiusura dell'esercizio 2012, la società acquirente (Idrocarburi Italiana S.r.l.) e la società acquisita (Società Padana Energia S.p.A.), unitamente al Venditore, hanno ricevuto un avviso di accertamento dell'importo di 6,4 milioni di euro, per la riqualificazione ai fini dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale della suddetta operazione. Le due società controllate, congiuntamente con il Venditore, hanno impugnato tale avviso di accertamento ed ottenuto, nel mese di febbraio 2013, la sospensione dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano della sua esecutività.

La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha successivamente accolto i ricorsi presentati da Idrocarburi Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e da ENI e ha annullato gli avvisi di accertamento. Contro tale sentenza, in data 31 ottobre 2013, l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Tale ricorso è stato respinto con sentenza pronunciata il 13 giugno 2014. Contro la sentenza della

Commissione Tributaria Regionale della Lombardia l'Agenzia delle Entrate, in data 14.11.2014, ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.

Le società controllate coinvolte, unitamente al Venditore, si sono nuovamente costituite in giudizio per il proseguimento del contenzioso.

Il Gruppo ha ritenuto, sulla base delle indicazioni ricevute dai propri legali, di non dover contabilizzare alcuna passività potenziale relativamente a tale accertamento, essendo remota l'evenienza di un esborso.

23. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2018 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Fornitori Italia 29.424 23.170
Fornitori estero 136 113
Totale debiti commerciali 29.560 23-283

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano.

I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 - 90 giorni.

24. Ricavi

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 6, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2018 2017
Vendita di gas metano
utenti civili 35.181 35,269
utenti industriali 6.720 7.239
gas prodotto 25.921 18.246
Vendita greggio 5.096 3.317
Vendita condensati 363 229
Ricavi da consorzi 1.015 1.009
Ricavi per distribuzione gas terzi 8.926 8.303
Cassa perequazione (2.751) (1.871)
Gestione calore e altri 1.561 1.544
Totale ricavi 82.032 73.285
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 240 230
Royalties 1.350 વેરી
Rimborso canone assicurativo 186 189
Servizi per utenti gas ર્વતુદ 377
Contributo ARERA - Progetto TEE 2 922 5.749
Altri ricavi di gestione 1.360 3.587
Totale altri ricavi e proventi 6.553 11.083
Totale ricavi 88.585 84.368

Come già evidenziato nella precedente nota n.1, Informazioni generali, al 31 dicembre 2017, la voce "Altri ricavi di gestione" includeva una componente positiva non ricorrente per un importo di Euro 1.726.

25. Costi operativi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

2018 2017
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (26.434) (21.983)
Costi progetto TEE (3.008)
(5.980)
Altri (575)
Variazione rimanenze (772) 980
Totale costi per materie prime (30.789) (27.534)
Costi per servizi ed altri
Trasporto / stoccaggio gas (1.432) (2.064)
Misurazione / trattamento gas (1.481) (1.332)
Amministratori e sindaci (579) (683)
Spese e consulenze professionali (2.363) (2.677)
Assicurazioni (576) (298)
Manutenzioni (2.810) (1.947)
Trattamento reflui e rifiuti (862) (565)
Servizi specialisti E&P (2.202) (1.277)
Riaddebiti servizi da consorzi (2.936)
(2.452)
Spese e commissioni bancarie (269)
Altri affitti e locazioni (1.675)
(1.585)
Royalties (417)
(320)
Premi e concessioni gas (1.019)
(986)
Cassa Conguaglio (4.016)
(4.206)
Costo del personale in distacco (413)
(1.413)
Altri servizi (2.034)
(3.096)
Accantonamenti e perdite su crediti (424)
(415)
Totale costi per servizi ed altri (25.954) (25.511)

Costi per il personale 26.

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2018 2017
Costo del personale
Salari e stipendi (6.519) (6.674)
Oneri sociali (2.147) (2.314)
TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili (516) (553)
Totale costo del personale (9.182) (9.541)

Per informazioni circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

27. Proventi diversi

La voce proventi diversi include soltanto i dividendi percepiti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A., classificata tra le altre attività non correnti. Nell'esercizio 2018, tali dividendi ammontano ad Euro 271 (Euro 161 nell'esercizio precedente) e sono iscritti tra i proventi diversi in relazione alla tipologia di investimento strutturale in società non quotate operanti nel settore della distribuzione del gas.

Proventi ed oneri finanziari 28_

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2018 2017
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 90
Variazione di fair value di strumenti finanziari રી રે
Proventi finanziari da derivati su commodities 56
Altri proventi finanziari 77 68
Totale proventi finanziari 77 829
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (998) (905)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (488) (479)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (3.375) (3.890)
Interessi passivi su debiti per acquisizioni (493)
Commissioni su finanziamenti (680) (795)
Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse (72) (19)
Oneri finanziari da derivati su commodities (160) (18)
Altri oneri finanziari (174) (125)
Totale oneri finanziari (5.947) (6.724)
Utili (Perdite) su cambi 13 19
Proventi (Oneri) finanziari netti (5.857) (5.876)

I maggiori proventi finanziari del 2017 erano dovuti alle plusvalenze conseguite nella cessione dei titoli detenuti per la negoziazione (pari a 615 migliaia di euro). Dagli stessi titoli erano stati inoltre percepiti dividendi per 90 migliaia di euro.

Gli oneri finanziari hanno registrato una riduzione complessiva di Euro 777 per effetto:

  • del miglioramento della posizione finanziaria e del rimborso del Vendor Loan, avvenuto al termine dell'esercizio 2017, grazie ai quali sono risultati in calo gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (Euro 998 nel 2018 contro Euro 1.398 nel 2017);
  • del progressivo adeguamento dei tassi di attualizzazione dei fondi all'andamento del mercato (Euro 3.375 nel 2018 contro Euro 3.890 nel 2017).

Risultato per azione 29.

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo.

Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria e diluito. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2018
Utile netto/ (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli (1.851) 769
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile / (perdita) base per azione ordinaria (ammontare in Euro (0,04) 0,02
per azione)
31 dicembre 2018
Utile netto / (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli (1.851) 769
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie e potenziali in
43.573 43.573
circolazione (nr./000)
Utile (perdita) base per azione diluito (ammontare in Euro per
azione)
(0,04) 0,02

30. Impeqni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.p.A.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l., da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.p.A..

Ai sensi del contratto quadro, il corrispettivo dell'operazione (totalmente liquidato dal Gruppo Gas Plus) potrà subire integrazioni. Per ciascun nuovo giacimento scoperto tra i prospects facenti parte del Potenziale Esplorativo, sarà dovuto un importo pari al 6,5% annuo per dodici anni del valore della produzione calcolato secondo predeterminati criteri; allo stato attuale non si configura tale fattispecie.

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

Impegni derivanti da contratti di leasing operativo

Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases, applicabile dal 1º gennaio 2019, il Gruppo ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 3.245. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:

< anno >1<5 anni >5 anni Totale
Locazione di terreni 217 4475 3339 1.031
Affitto di immobili 666 1.148 134 1.948
Noleggio impianti di produzione 52 ો રે 67
Locazione autovetture 18 11 29
Noleggio stampanti multifunzione 50 120 170
Totale 1.003 1.769 473 3.245

Nel corso dell'esercizio 2018, il Gruppo Gas Plus ha sostenuto costi per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 1.073, di cui relativi a locazioni di terreni per Euro 249, ad affitto di immobili per Euro 606, al noleggio di impianti di produzione per Euro 73, alla locazione di autovetture per Euro 74 e al noleggio di stampanti multifunzione per Euro71.

Impegni relativi alle concessioni di sfruttamento minerario

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessivi Euro 1.168. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella.

anno (<) rotale
I ner canoni di concessione โ โครที่ 1977 เป็นที่ 1977 ( રેતેડે 398 .

Si segnala che, successivamente alla chiusura dell'esercizio, la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, ha introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 con un emendamento aggiuntivo dell'art. 11 ter, alcune nuove disposizioni normative riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi. In particolare, l'art. 11 ter, punto 12, ha previsto, a decorrere dal 1º giugno 2019, l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte. La potenziale incidenza di tali modificazioni normative dipenderà da variabili allo stato ancora in corso di valutazione, anche all'esito di specifici approfondimenti legali.

31. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.1..

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Crediti commerciali 5 5
Debiti commerciali (3) (4)
Ricavi 28 17
Costi per servizi e altri (259) (500)

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2018 Euro 253, rispetto a Euro 354 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti con parti correlate.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.l.

Come descritto alla nota n. 18, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2018, la Capogruppo Gas Plus S.p.A. non ha erogato dividendi alla società controllante US.FIN. S.r.I..

Per i restanti rapporti con l'impresa controllante US.FIN. S.r.l. si veda più in dettaglio la precedente nota n. 15, Crediti verso imprese controllanti.

32. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, in particolare con riferimento alla Legge 11 febbraio 2019, n. 12 e alla conclusione della procedura per l'acquisizione della società proprietaria degli impianti di distribuzione gas nel comune di Fidenza (PR), non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

33. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi del Gruppo ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi cifenti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o assicurative a prima richiesta per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti. le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e di una sempre più efficiente gestione dei rischi su crediti, il Gruppo ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale contratto, che è stato rinnovato fino al mese di aprile 2023 con un plafond ridotto a 21 milioni di euro, prevede, nei limiti dello stesso plafond contrattualmente stabilito, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

Nella nota n. 13, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio,

l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. A seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante nel 2017, il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 13 milioni di euro, principalmente composte da:

  • fideiussioni per l'acquisto della società Rete Gas Fidenza S.r.l. per 4,3 milioni di euro;
  • fideiussioni per adempimento di imposta di consumo ed addizionale regionale per 2,2 milioni di euro:
  • fideiussioni per trasporto e stoccaggio strategico gas per 2,0 milioni di euro;
  • fideiussioni per garanzia esecuzione lavori di sviluppo o di ripristino nelle concessioni di coltivazione per 2,8 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di società di distribuzione gas metano a garanzia del rispetto dei propri obblighi contrattuali per 0,8 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di alcuni enti locali per il servizio di gestione della distribuzione di gas metano per 0,3 milioni di euro;
  • altre tipologie di fideiussioni per 0,6 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro la linea di finanziamento revolving stipulata con Banco BPM (ed utilizzata interamente al 31 dicembre 2018) assistita dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 19, Debiti finanziari a medio/lungo e a breve termine e per i restanti 1,8 milioni di Euro per linee di credito non assistite da garanzie;
  • 21 milioni di Euro per la linea di credito rotativa a fronte di cartolarizzazione (cessione prosoluto) dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail;
  • 1,5 millioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 0.5 milioni di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

