Annual Report • Apr 23, 2019
Annual Report
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| RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2018 3 | |
|---|---|
| LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO4 | |
| PRESENTAZIONE DEL PRIMO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 6 | |
| 1. PRESENTAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE 7 |
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| 2. CONTESTO ESTERNO, RISCHI E OPPORTUNITA'17 |
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| 3. STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS32 |
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| 4. GOVERNANCE E MODELLO DI RISK MANAGEMENT INTEGRATO43 |
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| 5. PERFORMANCE 55 |
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| 6. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE192 |
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| 7. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 194 |
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| 8. PROPOSTE DELIBERATIVE214 |
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| 9. ALTRE INFORMAZIONI214 |
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| I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2018219 | |
| 1. PREMESSA220 | |
| 2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI221 | |
| 3. CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE CONTABILI255 | |
| 4. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO278 | |
| 5. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2018283 | |
| 6. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2018354 | |
| 7. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI426 | |
| 8. OPERAZIONI DI COPERTURA461 | |
| 9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'466 | |
| 10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"474 | |
| 11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" 474 | |
| 12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO474 | |
| 13. ULTERIORI INFORMAZIONI474 | |
| 14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2018494 | |
| RELAZIONI E ATTESTAZIONI628 |

Gentili Azionisti,
A poco più di un anno dalla definizione del piano strategico "Deliver 2022", siamo orgogliosi di presentare il primo Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane. Il Bilancio Integrato è un primo risultato tangibile di un percorso evoluto di "fare" impresa che coinvolge l'intera organizzazione.
In questo percorso la sostenibilità svolge un passaggio fondamentale e aggregante. Per Poste Italiane essere sostenibili significa innanzitutto definire un'unica strategia di Gruppo che integri gli obiettivi finanziari e operativi con una chiara visione sulle tematiche ambientali, sociali e di governance (le cosiddette tematiche "ESG"- Enviromental, Social and Governance). A tale proposito, il piano "Deliver 2022" annunciato a febbraio 2018 ha come obiettivo principale la massimizzazione del valore della più grande rete distributiva d'Italia, per cogliere le evoluzioni dei bisogni dei clienti e le opportunità di crescita legate alla digitalizzazione. Nell'arco del periodo di piano sono previsti investimenti per 2,8 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari basati su ipotesi realistiche, con un rischio di esecuzione limitato. Sono stati diversi gli obiettivi raggiunti nelle varie aree di business per la definizione del piano. Significativo, in tal senso, è stato l'accordo con i sindacati su un modello operativo di recapito innovativo ("Joint Delivery Model"), che prevede consegne pomeridiane e nel week-end e le partnership con Amazon e altri operatori principali. Ancora, elementi distintivi di tale percorso sono stati la costituzione della divisione Pagamenti, Mobile e Digital, che funge da centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo, e la società PostePay S.p.A., il più grande Istituto di Moneta Elettronica d'Italia. Infine, in ambito finanziario, tappe importanti nella realizzazione del piano sono state l'accordo di distribuzione triennale con Intesa Sanpaolo, l'accordo con Unicredit per la distribuzione dei prestiti, gli accordi con ANIMA per rafforzare la partnership nel risparmio gestito e l'accordo con Generali Real Estate che permette ad entrambi i Gruppi di utilizzare al meglio le rispettive esperienze nel settore immobiliare e di focalizzarsi sulla ricerca di opportunità di coinvestimento in Italia e in Europa nelle principali destinazioni d'uso.
Crediamo che integrare obiettivi di sostenibilità nei processi aziendali sia un elemento necessario per perseguire performance sostenibili nel tempo, ridurre il profilo di rischio e agire in linea con i principi di integrità e trasparenza. Per questo, la strategia di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane definita nel corso dell'anno è costituita da elementi coerenti con gli obiettivi di business che, per questo, sono in grado di supportare il successo dell'Azienda e conferire ancora più valore ai suoi elementi distintivi. Questa strategia è supportata da un sistema di Politiche di Sostenibilità che entrano a pieno titolo nel nostro corpus normativo aziendale, individuando principi generali, obiettivi per il futuro e modalità di gestione degli ambiti nonfinanziari prioritari per l'Azienda e per i nostri stakeholder, quali l'integrità e trasparenza, i diritti umani, la salute e sicurezza sul lavoro, il sostegno al territorio, l'ambiente e la gestione responsabile delle attività finanziarie.
La declinazione operativa delle Politiche adottate è demandata al Piano strategico ESG, il sistema di obiettivi di sostenibilità che il Gruppo ha definito in coerenza con la strategia di business contenuta nel piano "Deliver 2022" e con le ambizioni di sviluppo sociale e ambientale espresse a livello internazionale. In particolare, gli obiettivi del Piano strategico ESG consistono in impegni concreti da raggiungere entro tempistiche stabilite e riguardano sei pilastri fondamentali che sono stati identificati considerando anche il contributo che Poste Italiane può dare al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (United Nations Sustainable Development Goals).
A partire da questa strategia, il percorso di integrazione dei principi ESG nell'organizzazione è stato scandito da momenti di trasformazione che hanno riguardato molteplici processi aziendali. Tappa fondamentale di questo percorso è stata l'integrazione di tali principi all'interno del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e nei processi di pianificazione, che consente di garantire un'adeguata comprensione dei rischi che possono influenzare il raggiungimento degli obiettivi aziendali, attraverso un processo ben definito di valutazione, misurazione e gestione di rischi non-finanziari.
Anche in base ai risultati di questo processo, siamo stati in grado di rafforzare o introdurre ex novo presidi ESG all'interno di diverse aree aziendali.
Integrità, etica e trasparenza rappresentano per Poste Italiane i più alti valori su cui è improntata l'identità aziendale, principi fondamentali che guidano nella conduzione del proprio business fondato, per sua natura, sulla fiducia e sulla gestione responsabile delle relazioni con tutti i suoi stakeholder. Per questo, abbiamo efficacemente potenziato il Sistema di Gestione Anticorruzione diventando la prima azienda italiana nel settore finanziario e delle comunicazioni a ottenere la Certificazione ISO 37000:2016.
I principi di gestione sostenibile adottati dall'Azienda vengono non solo applicati all'interno dell'organizzazione ma anche promossi all'esterno e nella gestione dei rapporti commerciali. In tal senso, Poste Italiane collabora con fornitori che credono negli stessi valori e rispettano determinati requisiti di sostenibilità: l'accettazione dei principi guida etici e degli obblighi di condotta definiti all'interno del Codice Etico, della Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane e dalla Politica in materia di tutela e protezione dei diritti umani rappresenta un segno tangibile dell'impegno assunto.
L'integrazione delle politiche di investimento e assicurazione secondo i Principles for Responsible Investment ("PRI") e i Principles for Sustainable Insurance ("PSI"), cui abbiamo aderito, ci consentirà di avere una comprensione anche maggiore dei rischi e delle opportunità delle operazioni finanziarie e, dunque, di sviluppare soluzioni innovative a beneficio delle performance di business, creare fiducia e valore per i nostri clienti e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese.
Sempre con riguardo ai rapporti con l'esterno, abbiamo deciso di ribadire il nostro sostegno verso le comunità fissando 10 impegni verso i Piccoli Comuni. Abbiamo fatto una promessa a 3.000 sindaci di attuare soluzioni pratiche per lo sviluppo del territorio volte a garantire la continuità e disponibilità dei servizi, l'accessibilità delle infrastrutture, la digitalizzazione, la sicurezza e il trasferimento di competenze.
E, poi, l'ambiente. Date le dimensioni della nostra organizzazione e la nostra presenza diffusa sul territorio, siamo consapevoli dell'impatto che il nostro operato può avere sull'ambiente. Per questo, oltre a diffondere una cultura di tutela ambientale, abbiamo avviato una serie di iniziative che riguardano la conversione "green" del nostro patrimonio immobiliare e delle nostre attività logistiche, prevedendo una gestione efficiente dei consumi e un utilizzo crescente di fonti energetiche alternative.
Tuttavia, questo percorso non sarebbe realizzabile senza la risorsa più preziosa: le nostre persone. Per questo riteniamo indispensabile garantire il benessere di tutti i nostri dipendenti, assicurando loro un percorso di formazione, crescita professionale e pari opportunità nei percorsi di carriera e valorizzando la diversità. Da tempo abbiamo avviato programmi di conciliazione tra vita lavorativa e privata e quest'anno, per sostenere
maggiormente questo impegno, abbiamo definito nuovi piani di welfare aziendale con l'obiettivo di aumentare la soddisfazione dei lavoratori in risposta alle specifiche esigenze e ai loro bisogni soggettivi.
In conclusione, alla luce dei traguardi raggiunti, guardiamo con soddisfazione al cammino finora svolto e con fiducia a quello ancora davanti a noi, consapevoli che solo attraverso un impegno costante e concreto nel raggiungimento di obiettivi comuni e su valori condivisi con i nostri stakeholder si possa crescere insieme e affrontare nuove sfide di sviluppo sostenibile.
Buona lettura.
Pubblicare un Bilancio Integrato significa per Poste Italiane rappresentare agli stakeholder le modalità di attuazione del "pensiero integrato" che permea l'organizzazione e che porta a decisioni e azioni finalizzate alla creazione di valore a breve, medio e lungo termine.
L'impegno costante che il Gruppo ha assunto nei confronti dei suoi stakeholder è fare scelte strategiche che portino alla creazione di valore condiviso con il territorio, considerando tutte le forme di "capitale" necessarie per raggiungere questo obiettivo. La gestione attenta di tale capitale – non solo finanziario, ma anche umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale e naturale – ci permette di essere, da oltre 150 anni, il punto di riferimento in settori che sono strategici per il Paese.
Attraverso un'informativa concisa e sintetica, il Bilancio Integrato descrive le modalità attraverso cui la strategia, la governance, il modello di business, le prospettive future e le performance legate all'organizzazione contribuiscono alla creazione di valore.
Oltre alla descrizione del modello di business del Gruppo, della governance e del modello di gestione dei rischi, viene qui rappresentato il contributo di ciascuno per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, sia in modo qualitativo sia con specifici indicatori di performance.
Al fine di valorizzare la creazione di valore, il documento presenta anche uno studio degli impatti economici generati dal Gruppo Poste Italiane sul Paese.
In termini metodologici, il Bilancio Integrato 2018 è stato redatto secondo un sistema di reporting definito in conformità ai principali standard internazionali: sono stati considerati, oltre ai principi contabili vigenti, anche il Framework per l'Integrated Reporting pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC) e lo standard di rendicontazione "GRI Sustainability Reporting Standards" del GRI – Global Reporting Initiative, con il relativo supplemento del settore Financial Services. Il processo di reporting, inoltre, ha contemperato esigenze di compliance (tra cui quelle dettate dal D.lgs. 254/16), comunicazione esterna e posizionamento negli indici di sostenibilità internazionali.
La presente Relazione Finanziaria Annuale si compone dei seguenti documenti: la Relazione sulla gestione, che costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il Bilancio separato di Poste Italiane comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le relative attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5° del D.Lgs 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, nonché della "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, che è da ritenersi incorporata per riferimento. A tale ultimo documento si rimanda per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance.
A partire da questa chiusura sono stati applicati arrotondamenti ai numeri esposti in milioni di euro con la conseguenza che la somma degli importi arrotondati non in tutti i casi coincide con il totale arrotondato.
Per facilitare la rintracciabilità all'interno del documento delle informazioni non finanziarie oggetto di pubblicazione è stata predisposta la tabella di raccordo presente nel paragrafo "Introduzione" del capitolo "Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario" e, al fine di promuoverne una migliore fruibilità, queste risultano chiaramente identificabili nella presente Relazione attraverso l'uso della seguente infografica:
ORGANIZZAZIONE E SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022", è rappresentata da quattro Strategic Business Unit (definiti anche settori operativi all'interno dei Bilanci di Poste Italiane): Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.
A supporto delle Strategic Business Unit, operano due canali commerciali, dedicati rispettivamente ai clienti retail/small business (Mercato Privati) e ai clienti business e Pubblica Amministrazione (Mercato Business e Pubblica Amministrazione), cui si affiancano funzioni Corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.
In data 13 febbraio 2018 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Poste Italiane di Poste Tutela, società avente per oggetto, tra l'altro, servizi di organizzazione, coordinamento e gestione del movimento fondi e dei valori in tutte le filiali e Uffici Postali del territorio nazionale (controllata al 100% da Poste Italiane), con effetti giuridici dal 1° marzo 2018 ed effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2018.
In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per la ridefinizione e il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali dell'accordo preliminare del 21 dicembre 2017.
L'operazione, avente ad oggetto, tra l'altro, la scissione parziale in favore di Anima SGR delle attività di gestione riferibili a prodotti assicurativi di Ramo I, prestate fino a quel momento da BancoPosta Fondi SGR a Poste Vita, per circa 70 miliardi di euro, nonché una ristrutturazione della partnership già in essere per una durata di 15 anni dal closing, ha acquisito efficacia in data 1° novembre 2018, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Come previsto dai suddetti accordi attuativi, Poste Italiane ha quindi ceduto ad Anima Holding tutte le azioni detenute in Anima SGR rinvenienti dall'operazione al prezzo di 120 milioni di euro.
Inoltre, Poste Italiane il 12 aprile 2018 ha aderito all'aumento di capitale sociale a pagamento di Anima Holding – per la quota di sua spettanza – per un totale di circa 30 milioni di euro mantenendo quindi una partecipazione del 10,04% del capitale sociale di Anima Holding.
Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha concentrato in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale. Tale iniziativa è stata realizzata, all'esito dei necessari percorsi autorizzativi, attraverso il conferimento in favore di PosteMobile del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento, previo svincolo dello stesso dal Patrimonio BancoPosta, e la costituzione da parte di PosteMobile di un Patrimonio destinato tramite il quale operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere le attività di operatore mobile virtuale.
L'operazione nel suo complesso ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2018.
Dalla medesima data PosteMobile ha cambiato la propria denominazione in PostePay, divenendo la più grande piattaforma italiana di pagamenti digitali che, in sinergia con la rete di distribuzione più capillare d'Italia, quella degli Uffici Postali, permetterà a Poste di consolidare il suo ruolo di motore di sviluppo e di innovazione per il Paese.

Poste Italiane, in coerenza con l'obiettivo del "Piano Deliver 2022" di massimizzare il valore della più grande rete distributiva d'Italia, ha avviato un percorso di ottimizzazione e semplificazione del modello organizzativo del Gruppo finalizzato a rafforzare e rendere più efficace il modello di funzionamento.
In tale contesto, i principali interventi hanno riguardato:
attribuendo alla funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione il presidio commerciale dei restanti segmenti. Al fine di valorizzare le peculiarità della clientela Business e Pubblica Amministrazione, nella funzione BancoPosta è stata creata la funzione Coordinamento Vendita Finanziaria, e in ambito Mercato Business e Pubblica Amministrazione, è stato creato un presidio dedicato alla vendita specialistica di corriere espresso e pacchi.
Il Gruppo dispone di una piattaforma distributiva multicanale integrata che, attraverso una rete fisica di Uffici Postali, figure di vendita operanti sul territorio e una infrastruttura digitale con canali multimediali all'avanguardia, è in grado di servire l'intera popolazione nazionale.
I canali di contatto con la clientela sono presidiati da due funzioni di Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione.
Ulteriori presidi organizzativi a supporto dello sviluppo commerciale sono garantiti delle società del Gruppo.
La funzione Mercato Privati gestisce il front end commerciale per i segmenti di clientela Privati e Piccole Imprese e governa una rete di Uffici Postali, Aree e Filiali che copre tutto il territorio nazionale.
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| Unità | Risorse | Unità | Risorse | |
| Macro Aree Mercato Privati | 6 | 854 | 9 | 1.319 |
| Filiali | 132 | 3.715 | 132 | 3.591 |
| Uffici Postali | 12.812 | 55.231 | 12.822 | 56.765 |
Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.
Le variazioni dell'organico delle Macro Aree di Mercato Privati sono imputabili agli interventi organizzativi in precedenza descritti che, oltre alla semplificazione dell'assetto territoriale, hanno comportato la confluenza in Mercato Business e Pubblica Amministrazione dei venditori dedicati al segmento Medium Business. Nelle Filiali è stato potenziato il numero degli Specialisti Consulente Mobile.

La funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per le imprese (grandi e medie) e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale e governa una struttura territoriale articolata in 5 Aree per la clientela Business e 1 area dedicata alla Pubblica Amministrazione Centrale con sede a Roma.

Aree Mercato Business e Pubblica Amministrazione
I canali commerciali digitali Web e App costituiscono il punto di accesso ai servizi on line per 17,6 milioni di utenti retail e business (15 milioni al 31 dicembre 2017) e si posizionano, sia come canali di vendita diretta che di post vendita.
Nel corso del 2018 sono state abilitate numerose funzionalità sui canali Web e App per il cliente finale e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo.
Nel 2018 è stato creato a livello di Gruppo un presidio unico relativo alle attività di Assistenza Clienti e Back Office anche attraverso la riorganizzazione delle operations territoriali secondo un modello Hub & Spoke.

Questo nuovo modello ha consentito di migliorare i livelli di servizio (calcolato come rapporto tra chiamate risposte e chiamate ricevute) e ridurre il tempo medio di risposta e il tempo medio di gestione dei reclami.


La funzione Posta, Comunicazione e Logistica garantisce un presidio unitario a livello di Gruppo1 delle attività di corrispondenza e pacchi.
Il processo logistico2 è articolato territorialmente su due livelli di presidio: uno di coordinamento, rappresentato dalle 6 Macro Aree Logistiche con competenza regionale o pluriregionale, e uno operativo comprendente i centri di smistamento e i centri di distribuzione (Uffici di Recapito).
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| Unità | Risorse | Unità | Risorse | |
| Macro Aree Logistiche (*) | 6 | 1.056 | 9 | 1.095 |
| Centri di Meccanizzazione Postale | 16 | 6.802 | 16 | 7.470 |
| Centri Prioritario | 7 | 734 | 7 | 803 |
| Centri Logistici di Recapito | 1 | 52 | - | - |
| Supporto alla Logistica | 2 | 187 | 2 | 225 |
| Centri di Recapito (**) | 1.793 | 35.730 | 2.051 | 38.105 |
| Totale | 1.825 | 44.561 | 2.085 | 47.698 |
Tutti i dati relativi all'organico si riferiscono al personale stabile e sono espressi in full time equivalent.
n.s.: non significativo
(*) Tali aree, pur coincidendo geograficamente con le Macro Aree Mercato Privati a partire dal 2018, mantengono organizzazioni separate dal punto di vista dei processi e delle competenze.
(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 26.716 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (28.635 al 31 dicembre 2017).
Nel corso del 2018 è stata avviata la progressiva implementazione del nuovo modello "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo scenario previsto di evoluzione dei servizi di corrispondenza e pacchi e con le mutate esigenze dei clienti. Tale modello, il cui completamento è previsto nel corso del 2019, prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend.
A supporto dell'implementazione del nuovo modello di recapito, sono stati rivisti i processi e gli strumenti a sostegno dell'attività di consegna. In particolare, sono state introdotte importanti novità in termini di automazione e innovazione degli algoritmi di routing dei portalettere e di allocazione del mix posta e pacchi tra le unità (uomini e mezzi). Le attività di sviluppo, sperimentazione e collaudo sono state gestite grazie a competenze interne e sono attualmente oggetto di industrializzazione e messa in esercizio.
La flessibilità offerta dal modello Joint delivery consentirà a Poste di valorizzare la propria infrastruttura fisica a fronte della crescita dell'e-commerce in risposta ai fabbisogni espressi dalla clientela nazionale.
Poste Italiane è oggi la più grande realtà del comparto logistico in Italia ed è leader nei settori finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento. L'Azienda riveste un ruolo importante nel Paese, dando un forte contributo alla filiera produttiva e all'economia nazionale: investendo e operando con gli attori della propria catena del valore, produce ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business, ma anche generando esternalità tramite l'attivazione di una catena di fornitura locale.
Al fine di fornire una rappresentazione completa di come l'Azienda, attraverso la sua strategia e il suo modello di business, crei valore condiviso per la società e per i suoi stakeholder in termini di risposta ai bisogni e di contributo allo sviluppo socio-ambientale del Paese, Poste Italiane ha definito un modello che
1 Riportano alla funzione Posta, Comunicazione e Logistica le società Postel, SDA Express Courier, Consorzio Logistica Pacchi, Mistral Air.
2 Il processo logistico si articola nelle fasi di accettazione, raccolta, trasporto, smistamento e recapito.
stima gli impatti economici generati sul territorio sommando gli impatti "diretti" (impatti strettamente connessi all'attività economica di Poste Italiane), "indiretti" (impatti derivanti da acquisti di beni intermedi da fornitori italiani) e "indotti" (impatti derivanti da acquisti di beni intermedi da fornitori italiani). In particolare:
• il Prodotto Interno Lordo è stato stimato come differenza tra il valore della produzione e i costi intermedi della produzione;
• l'occupazione corrisponde ai posti di lavoro sostenuti dall'attività economica di Poste Italiane;
• il reddito da lavoro è dato dai salari e stipendi distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico grazie all'attività svolta da Poste Italiane sul territorio;
• il contributo fiscale considera l'insieme di somme versate alle Pubbliche Amministrazioni nazionali e locali.
Per stimare le conseguenze dell'attività economica dell'Azienda è stato utilizzato un modello di analisi degli impatti affermato in letteratura che elabora moltiplicatori "Input-Output" calcolati a partire da tavole e dati messi a disposizione dall'ISTAT e dal Ministero delle Finanze. I moltiplicatori indicano l'effetto su PIL, tasse, occupazione e reddito da lavoro derivante dalla variazione di spesa per beni e servizi prodotti da uno specifico settore produttivo. Tali effetti sono il risultato delle dipendenze intersettoriali che caratterizzano un sistema economico, per cui le variazioni delle condizioni in un settore economico comportano ulteriori conseguenze sui settori collegati e sul sistema economico e sociale generale. I moltiplicatori sono stati applicati ai dati "di base" reperiti internamente dal Gruppo. In un'ottica prudenziale, il modello non include gli impatti generati dalle attività di investimento; obiettivo futuro sarà stimare anche l'impatto di questa attività, creando un modello dedicato a tale scopo.
L'attività di Poste Italiane, oltre a generare impatti diretti, attiva la produzione di altre imprese che forniscono beni e servizi necessari a realizzare i suoi prodotti e attiva i consumi delle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per l'Azienda e per i suoi fornitori.

Il processo di creazione di valore economico di Poste Italiane
Nel 2018 le attività operative del Gruppo, svolte al fine di produrre ed erogare beni e servizi attraverso l'utilizzo di fattori produttivi, hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull'economia italiana pari a circa 12 miliardi di euro di Prodotto Interno Lordo e 2 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. È possibile stimare,
inoltre, che lungo la filiera produttiva siano coinvolti complessivamente circa 184 mila lavoratori. L'utilizzo di questa forza lavoro comporta la distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di circa 8 miliardi di euro nel 2018.
| IMPATTO TOTALE | EFFETTO | MOLTIPLICATORE | |
|---|---|---|---|
| PIL | 11,9 € milliardi effetto totale (diretto, indiretto e indotto) |
· DIRETTO: 8,5 € miliardi | Ogni €/mln speso da Poste Italiane genera un impatto di |
| · INDIRETTO+INDOTTO: 3,4 € miliardi | 6 €/mln sul PIL del Paese |
||
| OCCUPAZIONE | 184 mila occupati effetto totale (diretto, indiretto e indotto) |
· DIRETTO: 133 mila | Ogni €/mln speso da Poste Italiane porta all'occupazione di |
| · INDIRETTO+INDOTTO: 51 mila | 91 persone nel Paese |
||
| IMPATTO TOTALE | EFFETTO | MOLTIPLICATORE | |
| REDDITO DA LAVORO |
7,5 € milliardi effetto totale (diretto, indiretto e indotto) |
· DIRETTO: 6,2 € miliardi | Ogni €/mln speso da Poste Italiane genera un impatto di |
| · INDIRETTO+INDOTTO: 1,3 € miliardi | 4 €/m In sul reddito delle famiglie del Paese |
||
| CONTRIBUT ALLE PA |
1,7 € miliardi effetto totale (diretto, indiretto e indotto) |
· DIRETTO: 0,7 € miliardi | Ogni €/mln speso da Poste Italiane genera un impatto |
| · INDIRETTO+INDOTTO: 1,0 € miliardi | E/m sul gettito fiscale del Paese |
Indicatore significativo dell'impatto che ha l'Azienda sull'economia nazionale è il cosiddetto "moltiplicatore", fattore che mostra l' "effetto leva" generato dalla spesa per acquisti da fornitori locali. In base alle stime, la spesa di 1 milione di euro da parte di Poste è in grado di generare nell'economia impatti pari a 6 milioni di euro di PIL, 1 milione di gettito fiscale e 4 milioni di euro di reddito da lavoro, attivando oltre 90 occupati.
Poste Italiane genera impatti lungo tutta la sua catena del valore, sia "a monte", attraverso l'attività di acquisto da fornitori locali, sia "a valle", attraverso l'attività di investimento in società italiane. In questo senso, l'Azienda è in grado di supportare lo sviluppo economico del Paese sostenendo finanziariamente non solo le imprese locali, ma anche lo Stato, attraverso l'investimento in titoli corporate e governativi.
Questo sostegno indirizzato a soggetti pubblici e privati influenza positivamente tutta l'economia nazionale. Anche se attualmente non quantificabile, stante la necessità di dati macroeconomici attendibili al momento non rinvenibili, è facile intuire quale possa esserne la portata in termini di ricadute generate sul sistema Paese. Pertanto, i dati presentati nel paragrafo precedente rappresentano un impatto prudenziale di Poste Italiane sul tessuto economico nazionale.
Il valore economico creato nel 2018 ammonta a 10,8 miliardi di euro, di cui l'87% distribuito agli stakeholder
Poste Italiane riporta il prospetto relativo alla quantificazione della ricchezza prodotta dall'Azienda e il relativo impatto sulle principali
categorie di stakeholder con cui si interfaccia nelle proprie attività di business. L'analisi, eseguita in conformità ai requisiti dello standard di rendicontazione 201-1 dei GRI Standards, fornisce un quadro del valore economico generato dall'Azienda e della distribuzione del valore creato ai propri stakeholder, quali fornitori, dipendenti, finanziatori, Pubblica Amministrazione e azionisti.
Oltre l'87% della ricchezza aziendale prodotta è stata distribuita ai propri stakeholder; in particolare, dipendenti e fornitori rientrano tra le categorie di stakeholder che beneficiano maggiormente della ricchezza prodotta dall'Azienda, rispettivamente per il 59% e il 33% del valore distribuito totale.


Poste Italiane ha adottato un processo di "analisi di materialità" strutturato secondo quanto previsto dal D.Lgs. 254/16 e dagli standard di rendicontazione adottati allo scopo di comprendere meglio le tematiche non-finanziarie che possono comportare rischi e opportunità nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questo processo ha consentito di identificare le tematiche economiche, sociali e ambientali "materiali" che possono avere un impatto sostanziale sul processo decisionale degli stakeholder e che assumono un ruolo decisivo nella definizione della strategia del Gruppo, in considerazione della sua struttura, dell'estensione della rete servita e della diversificazione dei settori di mercato in cui opera.
In particolare, il processo di definizione dei temi materiali per Poste Italiane si è articolato in tre fasi principali ed è stato condotto in accordo alle indicazioni dei GRI Standards :

Al fine di individuare l'universo dei temi potenzialmente rilevanti per il settore e di guidare Poste Italiane nell'analisi di materialità, è stata svolta un'analisi sia interna che esterna che ha preso in considerazione gli input provenienti da diverse fonti, tra cui il piano strategico e il modello di gestione dei rischi di Gruppo, i risultati emersi dalle attività di stakeholder engagement, le analisi dei trend in corso nei diversi settori di operatività del Gruppo e le richieste degli investitori.
La rilevanza dei temi identificati è stata definita grazie al diretto coinvolgimento dei portatori di interesse interni ed esterni, attraverso le iniziative di ascolto e coinvolgimento promosse. I risultati delle attività svolte, che hanno condotto all'identificazione dei temi materiali e al posizionamento degli stessi all'interno della matrice di materialità, sono stati presentati al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità di Poste Italiane in occasione di un incontro dedicato. Tale matrice costituisce un aggiornamento della versione inclusa nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017.
Nel disegnare la propria strategia di sostenibilità, l'ascolto delle esigenze dei principali portatori di interesse ha rivestito per l'Azienda un ruolo chiave.
In linea con l'identità del Gruppo e i principi del Codice Etico,
costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stakeholder assume prioritaria importanza nel percorso di
generazione e condivisione di valore per Poste Italiane e per gli stessi stakeholder, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi. Questo non solo contribuisce ad affermare la credibilità di Poste Italiane nel contesto sociale nel quale opera, ma anche a considerare i possibili impatti di natura non-finanziaria che le attività dell'Azienda possono avere, adottando tutte le misure necessarie per prevenire e minimizzare gli eventuali impatti negativi, favorendo al contempo la diffusione di quelli positivi.
Come punto di partenza, l'Azienda ha effettuato un'attenta mappatura delle categorie di stakeholder con i quali si relaziona nel corso dello svolgimento delle proprie attività, identificando quei portatori di interesse che possono incidere sul raggiungimento degli obiettivi strategici e quelli che possono esserne influenzati in maniera significativa. Questa mappatura è stata svolta seguendo le indicazioni dello Standard Internazionale AA1000-Stakeholder Engagement Standard (SES). Il risultato della suddetta attività ha portato a identificare sette macro categorie di stakeholder: Azionisti e Investitori, Comunità e Territorio (associazioni di categoria, media, mondo accademico), Clienti (associazioni di consumatori), Enti ed Istituzioni (Autorità, Fondimpresa), Fornitori (Business Partner), Personale (persone di Poste, sindacati) e Ambiente.
Nella tabella seguente sono riportate le macro categorie di stakeholder identificate e, per ogni categoria, viene fornita una breve descrizione della modalità di coinvolgimento e comunicazione.
Modalità di coinvolgimento degli stakeholder da parte di Poste Italiane
Categoria di stakeholder Principali modalità di coinvolgimento
| Azionisti e investitori | ⦁ Assemblea degli Azionisti; Relazione Corporate Governance; Relazioni finanziarie e presentazioni periodiche; Roadshow e incontri dedicati; Sito web istituzionale; Comunicati stampa. |
|---|---|
| Clienti | ⦁ Sistemi di customer experience; Indagini periodiche di soddisfazione. |
| Personale | ⦁ Strumenti di comunicazione interna (intranet aziendale, newsletter, mailing list, ecc.); Eventi interni ed esterni dedicati ai dipendenti; Incontri periodici; Contrattazione di primo e secondo livello; Indagini periodiche di soddisfazione. |
| Fornitori e Business Partner | ⦁ Incontri specifici. |
| Enti e istituzioni | ⦁ Convegni; Incontri specifici; Comunicazione istituzionale; Comunicazioni periodiche; Organizzazione di eventi. |
| Comunità e territorio | ⦁ Progetti in favore della collettività; Partnership; Comunicati stampa; Sponsorizzazioni, liberalità; Dialogo con le istituzioni locali; Contatti in occasione del lancio di progetti rilevanti, pubblicazione di documenti, interviste, eventi. |
| Ambiente | ⦁ Comunicati Stampa; Eventi dedicati; Partnership; Collaborazioni; Convegni. |
L'Azienda è impegnata a garantire un dialogo strutturato e sistematico con i propri stakeholder attraverso diversi strumenti che possono operare in continuità per condividere idee utili alla creazione di valore condiviso. Tra questi, in particolare, il Multi-stakeholder Forum costituisce un importante momento di confronto diretto tra l'Azienda e i suoi interlocutori, utile per comprendere al meglio l'ambiente esterno e consolidare le basi della strategia di sostenibilità.
Il Forum, che ha luogo annualmente e nel 2018 ha visto la sua seconda edizione, si svolge in sessioni plenarie e sessioni di gruppo dedicate, durante le quali gli stakeholder sono chiamati a esprimere la loro opinione e le loro valutazioni su temi di sostenibilità potenzialmente rilevanti per Poste Italiane, precedentemente identificati grazie all'analisi interna ed esterna; a ciascun gruppo di stakeholder è richiesto di condividere la loro opinione su ogni tema e il grado di rilevanza di ciascuno, espresso sulla base della percezione dell'influenza che lo stesso genera nell'ambito dei rapporti intrattenuti con Poste.
Inoltre, in occasione delle sessioni specifiche, i vari gruppi di stakeholder sono chiamati a selezionare, tra i temi di sostenibilità già oggetto di valutazione, quelli prioritari dal loro punto di vista e ad esporre la propria opinione in merito, con l'obiettivo di condividere possibili scenari evolutivi che possono condizionare Poste Italiane nella gestione dei temi selezionati.
Grazie alle attività di ascolto descritte nel paragrafo precedente, è stato possibile per Poste Italiane avere una chiara idea delle istanze dei soggetti esterni rispetto al proprio operato e delle possibilità a disposizione per creare benefici sociali e ambientali sfruttando le proprie capacità operative. Di seguito si riportano i temi maggiormente discussi dal tavolo di lavoro e le principali considerazioni degli stakeholder coinvolti nell'attività di engagement.
Centralità del cliente. È stata confermata l'importanza della centralità del cliente per un'azienda come Poste, da raggiungere attraverso l'organizzazione di attività di fidelizzazione, dedicate a un'estesa eterogeneità di utenti e finalizzate a mantenere la reputazione e la fiducia verso l'Azienda.
Attenzione al dipendente. La figura del dipendente è stata discussa nell'ambito delle tematiche di promozione del welfare aziendale e della salute e sicurezza dei lavoratori, la cui rilevanza è prioritaria per Poste Italiane, considerato che l'Azienda impiega oltre 134mila dipendenti. Dal Forum sono emersi spunti di riflessione in merito all'adozione di buone prassi in termini di salute e sicurezza, non limitata all'ambito lavorativo, ma estesa anche alla dimensione privata e, quindi, all'intero tessuto sociale.
Tutela della diversità. I partecipanti hanno riconosciuto il ruolo di Poste Italiane come promotore culturale sulle tematiche di diversità, apprezzando il modello virtuoso dell'Azienda in tale ambito. Gli stakeholder hanno posto l'accento sulla necessità di applicare principi e comportamenti non discriminatori a tutti i fattori di discriminazione, integrando quanti più possibili elementi di diversità all'interno di modelli e politiche a tutela della diversità e dei diritti umani. Inoltre, è stata incoraggiata l'organizzazione di maggiori attività di formazione sulle tematiche della diversità e l'adesione a linee guida e convenzioni internazionali inerenti.
Qualità del servizio. I portatori di interesse hanno posto l'attenzione sul miglioramento dell'efficienza della gestione dei servizi, con particolare riguardo ai servizi pubblici offerti da Poste Italiane. In merito a questo, è stata posta attenzione anche all'importanza di una corretta gestione del rischio relativo alla cyber security.
Ruolo sociale nel territorio. La rilevanza di tale tematica è giustificata dai molteplici ruoli assunti da Poste Italiane sul territorio, quale attore economico e sociale. In particolare, i partecipanti incoraggiano l'Azienda a continuare le attività di aggregazione e socializzazione a vantaggio del tessuto sociale, sottolineando il loro apprezzamento per il costante dialogo svolto da Poste Italiane con gli enti locali e con soggetti del terzo settore.
Riduzione dell'impatto ambientale. Con particolare riferimento alla gestione degli sprechi, i partecipanti hanno indirizzato l'Azienda verso l'adozione di misure specifiche su precise attività di business, in particolare quelle che consentono di ottimizzare la gestione dei rifiuti.
Integrazione criteri ESG nel business aziendale. Tale tematica è stata trattata in maniera trasversale rispetto alle numerose tematiche di sostenibilità prese in considerazione durante il Forum e ha riguardato in particolar modo i due core business aziendali: i servizi di investimento e assicurazione. L'assunzione di un ruolo proattivo nell'ambito è ritenuto dagli stakeholder un valido strumento di vantaggio competitivo che necessita di competenze specifiche di integrazione dei criteri ESG nel core business aziendale e di relazioni continue con altre imprese.
La matrice di materialità che segue identifica i temi maggiormente rilevanti e necessari ad assicurare la comprensione delle attività aziendali, del loro andamento e dei loro impatti economici, sociali e ambientali, a eccezione dei temi "Sostenibilità economico-finanziaria" e "Corporate Governance" che sono trattati all'interno della Relazione sulla Gestione e della Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari.
Gli impatti relativi ai temi materiali identificati sono generati dall'organizzazione, a eccezione dei temi "impatti ambientali della logistica" e "salute e sicurezza sul lavoro", che derivano anche dai fornitori che operano per conto di Poste Italiane su una parte significativa delle operazioni del Gruppo.

La matrice di materialità del Gruppo Poste Italiane
Descrizione dei temi materiali
| Temi materiali | Che cosa significa per Poste Italiane |
|---|---|
| Integrità e trasparenza | Predisporre adeguati presidi di controllo interno e diffondere nell'organizzazione una cultura aziendale fondata sull'integrità, l'etica professionale e l'onestà per costruire rapporti di fiducia con i propri stakeholder e condurre correttamente la propria attività con trasparenza in ogni singola operazione, in particolare nella lotta alla corruzione attiva e passiva. |
| Qualità e customer experience |
Rispettare tempi e modalità di esecuzione delle attività (livello di servizio e performance) e fornire al cliente un'esperienza di qualità che vada oltre la fruizione del prodotto o del servizio tradizionale, costruendo anche una relazione di fiducia mediante l'attivazione di canali di ascolto di aspettative, esigenze e soddisfazione dei clienti sui prodotti e servizi offerti e la corretta gestione dei reclami. |
| Formazione e sviluppo del personale |
Garantire ai propri dipendenti lo sviluppo continuo delle proprie conoscenze e competenze e l'opportunità di raggiungere il pieno potenziale grazie a percorsi formativi tesi ad assicurare la crescita e il rafforzamento del know-how in linea con le esigenze espresse dagli stessi e dal mercato, anche per gestire al meglio eventuali cambiamenti di business/organizzativi. |
| Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio |
Dare un contributo al benessere socio-economico del sistema Paese attraverso l'attivazione di impatti diretti, indiretti e indotti sul territorio (es. in termini di PIL e occupazione) e l'avvio o il sostegno ad attività a scopo sociale che rispondano ai bisogni espressi dalla società individuati altresì mediante il dialogo e la collaborazione con il Terzo Settore. |
| Dialogo e trasparenza con le istituzioni |
Promuovere un dialogo sistematico e trasparente con le istituzioni nazionali e locali, improntato alla ricerca di soluzioni condivise che consentano di rispondere ai bisogni sociali della comunità, incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'azienda opera e, al tempo stesso, accrescere la competitività e la continuità del business. |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
Tutelare la salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone, anche con riferimento alla qualità dei luoghi di lavoro, incoraggiando lo sviluppo di una solida cultura interna e aderendo ai più alti standard nazionali e internazionali sul tema. |
| Impatti ambientali della logistica |
Monitorare gli impatti ambientali delle attività di logistica e favorire un processo di cambiamento orientato alla salvaguardia dell'ambiente tramite l'adozione di soluzioni meno impattanti per l'erogazione dei servizi postali e logistici, quali: utilizzo di mezzi ibridi/elettrici, razionalizzazione delle distanze percorse, corretta gestione dei rifiuti, sviluppo di infrastrutture per la ricarica dei mezzi dei clienti. |
| Integrazione ESG nelle politiche di investimento |
Incorporare gli aspetti ESG all'interno del processo di investimento per gestire meglio i rischi non-finanziari e considerare nuove opportunità d'investimento che supportino anche lo sviluppo sostenibilee un futuro low-carbon. |
| Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione |
Incorporare gli aspetti ESG all'interno delle politiche di assicurazione, delle strategie di sviluppo dei prodotti assicurativi e delle comunicazioni con i clienti. |
| Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi |
Contribuire alla modernizzazione del Paese e all'evoluzione tecnologica digitale mediante lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l'adozione di tecnologie digitali da integrare nei prodotti, nei servizi e nei processi aziendali, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali ed ambientali. |
| Tutela dei diritti umani in azienda |
Garantire la tutela dei diritti umani e la promozione di comportamenti non discriminatori all'interno del Gruppo, anche attraverso l'adesione a standard riconosciuti, l'integrazione del rischio di violazione nel modello di risk assessment di Gruppo e la valorizzazione di elementi di diversità (in termini di diversi livelli di età, genere, conoscenze ed esperienze) che favoriscano lo sviluppo di una "cultura d'impresa" e la risposta a nuove sfide e opportunità del mercato. |
| Welfare e benessere del personale |
Offrire ai dipendenti strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere a specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa (es. iniziative di lavoro agile, trattamenti economici di miglior favore connessi alla tutela della maternità e paternità, erogazione di benefit nel campo della sanità, ecc.). |
| Relazioni con le parti sociali | Considerare il dialogo con il personale e le rappresentanze sindacali fondamentale per trovare soluzioni condivise sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale fondamentale per l'azienda. |
| Sicurezza informatica e continuità del business |
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e assicurare un efficace sistema di gestione della sicurezza informatica e cyber security al fine di garantire la continuità aziendale, proteggere il patrimonio informativo dell'azienda, dei suoi clienti e degli altri stakeholder e la sicurezza delle transazioni. |
|---|---|
| Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
Improntare i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza e adottare criteri di selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e ambientale, al fine di garantire alti livelli di funzionalità e qualità degli approvvigionamenti e mitigare eventuali rischi ESG. |
| Impatti ambientali degli immobili |
Diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e adottare soluzioni concrete per la gestione efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia circolare, quali ad esempio: acquisto di energia rinnovabile, installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, progetti di efficientamento degli edifici, organizzazione della raccolta differenziata, ecc. |
| Inclusione finanziaria | Estendere l'offerta di prodotti e servizi finanziari alle categorie tradizionalmente escluse per garantire l'accesso a servizi fondamentali per il sostentamento economico e rendere l'esperienza di acquisto dei clienti più consapevole grazie a iniziative di educazione finanziaria, in particolare in materia di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e assicurazione. |
| Pari opportunità nei percorsi di carriera |
Garantire le pari opportunità nello sviluppo delle carriere dei singoli, promuovendo percorsi di crescita professionale a tutti i dipendenti indipendentemente dalle loro caratteristiche personali (età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose) secondo i princìpi di imparzialità e non discriminazione. |
Nell'ottica della continua integrazione degli aspetti di sostenibilità nella strategia e nell'organizzazione aziendale, ciascun tema materiale è stato analizzato anche verificando le possibili manifestazioni del rischio associato, gli stakeholder potenzialmente coinvolti, l'impatto potenziale sugli stakeholder e su Poste Italiane, e le principali modalità di gestione poste in essere dall'Azienda.
Rischi non-finanziari associati ai temi materiali e modalità di gestione
| Tema | Eventi di rischi | Stakeholder | Impatto potenziale su Poste Italiane |
Impatto potenziale su stakeholder |
Principali modalità di gestione |
|---|---|---|---|---|---|
| Integrità e trasparenza |
Comportamenti contrari alle norme di corretta gestione del business |
Personale; Fornitori e business partner; Comunità finanziaria; Clienti Autorità Indipendenti di Regolamentazione e/o Vigilanza |
• Strategico • Reputazionale • Non conformità alle norme |
• Economico | • Rafforzamento presidi aziendali su tematiche specifiche (es. anticorruzione, ambiente, ISO 37001, etc.) |
| Qualità e customer experience |
Deterioramento dei livelli di qualità erogata e aumenti di reclami |
Clienti; Autorità Indipendenti di Regolamentazione e/o Vigilanza; Comunità finanziaria |
• Economico • Strategico • Reputazionale • Operativo |
• Qualità del servizio • Economico |
• Rafforzamento presidi aziendali su tematiche specifiche (es. qualità) • Miglioramento prodotti e servizi • Evoluzione del modello di assistenza clienti • Gestione reclami |
| Formazione e sviluppo del personale |
Inadeguatezza in termini di qualità del personale |
Clienti; Persone di Poste Italiane |
• Strategico | • Diritti umani | • Rafforzamento del piano di formazione annuale • Promozione delle iniziative di comunicazione, formazione ed informazione per aumentare engagement |
| Supporto allo sviluppo socio economico del territorio |
Tensioni con le comunità locali per la ridefinizione del modello di business |
Istituzioni territoriali | • Strategico • Reputazionale |
• Qualità del servizio • Economico |
• Dialogo costante e strutturato con enti e istituzioni e accordi condivisi di prossimità al territorio |
| Dialogo e trasparenza con le istituzioni |
Mancata considerazione delle aspettative delle istituzioni |
Autorità Indipendenti di Regolamentazione e/o Vigilanza; Istituzioni Europee ed Internazionali; Istituzioni nazionali; Associazioni di consumatori e di categoria |
• Strategico • Reputazionale |
• Economico | • Dialogo costante e strutturato con enti e istituzioni e accordi condivisi di prossimità al territorio |
| Salute e sicurezza sul lavoro |
Incidenti / Infortuni a lavoratori o contrattisti sui luoghi di lavoro |
Persone di Poste Italiane |
• Economico • Strategico • Reputazionale • Operativo |
• Salute e sicurezza | • Analisi ed ottimizzazione dei modelli organizzativi dalla salute e sicurezza sul lavoro • Estensione di modelli produttivi nei siti operativi (es. lean manufacturing) • Supporto nell'implementazione e certificazione dei SGSSL sia nelle unità produttive di Poste Italiane S.p.A. sia nelle società del Gruppo |
| Impatti ambientali della logistica |
Esternalità ambientali delle attività logistiche (es. produzione di emissioni inquinanti) |
Fornitori e business partner; Ambiente |
• ESG | • Salute e sicurezza | • Trasformazione della flotta PCL in ottica green, anche con l'obiettivo di aumentare la capacità di carico • Ridisegno ed evoluzione rete di recapito (es. aumento numero linee di recapito pomeridiane, introduzione di consegne presso lockers, uffici postali e |
| Tema | Eventi di rischi | Stakeholder | Impatto potenziale su Poste Italiane |
Impatto potenziale su stakeholder |
Principali modalità di gestione |
|---|---|---|---|---|---|
| reti terze) |
| Mancata percezione • Finanziario e |
• Gestione dei rischi e delle • Economico opportunità connessi a fattori ambientali, sociali • Diritti umani governance (ESG) all'interno dei tradizionali processi |
|
|---|---|---|
| Integrazione ESG del rischio globale delle Comunità assicurativo nelle politiche di operazioni e perdita di finanziaria; Clienti investimento • ESG opportunità di business |
investimento | e di di |
| Mancata percezione • Finanziario e Integrazione ESG del rischio globale delle Comunità assicurativo nelle politiche di operazioni e perdita di finanziaria; Clienti assicurazione • ESG opportunità di business |
• Gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori • Economico ambientali, sociali governance (ESG) all'interno • Diritti umani dei tradizionali processi assicurazione |
e di di |
| Innovazione e Insufficiente capacità di digitalizzazione di innovazione in ambito Comunità • Strategico prodotti, servizi e multicanalità, customer finanziaria; Clienti processi experience e digital |
• Responsabilità • Qualità del specifica per lo sviluppo digitale servizio • Lancio iniziative "digitali" (es. • Economico piattaforma Panel "DilloaPosteItaliane") |
organizzativa web |
| Possibili discriminazioni che riguardano • Strategico lavoratori di Poste Tutela dei diritti Persone di Poste • Reputazionale Italiane (es. genere, umani in azienda Italiane età, orientamento • ESG politico o sessuale, stato civile, etc.) |
• Introduzione di presidi • Diritti umani controllo sulla tutela dei Diritti umani |
di |
| Inadeguatezza della programmazione e/o Welfare e • Strategico attuazione dei Persone di Poste benessere del programmi di welfare e Italiane • ESG personale benessere riferiti al personale |
• Individuazione di interventi formativi per creare "cultura" per tutto il personale • Programmi di engagement del • Salute e sicurezza personale (es. employee • Qualità della vita, attivazione piattaforma benessere welfare, competence dell'assenteismo, etc.) • Incentivazione dell'utilizzo degli strumenti di lavoro a distanza |
possibili "programma engagement", di center |
| • Economico Sindacati; Organizzazioni dei • Strategico Relazioni con le lavoratori non Conflittualità sindacali parti sociali riconosciute; • Operativo Comunità finanziaria • Reputazionale |
• Implementazione di • Economico riorganizzativi nel rispetto del quadro normativo (CCNL e • Salute e sicurezza leggi) e caratterizzati da impatti sociali governabili • Diritti umani • Gestione delle risorse in linea • Qualità della vita, con le disposizioni di legge, le benessere policy e le procedure aziendali |
progetti |
| • Economico Sicurezza Aumento dei disservizi informatica e Persone di Poste • Strategico legati all'infrastruttura continuità del Italiane; Media tecnologica business • Reputazionale |
• Qualità del • Azioni in ambito privacy, cyber servizio security e business continuity • Economico |
|
| • Strategico Legalità e Comportamento dei integrazione ESG fornitori non in linea • Operativo Fornitori e nel processo di con le politiche di business partner • Reputazionale approvvigionamen sostenibilità di Poste to Italiane • ESG |
• Digitalizzazione del passivo • Salute e sicurezza • Centralizzazione in Corporate • Diritti umani delle attività di acquisto delle società del Gruppo • Comitato |
ciclo Qualificazione |
| Tema | Eventi di rischi | Stakeholder | Impatto potenziale su Poste Italiane |
Impatto potenziale su stakeholder |
Principali modalità di gestione |
|---|---|---|---|---|---|
| Fornitori | |||||
| Impatti ambientali degli immobili |
Aumento delle emissioni derivanti dalla gestione degli immobili (es. energy management, gestione dei rifiuti, etc.) |
Ambiente; Persone di Poste Italiane |
• Economico • Strategico • Reputazionale • ESG |
• Salute e sicurezza | • Adozione di soluzioni per l'efficientamento energetico del patrimonio immobiliare e l'utilizzo di energie rinnovabili |
| Inclusione finanziaria |
Insufficiente considerazione nell'accesso ai servizi finanziari da parte di specifiche categorie di clienti (es. anziani, stranieri, ecc.) |
Comunità finanziaria; Clienti |
• Strategico • ESG |
• Economico | • Integrazione di criteri ESG nel processo di valutazione delle operazioni • Dialogo costante e strutturato con enti e istituzioni e accordi condivisi di prossimità al territorio • Dialogo strutturato con le Associazioni dei consumatori |
| Pari opportunità nei percorsi di carriera |
Scarsa trasparenza nella comunicazione e applicazione di driver oggettivi nei percorsi di carriera dei dipendenti |
Persone di Poste Italiane |
• Strategico • Reputazionale |
• Diritti umani • Qualità della vita, benessere |
• Introduzione di presidi di controllo sulla tutela dei Diritti umani |
Nell'ambito del percorso evolutivo della sostenibilità, è stata applicata la metodologia di valutazione delle tematiche ESG, con riferimento all'identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei due principali rischi collegati a "cambiamento climatico" e "diritti umani", che ha portato a:
L'impegno di Poste Italiane ad assicurare il rispetto dei diritti umani – promosso sia nell'ambito delle proprie attività che nell'ambito di attività affidate ai terzi/condotte con i partner – è sancito all'interno della "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani", tesa a strutturare un approccio chiaro sul tema che consenta di monitorare e gestire rischi e opportunità legati ai diritti umani in tutte le loro forme attraverso la sistematica applicazione ad ogni livello organizzativo e funzionale dell'Azienda, anche confermando l'impegno a perseguire un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.
A tal proposito, il modello di gestione dei rischi di Gruppo prevede l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio di violazione dei diritti umani, applicando procedure di risk assessment. In particolare, i rischi legati ai diritti umani3 sono stati individuati e analizzati considerando diversi driver – in relazione a Poste Italiane (dipendenti) e terze parti (fornitori, sub-fornitori, clienti, comunità locali, comunità finanziaria) – che sono di seguito riportati. Inoltre, a fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, Poste Italiane prevede delle specifiche azioni di mitigazione.
3 Rischi che possono avere un impatto sul rispetto dei diritti umani; essi sono intrinsechi a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro nazionalità, residenza, genere, nazionalità o origine etnica, colore, religione, lingua o qualsiasi altro status.
| Driver di rischio | Principali modalità di gestione |
|---|---|
| 1. Dignità e rispetto | ⦁ Codice Etico di Gruppo ⦁ Modello 231 ⦁ Linee Guida Whistleblowing ⦁ Portale Whistleblowing |
| 2. Libertà sindacale e protezione del diritto sindacale 3. Libertà di associazione e contrattazione collettiva |
⦁ Costante e preventiva interlocuzione con le parti sociali ⦁ Diffusione a livello territoriale degli accordi nazionali ⦁ Studio e monitoraggio dell'evoluzione normativa e dottrinale in materia giuslavoristica |
| 4. Discriminazioni | ⦁ Codice Etico di Gruppo ⦁ Iniziative per le pari opportunità (es. percentuale di donne in posizione di responsabilità) ⦁ Iniziative per la tutela dei lavoratori (es. violenza sulle donne) |
| 5. Condizioni retributive e orario di lavoro |
⦁ Sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro che prevede trattamenti negoziati con le Organizzazioni Sindacali e condizioni omogenee per tutti i lavoratori ⦁ Strumenti di previdenza integrativa ⦁ Piattaforma Welfare ⦁ Codice Etico di Gruppo ⦁ Sistemi di incentivazione e rewarding ⦁ Due diligence sui fornitori ⦁ Politiche Sociali ⦁ Formale accettazione, oltre che dei principi etico-sociali definiti all'interno del Codice Etico, anche dei principi in materia di anticorruzione e di diritti umani da parte di fornitori, subappaltatori e partner del Gruppo |
| 6. Formazione | ⦁ Iniziative formative e piani di formazione individuali per i dipendenti di Poste Italiane, sia in relazione ai processi che ai prodotti ⦁ Percorsi, processi e servizi di formazione e sviluppo delle competenze ⦁ Raccolta feedback emersi durante le sessioni di formazione, funzionali all'ottimizzazione dell'offerta ⦁ Promozione delle iniziative di comunicazione, formazione ed informazione per aumentare engagement |
| 7. Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro |
⦁ Piani di competenze e responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente (HSE) ⦁ Piano e azioni di comunicazione ⦁ Diffusione e aggiornamento delle conoscenze/ tecniche e normative nonché degli standard comportamentali ⦁ Monitoraggio del fenomeno infortuni e analisi delle relative cause ⦁ Audit specifici presso i fornitori per la verifica delle condizioni dichiarate nel contratto ⦁ Evoluzione del presidio sicurezza sul lavoro (conseguimento della certificazione 18001, realizzazione del "Sistema di Gestione Integrato", etc.) ⦁ Portale Safety per la gestione delle tematiche legate alla salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro oltre a riferimenti sulle principali novità normative e giurisprudenziali in materia |
| 8. Privacy | ⦁ Gestione consensi ⦁ Adempimenti connessi all'applicazione del regolamento General Data Protection Regulation (GDPR) e della normativa in materia di protezione dei dati personali ⦁ Azioni in ambito privacy (es. assessment Privacy, piano di adeguamento alla certificazione "sigillo europeo per la protezione dei dati"; etc.) ⦁ Interlocuzione con l'Autorità del Garante Privacy al fine di fornire informazioni e chiarimenti ⦁ Definizione e standardizzazione dei requisiti contrattuali per la conformità alla normativa privacy |
Con riferimento alle tematiche ambientali, il Gruppo Poste Italiane, in quanto attore diffuso capillarmente sul territorio, riconosce che la creazione di valore per tutti i propri stakeholder e l'affermazione del proprio ruolo di più grande azienda italiana nel settore dei servizi non può prescindere dalla sostenibilità ambientale delle proprie attività nel lungo termine. È dunque responsabilità di Poste Italiane impegnarsi con l'obiettivo di assumere un ruolo distintivo nella creazione di valore sostenibile per il territorio e le comunità in cui opera, di cui la tutela dell'ambiente e l'attenzione verso il cambiamento climatico sono dimensioni chiave.
Il cambiamento climatico minaccia gli aspetti elementari della vita per le persone in tutto il mondo – accesso ad acqua, cibo, cure, uso di terreni e di risorse naturali; anche a livello di business è tuttavia importante identificare i potenziali impatti economici derivanti dalle mutazioni climatiche.

Pertanto, il Gruppo Poste Italiane ha adottato la "Politica di Sostenibilità Ambientale" e - rafforzando quanto già affermato nel Codice Etico – si impegna a prevenire, gestire e, ove possibile, ridurre gli impatti ambientali generati – direttamente o indirettamente – dalle proprie attività, oltre a considerare gli impatti ambientali nello sviluppo di prodotti e servizi (inclusi i prodotti di investimento, assicurativi, ecc.) e a trasformare la preoccupazione verso il cambiamento climatico in opportunità e significative iniziative di mitigazione. L'impegno è volto alla promozione di una gestione responsabile delle risorse per ridurre la propria "impronta ecologica" e alla valutazione delle conseguenze della propria attività economica sull'ambiente in una prospettiva di economia circolare.
A tal proposito, Poste Italiane ha previsto l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio di cambiamento climatico. In particolare, i rischi legati al cambiamento climatico4 sono stati individuati e analizzati considerando diversi driver - riconducibili a due macro-ambiti (rischi di transizione e rischi fisici) - di seguito riportati. Inoltre, a fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, Poste Italiane prevede delle specifiche azioni di mitigazione.
4 Rischi legati al cambiamento climatico (es. eventi climatici estremi, aumento di temperatura, innalzamento del livello dei mari, ecc.) quale impatto sul business di Poste Italiane (impatto indiretto) nonché i rischi legati alle attività ed operazioni di Poste Italiane che incidono sul cambiamento climatico (impatto diretto).
| Driver e azioni associate ai rischi in ambito "Cambiamento Climatico" | |||
|---|---|---|---|
| ----------------------------------------------------------------------- | -- | -- | -- |
| Driver di rischio | Principali azioni e strumenti per la gestione del rischio | |
|---|---|---|
| Rischi di transizione | 1. Evoluzione normativa | ⦁ Monitoraggio costante e preventivo dei possibili cambiamenti nella normativa ⦁ Collaborazione con i policy maker per rappresentare l'esigenza di stabilità e chiarezza della normativa ⦁ Partecipazione a corsi di formazione e workshop specifici |
| 2. Evoluzione tecnologica | ⦁ Investimenti in nuove tecnologie a più bassa emissione (es. flotta green, installazione di punti di ricarica all'interno dei siti di Poste Italiane per alimentare il parco veicoli elettrici, installazione di corpi illuminati a tecnologia LED) ⦁ Sviluppo e diffusione del processo di digitalizzazione sia su processi e procedure che prodotti e servizi, in grado di supportare la riduzione delle pressioni sull'ambiente |
|
| 3. Scenario di mercato | ⦁ Sviluppo di prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano conto dei criteri ESG (es. investimenti, assicurazioni) ⦁ Offerta di prodotti e servizi che integrano elevati standard etici e criteri ambientali (es. sviluppo soluzioni assicurative che incentivano, da un lato, l'adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall'altro, sono funzionali a mitigare i rischi ESG) ⦁ Investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("SDGs") diffusi a livello internazionale dalle Nazioni Unite (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainable" in linea con gli standard e i principi definiti dall'International Capital Market Association) ⦁ Ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili fossili (es. energia solare da pannelli fotovoltaici sugli immobili) ⦁ Riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon e utilizzo di led), per fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzi dell'energia |
|
| 4. Reputazione | ⦁ Monitoraggio dei rischi reputazionali attraverso gli strumenti di gestione ⦁ Dialogo con investitori e analisti, con particolare attenzione alle questioni del cambiamento climatico ⦁ Partecipazione a gruppi di lavoro e iniziative legati al clima, anche finalizzati a definire benchmark di settore e/o a contribuire alla definizione di linee guida ⦁ Investimento nella trasparenza e accuratezza dei dati ⦁ Dialogo e collaborazione con enti e associazioni nazionali e internazionali per la definizione e l'adozione di modelli, politiche e strategie tesi a contrastare il cambiamento climatico |
|
| Rischi fisici | 5. Condizioni climatiche estreme |
⦁ Adozione piani di business continuity ⦁ Adozione di azioni per prevenire danni fisici alle strutture ⦁ Dialogo e con le istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) per il coordinamento di attività emergenziali e di ripristino ⦁ Interfaccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e difesa garantendo (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, ecc.) |
Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel "Piano Deliver 2022" 5 . Nell'arco del piano, sono previsti investimenti per 2,8 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari basati su ipotesi realistiche, con un rischio di esecuzione limitato.
Piano strategico "Deliver 2022"

L'area Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata riorganizzata in funzione della crescita dell'e-commerce. Per poter incrementare la quota di mercato nelle consegne Pacchi, è stato concordato con i sindacati un modello operativo di recapito innovativo ("Joint Delivery Model"), che prevede consegne pomeridiane e nel week-end. La partnership siglata con Amazon nel giugno 2018 rappresenta un altro tassello fondamentale per la realizzazione del piano. Infine, si investirà in nuove tecnologie di smistamento e automazione per sostenere lo sviluppo della divisione. In tale ambito, Poste Italiane ha firmato anche un accordo quadro di collaborazione con la Federazione Italiana Tabaccai, che prevede che le tabaccherie possano funzionare come punti di accettazione della corrispondenza e dei pacchi.
| OBIETTIVI FINANZIARI | OBIETTIVI OPERATIVI |
|---|---|

L'area Pagamenti, Mobile e Digitale, e con essa PostePay che ha ottenuto da Banca d'Italia l'abilitazione a operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) a partire da ottobre 2018, coerentemente con gli obiettivi del Piano, si posizionerà come una Fintech interna e permetterà di cogliere appieno le convergenze crescenti fra i segmenti di mercato. Questa divisione fungerà, inoltre, da centro di competenza per la realizzazione della Strategia Digitale di Gruppo.
OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
5 Gli obiettivi finanziari e operativi riportati nelle tabelle si riferiscono al 2022
Per quanto riguarda i Servizi Finanziari, il modello è centrato sulla distribuzione di prodotti di terzi, senza rischio di credito, attraverso una piattaforma di distribuzione controllata, e mira a una crescita sostenibile, con un'allocazione più efficiente del capitale e una gamma ampliata di prodotti. Tappe importanti nella realizzazione del Piano sono state il rinnovo del contratto di collocamento del risparmio postale firmato a fine 2017 con Cassa Depositi e Prestiti, l'accordo di Distribuzione triennale firmato nell'aprile 2018 con Intesa Sanpaolo, l'accordo con Unicredit per la distribuzione dei prestiti e la conclusione definitiva nel marzo 2018 di una serie di accordi con il Gruppo Anima per una più stretta collaborazione nei servizi di gestione del risparmio.

Nei Servizi Assicurativi, Poste Italiane mira a mantenere la leadership nel ramo Vita, riequilibrando i portafogli clienti per passare dalle tradizionali polizze Vita a prodotti "unit-linked". L'obiettivo è crescere in modo significativo anche nel ramo Danni e nei piani pensionistici privati.
OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
La necessità di adottare un approccio sostenibile risulta tanto più chiara nel contesto attuale in cui gli impatti sociali e ambientali delle attività svolte hanno conseguenze sempre più evidenti e si estendono oltre i confini locali. È in questo quadro che Poste Italiane intende sviluppare iniziative di sostenibilità proprie in modo da supportare e far progredire anche gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, integrando in maniera strutturale elementi di sostenibilità nelle politiche aziendali, nei processi e nella strategia a lungo termine. Punto di partenza per la riuscita e l'efficacia di tale intento è l'aver intrapreso un processo che, attraverso il coinvolgimento di tutte le aree organizzative e l'ascolto degli stakeholder, è in grado di individuare e aggiornare, nell'ottica del miglioramento continuo, le linee strategiche per la gestione di temi non-finanziari. A testimonianza dell'importanza che Poste Italiane riserva a tali tematiche, il sistema di incentivazione 2019 prevede l'assegnazione di un obiettivo di sostenibilità, oltre agli obiettivi tradizionalmente assegnati all'Amministratore Delegato/Direttore Generale, e coerentemente a tutti i Dirigenti con responsabilità strategica, Responsabile BancoPosta, Responsabile Controllo Interno e responsabili di Funzione. Inoltre, gli
obiettivi di sostenibilità sono monitorati mensilmente attraverso lo strumento della Balance Score Card (BSC) nonché analizzati nell'ambito del processo di risk management di gruppo attraverso una specifica piattaforma di Gruppo GRC (Governance, Risk & Compliance).
La Strategia di Sostenibilità del Gruppo consiste in un sistema di Politiche di Sostenibilità e in un Piano Strategico ESG coerenti con la strategia e le ambizioni di business del Gruppo e con i target nazionali e internazionali di sviluppo sociale e ambientale.
Principi generali, obiettivi qualitativi e modalità di gestione sono inglobati all'interno di politiche di Gruppo che disciplinano i temi individuati nell'analisi di materialità e gli ambiti richiesti dal D.Lgs. 254/2016, mentre obiettivi e target specifici – quantitativi e qualitativi – sono contenuti nel Piano Strategico ESG.
L'integrazione della sostenibilità all'interno del sistema normativo aziendale ha portato alla definizione delle seguenti politiche.
| Politiche del Gruppo Poste |
Obiettivi della Politica |
|---|---|
| Politica integrata | La Politica contiene l'impegno al rispetto puntuale delle norme vigenti e dei principi generali da osservare in materia di gestione della qualità (UNI EN ISO 9001:2015) e della salute e sicurezza sul lavoro (BS OHSAS 18001:2007), di prevenzione della corruzione (ISO 37001:2016), di gestione della sicurezza delle informazioni e dei sistemi informativi (rispettivamente ISO/IEC 27001:2013 e ISO/IEC 20000:2011). |
| Strategia fiscale | La Strategia si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale. |
| Politica in materia di diversità degli organi di amministrazione e controllo di Poste Italiane S.p.A. |
Il documento fornisce indicazioni in ordine ad aspetti di diversità dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale quali, l'età, il genere, l'etnia, la provenienza geografica, il percorso formativo e professionale. |
| Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani |
La Politica definisce un approccio chiaro sul tema dei Diritti Umani, più ampio di quello previsto dalla legge e che consente di monitorare e gestire rischi e opportunità legati ai Diritti Umani in tutte le loro forme, anche confermando l'impegno del Gruppo a perseguire un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile. |
| Politica aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro |
La Politica definisce i principi e le modalità attuate dal Gruppo per tutelare e promuovere il benessere psicofisico delle persone attraverso la prevenzione, la diffusione della cultura sulla sicurezza e l'implementazione di sistemi di gestione. |
| Politica sulle iniziative per la comunità |
La Politica contiene l'impegno a rispondere ai bisogni sociali del territorio e del Paese con integrità e trasparenza, secondo procedure che hanno l'obiettivo di garantire l'efficacia delle iniziative supportate, evitando ogni possibile conflitto di interesse. |
| Politica di sostenibilità ambientale |
La Politica definisce i principi generali, gli obiettivi e le modalità di gestione degli impatti ambientali del Gruppo e sancisce l'impegno di Poste Italiane a promuovere, nella sua catena del valore, un uso efficiente delle risorse naturali e un'attenzione alla ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente. |
| Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita |
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, Poste Vita definisce i principi che consentono di includere considerazioni ESG nella gestione delle proprie attività d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che gli emittenti presenti nei propri portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi e linee guida riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di sostenibilità nei tradizionali processi di investimento. |
| Politiche del Gruppo Poste |
Obiettivi della Politica |
|---|---|
| Attraverso la Politica di Assicurazione Responsabile, Poste Vita definisce i principi | |
| Politica di Assicurazione | che consentono di includere considerazioni di aspetti ESG nella gestione delle |
| Responsabile del Gruppo | proprie attività assicurative e aderire concretamente ai principi e alle linee guida |
| Poste Vita | riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di |
| sostenibilità nei tradizionali processi assicurativi. | |
| Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR | |
| Politica di Investimento | definisce principi che consentano di includere considerazioni ESG nella gestione |
| Responsabile di BancoPosta | delle proprie attività d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che le |
| Fondi SGR S.p.A. | controparti presenti nei propri portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire |
| concretamente a principi e linee guida riconosciute. |
Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane si basa su 6 pilastri fondamentali di sostenibilità riconducibili agli ambiti ESG. Ogni pilastro prevede azioni e obiettivi specifici che l'Azienda si impegna a raggiungere per una corretta gestione dei temi materiali e che sono stati identificati considerando i target definiti a livello globale dalle Nazioni Unite negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e il contributo che Poste Italiane, con il suo operato, può dare per il loro raggiungimento.
Azioni e obiettivi del Piano sono frutto di un percorso strutturato che ha portato il management dell'Azienda a definire le tappe fondamentali da raggiungere nei prossimi anni, coerentemente con l'arco temporale coperto dalla strategia di business indicata nel "Piano Deliver 2022". Nell'ottica di creazione di valore condiviso, queste tappe sono state individuate considerando anche le opinioni che gli stakeholder hanno espresso in occasione delle attività di engagement svolte.
Si rimanda al capitolo sulle Performance per la trattazione degli obiettivi, modalità di gestione e principali performance conseguite nei pilastri del Piano Strategico ESG del Gruppo.

I Pilastri del Piano Strategico ESG di Poste Italiane a supporto del Piano Deliver 2022
La strategia di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane si concretizza anche nella partecipazione attiva a network e associazioni nazionali ed internazionali che hanno l'obiettivo di stimolare lo sviluppo e il confronto continuo sui temi della sostenibilità, nonché nel sottoporsi volontariamente alla valutazione su parametri ESG da parte delle agenzie di rating etico.
| Principles for Responsible Investment: i PRI sono un insieme di sei principi |
|---|
| che indicano le principali azioni da svolgere per l'investitore e offrono strumenti |
| specifici (es. framework, linee guida) finalizzati all'integrazione di fattori di natura |
| ambientale, sociale e di governance (ESG) all'interno delle politiche di |
| investimento tradizionali. |
| Principles for Sustainable Insurance: i PSI sono un'iniziativa ad adesione |
| volontaria, supportata dalle Nazioni Unite, con lo scopo di affrontare i rischi e le |
| opportunità connessi a tematiche ESG nel settore assicurativo. Lanciati nel |
| 2012, i PSI sono allineati e costituiscono un completamento dei principi del UN |
| Global Compact. |
| Sodalitas: fondazione che nasce nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, come |
| prima realtà a promuovere la sostenibilità d'impresa in Italia, contribuendo |
| all'evoluzione del ruolo dell'impresa come attore sociale e non solo economico, |
| mettendo al servizio della società civile i punti di forza della cultura d'impresa. |
| Realtà unica nel Paese, perché capace di unire l'impegno di oltre 100 imprese |
| leader e di un gruppo di manager volontari e punto di riferimento delle aziende |
| che considerano la sostenibilità una dimensione strategica fondamentale, si |
| accredita come il partner delle Istituzioni Europee per attuare in Italia l'Agenda |
| sulla Sostenibilità; si distingue per la capacità di realizzare iniziative multi |
| stakeholder con cui generare valore sociale condiviso. |
| Anima per il Sociale: associazione che riunisce un gruppo di manager e |
| aziende con la missione di diffondere tra le imprese del territorio la cultura della |
| responsabilità sociale d'impresa e della sostenibilità, sul piano economico, |
| sociale e ambientale. La partnership consente al Gruppo di accedere al network |
| dell'associazione – costituito da grandi imprese, associazioni, onlus, enti ed |
| istituzioni – di tenersi aggiornato attraverso attività di monitoraggio, |
| comunicazione e formazione nonché partecipando ad iniziative ed eventi in tema |
| di Corporate Social Responsibility. |
| CSR Manager: network costituto da professionisti che presso ogni tipo di |
| organizzazione (imprese, fondazioni d'impresa, società professionali, Pubblica |
| Amministrazione, enti non profit) si dedicano alla gestione delle problematiche |
| socio-ambientali e di sostenibilità connesse alle attività aziendali. La rete |
| associativa offre l'opportunità di partecipare ai convegni organizzati, accedere ai |
| documenti e agli studi elaborati dal network e condividere best practice con gli |
| altri associati. |
| Valore D: nata nel 2009, è la prima associazione di imprese che promuove la |
| diversità, il talento e la leadership femminile a sostegno di un maggior equilibrio |
| di genere all'interno delle 150 organizzazioni associate. Tale collaborazione |
| permette a Poste Italiane, in qualità di socio sostenitore dal 2012, di partecipare |
| attivamente a programmi e laboratori organizzati dall'Associazione, oltre che di |
| prendere parte a benchmark e allo scambio di best practice sui temi del diversity |
| management, della conciliazione dei tempi di vita lavorativa e tempi di vita |
| privata e familiare e del welfare. |

ASPHI: organizzazione che promuove da oltre 30 anni l'integrazione di persone disabili nella scuola, nel lavoro e nella società attraverso l'uso della tecnologia ICT. La collaborazione con Poste Italiane è consolidata da diversi anni in relazione all'adesione a programmi di inclusione e valorizzazione dei disabili nei contesti aziendali.
Nel corso degli anni, Poste Italiane si è dimostrata in grado di trasformare le sue strutture operative e i suoi servizi adattandosi ai bisogni di mercato, e in alcuni casi anticipandoli, attraverso investimenti continui in tecnologia e know-how.
Ultima espressione di tale capacità è il piano strategico "Deliver 2022", che ha l'obiettivo di massimizzare il valore di quella che è la più grande rete di distribuzione in Italia, rispondendo alle esigenze in continua evoluzione dei clienti e cogliendo nuove opportunità di business verso la digitalizzazione. Annunciato a fine febbraio 2018, il piano consentirà di capitalizzare a pieno i punti di forza unici della rete di Poste Italiane, che vanta oltre 12.800 Uffici Postali dislocati sul territorio, stabilendo:
Motore di questo processo di creazione di valore nel tempo è il caratteristico modello di business di cui si è dotata l'Azienda per raggiungere gli obiettivi che il Gruppo si è posto per ciascun settore di operatività nel Piano Strategico Integrato con gli obiettivi ESG. In particolare, come anticipato, Poste Italiane opera come un gruppo industriale integrato attraverso Strategic Business Unit specializzate per attività che condividono la rete di distribuzione multicanale e la governance unitaria del Gruppo.
La figura che segue esemplifica l'interazione tra strategia, modello di business e forme di capitale finanziario e non-finanziario che caratterizza il processo di creazione di valore di Poste Italiane nel tempo.

Processo di creazione del valore in Poste Italiane
Pur essendo caratterizzati da eterogeneità, i capitali su cui si fonda il business di Poste Italiane possiedono peculiarità che li rendono declinabili in modo specifico e misurabili attraverso indicatori di performance. La tabella che segue illustra le caratteristiche di ciascuno e rimanda ai paragrafi del presente documento in cui ne viene fornita una più ampia descrizione.
| Capitale | Descrizione | Principali indicatori di | Riferimento ai |
|---|---|---|---|
| misurazione | paragrafi del Bilancio | ||
| ⦁ Fonti di finanziamento e modalità di impiego delle risorse finanziarie |
⦁ Patrimonio netto e passivo ⦁ 201-1 Valore economico diretto, generato e distribuito ⦁ Risorse del piano di continuità del business ⦁ FS 11 Percentuale degli investimenti sottoposti a screening negativo e/o positivo su aspetti sociali/ambientali |
⦁ Andamento patrimoniale e finanziario consolidato ⦁ Sicurezza informatica e continuità del business ⦁ Integrazione ESG nelle politiche di investimento ⦁ Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione ⦁ Tavole degli indicatori |
|
| ⦁ Strutture, attrezzature e infrastrutture che impattano su efficienza ed efficacia |
⦁ Percentuale di gare espletate sulla base di criteri ambientali e sociali ⦁ FS 14 Iniziative per migliorare l'accesso ai servizi finanziari per le persone svantaggiate ⦁ Numeri dei servizi digitali ⦁ Dematerializzazione delle pratiche e delle transazioni corrispondenti ⦁ Dati sulla flotta aziendale ⦁ Dati sulla flotta per il trasporto aereo |
⦁ Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento ⦁ Inclusione finanziaria ⦁ Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi ⦁ Impatti ambientali degli immobili ⦁ Impatti ambientali della logistica ⦁ Tavole degli indicatori |
|
| ⦁ Proprietà intellettuale, sistema procedurale/ organizzativo, reputazione |
⦁ GRI 205 Anticorruption ⦁ GRI 418 Customer Privacy ⦁ Risorse del piano di continuità del business ⦁ Numeri dei servizi digitali ⦁ Numero dei contatti gestiti |
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità ⦁ Sicurezza informatica e continuità del business ⦁ Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi ⦁ Tavole degli indicatori |
|
| ⦁ Conoscenze e competenze del personale |
⦁ Formazione su procedure e politiche relative all'anticorruzione ⦁ GRI 401 Employment ⦁ GRI 402 Labor/Management Relations ⦁ GRI 403 Occupational Health and Safety ⦁ GRI 404 Training and Education |
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità ⦁ Tutela dei diritti umani in azienda ⦁ Pari opportunità nei percorsi di carriera ⦁ Relazioni con le parti sociali ⦁ Salute e sicurezza sul lavoro ⦁ Formazione e sviluppo del personale ⦁ Welfare e benessere del personale ⦁ Tavole degli indicatori |
|
| ⦁ Partnership e relazioni con gli stakeholder |
⦁ Conciliazioni ⦁ Iniziative nella comunità ⦁ Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa ⦁ Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di |
⦁ Tutela dei diritti umani in azienda ⦁ Supporto allo sviluppo socio economico del territorio ⦁ Dialogo e trasparenza con le istituzioni ⦁ Inclusione finanziaria |
| Capitale | Descrizione | Principali indicatori di | Riferimento ai | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| misurazione | paragrafi del Bilancio | |||||
| esclusione finanziaria sul |
⦁ Qualità | e | Customer | |||
| totale delle nuove acquisizioni | Experience | |||||
| ⦁ Iniziative per migliorare |
⦁ Tavole degli indicatori | |||||
| l'accesso ai servizi finanziari | ||||||
| per le persone svantaggiate | ||||||
| ⦁ Esperienza dei clienti negli | ||||||
| Uffici Postali | ||||||
| ⦁ Reclami dei clienti per |
||||||
| tipologia | ||||||
| ⦁ Soddisfazione dei clienti | ||||||
| ⦁ GRI 301 Materials | ⦁ Impatti | ambientali | degli | |||
| servizi | ⦁ GRI 302 Energy | immobili | ||||
| ⦁ Risorse naturali e dell'ecosistema |
⦁ GRI 303 Water | ⦁ Impatti | ambientali | della | ||
| ⦁ GRI 305 Emissions | logistica | |||||
| ⦁ GRI 306 Effluents and Waste | ⦁ Tavole degli indicatori |
Per implementare la visione strategica di Poste Italiane, ogni Strategic Business Unit – che è stata caratterizzata da graduali e costanti riorganizzazioni delle divisioni operative nel corso del tempo – ha obiettivi specifici che, visti nel complesso, permettono di rafforzare la crescita e sostenibilità del business dell'intero Gruppo Poste Italiane.

Il business di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è al centro delle operazioni di Poste Italiane. Poste Italiane pianifica e gestisce i prodotti e servizi commerciali relativi alla corrispondenza, servizi integrati, pacchi, corriere espresso e soluzioni logistiche, catena logistica integrata, gestendo l'intero processo che comprende accettazione, raccolta, smistamento, trasporto, consegna e gestione dei resi, anche attraverso i servizi forniti dalle sue controllate (Postel, SDA e Mistral Air). La catena logistica, che è integrata a livello territoriale, è strutturata su due livelli: un livello di coordinamento e un livello operativo. Il livello di coordinamento è gestito da sei aree logistiche, ciascuna delle quali copre un'area regionale o multiregionale, responsabili di garantire il corretto svolgimento del processo logistico end-to-end per tutti i prodotti e servizi. A livello operativo, ogni macro area logistica è composta da Centri di Smistamento e Centri di Distribuzione. Questi centri assicurano consegne specializzate, servizi a valore aggiunto, servizi di messaggistica, consegna di invii non recapitabili e accettazione per i grandi clienti.

Il segmento Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD) – nato con la finalità di creare un polo d'offerta unico verso la clientela retail, business e PA, che metta a fattor comune le competenze distintive del Gruppo Poste Italiane in tali ambiti – si pone l'obiettivo di rappresentare un presidio accentrato dei servizi di pagamento, nonché essere il centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo. Il settore accoglie i servizi di incasso e pagamento del patrimonio destinato a BancoPosta (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile (ridenominata PostePay dal 1° ottobre 2018), che negli anni ha sviluppato esperienza in ambito digital e a supporto del "mobile-banking e mobile-payment". Al settore PMD è altresì affidata la valorizzazione della partecipazione in SIA.
Poste Italiane fornisce servizi finanziari basati su un modello di servizio incentrato sulla distribuzione di prodotti di terzi in assenza di rischio di credito, forniti attraverso una specifica piattaforma di distribuzione. L'Azienda punta a raggiungere una crescita sostenibile, basata sull'allocazione efficiente del capitale e una vasta gamma di prodotti. In tale ambito rilevano il rinnovo del contratto di collocamento del risparmio postale firmato a fine 2017 con Cassa Depositi e Prestiti, l'accordo di distribuzione triennale firmato nell'aprile 2018 con Intesa Sanpaolo, l'accordo con Unicredit per la distribuzione dei prestiti e la conclusione definitiva nel marzo 2018 di una serie di accordi con il Gruppo Anima per una più stretta collaborazione nei servizi di gestione patrimoniale. I servizi, forniti da BancoPosta, Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR, riguardano: sviluppo prodotti; gestione del contante/depositi da clienti pubblici e provati e relativi investimenti; prodotti di risparmio postale; raccolta e pagamento di servizi; collocazione e distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi; servizi di monetica.
I servizi assicurativi sono gestiti dal Gruppo assicurativo PosteVita, che comprende la capogruppo PosteVita (compagnia di assicurazioni sulla vita), la sua controllata PosteAssicura (compagnia di assicurazioni su proprietà e danni) e Poste Welfare Servizi (società che fornisce ai propri clienti servizi di assistenza nell'ambito della gestione di fondi sanitari, servizi di acquisizione e convalida banche dati). I servizi assicurativi sono distribuiti da BancoPosta, attraverso la rete di distribuzione di Poste Italiane. I processi aziendali sono focalizzati sullo sviluppo e la gestione di prodotti e servizi assicurativi per i clienti. Tali processi consistono in attività relative allo "sviluppo di prodotti e riassicurazione" e includono le seguenti attività: valutazione della domanda dei clienti; creazione e sviluppo prodotti, in coordinamento con BancoPosta; riassicurazione; attività relative alla sottoscrizione e gestione di polizze; sottoscrizione; gestione operativa; gestione delle richieste di informazioni e dei reclami; attività di gestione finanziaria.


Nel periodo compreso tra il 4 e il 15 febbraio 2019, Poste Italiane ha acquistato n. 5.257.965 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,608 euro, per un controvalore complessivo di circa 40 milioni di euro. Gli acquisti sono stati effettuati in esecuzione dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli azionisti del 29 maggio 2018, nell'ambito di un programma il cui avvio è stato comunicato al mercato il 1° febbraio 2019, ai sensi dell'art. 144-bis del Regolamento Consob 11971/1999.
L'acquisto di azioni proprie è finalizzato alla costituzione di un "magazzino" titoli per un controvalore fino a 50 milioni di euro - corrispondenti a circa 7 milioni di azioni, pari a meno dell'1% del capitale - anche in relazione a eventuali piani di incentivazione per il personale.
| Consiglio di Amministrazione (1) | ||
|---|---|---|
| Presidente | Maria Bianca Farina | |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Matteo Del Fante | |
| Consiglieri | Giovanni Azzone Carlo Cerami Antonella Guglielmetti Francesca Isgrò Mimi Kung Roberto Rao Roberto Rossi |
|
| Collegio Sindacale (2) | ||
| Presidente | Mauro Lonardo | |
| Sindaci effettivi | Alessia Bastiani Maurizio Bastoni |
|
| Sindaci supplenti | Marina Colletta Antonio Santi Ermanno Sgaravato |
|
| Organismo di Vigilanza (3) | ||
| Presidente Componenti |
Nadia Fontana Paolo Casati (4) Carlo Longari |
|
| Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane | ||
| Francesco Petronio | ||
| Società di revisione | ||
| PricewaterhouseCoopersSpA |
| Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (5) |
Comitato Remunerazioni (6) |
Comitato Nomine e Corporate Governance (5) |
Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati (3) |
|---|---|---|---|
| Antonella Guglielmetti (presidente) Giovanni Azzone Francesca Isgrò Roberto Rossi |
Carlo Cerami (presidente) Giovanni Azzone Roberto Rossi |
Roberto Rao (presidente) Antonella Guglielmetti Mimi Kuna |
Francesca Isgrò (presidente) Carlo Cerami Mimi Kung Roberto Rao |
Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana. La Società è sottoposta al controllo del Ministero dell'Economia e della Finanze (MEF) che ne detiene complessivamente il 64,26% del capitale, di cui il 29,26% in via diretta e il 35% in via indiretta per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta controllata dal MEF.
L'assetto di Corporate Governance riflette le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana, le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle
attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, nonché la normativa applicabile agli Istituti di moneta elettronica per le attività svolte da Poste Italiane in esecuzione degli accordi sottoscritti con PostePay – patrimonio IMEL.
Il modello di governance adottato è quello "tradizionale", caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.
La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
L'Assemblea degli azionisti nomina e revoca i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni nei casi in cui la legge esclude la competenza del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare l'andamento della gestione e deliberare in merito ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2018 si è riunito 14 volte. Dei nove membri del Consiglio sette sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina delle società quotate e otto sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF e dallo Statuto sociale.
In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina e delle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, quattro Comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. Quest'ultimo è interamente composto da amministratori indipendenti, con funzioni e competenze previste dalla normativa sulle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Il Consiglio, nella adunanza del 25 gennaio 2018, ha provveduto, in linea con quanto raccomandato dal Codice di autodisciplina, a definire i criteri per la definizione delle Operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario mantenendole nell'ambito della propria competenza.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 28 aprile 2017 e successivamente modificati nell'adunanza del 25 gennaio 2018.
L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della funzione Controllo Interno che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione sotto la supervisione - con finalità di raccordo rispetto al Consiglio di Amministrazione - del Presidente), ha tutti i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.
Il Collegio Sindacale in carica è costituito da tre membri effettivi e tre membri supplenti. Vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 36 volte.
L'Organismo di Vigilanza in carica è costituito da tre membri. E' dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.
La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2011/2019 alla società di revisione PricewaterhouseCoopers; l'incarico è stato attribuito ai sensi del D.lgs. 39/2010 di "Attuazione della Direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati". In vista della scadenza del mandato novennale per la revisione legale (bilancio al 31 dicembre 2019) la Società, in linea con le disposizioni del D.lgs. 39/2010 come modificato dal D.lgs. 135/2016, sotto la responsabilità e supervisione del Collegio Sindacale, ha avviato nel corso del 2018 il processo di selezione del nuovo revisore unico di Gruppo per il novennio 2020-2028. Nei primi tre mesi del 2019 si è conclusa la gara sulla base del cui esito il Collegio Sindacale ha formulato la propria proposta motivata per l'identificazione del nuovo revisore che verrà presentata all'Assemblea del 28 maggio 2019.
Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento.
Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.
Nel corso del 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane si è riunito 14 volte in occasione delle quali sono stati esaminati i seguenti principali argomenti e assunte le relative delibere di competenza.
| DATA | PRINCIPALI DELIBERE |
|---|---|
| Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta: Apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio. |
|
| 25 gennaio 2018 | Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta (rimozione del vincolo di destinazione ramo d'azienda "pagamenti e monetica"); Evoluzione della controllata PosteMobile: (A) autorizzazione all'istituzione di un patrimonio destinato alla monetica e prestazione dei servizi di pagamento, (B) trasformazione in Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ibrido; Conferimento poteri per avvio iter di autorizzazione Banca d'Italia. |
| Adesione all'aumento di capitale di Anima Holding SpA. | |
| 19 febbraio 2018 | Risultati preliminari relativi all'esercizio 2017, proposta di dividendo. |
| 26 febbraio 2018 | Approvazione Piano Industriale Deliver 2022. |
| 29 marzo 2018 | Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 della società e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017. |
| Proposta di distribuzione degli utili. | |
| Aggiornamento Codice Etico di Gruppo. | |
| 19 aprile 2018 | Aggiornamento Linee Guida Segnalazione Violazioni (Whistleblowing). |
| Linee Guida Privacy (GDPR). | |
| 27 aprile 2018 | Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie. |
| 9 maggio 2018 | Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018. |
| 29 maggio 2018 | Contratto pluriennale con Amazon per i servizi di recapito di prodotti postali (pacchi). |
| 28 giugno 2018 | Aggiornamento Modello 231. |
| Relazione finanziaria semestrale del Gruppo al 30 giugno 2018. | |
| Aggiornamento Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo e nomina del Responsabile della Funzione Antiriciclaggio di Gruppo. | |
| 1 agosto 2018 | Linea Guida Sostenibilità "Il processo ESG (Enviromental Social and Governance) nel Gruppo Poste Italiane". |
| Linea Guida relativa all'applicazione del requisito di indipendenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione. | |
| 20 settembre 2018 | Informativa e analisi concernenti l'avvenuto completamento del piano di adeguamento IT previsto dal provvedimento di autorizzazione dell'IMEL e successivo invio a Banca d'Italia dell'estratto del verbale del Consiglio stesso come richiesto dall'Autorità ai fini dell'iscrizione di PosteMobile SpA all'Albo degli IMEL. |
| Aggiornamento del Piano Industriale di SDA Express Courier e autorizzazione alla ricapitalizzazione della stessa per complessivi 50 milioni di euro. |
|
| Accensione di linee di credito committed (Revolving credit facilities ) fino ad un massimo di 2 miliardi di euro con durata massima 36 mesi. |
|
| 18 ottobre 2018 | Modifica delle Linee Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane. |
| Approvazione del progetto di esternalizzazione della "Gestione Finanziaria BancoPosta" da BancoPosta a BancoFondi SGR. | |
| Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018. | |
| Operazione di rafforzamento patrimoniale della controllata Poste Vita. | |
| 7 novembre 2018 | Approvazione della presentazione della domanda di adesione di Poste Italiane SpA al regime di Adempimento Collaborativo ai sensi del D. Lgs. 128/2015 e approvazione della Strategia Fiscale del Gruppo Poste Italiane. |
| Approvazione della Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane. | |
| Approvazione delle nuove Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati. | |
| 13 dicembre 2018 | Accordo integrativo del contratto di cessione di Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale SpA sottoscritto in data 8 febbraio 2017 tra Poste Italiane e Invitalia. |
| Approvazione policy sui diritti umani. | |
| Approvazione Testo Unico Sicurezza: Rapporto Rischio informatico 2018. | |
| Rinnovo della convenzione biennale per il 2019-2020 tra MEF e Poste Italiane che regola la remunerazione dell'impiego della raccolta da conti correnti postali intestati alla Pubblica Amministrazione. |
In un contesto caratterizzato da una elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali e nel processo di creazione di valore.
Per promuovere e mantenere un adeguato Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), Poste Italiane utilizza strumenti organizzativi, informativi e normativi che permettono di identificare, misurare, gestire e monitorare i principali rischi di Gruppo.
Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane6 poiché consente al Consiglio di Amministrazione di perseguire l'obiettivo prioritario di creazione di valore nel mediolungo periodo definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi aziendali.
Per questo, l'Azienda si è adoperata per l'adozione di un SCIGR integrato sia dal punto di vista interno che esterno al Sistema. Da una parte, infatti, le sue componenti devono risultare coordinate e interdipendenti tra loro e, dall'altra, il Sistema nel suo complesso, deve risultare integrato nel generale assetto organizzativo, amministrativo e contabile aziendale.
Il SCIGR di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo, e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, nonché mediante la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.
Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane
6 Per maggiori approfondimenti sul sistema di Corporate Governance di Poste si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2018.
Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La funzione Governo dei Rischi di Gruppo ("GRG"), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e in particolare i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, nel corso del 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, strategici, ESG e reputazionali, nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Si realizza così lo strumento per la massima integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al 2° livello di controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.
| Categoria dei rischi | Descrizione |
|---|---|
| rischi che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano Strategico; | |
| tali rischi sono identificati, classificati e monitorati con il coinvolgimento del Management | |
| dalla funzione GRG, descrivendone le caratteristiche principali, le cause scatenanti e le | |
| Strategici | possibili conseguenze o effetti, sia in termini economici (e.g. perdite, maggiori costi per |
| ritardi/mancata implementazione dei piani di razionalizzazione e efficienza, minori | |
| ricavi), sia di altra natura (e.g. soddisfazione della clientela). | |
| rischi di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, | |
| risorse umane e sistemi interni a livello di Gruppo, oppure da eventi esogeni.La | |
| gestione dei rischi operativi avviene sia nell'ambito specialistico dei presidi esistenti nel | |
| Gruppo (Risk Management BancoPosta, Risk Management Gruppo Poste Vita, Risk | |
| Management BancoPosta Fondi SGR e Risk Management PostePay), in ottemperanza | |
| alle disposizioni delle rispettive Autorità di Vigilanza, sia a livello integrato, a cura della | |
| funzione GRG. Sono oggetto di attento monitoraggio, tra gli altri: i) il rischio informatico, | |
| ed in particolare il rischio di malfunzionamento e/o di carenze nella sicurezza dei sistemi | |
| Operativi | informatici che potrebbero determinare perdita di integrità, violazione di dati personali, |
| riservatezza e confidenzialità delle informazioni nonché disservizi alla clientela; ii) il | |
| rischio di sicurezza sul lavoro, e in particolare di infortuni a dipendenti o contrattisti sui | |
| luoghi di lavoro derivanti dalle attività operative (es. accettazione, trasporto e | |
| smistamento di pacchi e corrispondenza, nonché recapito dei prodotti postali con | |
| l'utilizzo di motoveicoli e autoveicoli); iii) rischi di sicurezza fisica, in particolare di | |
| accesso nelle sedi centrali delle aziende del Gruppo, negli uffici postali o in aree | |
| riservate da parte di soggetti non adeguatamente autorizzati/identificati, nonché di | |
| limitata protezione dei beni/patrimonio di Poste italiane contro atti predatori (rapine, |
| Categoria dei rischi | Descrizione | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| perdite derivanti da frodi, furti, attacchi agli ATM, atti vandalici, ecc.). Rientrano inoltre | |||||
| tra i rischi operativi i disagi e/o blocchi presso gli impianti produttivi del Gruppo (Centri di | |||||
| Smistamento della Corrispondenza e Centri di Recapito, ecc.) derivanti da agitazioni o | |||||
| scioperi sindacali. | |||||
| rischi di violazione di norme o regolamenti esistenti, come ad esempio i rischi ex D.Lgs. | |||||
| 231/01, ex L.262/05, Privacy, Market Abuse, o connessi all'introduzione di nuove norme | |||||
| o regolamenti (ovvero alla diversa interpretazione di norme e regolamenti) che hanno | |||||
| rilevanza generale (e.g. di natura amministrativa, contabile, fiscale, ecc) ovvero | |||||
| Non conformità alle norme | specifica nei settori di attività del Gruppo Poste Italiane. In particolare rientrano in | ||||
| questa tipologia di rischi quelli legati all'introduzione di nuove norme per la gestione e | |||||
| sviluppo dei servizi postali universali e delle relative tariffe a remunerazione dell'attività | |||||
| di Poste Italiane, nonché il rischio di mancato rispetto degli standard di qualità del | |||||
| servizio regolati dalla AGCom. | |||||
| rischi che possono derivare da una percezione negativa da parte degli stakeholder del | |||||
| Gruppo, per i quali il framework adottato prevede l'attivazione di un intervento di analisi | |||||
| e di gestione (stakeholder engagement) al fine di intercettare e valutare le fonti di | |||||
| rischio. Tra gli elementi di rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è | |||||
| fisiologicamente esposta rileva l'andamento delle performance di mercato riconducibile | |||||
| Reputazionali | prevalentemente al collocamento dei prodotti del risparmio postale e di strumenti di | ||||
| investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, certificates e quote di fondi | |||||
| immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalle | |||||
| controllate Poste Vita e Poste Assicura e fondi comuni di investimento gestiti da | |||||
| BancoPosta Fondi SGR) nonché la qualità del servizio percepita ed erogata sui servizi | |||||
| legati all'attività di corrispondenza e recapito pacchi. |
Il processo di gestione dei rischi finanziari è regolamentato e vigilato dalle Autorità (Banca d'Italia e IVASS) e viene presidiato dalle strutture di Risk Management dei rispettivi settori, coordinati dal referente unico in ambito Governo dei Rischi di Gruppo.
I rischi della gestione finanziaria attengono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta e del Patrimonio Separato IMEL di PostePay (gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi), alle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria nonché, per quanto riguarda il Gruppo assicurativo Poste Vita, agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati.
I rischi della gestione assicurativa attengono alla stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, ecc.). Con riferimento alla Compagnia Poste Vita, sotto il profilo tecnico i principali fattori di rischio sono quelli relativi alla mortalità, ossia ogni rischio riconducibile all'aleatorietà della durata della vita degli assicurati, e ai riscatti.
Di seguito si riporta una declinazione dei principali rischi relativi alla gestione finanziaria.
| Categoria dei rischi | Descrizione | |
|---|---|---|
| ---------------------- | -- | ------------- |
rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento del merito creditizio dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile all'incremento del divario (cosiddetto spread) tra tassi di rendimento dei debiti sovrani e al conseguente impatto di tale incremento sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate. Per il Gruppo Poste Italiane rileva in particolare il rischio spread dei titoli di Stato italiani verso quelli tedeschi che influisce sul fair value dei titoli dello Stato Italiano presenti nei portafogli del Gruppo, il cui valore nozionale complessivo al 31 dicembre 2018 ammonta a 126 miliardi di euro (148 miliardi di euro di titoli obbligazionari complessivi)7 . A fine 2018 lo spread sui titoli governativi decennali si è attestato a 250bps. Il rendimento del BTP 10 anni, che a inizio dell'anno era pari al 2% ha registrato un valore a fine anno al 2,74%, con un picco a 3,70% nel mese di ottobre 2018. Al 31 dicembre 2018 il portafoglio titoli (51 miliardi di euro di valore nozionale dei titoli del Patrimonio BancoPosta) ha evidenziato minusvalenze latenti per circa 1,7 miliardi di euro. Tuttavia si evidenzia che all'inizio dell'anno sono state effettuate operazioni di compravendita di titoli che hanno comportato plusvalenze di 379 milioni di euro in linea con gli obiettivi 2018. Nel corso del 2018 sono state effettuate anche operazioni di vendita forward con valuta di regolamento 2019 (anticipo execution attività con impatto sulle plusvalenze 2019) e acquistati titoli che presentano rendimenti superiori a quanto previsto nel Piano Industriale con un conseguente effetto positivo sulla profittabilità del portafoglio. Sempre con riferimento agli effetti dell'allargamento dello spread, si ricorda che le variazioni delle riserve di fair value del Patrimonio BancoPosta non sono computate ai fini del rispetto dei requisiti patrimoniali. Ulteriore conseguenza dell'aumento dello spread è l'effetto sull'indice Solvency Ratio di Poste Vita che al 31 dicembre 2018 si attesta a 211%, in diminuzione rispetto al 279% rilevato a dicembre 2017. Nel corso del 2018, stante l'andamento dello spread e le tensioni sul Solvency Ratio, la Compagnia ha valutato e implementato misure a sostegno del Solvency Ratio tra cui il ricorso ai cd. Ancillary Own Funds (AOF) ovvero elementi non patrimoniali rappresentati da garanzie o impegni di firma computabili negli elementi dei fondi propri. L'operazione di rafforzamento patrimoniale attraverso gli AOF è stata formalizzata con la sottoscrizione a novembre 2018 da parte di Poste Italiane di una lettera di impegno incondizionato e irrevocabile con scadenza a 5 anni, a sottoscrivere per cassa, a mera richiesta della controllata, azioni ordinarie di futura emissione di Poste Vita per un ammontare massimo di 1.750 milioni di euro. A seguito dell'autorizzazione di IVASS, la lettera di impegno sottoscritta dalla Capogruppo a favore della Compagnia potrà essere computata tra gli elementi dei fondi accessori di livello 2 (Tier 2 - AOF), ai sensi della Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni, entro i limiti di capienza disponibile, ovvero per un ammontare pari a circa 1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2018, con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +24 p.p. rischio di fluttuazione del valore di uno strumento finanziario per effetto di variazioni dei
Prezzo
Spread
prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici relativi al singolo strumento o al suo emittente, sia da fattori sistemici che influenzino il mercato.
7 Gli ammontari indicati non tengono conto del nozionale di acquisti e vendite a termine di titoli per un nozionale complessivo di circa 3 miliardi di euro.
| Categoria dei rischi | Descrizione | |||
|---|---|---|---|---|
| Credito | rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive. In relazione a specifici ricavi e crediti verso lo Stato e le amministrazione centrali e locali, regolamentati da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, la puntuale corresponsione dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati. |
|||
| Liquidità | rischio che il Gruppo Poste non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento per l'impossibilità di reperire fondi o di smobilizzare efficacemente i propri attivi sul mercato (market liquidity risk) ovvero a condizioni di mercato (funding liquidity risk) . Il Gruppo Poste Italiane adotta una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti e l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo. |
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| Tasso di interesse sul fair value |
rischio di fluttuazione del valore di uno strumento finanziario per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato. Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o trasformati in tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread sul parametro di tasso) degli strumenti finanziari a tasso variabile o trasformati in tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali rischi risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario. |
|||
| Tasso di interesse sui flussi finanziari |
rischio legato all'incertezza del conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. |
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| Tasso di inflazione sui flussi finanziari |
rischio legato all'incertezza del conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato. |
|||
| Valuta | rischio di fluttuazione di uno strumento finanziario per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto. A tale rischio sono esposti principalmente i crediti e debiti commerciali verso corrispondenti esteri, gli investimenti in titoli azionari e le quote di taluni fondi detenuti. |
|||
| Downgrading di Poste Italiane |
rischio di downgrading del Rating assegnato a Poste Italiane da tre agenzie il cui ultimo aggiornamento è il seguente: ⦁ Standard & Poors: BBB/Negative ⦁ Moody's: Baa3/Stable ⦁ Fitch: BBB/Negative Un eventuale downgrading dovuto a un significativo peggioramento del merito di credito di Poste Italiane, in particolare se al di sotto della soglia investment grade, potrebbe avere un impatto sul cost of funding di Poste Italiane e potenzialmente condizionare l'accesso di Poste ad alcune forme di finanziamento, tra cui il mercato dei capitali. |
| Categoria dei rischi | Descrizione | |
|---|---|---|
| rischio di downgrading della Repubblica Italiana a cui Poste Italiane è indirettamente | ||
| esposta al. Il rating di Poste Italiane è infatti strettamente correlato a quello dello Stato | ||
| Sovrano e sulla base delle metodologie attualmente utilizzate dalle agenzie di rating, | ||
| Downgrading | della | ulteriori declassamenti dell'Italia possono determinare analoghi effetti sul rating di Poste |
| Repubblica Italiana | Italiane. | |
| Inoltre, eventuali nuovi downgrading dell'Italia e in particolare declassamenti a livelli sub | ||
| Investment grade potrebbero causare un ulteriore allargamento del differenziale tra il | ||
| rendimento dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, determinando gli effetti descritti | ||
| nella categoria di "Rischio Spread". |
Nel corso del 2018 Poste Italiane ha sviluppato un framework con l'obiettivo prioritario di integrare i principi ESG (Environmental, Social and Governance) nella strategia, nella governance e nei processi aziendali e in tal senso Poste Italiane ha intrapreso da tempo un percorso che mira, da un lato, a migliorare la consapevolezza e la conoscenza del rischio reputazionale e, dall'altro, a integrare a tutti gli effetti la sostenibilità nella strategia aziendale. Tale percorso è strettamente correlato a scelte in risposta a fenomeni di contesto, come l'evoluzione delle esigenze informative degli investitori, le spinte normative e la crescente attenzione degli stakeholder, che rendono necessario per Poste Italiane andare ben oltre gli attuali obblighi normativi, elaborando apposite linee guida intersettoriali e definendo in maniera inclusiva, aperta e trasparente, un piano di azione in materia di sostenibilità in grado di sostenere adeguatamente le strategie aziendali e conferire valore condiviso a tutti i suoi elementi distintivi.
Ad Agosto 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, ha approvato le Linee Guida ESG che definiscono le attività svolte dal Gruppo Poste Italiane con riferimento alle tematiche di Sostenibilità, tra cui rientra a tutti gli effetti l'integrazione trasversale, uniforme e coerente, dei principi alla base del concetto di sostenibilità alle diverse attività aziendali, il coinvolgimento permanente, trasparente e proattivo degli stakeholder e il presidio del rischio reputazionale ad essi associato.
Le Linee Guida ESG prevedono tra l'altro, il Gruppo Interfunzionale di Sostenibilità (GIS), costituito da esponenti delle funzioni aziendali centrali e delle società del Gruppo, contribuiscono all'attuazione della strategia di sostenibilità e sono responsabili del raggiungimento degli obiettivi inclusi nel Piano Strategico ESG, in quanto titolari delle risorse, degli strumenti e del know-how necessari per la relativa implementazione.
Attraverso l'attuazione di tale processo si perseguono i seguenti principali obiettivi:
Il livello di integrazione delle strategie di sostenibilità nella struttura societaria rappresenta un indicatore di robustezza dei processi di governance delle aziende per comprendere come vengono gestiti i fattori non financial.
Poste Italiane è rientrata nella "Top Ten" dell'Integrated Governance Index 2018.
Nel 2018 Poste Italiane si posiziona all'undicesimo posto dell'Integrated Governance Index (IGI) su 47 società, ottenendo il

decimo miglior punteggio e rientrando quindi nella "Top Ten". Poste Italiane totalizza quasi il 65% dei punti assegnabili. Il punteggio si colloca sopra la media del campione complessivo (54,5%). Inoltre, a livello di settore, Poste Italiane si posizione terza, a ridosso del secondo miglior punteggio e sempre al di sopra della media (56,2%).
L'IGI nasce all'interno del nuovo Osservatorio sulla Governance Integrata ed è realizzato attraverso il coinvolgimento delle prime 100 società italiane per capitalizzazione. L'IGI fotografa l'infrastruttura e i processi di governance delle aziende per comprendere come vengono gestiti i fattori non financial e valuta il grado di comprensione e studio dell'integrated governance da parte della società.
Nel corso del 2018 il quadro macroeconomico internazionale è stato positivo anche se l'espansione globale si è indebolita. Il ciclo economico ha toccato il suo apice all'inizio del 2018 e nel resto dell'anno la crescita è gradualmente diminuita. L'OCSE, nell'Interim Economic Outlook di novembre 2018, ha previsto infatti una crescita globale del 3,7%, in linea con il dato 2017, ma ha abbassato le stime per il 2019 a 3,5%, contro il 3,7% previsto a settembre. L'OCSE ha evidenziato anche dinamiche eterogenee tra i paesi, in particolare nell'Area Euro l'attività economica ha rallentato più di quanto atteso8 .
La moderazione della crescita ha portato un raffreddamento del prezzo delle materie prime. Il petrolio, dopo i significativi rialzi del terzo trimestre (82,69 \$ al barile il 28 settembre), ha chiuso l'anno a 54,15 \$ al barile. L'accordo di inizio dicembre tra OPEC e Russia per un taglio dell'offerta di petrolio ha probabilmente evitato una ulteriore discesa dei prezzi ma potrebbe non essere sufficiente a riportare le quotazioni a valori prossimi a 80 \$ in presenza di una domanda mondiale attesa più debole9 .
Le tensioni commerciali stanno influenzando il commercio internazionale. L'incertezza generata dal protezionismo USA indebolisce la fiducia degli operatori e rischia di rallentare gli investimenti, con conseguenze sulla crescita e l'occupazione.
Gli Stati Uniti hanno risentito in modo limitato delle tensioni commerciali e la crescita continua a essere la più vivace tra le economie avanzate anche grazie agli stimoli fiscali. Il terzo trimestre ha evidenziato una crescita tendenziale del PIL del 3,5% annuo anche se in rallentamento rispetto al 4,2% del trimestre precedente. La bilancia commerciale mostra invece un allargamento del deficit, con un calo dell'export del 3,5% a fronte dell'aumento dell'import del 9,1%, dati che rafforzano le politiche protezionistiche dell'attuale amministrazione. La Banca Centrale, dopo l'aumento del costo del denaro di dicembre che ha portato i FED Funds dal 2,25% al 2,5%, ha ridotto le prospettive di ulteriori strette monetarie nel corso del 2019 data la bassa inflazione. Per il 2019 gli investitori prevedono una crescita sostenuta ma in leggero calo10 .
L'economia del Regno Unito, nel contesto di generalizzato rallentamento europeo, ha mantenuto un profilo di crescita. La disoccupazione stabile pari a circa il 4% favorisce i consumi, malgrado la crescita dell'inflazione, mentre le esportazioni nette contribuiscono positivamente al PIL favorite da una sterlina debole. Rimane incerto il destino della Brexit11 e le conseguenze sull'economia e sulle relazioni con l'Europa.
La Cina ha chiuso il 2018 con una crescita media pari a 6,6% dopo il 6,8% del 2017. In particolare, nell'ultimo trimestre si è registrato un leggero rallentamento tendenziale rispetto al trimestre precedente (rispettivamente 6,4% e 6,5%). I segnali di moderazione arrivano dai dati della produzione industriale più recenti. In lieve crescita invece gli investimenti, probabile riflesso del mutamento di politica economica teso a riavviare gli
8 Fonte: Ocse, Interim Economic Outlook novembre 2018.
9 Fonte: https://finanza-mercati.ilsole24ore.com/quotazione-petrolio-brent-wti.
10 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 ore (ottobre e dicembre 2018)
11 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 (novembre 2018)
investimenti pubblici, in particolare a livello locale. Il Paese sta inoltre rispondendo ai dazi commerciali con politiche fiscali espansive che favoriscono una crescita del reddito disponibile delle famiglie e quindi dei consumi interni12 .
Dopo il forte progresso del 2017 la crescita dell'Area Euro sta rallentando più del previsto; la crescita annuale per il 2018 è stata dell'1,8%, rispetto al +2,5% del 2017. L'avanzo commerciale è in contrazione poiché le imprese europee mostrano una elevata sensibilità alle prospettive del mercato internazionale. La Germania, in particolare, ha registrato un rallentamento che ha indotto il Governo a tagliare le stime di crescita per il 2019 dall'1,8% all'1%. Dal lato dell'offerta, gli indici di attività segnalano minore espansione del manifatturiero, data la riduzione degli ordinativi che si riflette sui servizi. L'indicatore coincidente €-coin13 a dicembre ha continuato a risentire del peggioramento della fiducia di imprese e consumatori ed è sceso, per il secondo mese consecutivo da 0,47 di novembre a 0,42. Ulteriori cali di fiducia potrebbero comportare un minor sostegno dalla domanda interna, finora solida, che si sommerebbe al debole apporto di quella estera. Dopo la fine del Quantitative Easing, la BCE si troverebbe nella difficile situazione di avviare il processo di normalizzazione della politica monetaria in un contesto economico in decelerazione14 .
L'Italia, insieme alla Germania, sta registrando il rallentamento più forte rispetto a quello degli altri paesi europei. Nel quarto trimestre 2018 l'Istat ha certificato un calo congiunturale del PIL dello 0,1% e una variazione acquisita per il 2018 pari a 0,9%15. L'incertezza ha condizionato negativamente le scelte delle famiglie negli acquisti e delle imprese nelle decisioni di investimento. La fase di debolezza del ciclo economico ha investito principalmente l'attività industriale; in particolare il settore auto ha sfiorato una discesa del 20% insieme a una flessione del 5,3% dei beni intermedi. Tale fase potrebbe proseguire nei primi mesi del 2019, mentre gli effetti espansivi della manovra economica approvata dal Governo nel mese di dicembre 2018, potrebbero manifestarsi nella seconda parte del 201916 .
Il mercato dei titoli governativi europei nel 2018 ha risentito del progressivo rallentamento del ciclo economico dell'Eurozona. Il rendimento del Bund a 10 anni ha toccato il massimo l'8 febbraio a 0,80% per poi chiudere l'anno a 0,24%. Il BTP di contro ha risentito dell'incertezza politica che ha accompagnato l'avvio della nuova legislatura: lo spread BTP/Bund sulla scadenza 10y ha iniziato l'anno a 163 bps e ha raggiunto il suo minimo il 24 aprile a 114bps. Nella seconda parte del 2018 ha raggiunto il massimo a 327bps, per poi diminuire nelle ultime settimane. A fine 2018 lo spread sulla scadenza decennale si è attestato a 250bps. Il rendimento del BTP 10 anni, che aveva iniziato l'anno al 2% ha chiuso a 2,74%, dopo aver raggiunto il suo massimo a 3,80%.
12 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 (gennaio 2019).
13 Indice prodotto dalla Banca d'Italia in collaborazione con il Centre for Economic Policy Research (CEPR) che fornisce una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell'area euro in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL, depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo).
14 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 (gennaio 2019).
15 La variazione acquisita del Pil è la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno.
16 Fonte: Istat, "PIl e indebitamento delle Amministrazioni Pubbliche" – marzo 2018; Istat, "Conti economici trimestrali" – marzo 2019; Il Sole 24 (gennaio 2019).
| Dati in milioni di euro | 2017 | 2018 | VARIAZIONI | |
|---|---|---|---|---|
| RICAVI DA MERCATO | 10.629 | 10.864 | +236 | +2% |
| COSTITOTALI | 9.506 | 9.366 | (140) | =1% |
| EBIT EBIT Margin % |
1.123 10,6% |
1.499 13,8% |
+376 | +34% |
| UTILE NETTO Utile netto per azione (€) |
689 0,53 |
1.399 1,07 |
+709 | +103% |
| ROE | 10% | 18% | ||
| CAPEX % sui ricavi |
467 4,4% |
538 5,0% |
+71 | +15% |
Il risultato operativo consolidato si attesta a 1.499 milioni di euro e registra una crescita del 34% rispetto all'esercizio precedente (1.123 milioni di euro), principalmente per effetto della crescita dei ricavi di quasi tutti i settori nei quali il Gruppo opera, nonché della riduzione dei costi operativi.
In particolare rilevano la contribuzione al Risultato operativo della Strategic Business Unit Finanziario, che si incrementa del 33% passando da 646 milioni di euro del 2017 a 859 milioni di euro nel 2018, e della Strategic Business Unit Pagamenti, Mobile e Digitale che cresce del 5% passando da 194 milioni di euro del 2017 a 204 milioni di euro nel 2018.
L'Utile netto si incrementa di 709 milioni di euro, anche per effetto delle imposte anticipate di PosteVita (385 milioni di euro). CAPEX in forte crescita a sostegno della trasformazione dell'Azienda e dei singoli business
| Conto Economico consolidato riclassificato | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 4° trime stre |
Esercizio | |||||||
| Variazioni | 2017 | 2018 | Dati economici (in milioni di euro) |
2018 | 2017 | Variazioni | ||
| 6,5% | 178 | 2.735 | 2.913 | Ricavi | 10.864 | 10.629 | 236 | 2,2% |
| di cui: | ||||||||
| 2,1% | 20 | 971 | 991 | Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione | 3.580 | 3.632 | (51) | -1,4% |
| 5,5% | 8 | 150 | 158 | Servizi di Pagamento, mobile e digitale 1 | 592 | 532 | 61 | 11,4% |
| 12,6% | 150 | 1.192 | 1.342 | Servizi Finanziari 1 | 5.221 | 5.010 | 211 | 4,2% |
| -0,2% | (1) | 423 | 422 | Servizi Assicurativi | 1.470 | 1.456 | 15 | 1,0% |
| 3,9% | 103 | 2.656 | 2.759 | Costi | 8.796 | 8.961 | (165) | -1,8% |
| di cui: | ||||||||
| 7,3% | 134 | 1.852 | 1.986 | Costo del lavoro totale | 6.137 | 6.093 | 45 | 0,7% |
| 2,3% | 32 | 1.364 | 1.396 | di cui costo del lavoro | 5.519 | 5.593 | (75) | -1,3% |
| 21,0% | 102 | 488 | 590 | di cui incentivi all'esodo | 619 | 500 | 119 | 23,9% |
| -3,9% | (32) | 804 | 773 | Altri costi operativi | 2.659 | 2.868 | (209) | -7,3% |
| 94,8% | 75 | 79 | 154 | EBITDA | 2.068 | 1.668 | 400 | 24,0% |
| 23,2% | 31 | 133 | 164 | Ammortamenti e svalutazioni | 570 | 545 | 24 | 4,5% |
| 81,6% | 44 | (54) | (10) | EBIT | 1.499 | 1.123 | 376 | 33,5% |
| 1,6% | -2,0% | -0,3% | EBIT Margin | 13,8% | 10,6% | 3,2% | ||
| -457,3% | (66) | 14 | (52) | Proventi/(Oneri) finanziari | (8) | (55) | 47 | 85,0% |
| -56,4% | (22) | (39) | (62) | Utile lordo | 1.490 | 1.067 | 423 | 39,6% |
| n.s. | (400) | (5) | (404) | Imposte | 92 | 378 | (286) | -75,8% |
| n.s. | 377 | (35) | 343 | Utile netto | 1.399 | 689 | 709 | 102,9% |
| - | 0,26 | - | 0,26 | Utile netto per azione | 1,07 | 0,53 | 0,54 | 102,9% |
n.s.: non significativo
1 I dati 2018 e 2017 sono stati riclassificati secondo il nuovo perimetro di attività conseguente la cessione in favore della neo costituita PostePay SpA (Settore Servizi di pagamento, mobile e digitale) del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta (Servizi Finanziari) con efficacia dal 1° ottobre 2018.
| Organico del Gruppo | 2018 | 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Numero medio dipendenti (*) | 134.360 | 138.040 | (3.680) | -2,7% |
| Costo del lavoro ordinario unitario (in migliaia di euro) | 41,1 | 40,8 | 0,3 | 0,7% |
| (*) Dati espressi in full time equivalent . |
| Investimenti (in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Investimenti | 538,2 | 467,4 | 70,8 | 15,1% |
| di cui | ||||
| Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione | 416,0 | 380,0 | 36,0 | 9,5% |
| Pagamenti Mobile e Digitale | 52,5 | 41,9 | 10,6 | 25,4% |
| Finanziario | 44,8 | 30,4 | 14,3 | 47,1% |
| Assicurativo | 24,9 | 15,1 | 9,9 | 65,5% |
| Dati Patrimoniali e Finanziari | 2018 | 2017 | Variazioni | |
| (dati in milioni di euro) | ||||
| Capitale immobilizzato | 3.035 | 3.077 | (42) | -1,4% |
| Capitale circolante netto | 1.737 | 1.452 | 285 | 19,6% |
| Capitale investito lordo | 4.772 | 4.529 | 243 | 5,4% |
| Fondi diversi e Altre attività/passività | (2.039) | (2.546) | 507 | -19,9% |
| Capitale investito netto | 2.732 | 1.983 | 749 | 37,8% |
| Patrimonio netto | 8.105 | 7.550 | 555 | 7,4% |
| Posizione finanziaria netta | (5.372) | (5.567) | 195 | -3,5% |
| Posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione | (1.131) | (1.335) | 204 | -15,3% |
I ricavi totali del Gruppo ammontano a 10,9 miliardi di euro, segnando una crescita di 236 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+2,2%).
Nel dettaglio, i ricavi dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 3.580 milioni di euro evidenziando una contrazione dell'1,4% rispetto al 2017 per effetto della riduzione dei volumi della corrispondenza tradizionale e degli altri ricavi, in parte compensati dai risultati del comparto dei pacchi i cui volumi registrano un incremento del 12,6%, passando da 113 milioni di spedizioni del 2017 a 127 milioni di spedizioni nel 2018 e i cui ricavi crescono del 9,8%, passando da 693 milioni di euro a 761 milioni di euro.
I servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale hanno contribuito alla formazione dei ricavi con 592 milioni di euro, in aumento dell'11,4% rispetto al 2017 per effetto delle buone performance del comparto della monetica i cui ricavi passano da 238 milioni di euro del 2017 a 291 milioni di euro.
I ricavi dei servizi Finanziari ammontano complessivamente a 5.221 milioni di euro e segnano una crescita del 4,2% rispetto ai 5.010 milioni di euro del precedente esercizio. La variazione, a fronte del miglioramento del margine d'interesse, della buona performance del Servizio di Raccolta del Risparmio Postale in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti (+16,6%), nonché del positivo apporto del comparto della Gestione del risparmio, riflette minori plusvalenze realizzate, in linea con la nuova strategia del Gruppo di ridurre la dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti, nonché minori ricavi derivanti dalla cessione della partecipazione in BdM avvenuta il 7 agosto 2017.
Il comparto Assicurativo ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 1.470 milioni di euro, segnando un incremento di 15 milioni euro, pur in presenza della minore raccolta lorda realizzata rispetto al precedente esercizio, (-3,7 miliardi di euro), per effetto dell'incremento del margine finanziario che beneficia invece dell'aumento delle masse gestite, nonché del positivo apporto del ramo danni.
Come anticipato, l'analisi dei costi, che passano da 9 miliardi di euro del 2017 a 8,8 miliardi di euro, evidenzia una riduzione dell'1,8% principalmente ascrivibile alla diminuzione degli Altri costi operativi che ammontano a 2.659 milioni di euro registrando una diminuzione del 7,3% rispetto ai 2.868 milioni di euro del 2017, sul cui saldo incidevano maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri in prevalenza legati ai rischi operativi derivanti dal collocamento di quote di alcuni fondi immobiliari da parte della Società negli anni 2002- 2005.
Sul costo del lavoro, che si attesta a 6.137 milioni di euro (6.093 milioni di euro nel 2017), incide la riduzione per complessivi 75 milioni di euro della componente ordinaria, connessa alla razionalizzazione degli organici mediamente impiegati nell'esercizio (circa 3.700 FTE in meno rispetto al 2017) e l'incremento del costo per incentivi all'esodo che passa da 500 milioni di euro del 2017 a 619 milioni di euro del 2018 principalmente per effetto dell'accantonamento di un fondo di pre-pensionamento per circa 136 milioni di euro che abilita la possibilità di ulteriori esodi per dipendenti che maturano i requisiti nel corso dei prossimi 5 anni utilizzando gli strumenti normativi vigenti (quali ad esempio il Fondo di Solidarietà e l'art. 4 della Legge Fornero).
Gli Ammortamenti e svalutazioni ammontano a 570 milioni di euro (+4,5% rispetto al 2017).
Gli oneri finanziari netti si attestano a 8 milioni di euro rispetto ai 55 milioni di euro del 2017, che risentivano di oneri da svalutazione per 82 milioni di euro delle Contingent Convertible Notes emesse in relazione all'operazione Alitalia del 2014, nonché della svalutazione operata sul Fondo Atlante di 12 milioni di euro.
Le imposte dell'esercizio si attestano a 92 milioni di euro (378 milioni di euro nel 2017) e beneficiano dell'effetto positivo delle imposte anticipate per un valore di 385 milioni di euro rilevate dalla Compagnia Poste Vita sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione del comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR (introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010). Tale norma prevede che la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo Vita, che in passato rilevava ai fini della base imponibile IRES in maniera piena, concorra a formare il reddito d'esercizio con una limitazione determinata applicando all'ammontare complessivo della variazione stessa uno specifico rapporto percentuale. Per Poste Vita allo stato attuale tale rapporto percentuale è pari al 98,5%.
La Società, come già fatto dai principali operatori del settore, ha avviato una revisione dei processi interni e ha sviluppato e implementato adeguati sistemi informativi a supporto della puntuale valorizzazione e contabilizzazione delle suddette imposte anticipate.
L'esercizio 2018 chiude con un Utile netto di 1.399 milioni di euro (689 milioni di euro nel 2017).
| (dati in milioni di euro) | 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 1.993 | 2.053 | (60) | -2,9% |
| Immobilizzazioni immateriali | 545 | 516 | 29 | 5,6% |
| Partecipazioni | 497 | 508 | (11) | -2,2% |
| Capitale immobilizzato | 3.035 | 3.077 | (42) | -1,4% |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 6.914 | 6.170 | 744 | 12,1% |
| Debiti commerciali e Altre passività | (5.282) | (4.788) | (494) | 10,3% |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 105 | 70 | 35 | 50,0% |
| Capitale circolante netto | 1.737 | 1.452 | 285 | 19,6% |
| Capitale investito lordo | 4.772 | 4.529 | 243 | 5,4% |
| Fondi per rischi e oneri | (1.519) | (1.595) | 76 | -4,8% |
| Trattamento di fine rapporto | (1.187) | (1.274) | 87 | -6,8% |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 666 | 323 | 343 | 106,2% |
| Capitale investito netto | 2.732 | 1.983 | 749 | 37,8% |
| Patrimonio netto | 8.105 | 7.550 | 555 | 7,4% |
| di cui Utile di periodo | 1.399 | 689 | 709 | 102,9% |
| di cui Riserva di fair value | (69) | 371 | (440) | -118,6% |
| Passività finanziarie | 66.929 | 63.244 | 3.685 | 5,8% |
| Riserve tecniche assicurative nette | 125.076 | 123.579 | 1.497 | 1,2% |
| Attività finanziarie | (190.864) | (186.766) | (4.098) | 2,2% |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.318) | (3.196) | (122) | 3,8% |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (3.195) | (2.428) | (767) | 31,6% |
| Posizione finanziaria netta | (5.372) | (5.567) | 195 | -3,5% |
| 31 dicembre 2018 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 1.957 | 23 | - | 12 | 1 | 1.993 |
| Immobilizzazioni immateriali | 467 | 30 | - | 48 | - | 545 |
| Partecipazioni | 1.434 | 280 | 214 | 157 | (1.588) | 497 |
| Capitale immobilizzato | 3.858 | 333 | 214 | 217 | (1.587) | 3.035 |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 2.534 | 382 | 2.798 | 2.433 | (1.232) | 6.914 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (3.259) | (502) | (1.917) | (836) | 1.231 | (5.282) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 86 | (3) | 1 | 22 | (1) | 105 |
| Capitale circolante netto | (639) | (123) | 882 | 1.619 | (2) | 1.737 |
| Capitale investito lordo | 3.219 | 210 | 1.096 | 1.836 | (1.589) | 4.772 |
| Fondi per rischi e oneri | (980) | (16) | (512) | (11) | (1) | (1.519) |
| Trattamento di fine rapporto | (1.178) | (2) | (5) | (2) | 1 | (1.187) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 389 | 15 | 135 | 127 | 1 | 666 |
| Capitale investito netto | 1.450 | 207 | 714 | 1.950 | (1.588) | 2.732 |
| Patrimonio netto | 2.581 | 243 | 2.911 | 3.958 | (1.588) | 8.105 |
| di cui Utile del periodo | (372) | 153 | 617 | 1.001 | - | 1.399 |
| di cui Riserva di fair value | 4 | - | (72) | (1) | - | (69) |
| Passività finanziarie | 1.259 | 4.307 | 67.022 | 1.034 | (6.693) | 66.929 |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 125.076 | - | 125.076 |
| Attività finanziarie | (1.417) | (4.097) | (64.578) | (126.545) | 5.773 | (190.864) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.318) | - | - | (3.318) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (973) | (246) | (1.323) | (1.574) | 921 | (3.195) |
| Posizione finanziaria netta | (1.131) | (36) | (2.197) | (2.008) | - | (5.372) |
| (dati in milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
| Immobilizzazioni materiali | 2.025 | 18 | 1 | 9 | - | 2.053 |
| Immobilizzazioni immateriali | 440 | 33 | - | 43 | - | 516 |
| Partecipazioni | 1.294 | 286 | 222 | 157 | (1.451) | 508 |
| Capitale immobilizzato | 3.759 | 337 | 223 | 209 | (1.451) | 3.077 |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 2.352 | 115 | 2.454 | 1.972 | (723) | 6.170 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (2.892) | (171) | (1.526) | (781) | 582 | (4.788) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 77 | 3 | (1) | (9) | - | 70 |
| Capitale circolante netto | (463) | (53) | 927 | 1.182 | (141) | 1.452 |
| Capitale investito lordo | 3.296 | 284 | 1.150 | 1.391 | (1.592) | 4.529 |
| Fondi per rischi e oneri | (1.031) | (21) | (532) | (11) | - | (1.595) |
| Trattamento di fine rapporto | (1.253) | (3) | (16) | (3) | 1 | (1.274) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 388 | 10 | 94 | (170) | 1 | 323 |
| Capitale investito netto | 1.400 | 270 | 696 | 1.207 | (1.590) | 1.983 |
| Patrimonio netto | 2.735 | 325 | 2.702 | 3.378 | (1.590) | 7.550 |
| di cui Utile del periodo | (502) | 146 | 499 | 546 | - | 689 |
| di cui Riserva di fair value | 12 | - | 180 | 179 | - | 371 |
| Passività finanziarie | 2.249 | 3.249 | 62.274 | 1.017 | (5.545) | 63.244 |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 123.579 | - | 123.579 |
| Attività finanziarie | (1.587) | (3.283) | (60.688) | (125.860) | 4.652 | (186.766) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.196) | - | - | (3.196) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) |
| Posizione finanziaria netta | (1.335) | (55) | (2.006) | (2.171) | - | (5.567) |
| (dati in milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni 31/12/2018 vs. 31/12/2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
| Immobilizzazioni materiali | (68) | 5 | (1) | 3 | 1 | (60) |
| Immobilizzazioni immateriali | 27 | (3) | - | 5 | - | 29 |
| Partecipazioni | 140 | (6) | (8) | - | (137) | (11) |
| Capitale immobilizzato | 99 | (4) | (9) | 8 | (136) | (42) |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 182 | 267 | 344 | 461 | (509) | 744 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (367) | (331) | (391) | (55) | 649 | (494) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 9 | (6) | 2 | 31 | (1) | 35 |
| Totale Capitale circolante netto | (176) | (70) | (45) | 437 | 139 | 285 |
| Capitale investito lordo | (77) | (74) | (54) | 445 | 3 | 243 |
| Fondi per rischi e oneri | 51 | 5 | 20 | - | (1) | 76 |
| Trattamento di fine rapporto | 75 | 1 | 11 | 1 | - | 87 |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 1 | 5 | 41 | 297 | - | 343 |
| Capitale investito netto | 50 | (63) | 18 | 743 | 2 | 749 |
| Patrimonio netto | (154) | (82) | 209 | 580 | 2 | 555 |
| di cui Utile del periodo | 130 | 7 | 118 | 455 | - | 709 |
| di cui Riserva di fair value | (8) | - | (252) | (180) | - | (440) |
| Passività finanziarie | (990) | 1.058 | 4.748 | 17 | (1.148) | 3.685 |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 1.497 | - | 1.497 |
| Attività finanziarie | 170 | (814) | (3.890) | (685) | 1.121 | (4.098) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (122) | - | - | (122) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 1.024 | (225) | (927) | (667) | 28 | (767) |
| Posizione finanziaria netta | 204 | 19 | (191) | 163 | - | 195 |
Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 si attesta a 3.035 milioni di euro, segnando un decremento di 42 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2017. Alla formazione del saldo hanno concorso investimenti per 538 milioni di euro - compensati da ammortamenti e svalutazioni per 570 milioni di euro – nonché la sottoscrizione, avvenuta nel mese di aprile 2018, da parte della Capogruppo dell'aumento del capitale sociale di Anima Holding SpA per 30 milioni di euro. Ulteriori movimentazioni hanno riguardato svalutazioni per circa 40 milioni di euro derivanti dagli esiti del test di impairment.
Gli investimenti del Gruppo nel 2018 ammontano a 538 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 15% rispetto al 2017 (+71 milioni di euro).

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2018 – 2022 a supporto degli obiettivi di Piano Strategico, circa il 25% degli Investimenti di Gruppo (133 milioni di euro) sono stati destinati al processo di trasformazione e realizzati per la quasi totalità dalla Strategic Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
In particolare circa 50 milioni di euro per l'ammodernamento dell'infrastruttura tecnologica e per il consolidamento dell'infrastruttura dei Data Center del Gruppo, oltre 40 milioni di euro per i nuovi impianti di smistamento presso i CMP di Bologna e Milano Peschiera Borromeo, l'automazione degli Hub e il lean program finalizzati all'automazione dei processi operativi di Pacchi e Posta, circa 10 milioni di euro per il Nuovo Modello di recapito "Joint delivery" avviato ad aprile che ha interessato la riorganizzazione di 350 Centri di Recapito e circa 7 milioni di euro per le attività di installazione LED in sostituzione delle lampade a fluorescenza, che hanno interessato 1.032 immobili.
Nell'ambito del processo di ammodernamento della propria flotta aziendale, il Gruppo è impegnato nella progressiva introduzione di mezzi alternativi ad alimentazione elettrica per il recapito dei pacchi (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione nella flotta aziendale di quadricicli elettrici.
Circa il 33% degli investimenti (178 milioni di euro) ha riguardato interventi di natura immobiliare, di sicurezza fisica e di information technology per garantire la continuità operativa del network degli Uffici Postali, Direzionali e di Recapito, anche questi con prevalenza realizzativa nella Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
Nell'ambito degli interventi di natura IT sono proseguite le attività di ottimizzazione delle architetture applicative e infrastrutturali per l'erogazione dei servizi tra cui il progetto "Cloud" con l'obiettivo di migrare e trasformare le piattaforme tecnologiche del comparto di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione su infrastrutture Cloud.
Gli investimenti ICT sono stati allocati nelle Strategic Business Unit richiedenti sebbene il "Modello di Service" di Gruppo preveda l'erogazione a tutte le Business Unit da parte della struttura centralizzata in Poste Italiane e responsabile del coordinamento di tutti gli investimenti di Gruppo.
Circa il 14% degli investimenti (75 milioni di euro) sono finalizzati allo sviluppo e/o difesa del business e sono trasversali a tutte le Business Unit. Tra i principali si segnalano i progetti di evoluzione dei servizi di corrispondenza, le evoluzioni applicative della Piattaforma Postino telematico con l'introduzione di funzionalità per abilitare il recapito a indirizzi/punti di consegna alternativi, gli interventi abilitanti l'attività della società PostePay, le offerte di rete fissa e mobile, il risparmio postale, i prodotti di finanziamento retail e l'evoluzione dell'offerta di Poste Vita e Poste Assicura.
Circa il 28% degli investimenti sono stati dedicati a interventi obbligatori per legge (152 milioni di euro). Nella Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione circa 70 milioni di euro sono stati investiti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia (D.Lgs 81/08) e circa 20 milioni di euro in sicurezza informatica, GDPR e Antiriciclaggio. Nella Business Unit dei Servizi Finanziari circa 27 milioni di euro per la copertura dei Rischi Informatici, per la normativa MiFID 2 (3 gennaio 2018) e per la nuova normativa IDD - Insurance Distribution Directive (1 ottobre 2018).
Anche per i Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale e per i Servizi Assicurativi sono proseguiti gli interventi di adeguamento dei sistemi per ottemperare all'introduzione di nuove normative, come ad esempio la Fatturazione Elettronica e per il Gruppo Poste Vita il Regolamento generale sulla protezione dei dati UE/679/2016.
Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 1.737 milioni di euro e si incrementa di 285 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2017 per effetto di maggiori Crediti per 740 milioni di euro, in larga parte ascrivibili a un incremento dei crediti per sostituto d'imposta per l'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sul capital gain delle polizze vita.
Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.513 milioni di euro (1.595 milioni di euro a fine dicembre 2017) e tiene conto dell'accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi per 444 milioni di euro che riflette la stima delle passività per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanza Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2020.
Il saldo tiene conto altresì del Fondo rischi vertenze con terzi e del Fondo rischi operativi, che riflette l'adeguamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a Fondi immobiliari collocati nel periodo 2002-2005 e con performance non in linea con le attese.
L'incremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 343 milioni di euro deriva principalmente dall'iscrizione di crediti per imposte anticipate per 385 milioni di euro sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche obbligatorie del ramo vita e dall'effetto fiscale netto positivo sulla variazione negativa della riserva di fair value in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI (effetto netto positivo per imposte anticipate/differite per 121 milioni di euro).
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 8.105 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2017, registra un incremento di 555 milioni di euro. Tale variazione deriva principalmente dall'utile netto del periodo per 1.399 milioni di euro che è stato in parte compensato dalla distribuzione dei dividendi per 549 milioni di euro, a valere sull'utile 2017, e dal decremento della riserva di fair value di 440 milioni di euro - (che tiene conto dell'effetto positivo di 1.233 milioni di euro afferente alla transizione all'IFRS 9) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI - e dall'aumento della riserva di cash flow hedge per 150 milioni di euro.
La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2018 è in avanzo di 5.372 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai valori al 31 dicembre 2017 (in cui presentava un avanzo di 5.567 milioni di euro). La variazione intervenuta nel periodo risente dell'aumento del capitale circolante netto e della diminuzione del fair value degli investimenti classificati nel portafoglio FVTOCI che non trova riflesso nella variazione delle riserve tecniche assicurative (cioè di quelli detenuti principalmente dal Patrimonio Destinato BancoPosta).
Con riferimento alla cessione da parte di Poste Italiane del 100% del capitale sociale di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale (BdM) a favore dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia) avvenuta nel 2017, in data 31 ottobre 2018 Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'auspicio a non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro del corrispettivo dell'operazione. In linea con le previsioni contrattuali le parti hanno definito in buona fede un accordo che prevede: i) la corresponsione da parte di Invitalia della somma di 20 milioni di euro, avvenuta nel mese di febbraio 2019; ii) il pagamento dei rimanenti 20 milioni di euro a valere sui dividendi pagati da BdM negli esercizi 2018, 2019 e 2020, tenendo conto delle disposizioni e indicazioni della vigilanza della Banca d'Italia. La parte restante del prezzo, 30 milioni di euro, sarà corrisposta entro giugno 2022 come da previsioni contrattuali. Tali crediti sono stati oggetto di impairment per 20 milioni di euro a seguito di una prudente applicazione dei criteri di valutazione previsti dall'IFRS9.
Il saldo di 845 milioni di euro della Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2017 è stato rettificato per tener conto dell'iscrizione del credito finanziario per complessivi 490 milioni di euro, in seguito alla riclassifica patrimoniale delle partecipazioni valutate a equity di FSIA e Anima Holding rispettivamente nei settori Pagamenti, Mobile e Digitale e Servizi Finanziari. Il saldo della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018, prima della suddetta riclassifica, sarebbe stato pari a 611 milioni di euro (tenuto conto degli ulteriori 30 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo per sottoscrivere l'aumento di capitale sociale di Anima Holding nel corso dell'esercizio 2018, oltre i suindicati 490 milioni di euro).

