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Poste Italiane

Annual Report Apr 23, 2019

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2018

INDICE GENERALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2018 3
LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO4
PRESENTAZIONE DEL PRIMO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 6
1.
PRESENTAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE 7
2.
CONTESTO ESTERNO, RISCHI E OPPORTUNITA'17
3.
STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS32
4.
GOVERNANCE E MODELLO DI RISK MANAGEMENT INTEGRATO43
5.
PERFORMANCE 55
6.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE192
7.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 194
8.
PROPOSTE DELIBERATIVE214
9.
ALTRE INFORMAZIONI214
I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2018219
1. PREMESSA220
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI221
3. CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE CONTABILI255
4. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO278
5. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2018283
6. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2018354
7. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI426
8. OPERAZIONI DI COPERTURA461
9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'466
10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"474
11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" 474
12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO474
13. ULTERIORI INFORMAZIONI474
14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2018494
RELAZIONI E ATTESTAZIONI628

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2018

LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

Gentili Azionisti,

A poco più di un anno dalla definizione del piano strategico "Deliver 2022", siamo orgogliosi di presentare il primo Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane. Il Bilancio Integrato è un primo risultato tangibile di un percorso evoluto di "fare" impresa che coinvolge l'intera organizzazione.

In questo percorso la sostenibilità svolge un passaggio fondamentale e aggregante. Per Poste Italiane essere sostenibili significa innanzitutto definire un'unica strategia di Gruppo che integri gli obiettivi finanziari e operativi con una chiara visione sulle tematiche ambientali, sociali e di governance (le cosiddette tematiche "ESG"- Enviromental, Social and Governance). A tale proposito, il piano "Deliver 2022" annunciato a febbraio 2018 ha come obiettivo principale la massimizzazione del valore della più grande rete distributiva d'Italia, per cogliere le evoluzioni dei bisogni dei clienti e le opportunità di crescita legate alla digitalizzazione. Nell'arco del periodo di piano sono previsti investimenti per 2,8 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari basati su ipotesi realistiche, con un rischio di esecuzione limitato. Sono stati diversi gli obiettivi raggiunti nelle varie aree di business per la definizione del piano. Significativo, in tal senso, è stato l'accordo con i sindacati su un modello operativo di recapito innovativo ("Joint Delivery Model"), che prevede consegne pomeridiane e nel week-end e le partnership con Amazon e altri operatori principali. Ancora, elementi distintivi di tale percorso sono stati la costituzione della divisione Pagamenti, Mobile e Digital, che funge da centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo, e la società PostePay S.p.A., il più grande Istituto di Moneta Elettronica d'Italia. Infine, in ambito finanziario, tappe importanti nella realizzazione del piano sono state l'accordo di distribuzione triennale con Intesa Sanpaolo, l'accordo con Unicredit per la distribuzione dei prestiti, gli accordi con ANIMA per rafforzare la partnership nel risparmio gestito e l'accordo con Generali Real Estate che permette ad entrambi i Gruppi di utilizzare al meglio le rispettive esperienze nel settore immobiliare e di focalizzarsi sulla ricerca di opportunità di coinvestimento in Italia e in Europa nelle principali destinazioni d'uso.

Crediamo che integrare obiettivi di sostenibilità nei processi aziendali sia un elemento necessario per perseguire performance sostenibili nel tempo, ridurre il profilo di rischio e agire in linea con i principi di integrità e trasparenza. Per questo, la strategia di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane definita nel corso dell'anno è costituita da elementi coerenti con gli obiettivi di business che, per questo, sono in grado di supportare il successo dell'Azienda e conferire ancora più valore ai suoi elementi distintivi. Questa strategia è supportata da un sistema di Politiche di Sostenibilità che entrano a pieno titolo nel nostro corpus normativo aziendale, individuando principi generali, obiettivi per il futuro e modalità di gestione degli ambiti nonfinanziari prioritari per l'Azienda e per i nostri stakeholder, quali l'integrità e trasparenza, i diritti umani, la salute e sicurezza sul lavoro, il sostegno al territorio, l'ambiente e la gestione responsabile delle attività finanziarie.

La declinazione operativa delle Politiche adottate è demandata al Piano strategico ESG, il sistema di obiettivi di sostenibilità che il Gruppo ha definito in coerenza con la strategia di business contenuta nel piano "Deliver 2022" e con le ambizioni di sviluppo sociale e ambientale espresse a livello internazionale. In particolare, gli obiettivi del Piano strategico ESG consistono in impegni concreti da raggiungere entro tempistiche stabilite e riguardano sei pilastri fondamentali che sono stati identificati considerando anche il contributo che Poste Italiane può dare al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (United Nations Sustainable Development Goals).

A partire da questa strategia, il percorso di integrazione dei principi ESG nell'organizzazione è stato scandito da momenti di trasformazione che hanno riguardato molteplici processi aziendali. Tappa fondamentale di questo percorso è stata l'integrazione di tali principi all'interno del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e nei processi di pianificazione, che consente di garantire un'adeguata comprensione dei rischi che possono influenzare il raggiungimento degli obiettivi aziendali, attraverso un processo ben definito di valutazione, misurazione e gestione di rischi non-finanziari.

Anche in base ai risultati di questo processo, siamo stati in grado di rafforzare o introdurre ex novo presidi ESG all'interno di diverse aree aziendali.

Integrità, etica e trasparenza rappresentano per Poste Italiane i più alti valori su cui è improntata l'identità aziendale, principi fondamentali che guidano nella conduzione del proprio business fondato, per sua natura, sulla fiducia e sulla gestione responsabile delle relazioni con tutti i suoi stakeholder. Per questo, abbiamo efficacemente potenziato il Sistema di Gestione Anticorruzione diventando la prima azienda italiana nel settore finanziario e delle comunicazioni a ottenere la Certificazione ISO 37000:2016.

I principi di gestione sostenibile adottati dall'Azienda vengono non solo applicati all'interno dell'organizzazione ma anche promossi all'esterno e nella gestione dei rapporti commerciali. In tal senso, Poste Italiane collabora con fornitori che credono negli stessi valori e rispettano determinati requisiti di sostenibilità: l'accettazione dei principi guida etici e degli obblighi di condotta definiti all'interno del Codice Etico, della Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane e dalla Politica in materia di tutela e protezione dei diritti umani rappresenta un segno tangibile dell'impegno assunto.

L'integrazione delle politiche di investimento e assicurazione secondo i Principles for Responsible Investment ("PRI") e i Principles for Sustainable Insurance ("PSI"), cui abbiamo aderito, ci consentirà di avere una comprensione anche maggiore dei rischi e delle opportunità delle operazioni finanziarie e, dunque, di sviluppare soluzioni innovative a beneficio delle performance di business, creare fiducia e valore per i nostri clienti e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese.

Sempre con riguardo ai rapporti con l'esterno, abbiamo deciso di ribadire il nostro sostegno verso le comunità fissando 10 impegni verso i Piccoli Comuni. Abbiamo fatto una promessa a 3.000 sindaci di attuare soluzioni pratiche per lo sviluppo del territorio volte a garantire la continuità e disponibilità dei servizi, l'accessibilità delle infrastrutture, la digitalizzazione, la sicurezza e il trasferimento di competenze.

E, poi, l'ambiente. Date le dimensioni della nostra organizzazione e la nostra presenza diffusa sul territorio, siamo consapevoli dell'impatto che il nostro operato può avere sull'ambiente. Per questo, oltre a diffondere una cultura di tutela ambientale, abbiamo avviato una serie di iniziative che riguardano la conversione "green" del nostro patrimonio immobiliare e delle nostre attività logistiche, prevedendo una gestione efficiente dei consumi e un utilizzo crescente di fonti energetiche alternative.

Tuttavia, questo percorso non sarebbe realizzabile senza la risorsa più preziosa: le nostre persone. Per questo riteniamo indispensabile garantire il benessere di tutti i nostri dipendenti, assicurando loro un percorso di formazione, crescita professionale e pari opportunità nei percorsi di carriera e valorizzando la diversità. Da tempo abbiamo avviato programmi di conciliazione tra vita lavorativa e privata e quest'anno, per sostenere

maggiormente questo impegno, abbiamo definito nuovi piani di welfare aziendale con l'obiettivo di aumentare la soddisfazione dei lavoratori in risposta alle specifiche esigenze e ai loro bisogni soggettivi.

In conclusione, alla luce dei traguardi raggiunti, guardiamo con soddisfazione al cammino finora svolto e con fiducia a quello ancora davanti a noi, consapevoli che solo attraverso un impegno costante e concreto nel raggiungimento di obiettivi comuni e su valori condivisi con i nostri stakeholder si possa crescere insieme e affrontare nuove sfide di sviluppo sostenibile.

Buona lettura.

PRESENTAZIONE DEL PRIMO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

Pubblicare un Bilancio Integrato significa per Poste Italiane rappresentare agli stakeholder le modalità di attuazione del "pensiero integrato" che permea l'organizzazione e che porta a decisioni e azioni finalizzate alla creazione di valore a breve, medio e lungo termine.

L'impegno costante che il Gruppo ha assunto nei confronti dei suoi stakeholder è fare scelte strategiche che portino alla creazione di valore condiviso con il territorio, considerando tutte le forme di "capitale" necessarie per raggiungere questo obiettivo. La gestione attenta di tale capitale – non solo finanziario, ma anche umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale e naturale – ci permette di essere, da oltre 150 anni, il punto di riferimento in settori che sono strategici per il Paese.

Attraverso un'informativa concisa e sintetica, il Bilancio Integrato descrive le modalità attraverso cui la strategia, la governance, il modello di business, le prospettive future e le performance legate all'organizzazione contribuiscono alla creazione di valore.

Oltre alla descrizione del modello di business del Gruppo, della governance e del modello di gestione dei rischi, viene qui rappresentato il contributo di ciascuno per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, sia in modo qualitativo sia con specifici indicatori di performance.

Al fine di valorizzare la creazione di valore, il documento presenta anche uno studio degli impatti economici generati dal Gruppo Poste Italiane sul Paese.

In termini metodologici, il Bilancio Integrato 2018 è stato redatto secondo un sistema di reporting definito in conformità ai principali standard internazionali: sono stati considerati, oltre ai principi contabili vigenti, anche il Framework per l'Integrated Reporting pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC) e lo standard di rendicontazione "GRI Sustainability Reporting Standards" del GRI – Global Reporting Initiative, con il relativo supplemento del settore Financial Services. Il processo di reporting, inoltre, ha contemperato esigenze di compliance (tra cui quelle dettate dal D.lgs. 254/16), comunicazione esterna e posizionamento negli indici di sostenibilità internazionali.

La presente Relazione Finanziaria Annuale si compone dei seguenti documenti: la Relazione sulla gestione, che costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il Bilancio separato di Poste Italiane comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le relative attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5° del D.Lgs 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, nonché della "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, che è da ritenersi incorporata per riferimento. A tale ultimo documento si rimanda per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance.

A partire da questa chiusura sono stati applicati arrotondamenti ai numeri esposti in milioni di euro con la conseguenza che la somma degli importi arrotondati non in tutti i casi coincide con il totale arrotondato.

Per facilitare la rintracciabilità all'interno del documento delle informazioni non finanziarie oggetto di pubblicazione è stata predisposta la tabella di raccordo presente nel paragrafo "Introduzione" del capitolo "Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario" e, al fine di promuoverne una migliore fruibilità, queste risultano chiaramente identificabili nella presente Relazione attraverso l'uso della seguente infografica:

1. PRESENTAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE

ORGANIZZAZIONE E SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022", è rappresentata da quattro Strategic Business Unit (definiti anche settori operativi all'interno dei Bilanci di Poste Italiane): Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.

A supporto delle Strategic Business Unit, operano due canali commerciali, dedicati rispettivamente ai clienti retail/small business (Mercato Privati) e ai clienti business e Pubblica Amministrazione (Mercato Business e Pubblica Amministrazione), cui si affiancano funzioni Corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

OPERAZIONI SOCIETARIE INTERVENUTE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

In data 13 febbraio 2018 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Poste Italiane di Poste Tutela, società avente per oggetto, tra l'altro, servizi di organizzazione, coordinamento e gestione del movimento fondi e dei valori in tutte le filiali e Uffici Postali del territorio nazionale (controllata al 100% da Poste Italiane), con effetti giuridici dal 1° marzo 2018 ed effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2018.

In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per la ridefinizione e il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali dell'accordo preliminare del 21 dicembre 2017.

L'operazione, avente ad oggetto, tra l'altro, la scissione parziale in favore di Anima SGR delle attività di gestione riferibili a prodotti assicurativi di Ramo I, prestate fino a quel momento da BancoPosta Fondi SGR a Poste Vita, per circa 70 miliardi di euro, nonché una ristrutturazione della partnership già in essere per una durata di 15 anni dal closing, ha acquisito efficacia in data 1° novembre 2018, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità di Vigilanza.

Come previsto dai suddetti accordi attuativi, Poste Italiane ha quindi ceduto ad Anima Holding tutte le azioni detenute in Anima SGR rinvenienti dall'operazione al prezzo di 120 milioni di euro.

Inoltre, Poste Italiane il 12 aprile 2018 ha aderito all'aumento di capitale sociale a pagamento di Anima Holding – per la quota di sua spettanza – per un totale di circa 30 milioni di euro mantenendo quindi una partecipazione del 10,04% del capitale sociale di Anima Holding.

Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha concentrato in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale. Tale iniziativa è stata realizzata, all'esito dei necessari percorsi autorizzativi, attraverso il conferimento in favore di PosteMobile del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento, previo svincolo dello stesso dal Patrimonio BancoPosta, e la costituzione da parte di PosteMobile di un Patrimonio destinato tramite il quale operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere le attività di operatore mobile virtuale.

L'operazione nel suo complesso ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2018.

Dalla medesima data PosteMobile ha cambiato la propria denominazione in PostePay, divenendo la più grande piattaforma italiana di pagamenti digitali che, in sinergia con la rete di distribuzione più capillare d'Italia, quella degli Uffici Postali, permetterà a Poste di consolidare il suo ruolo di motore di sviluppo e di innovazione per il Paese.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane, in coerenza con l'obiettivo del "Piano Deliver 2022" di massimizzare il valore della più grande rete distributiva d'Italia, ha avviato un percorso di ottimizzazione e semplificazione del modello organizzativo del Gruppo finalizzato a rafforzare e rendere più efficace il modello di funzionamento.

In tale contesto, i principali interventi hanno riguardato:

  • la ridefinizione dell'assetto organizzativo della funzione BancoPosta che ha tra i suoi principi cardine il rafforzamento del ruolo di regia nel processo di sviluppo e distribuzione dei prodotti, in raccordo con le Società del Gruppo, e di indirizzo verso la rete di vendita, per assicurare migliore coordinamento, aumento dell'efficienza e maggiore efficacia dell'attività commerciale. Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2019, in coerenza con gli indirizzi strategici, BancoPosta Fondi SGR si configura come competence center del Gruppo Poste Italiane per l'attività di gestione degli investimenti finanziari e a tal fine si è provveduto a conferirle il mandato di gestione finanziaria del portafoglio titoli di stato nel quale sono investiti i depositi della clientela relativi all'attività di BancoPosta per un valore di circa 53 miliardi di euro. Al contempo, la funzione Coordinamento Gestione Investimenti è stata superata.
  • La riorganizzazione del comparto della monetica e dei servizi di pagamento, che ha visto la costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) a seguito della rimozione del vincolo di destinazione dal Patrimonio BancoPosta del relativo ramo d'azienda e del suo trasferimento a PosteMobile, ridenominata PostePay.
  • L'avvio di un percorso di sviluppo del presidio commerciale sempre più attento alle esigenze del cliente, garantendo, al contempo, la massima valorizzazione delle specificità dei diversi canali di vendita e delle diverse tipologie di prodotto/servizio offerto. Sono stati ridefiniti i criteri di assegnazione delle responsabilità sui segmenti di clientela Imprese tra le funzioni Mercato Business e Pubblica Amministrazione e Mercato Privati, focalizzando quest'ultima sulla clientela small business e retail e

attribuendo alla funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione il presidio commerciale dei restanti segmenti. Al fine di valorizzare le peculiarità della clientela Business e Pubblica Amministrazione, nella funzione BancoPosta è stata creata la funzione Coordinamento Vendita Finanziaria, e in ambito Mercato Business e Pubblica Amministrazione, è stato creato un presidio dedicato alla vendita specialistica di corriere espresso e pacchi.

  • La semplificazione dell'assetto territoriale delle funzioni Mercato Privati, Posta, Comunicazione e Logistica, Risorse Umane e Organizzazione e Amministrazione Finanza e Controllo, attraverso la definizione del nuovo modello di funzionamento delle macro aree (passate da nove a sei) e le relative articolazioni organizzative, con l'obiettivo di realizzare processi più efficaci ed efficienti. Analogamente, durante l'esercizio, sono stati ricondotti a sei i presidi territoriali delle funzioni Sistemi Informativi e Immobiliare nonché quelli di Tutela Aziendale. Tali interventi rappresentano il primo passo del percorso progettuale volto a individuare un nuovo modello di funzionamento territoriale supportato da processi più snelli ed efficaci, che verrà esteso a tutte le funzioni di staff e di supporto al business.
  • La valorizzazione del ruolo dei sistemi informativi quale leva abilitante lo sviluppo del business attraverso l'introduzione di nuove tecnologie e la trasformazione digitale del Gruppo.
  • La creazione della funzione Customer & Innovation Hub per garantire una maggiore focalizzazione sulle tematiche dell'innovazione e di user experience design multicanale in ottica customer centricity.
  • La prosecuzione del progetto di accentramento delle attività di back office presso la funzione Chief Operating Office e la riorganizzazione della stessa al fine di conseguire una maggiore efficacia ed efficienza dei processi.
  • L'implementazione del nuovo modello organizzativo di Gruppo in tema di contrasto ai fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo che prevede l'accentramento delle attività di indirizzo, coordinamento e attuazione delle strategie e delle politiche in materia, attraverso la creazione della funzione Antiriciclaggio di Gruppo che opera anche in outsourcing per i Soggetti obbligati del Gruppo.

STRATEGIA COMMERCIALE MULTICANALE

Il Gruppo dispone di una piattaforma distributiva multicanale integrata che, attraverso una rete fisica di Uffici Postali, figure di vendita operanti sul territorio e una infrastruttura digitale con canali multimediali all'avanguardia, è in grado di servire l'intera popolazione nazionale.

I canali di contatto con la clientela sono presidiati da due funzioni di Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione.

Ulteriori presidi organizzativi a supporto dello sviluppo commerciale sono garantiti delle società del Gruppo.

La funzione Mercato Privati gestisce il front end commerciale per i segmenti di clientela Privati e Piccole Imprese e governa una rete di Uffici Postali, Aree e Filiali che copre tutto il territorio nazionale.

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Mercato Privati 6 854 9 1.319
Filiali 132 3.715 132 3.591
Uffici Postali 12.812 55.231 12.822 56.765

Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.

Le variazioni dell'organico delle Macro Aree di Mercato Privati sono imputabili agli interventi organizzativi in precedenza descritti che, oltre alla semplificazione dell'assetto territoriale, hanno comportato la confluenza in Mercato Business e Pubblica Amministrazione dei venditori dedicati al segmento Medium Business. Nelle Filiali è stato potenziato il numero degli Specialisti Consulente Mobile.

Macro Aree Mercato Privati 2017 Macro Aree Mercato Privati 2018

Uffici Postali e Filiali

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2018 11

La funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per le imprese (grandi e medie) e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale e governa una struttura territoriale articolata in 5 Aree per la clientela Business e 1 area dedicata alla Pubblica Amministrazione Centrale con sede a Roma.

Aree Mercato Business e Pubblica Amministrazione

I canali commerciali digitali Web e App costituiscono il punto di accesso ai servizi on line per 17,6 milioni di utenti retail e business (15 milioni al 31 dicembre 2017) e si posizionano, sia come canali di vendita diretta che di post vendita.

Nel corso del 2018 sono state abilitate numerose funzionalità sui canali Web e App per il cliente finale e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo.

Nel 2018 è stato creato a livello di Gruppo un presidio unico relativo alle attività di Assistenza Clienti e Back Office anche attraverso la riorganizzazione delle operations territoriali secondo un modello Hub & Spoke.

Questo nuovo modello ha consentito di migliorare i livelli di servizio (calcolato come rapporto tra chiamate risposte e chiamate ricevute) e ridurre il tempo medio di risposta e il tempo medio di gestione dei reclami.

RETE LOGISTICA DI POSTE ITALIANE

La funzione Posta, Comunicazione e Logistica garantisce un presidio unitario a livello di Gruppo1 delle attività di corrispondenza e pacchi.

Il processo logistico2 è articolato territorialmente su due livelli di presidio: uno di coordinamento, rappresentato dalle 6 Macro Aree Logistiche con competenza regionale o pluriregionale, e uno operativo comprendente i centri di smistamento e i centri di distribuzione (Uffici di Recapito).

31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Logistiche (*) 6 1.056 9 1.095
Centri di Meccanizzazione Postale 16 6.802 16 7.470
Centri Prioritario 7 734 7 803
Centri Logistici di Recapito 1 52 - -
Supporto alla Logistica 2 187 2 225
Centri di Recapito (**) 1.793 35.730 2.051 38.105
Totale 1.825 44.561 2.085 47.698

Tutti i dati relativi all'organico si riferiscono al personale stabile e sono espressi in full time equivalent.

n.s.: non significativo

(*) Tali aree, pur coincidendo geograficamente con le Macro Aree Mercato Privati a partire dal 2018, mantengono organizzazioni separate dal punto di vista dei processi e delle competenze.

(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 26.716 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (28.635 al 31 dicembre 2017).

Nel corso del 2018 è stata avviata la progressiva implementazione del nuovo modello "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo scenario previsto di evoluzione dei servizi di corrispondenza e pacchi e con le mutate esigenze dei clienti. Tale modello, il cui completamento è previsto nel corso del 2019, prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend.

A supporto dell'implementazione del nuovo modello di recapito, sono stati rivisti i processi e gli strumenti a sostegno dell'attività di consegna. In particolare, sono state introdotte importanti novità in termini di automazione e innovazione degli algoritmi di routing dei portalettere e di allocazione del mix posta e pacchi tra le unità (uomini e mezzi). Le attività di sviluppo, sperimentazione e collaudo sono state gestite grazie a competenze interne e sono attualmente oggetto di industrializzazione e messa in esercizio.

La flessibilità offerta dal modello Joint delivery consentirà a Poste di valorizzare la propria infrastruttura fisica a fronte della crescita dell'e-commerce in risposta ai fabbisogni espressi dalla clientela nazionale.

IL RUOLO DI POSTE ITALIANE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL PAESE

Poste Italiane è oggi la più grande realtà del comparto logistico in Italia ed è leader nei settori finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento. L'Azienda riveste un ruolo importante nel Paese, dando un forte contributo alla filiera produttiva e all'economia nazionale: investendo e operando con gli attori della propria catena del valore, produce ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business, ma anche generando esternalità tramite l'attivazione di una catena di fornitura locale.

Al fine di fornire una rappresentazione completa di come l'Azienda, attraverso la sua strategia e il suo modello di business, crei valore condiviso per la società e per i suoi stakeholder in termini di risposta ai bisogni e di contributo allo sviluppo socio-ambientale del Paese, Poste Italiane ha definito un modello che

1 Riportano alla funzione Posta, Comunicazione e Logistica le società Postel, SDA Express Courier, Consorzio Logistica Pacchi, Mistral Air.

2 Il processo logistico si articola nelle fasi di accettazione, raccolta, trasporto, smistamento e recapito.

stima gli impatti economici generati sul territorio sommando gli impatti "diretti" (impatti strettamente connessi all'attività economica di Poste Italiane), "indiretti" (impatti derivanti da acquisti di beni intermedi da fornitori italiani) e "indotti" (impatti derivanti da acquisti di beni intermedi da fornitori italiani). In particolare:

• il Prodotto Interno Lordo è stato stimato come differenza tra il valore della produzione e i costi intermedi della produzione;

• l'occupazione corrisponde ai posti di lavoro sostenuti dall'attività economica di Poste Italiane;

• il reddito da lavoro è dato dai salari e stipendi distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico grazie all'attività svolta da Poste Italiane sul territorio;

• il contributo fiscale considera l'insieme di somme versate alle Pubbliche Amministrazioni nazionali e locali.

Per stimare le conseguenze dell'attività economica dell'Azienda è stato utilizzato un modello di analisi degli impatti affermato in letteratura che elabora moltiplicatori "Input-Output" calcolati a partire da tavole e dati messi a disposizione dall'ISTAT e dal Ministero delle Finanze. I moltiplicatori indicano l'effetto su PIL, tasse, occupazione e reddito da lavoro derivante dalla variazione di spesa per beni e servizi prodotti da uno specifico settore produttivo. Tali effetti sono il risultato delle dipendenze intersettoriali che caratterizzano un sistema economico, per cui le variazioni delle condizioni in un settore economico comportano ulteriori conseguenze sui settori collegati e sul sistema economico e sociale generale. I moltiplicatori sono stati applicati ai dati "di base" reperiti internamente dal Gruppo. In un'ottica prudenziale, il modello non include gli impatti generati dalle attività di investimento; obiettivo futuro sarà stimare anche l'impatto di questa attività, creando un modello dedicato a tale scopo.

Gli impatti generati dalle attività operative del Gruppo

L'attività di Poste Italiane, oltre a generare impatti diretti, attiva la produzione di altre imprese che forniscono beni e servizi necessari a realizzare i suoi prodotti e attiva i consumi delle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per l'Azienda e per i suoi fornitori.

Il processo di creazione di valore economico di Poste Italiane

Nel 2018 le attività operative del Gruppo, svolte al fine di produrre ed erogare beni e servizi attraverso l'utilizzo di fattori produttivi, hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull'economia italiana pari a circa 12 miliardi di euro di Prodotto Interno Lordo e 2 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. È possibile stimare,

inoltre, che lungo la filiera produttiva siano coinvolti complessivamente circa 184 mila lavoratori. L'utilizzo di questa forza lavoro comporta la distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di circa 8 miliardi di euro nel 2018.

IMPATTO TOTALE EFFETTO MOLTIPLICATORE
PIL 11,9 € milliardi
effetto totale (diretto, indiretto e indotto)
· DIRETTO: 8,5 € miliardi Ogni €/mln speso da Poste Italiane genera un
impatto di
· INDIRETTO+INDOTTO: 3,4 € miliardi 6 €/mln
sul PIL del Paese
OCCUPAZIONE 184 mila occupati
effetto totale (diretto, indiretto e indotto)
· DIRETTO: 133 mila Ogni €/mln speso da Poste Italiane porta
all'occupazione di
· INDIRETTO+INDOTTO: 51 mila 91
persone nel Paese
IMPATTO TOTALE EFFETTO MOLTIPLICATORE
REDDITO DA
LAVORO
7,5 € milliardi
effetto totale (diretto, indiretto e indotto)
· DIRETTO: 6,2 € miliardi Ogni €/mln speso da Poste Italiane genera un
impatto di
· INDIRETTO+INDOTTO: 1,3 € miliardi 4 €/m In
sul reddito delle famiglie del Paese
CONTRIBUT
ALLE PA
1,7 € miliardi
effetto totale (diretto, indiretto e indotto)
· DIRETTO: 0,7 € miliardi Ogni €/mln speso da Poste Italiane genera un
impatto
· INDIRETTO+INDOTTO: 1,0 € miliardi E/m
sul gettito fiscale del Paese

Indicatore significativo dell'impatto che ha l'Azienda sull'economia nazionale è il cosiddetto "moltiplicatore", fattore che mostra l' "effetto leva" generato dalla spesa per acquisti da fornitori locali. In base alle stime, la spesa di 1 milione di euro da parte di Poste è in grado di generare nell'economia impatti pari a 6 milioni di euro di PIL, 1 milione di gettito fiscale e 4 milioni di euro di reddito da lavoro, attivando oltre 90 occupati.

Gli impatti generati dalle attività di investimento del Gruppo

Poste Italiane genera impatti lungo tutta la sua catena del valore, sia "a monte", attraverso l'attività di acquisto da fornitori locali, sia "a valle", attraverso l'attività di investimento in società italiane. In questo senso, l'Azienda è in grado di supportare lo sviluppo economico del Paese sostenendo finanziariamente non solo le imprese locali, ma anche lo Stato, attraverso l'investimento in titoli corporate e governativi.

Questo sostegno indirizzato a soggetti pubblici e privati influenza positivamente tutta l'economia nazionale. Anche se attualmente non quantificabile, stante la necessità di dati macroeconomici attendibili al momento non rinvenibili, è facile intuire quale possa esserne la portata in termini di ricadute generate sul sistema Paese. Pertanto, i dati presentati nel paragrafo precedente rappresentano un impatto prudenziale di Poste Italiane sul tessuto economico nazionale.

Il valore economico generato e distribuito dal Gruppo Poste Italiane

Il valore economico creato nel 2018 ammonta a 10,8 miliardi di euro, di cui l'87% distribuito agli stakeholder

Poste Italiane riporta il prospetto relativo alla quantificazione della ricchezza prodotta dall'Azienda e il relativo impatto sulle principali

categorie di stakeholder con cui si interfaccia nelle proprie attività di business. L'analisi, eseguita in conformità ai requisiti dello standard di rendicontazione 201-1 dei GRI Standards, fornisce un quadro del valore economico generato dall'Azienda e della distribuzione del valore creato ai propri stakeholder, quali fornitori, dipendenti, finanziatori, Pubblica Amministrazione e azionisti.

Oltre l'87% della ricchezza aziendale prodotta è stata distribuita ai propri stakeholder; in particolare, dipendenti e fornitori rientrano tra le categorie di stakeholder che beneficiano maggiormente della ricchezza prodotta dall'Azienda, rispettivamente per il 59% e il 33% del valore distribuito totale.

2. CONTESTO ESTERNO, RISCHI E OPPORTUNITA'

TEMI RILEVANTI DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane ha adottato un processo di "analisi di materialità" strutturato secondo quanto previsto dal D.Lgs. 254/16 e dagli standard di rendicontazione adottati allo scopo di comprendere meglio le tematiche non-finanziarie che possono comportare rischi e opportunità nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questo processo ha consentito di identificare le tematiche economiche, sociali e ambientali "materiali" che possono avere un impatto sostanziale sul processo decisionale degli stakeholder e che assumono un ruolo decisivo nella definizione della strategia del Gruppo, in considerazione della sua struttura, dell'estensione della rete servita e della diversificazione dei settori di mercato in cui opera.

In particolare, il processo di definizione dei temi materiali per Poste Italiane si è articolato in tre fasi principali ed è stato condotto in accordo alle indicazioni dei GRI Standards :

Al fine di individuare l'universo dei temi potenzialmente rilevanti per il settore e di guidare Poste Italiane nell'analisi di materialità, è stata svolta un'analisi sia interna che esterna che ha preso in considerazione gli input provenienti da diverse fonti, tra cui il piano strategico e il modello di gestione dei rischi di Gruppo, i risultati emersi dalle attività di stakeholder engagement, le analisi dei trend in corso nei diversi settori di operatività del Gruppo e le richieste degli investitori.

La rilevanza dei temi identificati è stata definita grazie al diretto coinvolgimento dei portatori di interesse interni ed esterni, attraverso le iniziative di ascolto e coinvolgimento promosse. I risultati delle attività svolte, che hanno condotto all'identificazione dei temi materiali e al posizionamento degli stessi all'interno della matrice di materialità, sono stati presentati al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità di Poste Italiane in occasione di un incontro dedicato. Tale matrice costituisce un aggiornamento della versione inclusa nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017.

Il coinvolgimento degli stakeholder

Nel disegnare la propria strategia di sostenibilità, l'ascolto delle esigenze dei principali portatori di interesse ha rivestito per l'Azienda un ruolo chiave.

In linea con l'identità del Gruppo e i principi del Codice Etico,

2° Forum Multi stakeholder

costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stakeholder assume prioritaria importanza nel percorso di

generazione e condivisione di valore per Poste Italiane e per gli stessi stakeholder, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi. Questo non solo contribuisce ad affermare la credibilità di Poste Italiane nel contesto sociale nel quale opera, ma anche a considerare i possibili impatti di natura non-finanziaria che le attività dell'Azienda possono avere, adottando tutte le misure necessarie per prevenire e minimizzare gli eventuali impatti negativi, favorendo al contempo la diffusione di quelli positivi.

Come punto di partenza, l'Azienda ha effettuato un'attenta mappatura delle categorie di stakeholder con i quali si relaziona nel corso dello svolgimento delle proprie attività, identificando quei portatori di interesse che possono incidere sul raggiungimento degli obiettivi strategici e quelli che possono esserne influenzati in maniera significativa. Questa mappatura è stata svolta seguendo le indicazioni dello Standard Internazionale AA1000-Stakeholder Engagement Standard (SES). Il risultato della suddetta attività ha portato a identificare sette macro categorie di stakeholder: Azionisti e Investitori, Comunità e Territorio (associazioni di categoria, media, mondo accademico), Clienti (associazioni di consumatori), Enti ed Istituzioni (Autorità, Fondimpresa), Fornitori (Business Partner), Personale (persone di Poste, sindacati) e Ambiente.

Nella tabella seguente sono riportate le macro categorie di stakeholder identificate e, per ogni categoria, viene fornita una breve descrizione della modalità di coinvolgimento e comunicazione.

Modalità di coinvolgimento degli stakeholder da parte di Poste Italiane

Categoria di stakeholder Principali modalità di coinvolgimento

Azionisti e investitori
Assemblea degli Azionisti; Relazione Corporate Governance; Relazioni finanziarie
e presentazioni periodiche; Roadshow e incontri dedicati; Sito web istituzionale;
Comunicati stampa.
Clienti
Sistemi di customer experience; Indagini periodiche di soddisfazione.
Personale
Strumenti di comunicazione interna (intranet aziendale, newsletter, mailing list,
ecc.); Eventi interni ed esterni dedicati ai dipendenti; Incontri periodici;
Contrattazione di primo e secondo livello; Indagini periodiche di soddisfazione.
Fornitori e Business Partner
Incontri specifici.
Enti e istituzioni
Convegni;
Incontri
specifici;
Comunicazione
istituzionale;
Comunicazioni
periodiche; Organizzazione di eventi.
Comunità e territorio
Progetti
in
favore
della
collettività;
Partnership;
Comunicati
stampa;
Sponsorizzazioni, liberalità; Dialogo con le istituzioni locali; Contatti in occasione
del lancio di progetti rilevanti, pubblicazione di documenti, interviste, eventi.
Ambiente
Comunicati Stampa; Eventi dedicati; Partnership; Collaborazioni; Convegni.

L'Azienda è impegnata a garantire un dialogo strutturato e sistematico con i propri stakeholder attraverso diversi strumenti che possono operare in continuità per condividere idee utili alla creazione di valore condiviso. Tra questi, in particolare, il Multi-stakeholder Forum costituisce un importante momento di confronto diretto tra l'Azienda e i suoi interlocutori, utile per comprendere al meglio l'ambiente esterno e consolidare le basi della strategia di sostenibilità.

Il Forum, che ha luogo annualmente e nel 2018 ha visto la sua seconda edizione, si svolge in sessioni plenarie e sessioni di gruppo dedicate, durante le quali gli stakeholder sono chiamati a esprimere la loro opinione e le loro valutazioni su temi di sostenibilità potenzialmente rilevanti per Poste Italiane, precedentemente identificati grazie all'analisi interna ed esterna; a ciascun gruppo di stakeholder è richiesto di condividere la loro opinione su ogni tema e il grado di rilevanza di ciascuno, espresso sulla base della percezione dell'influenza che lo stesso genera nell'ambito dei rapporti intrattenuti con Poste.

Inoltre, in occasione delle sessioni specifiche, i vari gruppi di stakeholder sono chiamati a selezionare, tra i temi di sostenibilità già oggetto di valutazione, quelli prioritari dal loro punto di vista e ad esporre la propria opinione in merito, con l'obiettivo di condividere possibili scenari evolutivi che possono condizionare Poste Italiane nella gestione dei temi selezionati.

Le considerazioni emerse durante il Multi-stakeholder Forum 2018

Grazie alle attività di ascolto descritte nel paragrafo precedente, è stato possibile per Poste Italiane avere una chiara idea delle istanze dei soggetti esterni rispetto al proprio operato e delle possibilità a disposizione per creare benefici sociali e ambientali sfruttando le proprie capacità operative. Di seguito si riportano i temi maggiormente discussi dal tavolo di lavoro e le principali considerazioni degli stakeholder coinvolti nell'attività di engagement.

Centralità del cliente. È stata confermata l'importanza della centralità del cliente per un'azienda come Poste, da raggiungere attraverso l'organizzazione di attività di fidelizzazione, dedicate a un'estesa eterogeneità di utenti e finalizzate a mantenere la reputazione e la fiducia verso l'Azienda.

Attenzione al dipendente. La figura del dipendente è stata discussa nell'ambito delle tematiche di promozione del welfare aziendale e della salute e sicurezza dei lavoratori, la cui rilevanza è prioritaria per Poste Italiane, considerato che l'Azienda impiega oltre 134mila dipendenti. Dal Forum sono emersi spunti di riflessione in merito all'adozione di buone prassi in termini di salute e sicurezza, non limitata all'ambito lavorativo, ma estesa anche alla dimensione privata e, quindi, all'intero tessuto sociale.

Tutela della diversità. I partecipanti hanno riconosciuto il ruolo di Poste Italiane come promotore culturale sulle tematiche di diversità, apprezzando il modello virtuoso dell'Azienda in tale ambito. Gli stakeholder hanno posto l'accento sulla necessità di applicare principi e comportamenti non discriminatori a tutti i fattori di discriminazione, integrando quanti più possibili elementi di diversità all'interno di modelli e politiche a tutela della diversità e dei diritti umani. Inoltre, è stata incoraggiata l'organizzazione di maggiori attività di formazione sulle tematiche della diversità e l'adesione a linee guida e convenzioni internazionali inerenti.

Qualità del servizio. I portatori di interesse hanno posto l'attenzione sul miglioramento dell'efficienza della gestione dei servizi, con particolare riguardo ai servizi pubblici offerti da Poste Italiane. In merito a questo, è stata posta attenzione anche all'importanza di una corretta gestione del rischio relativo alla cyber security.

Ruolo sociale nel territorio. La rilevanza di tale tematica è giustificata dai molteplici ruoli assunti da Poste Italiane sul territorio, quale attore economico e sociale. In particolare, i partecipanti incoraggiano l'Azienda a continuare le attività di aggregazione e socializzazione a vantaggio del tessuto sociale, sottolineando il loro apprezzamento per il costante dialogo svolto da Poste Italiane con gli enti locali e con soggetti del terzo settore.

Riduzione dell'impatto ambientale. Con particolare riferimento alla gestione degli sprechi, i partecipanti hanno indirizzato l'Azienda verso l'adozione di misure specifiche su precise attività di business, in particolare quelle che consentono di ottimizzare la gestione dei rifiuti.

Integrazione criteri ESG nel business aziendale. Tale tematica è stata trattata in maniera trasversale rispetto alle numerose tematiche di sostenibilità prese in considerazione durante il Forum e ha riguardato in particolar modo i due core business aziendali: i servizi di investimento e assicurazione. L'assunzione di un ruolo proattivo nell'ambito è ritenuto dagli stakeholder un valido strumento di vantaggio competitivo che necessita di competenze specifiche di integrazione dei criteri ESG nel core business aziendale e di relazioni continue con altre imprese.

La Matrice di Materialità

La matrice di materialità che segue identifica i temi maggiormente rilevanti e necessari ad assicurare la comprensione delle attività aziendali, del loro andamento e dei loro impatti economici, sociali e ambientali, a eccezione dei temi "Sostenibilità economico-finanziaria" e "Corporate Governance" che sono trattati all'interno della Relazione sulla Gestione e della Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari.

Gli impatti relativi ai temi materiali identificati sono generati dall'organizzazione, a eccezione dei temi "impatti ambientali della logistica" e "salute e sicurezza sul lavoro", che derivano anche dai fornitori che operano per conto di Poste Italiane su una parte significativa delle operazioni del Gruppo.

La matrice di materialità del Gruppo Poste Italiane

Descrizione dei temi materiali

Temi materiali Che cosa significa per Poste Italiane
Integrità e trasparenza Predisporre adeguati presidi di controllo interno e diffondere nell'organizzazione una cultura
aziendale fondata sull'integrità, l'etica professionale e l'onestà per costruire rapporti di
fiducia con i propri stakeholder e condurre correttamente la propria attività con trasparenza
in ogni singola operazione, in particolare nella lotta alla corruzione attiva e passiva.
Qualità e customer
experience
Rispettare tempi e modalità di esecuzione delle attività (livello di servizio e performance) e
fornire al cliente un'esperienza di qualità che vada oltre la fruizione del prodotto o del
servizio tradizionale, costruendo anche una relazione di fiducia mediante l'attivazione di
canali di ascolto di aspettative, esigenze e soddisfazione dei clienti sui prodotti e servizi
offerti e la corretta gestione dei reclami.
Formazione e sviluppo del
personale
Garantire ai propri dipendenti lo sviluppo continuo delle proprie conoscenze e competenze
e l'opportunità di raggiungere il pieno potenziale grazie a percorsi formativi tesi ad
assicurare la crescita e il rafforzamento del know-how in linea con le esigenze espresse
dagli stessi e dal mercato, anche per gestire al meglio eventuali cambiamenti di
business/organizzativi.
Supporto allo sviluppo
socio-economico del
territorio
Dare un contributo al benessere socio-economico del sistema Paese attraverso l'attivazione
di impatti diretti, indiretti e indotti sul territorio (es. in termini di PIL e occupazione) e l'avvio o
il sostegno ad attività a scopo sociale che rispondano ai bisogni espressi dalla società
individuati altresì mediante il dialogo e la collaborazione con il Terzo Settore.
Dialogo e trasparenza con
le istituzioni
Promuovere un dialogo sistematico e trasparente con le istituzioni nazionali e locali,
improntato alla ricerca di soluzioni condivise che consentano di rispondere ai bisogni sociali
della comunità, incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'azienda opera
e, al tempo stesso, accrescere la competitività e la continuità del business.
Salute e sicurezza sul
lavoro
Tutelare la salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone, anche con riferimento alla
qualità dei luoghi di lavoro, incoraggiando lo sviluppo di una solida cultura interna e
aderendo ai più alti standard nazionali e internazionali sul tema.
Impatti ambientali della
logistica
Monitorare gli impatti ambientali delle attività di logistica e favorire un processo di
cambiamento orientato alla salvaguardia dell'ambiente tramite l'adozione di soluzioni meno
impattanti per l'erogazione dei servizi postali e logistici, quali: utilizzo di mezzi ibridi/elettrici,
razionalizzazione delle distanze percorse, corretta gestione
dei rifiuti, sviluppo di
infrastrutture per la ricarica dei mezzi dei clienti.
Integrazione ESG nelle
politiche di investimento
Incorporare gli aspetti ESG all'interno del processo di investimento per gestire meglio i
rischi non-finanziari e considerare nuove opportunità d'investimento che supportino anche
lo sviluppo sostenibilee un futuro low-carbon.
Integrazione ESG nelle
politiche di assicurazione
Incorporare gli aspetti ESG all'interno delle politiche di assicurazione, delle strategie di
sviluppo dei prodotti assicurativi e delle comunicazioni con i clienti.
Innovazione e
digitalizzazione di prodotti,
servizi e processi
Contribuire alla modernizzazione del Paese e all'evoluzione tecnologica digitale mediante lo
sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l'adozione di tecnologie digitali da integrare nei prodotti,
nei servizi e nei processi aziendali, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di
scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali ed
ambientali.
Tutela dei diritti umani in
azienda
Garantire la tutela dei diritti umani e la promozione di comportamenti non discriminatori
all'interno del Gruppo, anche attraverso l'adesione a standard riconosciuti, l'integrazione del
rischio di violazione nel modello di risk assessment di Gruppo e la valorizzazione di
elementi di diversità (in termini di diversi livelli di età, genere, conoscenze ed esperienze)
che favoriscano lo sviluppo di una "cultura d'impresa" e la risposta a nuove sfide e
opportunità del mercato.
Welfare e benessere del
personale
Offrire ai dipendenti strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere
a specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa (es.
iniziative di lavoro agile, trattamenti economici di miglior favore connessi alla tutela della
maternità e paternità, erogazione di benefit nel campo della sanità, ecc.).
Relazioni con le parti sociali Considerare il dialogo con il personale e le rappresentanze sindacali fondamentale per
trovare
soluzioni
condivise
sui
temi
che
possono
avere
impatti
significativi
sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale
fondamentale per l'azienda.
Sicurezza informatica e
continuità del business
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e assicurare un
efficace sistema di gestione della sicurezza informatica e cyber security al fine di garantire
la continuità aziendale, proteggere il patrimonio informativo dell'azienda, dei suoi clienti e
degli altri stakeholder e la sicurezza delle transazioni.
Legalità e integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
Improntare i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali
orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza e adottare criteri di selezione,
valutazione e monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e
ambientale, al fine di garantire alti livelli di funzionalità e qualità degli approvvigionamenti e
mitigare eventuali rischi ESG.
Impatti ambientali degli
immobili
Diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e adottare soluzioni concrete per la gestione
efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia
circolare, quali ad esempio: acquisto di energia rinnovabile, installazione di impianti per la
produzione di energia rinnovabile, progetti di efficientamento degli edifici, organizzazione
della raccolta differenziata, ecc.
Inclusione finanziaria Estendere l'offerta di prodotti e servizi finanziari alle categorie tradizionalmente escluse per
garantire l'accesso a servizi fondamentali per il sostentamento economico e rendere
l'esperienza di acquisto dei clienti più consapevole grazie a iniziative di educazione
finanziaria, in particolare in materia di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e
assicurazione.
Pari opportunità nei percorsi
di carriera
Garantire le pari opportunità nello sviluppo delle carriere dei singoli, promuovendo percorsi
di crescita professionale a tutti i dipendenti indipendentemente dalle loro caratteristiche
personali (età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni
politiche e credenze religiose) secondo i princìpi di imparzialità e non discriminazione.

Nell'ottica della continua integrazione degli aspetti di sostenibilità nella strategia e nell'organizzazione aziendale, ciascun tema materiale è stato analizzato anche verificando le possibili manifestazioni del rischio associato, gli stakeholder potenzialmente coinvolti, l'impatto potenziale sugli stakeholder e su Poste Italiane, e le principali modalità di gestione poste in essere dall'Azienda.

Rischi non-finanziari associati ai temi materiali e modalità di gestione

Tema Eventi di rischi Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Integrità e
trasparenza
Comportamenti contrari
alle norme di corretta
gestione del business
Personale;
Fornitori e
business partner;
Comunità
finanziaria; Clienti
Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza
• Strategico
• Reputazionale
• Non conformità
alle norme
• Economico • Rafforzamento presidi aziendali
su tematiche specifiche (es.
anticorruzione, ambiente, ISO
37001, etc.)
Qualità e
customer
experience
Deterioramento dei
livelli di qualità erogata
e aumenti di reclami
Clienti; Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza;
Comunità
finanziaria
• Economico
• Strategico
• Reputazionale
• Operativo
• Qualità
del
servizio
• Economico
• Rafforzamento presidi aziendali
su tematiche specifiche (es.
qualità)
• Miglioramento prodotti e servizi
• Evoluzione
del
modello
di
assistenza clienti
• Gestione reclami
Formazione e
sviluppo del
personale
Inadeguatezza in
termini di qualità del
personale
Clienti; Persone di
Poste Italiane
• Strategico • Diritti umani • Rafforzamento del piano di
formazione annuale
• Promozione delle iniziative di
comunicazione, formazione ed
informazione per aumentare
engagement
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Tensioni con le
comunità locali per la
ridefinizione del
modello di business
Istituzioni territoriali • Strategico
• Reputazionale
• Qualità
del
servizio
• Economico
• Dialogo costante e strutturato
con enti e istituzioni e accordi
condivisi
di
prossimità
al
territorio
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
Mancata
considerazione delle
aspettative delle
istituzioni
Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza;
Istituzioni Europee
ed Internazionali;
Istituzioni
nazionali;
Associazioni di
consumatori e di
categoria
• Strategico
• Reputazionale
• Economico • Dialogo costante e strutturato
con enti e istituzioni e accordi
condivisi
di
prossimità
al
territorio
Salute e sicurezza
sul lavoro
Incidenti / Infortuni a
lavoratori o contrattisti
sui luoghi di lavoro
Persone di Poste
Italiane
• Economico
• Strategico
• Reputazionale
• Operativo
• Salute e sicurezza • Analisi ed ottimizzazione dei
modelli
organizzativi
dalla
salute e sicurezza sul lavoro
• Estensione di modelli produttivi
nei siti operativi (es. lean
manufacturing)
• Supporto nell'implementazione
e certificazione dei SGSSL sia
nelle unità produttive di Poste
Italiane S.p.A. sia nelle società
del Gruppo
Impatti ambientali
della logistica
Esternalità ambientali
delle attività logistiche
(es. produzione di
emissioni inquinanti)
Fornitori e
business partner;
Ambiente
• ESG • Salute e sicurezza • Trasformazione della flotta PCL
in ottica green, anche con
l'obiettivo
di
aumentare
la
capacità di carico
• Ridisegno ed evoluzione rete di
recapito (es. aumento numero
linee di recapito pomeridiane,
introduzione
di
consegne
presso lockers, uffici postali e
Tema Eventi di rischi Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
reti terze)
Mancata percezione
• Finanziario
e
• Gestione dei rischi e delle
• Economico
opportunità connessi a fattori
ambientali,
sociali
• Diritti umani
governance (ESG) all'interno
dei
tradizionali
processi
Integrazione ESG
del rischio globale delle
Comunità
assicurativo
nelle politiche di
operazioni e perdita di
finanziaria; Clienti
investimento
• ESG
opportunità di business
investimento e
di
di
Mancata percezione
• Finanziario
e
Integrazione ESG
del rischio globale delle
Comunità
assicurativo
nelle politiche di
operazioni e perdita di
finanziaria; Clienti
assicurazione
• ESG
opportunità di business
• Gestione dei rischi e delle
opportunità connessi a fattori
• Economico
ambientali,
sociali
governance (ESG) all'interno
• Diritti umani
dei
tradizionali
processi
assicurazione
e
di
di
Innovazione e
Insufficiente capacità di
digitalizzazione di
innovazione in ambito
Comunità
• Strategico
prodotti, servizi e
multicanalità, customer
finanziaria; Clienti
processi
experience e digital
• Responsabilità
• Qualità
del
specifica per lo sviluppo digitale
servizio
• Lancio iniziative "digitali" (es.
• Economico
piattaforma
Panel
"DilloaPosteItaliane")
organizzativa
web
Possibili discriminazioni
che riguardano
• Strategico
lavoratori di Poste
Tutela dei diritti
Persone di Poste
• Reputazionale
Italiane (es. genere,
umani in azienda
Italiane
età, orientamento
• ESG
politico o sessuale,
stato civile, etc.)
• Introduzione
di
presidi
• Diritti umani
controllo sulla tutela dei Diritti
umani
di
Inadeguatezza della
programmazione e/o
Welfare e
• Strategico
attuazione dei
Persone di Poste
benessere del
programmi di welfare e
Italiane
• ESG
personale
benessere riferiti al
personale
• Individuazione
di
interventi formativi per creare
"cultura" per tutto il personale
• Programmi di engagement del
• Salute e sicurezza
personale
(es.
employee
• Qualità della vita,
attivazione
piattaforma
benessere
welfare,
competence
dell'assenteismo, etc.)
• Incentivazione dell'utilizzo degli
strumenti di lavoro a distanza
possibili
"programma
engagement",
di
center
• Economico
Sindacati;
Organizzazioni dei
• Strategico
Relazioni con le
lavoratori non
Conflittualità sindacali
parti sociali
riconosciute;
• Operativo
Comunità
finanziaria
• Reputazionale
• Implementazione
di
• Economico
riorganizzativi nel rispetto del
quadro normativo (CCNL e
• Salute e sicurezza
leggi) e caratterizzati da impatti
sociali governabili
• Diritti umani
• Gestione delle risorse in linea
• Qualità della vita,
con le disposizioni di legge, le
benessere
policy e le procedure aziendali
progetti
• Economico
Sicurezza
Aumento dei disservizi
informatica e
Persone di Poste
• Strategico
legati all'infrastruttura
continuità del
Italiane; Media
tecnologica
business
• Reputazionale
• Qualità
del
• Azioni in ambito privacy, cyber
servizio
security e business continuity
• Economico
• Strategico
Legalità e
Comportamento dei
integrazione ESG
fornitori non in linea
• Operativo
Fornitori e
nel processo di
con le politiche di
business partner
• Reputazionale
approvvigionamen
sostenibilità di Poste
to
Italiane
• ESG
• Digitalizzazione
del
passivo
• Salute e sicurezza
• Centralizzazione in Corporate
• Diritti umani
delle attività di acquisto delle
società del Gruppo
• Comitato
ciclo
Qualificazione
Tema Eventi di rischi Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Fornitori
Impatti ambientali
degli immobili
Aumento delle
emissioni derivanti
dalla gestione degli
immobili (es. energy
management, gestione
dei rifiuti, etc.)
Ambiente; Persone
di Poste Italiane
• Economico
• Strategico
• Reputazionale
• ESG
• Salute e sicurezza • Adozione
di
soluzioni
per
l'efficientamento energetico del
patrimonio
immobiliare
e
l'utilizzo di energie rinnovabili
Inclusione
finanziaria
Insufficiente
considerazione
nell'accesso ai servizi
finanziari da parte di
specifiche categorie di
clienti (es. anziani,
stranieri, ecc.)
Comunità
finanziaria; Clienti
• Strategico
• ESG
• Economico • Integrazione di criteri ESG nel
processo di valutazione delle
operazioni
• Dialogo costante e strutturato
con enti e istituzioni e accordi
condivisi
di
prossimità
al
territorio
• Dialogo
strutturato
con
le
Associazioni dei consumatori
Pari opportunità
nei percorsi di
carriera
Scarsa trasparenza
nella comunicazione e
applicazione di driver
oggettivi nei percorsi di
carriera dei dipendenti
Persone di Poste
Italiane
• Strategico
• Reputazionale
• Diritti umani
• Qualità della vita,
benessere
• Introduzione
di
presidi
di
controllo sulla tutela dei Diritti
umani

Nell'ambito del percorso evolutivo della sostenibilità, è stata applicata la metodologia di valutazione delle tematiche ESG, con riferimento all'identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei due principali rischi collegati a "cambiamento climatico" e "diritti umani", che ha portato a:

  • la definizione delle metriche di impatto e probabilità ESG relative a cambiamento climatico e diritti umani;
  • l'aggiornamento del risk model con l'inclusione della categoria ESG;
  • la pre-mappatura delle tematiche ESG collegate a cambiamento climatico e diritti umani, anche mediante l'esame del catalogo dei rischi aziendali già individuati in altri ambiti;
  • l'individuazione e valutazione dei rischi relativi a cambiamento climatico e diritti umani, e informazioni a corredo (es. cause, conseguenze, ecc.);
  • l'integrazione degli indicatori di sostenibilità nelle attività di monitoraggio e reporting.

L'impegno di Poste Italiane ad assicurare il rispetto dei diritti umani – promosso sia nell'ambito delle proprie attività che nell'ambito di attività affidate ai terzi/condotte con i partner – è sancito all'interno della "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani", tesa a strutturare un approccio chiaro sul tema che consenta di monitorare e gestire rischi e opportunità legati ai diritti umani in tutte le loro forme attraverso la sistematica applicazione ad ogni livello organizzativo e funzionale dell'Azienda, anche confermando l'impegno a perseguire un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.

A tal proposito, il modello di gestione dei rischi di Gruppo prevede l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio di violazione dei diritti umani, applicando procedure di risk assessment. In particolare, i rischi legati ai diritti umani3 sono stati individuati e analizzati considerando diversi driver – in relazione a Poste Italiane (dipendenti) e terze parti (fornitori, sub-fornitori, clienti, comunità locali, comunità finanziaria) – che sono di seguito riportati. Inoltre, a fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, Poste Italiane prevede delle specifiche azioni di mitigazione.

3 Rischi che possono avere un impatto sul rispetto dei diritti umani; essi sono intrinsechi a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro nazionalità, residenza, genere, nazionalità o origine etnica, colore, religione, lingua o qualsiasi altro status.

Driver e azioni associate ai rischi in ambito "Diritti Umani"

Driver di rischio Principali modalità di gestione
1. Dignità e rispetto
Codice Etico di Gruppo

Modello 231

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
2. Libertà sindacale e protezione del
diritto sindacale
3. Libertà di associazione e
contrattazione collettiva

Costante e preventiva interlocuzione con le parti sociali

Diffusione a livello territoriale degli accordi nazionali

Studio e monitoraggio dell'evoluzione normativa e dottrinale in materia giuslavoristica
4. Discriminazioni
Codice Etico di Gruppo

Iniziative per le pari opportunità (es. percentuale di donne in posizione di responsabilità)

Iniziative per la tutela dei lavoratori (es. violenza sulle donne)
5. Condizioni retributive e orario di
lavoro

Sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro che prevede trattamenti negoziati con le
Organizzazioni Sindacali e condizioni omogenee per tutti i lavoratori

Strumenti di previdenza integrativa

Piattaforma Welfare

Codice Etico di Gruppo

Sistemi di incentivazione e rewarding

Due diligence sui fornitori

Politiche Sociali

Formale accettazione, oltre che dei principi etico-sociali definiti all'interno del Codice Etico,
anche dei principi in materia di anticorruzione e di diritti umani da parte di fornitori,
subappaltatori e partner del Gruppo
6. Formazione
Iniziative formative e piani di formazione individuali per i dipendenti di Poste Italiane, sia in
relazione ai processi che ai prodotti

Percorsi, processi e servizi di formazione e sviluppo delle competenze

Raccolta feedback emersi durante le sessioni di formazione, funzionali all'ottimizzazione
dell'offerta

Promozione delle iniziative di comunicazione, formazione ed informazione per aumentare
engagement
7. Salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro

Piani di competenze e responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente (HSE)

Piano e azioni di comunicazione

Diffusione e aggiornamento delle conoscenze/ tecniche e normative nonché degli standard
comportamentali

Monitoraggio del fenomeno infortuni e analisi delle relative cause

Audit specifici presso i fornitori per la verifica delle condizioni dichiarate nel contratto

Evoluzione del presidio sicurezza sul lavoro (conseguimento della certificazione 18001,
realizzazione del "Sistema di Gestione Integrato", etc.)

Portale Safety per la gestione delle tematiche legate alla salute e sicurezza dei lavoratori sui
luoghi di lavoro oltre a riferimenti sulle principali novità normative e giurisprudenziali in
materia
8. Privacy
Gestione consensi

Adempimenti connessi all'applicazione del regolamento General Data Protection Regulation
(GDPR) e della normativa in materia di protezione dei dati personali

Azioni in ambito privacy (es. assessment Privacy, piano di adeguamento alla certificazione
"sigillo europeo per la protezione dei dati"; etc.)

Interlocuzione con l'Autorità del Garante Privacy al fine di fornire informazioni e chiarimenti

Definizione e standardizzazione dei requisiti contrattuali per la conformità alla normativa
privacy

Con riferimento alle tematiche ambientali, il Gruppo Poste Italiane, in quanto attore diffuso capillarmente sul territorio, riconosce che la creazione di valore per tutti i propri stakeholder e l'affermazione del proprio ruolo di più grande azienda italiana nel settore dei servizi non può prescindere dalla sostenibilità ambientale delle proprie attività nel lungo termine. È dunque responsabilità di Poste Italiane impegnarsi con l'obiettivo di assumere un ruolo distintivo nella creazione di valore sostenibile per il territorio e le comunità in cui opera, di cui la tutela dell'ambiente e l'attenzione verso il cambiamento climatico sono dimensioni chiave.

Il cambiamento climatico minaccia gli aspetti elementari della vita per le persone in tutto il mondo – accesso ad acqua, cibo, cure, uso di terreni e di risorse naturali; anche a livello di business è tuttavia importante identificare i potenziali impatti economici derivanti dalle mutazioni climatiche.

Pertanto, il Gruppo Poste Italiane ha adottato la "Politica di Sostenibilità Ambientale" e - rafforzando quanto già affermato nel Codice Etico – si impegna a prevenire, gestire e, ove possibile, ridurre gli impatti ambientali generati – direttamente o indirettamente – dalle proprie attività, oltre a considerare gli impatti ambientali nello sviluppo di prodotti e servizi (inclusi i prodotti di investimento, assicurativi, ecc.) e a trasformare la preoccupazione verso il cambiamento climatico in opportunità e significative iniziative di mitigazione. L'impegno è volto alla promozione di una gestione responsabile delle risorse per ridurre la propria "impronta ecologica" e alla valutazione delle conseguenze della propria attività economica sull'ambiente in una prospettiva di economia circolare.

A tal proposito, Poste Italiane ha previsto l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio di cambiamento climatico. In particolare, i rischi legati al cambiamento climatico4 sono stati individuati e analizzati considerando diversi driver - riconducibili a due macro-ambiti (rischi di transizione e rischi fisici) - di seguito riportati. Inoltre, a fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, Poste Italiane prevede delle specifiche azioni di mitigazione.

4 Rischi legati al cambiamento climatico (es. eventi climatici estremi, aumento di temperatura, innalzamento del livello dei mari, ecc.) quale impatto sul business di Poste Italiane (impatto indiretto) nonché i rischi legati alle attività ed operazioni di Poste Italiane che incidono sul cambiamento climatico (impatto diretto).

Driver e azioni associate ai rischi in ambito "Cambiamento Climatico"
----------------------------------------------------------------------- -- -- --
Driver di rischio Principali azioni e strumenti per la gestione del rischio
Rischi di transizione 1. Evoluzione normativa
Monitoraggio costante e preventivo dei possibili cambiamenti nella normativa

Collaborazione con i policy maker per rappresentare l'esigenza di stabilità e chiarezza
della normativa

Partecipazione a corsi di formazione e workshop specifici
2. Evoluzione tecnologica
Investimenti in nuove tecnologie a più bassa emissione (es. flotta green, installazione di
punti di ricarica all'interno dei siti di Poste Italiane per alimentare il parco veicoli elettrici,
installazione di corpi illuminati a tecnologia LED)

Sviluppo e diffusione del processo di digitalizzazione sia su processi e procedure che
prodotti e servizi, in grado di supportare la riduzione delle pressioni sull'ambiente
3. Scenario di mercato
Sviluppo di prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano conto dei criteri ESG (es.
investimenti, assicurazioni)

Offerta di prodotti e servizi che integrano elevati standard etici e criteri ambientali (es.
sviluppo soluzioni assicurative che incentivano, da un lato, l'adozione di comportamenti
sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall'altro, sono funzionali a
mitigare i rischi ESG)

Investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("SDGs")
diffusi a livello internazionale dalle Nazioni Unite (es. investimenti in bond inquadrabili
nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainable" in linea con gli standard e i principi definiti
dall'International Capital Market Association)

Ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili fossili (es. energia solare da
pannelli fotovoltaici sugli immobili)

Riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon e utilizzo di
led), per fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzi dell'energia
4. Reputazione
Monitoraggio dei rischi reputazionali attraverso gli strumenti di gestione

Dialogo con investitori e analisti, con particolare attenzione alle questioni del
cambiamento climatico

Partecipazione a gruppi di lavoro e iniziative legati al clima, anche finalizzati a definire
benchmark di settore e/o a contribuire alla definizione di linee guida

Investimento nella trasparenza e accuratezza dei dati

Dialogo e collaborazione con enti e associazioni nazionali e internazionali per la
definizione e l'adozione di modelli, politiche e strategie tesi a contrastare il cambiamento
climatico
Rischi fisici 5. Condizioni climatiche
estreme

Adozione piani di business continuity

Adozione di azioni per prevenire danni fisici alle strutture

Dialogo e con le istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) per il coordinamento di
attività emergenziali e di ripristino

Interfaccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e difesa
garantendo (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, ecc.)

3. STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS

L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel "Piano Deliver 2022" 5 . Nell'arco del piano, sono previsti investimenti per 2,8 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari basati su ipotesi realistiche, con un rischio di esecuzione limitato.

Piano strategico "Deliver 2022"

L'area Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata riorganizzata in funzione della crescita dell'e-commerce. Per poter incrementare la quota di mercato nelle consegne Pacchi, è stato concordato con i sindacati un modello operativo di recapito innovativo ("Joint Delivery Model"), che prevede consegne pomeridiane e nel week-end. La partnership siglata con Amazon nel giugno 2018 rappresenta un altro tassello fondamentale per la realizzazione del piano. Infine, si investirà in nuove tecnologie di smistamento e automazione per sostenere lo sviluppo della divisione. In tale ambito, Poste Italiane ha firmato anche un accordo quadro di collaborazione con la Federazione Italiana Tabaccai, che prevede che le tabaccherie possano funzionare come punti di accettazione della corrispondenza e dei pacchi.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
  • ⦁ Ricavi: 3,5 miliardi di euro (2017: 3,6 miliardi), con un aumento dei ricavi del comparto Pacchi e un'attenuazione del calo del comparto Corrispondenza.
  • ⦁ Ricavi del comparto Pacchi: 1,2 miliardi di euro (2017: 0,7 miliardi).
  • ⦁ EBIT: atteso break-even operativo (-0,1 miliardi di euro).
  • ⦁ Implementazione del nuovo
  • modello operativo di recapito.
  • ⦁ Pacchi recapitati da portalettere: oltre 100 milioni (2017: 35 milioni).
  • ⦁ Quota di mercato pacchi B2C: 40% (2017: 30%).
  • ⦁ CAPEX a supporto della trasformazione: circa 0,5 miliardi di euro nel periodo 2018-2022.

L'area Pagamenti, Mobile e Digitale, e con essa PostePay che ha ottenuto da Banca d'Italia l'abilitazione a operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) a partire da ottobre 2018, coerentemente con gli obiettivi del Piano, si posizionerà come una Fintech interna e permetterà di cogliere appieno le convergenze crescenti fra i segmenti di mercato. Questa divisione fungerà, inoltre, da centro di competenza per la realizzazione della Strategia Digitale di Gruppo.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

5 Gli obiettivi finanziari e operativi riportati nelle tabelle si riferiscono al 2022

  • ⦁ Ricavi: 0,8 miliardi di euro (2017: 0,6 miliardi di euro).
  • ⦁ Ricavi da Carte di Pagamento: 0,4 miliardi di euro (2017: 0,2 miliardi di euro).
  • ⦁ EBITDA: 0,2 miliardi di euro (2017: 0,2 miliardi), con CAGR dell'1%.
  • ⦁ Portafoglio totale PostePay atteso a 18,3 milioni di carte emesse.
  • ⦁ Transazioni su carte attese in aumento del 12% in CAGR, a 1,6 miliardi di euro.

Per quanto riguarda i Servizi Finanziari, il modello è centrato sulla distribuzione di prodotti di terzi, senza rischio di credito, attraverso una piattaforma di distribuzione controllata, e mira a una crescita sostenibile, con un'allocazione più efficiente del capitale e una gamma ampliata di prodotti. Tappe importanti nella realizzazione del Piano sono state il rinnovo del contratto di collocamento del risparmio postale firmato a fine 2017 con Cassa Depositi e Prestiti, l'accordo di Distribuzione triennale firmato nell'aprile 2018 con Intesa Sanpaolo, l'accordo con Unicredit per la distribuzione dei prestiti e la conclusione definitiva nel marzo 2018 di una serie di accordi con il Gruppo Anima per una più stretta collaborazione nei servizi di gestione del risparmio.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

  • ⦁ Ricavi: 4,9 miliardi di euro (2017: 5,0 miliardi), mantenendo un fatturato stabile e riducendo al tempo stesso il peso delle plusvalenze di capitale (in calo fino ad azzerarsi nel 2022, da oltre 0,5 miliardi di euro nel 2017).
  • ⦁ EBIT: 0,7 miliardi di euro (2017: 0,6 miliardi di euro).
  • ⦁ Common Equity Tier 1 Capital: 19%.
  • ⦁ Attività finanziarie totali: aumento a 581 miliardi da 506 miliardi nel 2017, in linea con la crescita del mercato e con l'aumento della penetrazione di prodotti vita e dei fondi comuni.
  • ⦁ Clienti seguiti da un consulente dedicato: 45-55% (2017: 7%).

Nei Servizi Assicurativi, Poste Italiane mira a mantenere la leadership nel ramo Vita, riequilibrando i portafogli clienti per passare dalle tradizionali polizze Vita a prodotti "unit-linked". L'obiettivo è crescere in modo significativo anche nel ramo Danni e nei piani pensionistici privati.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

  • ⦁ Ricavi: 1,9 miliardi di euro (2017: 1,5 miliardi di euro).
  • ⦁ EBIT: 0,9 miliardi di euro (2017: 0,8 miliardi di euro).
  • ⦁ Utile netto: 4% CAGR nel periodo 2017-2022.
  • ⦁ Solvency ratio: 203%.
  • ⦁ Premi lordi: 20,7 miliardi di euro (2017: 20,3 miliardi di euro).
  • ⦁ Distribuzione polizze Danni: oltre 2 milioni di nuovi contratti all'anno (2017: 0,4 milioni) per effetto di un modello di distribuzione che completa l'offerta di prodotti assicurativi.

La necessità di adottare un approccio sostenibile risulta tanto più chiara nel contesto attuale in cui gli impatti sociali e ambientali delle attività svolte hanno conseguenze sempre più evidenti e si estendono oltre i confini locali. È in questo quadro che Poste Italiane intende sviluppare iniziative di sostenibilità proprie in modo da supportare e far progredire anche gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, integrando in maniera strutturale elementi di sostenibilità nelle politiche aziendali, nei processi e nella strategia a lungo termine. Punto di partenza per la riuscita e l'efficacia di tale intento è l'aver intrapreso un processo che, attraverso il coinvolgimento di tutte le aree organizzative e l'ascolto degli stakeholder, è in grado di individuare e aggiornare, nell'ottica del miglioramento continuo, le linee strategiche per la gestione di temi non-finanziari. A testimonianza dell'importanza che Poste Italiane riserva a tali tematiche, il sistema di incentivazione 2019 prevede l'assegnazione di un obiettivo di sostenibilità, oltre agli obiettivi tradizionalmente assegnati all'Amministratore Delegato/Direttore Generale, e coerentemente a tutti i Dirigenti con responsabilità strategica, Responsabile BancoPosta, Responsabile Controllo Interno e responsabili di Funzione. Inoltre, gli

obiettivi di sostenibilità sono monitorati mensilmente attraverso lo strumento della Balance Score Card (BSC) nonché analizzati nell'ambito del processo di risk management di gruppo attraverso una specifica piattaforma di Gruppo GRC (Governance, Risk & Compliance).

La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane

La Strategia di Sostenibilità del Gruppo consiste in un sistema di Politiche di Sostenibilità e in un Piano Strategico ESG coerenti con la strategia e le ambizioni di business del Gruppo e con i target nazionali e internazionali di sviluppo sociale e ambientale.

Principi generali, obiettivi qualitativi e modalità di gestione sono inglobati all'interno di politiche di Gruppo che disciplinano i temi individuati nell'analisi di materialità e gli ambiti richiesti dal D.Lgs. 254/2016, mentre obiettivi e target specifici – quantitativi e qualitativi – sono contenuti nel Piano Strategico ESG.

Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo

L'integrazione della sostenibilità all'interno del sistema normativo aziendale ha portato alla definizione delle seguenti politiche.

Politiche di Sostenibilità adottate da Poste Italiane

Politiche del Gruppo
Poste
Obiettivi della Politica
Politica integrata La Politica contiene l'impegno al rispetto puntuale delle norme vigenti e dei principi
generali da osservare in materia di gestione della qualità (UNI EN ISO 9001:2015)
e della salute e sicurezza sul lavoro (BS OHSAS 18001:2007), di prevenzione della
corruzione (ISO 37001:2016), di gestione della sicurezza delle informazioni e dei
sistemi informativi (rispettivamente ISO/IEC 27001:2013 e ISO/IEC 20000:2011).
Strategia fiscale La Strategia si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la
diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria
favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei
confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni
impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale.
Politica in materia di diversità
degli organi di
amministrazione e controllo
di Poste Italiane S.p.A.
Il documento fornisce indicazioni in ordine ad aspetti di diversità dei componenti del
Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale quali, l'età, il genere, l'etnia,
la provenienza geografica, il percorso formativo e professionale.
Politica aziendale in materia
di tutela e protezione dei
diritti umani
La Politica definisce un approccio chiaro sul tema dei Diritti Umani, più ampio di
quello previsto dalla legge e che consente di monitorare e gestire rischi e
opportunità legati ai Diritti Umani in tutte le loro forme, anche confermando
l'impegno del Gruppo a perseguire un'attività di investimento e di gestione
socialmente responsabile.
Politica aziendale in materia
di salute e sicurezza sul
lavoro
La Politica definisce i principi e le modalità attuate dal Gruppo per tutelare e
promuovere il benessere psicofisico delle persone attraverso la prevenzione, la
diffusione della cultura sulla sicurezza e l'implementazione di sistemi di gestione.
Politica sulle iniziative per la
comunità
La Politica contiene l'impegno a rispondere ai bisogni sociali del territorio e del
Paese con integrità e trasparenza, secondo procedure che hanno l'obiettivo di
garantire l'efficacia delle iniziative supportate, evitando ogni possibile conflitto di
interesse.
Politica di sostenibilità
ambientale
La Politica definisce i principi generali, gli obiettivi e le modalità di gestione degli
impatti ambientali del Gruppo e sancisce l'impegno di Poste Italiane a promuovere,
nella sua catena del valore, un uso efficiente delle risorse naturali e un'attenzione
alla ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente.
Politica di Investimento
Responsabile del Gruppo
Poste Vita
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, Poste Vita definisce i principi
che consentono di includere considerazioni ESG nella gestione delle proprie attività
d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che gli emittenti presenti nei
propri portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi
e linee guida riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di
criteri di sostenibilità nei tradizionali processi di investimento.
Politiche del Gruppo
Poste
Obiettivi della Politica
Attraverso la Politica di Assicurazione Responsabile, Poste Vita definisce i principi
Politica di Assicurazione che consentono di includere considerazioni di aspetti ESG nella gestione delle
Responsabile del Gruppo proprie attività assicurative e aderire concretamente ai principi e alle linee guida
Poste Vita riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di
sostenibilità nei tradizionali processi assicurativi.
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR
Politica di Investimento definisce principi che consentano di includere considerazioni ESG nella gestione
Responsabile di BancoPosta delle proprie attività d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che le
Fondi SGR S.p.A. controparti presenti nei propri portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire
concretamente a principi e linee guida riconosciute.

Il Piano Strategico Environmental Social e Governance (ESG) del Gruppo

Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane si basa su 6 pilastri fondamentali di sostenibilità riconducibili agli ambiti ESG. Ogni pilastro prevede azioni e obiettivi specifici che l'Azienda si impegna a raggiungere per una corretta gestione dei temi materiali e che sono stati identificati considerando i target definiti a livello globale dalle Nazioni Unite negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e il contributo che Poste Italiane, con il suo operato, può dare per il loro raggiungimento.

Azioni e obiettivi del Piano sono frutto di un percorso strutturato che ha portato il management dell'Azienda a definire le tappe fondamentali da raggiungere nei prossimi anni, coerentemente con l'arco temporale coperto dalla strategia di business indicata nel "Piano Deliver 2022". Nell'ottica di creazione di valore condiviso, queste tappe sono state individuate considerando anche le opinioni che gli stakeholder hanno espresso in occasione delle attività di engagement svolte.

Si rimanda al capitolo sulle Performance per la trattazione degli obiettivi, modalità di gestione e principali performance conseguite nei pilastri del Piano Strategico ESG del Gruppo.

I Pilastri del Piano Strategico ESG di Poste Italiane a supporto del Piano Deliver 2022

La strategia di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane si concretizza anche nella partecipazione attiva a network e associazioni nazionali ed internazionali che hanno l'obiettivo di stimolare lo sviluppo e il confronto continuo sui temi della sostenibilità, nonché nel sottoporsi volontariamente alla valutazione su parametri ESG da parte delle agenzie di rating etico.

Principles for Responsible Investment: i PRI sono un insieme di sei principi
che indicano le principali azioni da svolgere per l'investitore e offrono strumenti
specifici (es. framework, linee guida) finalizzati all'integrazione di fattori di natura
ambientale, sociale e di governance (ESG) all'interno delle politiche di
investimento tradizionali.
Principles for Sustainable Insurance: i PSI sono un'iniziativa ad adesione
volontaria, supportata dalle Nazioni Unite, con lo scopo di affrontare i rischi e le
opportunità connessi a tematiche ESG nel settore assicurativo. Lanciati nel
2012, i PSI sono allineati e costituiscono un completamento dei principi del UN
Global Compact.
Sodalitas: fondazione che nasce nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, come
prima realtà a promuovere la sostenibilità d'impresa in Italia, contribuendo
all'evoluzione del ruolo dell'impresa come attore sociale e non solo economico,
mettendo al servizio della società civile i punti di forza della cultura d'impresa.
Realtà unica nel Paese, perché capace di unire l'impegno di oltre 100 imprese
leader e di un gruppo di manager volontari e punto di riferimento delle aziende
che considerano la sostenibilità una dimensione strategica fondamentale, si
accredita come il partner delle Istituzioni Europee per attuare in Italia l'Agenda
sulla Sostenibilità; si distingue per la capacità di realizzare iniziative multi
stakeholder con cui generare valore sociale condiviso.
Anima per il Sociale: associazione che riunisce un gruppo di manager e
aziende con la missione di diffondere tra le imprese del territorio la cultura della
responsabilità sociale d'impresa e della sostenibilità, sul piano economico,
sociale e ambientale. La partnership consente al Gruppo di accedere al network
dell'associazione – costituito da grandi imprese, associazioni, onlus, enti ed
istituzioni

di
tenersi
aggiornato
attraverso
attività
di
monitoraggio,
comunicazione e formazione nonché partecipando ad iniziative ed eventi in tema
di Corporate Social Responsibility.
CSR Manager: network costituto da professionisti che presso ogni tipo di
organizzazione (imprese, fondazioni d'impresa, società professionali, Pubblica
Amministrazione, enti non profit) si dedicano alla gestione delle problematiche
socio-ambientali e di sostenibilità connesse alle attività aziendali. La rete
associativa offre l'opportunità di partecipare ai convegni organizzati, accedere ai
documenti e agli studi elaborati dal network e condividere best practice con gli
altri associati.
Valore D: nata nel 2009, è la prima associazione di imprese che promuove la
diversità, il talento e la leadership femminile a sostegno di un maggior equilibrio
di genere all'interno delle 150 organizzazioni associate. Tale collaborazione
permette a Poste Italiane, in qualità di socio sostenitore dal 2012, di partecipare
attivamente a programmi e laboratori organizzati dall'Associazione, oltre che di
prendere parte a benchmark e allo scambio di best practice sui temi del diversity
management, della conciliazione dei tempi di vita lavorativa e tempi di vita
privata e familiare e del welfare.

ASPHI: organizzazione che promuove da oltre 30 anni l'integrazione di persone disabili nella scuola, nel lavoro e nella società attraverso l'uso della tecnologia ICT. La collaborazione con Poste Italiane è consolidata da diversi anni in relazione all'adesione a programmi di inclusione e valorizzazione dei disabili nei contesti aziendali.

IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE

Nel corso degli anni, Poste Italiane si è dimostrata in grado di trasformare le sue strutture operative e i suoi servizi adattandosi ai bisogni di mercato, e in alcuni casi anticipandoli, attraverso investimenti continui in tecnologia e know-how.

Ultima espressione di tale capacità è il piano strategico "Deliver 2022", che ha l'obiettivo di massimizzare il valore di quella che è la più grande rete di distribuzione in Italia, rispondendo alle esigenze in continua evoluzione dei clienti e cogliendo nuove opportunità di business verso la digitalizzazione. Annunciato a fine febbraio 2018, il piano consentirà di capitalizzare a pieno i punti di forza unici della rete di Poste Italiane, che vanta oltre 12.800 Uffici Postali dislocati sul territorio, stabilendo:

  • obiettivi finanziari basati su ipotesi/assumption realistiche, con basso rischio di esecuzione;
  • un programma di trasformazione aziendale;
  • un focus prioritario sull'evoluzione delle esigenze dei clienti;
  • crescita sostenibile dei dividendi, in linea con il miglioramento delle prestazioni operative del Gruppo.

Motore di questo processo di creazione di valore nel tempo è il caratteristico modello di business di cui si è dotata l'Azienda per raggiungere gli obiettivi che il Gruppo si è posto per ciascun settore di operatività nel Piano Strategico Integrato con gli obiettivi ESG. In particolare, come anticipato, Poste Italiane opera come un gruppo industriale integrato attraverso Strategic Business Unit specializzate per attività che condividono la rete di distribuzione multicanale e la governance unitaria del Gruppo.

La figura che segue esemplifica l'interazione tra strategia, modello di business e forme di capitale finanziario e non-finanziario che caratterizza il processo di creazione di valore di Poste Italiane nel tempo.

Processo di creazione del valore in Poste Italiane

Le principali forme di capitale utilizzate da Poste Italiane per creare valore nel tempo

Pur essendo caratterizzati da eterogeneità, i capitali su cui si fonda il business di Poste Italiane possiedono peculiarità che li rendono declinabili in modo specifico e misurabili attraverso indicatori di performance. La tabella che segue illustra le caratteristiche di ciascuno e rimanda ai paragrafi del presente documento in cui ne viene fornita una più ampia descrizione.

Capitale Descrizione Principali indicatori di Riferimento ai
misurazione paragrafi del Bilancio
⦁ Fonti di finanziamento e modalità di
impiego delle risorse finanziarie
⦁ Patrimonio netto e passivo
⦁ 201-1
Valore
economico
diretto, generato e distribuito
⦁ Risorse del piano di continuità
del business
⦁ FS
11
Percentuale
degli
investimenti
sottoposti
a
screening
negativo
e/o
positivo
su
aspetti
sociali/ambientali
⦁ Andamento patrimoniale e
finanziario consolidato
⦁ Sicurezza
informatica
e
continuità del business
⦁ Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento
⦁ Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Strutture, attrezzature e infrastrutture
che
impattano
su
efficienza
ed
efficacia
⦁ Percentuale di gare espletate
sulla base di criteri ambientali
e sociali
⦁ FS 14 Iniziative per migliorare
l'accesso ai servizi finanziari
per le persone svantaggiate
⦁ Numeri dei servizi digitali
⦁ Dematerializzazione
delle
pratiche e delle transazioni
corrispondenti
⦁ Dati sulla flotta aziendale
⦁ Dati sulla flotta per il trasporto
aereo
⦁ Legalità e integrazione ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
⦁ Inclusione finanziaria
⦁ Innovazione e digitalizzazione
di prodotti, servizi e processi
⦁ Impatti
ambientali
degli
immobili
⦁ Impatti
ambientali
della
logistica
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Proprietà
intellettuale,
sistema
procedurale/
organizzativo,
reputazione
⦁ GRI 205 Anticorruption
⦁ GRI 418 Customer Privacy
⦁ Risorse del piano di continuità
del business
⦁ Numeri dei servizi digitali
⦁ Numero dei contatti gestiti
⦁ Lavorare con trasparenza e
integrità
⦁ Sicurezza
informatica
e
continuità del business
⦁ Innovazione e digitalizzazione
di prodotti, servizi e processi
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Conoscenze
e
competenze
del
personale
⦁ Formazione su procedure e
politiche
relative
all'anticorruzione
⦁ GRI 401 Employment
⦁ GRI 402 Labor/Management
Relations
⦁ GRI 403 Occupational Health
and Safety
⦁ GRI
404
Training
and
Education
⦁ Lavorare con trasparenza e
integrità
⦁ Tutela dei diritti umani in
azienda
⦁ Pari opportunità nei percorsi
di carriera
⦁ Relazioni con le parti sociali
⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
⦁ Formazione e sviluppo del
personale
⦁ Welfare e benessere del
personale
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Partnership
e
relazioni
con
gli
stakeholder
⦁ Conciliazioni
⦁ Iniziative nella comunità
⦁ Contributi
ad
attività
filantropiche e/o ad attività di
cittadinanza d'impresa
⦁ Incidenza dei nuovi clienti
nelle categorie più a rischio di
⦁ Tutela dei diritti umani in
azienda
⦁ Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio
⦁ Dialogo e trasparenza con le
istituzioni
⦁ Inclusione finanziaria
Capitale Descrizione Principali indicatori di Riferimento ai
misurazione paragrafi del Bilancio
esclusione
finanziaria
sul
⦁ Qualità e Customer
totale delle nuove acquisizioni Experience
⦁ Iniziative
per
migliorare
⦁ Tavole degli indicatori
l'accesso ai servizi finanziari
per le persone svantaggiate
⦁ Esperienza dei clienti negli
Uffici Postali
⦁ Reclami
dei
clienti
per
tipologia
⦁ Soddisfazione dei clienti
⦁ GRI 301 Materials ⦁ Impatti ambientali degli
servizi ⦁ GRI 302 Energy immobili
⦁ Risorse
naturali
e
dell'ecosistema
⦁ GRI 303 Water ⦁ Impatti ambientali della
⦁ GRI 305 Emissions logistica
⦁ GRI 306 Effluents and Waste ⦁ Tavole degli indicatori

Le Strategic Business Unit

Per implementare la visione strategica di Poste Italiane, ogni Strategic Business Unit – che è stata caratterizzata da graduali e costanti riorganizzazioni delle divisioni operative nel corso del tempo – ha obiettivi specifici che, visti nel complesso, permettono di rafforzare la crescita e sostenibilità del business dell'intero Gruppo Poste Italiane.

Il business di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è al centro delle operazioni di Poste Italiane. Poste Italiane pianifica e gestisce i prodotti e servizi commerciali relativi alla corrispondenza, servizi integrati, pacchi, corriere espresso e soluzioni logistiche, catena logistica integrata, gestendo l'intero processo che comprende accettazione, raccolta, smistamento, trasporto, consegna e gestione dei resi, anche attraverso i servizi forniti dalle sue controllate (Postel, SDA e Mistral Air). La catena logistica, che è integrata a livello territoriale, è strutturata su due livelli: un livello di coordinamento e un livello operativo. Il livello di coordinamento è gestito da sei aree logistiche, ciascuna delle quali copre un'area regionale o multiregionale, responsabili di garantire il corretto svolgimento del processo logistico end-to-end per tutti i prodotti e servizi. A livello operativo, ogni macro area logistica è composta da Centri di Smistamento e Centri di Distribuzione. Questi centri assicurano consegne specializzate, servizi a valore aggiunto, servizi di messaggistica, consegna di invii non recapitabili e accettazione per i grandi clienti.

Il segmento Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD) – nato con la finalità di creare un polo d'offerta unico verso la clientela retail, business e PA, che metta a fattor comune le competenze distintive del Gruppo Poste Italiane in tali ambiti – si pone l'obiettivo di rappresentare un presidio accentrato dei servizi di pagamento, nonché essere il centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo. Il settore accoglie i servizi di incasso e pagamento del patrimonio destinato a BancoPosta (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile (ridenominata PostePay dal 1° ottobre 2018), che negli anni ha sviluppato esperienza in ambito digital e a supporto del "mobile-banking e mobile-payment". Al settore PMD è altresì affidata la valorizzazione della partecipazione in SIA.

Poste Italiane fornisce servizi finanziari basati su un modello di servizio incentrato sulla distribuzione di prodotti di terzi in assenza di rischio di credito, forniti attraverso una specifica piattaforma di distribuzione. L'Azienda punta a raggiungere una crescita sostenibile, basata sull'allocazione efficiente del capitale e una vasta gamma di prodotti. In tale ambito rilevano il rinnovo del contratto di collocamento del risparmio postale firmato a fine 2017 con Cassa Depositi e Prestiti, l'accordo di distribuzione triennale firmato nell'aprile 2018 con Intesa Sanpaolo, l'accordo con Unicredit per la distribuzione dei prestiti e la conclusione definitiva nel marzo 2018 di una serie di accordi con il Gruppo Anima per una più stretta collaborazione nei servizi di gestione patrimoniale. I servizi, forniti da BancoPosta, Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR, riguardano: sviluppo prodotti; gestione del contante/depositi da clienti pubblici e provati e relativi investimenti; prodotti di risparmio postale; raccolta e pagamento di servizi; collocazione e distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi; servizi di monetica.

I servizi assicurativi sono gestiti dal Gruppo assicurativo PosteVita, che comprende la capogruppo PosteVita (compagnia di assicurazioni sulla vita), la sua controllata PosteAssicura (compagnia di assicurazioni su proprietà e danni) e Poste Welfare Servizi (società che fornisce ai propri clienti servizi di assistenza nell'ambito della gestione di fondi sanitari, servizi di acquisizione e convalida banche dati). I servizi assicurativi sono distribuiti da BancoPosta, attraverso la rete di distribuzione di Poste Italiane. I processi aziendali sono focalizzati sullo sviluppo e la gestione di prodotti e servizi assicurativi per i clienti. Tali processi consistono in attività relative allo "sviluppo di prodotti e riassicurazione" e includono le seguenti attività: valutazione della domanda dei clienti; creazione e sviluppo prodotti, in coordinamento con BancoPosta; riassicurazione; attività relative alla sottoscrizione e gestione di polizze; sottoscrizione; gestione operativa; gestione delle richieste di informazioni e dei reclami; attività di gestione finanziaria.

4. GOVERNANCE E MODELLO DI RISK MANAGEMENT INTEGRATO

AZIONARIATO

Nel periodo compreso tra il 4 e il 15 febbraio 2019, Poste Italiane ha acquistato n. 5.257.965 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,608 euro, per un controvalore complessivo di circa 40 milioni di euro. Gli acquisti sono stati effettuati in esecuzione dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli azionisti del 29 maggio 2018, nell'ambito di un programma il cui avvio è stato comunicato al mercato il 1° febbraio 2019, ai sensi dell'art. 144-bis del Regolamento Consob 11971/1999.

L'acquisto di azioni proprie è finalizzato alla costituzione di un "magazzino" titoli per un controvalore fino a 50 milioni di euro - corrispondenti a circa 7 milioni di azioni, pari a meno dell'1% del capitale - anche in relazione a eventuali piani di incentivazione per il personale.

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Maria Bianca Farina
Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante
Consiglieri Giovanni Azzone
Carlo Cerami
Antonella Guglielmetti
Francesca Isgrò
Mimi Kung
Roberto Rao
Roberto Rossi
Collegio Sindacale (2)
Presidente Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Alessia Bastiani
Maurizio Bastoni
Sindaci supplenti Marina Colletta
Antonio Santi
Ermanno Sgaravato
Organismo di Vigilanza (3)
Presidente
Componenti
Nadia Fontana
Paolo Casati (4)
Carlo Longari
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio
Società di revisione
PricewaterhouseCoopersSpA
Comitato
Controllo, Rischi e Sostenibilità (5)
Comitato
Remunerazioni (6)
Comitato
Nomine e Corporate Governance
(5)
Comitato
Parti Correlate e Soggetti Collegati (3)
Antonella Guglielmetti (presidente)
Giovanni Azzone
Francesca Isgrò
Roberto Rossi
Carlo Cerami (presidente)
Giovanni Azzone
Roberto Rossi
Roberto Rao (presidente)
Antonella Guglielmetti
Mimi Kuna
Francesca Isgrò (presidente)
Carlo Cerami
Mimi Kung
Roberto Rao

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana. La Società è sottoposta al controllo del Ministero dell'Economia e della Finanze (MEF) che ne detiene complessivamente il 64,26% del capitale, di cui il 29,26% in via diretta e il 35% in via indiretta per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta controllata dal MEF.

L'assetto di Corporate Governance riflette le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana, le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle

attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, nonché la normativa applicabile agli Istituti di moneta elettronica per le attività svolte da Poste Italiane in esecuzione degli accordi sottoscritti con PostePay – patrimonio IMEL.