  • 4,5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture e scoperto di conto corrente, assistite da garanzie:
  • 5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie;
  • 19 milioni di Euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 17,65 milioni di Euro per linea di credito utilizzata dal finanziamento Capex, stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 e modificato in data 5 febbraio 2019, dell'importo originario di 64 milioni di Euro:
  • 6 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 0,2 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o esigenze di liquidità delle singole società del gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 19, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, entrambi stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) cosi come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 19, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, fronteggiare questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni, in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni e di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto derivato di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del greggio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Società capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo non è più esposto al rischio prezzo in quanto, a seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante effettuata nel corso del 2017.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

in migliaia di Euro 2018 2017
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. 4.279 4.279
depositi cauzionali fornitori 336 335
anticipi per gare d'ambito 333 306
anticipo per acquisto Rete Gas Fidenza S.r.l. 1.960
Finanziamenti e crediti 28.968 26.496
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.453 14.105
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities 166 266
TOTALE 52.495 45.787

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Utenti civili 11.477 12.205
Utenti industriali 1.167 1.134
Grossisti 6.135 3.824
Altri 10.702 9.893
Totale crediti 29.481 27.056

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Crediti commerciali totali 29.481 27.056
Fondo svalutazione crediti (2.609) (2.827)
Crediti commerciali netti 26.872 24.229
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 26.290 23.942
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. 104 58
Crediti scaduti da oltre 180 gg. 478 229
Totale crediti commerciali netti 26.872 24.229

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro, rinnovato fino ad aprile 2023, con Banca IMI per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2018 il Gruppo ha riconosciuto a Banca IMI una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 410 (per Euro 419 nel corso dell'esercizio 2017).

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2018 e 2017 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2018 2017
Fondo finale anno precedente (2.827) (3.043)
Effetto prima applicazione IFRS 9 (22)
Fondo al 1º gennaio (2.849) (3.043)
Accantonamenti
Utilizzi 240 216
Fondo al 31 dicembre (2.609) (2.827)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione crediti alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

31.12.2018
------------ -- -- -- -- --
Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 22.445 23.158 113 6.114 6.170 10.761
Finanziamento Capex 17.433 18.289 88 1.330 1.409 15.462
Finanziamento Revolving 15.000 15.030 15.030
Scoperti di c/c bancario 5 5 5
Debito incassi per crediti cartolarizzati 3.205 3.205 3.205
Debiti commerciali e altri debiti 39.391 38.391 36.413 2.980
Totale 97.479 99.078 54.852 7.444 7.579 26.223 2.980
di cui:
per capitale 97.851 54.621 7.241 7.243 25.768 2.980
per interessi 1.227 231 203 338 455
Contratti su commodities
Flussi in uscita (3.453) (3.453)
Flussi in entrata 3.558 3.558
Interest rate syap
Flussi in uscita (326) (୧୫) (68) (100) (90)
Flussi in entrata

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

31.12.2017

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 34.351 36.116 195 6.197 6.363 12-515 10.846
Finanziamento Capex 17.650 18.859 ਰੇਰੇ 100 203 403 18.054
Scoperti di c/c bancario 10.018 10.018 10.018
Debito incassi per crediti cartolarizzati 3.726 3.726 3.726
Debiti commerciali e altri debiti 32.485 32.485 29.413 3.072
Totale 98.230 101,204 43.451 6.297 6.566 12,918 28.900 3,072
di cui :
per capitale 98.479 43.157 6.000 6.000 12.000 28.250 3.072
per interessi 2.725 294 297 રેલિયે ਰੇ 18 650
Contratti su commodities
Flussi in uscita (5.180) (5.180)
Flussi in entrata 5.336 5 336
Interest rate swap
Flussi in uscita (686) (105) (106) (174) (211) (ao)
Flussi in entrata ਤੇ ਤੇ 22 13

I flussi futuri indicizzati all'Euribor del Finanziamento Medio Lungo termine e del Finanziamento Capex sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
USD PLN RON USD PLN RON
Crediti commerciali 16.859 14.874
Debiti finanziari (16.859) (2.035) (8.443) (14.874) (2.050) (5.417)
Disponibilità liquide 1 4 2 3 2 3
Debiti commerciali (343) - (298)
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale (339) (2.031) (8.441) (295) (2.048) (5.414)

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2018 2017
Medio 31/12 Medio 31/12
Dollaro statunitense 1,1810 1.1450 1.1293 1.1993
Złoty Polacco 4.2615 4.3014 4.2563 4.1770
Leu Romeno 4.6540 4,6635 4.5687 4-6585

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Neito Utile o Perdita
2018 2017 2018 2017
USD 31 27 40 10
PLN (185) (186)
RON (767) (492)

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2018 2017 2018 2017
USD (38) (33) (26) (23)
PLN 226 228
RON 038 602

Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura su commodities esposti al rischio di cambio.

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2018 2017
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie
Passività finanziarie (57.863) (65.091)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 52.495 45.787
Passività finanziarie (39.616) (33.139)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita di 100 basis point alla diata di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di Euro 308 (al 31 dicembre 2017 -/+ 359 Euro). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commoditv

Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2018, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dal IFRS 9 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2018, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge positiva pari ad Euro 105 (al 31 dicembre 2017 riserva positiva pari a Euro 157), al lordo del relativo impatto fiscale.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas di un Euro al megawattora e/o una variazione del prezzo del brent del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Effetto a P.N. Fiffetto a C.F. Effetto a C.E. Effetto a C.E.
Prezzo Brent + 10% (140)
e prezzo PSV + 1€/MWh (242)
Prezzo Brent - 10% 242 140
E prezzo PSV + 1€/MWh

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2017 e 2018.

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

2018 2017
Debiti finanziari 58.665 66.899
Disponibilità (16.453) (14.105)
Debito Netto 42.212 52.794
Patrimonio Netto 212.962 214.754
Totale Capitale 255.174 267.548
Gearing ratio 16,54% 19,73%

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 9

L'IFRS 9 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 9 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
valutato a fair
value
Altro
ATTIVO
Altre attività non correnti
Attività finanziarie
6.908
166
166 4.279 4.279
166
2.629
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari correnti
25.483
33.182
- 87
490
- 87
490
25.396
32.692

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

Le altre attività non correnti includono per Euro 4.279 partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities, classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):

31.12.2018

Valore
conta bile
Finanziamen
ti e crediti
Attività/passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanzjarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili per
la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizzat Totale voce
O
contabile Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 6.908 2.629 4.279 6.908 6.908
Attività finanziarie 166 166 166 166
Crediti commerciali 26.872 26,872 26.872 26.872
Crediti vs. altri 4.163 4.163 10.970
Crediti vs. controllanti 2 2 4.163
Disponibilità liquide 16.453 16.453 193 2
Totale 54.564 20119 166 4.279 16.453
61.562
16.453
54.564
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti
25.483
87 14.951 10,445 25.483 25,483
Debiti vs. altri non correnti 2.980 2.980 2.980 2.980
Debiti finanziari correnti 33.182 490 20.692 12.000 33.182 33.182
Debiti commercial) 29,560 29.560 29.560 29.560
Debiti vs. altri correnti 6.851 6.851 12,235 6.851
Totale 98.056 577 75.034 22.445 103.440 98.056
31.12.2017
Valore
contabile
Finanziamen
ti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività/passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
passivita
Costo
ammortizzat Totale voce
0
conta bile Fair va ue
Totale 45.787 41-242 266 4.279 - 56.919 45.787
Disponibilità liquide 14.105 14.105 - 3 - 14.105 14.105
2 2 - 1 193
Crediti vs. controllanti - 1 13.206 2.265
Crediti vs. altri 2.265 2.265 - 24.229 24.229
Crediti commerciali 24.229 24.229 -
Attività finanziarie 266 - 266 266 266
Altre attività non correnti 4.920 641 4.279 - 4.920 4.920
ATTIVO

PASSIVO

1.154 63.879
- 6.130 10.181 6.130
23.283 23.283 23.283
26.636 897 - 13.744 26.636 26.636
3.072 - 3.072
40.263
40.263
6.130 99.384 262 - 17.650
3.072
22.351
40.263 - -
3.072
12.000
23.283
34.351

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente (Sig. Davide Usberti) MM

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi, in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. · l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento l'Internal Control – Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002:

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 29 marzo 2019

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2018
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 87
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A.
Rete Deloitte & Touche
Società controllate
Società controllate
102
র্ব
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
Capogruppo Gas Plus S.p.A.
Società controllate
Società controllate
(1)
(3)
(2)
(3)
12
র্ব
10
7

226

Totale

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Certificazione tariffe joint ventures.

(3) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018

Prospetti Contabili e Note Esplicative

Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Indice

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
CONTO ECONOMICO
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
RENDICONTO FINANZIARIO
NOTE ESPLICATIVE
1.
2.
3.
4. Immobilizzazioni immateriali
5.
6. Partecipazioni in società controllate
7.
8. Crediti commerciali
9. Crediti verso controllante
10. Crediti verso controllate
11. Altri crediti
12. Attività finanziarie
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
14. Patrimonio netto
15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine
16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili
17. Debiti commerciali
18. Debiti verso controllate
19. Altri debiti
20. Ricavi
21. Costi per materie prime, materiali di consuno e servizi
22. Costi per il personale
23. Oneri e proventi diversi
24. Proventi ed oneri finanziari
25. Impegni e rischi
26. Rapporti con parti correlate
27. Eventi successivi alla data di bilancio
28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri
29. Altre informazioni

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Importi in Euro Note 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
ATTIVITA'
Attività non corrente 4 35.048 365.134
Immobilizzazioni immateriali 5 121.683 130.257
Immobili, impianti e macchinari 6 294.917.060 295.192.544
Partecipazioni in società controllate 7 47.277 74.319
Imposte differite attive
Totale attività non corrente 295.121.068 295.762.254
Attività corrente
Crediti commerciali 8 5.429 4.600
Di cui con parti correlate: 5.185 4.575
Crediti verso controllate 10 35.604.259 35.899.394
Crediti verso controllante 9 79.610 79.915
Crediti per imposte sul reddito 7 236.885 236.885
Altri crediti 11 1.024.362 695,563
Attività finanziarie 12 166.342 266.418
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 10.498.321 7.607.612
Totale attività corrente 47.615.208 44.790.387
TOTALE ATTIVITA' 342.736.276 340.552.641
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale ] पे 23.353.002 23.353.002
Riserve 14 184.699.460 180.558.370
Altre componenti di patrimonio netto 14 42.538 21.510
Risultato del periodo 14 5.214.553 4.081.114
TOTALE PATRIMONIO NETTO 213.309.553 208.013.996
PASSIVITA'
Passività non correnti
Debiti finanziari ાં ર 25.483.536 40.262.941
TFR, quiescenza ed obblighi simili 16 1.175.008 1.190.224
Fondo imposte differite 12.147
Totale passività non correnti 26.670.691 41.453.165
Passività correnti
Debiti commerciali 17 511.092 491.099
Debiti verso controllate 18 70.533.610 75.760.488
Debiti finanziari correnti 15 29.972.077. 12.891.546
Altri debiti 19 1.275.720 1.584.470
Debiti per imposte sul reddito 463.538 357.877
102.756.032 91.085.480
Totale passività correnti 132.538.645
TOTALE PASSIVITA' 129.426.723
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA 342.736.276 340.552.641