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta una variazione di 204 milioni di euro, passando da un avanzo di 1.335 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a un avanzo di 1.131 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
| (dati in milioni di euro) | 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|
| A. Liquidità | (973) | (1.997) | 1.024 | -51,3% | |
| B. Crediti finanziari correnti | (57) | (245) | 188 | -76,7% | |
| C. Debiti bancari correnti | 201 | 201 | 0 | 0,0% | |
| D. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | - | 763 | (763) | -100,0% | |
| E. Altri debiti finanziari correnti | 2 3 |
8 2 |
(59) | -72,0% | |
| F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) | 224 | 1.046 | (822) | -78,6% | |
| G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) | (806) | (1.196) | 390 | -32,6% | |
| H. Debiti bancari non correnti | - | 200 | (200) | -100,0% | |
| I. Obbligazioni emesse | 5 0 |
4 9 |
1 | 2,0% | |
| J. Altri debiti non correnti | 2 7 |
3 6 |
(9) | -25,0% | |
| K. Posizione finanziaria netta non corrente (H+I+J) | 7 7 |
285 | (208) | -73,0% | |
| L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) | (729) | (911) | 182 | -20,0% | |
| Attività finanziarie non correnti | (570) | (585) | 15 | -2,6% | |
| Posizione Finanziaria Netta | (1.299) | (1.496) | 197 | -13,2% | |
| Crediti e Debiti finanziari intersettoriali | 168 | 161 | 7 | 4,3% | |
| Posizione Finanziaria Netta inclusi i rapporti con gli altri settori | (1.131) | (1.335) | 204 | -15,3% |
La sua evoluzione riflette:
I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:
Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un Finanziamento BEI di 200 milioni di euro. Nel mese di giugno 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso dalla Capogruppo in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.
Le Attività finanziarie non correnti accolgono BTP per un valore complessivo di 532 milioni di euro (valore nominale di 500 milioni di euro).

Il Business della Corrispondenza, anche se in riduzione del 3%, è in miglioramento rispetto al trend storico ed è compensato dalla crescita del Business Pacchi (+10%), in linea con gli obiettivi del piano Deliver 2022. L'EBIT, seppur negativo, è in miglioramento grazie anche alle efficienze di processo, con l'introduzione del nuovo modello di recapito, alla politica di efficientamento dei costi e alle economie di scala generate dai maggiori volumi che hanno ridotto il costo unitario medio.

I Ricavi della Monetica crescono del 22%, grazie al contributo di PostePay Evolution; in crescita anche ricavi del business Mobile (+3%), che beneficiano dei buoni risultati della telefonia fissa.

Ricavi in crescita del 4% grazie alla buona performance del Risparmio Postale, nonché del positivo apporto del comparto della Gestione del risparmio riconducibile al rafforzamento della partnership con il Gruppo Anima.
Le Plusvalenze lorde realizzate ammontano a 404 milioni di euro rispetto ai 547 milioni di euro del 2017, in linea con gli obiettivi del Piano Deliver 2022 di riduzione della dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti.

EBIT in crescita dell'8,4%, con 866 milioni di euro rispetto ai 799 del 2017. Buone le performance del comparto danni.
| Esercizio 2018 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile e digitale |
Finanziario Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale ricavi | 8.210 | 952 | 5.871 | 1.472 | (5.641) | 10.864 |
| Ricavi da terzi | 3.580 | 592 | 5.221 | 1.470 | - | 10.864 |
| Ricavi infrasettoriali | 4.630 | 360 | 649 | 2 | (5.641) | - |
| Totale costi | 8.641 | 748 | 5.011 | 606 | (5.641) | 9.365 |
| Costo del lavoro totale | 5.989 | 31 | 80 | 38 | - | 6.137 |
| di cui costo del lavoro | 5.381 | 31 | 70 | 37 | - | 5.519 |
| di cui incentivi all'esodo | 608 | - | 10 | 1 | - | 619 |
| Altri costi operativi | 2.056 | 304 | 214 | 84 | - | 2.659 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 528 | 24 | 0 | 17 | - | 570 |
| Costi infrasettoriali | 67 | 390 | 4.718 | 467 | (5.641) | - |
| EBIT | (430) | 204 | 859 | 866 | - | 1.499 |
| EBIT MARGIN | -5,2% | 21,4% | 14,6% | 58,8% | 13,8% | |
| Proventi/(Oneri) finanziari | (31) | 4 | (32) | 51 | - | (8) |
| Utile lordo | (462) | 208 | 827 | 917 | - | 1.490 |
| Imposte | (89) | 55 | 210 | (84) | - | 92 |
| Utile netto | (372) | 153 | 617 | 1.001 | - | 1.399 |
Il mercato postale sta attraversando un ciclo di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione dell'economia che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione; infatti, al continuo calo dei volumi di invii di corrispondenza tradizionale, sostituiti da forme di comunicazione più immediate come e-mail e messaggistica istantanea, si accompagna un significativo aumento dei volumi di pacchi spediti, riconducibile alla crescita del commercio elettronico.
Nell'ambito della strategia di promozione del mercato unico digitale e con l'obiettivo di facilitare lo scambio dei pacchi nel mercato europeo e favorire lo sviluppo dell'e-commerce, il 4 marzo 2018 è stato approvato il regolamento (UE) 2018/644.
Il regolamento integra le norme stabilite nella direttiva 97/67/CE17 relativamente ai servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi e ai fini della sua attuazione, stabilisce un livello minimo di sorveglianza regolamentare e riconosce e conferma all'AGCom (in qualità di Autorità nazionale di regolamentazione) specifiche competenze, finalizzate a disporre di conoscenze e informazioni circa i fornitori di servizi di consegna dei pacchi attivi sul mercato.
In tale contesto, alla luce della crescita attesa di vendite e acquisti on-line e dello sviluppo di nuovi modelli organizzativi e di business nei mercati dei servizi postali e considerando le citate misure previste dal regolamento europeo di armonizzazione delle condizioni per i servizi transfrontalieri, l'AGCom con Delibera 399/18/CONS del 25 luglio 2018 ha avviato un'analisi di mercato sui servizi di consegna pacchi per valutarne le prospettive concorrenziali e gli effetti sulla regolamentazione esistente nonché su eventuali rimedi idonei a ripristinare condizioni concorrenziali a tutela degli utenti.
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom), con Delibera 77/18/CONS del 20 febbraio 2018, ha definito il regime giuridico della licenza speciale per lo svolgimento dei servizi di notifica a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni del Codice della Strada, la cui riserva è stata eliminata dalla Legge n.124/2017, a partire
17 La direttiva 97/67/CE definisce le regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e il miglioramento della qualità del servizio.
dal 10 settembre 2017. Tale licenza è subordinata a una serie di requisiti (per es. affidabilità, professionalità e onorabilità) e obblighi di Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, qualità, continuità, disponibilità ed esecuzione dei medesimi.
Nel mese di settembre 2018 è stato pubblicato il Decreto del MISE recante il Disciplinare delle procedure per il rilascio delle suddette licenze individuali speciali. Con legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018) e Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge Bilancio 2019) sono state apportate modifiche al testo della Legge 20 novembre 1982, n. 890, relativa alle notifiche a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni al Codice della Strada.
Infine, secondo quanto previsto dal nuovo quadro regolamentare in materia, con Delibera 600/18/CONS del 12 dicembre 2018, l'Autorità ha definito le misure e le modalità di corresponsione degli indennizzi in materia di atti giudiziari e violazioni al Codice della Strada.
Con Delibera 266/18/CONS l'AGCom ha aggiornato, con decorrenza al pubblico dal 1° luglio 2018, le tariffe base dei servizi postali universali per l'editoria18 (per spedizioni superiori a 2.000 copie). Non variano invece le tariffe agevolate pagate dagli editori e dai soggetti no-profit così da sostenere quanto più possibile un servizio di interesse economico generale, il cui fine è quello di assicurare l'accessibilità dell'informazione agli utenti finali.
Successivamente l'Autorità, con Delibera 453/18/CONS efficace dal 1° ottobre 2018, ha esteso le nuove tariffe base anche alle spedizioni di invii editoriali inferiori a 2.000 pezzi e approvato i prezzi speciali proposti da Poste Italiane per tali spedizioni.
I fondi stanziati per finanziare il sistema delle agevolazioni statali per il 2018 in base alle previsioni della Legge di Stabilità 2018 ammonta a 59,3 milioni di euro.
La Legge di Bilancio 2019 ha definito lo stanziamento per il 2019 prevedendo un valore di 54,9 milioni di euro e ha definito, per gli anni successivi, uno stanziamento previsionale di 54,3 milioni di euro per il 2020 e 54,6 milioni di euro per il 2021.
A partire dal 3 luglio 2018 e nel rispetto dei limiti a tutela dell'utenza disposti dall'AGCom con la Delibera 728/13/CONS, Poste Italiane ha aumentato le tariffe per alcuni servizi universali a garanzia di elevati standard di qualità e consentendo un parziale recupero dei costi sostenuti per assicurare lo svolgimento del Servizio postale Universale su tutto il territorio. Le associazioni dei consumatori CODACONS e "Associazione Articolo 32-97", in data 3 settembre 2018, hanno proposto al TAR Lazio ricorso contro tali nuove condizioni economiche. Ad oggi si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.
Con la Delibera 571/18/CONS, pubblicata in data 11 febbraio 2019, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica sulla valutazione del costo netto per gli anni 2015 e 2016 in cui risulta un onere stimato del Servizio Postale Universale di 378 milioni di euro per il 2015 e di 355 milioni di euro per il 2016 a fronte di ricavi rilevati da Poste Italiane rispettivamente di 279 e 262 milioni di euro per i servizi resi. I soggetti interessati, potranno far pervenire all'Autorità il proprio contributo alla consultazione entro il termine di 45 giorni dalla pubblicazione della Delibera. I valori predetti potranno essere rettificati dall'Autorità nel provvedimento finale a seguito della chiusura della consultazione.
18 In base al D.lgs. n. 261 del 1999 gli invii di libri, cataloghi, giornali, periodici e similari rientrano nel Servizio postale Universale.
L'AGCom ha introdotto, con Delibera 452/18/CONS, un "test di prezzo" con cui valutare l'effettiva replicabilità delle offerte di servizi di recapito di invii multipli, di valore superiore a 500 mila euro, effettuate da Poste Italiane ai grandi clienti privati o formulate nell'ambito di gare a evidenza pubblica. La replicabilità è misurata rispetto alla posizione di un operatore postale che, per offrire i servizi finali, deve avvalersi della rete di Poste Italiane nelle aree in cui non ha copertura diretta. Il test ha il fine di assicurare il rispetto del principio di non discriminazione e il contenimento di possibili fenomeni di compressione dei margini ("margin squeeze19") per i concorrenti di Poste Italiane.
Il Contratto di Programma regola i rapporti fra MEF, MISE e Poste Italiane per la fornitura del Servizio Postale Universale.
Attualmente è in vigore il Contratto di Programma 2015-2019, sottoscritto dalle Parti in data 15 dicembre 2015 con efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019.
Poste Italiane ha avviato gli incontri con le parti interessate per la definizione del nuovo Contratto di Programma.
| Conto economico dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 4° trime | stre | Esercizio | ||||||
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| -3,4% | (25) | 718 | 694 | Corrispondenza | 2.621 | 2.689 | (68) | -2,5% |
| 22,1% | 42 | 191 | 233 | Pacchi | 761 | 693 | 68 | 9,8% |
| 4,1% | 2 | 61 | 63 | Altri ricavi | 198 | 249 | (51) | -20,6% |
| 5,1% | 54 | 1.051 | 1.105 | Ricavi infrasettoriali | 4.630 | 4.497 | 133 | 3,0% |
| 3,6% | 74 | 2.022 | 2.096 | Totale Ricavi | 8.210 | 8.129 | 82 | 1,0% |
| 8,2% | 148 | 1.813 | 1.961 | Costo del lavoro | 5.989 | 5.922 | 67 | 1,1% |
| 3,3% | 4 4 |
1.328 | 1.372 | di cui costo del lavoro | 5.381 | 5.430 | (49) | -0,9% |
| 21,5% | 104 | 485 | 589 | di cui incentivi all'esodo | 608 | 492 | 116 | 23,6% |
| -1,3% | (7) | 582 | 574 | Altri costi operativi | 2.056 | 2.154 | (98) | -4,6% |
| 1,2% | 0 | 16 | 16 | Costi infrasettoriali | 67 | 64 | 3 | 4,2% |
| 5,8% | 141 | 2.410 | 2.551 | Totale Costi | 8.112 | 8.141 | (28) | -0,3% |
| -17,2% | (67) | (388) | (455) | EBITDA | 98 | (12) | 110 | 917,9% |
| 23,9% | 29 | 123 | 152 | Ammortamenti e svalutazioni | 528 | 505 | 24 | 4,7% |
| -18,8% | (96) | (511) | (608) | EBIT | (430) | (517) | 86 | 16,7% |
| -3,7% | -25,3% | -29,0% | EBIT MARGIN | -5,2% | -6,4% | 1,1% | ||
| -661,9% | (13) | (2) | (15) | Proventi/(Oneri) finanziari | (31) | (112) | 81 | 72,2% |
| -21,3% | (109) | (513) | (622) | Utile lordo | (462) | (629) | 167 | 26,6% |
| -36,6% | (42) | (114) | (155) | Imposte | (89) | (127) | 38 | 29,8% |
| -16,9% | (67) | (400) | (467) | Utile netto | (372) | (502) | 129 | 25,8% |
19 È un comportamento anti-competitivo volto a ostacolare o escludere dal mercato i concorrenti che si configura quando la differenza tra il prezzo a monte di un determinato prodotto/servizio offerto da un'impresa verticalmente integrata – e che ha una posizione dominante nel mercato - e il prezzo finale è negativo o insufficiente a coprire i costi.
| Principali KPI del settore Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione | 2018 | 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Corrispondenza e pacchi | ||||
| Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) | 2.951 | 3.124 | (173) | -5,5% |
| Servizi di Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) | 127 | 113 | 14 | 12,6% |
| Ricavi/FTE (euro) | 62.143 | 60.065 | 2.078 | 3,5% |
| Numero Centri di Recapito | 1.793 | 2.051 | (258) | -12,6% |
| Tasso di saturazione dei veicoli 1 | 80% | 78% | ||
| Dimensionamento della flotta 2 (in migliaia) | 27,1 | 29,2 | (2) | -7,4% |
| Joint Delivery Model: avanzamento progetto | 50% | n.a. | ||
| Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) | 417 | 5 | 412 | n.s. |
| Distribuzione | ||||
| Numero Uffici Postali | 12.812 | 12.822 | (10) | -0,1% |
| Numero di clienti (in milioni) | 34,9 | 34,4 | 0,5 | 1,5% |
| Visitatori giornalieri negli Uffici Postali (in milioni) | 1,42 | 1,45 | (0,03) | -2,1% |
| Sale dedicate alla consulenza | 6.509 | 6.482 | 27 | 0,4% |
| Corner dedicati a prodotti e servizi Mobile | 341 | 341 | - | - |
| Corner UP 3 | 118 | 118 | - | - |
| Rete ATM Postamat | 7.282 | 7.257 | 25 | 0,3% |
1 Rapporto tra la capacità di carico utilizzata e la capacitàdi carico totale dei veicoli.
2 Numero di veicoli destinati all'attività di recapito.
3 Tale formato, presente negli Uffici Postali ad alto potenziale di sviluppo, è finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto.
La Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo negativo per 430 milioni di euro, in miglioramento di 86 milioni di euro rispetto al risultato operativo negativo conseguito nell'esercizio precedente (-517 milioni di euro).
I Ricavi da mercato passano da 3.632 milioni di euro a 3.580 milioni di euro, in diminuzione dell'1,4% per effetto dei minori ricavi derivanti dalla Corrispondenza tradizionale (-68 milioni di euro) e dalla variazione degli Altri ricavi (-51 milioni di euro) che accolgono, tra l'altro, le attività della compagnia aerea Mistral Air che nel corso del 2018 ha progressivamente cessato le attività di linea per ri-focalizzarsi esclusivamente sul business cargo. Per contro, le performance dei ricavi del comparto pacchi sono in crescita del 9,8% (+68 milioni di euro rispetto al 2017), in particolare nel comparto B2C trainato dallo sviluppo dell'e-commerce.
I Costi totali ammontano a 8.112 milioni di euro e si riducono rispetto al 2017 (-28 milioni di euro) per effetto della riduzione degli altri costi operativi (-98 milioni di euro) principalmente riconducibili a minori costi variabili della compagnia Mistral Air per la suddetta cessazione delle attività di linea, della società Postel a fronte della riduzione dei volumi di stampa, nonché a minori costi e oneri a seguito dei rilasci del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi.
Il costo del lavoro registra una riduzione nella sua componente ordinaria (-49 milioni di euro) conseguente alla razionalizzazione dell'organico medio; per contro si registrano maggiori accantonamenti per incentivi all'esodo (+116 milioni di euro) nell'ambito dell'iniziativa avviata dall'Azienda, volta ad anticipare il ricambio generazionale attraverso esodi volontari incentivati per i dipendenti prossimi alla pensione.
La gestione finanziaria ha prodotto oneri netti per 31 milioni di euro segnando un miglioramento del 72,2% rispetto all'esercizio precedente sul quale incideva la svalutazione di 82 milioni di euro delle Contingent Convertible Notes emesse da Midco (che detiene il 51% di Alitalia SAI).
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | 2018 | 2017 | Variazioni | |||
| Posta Indescritta | 1.347 | 1.381 | (34) | -2,5% | 775 | 811 | (35) | -4,4% |
| Posta Descritta | 203 | 199 | 4 | 2,1% | 997 | 982 | 15 | 1,5% |
| Direct Marketing | 503 | 545 | (42) | -7,7% | 127 | 142 | (15) | -10,8% |
| Servizi Integrati | 27 | 29 | (1) | -4,0% | 188 | 203 | (15) | -7,6% |
| Altro (1) | 870 | 970 | (100) | -10,3% | 273 | 289 | (16) | -5,7% |
| Compensazioni per il Servizio Postale Universale (2) | - | - | - | - | 262 | 262 | - | - |
| Totale Corrispondenza di Gruppo | 2.951 | 3.124 | (173) | -5,5% | 2.621 | 2.689 | (68) | -2,5% |
(1) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge.
(2) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario.
I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 5,5% (-173 milioni di invii) e del 2,5% (-68 milioni di euro) rispetto al 2017, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali per effetto della digitalizzazione dell'economia.
Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-34 milioni di invii, corrispondenti a -2,5% rispetto al 2017), ha generato un calo dei ricavi per 35 milioni di euro (-4,4%).
La Posta Descritta registra un aumento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 2,1% (+4 milioni di invii), e dell'1,5% (+15 milioni di euro) rispetto all'esercizio 2017, per effetto principalmente della crescita dei flussi di raccomandate internazionali inbound relative alla spedizione di piccoli oggetti legati allo sviluppo dell'ecommerce.
Il Direct Marketing segna un rallentamento dei volumi del 7,7% (-42 milioni di invii) imputabile alla razionalizzazione effettuata dalla clientela delle spese in comunicazione a mezzo posta; tale rallentamento ha generato una contrazione dei ricavi del 10,8% (-15 milioni di euro).
I servizi integrati registrano un decremento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 4,0% e del 7,6% rispetto all'esercizio precedente, prevalentemente riconducibile alla conclusione del contratto di fornitura SIN (Servizi Integrati di Notifica) con il Comune di Milano, cui attualmente viene fornito esclusivamente il servizio di recapito degli atti giudiziari.
La voce Altro, che accoglie tra l'altro i servizi di Printing effettuati dalla controllata Postel, mostra una riduzione del 10,3% dei volumi (-100 milioni di spedizioni) e del 5,7% dei ricavi (-16 milioni di euro) rispetto al 2017, per effetto del calo del mercato delle Stampe. Le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale ammontano a circa 61 milioni di euro e sono comprese nella voce Altro (43 milioni di euro nel 2017).
La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per il 2018, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019, ammonta a 262 milioni di euro.
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | 2018 2017 |
Variazioni | |||||
| B2B | 31 | 29 | 2 | 7,5% | 219 | 207 | 11 | 5,4% | |
| B2C | 74 | 58 | 16 | 27,0% | 301 | 236 | 66 | 27,8% | |
| C2C | 6 | 6 | (0) | -2,9% | 57 | 59 | (2) | -2,6% | |
| Altro 1 | 17 | 20 | (3) | -17,0% | 184 | 191 | (7) | -3,7% | |
| Totale Pacchi | 127 | 113 | 14 | 12,6% | 761 | 693 | 68 | 9,8% |
1 La voce altro include le spedizioni internazionali, le partnership con operatori logistici, i servizi dedicati, la logistica integrata e altri ricavi. I risultati del comparto Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 12,6% (+14,2 milioni di invii) e del 9,8% (+68,2 milioni di euro) rispetto all'esercizio precedente, per effetto essenzialmente del crescente sviluppo delle attività di Poste nel commercio elettronico e dei positivi impatti sul segmento B2C che ha conseguito ricavi per 301 milioni di euro, in crescita del 27,8% rispetto al 2017, a fronte di 74 milioni di spedizioni realizzate. Il segmento B2B, che nel 2017 aveva risentito delle agitazioni sindacali che avevano interessato la controllata SDA nel mese di settembre e ottobre, evidenzia una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 7,5% (+2 milioni di invii) e del 5,4% (+11 milioni di euro).
Nel corso del mese di aprile 2018, a valle dell'accordo con le Organizzazioni Sindacali, è stata avviata la progressiva implementazione del nuovo modello "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo scenario previsto di evoluzione dei servizi di corrispondenza e pacchi e delle mutate esigenze dei clienti. Tale modello prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend.
La flessibilità offerta dal Joint delivery è stata valorizzata anche dall'accordo raggiunto con Amazon nel mese di giugno per la consegna di prodotti sul territorio nazionale. Grazie a tale contratto, di durata triennale, rinnovabile per ulteriori 2 anni, il Gruppo contribuirà ad accelerare lo sviluppo dell'e-commerce in Italia.
È stata altresì attivata la nuova rete PuntoPoste rappresentata da 417 punti per il ritiro degli acquisti on line e la spedizione di resi e pacchi preaffrancati o prepagati. PuntoPoste mette a disposizione dei clienti 328 locker (chioschi automatizzati dotati di terminale touch screen, lettore barcode e mini-stampante) presso le aree self di alcuni Uffici Postali e in luoghi ad alta frequentazione come supermercati, centri commerciali, distributori di carburante e 89 punti di ritiro alternativi per soddisfare i crescenti bisogni di prossimità e flessibilità oraria dei clienti. Un importante passo in avanti in questa direzione è rappresentato dall'accordo quadro di collaborazione raggiunto nel mese di maggio tra Poste Italiane e la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) che prevede la possibilità per le tabaccherie di entrare a far parte di "PuntoPoste – Tabaccaio".
Nell'esercizio sono proseguiti gli interventi atti a migliorare i processi di smistamento attraverso l'introduzione di nuove tecnologie di automazione; tra questi l'installazione di nuovi impianti di smistamento della corrispondenza presso i CMP di Bologna e Milano Peschiera Borromeo e la riorganizzazione, secondo la metodologia "Lean manufacturing" di 7 stabilimenti della rete di smistamento (Torino, Padova, Bologna, Bari, Napoli, Firenze e Roma, con l'introduzione per es. di nuove attrezzature per rendere più sicure ed ergonomiche le operazioni e le postazioni).
Inoltre, nell'ambito del processo di ammodernamento della flotta aziendale, il Gruppo è impegnato nella progressiva introduzione di mezzi alternativi ad alimentazione elettrica per il recapito dei pacchi (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione di quadricicli elettrici.
Di seguito si riportano i risultati di qualità conseguiti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. L'Autorità verifica il rispetto degli obiettivi e pubblica annualmente i risultati, unitamente a quelli rilevati dall'organismo indipendente sulla posta ordinaria.
| Risultato | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consegna entro | Obiettivo | 2018 | 2017 | |
| Posta 1 - Prioritaria 1 | 1 giorno | 80,0% | 85,9% | n.d. |
| Posta 1 - Prioritaria 1 | 2 giorni | 80,0% | 92,3% | n.d. |
| Posta 1 - Prioritaria 1 | 1 giorno | 80,0% | n.d. | 82,2% |
| Posta 1 - Prioritaria | 4 giorni | 98,0% | 98,9% | 99,1% |
| Posta 4 - Ordinaria | 4 giorni | 90,0% | 87,6% | 91,4% |
| Posta 4 - Ordinaria | 6 giorni | 98,0% | 96,5% | 97,1% |
| Posta Massiva | 4 giorni | 90,0% | 98,5% | 96,7% |
| Posta Massiva | 6 giorni | 98,0% | 99,7% | 99,6% |
| Posta Raccomandandata | 4 giorni | 90,0% | 95,0% | 95,1% |
| Posta Raccomandandata | 6 giorni | 98,0% | 97,9% | 98,0% |
| Posta Assicurata | 4 giorni | 90,0% | 99,3% | 99,6% |
| Posta Assicurata | 6 giorni | 98,0% | 99,8% | 99,9% |
| Pacco Ordinario | 4 giorni | 90,0% | 95,1% | 92,2% |
(1) Il risultato 2018 è calcolato come J1 sui Comuni non Regolati e J2 sui Comuni Regolati, quale effetto dell'introduzione del nuovo modello di recapito a giorni alterni sulle aree regolate. Il risulato 2017 è calcolato come J1 a livello nazionale, senza distinzione tra Comuni Regolati e non Regolati
In data 3 ottobre 2018 Poste Italiane, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Al 31 dicembre 2018 il fondo accantonato nell'esercizio 2017 è stato pertanto completamente utilizzato.
Il 4 marzo 2019 è stato notificato dall'AGCM il provvedimento con il quale l'Autorità ha riconosciuto la piena ottemperanza di Poste alla luce delle risultanze istruttorie e delle iniziative adottate dalla stessa, deliberando pertanto che: (i) non sussistono i presupposti per l'irrogazione della ulteriore sanzione; (ii) Poste Italiane prosegua nell'offerta a favore degli operatori alternativi concorrenti del servizio equivalente a Posta Time; (iii) Poste Italiane entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento informi l'Autorità mediante documentazione scritta in merito ai livelli di estensione raggiunti del servizio equivalente a Posta Time.
Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto notifica, in concomitanza con provvedimenti cautelari personali e reali verso determinati soggetti indagati, di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma e di un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio, eseguito su un conto BancoPosta intestato al Consorzio, per l'importo di 4,6 milioni di euro. In relazione a tale procedimento, il Consiglio Direttivo del Consorzio ha fatto proprie, condividendole integralmente, le considerazioni e conclusioni di due pareri richiesti a terzi esperti indipendenti, uno riguardante aspetti giuspubblicistici della Concessione sulla cui base il Consorzio presta i suoi servizi a favore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Servizi di gestione e rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le pratiche di competenza del Dipartimento Trasporti Terrestri) e l'altro riguardante gli aspetti tributari, che hanno concluso, l'uno, che la struttura giuridica della concessione e, in particolare, il sistema di remunerazione ivi previsto, sono conformi alla normativa in materia di concessioni di servizi, senza riscontrare profili di criticità o illegittimità in merito al sistema di remunerazione e fatturazione, l'altro, qualificando come remoto il rischio che le potenziali passività tributarie gravanti in capo al Consorzio ad esito della contestazione della Procura siano ritenute sussistenti in giudizio.
Nel 2018 il mercato delle carte di pagamento ha confermato il trend di crescita già evidenziato nel 2017; sulla base degli ultimi dati disponibili, il transato complessivo ha raggiunto, a settembre 2018, i 160 miliardi di euro (+6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) pur con una riduzione del valore medio per singola transazione per ogni tipologia di carta; tale riduzione indica un utilizzo sempre più diffuso anche per l'estensione progressiva del servizio verso segmenti a minor intensità d'uso. Le carte prepagate hanno fatto registrare la crescita più rilevante sia del valore transato, sia del numero di transazioni (rispettivamente +24% e +30% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente) mentre le carte di credito si sono confermate lo strumento più utilizzato dopo le carte di debito, generando un valore transato di 50 miliardi di euro attraverso circa 700 milioni di transazioni (+12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) determinando così un aumento della spesa media20 .
Con riferimento al mercato Digital in Italia il 92% della popolazione è online (55 milioni di persone) e circa 35 milioni di utenti sono attivi sui social media, con una continua crescita del numero degli utenti 'connessi' anno dopo anno. L'85% di utenti utilizza il mobile come modalità di accesso a internet e il 52% degli utenti è attivo sui social mediante il mobile. Il tempo medio di connessione a internet è di 6 ore al giorno, di cui 2 vengono impiegate principalmente nell'attività sulle piattaforme social.
Il digitale è sempre più una priorità anche in ambito Pubblica Amministrazione: SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che ha l'obiettivo di fornire ai cittadini un sistema di "login" unico con cui accedere a tutti i servizi della PA, abilita l'accesso a oltre 4.300 servizi online di circa 4.000 Pubbliche Amministrazioni centrali e locali aderenti tra le quali l'INPS, l'Agenzia delle Entrate, i Comuni e le Università21. Nel 2018 l'Identità Digitale SPID di Poste Italiane ha visto aumentare il numero di titolari di oltre 700mila unità con picchi di oltre 5mila sottoscrizioni al giorno in corrispondenza delle scadenze fiscali.
A luglio 2018 si è completato, inoltre, il processo di notifica di SPID alla Commissione Europea, avviato il 24 novembre 2017 in conformità a quanto previsto dal regolamento comunitario eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). Con l'avvenuta notifica l'Italia, dopo la Germania, è il secondo paese europeo a essersi attivato per il mutuo riconoscimento del proprio sistema di identità digitale nazionale e il primo a notificare un sistema che vede anche il coinvolgimento di soggetti privati.
Il mercato della telefonia Mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili22 , ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 173% della popolazione, con una quota degli MVNO attorno al 15%. Le linee complessive al 30 settembre 2018 sono pari a 103 milioni comprensive di circa 20 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato con una quota attorno al 4% PosteMobile, rappresenta circa il 47% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali23 .
Il 2018 ha visto un progressivo inasprimento della pressione competitiva per effetto del lancio della nuova Compagnia Iliad, a cui ha fatto seguito l'ingresso, nel mese di giugno, di Ho.Mobile, second brand di Vodafone. In tale contesto PosteMobile è stato l'unico operatore che è riuscito ad aumentare il proprio market
20 Fonte: Banca d'Italia - Flussi di ritorno delle segnalazioni di vigilanza supportati da stime interne e di data provider esterni.
21 Fonte: www.spid.gov.it
22 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2018.
23 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2018.
share grazie a politiche di marketing e di pricing segmentate a scopo difensivo, riuscendo altresì a prevenire fenomeni di churn e di SIM silenti.
Nel corso dell'anno, inoltre, si è consolidato il trend di sviluppo del mercato dell'Internet of Things (IoT)24 che si stima vedrà una crescita dei ricavi fino all'11% entro il 2025.
Nel 2018, con l'emanazione del D. Lgs. 15 dicembre 2017 n. 218, è entrata in vigore la Direttiva UE 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD2). Successivamente, nel mese di marzo 2018, è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2018/389 che integra la PSD2 e definisce i requisiti cui devono conformarsi i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) ai fini dell'attuazione di specifiche misure di sicurezza. Al fine di realizzare l'allineamento ai nuovi requisiti normativi che saranno applicabili a partire dal 14 settembre 2019 Poste Italiane ha pianificato gli interventi tecnologici di adeguamento.
Il 27 gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) come modificato dal D.Lgs. 13 dicembre 2017 n. 217. L'obiettivo del nuovo CAD è quello di garantire il diritto dei cittadini di accedere ai propri dati, documenti e servizi in modalità digitale. L'estensione ai gestori di servizi pubblici dell'ambito di applicazione del CAD ha prodotto una serie di impatti e necessità di adeguamenti nella predisposizione dei servizi fruibili in modalità telematica.
Inoltre si applica anche a tali gestori, in relazione ai servizi di pubblico interesse, l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici - anche basati sull'uso del credito telefonico - tramite la piattaforma messa a disposizione da AgID.
L'Autorità Bancaria Europea (EBA) il 17 settembre 2018 ha pubblicato il documento sugli Orientamenti in materia di obblighi di segnalazione per i dati sulle frodi. Tali orientamenti forniscono informazioni dettagliate sui dati statistici relativi alle frodi connesse ai diversi mezzi di pagamento che i prestatori di servizi di pagamento devono segnalare alle rispettive autorità competenti, nonché sui dati aggregati che queste ultime devono condividere con l'EBA e la BCE.
In data 4 dicembre 2018 l'EBA ha pubblicato le proprie Linee guida in materia di norme tecniche di regolamentazione per l'autenticazione forte del cliente e gli standard aperti di comunicazione comuni e sicuri ai sensi del Regolamento delegato (UE) 2018/389 che integra la Direttiva (UE) 2015/2366 (PSD2) - "Final report. Guidelines on the conditions to benefit from an exemption from the contingency mechanism under Article 33 (6) of Regulation (EU) 2018/389 (RTS on SCA & CSC)"-. In particolare, le Linee guida hanno ad oggetto le condizioni che i prestatori di servizi di pagamento di radicamento del conto (account servicing payment service providers, ASPSP) devono soddisfare per essere esonerati dall'obbligo di predisporre un meccanismo di emergenza alternativo ai sensi dell'articolo 33 del regolamento (UE) 2018/389 sull'autenticazione forte del cliente e sulla comunicazione comune e sicura. L'EBA incoraggia gli ASPSP a iniziare i test e a lanciare le loro interfacce prima della scadenza del settembre 2019 e anche Banca d'Italia ha già espresso, in un documento di consultazione, l'intenzione di recepire integralmente tali orientamenti prevedendone l'applicazione a banche, Poste Italiane SpA per l'attività di Bancoposta, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica e intermediari finanziari autorizzati alla prestazione di servizi di pagamento.
24 Internet of Things (Internet delle cose) è l'espressione utilizzata per definire la rete delle apparecchiature e dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet; possono essere sensori per il fitness, automobili, radio, impianti di climatizzazione, ma anche elettrodomestici, lampadine, telecamere, container per il trasporto delle merci.
| 4° trime | stre | Esercizio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| 20,1% | 13 | 66 | 79 | Monetica | 291 | 238 | 53 | 22,3% |
| -6,9% | (2) | 27 | 25 | Altri pagamenti | 85 | 83 | 2 | 2,9% |
| -5,4% | (3) | 57 | 54 | Mobile | 217 | 211 | 5 | 2,6% |
| 5,5% | 5 | 89 | 94 | Ricavi infrasettoriali | 360 | 361 | (1) | -0,3% |
| 5,5% | 13 | 239 | 252 | Totale Ricavi | 952 | 892 | 60 | 6,7% |
| -11,4% | (1) | 9 | 8 | Costo del lavoro | 31 | 31 | (0) | -0,9% |
| -11,4% | (1) | 9 | 8 | di cui costo del lavoro | 3 1 |
3 1 |
(0) | -0,9% |
| - | - | - | - | di cui incentivi all'esodo | - | - | - | - |
| 13,3% | 10 | 78 | 89 | Altri costi operativi | 304 | 281 | 23 | 8,2% |
| 7,3% | 7 | 94 | 101 | Costi infrasettoriali | 390 | 363 | 27 | 7,3% |
| 9,0% | 16 | 181 | 197 | Totale Costi | 725 | 675 | 49 | 7,3% |
| -5,4% | (3) | 58 | 55 | EBITDA | 227 | 217 | 10 | 4,8% |
| 10,9% | 1 | 6 | 6 | Ammortamenti e svalutazioni | 24 | 22 | 1 | 6,1% |
| -7,3% | (4) | 52 | 48 | EBIT | 204 | 194 | 9 | 4,7% |
| -2,6% | 21,8% | 19,1% | EBIT MARGIN | 21,4% | 21,8% | -0,4% | ||
| 68,3% | 1 | 1 | 2 | Proventi/(Oneri) finanziari | 4 | 7 | (3) | -38,3% |
| -5,3% | (3) | 53 | 51 | Utile lordo | 208 | 201 | 6 | 3,2% |
| -0,6% | (0) | 14 | 14 | Imposte | 55 | 55 | (1) | -1,1% |
| -7,0% | (3) | 39 | 36 | Utile netto | 153 | 146 | 7 | 4,8% |
1 I dati 2018 e 2017 sono stati riclassificati secondo il nuovo perimetro di attività conseguente la cessione in favore della neo costituita PostePay SpA (Settore Servizi di pagamento, mobile e digitale) del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta (Servizi Finanziari) con efficacia dal 1° ottobre 2018.
| Principali KPI del settore Servizi di Pagamento, mobile e digitale | 2018 | 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Numero di Carte 1 (in milioni) |
26,6 | 25,2 | 1,4 | 5,7% |
| di cui Carte Postepay (in milioni) | 19,0 | 17,7 | 1,3 | 7,6% |
| di cui Carte Postepay Evolution 2 (in milioni) |
6,3 | 4,7 | 1,6 | 33,0% |
| Numero transazioni delle carte (in milioni) | 1.100 | 932 | 167,7 | 18,0% |
| di cui numero transazioni e-commerce (in milioni) | 202 | 165 | 36,9 | 22,4% |
| Valore Transato totale delle carte (in milioni di euro) | 28.147 | 23.879 | 4.268 | 17,9% |
| Postepay Digital e-Wallets (in milioni) | 2,8 | 1,7 | 1,1 | 64,0% |
| Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) | 17,6 | 15,0 | 2,6 | 17,7% |
| Download App (in milioni) | 21,6 | 15,0 | 6,6 | 44,0% |
| Utenti giornalieri (web e app) (in milioni) | 1,5 | 1,3 | 0,2 | 13,8% |
| Identità digitali (numero in milioni) | 2,6 | 1,8 | 0,7 | 39,8% |
| Numero transazioni Digitali - Consumer (in milioni) | 47,9 | 39,4 | 8,6 | 21,7% |
| SIM PosteMobile fisse e mobili emesse (in migliaia) | 1.094 | 1.123 | (28,7) | -2,6% |
1 Il dato include le carte PostePay, Postamat e Carte di Credito.
2 Il dato è compensivo dei clienti business.
Nel 2018 l'andamento economico dei servizi di Pagamento, Mobile e Digitale evidenzia un risultato della gestione operativa che si attesta a 204 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto all'anno precedente.
I ricavi totali ammontano a 952 milioni di euro (+6,7%) e beneficiano delle positive performance del comparto Monetica che segna una crescita del 22,3% (+53 milioni di euro) e del comparto Mobile (+5,4 milioni di euro, corrispondenti a +2,6%).
All'interno del comparto Monetica i ricavi da servizi di acquiring sono più che raddoppiati rispetto al 2017, passando da 3,6 milioni di euro a 7,5 milioni di euro (+109%) grazie all'incremento del transato sostenuto dall'incremento delle carte prepagate.
Al 31 dicembre 2018 le carte Postepay in circolazione ammontano a circa 19 milioni (17,7 milioni nel 2017), di queste 6,3 milioni sono le Postepay "evolution" cresciute del 33,0% rispetto al 31 dicembre 2017.
I ricavi da Altri pagamenti si attestano a 85 milioni di euro (+2,9% rispetto al 2017) e accolgono le positive performance dei ricavi da bonifici (+56% rispetto al 2017) e dei ricavi da accettazione deleghe di pagamento
F23/F24 (+1,6%) che hanno compensato la contrazione dei ricavi da trasferimento fondi internazionali (-14% rispetto al 2017).
Nel comparto Mobile la riduzione dei ricavi da telefonia mobile, considerando le partite interdivisionali (-6,4 milioni di euro), derivante dalla riduzione dei ricavi da vendita prodotti, è stata compensata dall'aumento dei ricavi da telefonia fissa (+13,8 milioni di euro) per effetto della forte crescita della customer base PosteMobile Casa, passata da 42mila linee del 2017 a 118mila del 2018.
I costi totali del settore ammontano a 725 milioni di euro e segnano una crescita del 7,3% rispetto al 2017, in linea con l'incremento dei ricavi. Nel dettaglio i costi infrasettoriali crescono del 7,3% e accolgono principalmente le attività di collocamento, gestione dei sistemi informativi, back office e assistenza clienti per il monitoraggio delle frodi e invio delle comunicazioni alla clientela, rese dagli altri settori di Poste Italiane per il business della monetica e pagamenti.
Tenuto conto delle imposte del periodo (55 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 153 milioni di euro in crescita del 4,8% rispetto all'esercizio 2017.
Al fine di fronteggiare in maniera efficace i mutamenti del mercato e l'entrata in vigore della direttiva europea Payment Services Directive (PSD2), nel corso del 2018 è stato avviato un percorso strategico volto ad ampliare l'operatività di PosteMobile, anche grazie alla creazione della nuova unità di business Pagamenti, Mobile e Digitale, alle attività tipiche degli Istituti di Moneta Elettronica, attraverso la trasformazione della Società in IMEL Ibrido.
A tal riguardo, il 1° ottobre 2018 - a seguito del trasferimento a PosteMobile ai sensi dell'art. 2558 c.c. del ramo di azienda riconducibile all'operatività di nel settore dei pagamenti - previo svincolo dello stesso dal Patrimonio separato BancoPosta, PosteMobile è stata ridenominata PostePay ed esercita, quale IMEL ibrido, anche l'attività di prestazione dei servizi di pagamento e di emissione di moneta elettronica, con la costituzione di uno specifico Patrimonio destinato.
L'obiettivo di PostePay è quello di essere la più grande piattaforma italiana di pagamenti digitali che, in sinergia con la rete di distribuzione più capillare d'Italia, quella degli Uffici Postali, permetterà al Gruppo Poste di consolidare il suo ruolo di motore di sviluppo e di innovazione per il Paese. PostePay entra nel processo di sviluppo digitale di Poste Italiane nel mutato scenario competitivo nel settore dei pagamenti e coglie le opportunità offerte dall'apertura del mercato e dai cambiamenti in atto.
Il primo prodotto lanciato da PostePay a partire dal mese di novembre 2018 è stato Postepay Connect, soluzione integrata che valorizza le sinergie tra connettività e pagamenti digitali. Postepay Connect unisce i vantaggi della Postepay Evolution e della SIM PosteMobile fornendo un'esperienza digitale integrata attraverso l'APP Postepay. Il prodotto integra i servizi di pagamento e i servizi telefonici in un'unica offerta con un canone annuale e offre inoltre funzionalità dedicate alla community dei clienti Postepay Connect quali: il trasferimento gratuito e in tempo reale di giga (G2G) da una SIM PosteMobile Connect a un'altra SIM PosteMobile Connect; il trasferimento di denaro tra due Postepay (p2p); l'acquisto di Giga extra in App Postepay con addebito automatico sulla Postepay Evolution; il rinnovo automatico del canone della Carta e della SIM con addebito sulla Postepay Evolution.
Nel comparto incassi, anche per effetto dello sviluppo della piattaforma PagoPA, messa a disposizione da AgID (Agenzia per l'Italia Digitale), che consente la progressiva digitalizzazione dei pagamenti effettuati a favore delle Pubbliche Amministrazioni, le attività del 2018 sono state orientate al reegineering del prodotto Bollettino. A tal riguardo, a partire dal mese di ottobre 2018 il Bollettino di conto corrente postale è integrato all'interno del nuovo avviso di pagamento alle Pubbliche Amministrazioni e utilizzabile nei pagamenti attraverso canali fisici (gli uffici postali) o digitali. Il rilascio rappresenta un importante milestone nel percorso per la Trasformazione Digitale che prevede lo sviluppo di servizi in grado di rendere più semplici i pagamenti verso la PA.
In ambito Telefonia mobile, in risposta agli avvenuti cambiamenti dello scenario competitivo, nel 2018 è stata ulteriormente rafforzata la spinta commerciale in acquisizione, grazie al rinnovo del portafoglio tariffario, sia a canone sia a consumo e al lancio di specifiche promozioni con l'obiettivo di incentivare la fidelizzazione del cliente e prevenire fenomeni di churn e di SIM silenti, a salvaguardia della qualità acquisitiva.
Per quanto riguarda i servizi di Telefonia fissa, l'offerta PosteMobile Casa ha consolidato il posizionamento competitivo sul proprio target di riferimento lanciando promozioni dedicate di cross selling con gli altri prodotti di Poste Italiane.
È proseguita, infine, la strategia di consolidamento dell'offerta Internet of Things (IOT) con il lancio, per il mercato Consumer, della soluzione "PosteMobile Qui", il servizio che attraverso APP permette di localizzare gli animali domestici.
Poste Italiane, in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legge del 28/01/2019 n.4, gestirà l'accoglimento delle domande per il Reddito di cittadinanza attraverso la rete capillare degli oltre 12.800 Uffici Postali ed emetterà le carte necessarie per la fruizione del beneficio economico.
Questa attività avviene in esecuzione del servizio già affidato a Poste Italiane ai sensi dell'articolo 81, comma 35, lettera b), del Decreto Legge 25 giugno 2008 n.112, relativamente alla Carta Acquisti, alle medesime condizioni economiche e per il numero di carte elettroniche necessarie per l'erogazione del beneficio.
Dopo un 2017 particolarmente positivo il 2018 è stato un anno dominato dalla volatilità dei mercati azionari. Infatti, dopo che l'indice S&P ha toccato nuovi massimi storici a fine settembre 2018, beneficiando di una solida crescita economica domestica e di una forte espansione degli utili societari anche per effetto della riforma fiscale introdotta a fine 2017, i mercati americani hanno perso i guadagni accumulati da inizio anno nel timore che l'inasprimento delle tensioni commerciali in atto con Cina ed Europa potesse influire negativamente sul ciclo economico internazionale e sugli utili societari. Il 2018 si è chiuso con una performance di -6,24% per l'S&P 500 e -14,34% per l'Euro Stoxx 50. Il FTSE MIB ha chiuso invece a - 16,15%.
Il mercato dei titoli governativi europei nel 2018 ha risentito del progressivo rallentamento del ciclo economico dell'Eurozona. Il rendimento del Bund a 10 anni ha toccato il massimo l'8 febbraio a 0,80% per poi chiudere l'anno a 0,24%. Il BTP di contro ha risentito dell'incertezza politica che ha accompagnato l'avvio della nuova legislatura: lo spread BTP/Bund sulla scadenza 10y ha iniziato l'anno a 163 bps e ha
25 Fonte: Bloomberg.
raggiunto il suo minimo il 24 aprile a 114bps. Nella seconda parte del 2018 ha raggiunto il massimo a 327bps, per poi diminuire nelle ultime settimane. A fine 2018 lo spread sulla scadenza decennale si è attestato a 250bps. Il rendimento del BTP 10 anni, che aveva iniziato l'anno al 2% ha chiuso a 2,74%, dopo aver raggiunto il suo massimo a 3,80%.

Questo andamento si è riflesso sull'attività di gestione del portafoglio titoli. All'inizio dell'anno infatti sono state realizzate tutte le plusvalenze necessarie per il completamento della politica di stabilizzazione dei ricavi del 2018 in linea con l'obiettivo di Piano per il 2018 e sono state effettuate operazioni di vendita forward di titoli di stato, con valuta di regolamento all'inizio del 2019. Nella seconda parte dell'esercizio l'attività di gestione si è concentrata sull'acquisto dei titoli in scadenza negli ultimi mesi del 2018, oltre che sui titoli in scadenza all'inizio del 2019 e su quelli in sostituzione delle vendite fatte con regolamento all'inizio del 2019. Tutti gli acquisti sono stati fatti a rendimenti più elevati di quanto previsto e superiori a quelli prevalenti fino a maggio 2018. Dei rendimenti elevati sulla curva BTP ha beneficiato anche la raccolta derivante dalla Pubblica Amministrazione, depositata presso il MEF. Nel secondo semestre dell'esercizio 2018 il rendimento è stato significativamente più alto rispetto a quello del primo semestre.
Sul mercato dei cambi la valuta europea si è progressivamente indebolita nel corso del 2018, complice l'incedere del rallentamento economico in Eurozona mentre l'evoluzione del ciclo in USA ha mantenuto una espansione solida e migliore delle attese. In tale scenario il cambio dell'euro è passato da 1,20 a 1,15 circa sul dollaro.
Nel corso del 2018 la dinamica della raccolta delle banche italiane, rappresentata dai depositi a clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) e dalle obbligazioni, è stata complessivamente stabile; le stime ABI evidenziano come lo stock della raccolta a dicembre 2018 si sia attestato a circa 1.732 miliardi di euro registrando una variazione annua positiva dello 0,2% ascrivibile, come già avvenuto negli ultimi anni, all'aumento dei depositi da clientela residente di 38 miliardi di euro in valore assoluto su base annua (+2,6% rispetto a dicembre 2017) che ha pressoché compensato il forte calo della
26 Fonte: ABI, Monthly Outlook – febbraio 2019.
raccolta da obbligazioni di 34 miliardi di euro (la cui variazione annua è stata -12,3%). Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e pronti contro termine) si è progressivamente ridotto da inizio 2018 portandosi da 0,69% di gennaio a 0,61% di dicembre. I finanziamenti bancari hanno registrato costantemente una dinamica positiva: secondo le stime ABI relative al mese di dicembre 2018 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si sarebbe collocato intorno a 1.720 miliardi di euro, con una variazione annua positiva dell'1,92%. In crescita anche il dato afferente ai prestiti alle famiglie, il cui ammontare a dicembre 2018 ha registrato una variazione annua positiva del 2,7%.
Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, a dicembre 2018 ammontavano a circa 29 miliardi di euro, in forte diminuzione rispetto al dato di dicembre 2017 (64 miliardi di euro); il rapporto con gli impieghi si è ridotto, passando dal 3,70% di dicembre 2017 all'1,72% di dicembre 2018. Il tasso medio applicato sui finanziamenti alle famiglie (conti correnti e prestiti rotativi) ha continuato a ridursi, portandosi a dicembre 2018 al 4,53% (5,0% a dicembre 2017).
Dal 3 gennaio 2018 è efficace, in tutta l'Unione Europea, la nuova Direttiva 2014/65/UE (c.d. "MiFID II") che, insieme alla MiFIR - Markets in financial instruments regulation (Regolamento EU n. 600/2014), ha modificato la precedente regolamentazione. La nuova disciplina ha incrementato l'efficienza e la trasparenza dei mercati finanziari, ha innalzato il livello di tutela degli investitori e ha rafforzato alcuni presidi organizzativi e norme di condotta per gli intermediari.
Nel corso del 2018, la piattaforma a supporto del servizio di consulenza è stata ulteriormente consolidata ed evoluta con interventi volti a estenderne le funzionalità e a rafforzare l'interazione con il cliente.
Il 16 maggio 2018 è stato pubblicato il Decreto attuativo della Direttiva UE 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (c.d. IDD) che è entrato in vigore il 1° ottobre 2018 e che regola la distribuzione dei contratti di assicurazione e delinea la convergenza tra le regole per l'intermediazione assicurativa e quelle riferite al comparto dei servizi di investimento mutuandone modelli e presidi a tutela del cliente. Il recepimento di tali novità normative, che ha effetti sui processi di product governance, sulla profilazione della clientela e sulla valutazione di adeguatezza delle proposte effettuate e informativa al cliente, è stato oggetto di uno specifico progetto interfunzionale di Gruppo. In particolare, i prodotti di investimento assicurativo di Ramo I sono stati inclusi nell'ambito del servizio di consulenza "MiFID", con conseguente adeguamento del contratto per la prestazione dei servizi di investimento, nonché nel processo di product governance e nel perimetro dei servizi di investimento.
Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE 679/2016 GDPR (General Data Protection Regulation) in materia di protezione dei dati personali. Poste Italiane ha adeguato le procedure interne in materia di privacy con particolare riferimento agli assetti organizzativi (con la designazione del Data Protection Officer), all'aggiornamento dell'informativa alla clientela in materia e dei relativi diritti e al rafforzamento delle misure di protezione dei dati trattati.
Il 9 luglio 2018 è stata pubblicata la Circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 22 del 15 giugno 2018 relativa all'applicazione della Direttiva PSD2 (Payment Services Directive) da parte delle Pubbliche Amministrazioni (PA) che si avvalgono di un servizio di Tesoreria o cassa affidato a una Banca o a Poste Italiane. L'obiettivo è di individuare, nell'applicazione della PSD2, i requisiti normativi applicabili ai pagamenti in ambito PA, le peculiarità del servizio di tesoreria (o cassa), gli aspetti che possono incidere sul rapporto intercorrente tra la PA e il tesoriere/cassiere, nonché le soluzioni di carattere contabile per consentire la corretta applicazione della nuova disciplina.
L'Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato il 13 dicembre 2018 il "Consultation Paper. EBA draft Guidelines on ICT and security risk management" e ne ha avviato la consultazione pubblica ai sensi della Direttiva UE 2366/2015 (cd. "PSD 2") che richiede all'Autorità l'elaborazione di orientamenti per la definizione, l'attuazione e il controllo delle misure di sicurezza che i prestatori di servizi di pagamento devono adottare per gestire i rischi operativi e di sicurezza ICT. La conclusione del periodo di consultazione è stata fissata per il 13 marzo 2019.
Il 19 dicembre 2018 la Banca d'Italia, al fine di dare attuazione agli Orientamenti dell'EBA sui "Dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio" (Orientamenti del 22 marzo 2016), ha pubblicato il Provvedimento con cui ha modificato le Disposizioni in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" (Provvedimento della Banca d'Italia del 29 luglio 2009 e s.m.i.). Tale provvedimento disciplina, in particolare, le procedure di governo e controllo sui prodotti bancari e finanziari, dettagliando altresì le misure organizzative che gli intermediari sono tenuti ad adottare per monitorare e sottoporre a revisione i prodotti che ricadono nell'ambito di applicazione del Titolo VI del Testo Unico Bancario destinati alla clientela al dettaglio. Le nuove disposizioni si applicheranno ai soli prodotti elaborati e offerti sul mercato a partire dal 1° gennaio 2019.
| 4° trime stre |
Esercizio | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| -100% | (10) | 10 | - | Plusvalenze lorde | 404 | 547 | (143) | -26,2% |
| 8,4% | 31 | 373 | 404 | Interessi attivi | 1.555 | 1.477 | 78 | 5,3% |
| 22,6% | 89 | 394 | 483 | Raccolta risparmio postale | 1.827 | 1.566 | 261 | 16,6% |
| -26,7% | (88) | 330 | 242 | Transaction banking | 965 | 1.063 | (98) | -9,2% |
| 10,8% | 7 | 63 | 70 | Distribuzione di prodotti di terzi | 263 | 272 | (9) | -3,4% |
| 592,2% | 122 | 21 | 142 | Gestione del risparmio | 209 | 85 | 123 | 144,5% |
| -3,4% | (6) | 166 | 161 | Ricavi infrasettoriali | 649 | 695 | (46) | -6,6% |
| 10,7% | 145 | 1.358 | 1.503 | Totale ricavi | 5.871 | 5.705 | 165 | 2,9% |
| -58,9% | (12) | 20 | 8 | Costo del lavoro | 80 | 103 | (24) | -23,0% |
| -57,6% | (10) | 1 8 |
8 | di cui costo del lavoro | 7 0 |
9 7 |
(27) | -27,7% |
| -71,5% | (1) | 2 | 1 | di cui incentivi all'esodo | 1 0 |
6 | 3 | 48,0% |
| -31,3% | (39) | 124 | 85 | Altri costi operativi | 214 | 349 | (135) | -38,7% |
| 229,5% | 0 | 0 | 0 | Ammortamenti e svalutazioni | 0 | 1 | (0) | -54,6% |
| 4,9% | 53 | 1.082 | 1.135 | Costi infrasettoriali | 4.718 | 4.607 | 111 | 2,4% |
| 0,2% | 2 | 1.226 | 1.228 | Totale Costi | 5.011 | 5.060 | (49) | -1,0% |
| 108,0% | 142 | 132 | 274 | EBIT | 859 | 646 | 214 | 33,1% |
| 8,5% | 9,7% | 18,3% | EBIT MARGIN | 14,6% | 11,3% | 3,3% | ||
| n.s. | (41) | 1 | (40) | Proventi/(Oneri) finanziari | (32) | 6 | (38) | -641,0% |
| 75,9% | 101 | 133 | 234 | Utile lordo | 827 | 651 | 176 | 27,0% |
| 774,3% | 39 | 5 | 44 | Imposte | 210 | 152 | 58 | 38,0% |
| 48,3% | 62 | 128 | 190 | Utile netto | 617 | 499 | 118 | 23,6% |
n.s.: non significativo
1 I dati 2018 e 2017 sono stati riclassificati secondo il nuovo perimetro di attività conseguente la cessione in favore della neo costituita PostePay SpA (Settore Servizi di pagamento, mobile e digitale) del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta (Servizi Finanziari) con efficacia dal 1° ottobre 2018.
| Principali KPI del settore Servizi Finanziari | 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Masse gestite 1 (dati in miliardi di euro) |
513,8 | 509,9 | 3,9 | 0,8% |
| di cui | ||||
| Risparmio Postale | 325,3 | 322,9 | 2,4 | 0,7% |
| Buoni fruttiferi postali | 219,5 | 214,3 | 5,2 | 2,4% |
| Libretti postali | 105,8 | 108,6 | (2,8) | -2,6% |
| Conti Correnti | 52,8 | 51,9 | 1,0 | 1,8% |
| Riserve tecniche Vita | 125,0 | 123,5 | 1,5 | 1,2% |
| Fondi di investimento | 8,1 | 8,0 | 0,1 | 1,2% |
| Risparmio amministrato | 2,7 | 3,6 | (1,0) | -26,2% |
| CET 1 Capital (in milioni di euro) | 2.286 | 2.059 | 226,8 | 11,0% |
| CET 1 Ratio | 18,4% | 16,9% | 1,5% | |
| Leverage Ratio | 3,2% | 3,1% | 0,1% | |
| 1 Le Masse Gestite includono il Risparmio amministrato (Obbligazioni, Titoli di stato, Azioni, Cetificates, etc). |
||||
| 2018 | 2017 | Variazioni |
| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| Raccolta netta 1 (in milioni di euro) |
1.568 | 3.286 | (1.718) | -52,3% |
| Risparmio Postale (giacenza media in miliardi di euro) | 307,6 | 305,6 | 2,0 | 0,6% |
| Conti Correnti 2 (giacenza media del periodo in miliardi di euro) |
58,7 | 55,5 | 3,1 | 5,6% |
| Finanziamenti (erogato in milioni di euro) | 3.143 | 2.642 | 501 | 19,0% |
| Numero di prodotti finanziari e assicurativi venduti (in milioni) | 8,4 | 8,0 | 0,3 | 4,1% |
| Fees per cliente 3 (in euro) |
235 | 222 | 13,0 | 5,9% |
| Rendimento medio c/c senza capital gain | 2,62% | 2,64% | -0,02% | |
| Plusvalenze nette (in milioni di euro) | 379 | 532 | (153) | -28,8% |
| Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) | (1.687) | 1.615 | (3.302) | -204,5% |
1 La Raccolta netta include il Risparmio amministrato (Obbligazioni, Titoli di stato, Azioni, Cetificates, etc..).
2 Il dato non include la liquidità propria di Poste Italiane.
3 Il dato include i ricavi del settore finanziario e assicurativo.
L'andamento economico della Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari evidenzia, per il 2018, un risultato della Gestione Operativa (EBIT) che si attesta a 859 milioni di euro, in crescita del 33,1% rispetto al precedente esercizio (646 milioni di euro).
I Ricavi totali ammontano a 5.871 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto ai 5.705 milioni di euro del 2017 e beneficiano della buona performance del Risparmio Postale (+16,6%, corrispondenti a + 261 milioni di euro), anche in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti, che ha trovato applicazione dal 1° gennaio 2018, dell'andamento degli interessi sugli impieghi della raccolta da conti correnti, che si incrementano di 78 milioni di euro (+5,3% rispetto al 2017) per effetto delle maggiori giacenze registrate nel periodo (che passano da 55,5 miliardi di euro del 2017 a 58,7 miliardi di euro), nonché del positivo apporto del comparto della Gestione del risparmio (+123 milioni di euro), riconducibile all'operazione tra Poste Italiane e Anima Holding.
Le Plusvalenze lorde realizzate nell'esercizio si attestano a 404 milioni di euro rispetto ai 547 milioni di euro del 2017, in linea con gli obiettivi del Piano Deliver 2022 di riduzione della dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti.
I proventi del Transaction Banking registrano un decremento del 9,2% passando da 1.063 milioni di euro del 2017 a 965 milioni di euro ascrivibile prevalentemente all'operazione di cessione delle azioni Mastercard avvenuta nel corso del 2017 per un importo di 91 milioni di euro, nonché alla flessione dei volumi dei bollettini.
La lieve riduzione dei proventi da Distribuzione di Prodotti di Terzi, che nell'esercizio 2018 ammontano a 263 milioni di euro rispetto ai 272 milioni di euro del 2017 (-3,4%) è riconducibile principalmente ai mancati ricavi correlati alla cessione di BdM avvenuta il 7 agosto 2017. Nonostante l'introduzione del nuovo principio contabile IFRS 15, per effetto del quale le commissioni da retrocedere ai Partner per le estinzioni anticipate dei finanziamenti, a far data dal 1° gennaio 2018, sono iscritte a diretta riduzione dei ricavi, tale comparto presenta, nella sostanza, una crescita, in conseguenza dei maggiori volumi erogati nell'anno 2018 su Prestiti e Cessione del Quinto.
I Costi totali del settore ammontano a 5.011 milioni di euro e mostrano un decremento rispetto all'esercizio precedente (-49 milioni di euro, -1,0%), principalmente per effetto della riduzione degli Altri Costi Operativi, per 135 milioni di euro (-38,7%), parzialmente compensata dall'incremento dei Costi Infrasettoriali di 111 milioni di euro (+2,4%). La variazione degli Altri Costi Operativi è attribuibile, in particolare, a minori accantonamenti netti al fondo per Rischi e Oneri effettuati nell'esercizio rispetto a quelli registrati nel 2017 a presidio di rischi di passività relativi a prodotti di investimento collocati nel periodo 2003-2005 con performance non in linea con le attese della clientela. Anche il Costo del Lavoro si riduce, passando da 103 a 80 milioni di euro (-23,0%) in relazione alla cessione di BdM nonché al riassetto organizzativo in ambito BancoPosta a partire dal 1° ottobre 2018.
Tenuto conto della Gestione Finanziaria, che accoglie sostanzialmente gli effetti riconducibili alla riduzione di valore della partecipazione in Anima Holding alla data del 31 dicembre 2018, per tener conto degli effetti del test di impairment e delle Imposte, il settore chiude l'esercizio 2018 con un risultato netto di 617 milioni di euro, superiore del 23,6% (+118 milioni di euro) rispetto ai 499 milioni di euro del 2017.
Nel corso dell'esercizio 2018, sono state intraprese, in linea con il piano Deliver 2022, le iniziative commerciali volte a potenziare l'offerta dei prodotti del risparmio postale, nonché la distribuzione di prodotti e servizi finanziari, assicurativi, del credito al consumo e relativi alle imprese.
Con riferimento al Risparmio Postale, nel 2018 ha trovato applicazione il nuovo Accordo per il triennio 2018- 2020 sottoscritto nel dicembre 2017 tra Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti che mira, da un lato a consolidare il ruolo dei Buoni Fruttiferi Postali e dei Libretti di risparmio postale fra i prodotti di punta per il risparmio degli Italiani e, dall'altro, a innovare e ampliare la gamma dei prodotti e dei servizi offerti, anche attraverso investimenti in tecnologia, comunicazione, promozione e formazione. In relazione a quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2018, è stata potenziata la gamma d'offerta, sia in termini di tipologia di prodotto che di rendimenti; sono stati effettuati interventi formativi per il personale aziendale addetto al servizio di raccolta presso il pubblico dei Buoni Fruttiferi e dei Libretti e sono state lanciate diverse iniziative promozionali e campagne di comunicazione. Il 2018, inoltre, è stato caratterizzato da ulteriori attività volte a migliorare la customer experience del cliente, nel rispetto delle sue esigenze e dei suoi bisogni, anche attraverso processi di inclusione digitale ed un approccio multi-channel. Nel mese di dicembre 2018, l'App BancoPosta è stata arricchita con nuove funzionalità per la gestione di Buoni Fruttiferi e Libretti rendendo possibile gestire in un'unica applicazione i prodotti del Risparmio Postale con gli altri prodotti e servizi offerti da BancoPosta. Le attività espletate nel corso dell'anno, sopra richiamate, hanno fatto registrare evidenze positive riguardo all'andamento della raccolta netta complessiva rispetto al precedente esercizio.
Con riferimento all'attività di distribuzione di prodotti finanziari, in data 11 aprile 2018, Poste Italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due Gruppi. Nell'ambito di tale accordo, in relazione all'asset management, è iniziata la distribuzione sulla rete di Poste Italiane di "BancoPosta Orizzonte Reddito", fondo comune di investimento frutto della collaborazione tra BancoPosta Fondi SGR ed Eurizon Capital SGR, società interamente controllata da Intesa Sanpaolo.
Per quanto riguarda i Finanziamenti, a fine luglio 2018 è stata avviata l'offerta dei mutui immobiliari aventi finalità di acquisto, surroga e rifinanziamento limitatamente ai dipendenti del gruppo Poste italiane, offerta estesa, a partire dal mese di ottobre, a tutta la clientela.
In merito al collocamento delle quote di Fondi immobiliari collocati nel periodo 2002-2005, il 19 febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato l'approvazione dell'iniziativa di tutela dei clienti del fondo "Europa Immobiliare n.1". In data 28 marzo 2018 il Gestore del fondo, Vegagest SGR, ha comunicato al mercato di aver provvisoriamente sospeso la delibera di approvazione del rendiconto finale di liquidazione e, nel mese di giugno 2018 ha deliberato la distribuzione di un rimborso parziale ai quotisti nella misura del 50% del Valore finale di liquidazione. Successivamente il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha ridefinito l'iniziativa di tutela sopra richiamata, con un impatto sul Fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2018 di circa 17 milioni di euro.
In data 29 gennaio 2019 Vegagest SGR ha comunicato agli investitori la distribuzione di un'ulteriore rimborso pari a 98,78 euro per pro quota. Il pagamento è avvenuto il 6 febbraio 2019.
Con riferimento al settore del Risparmio gestito, nel corso del 2018 sono stati lanciati 8 nuovi fondi comuni di investimento, 6 dei quali frutto della collaborazione con Anima SGR.
Rispetto ai Finanziamenti erogati da partner (verso privati e imprese) nell'esercizio si sono succedute diverse promozioni per specifiche categorie di controparte, anche supportate da attività di comunicazione.
Per quanto attiene ai servizi di Transaction Banking, è continuata la proposizione del nuovo conto BancoPosta che, oltre a garantire una gestione multicanale in linea con le esigenze e i trend di mercato, offre alla clientela un prodotto competitivo e conveniente.
In ambito Assicurativo, tenuto anche conto dell'introduzione a partire dal 1° ottobre 2018 della normativa IDD, si è provveduto a rafforzare e migliorare la gamma prodotti in termini di soddisfacimento dei bisogni della clientela, coperture e pricing. Per quanto riguarda il comparto Vita, si è proceduto con la razionalizzazione dell'offerta di Ramo I e sono stati lanciati un nuovo prodotto caratterizzato dalla flessibilità nella scelta dei versamenti e dalla possibilità di poter optare per il pagamento di una cedola periodica e una polizza multiramo che coniuga la garanzia del Ramo I con l'opportunità di investimento in un fondo interno assicurativo caratterizzato da profili differenziati di rischio. Relativamente al comparto Protezione, sono stati realizzati lanci commerciali di nuovi prodotti e interventi di revisione dell'offerta. Inoltre, è stata realizzata una nuova Piattaforma di Protezione e Previdenza per l'erogazione del servizio di consulenza assicurativa.
Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia nel 2017, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il Piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in fase di realizzazione; in particolare, nel corso del 2018 i cantieri aperti hanno proceduto con i lavori secondo la timeline definita.
Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017 relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa aggiornata alla data del 30 settembre 2018 sull'avanzamento di tutte le iniziative in materia. L'informativa in questione, contenente l'elenco delle iniziative intraprese alla data di riferimento e da intraprendere nel prosieguo, unitamente alle relative tempistiche, è stata inviata alla Banca d'Italia il 29 ottobre 2018 dopo essere stata oggetto di illustrazione nella seduta del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 18 ottobre 2018.
Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali volti a recepire la Direttiva MiFID II sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo 2018, di informativa specifica alla Consob.
Nei mesi di luglio e agosto 2018 sono pervenute da parte della Consob due richieste: la prima, datata 27 luglio e formulata anche ad altri Intermediari, ha avuto come oggetto un approfondimento sulle principali tematiche relative all'attuazione e recepimento della Direttiva MiFID II; la seconda, del 13 agosto, conteneva la richiesta di un incontro finalizzata all'acquisizione di maggiori dettagli in merito alla prestazione dei servizi di investimento. Nel corso dell'incontro, tenutosi presso la Consob nel mese di settembre 2018, sono state integrate le informazioni precedentemente fornite ed è stato illustrato il piano degli interventi, in linea con quanto già rappresentato all'Autorità nel Tableau de Bord di Compliance al 30 giugno 2018, integrato con ulteriori interventi di indirizzo sulla base delle evidenze emerse. Si rappresenta, infine, che nell'ambito dell'incontro sopra richiamato, sono stati richiesti dalla Consob ulteriori approfondimenti su temi specifici, successivamente formalizzati in apposita nota scritta, a cui è stato dato un completo e tempestivo riscontro.
Sulla base dei dati ufficiali disponibili, al 31 dicembre 201827 la nuova produzione complessiva di polizze vita comprensiva della raccolta delle imprese UE ammonta a 99,2 miliardi di euro (di cui 14 miliardi di euro relativi a imprese in libertà di stabilimento), in lieve calo (-1,2%) rispetto all'esercizio 2017; in particolare, la produzione delle imprese italiane ha segnato una variazione positiva del 3,8%, attestandosi a 85,5 miliardi di euro, mentre le imprese UE operanti in Italia, con una raccolta di nuovi premi per circa 14 miliardi di euro, decrescono del 24,2%.
I premi di Ramo I ammontano a 54,2 miliardi di euro, in aumento del 8,6% rispetto all'esercizio precedente, confermandosi come il principale ramo produttivo; segna invece una flessione la raccolta di prodotti di Ramo III che con 26,8 miliardi di euro di premi registra un -4,5% rispetto al 2017.
La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 93,5% del totale dei premi emessi e il 61,6% del numero di polizze.
Con riferimento al canale distributivo, circa il 70% della nuova produzione è stata intermediata nel corso del 2018 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 57,3 miliardi di euro e una crescita del 4,2% rispetto al 2017.
27 Newsletter ANIA su nuova produzione Vita (febbraio 2019)
(dati aggiornati a dicembre 2018 in milioni di euro)
| Premi per ramo/prodotto | Premi da inizio anno |
Variazione % 2018 vs 2017 |
|---|---|---|
| Vita - ramo I | 55.624 | 8,4% |
| Capitalizzazioni - ramo V | 2.141 | 1,4% |
| Linked - ramo III | 26.755 | -4,5% |
| di cui: unit-linked | 26.755 | -4,5% |
| di cui: index-linked | - | - |
| Malattia - ramo IV | 50 | 60,8% |
| Fondi pensione aperti - ramo VI | 892 | 4,9% |
| Imprese italiane - extra UE | 85.462 | 3,8% |
| Imprese UE (**) | 13.698 | -24,2% |
| Totale | 99.160 | -1,2% |
| (*) Fonte: ANIA | ||
| (**) Per imprese UEs i intendono le rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi dell'Unione Europea operanti in regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione. |

Fonte: ANIA - dati aggiornati a dicembre 2018
Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili28 alla fine del terzo trimestre del 2018, si sono attestati a 26,2 miliardi di euro in lieve aumento rispetto al 2017 (+2,4%). Si tratta della sesta variazione tendenziale positiva dopo cinque anni di continua riduzione. A tale andamento ha contribuito sia la lieve crescita dei premi del comparto Auto, sia l'ulteriore aumento dei premi degli altri rami danni.
28 Newsletter ANIA su premi trimestrali Danni (novembre 2018)
Per quanto concerne i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato del 75,7.
| Premi per ramo (**) | Premi da inizio anno |
Variazione % 2018 vs 2017 |
|
|---|---|---|---|
| R.C Autoveicoli terrestri | 10.221 | 0,5% | |
| Corpi di veicoli terrestri | 2.319 | 5,7% | |
| Totale settore auto | 12.540 | 1,4% | |
| Altri rami danni | 13.636 | 3,2% | |
| Totale rami danni | 26.176 | 2,4% |
(*) Fonte: ANIA
(**) I premi si riferiscono alle imprese italiane extra UE e alle imprese UE.

Fonte: ANIA - dati aggiornati a settembre 2018 (*) Imprese italiane e reppresentanze imprese extra-UE
In data 3 luglio 2018 l'IVASS ha emanato il Regolamento n. 38, recante disposizioni in materia di sistema di governo societario, dell'impresa e del gruppo. Le nuove disposizioni regolamentari implementano le Linee Guida emanate da EIOPA sul sistema di governo societario e riprendono le previsioni, compatibili con il nuovo quadro normativo primario,
Le previsioni contenute nel Regolamento vanno lette congiuntamente alla Lettera al mercato del 5 luglio 2018 con cui l'IVASS propone una prima concreta declinazione del principio di proporzionalità, in linea con l'impianto Solvency II, che prevede che le disposizioni prudenziali siano applicabili in ragione del profilo di rischiosità dell'impresa determinato dalla natura, portata e complessità dei rischi inerenti all'attività.
Inoltre, la stessa Autorità di Vigilanza con l'emanazione del Regolamento IVASS n.42 del 2 agosto 2018 determina gli elementi della Relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria (di seguito, "SFCR") dell'impresa e del gruppo che devono essere oggetto di verifica da parte del revisore legale o della società di revisione legale nonché le relative modalità di svolgimento (c.d. revisione esterna). Il suddetto intervento regolamentare ha l'obiettivo principale di accrescere il livello di fiducia dei potenziali fruitori in merito alla qualità e attendibilità di una parte importante delle informazioni contenute nel SFCR.
L'IVASS in data 12 febbraio 2019 ha pubblicato il Regolamento n. 43 concernente l'attuazione delle disposizioni sulla sospensione temporanea delle minusvalenze nei titoli non durevoli, introdotta dal decretolegge 23 ottobre 2018, n.119, convertito con legge 17 dicembre 2018, n. 136. La disposizione consente di derogare, in via temporanea, alle norme previste dal codice civile ed è da mettere in relazione alla situazione di turbolenza dei mercati finanziari registratasi nel corso del 2018.
Ai fini della redazione del bilancio civilistico local GAAP 2018, l'impresa che si avvale della suddetta facoltà, valuta i titoli non durevoli in base al valore di iscrizione così come risultante dal bilancio 2017 ovvero, per i titoli non presenti nel portafoglio al 31 dicembre 2017, al costo d'acquisizione, fatta eccezione per le perdite di carattere durevole.
| Conto economico dei servizi assicurativi | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 4° trime stre |
Esercizio | |||||||
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| -14,1% | (13) | 90 | 78 | Up Front Vita | 341 | 422 | (81) | -19,2% |
| -7,5% | (24) | 328 | 303 | Margine Finanziario Vita | 1.011 | 993 | 18 | 1,8% |
| n.s. | 12 | 1 | 12 | Margine Protezione Vita | 30 | 14 | 16 | 112,5% |
| 62,5% | 15 | (25) | (9) | Variazione altre riserve tecniche e altri proventi/oneri tecnici |
(46) | (73) | 27 | 37,1% |
| -2,6% | (10) | 394 | 384 | Ricavi netti Vita | 1.336 | 1.356 | (20) | -1,5% |
| 29,2% | 10 | 34 | 44 | Premi assicurativi | 168 | 131 | 37 | 28,4% |
| 262,1% | (5) | (2) | (7) | Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri |
(35) | (29) | (6) | -20,3% |
| 90,4% | 2 | (3) | (0) | Risultato della Riassicurazione | (8) | (8) | 0 | 4,2% |
| 30,5% | 1 | (3) | (2) | Proventi netti Danni (*) | (1) | (4) | 3 | 67,0% |
| 31,9% | 8 | 27 | 35 | Ricavi netti Danni | 123 | 89 | 34 | 38,5% |
| 26,3% | 1 | 3 | 3 | Altri ricavi e proventi | 11 | 11 | 1 | 6,2% |
| 74,3% | 0 | 0 | 0 | Ricavi da altri settori | 2 | 1 | 1 | -91,7% |
| -0,2% | (1) | 423 | 423 | Totale ricavi | 1.472 | 1.457 | 15 | 1,1% |
| -6,1% | (1) | 10 | 10 | Costo del lavoro | 38 | 36 | 1 | 4,0% |
| -2,8% | (0) | 9 | 9 | di cui costo del lavoro | 3 7 |
3 5 |
1 | 4,2% |
| -42,2% | (0) | 1 | 0 | di cui incentivi all'esodo | 1 | 1 | (0) | -0,6% |
| 25,6% | 5 | 20 | 25 | Altri costi operativi | 84 | 84 | 0 | 0,1% |
| 19,3% | 1 | 4 | 5 | Ammortamenti e svalutazioni | 17 | 17 | (0) | -1,1% |
| -6,7% | (8) | 115 | 108 | Costi infrasettoriali | 467 | 519 | (53) | -10,2% |
| -4,5% | (5) | 107 | 102 | di cui provvigioni | 431 | 483 | (52) | -10,7% |
| -1,6% | (2) | 150 | 147 | Totale Costi | 606 | 657 | (51) | -7,8% |
| 0,6% | 2 | 274 | 275 | EBIT | 866 | 799 | 67 | 8,4% |
| 0,5% | 64,6% | 65,1% | EBIT MARGIN | 58,8% | 54,9% | 4,0% | ||
| -95,7% | (13) | 14 | 1 | Proventi/(Oneri) finanziari | 51 | 44 | 7 | 14,8% |
| -4,0% | (11) | 287 | 276 | Utile lordo | 917 | 843 | 73 | 8,7% |
| -445,2% | (397) | 89 | (308) | Imposte | (84) | 297 | (382) | -128,3% |
| 194,9% | 386 | 198 | 584 | Utile netto | 1.001 | 546 | 455 | 83,3% |
(*) Include i proventi finanziari da investimenti ramo danni e altri proventi/oneri da operatività assicurativa.
| Principali KPI del settore Servizi Assicurativi | Variazioni 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 |
|||
|---|---|---|---|---|
| Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) | 125.1 | 123.6 | 1.5 | 1.2% |
| di cui Poste Vita SpA | 125.0 | 123.5 | 1.5 | 1.2% |
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro) 1 | 16,610 | 20,263 | (3,653) | -18.0% |
| Premi lordi contabilizzati - Danni (in milioni di euro) 1 | 187 | 141 | 46 | 32.6% |
| Combined ratio (vista ANIA) | 52.5% | 56.4% | -3.9% | |
| Loss ratio | 23.8% | 24.5% | -0.7% | |
| Expenses ratio (vista ANIA) | 28.8% | 31.9% | -3.2% |
1 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi e delle cessioni in riassicurazione.
L'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia un risultato della gestione operativa che si attesta a 866 milioni di euro, in aumento dell'8,4% rispetto al precedente esercizio (799 milioni di euro).
I ricavi totali ammontano a 1.472 milioni di euro (1.457 milioni di euro nel 2017) e sono principalmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.336 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 123 milioni di euro.
I ricavi netti Vita si riducono dell'1,5% passando da 1.356 milioni di euro del 2017 a 1.336 milioni di euro del 2018, prevalentemente per effetto della minore raccolta lorda realizzata rispetto al precedente esercizio (-3,7 miliardi di euro) che ha determinato minori commissioni up-front per 81 milioni di euro) parzialmente compensati dall'incremento del margine finanziario (+18 milioni di euro) che beneficia invece dell'aumento delle masse gestite.
I ricavi netti Danni segnano un incremento del 38,5% rispetto all'esercizio precedente (+34 milioni di euro) trainati dalla crescita del business, con una produzione complessiva in premi lordi contabilizzati di 187 milioni di euro in crescita del 33% rispetto al dato dell'analogo periodo del 2017 (141 milioni di euro), e da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.
I costi totali ammontano a 606 milioni di euro, in diminuzione di 51 milioni di euro rispetto al 2017, e sono costituiti principalmente da costi infrasettoriali per 467 milioni di euro (519 milioni di euro nel 2017) riconducibili per lo più alle provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento complessivamente pari a 431 milioni, in diminuzione rispetto ai 483 milioni di euro del precedente esercizio per effetto della minore raccolta lorda.
La gestione finanziaria ha prodotto proventi netti per 51 milioni di euro segnando una crescita del 14,8% (+7 milioni di euro) rispetto all'esercizio precedente sul quale incideva la svalutazione di 12 milioni di euro sull'investimento nel Fondo Atlante.
Il risultato netto si attesta a 1.001 milioni, superiore rispetto al risultato prima delle imposte (917 milioni di euro) e rispetto all'esercizio precedente (546 milioni di euro, +83,3%), grazie all'effetto positivo nel 2018 delle imposte anticipate sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche per un ammontare complessivo di 385 milioni di euro. Tale iscrizione origina dalla norma recata dal comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR introdotta nel 2010 che prevede che la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita, che in passato rilevava ai fini della base imponibile IRES in maniera piena, concorra a formare il reddito d'esercizio con una limitazione determinata applicando all'ammontare complessivo della variazione stessa uno specifico rapporto percentuale. Per Poste Vita allo stato attuale tale rapporto percentuale è pari al 98,5%.
Nel 2018 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici, è stata principalmente finalizzata a:
La raccolta del business Vita è rappresentata nella tabella che segue:
| Poste Vita SpA | 2018 | 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Raccolta Lorda | 16.610 | 20.263 | (3.653) | -18,0% |
| Ramo I | 15.870 | 19.726 | (3.856) | -19,5% |
| di cui prodotti rivalutabili tradizionali (*) | 14.143 | 18.468 | (4.324) | -23,4% |
| di cui prodotti previdenziali | 1.095 | 1.075 | 21 | 1,9% |
| di cui prodotti Multiramo (quota Ramo I) | 631 | 184 | 447 | 243,5% |
| Ramo III | 740 | 537 | 203 | 37,8% |
| di cui prodotti Unit-Linked | 383 | 358 | 24 | 6,8% |
| di cui prodotti Multiramo (quota Ramo III) | 357 | 179 | 179 | 99,9% |
| Liquidazioni | 10.884 | 10.829 | 54 | 0,5% |
| di cui Scadenze | 5.804 | 6.339 | (535) | -8,4% |
| di cui Riscatti | 3.398 | 2.973 | 425 | 14,3% |
| Tasso di Riscatto | 2,98% | 2,89% | 0,09% | |
| Raccolta Netta | 5.726 | 9.434 | (3.708) | -39,3% |
| Riserve Tecniche Assicurative | 124.966 | 123.490 | 1.476 | 1,2% |
(*) include i prodotti di Protezione e i prodotti di Ramo V
Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della
sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. La raccolta di Poste Assicura si attesta a 187 milioni di euro, in significativa crescita rispetto all'anno precedente (+33%). La performance è stata trainata da tutti i comparti e in particolare dal Welfare, i cui premi passano da 5 milioni di euro a fine 2017 agli attuali 25 milioni di euro.
Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 183 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al dato rilevato alla fine del 2017 (160 milioni di euro).
L'innalzamento dello spread verificatosi nel corso dell'esercizio ha impattato negativamente sul valore di mercato dei titoli detenuti da Poste Vita in portafoglio, compensate nel bilancio IAS di Gruppo con variazioni patrimoniali delle riserve tecniche. Nel bilancio redatto in conformità ai principi nazionali la Compagnia si è avvalsa della facoltà concessa dal Regolamento Ivass n.43/2019 con il quale ha sterilizzato circa 450 milioni di euro di minusvalenze su titoli iscritti nel comparto circolante. Il risultato netto civilistico pari a circa 580 milioni di euro ha inoltre beneficiato, come sopra descritto, della rilevazione di imposte differite attive sulla parziale deducibilità della variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo Vita per circa 385 milioni di euro che determinano un beneficio di circa 8/10 p.p. sul Solvency Ratio.
Il Solvency Ratio al 31 dicembre si attesta a 211% in diminuzione rispetto al 279% rilevato a dicembre 2017. Nel corso del 2018, stante l'andamento dello spread e le tensioni sul Solvency Ratio, la Compagnia ha valutato e implementato misure a sostegno del Solvency Ratio tra cui il ricorso ai cd. Ancillary Own Funds (AOF) ovvero elementi non patrimoniali, rappresentati da garanzie o impegni di firma computabili negli elementi dei fondi propri.
L'operazione di rafforzamento patrimoniale attraverso gli AOF è stata formalizzata con la sottoscrizione a novembre 2018 da parte di Poste Italiane di una Lettera d'Impegno incondizionato e irrevocabile con scadenza a 5 anni, a sottoscrivere per cassa, a mera richiesta della controllata, azioni ordinarie di futura emissione di Poste Vita SpA, per un ammontare massimo di 1.750 milioni di euro.
A seguito dell'autorizzazione di IVASS, la Lettera di Impegno sottoscritta dalla Capogruppo a favore della Compagnia potrà essere computata, ai sensi della Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni, entro i limiti di capienza disponibile, ovvero per un ammontare pari a circa 1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2018, tra gli elementi dei fondi accessori di livello 2 (Tier 2 - AOF), con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +24 p.p.
Si evidenzia che, a giugno 2019, considerata la scadenza prevista nel mese di maggio 2019, di un titolo subordinato attualmente iscritto nel Tier 2, per un nozionale di 750 milioni di euro, nel caso in cui il Solvency Capital Requirement fosse almeno pari al valore registrato a fine dicembre 2018, potrebbe essere computato nel Patrimonio di Vigilanza della Compagnia per l'intero importo di 1.750 milioni di euro.
| (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 8.419 | 8.060 | 359 | 4,5% |
| Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria | 418 | 646 | (228) | -35,3% |
| Altri ricavi e proventi | 452 | 584 | (132) | -22,6% |
| Totale ricavi | 9.289 | 9.290 | (1) | 0,0% |
| Costo del lavoro totale | 5.934 | 5.865 | 69 | 1,2% |
| di cui costo del lavoro (*) | 5.317 | 5.374 | (57) | -1,1% |
| di cui incentivi all'esodo | 617 | 491 | 126 | 25,7% |
| Altri costi operativi | 2.103 | 2.165 | (62) | -2,9% |
| Totale costi | 8.037 | 8.030 | 7 | 0,1% |
| EBITDA | 1.252 | 1.260 | (8) | -0,6% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 474 | 480 | (6) | -1,3% |
| EBIT | 778 | 780 | (2) | -0,3% |
| EBIT MARGIN | 8,4% | 8,4% | (0) | -0,2% |
| Proventi/(oneri) finanziari | (45) | (107) | 62 | -57,9% |
| Utile lordo | 733 | 673 | 60 | 8,9% |
| Imposte | 149 | 56 | 93 | 166,1% |
| Utile netto | 584 | 617 | (33) | -5,3% |
(*) Include la voce "Incrementi per lavori interni"
I Ricavi totali conseguiti da Poste Italiane SpA nel 2018 ammontano a 9.289 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente (9.290 milioni di euro nel 2017) per effetto, pur in presenza di una buona performance dei Ricavi e proventi (+359 milioni di euro) che beneficiano del buon andamento dei servizi finanziari, dei minori Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (-228 milioni di euro corrispondenti a - 35,3%), in linea con la nuova strategia del Gruppo di ridurre la dipendenza dei risultati da plusvalenze non ricorrenti, nonché di minori Altri ricavi e proventi, che passano da 584 milioni di euro del 2017 a 452 milioni di euro, in relazione a minori dividendi percepiti da società controllate.
Anche i Costi totali si presentano in linea con il 2017, passando da 8.030 milioni di euro del 2017 a 8.037 milioni di euro; nel dettaglio, sul costo del lavoro, che si attesta a 5.934 milioni di euro (5.865 milioni di euro nel 2017), incide la riduzione per complessivi 57 milioni di euro della componente ordinaria, connessa alla riduzione degli organici mediamente impiegati nell'esercizio e l'incremento del costo per incentivi all'esodo che passa da 491 milioni di euro del 2017 a 617 milioni di euro nel 2018, principalmente per effetto dell'accantonamento di un fondo di pre-pensionamento per circa 136 milioni di euro che abilita la possibilità di ulteriori esodi per dipendenti che maturano i requisiti nel corso dei prossimi 5 anni utilizzando gli strumenti normativi vigenti (quali ad esempio il Fondo di Solidarietà e l'art. 4 della Legge Fornero).
Gli Altri costi operativi si attestano a 2.103 milioni di euro, evidenziando una riduzione del 2,9% rispetto ai 2.165 milioni di euro del 2017, sul cui saldo incidevano maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri in prevalenza legati ai rischi operativi derivanti dal collocamento dei fondi immobiliari collocati dalla Società negli anni 2002-2005.
Le imposte sul reddito passano da 56 milioni di euro del 2017 a 149 milioni di euro nel 2018. Il tax rate totale effettivo nell'esercizio 2018 si attesta al 20,3% di cui il 15,24% riferito all'IRES e il 5,06% all'IRAP. Lo scostamento del tax rate IRES effettivo rispetto all'aliquota nominale teorica (24%) è principalmente attribuibile al non assoggettamento ad imposta del 95% dei dividendi percepiti da alcune società controllate e della plusvalenza realizzata su partecipazioni soggetta al regime della participation exemption. Nell'esercizio 2017 la Capogruppo aveva ricevuto maggiori dividendi dalle società partecipate che avevano inciso in modo più rilevante sul tax rate.
Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018 ha conseguito un Utile netto di 584 milioni di euro (617 milioni di euro nel 2017).
| 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | 2018 2017 |
||||
| Immobilizzazioni materiali | 1.882 | 1.964 | (82) | -4,2% | |
| Immobilizzazioni immateriali | 448 | 385 | 63 | 16,4% | |
| Partecipazioni | 2.198 | 2.081 | 117 | 5,6% | |
| Capitale immobilizzato | 4.528 | 4.430 | 98 | 2,2% | |
| Crediti commerciali e Altri crediti e attività | 4.415 | 4.061 | 354 | 8,7% | |
| Debiti commerciali e Altre passività | (4.602) | (3.988) | (614) | 15,4% | |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 8 2 |
7 1 |
11 | 15,5% | |
| Totale capitale circolante netto | (105) | 144 | (249) | -172,9% | |
| Capitale investito lordo | 4.423 | 4.574 | (151) | -3,3% | |
| Fondi per rischi e oneri | (1.431) | (1.538) | 107 | -7,0% | |
| Trattamento di fine rapporto | (1.158) | (1.244) | 86 | -6,9% | |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 487 | 447 | 40 | 8,9% | |
| Capitale investito netto | 2.321 | 2.239 | 82 | 3,7% | |
| Patrimonio netto | 5.459 | 5.512 | (53) | -1,0% | |
| di cui Utile di periodo | 584 | 617 | (33) | -5,3% | |
| di cui Riserva di fair value | (68) | 191 | (259) | -135,6% | |
| Passività finanziarie | 67.154 | 63.208 | 3.946 | 6,2% | |
| Attività finanziarie | (64.846) | (61.246) | (3.600) | 5,9% | |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.318) | (3.196) | (122) | 3,8% | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (2.128) | (2.039) | (89) | 4,4% | |
| Posizione finanziaria netta | (3.138) | (3.273) | 135 | -4,1% |
La struttura patrimoniale di Poste Italiane SpA presenta al 31 dicembre 2018 un Capitale investito netto di 2.321 milioni di euro (2.239 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
Il Capitale immobilizzato si attesta a 4.528 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 98 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2017 essenzialmente riferibile alla sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale di PosteMobile (dal 1° ottobre PostePay) per complessivi 140 milioni di euro mediante conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento previo suo svincolo dal Patrimonio BancoPosta. Alla formazione del saldo hanno altresì concorso svalutazioni di partecipazioni per complessivi 121 milioni di euro sulla base degli impairment test eseguiti nonché il versamento a favore di SDA Express Courier di complessivi 90 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 dicembre 2017 e al 30 giugno 2018 e per la ricostituzione del capitale sociale cosi come autorizzato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane nelle sedute del 25 gennaio 2018 e del 20 settembre 2018; inoltre il saldo include la sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale di Anima Holding per 30 milioni di euro.
Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2018 è negativo per 105 milioni di euro e si decrementa di 249 milioni di euro rispetto a fine 2017 principalmente per effetto del debito che Poste Italiane in qualità di consolidante fiscale ha verso Poste Vita (114 milioni di euro) e del debito verso PostePay (72 milioni di euro) pari alla differenza tra i valori contabili delle attività e passività del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento conferito alla stessa in data 1° ottobre 2018, che sarà regolato da Poste Italiane nei primi mesi dell'esercizio 2019.
Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.431 milioni di euro (1.538 milioni di euro a fine dicembre 2017) e tiene conto principalmente dell'accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi per 444 milioni di euro che riflette la stima delle passività per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2020.
Il saldo tiene conto altresì del Fondo rischi vertenze con terzi e del Fondo rischi operativi, che riflette l'adeguamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a fondi immobiliari collocati nel periodo 2002-2005 e con performance non in linea con le attese.
Il Patrimonio netto ammonta a 5.459 milioni di euro e si decrementa di 53 milioni di euro. Tale variazione deriva principalmente dalla distribuzione dei dividendi per 549 milioni di euro e dal decremento della riserva di fair value di 259 milioni di euro (che tiene conto dell'effetto positivo di 1.372 milioni di euro afferente alla transizione all'IFRS 9) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI – che sono stati in parte compensati dall'utile netto del periodo per 584 milioni di euro e dall'aumento della riserva di cash flow hedge per 150 milioni di euro.
| (dati in milioni di euro) | 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|
| A. Liquidità | (875) | (1.885) | 1.010 | -53,6% | |
| B. Crediti finanziari correnti | (168) | (363) | 195 | -53,7% | |
| C. Debiti bancari correnti | 200 | 200 | - | - | |
| D. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | - | 763 | (763) | -100,0% | |
| E. Altri debiti finanziari correnti | 118 | 106 | 12 | 11,3% | |
| F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) | 318 | 1.069 | (751) | -70,3% | |
| G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) | (725) | (1.179) | 454 | -38,5% | |
| H. Debiti bancari non correnti | - | 200 | (200) | -100,0% | |
| I. Obbligazioni emesse | 5 0 |
5 0 |
0 | 0,0% | |
| J. Altri debiti non correnti | 2 7 |
3 6 |
(9) | -25,0% | |
| K. Posizione finanziaria netta non corrente (H+I+J) | 7 7 |
286 | (209) | -73,1% | |
| L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) | (648) | (893) | 245 | -27,4% | |
| Attività finanziarie non correnti | (815) | (835) | 20 | -2,4% | |
| Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato | (1.463) | (1.728) | 265 | -15,3% | |
| Crediti e Debiti finanziari intergestori | 829 | 718 | 111 | 15,5% | |
| Posizione Finanziaria Nettadel Patrimonio non destinato inclusi i rapporti intergestori |
(634) | (1.010) | 376 | -37,2% |
Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, al Patrimonio si applicano le disposizioni sul governo societario delle banche (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo I "Governo societario" della Circolare n. 285). Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.
Il modello di funzionamento, l'assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni aziendali sono declinate nel "Regolamento Organizzativo e di funzionamento" di BancoPosta approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane e il cui ultimo aggiornamento è del 31 gennaio 2019.
Nel rispetto delle normative di settore di riferimento, alla Funzione BancoPosta è attribuito il ruolo di coordinamento della Società del Gruppo BancoPosta Fondi SGR.
Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 25 gennaio 2018 ha deliberato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività e delle passività afferenti il ramo d'azienda monetica e servizi di pagamento e il loro successivo conferimento alla Società del Gruppo PosteMobile, al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ibrido. A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane del 29 maggio 2018 ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta. In data 26 settembre 2018, PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica, di cui all'articolo 114 – quater del Testo Unico Bancario (TUB). Con decorrenza 1° ottobre 2018, la società PosteMobile ha assunto la nuova denominazione di "PostePay" e ha avviato l'operatività quale intermediario specializzato, in ambito pagamenti, mobile e digitale.
Poste Italiane in data 27 settembre 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti del 29 maggio 2018 ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.
| Principali indicatori | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| CET 1 CAPITAL 1 | 2.286 | 2.059 |
| CET 1 RATIO 2 | 18% | 17% |
| ROA 3 | 0,82% | 0,87% |
| ROE 4 | 26% | 28% |
| Margine interesse / Margine intermediazione 5 | 27% | 26% |
| Costi operativi / Margine intermediazione 6 | 84% | 83% |
(1) Il CET 1 Capital include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).
(2) Il CET 1 Ratio esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto ai requisiti patrimoniali di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).
(3) Il ROA (Return On Assets). Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo. (4) Il ROE (Return On Equity) è il rapporto tra il Risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto dedotti il Risultato dell'esercizio e le Riserve da
valutazione
(5) Il Margine di interesse / Margine di intermediazione costituisce il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'Attività di intermediazione.
(6) Il Cost / Income ratio è il rapporto intercorrente tra i Costi operativi e il Margine di intermediazione.
Gli indicatori sopra richiamati risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle Funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "Spese Amministrative"; tali indicatori, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.
| Andamento Economico | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 1.556 | 1.477 | 7 9 |
5,3% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (29) | (29) | - | - |
| Margine di interesse | 1.527 | 1.448 | 7 9 |
5,5% |
| Commissioni attive | 3.861 | 3.629 | 232 | 6,4% |
| Commissioni passive | (140) | (65) | (75) | 115,4% |
| Commissioni nette | 3.721 | 3.564 | 157 | 4,4% |
| Dividendi e proventi simili | 1 | 1 | - | - |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | 6 | 2 | 4 | 200,0% |
| Risultato netto dell'attività di copertura | (2) | 2 | (4) | -200,0% |
| Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie | 379 | 624 | (245) | -39,3% |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico |
9 | - | 9 | - |
| Margine di intermediazione | 5.641 | 5.641 | - | - |
| Spese amministrative | (4.686) | (4.616) | (70) | 1,5% |
| Altri proventi/(oneri) di gestione | (31) | (58) | 2 7 |
-46,6% |
| Oneri operativi netti | (4.717) | (4.674) | (43) | 0,9% |
| Risultato netto della gestione operativa | 924 | 967 | (43) | -4,4% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (72) | (182) | 110 | -60,4% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti | (22) | (15) | (7) | 46,7% |
| Risultato corrente al lordo delle imposte | 830 | 770 | 6 0 |
7,8% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (233) | (185) | (48) | 25,9% |
| Utile netto | 597 | 585 | 1 2 |
2,1% |
Il Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2018 evidenzia un Utile netto di 597 milioni di euro, in crescita dell'2,1% rispetto all'esercizio precedente (+12 milioni di euro).
Il Margine di interesse si attesta a 1.527 milioni di euro e segna una crescita del 5,5% (+ 79 milioni di euro) riconducibile all'attività di investimento correlata all'andamento delle masse raccolte mediante conti correnti postali e finanziamenti in pronti contro termine, nonché alla remunerazione dei depositi fruttiferi presso il MEF, che complessivamente hanno generato Interessi attivi per 1.556 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto ai 1.477 milioni di euro del precedente esercizio (+79 milioni di euro). Gli Interessi passivi sono invece riconducibili, sostanzialmente, a rapporti di conto corrente, operazioni in pronti contro termine e collateralizzazioni di operazioni in derivati e ammontano a 29 milioni di euro, in linea con il dato del precedente esercizio.
Le Commissioni nette si attestano a 3.721 milioni di euro ed evidenziano una crescita del 4,4% (+157 milioni di euro) rispetto al 2017 ascrivibile all'incremento delle Commissioni attive che ammontano a 3.861 milioni di euro (+6,4%, corrispondenti a +232 milioni di euro rispetto al 2017) e beneficiano principalmente del servizio di raccolta del Risparmio Postale prestato per Cassa Depositi e Prestiti, quale effetto della buona performance (le cui commissioni passano da 1.566 milioni di euro del 2017 a 1.827 milioni di euro) e in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo, che ha trovato applicazione dal 1° gennaio 2018.
Le Commissioni passive passano da 65 milioni di euro del 2017 a 140 milioni di euro essenzialmente per effetto dei rapporti commerciali aventi per oggetto servizi di pagamento e monetica offerti in "service" da PostePay a far data dal 1° ottobre 2018.
L'Utile netto da cessione di Attività finanziarie si attesta a 379 milioni di euro, in diminuzione del 39,3% rispetto ai 624 milioni di euro dell'esercizio precedente, per effetto delle minori plusvalenze realizzate, in coerenza con la strategia del Piano Deliver 2022 che prevede una progressiva riduzione delle componenti reddituali di tipo non ricorrente. Peraltro, il 2017 beneficiava di 91 milioni di euro di proventi derivanti dalla vendita di azioni di classe B della Mastercard Incorporated.
Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value con impatto a Conto Economico, pari a 9 milioni di euro, accoglie l'oscillazione complessiva del fair value di azioni Visa Incorporated riclassificate per effetto dell'applicazione dell'IFRS 9 a far data dal 1° gennaio 2018.
Il Margine di Intermediazione, tenuto conto dell'incremento delle voci Margine di interesse e Commissioni nette e della contrazione degli Utili da cessione di attività finanziarie, è pari a 5.641 milioni di euro, in linea con il dato del 2017.
Gli Oneri operativi netti, che includono Spese per il personale pari a 82 milioni di euro, Altre spese amministrative per 4.604 milioni di euro e Altri oneri di gestione per perdite operative connesse principalmente a operazioni disconosciute dalla clientela per 31 milioni di euro, ammontano complessivamente a 4.717 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 4.674 milioni di euro dell'esercizio precedente (+43 milioni di euro). L'incremento di tale voce è riconducibile, in particolare, ai costi relativi all'affidamento di funzioni operative da parte di BancoPosta a Poste Italiane (+89 milioni di euro) in considerazione della crescita del business e tenuto conto dell'attuazione dei progetti di riorganizzazione e accentramento in Poste Italiane delle attività operative. Tali costi risultano parzialmente compensati da minori Spese per il personale e per servizi, nonché da oneri vari (-46 milioni di euro).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri si attestano a 72 milioni di euro e sono principalmente riconducibili a rischi operativi della gestione connessa alla distribuzione dei prodotti del Risparmio Postale, al collocamento di fondi immobiliari con performance non in linea con le attese della clientela, nonché a commissioni da retrocedere a partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento. La variazione in diminuzione di tale voce, pari a 110 milioni di euro, è da correlare, principalmente, a minori accantonamenti netti ascrivibili alla fattispecie del collocamento di fondi immobiliari.
L'esercizio 2018, inoltre, ha fatto registrare rettifiche di valore nette relative a deterioramento di crediti per un importo di 22 milioni di euro, rispetto ai 15 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Le Imposte dell'anno 2018 sono pari a 233 milioni di euro (185 milioni di euro nel 2017, +25,9%), da cui deriva l'Utile dell'esercizio di 597 milioni di euro.
| Numero dei dipendenti (*) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Medio | Puntuale | ||||
| Organico stabile | 2018 | 2017 | 31 dicembre 2018 |
31 dicembre 2017 |
|
| Dirigenti | 4 8 |
5 5 |
3 4 |
5 3 |
|
| Quadri | 426 | 479 | 333 | 474 | |
| Impiegati | 869 | 1.194 | 9 6 |
1.131 | |
| Totale | 1.343 | 1.728 | 463 | 1.658 | |
| Organico flessibile | 2018 | 2017 | 31 dicembre 2018 |
31 dicembre 2017 |
|
| Contratti a tempo determinato | - | 2 | - | 2 | |
| Totale | - | 2 | - | 2 | |
| Totale organico stabile e flessibile | 1.343 | 1.730 | 463 | 1.660 |
(*) Dati espressi in Full Time Equivalent
Al 31 dicembre 2018, la Funzione BancoPosta risulta articolata in 11 Funzioni di II livello, di cui 4 Funzioni di Marketing: Affluent, Business e Pubblica Amministrazione, Marketing Territoriale e Mass Market e Small Business; 1 Funzione dedicata alla vendita: Coordinamento Vendita Finanziaria; 3 Funzioni di Staff: Amministrazione e Governo Outsourcing, HR Business Partner BancoPosta e Pianificazione, Controllo e Analisi Dati; 3 Funzioni di Controllo: Compliance, Revisione Interna e Risk Management. Il 2018 è stato caratterizzato da importanti interventi organizzativi, societari anche interni alla Funzione BancoPosta, con una focalizzazione sul ruolo di regia dell'intermediario nel processo di sviluppo e distribuzione dei prodotti, in raccordo con le Società del Gruppo, nonché di indirizzo verso la rete di vendita. In tale contesto, nel rispetto delle normative di settore di riferimento, BancoPosta ha assunto il coordinamento di BancoPosta Fondi SGR (società di Gestione del Risparmio del Gruppo).
Tale riorganizzazione è stata accompagnata dal riassetto del comparto della monetica e dei servizi di pagamento, attraverso il conferimento dello specifico ramo, previo suo svincolo dal Patrimonio BancoPosta, confluito in un patrimonio destinato a operare quale Istituto di Monetica Elettronica istituito presso la società PostePay, nonché dall'accentramento in funzioni di Poste Italiane delle attività di back office e di gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.
| Voci dell'attivo (dati in milioni di euro) |
31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 3.328 | 3.217 | 111 | 3,5% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico | 58 | - | 58 | - | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività complessiva | 32.040 | 39.140 | (7.100) | -18,1% | |
| Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato | 33.743 | 22.014 | 11.729 | 53,3% | |
| Derivati di copertura | 368 | 395 | (27) | -6,8% | |
| Attività fiscali | 507 | 406 | 101 | 24,9% | |
| Altre attività | 2.445 | 2.063 | 382 | 18,5% | |
| Totale dell'attivo | 72.489 | 67.235 | 5.254 | 7,8% |
| Voci del passivo (dati in milioni di euro) |
31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato | 64.203 | 59.636 | 4.567 | 7,7% |
| Derivati di copertura | 1.829 | 1.637 | 192 | 11,7% |
| Passività fiscali | 372 | 308 | 64 | 20,8% |
| Altre passività | 2.692 | 2.335 | 357 | 15,3% |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 3 | 17 | (14) | -82,4% |
| Fondi per rischi e oneri | 511 | 543 | (32) | -5,9% |
| Riserve da valutazione | 15 | 115 | (100) | -87,0% |
| Riserve | 2.267 | 2.059 | 208 | 10,1% |
| Utile netto | 597 | 585 | 12 | 2,1% |
| Totale del passivo e del Patrimonio netto | 72.489 | 67.235 | 5.254 | 7,8% |
Le voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalla Cassa e disponibilità liquide, dalle Attività Finanziarie, nonché dai Derivati di copertura, dalle Attività fiscali e dalle Altre Attività.
Con riferimento alle Attività Finanziarie occorre precisare che a partire dal 1° gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari avvalendosi dell'esenzione di effettuare il restatement dei dati comparativi.
La voce Cassa e disponibilità liquide si attesta a 3.328 milioni di euro (3.217 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e include la liquidità presso gli Uffici Postali e presso le società di trasporto valori, per un totale di 2.980 milioni di euro, nonché le giacenze sul conto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 348 milioni di euro.
Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico, al 31 dicembre 2018 pari a 58 milioni di euro, sono riconducibili ad azioni Visa Incorporated non quotate in mercati regolamentati per 50 milioni di euro, nonché a crediti vantati in relazione al corrispettivo differito a tre anni, maturato a seguito della cessione avvenuta nel 2016 di un'azione Visa Europe Limited a Visa Incorporated. Al 31 dicembre 2017, il fair value delle azioni sopra richiamate, classificate nella voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita", era pari a 41 milioni di euro. L'effetto positivo di tale variazione (9 milioni di euro) è iscritto a Conto economico nella voce Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.
La voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva ammonta a 32.040 milioni di euro e accoglie investimenti in titoli di Stato italiani. La variazione rispetto al saldo 2017 (39.140 milioni di euro) tiene conto principalmente: (i) dell'effetto della prima applicazione dell'IFRS 9 e della riallocazione dei titoli sulla base dei modelli di business individuati che hanno determinato, alla data del 1° gennaio 2018, un saldo di 34.832 milioni di euro (-4.308 milioni di euro); (ii) della variazione negativa di fair value al 31 dicembre 2018 per 1.562 milioni di euro; (iii) del saldo complessivamente negativo della movimentazione in titoli dell'esercizio determinato da acquisti, vendite e rimborsi.
Le Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato si attestano a 33.743 milioni di euro (22.014 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono riconducibili a investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato Italiano per 22.872 milioni di euro (12.912 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e a crediti diversi per 10.871 milioni di euro (9.102 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
Con riferimento alle Attività finanziarie relative agli investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato Italiano, l'aumento della consistenza tiene conto, principalmente: (i) dell'effetto della citata prima applicazione IFRS 9 e della riallocazione dei titoli sulla base dei modelli di business individuati, che alla data del 1° gennaio 2018, hanno determinato un saldo di 19.094 milioni di euro (+6.182 milioni di euro); (ii) del saldo complessivamente positivo della movimentazione in titoli determinato da acquisti, vendite e rimborsi.
Per quanto riguarda le Attività Finanziarie riferibili a crediti diversi, queste includono principalmente: (i) impieghi e depositi presso il MEF per 7.233 milioni di euro (6.390 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (ii) depositi a garanzia per 1.652 milioni di euro (1.179 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (iii) crediti relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati incassi e pagamenti con terzi per il tramite di Poste Italiane per 843 milioni di euro (732 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (iv) crediti commerciali per 875 milioni di euro (774 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (v) operazioni in pronti contro termine di impiego pari a 251 milioni di euro (non presenti alla data del 31 dicembre 2017).
I Derivati di copertura ammontano a 368 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 395 milioni di euro del 31 dicembre 2017.
Le Altre Attività ammontano a 2.445 milioni di euro (2.063 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono imputabili essenzialmente a partite di natura tributaria versate a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione che trovano regolazione nei giorni successivi alla chiusura dell'esercizio.
Le principali voci del Passivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalle Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato, dai Derivati di copertura, dalle Passività fiscali, dalle Altre passività e dai Fondi.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si attestano a 64.203 milioni di euro (59.636 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e accolgono: (i) debiti verso clientela per 58.218 milioni di euro (53.686 milioni di
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euro al 31 dicembre 2017) principalmente correlati alla raccolta effettuata mediante conti correnti postali e altre forme tecniche, pronti conto termine, nonché per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa; (ii) debiti verso banche per 5.985 milioni di euro (5.949 milioni di euro al 31 dicembre 2017) riferibili a rapporti di conti correnti e a finanziamenti in pronti contro termine. L'incremento della voce in esame è riconducibile principalmente a finanziamenti in pronti contro termine, nonché alla variazione positiva della raccolta in conti correnti e in altre forme tecniche (vaglia e assegni).
I Derivati di copertura passano da 1.637 milioni di euro del 31 dicembre 2017 a 1.829 milioni di euro (+11,7%).
Le Altre passività si attestano a 2.692 milioni di euro (2.335 milioni di euro a tutto il 2017) e accolgono prevalentemente partite di natura tributaria prelevate a titolo di sostituto d'imposta, partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei primi giorni successivi alla chiusura dell'esercizio, nonché a debiti verso Poste Italiane per prestazioni di servizi effettuate da parte di BancoPosta regolate da disciplinari esecutivi.
Relativamente al Fondo Trattamento di fine rapporto del Personale, al 31 dicembre 2018 pari a 3 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro di fine 2017 (-14 milioni di euro), la variazione della voce è da ricondurre ai progetti di riorganizzazione e accentramento in Poste Italiane delle attività operative, realizzati nel corso del 2018, già oggetto di illustrazione nel presente documento.
Per quanto riguarda i Fondi per rischi ed oneri, al 31 dicembre 2018 pari a 511 milioni di euro rispetto ai 543 milioni di euro al 31 dicembre 2017 (-32 milioni di euro), questi accolgono stanziamenti per far fronte a vertenze e oneri con il Personale, clienti e terzi in genere, nonché a rischi di varia natura derivanti da obbligazioni assunte. La movimentazione di tale voce è il combinato disposto di nuovi accantonamenti, di utilizzi e di altri movimenti intervenuti nell'esercizio, oggetto di rappresentazione nelle specifiche sezioni delle Note Integrative, alle quali si rinvia.
Il Patrimonio Netto BancoPosta al 31 dicembre 2018 si attesta a 2.879 milioni di euro (2.759 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e accoglie: (i) la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro relativi alla costituzione del Patrimonio BancoPosta e ulteriori 210 milioni di euro conferiti in data 27 settembre 2018 a seguito della delibera dell'Assemblea degli azionisti riunitasi in data 29 maggio 2018; (ii) la Riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti per 1.057 milioni di euro; (iii) le Riserve da valutazione per 15 milioni di euro (in cui è riflessa, principalmente la variazione di valore delle Riserve delle Attività finanziarie al Fair Value); (iv) il Risultato netto conseguito nell'esercizio 2018, pari a 597 milioni di euro.
Il sistema dei controlli interni è costituito da un insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.
Nell'ambito dei principi di riferimento adottati a livello di Gruppo, l'"Ambiente di controllo", inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli. Esso include l'integrità e i valori etici dell'Azienda, la struttura organizzativa, il sistema di attribuzione e il relativo esercizio di deleghe e responsabilità, la segregazione delle funzioni, le politiche di gestione e incentivazione del personale, la competenza delle risorse e, più in generale, la "cultura" dell'Azienda. Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano tale ambito, sono principalmente rappresentati da:
Con riguardo all'assetto del BancoPosta, il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Compliance e Revisione Interna.
In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze, sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e periodicamente gli esiti delle verifiche effettuate.
La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e nel regolamento Consob in tema di controlli cui BancoPosta è sottoposta, ha predisposto nei primi mesi del 2019 la Relazione annuale 2018, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli, con specifico riferimento ai processi, alle procedure, ai sistemi informativi e ai meccanismi di controllo a presidio delle attività di BancoPosta. La Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2018, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a Funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'azienda.
La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento, è invece oggetto di invio alla Consob.
Tali attività sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo, le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti BancoPosta.
La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale 2019 e pluriennale 2019-2021, basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative e agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono oggetto di illustrazione al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.
BancoPosta è dotata di un'autonoma funzione di Risk Management responsabile di garantire, in raccordo con Governo dei Rischi di Gruppo, una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. Tra l'altro, la funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica.
Nel corso del 2018 è stato aggiornato il Risk Appetite Framework (RAF) e sono stati presentati al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione la Relazione annuale sul 2017 e il Programma di attività per il 2018, nonché il Resoconto ICAAP e l'Informativa al pubblico sui rischi afferenti all'esercizio 2017; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentati da:
Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti, l'esercizio 2018 è stato caratterizzato, nei primi cinque mesi, da un lieve calo dei rendimenti dei titoli di stato italiani, che ha incrementato le plusvalenze da valutazione; a partire dalla fine di maggio, il trend si è invertito e i rendimenti dei BTP hanno iniziato ad aumentare; tale tendenza si è riflessa nelle plusvalenze non realizzate, che sono tornate su livelli più bassi ed inferiori a quelli di inizio 2018. Lo spread BTP-Bund ha chiuso l'anno su livelli più alti di quelli di fine 2017 (intorno a 250 punti base) e le plusvalenze non realizzate sono passate da 1.615 milioni di euro del 2017 a - 1.687 milioni di euro del 2018.
Con riferimento alla struttura patrimoniale del BancoPosta, a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali, nel 2018 il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire dal mese di marzo, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF. L'apporto di nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro effettuato da Poste Italiane in data 27 settembre 2018, in attuazione della delibera consiliare del 25 gennaio 2018 e dell'Assemblea del 29 maggio 2019, ha contribuito al riequilibrio dell'indice di leva finanziaria (Leverage Ratio), che al 31 dicembre 2018 si è attestato al 3,2% (3% valore minimo di riferimento normativo).
Il CET 1 ratio 2018 è pari al 18% rispetto al 17% del 2017, confermando la solidità patrimoniale, ulteriormente rafforzata dal citato apporto di nuovi mezzi patrimoniali.
Nel 2018, in continuità con l'esercizio precedente, BancoPosta è risultata esposta, in termini di valore economico, a una riduzione dei tassi; l'entità dell'esposizione misurata con il modello interno è risultata in media sempre inferiore al 10% del patrimonio di vigilanza, livello ampiamente coerente con gli obiettivi di propensione al rischio fissati per l'esercizio.
Per quanto concerne i rischi operativi, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, Poste Italiane continua a monitorare con particolare attenzione l'evoluzione del mercato e le connesse iniziative intraprese nell'interesse della propria clientela, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a fondi rischi e oneri iscritti in bilancio.
Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018.
Il 1° gennaio 2019, a seguito del nulla osta rilasciato dalla Banca d'Italia in data 18 dicembre, ha acquisito efficacia l'esternalizzazione del servizio di Gestione Finanziaria BancoPosta a BancoPosta Fondi SGR, società del Gruppo Poste Italiane, intermediario specializzato e vigilato, con competenze specifiche nel comparto del risparmio gestito, configurato come competence center per l'attività di gestione degli investimenti finanziari. Si ricorda come la gestione finanziaria, che ai sensi della normativa Banca d'Italia è definita "Funzione Operativa Importante" (FOI), fosse precedentemente affidata, tramite Disciplinare esecutivo, a una funzione di Poste Italiane. Parallelamente, sempre a partire dal 1° gennaio 2019, sono state esternalizzate da BancoPosta Fondi SGR a favore del BancoPosta le funzioni di Revisione Interna e Risk Management di BancoPosta Fondi SGR, in una logica di rafforzamento complessivo dei presidi da parte delle strutture di controllo coinvolte.
Altri accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2018 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2018.
Nell'esercizio 2019, BancoPosta proseguirà nell'attuazione degli obiettivi strategici di cui al Piano Deliver 2022 di Poste Italiane, in linea con il quale proseguiranno le attività volte alla valorizzazione della base clienti, della rete distributiva e del brand.
Il Risparmio Postale continuerà a essere regolato dall'Accordo triennale sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti nel mese di dicembre 2017, efficace a partire dall'esercizio 2018.
Inoltre, proseguiranno le strategie di ampliamento della distribuzione dei prodotti finanziari con l'obiettivo di soddisfare al meglio le diverse esigenze della clientela.
Infine, con riferimento alla strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari, questa sarà mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.
Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018 (Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa – Parte H).
Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".
I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta - Nota Integrativa - Parte A).
Poste Italiane intende promuovere una disclosure completa ed efficacie delle proprie performance che passa attraverso il Piano Strategico ESG che si basa su 6 pilastri correlati ai 18 temi materiali.
| PILASTRO STRATEGIA | SDG | TEMA MATERIALE |
|---|---|---|
| INTEGRITÀ E | Integrità e trasparenza | |
| TRASPARENZA | Legalità e integrazione ESG nel processo di | |
| approvvigionamento | ||
| Formazione e sviluppo del personale | ||
| Welfare e benessere del personale | ||
| VALORIZZAZIONE | Relazioni con le parti sociali | |
| DELLE PERSONE | Salute e sicurezza sul lavoro | |
| Tutela dei diritti umani in azienda | ||
| Pari opportunità nei percorsi di carriera | ||
| Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio | ||
| SOSTEGNO AL TERRITORIO E AL PAESE |
Dialogo e trasparenza con le istituzioni | |
| Inclusione finanziaria | ||
| Qualità e Customer Experience | ||
| CUSTOMER EXPERIENCE |
Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi |
|
| Sicurezza informatica e continuità del business | ||
| Impatti ambientali della logistica | ||
| DECARBONIZZAZIONE IMMOBILI E LOGISTICA |
Impatti ambientale degli immobili | |
| Integrazione ESG nelle politiche di investimento | ||
| FINANZA SOSTENIBILE | Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione |
Le tabelle che seguono indicano i target perseguiti e gli SDGs impattati, mentre le icone presenti nel titolo di ciascun paragrafo indicano quali sono i capitali descritti al loro interno.
| Principali Capitali |
Obiettivi | Target | Outcome |
|---|---|---|---|
| Certificare le principali società del Gruppo secondo lo standard ISO37001 |
⦁ 100% società rilevanti del Gruppo certificate ISO 37001 entro il 2022 |
||
| Accrescere la formazione del personale sui principi etici del Gruppo (tra cui il rispetto dei diritti umani) |
⦁ 100% dei dipendenti del Gruppo coinvolti entro il 2022 |
||
| Verificare aspetti ESG nel processo di qualifica dei fornitori |
⦁ 100% dei fornitori appartenenti a categorie merceologiche significative qualificati secondo criteri ESG entro il 2022 |
||
| Svolgere audit di sostenibilità (ESG) nella catena di fornitura |
⦁ 100% dei fornitori qualificati del Gruppo sottoposta ad audit di sostenibilità entro il 2022 |

Etica e trasparenza rappresentano per Poste Italiane i più alti valori su cui è improntata l'identità aziendale, principi fondamentali che guidano nella conduzione del proprio business fondato per sua natura sulla fiducia, e nella gestione delle relazioni con tutti i suoi stakeholder. Rilievo strategico è, quindi, riconosciuto dall'Azienda all'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni, al rispetto delle regole e alla massima correttezza, senza alcun conflitto tra interessi aziendali e personali.
Le tappe del percorso per l'integrità e trasparenza

In continuità rispetto alle iniziative già intraprese nel 2017, quali la firma del Protocollo d'Intesa tra Poste Italiane e la Guardia di Finanza, con l'obiettivo di combattere la criminalità economica e finanziaria, e il lancio del portale Contratti Aperti e Trasparenti, per la prevenzione delle infiltrazioni criminali negli appalti e il contrasto al lavoro sommerso, nel 2018, numerose iniziative sono state realizzate a favore della trasparenza in tutti gli ambiti e verso tutte le categorie di portatori di interessi. In particolare, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. il nuovo Codice Etico che è applicabile a tutto il Gruppo e si rivolge non solo ad amministratori e dipendenti, ma anche a tutte le categorie di stakeholder. Il nuovo Codice Etico è stato aggiornato con l'obiettivo di attualizzare e ampliare i principi fondamentali che ispirano la cultura e i comportamenti degli amministratori, degli organi di controllo, del management, dei dipendenti e di coloro che operano, stabilmente o temporaneamente, per perseguire gli obiettivi del Gruppo Poste Italiane. Inoltre, sono stati affermati i criteri di condotta a carattere generale che l'Azienda riconosce e fa propri nello svolgimento delle proprie attività e nei rapporti con gli stakeholder, valorizzando specifiche previsioni in materia di conflitto di interessi, anticorruzione, antiriciclaggio e antiterrorismo nonché di tutela della salute, sicurezza, ambiente e privacy.
Il Codice Etico sancisce principi e regole di comportamento quali legalità, imparzialità ed equità, rispetto e valorizzazione delle persone, trasparenza e completezza, riservatezza nonché qualità, diligenza e professionalità. Lo stesso prevede che i destinatari del Codice si astengano da attività, anche occasionali, che possano generare un conflitto con gli interessi del Gruppo o che possano interferire con la capacità di assumere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali. Poste Italiane si è dotata, a tal fine, di un sistema di segnalazione e gestione dei conflitti di interesse. Inoltre, l'Azienda intende promuovere la diffusione dei principi etici e di responsabilità sociale tra i soggetti che si posizionano nell'ambito della catena del valore del Gruppo.
L'Azienda si impegna, inoltre, a diffondere il proprio Codice Etico a tutti i livelli della propria organizzazione affinché i destinatari ne osservino i contenuti, e a predisporre ogni possibile strumento che ne favorisca la piena applicazione.
Oltre ai principi generali di comportamento, le linee guida descritte dal Codice Etico di Poste Italiane si riferiscono in particolar modo alla tutela di:
Il Comitato Etico, le cui funzioni sono svolte dal Comitato Whistleblowing, è preposto alla ricezione e gestione delle segnalazioni che vengono gestite attraverso il nuovo Portale Whistleblowing, nonché allo svolgimento di un'attività di supporto alle funzioni e agli organi sociali competenti in caso di accertamento di presunte violazioni del Codice Etico.
Al fine di rendere effettivo il proprio impegno a sostegno della legalità e della trasparenza, nel mese di novembre 2018 Poste Italiane ha adottato un Sistema di Gestione Integrato con l'obiettivo principale di assicurare una governance unitaria dei sistemi adottati a livello aziendale e garantire la qualità, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza delle informazioni e la prevenzione della corruzione nell'ambito di tutti i processi e le attività aziendali.
Nel contesto del proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale e il quadro normativo-regolatorio di riferimento, Poste Italiane ha aggiornato, nel mese di aprile 2018, le Linee Guida "Sistema Interno di Segnalazione delle Violazioni" (whistleblowing) volte a disciplinare il sistema interno relativo alla segnalazione, anche in forma anonima, di atti o fatti riferibili a violazioni di norme, interne e/o esterne, che disciplinino l'attività di Poste Italiane (incluso il Codice Etico) nonché di comportamenti illeciti o fraudolenti che possano determinare in modo diretto o indiretto un danno economico-patrimoniale, o di immagine, per l'Azienda.
A giugno 2018, Poste Italiane ha provveduto ad aggiornare il proprio Modello 231 al fine di integrarne i contenuti a seguito di interventi legislativi che hanno introdotto nuove categorie di reati-presupposto, accogliendo gli aggiornamenti normativi in materia di responsabilità da reato degli enti e recependo l'evoluzione delle best practice e delle Linee Guida di riferimento.
A novembre 2018, il CdA di Poste Italiane ha approvato la Politica di Gestione Integrata che rispecchia e documenta l'impegno assunto verso tutti i suoi stakeholder, per migliorare le proprie prestazioni e, allo stesso tempo, costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stessi all'interno di un percorso di generazione e condivisione di valore per l'Azienda nonché per le comunità in cui opera, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi.
Il percorso all'insegna dell'integrità e trasparenza del 2018, è stato caratterizzato da un impegno rilevante nel potenziamento del Sistema di Gestione Anticorruzione, adottato su base volontaria in conformità allo standard ISO 37001:2016 Anti Bribery Management System; tra le azione intraprese si annovera l'attribuzione alla Funzione Governo dei Rischi di Gruppo nell'ambito di Corporate Affairs della "Funzione di Conformità per la Prevenzione della Corruzione", dotata di competenza, status, autorità e indipendenza appropriati per l'esercizio del proprio ruolo di supervisione della progettazione e attuazione del Sistema di Gestione Anticorruzione. Il processo è terminato positivamente con il conseguimento della Certificazione Anticorruzione per Poste Italiane S.p.A. attraverso l'attuazione concreta dei principi di integrità e trasparenza che permetteranno all'Azienda di dare una risposta concreta alle sfide del Piano Deliver 2022 e alle aspettative dei nostri stakeholder, cogliendo al contempo le opportunità determinate dalle innovazioni e dal processo di trasformazione in essere. L'attuazione concreta di questi principi in tutti i contesti di business attribuisce all'Azienda la leadership nel panorama nazionale e costituisce un modello a cui ispirarsi per contribuire alla crescita e al benessere del Paese.
Poste Italiane è stata la prima azienda italiana del settore della finanza e delle comunicazioni ad ottenere la Certificazione Anticorruzione, attestazione che riguarda i processi di progettazione, indirizzo, controllo e coordinamento dei servizi postali e finanziari. L'Azienda, impegnandosi nell'ottenimento di una certificazione di tipo volontario, volto alla riduzione di tali rischi, ha dato testimonianza di un'estrema responsabilità nei confronti del mercato e in generale di tutti gli stakeholder.
Nel corso del 2018, l'impegno di Poste Italiane all'integrità, alla prevenzione della corruzione e alla compliance normativa è ripagato dall'assenza nel 2018 di procedimenti su casi di corruzione accertati né sanzioni relative a casi di antitrust/pratiche anti-competitive.
Nel 2018 Poste Italiane ha rinnovato il proprio "rating di legalità" ricevendo il massimo punteggio e rientrando nel 6% delle aziende che hanno ottenuto tale riconoscimento
Al fine di prevenire e reprimere le frodi e ogni altro illecito di
natura economico-finanziaria nonché di assicurare l'autenticità dell'identità, sia fisica sia digitale, dei singoli è assicurato dall'accesso via web all' "Identity Check", l'iniziativa che permette di segnalare le informazioni rilevanti. Grazie all'Accordo con la Guardia di Finanza, Poste Italiane metterà a disposizione il proprio patrimonio informatico anche per l'accertamento e la tutela dell'identità digitale del cittadino costituendo una task force per lo studio dei nuovi scenari criminali.
A testimonianza del grado di attenzione che Poste Italiane ripone nella corretta gestione del proprio business, l'Azienda ha richiesto ed ottenuto il rinnovo del proprio rating di legalità, di validità biennale, ricevendo il punteggio massimo, attualmente attribuito solo al 6% delle società richiedenti. Il rating di legalità è uno strumento che è stato introdotto nel 2012 e diretto alle imprese italiane con l'obiettivo di promuovere e introdurre i principi di comportamento etico in ambito aziendale attraverso l'assegnazione di un "riconoscimento", indicativo del livello di rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta. All'attribuzione del rating, l'ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l'accesso al credito bancario.
Il Gruppo investe su attività di formazione e informazione del proprio personale per garantire la diffusione della cultura dell'integrità e della trasparenza lungo tutta la catena del valore. Al fine di assicurare una conoscenza in materia di anticorruzione da parte dei suoi dipendenti, Poste Italiane organizza un programma di formazione obbligatoria con modalità e-learning e in aula per tutto il personale sui principi anticorruzione e, in particolare, sui meccanismi di segnalazione e su qualsiasi modifica significativa alla disciplina anticorruzione e/o al sistema normativo adottato. Oltre a ciò, i principi generali e specifici di anticorruzione del Gruppo vengono comunicati ai propri stakeholder anche attraverso il Codice Etico. L'obiettivo di Poste Italiane in coerenza con la propria Politica dei Diritti Umani è quello di incrementare l'offerta formativa in tema di integrità, fornendo a tutta la popolazione aziendale seminari interni su tematiche specifiche come, ad esempio, in materia di diritti umani.
Nel 2018, Poste Italiane è entrata nella classifica internazionale "Global 500" – edizione 2019, di Brand
Finance, con la migliore performance per immagine e reputazione tra le società italiane, rientrando tra il ristretto numero dei marchi che vantano la tripla A ("estremamente forte").
Tra i nove marchi italiani entrati nella "Global 500" 2019, Poste Italiane è stata l'azienda con la migliore performance (+47%), dovuta in particolare al miglioramento della valutazione del settore assicurativo, all'innovazione e al dinamismo delle nuove soluzioni di pagamento come PostePay e alla conseguente buona prospettiva di crescita. Il Gruppo ha scalato 88 posizioni, passando dal 370esimo dell'edizione precedente all'attuale 282esimo posto.
L'indicatore di forza di Brand Finance, leader mondiale nella valutazione economica dei brand e nella consulenza strategica, misura l'efficacia di immagine e di reputazione rispetto ai competitor e analizza la gestione e gli investimenti diretti e indiretti che influenzano il brand, il ritorno d'immagine e quello economico in relazione al giro d'affari.
Principali capitali collegati
Promuovere una gestione responsabile della catena di fornitura è per il Gruppo Poste Italiane sinonimo in primo luogo di sostenibilità, funzionalità e tracciabilità degli approvvigionamenti. L'Azienda impronta i propri processi di acquisto su rapporti precontrattuali e contrattuali orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza, monitorando – fin dalle procedure di qualifica dei fornitori – il rispetto delle normative vigenti e le direttive aziendali per quanto riguarda aspetti quali la qualità, la tutela dei lavoratori e gli standard ambientali.
Il percorso delineato in ambito acquisti ricomprende anche l'inclusione di tematiche ESG, andando a indagare il possesso di requisiti specifici mediante audit di sostenibilità a cui i fornitori verranno sottoposti (es. rispetto delle condizioni lavorative dei propri dipendenti, ecc.).
Poste Italiane garantisce a ogni fornitore pari opportunità e la possibilità di competere nelle procedure di affidamento. I fornitori partecipanti alle procedure di affidamento sono tenuti al rispetto della normativa in materia di concorrenza, sia comunitaria che nazionale, astenendosi da comportamenti anticoncorrenziali o comunque non etici e contrari alle regole a tutela della concorrenza. Il Gruppo Poste Italiane richiede ai propri fornitori, compresi eventuali subappaltatori, nonché ai propri partner, l'accettazione formale dei principi guida etico-sociali e degli obblighi di condotta definiti all'interno del Codice Etico, della Politica Integrata del Gruppo Poste italiane e dalla Politica in materia di tutela e protezione dei diritti umani, divenuti, a partire da gennaio 2019, parte integrante del rapporto contrattuale.
In quest'ottica, il Gruppo intende potenziare le attività di governo e controllo dei processi di approvvigionamento, proseguire nello sviluppo del progetto di digitalizzazione dei processi interni per semplificare e velocizzare gli stessi e traguardare benefici ambientali oltre a rafforzare i principi di trasparenza e imparzialità nei processi di affidamento di lavori, servizi e forniture. Al fine di accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività, Poste Italiane si impegna a incentivare l'adozione di criteri di selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e ambientale e mitigare eventuali rischi ESG
Nel corso del 2018, Poste Italiane S.p.A. ha svolto un aggiornamento e adeguamento delle procedure interne che disciplinano il processo di acquisto sia relativamente agli appalti soggetti al Codice dei Contratti Pubblici, sia relativamente agli appalti esclusi dall'ambito di applicazione del Codice. Tali procedure costituiscono, congiuntamente al Regolamento Interno per le Procedure di Affidamento degli Appalti di Lavori, Servizi e Forniture e al Codice dei Contratti Pubblici laddove applicabile, il principale presidio di governance e compliance normativa degli affidamenti della Capogruppo. Specifici Regolamenti Acquisti, successivamente, sono stati approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle principali società del Gruppo che recepiscono i principi e i contenuti del Regolamento Corporate. Al fine di garantire obiettività e trasparenza nella fase di aggiudicazione della fornitura, sono state ridefinite, inoltre, le modalità di composizione e nomina delle commissioni di gara/team di valutazione, con particolare riferimento all'introduzione del criterio del sorteggio e della rotazione per l'individuazione di quota parte dei membri delle stesse, esplicitate all'interno dell'istruzione operativa "Composizione e nomina delle commissioni di gara/ team di valutazione".
Nel 2018, è proseguito il percorso di accentramento in Corporate delle attività di acquisto delle società del Gruppo che ha portato a regolare la centralizzazione degli acquisti della società PostePay e del Gruppo PosteVita, con l'obiettivo di implementare un modello acquisti di Gruppo integrato e rafforzare il presidio del rischio procurement.
Negli ultimi anni, l'attività di acquisto della Capogruppo ha registrato un costante e massivo ricorso a procedure competitive che garantiscono vantaggi concorrenziali per l'Azienda e assicurano ai fornitori imparzialità, trasparenza e pari opportunità di collaborazione. Le procedure di acquisto vengono, inoltre, gestite attraverso il Portale Acquisti "Poste-procurement", piattaforma web utilizzata per tutte le attività di procurement nonché per la gestione dell'Albo Fornitori. Tale sistema telematico nasce dall'esigenza di garantire la gestione efficiente e integrata dell'intero processo di approvvigionamento nonché di incentivare e migliorare la collaborazione con i fornitori, nel rispetto dei requisiti di riservatezza, autenticità, concorrenzialità, integrità e disponibilità nello scambio dei dati.