Il modello di governance adottato è quello "tradizionale", caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'Assemblea degli azionisti nomina e revoca i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni nei casi in cui la legge esclude la competenza del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare l'andamento della gestione e deliberare in merito ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2018 si è riunito 14 volte. Dei nove membri del Consiglio sette sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina delle società quotate e otto sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF e dallo Statuto sociale.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina e delle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, quattro Comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. Quest'ultimo è interamente composto da amministratori indipendenti, con funzioni e competenze previste dalla normativa sulle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Il Consiglio, nella adunanza del 25 gennaio 2018, ha provveduto, in linea con quanto raccomandato dal Codice di autodisciplina, a definire i criteri per la definizione delle Operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario mantenendole nell'ambito della propria competenza.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 28 aprile 2017 e successivamente modificati nell'adunanza del 25 gennaio 2018.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della funzione Controllo Interno che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione sotto la supervisione - con finalità di raccordo rispetto al Consiglio di Amministrazione - del Presidente), ha tutti i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Collegio Sindacale in carica è costituito da tre membri effettivi e tre membri supplenti. Vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 36 volte.

L'Organismo di Vigilanza in carica è costituito da tre membri. E' dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.

La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2011/2019 alla società di revisione PricewaterhouseCoopers; l'incarico è stato attribuito ai sensi del D.lgs. 39/2010 di "Attuazione della Direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati". In vista della scadenza del mandato novennale per la revisione legale (bilancio al 31 dicembre 2019) la Società, in linea con le disposizioni del D.lgs. 39/2010 come modificato dal D.lgs. 135/2016, sotto la responsabilità e supervisione del Collegio Sindacale, ha avviato nel corso del 2018 il processo di selezione del nuovo revisore unico di Gruppo per il novennio 2020-2028. Nei primi tre mesi del 2019 si è conclusa la gara sulla base del cui esito il Collegio Sindacale ha formulato la propria proposta motivata per l'identificazione del nuovo revisore che verrà presentata all'Assemblea del 28 maggio 2019.

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento.

Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.

Nel corso del 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane si è riunito 14 volte in occasione delle quali sono stati esaminati i seguenti principali argomenti e assunte le relative delibere di competenza.

DATA PRINCIPALI DELIBERE
Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta: Apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane al Patrimonio
BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio.
25 gennaio 2018 Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta (rimozione del vincolo di destinazione ramo d'azienda "pagamenti e monetica");
Evoluzione della controllata PosteMobile: (A) autorizzazione all'istituzione di un patrimonio destinato alla monetica e prestazione dei
servizi di pagamento, (B) trasformazione in Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ibrido; Conferimento poteri per avvio iter di
autorizzazione Banca d'Italia.
Adesione all'aumento di capitale di Anima Holding SpA.
19 febbraio 2018 Risultati preliminari relativi all'esercizio 2017, proposta di dividendo.
26 febbraio 2018 Approvazione Piano Industriale Deliver 2022.
29 marzo 2018 Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 della società e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
Proposta di distribuzione degli utili.
Aggiornamento Codice Etico di Gruppo.
19 aprile 2018 Aggiornamento Linee Guida Segnalazione Violazioni (Whistleblowing).
Linee Guida Privacy (GDPR).
27 aprile 2018 Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie.
9 maggio 2018 Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
29 maggio 2018 Contratto pluriennale con Amazon per i servizi di recapito di prodotti postali (pacchi).
28 giugno 2018 Aggiornamento Modello 231.
Relazione finanziaria semestrale del Gruppo al 30 giugno 2018.
Aggiornamento Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo e nomina del Responsabile della Funzione Antiriciclaggio di Gruppo.
1 agosto 2018 Linea Guida Sostenibilità "Il processo ESG (Enviromental Social and Governance) nel Gruppo Poste Italiane".
Linea Guida relativa all'applicazione del requisito di indipendenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
20 settembre 2018 Informativa e analisi concernenti l'avvenuto completamento del piano di adeguamento IT previsto dal provvedimento di
autorizzazione dell'IMEL e successivo invio a Banca d'Italia dell'estratto del verbale del Consiglio stesso come richiesto dall'Autorità
ai fini dell'iscrizione di PosteMobile SpA all'Albo degli IMEL.
Aggiornamento del Piano Industriale di SDA Express Courier e autorizzazione alla ricapitalizzazione della stessa per complessivi
50 milioni di euro.
Accensione di linee di credito committed (Revolving credit facilities ) fino ad un massimo di 2 miliardi di euro con durata massima
36 mesi.
18 ottobre 2018 Modifica delle Linee Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane.
Approvazione del progetto di esternalizzazione della "Gestione Finanziaria BancoPosta" da BancoPosta a BancoFondi SGR.
Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.
Operazione di rafforzamento patrimoniale della controllata Poste Vita.
7 novembre 2018 Approvazione della presentazione della domanda di adesione di Poste Italiane SpA al regime di Adempimento Collaborativo ai sensi
del D. Lgs. 128/2015 e approvazione della Strategia Fiscale del Gruppo Poste Italiane.
Approvazione della Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane.
Approvazione delle nuove Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati.
13 dicembre 2018 Accordo integrativo del contratto di cessione di Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale SpA sottoscritto in data 8 febbraio
2017 tra Poste Italiane e Invitalia.
Approvazione policy sui diritti umani.
Approvazione Testo Unico Sicurezza: Rapporto Rischio informatico 2018.
Rinnovo della convenzione biennale per il 2019-2020 tra MEF e Poste Italiane che regola la remunerazione dell'impiego della
raccolta da conti correnti postali intestati alla Pubblica Amministrazione.

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

In un contesto caratterizzato da una elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali e nel processo di creazione di valore.

Per promuovere e mantenere un adeguato Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), Poste Italiane utilizza strumenti organizzativi, informativi e normativi che permettono di identificare, misurare, gestire e monitorare i principali rischi di Gruppo.

Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane6 poiché consente al Consiglio di Amministrazione di perseguire l'obiettivo prioritario di creazione di valore nel mediolungo periodo definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi aziendali.

Per questo, l'Azienda si è adoperata per l'adozione di un SCIGR integrato sia dal punto di vista interno che esterno al Sistema. Da una parte, infatti, le sue componenti devono risultare coordinate e interdipendenti tra loro e, dall'altra, il Sistema nel suo complesso, deve risultare integrato nel generale assetto organizzativo, amministrativo e contabile aziendale.

Il SCIGR di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo, e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, nonché mediante la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.

Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane

6 Per maggiori approfondimenti sul sistema di Corporate Governance di Poste si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2018.

MODELLO DI RISK MANAGEMENT E ANALISI DEI RISCHI

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La funzione Governo dei Rischi di Gruppo ("GRG"), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e in particolare i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, nel corso del 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, strategici, ESG e reputazionali, nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Si realizza così lo strumento per la massima integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al 2° livello di controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.

Di seguito si riportano i principali rischi connessi alle attività del Gruppo Poste Italiane.

Categoria dei rischi Descrizione
rischi che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano Strategico;
tali rischi sono identificati, classificati e monitorati con il coinvolgimento del Management
dalla funzione GRG, descrivendone le caratteristiche principali, le cause scatenanti e le
Strategici possibili conseguenze o effetti, sia in termini economici (e.g. perdite, maggiori costi per
ritardi/mancata implementazione dei piani di razionalizzazione e efficienza, minori
ricavi), sia di altra natura (e.g. soddisfazione della clientela).
rischi di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure,
risorse umane e sistemi interni a livello di Gruppo, oppure da eventi esogeni.La
gestione dei rischi operativi avviene sia nell'ambito specialistico dei presidi esistenti nel
Gruppo (Risk Management BancoPosta, Risk Management Gruppo Poste Vita, Risk
Management BancoPosta Fondi SGR e Risk Management PostePay), in ottemperanza
alle disposizioni delle rispettive Autorità di Vigilanza, sia a livello integrato, a cura della
funzione GRG. Sono oggetto di attento monitoraggio, tra gli altri: i) il rischio informatico,
ed in particolare il rischio di malfunzionamento e/o di carenze nella sicurezza dei sistemi
Operativi informatici che potrebbero determinare perdita di integrità, violazione di dati personali,
riservatezza e confidenzialità delle informazioni nonché disservizi alla clientela; ii) il
rischio di sicurezza sul lavoro, e in particolare di infortuni a dipendenti o contrattisti sui
luoghi di lavoro derivanti dalle attività operative (es. accettazione, trasporto e
smistamento di pacchi e corrispondenza, nonché recapito dei prodotti postali con
l'utilizzo di motoveicoli e autoveicoli); iii) rischi di sicurezza fisica, in particolare di
accesso nelle sedi centrali delle aziende del Gruppo, negli uffici postali o in aree
riservate da parte di soggetti non adeguatamente autorizzati/identificati, nonché di
limitata protezione dei beni/patrimonio di Poste italiane contro atti predatori (rapine,
Categoria dei rischi Descrizione
perdite derivanti da frodi, furti, attacchi agli ATM, atti vandalici, ecc.). Rientrano inoltre
tra i rischi operativi i disagi e/o blocchi presso gli impianti produttivi del Gruppo (Centri di
Smistamento della Corrispondenza e Centri di Recapito, ecc.) derivanti da agitazioni o
scioperi sindacali.
rischi di violazione di norme o regolamenti esistenti, come ad esempio i rischi ex D.Lgs.
231/01, ex L.262/05, Privacy, Market Abuse, o connessi all'introduzione di nuove norme
o regolamenti (ovvero alla diversa interpretazione di norme e regolamenti) che hanno
rilevanza generale (e.g. di natura amministrativa, contabile, fiscale, ecc) ovvero
Non conformità alle norme specifica nei settori di attività del Gruppo Poste Italiane. In particolare rientrano in
questa tipologia di rischi quelli legati all'introduzione di nuove norme per la gestione e
sviluppo dei servizi postali universali e delle relative tariffe a remunerazione dell'attività
di Poste Italiane, nonché il rischio di mancato rispetto degli standard di qualità del
servizio regolati dalla AGCom.
rischi che possono derivare da una percezione negativa da parte degli stakeholder del
Gruppo, per i quali il framework adottato prevede l'attivazione di un intervento di analisi
e di gestione (stakeholder engagement) al fine di intercettare e valutare le fonti di
rischio. Tra gli elementi di rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è
fisiologicamente esposta rileva l'andamento delle performance di mercato riconducibile
Reputazionali prevalentemente al collocamento dei prodotti del risparmio postale e di strumenti di
investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, certificates e quote di fondi
immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalle
controllate Poste Vita e Poste Assicura e fondi comuni di investimento gestiti da
BancoPosta Fondi SGR) nonché la qualità del servizio percepita ed erogata sui servizi
legati all'attività di corrispondenza e recapito pacchi.

Il processo di gestione dei rischi finanziari è regolamentato e vigilato dalle Autorità (Banca d'Italia e IVASS) e viene presidiato dalle strutture di Risk Management dei rispettivi settori, coordinati dal referente unico in ambito Governo dei Rischi di Gruppo.

I rischi della gestione finanziaria attengono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta e del Patrimonio Separato IMEL di PostePay (gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi), alle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria nonché, per quanto riguarda il Gruppo assicurativo Poste Vita, agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati.

I rischi della gestione assicurativa attengono alla stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, ecc.). Con riferimento alla Compagnia Poste Vita, sotto il profilo tecnico i principali fattori di rischio sono quelli relativi alla mortalità, ossia ogni rischio riconducibile all'aleatorietà della durata della vita degli assicurati, e ai riscatti.

Di seguito si riporta una declinazione dei principali rischi relativi alla gestione finanziaria.

Categoria dei rischi Descrizione
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rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento del merito creditizio dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile all'incremento del divario (cosiddetto spread) tra tassi di rendimento dei debiti sovrani e al conseguente impatto di tale incremento sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate. Per il Gruppo Poste Italiane rileva in particolare il rischio spread dei titoli di Stato italiani verso quelli tedeschi che influisce sul fair value dei titoli dello Stato Italiano presenti nei portafogli del Gruppo, il cui valore nozionale complessivo al 31 dicembre 2018 ammonta a 126 miliardi di euro (148 miliardi di euro di titoli obbligazionari complessivi)7 . A fine 2018 lo spread sui titoli governativi decennali si è attestato a 250bps. Il rendimento del BTP 10 anni, che a inizio dell'anno era pari al 2% ha registrato un valore a fine anno al 2,74%, con un picco a 3,70% nel mese di ottobre 2018. Al 31 dicembre 2018 il portafoglio titoli (51 miliardi di euro di valore nozionale dei titoli del Patrimonio BancoPosta) ha evidenziato minusvalenze latenti per circa 1,7 miliardi di euro. Tuttavia si evidenzia che all'inizio dell'anno sono state effettuate operazioni di compravendita di titoli che hanno comportato plusvalenze di 379 milioni di euro in linea con gli obiettivi 2018. Nel corso del 2018 sono state effettuate anche operazioni di vendita forward con valuta di regolamento 2019 (anticipo execution attività con impatto sulle plusvalenze 2019) e acquistati titoli che presentano rendimenti superiori a quanto previsto nel Piano Industriale con un conseguente effetto positivo sulla profittabilità del portafoglio. Sempre con riferimento agli effetti dell'allargamento dello spread, si ricorda che le variazioni delle riserve di fair value del Patrimonio BancoPosta non sono computate ai fini del rispetto dei requisiti patrimoniali. Ulteriore conseguenza dell'aumento dello spread è l'effetto sull'indice Solvency Ratio di Poste Vita che al 31 dicembre 2018 si attesta a 211%, in diminuzione rispetto al 279% rilevato a dicembre 2017. Nel corso del 2018, stante l'andamento dello spread e le tensioni sul Solvency Ratio, la Compagnia ha valutato e implementato misure a sostegno del Solvency Ratio tra cui il ricorso ai cd. Ancillary Own Funds (AOF) ovvero elementi non patrimoniali rappresentati da garanzie o impegni di firma computabili negli elementi dei fondi propri. L'operazione di rafforzamento patrimoniale attraverso gli AOF è stata formalizzata con la sottoscrizione a novembre 2018 da parte di Poste Italiane di una lettera di impegno incondizionato e irrevocabile con scadenza a 5 anni, a sottoscrivere per cassa, a mera richiesta della controllata, azioni ordinarie di futura emissione di Poste Vita per un ammontare massimo di 1.750 milioni di euro. A seguito dell'autorizzazione di IVASS, la lettera di impegno sottoscritta dalla Capogruppo a favore della Compagnia potrà essere computata tra gli elementi dei fondi accessori di livello 2 (Tier 2 - AOF), ai sensi della Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni, entro i limiti di capienza disponibile, ovvero per un ammontare pari a circa 1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2018, con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +24 p.p. rischio di fluttuazione del valore di uno strumento finanziario per effetto di variazioni dei

Prezzo

Spread

prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici relativi al singolo strumento o al suo emittente, sia da fattori sistemici che influenzino il mercato.

7 Gli ammontari indicati non tengono conto del nozionale di acquisti e vendite a termine di titoli per un nozionale complessivo di circa 3 miliardi di euro.

Categoria dei rischi Descrizione
Credito rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive. In
relazione a specifici ricavi e crediti verso lo Stato e le amministrazione centrali e locali,
regolamentati da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, la puntuale
corresponsione dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel bilancio dello
Stato o degli enti pubblici interessati.
Liquidità rischio che il Gruppo Poste non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento per
l'impossibilità di reperire fondi o di smobilizzare efficacemente i propri attivi sul mercato
(market liquidity risk) ovvero a condizioni di mercato (funding liquidity risk) . Il Gruppo
Poste Italiane adotta una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la
diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle
controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero
di banche affidanti e l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle
scadenze dell'attivo e del passivo.
Tasso di interesse sul fair
value
rischio di fluttuazione del valore di uno strumento finanziario per effetto di modifiche dei
tassi di interesse sul mercato. Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei
tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o trasformati in tasso
fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti
delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread sul parametro di
tasso) degli strumenti finanziari a tasso variabile o trasformati in tasso variabile
mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali rischi risultano tanto più
significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.
Tasso di interesse sui flussi
finanziari
rischio legato all'incertezza del conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di
fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in
termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste
finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro
scadenza contrattuale o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti
economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri
periodi.
Tasso di inflazione sui flussi
finanziari
rischio legato all'incertezza del conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di
fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.
Valuta rischio di fluttuazione di uno strumento finanziario per effetto di modifiche dei tassi di
cambio delle monete diverse da quella di conto. A tale rischio sono esposti
principalmente i crediti e debiti commerciali verso corrispondenti esteri, gli investimenti
in titoli azionari e le quote di taluni fondi detenuti.
Downgrading
di
Poste
Italiane
rischio di downgrading del Rating assegnato a Poste Italiane da tre agenzie il cui ultimo
aggiornamento è il seguente:

Standard & Poors: BBB/Negative

Moody's: Baa3/Stable

Fitch: BBB/Negative
Un eventuale downgrading dovuto a un significativo peggioramento del merito di credito
di Poste Italiane, in particolare se al di sotto della soglia investment grade, potrebbe
avere un impatto sul cost of funding di Poste Italiane e potenzialmente condizionare
l'accesso di Poste ad alcune forme di finanziamento, tra cui il mercato dei capitali.
Categoria dei rischi Descrizione
rischio di downgrading della Repubblica Italiana a cui Poste Italiane è indirettamente
esposta al. Il rating di Poste Italiane è infatti strettamente correlato a quello dello Stato
Sovrano e sulla base delle metodologie attualmente utilizzate dalle agenzie di rating,
Downgrading della ulteriori declassamenti dell'Italia possono determinare analoghi effetti sul rating di Poste
Repubblica Italiana Italiane.
Inoltre, eventuali nuovi downgrading dell'Italia e in particolare declassamenti a livelli sub
Investment grade potrebbero causare un ulteriore allargamento del differenziale tra il
rendimento dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, determinando gli effetti descritti
nella categoria di "Rischio Spread".

L'INTEGRAZIONE DEI RISCHI E LA SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

Nel corso del 2018 Poste Italiane ha sviluppato un framework con l'obiettivo prioritario di integrare i principi ESG (Environmental, Social and Governance) nella strategia, nella governance e nei processi aziendali e in tal senso Poste Italiane ha intrapreso da tempo un percorso che mira, da un lato, a migliorare la consapevolezza e la conoscenza del rischio reputazionale e, dall'altro, a integrare a tutti gli effetti la sostenibilità nella strategia aziendale. Tale percorso è strettamente correlato a scelte in risposta a fenomeni di contesto, come l'evoluzione delle esigenze informative degli investitori, le spinte normative e la crescente attenzione degli stakeholder, che rendono necessario per Poste Italiane andare ben oltre gli attuali obblighi normativi, elaborando apposite linee guida intersettoriali e definendo in maniera inclusiva, aperta e trasparente, un piano di azione in materia di sostenibilità in grado di sostenere adeguatamente le strategie aziendali e conferire valore condiviso a tutti i suoi elementi distintivi.

Ad Agosto 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, ha approvato le Linee Guida ESG che definiscono le attività svolte dal Gruppo Poste Italiane con riferimento alle tematiche di Sostenibilità, tra cui rientra a tutti gli effetti l'integrazione trasversale, uniforme e coerente, dei principi alla base del concetto di sostenibilità alle diverse attività aziendali, il coinvolgimento permanente, trasparente e proattivo degli stakeholder e il presidio del rischio reputazionale ad essi associato.

Le Linee Guida ESG prevedono tra l'altro, il Gruppo Interfunzionale di Sostenibilità (GIS), costituito da esponenti delle funzioni aziendali centrali e delle società del Gruppo, contribuiscono all'attuazione della strategia di sostenibilità e sono responsabili del raggiungimento degli obiettivi inclusi nel Piano Strategico ESG, in quanto titolari delle risorse, degli strumenti e del know-how necessari per la relativa implementazione.

Attraverso l'attuazione di tale processo si perseguono i seguenti principali obiettivi:

  • individuare e coinvolgere gli stakeholder nelle varie fasi del processo, nell'ottica di una partecipazione diffusa, condivisa e di prossimità rispetto agli obiettivi in ambito ESG integrati nella strategia del Gruppo;
  • individuare le principali aree rilevanti (materialità) per la realizzazione di una politica di Sviluppo Sostenibile da parte del Gruppo Poste Italiane in coerenza con le analisi di scenario e con la prospettiva degli stakeholder di riferimento;
  • identificare i rischi di business e reputazionali con particolare attenzione a quelli ESG (rischi in ambito sociale – inclusi i rischi sui diritti umani e rischi ambientali collegati al climate change);
  • implementare le azioni definite e condivise, attraverso il coordinamento delle diverse funzioni coinvolte;
  • utilizzare strumenti e modelli di monitoraggio delle iniziative in ambito sostenibilità, nonché i relativi indici che misurano le performance di Gruppo, che sono implementati all'interno di una piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance);
  • garantire il reporting integrato rivolto principalmente agli investitori, che illustra come la strategia, la governance, le performance e le prospettive di un'organizzazione, consentono di creare valore lungo il breve, medio e lungo termine;
  • promuovere la diffusione di una cultura aziendale sempre più orientata a uno sviluppo sostenibile, attraverso la definizione di specifiche policy e di idonee campagne di comunicazione sia verso l'esterno che verso l'interno.

Il livello di integrazione delle strategie di sostenibilità nella struttura societaria rappresenta un indicatore di robustezza dei processi di governance delle aziende per comprendere come vengono gestiti i fattori non financial.

Poste Italiane è rientrata nella "Top Ten" dell'Integrated Governance Index 2018.

Nel 2018 Poste Italiane si posiziona all'undicesimo posto dell'Integrated Governance Index (IGI) su 47 società, ottenendo il

decimo miglior punteggio e rientrando quindi nella "Top Ten". Poste Italiane totalizza quasi il 65% dei punti assegnabili. Il punteggio si colloca sopra la media del campione complessivo (54,5%). Inoltre, a livello di settore, Poste Italiane si posizione terza, a ridosso del secondo miglior punteggio e sempre al di sopra della media (56,2%).

L'IGI nasce all'interno del nuovo Osservatorio sulla Governance Integrata ed è realizzato attraverso il coinvolgimento delle prime 100 società italiane per capitalizzazione. L'IGI fotografa l'infrastruttura e i processi di governance delle aziende per comprendere come vengono gestiti i fattori non financial e valuta il grado di comprensione e studio dell'integrated governance da parte della società.

5. PERFORMANCE

CONTESTO MACROECONOMICO

Nel corso del 2018 il quadro macroeconomico internazionale è stato positivo anche se l'espansione globale si è indebolita. Il ciclo economico ha toccato il suo apice all'inizio del 2018 e nel resto dell'anno la crescita è gradualmente diminuita. L'OCSE, nell'Interim Economic Outlook di novembre 2018, ha previsto infatti una crescita globale del 3,7%, in linea con il dato 2017, ma ha abbassato le stime per il 2019 a 3,5%, contro il 3,7% previsto a settembre. L'OCSE ha evidenziato anche dinamiche eterogenee tra i paesi, in particolare nell'Area Euro l'attività economica ha rallentato più di quanto atteso8 .

La moderazione della crescita ha portato un raffreddamento del prezzo delle materie prime. Il petrolio, dopo i significativi rialzi del terzo trimestre (82,69 \$ al barile il 28 settembre), ha chiuso l'anno a 54,15 \$ al barile. L'accordo di inizio dicembre tra OPEC e Russia per un taglio dell'offerta di petrolio ha probabilmente evitato una ulteriore discesa dei prezzi ma potrebbe non essere sufficiente a riportare le quotazioni a valori prossimi a 80 \$ in presenza di una domanda mondiale attesa più debole9 .

Le tensioni commerciali stanno influenzando il commercio internazionale. L'incertezza generata dal protezionismo USA indebolisce la fiducia degli operatori e rischia di rallentare gli investimenti, con conseguenze sulla crescita e l'occupazione.

Gli Stati Uniti hanno risentito in modo limitato delle tensioni commerciali e la crescita continua a essere la più vivace tra le economie avanzate anche grazie agli stimoli fiscali. Il terzo trimestre ha evidenziato una crescita tendenziale del PIL del 3,5% annuo anche se in rallentamento rispetto al 4,2% del trimestre precedente. La bilancia commerciale mostra invece un allargamento del deficit, con un calo dell'export del 3,5% a fronte dell'aumento dell'import del 9,1%, dati che rafforzano le politiche protezionistiche dell'attuale amministrazione. La Banca Centrale, dopo l'aumento del costo del denaro di dicembre che ha portato i FED Funds dal 2,25% al 2,5%, ha ridotto le prospettive di ulteriori strette monetarie nel corso del 2019 data la bassa inflazione. Per il 2019 gli investitori prevedono una crescita sostenuta ma in leggero calo10 .

L'economia del Regno Unito, nel contesto di generalizzato rallentamento europeo, ha mantenuto un profilo di crescita. La disoccupazione stabile pari a circa il 4% favorisce i consumi, malgrado la crescita dell'inflazione, mentre le esportazioni nette contribuiscono positivamente al PIL favorite da una sterlina debole. Rimane incerto il destino della Brexit11 e le conseguenze sull'economia e sulle relazioni con l'Europa.

La Cina ha chiuso il 2018 con una crescita media pari a 6,6% dopo il 6,8% del 2017. In particolare, nell'ultimo trimestre si è registrato un leggero rallentamento tendenziale rispetto al trimestre precedente (rispettivamente 6,4% e 6,5%). I segnali di moderazione arrivano dai dati della produzione industriale più recenti. In lieve crescita invece gli investimenti, probabile riflesso del mutamento di politica economica teso a riavviare gli

8 Fonte: Ocse, Interim Economic Outlook novembre 2018.

9 Fonte: https://finanza-mercati.ilsole24ore.com/quotazione-petrolio-brent-wti.

10 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 ore (ottobre e dicembre 2018)

11 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 (novembre 2018)

investimenti pubblici, in particolare a livello locale. Il Paese sta inoltre rispondendo ai dazi commerciali con politiche fiscali espansive che favoriscono una crescita del reddito disponibile delle famiglie e quindi dei consumi interni12 .

Dopo il forte progresso del 2017 la crescita dell'Area Euro sta rallentando più del previsto; la crescita annuale per il 2018 è stata dell'1,8%, rispetto al +2,5% del 2017. L'avanzo commerciale è in contrazione poiché le imprese europee mostrano una elevata sensibilità alle prospettive del mercato internazionale. La Germania, in particolare, ha registrato un rallentamento che ha indotto il Governo a tagliare le stime di crescita per il 2019 dall'1,8% all'1%. Dal lato dell'offerta, gli indici di attività segnalano minore espansione del manifatturiero, data la riduzione degli ordinativi che si riflette sui servizi. L'indicatore coincidente €-coin13 a dicembre ha continuato a risentire del peggioramento della fiducia di imprese e consumatori ed è sceso, per il secondo mese consecutivo da 0,47 di novembre a 0,42. Ulteriori cali di fiducia potrebbero comportare un minor sostegno dalla domanda interna, finora solida, che si sommerebbe al debole apporto di quella estera. Dopo la fine del Quantitative Easing, la BCE si troverebbe nella difficile situazione di avviare il processo di normalizzazione della politica monetaria in un contesto economico in decelerazione14 .

L'Italia, insieme alla Germania, sta registrando il rallentamento più forte rispetto a quello degli altri paesi europei. Nel quarto trimestre 2018 l'Istat ha certificato un calo congiunturale del PIL dello 0,1% e una variazione acquisita per il 2018 pari a 0,9%15. L'incertezza ha condizionato negativamente le scelte delle famiglie negli acquisti e delle imprese nelle decisioni di investimento. La fase di debolezza del ciclo economico ha investito principalmente l'attività industriale; in particolare il settore auto ha sfiorato una discesa del 20% insieme a una flessione del 5,3% dei beni intermedi. Tale fase potrebbe proseguire nei primi mesi del 2019, mentre gli effetti espansivi della manovra economica approvata dal Governo nel mese di dicembre 2018, potrebbero manifestarsi nella seconda parte del 201916 .

Il mercato dei titoli governativi europei nel 2018 ha risentito del progressivo rallentamento del ciclo economico dell'Eurozona. Il rendimento del Bund a 10 anni ha toccato il massimo l'8 febbraio a 0,80% per poi chiudere l'anno a 0,24%. Il BTP di contro ha risentito dell'incertezza politica che ha accompagnato l'avvio della nuova legislatura: lo spread BTP/Bund sulla scadenza 10y ha iniziato l'anno a 163 bps e ha raggiunto il suo minimo il 24 aprile a 114bps. Nella seconda parte del 2018 ha raggiunto il massimo a 327bps, per poi diminuire nelle ultime settimane. A fine 2018 lo spread sulla scadenza decennale si è attestato a 250bps. Il rendimento del BTP 10 anni, che aveva iniziato l'anno al 2% ha chiuso a 2,74%, dopo aver raggiunto il suo massimo a 3,80%.

12 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 (gennaio 2019).

13 Indice prodotto dalla Banca d'Italia in collaborazione con il Centre for Economic Policy Research (CEPR) che fornisce una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell'area euro in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL, depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo).

14 Fonti: Prometeia, Rapporto di previsione - dicembre 2018; Il Sole 24 (gennaio 2019).

15 La variazione acquisita del Pil è la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno.

16 Fonte: Istat, "PIl e indebitamento delle Amministrazioni Pubbliche" – marzo 2018; Istat, "Conti economici trimestrali" – marzo 2019; Il Sole 24 (gennaio 2019).

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Andamento economico consolidato

Dati in milioni di euro 2017 2018 VARIAZIONI
RICAVI DA MERCATO 10.629 10.864 +236 +2%
COSTITOTALI 9.506 9.366 (140) =1%
EBIT
EBIT Margin %
1.123
10,6%
1.499
13,8%
+376 +34%
UTILE NETTO
Utile netto per azione (€)
689
0,53
1.399
1,07
+709 +103%
ROE 10% 18%
CAPEX
% sui ricavi
467
4,4%
538
5,0%
+71 +15%

Il risultato operativo consolidato si attesta a 1.499 milioni di euro e registra una crescita del 34% rispetto all'esercizio precedente (1.123 milioni di euro), principalmente per effetto della crescita dei ricavi di quasi tutti i settori nei quali il Gruppo opera, nonché della riduzione dei costi operativi.

In particolare rilevano la contribuzione al Risultato operativo della Strategic Business Unit Finanziario, che si incrementa del 33% passando da 646 milioni di euro del 2017 a 859 milioni di euro nel 2018, e della Strategic Business Unit Pagamenti, Mobile e Digitale che cresce del 5% passando da 194 milioni di euro del 2017 a 204 milioni di euro nel 2018.

L'Utile netto si incrementa di 709 milioni di euro, anche per effetto delle imposte anticipate di PosteVita (385 milioni di euro). CAPEX in forte crescita a sostegno della trasformazione dell'Azienda e dei singoli business

Conto Economico consolidato riclassificato

Conto Economico consolidato riclassificato
4° trime
stre
Esercizio
Variazioni 2017 2018 Dati economici
(in milioni di euro)
2018 2017 Variazioni
6,5% 178 2.735 2.913 Ricavi 10.864 10.629 236 2,2%
di cui:
2,1% 20 971 991 Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 3.580 3.632 (51) -1,4%
5,5% 8 150 158 Servizi di Pagamento, mobile e digitale 1 592 532 61 11,4%
12,6% 150 1.192 1.342 Servizi Finanziari 1 5.221 5.010 211 4,2%
-0,2% (1) 423 422 Servizi Assicurativi 1.470 1.456 15 1,0%
3,9% 103 2.656 2.759 Costi 8.796 8.961 (165) -1,8%
di cui:
7,3% 134 1.852 1.986 Costo del lavoro totale 6.137 6.093 45 0,7%
2,3% 32 1.364 1.396 di cui costo del lavoro 5.519 5.593 (75) -1,3%
21,0% 102 488 590 di cui incentivi all'esodo 619 500 119 23,9%
-3,9% (32) 804 773 Altri costi operativi 2.659 2.868 (209) -7,3%
94,8% 75 79 154 EBITDA 2.068 1.668 400 24,0%
23,2% 31 133 164 Ammortamenti e svalutazioni 570 545 24 4,5%
81,6% 44 (54) (10) EBIT 1.499 1.123 376 33,5%
1,6% -2,0% -0,3% EBIT Margin 13,8% 10,6% 3,2%
-457,3% (66) 14 (52) Proventi/(Oneri) finanziari (8) (55) 47 85,0%
-56,4% (22) (39) (62) Utile lordo 1.490 1.067 423 39,6%
n.s. (400) (5) (404) Imposte 92 378 (286) -75,8%
n.s. 377 (35) 343 Utile netto 1.399 689 709 102,9%
- 0,26 - 0,26 Utile netto per azione 1,07 0,53 0,54 102,9%

n.s.: non significativo

1 I dati 2018 e 2017 sono stati riclassificati secondo il nuovo perimetro di attività conseguente la cessione in favore della neo costituita PostePay SpA (Settore Servizi di pagamento, mobile e digitale) del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta (Servizi Finanziari) con efficacia dal 1° ottobre 2018.

Organico del Gruppo 2018 2017 Variazioni
Numero medio dipendenti (*) 134.360 138.040 (3.680) -2,7%
Costo del lavoro ordinario unitario (in migliaia di euro) 41,1 40,8 0,3 0,7%
(*) Dati espressi in full time equivalent .
Investimenti (in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
Investimenti 538,2 467,4 70,8 15,1%
di cui
Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione 416,0 380,0 36,0 9,5%
Pagamenti Mobile e Digitale 52,5 41,9 10,6 25,4%
Finanziario 44,8 30,4 14,3 47,1%
Assicurativo 24,9 15,1 9,9 65,5%
Dati Patrimoniali e Finanziari 2018 2017 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Capitale immobilizzato 3.035 3.077 (42) -1,4%
Capitale circolante netto 1.737 1.452 285 19,6%
Capitale investito lordo 4.772 4.529 243 5,4%
Fondi diversi e Altre attività/passività (2.039) (2.546) 507 -19,9%
Capitale investito netto 2.732 1.983 749 37,8%
Patrimonio netto 8.105 7.550 555 7,4%
Posizione finanziaria netta (5.372) (5.567) 195 -3,5%
Posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (1.131) (1.335) 204 -15,3%

I ricavi totali del Gruppo ammontano a 10,9 miliardi di euro, segnando una crescita di 236 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+2,2%).

Nel dettaglio, i ricavi dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 3.580 milioni di euro evidenziando una contrazione dell'1,4% rispetto al 2017 per effetto della riduzione dei volumi della corrispondenza tradizionale e degli altri ricavi, in parte compensati dai risultati del comparto dei pacchi i cui volumi registrano un incremento del 12,6%, passando da 113 milioni di spedizioni del 2017 a 127 milioni di spedizioni nel 2018 e i cui ricavi crescono del 9,8%, passando da 693 milioni di euro a 761 milioni di euro.

I servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale hanno contribuito alla formazione dei ricavi con 592 milioni di euro, in aumento dell'11,4% rispetto al 2017 per effetto delle buone performance del comparto della monetica i cui ricavi passano da 238 milioni di euro del 2017 a 291 milioni di euro.

I ricavi dei servizi Finanziari ammontano complessivamente a 5.221 milioni di euro e segnano una crescita del 4,2% rispetto ai 5.010 milioni di euro del precedente esercizio. La variazione, a fronte del miglioramento del margine d'interesse, della buona performance del Servizio di Raccolta del Risparmio Postale in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti (+16,6%), nonché del positivo apporto del comparto della Gestione del risparmio, riflette minori plusvalenze realizzate, in linea con la nuova strategia del Gruppo di ridurre la dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti, nonché minori ricavi derivanti dalla cessione della partecipazione in BdM avvenuta il 7 agosto 2017.

Il comparto Assicurativo ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 1.470 milioni di euro, segnando un incremento di 15 milioni euro, pur in presenza della minore raccolta lorda realizzata rispetto al precedente esercizio, (-3,7 miliardi di euro), per effetto dell'incremento del margine finanziario che beneficia invece dell'aumento delle masse gestite, nonché del positivo apporto del ramo danni.

Come anticipato, l'analisi dei costi, che passano da 9 miliardi di euro del 2017 a 8,8 miliardi di euro, evidenzia una riduzione dell'1,8% principalmente ascrivibile alla diminuzione degli Altri costi operativi che ammontano a 2.659 milioni di euro registrando una diminuzione del 7,3% rispetto ai 2.868 milioni di euro del 2017, sul cui saldo incidevano maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri in prevalenza legati ai rischi operativi derivanti dal collocamento di quote di alcuni fondi immobiliari da parte della Società negli anni 2002- 2005.

Sul costo del lavoro, che si attesta a 6.137 milioni di euro (6.093 milioni di euro nel 2017), incide la riduzione per complessivi 75 milioni di euro della componente ordinaria, connessa alla razionalizzazione degli organici mediamente impiegati nell'esercizio (circa 3.700 FTE in meno rispetto al 2017) e l'incremento del costo per incentivi all'esodo che passa da 500 milioni di euro del 2017 a 619 milioni di euro del 2018 principalmente per effetto dell'accantonamento di un fondo di pre-pensionamento per circa 136 milioni di euro che abilita la possibilità di ulteriori esodi per dipendenti che maturano i requisiti nel corso dei prossimi 5 anni utilizzando gli strumenti normativi vigenti (quali ad esempio il Fondo di Solidarietà e l'art. 4 della Legge Fornero).

Gli Ammortamenti e svalutazioni ammontano a 570 milioni di euro (+4,5% rispetto al 2017).

Gli oneri finanziari netti si attestano a 8 milioni di euro rispetto ai 55 milioni di euro del 2017, che risentivano di oneri da svalutazione per 82 milioni di euro delle Contingent Convertible Notes emesse in relazione all'operazione Alitalia del 2014, nonché della svalutazione operata sul Fondo Atlante di 12 milioni di euro.

Le imposte dell'esercizio si attestano a 92 milioni di euro (378 milioni di euro nel 2017) e beneficiano dell'effetto positivo delle imposte anticipate per un valore di 385 milioni di euro rilevate dalla Compagnia Poste Vita sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione del comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR (introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010). Tale norma prevede che la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo Vita, che in passato rilevava ai fini della base imponibile IRES in maniera piena, concorra a formare il reddito d'esercizio con una limitazione determinata applicando all'ammontare complessivo della variazione stessa uno specifico rapporto percentuale. Per Poste Vita allo stato attuale tale rapporto percentuale è pari al 98,5%.

La Società, come già fatto dai principali operatori del settore, ha avviato una revisione dei processi interni e ha sviluppato e implementato adeguati sistemi informativi a supporto della puntuale valorizzazione e contabilizzazione delle suddette imposte anticipate.

L'esercizio 2018 chiude con un Utile netto di 1.399 milioni di euro (689 milioni di euro nel 2017).

Andamento patrimoniale e finanziario consolidato

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 Variazioni
Immobilizzazioni materiali 1.993 2.053 (60) -2,9%
Immobilizzazioni immateriali 545 516 29 5,6%
Partecipazioni 497 508 (11) -2,2%
Capitale immobilizzato 3.035 3.077 (42) -1,4%
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 6.914 6.170 744 12,1%
Debiti commerciali e Altre passività (5.282) (4.788) (494) 10,3%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 105 70 35 50,0%
Capitale circolante netto 1.737 1.452 285 19,6%
Capitale investito lordo 4.772 4.529 243 5,4%
Fondi per rischi e oneri (1.519) (1.595) 76 -4,8%
Trattamento di fine rapporto (1.187) (1.274) 87 -6,8%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 666 323 343 106,2%
Capitale investito netto 2.732 1.983 749 37,8%
Patrimonio netto 8.105 7.550 555 7,4%
di cui Utile di periodo 1.399 689 709 102,9%
di cui Riserva di fair value (69) 371 (440) -118,6%
Passività finanziarie 66.929 63.244 3.685 5,8%
Riserve tecniche assicurative nette 125.076 123.579 1.497 1,2%
Attività finanziarie (190.864) (186.766) (4.098) 2,2%
Cassa e depositi BancoPosta (3.318) (3.196) (122) 3,8%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (3.195) (2.428) (767) 31,6%
Posizione finanziaria netta (5.372) (5.567) 195 -3,5%

(dati in milioni di euro)

31 dicembre 2018 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile, e
digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Immobilizzazioni materiali 1.957 23 - 12 1 1.993
Immobilizzazioni immateriali 467 30 - 48 - 545
Partecipazioni 1.434 280 214 157 (1.588) 497
Capitale immobilizzato 3.858 333 214 217 (1.587) 3.035
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.534 382 2.798 2.433 (1.232) 6.914
Debiti commerciali e Altre passività (3.259) (502) (1.917) (836) 1.231 (5.282)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 86 (3) 1 22 (1) 105
Capitale circolante netto (639) (123) 882 1.619 (2) 1.737
Capitale investito lordo 3.219 210 1.096 1.836 (1.589) 4.772
Fondi per rischi e oneri (980) (16) (512) (11) (1) (1.519)
Trattamento di fine rapporto (1.178) (2) (5) (2) 1 (1.187)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 389 15 135 127 1 666
Capitale investito netto 1.450 207 714 1.950 (1.588) 2.732
Patrimonio netto 2.581 243 2.911 3.958 (1.588) 8.105
di cui Utile del periodo (372) 153 617 1.001 - 1.399
di cui Riserva di fair value 4 - (72) (1) - (69)
Passività finanziarie 1.259 4.307 67.022 1.034 (6.693) 66.929
Riserve tecniche assicurative nette - - - 125.076 - 125.076
Attività finanziarie (1.417) (4.097) (64.578) (126.545) 5.773 (190.864)
Cassa e depositi BancoPosta - - (3.318) - - (3.318)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (973) (246) (1.323) (1.574) 921 (3.195)
Posizione finanziaria netta (1.131) (36) (2.197) (2.008) - (5.372)
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2017 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile, e
digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Immobilizzazioni materiali 2.025 18 1 9 - 2.053
Immobilizzazioni immateriali 440 33 - 43 - 516
Partecipazioni 1.294 286 222 157 (1.451) 508
Capitale immobilizzato 3.759 337 223 209 (1.451) 3.077
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.352 115 2.454 1.972 (723) 6.170
Debiti commerciali e Altre passività (2.892) (171) (1.526) (781) 582 (4.788)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 77 3 (1) (9) - 70
Capitale circolante netto (463) (53) 927 1.182 (141) 1.452
Capitale investito lordo 3.296 284 1.150 1.391 (1.592) 4.529
Fondi per rischi e oneri (1.031) (21) (532) (11) - (1.595)
Trattamento di fine rapporto (1.253) (3) (16) (3) 1 (1.274)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 388 10 94 (170) 1 323
Capitale investito netto 1.400 270 696 1.207 (1.590) 1.983
Patrimonio netto 2.735 325 2.702 3.378 (1.590) 7.550
di cui Utile del periodo (502) 146 499 546 - 689
di cui Riserva di fair value 12 - 180 179 - 371
Passività finanziarie 2.249 3.249 62.274 1.017 (5.545) 63.244
Riserve tecniche assicurative nette - - - 123.579 - 123.579
Attività finanziarie (1.587) (3.283) (60.688) (125.860) 4.652 (186.766)
Cassa e depositi BancoPosta - - (3.196) - - (3.196)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.997) (21) (396) (907) 893 (2.428)
Posizione finanziaria netta (1.335) (55) (2.006) (2.171) - (5.567)
(dati in milioni di euro)
Variazioni 31/12/2018 vs. 31/12/2017 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile, e
digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Immobilizzazioni materiali (68) 5 (1) 3 1 (60)
Immobilizzazioni immateriali 27 (3) - 5 - 29
Partecipazioni 140 (6) (8) - (137) (11)
Capitale immobilizzato 99 (4) (9) 8 (136) (42)
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 182 267 344 461 (509) 744
Debiti commerciali e Altre passività (367) (331) (391) (55) 649 (494)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 9 (6) 2 31 (1) 35
Totale Capitale circolante netto (176) (70) (45) 437 139 285
Capitale investito lordo (77) (74) (54) 445 3 243
Fondi per rischi e oneri 51 5 20 - (1) 76
Trattamento di fine rapporto 75 1 11 1 - 87
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 1 5 41 297 - 343
Capitale investito netto 50 (63) 18 743 2 749
Patrimonio netto (154) (82) 209 580 2 555
di cui Utile del periodo 130 7 118 455 - 709
di cui Riserva di fair value (8) - (252) (180) - (440)
Passività finanziarie (990) 1.058 4.748 17 (1.148) 3.685
Riserve tecniche assicurative nette - - - 1.497 - 1.497
Attività finanziarie 170 (814) (3.890) (685) 1.121 (4.098)
Cassa e depositi BancoPosta - - (122) - - (122)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.024 (225) (927) (667) 28 (767)
Posizione finanziaria netta 204 19 (191) 163 - 195

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 si attesta a 3.035 milioni di euro, segnando un decremento di 42 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2017. Alla formazione del saldo hanno concorso investimenti per 538 milioni di euro - compensati da ammortamenti e svalutazioni per 570 milioni di euro – nonché la sottoscrizione, avvenuta nel mese di aprile 2018, da parte della Capogruppo dell'aumento del capitale sociale di Anima Holding SpA per 30 milioni di euro. Ulteriori movimentazioni hanno riguardato svalutazioni per circa 40 milioni di euro derivanti dagli esiti del test di impairment.

Gli investimenti del Gruppo nel 2018 ammontano a 538 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 15% rispetto al 2017 (+71 milioni di euro).

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2018 – 2022 a supporto degli obiettivi di Piano Strategico, circa il 25% degli Investimenti di Gruppo (133 milioni di euro) sono stati destinati al processo di trasformazione e realizzati per la quasi totalità dalla Strategic Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

In particolare circa 50 milioni di euro per l'ammodernamento dell'infrastruttura tecnologica e per il consolidamento dell'infrastruttura dei Data Center del Gruppo, oltre 40 milioni di euro per i nuovi impianti di smistamento presso i CMP di Bologna e Milano Peschiera Borromeo, l'automazione degli Hub e il lean program finalizzati all'automazione dei processi operativi di Pacchi e Posta, circa 10 milioni di euro per il Nuovo Modello di recapito "Joint delivery" avviato ad aprile che ha interessato la riorganizzazione di 350 Centri di Recapito e circa 7 milioni di euro per le attività di installazione LED in sostituzione delle lampade a fluorescenza, che hanno interessato 1.032 immobili.

Nell'ambito del processo di ammodernamento della propria flotta aziendale, il Gruppo è impegnato nella progressiva introduzione di mezzi alternativi ad alimentazione elettrica per il recapito dei pacchi (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione nella flotta aziendale di quadricicli elettrici.

Circa il 33% degli investimenti (178 milioni di euro) ha riguardato interventi di natura immobiliare, di sicurezza fisica e di information technology per garantire la continuità operativa del network degli Uffici Postali, Direzionali e di Recapito, anche questi con prevalenza realizzativa nella Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Nell'ambito degli interventi di natura IT sono proseguite le attività di ottimizzazione delle architetture applicative e infrastrutturali per l'erogazione dei servizi tra cui il progetto "Cloud" con l'obiettivo di migrare e trasformare le piattaforme tecnologiche del comparto di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione su infrastrutture Cloud.

Gli investimenti ICT sono stati allocati nelle Strategic Business Unit richiedenti sebbene il "Modello di Service" di Gruppo preveda l'erogazione a tutte le Business Unit da parte della struttura centralizzata in Poste Italiane e responsabile del coordinamento di tutti gli investimenti di Gruppo.

Circa il 14% degli investimenti (75 milioni di euro) sono finalizzati allo sviluppo e/o difesa del business e sono trasversali a tutte le Business Unit. Tra i principali si segnalano i progetti di evoluzione dei servizi di corrispondenza, le evoluzioni applicative della Piattaforma Postino telematico con l'introduzione di funzionalità per abilitare il recapito a indirizzi/punti di consegna alternativi, gli interventi abilitanti l'attività della società PostePay, le offerte di rete fissa e mobile, il risparmio postale, i prodotti di finanziamento retail e l'evoluzione dell'offerta di Poste Vita e Poste Assicura.

Circa il 28% degli investimenti sono stati dedicati a interventi obbligatori per legge (152 milioni di euro). Nella Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione circa 70 milioni di euro sono stati investiti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia (D.Lgs 81/08) e circa 20 milioni di euro in sicurezza informatica, GDPR e Antiriciclaggio. Nella Business Unit dei Servizi Finanziari circa 27 milioni di euro per la copertura dei Rischi Informatici, per la normativa MiFID 2 (3 gennaio 2018) e per la nuova normativa IDD - Insurance Distribution Directive (1 ottobre 2018).

Anche per i Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale e per i Servizi Assicurativi sono proseguiti gli interventi di adeguamento dei sistemi per ottemperare all'introduzione di nuove normative, come ad esempio la Fatturazione Elettronica e per il Gruppo Poste Vita il Regolamento generale sulla protezione dei dati UE/679/2016.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 1.737 milioni di euro e si incrementa di 285 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2017 per effetto di maggiori Crediti per 740 milioni di euro, in larga parte ascrivibili a un incremento dei crediti per sostituto d'imposta per l'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sul capital gain delle polizze vita.

Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.513 milioni di euro (1.595 milioni di euro a fine dicembre 2017) e tiene conto dell'accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi per 444 milioni di euro che riflette la stima delle passività per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanza Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2020.

Il saldo tiene conto altresì del Fondo rischi vertenze con terzi e del Fondo rischi operativi, che riflette l'adeguamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a Fondi immobiliari collocati nel periodo 2002-2005 e con performance non in linea con le attese.

L'incremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 343 milioni di euro deriva principalmente dall'iscrizione di crediti per imposte anticipate per 385 milioni di euro sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche obbligatorie del ramo vita e dall'effetto fiscale netto positivo sulla variazione negativa della riserva di fair value in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI (effetto netto positivo per imposte anticipate/differite per 121 milioni di euro).

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 8.105 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2017, registra un incremento di 555 milioni di euro. Tale variazione deriva principalmente dall'utile netto del periodo per 1.399 milioni di euro che è stato in parte compensato dalla distribuzione dei dividendi per 549 milioni di euro, a valere sull'utile 2017, e dal decremento della riserva di fair value di 440 milioni di euro - (che tiene conto dell'effetto positivo di 1.233 milioni di euro afferente alla transizione all'IFRS 9) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI - e dall'aumento della riserva di cash flow hedge per 150 milioni di euro.

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2018 è in avanzo di 5.372 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai valori al 31 dicembre 2017 (in cui presentava un avanzo di 5.567 milioni di euro). La variazione intervenuta nel periodo risente dell'aumento del capitale circolante netto e della diminuzione del fair value degli investimenti classificati nel portafoglio FVTOCI che non trova riflesso nella variazione delle riserve tecniche assicurative (cioè di quelli detenuti principalmente dal Patrimonio Destinato BancoPosta).

Con riferimento alla cessione da parte di Poste Italiane del 100% del capitale sociale di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale (BdM) a favore dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia) avvenuta nel 2017, in data 31 ottobre 2018 Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'auspicio a non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro del corrispettivo dell'operazione. In linea con le previsioni contrattuali le parti hanno definito in buona fede un accordo che prevede: i) la corresponsione da parte di Invitalia della somma di 20 milioni di euro, avvenuta nel mese di febbraio 2019; ii) il pagamento dei rimanenti 20 milioni di euro a valere sui dividendi pagati da BdM negli esercizi 2018, 2019 e 2020, tenendo conto delle disposizioni e indicazioni della vigilanza della Banca d'Italia. La parte restante del prezzo, 30 milioni di euro, sarà corrisposta entro giugno 2022 come da previsioni contrattuali. Tali crediti sono stati oggetto di impairment per 20 milioni di euro a seguito di una prudente applicazione dei criteri di valutazione previsti dall'IFRS9.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, pacchi e distribuzione (ESMA)

Il saldo di 845 milioni di euro della Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2017 è stato rettificato per tener conto dell'iscrizione del credito finanziario per complessivi 490 milioni di euro, in seguito alla riclassifica patrimoniale delle partecipazioni valutate a equity di FSIA e Anima Holding rispettivamente nei settori Pagamenti, Mobile e Digitale e Servizi Finanziari. Il saldo della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018, prima della suddetta riclassifica, sarebbe stato pari a 611 milioni di euro (tenuto conto degli ulteriori 30 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo per sottoscrivere l'aumento di capitale sociale di Anima Holding nel corso dell'esercizio 2018, oltre i suindicati 490 milioni di euro).

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta una variazione di 204 milioni di euro, passando da un avanzo di 1.335 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a un avanzo di 1.131 milioni di euro al 31 dicembre 2018.

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 Variazioni
A. Liquidità (973) (1.997) 1.024 -51,3%
B. Crediti finanziari correnti (57) (245) 188 -76,7%
C. Debiti bancari correnti 201 201 0 0,0%
D. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - 763 (763) -100,0%
E. Altri debiti finanziari correnti 2
3
8
2
(59) -72,0%
F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) 224 1.046 (822) -78,6%
G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) (806) (1.196) 390 -32,6%
H. Debiti bancari non correnti - 200 (200) -100,0%
I. Obbligazioni emesse 5
0
4
9
1 2,0%
J. Altri debiti non correnti 2
7
3
6
(9) -25,0%
K. Posizione finanziaria netta non corrente (H+I+J) 7
7
285 (208) -73,0%
L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) (729) (911) 182 -20,0%
Attività finanziarie non correnti (570) (585) 15 -2,6%
Posizione Finanziaria Netta (1.299) (1.496) 197 -13,2%
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 168 161 7 4,3%
Posizione Finanziaria Netta inclusi i rapporti con gli altri settori (1.131) (1.335) 204 -15,3%

La sua evoluzione riflette:

  • una gestione operativa positiva per 61 milioni di euro (di cui 156 milioni di euro relativi a risultato netto e ammortamenti e 95 milioni di euro di impatto dalle variazioni dei fondi rischi e oneri e TFR);
  • un flusso monetario netto positivo da variazione patrimonio netto per 75 milioni di euro derivante principalmente da dividendi netti per 315 milioni di euro, (dividendi percepiti (864 milioni di euro) al netto di quelli pagati agli azionisti (549 milioni di euro), al netto dell'aumento della dotazione di capitale del Patrimonio Destinato BancoPosta per 210 milioni di euro e di anima Holding SpA per 30 milioni di euro;
  • un assorbimento di cassa per investimenti per circa 484 milioni di euro;
  • un flusso monetario netto positivo da variazione del capitale circolante netto e altre operazioni per 144 milioni di euro, derivanti principalmente per 120 milioni di euro dalla plusvalenza realizzata nell'ambito della cessione delle azioni di Anima SGR a favore di Anima Holding.

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:

  • Finanziamento BEI di 200 milioni di euro in scadenza a marzo 2019 (Debiti bancari correnti);
  • Private placement per circa 50 milioni di euro (Obbligazioni emesse).

Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un Finanziamento BEI di 200 milioni di euro. Nel mese di giugno 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso dalla Capogruppo in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.

Le Attività finanziarie non correnti accolgono BTP per un valore complessivo di 532 milioni di euro (valore nominale di 500 milioni di euro).

RISULTATI ECONOMICI PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

Il Business della Corrispondenza, anche se in riduzione del 3%, è in miglioramento rispetto al trend storico ed è compensato dalla crescita del Business Pacchi (+10%), in linea con gli obiettivi del piano Deliver 2022. L'EBIT, seppur negativo, è in miglioramento grazie anche alle efficienze di processo, con l'introduzione del nuovo modello di recapito, alla politica di efficientamento dei costi e alle economie di scala generate dai maggiori volumi che hanno ridotto il costo unitario medio.

I Ricavi della Monetica crescono del 22%, grazie al contributo di PostePay Evolution; in crescita anche ricavi del business Mobile (+3%), che beneficiano dei buoni risultati della telefonia fissa.

Ricavi in crescita del 4% grazie alla buona performance del Risparmio Postale, nonché del positivo apporto del comparto della Gestione del risparmio riconducibile al rafforzamento della partnership con il Gruppo Anima.

Le Plusvalenze lorde realizzate ammontano a 404 milioni di euro rispetto ai 547 milioni di euro del 2017, in linea con gli obiettivi del Piano Deliver 2022 di riduzione della dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti.

EBIT in crescita dell'8,4%, con 866 milioni di euro rispetto ai 799 del 2017. Buone le performance del comparto danni.

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2018 67

(dati in milioni di euro)

Esercizio 2018 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Totale ricavi 8.210 952 5.871 1.472 (5.641) 10.864
Ricavi da terzi 3.580 592 5.221 1.470 - 10.864
Ricavi infrasettoriali 4.630 360 649 2 (5.641) -
Totale costi 8.641 748 5.011 606 (5.641) 9.365
Costo del lavoro totale 5.989 31 80 38 - 6.137
di cui costo del lavoro 5.381 31 70 37 - 5.519
di cui incentivi all'esodo 608 - 10 1 - 619
Altri costi operativi 2.056 304 214 84 - 2.659
Ammortamenti e svalutazioni 528 24 0 17 - 570
Costi infrasettoriali 67 390 4.718 467 (5.641) -
EBIT (430) 204 859 866 - 1.499
EBIT MARGIN -5,2% 21,4% 14,6% 58,8% 13,8%
Proventi/(Oneri) finanziari (31) 4 (32) 51 - (8)
Utile lordo (462) 208 827 917 - 1.490
Imposte (89) 55 210 (84) - 92
Utile netto (372) 153 617 1.001 - 1.399

Servizi di corrispondenza, pacchi e distribuzione

Il mercato dei servizi postali

Il mercato postale sta attraversando un ciclo di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione dell'economia che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione; infatti, al continuo calo dei volumi di invii di corrispondenza tradizionale, sostituiti da forme di comunicazione più immediate come e-mail e messaggistica istantanea, si accompagna un significativo aumento dei volumi di pacchi spediti, riconducibile alla crescita del commercio elettronico.

Nell'ambito della strategia di promozione del mercato unico digitale e con l'obiettivo di facilitare lo scambio dei pacchi nel mercato europeo e favorire lo sviluppo dell'e-commerce, il 4 marzo 2018 è stato approvato il regolamento (UE) 2018/644.

Il regolamento integra le norme stabilite nella direttiva 97/67/CE17 relativamente ai servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi e ai fini della sua attuazione, stabilisce un livello minimo di sorveglianza regolamentare e riconosce e conferma all'AGCom (in qualità di Autorità nazionale di regolamentazione) specifiche competenze, finalizzate a disporre di conoscenze e informazioni circa i fornitori di servizi di consegna dei pacchi attivi sul mercato.

In tale contesto, alla luce della crescita attesa di vendite e acquisti on-line e dello sviluppo di nuovi modelli organizzativi e di business nei mercati dei servizi postali e considerando le citate misure previste dal regolamento europeo di armonizzazione delle condizioni per i servizi transfrontalieri, l'AGCom con Delibera 399/18/CONS del 25 luglio 2018 ha avviato un'analisi di mercato sui servizi di consegna pacchi per valutarne le prospettive concorrenziali e gli effetti sulla regolamentazione esistente nonché su eventuali rimedi idonei a ripristinare condizioni concorrenziali a tutela degli utenti.

Contesto normativo e regolatorio

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom), con Delibera 77/18/CONS del 20 febbraio 2018, ha definito il regime giuridico della licenza speciale per lo svolgimento dei servizi di notifica a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni del Codice della Strada, la cui riserva è stata eliminata dalla Legge n.124/2017, a partire

17 La direttiva 97/67/CE definisce le regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e il miglioramento della qualità del servizio.

dal 10 settembre 2017. Tale licenza è subordinata a una serie di requisiti (per es. affidabilità, professionalità e onorabilità) e obblighi di Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, qualità, continuità, disponibilità ed esecuzione dei medesimi.

Nel mese di settembre 2018 è stato pubblicato il Decreto del MISE recante il Disciplinare delle procedure per il rilascio delle suddette licenze individuali speciali. Con legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018) e Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge Bilancio 2019) sono state apportate modifiche al testo della Legge 20 novembre 1982, n. 890, relativa alle notifiche a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni al Codice della Strada.

Infine, secondo quanto previsto dal nuovo quadro regolamentare in materia, con Delibera 600/18/CONS del 12 dicembre 2018, l'Autorità ha definito le misure e le modalità di corresponsione degli indennizzi in materia di atti giudiziari e violazioni al Codice della Strada.

Con Delibera 266/18/CONS l'AGCom ha aggiornato, con decorrenza al pubblico dal 1° luglio 2018, le tariffe base dei servizi postali universali per l'editoria18 (per spedizioni superiori a 2.000 copie). Non variano invece le tariffe agevolate pagate dagli editori e dai soggetti no-profit così da sostenere quanto più possibile un servizio di interesse economico generale, il cui fine è quello di assicurare l'accessibilità dell'informazione agli utenti finali.

Successivamente l'Autorità, con Delibera 453/18/CONS efficace dal 1° ottobre 2018, ha esteso le nuove tariffe base anche alle spedizioni di invii editoriali inferiori a 2.000 pezzi e approvato i prezzi speciali proposti da Poste Italiane per tali spedizioni.

I fondi stanziati per finanziare il sistema delle agevolazioni statali per il 2018 in base alle previsioni della Legge di Stabilità 2018 ammonta a 59,3 milioni di euro.

La Legge di Bilancio 2019 ha definito lo stanziamento per il 2019 prevedendo un valore di 54,9 milioni di euro e ha definito, per gli anni successivi, uno stanziamento previsionale di 54,3 milioni di euro per il 2020 e 54,6 milioni di euro per il 2021.

A partire dal 3 luglio 2018 e nel rispetto dei limiti a tutela dell'utenza disposti dall'AGCom con la Delibera 728/13/CONS, Poste Italiane ha aumentato le tariffe per alcuni servizi universali a garanzia di elevati standard di qualità e consentendo un parziale recupero dei costi sostenuti per assicurare lo svolgimento del Servizio postale Universale su tutto il territorio. Le associazioni dei consumatori CODACONS e "Associazione Articolo 32-97", in data 3 settembre 2018, hanno proposto al TAR Lazio ricorso contro tali nuove condizioni economiche. Ad oggi si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

Con la Delibera 571/18/CONS, pubblicata in data 11 febbraio 2019, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica sulla valutazione del costo netto per gli anni 2015 e 2016 in cui risulta un onere stimato del Servizio Postale Universale di 378 milioni di euro per il 2015 e di 355 milioni di euro per il 2016 a fronte di ricavi rilevati da Poste Italiane rispettivamente di 279 e 262 milioni di euro per i servizi resi. I soggetti interessati, potranno far pervenire all'Autorità il proprio contributo alla consultazione entro il termine di 45 giorni dalla pubblicazione della Delibera. I valori predetti potranno essere rettificati dall'Autorità nel provvedimento finale a seguito della chiusura della consultazione.

18 In base al D.lgs. n. 261 del 1999 gli invii di libri, cataloghi, giornali, periodici e similari rientrano nel Servizio postale Universale.

L'AGCom ha introdotto, con Delibera 452/18/CONS, un "test di prezzo" con cui valutare l'effettiva replicabilità delle offerte di servizi di recapito di invii multipli, di valore superiore a 500 mila euro, effettuate da Poste Italiane ai grandi clienti privati o formulate nell'ambito di gare a evidenza pubblica. La replicabilità è misurata rispetto alla posizione di un operatore postale che, per offrire i servizi finali, deve avvalersi della rete di Poste Italiane nelle aree in cui non ha copertura diretta. Il test ha il fine di assicurare il rispetto del principio di non discriminazione e il contenimento di possibili fenomeni di compressione dei margini ("margin squeeze19") per i concorrenti di Poste Italiane.

Contratto di Programma

Il Contratto di Programma regola i rapporti fra MEF, MISE e Poste Italiane per la fornitura del Servizio Postale Universale.

Attualmente è in vigore il Contratto di Programma 2015-2019, sottoscritto dalle Parti in data 15 dicembre 2015 con efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019.

Poste Italiane ha avviato gli incontri con le parti interessate per la definizione del nuovo Contratto di Programma.

Conto economico dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
4° trime stre Esercizio
Variazioni 2017 2018 (dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
-3,4% (25) 718 694 Corrispondenza 2.621 2.689 (68) -2,5%
22,1% 42 191 233 Pacchi 761 693 68 9,8%
4,1% 2 61 63 Altri ricavi 198 249 (51) -20,6%
5,1% 54 1.051 1.105 Ricavi infrasettoriali 4.630 4.497 133 3,0%
3,6% 74 2.022 2.096 Totale Ricavi 8.210 8.129 82 1,0%
8,2% 148 1.813 1.961 Costo del lavoro 5.989 5.922 67 1,1%
3,3% 4
4
1.328 1.372 di cui costo del lavoro 5.381 5.430 (49) -0,9%
21,5% 104 485 589 di cui incentivi all'esodo 608 492 116 23,6%
-1,3% (7) 582 574 Altri costi operativi 2.056 2.154 (98) -4,6%
1,2% 0 16 16 Costi infrasettoriali 67 64 3 4,2%
5,8% 141 2.410 2.551 Totale Costi 8.112 8.141 (28) -0,3%
-17,2% (67) (388) (455) EBITDA 98 (12) 110 917,9%
23,9% 29 123 152 Ammortamenti e svalutazioni 528 505 24 4,7%
-18,8% (96) (511) (608) EBIT (430) (517) 86 16,7%
-3,7% -25,3% -29,0% EBIT MARGIN -5,2% -6,4% 1,1%
-661,9% (13) (2) (15) Proventi/(Oneri) finanziari (31) (112) 81 72,2%
-21,3% (109) (513) (622) Utile lordo (462) (629) 167 26,6%
-36,6% (42) (114) (155) Imposte (89) (127) 38 29,8%
-16,9% (67) (400) (467) Utile netto (372) (502) 129 25,8%

Conto economico dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

19 È un comportamento anti-competitivo volto a ostacolare o escludere dal mercato i concorrenti che si configura quando la differenza tra il prezzo a monte di un determinato prodotto/servizio offerto da un'impresa verticalmente integrata – e che ha una posizione dominante nel mercato - e il prezzo finale è negativo o insufficiente a coprire i costi.

Principali KPI del settore Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 2018 2017 Variazioni
Corrispondenza e pacchi
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 2.951 3.124 (173) -5,5%
Servizi di Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 127 113 14 12,6%
Ricavi/FTE (euro) 62.143 60.065 2.078 3,5%
Numero Centri di Recapito 1.793 2.051 (258) -12,6%
Tasso di saturazione dei veicoli 1 80% 78%
Dimensionamento della flotta 2 (in migliaia) 27,1 29,2 (2) -7,4%
Joint Delivery Model: avanzamento progetto 50% n.a.
Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) 417 5 412 n.s.
Distribuzione
Numero Uffici Postali 12.812 12.822 (10) -0,1%
Numero di clienti (in milioni) 34,9 34,4 0,5 1,5%
Visitatori giornalieri negli Uffici Postali (in milioni) 1,42 1,45 (0,03) -2,1%
Sale dedicate alla consulenza 6.509 6.482 27 0,4%
Corner dedicati a prodotti e servizi Mobile 341 341 - -
Corner UP 3 118 118 - -
Rete ATM Postamat 7.282 7.257 25 0,3%

1 Rapporto tra la capacità di carico utilizzata e la capacitàdi carico totale dei veicoli.

2 Numero di veicoli destinati all'attività di recapito.

3 Tale formato, presente negli Uffici Postali ad alto potenziale di sviluppo, è finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto.

La Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo negativo per 430 milioni di euro, in miglioramento di 86 milioni di euro rispetto al risultato operativo negativo conseguito nell'esercizio precedente (-517 milioni di euro).

I Ricavi da mercato passano da 3.632 milioni di euro a 3.580 milioni di euro, in diminuzione dell'1,4% per effetto dei minori ricavi derivanti dalla Corrispondenza tradizionale (-68 milioni di euro) e dalla variazione degli Altri ricavi (-51 milioni di euro) che accolgono, tra l'altro, le attività della compagnia aerea Mistral Air che nel corso del 2018 ha progressivamente cessato le attività di linea per ri-focalizzarsi esclusivamente sul business cargo. Per contro, le performance dei ricavi del comparto pacchi sono in crescita del 9,8% (+68 milioni di euro rispetto al 2017), in particolare nel comparto B2C trainato dallo sviluppo dell'e-commerce.

I Costi totali ammontano a 8.112 milioni di euro e si riducono rispetto al 2017 (-28 milioni di euro) per effetto della riduzione degli altri costi operativi (-98 milioni di euro) principalmente riconducibili a minori costi variabili della compagnia Mistral Air per la suddetta cessazione delle attività di linea, della società Postel a fronte della riduzione dei volumi di stampa, nonché a minori costi e oneri a seguito dei rilasci del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi.

Il costo del lavoro registra una riduzione nella sua componente ordinaria (-49 milioni di euro) conseguente alla razionalizzazione dell'organico medio; per contro si registrano maggiori accantonamenti per incentivi all'esodo (+116 milioni di euro) nell'ambito dell'iniziativa avviata dall'Azienda, volta ad anticipare il ricambio generazionale attraverso esodi volontari incentivati per i dipendenti prossimi alla pensione.

La gestione finanziaria ha prodotto oneri netti per 31 milioni di euro segnando un miglioramento del 72,2% rispetto all'esercizio precedente sul quale incideva la svalutazione di 82 milioni di euro delle Contingent Convertible Notes emesse da Midco (che detiene il 51% di Alitalia SAI).

Analisi dei risultati

Corrispondenza

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
2018 2017 Variazioni 2018 2017 Variazioni
Posta Indescritta 1.347 1.381 (34) -2,5% 775 811 (35) -4,4%
Posta Descritta 203 199 4 2,1% 997 982 15 1,5%
Direct Marketing 503 545 (42) -7,7% 127 142 (15) -10,8%
Servizi Integrati 27 29 (1) -4,0% 188 203 (15) -7,6%
Altro (1) 870 970 (100) -10,3% 273 289 (16) -5,7%
Compensazioni per il Servizio Postale Universale (2) - - - - 262 262 - -
Totale Corrispondenza di Gruppo 2.951 3.124 (173) -5,5% 2.621 2.689 (68) -2,5%

(1) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge.

(2) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario.

I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 5,5% (-173 milioni di invii) e del 2,5% (-68 milioni di euro) rispetto al 2017, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali per effetto della digitalizzazione dell'economia.

Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-34 milioni di invii, corrispondenti a -2,5% rispetto al 2017), ha generato un calo dei ricavi per 35 milioni di euro (-4,4%).

La Posta Descritta registra un aumento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 2,1% (+4 milioni di invii), e dell'1,5% (+15 milioni di euro) rispetto all'esercizio 2017, per effetto principalmente della crescita dei flussi di raccomandate internazionali inbound relative alla spedizione di piccoli oggetti legati allo sviluppo dell'ecommerce.

Il Direct Marketing segna un rallentamento dei volumi del 7,7% (-42 milioni di invii) imputabile alla razionalizzazione effettuata dalla clientela delle spese in comunicazione a mezzo posta; tale rallentamento ha generato una contrazione dei ricavi del 10,8% (-15 milioni di euro).

I servizi integrati registrano un decremento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 4,0% e del 7,6% rispetto all'esercizio precedente, prevalentemente riconducibile alla conclusione del contratto di fornitura SIN (Servizi Integrati di Notifica) con il Comune di Milano, cui attualmente viene fornito esclusivamente il servizio di recapito degli atti giudiziari.

La voce Altro, che accoglie tra l'altro i servizi di Printing effettuati dalla controllata Postel, mostra una riduzione del 10,3% dei volumi (-100 milioni di spedizioni) e del 5,7% dei ricavi (-16 milioni di euro) rispetto al 2017, per effetto del calo del mercato delle Stampe. Le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale ammontano a circa 61 milioni di euro e sono comprese nella voce Altro (43 milioni di euro nel 2017).

La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per il 2018, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019, ammonta a 262 milioni di euro.

Pacchi

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
2018 2017 Variazioni 2018
2017
Variazioni
B2B 31 29 2 7,5% 219 207 11 5,4%
B2C 74 58 16 27,0% 301 236 66 27,8%
C2C 6 6 (0) -2,9% 57 59 (2) -2,6%
Altro 1 17 20 (3) -17,0% 184 191 (7) -3,7%
Totale Pacchi 127 113 14 12,6% 761 693 68 9,8%

1 La voce altro include le spedizioni internazionali, le partnership con operatori logistici, i servizi dedicati, la logistica integrata e altri ricavi. I risultati del comparto Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 12,6% (+14,2 milioni di invii) e del 9,8% (+68,2 milioni di euro) rispetto all'esercizio precedente, per effetto essenzialmente del crescente sviluppo delle attività di Poste nel commercio elettronico e dei positivi impatti sul segmento B2C che ha conseguito ricavi per 301 milioni di euro, in crescita del 27,8% rispetto al 2017, a fronte di 74 milioni di spedizioni realizzate. Il segmento B2B, che nel 2017 aveva risentito delle agitazioni sindacali che avevano interessato la controllata SDA nel mese di settembre e ottobre, evidenzia una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 7,5% (+2 milioni di invii) e del 5,4% (+11 milioni di euro).

Attività di periodo

Nel corso del mese di aprile 2018, a valle dell'accordo con le Organizzazioni Sindacali, è stata avviata la progressiva implementazione del nuovo modello "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo scenario previsto di evoluzione dei servizi di corrispondenza e pacchi e delle mutate esigenze dei clienti. Tale modello prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend.

La flessibilità offerta dal Joint delivery è stata valorizzata anche dall'accordo raggiunto con Amazon nel mese di giugno per la consegna di prodotti sul territorio nazionale. Grazie a tale contratto, di durata triennale, rinnovabile per ulteriori 2 anni, il Gruppo contribuirà ad accelerare lo sviluppo dell'e-commerce in Italia.

È stata altresì attivata la nuova rete PuntoPoste rappresentata da 417 punti per il ritiro degli acquisti on line e la spedizione di resi e pacchi preaffrancati o prepagati. PuntoPoste mette a disposizione dei clienti 328 locker (chioschi automatizzati dotati di terminale touch screen, lettore barcode e mini-stampante) presso le aree self di alcuni Uffici Postali e in luoghi ad alta frequentazione come supermercati, centri commerciali, distributori di carburante e 89 punti di ritiro alternativi per soddisfare i crescenti bisogni di prossimità e flessibilità oraria dei clienti. Un importante passo in avanti in questa direzione è rappresentato dall'accordo quadro di collaborazione raggiunto nel mese di maggio tra Poste Italiane e la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) che prevede la possibilità per le tabaccherie di entrare a far parte di "PuntoPoste – Tabaccaio".

Nell'esercizio sono proseguiti gli interventi atti a migliorare i processi di smistamento attraverso l'introduzione di nuove tecnologie di automazione; tra questi l'installazione di nuovi impianti di smistamento della corrispondenza presso i CMP di Bologna e Milano Peschiera Borromeo e la riorganizzazione, secondo la metodologia "Lean manufacturing" di 7 stabilimenti della rete di smistamento (Torino, Padova, Bologna, Bari, Napoli, Firenze e Roma, con l'introduzione per es. di nuove attrezzature per rendere più sicure ed ergonomiche le operazioni e le postazioni).

Inoltre, nell'ambito del processo di ammodernamento della flotta aziendale, il Gruppo è impegnato nella progressiva introduzione di mezzi alternativi ad alimentazione elettrica per il recapito dei pacchi (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione di quadricicli elettrici.

Qualità del Servizio postale Universale

Di seguito si riportano i risultati di qualità conseguiti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. L'Autorità verifica il rispetto degli obiettivi e pubblica annualmente i risultati, unitamente a quelli rilevati dall'organismo indipendente sulla posta ordinaria.

Risultato
Consegna entro Obiettivo 2018 2017
Posta 1 - Prioritaria 1 1 giorno 80,0% 85,9% n.d.
Posta 1 - Prioritaria 1 2 giorni 80,0% 92,3% n.d.
Posta 1 - Prioritaria 1 1 giorno 80,0% n.d. 82,2%
Posta 1 - Prioritaria 4 giorni 98,0% 98,9% 99,1%
Posta 4 - Ordinaria 4 giorni 90,0% 87,6% 91,4%
Posta 4 - Ordinaria 6 giorni 98,0% 96,5% 97,1%
Posta Massiva 4 giorni 90,0% 98,5% 96,7%
Posta Massiva 6 giorni 98,0% 99,7% 99,6%
Posta Raccomandandata 4 giorni 90,0% 95,0% 95,1%
Posta Raccomandandata 6 giorni 98,0% 97,9% 98,0%
Posta Assicurata 4 giorni 90,0% 99,3% 99,6%
Posta Assicurata 6 giorni 98,0% 99,8% 99,9%
Pacco Ordinario 4 giorni 90,0% 95,1% 92,2%

(1) Il risultato 2018 è calcolato come J1 sui Comuni non Regolati e J2 sui Comuni Regolati, quale effetto dell'introduzione del nuovo modello di recapito a giorni alterni sulle aree regolate. Il risulato 2017 è calcolato come J1 a livello nazionale, senza distinzione tra Comuni Regolati e non Regolati

Altre informazioni

In data 3 ottobre 2018 Poste Italiane, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Al 31 dicembre 2018 il fondo accantonato nell'esercizio 2017 è stato pertanto completamente utilizzato.

Il 4 marzo 2019 è stato notificato dall'AGCM il provvedimento con il quale l'Autorità ha riconosciuto la piena ottemperanza di Poste alla luce delle risultanze istruttorie e delle iniziative adottate dalla stessa, deliberando pertanto che: (i) non sussistono i presupposti per l'irrogazione della ulteriore sanzione; (ii) Poste Italiane prosegua nell'offerta a favore degli operatori alternativi concorrenti del servizio equivalente a Posta Time; (iii) Poste Italiane entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento informi l'Autorità mediante documentazione scritta in merito ai livelli di estensione raggiunti del servizio equivalente a Posta Time.

Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto notifica, in concomitanza con provvedimenti cautelari personali e reali verso determinati soggetti indagati, di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma e di un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio, eseguito su un conto BancoPosta intestato al Consorzio, per l'importo di 4,6 milioni di euro. In relazione a tale procedimento, il Consiglio Direttivo del Consorzio ha fatto proprie, condividendole integralmente, le considerazioni e conclusioni di due pareri richiesti a terzi esperti indipendenti, uno riguardante aspetti giuspubblicistici della Concessione sulla cui base il Consorzio presta i suoi servizi a favore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Servizi di gestione e rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le pratiche di competenza del Dipartimento Trasporti Terrestri) e l'altro riguardante gli aspetti tributari, che hanno concluso, l'uno, che la struttura giuridica della concessione e, in particolare, il sistema di remunerazione ivi previsto, sono conformi alla normativa in materia di concessioni di servizi, senza riscontrare profili di criticità o illegittimità in merito al sistema di remunerazione e fatturazione, l'altro, qualificando come remoto il rischio che le potenziali passività tributarie gravanti in capo al Consorzio ad esito della contestazione della Procura siano ritenute sussistenti in giudizio.

Servizi di pagamento, mobile e digitale

Il mercato dei servizi di pagamento, mobile e digitale

Nel 2018 il mercato delle carte di pagamento ha confermato il trend di crescita già evidenziato nel 2017; sulla base degli ultimi dati disponibili, il transato complessivo ha raggiunto, a settembre 2018, i 160 miliardi di euro (+6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) pur con una riduzione del valore medio per singola transazione per ogni tipologia di carta; tale riduzione indica un utilizzo sempre più diffuso anche per l'estensione progressiva del servizio verso segmenti a minor intensità d'uso. Le carte prepagate hanno fatto registrare la crescita più rilevante sia del valore transato, sia del numero di transazioni (rispettivamente +24% e +30% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente) mentre le carte di credito si sono confermate lo strumento più utilizzato dopo le carte di debito, generando un valore transato di 50 miliardi di euro attraverso circa 700 milioni di transazioni (+12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) determinando così un aumento della spesa media20 .

Con riferimento al mercato Digital in Italia il 92% della popolazione è online (55 milioni di persone) e circa 35 milioni di utenti sono attivi sui social media, con una continua crescita del numero degli utenti 'connessi' anno dopo anno. L'85% di utenti utilizza il mobile come modalità di accesso a internet e il 52% degli utenti è attivo sui social mediante il mobile. Il tempo medio di connessione a internet è di 6 ore al giorno, di cui 2 vengono impiegate principalmente nell'attività sulle piattaforme social.

Il digitale è sempre più una priorità anche in ambito Pubblica Amministrazione: SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che ha l'obiettivo di fornire ai cittadini un sistema di "login" unico con cui accedere a tutti i servizi della PA, abilita l'accesso a oltre 4.300 servizi online di circa 4.000 Pubbliche Amministrazioni centrali e locali aderenti tra le quali l'INPS, l'Agenzia delle Entrate, i Comuni e le Università21. Nel 2018 l'Identità Digitale SPID di Poste Italiane ha visto aumentare il numero di titolari di oltre 700mila unità con picchi di oltre 5mila sottoscrizioni al giorno in corrispondenza delle scadenze fiscali.

A luglio 2018 si è completato, inoltre, il processo di notifica di SPID alla Commissione Europea, avviato il 24 novembre 2017 in conformità a quanto previsto dal regolamento comunitario eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). Con l'avvenuta notifica l'Italia, dopo la Germania, è il secondo paese europeo a essersi attivato per il mutuo riconoscimento del proprio sistema di identità digitale nazionale e il primo a notificare un sistema che vede anche il coinvolgimento di soggetti privati.

Il mercato della telefonia Mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili22 , ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 173% della popolazione, con una quota degli MVNO attorno al 15%. Le linee complessive al 30 settembre 2018 sono pari a 103 milioni comprensive di circa 20 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato con una quota attorno al 4% PosteMobile, rappresenta circa il 47% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali23 .

Il 2018 ha visto un progressivo inasprimento della pressione competitiva per effetto del lancio della nuova Compagnia Iliad, a cui ha fatto seguito l'ingresso, nel mese di giugno, di Ho.Mobile, second brand di Vodafone. In tale contesto PosteMobile è stato l'unico operatore che è riuscito ad aumentare il proprio market

20 Fonte: Banca d'Italia - Flussi di ritorno delle segnalazioni di vigilanza supportati da stime interne e di data provider esterni.

21 Fonte: www.spid.gov.it

22 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2018.

23 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2018.

share grazie a politiche di marketing e di pricing segmentate a scopo difensivo, riuscendo altresì a prevenire fenomeni di churn e di SIM silenti.

Nel corso dell'anno, inoltre, si è consolidato il trend di sviluppo del mercato dell'Internet of Things (IoT)24 che si stima vedrà una crescita dei ricavi fino all'11% entro il 2025.

Contesto normativo

Nel 2018, con l'emanazione del D. Lgs. 15 dicembre 2017 n. 218, è entrata in vigore la Direttiva UE 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD2). Successivamente, nel mese di marzo 2018, è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2018/389 che integra la PSD2 e definisce i requisiti cui devono conformarsi i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) ai fini dell'attuazione di specifiche misure di sicurezza. Al fine di realizzare l'allineamento ai nuovi requisiti normativi che saranno applicabili a partire dal 14 settembre 2019 Poste Italiane ha pianificato gli interventi tecnologici di adeguamento.

Il 27 gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) come modificato dal D.Lgs. 13 dicembre 2017 n. 217. L'obiettivo del nuovo CAD è quello di garantire il diritto dei cittadini di accedere ai propri dati, documenti e servizi in modalità digitale. L'estensione ai gestori di servizi pubblici dell'ambito di applicazione del CAD ha prodotto una serie di impatti e necessità di adeguamenti nella predisposizione dei servizi fruibili in modalità telematica.

Inoltre si applica anche a tali gestori, in relazione ai servizi di pubblico interesse, l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici - anche basati sull'uso del credito telefonico - tramite la piattaforma messa a disposizione da AgID.

L'Autorità Bancaria Europea (EBA) il 17 settembre 2018 ha pubblicato il documento sugli Orientamenti in materia di obblighi di segnalazione per i dati sulle frodi. Tali orientamenti forniscono informazioni dettagliate sui dati statistici relativi alle frodi connesse ai diversi mezzi di pagamento che i prestatori di servizi di pagamento devono segnalare alle rispettive autorità competenti, nonché sui dati aggregati che queste ultime devono condividere con l'EBA e la BCE.

In data 4 dicembre 2018 l'EBA ha pubblicato le proprie Linee guida in materia di norme tecniche di regolamentazione per l'autenticazione forte del cliente e gli standard aperti di comunicazione comuni e sicuri ai sensi del Regolamento delegato (UE) 2018/389 che integra la Direttiva (UE) 2015/2366 (PSD2) - "Final report. Guidelines on the conditions to benefit from an exemption from the contingency mechanism under Article 33 (6) of Regulation (EU) 2018/389 (RTS on SCA & CSC)"-. In particolare, le Linee guida hanno ad oggetto le condizioni che i prestatori di servizi di pagamento di radicamento del conto (account servicing payment service providers, ASPSP) devono soddisfare per essere esonerati dall'obbligo di predisporre un meccanismo di emergenza alternativo ai sensi dell'articolo 33 del regolamento (UE) 2018/389 sull'autenticazione forte del cliente e sulla comunicazione comune e sicura. L'EBA incoraggia gli ASPSP a iniziare i test e a lanciare le loro interfacce prima della scadenza del settembre 2019 e anche Banca d'Italia ha già espresso, in un documento di consultazione, l'intenzione di recepire integralmente tali orientamenti prevedendone l'applicazione a banche, Poste Italiane SpA per l'attività di Bancoposta, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica e intermediari finanziari autorizzati alla prestazione di servizi di pagamento.

24 Internet of Things (Internet delle cose) è l'espressione utilizzata per definire la rete delle apparecchiature e dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet; possono essere sensori per il fitness, automobili, radio, impianti di climatizzazione, ma anche elettrodomestici, lampadine, telecamere, container per il trasporto delle merci.

4° trime stre Esercizio
Variazioni 2017 2018 (dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
20,1% 13 66 79 Monetica 291 238 53 22,3%
-6,9% (2) 27 25 Altri pagamenti 85 83 2 2,9%
-5,4% (3) 57 54 Mobile 217 211 5 2,6%
5,5% 5 89 94 Ricavi infrasettoriali 360 361 (1) -0,3%
5,5% 13 239 252 Totale Ricavi 952 892 60 6,7%
-11,4% (1) 9 8 Costo del lavoro 31 31 (0) -0,9%
-11,4% (1) 9 8 di cui costo del lavoro 3
1
3
1
(0) -0,9%
- - - - di cui incentivi all'esodo - - - -
13,3% 10 78 89 Altri costi operativi 304 281 23 8,2%
7,3% 7 94 101 Costi infrasettoriali 390 363 27 7,3%
9,0% 16 181 197 Totale Costi 725 675 49 7,3%
-5,4% (3) 58 55 EBITDA 227 217 10 4,8%
10,9% 1 6 6 Ammortamenti e svalutazioni 24 22 1 6,1%
-7,3% (4) 52 48 EBIT 204 194 9 4,7%
-2,6% 21,8% 19,1% EBIT MARGIN 21,4% 21,8% -0,4%
68,3% 1 1 2 Proventi/(Oneri) finanziari 4 7 (3) -38,3%
-5,3% (3) 53 51 Utile lordo 208 201 6 3,2%
-0,6% (0) 14 14 Imposte 55 55 (1) -1,1%
-7,0% (3) 39 36 Utile netto 153 146 7 4,8%

Conto economico dei servizi di Pagamento, Mobile e Digitale 1

1 I dati 2018 e 2017 sono stati riclassificati secondo il nuovo perimetro di attività conseguente la cessione in favore della neo costituita PostePay SpA (Settore Servizi di pagamento, mobile e digitale) del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta (Servizi Finanziari) con efficacia dal 1° ottobre 2018.

Principali KPI del settore Servizi di Pagamento, mobile e digitale 2018 2017 Variazioni
Numero di Carte 1
(in milioni)
26,6 25,2 1,4 5,7%
di cui Carte Postepay (in milioni) 19,0 17,7 1,3 7,6%
di cui Carte Postepay Evolution 2
(in milioni)
6,3 4,7 1,6 33,0%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 1.100 932 167,7 18,0%
di cui numero transazioni e-commerce (in milioni) 202 165 36,9 22,4%
Valore Transato totale delle carte (in milioni di euro) 28.147 23.879 4.268 17,9%
Postepay Digital e-Wallets (in milioni) 2,8 1,7 1,1 64,0%
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) 17,6 15,0 2,6 17,7%
Download App (in milioni) 21,6 15,0 6,6 44,0%
Utenti giornalieri (web e app) (in milioni) 1,5 1,3 0,2 13,8%
Identità digitali (numero in milioni) 2,6 1,8 0,7 39,8%
Numero transazioni Digitali - Consumer (in milioni) 47,9 39,4 8,6 21,7%
SIM PosteMobile fisse e mobili emesse (in migliaia) 1.094 1.123 (28,7) -2,6%

1 Il dato include le carte PostePay, Postamat e Carte di Credito.

2 Il dato è compensivo dei clienti business.

Nel 2018 l'andamento economico dei servizi di Pagamento, Mobile e Digitale evidenzia un risultato della gestione operativa che si attesta a 204 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto all'anno precedente.

I ricavi totali ammontano a 952 milioni di euro (+6,7%) e beneficiano delle positive performance del comparto Monetica che segna una crescita del 22,3% (+53 milioni di euro) e del comparto Mobile (+5,4 milioni di euro, corrispondenti a +2,6%).

All'interno del comparto Monetica i ricavi da servizi di acquiring sono più che raddoppiati rispetto al 2017, passando da 3,6 milioni di euro a 7,5 milioni di euro (+109%) grazie all'incremento del transato sostenuto dall'incremento delle carte prepagate.

Al 31 dicembre 2018 le carte Postepay in circolazione ammontano a circa 19 milioni (17,7 milioni nel 2017), di queste 6,3 milioni sono le Postepay "evolution" cresciute del 33,0% rispetto al 31 dicembre 2017.

I ricavi da Altri pagamenti si attestano a 85 milioni di euro (+2,9% rispetto al 2017) e accolgono le positive performance dei ricavi da bonifici (+56% rispetto al 2017) e dei ricavi da accettazione deleghe di pagamento

F23/F24 (+1,6%) che hanno compensato la contrazione dei ricavi da trasferimento fondi internazionali (-14% rispetto al 2017).

Nel comparto Mobile la riduzione dei ricavi da telefonia mobile, considerando le partite interdivisionali (-6,4 milioni di euro), derivante dalla riduzione dei ricavi da vendita prodotti, è stata compensata dall'aumento dei ricavi da telefonia fissa (+13,8 milioni di euro) per effetto della forte crescita della customer base PosteMobile Casa, passata da 42mila linee del 2017 a 118mila del 2018.

I costi totali del settore ammontano a 725 milioni di euro e segnano una crescita del 7,3% rispetto al 2017, in linea con l'incremento dei ricavi. Nel dettaglio i costi infrasettoriali crescono del 7,3% e accolgono principalmente le attività di collocamento, gestione dei sistemi informativi, back office e assistenza clienti per il monitoraggio delle frodi e invio delle comunicazioni alla clientela, rese dagli altri settori di Poste Italiane per il business della monetica e pagamenti.

Tenuto conto delle imposte del periodo (55 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 153 milioni di euro in crescita del 4,8% rispetto all'esercizio 2017.

Attività di periodo

Al fine di fronteggiare in maniera efficace i mutamenti del mercato e l'entrata in vigore della direttiva europea Payment Services Directive (PSD2), nel corso del 2018 è stato avviato un percorso strategico volto ad ampliare l'operatività di PosteMobile, anche grazie alla creazione della nuova unità di business Pagamenti, Mobile e Digitale, alle attività tipiche degli Istituti di Moneta Elettronica, attraverso la trasformazione della Società in IMEL Ibrido.

A tal riguardo, il 1° ottobre 2018 - a seguito del trasferimento a PosteMobile ai sensi dell'art. 2558 c.c. del ramo di azienda riconducibile all'operatività di nel settore dei pagamenti - previo svincolo dello stesso dal Patrimonio separato BancoPosta, PosteMobile è stata ridenominata PostePay ed esercita, quale IMEL ibrido, anche l'attività di prestazione dei servizi di pagamento e di emissione di moneta elettronica, con la costituzione di uno specifico Patrimonio destinato.