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Importi in Euro Note 2018 2017
Ricavi 20 3.900.537 4.694.068
Di cui con controllante, controllate e parti correlate: 3.900 537 4.694.068
Altri ricavi e proventi 20 49.689 55.463
Totale Ricavi 3.950.226 4.749.531
Costi per materie prime e materiali di consumo 21 (30.266) (25.628)
Costi per servizi e altri 21 (2.345.808) (2.593.390)
Di cui con controllate e parti correlate: (249.460) (216.241)
Costo del personale 22 (3.397.128) (3.881.971)
(Oneri) e Proventi diversi 23 5.747.177 5.032.162
Di cui con controllate e parti correlate: 5.747.177 5.032.162
Ammortamenti 4-5 (98.805) (138.193)
RISULTATO OPERATIVO 3.825.396 3.142.511
Proventi finanziari 24 3.728.234 2.537.384
Di cui con controllate e parti correlate: 3 557 238 756.406
Oneri finanziari 24 (4.415.169) (2.974.388)
Di cui con controllate e parti correlate: (177.275) (1.081.635)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.138.461 2.732.507
Imposte sul reddito 7 2.076.092 1.348.607
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 5.214.553 4.081.114

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 26, Rapporti con parti correlate,

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Importi in Euro 2018 2017
Risultato del periodo 5.214.553 4.081.114
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR
Imposte
55.971
(13.433)
28.302
(6.792)
Totale utile (perdita) di Conto economico
complessivo al netto delle imposte
42-538 21.510
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte
5.257.091 4.102.624

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.

Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato) Gas Plus S.p.A.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017

Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Riserva Utili Risultato Totale
Importi in Euro Capitale sovrap. legale C/ capitale per azioni cash flow differenze indivisi d'esercizio patrimonio
azion) proprie (f hedge attuariali TFR
Saldo al 1º gennaio 2017 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592 (222.978) 85.890.397 7.172.522 203.911.373
Destinazione utile e dividendi 72.522
Altri movimentı
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte 21.510 4.081.114 4.102.624
Saldo al 31 dicembre 2017 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (201.468) 93.062.918 4.081.114 208.013.996
Effetto prima applicazione IFRS 9 38.466 38.466
Saldo al 1º gennaio 2018 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) 201.468) 93.101.384 4.081.114 208.052.462
Destinazione utile e dividendi 4.081.114 4.081.114
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte 42.538 5.214.553 5.257.091
Saldo al 31 dicembre 2018 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) 158.930 97.182.498 5.214.553 213.309.553

(1) = al 31 dicentre 2018, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni al 2,98% del capitale sociale) per un corrispetivo complessivo di 9.599.592 Euro.

Gi effetti conseguenti alla prima applicional patrimonio rato al 1° gennar 2018, sezza estatement dei dati comperativi. Non si segnalano efteti elativ alla prima applicazione dell'IFRS 15.

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017

2018 2017
Flussi finanziari dell'attività operativa
Utile netto
5.214.553 4.081.114
Ammortamenti 98.805 138.193
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali (200) (10.110)
Variazione di fair value delle attività e passività finanziarie 275.484
Variazione imposte differite 13.609 1.361.119
Variazione crediti commerciali verso società correlate 65.831 (566.956)
Variazione debiti commerciali 19.849 91.661
Variazione netta crediti/debiti da consolidato fiscale verso società
controllate 1.077.564 (1.443.541)
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate 490.450 989.059
Variazione netta crediti/debiti imposte sul reddito da consolidato fiscale 105.661 765.615
Variazione netta altre attività e passività correnti (637.549) 31.376
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili (15.216) (4.473)
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 6.708.841 5.433.057
Acquisto di beni materiali (72.653) (47.459)
Acquisto di beni immateriali (26.100) (10.175)
Ricavi per cessione di beni materiali 200 10.110
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (98.553) (47.524)
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 38.027 (180.661)
Variazione netta per attività di cash pooling (6.813.577) (23.820.092)
Ricavi per vendita attività finanziarie a breve termine 3.112.462
Finanziamenti ricevuti 15.000.000 17.650.000
Finanziamenti rimborsati (12.000.000) (7.000.000)
Dividendi pagati
Altre variazioni di patrimonio netto 55.971 28.301
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento (3.719.579) (10.209.990)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 2.890.709 (4.824.457)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 7.607.612 12.432.069
Disponibilità liquide alla fine del periodo 10.498.321 7.607.612
Dividendi incassati da società controllate 6.022.661 5.032.162
Imposte pagate nell'esercizio 1.011.680
Oneri finanziari netti pagati nell'esercizio 738.353 694.985

NOTE ESPLICATIVF

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A.. La società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio d'esercizio. La pubblicazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2019.

つ Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato. dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • . nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

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  • il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

Principi contabili e criteri di valutazione 3.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20.0%
Automezzi 20,0-25,0%

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati, se necessario, alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte

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internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla diata di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdite di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Le eventuali svalutazioni sono rilevate come oneri diversi nel conto economico

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in

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funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Il nuovo principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

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Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi -- ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione:
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

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Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Svalutazione di attività finanziarie

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di

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valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini del valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. "Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico - è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;

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  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

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Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie deve essere rivista.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di

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cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato:
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato:
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su tassi di interesse e su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

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Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Il nuovo principio IFRS 15 stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente:
  • identificazione delle performance obligations del contratto:
  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal reddito (perdita) fiscale delle società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in

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cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Utilizzo di stime contabili

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

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Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdita di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato degli idrocarburi poiché esso influisce sui costi delle loro attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2018

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1º gennaio 2018.

In relazione al principio IFRS 9 - Financial Instruments, la Società si è avvalsa della facoltà di rilevare direttamente a patrimonio netto al 1º gennato 2018 gli effetti conseguenti alla prima applicazione del principio, senza effettuare la riesposizione dei dati comparativi degli esercizi precedenti posti a confronto.

Non vi sono stati effetti nell'adozione del nuovo principio contabile in materia di valutazione dei crediti, poiché la clientela della Società è composta quasi esclusivamente da società controllate.

Tra le passività finanziarie, gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile sono relativi alla rinegoziazione, stipulata in data 23 dicembre 2014, del Finanziamento a Medio Lungo Termine verso Banca IMI S.p.A. sottoscritto dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A. e contabilizzato secondo il criterio del costo ammortizzato. Il ricalcolo del tasso di interesse effettivo del finanziamento, considerando i nuovi flussi di cassa contrattuali previsti, comporta un aumento al 1° gennaio 2018 del patrimonio netto di 38.466 Euro (al netto del relativo effetto fiscale).

Infine, si è provveduto alla riesposizione della quota residua delle commissioni up-front di accensione del Finanziamento Capex Banca IMI a deduzione del relativo debito finanziario.

Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1° gennaio 2018.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

(Importi in euro) Pubblicato
31 dicembre 2017
Effetti adozione
TERS 9
Riclassifiche Riesposto
gennaio 2018
lo
Attività non correnti
di cui:
295.762.254 (338.609) 295.423.645
Immobilizzazioni immateriali 365.134 (338.609) 26.525
Attività correnti 44.790.387 44.790.387
TOTALE ATTIVITA' 340.552.641 (338.609) 340.214.032
PATRIMONIO NETTO 208.013.996 38.466 - 208.052.462
Passività correnti 91.085.480 91.085.480
Passività non correnti
di cui:
41.453.165 (38.466) (338.609) 41.076.090
Debiti finanziari a lungo termine 40.262.941 (50.613) (338.609) 39.873.719
Fondo imposte differite 12.147 12.147
TOTALE PASSIVITA' 132.538.645 (38.466) (338.609) 132.161.570
TOTALE PATRIMONIO NETTO
I PASSIVITA!
340.552.641 (338.609) 340.214.032

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1º gennaio 2018, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:

  • principio IFRS 15, "Revenue from Contracts with Customers", le attività di analisi condotte hanno evidenziato, in relazione al principio del "principal vs agent", che per tutti i contratti in essere, la Società riveste la qualità di "principal"; non vi sono stati quindi effetti di prima applicazione di tale principio;
  • emendamento all'IFRS 2, "Classification and measurement of share-based payment transaction":
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle";
  • emendamento allo IAS 40, "Transfers of Investment Property";
  • interpretazione IFRIC 22, "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration".

Dal 1º gennaio 2019 saranno applicabili il seguente principio contabile internazionale ed i seguenti emendamenti e interpretazioni :

IFRS 16 -- Leases

Il nuovo principio sostituirà il principio IAS 17 e modificherà la contabilizzazione dei leasing operativi per i conduttori che noleggiano/affittano un'attività specifica. In base a questo nuovo principio, si definisce lease un contratto per cui, in cambio di un corrispettivo, il conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specifica, per un periore a 12 mesi. Alla data di prina applicazione, si procederà all'iscrizione di un'attività, quale dirito d'uso ai sensi dell'IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finarizino di pari importo. Il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento sulla durata residua del contratto. Il debito finanziario si ridurrà nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio/affitto pagato sarà utilizzata a servizio del prestito e la restante quota sarà contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi, non sarà più iscritto tra i costi della produzione. La Società ha sostanzialmente completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali invenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è deciinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

l'analisi degli stessi al fine di comprendenti ai fini del principio. Gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione sono riassunti nella tabella seguente:

(Importi in migliaia di euro) Data di transizione
1º gennaio 2019
Attività non correnti
Diritti d'uso 379
TOTALE ATTIVITA' 329
Passività non correnti
Passività finanziarie per i lease
113
Passività correnti
Passività finanziarie per i lease 216
TOTALE PASSIVITA' 329

Qui di seguito si riporta la riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease dei presente bilancio al 31 dicembre 2018 (per il cui dettaglio si rimanda alla successiva nota n. 25, Impegni e rischie l'impatto atteso dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019.

(Importi in migliaia di euro)
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 386
Pagamenti aggiuntivi per i lease al 31 dicembre 2018
Canoni per short-term and low value lease (esenzione) (55)
Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1°
gennaio 2019 331
Effetto di attualizzazione (2)
Passività finanziaria per i lease dovuta alla transizione
IFRS 16 al 1º gennaio 2019 329

IFRS 9 - Prepayment Features with Negative Compensation

Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. La Società non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.