Al fine di dotare il Gruppo di un parco di operatori economici con capacità tali da soddisfare i requisiti richiesti da Poste Italiane e di adottare criteri di selezione certi e trasparenti nelle procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori, l'Azienda, in linea con la normativa vigente (art. 134 dell'attuale Codice dei Contratti Pubblici), ha istituito nel 2006 un proprio Albo Fornitori, che ha l'obiettivo di semplificare le procedure di affidamento, assicurando nel contempo omogeneità tra i soggetti selezionati in ciascun ambito merceologico e trasparenza verso il mercato.
La formazione e la gestione dell'Albo è regolata dal Disciplinare dell'Albo dei Fornitori che regolamenta il Sistema di Qualificazione nell'Albo Fornitori, nonché dal Regolamento del Sistema di Qualificazione che disciplina il sistema e il procedimento di qualificazione di ciascuna singola e specifica categoria merceologica. L'accesso all'Albo Fornitori, per ognuna delle categorie merceologiche, può avvenire in qualsiasi momento con la presentazione dell'istanza corredata della documentazione richiesta.
A tutti i fornitori che fanno richiesta di qualificazione all'Albo Fornitori è richiesto il possesso, oltre che di requisiti generali (di ordine morale e di idoneità professionale) anche di requisiti speciali di natura economicofinanziaria e tecnico-organizzativa. Inoltre, nei rapporti con fornitori di lavori, servizi e forniture, Poste Italiane opera sulla base di clausole contrattuali standard che possono essere revisionate in base a eventuali nuove disposizioni normative e alle particolari esigenze manifestate dal cliente interno. L'adozione di standard contrattuali uniformi diventa così una modalità necessaria per velocizzare il processo, contraendo il più possibile le tempistiche per la contrattualizzazione e, soprattutto, per migliorare i presidi su date tematiche.
Nel corso del 2018, è stato istituito il Comitato Qualificazione Imprese per la condivisione delle informazioni e l'attribuzione delle responsabilità in conformità al quadro normativo generale, ai valori etici, di sostenibilità e innovazione di Poste. Tale Comitato presiede l'intero processo di qualificazione, aggiornamento e monitoraggio degli Operatori Economici qualificati.
Durante l'anno sono state realizzate attività di progettazione e implementazione dei comparti merceologici (nuovi e in scadenza) secondo dettami del Nuovo Disciplinare Albo Fornitori. Inoltre, è stata avviata la gestione del nuovo processo di Qualifica e del transitorio al fine di garantire la coesistenza del vecchio sistema di Qualificazione fino all'avvenuto popolamento dei nuovi comparti in ottemperanza a quanto previsto dalla Linee Guida Qualificazione Fornitori.
Infine, tra le politiche descritte all'interno del proprio Regolamento interno per le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture, Poste Italiane, ai sensi della legge n. 190/2012 e s.m.i. intitolata "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", pubblica periodicamente sul proprio sito web istituzionale, in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, le informazioni relative alle procedure di affidamento identificate dalla normativa di riferimento e secondo le modalità ivi stabilite.
Il portale "Contratti aperti e trasparenti" costituisce ulteriore elemento caratteristico di tale approccio.
In riferimento alla categoria merceologica Servizi IT, è stato istituito un sistema di Vendor Rating (VR) al fine di monitorare il comportamento degli Operatori Economici nelle fasi di partecipazione alle procedure di gara e nelle successive fasi di esecuzione/gestione dei contratti affidati. Tale sistema sarà esteso nel 2019 a tutti i comparti in qualficazione.
L'Indice di Vendor Rating (IVR) è uno strumento adottato da Poste Italiane per la valutazione complessiva del fornitore in merito agli aspetti connessi ai livelli di qualità erogata dall'Azienda sulla fornitura di beni e/o servizi. La periodicità di rilevazione della valutazione dell'IVR è semestrale e i risultati globali sono espressi con una scala di valori da 0 a 100, a cui corrispondono fasce di valutazione qualitativa dei fornitori. Il sistema di VR si basa su una metodologia strutturata che prevede tre aree di interesse: amministrativa, commerciale e tecnica, per ciascuna delle quali viene valutata la corrispondente qualità. La valutazione è effettuata per singola fornitura e per fornitore.
Sulla base delle richieste di approvvigionamento che le funzioni richiedenti predispongono, Poste Italiane procede poi con la selezione dei fornitori (che in caso di procedure con chiamata da Albo Fornitori, avviene tra gli operatori qualificati) e, successivamente, con la stipula del contratto con il fornitore individuato.
Da tempo il Gruppo rivolge particolare attenzione agli aspetti sociali e ambientali relativi alla gestione della propria catena di fornitura, con la convinzione che lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori, la massima attenzione alla qualità, alla sicurezza e al rispetto dell'ambiente nel processo di approvvigionamento, rappresentino principi utili non solo a migliorare costantemente il servizio offerto alla propria clientela, ma anche a perseguire un obiettivo di interesse pubblico per l'intero Sistema Paese.
Nei rapporti con i fornitori di lavori, servizi e forniture Poste Italiane opera sulla base di clausole contrattuali standard che possono essere revisionate per sopravvenute disposizioni normative o adattate alle esigenze interne. In particolare, le principali clausole riguardano: la regolarità contributiva e retributiva del fornitore; l'osservanza della normativa in materia di manodopera (D. Lgs. 276/03 e s.m.i. Codice dei Contratti Pubblici); l'applicabilità dei Contratti Collettivi di Lavoro; l'assenza di infrazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro (D.lgs. 81/2008 s.m.i.); l'assenza di reati ambientali (D.lgs. 3 aprile 2006 n.152 e s.m.i.).
Negli appalti di lavori sono state introdotte ulteriori misure specifiche in tema di salute e sicurezza, le cui valutazioni e misurazioni sono contenute nei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e negli specifici Piani Operativi di Sicurezza (POS). A riprova della centralità che Poste Italiane attribuisce al tema della salute e sicurezza sul lavoro, il Gruppo ha stabilito e previsto la possibilità di risolvere i contratti di fornitura nei casi in cui fosse accertata la violazione di uno o più aspetti della relativa documentazione sulla sicurezza.
Il Gruppo intende promuovere l'adozione di standard etici di comportamento da parte dei propri fornitori, anche incentivando il conseguimento di Certificazioni di Qualità (ISO 9001), Certificazioni ambientali (ISO 14001), Certificazioni sociali (SA 8000) e certificazioni correlate alla Sicurezza e alla Salute dei Lavoratori (OHSAS 18001).
In continuità con i precedenti anni, Poste Italiane ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement (GPP - Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) al fine di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi. A tal proposito, l'Azienda nei propri appalti ha recepito con apposite previsioni all'interno del capitolato e/o con specifiche metodologie di gara le indicazioni ministeriali che stabiliscono i criteri minimi perché un appalto possa considerarsi "verde", in applicazione di quanto definito dall'art. 34 del Codice dei Contratti Pubblici ("Criteri di sostenibilità energetica e ambientale").
A conferma del rilievo attribuito da Poste Italiane agli aspetti sociali ed ambientali della propria catena di fornitura, si possono evidenziare alcuni esempi concreti di potenziamento degli aspetti legati alla sostenibilità.
Per tale categoria merceologica gli affidamenti vengono svolti in conformità al Green Public Procurement con l'adozione dei "Criteri Ambientali Minimi" o "CAM" contenuti nel D.M. 24/05/2012, rispettando la percentuale del 15% prevista dal Decreto Ministeriale di riferimento per l'attribuzione di specifici punteggi a tecniche premianti in materia di "appalti verdi" (es. sistemi di dosaggio e tecniche di pulizia, apparecchiature e macchinari elettrici con indicazione di marca, modello, potenza e, per ciascuno dei macchinari, specifica del consumo di energia e del livello di emissione sonora, del piano per la raccolta differenziata dei rifiuti, degli automezzi utilizzati per gli spostamenti a basso impatto ambientale e dei prodotti e materiali di consumo Ecolabel).
Nel 2018, la totalità degli affidamenti di servizi di pulizia e igiene ambientale (10 contratti risultano aggiudicati) è stata disposta nel rispetto dei CAM.
Al fine di garantire l'erogazione di un servizio di ristorazione aziendale "a ridotto impatto ambientale" caratterizzato, in termini di processi e contenuti, dal rispetto di tutti gli aspetti della sostenibilità ambientali, economici e sociali, Poste Italiane affida in concessione i servizi di ristorazione presso i complessi immobiliari nel rispetto dei principi del Green Public Procurement.
Poste Italiane, recependo i "Criteri Ambientali Minimi" fissati con i Decreti del Ministero dell'Ambiente, premia la fornitura di derrate alimentari superiori ai quantitativi minimi prescritti dai CAM, acquisendo prodotti sostenibili (BIO, IGP, DOP, da pesca sostenibile, ecc.) per i pasti alimentari forniti nelle mense aziendali presenti su alcune realtà territoriali. In questo ambito vengono potenzialmente coinvolti nella catena di fornitura dei prodotti alimentari destinati alla mensa e bar anche fornitori locali che garantiscano prodotti certificati.
Attualmente, tutti i 12 contratti attivi sul territorio nazionale sono "green".
Con riferimento alle attività di acquisto dei principali servizi (full rent flotta, servizi di trasporto, ecc.) in sede di espletamento delle gare viene attribuito un punteggio all'ecosostenibilità in base alla categoria di emissione dei veicoli utilizzati per i servizi, con attribuzione di un punteggio premiante alle offerte che prevedono classi di emissioni CO2 più contenute.
L'Albo Fornitori per le categorie Lavori, oltre a essere strutturato in categorie merceologiche specifiche per natura di lavori (edifici civili ed industriali, impianti idrici, termici, impianti ecc.) prevede un sistema di qualificazione degli operatori economici a seconda della tipologia di appalto, per ambiti regionali, o per Aree Territoriali (corrispondenti a regioni o aggregazioni di regioni) aventi sede primaria o secondaria nel territorio d'iscrizione, o che abbiano eseguito nel territorio di riferimento appalti di elevata entità.
Tale sistema, nell'ambito degli appalti di lavori, nello specifico quelli aventi per oggetto interventi di natura edile-impiantistica, caratterizzati da prestazioni di modesta entità economica da eseguire su edifici/siti situati su tutto il territorio nazionale, favorisce la presenza di manodopera locale, oltre la fornitura di materiale preferibilmente a chilometro zero, il tutto al fine di contenere i costi di approvvigionamento ottimizzando gli aspetti ecosostenibili del sistema (riduzione di tempi e distanze e delle conseguenti emissioni di CO2).
Poste Italiane, per lo stesso fine, utilizza il sistema della suddivisione degli interventi in lotti per ambiti geografici circoscritti ad Area Metropolitana (ad es. Roma, Catania, Palermo, Napoli) e/o a due o più province.
Altro esempio di catena di fornitura localizzata è quella cui ci si rivolge per gli appalti di lavori da svolgere nelle due isole maggiori, Sardegna e Sicilia, ove le chiamate da Albo sono preferibilmente dirette solo a fornitori regionali.
Per quanto attiene la fornitura del vestiario e delle calzature, nella definizione delle procedure di affidamento è riservata massima attenzione ai requisiti "green" delle dotazioni da fornire agli addetti del recapito.
In riferimento alle calzature viene richiesto quale requisito del prodotto offerto la "riciclabilità dell'imballaggio esterno"; mentre, in merito alle divise dei portalettere, l'attenzione si focalizza sul tessuto utilizzato per il confezionamento affinché presenti il certificato Oeko-tex o Ecolabel. Tale certificato garantisce che il processo di confezionamento dello stesso tessuto non contenga/rilasci sostanze nocive per la salute dell'uomo e certifica prodotti caratterizzati da un ridotto impatto ambientale.
In merito ai presidi organizzativi in termini di verifica, valutazione e monitoraggio di soggetti e controparti, la Funzione Governo dei Rischi di Gruppo in ambito Corporate Affairs svolge le attività necessarie ad individuare tutti gli elementi di dettaglio operativo e reputazionale necessari alla verifica della relativa affidabilità e onorabilità di analisi societarie, finanziarie e patrimoniali su società ed esponenti e analisi dei rapporti esistenti con Poste Italiane.
Obiettivo dell'analisi di soggetti/controparti è di limitare i rischi derivanti da operazioni con terzi, garantire un'adeguata rotazione dei fornitori e minimizzare le perdite derivanti dalla inesigibilità dei crediti.
Potenziare le attività di prevenzione di fenomeni illeciti, attraverso l'analisi integrata di informazioni interne ed esterne a Poste Italiane, consente di rilevare relazioni dirette e indirette che evidenzino possibili criticità. Il contrasto ai fenomeni fraudolenti viene, quindi, attuato attraverso un processo di monitoraggio continuo del grado di esposizione al rischio di frode e dei fattori di rischio, mediante la raccolta e l'analisi delle segnalazioni e degli indizi di potenziali illeciti, l'esame dei processi e l'adozione di adeguate misure di governance e controllo sempre più rigorose per la prevenzione delle frodi.
| Principali Capitali |
Obiettivi | Target | Outcome | |
|---|---|---|---|---|
| Garantire la formazione continua di tutti i | ⦁ | 20 milioni di ore di formazione | ||
| dipendenti del Gruppo | erogate entro il 2022 | |||
| Ampliare la popolazione aziendale | ⦁ | 90% dei dipendenti partecipanti al | ||
| coinvolta nel sistema di valutazione delle performance |
sistema di valutazione delle performance entro il 2022 |
|||
| Incrementare la quota di quadri e impiegati coinvolti nei piani di sviluppo MLAB (Managerial LAB per la valorizzazione dei quadri con ulteriori potenzialità di crescita) e POP (Programma di Orientamento Professionale che intercetta e sviluppa giovani talenti) |
⦁ | 20% dei quadri e 25% degli impiegati rispetto al numero complessivo dei quadri e impiegati che rispondono ai criteri di accesso ai programmi in oggetto entro il 2022 50% di dipendenti del Gruppo Poste Italiane che si dichiarano soddisfatti durante le indagini di "Employee engagement" entro il 2022 Tasso di assenteismo per malattia pari a 3,49 entro il 2020 |
||
| Aumentare la soddisfazione dei dipendenti | ⦁ | |||
| Contenere il tasso di assenteismo per malattia dei dipendenti |
⦁ | |||
| Promuovere l'adesione alla piattaforma di Welfare |
⦁ | 15% di conversione del premio di risultato da parte dei dipendenti del Gruppo entro il 2022 |
||
| Diminuire il numero di infortuni sul lavoro dei dipendenti del Gruppo |
⦁ | -790 eventi nell'area Posta, Comunicazione e Logistica rispetto al valore del 2017 entro il 2021 |
||
| Diminuire l'Indice di Frequenza degli infortuni sul lavoro dei dipendenti del Gruppo |
⦁ | -8% rispetto al valore dell'indice del 2017 entro il 2021 |
||
| Diminuire l'Indice di Gravità degli infortuni sul lavoro dei dipendenti del Gruppo |
⦁ | -8% rispetto al valore dell'indice del 2017 entro il 2021 |
||
| Diminuire i livelli di rischio stress lavoro correlato di Poste Italiane S.p.A. |
⦁ | Riduzione del rischio di 40 Gruppi Omogenei da "medio-alto" a "non rilevante" entro il 2020 |
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| Certificare le principali società del Gruppo secondo lo standard BS OHSAS 18001 |
⦁ | 100% delle unità produttive del Gruppo certificate BS OHSAS 18001 entro il 2021 |
||
| Aumentare il coinvolgimento di donne nei piani di sviluppo del personale |
⦁ | +4% di donne rispetto alla media raggiunta nel biennio 2016-2018 entro il 2022 |
rilevanza per il Paese, attiva una catena di valore che coinvolge molteplici individui, enti, istituzioni ed imprese. Per questo motivo,
oltre al rispetto della normativa di riferimento a cui è soggetta, Poste Italiane si impegna ad assumere sempre maggiore responsabilità nella salvaguardia del benessere delle persone che lavorano nell'azienda e per l'azienda, che collaborano con essa o che, semplicemente, vivono nelle comunità in cui opera, al fine di incentivare lo sviluppo di una "cultura d'impresa" e la risposta a nuove sfide e opportunità del mercato.
Per tale ragione, il rispetto dei diritti umani, quale presupposto irrinunciabile per la costruzione di società fondate sui principi di uguaglianza, solidarietà e per la tutela dei diritti civili, politici, sociali, economici e culturali e dei diritti cosiddetti di terza generazione (diritto all'autodeterminazione, alla pace, allo sviluppo e alla salvaguardia dell'ambiente), rappresenta per Poste Italiane una priorità imprescindibile nella conduzione del proprio business e requisito fondamentale per lo sviluppo di un ambiente di lavoro ispirato alla lealtà e alla correttezza.
All'interno del Codice Etico, il Gruppo, infatti, esplicita la propria responsabilità a contrastare e salvaguardare i lavoratori da qualsiasi forma di discriminazione o molestia e promuove l'inclusione e tutela delle diversità tra i propri collaboratori, tutto nella convinzione che la cooperazione tra persone aventi diverse culture, prospettive ed esperienze costituisca un elemento fondamentale per l'acquisizione e lo scambio reciproco di nuove competenze e per la gratificazione del singolo come contributore dell'intero sistema azienda. In tale quadro si inserisce, inoltre, la Dichiarazione del Gruppo Poste Italiane redatta ai sensi dell' "Accordo Quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro" nel novembre 2018 in cui l'Azienda sancisce il proprio dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza, condannando ogni forma di molestia o di violenza all'interno del luogo di lavoro.
Consapevole dell'importanza della presenza femminile, Poste Italiane è da anni in prima linea a fianco delle donne per garantire le pari opportunità e contrastare la violenza di genere. Sfruttando la propria presenza capillare sul territorio, l'Azienda rappresenta un interlocutore chiave per i principali enti e istituzioni impegnati a dare supporto alle numerose vittime di violenza attraverso iniziative mirate al reinserimento lavorativo e sociale delle vittime che escono dai centri antiviolenza.
Contribuire alla realizzazione di tali iniziative rappresenta un'opportunità strategica per Poste Italiane per promuovere una cultura d'impresa che sia sempre più improntata a valorizzare la presenza femminile e che a sua volta contribuisca a consolidare una cultura collettiva sul territorio sempre più sensibile sulla tematica.
In riferimento alle iniziative in cui Poste Italiane è impegnata, l'Azienda da anni collabora con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio per promuovere attivamente la diffusione del numero Antiviolenza e stalking 1522 gestito dal Telefono Rosa all'interno della propria rete di Uffici Postali. Il numero gratuito e attivo 24h, fornisce supporto alle vittime di violenza e stalking attraverso operatrici specializzate che, oltre a offrire informazioni utili, indirizzano le vittime ai principali servizi socio-sanitari, pubblici e privati sul territorio.

93% dei dipendenti con contratto stabile

Oltre a recepire il congedo indennizzato per le donne vittime di violenza di genere – percorso di protezione istituito dall'art. 24 del D.lgs. 80 del 15 giugno 2015 – previsto all'interno del contratto collettivo di lavoro, Poste Italiane ha svolto specifiche attività finalizzate a recepire e diffondere la conoscenza tra i propri dipendenti su questo tema. Nello specifico, l'Azienda ha attivamente svolto iniziative di diffusione, informando e sensibilizzando le strutture territoriali sulla relativa normativa.
In ottica di condivisione e con l'obiettivo di confrontarsi sul tema con le principali istituzioni nazionali e locali e realtà associative impegnate in progetti relativi al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, il 23 novembre 2018, Poste Italiane, in collaborazione con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha voluto dedicare l'evento della XVII Settimana della cultura d'Impresa di Confindustria al tema del contrasto alla violenza di genere. L'incontro ha permesso di illustrare i principali strumenti e modalità di supporto previsti dall'attivazione di progetti finalizzati a creare percorsi di autonomia economica, elemento fondamentale per sostenere la reintegrazione delle vittime di violenza nella realtà sociale.
Con l'obiettivo di definire, strutturare e sviluppare un approccio chiaro sul tema, a dicembre 2018 Poste Italiane si è dotata di una "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani" che rafforza quanto già affermato nel Codice Etico e sostanzia l'impegno basato su standard, principi, linee guida e raccomandazioni internazionali, inclusa la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e le successive convenzioni internazionali sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali dell'Organizzazione internazionale del lavoro, i Principi Guida ONU per le imprese e i diritti umani (UNGP) del 2011 e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i relativi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Tale strumento si propone come manifesto che impegna l'Azienda ad allineare ulteriormente i processi aziendali ai principali standard e best practice internazionali, divulgando attivamente i principi in essa sanciti e rendicontando periodicamente le performance raggiunte nella tutela dei diritti umani in termini di modalità di gestione e monitoraggio, rischi identificati e azioni di gestione e mitigazione
Il documento descrive l'attenzione del Gruppo ai diritti umani, concentrandosi su alcune categorie di stakeholder quali lavoratori propri, fornitori e partner, comunità locali, clienti, migranti, bambini, persone con disabilità, persone vittime di discriminazione e qualsivoglia forma di violenza.
La Politica esprime l'impegno a prevenire e ripudiare ogni sorta di discriminazione e violenza e di lavoro forzato o minorile e ribadisce, inoltre, l'interesse aziendale a promuovere il benessere della persona sulla base dei seguenti principi e indirizzi di gestione:
• rispetto dei diritti dei clienti: riservatezza dei dati e delle informazioni personali.
Al fine di identificare, prevenire e mitigare i rischi di violazione dei Diritti Umani, Poste Italiane verifica l'efficacia dell'approccio adottato attraverso strumenti dedicati. Coerentemente con tale approccio, Poste Italiane aderisce alla "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro", una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. La Carta fornisce un quadro valoriale di riferimento per l'attuazione di impegni finalizzati alla creazione di un ambiente lavorativo caratterizzato dal pluralismo e dall'inclusione, che assicuri a tutti le pari opportunità e il riconoscimento del potenziale e delle competenze individuali, contribuendo in tal modo a promuovere l'equità e la coesione sociale e al contempo la crescita competitiva e il successo dell'Azienda.
A testimonianza del continuo impegno del Gruppo in tema di tutela dei diritti umani e valorizzazione degli elementi di diversità, nel 2018, Poste Italiane ha firmato con Ministero delle Pari Opportunità un Protocollo d'Intesa con cui si intende avviare una collaborazione finalizzata a realizzare una più efficace e comune azione di comunicazione, sensibilizzazione e diffusione per:
Nell'affermazione e rispetto dei diritti propri della cosiddetta dimensione "sociale" della sostenibilità delle imprese, assume un ruolo fondamentale per il Gruppo, accanto alla tutela dei diritti dell'uomo, la promozione delle diversità, in tutte le sue forme e manifestazioni e ai diversi livelli dell'organizzazione, considerata una delle più grandi risorse che dà valore al sistema azienda.
Infatti, oggi è essenziale e indispensabile per Poste Italiane affermare e rispettare tale valore al fine di assicurare una gestione corretta e responsabile delle proprie attività. A testimonianza della primaria importanza che il Gruppo attribuisce al tema, la Politica in materia di diversità degli organi di Amministrazione e controllo di Poste Italiane S.p.A. costituisce il documento con cui la Capogruppo dichiara la sua responsabilità ad adottare la prospettiva di tale valore.
45% dell'incidenza femminile tra quadri e dirigenti nel 2018
44,4% del CdA della Capogruppo è composto da donne
Il documento, approvato dal Consiglio di Amministrazione (CdA) nel 2018, individua i criteri per una composizione quali-quantitativa funzionale a un'efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidati all'organo di gestione, anche attraverso la presenza di persone che assicurino una sufficiente diversità di punti di vista e competenze necessari per una buona comprensione degli affari attuali, dei rischi e delle opportunità a lungo termine relativi all'attività aziendale. Nella definizione dei criteri in materia di diversità, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto conto della natura e della complessità dell'attività aziendale, del contesto sociale e ambientale in cui l'Azienda opera, dell'esperienza maturata dal Consiglio medesimo con riguardo alle attività e modalità di funzionamento proprie e dei Comitati endo-consiliari nonché delle risultanze dei processi di auto-valutazione condotti negli ultimi anni.
Fermi restando i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nonché le situazioni di incompatibilità e/o decadenza previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari e dallo Statuto sociale, la Politica affronta i temi relativi a età e anzianità, genere, provenienza geografica ed esperienze internazionali (per maggiori dettagli si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari").
Annualmente il Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza di una società specializzata nel settore, effettua la "Board Review", un'autovalutazione in linea con una procedura che prevede la conduzione di interviste, anche tramite l'ausilio di specifici questionari, con i singoli amministratori oltreché con i sindaci effettivi e il segretario del Consiglio di Amministrazione. Il rilascio di un rapporto finale è a cura della società incaricata ed è destinato a formare oggetto di esame e condivisione con il CdA nella sua collegialità. A tal proposito, le risultanze della Board Review relativamente all'anno 2018 del Consiglio di Amministrazione in tema di composizione, hanno evidenziato che la diversità di genere è adeguatamente valorizzata ed è in linea con le disposizioni di legge in materia e con le recenti evoluzioni di prassi. La stessa valutazione ha evidenziato anche che il mix di profili, competenze ed esperienze degli Amministratori nel complesso è appropriato e che le competenze presenti sono bilanciate per garantire una copertura efficace del ruolo all'interno del Consiglio e dei Comitati.
Il tema della diversità nella composizione del CdA, in termini di quote di genere e politiche di diversità, è stato, inoltre, oggetto di analisi nell'ambito dell'induction erogata agli organi di governo e di controllo di Poste Italiane nel mese di ottobre 2018.
Principali capitali collegati
Poste Italiane è quotidianamente impegnata nella creazione di un ambiente di lavoro collaborativo e di fiducia, in cui la persona rappresenta una delle più grandi risorse che dà valore al sistema azienda.
Nel settore Pagamenti, Mobile e Digitale il 27% degli impiegati ha – 30 anni
All'interno del Codice Etico, il Gruppo manifesta grande attenzione
verso una gestione e crescita equa del potenziale intellettuale delle proprie risorse umane, in linea con i criteri di merito e i risultati conseguiti, garantendo parità di trattamento e condannando qualsiasi forma di discriminazione. A tal proposito, la selezione delle persone è effettuata sulla base delle professionalità e delle competenze rispetto alle esigenze aziendali, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali - età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose secondo il principio di imparzialità.
Rappresentano leve strategiche fondamentali a sostegno della crescita del business di Gruppo, lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze distintive delle persone, in tutte le sue forme e manifestazioni, ai diversi livelli dell'organizzazione.
La valorizzazione delle diversità è fattore abilitante per il coinvolgimento e l'ingaggio delle persone negli obiettivi aziendali, la cui gestione consapevole crea un vantaggio competitivo per l'Azienda e valore sociale condiviso.
Obiettivo del Gruppo è, quindi, promuovere la diffusione di una cultura d'impresa inclusiva volta a ridurre situazioni di fragilità individuale e di sostenere modelli organizzativi equilibrati che valorizzano il dialogo, l'emersione e la valorizzazione delle diversità
L'iniziativa "Maam" lanciata in Poste Italiane nel 2015 consiste in un programma digitale mirato al rafforzamento delle capacità connesse all'esperienza generativa della maternità utili anche al momento del rientro al lavoro. Dal 2018 il programma è stato esteso anche ai padri.
Nel 2018, l'Azienda estende il "Progetto Maam" ai padri e neo genitori di figli di età 0-3 anni
L'iniziativa si inquadra in un ambito più generale di interventi di sensibilizzazione culturale sull'importanza della presenza delle donne nel mondo del lavoro e sul sostegno alla genitorialità attiva, accompagnato dalla divulgazione e comunicazione di buone prassi aziendali mirate a sostenere la leadership femminile. L'iscrizione a MAAM è rivolta sia alle donne che vanno in maternità che ai neogenitori (madri e padri) di bambini dagli 0 ai 3 anni nonché ai manager coinvolti dal proprio collaboratore.
E' stata prevista l'adesione, su base volontaria, al programma digitale "MAAM" ed alla piattaforma MAAM manager che prevede uno scambio diretto tra i manager e dipendenti in maternità, al fine di favorire un efficace rientro al lavoro.
Il programma è, inoltre, sostenuto da una community nella quale i partecipanti scambiano esperienze, emozioni e riflessioni sul percorso di rientro e sulla maternità.
MAAM si propone di contribuire a diffondere, a tutti i livelli, un modello di cultura orientata all'inclusione delle donne nel mondo del lavoro e a favorire la genitorialità attiva per entrambi i genitori.
Poste Italiane, in collaborazione con l'Associazione Valore D29, ha partecipato a interventi di formazione manageriale, skill building e role model, per la promozione delle tematiche connesse all'equilibrio di genere, e a progetti di mentorship interaziendali, per promuovere la crescita professionale delle donne verso ruoli direttivi.
Il Gruppo, inoltre, nel 2018 ha sottoscritto il "Manifesto per l'occupazione femminile" promosso da Valore D. Il Manifesto, firmato da oltre 120 aziende a livello nazionale, mette in risalto le buone prassi già esistenti all'interno delle organizzazioni e consente di impegnarsi per valorizzare il talento femminile su obiettivi chiari e misurabili e con indicatori di performance e monitoraggio periodico.
Nove sono gli impegni concreti e le azioni positive per promuovere il talento e la leadership femminile: dalla diffusione della presenza femminile in azienda alle progressioni di carriera fino alle politiche di supporto alla genitorialità, in termini di congedo e di modalità di lavoro flessibile a sostegno della conciliazione vita-lavoro.
29 Valore D è la prima associazione di imprese che promuove l'equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. Nata nel 2009 dallo sforzo comune di 12 aziende virtuose: AstraZeneca, Enel, GE Oil&Gas, Johnson&Johnson, Ikea, Intesa Sanpaolo, Luxottica, McKinsey & Company, Microsoft, Standard&Poor's, UniCredit e Vodafone.
Il Manifesto costituisce, quindi, uno strumento concreto per dare valore alla "diversità", intesa come risorsa chiave per la crescita, la produttività e l'innovazione a tutti i livelli, definendo strumenti concreti per valorizzare le specificità femminili in Azienda.
Poste Italiane ha aderito all'iniziativa di ascolto "Talenti senza età", una survey condotta da Valore D in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano, con l'obiettivo di approfondire la condizione lavorativa delle donne e degli uomini over 50 e di favorire coerenti politiche di sviluppo, gestione ed apprendimento. Inoltre, è proseguita la partecipazione al progetto europeo "Innov'age in the Postal Sector", volto a favorire la comprensione sul tema di age management nel settore postale.
Prosegue il progetto formativo "Nave Scuola", diretto a migliorare l'inclusione professionale dei dipendenti con problemi di udito, attraverso corsi di alfabetizzazione informatica e comportamentali, volti a favorire la comunicazione fra colleghi.
Il Progetto "PosteHelp" è finalizzato ad offrire una rete di servizi ed interventi di supporto a favore dei colleghi affetti da gravi patologie che si articola in: volontariato d'impresa per il supporto alle esigenze di prima necessità, sessioni di coaching curate da professionisti interni e attività di orientamento e supporto per l'individuazione di centri di cura più accreditati su base nazionale in relazione alla specifica patologia. Il progetto è stato avviato nelle regioni pilota della Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia.

Alla luce della crescente innovazione, della continua evoluzione tecnologica e normativa e delle esigenze di business, Poste Italiane attribuisce allo sviluppo continuo delle conoscenze e competenze un ruolo chiave nel processo di valorizzazione e crescita delle proprie persone. L'attenzione del Gruppo a promuovere il pieno potenziale trova fondamento nel principio dell'eccellenza basata sul riconoscimento del merito, nel rispetto dei valori aziendali e nel modello di leadership declinato a tutti i livelli organizzativi. Pertanto, l'Azienda offre strumenti e metodologie equi e trasparenti che tengono conto, nella loro applicazione, dell'eterogeneità dei diversi ambiti di business e di funzione.
Come richiamato nel Codice Etico, il Gruppo tutela, riconosce e gratifica il contributo di ogni singolo individuo e si impegna a offrire pari opportunità nel lavoro e nell'avanzamento professionale a tutti i dipendenti, leve fondamentali a sostegno della soddisfazione del proprio personale.
Obiettivo del Gruppo, infatti, è costruire un'azienda virtuosa nella quale ciascuno possa accedere ad un percorso di arricchimento professionale, di competenza ed esperienza
A tal proposito, l'Azienda si impegna quotidianamente a garantire il costante adeguamento, consolidamento e sviluppo delle competenze professionali e manageriali e definire piani di successione funzionali alla copertura delle posizioni "critiche", al fine di incentivare l'eccellenza operativa e raggiungere gli obiettivi previsti nel Piano Strategico "Deliver 2022". All'interno del Piano Strategico sono previste, entro il 2022, circa 20 milioni di ore di formazione, di cui circa 6,5 milioni dedicate alle risorse operanti nel settore finanziario per garantire lo sviluppo di competenze in linea con l'evoluzione del mercato, delle esigenze della clientela e della normativa.
La formazione e lo sviluppo hanno, quindi, il ruolo di fattore abilitante per promuovere la crescita di know-how delle risorse, sviluppare il talento, vero vantaggio competitivo per l'intero Gruppo, e supportare la cultura del cambiamento.
In relazione alle attività di formazione poste in essere per il consolidamento e il trasferimento delle competenze tra i dipendenti, Poste Italiane S.p.A. si è dotata di una specifica procedura di formazione ed addestramento del personale ("Procedura Formazione e Training Operativo") con lo scopo di + 19% della formazione media erogata ai quadri nel biennio 2017-2018
definire i meccanismi di funzionamento e le ownership organizzative sulle attività di formazione e di training operativo, secondo logiche orientate a garantire l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei risultati attesi, introducendo misure organizzative e di controllo rilevanti. Sulla base delle linee guida definite dalla Capogruppo, le società controllate recepiscono la procedura adeguandola alle proprie dimensioni e al proprio contesto organizzativo ed operativo, al fine di sviluppare ed estendere le conoscenze dell'organizzazione e patrimonializzare l'esperienza aziendale.
In funzione dei nuovi business e cambiamenti del contesto aziendale, la Corporate University, al fianco delle linee di business, definisce un presidio manageriale specifico focalizzato sulle esigenze formative delle risorse operanti nelle diverse funzioni, avvalendosi, in aggiunta, dei referenti di formazione delle funzioni di business che operano su tutto il territorio nazionale.
Nello specifico, una survey online che coinvolge tutte le funzioni aziendali con cadenza annuale, identifica i fabbisogni formativi che costituiscono il Piano di Formazione annuale, declinato su tre dorsali: formazione manageriale, formazione tecnico-specialistica, formazione obbligatoria e di compliance. Partendo dall'analisi dei suddetti fabbisogni normativi viene anche individuata l'appropriata modalità di erogazione della formazione, che può essere in aula (a docenza interna o esterna) o in e-learning.
Le iniziative formative sono differenziate in base agli specifici ruoli e bisogni di formazione ed addestramento.
In relazione al comparto logistico, sono proseguite le attività formative dedicate ai portalettere e ne sono state avviate nuove a supporto della profonda trasformazione dei processi logistici, collegata all'implementazione e alla diffusione di metodi e strumenti della Lean Production, tesa a sostenere lo sviluppo di una cultura del servizio basata sul miglioramento continuo.
Inoltre, nella logica di trasformazione della rete di vendita sotto il profilo della gestione della relazione con il Cliente, è stata prevista la realizzazione di diversi piani formativi, con particolare attenzione alle esigenze di compliance normativa riferite al mondo finanziario e assicurativo tramite la certificazione del sistema formativo di Poste Italiane rispetto ai requisiti di MiFID II-ESMA, con l'obiettivo di monitorare e sviluppare le competenze e di valutare nel continuo le relative esigenze di sviluppo.
In merito alla formazione tecnico-specialistica e manageriale, sono stati previsti diversi corsi, tra cui il corso
"Business Continuity Management e il progetto "Ascoltiamoci", ascolto strutturato fra le funzioni BancoPosta e Mercato Privati.
Il focus di PosteVita è rappresentato dall'evoluzione dell'offerta e delle nuove pratiche distributive per offrire sempre maggiori garanzie al cliente. In tale ottica, la formazione occupa un ruolo necessario per rimanere in linea con le evoluzioni normative e socioeconomiche. La formazione non attiene più ai soli contenuti tecnici e normativi, ma è pensata in modo da integrare tutte le novità relative ai prodotti e ai servizi, con altrettante abilità relazionali e capacità di tenere in considerazione le esigenze del cliente. Sono previsti workshop interattivi e discussioni di casi concreti al fine di porre massimo accento all'interazione e al dialogo con i clienti.
Inoltre, in funzione dello sviluppo e valorizzazione del capitale umano, Poste Vita ha previsto due progetti: "Executive Master in Insurance & Finance EMIF ", master biennale di alto livello specialistico destinato a giovani talenti delle aree aziendali core e "Key Competence", teso a garantire una mappatura delle competenze tecnicospecialistiche dei professionisti coinvolti nella definizione e gestione dei prodotti assicurativi, anche al fine di colmare i gap formativi.
Con particolare riferimento a PostePay, sono stati previsti corsi di formazione tecnico-specialistica relativi a tematiche correlate alla cyber security, all'innovazione delle infrastrutture tecnologiche e delle telecomunicazioni, all'acquisizione di certificazioni in ambito Service Management, allo sviluppo di competenze per gestire ed elaborare Big Data ed ai nuovi applicativi per il Controllo di Gestione.
A partire da ottobre 2018, l'Azienda ha implementato un piano di Change Management. Il Piano ha visto come prima fase realizzativa la messa in campo di aule formative, con l'obiettivo di facilitare la conoscenza reciproca tra le persone provenienti dal mondo Mobile, Pagamenti e Digital, mettendo le basi per la condivisione delle reciproche esperienze professionali e creando coinvolgimento e spirito di squadra. I format adottati hanno proposto due tipologie di laboratori esperienziali, uno di video-making e l'altro di storytelling, con l'obiettivo di migliorare le capacità di comunicazione interpersonale e le modalità relazionali, funzionali ad un processo di integrazione.
La formazione produce significativi impatti sul livello delle conoscenze e competenze possedute dai singoli individui per supportare lo sviluppo delle performance operative, di aggiornamento professionale, di compliance o di allineamento dei
comportamenti ai valori aziendali. Al fine della valutazione della qualità della formazione vengono compilati da parte dei discenti i questionari di qualità percepita, strutturati per misurare il livello di soddisfazione delle risorse per quanto riguarda organizzazione, docenza, logistica, ecc. . Sono inoltre previste rilevazioni periodiche sul grado di avanzamento del piano di formazione in termini di ore, partecipazioni, dorsali di intervento, trend e flussi informativi condivisi con le funzioni aziendali e di controllo di riferimento. L'efficacia e l'efficienza delle iniziative formative vengono monitorare attraverso specifici indicatori (es. tasso di superamento corsi, tasso di assenza) .
Poste Italiane per supportare le politiche di sviluppo delle risorse umane utilizza il Sistema di Sviluppo come architettura di base per gestire ruoli, skills e percorsi di sviluppo all'interno dell'organizzazione, che risulta articolato in tre macro processi principali che perseguono specifiche finalità:
Per quanto riguarda la valutazione del potenziale sono proseguite le diverse tipologie di Assessment a livello di:
I processi di Management Review e Succession planning, programmi annuali attivati rispettivamente per la mappatura della popolazione manageriale e l'identificazione dei successori, hanno consentito la definizione dei piani di successione per le posizioni di primo e secondo livello organizzativo.
Per assicurare l'orientamento delle performance delle persone verso gli obiettivi aziendali, anche per il 2018, è stato condotto il Performance Management. Per tutta la popolazione manageriale del Gruppo è stata attivata una "valutazione allargata" (cosiddetta a 180°), che ha consentito di raccogliere, rispetto ai comportamenti manageriali agiti dalla persona, diversi punti di vista (capo, colleghi, valutato stesso). Il sistema di Performance Management consente, fra l'altro, di raccogliere pareri, grado di soddisfazione, gradimento e livello di condivisione della valutazione ricevuta da parte delle popolazione coinvolta. Inoltre, per accompagnare le persone nella loro crescita in relazione alle esigenze aziendali, è stato attivato un programma di Mentoring, che ha visto coinvolte nel processo risorse interne sia nel ruolo di mentor che di mentee, il cui grado di efficienza e soddisfazione è stato valutato tramite web community dedicate ai partecipanti e una survey ad hoc.
Per l'anno 2018-2019, è stato avviato, per alcune funzioni aziendali, il programma Key Professional, finalizzato a valorizzare le competenze distintive di professional attraverso un percorso di sviluppo dedicato.
Principali capitali collegati
L'aumento del benessere delle persone, oltre a portare a migliori condizioni lavorative e di vita, è il presupposto per ottenere una maggiore fidelizzazione, che si traduce in un incremento di valore produttivo e dell'autoefficacia sia individuale che collettiva. Di seguito, si evidenziano i principi ispiratori delle politiche di welfare aziendale:
Le persone nel Gruppo Poste Italiane, rappresentano da sempre una risorsa preziosa, costituiscono l'elemento chiave che racchiude il vero vantaggio competitivo. Per questa ragione il benessere dei lavoratori rappresenta uno dei principi etici del Gruppo, che opera quotidianamente per favorire un ambiente di lavoro salubre, sano, privo di pregiudizi, nel rispetto della personalità dei lavoratori e della dignità di ciascuno.
La centralità della persona ha portato a una crescente attenzione aziendale circa gli aspetti legati alla motivazione, al benessere organizzativo e alla creazione di un clima aziendale di collaborazione e partecipazione. In tale contesto, si sono sviluppati piani di welfare aziendale, con l'obiettivo di aumentare la soddisfazione dei lavoratori e rafforzare il sistema di sicurezza sociale, attraverso una molteplicità di servizi e prestazioni messi a disposizione dall'Azienda.
Nella fase di progettazione e sviluppo del piano di welfare, viene favorita una crescente visione intergenerazionale, associata, laddove possibile, ad analisi relative al genere, all'età, alle caratteristiche professionali e alla situazione familiare delle persone coinvolte nelle iniziative. In particolare, la "piramide dell'età" riveste un'importanza rilevante, in quanto la fascia di età condiziona le effettive esigenze delle persone e conseguentemente la tipologia di servizi da mettere loro a disposizione.
La strategia di welfare adottata dal Gruppo ha quindi l'obiettivo di garantire, con una visione intergenerazionale, la centralità della persona e dei suoi bisogni, la vicinanza ai territori e alle realtà sociali, l'attenzione alle famiglie e l'inclusione delle persone
L'impegno nel raggiungimento di tali obiettivi è il risultato dei numerosi strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere a specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa che il Gruppo Poste Italiane ha ideato per i suoi dipendenti.
Con la finalità di conciliare la vita lavorativa con la vita privata, il Gruppo prevede numerose iniziative per i suoi dipendenti e le loro famiglie.
E' attivo il servizio di asilo nido aziendale presso la sede di Roma e Bologna e, in convenzione con accordo di reciprocità, a Milano. Poste ha previsto un contributo regolato in funzione della tipologia di orario prescelto e/o della situazione reddituale delle famiglie, pari in media al 50% della retta mensile, garantendo così condizioni economiche agevolate di accesso al servizio.
L'obiettivo dell'asilo nido aziendale, oltre ad offrire un vantaggio economico, è garantire ai dipendenti un servizio educativo flessibile e distintivo.
Per i figli di dipendenti con disabilità, sono previste inoltre vacanze residenziali della durata di 15 giorni, con la presenza di un assistente dedicato per ciascun ragazzo. I costi sono a totale carico dell'Azienda e per le famiglie che accompagnano i ragazzi vengono offerti pacchetti a condizioni economiche vantaggiose.
In risposta ai crescenti bisogni di flessibilità e conciliazione espressi dai lavoratori, è possibile usufruire del servizio di telelavoro, rivolto a persone con oggettive esigenze di cura per sé o per i propri familiari (es. periodo ante e post-partum, ripresa del servizio dopo lunga malattia, infortunio o aspettativa, disabili, dipendenti con necessità di assistere genitori anziani o figli). I dipendenti usufruendo del telelavoro possono scegliere di lavorare da casa, garantendo uno o più rientri a settimana in Azienda.
Inoltre, per i dipendenti e le loro famiglie è previsto l'accesso a convenzioni e condizioni agevolate a prodotti e servizi. Sono inoltre previsti sussidi a sostegno dei dipendenti in situazioni di particolare necessità, determinate da gravi condizioni personali e/o familiari o conseguenti a gravi eventi di calamità naturali.
In linea con l'obiettivo dell'Azienda di garantire una conciliazione tra vita privata e lavorativa e di promuovere i valori sociali di aggregazione e inclusione, Poste Italiane si impegna a creare occasioni per praticare sport, quale strumento chiave di rafforzamento dei rapporti. In tale ottica l'Azienda ha deciso di istituire la propria Nazionale di calcio che rappresenta il punto di partenza per promuovere i valori dello sport tra i propri dipendenti.
Dal 2018, i dipendenti del Gruppo Poste Italiane possono usufruire di una forma di assistenza integrativa sanitaria. Nella versione "Base", l'onere è integralmente a carico dell'Azienda, nella versione "Plus" è previsto un contributo da parte del dipendente. In entrambe le modalità, l'assistenza può essere estesa al nucleo familiare previo contributo del lavoratore. Per le prestazioni sanitarie ci si potrà avvalere o di medici/strutture di propria fiducia o anche di una rete di strutture sanitarie convenzionate. In riferimento all'assistenza sanitaria, l'Azienda contribuisce al finanziamento del Fondo Sanitario FASI e ulteriori casse integrative al fine del riconoscimento di prestazioni aggiuntive al Servizio Sanitario Nazionale.
Per quanto riguarda i contributi complementari al pensionamento, l'Azienda contribuisce al finanziamento di Fondoposte per il personale non dirigente e al Fondo di Previdenza Complementare PREVINDAI per i dirigenti, al fine del riconoscimento di prestazioni pensionistiche integrative alla Previdenza Obbligatoria.
Inoltre, anche quest'anno il Gruppo ha previsto azioni di sensibilizzazione su tematiche inerenti la prevenzione ed un adeguato stile di vita, abbinate all'erogazione di servizi specialistici gratuiti o a condizioni economiche agevolate presso la sede aziendale, tutte rientranti nel progetto Piano Salute.
A luglio 2018 Poste Italiane ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali l'accordo sul Premio di Risultato (PDR) che prevede per i dipendenti la possibilità, su base volontaria, di optare per la devoluzione dello stesso - per l'intero valore del premio o quota di esso - in beni e servizi di welfare a impatto sociale, in aggiunta a quelli già attualmente previsti (previdenza complementare) quali, a titolo esemplificativo, spese di istruzione ed educazione, spese di assistenza per gli anziani e/o familiari non autosufficienti, spese per trasporto, ecc.. Tale devoluzione comporta, in virtù delle agevolazioni previste dalla normativa vigente, benefici sul piano fiscale e contributivo in quanto per tale importo non sarà prevista alcuna tassazione a carico del dipendente. Per la realizzazione dell'iniziative verrà implementata una piattaforma telematica tramite la quale i lavoratori potranno optare per la sostituzione del Premio di Risultato in beni e servizi di welfare. La finalità del progetto di welfare, in linea con le strategie d'impresa connesse a una crescente attenzione agli aspetti legati alla motivazione e al clima organizzativo, è quella di potenziare il benessere personale e familiare, consentire al personale di accedere a una vasta gamma di servizi personalizzabili, rafforzare le tutele in chiave sussidiaria al welfare pubblico (es. previdenza, salute, istruzione, educazione figli, sostegno alle fragilità e assistenza) e favorire, in generale, un miglioramento del potere di acquisto grazie alle opportunità fiscali e contributive previste dalla legge. Il valore della piattaforma di welfare aziendale si caratterizza nella possibilità di gestire, con modalità integrata, i diversi bisogni generazionali della popolazione aziendale, monitorare il grado di soddisfazione e ingaggio degli stessi, creare forme di interazione continua, multicanale e user friendly e disporre di un "portafoglio" welfare personalizzato coerente con i diversi stili di vita.
L'implementazione della piattaforma sarà realizzata valorizzando tutti gli asset competenziali e tecnologici disponibili nel Gruppo Poste Italiane.
Al fine di coinvolgere i figli dei dipendenti diplomandi e laureandi, Poste ha previsto diverse iniziative, tra le quali: Push to Open, una piattaforma per il coinvolgimento interattivo degli studenti per la scelta del loro percorso didattico/professionale, con la partecipazione attiva anche dei genitori; Talent Days, un incontro con i giovani di orientamento al mondo del lavoro e Borse di studio annuali ed estive per soggiorni all'estero, riservate a figli meritevoli dei dipendenti, sostenute interamente dall'Azienda.
In qualità di partner naturale della Pubblica Amministrazione nello sviluppo dei servizi al cittadino, prosegue, inoltre, la partecipazione dell'Azienda a "Campioni dell'Alternanza", progetto del MIUR che coinvolge grandi aziende italiane e multinazionali. Con il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, l'Azienda ha siglato un apposito Protocollo in materia, individuando sette percorsi di alternanza scuola lavoro, raggruppati in cinque aree (marketing clienti retail e grandi imprese, logistica e recapito, funzioni direzionali, educazione finanziaria e customer experience) che consentono agli studenti delle scuole superiori di secondo grado di conoscere il mondo postale e i principali processi aziendali.

Promuovere un costante dialogo con i rappresentanti dei lavoratori costituisce una priorità per il Gruppo che si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori, sia in condizioni di gestione ordinaria, sia nel caso di significativi cambiamenti organizzativi.
La qualità delle relazioni sindacali consente di assicurare un clima aziendale positivo e di trovare soluzioni adeguate sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale fondamentale per l'Azienda.
All'interno del Codice Etico, infatti, il Gruppo declina i principi di correttezza, imparzialità e indipendenza di riferimento per la promozione dei propri rapporti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).
Inoltre, Poste Italiane assicura e salvaguarda il diritto e la libertà di associazione e contrattazione collettiva, in conformità alla normativa vigente, e adotta un atteggiamento aperto verso le attività organizzative dei sindacati.
A tal proposito, il Gruppo prevede la condivisione e la sottoscrizione di specifiche intese con le Organizzazioni Sindacali, sia sulle materie espressamente previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), sia su ulteriori argomenti attinenti la realizzazione di obiettivi delineati dal Piano Strategico che abbiano riflessi normativi e/o dimensionali sul personale
La gestione del dialogo con le parti sociali, avviene attraverso incontri periodici con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).
Con l'obiettivo di garantire il rispetto della normativa, Poste Italiane stipula con le OO.SS. e per i propri dipendenti accordi
dei dipendenti coperti da Accordi Collettivi di contrattazione
regolati dalle procedure di contrattazione previste dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e dal Testo Unico sulla Rappresentanza.
Nel caso di cambiamenti organizzativi significativi (processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione e/o trasformazione aziendale) che comportino conseguenze sul piano sociale con ricadute sulle condizioni di lavoro (es. processi di mobilità collettiva) il Gruppo fa riferimento alla contrattazione collettiva nazionale, che prevede una specifica procedura di confronto tra l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali nazionali stipulanti il CCNL.
Nel corso del 2018, le diverse occasioni di confronto intrattenute con le Organizzazioni Sindacali hanno consentito di siglare diversi accordi, di cui si riportano di seguito i più significativi:
Nel rispetto delle attività di condivisione con le OO.SS, l'8 febbraio 2018 è stata sottoscritta l'ipotesi di Accordo di riorganizzazione delle attività di recapito. Il nuovo assetto è caratterizzato da:
Tale riassetto operativo e organizzativo iniziato nel corso del 2018 ed in continuazione nel 2019 è suddiviso in quattro fasi, la prima delle quali è stata avviata il 16 aprile 2018 e si è conclusa il 22 ottobre 2018. All'esito di tale primo step di implementazione, le Parti hanno effettuato momenti di verifica delle azioni realizzate sia a livello nazionale che territoriale. Inoltre, con l'Accordo dell'8 febbraio 2018 le parti hanno definito le modalità di gestione degli esuberi occupazionali rinvenienti dal processo di riorganizzazione, escludendo il ricorso alle procedure di licenziamento collettivo disciplinate dalla legge n. 223/1991.
L'impegno del Gruppo nell'instaurazione di rapporti volti ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori si è concretizzato con la sottoscrizione di quattro accordi sulle politiche del lavoro.
Le Parti, in data 13 giugno 2018, hanno raggiunto un'intesa con la quale sono state individuate le modalità e i criteri di gestione delle dinamiche degli organici per il triennio 2018-2020. In particolare, nel periodo di riferimento, sono previste nuove assunzioni pari a 6.000 dipendenti, a fronte di un numero di esodi volontari di lavoratori con contratto a tempo indeterminato pari ad almeno 15.000 dipendenti.
Le leve gestionali e organizzative necessarie per far fronte alla copertura dei fabbisogni aziendali sono state individuate nei seguenti istituti:
• assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che abbiano reso prestazione lavorativa con contratto a termine;
In data 19 giugno 2018, in coerenza con le precedenti intese in materia, sono stati sottoscritti due accordi che prevedono il consolidamento dei lavoratori ex contratti a tempo determinato e somministrati, destinatari di un provvedimento giudiziale favorevole di riammissione/immissione in servizio non ancora passato in giudicato, che operino in Azienda e che non siano risultati destinatari di precedenti analoghe intese; e l'assunzione a tempo determinato dei dipendenti delle Agenzie di recapito, rimasti privi di occupazione, ovvero destinatari di ammortizzatori sociali per effetto dei processi di internalizzazione totale o parziale delle attività di recapito riferibili a Poste Italiane.
In data 31 luglio 2018 è stato sottoscritto l'accordo per l'attribuzione del Premio di risultato ai lavoratori di Poste Italiane S.p.A., PosteVita S.p.A., Poste Assicura S.p.A., EGI S.p.A. e BancoPosta Fondi SGR. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2018.
Nell'ambito dell'intesa, è stata confermata la possibilità per il lavoratore di destinare, tutto o parte del premio di risultato, a Fondo Poste ovvero ad altri fondi pensionistici complementari.
Lo stato di avanzamento delle azioni e degli obiettivi definiti negli accordi sottoscritti è garantito da periodici momenti di verifica, grazie anche a specifici Comitati di monitoraggio. In tali sedi vengono, inoltre, valutate eventuali segnalazioni e aree emergenti di conflittualità su anomalie riscontrate dalle OO.SS. a livello territoriale.
Poste Italiane, insieme alle Organizzazioni Sindacali, ha costituito a livello nazionale organismi paritetici bilaterali su tematiche che hanno una rilevanza anche sul piano della sostenibilità, tra cui:
• Organismi Paritetici per la Salute e la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, è altresì continuata l'attività dell'Organismo in ordine all'uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti la sicurezza e la salute dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro con il fine di "attuare misure volte a promuovere il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori". A fine 2018, si è insediato l'Osservatorio Paritetico sulla Sanità Integrativa che svolge un ruolo di proposta e monitoraggio delle prestazioni offerte dal Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa.
Principali capitali collegati
La tutela della salute e della sicurezza dei propri dipendenti sul posto di lavoro è di massima importanza per Poste Italiane che, pertanto, nell'ambito delle proprie attività, rispetta i più alti standard internazionali e le specifiche normative e regolamenti di settore, con un approccio improntato al miglioramento continuo.
Nel 2018 circa 8300 infortuni pari a quasi 400 infortuni in meno rispetto al 2016 (circa 8700)
Il benessere dei lavoratori è, infatti, non solo un principio morale ma anche la chiave per una prestazione di successo a livello individuale e aziendale.
L'Azienda, infatti, considera la valutazione e la prevenzione dei rischi legati alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro come principi fondamentali a cui ogni lavoratore deve ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane.
In tale ottica, quella della sicurezza è una cultura che caratterizza l'agire dell'azienda nel suo complesso, con l'obiettivo di coinvolgere tutti i dipendenti nel percorso di costante sensibilizzazione e coinvolgimento nei processi gestionali.
Tale visione di insieme si traduce in una strategia d'impresa tesa a perseguire i massimi livelli di tutela e garanzia dei lavoratori tramite la programmazione e l'attuazione di tutte le azioni dirette ad assicurare una gestione efficace della salute e della sicurezza dei lavoratori, in tutte le fasi costitutive della catena del valore. Per questo, nel rispetto dei valori aziendali, il Gruppo si impegna a:
In materia di salute e sicurezza, Poste Italiane si pone l'obiettivo di consolidare una cultura della sicurezza in Azienda, preservare l'integrità fisica e morale dei propri dipendenti e promuovere il miglioramento continuo dei sistemi di gestione adottati
Il continuo monitoraggio del fenomeno infortunistico ha contribuito, anche nel 2018, a realizzare diverse iniziative nel campo della prevenzione e della sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente in cui si svolge l'attività professionale. A tal proposito, i programmi di prevenzione e le campagne di informazione e sensibilizzazione, i sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro, adottati già da tempo in armonia con la normativa vigente, confermano la convinzione che un efficace modello consente di gestire in modo organico e sistematico la sicurezza dei lavoratori
In considerazione dell'attenzione aziendale verso i temi della salute e sicurezza, particolarmente sensibili per il settore della logistica e del recapito, sono state previste specifiche attività volte a consolidare il bagaglio di conoscenze e competenze in materia e a potenziare la consapevolezza del ruolo svolto, tra cui:
Con l'obiettivo di rafforzare il presidio della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, nel 2018, Poste Italiane S.p.A. ha conseguito la certificazione del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL), in conformità alla norma BS OHSAS 18001, adottata dall'unità produttiva "Strutture Centrali e loro dipendenze territoriali".
In tale ottica, anche alcune società del Gruppo si sono dotate di sistemi di gestione che garantiscono una corretta e uniforme gestione di queste tematiche e hanno implementato un efficace SGSSL certificato, rispondente allo standard internazionale in materia, prevedendo il coinvolgimento delle strutture centrali e territoriali e identificando ruoli e responsabilità nell'attuazione degli adempimenti. Tale modello di gestione, oltre ad assicurare l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e aggiornamenti normativi, l'efficace e trasparente comunicazione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, è garanzia di un allineamento tra le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi rispetto agli obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori.
Il Gruppo ha previsto, in riferimento alle linee future, l'obiettivo di estendere il processo di certificazione da parte di un ente esterno in riferimento a tutte le unità produttive della Capogruppo e alle restanti società controllate.
La Politica di Gruppo in materia di salute e sicurezza dei lavoratori si estrinseca nei seguenti principi e obiettivi chiave:
A partire dalla Politica Integrata e dalla Politica in materia di sicurezza del Gruppo, ciascun datore di lavoro ha approvato la Politica per la propria unità produttiva, rendendola disponibile a tutti i lavoratori. Tutte le società del Gruppo dotate di sistemi di gestione prevedono periodiche attività di assessment e audit, al fine di garantire la conformità ai requisiti delle norme di riferimento e che gli stessi siano correttamente attuati e mantenuti attivi. A tali sistemi di monitoraggio e segnalazione di eventuali anomalie, si aggiungono: le attività di verifica operativa presso i centri di recapito e negli Uffici Postali, mirata alla valutazione dello stato complessivo in termini di sicurezza infrastrutturale, impiantistica e di processo di lavoro, nonché di sensibilizzazione del personale operante nei siti; le azioni di controllo mirate ad analizzare e valutare lo stato di conformità in materia SSL dei siti, con particolare riferimento agli aspetti di carattere impiantistico/strutturale.
| Principali Capitali |
Obiettivi | Target | Outcome | |
|---|---|---|---|---|
| Aumentare il sostegno del Gruppo a iniziative socio-culturali a favore della comunità |
⦁ ⦁ |
+60% di investimenti nella comunità a favore di iniziative socio-culturali entro il 2019 Dotare 254 piccoli Comuni |
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| Erogare i servizi fondamentali anche nei piccoli Comuni senza Ufficio Postale |
senza Ufficio Postale di ATM e di servizi postali tramite la rete dei tabaccai e il servizio a domicilio dei portalettere entro il 2019 |
|||
| Aumentare gli Uffici Postali nei piccoli Comuni dotati di WiFi free per i clienti |
⦁ | +5.007 Uffici Postali dotati di WiFi free entro il 2020 |
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| Concedere spazi di proprietà presenti in aree "svantaggiate" per lo svolgimento di attività a scopo sociale |
⦁ | 8 immobili di proprietà concessi alla comunità entro il 2020 |
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| Abbattere le barriere architettoniche degli Uffici Postali |
⦁ | -80% di barriere architettoniche entro il 2020 |
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| Certificare il servizio di consulenza finanziaria e le competenze delle persone che agiscono secondo lo standard ISO 22222 |
⦁ | 100% dei consulenti finanziari certificati ISO 22222 entro il 2022 |
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| Proseguire i progetti educazione e inclusione finanziaria |
⦁ | 20 eventi di educazione finanziaria entro il 2022 |

Porsi a supporto delle esigenze della comunità è alla base dei valori e della missione aziendale del Gruppo. Da sempre l'Azienda accompagna quotidianamente le comunità locali in cui è presente verso processi di modernizzazione e digitalizzazione, promuovendo il benessere dei cittadini e lo sviluppo socio-economico. Poste Italiane promuove, in maniera organica e diffusa, programmi di attività relativi a tematiche di inclusione sociale in grado di incidere positivamente e apportare benefici alla collettività sia mediante la propria rete capillare di Uffici Postali che attraverso il coinvolgimento del volontariato aziendale e/o il finanziamento di specifiche progettualità a valenza comunitaria mediante erogazioni liberali e sponsorizzazioni. Nell'ambito delle proprie iniziative a supporto della comunità, l'Azienda pone particolare attenzione a tutte quelle categorie di persone più vulnerabili che vivono in situazioni di disagio a causa delle loro condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche e sociali.
L'approccio inclusivo dell'Azienda si riflette nelle costanti attività di ascolto e dialogo con i cittadini, le istituzioni e le associazioni del Terzo Settore sia a livello territoriale che in ambito nazionale, in un continuo processo di conciliazione dei relativi e legittimi interessi.
In linea con l'integrazione crescente della sostenibilità nel business aziendale, Poste Italiane intende rafforzare il proprio ruolo a sostegno delle necessità del contesto locale e della collettività, attraverso attività che possano avere un impatto reale sul territorio dal punto di vista sociale ed economico, sempre nella logica di operare valutando i bisogni espressi dalla società.
Obiettivo del Gruppo è, infatti, assumere un ruolo chiave nello sviluppo dell'intero sistema Paese e ricercare la costante integrazione tra esigenze della collettività e obiettivi aziendali, identificando progetti e iniziative che rispondono a interessi condivisi e generino un impatto concreto e misurabile sulla comunità
Tale approccio, che si riflette nella creazione di valore condiviso per l'Azienda e per i suoi stakeholder, rappresenta per Poste Italiane un'opportunità per coniugare la competitività con la creazione di valore sociale nel lungo periodo.
L'Azienda, ad inizio 2019, si è dotata di una Politica sulle iniziative per la comunità che definisce la strategia adottata da Poste Italiane nell'ambito dei propri interventi a supporto dello sviluppo socio-economico del territorio facendo specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, la Politica descrive i principali ambiti di intervento delle proprie iniziative quali: favorire l'accessibilità e inclusione delle categorie più a rischio di esclusione attraverso prodotti e servizi dedicati, promuovere la cultura e l'istruzione attraverso iniziative volte a favorire i valori culturali e il diritto all'istruzione e incoraggiare la sostenibilità economica e la connessione sociale attraverso la collaborazione con le amministrazioni centrali e locali, il Terzo Settore e le comunità locali per soddisfare i bisogni delle categorie più svantaggiate.
Le modalità di intervento a favore della comunità sono realizzate, in coerenza con i valori di riferimento del Gruppo, seguendo criteri trasparenti e rendicontabili, secondo procedure formalizzate tese a evitare ogni possibile conflitto di interesse di ordine personale o aziendale.
Nell'ambito delle proprie attività di sponsorizzazione e di donazione, Poste Italiane si è dotata di una specifica procedura che disciplina i processi aziendali in relazione alle iniziative di sponsorizzazione e donazione. La procedura disciplina i processi aziendali relativi alle modalità di esecuzione di attività di sponsorizzazione e di erogazioni liberali a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni locali che operano sul territorio. Tali contributi, come indicato anche all'interno della Politica Integrata di Gruppo, non possono essere utilizzati per celare atti di corruzione. Infatti, l'Azienda, prima della concessione dei contributi, effettua un processo di due diligence sulla base della rilevanza delle iniziative, la notorietà del potenziale partner, l'allineamento con gli obiettivi aziendali e i benefit attesi e, in seguito all'erogazione della concessione, svolge costanti valutazioni in relazione alla coerenza delle iniziative supportate rispetto al dettato contrattuale, al regolare svolgimento delle attività e specifici accertamenti circa la corretta esecuzione degli obblighi contrattuali. Per la valutazione delle richieste di sponsorizzazione e le erogazioni liberali è previsto il coinvolgimento del Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali.
Inoltre, con l'obiettivo di monitorare gli impatti delle iniziative implementate, facendo riferimento allo standard di classificazione e misurazione del modello London Benchmarking Group (LBG), Poste Italiane individua specifici indicatori di performance utili alla misurazione dei benefici delle iniziative sia per il business che per la comunità.
Nel corso del 2018, Poste Italiane ha sviluppato e gestito una serie di iniziative finalizzate a promuovere la sostenibilità ambientale, la solidarietà economica e l'inclusione sociale, di cui le più significative sono di seguito descritte.
Il Gruppo, in collaborazione con le principali istituzioni e amministratori locali, ha definito specifici interventi a favore della comunità attraverso il programma "10 Impegni a favore delle comunità nei Piccoli Comuni". L'iniziativa prevede l'attuazione, a partire dal 2019, di una serie di impegni concreti a supporto delle realtà locali con meno di 5.000 abitanti attraverso investimenti, servizi e opportunità dedicate. Sfruttando l'efficienza crescente dei 12.824 Uffici Postali e degli spazi digitali dell'Azienda ai quali ogni giorno accedono oltre tre milioni di persone, l'iniziativa si pone il duplice obiettivo di finalizzare e migliorare l'esperienza dei servizi forniti ai cittadini e di promuovere specifiche iniziative a supporto dello sviluppo del territorio, al fine di incidere positivamente sul tessuto sociale, favorire la crescita economica e sociale del Paese e, al contempo, rafforzare la presenza strategica dell'Azienda sul territorio. Gli impegni previsti, riportati all'interno del manifesto sull'iniziativa, includono:
In occasione della 33esima Giornata internazionale del Volontariato, il 5 Dicembre 2018 Poste Italiane ha presentato l'iniziativa "Valori ritrovati", presso la Cittadella della Carità della Caritas Diocesana della Capitale. Obiettivo dell'iniziativa è stata quella di destinare il contenuto dei pacchi non ritirati, o non consegnati – i c.d. "colli anonimi" o "colli abbandonati" – alle famiglie più bisognose tramite i canali di distribuzione degli "Empori della Solidarietà", il circuito di supermercati che fornisce gratuitamente prodotti di prima necessità alle famiglie bisognose.
Sfruttando il principio, in ottica di economia circolare, del riutilizzo della merce, "Valori ritrovati" rappresenta un esempio di soluzione concreta ed efficace in grado di preservare valore piuttosto che distruggerlo. Inoltre, la collaborazione con uno dei principali enti caritatevoli locali rafforza la presenza dell'Azienda per farsi promotore dello sviluppo del territorio attraverso iniziative di inclusione e di solidarietà sociale. Oltre al valore sociale, il progetto ha una forte impronta inclusiva in quanto consente alle famiglie bisognose di ricevere beni, (come, ad esempio, capi di abbigliamento, giocattoli, piccoli elettrodomestici, utensili per la casa) che normalmente non avrebbero la possibilità di acquistare.
A supporto dell'iniziativa, la rete di volontari di Poste Italiane ha partecipato all'attuazione di attività di distribuzione, immagazzinamento e svolgimento di pratiche amministrative relative alla gestione dei pacchi. A tal proposito, a partire da novembre 2018, è stato costituito il primo gruppo di volontari di Poste Italiane presso l'Emporio della Solidarietà di Roma, a cui è stata dedicata una sessione formativa a gennaio 2019. Con l'obiettivo di generare un impatto positivo sul territorio e contemporaneamente di promuovere sensibilità e consapevolezza sulla tematica della solidarietà e del riuso, nel corso del 2019 l'Azienda prevede l'attivazione dell'iniziativa presso gli Empori di Perugia e Pescara e la realizzazione della prima asta "solidale". In particolare, per i beni catalogati come di maggior pregio e/o non adatti o necessari ai fini del sostegno a supporto dei beneficiari degli Empori della Solidarietà, il contenuto dei pacchi sarà venduto nei mercatini locali, sui siti online dedicati e nelle aste "solidali". L'uso di canali alternativi agli Empori della Solidarietà è finalizzato ad alimentare il Fondo di Solidarietà, destinato a finanziare i percorsi di reinserimento professionale delle persone rimaste senza lavoro.
Nel corso del 2018 Poste Italiane, nell'ambito del progetto "Volontariato d'Impresa" che conta più di 1.000 dipendenti, ha ridefinito i propri processi e le modalità di sviluppo e gestione sulla base di tre aspetti fondamentali:
Oltre 1.000 dipendenti hanno partecipato al volontariato d'Impresa nel 2018
A supporto del raggiungimento dei criteri sopracitati, Poste italiane ha progettato il modello di funzionamento (in termini di processi, criteri e strumenti a supporto) del volontariato in Azienda, con riguardo alla fase di accreditamento delle Onlus, la presentazione e validazione dei progetti, il reclutamento e l'ingaggio dei volontari e la comunicazione sia verso l'interno che verso l'esterno.
Poste Italiane premiata per le iniziative a supporto dello sviluppo digitale dei piccoli comuni ai "Cresco Awards 2018"
Il 24 ottobre 2018, nell'ambito della 35ma Assemblea Annuale dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) presso la Fiera di Rimini, Poste Italiane ha partecipato alla cerimonia di
premiazione dei "Cresco Awards 2018", l'evento di riconoscimento delle iniziative dei Comuni italiani più efficaci nel sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori promosso dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI. Attraverso il "Cresco Award", Sodalitas intende creare una connessione tra Aziende e Comuni che lavorano sulla sostenibilità del territorio, avendo come punto di riferimento gli SDGs dell'Agenda 2030 definiti dalle Nazioni Unite.
Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2018 137
All'interno delle 15 imprese partner dell'iniziativa, Poste Italiane ha ricevuto il premio "Per lo sviluppo digitale dei piccoli Comuni" a seguito delle proprie iniziative a supporto dei Comuni di Canosa Sannita (provincia di Chieti), del Comune di Guardia Sanframondi (provincia di Benevento) e del Comune di Sovizzo (provincia di Vicenza).
Poste Italiane fornisce ai Comuni risultati vincitori la propria esperienza professionale e progettuale, attivando delle sessioni di consulenza che guidino gli enti locali prescelti nella realizzazione delle azioni. Per assicurare la buona riuscita del progetto, si avvarrà dei propri manager e di volontari d'impresa.
Sulla base dei valori fondanti della prossimità e del ruolo sociale promosso dall'Azienda, prende il nome il progetto P.A.I.N.T.
(Poste e Artisti Insieme Nel Territorio), iniziativa territoriale di riqualificazione e decoro degli Uffici Postali. Coerentemente con il ruolo di Poste Italiane e con la sua vicinanza ai territori e ai cittadini, attraverso tale progetto il Gruppo intende valorizzare la propria presenza sul tessuto sociale italiano, con l'obiettivo di rendere più concreta e visibile la propensione dell'Azienda verso il territorio e l'innovazione. L'iniziativa prevede la realizzazione di murales sulle pareti esterne di Uffici Postali diffusi sul territorio nazionale, trasformandoli così in punti di riferimento per il quartiere e per i cittadini. Attraverso dei contest on line che hanno coinvolto street artist di tutta Italia, l'Azienda ha individuato i migliori bozzetti per 21 murales che sono stati realizzati entro la fine del 2018. I "10 impegni per i Piccoli Comuni" costituisce il quadro di riferimento della seconda fase del progetto che, nell'ambito delle iniziative legate alla riqualificazione degli immobili, ha previsto l'identificazione di 20 Uffici Postali di Piccoli Comuni che saranno interessati, entro il 2019, dalla realizzazione di murales.
Poste italiane è sensibile alle iniziative sociali e alla volontà dei propri dipendenti di essere parte attiva del cambiamento sociale. Secondo il principio di impegno sociale, l'Azienda ha aderito alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata da Banco Alimentare Onlus, che permette di donare parte della propria spesa a chi ne ha bisogno. Poste Italiane ha messo a disposizione 162 mezzi aziendali per il trasporto dei generi alimentari donati. I dipendenti hanno partecipato sia in qualità di autisti che in veste esclusivamente di volontari presso i supermercati.

Il ruolo e la natura delle attività di Poste Italiane impongono un dialogo e un confronto costante con le istituzioni nazionali e internazionali, con le Regioni e con gli enti locali.
Secondo i principi di correttezza, professionalità, collaborazione e trasparenza riportati all'interno del Codice Etico, il Gruppo coopera attivamente con le Autorità (di Regolamentazione, Vigilanza e Giudiziarie) e le istituzioni pubbliche al fine di individuare soluzioni a supporto dei bisogni della collettività, promuovere lo sviluppo del territorio e favorire al contempo la crescita competitiva dell'Azienda.
Da sempre, infatti, Poste Italiane, anche considerata la sua missione, la presenza capillare e il contesto in cui opera, pone in atto un dialogo positivo con il decisore pubblico e intrattiene rapporti strutturati e costanti con le Autorità e le istituzioni attraverso un dialogo sistematico e trasparente, promuovendo la fattiva e corretta collaborazione, nel rispetto della più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge e dei provvedimenti regolamentari.
Tali attività di confronto sono improntate alla ricerca di soluzioni condivise che consentono di rispondere ai bisogni sociali della comunità, di incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'Azienda opera e, al tempo stesso, di accrescere la competitività e promuovere la continuità del business
Il dialogo istituzionale si svolge principalmente attraverso relazioni dirette con i diversi referenti istituzionali, al fine di favorire la conoscenza delle attività aziendali e la prevenzione di problematiche applicative conseguenti alle scelte del decisore pubblico in un'ottica di positiva collaborazione.
Con riguardo alle relazioni aventi ad oggetto tematiche di tipo legislativo, la relazione con il decisore pubblico è volta a favorire la conoscenza di una più ampia gamma di elementi di valutazione che consentono di analizzare l'impatto e le possibili conseguenze di una determinata normativa e a rappresentare al meglio proposte evolutive della normativa vigente.
La sinergia naturale tra la mission del Gruppo e le istituzioni permette di instaurare accordi e partnership strategiche a favore della collettività, che consentono l'attuazione di investimenti e iniziative tipicamente volti all'identificazione di offerte dedicate a servizi integrati innovativi, alla promozione della capillarità della rete postale per una tempestiva condivisione dei piani di programmazione e alla predisposizione di team territoriali che si focalizzano su tematiche specifiche30 .
Nel corso del 2018, inoltre, l'Azienda ha svolto specifiche attività di dialogo e collaborazione con Regioni ed enti territoriali che hanno portato alla sottoscrizione e attuazione di specifici accordi, quali:
Il Gruppo ha, inoltre, intrapreso specifiche iniziative di confronto propedeutiche alla sottoscrizione, prevista nel 2019, del Protocollo d'Intesa tra Poste Italiane, Regione Lazio e ANCI Lazio, volto a individuare forme di collaborazione per offrire ai comuni del Lazio, con meno di 5.000 abitanti, alcuni servizi aggiuntivi rispetto al servizio postale universale.
Tra le principali istituzioni locali e organi di regolamentazione e vigilanza con cui l'Azienda si interfaccia vi sono l'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (AGCom), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE),
30 Nel 2018, il supporto di Poste Italiane ad associazioni di categoria è stato pari a circa 3,6 milioni di euro.
il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A livello europeo e internazionale, inoltre, il Gruppo intrattiene rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC) e altre istituzioni e associazioni dei settori in cui opera.
A supporto del raggiungimento di tali obiettivi, il Gruppo è impegnato in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell'agenda politica a livello europeo e internazionale all'interno dei principali organi sopracitati e al rilascio di informazioni per finalità di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale nonché alla formulazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.
Nell'ambito delle organizzazioni postali internazionali, inoltre, il Gruppo partecipa attivamente alle iniziative volte a promuovere uno sviluppo sostenibile. In particolare, il Gruppo partecipa al programma EMMS (Environmental Monitoring and Measurement System) promosso da International Post Corporation, società cooperativa costituita da 23 operatori postali che lavorano circa l'80% dei volumi di traffico globale. Tale programma è stato lanciato nel 2008 con l'obiettivo di monitorare le emissioni di CO2 e valutare il livello di sostenibilità delle attività dei partecipanti, per ridurre l'impatto delle attività postali sull'ambiente. Il programma conta oggi 20 operatori partecipanti (oltre a 17 dei 23 membri di IPC, anche gli operatori del Brasile e del Sud Africa) che lo scorso anno hanno consegnato 250 milioni di invii e gestiscono complessivamente circa 51.640 km2 di superficie di edifici di proprietà, una flotta di 643mila veicoli e circa 1 milione e 782mila persone.
Nel 2018, il gruppo dei partecipanti ha rendicontato una riduzione delle emissioni di CO2 prodotte pari al 29.7% rispetto al dato di riferimento 2008, passando da 8.360 tonnellate a 6.111 tonnellate di CO2, con un risparmio complessivo di oltre 1,7 milioni di euro grazie alla riduzione dei costi di carburante e consumi energetici dal lancio del programma. Gli eccellenti risultati conseguiti confermano l'impegno degli operatori postali a contenere l'impatto sull'ambiente e testimoniano una crescente professionalità e competenza in materia, rendendo EMMS il primo programma di sostenibilità a livello di settore fondato sullo scambio di best practice e un modello concreto per lo sviluppo sostenibile. È proseguita anche nel 2018 l'adesione al progetto OSCAR (Online Solution for Carbon Analysis and Reporting) lanciato dalla Universal Postal Union (UPU, agenzia delle Nazioni Unite specializzata nel settore postale): una procedura semplificata per la rendicontazione delle emissioni inquinanti prodotte dalle attività degli operatori nei 192 Paesi membri UPU, applicando i principi fissati dal GreenHouse Gas Inventory Standard for the Postal Sector. Il Gruppo Poste Italiane contribuisce a tale attività di monitoraggio, rendicontando su base annuale le proprie emissioni; nel 2018 ha confermato il proprio posizionamento nella fascia medio-alta delle performance in termini di sostenibilità ambientale, contribuendo all'obiettivo di riduzione di ulteriori 2mila tonnellate di CO2 da emissioni dirette rispetto all'anno precedente.
Con particolare riferimento al settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, il Gruppo è indirizzato:
Postali, verifica dell'onere del servizio universale, regolamentazione dei giorni alterni della corrispondenza, ecc.).
• gestire le istanze provenienti dall'AGCom, in materia di regolamentazione e vigilanza del settore postale (es. richieste di informazioni, procedimenti sanzionatori, ecc.) e dell' AgID, in relazione alle attività del settore Pagamenti, Mobile e Digitale.
Ulteriore strumento di monitoraggio per il Gruppo si sostanzia nelle attività di ascolto periodico con i rappresentanti di istituzioni ed enti locali, le cui istanze sono oggetto di condivisione in termini di impatto sulle decisioni di business.
Oltre a promuovere le relazioni con le istituzioni menzionate, il Gruppo pone particolare attenzione al dialogo con le Associazioni dei consumatori, sia a livello nazionale che territoriale. Al riguardo, Poste Italiane ha stipulato un Accordo Quadro con 20 Associazioni, con l'obiettivo di migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi e generare un confronto costruttivo e trasparente fra le parti. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi definiti è stato istituito il "Cantiere Consumatori", un gruppo di lavoro e di consultazione permanente - formato da un portavoce di ogni Associazione e da rappresentanti di Poste Italiane - che in occasione di iniziative aziendali aventi un significativo impatto sulla clientela individua le migliori soluzioni per contemperare le reciproche esigenze.
Nell'ambito del Cantiere Consumatori, nel quale vengono presentate in anteprima alle Associazioni, prodotti e servizi di Poste raccogliendo suggerimenti e osservazioni, sono stati realizzati diversi incontri volti a rappresentare il nuovo modello di recapito Joint Delivery, il Bilancio di Sostenibilità, l'aggiornamento del servizio SPID, l'iniziativa di tutela sui "Fondi Immobiliari", il Piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali e le modifiche della carta della qualità.
Da sempre l'Azienda, sfruttando la vicinanza territoriale alle comunità e la capillarità della rete, fornisce supporto alle categorie tradizionalmente escluse, che, in ragione di specifiche condizioni personali o fisiche, non hanno un accesso diretto ai prodotti e servizi fondamentali necessari per il proprio sostentamento economico e il benessere sociale.
Principali capitali collegati
È in tale ottica che Poste Italiane, come indicato all'interno della Politica aziendale in materia e protezione dei diritti umani, si impegna a promuovere il diritto all'accessibilità e all'inclusione attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi che possono dare una risposta ai bisogni sociali espressi anche dalla popolazione residente nelle aree interne, periferiche o comunque soggette a situazione di svantaggio o deprivazione sociale e nella promozione e programmazione di iniziative di educazione finanziaria, in materia, soprattutto, di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e assicurazione.
A tal proposito, obiettivo del Gruppo è incidere nel supporto socio-economico delle comunità e fornire un'esperienza di acquisto più consapevole, favorendo al contempo la creazione di valore economico per l'Azienda e la restituzione di valore sociale per il territorio, coerentemente con la propria missione aziendale e la Politica sulle iniziative per la comunità del Gruppo Poste Italiane
Poste Italiane monitora le proprie iniziative e la propria offerta di prodotti e servizi attraverso iniziative di dialogo continue e strutturate quali, ad esempio, l'attività di confronto organizzata annualmente con i principali stakeholder al fine di monitorare le esigenze delle comunità e, in particolare, dei propri beneficiari e il relativo grado di soddisfazione in merito ai prodotti e servizi offerti.
Attraverso principi di serietà, affidabilità, ed eticità, Poste Italiane fornisce offerte dedicate a tutte le categorie di clienti a cui si rivolge, a seconda delle specifiche esigenze.
Al fine di rafforzare la vicinanza aziendale alle varie fasce di clienti, il Gruppo ricerca continuamente soluzioni innovative per i prodotti e i servizi offerti, anche grazie alla propria presenza capillare sul territorio.
A tal proposito, l'Azienda, in linea con l'evoluzione del modello di servizio e consulenza alla clientela, intende proporre una nuova idea di Ufficio Postale tramite, ad esempio, l'attribuzione di un
consulente dedicato agli specifici bisogni finanziari del cliente e la dotazione di strumenti in grado di stimolare il dialogo con i clienti sulla base delle loro priorità.
In particolare, in riferimento alle categorie senior, l'Azienda sta sviluppando presso i nuovi spazi all'interno degli Uffici Postali servizi e approcci di comunicazione dedicati – quali ad esempio la promozione dell'alfabetizzazione digitale tramite servizi di accoglienza e supporto tecnologico – assistenza dedicata ai clienti nello svolgimento delle pratiche e nella compilazione della modulistica e attività di informazione attraverso modalità dedicate e leggibili. A tal fine, la formazione dei dipendenti assume un'importante rilevanza, con particolare attenzione alla rete commerciale, al fine di garantire l'aggiornamento costante delle conoscenze e delle competenze delle proprie persone e soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.
Oltre a sostenere progetti di inclusione finanziaria già avviati nel corso del 2018, il Gruppo ha sviluppato specifiche iniziative dedicate alle categorie tradizionalmente escluse, finalizzate a promuovere l'inclusione sociale e l'integrazione culturale.
Tra i 10 impegni previsti del programma dedicato alle comunità dei piccoli Comuni, Poste Italiane prevede, entro il 2020, la demolizione di oltre l'80% delle barriere architettoniche presenti
all'interno dei 1.379 Uffici Postali dei piccoli Comuni e l'installazione di nuovi ATM per agevolare i servizi sul territorio attraverso il prelievo automatico nei 254 piccoli Comuni in cui non sono presenti Uffici Postali. A pochi mesi dalla condivisione del programma con i Sindaci dei Comuni interessati dall'iniziativa, l'Azienda ha attivato tutte le procedure necessarie e già da aprile 2019 sono previste le prime istallazioni di sportelli automatici Postamat.
Nell'ambito dei 10 impegni a favore delle comunità nei piccoli Comuni, l'Azienda si è impegnata a fornire, entro il 2019, aree e immobili di proprietà all'interno delle aree territoriali con meno di 5.000 abitanti, da destinare a fini sociali e di pubblica utilità a supporto della collettività. Nello specifico, sono stati identificati 12 immobili all'interno dei piccoli Comuni nelle regioni della Lombardia, Campania, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia,
+ 200 ATM installati nei piccoli Comuni per favorire l'inclusione finanziaria
Circa 1.000 consulenti "mobili" dedicati alla copertura dei territori più remoti
Parte del programma dedicato ai piccoli Comuni è il servizio di Tesoreria che Poste Italiane offre in partnership con Cassa Depositi e Prestiti. Tale servizio nasce, alla luce delle novità normative introdotte nel 2017 in materia, con l'obiettivo di fornire ai piccoli Comuni una risposta al fenomeno delle "gare deserte" dovuta alla minore partecipazione ai bandi di gara per la Tesoreria da parte del Sistema Bancario in particolare sui Comuni di dimensioni ridotte e/o allocati presso le aree più periferiche del Paese. Da fine 2018 sono 19 i Comuni che hanno deciso di avvalersi del servizio di Tesoreria di Poste Italiane ed oltre 60 sono le Richieste di Offerta ricevute da Poste in lavorazione. Inoltre Poste Italiane è in contatto con oltre 750 Comuni che hanno manifestato interesse per il servizio di Tesoreria e che hanno il servizio in scadenza nei prossimi anni.
Oltre 6.000 ATM dotati di guida vocale nel 2018 + 1.038 rispetto al 2016 (5.269)
L'attenzione per le categorie disabili si traduce nell'integrazione delle loro esigenze all'interno delle attività progettuali dell'Azienda,
attraverso le quali Poste Italiane mette a disposizione specifici strumenti, tecnologie e operatori dedicati che li supportano nell'inclusione finanziaria.
In tale ottica, in linea con le politiche di inclusione e di valorizzazione della diversity, l'Azienda ha sviluppato un'iniziativa sperimentale diretta all'assunzione di alcune persone non udenti che abbiano la piena conoscenza della lingua dei segni, da inserire negli Uffici Postali delle principali città metropolitane in sportelli dedicati ai clienti con lo stesso tipo di disabilità. Il progetto, oltre ad offrire una concreta opportunità occupazionale e un'occasione di professionalizzazione, ha l'obiettivo di fornire ai cittadini non udenti un servizio di prossimità, accessibile e personalizzato sulla base delle loro esigenze.
Inoltre, il Gruppo ha previsto una serie di iniziative finalizzate a promuovere il coinvolgimento dei colleghi non udenti e la loro partecipazione alla vita dell'Azienda. Tra queste, attraverso il "Progetto LIS – Laboratori Musicali Inclusivi", Poste Italiane ha previsto l'avvio di un cantiere pedagogico musicale con l'obiettivo di agevolare l'apprendimento della lingua dei segni.
Il progetto è articolato in due distinte tipologie di attività:
L'Azienda prevede, inoltre, l'utilizzo di interpreti LIS per rendere fruibili nel linguaggio dei segni i messaggi e le notizie più rilevanti presenti nei canali di comunicazione digitale e per supportare l'attività di formazione o lo svolgimento dei colloqui gestionali con i colleghi non udenti.
Infine, in tale ottica di inclusione, tutti gli ATM istallati sul territorio sono dotati di tastiere per persone cieche e ipovedenti. Gli ATM prevedono un sistema di guida alla navigazione tramite una serie di mappe grafiche a contrasto attivabili dallo schermo e l'utilizzo di una guida vocale completa tramite l'utilizzo delle cuffie inseribili nell'apposito jack.
Poste italiane con l'obiettivo di estendere la propria offerta di servizi ai cittadini stranieri e promuovere al contempo l'inclusione socio-economica delle comunità straniere all'interno del Paese ha istituito gli Uffici Postali multietnici dislocati su tutto il territorio. Gli Uffici Postali dedicati ai cittadini stranieri – multietnici o monoetnici a seconda delle esigenze del territorio – sono situati all'interno di aree con elevata concentrazione di cittadini stranieri o presso aree trafficate, come ad esempio nei pressi di stazioni ferroviarie.
All'interno dei 27 Uffici Postali multietnici attualmente attivi, nel corso dell'anno sono stati registrati più di 3 milioni di clienti serviti. Inoltre, in continuità con gli anni precedenti, nel 2018, sono state effettuate oltre 5 milioni di operazioni. Coerentemente con le numerose iniziative a supporto dell'inclusione delle categorie più svantaggiate, l'Azienda prevede l'attivazione di ulteriori Uffici Postali multietnici.
Inoltre, a supporto dei "Nuovi Italiani", Poste Italiane offre il servizio di trasferimento di fondi attraverso il sistema telematico Moneygram, che consente agli stranieri di effettuare rimesse nei paesi d'origine. Attraverso Moneygram, è possibile inviare e ricevere denaro in tutto il mondo, coprendo oltre 200 Paesi e territori. Il sistema prevede la trasmissione del denaro in "tempo reale" rendendo fruibile la somma inviata entro pochi minuti dalla richiesta di trasferimento.
In linea con il Codice Etico aziendale e i Principi di Buona Condotta, tutto il personale dell'ufficio postale garantisce la precedenza allo sportello ai clienti con disabilità motoria e visiva, alle future mamme e ai genitori con neonati.
A supporto dell'applicazione di tale principio, sono stati esposti in tutti gli Uffici Postali avvisi di cortesia all'interno di tutti gli UP che incentivano tale comportamento.
"Mese dei nonni", una iniziativa commerciale dedicata ai bisogni dei clienti over 65 (senior), a partire dal 2017 è alla sua terza edizione e prevede un'offerta integrata diversificata di prodotti e servizi in base ai diversi business del Gruppo. L'iniziativa,
3° edizione dell'iniziativa "Il Mese dei Nonni" dedicato ai clienti Senior
veicolata attraverso un piano di comunicazione dedicato e unico per tutto il Gruppo Poste Italiane, prevede una selezione di prodotti e servizi ad hoc, in alcuni casi proposti a condizioni promozionali, tra cui assicurativi (Postaprotezione Infortuni Senior Più, Postafuturo Da Grande, Poste Amici a 4 Zampe), mobile (PosteMobile Casa, Piano Creami Extra), finanziari (Quinto BancoPosta Pensionati, PostePay Evolution, agevolazioni sui prodotti Bancoposta), e di corrispondenza (offerte legate al risparmio Postale e il bollettino over 70).
Nel corso del 2018, è stata anche completata la fase di setup del Programma "Silver Economy" dedicato ai senior, con l'obiettivo di gestire in un unico quadro sinergico, tutte le azioni del Gruppo dedicate a questo importante segmento di popolazione.
Il programma è pluriennale e si dispiegherà a partire dai primi mesi del 2019, su diverse linee di azione:
Il "Risparmio che fa scuola" rientra tra le iniziative di maggior successo implementate dall'Azienda in materia di educazione finanziaria negli ultimi anni che si inserisce nella "Strategia nazionale per l'educazione finanziaria". Nata nel dicembre 2014 dal primo Protocollo di Intesa
firmato da Poste Italiane, Cassa Depositi e Prestiti e il
I 5 anni del "Risparmio che fa scuola": 19.900 Scuole coinvolte 1.000.000 Studenti 39.500 Kit inviati 346 Eventi nelle scuole
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), in occasione della 94° Giornata Mondiale del Risparmio, l'iniziativa è stata sviluppata con l'obiettivo di diffondere la cultura al risparmio finanziario nelle scuole ed educare i più giovani al risparmio. Il progetto prevede che le scuole coinvolte svolgano, in autonomia e in collaborazione con il territorio di riferimento, specifiche attività progettuali in materia di educazione finanziaria. Attraverso sessioni di confronto e dialogo all'interno di laboratori dedicati, corsi multimediali, attività ludiche ecc., i ragazzi vengono istruiti sul valore del risparmio in quanto strumento di progresso e benessere e alla sua utilità non solo in quanto strumento di crescita personale ma anche come elemento chiave nella costruzione di una cittadinanza attiva e responsabile, necessaria allo sviluppo e alla coesione sociale del territorio.
Nel corso della prima fase realizzativa del progetto, svoltasi nel triennio 2014-2017, il progetto ha visto la partecipazione di oltre 4.000 bambini all'interno delle 18 giornate di formazione sul tema dell'educazione finanziaria.
A dicembre 2017, i partner hanno rinnovato il protocollo, con durata quinquennale, ed è stato sviluppato un nuovo progetto educativo, indirizzato a studenti e docenti di ogni ordine e grado, più ricco di attività ed iniziative formative con l'obiettivo di coinvolgere 1 milione di studenti entro il quinto anno.
La nuova edizione de "Il Risparmio che fa scuola" promuove la Cittadinanza economica concentrando l'attenzione sul tema del risparmio multidimensionale come valore e strumento di progresso e di sviluppo personale e dell'intera comunità.
Il percorso didattico è diviso in 3 moduli tematici:
Inoltre, al fine di guidare le classi partecipanti lungo il percorso educativo, il progetto mette a disposizione degli insegnanti specifici strumenti formativi in modalità e-learning sul tema del risparmio, tra cui un corso di formazione gratuito di 25 ore sul tema "Il risparmio dinamico e multidimensionale e la Cittadinanza Economica", al termine del quale viene rilasciato un certificato delle competenze acquisite. Entro il 2022, è previsto lo svolgimento di oltre 130 eventi, distribuiti tra attività di laboratorio, lezioni interattive e sessioni di dialogo sul tema. Tale rinnovo prevede, inoltre, nuove modalità di coinvolgimento ad hoc volte a rafforzare
l'apprendimento attivo, come ad esempio tramite il supporto di animatori e giochi per stimolare i ragazzi all'apprendimento.
In continuità con le iniziative promosse negli ultimi anni tese a innalzare tra la popolazione la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali - obiettivo di significativa valenza sul piano sociale e istituzionale in quanto fattore abilitante l'adozione di scelte consapevoli in un contesto economico in costante evoluzione - l'Azienda ha previsto il lancio del progetto "Educazione Finanziaria" che ha l'obiettivo di definire, in collaborazione con le competenti funzioni, un piano di interventi a supporto della crescita delle conoscenze e della cultura finanziaria della clientela e dei cittadini.
| Principali Capitali |
Obiettivi | Target | Outcome |
|---|---|---|---|
| Migliorare il tempo medio di gestione dei reclami |
⦁ 15 giorni mediamente necessari per la gestione dei reclami entro il 2020 |
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| Aumentare la Customer Satisfaction | ⦁ +4% entro il 2022 |
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| Sviluppare il modello di servizio tramite l'attribuzione di un Consulente Dedicato ai clienti |
⦁ 13.000 Consulenti Dedicati presenti nella rete commerciale entro il 2022 |
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| Sviluppare le conoscenze e competenze della rete commerciale |
⦁ 6,5 milioni di ore di formazione alla rete commerciale entro il 2022 |
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| Diminuire i consumi di carta grazie alla dematerializzazione delle operazioni commerciali |
⦁ -30 milioni di pagine consumate entro il 2019 |
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| Dotare gli Uffici Postali di modalità di gestione dematerializzata |
⦁ 100% degli Uffici Postali dotati di modalità di gestione dematerializzata entro il 2019 |
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| Coinvolgere i clienti e dipendenti di Poste Italiane tramite piattaforme web |
⦁ 30.000 clienti e 6.000 dipendenti coinvolti nella piattaforma Panel web "DilloaPosteItaliane" entro il 2019 |
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| Certificare la tutela della Privacy negli ambiti aziendali del Gruppo |
⦁ 20% degli ambiti aziendali del Gruppo certificabili entro il 2022 |
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| Evolvere i servizi digitali offerti attraverso l'adozione della tecnologia Blockchain |
⦁ Avvio di 4 progetti pilota basati su tecnologia Blockchain entro il 2019 |
Principali capitali collegati
L'orientamento al massimo impegno nell'ottica di un miglioramento costante della qualità di prodotti e servizi offerti alla clientela è elemento centrale della strategia del Gruppo.
Poste Italiane ritiene essenziale che i rapporti con i propri clienti siano improntati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza, nel costante impegno alla soddisfazione delle loro aspettative. A tal riguardo il Codice Etico statuisce che le società
Miglioramento dei risultati relativi alle misurazioni della customer experience per l'anno 2018 pari a circa 81% (+3%) rispetto al 2017 pari a circa 79%
del Gruppo improntino i propri rapporti con la clientela sulla base di competenza, professionalità, cortesia, trasparenza, correttezza e imparzialità. Tali valori e principi improntano le norme essenziali di comportamento con il cliente, assicurando relazioni proficue e durature e fornendo un'informativa esauriente e accurata sui prodotti e servizi, in modo da consentire scelte consapevoli ed evitando di creare aspettative improprie.
A tale scopo, Poste Italiane dichiara massima attenzione al cliente e si pone, nell'ambito delle proprie attività, il duplice obiettivo di garantire un'esperienza di qualità a un livello di eccellenza e, al contempo, stabilire un rapporto di fiducia con il cliente, andando oltre la mera fruizione del prodotto o del servizio tradizionale
Il monitoraggio puntuale della qualità erogata e percepita dal cliente, sia a livello relazionale che transazionale, rappresenta lo strumento per ottimizzare le proprie attività operative, garantendo prodotti e servizi con elevati standard qualitativi.
In tale ottica, il riconosciuto valore attribuito alla soddisfazione del cliente è dimostrato dalla volontà aziendale di prevedere un obiettivo di Customer Experience per tutti i destinatari del programma "Management By Objectives" (MBO). In particolare, per il 2018 l'Azienda ha deciso di assegnare, in continuità rispetto all'anno precedente, l'indicatore denominato "Customer Experience Gruppo Poste Italiane" all'Amministratore Delegato, alla Funzione di Controllo Interno e a tutte le funzioni di staff. Tale indicatore monitora la qualità percepita dai clienti per i più importanti prodotti, servizi e canali del Gruppo Poste Italiane.
L'attenzione a soddisfare le esigenze dei clienti è dimostrato dal numero significativo di risorse impiegate in ambito di qualità. In particolare, all'interno del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione,
l'organizzazione aziendale impiega circa 1.200 figure professionali distribuite a livello territoriale e centrale che effettuano attività mirate di misurazione, prevenzione e miglioramento, supportando quotidianamente la gestione operativa e indirizzando le azioni da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Il grado della customer experience dei clienti negli Uffici Postali cresce da 8,4 del 2016 a 8,7 nel 2018
Il presidio dedicato all'affidabilità aziendale di Poste Italiane, operando nell'ambito del secondo livello di controllo, monitora i processi e l'affidabilità aziendale per rafforzare i processi operativi e commerciali rispetto ai livelli di servizio dichiarati negli indicatori di qualità e performance ed ha come obiettivo ultimo il miglioramento della reputazione e dell'immagine aziendale.
La primaria attenzione riservata alla qualità viene espressa nella Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane che, in riferimento alle tematiche di qualità, documenta il proprio impegno di continua integrazione della stessa all'interno della strategia di sviluppo aziendale, affinché tutti i processi che concorrono alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di un prodotto o servizio siano oggetto di mappatura nell'ambito dei sistemi di gestione della qualità.
Il Gruppo Poste Italiane ritiene essenziale che i rapporti con i propri clienti siano improntati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza, nel costante impegno alla soddisfazione delle loro aspettative. Pertanto, la Politica Integrata di Gruppo in materia di qualità statuisce che le società del Gruppo, nell'ambito della propria autonomia e indipendenza, recepiscano la Politica, adeguandola alle proprie dimensioni e al proprio contesto organizzativo e operativo, nonché a specifiche norme applicabili (ad esempio del settore Finanziario e Assicurativo).
Per raggiungere il massimo dell'efficacia e dell'efficienza dei processi, delle attività e delle risorse, Poste Italiane ha deciso di adottare un Sistema di Gestione Integrato che accorpa gli aspetti significativi di tutti i sistemi di gestione attualmente presenti, al fine di allineare i processi aziendali e rendere sempre più flessibile la distribuzione capillare delle procedure aziendali. Nello specifico, Poste Italiane S.p.A. ha implementato un efficace Sistema di Gestione della Qualità, in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015, con cui si impegna a svolgere le proprie attività attraverso l'adozione dei seguenti principi:
Il Sistema di Gestione della Qualità è volto ad assicurare che i prodotti e servizi forniti soddisfino le aspettative dei clienti e i requisiti cogenti applicabili, oltre a consentire il continuo miglioramento delle prestazioni per accrescere la posizione aziendale competitiva sul mercato. Il Sistema, infatti, rappresenta uno strumento fondamentale per definire le regole e i limiti applicabili al controllo di qualità a tutti i livelli. Eventuali anomalie sono debitamente registrate e segnalate grazie alla realizzazione di specifici audit e verifiche periodiche.
Il modello gestionale in materia di qualità del servizio e prodotto offerto parte dal dialogo con i clienti e consente di entrare in sintonia reciproca per identificare e soddisfare al meglio i bisogni nel tempo. Tale attenzione è caratterizzata da:
Nell'ottica di superare le principali problematiche e perfezionare la qualità erogata verso i clienti, in riferimento ai Servizi Finanziari è stata istituita l'iniziativa "Customer Centricity", organizzata su circa dodici cantieri primari (es. evoluzione Front End commerciale, definizione Customer Relationship Management unico, assistenza clienti, ecc.) e nell'ambito del settore Pagamenti, Mobile e Digitale è stato definito il programma "Qualità PostePay", teso a ripensare in maniera critica i processi e sistemi sulla base delle segnalazioni ricevute e avviare cantieri di attività che ridisegnano il processo in ottica di cliente.
BOX – "Dillo a Poste Italiane" - clienti e dipendenti, le due facce della stessa medaglia e testimonial del percorso di innovazione cliente-centrico intrapreso dall'Azienda
La centralità del cliente per Poste Italiane si riflette nel suo continuo coinvolgimento come si evince dal programma "DilloaPosteItaliane", la panel community online con cui il Gruppo coinvolge direttamente i propri clienti e dipendenti nella progettazione di prodotti, servizi e soluzioni digitali. L'iniziativa, si inquadra nel percorso di innovazione intrapreso dal Gruppo nel quale intende coinvolgere attivamente i propri clienti e dipendenti affinché possano diventare co–protagonisti nella creazione di nuovi prodotti e servizi e aiutare l'Azienda a migliorare sempre di più quelli attuali.
I clienti invitati e che aderiranno all'iniziativa, parteciperanno a sondaggi, forum e gruppi di discussione su prodotti e servizi del Gruppo Poste Italiane mediante la piattaforma online www.dilloaposteitaliane.it. Sarà anche possibile stabilire un filo diretto tra i clienti e i manager di Poste Italiane tramite web-chat periodiche su tematiche specifiche.
Le iniziative di ascolto potranno essere lanciate da Poste Italiane, Banco Posta e PostePay, in qualità di promotori dell'iniziativa. Per questo motivo sono stati creati i diversi brand, "DilloaPosteItaliane", "DilloaBancoPosta" e "DilloaPostePay", per personalizzare le singole iniziative rivolte ai Clienti a seconda della Funzione o società del Gruppo che le lancerà.

La piattaforma panel "Dillo a Poste Italiane" sarà uno strumento di grande supporto al business per progettare i nuovi prodotti e servizi, poiché le Funzioni e le società del Gruppo, attraverso l'accesso alle funzionalità di back-end della piattaforma, avranno a disposizione una serie di informazioni dettagliate sui clienti e sulle singole attività di ricerca, potendo leggere i risultati in tempo reale, durante lo svolgimento stesso delle attività di ricerca.
Nell'ottica di dare valore al contributo dei clienti e massima trasparenza sui risultati delle iniziative, sul sito www.dilloaposteitaliane.it, nella sezione "I nostri progetti" i clienti stessi avranno visibilità di quanto il Gruppo ha realizzato anche grazie al loro contributo.
Ad oggi, l'iniziativa è stata rivolta esclusivamente ai clienti con l'obiettivo di estenderla, entro il primo semestre del 2019, anche ai dipendenti, selezionati tra coloro che hanno rapporti diretti con la clientela e che possano condividere con l'Azienda i bisogni e i desideri dei clienti con cui si interfacciano quotidianamente.
Per le società in ambito Assicurativo, il Gruppo ha progettato e attivato azioni di caring verso i clienti tramite l'erogazione di campagne telefoniche outbound e l'invio di messaggi di tracciatura di lavorazioni relative a processi core (es. sinistri, reclami, ecc.) nonché di fidelizzazione della clientela. In merito al settore Pagamenti, Mobile e Digitale, tra le attività finalizzate al miglioramento gestionale dei processi di utilizzo e fruizione dei prodotti e servizi di pagamento, Poste Italiane ha istituito un tavolo di lavoro permanente "Cantiere Qualità e Conformità".
In tale contesto viene attribuita fondamentale rilevanza ai reclami e alle altre istanze con cui i clienti manifestano la propria insoddisfazione in quanto la loro corretta e puntuale valutazione e gestione rappresenta un utile indicatore del livello di servizio, costituisce un elemento che concorre alla valutazione e
gestione dei rischi operativi e reputazionali e, in particolare, dei rischi di non conformità e di condotta. L'andamento dei reclami viene comunicato ai vertici aziendali attraverso sistemi di reporting specifici, svolti con cadenza settimanale e mensile. A tal proposito, tutte le società del Gruppo hanno implementato procedure specifiche che definiscono i principi e le regole di gestione dei reclami approvate e riviste periodicamente dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
L'impegno verso la qualità, declinata in termini di rispetto dei tempi e delle modalità di esecuzione delle attività, sancita anche dalla sigla dell'Accordo Quadro con 20 associazioni dei consumatori ad aprile 2018, trova una sua traduzione concreta nella creazione di un presidio organizzativo unico teso al rafforzamento centralizzato nella gestione dei reclami, finalizzato a un efficace confronto con i consumatori e alla veloce e facile risoluzione delle controversie. Inoltre, in ottica di customer centricity, sussiste una Funzione responsabile della definizione di linee guida di Gruppo funzionali al disegno della User Experience multicanale e all'implementare di sistemi di controllo che consentono di identificare eventuali criticità e mettere in opera azioni proattive per trattenere i clienti e ridurre al minimo le defezioni.
Poste Italiane ha partecipato all'edizione italiana dell'indagine Webranking by Comprend 2018-2019, promossa da Lundquist. La ricerca ha sottoposto l'Azienda (insieme ad altre 110 società italiane quotate tra quelle a maggiore capitalizzazione) a un test di trasparenza con l'obiettivo di misurare il divario tra le informazioni presentate dalle aziende e le richieste degli stakeholder. Il Webranking 2018 posiziona Poste Italiane tra i
"Best Improver" con una crescita di 16 posizioni in classifica, dalla 28esima del 2017 alla 12esima, (punteggio di 72 su 100), attestandosi tra i best improver (il punteggio del 2017 si è attestato a 28, con un incremento del 19%). Il risultato ottenuto è in linea con il crescente impegno di Poste Italiane nell'implementazione di sistemi di gestione e canali di comunicazione trasparenti, in un sistema complessivo di miglioramento della governance aziendale. Il sito web di Poste Italiane è un fondamentale strumento di comunicazione al fine di garantire agli stakeholder – dai fornitori e partner ai clienti, nonché investitori e comunità finanziarie – una maggiore disclosure e trasparenza informativa31 . Nel corso del 2018 Poste Italiane ha continuato ad arricchire il proprio sito corporate, posteitaliane.it, con l'obiettivo non solo di presentare le attività e i risultati di business raggiunti ma anche la propria visione strategica e l'attenzione ai temi della legalità e della social responsability.
Principali capitali collegati
In un mercato in rapida evoluzione che richiede un continuo sviluppo del proprio business, la capacità di competere di Poste Italiane si esprime attraverso l'innovazione, cuore pulsante e
31 In particolare, le sezioni "Investitori", "Governance" e "Contratti trasparenti" contengono tutte le informazioni rilevanti relative al financial reporting, alla composizione degli organi societari, ai sistemi di governance e alle strategie aziendali, nonché informazioni dettagliate sulle procedure di affidamento lavori e servizi e i contratti, in una prospettiva di massima tutela delle dinamiche di libera concorrenza nel mercato.
chiave per l'individuazione, l'interpretazione e la promozione del cambiamento al fine di favorire una cultura dell'innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti. Alla luce delle complessità e della varietà dei settori in cui l'Azienda opera, la sfida è, infatti, valorizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalla notevole quantità di dati disponibili, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali e ambientali. Inoltre, l'evoluzione tecnologica rende necessario dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati di cyber security, tesi alla tutela dei dati personali, degli asset tangibili e intangibili e della proprietà intellettuale.
La digitalizzazione diventa, quindi, uno strumento essenziale per rispondere in maniera tempestiva ai
molteplici stimoli esterni e per azionare una strategia efficace a tutti i livelli dell'organizzazione. Inoltre, è in grado di creare esternalità positive sulla società, incidendo sulla riduzione degli impatti ambientali e favorendo l'inclusione sociale, grazie a nuove modalità di accesso alle informazioni, ai prodotti e ai servizi.
Nel 2018 650.000 richieste attraverso i canali social
BOX – L'immagine di Poste Italiane sui social network

Il 2018 ha segnato un significativo sviluppo delle attività di comunicazione attraverso il canale Linkedin di Poste Italiane, posizionando l'Azienda al secondo posto nella classifica "Talent Awards - Best Employer Brand with 10.000 + Employees on LinkedIn" che premia i brand che sono riusciti ad utilizzare al meglio la
piattaforma per finalità di "employer branding", riuscendo a raggiungere e coinvolgere il proprio target grazie alla condivisione di contenuti di impatto e accattivanti.
I canali social sono anche utilizzati per fornire assistenza e informazioni ai clienti attraverso un'esperienza utente semplice e vicina alle abitudini quotidiane dei consumatori. Nel 2018, sui canali social di Poste sono
state gestite oltre 650 mila interazioni e richieste di assistenza, garantendo un elevato livello di risposta sia in termini di tempestività che di percentuale di risposte in relazione al numero di richieste. Grazie a queste attività, Poste Italiane nel 2018 – posizionandosi immediatamente dopo le principali telco italiane – si è collocata stabilmente nella Top 10 delle aziende italiane

nella classifica "Socially devoted", stilata dalla società SocialBakers, leader mondiale nelle soluzioni di monitoraggio dei social network.
A tal proposito, a partire dal 2015, Poste Italiane ha avviato un importante percorso di trasformazione che sta coinvolgendo tutto il Gruppo e che ha molteplici obiettivi: porre sempre di più il cliente al centro delle strategie; valorizzare la rete degli Uffici Postali in sinergia con i canali digitali; sviluppare modalità di accesso e fruizione multicanali; rafforzare il ruolo di Poste Italiane come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione e favorire l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale.
Elementi distintivi di tale percorso sono la presenza di un'area di business dedicata (Pagamenti, Mobile e Digital), che funge da centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo, la società PostePay, il più grande Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) d'Italia che ha integrato i servizi di telecomunicazione precedentemente erogati da PosteMobile con la monetica e con i sistemi di pagamento. PostePay ha l'obiettivo di valorizzare i canali di distribuzione di Poste Italiane grazie a un modello "ibrido", che combina la rete fisica più grande e capillare d'Italia e il mondo digitale, e creare nuovi canali, prodotti e servizi integrati, soprattutto nell'acquiring, nell'e-commerce e nei pagamenti mobili e digitali.
Grazie a questa strategia, sono già state implementate soluzioni digitali innovative nelle diverse Strategic Business Unit del Gruppo. Tra queste, si segnalano, a titolo di esempio, il ritiro digitale delle raccomandate inesitate, il postino telematico, l'evoluzione dei servizi di risparmio postale in ottica digital, il servizio di Identità digitale PosteID abilitato al Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID) e il servizio PostePay Connect, il primo prodotto integrato in ambito pagamenti e mobile che consente di gestire, tramite un'unica App, i servizi di telefonia e di pagamento in modo intuitivo e sicuro.
Anche dal punto di vista dei processi, Poste Italiane ha introdotto innovazioni digitali. Ad esempio, il Gruppo ha implementato il primo processo di vendita "full digital" di un prodotto finanziario in ambito Risparmio Postale: il "Libretto Dematerializzato". Tale novità permette al cliente di richiedere l'apertura del Libretto Nominativo Ordinario o del Libretto Smart in forma dematerializzata, in alternativa alla tradizionale versione cartacea, con la possibilità di accedere ai servizi digitali grazie anche all'App BancoPosta e la possibilità di gestire le proprie spese direttamente in App grazie alla soluzione di Personal Financial Management (PFM). Parallelamente, si è investito nell'automazione dei processi di smistamento, spedizione e tracciatura dei pacchi e sono stati avviati progetti di innovazione finanziati dalla Commissione Europea in ambito logistica.
Infine, a supporto del percorso di Digital Transformation intrapreso dall'Azienda, Poste Italiane ha definito specifici principi in ambito digital all'interno dell'IT Vision 2022 con l'obiettivo di favorire digitalizzazione, incremento produttivo e semplificazione delle attività operative di business. L'applicazione di tali principi prevista su tutte le nuove progettualità - si traduce, ad esempio, nell'adozione di specifiche soluzioni a supporto della rivoluzione digitale, quali l'utilizzo di applicazioni Cloud native, l'integrazione di Robotica e Bots (software che, accedendo alla Rete, sono in grado di svolgere i compiti più vari in maniera completamente autonoma), la realizzazione di applicazioni disponibili in mobilità e l'adozione di "advanced analytics" e Internet of Things (IoT).
In linea con l'attenzione di Poste Italiane all'integrazione del canale fisico e digitale, il Gruppo ha ampliato la collaborazione con Microsoft a supporto del proprio piano di Digital Transformation ed è entrata a far parte del consorzio globale Hyperledger, che raggruppa oltre 260 operatori mondiali, appartenenti a diversi settori industriali.
La collaborazione con Microsoft ha l'obiettivo di far evolvere la Customer Experience, adottando una piattaforma cloud di Customer Relationship Management (CRM). Il progetto punta sull'unificazione della piattaforma di CRM per le Strategic Business Unit e retail e si sposa con il più ampio Piano Industriale del Gruppo per massimizzare il valore della più grande rete distributiva italiana ai fini di una crescita sostenibile. Grazie alla partnership strategica con Microsoft, che fa leva in primis sulla flessibilità della piattaforma cloud, Poste Italiane indirizzerà una visione completa e sempre aggiornata dei propri clienti e delle attività in corso, in modo da ottimizzare l'esperienza e offrire servizi sempre più integrati.
L'adesione al consorzio mondiale Hyperledger è finalizzata, invece, allo sviluppo di uno standard open source per la blockchain e altre tipologie di Distributed Ledger Technologies (DLT). In una fase nella quale l'evoluzione digitale abilita rapidamente nuovi servizi, la sicurezza dei dati appare sempre più importante. In questo contesto la blockchain si candida a costituire una risposta efficace ai problemi di sicurezza, trasparenza, interoperabilità e privacy, e Poste Italiane è impegnata a renderla di facile fruizione per porla al servizio del sistema Paese.


In ottica di tutela del business e conseguimento degli obiettivi strategici e operativi, il Gruppo considera di importanza strategica garantire la protezione del patrimonio informativo dell'Azienda, dei propri clienti e degli altri stakeholder, e assicurare la sicurezza delle transazioni.
Per l'Azienda rappresenta un impegno, oltre che un valore fondamentale, garantire elevati livelli di sicurezza nella selezione e nell'uso dei propri sistemi informatici al fine di tutelare clienti e cittadini e contrastare il crimine informatico. Pertanto, a livello organizzativo è stato creato un polo unico a presidio dei rischi relativi alla sicurezza delle informazioni e ai sistemi informativi.
A testimonianza della specifica attenzione dedicata al tema, obiettivo del Gruppo è proseguire nella continua ricerca e successiva diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate per fronteggiare i rischi informatici e promuovere l'innovazione tecnologica
Garantire adeguati livelli di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati, delle informazioni e dei servizi erogati alla clientela, rende necessario dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati, tesi alla tutela dei dati personali, degli asset tangibili e intangibili e della proprietà intellettuale. Per tale ragione, in
Nel 2018 - 47% delle violazioni di sicurezza informatica e degli incidenti cybersecurity (circa 16) rispetto al 2017 (circa 30)
coerenza con le esigenze di business, Poste Italiane ha sviluppato e adottato un apposito framework di sicurezza informatica che, a partire dagli obiettivi definiti nella Policy di Sicurezza Informatica, prevede metodologie specifiche per l'analisi del rischio informatico, interventi trasversali e progetti tecnologici necessari a garantire il corretto funzionamento delle piattaforme di sicurezza, attività di "Security by Design" e infrastrutture tecnologiche di sicurezza trasversali. Completano il framework la gestione integrata dei flussi informativi provenienti dai diversi presidi di sicurezza informatica e un Sistema di Gestione Integrato della Qualità IT e Sicurezza che recepisce gli aspetti evidenziati da standard internazionali e da benchmark di settore. L'adozione di tale framework assicura un idoneo livello di performance dei presidi di sicurezza, un'adeguata resilienza dei servizi di business e consente di alimentare i flussi informativi verso gli organismi di controllo interno e/o le Autorità di riferimento.
Nel mese di aprile 2018, l'intesa è stata siglata tra l'Amministratore Delegato di Poste Italiane e il Capo della Polizia nonché Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Lo storico rapporto collaborativo tra la Polizia Postale e delle Comunicazioni, specialità della Polizia di Stato, e Poste Italiane ha permesso di conseguire nel corso degli anni ottimi risultati, ma ha richiesto anche l'adeguamento alla rapida evoluzione delle attività e dei servizi offerti da Poste Italiane, soprattutto con riferimento ai sistemi di pagamento per l'e-commerce, nonché ai servizi finanziari e assicurativi, per i quali si è reso necessario intensificare l'attività di controllo e di aggiornamento delle strutture di security, sia fisiche sia informatiche. Il nuovo accordo riguarda in particolare la prevenzione e la repressione degli illeciti che coinvolgono prodotti e processi produttivi dei servizi offerti dal
Gruppo Poste Italiane, le attività di vigilanza negli Uffici Postali durante i periodi di pagamento programmati, la creazione di task-force funzionali allo studio dei nuovi scenari di frode informatica, nonché nuovi strumenti di cyber security. E' prevista, infatti, una particolare attenzione sul fronte della tutela degli utenti e della sensibilizzazione in materia di utilizzo e gestione dei servizi finanziari, soprattutto sul web. Poste Italiane e Polizia Postale hanno il comune obiettivo di ridurre rischi e reati, quali l'indebito utilizzo di carte di credito, phishing, acquisizione di dati personali sensibili, frodi informatiche e truffe.
Per la gestione e il monitoraggio delle attività di sicurezza informatica è previsto un Sistema di Gestione delle attività e l'implementazione di piattaforme dedicate, quali "PPS Web", composta da moduli dedicati alla governance, valutazione e reporting del rischio di sicurezza informatica, "NEMESI", piattaforma di Big Data Analysis utilizzata per l'individuazione di comportamenti anomali o a rischio, e "MASM", piattaforma di Mobile Security utilizzata per garantire il monitoraggio della disponibilità e del funzionamento delle App ufficiali e non ufficiali di Poste Italiane.
Al fine di istituire un presidio unico, a livello di Gruppo, per tutte le attività e le responsabilità inerenti l'ambito della Privacy, lo scorso anno è stata costituita una Funzione dedicata, con il compito di garantire la corretta applicazione dei principi e delle regole di protezione dei dati personali. La struttura si occupa, inoltre, di assicurare gli adempimenti connessi alla normativa in materia di protezione dei dati personali, con specifico riferimento alle innovazioni introdotte a seguito dell'entrata in vigore del General Data Protection Regulation (GDPR).
Nell'ottica di una gestione uniforme dei dati personali e di compliance rispetto alle recenti richieste normative in materia, il Gruppo si è dotato di un sistema regolamentare aziendale composto dalle Linee Guida Privacy, adottate per garantire una gestione conforme alle disposizioni di legge, e della Linea Guida Sistema di Gestione della protezione dei dati personali, intesa a garantire un sistema di gestione dei dati personali uniforme a livello di Gruppo e conforme alle disposizioni del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR) e alla normativa italiana vigente. Nel dettaglio, la Linea Guida illustra il modello privacy aziendale, i principi di Privacy by Design e Privacy by Default, che sanciscono rispettivamente l'incorporazione della privacy fin dalla progettazione e la garanzia per impostazione predefinita, nonché i principali processi adottati dal Gruppo Poste Italiane e le relative responsabilità, ai fini dell'efficace gestione dei rischi in materia di protezione dei dati personali.
In particolare, il valore fondante di tale protezione è espresso nella privacy policy del Gruppo Poste Italiane.
Il Gruppo Poste Italiane considera la protezione dei dati personali valore fondamentale cui ogni società del Gruppo deve ispirarsi nella propria attività quotidiana
Per assicurare l'efficace adempimento degli obblighi previsti dal GDPR e garantire il miglioramento continuo del sistema di gestione, è stato definito un Framework Privacy che individua i principali ambiti tematici di riferimento e i presidi organizzativi e tecnici implementati. Il Framework consente di realizzare un'attività continua di valutazione e verifica dei livelli di maturità raggiunti.
Inoltre, è stato nominato dal vertice aziendale il Data Protection Officer del Gruppo Poste Italiane, figura introdotta dal GDPR, quale esperto in materia privacy, con il compito di favorire l'osservanza della normativa e verificare l'efficacia delle misure di protezione dei dati personali.
Per assicurare il presidio a livello di Gruppo delle attività di cyber security e data protection, già dal 2013 l'Azienda ha dato vita al Computer Emergency Response Team (CERT), costituito da una squadra di esperti di sicurezza informatica.
In particolare, il CERT si occupa di prevenzione, analisi e protezione dalle minacce informatiche, al fine di innalzare le capacità di difesa dell'Azienda, e di sensibilizzazione, per promuovere e diffondere a livello nazionale la conoscenza e la consapevolezza sulla sicurezza informatica. In ottica di condivisione e scambio reciproco delle conoscenze in ambito cyber security, il CERT ha il compito di coordinare tutte le attività di risposta alle emergenze informatiche e di mantenere relazioni con altre istituzioni pubbliche e private ai fini di proteggere le reti informatiche proprie e del sistema Paese.
I servizi e le attività svolte dal CERT hanno l'obiettivo di indirizzare la gestione della sicurezza delle informazioni detenute e trattate dall'Azienda, al fine di contenere, entro limiti accettabili, il rischio di compromissioni della riservatezza, dell'integrità e della disponibilità delle informazioni così da evitare possibili conseguenze negative in termini di danni sia d'immagine che economici.
A Novembre 2018 è stata avviata l'iniziativa strategica di definizione del modello di Crisis Management e Business Continuity Management (modello CM/BCM) di Poste Italiane, con l'intento di rafforzare la resilienza dell'Organizzazione, ovvero la capacità di anticipare, prepararsi, rispondere
e adattarsi al cambiamento e agli inconvenienti improvvisi. In tal senso sarà sviluppato e applicato un nuovo modello che includerà tutti i servizi del Gruppo interessati da tali logiche in coerenza con le esigenze di business, gli standard di riferimento, le normative vigenti, le linee guida e le best practice di settore.
Nell'ambito delle attività del CERT si inserisce Altair, il portale di sensibilizzazione sui temi della cybersecurity rivolto ai dipendenti Poste Italiane. Tale portale si propone di essere un punto di riferimento per la sensibilizzazione sui temi della cybersecurity, non solo per gli esperti di settore, ma soprattutto per un pubblico più generale, tramite l'utilizzo di linguaggi e contenuti pensati per soddisfare le esigenze di entrambe le tipologie di utenti.
Altair spazia da temi più specifici, come segnalazioni relative a nuovi malware, campagne di spam o cyberspionaggio, a notizie quotidiane sul mondo cyber e hi-tech. Vengono offerti aggiornamenti sugli eventi formativi in programma, contenuti divulgativi dedicati all'approfondimento di temi di cybersecurity, guide e link utili per aumentare la propria consapevolezza "informatica" durante la navigazione in rete.
- 47% degli incidenti di sicurezza informatica rispetto al 2017
- 4 milioni di euro per gli investimenti in progetti di Business Continuity
Management
| Principali Capitali |
Obiettivi | Target | Outcome |
|---|---|---|---|
| Aumentare il numero di mezzi elettrici dedicati ai servizi di Posta, Comunicazione e Logistica |
⦁ +70% di mezzi elettrici in flotta entro il 2020 |
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| Aumentare la quota di mezzi "green" (elettrici, ibridi elettrici, metano e GPL) dedicati ai servizi di Posta, Comunicazione e Logistica |
⦁ 17% della flotta composta da mezzi "green" entro il 2020 |
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| Ridurre i chilometri complessivamente percorsi attraverso l'incremento del First Time Delivery Success |
⦁ 90% dei pacchi consegnati al primo tentativo entro il 2019 |
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| Diminuire i consumi energetici totali del Gruppo da fonti non rinnovabili |
⦁ -7,5 GWh energia elettrica consumata dagli immobili da fonti non rinnovabili entro il 2022 |
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| Diminuire i consumi energetici totali del Gruppo da fonti rinnovabili |
⦁ -32,8 GWh energia elettrica totale consumata dagli immobili entro il 2022 |
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| Diminuire le emissioni GHG dirette totali del Gruppo (Scope 1) |
⦁ -2.584 tCO2e emesse da energia diretta consumata dagli immobili entro il 2022 |
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| Diminuire le emissioni GHG indirette totali del Gruppo (Scope 2) |
⦁ -9.132 tCO2e emesse da energia indiretta consumata dagli immobili entro il 2022 |
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| Certificare i processi Corporate secondo lo standard ISO 14001 e ISO 50001 |
⦁ 100% processi Corporate certificati ISO 14001 e ISO 50001 entro il 2019 |
Principali capitali collegati
La protezione dell'ambiente è una priorità che il Gruppo Poste Italiane ha statuito nel proprio Codice Etico, nel quale riconosce l'importanza della salvaguardia dell'ambiente come bene primario e si assume l'impegno di promuovere, nell'ambito delle proprie strutture, un uso razionale delle risorse e un'attenzione alla ricerca di soluzioni innovative per garantire una riduzione degli impatti ambientali – diretti e indiretti – generati dalla propria attività.
Obiettivo dell'Azienda è, infatti, diffondere una cultura di tutela dell'ambiente, definendo al contempo in via sistematica piani di azione settoriale per la gestione efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia circolare, al fine di ridurre la propria impronta ecologica
Qualità dei prodotti e dei servizi significa, quindi, anche l'implementazione di strumenti di autoregolamentazione in materia ambientale ed energetica, in conformità non solo alle leggi e ai regolamenti applicabili, ma anche agli obiettivi italiani, europei e internazionali in materia di sviluppo sostenibile.
A livello organizzativo, un'unica Funzione centrale dedicata ha il compito di presidiare gli ambiti di responsabilità ambientale collegati al patrimonio immobiliare, con il compito di garantire l'ottemperanza alle disposizioni normative vigenti sull'uso dell'energia, il monitoraggio e la misurazione dei consumi, l'individuazione delle fonti di risparmio e la definizione di progetti di efficientamento e gli obiettivi di riduzione dei consumi.
Al fine di aumentare la consapevolezza dell'impatto che le azioni quotidiane hanno sull'ambiente di tutti coloro che operano stabilmente o temporaneamente nelle società del Gruppo, l'Azienda, a inizio 2019, ha adottato una Politica di Sostenibilità Ambientale con l'intento di condividere con i clienti, la società civile e gli stakeholder in generale, gli impegni che si è assunta di rispettare, nonché i principi, le regole e gli strumenti che intende adottare al fine di garantire il rispetto delle normative e degli standard internazionali.
Obiettivo della Politica è, quindi, prevenire, gestire e, ove possibile, ridurre gli impatti ambientali generati dalle proprie attività operative, in particolare, provenienti dall'utilizzo degli immobili e dalle attività logistiche e di trasporto, siano esse svolte direttamente o tramite fornitori e partner.
L'approccio adottato dall'Azienda in ambito di sostenibilità ambientale si ispira ai principi di: efficienza nell'uso delle risorse, innovazione a supporto di un'economia low-carbon, prevenzione e riduzione dell'impatto sull'ambiente - mediante l'analisi dei potenziali rischi ambientali, la riduzione dei rifiuti prodotti e l'eliminazione degli sprechi - e promozione della cultura dell'ambiente, attraverso la propria rete di volontariato aziendale e la collaborazione con associazioni ambientaliste.
Tale documento definisce i tre principali ambiti di intervento individuati da Poste Italiane su cui sono avviati progetti e attività in grado di rispondere efficacemente alle esigenze più avvertite dalla comunità, tenendo conto degli obiettivi delle maggiori istituzioni pubbliche e private internazionali e nazionali, con particolare riferimenti alle Nazioni Unite e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In particolare, le priorità ambientali del Gruppo riguardano:
Il Gruppo si è dotato di un Sistema di Gestione in conformità alla normativa vigente e alle best practice nazionali e internazionali. Le società Postel S.p.A. e SDA S.p.A. hanno conseguito la certificazione UNI EN ISO 14001 del proprio sistema di gestione ambientale. Il sistema è composto da norme interne per la gestione ambientale implementate al fine di assicurare la puntuale identificazione degli impatti ambientali più rilevanti e l'adozione delle più efficaci misure gestionali e di mitigazione, attraverso uno strutturato sistema di monitoraggio delle prestazioni grazie alla realizzazione di audit e verifiche periodiche.
In linea con quanto previsto dalla norma le due società del Gruppo si sono dotate di politiche in materia ambientale, in particolare:
Attraverso le attività di stakeholder engagement e un sistema di monitoraggio - strutturato in diversi strumenti, tra cui verifiche mensili sullo stato di avanzamento dei consumi e analisi di benchmark svolte per gruppi
omogenei di edifici - il Gruppo individua e analizza il ventaglio dei rischi legati agli aspetti ambientali più significativi e fissa obiettivi di presidio, di contenimento e ottimizzazione delle proprie prestazioni.
96% di energia elettrica generata da fonti rinnovabili
Al fine di assicurare il presidio dei consumi e ridurre l'impatto ambientale e i costi, il Gruppo ha provveduto alla contrattualizzazione di un fornitore unico per l'energia elettrica e uno per il gas, in modo da disporre di una base organica dei consumi delle singole utenze per ciascun mese di fornitura.
Nel 2018, è proseguito il piano di ottimizzazione dell'uso di energia che introduce iniziative finalizzate all'abbattimento degli sprechi tramite l'installazione e l'attivazione di rilevatori di consumi di energia che permettono di monitorarne l'andamento, analizzare i consumi, condurre misurazioni presso le sedi più energivore ed eseguire il corretto settaggio di temperature e orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento. A tal proposito, Poste Italiane ha previsto, già per il 2019, un sistema di Energy management che sarà esteso progressivamente a tutto il Gruppo.
In un'ottica di responsabilità ambientale, il Gruppo considera l'efficienza energetica uno degli elementi principali per poter coniugare crescita economica e sviluppo sostenibile.
In tale contesto, la strategia adottata dal Gruppo può essere ricondotta ai seguenti assi strategici di intervento:
• Fonti rinnovabili. Al fine di promuovere le fonti rinnovabili, Poste Italiane ha puntato sulla diffusione del fotovoltaico integrato negli edifici, realizzando infrastrutture orientate a ridurre la dipendenza da fonti fossili.
Il Gruppo, in ottica di riduzione del prelievo di energia elettrica dalla rete nazionale, dei costi complessivi di approvvigionamento e di compensazione degli aumenti di tariffa previsti, ha previsto l'aumento del proprio parco di autoproduzione con l'installazione di pannelli fotovoltaici sui propri immobili.
• Smart building. Ridurre al minimo gli impatti ambientali degli immobili del Gruppo con riferimento all'utilizzo di energia, consumi idrici, rifiuti e consumo di materie prime attraverso l'implementazione di specifici interventi, strettamente dipendenti da analisi preventive e sistemi di monitoraggio costante. A tal proposito, in ottemperanza agli obblighi previsti dal D.lgs. 102/2014, che prevede la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica, il Gruppo effettua continue diagnosi energetiche, attraverso un sistema di monitoraggio del prelievo di energia elettrica, basato su una rete di misuratori collegati a un sistema centrale di raccolta dei dati, in grado di formulare una reportistica sui consumi energetici di ogni singolo sito, potendo così individuare i siti critici, in termini di consumi elevati. La redazione delle diagnosi energetiche deve avvenire a opera di Esperti in Gestione dell'Energia (EGE) certificati secondo la UNI CEI 11339:2009 e per tale motivo è stato avviato un percorso di certificazione del personale interno.
L'Azienda ha intrapreso un percorso di integrazione di specifiche iniziative di smart building all'interno delle priorità strategiche aziendali in materia di impatto ambientale. In tale ottica, Poste Italiane ha previsto la selezione di specifiche soluzioni tecnologiche relative all'automatizzazione degli apparati di Building Automation, Energy Management e Space Management, all'interno della rete nazionale di edifici del Gruppo. Inoltre, con l'obiettivo di monitorare i propri consumi energetici, identificare eventuali aree di miglioramento e pianificarne la relativa riduzione, il Gruppo intende dotarsi di un apposito sistema di controllo relativo all'informatizzazione delle fatture di luce e gas relative al consumo energetico dei propri immobili. Oltre a fornire uno strumento a supporto della gestione del processo di verifica delle fatture di luce e gas legate ai contratti con fornitori esterni, tale piattaforma fornirà uno strumento di verifica degli andamenti storici dei consumi e delle tariffe di mercato.

Il Gruppo Poste Italiane, dislocato capillarmente su tutto il territorio nazionale, riconosce la propria responsabilità ad assumere un ruolo distintivo nella creazione di valore sostenibile per le comunità in cui opera, in cui la dimensione ambientale ricopre un ruolo chiave.
Alla luce del potenziale grado di incidenza sulla riduzione degli impatti ambientali, l'Azienda non può prescindere dalla sostenibilità ambientale nell'erogazione dei propri servizi postali e logistici tramite l'adozione di soluzioni meno impattanti.
Infatti, l'uso razionale delle risorse naturali nel rispetto dei princìpi etici e di responsabilità sociale e l'attenzione alla ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente, sono le priorità che il Gruppo Poste Italiane ha definito nel proprio Codice Etico, nel quale sono enunciati i principi fondamentali a cui ispirarsi per garantire le migliori performance ambientali.
Alla luce dell'evoluzione tecnologica, della crescente innovazione e della continua evoluzione normativa del settore, Poste Italiane intende porre sempre più attenzione al continuo rinnovamento della propria flotta con mezzi più ecologici, nella razionalizzazione delle distanze percorse, nella corretta gestione dei rifiuti, nello sviluppo di infrastrutture per la ricarica dei mezzi dei clienti e nella richiesta di requisiti minimi ambientali ai fornitori dei trasporti esternalizzati
Al fine di garantire un approccio gestionale chiaro e uniforme degli aspetti ambientali, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Politica in materia che esprime l'impegno dell'Azienda a mitigare gli impatti ambientali connessi ai propri processi aziendali fondamentali e incoraggia lo sviluppo di soluzioni di trasporto green per le attività logistiche e per la mobilità del personale anche mettendo a disposizione dei dipendenti una flotta aziendale composta da mezzi ibridi ed elettrici (per maggiori dettagli si veda il paragrafo "Impatti ambientali degli immobili").
In linea con l'approccio dell'Azienda volto a privilegiare l'uso efficiente di fonti rinnovabili e la razionalizzazione del consumo di energia da fonti fossili, nel corso del 2018 le due principali
strategie aziendali che hanno portato benefici in termini di sostenibilità ambientale sono riconducibili al nuovo modello di recapito "Joint Delivery" e al piano di evoluzione green della flotta aziendale.
In particolare, Poste Italiane ha deciso di adottare un radicale ripensamento della propria rete di recapito e del proprio modello di funzionamento attraverso l'implementazione del nuovo modello di recapito, che prevede il passaggio da un assetto a rete unica (operante solo di mattina dal lunedì al venerdì), a un assetto a due reti che si differenziano per le modalità di consegna e tipologia di prodotto. In particolare, il nuovo modello prevede:
Tale nuovo modello di funzionamento, caratterizzato da una variazione della frequenza di recapito, comporta una diminuzione dei chilometri percorsi e un minor fabbisogno di mezzi.
Il forte impegno del Gruppo nel migliorare le proprie performance ambientali è rintracciabile, in termini di strategia sui trasporti, a partire dagli anni 2000 con l'introduzione di mezzi a 4 ruote alimentati a metano che hanno interessato il 15% della flotta, seguito dall'introduzione di "Free Duck" (quadricicli elettrici) e la fornitura in full rent di mezzi a 4 ruote ad alimentazione alternativa (autovetture e furgoni a metano, autovetture GPL/ibride e furgoni elettrici).
In linea con i più importanti operatori europei, al fine di posizionare la rete dei portalettere sul mercato delle consegne di pacchi generati dalle vendite online, nel 2018 Poste Italiane ha previsto un nuovo mix della flotta di ultimo miglio (ad oggi costituita da 27.500 mezzi di cui circa 13.000 ciclomotori) attraverso l'introduzione di veicoli a 3 ruote in sostituzione dei mezzi a 2 ruote.
Tali nuove tipologie di mezzo risultano, infatti, particolarmente idonee a:
• operare, attraverso l'impiego di modelli ad alimentazione elettrica, nelle aree cittadine soggette a limitazione del traffico e in casi di blocco della circolazione, valorizzando al contempo il percorso di "mobilità ecologica", già intrapreso nel passato con l'introduzione in flotta di quadricicli elettrici.
Nel corso del 2018, l'orientamento aziendale verso la sostenibilità e la sicurezza per la consegna di lettere e pacchi si intensifica grazie all'aumento della quota green della flotta aziendale di ultimo miglio.
Poste Italiane viaggia ad energia pulita grazie all'introduzione sul territorio nazionale di 345 motocicli a tre ruote alimentati elettricamente, che si inserisce in un ampio piano di rinnovo del parco mezzi dei portalettere. I nuovi motocicli sono alimentati elettricamente al 100%, hanno una potenza di 4 kW che garantisce una velocità massima in linea con i limiti imposti dal codice della strada nei centri abitati e sono dotati di un'autonomia energetica tale da permettere ai portalettere di consegnare la corrispondenza giornaliera con una sola ricarica. La particolare conformazione del veicolo a tre ruote, inoltre, ne aumenta la stabilità e la sicurezza per il conducente e permette l'installazione di uno speciale baule che aumenta la quantità di pacchi e lettere trasportabili: fino a 210 litri, contro i 76 dei motocicli tradizionali.
Infine, in ottica di identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell'ambiente, ulteriore prova dell'impegno aziendale in ottica di sostenibilità ambientale è testimoniato, nel corso dell'anno, dalla rivisitazione dei capitolati di gara in riferimento a ditte terze che prestano servizi di trasporto all'Azienda. Nello specifico, Poste italiane richiede ai propri fornitori, oltre il possesso di tutti i requisiti imposti dalla normativa vigente, anche chilometri percorsi e litri di carburante consumati per mezzo di una reportistica dedicata con cadenza trimestrale. Inoltre, l'Azienda pone in atto verifiche tecniche sui mezzi provenienti dalle ditte terze che effettuano attività di trasporto, al fine di pianificare, in caso di valutazioni poco soddisfacenti, le opportune azioni da intraprendere.
| Principali Capitali |
Obiettivi | Target | Outcome |
|---|---|---|---|
| Monitorare il rating ESG degli emittenti presenti nei portafogli gestiti direttamente |
⦁ 100% degli emittenti sotto monitoraggio ESG entro il 2019 |
||
| Richiedere l'adozione della Politica di Investimento Responsabile di Poste Vita ai gestori terzi |
⦁ 100% dei gestori terzi coinvolti entro il 2019 |
||
Il tema dell'integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) all'interno dei tradizionali processi di investimento costituisce una delle principali declinazioni delle politiche di sostenibilità aziendale. Attraverso
l'attuazione di efficaci processi di investimento, il settore finanziario può aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica, dando un contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese. Nell'ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato

Principali capitali collegati
al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l'integrazione di principi ESG nei processi di investimento di Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR.
Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno aderito ai Principles for Responsible Investments (PRI) delle Nazioni Unite impegnandosi formalmente a integrare le tematiche ESG nell'analisi e nei processi decisionali riguardanti gli investimenti e a incorporare tali tematiche nelle relazioni intrattenute con le controparti. Tale scelta deriva dalla convinzione che integrare fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di investimento sia un elemento necessario per perseguire performance sostenibili nel tempo, ridurre il profilo di rischio dei portafogli e agire in linea con i principi di integrità e trasparenza.
Principi, obiettivi e modalità di gestione del tema dell'investimento responsabile sono stati formalizzati all'interno della Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società, e di BancoPosta Fondi SGR
Con il fine di influenzare positivamente la gestione dei portafogli di investimento e dare, allo stesso tempo, una risposta concreta ai bisogni sociali e ambientali espressi dalla società, la Politica stabilisce il principio generale della valutazione sistematica delle operazioni d'investimento anche sulla base del profilo ambientale, sociale e di governance degli emittenti degli asset presenti nei portafogli finanziari – siano essi "corporate" o "governativi" – e dei relativi gestori. Inoltre, la stessa specifica i settori esclusi dell'universo direttamente investibile che violano i principi umanitari fondamentali definiti dalle Convenzioni ONU (mine anti-uomo, bombe a grappolo, uranio impoverito, armi biologiche, armi chimiche, armi a frammentazione invisibile, laser accecanti, armi incendiarie, fosforo bianco). La Politica prevede, inoltre, l'istituzione di processi strutturati per la gestione e il monitoraggio dell'efficacia dell'approccio adottato attraverso specifici principi, attività, ruoli e strumenti.
Nel corso del 2019, anche l'altra società del Gruppo impegnata nel settore degli investimenti, BancoPosta Fondi SGR, porterà a conclusione l'adozione di una propria politica di investimento responsabile.
Nell'ottica di adottare strumenti che permettano il monitoraggio dei rischi extra finanziari potenzialmente presenti in un portafoglio investito, il Gruppo Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno incaricato VigeoEiris, agenzia internazionale di rating sociale ed ambientale, di effettuare un'analisi ESG del proprio portafoglio in relazione rispettivamente agli investimenti diretti e indiretti per valutarne il livello di responsabilità sociale.
La valutazione, effettuata sulla base di norme e convenzioni universalmente riconosciute, emanate da organismi internazionali in materia di diritti umani, diritti dei lavoratori e tutela ambientale, quali l'ONU, l'OCSE, gli ILO, ha riguardato gli emittenti imprese, sia per gli investimenti azionari, sia obbligazionari corporate, misurando la loro capacità di gestire le relazioni con i portatori di interesse. Il processo di valutazione si è concluso con l'attribuzione di uno score ESG finale (0 min – 100 max) per ogni impresa.
Il punteggio medio ponderato dei portafogli analizzati è risultato pari a 49/100 in relazione alle gestioni del Gruppo Poste Vita e a 48/100 in merito alle gestioni di BancoPosta Fondi SGR per gli emittenti imprese. Tale risultato è superiore alla valorizzazione ESG del benchmark Ishares MSCI World ETF, utilizzato come termine di confronto, pari a 38/100 alla stessa data.
Attraverso l'attuazione di efficaci processi di prevenzione dei rischi, il settore assicurativo può aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere lo sviluppo economico, dando un
contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese. Poste Vita ha aderito ai Principles for Sustainable Insurance promossi dalle Nazioni Unite con l'obiettivo di diventare una delle realtà più influenti nella diffusione di una cultura sostenibile nelle operazioni assicurative.