L'obiettivo di PostePay è quello di essere la più grande piattaforma italiana di pagamenti digitali che, in sinergia con la rete di distribuzione più capillare d'Italia, quella degli Uffici Postali, permetterà al Gruppo Poste di consolidare il suo ruolo di motore di sviluppo e di innovazione per il Paese. PostePay entra nel processo di sviluppo digitale di Poste Italiane nel mutato scenario competitivo nel settore dei pagamenti e coglie le opportunità offerte dall'apertura del mercato e dai cambiamenti in atto.

Il primo prodotto lanciato da PostePay a partire dal mese di novembre 2018 è stato Postepay Connect, soluzione integrata che valorizza le sinergie tra connettività e pagamenti digitali. Postepay Connect unisce i vantaggi della Postepay Evolution e della SIM PosteMobile fornendo un'esperienza digitale integrata attraverso l'APP Postepay. Il prodotto integra i servizi di pagamento e i servizi telefonici in un'unica offerta con un canone annuale e offre inoltre funzionalità dedicate alla community dei clienti Postepay Connect quali: il trasferimento gratuito e in tempo reale di giga (G2G) da una SIM PosteMobile Connect a un'altra SIM PosteMobile Connect; il trasferimento di denaro tra due Postepay (p2p); l'acquisto di Giga extra in App Postepay con addebito automatico sulla Postepay Evolution; il rinnovo automatico del canone della Carta e della SIM con addebito sulla Postepay Evolution.

Nel comparto incassi, anche per effetto dello sviluppo della piattaforma PagoPA, messa a disposizione da AgID (Agenzia per l'Italia Digitale), che consente la progressiva digitalizzazione dei pagamenti effettuati a favore delle Pubbliche Amministrazioni, le attività del 2018 sono state orientate al reegineering del prodotto Bollettino. A tal riguardo, a partire dal mese di ottobre 2018 il Bollettino di conto corrente postale è integrato all'interno del nuovo avviso di pagamento alle Pubbliche Amministrazioni e utilizzabile nei pagamenti attraverso canali fisici (gli uffici postali) o digitali. Il rilascio rappresenta un importante milestone nel percorso per la Trasformazione Digitale che prevede lo sviluppo di servizi in grado di rendere più semplici i pagamenti verso la PA.

In ambito Telefonia mobile, in risposta agli avvenuti cambiamenti dello scenario competitivo, nel 2018 è stata ulteriormente rafforzata la spinta commerciale in acquisizione, grazie al rinnovo del portafoglio tariffario, sia a canone sia a consumo e al lancio di specifiche promozioni con l'obiettivo di incentivare la fidelizzazione del cliente e prevenire fenomeni di churn e di SIM silenti, a salvaguardia della qualità acquisitiva.

Per quanto riguarda i servizi di Telefonia fissa, l'offerta PosteMobile Casa ha consolidato il posizionamento competitivo sul proprio target di riferimento lanciando promozioni dedicate di cross selling con gli altri prodotti di Poste Italiane.

È proseguita, infine, la strategia di consolidamento dell'offerta Internet of Things (IOT) con il lancio, per il mercato Consumer, della soluzione "PosteMobile Qui", il servizio che attraverso APP permette di localizzare gli animali domestici.

Poste Italiane, in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legge del 28/01/2019 n.4, gestirà l'accoglimento delle domande per il Reddito di cittadinanza attraverso la rete capillare degli oltre 12.800 Uffici Postali ed emetterà le carte necessarie per la fruizione del beneficio economico.

Questa attività avviene in esecuzione del servizio già affidato a Poste Italiane ai sensi dell'articolo 81, comma 35, lettera b), del Decreto Legge 25 giugno 2008 n.112, relativamente alla Carta Acquisti, alle medesime condizioni economiche e per il numero di carte elettroniche necessarie per l'erogazione del beneficio.

Servizi finanziari

Andamento dei mercati finanziari25

Dopo un 2017 particolarmente positivo il 2018 è stato un anno dominato dalla volatilità dei mercati azionari. Infatti, dopo che l'indice S&P ha toccato nuovi massimi storici a fine settembre 2018, beneficiando di una solida crescita economica domestica e di una forte espansione degli utili societari anche per effetto della riforma fiscale introdotta a fine 2017, i mercati americani hanno perso i guadagni accumulati da inizio anno nel timore che l'inasprimento delle tensioni commerciali in atto con Cina ed Europa potesse influire negativamente sul ciclo economico internazionale e sugli utili societari. Il 2018 si è chiuso con una performance di -6,24% per l'S&P 500 e -14,34% per l'Euro Stoxx 50. Il FTSE MIB ha chiuso invece a - 16,15%.

Il mercato dei titoli governativi europei nel 2018 ha risentito del progressivo rallentamento del ciclo economico dell'Eurozona. Il rendimento del Bund a 10 anni ha toccato il massimo l'8 febbraio a 0,80% per poi chiudere l'anno a 0,24%. Il BTP di contro ha risentito dell'incertezza politica che ha accompagnato l'avvio della nuova legislatura: lo spread BTP/Bund sulla scadenza 10y ha iniziato l'anno a 163 bps e ha

25 Fonte: Bloomberg.

raggiunto il suo minimo il 24 aprile a 114bps. Nella seconda parte del 2018 ha raggiunto il massimo a 327bps, per poi diminuire nelle ultime settimane. A fine 2018 lo spread sulla scadenza decennale si è attestato a 250bps. Il rendimento del BTP 10 anni, che aveva iniziato l'anno al 2% ha chiuso a 2,74%, dopo aver raggiunto il suo massimo a 3,80%.

Questo andamento si è riflesso sull'attività di gestione del portafoglio titoli. All'inizio dell'anno infatti sono state realizzate tutte le plusvalenze necessarie per il completamento della politica di stabilizzazione dei ricavi del 2018 in linea con l'obiettivo di Piano per il 2018 e sono state effettuate operazioni di vendita forward di titoli di stato, con valuta di regolamento all'inizio del 2019. Nella seconda parte dell'esercizio l'attività di gestione si è concentrata sull'acquisto dei titoli in scadenza negli ultimi mesi del 2018, oltre che sui titoli in scadenza all'inizio del 2019 e su quelli in sostituzione delle vendite fatte con regolamento all'inizio del 2019. Tutti gli acquisti sono stati fatti a rendimenti più elevati di quanto previsto e superiori a quelli prevalenti fino a maggio 2018. Dei rendimenti elevati sulla curva BTP ha beneficiato anche la raccolta derivante dalla Pubblica Amministrazione, depositata presso il MEF. Nel secondo semestre dell'esercizio 2018 il rendimento è stato significativamente più alto rispetto a quello del primo semestre.

Sul mercato dei cambi la valuta europea si è progressivamente indebolita nel corso del 2018, complice l'incedere del rallentamento economico in Eurozona mentre l'evoluzione del ciclo in USA ha mantenuto una espansione solida e migliore delle attese. In tale scenario il cambio dell'euro è passato da 1,20 a 1,15 circa sul dollaro.

Sistema creditizio26

Nel corso del 2018 la dinamica della raccolta delle banche italiane, rappresentata dai depositi a clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) e dalle obbligazioni, è stata complessivamente stabile; le stime ABI evidenziano come lo stock della raccolta a dicembre 2018 si sia attestato a circa 1.732 miliardi di euro registrando una variazione annua positiva dello 0,2% ascrivibile, come già avvenuto negli ultimi anni, all'aumento dei depositi da clientela residente di 38 miliardi di euro in valore assoluto su base annua (+2,6% rispetto a dicembre 2017) che ha pressoché compensato il forte calo della

26 Fonte: ABI, Monthly Outlook – febbraio 2019.

raccolta da obbligazioni di 34 miliardi di euro (la cui variazione annua è stata -12,3%). Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e pronti contro termine) si è progressivamente ridotto da inizio 2018 portandosi da 0,69% di gennaio a 0,61% di dicembre. I finanziamenti bancari hanno registrato costantemente una dinamica positiva: secondo le stime ABI relative al mese di dicembre 2018 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si sarebbe collocato intorno a 1.720 miliardi di euro, con una variazione annua positiva dell'1,92%. In crescita anche il dato afferente ai prestiti alle famiglie, il cui ammontare a dicembre 2018 ha registrato una variazione annua positiva del 2,7%.

Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, a dicembre 2018 ammontavano a circa 29 miliardi di euro, in forte diminuzione rispetto al dato di dicembre 2017 (64 miliardi di euro); il rapporto con gli impieghi si è ridotto, passando dal 3,70% di dicembre 2017 all'1,72% di dicembre 2018. Il tasso medio applicato sui finanziamenti alle famiglie (conti correnti e prestiti rotativi) ha continuato a ridursi, portandosi a dicembre 2018 al 4,53% (5,0% a dicembre 2017).

Contesto normativo

Dal 3 gennaio 2018 è efficace, in tutta l'Unione Europea, la nuova Direttiva 2014/65/UE (c.d. "MiFID II") che, insieme alla MiFIR - Markets in financial instruments regulation (Regolamento EU n. 600/2014), ha modificato la precedente regolamentazione. La nuova disciplina ha incrementato l'efficienza e la trasparenza dei mercati finanziari, ha innalzato il livello di tutela degli investitori e ha rafforzato alcuni presidi organizzativi e norme di condotta per gli intermediari.

Nel corso del 2018, la piattaforma a supporto del servizio di consulenza è stata ulteriormente consolidata ed evoluta con interventi volti a estenderne le funzionalità e a rafforzare l'interazione con il cliente.

Il 16 maggio 2018 è stato pubblicato il Decreto attuativo della Direttiva UE 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (c.d. IDD) che è entrato in vigore il 1° ottobre 2018 e che regola la distribuzione dei contratti di assicurazione e delinea la convergenza tra le regole per l'intermediazione assicurativa e quelle riferite al comparto dei servizi di investimento mutuandone modelli e presidi a tutela del cliente. Il recepimento di tali novità normative, che ha effetti sui processi di product governance, sulla profilazione della clientela e sulla valutazione di adeguatezza delle proposte effettuate e informativa al cliente, è stato oggetto di uno specifico progetto interfunzionale di Gruppo. In particolare, i prodotti di investimento assicurativo di Ramo I sono stati inclusi nell'ambito del servizio di consulenza "MiFID", con conseguente adeguamento del contratto per la prestazione dei servizi di investimento, nonché nel processo di product governance e nel perimetro dei servizi di investimento.

Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE 679/2016 GDPR (General Data Protection Regulation) in materia di protezione dei dati personali. Poste Italiane ha adeguato le procedure interne in materia di privacy con particolare riferimento agli assetti organizzativi (con la designazione del Data Protection Officer), all'aggiornamento dell'informativa alla clientela in materia e dei relativi diritti e al rafforzamento delle misure di protezione dei dati trattati.

Il 9 luglio 2018 è stata pubblicata la Circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 22 del 15 giugno 2018 relativa all'applicazione della Direttiva PSD2 (Payment Services Directive) da parte delle Pubbliche Amministrazioni (PA) che si avvalgono di un servizio di Tesoreria o cassa affidato a una Banca o a Poste Italiane. L'obiettivo è di individuare, nell'applicazione della PSD2, i requisiti normativi applicabili ai pagamenti in ambito PA, le peculiarità del servizio di tesoreria (o cassa), gli aspetti che possono incidere sul rapporto intercorrente tra la PA e il tesoriere/cassiere, nonché le soluzioni di carattere contabile per consentire la corretta applicazione della nuova disciplina.

L'Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato il 13 dicembre 2018 il "Consultation Paper. EBA draft Guidelines on ICT and security risk management" e ne ha avviato la consultazione pubblica ai sensi della Direttiva UE 2366/2015 (cd. "PSD 2") che richiede all'Autorità l'elaborazione di orientamenti per la definizione, l'attuazione e il controllo delle misure di sicurezza che i prestatori di servizi di pagamento devono adottare per gestire i rischi operativi e di sicurezza ICT. La conclusione del periodo di consultazione è stata fissata per il 13 marzo 2019.

Il 19 dicembre 2018 la Banca d'Italia, al fine di dare attuazione agli Orientamenti dell'EBA sui "Dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio" (Orientamenti del 22 marzo 2016), ha pubblicato il Provvedimento con cui ha modificato le Disposizioni in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" (Provvedimento della Banca d'Italia del 29 luglio 2009 e s.m.i.). Tale provvedimento disciplina, in particolare, le procedure di governo e controllo sui prodotti bancari e finanziari, dettagliando altresì le misure organizzative che gli intermediari sono tenuti ad adottare per monitorare e sottoporre a revisione i prodotti che ricadono nell'ambito di applicazione del Titolo VI del Testo Unico Bancario destinati alla clientela al dettaglio. Le nuove disposizioni si applicheranno ai soli prodotti elaborati e offerti sul mercato a partire dal 1° gennaio 2019.

4° trime
stre
Esercizio
Variazioni 2017 2018 (dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
-100% (10) 10 - Plusvalenze lorde 404 547 (143) -26,2%
8,4% 31 373 404 Interessi attivi 1.555 1.477 78 5,3%
22,6% 89 394 483 Raccolta risparmio postale 1.827 1.566 261 16,6%
-26,7% (88) 330 242 Transaction banking 965 1.063 (98) -9,2%
10,8% 7 63 70 Distribuzione di prodotti di terzi 263 272 (9) -3,4%
592,2% 122 21 142 Gestione del risparmio 209 85 123 144,5%
-3,4% (6) 166 161 Ricavi infrasettoriali 649 695 (46) -6,6%
10,7% 145 1.358 1.503 Totale ricavi 5.871 5.705 165 2,9%
-58,9% (12) 20 8 Costo del lavoro 80 103 (24) -23,0%
-57,6% (10) 1
8
8 di cui costo del lavoro 7
0
9
7
(27) -27,7%
-71,5% (1) 2 1 di cui incentivi all'esodo 1
0
6 3 48,0%
-31,3% (39) 124 85 Altri costi operativi 214 349 (135) -38,7%
229,5% 0 0 0 Ammortamenti e svalutazioni 0 1 (0) -54,6%
4,9% 53 1.082 1.135 Costi infrasettoriali 4.718 4.607 111 2,4%
0,2% 2 1.226 1.228 Totale Costi 5.011 5.060 (49) -1,0%
108,0% 142 132 274 EBIT 859 646 214 33,1%
8,5% 9,7% 18,3% EBIT MARGIN 14,6% 11,3% 3,3%
n.s. (41) 1 (40) Proventi/(Oneri) finanziari (32) 6 (38) -641,0%
75,9% 101 133 234 Utile lordo 827 651 176 27,0%
774,3% 39 5 44 Imposte 210 152 58 38,0%
48,3% 62 128 190 Utile netto 617 499 118 23,6%

Conto economico dei servizi Finanziari 1

n.s.: non significativo

1 I dati 2018 e 2017 sono stati riclassificati secondo il nuovo perimetro di attività conseguente la cessione in favore della neo costituita PostePay SpA (Settore Servizi di pagamento, mobile e digitale) del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta (Servizi Finanziari) con efficacia dal 1° ottobre 2018.

Principali KPI del settore Servizi Finanziari 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 Variazioni
Masse gestite 1
(dati in miliardi di euro)
513,8 509,9 3,9 0,8%
di cui
Risparmio Postale 325,3 322,9 2,4 0,7%
Buoni fruttiferi postali 219,5 214,3 5,2 2,4%
Libretti postali 105,8 108,6 (2,8) -2,6%
Conti Correnti 52,8 51,9 1,0 1,8%
Riserve tecniche Vita 125,0 123,5 1,5 1,2%
Fondi di investimento 8,1 8,0 0,1 1,2%
Risparmio amministrato 2,7 3,6 (1,0) -26,2%
CET 1 Capital (in milioni di euro) 2.286 2.059 226,8 11,0%
CET 1 Ratio 18,4% 16,9% 1,5%
Leverage Ratio 3,2% 3,1% 0,1%
1
Le Masse Gestite includono il Risparmio amministrato (Obbligazioni, Titoli di stato, Azioni, Cetificates, etc).
2018 2017 Variazioni
Variazioni
Raccolta netta 1
(in milioni di euro)
1.568 3.286 (1.718) -52,3%
Risparmio Postale (giacenza media in miliardi di euro) 307,6 305,6 2,0 0,6%
Conti Correnti 2
(giacenza media del periodo in miliardi di euro)
58,7 55,5 3,1 5,6%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 3.143 2.642 501 19,0%
Numero di prodotti finanziari e assicurativi venduti (in milioni) 8,4 8,0 0,3 4,1%
Fees per cliente 3
(in euro)
235 222 13,0 5,9%
Rendimento medio c/c senza capital gain 2,62% 2,64% -0,02%
Plusvalenze nette (in milioni di euro) 379 532 (153) -28,8%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) (1.687) 1.615 (3.302) -204,5%

1 La Raccolta netta include il Risparmio amministrato (Obbligazioni, Titoli di stato, Azioni, Cetificates, etc..).

2 Il dato non include la liquidità propria di Poste Italiane.

3 Il dato include i ricavi del settore finanziario e assicurativo.

L'andamento economico della Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari evidenzia, per il 2018, un risultato della Gestione Operativa (EBIT) che si attesta a 859 milioni di euro, in crescita del 33,1% rispetto al precedente esercizio (646 milioni di euro).

I Ricavi totali ammontano a 5.871 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto ai 5.705 milioni di euro del 2017 e beneficiano della buona performance del Risparmio Postale (+16,6%, corrispondenti a + 261 milioni di euro), anche in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti, che ha trovato applicazione dal 1° gennaio 2018, dell'andamento degli interessi sugli impieghi della raccolta da conti correnti, che si incrementano di 78 milioni di euro (+5,3% rispetto al 2017) per effetto delle maggiori giacenze registrate nel periodo (che passano da 55,5 miliardi di euro del 2017 a 58,7 miliardi di euro), nonché del positivo apporto del comparto della Gestione del risparmio (+123 milioni di euro), riconducibile all'operazione tra Poste Italiane e Anima Holding.

Le Plusvalenze lorde realizzate nell'esercizio si attestano a 404 milioni di euro rispetto ai 547 milioni di euro del 2017, in linea con gli obiettivi del Piano Deliver 2022 di riduzione della dipendenza dei risultati da effetti non ricorrenti.

I proventi del Transaction Banking registrano un decremento del 9,2% passando da 1.063 milioni di euro del 2017 a 965 milioni di euro ascrivibile prevalentemente all'operazione di cessione delle azioni Mastercard avvenuta nel corso del 2017 per un importo di 91 milioni di euro, nonché alla flessione dei volumi dei bollettini.

La lieve riduzione dei proventi da Distribuzione di Prodotti di Terzi, che nell'esercizio 2018 ammontano a 263 milioni di euro rispetto ai 272 milioni di euro del 2017 (-3,4%) è riconducibile principalmente ai mancati ricavi correlati alla cessione di BdM avvenuta il 7 agosto 2017. Nonostante l'introduzione del nuovo principio contabile IFRS 15, per effetto del quale le commissioni da retrocedere ai Partner per le estinzioni anticipate dei finanziamenti, a far data dal 1° gennaio 2018, sono iscritte a diretta riduzione dei ricavi, tale comparto presenta, nella sostanza, una crescita, in conseguenza dei maggiori volumi erogati nell'anno 2018 su Prestiti e Cessione del Quinto.

I Costi totali del settore ammontano a 5.011 milioni di euro e mostrano un decremento rispetto all'esercizio precedente (-49 milioni di euro, -1,0%), principalmente per effetto della riduzione degli Altri Costi Operativi, per 135 milioni di euro (-38,7%), parzialmente compensata dall'incremento dei Costi Infrasettoriali di 111 milioni di euro (+2,4%). La variazione degli Altri Costi Operativi è attribuibile, in particolare, a minori accantonamenti netti al fondo per Rischi e Oneri effettuati nell'esercizio rispetto a quelli registrati nel 2017 a presidio di rischi di passività relativi a prodotti di investimento collocati nel periodo 2003-2005 con performance non in linea con le attese della clientela. Anche il Costo del Lavoro si riduce, passando da 103 a 80 milioni di euro (-23,0%) in relazione alla cessione di BdM nonché al riassetto organizzativo in ambito BancoPosta a partire dal 1° ottobre 2018.

Tenuto conto della Gestione Finanziaria, che accoglie sostanzialmente gli effetti riconducibili alla riduzione di valore della partecipazione in Anima Holding alla data del 31 dicembre 2018, per tener conto degli effetti del test di impairment e delle Imposte, il settore chiude l'esercizio 2018 con un risultato netto di 617 milioni di euro, superiore del 23,6% (+118 milioni di euro) rispetto ai 499 milioni di euro del 2017.

Attività del periodo

Nel corso dell'esercizio 2018, sono state intraprese, in linea con il piano Deliver 2022, le iniziative commerciali volte a potenziare l'offerta dei prodotti del risparmio postale, nonché la distribuzione di prodotti e servizi finanziari, assicurativi, del credito al consumo e relativi alle imprese.

Con riferimento al Risparmio Postale, nel 2018 ha trovato applicazione il nuovo Accordo per il triennio 2018- 2020 sottoscritto nel dicembre 2017 tra Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti che mira, da un lato a consolidare il ruolo dei Buoni Fruttiferi Postali e dei Libretti di risparmio postale fra i prodotti di punta per il risparmio degli Italiani e, dall'altro, a innovare e ampliare la gamma dei prodotti e dei servizi offerti, anche attraverso investimenti in tecnologia, comunicazione, promozione e formazione. In relazione a quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2018, è stata potenziata la gamma d'offerta, sia in termini di tipologia di prodotto che di rendimenti; sono stati effettuati interventi formativi per il personale aziendale addetto al servizio di raccolta presso il pubblico dei Buoni Fruttiferi e dei Libretti e sono state lanciate diverse iniziative promozionali e campagne di comunicazione. Il 2018, inoltre, è stato caratterizzato da ulteriori attività volte a migliorare la customer experience del cliente, nel rispetto delle sue esigenze e dei suoi bisogni, anche attraverso processi di inclusione digitale ed un approccio multi-channel. Nel mese di dicembre 2018, l'App BancoPosta è stata arricchita con nuove funzionalità per la gestione di Buoni Fruttiferi e Libretti rendendo possibile gestire in un'unica applicazione i prodotti del Risparmio Postale con gli altri prodotti e servizi offerti da BancoPosta. Le attività espletate nel corso dell'anno, sopra richiamate, hanno fatto registrare evidenze positive riguardo all'andamento della raccolta netta complessiva rispetto al precedente esercizio.

Con riferimento all'attività di distribuzione di prodotti finanziari, in data 11 aprile 2018, Poste Italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due Gruppi. Nell'ambito di tale accordo, in relazione all'asset management, è iniziata la distribuzione sulla rete di Poste Italiane di "BancoPosta Orizzonte Reddito", fondo comune di investimento frutto della collaborazione tra BancoPosta Fondi SGR ed Eurizon Capital SGR, società interamente controllata da Intesa Sanpaolo.

Per quanto riguarda i Finanziamenti, a fine luglio 2018 è stata avviata l'offerta dei mutui immobiliari aventi finalità di acquisto, surroga e rifinanziamento limitatamente ai dipendenti del gruppo Poste italiane, offerta estesa, a partire dal mese di ottobre, a tutta la clientela.

In merito al collocamento delle quote di Fondi immobiliari collocati nel periodo 2002-2005, il 19 febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato l'approvazione dell'iniziativa di tutela dei clienti del fondo "Europa Immobiliare n.1". In data 28 marzo 2018 il Gestore del fondo, Vegagest SGR, ha comunicato al mercato di aver provvisoriamente sospeso la delibera di approvazione del rendiconto finale di liquidazione e, nel mese di giugno 2018 ha deliberato la distribuzione di un rimborso parziale ai quotisti nella misura del 50% del Valore finale di liquidazione. Successivamente il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha ridefinito l'iniziativa di tutela sopra richiamata, con un impatto sul Fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2018 di circa 17 milioni di euro.

In data 29 gennaio 2019 Vegagest SGR ha comunicato agli investitori la distribuzione di un'ulteriore rimborso pari a 98,78 euro per pro quota. Il pagamento è avvenuto il 6 febbraio 2019.

Con riferimento al settore del Risparmio gestito, nel corso del 2018 sono stati lanciati 8 nuovi fondi comuni di investimento, 6 dei quali frutto della collaborazione con Anima SGR.

Rispetto ai Finanziamenti erogati da partner (verso privati e imprese) nell'esercizio si sono succedute diverse promozioni per specifiche categorie di controparte, anche supportate da attività di comunicazione.

Per quanto attiene ai servizi di Transaction Banking, è continuata la proposizione del nuovo conto BancoPosta che, oltre a garantire una gestione multicanale in linea con le esigenze e i trend di mercato, offre alla clientela un prodotto competitivo e conveniente.

In ambito Assicurativo, tenuto anche conto dell'introduzione a partire dal 1° ottobre 2018 della normativa IDD, si è provveduto a rafforzare e migliorare la gamma prodotti in termini di soddisfacimento dei bisogni della clientela, coperture e pricing. Per quanto riguarda il comparto Vita, si è proceduto con la razionalizzazione dell'offerta di Ramo I e sono stati lanciati un nuovo prodotto caratterizzato dalla flessibilità nella scelta dei versamenti e dalla possibilità di poter optare per il pagamento di una cedola periodica e una polizza multiramo che coniuga la garanzia del Ramo I con l'opportunità di investimento in un fondo interno assicurativo caratterizzato da profili differenziati di rischio. Relativamente al comparto Protezione, sono stati realizzati lanci commerciali di nuovi prodotti e interventi di revisione dell'offerta. Inoltre, è stata realizzata una nuova Piattaforma di Protezione e Previdenza per l'erogazione del servizio di consulenza assicurativa.

Altre informazioni

BANCA D'ITALIA

Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia nel 2017, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il Piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in fase di realizzazione; in particolare, nel corso del 2018 i cantieri aperti hanno proceduto con i lavori secondo la timeline definita.

Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017 relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa aggiornata alla data del 30 settembre 2018 sull'avanzamento di tutte le iniziative in materia. L'informativa in questione, contenente l'elenco delle iniziative intraprese alla data di riferimento e da intraprendere nel prosieguo, unitamente alle relative tempistiche, è stata inviata alla Banca d'Italia il 29 ottobre 2018 dopo essere stata oggetto di illustrazione nella seduta del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 18 ottobre 2018.

CONSOB

Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali volti a recepire la Direttiva MiFID II sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo 2018, di informativa specifica alla Consob.

Nei mesi di luglio e agosto 2018 sono pervenute da parte della Consob due richieste: la prima, datata 27 luglio e formulata anche ad altri Intermediari, ha avuto come oggetto un approfondimento sulle principali tematiche relative all'attuazione e recepimento della Direttiva MiFID II; la seconda, del 13 agosto, conteneva la richiesta di un incontro finalizzata all'acquisizione di maggiori dettagli in merito alla prestazione dei servizi di investimento. Nel corso dell'incontro, tenutosi presso la Consob nel mese di settembre 2018, sono state integrate le informazioni precedentemente fornite ed è stato illustrato il piano degli interventi, in linea con quanto già rappresentato all'Autorità nel Tableau de Bord di Compliance al 30 giugno 2018, integrato con ulteriori interventi di indirizzo sulla base delle evidenze emerse. Si rappresenta, infine, che nell'ambito dell'incontro sopra richiamato, sono stati richiesti dalla Consob ulteriori approfondimenti su temi specifici, successivamente formalizzati in apposita nota scritta, a cui è stato dato un completo e tempestivo riscontro.

Servizi assicurativi

Il mercato dei servizi assicurativi

Sulla base dei dati ufficiali disponibili, al 31 dicembre 201827 la nuova produzione complessiva di polizze vita comprensiva della raccolta delle imprese UE ammonta a 99,2 miliardi di euro (di cui 14 miliardi di euro relativi a imprese in libertà di stabilimento), in lieve calo (-1,2%) rispetto all'esercizio 2017; in particolare, la produzione delle imprese italiane ha segnato una variazione positiva del 3,8%, attestandosi a 85,5 miliardi di euro, mentre le imprese UE operanti in Italia, con una raccolta di nuovi premi per circa 14 miliardi di euro, decrescono del 24,2%.

I premi di Ramo I ammontano a 54,2 miliardi di euro, in aumento del 8,6% rispetto all'esercizio precedente, confermandosi come il principale ramo produttivo; segna invece una flessione la raccolta di prodotti di Ramo III che con 26,8 miliardi di euro di premi registra un -4,5% rispetto al 2017.

La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 93,5% del totale dei premi emessi e il 61,6% del numero di polizze.

Con riferimento al canale distributivo, circa il 70% della nuova produzione è stata intermediata nel corso del 2018 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 57,3 miliardi di euro e una crescita del 4,2% rispetto al 2017.

27 Newsletter ANIA su nuova produzione Vita (febbraio 2019)

Nuova produzione individuale Vita per ramo di attività (*)

(dati aggiornati a dicembre 2018 in milioni di euro)

Premi per ramo/prodotto Premi da inizio
anno
Variazione % 2018
vs 2017
Vita - ramo I 55.624 8,4%
Capitalizzazioni - ramo V 2.141 1,4%
Linked - ramo III 26.755 -4,5%
di cui: unit-linked 26.755 -4,5%
di cui: index-linked - -
Malattia - ramo IV 50 60,8%
Fondi pensione aperti - ramo VI 892 4,9%
Imprese italiane - extra UE 85.462 3,8%
Imprese UE (**) 13.698 -24,2%
Totale 99.160 -1,2%
(*) Fonte: ANIA
(**) Per imprese UEs
i intendono le rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi dell'Unione Europea operanti in regime di stabilimento e di
libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione.

Nuova produzione Vita per canale distributivo

Fonte: ANIA - dati aggiornati a dicembre 2018

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili28 alla fine del terzo trimestre del 2018, si sono attestati a 26,2 miliardi di euro in lieve aumento rispetto al 2017 (+2,4%). Si tratta della sesta variazione tendenziale positiva dopo cinque anni di continua riduzione. A tale andamento ha contribuito sia la lieve crescita dei premi del comparto Auto, sia l'ulteriore aumento dei premi degli altri rami danni.

28 Newsletter ANIA su premi trimestrali Danni (novembre 2018)

Per quanto concerne i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato del 75,7.

Premi portafoglio diretto Danni per ramo di attività (*) (dati aggiornati a settembre 2018 in milioni di euro)

Premi per ramo (**) Premi da inizio
anno
Variazione % 2018
vs 2017
R.C Autoveicoli terrestri 10.221 0,5%
Corpi di veicoli terrestri 2.319 5,7%
Totale settore auto 12.540 1,4%
Altri rami danni 13.636 3,2%
Totale rami danni 26.176 2,4%

(*) Fonte: ANIA

(**) I premi si riferiscono alle imprese italiane extra UE e alle imprese UE.

Distribuzione Premi portafoglio diretto Danni per canale distributivo (*)

Fonte: ANIA - dati aggiornati a settembre 2018 (*) Imprese italiane e reppresentanze imprese extra-UE

Contesto normativo

In data 3 luglio 2018 l'IVASS ha emanato il Regolamento n. 38, recante disposizioni in materia di sistema di governo societario, dell'impresa e del gruppo. Le nuove disposizioni regolamentari implementano le Linee Guida emanate da EIOPA sul sistema di governo societario e riprendono le previsioni, compatibili con il nuovo quadro normativo primario,

  • del Regolamento ISVAP n. 20 del 26 marzo 2008, recante disposizioni in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance ed esternalizzazione;
  • del Regolamento ISVAP n. 39 del 9 giugno 2011 relativo alle politiche di remunerazione; nonché
  • della Circolare ISVAP n. 574/2005 in materia di riassicurazione passiva.

Le previsioni contenute nel Regolamento vanno lette congiuntamente alla Lettera al mercato del 5 luglio 2018 con cui l'IVASS propone una prima concreta declinazione del principio di proporzionalità, in linea con l'impianto Solvency II, che prevede che le disposizioni prudenziali siano applicabili in ragione del profilo di rischiosità dell'impresa determinato dalla natura, portata e complessità dei rischi inerenti all'attività.

Inoltre, la stessa Autorità di Vigilanza con l'emanazione del Regolamento IVASS n.42 del 2 agosto 2018 determina gli elementi della Relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria (di seguito, "SFCR") dell'impresa e del gruppo che devono essere oggetto di verifica da parte del revisore legale o della società di revisione legale nonché le relative modalità di svolgimento (c.d. revisione esterna). Il suddetto intervento regolamentare ha l'obiettivo principale di accrescere il livello di fiducia dei potenziali fruitori in merito alla qualità e attendibilità di una parte importante delle informazioni contenute nel SFCR.

L'IVASS in data 12 febbraio 2019 ha pubblicato il Regolamento n. 43 concernente l'attuazione delle disposizioni sulla sospensione temporanea delle minusvalenze nei titoli non durevoli, introdotta dal decretolegge 23 ottobre 2018, n.119, convertito con legge 17 dicembre 2018, n. 136. La disposizione consente di derogare, in via temporanea, alle norme previste dal codice civile ed è da mettere in relazione alla situazione di turbolenza dei mercati finanziari registratasi nel corso del 2018.

Ai fini della redazione del bilancio civilistico local GAAP 2018, l'impresa che si avvale della suddetta facoltà, valuta i titoli non durevoli in base al valore di iscrizione così come risultante dal bilancio 2017 ovvero, per i titoli non presenti nel portafoglio al 31 dicembre 2017, al costo d'acquisizione, fatta eccezione per le perdite di carattere durevole.

Conto economico dei servizi assicurativi

Conto economico dei servizi assicurativi
4° trime
stre
Esercizio
Variazioni 2017 2018 (dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
-14,1% (13) 90 78 Up Front Vita 341 422 (81) -19,2%
-7,5% (24) 328 303 Margine Finanziario Vita 1.011 993 18 1,8%
n.s. 12 1 12 Margine Protezione Vita 30 14 16 112,5%
62,5% 15 (25) (9) Variazione altre riserve tecniche e altri
proventi/oneri tecnici
(46) (73) 27 37,1%
-2,6% (10) 394 384 Ricavi netti Vita 1.336 1.356 (20) -1,5%
29,2% 10 34 44 Premi assicurativi 168 131 37 28,4%
262,1% (5) (2) (7) Variazione riserve tecniche e oneri da
liquidazione sinistri
(35) (29) (6) -20,3%
90,4% 2 (3) (0) Risultato della Riassicurazione (8) (8) 0 4,2%
30,5% 1 (3) (2) Proventi netti Danni (*) (1) (4) 3 67,0%
31,9% 8 27 35 Ricavi netti Danni 123 89 34 38,5%
26,3% 1 3 3 Altri ricavi e proventi 11 11 1 6,2%
74,3% 0 0 0 Ricavi da altri settori 2 1 1 -91,7%
-0,2% (1) 423 423 Totale ricavi 1.472 1.457 15 1,1%
-6,1% (1) 10 10 Costo del lavoro 38 36 1 4,0%
-2,8% (0) 9 9 di cui costo del lavoro 3
7
3
5
1 4,2%
-42,2% (0) 1 0 di cui incentivi all'esodo 1 1 (0) -0,6%
25,6% 5 20 25 Altri costi operativi 84 84 0 0,1%
19,3% 1 4 5 Ammortamenti e svalutazioni 17 17 (0) -1,1%
-6,7% (8) 115 108 Costi infrasettoriali 467 519 (53) -10,2%
-4,5% (5) 107 102 di cui provvigioni 431 483 (52) -10,7%
-1,6% (2) 150 147 Totale Costi 606 657 (51) -7,8%
0,6% 2 274 275 EBIT 866 799 67 8,4%
0,5% 64,6% 65,1% EBIT MARGIN 58,8% 54,9% 4,0%
-95,7% (13) 14 1 Proventi/(Oneri) finanziari 51 44 7 14,8%
-4,0% (11) 287 276 Utile lordo 917 843 73 8,7%
-445,2% (397) 89 (308) Imposte (84) 297 (382) -128,3%
194,9% 386 198 584 Utile netto 1.001 546 455 83,3%

(*) Include i proventi finanziari da investimenti ramo danni e altri proventi/oneri da operatività assicurativa.

Principali KPI del settore Servizi Assicurativi Variazioni
31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) 125.1 123.6 1.5 1.2%
di cui Poste Vita SpA 125.0 123.5 1.5 1.2%
2018 2017 Variazioni
Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro) 1 16,610 20,263 (3,653) -18.0%
Premi lordi contabilizzati - Danni (in milioni di euro) 1 187 141 46 32.6%
Combined ratio (vista ANIA) 52.5% 56.4% -3.9%
Loss ratio 23.8% 24.5% -0.7%
Expenses ratio (vista ANIA) 28.8% 31.9% -3.2%

1 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi e delle cessioni in riassicurazione.

L'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia un risultato della gestione operativa che si attesta a 866 milioni di euro, in aumento dell'8,4% rispetto al precedente esercizio (799 milioni di euro).

I ricavi totali ammontano a 1.472 milioni di euro (1.457 milioni di euro nel 2017) e sono principalmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.336 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 123 milioni di euro.

I ricavi netti Vita si riducono dell'1,5% passando da 1.356 milioni di euro del 2017 a 1.336 milioni di euro del 2018, prevalentemente per effetto della minore raccolta lorda realizzata rispetto al precedente esercizio (-3,7 miliardi di euro) che ha determinato minori commissioni up-front per 81 milioni di euro) parzialmente compensati dall'incremento del margine finanziario (+18 milioni di euro) che beneficia invece dell'aumento delle masse gestite.

I ricavi netti Danni segnano un incremento del 38,5% rispetto all'esercizio precedente (+34 milioni di euro) trainati dalla crescita del business, con una produzione complessiva in premi lordi contabilizzati di 187 milioni di euro in crescita del 33% rispetto al dato dell'analogo periodo del 2017 (141 milioni di euro), e da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.

I costi totali ammontano a 606 milioni di euro, in diminuzione di 51 milioni di euro rispetto al 2017, e sono costituiti principalmente da costi infrasettoriali per 467 milioni di euro (519 milioni di euro nel 2017) riconducibili per lo più alle provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento complessivamente pari a 431 milioni, in diminuzione rispetto ai 483 milioni di euro del precedente esercizio per effetto della minore raccolta lorda.

La gestione finanziaria ha prodotto proventi netti per 51 milioni di euro segnando una crescita del 14,8% (+7 milioni di euro) rispetto all'esercizio precedente sul quale incideva la svalutazione di 12 milioni di euro sull'investimento nel Fondo Atlante.

Il risultato netto si attesta a 1.001 milioni, superiore rispetto al risultato prima delle imposte (917 milioni di euro) e rispetto all'esercizio precedente (546 milioni di euro, +83,3%), grazie all'effetto positivo nel 2018 delle imposte anticipate sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche per un ammontare complessivo di 385 milioni di euro. Tale iscrizione origina dalla norma recata dal comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR introdotta nel 2010 che prevede che la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita, che in passato rilevava ai fini della base imponibile IRES in maniera piena, concorra a formare il reddito d'esercizio con una limitazione determinata applicando all'ammontare complessivo della variazione stessa uno specifico rapporto percentuale. Per Poste Vita allo stato attuale tale rapporto percentuale è pari al 98,5%.

Nel 2018 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici, è stata principalmente finalizzata a:

  • consolidare la leadership nel mercato vita dei prodotti di risparmio e previdenziali con una focalizzazione sul business di Ramo III;
  • crescere nel segmento della protezione e del welfare.

La raccolta del business Vita è rappresentata nella tabella che segue:

Poste Vita SpA 2018 2017 Variazioni
Raccolta Lorda 16.610 20.263 (3.653) -18,0%
Ramo I 15.870 19.726 (3.856) -19,5%
di cui prodotti rivalutabili tradizionali (*) 14.143 18.468 (4.324) -23,4%
di cui prodotti previdenziali 1.095 1.075 21 1,9%
di cui prodotti Multiramo (quota Ramo I) 631 184 447 243,5%
Ramo III 740 537 203 37,8%
di cui prodotti Unit-Linked 383 358 24 6,8%
di cui prodotti Multiramo (quota Ramo III) 357 179 179 99,9%
Liquidazioni 10.884 10.829 54 0,5%
di cui Scadenze 5.804 6.339 (535) -8,4%
di cui Riscatti 3.398 2.973 425 14,3%
Tasso di Riscatto 2,98% 2,89% 0,09%
Raccolta Netta 5.726 9.434 (3.708) -39,3%
Riserve Tecniche Assicurative 124.966 123.490 1.476 1,2%

(*) include i prodotti di Protezione e i prodotti di Ramo V

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della

sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. La raccolta di Poste Assicura si attesta a 187 milioni di euro, in significativa crescita rispetto all'anno precedente (+33%). La performance è stata trainata da tutti i comparti e in particolare dal Welfare, i cui premi passano da 5 milioni di euro a fine 2017 agli attuali 25 milioni di euro.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 183 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al dato rilevato alla fine del 2017 (160 milioni di euro).

Altre informazioni

L'innalzamento dello spread verificatosi nel corso dell'esercizio ha impattato negativamente sul valore di mercato dei titoli detenuti da Poste Vita in portafoglio, compensate nel bilancio IAS di Gruppo con variazioni patrimoniali delle riserve tecniche. Nel bilancio redatto in conformità ai principi nazionali la Compagnia si è avvalsa della facoltà concessa dal Regolamento Ivass n.43/2019 con il quale ha sterilizzato circa 450 milioni di euro di minusvalenze su titoli iscritti nel comparto circolante. Il risultato netto civilistico pari a circa 580 milioni di euro ha inoltre beneficiato, come sopra descritto, della rilevazione di imposte differite attive sulla parziale deducibilità della variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo Vita per circa 385 milioni di euro che determinano un beneficio di circa 8/10 p.p. sul Solvency Ratio.

Il Solvency Ratio al 31 dicembre si attesta a 211% in diminuzione rispetto al 279% rilevato a dicembre 2017. Nel corso del 2018, stante l'andamento dello spread e le tensioni sul Solvency Ratio, la Compagnia ha valutato e implementato misure a sostegno del Solvency Ratio tra cui il ricorso ai cd. Ancillary Own Funds (AOF) ovvero elementi non patrimoniali, rappresentati da garanzie o impegni di firma computabili negli elementi dei fondi propri.

L'operazione di rafforzamento patrimoniale attraverso gli AOF è stata formalizzata con la sottoscrizione a novembre 2018 da parte di Poste Italiane di una Lettera d'Impegno incondizionato e irrevocabile con scadenza a 5 anni, a sottoscrivere per cassa, a mera richiesta della controllata, azioni ordinarie di futura emissione di Poste Vita SpA, per un ammontare massimo di 1.750 milioni di euro.

A seguito dell'autorizzazione di IVASS, la Lettera di Impegno sottoscritta dalla Capogruppo a favore della Compagnia potrà essere computata, ai sensi della Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni, entro i limiti di capienza disponibile, ovvero per un ammontare pari a circa 1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2018, tra gli elementi dei fondi accessori di livello 2 (Tier 2 - AOF), con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +24 p.p.

Si evidenzia che, a giugno 2019, considerata la scadenza prevista nel mese di maggio 2019, di un titolo subordinato attualmente iscritto nel Tier 2, per un nozionale di 750 milioni di euro, nel caso in cui il Solvency Capital Requirement fosse almeno pari al valore registrato a fine dicembre 2018, potrebbe essere computato nel Patrimonio di Vigilanza della Compagnia per l'intero importo di 1.750 milioni di euro.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

(dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
Ricavi e proventi 8.419 8.060 359 4,5%
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 418 646 (228) -35,3%
Altri ricavi e proventi 452 584 (132) -22,6%
Totale ricavi 9.289 9.290 (1) 0,0%
Costo del lavoro totale 5.934 5.865 69 1,2%
di cui costo del lavoro (*) 5.317 5.374 (57) -1,1%
di cui incentivi all'esodo 617 491 126 25,7%
Altri costi operativi 2.103 2.165 (62) -2,9%
Totale costi 8.037 8.030 7 0,1%
EBITDA 1.252 1.260 (8) -0,6%
Ammortamenti e svalutazioni 474 480 (6) -1,3%
EBIT 778 780 (2) -0,3%
EBIT MARGIN 8,4% 8,4% (0) -0,2%
Proventi/(oneri) finanziari (45) (107) 62 -57,9%
Utile lordo 733 673 60 8,9%
Imposte 149 56 93 166,1%
Utile netto 584 617 (33) -5,3%

ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE SPA

(*) Include la voce "Incrementi per lavori interni"

I Ricavi totali conseguiti da Poste Italiane SpA nel 2018 ammontano a 9.289 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente (9.290 milioni di euro nel 2017) per effetto, pur in presenza di una buona performance dei Ricavi e proventi (+359 milioni di euro) che beneficiano del buon andamento dei servizi finanziari, dei minori Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (-228 milioni di euro corrispondenti a - 35,3%), in linea con la nuova strategia del Gruppo di ridurre la dipendenza dei risultati da plusvalenze non ricorrenti, nonché di minori Altri ricavi e proventi, che passano da 584 milioni di euro del 2017 a 452 milioni di euro, in relazione a minori dividendi percepiti da società controllate.

Anche i Costi totali si presentano in linea con il 2017, passando da 8.030 milioni di euro del 2017 a 8.037 milioni di euro; nel dettaglio, sul costo del lavoro, che si attesta a 5.934 milioni di euro (5.865 milioni di euro nel 2017), incide la riduzione per complessivi 57 milioni di euro della componente ordinaria, connessa alla riduzione degli organici mediamente impiegati nell'esercizio e l'incremento del costo per incentivi all'esodo che passa da 491 milioni di euro del 2017 a 617 milioni di euro nel 2018, principalmente per effetto dell'accantonamento di un fondo di pre-pensionamento per circa 136 milioni di euro che abilita la possibilità di ulteriori esodi per dipendenti che maturano i requisiti nel corso dei prossimi 5 anni utilizzando gli strumenti normativi vigenti (quali ad esempio il Fondo di Solidarietà e l'art. 4 della Legge Fornero).

Gli Altri costi operativi si attestano a 2.103 milioni di euro, evidenziando una riduzione del 2,9% rispetto ai 2.165 milioni di euro del 2017, sul cui saldo incidevano maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri in prevalenza legati ai rischi operativi derivanti dal collocamento dei fondi immobiliari collocati dalla Società negli anni 2002-2005.

Le imposte sul reddito passano da 56 milioni di euro del 2017 a 149 milioni di euro nel 2018. Il tax rate totale effettivo nell'esercizio 2018 si attesta al 20,3% di cui il 15,24% riferito all'IRES e il 5,06% all'IRAP. Lo scostamento del tax rate IRES effettivo rispetto all'aliquota nominale teorica (24%) è principalmente attribuibile al non assoggettamento ad imposta del 95% dei dividendi percepiti da alcune società controllate e della plusvalenza realizzata su partecipazioni soggetta al regime della participation exemption. Nell'esercizio 2017 la Capogruppo aveva ricevuto maggiori dividendi dalle società partecipate che avevano inciso in modo più rilevante sul tax rate.

Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018 ha conseguito un Utile netto di 584 milioni di euro (617 milioni di euro nel 2017).

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2018
2017
Immobilizzazioni materiali 1.882 1.964 (82) -4,2%
Immobilizzazioni immateriali 448 385 63 16,4%
Partecipazioni 2.198 2.081 117 5,6%
Capitale immobilizzato 4.528 4.430 98 2,2%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 4.415 4.061 354 8,7%
Debiti commerciali e Altre passività (4.602) (3.988) (614) 15,4%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 8
2
7
1
11 15,5%
Totale capitale circolante netto (105) 144 (249) -172,9%
Capitale investito lordo 4.423 4.574 (151) -3,3%
Fondi per rischi e oneri (1.431) (1.538) 107 -7,0%
Trattamento di fine rapporto (1.158) (1.244) 86 -6,9%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 487 447 40 8,9%
Capitale investito netto 2.321 2.239 82 3,7%
Patrimonio netto 5.459 5.512 (53) -1,0%
di cui Utile di periodo 584 617 (33) -5,3%
di cui Riserva di fair value (68) 191 (259) -135,6%
Passività finanziarie 67.154 63.208 3.946 6,2%
Attività finanziarie (64.846) (61.246) (3.600) 5,9%
Cassa e depositi BancoPosta (3.318) (3.196) (122) 3,8%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.128) (2.039) (89) 4,4%
Posizione finanziaria netta (3.138) (3.273) 135 -4,1%

La struttura patrimoniale di Poste Italiane SpA presenta al 31 dicembre 2018 un Capitale investito netto di 2.321 milioni di euro (2.239 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 4.528 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 98 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2017 essenzialmente riferibile alla sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale di PosteMobile (dal 1° ottobre PostePay) per complessivi 140 milioni di euro mediante conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento previo suo svincolo dal Patrimonio BancoPosta. Alla formazione del saldo hanno altresì concorso svalutazioni di partecipazioni per complessivi 121 milioni di euro sulla base degli impairment test eseguiti nonché il versamento a favore di SDA Express Courier di complessivi 90 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 dicembre 2017 e al 30 giugno 2018 e per la ricostituzione del capitale sociale cosi come autorizzato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane nelle sedute del 25 gennaio 2018 e del 20 settembre 2018; inoltre il saldo include la sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale di Anima Holding per 30 milioni di euro.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2018 è negativo per 105 milioni di euro e si decrementa di 249 milioni di euro rispetto a fine 2017 principalmente per effetto del debito che Poste Italiane in qualità di consolidante fiscale ha verso Poste Vita (114 milioni di euro) e del debito verso PostePay (72 milioni di euro) pari alla differenza tra i valori contabili delle attività e passività del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento conferito alla stessa in data 1° ottobre 2018, che sarà regolato da Poste Italiane nei primi mesi dell'esercizio 2019.

Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.431 milioni di euro (1.538 milioni di euro a fine dicembre 2017) e tiene conto principalmente dell'accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi per 444 milioni di euro che riflette la stima delle passività per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2020.

Il saldo tiene conto altresì del Fondo rischi vertenze con terzi e del Fondo rischi operativi, che riflette l'adeguamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a fondi immobiliari collocati nel periodo 2002-2005 e con performance non in linea con le attese.

Il Patrimonio netto ammonta a 5.459 milioni di euro e si decrementa di 53 milioni di euro. Tale variazione deriva principalmente dalla distribuzione dei dividendi per 549 milioni di euro e dal decremento della riserva di fair value di 259 milioni di euro (che tiene conto dell'effetto positivo di 1.372 milioni di euro afferente alla transizione all'IFRS 9) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI – che sono stati in parte compensati dall'utile netto del periodo per 584 milioni di euro e dall'aumento della riserva di cash flow hedge per 150 milioni di euro.

Posizione finanziaria netta ESMA di Poste Italiane SpA

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2018 31 dicembre 2017 Variazioni
A. Liquidità (875) (1.885) 1.010 -53,6%
B. Crediti finanziari correnti (168) (363) 195 -53,7%
C. Debiti bancari correnti 200 200 - -
D. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - 763 (763) -100,0%
E. Altri debiti finanziari correnti 118 106 12 11,3%
F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) 318 1.069 (751) -70,3%
G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) (725) (1.179) 454 -38,5%
H. Debiti bancari non correnti - 200 (200) -100,0%
I. Obbligazioni emesse 5
0
5
0
0 0,0%
J. Altri debiti non correnti 2
7
3
6
(9) -25,0%
K. Posizione finanziaria netta non corrente (H+I+J) 7
7
286 (209) -73,1%
L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) (648) (893) 245 -27,4%
Attività finanziarie non correnti (815) (835) 20 -2,4%
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato (1.463) (1.728) 265 -15,3%
Crediti e Debiti finanziari intergestori 829 718 111 15,5%
Posizione Finanziaria Nettadel Patrimonio non destinato inclusi i rapporti
intergestori
(634) (1.010) 376 -37,2%

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, al Patrimonio si applicano le disposizioni sul governo societario delle banche (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo I "Governo societario" della Circolare n. 285). Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.

Il modello di funzionamento, l'assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni aziendali sono declinate nel "Regolamento Organizzativo e di funzionamento" di BancoPosta approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane e il cui ultimo aggiornamento è del 31 gennaio 2019.

Nel rispetto delle normative di settore di riferimento, alla Funzione BancoPosta è attribuito il ruolo di coordinamento della Società del Gruppo BancoPosta Fondi SGR.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 25 gennaio 2018 ha deliberato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività e delle passività afferenti il ramo d'azienda monetica e servizi di pagamento e il loro successivo conferimento alla Società del Gruppo PosteMobile, al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ibrido. A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane del 29 maggio 2018 ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta. In data 26 settembre 2018, PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica, di cui all'articolo 114 – quater del Testo Unico Bancario (TUB). Con decorrenza 1° ottobre 2018, la società PosteMobile ha assunto la nuova denominazione di "PostePay" e ha avviato l'operatività quale intermediario specializzato, in ambito pagamenti, mobile e digitale.

Poste Italiane in data 27 settembre 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti del 29 maggio 2018 ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.

Principali indicatori 2018 2017
CET 1 CAPITAL 1 2.286 2.059
CET 1 RATIO 2 18% 17%
ROA 3 0,82% 0,87%
ROE 4 26% 28%
Margine interesse / Margine intermediazione 5 27% 26%
Costi operativi / Margine intermediazione 6 84% 83%

Andamento economico, patrimoniale e finanziario del Patrimonio BancoPosta

(1) Il CET 1 Capital include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

(2) Il CET 1 Ratio esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto ai requisiti patrimoniali di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).

(3) Il ROA (Return On Assets). Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo. (4) Il ROE (Return On Equity) è il rapporto tra il Risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto dedotti il Risultato dell'esercizio e le Riserve da

valutazione

(5) Il Margine di interesse / Margine di intermediazione costituisce il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'Attività di intermediazione.

(6) Il Cost / Income ratio è il rapporto intercorrente tra i Costi operativi e il Margine di intermediazione.

Gli indicatori sopra richiamati risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle Funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "Spese Amministrative"; tali indicatori, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.

Andamento Economico

Andamento Economico
(dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
Interessi attivi e proventi assimilati 1.556 1.477 7
9
5,3%
Interessi passivi e oneri assimilati (29) (29) - -
Margine di interesse 1.527 1.448 7
9
5,5%
Commissioni attive 3.861 3.629 232 6,4%
Commissioni passive (140) (65) (75) 115,4%
Commissioni nette 3.721 3.564 157 4,4%
Dividendi e proventi simili 1 1 - -
Risultato netto dell'attività di negoziazione 6 2 4 200,0%
Risultato netto dell'attività di copertura (2) 2 (4) -200,0%
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie 379 624 (245) -39,3%
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a Conto economico
9 - 9 -
Margine di intermediazione 5.641 5.641 - -
Spese amministrative (4.686) (4.616) (70) 1,5%
Altri proventi/(oneri) di gestione (31) (58) 2
7
-46,6%
Oneri operativi netti (4.717) (4.674) (43) 0,9%
Risultato netto della gestione operativa 924 967 (43) -4,4%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (72) (182) 110 -60,4%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (22) (15) (7) 46,7%
Risultato corrente al lordo delle imposte 830 770 6
0
7,8%
Imposte sul reddito dell'esercizio (233) (185) (48) 25,9%
Utile netto 597 585 1
2
2,1%

Il Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2018 evidenzia un Utile netto di 597 milioni di euro, in crescita dell'2,1% rispetto all'esercizio precedente (+12 milioni di euro).

Il Margine di interesse si attesta a 1.527 milioni di euro e segna una crescita del 5,5% (+ 79 milioni di euro) riconducibile all'attività di investimento correlata all'andamento delle masse raccolte mediante conti correnti postali e finanziamenti in pronti contro termine, nonché alla remunerazione dei depositi fruttiferi presso il MEF, che complessivamente hanno generato Interessi attivi per 1.556 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto ai 1.477 milioni di euro del precedente esercizio (+79 milioni di euro). Gli Interessi passivi sono invece riconducibili, sostanzialmente, a rapporti di conto corrente, operazioni in pronti contro termine e collateralizzazioni di operazioni in derivati e ammontano a 29 milioni di euro, in linea con il dato del precedente esercizio.

Le Commissioni nette si attestano a 3.721 milioni di euro ed evidenziano una crescita del 4,4% (+157 milioni di euro) rispetto al 2017 ascrivibile all'incremento delle Commissioni attive che ammontano a 3.861 milioni di euro (+6,4%, corrispondenti a +232 milioni di euro rispetto al 2017) e beneficiano principalmente del servizio di raccolta del Risparmio Postale prestato per Cassa Depositi e Prestiti, quale effetto della buona performance (le cui commissioni passano da 1.566 milioni di euro del 2017 a 1.827 milioni di euro) e in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo, che ha trovato applicazione dal 1° gennaio 2018.

Le Commissioni passive passano da 65 milioni di euro del 2017 a 140 milioni di euro essenzialmente per effetto dei rapporti commerciali aventi per oggetto servizi di pagamento e monetica offerti in "service" da PostePay a far data dal 1° ottobre 2018.

L'Utile netto da cessione di Attività finanziarie si attesta a 379 milioni di euro, in diminuzione del 39,3% rispetto ai 624 milioni di euro dell'esercizio precedente, per effetto delle minori plusvalenze realizzate, in coerenza con la strategia del Piano Deliver 2022 che prevede una progressiva riduzione delle componenti reddituali di tipo non ricorrente. Peraltro, il 2017 beneficiava di 91 milioni di euro di proventi derivanti dalla vendita di azioni di classe B della Mastercard Incorporated.

Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value con impatto a Conto Economico, pari a 9 milioni di euro, accoglie l'oscillazione complessiva del fair value di azioni Visa Incorporated riclassificate per effetto dell'applicazione dell'IFRS 9 a far data dal 1° gennaio 2018.

Il Margine di Intermediazione, tenuto conto dell'incremento delle voci Margine di interesse e Commissioni nette e della contrazione degli Utili da cessione di attività finanziarie, è pari a 5.641 milioni di euro, in linea con il dato del 2017.

Gli Oneri operativi netti, che includono Spese per il personale pari a 82 milioni di euro, Altre spese amministrative per 4.604 milioni di euro e Altri oneri di gestione per perdite operative connesse principalmente a operazioni disconosciute dalla clientela per 31 milioni di euro, ammontano complessivamente a 4.717 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 4.674 milioni di euro dell'esercizio precedente (+43 milioni di euro). L'incremento di tale voce è riconducibile, in particolare, ai costi relativi all'affidamento di funzioni operative da parte di BancoPosta a Poste Italiane (+89 milioni di euro) in considerazione della crescita del business e tenuto conto dell'attuazione dei progetti di riorganizzazione e accentramento in Poste Italiane delle attività operative. Tali costi risultano parzialmente compensati da minori Spese per il personale e per servizi, nonché da oneri vari (-46 milioni di euro).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri si attestano a 72 milioni di euro e sono principalmente riconducibili a rischi operativi della gestione connessa alla distribuzione dei prodotti del Risparmio Postale, al collocamento di fondi immobiliari con performance non in linea con le attese della clientela, nonché a commissioni da retrocedere a partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento. La variazione in diminuzione di tale voce, pari a 110 milioni di euro, è da correlare, principalmente, a minori accantonamenti netti ascrivibili alla fattispecie del collocamento di fondi immobiliari.

L'esercizio 2018, inoltre, ha fatto registrare rettifiche di valore nette relative a deterioramento di crediti per un importo di 22 milioni di euro, rispetto ai 15 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Le Imposte dell'anno 2018 sono pari a 233 milioni di euro (185 milioni di euro nel 2017, +25,9%), da cui deriva l'Utile dell'esercizio di 597 milioni di euro.

Numero dei dipendenti (*)
Medio Puntuale
Organico stabile 2018 2017 31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
Dirigenti 4
8
5
5
3
4
5
3
Quadri 426 479 333 474
Impiegati 869 1.194 9
6
1.131
Totale 1.343 1.728 463 1.658
Organico flessibile 2018 2017 31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
Contratti a tempo determinato - 2 - 2
Totale - 2 - 2
Totale organico stabile e flessibile 1.343 1.730 463 1.660

Organico Patrimonio BancoPosta

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Al 31 dicembre 2018, la Funzione BancoPosta risulta articolata in 11 Funzioni di II livello, di cui 4 Funzioni di Marketing: Affluent, Business e Pubblica Amministrazione, Marketing Territoriale e Mass Market e Small Business; 1 Funzione dedicata alla vendita: Coordinamento Vendita Finanziaria; 3 Funzioni di Staff: Amministrazione e Governo Outsourcing, HR Business Partner BancoPosta e Pianificazione, Controllo e Analisi Dati; 3 Funzioni di Controllo: Compliance, Revisione Interna e Risk Management. Il 2018 è stato caratterizzato da importanti interventi organizzativi, societari anche interni alla Funzione BancoPosta, con una focalizzazione sul ruolo di regia dell'intermediario nel processo di sviluppo e distribuzione dei prodotti, in raccordo con le Società del Gruppo, nonché di indirizzo verso la rete di vendita. In tale contesto, nel rispetto delle normative di settore di riferimento, BancoPosta ha assunto il coordinamento di BancoPosta Fondi SGR (società di Gestione del Risparmio del Gruppo).

Tale riorganizzazione è stata accompagnata dal riassetto del comparto della monetica e dei servizi di pagamento, attraverso il conferimento dello specifico ramo, previo suo svincolo dal Patrimonio BancoPosta, confluito in un patrimonio destinato a operare quale Istituto di Monetica Elettronica istituito presso la società PostePay, nonché dall'accentramento in funzioni di Poste Italiane delle attività di back office e di gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.

Gestione Patrimoniale e Finanziaria

Stato Patrimoniale

Voci dell'attivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2018 31 dicembre
2017
Variazioni
Cassa e disponibilità liquide 3.328 3.217 111 3,5%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 58 - 58 -
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività complessiva 32.040 39.140 (7.100) -18,1%
Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 33.743 22.014 11.729 53,3%
Derivati di copertura 368 395 (27) -6,8%
Attività fiscali 507 406 101 24,9%
Altre attività 2.445 2.063 382 18,5%
Totale dell'attivo 72.489 67.235 5.254 7,8%
Voci del passivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2018 31 dicembre
2017
Variazioni
Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 64.203 59.636 4.567 7,7%
Derivati di copertura 1.829 1.637 192 11,7%
Passività fiscali 372 308 64 20,8%
Altre passività 2.692 2.335 357 15,3%
Trattamento di fine rapporto del personale 3 17 (14) -82,4%
Fondi per rischi e oneri 511 543 (32) -5,9%
Riserve da valutazione 15 115 (100) -87,0%
Riserve 2.267 2.059 208 10,1%
Utile netto 597 585 12 2,1%
Totale del passivo e del Patrimonio netto 72.489 67.235 5.254 7,8%

Le voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalla Cassa e disponibilità liquide, dalle Attività Finanziarie, nonché dai Derivati di copertura, dalle Attività fiscali e dalle Altre Attività.

Con riferimento alle Attività Finanziarie occorre precisare che a partire dal 1° gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari avvalendosi dell'esenzione di effettuare il restatement dei dati comparativi.

La voce Cassa e disponibilità liquide si attesta a 3.328 milioni di euro (3.217 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e include la liquidità presso gli Uffici Postali e presso le società di trasporto valori, per un totale di 2.980 milioni di euro, nonché le giacenze sul conto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 348 milioni di euro.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico, al 31 dicembre 2018 pari a 58 milioni di euro, sono riconducibili ad azioni Visa Incorporated non quotate in mercati regolamentati per 50 milioni di euro, nonché a crediti vantati in relazione al corrispettivo differito a tre anni, maturato a seguito della cessione avvenuta nel 2016 di un'azione Visa Europe Limited a Visa Incorporated. Al 31 dicembre 2017, il fair value delle azioni sopra richiamate, classificate nella voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita", era pari a 41 milioni di euro. L'effetto positivo di tale variazione (9 milioni di euro) è iscritto a Conto economico nella voce Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

La voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva ammonta a 32.040 milioni di euro e accoglie investimenti in titoli di Stato italiani. La variazione rispetto al saldo 2017 (39.140 milioni di euro) tiene conto principalmente: (i) dell'effetto della prima applicazione dell'IFRS 9 e della riallocazione dei titoli sulla base dei modelli di business individuati che hanno determinato, alla data del 1° gennaio 2018, un saldo di 34.832 milioni di euro (-4.308 milioni di euro); (ii) della variazione negativa di fair value al 31 dicembre 2018 per 1.562 milioni di euro; (iii) del saldo complessivamente negativo della movimentazione in titoli dell'esercizio determinato da acquisti, vendite e rimborsi.

Le Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato si attestano a 33.743 milioni di euro (22.014 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono riconducibili a investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato Italiano per 22.872 milioni di euro (12.912 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e a crediti diversi per 10.871 milioni di euro (9.102 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Con riferimento alle Attività finanziarie relative agli investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato Italiano, l'aumento della consistenza tiene conto, principalmente: (i) dell'effetto della citata prima applicazione IFRS 9 e della riallocazione dei titoli sulla base dei modelli di business individuati, che alla data del 1° gennaio 2018, hanno determinato un saldo di 19.094 milioni di euro (+6.182 milioni di euro); (ii) del saldo complessivamente positivo della movimentazione in titoli determinato da acquisti, vendite e rimborsi.

Per quanto riguarda le Attività Finanziarie riferibili a crediti diversi, queste includono principalmente: (i) impieghi e depositi presso il MEF per 7.233 milioni di euro (6.390 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (ii) depositi a garanzia per 1.652 milioni di euro (1.179 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (iii) crediti relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati incassi e pagamenti con terzi per il tramite di Poste Italiane per 843 milioni di euro (732 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (iv) crediti commerciali per 875 milioni di euro (774 milioni di euro al 31 dicembre 2017); (v) operazioni in pronti contro termine di impiego pari a 251 milioni di euro (non presenti alla data del 31 dicembre 2017).

I Derivati di copertura ammontano a 368 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 395 milioni di euro del 31 dicembre 2017.

Le Altre Attività ammontano a 2.445 milioni di euro (2.063 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e sono imputabili essenzialmente a partite di natura tributaria versate a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione che trovano regolazione nei giorni successivi alla chiusura dell'esercizio.

Le principali voci del Passivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalle Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato, dai Derivati di copertura, dalle Passività fiscali, dalle Altre passività e dai Fondi.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si attestano a 64.203 milioni di euro (59.636 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e accolgono: (i) debiti verso clientela per 58.218 milioni di euro (53.686 milioni di

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euro al 31 dicembre 2017) principalmente correlati alla raccolta effettuata mediante conti correnti postali e altre forme tecniche, pronti conto termine, nonché per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa; (ii) debiti verso banche per 5.985 milioni di euro (5.949 milioni di euro al 31 dicembre 2017) riferibili a rapporti di conti correnti e a finanziamenti in pronti contro termine. L'incremento della voce in esame è riconducibile principalmente a finanziamenti in pronti contro termine, nonché alla variazione positiva della raccolta in conti correnti e in altre forme tecniche (vaglia e assegni).

I Derivati di copertura passano da 1.637 milioni di euro del 31 dicembre 2017 a 1.829 milioni di euro (+11,7%).

Le Altre passività si attestano a 2.692 milioni di euro (2.335 milioni di euro a tutto il 2017) e accolgono prevalentemente partite di natura tributaria prelevate a titolo di sostituto d'imposta, partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei primi giorni successivi alla chiusura dell'esercizio, nonché a debiti verso Poste Italiane per prestazioni di servizi effettuate da parte di BancoPosta regolate da disciplinari esecutivi.

Relativamente al Fondo Trattamento di fine rapporto del Personale, al 31 dicembre 2018 pari a 3 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro di fine 2017 (-14 milioni di euro), la variazione della voce è da ricondurre ai progetti di riorganizzazione e accentramento in Poste Italiane delle attività operative, realizzati nel corso del 2018, già oggetto di illustrazione nel presente documento.

Per quanto riguarda i Fondi per rischi ed oneri, al 31 dicembre 2018 pari a 511 milioni di euro rispetto ai 543 milioni di euro al 31 dicembre 2017 (-32 milioni di euro), questi accolgono stanziamenti per far fronte a vertenze e oneri con il Personale, clienti e terzi in genere, nonché a rischi di varia natura derivanti da obbligazioni assunte. La movimentazione di tale voce è il combinato disposto di nuovi accantonamenti, di utilizzi e di altri movimenti intervenuti nell'esercizio, oggetto di rappresentazione nelle specifiche sezioni delle Note Integrative, alle quali si rinvia.

Il Patrimonio Netto BancoPosta al 31 dicembre 2018 si attesta a 2.879 milioni di euro (2.759 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e accoglie: (i) la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro relativi alla costituzione del Patrimonio BancoPosta e ulteriori 210 milioni di euro conferiti in data 27 settembre 2018 a seguito della delibera dell'Assemblea degli azionisti riunitasi in data 29 maggio 2018; (ii) la Riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti per 1.057 milioni di euro; (iii) le Riserve da valutazione per 15 milioni di euro (in cui è riflessa, principalmente la variazione di valore delle Riserve delle Attività finanziarie al Fair Value); (iv) il Risultato netto conseguito nell'esercizio 2018, pari a 597 milioni di euro.

Controlli interni e gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta

Sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni è costituito da un insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

Nell'ambito dei principi di riferimento adottati a livello di Gruppo, l'"Ambiente di controllo", inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli. Esso include l'integrità e i valori etici dell'Azienda, la struttura organizzativa, il sistema di attribuzione e il relativo esercizio di deleghe e responsabilità, la segregazione delle funzioni, le politiche di gestione e incentivazione del personale, la competenza delle risorse e, più in generale, la "cultura" dell'Azienda. Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano tale ambito, sono principalmente rappresentati da:

  • il Codice Etico di Gruppo;
  • il Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;
  • il sistema di deleghe che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte;
  • la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;
  • il Regolamento Generale dei processi di affidamento/esternalizzazione di funzioni di BancoPosta a Poste Italiane e/o soggetti terzi esterni, che disciplina rispettivamente l'affidamento di attività del Patrimonio a funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo, nonché l'esternalizzazione di funzioni aziendali di BancoPosta a soggetti terzi identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle funzioni aziendali a vario titolo coinvolte;
  • la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;

Con riguardo all'assetto del BancoPosta, il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Compliance e Revisione Interna.

In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze, sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e periodicamente gli esiti delle verifiche effettuate.

La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e nel regolamento Consob in tema di controlli cui BancoPosta è sottoposta, ha predisposto nei primi mesi del 2019 la Relazione annuale 2018, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli, con specifico riferimento ai processi, alle procedure, ai sistemi informativi e ai meccanismi di controllo a presidio delle attività di BancoPosta. La Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2018, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a Funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'azienda.

La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento, è invece oggetto di invio alla Consob.

Tali attività sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo, le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti BancoPosta.

La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale 2019 e pluriennale 2019-2021, basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative e agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono oggetto di illustrazione al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

Sistema di gestione dei rischi

BancoPosta è dotata di un'autonoma funzione di Risk Management responsabile di garantire, in raccordo con Governo dei Rischi di Gruppo, una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. Tra l'altro, la funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica.

Nel corso del 2018 è stato aggiornato il Risk Appetite Framework (RAF) e sono stati presentati al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione la Relazione annuale sul 2017 e il Programma di attività per il 2018, nonché il Resoconto ICAAP e l'Informativa al pubblico sui rischi afferenti all'esercizio 2017; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentati da:

  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di credito (compreso controparte);
  • rischio di liquidità;
  • rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti, l'esercizio 2018 è stato caratterizzato, nei primi cinque mesi, da un lieve calo dei rendimenti dei titoli di stato italiani, che ha incrementato le plusvalenze da valutazione; a partire dalla fine di maggio, il trend si è invertito e i rendimenti dei BTP hanno iniziato ad aumentare; tale tendenza si è riflessa nelle plusvalenze non realizzate, che sono tornate su livelli più bassi ed inferiori a quelli di inizio 2018. Lo spread BTP-Bund ha chiuso l'anno su livelli più alti di quelli di fine 2017 (intorno a 250 punti base) e le plusvalenze non realizzate sono passate da 1.615 milioni di euro del 2017 a - 1.687 milioni di euro del 2018.

Con riferimento alla struttura patrimoniale del BancoPosta, a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali, nel 2018 il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire dal mese di marzo, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF. L'apporto di nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro effettuato da Poste Italiane in data 27 settembre 2018, in attuazione della delibera consiliare del 25 gennaio 2018 e dell'Assemblea del 29 maggio 2019, ha contribuito al riequilibrio dell'indice di leva finanziaria (Leverage Ratio), che al 31 dicembre 2018 si è attestato al 3,2% (3% valore minimo di riferimento normativo).

Il CET 1 ratio 2018 è pari al 18% rispetto al 17% del 2017, confermando la solidità patrimoniale, ulteriormente rafforzata dal citato apporto di nuovi mezzi patrimoniali.

Nel 2018, in continuità con l'esercizio precedente, BancoPosta è risultata esposta, in termini di valore economico, a una riduzione dei tassi; l'entità dell'esposizione misurata con il modello interno è risultata in media sempre inferiore al 10% del patrimonio di vigilanza, livello ampiamente coerente con gli obiettivi di propensione al rischio fissati per l'esercizio.

Per quanto concerne i rischi operativi, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, Poste Italiane continua a monitorare con particolare attenzione l'evoluzione del mercato e le connesse iniziative intraprese nell'interesse della propria clientela, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a fondi rischi e oneri iscritti in bilancio.

Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018.

Eventi di rilievo del Patrimonio BancoPosta successivi al 31 dicembre 2018

Il 1° gennaio 2019, a seguito del nulla osta rilasciato dalla Banca d'Italia in data 18 dicembre, ha acquisito efficacia l'esternalizzazione del servizio di Gestione Finanziaria BancoPosta a BancoPosta Fondi SGR, società del Gruppo Poste Italiane, intermediario specializzato e vigilato, con competenze specifiche nel comparto del risparmio gestito, configurato come competence center per l'attività di gestione degli investimenti finanziari. Si ricorda come la gestione finanziaria, che ai sensi della normativa Banca d'Italia è definita "Funzione Operativa Importante" (FOI), fosse precedentemente affidata, tramite Disciplinare esecutivo, a una funzione di Poste Italiane. Parallelamente, sempre a partire dal 1° gennaio 2019, sono state esternalizzate da BancoPosta Fondi SGR a favore del BancoPosta le funzioni di Revisione Interna e Risk Management di BancoPosta Fondi SGR, in una logica di rafforzamento complessivo dei presidi da parte delle strutture di controllo coinvolte.

Altri accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2018 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2018.

Evoluzione prevedibile della gestione del Patrimonio BancoPosta

Nell'esercizio 2019, BancoPosta proseguirà nell'attuazione degli obiettivi strategici di cui al Piano Deliver 2022 di Poste Italiane, in linea con il quale proseguiranno le attività volte alla valorizzazione della base clienti, della rete distributiva e del brand.

Il Risparmio Postale continuerà a essere regolato dall'Accordo triennale sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti nel mese di dicembre 2017, efficace a partire dall'esercizio 2018.

Inoltre, proseguiranno le strategie di ampliamento della distribuzione dei prodotti finanziari con l'obiettivo di soddisfare al meglio le diverse esigenze della clientela.

Infine, con riferimento alla strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari, questa sarà mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.

Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018 (Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa – Parte H).

Prospetto Integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti Intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta - Nota Integrativa - Parte A).

OBIETTIVI, MODALITÀ DI GESTIONE E PRINCIPALI PERFORMANCE CONSEGUITE NEI PILASTRI DEL PIANO STRATEGICO ESG DEL GRUPPO

Poste Italiane intende promuovere una disclosure completa ed efficacie delle proprie performance che passa attraverso il Piano Strategico ESG che si basa su 6 pilastri correlati ai 18 temi materiali.

PILASTRO STRATEGIA SDG TEMA MATERIALE
INTEGRITÀ E Integrità e trasparenza
TRASPARENZA Legalità e integrazione ESG nel processo di
approvvigionamento
Formazione e sviluppo del personale
Welfare e benessere del personale
VALORIZZAZIONE Relazioni con le parti sociali
DELLE PERSONE Salute e sicurezza sul lavoro
Tutela dei diritti umani in azienda
Pari opportunità nei percorsi di carriera
Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio
SOSTEGNO AL
TERRITORIO E AL
PAESE
Dialogo e trasparenza con le istituzioni
Inclusione finanziaria
Qualità e Customer Experience
CUSTOMER
EXPERIENCE
Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e
processi
Sicurezza informatica e continuità del business
Impatti ambientali della logistica
DECARBONIZZAZIONE
IMMOBILI E LOGISTICA
Impatti ambientale degli immobili
Integrazione ESG nelle politiche di investimento
FINANZA SOSTENIBILE Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione

Le tabelle che seguono indicano i target perseguiti e gli SDGs impattati, mentre le icone presenti nel titolo di ciascun paragrafo indicano quali sono i capitali descritti al loro interno.

INTEGRITÀ E TRASPARENZA

Principali
Capitali
Obiettivi Target Outcome
Certificare le principali società del
Gruppo secondo lo standard ISO37001

100%
società
rilevanti
del
Gruppo certificate ISO
37001
entro il 2022
Accrescere la formazione del personale
sui principi etici del Gruppo (tra cui il
rispetto dei diritti umani)

100% dei dipendenti del Gruppo
coinvolti entro il 2022
Verificare aspetti ESG nel processo di
qualifica dei fornitori

100% dei fornitori appartenenti a
categorie
merceologiche
significative qualificati secondo
criteri ESG entro il 2022
Svolgere audit di sostenibilità (ESG)
nella catena di fornitura

100% dei fornitori qualificati del
Gruppo sottoposta ad audit di
sostenibilità entro il 2022

Lavorare con trasparenza e integrità

Etica e trasparenza rappresentano per Poste Italiane i più alti valori su cui è improntata l'identità aziendale, principi fondamentali che guidano nella conduzione del proprio business fondato per sua natura sulla fiducia, e nella gestione delle relazioni con tutti i suoi stakeholder. Rilievo strategico è, quindi, riconosciuto dall'Azienda all'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni, al rispetto delle regole e alla massima correttezza, senza alcun conflitto tra interessi aziendali e personali.

Le tappe del percorso per l'integrità e trasparenza

In continuità rispetto alle iniziative già intraprese nel 2017, quali la firma del Protocollo d'Intesa tra Poste Italiane e la Guardia di Finanza, con l'obiettivo di combattere la criminalità economica e finanziaria, e il lancio del portale Contratti Aperti e Trasparenti, per la prevenzione delle infiltrazioni criminali negli appalti e il contrasto al lavoro sommerso, nel 2018, numerose iniziative sono state realizzate a favore della trasparenza in tutti gli ambiti e verso tutte le categorie di portatori di interessi. In particolare, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. il nuovo Codice Etico che è applicabile a tutto il Gruppo e si rivolge non solo ad amministratori e dipendenti, ma anche a tutte le categorie di stakeholder. Il nuovo Codice Etico è stato aggiornato con l'obiettivo di attualizzare e ampliare i principi fondamentali che ispirano la cultura e i comportamenti degli amministratori, degli organi di controllo, del management, dei dipendenti e di coloro che operano, stabilmente o temporaneamente, per perseguire gli obiettivi del Gruppo Poste Italiane. Inoltre, sono stati affermati i criteri di condotta a carattere generale che l'Azienda riconosce e fa propri nello svolgimento delle proprie attività e nei rapporti con gli stakeholder, valorizzando specifiche previsioni in materia di conflitto di interessi, anticorruzione, antiriciclaggio e antiterrorismo nonché di tutela della salute, sicurezza, ambiente e privacy.

Il Codice Etico sancisce principi e regole di comportamento quali legalità, imparzialità ed equità, rispetto e valorizzazione delle persone, trasparenza e completezza, riservatezza nonché qualità, diligenza e professionalità. Lo stesso prevede che i destinatari del Codice si astengano da attività, anche occasionali, che possano generare un conflitto con gli interessi del Gruppo o che possano interferire con la capacità di assumere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali. Poste Italiane si è dotata, a tal fine, di un sistema di segnalazione e gestione dei conflitti di interesse. Inoltre, l'Azienda intende promuovere la diffusione dei principi etici e di responsabilità sociale tra i soggetti che si posizionano nell'ambito della catena del valore del Gruppo.

L'Azienda si impegna, inoltre, a diffondere il proprio Codice Etico a tutti i livelli della propria organizzazione affinché i destinatari ne osservino i contenuti, e a predisporre ogni possibile strumento che ne favorisca la piena applicazione.

Oltre ai principi generali di comportamento, le linee guida descritte dal Codice Etico di Poste Italiane si riferiscono in particolar modo alla tutela di:

  • diritti e dignità dei lavoratori;
  • patrimonio aziendale e trattamento delle informazioni;
  • luoghi di lavoro.

Il Comitato Etico, le cui funzioni sono svolte dal Comitato Whistleblowing, è preposto alla ricezione e gestione delle segnalazioni che vengono gestite attraverso il nuovo Portale Whistleblowing, nonché allo svolgimento di un'attività di supporto alle funzioni e agli organi sociali competenti in caso di accertamento di presunte violazioni del Codice Etico.

Al fine di rendere effettivo il proprio impegno a sostegno della legalità e della trasparenza, nel mese di novembre 2018 Poste Italiane ha adottato un Sistema di Gestione Integrato con l'obiettivo principale di assicurare una governance unitaria dei sistemi adottati a livello aziendale e garantire la qualità, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza delle informazioni e la prevenzione della corruzione nell'ambito di tutti i processi e le attività aziendali.

Nel contesto del proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale e il quadro normativo-regolatorio di riferimento, Poste Italiane ha aggiornato, nel mese di aprile 2018, le Linee Guida "Sistema Interno di Segnalazione delle Violazioni" (whistleblowing) volte a disciplinare il sistema interno relativo alla segnalazione, anche in forma anonima, di atti o fatti riferibili a violazioni di norme, interne e/o esterne, che disciplinino l'attività di Poste Italiane (incluso il Codice Etico) nonché di comportamenti illeciti o fraudolenti che possano determinare in modo diretto o indiretto un danno economico-patrimoniale, o di immagine, per l'Azienda.

A giugno 2018, Poste Italiane ha provveduto ad aggiornare il proprio Modello 231 al fine di integrarne i contenuti a seguito di interventi legislativi che hanno introdotto nuove categorie di reati-presupposto, accogliendo gli aggiornamenti normativi in materia di responsabilità da reato degli enti e recependo l'evoluzione delle best practice e delle Linee Guida di riferimento.

A novembre 2018, il CdA di Poste Italiane ha approvato la Politica di Gestione Integrata che rispecchia e documenta l'impegno assunto verso tutti i suoi stakeholder, per migliorare le proprie prestazioni e, allo stesso tempo, costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stessi all'interno di un percorso di generazione e condivisione di valore per l'Azienda nonché per le comunità in cui opera, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi.

BOX - Poste Italiane prima azienda del settore finanza e comunicazione a ottenere la certificazione anticorruzione

Il percorso all'insegna dell'integrità e trasparenza del 2018, è stato caratterizzato da un impegno rilevante nel potenziamento del Sistema di Gestione Anticorruzione, adottato su base volontaria in conformità allo standard ISO 37001:2016 Anti Bribery Management System; tra le azione intraprese si annovera l'attribuzione alla Funzione Governo dei Rischi di Gruppo nell'ambito di Corporate Affairs della "Funzione di Conformità per la Prevenzione della Corruzione", dotata di competenza, status, autorità e indipendenza appropriati per l'esercizio del proprio ruolo di supervisione della progettazione e attuazione del Sistema di Gestione Anticorruzione. Il processo è terminato positivamente con il conseguimento della Certificazione Anticorruzione per Poste Italiane S.p.A. attraverso l'attuazione concreta dei principi di integrità e trasparenza che permetteranno all'Azienda di dare una risposta concreta alle sfide del Piano Deliver 2022 e alle aspettative dei nostri stakeholder, cogliendo al contempo le opportunità determinate dalle innovazioni e dal processo di trasformazione in essere. L'attuazione concreta di questi principi in tutti i contesti di business attribuisce all'Azienda la leadership nel panorama nazionale e costituisce un modello a cui ispirarsi per contribuire alla crescita e al benessere del Paese.

Poste Italiane è stata la prima azienda italiana del settore della finanza e delle comunicazioni ad ottenere la Certificazione Anticorruzione, attestazione che riguarda i processi di progettazione, indirizzo, controllo e coordinamento dei servizi postali e finanziari. L'Azienda, impegnandosi nell'ottenimento di una certificazione di tipo volontario, volto alla riduzione di tali rischi, ha dato testimonianza di un'estrema responsabilità nei confronti del mercato e in generale di tutti gli stakeholder.

Nel corso del 2018, l'impegno di Poste Italiane all'integrità, alla prevenzione della corruzione e alla compliance normativa è ripagato dall'assenza nel 2018 di procedimenti su casi di corruzione accertati né sanzioni relative a casi di antitrust/pratiche anti-competitive.

Nel 2018 Poste Italiane ha rinnovato il proprio "rating di legalità" ricevendo il massimo punteggio e rientrando nel 6% delle aziende che hanno ottenuto tale riconoscimento

Al fine di prevenire e reprimere le frodi e ogni altro illecito di

natura economico-finanziaria nonché di assicurare l'autenticità dell'identità, sia fisica sia digitale, dei singoli è assicurato dall'accesso via web all' "Identity Check", l'iniziativa che permette di segnalare le informazioni rilevanti. Grazie all'Accordo con la Guardia di Finanza, Poste Italiane metterà a disposizione il proprio patrimonio informatico anche per l'accertamento e la tutela dell'identità digitale del cittadino costituendo una task force per lo studio dei nuovi scenari criminali.

A testimonianza del grado di attenzione che Poste Italiane ripone nella corretta gestione del proprio business, l'Azienda ha richiesto ed ottenuto il rinnovo del proprio rating di legalità, di validità biennale, ricevendo il punteggio massimo, attualmente attribuito solo al 6% delle società richiedenti. Il rating di legalità è uno strumento che è stato introdotto nel 2012 e diretto alle imprese italiane con l'obiettivo di promuovere e introdurre i principi di comportamento etico in ambito aziendale attraverso l'assegnazione di un "riconoscimento", indicativo del livello di rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta. All'attribuzione del rating, l'ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l'accesso al credito bancario.

Il Gruppo investe su attività di formazione e informazione del proprio personale per garantire la diffusione della cultura dell'integrità e della trasparenza lungo tutta la catena del valore. Al fine di assicurare una conoscenza in materia di anticorruzione da parte dei suoi dipendenti, Poste Italiane organizza un programma di formazione obbligatoria con modalità e-learning e in aula per tutto il personale sui principi anticorruzione e, in particolare, sui meccanismi di segnalazione e su qualsiasi modifica significativa alla disciplina anticorruzione e/o al sistema normativo adottato. Oltre a ciò, i principi generali e specifici di anticorruzione del Gruppo vengono comunicati ai propri stakeholder anche attraverso il Codice Etico. L'obiettivo di Poste Italiane in coerenza con la propria Politica dei Diritti Umani è quello di incrementare l'offerta formativa in tema di integrità, fornendo a tutta la popolazione aziendale seminari interni su tematiche specifiche come, ad esempio, in materia di diritti umani.

BOX – Poste Italiane, brand più performante per immagine e reputazione

Nel 2018, Poste Italiane è entrata nella classifica internazionale "Global 500" – edizione 2019, di Brand

Finance, con la migliore performance per immagine e reputazione tra le società italiane, rientrando tra il ristretto numero dei marchi che vantano la tripla A ("estremamente forte").

Tra i nove marchi italiani entrati nella "Global 500" 2019, Poste Italiane è stata l'azienda con la migliore performance (+47%), dovuta in particolare al miglioramento della valutazione del settore assicurativo, all'innovazione e al dinamismo delle nuove soluzioni di pagamento come PostePay e alla conseguente buona prospettiva di crescita. Il Gruppo ha scalato 88 posizioni, passando dal 370esimo dell'edizione precedente all'attuale 282esimo posto.

L'indicatore di forza di Brand Finance, leader mondiale nella valutazione economica dei brand e nella consulenza strategica, misura l'efficacia di immagine e di reputazione rispetto ai competitor e analizza la gestione e gli investimenti diretti e indiretti che influenzano il brand, il ritorno d'immagine e quello economico in relazione al giro d'affari.

Principali capitali collegati

Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

Promuovere una gestione responsabile della catena di fornitura è per il Gruppo Poste Italiane sinonimo in primo luogo di sostenibilità, funzionalità e tracciabilità degli approvvigionamenti. L'Azienda impronta i propri processi di acquisto su rapporti precontrattuali e contrattuali orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza, monitorando – fin dalle procedure di qualifica dei fornitori – il rispetto delle normative vigenti e le direttive aziendali per quanto riguarda aspetti quali la qualità, la tutela dei lavoratori e gli standard ambientali.

Il percorso delineato in ambito acquisti ricomprende anche l'inclusione di tematiche ESG, andando a indagare il possesso di requisiti specifici mediante audit di sostenibilità a cui i fornitori verranno sottoposti (es. rispetto delle condizioni lavorative dei propri dipendenti, ecc.).

Poste Italiane garantisce a ogni fornitore pari opportunità e la possibilità di competere nelle procedure di affidamento. I fornitori partecipanti alle procedure di affidamento sono tenuti al rispetto della normativa in materia di concorrenza, sia comunitaria che nazionale, astenendosi da comportamenti anticoncorrenziali o comunque non etici e contrari alle regole a tutela della concorrenza. Il Gruppo Poste Italiane richiede ai propri fornitori, compresi eventuali subappaltatori, nonché ai propri partner, l'accettazione formale dei principi guida etico-sociali e degli obblighi di condotta definiti all'interno del Codice Etico, della Politica Integrata del Gruppo Poste italiane e dalla Politica in materia di tutela e protezione dei diritti umani, divenuti, a partire da gennaio 2019, parte integrante del rapporto contrattuale.

In quest'ottica, il Gruppo intende potenziare le attività di governo e controllo dei processi di approvvigionamento, proseguire nello sviluppo del progetto di digitalizzazione dei processi interni per semplificare e velocizzare gli stessi e traguardare benefici ambientali oltre a rafforzare i principi di trasparenza e imparzialità nei processi di affidamento di lavori, servizi e forniture. Al fine di accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività, Poste Italiane si impegna a incentivare l'adozione di criteri di selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e ambientale e mitigare eventuali rischi ESG

Nel corso del 2018, Poste Italiane S.p.A. ha svolto un aggiornamento e adeguamento delle procedure interne che disciplinano il processo di acquisto sia relativamente agli appalti soggetti al Codice dei Contratti Pubblici, sia relativamente agli appalti esclusi dall'ambito di applicazione del Codice. Tali procedure costituiscono, congiuntamente al Regolamento Interno per le Procedure di Affidamento degli Appalti di Lavori, Servizi e Forniture e al Codice dei Contratti Pubblici laddove applicabile, il principale presidio di governance e compliance normativa degli affidamenti della Capogruppo. Specifici Regolamenti Acquisti, successivamente, sono stati approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle principali società del Gruppo che recepiscono i principi e i contenuti del Regolamento Corporate. Al fine di garantire obiettività e trasparenza nella fase di aggiudicazione della fornitura, sono state ridefinite, inoltre, le modalità di composizione e nomina delle commissioni di gara/team di valutazione, con particolare riferimento all'introduzione del criterio del sorteggio e della rotazione per l'individuazione di quota parte dei membri delle stesse, esplicitate all'interno dell'istruzione operativa "Composizione e nomina delle commissioni di gara/ team di valutazione".

Nel 2018, è proseguito il percorso di accentramento in Corporate delle attività di acquisto delle società del Gruppo che ha portato a regolare la centralizzazione degli acquisti della società PostePay e del Gruppo PosteVita, con l'obiettivo di implementare un modello acquisti di Gruppo integrato e rafforzare il presidio del rischio procurement.