IFRIC 23 - Uncertainty over Income Tax Treatments

Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Tall incertezze nella deterninazione delle passività per imposte devono essere riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Non è previsto nessun nuovo obbligo d'informativa ma il documento sottolinea che l'entità dovià stabilire se sarà necessario fornire informazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1º gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. La Società non si attende un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questa interpretazione.

Al 31 dicembre 2018, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Alla data di riferimento del presente bilancio d'esercizio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi ed emendamenti:

  • principio IFRS 17, "Insurance Contracts";

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • emendamento allo IAS 28, "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures";
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2015-2017 Cycle";
  • emendamento allo IAS 19, "Plant Amendment, Curtailment or Settlement";
  • emendamento allo IFRS 3, "Definition of a Business";
  • emendamento allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of Material";
  • emendamento allo IFRS 10 e allo IAS 28, "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture".

La Società sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Immobilizzazioni immateriali 4.

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 35.048 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:

Licenze d'uso
software
Marchi e
Licenze
Migliorie su
beni di terzi
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto 70.125 1.777 460.185 532.087
Investimenti 10.175 10.175
Ammortamenti (53.775) (1.777) - (55.552)
Altre variazioni - (121.576) (121.576)
Saldo finale netto 26.525 - 338.609 365.134
Saldo finale lordo 1.835.216 8.000 14.431 338.609 2.196.256
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.808.691) (8.000) (14.431) (1.831.122)
Saldo finale netto 26.525 - - 338.609 365.134
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 26.525 338.609 365.134
Riclassifica (338.609) (338.609)
Investimenti 26.100 26.100
Ammortamenti (17.578) (17.578)
Altre variazioni
Saldo finale netto 35.048 - 35.048
Saldo finale lordo 1.861.316 8.000 14.431 1.883.747
Fondo ammortamento e svalutazioni 1.826.268) (8.000) (14.431) (1.848.699)
Saldo finale netto 35.048 - 35.048

Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 330.086 per l'effetto combinato di:

  • · un incremento di Euro 26.100 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio riguardanti l'acquisizione di licenze software;
  • · un decremento di Euro 17.578 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio;
  • un decremento di Euro 338.609 per la riclassifica degli oneri accessori sostenuti dalla Società per la sottoscrizione del Finanziamento Linea Capex stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 (per maggior dettaglio si veda la nota n. 15 Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine).

5. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 121.683 al 31 dicembre 2018 e sono dettagliabili come segue:

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2017
Saldo iniziale netto 2.854 162.585 165.439
Investimenti 890 46.569 47.459
Ammortamenti (527) (82.114) (82.641)
Alienazioni
Saldo finale netto 3.217 127.040 130.257
Saldo finale lordo 17.245 1.470.872 1.488.117
Fondo ammortamento (14.028) (1.343.832) (1.357.860)
Saldo finale netto 3.217 127.040 130.257
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 3.217 127.040 130.257
Investimenti 5.800 66.853 72.653
Ammortamenti (741) (80.486) (81.227)
Alienazioni
Saldo finale netto 8.276 113.407 121.683
Saldo finale lordo 23.045 1.537.725 1.560.770
Fondo ammortamento (14.769) (1.424.318) (1.439.087)
Saldo finale netto 8.276 113.407 121.683

Le immobilizzazioni si incrementano per effetto dell'acquisto di apparecchiature informatiche ed impianti telefonici per complessivi Euro 72.653 e si decrementano per gli ammortamenti dell'esercizio per Euro 81.227.

6. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate hanno un valore di Euro 295.192.544, come viene evidenziato nella seguente tabella:

Versamenti
Saldo iniziale soci Svalutazioni Saldo Finale
31 dicembre 2018
Gas Plus Energia S.r.l. 251.643 251.643
Gas Plus Italiana S.r.l. 91.000.016 91.000.016
GP Infrastrutture S.r.). 65.714.019 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.I. 2.500.000 2.500.000
Gas Plus Storage S.r.1. 1.788.354 (275.484) 1.512.870
Idrocarburi Italiana S.r.1. 133.938.512 133.938.512
Totale 295.192.544 (275.484) 294.917.060

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Dati al 31 dicembre 2018
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus
Italiana
S.r.l.
Gb
Infrastrutture
S.r.l.
Gas Plus
Energia
S.r.l.
Gas Plus
Vendite
S.r.l.
Gas Plus
Storage
S.r.l.
Idrocarburi
Italiana
S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione 100,00% 100,00% 85,29% 100,00 % 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2018 31.12.2018 31.12.2018 31.12.2018 31.12.2018 31.12.2018
Attivita* 132.335 95.327 4.802 30.561 3.215 159.44
Passività* 63.279 12.018 4.034 24.828 1.703 29.280
Ricavi* 33.384 23.589 3.456 43.322 92
Utile/(perdita)* (4.601) 4.976 36 1.216 (164) (546)
Patrimonio Netto 69.056 83.309 768 5.733 1.513 130.161
Patrimonio Netto di
Competenza 69.056 83.309 ર્સ્ટેન્ડ 5.733 1.513 130.161
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2018 91.000 65.714 252 2.500 1.513 133.939

*Dati secondo principi contabili italiani

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore

Gas Plus Storage S.r.l.

Gas Plus Storage S.r.l. ha realizzato nel corso dell'esercizio 2018 una perdita pari ad Euro 164.243, raggiungendo un patrimonio netto positivo al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 1.512.870. La società controllante Gas Plus S.p.A. ha svalutato la partecipazione per Euro 275.484 allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.1. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2018 una perdita pari a Euro 4.601.359 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 69.055.973.

Il differenziale negativo tra valore di carico della partecipazione, pari a Euro 91.000.016, e il relativo patrimonio netto, pari a Euro 69.055.973 ha pertanto raggiunto complessivamente l'importo di Euro 21,944,043.

Tale differenziale negativo è da attribuirsi, oltre alla distribuzione di dividendi (relativi al periodo 2012-2013 per Euro 9.934.039), prevalentemente ai seguenti fattori:

  • l'anomalo andamento degli scenari energetici dei precedenti esercizi, attualmente in sensibile ripresa;
  • il perdurare dell'interruzione della produzione della concessione di Garaguso che si è protratto , sostanzialmente dal 2012 a seguito di un guasto della condotta di trasporto;
  • gli esiti negativi di alcune attività esplorative estere che, nel solo esercizio 2018, hanno comportato oneri per la svalutazione della partecipazione in Gas Plus International B.V. per Euro 3.509.333.

Il maggior valore di iscrizione a bilancio rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto non è comunque ritenuto indicatore di perdita di valore della partecipazione e resta giustificato:

dalle prospettive reddituali della società, grazie agli scenari energetici in ripresa e al riavvio della produzione della concessione di Garaguso nel febbraio 2019;

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • dal valore delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2018. superiore al dato di bilancio delle attività riferite a tali riserve, essendo dette riserve state acquisite nell'anno 2004 in presenza di livelli degli scenari energetici inferiori rispetto a quelli attuali e del recente passato. Inoltre, l'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2018 relative ai titoli minerari è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM in 1.696.19 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.

Infine si segnala che, all'inizio del 2019, Gas Plus Italiana S.r.1. ha ceduto ad una società di nuova costituzione, controllata direttamente dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A., la partecipazione nella società Gas Plus International B.V., titolare del progetto di sviluppo in Romania, al valore di carico al 31 dicembre 2018 di 12 milioni di Euro. A decorrere dal 2019 i risultati economici di Gas Plus Italiana S.r.l. non rifletteranno pertanto gli oneri delle iniziative E&P all'estero.

Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di verificare il valore recuperabile della partecipazione.

Idrocarburi Italiana S.r.l.

Il patrimonio netto di Idrocarburi Italiana S.r.l. ammonta ad Euro 130.161.106. L'attivo patrimoniale di Idrocarburi Italiana S.r.l. è costituito quasi esclusivamente dalla partecipazione in Società Padana Energia S.p.A. Il patrimonio netto della società controllata risulta inferiore rispetto al valore di carico della partecipazione per circa 4 milioni di Euro e tale maggior valore di iscrizione riflette il maggior valore di Società Padana Energia S.p.A. rispetto al valore di iscrizione della stessa nel bilancio di Idrocarburi Italiana S.r.1.

Il valore di iscrizione di Società Padana Energia S.p.A. è pari ad Euro 159.268.428 a fronte di una corrispondente quota di patrimonio netto pari ad Euro 170.224.653.

Società Padana Energia S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2018 con un risultato positivo, grazie al contributo della produzione del giacimento di Mezzocolle per l'intero 2018 (gas-in avvenuto nel mese di agosto 2017) e nonostante la temporanea sospensione della produzione di petrolio nel sito di Mirandola per interventi di manutenzione conclusisi nell'ultimo trimestre.

Inoltre l'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2018 relative ai titoli minerari è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM in 2.574,8 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.

Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di verificare il valore recuperabile di tale partecipazione.

Altre partecipazioni in società controllate

In considerazione dei positivi risultati conseguiti nell'esercizio e del valore del patrimonio netto delle altre società controllate, Gas Plus S.p.A. non ha individuato potenziali indicatori di perdite di valore del relativo valore di iscrizione a bilancio.

7. Imposte sul reddito

Il saldi delle voci attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Imposte differite attive, relative a:
Fondo TFR 42.134 55.304
Altro 5.143 19.015
Totale imposte differite attive 47.277 74.319
Imposte differite passive, relative a:
Strumenti finanziari (12.147)
Totale fondo imposte differite attive (12.147)

I crediti per le imposte sul reddito pari a Euro 236.885 non sono variati rispetto all'anno precedente e sono dovuti al rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla Società per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Risultato ante imposte 3.138.461 2.732.507
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 29,57% 29,57%
Imposte teoriche (928.043) (808.002)
Costi non deducibili (95.433) (49.582)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 1.373.167 1.147.333
IRAP non deducibile 174.812 152.201
Effetto consolidato fiscale mondiale 1.066.295 787.410
Svalutazioni civilistiche eccedenti (516.082)
Altre variazioni 485.294 635.329
Imposte sul reddito dell'esercizio 2.076.092 1.348.607
Imposte correnti 2.062.220 (26.096)
Imposte anticipate 13.872 1.374.703
Imposte sul reddito dell'esercizio 2.076.092 1.348.607
Aliquota effettiva d'imposta (66,15%) (49,35%)

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.1., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società ooongano ega assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 29 gennaio 2019, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2018-2020. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2018-2020 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2018 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.).

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2018 per un minor carico fiscale di Euro 1.066.295 (nel bilancio 2017 per un minor carico fiscale di Euro 787.410).