Principali capitali collegati
Con l'adesione ai PSI, Poste Italiane conferma l'obiettivo del Gruppo di valutare i rischi e opportunità ESG, sviluppare soluzioni innovative nel settore assicurativo e contribuire alle performance di business. Questo approccio si traduce in un vantaggio competitivo, nella capacità di creare valore nel lungo periodo e nel miglioramento della percezione del Gruppo da parte di tutti gli stakeholder.
Con l'obiettivo di formalizzare tale impegno ad allineare i modelli di business con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, Poste Vita ha adottato una Politica di Assicurazione Responsabile, documento che descrive l'approccio che la società intende assumere in relazione alla gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori ambientali, sociali e di governance all'interno dei tradizionali processi di assicurazione
Con il fine di assicurare una gestione del rischio consistente da parte della Compagnia, la Politica stabilisce il principio della valutazione sistematica dei fattori di contesto economici, sociali e ambientali che possono avere impatto sulle persone e, quindi, sul business aziendale nel lungo termine. Questo processo consente di assicurare un'adeguata mitigazione delle possibili minacce e individuare nuove opportunità di business che possono portare allo sviluppo di prodotti assicurativi sostenibili, in particolare a valenza sociale e ambientale. La Politica prevede, inoltre, l'istituzione di processi strutturati per la gestione e il monitoraggio dell'efficacia dell'approccio adottato attraverso specifici principi, attività, ruoli e strumenti.
Nello sviluppo dell'offerta di servizi assicurativi, Poste Vita ha l'obiettivo di includere, ove sostenibile, categorie sociali più vulnerabili che meritano attenzioni particolari quali giovani, anziani e persone con particolari patologie. Nell'ambito dei piani individuali pensionistici, Postaprevidenza Valore è la forma pensionistica complementare con il maggior numero di aderenti in Italia (975.000 clienti registrati a fine 2018). Come è noto soprattutto per le generazioni più giovani il gap previdenziale prospettico differenza fra la pensione obbligatoria di base attesa e l'ultimo stipendio da lavoratore, in altri termini quanto necessario a mantenere il proprio tenore di vita - è un valore consistente. In tale contesto, il legislatore italiano nel ridisegnare la previdenza pensionistica ha puntato sullo sviluppo della previdenza complementare. A tal proposito, Postaprevidenza Valore rappresenta, per una fetta rilevante della popolazione, un'importante progetto di integrazione alla pensione di base.
Un altro ambito in cui il Gruppo ha un ruolo rilevante è quello dei prodotti cosiddetti di "puro rischio". In considerazione della rilevanza del cosiddetto "mortality gap delle famiglie", inteso quale differenza fra le risorse disponibili e quelle necessarie a mantenere un adeguato tenore di vita delle persone vicine all'assicurato in caso di decesso di quest'ultimo, Affetti Protetti si propone come polizza Vita che ha l'obiettivo di fornire la protezione ai superstiti. A fine 2018, circa 191.000 polizze sono state sottoscritte con un capitale medio assicurato di 93.000 euro e un premio medio annuo pari a 144 euro.
Considerando il crescente trend dell'invecchiamento in Italia e nell'ottica di fornire un supporto concreto per affrontare le difficoltà dell'età avanzata, Poste Vita ha sviluppato il prodotto Sempre Presente, un prodotto che garantisce una rendita all'assicurato in caso di perdita dell'autosufficienza, ossia un sostegno economico che consenta di fronteggiare le spese relative all'assistenza gravando il meno possibile sui propri cari. Nel 2018, sono stati stipulati circa 16.600 contratti con una rendita media assicurata di 622 euro e un premio medio annuo pari a 369 euro.
Posta protezione dal Mondo, è la polizza dedicata alle persone di cittadinanza straniera regolarmente residenti in Italia che offre in un unico prodotto garanzie sugli infortuni e assistenza alla persona, al fine di rendere più serena la permanenza in Italia. Il prodotto risponde alle esigenze di chi, trovandosi a vivere in un Paese diverso dal proprio, desidera tutelare se stesso e le persone care e ricevere un concreto supporto nelle situazioni di maggiore necessità. In particolare, protegge l'assicurato dagli infortuni subiti sia durante l'attività professionale, sia extra professionale, nell'arco delle 24 ore. Posta protezione dal Mondo è caratterizzato da una proposizione, garanzie semplici (infortuni in caso di grave invalidità permanente superiore al 60%, garanzia morte per infortunio, prestazioni di assistenza studiate specificatamente per il target) e da un prezzo accessibile (60 euro annui). Tale polizza contribuisce a creare una maggior integrazione sociale, permettendo di salvaguardarsi attraverso un prodotto assicurativo economicamente alla portata di tutti.
Infine, la Compagnia, nello sviluppo di prodotti nel settore cosiddetto "property", valuta l'introduzione di garanzie assicurative che rappresentano per i clienti un valido strumento di trasferimento del rischio afferente a fenomeni ambientali quali eventi atmosferici e catastrofi naturali che possono derivare anche da cambiamenti climatici. Ove possibile e tecnicamente sostenibile, la Compagnia valorizza elementi di mitigazione del rischio ambientale che contribuiscano ad una maggiore resilienza dei beni oggetto di copertura rendendoli maggiormente assicurabili, compresi sistemi di efficienza energetica. Con l'obiettivo di fornire un supporto concreto alle popolazioni che vivono in zone soggette a eventi catastrofali, Poste Assicura ha recentemente ampliato i propri prodotti e servizi, offrendo la Polizza casa 360 che garantisce il risarcimento dei danni subiti, oltre che per il rischio tradizionale dell'incendio ed degli eventi atmosferici (compresi quelli riconducibili ai cambiamenti climatici), anche per il terremoto e per il crollo da qualsiasi causa. Il prodotto, su richiesta fornisce in dotazione un dispositivo elettronico che consente di monitorare continuamente le condizioni della propria casa e un servizio di assistenza attivo 24 ore su 24. La Polizza consente di scegliere il piano di copertura e relativi piani di garanzia secondo le proprie esigenze. Il prodotto è a forte carattere inclusivo, in quanto le garanzie Terremoto e Crollo hanno lo stesso prezzo sia nelle aree ad alto rischio sismico che in quelle a basso rischio il che contribuisce a rendere disponibili le coperture assicurative dove c'è maggior bisogno. Nel 2018, circa 23.000 polizze sono state erogate.

Le tabelle che seguono raccolgono gli indicatori degli standard del Global Reporting Initiative insieme ad altri indicatori che Poste Italiane ritiene importante pubblicare per illustrare la propria performance, distinti in base ai sei pilastri della Strategia del Gruppo.
[GRI 102-7] Capillarità sul territorio (*)
| 2016 | 2017 | 2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Unità | Risorse | Unità | Risorse | Unità | Risorse | |
| Operation Area Manager | 6 | 26 | 6 | 25 | 6 | 26 |
| Filiali | 62 | 780 | 62 | 784 | 64 | 730 |
| Totale | 68 | 806 | 68 | 809 | 70 | 756 |
(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo SDA S.p.A.
[GRI 102-7] Capillarità sul territorio(*)
| 2016 | 2017 | 2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Unità | Risorse | Unità | Risorse | Unità | Risorse | |
| Centri Operativi Territoriali | 12 | 621 | 12 | 552 | 10 | 519 |
(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo Postel S.p.A.
[GRI 201-1] Valore economico generato, distribuito e trattenuto
| Valore economico generato (milioni di euro) | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Valore economico generato dal Gruppo | 10.776 | 10.726 | 10.863 |
| Valore economico distribuito (milioni di euro) | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Valore economico distribuito agli stakeholder | 9.917 | 9.828 | 9.418 |
| - Fornitori | 3.082 | 2.992 | 3.118 |
| - Dipendenti | 5.808 | 5.682 | 5.584 |
| - Finanziatori | 73 | 153 | 43 |
| - Pubblica Amministrazione | 507 | 447 | 92 |
| - Comunità | 3 | 5 | 5 |
| - Azionisti (*) | 444 | 549 | 576 |
(*) Il valore si riferisce alla proposta di distribuzione sottoposta all'Assemblea del 28 maggio 2019.
| Valore economico trattenuto (milioni di euro) | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Valore economico trattenuto dal Gruppo | 859 | 898 | 1.445 |
|---|---|---|---|
| ---------------------------------------- | ----- | ----- | ------- |
[GRI 205-1] Società analizzate per rischio corruzione(*) e copertura(**) dei processi a rischio corruzione con interventi di audit
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Numero totale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla corruzione |
17 | 18 | 18 |
| Numero totale delle società del Gruppo | 26 | 25 | 25 |
| Percentuale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla corruzione |
65 | 72 | 72 |
| Percentuale di copertura dei processi a rischio corruzione con interventi | |||
| di audit (***) | |||
| Alta copertura | 67 | 94 | 68 |
| Media copertura | 33 | 3 | 19 |
| Bassa copertura | - | 3 | 13 |
(*) L'analisi per rischio corruzione delle società del Gruppo è stata svolta nell'ambito delle valutazioni per la definizione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001.
(**) La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali.
(***) I dati si riferiscono a Poste Italiane SpA.
[GRI 205-3] Segnalazioni gestite dal Comitato Valutazione
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Segnalazioni gestite | 282 | 290 | 230 |
| di cui in ambito corruzione | 23 | 23 | 7 |
| di cui risultate fondate | 1 | - | - |
| 2016 | 2017 | 2018 (*) | |
|---|---|---|---|
| Totale dipendenti | 99.963 | 56.052 | 40.060 |
| di cui: | |||
| Dirigenti | 179 | 261 | 471 |
| Quadri | 12.441 | 6.726 | 6.383 |
| Impiegati | 87.343 | 49.065 | 33.206 |
(*) Nell'anno 2018, la formazione anticorruzione erogata all'interno del corso online "Il D.Lgs. 231/2001 – Il valore dei nostri comportamenti e le norme sulla responsabilità d'impresa" ha visto l'attivazione di due campagne formative che sono state entrambe indirizzate alla totalità della popolazione aziendale. A tal proposito, 1.376 risorse hanno partecipato sia alla prima campagna formativa che alla seconda.
Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali(*)
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Percentuale gare espletate sulla base di criteri ambientali | 30,8 | 40,4 | 34,1 |
(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alla soglia comunitaria che presentino specifici aspetti ambientali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. ISO 14001, ISO 50001, veicoli ibridi/elettrici, veicoli a basso impatto ambientale, Criteri Ambientali Minimi, utilizzo di materiali riciclabili nelle forniture, ecc.). I dati si riferiscono a Poste Italiane SpA.
Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali (*)
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Percentuale gare espletate sulla base di criteri sociali | 42,3 | 39,4 | 45,5 |
(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alla soglia comunitaria che presentino specifici aspetti sociali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. SA8000, OHSAS 18001, ecc.). I dati si riferiscono a Poste Italiane SpA.
[GRI 412-1] Attività sottoposte a valutazione sul rispetto dei diritti umani
| 2016 | 2017 | 2018 | ||
|---|---|---|---|---|
| Società del Gruppo | ||||
| Numero delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul | 26 | 25 | 25 | |
| rispetto dei diritti umani | ||||
| Numero totale delle società del Gruppo | 26 | 25 | 25 | |
| Percentuale totale delle società del Gruppo sottoposte a valutazione | 100 | 100 | 100 | |
| sul rispetto dei diritti umani |
| Medio | Puntuale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Organico stabile | 2016 | 2017 | 2018 | 2016 | 2017 | 2018 | |
| Dirigenti | 733 | 732 | 690 | 748 | 699 | 672 | |
| Quadri | 16.113 | 15.859 | 15.582 | 15.807 | 15.481 | 15.192 | |
| Impiegati | 119.772 | 114.767 | 109.879 | 115.947 | 111.251 | 106.801 | |
| Totale unità a tempo | |||||||
| indeterminato | 136.658 | 131.358 | 126.151 | 132.502 | 127.431 | 122.665 | |
| Contratti di | |||||||
| apprendistato | 32 | 12 | 21 | 23 | 4 | 134 | |
| Totale | 136.690 | 131.370 | 126.172 | 132.525 | 127.435 | 122.799 |
| Organico flessibile | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Contratti di | ||||||
| somministrazione | 11 | 27 | 169 | 3 | 50 | 315 |
| Contratti a tempo | ||||||
| determinato | 4.545 | 6.643 | 8.019 | 4.211 | 9.070 | 9.224 |
| Totale | 4.556 | 6.670 | 8.188 | 4.214 | 9.120 | 9.539 |
| Totale organico | ||||||
| stabile e flessibile | 141.246 | 138.040 | 134.360 | 136.739 | 136.555 | 132.338 |
[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di contratto e genere, distinti per linea di business (*)
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale |
| contratto | |||||||||
| Contratto Stabile(**) | 61.916 | 70.609 | 132.525 | 58.812 | 68.623 | 127.435 | 55.980 | 66.819 | 122.799 |
| di cui: | |||||||||
| Corrispondenza, | |||||||||
| Pacchi e | |||||||||
| Distribuzione | 60.529 | 69.150 | 129.679 | 57.600 | 67.304 | 124.904 | 55.256 | 66.122 | 121.378 |
| Servizi Finanziari (***) | 1.011 | 1.135 | 2.146 | 782 | 946 | 1.729 | 252 | 258 | 510 |
| Servizi Assicurativi | 255 | 234 | 489 | 276 | 253 | 529 | 276 | 273 | 549 |
| Pagamenti, Mobile e | |||||||||
| Digitale (***) | 121 | 90 | 211 | 154 | 119 | 273 | 197 | 165 | 362 |
| Contratto | |||||||||
| Flessibile(****) | 2.539 | 1.675 | 4.214 | 5.436 | 3.684 | 9.120 | 5.681 | 3.858 | 9.539 |
| di cui: | |||||||||
| Corrispondenza, | |||||||||
| Pacchi e | |||||||||
| Distribuzione | 2.523 | 1.659 | 4.182 | 5.434 | 3.677 | 9.111 | 5.680 | 3.857 | 9.537 |
| Servizi Finanziari | 12 | 13 | 25 | 1 | 1 | 2 | 0 | 0 | 0 |
| Servizi Assicurativi | 1 | 2 | 3 | 0 | 6 | 6 | 1 | 1 | 2 |
| Pagamenti, Mobile e | |||||||||
| Digitale | 3 | 1 | 4 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 64.455 | 72.284 | 136.739 | 64.248 | 72.307 | 136.555 | 61.661 | 70.677 | 132.338 |
(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).
(**) Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato.
(***) Il 2018 è stato caratterizzato da importanti interventi organizzativi e societari interni alla Funzione BancoPosta accompagnata dal riassetto della Monetica e dei servizi di pagamento e dall'accentramento delle attività di back office.
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di impiego |
Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale |
| Full-time | 62.686 | 68.102 | 130.788 | 62.557 | 68.256 | 130.813 | 60.166 | 66.748 | 126.914 |
| di cui: | |||||||||
| Corrispondenza, | |||||||||
| Pacchi e | |||||||||
| Distribuzione | 61.301 | 66.702 | 128.003 | 61.357 | 67.000 | 128.357 | 59.441 | 66.076 | 125.517 |
| Servizi Finanziari | 1.005 | 1.079 | 2.084 | 770 | 884 | 1.654 | 251 | 246 | 497 |
| Servizi Assicurativi | 256 | 232 | 488 | 275 | 254 | 529 | 277 | 265 | 542 |
| Pagamenti, Mobile e | |||||||||
| Digitale | 124 | 89 | 213 | 155 | 118 | 273 | 197 | 161 | 358 |
| Part-time | 3.280 | 7.084 | 10.364 | 3.133 | 6.828 | 9.961 | 2.737 | 6.507 | 9.244 |
| di cui: | |||||||||
| Corrispondenza, | |||||||||
| Pacchi e | |||||||||
| Distribuzione | 3.251 | 6.973 | 10.224 | 3.111 | 6.723 | 9.834 | 2.736 | 6.471 | 9.207 |
| Servizi Finanziari | 29 | 103 | 132 | 21 | 96 | 117 | 1 | 18 | 19 |
| Servizi Assicurativi | 0 | 6 | 6 | 1 | 8 | 9 | 0 | 12 | 12 |
| Pagamenti, Mobile e | |||||||||
| Digitale | 0 | 2 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 6 | 6 |
| Totale | 65.966 | 75.186 | 141.152 | 65.690 | 75.084 | 140.774 | 62.903 | 73.255 | 136.158 |
[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di impiego e genere, distinti per linea di business (*)
(*) Dati espressi in Headcount.
[GRI 405-1] Composizione e suddivisione del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A per genere e fascia di età(*)
| 2016 | 2017 | 2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo DonnaTotale | ||||
| Componenti organi | ||||||||||
| di Governo | 5 | 4 | 9 | 5 | 4 | 9 | 5 | 4 | 9 | |
| < 30 anni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 30 – 50 anni | 2 | 2 | 4 | 2 | 2 | 4 | - | 2 | 2 | |
| > 50 anni | 3 | 2 | 4 | 3 | 2 | 5 | 5 | 2 | 7 | |
| Componenti organi | ||||||||||
| di Governo (%) | 55,6 | 44,4 | 100 | 55,6 | 44,4 | 100 | 55,6 | 44,4 | 100 | |
| < 30 anni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 30 – 50 anni | 40 | 50 | 44,4 | 40 | 50 | 44,4 | - | 50 | 22,2 | |
| > 50 anni | 60 | 50 | 55,6 | 60 | 50 | 55,6 | 100 | 50 | 77,8 |
(*) Dati espressi in Headcount.
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | |
| Dirigenti | 565 | 189 | 754 | 527 | 182 | 709 | 506 | 167 | 673 |
| < 30 anni (%) | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 30 – 50 anni (%) | 38,6 | 40,2 | 39,0 | 35,3 | 37,4 | 35,8 | 36,2 | 40,1 | 37,1 |
| > 50 anni (%) | 61,4 | 59,8 | 61,0 | 64,7 | 62,6 | 64,2 | 63,8 | 59,9 | 62,9 |
| Quadri | 8.608 | 7.210 | 15.819 | 8.381 | 7.109 | 15.490 | 8.154 | 7.045 | 15.199 |
| < 30 anni (%) | 0,2 | 0,2 | 0,2 | 0,3 | 0,2 | 0,3 | 0,3 | 0,3 | 0,3 |
| 30 – 50 anni (%) | 36,4 | 37,9 | 37,1 | 37,0 | 38,8 | 37,9 | 37,3 | 39,4 | 38,3 |
| > 50 anni (%) | 63,4 | 61,9 | 62,7 | 62,7 | 60,9 | 61,9 | 62,4 | 60,4 | 61,4 |
| Impiegati | 55.282 | 64.884 | 120.166 | 55.340 | 65.016 | 120.356 | 53.001 | 63.465 | 116.466 |
| < 30 anni (%) | 6,0 | 3,6 | 4,7 | 7,9 | 4,5 | 6,0 | 7,8 | 4,4 | 6,0 |
| 30 – 50 anni (%) | 40,3 | 48,0 | 44,5 | 41,2 | 47,2 | 44,4 | 42,5 | 46,3 | 44,6 |
| > 50 anni (%) | 53,8 | 48,4 | 50,9 | 50,9 | 48,3 | 49,5 | 49,7 | 49,3 | 49,5 |
| Totale | 64.455 | 72.284 | 136.739 | 64.248 | 72.307 | 136.555 | 61.661 | 70.677 | 132.338 |
[GRI 405-1] Inquadramento professionale dei dipendenti per genere e fascia di età(*)
(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE) stabile e flessibile.
[GRI 405-1] Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di diversità
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | |
| Dipendenti con | |||||||||
| disabilità | 4.540 | 2.656 | 7.196 | 4.353 | 2.549 | 6.902 | 4.126 | 2.420 | 6.546 |
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Laurea (%) | 11,7 | 12,2 | 12,9 |
| Diploma (%) | 70,6 | 70,8 | 70,8 |
| Licenza media (%) | 17,5 | 16,8 | 16,1 |
| Licenza elementare | |||
| (%) | 0,2 | 0,2 | 0,1 |
| Totale (%) | 100 | 100 | 100 |
(*) Le percentuali sono calcolate relativamente al solo personale stabile in Full Time Equivalent (FTE).
Diversità
| Presenza di donne per categoria (%) (*) | 2018 |
|---|---|
| Posizioni manageriali | 30,3 |
| Top management(**) | 19,7 |
|---|---|
| Junior management(***) | 32,1 |
| Revenue-generating functions (****) | 31,4 |
(*) Le percentuali fanno riferimento alla presenza delle donne su posizioni organizzative formalizzate in ambito Poste Italiane e società del Gruppo.
(**) Include le posizioni di primo e secondo livello organizzativo in Poste Italiane, gli Amministratori Delegati e i Direttori Generali delle principali Società del Gruppo e i loro diretti riporti.
(***) Include le posizioni manageriali diverse dal Top Management.
(****) Include le posizioni organizzative in ambito Mercato Privati (MP) e Mercato Business e Pubblica Amministrazione (MBPA).
[GRI 404-3] Percentuale di dipendenti che ricevono valutazioni regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera, per genere e per categoria dipendente(*)
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categoria dipendenti |
Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale |
| Dirigenti (%) | 90 | 93 | 91 | 90 | 98 | 92 | 92 | 97 | 93 |
| Quadri (%) | 100 | 100 | 100 | 97 | 98 | 97 | 98 | 98 | 98 |
| Impiegati (%) | 82 | 87 | 84 | 91 | 93 | 92 | 87 | 91 | 89 |
| Totale (%) | 84 | 88 | 86 | 92 | 94 | 93 | 88 | 91 | 90 |
(*) Nei dati riportati non sono presenti i dati relativi a Mistral Air, in quanto non è possibile effettuare una comparazione dei livelli professionali per diversità di contratto. I dati, inoltre, non includono (mediamente ogni anno) ca. 3.500 - 4.000 risorse che risultano "Non Valutabili" per lunga assenza dall'ambito lavorativo (oltre 6 mesi). Tali risorse rientrano comunque nella fase di Assegnazione obiettivi per l'attribuzione degli obiettivi per l'anno successivo.
| Programmi di Sviluppo | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Sviluppo di giovani talenti (POP) | 356 | 299 | 309 |
| Valorizzazione dei quadri in sviluppo (MLAB)(*) | 132 | 160 | 118 |
| Skills Assesment | - | 468 | 171 |
| Mentoring | - | - | 109 |
| Hackathon | - | - | 310 |
| Totale | 531 | 945 | 1017 |
(*) La flessione del 26% registrata nel 2018 è ascrivibile al ritardo nell'avvio delle attività, cominciate a fine del 1° quarter, a seguito dell'aggiornamento del programma, metodologico e tecnologico (MLAB viene infatti gestito su una piattaforma informatica, implementata nel 2018).
[GRI 404-1] Numero di ore di formazione medie annue per dipendente
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categoria | |||||||||
| dipendenti | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale |
| Dirigenti | 30 | 36 | 32 | 27 | 29 | 28 | 26 | 27 | 26 |
| Quadri | 40 | 45 | 42 | 52 | 64 | 57 | 60 | 77 | 68 |
| Impiegati | 17 | 21 | 19 | 21 | 27 | 24 | 16 | 22 | 20 |
| Totale dipendenti | 20 | 22 | 21 | 24 | 30 | 27 | 22 | 28 | 25 |
Ore per tipologia di formazione (*)
| Tipologia formazione | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Manageriale | 83.600 | 42.000 | 77.200 |
| Tecnico - specialistica | 1.262.000 | 1.452.000 | 966.700 |
| Compliance | 1.610.500 | 2.360.000 | 2.357.000 |
| Totale | 2.956.100 | 3.854.000 | 3.400.900 |
(*) Valori arrotondati per coerenza con i valori comunicati lo scorso anno.
Programmi di formazione e sviluppo dei dipendenti
| Programmi di formazione e sviluppo | 2018 |
|---|---|
| Full Time Equivalent (FTE) | 132.338 |
| Ore medie di formazione e sviluppo | 25,85 |
| Spesa totale per programmi di formazione e sviluppo (in euro) | 6.322.559 |
| Spesa media per programmi di formazione e sviluppo (in euro) | 0,54 |
| Percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti | |
| interni (%) | 72 |
| Benefit finanziari | 2016 | 2017 | 2018 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Contratti a Contratti a tempo tempo indeterminato determinato |
Contratti a tempo indeterminato |
Contratti a tempo determinato |
Contratti a tempo indeterminato |
Contratti a tempo determinato |
||||||||
| part | tempo | part | tempo | part | tempo | part | tempo | part | tempo | part | tempo | |
| time | pieno | time | pieno | time | pieno | time | pieno | time | pieno | time | pieno | |
| Assicurazione sulla vita | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (*) | ||||||
| Assistenza sanitaria | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (**) | SI | SI (*) | |||||
| Copertura per la disabilità e | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (*) | SI (*) |
| l'invalidità | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Congedo parentale | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) | SI (**) |
| Pensione | SI (**) | SI | SI (**) | SI | SI (**) | SI | SI (**) | SI | SI (**) | SI | SI (**) | SI |
| (*) Da intendersi con riferimento al personale Dirigente. |
(**) Da intendersi con riferimento al personale non Dirigente.
Evoluzione del personale
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Tasso di turnover totale (%)(*) | 4,80 | 4,60 | 4,80 |
| Tasso di turnover volontario (%) | 4,30 | 3,70 | 4,20 |
| Costi medi per FTE assunto (in euro) (**) | - | - | 34.900 |
(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n-1. Il tasso di turnover calcolato rapportando i dipendenti cessati dell'anno n (FTE) / dipendenti totali anno n è pari a 4,9 per il 2016, 4,8 per il 2017 e 5,0 per il 2018; il tasso di turnover volontario, dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n è pari a 4,5 per il 2016, 4,0 per il 2017 e 4,4 per il 2018.
(**) Il costo pro capite medio annuo delle assunzioni riguarda tutte le tipologie contrattuali (tempi indeterminati, contratti a tempo determinato e dirigenti). Il pro capite tiene conto dei seguenti elementi: retribuzione fissa, retribuzione accessoria (premio di risultato, straordinario, indennità varie, ecc.) a cui si aggiungono prevalentemente i contributi/tfr sui primi due elementi. Il costo pro capite è stato determinato utilizzando il costo pro capite medio relativo al livello di inquadramento corrispondente con l'ingresso effettuato in azienda (costo standard). Il personale a tempo determinato e somministrato è stato considerato convenzionalmente come assunto nel 2018. Il dato relativo al costo medio per FTE assunto si riferisce alla Capogruppo. Il valore di SDA è di euro 28.765,77 e Postel è di euro 39.947,00.
Contenziosi (*)
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Contenziosi con i | |||
| dipendenti | 1.023 | 1.167 | 956 |
(*) I ricorsi degli ultimi tre anni evidenziano un incremento nel 2017 di circa il 12% e una riduzione nel 2018 di circa il 18%. In particolare, nel dettaglio si rileva che: sul fronte "costituzione del rapporto di lavoro" le controversie hanno fatto registrare un leggero incremento nel 2017 e un forte decremento nel 2018 – nello specifico, si è registrato un passaggio da 81 cause nel 2016 a 92 cause nel 2017 per poi arrivare a 26 cause nel 2018, decremento dipeso dal consistente calo di cause in materia di contratto a tempo determinato a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa in materia; sul versante, invece, dello "svolgimento del rapporto di lavoro", si è registrato un aumento da 775 cause nel 2016 a 939 cause nel 2017 e un decremento a 788 cause nel 2018. La variazione di quest'ultimo anno è dipesa dal consistente calo di cause in materia di demansionamento, mansioni superiori, diritti sindacali e altre attinenti alle tematiche dell'aspetto retributivo; sul versante, infine, della "risoluzione del rapporto di lavoro", si è registrato un decremento da 167 cause nel 2016 a 136 cause nel 2017 a 142 cause nel 2018. Quindi, nell'ultimo anno il numero delle cause ha fatto registrare circa il 4% di incremento rispetto all'anno precedente.
| 2016 | 2017 | 2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | ||
| Infortuni | 4.186 | 4.549 | 8.735 | 4.080 | 4.402 | 8.482 | 4.000 | 4.349 | 8.349 | |
| di cui: | ||||||||||
| sul lavoro | 3.514 | 3.632 | 7.146 | 3.456 | 3.492 | 6.948 | 3.431 | 3.385 | 6.816 | |
| in itinere | 672 | 917 | 1.589 | 624 | 910 | 1.534 | 569 | 964 | 1.533 | |
| Decessi | 3 | 1 | 4 | 4 | 4 | 8 | 7 | 2 | 9 | |
| di cui: | ||||||||||
| sul lavoro | 1 | 0 | 1 | 1 | 2 | 3 | 5 | 1 | 6 | |
| in itinere | 2 | 1 | 3 | 3 | 2 | 5 | 2 | 1 | 3 | |
| Casi di malattia | ||||||||||
| professionali | 9 | 12 | 21 | 14 | 10 | 24 | 5 | 7 | 12 | |
| Tasso di | ||||||||||
| frequenza | ||||||||||
| infortuni (**) | n.d. | n.d. | 34,97 | n.d. | n.d. | 34,89 | 36,84 | 33,14 | 34,90 | |
| Tasso di gravità | ||||||||||
| infortuni (***) | n.d. | n.d. | 1,19 | n.d. | n.d. | 1,18 | 1,24 | 1,12 | 1,18 | |
| Tasso di | ||||||||||
| frequenza delle | ||||||||||
| malattie | ||||||||||
| professionali | ||||||||||
| (****) | n.d. | n.d. | 0,10 | n.d. | n.d. | 0,12 | 0,05 | 0,07 | 0,06 | |
| Tasso di | ||||||||||
| assenteismo | ||||||||||
| (*) | 4,33 | 4,71 | 4,53 | 4,36 | 4,82 | 4,61 | 4,60 | 5,14 | 4,89 |
[GRI 403-2] Tipologia di infortuni, tasso di frequenza, tasso di gravità, tasso di frequenza delle malattie professionali, tasso di assenteismo e decessi sul lavoro del Gruppo(*)
(*) Al numero di infortuni sul lavoro sono stati aggiunti, rispetto allo scorso anno, gli infortuni relativi a Mistral Air.
(**) n. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.
(***) n. di giorni di assenza per infortunio sul lavoro/ore lavorate * 1.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.
(****) n. di malattie professionali/ore lavorate * 1.000.000.
(*****) n. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti. Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 5.
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Infortunio per tipologia |
Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale | Uomo | Donna | Totale |
| Caduta da | |||||||||
| motomezzo | 1.105 | 600 | 1.705 | 1.119 | 641 | 1.760 | 978 | 571 | 1.549 |
| Incidente con mezzo | |||||||||
| aziendale | 434 | 410 | 844 | 390 | 344 | 734 | 340 | 305 | 645 |
| Investito da auto | 12 | 16 | 28 | 12 | 18 | 30 | 20 | 20 | 40 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Incidente con mezzo | |||||||||
| privato | 21 | 26 | 47 | 32 | 31 | 63 | 32 | 36 | 68 |
| Caduta e/o | |||||||||
| movimento | |||||||||
| inopportuno | 744 | 1.376 | 2.120 | 847 | 1.338 | 2.185 | 1.047 | 1.394 | 2.441 |
| Aggressione | 241 | 299 | 540 | 269 | 275 | 544 | 276 | 335 | 611 |
| Movimentazione | |||||||||
| manuale carichi | 224 | 152 | 376 | 175 | 144 | 319 | 182 | 116 | 298 |
| Rapina | 140 | 197 | 337 | 72 | 144 | 216 | 96 | 111 | 207 |
| Schiacciamento | |||||||||
| contusione | 508 | 448 | 956 | 429 | 440 | 869 | 169 | 165 | 334 |
| Altre cause | 85 | 108 | 193 | 111 | 117 | 228 | 291 | 332 | 623 |
| Totale | 3.514 | 3.632 | 7.147 | 3.456 | 3.492 | 6.948 | 3.431 | 3.385 | 6.816 |
[GRI 203-1] Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa32
| Tipologia di attività | 2018 | % |
|---|---|---|
| Erogazioni liberali (*) (migliaia di euro) | 146,5 | 3 |
| Investimenti nelle comunità (**) (migliaia di euro) | 1.400,4 | 26 |
| Iniziative commerciali (***) (migliaia di euro) | 3.860,2 | 71 |
| Totale | 5.407,1 | 100 |
| Suddivisione per finalità | ||
| Iniziative commerciali (migliaia di euro) | 3.860,2 | 71 |
| Iniziative socio-culturali (migliaia di euro) | 1.546,9 | 29 |
| di cui: | ||
| Arte, cultura e diffusione di conoscenze (migliaia di euro) | 806,5 | 15 |
| Benessere e inclusione sociale (migliaia di euro) | 450,5 | 8 |
| Formazione e sviluppo del sapere (migliaia di euro) | 289,9 | 5 |
(*) Erogazioni liberali: contributi occasionali erogati a supporto di organizzazioni benefiche.
(**) Investimenti nelle comunità: spese destinate ad interventi di medio-lungo termine a supporto della comunità in collaborazione con organizzazioni non profit, e istituzioni locali.
(***) Iniziative commerciali: iniziative di business con effetti benefici a favore della comunità (ad. es. attività di sponsorizzazione, donazione episodiche di beni aziendali ed altri asset aziendali. I dati riportati si riferiscono unicamente alla spesa destinata al contributo a supporto della comunità; non sono inclusi, ad esempio i costi legati alle campagne pubblicitarie e/o attività di marketing relative alle iniziative commerciali).
32 Nel 2018 gli oneri di gestione relativi alle attività filantropiche e/o di cittadinanza d'impresa sono pari a circa 400mila euro.
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Conciliazioni discusse prodotti Postali Retail |
su 678 |
831 | 795 |
| di cui conciliate (%) | 88 | 84 | 89 |
| Conciliazioni discusse prodotti Postali Business |
su 37 |
94 | 98 |
| di cui conciliate (%) | 68 | 88 | 88 |
| Conciliazioni discusse prodotti Bancoposta |
su 352 |
370 | 553 |
| di cui conciliate (%) | 51 | 49 | 43 |
| Conciliazioni discusse prodotti PosteMobile |
su 17 |
38 | 53 |
| di cui conciliate (%) | 71 | 61 | 85 |
| Conciliazioni discusse Fondo Immobiliare IRS domande) (*) |
su (n. n.a |
35 | - |
| di cui conciliate (%) | n.a | 100 | - |
| Totale conciliazioni discusse | 1.084 | 1.368 | 1.499 |
| di cui conciliate (%) | 75 | 75 | 72 |
(*) Le conciliazioni relative al Fondo immobiliare IRS hanno riguardato solo l'anno 2017, pertanto nel 2018 non si evidenzia nessun riporto. Con riferimento al Fondo Europa Immobiliare 1 è stata ripetuta la stessa iniziativa di tutela e di conciliazione già prevista per il Fondo IRS. Nel corso del 2018 sono state presentate 47 domande di conciliazione che andranno ad essere discusse nel 2019. Se ne darà pertanto evidenza nei dati del 2019.
| ATM | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non | 7.249 | 7.257 | 7.279 |
| vedenti | |||
| di cui: | |||
| ATM dotati di guida vocale | 5.269 | 5.847 | 6.307 |
| Totale | 7.249 | 7.257 | 7.279 |
| [FS14] Uffici Postali per l'integrazione culturale | ||
|---|---|---|
| ---------------------------------------------------- | -- | -- |
| Uffici Postali | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Monoetnici | 2 | 2 | 2 |
| Multietnici | 21 | 25 | 25 |
| Numero clienti serviti | 2.751.153 | 3.311.214 | 3.297.724 |
| Totale operazioni effettuate | 5.379.679 | 5.503.076 | 5.518.522 |
Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni
| Nuove aperture di conti correnti retail | 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|---|
| Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani | 24,6 | 25,4 | ||
| (under 35) | 24,9 | |||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente senior | 24 | 24,4 | 23,8 | |
| (over 65) | ||||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi | 16,5 | 17,6 | 17,9 | |
| italiani" | ||||
| Nuove aperture di Postepay standard (*) | ||||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani | 39,1 | 38 | 35,7 | |
| (under 35) | ||||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente senior | 6,4 | 7 | 7,6 | |
| (over 65) | ||||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi | 12,4 | 12,6 | 12,3 | |
| italiani" | ||||
| Nuove aperture di Postepay Evolution (*) | ||||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani | 44,4 | 45,9 | 46,4 | |
| (under 35) | ||||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente senior | 5,3 | 5,5 | 5,6 | |
| (over 65) | ||||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi | 19,6 | 20,6 | 22,1 | |
| italiani" |
(*) Per le sottoscrizioni delle Postepay standard ed evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.
L'esperienza dei clienti negli Uffici Postali
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Tempo medio di attesa negli Uffici Postali(*) (min) | 8,61 | 8,97 | 9,57 |
| Clienti serviti entro 15 minuti (%) | 82,9 | 81,9 | 80,6 |
| Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) | 7,9 | 8 | 8 |
| Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale (**) | 8,4 | 8,7 | 8,7 |
(*) La misurazione del tempo medio di attesa è stata effettuata su circa 3,000 Uffici Postali.
(**) Fonte: Barometro 2018, ricerca realizzata a cadenza annuale, con l'obiettivo di analizzare il profilo dei frequentatori degli Uffici Postali, comprendere le abitudini di frequentazione, misurare i tempi di attesa percepiti dalla clientela e analizzare la customer experience. La ricerca ha previsto 5.062 interviste personali face-to-face a frequentatori di 514 Uffici Postali in tutta Italia.
Reclami dei clienti per tipologia(*)
| Uffici Postali | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Reclami pervenuti | 9.880 | 10.096 | 10.323 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | n.d. | 32 | 21 |
|---|---|---|---|
| Corrispondenza | |||
| Reclami pervenuti | 96.177 | 89.681 | 89.596 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 22 | 34 | 20 |
| Pacchi | |||
| Reclami pervenuti | 92.300 | 122.580 | 108.372 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 21 | 14 | 17 |
| Servizi Finanziari (**) | |||
| Reclami pervenuti | 60.961 | 76.107 | 96.410 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 35 | 21 | 9 |
| Servizi Assicurativi | |||
| Reclami pervenuti | 3.658 | 2.577 | 2.975 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 16 | 16 | 12 |
| Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (n.) | 299 | 169 | 169 |
| Poste Mobile | |||
| Reclami pervenuti telefonia mobile | 141.356 | 33.098 | 16.045 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 12 | 3 | 4 |
| Reclami pervenuti telefonia fissa | n.a. | 469 | 939 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | n.a. | 6 | 10 |
(*) I dati sui reclami sono relativi ai ticket aperti per i quali è richiesto l'intervento delle strutture di back office.
(**) In relazione ai servizi finanziari, nonostante si sia verificato un incremento dei reclami nel 2018, il tempo medio di gestione complessivo degli stessi ha registrato un trend in miglioramento (meno 26 giorni rispetto al 2016), accompagnato dalla diminuzione del 15% rispetto al 2017 del rapporto tra transazioni frodate e il totale delle transazioni genuine.
| Contact Center | 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|---|
| Numero contatti gestiti (mln) | 21 | 26 | 24 | |
| Soddisfazione dei Clienti (*) | ||||
| Clienti soddisfatti | 2016 | 2017 | 2018 | |
| Clienti soddisfatti a seguito di indagini di "Customer Experience" | 81,3 | 79,1 | 81,4 | |
| (%) | ||||
| Copertura del dato (%) | 100 | 100 | 100 |
(*) La customer experience delle Business Unit viene misurata due volte l'anno (giugno e novembre) da un istituto di ricerca esterno attraverso survey di Net Promoter Score utilizzate per la misurazione della consigliabilità dei prodotti e servizi di Poste Italiane.
Per quanto riguarda i canali, l'indicatore misurato è il Customer Effort Score che rileva la facilità di accesso ai servizi.
I campioni di clienti coinvolti dall'indagine di customer experience sono rappresentativi dell'universo di riferimento.
Le Business Unit coinvolte nell'analisi di customer experience sono: BancoPosta (Consumer, PMI e Grandi Clienti); Posta Comunicazione e Logistica (PMI e Grandi Clienti); Poste Vita (Consumer). I canali di vendita e assistenza coinvolti sono rispettivamente il canale Uffici Postali (UP) e il Contact Center (CC). Target atteso 2018 +0,1 rispetto al 2017.
In riferimento alla metodologia utilizzata nella misurazione della customer satisfaction, le survey prevedono una scala di valutazione del livello di soddisfazione da 1 a 10. Le percentuali riportate includono i clienti che hanno risposto 7-8 e 9-10 alle survey somministrate.
I punteggi 9-10 NPS/CES riflettono rispettivamente i clienti "promotori" (NPS) ed "entusiasti" (CES).
| 2016 | 2017 | 2018 | ||
|---|---|---|---|---|
| Clienti registrati ai canali digitali (web e App) di Poste | 12,5 | 15 | 17,6 | |
| Italiane (mln) | ||||
| Identità digitali rilasciate (mln) | 0,6 | 1,8 | 2,6 | |
| Download App PostePay (mln) | 4,4 | 6,1 | 8,5 | |
| Download App BancoPosta (mln) | 2,10 | 3 | 4,1 | |
| Download App Ufficio Postale (mln) | 0,8 | 1,8 | 3,1 | |
| Download App PosteID (mln) | 0,7 | 1,4 | 2,5 | |
| Download App PosteMobile (mln) | 2 | 2,7 | 3,4 | |
| Operazioni effettuate dai canali digitali consumer | ||||
| (web e App) (mln) | 33,2 | 39,3 | 47,9 |
Risorse del piano di continuità del business(*)
| 2016 | 2017 | 2018 | ||
|---|---|---|---|---|
| Investimenti (**) (milioni di euro) | 4,1 | 3,6 | 7,8 | |
| Esercitazioni (***) | 4 | 5 | 4 | |
| Persone coinvolte | 180 | 180 | 180 | |
| Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da | 100 | 100 | 100 | |
| piani di disaster recovery (%) |
(*) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A (segmento servizi finanziari e assicurativi), PostePay S.p.A., BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.
(**) L'incremento degli investimenti è coerente con la strategia aziendale e la rilevanza data all'ambito dei progetti di Business Continuity Management.
(***) Le esercitazioni, di cui è prevista una sessione per ogni trimestre dell'anno solare, hanno coinvolto tutte le applicazioni che risiedono sul sistema centrale Mainframe di Poste Italiane oltre alle applicazioni residenti in ambiente OPEN incluse nel perimetro dei servizi finanziari di Bancoposta.
La dematerializzazione delle pratiche e transazioni corrispondenti
| 2016 | 2017 | 2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie di pratiche(*) | N. Pratiche |
% dematerializzate |
N. Pratiche |
% dematerializzate |
N. Pratiche |
% dematerializzate |
|
| Buoni | 819 | 89 | 1.289 | 94 | 1.643 | 92 | |
| Conti Correnti | 705 | 84 | 417 | 86 | 359 | 93 | |
| Libretti | 417 | 78 | 674 | 93 | 773 | 94 | |
| PostePay Evolution | - | - | 1.227 | 91 | 1.715 | 97 |
| Polizze Vita | - | - | 274 | 70 | 540 | 79 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| MiFID | 1.270 | 96 | 2.571 | 96 | 3.292 | 83 |
| Poste Mobile | 22 | 44 | 815 | 70 | 955 | 78 |
| Totale Pratiche (**) | 3.233 | 89 | 7.267 | 90 | 9.277 | 88 |
(*) Dati in migliaia
(**) L'incremento delle pratiche dematerializzate è legato all'aumento del numero di Uffici Postali abilitati. Il numero complessivo di pratiche dematerializzate nel 2018 è cresciuto del 28% rispetto al 2017.
| Transazioni corrispondenti | 2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Totale Transazioni (milioni di euro) | 28 | 31,5 | 33,5 |
| Totale Transazioni elettroniche (milioni di euro) | 27 | 30,3 | 32,4 |
| Transazioni dematerializzate (%) | 96,4 | 96,2 | 96,7 |
[GRI 418-1] Violazione della privacy e perdita dei dati
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Reclami ricevuti per violazione della privacy | 12 | 6 | 22 |
| di cui: | |||
| reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione | 12 | 6 | 22 |
| reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione | - | - | - |
| Fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati(*) | - | - | 205 |
(*) Il dato si riferisce a 204 casi ascrivibili al Consorzio PatentiviaPoste (che riveste la qualità di Responsabile del trattamento per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) ed 1 caso di Poste Vita.
Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica
| Incidenti e violazioni IT | 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|---|
| Numero totale di violazioni di sicurezza informatica/incidenti di | 17 | 30 | 16 | |
| cybersecurity | ||||
| Numero totale di violazioni della sicurezza informatica che | 7 | 9 | ||
| hanno coinvolto la sicurezza dei consumatori | 4 | |||
| Ammontare totale di multe/sanzioni pagate in relazione a | ||||
| violazioni della sicurezza delle informazioni e altri incidenti di | - | 24.000 | - | |
| sicurezza informatica (euro) |
[GRI 301-1] Materiali usati per peso o volume
| Tipologia di materiali/materie prime(*) |
2016 | 2017 | 2018 |
|---|---|---|---|
| Rinnovabili | 30.915.815 | 31.675.191 | 29.862.153 |
| Carta (kg) | 26.661.159 | 24.887.148 | 23.739.303 |
| 5.149 260.357 |
6.465 345.683 |
|---|---|
| 87.749 | 59.784 |
| 2.147.694 | 1.793.553 |
| 2.500.949 | 2.205.485 |
| 4.988.983 | 3.819.556 |
| 2.147.694 | 1.793.553 |
| 1.799.060 | 2.303.294 |
(*) Le diverse tipologie di materiali si distinguono in rinnovabili (carta, cartone e legno) e non rinnovabili (plastica, inchiostri/toner, colle e altro).
(**) La voce "Altro" contiene i seguenti materiali: etichette, sacchi e sigilli, spago da imballo e buste di sicurezza.
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Consumi carburante | |||
| da fonte non |
2.688.782 | 2.816.874 | 1.963.646 |
| rinnovabile (GJ) | |||
| di cui: | |||
| GPL (GJ) | 9.997 | 35.056 | 31.381 |
| Gasolio (GJ) | 534.357 | 846.051 | 807.178 |
| Gas metano (GJ) | 671.062 | 657.874 | 624.541 |
| Jet fuel(**) (GJ) | 919.688 | 1.104.614 | 343.341 |
| Benzina (GJ) | 553.678 | 173.279 | 157.205 |
| Consumi di energia | |||
| da fonte non |
112.342 | 106.337 | 93.603 |
| rinnovabile (GJ) | |||
| di cui: | |||
| Energia termica |
|||
| (teleriscaldamento) | 17.531 | 22.960 | 20.862 |
| (GJ) | |||
| Energia elettrica |
|||
| approvvigionata dalla | 94.811 | 83.377 | 72.741 |
| rete nazionale (GJ) | |||
| Consumi di energia | |||
| da fonte rinnovabile | 1.791.787 | 1.812.423 | 1.742.370 |
| (GJ) | |||
| di cui: | |||
| Energia elettrica |
4.779 | 7.057 | 5.907 |
| autoprodotta | da | ||
|---|---|---|---|
| fotovoltaico (GJ) | |||
| Energia elettrica |
|||
| certificata garanzia |
1.787.008 | 1.805.366 | 1.736.463 |
| d'origine (GJ) | |||
| Consumi di energiai | 3.799.619 | ||
| totali (GJ) | 4.592.911 | 4.735.634 | |
| di cui: | |||
| da fonti rinnovabili |
|||
| (GJ) | 1.791.787 | 1.812.423 | 1.742.370 |
| da fonti |
non 2.801.124 |
2.923.211 | 2.057.249 |
(*) Comprende l'energia riferita alle strutture Immobiliari e quella collegata al business della logistica su gomma e del trasporto passeggeri (solo per il biennio 2016-2017) e posta via aerea. Fonte fattori di conversione in GJ: Linee Guida IPC. (**) La riduzione dei consumi Jet fuel nel 2018 è legata alla progressiva cessazione da parte della compagnia aerea Mistral Air delle attività di linea per la ri-focalizzazione sul business cargo.
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Totale consumi |
|||
| energia esterni al |
2.369.374 | 2.214.578 | 1.774.660 |
| Gruppo(*) (GJ) | |||
| di cui: | |||
| Gasolio (GJ) | 1.861.003 | 1.675.733 | 1.395.456 |
| GPL | - | - | 113 |
| Jet fuel (GJ) | 508.371 | 538.845 | 379.090 |
(*) Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 1.767.112 GJ (490.865 e MWh) per l'energia totale da fonti rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione) e 4.726.766 GJ (1.406.008 MWh) per l'energia totale da fonti non rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione).
[GRI 303-1] Prelievi idrici per fonte(*)
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Consumi idrici (mc) (**) | 2.375.889 | 1.938.726 | 1.758.341 |
| di cui: | |||
| Acque sotterranee (mc) | - | - | 1.230 |
| Acqua comunale o |
|||
| derivante da altri servizi | 2.375.889 | 1.938.726 | 1.757.111 |
| idrici pubblichi o privati |
|||
| (mc) |
(*) I prelievi idrici del triennio differiscono dai valori presenti nella Dichiarazione Non Finanziaria 2017 per effetto di una modifica di perimetro.
(**) Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 1.783.628 metri cubi.
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Emissioni dirette – |
|||
| Scope 1(**) (tCO2 e) | 183.338 | 196.573 | 134.540 |
| di cui: | |||
| GPL (tCO2 e) | 493 | 2.123 | 1.914 |
| Gasolio (tCO2 e) | 37.616 | 59.296 | 57.154 |
| Gas metano (tCO2 e) | 43.007 | 43.582 | 40.384 |
| Jet fuel (tCO2 e) | 66.861 | 80.498 | 25.020 |
| Benzina (tCO2 e) | 35.361 | 11.074 | 10.068 |
| Emissioni indirette – | |||
| Scope 2 (tCO2 e) (***) | 11.562 | 10.647 | 9.266 |
| di cui: | |||
| Energia termica | 1.806 | 2.286 | 1.972 |
| Energia elettrica | 9.756 | 8.361 | 7.294 |
| Emissioni indirette -- | |||
| Scope 3 (tCO2 e) (****) | 167.962 | 156.712 | 133.323 |
| di cui: | |||
| Gasolio (tCO2 e) | 131.004 | 117.444 | 98.808 |
| GPL | - | - | 6.889 |
| Jet fuel (tCO2 e) | 36.958 | 39.268 | 27.626 |
[GRI 305-1] Emissioni GHG dirette totali (Scope 1); [GRI 305-2] Emissioni GHG indirette totali (Scope 2); [GRI 305-3] Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3) (*)
(*) Rispetto allo scorso anno, in ottica di miglioramento continuo, le diverse tipologie di emissioni vengono espresse in CO2 equivalente per tutto il triennio e non più in CO2, in linea con le richieste GRI.
(**) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: GPL per il 2016 1,22 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016) per il 2017 1,50 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 1,51 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018). Gasolio per il 2016 2,61 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016) per il 2017 2,60 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,63 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018). Gas Metano per il 2016 2,02 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2016) per il 2017 2,09 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,04 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2018). Benzina per il 2016 2,19 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016) per il 2017 2,19 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,2 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018). Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 172.984 tCO2 eq.
(***) Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari a circa il 95% dei propri consumi di energia elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location-based method" e il "Market-based method". Il "Market based method" (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica nazionale (per l'anno 2016, fattore di emissione:0,37045 KgCO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2016; per il biennio 2017/2018, fattore di emissione: 0,361 Kg CO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2017). Fattori di emissione utilizzati per la conversione dell'energia termica in CO2e: 0,2 Kg CO2 e/kWh, per il 2017 0,19 Kg CO2 e/kWh e per il 2018 0,18 Kg CO2 e/kWh.
Il metodo "Location-based", invece, si basa sui fattori di emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2016 è pari a 195.451 tonnellate di CO2 e, nel 2017 pari a 191.678 tonnellate e nel 2018 183.486 tCO2 e. Sono stati utilizzati gli stessi fattori di emissioni utilizzati per la metodologia Market Based. Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 9.476 tCO2 eq.
(****) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: Jet fuel per il 2016 2,53 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016), per il 2017 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018).
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Totale rifiuti pericolosi | 142,5 | 346,0 | 1. 096,0 |
| (t) | |||
| di cui: | |||
| Recupero (t) | 17 | 277,7 | 339,7 |
| Smaltimento in discarica | 0,7 | 2,5 | |
| (t) | 699,1 | ||
| Incenerimento (t) | 0 | 0,4 | - |
| Altro tipo di smaltimento | |||
| (t) | 124,8 | 65,4 | 57,3 |
| Totale rifiuti non |
21.821,6 | 25.790,6 | 27.449,5 |
| pericolosi (t) | |||
| di cui: | |||
| Recupero (t) | 21.205,3 | 25.190,1 | 26.129,2 |
| Smaltimento in discarica | 795,8 | ||
| (t) | 218,3 | 182,5 | |
| Incenerimento (t) | - | - | - |
| Altro tipo di smaltimento | |||
| (t) | 398,0 | 418,0 | 524,6 |
| Totale rifiuti (t) (**) | 21.964,1 | 26.136,6 | 28.545,6 |
[GRI 306-2] Rifiuti prodotti per tipologia e metodo di smaltimento (*)
(*) I dati relativi alle quantità dei rifiuti prodotti provengono dalle società che forniscono il servizio di smaltimento.
(**) Il target atteso per il 2018 per la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica, incenerimento e ad altro tipo di smaltimento, è pari a 2.341 tonnellate. Tale previsione è in linea con l'aumento della produzione di rifiuti pericolosi verificatosi nel 2018, generato dall'attività di smaltimento delle apparecchiature fuori uso nei diversi siti, avvenuta nel medesimo anno.
[GRI 302-1] Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Consumi carburante da | |||
| fonte non rinnovabile | 735.772 | 715.240 | 674.802 |
| (GJ) | |||
| di cui: | |||
| GPL (GJ) | 8.304 | 11.705 | 9.094 |
| Gasolio (GJ) | 112.296 | 106.214 | 87.904 |
| Gas metano (GJ) | 615.172 | 597.321 | 577.804 |
| Consumi di energia da | |||
| fonte non rinnovabile | 112.342 | 106.337 | 93.603 |
| (GJ) | |||
| di cui: | |||
| Energia termica |
22.960 | 20.862 | |
|---|---|---|---|
| (teleriscaldamento) (GJ) | 17.531 | ||
| Energia elettrica |
|||
| approvvigionata dalla |
94.811 | 83.377 | 72.741 |
| rete nazionale (GJ) | |||
| Consumi di energia da | 1.810.741 | 1.741.421 | |
| fonte rinnovabile (GJ) | 1.790.247 | ||
| di cui: | |||
| Energia elettrica |
|||
| autoprodotta da |
4.779 | 7.057 | 5.907 |
| fotovoltaico (GJ) | |||
| Energia elettrica |
|||
| certificata garanzia |
1.785.468 | 1.803.684 | 1.735.514 |
| d'origine (GJ) | |||
| Consumi di energetici | 2.632.318 | 2.509.826 | |
| totali (GJ) | 2.638.361 | ||
| di cui: | |||
| da fonti rinnovabili (GJ) | 1.790.247 | 1.810.741 | 1.741.421 |
| da fonti non rinnovabili | 821.577 | 768.405 | |
| (GJ) | 848.114 |
[GRI 305-1; GRI 305-2] Emissioni dirette e indirette di CO2 e riferite alle strutture immobili
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Emissioni dirette – Scope 1 (tCO2 e) |
47.740 | 47.724 | 44.140 |
| di cui | |||
| GPL (tCO2 e) | 410 | 709 | 555 |
| Gasolio (tCO2 e) | 7.905 | 7.444 | 6.224 |
| Gas metano (tCO2 e) | 39.425 | 39.571 | 37.361 |
| Emissioni indirette – |
|||
| Scopo 2 (market based) | 11.562 | 10.647 | 9.266 |
| (tCO2 e) | |||
| di cui: | |||
| Energia elettrica (tCO2 e) | 9.756 | 8.361 | 7.294 |
| Energia termica (tCO2 e) | 1.806 | 2.286 | 1.972 |
[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia esterni ed emissioni di CO2 e riferite alle strutture immobiliari
| 2016 | 2017 | 2018 | ||
|---|---|---|---|---|
| Totale | energia | - | - | 113 |
| esterna al | Gruppo |
| (GJ) | |||
|---|---|---|---|
| Emissioni indirette – | - | - | 6.889 |
| Scope 3 (tCO2 e) |
Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Uffici Postali (%) | 55 | 55 | 55 |
| Uffici direzionali (%) | 14 | 14 | 14 |
| Impianti industriali |
|||
| (centri di |
14 | 14 | |
| meccanizzazione | 14 | ||
| postale) (%) | |||
| Centri Logistici per il | 13 | 13 | 13 |
| recapito (%) | |||
| Data Center (%) | 4 | 4 | 4 |
Costi totali dell'energia acquistata per le strutture immobiliari
| 2016 | 2017 | 2018 | ||
|---|---|---|---|---|
| Spesa | energetica | 102.535.094 | 98.393.160 | 95.380.683 |
| totale (euro) (*) |
(*) Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 95.441.365 euro.
Dati sulla flotta aziendale
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Totale chilometri percorsi |
328.223.769 | 331.886.754 | 342.508.496 |
| Totale veicoli | 50.854 | 38.165 | 34.102 |
| di cui: | |||
| veicoli tradizionali | 45.176 | 33.562 | 29.786 |
| veicoli alternativi | 5.678 | 4.603 | 4.316 |
| di cui: | |||
| biciclette | 324 | 324 | 324 |
| veicoli elettrici(*) | 1.093 | 1.025 | 1.129 |
| auto ibride | 32 | 102 | 88 |
| veicoli alimentati a benzina-metano |
3.302 | 2.173 | 1.705 |
| veicoli alimentati a benzina-GPL |
- | 979 | 1.070 |
| veicoli alimentati a gasolio-metano |
- | - | - |
| veicoli alimentati a GPL |
927 | - | - |
|---|---|---|---|
| percentuale veicoli alternativi (%) |
11,2 | 12,1 | 12,6 |
(*) Il dato include 150 tricicli elettrici acquistati nel 2018 inflottati a gennaio 2019.
[GRI 302-1; GRI 305-1; GRI 305-2] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della flotta aziendale su gomma
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Totale consumi energia (GJ) |
1.034.861 | 998.702 | 946.453 |
| di cui: | |||
| Gasolio (GJ) | 422.061 | 739.837 | 719.274 |
| Gas metano (GJ) | 55.890 | 60.553 | 46.737 |
| GPL (GJ) | 1.693 | 23.351 | 22.287 |
| Benzina (GJ) | 553.678 | 173.279 | 157.205 |
| Energia elettrica |
|||
| certificata garanzia |
1.539 | 1.682 | 950 |
| d'origine (GJ) | |||
| Emissioni dirette – | 68.737 | 68.351 | 65.379 |
| Scope 1 (t CO2 e) | |||
| Emissioni indirette – | |||
| Scope 2 (t CO2 e) | - | - | - |
[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della logistica su gomma in appalto
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Totale consumi |
|||
| energia esterni al |
1.861.003 | 1.675.733 | 1.395.456 |
| Gruppo(*) (GJ) | |||
| Emissioni indirette – | 131.004 | 117.444 | 98.808 |
| Scope 3 (tCO2 e) |
(*) I mezzi della logistica su gomma in appalto sono alimentati a gasolio.
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Numero mezzi | 28 | 25 | 23 |
| Mail (ore) | 2.648 | 3.247 | 4.823 |
| Charter (ore) | 4.985 | 9.512 | 2.799 |
[GRI 302-1; GRI 305-1] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter(*)
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Totale energia |
|||
| interna al Gruppo |
919.688 | 1.104.614 | 343.341 |
| (GJ) | |||
| Emissioni dirette – 66.861 |
80.498 | 25.020 | |
| Scopo 1 (tCO2 e) |
(*) Include i voli effettuati da Alitalia per Poste Italiane.
[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter in appalto
| 2016 | 2017 | 2018 | |
|---|---|---|---|
| Totale energia |
|||
| esterna al Gruppo (GJ) |
508.371 | 538.845 | 379.090 |
| Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) |
36.958 | 39.268 | 27.626 |
Il Gruppo Poste Italiane continuerà a essere impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018 e, con specifico riferimento al 2019, sarà focalizzato sugli obiettivi del budget 2019 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2019 e presentato al mercato.
La Strategic Business Unit di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sarà impegnata nel completamento dell'implementazione del nuovo modello di Joint delivery, che prevede la riorganizzazione di circa 405 centri di recapito addizionali nell'anno, oltre ai 350 implementati nel 2018; proseguirà l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi con l'obiettivo di aumentare efficienza e qualità dei processi di smistamento (entrata in esercizio dell'hub di Bologna, di ulteriori nuovi impianti sia c.d. "mixed mail" che per le lavorazioni dei pacchi, nonché avvio della realizzazione di ulteriori 2 hub a Milano e Roma per lo smistamento dei pacchi), massimizzando le sinergie del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili del Gruppo, nonché migliorare il posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi cogliendo le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.
Inoltre, nell'ambito del percorso di evoluzione della propria flotta aziendale per il recapito, il Gruppo sta introducendo mezzi alternativi ad alimentazione elettrica (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione nella flotta aziendale di quadricicli elettrici.
In data 8 marzo 2019 è stato sottoscritto un accordo con le Organizzazioni Sindacali che ha riguardato i principali progetti di riorganizzazione negli ambiti organizzativi della Logistica, delle Strutture di staff centrali e territoriali e della rete degli Uffici Postali.
In ambito Logistica sono previsti 150 milioni di euro di investimenti in automazione nell'arco di piano e l'implementazione della lean production che permetteranno una riduzione di almeno 1.600 FTE nel 2019 tra stabilimenti e lavorazioni interne.
In ambito Staff centrali e territoriali è prevista una riduzione di almeno 650 FTE.
Infine, con riferimento alla rete degli Uffici Postali, sono previsti interventi di ottimizzazione organizzativa che coinvolgeranno almeno 1.400 FTE a seguito della riorganizzazione territoriale in macro aree avvenuta nel corso del 2018 e dei progetti da realizzare nel corso del 2019.
Tali interventi saranno supportati da adeguati incentivi, in continuità con le consolidate politiche di esodo volontario, e, ove previsto, da percorsi di riconversione (passaggi a part time, mobilità volontaria territoriale o professionale).
L'accordo ha inoltre previsto interventi di politiche attive per il 2019 per oltre 3.800 risorse con 2.000 stabilizzazioni di CTD, 920 conversioni di lavoratori part time in full time, 500 assunzioni di specialisti e 420 assunzioni di nuovi part time tra stabilimenti e Uffici Postali.
In coerenza con l'obiettivo strategico di diventare, attraverso la creazione della nuova Strategic Business Unit Pagamenti, Mobile e Digitale, il principale ecosistema dei pagamenti in Italia e assicurare la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali, PostePay SpA intende guidare il cambiamento delle abitudini dei consumatori, delle imprese e della Pubblica Amministrazione con la creazione di nuovi prodotti e servizi integrati, soprattutto nell'acquiring, nell'e-commerce e nei pagamenti mobili e digitali.
Nel 2019 sono previste diverse iniziative volte a evolvere l'offerta attuale di carte Postepay e a introdurre nuovi prodotti e servizi innovativi oltre alla commercializzazione del nuovo prodotto Postepay Connect avviata alla fine del 2018, traguardando al 31 dicembre 2018 uno stock complessivo di circa 40mila.
A tale riguardo sono già state avviate le attività di sviluppo della nuova offerta di Postepay Junior e Postepay IoStudio volta a offrire nuove funzionalità di parental control per i genitori, nonché servizi di ricarica semplificata tra genitore e figlio, che saranno disponibili già a partire dal primo trimestre del 2019.
Nei servizi Finanziari, il Gruppo proseguirà nell'attuazione delle attività volte alla valorizzazione della base clienti, della rete distributiva e del brand. Il Risparmio Postale continuerà a beneficiare dell'Accordo triennale sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti nel mese di dicembre 2017, efficace a partire dall'esercizio 2018. Inoltre, proseguiranno le strategie di ampliamento della distribuzione dei prodotti finanziari con l'obiettivo di soddisfare al meglio le diverse esigenze della clientela.
Infine, con riferimento alla strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari, questa sarà mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.
Il Gruppo Assicurativo PosteVita proseguirà nel 2019, coerentemente con le linee strategiche delineate nel piano "Deliver 2022", con l'offerta integrata di prodotti di risparmio e investimento al fine di consolidare la propria posizione nel comparto assicurativo vita grazie anche a un ribilanciamento progressivo della produzione verso prodotti a maggiore valore aggiunto (Multiramo e Unit-linked), caratterizzati da un profilo rischio rendimento comunque moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo. Anche nel comparto Danni, in continuità con l'esercizio 2018, il Gruppo supporterà gli obiettivi di crescita rappresentati nel piano strategico con particolare interesse al mercato del Welfare e al settore danni non auto con un focus sui prodotti di protezione dei beni (lancio del nuovo prodotto "Posta Protezione Casa 360" che ha introdotto le coperture sulle garanzie legate alle catastrofi naturali) e di sostegno e completamento dell'offerta su finanziamenti e mutui.
Infine, con riferimento al comparto Auto nel corso del 2018 Poste Italiane ha valutato il mercato e potenziali partenership e nel 2019 prevede di avviare un progetto pilota per distribuire polizze auto ai dipendenti del Gruppo.
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF o la "Dichiarazione") 2018 di Poste Italiane è stata redatta in accordo al Piano strategico ESG del Gruppo che si basa su 6 pilastri fondamentali di sostenibilità riconducibili agli ambiti ambientale (E), sociale (S) e governance (G), il cui obiettivo è la creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder.
La conformità alle disposizione del D.lgs. 254/2016 (il "Decreto") è garantita, oltre all'informativa integrata fornita dalla DNF, anche tramite il rinvio ad altre sezioni del Bilancio Integrato e altri documenti societari, qualora le informazioni siano già in essi contenute o per ulteriori approfondimenti. Nello specifico:
La tabella di raccordo che segue evidenzia i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato o in altri documenti societari.
| AMBITI DEL D.LGS. 254/2016 |
PARAGRAFI RELATIVI ALLA DNF | TEMI E APPROFONDIMENTI IN ALTRI DOCUMENTI 2018 |
|---|---|---|
| Modello di gestione aziendale e organizzazione [Art. 3, comma 1, lettera a] |
• Strategia commerciale multicanale • Temi rilevanti di Poste Italiane • L'integrazione della |
• 3.Modello di governo societario ‐ Organizzazione della Società RCG • 6.Consiglio di Amministrazione; 6.1Attuale composizione e durata in |
| sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane • Il modello di business di Poste Italiane • Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane |
carica • 7.Comitati • 8.Collegio SindacaleModello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs n. 231/2001 • 9.Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; 9.2 Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs n.231/2001 |
|
|---|---|---|
| Politiche praticate dall'impresa [Art. 3, comma 1, lettera b] |
• Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo |
- |
| Principali rischi e relative modalità di gestione [Art. 3, comma 1, lettera c] |
• Temi rilevanti di Poste Italiane • Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane |
• 9.Sistema di controllo interno e RCG di gestione dei rischi |
| Lotta alla corruzione attiva e passiva [Art. 3, comma 1] |
• Lavorare con trasparenza e integrità • Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento • Integrazione ESG nelle politiche di investimento • Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione • Tavole degli indicatori |
• 9.Sistema di controllo interno e RCG di gestione dei rischi |
| Personale [Art. 3, comma 1] |
• Tutela dei diritti umani in azienda • Pari opportunità nei percorsi di carriera • Formazione e sviluppo del personale |
- |
| • Welfare e benessere del personale |
|
|---|---|
| • Relazioni con le parti sociali |
|
| • Salute e sicurezza sul lavoro |
|
| • Tavole degli indicatori |
|
| • Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
|
| Rispetto dei |
• Tutela dei diritti umani in azienda |
| diritti umani [Art. 3, comma 1] |
• Pari opportunità nei - percorsi di carriera |
| • Integrazione ESG nelle politiche di investimento |
|
| • Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione |
|
| • Tavole degli indicatori |
|
| • Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
|
| • Impatti ambientale degli immobili |
|
| Ambiente [Art. 3, comma 1] |
• Impatti ambientali della - logistica |
| • Integrazione ESG nelle politiche di investimento |
|
| • Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione |
|
| • Tavole degli indicatori |
|
| Sociale | • Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
| [Art. 3, comma 1] |
• - Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio |
| • Dialogo e trasparenza con |
Oltre a quanto riportato sopra in tabella, il contenuto della DNF è integrato dal paragrafo "Organizzazione e settori di attività del Gruppo".
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Poste Italiane è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e in accordo agli standard più diffusi a livello internazionale: i GRI Standards della Global Reporting Initiative secondo l'opzione "in accordance – Core", pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI) nel 2016 e comprensivi del supplemento dedicato al settore Financial Services emesso nel 2013 dal GRI ("Financial Services Sector Disclosures").
La Dichiarazione è inclusa nella Relazione sulla Gestione che, a sua volta, è contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale 2018 e costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, redatto sulla base dei principi contenuti nell'International Framework pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC).
La DNF è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. in data 19 marzo 2019 e, ai sensi dell'art.3, comma 10, del Decreto, è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Per la definizione dei contenuti della DNF sono stati seguiti i princìpi di rendicontazione dei GRI Standards, tra cui il principio di materialità per l'identificazione degli aspetti significativi da rendicontare (per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Temi rilevanti di Poste Italiane") e la presentazione delle performance conseguite dal Gruppo in riferimento a tali aspetti e agli obiettivi di sostenibilità. In particolare, in considerazione del principio di rilevanza, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Poste Italiane e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi di materialità.
Per ciascun tema materiale è stato riportato, quando presente, un modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario.
Le informazioni e i dati inclusi nel presente documento sono riferiti all'anno 2018 e i trend di performance al triennio 2016–2018, laddove disponibili. Le informazioni qualitative e quantitative derivano dai sistemi informativi aziendali del Gruppo e da un sistema di reporting non-finanziario appositamente implementato per soddisfare i requisiti del GRI Sustainability Reporting Standards e sono rappresentativi dei diversi ambiti del Decreto, nonché coerenti con l'attività svolta e gli impatti prodotti da Poste Italiane. I dati sono stati elaborati mediante calcoli puntuali e, ove specificatamente indicato, mediante stime. I dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione - in particolare, i dati sui consumi di energia elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del gas metano, di gasolio, GPL e del teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo - e dei consumi idrici che sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o dal consumo medio dei mezzi e dal carico trasportato, a eccezione delle auto dedicate alla logistica di ultimo miglio.
Tutti i dati si riferiscono alle sole società consolidate con il metodo integrale per la reportistica finanziaria, come indicato nella tabella "Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente"33 . Le eccezioni a questo perimetro sono esplicitamente riportate all'interno del documento. All'interno della DNF è utilizzato il termine "Poste Italiane", "Gruppo" o "Azienda" per indicare il Gruppo Poste Italiane.
33 I dati della società in liquidazione Poste Tributi, avente tre dipendenti, sono stati forniti in riferimento all'organico.
Tutti gli indicatori GRI pubblicati sono elencati nell'Indice dei contenuti GRI Standards, in cui si dà conto anche delle eventuali limitazioni rispetto ai requisiti previsti (si veda il paragrafo "Indice dei contenuti GRI - Standards (GRI Content Index).
Per identificare il contributo di Poste Italiane al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, è stato svolto un raccordo tra i target perseguiti da Poste Italiane, indicatori GRI Standards e gli SDGs seguendo le indicazioni del documento "SDG Compass" messo a punto da GRI, UN Global Compact e WBCSD (World Business Council for Sustainable Development), approfondito da un'analisi dei singoli Obiettivi e relativi 169 target ad essi connessi.
La tabella seguente delinea le relazioni tra gli ambiti del Decreto, i temi materiali di Poste Italiane e i GRI Standards corrispondenti e illustra, per ogni tema materiale, il relativo impatto generato sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione.
Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto, temi materiali di sostenibilità per Poste Italiane e GRI Standards.
| Ambiti del D.lgs. 254/2016 |
Temi materiali | GRI Standards | Perimetro interno | Perimetro esterno |
|---|---|---|---|---|
| Lotta alla corruzione attiva e passiva |
Integrità e trasparenza |
⦁ GRI 205 Anticorruption |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ Fornitori e Business Partner |
| Personale | Pari opportunità nei percorsi di carriera |
⦁ GRI 404 Training and Education |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ - |
| Formazione e sviluppo del personale |
⦁ GRI 404 Training and Education |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ - |
|
| Welfare e benessere del personale |
⦁ GRI 401 Employment |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ - |
|
| Relazioni con le parti sociali |
⦁ GRI 402 Labor/Management Relations |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ - |
|
| Salute e sicurezza sul lavoro |
⦁ GRI 403 Occupational Health and Safety |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ Fornitori e Business Partner |
|
| Rispetto dei diritti umani |
Tutela dei diritti umani in azienda |
⦁ GRI 405 Diversity and Equal Opportunity ⦁ GRI 412 Human Rights Assessment |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ Fornitori e Business Partner |
| Ambiente | Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionament o |
⦁ GRI 301 Materials |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ Fornitori e Business Partner |
| Impatti ambientali degli immobili |
⦁ GRI 301 Materials ⦁ GRI 302 Energy ⦁ GRI 303 Water ⦁ GRI 305 Emissions ⦁ GRI 306 Effluents and Waste |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ - |
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| Impatti ambientali della logistica |
⦁ ⦁ ⦁ ⦁ |
GRI 301 Materials GRI 302 Energy GRI 305 Emissions GRI 306 Effluents and Waste |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ | Fornitori e Business Partner |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | Supporto allo sviluppo socio economico del territorio |
⦁ | GRI 203 Indirect Economic Impacts |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - |
| Dialogo e trasparenza con le istituzioni |
⦁ | - | Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - | |
| Inclusione finanziaria |
⦁ | FS 14 Iniziative per migliorare l'accesso ai servizi finanziari per le persone svantaggiate |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - | |
| Qualità e Customer Experience |
⦁ | - | Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - | |
| Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi |
⦁ | - | Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - | |
| Sicurezza informatica e continuità del business |
⦁ | GRI 418 Customer Privacy |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - | |
| Integrazione ESG nelle politiche di investimento |
⦁ | FS 11 Percentage of asset positive and negative environmental/social screening |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - | |
| Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione |
⦁ | FS 11 Percentage of asset positive and negative environmental/social screening |
Gruppo Poste Italiane | ⦁ | - |
| GRI | Numero e descrizione dell'indicatore | Sezione | ||
|---|---|---|---|---|
| Standard | ||||
| GRI 101: Foundation 2016 | ||||
| GRI 102: INFORMATIVA STANDARD GENERALE | ||||
| GRI 102: |
Profilo dell'organizzazione | |||
| Standard | ||||
| generali | 102-1 Nome dell'organizzazione | Relazione sulla Gestione: Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato |
||
| 102-2 Attività, principali marchi, prodotti e/o servizi | Relazione sulla Gestione: Organizzazione e settori di attività del Gruppo |
|||
| 102-3 Luogo in cui ha sede il quartier generale dell'organizzazione |
Relazione Finanziaria Annuale: quarta di copertina | |||
| 102- 4 Nome e numero di Paesi nei quali opera l'organizzazione |
Relazione sulla Gestione: Strategia Commerciale Multicanale | |||
| 102-5 Assetto proprietario e forma legale | Relazione sulla Gestione: 4. Governance e modello di risk management integrato |
|||
| 102-6 Mercati serviti | Relazione Sulla Gestione: Organizzazione e settori di attività del Gruppo; Strategia Commerciale Multicanale |
|||
| 102-7 Dimensione dell'organizzazione | Relazione sulla Gestione: Andamento economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo; Tavole degli indicatori - Valorizzazione delle persone |
|||
| Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I: Struttura di governance e assetti proprietari |
||||
| 102-8 Caratteristiche della forza lavoro | Relazione Sulla Gestione: Tavole degli indicatori - Tutela dei diritti umani in azienda |
|||
| 102-9 Descrizione della catena di fornitura | Relazione Sulla Gestione: Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
|||
| 102-10 Variazioni significative nel corso del periodo di riferimento dell'organizzazione e della catena di fornitura |
Relazione sulla Gestione: Operazioni Societarie Intervenute nel corso dell'esercizio; Struttura organizzativa di Poste Italiane S.p.A. |
|||
| Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I: Struttura di Governance E Assetti Proprietari |
||||
| 102-11 Modalità di applicazione del principio o approccio prudenziale |
L'approccio precauzionale richiamato dal principio 15 della Dichiarazione di Rio delle Nazioni Unite è applicato da Poste Italiane a protezione dell'ambiente nello sviluppo e all'introduzione di nuovi prodotti e servizi e nella pianificazione di nuove attività operative. |
|||
| 102-12 Sottoscrizione o adozione di codici di condotta, principi e carte relativi alla sostenibilità |
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental Social e Governance (ESG) del Gruppo |
|||
| 102-13 Appartenenza come membro ad associazioni e organizzazioni nazionali o internazionali |
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental Social e Governance (ESG) del Gruppo; Dialogo e trasparenza con le istituzioni; Relazioni con le parti sociali |
|||
| Strategia | ||||
| 102-14 Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale in merito all'importanza della sostenibilità per l'organizzazione e la sua strategia |
Relazione sulla Gestione: Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato |
| 102-15 Principali impatti, rischi e opportunità | Relazione sulla Gestione: I Temi rilevanti di Poste Italiane; ll Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi Integrato di Poste Italiane |
||
|---|---|---|---|
| Etica e Integrità | |||
| 102-16 Valori, principi, standard e norme di comportamento dell'organizzazione |
Relazione sulla Gestione: Modello di risk management e analisi dei rischi; Integrità e trasparenza |
||
| Corporate Governance | |||
| 102-18 Struttura di governo dell'organizzazione | Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e Controllo Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato controllo rischi e sostenibilità |
||
| 102-19 Processo per la delega dei poteri in ambito economico, sociale e ambientale dal più alto organo di governo verso i dirigenti e altri impiegati |
|||
| 102-20 Responsabilità a livello dirigenziale sui temi economici, ambientali e sociali |
Relazione sulla Gestione: Modello di risk management e analisi dei rischi. |
||
| 102-21 Consultazione degli stakeholder sui temi economici, ambientali e sociali |
|||
| 102-22 Composizione dei membri del più alto organo di governo e dei suoi comitati |
Relazione sulla gestione: Organi di Amministrazione e Controllo; Tavole degli indicatori – Valorizzazione delle persone; Link: https://www.posteitaliane.it/it/consiglio-di amministrazione.html Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità |
||
| 102-23 Presidente del più alto organo di governo | Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6 Amministratore Delegato |
||
| 102-24 Nomina e selezione del più alto organo di governo |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6. Consiglio di Amministrazione; 6.1 Attuale composizione e durata in carica (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8 Amministratori indipendenti, 6.10 Valutazione del funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati, 6.11 Politiche di diversità (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d)- bis, TUF) |
||
| 102-25 Conflitti di interesse | Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 14. Altre procedure di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lett. a), TUF) |
||
| 102-26 Ruolo del più alto organo di governo nello sviluppo di obiettivi, valori e strategie su temi economici, ambientali e sociali |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6 Amministratore Delegato; 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità. |
||
| 102-27 Misure prese per sviluppare ed accrescere le conoscenze del più alto organo di governo sui temi economici, sociali e ambientali |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8 Amministratori indipendenti; 6.10 Valutazione del funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati |
||
| 102-28 Valutazione delle performance dei componenti del più alto organo di governo |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.10 Valutazione del funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati |
||
| 102-29 Identificazione e gestione degli impatti economici, ambientali e sociali |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) |
||
| 102-30 Efficacia del processo di gestione dei rischi economico, ambientali, sociali 102-31 Frequenza del controllo del più alto organo di governo su aspetti economico, ambientali, sociali, inclusi rischi e opportunità |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità |
| 102-33 Processo per la comunicazione di eventi critici al più alto organo di governo |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 5.5 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismi di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF); 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità. |
|---|---|
| 102-36 Processo per la determinazione della | Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.12 |
| remunerazione | Compensi |
| Coinvolgimento degli stakeholder | |
| 102-40 Elenco di gruppi di stakeholder con cui | |
| l'organizzazione intrattiene attività di coinvolgimento | Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder |
| 102-41 Accordi collettivi di contrattazione | Relazione sulla Gestione: Relazioni con le parti sociali |
| 102-42 Processo di identificazione e selezione degli stakeholder con i quali intraprendere attività di coinvolgimento |
Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder |
| 102-43 Approccio all'attività di coinvolgimento degli stakeholder |
Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder; Qualità e Customer Experience |
| 102-44 Argomenti chiave e criticità emerse dall'attività di coinvolgimento degli stakeholder e relative azioni |
Relazione sulla Gestione: Le considerazioni emerse durante il Multi-stakeholder Forum 2018; Qualità e Customer Experience |
| Pratiche di rendicontazione | |
| 102-45 Elenco delle entità incluse nel bilancio consolidato e di quelle non comprese nel bilancio di sostenibilità |
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario |
| 102-46 Definizione dei contenuti inclusi nel report e | Relazione sulla Gestione: Temi rilevanti di Poste Italiane; 7. |
| del perimetro dei temi contenuti nel report | Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario |
| 102-47 Elenco dei temi materiali | Relazione sulla Gestione: Temi rilevanti di Poste Italiane |
| 102-48 Ridefinizione delle informazioni fornite nei report precedenti e motivazione di tali riformulazioni |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori. La ridefinizione delle informazioni fornite nella Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario 2017 riguardano i seguenti indicatori: 303-1, 305-1, 305-2, 305-3 e 403-2. Le motivazioni di tali riformulazioni sono presenti in nota nelle relative tabelle di raccolta dati. |
| 102-49 Modifiche significative rispetto al precedente periodo di rendicontazione |
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario |
| 102-50 Periodo di rendicontazione | Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario |
| 102-51 Data di pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità più recente |
Dichiarazione non Finanziaria 2017; Bilancio di Sostenibilità 2017 |
| 102-52 Periodicità di rendicontazione | Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario |
| 102-53 Contatti utili per richiedere informazioni sul report |
Per maggiori informazioni e approfondimenti sulle tematiche e gli indicatori riportati all'interno del presente Bilancio, contattare: Poste Italiane S.p.A. Funzione Corporate Affairs/Governo dei Rischi di Gruppo Viale Europa, 190 00144 Roma – Italia |
| 102-54 Dichiarazione di conformità agli Standard GRI |
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario |
| 102-55 GRI content index | Relazione sulla Gestione: Indice dei contenuti GRI-Standards (GRI Content Index) |
| GRI Standard | Numero e descrizione | Sezione e/o numero di pagina | Note/omissioni |
|---|---|---|---|
| dell'indicatore | |||
| Temi materiali | |||
| GRI 200: INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICI | |||
| Performance economica | |||
| GRI 103: Informativa generale | 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle |
Relazione sulla Gestione:La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste |
|
| sull'approccio manageriale | sue componenti | Italiane Il valore economico generato e |
|
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
distribuito dal Gruppo Poste Italiane | ||
| GRI 201: Performance Economica |
201-1 Valore economico diretto, generato e distribuito |
Relazione sulla Gestione:Il valore economico generato e distribuito dal Gruppo Poste Italiane |
|
| Impatti economici indiretti | |||
| 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento |
Relazione sulla Gestione:La Matrice di Materialità |
||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti |
La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane |
|
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Supporto allo sviluppo socio economico del territorio |
||
| GRI 203: Impatti economici indiretti |
203-1 Investimenti nella comunità | Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
Informazione non disponibile. L'attuale sistema di reporting non ha permesso di riportare gli investimenti nella comunità per il biennio 2016-2017. Si prevede di rendicontare l'informazione nei prossimi cicli di rendicontazione. |
| Anticorruzione | |||
| GRI 103: Informativa generale | 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità |
|
| sull'approccio manageriale | 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti |
La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane |
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Integrità e trasparenza | ||
|---|---|---|---|
| 205-1 Operazioni a rischio corruzione | Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
||
| GRI 205: Anticorruzione | 205-3 Eventuali episodi di corruzione riconosciuti e attività migliorative implementate |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
|
| GRI 300: INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALI | |||
| Materiali | |||
| 103-1 Descrizione del tema materiale | Relazione sulla Gestione: La Matrice | ||
| e del perimetro di riferimento | di Materialità | ||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti |
La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane |
|
| 103-3 Valutazione dell'approccio | Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
||
| manageriale | Impatti ambientali della logistica | ||
| GRI 301: Materiali | 301-1 Materiali usati per peso e volume |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
|
| Energia | |||
| 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità |
||
| GRI 103: Informativa generale | 103-2 Approccio manageriale e delle | La Strategia di Sostenibilità di Poste | |
| sull'approccio manageriale | sue componenti | Italiane | |
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Impatti ambientali degli immobili Impatti ambientali della logistica |
||
| 302-1 Consumi energetici all'interno | Relazione sulla Gestione: Tavole | ||
| GRI 302: Energia | dell'organizzazione | degli indicatori | |
| 302-2 Consumi energetici all'esterno dell'organizzazione |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
||
| Acqua | |||
| 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento |
Relazione sulla Gestione: La Matrice | ||
| GRI 103: Informativa generale | 103-2 Approccio manageriale e delle | di Materialità | |
| sull'approccio manageriale | sue componenti | La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane |
|
| 103-3 Valutazione dell'approccio | Impatti ambientali degli immobili | ||
| manageriale | |||
| GRI 303: Acqua | 303-1 Prelievi idrici per fonte | Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
|
| Emissioni | |||
| 103-1 Descrizione del tema materiale | Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità |
||
| e del perimetro di riferimento | |||
| GRI 103: Informativa generale | 103-2 Approccio manageriale e delle | La Strategia di Sostenibilità di Poste | |
| sull'approccio manageriale | sue componenti | Italiane Impatti ambientali degli immobili |
|
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Impatti ambientali della logistica | ||
| GRI 305: Emissioni | 305-1 Emissioni GHG dirette (Scopo 1) |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
| 305-2 Emissioni GHG indirette (Scopo 2) |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 305-3 Altre emissioni GHG indirette (Scopo 3) |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
||||||
| Effluenti e rifiuti | |||||||
| 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità |
||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti |
La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane |
|||||
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Impatti ambientali degli immobili Impatti ambientali della logistica |
||||||
| GRI 306: Effluenti e rifiuti | 306-2 Rifiuti prodotti per tipologia e modalità di smaltimento |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
|||||
| Valutazione ambientale dei fornitori | |||||||
| 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità |
||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti |
La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Legalità e integrazione ESG nel |
|||||
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
processo di approvvigionamento Tavole degli indicatori |
||||||
| GRI 400: INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALI | |||||||
| Occupazione | |||||||
| 103-1 Descrizione del tema materiale | |||||||
| e del perimetro di riferimento | Relazione sulla Gestione: La Matrice | ||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti |
di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane |
|||||
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Welfare e benessere del personale | ||||||
| GRI 401: Occupazione | 401-2 Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti ai dipendenti temporanei o part-time |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
|||||
| Relazioni industriali | |||||||
| 103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità |
||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti |
La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane |
|||||
| 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Relazioni con le parti sociali | ||||||
| GRI 402: Relazioni industriali | 402-1 Periodo minimo di preavviso legato a cambiamenti organizzativi |
Per Poste Italiane e per le società del Gruppo firmatarie del CCNL di Poste Italiane, il periodo di preavviso per la comunicazione al personale di cambiamenti significativi è di quattro settimane (25 giorni lavorativi successivi alla data fissata per il primo incontro con le OO.SS., comprensivi del sabato) per il confronto a livello nazionale. Inoltre, |
| sono previste due settimane ulteriori (13 giorni lavorativi, comprensivi del sabato) per la validazione dell'eventuale intesa da parte del Coordinamento Risorse Umane e una eventuale settimana aggiuntiva (7 giorni lavorativi, comprensivi del sabato) per il confronto a livello territoriale. In aggiunta, all'interno dell'Articolo 2 (Assetti Contrattuali) del CCNL 30 novembre 2017 sono riportati i dettagli relativi al periodo di notifica e le procedure di consultazione e negoziazione con le OO.SS |
|||
|---|---|---|---|
| Salute e sicurezza | |||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Salute e sicurezza sul lavoro |
|
| GRI 403: Salute e sicurezza | 403-2 Tipologia di infortuni, tasso di infortunio, malattie professionali, giorni di lavoro persi e assenteismo e numero di decessi collegati all'attività lavorativa |
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
Informazione non disponibile. L'attuale sistema di reporting non ha permesso di riportare la disclosure sulle ditte appaltatrici. Si prevede di rendicontare l'informazione nei prossimi cicli di rendicontazione. |
| Formazione e istruzione | |||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Formazione e benessere del personale Pari opportunità nei percorsi di |
|
| GRI 404: Formazione Diversità e pari opportunità |
404-1 Numero di ore di formazione medie annuali fornite ai dipendenti 404-3 Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni sulle prestazioni e sullo sviluppo della carriera |
carriera Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
|
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale GRI 405: Diversità e pari opportunità |
103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale 405-1 Diversità nella composizione degli organi di governo dell'impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Tutela dei diritti umani in azienda Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valutazione sui diritti umani | |||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Lavorare con trasparenza e integrità Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
|||||
| GRI 412: Valutazione sui diritti umani |
412-1 Attività sottoposte a valutazione del rispetto dei diritti umani |
||||||
| Valutazione sociale dei fornitori | |||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento |
|||||
| Privacy dei clienti | |||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti 103-3 Valutazione dell'approccio |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Sicurezza informatica e continuità del business |
|||||
| GRI 418: Privacy dei clienti | manageriale 418-1 Numero di reclami documentati relativi alla violazioni della privacy e alla perdita dei dati dei consumatori |
||||||
| Active ownership | |||||||
| GRI 103: Informativa generale sull'approccio manageriale |
103-1 Descrizione del tema materiale e del perimetro di riferimento 103-2 Approccio manageriale e delle sue componenti 103-3 Valutazione dell'approccio manageriale |
Relazione sulla Gestione: La Matrice di Materialità La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane Integrazione ESG nelle politiche di investimento Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione |
|||||
| FS11 Percentuale degli investimenti sottoposti a screening negativo e/o |
Nel corso del 2018, Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR - le Società |
| positivo su aspetti sociali/ambientali | del Gruppo Poste Italiane operanti | |||
|---|---|---|---|---|
| nel settore degli investimenti - hanno | ||||
| sottoposto i propri portafogli alla | ||||
| valutazione sociale ed ambientale da | ||||
| parte di un ente terzo. Tale |
||||
| valutazione ha riguardato il 99% | ||||
| dell'AuM complessivo di Poste Vita e | ||||
| l'80% dell'AuM complessivo di |
||||
| BancoPosta Fondi SGR. | ||||
| Comunità locali | ||||
| 103-1 Descrizione del tema materiale | Relazione sulla Gestione: La Matrice | |||
| e del perimetro di riferimento | ||||
| di Materialità | ||||
| GRI 103: Informativa generale | 103-2 Approccio manageriale e delle | La Strategia di Sostenibilità di Poste | ||
| sull'approccio manageriale | sue componenti | Italiane | ||
| 103-3 Valutazione dell'approccio | Inclusione finanziaria | |||
| manageriale | ||||
| FS14 Iniziative per migliorare | Relazione sulla Gestione: Tavole | |||
| l'accesso ai servizi finanziari per le persone svantaggiate |
degli indicatori |
| SDG | Tema | Indicatore GRI | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Goal 1 – Povertà Zero | • | Accesso ai servizi finanziari |
• | FS14 | |
| Sradicare la povertà in tutte le sue forme e | |||||
| ovunque nel mondo | |||||
| Goal 2 – Fame Zero | • | Investimenti in infrastrutture |
• | 201-1 | |
| Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza | |||||
| alimentare, migliorare l'alimentazione e | |||||
| promuovere l'agricoltura sostenibile. | |||||
| Goal 3 – Salute e benessere | • | Qualità dell'aria | • | 305-1 | |
| • | • | 305-2 | |||
| • | • | 305-3 | |||
| Garantire una vita sana e promuovere il | • | Salute e sicurezza |
• | 403-2 | |
| benessere di tutti a tutte le età. | sul lavoro | ||||
| Goal 4 – Istruzione di | • | Formazione e |
• | 404-1 | |
| qualità | istruzione professionale |
• | 404-3 |

ragazze.
Goal 5 – Uguaglianza di genere Raggiungere l'uguaglianza di genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e • Parità di genere • Investimenti in infrastrutture Goal 6 – Acqua pulita e igiene dell'acqua
• Prelievo sostenibile • Rifiuti • 303-1 • 306-2
• 405-1 • 201-1 • 203-1
Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti.
| • | Efficienza energetica | • | 302-1 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Goal 7 – Energia pulita e accessibile |
• | • | 302-2 | ||
| • | Investimenti | • in |
201-1 | ||
| infrastrutture | • | 203-1 | |||
| Garantire l'accesso all'energia a prezzo | • | Energia rinnovabile | |||
| accessibile, affidabile, sostenibile e | • | 302-1 | |||
| moderna per tutti. | • | 302-2 | |||
| & ECONOMIC GROWTH |
|---|
Goal 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica
Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti.
| • | Accesso ai servizi finanziari |
• | FS14 |
|---|---|---|---|
| • | Diversità e pari opportunità |
• | 405-1 |
| • | Guadagni, salari e benefici |
• | 401-2 |
| • | Performance economica |
• | 201-1 |
| • | Formazione e istruzione professionale |
• • |
404-1 404-3 |
| • • • |
Efficienza energetica Efficienza nei materiali utilizzati Salute e sicurezza sul lavoro |
• • • • |
302-1 302-2 301-1 403-2 |

| Goal 9 – Industria, innovazione e infrastrutture |
• | Investimenti in infrastrutture |
• • |
201-1 203-1 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Costruire un'infrastruttura resiliente, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l'innovazione. |
• | Ricerca e sviluppo | • | 201-1 | |
| Goal 10 – Ridurre le disuguaglianze |
• | Accesso ai servizi finanziari |
• | FS14 | |
| • | Sviluppo economico in aree ad alta povertà |
• | 203-1 | ||
| fra i Paesi. | Ridurre le disuguaglianze all'interno dei e | • | Finanza responsabile | • | FS11 |
| Goal 11 – Città e comunità sostenibili |
• | Investimenti in infrastrutture |
• • |
201-1 203-1 |
inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