Negli ultimi anni, l'attività di acquisto della Capogruppo ha registrato un costante e massivo ricorso a procedure competitive che garantiscono vantaggi concorrenziali per l'Azienda e assicurano ai fornitori imparzialità, trasparenza e pari opportunità di collaborazione. Le procedure di acquisto vengono, inoltre, gestite attraverso il Portale Acquisti "Poste-procurement", piattaforma web utilizzata per tutte le attività di procurement nonché per la gestione dell'Albo Fornitori. Tale sistema telematico nasce dall'esigenza di garantire la gestione efficiente e integrata dell'intero processo di approvvigionamento nonché di incentivare e migliorare la collaborazione con i fornitori, nel rispetto dei requisiti di riservatezza, autenticità, concorrenzialità, integrità e disponibilità nello scambio dei dati.

Qualifica dei fornitori

Al fine di dotare il Gruppo di un parco di operatori economici con capacità tali da soddisfare i requisiti richiesti da Poste Italiane e di adottare criteri di selezione certi e trasparenti nelle procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori, l'Azienda, in linea con la normativa vigente (art. 134 dell'attuale Codice dei Contratti Pubblici), ha istituito nel 2006 un proprio Albo Fornitori, che ha l'obiettivo di semplificare le procedure di affidamento, assicurando nel contempo omogeneità tra i soggetti selezionati in ciascun ambito merceologico e trasparenza verso il mercato.

La formazione e la gestione dell'Albo è regolata dal Disciplinare dell'Albo dei Fornitori che regolamenta il Sistema di Qualificazione nell'Albo Fornitori, nonché dal Regolamento del Sistema di Qualificazione che disciplina il sistema e il procedimento di qualificazione di ciascuna singola e specifica categoria merceologica. L'accesso all'Albo Fornitori, per ognuna delle categorie merceologiche, può avvenire in qualsiasi momento con la presentazione dell'istanza corredata della documentazione richiesta.

A tutti i fornitori che fanno richiesta di qualificazione all'Albo Fornitori è richiesto il possesso, oltre che di requisiti generali (di ordine morale e di idoneità professionale) anche di requisiti speciali di natura economicofinanziaria e tecnico-organizzativa. Inoltre, nei rapporti con fornitori di lavori, servizi e forniture, Poste Italiane opera sulla base di clausole contrattuali standard che possono essere revisionate in base a eventuali nuove disposizioni normative e alle particolari esigenze manifestate dal cliente interno. L'adozione di standard contrattuali uniformi diventa così una modalità necessaria per velocizzare il processo, contraendo il più possibile le tempistiche per la contrattualizzazione e, soprattutto, per migliorare i presidi su date tematiche.

Nel corso del 2018, è stato istituito il Comitato Qualificazione Imprese per la condivisione delle informazioni e l'attribuzione delle responsabilità in conformità al quadro normativo generale, ai valori etici, di sostenibilità e innovazione di Poste. Tale Comitato presiede l'intero processo di qualificazione, aggiornamento e monitoraggio degli Operatori Economici qualificati.

Durante l'anno sono state realizzate attività di progettazione e implementazione dei comparti merceologici (nuovi e in scadenza) secondo dettami del Nuovo Disciplinare Albo Fornitori. Inoltre, è stata avviata la gestione del nuovo processo di Qualifica e del transitorio al fine di garantire la coesistenza del vecchio sistema di Qualificazione fino all'avvenuto popolamento dei nuovi comparti in ottemperanza a quanto previsto dalla Linee Guida Qualificazione Fornitori.

Infine, tra le politiche descritte all'interno del proprio Regolamento interno per le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture, Poste Italiane, ai sensi della legge n. 190/2012 e s.m.i. intitolata "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", pubblica periodicamente sul proprio sito web istituzionale, in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, le informazioni relative alle procedure di affidamento identificate dalla normativa di riferimento e secondo le modalità ivi stabilite.

Il portale "Contratti aperti e trasparenti" costituisce ulteriore elemento caratteristico di tale approccio.

BOX – Sistema Vendor Rating

In riferimento alla categoria merceologica Servizi IT, è stato istituito un sistema di Vendor Rating (VR) al fine di monitorare il comportamento degli Operatori Economici nelle fasi di partecipazione alle procedure di gara e nelle successive fasi di esecuzione/gestione dei contratti affidati. Tale sistema sarà esteso nel 2019 a tutti i comparti in qualficazione.

L'Indice di Vendor Rating (IVR) è uno strumento adottato da Poste Italiane per la valutazione complessiva del fornitore in merito agli aspetti connessi ai livelli di qualità erogata dall'Azienda sulla fornitura di beni e/o servizi. La periodicità di rilevazione della valutazione dell'IVR è semestrale e i risultati globali sono espressi con una scala di valori da 0 a 100, a cui corrispondono fasce di valutazione qualitativa dei fornitori. Il sistema di VR si basa su una metodologia strutturata che prevede tre aree di interesse: amministrativa, commerciale e tecnica, per ciascuna delle quali viene valutata la corrispondente qualità. La valutazione è effettuata per singola fornitura e per fornitore.

Selezione dei fornitori

Sulla base delle richieste di approvvigionamento che le funzioni richiedenti predispongono, Poste Italiane procede poi con la selezione dei fornitori (che in caso di procedure con chiamata da Albo Fornitori, avviene tra gli operatori qualificati) e, successivamente, con la stipula del contratto con il fornitore individuato.

Da tempo il Gruppo rivolge particolare attenzione agli aspetti sociali e ambientali relativi alla gestione della propria catena di fornitura, con la convinzione che lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori, la massima attenzione alla qualità, alla sicurezza e al rispetto dell'ambiente nel processo di approvvigionamento, rappresentino principi utili non solo a migliorare costantemente il servizio offerto alla propria clientela, ma anche a perseguire un obiettivo di interesse pubblico per l'intero Sistema Paese.

Nei rapporti con i fornitori di lavori, servizi e forniture Poste Italiane opera sulla base di clausole contrattuali standard che possono essere revisionate per sopravvenute disposizioni normative o adattate alle esigenze interne. In particolare, le principali clausole riguardano: la regolarità contributiva e retributiva del fornitore; l'osservanza della normativa in materia di manodopera (D. Lgs. 276/03 e s.m.i. Codice dei Contratti Pubblici); l'applicabilità dei Contratti Collettivi di Lavoro; l'assenza di infrazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro (D.lgs. 81/2008 s.m.i.); l'assenza di reati ambientali (D.lgs. 3 aprile 2006 n.152 e s.m.i.).

Negli appalti di lavori sono state introdotte ulteriori misure specifiche in tema di salute e sicurezza, le cui valutazioni e misurazioni sono contenute nei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e negli specifici Piani Operativi di Sicurezza (POS). A riprova della centralità che Poste Italiane attribuisce al tema della salute e sicurezza sul lavoro, il Gruppo ha stabilito e previsto la possibilità di risolvere i contratti di fornitura nei casi in cui fosse accertata la violazione di uno o più aspetti della relativa documentazione sulla sicurezza.

Il Gruppo intende promuovere l'adozione di standard etici di comportamento da parte dei propri fornitori, anche incentivando il conseguimento di Certificazioni di Qualità (ISO 9001), Certificazioni ambientali (ISO 14001), Certificazioni sociali (SA 8000) e certificazioni correlate alla Sicurezza e alla Salute dei Lavoratori (OHSAS 18001).

In continuità con i precedenti anni, Poste Italiane ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement (GPP - Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) al fine di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi. A tal proposito, l'Azienda nei propri appalti ha recepito con apposite previsioni all'interno del capitolato e/o con specifiche metodologie di gara le indicazioni ministeriali che stabiliscono i criteri minimi perché un appalto possa considerarsi "verde", in applicazione di quanto definito dall'art. 34 del Codice dei Contratti Pubblici ("Criteri di sostenibilità energetica e ambientale").

A conferma del rilievo attribuito da Poste Italiane agli aspetti sociali ed ambientali della propria catena di fornitura, si possono evidenziare alcuni esempi concreti di potenziamento degli aspetti legati alla sostenibilità.

Pulizia e igiene ambientale

Per tale categoria merceologica gli affidamenti vengono svolti in conformità al Green Public Procurement con l'adozione dei "Criteri Ambientali Minimi" o "CAM" contenuti nel D.M. 24/05/2012, rispettando la percentuale del 15% prevista dal Decreto Ministeriale di riferimento per l'attribuzione di specifici punteggi a tecniche premianti in materia di "appalti verdi" (es. sistemi di dosaggio e tecniche di pulizia, apparecchiature e macchinari elettrici con indicazione di marca, modello, potenza e, per ciascuno dei macchinari, specifica del consumo di energia e del livello di emissione sonora, del piano per la raccolta differenziata dei rifiuti, degli automezzi utilizzati per gli spostamenti a basso impatto ambientale e dei prodotti e materiali di consumo Ecolabel).

Nel 2018, la totalità degli affidamenti di servizi di pulizia e igiene ambientale (10 contratti risultano aggiudicati) è stata disposta nel rispetto dei CAM.

Ristorazione

Al fine di garantire l'erogazione di un servizio di ristorazione aziendale "a ridotto impatto ambientale" caratterizzato, in termini di processi e contenuti, dal rispetto di tutti gli aspetti della sostenibilità ambientali, economici e sociali, Poste Italiane affida in concessione i servizi di ristorazione presso i complessi immobiliari nel rispetto dei principi del Green Public Procurement.

Poste Italiane, recependo i "Criteri Ambientali Minimi" fissati con i Decreti del Ministero dell'Ambiente, premia la fornitura di derrate alimentari superiori ai quantitativi minimi prescritti dai CAM, acquisendo prodotti sostenibili (BIO, IGP, DOP, da pesca sostenibile, ecc.) per i pasti alimentari forniti nelle mense aziendali presenti su alcune realtà territoriali. In questo ambito vengono potenzialmente coinvolti nella catena di fornitura dei prodotti alimentari destinati alla mensa e bar anche fornitori locali che garantiscano prodotti certificati.

Attualmente, tutti i 12 contratti attivi sul territorio nazionale sono "green".

Logistica

Con riferimento alle attività di acquisto dei principali servizi (full rent flotta, servizi di trasporto, ecc.) in sede di espletamento delle gare viene attribuito un punteggio all'ecosostenibilità in base alla categoria di emissione dei veicoli utilizzati per i servizi, con attribuzione di un punteggio premiante alle offerte che prevedono classi di emissioni CO2 più contenute.

Lavori

L'Albo Fornitori per le categorie Lavori, oltre a essere strutturato in categorie merceologiche specifiche per natura di lavori (edifici civili ed industriali, impianti idrici, termici, impianti ecc.) prevede un sistema di qualificazione degli operatori economici a seconda della tipologia di appalto, per ambiti regionali, o per Aree Territoriali (corrispondenti a regioni o aggregazioni di regioni) aventi sede primaria o secondaria nel territorio d'iscrizione, o che abbiano eseguito nel territorio di riferimento appalti di elevata entità.

Tale sistema, nell'ambito degli appalti di lavori, nello specifico quelli aventi per oggetto interventi di natura edile-impiantistica, caratterizzati da prestazioni di modesta entità economica da eseguire su edifici/siti situati su tutto il territorio nazionale, favorisce la presenza di manodopera locale, oltre la fornitura di materiale preferibilmente a chilometro zero, il tutto al fine di contenere i costi di approvvigionamento ottimizzando gli aspetti ecosostenibili del sistema (riduzione di tempi e distanze e delle conseguenti emissioni di CO2).

Poste Italiane, per lo stesso fine, utilizza il sistema della suddivisione degli interventi in lotti per ambiti geografici circoscritti ad Area Metropolitana (ad es. Roma, Catania, Palermo, Napoli) e/o a due o più province.

Altro esempio di catena di fornitura localizzata è quella cui ci si rivolge per gli appalti di lavori da svolgere nelle due isole maggiori, Sardegna e Sicilia, ove le chiamate da Albo sono preferibilmente dirette solo a fornitori regionali.

Indumenti

Per quanto attiene la fornitura del vestiario e delle calzature, nella definizione delle procedure di affidamento è riservata massima attenzione ai requisiti "green" delle dotazioni da fornire agli addetti del recapito.

In riferimento alle calzature viene richiesto quale requisito del prodotto offerto la "riciclabilità dell'imballaggio esterno"; mentre, in merito alle divise dei portalettere, l'attenzione si focalizza sul tessuto utilizzato per il confezionamento affinché presenti il certificato Oeko-tex o Ecolabel. Tale certificato garantisce che il processo di confezionamento dello stesso tessuto non contenga/rilasci sostanze nocive per la salute dell'uomo e certifica prodotti caratterizzati da un ridotto impatto ambientale.

In merito ai presidi organizzativi in termini di verifica, valutazione e monitoraggio di soggetti e controparti, la Funzione Governo dei Rischi di Gruppo in ambito Corporate Affairs svolge le attività necessarie ad individuare tutti gli elementi di dettaglio operativo e reputazionale necessari alla verifica della relativa affidabilità e onorabilità di analisi societarie, finanziarie e patrimoniali su società ed esponenti e analisi dei rapporti esistenti con Poste Italiane.

Obiettivo dell'analisi di soggetti/controparti è di limitare i rischi derivanti da operazioni con terzi, garantire un'adeguata rotazione dei fornitori e minimizzare le perdite derivanti dalla inesigibilità dei crediti.

Potenziare le attività di prevenzione di fenomeni illeciti, attraverso l'analisi integrata di informazioni interne ed esterne a Poste Italiane, consente di rilevare relazioni dirette e indirette che evidenzino possibili criticità. Il contrasto ai fenomeni fraudolenti viene, quindi, attuato attraverso un processo di monitoraggio continuo del grado di esposizione al rischio di frode e dei fattori di rischio, mediante la raccolta e l'analisi delle segnalazioni e degli indizi di potenziali illeciti, l'esame dei processi e l'adozione di adeguate misure di governance e controllo sempre più rigorose per la prevenzione delle frodi.

VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

Principali
Capitali
Obiettivi Target Outcome
Garantire la formazione continua di tutti i 20 milioni di ore di formazione
dipendenti del Gruppo erogate entro il 2022
Ampliare la popolazione aziendale 90% dei dipendenti partecipanti al
coinvolta nel sistema di valutazione delle
performance
sistema
di
valutazione
delle
performance entro il 2022
Incrementare la quota di quadri e impiegati
coinvolti nei piani di sviluppo MLAB
(Managerial LAB per la valorizzazione dei
quadri con ulteriori potenzialità di crescita)
e POP (Programma di Orientamento
Professionale che intercetta e sviluppa
giovani talenti)
20%
dei
quadri
e
25%
degli
impiegati
rispetto
al
numero
complessivo dei quadri e impiegati
che rispondono ai criteri di accesso
ai programmi in oggetto entro il
2022
50% di dipendenti del Gruppo Poste
Italiane che si dichiarano soddisfatti
durante le indagini di "Employee
engagement" entro il 2022
Tasso di assenteismo per malattia
pari a 3,49 entro il 2020
Aumentare la soddisfazione dei dipendenti
Contenere il tasso di assenteismo per
malattia dei dipendenti
Promuovere l'adesione alla piattaforma di
Welfare
15% di conversione del premio di
risultato da parte dei dipendenti del
Gruppo entro il 2022
Diminuire il numero di infortuni sul lavoro
dei dipendenti del Gruppo
-790
eventi
nell'area
Posta,
Comunicazione e Logistica rispetto
al valore del 2017 entro il 2021
Diminuire l'Indice di Frequenza degli
infortuni sul lavoro dei dipendenti del
Gruppo
-8% rispetto al valore dell'indice del
2017 entro il 2021
Diminuire l'Indice di Gravità degli infortuni
sul lavoro dei dipendenti del Gruppo
-8% rispetto al valore dell'indice del
2017 entro il 2021
Diminuire i livelli di rischio stress lavoro
correlato di Poste Italiane S.p.A.
Riduzione del rischio di 40 Gruppi
Omogenei da "medio-alto" a "non
rilevante" entro il 2020
Certificare le principali società del Gruppo
secondo lo standard BS OHSAS 18001
100% delle unità produttive del
Gruppo
certificate
BS
OHSAS
18001 entro il 2021
Aumentare il coinvolgimento di donne nei
piani di sviluppo del personale
+4% di donne rispetto alla media
raggiunta nel biennio 2016-2018
entro il 2022

rilevanza per il Paese, attiva una catena di valore che coinvolge molteplici individui, enti, istituzioni ed imprese. Per questo motivo,

oltre al rispetto della normativa di riferimento a cui è soggetta, Poste Italiane si impegna ad assumere sempre maggiore responsabilità nella salvaguardia del benessere delle persone che lavorano nell'azienda e per l'azienda, che collaborano con essa o che, semplicemente, vivono nelle comunità in cui opera, al fine di incentivare lo sviluppo di una "cultura d'impresa" e la risposta a nuove sfide e opportunità del mercato.

Per tale ragione, il rispetto dei diritti umani, quale presupposto irrinunciabile per la costruzione di società fondate sui principi di uguaglianza, solidarietà e per la tutela dei diritti civili, politici, sociali, economici e culturali e dei diritti cosiddetti di terza generazione (diritto all'autodeterminazione, alla pace, allo sviluppo e alla salvaguardia dell'ambiente), rappresenta per Poste Italiane una priorità imprescindibile nella conduzione del proprio business e requisito fondamentale per lo sviluppo di un ambiente di lavoro ispirato alla lealtà e alla correttezza.

All'interno del Codice Etico, il Gruppo, infatti, esplicita la propria responsabilità a contrastare e salvaguardare i lavoratori da qualsiasi forma di discriminazione o molestia e promuove l'inclusione e tutela delle diversità tra i propri collaboratori, tutto nella convinzione che la cooperazione tra persone aventi diverse culture, prospettive ed esperienze costituisca un elemento fondamentale per l'acquisizione e lo scambio reciproco di nuove competenze e per la gratificazione del singolo come contributore dell'intero sistema azienda. In tale quadro si inserisce, inoltre, la Dichiarazione del Gruppo Poste Italiane redatta ai sensi dell' "Accordo Quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro" nel novembre 2018 in cui l'Azienda sancisce il proprio dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza, condannando ogni forma di molestia o di violenza all'interno del luogo di lavoro.

BOX – L'impegno di Poste Italiane a supporto delle pari opportunità e delle vittime di violenza di genere

Consapevole dell'importanza della presenza femminile, Poste Italiane è da anni in prima linea a fianco delle donne per garantire le pari opportunità e contrastare la violenza di genere. Sfruttando la propria presenza capillare sul territorio, l'Azienda rappresenta un interlocutore chiave per i principali enti e istituzioni impegnati a dare supporto alle numerose vittime di violenza attraverso iniziative mirate al reinserimento lavorativo e sociale delle vittime che escono dai centri antiviolenza.

Contribuire alla realizzazione di tali iniziative rappresenta un'opportunità strategica per Poste Italiane per promuovere una cultura d'impresa che sia sempre più improntata a valorizzare la presenza femminile e che a sua volta contribuisca a consolidare una cultura collettiva sul territorio sempre più sensibile sulla tematica.

In riferimento alle iniziative in cui Poste Italiane è impegnata, l'Azienda da anni collabora con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio per promuovere attivamente la diffusione del numero Antiviolenza e stalking 1522 gestito dal Telefono Rosa all'interno della propria rete di Uffici Postali. Il numero gratuito e attivo 24h, fornisce supporto alle vittime di violenza e stalking attraverso operatrici specializzate che, oltre a offrire informazioni utili, indirizzano le vittime ai principali servizi socio-sanitari, pubblici e privati sul territorio.

93% dei dipendenti con contratto stabile

Oltre a recepire il congedo indennizzato per le donne vittime di violenza di genere – percorso di protezione istituito dall'art. 24 del D.lgs. 80 del 15 giugno 2015 – previsto all'interno del contratto collettivo di lavoro, Poste Italiane ha svolto specifiche attività finalizzate a recepire e diffondere la conoscenza tra i propri dipendenti su questo tema. Nello specifico, l'Azienda ha attivamente svolto iniziative di diffusione, informando e sensibilizzando le strutture territoriali sulla relativa normativa.

In ottica di condivisione e con l'obiettivo di confrontarsi sul tema con le principali istituzioni nazionali e locali e realtà associative impegnate in progetti relativi al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, il 23 novembre 2018, Poste Italiane, in collaborazione con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha voluto dedicare l'evento della XVII Settimana della cultura d'Impresa di Confindustria al tema del contrasto alla violenza di genere. L'incontro ha permesso di illustrare i principali strumenti e modalità di supporto previsti dall'attivazione di progetti finalizzati a creare percorsi di autonomia economica, elemento fondamentale per sostenere la reintegrazione delle vittime di violenza nella realtà sociale.

Con l'obiettivo di definire, strutturare e sviluppare un approccio chiaro sul tema, a dicembre 2018 Poste Italiane si è dotata di una "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani" che rafforza quanto già affermato nel Codice Etico e sostanzia l'impegno basato su standard, principi, linee guida e raccomandazioni internazionali, inclusa la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e le successive convenzioni internazionali sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali dell'Organizzazione internazionale del lavoro, i Principi Guida ONU per le imprese e i diritti umani (UNGP) del 2011 e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i relativi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Tale strumento si propone come manifesto che impegna l'Azienda ad allineare ulteriormente i processi aziendali ai principali standard e best practice internazionali, divulgando attivamente i principi in essa sanciti e rendicontando periodicamente le performance raggiunte nella tutela dei diritti umani in termini di modalità di gestione e monitoraggio, rischi identificati e azioni di gestione e mitigazione

Il documento descrive l'attenzione del Gruppo ai diritti umani, concentrandosi su alcune categorie di stakeholder quali lavoratori propri, fornitori e partner, comunità locali, clienti, migranti, bambini, persone con disabilità, persone vittime di discriminazione e qualsivoglia forma di violenza.

La Politica esprime l'impegno a prevenire e ripudiare ogni sorta di discriminazione e violenza e di lavoro forzato o minorile e ribadisce, inoltre, l'interesse aziendale a promuovere il benessere della persona sulla base dei seguenti principi e indirizzi di gestione:

  • rispetto dei diritti dei lavoratori del Gruppo, dei fornitori e dei partner: salvaguardia della dignità, della libertà e dell'uguaglianza degli esseri umani; tutela del lavoro, delle condizioni di lavoro e delle libertà sindacali; tutela della salute e della sicurezza e garanzia di sviluppo professionale e culturale attraverso l'attuazione di specifiche iniziative di formazione;
  • sostegno ai diritti delle comunità locali: fornitura di propri prodotti e servizi a diversi gruppi di persone, comprese quelle categorie di popolazione che possono non avere un accesso diretto agli stessi; sostegno a iniziative e progetti tesi alla diffusione di valori culturali e collaborazione con amministrazioni centrali e locali, Terzo Settore e comunità locali per affrontare e prendere in carico fabbisogni sociali derivanti da forme di svantaggio o situazioni di fragilità;

• rispetto dei diritti dei clienti: riservatezza dei dati e delle informazioni personali.

Al fine di identificare, prevenire e mitigare i rischi di violazione dei Diritti Umani, Poste Italiane verifica l'efficacia dell'approccio adottato attraverso strumenti dedicati. Coerentemente con tale approccio, Poste Italiane aderisce alla "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro", una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. La Carta fornisce un quadro valoriale di riferimento per l'attuazione di impegni finalizzati alla creazione di un ambiente lavorativo caratterizzato dal pluralismo e dall'inclusione, che assicuri a tutti le pari opportunità e il riconoscimento del potenziale e delle competenze individuali, contribuendo in tal modo a promuovere l'equità e la coesione sociale e al contempo la crescita competitiva e il successo dell'Azienda.

A testimonianza del continuo impegno del Gruppo in tema di tutela dei diritti umani e valorizzazione degli elementi di diversità, nel 2018, Poste Italiane ha firmato con Ministero delle Pari Opportunità un Protocollo d'Intesa con cui si intende avviare una collaborazione finalizzata a realizzare una più efficace e comune azione di comunicazione, sensibilizzazione e diffusione per:

  • promuovere iniziative volte alla tutela e piena affermazione dei diritti umani, nonché alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di sfruttamento degli esseri umani e della tratta delle persone;
  • promuovere la completa attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento alle materie della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e delle carriere;
  • prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sessuale e di genere, lo stalking e ogni altra forma di violenza e di maltrattamento a danno di donne e minori;
  • prevenire e rimuovere tutte le forme di discriminazione per cause direttamente o indirettamente fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, l'età, l'orientamento sessuale e l'identità di genere.

Nell'affermazione e rispetto dei diritti propri della cosiddetta dimensione "sociale" della sostenibilità delle imprese, assume un ruolo fondamentale per il Gruppo, accanto alla tutela dei diritti dell'uomo, la promozione delle diversità, in tutte le sue forme e manifestazioni e ai diversi livelli dell'organizzazione, considerata una delle più grandi risorse che dà valore al sistema azienda.

Infatti, oggi è essenziale e indispensabile per Poste Italiane affermare e rispettare tale valore al fine di assicurare una gestione corretta e responsabile delle proprie attività. A testimonianza della primaria importanza che il Gruppo attribuisce al tema, la Politica in materia di diversità degli organi di Amministrazione e controllo di Poste Italiane S.p.A. costituisce il documento con cui la Capogruppo dichiara la sua responsabilità ad adottare la prospettiva di tale valore.

45% dell'incidenza femminile tra quadri e dirigenti nel 2018

44,4% del CdA della Capogruppo è composto da donne

Il documento, approvato dal Consiglio di Amministrazione (CdA) nel 2018, individua i criteri per una composizione quali-quantitativa funzionale a un'efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidati all'organo di gestione, anche attraverso la presenza di persone che assicurino una sufficiente diversità di punti di vista e competenze necessari per una buona comprensione degli affari attuali, dei rischi e delle opportunità a lungo termine relativi all'attività aziendale. Nella definizione dei criteri in materia di diversità, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto conto della natura e della complessità dell'attività aziendale, del contesto sociale e ambientale in cui l'Azienda opera, dell'esperienza maturata dal Consiglio medesimo con riguardo alle attività e modalità di funzionamento proprie e dei Comitati endo-consiliari nonché delle risultanze dei processi di auto-valutazione condotti negli ultimi anni.

Fermi restando i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nonché le situazioni di incompatibilità e/o decadenza previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari e dallo Statuto sociale, la Politica affronta i temi relativi a età e anzianità, genere, provenienza geografica ed esperienze internazionali (per maggiori dettagli si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari").

Annualmente il Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza di una società specializzata nel settore, effettua la "Board Review", un'autovalutazione in linea con una procedura che prevede la conduzione di interviste, anche tramite l'ausilio di specifici questionari, con i singoli amministratori oltreché con i sindaci effettivi e il segretario del Consiglio di Amministrazione. Il rilascio di un rapporto finale è a cura della società incaricata ed è destinato a formare oggetto di esame e condivisione con il CdA nella sua collegialità. A tal proposito, le risultanze della Board Review relativamente all'anno 2018 del Consiglio di Amministrazione in tema di composizione, hanno evidenziato che la diversità di genere è adeguatamente valorizzata ed è in linea con le disposizioni di legge in materia e con le recenti evoluzioni di prassi. La stessa valutazione ha evidenziato anche che il mix di profili, competenze ed esperienze degli Amministratori nel complesso è appropriato e che le competenze presenti sono bilanciate per garantire una copertura efficace del ruolo all'interno del Consiglio e dei Comitati.

Il tema della diversità nella composizione del CdA, in termini di quote di genere e politiche di diversità, è stato, inoltre, oggetto di analisi nell'ambito dell'induction erogata agli organi di governo e di controllo di Poste Italiane nel mese di ottobre 2018.

Principali capitali collegati

Pari opportunità nei percorsi di carriera

Poste Italiane è quotidianamente impegnata nella creazione di un ambiente di lavoro collaborativo e di fiducia, in cui la persona rappresenta una delle più grandi risorse che dà valore al sistema azienda.

Nel settore Pagamenti, Mobile e Digitale il 27% degli impiegati ha – 30 anni

All'interno del Codice Etico, il Gruppo manifesta grande attenzione

verso una gestione e crescita equa del potenziale intellettuale delle proprie risorse umane, in linea con i criteri di merito e i risultati conseguiti, garantendo parità di trattamento e condannando qualsiasi forma di discriminazione. A tal proposito, la selezione delle persone è effettuata sulla base delle professionalità e delle competenze rispetto alle esigenze aziendali, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali - età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose secondo il principio di imparzialità.

Rappresentano leve strategiche fondamentali a sostegno della crescita del business di Gruppo, lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze distintive delle persone, in tutte le sue forme e manifestazioni, ai diversi livelli dell'organizzazione.

La valorizzazione delle diversità è fattore abilitante per il coinvolgimento e l'ingaggio delle persone negli obiettivi aziendali, la cui gestione consapevole crea un vantaggio competitivo per l'Azienda e valore sociale condiviso.

Obiettivo del Gruppo è, quindi, promuovere la diffusione di una cultura d'impresa inclusiva volta a ridurre situazioni di fragilità individuale e di sostenere modelli organizzativi equilibrati che valorizzano il dialogo, l'emersione e la valorizzazione delle diversità

Supporto alla maternità e alla paternità

L'iniziativa "Maam" lanciata in Poste Italiane nel 2015 consiste in un programma digitale mirato al rafforzamento delle capacità connesse all'esperienza generativa della maternità utili anche al momento del rientro al lavoro. Dal 2018 il programma è stato esteso anche ai padri.

Nel 2018, l'Azienda estende il "Progetto Maam" ai padri e neo genitori di figli di età 0-3 anni

L'iniziativa si inquadra in un ambito più generale di interventi di sensibilizzazione culturale sull'importanza della presenza delle donne nel mondo del lavoro e sul sostegno alla genitorialità attiva, accompagnato dalla divulgazione e comunicazione di buone prassi aziendali mirate a sostenere la leadership femminile. L'iscrizione a MAAM è rivolta sia alle donne che vanno in maternità che ai neogenitori (madri e padri) di bambini dagli 0 ai 3 anni nonché ai manager coinvolti dal proprio collaboratore.

E' stata prevista l'adesione, su base volontaria, al programma digitale "MAAM" ed alla piattaforma MAAM manager che prevede uno scambio diretto tra i manager e dipendenti in maternità, al fine di favorire un efficace rientro al lavoro.

Il programma è, inoltre, sostenuto da una community nella quale i partecipanti scambiano esperienze, emozioni e riflessioni sul percorso di rientro e sulla maternità.

MAAM si propone di contribuire a diffondere, a tutti i livelli, un modello di cultura orientata all'inclusione delle donne nel mondo del lavoro e a favorire la genitorialità attiva per entrambi i genitori.

Sviluppo leadership femminile

Poste Italiane, in collaborazione con l'Associazione Valore D29, ha partecipato a interventi di formazione manageriale, skill building e role model, per la promozione delle tematiche connesse all'equilibrio di genere, e a progetti di mentorship interaziendali, per promuovere la crescita professionale delle donne verso ruoli direttivi.

Il Gruppo, inoltre, nel 2018 ha sottoscritto il "Manifesto per l'occupazione femminile" promosso da Valore D. Il Manifesto, firmato da oltre 120 aziende a livello nazionale, mette in risalto le buone prassi già esistenti all'interno delle organizzazioni e consente di impegnarsi per valorizzare il talento femminile su obiettivi chiari e misurabili e con indicatori di performance e monitoraggio periodico.

Nove sono gli impegni concreti e le azioni positive per promuovere il talento e la leadership femminile: dalla diffusione della presenza femminile in azienda alle progressioni di carriera fino alle politiche di supporto alla genitorialità, in termini di congedo e di modalità di lavoro flessibile a sostegno della conciliazione vita-lavoro.

29 Valore D è la prima associazione di imprese che promuove l'equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. Nata nel 2009 dallo sforzo comune di 12 aziende virtuose: AstraZeneca, Enel, GE Oil&Gas, Johnson&Johnson, Ikea, Intesa Sanpaolo, Luxottica, McKinsey & Company, Microsoft, Standard&Poor's, UniCredit e Vodafone.

Il Manifesto costituisce, quindi, uno strumento concreto per dare valore alla "diversità", intesa come risorsa chiave per la crescita, la produttività e l'innovazione a tutti i livelli, definendo strumenti concreti per valorizzare le specificità femminili in Azienda.

Attenzione all'age management

Poste Italiane ha aderito all'iniziativa di ascolto "Talenti senza età", una survey condotta da Valore D in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano, con l'obiettivo di approfondire la condizione lavorativa delle donne e degli uomini over 50 e di favorire coerenti politiche di sviluppo, gestione ed apprendimento. Inoltre, è proseguita la partecipazione al progetto europeo "Innov'age in the Postal Sector", volto a favorire la comprensione sul tema di age management nel settore postale.

Valorizzazione del personale con disabilità

Prosegue il progetto formativo "Nave Scuola", diretto a migliorare l'inclusione professionale dei dipendenti con problemi di udito, attraverso corsi di alfabetizzazione informatica e comportamentali, volti a favorire la comunicazione fra colleghi.

Sostegno alla fragilità

Il Progetto "PosteHelp" è finalizzato ad offrire una rete di servizi ed interventi di supporto a favore dei colleghi affetti da gravi patologie che si articola in: volontariato d'impresa per il supporto alle esigenze di prima necessità, sessioni di coaching curate da professionisti interni e attività di orientamento e supporto per l'individuazione di centri di cura più accreditati su base nazionale in relazione alla specifica patologia. Il progetto è stato avviato nelle regioni pilota della Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia.

Formazione e sviluppo del personale

Alla luce della crescente innovazione, della continua evoluzione tecnologica e normativa e delle esigenze di business, Poste Italiane attribuisce allo sviluppo continuo delle conoscenze e competenze un ruolo chiave nel processo di valorizzazione e crescita delle proprie persone. L'attenzione del Gruppo a promuovere il pieno potenziale trova fondamento nel principio dell'eccellenza basata sul riconoscimento del merito, nel rispetto dei valori aziendali e nel modello di leadership declinato a tutti i livelli organizzativi. Pertanto, l'Azienda offre strumenti e metodologie equi e trasparenti che tengono conto, nella loro applicazione, dell'eterogeneità dei diversi ambiti di business e di funzione.

Come richiamato nel Codice Etico, il Gruppo tutela, riconosce e gratifica il contributo di ogni singolo individuo e si impegna a offrire pari opportunità nel lavoro e nell'avanzamento professionale a tutti i dipendenti, leve fondamentali a sostegno della soddisfazione del proprio personale.

Obiettivo del Gruppo, infatti, è costruire un'azienda virtuosa nella quale ciascuno possa accedere ad un percorso di arricchimento professionale, di competenza ed esperienza

A tal proposito, l'Azienda si impegna quotidianamente a garantire il costante adeguamento, consolidamento e sviluppo delle competenze professionali e manageriali e definire piani di successione funzionali alla copertura delle posizioni "critiche", al fine di incentivare l'eccellenza operativa e raggiungere gli obiettivi previsti nel Piano Strategico "Deliver 2022". All'interno del Piano Strategico sono previste, entro il 2022, circa 20 milioni di ore di formazione, di cui circa 6,5 milioni dedicate alle risorse operanti nel settore finanziario per garantire lo sviluppo di competenze in linea con l'evoluzione del mercato, delle esigenze della clientela e della normativa.

La formazione e lo sviluppo hanno, quindi, il ruolo di fattore abilitante per promuovere la crescita di know-how delle risorse, sviluppare il talento, vero vantaggio competitivo per l'intero Gruppo, e supportare la cultura del cambiamento.

In relazione alle attività di formazione poste in essere per il consolidamento e il trasferimento delle competenze tra i dipendenti, Poste Italiane S.p.A. si è dotata di una specifica procedura di formazione ed addestramento del personale ("Procedura Formazione e Training Operativo") con lo scopo di + 19% della formazione media erogata ai quadri nel biennio 2017-2018

definire i meccanismi di funzionamento e le ownership organizzative sulle attività di formazione e di training operativo, secondo logiche orientate a garantire l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei risultati attesi, introducendo misure organizzative e di controllo rilevanti. Sulla base delle linee guida definite dalla Capogruppo, le società controllate recepiscono la procedura adeguandola alle proprie dimensioni e al proprio contesto organizzativo ed operativo, al fine di sviluppare ed estendere le conoscenze dell'organizzazione e patrimonializzare l'esperienza aziendale.

In funzione dei nuovi business e cambiamenti del contesto aziendale, la Corporate University, al fianco delle linee di business, definisce un presidio manageriale specifico focalizzato sulle esigenze formative delle risorse operanti nelle diverse funzioni, avvalendosi, in aggiunta, dei referenti di formazione delle funzioni di business che operano su tutto il territorio nazionale.

Nello specifico, una survey online che coinvolge tutte le funzioni aziendali con cadenza annuale, identifica i fabbisogni formativi che costituiscono il Piano di Formazione annuale, declinato su tre dorsali: formazione manageriale, formazione tecnico-specialistica, formazione obbligatoria e di compliance. Partendo dall'analisi dei suddetti fabbisogni normativi viene anche individuata l'appropriata modalità di erogazione della formazione, che può essere in aula (a docenza interna o esterna) o in e-learning.

Le iniziative formative sono differenziate in base agli specifici ruoli e bisogni di formazione ed addestramento.

BOX – Lo sviluppo diversificato delle competenze nel Gruppo Poste Italiane

Corrispondenza Pacchi e Distribuzione

In relazione al comparto logistico, sono proseguite le attività formative dedicate ai portalettere e ne sono state avviate nuove a supporto della profonda trasformazione dei processi logistici, collegata all'implementazione e alla diffusione di metodi e strumenti della Lean Production, tesa a sostenere lo sviluppo di una cultura del servizio basata sul miglioramento continuo.

Inoltre, nella logica di trasformazione della rete di vendita sotto il profilo della gestione della relazione con il Cliente, è stata prevista la realizzazione di diversi piani formativi, con particolare attenzione alle esigenze di compliance normativa riferite al mondo finanziario e assicurativo tramite la certificazione del sistema formativo di Poste Italiane rispetto ai requisiti di MiFID II-ESMA, con l'obiettivo di monitorare e sviluppare le competenze e di valutare nel continuo le relative esigenze di sviluppo.

Servizi finanziari

In merito alla formazione tecnico-specialistica e manageriale, sono stati previsti diversi corsi, tra cui il corso

"Business Continuity Management e il progetto "Ascoltiamoci", ascolto strutturato fra le funzioni BancoPosta e Mercato Privati.

Servizi assicurativi

Il focus di PosteVita è rappresentato dall'evoluzione dell'offerta e delle nuove pratiche distributive per offrire sempre maggiori garanzie al cliente. In tale ottica, la formazione occupa un ruolo necessario per rimanere in linea con le evoluzioni normative e socioeconomiche. La formazione non attiene più ai soli contenuti tecnici e normativi, ma è pensata in modo da integrare tutte le novità relative ai prodotti e ai servizi, con altrettante abilità relazionali e capacità di tenere in considerazione le esigenze del cliente. Sono previsti workshop interattivi e discussioni di casi concreti al fine di porre massimo accento all'interazione e al dialogo con i clienti.

Inoltre, in funzione dello sviluppo e valorizzazione del capitale umano, Poste Vita ha previsto due progetti: "Executive Master in Insurance & Finance EMIF ", master biennale di alto livello specialistico destinato a giovani talenti delle aree aziendali core e "Key Competence", teso a garantire una mappatura delle competenze tecnicospecialistiche dei professionisti coinvolti nella definizione e gestione dei prodotti assicurativi, anche al fine di colmare i gap formativi.

Pagamenti, mobile e digitale

Con particolare riferimento a PostePay, sono stati previsti corsi di formazione tecnico-specialistica relativi a tematiche correlate alla cyber security, all'innovazione delle infrastrutture tecnologiche e delle telecomunicazioni, all'acquisizione di certificazioni in ambito Service Management, allo sviluppo di competenze per gestire ed elaborare Big Data ed ai nuovi applicativi per il Controllo di Gestione.

A partire da ottobre 2018, l'Azienda ha implementato un piano di Change Management. Il Piano ha visto come prima fase realizzativa la messa in campo di aule formative, con l'obiettivo di facilitare la conoscenza reciproca tra le persone provenienti dal mondo Mobile, Pagamenti e Digital, mettendo le basi per la condivisione delle reciproche esperienze professionali e creando coinvolgimento e spirito di squadra. I format adottati hanno proposto due tipologie di laboratori esperienziali, uno di video-making e l'altro di storytelling, con l'obiettivo di migliorare le capacità di comunicazione interpersonale e le modalità relazionali, funzionali ad un processo di integrazione.

Il miglioramento continuo delle performance

La formazione produce significativi impatti sul livello delle conoscenze e competenze possedute dai singoli individui per supportare lo sviluppo delle performance operative, di aggiornamento professionale, di compliance o di allineamento dei

Il 90% dei dipendenti riceve valutazioni sui risultati e sullo sviluppo della propria carriera

comportamenti ai valori aziendali. Al fine della valutazione della qualità della formazione vengono compilati da parte dei discenti i questionari di qualità percepita, strutturati per misurare il livello di soddisfazione delle risorse per quanto riguarda organizzazione, docenza, logistica, ecc. . Sono inoltre previste rilevazioni periodiche sul grado di avanzamento del piano di formazione in termini di ore, partecipazioni, dorsali di intervento, trend e flussi informativi condivisi con le funzioni aziendali e di controllo di riferimento. L'efficacia e l'efficienza delle iniziative formative vengono monitorare attraverso specifici indicatori (es. tasso di superamento corsi, tasso di assenza) .

Poste Italiane per supportare le politiche di sviluppo delle risorse umane utilizza il Sistema di Sviluppo come architettura di base per gestire ruoli, skills e percorsi di sviluppo all'interno dell'organizzazione, che risulta articolato in tre macro processi principali che perseguono specifiche finalità:

  • Scouting: teso alla rilevazione del potenziale individuale e all'intercettazione delle migliori risorse. Le caratteristiche e i criteri di accesso ai processi di scouting previsti in Poste Italiane sono specifici e differenziati in relazione al target di popolazione e al livello di maturità professionale espresso dai partecipanti.
  • Pianificazione manageriale: volta ad identificare priorità di sviluppo in ottica di successione e di contenimento del «rischio manageriale». Poste Italiane gestisce periodicamente il processo di pianificazione dello sviluppo manageriale attraverso incontri di review tra la Funzione Risorse Umane e Organizzazione e i responsabili di funzione.
  • Sviluppo: finalizzato a sostenere la crescita individuale delle risorse e accelerarne lo sviluppo professionale. Le azioni di sviluppo sono un insieme di interventi, articolati e coordinati, che consentono di accompagnare le persone nella loro crescita in relazione alle necessità aziendali sulla base delle evidenze dei processi di scouting e di pianificazione.

Per quanto riguarda la valutazione del potenziale sono proseguite le diverse tipologie di Assessment a livello di:

  • conoscenze, processo di valutazione e mappatura delle competenze di mestiere che consentono di rafforzare, a valle dei risultati, quelle più deboli rispetto ai valori attesi;
  • orientamento Professionale (POP), dedicato ai giovani impiegati e teso a individuare le persone best performer su cui investire prioritariamente in termini di sviluppo, riconoscendo i c.d. young talent;
  • potenziale manageriale (MLAB), dedicato alla popolazione aziendale più matura, diretto a individuare le persone chiave per la copertura di ruoli di middle management. I partecipanti al programma sono periodicamente coinvolti in survey che monitorano il grado di soddisfazione e di utilità percepita dell'iniziativa di sviluppo e raccolgono feedback e suggerimenti utili al miglioramento delle attività proposte.

I processi di Management Review e Succession planning, programmi annuali attivati rispettivamente per la mappatura della popolazione manageriale e l'identificazione dei successori, hanno consentito la definizione dei piani di successione per le posizioni di primo e secondo livello organizzativo.

Per assicurare l'orientamento delle performance delle persone verso gli obiettivi aziendali, anche per il 2018, è stato condotto il Performance Management. Per tutta la popolazione manageriale del Gruppo è stata attivata una "valutazione allargata" (cosiddetta a 180°), che ha consentito di raccogliere, rispetto ai comportamenti manageriali agiti dalla persona, diversi punti di vista (capo, colleghi, valutato stesso). Il sistema di Performance Management consente, fra l'altro, di raccogliere pareri, grado di soddisfazione, gradimento e livello di condivisione della valutazione ricevuta da parte delle popolazione coinvolta. Inoltre, per accompagnare le persone nella loro crescita in relazione alle esigenze aziendali, è stato attivato un programma di Mentoring, che ha visto coinvolte nel processo risorse interne sia nel ruolo di mentor che di mentee, il cui grado di efficienza e soddisfazione è stato valutato tramite web community dedicate ai partecipanti e una survey ad hoc.

Per l'anno 2018-2019, è stato avviato, per alcune funzioni aziendali, il programma Key Professional, finalizzato a valorizzare le competenze distintive di professional attraverso un percorso di sviluppo dedicato.

Welfare e benessere del personale

Principali capitali collegati

L'aumento del benessere delle persone, oltre a portare a migliori condizioni lavorative e di vita, è il presupposto per ottenere una maggiore fidelizzazione, che si traduce in un incremento di valore produttivo e dell'autoefficacia sia individuale che collettiva. Di seguito, si evidenziano i principi ispiratori delle politiche di welfare aziendale:

Le persone nel Gruppo Poste Italiane, rappresentano da sempre una risorsa preziosa, costituiscono l'elemento chiave che racchiude il vero vantaggio competitivo. Per questa ragione il benessere dei lavoratori rappresenta uno dei principi etici del Gruppo, che opera quotidianamente per favorire un ambiente di lavoro salubre, sano, privo di pregiudizi, nel rispetto della personalità dei lavoratori e della dignità di ciascuno.

La centralità della persona ha portato a una crescente attenzione aziendale circa gli aspetti legati alla motivazione, al benessere organizzativo e alla creazione di un clima aziendale di collaborazione e partecipazione. In tale contesto, si sono sviluppati piani di welfare aziendale, con l'obiettivo di aumentare la soddisfazione dei lavoratori e rafforzare il sistema di sicurezza sociale, attraverso una molteplicità di servizi e prestazioni messi a disposizione dall'Azienda.

Nella fase di progettazione e sviluppo del piano di welfare, viene favorita una crescente visione intergenerazionale, associata, laddove possibile, ad analisi relative al genere, all'età, alle caratteristiche professionali e alla situazione familiare delle persone coinvolte nelle iniziative. In particolare, la "piramide dell'età" riveste un'importanza rilevante, in quanto la fascia di età condiziona le effettive esigenze delle persone e conseguentemente la tipologia di servizi da mettere loro a disposizione.

La strategia di welfare adottata dal Gruppo ha quindi l'obiettivo di garantire, con una visione intergenerazionale, la centralità della persona e dei suoi bisogni, la vicinanza ai territori e alle realtà sociali, l'attenzione alle famiglie e l'inclusione delle persone

L'impegno nel raggiungimento di tali obiettivi è il risultato dei numerosi strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere a specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa che il Gruppo Poste Italiane ha ideato per i suoi dipendenti.

Conciliazione vita lavorativa e privata

Con la finalità di conciliare la vita lavorativa con la vita privata, il Gruppo prevede numerose iniziative per i suoi dipendenti e le loro famiglie.

E' attivo il servizio di asilo nido aziendale presso la sede di Roma e Bologna e, in convenzione con accordo di reciprocità, a Milano. Poste ha previsto un contributo regolato in funzione della tipologia di orario prescelto e/o della situazione reddituale delle famiglie, pari in media al 50% della retta mensile, garantendo così condizioni economiche agevolate di accesso al servizio.

L'obiettivo dell'asilo nido aziendale, oltre ad offrire un vantaggio economico, è garantire ai dipendenti un servizio educativo flessibile e distintivo.

Per i figli di dipendenti con disabilità, sono previste inoltre vacanze residenziali della durata di 15 giorni, con la presenza di un assistente dedicato per ciascun ragazzo. I costi sono a totale carico dell'Azienda e per le famiglie che accompagnano i ragazzi vengono offerti pacchetti a condizioni economiche vantaggiose.

In risposta ai crescenti bisogni di flessibilità e conciliazione espressi dai lavoratori, è possibile usufruire del servizio di telelavoro, rivolto a persone con oggettive esigenze di cura per sé o per i propri familiari (es. periodo ante e post-partum, ripresa del servizio dopo lunga malattia, infortunio o aspettativa, disabili, dipendenti con necessità di assistere genitori anziani o figli). I dipendenti usufruendo del telelavoro possono scegliere di lavorare da casa, garantendo uno o più rientri a settimana in Azienda.

Inoltre, per i dipendenti e le loro famiglie è previsto l'accesso a convenzioni e condizioni agevolate a prodotti e servizi. Sono inoltre previsti sussidi a sostegno dei dipendenti in situazioni di particolare necessità, determinate da gravi condizioni personali e/o familiari o conseguenti a gravi eventi di calamità naturali.

In linea con l'obiettivo dell'Azienda di garantire una conciliazione tra vita privata e lavorativa e di promuovere i valori sociali di aggregazione e inclusione, Poste Italiane si impegna a creare occasioni per praticare sport, quale strumento chiave di rafforzamento dei rapporti. In tale ottica l'Azienda ha deciso di istituire la propria Nazionale di calcio che rappresenta il punto di partenza per promuovere i valori dello sport tra i propri dipendenti.

Salute e prevenzione

Dal 2018, i dipendenti del Gruppo Poste Italiane possono usufruire di una forma di assistenza integrativa sanitaria. Nella versione "Base", l'onere è integralmente a carico dell'Azienda, nella versione "Plus" è previsto un contributo da parte del dipendente. In entrambe le modalità, l'assistenza può essere estesa al nucleo familiare previo contributo del lavoratore. Per le prestazioni sanitarie ci si potrà avvalere o di medici/strutture di propria fiducia o anche di una rete di strutture sanitarie convenzionate. In riferimento all'assistenza sanitaria, l'Azienda contribuisce al finanziamento del Fondo Sanitario FASI e ulteriori casse integrative al fine del riconoscimento di prestazioni aggiuntive al Servizio Sanitario Nazionale.

Per quanto riguarda i contributi complementari al pensionamento, l'Azienda contribuisce al finanziamento di Fondoposte per il personale non dirigente e al Fondo di Previdenza Complementare PREVINDAI per i dirigenti, al fine del riconoscimento di prestazioni pensionistiche integrative alla Previdenza Obbligatoria.

Inoltre, anche quest'anno il Gruppo ha previsto azioni di sensibilizzazione su tematiche inerenti la prevenzione ed un adeguato stile di vita, abbinate all'erogazione di servizi specialistici gratuiti o a condizioni economiche agevolate presso la sede aziendale, tutte rientranti nel progetto Piano Salute.

Box – La Piattaforma Welfare

A luglio 2018 Poste Italiane ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali l'accordo sul Premio di Risultato (PDR) che prevede per i dipendenti la possibilità, su base volontaria, di optare per la devoluzione dello stesso - per l'intero valore del premio o quota di esso - in beni e servizi di welfare a impatto sociale, in aggiunta a quelli già attualmente previsti (previdenza complementare) quali, a titolo esemplificativo, spese di istruzione ed educazione, spese di assistenza per gli anziani e/o familiari non autosufficienti, spese per trasporto, ecc.. Tale devoluzione comporta, in virtù delle agevolazioni previste dalla normativa vigente, benefici sul piano fiscale e contributivo in quanto per tale importo non sarà prevista alcuna tassazione a carico del dipendente. Per la realizzazione dell'iniziative verrà implementata una piattaforma telematica tramite la quale i lavoratori potranno optare per la sostituzione del Premio di Risultato in beni e servizi di welfare. La finalità del progetto di welfare, in linea con le strategie d'impresa connesse a una crescente attenzione agli aspetti legati alla motivazione e al clima organizzativo, è quella di potenziare il benessere personale e familiare, consentire al personale di accedere a una vasta gamma di servizi personalizzabili, rafforzare le tutele in chiave sussidiaria al welfare pubblico (es. previdenza, salute, istruzione, educazione figli, sostegno alle fragilità e assistenza) e favorire, in generale, un miglioramento del potere di acquisto grazie alle opportunità fiscali e contributive previste dalla legge. Il valore della piattaforma di welfare aziendale si caratterizza nella possibilità di gestire, con modalità integrata, i diversi bisogni generazionali della popolazione aziendale, monitorare il grado di soddisfazione e ingaggio degli stessi, creare forme di interazione continua, multicanale e user friendly e disporre di un "portafoglio" welfare personalizzato coerente con i diversi stili di vita.

L'implementazione della piattaforma sarà realizzata valorizzando tutti gli asset competenziali e tecnologici disponibili nel Gruppo Poste Italiane.

Cultura e istruzione

Al fine di coinvolgere i figli dei dipendenti diplomandi e laureandi, Poste ha previsto diverse iniziative, tra le quali: Push to Open, una piattaforma per il coinvolgimento interattivo degli studenti per la scelta del loro percorso didattico/professionale, con la partecipazione attiva anche dei genitori; Talent Days, un incontro con i giovani di orientamento al mondo del lavoro e Borse di studio annuali ed estive per soggiorni all'estero, riservate a figli meritevoli dei dipendenti, sostenute interamente dall'Azienda.

In qualità di partner naturale della Pubblica Amministrazione nello sviluppo dei servizi al cittadino, prosegue, inoltre, la partecipazione dell'Azienda a "Campioni dell'Alternanza", progetto del MIUR che coinvolge grandi aziende italiane e multinazionali. Con il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, l'Azienda ha siglato un apposito Protocollo in materia, individuando sette percorsi di alternanza scuola lavoro, raggruppati in cinque aree (marketing clienti retail e grandi imprese, logistica e recapito, funzioni direzionali, educazione finanziaria e customer experience) che consentono agli studenti delle scuole superiori di secondo grado di conoscere il mondo postale e i principali processi aziendali.

Relazioni con le parti sociali

Promuovere un costante dialogo con i rappresentanti dei lavoratori costituisce una priorità per il Gruppo che si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori, sia in condizioni di gestione ordinaria, sia nel caso di significativi cambiamenti organizzativi.

La qualità delle relazioni sindacali consente di assicurare un clima aziendale positivo e di trovare soluzioni adeguate sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale fondamentale per l'Azienda.

All'interno del Codice Etico, infatti, il Gruppo declina i principi di correttezza, imparzialità e indipendenza di riferimento per la promozione dei propri rapporti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).

Inoltre, Poste Italiane assicura e salvaguarda il diritto e la libertà di associazione e contrattazione collettiva, in conformità alla normativa vigente, e adotta un atteggiamento aperto verso le attività organizzative dei sindacati.

A tal proposito, il Gruppo prevede la condivisione e la sottoscrizione di specifiche intese con le Organizzazioni Sindacali, sia sulle materie espressamente previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), sia su ulteriori argomenti attinenti la realizzazione di obiettivi delineati dal Piano Strategico che abbiano riflessi normativi e/o dimensionali sul personale

La gestione del dialogo con le parti sociali, avviene attraverso incontri periodici con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).

Con l'obiettivo di garantire il rispetto della normativa, Poste Italiane stipula con le OO.SS. e per i propri dipendenti accordi

100%

dei dipendenti coperti da Accordi Collettivi di contrattazione

regolati dalle procedure di contrattazione previste dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e dal Testo Unico sulla Rappresentanza.

Nel caso di cambiamenti organizzativi significativi (processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione e/o trasformazione aziendale) che comportino conseguenze sul piano sociale con ricadute sulle condizioni di lavoro (es. processi di mobilità collettiva) il Gruppo fa riferimento alla contrattazione collettiva nazionale, che prevede una specifica procedura di confronto tra l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali nazionali stipulanti il CCNL.

Nel corso del 2018, le diverse occasioni di confronto intrattenute con le Organizzazioni Sindacali hanno consentito di siglare diversi accordi, di cui si riportano di seguito i più significativi:

Riorganizzazione delle attività di recapito

Nel rispetto delle attività di condivisione con le OO.SS, l'8 febbraio 2018 è stata sottoscritta l'ipotesi di Accordo di riorganizzazione delle attività di recapito. Il nuovo assetto è caratterizzato da:

  • modello di consegna a giorni alterni per le aree previste dall'assetto regolatorio esistente (Delibera AGCom 395/15/CONS), il cui recapito sarà garantito dall'articolazione di base operante a giorni alterni. Con riferimento a opportunità di business connesse a specifici accordi commerciali, quali la distribuzione di quotidiani in determinate aree, è prevista l'attivazione di articolazioni di business temporanee;
  • modello "Joint Delivery" per le restanti aree, per le quali il recapito sarà assicurato dall'articolazione di base e dall'articolazione linea business per la consegna quotidiana dei prodotti "al destinatario", in linea con l'accordo sul livello del servizio (Service Level Agreement).

Tale riassetto operativo e organizzativo iniziato nel corso del 2018 ed in continuazione nel 2019 è suddiviso in quattro fasi, la prima delle quali è stata avviata il 16 aprile 2018 e si è conclusa il 22 ottobre 2018. All'esito di tale primo step di implementazione, le Parti hanno effettuato momenti di verifica delle azioni realizzate sia a livello nazionale che territoriale. Inoltre, con l'Accordo dell'8 febbraio 2018 le parti hanno definito le modalità di gestione degli esuberi occupazionali rinvenienti dal processo di riorganizzazione, escludendo il ricorso alle procedure di licenziamento collettivo disciplinate dalla legge n. 223/1991.

Politiche attive del lavoro

L'impegno del Gruppo nell'instaurazione di rapporti volti ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori si è concretizzato con la sottoscrizione di quattro accordi sulle politiche del lavoro.

Le Parti, in data 13 giugno 2018, hanno raggiunto un'intesa con la quale sono state individuate le modalità e i criteri di gestione delle dinamiche degli organici per il triennio 2018-2020. In particolare, nel periodo di riferimento, sono previste nuove assunzioni pari a 6.000 dipendenti, a fronte di un numero di esodi volontari di lavoratori con contratto a tempo indeterminato pari ad almeno 15.000 dipendenti.

Le leve gestionali e organizzative necessarie per far fronte alla copertura dei fabbisogni aziendali sono state individuate nei seguenti istituti:

• assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che abbiano reso prestazione lavorativa con contratto a termine;

  • assunzioni da mercato esterno, prevalentemente mediante contratto di apprendistato professionalizzante;
  • trasformazioni da part-time in full-time;
  • mobilità volontaria.

In data 19 giugno 2018, in coerenza con le precedenti intese in materia, sono stati sottoscritti due accordi che prevedono il consolidamento dei lavoratori ex contratti a tempo determinato e somministrati, destinatari di un provvedimento giudiziale favorevole di riammissione/immissione in servizio non ancora passato in giudicato, che operino in Azienda e che non siano risultati destinatari di precedenti analoghe intese; e l'assunzione a tempo determinato dei dipendenti delle Agenzie di recapito, rimasti privi di occupazione, ovvero destinatari di ammortizzatori sociali per effetto dei processi di internalizzazione totale o parziale delle attività di recapito riferibili a Poste Italiane.

In data 31 luglio 2018 è stato sottoscritto l'accordo per l'attribuzione del Premio di risultato ai lavoratori di Poste Italiane S.p.A., PosteVita S.p.A., Poste Assicura S.p.A., EGI S.p.A. e BancoPosta Fondi SGR. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2018.

Nell'ambito dell'intesa, è stata confermata la possibilità per il lavoratore di destinare, tutto o parte del premio di risultato, a Fondo Poste ovvero ad altri fondi pensionistici complementari.

Lo stato di avanzamento delle azioni e degli obiettivi definiti negli accordi sottoscritti è garantito da periodici momenti di verifica, grazie anche a specifici Comitati di monitoraggio. In tali sedi vengono, inoltre, valutate eventuali segnalazioni e aree emergenti di conflittualità su anomalie riscontrate dalle OO.SS. a livello territoriale.

Organismi partecipativi a composizione mista Azienda e Organizzazioni Sindacali

Poste Italiane, insieme alle Organizzazioni Sindacali, ha costituito a livello nazionale organismi paritetici bilaterali su tematiche che hanno una rilevanza anche sul piano della sostenibilità, tra cui:

  • Comitato per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità, con l'obiettivo di "implementare e rafforzare una cultura attenta alla diversità, anche di genere, tramite azioni positive tese a realizzare esempi di buone prassi nell'ambito del Gruppo e rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità". In tale contesto, il Comitato tratterà tematiche afferenti l'integrazione e l'inclusione delle persone con disabilità nonché quelle relative agli altri fattori di discriminazione.
  • Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale, attraverso il quale le Parti promuovono congiuntamente attività in tema di formazione e di riqualificazione professionale, sia con riguardo a quanto previsto dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia con riferimento a eventuali processi di riorganizzazione/ristrutturazione/trasformazione aziendale, ovvero all'introduzione di innovazioni tecnologiche. Nel 2018, è proseguita l'attività dell'Ente che, attraverso un lavoro di approfondimento tecnico, ha supportato l'elaborazione, la presentazione e l'attivazione di diversi progetti, nonché la sottoscrizione di accordi che hanno consentito all'Azienda di accedere ai finanziamenti erogati da Fondimpresa e e dal Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale del Gruppo Poste Italiane. L'Ente, in base a quanto previsto dall'art. 5 del vigente CCNL, ha ricevuto informazioni aggiornate sull'attività del Comitato Dialogo Sociale Europeo per il settore postale.

Organismi Paritetici per la Salute e la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, è altresì continuata l'attività dell'Organismo in ordine all'uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti la sicurezza e la salute dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro con il fine di "attuare misure volte a promuovere il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori". A fine 2018, si è insediato l'Osservatorio Paritetico sulla Sanità Integrativa che svolge un ruolo di proposta e monitoraggio delle prestazioni offerte dal Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa.

Principali capitali collegati

Salute e sicurezza sul lavoro

La tutela della salute e della sicurezza dei propri dipendenti sul posto di lavoro è di massima importanza per Poste Italiane che, pertanto, nell'ambito delle proprie attività, rispetta i più alti standard internazionali e le specifiche normative e regolamenti di settore, con un approccio improntato al miglioramento continuo.

Nel 2018 circa 8300 infortuni pari a quasi 400 infortuni in meno rispetto al 2016 (circa 8700)

Il benessere dei lavoratori è, infatti, non solo un principio morale ma anche la chiave per una prestazione di successo a livello individuale e aziendale.

L'Azienda, infatti, considera la valutazione e la prevenzione dei rischi legati alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro come principi fondamentali a cui ogni lavoratore deve ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane.

In tale ottica, quella della sicurezza è una cultura che caratterizza l'agire dell'azienda nel suo complesso, con l'obiettivo di coinvolgere tutti i dipendenti nel percorso di costante sensibilizzazione e coinvolgimento nei processi gestionali.

Tale visione di insieme si traduce in una strategia d'impresa tesa a perseguire i massimi livelli di tutela e garanzia dei lavoratori tramite la programmazione e l'attuazione di tutte le azioni dirette ad assicurare una gestione efficace della salute e della sicurezza dei lavoratori, in tutte le fasi costitutive della catena del valore. Per questo, nel rispetto dei valori aziendali, il Gruppo si impegna a:

  • consolidare una cultura della sicurezza, favorendo la continua sensibilizzazione e coinvolgimento sul tema di tutti coloro che operano all'interno del Gruppo, e in particolare, all'interno dei centri operativi territoriali (Centri di Distribuzione e Uffici Postali) e delle relative strutture di coordinamento;
  • preservare l'integrità fisica e morale delle persone, a partire dalla riduzione del fenomeno infortunistico, in particolar modo nel settore della logistica e del recapito;
  • promuovere il miglioramento continuo dei sistemi di gestione attraverso la pianificazione e l'attuazione di iniziative, in linea con i principi fissati dalla Policy di Gruppo, per il costante monitoraggio delle prestazioni e il periodico riesame della definizione di nuovi obiettivi.

In materia di salute e sicurezza, Poste Italiane si pone l'obiettivo di consolidare una cultura della sicurezza in Azienda, preservare l'integrità fisica e morale dei propri dipendenti e promuovere il miglioramento continuo dei sistemi di gestione adottati

Il continuo monitoraggio del fenomeno infortunistico ha contribuito, anche nel 2018, a realizzare diverse iniziative nel campo della prevenzione e della sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente in cui si svolge l'attività professionale. A tal proposito, i programmi di prevenzione e le campagne di informazione e sensibilizzazione, i sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro, adottati già da tempo in armonia con la normativa vigente, confermano la convinzione che un efficace modello consente di gestire in modo organico e sistematico la sicurezza dei lavoratori

BOX – L'impegno alla salute e sicurezza dei lavoratori nel settore della logistica

In considerazione dell'attenzione aziendale verso i temi della salute e sicurezza, particolarmente sensibili per il settore della logistica e del recapito, sono state previste specifiche attività volte a consolidare il bagaglio di conoscenze e competenze in materia e a potenziare la consapevolezza del ruolo svolto, tra cui:

  • introduzione dei principi del Lean Manufacturing negli stabilimenti, filosofia che punta a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli. Il raggiungimento di tale obiettivo avviene attraverso l'introduzione di nuovi sistemi per la movimentazione automatizzata dei carichi (AGV – Automated guided vehicles) e la ristrutturazione immobiliare di tutti i reparti che compongono la rete logistica, interventi che permettono una riduzione degli infortuni e un miglioramento in termini di salute e sicurezza del lavoratore;
  • costante valutazione dei rischi e aggiornamento dei Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR), a seguito delle riorganizzazioni in atto principalmente nel settore del recapito;
  • formazione sull'uso dei veicoli erogata dalla Polizia Stradale su circa 2.000 risorse;
  • introduzione, nella flotta aziendale, di circa 300 nuovi veicoli a tre ruote, in sostituzione di motomezzi.

Con l'obiettivo di rafforzare il presidio della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, nel 2018, Poste Italiane S.p.A. ha conseguito la certificazione del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL), in conformità alla norma BS OHSAS 18001, adottata dall'unità produttiva "Strutture Centrali e loro dipendenze territoriali".

In tale ottica, anche alcune società del Gruppo si sono dotate di sistemi di gestione che garantiscono una corretta e uniforme gestione di queste tematiche e hanno implementato un efficace SGSSL certificato, rispondente allo standard internazionale in materia, prevedendo il coinvolgimento delle strutture centrali e territoriali e identificando ruoli e responsabilità nell'attuazione degli adempimenti. Tale modello di gestione, oltre ad assicurare l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e aggiornamenti normativi, l'efficace e trasparente comunicazione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, è garanzia di un allineamento tra le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi rispetto agli obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori.

Il Gruppo ha previsto, in riferimento alle linee future, l'obiettivo di estendere il processo di certificazione da parte di un ente esterno in riferimento a tutte le unità produttive della Capogruppo e alle restanti società controllate.

La Politica di Gruppo in materia di salute e sicurezza dei lavoratori si estrinseca nei seguenti principi e obiettivi chiave:

  • la continua valutazione dei rischi e la definizione/aggiornamento delle regole e procedure collegati;
  • la garanzia che le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi si accompagnino sempre a obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e agli aggiornamenti normativi;
  • l'individuazione di ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione e l'assegnazione delle risorse necessarie alla pianificazione e realizzazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi;
  • l'efficace e trasparente comunicazione che assicuri la diffusione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, comprese le misure di cooperazione e coordinamento con le imprese appaltatrici;
  • il periodico riesame del sistema di gestione da parte dell'Alta Direzione per valutare la correttezza e l'efficacia in un'ottica di miglioramento continuo.

A partire dalla Politica Integrata e dalla Politica in materia di sicurezza del Gruppo, ciascun datore di lavoro ha approvato la Politica per la propria unità produttiva, rendendola disponibile a tutti i lavoratori. Tutte le società del Gruppo dotate di sistemi di gestione prevedono periodiche attività di assessment e audit, al fine di garantire la conformità ai requisiti delle norme di riferimento e che gli stessi siano correttamente attuati e mantenuti attivi. A tali sistemi di monitoraggio e segnalazione di eventuali anomalie, si aggiungono: le attività di verifica operativa presso i centri di recapito e negli Uffici Postali, mirata alla valutazione dello stato complessivo in termini di sicurezza infrastrutturale, impiantistica e di processo di lavoro, nonché di sensibilizzazione del personale operante nei siti; le azioni di controllo mirate ad analizzare e valutare lo stato di conformità in materia SSL dei siti, con particolare riferimento agli aspetti di carattere impiantistico/strutturale.

Principali
Capitali
Obiettivi Target Outcome
Aumentare il sostegno del Gruppo a
iniziative socio-culturali a favore della
comunità

+60%
di
investimenti
nella
comunità a favore di iniziative
socio-culturali entro il 2019
Dotare
254
piccoli
Comuni
Erogare i servizi fondamentali anche
nei piccoli Comuni senza Ufficio
Postale
senza Ufficio Postale di ATM e
di servizi postali tramite la rete
dei tabaccai e il servizio a
domicilio dei portalettere entro il
2019
Aumentare gli Uffici Postali nei piccoli
Comuni dotati di WiFi free per i clienti
+5.007 Uffici Postali dotati di
WiFi free entro il 2020
Concedere spazi di proprietà presenti
in aree "svantaggiate" per lo
svolgimento di attività a scopo sociale
8 immobili di proprietà concessi
alla comunità entro il 2020
Abbattere le barriere architettoniche
degli Uffici Postali
-80% di barriere architettoniche
entro il 2020
Certificare il servizio di consulenza
finanziaria e le competenze delle
persone che agiscono secondo lo
standard ISO 22222
100% dei consulenti finanziari
certificati ISO 22222 entro il
2022
Proseguire i progetti educazione e
inclusione finanziaria
20
eventi
di
educazione
finanziaria entro il 2022

SOSTEGNO AL TERRITORIO E AL PAESE

Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio

Porsi a supporto delle esigenze della comunità è alla base dei valori e della missione aziendale del Gruppo. Da sempre l'Azienda accompagna quotidianamente le comunità locali in cui è presente verso processi di modernizzazione e digitalizzazione, promuovendo il benessere dei cittadini e lo sviluppo socio-economico. Poste Italiane promuove, in maniera organica e diffusa, programmi di attività relativi a tematiche di inclusione sociale in grado di incidere positivamente e apportare benefici alla collettività sia mediante la propria rete capillare di Uffici Postali che attraverso il coinvolgimento del volontariato aziendale e/o il finanziamento di specifiche progettualità a valenza comunitaria mediante erogazioni liberali e sponsorizzazioni. Nell'ambito delle proprie iniziative a supporto della comunità, l'Azienda pone particolare attenzione a tutte quelle categorie di persone più vulnerabili che vivono in situazioni di disagio a causa delle loro condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche e sociali.

L'approccio inclusivo dell'Azienda si riflette nelle costanti attività di ascolto e dialogo con i cittadini, le istituzioni e le associazioni del Terzo Settore sia a livello territoriale che in ambito nazionale, in un continuo processo di conciliazione dei relativi e legittimi interessi.

In linea con l'integrazione crescente della sostenibilità nel business aziendale, Poste Italiane intende rafforzare il proprio ruolo a sostegno delle necessità del contesto locale e della collettività, attraverso attività che possano avere un impatto reale sul territorio dal punto di vista sociale ed economico, sempre nella logica di operare valutando i bisogni espressi dalla società.

Obiettivo del Gruppo è, infatti, assumere un ruolo chiave nello sviluppo dell'intero sistema Paese e ricercare la costante integrazione tra esigenze della collettività e obiettivi aziendali, identificando progetti e iniziative che rispondono a interessi condivisi e generino un impatto concreto e misurabile sulla comunità

Tale approccio, che si riflette nella creazione di valore condiviso per l'Azienda e per i suoi stakeholder, rappresenta per Poste Italiane un'opportunità per coniugare la competitività con la creazione di valore sociale nel lungo periodo.

L'Azienda, ad inizio 2019, si è dotata di una Politica sulle iniziative per la comunità che definisce la strategia adottata da Poste Italiane nell'ambito dei propri interventi a supporto dello sviluppo socio-economico del territorio facendo specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, la Politica descrive i principali ambiti di intervento delle proprie iniziative quali: favorire l'accessibilità e inclusione delle categorie più a rischio di esclusione attraverso prodotti e servizi dedicati, promuovere la cultura e l'istruzione attraverso iniziative volte a favorire i valori culturali e il diritto all'istruzione e incoraggiare la sostenibilità economica e la connessione sociale attraverso la collaborazione con le amministrazioni centrali e locali, il Terzo Settore e le comunità locali per soddisfare i bisogni delle categorie più svantaggiate.

Le modalità di intervento a favore della comunità sono realizzate, in coerenza con i valori di riferimento del Gruppo, seguendo criteri trasparenti e rendicontabili, secondo procedure formalizzate tese a evitare ogni possibile conflitto di interesse di ordine personale o aziendale.

Nell'ambito delle proprie attività di sponsorizzazione e di donazione, Poste Italiane si è dotata di una specifica procedura che disciplina i processi aziendali in relazione alle iniziative di sponsorizzazione e donazione. La procedura disciplina i processi aziendali relativi alle modalità di esecuzione di attività di sponsorizzazione e di erogazioni liberali a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni locali che operano sul territorio. Tali contributi, come indicato anche all'interno della Politica Integrata di Gruppo, non possono essere utilizzati per celare atti di corruzione. Infatti, l'Azienda, prima della concessione dei contributi, effettua un processo di due diligence sulla base della rilevanza delle iniziative, la notorietà del potenziale partner, l'allineamento con gli obiettivi aziendali e i benefit attesi e, in seguito all'erogazione della concessione, svolge costanti valutazioni in relazione alla coerenza delle iniziative supportate rispetto al dettato contrattuale, al regolare svolgimento delle attività e specifici accertamenti circa la corretta esecuzione degli obblighi contrattuali. Per la valutazione delle richieste di sponsorizzazione e le erogazioni liberali è previsto il coinvolgimento del Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali.

Inoltre, con l'obiettivo di monitorare gli impatti delle iniziative implementate, facendo riferimento allo standard di classificazione e misurazione del modello London Benchmarking Group (LBG), Poste Italiane individua specifici indicatori di performance utili alla misurazione dei benefici delle iniziative sia per il business che per la comunità.

Nel corso del 2018, Poste Italiane ha sviluppato e gestito una serie di iniziative finalizzate a promuovere la sostenibilità ambientale, la solidarietà economica e l'inclusione sociale, di cui le più significative sono di seguito descritte.

BOX – I 10 impegni a favore delle comunità nei piccoli Comuni

Il Gruppo, in collaborazione con le principali istituzioni e amministratori locali, ha definito specifici interventi a favore della comunità attraverso il programma "10 Impegni a favore delle comunità nei Piccoli Comuni". L'iniziativa prevede l'attuazione, a partire dal 2019, di una serie di impegni concreti a supporto delle realtà locali con meno di 5.000 abitanti attraverso investimenti, servizi e opportunità dedicate. Sfruttando l'efficienza crescente dei 12.824 Uffici Postali e degli spazi digitali dell'Azienda ai quali ogni giorno accedono oltre tre milioni di persone, l'iniziativa si pone il duplice obiettivo di finalizzare e migliorare l'esperienza dei servizi forniti ai cittadini e di promuovere specifiche iniziative a supporto dello sviluppo del territorio, al fine di incidere positivamente sul tessuto sociale, favorire la crescita economica e sociale del Paese e, al contempo, rafforzare la presenza strategica dell'Azienda sul territorio. Gli impegni previsti, riportati all'interno del manifesto sull'iniziativa, includono:

  • Uffici Postali Aperti: in linea con quanto previsto dal proprio Piano Industriale, Poste Italiane conferma l'impegno a non chiudere più gli Uffici Postali nei Comuni con meno di 5.000 abitanti, sostenendo così la crescita e lo sviluppo dei territori, in accordo con Enti e Pubbliche Amministrazioni locali.
  • Ufficio centrale dedicato alle esigenze della comunità: istituzione di un Ufficio centrale presso la Sede Centrale di Poste Italiane dedicato al supporto delle esigenze specifiche dei piccoli Comuni con un numero verde a cui gli amministratori possono fare riferimento per richiedere informazioni e promuovere iniziative.
  • Nuovi sportelli ATM: installazione di 254 ATM nei piccoli Comuni senza Ufficio Postale per agevolare l'accesso ai servizi finanziari sul territorio, e la possibilità per i 3.542 Piccoli Comuni senza ATM ma dotati di Ufficio Postale di poter richiedere l'istallazione di un ATM.
  • Portalettere a domicilio e accordo con i tabaccai: erogazione dei principali servizi postali attraverso la rete dei tabaccai e del servizio a domicilio dei portalettere senza costi aggiuntivi rispetto a quelli praticati in Ufficio Postale, grazie all'accordo tra Poste Italiane e la Federazione Italiana Tabaccai.
  • WI-FI gratuito in tutti gli Uffici Postali dei piccoli Comuni: estensione del servizio Wi-Fi a tutti i piccoli Comuni non coperti dal servizio.
  • Il servizio di "Tesoreria" in collaborazione con CDP: grazie alla partnership siglata tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane per l'erogazione del servizio di Tesoreria ai piccoli Comuni, l'iniziativa prevede due attività principali: la gestione delle "anticipazioni di cassa" da parte di CDP nelle situazioni di temporanea carenza di liquidità e la gestione, da parte di Poste Italiane, di tutte le attività di incasso/pagamento e verifiche di bilancio, attraverso un team di risorse qualificate e dedicate, la disponibilità di un Ufficio Postale di radicamento per le attività che richiedono la "presenza fisica" e l'accessibilità a tutta la Rete di Uffici Postali per le attività di incasso.
  • Incremento della sicurezza dentro e fuori gli Uffici Postali: ampliamento dei servizi di videosorveglianza all'interno e all'esterno degli Uffici Postali, in accordo con le Forze dell'Ordine, per rafforzare la sicurezza dei cittadini nei territori.
  • Abbattimento delle barriere architettoniche negli Uffici Postali di oltre 1000 Comuni: demolizione, entro il 2020, dell'80% delle barriere architettoniche all'interno dei 1.379 Uffici Postali dei piccoli Comuni.
  • Progetti immobiliari di solidarietà sociale: offerta, a titolo gratuito, di aree e immobili di proprietà all'interno dei piccoli Comuni per fini sociali e di pubblica utilità a beneficio della collettività. Inoltre, l'impegno prevede un piano di riqualificazione e di decoro degli Uffici Postali attraverso la realizzazione di murales sulle parti esterne degli Uffici e il rifacimento delle cassette postali nelle aree più disagiate all'interno dei piccoli Comuni.
  • Rafforzamento del servizio negli Uffici Postali dei comuni turistici: ampliamento della copertura degli Uffici Postali sulla base dei flussi turistici registrati attraverso il potenziamento delle risorse degli stessi nei Comuni turistici.

"Valori ritrovati": i pacchi anonimi e abbandonati destinati ai più bisognosi

In occasione della 33esima Giornata internazionale del Volontariato, il 5 Dicembre 2018 Poste Italiane ha presentato l'iniziativa "Valori ritrovati", presso la Cittadella della Carità della Caritas Diocesana della Capitale. Obiettivo dell'iniziativa è stata quella di destinare il contenuto dei pacchi non ritirati, o non consegnati – i c.d. "colli anonimi" o "colli abbandonati" – alle famiglie più bisognose tramite i canali di distribuzione degli "Empori della Solidarietà", il circuito di supermercati che fornisce gratuitamente prodotti di prima necessità alle famiglie bisognose.

Sfruttando il principio, in ottica di economia circolare, del riutilizzo della merce, "Valori ritrovati" rappresenta un esempio di soluzione concreta ed efficace in grado di preservare valore piuttosto che distruggerlo. Inoltre, la collaborazione con uno dei principali enti caritatevoli locali rafforza la presenza dell'Azienda per farsi promotore dello sviluppo del territorio attraverso iniziative di inclusione e di solidarietà sociale. Oltre al valore sociale, il progetto ha una forte impronta inclusiva in quanto consente alle famiglie bisognose di ricevere beni, (come, ad esempio, capi di abbigliamento, giocattoli, piccoli elettrodomestici, utensili per la casa) che normalmente non avrebbero la possibilità di acquistare.

A supporto dell'iniziativa, la rete di volontari di Poste Italiane ha partecipato all'attuazione di attività di distribuzione, immagazzinamento e svolgimento di pratiche amministrative relative alla gestione dei pacchi. A tal proposito, a partire da novembre 2018, è stato costituito il primo gruppo di volontari di Poste Italiane presso l'Emporio della Solidarietà di Roma, a cui è stata dedicata una sessione formativa a gennaio 2019. Con l'obiettivo di generare un impatto positivo sul territorio e contemporaneamente di promuovere sensibilità e consapevolezza sulla tematica della solidarietà e del riuso, nel corso del 2019 l'Azienda prevede l'attivazione dell'iniziativa presso gli Empori di Perugia e Pescara e la realizzazione della prima asta "solidale". In particolare, per i beni catalogati come di maggior pregio e/o non adatti o necessari ai fini del sostegno a supporto dei beneficiari degli Empori della Solidarietà, il contenuto dei pacchi sarà venduto nei mercatini locali, sui siti online dedicati e nelle aste "solidali". L'uso di canali alternativi agli Empori della Solidarietà è finalizzato ad alimentare il Fondo di Solidarietà, destinato a finanziare i percorsi di reinserimento professionale delle persone rimaste senza lavoro.

Il Volontariato d'Impresa

Nel corso del 2018 Poste Italiane, nell'ambito del progetto "Volontariato d'Impresa" che conta più di 1.000 dipendenti, ha ridefinito i propri processi e le modalità di sviluppo e gestione sulla base di tre aspetti fondamentali:

Oltre 1.000 dipendenti hanno partecipato al volontariato d'Impresa nel 2018

  • l'esigenza di realizzare una modalità strutturata di dialogo e interazione con i soggetti del Terzo Settore che consenta la pianificazione e il lancio di nuovi progetti di volontariato promossi e co-progettati da Poste Italiane;
  • potenziare e sviluppare la community di volontari, attraverso il rafforzamento dell'identità, la progettazione e l'erogazione di attività formative dedicate;
  • promuovere iniziative locali di progettazione di servizi condivisi a valenza sociale (anche in collaborazione con associazioni ed enti locali) con la partecipazione di volontari di Poste Italiane e il supporto delle funzioni aziendali coinvolte.

A supporto del raggiungimento dei criteri sopracitati, Poste italiane ha progettato il modello di funzionamento (in termini di processi, criteri e strumenti a supporto) del volontariato in Azienda, con riguardo alla fase di accreditamento delle Onlus, la presentazione e validazione dei progetti, il reclutamento e l'ingaggio dei volontari e la comunicazione sia verso l'interno che verso l'esterno.

I Cresco Awards: la partnership con Sodalitas a favore delle città sostenibili

Poste Italiane premiata per le iniziative a supporto dello sviluppo digitale dei piccoli comuni ai "Cresco Awards 2018"

Il 24 ottobre 2018, nell'ambito della 35ma Assemblea Annuale dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) presso la Fiera di Rimini, Poste Italiane ha partecipato alla cerimonia di

premiazione dei "Cresco Awards 2018", l'evento di riconoscimento delle iniziative dei Comuni italiani più efficaci nel sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori promosso dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI. Attraverso il "Cresco Award", Sodalitas intende creare una connessione tra Aziende e Comuni che lavorano sulla sostenibilità del territorio, avendo come punto di riferimento gli SDGs dell'Agenda 2030 definiti dalle Nazioni Unite.

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2018 137

All'interno delle 15 imprese partner dell'iniziativa, Poste Italiane ha ricevuto il premio "Per lo sviluppo digitale dei piccoli Comuni" a seguito delle proprie iniziative a supporto dei Comuni di Canosa Sannita (provincia di Chieti), del Comune di Guardia Sanframondi (provincia di Benevento) e del Comune di Sovizzo (provincia di Vicenza).

Poste Italiane fornisce ai Comuni risultati vincitori la propria esperienza professionale e progettuale, attivando delle sessioni di consulenza che guidino gli enti locali prescelti nella realizzazione delle azioni. Per assicurare la buona riuscita del progetto, si avvarrà dei propri manager e di volontari d'impresa.

Il progetto P.A.I.N.T.

Sulla base dei valori fondanti della prossimità e del ruolo sociale promosso dall'Azienda, prende il nome il progetto P.A.I.N.T.

21 murales realizzati nel 2018 all'interno del progetto P.A.I.N.T.

(Poste e Artisti Insieme Nel Territorio), iniziativa territoriale di riqualificazione e decoro degli Uffici Postali. Coerentemente con il ruolo di Poste Italiane e con la sua vicinanza ai territori e ai cittadini, attraverso tale progetto il Gruppo intende valorizzare la propria presenza sul tessuto sociale italiano, con l'obiettivo di rendere più concreta e visibile la propensione dell'Azienda verso il territorio e l'innovazione. L'iniziativa prevede la realizzazione di murales sulle pareti esterne di Uffici Postali diffusi sul territorio nazionale, trasformandoli così in punti di riferimento per il quartiere e per i cittadini. Attraverso dei contest on line che hanno coinvolto street artist di tutta Italia, l'Azienda ha individuato i migliori bozzetti per 21 murales che sono stati realizzati entro la fine del 2018. I "10 impegni per i Piccoli Comuni" costituisce il quadro di riferimento della seconda fase del progetto che, nell'ambito delle iniziative legate alla riqualificazione degli immobili, ha previsto l'identificazione di 20 Uffici Postali di Piccoli Comuni che saranno interessati, entro il 2019, dalla realizzazione di murales.

Impegno Sociale

Poste italiane è sensibile alle iniziative sociali e alla volontà dei propri dipendenti di essere parte attiva del cambiamento sociale. Secondo il principio di impegno sociale, l'Azienda ha aderito alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata da Banco Alimentare Onlus, che permette di donare parte della propria spesa a chi ne ha bisogno. Poste Italiane ha messo a disposizione 162 mezzi aziendali per il trasporto dei generi alimentari donati. I dipendenti hanno partecipato sia in qualità di autisti che in veste esclusivamente di volontari presso i supermercati.

Dialogo e trasparenza con le istituzioni

Il ruolo e la natura delle attività di Poste Italiane impongono un dialogo e un confronto costante con le istituzioni nazionali e internazionali, con le Regioni e con gli enti locali.

Secondo i principi di correttezza, professionalità, collaborazione e trasparenza riportati all'interno del Codice Etico, il Gruppo coopera attivamente con le Autorità (di Regolamentazione, Vigilanza e Giudiziarie) e le istituzioni pubbliche al fine di individuare soluzioni a supporto dei bisogni della collettività, promuovere lo sviluppo del territorio e favorire al contempo la crescita competitiva dell'Azienda.

Da sempre, infatti, Poste Italiane, anche considerata la sua missione, la presenza capillare e il contesto in cui opera, pone in atto un dialogo positivo con il decisore pubblico e intrattiene rapporti strutturati e costanti con le Autorità e le istituzioni attraverso un dialogo sistematico e trasparente, promuovendo la fattiva e corretta collaborazione, nel rispetto della più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge e dei provvedimenti regolamentari.

Tali attività di confronto sono improntate alla ricerca di soluzioni condivise che consentono di rispondere ai bisogni sociali della comunità, di incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'Azienda opera e, al tempo stesso, di accrescere la competitività e promuovere la continuità del business

Il dialogo istituzionale si svolge principalmente attraverso relazioni dirette con i diversi referenti istituzionali, al fine di favorire la conoscenza delle attività aziendali e la prevenzione di problematiche applicative conseguenti alle scelte del decisore pubblico in un'ottica di positiva collaborazione.

Con riguardo alle relazioni aventi ad oggetto tematiche di tipo legislativo, la relazione con il decisore pubblico è volta a favorire la conoscenza di una più ampia gamma di elementi di valutazione che consentono di analizzare l'impatto e le possibili conseguenze di una determinata normativa e a rappresentare al meglio proposte evolutive della normativa vigente.

La sinergia naturale tra la mission del Gruppo e le istituzioni permette di instaurare accordi e partnership strategiche a favore della collettività, che consentono l'attuazione di investimenti e iniziative tipicamente volti all'identificazione di offerte dedicate a servizi integrati innovativi, alla promozione della capillarità della rete postale per una tempestiva condivisione dei piani di programmazione e alla predisposizione di team territoriali che si focalizzano su tematiche specifiche30 .

Nel corso del 2018, inoltre, l'Azienda ha svolto specifiche attività di dialogo e collaborazione con Regioni ed enti territoriali che hanno portato alla sottoscrizione e attuazione di specifici accordi, quali:

  • la Convenzione tra Poste Italiane e la Provincia Autonoma di Trento per la determinazione e il finanziamento di un obbligo di servizio pubblico aggiuntivo al servizio postale universale nella Provincia Autonoma;
  • l'attuazione del Protocollo d'intesa tra Poste Italiane, Regione Piemonte ed ANCI Piemonte che prevede un'offerta di servizi innovativi ai cittadini, erogabili nei Comuni piemontesi con particolare attenzione ai piccoli Comuni;
  • l'attuazione della Convenzione tra Poste Italiane e la Provincia Autonoma di Bolzano firmata nel 2017 per la determinazione dei costi di funzionamento del servizio di spedizione e di recapito sul territorio provinciale a carico della stessa Provincia nonché per la determinazione e il finanziamento di obblighi di servizio pubblico aggiuntivi al servizio postale universale.

Il Gruppo ha, inoltre, intrapreso specifiche iniziative di confronto propedeutiche alla sottoscrizione, prevista nel 2019, del Protocollo d'Intesa tra Poste Italiane, Regione Lazio e ANCI Lazio, volto a individuare forme di collaborazione per offrire ai comuni del Lazio, con meno di 5.000 abitanti, alcuni servizi aggiuntivi rispetto al servizio postale universale.

Tra le principali istituzioni locali e organi di regolamentazione e vigilanza con cui l'Azienda si interfaccia vi sono l'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (AGCom), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE),

30 Nel 2018, il supporto di Poste Italiane ad associazioni di categoria è stato pari a circa 3,6 milioni di euro.

il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A livello europeo e internazionale, inoltre, il Gruppo intrattiene rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC) e altre istituzioni e associazioni dei settori in cui opera.

A supporto del raggiungimento di tali obiettivi, il Gruppo è impegnato in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell'agenda politica a livello europeo e internazionale all'interno dei principali organi sopracitati e al rilascio di informazioni per finalità di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale nonché alla formulazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.

Nell'ambito delle organizzazioni postali internazionali, inoltre, il Gruppo partecipa attivamente alle iniziative volte a promuovere uno sviluppo sostenibile. In particolare, il Gruppo partecipa al programma EMMS (Environmental Monitoring and Measurement System) promosso da International Post Corporation, società cooperativa costituita da 23 operatori postali che lavorano circa l'80% dei volumi di traffico globale. Tale programma è stato lanciato nel 2008 con l'obiettivo di monitorare le emissioni di CO2 e valutare il livello di sostenibilità delle attività dei partecipanti, per ridurre l'impatto delle attività postali sull'ambiente. Il programma conta oggi 20 operatori partecipanti (oltre a 17 dei 23 membri di IPC, anche gli operatori del Brasile e del Sud Africa) che lo scorso anno hanno consegnato 250 milioni di invii e gestiscono complessivamente circa 51.640 km2 di superficie di edifici di proprietà, una flotta di 643mila veicoli e circa 1 milione e 782mila persone.

Nel 2018, il gruppo dei partecipanti ha rendicontato una riduzione delle emissioni di CO2 prodotte pari al 29.7% rispetto al dato di riferimento 2008, passando da 8.360 tonnellate a 6.111 tonnellate di CO2, con un risparmio complessivo di oltre 1,7 milioni di euro grazie alla riduzione dei costi di carburante e consumi energetici dal lancio del programma. Gli eccellenti risultati conseguiti confermano l'impegno degli operatori postali a contenere l'impatto sull'ambiente e testimoniano una crescente professionalità e competenza in materia, rendendo EMMS il primo programma di sostenibilità a livello di settore fondato sullo scambio di best practice e un modello concreto per lo sviluppo sostenibile. È proseguita anche nel 2018 l'adesione al progetto OSCAR (Online Solution for Carbon Analysis and Reporting) lanciato dalla Universal Postal Union (UPU, agenzia delle Nazioni Unite specializzata nel settore postale): una procedura semplificata per la rendicontazione delle emissioni inquinanti prodotte dalle attività degli operatori nei 192 Paesi membri UPU, applicando i principi fissati dal GreenHouse Gas Inventory Standard for the Postal Sector. Il Gruppo Poste Italiane contribuisce a tale attività di monitoraggio, rendicontando su base annuale le proprie emissioni; nel 2018 ha confermato il proprio posizionamento nella fascia medio-alta delle performance in termini di sostenibilità ambientale, contribuendo all'obiettivo di riduzione di ulteriori 2mila tonnellate di CO2 da emissioni dirette rispetto all'anno precedente.