8. Crediti commerciali

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2018 ad Euro 5.429, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Crediti per servizi 5.429 4.600
Totale crediti 5.429 4.600
Fondo svalutazione
Crediti commerciali netti 5.429 4.600

I crediti per servizi derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Al 31 dicembre 2018 non ci sono i crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni (al 31 dicembre 2017 erano pari ad Euro 21).

Crediti verso controllante 9

I crediti verso controllante, pari ad Euro 79.610 al 31 dicembre 2018 (79.915 al 31 dicembre 2017), includono per Euro 1.525 crediti commerciali per servizi che derivano da prestazioni svolte nelle aree tesoreria e segreteria di direzione e per Euro 78.085 il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us. Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

10. Crediti verso controllate

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2018 sono pari ad Euro 35.604.259 classificati tra le attività correnti. I crediti verso controllate correnti sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti verso controllate 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Crediti finanziari 31.057.579 30.548.602
Crediti per consolidato fiscale 2.595.548 3.570.616
Crediti per regime IVA di Gruppo 916.848 331.852
Crediti per fair value su derivati 166.836 514.521
Crediti commerciali 867 448 933.803
Totale crediti verso controllate 35.604.259 35.899.394

I crediti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2018 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate e sono in linea con il saldo dell'anno scorso. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato

I crediti per consolidato fiscale derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2018 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 7. Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2018. I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018.

I crediti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2018 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione ai rischi di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.1, Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato nel corso dell'anno 2018, contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I crediti commerciali verso controllate derivano da prestazioni di servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Altri crediti 11.

Gli altri crediti, pari ad Euro 1.024.363 al 31 dicembre 2018, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
IVA 828.078 407,489
Acconti a fornitori 1.121 20.987
Crediti diversi 1.108 336
Ratei e risconti 194.056 266.751
Totale altri crediti 1.024.363 695.563

Come già segnalato nella precedente nota n. 10, Crediti verso controllate, a partire dall'esercizio 2015, nella posizione IVA della Società confluiscono i crediti/debiti IVA anche delle società controllate che hanno aderito al regime IVA di Gruppo.

Attività finanziarie 12.

Le attività finanziarie, pari a Euro 166.342 al 31 dicembre 2018 (Euro 266.418 al 31 dicembre 2017) includono solo il fair value di contratti derivati su commodity.

Negli esercizi 2018 e 2017, non sono stati effettuati acquisti e cessioni di partecipazioni in società quotate.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 10.498.321 al 31 dicembre 2018, sono dettagliate nella tabella seguente:

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
( assa 1.053 576
Conti correnti bancari 10.497.268 7.607.036
Totale 10.498.321 7.607.612

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

14 Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto della variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2018 e 2017, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2018 e 2017, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e la Riserva Versamenti c/capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2017.
  • Azioni proprie, che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2017. Al 31 dicembre 2018, la società detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • La riserva di cash flow hedge che risulta nulla al 31 dicembre 2018. Si segnala, infatti, che in considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, il contratto derivato di copertura in essere non soddisfa i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2018 la Società non ha erogato nessun dividendo.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2018, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono gli oneri attuariali legati alla valutazione del fondo TFR per una variazione positiva, al netto delle relative imposte anticipate, di Euro 42.538 (nell'esercizio 2017, la variazione positiva era di Euro 21.510).

Possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve:

Natura desorizione Importo Possibilità
C
Quota
disponibile
Billizzazioni effettuate ne
tre esercizi precedenti
Titlivazione Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 23.353.002
Riserve di capitale:
- Riserva da sovraprezzo azioni 85,605.531 A-B-C 85.605.531
- Versamenti in conto capitale 7,041.890 A-B-C 7.041.890
Riserve di utili:
- Riserva legale 4.670.600 A-B 4.670.600
Utili portati a nuovo 86.399.027 A-B-C 86.399.027 8.714.589
Utili portati a nuovo (riserva per avanzo di
scissione) 1.024.949 A-B-C 1.024.949
Totale 208.095.000 184.741.997
Quota non distribuibile 4.670.600
Residua quota distribuibile 180.071.397

Legenda:

A disponibile per aumento di capitale

B disponibile per copertura perdite

C distribuibile ai soci

15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
A breve
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 12.000.000 12.000.000
Finanziamento Banco BPM Euribor 1/3 m + spread 15.000.000
Finanziamento CAPEX Euribor 3/6 m + spread 2.482.031
Fair value derivato interest rate swap 323.204 377.025
Fair value derivati commodities swap 166.836 514.521
Totale a breve termine 29.972.072 12.891.546
A medio/lungo
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 31/12/2020 10.445.305 22.351.451
Finanziamento CAPEX Euribor 3/6 m + spread 31/12/2020 14.950.937 17.650.000
Fair value derivato interest rate swap 87.295 261.490
Totale a medio/lungo termine 25.483.536 40.262.941
Totale debiti finanziari 55.455.608 53.154.487

Al 31 dicembre 2018 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari a breve termine per 29.972.072 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per Euro 25.483.536.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Finanziamento Revolving Banca IMI

La linea di finanziamento Revolving Banca IMI di Euro 15 milioni che risultava non utilizzata al termine del precedente esercizio, né per cassa né per firma, è stata cancellata con effetto dalla data del 21 giugno 2018 e sostituita da una nuova linea Revolving con Banco BPM.

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 14 giugno 2018, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.1, GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. ed Idrocarburi Italiana S.r.l. hanno stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a mediolungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 14 giugno 2021.

Alla data del 31 dicembre 2018, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni.

Gas Plus S.p.A. è impegnata a garantire le obbligazioni assunte dalle altre società beneficiarie del finanziamento.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo, su base forfettaria nel primo anno, è pari a Euro 6.663 ed è inclusa negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi annualmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • · Indebitamento finanziario netto/EBITDA:
  • · Indebitamento finanziario netto/patrimonio netto

Gas Plus S.p.A. deve comunicare annualmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate beneficiarie della linea, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

  • · una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta";
  • · una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, la Società, utilizzando la liquidità disponibile generata dall'attività del Gruppo, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni.

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2018, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 12 milioni di Euro, giungendo così ad un debito residuo pari a 22,6 milioni di Euro, da rimborsare secondo il seguente piano di ammortamento.

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 22.600.000

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte di Gas Plus S.p.A..

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2018, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

In data 5 febbraio 2019, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca Imi un accordo modificativo di tale contratto che le consentirà, sino al 30 giugno 2019, di utilizzare la linea di credito non erogata al 31 dicembre 2018 per l'importo massimo di 20,1 milioni di euro ai fini del finanziamento del progetto "Midia" in Romania.

Nell'anno 2018 Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per Euro 17.650. Il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 1.241.016
31 dicembre 2019 1.241.016
30 giugno 2020 1.378.906
31 dicembre 2020 13.789.062
Totale 17.650.000

Al 31 dicembre 2018, l'importo degli interessi passivi addebitati per tale finanziamento sono stati complessivamente pari ad Euro 357.903 (Euro 95.114 al 31 dicembre 2017).

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • · il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • · il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2018 tali parametri risultano rispettati.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2018 e 2017. Si evidenziano separatamente i crediti e i debiti correnti verso società correlate per rapporti di cash pooling.

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
1.054 576
A. Cassa
B. Altre disponibilità liquide:
Conti correnti bancari 10.497.268 7.607.036
B. Totale altre disponibilità liquide 10.497.268 7.607.036
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 10.498.322 7.607.612
E. Crediti finanziari correnti da parti correlate 31.224.415 31.063.123
F. Altri crediti correnti 166.342 266.418
G. Debiti bancari correnti 15.000.000
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 14.482.031 12.000.000
l. Debiti finanziari correnti verso parti correlate 68.495.116 74.899.792
J. Altri debiti correnti 490.041 891.546
K. Indebitamento finanziario corrente (G)+(H)+(I)+(J)+(J) 98.467.188 87.791.338
L. Indebitamento finanziario netto corrente (K)-(D)-(E)-(F) 56.578.110 48.854.185
M. Debiti bancari non correnti 25.396.241 40.001.451
N. Obbligazioni emesse
O. Altri debiti non correnti 87.295 261.490
P. Indebitamento finanziario non corrente (M)+(N)+(N)+(O) 25.483.536 40.262.941
Q. Indebitamento finanziario netto (L) + (P) 82.061.646 89.117.126

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

31 dicembre Flussi
monetari
Flussi non monetari 31 dicembre
2017 Variazione fair
value
Altre variazioni 2018
Debiti finanziari correnti
Debiti finanziari correnti verso parti correlate
Crediti finanziari correnti verso parti
correlate
Debiti finanziari non correnti
Attività finanziarie correnti
12.891.546
74.899.792
(31.063.123)
40.262.941
(266.418)
3.000.000
(6.304.600)
(508.977)
-
-
(401.505)
(100.076)
347.685
(174.195)
100.076
14.482.031
(14.605.210)
MA
29.972.072
68.495.116
(31.224.415)
25.483.536
(166.342)
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento
96.724.738 (3.813.577) (228.015) (123.179) 92.559.967
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (7.607.612) (2.890.709) (10.498.321)
Indebitamento finanziario netto 89.117.126 (6.704.286) (228.015) (123.179) 82.061.646

16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 1.162.896 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2018 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 1.57%
- Tasso annuo di inflazione 1,50%
- Tasso annuo di incremento TFR 2.625%
- Incremento annuo retribuzioni 3.00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2.00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2018 e 2017:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Saldo iniziale 1.180.522 1.198.009
Benefici pagati (59.757) (90.052)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (59.757) (90.052)
Costo del servizio 82.127 91.611
Interessi netti 15.975 17.256
Subtotale incluso nel conto economico 98.102 108.867
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
demografiche
(32.880) (983)
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (23.091) (27.319)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (55.971) (28.302)
Saldo finale 1.162.896 1.180.522

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2018, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione 40,25% (0,25%) Assunzione 40,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (21.641) 21.042 Tasso di attualizzazione 28.592 (29.791)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 65.318
Entro 2 anni 60.359
Entro 3 anni 78.639
Entro 4 anni 93.752
Entro 5 anni 63.249

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2018 è di 14,3 anni.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 12.112 (per Euro 9.702 al 31 dicembre 2017) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1º dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1º novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

17. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali, al 31 dicembre 2018 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Fornitori Italia 474.861 472.995
Fornitori estero 36.231 18.104
Totale debiti commerciali 511.092 491.099

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 - 90 giorni.