| • | 305-3 | ||
|---|---|---|---|
| • Efficienza energetica |
• | 302-1 | |
| • Uso efficiente / riciclo |
• | 302-2 | |
| dei materiali | • | 301-1 | |
| • Rifiuti |
|||
| Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili. |
• | 306-2 | |
| Goal 13 – Agire per il clima | • Efficienza energetica |
• | 302-1 |
| • | • | 302-2 | |
| • Emissioni GHG |
• | 305-1 | |
| • | 305-2 | ||
| Adottare misure urgenti per combattere i | |||
| cambiamenti climatici e le loro | • | 305-3 | |
| conseguenze. | |||
| Goal 14 – La vita | • Acidificazione |
• degli |
305-1 |
| sott'acqua | oceani | ||
| • | 305-2 | ||
| • | 305-3 | ||
| Conservare e utilizzare in modo | |||
| sostenibile gli oceani, i mari e le risorse | |||
| marine. | |||
| Goal 15 – La vita sulla terra | |||
| • Degrado delle foreste |
• | 305-1 | |
| • | 305-2 | ||
| • | 305-3 | ||
| Proteggere, ripristinare e promuovere | |||
| l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, | |||
| gestire in modo sostenibile le foreste, | |||
| contrastare la desertificazione, arrestare e | |||
| invertire il degrado dei suoli e fermare la | |||
| perdita di biodiversità. | |||
| Goal 16 - Pace, giustizia e | • Anti-corruzione |
• | 205-1 |
| istituzioni forti | • | • | 205-3 |
| • | |||
| Promuovere società pacifiche e inclusive | • | • | 418-1 |
| orientate allo sviluppo sostenibile, | Protezione privacy |
della | |
| garantire a tutti l'accesso alla giustizia e | |||
| costruire istituzioni efficaci, responsabili e | |||
| inclusive a tutti i livelli. | |||
Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2018 di Poste Italiane SpA (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.
In coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi annunciata, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:
Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2018 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018.
Poste Italiane, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati ha adottato a partire dal 2015 le "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati" in conformità sia con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m. e i., sia con le disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane nell'esercizio delle attività di BancoPosta.
In coerenza con le suddette disposizioni, le Linee Guida sono soggette a revisione con cadenza triennale, e comunque aggiornate in relazione a eventuali modifiche normative o organizzative, nonché in caso di significative variazioni del modello di business.
Pertanto, in data 7 novembre 2018 il Consiglio di amministrazione di Poste Italiane ha approvato le nuove Linee Guida che recepiscono, tra l'altro, con riguardo alle operazioni riferite al Patrimonio Bancoposta, le indicazioni pervenute da Banca d'Italia nell'ambito del processo autorizzativo dell'Istituto di Moneta Elettronica.
L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta con soggetti collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documentisocietari.html. Il documento è riproposto, per la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documenti-bancoposta.html.
Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.
Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.
Inoltre, nell'ambito del percorso societario che ha portato alla costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ha espresso parere favorevole al Consiglio di Amministrazione su due contratti di maggiore rilevanza ai fini Banca d'Italia, stipulati con Postepay SpA: il contratto che regola l'esternalizzazione delle attività di BancoPosta affidate all'IMEL e l'accordo di promozione e collocamento da parte di BancoPosta dei prodotti dell'IMEL. Entrambi sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione e hanno avuto efficacia a partire dal 1° ottobre 2018.
Per il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018.
Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2018 comparativo con quello al 31 dicembre 2017 sono riportati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali34 nel corso dell'esercizio 2018.
34 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.
Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:
EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.
EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.
ROE (Return on Equity) – indicatore calcolato come rapporto tra l'Utile netto e la media del Patrimonio netto (al netto delle riserve valutative) all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento.
CAPITALE IMMOBILIZZATO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit inclusi i rapporti con gli altri settori.
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.
Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit al lordo dei rapporti con gli altri settori.
CAPITALE INVESTITO NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit inclusi i rapporti con gli altri settori.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit inclusi i rapporti con gli altri settori.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
COMBINED RATIO è un indicatore di redditività che misura l'incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza e ai premi lordi contabilizzati nel periodo ed è calcolato come la somma del Loss ratio e dell'Expense ratio.
LOSS RATIO è un indicatore di economicità della gestione tecnica di una compagnia di assicurazione operante nel ramo danni ed è calcolato come il rapporto tra gli Oneri per sinistri (comprensivi delle spese di liquidazione) e i Premi lordi di competenza.
EXPENSE RATIO è calcolato come il rapporto fra il totale delle spese (Costi di funzionamento e Provvigioni di competenza) e i Premi lordi contabilizzati.
I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.
| POSTEL SPA | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Ricavi, proventi e altri | 195.725 | 213.230 | (17.505) | -8,2% |
| Risultato operativo | (20.134) | 1.672 | (21.806) | n.s. |
| Risultato netto | (16.141) | 118 | (16.259) | n.s. |
| Investimenti | 6.706 | 7.607 | (901) | -11,8% |
| Patrimonio netto | 83.962 | 101.459 | (17.497) | -17,2% |
| Organico stabile - medio | 1.052 | 1.069 | (17) | -1,6% |
| Organico flessibile - medio | 25 | 20 | 5 | 25,0% |
n.s.: non significativo
| SDA EXPRESS COURIER SPA | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Ricavi, proventi e altri | 578.164 | 549.173 | 28.991 | 5,3% |
| Risultato operativo | (51.155) | (42.114) | (9.041) | -21,5% |
| Risultato netto | (39.711) | (31.990) | (7.721) | -24,1% |
| Investimenti | 19.813 | 8.288 | 11.525 | 139,1% |
| Patrimonio netto (*) | 22.514 | (22.876) | 45.390 | 198,4% |
| Organico stabile - medio | 1.309 | 1.347 | (38) | -2,8% |
| Organico flessibile - medio | 111 | 85 | 26 | 30,6% |
(*) Il patrimonio netto comprende la ricapitalizzazione di 90 milioni di euro effettuata nell'esercizio dalla Capogruppo.
| EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Ricavi, proventi e altri | 91.234 | 94.240 | (3.006) | -3,2% |
| Risultato operativo | 3.068 | 4.639 | (1.571) | -33,9% |
| Risultato netto | 431 | 1.843 | (1.412) | -76,6% |
| Investimenti | 271 | 681 | (410) | -60,2% |
| Patrimonio netto | 237.674 | 237.263 | 411 | 0,2% |
| Organico stabile - medio | 28 | 28 | - | n.s. |
| Organico flessibile - medio | 1 | - | 1 | n.s. |
n.s.: non significativo
| MISTRAL AIR SRL | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Ricavi, proventi e altri | 59.015 | 100.472 | (41.457) | -41,3% |
| Risultato operativo | (5.182) | (8.950) | 3.768 | 42,1% |
| Risultato netto | (4.279) | (7.611) | 3.332 | 43,8% |
| Investimenti | 73 | 172 | (99) | -57,6% |
| Patrimonio netto (*) | 845 | (1.895) | 2.740 | 144,6% |
| Organico stabile - medio | 105 | 129 | (24) | -18,6% |
| Organico flessibile - medio | 18 | 56 | (38) | -67,9% |
(*) Il patrimonio netto comprende la ricapitalizzazione di 7 milioni di euro effettuata nell'esercizio dalla Capogruppo.
| POSTE VITA SPA (*) | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Premi assicurativi (**) | 16.609.902 | 20.263.356 | (3.653.454) | -18,0% |
| Risultato netto | 949.761 | 510.172 | 439.589 | 86,2% |
| Attività finanziarie | 126.263.345 | 125.626.314 | 637.031 | 0,5% |
| Riserve tecniche assicurative | 124.965.928 | 123.489.910 | 1.476.018 | 1,2% |
| Patrimonio netto (***) | 3.862.261 | 3.323.728 | 538.533 | 16,2% |
| Organico stabile - medio | 396 | 388 | 8 | 2,1% |
| Organico flessibile - medio | 3 | 5 | (2) | -40,0% |
(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.
(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.
(***) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito dividendi per 238 milioni di euro.
| POSTE ASSICURA SPA (*) | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Premi assicurativi (**) | 168.157 | 131.099 | 37.058 | 28,3% |
| Risultato netto | 45.658 | 28.609 | 17.049 | 59,6% |
| Attività finanziarie | 281.905 | 233.498 | 48.407 | 20,7% |
| Riserve tecniche assicurative | 183.077 | 160.005 | 23.072 | 14,4% |
| Patrimonio netto | 139.723 | 104.359 | 35.364 | 33,9% |
| Organico stabile - medio | 59 | 57 | 2 | 3,5% |
| Organico flessibile - medio | 1 | - | 1 | n.s. |
(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.
(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.
n.s.: non significativo
| BANCOPOSTA FONDI SPA SGR | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Commissioni attive | 104.491 | 101.954 | 2.537 | 2,5% |
| Commissioni nette | 45.432 | 54.501 | (9.069) | -16,6% |
| Risultato netto | 22.529 | 29.134 | (6.605) | -22,7% |
| Impieghi finanziari (liquidità + titoli) | 70.827 | 71.372 | (545) | -0,8% |
| Patrimonio netto (*) | 60.709 | 53.886 | 6.823 | 12,7% |
| Organico stabile - medio | 54 | 58 | (4) | -6,3% |
(*) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito dividendi per 15 milioni di euro.
| POSTEPAY SPA | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | ||||
| Ricavi, proventi e altri | 431.931 | 234.543 | 197.388 | 84,2% |
| Risultato operativo | 76.719 | 26.837 | 49.882 | 185,9% |
| Risultato netto | 54.509 | 18.659 | 35.850 | 192,1% |
| Investimenti | 30.613 | 26.583 | 4.030 | 15,2% |
| Patrimonio netto (*) | 243.059 | 57.905 | 185.154 | 319,8% |
| Organico stabile - medio | 232 | 213 | 19 | 8,9% |
| Organico flessibile - medio | - | 4 | (4) | n.s. |
(*) Nel corso dell'esercizio la società ha deliberato la distribuzione di dividendi per 9 milioni di euro. Il patrimonio netto comprende l'aumento di capitale sociale di complessivi 140 milioni di euro mediante conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento afferente il Patrimonio BancoPosta, con effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data PosteMobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.
n.s.: non significativo
Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.
Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2018 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF.
L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.
Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD), (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi.
I Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprendono le attività della Corrispondenza, del Corriere Espresso, Logistica e Pacchi, e della Filatelia, nonché le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore degli Altri settori in cui opera il Gruppo. Il settore dei Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale accoglie i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi resi nell'ambito della telefonia mobile. I Servizi Finanziari si riferiscono alle attività del Bancoposta che comprendono la raccolta del risparmio, i servizi di pagamento (affidati in outsourcing al settore PMD), l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, la prestazione di servizi di investimento e alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR. I Servizi Assicurativi riguardano l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e delle sue controllate dirette Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e Poste Welfare Servizi Srl che svolge attività strumentale al settore in commento.
La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.
Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.
Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.
Per il bilancio consolidato e il bilancio separato sono previsti paragrafi/note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:
Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.
I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.
Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 19 marzo 2019, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato i conti annuali.
I princípi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro, sono applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione dei conti annuali del precedente esercizio, fatte salve le modifiche introdotte al corpo dei principi contabili, applicate a partire dall'esercizio in commento, i cui effetti sui presenti bilanci sono descritti nella nota 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e prossima applicazione.
Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"35. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto36 .
I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nei presenti conti annuali sono uniformi a quelli di predisposizione dei conti annuali al 31 dicembre 2017 ad eccezione di quanto concerne la classificazione, misurazione e impairment degli strumenti finanziari, nonché la modalità di riconoscimento dei ricavi, modificati a seguito dell'entrata in vigore, rispettivamente dei nuovi principi contabili IFRS 9 - Strumenti finanziari e IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Alla luce di quanto sopra riportato, nei presenti conti annuali vengono descritti gli effetti della transizione ai nuovi principi contabili internazionali e sono dettagliate le conseguenti nuove politiche contabili del Gruppo Poste Italiane.
Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Tenuto conto della diversificata natura e delle numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando sussistono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.
Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.
Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali37 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi
35 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 revised par. 68).
36 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.
37 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.
troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.
I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").
Di seguito si riportano i principali princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.
Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli interessi passivi sostenuti per finanziare l'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono imputati al Conto economico, a eccezione del caso in cui siano specificamente correlati all'acquisizione o costruzione dell'attività: in tal caso, infatti, gli oneri finanziari sono capitalizzati a integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del suo valore è trattata distintamente. Il valore di iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.
La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti periodicamente e aggiornati, ove necessario, alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando il bene oggetto di ammortamento è composto da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del suindicato metodo del component approach, per un periodo comunque non superiore a quello del cespite principale.
La vita utile stimata per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari per il Gruppo Poste Italiane è la seguente:
| Categoria | Anni |
|---|---|
| Fabbricati | 25-33 |
| Migliorie strutturali su beni di proprietà | 20 |
| Impianti | 4-10 |
| Costruzioni leggere | 10 |
| Attrezzature | 5-10 |
| Mobili e arredi | 8 |
| Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche | 3-10 |
| Automezzi, autovetture e motoveicoli | 4-10 |
| Migliorie su beni di terzi | durata stimata della locazione* |
| Altri beni | 3-5 |
(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione
Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.
Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari.
Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Le Attività immateriali sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e delle eventuali perdite di valore. Gli interessi passivi sono capitalizzati ad integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento solo se direttamente imputabili all'acquisizione o alla realizzazione di attività immateriali, altrimenti sono normalmente rilevati come costo di competenza nell'esercizio in cui sono stati sostenuti. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla sua residua possibilità di utilizzazione, ossia sulla base della stimata vita utile.
L'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".
I costi relativi all'acquisizione di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono ammortizzati in base al metodo lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.
I costi riguardanti la manutenzione dei programmi software sono imputati al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici e identificabili e che generano benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno vengono imputati alla voce Attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l'onere relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché eventuali costi direttamente correlati. L'ammortamento è calcolato in base alla stimata vita utile del software, di norma in 3 anni. I costi di ricerca non sono mai capitalizzati.
I beni posseduti mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefíci legati alla proprietà, sono iscritti nelle attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore, pari alla quota capitale dei canoni futuri da rimborsare, è iscritta nei debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il metodo lineare, in base alla vita utile delle varie categorie di beni, stimata con le stesse modalità indicate per le attività materiali e immateriali.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate nei leasing operativi. I costi per leasing operativi sono rilevati linearmente a Conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.
Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:
L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico38. Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente e in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.4 - Criteri e metodologie di consolidamento.
Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".
38 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS36.
Il trattamento contabile degli Strumenti finanziari, modificato a seguito dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, è descritto nel paragrafo "Cambiamenti nelle politiche contabili" al quale si rimanda.
Alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se essi non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio. Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value continuano a seguire le regole previste dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione di seguito indicate.
Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.
• Fair value hedge39
Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.
Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.
• Cash flow hedge40
Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello
39 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.
strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato.
Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).
Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.
I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti , sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.
I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption).
Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica effettuati dalla controllata EGI SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:
Nel caso di applicazione della Own use exemption gli impegni assunti sono riportati nella Nota 13 Ulteriori Informazioni - Impegni.
40 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.
Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino (IAS12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.
Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.
La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Mistral Air Srl, Postel SpA, Risparmio Holding in liquidazione SpA, Europa Gestioni Immobiliari SpA, Poste Welfare Servizi Srl, Poste Assicura SpA, BancoPostaFondi SpA SGR e PostePay SpA. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.
Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.
Per le unità immobiliari destinate alla vendita41, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.
Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 42. .
Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina43, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.
Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.
In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.
Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da
41 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.
42 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.
43 La società controllata Mistral Air Srl.
acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.
Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2018 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.
In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.
Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.
Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.
Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.
Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:
Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.
Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.
Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto e la Riserva da cash flow hedge, relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio.
Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR. La voce accoglie, inoltre, i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte.
I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.
I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.
I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.
I contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4 si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, le polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e i contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:
Per i contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili44 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4), l'IFRS 4 rimanda alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:
La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito a suo tempo concessi e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.
I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno.
44 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata.
L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.
L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.
I benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:
• Piani a benefíci definiti
Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.
Per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, soggette all'applicazione della riforma sulla previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007, le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 200645 .
Nel caso di aziende con meno di 50 dipendenti, per le quali non si applica la riforma sulla previdenza complementare, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.
Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al
45 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.
momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.
Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.
• Piani a contribuzione definita
Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.
I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.
I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.
Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.
La modalità di rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con clienti ha subito delle modifiche a seguito dell'introduzione dell'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti, per la cui trattazione si rinvia al paragrafo 3 - "Cambiamenti nelle politiche contabili".
I ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevati per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.
I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati e approvati all'ente erogatore.
Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.
Gli interessi attivi derivanti dall'applicazione del metodo dell'interesse effettivo di cui allo IAS 1 - Presentazione del bilancio paragrafo, 82 (a), sono esposti nella sezione 5.4 Note al Conto economico.
I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. I Dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.
Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:
Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.
Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi46 .
Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:
Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2018, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.
Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione
46 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.
della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:
Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto.
All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:
Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari.
Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:
Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:
| Società controllate/controllo congiunto | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|
| Consolidate con il metodo integrale | 14 | 15 |
| Valutate con il metodo del Patrimonio netto | 6 | 6 |
| Totale società | 20 | 21 |
L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 13 Ulteriori informazioni – Dati salienti.
Per la redazione dei conti annuali è richiesta l'applicazione di princípi e metodologie contabili che talvolta si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento.
Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2018 possano riflettere variazioni delle stime formulate.
Al 31 dicembre 2018, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 881 milioni di euro (969 milioni di euro al 31 dicembre 2017), al lordo delle svalutazioni.
| Crediti | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| OSU | (i) | 31 | 31 |
| Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali | (ii) | 83 | |
| Remunerazione raccolta su c/c | (iii) | રૂવે | 25 |
| Servizi delegati | (iii) | 28 | રેરે |
| Altro | 2 | ||
| Crediti commerciali vs Controllante | 100 | 197 | |
| Operazioni con azionisti: | |||
| Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 | (iv) | ਤਰੇ | ਤਰੇ |
| Totale crediti verso MEF | 139 | 236 | |
| Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali | (v) | 104 | 43 |
| Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE | (vi) | 78 | 77 |
| Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni | (vii) | 490 | 538 |
| Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni | 672 | 658 | |
| Altri crediti e attività: | |||
| Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione | (viiii) | 3 | 8 |
| Crediti su rimborso IRES | 55 | રક | |
| Crediti su rimborso IRAP | 12 | 12 | |
| Crediti per imposte correnti e relativi interessi | (ix) | 67 | 67 |
| Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione | 881 | ਰਵੰਚ |
Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.
Nel dettaglio, al 31 dicembre 2018, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende le seguenti voci.
dicembre 2017, su un conto infruttifero tenuto dalla Poste Italiane SpA presso la Tesoreria dello Stato e sono stati incassati ulteriori 27 milioni di euro.
ix. Crediti residui per imposte correnti e relativi interessi riferiti per:
55 milioni di euro all'IRES da recuperare sulla mancata deduzione forfetaria del 10% dell'IRAP e della mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro, di cui 8 milioni di quota capitale e 47 milioni di interessi. Per il recupero di gran parte dell'importo in questione, relativo alla controllante Poste Italiane, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane dichiarando che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste, oltre agli interessi. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. La sentenza impugnata si pone in contrasto con altri precedenti pronunciamenti positivi anche successivi ad essa ed introduce nuovi elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda. L'evoluzione del contenzioso è oggetto di attento
47 Le integrazioni tariffarie all'Editoria sono state ripristinate con il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe) in vigore dal 1° gennaio 2017 e convertito con modificazioni dalla Legge n. 19 del 27 febbraio 2017.
48 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini.
monitoraggio e ulteriori elementi che dovessero comportare nuove e diverse valutazioni da parte della Società saranno riflessi nei futuri bilanci.
Al 31 dicembre 2018, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle condizioni di incertezza delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.
Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.
Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.
L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.
In particolare, per la Capogruppo il test di impairment è stato svolto sul segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al quale non sono allocati Avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata unità generatrice di flussi finanziari.
Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2018, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani delle unità organizzative interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost
Con riguardo alla sola Poste Italiane SpA, sono state altresì effettuate le analisi di impairment sul valore delle partecipazioni. La metodologia e i parametri di riferimento per l'esecuzione del test sono in linea con quanto descritto per avviamenti e altri attivi immobilizzati.
Con riferimento al test di impairment della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, in assenza di previsioni economiche attendibili di medio periodo, al 31 dicembre 2018 è stato determinato il fair value della partecipazione (livello 3 della gerarchia) mediante l'utilizzo del metodo dei multipli di mercato. Per l'individuazione del multiplo di mercato si è fatto riferimento a uno studio su società comparabili realizzato da una primaria banca d'investimento. Il multiplo utilizzato è stato pari a 13,5 se riferito all'EBITDA 2019 e 14,8 se riferito all'EBITDA 2018.
Per le evidenze emerse dai test si rinvia alla nota 5.2 - A4 – Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto, 5.2 - A3 – Attività Immateriali (con riferimento agli Avviamenti) e 6.3 – A4 Partecipazioni. Avviamento
L'Avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l'esistenza di eventuali riduzioni di valore da rilevare a Conto economico.
In particolare, la verifica in oggetto comporta l'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la successiva determinazione del relativo valore recuperabile; se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile delle unità generatrici di flussi finanziari, si procede a una svalutazione dell'avviamento allocato alle stesse. L'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la determinazione del loro fair value comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate.
L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 31 dicembre 2018, anche tenuto conto di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2022 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2018, nonché del perdurare della crisi del settore postale e del mercato immobiliare, il segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione della Capogruppo è stato oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto. Per stimare il valore d'uso del segmento si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano Industriale 2018-2022 e nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito, tenendo anche conto dell'esistenza di eventuali elementi positivi il cui valore non sia riflesso nelle previsioni esplicite dell'arco di piano. Si è fatto riferimento inoltre, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale. E' stato
49 Per le valutazioni al 31 dicembre 2018 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo compreso tra l'1,48% e l'1,67% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 6,42% e un valore massimo del 8,57%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 7,99% per l'attività bancaria e del 8,51% per l'attività di gestione del risparmio.
utilizzato un WACC del 6,42%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio.
Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, mantenendo talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato e confrontandole con le evidenze al 31 dicembre 2018. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dal progressivo aggiornamento delle perizie immobiliari affidate a un primario esperto indipendente, continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Si valutano annualmente i cambiamenti tecnologici e di settore e, per le Attività materiali, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero, per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento può modificare il periodo di ammortamento e quindi anche la quota di ammortamento a carico dell'esercizio corrente e di quelli futuri.
Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi quadro stipulati o in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.
La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.
In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base ad elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito.
La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su stime elaborate da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA, dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio. Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.
La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.
Come meglio descritto nella Nota 13 Ulteriori informazioni – Accordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", approvato in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane, dei Piani di incentivazione a breve termine assegnati sotto forma di Phantom Stock (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvati in data 27 aprile 2017 e 29 maggio 2018 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e dei Piani per la cessazione del rapporto di lavoro, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità a breve termine e/o solvibilità in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.
Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2017 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio, oltre che delle Linee Guida della gestione finanziaria del Gruppo rivisitate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel mese di dicembre 2017.
In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.
Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.
La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.
Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:
Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.
Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.
Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.
• Interest Rate Swap:
Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente
opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.
Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.
Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:
Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.
Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.
Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.
Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.
Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018:
50 Nel corso del mese di Novembre 2018 lo IASB ha proposto il differimento dell'entrata in vigore dell'IFRS 17, il nuovo standard sui contratti assicurativi, di un anno, ossia al 2022. La proposta avanzata riguarda anche l'estensione al 2022 dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 concessa alle compagnie assicurative, in modo che l'IFRS 9 e l'IFRS 17 possano essere applicati nello stesso momento. Tale proposta è tuttora oggetto di consultazione.
51 In particolare, per effetto di tali nuove disposizioni, è concessa alle compagnie di assicurazione la possibilità di:
a) avvalersi di un'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9, che permetta di continuare ad applicare lo IAS 39 sino al 1° gennaio 2021. Tale esenzione è tuttavia concessa nei limiti in cui le attività della compagnia siano prevalentemente connesse all'assicurazione ; ovvero
b) applicare il cd. overlay approach, in base al quale è sospesa nel Conto economico complessivo la differenza tra l'utile/(perdita) generato dalle "Attività finanziarie designate al fair value a Conto economico" in regime di IFRS 9, e l'utile/(perdita) generato dalle stesse in regime di IAS 39. Tale sospensione garantirebbe l'omogeneità dell'effetto a Conto economico delle attività finanziarie in commento, a prescindere dal regime contabile di riferimento.
Il Gruppo Poste Italiane non si è avvalso di tale facoltà. Nella redazione dei Bilanci consolidati del Gruppo Poste Italiane e Poste Vita il principio contabile internazionale IFRS9 è stato applicato uniformemente dalla data del 1° gennaio 2018.
internazionali. I principi contabili impattati dalle modifiche apportate dal Regolamento, applicabili dal 1° gennaio 2018, sono lo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e l'IFRS 1 - Prima adozione degli International Financial Reporting Standard.
Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2019:
(non oltre dodici mesi) e a quelli cd. "di basso valore" (con item di valore non superiore ai 5.000 dollari); per tali contratti il locatore può pertanto continuare a far riferimento all'attuale regime contabile.
• Modifiche all'IFRS 9 – Strumenti finanziari - Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa adottate con Regolamento UE n. 498/2018. Le modifiche apportate al presente principio sono volte a chiarire la classificazione di determinate attività finanziarie rimborsabili anticipatamente quando si applica l'IFRS 9;
Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:
I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.
Il Public Statement emesso il 26 ottobre 2018 dall'European Securities and Markets Authority richiede che, nell'ambito della Relazione finanziaria annuale 2018, ciascun IAS adopter fornisca un'adeguata informativa sull'avanzamento dell'iniziativa progettuale di implementazione IFRS 16, sulla modalità scelta per transitare tra i metodi alternativi concessi dal principio, e sugli impatti quantitativi attesi dalla prima applicazione. Conformemente a tali disposizioni, si evidenzia quanto di seguito.
Al 31 dicembre 2018, in linea con le tempistiche prefissate, si è conclusa la fase finale del progetto di implementazione dell'IFRS 16 all'interno del Gruppo Poste Italiane. Sono stati definitivamente individuati i contratti oggetto di transizione e, dal punto di vista informatico, si è conclusa la mappatura dei sistemi gestionali di contract management e contabili di supporto e la ricognizione e il data quality delle informazioni ivi residenti; si è altresì concluso lo sviluppo dei sistemi/canali di alimentazione del motore di calcolo della Passività finanziaria iniziale, del correlato Diritto d'uso e delle successive, ricorrenti movimentazioni per ammortamento, oneri finanziari, pagamenti e variazioni contrattuali intercorse. E' stato definito, ed è a regime dal 1 gennaio 2019, l'impianto contabile scelto nella gestione ordinaria dei contratti in ambito. Infine, si sono avviate, e si concluderanno nei termini di chiusura del primo trimestre 2019, le attività di definizione della nuova informativa di bilancio sui leasing e le attività di analisi e aggiornamento dei processi aziendali impattati dal principio, in taluni casi mediante il ridisegno di adempimenti e responsabilità coinvolte.
Nel seguito, il dettaglio sugli aspetti più rilevanti ovvero espressamente richiamati dal Public Statement dell'ESMA.
Il nuovo impianto contabile a cui ricondurre i contratti in regime IFRS 16 prevede quanto segue:
L'approccio adottato consente di neutralizzare le prime note di rilevazione di entrate merce/prestato servizio, assestamenti, accertamenti fattura, ecc. senza dover ricorrere a successive scritture di storno.
Tra gli approcci consentiti per la transizione all'IFRS 16, il Gruppo Poste Italiane ha optato per il metodo retrospettico semplificato nella variante che richiede di rilevare:
Il metodo non richiede il restatement dei dati comparativi e consente alcune facilitazioni nelle modalità di calcolo della passività finanziaria e del diritto d'uso alla data di transizione; in particolare, il Gruppo si è avvalso degli espedienti pratici previsti per:
52 Come espediente pratico, l'entità non è tenuta a rideterminare se il contratto è, o contiene, un leasing alla data dell'applicazione iniziale. L'entità può invece:
a) applicare il presente Principio ai contratti che erano stati individuati in precedenza come leasing applicando lo IAS 17 Leasing e l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing.
b) non applicare il presente Principio ai contratti che non erano stati identificati come contenenti un leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4.
53 Quando applica il presente Principio retroattivamente conformemente al paragrafo C5, lettera b), ai leasing classificati in precedenza come leasing operativo applicando lo IAS 17, il locatario può utilizzare uno o più dei seguenti espedienti pratici. Il locatario può applicare questi espedienti pratici leasing per leasing:
a) il locatario può applicare un unico tasso di attualizzazione ad un portafoglio di leasing con caratteristiche ragionevolmente simili (come i leasing con una durata residua simile per una classe di attività sottostante simile in un contesto economico simile);
b) Omissis;
c) Omissis;
d) Omissis;
e) il locatario può basarsi sulle esperienze acquisite, per esempio nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.
54 Il locatario può scegliere di non applicare le disposizioni del principio a:
a) leasing a breve termine; e
b) leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore (omissis).
55 L'entità applica il presente Principio a tutti i leasing, ivi compresi i leasing di attività consistenti nel diritto di utilizzo in un sub-leasing, tranne: omissis; e) diritti detenuti dal locatario in forza di accordi di licenze ai sensi dello IAS 38 Attività
Con riguardo all'individuazione dei contratti in ambito, il Gruppo ha scelto di non effettuare una nuova valutazione dei contratti in essere alla data di transizione che erano stati (ovvero non erano stati) classificati in precedenza come leasing o contenenti una componente di leasing; per effetto di tale espediente, i contratti di leasing o contenenti una componente di leasing, contabilizzati secondo le disposizioni dello IAS 17, sono confluiti integralmente nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.
Con riguardo alla determinazione del tasso di sconto si è fatto riferimento a un tasso di indebitamento marginale ("Incremental Borrowing Rate" o "IBR") in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito univocamente per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società. L'IBR associato all'inizio di ciascun contratto sarà oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei canoni futuri).
Con riguardo alla determinazione della durata contrattuale residua, in particolare, per gli accordi di locazione immobiliare, il Gruppo è ricorso a un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge n. 392 del 27 luglio 1978), e ne ha previsto, dove appropriato, un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ne è derivato un set di regole per la determinazione del lease term, da applicare agli immobili in locazione previamente ricondotti a tre distinti cluster: (i) immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, (ii) immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e (iii) immobili strumentali altri. La determinazione del lease term per tutti gli altri accordi di leasing è invece coincisa con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le Parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler e poter traguardare la fine e le esperienze acquisite.
Il Gruppo si è altresì avvalso dell'espediente pratico di non separare le componenti non-leasing dalle componenti leasing per i contratti di noleggio della flotta aziendale e delle auto a uso promiscuo.
Alla data di transizione, le tipologie contrattuali rilevanti ai fini dell'applicazione dell'IFRS 16 riguardano:
immateriali per oggetti quali filmati cinematografici, videocassette, opere teatrali, opere letterarie, brevetti e diritti d'autore (par 3). Il locatario può, ma non deve, applicare il presente Principio ai leasing di attività immateriali diverse da quelle descritte al paragrafo 3, lettera e) (par. 4).
Di seguito si forniscono in via preliminare i principali effetti patrimoniali riferiti al primo gennaio 2019 derivanti dalla applicazione dell'IFRS 16, distintamente per il Gruppo e per la sola Capogruppo Poste Italiane SpA. Sui dati di seguito esposti sono tuttora in corso attività di verifica.
| milioni di euro | ||
|---|---|---|
| Effetti prima applicazione IFRS 16 | Diritto d'uso | Passività finanziaria |
| Gruppo Poste Italiane | ||
| Immobili strumentali | 1.235 | 1.234 |
| Altri beni | 139 | 139 |
| Totale al 1 gennaio 2019 | 1.374 | 1.373 |
| milioni di euro | ||
| Effetti prima applicazione IFRS 16 | Diritto d'uso | Passività finanziaria |
| Poste Italiane Spa | ||
| Immobili strumentali | 1.114 | 1.114 |
| Altri beni | 114 | 114 |
| Totale al 1 gennaio 2019 | 1.228 | 1.228 |
Infine, di seguito, la riconciliazione tra gli impegni per contratti di leasing al 31 dicembre 2018 (in base delle disposizioni dello IAS 17) e l'ammontare della passività per leasing rilevata al 1° gennaio 2019 (secondo le disposizioni dell'IFRS 16).
| Gruppo Poste Italiane | milioni di euro |
|---|---|
| Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 780 |
| Opzione per leasing a breve termine al 31 dicembre 2018 | (5) |
| Opzione per leasing di modesto valore al 31 dicembre 2018 | (5) |
| Passività di leasing al 31 dicembre 2018 rientrante in ambito IFRS 16 | 770 |
| Adeguamenti a seguito di un diverso trattamento delle opzioni di estensione e di risoluzione | 760 |
| Passività di leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 | 1.530 |
| Adeguamento per attualizzazione delle passività di leasing al 1 gennaio 2019 | (157) |
| Passività finanziaria di leasing come risultato dell'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 | 1.373 |
| Poste Italiane SpA | milioni di euro |
|---|---|
| Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 680 |
| Opzione per leasing a breve termine al 31 dicembre 2018 | (5) |
| Opzione per leasing di modesto valore al 31 dicembre 2018 | (25) |
| Passività di leasing al 31 dicembre 2018 rientrante in ambito IFRS 16 | 650 |
| Adeguamenti a seguito di un diverso trattamento delle opzioni di estensione e di risoluzione | 723 |
| Passività di leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 | 1.373 |
| Adeguamento per attualizzazione delle passività di leasing al 1 gennaio 2019 | (145) |
| Passività finanziaria di leasing come risultato dell'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 | 1.228 |
A partire dal primo gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari (emanato con Regolamento (UE) n. 2067/2016) e l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti (emanato con Regolamento (UE) n. 1905/2016). Di seguito si fornisce evidenza dei nuovi criteri generali di redazione introdotti dai principi contabili sopra richiamati e dei relativi impatti della prima adozione sullo stato patrimoniale del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.
La classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento (Settlement date) 56. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.
I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:
• Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato
Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività o la passività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.
• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)
Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).
Tali attività sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo, ad eccezione degli utili e delle perdite per riduzione di valore e degli utili e delle perdite su cambi, fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.
All'interno di tale categoria sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato
56 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).
a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede esclusivamente la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.
• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico
Tale categoria accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) le attività designate al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. Gli strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nel "breve termine" se sono detenuti per la negoziazione o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente.
La classificazione nelle attività correnti o non correnti dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio.
Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, le perdite attese sono rilevate nel risultato economico d'esercizio secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)": (i) le perdite attese sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono oggetto di accantonamento in un apposito fondo rettificativo (ii) le perdite attese sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono rilevate nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di fair value iscritta nel patrimonio netto. Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:
Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale. Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.
Relativamente ai crediti commerciali è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.
In caso di cambiamento nel business model, le attività finanziarie precedentemente contabilizzate sono riclassificate nella nuova categoria contabile di competenza; gli effetti della riclassifica sono rilevati solo prospetticamente, dunque non devono essere rideterminati gli utili/perdite e interessi rilevati in precedenza. Di seguito sono descritti gli effetti derivanti dalle riclassifiche:
Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo.
Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.
Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
I ricavi sono rilevati per rappresentare il trasferimento di merci o servizi promessi al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo a cui ci si aspetta di avere diritto in cambio dello stesso (prezzo di transazione).
La rilevazione dei ricavi segue un processo denominato «5 step framework» così composto:
Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).
Ai fini della rilevazione del ricavo, il principio contabile IFRS 15 prevede la rilevazione delle componenti variabili del corrispettivo; in particolare il ricavo presuppone l'inclusione di tali componenti nel prezzo di transazione (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari).
Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni); tali componenti negative di reddito sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi.
In presenza di più performance obligation, il prezzo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni di cui la Società può avvalersi (condizioni di mercato,informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.
I costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto devono essere capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del contratto, se superiore ai 12 mesi, mentre i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto che non sono costi incrementali, sono spesati nel momento in cui sostenuti. Nel caso di costi per l'adempimento delle obbligazioni connesse al contratto, e qualora tali costi non siano disciplinati da altri standard (IAS 2 - Rimanenze, IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari o IAS 38 - Attività immateriali), essi devono essere capitalizzati solo se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:
L'attività derivante da contratto è il diritto di ottenere il corrispettivo per beni o servizi trasferiti al cliente. Se il trasferimento di beni o servizi al cliente avviene prima che il pagamento sia dovuto il corrispettivo deve essere classificato come attività derivante da contratto.
La passività derivante da contratto è l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali è stato ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo). Tale corrispettivo deve essere classificato come passività derivante da contratto.
Di seguito si fornisce la descrizione delle stime adottate dal Gruppo Poste Italiane a seguito dell'applicazione delle nuove regole di impairment previste dall'IFRS 9 e della determinazione delle componenti variabili di prezzo introdotte dall'IFRS 15.
Ai fini del calcolo dell' impairment i principali fattori che sono oggetto di stime da parte del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti:
I principali fattori inclusi nella rilevazione dei ricavi comprendono componenti variabili del corrispettivo, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).
Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 9 e l'IFRS 15 a partire dalla loro effettiva entrata in vigore il 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata; tra i metodi consentiti per la transizione, ha deciso di:
Il Gruppo Poste Italiane, tenuto conto della natura del preponderante business di Poste Vita SpA e dell'effetto stabilizzatore determinato dall'applicazione del meccanismo dello Shadow Accounting, ha valutato che l'applicazione dell'IFRS 9 anche alle entità operanti nel business assicurativo, Poste Vita SpA e Poste Assicura Spa, non avrebbe comportato significativi effetti di volatilità sul conto economico, né asimmetrie contabili. Pertanto, ha deciso un'applicazione full compliant sin dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9.
Nel presente paragrafo vengono illustrate le principali scelte effettuate dal Gruppo Poste Italiane in merito all'applicazione dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari e formalizzate in data 13 dicembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA il quale ha approvato una specifica Linea Guida IFRS 9, redatta con l'obiettivo di definire i seguenti indirizzi:
Di seguito, sono riportati gli aspetti più significativi formalizzati nell'ambito della Linea Guida IFRS 9 per Classification & Measurement, Impairment e Hedge Accounting.
Sulla base di quanto previsto dal nuovo principio contabile in materia di attività finanziarie, il Gruppo Poste Italiane ha individuato i seguenti Business Model:
Gli strumenti di equity rappresentano una quota di portafoglio residuale rispetto ai titoli di debito e alle quote di fondi comuni detenuti dal Gruppo Poste Italiane. Per la quasi totalità delle azioni possedute dal Gruppo la classificazione è al fair value rilevato a conto economico.
In merito all'applicazione delle disposizioni in materia di riduzione di valore delle attività finanziarie, il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte, mentre per i Crediti commerciali è applicato l'approccio semplificato, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.
Si rimanda al paragrafo "Pratiche di gestione del rischio di credito" per una illustrazione dettagliata delle pratiche di gestione del rischio di credito e di come esse sono in relazione con la valutazione e la rilevazione delle perdite attese sugli strumenti finanziari attivi.
Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.
Per le operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.
Il nuovo modello di svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari misurati al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo è basato sulle Expected Credit Losses (ECL). Di seguito i dettagli delle metodologie adottate nella gestione del rischio di credito .
Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:
Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.
Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del nuovo principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.
Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:
57 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2.
• un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating58 .
I rating utilizzati nella staging allocation derivano dai modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie e sovrane, e da modelli esterni, con riferimento alle controparti corporate e della Pubblica Amministrazione. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.
Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.
Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.
Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valuatazioni ad hoc che prendono in considerazione:
Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.
La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.
Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.
L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili59 .
58 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:
• una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;
• variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.
59 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati
Per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign e Banking, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è stato adottato un approccio di tipo shadow rating.
Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating.
E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.
Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:
Ai fini della stima dei modelli interni è stata utilizzata una definizione di default basata sulla seguente impostazione:
Per la determinazione del rating dei titoli corporate si fa riferimento al rating pubblico delle principali società di rating. Qualora non fossero disponibili tali informazioni il rating viene stimato compilando una scorecard che prende in considerazione, tra le altre cose:
La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:
Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:
• PD, come indicato dal principio è stata adottata una PD Point in Time (PIT) o forward looking in funzione dello stage della posizione;
disponibili non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.
Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali, sulla base del quale il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:
Qui di seguito si riportano le principali conclusioni delle valutazioni effettuate:
L'iniziale applicazione dell'IFRS 15 ha inoltre comportato per il Gruppo Poste Italiane una riclassifica nei Debiti commerciali per circa 28 milioni di euro relativa a passività derivanti da contratti con i clienti, precedentemente iscritti nella voce Altre passività.
Le seguenti tabelle mostrano gli effetti derivanti dalla transizione all'IFRS 9 e all'IFRS 15 rilevate per ogni singola voce del bilancio di Gruppo. In particolare, lo stato patrimoniale di Gruppo include gli effetti derivanti dalle nuove regole di classificazione e misurazione dettate dall'IFRS 9 e rilevate in sede di transizione sulle singole voci dell'attivo, mentre le rettifiche includono le regole derivanti dall'iniziale applicazione del nuovo modello di impairment.
| (dati in milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Saldo al 31 dicembre 2017 |
Classificazione e misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15)* |
Rettifiche (IFRS 9 e 15)** | Saldo al 1° gennaio 2018 |
| Attività non correnti | ||||
| lmmobili, impianti e macchinari | 2.001 | 2.001 | ||
| Investimenti immobiliari | 52 | 52 | ||
| Attività immateriali | 516 | 516 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto | 508 | 508 | ||
| Attività finanziarie | 171.004 | 1.747 | (7) | 172.744 |
| Crediti commerciali | 9 | 9 | ||
| Imposte differite attive | 869 | (156) | 4 | 717 |
| Altri crediti e attività | 3.043 | (1) | 3.042 | |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | 71 | 71 | ||
| Totale | 178.073 | 1.591 | (4) | 179.660 |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze | 138 | 138 | ||
| Crediti commerciali | 2.026 | (12) | 2.014 | |
| Crediti per imposte correnti | વેરૂ | 5 | રેજ | |
| Altri crediti e attività | 954 | 954 | ||
| Attività finanziarie | 15.762 | (27) | (4) | 15.731 |
| Cassa e depositi BancoPosta | 3.196 | 3.196 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.428 | 2.428 | ||
| Totale | 24.597 | (27) | (11) | 24.559 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | |||
| TOTALE ATTIVO | 202.670 | 1.564 | (15) | 204.219 |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Saldo al 31 dicembre 2017 |
Classificazione e misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15)* |
Rettifiche (IFRS 9 e 15)** | Saldo al 1º gennaio 2018 |
| Patrimonio netto | ||||
| Capitale sociale | 1.306 | 1.306 | ||
| Riserve | 1.611 | 1.218 | 15 | 2.844 |
| Risultati portati a nuovo | 4.633 | 13 | (30) | 4.616 |
| Totale Patrimonio netto di Gruppo | 7.550 | 1.231 | (15) | 8.766 |
| Patrimonio netto di terzi | - | |||
| Totale | 7.550 | 1.231 | (15) | 8.766 |
| Totale | 7 550 | 1.231 (15) |
8.766 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Passività non correnti | |||||
| Riserve tecniche assicurative | 123.650 | 1 | 123.651 | ||
| Fondi per rischi e oneri | 692 | - | 692 | ||
| Trattamento di fine rapporto | 1.274 | 1.274 | |||
| Passività finanziarie | 5.044 | 5.044 | |||
| lmposte differite passive | 546 | 331 | - | 877 | |
| Altre passività | 1.207 | 1.207 | |||
| Totale | 132.413 | 332 | 132.745 | ||
| Passività correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | 903 | 903 | |||
| Debiti commerciali | 1.332 | 28 | 1 | 1.361 | |
| Debiti per imposte correnti | 23 | (1) | 23 | ||
| Altre passività | 2.249 | (28) | 2.221 | ||
| Passività finanziarie | 58.200 | 58.200 | |||
| Totale | 62.707 | 1 | 62.708 | ||
| Passività associate ad attività in dismissione |
Gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione sono stati rilevati nei saldi di apertura al primo gennaio 2018 dei Risultati portati a nuovo e della riserva di fair value. Di seguito si forniscono le riconciliazioni tra il saldo al 31 dicembre 2017 e quello al primo gennaio 2018.
| Riconciliazionedei Risultati portati a nuovo | (dati in milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Risultati portati a nuovo al 31 dicembre 2017 | 4.633 | ||
| Effetti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 | 13 | ||
| Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 | (39) | ||
| Effetti relativi all'iniziale applicazione dell'IFRS 15 | (1) | ||
| Effetti fiscali | 10 | ||
| Risultati portati a nuovo al primo gennaio 2018 | 4.616 |
| Riconciliazionedella Riserva di fair value | (dati in milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Riserva di fair value al 31 dicembre 2017 - IAS 39 (AFS) | 371 | ||
| Effetti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 | 1.705 | ||
| Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 | 15 | ||
| Effetti fiscali | (487) | ||
| Riserva di fair value al primo gennaio 2018 - IFRS 9 (FVTOCI) | 1.604 |
Di seguito sono riportati gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9 separatamente per Classification & Measurement ed Impairment.
La seguente tabella descrive la categoria di valutazione originaria secondo lo IAS 39 e la nuova categoria di valutazione secondo l'IFRS 9 per ogni classe di attività finanziarie del Gruppo Poste Italiane al primo gennaio 2018.
Strumenti finanziari
| Categoria contabile IAS 39 | Categoria contabile IFRS 9 | Valore contabile IAS 39 |
Valore contabile IFRS 9 |
|
|---|---|---|---|---|
| (dati in mln di euro ) |
||||
| Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 7.916 | 7.913 | |
| Finanziamenti e crediti | Fair value a conto economico | 216 | 216 | |
| Detenuti sino a scadenza | Costo ammortizzato | 3.246 | 3.245 | |
| Crediti finanziari | Detenuti sino a scadenza | FVOCI -Titoli di debito | 9.666 | 11.131 |
| Investimenti disponibili per la vendita Costo ammortizzato | 17.014 | 17.262 | ||
| Titoli a reddito fisso | Investimenti disponibili per la vendita FVOCI -Titoli di debito | 117.067 | 117.067 | |
| Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico | 308 | 308 | ||
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 2.420 | 2.420 | |
| Fair value a conto economico | FVOCI -Titoli di debito | 3.800 | 3.800 | |
| Fair value a conto economico | FVOCI -Titoli di debito | 546 | 546 | |
| Altri investimenti | Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 22.514 | 22.514 |
| Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico | 1.352 | 1.352 | ||
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 58 | 58 | |
| Azioni | Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico | 59 | 59 | |
| Investimenti disponibili per la vendita FVOCI -Titoli di capitale | 5 | 5 | ||
| Derivati non di copertura | Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 184 | 184 |
| Derivati di copertura | Fair Value - Strumento di copertura Fair Value - Strumento di copertura | 395 | 395 | |
| Totale attività finanziarie | - 186.766 |
- 188.475 |
||
| Crediti per accordi CTD | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 188 | 187 |
| Crediti commerciali | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 2.035 | 2.023 |
| Disponibilità liquide | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 2.428 | 2.428 |
| Cassa e Depositi BancoPosta | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 3.196 | 3.196 |
Di seguito il dettaglio dei principali effetti alla data di transizione, derivanti dall'applicazione delle nuove regole di classificazione e misurazione e delle rettifiche per perdite attese.
| SALDO AL | Classificazione, Misurazione e Impairment | SALDO AL 1 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | Note | 31/12/2017 (IAS39) |
Costo ammortizzato |
FVTOCI | FVTPL | Azioni FVTPL Azioni FVTOCI | gennaio 2018 (IFRS 9) |
|
| Saldo al 31 dicembre 2017 delle Attività finanziarie (IAS 39) | 186.766 | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 135.805 | |||||||
| Riclassifiche da AFS a costo ammortizzato | i) a | (17.014) | 17.014 | - | - | - | - | 17.014 |
| Rimisurazioni | 255 | - | - | - | - | 255 | ||
| Riclassifiche da AFS a FVTOCI | i) b | (117.072) | - | 117.067 | - | - | 5 117.072 |
|
| Riclassifiche da AFS a FVTPL | i) c | (1.719) | - | - | 1.660 | 59 | - | 1.719 |
| Investimenti posseduti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti | 21.044 | - | ||||||
| Riclassifiche da HTM e Finanziamenti e crediti a costo ammortizzato | ii) a | (11.162) | 11.162 | - | - | - | - | 11.162 |
| Riclassifiche da HTM a FVTOCI | ii) b | (9.666) | - | 9.666 | - | - | - | 9.666 |
| Rimisurazioni | - | 1.465 | - | - | - | 1.465 | ||
| Riclassifiche da Finanziamenti e crediti a FVTPL | ii) c | (216) | - | - | 216 | - | - | 216 |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | 29.338 | - | ||||||
| Riclassifica da FVTPL a FVTOCI | iii) a | (4.346) | - | 4.346 | - | - | - | 4.346 |
| FVTPL | iii) b | (24.992) | - | - | 24.934 | 58 | - | 24.992 |
| Strumenti finanziari derivati Effetti delle riclassifiche |
579 (579) |
- | - | 579 | - | - | - 579 |
|
| Effetti della rettifica per perdite attese su strumenti al costo ammortizzato | (11) | - (11) |
||||||
| Saldo al primo gennaio 2018 delle attività finanziarie(IFRS 9) | 28.420 | 132.544 | 27.389 | 117 | 5 188.475 |
AFS: Available For Sale (Investimenti disponibili per la vendita)
HTM: Held To Maturity (Investimenti posseduti fino a scadenza)
FVTPL: Fair Value Through Profit or Loss (Stumenti finanziari al fair value rilevati a conto economico)
FVTOCI: Fair Value Through Other Comprehensive Income (Strumenti finanziari al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo)
Al 31 dicembre 2018, il fair value degli strumenti riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato è di circa 14.573 milioni di euro, e la variazione di fair value negativa che sarebbe stata rilevata nel patrimonio netto al 31 dicembre 2018, qualora in sede di transizione 17.014 milioni di euro non fossero stati riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato, sarebbe stata pari a circa 787 milioni di euro (al lordo del relativo effetto imposte).
L'applicazione dell'IFRS 9 alle voci Crediti commerciali non ha comportato riclassifiche. Sulla scorta del nuovo modello di impairment è stato rideterminato il valore del Fondo svalutazione crediti.
| SALDO AL | Riclassifiche e rettifiche | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | 31/12/2017 (IAS39) |
Costo ammortizzato |
FVTOCI | FVTPL | Azioni FVTPL Azioni FVTOCI | |
| Crediti commerciali | 2.649 | |||||
| F.do svalutazione crediti commerciali | (614) | |||||
| Totale crediti commerciali (IAS 39) | 2.035 | |||||
| Effetti della riclassifica | (2.035) | 2.035 | ||||
| Effetti della rettifica per perdite attese | (12) | - | - | - | - | |
| Saldo al primo gennaio 2018 (IFRS 9) | 2.023 | - | - | - | - |
La voce Altri crediti e Attività ha subito una rideterminazione del valore del fondo svalutazione per 1 milione di euro.
Gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo modello di impairment, che in sede di transizione trovano contropartita nei Risultati portati a nuovo, sono di seguito evidenziati:
Il nuovo modello di impairment è stato applicato alle voci "Cassa e disponibilità liquide" e "Cassa e depositi Bancoposta", e non ha comportato tuttavia una svalutazione significativa di tali poste di bilancio.
Le tabelle sotto rappresentate forniscono informazioni circa l'esposizione al rischio di credito al 1° gennaio 2018.
| Descrizione | da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | Effetti della | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Not rated | copertura | Totale | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | |||||||||
| Crediti | 200 | - | 7.262 | - | 50 | - | 7.512 | ||
| Titoli a reddito fisso | 6 | - | 19.781 | - | 4 | - | 19.791 | ||
| Totale Valore contabile lordo | 206 | - | 27.043 | - | 54 | - | 27.303 | ||
| Totale Costo ammortizzato | 206 | - | 27.032 | - | 54 | - | 403 | 725 | 28.420 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | |||||||||
| Titoli a reddito fisso | 1.919 | - | 117.928 | 2 | 746 | 34 | 120.629 | ||
| Altri investimenti | - | - | 500 | - | - | - | 500 | ||
| Totale Valore contabile lordo | 1.919 | - | 118.428 | 2 | 746 | 34 | 121.129 | ||
| Valore contabile - Fair value | 2.103 | - | 129.603 | 2 | 798 | 38 | - | - | 132.544 |
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating
L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie al Costo ammortizzato e al Fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per i quali è utilizzato il General deterioration model, suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.
Le tabelle di seguito forniscono informazioni di dettaglio in merito alla metodologia di svalutazione applicata ai Crediti commerciali e una riconciliazione del Fondo ECL al 1° gennaio 2018.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| 01.01.2018 | ||||
| Descrizione | Valore contabile lordo |
Fondo svalutazione crediti |
||
| Crediti commerciali | ||||
| Crediti verso clienti | 1.634 | 412 | ||
| Cassa Depositi e Prestiti | 374 | - | ||
| Ministeri ed enti pubblici | 416 | 99 | ||
| Corrispondenti esteri | 174 | 1 | ||
| Privati | 670 | 312 | ||
| Crediti verso Controllante | 195 | 31 | ||
| Totale | 1.829 | 443 |
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata | (milioni di euro) |
|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ | ------------------- |
| 01.01.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fasce di scaduto | Valore contabile lordo |
Fondo svalutazione crediti |
||
| Crediti commerciali non scaduti | 427 | 4 | ||
| Scaduto 0 - 1 anno | 145 | 10 | ||
| Scaduto 1 - 2 anni | 55 | 11 | ||
| Scaduto 2 - 3 anni | 17 | 8 | ||
| Scaduto 3 - 4 anni | 12 | 7 | ||
| Scaduto > 4 anni | 40 | 38 | ||
| Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale | 124 | 105 | ||
| Totale | 820 | 183 |
| Riconciliazione fondo a copertura delle perdite attese crediti commerciali | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | ||
| Fondo a copertura perdite al 31 dicembre 2017 (IAS 39 compliant) | 614 | |
| Impairment aggiuntivo rilevato al 1° gennaio 2018 su: | ||
| Crediti commerciali | 12 | |
| Fondo a copertura perdite al 1° gennaio 2018 (IFRS 9 compliant) | 626 |
Le seguenti tabelle mostrano gli effetti derivanti dalla transizione all'IFRS 9 e all'IFRS 15 rilevate per ogni singola voce del bilancio di Poste Italiane SpA. In particolare, lo stato patrimoniale della Capogruppo include gli effetti derivanti dalle nuove regole di classificazione e misurazione dettate dall'IFRS 9 e rilevate in sede di transizione sulle singole voci dell'attivo, mentre le rettifiche includono le regole derivanti dall'iniziale applicazione del nuovo modello di impairment.
| (dati in milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Saldo al 31 dicembre 2017 |
Classificazione e misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15)* |
Rettifiche (IFRS 9 e 15)** |
Saldo al 1° gennaio 2018 |
|||
| Attività non correnti | |||||||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.912 | - | - | 1.912 | |||
| Investimenti immobiliari | 52 | - | - | 52 | |||
| Attività immateriali | 385 | - | - | 385 | |||
| Partecipazioni | 2.081 | - | - | 2.081 | |||
| Attività finanziarie BancoPosta | 49.388 | 1.950 | (7) | 51.331 | |||
| Attività finanziarie | 834 | - | - | 834 | |||
| Crediti commerciali | 5 | - | - | 5 | |||
| Imposte differite attive | 762 | (156) | 2 | 608 | |||
| Altri crediti e attività | 1.148 | - | (1) | 1.147 | |||
| Totale | 56.567 | 1.794 | (6) | 58.355 | |||
| Attività correnti | |||||||
| Crediti commerciali | 2.014 | - | (2) | 2.012 | |||
| Crediti per imposte correnti | 77 | - | 5 | 82 | |||
| Altri crediti e attività | 894 | - | - | 894 | |||
| Attività finanziarie BancoPosta | 10.659 | (27) | (3) | 10.629 | |||
| Attività finanziarie Cassa e depositi BancoPosta |
363 3.196 |
- - |
- - |
363 3.196 |
|||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.039 | - | - | 2.039 | |||
| Totale | 19.242 | (27) | - | 19.215 | |||
| Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione | - | - | - | - | |||
| TOTALE ATTIVO | 75.809 | 1.767 | (6) | 77.570 | |||
| Saldo al 31 | Classificazione e | Rettifiche | Saldo al 1° | ||||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | dicembre 2017 |
misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15)* |
(IFRS 9 e 15)** | gennaio 2018 | |||
| Patrimonio netto | |||||||
| Capitale sociale Riserve |
1.306 1.431 |
- 1.359 |
- 14 |
1.306 2.804 |
|||
| Risultati portati a nuovo | 2.775 | 16 | (21) | 2.770 | |||
| Totale | 5.512 | 1.375 | (7) | 6.880 | |||
| Passività non correnti | |||||||
| Fondi per rischi e oneri | 668 | - | - | 668 | |||
| Trattamento di fine rapporto | 1.244 | - | - | 1.244 | |||
| Passività finanziarie BancoPosta | 4.010 | - | - | 4.010 | |||
| Passività finanziarie | 286 | - | - | 286 | |||
| Imposte differite passive | 315 | 393 | - | 708 | |||
| Altre passività | 1.183 | - | - | 1.183 | |||
| Totale | 7.706 | 393 | - | 8.099 | |||
| Passività correnti | |||||||
| Fondi per rischi e oneri | - | - | 870 | ||||
| Debiti commerciali | 870 | ||||||
| 1.211 | 27 | - | 1.238 | ||||
| Debiti per imposte correnti | 5 | (1) | 1 | 5 | |||
| Altre passività | 1.593 | (27) | - | 1.566 | |||
| Passività finanziarie BancoPosta | 57.843 | - | - | 57.843 | |||
| Passività finanziarie | 1.069 | - | - | 1.069 | |||
| Totale | 62.591 | (1) | 1 | 62.591 |
* La colonna Classificazione e misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15 ) include: - le rimisurazioni derivanti dall'iniziale applicazione delle nuove regole di Classificazione e misurazione in ottemperanza all'applicazione dell'IFRS 9.7.2.3 e seguenti;
- le riclassificazioni derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 15;
** Le rettifiche includono principalmente l'impairment derivante dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9.
Gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione sono stati rilevati nei saldi di apertura al primo gennaio 2018 dei Risultati portati a nuovo e della Riserva di fair value. Di seguito si forniscono le riconciliazioni tra il saldo al 31 dicembre 2017 e quello al primo gennaio 2018.
| Riconciliazione dei Risultati portati a nuovo | (dati in milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Risultati portati a nuovo al 31 dicembre 2017 | 2.775 | ||
| Effetti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 | 1 6 |
||
| Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 | (28) | ||
| Effetti relativi all'iniziale applicazione dell'IFRS 15 | - | ||
| Effetti fiscali | 7 | ||
| Risultati portati a nuovo al 1° gennaio 2018 | 2.770 |
| Riconciliazione della Riserva di fair value | (dati in milioni di euro) |
|---|---|
| Riserva di fair value al 31 dicembre 2017 - IAS 39 (AFS) | 191 |
| Effetti derivanti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 | 1.907 |
| Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 | 14 |
| Effetti fiscali | (548) |
| Riserva di fair value al 1° gennaio 2018 - IFRS 9 (FVTOCI) | 1.564 |
Di seguito sono riportati gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9 separatamente per Classification & Measurement ed Impairment.
La seguente tabella descrive la categoria di valutazione originaria secondo lo IAS 39 e la nuova categoria di valutazione secondo l'IFRS 9 per ogni classe di attività finanziarie di Poste Italiane SpA al primo gennaio 2018.
| Strumenti finanziari | ||||
|---|---|---|---|---|
| Categoria contabile IAS 39 | Categoria contabile IFRS 9 | Valore contabile IAS 39 |
Valore contabile IFRS 9 |
|
| (dati in mln di euro ) |
||||
| Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 7.593 | 7.590 | |
| Crediti finanziari | Finanziamenti e crediti | Fair value a conto economico | 8 | 8 |
| Detenuti sino a scadenza | Costo ammortizzato | 3.246 | 3.245 | |
| Detenuti sino a scadenza | FVOCI - Titoli di debito | 9.666 | 11.131 | |
| Investimenti disponibili per la vendita | Costo ammortizzato | 15.398 | 15.850 | |
| Titoli a reddito fisso | Investimenti disponibili per la vendita | FVOCI - Titoli di debito | 23.700 | 23.700 |
| Investimenti disponibili per la vendita | Fair value a conto economico | - | - | |
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | - | - | |
| Fair value a conto economico | FVOCI - Titoli di debito | - | - | |
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | - | - | |
| Azioni | Investimenti disponibili per la vendita | Fair value a conto economico | 4 1 |
4 1 |
| Investimenti disponibili per la vendita | FVOCI - Titoli di capitale | - | - | |
| Derivati non di copertura | Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | - | - |
| Derivati di copertura | Fair Value - Strumento di copertura | Fair Value - Strumento di copertura | 395 | 395 |
| Totale Attività finanziarie BancoPosta | 60.047 | 61.960 | ||
| Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 641 | 641 | |
| Crediti finanziari | Finanziamenti e crediti | Fair value a conto economico | - | - |
| Detenuti sino a scadenza | Costo ammortizzato | - | - | |
| Detenuti sino a scadenza | FVOCI - Titoli di debito | - | - | |
| Investimenti disponibili per la vendita | Costo ammortizzato | - | - | |
| Titoli a reddito fisso | Investimenti disponibili per la vendita | FVOCI - Titoli di debito | 551 | 551 |
| Investimenti disponibili per la vendita | Fair value a conto economico | - | - | |
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | - | - | |
| Fair value a conto economico | FVOCI - Titoli di debito | - | - | |
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | - | - | |
| Azioni | Investimenti disponibili per la vendita | Fair value a conto economico | - | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | FVOCI - Titoli di capitale | 5 | 5 | |
| Totale Attività finanziarie | 1.197 | 1.197 | ||
| Crediti per accordi CTD | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 188 | 187 |
| Crediti commerciali | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 2.019 | 2.017 |
| Disponibilità liquide | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 2.039 | 2.039 |
| Cassa e Depositi BancoPosta | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 3.196 | 3.196 |
Di seguito il dettaglio dei principali effetti alla data di transizione, derivanti dall'applicazione delle nuove regole di classificazione e misurazione e delle rettifiche per perdite attese.
| SALDO AL 31/12/2017 |
Classificazione, Misurazione e Impairment | SALDO AL 1° gennaio 2018 |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | Note | (IAS39) | Costo ammortizzato |
FVTOCI | FVTPL | Azioni FVTPL Azioni FVTOCI | (IFRS 9) | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 Attività finanziarie BancoPosta (IAS 39) | 60.047 | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 39.139 | |||||||
| Riclassifiche da AFS a costo ammortizzato | i)a | (15.398) | 15.398 | - | - | - | - 15.398 |
|
| Rimisurazioni | 458 | 458 | ||||||
| Riclassifiche da AFS a FVTOCI | i)b | (23.700) | - | 23.700 | - | - | - 23.700 |
|
| Riclassifiche da AFS a FVTPL | i)c | (41) | - | - | - 4 |
1 | - 4 1 |
|
| Investimenti posseduti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti | 20.513 | |||||||
| Riclassifiche da HTM e Finanziamenti e crediti a costo ammortizzato | ii)a | (10.839) | 10.839 | - | - | - | - 10.839 |
|
| Riclassifiche da HTM a FVTOCI | ii)b | (9.666) | - | 9.666 | - | - | - 9.666 |
|
| Rimisurazioni | - | 1.465 | 1.465 | |||||
| Riclassifiche da Finanziamenti e crediti a FVTPL | ii)c | (8) | - | - | 8 | - | - 8 |
|
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | - | |||||||
| Riclassifica da FVTPL a FVTOCI | - | - | - | - | - | - - |
||
| FVTPL | - | - | - | - | - | - - |
||
| Strumenti finanziari derivati | 395 | |||||||
| Effetti delle riclassifiche | (395) | - | - | 395 | - | - 395 |
||
| Effetti della rettifica per perdite attese su strumenti al costo ammortizzato | (10) | (10) | ||||||
| Saldo al 1° gennaio 2018 Attività finanziarie BancoPosta (IFRS 9) | 26.685 | 34.831 | 403 | 4 | 1 - |
61.960 | ||
| Saldo al 31 dicembre 2017 Attività finanziarie (IAS 39) | 1.197 | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 556 | |||||||
| Riclassifiche da AFS a costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - - |
||
| Rimisurazioni | - | - | - | - | - - |
|||
| Riclassifiche da AFS a FVTOCI | i)b | (556) | - | 551 | - | - | 5 556 |
|
| Riclassifiche da AFS a FVTPL | - | - | - | - | - | - - |
||
| Investimenti posseduti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti | 641 | |||||||
| Riclassifiche da HTM e Finanziamenti e crediti a costo ammortizzato | ii)a | (641) | 641 | - | - | - | - 641 |
|
| Riclassifiche da HTM a FVTOCI | - | - | - | - | - | - - |
||
| Rimisurazioni | - | - | - | - | - - |
|||
| Riclassifiche da Finanziamenti e crediti a FVTPL | - | - | - | - | - | - - |
||
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | - | |||||||
| Riclassifica da FVTPL a FVTOCI | - | - | - | - | - | - - |
||
| FVTPL | - | - | - | - | - | - - |
||
| Strumenti finanziari derivati | - | |||||||
| Effetti delle riclassifiche | - | - | - | - | - | - - |
||
| Effetti della rettifica per perdite attese su strumenti al costo ammortizzato | - | - | ||||||
| Saldo al 1° gennaio 2018 Attività finanziarie(IFRS 9) | 641 | 551 | - | - | 5 1.197 |
AFS: Available For Sale (Investimenti disponibili per la vendita)
HTM: Held To Maturity (Investimenti posseduti fino a scadenza)
FVTPL: Fair Value Through Profit or Loss (Stumenti finanziari al fair value rilevati a conto economico) FVTOCI: Fair Value Through Other Comprehensive Income (Strumenti finanziari al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo)
Al 31 dicembre 2018, il fair value degli strumenti riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato è di 13.043 milioni di euro, e la variazione di fair value negativa che sarebbe stata rilevata nel patrimonio netto al 31 dicembre 2018, qualora in sede di transizione 15.398 milioni di euro non fossero stati riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato, sarebbe stata pari a circa 692 milioni di euro (al lordo del relativo effetto imposte).
L'applicazione dell'IFRS 9 alla voce Crediti commerciali non ha comportato riclassifiche. Sulla scorta del nuovo modello di impairment è stato rideterminato il valore del Fondo svalutazione crediti.
| (dati in milioni di euro) | SALDO AL | Riclassifiche e rettifiche | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 (IAS39) |
Costo ammortizzato |
FVTOCI | FVTPL | Azioni FVTPL Azioni FVTOCI | |||
| Crediti commerciali | 2.536 | ||||||
| F.do svalutazione crediti commerciali | (517) | ||||||
| Totale crediti commerciali (IAS 39) | 2.019 | ||||||
| Effetti della riclassifica | 2.019 | 2.019 | |||||
| Effetti della rettifica per perdite attese | (2) | - | - - |
- | |||
| Saldo al 1° gennaio 2018 (IFRS 9) | 2.017 | - | - - |
- |
La voce Altri crediti e Attività ha subito una rideterminazione del valore del fondo svalutazione per 1 milione di euro.
Gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo modello di impairment, che in sede di transizione trovano contropartita nei Risultati portati a nuovo, sono di seguito evidenziati:
Il nuovo modello di impairment è stato applicato alle voci "Cassa e disponibilità liquide" e "Cassa e depositi BancoPosta", e non ha comportato tuttavia una svalutazione significativa di tali poste di bilancio.
Le tabelle sotto rappresentate forniscono informazioni circa l'esposizione al rischio di credito al 1° gennaio 2018.
| Descrizione | da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | Effetti della | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Not rated | copertura | Totale | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | |||||||||
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Crediti | 200 | - | 6.944 | - | 45 | - | 7.189 | ||
| Titoli a reddito fisso | - | - | 18.378 | - | - | - | 18.378 | ||
| Totale Valore contabile lordo | 200 | - | 25.322 | - | 45 | - | 25.567 | ||
| Totale Costo ammortizzato | 200 | - | 25.312 | - | 45 | - | 403 | 725 | 26.685 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | |||||||||
| Titoli a reddito fisso | - | - | 32.252 | - | - | - | 32.252 | ||
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale Valore contabile lordo | - | - | 32.252 | - | - | - | 32.252 | ||
| Valore contabile - Fair value | - | - | 34.831 | - | - | - | - | - | 34.831 |
| Poste Italiane SpA - Rischio di credito - Rating interni Patrimonio non destinato | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | Effetti della | |||||
| Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Not rated | copertura | Totale | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | |||||||||
| Finanziamenti | - | - | 367 | - | - | - | 367 | ||
| Crediti | - | - | 269 | - | 5 | - | 274 | ||
| Titoli a reddito fisso | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale Valore contabile lordo | - | - | 636 | - | 5 | - | 641 | ||
| Totale Costo ammortizzato | - | - | 636 | - | 5 | - | - | - | 641 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | |||||||||
| Titoli a reddito fisso | - | - | 505 | - | - | - | 505 | ||
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale Valore contabile lordo | - | - | 505 | - | - | - | 505 | ||
| Valore contabile - Fair value | - | - | 551 | - | - | - | - | - | 551 |
L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie al Costo ammortizzato e al Fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per i quali è utilizzato il General deterioration model, suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.
Le tabelle di seguito forniscono informazioni di dettaglio in merito alla metodologia di svalutazione applicata ai Crediti commerciali e una riconciliazione del Fondo ECL al 1° gennaio 2018.
| Poste Italiane SpA - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 01.01.2018 | ||||||
| Descrizione | Valore contabile lordo |
Fondo svalutazione crediti |
||||
| Crediti commerciali | ||||||
| Crediti vs clienti | 1.435 | 358 | ||||
| Cassa Depositi e Prestiti | 374 | - | ||||
| Ministeri ed enti pubblici | 400 | 99 | ||||
| Corrispondenti esteri | 174 | 1 | ||||
| Privati | 487 | 258 | ||||
| Crediti verso Controllante | 194 | 31 | ||||
| Crediti verso Società del Gruppo | 288 | - | ||||
| Totale | 1.917 | 389 |
| Poste Italiane SpA - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 01.01.2018 | |||||
| Fasce di scaduto | Valore contabile lordo | Fondo svalutazione crediti | |||
| Crediti commerciali non scaduti | 332 | 3 | |||
| Scaduto 0-1 anno | 102 | 5 | |||
| Scaduto 1-2 anni | 50 | 9 | |||
| Scaduto 2-3 anni | 14 | 6 | |||
| Scaduto 3-4 anni | 10 | 6 | |||
| Scaduto > 4 anni | 36 | 36 | |||
| Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale | 75 | 65 | |||
| Totale | 619 | 130 |
| Riconciliazione fondo a copertura delle perdite attese crediti commerciali | (milioni di euro) |
|---|---|
| Descrizione | |
| Fondo a copertura perdite al 31 dicembre 2017 (IAS 39 compliant) | 517 |
| Impairment aggiuntivo rilevato al 1° gennaio 2018 su: | |
| Crediti commerciali | 2 |
| Fondo a copertura perdite al 1° gennaio 2018 (IFRS 9 compliant) | 519 |
In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali relativi all'accordo del 21 dicembre 2017.
L'operazione ha previsto la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR in favore di Anima SGR, nonché un'estensione della partnership con durata di 15 anni.
A seguito dell'autorizzazione rilasciata da Banca d'Italia l'11 luglio 2018, le Assemblee straordinarie di BancoPosta Fondi SGR e di Anima SGR hanno approvato l'operazione di scissione che ha avuto luogo con efficacia il 1° novembre 2018. A fronte della cessione ad Anima Holding delle azioni di Anima SGR Poste Italiane ha incassato 120 milioni di euro in data 24 ottobre 2018, ed è stato rilevato nel conto economico di Gruppo un provento non ricorrente di pari importo (116 milioni di euro nel conto economico della Capogruppo).
Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale. Tale iniziativa ha previsto il conferimento in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la Società può operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere le attività di operatore mobile virtuale. A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane il 29 maggio 2018 ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente alle attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo di azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento. L'operazione nel suo complesso ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data PosteMobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.
In data 27 settembre 2018, Poste Italiane SpA, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per un importo pari a 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework. Al 31 dicembre 2018 l'indicatore di leva finanziaria è pari a circa 3,2%.
Nel corso dell'esercizio 2018 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:
Nel corso dell'esercizio 2018 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:
Il comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR, introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, prevede che la variazione (positiva o negativa) delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita concorra a formare il reddito d'esercizio nei limiti di una specifica percentuale. Per la Compagnia Poste Vita, dall'introduzione della norma, tale percentuale è pari al 98,5%.
Per ciascuna polizza assicurativa, a un incremento della relativa riserva tecnica segue necessariamente a distanza di tempo una corrispondente riduzione e le due variazioni sono soggette al medesimo trattamento fiscale. Ne consegue che alla parziale indeducibilità della variazione in aumento della riserva farà sempre seguito, a distanza di tempo, la non imponibilità della corrispondente variazione in diminuzione. Pertanto, con riferimento a ciascuna polizza, la differenza che emerge in determinato esercizio tra risultato economico al lordo delle imposte e relativo reddito imponibile fiscale è solo temporanea.
Al termine dell'esercizio 2018, la Compagnia ha concluso un progetto avviato da tempo volto a consentire per ogni singola polizza il calcolo dello specifico credito per imposte anticipate sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione della norma in commento, garantendo la ripercorribilità e il monitoraggio dei relativi calcoli. La conclusione del progetto ha permesso alla Compagnia di procedere per la prima volta all'iscrizione al 31 dicembre 2018 di attività per imposte anticipate (in acronimo, DTA60) di circa 385 milioni di euro (351
60 "Deferred Tax Assets"
milioni di euro tra i proventi non ricorrenti per il periodo d'imposta 2010-2017). L'operazione ha avuto luogo anche sulla scorta del parere rilasciato da un autorevole esperto indipendente che ha confermato la legittimità della rilevazione della fiscalità differita sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche.
Ai sensi dello IAS 8, tali cambiamenti si qualificano come un cambiamento delle stime contabili, in quanto le modifiche apportate alle modalità di determinazione delle DTA risultano motivate e riconducibili a elementi di novità introdotti/riscontrati nel corso del 2018 e, in particolare, a cambiamenti di natura tecnico-organizzativa e conseguenti miglioramenti della base informativa disponibile61 .
Nel corso del 2018, la volatilità registrata nei mercati e l'andamento del differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi, hanno causato un deterioramento del Solvency II Ratio della controllata Poste Vita SpA, passato da 284% (marzo 2018) a 172% (30 settembre 2018).
Tra i diversi strumenti a sostegno del Solvency II Ratio, la Compagnia è ricorsa ai cd. Ancillary Own Funds (AOF), ovvero elementi non patrimoniali, diversi dai fondi propri di base, rappresentati da garanzie o impegni di firma computabili negli elementi dei fondi propri previa autorizzazione da parte dell'Autorità di Vigilanza. L'operazione di rafforzamento patrimoniale attraverso gli AOF è stata formalizzata con la sottoscrizione a novembre 2018 da parte di Poste Italiane di una Lettera d'Impegno incondizionato e irrevocabile, con scadenza a 5 anni, a sottoscrivere per cassa, a mera richiesta della controllata, azioni ordinarie di futura emissione di Poste Vita SpA, per un ammontare massimo di 1.750 milioni di euro . A seguito della autorizzazione dell'lVASS, la Lettera di Impegno sottoscritta dalla Capogruppo a favore della Compagnia può essere computata, ai sensi della Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni, entro i limiti di capienza disponibile, per un ammontare pari a circa di circa 1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2018, tra gli elementi dei fondi accessori di livello 2 (Tier 2 - AOF), con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +24 p.p.
Si evidenzia che, a giugno 2019, considerata la scadenza prevista nel mese di maggio 2019, di un titolo subordinato attualmente iscritto nel Tier 2, per un nozionale di 750 milioni di euro, nel caso in cui il Solvency Capital Requirement fosse almeno pari al valore registrato a fine dicembre 2018, l'impegno potrebbe essere computato nel Patrimonio di Vigilanza della Compagnia per l'intero importo di 1.750 milioni di euro.
Nel corso del 2018, in ragione della volatilità registrata nei mercati e dell'andamento del differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi, con D.L 119/2018 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, il Legislatore ha concesso la facoltà ai soggetti che non adottano i principi contabili internazionali di valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al loro valore di iscrizione così come risultante dall'ultimo bilancio annuale regolarmente approvato anziché al valore desumibile dall'andamento del mercato fatta eccezione per le perdite di carattere durevole. In virtù di ciò il L'IVASS in data 12 febbraio 2019 ha emanato il Regolamento n° 43 che disciplina le modalità di accesso a tale facoltà da parte delle Compagnie di Assicurazione. In sede di predisposizione del proprio bilancio separato, redatto secondo i
61 Tali elementi risultano infatti riconducibili alla nozione di "nuove informazioni acquisite" e "nuovi sviluppi" di cui al par. 5 dello IAS 8, intesi come mutamenti nelle circostanze sulle quali la stima si era basata o maggiore esperienza acquisiti dopo che il precedente bilancio sia stato approvato per la pubblicazione.
principi contabili nazionali, la controllata Poste Vita SpA ha deciso di applicare tale disposizione su una porzione del proprio portafoglio non durevole, sterilizzando rettifiche di valore negative per circa 450 milioni di euro che hanno permesso di rilevare un utile di esercizio di circa 580 milioni di euro, dopo la rilevazione delle DTA di cui si è detto nel paragrafo che precede. Ai sensi del Regolamento, la Compagnia ha costituito nel proprio bilancio separato una riserva indisponibile di utili 312 milioni di euro, pari alla differenza di valore dei titoli iscritti in bilancio e i relativi valori desumibili dall'andamento di mercato al netto del relativo effetto fiscale.
In data 3 ottobre 2018, la Capogruppo, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro oltre interessi, per abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE accertata nel mese di gennaio 2018 dall'AGCM. Al 31 dicembre 2018, lo specifico fondo per oneri e rischi accantonato nell'esercizio 2017, è stato completamente utilizzato (nota 9 – Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità).
Al 31 dicembre 2018, tenuto conto dell'elevata volatilità dei valori di borsa del titolo Anima Holding SpA, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto al momento di acquisizione della partecipazione, con un corrispondente effetto economico negativo di 42 milioni di euro sul risultato economico consolidato62 (27 milioni di euro sul risultato economico della sola Capogruppo).
Al 31 dicembre 2018, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento della Postel SpA e sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, è emersa la necessità di svalutare interamente l'avviamento con un corrispondente effetto economico negativo di 33 milioni di euro sul risultato economico consolidato.
In data 29 maggio 2018, l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha autorizzato l'acquisto e la successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni della Società, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie è stato consentito per diciotto mesi a decorrere dalla delibera assembleare; non è stato invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate. L'Assemblea ha inoltre definito, secondo quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione, finalità, termini e condizioni dell'acquisto e della vendita di azioni proprie, individuando in particolare le modalità di calcolo del prezzo di acquisto, nonché le modalità operative di effettuazione delle operazioni di acquisto.
A partire dal 4 febbraio 2019, Poste Italiane SpA ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie63 mediante acquisti diretti sul mercato MTA al fine della costituzione di un "magazzino" titoli per un
62 Sulla rettifica, da cui emerge a una differenza permanente tra risultato economico civilistico prima delle imposte e imponibile fiscale, non sono state rilevate attività per imposte anticipate.
63 L'operazione è stata condotta nel rispetto della delibera assembleare e in ottemperanza all'art. 144-bis, comma 1, lett.
controvalore fino a 50 milioni di euro (corrispondenti a circa 7 milioni di azioni, pari a meno dell'1% del capitale sociale) anche in relazione a eventuali piani di incentivazione per il personale. Al 15 febbraio 2019, Poste Italiane ha acquistato 5.257.965 azioni proprie per un controvalore complessivo di 40 milioni di euro (prezzo medio del 7,608 euro per azione) pari allo 0,4026% del capitale sociale.
B) del Regolamento Consob 11971/1999 e alle disposizioni applicabili, in modo da assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ex art. 132 del TUF, nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana SpA
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Note | 31 dicembre 2018 |
di cui parti correlate |
31 dicembre 2017 |
di cui parti correlate |
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | [A1] | 1.945 | 2.001 | ||
| Investimenti immobiliari | [A2] | 48 | 52 | ||
| Attività immateriali | [A3] | ર્સ્વર્સ | 516 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto | [A4] | 497 | 497 | 208 | 508 |
| Attività finanziarie | [A5] | 170.922 | 5.101 | 171.004 | 3.059 |
| Crediti commerciali | [A7] | 7 | 9 | ||
| Imposte differite attive | [C14] | 1.368 | 869 | ||
| Altri crediti e attività | [A8] | 3.469 | 1 | 3.043 | 1 |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori Totale |
71 178.872 |
71 178.073 |
|||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | [A6] | 136 | 138 | ||
| Crediti commerciali | [A7] | 2.192 | 661 | 2.026 | ୧୫୫ |
| Crediti per imposte correnti | (C14) | 117 | વેરૂ | ||
| Altri crediti e attività | [A8] | 1.111 | 7 | 954 | 5 |
| Attività finanziarie | [A5] | 19.942 | 6.004 | 15.762 | 6.211 |
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | 3.318 | 3.196 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale |
[A10] | 3.195 30.011 |
1.306 | 2.428 24.597 |
385 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | |||||
| TOTALE ATTIVO | 208.883 | 202.670 | |||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | 31 dicembre 2018 |
di cui parti correlate |
31 dicembre 2017 |
di cui parti correlate |
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | (B2) | 1.306 | 1.306 | ||
| Riserve | [B4] | 1.531 | 1.611 | ||
| Risultati portati a nuovo | 5.268 | 4 633 | |||
| Totale Patrimonio netto di Gruppo | 8.105 | 7.550 | |||
| Patrimonio netto di terzi | |||||
| Totale | 8.105 | 7.550 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Riserve tecniche assicurative | [BS] | 125.149 | 123.650 | ||
| Fondi per rischi e oneri | [Be] | 656 | રજ | 692 | રજ |
| Trattamento di fine rapporto | [87] | 1.187 | 1.274 | ||
| Passività finanziarie | (B8) | 7.453 | 20 | 5.044 | |
| Imposte differite passive | [C14] | 701 | 546 | ||
| Altre passivita | [B10] | 1.379 | 1.207 | ||
| Totale | 136.525 | 132.413 | |||
| Passività correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [Be] | 863 | 12 | વે03 | 13 |
| Debiti commerciali | [Ba] | 1.583 | 150 | 1.332 | 194 |
| Debiti per imposte correnti | [C14] | 12 2.319 |
23 | ||
| Altre passività Passività finanziarie |
[B10] | 59.476 | 75 3.970 |
2.249 58.200 |
70 3.541 |
| Totale | (B8) | 64.253 | 62.707 | ||
| Passività associate ad attività in dismissione | |||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 208.883 | 202.670 | |||
| Note | Esercizio 2018 | di cui parti correlate |
Esercizio 2017 | di cui parti correlate |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro Ricavi da pagamenti, mobile e digitale Ricavi da servizi finanziari di cui proventi non ricorrenti |
(C1) [C2] (C3) |
3.579 628 5.186 120 |
490 48 2.139 |
3.631 586 4.956 91 |
513 64 1.663 |
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
[C4] | 1.471 | 16 | 1.456 | 15 |
| Premi assicurativi Proventi derivanti da operatività assicurativa Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri Oneri derivanti da operatività assicurativa |
16.720 3.604 (17.111) (1.742) |
16 | 20.343 3.925 (22.335) (477) |
15 | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 10.864 | 10.629 | |||
| Costi per beni e servizi Oneri derivanti da operatività finanziaria Costo del lavoro Ammortamenti e svalutazioni di cui oneri (proventi) non ricorrenti Incrementi per lavori interni Altri costi e oneri Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività |
[C5] [Ce] [C7] [C8] [сэ] [C10] [C11] |
2.343 46 6.137 570 33 (17) 239 47 |
206 3 43 7 (3) |
2.370 57 6.093 545 (24) 410 55 |
195 3 40 15 |
| Risultato operativo e di intermediazione | 1.499 | 1.123 | |||
| Oneri finanziari di cui oneri non ricorrenti Proventi finanziari |
[C12] [C12] |
71 106 |
ರಿಗ 115 |
1 | |
| di cui proventi non ricorrenti Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie di cui oneri (proventi) non ricorrenti |
[C13] | 20 | 20 | 3 04 82 |
|
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
[A4] | (24) | 17 | ||
| Risultato prima delle imposte | 1.490 | 1.067 | |||
| Imposte sul reddito di cui oneri (proventi) non ricorrenti |
[C14] | 91 (351) |
378 (9) |
||
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 1.399 | e8a | |||
| di cui Quota Gruppo di cui Quota di spettanza di Terzi |
1.399 | ୧୫୨ | |||
| Utile per azione | [B3] | 1,071 | 0,528 | ||
| Utile diluito per azione | [B3] | 1,071 | 0,528 |
Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2018 285
| Note | Esercizio 2018 Esercizio 2017 | ||
|---|---|---|---|
| Utile/(Perdita) d'esercizio | 1.399 | e89 | |
| Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Strumenti di debito valutati al FVOCI | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio | (tab. B4] | (1.946) | (315) |
| Trasferimenti a Conto economico da realizzo | (tab. B4) | (396) | (676) |
| Incremento/(Decremento) per perdite attese | (1) | ||
| Copertura di flussi | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio | (tab. B4) | 191 | (57) |
| Trasferimenti a Conto economico | (tab. B4) | 19 | (4) |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio |
COB | 287 | |
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) | |||
| Incremento(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto dell'effetto fiscale) |
(tab. B4) | 2 | |
| Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Strumenti di capitale valutati al FVOCI | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo | |||
| Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto | |||
| Utili/(Perdite) attuariali da TFR | [tab. B7] | 16 | (1) |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio |
(4) | ||
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) | |||
| Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo | (1.511) | (764) | |
| TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO | (112) | (75) | |
| di cui Quota Gruppo | (112) | (75) | |
| di cui Quota di spettanza di Terzi |
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||||||||||
| Riserve | |||||||||||
| Capitale sociale |
Riserva Legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
flow hedge | Riserve relative a Riserva Cash gruppi di attività e passività in dismissione |
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
Risultati portati a nuovo |
Totale Patrimonio netto di Gruppo |
Capitale e riserve di Terzi |
Totale Patrimonio netto |
|
| Saldo al 1º gennaio 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 1.092 | (18) | (1) | 2 | 4.454 | 8.134 | 8.134 | |
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (722) | (43) | 2 | ୧୫୫ 0 |
(75) | (75) | |||||
| Dividendi distribuiti | (509) | (2008) | (509) | ||||||||
| Riclassifica al(da) riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione | 1 | (1) | |||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 371 | (61) | 2 | 4.633 | 7.550 | 7.550 | ||
| Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 | 1.233 | (17) | 1.216 | 1.216 | |||||||
| Riclassifiche di strumenti finanziari | 1.705 | 13 | 1.718 | 1.718 | |||||||
| Rettifiche | 15 | (40) | (25) | (25) | |||||||
| Effetti fiscali | (487) | 10 | (477) | (477) | |||||||
| Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 | 1.306 | 299 | 1.000 | 1.604 | (61) | 2 | 4.616 | 8.766 | 8.766 | ||
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (1.673) | 150 | 1.411 n | (112) | (112) | ||||||
| Altre variazioni | 210 | (210) | |||||||||
| Dividendi distribuiti | (549) | (549) | (549) | ||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 1.306 | 299 | 1.210 | (ea) | 89 | 2 | 5.268 | 8.105 | 8.105 |
* La voce comprende l'utile dell'esercizio di 1.399 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 12 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Note | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 2.428 | 3.902 | |
| Risultato prima delle imposte | 1.490 | 1.067 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (tab. C8) | 537 | 545 |
| Impairment avviamento | [tab. A3] | રેરિક | |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri | (tab. B6) | 579 | 707 |
| Utilizzo fondi rischi e oneri | [tab. B6] | (656) | (617) |
| Accantonamento per trattamento fine rapporto | [tab. B7] | 1 | 1 |
| Trattamento di fine rapporto | (tab. B7) | (92) | (96) |
| Impairment gruppi di attività in dismissione | [tab. A11.1] | 3 | |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti | (120) | (2) | |
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | [tab. C13] | 20 | ರಿಗ |
| (Dividendi) | [tab. C12.1] | ||
| Dividendi incassati | |||
| (Proventi Finanziari da realizzo) | (tab. C12.1) | (7) | (a) |
| (Proventi Finanziari per interessi) | [tab. C12.1] | (୨୦) | (94) |
| Interessi incassati | ರಿಗ | 102 | |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari | [tab. C12.2] | રિક | 80 |
| Interessi pagati | (ടെ) | (57) | |
| Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti | [tab. C11] | 46 | ર્સ |
| Imposte sul reddito pagate | [tab. C14.3] | (351) | (472) |
| Altre variazioni | 42 | (1) | |
| Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante | 1.528 | 1.306 | |
| [a] | |||
| Variazioni del capitale circolante: | |||
| (Incremento)/Decremento Rimanenze | [tab. A6] | (2) | (1) |
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | (201) | 80 | |
| (Incremento)/Decremento Altri crediti e attività | (428) | (202) | |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | 222 | (176) | |
| Incremento/(Decremento) Altre passività | 104 | 97 | |
| Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione | (12) | ||
| Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante | [b] | (305) | (214) |
| Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria, pagamenti e monetica | 4.513 | 2.911 | |
| Liquidità netta generata(assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria, pagamenti e monetica | (2.585) | (2.290) | |
| (Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta | (tab. A9) | (122) | (702) |
| (Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria | (1.065) | (1.405) | |
| Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria | (c) | 741 | (1.486) |
| Liquidità netta generata/(assorbita) dalle attività finanziarie da operatività assicurativa | (5.860) | (9.941) | |
| Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette | 6.369 | 11.185 | |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value | 1.444 | (348) | |
| (Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività assicurativa | (1.320) | ||
| ല്ട്ടാട | (1.211) | ||
| Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa | [d] | (315) | |
| Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa | [e]=[a+b+c+d] | 2.597 | (709) |
| - di cui parti correlate | (1.484) | 241 | |
| Investimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari | (tab. A1) | (260) | (241) |
| Investimenti immobiliari | (tab. A2) | (1) | |
| Attività immateriali | (tab. A3) | (278) | (225) |
| Partecipazioni | (30) | (228) | |
| Altre attività finanziarie | |||
| Disinvestimenti: | |||
| Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita | 2 | 5 | |
| Partecipazioni | 120 | ||
| Altre attività finanziarie | 165 | 296 | |
| Gruppi di attività in dismissione | 131 | ||
| Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento | િ | (281) | (263) |
| - di cui parti correlate | 254 | (୧୧) | |
| Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine | 4 | ||
| (Incremento)/Decremento crediti finanziari | 1 | ||
| Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve | (1.000) | 1 | |
| Dividendi pagati | (B2) | (549) | (208) |
| Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti | (1.549) | (503) | |
| [a] | |||
| - di cui parti correlate | (405) | (327) | |
| Disponibilità liquide riclassificate dalla voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | [h] [tab. A11] | 1 | |
| Flusso delle disponibilità liquide | [i]=[e+f+g+h] | 767 | (1.474) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | [tab. A10] | 3.195 | 2.428 |
| 3.195 | 2.428 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | [tab. A10] | ||
| Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego | (53) | ||
| Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato | (72) | (રંગ્ર) | |
| Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative | (1.392) | (358) | |
| Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali | (18) | (15) | |
| Scoperti di conto corrente | O | (1) | |
| Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli | (21) | (21) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio | 1.639 | 1.978 | |
Nel 2018 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:
| tab. AT - Movimentazione değil immovili, implanti e maconinan | (minonial edio) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati strumentali |
Impianti e macchinari |
Attrezzature ind.li e comm.li |
Migliorie beni di terzi |
Altri beni | Immobilizz. in corso e acconti |
Totale | |
| Costo | 76 | 2.956 | 2.168 | 325 | 482 | 1.875 | 43 | 7.925 |
| Fondo ammortamento | (1.756) | (1.837) | (295) | (286) | (1.658) | (5.832) | ||
| Fondo svalutazione | (ଚର) | (14) | (1) | (10) | (1) | (92) | ||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 76 | 1.134 | 317 | 29 | 186 | 216 | 43 | 2.001 |
| Variazioni dell'esercizio | ||||||||
| Acquisizioni | 31 | 78 | の | 31 | રેજે | વેટ | 260 | |
| Rettifiche | ||||||||
| Riclassifiche | 12 | 8 | 1 | 7 | 8 | (33) | ్ర | |
| Dismissioni | (2) | (2) | ||||||
| Ammortamento | (113) | (72) | (9) | (32) | (ਰੇਤ) | (321) | ||
| (Svalutazioni) / Riprese di valore | ರಿ | (1) | (1) | 4 | ||||
| Totale variazioni | - | (64) | 14 | (2) | 3 | (19) | 12 | (રુદ) |
| Costo | 76 | 2.999 | 2.198 | 319 | ર્ રીક | 1.909 | ર્દ | 8.071 |
| Fondo ammortamento | (1.871) | (1.856) | (291) | (315) | (1.710) | (6.043) | ||
| Fondo svalutazione | (રજ) | (11) | (1) | (11) | (2) | (83) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 76 | 1.070 | 331 | 27 | 189 | 197 | 55 | 1.945 |
La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2018 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 43 milioni di euro.
Gli investimenti del 2018 per 260 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro dovuti a capitalizzazioni di lavori interni, sono composti principalmente da:
• 45 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 25 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 10 milioni di euro a lavori di restyling degli Uffici Postali e 10 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).
Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso (nota 2.5 - Uso di stime).
Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 33 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare l'attivazione di hardware stoccato in magazzino e la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.
Il saldo riclassifiche della voce Immobili, impianti e macchinari pari a 3 milioni di euro si riferisce alla mutata classificazione di un immobile detenuto dalla controllata EGI SpA non più destinato alla vendita (A6 – Rimanenze).
Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:
| Costo | 141 |
|---|---|
| Fondo ammortamento | (88) |
| Fondo svalutazione | (1) |
| Saldo al 1° gennaio | 52 |
| Variazioni dell'esercizio | |
| Acquisizioni | |
| Dismissioni | (1) |
| Ammortamento | (4) |
| (Svalutazioni) / Riprese di valore | |
| Totale variazioni | (5) |
| Costo | 139 |
| Fondo ammortamento | (81) |
| Fondo svalutazione | |
| Saldo al 31 dicembre | 48 |
| Fair value al 31 dicembre | 101 |
Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2018 è rappresentato per 65 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda64 .
La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.
64 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.
| lab. Ao - Movimentazione delle Allivita IIIina IIIiinatena | (millionidi edio) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili |
Immobilizz. in corso e acconti |
Avviamento | Altre | Totale | |
| Costo | 2.871 | 117 | 120 | 100 | 3.208 |
| Ammortamentie svalutazioni cumulati | (2.531) | (69) | (92) | (2.692) | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 340 | 117 | 51 | 8 | 516 |
| Variazioni dell'esercizio | |||||
| Acquisizioni | 136 | 141 | 1 | 278 | |
| Riclassifiche | 102 | (102) | - | - | |
| Cessazionie Dismissioni | |||||
| Ammortamentie svalutazioni | (212) | (ਤੇਤ) | (4) | (249) | |
| Totale variazioni | 26 | 39 | (33) | (3) | 29 |
| Costo | 3.109 | 156 | 120 | 101 | 3.486 |
| Ammortamentie svalutazioni cumulati | (2.743) | (102) | (96) | (2.941) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 366 | 156 | 18 | 5 | 545 |
Nel 2018 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:
Gli investimenti del 2018 in Attività immateriali ammontano a 278 milioni di euro e comprendono 15 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.
L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 136 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.
Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.
Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (55 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (41 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (29 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (13 milioni di euro).
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 102 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.
La voce Avviamento è composta come segue:
| tab. A3.1 - Avviamento | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 | |||
| Postel SpA | 33 | |||
| Poste Welfare Servizi Srl | 18 | 18 | ||
| Totale | 18 | 51 |
Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni disponibili e degli impairment test eseguiti, è emersa la necessità di svalutare interamente l'avviamento riferito alla Postel SpA per 33 milioni di euro.
Il valore recuperabile della CGU Postel65, identificato con il valore d'uso della società e determinato sulla base del budget 2019 e del nuovo Piano d'impresa 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della società in data 27 febbraio 2019, è risultato essere inferiore rispetto al capitale investito della società (comprensivo dei relativi avviamenti) per circa 33 milioni di euro. Ai fini della determinazione del valore d'uso è stato utilizzato un tasso wacc del 6,42% (6,12% al 31 dicembre 2017) e un tasso di crescita dell'1,66% (1,4% al 31 dicembre 2017).
| tab. A4 - Partecipazioni | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 | ||||
| Partecipazioniin imprese collegate | 214 | 219 | |||
| Partecipazioniin imprese controllate | 3 | 3 | |||
| Partecipazioniin imprese a controllo congiunto | 280 | 286 | |||
| Totale | 497 | 508 | |||
| Movimentazione delle partecipazioni nell'esercizio 2018 | |||||
| Partecipazioni | Incrementi / Saldo al 01.01.18 (Decrementi) |
Rettifiche di valore Saldo al 31.12.18 |
|||
| valutazione a equity | Rett. dividendi |
| valutazione a equity | Reit. alvidendi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| in imprese controllate | |||||
| Kipoint SpA | A | ||||
| Indabox Srl | - | ||||
| Risparmio Holding SpA - in liquidazione | 1 | ||||
| Totale imprese controllate | 3 | - | 3 | ||
| in imprese a controllo congiunto | |||||
| Fsia Investimenti Srl | 286 | 5 | (11) | 280 | |
| Totale imprese a controllo congiunto | 286 | - | 5 | (11) | 280 |
| in imprese collegate | |||||
| Anima Holding SpA | 219 | 30 | (29) | (6) | 214 |
| Totale imprese collegate | 219 | 30 | (29) | (6) | 214 |
| Totale | 508 | 30 | (24) | (17) | 497 |
La voce Partecipazioni in imprese collegate si riferisce pressoché interamente alla società Anima Holding. La variazione dell'esercizio è riconducibile:
65 La società Postel SpA si qualifica come un'unica CGU allocata al Settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata tra il 30 settembre 2017 e il 30 settembre 2018 (data dell'ultimo resoconto disponibile);
• alla svalutazione per complessivi 42 milioni di euro derivanti dagli esiti del test di impairment eseguito sulla base delle informazioni prospettiche disponibili66 .
La voce Partecipazioni in imprese a controllo congiunto si riferisce interamente alla società FSIA Investimenti Srl. La variazione intervenuta, di circa 6 milioni di euro, è dovuta alla riduzione di 11 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti a valere sul risultato dell'esercizio 2017 e all'incremento di 5 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata al netto dell'ammortamento degli attivi immateriali identificati in sede di purchase price allocation tra il 30 settembre 2017 e il 30 settembre 2018 (data dell'ultimo resoconto disponibile).
Con riferimento alla partecipazione in FSIA Investimenti Srl, si riportano di seguito i valori degli asset immateriali e dell'avviamento individuati in sede di purchase price allocation:
| FSIA Investimenti Srl (milioni di euro) |
||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | Valori di acquisizione | |
| Attività Immateriali | 95 | 108 | 116 | |
| Customer relationship | 49 | 53 | 55 | |
| Backlog | 29 | 34 | 36 | |
| Software | 16 | 21 | 24 | |
| Imposte differite passive | (26) | (29) | (30) | |
| Avviamento | 254 | 254 | 254 |
Nel corso dell'esercizio 2018 Poste Italiane SpA ha provveduto all'affrancamento ai fini fiscali, ex art. 15, comma 10 ter D.L. 185 del 2008, dei maggiori valori risultanti dalle note al bilancio consolidato di Poste Italiane al 31 dicembre 2017, attribuiti all'avviamento e alle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl.
Ai fini dell'esercizio dell'opzione è stata versata un'imposta sostitutiva (IRES e IRAP) di circa 32 milioni di euro pari al 16% degli importi riferibili ai valori affrancati di circa 198 milioni di euro. Nello specifico, l'importo affrancato è così composto:
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Avviamento | 103 |
| Customer relationship | 48 |
| Backlog | 32 |
| Softw are |
15 |
| Totale | 198 |
| Imposta sostitutiva versata | 32 |
Tale riallineamento permetterà alla Capogruppo di procedere alla deduzione ai fini IRES e IRAP degli ammortamenti fiscali dei valori riallineati a partire dal secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale è stato effettuato il pagamento dell'imposta sostituiva (dall'esercizio 2020).
66 Il valore recuperabile della partecipazione in Anima Holding, identificato con il valore d'uso della società e determinato sulla base dei più recenti dati previsionali disponibili, è risultato essere inferiore rispetto al valore contabile per circa 42 milioni di euro. Ai fini della determinazione del valore d'uso è stato utilizzato un tasso Ke del 8,51% (7,24% al 31 dicembre 2017) e un tasso di crescita dell'1,475% (1,4% al 31 dicembre 2017).
L'imposta sostitutiva versata è stata iscritta fra i crediti per imposte correnti. Il credito in questione sarà decrementato a partire dall'esercizio 2020 nei tempi e con le modalità di deduzione degli ammortamenti relativi ai valori affrancati.
L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Dati Salienti (Nota 13).
| tab. A5 - Attività finanziarie | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | (milionidi euro) | |||||
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 22.965 | 9.904 | 32.869 | 11.708 | 9.336 | 21.044 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 118.994 | 8.761 | 127.755 | 130.969 | 4.836 | 135.805 |
| Attività finanziarie al FVTPL | 28.753 | 1.074 | 29.827 | 27.857 | 1.481 | 29.338 |
| Strumenti finanziari derivati | 210 | 203 | 413 | 470 | 109 | 579 |
| Totale | 170.922 | 19.942 | 190.864 | 171.004 | 15.762 | 186.766 |
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale |
| operatività Finanziaria | 51.575 | 12.143 | 63.718 | 49.415 | 10.663 | 60.078 |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 21.507 | 9.714 | 31.221 | 11.675 | 8.837 | 20.512 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 29.808 | 2.263 | 32.071 | 37.346 | 1.825 | 39.171 |
| Attività finanziarie al FVTPL | 50 | 8 | 58 | |||
| Strumenti finanziari derivati | 210 | 158 | 368 | 394 | 395 | |
| OPERATIVITA' ASSICURATIVA | 118.778 | 7.688 | 126.466 | 121.005 | 4.853 | 125.858 |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 1.420 | 85 | 1.505 | 258 | 258 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 88 655 | 6.492 | 95.147 | 93.072 | 3.006 | 96.078 |
| Attività finanziarie al FVTPL | 28.703 | 1.066 | 29.769 | 27.857 | 1.481 | 29.338 |
| Strumenti finanziari derivati | 45 | 45 | 76 | 108 | 184 | |
| OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE | 569 | ട്ടു | 627 | 584 | 246 | 830 |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 38 | 52 | 90 | 33 | 241 | 274 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 531 | 6 | 537 | ર્દે 1 | 5 | ર્ફ્રક |
| Attività finanziarie al FVTPL | ||||||
| Strumenti finanziari derivati | ||||||
| OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA | રૂઝ | રૂડે | ||||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 53 | 53 | ||||
| Totale | 170.922 | 19 942 | 190.864 | 171.004 | 15.762 | 186.766 |
Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:
Gli effetti della transizione al principio contabile IFRS 9 sono commentati nella Nota 3 - Cambiamenti nelle Politiche contabili alla quale si rimanda.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| Finanziamenti e crediti |
Titoli a reddito fisso | Totale | |
|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 7.600 | 12.912 | 20.512 |
| Effetti prima applicazione IFRS9 | (10) | 6.182 | 6.172 |
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 7.590 | 19.094 | 26.684 |
| Acquisti | 6.303 | 6.303 | |
| Variaz. per costo ammortizzato | (75) | (75) | |
| Variazioni del fair value a CE | 342 | 342 | |
| Var.ni per op. di CFH (*) | (1) | (1) | |
| Variazioni per impairment | (2) | (2) | |
| Variazioni nette | 759 | 759 | |
| Effetti delle vendite a CE | |||
| Ratei | 164 | 164 | |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (2.954) | (2.954) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 8.349 | 22.872 | 31.221 |
(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.
| tab. A5.1.1 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | rotale |
| Finanziamenti | 251 | 251 | ||||
| Crediti | - | 8.098 | 8.098 | 8 | 7.592 | 7.600 |
| Depositi presso il MEF | 5.927 | 5.927 | 6.011 | 6.011 | ||
| Crediti | 5.930 | 5.930 | - | 6.011 | ||
| Fondo svalutazione Depositi presso il MEF | - | (3) | (3) | |||
| Altri crediti finanziari | 2.171 | 2.171 | 8 | 1.581 | 1.589 | |
| Totale | 8.349 | 8.349 | 8 | 7.592 | 7.600 |
La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per per un nozionale complessivo di 254 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)67 .
La voce Crediti include:
67 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione.
68 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.
69 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.
Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 20.935 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 22.872 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.309 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 11.570 milioni di euro, incrementato di 993 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 9 milioni di euro (7 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
Al 31 dicembre 2018 il fair value70 di tali titoli è di 21.189 milioni di euro.
La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 342 milioni di euro riflette i rapporti di copertura di fair value hedge nell'esercizio 2018.
In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 4.500 milioni di euro (di cui 2.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2018) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2018 il valore di bilancio è pari a 4.539 milioni di euro).
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI), comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
70 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 16.780 milioni di euro e di Livello 2 per 4.409 milioni di euro.
| Titoli a reddito fisso | Azioni | Totale 39.171 |
||
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 39.130 | 41 | ||
| Effetti prima applicazione IFRS9 | (4.267) | (41) | (4.308) | |
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 34.863 | 34.863 | ||
| Acquisti | 2.923 | 2.923 | ||
| Trasf.ti riserve di PN | (359) | - | (359) | |
| Variaz. per costo ammortizzato | (8) | (8) | ||
| Variazioni del fair value a PN | (1.887) | (1.887) | ||
| Variazioni del fair value a CE | 325 | 325 | ||
| Var.ni per op. di CFH (*) | 11 | 11 | ||
| Effetti delle vendite a CE | 378 | 378 | ||
| Ratei | 324 | 324 | ||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (4.499) | (4.499) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 32.071 | 32.071 |
(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.
Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 30.260 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.
L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 1.562 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.887 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 325 milioni di euro relativo alla parte coperta.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita della apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 13 milioni di euro (14 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 13 – Ulteriori Informazioni.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.3 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL | ||||
|---|---|---|---|---|
| -- | ---------------------------------------------------------- | -- | -- | -- |
| Crediti | Azioni | Totale | |
|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | |||
| Effetti prima applicazioneIFRS 9 | 8 | 41 | 49 |
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 8 | 41 | 49 |
| Acquisti | |||
| Variazioni del fair value vs CE | 9 | 9 | |
| Variazioni nette | 1 | ||
| Ratei | |||
| Effetti delle vendite a CE | |||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | |||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 8 | 50 | 58 |
I Crediti per circa 8 milioni di euro si riferiscono a una posizione vantata dalla Capogruppo per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd. a Visa Incorporated (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuta il 21 giugno 2016). A seguito del mancato superamento dell'SPPI test il credito è valutato al fair value in contropartita del conto economico.
La voce in commento si riferisce:
L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 9 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella voce proventi derivanti da operatività finanziaria.
71 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.
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I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel periodo sono i seguenti:
| tab. A5.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati | (millioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cash flow hedging | Fair value hedging | FV vs CE | ||||||||||||
| Acquisti a termine | Vendite a termine Interest rate swap |
Interest rate swap | Acquisti a termine | Vendite a termine | Totale | |||||||||
| nominale | fair value | nominale | fair value | nominale | fair value | nominale | fair value | nominale | fair value | nominale | fair value | nominale | fair value | |
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 1.408 | (23) | 1.110 | (20 | 19.755 | (1.160) | 22.273 | (1.242) | ||||||
| Incrementi/(decrementi)* | 3.050 | 105 | 1,340 | 61 | 500 | 26 | 5.280 | (669) | 852 | 2 | 11.022 | (475) | ||
| Proventi/(Oneri) a CE ** | (2) | (2) | ||||||||||||
| Operazioni completate *** | (1.505) | (11) | (1.408) | 23 | (24) | (1.445) | 272 | (852) | (2) | (5.210) | 258 | |||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 1.545 | ਰੋਪੈ | 1,340 | 61 | 1.610 | (57 | 23,590 | (1.559) | 28.085 | (1.461) | ||||
| Di cui: | ||||||||||||||
| Strumenti derivati attivi | 1.545 | ಿಗ | 1.340 | 61 | 675 | 50 | 4.420 | 163 | 7.980 | 368 | ||||
| Strumenti derivati passivi | ශ්රී ලිපි | (107) | 19 170 | (1.722) | 20.105 | (1.829) |
* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel periodo sul portafoglio complessivo.
** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.
*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.
Le operazioni di fair value hedge in interest rate swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 10.730 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 12.860 milioni di euro.
Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e per vendite a termine si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.610 milioni di euro e di 1.340 milioni di euro.
Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 192 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.
Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 669 milioni di euro, i titoli coperti hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 667 milioni di euro, essendo la differenza di 2 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.
Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:
Inoltre, la Capogruppo ha stipulato e regolato acquisti a termine e vendite a pronti per un nominale complessivo di 852 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico), finalizzati a stabilizzare il rendimento, per l'esercizio 2018, dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica sul deposito presso il controllante MEF, remunerato ad un tasso variabile (tab. A5.1.1). Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo netto rilevato a Conto economico di 2 milioni di euro.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.5 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato | ||
|---|---|---|
| . | |||
|---|---|---|---|
| Finanziamenti e crediti |
Titoli a reddito fisso | Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 258 | 258 | |
| Effetti prima applicazioneIFRS9 | (208) | 1.412 | 1.204 |
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 50 | 1.412 | 1.462 |
| Acquisti | 62 | 62 | |
| Variaz. per costo ammortizzato | 9 | ്റ | |
| Variazioni del fair value a CE | |||
| Var.ni per op. di CFH | |||
| Variazioni per impairment | |||
| Variazioni nette | (12) | (12) | |
| Effetti delle vendite a CE | |||
| Ratei | 15 | 15 | |
| Vendite, rimborsied estinzione ratei | (31) | (31) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 38 | 1.467 | 1.505 |
I crediti finanziari ammontano a 38 milioni di euro e comprendono per 20 milioni di euro crediti per cedole di competenza non ancora incassate al 31 dicembre 2018 e per 12 milioni di euro crediti per quote di fondi venduti ma non ancora incassati.
I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2018 esprimono un valore di bilancio pari a 1.467 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 31 dicembre 2018 il fair value72 di tali titoli è di 1.578 milioni di euro.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 0,6 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
72 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.317 milioni di euro e di Livello 2 per 261 milioni di euro.
| Titoli a reddito fisso | Altri investimenti | Azioni | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 94.709 | 1.352 | 17 | 96.078 | |
| Effetti prima applicazione IFRS9 | 1.875 | (806) | (17) | 1.052 | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 96.584 | 546 | 97.130 | ||
| Acquisti | 15.436 | 15.436 | |||
| Trasf.ti riserve di PN | (361) | (361) | |||
| Variaz. per costo ammortizzato | 354 | 354 | |||
| Variazioni del fair value a PN | (4.549) | (21) | (4.570) | ||
| Effetti delle vendite a CE | 222 | 222 | |||
| Ratei | 737 | 737 | |||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (13.801) | (13.801) | |||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 94.622 | 525 | 95.147 |
Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione negativa netta di fair value per 4.570 milioni di euro, di cui una quota di 4.522 milioni di euro, dovuta principalmente a oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 48 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.
Al 31 dicembre 2018 tali titoli si riferiscono a investimenti principalmente di Poste Vita SpA per 94.454 milioni di euro (valore nominale di 92.262 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 1.107 milioni di euro.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita della apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 41 milioni di euro, di cui una quota di 40 milioni di euro è stata retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting (al 1° gennaio 2018 la svalutazione era pari a 43 milioni di euro, di cui 42 milioni di euro è stata retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting).
Al 31 dicembre 2018 sono costituiti per 525 milioni di euro da un private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti classificato nella categoria FVTOCI. Il decremento di fair value registrato nel periodo di 21 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, tale investimento è soggetto a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita della apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 è di 0,3 milioni di euro interamente retrocesso agli assicurati.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.7 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Titoli a reddito fisso | Quote fondi comuni d'investimento |
Azioni | Altri investimenti | Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 6.220 | 23.060 | 58 | 29.338 | ||
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | 208 | (3.492) | 806 | 17 | (2.461) | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 208 | 2.728 | 23.866 | 75 | - | 26.877 |
| Acquisti | 388 | 7.680 | 173 | 20 | 8.261 | |
| Variazioni del fair value vs CE | (15) | (1.371) | (25) | (1.410) | ||
| Variazioni nette | (149) | (149) | ||||
| Effetti delle vendite a CE | (28) | (6) | (33) | |||
| Ratei | 10 | 10 | ||||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (1.512) | (2.217) | (58) | (3.787) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | ਦਰੇ | 1.571 | 27.952 | 166 | 21 | 29.769 |
La voce in commento si riferisce a pagamenti effettuati per sottoscrizione e/o richiami di capitale di fondi comuni di investimento per cui non sono state ancora emesse le corrispondenti quote.
Al 31 dicembre 2018, i titoli a reddito fisso pari a 1.571 milioni di euro sono costituiti per 825 milioni di euro da BTP stripped e Zero Coupon e per 746 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti. Gli strumenti finanziari in commento per 478 milioni di euro sono posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate, per 1.078 milioni di euro sono posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 15 milioni di euro si riferiscono al patrimonio libero della Compagnia.
Al 31 dicembre 2018 le quote di fondi comuni di investimento pari 27.952 milioni di euro sono posti a copertura delle gestioni separate di Ramo I per circa 26.601 milioni di euro, a copertura di polizze di Ramo III per 1.345 milioni di euro e per i rimanenti 5 milioni di euro a investimenti del patrimonio libero della compagnia (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 13 – Ulteriori informazioni – Entità strutturate non consolidate). Nel periodo in commento sono stati effettuati investimenti netti nei fondi per 5.462 milioni di euro e il fair value ha subito un decremento di circa 1.371 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati di Ramo I con il meccanismo dello Shadow Accounting. Al 31 dicembre 2018 gli investimenti a prevalente composizione azionaria ammontano a 26.290 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 1.047 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 614 milioni di euro.
Gli investimenti in Azioni ammontano a 166 milioni di euro, e sono effettuati a fronte di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi all'effetto congiunto di investimenti netti per circa 115 milioni di euro, proventi per vendite per circa 1 milioni di euro e un decremento di fair value per circa 25 milioni di euro.
Gli Altri investimenti ammontano a 21 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti (valore nominale 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.
Al 31 dicembre 2018, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati da Poste Vita SpA destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 45 milioni di euro e un nozionale complessivo di 797 milioni di euro. La riduzione di valore per complessivi 139 milioni di euro intervenuta nell'esercizio è ascrivibile al rimborso/vendite intervenute nel periodo (119 milioni di euro) e alla variazione di fair value (20 milioni di euro). Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente:
| lab. Av.o - VVallallis | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.18 | 31.12.17 | |||||
| Polizza | Valore nominale | Fair value | Valore nominale | Fair value | ||
| Titanium | 621 | 45 | ||||
| Arco | 1 | 165 | 34 | |||
| Prisma | 166 | 29 | ||||
| 6Speciale | 200 | |||||
| 6Avanti | 200 | |||||
| 6Sereno | 173 | 12 | 173 | 18 | ||
| Primula | 176 | 11 | 176 | 17 | ||
| Top5 | 223 | 10 | 223 | 18 | ||
| Top5 edizione II | 225 | 11 | 225 | 23 | ||
| Totale | 797 | 45 | 2.149 | 184 |
Inoltre al 31 dicembre 2018 Poste Vita ha in essere vendite a termine per un nozionale di 3 milioni di euro e un fair value di valore trascurabile.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari per un importo di 90 milioni di euro.
| tab. A5.9 - Crediti finanziari al costo ammortizzato | (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Depositi in garanzia | 30 | 30 | 40 | 40 | ||
| Vs. acquirenti alloggi di servizio | 5 | 2 | 5 | 2 | ||
| Vs. Altri | 33 | 40 | 73 | 28 | 199 | 227 |
| Fondo svalutazione crediti finanziari | - | (20) | (20) | |||
| Totale | 38 | 52 | 90 | 33 | 241 | 274 |
I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap.
I crediti verso Altri sono relativi per 69 milioni di euro (nominali 70 milioni di euro) al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 201773. A seguito di accordo formalizzato tra le parti nel mese di gennaio 2019, una quota pari a 20 milioni di euro è stata incassata in data 27 febbraio 2019.
73 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro
Nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018, i crediti in commento sono stati oggetto di impairment per 20 milioni di euro a seguito di una prudente applicazione dei criteri di valutazione previsti dall'IFRS9.
| Titoli a reddito fisso | Azioni | Totale | |
|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 551 | 5 | 556 |
| Effetti prima applicazioneIFRS9 | |||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 551 | 5 | 556 |
| Acquisti | |||
| Trasf.ti riserve di PN | - | ||
| Variaz. per costo ammortizzato | |||
| Variazioni del fair value a PN | (11) | (11) | |
| Variazioni del fair value a CE | (8) | (8) | |
| Var.ni per op. di CFH | |||
| Effetti delle vendite a CE | |||
| Ratei | 5 | 5 | |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (5) | (5) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 532 | 5 | 537 |
| Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita nell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 0,2 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).
La voce comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.
Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.
La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes74 il cui valore, al 31 dicembre 2018, è pari a zero.
e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.
74 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente,
| tab. A5.11 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Cash Flow hedging |
Fair value hedging |
Fair value vs. conto economico |
Totale | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | (5) | (34) | (За) | |
| Incrementi/(decrementi) | (1) | (3) | (4) | |
| Perfezionamento copertura | ||||
| Proventi / (Oneri) a CE | ||||
| Operazioni completate(*) | 1 | 11 | 12 | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | (5) | (26) | (31) | |
| di cui: | ||||
| Strumenti derivati attivi | ||||
| Strumenti derivati passivi | (5) | (26) | (31) |
* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.
Al 31 dicembre 2018 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:
Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari del Patrimonio IMEL per un importo di 53 milioni di euro.
nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.
| Gerarchia del fair value | (milionidi euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||||||
| Descrizione | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |||
| Attività finanziarie | |||||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCl | 119.159 | 8.591 | 5 | 127.755 | 129.465 | 5.418 | 922 | 135.805 | |||
| Azioni | 5 | 5 | 17 | য | 42 | 63 | |||||
| Titoli a reddito fisso | 119.159 | 8.066 | 127.225 | 129.448 | 4.942 | 134.390 | |||||
| Altri investimenti | 525 | 525 | 472 | 880 | 1.352 | ||||||
| Attività finanziarie al FVTPL | 1.091 | 26.074 | 2,662 | 29,827 | 6.796 | 21.788 | 754 | 29,338 | |||
| Crediti | 8 | ਦਰ | 67 | ||||||||
| Azioni | 165 | ર્ડ | 46 | 216 | 58 | રૂક | |||||
| Titoli a reddito fisso | 671 | 900 | 1.571 | 6.212 | 8 | 6.220 | |||||
| Altri investimenti | 255 | 25.161 | 2.557 | 27 973 | 526 | 21.780 | 754 | 23.060 | |||
| Strumenti finanziari derivati | 413 | 413 | 579 | 579 | |||||||
| Totale | 120.250 | 35.078 | 2.667 | 157.995 | 136.261 | 27.785 | 1.676 | 165.722 |
Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita e definiti rispetto alle risultanze dei livelli del fair value al primo gennaio 2018 (data di transizione al nuovo principio contabile IFRS 9 - Strumenti finanziari):
| Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2 (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Da Livello 1 a Livello 2 | Da Livello 2 a Livello 1 | ||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 1 | Livello 2 | |||
| Trasferimenti Attività finanziarie | (6.701) | 6.701 | 595 | (595) | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI | ||||||
| Azioni | - | - | - | - | ||
| Titoli a reddito fisso | (6.457) | 6.457 | 595 | (595) | ||
| Altri investimenti | - | - | - | - | ||
| Attività finanziarie al FVTPL | ||||||
| Crediti | - | - | - | - | ||
| Azioni | - | - | - | - | ||
| Titoli a reddito fisso | (38) | 38 | - | - | ||
| Altri investimenti | (206) | 206 | - | - | ||
| Trasferimenti netti | (6.701) | 6.701 | 595 | (595) |
Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2018, non è risultato riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2018, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.
Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:
| Variazioni strumenti finanziari livello 3 | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | ||||||
| Descrizione | Attività finanziarie al FVTOCI |
Attività finanziarie al FVTPL |
Strumenti finanziari derivati |
Totale | ||
| Esistenza al 31 dicembre 2017 | 922 | 754 | - | 1.676 | ||
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | (917) | 1.130 | - | 213 | ||
| Esistenza al 1° gennaio 2018 | 5 | 1.884 | - | 1.889 | ||
| Acquisti/Emissioni Vendite/Estinzione Ratei iniziali Rimborsi |
- - - |
1.724 (829) - |
- - - |
1.724 (829) - |
||
| Variazioni del fair value vs CE Variazioni del fair value a PN Trasferimenti a Conto economico |
- - - |
95 - - |
- - - |
95 - - |
||
| Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite Trasferimenti nel livello 3 Trasferimenti ad altri livelli |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
||
| Variazioni per Costo ammortizzato Write-off Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) |
- - - |
- - (212) |
- - - |
- - (212) |
||
| Esistenza al 31 dicembre 2018 | 5 | 2.662 | - | 2.667 |
Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA.
Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, nonché le variazioni di fair value intervenute nel corso del periodo.
| (milioni di euro) tab. A6 - Rimanenze |
||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Variazioni economiche |
Riclassifiche | Saldo al 31.12.18 |
| lmmobili destinati alla vendita | 119 | য | (3) | 120 |
| Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci | 10 | (2) | 8 | |
| Materie prime, sussidiariee di consumo | ರಿ | (1) | 8 | |
| Totale | 138 | (3) | 1 રેણ |
Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value75 al 31 dicembre 2018 è di circa 281 milioni di euro.
| tab. A7 - Crediti commerciali | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti vs. clienti | 1 | 2.115 | 2.122 | 9 | 1.860 | 1.869 |
| Crediti vs. Controllante | 68 | 68 | 166 | 166 | ||
| Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto | র্য | 4 | ||||
| Anticipi a fornitori | - | 5 | ട | |||
| Totale | 2.192 | 2.199 | ഗ | 2.026 | 2.035 |
| tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milionidi euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attivita correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attivita correnti |
Totale |
| Ministeried Enti Pubblici | 672 | 672 | ୧୧୫ | ୧୧୫ | ||
| Cassa Depositie Prestiti | 440 | 440 | 374 | 374 | ||
| Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere | 352 | 352 | 259 | 259 | ||
| Corrispondenti esteri | 304 | 304 | 229 | 229 | ||
| Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto | 18 | 252 | 270 | 20 | 254 | 274 |
| Crediti per conti correnti con saldo debitore | 154 | 154 | 148 | 148 | ||
| Crediti per altri servizi BancoPosta | 83 | 83 | 87 | 87 | ||
| Crediti per gestione immobiliare | 7 | |||||
| Crediti verso altri clienti | 3 | 452 | 455 | 4 | 412 | 416 |
| Fondo svalutazione crediti verso clienti | (14) | (601) | (615) | (15) | (268) | (583) |
| Totale | 7 | 2115 | 2 1 2 2 | 0 | 1 860 | 1 869 |
Nel dettaglio76:
75 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
76 Al 31 dicembre 2018 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 14 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea;
Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.
77 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (78 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.
Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
| tab. A7.2 - Crediti verso Controllante | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 | |||
| Servizio Universale | 31 | 31 | ||
| Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. | 1 | 83 | ||
| Remunerazioneraccolta su c/c | રેજે | 25 | ||
| Servizi delegati | 28 | કર | ||
| Altri | 1 | 2 | ||
| F.do sval.cred. vs. Controllante | (32) | (31) | ||
| Totale | દક | 166 |
Nel dettaglio:
| tab. A7.2.1 - Crediti per Servizio Universale | (milionidi euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 | ||||
| Residuo esercizio 2012 | 23 | 23 | |||
| Residuo esercizio 2005 | 8 | 8 | |||
| Totale | 31 | 31 |
Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Capogruppo ha presentato ricorso al TAR.
Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.
I suddetti crediti sono interamente svalutati.
Con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Capogruppo che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Capogruppo per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR, tuttora pendente.
Con Delibera n. 571/18/CONS, pubblicata in data 11 febbraio 2019, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 378 milioni di euro per il 2015 e di 355 milioni di euro per il 2016 a fronte di ricavi rispettivamente di 279 e 262 milioni di euro rilevati nei conti economici della Capogruppo per i servizi resi negli esercizi di competenza.
Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti per sostituto di imposta | 3.371 | 549 | 3.920 | 2.926 | 541 | 3.467 | |
| Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) | 109 | 109 | ರಿಕ | વેકે | |||
| Crediti per accordi CTD | 82 | 85 | 167 | 101 | 87 | 188 | |
| Crediti per somme indisponibiliper provvedimenti giudiziari | 78 | 78 | 75 | 75 | |||
| Ratei e risconti attivi di natura commercialee altre attività | 11 | 11 | 11 | 11 | |||
| Crediti tributari | 8 | 8 | 5 | 5 | |||
| Crediti diversi | 16 | 317 | 333 | 16 | 159 | 175 | |
| Fondo svalutazione crediti verso altri | (છેર) | (96) | (72) | (72) | |||
| Altri crediti e attività | 3.469 | 1.061 | 4.530 | 3.043 | 804 | 3.947 | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | 47 | 47 | 47 | 47 | |||
| Crediti per interessi attivi su rimborsoIRAP | 3 | 3 | 3 | 3 | |||
| Totale | 3.469 | 1.111 | 4.580 | 3.043 | 954 | 3.997 |
78 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 518 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2018, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).
79 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).
fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.
| tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta | (milionidi euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 | ||||
| Denaro e valori in cassa | 2.967 | 2.799 | |||
| Depositi bancari | 351 | 397 | |||
| Totale | 3.318 | 3.196 |
Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (842 milioni di euro) e presso le Società di service (2.125 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 348 milioni di euro.
| tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||
| Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato | 1.877 | 2.034 | ||||
| Depositi presso il MEF | 1.306 | 379 | ||||
| Denaro e valori in cassa | 12 | 15 | ||||
| Totale | 3.195 | 2.428 |
Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2018 comprende disponibilità vincolate per circa 1.556 milioni di euro, di cui 1.392 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 53 milioni di euro si riferiscono a risorse sul deposito presso il MEF, cd. conto "Buffer", raccolte presso la clientela e assoggettate al vincolo d'impiego, 72 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato in acconto di pagamenti per integrazioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A7) e 21 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.
Il saldo della voce in commento, che al 31 dicembre 2017 recava un saldo negativo di 0,3 milioni di euro, si è azzerato nell'esercizio 2018, a seguito del perfezionamento dell'operazione di scissione del ramo d'azienda BancoPosta Fondi SpA SGR prevista nell'ambito dell'accordo stipulato con Anima Holding descritto nella nota 4.1.
La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:
| Patrimonio netto 31.12.18 |
Variazioni patrimoniali Esercizio 2018 |
Risultato Esercizio 2018 |
Patrimonio netto al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 |
Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 |
Patrimonio netto 31.12.17 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Bilancio Poste Italiane SpA | 5.459 | (2.005) | 584 | 6.880 | 1.368 | 5.512 |
| Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate | 4.297 | 1.016 | 3.281 | (12) | 3.293 | |
| Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto | 3 | (24) | 27 | 27 | ||
| Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate | (25) | (41) | 16 | (140) | 156 | |
| Differenze attuariali su TFR società partecipate | (বা) | (4) | (4) | |||
| Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA | (उत्ते) | 1 | (40) | (40) | ||
| Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppozio SDA Express Courier SpA EGI SpA Postel SpA PosteShop SpA |
2 (71) 17 1 |
(71) 17 1 |
2 (71) 17 1 |
|||
| Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) | (1.878) | (14) | (278) | (1.586) | (1.586) | |
| Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate | 551 | 123 | 428 | 428 | ||
| Ammortamento sino al 1 ºgennaio 2004/ Impairment Avviamento | (156) | (17) | (138) | (139) | ||
| Impairment gruppi di attività in dismissione | (40) | (40) | (40) | |||
| Altre rettifiche di consolidamento | (12) | (ଚ) | (6) | (6) | ||
| Patrimonio netto del Gruppo | 8.105 | (2.060) | 1.399 | 8.766 | 1.216 | 7.550 |
| Patrimonio netto di Terzi (escluso risultato) |
||||||
| Risultato di Terzi | ||||||
| Patrimonio netto di Terzi | ||||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | 8.105 | (2.060) | 1.399 | 8.766 | 1.216 | 7.550 |
Al 31 dicembre 2018 l'utile per azione è di 1,071 euro (0,528 euro al 31 dicembre 2017).
Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.
Al 31 dicembre 2018, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie (come già descritto nella nota 4.2, a partire dal 4 febbraio 2019, Poste Italiane SpA ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie e al 19 marzo, Poste Italiane ha acquistato 5.257.965 azioni proprie pari allo 0,4026% del capitale sociale).
Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2018, in data 20 giugno 2018 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 549 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,42).
| tab. B4 - Riserve | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Riservalegale | Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash Flow Hedge |
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 299 | 1.000 | 371 | (61) | 2 | 1.611 |
| Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 | 1.233 | - | - | 1.233 | ||
| Riclassifichedi strumentifinanziari | 1.705 | 1.705 | ||||
| Rettifiche | 15 | 15 | ||||
| Effetti fiscali | (487) | (487) | ||||
| Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 | 299 | 1.000 | 1.604 | (61) | 2 | 2.844 |
| Incremento/(Decremento)di fair value nell'esercizio | (1.946) | 191 | (1.755) | |||
| Effetto fiscale sulla variazione di fair value | 556 | (55) | 501 | |||
| Trasferimentia Conto economicoda realizzo | (396) | 19 | (376) | |||
| Effetto fiscale sui trasferimentia Conto economico | 113 | (5) | 108 | |||
| Incremento/(Decremento)per perdite attese | (1) | (1) | ||||
| Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto | (1.673) | 150 | (1.523) | |||
| Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione | ||||||
| Altre variazioni | 210 | 210 | ||||
| Destinazione utile residuo 2017 | ||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 299 | 1.210 | (ea) | 89 | 2 | 1.531 |
Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:
| tab. B5 - Riserve tecniche assicurative | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
| Riserve matematiche | 119.419 | 111.014 | |
| Riserve per sommeda pagare | 780 | 631 | |
| Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimentoè sopportato dagli assicurati | 2.652 | 3.530 | |
| Altre Riserve | 2.115 | 8.315 | |
| per spese di gestione | 108 | 90 | |
| passività differite verso gli assicurati | 2.007 | 8.225 | |
| Riserve tecniche danni | 183 | 160 | |
| Totale | 125.149 | 123.650 |
Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.
La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2018 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico. La contrazione della Riserva riflette gli effetti dell'oscillazione dello spread intervenuta nell'esercizio in commento.
| (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1º gennaio 2018 |
Accant.ti | Oneri finanziari |
Rilasci a Conto economico |
Utilizzi | Saldo al 31.12.18 |
| 439 | 96 | (18) | (84) | 423 | |
| 369 | 46 | 1 | (રૂપ્ત) | (42) | 335 |
| 77 | ರಿ | - | (3) | (18) | 65 |
| 133 | 76 | (31) | (53) | 125 | |
| 446 | 444 | - | (1) | (442) | 447 |
| 15 | = | (15) | |||
| 14 | র্ব | - | 18 | ||
| 102 | 16 | (5) | (7) | 106 | |
| 1.595 | 691 | 1 | (112) | (୧୮୧) | 1.519 |
| 692 | 656 | ||||
| 903 | 863 | ||||
| 1.595 | 1.519 | ||||
(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 2 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 4 milioni di euro.
Nel dettaglio:
• Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società, rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, violazioni di natura amministrativa, probabili frodi e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale, l'adeguamento delle passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e l'aggiornamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese. A tale ultimo riguardo, nel corso dell'esercizio, è stato monitorato l'andamento nonché la prosecuzione dell'iter di liquidazione dei fondi immobiliari a suo tempo collocati dalla Capogruppo. Con particolare riferimento al fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017), in data 24 settembre 2018, a seguito delle delibere assunte dal CdA di Poste Italiane in data 19 febbraio e 28 giugno 2018, è stata avviata l'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel fondo, che si è in conclusa in data 7 dicembre 2018. Gli utilizzi di complessivi 94 milioni di euro si riferiscono per 52 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Europa Immobiliare I che ha aderito all'iniziativa sopra menzionata.
Con riferimento ai rischi inerenti servizi resi per conto di Istituti previdenziali, come riportato in nota A7, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state definite, rispettivamente, la posizione creditoria di natura commerciale della Capogruppo e definito l'ammontare che Poste Italiane ha riconosciuto ad INPS a fronte di talune pretese riguardanti il servizio di pagamento pensioni reso in base alle convenzioni operanti fino al 31 agosto 2009. Al 31 dicembre 2018, tutte le passività previste dall'accordo sono riflesse nel fondo rischi operativi.
quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (76 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (31 milioni di euro) e per passività definite (53 milioni di euro).
80 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito alla decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione.
Nel 2018 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:
| tab. B7 - Movimentazione TFR | milionidi euro) |
|---|---|
| Saldo al 1° gennaio | 1.274 |
|---|---|
| Costo relativo alle prestazioni correnti | |
| Componente finanziaria | 20 |
| Effetto (utili)/perdite attuariali | (16) |
| Utilizzi dell'esercizio | (92) |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 1.187 |
Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.
Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:
tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie
| 31.12.2018 | |
|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,250% |
| Tasso di inflazione | 1,500% |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,625% |
tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche
| 31.12.2018 | |
|---|---|
| Mortalità | RG48 differenziata per sesso |
| Tassi di inabilità | Tavola INPS 1998 differenziata per sesso |
| Tasso di Turnover del personale | Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio |
| Tasso di anticipazione | Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio |
| Pensionamento | In accordo alle regole INPS |
Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:
| tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali | ||
|---|---|---|
| 31.12.2018 | ||
| TFR | ||
| Variazione ipotesi demografiche | 1 | |
| Variazione ipotesi finanziarie | (1) | |
| Altre variazioni legate all'esperienza | (16) | |
| Totale | (16) |
Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.
| 31.12.2018 | |
|---|---|
| TFR | |
| Tasso di inflazione +0,25% | 1.201 |
| Tasso di inflazione -0,25% | 1.173 |
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 1.165 |
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 1.209 |
| Tasso di turnover +0,25% | 1.186 |
| Tasso di turnover -0,25% | 1.188 |
Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.
| 31.12.2018 | |||
|---|---|---|---|
| Service Cost previsto | 1 | ||
| Duration media del Piano a benefici definiti | 7,51 | ||
| Turnover medio dei dipendenti per anno | 0,251% |
| tab. B8 - Passività finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 |
||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passivita correnti |
Totale | Passivitanon correnti |
Passivita correnti |
Totale |
| Debiti per conti correnti postali | 46.240 | 46.240 | 46.575 | 46.575 | ||
| Finanziamenti | 5.654 | 3.832 | 9.486 | 3.398 | 3.419 | 6.817 |
| Obbligazioni | 50 | 762 | 812 | 798 | 775 | 1.573 |
| Debiti vs. istituzioni finanziarie | 5.604 | 3.070 | 8.674 | 2.600 | 2.643 | 5.243 |
| Debiti per leasing finanziari | 1 | |||||
| MEF conto tesoreria dello Stato | 3.649 | 3.649 | 3.483 | 3.483 | ||
| Strumenti finanziari derivati | 1.798 | 61 | 1.859 | 1.645 | 31 | 1.676 |
| Cash flow hedging | રૂડે | ട് 8 | 111 | 101 | 17 | 118 |
| Fair Value hedging | 1.745 | 3 | 1.748 | 1.544 | 14 | 1.558 |
| Fair Value vs. conto economico | ||||||
| Altre passività finanziarie | 1 | 5.694 | 5.695 | 1 | 4.692 | 4.693 |
| Totale | 7.453 | 59.476 | 66.929 | 5.044 | 58.200 | 63.244 |
Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2018 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2019.
Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating.
La voce obbligazioni si riferisce a:
o un prestito iscritto al costo ammortizzato di 50 milioni di euro emesso da Poste Italiane nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso da Poste Italiane
SpA nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. Il prestito è stato collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A5 – Attività finanziarie; il fair value81 del prestito al 31 dicembre 2018 è di 50 milioni di euro.
o Un prestito subordinato82 del valore nominale di 750 milioni di euro iscritto al costo ammortizzato di 762 milioni di euro, emesso sotto la pari a 99,597 da Poste Vita SpA il 30 maggio 2014 e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La durata del prestito obbligazionario è quinquennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 2,875%. Il fair value83 della passività in commento al 31 dicembre 2018 è di 770 milioni di euro.
Nel mese di giugno 2018, è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso dalla Capogruppo in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.
| tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie | (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Pronti contro termine | 5.604 | 2.869 | 8.473 | 2.400 | 2.442 | 4.842 |
| Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 | 200 | 200 | ||||
| Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 | - | 200 | 200 | 200 | 200 | |
| Scoperti di conto corrente bancario | 1 | |||||
| Ratei di interesse | ||||||
| Totale | 5.604 | 3.070 | 8.674 | 2.600 | 2.643 | 5.243 |
TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso
Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge84 .
Al 31 dicembre 2018 sono in essere debiti per 8.473 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di 8.166 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.684 milioni di euro a Long Term RePo e per 1.789 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi a investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Il fair value85 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2018 ammonta a 8.488 milioni di euro.
Il fair value86 del Finanziamento BEI è di 200 milioni di euro.
81 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
82 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.
83 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.
84 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.
85 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
86 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un finanziamento BEI di 200 milioni di euro a suo tempo concesso alla Capogruppo.
Al 31 dicembre 2018 sono disponibili i seguenti affidamenti:
Al 31 dicembre 2018, le linee di credito committed e uncommited non sono state utilizzate. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.
Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 535 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2018.
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Saldo dei flussifinanziari per anticipazioni | 3.546 | 3.546 | 3.375 | 3.375 | ||
| Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale | (89) | (88) | (84) | (84) | ||
| Debiti per responsabilità connesse a rapine | 157 | 157 | 157 | 157 | ||
| Debiti per rischi operativi | રૂટ | રૂટ | રૂક | રૂક | ||
| Totale | I | 3.649 | 3.649 | 3.483 | 3.483 |
Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:
| tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziarı per antıcıpazıonı | (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passivitā correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Anticipazioni nette | 3.546 | 3.546 | 3.375 | 3.375 | ||
| Conti correnti postali del MEF e altri debiti | 670 | 670 | 671 | 671 | ||
| MEF - Gestione pensioni di Stato | (670) | (670) | (671) | (671) | ||
| Totale | 3.546 | 3.546 | 3.375 | 3.375 |
Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 89 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2018, il saldo è rappresentato da un debito di 29 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 118 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.
I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 157 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.
I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.
Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2018 sono commentate nella nota A5 – Attività finanziarie.
Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passivitànon correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| per gestione carte prepagate | 4.027 | 4.027 | 2.853 | 2.853 | |||
| per trasferimentofondi naz. e intern. li | 688 | 688 | 734 | 734 | |||
| per RAV, F23, F24 e bolli auto | 19 | 19 | 145 | 145 | |||
| per depositiin garanzia | 70 | 70 | 100 | 100 | |||
| per assegni da accreditare sui libretti di risparmio | 243 | 243 | - | 243 | 243 | ||
| per assegnividimati | 163 | 163 | 188 | 188 | |||
| per importi da accreditare alla clientela | 220 | 220 | 88 | 88 | |||
| per altri importi da riconoscere a terzi | 145 | 145 | 68 | ୧୫ | |||
| per altre partite in corso di lavorazione | 85 | 85 | 190 | 190 | |||
| altri | 1 | 34 | રૂડ | 1 | 83 | 84 | |
| Totale | 5.694 | 5.695 | 1 | 4.692 | 4.693 |
Le passività per gestione carte prepagate a seguito del conferimento, avvenuto in data 1° ottobre 2018, da parte della Capogruppo del ramo d'azienda relativo ai servizi di monetica e pagamenti si riferiscono alla controllata PostePay SpA.
I Debiti per depositi in garanzia sono relativi per 56 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e per 14 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).
Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.
| tab. B8.4- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento |
Flusso di cassa netto da /(per) attività operativa (*) |
Flussi non monetari |
Saldo al 31.12.18 |
| Finanziamenti | 6.817 | (952) | 3.632 | (11) | 9.486 |
| Obbligazioni | 1.573 | (750) | - | (11) | 812 |
| Debiti vs. istituzioni finanziarie | 5.243 | (201) | 3.632 | - | 8.674 |
| Debiti per leasing finanziari | 1 | (1) | - | - | - |
| Altre passività finanziarie | 4.693 | (48) | 1.052 | (2) | 5.695 |
| Totale | 11.510 | (1.000) | 4.684 | (13) | 15.181 |
(*) L'importo totale di 4.684 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a 2.597 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.
Ai fini della scala gerarchica del fair value la posizione degli strumenti finanziari derivati detenuti al 31 dicembre 2018 (1.859 milioni di euro) è di livello 2.
| tab. B9 - Debiti commerciali | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 | ||
| Debiti verso fornitori | 1.192 | 1.064 | |
| Passività derivanti da contratti | 365 | 253 | |
| Debiti verso imprese controllate | 2 | 1 | |
| Debiti verso imprese collegate | র্য | 2 | |
| Debiti verso imprese a controllo congiunto | 20 | 12 | |
| Totale | 1.583 | 1.332 |
| ﺃﺷﺨﺎﺹ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al | Saldo al | |
| 31.12.18 | 31.12.17 | ||
| Fornitori Italia | 1.058 | 926 | |
| Fornitori estero | 24 | 30 | |
| Corrispondenti esteri (1) | 110 | 108 | |
| Totale | 1.192 | 1.064 |
| Descrizione | Saldo al 1° gennaio 2018 |
Variazione per rilevazione dei ricavi del periodo |
Altre variazioni | Saldo al 31.12.18 |
|---|---|---|---|---|
| Anticipi e acconti da clienti | 246 | - | 51 | 297 |
| Altre passività derivanti da contratti | 31 | - | 7 | 39 |
| Passività per commissioni da retrocedere | - | 26 | - | 26 |
| Passività per sconti su volumi | 9 | 4 | (9) | 4 |
| Totale | 286 | 29 | 50 | 365 |
Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:
| tab. B9.2.1 - Anticipi e acconti da clienti | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 | |
| Anticipida corrispondentiesteri | 149 | 107 | |
| Anticipida Controllante | [tab. A7.2] | રેડિ | |
| Affrancatura meccanica | 36 | 47 | |
| Anticipi dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della PCM | [tab. A7.1] | 72 | |
| Spedizioni senza affrancatura | 16 | 13 | |
| Spedizioni in abbonamento postale | 7 | 7 | |
| Altri servizi | 17 | 17 | |
| Totale | 297 | 246 |
Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.
Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.
| tab. B10 - Altre passivita | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Debiti verso il personale | 12 | 978 | 090 | র্য | 932 | റ്റുക | |
| Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale | 33 | 454 | 487 | રૂડ | 482 | 517 | |
| Altri debiti tributari | 1.231 | 734 | 1.965 | 1.065 | 687 | 1.752 | |
| Altri debiti vs. imprese a controllo congiunto | |||||||
| Debiti diversi | વેરે | 94 | 187 | 92 | ୧୫ | 160 | |
| Ratei e risconti passivi | 10 | 58 | 68 | 11 | 79 | 90 | |
| Totale | 1.379 | 2.319 | 3.698 | 1.207 | 2.249 | 3.456 |
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| per 14^ mensilità | 232 | 232 | 231 | 231 | |||
| per incentivi | 12 | 626 | 638 | ব | 448 | 452 | |
| per permessie ferie maturate e non godute | 57 | 57 | રહ | રેક | |||
| per altre partite del personale | ട്ടാ | 63 | 197 | 197 | |||
| Totale | 12 | 978 | 990 | ব | 932 | ર્વે કેટલ |
Al 31 dicembre 2018, talune componenti delle passività, che al 31 dicembre 2017, erano comprese nel Fondo oneri del personale, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti per incentivi.
Il decremento della voce Altre partite del personale è dovuto al pagamento di quanto previsto una-tantum a favore dei dipendenti a seguito del rinnovo del CCNL.
| tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passivitànon correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti verso INPS | 2 | 347 | 349 | 385 | 386 | |
| Debiti verso fondi pensione | 88 | 88 | 82 | 82 | ||
| Debiti verso fondi sanitari | - | ਪੈ | 4 | |||
| Debiti verso INAIL | 31 | র্বা | રૂટ | 34 | 3 | 37 |
| Debiti verso altri Istituti | 11 | 11 | 12 | 12 | ||
| Totale | 33 | 454 | 487 | 35 | 482 | 517 |
| tab. B10.3 - Altri debiti tributari | (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Passività non Passività correnti correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passivita correnti |
Totale | ||
| Debito per imposta di bollo | 1.231 | 11 | 1.242 | 1.065 | 31 | 1.096 | |
| Debito per imposta sulle riserve assicurative | 518 | 518 | 489 | 489 | |||
| Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo | 106 | 106 | 08 | 98 | |||
| Debito per IVA | 31 | 31 | 21 | 21 | |||
| Debito per imposta sostitutiva | 48 | 48 | 24 | 24 | |||
| Ritenute su c/c postali | 3 | 3 | 1 | 1 | |||
| Debiti tributari diversi | 17 | 17 | 23 | 23 | |||
| Totale | 1.231 | 734 | 1.965 | 1.065 | 687 | 1.752 |
In particolare:
| tab. B10.4 - Debiti diversi | (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passivitā correnti |
Totale |
| Debiti diversi della gestione BancoPosta | 75 | 6 | 81 | 75 | 8 | 83 |
| Depositi cauzionali | 10 | 11 | 10 | ঘ | 14 | |
| Altri debiti | 8 | 87 | વેરૂ | રહ | 63 | |
| Totale | ે રેક | ਰੇਖੋ | 187 | 92 | ട്ടെ | 160 |
I Debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).
| tab. B10.5 - Ratei e risconti passivi | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Ratei passivi | 5 | ട | 5 | ട | |||
| Risconti passivi | 10 | રૂડે જેવી સાચની સાથે સાથે છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે | 63 | 11 | 74 | 85 | |
| Totale | 10 | 58 | 68 | 11 | 79 | 90 |
La voce Risconti passivi, che accoglie la sospensione di componenti positive di reddito rilevate sulla base di principi contabili diversi dall'IFRS15, comprende:
I Risconti passivi riferiti ai canoni su carte di pagamento riscossi anticipatamente, che al 31 Dicembre 2017 erano pari a 27 milioni di euro, per effetto dell'applicazione dell'IFRS15, a partire dal 1° Gennaio 2019 sono esposti nella voce passività derivanti da contratto.
| Ricavi provenienti da contratti con i clienti | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | ||
| Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro | [C1] | 3.579 | 3.631 | ||
| di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 3.504 | ||||
| rilevati in un determinato momento | 605 | ||||
| rilevati nel corso del tempo | 2.899 | ||||
| Ricavi da pagamenti, mobile e digitale | [C2] | 628 | 586 | ||
| di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 320 | ||||
| rilevati in un determinato momento | 87 | ||||
| rilevati nel corso del tempo | 233 | ||||
| Ricavi da servizi finanziari | [C3] | 5.186 | 4.956 | ||
| di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 3.388 | ||||
| rilevati in un determinato momento | 513 | ||||
| rilevati nel corso del tempo | 2.875 | ||||
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri | [C4] | 1.471 | 1.456 | ||
| Premi assicurativi | 16.720 | 20.343 | |||
| Proventi derivanti da operatività assicurativa | 3.604 | 3.925 | |||
| Variazione riserve tecniche assicurative a oneri relativi a sinistri | (17.111) | (22.335) | |||
| Oneri derivanti da operatività assicurativa | (1.742) | (477) | |||
| di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 10 | ||||
| rilevati in un determinato momento | - | ||||
| rilevati nel corso del tempo | 10 | ||||
| Totale | 10.864 | 10.629 |
I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:
| Il dettaglio è il seguente: | |
|---|---|
Il dettaglio dei Ricavi da Corrispondenza e Pacchi è il seguente:
| tab. C1.1 - Ricavi da corrispondenza e pacchi | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | ----------------------------------------------- | -- | -- |
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
|---|---|---|
| Spedizioni senza la materiale affrancatura | 1.062 | 1.089 |
| Francatura meccanicapresso terzi e presso UP | 677 | 731 |
| Pacchi Posta celere e Corriere Espresso | 422 | 406 |
| Servizi integrati | 145 | 157 |
| Carte valori | 129 | 152 |
| Corrispondenza e pacchi - estero | 237 | 172 |
| Spedizioni in abbonamento postale | ું કે | 95 |
| Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procureme | 13 | 28 |
| Telegrammi | 38 | 41 |
| Servizi innovativi | 12 | 12 |
| Servizi di logistica | 7 | 6 |
| Altri servizi postali | 214 | 179 |
| Totale ricavi da mercato | 3.049 | 3.068 |
| Compensi per Servizio Universale | 262 | 262 |
| Integrazioni tariffarie all'Editoria | 61 | 43 |
| Totale | 3.372 | 3.373 |
I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.
La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria87 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso è stato pressoché interamente stanziato nel Bilancio dello Stato 2018, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
Il dettaglio degli Altri ricavi è il seguente:
| tab. C1.2 - Altri ricavi | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Servizi di trasporto aereo | 3 | 62 |
| Proventi per richieste permessidi soggiorno | 23 | 23 |
| Canoni di locazione | 16 | 15 |
| Servizi commercialidiversi | 82 | 92 |
| Altri ricavi e proventi | 83 | ଚନ |
| Totale | 207 | 258 |
87 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.
| tab. C2 - Ricavi da pagamenti, mobile e digitale | (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | ||
| Mobile | 217 | 211 | ||
| Monetica | 269 | 212 | ||
| Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate | 238 | 194 | ||
| Commissioni per acquiring | 7 | 5 | ||
| Altre commissioni | 24 | 13 | ||
| Servizi di pagamento | 142 | 163 | ||
| Commissioni di incasso e rendicontazione | રેસ | 77 | ||
| Commissioni per accettazione F23 e F24 | 62 | 61 | ||
| Servizi di trasferimento fondi | 20 | 23 | ||
| Altri prodotti e servizi | 4 | 2 | ||
| Totale | 628 | 586 |
Sono costituiti dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile resi da PostePay SpA e dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento resi dalla Capogruppo nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 e dall'IMEL nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018.
| Il dettaglio è il seguente: | |
|---|---|
Gli Altri ricavi e proventi comprendono il provento non ricorrente di 120 milioni di euro riferito alla cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima SGR come meglio descritto nella nota 4.1.
Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo. Il dettaglio dei Ricavi da servizi finanziari è il seguente:
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
|---|---|---|
| Remun.neattività di raccolta del risparmio postale | 1.827 | 1.566 |
| Proventi degli impieghidella raccolta su conti correnti postali | 1.554 | 1.475 |
| Commissionisu bollettini di c/c postale | 412 | 434 |
| Ricavi dei servizi di c/c | 382 | 359 |
| Collocamentoprodotti di finanziamento | 237 | 197 |
| Proventi dei servizi delegati | 100 | 103 |
| Commissionigestione fondi pubblici | 27 | |
| Interessi attivi su finanziamentie altri proventi | 22 | |
| Servizi di trasferimentofondi | 17 | 17 |
| Commissionigestione fondi SGR | 89 | 85 |
| Deposito Titoli | 4 | 5 |
| Commissionida collocamentoe negoziazione titoli | 4 | 4 |
| Altri prodotti e servizi | 10 | 13 |
| Totale | 4.636 | 4.307 |
In particolare:
• La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020.
| tab. C3.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Proventi degli impieghiin titoli | 1.488 | 1.448 |
| Interessi su titoli al costo ammortizzato | 485 | 499 |
| Interessi su titoli al FVOCI | 981 | 992 |
| Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli al FVOCI e al costo ammortizzato | 7 | (49) |
| Interessi su operazioni di pronti contro termine | 15 | 6 |
| Proventi degli impieghi presso il MEF | 65 | 27 |
| Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) | 63 | 27 |
| Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti | 2 | |
| Altri proventi | 1 | |
| Totale | 1.554 | 1.475 |
I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5 – Attività finanziarie.
I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.
• I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.
• I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.
| tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Proventi da strumenti di capitale al FVPL Utili da valutazione |
9 9 |
|
| Proventi da attività finanziarie al FVOCI Utili realizzati |
400 400 |
639 547 91 |
| Utili realizzati su altre partecipazioni Dividendi da altre partecipazioni Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato Utili realizzati |
4 4 |
1 |
| Proventi da strumentifinanziari di fair value hedge Utili da valutazione |
2 2 |
|
| Utili su cambi Utili realizzati |
4 4 1 |
5 5 |
| Proventi diversi Totale |
418 | 646 |
| Totale | 1.471 | 1.456 |
|---|---|---|
| Oneri derivanti da operatività assicurativa | (1.742) | (477) |
| Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri | (17.111) | (22.335) |
| Proventi derivanti da operatività assicurativa | 3 604 | 3.925 |
| Premi assicurativi | 16.720 | 20.343 |
| Descrizione | Esercizio 2018 Esercizio 2017 | |
| tab. C4 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri | (milioni di euro) |
Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:
| tab. C4.1 - Premi assicurativi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Ramol | 15.782 | 19.634 |
| Ramo III | 740 | 537 |
| Ramo IV | 19 | 17 |
| Ramo V | દેવ | 75 |
| Premi dell'eserciziolordi "vita" | 16.610 | 20.263 |
| Premi ceduti in riassicurazione | (18) | (19) |
| Premi dell'esercizio netti "vita" | 16.592 | 20.244 |
| Premi danni | 168 | 131 |
| Premi ceduti in riassicurazione | (40) | (32) |
| Premi dell'esercizio netti "danni | 128 | ਰੇਰੇ |
| Totale | 16.720 | 20.343 |
Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:
| tab. C4.2 - Proventi derivanti da operatività assicurativa | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |
| Proventi da attività finanziarie al Costo ammortizzato | 3 | ||
| Interessi | 3 | ||
| Utili realizzati | |||
| Proventi da attività finanziarie al FVPL | 778 | 1.246 | |
| Interessi | રેક્ટ | 586 | |
| Utili da valutazione | 166 | 585 | |
| Utili realizzati | 47 | 75 | |
| Proventi da attività finanziarie al FVOCI | 2.789 | 2.638 | |
| Interessi | 2.548 | 2.360 | |
| Utili realizzati | 241 | 278 | |
| Proventi diversi | 34 | 41 | |
| Totale | 3.604 | 3.925 |
Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli
| tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Somme pagate | 10.734 | 11.141 |
| Variazione delle Riserve matematiche | 8.419 | 14.694 |
| Variazione della Riserva per somme da pagare | 149 | (311) |
| Variazione delle Altre riserve tecniche | (1.326) | 172 |
| Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimentoè sopportato dagli assicurati | (878) | (3.370) |
| Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita | 17.098 | 22.326 |
| Quota a carico dei riassicuratori gestione vita | (10) | (13) |
| Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni | 35 | 29 |
| Quota a carico dei riassicuratori gestione danni | (12) | (7) |
| Totale | 17.111 | 22.335 |
La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:
Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:
| tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Oneri da attività finanziarie al FVPL | 1.673 | 245 |
| Perdite da valutazione | 1.610 | 119 |
| Perdite da realizzo | ട്ടാ | 126 |
| Oneri da attività finanziarie al FVOCI | 29 | વેદ |
| Interessi | पे | |
| Perdite da realizzo | 25 | તે છે. |
| Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito | (2) | વેરૂ |
| Altri oneri | 42 | 43 |
| Totale | 1.742 | 477 |
| tab. C5 - Costi per beni e servizi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Costi per servizi | 1.911 | 1.894 |
| Godimento beni di terzi | 312 | 335 |
| Materie prime, sussidiarie, di consumoe merci | 120 | 141 |
| Totale | 2.343 | 2.370 |
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
|---|---|---|
| Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica | 584 | 538 |
| Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica | 231 | 240 |
| Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne | 196 | 187 |
| Spese per servizi del personale | 140 | 142 |
| Utenze energetiche e idriche | 122 | 124 |
| Servizi di telefonia mobile per la clientela | 97 | 89 |
| Commissionie oneri di gestione carte di credito/debito | 84 | 84 |
| Servizio movimento fondi | 01 | ਰੇਰੇ |
| Pulizia, smaltimentoe vigilanza | 73 | 62 |
| Scambio corrispondenza, telegrafia e telex | રેક | ર્ડવ |
| Servizi di telecomunicazionee trasmissionedati | ર્ડવ | 63 |
| Pubblicitàe propaganda | 67 | 72 |
| Servizi di stampa e imbustamento | 24 | 28 |
| Consulenze varie e assistenze legali | 26 | 27 |
| Commissioniper attività di gestione patrimoni | 21 | 19 |
| Costi aeroportuali | 10 | 32 |
| Premi di assicurazione | 12 | 15 |
| Provvigioni ai rivenditori e diverse | 12 | 13 |
| Oneri per custodia e gestione titoli | 2 | 2 |
| Compensie spese sindaci | 1 | 1 |
| Altro | ರಿ | 3 |
| Totale | 1.911 | 1.894 |
| tab. C5.2 - Godimento beni di terzi | (milionidi euro) |
|---|---|
| -------------------------------------- | ------------------ |
| Descrizione | Esercizio 2018 Esercizio 2017 | ||
|---|---|---|---|
| Affitto immobilie spese accessorie | 179 | 183 | |
| Veicoli in full rent | 59 | દેવે | |
| Noleggi apparecchiaturee licenze software | 48 | 47 | |
| Altri costi per godimentodi beni di terzi | 26 | રૂદિ | |
| Totale | 312 | 335 |
Gli oneri sostenuti per affitto di immobili sono pressoché interamente relativi a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza", in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. La Capogruppo, inoltre, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.
| Descrizione | Nota | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
|---|---|---|---|
| Materiale di consumo, pubblicitarioe beni destinati alla vendita | 65 | 78 | |
| Carburanti, lubrificantie combustibili | 51 | ર્સ્ક | |
| Stampa francobollie carte valori | ঘ | ട | |
| SIM card e scratch card | 1 | ന | |
| Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finite merci | [tab. A6] | 2 | 2 |
| Var.ne rimanenzedi materie prime, sussidiarie, di consumo | [tab. A6] | 1 | (2) |
| Var.ne immobilidestinati alla vendita | (tab. A61 | (4) | (1) |
| Altri | 1 | ||
| Totale | 120 | 141 |
| Il dettaglio è il seguente: | |
|---|---|
Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:
| Descrizione | Nota | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 4.115 | 4.208 | |
| Oneri sociali | 1.178 | 1.196 | |
| TFR: costo relativo alle prestazioni correnti | (tab. B7] | ||
| TFR: costo relativo alla previdenza complementaree INPS | 256 | 258 | |
| Contratti di somministrazione/aprogetto | 9 | 2 | |
| Compensie spese amministratori | 2 | 2 | |
| Incentivi all'esodo | 173 | 52 | |
| Accantonamenti(rilasci) netti per vertenze con il personale | (tab. B6) | (25) | |
| Accantonamentoal fondo di incentivazione agli esodi | (tab. B61 | 444 | 446 |
| Recuperi del personale per vertenze | (5) | (6) | |
| Pagamentibasati su azioni | 5 | 3 | |
| Altri costi (recuperi di costo) del personale | (43) | (44) | |
| Totale | 6.137 | 6.093 |
Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.
I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.
Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:
| Numero medio | Numero puntuale | ||
|---|---|---|---|
| Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
31.12.18 | 31.12.17 |
| 690 | 732 | 672 | ର୍ପର୍ପ |
| 15.582 | 15.859 | 15.192 | 15.481 |
| 109.279 | 114.007 | 105.892 | 110.607 |
| 600 | 760 | පිරිපි | 644 |
| 126.151 | 131.358 | 122.665 | 127,431 |
Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 134.360 (nell'esercizio 2017: 138.040).
| tab. C8 - Ammortamenti e svalutazioni | (milioni di euro) |
|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
|---|---|---|
| Ammortamentilmmobiliimpiantie macchinari | 321 | 329 |
| Fabbricati strumentali | 113 | 112 |
| Impianti e macchinari | 72 | 77 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 9 | 8 |
| Migliorie beni di terzi | 32 | 30 |
| Altri beni | વેરૂ | 102 |
| Svalutazioni/assorbimentosval.ni/rettificheImmobili, impiantie macchinari | (4) | (9) |
| Ammortamentilnvestimenti immobiliari | 4 | 4 |
| Ammortamentie Svalutazioni di Attività immateriali | 216 | 221 |
| Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili | 212 | 215 |
| Altre | 4 | 6 |
| Impairmentawiamento | 33 | |
| Totale | 570 | 545 |
La voce Impairment si riferisce alla integrale svalutazione dell'avviamento della Postel SpA, di natura non ricorrente, come meglio descritto nella nota A3 – Attività Immateriali.
La voce è così composta:
| tab. C9 - Incrementi per lavori interni | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Nota | Esercizio 2018 Esercizio 2017 | |
| Immobili impianti e macchinari: per Costi per beni e servizi |
[A1] | 2 2 |
7 |
| Attività immateriali: per Costi per beni e servizi per Costo del lavoro |
[A3] | 15 র্ব 11 |
17 5 12 |
| Totale | 17 | 24 |
La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:
| tab. C10 - Altri costi e oneri | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Nota | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Manifestazione rischi operativi Rapine subite Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi Altre perdite operative del BancoPosta |
46 5 1 40 |
60 5 54 |
|
| Accantonamentinetti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri per vertenze con terzi per rischi operativi per buoni postali prescritti per altri rischi e oneri |
[tab. B6] [tab. B6] [tab. B6] [tab. B6] |
81 7 78 (15) 11 |
227 37 170 20 |
| Minusvalenze | 2 | 1 | |
| IMU, TARSU/TARI/TARES e altre impostee tasse | 70 | 69 | |
| Impairment gruppi di attività in dismissione | 3 | ||
| Altri costi correnti | 40 | 50 | |
| Totale | 239 | 410 |
| tab. C11 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimentidel fondo svalutazione) | 46 | 55 |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti verso clienti | 23 | 40 |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante | (1) | |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi | 23 | 12 |
| Perdite su crediti | 1 | 3 |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al FVOCl | (1) | |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato | 2 | |
| Totale | 47 | 55 |
Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.
| tab. C12.1 - Proventi finanziari | (milioni di euro |
|---|---|
| ---------------------------------- | ------------------ |
| Descrizione | Esercizio 2018 Esercizio 2017 | |
|---|---|---|
| Proventi da attività finanziarie FVOCI | 40 | જુન |
| Interessi Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging Proventi da realizzo |
44 (11) |
વેરે (11) 9 |
| Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato | 54 | |
| Proventi da attività finanziarie FVPL | 1 | 3 |
| Altri proventi finanziari | ర్ | 9 |
| Proventi finanziari su crediti attualizzati | 5 | රි |
| Interessi di mora | 14 | 16 |
| Svalutazione crediti per interessi di mora | (14) | (16) |
| Interessi su Crediti rimborso IRAP | 3 | |
| Altri proventi | 1 | |
| Utili su cambi | 5 | 12 |
| Totale | 106 | 115 |
A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 95 milioni di euro (94 milioni di euro nell'esercizio 2017).
| tab. C12.2 - Oneri finanziari | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Nota | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Oneri sulle passività finanziarie | 38 | 51 | |
| su prestiti obbligazionari | રૂદિ | 49 | |
| su debiti verso istituzionifinanziarie | 1 | 1 | |
| da strumentifinanziari derivati | 1 | 1 | |
| Oneri diversi sulle attività finanziarie | 2 | 1 | |
| Perdite da realizzo su attività finanziarie al FVOCI | 2 | 1 | |
| Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR | [tab. B7] | 20 | 21 |
| Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi | (tab. B61 | 1 | 1 |
| Altri oneri finanziari | 5 | 5 | |
| Perdite su cambi | 5 | 14 | |
| Totale | 71 | ਰੇਪੋ |
A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 66 milioni di euro (80 milioni di euro nell'esercizio 2017).
| tab. C13 - Rettifiche/(riprese) di Valore su attività finanziarie | (mıllıonıdı euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al FVOCI | 12 | |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato | 20 | 82 |
| Totale | 20 | ਰੇਪੈ |
| tab. C14 - Imposte sul reddito | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | ||||||
| Descrizione | IRES | IRAP | Totale | IRES | IRAP | Totale | |
| lmposte correnti | 250 | 64 | 314 | 285 | 75 | 360 | |
| Imposte differite attive | (397) | 2 | (395) | (11) | প | (10) | |
| lmposte differite passive | 136 | 36 | 172 | 25 | 3 | 28 | |
| Totale | (11) | 102 | 91 | 299 | 79 | 378 |
Le imposte sul reddito dell'esercizio comprendono le imposte differite attive di 385 milioni di euro (351 milioni di euro tra i proventi non ricorrenti riferite ai periodi d'imposta 2010-2017) rilevate dalla Compagnia Poste Vita sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione del comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR (introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010), come meglio descritto nella nota 4.2 – Altri eventi di rilievo.
Il tax rate dell'esercizio 2018 (ante rilevazione delle differite attive di natura non ricorrente di 351 milioni di euro) è del 29,64%; il tax rate effettivo dell'esercizio ammonta invece a 6,11%.
| tab. C14.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |||
| IRES | Incidenza % | IRES | Incidenza % |
||
| Utile ante imposte | 1.490 | 1.067 | |||
| Imposta teorica | 358 | 24,0% | 256 | 24,0% | |
| Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria | |||||
| Utili realizzati su partecipazioni | (27) | -1,78% | - | 0,00% | |
| Utili realizzati su altre partecipazioni | - | 0,00% | (21) | -1,95% | |
| Sopravvenienze passive indeducibili | 4 | 0,27% | 6 | 0,54% | |
| Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti | 4 | 0,28% | 15 | 1,42% | |
| Imposte indeducibili | 6 | 0,39% | 6 | 0,56% | |
| Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti | (9) | -0,58% | (17) | -1,62% | |
| Riserve tecniche assicurative | - | 0,00% | 49 | 4,59% | |
| Altre | 5 | 0,23% | 5 | 0,46% | |
| Imposta effettiva (ante rilevazione Imposte differite attive) | 341 | 22,80% | 299 | 27,99% | |
| Accertamento Imposte differite attive sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche |
(351) | -23,53% | - | 0,00% | |
| Imposta effettiva | (11) | -0,73% | 299 | 27,99% |
| tab. O 14.2 * Noonomazione tra aliquota ordinana e aliquota enetiva TIVAI | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |||
| IRAP | Incidenza % | IRAP | Incidenza % | ||
| Utile ante imposte | 1.490 | 1.067 | |||
| Imposta teorica | 88 | 5,92% | ୧୫ | 6,33% | |
| Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'impostaordinaria | |||||
| Costo del personale indeducibile | 14 | 0,92% | 13 | 1,18% | |
| Utili realizzati su partecipazioni | (5) | -0,35% | 0,00% | ||
| Sopravvenienze passive indeducibili | 1 | 0.04% | 1 | 0.09% | |
| Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti | 4 | 0,25% | 5 | 0,48% | |
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | 6 | 0,43% | 0.00% | ||
| Imposte indeducibili | 1 | 0,09% | 1 | 0.13% | |
| Oneri e proventi finanziari | 0,02% | 5 | 0,45% | ||
| Riallineamento valori civilistici/discali e imposte esercizi precedenti | (2) | -0,16% | -0,01% | ||
| Credito istanza rimborso IRAP | 0,00% | (છ) | -0,81% | ||
| Altre | (5) | -0,31% | (5) | -0,51% | |
| Imposta effettiva | 102 | 6,84% | 79 | 7,32% |
| tab. C14.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti | (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Imposte correnti 2018 | ||||
| Descrizione | IRES | IRAP | ||
| Crediti/ (Debiti) |
Crediti/ (Debiti) |
Totale | ||
| Saldo al 1° gennaio | 71 | (1) | 70 | |
| Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 | 5 | 5 | ||
| Pagamenti | 263 | 88 | 351 | |
| per acconti dell'esercizio corrente | 218 | 77 | 295 | |
| per saldo esercizio precedente | 13 | 11 | 24 | |
| imposta sostitutiva | 32 | 32 | ||
| Accantonamentia Conto Economico | (250) | (64) | (314) | |
| Accantonamentia PatrimonioNetto | 2 | (1) | 1 | |
| Altro | (8) | (8) | ||
| Saldo al 31 dicembre | 83 | 22 | 105 | |
| di cui: | ||||
| Crediti per imposte correnti | 83 | 34 | 117 | |
| Debiti per imposte correnti | (12) | (12) |
In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.
I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2018 comprendono:
• il credito di 56 milioni di euro determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRES rivenienti dal precedente esercizio al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio;
| tab. C14.4 - Imposte differite | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
| Imposte differite attive | 1.368 | 869 |
| lmposte differite passive | (701) | (546) |
| Totale | 667 | 323 |
L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo del 5,91%88. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:
| tab. C14.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |
| Saldo al 1° gennaio | 323 | 53 | |
| Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 | (483) | ||
| Proventi/((Oneri) netti imputatia Conto economico | 223 | (16) | |
| Proventi/(Oneri) netti imputatia Patrimonionetto | 604 | 286 | |
| Saldo al 31 dicembre | 667 | 323 |
I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:
88 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,20% per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).
| Descrizione | Attività materiali e immateriali |
Provv.nida ammortiz. |
Attività e passività finanziarie |
Fondi a copertura perdite attese |
Fondi per rischi e oneri |
Attualiz- zazione Fondo TFR |
Riserve tecniche assicurative |
Altre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 48 | 18 | 265 | 97 | 351 | 26 | 64 | 869 | |
| Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 | (156) | ব | (152) | ||||||
| Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico | (1) | 6 | (12) | 385 | 15 | રૂજિર્ | |||
| Proventi/(Oneri) imputatia Patrimonio netto | 261 | (5) | 256 | ||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 49 | 17 | 370 | 103 | 339 | 22 | 385 | 83 | 1.368 |
| Descrizione | Attività e passività finanziarie |
Altre | Totale |
|---|---|---|---|
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 514 | 32 | 546 |
| Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 | 331 | 331 | |
| Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico | 165 | 7 | 172 |
| Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto | (348) | (348) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 662 | ਤਰੇ | 701 |
I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:
| tab. C14.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto | (milioni di euro) |
|---|---|
| Maggior/(Minor) Patrimonio netto |
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |
|---|---|---|---|
| Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI | ଚିତ୍ର | 269 | |
| Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura | (60) | 18 | |
| Utili/(Perdite) attuariali da TFR | (5) | (1) | |
| 1 | 40.00 |
I Settori operativi identificati, coerenti con i nuovi indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano Industriale 2018-2022 e con le modifiche organizzative intervenute nel corso dell'esercizio 2017 , sono quelli relativi a: Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.
Il Settore dei Servizi Pagamenti, Mobile e Digitale comprende le attività svolte sino al 30 settembre 2018 dalla funzione aziendale della Capogruppo e per i restanti 3 mesi dalla PostePay SpA nonché dai servizi di telefonia mobile.
Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta, della BancoPosta Fondi SpA SGR e di Poste Tributi ScpA in liquidazione.
Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.
La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.
I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2018 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari | Servizi Assicurativi | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi | 3.579 | 628 | 5.186 | 1.471 | 10.864 | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori | 4.632 | 338 | 900 | 1 | (5.880) | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 8.211 | તે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં મુખ્યત્વે ખેત | 6.095 | 1.472 | (5.880) | 10.864 |
| Ammortamentie svalutazioni | (528) | (25) | (17) | (570) | ||
| Costi non monetari | ರಿ | (10) | (121) | (122) | ||
| Totale costi non monetari | (519) | (35) | (121) | (17) | (692) | |
| Risultato operativo e di intermediazione | (430) | 204 | 859 | ୫୧୧ | 1.499 | |
| Proventi/(oneri) finanziari | (26) | (2 | 64 | રૂદે | ||
| (Rettifiche)/ripresedi valore su strumenti di debito, crediti e altre attività | (20) | (20) | ||||
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonionetto |
5 | (29) | (24) | |||
| Proventi/(oneri) finanziari da altri settori | 15 | (2) | (13) | |||
| Imposte dell'esercizio | 80 | (રુદ) | (209) | 84 | (82) | |
| Utile/(perdita) dell'esercizio | (372) | 153 | 617 | 1.001 | 1.399 | |
| Attività | 9.302 | 5.075 | 72.738 | 131.280 | (9.512) | 208.883 |
| Attività non correnti | 5.726 | 350 | 53.495 | 121.658 | (2.357) | 178.872 |
| Attività correnti | 3.576 | 4.725 | 19.243 | 9.622 | (7.155) | 30.011 |
| Passività | 6.721 | 4.831 | 69.827 | 127.323 | (7.924) | 200.778 |
| Passività non correnti | 1.592 | 282 | 9.685 | 125.739 | (773) | 136.525 |
| Passività correnti | 5.129 | 4.549 | 60.142 | 1.584 | (7.151) | 64.253 |
| Altre informazioni | ||||||
| Investimenti in Attività materialie immateriali | 487 | 27 | 25 | રૂડવે | ||
| Partecipazionivalutate con il metodo del Patrimonio netto | 3 | 281 | 214 | 498 | ||
| di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti | 3.504 | 320 | 3.388 | 10 | 7.222 | |
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed | elisioni | Totale | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi | 3.631 | 586 | 4.956 | 1.456 | - | 10.629 |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori | 4.497 | 328 | 1.014 | 1 | (5.840) | - |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 8.128 | 914 | 5.970 | 1.457 | (5.840) | 10.629 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (505) | (22) | (1) | (17) | - | (545) |
| Costi non monetari | (56) | (8) | (198) | - | - | (262) |
| Totale costi non monetari | (561) | (30) | (199) | (17) | - | (807) |
| Risultato operativo e di intermediazione | (517) | 195 | 646 | 799 | - | 1.123 |
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
(2) | 7 | 12 | - | - | 17 |
| Proventi/(oneri) finanziari | (119) | (1) | (2) | 49 | - | (73) |
| Imposte dell'esercizio | 127 | (55) | (153) | (297) | - | (378) |
| Utile/(perdita) dell'esercizio | (502) | 146 | 499 | 546 | - | 689 |
| Attività | 10.199 | 3.490 | 67.149 | 129.059 | (7.227) | 202.670 |
| Attività non correnti | 5.769 | 72 | 50.869 | 123.202 | (1.839) | 178.073 |
| Attività correnti | 4.430 | 3.418 | 16.280 | 5.857 | (5.388) | 24.597 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Passività | 7.465 | 3.165 | 64.447 | 125.681 | (5.638) | 195.120 |
| Passività non correnti | 1.868 | 19 | 5.888 | 124.888 | (250) | 132.413 |
| Passività correnti | 5.597 | 3.146 | 58.559 | 793 | (5.388) | 62.707 |
| Passività associate ad attività in dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Altre informazioni | ||||||
| Investimenti in Attività materiali e immateriali | 425 | 27 | - | 15 | - | 467 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto | 3 | 286 | 219 | - | - | 508 |
L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2018 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.
Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.
La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.
| Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2018 | (millionidi euro) Saldo al 31.12.18 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Attività Finanz. |
Cred.comm.li | Altre attività Altri crediti |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Passività finanz. |
Deb. comm.li | Altre pass. | |||
| Controllate | ||||||||||
| Address Software Srl Kipoint SpA Risparmio Holding SpA |
1 1 |
|||||||||
| Controllo congiunto | ||||||||||
| Gruppo FSIA | ঘ | 20 | ||||||||
| Collegate | ||||||||||
| Gruppo Anima Holding | 4 | |||||||||
| Correlate esterne | ||||||||||
| Ministero Economiae Finanze | 5.930 | 199 | 9 | 1.306 | 3.653 | 44 | 8 | |||
| Gruppo Cassa Depositie Prestiti | 5.087 | 441 | 1 | |||||||
| Gruppo Enel | 27 | 4 | ||||||||
| Gruppo Eni | 5 | 11 | ||||||||
| Gruppo Equitalia | ||||||||||
| Gruppo Leonardo | 42 | |||||||||
| Gruppo Montepaschi | 44 | ঘ | 337 | |||||||
| Altre correlate esterne | ea | 20 | 22 | 66 | ||||||
| F.do svalutaz. vs correlate esterne | (25) | (За) | (1) | |||||||
| Totale | 11.105 | 661 | B | 1.306 | 3.990 | 150 | 75 |
Al 31 dicembre 2018, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 70 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
| Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2017 | (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | ||||||||||||
| Denominazione | Attività Finanz. |
Cred. comm.li |
Altre attività Altri crediti |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Passività finanz. |
Deb. comm.li |
Altre pass. | |||||
| Controllate | ||||||||||||
| Address Software Srl Kipoint SpA Risparmio Holding SpA |
1 1 |
|||||||||||
| Controllo congiunto | ||||||||||||
| Gruppo FSIA | 12 | |||||||||||
| Collegate | ||||||||||||
| Gruppo Anima Holding | 2 | |||||||||||
| Correlate esterne | ||||||||||||
| Ministero Economiae Finanze | 6.011 | 316 | 17 | 379 | 3,485 | 96 | 8 | |||||
| Gruppo Cassa Depositie Prestiti | 3.032 | 375 | 56 | 2 | ||||||||
| Gruppo Enel | 30 | 11 | ||||||||||
| Gruppo Eni | 1 | 18 | ||||||||||
| Gruppo Equitalia | ||||||||||||
| Gruppo Leonardo | રૂઝ | |||||||||||
| Gruppo Montepaschi | 2 | රි | ||||||||||
| Altre correlate esterne | 227 | ರಿ | 18 | 61 | ||||||||
| F.do svalutaz. vs correlate esterne | (42) | (11) | ||||||||||
| Totale | 9.270 | ୧୫୫ | e | 385 | 3.541 | 194 | 70 |
| Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2018 | (milionidi euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | ||||||||||||||
| Ricavi | Costi | |||||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | |||||||||||||
| Denominazione | Ricavida corrispondenza, pacchi e altro |
Ricavida pagamenti, mobile e digitale |
Ricavi da servizi finanziari |
Ricavida servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riservetecniche e oneri relativi a sinistri |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Costo del lavoro |
oneri | Oneri Altri costi e derivanti da operatività finanziaria |
Rettifiche/(ripres e) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività |
Oneri finanziari |
Rettifiche/(ripres e) di valore su attivita finanziarie |
| Controllate | ||||||||||||||
| Address Software Sri Kipoint SpA |
1 2 |
|||||||||||||
| Controllo congiunto Gruppo FSIA |
રે | 37 | ||||||||||||
| Collegate Gruppo Anima Holdling Altre collegate del gruppo SDA |
2 | 120 | 10 | |||||||||||
| Correlate esterne | ||||||||||||||
| Ministero Economiae Finanze | રૂદેવે | 40 | 125 | 3 | 5 | 3 | (4) | |||||||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2 | 1.890 | 16 | ರಿ | 1 | |||||||||
| Gruppo Enel | રહ | 6 | 2 | 30 | ||||||||||
| Gruppo Eni | 18 | 2 | 1 | 33 | ||||||||||
| Gruppo Equitalia | ||||||||||||||
| Gruppo Leonardo | 12 | 31 | ||||||||||||
| Gruppo Montepaschi | 23 | |||||||||||||
| Altre correlate esterne | 30 | રૂડે | 43 | 1 | 20 | |||||||||
| Totale | 490 | 48 | 2.139 | 16 | 15 | 206 | 43 | ર | ਤ | (3) | 20 |
Al 31 dicembre 2018, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a un milione di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
| Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2017 | (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | ||||||||||||
| Ricavi | Costi | |||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | |||||||||||
| Denominazione | Ricavida corrispondenz a, pacchi e altro |
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale |
Ricavida servizi finanziari |
Ricavida servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riservetecniche e oneri relativi a sinistri |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Costo del lavoro |
oneri | Oneri Altri costi e derivanti da operatività finanziaria |
Oneri finanziari |
| Controllate | ||||||||||||
| Address Software Sri Kipoint SpA |
1 1 |
|||||||||||
| Controllo congiunto | ||||||||||||
| Gruppo FSIA | 3 | ನಾ | ||||||||||
| Collegate Gruppo Anima Holding Altre collegate del gruppo SDA |
2 1 |
5 | ||||||||||
| Correlate esterne | ||||||||||||
| Ministero Economiae Finanze | 380 | દેવે | કરી | 5 | 1 | ઉ | 1 | |||||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2 | 1.577 | 15 | 8 | ||||||||
| Gruppo Enel | 75 | 2 | 33 | 2 | ||||||||
| Gruppo Eni | 7 | 3 | રૂક | |||||||||
| Gruppo Equitalia | 1 | |||||||||||
| Gruppo Leonardo | 12 | ਤੇ ਪੈਂ | ||||||||||
| Gruppo Montepaschi | 17 | |||||||||||
| Altre correlate esterne | 28 | 41 | 40 | |||||||||
| Totale | 513 | 64 | 1.663 | 15 | 15 | 195 | 40 | 4 | ક | 1 |
La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito:
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| Incidenza delle operazioni con parti correlate | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) |
Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) |
| Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.18 |
||||||
| Rapporti patrimoniali | ||||||
| Attività finanziarie | 190.864 | 11.105 | 5,8 | 186.766 | 9.270 | 5,0 |
| Crediti commerciali | 2.199 | 661 | 30.1 | 2.035 | 688 | 33,8 |
| Altri crediti e attività | 4.580 | 8 | 0,2 | 3.997 | ರಿ | 0,2 |
| Disponibilitàliquide e mezzi equivalenti | 3.195 | 1.306 | 40.9 | 2 428 | 385 | 15,9 |
| Fondi per rischi e oneri | 1.519 | 70 | 4,6 | 1.595 | 71 | 4,5 |
| Passività finanziarie | 66.929 | 3.990 | 6,0 | 63.244 | 3.541 | 5,6 |
| Debiti commerciali | 1.583 | 150 | 9,5 | 1.332 | 194 | 14,6 |
| Altre passività | 3.698 | 75 | 2,0 | 3.456 | 70 | 2,0 |
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Rapporti economici | ||||||
| Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali | 3.579 | 490 | 13,7 | 3 631 | 513 | 14,1 |
| Ricavi da servizi di pagamento, mobilee digital | 628 | 48 | 7.6 | 586 | 64 | 10,9 |
| Ricavi da servizi finanziari | 5.186 | 2.139 | 41,2 | 4.956 | 1.663 | 33,6 |
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
1.471 | 16 | 1,1 | 1 456 | 15 | 1,0 |
| Costi per beni e servizi | 2.343 | 206 | 8,8 | 2 370 | 195 | 8,2 |
| Oneri da operatività finanziaria | 46 | 3 | 6,5 | 57 | 3 | 5,3 |
| Costo del lavoro | 6.137 | 43 | 0,7 | 6.093 | 40 | 0.7 |
| Altri costi e oneri | 239 | 7 | 2,9 | 410 | 15 | 3,7 |
| Oneri finanziari | 71 | n.a. | ਰੇਖੋ | 1 | 1.1 | |
| Proventi finanziari | 106 | n.a. | 115 | n.a. | ||
| Flussi finanziari | ||||||
| Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa | 2.597 | (1.484) | n.a. | (709) | 241 | n.a. |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | (281) | 254 | n.a. | (263) | (65) | n.a. |
| Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamentoe operazioni con gli azionisti |
(1.549) | (405) | 26.1 | (503) | (327) | 65.0 |
Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:
| Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche | (migliaiadi euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||
| Competenze con pagamento a breve/medio termine | 13.127 | 11.577 | ||
| Benefici successivialla fine del rapporto di lavoro | 532 | 463 | ||
| Altri benefici con pagamento a lungo termine | 1.223 | |||
| Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro | 2.075 | 6.979 | ||
| Pagamenti basati su azioni | 2.840 | 2.034 | ||
| Totale | 19.797 | 21.060 | ||
| Compensi e spese sindaci | (migliaiadi euro) | |||
| Denominazione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
||
| Compensi | 1.268 | 1.350 | ||
| Spese | 52 | 44 | ||
| Totale | 1.320 | 1.394 |
Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2018, a circa 58 migliaia di euro al 31 dicembre 2018. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.
Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2018 e società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.
La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.
Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.
Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.