Con particolare riferimento al settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, il Gruppo è indirizzato:

  • assicurare l'accessibilità ai SIEG Servizi di Interesse Economico Generale (es. Servizio universale postale, Editoria-accesso all'informazione, servizi vari al cittadino), il cui fine è quello di assicurare l'accessibilità dell'informazione agli utenti finali.
  • garantire gli adempimenti normativi/regolatori posti a carico dell'Azienda in materia di fornitura dei servizi universali e non universali (es. in tema di risultati di qualità, obblighi informativi verso la clientela, definizione del Contratto di Programma tra l'Azienda e lo Stato, organizzazione degli Uffici

Postali, verifica dell'onere del servizio universale, regolamentazione dei giorni alterni della corrispondenza, ecc.).

• gestire le istanze provenienti dall'AGCom, in materia di regolamentazione e vigilanza del settore postale (es. richieste di informazioni, procedimenti sanzionatori, ecc.) e dell' AgID, in relazione alle attività del settore Pagamenti, Mobile e Digitale.

Ulteriore strumento di monitoraggio per il Gruppo si sostanzia nelle attività di ascolto periodico con i rappresentanti di istituzioni ed enti locali, le cui istanze sono oggetto di condivisione in termini di impatto sulle decisioni di business.

Oltre a promuovere le relazioni con le istituzioni menzionate, il Gruppo pone particolare attenzione al dialogo con le Associazioni dei consumatori, sia a livello nazionale che territoriale. Al riguardo, Poste Italiane ha stipulato un Accordo Quadro con 20 Associazioni, con l'obiettivo di migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi e generare un confronto costruttivo e trasparente fra le parti. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi definiti è stato istituito il "Cantiere Consumatori", un gruppo di lavoro e di consultazione permanente - formato da un portavoce di ogni Associazione e da rappresentanti di Poste Italiane - che in occasione di iniziative aziendali aventi un significativo impatto sulla clientela individua le migliori soluzioni per contemperare le reciproche esigenze.

Nell'ambito del Cantiere Consumatori, nel quale vengono presentate in anteprima alle Associazioni, prodotti e servizi di Poste raccogliendo suggerimenti e osservazioni, sono stati realizzati diversi incontri volti a rappresentare il nuovo modello di recapito Joint Delivery, il Bilancio di Sostenibilità, l'aggiornamento del servizio SPID, l'iniziativa di tutela sui "Fondi Immobiliari", il Piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali e le modifiche della carta della qualità.

Inclusione finanziaria

Da sempre l'Azienda, sfruttando la vicinanza territoriale alle comunità e la capillarità della rete, fornisce supporto alle categorie tradizionalmente escluse, che, in ragione di specifiche condizioni personali o fisiche, non hanno un accesso diretto ai prodotti e servizi fondamentali necessari per il proprio sostentamento economico e il benessere sociale.

Principali capitali collegati

È in tale ottica che Poste Italiane, come indicato all'interno della Politica aziendale in materia e protezione dei diritti umani, si impegna a promuovere il diritto all'accessibilità e all'inclusione attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi che possono dare una risposta ai bisogni sociali espressi anche dalla popolazione residente nelle aree interne, periferiche o comunque soggette a situazione di svantaggio o deprivazione sociale e nella promozione e programmazione di iniziative di educazione finanziaria, in materia, soprattutto, di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e assicurazione.

A tal proposito, obiettivo del Gruppo è incidere nel supporto socio-economico delle comunità e fornire un'esperienza di acquisto più consapevole, favorendo al contempo la creazione di valore economico per l'Azienda e la restituzione di valore sociale per il territorio, coerentemente con la propria missione aziendale e la Politica sulle iniziative per la comunità del Gruppo Poste Italiane

Poste Italiane monitora le proprie iniziative e la propria offerta di prodotti e servizi attraverso iniziative di dialogo continue e strutturate quali, ad esempio, l'attività di confronto organizzata annualmente con i principali stakeholder al fine di monitorare le esigenze delle comunità e, in particolare, dei propri beneficiari e il relativo grado di soddisfazione in merito ai prodotti e servizi offerti.

Attraverso principi di serietà, affidabilità, ed eticità, Poste Italiane fornisce offerte dedicate a tutte le categorie di clienti a cui si rivolge, a seconda delle specifiche esigenze.

Al fine di rafforzare la vicinanza aziendale alle varie fasce di clienti, il Gruppo ricerca continuamente soluzioni innovative per i prodotti e i servizi offerti, anche grazie alla propria presenza capillare sul territorio.

A tal proposito, l'Azienda, in linea con l'evoluzione del modello di servizio e consulenza alla clientela, intende proporre una nuova idea di Ufficio Postale tramite, ad esempio, l'attribuzione di un

consulente dedicato agli specifici bisogni finanziari del cliente e la dotazione di strumenti in grado di stimolare il dialogo con i clienti sulla base delle loro priorità.

In particolare, in riferimento alle categorie senior, l'Azienda sta sviluppando presso i nuovi spazi all'interno degli Uffici Postali servizi e approcci di comunicazione dedicati – quali ad esempio la promozione dell'alfabetizzazione digitale tramite servizi di accoglienza e supporto tecnologico – assistenza dedicata ai clienti nello svolgimento delle pratiche e nella compilazione della modulistica e attività di informazione attraverso modalità dedicate e leggibili. A tal fine, la formazione dei dipendenti assume un'importante rilevanza, con particolare attenzione alla rete commerciale, al fine di garantire l'aggiornamento costante delle conoscenze e delle competenze delle proprie persone e soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.

Oltre a sostenere progetti di inclusione finanziaria già avviati nel corso del 2018, il Gruppo ha sviluppato specifiche iniziative dedicate alle categorie tradizionalmente escluse, finalizzate a promuovere l'inclusione sociale e l'integrazione culturale.

L'inclusione socio-economica nei piccoli Comuni

Tra i 10 impegni previsti del programma dedicato alle comunità dei piccoli Comuni, Poste Italiane prevede, entro il 2020, la demolizione di oltre l'80% delle barriere architettoniche presenti

all'interno dei 1.379 Uffici Postali dei piccoli Comuni e l'installazione di nuovi ATM per agevolare i servizi sul territorio attraverso il prelievo automatico nei 254 piccoli Comuni in cui non sono presenti Uffici Postali. A pochi mesi dalla condivisione del programma con i Sindaci dei Comuni interessati dall'iniziativa, l'Azienda ha attivato tutte le procedure necessarie e già da aprile 2019 sono previste le prime istallazioni di sportelli automatici Postamat.

BOX - Progetti immobiliari di solidarietà sociale

Nell'ambito dei 10 impegni a favore delle comunità nei piccoli Comuni, l'Azienda si è impegnata a fornire, entro il 2019, aree e immobili di proprietà all'interno delle aree territoriali con meno di 5.000 abitanti, da destinare a fini sociali e di pubblica utilità a supporto della collettività. Nello specifico, sono stati identificati 12 immobili all'interno dei piccoli Comuni nelle regioni della Lombardia, Campania, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia,

+ 200 ATM installati nei piccoli Comuni per favorire l'inclusione finanziaria

Circa 1.000 consulenti "mobili" dedicati alla copertura dei territori più remoti

Emilia Romagna, Toscana e Marche.

Parte del programma dedicato ai piccoli Comuni è il servizio di Tesoreria che Poste Italiane offre in partnership con Cassa Depositi e Prestiti. Tale servizio nasce, alla luce delle novità normative introdotte nel 2017 in materia, con l'obiettivo di fornire ai piccoli Comuni una risposta al fenomeno delle "gare deserte" dovuta alla minore partecipazione ai bandi di gara per la Tesoreria da parte del Sistema Bancario in particolare sui Comuni di dimensioni ridotte e/o allocati presso le aree più periferiche del Paese. Da fine 2018 sono 19 i Comuni che hanno deciso di avvalersi del servizio di Tesoreria di Poste Italiane ed oltre 60 sono le Richieste di Offerta ricevute da Poste in lavorazione. Inoltre Poste Italiane è in contatto con oltre 750 Comuni che hanno manifestato interesse per il servizio di Tesoreria e che hanno il servizio in scadenza nei prossimi anni.

Gli Uffici Postali con operatori in LIS e ATM per persone non vedenti e ipovedenti

Oltre 6.000 ATM dotati di guida vocale nel 2018 + 1.038 rispetto al 2016 (5.269)

L'attenzione per le categorie disabili si traduce nell'integrazione delle loro esigenze all'interno delle attività progettuali dell'Azienda,

attraverso le quali Poste Italiane mette a disposizione specifici strumenti, tecnologie e operatori dedicati che li supportano nell'inclusione finanziaria.

In tale ottica, in linea con le politiche di inclusione e di valorizzazione della diversity, l'Azienda ha sviluppato un'iniziativa sperimentale diretta all'assunzione di alcune persone non udenti che abbiano la piena conoscenza della lingua dei segni, da inserire negli Uffici Postali delle principali città metropolitane in sportelli dedicati ai clienti con lo stesso tipo di disabilità. Il progetto, oltre ad offrire una concreta opportunità occupazionale e un'occasione di professionalizzazione, ha l'obiettivo di fornire ai cittadini non udenti un servizio di prossimità, accessibile e personalizzato sulla base delle loro esigenze.

Inoltre, il Gruppo ha previsto una serie di iniziative finalizzate a promuovere il coinvolgimento dei colleghi non udenti e la loro partecipazione alla vita dell'Azienda. Tra queste, attraverso il "Progetto LIS – Laboratori Musicali Inclusivi", Poste Italiane ha previsto l'avvio di un cantiere pedagogico musicale con l'obiettivo di agevolare l'apprendimento della lingua dei segni.

Il progetto è articolato in due distinte tipologie di attività:

  • l'attivazione di un percorso formativo multidisciplinare rivolto agli operatori di sportello che intendano acquisire competenze di base utili a comunicare con gli utenti non udenti, costituito da sessioni d'aula (30 ore) e un laboratorio;
  • la partecipazione in un coro inclusivo di voci e Mani Bianche costituito dai dipendenti del Gruppo Poste Italiane che intendono aderire, dai loro familiari e da tutte le persone sorde e udenti, adolescenti e adulte, che ruotano intorno all'esperienza dell'Associazione Onlus Mani Bianche Roma.

L'Azienda prevede, inoltre, l'utilizzo di interpreti LIS per rendere fruibili nel linguaggio dei segni i messaggi e le notizie più rilevanti presenti nei canali di comunicazione digitale e per supportare l'attività di formazione o lo svolgimento dei colloqui gestionali con i colleghi non udenti.

Infine, in tale ottica di inclusione, tutti gli ATM istallati sul territorio sono dotati di tastiere per persone cieche e ipovedenti. Gli ATM prevedono un sistema di guida alla navigazione tramite una serie di mappe grafiche a contrasto attivabili dallo schermo e l'utilizzo di una guida vocale completa tramite l'utilizzo delle cuffie inseribili nell'apposito jack.

Le iniziative a favore dei cittadini stranieri

Poste italiane con l'obiettivo di estendere la propria offerta di servizi ai cittadini stranieri e promuovere al contempo l'inclusione socio-economica delle comunità straniere all'interno del Paese ha istituito gli Uffici Postali multietnici dislocati su tutto il territorio. Gli Uffici Postali dedicati ai cittadini stranieri – multietnici o monoetnici a seconda delle esigenze del territorio – sono situati all'interno di aree con elevata concentrazione di cittadini stranieri o presso aree trafficate, come ad esempio nei pressi di stazioni ferroviarie.

All'interno dei 27 Uffici Postali multietnici attualmente attivi, nel corso dell'anno sono stati registrati più di 3 milioni di clienti serviti. Inoltre, in continuità con gli anni precedenti, nel 2018, sono state effettuate oltre 5 milioni di operazioni. Coerentemente con le numerose iniziative a supporto dell'inclusione delle categorie più svantaggiate, l'Azienda prevede l'attivazione di ulteriori Uffici Postali multietnici.

Inoltre, a supporto dei "Nuovi Italiani", Poste Italiane offre il servizio di trasferimento di fondi attraverso il sistema telematico Moneygram, che consente agli stranieri di effettuare rimesse nei paesi d'origine. Attraverso Moneygram, è possibile inviare e ricevere denaro in tutto il mondo, coprendo oltre 200 Paesi e territori. Il sistema prevede la trasmissione del denaro in "tempo reale" rendendo fruibile la somma inviata entro pochi minuti dalla richiesta di trasferimento.

BOX – Le iniziative a supporto dell'inclusione all'interno degli UP

In linea con il Codice Etico aziendale e i Principi di Buona Condotta, tutto il personale dell'ufficio postale garantisce la precedenza allo sportello ai clienti con disabilità motoria e visiva, alle future mamme e ai genitori con neonati.

A supporto dell'applicazione di tale principio, sono stati esposti in tutti gli Uffici Postali avvisi di cortesia all'interno di tutti gli UP che incentivano tale comportamento.

L'inclusione finanziaria di senior, giovani e minori

"Mese dei nonni", una iniziativa commerciale dedicata ai bisogni dei clienti over 65 (senior), a partire dal 2017 è alla sua terza edizione e prevede un'offerta integrata diversificata di prodotti e servizi in base ai diversi business del Gruppo. L'iniziativa,

edizione dell'iniziativa "Il Mese dei Nonni" dedicato ai clienti Senior

veicolata attraverso un piano di comunicazione dedicato e unico per tutto il Gruppo Poste Italiane, prevede una selezione di prodotti e servizi ad hoc, in alcuni casi proposti a condizioni promozionali, tra cui assicurativi (Postaprotezione Infortuni Senior Più, Postafuturo Da Grande, Poste Amici a 4 Zampe), mobile (PosteMobile Casa, Piano Creami Extra), finanziari (Quinto BancoPosta Pensionati, PostePay Evolution, agevolazioni sui prodotti Bancoposta), e di corrispondenza (offerte legate al risparmio Postale e il bollettino over 70).

Nel corso del 2018, è stata anche completata la fase di setup del Programma "Silver Economy" dedicato ai senior, con l'obiettivo di gestire in un unico quadro sinergico, tutte le azioni del Gruppo dedicate a questo importante segmento di popolazione.

Il programma è pluriennale e si dispiegherà a partire dai primi mesi del 2019, su diverse linee di azione:

  • coinvolgimento di startup ed osservatori di settore per identificare i bisogni ed avvicinare i senior alle nuove tecnologie facendoli partecipare al processo d'innovazione;
  • servizi di a domicilio/prossimità attraverso la rete dei portalettere e degli uffici postali;
  • eventi di alfabetizzazione finanziaria ed informatica presso gli uffici postali;
  • sviluppo di nuove offerte dedicate;
  • iniziative commerciali dedicate ("Mese dei Nonni").

L'alfabetizzazione finanziaria

Il "Risparmio che fa scuola" rientra tra le iniziative di maggior successo implementate dall'Azienda in materia di educazione finanziaria negli ultimi anni che si inserisce nella "Strategia nazionale per l'educazione finanziaria". Nata nel dicembre 2014 dal primo Protocollo di Intesa

firmato da Poste Italiane, Cassa Depositi e Prestiti e il

I 5 anni del "Risparmio che fa scuola": 19.900 Scuole coinvolte 1.000.000 Studenti 39.500 Kit inviati 346 Eventi nelle scuole

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), in occasione della 94° Giornata Mondiale del Risparmio, l'iniziativa è stata sviluppata con l'obiettivo di diffondere la cultura al risparmio finanziario nelle scuole ed educare i più giovani al risparmio. Il progetto prevede che le scuole coinvolte svolgano, in autonomia e in collaborazione con il territorio di riferimento, specifiche attività progettuali in materia di educazione finanziaria. Attraverso sessioni di confronto e dialogo all'interno di laboratori dedicati, corsi multimediali, attività ludiche ecc., i ragazzi vengono istruiti sul valore del risparmio in quanto strumento di progresso e benessere e alla sua utilità non solo in quanto strumento di crescita personale ma anche come elemento chiave nella costruzione di una cittadinanza attiva e responsabile, necessaria allo sviluppo e alla coesione sociale del territorio.

Nel corso della prima fase realizzativa del progetto, svoltasi nel triennio 2014-2017, il progetto ha visto la partecipazione di oltre 4.000 bambini all'interno delle 18 giornate di formazione sul tema dell'educazione finanziaria.

A dicembre 2017, i partner hanno rinnovato il protocollo, con durata quinquennale, ed è stato sviluppato un nuovo progetto educativo, indirizzato a studenti e docenti di ogni ordine e grado, più ricco di attività ed iniziative formative con l'obiettivo di coinvolgere 1 milione di studenti entro il quinto anno.

La nuova edizione de "Il Risparmio che fa scuola" promuove la Cittadinanza economica concentrando l'attenzione sul tema del risparmio multidimensionale come valore e strumento di progresso e di sviluppo personale e dell'intera comunità.

Il percorso didattico è diviso in 3 moduli tematici:

  • il Risparmio: insegna a gestire in modo responsabile le risorse finanziarie, energetiche, naturali ecc. per generare progresso a livello economico e sociale;
  • la Condivisione: sottolinea l'importanza dell'affidare i risparmi a degli istituti finanziari in modo che, messi in comune e investiti, si traducano in vantaggi economici per la comunità e diventino uno strumento per promuovere lo sviluppo del Paese;
  • la Qualità della vita: abbraccia le finalità del risparmio in modo ampio, mettendo in evidenza il fatto che i comportamenti responsabili sono una priorità per l'intero pianeta e coinvolgono la comunità globale.

Inoltre, al fine di guidare le classi partecipanti lungo il percorso educativo, il progetto mette a disposizione degli insegnanti specifici strumenti formativi in modalità e-learning sul tema del risparmio, tra cui un corso di formazione gratuito di 25 ore sul tema "Il risparmio dinamico e multidimensionale e la Cittadinanza Economica", al termine del quale viene rilasciato un certificato delle competenze acquisite. Entro il 2022, è previsto lo svolgimento di oltre 130 eventi, distribuiti tra attività di laboratorio, lezioni interattive e sessioni di dialogo sul tema. Tale rinnovo prevede, inoltre, nuove modalità di coinvolgimento ad hoc volte a rafforzare

l'apprendimento attivo, come ad esempio tramite il supporto di animatori e giochi per stimolare i ragazzi all'apprendimento.

In continuità con le iniziative promosse negli ultimi anni tese a innalzare tra la popolazione la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali - obiettivo di significativa valenza sul piano sociale e istituzionale in quanto fattore abilitante l'adozione di scelte consapevoli in un contesto economico in costante evoluzione - l'Azienda ha previsto il lancio del progetto "Educazione Finanziaria" che ha l'obiettivo di definire, in collaborazione con le competenti funzioni, un piano di interventi a supporto della crescita delle conoscenze e della cultura finanziaria della clientela e dei cittadini.

CUSTOMER EXPERIENCE

Principali
Capitali
Obiettivi Target Outcome
Migliorare il tempo medio di gestione
dei reclami

15 giorni mediamente necessari
per la gestione dei reclami entro
il 2020
Aumentare la Customer Satisfaction
+4% entro il 2022
Sviluppare il modello di servizio
tramite l'attribuzione di un Consulente
Dedicato ai clienti

13.000
Consulenti
Dedicati
presenti nella rete commerciale
entro il 2022
Sviluppare le conoscenze e
competenze della rete commerciale

6,5 milioni di ore di formazione
alla rete commerciale entro il
2022
Diminuire i consumi di carta grazie alla
dematerializzazione delle operazioni
commerciali

-30 milioni di pagine consumate
entro il 2019
Dotare gli Uffici Postali di modalità di
gestione dematerializzata

100% degli Uffici Postali dotati di
modalità di gestione
dematerializzata entro il 2019
Coinvolgere i clienti e dipendenti di
Poste Italiane tramite piattaforme web

30.000 clienti e 6.000 dipendenti
coinvolti nella piattaforma Panel
web "DilloaPosteItaliane" entro il
2019
Certificare la tutela della Privacy negli
ambiti aziendali del Gruppo

20% degli ambiti aziendali del
Gruppo certificabili entro il 2022
Evolvere i servizi digitali offerti
attraverso l'adozione della tecnologia
Blockchain

Avvio di 4 progetti pilota basati
su tecnologia Blockchain entro il
2019

Qualità e Customer Experience

Principali capitali collegati

L'orientamento al massimo impegno nell'ottica di un miglioramento costante della qualità di prodotti e servizi offerti alla clientela è elemento centrale della strategia del Gruppo.

Poste Italiane ritiene essenziale che i rapporti con i propri clienti siano improntati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza, nel costante impegno alla soddisfazione delle loro aspettative. A tal riguardo il Codice Etico statuisce che le società

Miglioramento dei risultati relativi alle misurazioni della customer experience per l'anno 2018 pari a circa 81% (+3%) rispetto al 2017 pari a circa 79%

del Gruppo improntino i propri rapporti con la clientela sulla base di competenza, professionalità, cortesia, trasparenza, correttezza e imparzialità. Tali valori e principi improntano le norme essenziali di comportamento con il cliente, assicurando relazioni proficue e durature e fornendo un'informativa esauriente e accurata sui prodotti e servizi, in modo da consentire scelte consapevoli ed evitando di creare aspettative improprie.

A tale scopo, Poste Italiane dichiara massima attenzione al cliente e si pone, nell'ambito delle proprie attività, il duplice obiettivo di garantire un'esperienza di qualità a un livello di eccellenza e, al contempo, stabilire un rapporto di fiducia con il cliente, andando oltre la mera fruizione del prodotto o del servizio tradizionale

Il monitoraggio puntuale della qualità erogata e percepita dal cliente, sia a livello relazionale che transazionale, rappresenta lo strumento per ottimizzare le proprie attività operative, garantendo prodotti e servizi con elevati standard qualitativi.

In tale ottica, il riconosciuto valore attribuito alla soddisfazione del cliente è dimostrato dalla volontà aziendale di prevedere un obiettivo di Customer Experience per tutti i destinatari del programma "Management By Objectives" (MBO). In particolare, per il 2018 l'Azienda ha deciso di assegnare, in continuità rispetto all'anno precedente, l'indicatore denominato "Customer Experience Gruppo Poste Italiane" all'Amministratore Delegato, alla Funzione di Controllo Interno e a tutte le funzioni di staff. Tale indicatore monitora la qualità percepita dai clienti per i più importanti prodotti, servizi e canali del Gruppo Poste Italiane.

L'attenzione a soddisfare le esigenze dei clienti è dimostrato dal numero significativo di risorse impiegate in ambito di qualità. In particolare, all'interno del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione,

l'organizzazione aziendale impiega circa 1.200 figure professionali distribuite a livello territoriale e centrale che effettuano attività mirate di misurazione, prevenzione e miglioramento, supportando quotidianamente la gestione operativa e indirizzando le azioni da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Il grado della customer experience dei clienti negli Uffici Postali cresce da 8,4 del 2016 a 8,7 nel 2018

Il presidio dedicato all'affidabilità aziendale di Poste Italiane, operando nell'ambito del secondo livello di controllo, monitora i processi e l'affidabilità aziendale per rafforzare i processi operativi e commerciali rispetto ai livelli di servizio dichiarati negli indicatori di qualità e performance ed ha come obiettivo ultimo il miglioramento della reputazione e dell'immagine aziendale.

La primaria attenzione riservata alla qualità viene espressa nella Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane che, in riferimento alle tematiche di qualità, documenta il proprio impegno di continua integrazione della stessa all'interno della strategia di sviluppo aziendale, affinché tutti i processi che concorrono alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di un prodotto o servizio siano oggetto di mappatura nell'ambito dei sistemi di gestione della qualità.

Il Gruppo Poste Italiane ritiene essenziale che i rapporti con i propri clienti siano improntati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza, nel costante impegno alla soddisfazione delle loro aspettative. Pertanto, la Politica Integrata di Gruppo in materia di qualità statuisce che le società del Gruppo, nell'ambito della propria autonomia e indipendenza, recepiscano la Politica, adeguandola alle proprie dimensioni e al proprio contesto organizzativo e operativo, nonché a specifiche norme applicabili (ad esempio del settore Finanziario e Assicurativo).

Per raggiungere il massimo dell'efficacia e dell'efficienza dei processi, delle attività e delle risorse, Poste Italiane ha deciso di adottare un Sistema di Gestione Integrato che accorpa gli aspetti significativi di tutti i sistemi di gestione attualmente presenti, al fine di allineare i processi aziendali e rendere sempre più flessibile la distribuzione capillare delle procedure aziendali. Nello specifico, Poste Italiane S.p.A. ha implementato un efficace Sistema di Gestione della Qualità, in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015, con cui si impegna a svolgere le proprie attività attraverso l'adozione dei seguenti principi:

  • mantenere adeguata la qualità delle prestazioni, in particolare garantendo l'efficienza, la continuità del servizio nel rispetto dei requisiti richiesti;
  • mantenere adeguati i servizi offerti ai clienti;
  • rispettare i tempi e ottimizzare il rapporto costo/qualità dei prodotti/servizi.

Il Sistema di Gestione della Qualità è volto ad assicurare che i prodotti e servizi forniti soddisfino le aspettative dei clienti e i requisiti cogenti applicabili, oltre a consentire il continuo miglioramento delle prestazioni per accrescere la posizione aziendale competitiva sul mercato. Il Sistema, infatti, rappresenta uno strumento fondamentale per definire le regole e i limiti applicabili al controllo di qualità a tutti i livelli. Eventuali anomalie sono debitamente registrate e segnalate grazie alla realizzazione di specifici audit e verifiche periodiche.

Il modello gestionale in materia di qualità del servizio e prodotto offerto parte dal dialogo con i clienti e consente di entrare in sintonia reciproca per identificare e soddisfare al meglio i bisogni nel tempo. Tale attenzione è caratterizzata da:

  • definizione e monitoraggio di indicatori di qualità erogata pubblicati all'interno di reportistiche periodiche condivise con il Vertice aziendale (es. tempi di attesa presso gli Uffici Postali attraverso lo strumento del gestore attese che consente di intervenire real time grazie a un sistema di alert; clienti serviti entro 7,5 minuti, puntualità del recapito, livelli di servizio assistenza clienti, ecc.);
  • approccio orientato alla tutela e soddisfazione del cliente, misurata mediante la rilevazione del Net Promoter Score (NPS) che misura la propensione a consigliare l'Azienda, svolto due volte all'anno sulle performance delle Business Unit (BancoPosta, Posta Comunicazione e Logistica e Poste Vita). Si tratta di survey con metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) che un istituto di ricerca esterno svolge su campioni di clienti rappresentativi dell'universo di riferimento. Nel 2018, il Gruppo ha ulteriormente affinato il modello, prevedendo un ascolto della clientela a caldo su molteplici touch point per i servizi postali, finanziari e assicurativi. Una volta l'anno, inoltre, viene misurato l'NPS anche per i competitor più rappresentativi dei quattro business del Gruppo Poste Italiane;
  • monitoraggio della soddisfazione e dalla raccolta di opinioni e suggerimenti per individuare opportunità di miglioramento grazie all'indicatore Customer Effort Score (CES), applicato sui canali (Uffici Postali, call center e web) che permette di analizzare se l'Azienda risolve i problemi rapidamente e facilmente;
  • adeguata gestione dei reclami, che rappresenta per l'Azienda un'attività fondamentale e determinante di contatto e confronto con la clientela, allo scopo di individuare e risolvere le cause che hanno provocato il disagio e porre in essere gli interventi correttivi necessari al miglioramento dei processi aziendali.

Nell'ottica di superare le principali problematiche e perfezionare la qualità erogata verso i clienti, in riferimento ai Servizi Finanziari è stata istituita l'iniziativa "Customer Centricity", organizzata su circa dodici cantieri primari (es. evoluzione Front End commerciale, definizione Customer Relationship Management unico, assistenza clienti, ecc.) e nell'ambito del settore Pagamenti, Mobile e Digitale è stato definito il programma "Qualità PostePay", teso a ripensare in maniera critica i processi e sistemi sulla base delle segnalazioni ricevute e avviare cantieri di attività che ridisegnano il processo in ottica di cliente.

BOX – "Dillo a Poste Italiane" - clienti e dipendenti, le due facce della stessa medaglia e testimonial del percorso di innovazione cliente-centrico intrapreso dall'Azienda

La centralità del cliente per Poste Italiane si riflette nel suo continuo coinvolgimento come si evince dal programma "DilloaPosteItaliane", la panel community online con cui il Gruppo coinvolge direttamente i propri clienti e dipendenti nella progettazione di prodotti, servizi e soluzioni digitali. L'iniziativa, si inquadra nel percorso di innovazione intrapreso dal Gruppo nel quale intende coinvolgere attivamente i propri clienti e dipendenti affinché possano diventare co–protagonisti nella creazione di nuovi prodotti e servizi e aiutare l'Azienda a migliorare sempre di più quelli attuali.

I clienti invitati e che aderiranno all'iniziativa, parteciperanno a sondaggi, forum e gruppi di discussione su prodotti e servizi del Gruppo Poste Italiane mediante la piattaforma online www.dilloaposteitaliane.it. Sarà anche possibile stabilire un filo diretto tra i clienti e i manager di Poste Italiane tramite web-chat periodiche su tematiche specifiche.

Le iniziative di ascolto potranno essere lanciate da Poste Italiane, Banco Posta e PostePay, in qualità di promotori dell'iniziativa. Per questo motivo sono stati creati i diversi brand, "DilloaPosteItaliane", "DilloaBancoPosta" e "DilloaPostePay", per personalizzare le singole iniziative rivolte ai Clienti a seconda della Funzione o società del Gruppo che le lancerà.

La piattaforma panel "Dillo a Poste Italiane" sarà uno strumento di grande supporto al business per progettare i nuovi prodotti e servizi, poiché le Funzioni e le società del Gruppo, attraverso l'accesso alle funzionalità di back-end della piattaforma, avranno a disposizione una serie di informazioni dettagliate sui clienti e sulle singole attività di ricerca, potendo leggere i risultati in tempo reale, durante lo svolgimento stesso delle attività di ricerca.

Nell'ottica di dare valore al contributo dei clienti e massima trasparenza sui risultati delle iniziative, sul sito www.dilloaposteitaliane.it, nella sezione "I nostri progetti" i clienti stessi avranno visibilità di quanto il Gruppo ha realizzato anche grazie al loro contributo.

Ad oggi, l'iniziativa è stata rivolta esclusivamente ai clienti con l'obiettivo di estenderla, entro il primo semestre del 2019, anche ai dipendenti, selezionati tra coloro che hanno rapporti diretti con la clientela e che possano condividere con l'Azienda i bisogni e i desideri dei clienti con cui si interfacciano quotidianamente.

Per le società in ambito Assicurativo, il Gruppo ha progettato e attivato azioni di caring verso i clienti tramite l'erogazione di campagne telefoniche outbound e l'invio di messaggi di tracciatura di lavorazioni relative a processi core (es. sinistri, reclami, ecc.) nonché di fidelizzazione della clientela. In merito al settore Pagamenti, Mobile e Digitale, tra le attività finalizzate al miglioramento gestionale dei processi di utilizzo e fruizione dei prodotti e servizi di pagamento, Poste Italiane ha istituito un tavolo di lavoro permanente "Cantiere Qualità e Conformità".

In tale contesto viene attribuita fondamentale rilevanza ai reclami e alle altre istanze con cui i clienti manifestano la propria insoddisfazione in quanto la loro corretta e puntuale valutazione e gestione rappresenta un utile indicatore del livello di servizio, costituisce un elemento che concorre alla valutazione e

gestione dei rischi operativi e reputazionali e, in particolare, dei rischi di non conformità e di condotta. L'andamento dei reclami viene comunicato ai vertici aziendali attraverso sistemi di reporting specifici, svolti con cadenza settimanale e mensile. A tal proposito, tutte le società del Gruppo hanno implementato procedure specifiche che definiscono i principi e le regole di gestione dei reclami approvate e riviste periodicamente dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

L'impegno verso la qualità, declinata in termini di rispetto dei tempi e delle modalità di esecuzione delle attività, sancita anche dalla sigla dell'Accordo Quadro con 20 associazioni dei consumatori ad aprile 2018, trova una sua traduzione concreta nella creazione di un presidio organizzativo unico teso al rafforzamento centralizzato nella gestione dei reclami, finalizzato a un efficace confronto con i consumatori e alla veloce e facile risoluzione delle controversie. Inoltre, in ottica di customer centricity, sussiste una Funzione responsabile della definizione di linee guida di Gruppo funzionali al disegno della User Experience multicanale e all'implementare di sistemi di controllo che consentono di identificare eventuali criticità e mettere in opera azioni proattive per trattenere i clienti e ridurre al minimo le defezioni.

BOX – La trasparenza sui canali digitali

Poste Italiane ha partecipato all'edizione italiana dell'indagine Webranking by Comprend 2018-2019, promossa da Lundquist. La ricerca ha sottoposto l'Azienda (insieme ad altre 110 società italiane quotate tra quelle a maggiore capitalizzazione) a un test di trasparenza con l'obiettivo di misurare il divario tra le informazioni presentate dalle aziende e le richieste degli stakeholder. Il Webranking 2018 posiziona Poste Italiane tra i

"Best Improver" con una crescita di 16 posizioni in classifica, dalla 28esima del 2017 alla 12esima, (punteggio di 72 su 100), attestandosi tra i best improver (il punteggio del 2017 si è attestato a 28, con un incremento del 19%). Il risultato ottenuto è in linea con il crescente impegno di Poste Italiane nell'implementazione di sistemi di gestione e canali di comunicazione trasparenti, in un sistema complessivo di miglioramento della governance aziendale. Il sito web di Poste Italiane è un fondamentale strumento di comunicazione al fine di garantire agli stakeholder – dai fornitori e partner ai clienti, nonché investitori e comunità finanziarie – una maggiore disclosure e trasparenza informativa31 . Nel corso del 2018 Poste Italiane ha continuato ad arricchire il proprio sito corporate, posteitaliane.it, con l'obiettivo non solo di presentare le attività e i risultati di business raggiunti ma anche la propria visione strategica e l'attenzione ai temi della legalità e della social responsability.

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Principali capitali collegati

In un mercato in rapida evoluzione che richiede un continuo sviluppo del proprio business, la capacità di competere di Poste Italiane si esprime attraverso l'innovazione, cuore pulsante e

Nel 2018 88% delle pratiche dematerializzate

31 In particolare, le sezioni "Investitori", "Governance" e "Contratti trasparenti" contengono tutte le informazioni rilevanti relative al financial reporting, alla composizione degli organi societari, ai sistemi di governance e alle strategie aziendali, nonché informazioni dettagliate sulle procedure di affidamento lavori e servizi e i contratti, in una prospettiva di massima tutela delle dinamiche di libera concorrenza nel mercato.

chiave per l'individuazione, l'interpretazione e la promozione del cambiamento al fine di favorire una cultura dell'innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti. Alla luce delle complessità e della varietà dei settori in cui l'Azienda opera, la sfida è, infatti, valorizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalla notevole quantità di dati disponibili, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali e ambientali. Inoltre, l'evoluzione tecnologica rende necessario dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati di cyber security, tesi alla tutela dei dati personali, degli asset tangibili e intangibili e della proprietà intellettuale.

La digitalizzazione diventa, quindi, uno strumento essenziale per rispondere in maniera tempestiva ai

molteplici stimoli esterni e per azionare una strategia efficace a tutti i livelli dell'organizzazione. Inoltre, è in grado di creare esternalità positive sulla società, incidendo sulla riduzione degli impatti ambientali e favorendo l'inclusione sociale, grazie a nuove modalità di accesso alle informazioni, ai prodotti e ai servizi.

Nel 2018 650.000 richieste attraverso i canali social

BOX – L'immagine di Poste Italiane sui social network

Il 2018 ha segnato un significativo sviluppo delle attività di comunicazione attraverso il canale Linkedin di Poste Italiane, posizionando l'Azienda al secondo posto nella classifica "Talent Awards - Best Employer Brand with 10.000 + Employees on LinkedIn" che premia i brand che sono riusciti ad utilizzare al meglio la

piattaforma per finalità di "employer branding", riuscendo a raggiungere e coinvolgere il proprio target grazie alla condivisione di contenuti di impatto e accattivanti.

I canali social sono anche utilizzati per fornire assistenza e informazioni ai clienti attraverso un'esperienza utente semplice e vicina alle abitudini quotidiane dei consumatori. Nel 2018, sui canali social di Poste sono

state gestite oltre 650 mila interazioni e richieste di assistenza, garantendo un elevato livello di risposta sia in termini di tempestività che di percentuale di risposte in relazione al numero di richieste. Grazie a queste attività, Poste Italiane nel 2018 – posizionandosi immediatamente dopo le principali telco italiane – si è collocata stabilmente nella Top 10 delle aziende italiane

nella classifica "Socially devoted", stilata dalla società SocialBakers, leader mondiale nelle soluzioni di monitoraggio dei social network.

A tal proposito, a partire dal 2015, Poste Italiane ha avviato un importante percorso di trasformazione che sta coinvolgendo tutto il Gruppo e che ha molteplici obiettivi: porre sempre di più il cliente al centro delle strategie; valorizzare la rete degli Uffici Postali in sinergia con i canali digitali; sviluppare modalità di accesso e fruizione multicanali; rafforzare il ruolo di Poste Italiane come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione e favorire l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale.

Elementi distintivi di tale percorso sono la presenza di un'area di business dedicata (Pagamenti, Mobile e Digital), che funge da centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo, la società PostePay, il più grande Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) d'Italia che ha integrato i servizi di telecomunicazione precedentemente erogati da PosteMobile con la monetica e con i sistemi di pagamento. PostePay ha l'obiettivo di valorizzare i canali di distribuzione di Poste Italiane grazie a un modello "ibrido", che combina la rete fisica più grande e capillare d'Italia e il mondo digitale, e creare nuovi canali, prodotti e servizi integrati, soprattutto nell'acquiring, nell'e-commerce e nei pagamenti mobili e digitali.

Grazie a questa strategia, sono già state implementate soluzioni digitali innovative nelle diverse Strategic Business Unit del Gruppo. Tra queste, si segnalano, a titolo di esempio, il ritiro digitale delle raccomandate inesitate, il postino telematico, l'evoluzione dei servizi di risparmio postale in ottica digital, il servizio di Identità digitale PosteID abilitato al Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID) e il servizio PostePay Connect, il primo prodotto integrato in ambito pagamenti e mobile che consente di gestire, tramite un'unica App, i servizi di telefonia e di pagamento in modo intuitivo e sicuro.

Anche dal punto di vista dei processi, Poste Italiane ha introdotto innovazioni digitali. Ad esempio, il Gruppo ha implementato il primo processo di vendita "full digital" di un prodotto finanziario in ambito Risparmio Postale: il "Libretto Dematerializzato". Tale novità permette al cliente di richiedere l'apertura del Libretto Nominativo Ordinario o del Libretto Smart in forma dematerializzata, in alternativa alla tradizionale versione cartacea, con la possibilità di accedere ai servizi digitali grazie anche all'App BancoPosta e la possibilità di gestire le proprie spese direttamente in App grazie alla soluzione di Personal Financial Management (PFM). Parallelamente, si è investito nell'automazione dei processi di smistamento, spedizione e tracciatura dei pacchi e sono stati avviati progetti di innovazione finanziati dalla Commissione Europea in ambito logistica.

Infine, a supporto del percorso di Digital Transformation intrapreso dall'Azienda, Poste Italiane ha definito specifici principi in ambito digital all'interno dell'IT Vision 2022 con l'obiettivo di favorire digitalizzazione, incremento produttivo e semplificazione delle attività operative di business. L'applicazione di tali principi prevista su tutte le nuove progettualità - si traduce, ad esempio, nell'adozione di specifiche soluzioni a supporto della rivoluzione digitale, quali l'utilizzo di applicazioni Cloud native, l'integrazione di Robotica e Bots (software che, accedendo alla Rete, sono in grado di svolgere i compiti più vari in maniera completamente autonoma), la realizzazione di applicazioni disponibili in mobilità e l'adozione di "advanced analytics" e Internet of Things (IoT).

BOX – L' investimento di Poste Italiane nell'innovazione

In linea con l'attenzione di Poste Italiane all'integrazione del canale fisico e digitale, il Gruppo ha ampliato la collaborazione con Microsoft a supporto del proprio piano di Digital Transformation ed è entrata a far parte del consorzio globale Hyperledger, che raggruppa oltre 260 operatori mondiali, appartenenti a diversi settori industriali.

La collaborazione con Microsoft ha l'obiettivo di far evolvere la Customer Experience, adottando una piattaforma cloud di Customer Relationship Management (CRM). Il progetto punta sull'unificazione della piattaforma di CRM per le Strategic Business Unit e retail e si sposa con il più ampio Piano Industriale del Gruppo per massimizzare il valore della più grande rete distributiva italiana ai fini di una crescita sostenibile. Grazie alla partnership strategica con Microsoft, che fa leva in primis sulla flessibilità della piattaforma cloud, Poste Italiane indirizzerà una visione completa e sempre aggiornata dei propri clienti e delle attività in corso, in modo da ottimizzare l'esperienza e offrire servizi sempre più integrati.

L'adesione al consorzio mondiale Hyperledger è finalizzata, invece, allo sviluppo di uno standard open source per la blockchain e altre tipologie di Distributed Ledger Technologies (DLT). In una fase nella quale l'evoluzione digitale abilita rapidamente nuovi servizi, la sicurezza dei dati appare sempre più importante. In questo contesto la blockchain si candida a costituire una risposta efficace ai problemi di sicurezza, trasparenza, interoperabilità e privacy, e Poste Italiane è impegnata a renderla di facile fruizione per porla al servizio del sistema Paese.

Sicurezza informatica e continuità del business

In ottica di tutela del business e conseguimento degli obiettivi strategici e operativi, il Gruppo considera di importanza strategica garantire la protezione del patrimonio informativo dell'Azienda, dei propri clienti e degli altri stakeholder, e assicurare la sicurezza delle transazioni.

Per l'Azienda rappresenta un impegno, oltre che un valore fondamentale, garantire elevati livelli di sicurezza nella selezione e nell'uso dei propri sistemi informatici al fine di tutelare clienti e cittadini e contrastare il crimine informatico. Pertanto, a livello organizzativo è stato creato un polo unico a presidio dei rischi relativi alla sicurezza delle informazioni e ai sistemi informativi.

A testimonianza della specifica attenzione dedicata al tema, obiettivo del Gruppo è proseguire nella continua ricerca e successiva diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate per fronteggiare i rischi informatici e promuovere l'innovazione tecnologica

Garantire adeguati livelli di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati, delle informazioni e dei servizi erogati alla clientela, rende necessario dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati, tesi alla tutela dei dati personali, degli asset tangibili e intangibili e della proprietà intellettuale. Per tale ragione, in

Nel 2018 - 47% delle violazioni di sicurezza informatica e degli incidenti cybersecurity (circa 16) rispetto al 2017 (circa 30)

coerenza con le esigenze di business, Poste Italiane ha sviluppato e adottato un apposito framework di sicurezza informatica che, a partire dagli obiettivi definiti nella Policy di Sicurezza Informatica, prevede metodologie specifiche per l'analisi del rischio informatico, interventi trasversali e progetti tecnologici necessari a garantire il corretto funzionamento delle piattaforme di sicurezza, attività di "Security by Design" e infrastrutture tecnologiche di sicurezza trasversali. Completano il framework la gestione integrata dei flussi informativi provenienti dai diversi presidi di sicurezza informatica e un Sistema di Gestione Integrato della Qualità IT e Sicurezza che recepisce gli aspetti evidenziati da standard internazionali e da benchmark di settore. L'adozione di tale framework assicura un idoneo livello di performance dei presidi di sicurezza, un'adeguata resilienza dei servizi di business e consente di alimentare i flussi informativi verso gli organismi di controllo interno e/o le Autorità di riferimento.

BOX – Accordo sulla sicurezza: l'intesa di Poste Italiane e Polizia Postale

Nel mese di aprile 2018, l'intesa è stata siglata tra l'Amministratore Delegato di Poste Italiane e il Capo della Polizia nonché Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Lo storico rapporto collaborativo tra la Polizia Postale e delle Comunicazioni, specialità della Polizia di Stato, e Poste Italiane ha permesso di conseguire nel corso degli anni ottimi risultati, ma ha richiesto anche l'adeguamento alla rapida evoluzione delle attività e dei servizi offerti da Poste Italiane, soprattutto con riferimento ai sistemi di pagamento per l'e-commerce, nonché ai servizi finanziari e assicurativi, per i quali si è reso necessario intensificare l'attività di controllo e di aggiornamento delle strutture di security, sia fisiche sia informatiche. Il nuovo accordo riguarda in particolare la prevenzione e la repressione degli illeciti che coinvolgono prodotti e processi produttivi dei servizi offerti dal

Gruppo Poste Italiane, le attività di vigilanza negli Uffici Postali durante i periodi di pagamento programmati, la creazione di task-force funzionali allo studio dei nuovi scenari di frode informatica, nonché nuovi strumenti di cyber security. E' prevista, infatti, una particolare attenzione sul fronte della tutela degli utenti e della sensibilizzazione in materia di utilizzo e gestione dei servizi finanziari, soprattutto sul web. Poste Italiane e Polizia Postale hanno il comune obiettivo di ridurre rischi e reati, quali l'indebito utilizzo di carte di credito, phishing, acquisizione di dati personali sensibili, frodi informatiche e truffe.

Per la gestione e il monitoraggio delle attività di sicurezza informatica è previsto un Sistema di Gestione delle attività e l'implementazione di piattaforme dedicate, quali "PPS Web", composta da moduli dedicati alla governance, valutazione e reporting del rischio di sicurezza informatica, "NEMESI", piattaforma di Big Data Analysis utilizzata per l'individuazione di comportamenti anomali o a rischio, e "MASM", piattaforma di Mobile Security utilizzata per garantire il monitoraggio della disponibilità e del funzionamento delle App ufficiali e non ufficiali di Poste Italiane.

Al fine di istituire un presidio unico, a livello di Gruppo, per tutte le attività e le responsabilità inerenti l'ambito della Privacy, lo scorso anno è stata costituita una Funzione dedicata, con il compito di garantire la corretta applicazione dei principi e delle regole di protezione dei dati personali. La struttura si occupa, inoltre, di assicurare gli adempimenti connessi alla normativa in materia di protezione dei dati personali, con specifico riferimento alle innovazioni introdotte a seguito dell'entrata in vigore del General Data Protection Regulation (GDPR).

Protezione dei dati personali

Nell'ottica di una gestione uniforme dei dati personali e di compliance rispetto alle recenti richieste normative in materia, il Gruppo si è dotato di un sistema regolamentare aziendale composto dalle Linee Guida Privacy, adottate per garantire una gestione conforme alle disposizioni di legge, e della Linea Guida Sistema di Gestione della protezione dei dati personali, intesa a garantire un sistema di gestione dei dati personali uniforme a livello di Gruppo e conforme alle disposizioni del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR) e alla normativa italiana vigente. Nel dettaglio, la Linea Guida illustra il modello privacy aziendale, i principi di Privacy by Design e Privacy by Default, che sanciscono rispettivamente l'incorporazione della privacy fin dalla progettazione e la garanzia per impostazione predefinita, nonché i principali processi adottati dal Gruppo Poste Italiane e le relative responsabilità, ai fini dell'efficace gestione dei rischi in materia di protezione dei dati personali.

In particolare, il valore fondante di tale protezione è espresso nella privacy policy del Gruppo Poste Italiane.

Il Gruppo Poste Italiane considera la protezione dei dati personali valore fondamentale cui ogni società del Gruppo deve ispirarsi nella propria attività quotidiana

Per assicurare l'efficace adempimento degli obblighi previsti dal GDPR e garantire il miglioramento continuo del sistema di gestione, è stato definito un Framework Privacy che individua i principali ambiti tematici di riferimento e i presidi organizzativi e tecnici implementati. Il Framework consente di realizzare un'attività continua di valutazione e verifica dei livelli di maturità raggiunti.

Inoltre, è stato nominato dal vertice aziendale il Data Protection Officer del Gruppo Poste Italiane, figura introdotta dal GDPR, quale esperto in materia privacy, con il compito di favorire l'osservanza della normativa e verificare l'efficacia delle misure di protezione dei dati personali.

Computer Emergency Response Team (CERT) e continuità del business

Per assicurare il presidio a livello di Gruppo delle attività di cyber security e data protection, già dal 2013 l'Azienda ha dato vita al Computer Emergency Response Team (CERT), costituito da una squadra di esperti di sicurezza informatica.

In particolare, il CERT si occupa di prevenzione, analisi e protezione dalle minacce informatiche, al fine di innalzare le capacità di difesa dell'Azienda, e di sensibilizzazione, per promuovere e diffondere a livello nazionale la conoscenza e la consapevolezza sulla sicurezza informatica. In ottica di condivisione e scambio reciproco delle conoscenze in ambito cyber security, il CERT ha il compito di coordinare tutte le attività di risposta alle emergenze informatiche e di mantenere relazioni con altre istituzioni pubbliche e private ai fini di proteggere le reti informatiche proprie e del sistema Paese.

I servizi e le attività svolte dal CERT hanno l'obiettivo di indirizzare la gestione della sicurezza delle informazioni detenute e trattate dall'Azienda, al fine di contenere, entro limiti accettabili, il rischio di compromissioni della riservatezza, dell'integrità e della disponibilità delle informazioni così da evitare possibili conseguenze negative in termini di danni sia d'immagine che economici.

A Novembre 2018 è stata avviata l'iniziativa strategica di definizione del modello di Crisis Management e Business Continuity Management (modello CM/BCM) di Poste Italiane, con l'intento di rafforzare la resilienza dell'Organizzazione, ovvero la capacità di anticipare, prepararsi, rispondere

e adattarsi al cambiamento e agli inconvenienti improvvisi. In tal senso sarà sviluppato e applicato un nuovo modello che includerà tutti i servizi del Gruppo interessati da tali logiche in coerenza con le esigenze di business, gli standard di riferimento, le normative vigenti, le linee guida e le best practice di settore.

BOX - Altair, il portale di sensibilizzazione sulla cybersecurity per i dipendenti di Poste Italiane

Nell'ambito delle attività del CERT si inserisce Altair, il portale di sensibilizzazione sui temi della cybersecurity rivolto ai dipendenti Poste Italiane. Tale portale si propone di essere un punto di riferimento per la sensibilizzazione sui temi della cybersecurity, non solo per gli esperti di settore, ma soprattutto per un pubblico più generale, tramite l'utilizzo di linguaggi e contenuti pensati per soddisfare le esigenze di entrambe le tipologie di utenti.

Altair spazia da temi più specifici, come segnalazioni relative a nuovi malware, campagne di spam o cyberspionaggio, a notizie quotidiane sul mondo cyber e hi-tech. Vengono offerti aggiornamenti sugli eventi formativi in programma, contenuti divulgativi dedicati all'approfondimento di temi di cybersecurity, guide e link utili per aumentare la propria consapevolezza "informatica" durante la navigazione in rete.

- 47% degli incidenti di sicurezza informatica rispetto al 2017

  • 4 milioni di euro per gli investimenti in progetti di Business Continuity

Management

DECARBONIZZAZIONE IMMOBILI E LOGISTICA

Principali
Capitali
Obiettivi Target Outcome
Aumentare il numero di mezzi elettrici
dedicati ai servizi di Posta,
Comunicazione e Logistica

+70% di mezzi elettrici in flotta
entro il 2020
Aumentare la quota di mezzi "green"
(elettrici, ibridi elettrici, metano e GPL)
dedicati ai servizi di Posta,
Comunicazione e Logistica

17% della flotta composta da
mezzi "green" entro il 2020
Ridurre i chilometri complessivamente
percorsi attraverso l'incremento del
First Time Delivery Success

90% dei pacchi consegnati al
primo tentativo entro il 2019
Diminuire i consumi energetici totali del
Gruppo da fonti non rinnovabili

-7,5
GWh
energia
elettrica
consumata dagli immobili da
fonti non rinnovabili entro il
2022
Diminuire i consumi energetici totali del
Gruppo da fonti rinnovabili

-32,8 GWh energia elettrica
totale consumata dagli immobili
entro il 2022
Diminuire le emissioni GHG dirette
totali del Gruppo (Scope 1)

-2.584
tCO2e
emesse
da
energia diretta consumata dagli
immobili entro il 2022
Diminuire le emissioni GHG indirette
totali del Gruppo (Scope 2)

-9.132
tCO2e
emesse
da
energia
indiretta
consumata
dagli immobili entro il 2022
Certificare i processi Corporate
secondo lo standard ISO 14001 e ISO
50001

100%
processi
Corporate
certificati ISO 14001 e ISO
50001 entro il 2019

Impatti ambientali degli immobili

Principali capitali collegati

La protezione dell'ambiente è una priorità che il Gruppo Poste Italiane ha statuito nel proprio Codice Etico, nel quale riconosce l'importanza della salvaguardia dell'ambiente come bene primario e si assume l'impegno di promuovere, nell'ambito delle proprie strutture, un uso razionale delle risorse e un'attenzione alla ricerca di soluzioni innovative per garantire una riduzione degli impatti ambientali – diretti e indiretti – generati dalla propria attività.

Obiettivo dell'Azienda è, infatti, diffondere una cultura di tutela dell'ambiente, definendo al contempo in via sistematica piani di azione settoriale per la gestione efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia circolare, al fine di ridurre la propria impronta ecologica

Qualità dei prodotti e dei servizi significa, quindi, anche l'implementazione di strumenti di autoregolamentazione in materia ambientale ed energetica, in conformità non solo alle leggi e ai regolamenti applicabili, ma anche agli obiettivi italiani, europei e internazionali in materia di sviluppo sostenibile.

A livello organizzativo, un'unica Funzione centrale dedicata ha il compito di presidiare gli ambiti di responsabilità ambientale collegati al patrimonio immobiliare, con il compito di garantire l'ottemperanza alle disposizioni normative vigenti sull'uso dell'energia, il monitoraggio e la misurazione dei consumi, l'individuazione delle fonti di risparmio e la definizione di progetti di efficientamento e gli obiettivi di riduzione dei consumi.

Al fine di aumentare la consapevolezza dell'impatto che le azioni quotidiane hanno sull'ambiente di tutti coloro che operano stabilmente o temporaneamente nelle società del Gruppo, l'Azienda, a inizio 2019, ha adottato una Politica di Sostenibilità Ambientale con l'intento di condividere con i clienti, la società civile e gli stakeholder in generale, gli impegni che si è assunta di rispettare, nonché i principi, le regole e gli strumenti che intende adottare al fine di garantire il rispetto delle normative e degli standard internazionali.

Obiettivo della Politica è, quindi, prevenire, gestire e, ove possibile, ridurre gli impatti ambientali generati dalle proprie attività operative, in particolare, provenienti dall'utilizzo degli immobili e dalle attività logistiche e di trasporto, siano esse svolte direttamente o tramite fornitori e partner.

L'approccio adottato dall'Azienda in ambito di sostenibilità ambientale si ispira ai principi di: efficienza nell'uso delle risorse, innovazione a supporto di un'economia low-carbon, prevenzione e riduzione dell'impatto sull'ambiente - mediante l'analisi dei potenziali rischi ambientali, la riduzione dei rifiuti prodotti e l'eliminazione degli sprechi - e promozione della cultura dell'ambiente, attraverso la propria rete di volontariato aziendale e la collaborazione con associazioni ambientaliste.

Tale documento definisce i tre principali ambiti di intervento individuati da Poste Italiane su cui sono avviati progetti e attività in grado di rispondere efficacemente alle esigenze più avvertite dalla comunità, tenendo conto degli obiettivi delle maggiori istituzioni pubbliche e private internazionali e nazionali, con particolare riferimenti alle Nazioni Unite e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In particolare, le priorità ambientali del Gruppo riguardano:

  • la riduzione degli impatti ambientali determinati dalle proprie attività operative: ottimizzazione dei consumi di energia, riduzione delle emissioni in atmosfera degli immobili e legate alle attività logistiche e alla mobilità del personale, riduzione del consumo di materie e corretta gestione dei rifiuti e diminuzione dei consumi idrici;
  • l'integrazione degli aspetti ambientali nei prodotti e servizi offerti: implementazione dei processi di digitalizzazione dei beni e servizi offerti e valutazione dei rischi e delle opportunità di carattere ambientale nelle scelte d'investimento e nella gestione delle attività assicurative;
  • la sensibilizzazione alla cultura ambientale di dipendenti e soggetti terzi: coinvolgimento dei dipendenti in programmi e iniziative che hanno a oggetto la tutela dell'ambiente naturale e l'ecologia, supporto a iniziative per la tutela e il recupero del patrimonio ambientale, dialogo e collaborazione con enti e associazioni nazionali e internazionali per contrastare il cambiamento climatico e il consumo inefficiente di risorse e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale adottate dalle controparti.

Il Gruppo si è dotato di un Sistema di Gestione in conformità alla normativa vigente e alle best practice nazionali e internazionali. Le società Postel S.p.A. e SDA S.p.A. hanno conseguito la certificazione UNI EN ISO 14001 del proprio sistema di gestione ambientale. Il sistema è composto da norme interne per la gestione ambientale implementate al fine di assicurare la puntuale identificazione degli impatti ambientali più rilevanti e l'adozione delle più efficaci misure gestionali e di mitigazione, attraverso uno strutturato sistema di monitoraggio delle prestazioni grazie alla realizzazione di audit e verifiche periodiche.

In linea con quanto previsto dalla norma le due società del Gruppo si sono dotate di politiche in materia ambientale, in particolare:

  • Politica Qualità e Ambiente di Postel S.p.A., orientata a garantire la conformità alle prescrizioni legali in materia ambientale, definisce gli obiettivi alla base della sua condotta aziendale, vale a dire rispetto per l'ambiente, inclusa la prevenzione all'inquinamento e altri impegni specifici (uso responsabile delle risorse, tutela della biodiversità) rilevanti per il proprio contesto; integrazione dei requisiti del Sistema di Gestione nei processi di business tenendo conto, in fase di progettazione, degli impatti dopo la consegna del prodotto o servizio nell'ottica della completa gestione del ciclo di vita del prodotto; definizione di obiettivi compatibili con l'indirizzo strategico e con il contesto aziendale.
  • Politica della Qualità, dell'Ambiente e della Salute e Sicurezza del Lavoro di SDA S.p.A., contiene i principi che disciplinano e garantiscono una corretta gestione delle tematiche ambientali: impegno diretto e permanente dei vertici aziendali nella gestione del Sistema Integrato; protezione e prevenzione, in termini di ottimizzazione dell'impiego delle risorse e minimizzazione degli impatti ambientali; ricerca costante di un sistema di approvvigionamento sostenibile.

Attraverso le attività di stakeholder engagement e un sistema di monitoraggio - strutturato in diversi strumenti, tra cui verifiche mensili sullo stato di avanzamento dei consumi e analisi di benchmark svolte per gruppi

omogenei di edifici - il Gruppo individua e analizza il ventaglio dei rischi legati agli aspetti ambientali più significativi e fissa obiettivi di presidio, di contenimento e ottimizzazione delle proprie prestazioni.

96% di energia elettrica generata da fonti rinnovabili

Al fine di assicurare il presidio dei consumi e ridurre l'impatto ambientale e i costi, il Gruppo ha provveduto alla contrattualizzazione di un fornitore unico per l'energia elettrica e uno per il gas, in modo da disporre di una base organica dei consumi delle singole utenze per ciascun mese di fornitura.

Nel 2018, è proseguito il piano di ottimizzazione dell'uso di energia che introduce iniziative finalizzate all'abbattimento degli sprechi tramite l'installazione e l'attivazione di rilevatori di consumi di energia che permettono di monitorarne l'andamento, analizzare i consumi, condurre misurazioni presso le sedi più energivore ed eseguire il corretto settaggio di temperature e orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento. A tal proposito, Poste Italiane ha previsto, già per il 2019, un sistema di Energy management che sarà esteso progressivamente a tutto il Gruppo.

In un'ottica di responsabilità ambientale, il Gruppo considera l'efficienza energetica uno degli elementi principali per poter coniugare crescita economica e sviluppo sostenibile.

In tale contesto, la strategia adottata dal Gruppo può essere ricondotta ai seguenti assi strategici di intervento:

Fonti rinnovabili. Al fine di promuovere le fonti rinnovabili, Poste Italiane ha puntato sulla diffusione del fotovoltaico integrato negli edifici, realizzando infrastrutture orientate a ridurre la dipendenza da fonti fossili.

Il Gruppo, in ottica di riduzione del prelievo di energia elettrica dalla rete nazionale, dei costi complessivi di approvvigionamento e di compensazione degli aumenti di tariffa previsti, ha previsto l'aumento del proprio parco di autoproduzione con l'installazione di pannelli fotovoltaici sui propri immobili.

Smart building. Ridurre al minimo gli impatti ambientali degli immobili del Gruppo con riferimento all'utilizzo di energia, consumi idrici, rifiuti e consumo di materie prime attraverso l'implementazione di specifici interventi, strettamente dipendenti da analisi preventive e sistemi di monitoraggio costante. A tal proposito, in ottemperanza agli obblighi previsti dal D.lgs. 102/2014, che prevede la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica, il Gruppo effettua continue diagnosi energetiche, attraverso un sistema di monitoraggio del prelievo di energia elettrica, basato su una rete di misuratori collegati a un sistema centrale di raccolta dei dati, in grado di formulare una reportistica sui consumi energetici di ogni singolo sito, potendo così individuare i siti critici, in termini di consumi elevati. La redazione delle diagnosi energetiche deve avvenire a opera di Esperti in Gestione dell'Energia (EGE) certificati secondo la UNI CEI 11339:2009 e per tale motivo è stato avviato un percorso di certificazione del personale interno.

L'Azienda ha intrapreso un percorso di integrazione di specifiche iniziative di smart building all'interno delle priorità strategiche aziendali in materia di impatto ambientale. In tale ottica, Poste Italiane ha previsto la selezione di specifiche soluzioni tecnologiche relative all'automatizzazione degli apparati di Building Automation, Energy Management e Space Management, all'interno della rete nazionale di edifici del Gruppo. Inoltre, con l'obiettivo di monitorare i propri consumi energetici, identificare eventuali aree di miglioramento e pianificarne la relativa riduzione, il Gruppo intende dotarsi di un apposito sistema di controllo relativo all'informatizzazione delle fatture di luce e gas relative al consumo energetico dei propri immobili. Oltre a fornire uno strumento a supporto della gestione del processo di verifica delle fatture di luce e gas legate ai contratti con fornitori esterni, tale piattaforma fornirà uno strumento di verifica degli andamenti storici dei consumi e delle tariffe di mercato.

  • Ottimizzazione energetica Centri di Meccanizzazione Postale (CMP). Iniziativa la cui finalità è quella di estendere una piattaforma di supervisione, controllo e monitoraggio dell'energia agli immobili più energivori del Gruppo Poste Italiane. Obiettivo principale è la riduzione del prelievo di energia elettrica e gas, al fine di compensare gli aumenti di tariffa previsti e ridurre i costi complessivi di approvvigionamento. Gli attuali Building Management System (BMS) dei CMP saranno integrati con misuratori di temperatura esterna e interna per le varie zone, al fine di consentire la predisposizione del sistema di supervisione e gestione degli impianti frigo e centrali termiche, secondo algoritmi ottimizzati che, partendo dal rilevamento delle temperature e dalle risposte termiche del singolo edificio in base alla sua inerzia termica, sarà in grado di determinare l'orario più opportuno per l'accensione e lo spegnimento degli impianti per garantire il livello di comfort con il minor consumo possibile. È, inoltre, prevista la realizzazione di una rete di misura dei consumi di gas dei siti più energivori che permetterà di conoscere e governare i consumi mediante un uso più razionale dell'energia termica eliminando gli sprechi.
  • Aumento dell'efficienza produttiva ed energetica del recapito. Il settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ha implementato diverse azioni volte a incidere sull'efficienza produttiva ed energetica. La società SDA S.p.A., ad esempio, sta realizzando nuove strutture a minor impatto energetico dotate di generazione locale di energia da fotovoltaico per ottemperare al fabbisogno diurno. Il recapito postale sta adottando la progressiva sostituzione di mezzi endotermici a favore della mobilità elettrica per il recapito, l'installazione di nuove linee di smistamento pacchi e posta più efficienti e meno energivore, la produzione di procedure e "buone prassi di risparmio energetico" l'erogazione di specifiche comunicazioni in materia ambientale a tutti i fornitori.
  • Illuminazione a LED. Anche nel 2018, Poste Italiane ha investito in modo particolare nell'area delle smart technologies, puntando sulla graduale installazione di corpi illuminati a tecnologia LED (Light Emitting Diode) in sostituzione delle lampade a fluorescenza, in linea con quanto predefinito dal relativo progetto avviato nel maggio 2017. Con una durata di 4 anni e un arco di intervento preliminare su più di 2.000 immobili, il progetto ha come obiettivo l'abbattimento significativo dei consumi di energia elettrica, delle relative emissioni e il risparmio dei costi di manutenzione. I valori stimati sulla base delle previsioni rilevate da un investimento inziale di circa 14 milioni di euro si possono sintetizzare in un risparmio atteso di oltre 32 GWh per anno, grazie a una sostituzione di oltre 250 mila vecchi apparati e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 11 mila tonnellate l'anno.
    • Incentivazione di comportamenti virtuosi. I comportamenti delle persone del Gruppo sono in grado di incidere fortemente sul risparmio energetico. In tale ottica, sono state attivate campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte a tutti i dipendenti per orientarli verso comportamenti virtuosi. A tal proposito, prosegue la partecipazione di Poste Italiane alle iniziative di sensibilizzazione "M'illumino di meno" ed "Earth Hour". La prima è una campagna per promuovere il risparmio energetico e stili di vita sostenibili. "Earth Hour", invece, è una campagna internazionale promossa per l'Italia dal World Wildlife Fund (WWF), che consiste nello spegnimento delle luci per un'ora, dalle 20:30 alle 21:30 in tutto il mondo. Le due iniziative, simili e vicine nel tempo, vanno a costituire un vero e proprio "mese verde" dedicato all'attenzione per l'ambiente. Elemento comune a entrambe è stato lo spegnimento o l'abbassamento delle luci in edifici su tutto il territorio nazionale, un gesto simbolico che costituisce l'occasione per dare vita a comportamenti virtuosi da mettere in atto dentro e fuori l'azienda.

Impatti ambientali della logistica

Il Gruppo Poste Italiane, dislocato capillarmente su tutto il territorio nazionale, riconosce la propria responsabilità ad assumere un ruolo distintivo nella creazione di valore sostenibile per le comunità in cui opera, in cui la dimensione ambientale ricopre un ruolo chiave.

Alla luce del potenziale grado di incidenza sulla riduzione degli impatti ambientali, l'Azienda non può prescindere dalla sostenibilità ambientale nell'erogazione dei propri servizi postali e logistici tramite l'adozione di soluzioni meno impattanti.

Infatti, l'uso razionale delle risorse naturali nel rispetto dei princìpi etici e di responsabilità sociale e l'attenzione alla ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente, sono le priorità che il Gruppo Poste Italiane ha definito nel proprio Codice Etico, nel quale sono enunciati i principi fondamentali a cui ispirarsi per garantire le migliori performance ambientali.

Alla luce dell'evoluzione tecnologica, della crescente innovazione e della continua evoluzione normativa del settore, Poste Italiane intende porre sempre più attenzione al continuo rinnovamento della propria flotta con mezzi più ecologici, nella razionalizzazione delle distanze percorse, nella corretta gestione dei rifiuti, nello sviluppo di infrastrutture per la ricarica dei mezzi dei clienti e nella richiesta di requisiti minimi ambientali ai fornitori dei trasporti esternalizzati

Al fine di garantire un approccio gestionale chiaro e uniforme degli aspetti ambientali, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Politica in materia che esprime l'impegno dell'Azienda a mitigare gli impatti ambientali connessi ai propri processi aziendali fondamentali e incoraggia lo sviluppo di soluzioni di trasporto green per le attività logistiche e per la mobilità del personale anche mettendo a disposizione dei dipendenti una flotta aziendale composta da mezzi ibridi ed elettrici (per maggiori dettagli si veda il paragrafo "Impatti ambientali degli immobili").

In linea con l'approccio dell'Azienda volto a privilegiare l'uso efficiente di fonti rinnovabili e la razionalizzazione del consumo di energia da fonti fossili, nel corso del 2018 le due principali

345 tricicli alimentati elettricamente al 100%

strategie aziendali che hanno portato benefici in termini di sostenibilità ambientale sono riconducibili al nuovo modello di recapito "Joint Delivery" e al piano di evoluzione green della flotta aziendale.

In particolare, Poste Italiane ha deciso di adottare un radicale ripensamento della propria rete di recapito e del proprio modello di funzionamento attraverso l'implementazione del nuovo modello di recapito, che prevede il passaggio da un assetto a rete unica (operante solo di mattina dal lunedì al venerdì), a un assetto a due reti che si differenziano per le modalità di consegna e tipologia di prodotto. In particolare, il nuovo modello prevede:

  • a) una rete, cosiddetta "articolazione di base", dedicata ai prodotti postali tradizionali con promessa di consegna superiore ad un giorno (> J+1) che opera dal lunedì al venerdì, ed è organizzata in modo da raggiungere ogni cliente una volta ogni due giorni (fatta eccezione per le città di Roma, Milano e Napoli dove la frequenza di recapito rimarrà giornaliera);
  • b) una rete, cosiddetta "linea business", dedicata invece ai prodotti postali, con promessa di consegna ad un giorno (J+1) e ai pacchi che opera dal lunedì al sabato (con possibilità di impiego anche di domenica e nei giorni festivi nelle fasi di maggior richiesta) in orari differiti (tarda mattina o pomeriggio) rispetto all'articolazione di base.

Tale nuovo modello di funzionamento, caratterizzato da una variazione della frequenza di recapito, comporta una diminuzione dei chilometri percorsi e un minor fabbisogno di mezzi.

Il forte impegno del Gruppo nel migliorare le proprie performance ambientali è rintracciabile, in termini di strategia sui trasporti, a partire dagli anni 2000 con l'introduzione di mezzi a 4 ruote alimentati a metano che hanno interessato il 15% della flotta, seguito dall'introduzione di "Free Duck" (quadricicli elettrici) e la fornitura in full rent di mezzi a 4 ruote ad alimentazione alternativa (autovetture e furgoni a metano, autovetture GPL/ibride e furgoni elettrici).

In linea con i più importanti operatori europei, al fine di posizionare la rete dei portalettere sul mercato delle consegne di pacchi generati dalle vendite online, nel 2018 Poste Italiane ha previsto un nuovo mix della flotta di ultimo miglio (ad oggi costituita da 27.500 mezzi di cui circa 13.000 ciclomotori) attraverso l'introduzione di veicoli a 3 ruote in sostituzione dei mezzi a 2 ruote.

Tali nuove tipologie di mezzo risultano, infatti, particolarmente idonee a:

  • aumentare la capacità di carico rispetto ai ciclomotori, pur conservando le loro caratteristiche di agilità nelle operazioni di frequente start and stop e di circolazione nel traffico cittadino;
  • migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro rispetto ai ciclomotori, grazie alla maggiore stabilità del mezzo, in grado di ridurre il rischio di caduta/scivolamento e all'eliminazione del cavalletto a cui è legato il rischio ribaltamento/caduta del motoveicolo;

• operare, attraverso l'impiego di modelli ad alimentazione elettrica, nelle aree cittadine soggette a limitazione del traffico e in casi di blocco della circolazione, valorizzando al contempo il percorso di "mobilità ecologica", già intrapreso nel passato con l'introduzione in flotta di quadricicli elettrici.

BOX – I portalettere si muovono su tricicli elettrici per rendere ecologica, agevole e sicura la consegna dei pacchi in città

Nel corso del 2018, l'orientamento aziendale verso la sostenibilità e la sicurezza per la consegna di lettere e pacchi si intensifica grazie all'aumento della quota green della flotta aziendale di ultimo miglio.

Poste Italiane viaggia ad energia pulita grazie all'introduzione sul territorio nazionale di 345 motocicli a tre ruote alimentati elettricamente, che si inserisce in un ampio piano di rinnovo del parco mezzi dei portalettere. I nuovi motocicli sono alimentati elettricamente al 100%, hanno una potenza di 4 kW che garantisce una velocità massima in linea con i limiti imposti dal codice della strada nei centri abitati e sono dotati di un'autonomia energetica tale da permettere ai portalettere di consegnare la corrispondenza giornaliera con una sola ricarica. La particolare conformazione del veicolo a tre ruote, inoltre, ne aumenta la stabilità e la sicurezza per il conducente e permette l'installazione di uno speciale baule che aumenta la quantità di pacchi e lettere trasportabili: fino a 210 litri, contro i 76 dei motocicli tradizionali.

Infine, in ottica di identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell'ambiente, ulteriore prova dell'impegno aziendale in ottica di sostenibilità ambientale è testimoniato, nel corso dell'anno, dalla rivisitazione dei capitolati di gara in riferimento a ditte terze che prestano servizi di trasporto all'Azienda. Nello specifico, Poste italiane richiede ai propri fornitori, oltre il possesso di tutti i requisiti imposti dalla normativa vigente, anche chilometri percorsi e litri di carburante consumati per mezzo di una reportistica dedicata con cadenza trimestrale. Inoltre, l'Azienda pone in atto verifiche tecniche sui mezzi provenienti dalle ditte terze che effettuano attività di trasporto, al fine di pianificare, in caso di valutazioni poco soddisfacenti, le opportune azioni da intraprendere.

FINANZA SOSTENIBILE

Principali
Capitali
Obiettivi Target Outcome
Monitorare il rating ESG degli
emittenti presenti nei portafogli
gestiti direttamente

100% degli emittenti sotto
monitoraggio ESG entro il
2019
Richiedere l'adozione della Politica
di Investimento Responsabile di
Poste Vita ai gestori terzi

100% dei gestori terzi coinvolti
entro il 2019

Integrazione ESG nelle politiche di investimento

Il tema dell'integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) all'interno dei tradizionali processi di investimento costituisce una delle principali declinazioni delle politiche di sostenibilità aziendale. Attraverso

l'attuazione di efficaci processi di investimento, il settore finanziario può aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica, dando un contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese. Nell'ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato

Principali capitali collegati

al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l'integrazione di principi ESG nei processi di investimento di Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR.

Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno aderito ai Principles for Responsible Investments (PRI) delle Nazioni Unite impegnandosi formalmente a integrare le tematiche ESG nell'analisi e nei processi decisionali riguardanti gli investimenti e a incorporare tali tematiche nelle relazioni intrattenute con le controparti. Tale scelta deriva dalla convinzione che integrare fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di investimento sia un elemento necessario per perseguire performance sostenibili nel tempo, ridurre il profilo di rischio dei portafogli e agire in linea con i principi di integrità e trasparenza.

Principi, obiettivi e modalità di gestione del tema dell'investimento responsabile sono stati formalizzati all'interno della Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società, e di BancoPosta Fondi SGR

Con il fine di influenzare positivamente la gestione dei portafogli di investimento e dare, allo stesso tempo, una risposta concreta ai bisogni sociali e ambientali espressi dalla società, la Politica stabilisce il principio generale della valutazione sistematica delle operazioni d'investimento anche sulla base del profilo ambientale, sociale e di governance degli emittenti degli asset presenti nei portafogli finanziari – siano essi "corporate" o "governativi" – e dei relativi gestori. Inoltre, la stessa specifica i settori esclusi dell'universo direttamente investibile che violano i principi umanitari fondamentali definiti dalle Convenzioni ONU (mine anti-uomo, bombe a grappolo, uranio impoverito, armi biologiche, armi chimiche, armi a frammentazione invisibile, laser accecanti, armi incendiarie, fosforo bianco). La Politica prevede, inoltre, l'istituzione di processi strutturati per la gestione e il monitoraggio dell'efficacia dell'approccio adottato attraverso specifici principi, attività, ruoli e strumenti.

Nel corso del 2019, anche l'altra società del Gruppo impegnata nel settore degli investimenti, BancoPosta Fondi SGR, porterà a conclusione l'adozione di una propria politica di investimento responsabile.

BOX – Il monitoraggio dei profili ESG del portafoglio investimenti

Nell'ottica di adottare strumenti che permettano il monitoraggio dei rischi extra finanziari potenzialmente presenti in un portafoglio investito, il Gruppo Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno incaricato VigeoEiris, agenzia internazionale di rating sociale ed ambientale, di effettuare un'analisi ESG del proprio portafoglio in relazione rispettivamente agli investimenti diretti e indiretti per valutarne il livello di responsabilità sociale.

La valutazione, effettuata sulla base di norme e convenzioni universalmente riconosciute, emanate da organismi internazionali in materia di diritti umani, diritti dei lavoratori e tutela ambientale, quali l'ONU, l'OCSE, gli ILO, ha riguardato gli emittenti imprese, sia per gli investimenti azionari, sia obbligazionari corporate, misurando la loro capacità di gestire le relazioni con i portatori di interesse. Il processo di valutazione si è concluso con l'attribuzione di uno score ESG finale (0 min – 100 max) per ogni impresa.

Il punteggio medio ponderato dei portafogli analizzati è risultato pari a 49/100 in relazione alle gestioni del Gruppo Poste Vita e a 48/100 in merito alle gestioni di BancoPosta Fondi SGR per gli emittenti imprese. Tale risultato è superiore alla valorizzazione ESG del benchmark Ishares MSCI World ETF, utilizzato come termine di confronto, pari a 38/100 alla stessa data.

Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione

Attraverso l'attuazione di efficaci processi di prevenzione dei rischi, il settore assicurativo può aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere lo sviluppo economico, dando un

contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese. Poste Vita ha aderito ai Principles for Sustainable Insurance promossi dalle Nazioni Unite con l'obiettivo di diventare una delle realtà più influenti nella diffusione di una cultura sostenibile nelle operazioni assicurative.

Principali capitali collegati

Con l'adesione ai PSI, Poste Italiane conferma l'obiettivo del Gruppo di valutare i rischi e opportunità ESG, sviluppare soluzioni innovative nel settore assicurativo e contribuire alle performance di business. Questo approccio si traduce in un vantaggio competitivo, nella capacità di creare valore nel lungo periodo e nel miglioramento della percezione del Gruppo da parte di tutti gli stakeholder.

Con l'obiettivo di formalizzare tale impegno ad allineare i modelli di business con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, Poste Vita ha adottato una Politica di Assicurazione Responsabile, documento che descrive l'approccio che la società intende assumere in relazione alla gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori ambientali, sociali e di governance all'interno dei tradizionali processi di assicurazione

Con il fine di assicurare una gestione del rischio consistente da parte della Compagnia, la Politica stabilisce il principio della valutazione sistematica dei fattori di contesto economici, sociali e ambientali che possono avere impatto sulle persone e, quindi, sul business aziendale nel lungo termine. Questo processo consente di assicurare un'adeguata mitigazione delle possibili minacce e individuare nuove opportunità di business che possono portare allo sviluppo di prodotti assicurativi sostenibili, in particolare a valenza sociale e ambientale. La Politica prevede, inoltre, l'istituzione di processi strutturati per la gestione e il monitoraggio dell'efficacia dell'approccio adottato attraverso specifici principi, attività, ruoli e strumenti.

Prodotti assicurativi con valore sociale e ambientale

Nello sviluppo dell'offerta di servizi assicurativi, Poste Vita ha l'obiettivo di includere, ove sostenibile, categorie sociali più vulnerabili che meritano attenzioni particolari quali giovani, anziani e persone con particolari patologie. Nell'ambito dei piani individuali pensionistici, Postaprevidenza Valore è la forma pensionistica complementare con il maggior numero di aderenti in Italia (975.000 clienti registrati a fine 2018). Come è noto soprattutto per le generazioni più giovani il gap previdenziale prospettico differenza fra la pensione obbligatoria di base attesa e l'ultimo stipendio da lavoratore, in altri termini quanto necessario a mantenere il proprio tenore di vita - è un valore consistente. In tale contesto, il legislatore italiano nel ridisegnare la previdenza pensionistica ha puntato sullo sviluppo della previdenza complementare. A tal proposito, Postaprevidenza Valore rappresenta, per una fetta rilevante della popolazione, un'importante progetto di integrazione alla pensione di base.

Un altro ambito in cui il Gruppo ha un ruolo rilevante è quello dei prodotti cosiddetti di "puro rischio". In considerazione della rilevanza del cosiddetto "mortality gap delle famiglie", inteso quale differenza fra le risorse disponibili e quelle necessarie a mantenere un adeguato tenore di vita delle persone vicine all'assicurato in caso di decesso di quest'ultimo, Affetti Protetti si propone come polizza Vita che ha l'obiettivo di fornire la protezione ai superstiti. A fine 2018, circa 191.000 polizze sono state sottoscritte con un capitale medio assicurato di 93.000 euro e un premio medio annuo pari a 144 euro.

Considerando il crescente trend dell'invecchiamento in Italia e nell'ottica di fornire un supporto concreto per affrontare le difficoltà dell'età avanzata, Poste Vita ha sviluppato il prodotto Sempre Presente, un prodotto che garantisce una rendita all'assicurato in caso di perdita dell'autosufficienza, ossia un sostegno economico che consenta di fronteggiare le spese relative all'assistenza gravando il meno possibile sui propri cari. Nel 2018, sono stati stipulati circa 16.600 contratti con una rendita media assicurata di 622 euro e un premio medio annuo pari a 369 euro.

Posta protezione dal Mondo, è la polizza dedicata alle persone di cittadinanza straniera regolarmente residenti in Italia che offre in un unico prodotto garanzie sugli infortuni e assistenza alla persona, al fine di rendere più serena la permanenza in Italia. Il prodotto risponde alle esigenze di chi, trovandosi a vivere in un Paese diverso dal proprio, desidera tutelare se stesso e le persone care e ricevere un concreto supporto nelle situazioni di maggiore necessità. In particolare, protegge l'assicurato dagli infortuni subiti sia durante l'attività professionale, sia extra professionale, nell'arco delle 24 ore. Posta protezione dal Mondo è caratterizzato da una proposizione, garanzie semplici (infortuni in caso di grave invalidità permanente superiore al 60%, garanzia morte per infortunio, prestazioni di assistenza studiate specificatamente per il target) e da un prezzo accessibile (60 euro annui). Tale polizza contribuisce a creare una maggior integrazione sociale, permettendo di salvaguardarsi attraverso un prodotto assicurativo economicamente alla portata di tutti.

Infine, la Compagnia, nello sviluppo di prodotti nel settore cosiddetto "property", valuta l'introduzione di garanzie assicurative che rappresentano per i clienti un valido strumento di trasferimento del rischio afferente a fenomeni ambientali quali eventi atmosferici e catastrofi naturali che possono derivare anche da cambiamenti climatici. Ove possibile e tecnicamente sostenibile, la Compagnia valorizza elementi di mitigazione del rischio ambientale che contribuiscano ad una maggiore resilienza dei beni oggetto di copertura rendendoli maggiormente assicurabili, compresi sistemi di efficienza energetica. Con l'obiettivo di fornire un supporto concreto alle popolazioni che vivono in zone soggette a eventi catastrofali, Poste Assicura ha recentemente ampliato i propri prodotti e servizi, offrendo la Polizza casa 360 che garantisce il risarcimento dei danni subiti, oltre che per il rischio tradizionale dell'incendio ed degli eventi atmosferici (compresi quelli riconducibili ai cambiamenti climatici), anche per il terremoto e per il crollo da qualsiasi causa. Il prodotto, su richiesta fornisce in dotazione un dispositivo elettronico che consente di monitorare continuamente le condizioni della propria casa e un servizio di assistenza attivo 24 ore su 24. La Polizza consente di scegliere il piano di copertura e relativi piani di garanzia secondo le proprie esigenze. Il prodotto è a forte carattere inclusivo, in quanto le garanzie Terremoto e Crollo hanno lo stesso prezzo sia nelle aree ad alto rischio sismico che in quelle a basso rischio il che contribuisce a rendere disponibili le coperture assicurative dove c'è maggior bisogno. Nel 2018, circa 23.000 polizze sono state erogate.

Le tabelle che seguono raccolgono gli indicatori degli standard del Global Reporting Initiative insieme ad altri indicatori che Poste Italiane ritiene importante pubblicare per illustrare la propria performance, distinti in base ai sei pilastri della Strategia del Gruppo.

[GRI 102-7] Capillarità sul territorio (*)

2016 2017 2018
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Operation Area Manager 6 26 6 25 6 26
Filiali 62 780 62 784 64 730
Totale 68 806 68 809 70 756

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo SDA S.p.A.

[GRI 102-7] Capillarità sul territorio(*)

2016 2017 2018
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Centri Operativi Territoriali 12 621 12 552 10 519

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo Postel S.p.A.

[GRI 201-1] Valore economico generato, distribuito e trattenuto

Valore economico generato (milioni di euro) 2016 2017 2018
Valore economico generato dal Gruppo 10.776 10.726 10.863
Valore economico distribuito (milioni di euro) 2016 2017 2018
Valore economico distribuito agli stakeholder 9.917 9.828 9.418
- Fornitori 3.082 2.992 3.118
- Dipendenti 5.808 5.682 5.584
- Finanziatori 73 153 43
- Pubblica Amministrazione 507 447 92
- Comunità 3 5 5
- Azionisti (*) 444 549 576

(*) Il valore si riferisce alla proposta di distribuzione sottoposta all'Assemblea del 28 maggio 2019.

Valore economico trattenuto (milioni di euro) 2016 2017 2018
Valore economico trattenuto dal Gruppo 859 898 1.445
---------------------------------------- ----- ----- -------

Integrità e trasparenza

[GRI 205-1] Società analizzate per rischio corruzione(*) e copertura(**) dei processi a rischio corruzione con interventi di audit

2016 2017 2018
Numero totale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
17 18 18
Numero totale delle società del Gruppo 26 25 25
Percentuale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
65 72 72
Percentuale di copertura dei processi a rischio corruzione con interventi
di audit (***)
Alta copertura 67 94 68
Media copertura 33 3 19
Bassa copertura - 3 13

(*) L'analisi per rischio corruzione delle società del Gruppo è stata svolta nell'ambito delle valutazioni per la definizione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001.

(**) La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali.

(***) I dati si riferiscono a Poste Italiane SpA.

[GRI 205-3] Segnalazioni gestite dal Comitato Valutazione

2016 2017 2018
Segnalazioni gestite 282 290 230
di cui in ambito corruzione 23 23 7
di cui risultate fondate 1 - -

Formazione su procedure e politiche relative all'anticorruzione

2016 2017 2018 (*)
Totale dipendenti 99.963 56.052 40.060
di cui:
Dirigenti 179 261 471
Quadri 12.441 6.726 6.383
Impiegati 87.343 49.065 33.206

(*) Nell'anno 2018, la formazione anticorruzione erogata all'interno del corso online "Il D.Lgs. 231/2001 – Il valore dei nostri comportamenti e le norme sulla responsabilità d'impresa" ha visto l'attivazione di due campagne formative che sono state entrambe indirizzate alla totalità della popolazione aziendale. A tal proposito, 1.376 risorse hanno partecipato sia alla prima campagna formativa che alla seconda.

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali(*)

2016 2017 2018
Percentuale gare espletate sulla base di criteri ambientali 30,8 40,4 34,1

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alla soglia comunitaria che presentino specifici aspetti ambientali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. ISO 14001, ISO 50001, veicoli ibridi/elettrici, veicoli a basso impatto ambientale, Criteri Ambientali Minimi, utilizzo di materiali riciclabili nelle forniture, ecc.). I dati si riferiscono a Poste Italiane SpA.

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali (*)

2016 2017 2018
Percentuale gare espletate sulla base di criteri sociali 42,3 39,4 45,5

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alla soglia comunitaria che presentino specifici aspetti sociali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. SA8000, OHSAS 18001, ecc.). I dati si riferiscono a Poste Italiane SpA.

Valorizzazione delle persone

[GRI 412-1] Attività sottoposte a valutazione sul rispetto dei diritti umani

2016 2017 2018
Società del Gruppo
Numero delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul 26 25 25
rispetto dei diritti umani
Numero totale delle società del Gruppo 26 25 25
Percentuale totale delle società del Gruppo sottoposte a valutazione 100 100 100
sul rispetto dei diritti umani

Composizione dell'organico

Medio Puntuale
Organico stabile 2016 2017 2018 2016 2017 2018
Dirigenti 733 732 690 748 699 672
Quadri 16.113 15.859 15.582 15.807 15.481 15.192
Impiegati 119.772 114.767 109.879 115.947 111.251 106.801
Totale unità a tempo
indeterminato 136.658 131.358 126.151 132.502 127.431 122.665
Contratti di
apprendistato 32 12 21 23 4 134
Totale 136.690 131.370 126.172 132.525 127.435 122.799
Organico flessibile
Contratti di
somministrazione 11 27 169 3 50 315
Contratti a tempo
determinato 4.545 6.643 8.019 4.211 9.070 9.224
Totale 4.556 6.670 8.188 4.214 9.120 9.539
Totale organico
stabile e flessibile 141.246 138.040 134.360 136.739 136.555 132.338

[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di contratto e genere, distinti per linea di business (*)

2016 2017 2018
Tipologia di Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
contratto
Contratto Stabile(**) 61.916 70.609 132.525 58.812 68.623 127.435 55.980 66.819 122.799
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione 60.529 69.150 129.679 57.600 67.304 124.904 55.256 66.122 121.378
Servizi Finanziari (***) 1.011 1.135 2.146 782 946 1.729 252 258 510
Servizi Assicurativi 255 234 489 276 253 529 276 273 549
Pagamenti, Mobile e
Digitale (***) 121 90 211 154 119 273 197 165 362
Contratto
Flessibile(****) 2.539 1.675 4.214 5.436 3.684 9.120 5.681 3.858 9.539
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione 2.523 1.659 4.182 5.434 3.677 9.111 5.680 3.857 9.537
Servizi Finanziari 12 13 25 1 1 2 0 0 0
Servizi Assicurativi 1 2 3 0 6 6 1 1 2
Pagamenti, Mobile e
Digitale 3 1 4 1 0 1 0 0 0
Totale 64.455 72.284 136.739 64.248 72.307 136.555 61.661 70.677 132.338

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

(**) Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato.

(***) Il 2018 è stato caratterizzato da importanti interventi organizzativi e societari interni alla Funzione BancoPosta accompagnata dal riassetto della Monetica e dei servizi di pagamento e dall'accentramento delle attività di back office.

2016 2017 2018
Tipologia di
impiego
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Full-time 62.686 68.102 130.788 62.557 68.256 130.813 60.166 66.748 126.914
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione 61.301 66.702 128.003 61.357 67.000 128.357 59.441 66.076 125.517
Servizi Finanziari 1.005 1.079 2.084 770 884 1.654 251 246 497
Servizi Assicurativi 256 232 488 275 254 529 277 265 542
Pagamenti, Mobile e
Digitale 124 89 213 155 118 273 197 161 358
Part-time 3.280 7.084 10.364 3.133 6.828 9.961 2.737 6.507 9.244
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione 3.251 6.973 10.224 3.111 6.723 9.834 2.736 6.471 9.207
Servizi Finanziari 29 103 132 21 96 117 1 18 19
Servizi Assicurativi 0 6 6 1 8 9 0 12 12
Pagamenti, Mobile e
Digitale 0 2 2 0 1 1 0 6 6
Totale 65.966 75.186 141.152 65.690 75.084 140.774 62.903 73.255 136.158

[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di impiego e genere, distinti per linea di business (*)

(*) Dati espressi in Headcount.