18. Debiti verso controllate

La seguente tabella riporta il dettaglio dei debiti verso controllate al 31 dicembre 2018 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Debiti verso controllate 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Debiti finanziari 68.328.774 74.633.374
Debiti per consolidato fiscale 236.916 134.420
Debiti per regime IVA di Gruppo 1.787.085 711.639
Debiti per fair value su derivati 166.342 266.418
Debiti commerciali 14.493 14.637
Totale debiti verso controllate 70.533.610 75.760.488

I debiti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2018 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le altre società del gruppo. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata ed una ottimizzazione della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

I debiti per consolidato fiscale si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2018 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 7, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2018. I debiti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018.

I debiti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2018 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione al rischio di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato, nel corso dell'anno 2018. contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I debiti commerciali derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire alla società Capogruppo l'erogazione dei servizi centrali.

Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

19. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2018 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Altri debiti 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Debiti verso il personale 596.512 785.803
Debiti verso istituti di previdenza 370.758 425.239
Ritenute 166.231 165.630
IVA
Amministratori e sindaci 121.146 183.346
Ratei e risconti 1 567 7.676
Altri 19.506 16.776
Totale altri debiti 1.275.720 1.584.470

20. Ricavi

I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2018 2017
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 1.250 6.000
- società controllate 3.895.037 4.680.568
- società correlate 4.250 7.500
Totale ricavi 3.900.537 4.694.068
Rimborsi vari 1.629 28.332
Plusvalenza su alienazioni di imm. materiali 200 10.110
Sopravvenienze attive 47.860 17.021
Totale altri ricavi e proventi 49.689 55.463
Totale ricavi 3.950.226 4.749.531

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi all'esercizio al 31 dicembre 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costi per materie prime e materiali di consumo 2018 2017
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (6.327) (5.118)
Carburanti (20.771) (19.126)
Materiale informatico (1.003) (583)
Altri acquisti (2.165) (801)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (30.266) (25.628)
Costi per servizi ed altri 2018 2017
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (304.611) (403.866)
Spese e consulenze professionali (792.645) (865.092)
Assicurazioni (44.528) (55.750)
Manutenzioni (274.331) (286.062)
Utenze passive (167.389) (168.396)
Spese e commissioni bancarie (5.680) (8.782)
Altri affitti e locazioni (284.270) (269.453)
Altri servizi (154.192) (150.959)
Oneri diversi di gestione (318.162) (385.030)
Totale costi per servizi ed altri (2.345.808) (2.593.390)
Totale costi operativi (2.376.074) (2.619.018)

22. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio al 31 dicembre 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2018 2017
Personale
Salari e stipendi (2.527.073) (2.867.956)
Oneri sociali (686.438) (809.212)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (183.617) (204.803)
Totale costo del personale (3.397.128) (3.881.971)

Il costo del personale è diminuito per complessivi Euro 484.843 principalmente per effetto del rilascio di stanziamenti passivi di pregressi esercizi non più dovuti.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2018 e 2017 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Numero medio dipendenti 2018 2017
dirigenti 3 3
quadri / impiegati 40 38
operai -
Totale 43 42

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

23. Oneri e proventi diversi

Gli oneri e proventi diversi, al 31 dicembre 2018, risultano pari a Euro 5.747.177 (nel 2017 Euro 5.032.162).

I proventi diversi includono i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente per complessivi Euro 6.022.661. Tali dividendi sono stati distribuiti dalle controllate GP Infrastrutture S.r.1. per Euro 5.000.000 (nel 2017 per Euro 4.000.000), Gas Plus Vendite S.r.1. per Euro 1.000.000 (lo stesso importo nel 2017), Gas Plus Energia S.r.l. per Euro 22.661 (nel 2017 Euro 32.162).

Gli oneri diversi pari a Euro 275.484 al 31 dicembre 2018 sono dovuti alla svalutazione della partecipazione nella controllata Gas Plus Storage S.r.1.. Con tale svalutazione è stato allineato il valore di carico della partecipazione al patrimonio netto della controllata.

24_ Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2018 2017
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 89.667
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 679.235 47.566
Interessi attivi su conti correnti bancari 1.112 1.947
Proventi finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi 3.047.887 1.783.374
Variazione di fair value di strumenti finanziari 614.830
Totale proventi finanziari 3.728.234 2.537.384
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine (997.847) (904.814)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (41.889)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (7.391) (7.101)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (15.975) (17.257)
Commissioni su finanziamenti (228.318) (209.935)
Altri oneri finanziari (3.402) (4.876)
Oneri finanziari liquidati su interest rate swap (71.896) (18.862)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi (3.047.887) (1.783.373)
Totale oneri finanziari (4.414.605) (2.946.218)
Utili (perdite) su cambi (564) (1.170)
Proventi (Oneri) finanziari netti (686.935) (410.004)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.1., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è nullo nel 2018 e nel 2017, grazie alla stipula di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 9, Crediti verso controllate e n. 18, Debiti verso controllate.

Nel 2017 i proventi finanziari includevano la plusvalenza pari ad Euro 614.830 realizzata grazie alla vendita dei fondi e titoli detenuti per la negoziazione.

Impegni e rischi 25.

Impegni per investimenti

Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento Medio Lungo Termine, dal contratto di Finanziamento Capex stipulati entrambi con Banca IMI e dal contratto di Finanziamento Revolving stipulato con il Banco BPM, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Al 31 dicembre 2018, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2018, Gas Plus S.p.A. non ha in essere garanzie.

Impegni derivanti da contratti di leasing operativo

Ai sensi del nuovo principio IFRS 16, Leases, applicabile dal 1º gennaio 2019, la Società ha impegni per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 386.001. Il dettaglio per scadenza e tipologia contrattuale è riportato nella seguente tabella:

< anno > <5 anni >5 anni Totale
Affitto di immobili 210.356 105.178 315.534
Locazione autovetture 6.732 6.732
Noleggio stampanti multifunzione 21.856 41.879 63.735
Totale 238.944 147.057 386.001

Nel corso dell'esercizio 2018, la Società ha sostenuto costi per canoni di leasing operativo per complessivi Euro 262.471, di cui relativi ad affitto di immobili per Euro 212.467,locazione di autovetture per Euro 16.093 e noleggio stampanti multifunzione per Euro 33.911.

26. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 (inembre 2018 31 (Fremium 2017
Crediti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. 5.185 4.575
Totale crediti verso società correlate 5.185 4.575
Crediti verso società controllate
GP Infrastrutture S.r.1. 2.166.374 2.815.030
Gas Plus Italiana S.r.I. 249.162 441 915
Gas Plus Vendite S.r.1. 782.337 961.478
Gas Plus Energia S.r.I. 14-405 8.515
Gas Plus International B.V. 95.725 18.740
Reggente S.p.A. 7.351
Gas Plus Storage S.r.1. 1.579.234 1.387.204
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 29.667 33.652
Società Padana Energia S.p.A. 1.423.762 1.558.440
Idrocarburi Italiana S.r.I. 29.256.242 28.674.420
Totale crediti verso società controllate 35.604.259 35.899.394
Crediti verso società controllante
Us Fin. S.r.I. 79.610 79 915
Totale crediti verso società controllante 79.610 79.915
Debiti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. (7.866) (8.149)
Totale debiti verso società correlate (7.866) (8.149)

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Debiti verso società controllate
Gas Plus Energia S.r.l. (530,442) (128.778)
Gas Plus Italiana S.r.1. (16.754.453) (31.630.757)
GP Infrastrutture S.r.l. (17.815.444) (16.787.804)
Gas Plus Storage S.r.l. (54.439) (20.633)
Gas Plus Vendite S.r.1. (14.086.689) (10.070.643)
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. (593,728) (514.101)
Idrocarburi Italiana S.r.1. (172.539) (136.512)
Società Padana Energia S.p.A. (20.525.876) (16.471.260)
Totale debiti verso società controllate (70.533.610) (75.760.488)
2018 2017
Ricavi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. 4.250 7.500
Totale ricavi con società correlate 4.250 7.500
Ricavi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.1. 886.042 1.013.493
Gas Plus Italiana S.r.1. 1.051.226 1.235.733
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.002.831 1.037.859
Gas Plus Energia S.r.I. 24.794 26.575
Gas Plus Storage S.r.l. 98.500 110.803
Società Padana Energia S.p.A. 651.022 1.066.307
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 30.743 33.466
Gas Plus International B.V. 121.416 133.848
Reggente S.p.A. 7.000 7.000
Idrocarburi Italiana S.r.I. 21.463 15.484
Totale ricavi con società controllate 3.895.037 4.680.568
Ricavi con società controllate:
Us.Fin S.r.1. 1.250 6.000
Totale ricavi con società controllante 1.250 6.000
Totale ricavi 3.900.537 4.694.068
Proventi diversi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.I. 5.000.000 4.000,000
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.000.000 1.000.000
Gas Plus Energia S.r.l. 22.661 32.162
Totale proventi diversi con società controllate 6.022.661 5.032.162
Oneri diversi con società controllate:
Gas Plus Storage S.r.I. (275.484)
Totale oneri diversi con società controllate (275.484)
Totale proventi e (oneri) diversi con società controllate 5.747.177 5.032.162
Costi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. (217.342) (196.369)
Totale costi con società correlate (217.342) (196.369)
Costi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.I. (19.638) (19.872)
Gas Plus Italiana S.r.1. (12.480)
Totale costi con società controllate (32.118) (19.872)
Totale costi (249.460) (216.241)
Proventi finanziari:
Gas Plus Italiana S.r.1. 1.344.109 284.921
Gas Plus Energia S.r.1. 29.444 1.007
Gas Plus Vendite S.r.1. 30
Gas Plus Storage S.r.l. 31.834 30.017
Idrocarburi Italiana S.r.I. 647.346 16.542
Società Padana Energia S.p.A. 1.504.504 423,889
Totale proventi finanziari con imprese controllate 3.557.237 756.406
Oneri finanziari:
GP Infrastrutture S.r.l. (1.827) (1.699)
Gas Plus Energia S.r.1. (34) (19)
Gas Plus Vendite S.r.l. (26.619) (55.243)
Gas Plus Italiana S.r.1. (61.223) (547.730)

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Società Padana Energia S.p.A. (87.515 (476.892)
Totale oneri finanziari con imprese controllate (177.275) (1.081.635)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2018 e 2017.

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2018 compensi per 88 migliaia di euro rispetto a 187 migliaia di euro percepiti nell'esercizio 2017.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente la gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante Us.fin. S.r.1.

Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2018, Gas Plus S.p.A. non ha erogato nessun dividendo.

27. Eventi successivi alla data di bilancio

Per quanto concerne gli eventi successivi alla data di bilancio si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione. Non si sono comunque manifestati eventi successivi alla data di bilancio che possano avere impatti significativi sul bilancio d'esercizio della Società.

28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi della Società ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta:
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativo in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 6, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura dei depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2018 Gas Plus S.p.A. non ha in essere fideiussioni.