| (dati in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Note | 31 dicembre 2018 |
di cui parti correlate |
31 dicembre 2017 |
di cui parti correlate |
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | [A1] | 1.835.085.847 | 1.911.937.903 | ||
| Investimenti immobiliari | [A2] | 47.574.867 | 52.173.862 | ||
| Attività immateriali | [A3] | 448.088.183 | 384.738.633 | ||
| Partecipazioni | [A4] | 2.197.594.888 | 2.197.594.888 | 2.080.824.271 | 2.080.824.271 |
| Attività finanziarie BancoPosta Attività finanziarie |
(A5) | 51.543.254.591 814.445.003 |
4.526.820.159 278.590.031 |
49.388.349.082 834.206.663 |
2.484.460.998 278.545.033 |
| Crediti commerciali | [A6] | 5.636.510 | 4.819.596 | ||
| Imposte differite attive | [A7] [C12] |
862.844.852 | 762.428.461 | ||
| Altri crediti e attività | [A8] | 1.288.241.050 | 1.465.574 | 1.147.810.617 | 1.465.574 |
| Totale | 59.042.765.791 | 56.567.289.088 | |||
| Attività correnti | |||||
| Crediti commerciali | [A7] | 2.255.638.007 | 1.048.869.525 | 2.014.316.006 | 969.785.580 |
| Crediti per imposte correnti Altri crediti e attività |
[C12] | 88.209.983 865.889.249 |
31.862.570 | 76.514.929 | |
| [A8] | 893.895.395 | 8.206.579 | |||
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | 12.319.498.283 | 6.157.734.608 | 10.659.169.756 | 6.011.557.495 |
| Attività finanziarie | (A6) | 168.104.149 3.318.398.871 |
130.884.144 | 362.812.795 | 316.214.465 |
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | 2.127.300.260 | 1.306.085.900 | 3.196.090.710 2.038.504.143 |
385.342.934 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Totale |
[A10] | 21.143.038.802 | 19.241.303.734 | ||
| Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione | 1.100 | ||||
| TOTALE ATTIVO | 80.185.805.693 | 75.808.592.822 | |||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | 31 dicembre | di cui parti | 31 dicembre | di cui parti |
| 2018 | correlate | 2017 | correlate | ||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | [B1] | 1.306.110.000 | 1.306.110.000 | ||
| Riserve | (B2] | 1.545.714.349 | 1.431.627 440 | ||
| Risultati portati a nuovo | 2.606.922.919 | 2.774.352.906 | |||
| Totale | 5.458.747.268 | 5.512.090.346 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | (B4] | 607.844.228 | 58.301.383 | 668.025.648 | 58.061.136 |
| Trattamento di fine rapporto | (BS) | 1.158.106.279 | 1.244.371.225 | ||
| Passività finanziarie BancoPosta | (Be) | 7.375.813.984 | 20.101.464 | 4.010.248.264 | |
| Passività finanziarie | [B7] | 77.034.598 | 285.458.970 | ||
| Imposte differite passive | (C12) | 376.216.879 | 315.083.329 | ||
| Altre passività | (Ba) | 1.342.776.666 | 6.035.435 | 1.182.435.445 | 6.839.319 |
| Totale | 10.937.792.634 | 7.705.622.881 | |||
| Passività correnti | |||||
| 12.399.743 | |||||
| Fondi per rischi e oneri Debiti commerciali |
[B4] (B8] |
823.220.052 1.488.112.389 |
387.167.971 | 870.369.401 1.210.582.606 |
12.872.791 396.805.756 |
| Debiti per imposte correnti | [C12] | 5.548.039 | 4.646.411 | ||
| Altre passività | [Ba] | 1.771.013.379 | 276.231.265 | 1.593.498.699 | 98.743.272 |
| Passività finanziarie BancoPosta | 59.382.968.337 | 8.903.501.544 | 57.842.702.028 | 4.191.469.190 | |
| Passività finanziarie | [Be] (B7] |
318.403.595 | 112.130.122 | 1.069.080.450 | 101.772.823 |
| Totale | 63.789.265.791 | 62.590.879.595 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 80.185.805.693 | 75.808.592.822 | |||
| (dati in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Note | PATRIMONIO NON DESTINATO |
PATRIMONIO BANCOPOSTA |
ELISIONI | TOTALE |
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.835.085.847 | 1.835.085.847 | |||
| Investimenti immobiliari | 47.574.867 | 47.574.867 | |||
| Attività immateriali | 448.088.183 | 448.088.183 | |||
| Partecipazioni | 2.197.594.888 | 2.197.594.888 | |||
| Attività finanziarie BancoPosta | (A5) | 51.543.254.591 | 51.543.254.591 | ||
| Attività finanziarie | 814.445.003 | 814.445.003 | |||
| Crediti commerciali | 5.636.510 | 5.636.510 | |||
| Imposte differite attive | [C12] | 355.920.150 | 506.924.702 | 862.844.852 | |
| Altri crediti e attività | [A8] | 89.767.184 | 1.198.473.866 | 1.288.241.050 | |
| Totale | 5.794.112.632 | 53.248.653.159 | 59.042.765.791 | ||
| Attività correnti | |||||
| Crediti commerciali | [A7] | 1.364.913.372 | 890.724.635 | 2.255.638.007 | |
| Crediti per imposte correnti | 88.209.983 | 88.209.983 | |||
| Altri crediti e attività | (A8) | 322.000.531 | 543.888.718 | 865.889.249 | |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | 12.319.498.283 | 12.319.498.283 | ||
| Attività finanziarie | 168.104.149 | 168.104.149 | |||
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | 3.318.398.871 | 3.318.398.871 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | [A10] | 809.105.752 | 1.318.194.508 | 2.127.300.260 | |
| Totale | 2.752.333.787 | 18.390.705.015 | 21.143.038.802 | ||
| Attività non correnti destinate alla vendita | 1.100 | 1.100 | |||
| Saldo dei rapporti intergestori | (356.676.897) | 356.676.897 | |||
| TOTALE ATTIVO | 8.189.770.622 | 71.639.358.174 | 356.676.897 | 80.185.805.693 | |
| PATRIMONIO NON | PATRIMONIO | ||||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | DESTINATO | BANCOPOSTA | ELISIONI | TOTALE |
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 1.306.110.000 | 1.306.110.000 | |||
| Riserve | (B2] | 318.855.702 | 1.226.858.647 | 1.545.714.349 | |
| Risultati portati a nuovo | 955.113.892 | 1.651.809.027 | 2.606.922.919 | ||
| Totale | 2.580.079.594 | 2.878.667.674 | 5.458.747.268 | ||
| Passività non correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 190.877.886 | 416.966.342 | 607.844.228 | |
| Trattamento di fine rapporto | (BS) | 1.154.793.669 | 3.312.610 | 1.158.106.279 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | (Be) | 7.375.813.984 | 7.375.813.984 | ||
| Passività finanziarie | 77.034.598 | 77.034.598 | |||
| Imposte differite passive | [C12] | 4.165.110 | 372.051.769 | 376.216.879 | |
| Altre passività | (B9) | 68.114.916 | 1.274.661.750 | 1.342.776.666 | |
| Totale | 1.494.986.179 | 9.442.806.455 | 10.937.792.634 | ||
| Passività correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 728.930.480 | 94.289.572 | 823.220.052 | |
| Debiti commerciali | [B8] | 1.329.467.833 | 158.644.556 | 1.488.112.389 | |
| Debiti per imposte correnti | 5.548.039 | 5.548.039 | |||
| Altre passività | (Bal | 1.732.354.902 | 38.658.477 | 1.771.013.379 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | [Be] | 59.382.968.337 | 59.382.968.337 | ||
| Passività finanziarie | 318.403.595 | 318.403.595 | |||
| Totale | 4.114.704.849 | 59.674.560.942 | 63.789.265.791 | ||
| Saldo dei rapporti intergestori | (356.676.897) | 356.676.897 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 2 199 770 627 | 71 620 250 171 | 256 676 897 | 20 185 205 693 |
| (dati in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Note | PATRIMONIO NON DESTINATO |
PATRIMONIO BANCOPOSTA |
ELISIONI | TOTALE |
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.911.937.903 | 1.911.937.903 | |||
| Investimenti immobiliari | 52.173.862 | 52.173.862 | |||
| Attività immateriali | 384.738.633 | 384.738.633 | |||
| Partecipazioni | 2.080.824.271 | 2.080.824.271 | |||
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | 49.388.349.082 | 49.388.349.082 | ||
| Attività finanziarie | 834.206.663 | 834.206.663 | |||
| Crediti commerciali | 4.819.596 | 4.819.596 | |||
| Imposte differite attive | [C12] | 356.756.674 | 405.671.787 | 762.428.461 | |
| Altri crediti e attività | [A8] | 107.821.075 | 1.039.989.542 | 1.147.810.617 | |
| Totale | 5.733.278.677 | 50.834.010.411 | 56.567.289.088 | ||
| Attività correnti | |||||
| Crediti commerciali | [A7] | 1.225.248.317 | 789.067.689 | 2.014.316.006 | |
| Crediti per imposte correnti | 76.514.929 | 76.514.929 | |||
| Altri crediti e attività | [A8] | 286.712.412 | 607.182.983 | 893.895.395 | |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | 10.659.169.756 | 10.659.169.756 | ||
| Attività finanziarie | 362.812.795 | 362.812.795 | |||
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | 3.196.090.710 | 3.196.090.710 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | [A10] | 1.647.069.987 | 391.434.156 | 2.038.504.143 | |
| Totale | 3.598.358.440 | 15.642.945.294 | 19.241.303.734 | ||
| Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione | |||||
| Saldo dei rapporti intergestori | (246.597.739) | 246.597.739 | |||
| TOTALE ATTIVO | 9.085.039.378 | 66.476.955.705 | 246.597.739 | 75.808.592.822 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | PATRIMONIO NON | PATRIMONIO | ELISIONI | TOTALE |
| DESTINATO | BANCOPOSTA | ||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 1.306.110.000 | 1.306.110.000 | |||
| Riserve | [B2] | 314.288.161 | 1.117.339.279 | 1.431.627.440 | |
| Risultati portati a nuovo | 1.132.771.446 | 1.641.581.460 | 2.774.352.906 | ||
| Totale | 2.753.169.607 | 2.758.920.739 | 5.512.090.346 | ||
| Passività non correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | (B4] | 217.857.055 | 450.168.593 | 668.025.648 | |
| Trattamento di fine rapporto | [BS] | 1.227.833.121 | 16.538.104 | 1.244.371.225 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | [B6] | 4.010.248.264 | 4.010.248.264 | ||
| Passività finanziarie | 285.458.970 | 285.458.970 | |||
| Imposte differite passive | [C12] | 7.138.359 | 307.944.970 | 315.083.329 | |
| Altre passività | (Ba) | 67.086.975 | 1.115.348.470 | 1.182.435.445 | |
| Totale | 1.805.374.480 | 5.900.248.401 | 7.705.622.881 | ||
| Passività correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 77.162.208 | 93.207.193 | 870.369.401 | |
| Debiti commerciali | [B8] | 1.147.321.447 | 63.261.159 | 1.210.582.606 | |
| Debiti per imposte correnti | 4.646.411 | 4.646.411 | |||
| Altre passività | (Bal | 1.528.284.775 | 65.213.924 | 1.593.498.699 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | [Be] | 57.842.702.028 | 57.842.702.028 | ||
| Passività finanziarie | 1.069.080.450 | 1.069.080.450 | |||
| Totale | 4.526.495.291 | 58.064.384.304 | 62.590.879.595 | ||
| Saldo dei rapporti intergestori | (246.597.739) | 246.597.739 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 9.085.039.378 | 66.476.955.705 | 246.597.739 | 75.808.592.822 |
| (dati in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Note | Esercizio 2018 | di cui parti correlate |
Esercizio 2017 | di cui parti correlate |
|
| Ricavi e proventi | [C1] | 8.418.637.346 | 3.221.472.952 | 8.060.292.717 | 2.844.220.110 |
| Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria | [C2] | 418.410.968 | 645.722.411 | ||
| di cui proventi non ricorrenti | 91.265.681 | ||||
| Altri ricavi e proventi | [C3] | 452.027.254 | 394.007.364 | 584.162.127 | 535.510.396 |
| di cui proventi non ricorrenti | 116.400.000 | 13.724.680 | |||
| Totale ricavi | 9.289.075.568 | 9.290.177.255 | |||
| Costi per beni e servizi | [C4] | 1.725.383.442 | 584.671.424 | 1.665.585.335 | 614.207.444 |
| Oneri dell'operatività finanziaria | (CS) | 50.289.658 | 7.168.015 | 40.429.235 | 3.241.443 |
| Costo del lavoro | (Cel | 5.946.572.100 | 47.829.321 | 5.877.139.431 | 40.386.709 |
| Ammortamenti e svalutazioni | [C7] | 473.835.028 | 480.482.332 | ||
| Incrementi per lavori interni | (12.479.459) | (12.220.140) | |||
| Altri costi e oneri | C8 | 305.942.657 | 6.150.031 | 429.639.359 | 13.196.277 |
| Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività | (Cal | 21.563.259 | (3.211.838) | 29.486.404 | 1.664.932 |
| Risultato operativo e di intermediazione | 777.968.883 | 779.635.299 | |||
| Oneri finanziari | [C10] | 69.963.475 | 356.260 | 67.463.489 | 793.778 |
| Proventi finanziari | [C10] | 44.290.759 | 29.389.665 | 42.999.301 | 14.006.202 |
| di cui proventi non ricorrenti | 2.570.648 | ||||
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | [C11] | 19.878.102 | 19.885.407 | 82.279.608 | |
| di cui oneri non ricorrenti | 82.067.306 | ||||
| Risultato prima delle imposte | 732.418.065 | 672.891.503 | |||
| Imposte dell'esercizio | [C12] | 148.651.799 | 55.926.464 | ||
| di cui oneri (proventi) non ricorrenti | (8.634.273) | ||||
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 583.766.266 | 616.965.039 |
| Note | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |
|---|---|---|---|
| Utile / (Perdita) dell'esercizio | 583.766.266 | 616.965.039 | |
| Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Strumenti di debito valutati al FVTOCI | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] | (1.897.523.762) | (313.350.744) | |
| Trasferimenti a Conto economico da realizzo | (384.662.933) | (665.615.256) | |
| Incremento/(Decremento) per perdite attese | (769.501) | ||
| Copertura di flussi | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] | 191 444.411 | (56.619.724) | |
| Trasferimenti a Conto economico | 19.285.494 | (4.419.347) | |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da. Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio |
591.321.895 | 283.203.836 | |
| Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Strumenti di capitale valutati al FVTOCI | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio | |||
| Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto | 105.354 | ||
| Utili/(Perdite) attuariali da TFR | (tab. B5) | 16.402.715 | (1.605.572) |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio |
(4.674.568) | 445.520 | |
| Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo | (1.469.070.895) | (757.961.287) | |
| TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO | (885.304.629) | (140.996.248) |
| (dati in euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | ||||||||
| Riserve | ||||||||
| Capitale sociale | Riserva Legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash flow hedge |
Riserva Avanzo di fusione |
Risultati portati a nuovo |
Totale | |
| Saldo al 1º gennaio 2017 | 1.306.110.000 | 299.234.320 | 1.000.000.000 | 904.655.507 | (17.745.553) | 2.667.930.819 | 6.160.185.093 | |
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (713.275.172) | (43.526.063) | 615.804.987 | (140.996.248) | ||||
| Dividendi distribuiti | (509.382.900) | (509.382.900) | ||||||
| Apporto da fusione | 2.284.401 | 2.284.401 | ||||||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 1.306.110.000 | 299.234.320 | 1.000.000.000 | 191.380.335 | (61.271.616) | 2.284.401 | 2.774.352.906 | 5.512.090.346 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.000.000.000 | 179.388.940 | (62.049.661) | 1.641.581.460 | 2.758.920.739 | |||
| Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 | 1.372.368.242 | (4.463.554) | 1.367.904.688 | |||||
| Riclassifiche di strumenti finanziari | 1.906.792.810 | 16.439.408 | 1.923.232.218 | |||||
| Rettifiche | 14.094.323 | (27.548.740) | (13.454.417) | |||||
| Effetti fiscali | (548.518.891) | 6.645.778 | (541.873.113) | |||||
| Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 |
1.306.110.000 | 299.234.320 | 1.000.000.000 | 1.563.748.577 | (61.271.616) | 2.284.401 | 2.769.889.352 | 6.879.995.034 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.000.000.000 | 1.551.539.112 | (62.049.661) | 1.639.507.764 | 4.128.997.215 | |||
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | (1.631.547.110) | 150.642.714 | 595.599.767 Cl | (885.304.629) | ||||
| Dividendi distribuiti | (548.566.200) | (548.566.200) | ||||||
| Apporto da fusione | 12.623.063 | 12.623.063 | ||||||
| Apporto nuovi mezzi patrimoniali Patrimonio destinato BancoPosta |
210.000.000 | (210.000.000) | ||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 1.306.110.000 | 299.234.320 | 1.210.000.000 | (67.798.533) | 89.371.098 | 14.907.464 | 2.606.922.919 | 5.458.747.268 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.210.000.000 | (71.408.519) | 88.267.166 | 1.651.809.027 | 2.878.667.674 |
(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 584 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 16 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite di 4 milioni di euro.
| (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Note | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 2.038.504 | 2.715.199 | |
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | (7) | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 2.038.497 | 2.715.199 | |
| Risultato prima delle imposte | 732.418 | 672.891 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | [tab. C7] | 473.835 | 480.483 |
| Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni | [tab. A4.1] | 121.156 | 21.821 |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri | (tab. B4) | 563.971 | 736.659 |
| Utilizzo fondi rischi e oneri | [tab. B4] | (669.368) | (607.140) |
| Trattamento di fine rapporto pagato | [tab. B5] | (88.652) | (94.256) |
| (Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti | [tab. C3.2] | (115.563) | (15.476) |
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | 19.867 | ||
| (Dividendi) Dividendi incassati |
(16.981) 16.981 |
(7.748) 7.748 |
|
| (Proventi finanziari da realizzo) | [tab. C10.1] | (3.816) | |
| (Proventi finanziari per interessi) | [tab. C10.1] | (23.061) | (20.338) |
| Interessi incassati | 20.466 | 26.072 | |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari | [tab. C10.2] | 65.732 | 55.235 |
| Perdite contingent convertible notes | [tab. C10.2] | 82.132 | |
| Interessi pagati | (59.378) | (33.708) | |
| Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti | [tab. C9] | 20.649 | 29.487 |
| Imposte sul reddito pagate | [tab. C12.3] | (268.048) | (400.524) |
| Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle | |||
| variazioni del capitale circolante | [a] | 794.024 | 929.522 |
| Variazioni del capitale circolante: | |||
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | (216.303) | 68.571 | |
| (Incremento)/Decremento Altri crediti e attività | 144.191 | 252.794 | |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | 286.399 | (208.179) | |
| Incremento/(Decremento) Altre passività | 137.009 | 34.427 | |
| Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del | |||
| capitale circolante | [b] | 351.296 | 147.613 |
| Incremento/(Decremento) Passività finanziarie BancoPosta | 4.722.213 | 3.324.390 | |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie | (1 771.796) | (2.605.125) | |
| (Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie BancoPosta | (935.205) | 314.441 | |
| (Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta | (122.308) | (701.940) | |
| (Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria | (1.063.845) | (1.404.203) | |
| Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività | |||
| finanziarie BancoPosta | [c] | 829.059 | (1.072.437) |
| Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa | [d]=[a+b+c] | 1.974.379 | 4.698 |
| - di cui parti correlate | 2.607.150 | 723.071 | |
| Investimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari | [tab. A1] | (215.798) | (208.088) |
| Investimenti immobiliari | [tab. A2] | (430) | (286) |
| Attività immateriali | [tab. A3] | (242.345) | (192.681) |
| Partecipazioni Altre attività finanziarie |
(242.344) | (227.780) | |
| Fusioni | (11.432) | (2.133) 5.851 |
|
| Disinvestimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita | 2.129 | 135.315 | |
| Partecipazioni | 120.000 | ||
| Altre attività finanziarie | 187.269 | 309.995 | |
| Fusioni | 4.140 | ||
| Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento | [e] | (398.811) | (180.107) |
| - di cui parti correlate | 130.415 | 183.287 | |
| Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine | |||
| (Incremento)/Decremento crediti finanziari | 1.031 | ||
| Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine | (938.200) | 7.066 | |
| Dividendi pagati | (B1] | (548.565) | (509.383) |
| Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni | [f] | (1.486.765) | (501.286) |
| con gli azionisti | |||
| - di cui parti correlate | (408.638) | (327.533) | |
| Flusso delle disponibilità liquide | [g]=[d+e+f] | 88.803 | (676.695) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | [tab. A10] | 2.127.300 | 2.038.504 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | 2.127.300 | 2.038.504 | |
| [tab. A10] | |||
| Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego | (930.168) | ||
| Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali |
(71.654) (17.910) |
(55.506) (14.782) |
|
| Disponibilità liguide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio | 1.107.568 | 1.968.216 |
Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese. In data 27 settembre 2018, Poste Italiane, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.
La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.
I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche89, fatte salve quelle attività legate alla monetica e ai servizi di pagamento, oggi svolte dalla controllata PostePay SpA, di cui si riporta più oltre:
89 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.
• esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.
Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte.
In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PosteMobile SpA, al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL). A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, comunicato il 24 aprile 2018, l'Assemblea di Poste Italiane del 29 maggio 2018 ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. Con decorrenza 1° ottobre 2018, la società PosteMobile ha assunto la nuova denominazione di "PostePay SpA" e ha avviato l'operatività quale intermediario specializzato, in ambito pagamenti, mobile e digitale90 .
L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.
A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro91. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato e indici del mercato monetario, in conformità a quanto previsto da
90 Il ramo di azienda è riferito ai beni e rapporti giuridici connessi a:
- Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL. In particolare, si tratta di prodotti emessi dall'IMEL, il quale ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come distributore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo.
- Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01. In particolare, con l'obiettivo di valorizzare l'infrastruttura del costituendo IMEL ibrido, BancoPosta ha esternalizzato allo stesso le attività relative a prodotti e servizi di pagamento emessi da BancoPosta, collocati dallo stesso BancoPosta sulla rete fisica di Poste Italiane, per il tramite di un accordo di esternalizzazione da BancoPosta verso l'IMEL.
91 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.
apposita convenzione con il MEF rinnovata il 2 ottobre 2017 per il biennio 2017-2018. Inoltre è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)92 .
Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:
Le Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia, in relazione alla peculiarità di Poste Italiane rappresentata dal Patrimonio BancoPosta, disciplinano nel Capitolo 1 della Parte Quarta, il processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane, mentre per l'esternalizzazione a soggetti diversi da Poste Italiane rimandano alla normativa applicabile alle banche.
In ottemperanza a tale Circolare, il Regolamento Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione93 prevede la distinzione tra funzioni di controllo e funzioni operative importanti e non importanti.
Il Patrimonio BancoPosta può dunque sia esternalizzare attività operative, stipulando accordi contrattuali con terzi, che affidare attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane, stipulando con i relativi Responsabili di funzione dei "Disciplinari Esecutivi". I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. La valorizzazione dei Disciplinari ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi
92 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).
93 Il Regolamento è stato aggiornato in data 28 giugno 2018 e in data 31 gennaio 2019.
di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari relativi al biennio 2017-2018, con scadenza originariamente prevista il 31 dicembre 2018, sono stati oggetto di modifica e aggiornamento a seguito delle variazioni organizzative aziendali e delle operazioni societarie intervenute nel corso dell'esercizio che hanno comportato un significativo impatto sul Patrimonio in termini di rivisitazione dei perimetri delle attività. I nuovi disciplinari, hanno acquisito efficacia a partire dal 1° ottobre 2018, con validità prevista fino al 31 dicembre 2020.
Di seguito si riporta una tabella riepilogativa degli apporti delle Funzioni della società Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica dei criteri di determinazione dei prezzi di trasferimento.
| Apporti | Criteri di Valorizzazione dei prezzi di riferimento |
|---|---|
| Reti commerciali | Percentuale dei ricavi netti conseguiti per categoria di prodotto/servizio |
| Servizi Informativi | Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti |
| Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative | |
| Back Office* e Assistenza Clienti | Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni |
| Tariffe riscontrate sul mercato per servizi similari | |
| Servizi postali e logistici | Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio |
| Immobiliare | Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione |
| Coordinamento e Gestione Investimenti | |
| Affari Legali | |
| Tutela Aziendale e Fraud Management | Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni |
| Risorse Umane e Organizzazione | |
| Comunicazione esterna | |
| Amministrazione, Finanza e Controllo | |
| Acquisti | |
| Controllo Interno | Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato |
| Antiriciclaggio* | |
| Compliance | |
| * Nuovi Disciplinari entrati in vigore il 1° ottobre 2018 |
I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati dagli affidamenti sopra richiamati trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA detti rapporti sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.
Regime di responsabilità
Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta.
Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane e in ultimo modificato in data 31 gennaio 2019, prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.
Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.
Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato94 .
| Riconciliazione del patrimonio netto separato | (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Voce del Rendiconto separato | 110 | 140 | 180 | |
| Voce del prospetto integrativo | Riserve da valutazione |
Riserve | Utile dell'esercizio |
|
| Riserve Riserva per il Patrimonio BancoPosta Riserva fair value hedge Riserva cash flow hedge |
1.227 1.210 (71) 88 |
17 (71) 88 |
1.210 1.210 |
- |
| Risultati portati a nuovo Utili Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti |
1.652 1.654 (2) |
(2) (2) |
1.057 1.057 |
597 597 |
| Totale | 2.879 | 15 | 2.267 | 597 |
Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.
Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 22595, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato
94 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 110 del passivo).
95 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.
patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.
In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.
Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".
| tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari | (millionidi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati strumentali |
Impianti e macchinari |
Attrezzature ind.li e comm.li |
Migliorie beni di terzi |
Altri beni |
Immobilizz. in corso e acconti |
Totale | |
| Costo | 75 | 2.814 | 1.963 | 322 | 475 | 1.700 | 38 | 7.387 |
| Fondo ammortamento | (1.645) | (1.656) | (293) | (281) | (1.521) | (5.396) | ||
| Fondo svalutazione | (65) | (3) | (1) | (10) | (79) | |||
| Saldo al 1 gennaio 2018 | 75 | 1.104 | 304 | 28 | 184 | 179 | 38 | 1.912 |
| Variazioni dell'esercizio | ||||||||
| Acquisizioni | 29 | 75 | ট | 32 | 48 | 25 | 215 | |
| Riclassifiche | 9 | 7 | 1 | 7 | 5 | (29) | ||
| Dismissioni | (1) | (1) | ||||||
| Ammortamento | (111) | (68) | (છ) | (32) | (77) | (297) | ||
| (Svalutazioni)/Ripresedi valore | 6 | 1 | (1) | 6 | ||||
| Totale variazioni | - | (67) | 15 | (2) | 4 | (24) | (4) | (78) |
| Costo | 75 | 2.852 | 1.997 | 317 | 510 | 1.722 | 34 | 7.507 |
| Fondo ammortamento | (1.756) | (1.677) | (290) | (311) | (1.567) | (5.601) | ||
| Fondo svalutazione | (59) | (1) | (1) | (11) | (72) | |||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 75 | 1.037 | 319 | 26 | 188 | 155 | 34 | 1.834 |
Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2018 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto di libro di complessivi 43 milioni di euro.
Di seguito si commentano le principali variazioni intervenute nell'esercizio 2018.
I nuovi investimenti per 215 milioni di euro sono composti principalmente da:
• 25 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 10 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali e 10 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).
Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 29 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano l'attivazione di hardware stoccato in magazzino e la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.
Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso (nota 2.5 – Uso di stime).
Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
| tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (mılıonıdı euro) |
|---|
| ----------------------------------------------------------------------------- |
| Esercizio 2018 |
|
|---|---|
| Costo | 141 |
| Fondo ammortamento | (88) |
| Fondo svalutazione | (1) |
| Saldo al 1° gennaio | 52 |
| Variazioni dell'esercizio | |
| Acquisizioni | |
| Rettifiche | |
| Riclassifiche | |
| Dismissioni | (1) |
| Ammortamento | (4) |
| Riprese di valore (svalutazioni) | |
| Totale variazioni | (5) |
| Costo | 139 |
| Fondo ammortamento | (91) |
| Fondo svalutazione | |
| Saldo al 31 dicembre | 48 |
| Fair value al 31 dicembre | 101 |
Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre è rappresentato per 65 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda96 .
96 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di Livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 2.
La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane SpA mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.
| tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto ind.le e diritti di utilizz. opere d'ingegno |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
Immobilizz, in corso e acconti |
Totale | ||
| Costo | 2.536 | 2 | 110 | 2.648 | |
| Ammortamentie svalutazioni cumulate | (2.261) | (2) | (2.263) | ||
| Saldo al 1 gennaio 2018 | 275 | 110 | 385 | ||
| Variazioni dell'esercizio | |||||
| Acquisizioni | 110 | 132 | 242 | ||
| Riclassifiche | વેદ | (96) | |||
| Dismissioni | (1) | (1) | |||
| Ammortamentie svalutazioni | (180) | (180) | |||
| Totale variazioni | 26 | 35 | 61 | ||
| Costo | 2.743 | 2 | 146 | 2.891 | |
| Ammortamentie svalutazioni cumulate | (2.441) | (2) | (2.443) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 302 | 146 | 448 |
Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
Gli investimenti dell'esercizio 2018 in Attività immateriali ammontano a 242 milioni di euro e comprendono costi interni per 12 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori, principalmente relativi a costi del personale (11 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.
L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 110 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.
Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.
Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (55 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (41 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (29 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (13 milioni di euro).
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 96 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.
La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:
| tab. A4 - Partecipazioni | (milionidi euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|||
| Partecipazioniin imprese controllate | 1.705 | 1.591 | |||
| Partecipazioniin imprese a controllo congiunto | 279 | 279 | |||
| Partecipazioniin imprese collegate | 214 | 211 | |||
| Totale | 2.198 | 2.081 |
Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
Le Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate si sono movimentate come di seguito rappresentato:
| rab. A4. I - Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 20 ro | Incrementi | Decrementi | Rettifiche di valore | (millionfal edio) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni | Saldo al 01.01.18 |
Sottoscr.ni Vers. in c/cap.le |
Acquisti, fusioni |
Ricl. Attività non correnti dest. vendita e dismissione |
Vendite, liquidazioni, fusioni, scissioni |
Ricl. Attività non correnti dest. vendita e dismissione |
Rival. | (Sval.) | Saldo al 31.12.18 |
|
| in imprese controllate | ||||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 12 | (3) | 9 | |||||||
| CLP ScpA | ||||||||||
| Consorzio PosteMotori | ||||||||||
| Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA | ||||||||||
| EGI SpA | 172 | (2) | 170 | |||||||
| Indabox Srl | 2 | 2 | ||||||||
| Mistral Air Sri | 5 | (4) | 1 | |||||||
| PatentiViaPosteScpA | ||||||||||
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | ||||||||||
| PosteTutela SpA | 1 | (1) | ||||||||
| Poste Vita SpA | 1.219 | 1.219 | ||||||||
| Postel SpA | 125 | (43) | 82 | |||||||
| PostePay SpA | 60 | 140 | 200 | |||||||
| Risparmio Holding SpA (in liquidazione) | ||||||||||
| SDA Express Courier SpA | 67 | (45) | 22 | |||||||
| Totale imprese controllate | 1.591 | 212 | (4) | (94) | 1.705 | |||||
| in imprese a controllo congiunto | ||||||||||
| FSIA Investimenti Srl | 279 | 279 | ||||||||
| Totale imprese a controllo congiunto | 279 | 279 | ||||||||
| in imprese collegate | ||||||||||
| ItaliaCampSrl | ||||||||||
| Anima Holding SpA | 211 | 30 | (27) | 214 | ||||||
| Conio Inc. | ||||||||||
| Totale imprese collegate | 211 | 30 | - | (27) | 214 | |||||
| Totale | 2.081 | 242 | (4) | (121) | 2.198 |
Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2018 sono le seguenti:
• Versamento a favore di Mistral Air Srl di complessivi 7 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 dicembre 2017 e costituzione di una riserva straordinaria, come deliberato dalla Assemblea straordinaria della partecipata del 12 aprile 2018, anche mediante utilizzo di quanto accantonato nell'esercizio 2017 negli Altri fondi per rischi ed oneri (2 milioni di euro).
Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2018, sono descritte nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie.
Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti97, il valore delle seguenti partecipazioni è stato complessivamente ridotto di 121 milioni di euro98. In particolare:
97 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2018, si rinvia alla nota 2.5 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.
98 In particolare le svalutazioni delle partecipazioni in imprese controllate di 94 milioni di euro sono rilevate nella voce Altri costi ed oneri (tab. C8) mentre la svalutazione della società Anima Holding SpA di 27 milioni di euro è rilevata tra gli Oneri finanziari (tab. C10.2).
Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2019 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.
L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate al 31 dicembre 2018 è il seguente:
| tab. A4.2 - Elenco delle Partecipazioni | (migliala di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Capitale Quota % Sociale (1) |
Utile/(Perdita) dell'esercizio |
Patr. netto contabile |
Patr. netto pro quota |
Valore contabile al 31.12.18 |
Diff. tra Patr. netto e valore contabile |
||
| in imprese controllate | ||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 100,00 | 12.000 | 22.529 | 60.709 | 60.709 | 8.400 | 52.309 | |
| CLP ScpA | 51,00 | 516 | 738 | 376 | 263 | 113 | ||
| Consorzio PosteMotori | 58,12 | 120 | 290 | 169 | 70 | વિત્ત | ||
| Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA | 51,00 | 120 | 116 | 59 | 61 | (2) | ||
| EGI SpA | 55,00 | 103.200 | 431 | 237.674 | 130.721 | 169.893 | (39.172) | |
| Indabox Srl23 | 100,00 | 50 | (290) | 313 | 313 | 1.550 | (1.237) | |
| Mistral Air Srl | 100,00 | 1.000 | (4.279) | 845 | 845 | 845 | ||
| PatentiViaPosteScpA | 69,65 | 120 | 124 | 86 | 84 | 2 | ||
| Poste Tributi ScpA(in liquidazione)(2) | 88,89 | 2.325 | (1.785) | (1.587) | (1.587) | |||
| Poste Vita SpA(2) | 100,00 | 1.216.608 | 949 761 | 3.862.261 | 3.862.261 | 1.218.481 | 2.643.780 | |
| Postel SpA | 100,00 | 20.400 | (16.141) | 83.962 | 83.962 | 81.984 | 1.978 | |
| PostePay SpA | 100,00 | 7.561 | 54.509 | 243.059 | 243.059 | 200.580 | 42.479 | |
| Risparmio Holding SpA (in liquidazione) as a | 80,00 | 50 | (55) | 1.036 | 829 | 323 | 506 | |
| SDA Express Courier SpA | 100,00 | 10.000 | (39.711) | 22.514 | 22.514 | 22 438 | 76 | |
| in imprese a controllo congiunto | ||||||||
| FSIA Investimenti Sr(4) | 30,00 | 20 | 11.325 | 930.059 | 279.018 | 278.870 | 148 | |
| in imprese collegate | ||||||||
| ItaliaCamp Srls) | 20,00 | 10 | 153 | 636 | 127 | 2 | 125 | |
| Anima Holding SpA® | 10,04 | 7.293 | 97.379 | 1.205.344 | 121.017 | 213.729 | (92.712) | |
| Conio Inc. (2)(5) | 18,48 | 23 | (53) | (66) | (12) | 22 | (34) |
(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA e FSIA Investimenti Srl con sede sociale a Milano e della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA).
(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.
(3) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CdA della società al 30 settembre 2018.
(4) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CdA della società al 30 settembre 2018, comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede Purchase Price Allocation.
(5) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31 dicembre 2017.
(6) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 settembre 2018.
99 Ai fini della determinazione del valore d'uso è stato utilizzato un tasso Ke del 8,51% (7,24% al 31 dicembre 2017) e un tasso di crescita dell'1,475% (1,4% al 31 dicembre 2017).
| tab. A5 - Attività finanziarie BancoPosta | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||||
| Descrizione Note |
Attività Attività correnti non correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | |||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 21.507 | 9.890 | 31.397 | 11.675 | 8.838 | 20.513 | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 29.777 | 2.263 | 32.040 | 37.319 | 1.821 | 39.140 | ||
| Attività finanziarie al FVTPL | 50 | 8 | 58 | - | - | - | ||
| Strumenti finanziari derivati | 209 | 159 | 368 | 394 | 1 | 395 | ||
| Totale | 51.543 | 12.320 | 63.863 | 49.388 | 10.660 | 60.048 |
Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato e in particolare la gestione della liquidità derivante dalla raccolta effettuata, in nome proprio ma con vincoli riguardanti l'impiego, in conformità alla normativa applicabile, e la gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.1 - Movimentazione Attiivtà finanziarie al Costo ammortizzato | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti | Crediti | Titoli a reddito fisso | TOTALE | ||||
| Titoli | Valore di bilancio |
Valore di bilancio |
Valore Nominale |
Valore di bilancio |
Valore Nominale |
Valore di bilancio |
|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | - | 7.601 | 12.692 | 12.912 | 12.692 | 20.513 | |
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | - | (11) | 4.821 | 6.183 | 4.821 | 6.172 | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | - | 7.590 | 17.513 | 19.095 | 17.513 | 26.685 | |
| Acquisti/Erogazioni | 4.234 | 6.045 | 6.304 | 6.045 | 10.538 | ||
| Var. per costo ammortizzato | - | - | (75) | - | (75) | ||
| Var. del fair value a CE | - | - | 342 | - | 342 | ||
| Variazioni per operazioni di CFH(*) | - | - | (1) | - | (1) | ||
| Variazioni per impairment | - | - | (2) | - | (2) | ||
| Variazioni nette | - | 684 | - | - | - | 684 | |
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - | 1 | - | 1 | |
| Ratei | - | - | 163 | - | 163 | ||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (3.983) | (2.623) | (2.955) | (2.623) | (6.938) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 251 | 8.274 | 20.935 | 22.872 | 20.935 | 31.397 |
(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.
Al 31 dicembre 2018, la voce si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per un nozionale complessivo di 254 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)100 .
Il dettaglio è il seguente:
100 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione.
| (milioni di euro) tab. A5.1.1 - Crediti al Costo ammortizzato |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |||
| Depositi presso il MEF | - | 5.927 | 5.927 | - | 6.011 | 6.011 | |||
| Credito | - | 5.930 | 5.930 | - | 6.011 | 6.011 | |||
| Fondo svalutazione Depositi presso il M EF |
- | (3) | (3) | - | - | - | |||
| Altri crediti finanziari | - | 2.347 | 2.347 | 8 | 1.582 | 1.590 | |||
| Totale | - | 8.274 | 8.274 | 8 | 7.593 | 7.601 |
La voce Crediti include:
Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 20.935 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 22.872 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.309 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 11.570 milioni di euro, incrementato di 993 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 9 milioni di euro (7 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
101 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.
102 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.
Al 31 dicembre 2018, il fair value103 di tali titoli è di 21.189 milioni di euro.
La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 342 milioni di euro riflette i rapporti di copertura di fair value hedge nell'esercizio 2018.
In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 4.500 milioni di euro (di cui 2.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2018) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2018 il valore di bilancio è pari a 4.539 milioni di euro).
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVOCI), comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Azioni | Titoli a reddito fisso | TOTALE | ||||
| Titoli | Fair value | Valore Nominale |
Fair value | Valore Nominale |
Fair value 39.140 |
|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 41 | 35.738 | 39.099 | 35.738 | ||
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | (41) | (4.821) | (4.267) | (4.821) | (4.308) | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | - | 30.917 | 34.832 | 30.917 | 34.832 | |
| Acquisti/Erogazioni | - | 2.790 | 2.918 | 2.790 | 2.918 | |
| Trasf.ti riserve di PN | - | - | (360) | - | (360) | |
| Var. di PN per vendite | - | - | - | - | - | |
| Var. per costo ammortizzato | - | - | (8) | - | (8) | |
| Var. del fair value a PN | - | - | (1.886) | - | (1.886) | |
| Var. del fair value a CE | - | - | 325 | - | 325 | |
| Var.ni per op. di CFH (*) | - | - | 12 | - | 12 | |
| Effetti delle vendite a CE | - | - | 378 | - | 378 | |
| Ratei | - | - | 324 | - | 324 | |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | - | (3.478) | (4.495) | (3.478) | (4.495) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | - | 30.229 | 32.040 | 30.229 | 32.040 |
(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.
Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 30.229 milioni di euro.
L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 1.561 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.886 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 325 milioni di euro relativo alla parte coperta.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 13 milioni di euro (14 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
103 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 16.780 milioni di euro e di Livello 2 per 4.409 milioni di euro.
I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 12 – Ulteriori Informazioni.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (FVTPL), comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.3 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTPL | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Azioni | TOTALE | |||
| Fair value | Fair value | Fair value | |||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | - | - | - | ||
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | 8 | 41 | 49 | ||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 8 | 41 | 49 | ||
| Acquisti/Erogazioni | - | - | - | ||
| Var. del fair value a CE | - | 9 | 9 | ||
| Variazioni nette | - | - | - | ||
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - | ||
| Ratei esercizio corrente | - | - | - | ||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | - | - | - | ||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 8 | 50 | 58 |
I crediti per circa 8 milioni di euro si riferiscono a una posizione vantata dalla Società per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuta il 21 giugno 2016). A seguito del mancato superamento dell'SPPI test il credito è valutato al fair value in contropartita del conto economico.
La voce in commento si riferisce:
104 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.
L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 9 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.
La movimentazione degli Strumenti finanziari derivati nell'esercizio è stata la seguente:
| tab. A5.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati | (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cash flow hedging | Fair value hedging | FV vs CE | ||||||||||||
| Acquisti a termine | Vendite a termine Interest rate swap |
Asset swap | Acquisti a termine | Vendite a termine | Totale | |||||||||
| nominale fair value | nominale fair value | nominale fair value | nominale | fair value | nominale fair value | nominale fair value | nominale | fair value | ||||||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | - | - | 1.408 | (23) | 1.110 | (59) | 19.755 | (1.160) | - | - | - | - | 22.273 | (1.242) |
| Incrementi/(decrementi) (*) Discontinuing operazioni CFH |
3.050 | 105 - |
1.340 | 61 | 500 | 26 | 5.280 | (669) | 852 | 2 | - - |
11.022 - |
(475) - |
|
| Proventi/(Oneri) a CE (**) | - - |
- | - | - | - | - | (2) | - | - | - - |
- | (2) | ||
| Operazioni completate (***) | (1.505) | (11) | (1.408) | 23 | - | (24) | (1.445) | 272 | (852) | (2) | - - |
(5.210) | 258 | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 1.545 | 94 | 1.340 | 61 | 1.610 | (57) | 23.590 | (1.559) | - | - | - | - | 28.085 | (1.461) |
| Di cui: | ||||||||||||||
| Strumenti derivati attivi | 1.545 | 94 | 1.340 | 61 | 675 | 50 | 4.420 | 163 | - | - | - - |
7.980 | 368 | |
| Strumenti derivati passivi | - - |
- | - | 935 | (107) | 19.170 | (1.722) | - | - | - - |
20.105 | (1.829) |
(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.
(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.
(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.
Le operazioni di fair value hedge in interest rate swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 10.730 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 12.860 milioni di euro.
Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e per vendite a termine, invece, si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.610 milioni di euro e di 1.340 milioni di euro.
Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 192 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.
Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 669 milioni di euro, i titoli coperti (tab. A5.2) hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 667 milioni di euro, essendo la differenza di 2 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.
Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:
Inoltre, la Società ha stipulato e regolato acquisti a termine e vendite a pronti per un nominale complessivo di 852 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico), finalizzati a stabilizzare il rendimento, per l'esercizio 2018, dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica sul deposito presso il controllante MEF, remunerato ad un tasso variabile (tab. A5.1.1). Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo netto rilevato a Conto economico di 2 milioni di euro (tab. C1.2.1).
Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie BancoPosta iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:
| tab. A5.5 - Gerarchia del fair value | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 31.780 | 260 | - | 32.040 | 36.244 | 2.859 | 37 | 39.140 | |
| Titoli a reddito fisso | 31.780 | 260 | - | 32.040 | 36.244 | 2.855 | - | 39.099 | |
| Azioni | - | - | - | - | - | 4 | 37 | 41 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | 13 | 45 | 58 | - | - | - | - | |
| Azioni | - | 5 | 45 | 50 | - | - | - | - | |
| Crediti | - | 8 | - | 8 | - | - | - | - | |
| Strumenti finanziari derivati | - | 368 | - | 368 | - | 395 | - | 395 | |
| Totale Attività al fair value | 31.780 | 641 | 45 | 32.466 | 36.244 | 3.254 | 37 | 39.535 |
Nel corso dell'esercizio 2018 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in
commento valutate al fair value su base ricorrente.
Le variazioni intercorse nel Livello 3 si riferiscono principalmente alle variazioni di fair value delle azioni privilegiate Visa Incorporated.
| tab. A6 - Attività finanziarie | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | 283 | 163 | 446 | 284 | 358 | 642 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 532 | 5 | 537 | 551 | 5 | 556 | |
| Totale | 815 | 168 | 983 | 835 | 363 | 1.198 |
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:
| tab. A6.1 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti | Crediti Valore di |
Titoli a reddito fisso | Totale | |||
| Valore di | Valore | Valore di | Valore | Valore di | ||
| bilancio | bilancio | nominale | bilancio | nominale | bilancio | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 367 | 275 | - | - | - | 642 |
| Acquisti/Erogazioni | 6 | - | - | - | 6 | |
| Var. per costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - |
| Var. del fair value a CE | - | - | - | - | - | |
| Variazioni per operazioni di CFH(*) | - | - | - | - | - | |
| Variazioni per impairment | - | (20) | - | - | - | (20) |
| Variazioni nette | - | (164) | - | - | - | (164) |
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - | - | - | |
| Ratei | 1 | - | - | - | 1 | |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (19) | - | - | - | (19) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 355 | 91 | - | - | - | 446 |
| tab. A6.1.1 - Finanziamenti al Costo ammortizzato | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Denominazione | Finanzia menti |
c/c di corrisponden za |
Totale | Finanzia menti |
c/c di corrisponden za |
Totale |
| Controllate dirette | ||||||
| Mistral Air Srl | - | 15 | 15 | - | 13 | 13 |
| PatentiViaPoste ScpA | - | - | - | - | - | - |
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | - | - | - | - | 2 | 2 |
| Poste Vita SpA | 251 | - | 251 | 251 | - | 251 |
| Postel SpA | - | 12 | 12 | - | 8 | 8 |
| SDA Express Courier SpA | - | 77 | 77 | - | 93 | 93 |
| Totale | 251 | 104 | 355 | 251 | 116 | 367 |
La voce include:
• per 251 milioni di euro un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;
• per 104 milioni di euro conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i finanziamenti sono rettificati di un fondo impairment di circa 0,3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default delle controparti (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).
| tab. A6.1.2 - Crediti al Costo ammortizzato | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |||
| Depositi in garanzia | - | 30 | 30 | - | 40 | 40 | |||
| Vs. acquirenti alloggi di servizio | 5 | 2 | 7 | 5 | 2 | 7 | |||
| Vs. Altri | 29 | 45 | 74 | 29 | 199 | 228 | |||
| Fondo svalutazione crediti finanziari | - | (20) | (20) | - | - | - | |||
| Totale | 34 | 57 | 91 | 34 | 241 | 275 |
I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap.
I crediti verso Altri sono relativi per 69 milioni di euro (nominali 70 milioni di euro) al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 2017105. A seguito di accordo formalizzato tra le parti nel mese di gennaio 2019, una quota pari a 20 milioni di euro è stata incassata in data 27 febbraio 2019.
105 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati 159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021 e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.
Nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018, i crediti in commento sono stati oggetto di impairment per 20 milioni di euro a seguito di una prudente applicazione dei criteri di valutazione previsti dall'IFRS9.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVOCI):
| Titoli a reddito fisso | Azioni Fair value |
Altri investimenti | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale |
Fair value | Valore nominale |
Fair value | Valore nominale |
Fair value | ||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 500 | 551 | 5 | - | - | 500 | 556 |
| Acquisti | - | - | - | - | - | - | - |
| Trasf.ti riserve di PN | - | - | - | - | - | - | - |
| Var. per costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | - |
| Var. del fair value a PN | - | (11) | - | - | - | - | (11) |
| Var. del fair value a CE | - | (8) | - | - | - | - | (8) |
| Var.ni per op. di CFH(*) | - | - | - | - | - | - | - |
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - | - | - | - | - |
| Ratei | - | 5 | - | - | - | - | 5 |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | - | (5) | - | - | - | - | (5) |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 500 | 532 | 5 | - | - | 500 | 537 |
La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 0,2 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).
La voce comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014 e il costo storico di 4,5 milioni di euro della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione.
La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes106 il cui valore, al 31 dicembre 2018, è pari a zero.
106 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.
| tab. A6.3 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2018 | ||||||
| Cash Flow hedging |
Fair value hedging |
Totale | ||||
| Saldo al 1° gennaio | (5) | (34) | (39) | |||
| Incrementi/(decrementi) | (1) | (3) | (4) | |||
| Proventi / (oneri) a CE | - | - | - | |||
| Operazioni completate(*) | 1 | 11 | 12 | |||
| Saldo al 31 dicembre | (5) | (26) | (31) | |||
| di cui: | ||||||
| Strumenti derivati attivi | - | - | - | |||
| Strumenti derivati passivi | (5) | (26) | (31) |
(*) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.
Al 31 dicembre 2018 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:
Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:
| Descrizione | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 532 | - | 5 | 537 | 551 | - | 5 | 556 | |
| Titoli a reddito fisso | 532 | - | - | 532 | 551 | - | - | 551 | |
| Azioni | - | - | 5 | 5 | - | - | 5 | 5 | |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 532 | - | 5 | 537 | 551 | - | 5 | 556 |
Nel corso dell'esercizio 2018 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.
| tab. A7 - Crediti commerciali | Saldo al 31.12.18 | (milioni di euro) Saldo al 31.12.17 |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti vs. clienti | 6 | 1.790 | 1.796 | 5 | 1 560 | 1.565 |
| Crediti vs. imprese controllate collegate e a controllo congiunto | 397 | 397 | 288 | 288 | ||
| Crediti vs. Controllante | 68 | 68 | 166 | 166 | ||
| Totale | 6 | 2.255 | 2.261 | 5 | 2.014 | 2.019 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 891 | 891 | 789 | 789 |
| tab. A7.1 - Crediti verso clienti | (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Ministeried Enti Pubblici | 663 | 663 | 642 | 642 | |||
| Cassa Depositie Prestiti | 440 | 440 | 1 | 374 | 374 | ||
| Corrispondenti esteri | 304 | 304 | 229 | 229 | |||
| Crediti per servizi SMA | 18 | 145 | 163 | 20 | 140 | 160 | |
| Crediti per conti con saldo debitore | - | 154 | 154 | 1 | 148 | 148 | |
| Crediti per altri servizi BancoPosta | 82 | 82 | 1 | 87 | 87 | ||
| Crediti verso altri clienti | 2 | 483 | 485 | 411 | 411 | ||
| Fondo svalutazione crediti vs. clienti | (14) | (481) | (495) | (15) | (471) | (486) | |
| Totale | 6 | 1.790 | 1.796 | 5 | 1.560 | 1.565 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 600 | 600 | - | 536 | 536 |
Nel dettaglio107:
107 Al 31 dicembre 2018 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 13 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.
108 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (78 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.
| tab. A7.2 - Crediti verso imprese controllate, collegate e a controllo congiunto | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Denominazione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
| Controllate dirette | |||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 16 | 22 | |
| CLP ScpA | 15 | 14 | |
| Consorzio PosteMotori | 15 | ರಿ | |
| EGI SpA | 1 | 1 | |
| Mistral Air Srl | 3 | 2 | |
| PatentiViaPosteScpA | ర్ | ರಿ | |
| Poste I ributi ScpA (in liquidazione) | 5 | 5 | |
| Poste Vita SpA | 143 | 138 | |
| Postel SpA | 42 | 41 | |
| PostePay SpA | 103 | 18 | |
| SDA Express Courier SpA | 40 | 28 | |
| Controllate indirette | |||
| Poste Assicura SpA | 8 | ರಿ | |
| Totale | 397 | 288 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 224 | 172 |
Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:
Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:
| tab. A7.3 - Crediti verso Controllante | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
| Servizio Universale | 31 | 31 | |
| Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. | 1 | 83 | |
| Remunerazioneraccolta su c/c | રેત્વે | 25 | |
| Servizi delegati | 28 | 56 | |
| Altri | 1 | 2 | |
| F.do sval.cred. vs. Controllante | (32) | (31) | |
| Totale | ୧୫ | 1 ୧୧ | |
| di cui PatrimonioBancoPosta | 67 | 81 |
Nel dettaglio:
• I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:
| tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
| Residuo esercizio 2012 Residuo esercizio 2005 |
23 8 |
23 8 |
| Totale | 31 | 31 |
Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.
Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.
I suddetti crediti sono interamente svalutati.
Con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR, tuttora pendente.
Con Delibera n. 571/18/CONS, pubblicata in data 11 febbraio 2019, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 378 milioni di euro per il 2015 e di 355 milioni di euro per il 2016 a fronte di ricavi rispettivamente di 279 e 262 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza.
dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019.
Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.
| tab. A8 - Altri crediti e attività | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||||
| Descrizione | Note | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Crediti per sostituto di imposta | 1.198 | 470 | 1.668 | 1.040 | 536 | 1.576 | ||
| Crediti per accordi CTD | 82 | 85 | 167 | 101 | 87 | 188 | ||
| Crediti verso enti previdenziali e assistenziali(escl. accordi CTD) | 109 | 109 | વેક | જેક | ||||
| Crediti per somme indisponibiliper provvedimenti giudiziari | 78 | 78 | 75 | 75 | ||||
| Ratei e risconti attivi di natura commercialee altre attività | 7 | 7 | ರಿ | රි | ||||
| Crediti verso imprese controllate | 25 | 25 | 4 | 4 | ||||
| Crediti diversi | 8 | 106 | 114 | 7 | 106 | 113 | ||
| Fondo svalutazione crediti verso altri | (63) | (63) | (67) | (67) | ||||
| Altri crediti e attività | 1.288 | 817 | 2.105 | 1.148 | 845 | 1.993 | ||
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | [C12] | 46 | 46 | 46 | 46 | |||
| Credito per interessi attivi su rimborsoIRAP | [C12] | 3 | 3 | 3 | 3 | |||
| Totale | 1.288 | 866 | 2.154 | 1.148 | 894 | 2.042 | ||
| di cui PatrimonioBancoPosta | 1.198 | ਟੈਕੈਂਪ | 1.742 | 1.040 | 607 | 1.647 |
In particolare:
109 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).
valore attuale complessivo residuo di 167 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040. Il dettaglio dei crediti distinto per singoli accordi è il seguente:
| tab A8.1 - Crediti per accordi CTD | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Valore nominale |
Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Valore nominale |
|
| Crediti | |||||||||
| vs. personale per accordo 2006 | 1 | 1 | 2 | 3 | 3 | 1 | 4 | য | |
| vs. personale per accordo 2008 | 21 | 12 | 33 | 35 | 29 | 13 | 42 | 45 | |
| vs. personale per accordo 2010 | 28 | 7 | 35 | 42 | 32 | 7 | રૂવે | 48 | |
| vs. personale per accordo 2012 | 22 | દ | 28 | 34 | 25 | 7 | 32 | 40 | |
| vs. personale per accordo 2013 | 2 | 1 | 3 | য | 3 | 1 | 4 | 5 | |
| vs. personale per accordo 2015 | 3 | 1 | 4 | 4 | 4 | 1 | 5 | 5 | |
| vs. personale per accordo 2018 | 1 | 1 | 1 | ||||||
| vs. INPS (ex IPOST) | 42 | 42 | 42 | 42 | 42 | 42 | |||
| vs. INPS | 4 | 10 | 14 | 15 | 5 | 10 | 15 | 16 | |
| vs. fondi pensione | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | |||
| Totale | 82 | 85 | 167 | 101 | 87 | 188 |
Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014, è ritenuto interamente esigibile. Per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, la Società agirà in giudizio.
La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentata nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.
Il dettaglio è il seguente:
| tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
| Denaro e valori in cassa | 2.967 | 2 799 | |
| Depositi bancari | 351 | 397 | |
| Totale | 3.318 | 3.196 |
Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sul libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (842 milioni di euro) e presso le Società di service (2.125 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 348 milioni di euro.
Il dettaglio è il seguente:
| tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
||
| Depositi presso il MEF | 1 306 | 379 | ||
| Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato | 810 | 1.648 | ||
| Denaro e valori in cassa | 11 | 12 | ||
| Totale | 2.127 | 2.039 | ||
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.318 | 391 |
Le disponibilità liquide sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", al 31 dicembre 2018, si riferiscono per circa 930 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela, assoggettate a vincolo di impiego e non ancora investite (nota – 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).
I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono un ammontare non disponibile di 72 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato nel corso dell'esercizio 2018 in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A7). Inoltre, i Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 18 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.
Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.
Al 31 dicembre 2018, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Società non possiede azioni proprie.
A partire dal 4 febbraio 2019, la Società ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie autorizzato con delibera dell'Assemblea degli azionisti del 29 maggio 2018. Al 19 marzo 2019, Poste Italiane ha acquistato 5.257.965 azioni proprie per un controvalore complessivo di 40 milioni di euro pari allo 0,4026% del capitale sociale (nota 4.2 – Altri eventi di rilievo).
Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2018, in data 20 giugno 2018 la Società ha distribuito dividendi per 549 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,42).
| tab. B2 - Riserve | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
fair value | Riserva Riservacash flow hedge |
Riserva Avanzo da Fusione |
Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 299 | 1.000 | 191 | (61) | 2 | 1.431 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 1.000 | 179 | (62) | 1.117 | |
| Modifiche derivanti dall'IFRS 9 | 1.373 | 1.373 | ||||
| Riclassifiche di strumenti finanziari | 1.907 | 1.907 | ||||
| Rettifiche | 14 | 14 | ||||
| Effetti fiscali | (548) | (548) | ||||
| Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivi degli effetti IFRS 9 | 299 | 1.000 | 1.564 | (61) | 2 | 2.804 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.000 | 1.552 | (62) | 2.490 | ||
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio | (1.897) | 191 | (1.706) | |||
| Effetto fiscale sulla variazione di fair value | 541 | (રહરા | 486 | |||
| Trasferimenti a Conto economico | (385) | 20 | (365) | |||
| Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico | 110 | (5) | 105 | |||
| Incremento/(Decremento) per perdite attese | (1) | (1) | ||||
| Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto | (1.632) | 151 | - | (1.481) | ||
| Apporto da fusione | 13 | 13 | ||||
| Apporto nuovi mezzi patrimonialiPatrimonio destinato BP | 210 | 210 | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 299 | 1.210 | (୧୫) | 90 | 15 | 1.546 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 1.210 | (71) | 88 | 1.227 |
Il dettaglio è il seguente:
Infine, con riferimento alla Riserva del Patrimonio BancoPosta, in data 27 settembre 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, Poste Italiane ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).
Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2018 di 584 milioni di euro.
| tab. B3 - Disponibilità e distribuibilità delle riserve | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | Possibilità di utilizzazione |
||
| Capitale sociale | 1.306 | ||
| Riserve | |||
| - riserva legale | 299 | ||
| riserva legale | 261 | B | |
| riserva legale | 38 | ABD | |
| - riserva per il Patrimonio BancoPosta | 1.210 | ||
| - riserva fair value | (୧୫) | ||
| - riserva cash flow hedge | 90 | ||
| - riserva avanzo da fusione | 15 | ABD | |
| Risultati portati a nuovo | 2.607 | ||
| risultati portati a nuovo | 08 | ||
| risultati portati a nuovo | 1.042 | C | |
| risultati portati a nuovo | 1.569 | A B D | |
| utili/(perdite) non realizzati su strumenti finanziari valutati al FVTPL al netto dell'effetto fiscale | 24 | BC | |
| utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale | (126) | ||
| Totale | 5.459 | ||
| di cui quota distribuibile | 1.622 | ||
| Descrizione | Saldo al 01.01.18 |
Accant.ti | Oneri finanziari |
Assorbim, a Conto economico |
Utilizzi | Saldo al 31.12.18 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo rischi operativi | 429 | 96 | (17) | (83) | 415 | |
| Fondo vertenze con terzi | 341 | રૂદ | - | (34) | (41) | 302 |
| Fondo vertenze con il personale (1) | 75 | 9 | (3) | (17) | 64 | |
| Fondo oneri del personale | 132 | 73 | (31) | (50) | 124 | |
| Fondo di incentivazione agli esodi | 440 | 444 | (440) | 444 | ||
| Fondo buoni postali prescritti | 15 | - | (15) | |||
| Fondo oneri fiscali | 3 | 3 | ||||
| Altri fondi per rischi e oneri | 103 | රි | (30) | 79 | ||
| Totale | 1.538 | 664 | - | (100) | (671) | 1.431 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 544 | 116 | (36) | (113) | 51 1 | |
| Analisi complessivafondi per rischi e oneri: | ||||||
| - quota non corrente | 668 | 608 | ||||
| - quota corrente | 870 | 823 | ||||
| 1.538 | 1.431 |
Nel dettaglio:
• Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società, rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, violazioni di natura amministrativa, probabili frodi e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale, l'adeguamento delle passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e l'aggiornamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese. A tale ultimo riguardo, nel corso dell'esercizio, è stato monitorato l'andamento nonché la prosecuzione dell'iter di liquidazione dei fondi immobiliari a suo tempo collocati dalla Società. Con particolare riferimento al fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017), in data 24 settembre 2018, a seguito delle delibere assunte dal CdA di Poste Italiane in data 19 febbraio e 28 giugno 2018, è stata avviata l'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel fondo, che si è in conclusa in data 7 dicembre 2018. Gli utilizzi di complessivi 93 milioni di euro si riferiscono per 52 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Europa Immobiliare I che ha aderito all'iniziativa sopra menzionata.
Con riferimento ai rischi inerenti servizi resi per conto di Istituti previdenziali, come riportato in nota A7, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state definite, rispettivamente, la posizione creditoria di natura commerciale della Società e definito l'ammontare che Poste ha riconosciuto ad INPS a fronte di talune pretese riguardanti il servizio di pagamento pensioni reso in base alle convenzioni operanti fino al 31 agosto 2009. Al 31 dicembre 2018, tutte le passività previste dall'accordo sono riflesse nel fondo rischi operativi.
• Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo
110 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione.
gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori, perdite sostenute da società controllate che la Società intende ripianare e frodi. L'accantonamento dell'esercizio di 6 milioni di euro si riferisce in prevalenza alla prima fattispecie. Gli utilizzi del fondo ammontano a complessivi 30 milioni di euro e si riferiscono principalmente al ripianamento delle perdite sostenute da società controllate (nota A4 – Partecipazioni).
La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 86 milioni di euro, dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 4 milioni di euro e da trasferimenti da alcune società del Gruppo per 1 milione di euro.
Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:
La movimentazione del TFR è la seguente:
| 31.12.2018 | 30.06.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1.25% | 1.30% | 1.25% |
| Tasso di inflazione | 1.50% | 1.50% | 1.50% |
| Tasso annuo incrementoTFR | 2,625% | 2,625% | 2,625% |
| 01. 7. 2010 | |
|---|---|
| Mortalità | RG48 differenziata per sesso |
| Tasso di Inabilità | INPS 1998 differenziata per sesso |
| Tasso di Turnover del personale | Tavola specificacon tassi differenziati per anzianità di servizio. All'anzianitàdi servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso annuo dello 0.14% |
| Tasso di anticipazione | 1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni |
| Pensionamento | In accordo alle regole INPS |
Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:
| tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali | (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||
| Variazione ipotesi demografiche | ||||
| Variazione ipotesi finanziarie | ||||
| Altre variazioni legate all'esperienza | (16) | (5) | ||
| Totale | (16) | 2 |
Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:
| tab. B5.4 - Analisi di sensitività | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| TFR al 31.12.2018 | TFR al 31.12.2017 | ||||
| Tasso di inflazione +0,25% | 1.171 | 1.263 | |||
| Tasso di inflazione -0,25% | 1.145 | 1 226 | |||
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 1.137 | 1.215 | |||
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 1.179 | 1.275 | |||
| Tasso di turnover +0,25% | 1.157 | 1.243 | |||
| Tasso di turnover -0,25% | 1.159 | 1.245 | |||
| tab. B5.5 - Altre informazioni | |||||
| 31.12.2018 | |||||
| Service Cost previsto | |||||
| Duration media del Piano a benefici definiti | 7,41 |
| tab. B6 - Passività finanziarie BancoPosta | (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Passivitā non correnti |
Passivitā correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passivitā correnti |
Totale | |
| Debiti per conti correnti postali | 51.139 | 51.139 | 47.252 | 47.252 | |||
| Finanziamenti | 5.604 | 2.869 | 8 473 | 2 400 | 2 442 | 4.842 | |
| Debiti vs. istituzioni finanziarie | 5.604 | 2.869 | 8.473 | 2.400 | 2.442 | 4.842 | |
| MEF conto Tesoreria dello Stato | 3.649 | 3.649 | 3.483 | 3.483 | |||
| Strumenti finanziari derivatio | 1.772 | 57 | 1.829 | 1.610 | 28 | 1.638 | |
| Cash flow hedging | 49 | ਦਿੱਤਾ। ਦਿੱਲੀ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱ | 107 | 86 | 17 | 113 | |
| Fair value hedging | 1.723 | (1) | 1.722 | 1.514 | 11 | 1.525 | |
| Altre passività finanziarie | 1.669 | 1.669 | 4.638 | 4.638 | |||
| Totale | 7.376 | 59.383 | 66.759 | 4.010 | 57.843 | 61.853 |
Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2018 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2019. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 4.903 milioni di euro, di cui 4.271 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA e 526 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.
Al 31 dicembre 2018, sono in essere debiti per 8.473 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari e Controparte Centrale per un nominale complessivo di 8.166 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.684 milioni a Long Term RePo e per 1.789 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.
Il fair value111 dei debiti in commento al 31 dicembre 2018 ammonta a 8.488 milioni di euro.
| tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato | (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Passivita non correnti |
Passivita correnti |
Totale | Passivitā non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni | 3 546 | 3.546 | 3.375 | 3.375 | |||
| Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale | (89) | (89) | (84) | (84) | |||
| Debiti per responsabilitàconnesse a rapine | 157 | 157 | 1 | 157 | 157 | ||
| Debiti per rischi operativi | રૂટ | રૂક | 35 | રૂટ | |||
| Totale | 3.649 | 3.649 | 3,483 | 3.483 |
Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:
| tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | ||
| Anticipazioninette | 3.546 | 3.546 | 3.375 | 3.375 | ||||
| Conti correnti postali del MEF e altri debiti | 670 | 670 | 671 | 671 | ||||
| MEF - Gestione pensioni di Stato | (670) | (670) | (671) | (671) | ||||
| Totale | 1 | 3.546 | 3.546 | I | 3.375 | 3.375 |
Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 89 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2018, il saldo è rappresentato da un debito di 29 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 118 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.
I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 157 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.
111 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.
I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.
Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2018, sono commentate nella nota A5.
| tab. B6.2 - Altre passività finanziarie | (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| per gestione carte prepagate | 2.853 | 2.853 | |||||
| per trasferimentofondi naz. e intern.li | 688 | 689 | 734 | 734 | |||
| per assegni da accreditare sui libretti di risparmio | 1 | 243 | 243 | 243 | 243 | ||
| per importi da accreditare alla clientela | 235 | 235 | 118 | 118 | |||
| per assegnividimati | 163 | 163 | 188 | 188 | |||
| per altri importi da riconoscere a terzi | 145 | 145 | 67 | 67 | |||
| per depositi in garanzia | 70 | 70 | 100 | 100 | |||
| per RAV, F23, F24 e bolli auto (*) | 19 | 19 | 145 | 145 | |||
| per altre partite in corso di lavorazione | 105 | 105 | 190 | 190 | |||
| Totale | 1 | 1.669 | 1 669 | 4.638 | 4,638 |
(*) A seguito del conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento nella società PostePay SpA, il saldo al 31 dicembre 2018 si riferisce esclusivamente alle passività per RAV.
La diminuzione della voce in commento rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuta principalmente al conferimento nella società PostePay SpA, avvenuto in data 1° ottobre 2018, del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).
I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono per 56 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e per 14 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex). I debiti per altre partite in corso di lavorazione si riferiscono per 21 milioni di euro a somme accreditate alla società controllata PostePay SpA prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2019.
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Finanziamenti | 50 | 200 | 250 | 250 | 863 | 1.213 |
| Obbligazioni | 50 | 50 | 50 | 763 | 813 | |
| Debiti verso istituzioni finanziarie | 200 | 200 | 200 | 200 | 400 | |
| Strumenti finanziari derivatio | 26 | 5 | 31 | 35 | 4 | રેત્વે |
| Fair value hedging | 22 | র্ব | 26 | 30 | ব | 34 |
| Cash flow hedging | 4 | 1 | 5 | 5 | 5 | |
| Passività finanziarie vs imprese controllate | 112 | 112 1 | 46 | 46 | ||
| Altre passività finanziarie | 1 | 1 | 2 | 1 | 56 | 57 |
| Totale | 77 | 318 | 395 | 286 | 1.069 | 1.355 |
Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la Società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge112 .
La voce obbligazioni si riferisce a un prestito iscritto al costo ammortizzato di 50 milioni di euro, emesso nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. Il prestito è stato collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Il fair value113 di tale passività al 31 dicembre 2018 è di 50 milioni di euro.
Nel mese di giugno 2018, è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.
112 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.
113 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.
| tab. B7.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Fin.to BEI TF scad. 11/04/2018 | 200 | 200 | ||||
| Fin.to BEI TF scad. 23/03/2019 | 200 | 200 | 200 | 200 | ||
| Totale | 1 | 200 | 200 | 200 | 200 | 400 |
TF: Finanziamento a tasso fisso
Il fair value114 del finanziamento BEI è di 200 milioni di euro.
Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un finanziamento BEI di 200 milioni di euro a suo tempo concesso alla Società.
Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella B7 approssima il relativo fair value.
Al 31 dicembre 2018 sono disponibili i seguenti affidamenti:
Al 31 dicembre 2018, le linee di credito committed e uncommited non sono state utilizzate. Le linee di credito per il rilascio di garanzie personali sono state utilizzate per 182 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 59 milioni di euro, nell'interesse di società del Gruppo. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.
Le linee di credito a revoca uncommitted e gli affidamenti per scoperto di conto corrente risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.
Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 535 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2018.
Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.
Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2018, sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.
114 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.
Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:
| tab. B7.2 - Passività finanziarie verso imprese controllate | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
| Controllate dirette | |||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 15 | 20 | |
| EGI SpA | 1 | ||
| Poste Vita SpA | 79 | 1 | |
| PostePay SpA | 18 | 24 | |
| Totale | 112 | 46 |
Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.
| tab. B7.3 - Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento |
Flussi non monetari |
Saldo al 31.12.18 |
||
| Finanziamenti | 1.213 | (950) | (13) | 250 | ||
| Obbligazioni | 813 | (750) | (13) | 50 | ||
| Debiti verso istituzioni finanziarie | 400 | (200) | - | 200 | ||
| Passività finanziarie vs imprese controllate | 46 | 66 | 112 | |||
| Altre passività finanziarie | 57 | (55) | 2 | |||
| Totale | 1.316 | (939) | (13) | 364 |
B8 - DEBITI COMMERCIALI (1.488 milioni di euro)
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| Descrizione Debiti verso fornitori |
Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
|---|---|---|---|
| 878 | 727 | ||
| Debiti verso imprese controllate collegate e a controllo congiunto | 281 | 230 | |
| Passività derivanti da contratti | 329 | 254 | |
| Totale | 1.488 | 1.211 | |
| di cui PatrimonioBancoPosta | 159 | 63 |
| (*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di postali e telegrafici ricevuti. |
servizi | ||
|---|---|---|---|
| tab. B8.2 - Debiti verso imprese controllate e a controllo congjunto | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Denominazione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
| Controllate dirette | |||
| BancoPostaFondi SpA SGR | T | ||
| CLP ScpA | 80 | 84 | |
| Consorzio PosteMotori | |||
| Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA | 14 | 9 | |
| EGI SpA | 15 | 16 | |
| PatentiViaPosteScpA | T | 1 | |
| PosteTutela SpA | 47 | ||
| Poste Vita SpA | 1 | ||
| Postel SpA | 33 | 15 | |
| PostePay SpA | 83 | 5 | |
| SDA Express Courier SpA | 46 | 41 | |
| Controllate indirette | |||
| Poste Assicura SpA | 7 | ||
| Controllo congiunto | |||
| Gruppo FSIA | 5 | 12 | |
| Totale | 281 | 230 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 108 | 25 |
| lab. Do.o - Passività cellvali! dell'idi ill da contrallo | (minoniul suro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Riclassifiche IFRS15 |
Saldo al 01.01.18 |
Incrementi / (Decrementi) |
Variazione per rettifica di ricavo nel periodo |
Saldo al 31.12.18 |
| Anticipida clienti | 245 | 245 | 51 | 296 | ||
| Passività per commissionida retrocedere | 26 | 26 | ||||
| Passività per sconti su volumi | ರಿ | - | 9 | (8) | ব | ব |
| Risconti passivi di natura commerciale | - | 27 | 27 | (27) | 3 | 3 |
| Totale | 254 | 27 | 281 | 15 | 33 | 329 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | ರಿ | 27 | રૂદ | (36) | 33 | 33 |
Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:
| tab. B8.3.1 - Anticipi da clienti | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo a 31.12.17 |
| Anticipida corrispondentiesteri | 149 | 107 |
| Anticipida controllante | 55 | |
| Anticipidal Dipartimentoper l'informazionee l'Editoria della PCM [tab.A7.1] | 72 | |
| Affrancatura meccanica | 36 | 47 |
| Spedizioni senza affrancatura | 16 | 13 |
| Spedizioni in abbonamento postale | 7 | 7 |
| Altri servizi | 16 | 16 |
| Totale | 296 | 245 |
| di cui Patrimonio BancoPosta |
Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.
| tab. B9 - Altre passività | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passivita correnti |
Totale | Passivita non correnti |
Passivita correnti |
Totale |
| Debiti verso il personale | 11 | 962 | 973 | র্য | 914 | 918 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 33 | 441 | 474 | 35 | 469 | 504 |
| Altri debiti tributari | 1.198 | 131 | 1.329 | 1.040 | 116 | 1.156 |
| Altri debiti verso imprese controllate | 6 | 204 | 210 | 30 | 37 | |
| Debiti diversi | 85 | 29 | 114 | 85 | 34 | 119 |
| Ratei e risconti passivi | 10 | য | 14 | 11 | 30 | 41 |
| Totale | 1.343 | 1.771 | 3.114 | 1.182 | 1.593 | 2.775 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.274 | રેવે | 1.313 | 1.115 | 65 | 1.180 |
Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2018. Il loro dettaglio è il seguente:
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Passività non correnti |
Passivitā correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passivitā correnti |
Totale | |
| per 14ª mensilità | 224 | 224 | 222 | 222 | |||
| per incentivi | 11 | 625 | 636 | য | 447 | 451 | |
| per permessie ferie maturate e non godute | 55 | 55 | 54 | 54 | |||
| per altre partite del personale | રેક | 58 | 191 | 191 | |||
| Totale | 11 | ಕಿಲ್ಲೆ ಕಿಲ್ಲೆ ಕಿಲ್ಲೆ ಕಿರಿಸಿದ | 973 | ব | 914 | 918 | |
| di cui PatrimonioBancoPosta | 11 | 12 | 14 | 14 |
Al 31 dicembre 2018, talune componenti delle passività che al 31 dicembre 2017 erano comprese nel fondo di incentivazione agli esodi, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti per incentivi.
Il decremento della voce Altre partite del personale è dovuto al pagamento di quanto previsto una-tantum a favore dei dipendenti a seguito del rinnovo del CCNL.
| tab. B9.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |||
| Debiti verso INPS | 1 | 338 | 338 | 1 | 375 | 376 | |||
| Debiti verso fondi pensione | ૪૨ | 85 | 80 | 80 | |||||
| Debiti verso fondi sanitari | 5 | 5 | |||||||
| Debiti verso INAIL | 32 | 3 | રૂડિ | 34 | 3 | 37 | |||
| Debiti verso altri Istituti | 10 | 10 | 11 | 11 | |||||
| Totale | 33 | 441 | 474 | 35 | 469 | 504 | |||
| di cui Patrimonio BancoPosta | 3 | 3 |
| tab. B9.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo | 102 | 102 | ರಿಗ | ರಿಗ | ||
| Ritenute su c/c postali | 3 | 3 | 1 | |||
| Debito per imposta di bollo | 1.198 | 11 | 1.209 | 1.040 | 1.040 | |
| Debiti tributari diversi | 15 | 15 | 21 | 21 | ||
| Totale | 1.198 | 131 | 1.329 | 1.040 | 116 | 1.156 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.198 | 19 | 1.217 | 1.040 | 9 | 1.049 |
In particolare:
• Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalla Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2019.
• Il Debito per imposta di bollo, accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale al lordo del conguaglio effettuato nell'esercizio 2019 ai sensi della nota 3bis all'art. 13 della Tariffa prevista dal DPR 642/1972. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2018 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A8 – Altri crediti e attività.
| Altri debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto | ||||
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Passività non correnti |
Saldo al 31.12.18 Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Controllate dirette | ||||||
| Poste Vita SpA | 114 | 114 | 15 | 15 | ||
| PostePay SpA | 73 | 73 | ||||
| SDA Express Courier SpA | රි | 12 | 18 | 5 | 10 | 15 |
| BancoPostaFondi SpA SGR | 2 | 2 | ||||
| Postel SpA | 1 | 1 | 1 | 3 | 4 | |
| Mistral Air Srl | 1 | T | 1 | 1 | 2 | |
| Risparmio Holding SpA | 1 | 1 | 1 | |||
| Totale | 6 | 204 | 210 | 7 | 30 | 37 |
| di cui Patrimonio BancoPosta |
Sono costituiti in prevalenza dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalle controllate Poste Vita SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR e Postel SpA alla Controllante, nonché il beneficio connesso alle perdite fiscali apportate nel corso dell'esercizio 2018 da Mistral Air Srl, SDA Express Courier SpA e Risparmio Holding SpA.
Il debito verso la controllata PostePay SpA, si riferisce per 72 milioni di euro alla differenza tra i valori contabili delle attività e passività del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento conferito alla stessa in data 1° ottobre 2018, che sarà regolato da Poste Italiane SpA nei primi mesi dell'esercizio 2019 (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).
Il saldo dei Debiti diversi è così composto:
| tab. B9.5 - Debiti diversi | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti diversi della gestione BancoPosta | 75 | ଦି | 81 | 75 | 8 | 83 |
| Depositi cauzionali | 10 | 10 | 10 | 10 | ||
| Altri debiti | 1 | 23 | 23 | 1 | 26 | 26 |
| Totale | 85 | ਨਰੇ | 114 | 85 | 34 | 119 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 75 | 6 | 81 | 75 | 8 | 83 |
Nel dettaglio:
• I debiti diversi della gestione BancoPosta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
• I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).
| tab. B9.6 - Ratei e risconti passivi | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Ratei passivi | 2 | 2 | 2 | 2 | ||
| Risconti passivi | 10 | N | 12 | 11 | 28 | રેત્વે |
| Totale | 10 | ব | 14 | 11 | 30 | 41 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 27 | 27 |
La voce Risconti passivi, che accoglie la sospensione di componenti positive di reddito rilevate sulla base di principi contabili diversi dall'IFRS15, è composta:
I Risconti passivi relativi al Patrimonio Bancoposta, riferiti ai canoni su carte di pagamento riscossi anticipatamente, che al 31 dicembre 2017 erano pari a 27 milioni di euro, per effetto dell'applicazione dell'IFRS15, a partire dal 1° gennaio 2019 sono esposti nella voce passività derivanti da contratto.
| tab. C1 - Ricavi e proventi | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Ricavi per Servizi Postali | 2.892 | 2.879 | |
| di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 2.892 | ||
| rilevati in un determinato momento | 562 | ||
| rilevati nel corso del tempo | 2.330 | ||
| Ricavi per Servizi BancoPosta | 5.419 | 5.106 | |
| di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 3.863 | ||
| rilevati in un determinato momento | 505 | ||
| rilevati nel corso del tempo | 3.358 | ||
| Altri ricavi della vendita di beni e servizi | 108 | 75 | |
| di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti | 108 | ||
| rilevati in un determinato momento | 28 | ||
| rilevati nel corso del tempo | 80 | ||
| Totale | 8.419 | 8.060 |
I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:
| tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali | (millonıdı eur | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Spedizioni senza la materiale affrancatura | 1.042 | 1.05 |
| Francatura meccanicapresso terzi e presso UP | 676 | 73 |
| Corrispondenza e pacchi - estero | 238 | 17 |
| Servizi integrati | 145 | 1 ਦ |
| Carte valori | 129 | 15 |
| Spedizioni in abbonamento postale | વેરે | |
| Telegrammi | 38 | |
| Altri servizi postali | 208 | 17 |
| Totale ricavi da mercato | 2.569 | 2.57 |
| Compensi per Servizio Universale | 262 | 26 |
| Integrazioni tariffarie all'Editoria | 61 | 1 |
| Totale ricavi | 2.892 | 2.87 |
I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.
La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria115 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso è stato pressoché interamente stanziato nel Bilancio dello Stato 2018, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
115 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.
| tab. C1.2 - Ricavi per Servizi BancoPosta | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale | 1.827 | 1.566 | |
| Proventi degli impieghidella raccolta su conti correnti postali | 1.556 | 1.475 | |
| Ricavi dei servizi di c/c | 497 | 497 | |
| Intermediazione assicurativa | 407 | 468 | |
| Commissionisu bollettini di c/c postale | 417 | 434 | |
| Collocamentoprodotti di finanziamento | 262 | 214 | |
| Commissionisu emissionee utilizzo carte prepagate | 173 | 194 | |
| Proventi dei servizi delegati | 101 | 104 | |
| Collocamentofondi di investimento | 51 | 41 | |
| Collocamentoprodotti e servizi di pagamento | 47 | ||
| Servizi di trasferimentofondi | 29 | 37 | |
| Deposito Titoli | 4 | 5 | |
| Commissionida collocamentoe negoziazione titoli | 4 | ঘ | |
| Altri prodotti e servizi | ನಿರ | 67 | |
| Totale | 5.419 | 5.106 |
In particolare:
I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5 – Attività finanziarie BancoPosta.
I proventi degli impieghi presso il MEF si riferiscono agli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.
• I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (211 milioni di euro), le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (112 milioni di euro), le commissioni su carte di debito annuali (24 milioni di euro) e quelle relative alle transazioni (45 milioni di euro).
Tra le principali voci di ricavo si rilevano: proventi rilevati nei confronti della controllata PostePay SpA per l'erogazione di servizi inerenti la monetica (31 milioni di euro), proventi della raccolta delle richieste di permessi di soggiorno (23 milioni di euro) e proventi dei servizi di call center (7 milioni di euro).
| tab. C2 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Proventi da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico | ರಿ | ||
| Utili da valutazione | 9 | ||
| Dividendi da altre partecipazioni | 1 | ||
| Proventi da strumenti finanziari al FVOCI | 400 | 638 | |
| Utili realizzati | 400 | 638 | |
| Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato | 4 | ||
| Utili realizzati | 4 | ||
| Proventi da strumentifinanziari di fair value hedge | 2 | ||
| Utili da valutazione | 2 | ||
| Utili su cambi | 4 | 5 | |
| Utili realizzati | 4 | ട് | |
| Proventi diversi | 1 | ||
| Totale | 418 | 646 |
| tab. C3 - Altri ricavi e proventi | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Dividendi da società controllate | 262 | 508 | |
| Plusvalenze da alienazione | 117 | 17 | |
| Canoni di locazione | 14 | 14 | |
| Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi | 12 | 13 | |
| Contributi pubblici | 10 | ട് | |
| Rimborso spese personale c/o terzi | ರಿ | ട | |
| Altri ricavi e proventi diversi | 31 | 18 | |
| Totale | 452 | 584 |
| tab. C3.1 - Dividendi da società controllate | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Denominazione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Poste Vita SpA | 238 | 470 |
| BancoPostaFondi SpA SGR | 15 | 21 |
| PostePay SpA | ರಿ | 17 |
| Totale | 262 | 508 |
| tab. C3.2 - Plusvalenze da alienazione | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Plusvalenze da alienazione di partecipazioni | 116 | 14 |
| Plusvalenze da alienazione di investimenti immobiliari | 2 | |
| Plusvalenze da alienazione di immobilie terreni strumentali | ||
| Totale | 117 | 17 |
A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2018 la voce in esame è esposta per 115 milioni di euro, al netto di minusvalenze per 2 milione di euro. Per l'esercizio 2017, la voce al netto di minusvalenze per 1 milioni di euro è esposta per 16 milioni di euro.
Le plusvalenze da alienazione di partecipazioni hanno natura non ricorrente e si riferiscono alla cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima SGR (nota 4.1).
| tab. C4 - Costi per beni e servizi | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Costi per servizi | 1.361 | 1.288 |
| Godimento beni di terzi | 270 | 282 |
| Materie prime, sussidiarie, di consumoe merci | ੋਕ | વેદ |
| Totale | 1.725 | 1.666 |
| tab. C4.1 - Costi per servizi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica | 243 | 229 |
| Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne | 208 | 135 |
| Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica | 194 | 192 |
| Spese per servizi del personale | 133 | 133 |
| Utenze energetiche e idriche | 108 | 113 |
| Servizio movimento fondi | 91 | 88 |
| Commissionie oneri di gestione carte di credito/debito | 74 | 84 |
| Pulizia, smaltimentoe vigilanza | 68 | 65 |
| Scambio corrispondenza, telegrafia e telex | 58 | ર્દ્રવ |
| Pubblicitàe propaganda | 57 | 62 |
| Servizi di stampa e imbustamento | 46 | 43 |
| Servizi di telecomunicazionee trasmissionedati | 43 | રૂડે |
| Consulenze varie e assistenze legali | 21 | 19 |
| Premi di assicurazione | ರಿ | ತ |
| Provvigioni ai rivenditori e diverse | 6 | 7 |
| Oneri per custodia e gestione titoli | 2 | 2 |
| Totale | 1.361 | 1.288 |
| Descrizione | Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||
| Affitto immobili | 155 | 159 | |
| Canoni di locazione | 148 | 151 | |
| Spese accessorie | 7 | 8 | |
| Veicoli in full rent | 57 | 67 | |
| Noleggi apparecchiaturee licenze software | ર્ડવ | 52 | |
| Altri costi per godimentodi beni di terzi | য | ব | |
| Totale | 270 | 282 |
Gli oneri sostenuti per affitto di immobili strumentali si riferiscono a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza" in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. Inoltre Poste Italiane SpA, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.
| tab. C5 - Oneri dell'operatività finanziaria | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Interessi passivi | 19 | 19 |
| su operazioni di pronti contro termine | 6 | 11 |
| a favore della clientela | 10 | 5 |
| verso Controllante | 3 | র্য |
| Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) | (1) | |
| Oneri da strumenti finanziari al FVOCl | 22 | 15 |
| Perdite da realizzo | 22 | 15 |
| Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato | 3 | |
| Perdite da realizzo | 3 | |
| Oneri da strumentifinanziari di fair value hedge | 2 | |
| Perdite da valutazione | 2 | |
| Perdite su cambi | 2 | |
| Perdite da valutazione | 1 | |
| Perdite da realizzo | 1 | |
| Altri oneri | 4 | 4 |
| Totale | 50 | 40 |
Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:
| Descrizione | Note | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 3.976 | 4.050 | |
| Oneri sociali | 1.137 | 1.150 | |
| TFR: costo relativo alla previdenza complementaree INPS | 248 | 248 | |
| Contratti di somministrazione/aprogetto | 8 | 2 | |
| Compensie spese Amministratori | 2 | 2 | |
| Pagamentibasati su azioni | 4 | 3 | |
| Incentivi all'esodo | 173 | 51 | |
| Accantonamentinetti per vertenze con il personale | (tab. B41 | 2 | (25) |
| Accantonamentoal fondo di incentivazione agli esodi | (tab. B41 | 444 | 440 |
| Recuperi del personale per vertenze | (5) | (6) | |
| Altri costi (recuperi di costo) del personale | (42) | (38) | |
| Totale | 5.947 | 5.877 |
Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.
I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.
Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:
| Numero medio | Numero puntuale | |||
|---|---|---|---|---|
| Organico stabile | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | 31.12.18 | 31.12.17 |
| Dirigenti | 573 | ન્ડવેન | 549 | 583 |
| Quadri - A1 | 6.389 | 6.476 | 6.184 | 6 344 |
| Quadri - A2 | 8 130 | 8.203 | 7.879 | 8.073 |
| Livelli B. C. D | 107 149 | 111.695 | 103.820 | 108.409 |
| Livelli E. F | 580 | 734 | 891 | 622 |
| Tot. unità tempo indeterminato (*) | 122.821 | 127.702 | 119.323 | 124.031 |
Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 130.867 (nell'esercizio 2017: 134.190).
| tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Ammortamentilmmobili, impiantie macchinari | 297 | 307 | |
| Fabbricati strumentali | 111 | 110 | |
| Impianti e macchinari | 68 | 72 | |
| Attrezzature ind.li e comm.li | 9 | 9 | |
| Migliorie beni di terzi | 32 | 30 | |
| Altri beni | 77 | 86 | |
| Svalutazioni/assorbimentosvalut.ni/ rettifiche Immobili, impiantie macchinari1 | (6) | (10) | |
| Ammortamentilnvestimenti immobiliari | 4 | प | |
| Ammortamentie svalutazioni di Attività immateriali | 179 | 180 | |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 179 | 180 | |
| Totale | 474 | 481 |
(1) Si veda al riguardo la nota A1.
| tab. C8 - Altri costi e oneri | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Manifestazione di rischi operativi | 46 | 60 | |
| Rapine subite | 5 | 5 | |
| Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi | 1 | 1 | |
| Altre perdite operative del BancoPosta | 40 | 54 | |
| Accantonamentinetti ai (assorbimentinetti dai) fondi rischi e oneri | 72 | 259 | |
| per vertenze con terzi | [tab. B4] | 2 | 50 |
| per rischi operativi | [tab. B4] | 79 | 170 |
| per buoni postali prescritti | (tab. B41 | (15) | |
| per altri rischi e oneri | [tab. B4] | ర్ | 39 |
| Minusvalenze | 2 | 1 | |
| Altre imposte e tasse | 64 | 62 | |
| IMU | 25 | 26 | |
| TARSU/TARI/TARES/TASI | 21 | 22 | |
| Altre | 18 | 14 | |
| Svalutazione partecipazioni | [tab. A4.1] | 04 | 21 |
| Altri costi correnti | 28 | 26 | |
| Totale | 306 | 429 |
Le svalutazioni di partecipazioni in imprese controllate sono commentate nella nota A4.
| tab. C9 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Svalutazioni nette crediti commercialie altre attività | 21 | 30 |
| Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso clienti | 8 | 22 |
| Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso Controllante | (1) | |
| Svalutazione/(riprese di valore) crediti diversi | 14 | 8 |
| Svalutazioni nette strumenti di debito e crediti dell'operatività finanziaria | 1 | |
| Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCl | (1) | |
| Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato | 2 | |
| Totale | 22 | 30 |
| tab C10.1 - Proventi finanziari | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Proventi da società controllate e collegate | 29 | 14 | |
| Interessi su finanziamenti | 6 | ട | |
| Interessi attivi su c/c di corrispondenza | 1 | 1 | |
| Dividendi da società collegate® | 17 | 8 | |
| Altri proventi finanziari | 5 | - | |
| Proventi da strumenti finanziari al FVOCI | 5 | റ്റ | |
| Interessi su titoli a reddito fisso | 16 | 16 | |
| Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging | (11) | (11) | |
| Utili realizzati | 4 | ||
| Altri proventi finanziari | ರಿ | ರಿ | |
| Proventi finanziari su crediti attualizzati (2) | 5 | 6 | |
| Interessi di mora | 13 | 14 | |
| Svalutazione crediti per interessi di mora | (13) | (14) | |
| Interessi su Crediti rimborso IRAP | 3 | ||
| Altri proventi | 1 | ||
| Utili su cambio | র্য | 11 | |
| Totale | 44 | 43 |
(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 23 milioni di euro (24 milioni di euro nell'esercizio 2017).
(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD 2006, 2008, 2010, 2012, 2013 e 2015.
| Descrizione | Note | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
|---|---|---|---|---|
| Oneri sulle passività finanziarie | 15 | 29 | ||
| su prestiti obbligazionari | 13 | 27 | ||
| su debiti verso istituzioni finanziarie | 1 | 1 | ||
| da strumenti finanziari derivati | 1 | 1 | ||
| Componente finanziaria dell'accantonamentoa TFR | (tab. B51 | 19 | 20 | |
| Componente finanziaria degli accantonamentia fondi rischi | (tab. B41 | 1 | ||
| Interessi passivi sulla liquidità propria | (tab. C51 | 1 | ||
| Svalutazione partecipazioniin società collegate | 27 | |||
| Altri oneri finanziari | 5 | 5 | ||
| Perdite su cambi» | 4 | 12 | ||
| Totale | 70 | 68 |
(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 66 milioni di euro (56 milioni di euro nell'esercizio 2017).
Il dettaglio delle rettifiche di valore sulle attività finanziarie iscritte nella nota A6 è il seguente:
| tab. C11 - Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | (millioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Svalutazioni nette su crediti finanziari | 20 | 82 |
| Svalutazione/(riprese di valore) crediti finanziari | 20 | 82 |
| Totale | 20 | 82 |
| tab. C12 - Imposte sul reddito (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | ||||
| IRES | IRAP | Totale | IRES | IRAP | Totale | |
| Imposte correnti | 119 | 35 | 154 | 56 | 26 | 82 |
| Imposte differite attive | (7) | 2 | (5) | (24) | (4) | (28) |
| Imposte differite passive | (1) | (1) | 2 | 2 | ||
| Totale | 111 | 37 | 148 | 34 | 22 | રેદ |
Il tax rate dell'esercizio 2018 è del 20,3% ed è così composto:
| (milioni di euro) tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |||
| IRES | Incidenza % | IRES | Incidenza % | ||
| Utile ante imposte | 732 | 673 | |||
| Imposta teorica | 176 | 24,0% | 162 | 24,0% | |
| Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'impostaordinaria | |||||
| Rettifiche di valore su partecipazioni | 29 | 3,97% | 5 | 0,78% | |
| Dividendi da partecipazioni | (64) | -8,68% | (117) | -17,48% | |
| Utili realizzati su partecipazioni | (27) | -3,62% | (3) | -0,47% | |
| Utili realizzati su altre partecipazioni | (21) | -3,09% | |||
| Sopravvenienze passive indeducibili | 3 | 0,41% | 5 | 0,70% | |
| lmposte indeducibili | 5 | 0,67% | 5 | 0,76% | |
| Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti | 3 | 0,37% | 20 | 2,97% | |
| lmposte esercizi precedentı | (7) | -0,95% | (19) | -2,78% | |
| Altre | (7) | -0,93% | (3) | -0,42% | |
| Imposta effettiva | 111 | 15,24% | 34 | 4,98% |
| tab. C12.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP | ||
|---|---|---|
| Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | IRAP | Incidenza % | IRAP | Incidenza % | |
| Utile ante imposte | 732 | 673 | |||
| Imposta teorica | 33 | 4,49% | 31 | 4,57% | |
| Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'impostaordinaria | |||||
| Costo del personale indeducibile | 12 | 1,69% | 12 | 1,70% | |
| Dividendi da partecipazioni | (13) | -1,71% | (24) | -3,51% | |
| Utili realizzati su partecipazioni | (5) | -0,71% | (1) | -0,09% | |
| Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut ne crediti | 2 | 0,29% | 5 | 0,80% | |
| Soprawenienze passive indeducibili | 1 | 0,08% | 1 | 0,13% | |
| Oneri e proventi finanziari | 1 | 0,05% | 1 | 0,14% | |
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | ರಿ | 0,87% | 5 | 0,71% | |
| Imposte indeducibili | 1 | 0,16% | 1 | 0,18% | |
| Credito istanza di rimborso IRAP | (8) | -1,28% | |||
| Imposte esercizi precedenti | (3) | -0,35% | (1) | -0,09% | |
| Altre | 2 | 0,21% | 1 | 0,08% | |
| Imposta effettiva | 37 | 5,06% | 22 | 3,33% |
| tab. C12.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte correnti 2018 | |||||
| Descrizione | IRES | IRAP | |||
| Crediti/ | Crediti/ | Totale | |||
| (Debiti) | (Debiti) | ||||
| Saldo al 1° gennaio | 68 | 4 | 72 | ||
| Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 | 5 | 5 | |||
| Pagamenti | 234 | 35 | 269 | ||
| per acconti dell'esercizio corrente | 202 | 32 | 234 | ||
| per saldo esercizio precedente | 3 | 3 | |||
| per imposta sostitutiva | 32 | 32 | |||
| Incasso credito istanza di rimborso IRES | |||||
| Credito istanza di rimborso IRAP | |||||
| Accantonamentia Conto Economico | (119) | (35) | (154) | ||
| Accantonamentia PatrimonioNetto | 2 | (1) | 1 | ||
| Consolidato fiscale | (110) | (110) | |||
| Saldo al 31 dicembre | 80 | 3 | 83 | ||
| di cui: | |||||
| Crediti per imposte correnti | 80 | ರಿ | 89 | ||
| Debiti per imposte correnti | (6) | (6) |
In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.
I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2018 riguardano:
Al 31 dicembre 2018, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:
| tab. C12.4 - Imposte differite | (milionidi euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.18 |
Saldo al 31.12.17 |
|
| Imposte differite attive | 863 | 762 | |
| Imposte differite passive | (376) | (315) | |
| Totale | 487 | 447 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | |||
| Imposte differite attive | 507 | 406 | |
| Imposte differite passive | (372) | (308) |
L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario). Per tale ultima imposta l'aliquota media ponderata è del 4,49%. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:
| Descrizione | Note | Esercizio 2018 |
|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio | 447 | |
| Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 Proventi/(Oneri) netti imputatia Conto Economico |
(541) ട |
|
| Proventi/(Oneri) netti imputatia PatrimonioNetto Operazioni straordinarie® |
[tab. C12.8] | 586 (5) |
| Saldo al 31 dicembre | 487 |
(*) La voce Operazioni straordinarie si riferisce principalmente al saldo delle imposte differite attive trasferite alla società PostePay SpA a seguito del conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento, avvenuto in data 1° ottobre 2018.
I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:
| tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Invest.ti Immob.ri |
Attività e passività finanziarie |
Fondi a copertura perdite attese |
Fondi per rischi e oneri |
Attualiz- Fondo TFR |
Passività zazione derivanti da contratto |
Altre | Totale |
| Saldo al 1º gennaio 2017 | 16 | 206 | 75 | 308 | 25 | 42 | 672 | |
| Proventi/(Oneri) imputati a CE | 3 | 22 | ਤੇ | 28 | ||||
| Proventi/(Oneri) imputatia PN | 60 | 1 | (1) | રુવ | ||||
| Apporto da fusione | 3 | 3 | ||||||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 16 | 266 | 81 | 330 | 24 | 45 | 762 | |
| Effetti deravanti dall'applicazionedell'IFRS 9 | (156) | 2 | (154) | |||||
| Proventi/(Oneri) imputati a CE | 1 | 6 | (17) | 10 | 5 | 5 | ||
| Proventi/(Oneri) imputatia PN | 260 | (5) | - | 255 | ||||
| Operazioni straordinarie | (5) | (5) | ||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 17 | 370 | 89 | 313 | 19 | 10 | 45 | 863 |
| tab. C12.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività e passività finanziarie |
Attività materiali |
Plusval.ze rateizzate |
Attualiz- zazione Fondo TFR |
Altre | Totale |
| Saldo al 1º gennaio 2017 | 535 | 1 | 1 | 536 | ||
| Oneri/(Proventi) imputati a CE Oneri/(Proventi) imputatia PN |
(223) | 2 | 2 (223) |
|||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 312 | 1 | 2 | 315 | ||
| Effetti deravanti dall'applicazionedell'IFRS 9 | 392 | 서 | 393 | |||
| Oneri/(Proventi) imputati a CE | (1) | (1) | ||||
| Oneri/(Proventi) imputati a PN | (331) | (331) | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 373 | 1 | 2 | 376 |
Al 31 dicembre 2018 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:
| tab. C12.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto | (milionidi euro) Maggior/(Minor) Patrimonio netto |
|||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
||
| Riserva fair value per attività finanziarie al FVTOCI | 651 | 265 | ||
| Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura | (60) | 18 | ||
| Utili / (Perdite) attuariali da TFR | (5) | (1) | ||
| Totale | 586 | 282 |
| Saldo al 31.12.2018 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Att. finanziarie BancoPosta |
Attività finanziarie |
Cred. comm.li |
Altri crediti e attività |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Pass. finanziarie BancoPosta |
Passività finanz. |
Deb. comm.li | Altre pass. | |||
| Controllate dirette | ||||||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 16 | 20 | 15 | 1 | 2 | |||||||
| CLP ScpA | 15 | 1 | 80 | |||||||||
| Consorzio PosteMotori | 15 | 45 | 1 | |||||||||
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | 1 | 14 | ||||||||||
| EGI SpA | 1 | 7 | 15 | |||||||||
| Mistral Air Srl | 15 | 3 | 1 | 1 | ||||||||
| PatentiViaPosteScpA | ഗ് | ರಿ | 1 | |||||||||
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | 5 | 1 | ||||||||||
| Poste Vita SpA | 256 | 143 | રૂડવે | 79 | 1 | 114 | ||||||
| Postel SpA | 12 | 42 | 1 | ಲಿ | 33 | 1 | ||||||
| PostePaySpA | 174 | 103 | 17 | 4.291 | 18 | કરે | 73 | |||||
| Risparmio Holding SpA | 1 | |||||||||||
| SDA Express Courier SpA | 77 | 40 | 2 | ਤ | 46 | 18 | ||||||
| Controllate indirette | ||||||||||||
| Poste Assicura SpA | රි | 4 | 5 | 1 | ||||||||
| Poste Welfare Servizi Srl | 9 | |||||||||||
| Controllo congiunto | ||||||||||||
| Gruppo SIA | 5 | |||||||||||
| Correlate esterne | ||||||||||||
| Ministero Economiae Finanze | 5.930 | 197 | 11 | 1.306 | 3.649 | 43 | 8 | |||||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 4.541 | 440 | ||||||||||
| Gruppo Enel | 26 | |||||||||||
| Gruppo Eni | 5 | 12 | ||||||||||
| Gruppo Leonardo | 41 | |||||||||||
| Gruppo Monte dei Paschi | 44 | 3 | 337 | |||||||||
| Gruppo Invitalia | દર્ભ | 2 | ||||||||||
| Altre correlate esterne | 18 | 10 | 64 | |||||||||
| F.do Svalutaz, crediti vs correlate | (5) | (20) | (રૂસ) | (3) | ||||||||
| Totale | 10.684 | 409 | 1.049 | 33 | 1.306 | 8.923 | 112 | 387 | 282 | |||
| Saldo al 31.12.2017 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Att. finanziarie BancoPosta |
Attività finanziarie |
Cred. comm.li | Altri crediti e attività |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Pass. finanziarie BancoPosta |
Passività finanz. | Deb. comm.li | Altre pass. | ||
| Controllate dirette | |||||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 22 | 19 | 20 | ||||||||
| CLP ScpA | 14 | 10 | 84 | ||||||||
| Consorzio PosteMotori | 6 | 41 | |||||||||
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | ତ | 9 | |||||||||
| EGI SpA | 1 | 12 | 1 | 16 | |||||||
| Mistral Air Srl | 13 | 2 | 2 | ||||||||
| PatentiViaPosteScpA | රි | 8 | 1 | ||||||||
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | 2 | 5 | 1 | 7 | |||||||
| PosteTutela SpA | 7 | 47 | |||||||||
| Poste Vita SpA | 251 | 139 | 570 | 1 | ાર | ||||||
| Postel SpA | 8 | 41 | 1 | ട | 15 | 4 | |||||
| PosteMobile SpA | 18 | 1 | 15 | 24 | 5 | ||||||
| Risparmio Holding SpA | 1 | ||||||||||
| SDA Express Courier SpA | રીકે | 28 | 1 | 3 | 41 | 15 | |||||
| Controllate indirette | |||||||||||
| Poste Assicura SpA | රි | 2 | |||||||||
| Poste Welfare Servizi Srl | 3 | ||||||||||
| Controllo congiunto | |||||||||||
| Gruppo SIA | 12 | ||||||||||
| Correlate esterne | |||||||||||
| Ministero Economiae Finanze | 6.011 | 312 | 17 | 379 | 3.483 | 97 | 8 | ||||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2.485 | 374 | કહ | ||||||||
| Gruppo Enel | ನಾ | 5 | |||||||||
| Gruppo Eni | 1 | 19 | |||||||||
| Gruppo Leonardo | 32 | ||||||||||
| Gruppo Monte dei Paschidi Siena | 2 | ಕ | |||||||||
| Gruppo Invitalia | 228 | 2 | |||||||||
| Altre correlate esterne | 4 | 14 | 61 | ||||||||
| F.do Svalutaz. creditivs correlate esterne | (42) | (11) | |||||||||
| Totale | 8.496 | 595 | 970 | 10 | 385 | 4.191 | 102 | 397 | 106 |
Al 31 dicembre 2018, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
| Rapporti economici con entità correlate | (milionidi euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2018 | ||||||||||||
| Ricavi | Costi | |||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | |||||||||||
| Denominazione | Ricavi e proventi |
Altri ricavi e proventi |
Proventi finanziari |
Immob., Imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Oneri dell'operativià finanziaria |
Costo del lavoro |
oneri | Rettifiche/ (riprese) Altri costi e di valore su strumenti di debito, credito e altre attività |
Oneri | Rettifiche/ (riprese) di finanziari valore su attività finanziarie |
| Controllate dirette | ||||||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 53 | 15 | ||||||||||
| CLP SopA | 5 | 2 | 152 | 3 | ||||||||
| Consorzio PosteMotori | 40 | 1 | ||||||||||
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | 2 | 24 | ||||||||||
| EGI SpA | 1 | පිළි | ||||||||||
| Mistral Air Srl | 1 | |||||||||||
| PatentiViaPosteScpA | 25 | |||||||||||
| Poste Vita SpA | 412 | 239 | 11 | 1 | ||||||||
| Postel SpA | য | 2 | 47 | 2 | ||||||||
| Postepay SpA | 108 | 11 | 83 | 4 | 1 | |||||||
| SDA Express Courier SpA | 9 | এ | 1 | 87 | 2 | |||||||
| Controllate indirette | ||||||||||||
| Kipoint SpA | 1 | |||||||||||
| Poste Assicura SpA | 31 | |||||||||||
| Controllo congiunto | ||||||||||||
| Gruppo SIA | 11 | ദ | 27 | |||||||||
| Collegate | ||||||||||||
| Gruppo Anima | 2 | 116 | 6 | |||||||||
| Correlate esterne | ||||||||||||
| Ministero Economiae Finanze | ર્દ્ર રિ | 5 | રૂ | 3 | (4) | |||||||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 1.892 | 1 | ||||||||||
| Gruppo Enel | દક્ષ | |||||||||||
| Gruppo Eni | 20 | 30 | ||||||||||
| Gruppo Leonardo | 12 | 28 | ||||||||||
| Gruppo Monte dei Paschi | 20 | |||||||||||
| Gruppo Invitalia | 2 | 20 | ||||||||||
| Altre correlate esterne | 27 | 7 | 42 | |||||||||
| Rapporti economici con entità correlate | (milionidi euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | |||||||||||
| Ricavi | Costi | ||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | ||||||||||
| Denominazione | Ricavie proventi |
Altri ricavi e proventi |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Oneri dell'operatività finanziaria |
Costo del lavoro | Altri costi e oneri |
Rettifiche/ (riprese) di valore su strumenti di debito, credito e altre attività |
Oneri finanziari |
| Controllate dirette | |||||||||||
| Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA | 1 | ||||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 43 | 21 | |||||||||
| CLP ScpA | ક | 1 | 1 | 153 | 1 | ||||||
| Consorzio PosteMotori | 40 | ||||||||||
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | ഗ | 23 | |||||||||
| EGI SpA | 1 | පිටි | |||||||||
| PatentiViaPosteScpA | 25 | 1 | |||||||||
| Postecom SpA | 5 | ਉ | |||||||||
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | 1 | ||||||||||
| PosteTutela SpA | 1 | ପିଞ୍ଜି | |||||||||
| Poste Vita SpA | 470 | 471 | 4 | ||||||||
| Postel SpA | 4 | 1 | 43 | 1 | |||||||
| PosteMobile SpA | 16 | 18 | 2 | ||||||||
| SDA Express Courier SpA | 7 | 4 | 1 | 80 | |||||||
| Controllate indirette | |||||||||||
| Poste Assicura SpA | 23 | ||||||||||
| Controllo congiunto | |||||||||||
| Gruppo SIA | తు | 28 | |||||||||
| Collegate | |||||||||||
| Gruppo Anima Correlate esterne |
2 | 8 | |||||||||
| Ministero Economiae Finanze | 514 | 3 | 5 | 3 | 1 | ||||||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 1.578 | ||||||||||
| Gruppo Enel | 70 | 2 | |||||||||
| Gruppo Eni | ತಿ | 31 | |||||||||
| Gruppo Equitalia | 1 | ||||||||||
| Gruppo Leonardo | 1 | 12 | 29 | ||||||||
| Gruppo Monte dei Paschidi Siena | 17 | ||||||||||
| Gruppo Invitalia | રૂ | 14 | |||||||||
| Altre correlate esteme | 11 | 14 | રૂવે | ||||||||
| Totale | 2.844 | 535 | 14 | 6 | 21 | 614 | 3 | 40 | 2 | 2 | 1 |
Al 31 dicembre 2018, gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 2 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:
• I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso, per il servizio integrato notifiche e rendicontazione dei pagamenti tramite F24.
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| Incidenza delle operazioni con parti correlate | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | |||||||
| Descrizione | Totale vocedi bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) | Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) | |
| Rapporti patrimoniali | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | 63.863 | 10.684 | 16.7 | 60.048 | 8.496 | 14.1 | |
| Attività finanziarie | વેકેટર | 409 | 41,6 | 1.198 | દેવેરે તેમને સાંદર્ભ પ્રદેશના પાકની ખેતી કરવામાં આવે છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખ | 49,7 | |
| Crediti commerciali | 2.261 | 1.049 | 46,4 | 2.019 | 970 | 48,0 | |
| Altri crediti e attività | 2.150 | 33 | 1,5 | 2.042 | 10 | 0,5 | |
| Disponibilitàliquide e mezzi equivalenti | 2.127 | 1.306 | 61,4 | 2.039 | 385 | 18,9 | |
| Fondi per rischi e oneri | 1.431 | 71 | 5,0 | 1.538 | 71 | 4,6 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | 66.759 | 8.923 | 13,4 | 61.853 | 4.191 | 6,8 | |
| Passività finanziarie | રૂપર | 112 | 28,4 | 1.355 | 102 | 7,5 | |
| Debiti commerciali | 1.488 | 387 | 26,0 | 1.211 | 397 | 32,8 | |
| Altre passività | 3.114 | 282 | 9,1 | 2.775 | 106 | 3,8 | |
| Rapporti economici | |||||||
| Ricavi e proventi | 84.719 | 3.221 | 3,8 | 8.060 | 2.844 | 35,3 | |
| Altri ricavi e proventi | 448 | 384 | 87,9 | 584 | 535 | 91,6 | |
| Costi per beni e servizi | 1.725 | રુકર | 33,9 | 1.666 | 614 | 36,9 | |
| Oneri dell'operatività finanziaria | 50 | 7 | 14,0 | 40 | చి | 7,5 | |
| Costo del lavoro | 5.947 | 48 | 0,8 | 5.877 | 40 | 0,7 | |
| Altri costi e oneri | 306 | 4 | 1,3 | 429 | 13 | 3,0 | |
| Oneri finanziari | 70 | n.a. | 68 | 1 | 1,5 | ||
| Proventi finanziari | 44 | 29 | 65,9 | 43 | 14 | 32,6 | |
| Flussi finanziari | |||||||
| Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa | 1.974 | 2.607 | n.a. | 5 | 723 | n.a. | |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | (398) | 130 | n.a. | (180) | 183 | n.a. | |
| Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamentoe operazioni con gli azionisti |
(1.487) | (409) | 27,5 | (501) | (328) | 65,5 |
Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:
| Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche | (migliaiadi euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Competenze con pagamento a brevelmedio termine | 13.127 | 11.577 |
| Benefici successivialla fine del rapporto di lavoro | 532 | 463 |
| Altri benefici con pagamento a lungo termine | 1.223 | |
| Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro | 2.075 | 6.979 |
| Pagamenti basati su azioni | 2.840 | 2.034 |
| Totale | 19.797 | 21.060 |
| Compensi e spese Sindaci | (migliaiadi euro) | |
| Descrizione | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Compensi | 270 | 271 |
| Spese | 19 | |
| Totale | 289 | 271 |
Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2018, a 58 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.
Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2018 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.
Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.
Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.
Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.
Inoltre, nell'ambito del percorso societario che ha portato alla costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ha espresso parere favorevole al Consiglio di Amministrazione su due contratti di maggiore rilevanza ai fini Banca d'Italia, stipulati con Postepay SpA: il contratto che regola l'esternalizzazione delle attività di BancoPosta affidate all'IMEL e l'accordo di promozione e collocamento da parte di BancoPosta dei prodotti dell'IMEL. Entrambi sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione e hanno avuto efficacia a partire dal 1° ottobre 2018.
Rispetto alla versione presentata nella Relazione annuale finanziaria 2017, la presente nota ha subito modifiche di forma e contenuti. In particolare:
Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2018, secondo l'impostazione prevista dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.
Il coordinamento e la gestione delle operazioni d'impiego e la copertura dei rischi sul mercato dei capitali sino al 31 dicembre 2018 sono stati affidati alla funzione Coordinamento Gestione Investimenti della Capogruppo, con l'obiettivo di garantire l'unitarietà di indirizzo tra le diverse entità finanziarie del Gruppo Poste Italiane. A partire dal primo gennaio 2019 le attività relative alla gestione finanziaria del Patrimonio BancoPosta sono state affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR. Le attività di tesoreria centralizzata, la definizione della struttura di capitale ottimale del Gruppo, nonché la valutazione delle operazioni di funding e di finanza straordinaria e agevolata, sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo.
La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.
• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.
L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro116, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle
116 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.
Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.
risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285117, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF118), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.
A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali, nel 2018, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire dal mese di marzo, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF. L'apporto di nuovi mezzi per 210 milioni di euro effettuato da Poste Italiane in data 27 settembre 2018, in attuazione della delibera consiliare del 25 gennaio 2018 che ha approvato il progetto di ricapitalizzazione di BancoPosta, ha contribuito al riequilibrio dell'indice di leva finanziaria, Leverage Ratio, che al 31 dicembre 2018 si attesta a circa il 3,2% (3% valore minimo di riferimento normativo).
Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si avvale di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.
• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.
Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Per le polizze collocate in esercizi precedenti, la Compagnia ha prestato la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla
117 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.
118 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
scadenza della polizza (al 31 dicembre 2018 per le polizze in essere, il minimo garantito è compreso tra 0% e 1,5%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).
L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito) e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.
I prodotti di tipo index e unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in titoli di Stato italiani, warrant e fondi comuni d'investimento. Sulle polizze index linked in portafoglio, la Compagnia assume il rischio di insolvenza del soggetto emittente i titoli a copertura e, laddove previsto contrattualmente, offre la garanzia al cliente di un rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito). La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti con particolare focus sul rischio legato alla solvibilità dell'emittente.
Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione del 24 ottobre 2018. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni, è rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.
Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.
In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.
Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:
Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.
Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.
Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2018, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione | Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
||||
| al rischio | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | |
| Effetti 2018 | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTPL | 27.555 | 1.096 | (1.096) | 1.082 | (1.082) | 14 | (14) | - | - |
| Azioni | 217 | 58 | (58) | 45 | (45) | 13 | (13) | - | - |
| Altri investimenti | 27.338 | 1.038 | (1.038) | 1.037 | (1.037) | 1 | (1) | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | 45 | 8 | (8) | 8 | (8) | - | - | - | - |
| Fair Value rilevato a CE | 45 | 8 | (8) | 8 | (8) | - | - | - | - |
| Fair Value rilevato a CE (pass.) | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 27.600 | 1.104 | (1.104) | 1.090 | (1.090) | 14 | (14) | - | - |
| Effetti 2017 | |||||||||
| Attività finanziarie | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 1.248 | 117 | (117) | 111 | (111) | - | - | 6 | (6) |
| Azioni | 58 | 10 | (10) | 4 | (4) | - | - | 6 | (6) |
| Altri investimenti | 1.190 | 107 | (107) | 107 | (107) | - | - | - | - |
| Attività finanziarie al FVTPL | 22.452 | 804 | (804) | 804 | (804) | - | - | - | - |
| Azioni | 58 | 14 | (14) | 14 | (14) | - | - | - | - |
| Altri investimenti | 22.394 | 790 | (790) | 790 | (790) | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | 184 | 47 | (47) | 47 | (47) | - | - | - | - |
| Fair Value rilevato a CE | 184 | 47 | (47) | 47 | (47) | - | - | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 23.884 | 968 | (968) | 962 | (962) | - | - | 6 | (6) |
Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.
L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta USD | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Posizione in | Posizione in | Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
||||
| USD | Euro | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | ||
| Effetti 2018 | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTPL | 123 | 107 | 8 | (8) | 8 | (8) | - | - | |
| Azioni | 58 | 50 | 4 | (4) | 4 | (4) | - | - | |
| Altri investimenti | 65 | 57 | 4 | (4) | 4 | (4) | - | - | |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 123 | 107 | 8 | (8) | 8 | (8) | - | - | |
| Effetti 2017 | |||||||||
| Attività finanziarie | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 96 | 80 | 6 | (6) | 3 | (3) | 3 | (3) | |
| Azioni | 49 | 41 | 3 | (3) | - | - | 3 | (3) | |
| Altri investimenti | 47 | 39 | 3 | (3) | 3 | (3) | - | - | |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 96 | 80 | 6 | (6) | 3 | (3) | 3 | (3) |
Il rischio indicato attiene principalmente a titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e alle quote di taluni fondi alternativi detenuti da Poste Vita SpA.
Qui di seguito è indicato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Posizione in | Posizione in | Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
||||
| DSP | Euro | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | ||
| Effetti 2018 | |||||||||
| Attività correnti in DSP | 145 | 176 | 6 | (6) | 6 | (6) | - | - | |
| Passività correnti in DSP | (124) | (150) | (5) | 5 | (5) | 5 | - | - | |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 21 | 26 | 1 | (1) | 1 | (1) | - | - | |
| Effetti 2017 | |||||||||
| Attività correnti in DSP | 117 | 139 | 5 | (5) | 5 | (5) | - | - | |
| Passività correnti in DSP | (101) | (120) | (4) | 4 | (4) | 4 | - | - | |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 16 | 19 | 1 | (1) | 1 | (1) | - | - |
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.
Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.
La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sul fair value | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||||
| Nominale | Fair value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |
| Effetti 2018 Attività finanziarie |
||||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 123.693 | 127.751 | (5.967) | 5.923 | (5.132) | 5.132 | - | - | (835) | 791 |
| Titoli a reddito fisso | 123.193 | 127.226 | (5.965) | 5.921 | (5.130) | 5.130 | - | - | (835) | 791 |
| Altri investimenti | 500 | 525 | (2) | 2 | (2) | 2 | - | - | - | - |
| Attività finanziarie al FVTPL | 1.578 | 2.207 | (232) | 232 | (232) | 232 | - | - | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 1.548 | 1.571 | (29) | 29 | (29) | 29 | - | - | - | - |
| Altri investimenti | 30 | 636 | (203) | 203 | (203) | 203 | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | 2.885 | 155 | (4) | 4 | - | - | - | - | (4) | 4 |
| Cash flow Hedging |
2.885 | 155 | (4) | 4 | - | - | - | - | (4) | 4 |
| Passività finanziarie | - | |||||||||
| Strumenti finanziari derivati | (50) | (5) | 2 | (2) | - | - | - | - | 2 | (2) |
| Fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cash flow Hedging |
(50) | (5) | 2 | (2) | - | - | - | - | 2 | (2) |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 128.106 | 130.108 | (6.201) | 6.157 | (5.364) | 5.364 | - | - | (837) | 793 |
| Effetti 2017 Attività finanziarie |
||||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 124.162 | 134.552 | (6.614) | 6.536 | (5.450) | 5.450 | - | - | (1.164) | 1.086 |
| Titoli a reddito fisso | 124.161 | 134.390 | (6.611) | 6.533 | (5.447) | 5.447 | - | - | (1.164) | 1.086 |
| Altri investimenti | 1 | 162 | (3) | 3 | (3) | 3 | - | - | - | - |
| Attività finanziarie al FVTPL | 6.481 | 6.886 | (251) | 244 | (248) | 241 | (3) | 3 | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 5.979 | 6.220 | (235) | 235 | (232) | 232 | (3) | 3 | - | - |
| Altri investimenti | 502 | 666 | (16) | 9 | (16) | 9 | - | - | - | - |
| Passività finanziarie | - | |||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.358 | (28) | 94 | (100) | - | - | - | - | 94 | (100) |
| Cash flow Hedging |
1.358 | (28) | 94 | (100) | - | - | - | - | 94 | (100) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 132.001 | 141.410 | (6.771) | 6.680 | (5.698) | 5.691 | (3) | 3 | (1.070) | 986 |
Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:
Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute da Poste Vita SpA e attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 2.207 milioni di euro (costituiti per un fair value di 825 milioni di euro da BTP coupon stripped119 e zero coupon principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 747 milioni di euro da titoli corporate principalmente posti a copertura di impegni contrattuali di Ramo I, III e V e in via residuale ad investimenti riferiti al patrimonio libero della Compagnia), alla posizione in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 614 milioni di euro e da un titolo emesso dalla CDP SpA per un fair value di 21 milioni di euro.
119 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.
Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda principalmente contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.340 milioni di euro e contratti di acquisto a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.545 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta.
Al 31 dicembre 2018, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration120 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,30 a 5,18. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 6,13 al 31 dicembre 2017 a 6,18 al 31 dicembre 2018, mentre la duration delle passività è passata da 7,84 a 8,18 (la valutazione della duration è stata effettuata mediante la nuova metodologia della Coherent Duration121). Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.
È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.
La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.
Nel corso dell'esercizio 2018 si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente e al 31 dicembre 2018 il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund (cd. Spread) presenta un valore di circa 250 bps, in aumento rispetto al valore dello scorso anno (159 bps al 31 dicembre 2017).
Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:
(i) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto da Poste Italiane SpA (nozionale di circa 31 miliardi di euro) ha subito una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 1,6 miliardi di euro: la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,3 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al
120 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.
121 Le Coherent Duration degli attivi e dei passivi sono definite come variazioni del valore dell'attivo e del passivo, rapportate all'ammontare complessivo degli attivi esposti al rischio tasso, a seguito di shock paralleli dei tassi di interesse al rialzo e al ribasso di 10 bp.
rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1,9 miliardi di euro;
(ii) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 93 miliardi) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 5 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting (gli effetti rilevati nella specifica riserva di fair value ammontano a circa 48 milioni di euro).
La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2018 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.
| Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
||||
| Nominale | Fair value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | ||
| Effetti 2018 | |||||||
| Attività finanziarie | |||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 30.729 | 32.572 | (2.598) | 3.036 | (2.598) | 3.036 | |
| Titoli a reddito fisso | 30.729 | 32.572 | (2.598) | 3.036 | (2.598) | 3.036 | |
| Strumenti finanziari derivati | 2.885 | 155 | (4) | 4 | (4) | 4 | |
| Cash flow Hedging |
2.885 | 155 | (4) | 4 | (4) | 4 | |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 33.614 | 32.727 | (2.602) | 3.040 | (2.602) | 3.040 | |
| Effetti 2017 | |||||||
| Attività finanziarie | |||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 36.238 | 39.650 | (3.893) | 4.623 | (3.893) | 4.623 | |
| Titoli a reddito fisso | 36.238 | 39.650 | (3.893) | 4.623 | (3.893) | 4.623 | |
| Passività finanziarie | |||||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.408 | (23) | 92 | (98) | 92 | (98) | |
| Cash flow Hedging |
1.408 | (23) | 92 | (98) | 92 | (98) | |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.646 | 39.627 | (3.801) | 4.525 | (3.801) | 4.525 |
Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 31 dicembre 2018 ammontano a 22.872 milioni di euro (nominale di 20.935 milioni di euro) e il cui fair value è di 21.189 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2 miliardi di euro.
Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.
| Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione al rischio | Delta valore | Effetto su Passività differite | Risultato prima | Riserve di Patrimonio netto | ||||||
| Descrizione Effetti 2018 Attività finanziarie Attività finanziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso Altri investimenti Attività finanziarie al FVTPL |
verso gli assicurati | delle imposte | al lordo delle imposte | |||||||
| Nozionale | Fair Value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |
| 92.933 | 95.147 | (5.818) | 5.806 | (5.753) | 5.753 | (12) | - | (53) | 53 | |
| 92.433 | 94.622 | (5.792) | 5.780 | (5.727) | 5.727 | (12) | - | (53) | 53 | |
| 500 | 525 | (26) | 26 | (26) | 26 | - | - | - | - | |
| 1.578 | 2.206 | (235) | 235 | (234) | 234 | (1) | 1 | - | - | |
| Titoli a reddito fisso | 1.548 | 1.571 | (30) | 30 | (29) | 29 | (1) | 1 | - | - |
| Altri investimenti | 30 | 635 | (205) | 205 | (205) | 205 | - | - | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 94.511 - |
97.353 | (6.053) | 6.041 | (5.987) | 5.987 | (13) | 1 | (53) | 53 |
| Effetti 2017 | ||||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 87.894 | 94.871 | (6.634) | 6.634 | (6.450) | 6.450 | - | - | (184) | 184 |
| Titoli a reddito fisso | 87.893 | 94.709 | (6.526) | 6.526 | (6.342) | 6.342 | - | - | (184) | 184 |
| Altri investimenti | 1 | 162 | (108) | 108 | (108) | 108 | - | - | - | - |
| Attività finanziarie al FVTPL | 6.481 | 6.886 | (290) | 290 | (287) | 287 | (3) | 3 | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 5.979 | 6.220 | (240) | 240 | (237) | 237 | (3) | 3 | - | - |
| Altri investimenti | 502 | 666 | (50) | 50 | (50) | 50 | - | - | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 94.375 | 101.757 | (6.924) | 6.924 | (6.737) | 6.737 | (3) | 3 | (184) | 184 |
Per completezza di informazione, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili al Gruppo Poste Vita che al 31 dicembre 2018 ammontano a 1.467 milioni di euro (nozionale di 1.520 milioni di euro) e il cui fair value è di 1.578 milioni di euro, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 99 milioni di euro.
Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.
Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2018 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.
| Poste Italiane SpA - Analisi di VAR | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | |||
| Nominale | Fair value | SpreadVaR | ||
| Effetti 2018 | ||||
| Attività finanziarie | ||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 30.729 | 32.572 | 380 | |
| Titoli a reddito fisso | 30.729 | 32.572 | 380 | |
| Strumenti finanziari derivati | 1.545 | 94 | 24 | |
| Cash flow Hedging |
1.545 | 94 | 24 | |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 32.274 | 32.666 | 404 | |
| Effetti 2017 | ||||
| Attività finanziarie | ||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 36.238 | 39.650 | 345 | |
| Titoli a reddito fisso | 36.238 | 39.650 | 345 | |
| Passività finanziarie | ||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.408 | (23) | 3 | |
| Cash flow Hedging |
1.408 | (23) | 8 | |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.646 | 39.627 | 336 |
*Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.
| Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| ------------------------------------ | -- | ------------------- |
| Descrizione | Esposizione al rischio | SpreadVaR | |
|---|---|---|---|
| Nominale | Fair value | ||
| Effetti 2018 | |||
| Attività finanziarie | |||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 92.933 | 95.147 | 1.655 |
| Titoli a reddito fisso | 92.433 | 94.622 | 1.655 |
| Altri investimenti | 500 | 525 | 1 |
| Attività finanziarie al FVTPL | 1.578 | 2.206 | 3 |
| Titoli a reddito fisso | 1.548 | 1.571 | 2 |
| Altri investimenti | 30 | 635 | 1 |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 94.511 - |
97.353 | 1.657 |
| Effetti 2017 | |||
| Attività finanziarie | |||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 87.894 | 94.871 | 564 |
| Titoli a reddito fisso | 87.893 | 94.709 | 564 |
| Altri investimenti | 1 | 162 | - |
| Attività finanziarie al FVTPL | 6.481 | 6.886 | 4 |
| Titoli a reddito fisso | 5.979 | 6.220 | 4 |
| Altri investimenti | 502 | 666 | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 94.375 | 101.757 | 565 |
È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.
Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore (descritte nel paragrafo "Pratiche di gestione del rischio di credito"), si riporta di seguito un'analisi dell'esposizione del Gruppo al 31 dicembre 2018, riferita alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.
| Descrizione | da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+a C | Effetti della | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Not rated | Tota copertura |
||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | |||||||||
| Finanziamenti | 251 | ||||||||
| Crediti | 13 | 7.690 | 15 | - | |||||
| Titoli a reddito fisso | 23.356 | 1 | |||||||
| Totale Valore contabile lordo | 13 | 31.297 | 15 | - | |||||
| Totale Costo ammortizzato | 13 | 31.264 | 15 | 584 | ਰੋਰੇਤ | ||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | |||||||||
| Titoli a reddito fisso | 1.591 | 121.268 | રૂડે | 743 | 21 | ||||
| Altri investimenti | 500 | ||||||||
| Totale Valore contabile lordo | 1.591 | 121.768 | રૂક | 743 | 21 | ||||
| Valore contabile - Fair value | 1.688 | 125.281 | રૂદ | 725 | 20 | - |
Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte. Gli importi rappresentati si riferiscono al valore contabile lordo.
| 31.12.2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Valore contabile lordo |
Fondo a copertura perdite attese |
||
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | 31.325 | (33) | ||
| Finanziamenti | 251 | - | ||
| Sovereign | - | - | ||
| Corporate | 251 | - | ||
| Banking | - | - | ||
| Crediti | 7.718 | (23) | ||
| Sovereign | 5.930 | (3) | ||
| Corporate | 410 | (20) | ||
| Banking | 1.378 | - | ||
| Titoli a reddito fisso | 23.356 | (10) | ||
| Sovereign | 18.827 | (10) | ||
| Corporate | 4.518 | - | ||
| Banking | 11 | - | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 124.158 | (14) | ||
| Titoli a reddito fisso | 123.658 | (14) | ||
| Sovereign | 108.393 | (14) | ||
| Corporate | 8.265 | - | ||
| Banking | 7.000 | - | ||
| Altri investimenti | 500 | - | ||
| Sovereign | - | - | ||
| Corporate | - | - | ||
| Banking | 500 | - | ||
| Totale | 155.483 | (47) |
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito
Principi, processi di valutazione e gestione delle garanzie e degli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito
Il Gruppo Poste Italiane adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:
Al 31 dicembre 2018, il Gruppo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).
I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito sono dettagliati di seguito:
I titoli di debito detenuti dal Gruppo assistiti da garanzia o altri strumento di attenuazione del rischio di credito, sono i seguenti:
Per gli strumenti assistiti da garanzia personale prestata dallo Stato Sovrano o da una o più società, ai fini del calcolo delle perdite attese, è stato considerato il rating dell'entità garante. In riferimento ai titoli covered, si è tenuto conto delle garanzie sottostanti mediante l'attribuzione del rating dell'emissione in luogo del rating dell'emittente.
Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, Poste Italiane SpA stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.
Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia".
La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nel paragrafo "Compensazioni di attività e passività finanziarie" al quale si rimanda.
Il Gruppo Poste Italiane, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.
In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi .
Il Gruppo Poste Italiane accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di un conto corrente postale vincolato.
Il Gruppo Poste Italiane di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, ad eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.
Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.
Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese.
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato
| Costo ammortizzato | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Crediti | Titoli a reddito fisso | Totale |
| Stage 1 | Stage 1 | ||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 3 | 8 | 11 |
| Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo | 20 | - | 20 |
| Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo | - | - | - |
| Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo | - | 3 | 3 |
| Reversal per w rite off |
- | - | - |
| Reversal per vendite/incasso | - | (1) | (1) |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 23 | 10 | 33 |
Al 31 dicembre 2018 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 33 milioni di euro. L'incremento netto di 20 milioni di euro si riferisce principalmente all'impairment su crediti al costo ammortizzato (nota A5 – Attività finanziarie).
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI
| FVTOCI | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Crediti | Titoli a reddito fisso | Totale | |
| Stage 1 | Stage 1 | |||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | - | 15 | 15 | |
| Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo | - | - | - | |
| Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo | - | (1) | (1) | |
| Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo | - | 1 | 1 | |
| Reversal per w rite off |
- | - | - | |
| Reversal per vendite/incasso | - | (1) | (1) | |
| Saldo al 31 dicembre 2018 | - | 14 | 14 |
Al 31 dicembre 2018 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 14 milioni di euro in linea con quanto stanziato al primo gennaio 2018
Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria.
| Gruppo Poste Italiane - Crediti commerciali svalutati su base analitica | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | ||||
| Descrizione | Valore contabile lordo |
Fondo a copertura perdite attese |
||
| Crediti commerciali | ||||
| Crediti verso clienti | 1.889 | 422 | ||
| Cassa Depositi e Prestiti | 440 | - | ||
| Ministeri ed enti pubblici | 501 | 107 | ||
| Corrispondenti esteri | 201 | 4 | ||
| Privati | 747 | 311 | ||
| Crediti verso Controllante | 100 | 32 | ||
| Crediti vs altri | 4 | - | ||
| Totale | 1.993 | 454 |
| Gruppo Poste Italiane - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| 31.12.2018 |
| Fasce di scaduto | Valore contabile lordo |
Fondo a copertura perdite attese |
|
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali non scaduti | 413 | 5 | |
| Scaduto 0 - 1 anno | 193 | 7 | |
| Scaduto 1 - 2 anni | 32 | 8 | |
| Scaduto 2 - 3 anni | 22 | 10 | |
| Scaduto 3 - 4 anni | 12 | 8 | |
| Scaduto > 4 anni | 49 | 49 | |
| Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale | 132 | 106 | |
| Totale | 853 | 193 |
La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:
| Gruppo Poste Italiane - Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti commerciali | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Effetti prima applicazione IFRS 9 |
Saldo al 1° gennaio 2018 |
Acc.ti netti | Utilizzi | Saldo al 31.12.18 |
| Crediti commerciali | ||||||
| Crediti vs clienti | 583 | 10 | 593 | 37 | (15) | 615 |
| Amm.ni pubbliche | 144 | 2 | 146 | 1 | - | 147 |
| Amm.ni postali estere | 7 | - | 7 | 2 | - | 9 |
| Privati | 382 | 8 | 390 | 20 | (4) | 406 |
| Per interessi per ritardati pagamenti | 50 | - | 50 | 14 | (11) | 53 |
| Crediti verso Controllante | 31 | 2 | 33 | (1) | - | 32 |
| Totale | 614 | 12 | 626 | 36 | (15) | 647 |
Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore. Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici. Il fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.
Di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti e altre attività.
| Gruppo Poste Italiane - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Effetti prima | ||||||
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | applicazione IFRS | Saldo al 01.01.18 Acc.ti netti | Utilizzi | Saldo al 31.12.18 | |
| 9 | ||||||
| Amm.ni pubbliche per servizi diversi | 14 | - | 14 | (5) | (6) | 3 |
| Crediti per accordi CTD | 9 | - | 9 | 1 | - | 10 |
| Altri crediti | 49 | - | 49 | 28 | 6 | 83 |
| Totale | 72 | - | 72 | 24 | - | 96 |
L'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9 - Strumenti finanziari, ha profondamente modificato l'entità delle informazioni richieste in riferimento al rischio di credito.
Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non effettuare il restatement dell'esercizio comparativo in fase di transizione al nuovo principio contabile. Di seguito si forniscono le tabelle sul rischio di credito della Relazione finanziaria annuale 2017 non comparabili con quelle dell'esercizio 2018.
(milioni di euro)
| Saldo al 31.12.17 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale | |||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 184 | 20.160 | 700 | 21.044 | |||
| Finanziamenti e crediti | 184 | 7.248 | 700 | 8.132 | |||
| Finanziamenti | - | - | - | - | |||
| Crediti | 184 | 7.248 | 700 | 8.132 | |||
| Titoli a reddito fisso | - | 12.912 | - | 12.912 | |||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 1.935 | 131.974 | 481 | 134.390 | |||
| Titoli a reddito fisso | 1.935 | 131.974 | 481 | 134.390 | |||
| Attività finanziarie al FVTPL | 136 | 6.058 | 572 | 6.766 | |||
| Titoli a reddito fisso | 136 | 5.512 | 572 | 6.220 | |||
| Obbligazioni strutturate | - | 546 | - | 546 | |||
| Strumenti finanziari derivati | 73 | 442 | 64 | 579 | |||
| Cash flow hedging |
18 | 13 | - | 31 | |||
| Fair Value hedging | 55 | 245 | 64 | 364 | |||
| Fair Value rilevato a CE | - | 184 | - | 184 | |||
| Totale | 2.328 | 158.634 | 1.817 | 162.779 |
| Gruppo Poste Italiane - Rischio su crediti commerciali | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | |||
| Descrizione | Saldo di | Impairment | |
| bilancio | analitico | ||
| Crediti commerciali | |||
| Crediti vs clienti | 1.869 | (480) | |
| Cassa Depositi e Prestiti | 374 | - | |
| Ministeri ed enti pubblici | 484 | (130) | |
| Corrispondenti esteri | 222 | - | |
| Privati | 789 | (350) | |
| Crediti verso Controllante | 166 | (31) | |
| Crediti vs imprese controllate, collegate e a controllo congiunto | - | - | |
| Anticipi a fornitori | - | - | |
| Totale | 2.035 | ||
| di cui scaduto | 467 |
| Gruppo Poste Italiane - Rischio su altri crediti e attività | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | |||||
| Descrizione | Saldo di | Impairment | |||
| bilancio | analitico | ||||
| Altri crediti e attività | |||||
| Crediti per sostituto di imposta | 3.467 | - | |||
| Crediti per accordi CTD | 179 | (9) | |||
| Ratei e risconti attivi di natura commerciale | 11 | - | |||
| Crediti tributari | 5 | - | |||
| Altri crediti | 285 | (63) | |||
| Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 | - | - | |||
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | 47 | - | |||
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP | 3 | - | |||
| Totale | 3.997 | ||||
| di cui scaduto | 58 |
In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32122 .
Le partite interessate al 31 dicembre 2018, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:
Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.
Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.
122 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:
(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e
(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".
| Attività finanziane oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari | (milloni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontaredelle | Ammontari correlati non oggetto di compensazionein bilancio |
Ammontare netto | |||||
| Ammontarelordo delle attività |
passività finanziarie | Ammontarenetto delle attività |
Collateral | delle | |||
| Forme tecniche | finanziarie(") (a) |
compensato in bilancio (b) |
finanziarie (c=a-b) |
Strumenti finanziari (વ) |
Depositi di contante dati/(ricevuti) in garanzia (e) |
attività/(passivtà) finanziarie (f=c-d-e) |
|
| Esecizio 2018 | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Derivati Pronti contro termine Altre |
368 251 |
368 251 |
353 251 |
14 | 1 | ||
| Attività finanziarie | |||||||
| Derivati Pronti contro termine Altre |
|||||||
| Totale al 31 dicembre2018 | 619 | - | 619 | 604 | 14 | 1 | |
| Esecizio 2017 | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Derivati Pronti contro termine Altre |
394 | 394 | 281 | 100 | 13 | ||
| Attività finanziarie | |||||||
| Derivati Pronti contro termine Altre |
|||||||
| Totale al 31 dicembre 2017 | 394 | 394 | 281 | 100 | 13 |
| Ammontare delle | Ammontarenetto | Ammontari correlati non oggetto di compensazionein bilancio |
Ammontare netto delle |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontarelordo delle passività |
(passività)/attività finanziarie |
delle | Collateral | |||
| Forme tecniche | finanziarie(*) (b) |
compensatoin bilancio (c) |
attività/(passività) finanziarie (d=a+b+c) |
Titoli dati/(ricevuti) in garanzia (i) |
Depositi di contante dati/(ricevuti) in garanzia (g) |
|
| Esecizio 2018 | ||||||
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||||
| Derivati | 1.829 | 1.829 | 500 | 1.326 | 3 | |
| Pronti contro termine | 8.473 | 8.473 | 8.423 | 50 | - | |
| Altre | ||||||
| Passività finanziarie | ||||||
| Derivati | 30 | 30 | 30 | |||
| Pronti contro termine | ||||||
| Altre | ||||||
| Totale al 31 dicembre 2018 | 10.332 | - | 10.332 | 8.923 | 1.406 | 3 |
| Esecizio 2017 | ||||||
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||||
| Derivati | 1.637 | 1.637 | 570 | 1.064 | 3 | |
| Pronti contro termine | 4.842 | 4.842 | 4.816 | 22 | 4 | |
| Altre | ||||||
| Passività finanziarie | ||||||
| Derivati | રૂજિ | રૂપ | રૂપ | |||
| Pronti contro termine | ||||||
| Altre | ||||||
| Totale al 31 dicembre2017 | 6.518 | 6.518 | 5.386 | 1.125 | 7 |
* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.
È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.
Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.
Di seguito si riporta il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2018, in relazione al Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
| Descrizione | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale |
| Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita | 15.154 | 35.121 | 124.600 | 174.875 | 12.913 | 37.877 | 110.200 | 160.990 |
| Passività finanziarie | 28.882 | 14.057 | 22.164 | 65.103 | 24.513 | 14.184 | 22.910 | 61.607 |
| Debiti per conti correnti postali | 15.973 | 9.702 | 20.577 | 46.252 | 14.904 | 9.966 | 21.717 | 46.587 |
| Finanziamenti | 6.303 | 3.191 | 10 | 9.504 | 3.430 | 3.359 | 52 | 6.841 |
| Altre passività finanziarie | 6.606 | 1.164 | 1.577 | 9.347 | 6.179 | 859 | 1.141 | 8.179 |
| Debiti commerciali | 1.584 | - | - | 1.584 | 1.332 | - | - | 1.332 |
| Altre passività | 2.320 | 1.361 | 22 | 3.703 | 2.249 | 1.185 | 26 | 3.460 |
| Totale Passivo | 47.940 | 50.539 | 146.786 | 245.265 | 41.007 | 53.246 | 133.136 | 227.389 |
Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2018. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
| Descrizione | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale |
| Attività finanziarie | 22.461 | 63.877 | 164.746 | 251.084 | 21.398 | 66.789 | 155.301 | 243.488 |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato Finanziamenti Crediti |
251 | - | - | 251 | - | - | - | - |
| Depositi presso il MEF Altri crediti finanziari |
6.032 2.315 |
- 36 |
- 4 |
6.032 2.355 |
6.047 1.822 |
- 38 |
- 4 |
6.047 1.864 |
| Titoli a reddito fisso | 1.749 | 4.716 | 23.489 | 29.954 | 1.594 | 6.702 | 7.327 | 15.623 |
| Attività finanziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso |
11.864 | 56.620 | 96.957 | 165.441 | 9.619 | 55.447 | 110.169 | 175.235 |
| Attività finanziarie al FVTPL Crediti Titoli a reddito fisso |
8 242 |
- 2.505 |
- 44.296 |
8 47.043 |
- 2.316 |
- 4.602 |
- 37.801 |
- 44.719 |
| Crediti commerciali | 2.192 | 4 | 3 | 2.199 | 2.026 | 6 | 3 | 2.035 |
| Altri crediti e attività | 1.110 | 3.446 | 41 | 4.597 | 952 | 3.012 | 53 | 4.017 |
| Cassa e Depositi BancoPosta | 3.318 | - | - | 3.318 | 3.196 | - | - | 3.196 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 3.195 | - | - | 3.195 | 2.428 | - | - | 2.428 |
| Totale Attivo | 32.276 | 67.327 | 164.790 | 264.393 | 30.000 | 69.807 | 155.357 | 255.164 |
Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.
Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.
Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate123, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica
123 Dal 1° ottobre 2018, la raccolta in carte prepagate è effettuata dalla controllata PostePay che a sua volta deposita
Italiana, nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte Postepay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.
Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).
Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.
È' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.
Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.
L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
interamente la provvista in conti correnti postali intrattenuti con la Capogruppo.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| -- | ----------------------------------------------------------------------------- | ------------------- |
| Descrizione | Esposizione al rischio |
Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominale | +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | |
| Effetti 2018 Attività finanziarie |
|||||||
| Crediti Depositi presso il MEF Altri crediti finanziari |
5.930 1.682 |
59 17 |
(59) (17) |
- - |
- - |
59 17 |
(59) (17) |
| Titoli a reddito fisso | 425 | 4 | (4) | - | - | 4 | (4) |
| Attività fianziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso Altri investimenti |
14.018 500 |
140 5 |
(140) (5) |
110 5 |
(110) (5) |
30 - |
(30) - |
| Attività finanziarie al FVTPL Titoli a reddito fisso Altri investimenti |
35 22 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
351 | 4 - |
(4) - |
- | - | 4 | (4) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Depositi bancari Depositi presso il MEF |
1.720 1.306 |
17 13 |
(17) (13) |
9 - |
(9) - |
8 13 - |
(8) (13) |
| Passività finanziarie | - | ||||||
| Altre passività finanziarie | (71) | (1) | 1 | - | - | (1) | 1 |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 25.918 | 258 | (258) | 124 | (124) | 134 | (134) |
| Effetti 2017 Attività finanziarie |
|||||||
| Crediti Depositi presso il MEF Altri crediti finanziari |
6.011 1.219 |
60 12 |
(60) (12) |
- - |
- - |
60 12 |
(60) (12) |
| Attività fianziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso |
15.666 | 157 | (157) | 127 | (127) | 30 | (30) |
| Attività finanziarie al FVTPL Titoli a reddito fisso Altri investimenti |
162 500 |
2 5 |
(2) (5) |
2 5 |
(2) (5) |
- - |
- - |
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
397 | 4 - |
(4) - |
- | - | 4 | (4) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Depositi bancari Depositi presso il MEF |
1.916 379 |
20 4 |
(20) (4) |
3 - |
(3) - |
17 4 |
(17) (4) |
| Altre passività finanziarie | (100) | (1) | 1 | - | - | (1) | 1 |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 26.150 | 263 | (263) | 137 | (137) | 126 | (126) |
Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:
Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".
E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione al rischio | Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
|||||
| Descrizione | Nominale | Valore di Bilancio |
+100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps |
| Effetti 2018 | ||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | 142 | 173 | ||||||
| Titoli a reddito fisso | 142 | 173 | ||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 12.258 | 12.957 | 44 | (44) | 42 | (42) | 2 | (2) |
| Titoli a reddito fisso | 12.258 | 12.957 | 44 | (44) | 42 | (42) | 2 | (2) |
| Attività finanziarie al FVTPL | ||||||||
| Titoli a reddito fisso | ||||||||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 12.400 | 13.130 | 44 | (44) | 42 | (42) | 2 | (2) |
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | ||||||||
| Titoli a reddito fisso | ||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 12.475 | 14.136 | 43 | (43) | 40 | (40) | 3 | (3) |
| Titoli a reddito fisso | 12.475 | 14.136 | 43 | (43) | 40 | (40) | 3 | (3) |
| Attività finanziarie al FVTPL | ||||||||
| Titoli a reddito fisso | ||||||||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 12.475 | 14.136 | 43 | (43) | 40 | (40) | 3 | (3) |
Al 31 dicembre 2018, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 10.479 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 1.875 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.
Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte ai rischi finanziari per Poste Italiane SpA qualora non riportate nell'informativa precedente riferita al Gruppo Poste Italiane.
| Rischio prezzo | (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio |
Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | ||
| Effetti 2018 | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Attività finanziarie al FVTPL | 50 | 13 | (13) | 13 | (13) | ||
| Azioni | 50 | 13 | (13) | 13 | (13) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 50 | 13 | (13) | 13 | (13) | ||
| Effetti 2017 | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 41 | 5 | (5) | 5 | (5) | ||
| Azioni | 41 | 5 | 5) | 5 | (5) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 41 | 5 | (5) | 5 | (5) |
| Rischio valuta USD | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Posizione in USD |
Posizione in Euro |
Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riservedi Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | |||
| Effetti 2018 | ||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Attività finanziarie al FVTPL | રૂક | રુપ | র্ব | (4) | র্য | (4) | ||
| Azioni | રૂક | 50 | ঘ | (4) | 4 | (4) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 58 | 50 | ব | (4) | ণ | (4) | ||
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 49 | 41 | 3 | (3) | 3 | (3) | ||
| Azioni | 49 | 41 | 3 | (3) | 3 | (3) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 49 | 41 | ന | (3) | ਤੇ | (3) |
| Rischio tasso interesse su fair value Descrizione |
Esposizione al rischio | Delta valore | Risultato prima delle imposte |
(milioni di euro) Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominale | Fair Value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | ||
| Effetti 2018 | |||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 30.229 | 32.040 | (798) | 753 | (798) | 753 | |||
| Titoli a reddito fisso | 30.229 | 32.040 | (798) | 753 | (798) | 753 | |||
| Strumenti finanziari derivati | 2.885 | 155 | (4) | 4 | (4) | 4 | |||
| Cash flow hedge | 2.885 | 155 | (4) | 4 | (4) | 4 | |||
| Attività finanziarie | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 500 | 532 | (3) | 3 | (3) | 3 | |||
| Titoli a reddito fisso | 500 | 532 | (3) | 3 | (3) | 3 | |||
| Passività finanziarie | |||||||||
| Strumenti finanziari derivati | (50) | (5) | 2 | (2) | 2 | (2) | |||
| Cash flow hedge | (50) | (ર) | 2 | (2) | 2 | (2) | |||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 33.564 | 32.722 | (803) | 758 | (803) | 758 | |||
| Effetti 2017 | |||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCl | 35.738 | 39.099 | (1.009) | વેરૂરી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉત્પત્તમજૂરી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી | (1.009) | ૭૩1 | |||
| Titoli a reddito fisso | 35.738 | 39.099 | (1.009) | વેરૂ ન | (1.009) | ે રેતા | |||
| Attività finanziarie | |||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCl | 500 | 551 | (4) | 4 | (4) | 4 | |||
| Titoli a reddito fisso | 500 | 551 | (4) | 4 | (4) | 4 | |||
| Passività finanziarie BancoPosta | |||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.408 | (23) | 91 | (97) | 91 | (97) | |||
| Cash flow hedge | 1.408 | (23) | 91 | (97) | 91 | (97) | |||
| Passività finanziarie | |||||||||
| Strumenti finanziari derivati | (50) | (5) | 3 | (3) | 3 | (3) | |||
| Cash flow hedge | (20) | (5) | 3 | (3) | 3 | (3) | |||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.596 | 39.622 | (919) | 835 | (919) | 835 |
| da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Not Rated | Effetti della copertura |
Totale |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | ||||||||||
| Finanziamenti | 251 | 251 | ||||||||
| Crediti | 13 | 7.554 | 15 | 7.582 | ||||||
| Titoli a reddito fisso | 21.888 | 21.888 | ||||||||
| Totale Valore contabile lordo | 13 | 29.693 | 15 | 29.721 | ||||||
| Totale Costo ammortizzato | 13 | 29.681 | નર્ડ | દર્શકે | ਰੋਰੇਤ | 31.397 |
| Descrizione | da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | Effetti della | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Not Rated | copertura | |||
| Attività finanziarie al FVTOCI | |||||||||||
| Titoli a reddito fisso | 31.590 | 31.590 | |||||||||
| Totale Valore contabile lordo | 31.590 | 31.590 | |||||||||
| Valore contabile - Fair value | 32.040 - - - | 32.040 |
| Descrizione | da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | Not Rated | Effetti della | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | copertura | Totale | ||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | ||||||||||
| Finanziamenti | 356 | 356 | ||||||||
| Crediti | 104 | 104 | ||||||||
| Totale Valore contabile lordo | 460 | 460 | ||||||||
| Totale Costo ammortizzato | 440 | ဖ | 446 |
| Descrizione | da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | Not Rated | Effetti della | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | copertura | |||||
| Attività finanziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso |
505 | 505 | ||||||||||
| Totale Valore contabile lordo | 505 | 505 | ||||||||||
| Valore contabile - Fair value | 532 |
| 31.12.2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Valore contabile lordo |
Fondo a copertura perdite attese |
||||||
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | 29.721 | (12) | ||||||
| Finanziamenti | 251 | |||||||
| Sovereign | ||||||||
| Corporate | 251 | - | ||||||
| Banking | ||||||||
| Crediti | 7.582 | (3) | ||||||
| Sovereign | 5.930 | (3) | ||||||
| Corporate | 303 | |||||||
| Banking | 1.349 | |||||||
| Titoli a reddito fisso | 21.888 | (છ) | ||||||
| Sovereign | 17.378 | (છ) | ||||||
| Corporate | 4.510 | |||||||
| Banking | ||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 31.590 | (13) | ||||||
| Titoli a reddito fisso | 31.590 | (13) | ||||||
| Sovereign | 31.590 | (13) | ||||||
| Corporate | ||||||||
| Banking | ||||||||
| Totale al 31 dicembre 2018 | 61.311 | (25) |
| Rischio credito - Concentrazione rischio di credito del Patrimonio non destinato | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | |||||
| Descrizione | Valore contabile lordo | Fondo a copertura perdite attese |
|||
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | 466 | (20) | |||
| Finanziamenti | 355 | ||||
| Sovereign | |||||
| Corporate | 355 | - | |||
| Banking | - | ||||
| Crediti | 111 | (20) | |||
| Sovereign | |||||
| Corporate | 81 | (20) | |||
| Banking | 30 | ||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 510 | ||||
| Titoli a reddito fisso | 510 | ||||
| Sovereign | 510 | ||||
| Corporate | |||||
| Banking | - | ||||
| Totale al 31 dicembre 2018 | 976 | (20) |
| Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio BancoPosta | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Costo ammortizzato | |||
| Descrizione | Crediti | Titoli a reddito fisso | Totale |
| Stage 1 | Stage 1 | ||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 2.643 | 7.626 | 10.269 |
| lmpairmenttitoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | 2 | 2 | |
| Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | (34) | (182) | (216) |
| lmpairmenttitoli/creditiacquistati/erogatinel periodo | 2822 | 2.822 | |
| Reversal per vendite/incasso | (923) | (923) | |
| Reversal per write off | |||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 2.609 | 9.345 | 11.954 |
| Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumentifinanziari al FVTOCI del Patrimonio BancoPosta | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| FVTOCI | |||
| Descrizione | Crediti | Titoli a reddito fisso | Totale |
| Stage 1 | Stage 1 | ||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 13.876 | 13.876 | |
| lmpairmenttitoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | 27 | 21 | |
| Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | (579) | (579) | |
| lmpairmenttitoli/creditiacquistati/erogatinel periodo | 1.275 | 1.275 | |
| Reversal per vendite/incasso | (1.492) | (1.492) | |
| Reversal per write off | |||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 13.107 | 13.107 |
| Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio non destinato | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Costo ammortizzato | |||||
| Finanziamenti Crediti |
Titoli a reddito fisso | Totale | ||||
| Stage ' | Stage 1 | Stage 2 | Totale | Stage 1 | ||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 327 | 168 | 341 | 509 | 836 | |
| Impairmenttitoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | 19 989 | 19.989 | 19.989 | |||
| Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | (11) | (100) | (15) | (115) | (126) | |
| Impairment titoli/crediti acquistati/erogatinel periodo | 4 | ব | ||||
| Reversal per vendite/incasso | ||||||
| Reversal per write off | ||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 320 | 20.057 | 326 | 20.383 | 20.703 |
| Rischio di credito - Dettaglio rondo a copertura dell' perdite attese sugli strument innanzian al FV (OC) del Patrimonio non destinato | (millionı dı euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| FVTOCl | ||||||
| Descrizione | Finanziamenti | Crediti | Titoli a reddito fisso | rotale | ||
| Stage 1 | Stage 1 | Stage 2 | Totale | Stage 1 | ||
| Saldo al 1º gennaio 2018 | 218 | 218 | ||||
| Impairment titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | ||||||
| Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo | ||||||
| lmpairmenttitoli/creditiacquistati/erogatinel periodo | ||||||
| Reversal per vendite/incasso | ||||||
| Reversal per write off | ||||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 218 | 218 | ||||
| Rischio credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata | (milionidi euro) | |||||
| 31.12.2018 | ||||||
| Fasce di scaduto | Valore contabile | Fondo svalutazione |
| Totale | 628 | (133) |
|---|---|---|
| Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale | 80 | (68) |
| Scaduto> 4 anni | 42 | (42) |
| Scaduto 3 - 4 anni | 7 | (4) |
| Scaduto 2 - 3 anni | 17 | (6) |
| Scaduto 1 - 2 anni | 24 | (5) |
| Scaduto 0 - 1 anno | 148 | (5) |
| Crediti commercialinon scaduti | 310 | (3) |
| (IIIIInstitut sare) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | ||||
| Valore contabile lordo |
Fondo svalutazione crediti |
|||
| (364) | ||||
| = | ||||
| (96) | ||||
| 201 | (4) | |||
| (264) | ||||
| පිළි | (31) | |||
| 397 | - | |||
| (395) | ||||
| 1.666 440 482 543 2.162 |
| Saldo al 31.12.17 |
Effetti prima Saldo al 1° applicazione IFRS 9 |
gennaio 2018 |
Acc.ti netti |
Utilizzi | Conferimento PostePay SpA |
Saldo al 31.12.18 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | |||||||
| Crediti vs clienti | 442 | 442 | 8 | (1) | (1) | 448 | |
| Privati | 295 | 1 | 295 | 6 | (1) | (1) | 299 |
| Amm.nipubbliche | 140 | 140 | 140 | ||||
| Amm.nipostali estere | 7 | 7 | 2 | அ | |||
| Per interessi per ritardati pagamenti | 44 | 44 | 13 | (10) | 47 | ||
| Crediti vs Controllante | 31 | 2 | 33 | (1) | 32 | ||
| Totale | 517 | 2 | 519 | 20 | (11) | (1) | 527 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 150 | 150 | 3 | (1) | 152 |
| Saldo al 31.12.17 |
Effetti prima applicazione IFRS 9 |
Saldo al 1° gennaio 2018 |
Acc.ti netti | Utilizzi | Conferimento Ramo monetica |
Saldo al 31.12.18 |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Amm.nipubbliche per servizi diversi | 13 | 13 | (4) | (6) | ന | |||
| Crediti per accordi CTD | ರಿ | ರಿ | 10 | |||||
| Altri crediti | 45 | 45 | 17 | (12) | 50 | |||
| Totale | 67 | 67 | 14 | (18) | દર્ડ | |||
| di cui Patrimonio BancoPosta | 27 | 27 | 18 | (18) | 45 |
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Valore nominale | Valore di Bilancio | Valore di mercato Valore nominale |
Valore di Bilancio | Valore di mercato | ||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Italia | 46 664 | 50.373 | 48.897 | 45 930 | 49.527 | 50.998 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 16.435 | 18.333 | 16.857 | 12.692 | 12.913 | 14.384 | |
| Attività finanziarie FVOCI | 30.229 | 32.040 | 32.040 | 33.238 | 36.614 | 36.614 | |
| Attività finanziarie | |||||||
| Italia | 500 | 532 | 532 | 500 | 551 | 551 | |
| Attività finanziarie FVOCl | 500 | 532 | 532 | 500 | 551 | ર્સ્ડા | |
| Totale | 47.164 | 50.905 | 49.429 | 46.430 | 50.078 | 51.549 |
| Rischio di credito Attività finanziarie BancoPosta | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | |||||||
| Descrizione | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale | |||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Attività finanziarie al Costo Ammortizzato | |||||||
| Finanziamentie crediti | 177 | 19.902 | 435 | 20.514 | |||
| Finanziamenti | |||||||
| Crediti | 177 | 6.989 | 435 | 7.601 | |||
| Titoli a reddito fisso | 12.913 | 12.913 | |||||
| Attività finanziarie al FVOCI | 39.099 | 39.099 | |||||
| Titoli a reddito fisso | 39.099 | 39.099 | |||||
| Strumenti finanziari derivati | 73 | 258 | 63 | 394 | |||
| Cash flow hedging | 18 | 13 | 31 | ||||
| Fair Value hedging | 55 | 245 | 63 | 363 | |||
| Totale | 250 | 59.259 | 498 | 60.007 |
| Rischio di credito Attività finanziarie del Patrimonio non destinato | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale |
| Attività finanziarie | ||||
| Attività finanziarie al Costo Ammortizzato | ||||
| Finanziamentie crediti | 7 | 261 | 374 | 642 |
| Finanziamenti | 367 | 367 | ||
| Crediti | 7 | 261 | 7 | 275 |
| Attività finanziarie al FVOCI | 551 | 551 | ||
| Titoli a reddito fisso | 551 | 551 | ||
| Totale | 7 | 812 | 374 | 1.193 |
| Rischio su crediti commerciali | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | |||||
| Descrizione | Saldo di bilancio |
Impairment analitico |
|||
| Crediti commerciali | |||||
| Crediti vs clienti | 1 565 | (388) | |||
| Cassa Depositie Prestiti | 374 | ||||
| Ministeri ed enti pubblici | 478 | (130) | |||
| Corrispondenti esteri | 222 | ||||
| Privati | 491 | (258) | |||
| Crediti verso Controllante | 166 | (31) | |||
| Crediti verso imprese controllate | 288 | ||||
| Totale | 2.019 | ||||
| di cui scaduto | 373 |
| 31.12.2017 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo di bilancio |
Impairment analitico |
||
| Altri crediti e attività | ||||
| Crediti per sostituto di imposta | 1.576 | |||
| Crediti per accordi CTD | 179 | (8) | ||
| Ratei e risconti attivi di natura commercialee altre attività | 6 | |||
| Crediti verso imprese controllate | 3 | |||
| Crediti diversi | 229 | (58) | ||
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | 46 | |||
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP | 3 | |||
| Totale | 2.042 | |||
| di cui scaduto | 46 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni |
oltre 5 anni |
Totale | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale |
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato Finanziamenti |
251 | 251 | ||||||
| Crediti | 8.379 | 8.379 | 7.629 | 8 | 7.637 | |||
| Depositi presso il MEF | 6.032 | 6.032 | 6.047 | 6.047 | ||||
| Altri crediti finanziari | 2.347 | 2.347 | 1.582 | 8 | 1.590 | |||
| Titoli a redditi fisso | 1.749 | 4.695 | 23.478 | 29.922 | 1.594 | 6.702 | 7.327 | 15.623 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 3.001 | 10.312 | 30.011 | 43.324 | 4.143 | 9.767 | 39.362 | 53.272 |
| Titoli a reddito fisso | 3.001 | 10.312 | 30.011 | 43.324 | 4.143 | 9.767 | 39.362 | 53.272 |
| Attività finanziarie al FVTPL | ||||||||
| Crediti | 8 | 8 | ||||||
| Attività finanziarie | 213 | 731 | 313 | 1.257 | 366 | 570 | 301 | 1.237 |
| Crediti commerciali | 2.256 | ട | 3 | 2.262 | 2.014 | 1 | 4 | 2019 |
| Altri crediti e attività | 866 | 1.265 | 41 | 2.172 | 894 | 1.118 | 52 | 2.064 |
| Cassa e Depositi BancoPosta | 3.318 | 3.318 | 3.196 | 3.196 | ||||
| Disponibilitàliquide e mezzi equivalenti | 2.127 | 2.127 | 2.039 | 2.039 | ||||
| Totale Attivo | 22.168 | 17.006 | 53.846 | 93.020 | 21.875 | 18.166 | 47.046 | 87.087 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Decrizione | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | |
| Passività finanziarie BancoPosta | 27.764 | 13.329 | 23.849 | 64.942 | 23.683 | 13.371 | 23.173 | 60.227 | |
| Debiti per conti correnti postali | 16.365 | 10.942 | 23.845 | 51.152 | 15.121 | 10.110 | 22.032 | 47.263 | |
| Finanziamenti | 6.088 | 2,384 | 8.472 | 2.440 | 2.403 | 4.843 | |||
| Altre passività finanziarie | 5.311 | ന | ব | 5.318 | 6.122 | 858 | 1.141 | 8.121 | |
| Passività finanziarie | 317 | ર્દેશ | 375 | 1.079 | 209 | 52 | 1.340 | ||
| Debiti commerciali | 1.488 | 1.488 | 1.211 | 1.211 | |||||
| Altre passività | 1.772 | 1.325 | 22 | 3.119 | 1.594 | 1.161 | 26 | 2.781 | |
| Totale passivo | 31.341 | 14.712 | 23.871 | 69.924 | 27.567 | 14.741 | 23.251 | 65.559 |
| (milionidi euro) Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio |
Delta valore | Risultato prima delle imposte |
|||
| nominale | +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | ||
| Effetti 2018 Attività finanziarie BancoPosta Attività finanziarie al Costo Ammortizzato Crediti |
||||||
| Crediti verso il MEF | 5.930 | ਦਰ | (રુવ) | ਦਰ | (ടു) | |
| Altri crediti finanziari | 1.652 | 17 | (17) | 17 | (17) | |
| Titoli a reddito fisso | 425 | ব | (4) | 4 | (4) | |
| Attività finanziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso |
1.740 | 17 | (17) | 17 | (17) | |
| Attività finanziarie Attività finanziarie al Costo Ammortizzato |
||||||
| Finanziamenti Crediti |
354 | ব | (4) | 4 | (4) | |
| Altri crediti finanziari | 30 | |||||
| Attività finanziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso |
375 | 4 | (4) | 4 | (4) | |
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
351 | 4 | (4) | 4 | (4) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | ||||||
| Depositi presso il MEF | 1.306 | 13 | (13) | 13 | (13) | |
| Depositi bancari | 686 | 7 | (7) | 7 | (7) | |
| Passività finanziarie BancoPosta Altre passività finanziarie |
(70) | (1) | 1 | (1) | 1 | |
| Passività finanziarie | ||||||
| Passività finanziarie verso imprese controllate Altre passività finanziarie |
(112) (1) |
(1) | 1 | (1) | 1 | |
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 12.666 | 127 | (127) | 127 | (127) | |
| Effetti 2017 Attività finanziarie BancoPosta Attività finanziarie al Costo Ammortizzato Crediti Crediti verso il MEF Altri crediti finanziari |
6.011 1.179 |
60 12 |
(60) (12) |
60 12 |
(60) (12) |
|
| Attività finanziarie al FVTOCI | ||||||
| Titoli a reddito fisso | 1.710 | 17 | (17) | 17 | (17) | |
| Attività finanziarie Attività finanziarie al Costo Ammortizzato |
||||||
| Finanziamenti | 367 | 1 | (4) | 1 | (4) | |
| Crediti Altri crediti finanziari |
40 | |||||
| Attività finanziarie al FVTOCI Titoli a reddito fisso |
375 | ব | (4) | 4 | (4) | |
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
397 | ব | (4) | 4 | (4) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Depositi presso il MEF Depositi bancari |
379 1.557 |
ব 16 |
(4) | ব 16 |
(4) | |
| Passività finanziarie BancoPosta | (16) | (16) | ||||
| Altre passività finanziarie | (100) | (1) | 1 | (1) | 1 | |
| Passività finanziarie | ||||||
| Finanziamenti Passività finanziarie verso imprese controllate |
||||||
| Altre passività finanziarie | (46) | |||||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 11.869 | 120 | (120) | 120 | (120) |
Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018.
È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.
Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.
Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.
Nel corso dell'esercizio 2018 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2017.
Alla data del 31 dicembre 2018, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:
| Tipologia Evento (Event Type) | N. tipologie di rischio |
|---|---|
| Frode interna | 29 |
| Frode esterna | 49 |
| Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro | 7 |
| Clientela, prodotti e prassi operative | 32 |
| Danni a beni materiali | র্ব |
| Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi | |
| Esecuzione, gestione e consegna del processo | 122 |
| Totale al 31 dicembre 2018 | 250 |
Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.
Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è valutata coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza e integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso contenuta anche grazie ai presidi organizzativi e di controllo a mitigazione del rischio.
Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.).
Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società.
Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).
Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).
Ciò premesso, al 31 dicembre 2018, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing. Inoltre il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.
Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative. Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.
Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:
Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.
Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:
Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi (tasso di riscatto per il 2018 pari a circa il 2,9%).
Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:
In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, iniziata nel 2010, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa. In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione in quota (definendo la quota di cessione in base alla specificità e alla consistenza del rischio), integrati da ulteriori trattati a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni e i cosiddetti "rischi catastrofali"). Inoltre in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di mitigare l'assunzione di specifiche tipologie di rischio sono state introdotti limiti di indennizzo nel caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro.
Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.
Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR). In particolare, con riferimento all'attività di collocamento di fondi immobiliari effettuata nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo continua a monitorare attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a Fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018, la stima delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento, a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese, è stata oggetto di aggiornamento. Si ricorda che Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2017, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza; il fondo stanziato a copertura della suddetta iniziativa di tutela è stato interamente utilizzato nel corso dell'esercizio 2017. Inoltre, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 19 febbraio e del 28 giugno 2018, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che la società intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, è stata definita una nuova iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2017, data di scadenza. L'iniziativa in questione, il cui obiettivo è stato di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarebbe stato dallo stesso incassato con il "Valore Finale di Liquidazione" del fondo, è stata avviata in data 24 settembre 2018 e si è in conclusa in data 7 dicembre 2018124 .
Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso nell'ambito dell'operatività Bancoposta
Il Gruppo Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.
Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.
124 I dettagli dell'iniziativa sono stati pubblicati sul sito istituzionale di Poste Italiane SpA all'indirizzo web: https://www.poste.it/iniziativa-tutela-fondo-europa-immobiliare.html
La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).
Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico125, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.
Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico126". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia127 . La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.
Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:
125 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:
• test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;
• test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.
Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.
L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.
126 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:
• su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;
• su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.
Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).
127 Il primo considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.
128 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.
129 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.
Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza, il Patrimonio BancoPosta stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.
Inoltre, il Gruppo detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.
Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Gruppo stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.
Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test retrospettico e un test prospettico.
Relativamente alle coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.
Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti130 .
Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.
Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso131. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.
130 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.
131 Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.
La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.
Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:
Il Gruppo Poste italiane è inoltre soggetto al rischio sulla volatilità dei flussi di cassa con riferimento al prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 e che prevede il pagamento di cedole annuali a tasso variabile.
L'esposizione a tale rischio è oggetto di copertura attraverso la stipula di un contratto di Interest rate swap di cash flow hedge con il quale la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso e ha venduto il tasso variabile previsto dal prestito obbligazionario. L'oggetto della copertura è solo il rischio di tasso d'interesse, mentre non è oggetto di copertura il rischio di credito implicito.
Ai fini della verifica dell'efficacia della copertura si effettua un test retrospettico e un test prospettico utilizzando l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico".
Di seguito si espone la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura. Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.
132 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.
| Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di CFH | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fino 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |||
| Cash flow hedges - Rischio tasso d'interesse | ||||||
| Acquisti a termine | ||||||
| Nominale | 1.545 | - | - | 1.545 | ||
| Prezzo di regolamento | 1.491 | - | - | 1.491 | ||
| Vendite a termine | ||||||
| Nominale | 1.340 | - | - | 1.340 | ||
| Prezzo di regolamento | 1.644 | - | - | 1.644 | ||
| Interest rate swap | ||||||
| Nominale | 445 | 490 | 725 | 1.660 | ||
| Tasso medio % | 4,70 | 4,95 | 4,15 | 4,53 | ||
| Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di FVH | (milioni di euro) | |||||
| Maturity | ||||||
| Fino 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |||
| Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse | ||||||
| Interest rate swap | ||||||
| Nominale | - 375 |
23.590 | 23.965 | |||
Di seguito sono esposti gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti dalle operazioni di copertura suddivise per tipologia.
Fair value hedges - Rischio tasso
| Nominale | Valore di bilancio* | Valore cumulato delle rettifiche dello strumento coperto |
Variazione del valore usata per rilevare l'inefficacia della copertura |
Valore cumulato delle rettifiche dello strumento coperto in caso di discountinuing |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari coperti | Attività | Passività | Attività | Passività | |||
| Titoli a reddito fisso, di cui: | 26.136 | - | 993 | - | 686 | - | |
| al costo ammortizzato | 12.568 | - | 993 | - | 341 | - | |
| al FVTOCI | 13.568 | - | - | 345 | - | ||
| Strumenti finanziari di copertura | |||||||
| Interest rate swap | 23.965 | 163 | (1.748) | (688) | |||
| Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L | (2) | ||||||
*Non include il fondo a copertura delle perdite attese
| Nominale | Valore di bilancio | Variazione del valore usata per rilevare l'inefficacia della copertura |
Cash flow hedge | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari coperti | Attività | Passività | Riserva da copertura |
Cessazione della copertura |
||||||
| Titoli a reddito fisso, di cui: | - | (61) | ||||||||
| al costo ammortizzato | - | - | - | |||||||
| al FVTOCI | 1.823 | - | (61) | |||||||
| Prestito obbligazionario | - | (50) | - | |||||||
| Titoli acquistati a termine | (94) | |||||||||
| Strumenti finanziari di copertura | ||||||||||
| Acquisti a termine | 1.545 | 94 | - | 94 | 76 | - | ||||
| Vendite a termine | 1.340 | 61 | - | 61 | 61 | - | ||||
| Interest rate swap | 1.660 | 50 | (112) | - | (12) | - | ||||
| Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L | - |
Di seguito sono esposti gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.
La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.
L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio con riferimento ad alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado Poste Italiane al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. La Società ha presentato ricorso in appello e la Corte dei Conti, con sentenza n. 542 del 15 novembre 2017, ha accolto l'appello, limitando la condanna iniziale al pagamento di circa 4 milioni di euro. Nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini di impugnazione della sentenza e a seguito dei successivi riscontri della controparte, è stato iscritto un credito di 4 milioni di euro.
Nel novembre 2011 l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008, eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi. A seguito della sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, in data 7 maggio 2014, EGI ha provveduto a corrispondere l'importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro e, per effetto della sentenza di secondo grado della Commissione Tributaria Regionale di Roma, favorevole a EGI, in data 10 giugno 2015 la società ha ottenuto il rimborso della somma corrisposta. In data 24 aprile 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI il ricorso in Cassazione per l'annullamento della sentenza di appello e in data 12 giugno 2015 EGI ha presentato controricorso. Il contenzioso è attualmente pendente innanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Sul tema specifico recentemente la Corte di Cassazione ha adottato un'interpretazione favorevole all'Amministrazione Finanziaria e, pertanto, in considerazione del sensibile incremento del rischio di soccombenza, EGI sta valutando la possibilità di aderire alla definizione agevolata della lite pendente in oggetto, secondo quanto previsto all'art. 6 del D.L. 119/2018. In tal caso, EGI dovrebbe corrispondere il pagamento di una somma pari al 15% della maggiore IRES richiesta, per un importo complessivo di circa 0,4 milioni di euro. EGI ha pertanto accantonato tale ammontare tra i Fondi rischi e oneri.
Nel corso dell'esercizio 2009, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita un atto di contestazione relativo all'anno d'imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Contro tale atto la Compagnia ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nel dicembre 2010 e nel settembre 2011 l'Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di contestazione, con analoghe motivazioni, ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Anche per tali atti la Compagnia ha proposto ricorso, chiedendone l'annullamento. La Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia con riferimento a tutti i ricorsi predetti, ritenendo infondate le pretese dell'Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da parte dell'Agenzia delle Entrate con diversi ricorsi in appello. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha respinto i ricorsi proposti dall'Agenzia delle Entrate e confermato l'annullamento delle pretese impositive avanzate nei confronti di Poste Vita. In relazione ai contenziosi relativi agli anni 2004 e 2006, in data 23 ottobre 2015, l'Avvocatura dello Stato ha deciso di impugnare tali sentenze e ha notificato alla società i ricorsi innanzi alla Corte di Cassazione. Dei probabili esiti del contenzioso tributario in oggetto Poste Vita continua a tener conto nella determinazione dei Fondi rischi ed oneri.
Con riferimento a Postel, in data 25 novembre 2014 si è conclusa una verifica fiscale relativa alle imposte dirette e all'IVA per i periodi di imposta dal 2009 al 2012, avviata a suo tempo dalla Guardia di Finanza, che contestava il diritto alla detrazione dell'IVA su taluni acquisti effettuati dalla società negli anni 2010 e 2011. Inoltre, un controllo fiscale eseguito dalla Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore si è concluso con la consegna, l'8 ottobre 2015, di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP. A seguito delle suddette verifiche, l'Agenzia delle Entrate ha pertanto notificato a Postel i seguenti due distinti avvisi di accertamento per i periodi d'imposta 2010 e 2011.
Inoltre, sulla base delle risultanze evidenziate nel Processo Verbale di Constatazione dell'8 ottobre 2015, l'Agenzia delle Entrate:
136) e ha depositato istanza di sospensione del giudizio. In data 13 dicembre 2018 la Commissione ha rinviato l'udienza all'11 luglio 2019.
In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011, Postel ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 che prevede il pagamento delle imposte e degli interessi di ritardata iscrizione a ruolo maturati fino al 60° giorno successivo alla notifica dell'atto, fatta eccezione per le sanzioni e gli interessi di mora. Dagli importi dovuti ai fini della definizione vanno scomputati quelli già versati per effetto delle disposizioni vigenti in materia di riscossione in pendenza di giudizio. Nel caso di specie, l'importo dovuto da Postel è pari a 8,4 milioni di euro. Pertanto la società, avendo in pendenza di giudizio già versato l'importo di 2,8 milioni di euro, ha provveduto al pagamento del restante importo di 5,6 milioni di euro. Il fondo accantonato negli esercizi precedenti - pari a 8,3 milioni di euro - è stato dunque completamente utilizzato. I relativi giudizi sono quindi stati dichiarati estinti dalla Commissione nel corso del 2018.
In data 19 aprile 2018 la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma ha effettuato l'accesso presso la sede della società SDA Express Courier per eseguire una verifica ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n. 4/1929. In data 29 novembre 2018 si è formalmente concluso l'accertamento; il verbale di constatazione finale presenta come principale rilievo la contestazione della detrazione dell'IVA relativa alle note di variazione emesse dalla società in relazione agli sconti accordati ai propri clienti a seguito dell'incremento del numero delle spedizioni. Tali sconti si traducono in una riduzione dei prezzi, originariamente praticati dalla società al momento della prestazione del servizio di spedizione, e si configurano quindi come abbuoni o sconti previsti contrattualmente. Il rilievo formulato, a parere dei consulenti di SDA, appare privo di fondamento sia in fatto che in diritto, per cui la società si è riservata di avanzare le dovute contestazioni nelle competenti sedi amministrative e/o giudiziali.
Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto notifica, in concomitanza con provvedimenti cautelari personali e reali verso determinati soggetti indagati, di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma e di un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio, eseguito su un conto BancoPosta intestato al Consorzio, per l'importo di 4,6 milioni di euro. In relazione a tale procedimento, il Consiglio Direttivo del Consorzio ha fatto proprie, condividendole integralmente, le considerazioni e conclusioni di due pareri richiesti a terzi esperti indipendenti, uno riguardante aspetti giuspubblicistici della concessione sulla cui base il Consorzio presta i suoi servizi a favore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Servizi di gestione e rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le pratiche di competenza del Dipartimento Trasporti Terrestri) e l'altro riguardante gli aspetti tributari, che hanno concluso, l'uno, che la struttura giuridica della concessione e, in particolare, il sistema di remunerazione ivi previsto, sono conformi alla normativa in materia di concessioni di servizi, senza riscontrare profili di criticità o illegittimità in merito al sistema di remunerazione e fatturazione, l'altro, qualificando come remoto il rischio che le potenziali passività tributarie gravanti in capo al Consorzio ad esito della contestazione della Procura siano ritenute sussistenti in giudizio.
A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel e di Postelprint (la cui fusione per incorporazione in Postel ha dispiegato effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune delle quali confermate in avvisi di addebito, per complessivi 19,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018, con le quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperte dal regime IPOST che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa, al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova. A supporto delle argomentazioni delle predette società, con nota del 20 ottobre 2016 il Ministero del Lavoro ha confermato che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.
Sempre con riferimento a Postel, in relazione ad alcuni giudizi pendenti davanti al tribunale di Genova, con sentenza dell'11 luglio 2017 è stata accolta la domanda dell'INPS, pari complessivamente a 9,16 milioni di euro, limitatamente alle differenze contributive tra gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti e quanto spettante secondo INPS a titolo di contributo CUAF, con condanna di Postel al pagamento della sola somma di 0,22 milioni di euro. La sentenza ha invece confermato come non dovuta la contribuzione per CIG, CIGS e mobilità (pari a 8,94 milioni di euro), essendo al tempo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite Poste Italiane (requisito esistente sino alla data di quotazione di Poste Italiane) e rientrando pertanto nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. In data 20 ottobre 2017 Postel ha proceduto al pagamento della somma richiesta. L'INPS, in data 9 marzo 2018, ha depositato ricorso in appello, contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. Postel si è costituita in entrambi i giudizi eccependo la inammissibilità e la infondatezza dei ricorsi in appello, presentando a sua volta appello incidentale condizionato all'ipotesi in cui la Corte di Appello di Genova dovesse accogliere i ricorsi proposti dall'INPS. Con sentenze pubblicate in data 28 dicembre 2018, la Corte d'Appello di Genova ha integralmente confermato le sentenze di primo grado, respingendo gli appelli dell'INPS, che potrebbe proporre ricorso per Cassazione nel termine di sei mesi dal deposito delle stesse.
Risultano ancora pendenti ulteriori giudizi, al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel avverso gli avvisi di addebito per i periodi da maggio 2009 a settembre 2018. Tenuto conto della recente sentenza favorevole, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, Postel ha adeguato i propri Fondi rischi anche sulla scorta del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.
In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato, condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane nel gennaio 2009 ha corrisposto al MEF 443 milioni di euro, oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della favorevole sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 Poste Italiane ha pertanto ricevuto indietro dal MEF 535 milioni di euro. La Commissione Europea ha comunque riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti a Poste Italiane dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi
dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") fossero allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.
In data 9 marzo 2015 è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito. L'udienza del 17 ottobre 2018, fissata per il merito, non si è tenuta; la causa è stata cancellata dal ruolo e potrà essere riassunta entro il 17 aprile 2019 su istanza della Società.
In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato - ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 - un procedimento volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G (oggi Wind tre). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb e Vodafone Omnitel, oltre che PostePay (già PosteMobile). Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PostePay l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste Italiane ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.
Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PostePay hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste Italiane e non era interessata a un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PostePay133 .
A valle del provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma chiedendo la condanna di Poste Italiane e PostePay al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.
Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PostePay e Wind Tre hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in parola. Con la sottoscrizione dell'accordo, Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a Wind Tre un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute, anche in relazione ai contenziosi. Con decreto del 28 maggio 2018 il Tribunale di Roma ha pertanto dichiarato l'estinzione del giudizio.
133 L'AGCM infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quarter, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.
In data 3 ottobre 2018 Poste Italiane, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'AGCM. Al 31 dicembre 2018 il fondo accantonato a tal fine nell'esercizio 2017 è stato pertanto completamente utilizzato.
Conseguentemente, il 4 marzo 2019 è stato notificato a Posate Italiane dall'AGCM il provvedimento con il quale l'Autorità ha riconosciuto la piena ottemperanza di Poste alla luce delle risultanze istruttorie e delle iniziative adottate dalla stessa, deliberando che: (i) non sussistono i presupposti per l'irrogazione della ulteriore sanzione; (ii) Poste Italiane prosegua nell'offerta a favore degli operatori alternativi concorrenti del servizio equivalente a Posta Time; (iii) Poste Italiane entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento informi l'Autorità mediante documentazione scritta in merito ai livelli di estensione raggiunti del servizio equivalente a Posta Time.
In data 8 ottobre 2018 l'AGCM ha notificato a Poste Italiane la comunicazione di avvio del procedimento PS11215 - ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D.Lgs. 206/05 (Codice del consumo) ed ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie - con contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del suddetto Regolamento, con la quale ha chiesto chiarimenti in merito alle segnalazioni del 24 luglio 2018 di "Altroconsumo" e dell'8 agosto 2018 del "Centro Tutela Consumatori e Utenti". L'Autorità, in particolare, ha contestato una campagna pubblicitaria di Poste denominata "Buoni e libretti – Buono a sapersi" finalizzata a promuovere Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale attraverso canali televisivi e annunci pubblicitari su stampa, presuntivamente violativa degli artt. 21 e 22, comma 1 e 4 lett. a), del Codice del Consumo, in quanto non indicante chiaramente, a giudizio dell'Autorità, l'incidenza degli oneri fiscali.
In data 29 ottobre 2018 Poste Italiane ha risposto alla richiesta di informazioni. Inoltre, a seguito dell'audizione che si è tenuta presso l'AGCM il 28 novembre 2018, Poste Italiane ha trasmesso all'Autorità il formulario per la presentazione degli impegni - ai sensi ai sensi dell'art. 27 comma 7 del Codice del consumo, dell'art 8 comma 7 del D.Lgs. 145/2007 e dell'art. 9 del citato Regolamento sulle procedure istruttorie successivamente integrati in data 11 gennaio 2019.
Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).
A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"134. Al riguardo:
(i) in data 29 luglio 2014, il Consiglio dell'AGCom, con delibera 412/14/CONS, ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del Servizio Postale Universale per gli anni 2011 e 2012. La delibera, nel confermare che l'onere del Servizio Postale Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per gli anni 2011 e
134 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.
2012, rispettivamente, in 381 e 327 milioni di euro a fronte di ricavi rispettivamente di 357 e 350 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane. Avverso tale delibera Poste Italiane ha presentato il 13 novembre 2014 ricorso al TAR, che risulta ancora pendente.
Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto presso Poste Italiane dalla Banca d'Italia lo scorso anno, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in corso di realizzazione; i relativi cantieri stanno procedendo secondo la timeline stabilita.
Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017, relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa, aggiornata al 30 settembre 2018, sull'avanzamento di tutte le iniziative in materia. L'informativa in commento, contenente l'elenco delle iniziative intraprese alla data di riferimento e da intraprendere nel prosieguo, unitamente alle relative tempistiche, è stata illustrata al Consiglio di Amministrazione in data 18 ottobre 2018 e inviata alla Banca d'Italia il 29 ottobre 2018.
In merito agli accertamenti condotti tra il 2015 e il 2016 dall'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) nei confronti di Poste Vita in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D. Lgs. 231 del 2007, in data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato alla Compagnia un "Processo verbale di accertamento e contestazione" per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette in relazione a operazioni afferenti a una singola polizza ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata può comportare una sanzione sino a un massimo di circa 0,4 milioni di euro. La Compagnia ha trasmesso i propri scritti difensivi al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed è in attesa di conoscere le determinazioni dell'Autorità.
In data 20 marzo 2017 IVASS ha avviato un'ispezione, terminata in data 28 giugno 2017, ai sensi dell'art. 189 del Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005) presso Poste Vita avente ad oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e per il calcolo del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". In data 27 settembre 2017 IVASS ha consegnato a Poste Vita l'esito degli accertamenti svolti, nei quali non ha ritenuto di formulare specifiche contestazioni e constatando, nel complesso, un soddisfacente livello di implementazione della struttura Solvency II, emettendo pertanto un giudizio parzialmente favorevole e formulando alcuni rilievi e osservazioni. In data 25 ottobre 2017 la Compagnia ha presentato a IVASS le proprie considerazioni in ordine agli approfondimenti e agli interventi correttivi richiesti, pianificando una serie di attività volte a recepire gli spunti di miglioramento indicati dall'Autorità di Vigilanza, ad oggi in via di realizzazione in linea con le tempistiche programmate.
Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata, estesa a tutta la rete di Poste Italiane e sono stati al contempo realizzati ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID II, entrata in vigore il 3 gennaio 2018.
Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo, di informativa specifica alla Consob.
Nei mesi di luglio e agosto 2018 sono pervenute da parte della Consob due richieste: la prima, datata 27 luglio e formulata anche ad altri Intermediari, avente ad oggetto un approfondimento sulle principali tematiche relative all'attuazione e recepimento della Direttiva MiFID II; la seconda, del 13 agosto, contenente la richiesta di un incontro finalizzata all'acquisizione di maggiori dettagli in merito alla prestazione dei servizi di investimento. Nel corso dell'incontro, tenutosi presso la Consob nel mese di settembre 2018, sono state integrate le informazioni precedentemente fornite ed è stato illustrato il piano degli interventi, in linea con quanto già rappresentato all'Autorità nel Tableau de Bord di Compliance al 30 giugno 2018, integrato con ulteriori interventi di indirizzo sulla base delle evidenze emerse. Infine, nel corso di tale incontro, sono stati richiesti dalla Consob ulteriori approfondimenti su specifici temi, successivamente formalizzati in apposita nota scritta, a cui è stato dato un completo e tempestivo riscontro.
In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti di Postel nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti la società ne ha tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione Postel ha proposto ricorso e istanza di sospensione al Tribunale Civile di Roma, quest'ultima accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016 il giudice ha annullato l'ordinanza di ingiunzione del Garante Privacy limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito di Postel. In data 21 marzo 2017 Equitalia Servizi di Riscossione ha notificato una cartella di pagamento in cui, oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione di 0,12 milioni di euro. Postel ha impugnato la cartella, che è stata parzialmente annullata relativamente alla richiesta di 0,12 milioni di euro dal Tribunale di Roma. Avverso tale sentenza il Garante ha proposto ricorso per Cassazione notificato il 3 agosto
2018 e Postel ha notificato e depositato controricorso nei termini di legge, e si attende la camera di consiglio relativa alla questione preliminare dell'ammissibilità del ricorso o la fissazione della pubblica udienza. Per il recupero di tali somme, (già versate da Postel in esito al pignoramento presso terzi promosso dall'Amministrazione), Postel ha già provveduto ad avanzare formale richiesta prima al Garante e, per ultimo all'Agenzia delle Entrate – Riscossione, a cui è stata presentata richiesta di rimborso e per la quale si è in attesa di ricevere riscontro.
Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti135 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2018, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali136 nel corso dell'esercizio 2018.
Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2018.
La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche residualmente richieste dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.
135 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.
136 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 rispettivamente, del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.
| Saldo al 31.12.18 | Corrispondenza, Pacchie Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari |
Servizi Assicurativi |
alisioni | Consolidato | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | 1.259 | 4.307 | 67.022 | 1.034 | (6.693) | 66.929 | |
| Debiti per conti correnti postali | 47.160 | (920) | 46.240 | ||||
| Obbligazioni | 50 | 762 | 812 | ||||
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 201 | 8.473 | 8.674 | 308 | |||
| Debiti per mutui | |||||||
| Debiti per leasing finanziari | |||||||
| MEF conto tesoreria dello Stato | 3.649 | 3.649 | 3.649 | ||||
| Strumenti finanziari der vati | 30 | 1.829 | 1.859 | 20 | |||
| Altre passività finanziarie | 20 | 4.027 | 1.634 | 14 | 5.695 | 13 | |
| Passività finanziarie verso altri settori | વેરૂક જિલ્લામાં આવેલું એક ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છ | 280 | 4.277 | 258 | (5.773) | ||
| Riserve tecniche assicurative | 125.148 | 125.148 | - | ||||
| Attività finanziarie | (1.417) | (4.097) | (64.578) | (126.545) | 5.773 | (190.864) | |
| Strumenti finanziari al costo ammortizzato | (88) | (ട്ടി | (31.221) | (1.506) | (32.869) | (10.530) | |
| Strumenti finanziari al FVOCI | (538) | (32.071) | (95.146) | (127.755) | (525) | ||
| Strumentifinanziari al fair value rilevato a Conto economico | (રૂક) | (29.769) | (29.827) | (21) | |||
| Strumenti finanziari der vati | (368) | (45) | (413) | (29) | |||
| Attività finanziarie verso altri settori | (790) | (4.044) | (860) | (79) | 5.773 | ||
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | (71) | (71) | - | ||||
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | (158) | 210 | 2.444 | (434) | (921) | 1.141 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.318) | (3.318) | |||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (973) | (246) | (1.323) | (1.574) | 921 | (3.195) | (1.306) |
| Posizione finanziaria netta | (1.131) | (36) | (2.197) | (2.008) | (5.372) |
| Saldo al 31.12.17 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari |
Servizi Assicurativi |
Elisioni | Consolidato | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | 2.249 | 3.249 | 62.274 | 1.017 | (5.545) | 63.244 | |
| Debiti per conti correnti postali | 47.468 | (883) | 46.575 | ||||
| Obbligazioni | 812 | 761 | 1.573 | ||||
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 401 | 4.842 | 5.243 | ||||
| Debiti per mutui | |||||||
| Debiti per leasing finanziari | 1 | 1 | |||||
| MEF conto tesoreria dello Stato | 3.483 | 3.483 | 3.483 | ||||
| Strumenti finanziari derivati | 39 | 1.637 | 1.676 | ||||
| Altre passività finanziarie | 79 | 2.969 | 1.639 | 6 | 4.693 | કર્ | |
| Passività finanziarie verso altri settori | 818 | 279 | 3.205 | 250 | (4.652) | ||
| Riserve tecniche assicurative | 123.650 | 123.650 | |||||
| Attività finanziarie | (1.587) | (3.283) | (60.688) | (125.860) | 4.652 | (186.766) | |
| Finanziamentie crediti | (274) | (7.600) | (258) | (8.132) | (6.239) | ||
| Investimenti posseduti fino a scadenza | (12.912) | (12.912) | |||||
| Investimenti disponibiliper la vendita | (556) | (39.171) | (96.078) | (135.805) | (2.485) | ||
| Strumentifinanziari al fair value rilevato a Conto economico | (29.338) | (29.338) | (555) | ||||
| Strumenti finanziari derivati | (385) | (184) | (579) | ||||
| Attività finanziarie verso altri settori | (757) | (3.283) | (610) | (2) | 4.652 | ||
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | (71) | (71) | |||||
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 662 | (34) | 1.586 | (1.264) | (893) | 57 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.196) | (3.196) | |||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) | (385) |
| Posizione finanziaria netta | (1.335) | (55) | (2.006) | (2.171) | (5.567) |
La posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2017 recepisce la modifica effettuata per l'iscrizione del credito finanziario per complessivi 490 milioni di euro, in seguito alla riclassifica patrimoniale delle partecipazioni valutate ad equity di FSIA Srl e Anima Holding SpA rispettivamente nei settori Pagamenti, Mobile e Digitale e Servizi Finanziari.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 del settore Pagamenti, Mobile e Digitale e del settore Servizi finanziari recepisce la modifica effettuata per l'iscrizione del debito finanziario rispettivamente per 279 milioni di euro e 211 milioni di euro, in seguito alla riclassifica delle suddette partecipazioni.
Al 31 dicembre 2018 la posizione finanziaria netta complessiva consolidata, come sopra rappresentata è in avanzo di 5.372 milioni di euro.
La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari al FVOCI per 636 milioni di euro, comprensiva degli effetti relativi alla prima applicazione dell'IFRS 9. La riserva di fair value relativa a tali strumenti, al lordo del relativo effetto fiscale, è negativa per 115 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2018, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:
| A. Liquidità | (973) | (1.997) |
|---|---|---|
| B. Crediti finanziari correnti | (57) | (245) |
| C. Debiti bancari correnti | 201 | 201 |
| D. Parte corrente dell'indebitamentonon corrente | 763 | |
| E. Altri debiti finanziari correnti | 23 | 82 |
| F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) | 224 | 1.046 |
| G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) | (806) | (1.196) |
| H. Debiti bancari non correnti | 200 | |
| l. Obbligazioni emesse | 50 | ਪਰ |
| J. Altri debiti non correnti | 27 | 36 |
| K. Posizione finanziaria non corrente (H+I+J) | 77 | 285 |
| L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) | (729) | (911) |
| Attività finanziarie non correnti | (570) | (585) |
| Posizione Finanziaria Netta | (1.299) | (1.496) |
| Crediti e Debiti finanziari intersettoriali | 168 | 161 |
| Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori | (1.131) | (1.335) |
| Posizione finanziaria netta | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.18 | Patrimonio non Patrimonio destinato BancoPosta |
Elisioni | Poste Italiane SpA |
di cui parti correlate |
|
| Passività finanziarie | 1.238 | 66.838 | (922) | 67.154 | |
| Debiti per conti correnti postali | 51.204 | (65) | 51.139 | 4.903 | |
| Obbligazioni | 50 | 50 | |||
| Debiti vs istituzionifinanziarie | 200 | 8.473 | 8.673 | 308 | |
| MEF conto Tesoreria dello Stato | 3.649 | 3.649 | 3.649 | ||
| Strumenti finanziari derivati | 31 | 1.829 | 1.860 | 29 | |
| Altre passività finanziarie | 114 | 1.669 14 |
1.783 | 34 | |
| Passività finanziarie per rapporti intergestori | 843 | (857) | |||
| Attività finanziarie | (997) | (64.706) | 857 | (64.846) | |
| Strumenti finanziari al costo ammortizzato | (446) | (31.397) | (31.843) | (11.064) | |
| Strumenti finanziari al FVOCI | (537) | (32.040) | (32.577) | ||
| Strumentifinanziari al FV rilevato a Conto ecomonico | (58) | (28) | |||
| Strumenti finanziari derivati | (368) | (368) | (29) | ||
| Attività finanziarie per rapporti intergestori | (14) | (843) | 857 | ||
| Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) | 241 | 2.132 | (65) | 2.308 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.318) | (3.318) | - | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (875) | (1.318) | 65 | (2.128) | (1.306) |
| Posizione finanziaria netta | (634) | (2.504) | (3.138) |
| Posizione finanziaria netta | (milionidi euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Patrimonio non destinato |
Patrimonio BancoPosta |
Poste Italiane SpA |
di cui parti correlate |
|
| Passività finanziarie | 2.087 | 62.109 | (988) | 63.208 | |
| Debiti per conti correnti postali | 47.494 | (242) | 47.252 | 677 | |
| Obbligazioni | 813 | 813 | |||
| Debiti vs istituzionifinanziarie | 400 | 4.842 | 5.242 | ||
| MEF conto Tesoreria dello Stato | 3.483 | 3.483 | 3.483 | ||
| Strumenti finanziari derivati | રેત્વે | 1.638 | 1.677 | ||
| Altre passività finanziarie | 103 | 4.638 | 4.741 | 133 | |
| Passività finanziarie per rapporti intergestori | 732 | 14 | (746) | ||
| Attività finanziarie | (1.212) | (60.780) | 746 | (61.246) | |
| Finanziamentie crediti | (642) | (7.601) | (8.243) | (6.923) | |
| Investimenti possedutifino a scadenza | (12.912) | (12.912) | |||
| Investimenti disponibili per la vendita | (556) | (39.140) | (39.696) | (2.485) | |
| Strumenti finanziari derivati | (395) | (385) | |||
| Attività finanziarie per rapporti intergestori | (14) | (732) | 746 | ||
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 875 | 1.329 | (242) | 1.962 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.196) | (3.196) | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.885) | (396) | 242 | (2.039) | (385) |
| Posizione finanziaria netta | (1.010) | (2.263) | (3.273) |
Al 31 dicembre 2018 la posizione finanziaria netta complessiva della Società, come sopra rappresentata è in avanzo di 3.138 milioni di euro. La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari al FVOCI per 375 milioni di euro, comprensiva degli effetti relativi alla prima applicazione dell'IFRS9.. La riserva di fair value relativa a tali strumenti, ,al lordo del relativo effetto fiscale, è negativa per 114 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2018, la posizione finanziaria netta del Patrimonio non destinato determinata secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, è la seguente:
| Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA | (milionidi euro) | |
|---|---|---|
| Al 31 dicembre 2018 |
Al 31 dicembre 2017 |
|
| A. Liquidità | (875) | (1.885) |
| B. Crediti finanziari correnti | (168) | (363) |
| C. Debiti bancari correnti | 200 | 200 |
| D. Parte corrente dell'indebitamentonon corrente | 763 | |
| E. Altri debiti finanziari correnti | 118 | 106 |
| F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) | 318 | 1.0689 |
| G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) | (725) | (1.179) |
| H. Debiti bancari non correnti | 200 | |
| l. Obbligazioni emesse | 50 | 50 |
| J. Altri debiti non correnti | 27 | રૂદિ |
| K. Posizione finanziaria netta non corrente (H+I+J) | 77 | 286 |
| L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) | (648) | (893) |
| Attività finanziarie non correnti | (815) | (835) |
| Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato | (1.463) | (1.728) |
| Crediti e debiti finanziari per rapporti intergestori | 829 | 718 |
| Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti intergestori |
(634) | (1.010) |
In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).
Al 31 dicembre 2018, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo.
| Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre2018 | 31 dicembre 2017 | ||||||||
| Descrizione | Note | Valore nominale Valore di Bilancio | Fair value | Valore nominale | Valore di Bilancio | Fair value | |||
| Attività finanziarie BancoPosta Attività finanziarie al Costo ammortizzato |
[A5] | 3.424 | 3.527 | 3.363 | 4.407 | 4.486 | 4.890 | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI Passività finanziarie BancoPosta |
[Be] | 4.742 | 5.179 | 5.179 | |||||
| Passività finanziarie per PCT Attività finanziarie |
[A6] | (8.477) | (8.473) | (8.484) | (4.840) | (4.842) | (4.853) | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI Passività finanziarie |
|||||||||
| Passività finanziarie per PCT | (B7) | ||||||||
| Totale | (311) | 233 | 58 | (433) | (356) | 37 |
Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Asset Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.
| Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso | (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2018 | 31 dicembre 2017 | |||
| Descrizione | Valore Nominale |
Valore di bilancio |
Valore Nominale |
Valore di bilancio |
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | ||||
| Finanziamentie Crediti | 1.651 | 1.651 | 1.179 | 1.179 |
| Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) | 1.332 | 1.332 | 1.110 | 1.110 |
| Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) | 185 | 185 | દેવે | ea |
| Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) | 134 | 134 | ||
| Titoli a reddito fisso Titoli per operazioni in PCT Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit |
3.671 3.424 247 |
3.773 3.527 246 |
5.180 4.407 253 520 |
5.288 4.486 269 533 |
| Attività finanziarie al FVTOCl | ||||
| Titoli a reddito fisso | 5.314 | 5.809 | ||
| Titoli per operazioni in PCT | 4.742 | 5.179 | ||
| Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Divect Debit | 572 | 630 | ||
| Attività finanziarie | ||||
| Attività finanziarie al Costo ammortizzato | ||||
| Finanziamentie Crediti Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) |
30 30 |
30 30 |
40 40 |
40 40 |
| Attività finanziarie al FVTOCI | ||||
| Titoli a reddito fisso Titoli per operazioni in PCT |
||||
| Totale attività finanziarie indisponibili | 10.666 | 11.263 | 6.399 | 6.507 |
Al 31 dicembre 2018 la Società ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni di pronti contro termine attivi per un nozionale complessivo di 254 milioni di euro ed un fair value pari a 251 milioni di euro.
Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 dicembre 2018, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.
| Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano | (milioni di euro) | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
| Descrizione | Valore | Valore di | Valore di | Valore | Valore di | Valore di | |
| nominale | Bilancio | mercato | nominale | Bilancio | mercato | ||
| Italia | 125.501 | 130.596 | 129.231 | 121.811 | 130.961 | 132.433 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 17.934 | 19.778 | 18.413 | 12.692 | 12.912 | 14.384 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 106.745 | 109.995 | 109.995 | 106.971 | 115.897 | 115.897 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | 822 | 823 | 823 | 2.148 | 2.152 | 2.152 | |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | - | - | - | - | |
| Austria | 15 | 15 | 15 | - | - | - | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 15 | 15 | 15 | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Belgio | 89 | 92 | 92 | 95 | 101 | 101 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 89 | 92 | 92 | 95 | 101 | 101 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Finlandia | 15 | 15 | 15 | - | - | - | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 15 | 15 | 15 | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Francia | 151 | 173 | 173 | 151 | 171 | 171 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 151 | 173 | 173 | 151 | 171 | 171 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Germania | 49 | 57 | 57 | 58 | 67 | 67 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 47 | 56 | 56 | 58 | 67 | 67 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | 2 | 1 | 1 | - | - | - | |
| Irlanda | 10 | 11 | 11 | 10 | 11 | 11 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 10 | 11 | 11 | 10 | 11 | 11 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Spagna | 1.167 | 1.440 | 1.440 | 1.928 | 2.186 | 2.186 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 3 | 3 | 3 | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 1.164 | 1.437 | 1.437 | 1.928 | 2.186 | 2.186 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Slovenia | - | - | - | 20 | 23 | 23 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | - | - | - | 20 | 23 | 23 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| USA | 1 | 1 | 1 | - | - | - | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 1 | 1 | 1 | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 126.997 | 132.399 | 131.034 | 124.073 | 133.520 | 134.992 | |
Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali. Nel corso del 2018, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti, già avviato nel 2015, attraverso l'incremento degli impieghi in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITs, in particolare appartenenti alla Sicav "MULTIFLEX".
Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ISIN | Denominazione | Categoria di bilancio | Valore contabile investimento |
Massima esposizione alla perdita " |
Confronto tra valore contabile e massima esposizione |
Metodologia determinazione massima esposizione alla perdita |
| LU1379774190 | Multiflex-Diversified Dis-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
5.463 | 65 | 4.768 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1407712014 | Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
4.650 | 238 | 4.412 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1407712287 | Multiflex - Strategic Insurance Distribution | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
4.383 | 389 | 3.994 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1193254122 | Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi Asset) |
Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3.816 | 378 | 3 438 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1407711800 | Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3.482 | 210 | 3.272 | Dato ricevuto dal gestore |
| IT0004937691 | Tages Platinum Growth | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
426 | રૂદિ | 390 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1808839242 | Multiflex-Olymp Insurn Ma-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
533 | 50 | 483 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1808838863 | Multiflex-Olympium Opt Ma-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
538 | 33 | 505 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1500341240 | Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
384 | 26 | 358 | Dato ricevuto dal gestore |
| IT0005212193 | Diamond Italian Properties | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
157 | 46 | 111 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1500341752 | Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
340 | 20 | 320 | Dato ricevuto dal gestore |
| IT0005174450 | Fondo Diamond Eurozone Office Ubs | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
195 | 72 | 123 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| IT0005210387 | Diamond Eurozone Retail Property Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
102 | 25 | 77 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1081427665 | Shopping Property Fund 2 | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
57 | 24 | 33 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1581282842 | Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
81 | 34 | 47 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| QU0006738854 | Prima Credit Opportunity Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
126 | 54 | 72 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| IT0005215113 | Fondo Cbre Diamond | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
દક | 25 | 43 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| QU0006738052 | Prima Eu Private Debt Opportunity Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
138 | દિવે | 79 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| IT0005210593 | Diamond Other Sector Italia | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
રિવે | 14 | 45 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| IT0005247819 | Fondo Diamond Value Added Properties | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
54 | 13 | 41 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| QU0006742476 Prima Global Equity Prtners Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
27 | 9 | 18 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
|
| IT0004597396 | Advance Capital Energy Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
23 | 13 | 10 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.
Di seguito si forniscono le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento al 31 dicembre 2018.
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Asset class | Fair Value |
| Strumenti finanziari | |
| Obbligazioni Corporate | 10.270 |
| Titoli di Stato | 9.773 |
| Altri investimenti al netto dei passivi | 2.127 |
| Azioni | 2.177 |
| Disponibilità liquide | 939 |
| Strumenti finanziari derivati | |
| Sw ap |
(33) |
| Future | (56) |
| Forw ard |
(58) |
| Totale | 25.139 |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Mercati di riferimento e Fondi UCITS | Fair Value |
| Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) | 4.104 |
| Dublino | 2.199 |
| New York |
2.100 |
| Trace | 2.080 |
| Londra | 1.372 |
| Parigi | 1.329 |
| Euronext | 1.289 |
| Tokyo | 660 |
| Singapore | 412 |
| Euromtf | 390 |
| Lussemburgo | 333 |
| Eurotlx | 330 |
| Hong Kong | 136 |
| Altri | 7.299 |
| Fondi | 1.106 |
| Totale | 25.139 |
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.
Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale. Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.
I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.
Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:
lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.
Comune a tutti i Beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.
La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:
Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.
Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, Risk Takers Bancoposta e personale del Gruppo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.
La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo.
Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 36 Beneficiari è di 351.346 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1 milione di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,6 milioni di euro.
Il numero di Phantom Stock per il Secondo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 52 Beneficiari è di 576.124 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1,6 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,5 milioni di euro.
Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 72 Beneficiari è stato di 665.569 unità, il cui fair value unitario al 31 dicembre 2018 è stato stimato in euro 5,26 relativamente ai Piani per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, 5,68 euro per il personale del Patrimonio BancoPosta, 5,89 per il personale della società Poste Vita e in euro 5,69 relativamente al Piano per il restante personale del Gruppo. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1,2 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.
Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine al 31 dicembre 2018 per Poste Italiane SpA.
Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 31 beneficiari è di 311.254 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1 milione di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,3 milioni di euro.
Il numero di Phantom Stock per il Secondo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 46 beneficiari è di 525.791 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1,5 milione di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,3 milioni di euro.
Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 65 Beneficiari è stato di 612.014 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1 milione di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.
La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:
L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:
• Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
• Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).
L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti137 .
Al 31 dicembre 2018, il numero di Phantom Stock in essere è di 101.694, mentre il numero di phantom stock stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto, è di 145.860. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le miglior prassi di mercato. La passività iscritta al 31 dicembre 2018 è di 1,4 milioni di euro.
I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.
Al 31 dicembre 2018 il numero di Phantom Stock in essere è di 276.744 unità; La passività iscritta è di 1,7 milioni di euro.
137 Si specifica che il conferimento del ramo d'azienda relativo alla monetica e ai servizi di pagamento, precedentemente afferente al Patrimonio BancoPosta, ha comportato il trasferimento di risorse assegnatarie di sistemi di incentivazione basati su azioni.
| Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente | (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Denominazione (sede sociale) | Quota % posseduta |
Capitale sociale |
Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto |
| BancoPostaFondi SpA SGR (Roma) | 100.00% | 12.000 | 22.529 | 60.709 |
| Consorzio LogisticaPacchi ScpA (Roma) | 100.00% | 516 | 738 | |
| Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) | 100,00% | 120 | 116 | |
| Consorzio PosteMotori (Roma) | 80,75% | 120 | 290 | |
| Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) | 100,00% | 103.200 | 431 | 237.674 |
| Mistral Air Srl (Roma) (**) | 100.00% | 1.000 | (4.279) | 845 |
| PatentiViaPosteScpA (Roma) | 86.86% | 120 | 124 | |
| Postepay SpA (Roma) | 100.00% | 7.561 | 54.509 | 243.059 |
| Poste Tributi ScpA - in liquidazione (Roma) (**) | 100.00% | 2.325 | (1.785) | |
| Poste Vita SpA (Roma) (*) | 100,00% | 1.216.608 | 949.761 | 3.862.261 |
| Poste Assicura SpA (Roma) (*) | 100,00% | 25.000 | 45.658 | 139.723 |
| Postel SpA (Roma) | 100,00% | 20.400 | (16.141) | 83.962 |
| SDA Express Courier SpA (Roma) (**) | 100,00% | 10.000 | (39.711) | 22.514 |
| Poste Welfare Servizi Srl (Roma) | 100,00% | 16 | 3.211 | 10.884 |
(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.
(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2019 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.
| Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto | (migliaiadi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione (sede sociale) | Natura del rapporto |
Valore a Stato Patrimoniale |
Quota % posseduta |
Attività | Passivita | Patrimonio netto |
Ricavie proventi | Risultato dell'esercizio |
| Address Software Srl (Roma) | Controllata | 268 | 51.00% | ਰੇਰੇ ਪ | 467 | 527 | 1.104 | 62 |
| Anima Holding SpA (Milano) (a) | Collegata | 213.728 | 10.04% | 2.078.252 | 872 908 | 1.205.344 | 815.733 0 | 97.379 |
| Conio Inc. (San Francisco) (b) | Collegata | 27 | 18,50% | 140 | 136 | (205) | ||
| FSIA Investimenti Srl (Milano) (c) | Controllo congiunto | 279.814 | 30,00% | 992.721 | 62662 | 930.059 | 21.185 ო | 11.325 |
| Indabox Srl (Roma) | Controllata | 825 | 100,00% | 492 | 179 | 313 | 109 | (290) |
| ItaliaCamp Srl (Roma) (d) | Collegata | 85 | 20.00% | 1.157 | 521 | 636 | 848 | 153 |
| Kipoint SpA (Roma) | Controllata | 835 | 100,00% | 2.773 | 1.938 | 835 | 4.931 | 221 |
| RisparmioHolding SpA - in liquidazione(Roma) (e) | Controllata | 828 | 80.00% | 1.113 | 77 | 1.036 | (રહી | |
| Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (d) | Controllata | 100,00% | 771 | 4.702 | (3.931) | (રજકો | ||
| Altre collegate del gruppo SDA (f) | Collegate | বা |
a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2018.
b. Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata Conio Srl al 31.12.2017.
c. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CDA della società al 30.09.2018 comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.
f. Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono MDG Express Srl e Speedy Express Courier Srl.
(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.
(**) Il valore comprende l'importo dei dividendi e della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto.
Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n° 124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.
Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la rendicontazione di seguito è resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.
| (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Società del Gruppo | Soggetto erogante / beneficiario | Causale | Importo corrisposto / ricevuto |
| Erogazioni ricevute | |||
| Poste Italiane | MIUR | Formazione finanziata | 2.446 |
| Totale | 2.446 | ||
| Erogazioni corrisposte | |||
| Poste Italiane | Cecilia società cooperativa sociale Onlus | Erogazione liberale | 100 |
| Poste Italiane | Fondazione Intercultura Onlus | Erogazione liberale | 90 |
| Poste Italiane | Fondazione Poste Insieme Onlus | Erogazione liberale | 81 |
| Poste Italiane | Medici con l'Africa Cuamm | Erogazione liberale | 20 |
| Poste Italiane | Fondazione Cortile dei Gentili | Erogazione liberale | 10 |
| Postel | Fondazione Poste Insieme Onlus | Erogazione liberale | 20 |
| Postepay | Fondazione Poste Insieme Onlus | Erogazione liberale | 50 |
| Totale | 371 |
Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.
| Risparmio postale | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Libretti di deposito | 105.771 | 108.564 |
| Buoni Fruttiferi Postali | 219.512 | 214.347 |
| Cassa Depositi e Prestiti | 154.231 | 146.104 |
| M inistero dell' Economia e delle Finanze |
65.281 | 68.243 |
| Totale | 325.283 | 322.911 |
L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2018 era di 8.119 milioni di euro (7.984 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.
| Impegni | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.18 | 31.12.17 | |
| Contratti per affitti passivi e altri contratti di leasing | 780 | 749 | |
| Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari | 95 | 42 | |
| Contratti per acquisto di Attività immateriali | 29 | 32 | |
| Totale | 904 | 823 |
La società EGI SpA al 31 dicembre 2018, si è impegnata per il 2019 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 21,5 milioni di euro. Al 31 dicembre 2018 il corrispondente valore di mercato è di 21 milioni di euro.
Gli Impegni di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.
| Impegni | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.18 | di cui verso società del gruppo |
31.12.17 | di cui verso società del gruppo |
| Contratti per affitti passivi e altri contratti di leasing | 680 | 43 | 764 | 48 |
| Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari | 96 | - | 42 | - |
| Contratti per acquisto di Attività immateriali | 29 | - | 33 | - |
| Totale | 805 | 43 | 839 | 48 |
Relativamente ai soli contratti per affitti passivi di immobili, risolvibili di norma con preavviso di sei mesi, gli impegni futuri a carico rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono così suddivisi in base all'anno di scadenza dei canoni:
| Impegni per affitti passivi e per altri contratti di leasing - Gruppo Poste Italiane | (milioni di euro) 31.12.17 |
||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.18 | ||
| Impegni per affitti passivi e altri cononi di leasing con scadenza: | |||
| entro l'esercizio successivo a quello di bilancio | 203 | 248 | |
| tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio | 481 | 436 | |
| oltre il 5° anno | 96 | 65 | |
| Totale | 780 | 749 |
| Impegni per affitti passivi e altri contratti di leasing | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.18 | di cui verso società del gruppo |
31.12.17 | di cui verso società del gruppo |
| Impegni per affitti passivi e altri contratti di leasing con scadenza: | ||||
| entro l'esercizio successivo a quello di bilancio | 213 | 16 | 255 | 13 |
| tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio | 412 | 26 | 454 | 30 |
| oltre il 5° anno | 55 | 1 | 55 | 5 |
| Totale | 680 | 43 | 764 | 48 |
Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:
| Garanzie | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione 31.12.18 |
31.12.17 | |
| Fidejussioni e altre garanzie rilasciate: | ||
| da Istituti di credito/Assicurazioninell'interessedi imprese del Gruppo a favore di terzi | 283 | 283 |
| dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi | 21 | 21 |
| Totale | 304 | 304 |
| Garanzie | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.18 | 31.12.17 |
| Fidejussioni e altre garanzie rilasciate: | ||
| rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi | 182 | 172 |
| rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi | 59 | 59 |
| lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate | 21 | 21 |
| Totale | 262 | 252 |
I Beni di terzi presso società del Gruppo, sono dettagliati nella tabella che segue. L'informativa rileva esclusivamente per la Capogruppo Poste Italiane SpA.
| Beni di terzi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.18 | 31.12.17 |
| Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi | 3.093 | 3.562 |
| Totale | 3.093 | 3.562 |
Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2018 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 2 milioni di euro di Beni di società del gruppo.
Al 31 dicembre 2018, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 97 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.
I corrispettivi per l'esercizio 2018, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo PricewaterhouseCoopers e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:
| Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione | (migliaia di euro) | |
|---|---|---|
| Tipologia di Servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi (*) |
| Poste Italiane SpA | ||
| Servizi di revisione contabile | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
1.221 - |
| Servizi di attestazione | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
235 - |
| Altri Servizi | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
55 - |
| Società controllate da Poste Italiane SpA | ||
| Servizi di revisione contabile | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
967 - |
| Servizi di attestazione | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
598 - |
| Altri Servizi | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
- 60 |
| Totale | 3.136 |
(*) Gli importi non includono spese e oneri accessori.
I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione138. Con riferimento alla Controllante, la voce Servizi di revisione contabile comprende compensi integrativi per 75 migliaia di euro oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria degli azionisti del 28 maggio 2019.
138 Eventuali servizi di revisione o attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.
| SCHEMI DI BILANCIO496 | |
|---|---|
| STATO PATRIMONIALE496 | |
| CONTO ECONOMICO498 | |
| PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA499 | |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO500 | |
| RENDICONTO FINANZIARIO501 | |
| NOTA INTEGRATIVA 503 | |
| PARTE A – POLITICHE CONTABILI 503 | |
| PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE534 | |
| PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 559 | |
| PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA571 | |
| PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA572 | |
| PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 616 | |
| PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA619 | |
| PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE619 | |
| PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI625 | |
| PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE627 |
| 31 dicembre 2017 |
|---|
| 3.217.163.704 |
| 39.140.379.660 |
| 22.014.168.028 |
| 1.150.646.309 |
| 20.863.521.719 |
| 394.507.899 |
| 405.671.786 |
| 405.671.786 |
| 2.063.534.180 |
| (dati in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del Passivo e del Patrimonio netto | 31 dicembre 2018 |
31 dicembre 2017 |
|
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 64.202.714.720 | 59.636.019.238 | |
| a) debiti verso banche | 5.984.821.231 | 5.949.610.345 | |
| b) debiti verso clientela | 58.217.893.489 | 53.686.408.893 | |
| c) titoli in circolazione | |||
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | ||
| 30. | Passività finanziarie valutate al fair value | ||
| 40. | Derivati di copertura | 1.828.670.521 | 1.637.107.776 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | |||
| 60. | Passività fiscali: | 372.051.769 | 307.944.970 |
| a) correnti | |||
| b) differite | 372.051.769 | 307.944.970 | |
| 70. Passività associate ad attività in via di dismissione | |||
| 80. | Altre passività | 2.691.928.376 | 2.335.518.644 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 3.312.610 | 16.538.104 | |
| 100. Fondi per rischi e oneri: | 511.255.914 | 543.375.786 | |
| a) impegni e garanzie rilasciate | |||
| b) quiescenza e obblighi simili | |||
| c) altri fondi per rischi e oneri | 511.255.914 | 543.375.786 | |
| 110. Riserve da valutazione | 14.833.603 | 114.941.270 | |
| 120. Azioni rimborsabili | |||
| 130. Strumenti di capitale | |||
| 140. | Riserve | 2.267.025.485 | 2.058.999.822 |
| 150. Sovrapprezzi di emissione | |||
| 160. | Capitale | ||
| 170. Azioni proprie (-) | |||
| 180. Utile/(Perdita) d'sercizio (+/-) | 596.808.586 | 584.979.647 | |
| Totale del Passivo e del Patrimonio netto | 72.488.601.584 | 67.235.425.257 |
| Voci | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
|---|---|---|---|
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | 1.555.587.952 | 1.476.745.714 | |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 1.555.587.952 | 1.476.745.714 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (28.570.167) | (28.950.210) |
| 30. | Margine di interesse | 1.527.017.785 | 1.447.795.504 |
| 40. | Commissioni attive | 3.861.199.639 | 3.628.959.602 |
| 50. | Commissioni passive | (139.560.667) | (64.607.340) |
| 60. | Commissioni nette | 3.721.638.972 | 3.564.352.262 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 445.281 | 597.839 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 5.670.610 | 2.342.123 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (1.777.493) | 1.897.984 | |
| 100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: | 378.997.561 | 623.613.722 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.377.576 | ||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 377.619.985 | 623.613.722 | |
| c) passività finanziarie | |||
| 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie value con impatto a Conto economico | 9.199.912 | ||
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | |||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 9.199.912 | ||
| 120. Margine di intermediazione | 5.641 192.628 | 5.640.599.434 | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (21.388.521) | (14.583.719) | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (22.158.069) | (14.583.719) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 769.548 | ||
| 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||
| 150. Risultato netto della gestione finanziaria | 5.619.804.107 | 5.626.015.715 | |
| 160. Spese amministrative: | (4.686.171.866) | (4.615.783.659) | |
| a) spese per il personale | (82.419.369) | (93.415.138) | |
| b) altre spese amministrative | (4.603.752.497) | (4.522.368.521) | |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (72.295.107) | (182.598.597) | |
| a) impegni e garanzie rilasciate | |||
| b) altri accantonamenti netti | (72.295.107) | (182.598.597) | |
| 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | |||
| 190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | |||
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | (31.424.095) | (57.613.621) | |
| 210. Costi operativi | (4.789.891.068) | (4.855.995.877) | |
| 220. Utili/(Perdite) delle partecipazioni | |||
| 230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | |||
| 240. Rettifiche di valore dell'avviamento | |||
| 250. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti | |||
| 260. Utile(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 829.913.039 | 770.019.838 | |
| 270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (233.104.453) | (185.040.191) | |
| 280. Utile(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 596.808.586 | 584.979.647 | |
| 290. Utile/(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | |||
| 300. Utile/(Perdita) d'esercizio | 596.808.586 | 584.979.647 |
| (dati in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| 10. | Utile/(Perdita) d'esercizio | 596.808.586 | 584.979.647 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico | |||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||
| 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto (variazioni del proprio merito creditizio) | |||
| 40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||
| 50. | Attività materiali | ||
| 60. | Attività immateriali | ||
| 70. | Piani a benefici definiti | 372.965 | 283.022 |
| 80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||
| 90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto | |||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico | |||
| 100. Copertura di investimenti esteri | |||
| 110. Differenze di cambio | |||
| 120. Copertura dei flussi finanziari | 150.316.827 | (44.678.244) | |
| 130. Strumenti di copertura (elementi non designati) | |||
| 140. Attività finanziarie (diverse dai fitoli di capitale) value con impatto sulla redditività complessiva | (1.622.947.631) | (709.554.691) | |
| 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||
| 160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto | |||
| 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (1.472.257.839) | (753.949.913) | |
| 180. Redditività complessiva (Voce 10+170) | (875.449.253) | (168.970.266) |
| (dati in euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2018 | ||||||||||
| Capitale | Sovrapprezzi di | Riserve | Strumenti di | Azioni | ||||||
| azioni ordinarie | altre azioni | emissione | di utili | altre | Riserve da valutazione | capitale | proprie | Utile((Perdita) di esercizio | Patrimonio netto | |
| Esistenze al 31.12.2017 | 1.058.999.822 | 1.000.000.000 | 114.941.270 | 584.979.647 | 2.758.920.739 | |||||
| Modifica saldi apertura" | (2.073.696) | 1.372.150.172 | 1.370.076.476 | |||||||
| Esistenze al 01.01.2018 | 1.056.926.126 | 1.000.000.000 | 1.487,091,442 | 584.979.647 | 4.128.997.215 | |||||
| Allocazione risultato esercizio precedente | (584.979.647) | (584.979.647) | ||||||||
| Riserve | ||||||||||
| Dividendi e altre destinazioni | (584.979.647) | (584.979.647) | ||||||||
| Variazioni dell'esercizio | 99.359 | 210,000.000 | (1.472.257.839) | 596,808,586 | (665.349.894) | |||||
| Variazioni di riserve | 89,359 | 210,000.000 | 210.099.359 | |||||||
| Operazioni sul Patrimonio netto | ||||||||||
| Emissione nuove azioni | ||||||||||
| Acquisto azioni proprie | ||||||||||
| Distribuzione straordinaria dividendi | ||||||||||
| Variazione strumenti di capitale | ||||||||||
| Derivati su proprie azioni | ||||||||||
| Stock options | ||||||||||
| Redditività complessiva esercizio 2018 | (1.472.257.839) | 596.808.586 | (875.449.253) | |||||||
| Patrimonio netto al 31.12.2018 | 1.057.025.485 | 1.210.000.000 | 14,833,603 | 596.808.586 | 2.878.667.674 |
(**) Le modifiche sui saldi di apertura riflettono esclusivamente gli effetti della transizione all'IFRS 9.
| Callege of Call Box 903 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | |||||||||||
| Capitale azioni altre azioni ordinarie |
Sovrapprezzi di | Riserve | Strumenti di | Azioni | |||||||
| emissione | di utili | altre | Riserve da valutazione | capitale | proprie | Utile/(Perdita) di esercizio | Patrimonio netto | ||||
| Esistenze al 31.12.2016 | 948.999.822 | 1.000.000.000 | 868.891.183 | 568.276.740 | 3.386.167.745 | ||||||
| Modifica saldi apertura | |||||||||||
| Esistenze al 01.01.2017 | 948.999.822 | 1.000.000.000 | 868.891.183 | 568.276.740 | 3.386.167.745 | ||||||
| Allocazione risultato esercizio precedente | 110.000.000 | (568.276.740) | (458.276.740) | ||||||||
| Riserve | 110.000.000 | (110.000.000) | |||||||||
| Dividendi e altre destinazioni | (458.276.740) | (458.276.740) | |||||||||
| Variazioni dell'esercizio | (753.949.913) | 584.979.647 | (168.970.266) | ||||||||
| Variazioni di riserve | |||||||||||
| Operazioni sul Patrimonio netto | |||||||||||
| Emissione nuove azioni | |||||||||||
| Acquisto azioni proprie | |||||||||||
| Distribuzione straordinaria dividendii | |||||||||||
| Variazione strumenti di capitale | |||||||||||
| Derivati su proprie azioni | |||||||||||
| Stock options | |||||||||||
| Redditività complessiva esercizio 2017 | (753.949.913) | 584.979.647 | (168.970.266) | ||||||||
| Patrimonio netto al 31.12.2017 | 1.058.999.822 | 1.000.000.000 | 114.941.270 | 584.979.647 | 2.758.920.739 |
(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta.
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| (dati in euro) | ||
|---|---|---|
| Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||
| 1. Gestione | 707.840.222 | 669.944.592 |
| - risultato d'esercizio (+/-) | 596.808.586 | 584.979.647 |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico (-/+) |
(9.638.688) | 1.095.199 |
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 1.777.492 | (1.897.984) |
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 21.388.521 | 14.583.719 |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | ||
| - accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) | 147.682.241 | 444.520.215 |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) | 233.104.452 | 185.040.192 |
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | ||
| - altri aggiustamenti (+/-) | (283.282.382) | (558.376.396) |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (4.480.855.905) | (2.352.404.996) |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | ||
| - attività finanziarie designate al fair value | ||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | ||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.253.773.199 | (2.764.116.693) |
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (5.332.798.567) | 919.204.139 |
| - altre attività | (401.830.537) | (507.492.442) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 4.258.506.041 | 2.847.080.414 |
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.565.926.545 | 3.463.588.665 |
| - passività finanziarie di negoziazione | ||
| - passività finanziarie designate al fair value | ||
| - altre passività | (307.420.504) | (616.508.251) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 485.490.358 | 1.164.620.010 |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | ||
| - vendite di partecipazioni | ||
| - dividendi incassati su partecipazioni | ||
| - vendite di attività materiali | ||
| - vendite di attività immateriali | ||
| - vendite di rami d'azienda | ||
| 2. Liquidità assorbita da | ||
| - acquisti di partecipazioni | ||
| - acquisti di attività materiali | ||
| - acquisti di attività immateriali | ||
| - acquisti di rami d'azienda | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | ||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | ||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità* | (374.979.647) | (458.276.740) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (374.979.647) | (458.276.740) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 110.510.711 | 706.343.270 |
LEGENDA:
(+) generata
(-) assorbita
(*) Nell'ambito delle Attività di provvista dell'esercizio 2018 sono rilevati dividendi distribuiti per 585 milioni di euro al netto dell'apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte della Gemmante per 210 milioni di euro.
| (પ્રવાદા III ours) | ||
|---|---|---|
| Voci di bilancio | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 3.217.163.704 | 2.510.820.434 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 110.510.711 | 706.343.270 |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 3.327.674.415 | 3.217.163.704 |
Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 19 marzo 2019, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il presente Rendiconto separato nell'ambito della Relazione Finanziaria Annuale.
L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.
Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dal 5° aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" – (in vigore a partire dal 1° gennaio 2018), ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è redatto in euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto139. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro, inoltre le voci e le relative tabelle che non presentano importi non sono riportate.
I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Rendiconto sono uniformi a quelli di predisposizione del Rendiconto separato al 31 dicembre 2017 ad eccezione di quanto concerne la classifìcazione, misurazione e impairment degli strumenti finanziari, nonché le modalità di riconoscimento dei ricavi, modificati a seguito dell'entrata in vigore, rispettivamente, dei nuovi principi contabili IFRS 9 – Strumenti finanziari e IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare i nuovi principi contabili a partire dalla sua effettiva entrata in vigore il 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata; tra i metodi consentiti per la transizione, ha deciso di:
Al fine di ricondurre i dati comparativi al 31 dicembre 2017 nell'ambito dei nuovi schemi ufficiali previsti dal 5° aggiornamento della Circolare 262 della Banca d'Italia, sono state effettuate le necessarie riconduzioni, senza modifica dei valori, al fine di esporle nelle nuove voci. Si segnala, in particolare, che:
Gli effetti della transizione ai nuovi principi contabili sono illustrati nella Sezione 4 – Altri aspetti del presente Rendiconto separato.
Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro.
139 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.
I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte A del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.
A far data dal 1° gennaio 2019 BancoPosta ha esternalizzato la gestione finanziaria a BancoPosta Fondi SGR, società del Gruppo Poste Italiane, intermediario specializzato e vigilato, con competenze specifiche nel comparto del risparmio gestito, configurato come Competence Center per l'attività di gestione degli investimenti finanziari. Inoltre, a far data dal 1° gennaio 2019, sono state internalizzate in BancoPosta le Funzioni di Revisione Interna e Risk Management di BancoPosta Fondi SGR, nell'ambito della riorganizzazione dei processi interni e di funzionamento del Patrimonio BancoPosta, in una logica di rafforzamento complessivo dei presidi da parte delle strutture di controllo coinvolte.
Al 31 dicembre 2018 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:
| milioni di euro | 31.12.2018 | di cui rapporti intergestori |
31.12.2017 | di cui rapporti intergestori |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dell'Attivo | |||||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 3.328 | 3.217 | ||
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico | 58 | ||||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | |||||
| b) attività finanziarie designate al fair value | |||||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 58 | ||||
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 32.040 | 39.140 | |||
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 33.743 | 844 | 22.014 | 734 | |
| a) crediti verso banche | 1.400 | 1.151 | |||
| b) crediti verso clientela | 32.343 | 844 | 20.863 | 734 | |
| 50. | Derivati di copertura | 368 | 395 | ||
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | |||||
| 70. | Partecipazioni | ||||
| 80. | Attività materiali | ||||
| 90. | Attività immateriali | ||||
| di cui: | |||||
| - avviamento | |||||
| 100. Attività fiscali | 507 | 406 | |||
| a) correnti | |||||
| b) anticipate | 507 | 406 | |||
| 110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||||
| 120. Altre attività | 2.445 | 2 | 2.063 | 22 | |
| A Totale dell'Attivo | 72.489 | 846 | 67.235 | 756 | |
| Voci del Passivo e del Patrimonio netto | |||||
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 64.203 | 59.636 | 256 | ||
| a) debiti verso banche | 5.985 | 5.950 | |||
| b) debiti verso clientela | 58.218 | 79 | 53.686 | 256 | |
| c) titoli in circolazione | |||||
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | |||||
| 30. | Passività finanziarie valutate al fair value | ||||
| 40. Derivati di copertura | 1.829 | 1.637 | |||
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+ | |||||
| 60. | Passività fiscali | 372 | 308 | ||
| a) correnti | |||||
| b) differite | 372 | 308 | |||
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | ||||
| 80. | Altre passività | 2.692 | 410 | 2.335 | 254 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 3 | 17 | |||
| 100. Fondi per rischi e oneri | 511 | 543 | |||
| a) impegni e garanzie rilasciate | |||||
| b) quiescenza e obblighi simili | |||||
| c) altri fondi per rischi e oneri | 511 | 543 | |||
| 110. | Riserve da valutazione | 15 | 115 | ||
| 120. | Azioni rimborsabili | ||||
| 130. | Strumenti di capitale | ||||
| 140. | Riserve | 2.267 | 2.059 | ||
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | ||||
| 160. | Capitale | ||||
| 170. Azioni proprie (-) | |||||
| 180. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) | 597 | 585 | |||
| B Totale del Passivo e del Patrimonio netto | 72.489 | 489 | 67.235 | 510 | |
| A-B Saldo dei rapporti intergestori | 357 | 246 |
Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane (di seguito Regolamento Generale), approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.
Tale Regolamento Generale140, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora il BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni operative importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, Capitolo 1 BancoPosta, sezione II paragrafo 2, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.
La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2017, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari relativi al biennio 2017-2018, con scadenza originariamente prevista il 31 dicembre 2018, sono stati oggetto di modifica e aggiornamento a seguito delle variazioni organizzative aziendali e delle operazioni societarie intervenute nel corso dell'esercizio che hanno comportato un significativo impatto sul Patrimonio in termini di rivisitazione dei perimetri delle attività. I nuovi disciplinari, hanno acquisito efficacia a partire dal 1° ottobre 2018, con validità prevista fino al 31 dicembre 2020. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono comunque rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget.
Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2018 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 2 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2018.
140 Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane, è stato aggiornato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 28 febbraio 2017 e 28 giugno 2018. Il CdA nella seduta del 31 gennaio 2019 ha approvato un nuovo documento denominato "Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", che accorpa in un unico testo quanto precedentemente disciplinato separatamente dal "Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane" e dalle "Linee Guida di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta".
L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane, relativamente al Patrimonio BancoPosta, la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio con riferimento alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado Poste Italiane al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. Poste Italiane ha presentato ricorso in appello e la Corte dei Conti, con sentenza n. 542 del 15 novembre 2017, ha accolto l'appello, limitando la condanna iniziale al pagamento di circa 4 milioni di euro. Nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini di impugnazione della sentenza e a seguito dei successivi riscontri della controparte, è stato iscritto un credito di 4 milioni di euro.
In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della gemmante è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui la gemmante Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito. L'udienza del 17 ottobre 2018, fissata per il merito, non si è tenuta, la causa è stata cancellata dal ruolo e potrà essere riassunta entro il 17 aprile 2019 su istanza della gemmante.
In data 8 ottobre 2018, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, la comunicazione di avvio del procedimento PS11215 - ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D.Lgs. 206/05 (Codice del consumo) ed ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie, con contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del suddetto Regolamento - con la quale ha chiesto chiarimenti in merito alle segnalazioni del 24 luglio 2018 di "Altroconsumo" e dell'8 agosto 2018 del "Centro Tutela Consumatori e Utenti". L'Autorità, in particolare, ha contestato una campagna pubblicitaria di Poste denominata "Buoni e libretti – Buono a sapersi" finalizzata a promuovere Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale attraverso canali televisivi ed annunci pubblicitari su stampa, presuntivamente violativa degli artt. 21 e 22, comma 1 e 4 lett. a), del Codice del Consumo, in quanto non indicante chiaramente, a giudizio dell'Autorità, l'incidenza degli oneri fiscali.
In data 29 ottobre 2018 Poste Italiane ha risposto alla richiesta di informazioni. Inoltre, a seguito dell'audizione che si è tenuta presso l'AGCM il 28 novembre 2018, Poste Italiane ha trasmesso all'Autorità il formulario per la presentazione degli impegni - ai sensi dell'art. 27 comma 7 del Codice del consumo, dell'art.
8 comma 7 del D.Lgs. 145/2007 e dell'art. 9 del citato Regolamento sulle procedure istruttorie successivamente integrati in data 11 gennaio 2019.
Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto presso Poste Italiane dalla Banca d'Italia lo scorso anno, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in corso di realizzazione; i relativi cantieri stanno procedendo secondo la timeline stabilita.
Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017, relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa, aggiornata al 30 settembre 2018, sull'avanzamento di tutte le iniziative in materia. L'informativa in commento, contenente l'elenco delle iniziative intraprese alla data di riferimento e da intraprendere nel prosieguo, unitamente alle relative tempistiche, è stata illustrata al Consiglio di Amministrazione in data 18 ottobre 2018 ed inviata alla Banca d'Italia il 29 ottobre 2018.
Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata, estesa a tutta la rete di Poste Italiane e sono stati al contempo realizzati ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID II, entrata in vigore il 3 gennaio 2018.
Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia, sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo, di informativa specifica alla Consob.
Nei mesi di luglio e agosto 2018 sono pervenute da parte della Consob due richieste: la prima, datata 27 luglio e formulata anche ad altri Intermediari, avente ad oggetto un approfondimento sulle principali tematiche relative all'attuazione e recepimento della Direttiva MiFID II; la seconda, del 13 agosto, contenente la richiesta di un incontro finalizzata all'acquisizione di maggiori dettagli in merito alla prestazione dei servizi di investimento. Nel corso dell'incontro, tenutosi presso la Consob nel mese di settembre 2018, sono state integrate le informazioni precedentemente fornite ed è stato illustrato il piano degli interventi, in linea con quanto già rappresentato all'Autorità nel Tableau de Bord di Compliance al 30 giugno 2018, integrato con ulteriori interventi di indirizzo sulla base delle evidenze emerse. Infine, nel corso di tale incontro, sono stati richiesti dalla Consob ulteriori approfondimenti su specifici temi, successivamente formalizzati in apposita nota scritta, a cui è stato dato un completo e tempestivo riscontro.
Il nuovo principio contabile IFRS 9, adottato con Regolamento (UE) n. 2067/2016, a partire dal 1° gennaio 2018, ha sostituito in gran parte lo IAS 39, migliorando l'informativa sugli strumenti finanziari e introducendo un modello contabile volto a riflettere con tempestività anche perdite attese sulle attività finanziarie.
Il progetto di recepimento del nuovo principio contabile è stato condotto da Poste Italiane nel corso del 2017; gli obiettivi del progetto sono stati: i) identificare le aree di impatto del principio ("Classification & Measurement", "Impairment" e "Hedge accounting"), ii) determinare gli effetti quantitativi e qualitativi della transizione, iii) individuare e implementare le soluzioni applicative e organizzative per una gestione a regime organica, efficace e coerente all'interno del Gruppo.
Per iI contenuto del nuovo principio contabile e per l'analisi degli impatti qualitativi e delle scelte adottate dal Gruppo Poste Italiane si rimanda al paragrafo 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.
Di seguito si forniscono i principali effetti patrimoniali al 1° gennaio 2018 riferiti al Patrimonio BancoPosta derivanti dall'adozione del nuovo principio contabile.
Come già evidenziato, il Gruppo ha esercitato la facoltà prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9 ed ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1, secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è prevista la riesposizione obbligatoria su basi omogenee dei dati di confronto nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Secondo le indicazioni contenute nell'atto di emanazione del 5° aggiornamento della Circolare 262 si fornisce, di seguito, un prospetto di raccordo tra gli Schemi come da Rendiconto separato 2017 e gli Schemi introdotti dalla nuova Circolare 262 della Banca d'Italia riconducendo i saldi contabili al 31 dicembre 2017 (valori determinati secondo lo IAS 39) alle nuove voci contabili, secondo le riclassificazioni resesi necessarie in relazione ai nuovi criteri di classificazione introdotti dall'IFRS 9 e sulla base delle analisi svolte, ma senza l'applicazione dei nuovi criteri di valutazione e, quindi, a parità di totale attivo e totale passivo.
Raccordo tra Prospetti contabili pubblicati nel Rendiconto separato 2017 e Prospetti contabili IFRS 9 (nuova Circolare 262) al 1° gennaio 2018 (riclassifica dei saldi IAS 39)
| (milionidi euro) | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| IAS 39 IFRS 9 |
disponibilità liquide e Cassa 10. |
detenute per 20. Attività finanziarie la negoziazione |
al valutate Attività finanziarie fair value 30. |
Attività finanziarie disponibili la vendita per 40. |
detenute 50. Attività finanziarie sino alla scadenza |
60. Crediti verso banche | clientela verso Crediti 70. |
80. Derivati di copertura | di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 90. Adeguamento |
100. Partecipazioni | 110. Attività materiali | 120. Attività immateriali | 130. Attività fiscali | correnti e gruppi di attività in via di dismissione 140. Attività non |
attività Altre 150. . |
Totale dell'Attivo | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 3.217 | 3.217 | ||||||||||||||
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
41 | 8 | 49 | |||||||||||||
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
23.701 | 9.666 | 33.367 | |||||||||||||
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15.398 | 3.246 | 1.151 | 7.943 | 27.738 | |||||||||||
| 50. | Derivati di copertura | 395 | રૂવે છે. જીરુદિ જેવી સવલતો પ્રતિષ્ટિત અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને | ||||||||||||||
| 60 | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
||||||||||||||||
| 70. | Partecipazioni | ||||||||||||||||
| 80. | Attività materiali | ||||||||||||||||
| 90. | Attività immateriali | ||||||||||||||||
| 100. Attività fiscali | 406 | 406 | |||||||||||||||
| 110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||||||||||||||||
| 120. Altre attività | 2.063 | 2.063 | |||||||||||||||
| Totale dell'attivo | 3.217 | 39.140 | 12.912 | 1.151 | 7.951 | રૂત્વે સ્વિન્દ | 406 | 2.063 | 67.235 |
| (milioni di euro) | |||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| IAS 39 IFRS 9 |
che verso Debiti 10. I |
tela cli 3 ver Debiti 20. |
Titoli in circolazi 30. |
IIp finanziarie 40. Passività negoziazione |
ত্র valutate fina 50. Passività value Selr |
di copertura Derivati 0. |
미 이유와 70. Adeguamento di valore passività finanziarie oggetto nenerica (+/-) |
fiscali 0. Passivitā |
attivita ad 90. Passività associate di dism via |
passività 100. Altre |
rapporto fine ip 110. Trattamento del personale |
or rischi por 120. Fondi |
val da 130. Rise |
rimborsabili 40. Azioni |
capitale IP 50. Strun |
160. Risen | emis !P ZI Sov 70. |
180. Capitale | (+)- periodo વેના Utile/(Perdita) 00. |
del Totale del passivo e patrimonio netto |
|
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.950 | 53.686 | 59.636 | ||||||||||||||||||
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | |||||||||||||||||||||
| 30. | Passività finanziarie valutate al fair value | ||||||||||||||||||||
| 40. Derivati di copertura | 1.637 | 1.637 | |||||||||||||||||||
| 60. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
||||||||||||||||||||
| 60. Passività fiscali | 308 | 308 | |||||||||||||||||||
| 70. Passività associate ad attività in via di dismissione | |||||||||||||||||||||
| 80. Altre passività | 2,335 | 2.335 | |||||||||||||||||||
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 17 | 17 | |||||||||||||||||||
| 100. Fondi per rischi e oneri | 543 | 643 | |||||||||||||||||||
| 110. Riserve da valutazione | 115 | 115 | |||||||||||||||||||
| 120. Azioni rimborsabili | |||||||||||||||||||||
| 130. Strumenti di capitale | |||||||||||||||||||||
| 140. Riserve | 2.059 | 2.059 | |||||||||||||||||||
| 150. Sovrapprezzi di emissione | |||||||||||||||||||||
| 160. Capitale | |||||||||||||||||||||
| 170. Azioni proprie (-) | |||||||||||||||||||||
| 180. Utile/(Perdita) del periodo (+/-) | રેજક | રજક | |||||||||||||||||||
Vengono riportati di seguito i prospetti di riconciliazione tra lo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2017 (valori IAS 39), che recepisce le riclassificazioni determinate dalle nuove regole di classificazione previste dall'IFRS 9, precedentemente illustrate, e lo Stato patrimoniale al 1° gennaio 2018 (valori IFRS 9). In tali prospetti i saldi contabili al 31 dicembre 2017 (valori IAS 39) vengono modificati per effetto dell'applicazione delle nuove logiche di misurazione e impairment, al fine di determinare i saldi di apertura IFRS 9 compliant.
Riconciliazione tra Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2017 (che recepisce le nuove regole di presentazione dell'IFRS 9) e Stato Patrimoniale al 1° gennaio 2018 (che recepisce le nuove regole di valutazione ed impairment dell'IFRS 9)
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Transizione IFRS 9 | |||||
| Voci dell'Attivo | 2017 | 31 dicembre Classificazione e misurazione |
Impairment | 1 gennaio 2018 |
|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 3.217 | 3.217 | ||
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
49 | 49 | ||
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
33.367 | 1.465 | 34.832 | |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 27 738 | 458 | (10) | 28.186 |
| 50. | Derivati di copertura | 395 | 395 | ||
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (--) |
||||
| 70. | Partecipazioni | ||||
| 80. | Attività materiali | ||||
| 90. | Attività immateriali | ||||
| 100. | Attività fiscali | 406 | (156) | 1 | 251 |
| 110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||||
| 120. | Altre attività | 2.063 | (1) | 6 | 2.068 |
| Totale dell'attivo | 67.235 | 1.766 | (3) | 68.998 |
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Transizione IFRS 9 | |||||
| Voci del Passivo e del Patrimonio netto | 2017 | 31 dicembre Classificazione e misurazione |
Impairment | 1 gennaio 2018 |
|
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 59.636 | 59.636 | |||
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | ||||
| 30. | Passività finanziarie valutate al fair value | ||||
| 40. | Derivati di copertura | 1.637 | 1.637 | ||
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
||||
| 60. | Passività fiscali | 308 | 393 | 701 | |
| 70. Passività associate ad attività in via di dismissione | |||||
| 80. | Altre passività | 2.335 | 2.335 | ||
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 17 | 17 | ||
| 100. Fondi per rischi e oneri | 543 | 543 | |||
| 110. | Riserve da valutazione | 115 | 1.358 | 14 | 1.487 |
| 120. | Azioni rimborsabili | ||||
| 130. | Strumenti di capitale | ||||
| 140. | Riserve | 2.059 | 15 | (17) | 2.057 |
| 150. Sovrapprezzi di emissione | |||||
| 160. | Capitale | ||||
| 170. Azioni proprie (-) | |||||
| 180. Utile/(Perdita) del periodo (+/-) | 585 | ട്ടുട | |||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 67.235 | 1.766 | (3) | 68.998 |
La transizione all'IFRS 9 ha determinato (al netto dell'effetto fiscale) un effetto positivo sul Patrimonio netto al 1° gennaio 2018 di complessivi 1.370 milioni di euro, dovuto a (i) un incremento di 1.373 milioni di euro derivante dalla diversa classificazione delle attività finanziarie; e (ii) un decremento di 3 milioni di euro derivante dalle nuove modalità di determinazione delle perdite attese.
La diversa classificazione delle attività finanziarie nelle nuove categorie previste dall'IFRS 9 e il conseguente diverso criterio di valutazione hanno determinato un impatto positivo sul Patrimonio netto al 1° gennaio 2018 di 1.923 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale.
Di seguito l'effetto derivante dall'adeguamento del valore di carico del portafoglio titoli a seguito della modifica del "Business Model":
9.666 milioni di euro con conseguente rideterminazione del valore di carico e rilevazione nella Riserva da valutazione delle variazioni di fair value intervenute dall'origination per 1.465 milioni di euro;
d) Riclassifica di crediti verso la clientela per 8 milioni di euro in "Attività finanziarie valutate al fair value a conto economico", priva di effetti sul Patrimonio netto.
Le nuove regole previste dall'IFRS 9 sulle logiche e modalità di calcolo delle rettifiche di valore (Expected Credit Loss – ECL) e i modelli previsionali adottati, hanno determinato un impatto negativo (al lordo dell'effetto fiscale) sulle Riserve di utili pari complessivamente a 24 milioni di euro, come di seguito evidenziato:
Si fornisce di seguito lo schema di riconciliazione fra il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017, come pubblicato nel Rendiconto separato 2017, e il Patrimonio netto al 1° gennaio 2018, dopo la transizione all'IFRS 9, che riflette gli effetti commentati in precedenza.
| (milionidi euro) | |
|---|---|
| Effetti transizione IFRS 9 |
|
| Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 (IAS 39) | 2.759 |
| RISERVE DA VALUTAZIONE Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9 Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 Effetti fiscali |
1.907 14 (549) |
| RISERVE DI UTILI Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9 Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 Effetti fiscali |
16 (24) ട |
| EFFETTO COMPLESSIVO DELLE RICLASSIFICHE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI EFFETTO COMPLESSIVO DELLE RETTIFICHE PER PERDITE ATTESE EFFETTO FISCALE EFFETTO COMPLESSIVO AL NETTO DELLE IMPOSTE |
1.923 (10) (543) 1.370 |
| BIR HARRE BE BEREINER ORDEN AT | 1 100 |
Con riferimento ai suddetti effetti, in data 27 dicembre 2017 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento UE n. 2017/2395, che modifica il Regolamento 2013/575 contenente l'aggiornamento della c.d. "CRR" e introduce, tra l'altro, disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri che, nel caso del BancoPosta rileva esclusivamente per gli effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese. Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare un "approccio transitorio" (cd. "phase-in") di iscrizione degli effetti in questione in un periodo transitorio di 5 anni, sterilizzando nel CET1 l'impatto con l'applicazione di percentuali decrescenti nel tempo.
Il nuovo principio contabile IFRS 15, emanato con Regolamento (UE) n. 1905/2016, ha sostituito, a partire dal 1° gennaio 2018, lo IAS 18, lo IAS 11 e l'IFRIC 13 introducendo un quadro di riferimento unico e innovativo e modificando sostanzialmente definizioni, criteri e metodologie di determinazione e rilevazione dei ricavi in bilancio.
Il progetto di recepimento del nuovo principio contabile è stato condotto da Poste Italiane nel corso del 2017; gli obiettivi del progetto sono stati l'assessment dei contratti di vendita, raggruppati per tipologia di attività, l'individuazione delle singole performance obligations in essere, e l'identificazione di eventuali differenze tra preesistente e nuova disciplina. In tale ambito sono stati analizzati i processi amministrativo/contabili, i sistemi informatici disponibili e le procedure in essere per valutare la compliance alla nuova disciplina.
II contenuto del nuovo principio contabile e le principali valutazioni effettuate dal Gruppo Poste Italiane sono illustrate nel paragrafo 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili - della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.
Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 15 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore il 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata.
Dalle analisi effettuate è stata rilevata la presenza di clausole che prevedono la restituzione di commissioni percepite per il collocamento di mutui e prestiti a fronte di estinzioni anticipate (sino ad oggi trattate nell'ambito dei fondi rischi e oneri) per le quali è stato previsto a partire dal 1° gennaio 2018 un modello di imputazione contabile con diretta decurtazione dei ricavi.
L'applicazione dell'IFRS 15 alla data di transizione non ha generato effetti sulle Riserve di utili del Patrimonio Bancoposta.
Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale. Tale iniziativa ha previsto il conferimento in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la Società può operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere le attività di operatore mobile virtuale. A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane il 29 maggio 2018 ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente alle attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo di azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento. L'operazione nel suo complesso ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data PosteMobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.
In data 27 settembre 2018, Poste Italiane SpA, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per un importo pari a 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework. Al 31 dicembre 2018 l'indicatore di leva finanziaria è pari a circa 3,2%.
In attuazione di progetti di riorganizzazione ed accentramento in Poste Italiane SpA delle attività operative, in data 29 maggio 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente all'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio. Di conseguenza, a valere dal 1° ottobre 2018, complessivamente 1.082 risorse full time equivalent (di cui 126 quadri e 9 dirigenti) sono state trasferite dal Patrimonio BancoPosta alla funzione Chief Operating Office del Patrimonio non destinato.
La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.
L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.
In questa voce sono classificate, in via residuale, le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tale voce, in particolare, accoglie: a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); b) le attività finanziarie designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico.
All'interno di tale voce sono compresi:
Tali attività finanziarie sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione" e nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.
L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.
In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model "Hold to Collect and Sell") e i cui termini contrattuali prevedono, a
141 L'acronimo SPPI - Solely Payments of Principal and Interest definisce quelle attività finanziarie detenute esclusivamente con l'obiettivo della raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. L'SPPI test è volto alla verifica che le caratteristiche dello strumento finanziario siano coerenti con tale obiettivo.
determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI).
All'interno di tale voce sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche i titoli di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option).
Le attività finanziarie, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata, ad eccezione degli utili e delle perdite su cambi rilevati nel Conto Economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione". Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".
Gli effetti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato sono rilevati nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".
Tali attività finanziarie sono oggetto di calcolo di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione".
Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente voce sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione" non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.
L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene (i) alla data di regolamento per i titoli di debito e per i crediti relativi a impieghi e (ii) alla data di prestazione del servizio per i crediti di funzionamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato per i titoli di debito o al valore contrattuale della prestazione per gli altri crediti. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.
In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model "Hold to Collect" - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI). Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.
All'interno di tale voce sono compresi prevalentemente, oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, gli impieghi su depositi presso il MEF e i crediti di funzionamento di natura commerciale.
Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività o la passività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore.. Il risultato derivante dell'applicazione di tale metodologia è imputato nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".
Il valore di bilancio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito".
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.
Il Gruppo Poste Italiane si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" a tutte le operazioni di copertura.
L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:
Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.
• Fair value hedge
Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione del fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".
Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva di cash flow hedge nell'ambito della "Voce 110 – Riserve da valutazione"). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico.
Nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).
Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva di cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva di cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.
Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.
Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività bancoposta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.
Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.
I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.
Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le voci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.
I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche dei flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Le passività finanziarie vengono cancellate al momento in cui sono estinte o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
La voce accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non dispongono dei requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno; nonché gli strumenti finanziari designati irrevocabilmente al fair value (fair value option). L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.
Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico. In caso di fair value option, le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.
Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento.
Le componenti economiche positive e negative derivanti dalla variazione del fair value delle Passività finanziarie di negoziazione sono rilevate a conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione", mentre quelle attribuibili alla variazione del rischio di credito sono rilevate nel Prospetto della redditività complessiva, nella "Voce 30 – Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)".
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.
A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".
I ricavi derivanti dai contratti con i clienti sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.
La rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, come stabilito dall'IFRS 15, segue un processo denominato «5 step framework» così composto:
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono oggetto di calcolo di rettifiche di valore secondo le logiche previste dal principio IFRS9. Il Gruppo Poste Italiane applica il "General deterioration model" secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte. In particolare:
Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default dell'emittente dello strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.
Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare una prospettiva di default più lontana nel tempo.
Relativamente ai crediti di funzionamento di natura commerciale è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate. Non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura delle perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.
Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.
Per la descrizione dettagliata dei modelli si rinvia alla Parte E - Sezione 1 - Rischio di credito.
Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.
Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate esterne i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.
L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.
I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: Piani a benefici definiti e Piani a contribuzione definita.
Nei Piani a benefici definiti, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19.
Nei Piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.
Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006142. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente la passività accumulata sino al 31 dicembre 2006.
Tale passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con
142 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza complementare.
una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.
Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
Gli altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La valutazione degli altri benefici a lungo termine non presenta di norma lo stesso grado di incertezza di quella relativa ai benefici successivi al rapporto di lavoro e, pertanto, sono previste dallo IAS 19 alcune semplificazioni nelle metodologie di contabilizzazione: la variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per altri benefici a lungo termine è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni.
I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel costo del lavoro.
I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 150 b) – Altre spese amministrative".
La redazione del presente Rendiconto separato richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che si basano talora su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili, quali lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il Prospetto della redditività complessiva e il Rendiconto finanziario, nonché nella Nota Integrativa. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Di seguito vengono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato.
Ai fini del calcolo dell' impairment i principali fattori che sono oggetto di stime sono i seguenti:
I principali fattori inclusi nella rilevazione dei ricavi comprendono componenti variabili del corrispettivo, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.
In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito. Per approfondimenti sulle tecniche di valutazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati, si rimanda alla Parte A, paragrafo A.4.1.
Nei Fondi rischi sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, clienti, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione degli effetti economici di rischi operativi come quelli derivanti da istanze relative a prodotti di investimento con caratteristiche e/o performance ritenute dalla clientela non in linea con le attese, da pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché dal prevedibile riconoscimento alla clientela di conguagli nei casi in cui non siano definitivamente determinati.
Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.
Come meglio descritto nella Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", approvato in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane, dei Piani di incentivazione a breve termine assegnati sotto forma di Phantom Stock (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvati in data 27 aprile 2017 e 29 maggio 2018 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e dei Piani per la cessazione del rapporto di lavoro, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale e di liquidità a breve termine in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.
Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.
Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2017 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.
In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.
Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.
La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.
Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price). La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.
Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.
Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.
Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.
L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 28% circa.
Nel corso dell'esercizio non si sono verificate fattispecie che abbiano richiesto trasferimenti di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente tra i diversi Livelli di gerarchia del fair value.
Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (h) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.
| (milionidi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
| Attività/Passività misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3* | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3* | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 13 | 45 | |||||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | |||||||
| b) attività finanziarie designate al fair value | |||||||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al fair value | 13 | 45 | |||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 31.780 | 260 | 36.244 | 2.859 | 37 | ||
| Derivati di copertura | 368 | 395 | |||||
| Attività materiali | |||||||
| Attività immateriali | |||||||
| Totale | 31.780 | 641 | 45 | 36.244 | 3.254 | 37 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | |||||||
| Passività finanziarie valutate al fair value | |||||||
| ന് | Derivati di copertura | 1.829 | 1.637 | ||||
| Totale | 1.829 | 1.637 |
(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.
Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio della controparte (Parte A, paragrafo A.4.1).
| (milionidi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico | |||||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finaziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
Attività finanziarie valutate al fair value redditività complessiva |
con impatto sulla Derivati di copertura Attività materiali | Attività immateriali | |
| 1. Esistenze iniziali | 37 | - | 37 | ||||
| 2. Aumenti | 8 | 8 | |||||
| 2.1. Acquisti | |||||||
| 2.2. Profitti imputati a: | 8 | 8 | |||||
| 2.2.1. Conto economico | 8 | ||||||
| - di cui plusvalenze | |||||||
| 2.2.2. Patrimonio netto |
× | × | × | ||||
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | |||||||
| 2.4. Altre variazioni in aumento | |||||||
| 3. Diminuzioni | |||||||
| 3.1. Vendite | |||||||
| 3.2. Rimborsi | |||||||
| 3.3. Perdite imputate a: | |||||||
| 3.3.1. Conto economico | |||||||
| - di cui minusvalenze | |||||||
| 3.3.2. Patrimonionetto | X | × | × | ||||
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | |||||||
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | |||||||
| 4. Rimanenze finali | 45 | 45 |
Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative alla variazione di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock, oggetto di riclassifica al 1° gennaio 2018, in applicazione dell'IFRS 9, da "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" a "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
| (milionidi euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passivitànon misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | |||||||
| Fair Value Valore |
Valore | Fair Value | |||||||
| di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 33.743 | 16.780 | 4.660 | 10.620 | 22.014 | 14.384 | - | 9.102 | |
| Attività materialidetenute a scopo di investimento | |||||||||
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||||||||
| Totale | 33.743 | 16.780 | 4.660 | 10.620 | 22.014 | 14.384 | 9.102 | ||
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 64.203 | 8.488 | 55.729 | 59.636 | 4.853 | 54.794 | |||
| Passività associate ad attività in via di dismissione | |||||||||
| Totale | 64.203 | - | 8.488 | 55.729 | 59.636 | 4.853 | 54.794 |
Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:
• per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.
Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
| (milionidi euro) | ||
|---|---|---|
| Totale al | Totale al | |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| a) Cassa | 2.980 | 2.821 |
| b) Depositi liberi presso Banche Centrali | 348 | 396 |
| Totale | 3.328 | 3.217 |
La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore in euro pari a 10 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.
Nel corso dell'esercizio 2018, sono stati stipulati contratti derivati con la finalità di rendere fisso parte del rendimento dell'impiego della raccolta pubblica sul deposito presso il MEF. L'operazione ha previsto, in particolare, di stabilizzare, per l'esercizio 2018, la remunerazione delle componenti indicizzate dei depositi, mediante una serie di acquisti a termine e vendite a pronti di BTP, senza ritiro del titolo sottostante a scadenza, ma con il regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.
Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti Nil.
Non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value (cd "fair value option").
| (milionidi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| Titoli di debito | |||||||
| 1.1 Titoli strutturati | 1 | ||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | |||||||
| 2 | Titoli di capitale | 1 | 5 | 45 | |||
| 3. | Quote di O.I.C.R. | ||||||
| ব | Finanziamenti | - | 8 | ||||
| 4.1 Pronti contro termine | |||||||
| 4.2 Altri | - | 8 | |||||
| 13 | 45 |
Gli investimenti in titoli di capitale sono rappresentati:
La sottovoce "Finanziamenti, Altri" accoglie il credito per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuta il 21 giugno 2016). A seguito del mancato superamento dell'SPPI test il credito è valutato al fair value in contropartita del Conto economico.
143 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Totale al | Totale al | ||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||
| 1. | Titoli di capitale | 50 | |
| di cui: banche | |||
| di cui: altre società finanziarie | 50 | ||
| di cui: società non finanziarie | |||
| 2. | Titoli di debito | ||
| a) | Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche |
|||
| C) | Banche | ||
| d) | Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | |||
| Società non finanziarie e) |
|||
| 3. | Quote di O.I.C.R. | ||
| ব | Finanziamenti | 8 | |
| a) | Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche |
|||
| C) | Banche | ||
| d) | Altre società finanziarie | 8 | |
| di cui: imprese di assicurazione | |||
| Società non finanziarie e) |
|||
| f) | Famiglie | ||
| Totale | 58 |
2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | |||||||
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. | Titoli di debito | 31.780 | 260 | - | 36.244 | 2.855 | 1 | |
| Titoli strutturati 1.1 |
||||||||
| 1.2 Altri titoli di debito |
31.780 | 260 | - | 36.244 | 2.855 | |||
| Titoli di capitale | l | - | 1 | ব | 37 | |||
| 3. | Finanziamenti | 1 | 1 | - | ||||
| Totale | 31.780 | 260 | - | 36.244 | 2.859 | 37 |
Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 32.040 milioni di euro (di cui 324 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).
144 I dati comparativi del 31 dicembre 2017 sono valorizzati in base al principio contabile IAS 39 vigente alla data ed esposti nelle nuove voci contabili previste dal quinto aggiornamento della Circolare di Banca d'Italia n. 262 in vigore dal 1° gennaio 2018.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
| 1. Titoli di debito | 32.040 | 39.099 |
| Banche Centrali a) |
||
| b) Amministrazionipubbliche |
32.040 | 36.614 |
| C) Banche |
||
| d) Altre società finanziarie |
2.485 | |
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| 2. Titoli di capitale | 41 | |
| Banche a) |
||
| b) Altri emittenti: |
41 | |
| - altre società finanziarie | 41 | |
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| - società non finanziarie | ||
| - altri | ||
| 3. Finanziamenti |
||
| Banche Centrali a) |
||
| b) Amministrazionipubbliche |
||
| C) Banche |
||
| d) Altre società finanziarie |
||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| Società non finanziarie e) |
||
| Famiglie f) |
||
| Totale | 32.040 | 39.140 |
I titoli di debito emessi da Amministrazioni pubbliche riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 30.229 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 1.561 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.886 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 325 milioni di euro relativo alla parte coperta.
Nel corso dell'esercizio 2018 sono state effettuate vendite per un nominale di 3.478 milioni di euro.
Titoli per un valore nominale di 5.314 milioni di euro sono indisponibili in quanto:
In sede di transizione all'IFRS 9, in data 1° gennaio 2018, i titoli di debito emessi da Altre istituzioni finanziarie sono stati riclassificati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, mentre i titoli di capitale nelle Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value.
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||
| Primo Stadio | Write-off | ||||||||
| di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio Terzo Stadio | Primo Stadio Secondo stadio | Terzo Stadio | parziali complessivi* |
|||||
| Titoli di debito | 32.053 | - | 13 | ||||||
| Finanziamenti | |||||||||
| Totale 31/12/2018 | 32.053 | 13 | |||||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
× | × | × |
(*) valore da esporre a fini informativi
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di Patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 13 milioni di euro (14 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | ||||||||||
| Valore di bilancio | Fair Value | Fair Value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Valore di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| A. | Crediti verso Banche Centrali | - | |||||||||
| Depositi a scadenza 1. |
× | × | × | X | × | X | |||||
| 2. Riserva obbligatoria |
× | × | × | × | × | × | |||||
| 3 Pronti contro termine |
× | X | × | × | × | × | |||||
| Altri র্ব |
× | × | × | X | × | X | |||||
| B. | Crediti verso banche | 1.400 | 1.151 | ||||||||
| Finanziamenti 1. |
1.400 | 1.151 | |||||||||
| 1.1 Conti correnti e depositia vista | క్ | × | × | × | ਤੇ | × | × | × | |||
| 1.2 Depositi a scadenza | × | X | × | × | × | × | |||||
| 1.3 Altri finanziamenti | 1.395 | × | × | × | 1.148 | × | x | × | |||
| Pronti contro termine attivi | × | × | × | × | x | × | |||||
| - Leasing finanziario | X | X | × | X | × | × | |||||
| Altri | 1.395 | × | × | × | 1.148 | × | x | X | |||
| 2. Titoli di debito |
|||||||||||
| Titoli strutturati 2.1 |
× | × | × | × | × | × | |||||
| Altri titoli di debito 2.2 |
× | × | × | × | × | × | |||||
| Totale | 1.400 | 1.400 | 1.151 | 1.151 |
La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (per 1.275 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 74 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).
Inoltre la sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include crediti di funzionamento per 46 milioni di euro derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 (al 31 dicembre 2017 pari a 52 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari e di intermediazione di prestiti personali.
145 I dati comparativi del 31 dicembre 2017 sono valorizzati in base al principio contabile IAS 39 vigente alla data ed esposti nelle nuove voci contabili previste dal quinto aggiornamento della Circolare di Banca d'Italia n. 262 in vigore dal 1° gennaio 2018.
| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | |||||||||||||
| Fair value Valore di bilancio |
Fair value | ||||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| 1. Finanziamenti | 9.471 | 7.951 | |||||||||||
| 1.1 | Conti correnti | ರಿ | × | X | × | 9 | × | × | × | ||||
| 1.2 | Pronti contro termine attivi | 251 | X | x | × | × | × | × | |||||
| 1.3 | Mutui | X | × | × | X | × | × | ||||||
| 1.4 | Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto | X | × | × | X | × | × | ||||||
| 1.5 | Leasing finanziario | X | X | X | X | × | × | ||||||
| 1.6 | Factoring | × | × | × | X | × | × | ||||||
| 1.7 | Altri finanziamenti | 9.211 | X | X | × | 7.942 | X | × | × | ||||
| 2. | Titoli di debito | 22.872 | - | 12.912 | |||||||||
| 2.1 | Titoli strutturati | X | X | X | X | × | × | ||||||
| 2.2 | Altri titoli di debito | 22.872 | × | × | 12912 | × | × | × | |||||
| Totalo | 22 243 | 16 780 | 4 660 | 9 220 | 20 863 | 44 284 | 7 951 |
Nell'ambito della voce "Finanziamenti" si rileva quanto segue.
La sottovoce "Pronti contro termine attivi" si riferisce ad operazioni di pronti contro termine per un nominale complessivo di 254 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)146 . Al 31 dicembre 2018 il fair value dei Pronti contro termine attivi, è pari a 251 milioni di euro esposti nel Livello 2 della gerarchia di fair value.
La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:
146 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione. 147 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con
durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni. 148 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).
149 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.
I crediti derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 ammontano a 837 milioni di euro (al 31 dicembre 2017 pari a 731 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari, di pagamento pensioni, di remunerazione della raccolta del risparmio postale e di intermediazione di prestiti personali, al netto di fondi svalutazione pari a 152 milioni di euro (al 31 dicembre 2017 pari a 149 milioni di euro).
La sottovoce "Altri titoli di debito" è costituita da titoli a reddito fisso dell'area euro emessi dallo Stato italiano e da titoli garantiti dalla Stato italiano per un valore nominale 20.935 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 22.872 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.309 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 11.570 milioni di euro, incrementato di 993 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 9 milioni di euro (7 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 342 milioni di euro riflette i rapporti di copertura di fair value hedge nell'esercizio 2018.
Al 31 dicembre 2018 il fair value complessivo di tali titoli, comprensivo di 163 milioni di euro di dietimi di interessi, è pari a 21.189 milioni di euro di cui 16.780 milioni di euro esposti nel Livello 1 della gerarchia di fair value e 4.409 milioni di euro esposti nel Livello 2.
Titoli per un valore nominale di 3.670 milioni di euro sono indisponibili in quanto:
• 3.424 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 3.527 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2018;
• 246 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 246 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo.
Nil.
4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | |||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
Valore di bilancio |
| Titoli di debito 1. |
22.872 | 1 | 12.912 | |
| a) Amministrazionipubbliche |
18.333 | - | 12912 | |
| b) Altre società finanziarie |
4.539 | |||
| di cui: imprese di assicurazione | ||||
| Società non finanziarie C) |
||||
| 2. Finanziamenti verso: |
9.471 | 1 | - | 7.951 |
| Amministrazionipubbliche a) |
7.375 | 6.546 | ||
| Altre società finanziarie b) |
1.217 | 639 | ||
| di cui: imprese di assicurazione | 148 | 143 | ||
| c) Società non finanziarie |
871 | 756 | ||
| d) Famiglie | 8 | 10 | ||
| Totale | 32.343 | - | 20.863 |
I titoli relativi a "Altre società finanziarie" per un costo ammortizzato di 4.539 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 4.500 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2017 il valore nominale era pari a 2.500 milioni di euro ed in sede di applicazione dell'IFRS 9 al 1° gennaio 2018 è stato riclassificato dalle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato).
4.5 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive
| (milionidi euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo Rettifiche di valore complessive |
|||||||||
| Primo Stadio | Write-off | ||||||||
| Voci/Valori | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio | Terzo Stadio | Primo Stadio | Secondo stadio | Terzo Stadio | parziali complessivi* |
||
| Titoli di debito | 22.881 | ರಿ | |||||||
| Finanziamenti | 9 991 | 1.049 | 13 | 3 | 166 | 13 | |||
| Totale 31/12/2018 | 32.872 | - | 1.049 | 13 | 12 | ા દિલ્ | 13 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
× | X | × |
(*) valore da esporre a fini informativi
5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
| (millionidi euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore Nozionale* Fair Value al 31.12.2018 |
Fair Value al 31.12.2017 | Valore Nozionale* al |
|||||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | al 31.12.2018 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | 31.12.2017 | ||
| Derivati finanziari | - | 368 | 8.230 | - | રૂક ક | - | 9.545 | ||
| Fair value 1) |
163 | 4.420 | - | 364 | 9.370 | ||||
| Flussi finanziari 2) |
205 | 3.810 | 31 | 175 | |||||
| 3) Investimenti esteri |
|||||||||
| B. Derivati creditizi |
|||||||||
| Fair value 1) |
|||||||||
| Flussi finanziari 2) |
|||||||||
| Totale | l | 368 | 8.230 | 395 | 9.545 |
(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | |||||||||||
| Specifica | |||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro | credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | Investimenti Esteri |
|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 113 | × | × | × | 50 | × | × | ||||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2. |
50 | × | × | × | × | × | × | ||||
| 3 Portafoglio |
× | × | × | × | × | × | x | × | |||
| Altre operazioni | × | × | |||||||||
| Totale attività | 50 | ||||||||||
| Passività finanziarie | - | × | × | × | × | ||||||
| 2. Portafoglio | × | × | × | × | × | × | X | ||||
| Totale passività | |||||||||||
| Transazioni attese 1- |
× | × | × | × | × | × | × | 155 | × | × | |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie | × | × | × | × | × | × | × |
Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.
Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.
Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.
Non sono presenti attività immateriali.
Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (voce 120 dell'Attivo) e le Altre passività (voce 80 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività e Passività finanziarie |
Derivati di copertura |
Fondi svalutazione crediti |
Fondi per rischi e oneri |
Totale IRES |
Totale IRAP |
||||
| IRES | IRAP | IRES | IRAP | IRES | IRAP | IRES | IRAP | |||
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico | 24 | റ്റ്ട് | 18 | 119 | 18 | |||||
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto | 286 | 54 | 25 | 5 | 311 | રેત્વે સ્વિ | ||||
| Totale 2018 | 286 | 54 | 25 | 5 | 24 | 95 | 18 | 430 | 77 | |
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico | 24 | 97 | 19 | 121 | 19 | |||||
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonionetto | 196 | 37 | 28 | 5 | 224 | 42 | ||||
| Totale 2017 | 196 | 37 | 28 | 5 | 24 | 97 | 19 | 345 | 61 |
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività e Passività finanziarie |
Derivati di copertura |
Totale IRES |
Totale IRAP |
||
| IRES | IRAP | IRES | IRAP | |||
| Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico | ||||||
| Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto | 258 | 49 | રેક | 10 | 313 | રેત્વે છે. વિશ્વિત ભાગમાં આવેલું એક ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્ |
| Totale 2018 | 258 | ਪਰ | 55 | 10 | 313 | ਦਰ |
| Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico | ||||||
| Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto | 246 | 48 | 12 | 2 | 258 | 50 |
| Totale 2017 | 246 | 48 | 12 | 2 | 258 | 50 |
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
||
| 1. Importo iniziale |
140 | 114 | |
| 2. Aumenti |
12 | 26 | |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 12 | 26 | |
| relative a precedenti esercizi a) |
|||
| dovute al mutamentodi criteri contabili b) |
1 | ||
| riprese di valore C) |
|||
| altre d) |
11 | 26 | |
| 2.2 Nuove imposteo incrementidi aliquote fiscali | |||
| Altri aumenti 23 |
|||
| 3. Diminuzioni |
(15) | - | |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (15) | ||
| rigiri a) |
(10) | ||
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | |||
| mutamentodi criteri contabili C) |
|||
| d) altre |
(5) | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | |||
| Altre diminuzioni: 3.3 |
|||
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 | |||
| b) altre |
|||
| Importo finale বঁ |
137 | 140 |
Tra le "Diminuzioni", la sottovoce "Imposte anticipate annullate nell'esercizio – altre" si riferisce alle imposte differite anticipate relative al ramo dei servizi di monetica e pagamenti oggetto di conferimento al 1° ottobre 2018 nella società PostePay SpA.
10.3bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 Nil.
10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)
Nil.
| (mıllonı dı euro) | ||
|---|---|---|
| Totale al | Totale al | |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Importo iniziale 1. |
266 | 207 |
| 2. Aumenti | 364 | 92 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 364 | 92 |
| relative a precedenti esercizi a) |
||
| b) dovute al mutamentodi criteri contabili |
71 | |
| C) altre |
293 | 92 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementidi aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti |
||
| 3. Diminuzioni |
(260) | (33) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (260) | (33) |
| a) rigiri |
(31) | (25) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| dovute al mutamentodi criteri contabili c) |
(227) | |
| d) altre |
(2) | (8) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni |
||
| Importo finale 4. |
370 | 266 |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale al | Totale al | |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Importo iniziale 1. |
(308) | (530) |
| 2. Aumenti | (755) | (34) |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | (755) | (34) |
| relative a precedenti esercizi a) |
||
| b) dovute al mutamentodi criteri contabili | (686) | |
| c) altre | (୧୨) | (34) |
| 2.2 Nuove imposteo incrementidi aliquote fiscali | ||
| 23 Altri aumenti |
||
| 3. Diminuzioni |
દકા | 256 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 690 | 256 |
| a) rığırı |
129 | 192 |
| b) dovute al mutamentodi criteri contabili | 293 | |
| c) altre | 268 | 64 |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | 1 | |
| Altre diminuzioni 3.3 |
||
| Importo finale ন, |
(372) | (308) |
Gli aumenti e diminuzioni dovuti al mutamento di criteri contabili delle imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto riflettono gli effetti della transizione all'IFRS 9 adottato a partire dal 1° gennaio 2018.
Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.
10.7 Altre informazioni Nil.
Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
| (milionidi euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
||
| Crediti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 100 | 326 | 372 | ||
| Partite in corso di lavorazione | 715 | 298 | ||
| - partite viaggianti a gestione periferica | 8 | 8 | ||
| - altre | 707 | 290 | ||
| Assegni di conto corrente tratti su Istituti di credito terzi in corso di negoziazione | 22 | 130 | ||
| Crediti verso Patrimonionon destinato per imposte correnti | 2 | 22 | ||
| Altre partite | 1.380 | 1.242 | ||
| Totale | 2.445 | 2.064 |
I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: 303 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2019 e 10 milioni di euro per acconti sulle ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2018.
La sottovoce "Partite in corso di lavorazione, altre" include:
I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:
| (millionı di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Imposte correnti 2018 IRES IRAP |
Imposte correnti 2017 IRES IRAP |
||||
| Patrimonio non destinato |
Crediti/(Debiti) vs Crediti/(Debiti) vs Patrimonio non destinato |
Totale | Crediti/(Debiti) vs Patrimonio non destinato |
Crediti/(Debiti) vs Patrimonio non destinato |
Totale | |
| Importo iniziale | 27 | - | 27 | 28 | 1 | 29 |
| Pagamenti | 156 | રૂપ | 195 | 158 | રેજે | 197 |
| per acconti dell'esercizio corrente | 156 | 39 | 195 | 158 | 39 | 197 |
| per saldo esercizio precedente | ||||||
| Accantonamentia Conto economico | (197) | (37) | (234) | (170) | (40) | (210) |
| imposte correnti | (197) | (37) | (234) | (183) | (40) | (223) |
| variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi | 13 | 13 | ||||
| Accantonamentia Patrimonionetto | - | |||||
| Altro (*) | රි | მ | ||||
| Importo finale | (14) | 2 | (12) | 22 | - | 22 |
| di cui | ||||||
| Crediti vs Patrimonionon destinato per imposte correnti (voce 120 Attivo) | 2 | 2 | 22 | 22 | ||
| Debiti vs Patrimonionon destinato per imposte correnti (voce 80 Passivo) | (14) | (14) |
(*) Principalmente dovuti a crediti per ritenute subite su provvigioni percepite.
La sottovoce "Altre partite" include principalmente:
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value Valore |
Valore | Fair Value | ||||||
| di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | di bilancio | Livello 2 | Livello 3 | |||
| Debiti verso banche centrali | × | × | × | × | × | × | |||
| 2 Debiti verso banche |
5.985 | × | × | x | 5.950 | × | × | × | |
| Conti correnti e depositi a vista 2.1 |
589 | × | × | × | 1.023 | × | × | × | |
| 2.2 Depositi a scadenza | × | × | × | × | × | × | |||
| 2.3 Finanziamenti | 5.323 | × | × | × | 4.842 | × | × | × | |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 5,323 | X | × | × | 4.842 | X | × | × | |
| 2.3.2 Altri | × | × | X | × | × | × | |||
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimonial | × | × | X | x | × | × | |||
| 2.5 Altri debiti | 73 | x | × | X | 85 | × | × | × | |
| Totale | 5 985 | 5 336 | 662 | 5 950 | 4 853 | 1.108 |
Al 31 dicembre 2018 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 5.323 milioni di euro stipulati con primari operatori finanziari relativi a titoli per un nominale complessivo di 5.077 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 4.648 milioni di euro a Long Term Repo e per 675 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in Titoli di Stato italiani a
150 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).
reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.
Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è di Livello 3.
La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 70 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (14 milioni per collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo (56 milioni di euro per collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).
Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 959 milioni di euro e ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 160 milioni di euro concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, entrambi non utilizzati al 31 dicembre 2018. A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 535 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2018.
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | ||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | |||||
| di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| Conti correnti e depositi a vista | 50.618 | × | × | × | 46.468 | × | × | x | |
| 2. Depositia scadenza | × | × | X | X | × | x | |||
| 3. Finanziamenti | 6.813 | X | × | × | 3.497 | × | × | x | |
| Pronti contro termine passivi 3.1 |
3.150 | X | × | × | X | × | x | ||
| 3.2 Altri |
3.663 | X | × | × | 3.497 | X | × | x | |
| Debiti per impegni di riacquisto di propri struemnti patrimoniali | × | × | × | X | × | x | |||
| Altri debiti | 786 | × | × | × | 3.721 | × | × | × | |
| Totale | 58.217 | 3.152 | 55.067 | 53.686 | 53,686 |
La sottovoce "Conti correnti e depositi a vista" include 4.271 milioni di euro di debiti per conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA, 526 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA e 65 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali del Patrimonio non destinato.
Al 31 dicembre 2018 sono in essere debiti per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 3.150 milioni di euro stipulati con Controparte Centrale relativi a titoli per un nominale complessivo di 3.089 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 2.036 milioni di euro a Long Term Repo e per 1.114 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in Titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.
La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita:
rappresentato da un debito di 29 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza di 118 milioni di euro;
La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da vaglia nazionali per 615 milioni di euro e da assegni vidimati in circolazione per 161 milioni. La variazione della sottovoce in commento rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuta principalmente al conferimento nella società PostePay SpA, avvenuto in data 1° ottobre 2018, della circolazione delle carte prepagate.
Il fair value di Livello 2 è riferito ai finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.
1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione Non sono in circolazione titoli di propria emissione.
Nil.
1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati
Nil.
1.5 Dettaglio dei debiti strutturati
Nil.
Nil.
Al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017 il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.
Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).
4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value al 31.12.2018 | Valore | Fair Value al 31.12.2017 | |||||||
| Nozionale* al 31.12.2018 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Nozionale* al 31.12.2017 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |||
| A. | Derivati finanziari | 20.105 | 1.829 | 13.025 | 1.637 | |||||
| Fair value 1) |
19.170 | 1.722 | 10.385 | 1.524 | ||||||
| 2) Flussi finanziari |
റ്റ് 35 | 107 | 2.640 | 113 | ||||||
| 3) Investimenti esteri |
||||||||||
| B. | Derivati creditizi | |||||||||
| 1) Fair value |
||||||||||
| 2) Flussi finanziari |
||||||||||
| Totale | 20.105 | 1.829 | 13.025 | 1.637 |
(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
| (milliontal euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | Specifica | |||||||||
| titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro | credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | Investimenti Esteri |
||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - |
678 | × | x | x | 107 | × | × | |||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2 |
1.044 | × | × | × | × | × | × | |||
| Portafoglio ന് |
× | × | × | × | × | × | × | × | ||
| 4. Altre operazioni | × | × | ||||||||
| Totale attività | 1.722 | 107 | ||||||||
| Passività finanziarie 2. Portafoglio |
× | × | X | X | × | × | X | × | × X |
|
| Totale passività | ||||||||||
| Transazioni attese 1. |
X | × | × | × | × | × | × | × | X | |
| ni Portafoglio di attività e passività finanziarie |
× | × | × | × | × | × | X |
Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.
Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'Attivo.
Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
| Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 60 | 1.236 | 1.194 |
| Partite in corso di lavorazione | 728 | 637 |
| - somme da accreditare su libretti di risparmio | 204 | 243 |
| - partite viaggianti a gestione periferica | 5 | 5 |
| - diverse | 519 | 389 |
| Debiti verso Patrimonionon destinato per: | 409 | 255 |
| - prestazioni di servizi di Poste Italiane SpA | 322 | 255 |
| - imposte correnti | 14 | |
| - conferimentoramo pagamenti | 73 | |
| Somme a disposizione della clientela | 68 | 60 |
| Debiti verso fornitori | 126 | ર્સ્ડ |
| Debiti verso il personale | 16 | 21 |
| Passività derivanti da contratti | ਤੇਤੇ | 36 |
| Altre partite | 76 | 78 |
| Totale | 2.692 | 2.336 |
La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 60" include principalmente:
Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri per 69 milioni di euro, a somme relative alla gestione di assegni postali impagati per 47 milioni di euro e a somme da accreditare per 21 milioni di euro alla società PostePay SpA prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2019.
I debiti verso il Patrimonio non destinato, oltre a quelli relativi alle prestazioni di servizio di Poste Italiane, accolgono anche: (i) i debiti per imposte correnti (per i quali si rimanda alla Parte B, Sezione 12); (ii) il debito verso la società PostePay SpA, per un ammontare pari alla differenza tra i valori contabili delle attività e passività del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento conferito alla stessa in data 1° ottobre 2018, che sarà regolato nei primi mesi dell'esercizio 2019.
Le "Passività derivanti da contratti", in applicazione del principio IFRS 15, sono principalmente riconducibili all'attività di collocamento di prodotti di finanziamento e sono dettagliate come segue:
| (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Riclassifiche IFRS 15 |
Saldo al 01.01.18 |
Incrementi / (Decrementi) |
Variazione per rettifica di ricavo nel periodo |
Saldo al 31.12.18 |
| Passività per sconti su volumi | ರಿ | ರಿ | (9) | ব | ব | |
| Passività per commissionida retrocedere | 26 | 26 | ||||
| Risconti passivi di natura commerciale | 27 | 27 | (27) | ന | ന | |
| Totale | ರಿ | 27 | રેન્દ્રિ | (36) | રૂડે | 33 |
La movimentazione di tali passività riflette principalmente tra i decrementi il conferimento di 27 milioni di euro nella società PostePay SpA, avvenuto in data 1° ottobre 2018, dei risconti dei canoni delle carte PostePay, riscossi anticipatamente. Le passività per commissioni da retrocedere fanno riferimento a quanto previsto dall'IFRS 15 secondo il quale dal 1° gennaio 2018 le commissioni da retrocedere ai partner per l'estinzione anticipata dei finanziamenti sono iscritte a riduzione dei relativi ricavi.
La sottovoce "Altre partite" riguarda principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:
| (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
||
| A. | Esistenze iniziali | 17 | 19 |
| B. | Aumenti B.1 Accantonamentodell'esercizio B.2 Altre variazioni |
1 1 |
|
| C. | Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni |
(14) (1) (13) |
(3) (1) (2) |
| D. | Rimanenze finali | 3 | 17 |
Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.
Le liquidazioni del TFR per erogazioni eseguite sono comprensive del prelievo di imposta sostitutiva.
Le altre variazioni in diminuzione sono dovute principalmente all'attuazione di progetti di riorganizzazione aziendale, interni a Poste Italiane SpA, per un ammontare pari a 12 milioni di euro e per la restante parte agli utili attuariali.
La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2018 e 2017, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:
| 31.12.2018 | 30.06.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1.25% | 1.30% | 1.25% |
| Tasso di inflazione | 1.50% | 1.50% | 1.50% |
| Tasso annuo incrementoTFR | 2.625% | 2.625% | 2.625% |
| 31.12.2018 | |
|---|---|
| Mortalità | RG48 differenziata per sesso |
| Tasso di inabilità | INPS 1998 differenziata per sesso |
| Tasso di turnover del personale | Tavola specificacon tassi differenziati per anzianità di servizio. All'anzianitàdi servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso anno dello 0.14% |
| Tasso di anticipazione | 1,25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni |
| Pensionamento | In accordo alle regole INPS |
| (milionidi euro) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Variazione ipotesi demografiche | - | |
| Variazione ipotesi finanziarie | - | 0.1 |
| Altre variazioni legate all'esperienza | (0,5) | (0,4) |
| Totale | (0,5) | (0,3) |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| TFR al 31.12.2018 | ||
| Tasso di inflazione +0.25% | 3 | 17 |
| Tasso di inflazione -0,25% | বা | 16 |
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 3 | 16 |
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 3 | 17 |
| Tasso di turnover +0,25% | 3 | 17 |
| Tasso di turnover -0,25% | 3 | 17 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Service Cost | ||
| Duration media del Piano a benefici definiti | 9.0 | 9.0 |
| Turnover medio dei dipendenti | 0,14% | 0.14% |
| (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||
| 2. Fondi su altri impegnie altre garanzie rilasciate | |||
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | |||
| য | Altri fondi per rischi e oneri | 511 | 543 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | વેરૂ | 97 | |
| 4.2 oneri per il personale | 1 | 2 | |
| 4.3 altri | 415 | 444 | |
| Totale | 511 | 543 |
Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 10.6.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi e oneri |
Totale | ||
| A. | Esistenze iniziali | - | 543 | 543 | |
| в. | Aumenti | 116 | 116 | ||
| B.1 Accantonamentodell'esercizio |
116 | 116 | |||
| Variazioni dovute al passare del tempo B.2 |
|||||
| Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.3 |
|||||
| Altre variazioni B.4 |
|||||
| C. | Diminuzioni | (148) | (148) | ||
| Utilizzo nell'esercizio C.1 |
(113) | (113) | |||
| Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.2 |
|||||
| C.3 Altre variazioni |
(35) | (35) | |||
| D. | Rimanenze finali | 511 | 511 |
Le principali variazioni sono commentati nel seguito della presente Sezione.
10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate Nil.
10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
Nil.
10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Nil.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
| Controversie legali | 95 | 97 |
| Fondo vertenze con terzi | ે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉ | 97 |
| Fondo vertenze con il personale | ||
| Oneri per il personale | 1 | 2 |
| Altri rischi e oneri | 415 | 444 |
| Fondo rischi operativi | 415 | 430 |
| Fondo buoni postali prescritti | 14 | |
| Totale | 511 | 543 |
Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi giudiziali di varia natura con fornitori e terzi, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nel corso dell'esercizio, al fondo sono stati accantonati 11 milioni di euro riferiti principalmente al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito.
Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.
Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro.
Il Fondo rischi operativi riflette principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società gemmante, rischi legati a errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, violazioni di natura amministrativa, probabili frodi e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato.
Nel corso dell'esercizio 2018, al fondo sono stati accantonati complessivi 96 milioni di euro, dovuti principalmente a rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale, all'adeguamento di passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e all'aggiornamento di passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese. A tale ultimo riguardo, nel corso dell'esercizio, è stato monitorato l'andamento nonché la prosecuzione dell'iter di liquidazione dei fondi immobiliari a suo tempo collocati. Con particolare riferimento al fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017), in data 24 settembre 2018, a seguito delle delibere assunte dal CdA di Poste Italiane in data 19 febbraio e 28 giugno 2018, è stata avviata l'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel fondo, che si è in conclusa in data 7 dicembre 2018.
Nell'esercizio, il fondo in commento è stato utilizzato per 93 milioni di euro, di cui 52 milioni di euro riferibili a passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Europa Immobiliare I che ha aderito all'iniziativa, mentre 17 milioni di euro sono stati assorbiti a conto economico per il venir meno di passività precedentemente accantonate.
Con riferimento ai rischi inerenti servizi resi per conto di Istituti previdenziali, come riportato nella Parte B, Attivo Sezione 4 tabella 4.2, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state definite, rispettivamente, la posizione creditoria di natura commerciale della Società e definito l'ammontare che Poste ha riconosciuto ad INPS a fronte di talune pretese riguardanti il servizio di pagamento pensioni reso in base alle convenzioni operanti fino al 31 agosto 2009. Al 31 dicembre 2018, tutte le passività previste dall'accordo sono riflesse nel fondo rischi operativi.
Il Fondo Buoni Postali Prescritti di 14 milioni di euro al 31 dicembre 2017, stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione151, è stato assorbito a Conto economico, nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini delle obbligazioni a suo tempo assunte dalla Società.
Nulla da segnalare.
12.1 Capitale e azioni proprie: composizione Nil.
12.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue Nil.
12.3 Capitale – Altre informazioni Nil.
Al 31 dicembre 2018 gli utili non distribuiti ammontano a 1.057 milioni di euro. Le altre riserve di utili sono costituite da riserve patrimoniali per 1.210 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta e 210 milioni di euro per ulteriori apporti, da parte della gemmante, avvenuti nel corso del 2018.
12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Nil.
Nil.
151 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione.
Nil.
Nil.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Portafoqli | Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impattoa Conto economico | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 5.179 | |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.773 | 4.755 |
| Attività materiali | ||
| di cui: attività materialiche costituisconorimanenze |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi; le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.
Nil.
| (millionidi euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia servizi | Importo | |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela acquisti a) |
||
| regolati 1. |
||
| 2. non regolati |
||
| vendite b) |
||
| 1. regolate |
||
| 2. non regolate | ||
| 2. Gestione individuale di portafogli | ||
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | 54.257 | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | ||
| 1. titoli emessidalla banca che redige il bilancio | ||
| altri titoli 2. |
||
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 1. titoli emessidalla banca che redige il bilancio |
3.093 | |
| つ altri titoli |
3.093 | |
| titoli di terzi depositati presso terzi C) |
3.093 | |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 51.164 | |
| 4. | Altre operazioni | 239.108 |
| a) Libretti Postali |
105.755 | |
| b) Buoni Postali Fruttiferi |
133.353 | |
La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.
Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.
| Forme tecniche | Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) |
Ammontare delle passività finanziarie |
Ammontare netto delle attività compensato in finanziarie riportato bilancio in bilancio (b) (c=a-b) |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
al 31 dicembre 2018 (f=c-d-e) |
Ammontare netto al 31 dicembre 2017 |
|||||
| 1 Derivati | 368 | 368 | રૂકર્ડર | 14 | 13 | |||
| Pronti contro termine | 251 | - | 251 | 251 | ||||
| Prestito titoli | ||||||||
| ব | Altre | |||||||
| Totale al 31/12/2018 | દ્ધ ક | - | દર્ય તે | 604 | 14 | × | ||
| Totale al 31/12/2017 | 395 | - | 395 | 282 | 100 | × | 13 |
| Ammontare lordo delle passività |
Ammontare delle Ammontare netto attività finanziarie delle passività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche | finanziarie (a) |
compensato in bilancio (b) |
finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante posti a garanzia (e) |
al 31 dicembre 2018 (f=c-d-e) |
al 31 dicembre 2017 |
| Derivati | 1.829 | 1.829 | 500 | 1.326 | 3 | 3 | |
| Pronti contro termine | 8 473 | 8.473 | 8.423 | 50 | - | ব | |
| Prestito titoli | |||||||
| Altre ব |
|||||||
| Totale 31/12/2018 | 10.302 | 10.302 | 8.923 | 1.376 | 3 | × | |
| Totale 31/12/2017 | 6.479 | 6.479 | 5.386 | 1.086 | × | 7 |
Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7 – "Strumenti finanziari: Informazioni integrative", che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in bilancio.
Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e a operazioni di tipo SFT (Securities Financing Transactions). In particolare sono presenti contratti ISDA, per le operazioni in derivati e GMRA, per le operazioni in pronti contro termine.
Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 e dall'aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 relativa alle disposizioni che regolano il bilancio delle banche, si segnala che le operazioni in Pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.
Nil.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico | ||||||
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | ||||||
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | ||||||
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al fair value | ||||||
| 2. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 981 | × | 981 | 992 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 485 | 65 | 550 | 527 | ||
| 3.1 Crediti verso banche | 2 | 2 | ||||
| 3.2 Crediti verso clientela | 485 | 63 | 548 | 527 | ||
| 4. | Derivati di copertura | × | × | 7 | 7 | (49) |
| Altre attività | × | x | ||||
| Passività finanziarie | × | x | × | 17 | 7 | |
| Totale | 1.466 | દર્ | 1.555 | 1.477 | ||
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired |
La sottovoce relativa ai proventi derivanti da "Passività finanziarie" è costituita principalmente dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento.
Nil.
Nil.
Nil.
| (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (21) | - | (21) | (25) | |
| 1.1 Debiti verso Banche Centrali | × | × | |||
| 1.2 Debiti verso banche | (10) | × | X | (10) | (15) |
| 1.3 Debiti verso clientela | (11) | × | × | (11) | (10) |
| 1.4 Titoli in circolazione | × | × | |||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | |||||
| 3. Passività finanziarie valutate al fair value | - | ||||
| 4. Altre passività e fondi | × | × | |||
| 5. Derivati di copertura | × | × | |||
| 6. Attività finanziarie | × | × | × | (7) | (4) |
| Totale | (21) | 1 | (28) | (29) |
Nella sottovoce "Attività finanziarie" sono inclusi gli interessi passivi verso il Patrimonio non destinato per complessivi 4 milioni di euro.
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
Nil.
Nil.
Nil.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
||
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 12 | 15 | ||
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (5) | (64) | ||
| C. Saldo (A-B) | (49) |
| (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| a) garanzie rilasciate |
|||
| derivati su crediti b) |
|||
| c) servizi di gestione, intermediazionee consulenza: | 2.617 | 2.309 | |
| 1. negoziazione di strumentifinanziari | |||
| 2. negoziazione di valute |
1 | 1 | |
| 3. gestioni di portafogli: | |||
| 3.1 individuali | |||
| 3.2 collettive | |||
| 4. custodia e amministrazionedi titoli | 4 | 5 | |
| banca depositaria 5. |
|||
| 6. collocamentodi titoli |
52 | 42 | |
| 7. | attività di ricezione e trasmissionedi ordini | 3 | 3 |
| 8. attività di consulenza: | |||
| 8.1 in materia di investimenti | |||
| 8.2 in materia di struttura finanziaria | |||
| 9. distribuzione di servizi di terzi: | 2.557 | 2.258 | |
| 9.1 gestioni di portafogli: | |||
| 9.1.1 individuali | |||
| 9.1.2 collettive | |||
| 9.2 prodotti assicurativi | 407 | 468 | |
| 9.3 altri prodotti | 2.150 | 1.790 | |
| d) servizi di incassoe pagamento | ਰੇਰੇ ਪ | 1.069 | |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | |||
| servizi per operazioni di factoring t) |
|||
| esercizio di esattorie e ricevitorie a) |
|||
| h) attività di gestione di sistemi multilateralidi negoziazione | |||
| tenuta e gestione dei conti correnti I) |
239 | 240 | |
| altri servizi 1) |
11 | 11 | |
| Totale | 3.861 | 3.629 |
I "Servizi di gestione, intermediazione e consulenza" comprendono, nell'ambito della distribuzione di altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.827 milioni di euro al
servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020. Inoltre l'incremento dei ricavi per i servizi in commento è attribuibile per 47 milioni di euro a servizi di collocamento prodotti emessi da PostePay SpA svolti dal 1° ottobre 2018. Si rimanda alla Parte H per la descrizione delle relazioni intercorrenti tra il Patrimonio BancoPosta e PostePay SpA.
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 |
| Servizidi gestione, intermediazione e consulenza Rilevati in un determinatomomento Rilevati nel corso del tempo |
2.617 2.616 |
| Servizi di incasso e pagamento Rilevati in un determinatomomento Rilevati nel corso del tempo |
ਰੇਰੇ ਹੋ 502 492 |
| Tenuta e gestione dei conti correnti Rilevati in un determinatomomento Rilevati nel corso del tempo |
239 239 |
| Altri servizi Rilevati in un determinatomomento Rilevati nel corso del tempo |
11 11 |
| Totale | 3.861 |
I ricavi provenienti dai contratti con i clienti sono riferibili principalmente a : (i) ricavi per servizi di gestione, intermediazione e consulenza: rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di tenuta e gestione dei conti correnti: rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela; (iii) ricavi per servizi di incasso e pagamento: rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello (es. commissioni su bollettini di conto corrente postale) e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita. Tali servizi includono, per i primi 9 mesi dell'esercizio, ricavi da monetica principalmente riferiti all'emissione di carte Postepay (rilevati at point in time all'atto dell'emissione) e dei servizi ad esse correlate (rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente). Gli altri ricavi rilevati over time sono riferibili principalmente alle commissioni su servizi delegati e sulle carte di debito.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Canali/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|||
| A. | presso propri sportelli: 1. gestioni di portafogli 2. collocamentodi titoli ဒေ servizi e prodotti di terzi |
2.609 52 2.557 |
2.300 42 2.258 |
||
| B. | offerta fuori sede: 1. gestioni di portafogli 2. collocamentodi titoli ന് servizi e prodotti di terzi |
||||
| ். | altri canali distributivi: gestioni di portafogli 1. 2 collocamentodi titoli ട്. servizi e prodotti di terzi |
Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.
| (milionidi euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Servizi/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
||
| garanzie ricevute a) |
||||
| derivati su crediti b) |
||||
| servizi di gestione e intermediazione: c) |
(2) | (2) | ||
| negoziazione di strumentifinanziari 1. |
||||
| negoziazione di valute 2. |
||||
| gestioni di portafogli: 3. |
||||
| 3.1 proprie |
||||
| 3.2 delegate da terzi | ||||
| 4. custodia e amministrazionedi titoli | (1) | (1) | ||
| collocamentodi strumenti finanziari ട്. |
(1) | (1) | ||
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | ||||
| servizi di incassoe pagamento d) |
(136) | (61) | ||
| altri servizi e) |
(2) | (2) | ||
| Totale | (140) | (୧୧) |
Dal 1° ottobre 2018 sono stati sostenuti costi per servizi resi da PostePay SpA per 82 milioni di euro, relativi a prodotti BancoPosta di cui è stata esternalizzata la gestione. Si rimanda alla Parte H per la descrizione delle relazioni intercorrenti tra il Patrimonio BancoPosta e PostePay SpA.
Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi per gli investimenti in azioni di Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | ||||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| = | ||||
| - | ||||
| - | ||||
| × | - | × | ||
| 1 | ||||
| Esercizio 2018 |
| (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| Attività finanziarie di negoziazione 1. |
4 | 4 | |||
| 1.1 Titoli di debito | |||||
| 1.2 Titoli di capitale | |||||
| 1.3 Quote di OICR | |||||
| 1.4 Finanziamenti | |||||
| 1.5 Altre | 4 | 4 | |||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | |||||
| 2.1 Titoli di debito | |||||
| 2.2 Debiti | |||||
| 2.3 Altre | |||||
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | × | × | × | X | |
| Strumenti derivati র্ব |
3 | (1) | 2 | ||
| 4.1 Derivati finanziari: | 3 | (1) | 2 | ||
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 3 | (1) | 2 | ||
| - Su titoli di capitale e indici azionari | |||||
| - Su valute e oro | x | X | X | × | |
| - Altri | |||||
| 4.2 Derivati su crediti | |||||
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | x | X | × | x | |
| Totale | 7 | (1) | 6 |
5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione
| (milionidi euro) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
| Proventi relativi a: র্ব |
||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 6 | 525 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 700 | 27 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | ||
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | ||
| Attività e passività in valuta A 5 |
||
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 706 | 552 |
| B. Oneri relativi a: |
||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (702) | (21) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (6) | (523) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | ||
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | ||
| Attività e passività in valuta B.5 |
||
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (708) | (550) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (2) | 2 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette |
| (milionidi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | ||||||
| Voci/Componenti reddituali | Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
|
| A. Attività finanziarie | |||||||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ঘ | (3) | 1 | ||||
| Crediti verso banche 1.1 |
|||||||
| Crediti verso clientela 1.2 |
য | (3) | |||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
400 | (22) | 378 | ୧38 | (14) | 624 | |
| 2.1 Titoli di debito | 400 | (22) | 378 | 547 | (14) | રૂકર્ડિ | |
| 2.2 Finanziamenti | |||||||
| Titoli di capitale (ex IAS 39) | × | × | × | 91 | 91 | ||
| Totale attività (A) | 404 | (25) | 379 | 638 | (14) | 624 | |
| B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | |||||||
| 1. Debiti verso banche | |||||||
| 2. Debiti verso clientela |
|||||||
| 3. Titoli in circolazione |
|||||||
| Totale passività (B) |
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nil.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
(milioni di euro) ASSUITSITO netto [(A+B)-(C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie | 7 | ||||
| 1.1 Titoli di debito |
|||||
| 1.2 Titoli di capitale |
7 | - | |||
| 1.3 Quote di O.I.C.R | |||||
| 1.4 Finanziamenti | |||||
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | × | × | × | × | N |
| Totale | ರಿ |
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| Rettifiche di valore (1) |
Riprese di valore (2) |
Esercizio | Esercizio | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio Write-off |
Altre | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | 2018 | 2017 | |
| A. Crediti verso banche | ||||||||
| - Finanziamenti | ||||||||
| - Titoli di debito | ||||||||
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | ||||||||
| B. Crediti verso clientela | (28) | - | - | 6 | (22) | (15) | ||
| - Finanziamenti | (25) | 5 | (20) | (15) | ||||
| - Titoli di debito | (3) | 1 | (2) | |||||
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | ||||||||
| Totale | (28) | - | 6 | (22) | (15) |
8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) |
Riprese di valore (2) |
Esercizio 2018 |
||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e Terzo stadio |
Primo e | ||||
| secondo stadio |
Write-off | Altre | secondo stadio |
Terzo stadio | ||
| A. Titoli di debito |
(1) | 2 | 1 | |||
| B. Finanziamenti |
- | = | ||||
| - verso clientela | - | - | - | |||
| - verso banche | - | |||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | |||||
| Totale | (1) | - | - | 2 | - | 1 |
10.1 Spese per il personale: composizione
| (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| 1) | Personale dipendente | (82) | (83) |
| salari e stipendi a) |
(53) | (64) | |
| b) oneri sociali |
(14) | (18) | |
| indennità di fine rapporto C) |
(3) | (4) | |
| ರು) spese previdenziali |
|||
| e) accantonamentoal trattamento di fine rapporto del personale | |||
| f) accantonamentoal fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | |||
| - a contribuzione definita | |||
| - a benefici definiti | |||
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementareesterni: | (1) | (1) | |
| - a contribuzione definita | (1) | (1) | |
| - a benefici definiti | |||
| h) costi derivanti da accordi di pagamentobasati su propri strumenti patrimoniali | (1) | ||
| altri beneficia favore dei dipendenti | (10) | (6) | |
| 2) | Altro personale in attività | ||
| 3) | Amministratorie sindaci | ||
| 4) | Personalecollocatoa riposo | ||
| 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | |||
| 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | |||
| Totale | (82) | (93) |
Dal 1° ottobre 2018, il numero dei dipendenti del Patrimonio BancoPosta si è ridotto di 1.205 unità full time equivalent (di cui 20 dirigenti e 215 quadri) a seguito: (i) del progetto di riorganizzazione ed accentramento nella funzione Chief Operating Office del patrimonio non destinato delle attività di back office e di antiriciclaggio e (ii) del conferimento nella società PostePay SpA del personale del ramo d'azienda relativo ai servizi di monetica e pagamenti (tabella 10.2 della presente Sezione) .
| Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.343 | 1.730 |
| dirigenti a) |
48 | ર્દ |
| b) quadri direttivi |
426 | 479 |
| restante personale dipendente C) |
869 | 1.196 |
| Altro personale | 1 | |
| Totale | 1.343 | 1.730 |
(*) Dati espressi in full time equivalent.
Nil.
Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| 1) Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA: | (4.509) | (4.418) | |
| - servizi commerciali | (4.089) | (4.032) | |
| - servizi di supporto | (312) | (300) | |
| - altri servizi di staff | (108) | (86) | |
| 2) Spese per l'acquistodi beni e servizi non professionali: | (41) | (44) | |
| - servizi di stampa e spedizione | (35) | (35) | |
| - servizi di fornitura carte di debito e carte di credito | (6) | (9) | |
| 3) Spese per consulenzee altri servizi professionali | (44) | (54) | |
| 4) | Sanzioni imposte e tasse | (10) | (6) |
| 5) | Altre spese | ||
| Totale | (4.604) | (4.522) |
Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.
11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione
NIl.
11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione NIl.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Accantonamenti | Riattribuzioni | Risultato netto |
| Accantonamentiai fondi oneri per controversie legali | (11) | ਤੇ | (8) |
| Accantonamentiai fondi rischi e oneri diversi | (96) | 32 | (64) |
| Totale | (107) | 35 | (72) |
I principali accantonamenti e riattribuzioni sono commentati nella precedente Parte B – Passivo Sezione 10.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Perdite per furti e rapine | (5) | (5) | |
| 2. Altri oneri |
(41) | (57) | |
| Totale | (46) | (62) |
La sottovoce "Altri oneri" è riferita prevalentemente a perdite operative della gestione degli Uffici Postali.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Vaglia prescritti | 1 | ||
| 2. Altri proventi di gestione |
15 | ঘ | |
| Totale | 15 | ব |
Gli altri proventi di gestione accolgono ricavi provenienti da contratti con i clienti per un importo pari a 2 milioni di euro rilevati at point time e riferibili a proventi per copia documenti e prescrizione di assegni vidimati.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
| (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| Imposte correnti (-) | (234) | (223) | |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | 13 | ||
| 3. Riduzione delle impostecorrenti dell'esercizio(+) | |||
| 3. bis Riduzione delle impostecorrenti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 i | |||
| ব | Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 1 | 25 |
| 5. | Variazione delle imposte differite (+/-) | ||
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) | (233) | (185) |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | ||
| IRES | Incidenza % | IRES | Incidenza % | |
| Utile ante imposte | 826 | 770 | ||
| Imposta teorica | 198 | 24,0% | 185 | 24,0% |
| Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'impostaordinaria | ||||
| Accantonamentinetti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti | 1 | 0,1% | 2 | 0,3% |
| Imposte esercizi precedenti | 0,0% | (13) | -1,7% | |
| Plusvalenze titoli di capitale e dividiendi | 0,0% | (21) | -2,7% | |
| Altre | (5) | -0,6% | (4) | -0,5% |
| Imposta effettiva | 194 | 23,5% | 149 | 19,3% |
| (ਜੀਜੀਂ ਦੀ ਹੈ। ਹੈ। ਉਹ ਸੀ। | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2018 | Esercizio 2017 | |||
| IRAP | Incidenza % | IRAP | Incidenza % | ||
| Utile ante imposte | 826 | 770 | |||
| Imposta teorica | 37 | 4.5% | રૂડ | 4.6% | |
| Fondi rischi e oneri | 1 | 0.1% | - | 0.0% | |
| Costo del lavoro | 0.0% | 1 | 0.1% | ||
| Imposta effettiva | 38 | 4,6% | રૂદ | 4,7% |
Nulla da segnalare.
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.
Nulla da segnalare.
| (milionidi euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | Esercizio 2018 |
Esercizio 2017 |
|
| 10. Utile/(Perdita) d'esercizio | 597 | 585 | |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico | |||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) trasferimentiad altre componentidi Patrimonionetto | |||
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): |
||
| a) variazioni del fair value | |||
| b) trasferimentiad altre componentidi Patrimonionetto | |||
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva: a) variazioni di fair value (strumento coperto) |
|||
| b) variazioni di fair value (strumento di copertura) | |||
| 50. Attività materiali | |||
| 60. | Attività immateriali | ||
| 70. Piani a benefici definiti | |||
| 80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazionivalutate a Patrimonio netto |
|||
| 100. Imposte sul reddito relative alle altre componentireddituali senza rigiro a Conto economico | |||
| Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico | |||
| 110. Copertura di investimenti esteri: | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a Conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 120. Differenze di cambio: a) variazioni di valore |
|||
| b) rigiro a Conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 130. Copertura dei flussi finanziari: | 210 | (୧3) | |
| a) variazioni di fair value | 192 | (57) | |
| b) rigiro a Conto economico | 18 | (6) | |
| c) altre variazioni di cui: risultato delle posizioni nette |
|||
| 140. Strumenti di copertura (elementi non designati): | |||
| a) variazioni di valore | |||
| b) rigiro a Conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: |
(2.272) | (974) |
| a) variazioni di fair value | (1.886) | (312) | |
| b) rigiro a Conto economico | (386) | (662) | |
| - rettifiche per rischio di credito | (1) | ||
| - utili/perditeda realizzo c) altre variazioni |
(385) | (662) | |
| 160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a Conto economico | |||
| 170 | c) altre variazioni | ||
| Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto: a) variazioni di fair value |
|||
| b) rigiro a Conto economico | |||
| - rettifiche da deterioramento | |||
| - utile/perdite da realizzo | |||
| c) altre variazioni | |||
| 180. | lmposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico |
289 | 282 |
| 190. Totale altre componenti reddituali | (1.473) | (755) | |
| 200. Redditività complessiva (Voce 10+190) | (876) | (170) |
L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.
Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro, ovvero, per un massimo del 50%, in titoli garantiti dallo Stato italiano152, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Nel corso del 2018, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.
L'esercizio 2018 è stato caratterizzato, nei primi cinque mesi, da un lieve calo dei rendimenti dei titoli di Stato italiani, che ha incrementato le plusvalenze da valutazione; a partire dalla fine di maggio, il trend si è invertito e i rendimenti dei BTP hanno iniziato ad aumentare; tale tendenza si è riflessa nelle plusvalenze non realizzate, che sono tornate su livelli inferiori a quelli di inizio 2018. Lo spread BTP-Bund ha chiuso l'anno intorno a 250 punti base, in aumento rispetto al valore dello scorso anno (159 bps al 31 dicembre 2017).
A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2018, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da marzo, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF (Risk Appetite Framework). L'apporto di nuovi mezzi per 210 milioni di euro effettuato da Poste Italiane in data 27 settembre 2018, in attuazione della delibera consiliare del 25 gennaio 2018 che ha approvato il progetto di ricapitalizzazione di BancoPosta, ha contribuito al riequilibrio dell'indice di leva finanziaria, Leverage Ratio, che al 31 dicembre 2018 si attesta a circa il 3,2% (3% valore minimo di riferimento normativo). Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2019 a un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento a obiettivi, soglie e limiti del RAF.
Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Il citato modello costituisce il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.
152 Modifica introdotta all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014).
Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:
Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 Maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.
Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:
Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.
Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.
Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.
Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.
Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.
Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente agli investimenti in Titoli di Stato e ai depositi presso il MEF. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.
La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.
L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:
L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.
Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.
Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:
I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA"153 per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare con controparti investment grade ed emittenti eurogovernativi aventi un rating pari almeno a quello della Repubblica italiana.
Con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale154 .
153 In data 18 ottobre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato l'aggiornamento delle Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA, su proposta dell'Amministratore Delegato e previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
154 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione
Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard155 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's e Fitch.
Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:
Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.
Il nuovo modello di impairment introdotto con l'IFRS 9, basato sulle Expected Credit Losses (ECL), si applica alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Per le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali, il Patrimonio BancoPosta applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:
La determinazione delle perdite attese viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:
Di seguito le principali assunzioni adottate nella determinazione dei singoli fattori:
migliorativi.
155 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.
156 Secondo la metodologia del "Valore di Mercato" l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma di due componenti: il costo corrente di sostituzione, rappresentato dal fair value, se positivo, e l'add-on calcolato come il prodotto tra il valore del nozionale e la probabilità che il fair value se positivo aumenti di valore o se negativo diventi positivo.
157 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione al rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.
Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.
Il Patrimonio BancoPosta ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.
Sulla base dei modelli di impairment sopra descritti, ai fini della corretta allocazione delle esposizioni non deteriorate nello stage 1 o nello stage 2, il significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, è determinato sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.
Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:
il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
Sulla base delle informazioni sopra riportate il Patrimonio BancoPosta non applica la presunzione che il manifestarsi di uno scaduto di oltre 30 giorni denoti automaticamente aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale.
158 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating, più alta è la soglia per il passaggio a stage 2.
159 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:
• una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;
• variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.
Il Patrimonio BancoPosta definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:
Con riferimento ai ritardi di pagamento, la definizione di default è basata sulla seguente impostazione:
Conformemente a quanto richiesto dal nuovo principio contabile, nella determinazione dell'ECL sono stati considerati anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.
L'approccio seguito è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili160 .
Con riferimento alle tecniche di stima utilizzate, si evidenzia che per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign e Banking, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, si è adottato un approccio di tipo shadow rating.
Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating. E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.
Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:
Per la determinazione del rating delle attività finanziarie con controparti Corporate si fa riferimento al rating pubblico delle principali società di rating. Qualora non fossero disponibili tali informazioni il rating viene stimato compilando una scorecard che prende in considerazione, tra l'altro:
160 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati disponibili non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.
Per i crediti di funzionamento di natura commerciale il Patrimonio BancoPosta applica il Simplified approach, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo l'intera vita del credito.
Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:
Il Patrimonio BancoPosta adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:
Al 31 dicembre 2018, il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).
I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte detenuti dal Patrimonio BancoPosta sono dettagliati di seguito:
• Titoli a reddito fisso
I titoli di debito detenuti assistiti da garanzia o altro strumento di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2018 di 4.500 milioni di euro, rilevati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.
Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA) e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in Pronti contro termine.
Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".
La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Parte B – Altre Informazioni, tabelle 6 e 7, alla quale si rimanda.
• Crediti di funzionamento di natura commerciale
Il Patrimonio BancoPosta, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale a pagamento posticipato.
In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.
Il Patrimonio BancoPosta accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di conto corrente postale vincolato.
In considerazione del limitato rischio di insolvenza della clientela pubblica, il Patrimonio BancoPosta di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, a eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.
Pertanto le garanzie detenute sono prevalentemente riferite a clientela privata.
Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.
Al 31 dicembre 2018, l'ammontare dei crediti commerciali al netto delle svalutazioni è di 883 milioni senza garanzie in essere.
Il Patrimonio destinato BancoPosta detiene un'unica attività finanziaria classificata come deteriorata relativa a partite indebitamente sottratte in corso di recupero; tale attività, per un valore pari a circa 13 milioni di euro risulta totalmente svalutata.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 43 | 33.700 | 33.743 | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
32.040 | 32.040 | ||||
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | ||||||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al fair value |
8 | 8 | ||||
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | ||||||
| Totale al 31.12.2018 | 1 | 43 | 65.748 | 65.791 | ||
| Totale al 31.12.2017 | 61.113 | 61.113 |
| (milionidi euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | ||||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta | Write-off parziali complessivi* |
Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive |
Totale Esposizione netta (esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 13 | 13 | 33.921 | 178 | 33.743 | 33.743 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
32.053 | 13 | 32.040 | 32.040 | ||||
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | × | × | ||||||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al fair value |
× | × | 8 | 8 | ||||
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | ||||||||
| Totale al 31.12.2018 | 13 | 13 | 65.974 | 191 | 65.791 | 65.791 | ||
| (Infinioni al Guid) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività di evidente scarsa qualità creditizia |
Altre attività | |||
| Portafogli/qualità | Minusvalenze cumulate |
Esposizione netta Esposizione netta | ||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | ||||
| 2. Derivati di copertura | 368 | |||
| Totale al 31.12.2018 | I | I | 368 | |
| Totale al 31.12.2017 | 1 | 395 |
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni a 90 qiorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni a 90 qiorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni a 90 qiorni |
Oltre 90 giorni |
|
| . Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 25 | 5 | 13 | |||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||||||
| Totale al 31.12.2018 | 25 | 5 | 13 |
A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| (milioni di euro) | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore complessive | |||||||||||||||||
| Causali/stadidi rischio | Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | Attività rientranti nel terzo stadio | di cui: attività finanziario impaired acquisite o originate |
Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale | |||||||||||
| Att. Fin. valutato al costo amm.to |
Att. Fin. valutate al FV con impatto sulla redditività complessiva |
di cui: individuali |
di cui: svalutazioni svalutazioni collettive |
Att. Fin. valutato al costo amm.to |
Att. Fin. valutate all FV con impatto sulla redditività complessiva |
di cui svalutazioni svalutazioni individuali |
di cui: collettive |
Att. Fin. valutate al costo amm.to |
Att. Fin. valutate al FV con impatto sulla redditività complessiva |
di cui svalutazioni svalutazioni Individuali |
di cui: collettive |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
|||
| Esistenze iniziali | 10 | 14 | 24 | 164 | 145 | 19 | 13 | 13 | 201 | ||||||||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
3 | 1 | এ | 14 | 14 | 18 | |||||||||||
| Cancellazionidiverse dai write-off | (1) | (1) | (2) | (14) | (14) | (16) | |||||||||||
| Rettifiche/ripresedi valore nette per rischio di credito (+/-) |
(1) | (1) | 2 | 2 | 1 | ||||||||||||
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||||||||||||||||
| Cambiamentidella metodologia di stima | |||||||||||||||||
| Write-off | |||||||||||||||||
| Altre variazioni | |||||||||||||||||
| Rimanenze finali | 12 | 13 | 25 | 166 | 147 | 19 | 13 | 13 | 204 | ||||||||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
|||||||||||||||||
| Write-off rilevati direttamente a Conto economico |
Il secondo stadio accoglie principalmente rettifiche di valore complessive riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.
A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
Nil.
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Esposizione lorda Non deteriorate |
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti |
Esposizione netta | (Innonial Sara) Write-off parziali complessivi* |
|---|---|---|---|---|---|
| complessivi | |||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| a) Sofferenze | × | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | × | ||||
| b) Inadempienze probabili | × | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | × | ||||
| c) Esposizioniscadute deteriorate | × | ||||
| - di cui: esposizionioggetto di concessioni | × | ||||
| d) Esposizioniscadute non deteriorate | X | 12 | 12 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | ||||
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 1.388 | 1.388 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | ||||
| TOTALE A | 1.400 | - | 1.400 | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| a) Deteriorate | × | ||||
| b) Non deteriorate | X | 589 | 589 | ||
| TOTALE B | ਦੇ 88 | 589 | |||
| TOTALE A+B | 1.989 | 1.989 |
(*) valore da esporre a fini informativi
Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo, ai titoli consegnati in garanzia per effetto della collateralizzazione prevista da accordi di mitigazione del rischio e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 161 .
161 Come definita nella normativa prudenziale.
| (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione netta | Write-off parziali complessivi* |
|
| Deteriorate | Non deteriorate | accantonamenti complessivi |
|||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| a) Sofferenze | × | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | × | ||||
| b) Inadempienze probabili | × | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | × | ||||
| c) Esposizioniscadute deteriorate | 13 | × | 13 | ||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | × | ||||
| d) Esposizioniscadute non deteriorate | × | 196 | 165 | 31 | |
| - di cui: esposizionioggetto di concessioni | X | ||||
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 64.386 | 26 | 64.360 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | ||||
| TOTALE A | 13 | 64.582 | 204 | 64.391 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| a) Deteriorate | × | ||||
| b) Non deteriorate | X | 1.539 | 1.539 | ||
| TOTALE B | 1.539 | 1.539 | |||
| TOTALE A+B | 13 | 66.121 | 204 | 65.930 |
(*) valore da esporre a fini informativi
Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo.
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Nil.
A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia Nil.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizione scadute deteriorate |
|
| A. | Esposizione lorda iniziale | 13 | ||
| - di cui: esposizionicedute non cancellate | ||||
| B. | Variazioni in aumento | |||
| B.1 Ingressida esposizioninon deteriorate | ||||
| B.2 Ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | ||||
| B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | ||||
| B.4 Modifiche contrattuali senza cancellazioni | ||||
| B.5 Altre variazioni in aumento | ||||
| c | Variazioni in diminuzione | |||
| C.1 Usciteverso esposizioninon deteriorate | ||||
| C.2 Write-off | ||||
| C.3 Incassi | ||||
| C.4 Realizzi per cessioni | ||||
| C.5 Perdite da cessione | ||||
| C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | ||||
| C.7 Modifiche contrattuali senza cancellazioni | ||||
| C.8 Altre variazioni in diminuzione | ||||
| D. | Esposizione lorda finale | 13 | ||
| - di cui: esposizionicedute non cancellate |
A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
Nil.
A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Nil.
A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizione scadute deteriorate | ||||
| Causali / Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
| Rettifiche complessive iniziali A di cui: esposizionicedute non cancellate |
13 | |||||
| Variazioniin aumento B. B.1 Rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate B.2 Altre rettifiche di valore B.3 Perdite da cessione B.4 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.5 Modifichecontrattuali senza cancellazioni B.6 Altre variazioni in aumento |
× × |
× X |
× × |
|||
| Variazioni in diminuzione c. C.1 Riprese di valore da valutazione C.2 Riprese di valore da incasso C.3 Utili da cessione C.4 Write-off C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 Modifiche contrattuali senza cancellazioni C.7 Altre variazioni in diminuzione |
× | X | X | |||
| D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizionicedute non cancellate |
13 |
A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)
| Classi di rating esterni | Senza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | rating | Totale |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 172 | 736 | 32.130 | 15 | 881 | 33.934 | ||
| - Primo stadio | 172 | 735 | 31.444 | 15 | 506 | 32.872 | ||
| - Secondo stadio | 1 | 686 | 362 | 1.049 | ||||
| - Terzo stadio | 13 | 13 | ||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla B redditività complessiva |
32.053 | 32.053 | ||||||
| - Primo stadio | 32.053 | 32.053 | ||||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| - Terzo stadio | ||||||||
| Totale (A + B) | 172 | 736 | 64.183 | 15 | 881 | 65.987 | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate | ||||||||
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||
| - Primo stadio | ||||||||
| - Secondo stadio | ||||||||
| - Terzo stadio | ||||||||
| Totale (C) | - | |||||||
| Totale (A + B + C) | 172 | 736 | 64.183 | 15 | - | 881 | 65.987 |
Il secondo stadio accoglie principalmente attività finanziarie riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.
Le Attività finanziarie allocate nel primo stadio nella classe "Senza rating" si riferiscono principalmente all'esposizione verso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".
Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:
| Classe di merito creditizio | Fitch | Moody's | S&P |
|---|---|---|---|
| ﮩ | da AAA a AA- | da Aaa a Aa3 | da AAA a AA- |
| 2 | da A+ a A- | da A1 a A3 | da A+ a A- |
| ന | da BBB+ a BBB- | da Baa1 a Baa3 | da BBB+ a BBB- |
| ব | da BB+ a BB- | da Ba1 a Ba3 | da BB+ a BB- |
| 5 | da B+ a B- | da B1 a B3 | da B+ a B- |
| ഗ | CCC+ e inferiori | Caa1 e inferiori | CCC+ e inferiori |
Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.
| (milionidi euro) | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | ||||||||||||||||
| Espos Espos. lorda netta |
Derivati su crediti | Crediti di firma | |||||||||||||||
| Immobili - | Altre | Altri derivati | Totale | ||||||||||||||
| Immobili - ipoteche |
leasing finanziario |
Titoli | garanzie reali |
CLN | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
Amministr azioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
(1)+(2) | ||||
| Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
|||||||||||||||||
| 1. totalmentegarantite | |||||||||||||||||
| - di cui deteriorate | |||||||||||||||||
| 1. parzialmente garantite | |||||||||||||||||
| - di cui deteriorate | |||||||||||||||||
| 2 | Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite: |
||||||||||||||||
| 2. totalmentegarantite | 10 | 10 | 10 | 10 | |||||||||||||
| - di cui deteriorate | |||||||||||||||||
| 2. parzialmente garantite | ব | বা | ব | 4 | |||||||||||||
| - di cui deteriorate |
Le esposizioni creditizie fuori bilancio si riferiscono a strumenti derivati esposti al netto degli accordi di compensazione, indipendentemente dal fatto che siano stati o meno compensati in bilancio ai sensi dello IAS 32, paragrafo 42.
| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | Crediti di firma | ||||||||||||||||
| Espos. | Espos. | Immobili - | Immobili - | Altre | Altri derivati | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
Totale | |||||||||
| lorda | netta | ipoteche | leasing finanziario |
Titoli | garanzie reali |
CLN | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
Amministr azioni pubbliche |
Banche | (1)+(2) | ||||
| Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
|||||||||||||||||
| 1. totalmentegarantite | 251 | 251 | 251 | 251 | |||||||||||||
| - di cui deteriorate | |||||||||||||||||
| 1. parzialmente garantite | 4,541 | 4,539 | 4.499 | 4.499 | |||||||||||||
| - ci cui deteriorate | |||||||||||||||||
| 2 | Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite: |
||||||||||||||||
| 2. totalmentegarantite | |||||||||||||||||
| - di cui deteriorate | |||||||||||||||||
| 2. parzialmente garantite | |||||||||||||||||
| - di cui deteriorate |
| (milionidi euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/ | Amministrazioni Pubbliche |
Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
Società non finanziarie | Famiglie | |||||
| Controparti | Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. Netta |
Rettif. valore compl. |
| Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| Sofferenze A.1 |
||||||||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | ||||||||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||||
| A.3 Esposizioniscadute deteriorate | 13 | |||||||||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||||
| A.4 Esposizioninon deteriorate | 57.747 | 31 | 5.764 | 3 | 872 | 28 | 8 | 129 | ||
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni | ||||||||||
| TOTALE A | 57.747 | 31 | 5.764 | 3 | 872 | 41 | 8 | 129 | ||
| Esposizioni creditizie fuori bilancio B. |
||||||||||
| B.1 Esposizionideteriorate | ||||||||||
| B.2 Esposizioninon deteriorate | 1.491 | 48 | ||||||||
| TOTALE B | 1.491 | 48 | - | |||||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2018 | 59.238 | 31 | 5.812 | ਤ | 872 | 41 | 8 | 129 | ||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 56.072 | 16 | 3.001 | 143 | 756 | 21 | 10 | 140 |
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | |||||||
| Esposizioni/ Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
|
| Esposizioni creditizie per cassa A |
|||||||||||
| A.1 Sofferenze | |||||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | |||||||||||
| A.3 Esposizioniscadute deteriorate | 13 | ||||||||||
| A.4 Esposizioninon deteriorate | 64.326 | 190 | 57 | 8 | |||||||
| TOTALE A | 64.326 | 203 | 57 | 1 | 8 | ||||||
| Esposizioni creditizie fuori bilancio B. Esposizioni deteriorate B.1 |
|||||||||||
| B.2 Esposizioninon deteriorate | 1.491 | 48 | |||||||||
| TOTALE B | 1.491 | 48 | |||||||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2018 | 65.817 | 203 | 105 | 1 | 8 | - | |||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 59.868 | 177 | 106 | = | 8 | - |
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUDE ISOLE | ||||||
| Esposizioni/ Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
|||||||||
| Sofferenze A.1 |
|||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | |||||||||
| A.3 Esposizioniscadute deteriorate | 13 | ||||||||
| A.4 Esposizioninon deteriorate | प | 27 | 1 | 16 | 64.317 | 76 | 4 | 71 | |
| TOTALE A | ব | 27 | 1 | 29 | 64.317 | 76 | 4 | 71 | |
| Esposizioni creditizie fuori bilancio B. |
|||||||||
| Esposizioni deteriorate B.1 |
|||||||||
| B.2 Esposizioninon deteriorate | 1 491 | ||||||||
| TOTALE B | 1.491 | ||||||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2018 | 4 | 27 | 1 | 29 | 65.808 | 76 | 4 | 71 | |
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 7 | 5 | 16 | 59.857 | 145 | র্ব | 11 |
La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da Titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | |||||||
| Esposizioni/ Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
|
| Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||||
| A.1 Sofferenze | |||||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | |||||||||||
| A.3 Esposizioniscadute deteriorate | |||||||||||
| A.4 Esposizioninon deteriorate | 152 | 1.248 | |||||||||
| TOTALE A | 152 | 1.248 | |||||||||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
|||||||||||
| B.1 Esposizionideteriorate | |||||||||||
| B.2 Esposizioninon deteriorate | 312 | 242 | |||||||||
| TOTALE B | 312 | 242 | |||||||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2018 | 464 | 1.490 | |||||||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 318 | 1.238 |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUDE ISOLE | |||||
| Esposizioni/ Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||
| A.1 Sofferenze |
||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | ||||||||
| A.3 Esposizioniscadute deteriorate | ||||||||
| A.4 Esposizioninon deteriorate | 60 | 92 | ||||||
| TOTALE A | 60 | 92 | ||||||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||
| Esposizioni deteriorate B.1 |
||||||||
| B.2 Esposizioninon deteriorate | 283 | 29 | ||||||
| TOTALE B | 283 | - | 29 | |||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2018 | 343 | - | - | 121 | ||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 248 | - | - | 67 | - | 3 |
Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa l'84% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.
| Grandi esposizioni | ||
|---|---|---|
| a) Ammontarevalore di bilancio (milioni di euro) | 78.153 | |
| b) | Ammontarevalore ponderato (milionidi euro) | 1.464 |
| C) | Numero | ರಿ |
Nil.
D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)
Nil.
Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i Titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di Titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.
E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | |||||||
| Valore di bilancio | di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio | di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
||
| Attività finanziarie detenute per la | X | |||||||
| negoziazione | ||||||||
| Titoli di debito 1. |
× | |||||||
| Titoli di capitale 2. |
× | |||||||
| Finanziamenti 3. |
× | |||||||
| Derivati ঘ |
× | |||||||
| B | Altre attività finanziarie | |||||||
| obbligatoriamente valutate al fair value | ||||||||
| 1. Titoli di debito | ||||||||
| Titoli di capitale 2. |
× | |||||||
| 3. Finanziamenti |
||||||||
| C. | Attività finanziarie designate al fair | |||||||
| value | ||||||||
| 1. Titoli di debito | ||||||||
| 2. Finanziamenti |
||||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value | ||||||||
| D. con impatto sulla redditività complessiva |
5.179 | 5.179 | 5.195 | 5.195 | ||||
| Titoli di debito 1. |
5.179 | 5.179 | 5.195 | 5.195 | ||||
| Titoli di capitale 2. |
× | |||||||
| 3. Finanziamenti | ||||||||
| Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||
| E | ammortizzato | 3.527 | 3.527 | 3.278 | 3.278 | |||
| Titoli di debito 1. |
3.527 | 3.527 | 3.278 | 3.278 | ||||
| Finanziamenti 2 |
||||||||
| TOTALE al 31.12.2018 | 8.706 | - | 8.706 | 8.473 | 8.473 | |||
| TOTALE al 31.12.2017 | 4.486 | 4.486 | 4.842 | 4.842 | ||||
Il rischio di mercato riguarda:
Al 31 dicembre 2018 non sono presenti Attività e Passività finanziarie di negoziazione. Le "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta escludono che possano essere eseguite operazioni con "intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013 per la classificazione di "portafoglio di negoziazione di vigilanza".
A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.
Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi pertanto sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.
Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.
Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cutoff di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e le PostePay162 e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio
162 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA, l'istituto di Moneta Elettronica che riunisce attività e competenze di Poste Italiane nell'ambito dei pagamenti e delle telecomunicazioni. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli Eurogovernativi o garantiti dallo Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.
di tasso in ottica ALM determinando i maturity gap relativi al confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.
L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta, il valore degli impieghi e l'andamento dei tassi di interesse - che contribuiscono a determinare la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati, prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta da clientela retail e business, la rivalutazione del portafoglio attivo secondo uno scenario di mercato avverso, variazioni non parallele della curva dei tassi di interesse.
La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.
Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.
Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.
Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Nel corso dell'esercizio 2018, si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani che ha portato il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) a 250 bps rispetto ai 159 bps dello scorso anno.
Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, detenuto dal Patrimonio BancoPosta, una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 1,6 miliardi di euro (nozionale di circa 30 miliardi di euro): la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,3 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1,9 miliardi di euro.
Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".
Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.
Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 5 anni |
Da oltre 5 anno fino a anni fino a 10 Oltre 10 anni annı |
Durata indet. |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività per cassa | 8.965 | 6.900 | 713 | 1.244 | 9.610 | 11.895 | 26.461 | |
| 1.1 Titoli di debito | 4.997 | 705 | 1.244 | 9.610 | 11.895 | 26.461 | ||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 4.997 | 705 | 1.244 | 9.610 | 11.895 | 26.461 | ||
| 1.2 Finanziamentia banche | 48 | 1.349 | ||||||
| 1.3 Finanziamentia clientela | 8.917 | રેસ્વ | 8 | |||||
| - c/c | 8 | |||||||
| - altri finanziamenti | 8.909 | ર્સ્ડવ | 8 | |||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 8.909 | 554 | 8 | |||||
| 2. Passività per cassa | 54.882 | 2.749 | 191 | 5.603 | ||||
| 2.1 Debiti verso clientela | 54.292 | 1.307 | 191 | 1.652 | ||||
| - c/c | 50.619 | |||||||
| - altri debiti | 3.673 | 1.307 | 191 | 1.652 | ||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 3.673 | 1.307 | 191 | 1.652 | ||||
| 2.2 Debiti verso banche | ട്ടാറ | 1.442 | 3.951 | |||||
| - c/c | 590 | |||||||
| - altri debiti | 1.442 | 3.951 | ||||||
| 2.3 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.4 Altre passività | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| Derivati finanziari | ||||||||
| 3. 3.1 Con titolo sottostante |
||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe + Posizioni corte |
||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 1.645 | 930 | 662 | |||||
| + Posizioni corte | 1.491 | 1.469 | 107 | |||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| 015 | 1.695 | 21.865 | 350 | 375 | ||||
| + Posizioni lunghe + Posizioni corte |
1.375 | 500 | 800 | 22.525 | ||||
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte |
Valuta di denominazione: Dollaro USA
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indet. |
| 1. Attività per cassa | 1 | |||||||
| 1.1 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 1.2 Finanziamentia banche | 1 | |||||||
| 1.3 Finanziamentia clientela | ||||||||
| - c/c | ||||||||
| - altri finanziamenti | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2. Passività per cassa | ||||||||
| 2.1 Debiti verso clientela | ||||||||
| - c/c | ||||||||
| - altri debiti | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.2 Debiti verso banche | ||||||||
| - c/c | ||||||||
| - altri debiti | ||||||||
| 2.3 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.4 Altre passività | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte |
Valuta di denominazione: Franco Svizzera
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indet. |
| 1. Attività per cassa | 2 | |||||||
| 1.1 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 1.2 Finanziamentia banche | 2 | |||||||
| 1.3 Finanziamentia clientela | ||||||||
| - c/c | ||||||||
| - altri finanziamenti | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2. Passività per cassa | ||||||||
| 2.1 Debiti verso clientela | ||||||||
| - c/c | ||||||||
| - altri debiti | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.2 Debiti verso banche | ||||||||
| - c/c | ||||||||
| - altri debiti | ||||||||
| 2.3 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.4 Altre passività | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 3. Derivatifinanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte |
La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.
Alla data del 31 dicembre 2018 il portafoglio delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 4,80 (al 31 dicembre 2017 la duration del portafoglio titoli era pari a 5,34). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.
| (milionidi euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Nozionale* | Fair value | Delta valore | Margine di intermediazione | Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
||||
| +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | ||||
| Effetti 2018 | |||||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||||
| Titoli a reddito fisso | 30.229 | 32.040 | (798) | 753 | (798) | 753 | |||
| Attivo - Derivati di copertura | 3.135 | 155 | (4) | 4 | (4) | 4 | |||
| Passivo - Derivati di copertura | |||||||||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 33.364 | 32.195 | (802) | 757 | - | (802) | 757 | ||
| Effetti 2017 | |||||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||||
| Titoli a reddito fisso | 35.738 | 39.099 | (1.009) | 831 | (1.009) | 831 | |||
| Attivo - Derivati di copertura | |||||||||
| Passivo - Derivati di copertura | 1.705 | (23) | 91 | (97) | 91 | (97) | |||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.443 | 39.076 | (918) | 834 | - | (918) | 834 |
(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle categorie "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività e i relativi strumenti finanziari derivati.
In particolare, il rischio in commento riguarda:
Il rischio spread è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.
La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse cd risk free. Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile . Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.
La sensitivity allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.
Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Nozionale* Fair value |
Delta valore | Margine di intermediazione |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||||
| +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | ||||
| Effetti 2018 | |||||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||||
| Titoli a reddito fisso | 30.229 | 32.040 | (2.587) | 3.025 | (2.587) | 3.025 | |||
| Attivo - Derivati di copertura Passivo - Derivati di copertura |
3.135 | 155 | (4) | 4 | (4) | 4 | |||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 33.364 | 32.195 | (2.591) | 3.029 | (2.591) | 3.029 | |||
| Effetti 2017 | |||||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||||
| Titoli a reddito fisso | 35,738 | 39.099 | (3.877) | 4.606 | (3.877) | 4.606 | |||
| Attivo - Derivati di copertura Passivo - Derivati di copertura |
1.705 | (23) | 92 | (88) | 92 | (88) | |||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.443 | 39.076 | (3.785) | 4.508 | - | - | (3.785) | 4.508 |
(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
Si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato che al 31 dicembre 2018 ammontano a 22.872 milioni di euro (nominale di 20.935 milioni di euro) e il cui fair value è di 21.189 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2 miliardi di euro.
Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.
Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Esposizione al rischio | SpreadVaR | |
| Nozionale* | Fair value | ||
| Effetti 2018 | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||
| Titoli a reddito fisso** | 30.229 | 32.040 | 377 |
| Attivo - Derivati di copertura** | 1.491 | ್ರಿಗ | 24 |
| Passivo - Derivati di copertura | |||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 31.720 | 32.134 | 401 |
| Effetti 2017 | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||
| Titoli a reddito fisso | 35.738 | 39.099 | 345 |
| Attivo - Derivati di copertura | |||
| Passivo - Derivati di copertura | 1.705 | (23) | 8 |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.443 | 39.076 | 353 |
(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
(**) Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.
Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.
Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e ai relativi strumenti finanziari derivati (ad esclusione degli acquisti a termine), tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||||
| VaR medio | (417) | (356) | |||
| VaR minimo | (189) | (210) | |||
| VaR massimo | (822) | (523) |
Tenuto conto sia delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che degli acquisti e vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2018 una perdita potenziale pari a 402 milioni di euro (VaR fine periodo).
L'aumento del VaR di fine periodo rispetto ai 318 milioni di euro del 31 dicembre 2017 è dovuta al incremento di volatilità registrato sui mercati.
Al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||||||
| Esposizione a rischio |
Margine di intermediazione |
Esposizione a rischio |
Margine di intermediazione |
||||
| +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | ||||
| Cassa | |||||||
| - Conto di gestione presso Banca d'Italia | 348 | 3 | (3) | 396 | 4 | (4) | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Crediti verso banche |
|||||||
| - Collateral a garanzia | 1.349 | 13 | (13) | 1.096 | 11 | (11) | |
| - Depositi | 5 | 3 | |||||
| Crediti verso clientela | |||||||
| - Deposito presso il MEF (raccolta pubblica) | 5.930 | રેત્વે | (59) | 6.011 | 60 | (60) | |
| - Deposito presso il MEF (raccolta privati) | 1.306 | 13 | (13) | 379 | 4 | (4) | |
| - Collateral a garanzia | 303 | 3 | (3) | 83 | 1 | (1) | |
| - Crediti verso Patrimonio non destinato | 843 | 8 | (8) | 732 | 7 | (7) | |
| - Titoli a reddito fisso | 425 | 4 | (4) | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| - Titoli a reddito fisso | 1.740 | 17 | (17) | 1.710 | 17 | (17) | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato Debiti verso banche |
|||||||
| - Collateral a garanzia | (70) | (1) | 1 | (82) | (1) | 1 | |
| Debiti verso clientela | |||||||
| - Collateral a garanzia | (18) | ||||||
| - Debiti verso Patrimonionon destinato | (14) | (14) | |||||
| Totale variabilità | 12.165 | 119 | (119) | 10.296 | 103 | (103) |
Al 31 dicembre 2018, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente a:
Al 31 dicembre 2018 il rischio in commento riguarda i Titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 1.875 milioni di euro e un fair value di 2.126 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.
L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Posizione | Delta valore | Margine di intermediazione |
Riservedi Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| + Vol - Vol |
+ Vol | - Vol | + Vol | - Vol | |||
| Effetti 2018 | |||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
|||||||
| Titoli di capitale | 50 | 13 | (13) | 13 | (13) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 50 | 13 | (13) | 13 | (13) | ||
| Effetti 2017 | |||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| Titoli di capitale | 41 | 5 | (5) | ട | (5) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 41 | 5 | (5) | - | 5 | (5) |
Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.
Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni di Classe C della Visa Incorporated e in azioni Convertible Participating Preferred Stock di serie C della Visa Incorporated presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR. Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| 2018 | 2017 | |
| VaR fine periodo | (3) | |
| VaR medio | (2) | (2) |
| VaR minimo | (1) | |
| VaR massimo | (3) | (3) |
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Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA.
Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.
La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.
| (milioni di euro) Valute |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Dollari USA |
Franchi Svizzera |
Sterlina Gran Bretagna |
Yen Giappone |
Dinaro Tunisia |
Altre valute |
||||
| A. Attività finanziarie | 51 | 2 | ||||||||
| Titoli di debito A.1 |
||||||||||
| A.2 Titoli di capitale |
50 | |||||||||
| Finanziamentia banche A.3 |
1 | 2 | ||||||||
| Finanziamentia clientela A.4 |
||||||||||
| Altre attività finanziarie A.5 |
||||||||||
| B. Altre attività | 6 | 2 | 2 | |||||||
| C. Passività finanziarie | ||||||||||
| Debiti verso banche C.1 |
||||||||||
| C.2 Debiti verso clientela |
||||||||||
| C.3 Titoli di debito |
||||||||||
| C.4 Altre passività finanziarie | ||||||||||
| D. Altre passività | ||||||||||
| E. Derivati finanziari | ||||||||||
| - Opzioni | ||||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||||
| - Altri derivati | ||||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||||
| Totale attività | 57 | ব | 2 | |||||||
| Totale passività | ||||||||||
| Sbilancio (+/-) | 57 | 4 | 2 |
Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.
L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.
| (milionidi euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Posizione in |
Posizione in EUR/000 |
Delta valore | Margine di intermediazione | Riservedi Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| USD/000 | + Vol 260gg |
- Vol 260gg |
+ Vol 260gg |
- Vol 260gg |
+ Vol 260gg |
- Vol 260gg |
||
| Effetti 2018 | ||||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||||||
| Titoli di capitale | રેકે | 50 | ব | (4) | 4 | (4) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2018 | 58 | 50 | ব | (4) | ব | (4) | ||
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||||
| Titoli di capitale | ರಿದಿ | 41 | 3 | (3) | 3 | (3) | ||
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 49 | 41 | 3 | (3) | = | - | 3 | (3) |
Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti derivati classificati nel portafoglio di negoziazione. Nel corso dell'esercizio 2018, sono stati stipulati contratti derivati con la finalità di rendere fisso parte del rendimento dell'impiego della raccolta pubblica sul deposito presso il MEF. (Parte B, Attivo , Sezione 2).
Nulla da segnalare.
Il Patrimonio BancoPosta attua politiche di copertura del fair value e dei flussi finanziari per le quali si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 9 di mantenere le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.
Il Patrimonio BancoPosta detiene un portafoglio di Titoli di Stato, BTP a tasso fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione.
Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione.
Il Patrimonio BancoPosta stipula:
Inoltre, il Patrimonio Bancoposta detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.
Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.
Il Patrimonio BancoPosta non attua politiche di copertura di investimenti esteri.
Con riferimento agli strumenti di copertura di fair value hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dall'uso di spread differenti nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivamente stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, per il primo si considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.
Con riferimento agli strumenti di copertura di cash flow hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dalla componente a tasso fisso utilizzata nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, si considera per il primo il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.
Con riferimento alle coperture di forecast transactions, non sono state identificate fonti di inefficacia essendo ipotizzata la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici.
Il Patrimonio Bancoposta designa come elementi coperti:
In particolare, nelle coperture di fair value, il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap. Inoltre, sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), e parziali con data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).
Con riferimento alle coperture di fair value hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico163, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.
Con riferimento al test di efficacia retrospettico, si utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico164". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.
Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata, come già evidenziato, la principale fonte di inefficacia. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.
Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:
• test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.
163 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:
• test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;
Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.
L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.
164 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:
• su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;
• su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.
Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).
Con riferimento alle coperture di cash flow hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura attraverso un test retrospettico ed un test prospettico.
Relativamente a coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto tra il differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte alla data di testing e di inception e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%. Pertanto non sussistono fonti di inefficacia.
Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti167 .
Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.
Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.
La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto Economico per la quota inefficace.
Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:
165 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.
166 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.
167 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.
| Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | (millourgi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | |||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | |||||
| centrali | Controparti Con accordi di Senza accordi di compensazione compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 1 | 28.335 | 22.570 | ||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Swap | 25.200 | 20.865 | |||||||
| c) Forward | 3.135 | 1.705 | |||||||
| d) Futures | |||||||||
| e) Altri | |||||||||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | |||||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Swap | |||||||||
| c) Forward | |||||||||
| d) Futures | |||||||||
| e) Altri | |||||||||
| 3. Valute e oro | |||||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Swap | |||||||||
| c) Forward | |||||||||
| d) Futures | |||||||||
| e) Altri | |||||||||
| 4. Merci | |||||||||
| 5. Altri | |||||||||
| Totale | 28.335 | 22.570 |
168 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.
| A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti | |||
|---|---|---|---|
| -------------------------------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- | -- |
| (milionidi euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value positivo e negativo | Variazione del valore usato per rilevare l'inefficacia delle coperture |
|||||||||
| Tipologie derivati | Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017 |
|||||||||
| Over the counter | Over the counter | |||||||||
| Controparti | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | Totale al 31.12.2018 | |||||
| centrali | Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di organizzati compensazione |
||||
| 1. Fair value positivo | ||||||||||
| a) Opzioni | ||||||||||
| b) Interest rate swap | 213 | 395 | (106) | |||||||
| c) Cross currency swap | ||||||||||
| d) Equity swap | ||||||||||
| e) Forward | 155 | 155 | ||||||||
| f) Futures | ||||||||||
| g) Altri | ||||||||||
| Totale | 368 | 395 | 49 | |||||||
| 2. Fair value negativo | ||||||||||
| a) Opzioni | ||||||||||
| b) Interest rate swap | (1.829) | (1.614) | (590) | |||||||
| c) Cross currency swap | ||||||||||
| d) Equity swap | ||||||||||
| e) Forward | (23) | |||||||||
| f) Futures | ||||||||||
| g) Altri | ||||||||||
| Totale | (1.829) | (1.637) | (590) |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | × | |||
| - fair value positivo | X | |||
| - fair value negativo | X | |||
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | × | |||
| - fair value positivo | × | |||
| - fair value negativo | × | |||
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | × | |||
| - fair value positivo | x | |||
| - fair value negativo | × | |||
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | × | |||
| - fair value positivo | × | |||
| - fair value negativo | × | |||
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | × | |||
| - fair value positivo | X | |||
| - fair value negativo | × | |||
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | 24.755 | 3.580 | ||
| - fair value positivo | 320 | 48 | ||
| - fair value negativo | (1.724) | (105) | ||
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | ||||
| - fair value positivo | ||||
| - fair value negativo | ||||
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | ||||
| - fair value positivo | ||||
| - fair value negativo | ||||
| 4) | ||||
| - valore nozionale | ||||
| - fair value positivo | ||||
| - fair value negativo | ||||
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | ||||
| - fair value positivo | ||||
| - fair value negativo |
| (milionidi euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino a 1 anno |
Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Totale | |
| A. 1 | Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | 3.580 | 440 | 24.315 | 28.335 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | |||||
| A.3 | Derivati finanziari su valute e oro | ||||
| A 4 | Derivati finanziari su merci | ||||
| A 5 | Altri derivati finanziari | ||||
| Totale al 31.12.2018 | 3 580 | 440 | 24.315 | 28.335 | |
| Totale al 31.12.2017 | 1.705 | 745 | 20.120 | 22.570 |
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
| (minonial suro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Coperture specifiche - | Coperture specifiche | |||||
| Coperture specifiche: valore di bilancio |
posizioni nette: valore di bilancio delle attività o passività (prima della compensazione) |
Variazioni cumulate di fair value dello strumento coperto |
Cessazione della copertura: variazioni cumulate residue del fair value |
Variazione del valore usato generiche: valore di per rilevare l'inefficacia della copertura |
Coperture bilancio |
|
| A. Attività | ||||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - copertura di: |
||||||
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | 13.164 | 568 | 353 | X | ||
| 1.2 Titoli di capitale e indici azionari | x | |||||
| 1.3 Valute e oro | x | |||||
| 1.4 Crediti | x | |||||
| 1.5 Altri | × | |||||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - copertura di: |
||||||
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | 12.563 | 003 | 341 | X | ||
| 1.2 Titoli di capitale e indici azionari | × | |||||
| 1.3 Valute e oro | x | |||||
| 1.4 Crediti | x | |||||
| 1.5 Altri | x | |||||
| Totale al 31.12.2018 | 25.727 | 1.561 | 694 | |||
| B. Passività | ||||||
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2 - copertura di: |
||||||
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | × | |||||
| 1.2 Valute e oro | x | |||||
| 1.3 Altri | X | |||||
| Totale al 31.12.2018 | ||||||
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Variazione del valore usato per rilevarel'inefficacia della copertura |
Riservada copertura |
Cessazione della copertura: valore residuo delle riservedi copertura |
|
| Copertura dei flussi finanziari A |
|||
| Attività 1. |
|||
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | (155) | 123 | |
| 1.2 Titoli di capitale e indici azionari | |||
| 1.3 Valute e oro | |||
| 1.4 Crediti | |||
| 1.5 Altri | |||
| 2. Passività |
|||
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | |||
| 1.2 Valute e oro | |||
| 1.3 Altri | |||
| Totale (A) al 31.12.2018 | (155) | 123 | |
| B. Copertura degli investimenti esteri | X | ||
| Totale (A + B) al 31.12.2018 | (155) | 123 | |
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva da copertura dei flussi finanziari | Riservada copertura di investimenti esteri | ||||||||||
| Titoli di debito e tassi d'interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro | Crediti | Altri | Titoli di debito e tassi d'interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro | Crediti | Altri | ||
| Esistenze iniziali | (87) | ||||||||||
| Variazioni di fair value (quota efficace) | 192 | ||||||||||
| Rigiri a Conto economico | 18 | ||||||||||
| di cui: transazionifuture non più attese | × | × | X | × | × | ||||||
| Altre variazioni | |||||||||||
| di cui: trasferimential valore contabile in iziale degli strumenti coperti |
× | × | × | X | × | ||||||
| Rimanenze finali | 123 |
Al 31 dicembre 2018 il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio.
Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.
La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:
Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate169 al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale
169 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA, l'istituto di Moneta Elettronica che riunisce attività e competenze di Poste Italiane nell'ambito dei pagamenti e delle telecomunicazioni. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli Eurogovernativi o garantiti dallo Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.
mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le carte PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.
Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:
L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).
Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).
Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.
Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount170 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.
La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Grazie alle caratteristiche del suo Stato patrimoniale (presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail), tali indicatori risultano per BancoPosta ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.
Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.
170 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.
La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia terzo aggiornamento e relativi chiarimenti emessi dall'Organo di Vigilanza), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.
Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
fino a 1 anno | Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata indet. |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| র্ব | Attività per cassa | 9.135 | 1.517 | 226 | 159 | 2.136 | 360 | 2.177 | 10.250 | 37.860 | 13 |
| A.1 Titoli di Stato | 2.114 | 342 | 1.385 | 9.500 | 34.860 | ||||||
| A.2 Altri titoli di debito | 22 | 10 | 792 | 750 | 3.000 | ||||||
| A.3 Quote OICR | |||||||||||
| A.4 Finanziamenti | 9.135 | 1.517 | 226 | 159 | රි | 13 | |||||
| - Banche | 48 | 1.349 | |||||||||
| - Clientela | 9.087 | 168 | 226 | 159 | 8 | 13 | |||||
| B. | Passività per cassa | 55.659 | 302 | 790 | 327 | 1.328 | 191 | 5.606 | |||
| B.1 Depositi e conti correnti | 51.207 | ||||||||||
| - Banche | રજવે | ||||||||||
| - Clientela | 50.618 | ||||||||||
| B.2 Titoli di debito | |||||||||||
| B.3 Altre passività | 4 452 | 302 | 790 | 327 | 1.328 | 191 | 5.606 | ||||
| c. | Operazioni fuori bilancio | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | 1.262 | 383 | 1.545 | ||||||||
| - Posizioni corte | 271 | 1.220 | 1.340 | ||||||||
| C.2 | Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2 | 31 | 5 | 47 | |||||||
| - Posizioni corte | 18 | 2 | 112 | ||||||||
| C.3 Depositie finanziamentida ricevere | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.4 Impegnia erogare fondi | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | |||||||||||
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | |||||||||||
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte |
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
fino a 1 anno | Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | E LE LE SELECT LE SELECT Durata indet. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per cassa র্ব |
1 | |||||||||
| A.1 Titoli di Stato | ||||||||||
| A.2 Altri titoli di debito | ||||||||||
| A.3 Quote OICR | ||||||||||
| A.4 Finanziamenti | ||||||||||
| - Banche | 1 | |||||||||
| - Clientela | ||||||||||
| B. Passività per cassa | ||||||||||
| B.1 Depositie conti correnti | ||||||||||
| - Banche | ||||||||||
| - Clientela | ||||||||||
| B.2 Titoli di debito | ||||||||||
| B.3 Altre passività | ||||||||||
| ். Operazioni fuori bilancio |
||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte | ||||||||||
| Derivati finanziari senza scambio di C.2 capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte | ||||||||||
| C.3 Depositi e finanziamentida ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte | ||||||||||
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte | ||||||||||
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||||
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | ||||||||||
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte | ||||||||||
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte |
| (minonial suro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
fino a 1 anno | Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata indet. |
|
| A. | Attività per cassa | 2 | |||||||||
| A.1 Titoli di Stato | |||||||||||
| A.2 Altri titoli di debito | |||||||||||
| A.3 Quote OICR | |||||||||||
| A.4 Finanziamenti | 2 | ||||||||||
| - Banche | 2 | ||||||||||
| - Clientela | |||||||||||
| B. Passività per cassa | |||||||||||
| B.1 Depositie conti correnti | |||||||||||
| - Banche | |||||||||||
| - Clientela | |||||||||||
| B.2 Titoli di debito | |||||||||||
| B.3 Altre passività | |||||||||||
| C. Operazioni fuori bilancio | |||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.2 | Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.3 Depositi e finanziamentida ricevere | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.4 Impegni a erogare fondi | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | |||||||||||
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | |||||||||||
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di | |||||||||||
| - Posizioni lunghe | |||||||||||
| - Posizioni corte | |||||||||||
È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.
Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.
Nel corso dell'esercizio 2018 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2017.
Alla data del 31 dicembre 2018 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:
| Tipologia Evento (Event Type) | N. tipologie di rischio |
|---|---|
| Frode interna | 29 |
| Frode esterna | ರಾ |
| Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro | 7 |
| Clientela, prodotti e prassi operative | 32 |
| Danni a beni materiali | ঘ |
| Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi | |
| Esecuzione, gestione e consegna del processo | 122 |
| Totale al 31 dicembre2018 | 250 |
Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.
L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.
Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento UE 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata,
In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF171. Il rispetto del sistema di obiettivi, soglie e limiti definito nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.
171 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.
| (millionral euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Importo al 31.12.2018 |
Importo al 31.12.2017 |
| 1. Capitale | ||
| 2. Sovrapprezzi di emissione | ||
| 3. Riserve | 2 267 | 2.059 |
| - di utili | 1.057 | 1.059 |
| a) legale |
||
| statutaria b) |
||
| azioni proprie C) |
||
| d) altre |
1.057 | 1.059 |
| - altre | 1.210 | 1.000 |
| 4. Strumenti di capitale | ||
| 5. (Azioni proprie) | ||
| 6. Riserve da valutazione: | 15 | 115 |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (71) | 179 |
| - Attività materiali | ||
| - Attività immateriali | ||
| - Copertura di investimenti esteri | ||
| - Copertura dei flussi finanziari | 88 | (62) |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) | ||
| - Differenze di cambio | ||
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico(variazioni del proprio merito creditizio) | ||
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (2) | (2) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al Patrimonionetto | ||
| - Leggi speciali di rivalutazione | ||
| 7. Utile/(Perdita) d'esercizio | 597 | 585 |
| Totale | 2.879 | 2.759 |
Le "Riserve, altre" sono costituite dalla specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo e dall'apporto di 210 milioni di euro, deliberato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018, mediante destinazione di riserve libere della gemmante (Parte A, Sezione 4, paragrafo 4.4).
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione
| (milionidi euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale al 31.12.2018 | Totale al 31.12.2017 | ||||
| Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva negativa | ||||
| Titoli di debito | 773 | (844) | 731 | (567) | ||
| Titoli di capitale | 15 | |||||
| 3 | Finanziamenti | |||||
| Totale | 773 | (844) | 746 | (567) |
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue
| (milionidi euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | ||
| Esistenze iniziali | 1.552 | = | ||
| 2. | Variazioni positive | 75 | ||
| 2.1 Incrementi di fair value |
35 | |||
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | × | |||
| 2.3 Rigiro a Conto economicodi riserve negative da realizzo | 38 | × | ||
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonionetto (titoli di capitale) | ||||
| Altre variazioni 2.5 |
||||
| 3. | Variazioni negative | (1.698) | ||
| Riduzioni di fair value 3.1 |
(1.383) | |||
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (2) | |||
| 3.3 Rigiro a Conto economicoda riserve positive da realizzo | (313) | × | ||
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonionetto (titoli di capitale) | ||||
| Altre variazioni 3.5 |
||||
| ব | Rimanenze finali | (71) |
Le esistenze iniziali riflettono gli effetti della transizione all'IFRS 9; in particolare, il nuovo principio contabile ha determinato sulle Riserve in commento una variazione complessiva dei saldi al 31 dicembre 2017 pari a 1.372 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale) dovuta a (i) riclassifiche di strumenti finanziari per 1.358 milioni di euro e a (ii) rettifiche per perdite attese per 14 milioni di euro:
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 |
Totale al 31.12.2017 |
|
| Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali | (2) | (3) |
| Utili/(Perdite) attuariali Effetto fiscale su utili e perdite attuariali |
||
| Esistenze finali utili/(perdite) attuariali | (2) | (2) |
I fondi propri del Patrimonio BancoPosta, costituiti esclusivamente dal Common Equity Tier 1 (CET 1), sono composti da:
Al 31 dicembre 2018 il CET 1 è pari a 2.286 milioni di euro. L'utile dell'esercizio non è stato computato nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:
172 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.
Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2018 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale con un CET1 Ratio pari al 18,4%.
Per maggiori dettagli si rimanda, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 262, all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").
Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.
Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nella tabella 4.4.5 delle note al bilancio di Poste Italiane SpA e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 9.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).
173 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.
174 Valore a regime previsto a partire dal 2019. Per l'esercizio 2018 il regime transitorio prevede un coefficiente pari al 1,875%.
| (milionidi euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2018 | |||||||
| Denominazione | Attività finanziarie |
Crediti verso banche e clientela |
Derivati di copertura attivi e passivi |
Altre attività | Passività finanziarie |
Debiti verso banche e clientela |
Altre passività |
| Poste Italiane SpA | 844 | 2 | 79 | 410 | |||
| Controllate dirette | |||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 15 | 20 | |||||
| CLP ScpA | 1 | ||||||
| Consorzio PosteMotori | 13 | 45 | |||||
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | 1 | ||||||
| EGI SpA | 7 | ||||||
| Mistral Air Srl | |||||||
| PatentiViaPosteScpA | ഗ്ര | ||||||
| Poste Tributi ScpA | 2 | 1 | |||||
| Poste Tutela SpA | |||||||
| Poste Vita SpA | 140 | 530 | |||||
| Postecom SpA | |||||||
| Postel SpA | ഗ | 25 | |||||
| PostePay SpA | 47 | 176 | 4.271 | 103 | |||
| SDA Express Courier SpA | చు | ||||||
| Controllate indirette | |||||||
| Poste Assicura SpA | 7 | 5 | |||||
| Poste Welfare Servizi Srl | ഗ്ര | ||||||
| Controllo congiunto | |||||||
| Gruppo SIA | 1 | ||||||
| Collegate | |||||||
| Anima Holding SpA | |||||||
| Correlate esterne | |||||||
| Ministero Economiae Finanze | 7.312 | 4 | 3.649 | 1 | |||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 4.541 | 440 | |||||
| Gruppo Enel | |||||||
| Gruppo Monte dei Paschi | 15 | 9 | 317 | ||||
| Gruppo Equitalia | |||||||
| Altre correlate esterne | |||||||
| F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne | (2) | (5) | |||||
| Totale | 4.539 | 8.830 | 9 | 182 | 8.962 | 540 |
| (ministiral sale) Totale al 31.12.2017 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Attività finanziarie |
Crediti verso banche e clientela |
Derivati di copertura attivi e passivi |
Altre attività | Passività finanziarie |
Debiti verso banche e clientela |
Altre passività | ||
| Poste Italiane SpA | 734 | 22 | 256 | 254 | |||||
| Controllate dirette | |||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR | 21 | 19 | |||||||
| CLP ScpA | 10 | ||||||||
| Consorzio PosteMotori | 5 | 41 | |||||||
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | ರಿ | ||||||||
| EGI SpA | 12 | ||||||||
| Mistral Air Srl | |||||||||
| PatentiViaPosteScpA | රි | ||||||||
| Poste Tributi ScpA | 2 | 7 | |||||||
| Poste Tutela SpA | 7 | ||||||||
| Poste Vita SpA | 137 | 570 | |||||||
| Postecom SpA | |||||||||
| Postel SpA | 5 | 10 | |||||||
| PosteMobileSpA* | 2 | 15 | 5 | ||||||
| SDA Express Courier SpA | 3 | ||||||||
| Controllate indirette | |||||||||
| Poste Assicura SpA | ട | 2 | |||||||
| Poste Welfare Servizi Srl | 3 | ||||||||
| Controllo congiunto | |||||||||
| Gruppo SIA | 9 | ||||||||
| Collegate | |||||||||
| Anima Holding SpA | |||||||||
| Correlate esterne | |||||||||
| Ministero Economiae Finanze | 6.491 | 3.483 | 1 | ||||||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2.485 | 374 | |||||||
| Gruppo Enel | 5 | ||||||||
| Gruppo Monte dei Paschi | |||||||||
| Gruppo Equitalia | |||||||||
| Altre correlate esterne | 2 | ||||||||
| F.do Svalutaz. creditivs correlate esterne | (8) | ||||||||
| Totale | 2.485 | 7.763 | 22 | 4.447 | 287 |
(*) In data 26 settembre 2018 la società PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica (arti. 114 – quater del TUB) e con decorrenza 1° ottobre 2018 ha assunto la nuova denominazione di "PostePay S.p.A."
| Esercizio 2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Interessi attivi e proventi assimilati |
Interessi passivi e oneri assimilati |
Commissioni attive |
Commissioni passive |
Dividendi e proventi simili |
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento |
Spese amministrative |
Altri oneri/proventi di gestione |
| Poste Italiane SpA | (4) | (4.508) | ||||||
| Controllate dirette | ||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR CLP ScpA Consorzio PosteMotori Poste Vita SpA Postecom SpA Postel SpA PostePaySpA Controllate indirette Poste Assicura SpA Controllo congiunto |
2 | (4) | 51 રૂદે 402 48 29 |
(82) | (40) (1) |
|||
| Gruppo SIA | (24) | |||||||
| Collegate | ||||||||
| Anima Holding SpA | ||||||||
| Correlate esterne | ||||||||
| Ministero Economiae Finanze Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Gruppo Enel Gruppo Eni Gruppo Monte dei Paschi Gruppo Equitalia Altre correlate |
62 64 |
(3) | පිටි 1.827 7 3 1 |
1 | (2) (4) |
ব | ||
| Totale | 128 | (11) | 2.503 | (82) | - | 1 | (4.579) | 5 |
| Esercizio 2017 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Interessi attivi e proventi assimilati |
Interessi passivi e oneri assimilati |
Commissioni attive |
Commissioni passive |
Dividendi e proventi simili |
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento |
Spese amministrative |
Altri oneri/proventi di gestione |
| Poste Italiane SpA | 1 | (3) | (4.418) | |||||
| Controllate dirette | ||||||||
| BancoPostaFondi SpA SGR CLP ScpA Consorzio PosteMotori |
41 રૂદિ |
(2) | ||||||
| Poste Vita SpA Postecom SpA Postel SpA PosteMobile SpA* |
462 2 |
(1) (42) (2) |
||||||
| Controllate indirette | ||||||||
| Poste Assicura SpA | 21 | |||||||
| Controllo congiunto | ||||||||
| Gruppo SIA | (27) | |||||||
| Collegate | ||||||||
| Anima Holding SpA | ||||||||
| Correlate esterne | ||||||||
| Ministero Economiae Finanze Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Gruppo Enel Gruppo Eni |
27 10 |
(4) | 118 1.566 රි 3 |
(1) | (3) | |||
| Gruppo Monte dei Paschi | ||||||||
| Gruppo Equitalia | ||||||||
| Altre correlate | ||||||||
| Totale | 38 | (7) | 2.257 | (1) | (4.495) |
(*) In data 26 settembre 2018 la società PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica (arti. 114 – quater del TUB) e con decorrenza 1° ottobre 2018 ha assunto la nuova denominazione di "PostePay S.p.A."
Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in Pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.
Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in Pronti contro termine passivi.
Inoltre, nell'ambito del percorso societario che ha portato alla costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ha espresso parere favorevole al Consiglio di Amministrazione su due contratti di maggiore rilevanza ai fini Banca d'Italia, stipulati con Postepay SpA: il contratto che regola l'esternalizzazione delle attività di BancoPosta affidate all'IMEL e l'accordo di promozione e collocamento da parte di BancoPosta dei prodotti dell'IMEL. Entrambi sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione e hanno avuto efficacia a partire dal 1° ottobre 2018.
Come descritto nella Parte A, Sezione 4, paragrafo 4.4, in data 1° ottobre 2018, a seguito della rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane SpA ha conferito nella società PostePay SpA i beni e i rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento. Alla medesima data PostePay SpA ha costituito un patrimonio destinato alle attività inerenti la monetica e i servizi di pagamento, nel quale è confluito il ramo d'azienda oggetto del conferimento in natura da parte di Poste Italiane SpA, previo aumento di capitale sottoscritto e riservato al patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA per 140 milioni di euro.
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività e passività oggetto dello svincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta.
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| UI. IU.ZUITO | ||
|---|---|---|
| Voci dell'Attivo | ||
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 100. Attività fiscali |
(10) (5) |
|
| A Totale dell'Attivo | (15) | |
| Voci del Passivo | ||
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ರಿ | |
| Conti correnti postali | 3.515 | |
| Carte prepagatee altri prodotti | (3.506) | |
| 80. | Altre passività | (91) |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | (1) | |
| 100. Fondi per rischi e oneri | (4) | |
| B Totale del Passivo | (87) | |
| A-B Sbilancio da conferimento | 72 |
A seguito di tale operazione la società PostePay SpA gestisce prodotti/servizi direttamente emessi175 dalla medesima e prodotti/servizi di BancoPosta176 per i quali viene prestata un'attività di service.
Con riferimento ai prodotti "emessi" dall'IMEL, quest'ultimo ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come collocatore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo. Pertanto, dal 1° ottobre 2018, nel Conto economico del Patrimonio BancoPosta sono rilevati tra le commissioni attive i ricavi relativi al servizio di collocamento dei prodotti/servizi rientranti nel conferimento del ramo d'azienda.
Inoltre, il Patrimonio BancoPosta ha esternalizzato all'IMEL le attività di gestione relative a prodotti e servizi di pagamento non compresi nel ramo conferito, che continua a vendere tramite la rete distributiva del Gruppo. Pertanto nel Conto economico del Patrimonio BancoPosta sono rilevati tra le commissioni passive i costi relativi ai servizi resi dall'IMEL e tra le commissioni attive i ricavi di vendita di tali prodotti.
Per l'operatività riferita sia ai prodotti "emessi" sia ai prodotti in "service", l'IMEL utilizza servizi offerti dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane (principalmente dalla funzione Chief Operating Office) relativi alla realizzazione e gestione dei servizi di pagamento in ambito: Sistemi Informativi, sicurezza informatica, operations (back office, assistenza clienti e gestione reclami), monitoraggio e gestione frodi.
175 Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL.
176 Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01.
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.
Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.
Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.
I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.
Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:
La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:
Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance e saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.
Il numero di Phantom stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 4 Beneficiari è di 33.298 unità.
Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 7 Beneficiari è di 53.118 unità.
Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 7 Beneficiari è di 50.188 unità.
La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata a un esperto esterno. La passività iscritta tra i debiti del personale relativa ai 3 cicli ammonta a circa 0,5 milioni di euro.
La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al Patrimonio destinato la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:
L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:
L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti177 .
La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno ed effettuata secondo le miglior prassi di mercato. La passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 0,6 milioni di euro.
I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.
177 Si specifica che il conferimento del ramo d'azienda relativo alla monetica e ai servizi di pagamento, precedentemente afferente al Patrimonio BancoPosta, ha comportato il trasferimento di risorse assegnatarie di sistemi di incentivazione basati su azioni.
Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