[GRI 405-1] Composizione e suddivisione del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A per genere e fascia di età(*)

2016 2017 2018
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo DonnaTotale
Componenti organi
di Governo 5 4 9 5 4 9 5 4 9
< 30 anni - - - - - - - - -
30 – 50 anni 2 2 4 2 2 4 - 2 2
> 50 anni 3 2 4 3 2 5 5 2 7
Componenti organi
di Governo (%) 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100
< 30 anni - - - - - - - - -
30 – 50 anni 40 50 44,4 40 50 44,4 - 50 22,2
> 50 anni 60 50 55,6 60 50 55,6 100 50 77,8

(*) Dati espressi in Headcount.

2016 2017 2018
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 565 189 754 527 182 709 506 167 673
< 30 anni (%) - - - - - - - - -
30 – 50 anni (%) 38,6 40,2 39,0 35,3 37,4 35,8 36,2 40,1 37,1
> 50 anni (%) 61,4 59,8 61,0 64,7 62,6 64,2 63,8 59,9 62,9
Quadri 8.608 7.210 15.819 8.381 7.109 15.490 8.154 7.045 15.199
< 30 anni (%) 0,2 0,2 0,2 0,3 0,2 0,3 0,3 0,3 0,3
30 – 50 anni (%) 36,4 37,9 37,1 37,0 38,8 37,9 37,3 39,4 38,3
> 50 anni (%) 63,4 61,9 62,7 62,7 60,9 61,9 62,4 60,4 61,4
Impiegati 55.282 64.884 120.166 55.340 65.016 120.356 53.001 63.465 116.466
< 30 anni (%) 6,0 3,6 4,7 7,9 4,5 6,0 7,8 4,4 6,0
30 – 50 anni (%) 40,3 48,0 44,5 41,2 47,2 44,4 42,5 46,3 44,6
> 50 anni (%) 53,8 48,4 50,9 50,9 48,3 49,5 49,7 49,3 49,5
Totale 64.455 72.284 136.739 64.248 72.307 136.555 61.661 70.677 132.338

[GRI 405-1] Inquadramento professionale dei dipendenti per genere e fascia di età(*)

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE) stabile e flessibile.

[GRI 405-1] Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di diversità

2016 2017 2018
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dipendenti con
disabilità 4.540 2.656 7.196 4.353 2.549 6.902 4.126 2.420 6.546

Distribuzione dei dipendenti per titolo di studio (*)

2016 2017 2018
Laurea (%) 11,7 12,2 12,9
Diploma (%) 70,6 70,8 70,8
Licenza media (%) 17,5 16,8 16,1
Licenza elementare
(%) 0,2 0,2 0,1
Totale (%) 100 100 100

(*) Le percentuali sono calcolate relativamente al solo personale stabile in Full Time Equivalent (FTE).

Diversità

Presenza di donne per categoria (%) (*) 2018
Posizioni manageriali 30,3
Top management(**) 19,7
Junior management(***) 32,1
Revenue-generating functions (****) 31,4

(*) Le percentuali fanno riferimento alla presenza delle donne su posizioni organizzative formalizzate in ambito Poste Italiane e società del Gruppo.

(**) Include le posizioni di primo e secondo livello organizzativo in Poste Italiane, gli Amministratori Delegati e i Direttori Generali delle principali Società del Gruppo e i loro diretti riporti.

(***) Include le posizioni manageriali diverse dal Top Management.

(****) Include le posizioni organizzative in ambito Mercato Privati (MP) e Mercato Business e Pubblica Amministrazione (MBPA).

[GRI 404-3] Percentuale di dipendenti che ricevono valutazioni regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera, per genere e per categoria dipendente(*)

2016 2017 2018
Categoria
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti (%) 90 93 91 90 98 92 92 97 93
Quadri (%) 100 100 100 97 98 97 98 98 98
Impiegati (%) 82 87 84 91 93 92 87 91 89
Totale (%) 84 88 86 92 94 93 88 91 90

(*) Nei dati riportati non sono presenti i dati relativi a Mistral Air, in quanto non è possibile effettuare una comparazione dei livelli professionali per diversità di contratto. I dati, inoltre, non includono (mediamente ogni anno) ca. 3.500 - 4.000 risorse che risultano "Non Valutabili" per lunga assenza dall'ambito lavorativo (oltre 6 mesi). Tali risorse rientrano comunque nella fase di Assegnazione obiettivi per l'attribuzione degli obiettivi per l'anno successivo.

Numero di partecipanti ai programmi di sviluppo

Programmi di Sviluppo 2016 2017 2018
Sviluppo di giovani talenti (POP) 356 299 309
Valorizzazione dei quadri in sviluppo (MLAB)(*) 132 160 118
Skills Assesment - 468 171
Mentoring - - 109
Hackathon - - 310
Totale 531 945 1017

(*) La flessione del 26% registrata nel 2018 è ascrivibile al ritardo nell'avvio delle attività, cominciate a fine del 1° quarter, a seguito dell'aggiornamento del programma, metodologico e tecnologico (MLAB viene infatti gestito su una piattaforma informatica, implementata nel 2018).

[GRI 404-1] Numero di ore di formazione medie annue per dipendente

2016 2017 2018
Categoria
dipendenti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 30 36 32 27 29 28 26 27 26
Quadri 40 45 42 52 64 57 60 77 68
Impiegati 17 21 19 21 27 24 16 22 20
Totale dipendenti 20 22 21 24 30 27 22 28 25

Ore per tipologia di formazione (*)

Tipologia formazione 2016 2017 2018
Manageriale 83.600 42.000 77.200
Tecnico - specialistica 1.262.000 1.452.000 966.700
Compliance 1.610.500 2.360.000 2.357.000
Totale 2.956.100 3.854.000 3.400.900

(*) Valori arrotondati per coerenza con i valori comunicati lo scorso anno.

Programmi di formazione e sviluppo dei dipendenti

Programmi di formazione e sviluppo 2018
Full Time Equivalent (FTE) 132.338
Ore medie di formazione e sviluppo 25,85
Spesa totale per programmi di formazione e sviluppo (in euro) 6.322.559
Spesa media per programmi di formazione e sviluppo (in euro) 0,54
Percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti
interni (%) 72
Benefit finanziari 2016 2017 2018
Contratti a
Contratti a
tempo
tempo
indeterminato
determinato
Contratti a
tempo
indeterminato
Contratti a
tempo
determinato
Contratti a
tempo
indeterminato
Contratti a
tempo
determinato
part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo
time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno
Assicurazione sulla vita SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)
Assistenza sanitaria SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (**) SI SI (*)
Copertura per la disabilità e SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)
l'invalidità
Congedo parentale SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**)
Pensione SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI
(*) Da intendersi con riferimento al personale Dirigente.

(**) Da intendersi con riferimento al personale non Dirigente.

Evoluzione del personale

2016 2017 2018
Tasso di turnover totale (%)(*) 4,80 4,60 4,80
Tasso di turnover volontario (%) 4,30 3,70 4,20
Costi medi per FTE assunto (in euro) (**) - - 34.900

(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n-1. Il tasso di turnover calcolato rapportando i dipendenti cessati dell'anno n (FTE) / dipendenti totali anno n è pari a 4,9 per il 2016, 4,8 per il 2017 e 5,0 per il 2018; il tasso di turnover volontario, dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n è pari a 4,5 per il 2016, 4,0 per il 2017 e 4,4 per il 2018.

(**) Il costo pro capite medio annuo delle assunzioni riguarda tutte le tipologie contrattuali (tempi indeterminati, contratti a tempo determinato e dirigenti). Il pro capite tiene conto dei seguenti elementi: retribuzione fissa, retribuzione accessoria (premio di risultato, straordinario, indennità varie, ecc.) a cui si aggiungono prevalentemente i contributi/tfr sui primi due elementi. Il costo pro capite è stato determinato utilizzando il costo pro capite medio relativo al livello di inquadramento corrispondente con l'ingresso effettuato in azienda (costo standard). Il personale a tempo determinato e somministrato è stato considerato convenzionalmente come assunto nel 2018. Il dato relativo al costo medio per FTE assunto si riferisce alla Capogruppo. Il valore di SDA è di euro 28.765,77 e Postel è di euro 39.947,00.

Contenziosi (*)

2016 2017 2018
Contenziosi con i
dipendenti 1.023 1.167 956

(*) I ricorsi degli ultimi tre anni evidenziano un incremento nel 2017 di circa il 12% e una riduzione nel 2018 di circa il 18%. In particolare, nel dettaglio si rileva che: sul fronte "costituzione del rapporto di lavoro" le controversie hanno fatto registrare un leggero incremento nel 2017 e un forte decremento nel 2018 – nello specifico, si è registrato un passaggio da 81 cause nel 2016 a 92 cause nel 2017 per poi arrivare a 26 cause nel 2018, decremento dipeso dal consistente calo di cause in materia di contratto a tempo determinato a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa in materia; sul versante, invece, dello "svolgimento del rapporto di lavoro", si è registrato un aumento da 775 cause nel 2016 a 939 cause nel 2017 e un decremento a 788 cause nel 2018. La variazione di quest'ultimo anno è dipesa dal consistente calo di cause in materia di demansionamento, mansioni superiori, diritti sindacali e altre attinenti alle tematiche dell'aspetto retributivo; sul versante, infine, della "risoluzione del rapporto di lavoro", si è registrato un decremento da 167 cause nel 2016 a 136 cause nel 2017 a 142 cause nel 2018. Quindi, nell'ultimo anno il numero delle cause ha fatto registrare circa il 4% di incremento rispetto all'anno precedente.

2016 2017 2018
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Infortuni 4.186 4.549 8.735 4.080 4.402 8.482 4.000 4.349 8.349
di cui:
sul lavoro 3.514 3.632 7.146 3.456 3.492 6.948 3.431 3.385 6.816
in itinere 672 917 1.589 624 910 1.534 569 964 1.533
Decessi 3 1 4 4 4 8 7 2 9
di cui:
sul lavoro 1 0 1 1 2 3 5 1 6
in itinere 2 1 3 3 2 5 2 1 3
Casi di malattia
professionali 9 12 21 14 10 24 5 7 12
Tasso di
frequenza
infortuni (**) n.d. n.d. 34,97 n.d. n.d. 34,89 36,84 33,14 34,90
Tasso di gravità
infortuni (***) n.d. n.d. 1,19 n.d. n.d. 1,18 1,24 1,12 1,18
Tasso di
frequenza delle
malattie
professionali
(****) n.d. n.d. 0,10 n.d. n.d. 0,12 0,05 0,07 0,06
Tasso di
assenteismo
(*) 4,33 4,71 4,53 4,36 4,82 4,61 4,60 5,14 4,89

[GRI 403-2] Tipologia di infortuni, tasso di frequenza, tasso di gravità, tasso di frequenza delle malattie professionali, tasso di assenteismo e decessi sul lavoro del Gruppo(*)

(*) Al numero di infortuni sul lavoro sono stati aggiunti, rispetto allo scorso anno, gli infortuni relativi a Mistral Air.

(**) n. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(***) n. di giorni di assenza per infortunio sul lavoro/ore lavorate * 1.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(****) n. di malattie professionali/ore lavorate * 1.000.000.

(*****) n. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti. Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 5.

2016 2017 2018
Infortunio per
tipologia
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Caduta da
motomezzo 1.105 600 1.705 1.119 641 1.760 978 571 1.549
Incidente con mezzo
aziendale 434 410 844 390 344 734 340 305 645
Investito da auto 12 16 28 12 18 30 20 20 40
Incidente con mezzo
privato 21 26 47 32 31 63 32 36 68
Caduta e/o
movimento
inopportuno 744 1.376 2.120 847 1.338 2.185 1.047 1.394 2.441
Aggressione 241 299 540 269 275 544 276 335 611
Movimentazione
manuale carichi 224 152 376 175 144 319 182 116 298
Rapina 140 197 337 72 144 216 96 111 207
Schiacciamento
contusione 508 448 956 429 440 869 169 165 334
Altre cause 85 108 193 111 117 228 291 332 623
Totale 3.514 3.632 7.147 3.456 3.492 6.948 3.431 3.385 6.816

Sostegno al territorio e al Paese

[GRI 203-1] Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa32

Tipologia di attività 2018 %
Erogazioni liberali (*) (migliaia di euro) 146,5 3
Investimenti nelle comunità (**) (migliaia di euro) 1.400,4 26
Iniziative commerciali (***) (migliaia di euro) 3.860,2 71
Totale 5.407,1 100
Suddivisione per finalità
Iniziative commerciali (migliaia di euro) 3.860,2 71
Iniziative socio-culturali (migliaia di euro) 1.546,9 29
di cui:
Arte, cultura e diffusione di conoscenze (migliaia di euro) 806,5 15
Benessere e inclusione sociale (migliaia di euro) 450,5 8
Formazione e sviluppo del sapere (migliaia di euro) 289,9 5

(*) Erogazioni liberali: contributi occasionali erogati a supporto di organizzazioni benefiche.

(**) Investimenti nelle comunità: spese destinate ad interventi di medio-lungo termine a supporto della comunità in collaborazione con organizzazioni non profit, e istituzioni locali.

(***) Iniziative commerciali: iniziative di business con effetti benefici a favore della comunità (ad. es. attività di sponsorizzazione, donazione episodiche di beni aziendali ed altri asset aziendali. I dati riportati si riferiscono unicamente alla spesa destinata al contributo a supporto della comunità; non sono inclusi, ad esempio i costi legati alle campagne pubblicitarie e/o attività di marketing relative alle iniziative commerciali).

32 Nel 2018 gli oneri di gestione relativi alle attività filantropiche e/o di cittadinanza d'impresa sono pari a circa 400mila euro.

Conciliazioni

2016 2017 2018
Conciliazioni
discusse
prodotti Postali Retail
su
678
831 795
di cui conciliate (%) 88 84 89
Conciliazioni
discusse
prodotti Postali Business
su
37
94 98
di cui conciliate (%) 68 88 88
Conciliazioni
discusse
prodotti Bancoposta
su
352
370 553
di cui conciliate (%) 51 49 43
Conciliazioni
discusse
prodotti PosteMobile
su
17
38 53
di cui conciliate (%) 71 61 85
Conciliazioni
discusse
Fondo
Immobiliare
IRS
domande) (*)
su
(n.
n.a
35 -
di cui conciliate (%) n.a 100 -
Totale conciliazioni discusse 1.084 1.368 1.499
di cui conciliate (%) 75 75 72

(*) Le conciliazioni relative al Fondo immobiliare IRS hanno riguardato solo l'anno 2017, pertanto nel 2018 non si evidenzia nessun riporto. Con riferimento al Fondo Europa Immobiliare 1 è stata ripetuta la stessa iniziativa di tutela e di conciliazione già prevista per il Fondo IRS. Nel corso del 2018 sono state presentate 47 domande di conciliazione che andranno ad essere discusse nel 2019. Se ne darà pertanto evidenza nei dati del 2019.

ATM 2016 2017 2018
ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non 7.249 7.257 7.279
vedenti
di cui:
ATM dotati di guida vocale 5.269 5.847 6.307
Totale 7.249 7.257 7.279

[FS14] Gli ATM per l'inclusione

[FS14] Uffici Postali per l'integrazione culturale
---------------------------------------------------- -- --
Uffici Postali 2016 2017 2018
Monoetnici 2 2 2
Multietnici 21 25 25
Numero clienti serviti 2.751.153 3.311.214 3.297.724
Totale operazioni effettuate 5.379.679 5.503.076 5.518.522

Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni

Nuove aperture di conti correnti retail 2016 2017 2018
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 24,6 25,4
(under 35) 24,9
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 24 24,4 23,8
(over 65)
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi 16,5 17,6 17,9
italiani"
Nuove aperture di Postepay standard (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 39,1 38 35,7
(under 35)
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 6,4 7 7,6
(over 65)
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi 12,4 12,6 12,3
italiani"
Nuove aperture di Postepay Evolution (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 44,4 45,9 46,4
(under 35)
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 5,3 5,5 5,6
(over 65)
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi 19,6 20,6 22,1
italiani"

(*) Per le sottoscrizioni delle Postepay standard ed evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.

Customer experience

L'esperienza dei clienti negli Uffici Postali

2016 2017 2018
Tempo medio di attesa negli Uffici Postali(*) (min) 8,61 8,97 9,57
Clienti serviti entro 15 minuti (%) 82,9 81,9 80,6
Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) 7,9 8 8
Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale (**) 8,4 8,7 8,7

(*) La misurazione del tempo medio di attesa è stata effettuata su circa 3,000 Uffici Postali.

(**) Fonte: Barometro 2018, ricerca realizzata a cadenza annuale, con l'obiettivo di analizzare il profilo dei frequentatori degli Uffici Postali, comprendere le abitudini di frequentazione, misurare i tempi di attesa percepiti dalla clientela e analizzare la customer experience. La ricerca ha previsto 5.062 interviste personali face-to-face a frequentatori di 514 Uffici Postali in tutta Italia.

Reclami dei clienti per tipologia(*)

Uffici Postali 2016 2017 2018
Reclami pervenuti 9.880 10.096 10.323
Tempo medio di risposta (gg.) n.d. 32 21
Corrispondenza
Reclami pervenuti 96.177 89.681 89.596
Tempo medio di risposta (gg.) 22 34 20
Pacchi
Reclami pervenuti 92.300 122.580 108.372
Tempo medio di risposta (gg.) 21 14 17
Servizi Finanziari (**)
Reclami pervenuti 60.961 76.107 96.410
Tempo medio di risposta (gg.) 35 21 9
Servizi Assicurativi
Reclami pervenuti 3.658 2.577 2.975
Tempo medio di risposta (gg.) 16 16 12
Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (n.) 299 169 169
Poste Mobile
Reclami pervenuti telefonia mobile 141.356 33.098 16.045
Tempo medio di risposta (gg.) 12 3 4
Reclami pervenuti telefonia fissa n.a. 469 939
Tempo medio di risposta (gg.) n.a. 6 10

(*) I dati sui reclami sono relativi ai ticket aperti per i quali è richiesto l'intervento delle strutture di back office.

(**) In relazione ai servizi finanziari, nonostante si sia verificato un incremento dei reclami nel 2018, il tempo medio di gestione complessivo degli stessi ha registrato un trend in miglioramento (meno 26 giorni rispetto al 2016), accompagnato dalla diminuzione del 15% rispetto al 2017 del rapporto tra transazioni frodate e il totale delle transazioni genuine.

Numero contatti gestiti

Contact Center 2016 2017 2018
Numero contatti gestiti (mln) 21 26 24
Soddisfazione dei Clienti (*)
Clienti soddisfatti 2016 2017 2018
Clienti soddisfatti a seguito di indagini di "Customer Experience" 81,3 79,1 81,4
(%)
Copertura del dato (%) 100 100 100

(*) La customer experience delle Business Unit viene misurata due volte l'anno (giugno e novembre) da un istituto di ricerca esterno attraverso survey di Net Promoter Score utilizzate per la misurazione della consigliabilità dei prodotti e servizi di Poste Italiane.

Per quanto riguarda i canali, l'indicatore misurato è il Customer Effort Score che rileva la facilità di accesso ai servizi.

I campioni di clienti coinvolti dall'indagine di customer experience sono rappresentativi dell'universo di riferimento.

Le Business Unit coinvolte nell'analisi di customer experience sono: BancoPosta (Consumer, PMI e Grandi Clienti); Posta Comunicazione e Logistica (PMI e Grandi Clienti); Poste Vita (Consumer). I canali di vendita e assistenza coinvolti sono rispettivamente il canale Uffici Postali (UP) e il Contact Center (CC). Target atteso 2018 +0,1 rispetto al 2017.

In riferimento alla metodologia utilizzata nella misurazione della customer satisfaction, le survey prevedono una scala di valutazione del livello di soddisfazione da 1 a 10. Le percentuali riportate includono i clienti che hanno risposto 7-8 e 9-10 alle survey somministrate.

I punteggi 9-10 NPS/CES riflettono rispettivamente i clienti "promotori" (NPS) ed "entusiasti" (CES).

2016 2017 2018
Clienti registrati ai canali digitali (web e App) di Poste 12,5 15 17,6
Italiane (mln)
Identità digitali rilasciate (mln) 0,6 1,8 2,6
Download App PostePay (mln) 4,4 6,1 8,5
Download App BancoPosta (mln) 2,10 3 4,1
Download App Ufficio Postale (mln) 0,8 1,8 3,1
Download App PosteID (mln) 0,7 1,4 2,5
Download App PosteMobile (mln) 2 2,7 3,4
Operazioni effettuate dai canali digitali consumer
(web e App) (mln) 33,2 39,3 47,9

Numeri dei servizi digitali

Risorse del piano di continuità del business(*)

2016 2017 2018
Investimenti (**) (milioni di euro) 4,1 3,6 7,8
Esercitazioni (***) 4 5 4
Persone coinvolte 180 180 180
Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da 100 100 100
piani di disaster recovery (%)

(*) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A (segmento servizi finanziari e assicurativi), PostePay S.p.A., BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.

(**) L'incremento degli investimenti è coerente con la strategia aziendale e la rilevanza data all'ambito dei progetti di Business Continuity Management.

(***) Le esercitazioni, di cui è prevista una sessione per ogni trimestre dell'anno solare, hanno coinvolto tutte le applicazioni che risiedono sul sistema centrale Mainframe di Poste Italiane oltre alle applicazioni residenti in ambiente OPEN incluse nel perimetro dei servizi finanziari di Bancoposta.

La dematerializzazione delle pratiche e transazioni corrispondenti

2016 2017 2018
Tipologie di pratiche(*) N.
Pratiche
%
dematerializzate
N.
Pratiche
%
dematerializzate
N.
Pratiche
%
dematerializzate
Buoni 819 89 1.289 94 1.643 92
Conti Correnti 705 84 417 86 359 93
Libretti 417 78 674 93 773 94
PostePay Evolution - - 1.227 91 1.715 97
Polizze Vita - - 274 70 540 79
MiFID 1.270 96 2.571 96 3.292 83
Poste Mobile 22 44 815 70 955 78
Totale Pratiche (**) 3.233 89 7.267 90 9.277 88

(*) Dati in migliaia

(**) L'incremento delle pratiche dematerializzate è legato all'aumento del numero di Uffici Postali abilitati. Il numero complessivo di pratiche dematerializzate nel 2018 è cresciuto del 28% rispetto al 2017.

Transazioni corrispondenti 2016 2017 2018
Totale Transazioni (milioni di euro) 28 31,5 33,5
Totale Transazioni elettroniche (milioni di euro) 27 30,3 32,4
Transazioni dematerializzate (%) 96,4 96,2 96,7

[GRI 418-1] Violazione della privacy e perdita dei dati

2016 2017 2018
Reclami ricevuti per violazione della privacy 12 6 22
di cui:
reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione 12 6 22
reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione - - -
Fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati(*) - - 205

(*) Il dato si riferisce a 204 casi ascrivibili al Consorzio PatentiviaPoste (che riveste la qualità di Responsabile del trattamento per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) ed 1 caso di Poste Vita.

Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica

Incidenti e violazioni IT 2016 2017 2018
Numero totale di violazioni di sicurezza informatica/incidenti di 17 30 16
cybersecurity
Numero totale di violazioni della sicurezza informatica che 7 9
hanno coinvolto la sicurezza dei consumatori 4
Ammontare totale di multe/sanzioni pagate in relazione a
violazioni della sicurezza delle informazioni e altri incidenti di - 24.000 -
sicurezza informatica (euro)

Decarbonizzazione immobili e logistica

[GRI 301-1] Materiali usati per peso o volume

Tipologia di
materiali/materie
prime(*)
2016 2017 2018
Rinnovabili 30.915.815 31.675.191 29.862.153
Carta (kg) 26.661.159 24.887.148 23.739.303
5.149
260.357
6.465
345.683
87.749 59.784
2.147.694 1.793.553
2.500.949 2.205.485
4.988.983 3.819.556
2.147.694 1.793.553
1.799.060 2.303.294

(*) Le diverse tipologie di materiali si distinguono in rinnovabili (carta, cartone e legno) e non rinnovabili (plastica, inchiostri/toner, colle e altro).

(**) La voce "Altro" contiene i seguenti materiali: etichette, sacchi e sigilli, spago da imballo e buste di sicurezza.

[GRI 302-1] Consumi energetici interni al Gruppo (*)

2016 2017 2018
Consumi carburante
da
fonte
non
2.688.782 2.816.874 1.963.646
rinnovabile (GJ)
di cui:
GPL (GJ) 9.997 35.056 31.381
Gasolio (GJ) 534.357 846.051 807.178
Gas metano (GJ) 671.062 657.874 624.541
Jet fuel(**) (GJ) 919.688 1.104.614 343.341
Benzina (GJ) 553.678 173.279 157.205
Consumi di energia
da
fonte
non
112.342 106.337 93.603
rinnovabile (GJ)
di cui:
Energia
termica
(teleriscaldamento) 17.531 22.960 20.862
(GJ)
Energia
elettrica
approvvigionata dalla 94.811 83.377 72.741
rete nazionale (GJ)
Consumi di energia
da fonte rinnovabile 1.791.787 1.812.423 1.742.370
(GJ)
di cui:
Energia
elettrica
4.779 7.057 5.907
autoprodotta da
fotovoltaico (GJ)
Energia
elettrica
certificata
garanzia
1.787.008 1.805.366 1.736.463
d'origine (GJ)
Consumi di energiai 3.799.619
totali (GJ) 4.592.911 4.735.634
di cui:
da
fonti
rinnovabili
(GJ) 1.791.787 1.812.423 1.742.370
da
fonti
non
2.801.124
2.923.211 2.057.249

(*) Comprende l'energia riferita alle strutture Immobiliari e quella collegata al business della logistica su gomma e del trasporto passeggeri (solo per il biennio 2016-2017) e posta via aerea. Fonte fattori di conversione in GJ: Linee Guida IPC. (**) La riduzione dei consumi Jet fuel nel 2018 è legata alla progressiva cessazione da parte della compagnia aerea Mistral Air delle attività di linea per la ri-focalizzazione sul business cargo.

[GRI 302-2] Consumi energetici esterni al Gruppo

2016 2017 2018
Totale
consumi
energia
esterni
al
2.369.374 2.214.578 1.774.660
Gruppo(*) (GJ)
di cui:
Gasolio (GJ) 1.861.003 1.675.733 1.395.456
GPL - - 113
Jet fuel (GJ) 508.371 538.845 379.090

(*) Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 1.767.112 GJ (490.865 e MWh) per l'energia totale da fonti rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione) e 4.726.766 GJ (1.406.008 MWh) per l'energia totale da fonti non rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione).

[GRI 303-1] Prelievi idrici per fonte(*)

2016 2017 2018
Consumi idrici (mc) (**) 2.375.889 1.938.726 1.758.341
di cui:
Acque sotterranee (mc) - - 1.230
Acqua
comunale
o
derivante da altri servizi 2.375.889 1.938.726 1.757.111
idrici
pubblichi
o
privati
(mc)

(*) I prelievi idrici del triennio differiscono dai valori presenti nella Dichiarazione Non Finanziaria 2017 per effetto di una modifica di perimetro.

(**) Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 1.783.628 metri cubi.

2016 2017 2018
Emissioni
dirette
Scope 1(**) (tCO2 e) 183.338 196.573 134.540
di cui:
GPL (tCO2 e) 493 2.123 1.914
Gasolio (tCO2 e) 37.616 59.296 57.154
Gas metano (tCO2 e) 43.007 43.582 40.384
Jet fuel (tCO2 e) 66.861 80.498 25.020
Benzina (tCO2 e) 35.361 11.074 10.068
Emissioni indirette –
Scope 2 (tCO2 e) (***) 11.562 10.647 9.266
di cui:
Energia termica 1.806 2.286 1.972
Energia elettrica 9.756 8.361 7.294
Emissioni indirette --
Scope 3 (tCO2 e) (****) 167.962 156.712 133.323
di cui:
Gasolio (tCO2 e) 131.004 117.444 98.808
GPL - - 6.889
Jet fuel (tCO2 e) 36.958 39.268 27.626

[GRI 305-1] Emissioni GHG dirette totali (Scope 1); [GRI 305-2] Emissioni GHG indirette totali (Scope 2); [GRI 305-3] Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3) (*)

(*) Rispetto allo scorso anno, in ottica di miglioramento continuo, le diverse tipologie di emissioni vengono espresse in CO2 equivalente per tutto il triennio e non più in CO2, in linea con le richieste GRI.

(**) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: GPL per il 2016 1,22 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016) per il 2017 1,50 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 1,51 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018). Gasolio per il 2016 2,61 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016) per il 2017 2,60 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,63 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018). Gas Metano per il 2016 2,02 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2016) per il 2017 2,09 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,04 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2018). Benzina per il 2016 2,19 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016) per il 2017 2,19 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,2 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018). Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 172.984 tCO2 eq.

(***) Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari a circa il 95% dei propri consumi di energia elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location-based method" e il "Market-based method". Il "Market based method" (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica nazionale (per l'anno 2016, fattore di emissione:0,37045 KgCO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2016; per il biennio 2017/2018, fattore di emissione: 0,361 Kg CO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2017). Fattori di emissione utilizzati per la conversione dell'energia termica in CO2e: 0,2 Kg CO2 e/kWh, per il 2017 0,19 Kg CO2 e/kWh e per il 2018 0,18 Kg CO2 e/kWh.

Il metodo "Location-based", invece, si basa sui fattori di emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2016 è pari a 195.451 tonnellate di CO2 e, nel 2017 pari a 191.678 tonnellate e nel 2018 183.486 tCO2 e. Sono stati utilizzati gli stessi fattori di emissioni utilizzati per la metodologia Market Based. Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 9.476 tCO2 eq.

(****) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: Jet fuel per il 2016 2,53 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2016), per il 2017 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017) e per il 2018 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018).

2016 2017 2018
Totale rifiuti pericolosi 142,5 346,0 1. 096,0
(t)
di cui:
Recupero (t) 17 277,7 339,7
Smaltimento in discarica 0,7 2,5
(t) 699,1
Incenerimento (t) 0 0,4 -
Altro tipo di smaltimento
(t) 124,8 65,4 57,3
Totale
rifiuti
non
21.821,6 25.790,6 27.449,5
pericolosi (t)
di cui:
Recupero (t) 21.205,3 25.190,1 26.129,2
Smaltimento in discarica 795,8
(t) 218,3 182,5
Incenerimento (t) - - -
Altro tipo di smaltimento
(t) 398,0 418,0 524,6
Totale rifiuti (t) (**) 21.964,1 26.136,6 28.545,6

[GRI 306-2] Rifiuti prodotti per tipologia e metodo di smaltimento (*)

(*) I dati relativi alle quantità dei rifiuti prodotti provengono dalle società che forniscono il servizio di smaltimento.

(**) Il target atteso per il 2018 per la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica, incenerimento e ad altro tipo di smaltimento, è pari a 2.341 tonnellate. Tale previsione è in linea con l'aumento della produzione di rifiuti pericolosi verificatosi nel 2018, generato dall'attività di smaltimento delle apparecchiature fuori uso nei diversi siti, avvenuta nel medesimo anno.

[GRI 302-1] Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte

2016 2017 2018
Consumi carburante da
fonte non rinnovabile 735.772 715.240 674.802
(GJ)
di cui:
GPL (GJ) 8.304 11.705 9.094
Gasolio (GJ) 112.296 106.214 87.904
Gas metano (GJ) 615.172 597.321 577.804
Consumi di energia da
fonte non rinnovabile 112.342 106.337 93.603
(GJ)
di cui:
Energia
termica
22.960 20.862
(teleriscaldamento) (GJ) 17.531
Energia
elettrica
approvvigionata
dalla
94.811 83.377 72.741
rete nazionale (GJ)
Consumi di energia da 1.810.741 1.741.421
fonte rinnovabile (GJ) 1.790.247
di cui:
Energia
elettrica
autoprodotta
da
4.779 7.057 5.907
fotovoltaico (GJ)
Energia
elettrica
certificata
garanzia
1.785.468 1.803.684 1.735.514
d'origine (GJ)
Consumi di energetici 2.632.318 2.509.826
totali (GJ) 2.638.361
di cui:
da fonti rinnovabili (GJ) 1.790.247 1.810.741 1.741.421
da fonti non rinnovabili 821.577 768.405
(GJ) 848.114

[GRI 305-1; GRI 305-2] Emissioni dirette e indirette di CO2 e riferite alle strutture immobili

2016 2017 2018
Emissioni dirette – Scope
1 (tCO2 e)
47.740 47.724 44.140
di cui
GPL (tCO2 e) 410 709 555
Gasolio (tCO2 e) 7.905 7.444 6.224
Gas metano (tCO2 e) 39.425 39.571 37.361
Emissioni
indirette
Scopo 2 (market based) 11.562 10.647 9.266
(tCO2 e)
di cui:
Energia elettrica (tCO2 e) 9.756 8.361 7.294
Energia termica (tCO2 e) 1.806 2.286 1.972

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia esterni ed emissioni di CO2 e riferite alle strutture immobiliari

2016 2017 2018
Totale energia - - 113
esterna al Gruppo
(GJ)
Emissioni indirette – - - 6.889
Scope 3 (tCO2 e)

Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business

2016 2017 2018
Uffici Postali (%) 55 55 55
Uffici direzionali (%) 14 14 14
Impianti
industriali
(centri
di
14 14
meccanizzazione 14
postale) (%)
Centri Logistici per il 13 13 13
recapito (%)
Data Center (%) 4 4 4

Costi totali dell'energia acquistata per le strutture immobiliari

2016 2017 2018
Spesa energetica 102.535.094 98.393.160 95.380.683
totale (euro) (*)

(*) Il target atteso per l'anno 2018 è pari a 95.441.365 euro.

Dati sulla flotta aziendale

2016 2017 2018
Totale
chilometri
percorsi
328.223.769 331.886.754 342.508.496
Totale veicoli 50.854 38.165 34.102
di cui:
veicoli tradizionali 45.176 33.562 29.786
veicoli alternativi 5.678 4.603 4.316
di cui:
biciclette 324 324 324
veicoli elettrici(*) 1.093 1.025 1.129
auto ibride 32 102 88
veicoli
alimentati
a
benzina-metano
3.302 2.173 1.705
veicoli
alimentati
a
benzina-GPL
- 979 1.070
veicoli
alimentati
a
gasolio-metano
- - -
veicoli
alimentati
a
GPL
927 - -
percentuale
veicoli
alternativi (%)
11,2 12,1 12,6

(*) Il dato include 150 tricicli elettrici acquistati nel 2018 inflottati a gennaio 2019.

[GRI 302-1; GRI 305-1; GRI 305-2] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della flotta aziendale su gomma

2016 2017 2018
Totale
consumi
energia (GJ)
1.034.861 998.702 946.453
di cui:
Gasolio (GJ) 422.061 739.837 719.274
Gas metano (GJ) 55.890 60.553 46.737
GPL (GJ) 1.693 23.351 22.287
Benzina (GJ) 553.678 173.279 157.205
Energia
elettrica
certificata
garanzia
1.539 1.682 950
d'origine (GJ)
Emissioni dirette – 68.737 68.351 65.379
Scope 1 (t CO2 e)
Emissioni indirette –
Scope 2 (t CO2 e) - - -

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della logistica su gomma in appalto

2016 2017 2018
Totale
consumi
energia
esterni
al
1.861.003 1.675.733 1.395.456
Gruppo(*) (GJ)
Emissioni indirette – 131.004 117.444 98.808
Scope 3 (tCO2 e)

(*) I mezzi della logistica su gomma in appalto sono alimentati a gasolio.

Dati sulla flotta per il trasporto aereo

2016 2017 2018
Numero mezzi 28 25 23
Mail (ore) 2.648 3.247 4.823
Charter (ore) 4.985 9.512 2.799

[GRI 302-1; GRI 305-1] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter(*)

2016 2017 2018
Totale
energia
interna
al
Gruppo
919.688 1.104.614 343.341
(GJ)
Emissioni dirette –
66.861
80.498 25.020
Scopo 1 (tCO2 e)

(*) Include i voli effettuati da Alitalia per Poste Italiane.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter in appalto

2016 2017 2018
Totale
energia
esterna al
Gruppo
(GJ)
508.371 538.845 379.090
Emissioni indirette –
Scope 3 (tCO2 e)
36.958 39.268 27.626

6. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il Gruppo Poste Italiane continuerà a essere impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018 e, con specifico riferimento al 2019, sarà focalizzato sugli obiettivi del budget 2019 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2019 e presentato al mercato.

La Strategic Business Unit di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sarà impegnata nel completamento dell'implementazione del nuovo modello di Joint delivery, che prevede la riorganizzazione di circa 405 centri di recapito addizionali nell'anno, oltre ai 350 implementati nel 2018; proseguirà l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi con l'obiettivo di aumentare efficienza e qualità dei processi di smistamento (entrata in esercizio dell'hub di Bologna, di ulteriori nuovi impianti sia c.d. "mixed mail" che per le lavorazioni dei pacchi, nonché avvio della realizzazione di ulteriori 2 hub a Milano e Roma per lo smistamento dei pacchi), massimizzando le sinergie del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili del Gruppo, nonché migliorare il posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi cogliendo le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.

Inoltre, nell'ambito del percorso di evoluzione della propria flotta aziendale per il recapito, il Gruppo sta introducendo mezzi alternativi ad alimentazione elettrica (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione nella flotta aziendale di quadricicli elettrici.

In data 8 marzo 2019 è stato sottoscritto un accordo con le Organizzazioni Sindacali che ha riguardato i principali progetti di riorganizzazione negli ambiti organizzativi della Logistica, delle Strutture di staff centrali e territoriali e della rete degli Uffici Postali.

In ambito Logistica sono previsti 150 milioni di euro di investimenti in automazione nell'arco di piano e l'implementazione della lean production che permetteranno una riduzione di almeno 1.600 FTE nel 2019 tra stabilimenti e lavorazioni interne.

In ambito Staff centrali e territoriali è prevista una riduzione di almeno 650 FTE.

Infine, con riferimento alla rete degli Uffici Postali, sono previsti interventi di ottimizzazione organizzativa che coinvolgeranno almeno 1.400 FTE a seguito della riorganizzazione territoriale in macro aree avvenuta nel corso del 2018 e dei progetti da realizzare nel corso del 2019.

Tali interventi saranno supportati da adeguati incentivi, in continuità con le consolidate politiche di esodo volontario, e, ove previsto, da percorsi di riconversione (passaggi a part time, mobilità volontaria territoriale o professionale).

L'accordo ha inoltre previsto interventi di politiche attive per il 2019 per oltre 3.800 risorse con 2.000 stabilizzazioni di CTD, 920 conversioni di lavoratori part time in full time, 500 assunzioni di specialisti e 420 assunzioni di nuovi part time tra stabilimenti e Uffici Postali.

In coerenza con l'obiettivo strategico di diventare, attraverso la creazione della nuova Strategic Business Unit Pagamenti, Mobile e Digitale, il principale ecosistema dei pagamenti in Italia e assicurare la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali, PostePay SpA intende guidare il cambiamento delle abitudini dei consumatori, delle imprese e della Pubblica Amministrazione con la creazione di nuovi prodotti e servizi integrati, soprattutto nell'acquiring, nell'e-commerce e nei pagamenti mobili e digitali.

Nel 2019 sono previste diverse iniziative volte a evolvere l'offerta attuale di carte Postepay e a introdurre nuovi prodotti e servizi innovativi oltre alla commercializzazione del nuovo prodotto Postepay Connect avviata alla fine del 2018, traguardando al 31 dicembre 2018 uno stock complessivo di circa 40mila.

A tale riguardo sono già state avviate le attività di sviluppo della nuova offerta di Postepay Junior e Postepay IoStudio volta a offrire nuove funzionalità di parental control per i genitori, nonché servizi di ricarica semplificata tra genitore e figlio, che saranno disponibili già a partire dal primo trimestre del 2019.

Nei servizi Finanziari, il Gruppo proseguirà nell'attuazione delle attività volte alla valorizzazione della base clienti, della rete distributiva e del brand. Il Risparmio Postale continuerà a beneficiare dell'Accordo triennale sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti nel mese di dicembre 2017, efficace a partire dall'esercizio 2018. Inoltre, proseguiranno le strategie di ampliamento della distribuzione dei prodotti finanziari con l'obiettivo di soddisfare al meglio le diverse esigenze della clientela.

Infine, con riferimento alla strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari, questa sarà mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.

Il Gruppo Assicurativo PosteVita proseguirà nel 2019, coerentemente con le linee strategiche delineate nel piano "Deliver 2022", con l'offerta integrata di prodotti di risparmio e investimento al fine di consolidare la propria posizione nel comparto assicurativo vita grazie anche a un ribilanciamento progressivo della produzione verso prodotti a maggiore valore aggiunto (Multiramo e Unit-linked), caratterizzati da un profilo rischio rendimento comunque moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo. Anche nel comparto Danni, in continuità con l'esercizio 2018, il Gruppo supporterà gli obiettivi di crescita rappresentati nel piano strategico con particolare interesse al mercato del Welfare e al settore danni non auto con un focus sui prodotti di protezione dei beni (lancio del nuovo prodotto "Posta Protezione Casa 360" che ha introdotto le coperture sulle garanzie legate alle catastrofi naturali) e di sostegno e completamento dell'offerta su finanziamenti e mutui.

Infine, con riferimento al comparto Auto nel corso del 2018 Poste Italiane ha valutato il mercato e potenziali partenership e nel 2019 prevede di avviare un progetto pilota per distribuire polizze auto ai dipendenti del Gruppo.

7.DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

INTRODUZIONE

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF o la "Dichiarazione") 2018 di Poste Italiane è stata redatta in accordo al Piano strategico ESG del Gruppo che si basa su 6 pilastri fondamentali di sostenibilità riconducibili agli ambiti ambientale (E), sociale (S) e governance (G), il cui obiettivo è la creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder.

La conformità alle disposizione del D.lgs. 254/2016 (il "Decreto") è garantita, oltre all'informativa integrata fornita dalla DNF, anche tramite il rinvio ad altre sezioni del Bilancio Integrato e altri documenti societari, qualora le informazioni siano già in essi contenute o per ulteriori approfondimenti. Nello specifico:

  • il modello aziendale di gestione e organizzazione è illustrato nei paragrafi "L'integrazione della sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane", "Il modello di business di Poste Italiane" e "Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane", dove è descritto il modo in cui l'organizzazione, grazie alle attività di business, genera i risultati che mirano a raggiungere gli obiettivi strategici e creare valore nel breve, medio e lungo termine;
  • la gestione dei rischi, attuata attraverso il modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), è descritta nei paragrafi "Temi rilevanti di Poste Italiane" e "Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane" in cui vengono descritti con maggior dettaglio i principali rischi non finanziari associati ai temi materiali, i possibili impatti e le relative modalità di gestione;
  • le politiche aziendali sono descritte all'interno del paragrafo "Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo" che definiscono i principi e le regole generali di comportamento inderogabili che devono ispirare le attività svolte da Poste Italiane. Inoltre, all'interno del paragrafo "Obiettivi, modalità di gestione e principali performance conseguite nei pilastri del Piano Strategico ESG del Gruppo" vengono riportati, in corrispondenza dei relativi paragrafi legati a ciascun tema materiale, gli obiettivi strategici e le modalità operative con cui realizzali;
  • le performance sono illustrate nei paragrafi del paragrafo "Obiettivi, modalità di gestione e principali performance conseguite nei pilastri del Piano Strategico ESG del Gruppo" in cui sono rappresentate le principali iniziative dell'anno e nel paragrafo "Tavole degli indicatori" sono riportati i risultati dell'ultimo triennio.

La tabella di raccordo che segue evidenzia i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato o in altri documenti societari.

AMBITI DEL
D.LGS.
254/2016
PARAGRAFI RELATIVI ALLA DNF TEMI E APPROFONDIMENTI IN ALTRI DOCUMENTI
2018
Modello di
gestione
aziendale e
organizzazione
[Art. 3, comma
1, lettera a]

Strategia
commerciale
multicanale

Temi
rilevanti
di
Poste
Italiane

L'integrazione
della

3.Modello di governo societario
‐ Organizzazione della Società
RCG

6.Consiglio di
Amministrazione; 6.1Attuale
composizione e durata in
sostenibilità nella Strategia
di Poste Italiane

Il modello di business
di
Poste Italiane

Il
sistema
di
controllo
interno
e
gestione
dei
rischi integrato di Poste
Italiane
carica

7.Comitati

8.Collegio SindacaleModello di
organizzazione,
gestione
e
controllo
ex
D.
Lgs
n.
231/2001

9.Sistema di controllo interno
e di gestione dei rischi; 9.2
Modello
di
organizzazione,
gestione e controllo ex D.Lgs
n.231/2001
Politiche
praticate
dall'impresa
[Art. 3, comma
1, lettera b]

Le Politiche di Sostenibilità
del Gruppo
-
Principali rischi
e relative
modalità di
gestione
[Art. 3, comma
1, lettera c]

Temi
rilevanti
di
Poste
Italiane

Il
sistema
di
controllo
interno
e
gestione
dei
rischi integrato di Poste
Italiane

9.Sistema di controllo interno e
RCG
di gestione dei rischi
Lotta alla
corruzione
attiva e
passiva
[Art. 3, comma
1]

Lavorare con trasparenza
e integrità

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazioni
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Tavole degli indicatori

9.Sistema di controllo interno e
RCG
di gestione dei rischi
Personale
[Art. 3, comma
1]

Tutela dei diritti umani in
azienda

Pari
opportunità
nei
percorsi di carriera

Formazione e sviluppo del
personale
-

Welfare e benessere del
personale

Relazioni
con
le
parti
sociali

Salute
e
sicurezza
sul
lavoro

Tavole degli indicatori

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
Rispetto
dei

Tutela dei diritti umani in
azienda
diritti umani
[Art. 3, comma
1]

Pari
opportunità
nei
-
percorsi di carriera

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazioni
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Tavole degli indicatori

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento

Impatti
ambientale
degli
immobili
Ambiente
[Art. 3, comma
1]

Impatti
ambientali
della
-
logistica

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazioni
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Tavole degli indicatori
Sociale
Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
[Art. 3, comma
1]

-
Supporto
allo
sviluppo
socio-economico
del
territorio

Dialogo e trasparenza con

le istituzioni

  • Inclusione finanziaria
  • Qualità e Customer Experience
  • Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi
  • Sicurezza informatica e continuità del business
  • Integrazione ESG nelle politiche di investimento
  • Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione
  • Tavole degli indicatori

Oltre a quanto riportato sopra in tabella, il contenuto della DNF è integrato dal paragrafo "Organizzazione e settori di attività del Gruppo".

PRINCIPI E CRITERI DI REPORTING

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Poste Italiane è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e in accordo agli standard più diffusi a livello internazionale: i GRI Standards della Global Reporting Initiative secondo l'opzione "in accordance – Core", pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI) nel 2016 e comprensivi del supplemento dedicato al settore Financial Services emesso nel 2013 dal GRI ("Financial Services Sector Disclosures").

La Dichiarazione è inclusa nella Relazione sulla Gestione che, a sua volta, è contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale 2018 e costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, redatto sulla base dei principi contenuti nell'International Framework pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC).

La DNF è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. in data 19 marzo 2019 e, ai sensi dell'art.3, comma 10, del Decreto, è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A..

Per la definizione dei contenuti della DNF sono stati seguiti i princìpi di rendicontazione dei GRI Standards, tra cui il principio di materialità per l'identificazione degli aspetti significativi da rendicontare (per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Temi rilevanti di Poste Italiane") e la presentazione delle performance conseguite dal Gruppo in riferimento a tali aspetti e agli obiettivi di sostenibilità. In particolare, in considerazione del principio di rilevanza, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Poste Italiane e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi di materialità.

Per ciascun tema materiale è stato riportato, quando presente, un modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario.

Le informazioni e i dati inclusi nel presente documento sono riferiti all'anno 2018 e i trend di performance al triennio 2016–2018, laddove disponibili. Le informazioni qualitative e quantitative derivano dai sistemi informativi aziendali del Gruppo e da un sistema di reporting non-finanziario appositamente implementato per soddisfare i requisiti del GRI Sustainability Reporting Standards e sono rappresentativi dei diversi ambiti del Decreto, nonché coerenti con l'attività svolta e gli impatti prodotti da Poste Italiane. I dati sono stati elaborati mediante calcoli puntuali e, ove specificatamente indicato, mediante stime. I dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione - in particolare, i dati sui consumi di energia elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del gas metano, di gasolio, GPL e del teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo - e dei consumi idrici che sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o dal consumo medio dei mezzi e dal carico trasportato, a eccezione delle auto dedicate alla logistica di ultimo miglio.

Tutti i dati si riferiscono alle sole società consolidate con il metodo integrale per la reportistica finanziaria, come indicato nella tabella "Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente"33 . Le eccezioni a questo perimetro sono esplicitamente riportate all'interno del documento. All'interno della DNF è utilizzato il termine "Poste Italiane", "Gruppo" o "Azienda" per indicare il Gruppo Poste Italiane.

33 I dati della società in liquidazione Poste Tributi, avente tre dipendenti, sono stati forniti in riferimento all'organico.

Tutti gli indicatori GRI pubblicati sono elencati nell'Indice dei contenuti GRI Standards, in cui si dà conto anche delle eventuali limitazioni rispetto ai requisiti previsti (si veda il paragrafo "Indice dei contenuti GRI - Standards (GRI Content Index).

Per identificare il contributo di Poste Italiane al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, è stato svolto un raccordo tra i target perseguiti da Poste Italiane, indicatori GRI Standards e gli SDGs seguendo le indicazioni del documento "SDG Compass" messo a punto da GRI, UN Global Compact e WBCSD (World Business Council for Sustainable Development), approfondito da un'analisi dei singoli Obiettivi e relativi 169 target ad essi connessi.

La tabella seguente delinea le relazioni tra gli ambiti del Decreto, i temi materiali di Poste Italiane e i GRI Standards corrispondenti e illustra, per ogni tema materiale, il relativo impatto generato sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione.

Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto, temi materiali di sostenibilità per Poste Italiane e GRI Standards.

Ambiti del
D.lgs.
254/2016
Temi materiali GRI Standards Perimetro interno Perimetro
esterno
Lotta alla
corruzione attiva e
passiva
Integrità e
trasparenza

GRI 205
Anticorruption
Gruppo Poste Italiane
Fornitori e
Business
Partner
Personale Pari opportunità nei
percorsi di carriera

GRI 404 Training and
Education
Gruppo Poste Italiane
-
Formazione e
sviluppo del
personale

GRI 404 Training and
Education
Gruppo Poste Italiane
-
Welfare e
benessere del
personale

GRI 401 Employment
Gruppo Poste Italiane
-
Relazioni con le
parti sociali

GRI 402
Labor/Management
Relations
Gruppo Poste Italiane
-
Salute e sicurezza
sul lavoro

GRI 403
Occupational Health
and Safety
Gruppo Poste Italiane
Fornitori e
Business
Partner
Rispetto dei diritti
umani
Tutela dei diritti
umani in azienda

GRI 405 Diversity and
Equal Opportunity

GRI 412 Human
Rights Assessment
Gruppo Poste Italiane
Fornitori e
Business
Partner
Ambiente Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionament
o

GRI 301 Materials
Gruppo Poste Italiane
Fornitori e
Business
Partner
Impatti ambientali
degli immobili

GRI 301 Materials

GRI 302 Energy

GRI 303 Water

GRI 305 Emissions

GRI 306 Effluents
and Waste
Gruppo Poste Italiane
-

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Impatti ambientali
della logistica



GRI 301 Materials
GRI 302 Energy
GRI 305 Emissions
GRI 306 Effluents
and Waste
Gruppo Poste Italiane Fornitori e
Business
Partner
Sociale Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
GRI 203 Indirect
Economic Impacts
Gruppo Poste Italiane -
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
- Gruppo Poste Italiane -
Inclusione
finanziaria
FS 14 Iniziative per
migliorare l'accesso
ai servizi finanziari
per le persone
svantaggiate
Gruppo Poste Italiane -
Qualità e Customer
Experience
- Gruppo Poste Italiane -
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti, servizi e
processi
- Gruppo Poste Italiane -
Sicurezza
informatica e
continuità del
business
GRI 418 Customer
Privacy
Gruppo Poste Italiane -
Integrazione ESG
nelle politiche di
investimento
FS 11 Percentage of
asset positive and
negative
environmental/social
screening
Gruppo Poste Italiane -
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione
FS 11 Percentage of
asset positive and
negative
environmental/social
screening
Gruppo Poste Italiane -

INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS (GRI CONTENT INDEX)

GRI Numero e descrizione dell'indicatore Sezione
Standard
GRI 101: Foundation 2016
GRI 102: INFORMATIVA STANDARD GENERALE
GRI
102:
Profilo dell'organizzazione
Standard
generali 102-1 Nome dell'organizzazione Relazione sulla Gestione: Lettera del Presidente e
dell'Amministratore Delegato
102-2 Attività, principali marchi, prodotti e/o servizi Relazione sulla Gestione: Organizzazione e settori di attività
del Gruppo
102-3 Luogo in cui ha sede il quartier generale
dell'organizzazione
Relazione Finanziaria Annuale: quarta di copertina
102- 4 Nome e numero di Paesi nei quali opera
l'organizzazione
Relazione sulla Gestione: Strategia Commerciale Multicanale
102-5 Assetto proprietario e forma legale Relazione sulla Gestione: 4. Governance e modello di risk
management integrato
102-6 Mercati serviti Relazione Sulla Gestione: Organizzazione e settori di attività
del Gruppo; Strategia Commerciale Multicanale
102-7 Dimensione dell'organizzazione Relazione
sulla
Gestione:
Andamento
economico,
patrimoniale e finanziario del Gruppo; Tavole degli indicatori -
Valorizzazione delle persone
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari:
Sezione I: Struttura di governance e assetti proprietari
102-8 Caratteristiche della forza lavoro Relazione Sulla Gestione: Tavole degli indicatori - Tutela dei
diritti umani in azienda
102-9 Descrizione della catena di fornitura Relazione Sulla Gestione: Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
102-10 Variazioni significative nel corso del periodo
di riferimento dell'organizzazione e della catena di
fornitura
Relazione sulla Gestione: Operazioni Societarie Intervenute
nel corso dell'esercizio; Struttura organizzativa di Poste
Italiane S.p.A.
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari:
Sezione I: Struttura di Governance E Assetti Proprietari
102-11 Modalità di applicazione del principio o
approccio prudenziale
L'approccio precauzionale richiamato dal principio 15 della
Dichiarazione di Rio delle Nazioni Unite è applicato da Poste
Italiane
a
protezione
dell'ambiente
nello
sviluppo
e
all'introduzione di nuovi prodotti e servizi e nella pianificazione
di nuove attività operative.
102-12 Sottoscrizione o adozione di codici di
condotta, principi e carte relativi alla sostenibilità
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental
Social e Governance (ESG) del Gruppo
102-13
Appartenenza
come
membro
ad
associazioni
e
organizzazioni
nazionali
o
internazionali
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental
Social e Governance (ESG) del Gruppo; Dialogo e
trasparenza con le istituzioni; Relazioni con le parti sociali
Strategia
102-14 Dichiarazione della più alta autorità del
processo decisionale in merito all'importanza della
sostenibilità per l'organizzazione e la sua strategia
Relazione
sulla
Gestione:
Lettera
del
Presidente
e
dell'Amministratore Delegato
102-15 Principali impatti, rischi e opportunità Relazione sulla Gestione: I Temi rilevanti di Poste Italiane; ll
Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi Integrato di
Poste Italiane
Etica e Integrità
102-16 Valori, principi, standard e norme di
comportamento dell'organizzazione
Relazione sulla Gestione: Modello di risk management e
analisi dei rischi; Integrità e trasparenza
Corporate Governance
102-18 Struttura di governo dell'organizzazione Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e
Controllo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo rischi e sostenibilità
102-19 Processo per la delega dei poteri in ambito
economico, sociale e ambientale dal più alto organo
di governo verso i dirigenti e altri impiegati
102-20 Responsabilità a livello dirigenziale sui temi
economici, ambientali e sociali
Relazione sulla Gestione: Modello di risk management e
analisi dei rischi.
102-21 Consultazione degli stakeholder sui temi
economici, ambientali e sociali
102-22 Composizione dei membri del più alto
organo di governo e dei suoi comitati
Relazione sulla gestione: Organi di Amministrazione e
Controllo; Tavole degli indicatori – Valorizzazione delle
persone; Link: https://www.posteitaliane.it/it/consiglio-di
amministrazione.html
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo, rischi e sostenibilità
102-23 Presidente del più alto organo di governo Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato
102-24 Nomina e selezione del più alto organo di
governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.
Consiglio di Amministrazione; 6.1 Attuale composizione e
durata in carica (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8
Amministratori
indipendenti,
6.10
Valutazione
del
funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati,
6.11 Politiche di diversità (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d)-
bis, TUF)
102-25 Conflitti di interesse Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 14.
Altre procedure di governo societario (ex art. 123-bis, comma
2, lett. a), TUF)
102-26 Ruolo del più alto organo di governo nello
sviluppo di obiettivi, valori e strategie su temi
economici, ambientali e sociali
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato; 7.2 Comitato controllo, rischi e
sostenibilità.
102-27 Misure prese per sviluppare ed accrescere
le conoscenze del più alto organo di governo sui
temi economici, sociali e ambientali
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3
Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8
Amministratori indipendenti; 6.10 Valutazione del
funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati
102-28
Valutazione
delle
performance
dei
componenti del più alto organo di governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.10
Valutazione
del
funzionamento
del
consiglio
di
amministrazione e dei comitati
102-29 Identificazione e gestione degli impatti
economici, ambientali e sociali
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3
Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)
102-30 Efficacia del processo di gestione dei rischi
economico, ambientali, sociali
102-31 Frequenza del controllo del più alto organo
di governo su aspetti economico, ambientali, sociali,
inclusi rischi e opportunità
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo, rischi e sostenibilità
102-33 Processo per la comunicazione di eventi
critici al più alto organo di governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 5.5
Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismi di
esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e),
TUF); 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità.
102-36 Processo per la determinazione della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.12
remunerazione Compensi
Coinvolgimento degli stakeholder
102-40 Elenco di gruppi di stakeholder con cui
l'organizzazione intrattiene attività di coinvolgimento Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
102-41 Accordi collettivi di contrattazione Relazione sulla Gestione: Relazioni con le parti sociali
102-42 Processo di identificazione e selezione degli
stakeholder con i quali intraprendere attività di
coinvolgimento
Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
102-43 Approccio all'attività di coinvolgimento degli
stakeholder
Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder;
Qualità e Customer Experience
102-44 Argomenti chiave e criticità emerse
dall'attività di coinvolgimento degli stakeholder e
relative azioni
Relazione sulla Gestione: Le considerazioni emerse durante il
Multi-stakeholder
Forum
2018;
Qualità
e
Customer
Experience
Pratiche di rendicontazione
102-45 Elenco delle entità incluse nel bilancio
consolidato e di quelle non comprese nel bilancio di
sostenibilità
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziario
102-46 Definizione dei contenuti inclusi nel report e Relazione sulla Gestione: Temi rilevanti di Poste Italiane; 7.
del perimetro dei temi contenuti nel report Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario
102-47 Elenco dei temi materiali Relazione sulla Gestione: Temi rilevanti di Poste Italiane
102-48 Ridefinizione delle informazioni fornite nei
report precedenti e motivazione di tali riformulazioni
Relazione sulla Gestione: Tavole degli indicatori.
La ridefinizione delle informazioni fornite nella Dichiarazione
Consolidata di Carattere non Finanziario 2017 riguardano i
seguenti indicatori: 303-1, 305-1, 305-2, 305-3 e 403-2. Le
motivazioni di tali riformulazioni sono presenti in nota nelle
relative tabelle di raccolta dati.
102-49 Modifiche significative rispetto al precedente
periodo di rendicontazione
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziario
102-50 Periodo di rendicontazione Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziario
102-51 Data di pubblicazione del Bilancio di
Sostenibilità più recente
Dichiarazione non Finanziaria 2017; Bilancio di Sostenibilità
2017
102-52 Periodicità di rendicontazione Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziario
102-53 Contatti utili per richiedere informazioni sul
report
Per maggiori informazioni e approfondimenti sulle tematiche e
gli indicatori riportati all'interno del presente Bilancio,
contattare:
Poste Italiane S.p.A.
Funzione Corporate Affairs/Governo dei Rischi di Gruppo
Viale Europa, 190
00144 Roma – Italia
102-54 Dichiarazione di conformità agli Standard
GRI
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziario
102-55 GRI content index Relazione sulla Gestione: Indice dei contenuti GRI-Standards
(GRI Content Index)
GRI Standard Numero e descrizione Sezione e/o numero di pagina Note/omissioni
dell'indicatore
Temi materiali
GRI 200: INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICI
Performance economica
GRI 103: Informativa generale 103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
Relazione sulla Gestione:La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
sull'approccio manageriale sue componenti Italiane
Il valore economico generato e
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
distribuito dal Gruppo Poste Italiane
GRI 201: Performance
Economica
201-1 Valore economico diretto,
generato e distribuito
Relazione sulla Gestione:Il valore
economico generato e distribuito dal
Gruppo Poste Italiane
Impatti economici indiretti
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
Relazione sulla Gestione:La Matrice
di Materialità
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio
GRI 203: Impatti economici
indiretti
203-1 Investimenti nella comunità Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Informazione
non
disponibile.
L'attuale
sistema di
reporting non
ha permesso di
riportare
gli investimenti
nella comunità
per il biennio
2016-2017. Si
prevede di
rendicontare
l'informazione
nei prossimi cicli
di
rendicontazione.
Anticorruzione
GRI 103: Informativa generale 103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
sull'approccio manageriale 103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Integrità e trasparenza
205-1 Operazioni a rischio corruzione Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
GRI 205: Anticorruzione 205-3 Eventuali episodi di corruzione
riconosciuti e attività migliorative
implementate
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
GRI 300: INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALI
Materiali
103-1 Descrizione del tema materiale Relazione sulla Gestione: La Matrice
e del perimetro di riferimento di Materialità
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
manageriale Impatti ambientali della logistica
GRI 301: Materiali 301-1 Materiali usati per peso e
volume
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Energia
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
sull'approccio manageriale sue componenti Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Impatti ambientali degli immobili
Impatti ambientali della logistica
302-1 Consumi energetici all'interno Relazione sulla Gestione: Tavole
GRI 302: Energia dell'organizzazione degli indicatori
302-2 Consumi energetici all'esterno
dell'organizzazione
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Acqua
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
Relazione sulla Gestione: La Matrice
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle di Materialità
sull'approccio manageriale sue componenti La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio Impatti ambientali degli immobili
manageriale
GRI 303: Acqua 303-1 Prelievi idrici per fonte Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Emissioni
103-1 Descrizione del tema materiale Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
e del perimetro di riferimento
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
sull'approccio manageriale sue componenti Italiane
Impatti ambientali degli immobili
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Impatti ambientali della logistica
GRI 305: Emissioni 305-1 Emissioni GHG dirette (Scopo
1)
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
305-2 Emissioni GHG indirette
(Scopo 2)
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
305-3 Altre emissioni GHG indirette
(Scopo 3)
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Effluenti e rifiuti
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Impatti ambientali degli immobili
Impatti ambientali della logistica
GRI 306: Effluenti e rifiuti 306-2 Rifiuti prodotti per tipologia e
modalità di smaltimento
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Valutazione ambientale dei fornitori
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Legalità e integrazione ESG nel
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
processo di approvvigionamento
Tavole degli indicatori
GRI 400: INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALI
Occupazione
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento Relazione sulla Gestione: La Matrice
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Welfare e benessere del personale
GRI 401: Occupazione 401-2 Benefit forniti ai dipendenti a
tempo pieno che non sono forniti ai
dipendenti temporanei o part-time
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Relazioni industriali
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Relazioni con le parti sociali
GRI 402: Relazioni industriali 402-1 Periodo minimo di preavviso
legato a cambiamenti organizzativi
Per Poste Italiane e per le società del
Gruppo firmatarie del CCNL di Poste
Italiane, il periodo di preavviso per la
comunicazione
al
personale
di
cambiamenti significativi è di quattro
settimane
(25
giorni
lavorativi
successivi alla data fissata per il
primo
incontro
con
le
OO.SS.,
comprensivi
del
sabato)
per
il
confronto a livello nazionale. Inoltre,
sono previste due settimane ulteriori
(13 giorni lavorativi, comprensivi del
sabato)
per
la
validazione
dell'eventuale intesa da parte del
Coordinamento Risorse Umane e
una eventuale settimana aggiuntiva
(7 giorni lavorativi, comprensivi del
sabato) per il confronto a livello
territoriale. In aggiunta, all'interno
dell'Articolo 2 (Assetti Contrattuali)
del CCNL 30 novembre 2017 sono
riportati i dettagli relativi al periodo di
notifica
e
le
procedure
di
consultazione e negoziazione con le
OO.SS
Salute e sicurezza
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Salute e sicurezza sul lavoro
GRI 403: Salute e sicurezza 403-2 Tipologia di infortuni, tasso di
infortunio, malattie professionali,
giorni di lavoro persi e assenteismo e
numero di decessi collegati all'attività
lavorativa
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Informazione
non disponibile.
L'attuale
sistema di
reporting non ha
permesso di
riportare la
disclosure sulle
ditte appaltatrici.
Si prevede di
rendicontare
l'informazione
nei prossimi cicli
di
rendicontazione.
Formazione e istruzione
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Formazione e benessere del
personale
Pari opportunità nei percorsi di
GRI 404: Formazione
Diversità e pari opportunità
404-1 Numero di ore di formazione
medie annuali fornite ai dipendenti
404-3 Percentuale di dipendenti che
ricevono regolarmente valutazioni
sulle prestazioni e sullo sviluppo
della carriera
carriera
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
GRI 405: Diversità e pari
opportunità
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
405-1 Diversità nella composizione
degli organi di governo dell'impresa e
ripartizione dei dipendenti per
categoria
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Tutela dei diritti umani in azienda
Relazione sulla Gestione: Tavole
degli indicatori
Valutazione sui diritti umani
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Lavorare con trasparenza e integrità
Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
GRI 412: Valutazione sui diritti
umani
412-1 Attività sottoposte a
valutazione del rispetto dei diritti
umani
Valutazione sociale dei fornitori
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
Privacy dei clienti
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Sicurezza informatica e continuità del
business
GRI 418: Privacy dei clienti manageriale
418-1 Numero di reclami
documentati relativi alla violazioni
della privacy e alla perdita dei dati
dei consumatori
Active ownership
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Relazione sulla Gestione: La Matrice
di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Integrazione ESG nelle politiche di
investimento
Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione
FS11 Percentuale degli investimenti
sottoposti a screening negativo e/o
Nel corso del 2018, Poste Vita e
BancoPosta Fondi SGR - le Società
positivo su aspetti sociali/ambientali del Gruppo Poste Italiane operanti
nel settore degli investimenti - hanno
sottoposto i propri portafogli alla
valutazione sociale ed ambientale da
parte
di
un
ente
terzo.
Tale
valutazione ha riguardato il 99%
dell'AuM complessivo di Poste Vita e
l'80%
dell'AuM
complessivo
di
BancoPosta Fondi SGR.
Comunità locali
103-1 Descrizione del tema materiale Relazione sulla Gestione: La Matrice
e del perimetro di riferimento
di Materialità
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
sull'approccio manageriale sue componenti Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio Inclusione finanziaria
manageriale
FS14 Iniziative per migliorare Relazione sulla Gestione: Tavole
l'accesso ai servizi finanziari per le
persone svantaggiate
degli indicatori

TABELLA DI RACCORDO SDG E INDICATORI GRI STANDARDS

SDG Tema Indicatore GRI
Goal 1 – Povertà Zero Accesso
ai
servizi
finanziari
FS14
Sradicare la povertà in tutte le sue forme e
ovunque nel mondo
Goal 2 – Fame Zero Investimenti
in
infrastrutture
201-1
Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza
alimentare, migliorare l'alimentazione e
promuovere l'agricoltura sostenibile.
Goal 3 – Salute e benessere Qualità dell'aria 305-1
305-2
305-3
Garantire una vita sana e promuovere il Salute
e
sicurezza
403-2
benessere di tutti a tutte le età. sul lavoro
Goal 4 – Istruzione di Formazione
e
404-1
qualità istruzione
professionale
404-3

Garantire un'istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e promuovere opportunita di apprendimento continua per tutti.

ragazze.

Goal 5 – Uguaglianza di genere Raggiungere l'uguaglianza di genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e • Parità di genere • Investimenti in infrastrutture Goal 6 – Acqua pulita e igiene dell'acqua

• Prelievo sostenibile • Rifiuti • 303-1 • 306-2

• 405-1 • 201-1 • 203-1

Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti.

Efficienza energetica 302-1
Goal 7 – Energia pulita e
accessibile
302-2
Investimenti
in
201-1
infrastrutture 203-1
Garantire l'accesso all'energia a prezzo Energia rinnovabile
accessibile, affidabile, sostenibile e 302-1
moderna per tutti. 302-2
& ECONOMIC GROWTH

Goal 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica

Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti.

Accesso
ai
servizi
finanziari
FS14
Diversità
e
pari
opportunità
405-1
Guadagni,
salari
e
benefici
401-2
Performance
economica
201-1
Formazione
e
istruzione
professionale

404-1
404-3


Efficienza energetica
Efficienza
nei
materiali utilizzati
Salute
e
sicurezza
sul lavoro



302-1
302-2
301-1
403-2

Goal 9 – Industria,
innovazione e infrastrutture
Investimenti
in
infrastrutture

201-1
203-1
Costruire un'infrastruttura resiliente,
promuovere l'industrializzazione inclusiva
e sostenibile e sostenere l'innovazione.
Ricerca e sviluppo 201-1
Goal 10 – Ridurre le
disuguaglianze
Accesso
ai
servizi
finanziari
FS14
Sviluppo
economico
in
aree
ad
alta
povertà
203-1
fra i Paesi. Ridurre le disuguaglianze all'interno dei e Finanza responsabile FS11
Goal 11 – Città e comunità
sostenibili
Investimenti
in
infrastrutture

201-1
203-1

Rendere le città e gli insediamenti umani

inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

305-3

Efficienza energetica
302-1

Uso efficiente / riciclo
302-2
dei materiali 301-1

Rifiuti
Garantire modelli di consumo e
produzione sostenibili.
306-2
Goal 13 – Agire per il clima
Efficienza energetica
302-1
302-2

Emissioni GHG
305-1
305-2
Adottare misure urgenti per combattere i
cambiamenti climatici e le loro 305-3
conseguenze.
Goal 14 – La vita
Acidificazione

degli
305-1
sott'acqua oceani
305-2
305-3
Conservare e utilizzare in modo
sostenibile gli oceani, i mari e le risorse
marine.
Goal 15 – La vita sulla terra

Degrado delle foreste
305-1
305-2
305-3
Proteggere, ripristinare e promuovere
l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri,
gestire in modo sostenibile le foreste,
contrastare la desertificazione, arrestare e
invertire il degrado dei suoli e fermare la
perdita di biodiversità.
Goal 16 - Pace, giustizia e
Anti-corruzione
205-1
istituzioni forti 205-3
Promuovere società pacifiche e inclusive 418-1
orientate allo sviluppo sostenibile, Protezione
privacy
della
garantire a tutti l'accesso alla giustizia e
costruire istituzioni efficaci, responsabili e
inclusive a tutti i livelli.

8. PROPOSTE DELIBERATIVE

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2018 di Poste Italiane SpA (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.

In coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi annunciata, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:

  • di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta di 596.808.586 euro a disposizione della Società;
  • di destinare l'utile netto dell'esercizio 2018 di Poste Italiane SpA di 583.766.266 euro, come segue:
    • alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, di 0,441 euro per ognuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data;
    • quanto residuerà a seguito della predetta distribuzione in favore degli Azionisti, alla riserva disponibile denominata "Risultati portati a nuovo".
  • di porre in pagamento l'indicato dividendo dell'esercizio 2018 di 0,441 euro per azione ordinaria al lordo delle eventuali ritenute di legge – a decorrere dal 26 giugno 2019, con "data stacco" della cedola n. 4 coincidente con il 24 giugno 2019 e record date (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA), coincidente con il 25 giugno 2019.

9. ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2018

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2018 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Poste Italiane, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati ha adottato a partire dal 2015 le "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati" in conformità sia con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m. e i., sia con le disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane nell'esercizio delle attività di BancoPosta.

In coerenza con le suddette disposizioni, le Linee Guida sono soggette a revisione con cadenza triennale, e comunque aggiornate in relazione a eventuali modifiche normative o organizzative, nonché in caso di significative variazioni del modello di business.

Pertanto, in data 7 novembre 2018 il Consiglio di amministrazione di Poste Italiane ha approvato le nuove Linee Guida che recepiscono, tra l'altro, con riguardo alle operazioni riferite al Patrimonio Bancoposta, le indicazioni pervenute da Banca d'Italia nell'ambito del processo autorizzativo dell'Istituto di Moneta Elettronica.

L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta con soggetti collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documentisocietari.html. Il documento è riproposto, per la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documenti-bancoposta.html.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CONCLUSE NEL 2018

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.

Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.

Inoltre, nell'ambito del percorso societario che ha portato alla costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ha espresso parere favorevole al Consiglio di Amministrazione su due contratti di maggiore rilevanza ai fini Banca d'Italia, stipulati con Postepay SpA: il contratto che regola l'esternalizzazione delle attività di BancoPosta affidate all'IMEL e l'accordo di promozione e collocamento da parte di BancoPosta dei prodotti dell'IMEL. Entrambi sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione e hanno avuto efficacia a partire dal 1° ottobre 2018.

Per il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018.

PROSPETTO DI RACCORDO CON IL PN

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2018 comparativo con quello al 31 dicembre 2017 sono riportati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2018 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).

OPERAZIONI ATIPICHE E INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali34 nel corso dell'esercizio 2018.

34 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

ROE (Return on Equity) – indicatore calcolato come rapporto tra l'Utile netto e la media del Patrimonio netto (al netto delle riserve valutative) all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento.

CAPITALE IMMOBILIZZATO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit inclusi i rapporti con gli altri settori.

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit al lordo dei rapporti con gli altri settori.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit inclusi i rapporti con gli altri settori.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit inclusi i rapporti con gli altri settori.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

COMBINED RATIO è un indicatore di redditività che misura l'incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza e ai premi lordi contabilizzati nel periodo ed è calcolato come la somma del Loss ratio e dell'Expense ratio.

LOSS RATIO è un indicatore di economicità della gestione tecnica di una compagnia di assicurazione operante nel ramo danni ed è calcolato come il rapporto tra gli Oneri per sinistri (comprensivi delle spese di liquidazione) e i Premi lordi di competenza.

EXPENSE RATIO è calcolato come il rapporto fra il totale delle spese (Costi di funzionamento e Provvigioni di competenza) e i Premi lordi contabilizzati.

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

POSTEL SPA Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Ricavi, proventi e altri 195.725 213.230 (17.505) -8,2%
Risultato operativo (20.134) 1.672 (21.806) n.s.
Risultato netto (16.141) 118 (16.259) n.s.
Investimenti 6.706 7.607 (901) -11,8%
Patrimonio netto 83.962 101.459 (17.497) -17,2%
Organico stabile - medio 1.052 1.069 (17) -1,6%
Organico flessibile - medio 25 20 5 25,0%

n.s.: non significativo

SDA EXPRESS COURIER SPA Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Ricavi, proventi e altri 578.164 549.173 28.991 5,3%
Risultato operativo (51.155) (42.114) (9.041) -21,5%
Risultato netto (39.711) (31.990) (7.721) -24,1%
Investimenti 19.813 8.288 11.525 139,1%
Patrimonio netto (*) 22.514 (22.876) 45.390 198,4%
Organico stabile - medio 1.309 1.347 (38) -2,8%
Organico flessibile - medio 111 85 26 30,6%

(*) Il patrimonio netto comprende la ricapitalizzazione di 90 milioni di euro effettuata nell'esercizio dalla Capogruppo.

EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Ricavi, proventi e altri 91.234 94.240 (3.006) -3,2%
Risultato operativo 3.068 4.639 (1.571) -33,9%
Risultato netto 431 1.843 (1.412) -76,6%
Investimenti 271 681 (410) -60,2%
Patrimonio netto 237.674 237.263 411 0,2%
Organico stabile - medio 28 28 - n.s.
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.

n.s.: non significativo

MISTRAL AIR SRL Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Ricavi, proventi e altri 59.015 100.472 (41.457) -41,3%
Risultato operativo (5.182) (8.950) 3.768 42,1%
Risultato netto (4.279) (7.611) 3.332 43,8%
Investimenti 73 172 (99) -57,6%
Patrimonio netto (*) 845 (1.895) 2.740 144,6%
Organico stabile - medio 105 129 (24) -18,6%
Organico flessibile - medio 18 56 (38) -67,9%

(*) Il patrimonio netto comprende la ricapitalizzazione di 7 milioni di euro effettuata nell'esercizio dalla Capogruppo.

POSTE VITA SPA (*) Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Premi assicurativi (**) 16.609.902 20.263.356 (3.653.454) -18,0%
Risultato netto 949.761 510.172 439.589 86,2%
Attività finanziarie 126.263.345 125.626.314 637.031 0,5%
Riserve tecniche assicurative 124.965.928 123.489.910 1.476.018 1,2%
Patrimonio netto (***) 3.862.261 3.323.728 538.533 16,2%
Organico stabile - medio 396 388 8 2,1%
Organico flessibile - medio 3 5 (2) -40,0%

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

(***) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito dividendi per 238 milioni di euro.

POSTE ASSICURA SPA (*) Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Premi assicurativi (**) 168.157 131.099 37.058 28,3%
Risultato netto 45.658 28.609 17.049 59,6%
Attività finanziarie 281.905 233.498 48.407 20,7%
Riserve tecniche assicurative 183.077 160.005 23.072 14,4%
Patrimonio netto 139.723 104.359 35.364 33,9%
Organico stabile - medio 59 57 2 3,5%
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

n.s.: non significativo

BANCOPOSTA FONDI SPA SGR Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Commissioni attive 104.491 101.954 2.537 2,5%
Commissioni nette 45.432 54.501 (9.069) -16,6%
Risultato netto 22.529 29.134 (6.605) -22,7%
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) 70.827 71.372 (545) -0,8%
Patrimonio netto (*) 60.709 53.886 6.823 12,7%
Organico stabile - medio 54 58 (4) -6,3%

(*) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito dividendi per 15 milioni di euro.

POSTEPAY SPA Esercizio 2018 Esercizio 2017 Variazioni
(dati in migliaia di euro)
Ricavi, proventi e altri 431.931 234.543 197.388 84,2%
Risultato operativo 76.719 26.837 49.882 185,9%
Risultato netto 54.509 18.659 35.850 192,1%
Investimenti 30.613 26.583 4.030 15,2%
Patrimonio netto (*) 243.059 57.905 185.154 319,8%
Organico stabile - medio 232 213 19 8,9%
Organico flessibile - medio - 4 (4) n.s.

(*) Nel corso dell'esercizio la società ha deliberato la distribuzione di dividendi per 9 milioni di euro. Il patrimonio netto comprende l'aumento di capitale sociale di complessivi 140 milioni di euro mediante conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento afferente il Patrimonio BancoPosta, con effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data PosteMobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.

n.s.: non significativo

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2018

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2018 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF.

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.

Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD), (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi.

I Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprendono le attività della Corrispondenza, del Corriere Espresso, Logistica e Pacchi, e della Filatelia, nonché le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore degli Altri settori in cui opera il Gruppo. Il settore dei Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale accoglie i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi resi nell'ambito della telefonia mobile. I Servizi Finanziari si riferiscono alle attività del Bancoposta che comprendono la raccolta del risparmio, i servizi di pagamento (affidati in outsourcing al settore PMD), l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, la prestazione di servizi di investimento e alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR. I Servizi Assicurativi riguardano l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e delle sue controllate dirette Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e Poste Welfare Servizi Srl che svolge attività strumentale al settore in commento.

La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.

Per il bilancio consolidato e il bilancio separato sono previsti paragrafi/note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:

  • la modalità di presentazione del bilancio e i principi contabili adottati;
  • l'informativa sulle fonti e le modalità di determinazione del fair value;
  • l'informativa sui rischi finanziari e sulle operazioni di copertura;
  • la sintesi sui principali procedimenti in corso e rapporti con le Autorità alla data del 31 dicembre 2018;
  • e, in generale, talune ulteriori informazioni richieste dai principi contabili, la cui presentazione in un'unica sezione si è ritenuto permetta una migliore lettura (ad es. posizione finanziaria netta, dati salienti delle partecipazioni detenute, ecc.).

Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 19 marzo 2019, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato i conti annuali.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

I princípi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro, sono applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione dei conti annuali del precedente esercizio, fatte salve le modifiche introdotte al corpo dei principi contabili, applicate a partire dall'esercizio in commento, i cui effetti sui presenti bilanci sono descritti nella nota 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e prossima applicazione.

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"35. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto36 .

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nei presenti conti annuali sono uniformi a quelli di predisposizione dei conti annuali al 31 dicembre 2017 ad eccezione di quanto concerne la classificazione, misurazione e impairment degli strumenti finanziari, nonché la modalità di riconoscimento dei ricavi, modificati a seguito dell'entrata in vigore, rispettivamente dei nuovi principi contabili IFRS 9 - Strumenti finanziari e IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Alla luce di quanto sopra riportato, nei presenti conti annuali vengono descritti gli effetti della transizione ai nuovi principi contabili internazionali e sono dettagliate le conseguenti nuove politiche contabili del Gruppo Poste Italiane.

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Tenuto conto della diversificata natura e delle numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando sussistono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali37 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi

35 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 revised par. 68).

36 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

37 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.

troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.

2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si riportano i principali princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.

Immobili, impianti e macchinari

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli interessi passivi sostenuti per finanziare l'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono imputati al Conto economico, a eccezione del caso in cui siano specificamente correlati all'acquisizione o costruzione dell'attività: in tal caso, infatti, gli oneri finanziari sono capitalizzati a integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del suo valore è trattata distintamente. Il valore di iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti periodicamente e aggiornati, ove necessario, alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando il bene oggetto di ammortamento è composto da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del suindicato metodo del component approach, per un periodo comunque non superiore a quello del cespite principale.

La vita utile stimata per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari per il Gruppo Poste Italiane è la seguente:

Categoria Anni
Fabbricati 25-33
Migliorie strutturali su beni di proprietà 20
Impianti 4-10
Costruzioni leggere 10
Attrezzature 5-10
Mobili e arredi 8
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione*
Altri beni 3-5

(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Investimenti immobiliari

Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Le Attività immateriali sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e delle eventuali perdite di valore. Gli interessi passivi sono capitalizzati ad integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento solo se direttamente imputabili all'acquisizione o alla realizzazione di attività immateriali, altrimenti sono normalmente rilevati come costo di competenza nell'esercizio in cui sono stati sostenuti. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla sua residua possibilità di utilizzazione, ossia sulla base della stimata vita utile.

Avviamento

L'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili

I costi relativi all'acquisizione di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono ammortizzati in base al metodo lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

I costi riguardanti la manutenzione dei programmi software sono imputati al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici e identificabili e che generano benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno vengono imputati alla voce Attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l'onere relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché eventuali costi direttamente correlati. L'ammortamento è calcolato in base alla stimata vita utile del software, di norma in 3 anni. I costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Beni in leasing

I beni posseduti mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefíci legati alla proprietà, sono iscritti nelle attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore, pari alla quota capitale dei canoni futuri da rimborsare, è iscritta nei debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il metodo lineare, in base alla vita utile delle varie categorie di beni, stimata con le stesse modalità indicate per le attività materiali e immateriali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate nei leasing operativi. I costi per leasing operativi sono rilevati linearmente a Conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

  • attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;
  • l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico38. Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente e in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.4 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

38 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS36.

Strumenti finanziari

Il trattamento contabile degli Strumenti finanziari, modificato a seguito dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, è descritto nel paragrafo "Cambiamenti nelle politiche contabili" al quale si rimanda.

Strumenti derivati

Alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se essi non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio. Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value continuano a seguire le regole previste dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione di seguito indicate.

Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.

Fair value hedge39

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.

Cash flow hedge40

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello

39 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.

strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Classificazione dei crediti e debiti del Patrimonio BancoPosta

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti , sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption).

Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica effettuati dalla controllata EGI SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

  • vi sia la consegna fisica del bene oggetto del contratto;
  • non vi sia la possibilità di compensare le transazioni di acquisto e vendita;
  • l'operazione deve essere effettuata sulla base delle aspettative di acquisto e/o vendita o per esigenze d'uso.

Nel caso di applicazione della Own use exemption gli impegni assunti sono riportati nella Nota 13 Ulteriori Informazioni - Impegni.

40 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

Imposte

Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino (IAS12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.

Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Mistral Air Srl, Postel SpA, Risparmio Holding in liquidazione SpA, Europa Gestioni Immobiliari SpA, Poste Welfare Servizi Srl, Poste Assicura SpA, BancoPostaFondi SpA SGR e PostePay SpA. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.

Per le unità immobiliari destinate alla vendita41, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 42. .

Certificati ambientali (Quote di emissione)

Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina43, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da

41 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.

42 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.

43 La società controllata Mistral Air Srl.

acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2018 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.

Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita;
  • la somma recuperabile calcolata alla data in cui è stata presa la decisione successiva di non vendere.

Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto e la Riserva da cash flow hedge, relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR. La voce accoglie, inoltre, i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte.

Contratti assicurativi

I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.

I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.

I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.

Contratti assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4

I contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4 si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, le polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e i contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:

  • i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito (ed esposti al netto delle cessioni in riassicurazione); comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;
  • a fronte delle componenti positive di reddito dovute ai premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. La variazione in aumento delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti tra le componenti negative di reddito, mentre un eventuale decremento delle riserve tecniche, rispetto al periodo precedente, sarà iscritto tra i componenti positivi di reddito.

Contratti relativi a Gestioni separate con partecipazione discrezionale agli utili

Per i contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili44 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4), l'IFRS 4 rimanda alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:

  • i premi, la variazione delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono rilevati in modo analogo a quanto previsto per i contratti assicurativi sopra descritti;
  • le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati sono loro attribuite e rilevate nelle riserve tecniche (passività differite verso gli assicurati) secondo il meccanismo dello shadow accounting (IFRS 4.30).

La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito a suo tempo concessi e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno.

44 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata.

L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

Benefíci ai dipendenti

Benefíci a breve termine

I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro

I benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefíci definiti

Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.

Per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, soggette all'applicazione della riforma sulla previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007, le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 200645 .

Nel caso di aziende con meno di 50 dipendenti, per le quali non si applica la riforma sulla previdenza complementare, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al

45 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.

momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.

• Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro

I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Altri benefíci a lungo termine per i dipendenti

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Pagamenti basati su azioni

I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

La modalità di rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con clienti ha subito delle modifiche a seguito dell'introduzione dell'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti, per la cui trattazione si rinvia al paragrafo 3 - "Cambiamenti nelle politiche contabili".

I ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevati per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati e approvati all'ente erogatore.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

Gli interessi attivi derivanti dall'applicazione del metodo dell'interesse effettivo di cui allo IAS 1 - Presentazione del bilancio paragrafo, 82 (a), sono esposti nella sezione 5.4 Note al Conto economico.

Dividendi

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. I Dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi46 .

Parti correlate

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.4 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2018, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione

46 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto.

All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:

  • a) l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
  • b) nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata, rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari.

Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate/controllo congiunto 31/12/2018 31/12/2017
Consolidate con il metodo integrale 14 15
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 6 6
Totale società 20 21

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 13 Ulteriori informazioni – Dati salienti.

2.5 USO DI STIME

Per la redazione dei conti annuali è richiesta l'applicazione di princípi e metodologie contabili che talvolta si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento.

Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato

Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2018 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 31 dicembre 2018, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 881 milioni di euro (969 milioni di euro al 31 dicembre 2017), al lordo delle svalutazioni.

Crediti 31.12.2018 31.12.2017
OSU (i) 31 31
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali (ii) 83
Remunerazione raccolta su c/c (iii) રૂવે 25
Servizi delegati (iii) 28 રેરે
Altro 2
Crediti commerciali vs Controllante 100 197
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 (iv) ਤਰੇ ਤਰੇ
Totale crediti verso MEF 139 236
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali (v) 104 43
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE (vi) 78 77
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni (vii) 490 538
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 672 658
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione (viiii) 3 8
Crediti su rimborso IRES 55 રક
Crediti su rimborso IRAP 12 12
Crediti per imposte correnti e relativi interessi (ix) 67 67
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 881 ਰਵੰਚ

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

Nel dettaglio, al 31 dicembre 2018, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende le seguenti voci.

  • i. Crediti relativi all'OSU per 31 milioni di euro relativi a compensi di esercizi precedenti e privi di copertura nel Bilancio dello Stato, interamente svalutati. Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo (si veda inoltre quanto riportato in nota 6.3 – A7 Crediti commerciali).
  • ii. Crediti per integrazioni tariffarie elettorali per residui 1 milione di euro, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato. Nel corso dell'esercizio 2018, a seguito della definizione con il MEF delle procedure operative di svincolo, sono diventati disponibili 55 milioni di euro, depositati dal MEF nel mese di

dicembre 2017, su un conto infruttifero tenuto dalla Poste Italiane SpA presso la Tesoreria dello Stato e sono stati incassati ulteriori 27 milioni di euro.

  • iii. Crediti nei confronti del MEF per complessivi 67 milioni di euro maturati nell'esercizio.
  • iv. Crediti per 39 milioni di euro derivanti dall'annullamento della Decisione CE 16/07/08 per interessi relativi alla sentenza del Tribunale (UE) 30 settembre 2013, i cui effetti nel patrimonio netto della Capogruppo sono sospesi o rettificati.
  • v. Crediti verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per agevolazioni concesse agli editori47 per 104 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro maturati nel periodo, pressoché interamente stanziati nei Bilanci dello Stato 2017 e 2018. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di complessivi 72 milioni di euro, relativo rispettivamente alle integrazioni tariffarie all'Editoria praticate nell'esercizio 2017 e nel primo semestre 2018, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria nel corso dell'esercizio 2018 su un conto infruttifero tenuto da Poste Italiane SpA presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea.
  • vi. Crediti verso il MiSE per 78 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane a seguito del mancato parere favorevole preventivo dell'Avvocatura dello Stato sul riconoscimento in sede transattiva di una quota di circa 50 milioni di euro; per il complemento al saldo è aperto un tavolo di lavoro congiunto con il debitore, teso a definire l'ammontare delle prestazioni da fatturare anche in relazione all'esito dell'azione giudiziale in corso.
  • vii. Crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione centrale e locale per complessivi 490 milioni di euro. In generale, per l'incasso di taluni di detti crediti si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse Amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate alla definizione delle posizioni pregresse, al rinnovo delle convenzioni scadute e a sollecitare le richieste di stanziamento48 .
  • viii. Altri crediti per 3 milioni di euro, interamente svalutati, per i quali sono in corso azioni di recupero giudiziali ed extragiudiziali.
  • ix. Crediti residui per imposte correnti e relativi interessi riferiti per:

  • 55 milioni di euro all'IRES da recuperare sulla mancata deduzione forfetaria del 10% dell'IRAP e della mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro, di cui 8 milioni di quota capitale e 47 milioni di interessi. Per il recupero di gran parte dell'importo in questione, relativo alla controllante Poste Italiane, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane dichiarando che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste, oltre agli interessi. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. La sentenza impugnata si pone in contrasto con altri precedenti pronunciamenti positivi anche successivi ad essa ed introduce nuovi elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda. L'evoluzione del contenzioso è oggetto di attento

47 Le integrazioni tariffarie all'Editoria sono state ripristinate con il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe) in vigore dal 1° gennaio 2017 e convertito con modificazioni dalla Legge n. 19 del 27 febbraio 2017.

48 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini.

monitoraggio e ulteriori elementi che dovessero comportare nuove e diverse valutazioni da parte della Società saranno riflessi nei futuri bilanci.