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Rischio di liquidità

Il rischio di liguidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie. Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2018, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro la linea di Finanziamento Revolving stipulata con Banco BPM, assistita dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • 5 milioni di Euro per impegni di firma di natura commerciale, utilizzabili anche dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. Società Padana Energia S.p.A., e Idrocarburi Italiana S.r.l.;
  • 17,65 milioni di Euro per linea di credito utilizzata dal Finanziamento Capex stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 e modificato in data 5 febbraio 2019, dell'importo originario di 64 milioni di Euro;
  • 4,8 milioni di Euro per la linea promiscua a copertura delle variazioni di fair value dei derivati;
  • 0.1 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Al 31 dicembre 2018, la Società ha utilizzato la linea di Finanziamento Revolving per un importo di Euro 15,000,000 e la linea di Finanziamento Capex per un importo di Euro 17.650.000.

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Non esistono problematiche relative alla gestione del rischio di cambio, salvo quanto relativo agli strumenti derivati correlati al prezzo del brent sottoscritti dalla Società nel corso dell'esercizio 2018 e 2017. La Società ha, tra l'altro, neutralizzato tale rischio di cambio, poiché gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alla società

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

controllata Società Padana Energia S.p.A., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

La quasi totalità delle altre operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

In considerazione dell'attuale andamento dei tassi di interesse, si segnala che il contratto di copertura del tasso di interesse stipulato non soddisfa più i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex. entrambi stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 15, Finarziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2018 2017
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 31.057.579 30.548.602
Passività finanziarie (123.207.046) (126.634.825)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie
Passività finanziarie

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso Al 31 dicembre 2018 e 2017, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso banche.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita dell'1% alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di +/- 304.377 Euro (al 31 dicembre 2017 pari a Euro +/- 145.415).

Rischio di variazione del prezzo delle commodities e dei flussi finanziari

La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2018 e 2017, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

La Società non è più esposta al rischio prezzo dei titoli detenuti per la negoziazione in quanto nel corso del primo semestre 2017 ha ceduto tali strumenti finanziari.

2. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2018 e 2017.

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in migliaia di Euro):

Totale di Totale
valutato a fair
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 value Altro
ATTIVO
Attività finanziarie 166 166 166
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 25.484 87 87 25.397
Debiti finanziari correnti 29.972 490 490 29.482

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili er classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):

Valore
contabile
Finanziamen
ti e crediti
Attività/passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali
Crediti verso controllate
correnti
5
35.604
5
35.437
167 5 5
Creditti verso controllante 2 2 35.604
80
35.604
2
Crediti vs. altri 1 1 1.024 ﻨﺴﺎ
Attività finanziarie 166 166 166 166
Disponibilità liquide 10.498 10.498 10.498 10.498
Totale 46.276 45.942 333 1 47.377 46.276
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 25.484 87 25,397 25.484 25.484
Debito finanziari correnti 29.972 પંતેરી 17.482 12.000 29,972 29.972
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
511 511 511 511
controllate 70.534 166 70.368 70.534 70.534
Debiti vs. altri correnti 737 737 1.276 737
Totale 127.238 743 - 89.098 37,397 127,777 127.238

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

31.12.2017 Attività/ passività finanziarie al fair Attività/passività Attività/passività value a conto Altre finanziarie al fair finanziarie in Totale voce value a conto regime di hedge economico attività/ Costo Valore Finanzia men contabile Fair value ti e crediti economico accounting complessivo passività ammortizza to contabile ATTIVO 5 5 Crediti commercial 5 5 Crediti verso controllate 35.899 35.899 correnti 35 899 35.384 515 Creditti verso controllante 80 80 80 80 21 696 21 Crediti vs. altri 71 266 Attività finanziarie 266 266 266 7.608 7 608 Disponibilità liguide 7.608 7.608 44.554 43.879 21 Totale 43,879 43.077 781 PASSIVA 40.263 40.263 17.650 22.352 Debiti finanziari non correnti 40.263 261 Debito finanziari correnti 12.892 892 12.000 12.892 12.892 491 491 491 Debiti commerciali 491 Debiti vs. imprese 75,494 75.760 75.760 controllate 75.760 266 1.584 986 Debiti vs. altri correnti 086 130.392 130.392 1.419 94.621 34.352 130.990 Totale

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato di copertura sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

29. Altre informazioni

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob non si segnalano eventi significativi non ricorrenti né operazioni atipiche e inusuali, oltre a quanto già esposto.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sig. Davide Usberti)

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi, in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento 1'Internal Control - Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Milano, 29 marzo 2019

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2018
(Euro migliaia)
Revisione contabile - Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. 87
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (1) 12
Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (2) ਪੈ
Totale 103

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A. (ai sensi dell'art. 153 del Decreto Legislativo n. 58/98)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, abbiamo svolto l'attività di vigilanza in conformità alla Legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitali con azioni quotate nei mercati regolamentati raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, alle comunicazioni CONSOB in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale nonché alle indicazioni del Codice di Autodisciplina promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.

Per quanto attiene ai compiti di revisione legale dei conti si ricorda che, a norma di Legge, essi sono stati attribuiti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. alle cui relazioni si rimanda.

Il Collegio Sindacale attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea del 16 maggio 2018 in base alle previsioni dello Statuto.

Il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di generale vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni, l'audizione del management e dell'internal audit della Società, nonché apposite attività di analisi e approfondimento condotte direttamente ovvero in sede di riunioni tenute congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio ha verificato che le delibere assunte ed eseguite fossero conformi alla Legge ed allo Statuto e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi e in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Anche in osservanza delle indicazioni fornite da CONSOB con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti informiamo e segnaliamo quanto segue:

  1. Sulla base delle informazioni ricevute e in esito alle apposite analisi condotte dal Collegio, con riguardo alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale compiute nel corso del 2018, si

richiama che nel mese di novembre del 2018 la controllata. GP Infrastrutture S.r.l. si è aggiudicata la gara per l'esercizio del servizio di distribuzione nel Comune di Fidenza (PR) tramite l'acquisto della società proprietaria dei relativi impianti (Rete Gas Fidenza S.r.1.) messa in vendita dal medesimo Comune. In data 28 dicembre 2018 è stato firmato il contratto preliminare per l'acquisto della suddetta società ed è stato corrisposto l'importo di € 1.935.000 a titolo di acconto e rimborso delle spese della procedura. In data 26 marzo 2019 è stato stipulato l'atto pubblico di compravendita ed è stato corrisposto il saldo del prezzo, pari a € 12.215.000

  1. Nel corso dell'esercizio 2018, la Società e il Gruppo Gas Plus non hanno posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali. La Relazione sulla Gestione e le Note Esplicative al bilancio consolidato descrivono le operazioni non ricorrenti e i relativi effetti sui risultati economici e la situazione patrimoniale dell'esercizio 2018.

Nelle Note Esplicative, gli amministratori evidenziano le principali operazioni infragruppo e con parti correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia da CONSOB. Si rinvia a tali Note per quanto attiene all'individuazione della tipologia delle operazioni e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari.

Ancora in tema di operazioni con parti correlate, il Collegio Sindacale evidenzia che la Società ha adottato, in conformità alle prescrizioni regolamentari CONSOB contenute nella Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successive modifiche e integrazioni), una specifica procedura che classifica le operazioni in diverse categorie, applicando a ciascuna di esse un percorso specifico di validazione e approvazione. Tale procedura è stata oggetto di revisione. Si rammenta che il Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2017 ha approvato talune modifiche alla procedura finalizzate a rendere la stessa più aderente alla concreta struttura organizzativa di Gas Plus, eliminando le previsioni inapplicabili e chiarendo i flussi informativi interni.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società ai principi indicati dalla CONSOB, oltre che sulla loro osservanza.

    1. Considerata la dimensione e la struttura del Gruppo, l'informativa riguardante le operazioni con parti correlate e infragruppo, riportate nelle note di commento al bilancio, è da considerarsi adeguata.
    1. La Società Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato, in data odierna, le relazioni ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014 nelle quali si attesta che il Bilancio d'esercizio e il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono conformi agli IFRS adottati dall'UE, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38 del 2005, e sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società e del Gruppo. La Società di Revisione ritiene altresì che la Relazione sulla Gestione e alcune specifiche informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 58/98 sono coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato del Gruppo e conformi alle norme di legge.
    1. Il Collegio dà atto che non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c.
    1. Il Collegio rileva che non sono stati presentati esposti.
    1. Nel corso dell'anno 2018 la Società ha conferito alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. i seguenti incarichi diversi dalla revisione dei bilanci:
    2. Attestazioni conformità covenants finanziari € 12.000
    3. Certificazione tariffe joint ventures e 10.000
    1. Nel corso dell'anno 2018 la Società ha conferito a soggetti legati alla rete della società di revisione incarichi per un importo complessivo pari a Euro 3.500 riferiti alle seguenti attività:
Tipologia di servizi Soggetto che
ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(Euro)
Revisione contabile società Rete
controllate estere Deloitte Società controllate 3.500
Totale 3.500

    1. Nel corso dell'esercizio 2018, il Collegio ha rilasciato i pareri e le osservazioni richiesti dalla normativa vigente.
    1. Nello svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2018, il Collegio si è riunito 10 volte, ha assistito alle 8 riunioni del Consiglio di Amministrazione e ha partecipato alle 2 riunioni del Comitato Controllo e Rischi. Il Collegio ha altresì partecipato alle 2 riunioni del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione. Il Collegio ha partecipato all'Assemblea della Società.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite audizioni, osservazioni dirette e incontri con il management della Società. In particolare, per quanto attiene ai processi deliberativi del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha vigilato, anche mediante la partecipazione alle adunanze consiliari, sulla conformità alla legge e allo statuto sociale delle scelte di gestione assunte dagli Amministratori e ha verificato che le relative delibere fossero supportate da processi di informazione adeguati.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa, mediante raccolta di informazioni dal management della Società.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza del sistema di controllo interno anche con periodici incontri sia con il responsabile della funzione audit, sia con l'Amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, nonché con la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e con l'acquisizione della relativa documentazione. Alla luce delle verifiche effettuate, attesa la natura dinamica ed evolutiva del sistema di controllo interno e considerate le azioni del management finalizzate alla manutenzione e al miglioramento del sistema medesimo, il Collegio ritiene che non vi sono criticità significative da segnalare. Con riferimento al Decreto Legislativo n. 231/2001 e successive modifiche, la Società ha in essere un modello organizzativo e gestionale. Nello svolgimento della propria attività, il

Collegio ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per il reciproco scambio di informazioni.