I sottoscriti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato, e Tiziano Ceccarani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche del Gruppo Poste Italiane e
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018.
Al riguardo, si rappresenta che:
l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);
dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa non sono emersi aspetti di rilievo.
Si attesta, inoltre, che:
3.1 il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018:
3.2 La relazione sulla gestione combrende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Roma, 19 marzo 2019
L'Amministratore Delegato
Matteo Del Fante
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Tiziano Ceccarani ano
I sottoscritti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato, e Tiziano Ceccarani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel ା corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018.
Al riguardo, si rappresenta che:
l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Poste Italiane S.p.A. è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferi stabiliti nel modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);
dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa non sono emersi aspetti di rilievo.
Si attesta, inoltre, che:
3.1 il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018:
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.
Roma, 19 marzo 2019
L'Amministratore Delegato
Matteo Del Fante
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Tiziano Ceccarani
Signori Azionisti,
nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo") ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile e del D.Lgs n. 39/2010 come modificato dal D. Lgs n. 135/2016, del D.Lgs n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza), nonché ai sensi del DPR n. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta" e delle disposizioni applicate a BancoPosta dalle competenti Autorità. Nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, il Collegio ha, inoltre, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, cui la Società ha formalmente aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2015. L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresì condotta secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili alla data del 15 aprile 2018.
Lo scrivente Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti della Società in data 24 maggio 2016 ed è composto da Mauro Lonardo, Presidente, e dai sindaci effettivi Alessia Bastiani e Maurizio Bastoni.
Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti ad esso attribuiti mediante la partecipazione a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, l'intervento alle induction session organizzate dalla Società, gli incontri con le principali funzioni aziendali - in particolare con quelle di controllo e con l'Organismo di Vigilanza - il management della Società, nonché attraverso il confronto costante con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e con la Società di revisione incaricata della revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, PricewaterhouseCoopers SpA.
Quanto sopra premesso, si forniscono di seguito le informazioni di cui alle disposizioni contenute nella Comunicazione Consob DEM 1025564/2001, secondo la numerazione prevista dalla stessa, così come modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006.
A) Vigilanza circa l'osservanza della legge e dello statuto, il rispetto dei principi di corretta amministrazione, l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società, nonché ex D.Lgs n. 39/2010 e successive modifiche ed integrazioni.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla osservanza della Legge e dello Statuto sociale, ricevendo dagli amministratori periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio, effettuate dalla Società e dalle società del Gruppo Poste Italiane S.p.A ..
Tali operazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione cui si rinvia.
Le adunanze si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento e, per quanto di competenza, si può ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono conformi alla Legge ed allo Statuto sociale, rispettano i principi di corretta amministrazione e non sono manifestatamente imprudenti, azzardate ovvero in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale; dalle informazioni rese nel corso dei Consigli di Amministrazione non risulta che gli amministratori abbiano posto in essere operazioni in potenziale conflitto di interesse con la Società.
con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste;
Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla concreta attuazione della disciplina con parti correlate anche attraverso la partecipazione al Comitato per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Nella Relazione sulla gestione e nelle note al bilancio d'esercizio e consolidato, gli amministratori forniscono adeguata informativa sulle operazioni infragruppo e sui rapporti con parti correlate.
Nel corso del 2018, la Società ha provveduto alla revisione della Linea Guida per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati ("Linea Guida"). La stessa, adottata per la prima volta nel 2015, nel quadro degli adempimenti di quotazione, è soggetta a revisione triennale.
La disciplina di Banca d'Italia prevede il coinvolgimento del Collegio Sindacale che, in occasione della definizione delle "procedure" ovvero in occasione di eventuali modifiche o integrazioni sostanziali alle medesime, è chiamato a rilasciare un parere analitico e motivato sulla complessiva idoneità delle procedure a conseguire gli obiettivi delle normative di vigilanza.
In occasione delle riunioni del Comitato del 19 settembre e del 17 ottobre 2018, il Collegio Sindacale ha espresso le proprie valutazioni e indicazioni sulle modifiche proposte che si sintetizzano di seguito: i) in adesione alle indicazioni pervenute da Banca d'Italia nell'ambito del percorso autorizzativo dell'IMEL, è stato previsto che l'esenzione per le operazioni infragruppo compiute in assenza di interessi significativi di altre parti correlate e soggetti collegati non si applichi alle operazioni eseguite tra il Patrimonio BancoPosta e le Societàprodotto del Gruppo Poste; ii) la soglia di esiguità riferita a persone fisiche e ai soggetti connessi ad amministratori, sindaci ed esponenti aziendali è stata portata a 300.000 euro; iii) è stata meglio precisata la definizione dei c.d. dirigenti strategici/esponenti aziendali in funzione della permanenza nell'incarico; iv) dalle procedure deliberative sono state escluse le operazioni di importo esiguo, fermi restando gli obblighi di informativa periodica verso il Comitato: v) è stato esplicitato che tra le operazioni ordinarie rientrano le operazioni concluse a seguito di procedure competitive e trasparenti disciplinate da regole aziendali generali, in coerenza con le procedure di legge; vì) è stata proposta una diversa organizzazione dei capitoli, al fine di migliorarne la coerenza espositiva e ricondurre il testo all'interno del Sistema Normativo Aziendale.
In data 6 novembre 2018, il Collegio Sindacale, analizzato il testo finale della Linea Guida, ha espresso parere favorevole all'approvazione della stessa da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, ritenendo la Linea Guida conforme alle disposizioni normative in materia, adeguata in relazione alla dimensione, complessità e alle specifiche caratteristiche della Società anche con riferimento al patrimonio Bancoposta e idonea ad assicurare la trasparenza e correttezza delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. In sintesi, anche in base a quanto previsto dalla circolare Banca d'Italia n. 263 del 2006, titolo V cap. 5 "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", sez. III, par. 2.2, il Collegio Sindacale ritiene che la procedura, così come aggiornata, sia complessivamente idonea a conseguire gli obiettivi della disciplina sui conflitti di interesse con le parti correlate.
Considerato il numero estremamente elevato di parti correlate, il Collegio prende positivamente atto che:
nel corso del 2018, è stata, inoltre, completata l'integrazione del "DB Perimetro Unico" con altri database aziendali, al fine di conseguire un monitoraggio più stringente delle operazioni realizzate con parti correlate;
è stata completata la migrazione del DB operazioni su piattaforma securizzata. Il sistema informatico consente il caricamento diretto delle operazioni mediante un'interfaccia web guidata, inserendo i contratti di competenza della struttura e segnalando nel contempo, automaticamente alla competente funzione, gli elementi rilevanti ai fini delle parti correlate e della corretta rendicontazione e gestione dell'eventuale iter autorizzativo verso il relativo comitato.
In occasione della riunione del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati del 6 novembre 2018, cui il Collegio ha partecipato, è stata fornita una dimostrazione sul funzionamento del sistema, che il Collegio ritiene idoneo alla tracciatura delle operazioni con parti correlate, per le finalità previste dal quadro normativo e regolamentare vigente, come recepito nella Linea Guida adottata da Poste Italiane S.p.A.
Il Collegio Sindacale, identificato dall'art. 19, co. 2, del Testo Unico sulla revisione legale quale "Comitato per il controllo interno e la revisione legale" ha vigilato sul processo di informativa finanziaria.
Il Collegio Sindacale ha verificato l'esistenza di adeguate norme e processi a presidio dell'iter di formazione delle informazioni finanziarie esaminando in particolare il processo che consente al Dirigente Preposto per la redazione dei documenti contabili e societari, nominato ai sensi della Legge 262/2005 ed all'Amministratore Delegato della Società e del Gruppo di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.
In data 29 novembre 2018 lo scrivente Collegio Sindacale ha effettuato un incontro specifico con il Dirigente Preposto per esaminare il processo di informativa finanziaria del Gruppo Poste.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio individuale e consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto che, congiuntamente all'Amministratore Delegato, ne attesta l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche di Poste Italiane e l'effettiva applicazione.
Il Collegio Sindacale ha inoltre esaminato le relazioni redatte dal Revisore legale PricewaterhouseCoopers S.p.A., a cui l'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane ha
significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards. Il Collegio Sindacale, attraverso specifico incontro tenutosi sia con il Revisore Legale, sia con la funzione preposta alla predisposizione della Dichiarazione, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni previste nel D. Lgs. n. 254/2016, nell'ambito delle competenze ad esso attribuite istituzionalmente dall'ordinamento.
Nel corso dell'esercizio sono pervenute due denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile, tutte presentate dal medesimo Azionista:
i. Denuncia del 15 gennaio 2018, avente ad oggetto la sanzione deliberata il 13 dicembre 2017 dall'AGCM, di oltre 20 milioni di euro, per abuso di posizione dominante contrario all'articolo 102 del TFUE, finalizzato ad ostacolare l'esplicarsi di un'effettiva concorrenza nel mercato del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria. Il Collegio Sindacale aveva già effettuato una preliminare disamina della vicenda, a seguito della denuncia del 9 giugno 2016 del medesimo socio, nel periodo in cui era oggetto di istruttoria da parte dell'AGCM. Sulla base degli approfondimenti effettuati durante gli incontri avuti con il responsabile di Affari Legali e dall'esame della documentazione predisposta da quest'ultimo, nella propria relazione agli azionisti sull'esercizio 2016, il Collegio aveva riferito di non aver rilevato irregolarità gestionali, manifestando comunque l'intenzione di continuare a monitorare l'evoluzione del procedimento. Il Collegio ha monitorato l'evoluzione del contenzioso: avverso il predetto provvedimento sanzionatorio del 13 dicembre 2017, Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva che, all'udienza del 14 marzo 2018 è stata respinta ed è stato aperto un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza. Con il medesimo provvedimento è stata fissata l'udienza di merito al 5 dicembre 2018 che non si è tenuta; la causa è stata cancellata dal ruolo e potrà essere riassunta entro il 5 giugno 2019 ad istanza della Società. Il Collegio ritiene che non vi siano elementi censurabili nell'operato del management dell'Azienda, che ha agito nell'interesse della medesima, a tutela, in particolare, del business del settore postale.
Il Collegio Sindacale ha comunque suggerito la strutturazione di un processo che preveda, per il lancio di nuovi prodotti/servizi, la richiesta da parte delle funzioni marketing/commerciale di una consulenza/valutazione ex-ante del rischio antitrust da parte della funzione legale preposta. Inoltre la Società, nell'ambito del nuovo regolamento organizzativo di BancoPosta approvato dal Consiglio d'Amministrazione
Il Collegio Sindacale ha ricevuto la dichiarazione del Revisore legale di conferma annuale dell'indipendenza redatta ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n.537/2014 ed ai sensi del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260, che conferma il rispetto dei principi di etica di cui agli articoli 9 e 9 bis del D.lgs. 39/2010 non riscontrando situazioni che possano compromettere l'indipendenza della società di revisione nel periodo che va dal 1º gennaio 2018 fino alla data di emissione della dichiarazione (17 aprile 2019).
In allegato alle note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA e alle entità appartenenti alla sua rete.
Tenuto conto:
non sono state riscontrate situazioni che abbiano compromesso l'indipendenza del Revisore. In linea con il Regolamento (UE) 537/2014 e ai sensi della "Linea Guida Conferimento di Incarichi alla Società di Revisione" del Gruppo Poste approvata il 15 marzo 2017 dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2018 e fino alla data di emissione della presente relazione, ha rilasciato parere favorevole sui seguenti incarichi aggiuntivi alla Società di revisione legale o a società appartenenti al network del Revisore legale - rilevati per competenza nell'esercizio 2018 - affidati dalla Capogruppo e dalle società Controllate:
| Incarico | Importo |
|---|---|
| Rilascio delle attestazioni sui prospetti contabili al 31 dicembre 2017 20.000 € relativi al compendio scisso (attività di gestione di attivi governativi sottostanti a prodotti assicurativi del ramo I) con riferimento alla scissione parziale di BancoPosta Fondi SGR a favore di Anima SGR. |
|
| Svolgimento di verifiche, su richiesta di Cassa Depositi e Prestiti, inerenti alle attività di collocamento e gestione del risparmio postale con riferimento |
55.000 € (oltre spese vive e di segreteria nei limiti del |
| all'esercizio 2017 (relazione descrittiva del sistema contabile e dei controlli connessi all'operatività nel Risparmio Postale - Patrimonio Bancoposta e relazione redatta dal Revisore legale del bilancio di Poste Italiane circa le specifiche attività di verifica e di analisi delle procedure che concorrono a formare il predetto sistema nell'ambito dei servizi forniti da Poste a CDP). |
5% degli onorari e IVA) |
|---|---|
| Con riferimento all'aggiornamento annuale del Programma Euro Medium Term Note di Poste Italiane SpA (Bond quotato presso la Borsa di Lussemburgo (emesso a giugno 2013 e giunto a scadenza il 30 giugno 2018; il 19 aprile 2018 il CdA ha deliberato l'emissione di un nuovo Bond, da emettersi entro 12 mesi dalla delibera): 1) emissione di una Comfort Letter sul prospetto a luglio, a beneficio di Poste e delle Banche dealers; 2) emissione di una Comfort Letter sul Supplement a settembre; 3) emissione di una Comfort Letter eventuale in caso di ulteriore Supplement (tra ottobre e marzo 2019); 4) emissione di una Comfort Letter sull'emissione del prestito obbligazionario; 5) verifica della traduzione in inglese del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2017 e della Semestrale al 30 giugno 2018. |
37.000 € (oltre spese nei limiti del 5% degli onorari e IVA) per la Comfort Letter di cui al punto 1); rispettivamente 30.000, 25.000 e 10.000 € per le successive Comfort Letters di cui ai punti 2), 3), e 4). 30.000 € (oltre spese nei limiti del 5% degli onorari e IVA) per la verifica del Bilancio in Inglese. |
| Verifica del rendiconto annuale della gestione del Fondo Interno Assicurativo "Poste Vita Gestione Bilanciata" per ciascuno degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019. |
15.000 € (oltre spese vive e di segreteria nei limiti del 5% degli onorari e IVA) |
| Review Bilancio Solvency II di Poste Vita e di Gruppo al 31 dicembre 2018 e Revisione contabile limitata sul requisito patrimoniale di solvibilità (SCR) e sul requisito patrimoniale minimo (MCR) individuale e di Gruppo al 31 dicembre 2018. |
231.000 € (oltre spese nei limiti del 5% degli onorari e IVA) |
| Review Bilancio Solvency di Poste Assicura al 31 dicembre 2018 e Revisione contabile limitata sul requisito patrimoniale di solvibilità (SCR) e sul requisito patrimoniale minimo (MCR) al 31 dicembre 2018. |
75.000 € (oltre spese nei limiti del 5% degli onorari e IVA) |
| Poste Pay: Attestazione sulla coerenza dei dati del Rendiconto del Patrimonio Destinato. |
30.000 € (oltre spese di segreteria, spese vive e IVA) |
| Consorzio Poste Motori: Assistenza professionale da parte del team Forensic PwC Advisory per esame critico delle operazioni con i consorziati |
60.000 € (oltre spese vive e di segreteria e IVA, ove applicabile) |
Nei primi mesi del 2019 si è concluso il suddetto processo di selezione, all'esito del quale il Collegio Sindacale, in data 15 marzo 2019, ha formalizzato la propria raccomandazione all'Assemblea degli azionisti per il conferimento dell'incarico di revisione legale del Gruppo Poste Italiane per gli esercizi 2020-2028, individuando due società ed esprimendo la propria preferenza per una in quanto, alla luce dell'analisi comparativa e complessiva delle proposte pervenute, è risultata idonea all'assolvimento dell'incarico e in linea con le esigenze della Società.
Ai sensi dell'art. 154-bis D. Lgs n. 58/1998, il Collegio nel corso dell'esercizio 2018 ha rilasciato parere sulla nomina del nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari.
Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 263 del 2006, Titolo V cap. 5, sez. III, par. 2.2 e del par. 6.4. delle Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati, il Collegio ha rilasciato preventivo e motivato parere sulla complessiva idoneità delle citate Linee Guida a conseguire gli obiettivi delle normative di vigilanza relative alla disciplina sui conflitti di interesse con le parti correlate e i soggetti collegati.
Inoltre, il Collegio ha rilasciato la proposta motivata per la prossima assemblea dei soci inerente all'integrazione del compenso del Revisore legale per lo svolgimento delle attività aggiuntive conseguenti all'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 16.
Da ultimo, il Collegio, con riferimento al conferimento dell'incarico di revisione per il novennio 2020-2028, ha rilasciato, per la prossima assemblea dei soci, la raccomandazione motivata contenente due possibili alternative di conferimento, con l'espressione della preferenza, debitamente giustificata, per una delle due.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha partecipato complessivamente a n. 78 riunioni, incontrandosi 36 volte in sede di Collegio Sindacale (di cui 13 tenutesi in forma congiunta con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità), con durata media delle riunioni di (circa) 2 ore e 57 minuti, partecipando a tutte le adunanze consiliari ed a quelle dei comitati endoconsiliari; più specificatamente, il Collegio è intervenuto in n. 14 riunioni del Consiglio di Amministrazione, n. 14 riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (di cui 13
Con riferimento al sistema di controllo interno e gestione dei rischi, il Collegio Sindacale richiama le informazioni fornite nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi.
Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente il responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane, ha esaminato la Relazione 2018 dalla stessa predisposta, nonché l'analogo documento annuale redatto dalla funzione di Revisione Interna di BancoPosta; in particolare, il documento di valutazione del sistema di controllo interno da parte della funzione Controllo Interno di Poste Italiane attesta che "alla data della presente relazione e per il periodo di riferimento, il sistema di controllo interno e di gestione dei risulta complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali". Dalle risultanze di audit è emerso un trend di diffuso miglioramento che, in prospettiva e per taluni ambiti, risulta connesso al progressivo consolidamento dei presidi di controllo attraverso la realizzazione di iniziative di rafforzamento, in corso o previste, di carattere più marcatamente strutturale.
In tale contesto, inoltre, è proseguito lo sforzo di mitigazione dei rischi riconducibili a comportamenti non conformi e ad attività fraudolente.
In generale, nel periodo di riferimento è stata registrata una rinnovata attenzione verso le azioni di rimedio e rafforzamento, soprattutto in termini di rispetto e contenimento delle tempistiche di realizzazione. Di particolare importanza si segnala la valutazione della funzione internal audit circa il superamento di un'area di attenzione rappresentata dal sistema di controllo interno nella gestione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi.
E' stata inoltre rilevante a tale fine l'attività svolta dalla Direzione Corporate Affairs, che ha consentito di garantire il governo unitario delle tematiche legali societarie e di corporate governance del gruppo Poste Italiane, definire le politiche di acquisto di gruppo, supportare il vertice aziendale per l'efficace implementazione e gestione del processo di risk management a livello di gruppo, assicurare la definizione, gli obiettivi in materia di responsabilità sociale d'impresa del gruppo Poste Italiane.
Con riferimento alla necessità di un rafforzamento sia del sistema di controllo interno che del ruolo d'indirizzo, coordinamento e controllo di Poste Italiane S.p.A. auspicata dal Collegio Sindacale già con la Relazione agli azionisti riferita all'esercizio 2016, si dà atto che la Società, per il tramite della Direzione Corporate Affairs, ha realizzato alcune importanti iniziative di seguito evidenziate.
A febbraio 2018 è stata aggiornata la Linea Guida sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi: dal punto di vista formale, si è tenuta in considerazione l'avvenuta separazione dell'attribuzione delle funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale, e dal punto di vista sostanziale sono stati implementati in maniera strutturata gli ulteriori flussi informativi in materia di rischi tra funzioni aziendali e Collegio Sindacale.
Il Collegio ha altresi apprezzato, in ossequio al codice di autodisciplina, la definizione da parte dell'organo amministrativo dei criteri per identificare le operazioni rilevanti poste in essere dalla società, di significativo rilievo strategico, patrimoniale, economico e finanziario, prevedendone l'esame ed approvazione del Consiglio d'amministrazione e la preventiva informativa in caso di operazioni poste in essere dalle altre società del gruppo.
Inoltre, si evidenzia che l'organo amministrativo ha posto in essere diversi presidi organizzativi utili anche in termini di rafforzamento del sistema di controllo interno:
Con riferimento alla ridefinizione del modello di funzionamento degli acquisti avviata nel 2017 e proseguita nel corso del 2018, il Collegio è stato aggiornato sullo stato di avanzamento del progetto di accentramento degli acquisti di gruppo prendendo altresi atto dell'emissione delle seguenti procedure in ambito Acquisti: 1) Sistema di qualificazione dei fornitori -Disciplinare Albo Fornitori di Gruppo (febbraio 2018); ii) Linee Guida Sistema qualificazone fornitori (marzo 2018); iii) Gestione contratti infragruppo (aprile 2018); iv) Predisposizione, autorizzazione ed emissione delle Richieste di Acquisto (maggio 2018); v) Accordi quadro di gruppo (maggio 2018); vi) Sponsorizzazioni e Erogazioni Liberali (giugno 2018); vii) Istruzione operativa composizione e nomina delle commissioni di gara team di valutazione (agosto 2018); viii) Procedura Generale di acquisto di lavori, servizi e forniture (agosto 2018); ix) Adempimenti del Responsabile del Procedimento e del Direttore dell'Esecuzione per la fase di esecuzione dei contratti SI (dicembre 2018).
Con riferimento alle società del Gruppo, nel 2018 è stata regolata la centralizzazione degli acquisti delle società PostePay e del Gruppo Poste Vita.
Di particolare rilevanza si segnala che la Società, nel corso del 2018, a valle delle interlocuzioni intercorse con Banca d'Italia, ha adottato un modello accentrato di coordinamento, controllo ed indirizzo del rischio e dei connessi adempimenti per la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo a livello di Gruppo. Le principali novità rispetto alla versione precedente riguardano:
v sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili e riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto attestano altresi, che la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Il Collegio ha riscontrato, anche a mezzo di specifico incontro, l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del Testo Unico della Finanza, a valle dell'aggiornamento delle "Linea Guida Gestione e comunicazioni al pubblico delle informazioni privilegiate e istituzione e tenuta dell'elenco delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate" approvate dal Consiglio di Amministrazione del 22 giugno 2017 e successivamente aggiornate il 2 ottobre 2018.
Detta Linea Guida e la "Linea Guida Internal Dealing", anch'essa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 22 giugno 2017 e successivamente aggiornata il 2 ottobre 2018, risultano essere conformi alle novità introdotte nell'ordinamento nazionale a partire da luglio 2016 in ottemperanza al recepimento del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato.
E attualmente in corso da parte della funzione Affari Societari una verifica per valutare un'eventuale, ulteriore, rivisitazione delle Linee Guida in argomento, anche alla luce dei recenti cambiamenti organizzativi.
Inoltre, il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente i Collegi Sindacali delle principali società controllate del Gruppo; in particolare il Collegio ha preso atto del rilascio da parte della Società di attestazioni di impegno irrevocabile di supporto patrimoniale e finanziario per l'intero esercizio 2019 a SDA Express Courier S.p.A., Mistral Air S.r.l. e, per tutto il periodo della liquidazione, a Poste Tributi S.c.p.A. in liquidazione.
16.Attività di vigilanza sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati ed osservazioni sugli eventuali aspetti rilevanti emersi nel corso delle riunioni tenutesi con i revisori ai sensi dell'art. 150. Comma 2. del D. Lgs. 58/1998
La società di revisione legale, periodicamente incontrata dallo scrivente Collegio, in ossequio al disposto dell'art. 150, comma 3, del D. Lgs. 58/1998 (TUF) al fine dello scambio di reciproche informazioni, non ha evidenziato atti o fatti ritenuti censurabili né irregolarità che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del D. Lgs. 58/1998 (TUF).
La Società di revisione legale ha rilasciato, in data 17 aprile 2019, la Relazione aggiuntiva ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n.537/2014, di cui sono parte integrante la Conferma annuale di Indipendenza e l'Audit Plan 2018, quest'ultimo già oggetto di illustrazione da parte della Società di revisione al Collegio, che ne ha approfondito i contenuti nel corso di riunioni collegiali.
Il quadro rappresentato dalla Relazione aggiuntiva risulta decisamente positivo tant'è che il Revisore ha ritenuto di non emettere alcuna lettera di suggerimenti al management aziendale. Non sono state segnalate dal revisore informazioni su eventi o circostanze identificati nel corso della revisione che possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società o del Gruppo di continuare ad operare come entità in funzionamento né segnalazioni su carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria e/o nel sistema contabile o su eventuali questioni significative riguardanti casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi e regolamenti o disposizioni statutarie rilevati nel corso della revisione.
In ogni caso, le aree contabili di rischio significative di carattere ricorrente sono state affrontate con il Revisore nell'ambito degli incontri di confronto con il Collegio che hanno investito tra gli altri i) l'impairment test ed in particolare il valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"; ii) fair value degli strumenti finanziari non quotati; iii) valutazione delle riserve tecniche assicurative. Il Collegio Sindacale raccomanda all'organo amministrativo il monitoraggio periodico, anche semestrale, riferito a tali aree di bilancio.
Il Collegio ha vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del Testo Unico della Finanza, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina adottato dal Consiglio di Amministrazione.
gestione dell'iter autorizzativo delle operazioni con parti correlate così come il sopraindicato aggiornamento del processo conseguente al nuovo presidio informatico delle parti correlate nonché ha rilevato una maggiore sensibilità nel 2018 a presidiare tale area rispetto al precedente anno.
Il Collegio, per quanto di propria competenza, secondo quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, ha verificato i contenuti della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari predisposta dagli amministratori, redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestiti da Borsa Italiana SpA e nel Testo Unico della Finanza; il Collegio, per quanto di propria competenza, secondo quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, ha inoltre verificato i contenuti della Relazione sulla Remunerazione predisposta dagli Amministratori. In merito alla sezione I della citata relazione, oggetto di espressa approvazione dell'Assemblea dei soci, la stessa risulta redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e nel Testo Unico della Finanza. In merito alla sezione II, il Collegio Sindacale, così come nella precedente relazione, ritiene che a suo giudizio occorre effettuare una rappresentazione unitaria delle competenze in via individuale degli amministratori dando evidenza anche delle somme percepite a diverso titolo prescindendo dalla natura e dall'origine delle stesse.
Il Collegio Sindacale ha verificato nel corso dell'esercizio 2018 la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza degli amministratori; l'accertamento annuale è stato condotto in base a quanto previsto dalle "Linee Guida relative ai criteri di applicazione e alla procedura per la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori di Poste Italiane S.p.A." sia sulla base di informazioni attestate dagli Amministratori che sulla base di informazioni acquisite direttamente dalla Società, con riferimento agli eventuali rapporti e/o relazioni di natura economico/finanziaria in essere tra le società del Gruppo Poste, gli Amministratori ed
eventuali loro parti correlate, in coerenza con quanto previsto sui requisiti di indipendenza all'art. 3.C.1 lett. c) del Codice di Autodisciplina. Il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione sul funzionamento, la dimensione e la composizione, propria e dei Comitati endoconsiliari, con il supporto di una primaria società di consulenza, dando evidenza dei relativi esiti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari. Per quanto riguarda la valutazione dell'indipendenza dei propri componenti, il Collegio Sindacale ha verificato la sussistenza dei relativi requisiti, contemplati tanto dal Testo Unico della Finanza quanto dal Codice di Autodisciplina, tenendo anche conto degli esiti degli accertamenti effettuati dall'ente in merito agli eventuali rapporti elo relazioni di natura economico/finanziaria in essere con le società del Gruppo Poste.
Il Collegio Sindacale, sia ai sensi delle norme di comportamento delle società quotate che ai sensi della regolamentazione di Banca d'Italia, ha altresì svolto la propria autovalutazione annuale che ha confermato una valutazione pienamente positiva della composizione, diversity, struttura e funzionamento dell'organo di controllo nonché dei flussi informativi tra organo di controllo ed organo amministrativo. In particolare il Collegio, essendo in scadenza il proprio mandato triennale, ha auspicato, da un lato, l'esigenza di disporre di candidature adeguate alla complessità della società ed in tal senso si è auspicata la candidatura di professionalità con almeno tre anni di esperienza in società quotate ed esperienze nel settore bancario e/o assicurativo e, dall'altro lato, ha segnalato in sede di autovalutazione, il sopraindicato tema dello scostamento tra le attività previste in sede di nomina dell'attuale Collegio e l'impegno a consuntivo dello stesso.
Ai sensi del codice di autodisciplina il Collegio Sindacale è stato altresì sentito nel corso dell'esercizio 2018, per tramite del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in merito alle seguenti attività:
approvazione del piano MBO per il responsabile della funzione di Internal Audit;
nomina del Responsabile Antiriciclaggio di Gruppo e del Responsabile delle Segnalazioni di Operazioni Sospette;
Risk Appetite Framework proposto per l'anno 2018.
Nel corso dell'esercizio 2018 e fino alla data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato diversi regolamenti e linee guida volte a rafforzare l'adeguatezza del disegno e della effettiva operatività del sistema complessivo dei controlli interni afferente al patrimonio BancoPosta:
Inoltre, il 31 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo "Regolamento Organizzativo e di funzionamento BancoPosta", che definisce il modello di funzionamento di Bancoposta, il suo attuale assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni e il nuovo "Regolamento di Affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta".
Infine, in data 18 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Linea Guida in materia di identificazione del Personale più Rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta".
Il Collegio Sindacale ha vigilato sul Patrimonio BancoPosta ai sensi:
dedicato alla monetica e alla prestazione di servizi di pagamento, trasformandosi in istituto di monetica elettronica (IMEL) ibrido, a valle di tutte le autorizzazioni rilasciate dalla Banca d'Italia; la costituzione dell'IMEL, e quindi la data di decorrenza delle attività attinenti ai prodotti/servizi (principalmente postepay, acquiring, trasferimenti fondi internazionale) distribuiti dal nuovo IMEL, è avvenuta il 1º ottobre 2018.
Il Collegio ha ricevuto periodiche informazioni dalle funzioni di controllo BancoPosta e approfondito gli esiti delle attività di verifica esaminando, in particolare, le Relazioni annuali delle funzioni di controllo, su cui ha vigilato ai sensi della Delibera CONSOB n. 17297 del 2010.
Il 2018 ha rappresentato un anno di forte evoluzione dell'assetto organizzativo di BancoPosta; nel corso dell'anno 2018 e fino alla data odierna, così come sopraindicato, l'assetto dei controlli interni del patrimonio separato di BancoPosta è stato oggetto di ulteriore consolidamento in relazione anche agli interventi sinora implementati.
Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente la funzione di controllo interno (c.d. "Revisione Interna") di BancoPosta, che ha confermato un quadro dell'assetto dei controlli interni del Patrimonio BancoPosta, complessivamente adeguato ed in grado di rispondere repentinamente alle evoluzioni organizzative e societarie intervenute. Il Collegio Sindacale ha preso atto degli interventi correttivi svolti da BancoPosta emersi a seguito dell'ispezione di Banca d'Italia del 2017, del Piano di Consob e degli interventi di adeguamento alla "Mifid II".
Nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato, anche con riferimento al rispetto delle Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 ed in stretto raccordo con il Comitato Remunerazione, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni aziendali di controllo.
Con riferimento alle attività di controllo esternalizzate a funzioni di Poste Italiane, il Collegio Sindacale, in linea con quanto previsto in materia dalle Disposizioni di Vigilanza, ha valutato costi, rischi e benefici dell'affidamento. Si segnala l'inserimento di una nuova attività esternalizzata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18.10.2018 sul Progetto di esternalizzazione della "Gestione Finanziaria BancoPosta" da BancoPosta a BancoFondi SGR. Il Progetto di esternalizzazione ha previsto la configurazione di BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, che già oggi presenta competenze
con il piano annuale definito dalla stessa, contribuendo all'identificazione dei relativi requisiti e dei necessari interventi di adeguamento;
Nel corso del 2018 l'accentramento degli adempimenti antiriciclaggio presso la Funzione Antiriciclaggio di Gruppo ha comportato il passaggio sotto la sua diretta responsabilità funzionale e gestionale dei Nuclei Territoriali incaricati della lavorazione della pratica di segnalazione di operazione sospetta.
Con riferimento all'accertamento ispettivo di follow up in materia di contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo condotto da Banca d'Italia - ai sensi dell'art. 53 del D. Lgs. n. 231/2007 - nel periodo ottobre - dicembre 2017 presso 14 uffici postali sul territorio nazionale, il Collegio Sindacale ha monitorato lo stato di avanzamento delle attività, riscontrandone l'allineamento con le tempistiche indicate nel Piano degli interventi.
La funzione Compliance e la funzione Risk Management hanno periodicamente riferito, rispettivamente, sulla valutazione dei rischi di non conformità e dei rischi rilevanti per BancoPosta, nonché sull'avanzamento delle iniziative avviate ad esito degli impegni assunti con Banca d'Italia (a valle dell'ispezione 2017 finalizzata ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta) e con la Consob (sulla prestazione dei Servizi di Investimento). In proposito, il Collegio Sindacale ha verificato lo stato di avanzamento degli interventi correttivi adottati a seguito dei rilievi formulati da Banca d'Italia. Inoltre, allo scrivente organo di controllo con lettera Consob del 17 gennaio 2018 di richiesta dati e notizie, ai sensi dell'art. 6-bis, comma 4, lettera a) del D. Lgs. n. 58/1998, è stato chiesto di esprimere le proprie osservazioni e valutazioni in merito a specifici profili in ambito dei Servizi di Investimento e inviare aggiornamenti sugli interventi adottati da Poste Italiane, la cui chiusura è avvenuta nel corso del 2018, per l'adeguamento alle normative dettate dalla MiFID2. Il Collegio, dopo ampia analisi della nota di risposta della Società alla Consob,
In aderenza alle disposizioni Consob, precisiamo che dall'attività svolta non sono emersi omissioni, fatti censurabili o irregolarità né elementi di inadeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno o del sistema amministrativo contabile.
In vista della scadenza il Collegio Sindacale ha predisposto e trasmesso alla Società, una nota informativa sintetica sulle attività espletate nel corso del triennio, ai sensi della Norma Q.1.6. delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate affinché i candidati sindaci e gli azionisti siano in grado di valutare le attività svolte e l'adeguatezza del compenso proposto.
Sulla base della attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2018 e alla proposta di distribuzione del dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione.
Con l'approvazione da parte dell'Assemblea del bilancio al 31 dicembre 2018, scade il mandato triennale del Collegio Sindacale che ringrazia gli azionisti per la fiducia accordata.
17 aprile 2019


ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014
Agli Azionisti di Poste Italiane SpA
Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il Gruppo), costituito dallo Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2018, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Poste Italiane SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
PricewaterhouseCoopers SpA
www.pwc.com/it

| Aspetti chiave | Procedure di revisione in risposta aga aspetti chiave |
|---|---|
| Valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo |
|
| Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Nota 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Impairment |
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave: |
| test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e "Valutazione degli altri attivi immobilizzati", del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 |
· approfondimento delle principali ipotesi ed assunzioni del Piano Industriale con riferimento al segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" |
| Nota C1 "Conto economico - Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 |
della Capogruppo, anche mediante discussioni con la Direzione di Poste Italiane SpA, analisi dei risultati consuntivi rispetto alle previsioni, verifica degli eventi successivi e lettura |
| Il perdurante declino del mercato postale in cui il Gruppo Poste Italiane opera rende |
dei libri delle riunioni degli Organi Sociali; |
| significativamente complessa l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo. In tale contesto, sulla base del Piano Industriale di Gruppo per il periodo 2018 - 2022 (il "Piano Industriale"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo, è stata oggetto |
aggiornamento della nostra comprensione della metodologia di individuazione della CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" a livello della Capogruppo Poste Italiane SpA e di determinazione del relativo valore recuperabile in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività" ed alle migliori prassi valutative ci mercato, verificandone la continuità di |
| di verifica della eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di |
applicazione rispetto ai criteri adottati nei precedenti esercizi; ottenimento ed analisi critica del test di impairment prodotto da Poste Italiane SpA secondo la suddetta metodologia, nonché verifica della coerenza dei flussi considerati nel citato test con i relativi |

mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui il Gruppo si avvale ed allocata nella CGU.
Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2018, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo, nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.
Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Contratti Assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Nota 2.5 "Uso di stime - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Nota B5 "Passivo - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Nota C4 "Conto economico - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Nota 7. "Analisi e presidio dei rischi - Altri rischi - Rischi assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Le "riserve tecniche assicurative" rappresentano la stima alla data di riferimento del bilancio degli Industriale;
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
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impegni maturati, a fronte dell'emissione dei premi, verso i sottoscrittori delle polizze assicurative stipulate dalle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (di seguito, anche le "Compagnie").
Le riserve tecniche assicurative, pari a circa 125.149 milioni di Euro, rappresentano circa il 60% del totale passivo e patrimonio netto del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018. In particolare, le riserve matematiche dei rami vita ammontano a circa 119.419 milioni di Euro, così rappresentando la quasi totalità delle suddette riserve tecniche assicurative esposte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018.
Le riserve tecniche assicurative sono una posta di bilancio la cui componente di stima è preponderante e richiede un significativo livello di giudizio professionale, dipendente da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati dalle Compagnie ed in essere alla data di chiusura dell'esercizio.
Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione delle riserve tecniche assicurative nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
informazioni presenti nei sistemi informatici utilizzati dalle Compagnie e la relativa documentazione di supporto ottenuta;
Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Nota A5 "Attività finanziarie - Gerarchia del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Nota B8 "Passività finanziarie - Gerarchia del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PvC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dal Gruppo per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello;
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Nota 7 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018
Le attività finanziarie classificate nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 35.078 e 2.667 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2018; inoltre, sono iscritte passività finanziarie classificate nel secondo livello della gerarchia del fair value per un ammontare di circa 1.859 milioni di Euro.
Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.
Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2018. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IFRS9 "Strumenti finanziari" e IFRS13 "Valutazione del fair value".
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standard adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per

l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le candizioni per la l'iquidazione della capogruppo Poste Italiane SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in graco di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un Ivello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione s.ll fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Poste Italiane al

31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base della conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Dichiarazione ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254
Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254.
Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Roma, 17 aprile 2019
PricewaterhouseCoopers SpA
Corrado Testori (Revisore legale)


ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, 1º 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014
Agli Azionisti di Poste Italiane SpA
Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della società Poste Italiane SpA (la Società), costituito dallo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2018, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
www.pwc.com/it

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio on fassionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancia dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e della formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
| Aspetti chiave | Procedure di revisione in risposta agli | |
|---|---|---|
| aspetti chiave |
Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio al 31 dicembre 2018
Nota 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e "Valutazione degli altri attivi immobilizzati", del bilancio al 31 dicembre 2018
Nota C1 "Conto economico - Ricavi e proventi -Ricavi per Servizi postali" del bilancio al 31 dicembre 2018
Il perdurante declino del mercato postale in cui Poste Italiane opera rende significativamente complessa l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione". In tale contesto, sulla base del Piano Industriale del Gruppo Poste Italiane per il periodo 2018 - 2022 (il "Piano Industriale"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", è stata · oggetto di verifica della eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
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"valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui la Società si avvale ed allocata nella CGU.
Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2018, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.
Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio al 31 dicembre 2018
Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio al 31 dicembre 2018
Nota A5 "Attività finanziarie BancoPosta -Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta" del bilancio al 31 dicembre 2018
Nota B6 "Passività finanziarie BancoPosta -Strumenti finanziari derivati" del bilancio al 31 dicembre 2018
Nota 7 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio al 31 dicembre 2018
Le "attività finanziarie BancoPosta" classificate nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 641 e 45 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2018; inoltre, sono iscritte "passività finanziarie BancoPosta", rappresentate da strumenti finanziari derivati, classificate nel secondo livello
del capitale ("wace") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicità 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale);
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
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della gerarchia del fair value per un ammontare di circa 1.829 milioni di Euro.
Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.
Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2018. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IFRS9 "Strumenti finanziari" e IFRS13 "Valutazione del fair value".
d'esercizio al 31 dicembre 2018, in conformità al principio contabile internazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fomisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodio da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione
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contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998, con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 17 aprile 2019
PricewaterhouseCoopers SpA
Corrado Testori (Revisore legale)


ai sensi dell'articolo 3, c. 10, del DLgs 254/2016 e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267 adottato con delibera nº 20267 del gennaio 2018
Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA
Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, nº 254 (di seguito, il "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito "DNF") di Poste Italiane SpA e sue controllate (di seguito, il "Gruppo" o "Gruppo Poste Italiane") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 predisposta ex articolo 4 del Decreto, contenuta nella Relazione sulla gestione del bilancio consolidazo del Gruppo e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 19 marzo 2019.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione. La DNF è identificata e raccordata al Decreto e ai GRI S:andards nel capitolo 7, "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" attraverso il simbolo: ess
Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione della DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.
Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.
Sed Logbe enmaistation. Alika 2019 Tel. oz 716. Fix 2017. Sec. 2017. San. Eller 6.500.00.01. , C. P. P.T.V. e.
Rep. Imp. Milano 12015. Incita al rº 1964. del Revieri (2020) - - Barrylize Thanks only - Coanners - Includes - Marin - March - Programa - Program - Program - Previous - Pressand (1 - Press 2011 - Press 14 Price 1 - Paris 1 - Paris 1 - P Costinatore 3, Tel. 04323786 - Tel. 04323786 - Tel. 0332386 - Tel. 033285329 - Verono 2013 Viz Forma 3713 Vin Forma 21/C Grama 2/1C - 0
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Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali ed alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.
È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (1AASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo I'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.
Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hamno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

svolto interviste e discussioni con il personale delle Direzioni di Poste Italiane SpA e con il personale di SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.
Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 5 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.
Roma, 17 aprile 2019
PricewaterhouseCoopers SpA
Corrado Testori (Revisore Legale)
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