  • 12 milioni di euro all'IRAP da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003. Tale credito, comprensivo degli interessi maturati al 31 dicembre 2018 di circa 3 milioni di euro, è stato accertato nell'esercizio 2017 a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Capogruppo contro il mancato rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate di Roma. Tale sentenza non è stata oggetto di appello nei termini di legge ed è quindi passata in giudicato.

Al 31 dicembre 2018, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle condizioni di incertezza delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Fondi per rischi e oneri

Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.

L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.

In particolare, per la Capogruppo il test di impairment è stato svolto sul segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al quale non sono allocati Avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata unità generatrice di flussi finanziari.

Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2018, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani delle unità organizzative interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost

of Capital) 49 .

Con riguardo alla sola Poste Italiane SpA, sono state altresì effettuate le analisi di impairment sul valore delle partecipazioni. La metodologia e i parametri di riferimento per l'esecuzione del test sono in linea con quanto descritto per avviamenti e altri attivi immobilizzati.

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, in assenza di previsioni economiche attendibili di medio periodo, al 31 dicembre 2018 è stato determinato il fair value della partecipazione (livello 3 della gerarchia) mediante l'utilizzo del metodo dei multipli di mercato. Per l'individuazione del multiplo di mercato si è fatto riferimento a uno studio su società comparabili realizzato da una primaria banca d'investimento. Il multiplo utilizzato è stato pari a 13,5 se riferito all'EBITDA 2019 e 14,8 se riferito all'EBITDA 2018.

Per le evidenze emerse dai test si rinvia alla nota 5.2 - A4 – Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto, 5.2 - A3 – Attività Immateriali (con riferimento agli Avviamenti) e 6.3 – A4 Partecipazioni. Avviamento

L'Avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l'esistenza di eventuali riduzioni di valore da rilevare a Conto economico.

In particolare, la verifica in oggetto comporta l'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la successiva determinazione del relativo valore recuperabile; se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile delle unità generatrici di flussi finanziari, si procede a una svalutazione dell'avviamento allocato alle stesse. L'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la determinazione del loro fair value comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate.

Valutazione degli altri attivi immobilizzati

L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 31 dicembre 2018, anche tenuto conto di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2022 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2018, nonché del perdurare della crisi del settore postale e del mercato immobiliare, il segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione della Capogruppo è stato oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto. Per stimare il valore d'uso del segmento si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano Industriale 2018-2022 e nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito, tenendo anche conto dell'esistenza di eventuali elementi positivi il cui valore non sia riflesso nelle previsioni esplicite dell'arco di piano. Si è fatto riferimento inoltre, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale. E' stato

49 Per le valutazioni al 31 dicembre 2018 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo compreso tra l'1,48% e l'1,67% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 6,42% e un valore massimo del 8,57%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 7,99% per l'attività bancaria e del 8,51% per l'attività di gestione del risparmio.

utilizzato un WACC del 6,42%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, mantenendo talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato e confrontandole con le evidenze al 31 dicembre 2018. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dal progressivo aggiornamento delle perizie immobiliari affidate a un primario esperto indipendente, continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Si valutano annualmente i cambiamenti tecnologici e di settore e, per le Attività materiali, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero, per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento può modificare il periodo di ammortamento e quindi anche la quota di ammortamento a carico dell'esercizio corrente e di quelli futuri.

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi quadro stipulati o in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Fair value strumenti finanziari non quotati

In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base ad elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito.

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su stime elaborate da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA, dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio. Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Nota 13 Ulteriori informazioni – Accordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", approvato in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane, dei Piani di incentivazione a breve termine assegnati sotto forma di Phantom Stock (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvati in data 27 aprile 2017 e 29 maggio 2018 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e dei Piani per la cessazione del rapporto di lavoro, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità a breve termine e/o solvibilità in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

2.6 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2017 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio, oltre che delle Linee Guida della gestione finanziaria del Gruppo rivisitate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel mese di dicembre 2017.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio. Con riferimento ai titoli strutturati a copertura di polizze index linked (ante regolamento ISVAP n. 32), la valutazione viene effettuata facendo riferimento al prezzo bid fornito dalle controparti finanziarie con cui sono stati stipulati accordi di buy-back.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente

opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

2.7 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018:

  • IFRS 9 Strumenti finanziari, adottato con Regolamento (UE) n. 2067/2016. Il nuovo principio contabile che sostituisce in gran parte l'attuale IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, è finalizzato a migliorare l'informativa finanziaria sugli strumenti finanziari nell'intento di tener conto delle difficoltà sorte nel corso della crisi finanziaria, introducendo altresì un modello contabile volto a riflettere con tempestività anche perdite attese sulle attività finanziarie. Per una descrizione dettagliata sulle principali novità introdotte dallo standard si rimanda al paragrafo "Cambiamenti nelle politiche contabili".
  • IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, adottato con Regolamento (UE) n. 1905/2016. Il nuovo standard, che sostituisce lo IAS 18 - Ricavi, lo IAS 11 - Lavori su ordinazione e l'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela, introduce un quadro di riferimento unico, innovativo, che modifica sostanzialmente definizioni, criteri e metodologie di determinazione e rilevazione dei ricavi in bilancio. Per una descrizione dettagliata sulle principali novità introdotte dallo standard si rimanda al paragrafo "Cambiamenti nelle politiche contabili".
  • Modifiche all'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti Chiarimenti dell'IFRS 15, adottate con Regolamento (UE) n. 1987/2017. Introducono alcune precisazioni sulla nuova disciplina dei ricavi, e un'ulteriore agevolazione applicativa per le imprese che transitano al principio in base al metodo retrospettico modificato.
  • Modifiche all'IFRS 4 Applicazione congiunta dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e dell'IFRS 4 Contratti assicurativi, adottate con Regolamento (UE) n. 1988/2017. Forniscono indicazioni nella gestione dello sfasamento temporale tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 e la data di entrata in vigore del nuovo principio contabile sui contratti assicurativi (IFRS 17) che sostituirà, presumibilmente a partire dal 1° gennaio 202250, l'IFRS 451 .
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2014 - 2016, adottato con Regolamento (UE) n. 182/2018 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili

50 Nel corso del mese di Novembre 2018 lo IASB ha proposto il differimento dell'entrata in vigore dell'IFRS 17, il nuovo standard sui contratti assicurativi, di un anno, ossia al 2022. La proposta avanzata riguarda anche l'estensione al 2022 dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 concessa alle compagnie assicurative, in modo che l'IFRS 9 e l'IFRS 17 possano essere applicati nello stesso momento. Tale proposta è tuttora oggetto di consultazione.

51 In particolare, per effetto di tali nuove disposizioni, è concessa alle compagnie di assicurazione la possibilità di:

a) avvalersi di un'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9, che permetta di continuare ad applicare lo IAS 39 sino al 1° gennaio 2021. Tale esenzione è tuttavia concessa nei limiti in cui le attività della compagnia siano prevalentemente connesse all'assicurazione ; ovvero

b) applicare il cd. overlay approach, in base al quale è sospesa nel Conto economico complessivo la differenza tra l'utile/(perdita) generato dalle "Attività finanziarie designate al fair value a Conto economico" in regime di IFRS 9, e l'utile/(perdita) generato dalle stesse in regime di IAS 39. Tale sospensione garantirebbe l'omogeneità dell'effetto a Conto economico delle attività finanziarie in commento, a prescindere dal regime contabile di riferimento.

Il Gruppo Poste Italiane non si è avvalso di tale facoltà. Nella redazione dei Bilanci consolidati del Gruppo Poste Italiane e Poste Vita il principio contabile internazionale IFRS9 è stato applicato uniformemente dalla data del 1° gennaio 2018.

internazionali. I principi contabili impattati dalle modifiche apportate dal Regolamento, applicabili dal 1° gennaio 2018, sono lo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e l'IFRS 1 - Prima adozione degli International Financial Reporting Standard.

  • Modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni adottate con Regolamento (UE) n. 289/2018. Il Regolamento introduce alcune modifiche formali e esemplificazioni, nell'ottica di agevolare la comprensione delle fattispecie già disciplinate dal principio, e fornisce alcune specifiche sul trattamento contabile delle condizioni di maturazione e non maturazione nei casi di operazioni con pagamento basato su azioni regolato per cassa. A complemento della trattazione, è fornita ex novo la disciplina relativa a "Operazioni con pagamento basato su azioni con caratteristica del regolamento netto per gli obblighi di ritenuta alla fonte".
  • Modifiche allo IAS 40 Investimenti immobiliari adottate con Regolamento (UE) n. 400/2018. Le modifiche introdotte tendono a chiarire quando un'entità è autorizzata a cambiare la qualifica di un immobile che non era un «investimento immobiliare» come tale o viceversa.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2019:

  • IFRS 16 Leasing, adottato con Regolamento (UE) n. 1986/2017. Il nuovo principio è teso a migliorare la contabilizzazione dei contratti di leasing, fornendo agli utilizzatori del bilancio elementi utili a valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, e sui flussi finanziari del locatario. Tale disciplina comporta una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contatti passivi di leasing introducendo, per il locatore, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo). Le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:
    • a) per i contratti in ambito, il bene identificato sarà rappresentato come un asset avente natura di Diritto d'uso, nell'ambito dell'Attivo dello Stato patrimoniale (alla stregua di un asset di proprietà), in contropartita ad una passività finanziaria;
    • b) il valore di prima iscrizione dell'asset dovrà essere pari al valore attuale dei pagamenti/canoni periodici contrattualmente previsti per poter disporre del bene;
    • c) in sede di chiusure contabili successive alla prima iscrizione dell'asset, e per tutta la durata contrattuale, l'asset è ammortizzato in base ad un criterio sistematico, mentre la passività finanziaria è incrementata per gli interessi passivi maturati da calcolarsi in base al tasso interno del contratto di locazione;
    • d) in sede di pagamento del canone periodico, la passività finanziaria è ridotta per pari ammontare. Il principio concede la facoltà di non applicazione delle nuove disposizioni ai contratti cd. "di breve durata"

(non oltre dodici mesi) e a quelli cd. "di basso valore" (con item di valore non superiore ai 5.000 dollari); per tali contratti il locatore può pertanto continuare a far riferimento all'attuale regime contabile.

Modifiche all'IFRS 9Strumenti finanziari - Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa adottate con Regolamento UE n. 498/2018. Le modifiche apportate al presente principio sono volte a chiarire la classificazione di determinate attività finanziarie rimborsabili anticipatamente quando si applica l'IFRS 9;

  • Interpretazione IFRIC 22 - Operazioni in valuta estera e anticipi, adottata con Regolamento UE n. 519/2018, che ha come obiettivo di chiarire la contabilizzazione di operazioni che comprendono la ricezione o il pagamento di anticipi in valuta estera;
  • Interpretazione IFRIC 23 Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito, adottata con Regolamento UE n. 1595/2018, ha come obiettivo quello di precisare come riflettere l'incertezza nella contabilizzazione delle imposte sul reddito.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:

  • IFRS 17 Insurance Contracts;
  • Modifiche allo IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures;
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2015 2017;
  • Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement;
  • Modifiche al Conceptual Framework;
  • Modifiche all'IFRS 3: Business Combinations;
  • Modifiche allo IAS 1 e IAS 8: Definition of Material.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.

Principi contabili di nuova applicazione: Disposizioni transitorie e informativa ESMA

Il Public Statement emesso il 26 ottobre 2018 dall'European Securities and Markets Authority richiede che, nell'ambito della Relazione finanziaria annuale 2018, ciascun IAS adopter fornisca un'adeguata informativa sull'avanzamento dell'iniziativa progettuale di implementazione IFRS 16, sulla modalità scelta per transitare tra i metodi alternativi concessi dal principio, e sugli impatti quantitativi attesi dalla prima applicazione. Conformemente a tali disposizioni, si evidenzia quanto di seguito.

Progetto di implementazione IFRS 16

Al 31 dicembre 2018, in linea con le tempistiche prefissate, si è conclusa la fase finale del progetto di implementazione dell'IFRS 16 all'interno del Gruppo Poste Italiane. Sono stati definitivamente individuati i contratti oggetto di transizione e, dal punto di vista informatico, si è conclusa la mappatura dei sistemi gestionali di contract management e contabili di supporto e la ricognizione e il data quality delle informazioni ivi residenti; si è altresì concluso lo sviluppo dei sistemi/canali di alimentazione del motore di calcolo della Passività finanziaria iniziale, del correlato Diritto d'uso e delle successive, ricorrenti movimentazioni per ammortamento, oneri finanziari, pagamenti e variazioni contrattuali intercorse. E' stato definito, ed è a regime dal 1 gennaio 2019, l'impianto contabile scelto nella gestione ordinaria dei contratti in ambito. Infine, si sono avviate, e si concluderanno nei termini di chiusura del primo trimestre 2019, le attività di definizione della nuova informativa di bilancio sui leasing e le attività di analisi e aggiornamento dei processi aziendali impattati dal principio, in taluni casi mediante il ridisegno di adempimenti e responsabilità coinvolte.

Nel seguito, il dettaglio sugli aspetti più rilevanti ovvero espressamente richiamati dal Public Statement dell'ESMA.

Impianto contabile IFRS 16

Il nuovo impianto contabile a cui ricondurre i contratti in regime IFRS 16 prevede quanto segue:

  • il costo dei canoni locazione leasing non è oggetto di rilevazione in contabilità ad eccezione dell'eventuale costo per IVA indetraibile che, in linea con gli orientamenti teorico/metodologici internazionali, è estraneo al calcolo delle grandezze rilevanti IFRS 16 (passività finanziaria e diritto d'uso);
  • l'accensione e l'estinzione dei debiti nei confronti del locatore, inclusi quelli con contropartita economica, sono rilevate nativamente in contabilità in conti esclusivi IFRS 16, ricondotti univocamente alla voce Passività finanziarie.

L'approccio adottato consente di neutralizzare le prime note di rilevazione di entrate merce/prestato servizio, assestamenti, accertamenti fattura, ecc. senza dover ricorrere a successive scritture di storno.

Metodo di transizione e principali assunzioni

Tra gli approcci consentiti per la transizione all'IFRS 16, il Gruppo Poste Italiane ha optato per il metodo retrospettico semplificato nella variante che richiede di rilevare:

  • la passività finanziaria del leasing a partire dalla data di applicazione iniziale e tenendo conto dei pagamenti futuri dovuti fino alla scadenza contrattuale;
  • l'attività consistente nel diritto d'uso pari all'importo della passività finanziaria del leasing rettificato per gli eventuali risconti attivi o ratei passivi relativi ai leasing rilevati nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale.

Il metodo non richiede il restatement dei dati comparativi e consente alcune facilitazioni nelle modalità di calcolo della passività finanziaria e del diritto d'uso alla data di transizione; in particolare, il Gruppo si è avvalso degli espedienti pratici previsti per:

  • l'individuazione dei contratti in ambito (IFRS 16 par. C3)52;
  • la determinazione del tasso di sconto dei pagamenti minimi futuri (IFRS 16 par. C10 punto a.)53;
  • la determinazione della durata contrattuale residua (IFRS 16 par. C10 punto e.);
  • la non applicazione del principio a contratti di modesto valore, a quelli di breve durata (IFRS 16 par. 5)54, e a quelli in cui il bene oggetto di scambio è un'attività immateriale diversa dai diritti d'autore e simili (IFRS 16 parr. 3 e 4)55 .

52 Come espediente pratico, l'entità non è tenuta a rideterminare se il contratto è, o contiene, un leasing alla data dell'applicazione iniziale. L'entità può invece:

a) applicare il presente Principio ai contratti che erano stati individuati in precedenza come leasing applicando lo IAS 17 Leasing e l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing.

b) non applicare il presente Principio ai contratti che non erano stati identificati come contenenti un leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4.

53 Quando applica il presente Principio retroattivamente conformemente al paragrafo C5, lettera b), ai leasing classificati in precedenza come leasing operativo applicando lo IAS 17, il locatario può utilizzare uno o più dei seguenti espedienti pratici. Il locatario può applicare questi espedienti pratici leasing per leasing:

a) il locatario può applicare un unico tasso di attualizzazione ad un portafoglio di leasing con caratteristiche ragionevolmente simili (come i leasing con una durata residua simile per una classe di attività sottostante simile in un contesto economico simile);

b) Omissis;

c) Omissis;

d) Omissis;

e) il locatario può basarsi sulle esperienze acquisite, per esempio nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.

54 Il locatario può scegliere di non applicare le disposizioni del principio a:

a) leasing a breve termine; e

b) leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore (omissis).

55 L'entità applica il presente Principio a tutti i leasing, ivi compresi i leasing di attività consistenti nel diritto di utilizzo in un sub-leasing, tranne: omissis; e) diritti detenuti dal locatario in forza di accordi di licenze ai sensi dello IAS 38 Attività

Con riguardo all'individuazione dei contratti in ambito, il Gruppo ha scelto di non effettuare una nuova valutazione dei contratti in essere alla data di transizione che erano stati (ovvero non erano stati) classificati in precedenza come leasing o contenenti una componente di leasing; per effetto di tale espediente, i contratti di leasing o contenenti una componente di leasing, contabilizzati secondo le disposizioni dello IAS 17, sono confluiti integralmente nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

Con riguardo alla determinazione del tasso di sconto si è fatto riferimento a un tasso di indebitamento marginale ("Incremental Borrowing Rate" o "IBR") in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito univocamente per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società. L'IBR associato all'inizio di ciascun contratto sarà oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei canoni futuri).

Con riguardo alla determinazione della durata contrattuale residua, in particolare, per gli accordi di locazione immobiliare, il Gruppo è ricorso a un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge n. 392 del 27 luglio 1978), e ne ha previsto, dove appropriato, un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ne è derivato un set di regole per la determinazione del lease term, da applicare agli immobili in locazione previamente ricondotti a tre distinti cluster: (i) immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, (ii) immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e (iii) immobili strumentali altri. La determinazione del lease term per tutti gli altri accordi di leasing è invece coincisa con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le Parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler e poter traguardare la fine e le esperienze acquisite.

Ulteriori assunzioni nell'applicazione dell'IFRS 16

Il Gruppo si è altresì avvalso dell'espediente pratico di non separare le componenti non-leasing dalle componenti leasing per i contratti di noleggio della flotta aziendale e delle auto a uso promiscuo.

Impatti quantitativi della prima applicazione IFRS 16

Alla data di transizione, le tipologie contrattuali rilevanti ai fini dell'applicazione dell'IFRS 16 riguardano:

  • Immobili strumentali all'attività produttiva (ca. 10.600 contratti)
  • Flotta aziendale in full rent per il recapito di prodotti postali e autoveicoli ad uso promiscuo destinati al personale interno (più contratti per ca 19.200 veicoli);
  • Unità immobiliari a uso foresteria per il personale interno (ca. 250 contratti);
  • Aeromobili della compagnia aerea del Gruppo (6 contratti);
  • Altre tipologie di beni (7 contratti).

immateriali per oggetti quali filmati cinematografici, videocassette, opere teatrali, opere letterarie, brevetti e diritti d'autore (par 3). Il locatario può, ma non deve, applicare il presente Principio ai leasing di attività immateriali diverse da quelle descritte al paragrafo 3, lettera e) (par. 4).

Di seguito si forniscono in via preliminare i principali effetti patrimoniali riferiti al primo gennaio 2019 derivanti dalla applicazione dell'IFRS 16, distintamente per il Gruppo e per la sola Capogruppo Poste Italiane SpA. Sui dati di seguito esposti sono tuttora in corso attività di verifica.

milioni di euro
Effetti prima applicazione IFRS 16 Diritto d'uso Passività finanziaria
Gruppo Poste Italiane
Immobili strumentali 1.235 1.234
Altri beni 139 139
Totale al 1 gennaio 2019 1.374 1.373
milioni di euro
Effetti prima applicazione IFRS 16 Diritto d'uso Passività finanziaria
Poste Italiane Spa
Immobili strumentali 1.114 1.114
Altri beni 114 114
Totale al 1 gennaio 2019 1.228 1.228

Infine, di seguito, la riconciliazione tra gli impegni per contratti di leasing al 31 dicembre 2018 (in base delle disposizioni dello IAS 17) e l'ammontare della passività per leasing rilevata al 1° gennaio 2019 (secondo le disposizioni dell'IFRS 16).

Gruppo Poste Italiane milioni di euro
Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 780
Opzione per leasing a breve termine al 31 dicembre 2018 (5)
Opzione per leasing di modesto valore al 31 dicembre 2018 (5)
Passività di leasing al 31 dicembre 2018 rientrante in ambito IFRS 16 770
Adeguamenti a seguito di un diverso trattamento delle opzioni di estensione e di risoluzione 760
Passività di leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 1.530
Adeguamento per attualizzazione delle passività di leasing al 1 gennaio 2019 (157)
Passività finanziaria di leasing come risultato dell'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 1.373
Poste Italiane SpA milioni di euro
Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 680
Opzione per leasing a breve termine al 31 dicembre 2018 (5)
Opzione per leasing di modesto valore al 31 dicembre 2018 (25)
Passività di leasing al 31 dicembre 2018 rientrante in ambito IFRS 16 650
Adeguamenti a seguito di un diverso trattamento delle opzioni di estensione e di risoluzione 723
Passività di leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 1.373
Adeguamento per attualizzazione delle passività di leasing al 1 gennaio 2019 (145)
Passività finanziaria di leasing come risultato dell'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 1.228

3. CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE CONTABILI

3.1 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE

A partire dal primo gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari (emanato con Regolamento (UE) n. 2067/2016) e l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti (emanato con Regolamento (UE) n. 1905/2016). Di seguito si fornisce evidenza dei nuovi criteri generali di redazione introdotti dai principi contabili sopra richiamati e dei relativi impatti della prima adozione sullo stato patrimoniale del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.

3.1.1 IFRS 9 - Strumenti finanziari

La classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento (Settlement date) 56. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Attività finanziarie

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:

• Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività o la passività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).

Tali attività sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo, ad eccezione degli utili e delle perdite per riduzione di valore e degli utili e delle perdite su cambi, fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.

All'interno di tale categoria sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato

56 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede esclusivamente la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.

• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Tale categoria accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) le attività designate al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. Gli strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nel "breve termine" se sono detenuti per la negoziazione o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente.

La classificazione nelle attività correnti o non correnti dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio.

Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, le perdite attese sono rilevate nel risultato economico d'esercizio secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)": (i) le perdite attese sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono oggetto di accantonamento in un apposito fondo rettificativo (ii) le perdite attese sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono rilevate nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di fair value iscritta nel patrimonio netto. Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carryng Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario. Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato (stage 3).

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale. Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.

Relativamente ai crediti commerciali è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

In caso di cambiamento nel business model, le attività finanziarie precedentemente contabilizzate sono riclassificate nella nuova categoria contabile di competenza; gli effetti della riclassifica sono rilevati solo prospetticamente, dunque non devono essere rideterminati gli utili/perdite e interessi rilevati in precedenza. Di seguito sono descritti gli effetti derivanti dalle riclassifiche:

  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato a Conto economico, il fair value dell'attività è rilevato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati direttamente a Conto economico;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al Costo ammortizzato, il fair value alla data della riclassificazione diventa il nuovo valore contabile lordo;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato nelle Altre componenti di conto economico complessivo, il fair value è valutato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dall'eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese su crediti non sono rettificati a seguito della riclassificazione;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al Costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è eliminato dal patrimonio netto rettificando il fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Di conseguenza, l'attività finanziaria è valutata come se fosse sempre stata valutata al costo ammortizzato, non rettificando il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, è mantenuta la valutazione al fair value;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al fair value rilevato a Conto economico continua ad essere valutata al fair value. L'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto a conto economico alla data della riclassificazione.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo.

Passività finanziarie

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

3.1.2 IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti

I ricavi sono rilevati per rappresentare il trasferimento di merci o servizi promessi al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo a cui ci si aspetta di avere diritto in cambio dello stesso (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

    1. Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
    1. identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
    1. determinazione del prezzo di transazione;
    1. in caso di offerte cumulative (c.d. "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (c.d. "Stand Alone Selling Price");
    1. rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    2. o "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    3. o "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Identificazione della performance obligation

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Determinazione delle componenti variabili del corrispettivo

Ai fini della rilevazione del ricavo, il principio contabile IFRS 15 prevede la rilevazione delle componenti variabili del corrispettivo; in particolare il ricavo presuppone l'inclusione di tali componenti nel prezzo di transazione (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari).

Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni); tali componenti negative di reddito sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi.

Allocazione del prezzo di transazione

In presenza di più performance obligation, il prezzo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni di cui la Società può avvalersi (condizioni di mercato,informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

Costi del contratto

I costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto devono essere capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del contratto, se superiore ai 12 mesi, mentre i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto che non sono costi incrementali, sono spesati nel momento in cui sostenuti. Nel caso di costi per l'adempimento delle obbligazioni connesse al contratto, e qualora tali costi non siano disciplinati da altri standard (IAS 2 - Rimanenze, IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari o IAS 38 - Attività immateriali), essi devono essere capitalizzati solo se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:

  • sono direttamente attribuibili al contratto (non sono capitalizzabili i costi generali e amministrativi);
  • consentono di disporre di nuove o maggiori risorse;
  • si prevede che siano recuperabili.

Attività e passività derivanti da contratto

L'attività derivante da contratto è il diritto di ottenere il corrispettivo per beni o servizi trasferiti al cliente. Se il trasferimento di beni o servizi al cliente avviene prima che il pagamento sia dovuto il corrispettivo deve essere classificato come attività derivante da contratto.

La passività derivante da contratto è l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali è stato ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo). Tale corrispettivo deve essere classificato come passività derivante da contratto.

3.2 USO DI STIME IN AMBITO IFRS 9 E IFRS 15

Di seguito si fornisce la descrizione delle stime adottate dal Gruppo Poste Italiane a seguito dell'applicazione delle nuove regole di impairment previste dall'IFRS 9 e della determinazione delle componenti variabili di prezzo introdotte dall'IFRS 15.

Impairment e stage allocation

Ai fini del calcolo dell' impairment i principali fattori che sono oggetto di stime da parte del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti:

  • determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito (SICR);
  • stima della Probabilità di default "PD" e rating per controparti Sovereign e Banking tramite modello interno (sono effettuate valutazioni interne per talune tipologie residuali di controparti Corporate).

Determinazione delle componenti variabili del corrispettivo

I principali fattori inclusi nella rilevazione dei ricavi comprendono componenti variabili del corrispettivo, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

3.3 ADOZIONE DEGLI IFRS 9 E IFRS 15

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 9 e l'IFRS 15 a partire dalla loro effettiva entrata in vigore il 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata; tra i metodi consentiti per la transizione, ha deciso di:

  • ai fini della transizione all'IFRS 9, avvalersi dell'esenzione prevista dall'IFRS 9.7.2.15 in base alla quale l'effetto cumulato retrospettico del cambiamento di principio contabile è rilevato al 1° gennaio 2018 tra i risultati portati a nuovo e nella riserva di fair value ove appropriato, senza quindi effettuare il restatement dei dati comparativi;
  • ai fini della transizione all'IFRS 15, adottare il Simplified transition method secondo il quale l'effetto cumulato del cambiamento di disciplina contabile è rilevato al 1° gennaio 2018 tra i risultati portati a nuovo, senza effettuare il restatement del comparativo, avvalendosi della facoltà di non applicare le nuove regole ai cosiddetti "contratti completati" alla data di transizione, per i quali è mantenuta la contabilizzazione secondo le previgenti regole dello IAS 18 e relative interpretazioni.

Il Gruppo Poste Italiane, tenuto conto della natura del preponderante business di Poste Vita SpA e dell'effetto stabilizzatore determinato dall'applicazione del meccanismo dello Shadow Accounting, ha valutato che l'applicazione dell'IFRS 9 anche alle entità operanti nel business assicurativo, Poste Vita SpA e Poste Assicura Spa, non avrebbe comportato significativi effetti di volatilità sul conto economico, né asimmetrie contabili. Pertanto, ha deciso un'applicazione full compliant sin dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9.

3.3.1 IFRS 9 - STRUMENTI FINANZIARI

Principali scelte adottate

Nel presente paragrafo vengono illustrate le principali scelte effettuate dal Gruppo Poste Italiane in merito all'applicazione dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari e formalizzate in data 13 dicembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA il quale ha approvato una specifica Linea Guida IFRS 9, redatta con l'obiettivo di definire i seguenti indirizzi:

  • le scelte di Business Model da adottare a livello di Gruppo;
  • l'approccio metodologico di stima dell'impairment per gli strumenti finanziari, sinteticamente riferibile all'area titoli e all'area crediti, e le modalità di valutazione delle perdite attese;
  • i criteri di stage allocation ai fini dell'allocazione degli strumenti finanziari nei relativi stage sulla base del significativo incremento del merito creditizio;
  • le scelte in ambito Hedge Accounting.

Di seguito, sono riportati gli aspetti più significativi formalizzati nell'ambito della Linea Guida IFRS 9 per Classification & Measurement, Impairment e Hedge Accounting.

Classification & Measurement

Sulla base di quanto previsto dal nuovo principio contabile in materia di attività finanziarie, il Gruppo Poste Italiane ha individuato i seguenti Business Model:

  • Hold to Collect (HTC): nel quale l'attività finanziaria è posseduta al fine di percepire i flussi finanziari contrattuali per capitale ed interessi, con vendite poco frequenti e/o scarsi volumi; gli strumenti finanziari che rispondono a tale business model e che hanno superato il test SPPI sono valutati al costo ammortizzato.
  • Hold to Collect & Sell (HTC&S): nel quale l'attività finanziaria è posseduta al fine di percepire sia i flussi finanziari contrattuali per capitale ed interessi, che il corrispettivo della sua vendita; gli strumenti finanziari che rispondono a tale business model e che hanno superato il test SPPI sono valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo.
  • Altro: rappresenta una categoria residuale che comprende le attività finanziarie gestite con un modello di business non riconducibile ai precedenti, tra cui le attività finanziaria detenute con finalità di negoziazione. Gli strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI, nonché le quote di fondi comuni UCITS detenuti dalla controllata Poste Vita SpA, sono valutati al fair value rilevato a conto economico.

Gli strumenti di equity rappresentano una quota di portafoglio residuale rispetto ai titoli di debito e alle quote di fondi comuni detenuti dal Gruppo Poste Italiane. Per la quasi totalità delle azioni possedute dal Gruppo la classificazione è al fair value rilevato a conto economico.

Impairment e Stage Allocation

In merito all'applicazione delle disposizioni in materia di riduzione di valore delle attività finanziarie, il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte, mentre per i Crediti commerciali è applicato l'approccio semplificato, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Si rimanda al paragrafo "Pratiche di gestione del rischio di credito" per una illustrazione dettagliata delle pratiche di gestione del rischio di credito e di come esse sono in relazione con la valutazione e la rilevazione delle perdite attese sugli strumenti finanziari attivi.

Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.

Hedge Accounting

Per le operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.

Pratiche di gestione del rischio di credito: input, assunzioni e tecniche di stima

Il nuovo modello di svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari misurati al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo è basato sulle Expected Credit Losses (ECL). Di seguito i dettagli delle metodologie adottate nella gestione del rischio di credito .

Descrizione generale dei modelli utilizzati

Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • Titoli/depositi con controparti Sovereign e Banking (e alcune tipologie residuali di Corporate): modelli interni di stima dei parametri di rischio;
  • Altri strumenti finanziari corporate e Pubblica Amministrazione: parametri di rischio forniti da un provider esterno e tassi di default medi di settore.

Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.

Significativo incremento del rischio di credito

Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del nuovo principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità della PD rispetto alle classi di rating57;

57 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2.

• un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating58 .

I rating utilizzati nella staging allocation derivano dai modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie e sovrane, e da modelli esterni, con riferimento alle controparti corporate e della Pubblica Amministrazione. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.

Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.

Definizione di default

Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valuatazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali delay di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzia di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Svalutazione collettiva e individuale

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.

Informazioni forward looking

Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili59 .

58 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

59 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati

Tecniche di stima utilizzate

Per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign e Banking, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è stato adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating.

E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Ai fini della stima dei modelli interni è stata utilizzata una definizione di default basata sulla seguente impostazione:

  • Strumenti finanziari Governativi ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito;
  • Strumenti finanziari Corporate e Banking ritardo di pagamento di 90 giorni.

Per la determinazione del rating dei titoli corporate si fa riferimento al rating pubblico delle principali società di rating. Qualora non fossero disponibili tali informazioni il rating viene stimato compilando una scorecard che prende in considerazione, tra le altre cose:

  • il rischio specifico della società;
  • il rischio specifico del settore di appartenenza;
  • il rischio specifico e generico del paese di appartenenza.

Misurazione dell'ECL

La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:

• PD, come indicato dal principio è stata adottata una PD Point in Time (PIT) o forward looking in funzione dello stage della posizione;

disponibili non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Baseapproach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Crediti commerciali

Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali, sulla base del quale il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione analitica del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ovvero sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

3.3.2 IFRS 15 - RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Qui di seguito si riportano le principali conclusioni delle valutazioni effettuate:

  • per la controllata PostePay SpA si è rilevata l'esigenza, in applicazione dell'IFRS 15, di rettificare il saldo di Patrimonio netto iniziale in presenza di contratti non completati alla data di transizione e di contratti composti da più performance obligation per i quali sono state riviste le regole di revenue recognition;
  • è stata rilevata la presenza di penali a favore di clienti (nel caso di mancato raggiungimento di prestabiliti livelli di servizio) e di clausole in cui è prevista la restituzione di commissioni percepite per il collocamento di mutui e prestiti a fronte di estinzioni anticipate (sino ad oggi trattate nell'ambito dei fondi rischi e oneri) per le quali è stato previsto a partire dal 1° gennaio 2018 un modello di imputazione contabile con diretta decurtazione dei ricavi;
  • gli effetti di quanto sopra descritto generano alla data di transizione un decremento dei Risultati portati a nuovo per circa 1 milione di euro.

L'iniziale applicazione dell'IFRS 15 ha inoltre comportato per il Gruppo Poste Italiane una riclassifica nei Debiti commerciali per circa 28 milioni di euro relativa a passività derivanti da contratti con i clienti, precedentemente iscritti nella voce Altre passività.

3.4 IMPATTI DELL'ADOZIONE DEGLI IFRS 9 E IFRS 15

3.4.1 IMPATTI DELL'ADOZIONE DEGLI IFRS 9 E IFRS 15 SULLO STATO PATRIMONIALE DI GRUPPO

Le seguenti tabelle mostrano gli effetti derivanti dalla transizione all'IFRS 9 e all'IFRS 15 rilevate per ogni singola voce del bilancio di Gruppo. In particolare, lo stato patrimoniale di Gruppo include gli effetti derivanti dalle nuove regole di classificazione e misurazione dettate dall'IFRS 9 e rilevate in sede di transizione sulle singole voci dell'attivo, mentre le rettifiche includono le regole derivanti dall'iniziale applicazione del nuovo modello di impairment.

(dati in milioni di euro)
ATTIVO Saldo al 31
dicembre 2017
Classificazione e
misurazione (IFRS 9) e
Riclassifiche (IFRS 15)*
Rettifiche (IFRS 9 e 15)** Saldo al 1°
gennaio 2018
Attività non correnti
lmmobili, impianti e macchinari 2.001 2.001
Investimenti immobiliari 52 52
Attività immateriali 516 516
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 508 508
Attività finanziarie 171.004 1.747 (7) 172.744
Crediti commerciali 9 9
Imposte differite attive 869 (156) 4 717
Altri crediti e attività 3.043 (1) 3.042
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 71 71
Totale 178.073 1.591 (4) 179.660
Attività correnti
Rimanenze 138 138
Crediti commerciali 2.026 (12) 2.014
Crediti per imposte correnti વેરૂ 5 રેજ
Altri crediti e attività 954 954
Attività finanziarie 15.762 (27) (4) 15.731
Cassa e depositi BancoPosta 3.196 3.196
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.428 2.428
Totale 24.597 (27) (11) 24.559
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione -
TOTALE ATTIVO 202.670 1.564 (15) 204.219
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Saldo al 31
dicembre 2017
Classificazione e
misurazione (IFRS 9) e
Riclassifiche (IFRS 15)*
Rettifiche (IFRS 9 e 15)** Saldo al 1º
gennaio 2018
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306 1.306
Riserve 1.611 1.218 15 2.844
Risultati portati a nuovo 4.633 13 (30) 4.616
Totale Patrimonio netto di Gruppo 7.550 1.231 (15) 8.766
Patrimonio netto di terzi -
Totale 7.550 1.231 (15) 8.766
Totale 7 550 1.231
(15)
8.766
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative 123.650 1 123.651
Fondi per rischi e oneri 692 - 692
Trattamento di fine rapporto 1.274 1.274
Passività finanziarie 5.044 5.044
lmposte differite passive 546 331 - 877
Altre passività 1.207 1.207
Totale 132.413 332 132.745
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri 903 903
Debiti commerciali 1.332 28 1 1.361
Debiti per imposte correnti 23 (1) 23
Altre passività 2.249 (28) 2.221
Passività finanziarie 58.200 58.200
Totale 62.707 1 62.708
Passività associate ad attività in dismissione

Gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione sono stati rilevati nei saldi di apertura al primo gennaio 2018 dei Risultati portati a nuovo e della riserva di fair value. Di seguito si forniscono le riconciliazioni tra il saldo al 31 dicembre 2017 e quello al primo gennaio 2018.

Riconciliazionedei Risultati portati a nuovo (dati in milioni di euro)
Risultati portati a nuovo al 31 dicembre 2017 4.633
Effetti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 13
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 (39)
Effetti relativi all'iniziale applicazione dell'IFRS 15 (1)
Effetti fiscali 10
Risultati portati a nuovo al primo gennaio 2018 4.616
Riconciliazionedella Riserva di fair value (dati in milioni di euro)
Riserva di fair value al 31 dicembre 2017 - IAS 39 (AFS) 371
Effetti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 1.705
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 15
Effetti fiscali (487)
Riserva di fair value al primo gennaio 2018 - IFRS 9 (FVTOCI) 1.604

Sintesi degli effetti derivanti dall'iniziale applicazione

Di seguito sono riportati gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9 separatamente per Classification & Measurement ed Impairment.

Classification & Measurement

La seguente tabella descrive la categoria di valutazione originaria secondo lo IAS 39 e la nuova categoria di valutazione secondo l'IFRS 9 per ogni classe di attività finanziarie del Gruppo Poste Italiane al primo gennaio 2018.

Strumenti finanziari

Categoria contabile IAS 39 Categoria contabile IFRS 9 Valore contabile
IAS 39
Valore contabile
IFRS 9
(dati in mln di euro
)
Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 7.916 7.913
Finanziamenti e crediti Fair value a conto economico 216 216
Detenuti sino a scadenza Costo ammortizzato 3.246 3.245
Crediti finanziari Detenuti sino a scadenza FVOCI -Titoli di debito 9.666 11.131
Investimenti disponibili per la vendita Costo ammortizzato 17.014 17.262
Titoli a reddito fisso Investimenti disponibili per la vendita FVOCI -Titoli di debito 117.067 117.067
Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico 308 308
Fair value a conto economico Fair value a conto economico 2.420 2.420
Fair value a conto economico FVOCI -Titoli di debito 3.800 3.800
Fair value a conto economico FVOCI -Titoli di debito 546 546
Altri investimenti Fair value a conto economico Fair value a conto economico 22.514 22.514
Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico 1.352 1.352
Fair value a conto economico Fair value a conto economico 58 58
Azioni Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico 59 59
Investimenti disponibili per la vendita FVOCI -Titoli di capitale 5 5
Derivati non di copertura Fair value a conto economico Fair value a conto economico 184 184
Derivati di copertura Fair Value - Strumento di copertura Fair Value - Strumento di copertura 395 395
Totale attività finanziarie -
186.766
-
188.475
Crediti per accordi CTD Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 188 187
Crediti commerciali Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 2.035 2.023
Disponibilità liquide Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 2.428 2.428
Cassa e Depositi BancoPosta Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 3.196 3.196

Di seguito il dettaglio dei principali effetti alla data di transizione, derivanti dall'applicazione delle nuove regole di classificazione e misurazione e delle rettifiche per perdite attese.

SALDO AL Classificazione, Misurazione e Impairment SALDO AL 1
(dati in milioni di euro) Note 31/12/2017
(IAS39)
Costo
ammortizzato
FVTOCI FVTPL Azioni FVTPL Azioni FVTOCI gennaio 2018
(IFRS 9)
Saldo al 31 dicembre 2017 delle Attività finanziarie (IAS 39) 186.766
Investimenti disponibili per la vendita 135.805
Riclassifiche da AFS a costo ammortizzato i) a (17.014) 17.014 - - - - 17.014
Rimisurazioni 255 - - - - 255
Riclassifiche da AFS a FVTOCI i) b (117.072) - 117.067 - - 5
117.072
Riclassifiche da AFS a FVTPL i) c (1.719) - - 1.660 59 - 1.719
Investimenti posseduti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti 21.044 -
Riclassifiche da HTM e Finanziamenti e crediti a costo ammortizzato ii) a (11.162) 11.162 - - - - 11.162
Riclassifiche da HTM a FVTOCI ii) b (9.666) - 9.666 - - - 9.666
Rimisurazioni - 1.465 - - - 1.465
Riclassifiche da Finanziamenti e crediti a FVTPL ii) c (216) - - 216 - - 216
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 29.338 -
Riclassifica da FVTPL a FVTOCI iii) a (4.346) - 4.346 - - - 4.346
FVTPL iii) b (24.992) - - 24.934 58 - 24.992
Strumenti finanziari derivati
Effetti delle riclassifiche
579
(579)
- - 579 - - -
579
Effetti della rettifica per perdite attese su strumenti al costo ammortizzato (11) -
(11)
Saldo al primo gennaio 2018 delle attività finanziarie(IFRS 9) 28.420 132.544 27.389 117 5
188.475

AFS: Available For Sale (Investimenti disponibili per la vendita)

HTM: Held To Maturity (Investimenti posseduti fino a scadenza)

FVTPL: Fair Value Through Profit or Loss (Stumenti finanziari al fair value rilevati a conto economico)

FVTOCI: Fair Value Through Other Comprehensive Income (Strumenti finanziari al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo)

  • i) Riclassifica degli Investimenti disponibili per la vendita nelle seguenti categorie IFRS 9:
    • a. Costo ammortizzato per 17.014 milioni di euro generando un incremento della Riserva di fair value di 255 milioni di euro.
    • b. FVOCI per 117.072 milioni di euro, di cui titoli di capitale per 5 milioni di euro, per i quali il Gruppo ha deciso di avvalersi della cd. FVOCI option.
    • c. FVTPL per 1.719 milioni di euro riferiti a strumenti finanziari gestiti con un modello di business non riconducibile ai precedenti ovvero a strumenti finanziari non conformi al requisito SPPI. In via residuale, in tale categoria sono classificati titoli di capitale per i quali non si è optato per la misurazione al FVTOCI la cui riclassifica ha generato un incremento dei Risultati portati a nuovo e la contestuale riduzione della Riserva di fair value di 16 milioni di euro ascrivibili alle azioni Visa Inc..
  • ii) Riclassifica degli Investimenti detenuti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti nelle seguenti categorie IFRS 9:
    • a. Costo ammortizzato per 11.162 milioni di euro.
    • b. FVTOCI per 9.666 milioni di euro generando un incremento della Riserva di fair value di 1.465 milioni di euro.
    • c. FVTPL per 216 milioni di euro di cui 208 milioni di euro relativi a crediti derivanti da conferimenti a titolo di sottoscrizione di fondi comuni d'investimento per i quali non sono ancora state emesse le corrispondenti quote e che seguono la stessa classificazione degli strumenti finanziari a cui si riferiscono e 8 milioni di euro dal credito verso Visa Inc. il quale non ha superato il test SPPI.
  • iii) Riclassifica degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico nelle categorie IFRS 9:
    • a. FVTOCI per 4.346 milioni di euro generando un decremento complessivo dei Risultati portati e nuovo di circa 3 milioni di euro e un contestuale incremento della Riserva di fair value e della Riserva per passività differite verso gli assicurati (quest'ultima per circa 1 milione di euro).
    • b. FVTPL per 24.992 milioni di euro mantenendo la medesima valutazione prevista dal precedente principio contabile IAS 39.

Al 31 dicembre 2018, il fair value degli strumenti riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato è di circa 14.573 milioni di euro, e la variazione di fair value negativa che sarebbe stata rilevata nel patrimonio netto al 31 dicembre 2018, qualora in sede di transizione 17.014 milioni di euro non fossero stati riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato, sarebbe stata pari a circa 787 milioni di euro (al lordo del relativo effetto imposte).

L'applicazione dell'IFRS 9 alle voci Crediti commerciali non ha comportato riclassifiche. Sulla scorta del nuovo modello di impairment è stato rideterminato il valore del Fondo svalutazione crediti.

SALDO AL Riclassifiche e rettifiche
(dati in milioni di euro) 31/12/2017
(IAS39)
Costo
ammortizzato
FVTOCI FVTPL Azioni FVTPL Azioni FVTOCI
Crediti commerciali 2.649
F.do svalutazione crediti commerciali (614)
Totale crediti commerciali (IAS 39) 2.035
Effetti della riclassifica (2.035) 2.035
Effetti della rettifica per perdite attese (12) - - - -
Saldo al primo gennaio 2018 (IFRS 9) 2.023 - - - -

La voce Altri crediti e Attività ha subito una rideterminazione del valore del fondo svalutazione per 1 milione di euro.

Impairment

Gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo modello di impairment, che in sede di transizione trovano contropartita nei Risultati portati a nuovo, sono di seguito evidenziati:

  • 11 milioni di euro per perdite attese rilevate su strumenti finanziari classificati nella categoria al Costo ammortizzato;
  • 15 milioni di euro per perdite attese rilevate su strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI (l'impairment per gli strumenti finanziari classificati in tale categoria trova contropartita nella Riserva di Fair Value);
  • 13 milioni di euro complessivi di cui 12 milioni di euro per integrare quanto già stanziato in anni precedenti su Crediti commerciali e un milione di euro per integrare quanto già stanziato su Altri crediti e attività.

Il nuovo modello di impairment è stato applicato alle voci "Cassa e disponibilità liquide" e "Cassa e depositi Bancoposta", e non ha comportato tuttavia una svalutazione significativa di tali poste di bilancio.

Esposizione al rischio di credito

Le tabelle sotto rappresentate forniscono informazioni circa l'esposizione al rischio di credito al 1° gennaio 2018.

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti 200 - 7.262 - 50 - 7.512
Titoli a reddito fisso 6 - 19.781 - 4 - 19.791
Totale Valore contabile lordo 206 - 27.043 - 54 - 27.303
Totale Costo ammortizzato 206 - 27.032 - 54 - 403 725 28.420
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.919 - 117.928 2 746 34 120.629
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 1.919 - 118.428 2 746 34 121.129
Valore contabile - Fair value 2.103 - 129.603 2 798 38 - - 132.544

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating

L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie al Costo ammortizzato e al Fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per i quali è utilizzato il General deterioration model, suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Le tabelle di seguito forniscono informazioni di dettaglio in merito alla metodologia di svalutazione applicata ai Crediti commerciali e una riconciliazione del Fondo ECL al 1° gennaio 2018.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
01.01.2018
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo
svalutazione
crediti
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.634 412
Cassa Depositi e Prestiti 374 -
Ministeri ed enti pubblici 416 99
Corrispondenti esteri 174 1
Privati 670 312
Crediti verso Controllante 195 31
Totale 1.829 443
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ -------------------
01.01.2018
Fasce di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo
svalutazione
crediti
Crediti commerciali non scaduti 427 4
Scaduto 0 - 1 anno 145 10
Scaduto 1 - 2 anni 55 11
Scaduto 2 - 3 anni 17 8
Scaduto 3 - 4 anni 12 7
Scaduto > 4 anni 40 38
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 124 105
Totale 820 183
Riconciliazione fondo a copertura delle perdite attese crediti commerciali (milioni di euro)
Descrizione
Fondo a copertura perdite al 31 dicembre 2017 (IAS 39 compliant) 614
Impairment aggiuntivo rilevato al 1° gennaio 2018 su:
Crediti commerciali 12
Fondo a copertura perdite al 1° gennaio 2018 (IFRS 9 compliant) 626

3.4.2 IMPATTI DELL'ADOZIONE DEGLI IFRS 9 E IFRS 15 SULLO STATO PATRIMONIALE DI POSTE ITALIANE SPA

Le seguenti tabelle mostrano gli effetti derivanti dalla transizione all'IFRS 9 e all'IFRS 15 rilevate per ogni singola voce del bilancio di Poste Italiane SpA. In particolare, lo stato patrimoniale della Capogruppo include gli effetti derivanti dalle nuove regole di classificazione e misurazione dettate dall'IFRS 9 e rilevate in sede di transizione sulle singole voci dell'attivo, mentre le rettifiche includono le regole derivanti dall'iniziale applicazione del nuovo modello di impairment.

(dati in milioni di euro)
ATTIVO Saldo al 31
dicembre
2017
Classificazione e
misurazione (IFRS 9) e
Riclassifiche (IFRS 15)*
Rettifiche
(IFRS 9 e 15)**
Saldo al 1°
gennaio 2018
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.912 - - 1.912
Investimenti immobiliari 52 - - 52
Attività immateriali 385 - - 385
Partecipazioni 2.081 - - 2.081
Attività finanziarie BancoPosta 49.388 1.950 (7) 51.331
Attività finanziarie 834 - - 834
Crediti commerciali 5 - - 5
Imposte differite attive 762 (156) 2 608
Altri crediti e attività 1.148 - (1) 1.147
Totale 56.567 1.794 (6) 58.355
Attività correnti
Crediti commerciali 2.014 - (2) 2.012
Crediti per imposte correnti 77 - 5 82
Altri crediti e attività 894 - - 894
Attività finanziarie BancoPosta 10.659 (27) (3) 10.629
Attività finanziarie
Cassa e depositi BancoPosta
363
3.196
-
-
-
-
363
3.196
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.039 - - 2.039
Totale 19.242 (27) - 19.215
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione - - - -
TOTALE ATTIVO 75.809 1.767 (6) 77.570
Saldo al 31 Classificazione e Rettifiche Saldo al 1°
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO dicembre
2017
misurazione (IFRS 9) e
Riclassifiche (IFRS 15)*
(IFRS 9 e 15)** gennaio 2018
Patrimonio netto
Capitale sociale
Riserve
1.306
1.431
-
1.359
-
14
1.306
2.804
Risultati portati a nuovo 2.775 16 (21) 2.770
Totale 5.512 1.375 (7) 6.880
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri 668 - - 668
Trattamento di fine rapporto 1.244 - - 1.244
Passività finanziarie BancoPosta 4.010 - - 4.010
Passività finanziarie 286 - - 286
Imposte differite passive 315 393 - 708
Altre passività 1.183 - - 1.183
Totale 7.706 393 - 8.099
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri - - 870
Debiti commerciali 870
1.211 27 - 1.238
Debiti per imposte correnti 5 (1) 1 5
Altre passività 1.593 (27) - 1.566
Passività finanziarie BancoPosta 57.843 - - 57.843
Passività finanziarie 1.069 - - 1.069
Totale 62.591 (1) 1 62.591

* La colonna Classificazione e misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15 ) include: - le rimisurazioni derivanti dall'iniziale applicazione delle nuove regole di Classificazione e misurazione in ottemperanza all'applicazione dell'IFRS 9.7.2.3 e seguenti;

- le riclassificazioni derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 15;

** Le rettifiche includono principalmente l'impairment derivante dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9.

Gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione sono stati rilevati nei saldi di apertura al primo gennaio 2018 dei Risultati portati a nuovo e della Riserva di fair value. Di seguito si forniscono le riconciliazioni tra il saldo al 31 dicembre 2017 e quello al primo gennaio 2018.

Riconciliazione dei Risultati portati a nuovo (dati in milioni di euro)
Risultati portati a nuovo al 31 dicembre 2017 2.775
Effetti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 1
6
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 (28)
Effetti relativi all'iniziale applicazione dell'IFRS 15 -
Effetti fiscali 7
Risultati portati a nuovo al 1° gennaio 2018 2.770
Riconciliazione della Riserva di fair value (dati in milioni di euro)
Riserva di fair value al 31 dicembre 2017 - IAS 39 (AFS) 191
Effetti derivanti derivanti dalla classificazione e misurazione di strumenti finanziari - IFRS 9 1.907
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 14
Effetti fiscali (548)
Riserva di fair value al 1° gennaio 2018 - IFRS 9 (FVTOCI) 1.564

Sintesi degli effetti derivanti dall'iniziale applicazione

Di seguito sono riportati gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9 separatamente per Classification & Measurement ed Impairment.

Classification & Measurement

La seguente tabella descrive la categoria di valutazione originaria secondo lo IAS 39 e la nuova categoria di valutazione secondo l'IFRS 9 per ogni classe di attività finanziarie di Poste Italiane SpA al primo gennaio 2018.

Strumenti finanziari

Strumenti finanziari
Categoria contabile IAS 39 Categoria contabile IFRS 9 Valore contabile
IAS 39
Valore contabile
IFRS 9
(dati in mln di euro
)
Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 7.593 7.590
Crediti finanziari Finanziamenti e crediti Fair value a conto economico 8 8
Detenuti sino a scadenza Costo ammortizzato 3.246 3.245
Detenuti sino a scadenza FVOCI - Titoli di debito 9.666 11.131
Investimenti disponibili per la vendita Costo ammortizzato 15.398 15.850
Titoli a reddito fisso Investimenti disponibili per la vendita FVOCI - Titoli di debito 23.700 23.700
Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico - -
Fair value a conto economico Fair value a conto economico - -
Fair value a conto economico FVOCI - Titoli di debito - -
Fair value a conto economico Fair value a conto economico - -
Azioni Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico 4
1
4
1
Investimenti disponibili per la vendita FVOCI - Titoli di capitale - -
Derivati non di copertura Fair value a conto economico Fair value a conto economico - -
Derivati di copertura Fair Value - Strumento di copertura Fair Value - Strumento di copertura 395 395
Totale Attività finanziarie BancoPosta 60.047 61.960
Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 641 641
Crediti finanziari Finanziamenti e crediti Fair value a conto economico - -
Detenuti sino a scadenza Costo ammortizzato - -
Detenuti sino a scadenza FVOCI - Titoli di debito - -
Investimenti disponibili per la vendita Costo ammortizzato - -
Titoli a reddito fisso Investimenti disponibili per la vendita FVOCI - Titoli di debito 551 551
Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico - -
Fair value a conto economico Fair value a conto economico - -
Fair value a conto economico FVOCI - Titoli di debito - -
Fair value a conto economico Fair value a conto economico - -
Azioni Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico - -
Investimenti disponibili per la vendita FVOCI - Titoli di capitale 5 5
Totale Attività finanziarie 1.197 1.197
Crediti per accordi CTD Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 188 187
Crediti commerciali Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 2.019 2.017
Disponibilità liquide Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 2.039 2.039
Cassa e Depositi BancoPosta Finanziamenti e crediti Costo ammortizzato 3.196 3.196

Di seguito il dettaglio dei principali effetti alla data di transizione, derivanti dall'applicazione delle nuove regole di classificazione e misurazione e delle rettifiche per perdite attese.

SALDO AL
31/12/2017
Classificazione, Misurazione e Impairment SALDO AL 1°
gennaio 2018
(dati in milioni di euro) Note (IAS39) Costo
ammortizzato
FVTOCI FVTPL Azioni FVTPL Azioni FVTOCI (IFRS 9)
Saldo al 31 dicembre 2017 Attività finanziarie BancoPosta (IAS 39) 60.047
Investimenti disponibili per la vendita 39.139
Riclassifiche da AFS a costo ammortizzato i)a (15.398) 15.398 - - - -
15.398
Rimisurazioni 458 458
Riclassifiche da AFS a FVTOCI i)b (23.700) - 23.700 - - -
23.700
Riclassifiche da AFS a FVTPL i)c (41) - - -
4
1 -
4
1
Investimenti posseduti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti 20.513
Riclassifiche da HTM e Finanziamenti e crediti a costo ammortizzato ii)a (10.839) 10.839 - - - -
10.839
Riclassifiche da HTM a FVTOCI ii)b (9.666) - 9.666 - - -
9.666
Rimisurazioni - 1.465 1.465
Riclassifiche da Finanziamenti e crediti a FVTPL ii)c (8) - - 8 - -
8
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E -
Riclassifica da FVTPL a FVTOCI - - - - - -
-
FVTPL - - - - - -
-
Strumenti finanziari derivati 395
Effetti delle riclassifiche (395) - - 395 - -
395
Effetti della rettifica per perdite attese su strumenti al costo ammortizzato (10) (10)
Saldo al 1° gennaio 2018 Attività finanziarie BancoPosta (IFRS 9) 26.685 34.831 403 4 1
-
61.960
Saldo al 31 dicembre 2017 Attività finanziarie (IAS 39) 1.197
Investimenti disponibili per la vendita 556
Riclassifiche da AFS a costo ammortizzato - - - - - -
-
Rimisurazioni - - - - -
-
Riclassifiche da AFS a FVTOCI i)b (556) - 551 - - 5
556
Riclassifiche da AFS a FVTPL - - - - - -
-
Investimenti posseduti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti 641
Riclassifiche da HTM e Finanziamenti e crediti a costo ammortizzato ii)a (641) 641 - - - -
641
Riclassifiche da HTM a FVTOCI - - - - - -
-
Rimisurazioni - - - - -
-
Riclassifiche da Finanziamenti e crediti a FVTPL - - - - - -
-
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E -
Riclassifica da FVTPL a FVTOCI - - - - - -
-
FVTPL - - - - - -
-
Strumenti finanziari derivati -
Effetti delle riclassifiche - - - - - -
-
Effetti della rettifica per perdite attese su strumenti al costo ammortizzato - -
Saldo al 1° gennaio 2018 Attività finanziarie(IFRS 9) 641 551 - - 5
1.197

AFS: Available For Sale (Investimenti disponibili per la vendita)

HTM: Held To Maturity (Investimenti posseduti fino a scadenza)

FVTPL: Fair Value Through Profit or Loss (Stumenti finanziari al fair value rilevati a conto economico) FVTOCI: Fair Value Through Other Comprehensive Income (Strumenti finanziari al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo)

  • i) Riclassifica degli Investimenti disponibili per la vendita nelle seguenti categorie IFRS 9:
    • a. Costo ammortizzato per 15.398 milioni di euro generando un incremento della Riserva di fair value di 458 milioni di euro.
    • b. FVTOCI per 24.256 milioni di euro, di cui titoli di capitale per 5 milioni di euro, per i quali la Società ha deciso di avvalersi della cd. FVTOCI option.
    • c. FVTPL per 41 milioni di euro riferiti alle azioni Visa Incorporated per le quali non si è optato per la misurazione al FVTOCI la cui riclassifica ha generato un incremento dei Risultati portati a nuovo e la contestuale riduzione della Riserva di fair value di 16 milioni di euro.
  • ii) Riclassifica degli Investimenti detenuti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti nelle seguenti categorie IFRS 9:
    • a. Costo ammortizzato per 11.480 milioni di euro.
    • b. FVTOCI per 9.666 milioni di euro generando un incremento della Riserva di fair value di 1.465 milioni di euro.
    • c. FVTPL per 8 milioni di euro relativi al credito verso Visa Inc. il quale non ha superato il test SPPI.

Al 31 dicembre 2018, il fair value degli strumenti riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato è di 13.043 milioni di euro, e la variazione di fair value negativa che sarebbe stata rilevata nel patrimonio netto al 31 dicembre 2018, qualora in sede di transizione 15.398 milioni di euro non fossero stati riclassificati dalla categoria AFS alla categoria Costo ammortizzato, sarebbe stata pari a circa 692 milioni di euro (al lordo del relativo effetto imposte).

L'applicazione dell'IFRS 9 alla voce Crediti commerciali non ha comportato riclassifiche. Sulla scorta del nuovo modello di impairment è stato rideterminato il valore del Fondo svalutazione crediti.

(dati in milioni di euro) SALDO AL Riclassifiche e rettifiche
31/12/2017
(IAS39)
Costo
ammortizzato
FVTOCI FVTPL Azioni FVTPL Azioni FVTOCI
Crediti commerciali 2.536
F.do svalutazione crediti commerciali (517)
Totale crediti commerciali (IAS 39) 2.019
Effetti della riclassifica 2.019 2.019
Effetti della rettifica per perdite attese (2) - -
-
-
Saldo al 1° gennaio 2018 (IFRS 9) 2.017 - -
-
-

La voce Altri crediti e Attività ha subito una rideterminazione del valore del fondo svalutazione per 1 milione di euro.

Impairment

Gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo modello di impairment, che in sede di transizione trovano contropartita nei Risultati portati a nuovo, sono di seguito evidenziati:

  • a. 10 milioni di euro per perdite attese rilevate su strumenti finanziari classificati nella categoria al Costo ammortizzato;
  • b. 14 milioni di euro per perdite attese rilevate su strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI (l'impairment per gli strumenti finanziari classificati in tale categoria trova contropartita nella Riserva di Fair Value);
  • c. 3 milioni di euro complessivi di cui 2 milioni di euro per integrare quanto già stanziato in anni precedenti su Crediti commerciali e 1 milione di euro per integrare quanto già stanziato su Altri crediti e attività.

Il nuovo modello di impairment è stato applicato alle voci "Cassa e disponibilità liquide" e "Cassa e depositi BancoPosta", e non ha comportato tuttavia una svalutazione significativa di tali poste di bilancio.

Esposizione al rischio di credito

Le tabelle sotto rappresentate forniscono informazioni circa l'esposizione al rischio di credito al 1° gennaio 2018.

Poste Italiane SpA - Rischio di credito - Rating interni Patrimonio destinato BancoPosta

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - - - - - -
Crediti 200 - 6.944 - 45 - 7.189
Titoli a reddito fisso - - 18.378 - - - 18.378
Totale Valore contabile lordo 200 - 25.322 - 45 - 25.567
Totale Costo ammortizzato 200 - 25.312 - 45 - 403 725 26.685
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso - - 32.252 - - - 32.252
Altri investimenti - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo - - 32.252 - - - 32.252
Valore contabile - Fair value - - 34.831 - - - - - 34.831
Poste Italiane SpA - Rischio di credito - Rating interni Patrimonio non destinato
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 367 - - - 367
Crediti - - 269 - 5 - 274
Titoli a reddito fisso - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo - - 636 - 5 - 641
Totale Costo ammortizzato - - 636 - 5 - - - 641
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso - - 505 - - - 505
Altri investimenti - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo - - 505 - - - 505
Valore contabile - Fair value - - 551 - - - - - 551

L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie al Costo ammortizzato e al Fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per i quali è utilizzato il General deterioration model, suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Le tabelle di seguito forniscono informazioni di dettaglio in merito alla metodologia di svalutazione applicata ai Crediti commerciali e una riconciliazione del Fondo ECL al 1° gennaio 2018.

Poste Italiane SpA - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
01.01.2018
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo
svalutazione
crediti
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 1.435 358
Cassa Depositi e Prestiti 374 -
Ministeri ed enti pubblici 400 99
Corrispondenti esteri 174 1
Privati 487 258
Crediti verso Controllante 194 31
Crediti verso Società del Gruppo 288 -
Totale 1.917 389
Poste Italiane SpA - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)
01.01.2018
Fasce di scaduto Valore contabile lordo Fondo svalutazione crediti
Crediti commerciali non scaduti 332 3
Scaduto 0-1 anno 102 5
Scaduto 1-2 anni 50 9
Scaduto 2-3 anni 14 6
Scaduto 3-4 anni 10 6
Scaduto > 4 anni 36 36
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 75 65
Totale 619 130
Riconciliazione fondo a copertura delle perdite attese crediti commerciali (milioni di euro)
Descrizione
Fondo a copertura perdite al 31 dicembre 2017 (IAS 39 compliant) 517
Impairment aggiuntivo rilevato al 1° gennaio 2018 su:
Crediti commerciali 2
Fondo a copertura perdite al 1° gennaio 2018 (IFRS 9 compliant) 519

4. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

4.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE

Poste Italiane e Anima Holding: accordi definitivi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito

In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali relativi all'accordo del 21 dicembre 2017.

L'operazione ha previsto la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR in favore di Anima SGR, nonché un'estensione della partnership con durata di 15 anni.

A seguito dell'autorizzazione rilasciata da Banca d'Italia l'11 luglio 2018, le Assemblee straordinarie di BancoPosta Fondi SGR e di Anima SGR hanno approvato l'operazione di scissione che ha avuto luogo con efficacia il 1° novembre 2018. A fronte della cessione ad Anima Holding delle azioni di Anima SGR Poste Italiane ha incassato 120 milioni di euro in data 24 ottobre 2018, ed è stato rilevato nel conto economico di Gruppo un provento non ricorrente di pari importo (116 milioni di euro nel conto economico della Capogruppo).

Costituzione di un istituto di moneta elettronica nell'ambito del Gruppo

Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale. Tale iniziativa ha previsto il conferimento in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la Società può operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere le attività di operatore mobile virtuale. A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane il 29 maggio 2018 ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente alle attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo di azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento. L'operazione nel suo complesso ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data PosteMobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.

Apporto nuovi mezzi patrimoniali al Patrimonio BancoPosta

In data 27 settembre 2018, Poste Italiane SpA, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per un importo pari a 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework. Al 31 dicembre 2018 l'indicatore di leva finanziaria è pari a circa 3,2%.

Nel corso dell'esercizio 2018 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • In data 13 febbraio 2018, è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione della società PosteTutela SpA in favore di Poste Italiane SpA, con effetti giuridici dal 1° marzo 2018 ed effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2018.
  • In data 12 aprile 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, Poste Italiane SpA ha aderito all'aumento di capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA – per la quota di sua spettanza – per un totale di circa 30 milioni di euro mantenendo quindi una partecipazione del 10,04% del capitale sociale della società collegata.
  • Con riferimento alla cessione del 100% delle azioni di Banca del Mezzogiorno–Mediocredito Centrale SpA ("BdM") sottoscritta in data 8 febbraio 2017 tra Poste Italiane SpA, in qualità di venditore, e Invitalia, in qualità di acquirente, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota residua pari a 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro in data 27 febbraio 2019. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Al 31 dicembre 2018, detto credito è stato oggetto di valutazione sulla scorta della prevedibile capacità di BDM di distribuire dividendi e tenuto conto delle disposizioni e indicazioni di vigilanza impartiti dalla Banca d'Italia.

4.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO

Nel corso dell'esercizio 2018 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:

Poste Vita SpA: fiscalità differita sulla variazione delle riserve tecniche

Il comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR, introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, prevede che la variazione (positiva o negativa) delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita concorra a formare il reddito d'esercizio nei limiti di una specifica percentuale. Per la Compagnia Poste Vita, dall'introduzione della norma, tale percentuale è pari al 98,5%.

Per ciascuna polizza assicurativa, a un incremento della relativa riserva tecnica segue necessariamente a distanza di tempo una corrispondente riduzione e le due variazioni sono soggette al medesimo trattamento fiscale. Ne consegue che alla parziale indeducibilità della variazione in aumento della riserva farà sempre seguito, a distanza di tempo, la non imponibilità della corrispondente variazione in diminuzione. Pertanto, con riferimento a ciascuna polizza, la differenza che emerge in determinato esercizio tra risultato economico al lordo delle imposte e relativo reddito imponibile fiscale è solo temporanea.

Al termine dell'esercizio 2018, la Compagnia ha concluso un progetto avviato da tempo volto a consentire per ogni singola polizza il calcolo dello specifico credito per imposte anticipate sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione della norma in commento, garantendo la ripercorribilità e il monitoraggio dei relativi calcoli. La conclusione del progetto ha permesso alla Compagnia di procedere per la prima volta all'iscrizione al 31 dicembre 2018 di attività per imposte anticipate (in acronimo, DTA60) di circa 385 milioni di euro (351

60 "Deferred Tax Assets"

milioni di euro tra i proventi non ricorrenti per il periodo d'imposta 2010-2017). L'operazione ha avuto luogo anche sulla scorta del parere rilasciato da un autorevole esperto indipendente che ha confermato la legittimità della rilevazione della fiscalità differita sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche.

Ai sensi dello IAS 8, tali cambiamenti si qualificano come un cambiamento delle stime contabili, in quanto le modifiche apportate alle modalità di determinazione delle DTA risultano motivate e riconducibili a elementi di novità introdotti/riscontrati nel corso del 2018 e, in particolare, a cambiamenti di natura tecnico-organizzativa e conseguenti miglioramenti della base informativa disponibile61 .

Poste Vita SpA: Ancillary Own Funds (AOF)

Nel corso del 2018, la volatilità registrata nei mercati e l'andamento del differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi, hanno causato un deterioramento del Solvency II Ratio della controllata Poste Vita SpA, passato da 284% (marzo 2018) a 172% (30 settembre 2018).

Tra i diversi strumenti a sostegno del Solvency II Ratio, la Compagnia è ricorsa ai cd. Ancillary Own Funds (AOF), ovvero elementi non patrimoniali, diversi dai fondi propri di base, rappresentati da garanzie o impegni di firma computabili negli elementi dei fondi propri previa autorizzazione da parte dell'Autorità di Vigilanza. L'operazione di rafforzamento patrimoniale attraverso gli AOF è stata formalizzata con la sottoscrizione a novembre 2018 da parte di Poste Italiane di una Lettera d'Impegno incondizionato e irrevocabile, con scadenza a 5 anni, a sottoscrivere per cassa, a mera richiesta della controllata, azioni ordinarie di futura emissione di Poste Vita SpA, per un ammontare massimo di 1.750 milioni di euro . A seguito della autorizzazione dell'lVASS, la Lettera di Impegno sottoscritta dalla Capogruppo a favore della Compagnia può essere computata, ai sensi della Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni, entro i limiti di capienza disponibile, per un ammontare pari a circa di circa 1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2018, tra gli elementi dei fondi accessori di livello 2 (Tier 2 - AOF), con un impatto positivo sul Solvency Ratio di circa +24 p.p.

Si evidenzia che, a giugno 2019, considerata la scadenza prevista nel mese di maggio 2019, di un titolo subordinato attualmente iscritto nel Tier 2, per un nozionale di 750 milioni di euro, nel caso in cui il Solvency Capital Requirement fosse almeno pari al valore registrato a fine dicembre 2018, l'impegno potrebbe essere computato nel Patrimonio di Vigilanza della Compagnia per l'intero importo di 1.750 milioni di euro.

Poste Vita SpA: Regolamento IVASS n. 43 - 2019

Nel corso del 2018, in ragione della volatilità registrata nei mercati e dell'andamento del differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi, con D.L 119/2018 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, il Legislatore ha concesso la facoltà ai soggetti che non adottano i principi contabili internazionali di valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al loro valore di iscrizione così come risultante dall'ultimo bilancio annuale regolarmente approvato anziché al valore desumibile dall'andamento del mercato fatta eccezione per le perdite di carattere durevole. In virtù di ciò il L'IVASS in data 12 febbraio 2019 ha emanato il Regolamento n° 43 che disciplina le modalità di accesso a tale facoltà da parte delle Compagnie di Assicurazione. In sede di predisposizione del proprio bilancio separato, redatto secondo i

61 Tali elementi risultano infatti riconducibili alla nozione di "nuove informazioni acquisite" e "nuovi sviluppi" di cui al par. 5 dello IAS 8, intesi come mutamenti nelle circostanze sulle quali la stima si era basata o maggiore esperienza acquisiti dopo che il precedente bilancio sia stato approvato per la pubblicazione.

principi contabili nazionali, la controllata Poste Vita SpA ha deciso di applicare tale disposizione su una porzione del proprio portafoglio non durevole, sterilizzando rettifiche di valore negative per circa 450 milioni di euro che hanno permesso di rilevare un utile di esercizio di circa 580 milioni di euro, dopo la rilevazione delle DTA di cui si è detto nel paragrafo che precede. Ai sensi del Regolamento, la Compagnia ha costituito nel proprio bilancio separato una riserva indisponibile di utili 312 milioni di euro, pari alla differenza di valore dei titoli iscritti in bilancio e i relativi valori desumibili dall'andamento di mercato al netto del relativo effetto fiscale.

Poste Italiane SpA: controversia AGCM

In data 3 ottobre 2018, la Capogruppo, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro oltre interessi, per abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE accertata nel mese di gennaio 2018 dall'AGCM. Al 31 dicembre 2018, lo specifico fondo per oneri e rischi accantonato nell'esercizio 2017, è stato completamente utilizzato (nota 9 – Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità).

Poste Italiane SpA: Impairment della partecipazione in Anima Holding

Al 31 dicembre 2018, tenuto conto dell'elevata volatilità dei valori di borsa del titolo Anima Holding SpA, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto al momento di acquisizione della partecipazione, con un corrispondente effetto economico negativo di 42 milioni di euro sul risultato economico consolidato62 (27 milioni di euro sul risultato economico della sola Capogruppo).

Postel SpA: Impairment dell'avviamento

Al 31 dicembre 2018, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento della Postel SpA e sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, è emersa la necessità di svalutare interamente l'avviamento con un corrispondente effetto economico negativo di 33 milioni di euro sul risultato economico consolidato.

Poste Italiane SpA: autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha autorizzato l'acquisto e la successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni della Società, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie è stato consentito per diciotto mesi a decorrere dalla delibera assembleare; non è stato invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate. L'Assemblea ha inoltre definito, secondo quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione, finalità, termini e condizioni dell'acquisto e della vendita di azioni proprie, individuando in particolare le modalità di calcolo del prezzo di acquisto, nonché le modalità operative di effettuazione delle operazioni di acquisto.

A partire dal 4 febbraio 2019, Poste Italiane SpA ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie63 mediante acquisti diretti sul mercato MTA al fine della costituzione di un "magazzino" titoli per un

62 Sulla rettifica, da cui emerge a una differenza permanente tra risultato economico civilistico prima delle imposte e imponibile fiscale, non sono state rilevate attività per imposte anticipate.

63 L'operazione è stata condotta nel rispetto della delibera assembleare e in ottemperanza all'art. 144-bis, comma 1, lett.

controvalore fino a 50 milioni di euro (corrispondenti a circa 7 milioni di azioni, pari a meno dell'1% del capitale sociale) anche in relazione a eventuali piani di incentivazione per il personale. Al 15 febbraio 2019, Poste Italiane ha acquistato 5.257.965 azioni proprie per un controvalore complessivo di 40 milioni di euro (prezzo medio del 7,608 euro per azione) pari allo 0,4026% del capitale sociale.

B) del Regolamento Consob 11971/1999 e alle disposizioni applicabili, in modo da assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ex art. 132 del TUF, nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana SpA

5. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2018

5.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2018
di cui parti
correlate
31 dicembre
2017
di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.945 2.001
Investimenti immobiliari [A2] 48 52
Attività immateriali [A3] ર્સ્વર્સ 516
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A4] 497 497 208 508
Attività finanziarie [A5] 170.922 5.101 171.004 3.059
Crediti commerciali [A7] 7 9
Imposte differite attive [C14] 1.368 869
Altri crediti e attività [A8] 3.469 1 3.043 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Totale
71
178.872
71
178.073
Attività correnti
Rimanenze [A6] 136 138
Crediti commerciali [A7] 2.192 661 2.026 ୧୫୫
Crediti per imposte correnti (C14) 117 વેરૂ
Altri crediti e attività [A8] 1.111 7 954 5
Attività finanziarie [A5] 19.942 6.004 15.762 6.211
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.318 3.196
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale
[A10] 3.195
30.011
1.306 2.428
24.597
385
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione
TOTALE ATTIVO 208.883 202.670
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre
2018
di cui parti
correlate
31 dicembre
2017
di cui parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale (B2) 1.306 1.306
Riserve [B4] 1.531 1.611
Risultati portati a nuovo 5.268 4 633
Totale Patrimonio netto di Gruppo 8.105 7.550
Patrimonio netto di terzi
Totale 8.105 7.550
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [BS] 125.149 123.650
Fondi per rischi e oneri [Be] 656 રજ 692 રજ
Trattamento di fine rapporto [87] 1.187 1.274
Passività finanziarie (B8) 7.453 20 5.044
Imposte differite passive [C14] 701 546
Altre passivita [B10] 1.379 1.207
Totale 136.525 132.413
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [Be] 863 12 વે03 13
Debiti commerciali [Ba] 1.583 150 1.332 194
Debiti per imposte correnti [C14] 12
2.319
23
Altre passività
Passività finanziarie
[B10] 59.476 75
3.970
2.249
58.200
70
3.541
Totale (B8) 64.253 62.707
Passività associate ad attività in dismissione
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 208.883 202.670

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO CONSOLIDATO

Note Esercizio 2018 di cui parti
correlate
Esercizio 2017 di cui parti
correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale
Ricavi da servizi finanziari
di cui proventi non ricorrenti
(C1)
[C2]
(C3)
3.579
628
5.186
120
490
48
2.139
3.631
586
4.956
91
513
64
1.663
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e
oneri relativi a sinistri
[C4] 1.471 16 1.456 15
Premi assicurativi
Proventi derivanti da operatività assicurativa
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri
Oneri derivanti da operatività assicurativa
16.720
3.604
(17.111)
(1.742)
16 20.343
3.925
(22.335)
(477)
15
Ricavi netti della gestione ordinaria 10.864 10.629
Costi per beni e servizi
Oneri derivanti da operatività finanziaria
Costo del lavoro
Ammortamenti e svalutazioni
di cui oneri (proventi) non ricorrenti
Incrementi per lavori interni
Altri costi e oneri
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività
[C5]
[Ce]
[C7]
[C8]
[сэ]
[C10]
[C11]
2.343
46
6.137
570
33
(17)
239
47
206
3
43
7
(3)
2.370
57
6.093
545
(24)
410
55
195
3
40
15
Risultato operativo e di intermediazione 1.499 1.123
Oneri finanziari
di cui oneri non ricorrenti
Proventi finanziari
[C12]
[C12]
71
106
ರಿಗ
115
1
di cui proventi non ricorrenti
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie
di cui oneri (proventi) non ricorrenti
[C13] 20 20 3
04
82
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A4] (24) 17
Risultato prima delle imposte 1.490 1.067
Imposte sul reddito
di cui oneri (proventi) non ricorrenti
[C14] 91
(351)
378
(9)
UTILE DELL'ESERCIZIO 1.399 e8a
di cui Quota Gruppo
di cui Quota di spettanza di Terzi
1.399 ୧୫୨
Utile per azione [B3] 1,071 0,528
Utile diluito per azione [B3] 1,071 0,528

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2018 285

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Note Esercizio 2018 Esercizio 2017
Utile/(Perdita) d'esercizio 1.399 e89
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di debito valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio (tab. B4] (1.946) (315)
Trasferimenti a Conto economico da realizzo (tab. B4) (396) (676)
Incremento/(Decremento) per perdite attese (1)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio (tab. B4) 191 (57)
Trasferimenti a Conto economico (tab. B4) 19 (4)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) dell'esercizio
COB 287
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale)
Incremento(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto
dell'effetto fiscale)
(tab. B4) 2
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B7] 16 (1)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel
Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
(4)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale)
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (1.511) (764)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (112) (75)
di cui Quota Gruppo (112) (75)
di cui Quota di spettanza di Terzi

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale
sociale
Riserva
Legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair
value
flow hedge Riserve relative a
Riserva Cash gruppi di attività e
passività in
dismissione
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Risultati portati
a nuovo
Totale
Patrimonio
netto di
Gruppo
Capitale e
riserve di Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 1º gennaio 2017 1.306 299 1.000 1.092 (18) (1) 2 4.454 8.134 8.134
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (722) (43) 2 ୧୫୫
0
(75) (75)
Dividendi distribuiti (509) (2008) (509)
Riclassifica al(da) riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione 1 (1)
Saldo al 31 dicembre 2017 1.306 299 1.000 371 (61) 2 4.633 7.550 7.550
Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 1.233 (17) 1.216 1.216
Riclassifiche di strumenti finanziari 1.705 13 1.718 1.718
Rettifiche 15 (40) (25) (25)
Effetti fiscali (487) 10 (477) (477)
Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 1.306 299 1.000 1.604 (61) 2 4.616 8.766 8.766
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (1.673) 150 1.411 n (112) (112)
Altre variazioni 210 (210)
Dividendi distribuiti (549) (549) (549)
Saldo al 31 dicembre 2018 1.306 299 1.210 (ea) 89 2 5.268 8.105 8.105

* La voce comprende l'utile dell'esercizio di 1.399 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 12 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio 2018 Esercizio 2017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 2.428 3.902
Risultato prima delle imposte 1.490 1.067
Ammortamenti e svalutazioni (tab. C8) 537 545
Impairment avviamento [tab. A3] રેરિક
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (tab. B6) 579 707
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B6] (656) (617)
Accantonamento per trattamento fine rapporto [tab. B7] 1 1
Trattamento di fine rapporto (tab. B7) (92) (96)
Impairment gruppi di attività in dismissione [tab. A11.1] 3
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti (120) (2)
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [tab. C13] 20 ರಿಗ
(Dividendi) [tab. C12.1]
Dividendi incassati
(Proventi Finanziari da realizzo) (tab. C12.1) (7) (a)
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C12.1] (୨୦) (94)
Interessi incassati ರಿಗ 102
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C12.2] રિક 80
Interessi pagati (ടെ) (57)
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti [tab. C11] 46 ર્સ
Imposte sul reddito pagate [tab. C14.3] (351) (472)
Altre variazioni 42 (1)
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante 1.528 1.306
[a]
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [tab. A6] (2) (1)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali (201) 80
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività (428) (202)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 222 (176)
Incremento/(Decremento) Altre passività 104 97
Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione (12)
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante [b] (305) (214)
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria, pagamenti e monetica 4.513 2.911
Liquidità netta generata(assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria, pagamenti e monetica (2.585) (2.290)
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta (tab. A9) (122) (702)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (1.065) (1.405)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria (c) 741 (1.486)
Liquidità netta generata/(assorbita) dalle attività finanziarie da operatività assicurativa (5.860) (9.941)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 6.369 11.185
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value 1.444 (348)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività assicurativa (1.320)
ല്‍ട്ടാട (1.211)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [d] (315)
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa [e]=[a+b+c+d] 2.597 (709)
- di cui parti correlate (1.484) 241
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari (tab. A1) (260) (241)
Investimenti immobiliari (tab. A2) (1)
Attività immateriali (tab. A3) (278) (225)
Partecipazioni (30) (228)
Altre attività finanziarie
Disinvestimenti:
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita 2 5
Partecipazioni 120
Altre attività finanziarie 165 296
Gruppi di attività in dismissione 131
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento િ (281) (263)
- di cui parti correlate 254 (୧୧)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine 4
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 1
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve (1.000) 1
Dividendi pagati (B2) (549) (208)
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (1.549) (503)
[a]
- di cui parti correlate (405) (327)
Disponibilità liquide riclassificate dalla voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione [h] [tab. A11] 1
Flusso delle disponibilità liquide [i]=[e+f+g+h] 767 (1.474)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 3.195 2.428
3.195 2.428
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10]
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego (53)
Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato (72) (રંગ્ર)
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (1.392) (358)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (18) (15)
Scoperti di conto corrente O (1)
Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli (21) (21)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 1.639 1.978

5.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (1.945 milioni di euro)

Nel 2018 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. AT - Movimentazione değil immovili, implanti e maconinan (minonial edio)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e comm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Costo 76 2.956 2.168 325 482 1.875 43 7.925
Fondo ammortamento (1.756) (1.837) (295) (286) (1.658) (5.832)
Fondo svalutazione (ଚର) (14) (1) (10) (1) (92)
Saldo al 1° gennaio 2018 76 1.134 317 29 186 216 43 2.001
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 31 78 31 રેજે વેટ 260
Rettifiche
Riclassifiche 12 8 1 7 8 (33) ్ర
Dismissioni (2) (2)
Ammortamento (113) (72) (9) (32) (ਰੇਤ) (321)
(Svalutazioni) / Riprese di valore ರಿ (1) (1) 4
Totale variazioni - (64) 14 (2) 3 (19) 12 (રુદ)
Costo 76 2.999 2.198 319 ર્ રીક 1.909 ર્દ 8.071
Fondo ammortamento (1.871) (1.856) (291) (315) (1.710) (6.043)
Fondo svalutazione (રજ) (11) (1) (11) (2) (83)
Saldo al 31 dicembre 2018 76 1.070 331 27 189 197 55 1.945

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2018 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 43 milioni di euro.

Gli investimenti del 2018 per 260 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro dovuti a capitalizzazioni di lavori interni, sono composti principalmente da:

  • 31 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (19 milioni di euro) e locali di smistamento posta (8 milioni di euro);
  • 78 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 29 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 17 milioni di euro per l'acquisizione di infrastrutture di telecomunicazione, 16 milioni di euro per l'acquisizione di impianti di smistamento plichi e lavorazione pacchi e 9 milioni di euro per l'installazione di ATM;
  • 31 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (21 milioni di euro) e la parte strutturale (10 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 69 milioni di euro relativi ad Altri beni, relativi principalmente a 40 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 14 milioni di euro sostenuti da PostePay SpA per l'acquisto di apparecchiature elettroniche per i servizi relativi al postino telematico (10 milioni di euro) e per i dispositivi "PosteMobile Casa" (4 milioni di euro).

• 45 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 25 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 10 milioni di euro a lavori di restyling degli Uffici Postali e 10 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso (nota 2.5 - Uso di stime).

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 33 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare l'attivazione di hardware stoccato in magazzino e la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

Il saldo riclassifiche della voce Immobili, impianti e macchinari pari a 3 milioni di euro si riferisce alla mutata classificazione di un immobile detenuto dalla controllata EGI SpA non più destinato alla vendita (A6 – Rimanenze).

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (48 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:

Costo 141
Fondo ammortamento (88)
Fondo svalutazione (1)
Saldo al 1° gennaio 52
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni
Dismissioni (1)
Ammortamento (4)
(Svalutazioni) / Riprese di valore
Totale variazioni (5)
Costo 139
Fondo ammortamento (81)
Fondo svalutazione
Saldo al 31 dicembre 48
Fair value al 31 dicembre 101

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2018 è rappresentato per 65 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda64 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

64 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (545 milioni di euro)

lab. Ao - Movimentazione delle Allivita IIIina IIIiinatena (millionidi edio)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni, licenze,
marchi e simili
Immobilizz. in corso
e acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 2.871 117 120 100 3.208
Ammortamentie svalutazioni cumulati (2.531) (69) (92) (2.692)
Saldo al 1° gennaio 2018 340 117 51 8 516
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 136 141 1 278
Riclassifiche 102 (102) - -
Cessazionie Dismissioni
Ammortamentie svalutazioni (212) (ਤੇਤ) (4) (249)
Totale variazioni 26 39 (33) (3) 29
Costo 3.109 156 120 101 3.486
Ammortamentie svalutazioni cumulati (2.743) (102) (96) (2.941)
Saldo al 31 dicembre 2018 366 156 18 5 545

Nel 2018 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

Gli investimenti del 2018 in Attività immateriali ammontano a 278 milioni di euro e comprendono 15 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 136 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (55 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (41 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (29 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (13 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 102 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è composta come segue:

tab. A3.1 - Avviamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Postel SpA 33
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
Totale 18 51

Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni disponibili e degli impairment test eseguiti, è emersa la necessità di svalutare interamente l'avviamento riferito alla Postel SpA per 33 milioni di euro.

Il valore recuperabile della CGU Postel65, identificato con il valore d'uso della società e determinato sulla base del budget 2019 e del nuovo Piano d'impresa 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della società in data 27 febbraio 2019, è risultato essere inferiore rispetto al capitale investito della società (comprensivo dei relativi avviamenti) per circa 33 milioni di euro. Ai fini della determinazione del valore d'uso è stato utilizzato un tasso wacc del 6,42% (6,12% al 31 dicembre 2017) e un tasso di crescita dell'1,66% (1,4% al 31 dicembre 2017).

A4 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (497 milioni di euro)

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Partecipazioniin imprese collegate 214 219
Partecipazioniin imprese controllate 3 3
Partecipazioniin imprese a controllo congiunto 280 286
Totale 497 508
Movimentazione delle partecipazioni nell'esercizio 2018
Partecipazioni Incrementi /
Saldo al 01.01.18
(Decrementi)
Rettifiche di valore
Saldo al 31.12.18
valutazione a equity Rett. dividendi
valutazione a equity Reit. alvidendi
in imprese controllate
Kipoint SpA A
Indabox Srl -
Risparmio Holding SpA - in liquidazione 1
Totale imprese controllate 3 - 3
in imprese a controllo congiunto
Fsia Investimenti Srl 286 5 (11) 280
Totale imprese a controllo congiunto 286 - 5 (11) 280
in imprese collegate
Anima Holding SpA 219 30 (29) (6) 214
Totale imprese collegate 219 30 (29) (6) 214
Totale 508 30 (24) (17) 497

La voce Partecipazioni in imprese collegate si riferisce pressoché interamente alla società Anima Holding. La variazione dell'esercizio è riconducibile:

  • all'adesione in data 12 aprile 2018 da parte di Poste Italiane SpA all'aumento di capitale sociale a pagamento della collegata Anima Holding SpA – per la quota di sua spettanza – per circa 30 milioni di euro mantenendo quindi una partecipazione del 10,04% del capitale sociale;
  • all'adeguamento netto positivo del valore di carico per circa 7,1 milioni di euro: ridotto di 5,9 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti a valere sul risultato dell'esercizio 2017 e incrementato di 13

65 La società Postel SpA si qualifica come un'unica CGU allocata al Settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata tra il 30 settembre 2017 e il 30 settembre 2018 (data dell'ultimo resoconto disponibile);

• alla svalutazione per complessivi 42 milioni di euro derivanti dagli esiti del test di impairment eseguito sulla base delle informazioni prospettiche disponibili66 .

La voce Partecipazioni in imprese a controllo congiunto si riferisce interamente alla società FSIA Investimenti Srl. La variazione intervenuta, di circa 6 milioni di euro, è dovuta alla riduzione di 11 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti a valere sul risultato dell'esercizio 2017 e all'incremento di 5 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata al netto dell'ammortamento degli attivi immateriali identificati in sede di purchase price allocation tra il 30 settembre 2017 e il 30 settembre 2018 (data dell'ultimo resoconto disponibile).

Con riferimento alla partecipazione in FSIA Investimenti Srl, si riportano di seguito i valori degli asset immateriali e dell'avviamento individuati in sede di purchase price allocation:

FSIA Investimenti Srl
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17 Valori di acquisizione
Attività Immateriali 95 108 116
Customer relationship 49 53 55
Backlog 29 34 36
Software 16 21 24
Imposte differite passive (26) (29) (30)
Avviamento 254 254 254

Nel corso dell'esercizio 2018 Poste Italiane SpA ha provveduto all'affrancamento ai fini fiscali, ex art. 15, comma 10 ter D.L. 185 del 2008, dei maggiori valori risultanti dalle note al bilancio consolidato di Poste Italiane al 31 dicembre 2017, attribuiti all'avviamento e alle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl.

Ai fini dell'esercizio dell'opzione è stata versata un'imposta sostitutiva (IRES e IRAP) di circa 32 milioni di euro pari al 16% degli importi riferibili ai valori affrancati di circa 198 milioni di euro. Nello specifico, l'importo affrancato è così composto:

(milioni di euro)
Avviamento 103
Customer relationship 48
Backlog 32
Softw
are
15
Totale 198
Imposta sostitutiva versata 32

Tale riallineamento permetterà alla Capogruppo di procedere alla deduzione ai fini IRES e IRAP degli ammortamenti fiscali dei valori riallineati a partire dal secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale è stato effettuato il pagamento dell'imposta sostituiva (dall'esercizio 2020).