    1. Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativocontabile, nonché sull'affidabilità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione; ciò mediante l'ottenimento di informazioni dal responsabile della funzione, l'esame della documentazione aziendale e lo scambio di informazioni con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. L'Amministratore Delegato e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato con apposita relazione (allegata al Bilancio della Società) a) l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio; b) la conformità del contenuto dei documenti contabili ai principi contabili internazionali IFRS/IAS omologati dalla Comunità Europea; c) la corrispondenza dei documenti stessi alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a rappresentare correttamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società; d) che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Analoga Relazione di attestazione è allegata al Bilancio Consolidato del Gruppo Gas Plus. Il Collegio ha inoltre vigilato sul processo di informativa finanziaria, verificando, anche mediante assunzione di informazioni dal management della Società, l'adeguatezza e l'efficacia del procedimento attraverso cui le informazioni finanziarie vengono prodotte e diffuse al pubblico.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. 58/98, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali ed incontri con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni rilevanti.
    1. Il Collegio ha tenuto periodiche riunioni con gli esponenti della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., ai sensi dell'art. 150, comma 3,

D.Lgs. 58/98. Da tali riunioni non sono emersi dati e informazioni significativi che meritino di essere riportati nella presente relazione. Il Collegio ha esaminato i contenuti della Relazione Aggiuntiva ex art. 11 del Reg. UE 537/2014 che verrà trasmessa al Consiglio di Amministrazione. Dall'esame della Relazione in parola non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.

    1. Il Collegio ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina di Gas Plus S.p.A., adottato dal Consiglio di Amministrazione, senza riscontrare criticità. Con riferimento alle raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina, di competenza del Collegio Sindacale, si comunica che:
    2. a. è stata verificata la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di valutazione dell'indipendenza, adottati dal Consiglio di Amministrazione, non individuando rilievi;
    3. b. per quanto riguarda la c.d. "autovalutazione" del requisito di indipendenza dei propri componenti, il Collegio ne ha verificato la sussistenza utilizzando i medesimi principi previsti per gli Amministratori:
    4. c. Ia Società ha, da tempo, adottato una procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni societarie riservate e privilegiate. Tale procedura disciplina in particolare: (i) le procedure da seguire per l'individuazione delle informazioni privilegiate e la loro comunicazione all'interno del Gruppo e all'esterno; (ii) i presupposti e la procedura da seguire qualora Gas Plus, in presenza delle condizioni richieste dalla normativa applicabile, ritenga necessario ritardare la diffusione al pubblico delle informazioni privilegiate; (iii) i rapporti con i media e con gli analisti finanziari; (iv) la comunicazione di dati previsionali e di obiettivi quantitativi; (v) l'istituzione e la tenuta del Registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate;
    5. d. il Collegio ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in conformità con la normativa vigente acquisendo inoltre dal revisore medesimo la conferma annuale dell'indipendenza ai sensi dell'art. 6 par. 2 lett. A) del

Regolamento Europeo 537/2014 e ai sensi del par. 17 dell'ISA Italia 260.

    1. Nel corso delle attività descritte, nonché sulla base delle informazioni periodicamente scambiate con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., non sono stati rilevati omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità, o comunque fatti significativi tali da richiedere la segnalazione agli organi di controllo ovvero menzione nella presente relazione. Il Collegio Sindacale segnala, inoltre, che non emergono rilievi dall'analisi dei flussi informativi ricevuti in merito all'attività svolta dagli organi di controllo delle società controllate e dalle rappresentazioni che il revisore legale ha reso in merito alle relazioni rilasciate per le medesime società controllate.
    1. Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio ritiene che non sussistano motivi ostativi all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione e non ha obiezioni da formulare con riguardo alle proposte di destinazione del risultato di esercizio.

Milano, 17 aprile 2019

I SINDACI
Lorenzo Pozza
Laura Guazzoni
Claudio Raimondi

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 07 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chluso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi del più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo Indipendenti rispetto a Gas Plus S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella accroazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capita'e Sociale: Euro 10.38.220,00 i.x

Sene Legale: Via Turtora, 23 - Itrial Miano | Copia e Siculie: Luci 10:2642260166 - R.E.A. n. Mi-1720239 | Farita NA: IT 03049560166
Codice Fiscale/Registro delle imprese di li norma de conseguira estita Deloite Touche Tohnato Limitel, um società indica a responsibilis finala (DTT). Le menter finaleren a los Citires (Valianos) a anho "Priste Sig In ori blokes si fence a ua anti beine lokal i mich a siz lea igers a mala con e pri prime a mart cre primer anno comment and comments and comments and comments and commender ww.delcitte.com/about.

Accona Bari Bergano Eulogna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Nagoli Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

De oitte.

Stima delle riserve di idrocarburi e relativi effetti contabili contabili con perce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione

La stima delle riserve di idrocarburi riveste una significativa rilevanza ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo.

Tali riserve indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, alle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente. Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la Direzione aziendale. Le stime dei volumi e dei periodi di estrazione delle riserve lono stati elaborati dal Gruppo secondo le risultanze rinvenienti dalla perizzi di un esperto indipendente. La stima di tali riserve ha un significativa impatto sul bilancio consolidato, in modo particolare ai fini della valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni materiali e immateriali del settore Exploration&Production (E&P) e della determinazione dei relativi ammortamenti ed eventuali svalutazioni, oltre che della tempistica di sostenimento dei costi di smantellamento e ripristino dei siti minerari. La recuperabilità degli investimenti nel settore E&P è, infatti, tra gli altri fattori, correlata all'entità dei volumi delle riserve stimate di idrocarburi che si prevede possano essere commercialmente estratti da giacimenti noti. Inotre, l'i investimenti relativi alle attività di estrazione, inclusi i costi di smantellamento e rispristino siti, presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Infine, le riserve di idrocarburi rappresentano un indicatore rilevante delle potenziali performance future del Gruppo.

In considerazione di quanto sopra evidenziato, abbiamo ritenuto la stima delle riserve di idrocarburi un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus.

I paragrafi "Principi contabili e criteri di valutazione", "Utilizzo di stime", "Immobili, impianti e macchinari" e "Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali" del bilancio consolidato riportano l'informativa sull'uso di stime contabili relative alle riserve di idrocarburi e del calcolo degli ammortamenti delle attività del settore E&P.

Procedure di revisione svolte

Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti:

  • · comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo Gas Plus ai fini della determinazione e aggiornamento periodico delle stime relative alle riserve di idrocarburi;
  • · esame del metodo adottato per la selezione e l'utilizzo del lavoro dell'esperto indipendente incaricato dalla Direzione del Gruppo di esprimersi in merito alla quantificazione delle riserve di idrocarburi e valutazione dell'appropriatezza del lavoro svolto da quest'ultimo, mediante verifica della pertinenza e ragionevolezza delle assunzioni e dei metodi dallo stesso utilizzati, anche rispetto alle prassi di settore;

2

De oitte

  • · valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto indipendente incaricato dal Gruppo;
  • · lettura critica della relazione predisposta dall'esperto indipendente sulla base della conoscenza e della comprensione del Gruppo acquisite nel corso della revisione, incluse verifiche sulla pertinenza e, su base campionaria, della accuratezza dei dati e delle informazioni riportate nella relazione dell'esperto indipendente;
  • · verifica che le risultanze del lavoro dell'esperto indipendente in merito alla quantificazione delle riserve di idrocarburi, ivi incluse le variazioni di stima, siano state propriamente utilizzate al fine della valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali e della determinazione delle aliguote di ammortamento e dei fondi smantellamento e rispristino siti:
  • verifica dell'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al bilancio.

Stima del fondo smantellamento e ripristino siti

SARELOR AND

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione

I fondi stanziati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 dal Gruppo Gas Plus includono il fondo smantellamento e ripristino siti, pari ad Euro 113.911 migliaia, che accoglie la stima dei costi che saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. Tale passività riflette la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per ripristinare le condizioni ambientali in conformità alle obbligazioni legali e implicite del settore di riferimento. Le stime degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente. La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da un esperto indipendente oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione aziendale nella stima delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi. I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette le valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

In relazione alle incertezze connesse al processo di stima e alla rilevanza degli effetti che potrebbero derivare sui saldi patrimoniali e sul risultato economico, oltre che sui flussi di cassa, la stima del fondo smantellamento e ripristino siti è stata considerata un aspetto chiave della revisione del bilancio.

I paragrafi "Utilizzo di stime" e "Fondi" del bilancio consolidato riportano l'informativa relativa alla stima del fondo di smantellamento e ripristino siti.

Deloitte

Procedure di
revisione svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti:
· comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere
dal Gruppo Gas Plus per l'individuazione, la valutazione iniziale e
l'aggiornamento del fondo di smantellamento e ripristino siti;
· esame dell'appropriatezza dei metodi adottati dalla Direzione per le
stime del fondo di smantellamento e ripristino siti rispetto ai principi
contabili di riferimento;
· analisi dei criteri tecnici e metodologici e delle assunzioni utilizzati
dalla Direzione e dall'esperto indipendente per la stima del fondo di
smantellamento e ripristino siti, anche mediante il supporto di nostri
esperti, inclusa l'analisi della ragionevolezza delle stime dei costi,
anche mediante verifica della coerenza con i costi consuntivati dal
Gruppo per la chiusura di siti non più attivi;
· verifiche sulla pertinenza e, su base campionaria, della accuratezza dei
dati utilizzati per la determinazione del fondo smantellamento e
ripristino siti ;

· verifica dell'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al bilancio e della sua conformità ai principi contabili di riferimento.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unlone Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, neila redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Gas Plus S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile dei bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non Intenzionall e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel foro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Deloitte

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul hilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame, che hanno costitulto quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Deloitte

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consoldato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle normacinine e

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contepute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilanco consiliato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Paola Mariateresa Rolli Socio

Milano, 17 aprile 2019

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tpl: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Gas Plus S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro gludizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Non ci sono aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

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Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Scocci il 10 (oni. 2 - 2014 Pilliano | Copitale Societte Indi 143049560166 - R.E.A. n M-1720239 | Partita VA: 17 03049560166

Il nome Desite si dierisce a una opiù della Touche Tornatsu inited, una scietà inglese a responsabilà limitata ("DTL"), e nember firma a reascrea e multe online one condice superio ember firm sono entià giordicamente separate e ndperilent in o.DTTL (defamination in transce sovia a ni. Si invia a leggere Infornaiva completa relativa alla struttura legale di Deleste Touche Tutimata Limited e delle sue nember lim all'iscirizzo very deloitte com/about.

Deloitte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri oblettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'eroissine di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le gli eventi sottostanti in modo, da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A. ci ha conferito in data 11 maggio 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

GII Amministratori di Gas Plus S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Gas Plus S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Paola Mariateresa Rolli Socio

Milano, 17 aprile 2019

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