66 Il valore recuperabile della partecipazione in Anima Holding, identificato con il valore d'uso della società e determinato sulla base dei più recenti dati previsionali disponibili, è risultato essere inferiore rispetto al valore contabile per circa 42 milioni di euro. Ai fini della determinazione del valore d'uso è stato utilizzato un tasso Ke del 8,51% (7,24% al 31 dicembre 2017) e un tasso di crescita dell'1,475% (1,4% al 31 dicembre 2017).

L'imposta sostitutiva versata è stata iscritta fra i crediti per imposte correnti. Il credito in questione sarà decrementato a partire dall'esercizio 2020 nei tempi e con le modalità di deduzione degli ammortamenti relativi ai valori affrancati.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Dati Salienti (Nota 13).

A5 - ATTIVITA' FINANZIARIE (190.864 milioni di euro)

tab. A5 - Attività finanziarie
Attività finanziarie (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 22.965 9.904 32.869 11.708 9.336 21.044
Attività finanziarie al FVTOCI 118.994 8.761 127.755 130.969 4.836 135.805
Attività finanziarie al FVTPL 28.753 1.074 29.827 27.857 1.481 29.338
Strumenti finanziari derivati 210 203 413 470 109 579
Totale 170.922 19.942 190.864 171.004 15.762 186.766
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
operatività Finanziaria 51.575 12.143 63.718 49.415 10.663 60.078
Attività finanziarie al costo ammortizzato 21.507 9.714 31.221 11.675 8.837 20.512
Attività finanziarie al FVTOCI 29.808 2.263 32.071 37.346 1.825 39.171
Attività finanziarie al FVTPL 50 8 58
Strumenti finanziari derivati 210 158 368 394 395
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 118.778 7.688 126.466 121.005 4.853 125.858
Attività finanziarie al costo ammortizzato 1.420 85 1.505 258 258
Attività finanziarie al FVTOCI 88 655 6.492 95.147 93.072 3.006 96.078
Attività finanziarie al FVTPL 28.703 1.066 29.769 27.857 1.481 29.338
Strumenti finanziari derivati 45 45 76 108 184
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 569 ട്ടു 627 584 246 830
Attività finanziarie al costo ammortizzato 38 52 90 33 241 274
Attività finanziarie al FVTOCI 531 6 537 ર્દે 1 5 ર્ફ્રક
Attività finanziarie al FVTPL
Strumenti finanziari derivati
OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA રૂઝ રૂડે
Attività finanziarie al costo ammortizzato 53 53
Totale 170.922 19 942 190.864 171.004 15.762 186.766

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:

  • Operatività finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta e della società BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività postale e commerciale, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dalla Capogruppo (diverse da quelle detenute dal BancoPosta) e le altre attività finanziarie delle società operanti in ambito postale e commerciale.
  • Operatività pagamenti e monetica, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dal Patrimonio IMEL.

Gli effetti della transizione al principio contabile IFRS 9 sono commentati nella Nota 3 - Cambiamenti nelle Politiche contabili alla quale si rimanda.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 7.600 12.912 20.512
Effetti prima applicazione IFRS9 (10) 6.182 6.172
Saldo al 1º gennaio 2018 7.590 19.094 26.684
Acquisti 6.303 6.303
Variaz. per costo ammortizzato (75) (75)
Variazioni del fair value a CE 342 342
Var.ni per op. di CFH (*) (1) (1)
Variazioni per impairment (2) (2)
Variazioni nette 759 759
Effetti delle vendite a CE
Ratei 164 164
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (2.954) (2.954)
Saldo al 31 dicembre 2018 8.349 22.872 31.221

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A5.1.1 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti rotale
Finanziamenti 251 251
Crediti - 8.098 8.098 8 7.592 7.600
Depositi presso il MEF 5.927 5.927 6.011 6.011
Crediti 5.930 5.930 - 6.011
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (3) (3)
Altri crediti finanziari 2.171 2.171 8 1.581 1.589
Totale 8.349 8.349 8 7.592 7.600

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per per un nozionale complessivo di 254 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)67 .

La voce Crediti include:

67 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione.

  • Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati a un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario68 . A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, il deposito è rettificato da un fondo svalutazione di circa 3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte. Nel corso dell'esercizio 2018, la Capogruppo ha stipulato contratti derivati con la finalità di rendere fisso parte del rendimento dei depositi in commento. L'operazione ha previsto, in particolare, di stabilizzare, per l'esercizio 2018, la remunerazione delle componenti indicizzate dei depositi, mediante una serie di acquisti a termine e vendite a pronti di BTP con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.
  • Altri crediti finanziari, comprendono: (i) depositi in garanzia per 1.652 milioni di euro, di cui 1.332 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 186 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e 134 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito del sistema di Clearing con Controparti Centrali (cd. Defaulf Fund)69; (ii) partite da addebitare alla clientela per utilizzo di carte di debito emesse dal BancoPosta per 131 milioni di euro.

68 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

69 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 20.935 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 22.872 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.309 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 11.570 milioni di euro, incrementato di 993 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 9 milioni di euro (7 milioni di euro al 1° gennaio 2018).

Al 31 dicembre 2018 il fair value70 di tali titoli è di 21.189 milioni di euro.

La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 342 milioni di euro riflette i rapporti di copertura di fair value hedge nell'esercizio 2018.

In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 4.500 milioni di euro (di cui 2.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2018) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2018 il valore di bilancio è pari a 4.539 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI), comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

70 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 16.780 milioni di euro e di Livello 2 per 4.409 milioni di euro.

Titoli a reddito fisso Azioni Totale
39.171
Saldo al 31 dicembre 2017 39.130 41
Effetti prima applicazione IFRS9 (4.267) (41) (4.308)
Saldo al 1º gennaio 2018 34.863 34.863
Acquisti 2.923 2.923
Trasf.ti riserve di PN (359) - (359)
Variaz. per costo ammortizzato (8) (8)
Variazioni del fair value a PN (1.887) (1.887)
Variazioni del fair value a CE 325 325
Var.ni per op. di CFH (*) 11 11
Effetti delle vendite a CE 378 378
Ratei 324 324
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (4.499) (4.499)
Saldo al 31 dicembre 2018 32.071 32.071

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 30.260 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 1.562 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.887 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 325 milioni di euro relativo alla parte coperta.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita della apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 13 milioni di euro (14 milioni di euro al 1° gennaio 2018).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 13 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

tab. A5.3 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL
-- ---------------------------------------------------------- -- -- --
Crediti Azioni Totale
Saldo al 31 dicembre 2017
Effetti prima applicazioneIFRS 9 8 41 49
Saldo al 1º gennaio 2018 8 41 49
Acquisti
Variazioni del fair value vs CE 9 9
Variazioni nette 1
Ratei
Effetti delle vendite a CE
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
Saldo al 31 dicembre 2018 8 50 58

Crediti

I Crediti per circa 8 milioni di euro si riferiscono a una posizione vantata dalla Capogruppo per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd. a Visa Incorporated (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuta il 21 giugno 2016). A seguito del mancato superamento dell'SPPI test il credito è valutato al fair value in contropartita del conto economico.

Azioni

La voce in commento si riferisce:

  • per 45 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,88671 azioni ordinarie ogni azione di Classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • per 5 milioni di euro, al fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 9 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella voce proventi derivanti da operatività finanziaria.

71 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

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Strumenti finanziari derivati

I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel periodo sono i seguenti:

tab. A5.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (millioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine
Interest rate swap
Interest rate swap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1º gennaio 2018 1.408 (23) 1.110 (20 19.755 (1.160) 22.273 (1.242)
Incrementi/(decrementi)* 3.050 105 1,340 61 500 26 5.280 (669) 852 2 11.022 (475)
Proventi/(Oneri) a CE ** (2) (2)
Operazioni completate *** (1.505) (11) (1.408) 23 (24) (1.445) 272 (852) (2) (5.210) 258
Saldo al 31 dicembre 2018 1.545 ਰੋਪੈ 1,340 61 1.610 (57 23,590 (1.559) 28.085 (1.461)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 1.545 ಿಗ 1.340 61 675 50 4.420 163 7.980 368
Strumenti derivati passivi ශ්‍රී ලිපි (107) 19 170 (1.722) 20.105 (1.829)

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel periodo sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di fair value hedge in interest rate swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 10.730 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 12.860 milioni di euro.

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e per vendite a termine si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.610 milioni di euro e di 1.340 milioni di euro.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 192 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 669 milioni di euro, i titoli coperti hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 667 milioni di euro, essendo la differenza di 2 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • stipula di acquisti a termine per un nominale di 3.050 milioni di euro. Nell'esercizio in commento tali acquisti sono stati regolati per 1.505 milioni di euro;
  • stipula di vendite a termine per un nominale di 1.340 milioni di euro;
  • regolazione di vendite a termine in essere al 31 dicembre 2017 per 1.408 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 500 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 5.280 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nominale di 1.445 milioni di euro.

Inoltre, la Capogruppo ha stipulato e regolato acquisti a termine e vendite a pronti per un nominale complessivo di 852 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico), finalizzati a stabilizzare il rendimento, per l'esercizio 2018, dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica sul deposito presso il controllante MEF, remunerato ad un tasso variabile (tab. A5.1.1). Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo netto rilevato a Conto economico di 2 milioni di euro.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

tab. A5.5 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato
.
Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 258 258
Effetti prima applicazioneIFRS9 (208) 1.412 1.204
Saldo al 1º gennaio 2018 50 1.412 1.462
Acquisti 62 62
Variaz. per costo ammortizzato 9 ്റ
Variazioni del fair value a CE
Var.ni per op. di CFH
Variazioni per impairment
Variazioni nette (12) (12)
Effetti delle vendite a CE
Ratei 15 15
Vendite, rimborsied estinzione ratei (31) (31)
Saldo al 31 dicembre 2018 38 1.467 1.505

Crediti

I crediti finanziari ammontano a 38 milioni di euro e comprendono per 20 milioni di euro crediti per cedole di competenza non ancora incassate al 31 dicembre 2018 e per 12 milioni di euro crediti per quote di fondi venduti ma non ancora incassati.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2018 esprimono un valore di bilancio pari a 1.467 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 31 dicembre 2018 il fair value72 di tali titoli è di 1.578 milioni di euro.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 0,6 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

72 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.317 milioni di euro e di Livello 2 per 261 milioni di euro.

Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 94.709 1.352 17 96.078
Effetti prima applicazione IFRS9 1.875 (806) (17) 1.052
Saldo al 1° gennaio 2018 96.584 546 97.130
Acquisti 15.436 15.436
Trasf.ti riserve di PN (361) (361)
Variaz. per costo ammortizzato 354 354
Variazioni del fair value a PN (4.549) (21) (4.570)
Effetti delle vendite a CE 222 222
Ratei 737 737
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (13.801) (13.801)
Saldo al 31 dicembre 2018 94.622 525 95.147

Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione negativa netta di fair value per 4.570 milioni di euro, di cui una quota di 4.522 milioni di euro, dovuta principalmente a oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 48 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2018 tali titoli si riferiscono a investimenti principalmente di Poste Vita SpA per 94.454 milioni di euro (valore nominale di 92.262 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 1.107 milioni di euro.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita della apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 41 milioni di euro, di cui una quota di 40 milioni di euro è stata retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting (al 1° gennaio 2018 la svalutazione era pari a 43 milioni di euro, di cui 42 milioni di euro è stata retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting).

Altri investimenti

Al 31 dicembre 2018 sono costituiti per 525 milioni di euro da un private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti classificato nella categoria FVTOCI. Il decremento di fair value registrato nel periodo di 21 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, tale investimento è soggetto a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita della apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 è di 0,3 milioni di euro interamente retrocesso agli assicurati.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

tab. A5.7 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Titoli a reddito fisso Quote fondi comuni
d'investimento
Azioni Altri investimenti Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 6.220 23.060 58 29.338
Effetti prima applicazione IFRS 9 208 (3.492) 806 17 (2.461)
Saldo al 1° gennaio 2018 208 2.728 23.866 75 - 26.877
Acquisti 388 7.680 173 20 8.261
Variazioni del fair value vs CE (15) (1.371) (25) (1.410)
Variazioni nette (149) (149)
Effetti delle vendite a CE (28) (6) (33)
Ratei 10 10
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.512) (2.217) (58) (3.787)
Saldo al 31 dicembre 2018 ਦਰੇ 1.571 27.952 166 21 29.769

Crediti

La voce in commento si riferisce a pagamenti effettuati per sottoscrizione e/o richiami di capitale di fondi comuni di investimento per cui non sono state ancora emesse le corrispondenti quote.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2018, i titoli a reddito fisso pari a 1.571 milioni di euro sono costituiti per 825 milioni di euro da BTP stripped e Zero Coupon e per 746 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti. Gli strumenti finanziari in commento per 478 milioni di euro sono posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate, per 1.078 milioni di euro sono posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 15 milioni di euro si riferiscono al patrimonio libero della Compagnia.

Quote fondi comuni di investimento

Al 31 dicembre 2018 le quote di fondi comuni di investimento pari 27.952 milioni di euro sono posti a copertura delle gestioni separate di Ramo I per circa 26.601 milioni di euro, a copertura di polizze di Ramo III per 1.345 milioni di euro e per i rimanenti 5 milioni di euro a investimenti del patrimonio libero della compagnia (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 13 – Ulteriori informazioni – Entità strutturate non consolidate). Nel periodo in commento sono stati effettuati investimenti netti nei fondi per 5.462 milioni di euro e il fair value ha subito un decremento di circa 1.371 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati di Ramo I con il meccanismo dello Shadow Accounting. Al 31 dicembre 2018 gli investimenti a prevalente composizione azionaria ammontano a 26.290 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 1.047 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 614 milioni di euro.

Azioni

Gli investimenti in Azioni ammontano a 166 milioni di euro, e sono effettuati a fronte di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi all'effetto congiunto di investimenti netti per circa 115 milioni di euro, proventi per vendite per circa 1 milioni di euro e un decremento di fair value per circa 25 milioni di euro.

Altri investimenti

Gli Altri investimenti ammontano a 21 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti (valore nominale 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2018, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati da Poste Vita SpA destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 45 milioni di euro e un nozionale complessivo di 797 milioni di euro. La riduzione di valore per complessivi 139 milioni di euro intervenuta nell'esercizio è ascrivibile al rimborso/vendite intervenute nel periodo (119 milioni di euro) e alla variazione di fair value (20 milioni di euro). Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente:

lab. Av.o - VVallallis (milioni di euro)
31.12.18 31.12.17
Polizza Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value
Titanium 621 45
Arco 1 165 34
Prisma 166 29
6Speciale 200
6Avanti 200
6Sereno 173 12 173 18
Primula 176 11 176 17
Top5 223 10 223 18
Top5 edizione II 225 11 225 23
Totale 797 45 2.149 184

Inoltre al 31 dicembre 2018 Poste Vita ha in essere vendite a termine per un nozionale di 3 milioni di euro e un fair value di valore trascurabile.

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari per un importo di 90 milioni di euro.

Il dettaglio è il seguente:

tab. A5.9 - Crediti finanziari al costo ammortizzato (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia 30 30 40 40
Vs. acquirenti alloggi di servizio 5 2 5 2
Vs. Altri 33 40 73 28 199 227
Fondo svalutazione crediti finanziari - (20) (20)
Totale 38 52 90 33 241 274

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap.

I crediti verso Altri sono relativi per 69 milioni di euro (nominali 70 milioni di euro) al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 201773. A seguito di accordo formalizzato tra le parti nel mese di gennaio 2019, una quota pari a 20 milioni di euro è stata incassata in data 27 febbraio 2019.

73 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro

Nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018, i crediti in commento sono stati oggetto di impairment per 20 milioni di euro a seguito di una prudente applicazione dei criteri di valutazione previsti dall'IFRS9.

Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 551 5 556
Effetti prima applicazioneIFRS9
Saldo al 1° gennaio 2018 551 5 556
Acquisti
Trasf.ti riserve di PN -
Variaz. per costo ammortizzato
Variazioni del fair value a PN (11) (11)
Variazioni del fair value a CE (8) (8)
Var.ni per op. di CFH
Effetti delle vendite a CE
Ratei 5 5
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (5) (5)
Saldo al 31 dicembre 2018 532 5 537
Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita nell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 0,2 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).

Azioni

La voce comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes74 il cui valore, al 31 dicembre 2018, è pari a zero.

e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.

74 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente,

Strumenti finanziari derivati

tab. A5.11 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio 2018 (5) (34) (За)
Incrementi/(decrementi) (1) (3) (4)
Perfezionamento copertura
Proventi / (Oneri) a CE
Operazioni completate(*) 1 11 12
Saldo al 31 dicembre 2018 (5) (26) (31)
di cui:
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi (5) (26) (31)

* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2018 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (Nota B8 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2018, al 1,945%.
  • da nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Capogruppo ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile.

OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari del Patrimonio IMEL per un importo di 53 milioni di euro.

nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Gerarchia del fair value (milionidi euro)
31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCl 119.159 8.591 5 127.755 129.465 5.418 922 135.805
Azioni 5 5 17 42 63
Titoli a reddito fisso 119.159 8.066 127.225 129.448 4.942 134.390
Altri investimenti 525 525 472 880 1.352
Attività finanziarie al FVTPL 1.091 26.074 2,662 29,827 6.796 21.788 754 29,338
Crediti 8 ਦਰ 67
Azioni 165 ર્ડ 46 216 58 રૂક
Titoli a reddito fisso 671 900 1.571 6.212 8 6.220
Altri investimenti 255 25.161 2.557 27 973 526 21.780 754 23.060
Strumenti finanziari derivati 413 413 579 579
Totale 120.250 35.078 2.667 157.995 136.261 27.785 1.676 165.722

Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita e definiti rispetto alle risultanze dei livelli del fair value al primo gennaio 2018 (data di transizione al nuovo principio contabile IFRS 9 - Strumenti finanziari):

Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2
(milioni di euro)
Descrizione Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (6.701) 6.701 595 (595)
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (6.457) 6.457 595 (595)
Altri investimenti - - - -
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti - - - -
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (38) 38 - -
Altri investimenti (206) 206 - -
Trasferimenti netti (6.701) 6.701 595 (595)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2018, non è risultato riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2018, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Attività
finanziarie al
FVTOCI
Attività
finanziarie al
FVTPL
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 31 dicembre 2017 922 754 - 1.676
Effetti prima applicazione IFRS 9 (917) 1.130 - 213
Esistenza al 1° gennaio 2018 5 1.884 - 1.889
Acquisti/Emissioni
Vendite/Estinzione Ratei iniziali
Rimborsi
-
-
-
1.724
(829)
-
-
-
-
1.724
(829)
-
Variazioni del fair value vs CE
Variazioni del fair value a PN
Trasferimenti a Conto economico
-
-
-
95
-
-
-
-
-
95
-
-
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite
Trasferimenti nel livello 3
Trasferimenti ad altri livelli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variazioni per Costo ammortizzato
Write-off
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura)
-
-
-
-
-
(212)
-
-
-
-
-
(212)
Esistenza al 31 dicembre 2018 5 2.662 - 2.667

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, nonché le variazioni di fair value intervenute nel corso del periodo.

A6 - RIMANENZE (136 milioni di euro)

(milioni di euro)
tab. A6 - Rimanenze
Descrizione Saldo al 31.12.17 Variazioni
economiche
Riclassifiche Saldo al 31.12.18
lmmobili destinati alla vendita 119 (3) 120
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 10 (2) 8
Materie prime, sussidiariee di consumo ರಿ (1) 8
Totale 138 (3) 1 રેણ

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value75 al 31 dicembre 2018 è di circa 281 milioni di euro.

A7 - CREDITI COMMERCIALI (2.199 milioni di euro)

tab. A7 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 1 2.115 2.122 9 1.860 1.869
Crediti vs. Controllante 68 68 166 166
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto র্য 4
Anticipi a fornitori - 5
Totale 2.192 2.199 2.026 2.035

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti
(milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività non
correnti
Attivita
correnti
Totale Attività non
correnti
Attivita
correnti
Totale
Ministeried Enti Pubblici 672 672 ୧୧୫ ୧୧୫
Cassa Depositie Prestiti 440 440 374 374
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere 352 352 259 259
Corrispondenti esteri 304 304 229 229
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 18 252 270 20 254 274
Crediti per conti correnti con saldo debitore 154 154 148 148
Crediti per altri servizi BancoPosta 83 83 87 87
Crediti per gestione immobiliare 7
Crediti verso altri clienti 3 452 455 4 412 416
Fondo svalutazione crediti verso clienti (14) (601) (615) (15) (268) (583)
Totale 7 2115 2 1 2 2 0 1 860 1 869

Nel dettaglio76:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 246 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Rimborso delle integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 104 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di complessivi 72 milioni di euro, relativo rispettivamente alle riduzioni tariffarie praticate nell'esercizio 2017 e nel primo semestre 2018, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria nel corso dell'esercizio 2018 su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo

75 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

76 Al 31 dicembre 2018 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 14 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea;

  • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per 76 milioni di euro di cui 1 milione di euro per compensi maturati nell'esercizio (al riguardo, si rimanda a quanto riportato nella nota 2.577);
  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 73 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 68 milioni di euro. Nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state tra l'altro definite le rispettive posizioni creditorie di natura commerciale (nota B6);
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2018.
  • I crediti per Pacchi, corriere espresso e pacco celere si riferiscono ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA e alle spedizioni svolte dalla Capogruppo.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) e altri servizi a valore aggiunto si riferiscono al servizio di Posta Massiva e altri servizi a valore aggiunto.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore, relativi al Bancoposta, derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche e comprendono rapporti pregressi, in gran parte oggetto di svalutazione, per i quali sono in corso attività di recupero.
  • I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: 64 milioni di euro vantati da Postepay SpA principalmente per la vendita di terminali, servizi in abbonamento TLC, servizi resi ad altri operatori e vendita di ricariche tramite altri canali, 34 milioni di euro per il servizio Posta Time, 27 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, per 25 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 23 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Contest, 19 milioni di euro per servizi di trasporto aereo della Mistral Air Srl, 19 milioni di euro per servizi telegrafici e 18 milioni di euro relativi al servizio di Notifica Atti giudiziari.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

77 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (78 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A7.2 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Servizio Universale 31 31
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 1 83
Remunerazioneraccolta su c/c રેજે 25
Servizi delegati 28 કર
Altri 1 2
F.do sval.cred. vs. Controllante (32) (31)
Totale દક 166

Nel dettaglio:

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A7.2.1 - Crediti per Servizio Universale (milionidi euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 31 31

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Capogruppo ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

Con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Capogruppo che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Capogruppo per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR, tuttora pendente.

Con Delibera n. 571/18/CONS, pubblicata in data 11 febbraio 2019, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 378 milioni di euro per il 2015 e di 355 milioni di euro per il 2016 a fronte di ricavi rispettivamente di 279 e 262 milioni di euro rilevati nei conti economici della Capogruppo per i servizi resi negli esercizi di competenza.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato. Nel corso dell'esercizio 2018, a seguito della definizione con il MEF delle procedure operative di svincolo, sono divenuti disponibili 55 milioni di euro depositati dal MEF su un conto infruttifero tenuto dalla Capogruppo presso la Tesoreria dello Stato nell'esercizio 2017 e incassati ulteriori 27 milioni di euro.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2018 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati, incassati nel mese di febbraio 2019, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2018 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti per sostituto di imposta 3.371 549 3.920 2.926 541 3.467
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) 109 109 ರಿಕ વેકે
Crediti per accordi CTD 82 85 167 101 87 188
Crediti per somme indisponibiliper provvedimenti giudiziari 78 78 75 75
Ratei e risconti attivi di natura commercialee altre attività 11 11 11 11
Crediti tributari 8 8 5 5
Crediti diversi 16 317 333 16 159 175
Fondo svalutazione crediti verso altri (છેર) (96) (72) (72)
Altri crediti e attività 3.469 1.061 4.530 3.043 804 3.947
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 47 47 47 47
Crediti per interessi attivi su rimborsoIRAP 3 3 3 3
Totale 3.469 1.111 4.580 3.043 954 3.997

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA' (4.580 milioni di euro)

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
    • per 2.140 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2012-2018, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita78;
    • per 1.231 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2018 79; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni

78 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 518 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2018, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

79 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);

  • per 303 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2019 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;
  • per 127 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 167 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040. La voce comprende un credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014, ritenuto interamente esigibile. Per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, Poste Italiane agirà in giudizio.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 65 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 47 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2018 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro e quasi totalmente vantati dalla Capogruppo. Per il recupero di questi ultimi, si è aperto un contenzioso sul cui esito sussistono elementi di incertezza. Del residuo credito complessivo di 55 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) si è detto nella nota 2.5 – Uso di stime.
  • Il credito per interessi attivi su rimborso IRAP di 3 milioni di euro si riferisce agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2018 sul credito IRAP sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milionidi euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Denaro e valori in cassa 2.967 2.799
Depositi bancari 351 397
Totale 3.318 3.196

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (3.318 milioni di euro)

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (842 milioni di euro) e presso le Società di service (2.125 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 348 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (3.195 milioni di euro)

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milionidi euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 1.877 2.034
Depositi presso il MEF 1.306 379
Denaro e valori in cassa 12 15
Totale 3.195 2.428

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2018 comprende disponibilità vincolate per circa 1.556 milioni di euro, di cui 1.392 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 53 milioni di euro si riferiscono a risorse sul deposito presso il MEF, cd. conto "Buffer", raccolte presso la clientela e assoggettate al vincolo d'impiego, 72 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato in acconto di pagamenti per integrazioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A7) e 21 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

A11 - ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA' IN DISMISSIONE E PASSIVITA' ASSOCIATE AD ATTIVITA' IN DISMISSIONE

Il saldo della voce in commento, che al 31 dicembre 2017 recava un saldo negativo di 0,3 milioni di euro, si è azzerato nell'esercizio 2018, a seguito del perfezionamento dell'operazione di scissione del ramo d'azienda BancoPosta Fondi SpA SGR prevista nell'ambito dell'accordo stipulato con Anima Holding descritto nella nota 4.1.

PATRIMONIO NETTO

B1 – PATRIMONIO NETTO (8.105 milioni di euro)

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

Patrimonio netto
31.12.18
Variazioni
patrimoniali
Esercizio 2018
Risultato Esercizio
2018
Patrimonio netto al 1º
gennaio 2018
comprensivo degli
effetti IFRS 9 e IFRS 15
Modifiche derivanti
dall'IFRS 9 e IFRS
15
Patrimonio netto
31.12.17
Bilancio Poste Italiane SpA 5.459 (2.005) 584 6.880 1.368 5.512
Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate 4.297 1.016 3.281 (12) 3.293
Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 3 (24) 27 27
Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate (25) (41) 16 (140) 156
Differenze attuariali su TFR società partecipate (বা) (4) (4)
Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (उत्ते) 1 (40) (40)
Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppozio
SDA Express Courier SpA
EGI SpA
Postel SpA
PosteShop SpA
2
(71)
17
1
(71)
17
1
2
(71)
17
1
Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (1.878) (14) (278) (1.586) (1.586)
Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 551 123 428 428
Ammortamento sino al 1 ºgennaio 2004/ Impairment Avviamento (156) (17) (138) (139)
Impairment gruppi di attività in dismissione (40) (40) (40)
Altre rettifiche di consolidamento (12) (ଚ) (6) (6)
Patrimonio netto del Gruppo 8.105 (2.060) 1.399 8.766 1.216 7.550
Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
Risultato di Terzi
Patrimonio netto di Terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 8.105 (2.060) 1.399 8.766 1.216 7.550

Al 31 dicembre 2018 l'utile per azione è di 1,071 euro (0,528 euro al 31 dicembre 2017).

B2 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2018, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie (come già descritto nella nota 4.2, a partire dal 4 febbraio 2019, Poste Italiane SpA ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie e al 19 marzo, Poste Italiane ha acquistato 5.257.965 azioni proprie pari allo 0,4026% del capitale sociale).

B3 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2018, in data 20 giugno 2018 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 549 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,42).

B4 – RISERVE (1.531 milioni di euro)

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riservalegale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair
value
Riserva Cash
Flow Hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 299 1.000 371 (61) 2 1.611
Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 1.233 - - 1.233
Riclassifichedi strumentifinanziari 1.705 1.705
Rettifiche 15 15
Effetti fiscali (487) (487)
Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 299 1.000 1.604 (61) 2 2.844
Incremento/(Decremento)di fair value nell'esercizio (1.946) 191 (1.755)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value 556 (55) 501
Trasferimentia Conto economicoda realizzo (396) 19 (376)
Effetto fiscale sui trasferimentia Conto economico 113 (5) 108
Incremento/(Decremento)per perdite attese (1) (1)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto (1.673) 150 (1.523)
Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione
Altre variazioni 210 210
Destinazione utile residuo 2017
Saldo al 31 dicembre 2018 299 1.210 (ea) 89 2 1.531

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2018 le variazioni negative del fair value complessivamente intervenute per 1.946 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.887 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Finanziaria del Gruppo;
    • per 48 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo;
    • per 11 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo.
  • La riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2018 la variazione positiva netta di fair value di complessivi 191 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce principalmente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE (125.149 milioni di euro)

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Riserve matematiche 119.419 111.014
Riserve per sommeda pagare 780 631
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimentoè sopportato dagli assicurati 2.652 3.530
Altre Riserve 2.115 8.315
per spese di gestione 108 90
passività differite verso gli assicurati 2.007 8.225
Riserve tecniche danni 183 160
Totale 125.149 123.650

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2018 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico. La contrazione della Riserva riflette gli effetti dell'oscillazione dello spread intervenuta nell'esercizio in commento.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.519 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

(milionidi euro)
Saldo al 1º
gennaio 2018
Accant.ti Oneri
finanziari
Rilasci a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.18
439 96 (18) (84) 423
369 46 1 (રૂપ્ત) (42) 335
77 ರಿ - (3) (18) 65
133 76 (31) (53) 125
446 444 - (1) (442) 447
15 = (15)
14 র্ব - 18
102 16 (5) (7) 106
1.595 691 1 (112) (୧୮୧) 1.519
692 656
903 863
1.595 1.519

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 2 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 4 milioni di euro.

Nel dettaglio:

• Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società, rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, violazioni di natura amministrativa, probabili frodi e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale, l'adeguamento delle passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e l'aggiornamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese. A tale ultimo riguardo, nel corso dell'esercizio, è stato monitorato l'andamento nonché la prosecuzione dell'iter di liquidazione dei fondi immobiliari a suo tempo collocati dalla Capogruppo. Con particolare riferimento al fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017), in data 24 settembre 2018, a seguito delle delibere assunte dal CdA di Poste Italiane in data 19 febbraio e 28 giugno 2018, è stata avviata l'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel fondo, che si è in conclusa in data 7 dicembre 2018. Gli utilizzi di complessivi 94 milioni di euro si riferiscono per 52 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Europa Immobiliare I che ha aderito all'iniziativa sopra menzionata.

Con riferimento ai rischi inerenti servizi resi per conto di Istituti previdenziali, come riportato in nota A7, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state definite, rispettivamente, la posizione creditoria di natura commerciale della Capogruppo e definito l'ammontare che Poste Italiane ha riconosciuto ad INPS a fronte di talune pretese riguardanti il servizio di pagamento pensioni reso in base alle convenzioni operanti fino al 31 agosto 2009. Al 31 dicembre 2018, tutte le passività previste dall'accordo sono riflesse nel fondo rischi operativi.

  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti dell'esercizio di 46 milioni di euro si riferiscono principalmente al valore stimato delle nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato per 39 milioni di euro e per passività definite per 42 milioni di euro.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 6 milioni di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore dei lavoratori con "Contratto a Tempo Determinato - CTD" il cui contratto sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa

quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (76 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (31 milioni di euro) e per passività definite (53 milioni di euro).

  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2020. Tali uscite potranno essere realizzate anche tramite ulteriori strumenti di agevolazione, quali ad esempio il trattamento di pre-pensionamento, ai sensi della Legge n. 92 del 28 giugno 2012, integrata dall'articolo 1 comma 160 della Legge 205/2017. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2017 di 446 milioni di euro è stato utilizzato nell'esercizio in commento per 442 milioni di euro.
  • Il Fondo Buoni Postali Prescritti stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione80, è stato assorbito a Conto economico nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini delle obbligazioni a suo tempo assunte dalla Capogruppo.
  • Il Fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

80 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito alla decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.187 milioni di euro)

Nel 2018 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR milionidi euro)
Saldo al 1° gennaio 1.274
Costo relativo alle prestazioni correnti
Componente finanziaria 20
Effetto (utili)/perdite attuariali (16)
Utilizzi dell'esercizio (92)
Saldo al 31 dicembre 2018 1.187

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2018
Tasso di attualizzazione 1,250%
Tasso di inflazione 1,500%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

31.12.2018
Mortalità RG48 differenziata per sesso
Tassi di inabilità Tavola INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di Turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Tasso di anticipazione Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali
31.12.2018
TFR
Variazione ipotesi demografiche 1
Variazione ipotesi finanziarie (1)
Altre variazioni legate all'esperienza (16)
Totale (16)

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitività

31.12.2018
TFR
Tasso di inflazione +0,25% 1.201
Tasso di inflazione -0,25% 1.173
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.165
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.209
Tasso di turnover +0,25% 1.186
Tasso di turnover -0,25% 1.188

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre informazioni

31.12.2018
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 7,51
Turnover medio dei dipendenti per anno 0,251%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (66.929 milioni di euro)

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18
Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passivita
correnti
Totale Passivitanon
correnti
Passivita
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali 46.240 46.240 46.575 46.575
Finanziamenti 5.654 3.832 9.486 3.398 3.419 6.817
Obbligazioni 50 762 812 798 775 1.573
Debiti vs. istituzioni finanziarie 5.604 3.070 8.674 2.600 2.643 5.243
Debiti per leasing finanziari 1
MEF conto tesoreria dello Stato 3.649 3.649 3.483 3.483
Strumenti finanziari derivati 1.798 61 1.859 1.645 31 1.676
Cash flow hedging રૂડે ട് 8 111 101 17 118
Fair Value hedging 1.745 3 1.748 1.544 14 1.558
Fair Value vs. conto economico
Altre passività finanziarie 1 5.694 5.695 1 4.692 4.693
Totale 7.453 59.476 66.929 5.044 58.200 63.244

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2018 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2019.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating.

Obbligazioni

La voce obbligazioni si riferisce a:

o un prestito iscritto al costo ammortizzato di 50 milioni di euro emesso da Poste Italiane nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso da Poste Italiane

SpA nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. Il prestito è stato collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A5 – Attività finanziarie; il fair value81 del prestito al 31 dicembre 2018 è di 50 milioni di euro.

o Un prestito subordinato82 del valore nominale di 750 milioni di euro iscritto al costo ammortizzato di 762 milioni di euro, emesso sotto la pari a 99,597 da Poste Vita SpA il 30 maggio 2014 e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La durata del prestito obbligazionario è quinquennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 2,875%. Il fair value83 della passività in commento al 31 dicembre 2018 è di 770 milioni di euro.

Nel mese di giugno 2018, è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso dalla Capogruppo in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 5.604 2.869 8.473 2.400 2.442 4.842
Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 200 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 - 200 200 200 200
Scoperti di conto corrente bancario 1
Ratei di interesse
Totale 5.604 3.070 8.674 2.600 2.643 5.243

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge84 .

Al 31 dicembre 2018 sono in essere debiti per 8.473 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di 8.166 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.684 milioni di euro a Long Term RePo e per 1.789 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi a investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Il fair value85 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2018 ammonta a 8.488 milioni di euro.

Il fair value86 del Finanziamento BEI è di 200 milioni di euro.

81 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

82 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.

83 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

84 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

85 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

86 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un finanziamento BEI di 200 milioni di euro a suo tempo concesso alla Capogruppo.

Al 31 dicembre 2018 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.923 milioni di euro;
  • affidamenti a revoca uncommitted per 1.724 milioni di euro, di cui 959 milioni di euro per linee di credito, 160 milioni di euro per affidamenti per scoperto di conto corrente e 605 milioni di euro per affidamenti per il rilascio di garanzie personali;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 167 milioni di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 714 milioni di euro (di cui 605 milioni di euro relativi alla Capogruppo) utilizzati per 283 milioni di euro a favore di terzi.

Al 31 dicembre 2018, le linee di credito committed e uncommited non sono state utilizzate. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 535 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2018.

MEF conto Tesoreria dello Stato

Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussifinanziari per anticipazioni 3.546 3.546 3.375 3.375
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale (89) (88) (84) (84)
Debiti per responsabilità connesse a rapine 157 157 157 157
Debiti per rischi operativi રૂટ રૂટ રૂક રૂક
Totale I 3.649 3.649 3.483 3.483

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziarı per antıcıpazıonı (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passivitā
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette 3.546 3.546 3.375 3.375
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 670 670 671 671
MEF - Gestione pensioni di Stato (670) (670) (671) (671)
Totale 3.546 3.546 3.375 3.375

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 89 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2018, il saldo è rappresentato da un debito di 29 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 118 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 157 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2018 sono commentate nella nota A5 – Attività finanziarie.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.

Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passivitànon
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate 4.027 4.027 2.853 2.853
per trasferimentofondi naz. e intern. li 688 688 734 734
per RAV, F23, F24 e bolli auto 19 19 145 145
per depositiin garanzia 70 70 100 100
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio 243 243 - 243 243
per assegnividimati 163 163 188 188
per importi da accreditare alla clientela 220 220 88 88
per altri importi da riconoscere a terzi 145 145 68 ୧୫
per altre partite in corso di lavorazione 85 85 190 190
altri 1 34 રૂડ 1 83 84
Totale 5.694 5.695 1 4.692 4.693

Le passività per gestione carte prepagate a seguito del conferimento, avvenuto in data 1° ottobre 2018, da parte della Capogruppo del ramo d'azienda relativo ai servizi di monetica e pagamenti si riferiscono alla controllata PostePay SpA.

I Debiti per depositi in garanzia sono relativi per 56 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e per 14 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B8.4- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Flusso di
cassa da/(per)
attività di
finanziamento
Flusso di
cassa netto da
/(per) attività
operativa (*)
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.18
Finanziamenti 6.817 (952) 3.632 (11) 9.486
Obbligazioni 1.573 (750) - (11) 812
Debiti vs. istituzioni finanziarie 5.243 (201) 3.632 - 8.674
Debiti per leasing finanziari 1 (1) - - -
Altre passività finanziarie 4.693 (48) 1.052 (2) 5.695
Totale 11.510 (1.000) 4.684 (13) 15.181

(*) L'importo totale di 4.684 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a 2.597 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.

Gerarchia del fair value

Ai fini della scala gerarchica del fair value la posizione degli strumenti finanziari derivati detenuti al 31 dicembre 2018 (1.859 milioni di euro) è di livello 2.

B9 - DEBITI COMMERCIALI (1.583 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali (milionidi euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Debiti verso fornitori 1.192 1.064
Passività derivanti da contratti 365 253
Debiti verso imprese controllate 2 1
Debiti verso imprese collegate র্য 2
Debiti verso imprese a controllo congiunto 20 12
Totale 1.583 1.332

Debiti verso fornitori

ﺃﺷﺨﺎﺹ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ
Descrizione Saldo al Saldo al
31.12.18 31.12.17
Fornitori Italia 1.058 926
Fornitori estero 24 30
Corrispondenti esteri (1) 110 108
Totale 1.192 1.064

Passività derivanti da contratti

tab. B9.2 - Movimentazione Passività derivanti da contratti

Descrizione Saldo al
1° gennaio 2018
Variazione per
rilevazione dei ricavi
del periodo
Altre variazioni Saldo al 31.12.18
Anticipi e acconti da clienti 246 - 51 297
Altre passività derivanti da contratti 31 - 7 39
Passività per commissioni da retrocedere - 26 - 26
Passività per sconti su volumi 9 4 (9) 4
Totale 286 29 50 365

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2.1 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)
Descrizione Note Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Anticipida corrispondentiesteri 149 107
Anticipida Controllante [tab. A7.2] રેડિ
Affrancatura meccanica 36 47
Anticipi dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della PCM [tab. A7.1] 72
Spedizioni senza affrancatura 16 13
Spedizioni in abbonamento postale 7 7
Altri servizi 17 17
Totale 297 246

Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B10 - ALTRE PASSIVITA' (3.698 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passivita (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 12 978 090 র্য 932 റ്റുക
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 33 454 487 રૂડ 482 517
Altri debiti tributari 1.231 734 1.965 1.065 687 1.752
Altri debiti vs. imprese a controllo congiunto
Debiti diversi વેરે 94 187 92 ୧୫ 160
Ratei e risconti passivi 10 58 68 11 79 90
Totale 1.379 2.319 3.698 1.207 2.249 3.456

Debiti verso il personale

Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità 232 232 231 231
per incentivi 12 626 638 448 452
per permessie ferie maturate e non godute 57 57 રહ રેક
per altre partite del personale ട്ടാ 63 197 197
Totale 12 978 990 932 ર્વે કેટલ

Al 31 dicembre 2018, talune componenti delle passività, che al 31 dicembre 2017, erano comprese nel Fondo oneri del personale, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti per incentivi.

Il decremento della voce Altre partite del personale è dovuto al pagamento di quanto previsto una-tantum a favore dei dipendenti a seguito del rinnovo del CCNL.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passivitànon
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS 2 347 349 385 386
Debiti verso fondi pensione 88 88 82 82
Debiti verso fondi sanitari - ਪੈ 4
Debiti verso INAIL 31 র্বা રૂટ 34 3 37
Debiti verso altri Istituti 11 11 12 12
Totale 33 454 487 35 482 517

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
Passività
correnti
correnti
Totale Passività non
correnti
Passivita
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 1.231 11 1.242 1.065 31 1.096
Debito per imposta sulle riserve assicurative 518 518 489 489
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo 106 106 08 98
Debito per IVA 31 31 21 21
Debito per imposta sostitutiva 48 48 24 24
Ritenute su c/c postali 3 3 1 1
Debiti tributari diversi 17 17 23 23
Totale 1.231 734 1.965 1.065 687 1.752

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale al lordo del conguaglio effettuato nell'esercizio 2019 ai sensi della nota 3 bis all'art. 13 della Tariffa prevista dal DPR 642/1972. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce prevalentemente a quanto maturato al 31 dicembre 2018 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A8 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A8.
  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalle Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2019.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passivitā
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 6 81 75 8 83
Depositi cauzionali 10 11 10 14
Altri debiti 8 87 વેરૂ રહ 63
Totale ે રેક ਰੇਖੋ 187 92 ട്ടെ 160

I Debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

Ratei e risconti passivi di natura commerciale

tab. B10.5 - Ratei e risconti passivi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Ratei passivi 5 5
Risconti passivi 10 રૂડે જેવી સાચની સાથે સાથે છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે 63 11 74 85
Totale 10 58 68 11 79 90

La voce Risconti passivi, che accoglie la sospensione di componenti positive di reddito rilevate sulla base di principi contabili diversi dall'IFRS15, comprende:

  • per 24 milioni di euro, traffico telefonico prepagato venduto alla data del 31 dicembre 2018 da PostePay SpA e non ancora consumato dalla clientela;
  • per 7 milioni di euro, proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Capogruppo, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti.

I Risconti passivi riferiti ai canoni su carte di pagamento riscossi anticipatamente, che al 31 Dicembre 2017 erano pari a 27 milioni di euro, per effetto dell'applicazione dell'IFRS15, a partire dal 1° Gennaio 2019 sono esposti nella voce passività derivanti da contratto.

5.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Ricavi provenienti da contratti con i clienti (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio 2018 Esercizio 2017
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.579 3.631
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.504
rilevati in un determinato momento 605
rilevati nel corso del tempo 2.899
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale [C2] 628 586
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 320
rilevati in un determinato momento 87
rilevati nel corso del tempo 233
Ricavi da servizi finanziari [C3] 5.186 4.956
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.388
rilevati in un determinato momento 513
rilevati nel corso del tempo 2.875
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri [C4] 1.471 1.456
Premi assicurativi 16.720 20.343
Proventi derivanti da operatività assicurativa 3.604 3.925
Variazione riserve tecniche assicurative a oneri relativi a sinistri (17.111) (22.335)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (1.742) (477)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 10
rilevati in un determinato momento -
rilevati nel corso del tempo 10
Totale 10.864 10.629

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • I Ricavi da servizi di pagamenti, mobile e digitale si riferiscono a:
    • i servizi di telefonia di rete mobile e fissa, in cui sono ricompresi: i ricavi da "offerte standard di TLC services" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione dell'offerta di traffico (voce, SMS e dati) al cliente (183,5 milioni di euro); I ricavi relativi alla vendita della offerta fissa " PosteMobile Casa" sono rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione del canone addebitato al cliente (15,3 milioni di euro); i ricavi relativi alle fee per l'attivazione della sim rilevati at point in time al momento della consegna della sim al cliente (7,4 milioni di euro). Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i soli contratti relativi ai servizi di telefonia mobile e fissa presentano in taluni casi un bundle costituito da due performance obligation a cui allocare lo sconto implicito sulla base del relativo fair value. Tuttavia, i ricavi derivanti da questa tipologia di offerta non sono significativi rispetto alla totalità dei ricavi derivanti da servizi di pagamento, mobile e digitale.
    • i servizi di monetica relativi principalmente all'emissione di carte Postepay (rilevati at point in time all'atto dell'emissione) e dei servizi ad esse correlate (rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente).
  • i servizi di pagamento relativi principalmente a commissioni di incasso e rendicontazione rilevati at point in time (per 55,5 milioni di euro) e i ricavi per accettazione F23 e F24 rilevati over time in ragione del livello del servizio reso (per 61,9 milioni di euro).
  • i Ricavi per servizi finanziari sono suddivisibili in:
    • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
    • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
    • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita.

C1 – RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E ALTRO (3.579 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Il dettaglio dei Ricavi da Corrispondenza e Pacchi è il seguente:

tab. C1.1 - Ricavi da corrispondenza e pacchi
-- -- -- ----------------------------------------------- -- --
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Spedizioni senza la materiale affrancatura 1.062 1.089
Francatura meccanicapresso terzi e presso UP 677 731
Pacchi Posta celere e Corriere Espresso 422 406
Servizi integrati 145 157
Carte valori 129 152
Corrispondenza e pacchi - estero 237 172
Spedizioni in abbonamento postale ું કે 95
Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procureme 13 28
Telegrammi 38 41
Servizi innovativi 12 12
Servizi di logistica 7 6
Altri servizi postali 214 179
Totale ricavi da mercato 3.049 3.068
Compensi per Servizio Universale 262 262
Integrazioni tariffarie all'Editoria 61 43
Totale 3.372 3.373

I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria87 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso è stato pressoché interamente stanziato nel Bilancio dello Stato 2018, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.

Il dettaglio degli Altri ricavi è il seguente:

tab. C1.2 - Altri ricavi (milionidi euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Servizi di trasporto aereo 3 62
Proventi per richieste permessidi soggiorno 23 23
Canoni di locazione 16 15
Servizi commercialidiversi 82 92
Altri ricavi e proventi 83 ଚନ
Totale 207 258

87 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.

C2 – RICAVI DA SERVIZI DI PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE (628 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Ricavi da pagamenti, mobile e digitale (milionidi euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Mobile 217 211
Monetica 269 212
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 238 194
Commissioni per acquiring 7 5
Altre commissioni 24 13
Servizi di pagamento 142 163
Commissioni di incasso e rendicontazione રેસ 77
Commissioni per accettazione F23 e F24 62 61
Servizi di trasferimento fondi 20 23
Altri prodotti e servizi 4 2
Totale 628 586

Sono costituiti dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile resi da PostePay SpA e dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento resi dalla Capogruppo nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 e dall'IMEL nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018.

C3 – RICAVI DA SERVIZI FINANZIARI (5.186 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Gli Altri ricavi e proventi comprendono il provento non ricorrente di 120 milioni di euro riferito alla cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima SGR come meglio descritto nella nota 4.1.

Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo. Il dettaglio dei Ricavi da servizi finanziari è il seguente:

Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Remun.neattività di raccolta del risparmio postale 1.827 1.566
Proventi degli impieghidella raccolta su conti correnti postali 1.554 1.475
Commissionisu bollettini di c/c postale 412 434
Ricavi dei servizi di c/c 382 359
Collocamentoprodotti di finanziamento 237 197
Proventi dei servizi delegati 100 103
Commissionigestione fondi pubblici 27
Interessi attivi su finanziamentie altri proventi 22
Servizi di trasferimentofondi 17 17
Commissionigestione fondi SGR 89 85
Deposito Titoli 4 5
Commissionida collocamentoe negoziazione titoli 4 4
Altri prodotti e servizi 10 13
Totale 4.636 4.307

In particolare:

• La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020.

• La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:

tab. C3.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milionidi euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Proventi degli impieghiin titoli 1.488 1.448
Interessi su titoli al costo ammortizzato 485 499
Interessi su titoli al FVOCI 981 992
Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli al FVOCI e al costo ammortizzato 7 (49)
Interessi su operazioni di pronti contro termine 15 6
Proventi degli impieghi presso il MEF 65 27
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 63 27
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti 2
Altri proventi 1
Totale 1.554 1.475

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5 – Attività finanziarie.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

• I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.

• I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.

tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria (milionidi euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Proventi da strumenti di capitale al FVPL
Utili da valutazione
9
9
Proventi da attività finanziarie al FVOCI
Utili realizzati
400
400
639
547
91
Utili realizzati su altre partecipazioni
Dividendi da altre partecipazioni
Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato
Utili realizzati
4
4
1
Proventi da strumentifinanziari di fair value hedge
Utili da valutazione
2
2
Utili su cambi
Utili realizzati
4
4
1
5
5
Proventi diversi
Totale
418 646

C4 – RICAVI DA SERVIZI ASSICURATIVI AL NETTO DELLE VARIAZIONI DELLE RISERVE TECNICHE E ONERI RELATIVI A SINISTRI (1.471 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Totale 1.471 1.456
Oneri derivanti da operatività assicurativa (1.742) (477)
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (17.111) (22.335)
Proventi derivanti da operatività assicurativa 3 604 3.925
Premi assicurativi 16.720 20.343
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
tab. C4 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)

Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.1 - Premi assicurativi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Ramol 15.782 19.634
Ramo III 740 537
Ramo IV 19 17
Ramo V દેવ 75
Premi dell'eserciziolordi "vita" 16.610 20.263
Premi ceduti in riassicurazione (18) (19)
Premi dell'esercizio netti "vita" 16.592 20.244
Premi danni 168 131
Premi ceduti in riassicurazione (40) (32)
Premi dell'esercizio netti "danni 128 ਰੇਰੇ
Totale 16.720 20.343

Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.2 - Proventi derivanti da operatività assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Proventi da attività finanziarie al Costo ammortizzato 3
Interessi 3
Utili realizzati
Proventi da attività finanziarie al FVPL 778 1.246
Interessi રેક્ટ 586
Utili da valutazione 166 585
Utili realizzati 47 75
Proventi da attività finanziarie al FVOCI 2.789 2.638
Interessi 2.548 2.360
Utili realizzati 241 278
Proventi diversi 34 41
Totale 3.604 3.925

Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli

ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Somme pagate 10.734 11.141
Variazione delle Riserve matematiche 8.419 14.694
Variazione della Riserva per somme da pagare 149 (311)
Variazione delle Altre riserve tecniche (1.326) 172
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimentoè sopportato dagli assicurati (878) (3.370)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita 17.098 22.326
Quota a carico dei riassicuratori gestione vita (10) (13)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni 35 29
Quota a carico dei riassicuratori gestione danni (12) (7)
Totale 17.111 22.335

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

  • le somme pagate nell'esercizio da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri;
  • la variazione delle Riserve matematiche per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati cd. Classe D.

Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa (milionidi euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Oneri da attività finanziarie al FVPL 1.673 245
Perdite da valutazione 1.610 119
Perdite da realizzo ട്ടാ 126
Oneri da attività finanziarie al FVOCI 29 વેદ
Interessi पे
Perdite da realizzo 25 તે છે.
Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito (2) વેરૂ
Altri oneri 42 43
Totale 1.742 477

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.343 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Costi per servizi 1.911 1.894
Godimento beni di terzi 312 335
Materie prime, sussidiarie, di consumoe merci 120 141
Totale 2.343 2.370

Costi per servizi

Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 584 538
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 231 240
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 196 187
Spese per servizi del personale 140 142
Utenze energetiche e idriche 122 124
Servizi di telefonia mobile per la clientela 97 89
Commissionie oneri di gestione carte di credito/debito 84 84
Servizio movimento fondi 01 ਰੇਰੇ
Pulizia, smaltimentoe vigilanza 73 62
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex રેક ર્ડવ
Servizi di telecomunicazionee trasmissionedati ર્ડવ 63
Pubblicitàe propaganda 67 72
Servizi di stampa e imbustamento 24 28
Consulenze varie e assistenze legali 26 27
Commissioniper attività di gestione patrimoni 21 19
Costi aeroportuali 10 32
Premi di assicurazione 12 15
Provvigioni ai rivenditori e diverse 12 13
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Compensie spese sindaci 1 1
Altro ರಿ 3
Totale 1.911 1.894

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milionidi euro)
-------------------------------------- ------------------
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Affitto immobilie spese accessorie 179 183
Veicoli in full rent 59 દેવે
Noleggi apparecchiaturee licenze software 48 47
Altri costi per godimentodi beni di terzi 26 રૂદિ
Totale 312 335

Gli oneri sostenuti per affitto di immobili sono pressoché interamente relativi a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza", in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. La Capogruppo, inoltre, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Descrizione Nota Esercizio 2018 Esercizio 2017
Materiale di consumo, pubblicitarioe beni destinati alla vendita 65 78
Carburanti, lubrificantie combustibili 51 ર્સ્ક
Stampa francobollie carte valori
SIM card e scratch card 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finite merci [tab. A6] 2 2
Var.ne rimanenzedi materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A6] 1 (2)
Var.ne immobilidestinati alla vendita (tab. A61 (4) (1)
Altri 1
Totale 120 141

C6 - ONERI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (46 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

C7 - COSTO DEL LAVORO (6.137 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

Descrizione Nota Esercizio 2018 Esercizio 2017
Salari e stipendi 4.115 4.208
Oneri sociali 1.178 1.196
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti (tab. B7]
TFR: costo relativo alla previdenza complementaree INPS 256 258
Contratti di somministrazione/aprogetto 9 2
Compensie spese amministratori 2 2
Incentivi all'esodo 173 52
Accantonamenti(rilasci) netti per vertenze con il personale (tab. B6) (25)
Accantonamentoal fondo di incentivazione agli esodi (tab. B61 444 446
Recuperi del personale per vertenze (5) (6)
Pagamentibasati su azioni 5 3
Altri costi (recuperi di costo) del personale (43) (44)
Totale 6.137 6.093

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

Numero medio Numero puntuale
Esercizio
2018
Esercizio
2017
31.12.18 31.12.17
690 732 672 ର୍ପର୍ପ
15.582 15.859 15.192 15.481
109.279 114.007 105.892 110.607
600 760 පිරිපි 644
126.151 131.358 122.665 127,431

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 134.360 (nell'esercizio 2017: 138.040).

C8 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (570 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C8 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Ammortamentilmmobiliimpiantie macchinari 321 329
Fabbricati strumentali 113 112
Impianti e macchinari 72 77
Attrezzature industriali e commerciali 9 8
Migliorie beni di terzi 32 30
Altri beni વેરૂ 102
Svalutazioni/assorbimentosval.ni/rettificheImmobili, impiantie macchinari (4) (9)
Ammortamentilnvestimenti immobiliari 4 4
Ammortamentie Svalutazioni di Attività immateriali 216 221
Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 212 215
Altre 4 6
Impairmentawiamento 33
Totale 570 545

La voce Impairment si riferisce alla integrale svalutazione dell'avviamento della Postel SpA, di natura non ricorrente, come meglio descritto nella nota A3 – Attività Immateriali.

C9 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (17 milioni di euro)

La voce è così composta:

tab. C9 - Incrementi per lavori interni (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2018 Esercizio 2017
Immobili impianti e macchinari:
per Costi per beni e servizi
[A1] 2
2
7
Attività immateriali:
per Costi per beni e servizi
per Costo del lavoro
[A3] 15
র্ব
11
17
5
12
Totale 17 24

C10 - ALTRI COSTI E ONERI (239 milioni di euro)

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C10 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2018 Esercizio 2017
Manifestazione rischi operativi
Rapine subite
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
46
5
1
40
60
5
54
Accantonamentinetti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per rischi operativi
per buoni postali prescritti
per altri rischi e oneri
[tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
81
7
78
(15)
11
227
37
170
20
Minusvalenze 2 1
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre impostee tasse 70 69
Impairment gruppi di attività in dismissione 3
Altri costi correnti 40 50
Totale 239 410

C11 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI, E ALTRE ATTIVITA' (47 milioni di euro)

tab. C11 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimentidel fondo svalutazione) 46 55
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso clienti 23 40
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante (1)
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi 23 12
Perdite su crediti 1 3
Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al FVOCl (1)
Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato 2
Totale 47 55

C12 – PROVENTI (106 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (71 milioni di euro)

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C12.1 - Proventi finanziari (milioni di euro
---------------------------------- ------------------
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Proventi da attività finanziarie FVOCI 40 જુન
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
44
(11)
વેરે
(11)
9
Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato 54
Proventi da attività finanziarie FVPL 1 3
Altri proventi finanziari ర్ 9
Proventi finanziari su crediti attualizzati 5 රි
Interessi di mora 14 16
Svalutazione crediti per interessi di mora (14) (16)
Interessi su Crediti rimborso IRAP 3
Altri proventi 1
Utili su cambi 5 12
Totale 106 115

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 95 milioni di euro (94 milioni di euro nell'esercizio 2017).

Oneri finanziari

tab. C12.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2018 Esercizio 2017
Oneri sulle passività finanziarie 38 51
su prestiti obbligazionari રૂદિ 49
su debiti verso istituzionifinanziarie 1 1
da strumentifinanziari derivati 1 1
Oneri diversi sulle attività finanziarie 2 1
Perdite da realizzo su attività finanziarie al FVOCI 2 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B7] 20 21
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi (tab. B61 1 1
Altri oneri finanziari 5 5
Perdite su cambi 5 14
Totale 71 ਰੇਪੋ

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 66 milioni di euro (80 milioni di euro nell'esercizio 2017).

C13 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE (20 milioni di euro)

tab. C13 - Rettifiche/(riprese) di Valore su attività finanziarie (mıllıonıdı euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al FVOCI 12
Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato 20 82
Totale 20 ਰੇਪੈ

C14 - IMPOSTE SUL REDDITO (91 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C14 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Esercizio 2018 Esercizio 2017
Descrizione IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
lmposte correnti 250 64 314 285 75 360
Imposte differite attive (397) 2 (395) (11) (10)
lmposte differite passive 136 36 172 25 3 28
Totale (11) 102 91 299 79 378

Le imposte sul reddito dell'esercizio comprendono le imposte differite attive di 385 milioni di euro (351 milioni di euro tra i proventi non ricorrenti riferite ai periodi d'imposta 2010-2017) rilevate dalla Compagnia Poste Vita sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione del comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR (introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010), come meglio descritto nella nota 4.2 – Altri eventi di rilievo.

Il tax rate dell'esercizio 2018 (ante rilevazione delle differite attive di natura non ricorrente di 351 milioni di euro) è del 29,64%; il tax rate effettivo dell'esercizio ammonta invece a 6,11%.

tab. C14.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
IRES Incidenza % IRES Incidenza
%
Utile ante imposte 1.490 1.067
Imposta teorica 358 24,0% 256 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Utili realizzati su partecipazioni (27) -1,78% - 0,00%
Utili realizzati su altre partecipazioni - 0,00% (21) -1,95%
Sopravvenienze passive indeducibili 4 0,27% 6 0,54%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 4 0,28% 15 1,42%
Imposte indeducibili 6 0,39% 6 0,56%
Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti (9) -0,58% (17) -1,62%
Riserve tecniche assicurative - 0,00% 49 4,59%
Altre 5 0,23% 5 0,46%
Imposta effettiva (ante rilevazione Imposte differite attive) 341 22,80% 299 27,99%
Accertamento Imposte differite attive sulla variazione indeducibile delle riserve
tecniche
(351) -23,53% - 0,00%
Imposta effettiva (11) -0,73% 299 27,99%
tab. O 14.2 * Noonomazione tra aliquota ordinana e aliquota enetiva TIVAI
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 1.490 1.067
Imposta teorica 88 5,92% ୧୫ 6,33%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'impostaordinaria
Costo del personale indeducibile 14 0,92% 13 1,18%
Utili realizzati su partecipazioni (5) -0,35% 0,00%
Sopravvenienze passive indeducibili 1 0.04% 1 0.09%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 4 0,25% 5 0,48%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 6 0,43% 0.00%
Imposte indeducibili 1 0,09% 1 0.13%
Oneri e proventi finanziari 0,02% 5 0,45%
Riallineamento valori civilistici/discali e imposte esercizi precedenti (2) -0,16% -0,01%
Credito istanza rimborso IRAP 0,00% (છ) -0,81%
Altre (5) -0,31% (5) -0,51%
Imposta effettiva 102 6,84% 79 7,32%

Imposte correnti

tab. C14.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milionidi euro)
Imposte correnti 2018
Descrizione IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio 71 (1) 70
Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 5 5
Pagamenti 263 88 351
per acconti dell'esercizio corrente 218 77 295
per saldo esercizio precedente 13 11 24
imposta sostitutiva 32 32
Accantonamentia Conto Economico (250) (64) (314)
Accantonamentia PatrimonioNetto 2 (1) 1
Altro (8) (8)
Saldo al 31 dicembre 83 22 105
di cui:
Crediti per imposte correnti 83 34 117
Debiti per imposte correnti (12) (12)

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2018 comprendono:

• il credito di 56 milioni di euro determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRES rivenienti dal precedente esercizio al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio;

  • il credito per imposta sostitutiva di 32 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl (come meglio descritto nella nota A4 – Partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto). Con la corresponsione di tale imposta sostitutiva la Capogruppo si è avvalsa della facoltà di procedere alla deduzione degli ammortamenti fiscali dei valori riallineati a partire dal secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale è stato effettuato il pagamento dell'imposta sostitutiva;
  • il credito IRAP di 9 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003, accertato nell'esercizio 2017 a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Società (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 2.5 – Uso di stime);
  • il residuo credito IRES di 8 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A8).

Imposte differite

tab. C14.4 - Imposte differite (milionidi euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Imposte differite attive 1.368 869
lmposte differite passive (701) (546)
Totale 667 323

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo del 5,91%88. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C14.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milionidi euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Saldo al 1° gennaio 323 53
Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 (483)
Proventi/((Oneri) netti imputatia Conto economico 223 (16)
Proventi/(Oneri) netti imputatia Patrimonionetto 604 286
Saldo al 31 dicembre 667 323

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

88 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,20% per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

Descrizione Attività
materiali e
immateriali
Provv.nida
ammortiz.
Attività e
passività
finanziarie
Fondi a
copertura
perdite attese
Fondi per
rischi e oneri
Attualiz-
zazione
Fondo TFR
Riserve
tecniche
assicurative
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2018 48 18 265 97 351 26 64 869
Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 (156) (152)
Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico (1) 6 (12) 385 15 રૂજિર્
Proventi/(Oneri) imputatia Patrimonio netto 261 (5) 256
Saldo al 31 dicembre 2018 49 17 370 103 339 22 385 83 1.368
Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2018 514 32 546
Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 e IFRS 15 331 331
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico 165 7 172
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto (348) (348)
Saldo al 31 dicembre 2018 662 ਤਰੇ 701

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C14.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI ଚିତ୍ର 269
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura (60) 18
Utili/(Perdite) attuariali da TFR (5) (1)
1 40.00

5.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I Settori operativi identificati, coerenti con i nuovi indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano Industriale 2018-2022 e con le modifiche organizzative intervenute nel corso dell'esercizio 2017 , sono quelli relativi a: Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

  • Pagamenti, Mobile e Digitale
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

Il Settore dei Servizi Pagamenti, Mobile e Digitale comprende le attività svolte sino al 30 settembre 2018 dalla funzione aziendale della Capogruppo e per i restanti 3 mesi dalla PostePay SpA nonché dai servizi di telefonia mobile.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta, della BancoPosta Fondi SpA SGR e di Poste Tributi ScpA in liquidazione.

Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
Esercizio 2018 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti, Mobile e
Digitale
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.579 628 5.186 1.471 10.864
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.632 338 900 1 (5.880)
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.211 તે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં મુખ્યત્વે ખેત 6.095 1.472 (5.880) 10.864
Ammortamentie svalutazioni (528) (25) (17) (570)
Costi non monetari ರಿ (10) (121) (122)
Totale costi non monetari (519) (35) (121) (17) (692)
Risultato operativo e di intermediazione (430) 204 859 ୫୧୧ 1.499
Proventi/(oneri) finanziari (26) (2 64 રૂદે
(Rettifiche)/ripresedi valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (20) (20)
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonionetto
5 (29) (24)
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 15 (2) (13)
Imposte dell'esercizio 80 (રુદ) (209) 84 (82)
Utile/(perdita) dell'esercizio (372) 153 617 1.001 1.399
Attività 9.302 5.075 72.738 131.280 (9.512) 208.883
Attività non correnti 5.726 350 53.495 121.658 (2.357) 178.872
Attività correnti 3.576 4.725 19.243 9.622 (7.155) 30.011
Passività 6.721 4.831 69.827 127.323 (7.924) 200.778
Passività non correnti 1.592 282 9.685 125.739 (773) 136.525
Passività correnti 5.129 4.549 60.142 1.584 (7.151) 64.253
Altre informazioni
Investimenti in Attività materialie immateriali 487 27 25 રૂડવે
Partecipazionivalutate con il metodo del Patrimonio netto 3 281 214 498
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 3.504 320 3.388 10 7.222
(milioni di euro)
Esercizio 2017 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti, Mobile
e Digitale
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed elisioni Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.631 586 4.956 1.456 - 10.629
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.497 328 1.014 1 (5.840) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.128 914 5.970 1.457 (5.840) 10.629
Ammortamenti e svalutazioni (505) (22) (1) (17) - (545)
Costi non monetari (56) (8) (198) - - (262)
Totale costi non monetari (561) (30) (199) (17) - (807)
Risultato operativo e di intermediazione (517) 195 646 799 - 1.123
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
(2) 7 12 - - 17
Proventi/(oneri) finanziari (119) (1) (2) 49 - (73)
Imposte dell'esercizio 127 (55) (153) (297) - (378)
Utile/(perdita) dell'esercizio (502) 146 499 546 - 689
Attività 10.199 3.490 67.149 129.059 (7.227) 202.670
Attività non correnti 5.769 72 50.869 123.202 (1.839) 178.073
Attività correnti 4.430 3.418 16.280 5.857 (5.388) 24.597
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - - - -
Passività 7.465 3.165 64.447 125.681 (5.638) 195.120
Passività non correnti 1.868 19 5.888 124.888 (250) 132.413
Passività correnti 5.597 3.146 58.559 793 (5.388) 62.707
Passività associate ad attività in dismissione - - - - - -
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 425 27 - 15 - 467
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 286 219 - - 508

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2018 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

5.5 - PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2018 (millionidi euro)
Saldo al 31.12.18
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
Risparmio Holding SpA
1
1
Controllo congiunto
Gruppo FSIA 20
Collegate
Gruppo Anima Holding 4
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze 5.930 199 9 1.306 3.653 44 8
Gruppo Cassa Depositie Prestiti 5.087 441 1
Gruppo Enel 27 4
Gruppo Eni 5 11
Gruppo Equitalia
Gruppo Leonardo 42
Gruppo Montepaschi 44 337
Altre correlate esterne ea 20 22 66
F.do svalutaz. vs correlate esterne (25) (За) (1)
Totale 11.105 661 B 1.306 3.990 150 75

Al 31 dicembre 2018, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 70 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2017 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
Risparmio Holding SpA
1
1
Controllo congiunto
Gruppo FSIA 12
Collegate
Gruppo Anima Holding 2
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze 6.011 316 17 379 3,485 96 8
Gruppo Cassa Depositie Prestiti 3.032 375 56 2
Gruppo Enel 30 11
Gruppo Eni 1 18
Gruppo Equitalia
Gruppo Leonardo રૂઝ
Gruppo Montepaschi 2 රි
Altre correlate esterne 227 ರಿ 18 61
F.do svalutaz. vs correlate esterne (42) (11)
Totale 9.270 ୧୫୫ e 385 3.541 194 70
Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2018 (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavida
corrispondenza,
pacchi e altro
Ricavida
pagamenti,
mobile e
digitale
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavida servizi
assicurativi al
netto delle
variazioni delle
riservetecniche e
oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
Immob.,
imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Costo del
lavoro
oneri Oneri
Altri costi e derivanti da
operatività
finanziaria
Rettifiche/(ripres
e) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Rettifiche/(ripres
e) di valore su
attivita
finanziarie
Controllate
Address Software Sri
Kipoint SpA
1
2
Controllo congiunto
Gruppo FSIA
રે 37
Collegate
Gruppo Anima Holdling
Altre collegate del gruppo SDA
2 120 10
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze રૂદેવે 40 125 3 5 3 (4)
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2 1.890 16 ರಿ 1
Gruppo Enel રહ 6 2 30
Gruppo Eni 18 2 1 33
Gruppo Equitalia
Gruppo Leonardo 12 31
Gruppo Montepaschi 23
Altre correlate esterne 30 રૂડે 43 1 20
Totale 490 48 2.139 16 15 206 43 (3) 20

Al 31 dicembre 2018, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a un milione di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2017 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavida
corrispondenz
a, pacchi e
altro
Ricavi da
pagamenti,
mobile e
digitale
Ricavida
servizi
finanziari
Ricavida servizi
assicurativi al
netto delle
variazioni delle
riservetecniche
e oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
Immob.,
imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Costo del
lavoro
oneri Oneri
Altri costi e derivanti da
operatività
finanziaria
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Sri
Kipoint SpA
1
1
Controllo congiunto
Gruppo FSIA 3 ನಾ
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
2
1
5
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze 380 દેવે કરી 5 1 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2 1.577 15 8
Gruppo Enel 75 2 33 2
Gruppo Eni 7 3 રૂક
Gruppo Equitalia 1
Gruppo Leonardo 12 ਤੇ ਪੈਂ
Gruppo Montepaschi 17
Altre correlate esterne 28 41 40
Totale 513 64 1.663 15 15 195 40 4 1

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso, per il servizio integrato notifiche e rendicontazione dei pagamenti tramite F24.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.
  • I Ricavi da servizi finanziari riconosciuti dal Gruppo Anima si riferiscono alla plusvalenza rilevata a fronte della cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima (nota A4).

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Saldo al 31.12.17
Saldo al 31.12.18
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 190.864 11.105 5,8 186.766 9.270 5,0
Crediti commerciali 2.199 661 30.1 2.035 688 33,8
Altri crediti e attività 4.580 8 0,2 3.997 ರಿ 0,2
Disponibilitàliquide e mezzi equivalenti 3.195 1.306 40.9 2 428 385 15,9
Fondi per rischi e oneri 1.519 70 4,6 1.595 71 4,5
Passività finanziarie 66.929 3.990 6,0 63.244 3.541 5,6
Debiti commerciali 1.583 150 9,5 1.332 194 14,6
Altre passività 3.698 75 2,0 3.456 70 2,0
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Rapporti economici
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali 3.579 490 13,7 3 631 513 14,1
Ricavi da servizi di pagamento, mobilee digital 628 48 7.6 586 64 10,9
Ricavi da servizi finanziari 5.186 2.139 41,2 4.956 1.663 33,6
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche
e oneri relativi a sinistri
1.471 16 1,1 1 456 15 1,0
Costi per beni e servizi 2.343 206 8,8 2 370 195 8,2
Oneri da operatività finanziaria 46 3 6,5 57 3 5,3
Costo del lavoro 6.137 43 0,7 6.093 40 0.7
Altri costi e oneri 239 7 2,9 410 15 3,7
Oneri finanziari 71 n.a. ਰੇਖੋ 1 1.1
Proventi finanziari 106 n.a. 115 n.a.
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa 2.597 (1.484) n.a. (709) 241 n.a.
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (281) 254 n.a. (263) (65) n.a.
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamentoe operazioni con gli
azionisti
(1.549) (405) 26.1 (503) (327) 65.0

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaiadi euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Competenze con pagamento a breve/medio termine 13.127 11.577
Benefici successivialla fine del rapporto di lavoro 532 463
Altri benefici con pagamento a lungo termine 1.223
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 2.075 6.979
Pagamenti basati su azioni 2.840 2.034
Totale 19.797 21.060
Compensi e spese sindaci (migliaiadi euro)
Denominazione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Compensi 1.268 1.350
Spese 52 44
Totale 1.320 1.394

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2018, a circa 58 migliaia di euro al 31 dicembre 2018. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2018 e società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.

Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.

6. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2018

6.1 PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2018
di cui parti
correlate
31 dicembre
2017
di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.835.085.847 1.911.937.903
Investimenti immobiliari [A2] 47.574.867 52.173.862
Attività immateriali [A3] 448.088.183 384.738.633
Partecipazioni [A4] 2.197.594.888 2.197.594.888 2.080.824.271 2.080.824.271
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie
(A5) 51.543.254.591
814.445.003
4.526.820.159
278.590.031
49.388.349.082
834.206.663
2.484.460.998
278.545.033
Crediti commerciali [A6] 5.636.510 4.819.596
Imposte differite attive [A7]
[C12]
862.844.852 762.428.461
Altri crediti e attività [A8] 1.288.241.050 1.465.574 1.147.810.617 1.465.574
Totale 59.042.765.791 56.567.289.088
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 2.255.638.007 1.048.869.525 2.014.316.006 969.785.580
Crediti per imposte correnti
Altri crediti e attività
[C12] 88.209.983
865.889.249
31.862.570 76.514.929
[A8] 893.895.395 8.206.579
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 12.319.498.283 6.157.734.608 10.659.169.756 6.011.557.495
Attività finanziarie (A6) 168.104.149
3.318.398.871
130.884.144 362.812.795 316.214.465
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 2.127.300.260 1.306.085.900 3.196.090.710
2.038.504.143
385.342.934
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale
[A10] 21.143.038.802 19.241.303.734
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione 1.100
TOTALE ATTIVO 80.185.805.693 75.808.592.822
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
2018 correlate 2017 correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306.110.000 1.306.110.000
Riserve (B2] 1.545.714.349 1.431.627 440
Risultati portati a nuovo 2.606.922.919 2.774.352.906
Totale 5.458.747.268 5.512.090.346
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri (B4] 607.844.228 58.301.383 668.025.648 58.061.136
Trattamento di fine rapporto (BS) 1.158.106.279 1.244.371.225
Passività finanziarie BancoPosta (Be) 7.375.813.984 20.101.464 4.010.248.264
Passività finanziarie [B7] 77.034.598 285.458.970
Imposte differite passive (C12) 376.216.879 315.083.329
Altre passività (Ba) 1.342.776.666 6.035.435 1.182.435.445 6.839.319
Totale 10.937.792.634 7.705.622.881
Passività correnti
12.399.743
Fondi per rischi e oneri
Debiti commerciali
[B4]
(B8]
823.220.052
1.488.112.389
387.167.971 870.369.401
1.210.582.606
12.872.791
396.805.756
Debiti per imposte correnti [C12] 5.548.039 4.646.411
Altre passività [Ba] 1.771.013.379 276.231.265 1.593.498.699 98.743.272
Passività finanziarie BancoPosta 59.382.968.337 8.903.501.544 57.842.702.028 4.191.469.190
Passività finanziarie [Be]
(B7]
318.403.595 112.130.122 1.069.080.450 101.772.823
Totale 63.789.265.791 62.590.879.595
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 80.185.805.693 75.808.592.822

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2018

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.835.085.847 1.835.085.847
Investimenti immobiliari 47.574.867 47.574.867
Attività immateriali 448.088.183 448.088.183
Partecipazioni 2.197.594.888 2.197.594.888
Attività finanziarie BancoPosta (A5) 51.543.254.591 51.543.254.591
Attività finanziarie 814.445.003 814.445.003
Crediti commerciali 5.636.510 5.636.510
Imposte differite attive [C12] 355.920.150 506.924.702 862.844.852
Altri crediti e attività [A8] 89.767.184 1.198.473.866 1.288.241.050
Totale 5.794.112.632 53.248.653.159 59.042.765.791
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 1.364.913.372 890.724.635 2.255.638.007
Crediti per imposte correnti 88.209.983 88.209.983
Altri crediti e attività (A8) 322.000.531 543.888.718 865.889.249
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 12.319.498.283 12.319.498.283
Attività finanziarie 168.104.149 168.104.149
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.318.398.871 3.318.398.871
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 809.105.752 1.318.194.508 2.127.300.260
Totale 2.752.333.787 18.390.705.015 21.143.038.802
Attività non correnti destinate alla vendita 1.100 1.100
Saldo dei rapporti intergestori (356.676.897) 356.676.897
TOTALE ATTIVO 8.189.770.622 71.639.358.174 356.676.897 80.185.805.693
PATRIMONIO NON PATRIMONIO
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note DESTINATO BANCOPOSTA ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Riserve (B2] 318.855.702 1.226.858.647 1.545.714.349
Risultati portati a nuovo 955.113.892 1.651.809.027 2.606.922.919
Totale 2.580.079.594 2.878.667.674 5.458.747.268
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 190.877.886 416.966.342 607.844.228
Trattamento di fine rapporto (BS) 1.154.793.669 3.312.610 1.158.106.279
Passività finanziarie BancoPosta (Be) 7.375.813.984 7.375.813.984
Passività finanziarie 77.034.598 77.034.598
Imposte differite passive [C12] 4.165.110 372.051.769 376.216.879
Altre passività (B9) 68.114.916 1.274.661.750 1.342.776.666
Totale 1.494.986.179 9.442.806.455 10.937.792.634
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 728.930.480 94.289.572 823.220.052
Debiti commerciali [B8] 1.329.467.833 158.644.556 1.488.112.389
Debiti per imposte correnti 5.548.039 5.548.039
Altre passività (Bal 1.732.354.902 38.658.477 1.771.013.379
Passività finanziarie BancoPosta [Be] 59.382.968.337 59.382.968.337
Passività finanziarie 318.403.595 318.403.595
Totale 4.114.704.849 59.674.560.942 63.789.265.791
Saldo dei rapporti intergestori (356.676.897) 356.676.897
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 2 199 770 627 71 620 250 171 256 676 897 20 185 205 693

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2017

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.911.937.903 1.911.937.903
Investimenti immobiliari 52.173.862 52.173.862
Attività immateriali 384.738.633 384.738.633
Partecipazioni 2.080.824.271 2.080.824.271
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 49.388.349.082 49.388.349.082
Attività finanziarie 834.206.663 834.206.663
Crediti commerciali 4.819.596 4.819.596
Imposte differite attive [C12] 356.756.674 405.671.787 762.428.461
Altri crediti e attività [A8] 107.821.075 1.039.989.542 1.147.810.617
Totale 5.733.278.677 50.834.010.411 56.567.289.088
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 1.225.248.317 789.067.689 2.014.316.006
Crediti per imposte correnti 76.514.929 76.514.929
Altri crediti e attività [A8] 286.712.412 607.182.983 893.895.395
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 10.659.169.756 10.659.169.756
Attività finanziarie 362.812.795 362.812.795
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.196.090.710 3.196.090.710
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 1.647.069.987 391.434.156 2.038.504.143
Totale 3.598.358.440 15.642.945.294 19.241.303.734
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione
Saldo dei rapporti intergestori (246.597.739) 246.597.739
TOTALE ATTIVO 9.085.039.378 66.476.955.705 246.597.739 75.808.592.822
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Riserve [B2] 314.288.161 1.117.339.279 1.431.627.440
Risultati portati a nuovo 1.132.771.446 1.641.581.460 2.774.352.906
Totale 2.753.169.607 2.758.920.739 5.512.090.346
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri (B4] 217.857.055 450.168.593 668.025.648
Trattamento di fine rapporto [BS] 1.227.833.121 16.538.104 1.244.371.225
Passività finanziarie BancoPosta [B6] 4.010.248.264 4.010.248.264
Passività finanziarie 285.458.970 285.458.970
Imposte differite passive [C12] 7.138.359 307.944.970 315.083.329
Altre passività (Ba) 67.086.975 1.115.348.470 1.182.435.445
Totale 1.805.374.480 5.900.248.401 7.705.622.881
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 77.162.208 93.207.193 870.369.401
Debiti commerciali [B8] 1.147.321.447 63.261.159 1.210.582.606
Debiti per imposte correnti 4.646.411 4.646.411
Altre passività (Bal 1.528.284.775 65.213.924 1.593.498.699
Passività finanziarie BancoPosta [Be] 57.842.702.028 57.842.702.028
Passività finanziarie 1.069.080.450 1.069.080.450
Totale 4.526.495.291 58.064.384.304 62.590.879.595
Saldo dei rapporti intergestori (246.597.739) 246.597.739
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 9.085.039.378 66.476.955.705 246.597.739 75.808.592.822

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro)
Note Esercizio 2018 di cui parti
correlate
Esercizio 2017 di cui parti
correlate
Ricavi e proventi [C1] 8.418.637.346 3.221.472.952 8.060.292.717 2.844.220.110
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria [C2] 418.410.968 645.722.411
di cui proventi non ricorrenti 91.265.681
Altri ricavi e proventi [C3] 452.027.254 394.007.364 584.162.127 535.510.396
di cui proventi non ricorrenti 116.400.000 13.724.680
Totale ricavi 9.289.075.568 9.290.177.255
Costi per beni e servizi [C4] 1.725.383.442 584.671.424 1.665.585.335 614.207.444
Oneri dell'operatività finanziaria (CS) 50.289.658 7.168.015 40.429.235 3.241.443
Costo del lavoro (Cel 5.946.572.100 47.829.321 5.877.139.431 40.386.709
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 473.835.028 480.482.332
Incrementi per lavori interni (12.479.459) (12.220.140)
Altri costi e oneri C8 305.942.657 6.150.031 429.639.359 13.196.277
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (Cal 21.563.259 (3.211.838) 29.486.404 1.664.932
Risultato operativo e di intermediazione 777.968.883 779.635.299
Oneri finanziari [C10] 69.963.475 356.260 67.463.489 793.778
Proventi finanziari [C10] 44.290.759 29.389.665 42.999.301 14.006.202
di cui proventi non ricorrenti 2.570.648
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [C11] 19.878.102 19.885.407 82.279.608
di cui oneri non ricorrenti 82.067.306
Risultato prima delle imposte 732.418.065 672.891.503
Imposte dell'esercizio [C12] 148.651.799 55.926.464
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (8.634.273)
UTILE DELL'ESERCIZIO 583.766.266 616.965.039

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Note Esercizio 2018 Esercizio 2017
Utile / (Perdita) dell'esercizio 583.766.266 616.965.039
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di debito valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] (1.897.523.762) (313.350.744)
Trasferimenti a Conto economico da realizzo (384.662.933) (665.615.256)
Incremento/(Decremento) per perdite attese (769.501)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] 191 444.411 (56.619.724)
Trasferimenti a Conto economico 19.285.494 (4.419.347)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da. Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
591.321.895 283.203.836
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto 105.354
Utili/(Perdite) attuariali da TFR (tab. B5) 16.402.715 (1.605.572)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
(4.674.568) 445.520
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (1.469.070.895) (757.961.287)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (885.304.629) (140.996.248)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale sociale Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva
Cash flow hedge
Riserva
Avanzo di fusione
Risultati portati a
nuovo
Totale
Saldo al 1º gennaio 2017 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 904.655.507 (17.745.553) 2.667.930.819 6.160.185.093
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (713.275.172) (43.526.063) 615.804.987 (140.996.248)
Dividendi distribuiti (509.382.900) (509.382.900)
Apporto da fusione 2.284.401 2.284.401
Saldo al 31 dicembre 2017 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 191.380.335 (61.271.616) 2.284.401 2.774.352.906 5.512.090.346
di cui Patrimonio BancoPosta 1.000.000.000 179.388.940 (62.049.661) 1.641.581.460 2.758.920.739
Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 1.372.368.242 (4.463.554) 1.367.904.688
Riclassifiche di strumenti finanziari 1.906.792.810 16.439.408 1.923.232.218
Rettifiche 14.094.323 (27.548.740) (13.454.417)
Effetti fiscali (548.518.891) 6.645.778 (541.873.113)
Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivo degli effetti
IFRS 9 e IFRS 15
1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 1.563.748.577 (61.271.616) 2.284.401 2.769.889.352 6.879.995.034
di cui Patrimonio BancoPosta 1.000.000.000 1.551.539.112 (62.049.661) 1.639.507.764 4.128.997.215
Totale conto economico complessivo dell'esercizio (1.631.547.110) 150.642.714 595.599.767 Cl (885.304.629)
Dividendi distribuiti (548.566.200) (548.566.200)
Apporto da fusione 12.623.063 12.623.063
Apporto nuovi mezzi patrimoniali Patrimonio destinato
BancoPosta
210.000.000 (210.000.000)
Saldo al 31 dicembre 2018 1.306.110.000 299.234.320 1.210.000.000 (67.798.533) 89.371.098 14.907.464 2.606.922.919 5.458.747.268
di cui Patrimonio BancoPosta 1.210.000.000 (71.408.519) 88.267.166 1.651.809.027 2.878.667.674

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 584 milioni di euro e gli utili attuariali sul TFR di 16 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite di 4 milioni di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

(migliaia di euro)
Note Esercizio 2018 Esercizio 2017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 2.038.504 2.715.199
Effetti prima applicazione IFRS 9 (7)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 2.038.497 2.715.199
Risultato prima delle imposte 732.418 672.891
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 473.835 480.483
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. A4.1] 121.156 21.821
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (tab. B4) 563.971 736.659
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B4] (669.368) (607.140)
Trattamento di fine rapporto pagato [tab. B5] (88.652) (94.256)
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti [tab. C3.2] (115.563) (15.476)
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 19.867
(Dividendi)
Dividendi incassati
(16.981)
16.981
(7.748)
7.748
(Proventi finanziari da realizzo) [tab. C10.1] (3.816)
(Proventi finanziari per interessi) [tab. C10.1] (23.061) (20.338)
Interessi incassati 20.466 26.072
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C10.2] 65.732 55.235
Perdite contingent convertible notes [tab. C10.2] 82.132
Interessi pagati (59.378) (33.708)
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti [tab. C9] 20.649 29.487
Imposte sul reddito pagate [tab. C12.3] (268.048) (400.524)
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle
variazioni del capitale circolante [a] 794.024 929.522
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali (216.303) 68.571
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 144.191 252.794
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 286.399 (208.179)
Incremento/(Decremento) Altre passività 137.009 34.427
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del
capitale circolante [b] 351.296 147.613
Incremento/(Decremento) Passività finanziarie BancoPosta 4.722.213 3.324.390
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie (1 771.796) (2.605.125)
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie BancoPosta (935.205) 314.441
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta (122.308) (701.940)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (1.063.845) (1.404.203)
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività
finanziarie BancoPosta [c] 829.059 (1.072.437)
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 1.974.379 4.698
- di cui parti correlate 2.607.150 723.071
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (215.798) (208.088)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (430) (286)
Attività immateriali [tab. A3] (242.345) (192.681)
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
(242.344) (227.780)
Fusioni (11.432) (2.133)
5.851
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita 2.129 135.315
Partecipazioni 120.000
Altre attività finanziarie 187.269 309.995
Fusioni 4.140
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento [e] (398.811) (180.107)
- di cui parti correlate 130.415 183.287
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 1.031
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine (938.200) 7.066
Dividendi pagati (B1] (548.565) (509.383)
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni [f] (1.486.765) (501.286)
con gli azionisti
- di cui parti correlate (408.638) (327.533)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] 88.803 (676.695)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 2.127.300 2.038.504
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 2.127.300 2.038.504
[tab. A10]
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego (930.168)
Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali
(71.654)
(17.910)
(55.506)
(14.782)
Disponibilità liguide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 1.107.568 1.968.216

6.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese. In data 27 settembre 2018, Poste Italiane, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche89, fatte salve quelle attività legate alla monetica e ai servizi di pagamento, oggi svolte dalla controllata PostePay SpA, di cui si riporta più oltre:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D. Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
  • raccolta del risparmio postale;
  • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
  • servizio di intermediazione in cambi;
  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati;
  • servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;
  • servizio di riscossione di crediti;

89 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

• esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte.

In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PosteMobile SpA, al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL). A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, comunicato il 24 aprile 2018, l'Assemblea di Poste Italiane del 29 maggio 2018 ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. Con decorrenza 1° ottobre 2018, la società PosteMobile ha assunto la nuova denominazione di "PostePay SpA" e ha avviato l'operatività quale intermediario specializzato, in ambito pagamenti, mobile e digitale90 .

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro91. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato e indici del mercato monetario, in conformità a quanto previsto da

90 Il ramo di azienda è riferito ai beni e rapporti giuridici connessi a:

- Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL. In particolare, si tratta di prodotti emessi dall'IMEL, il quale ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come distributore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo.

- Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01. In particolare, con l'obiettivo di valorizzare l'infrastruttura del costituendo IMEL ibrido, BancoPosta ha esternalizzato allo stesso le attività relative a prodotti e servizi di pagamento emessi da BancoPosta, collocati dallo stesso BancoPosta sulla rete fisica di Poste Italiane, per il tramite di un accordo di esternalizzazione da BancoPosta verso l'IMEL.

91 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

apposita convenzione con il MEF rinnovata il 2 ottobre 2017 per il biennio 2017-2018. Inoltre è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)92 .

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo e valorizzazione degli affidamenti del Patrimonio BancoPosta

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
  • Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
  • Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
  • Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.

Le Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia, in relazione alla peculiarità di Poste Italiane rappresentata dal Patrimonio BancoPosta, disciplinano nel Capitolo 1 della Parte Quarta, il processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane, mentre per l'esternalizzazione a soggetti diversi da Poste Italiane rimandano alla normativa applicabile alle banche.

In ottemperanza a tale Circolare, il Regolamento Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione93 prevede la distinzione tra funzioni di controllo e funzioni operative importanti e non importanti.

Il Patrimonio BancoPosta può dunque sia esternalizzare attività operative, stipulando accordi contrattuali con terzi, che affidare attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane, stipulando con i relativi Responsabili di funzione dei "Disciplinari Esecutivi". I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. La valorizzazione dei Disciplinari ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi

92 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).

93 Il Regolamento è stato aggiornato in data 28 giugno 2018 e in data 31 gennaio 2019.

di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari relativi al biennio 2017-2018, con scadenza originariamente prevista il 31 dicembre 2018, sono stati oggetto di modifica e aggiornamento a seguito delle variazioni organizzative aziendali e delle operazioni societarie intervenute nel corso dell'esercizio che hanno comportato un significativo impatto sul Patrimonio in termini di rivisitazione dei perimetri delle attività. I nuovi disciplinari, hanno acquisito efficacia a partire dal 1° ottobre 2018, con validità prevista fino al 31 dicembre 2020.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa degli apporti delle Funzioni della società Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica dei criteri di determinazione dei prezzi di trasferimento.

Apporti Criteri di Valorizzazione dei prezzi di riferimento
Reti commerciali Percentuale dei ricavi netti conseguiti per categoria di prodotto/servizio
Servizi Informativi Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti
Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative
Back Office* e Assistenza Clienti Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Tariffe riscontrate sul mercato per servizi similari
Servizi postali e logistici Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Immobiliare Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Coordinamento e Gestione Investimenti
Affari Legali
Tutela Aziendale e Fraud Management Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Risorse Umane e Organizzazione
Comunicazione esterna
Amministrazione, Finanza e Controllo
Acquisti
Controllo Interno Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Antiriciclaggio*
Compliance
* Nuovi Disciplinari entrati in vigore il 1° ottobre 2018

I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati dagli affidamenti sopra richiamati trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA detti rapporti sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane e in ultimo modificato in data 31 gennaio 2019, prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato94 .

Riconciliazione del patrimonio netto separato (milionidi euro)
Voce del Rendiconto separato 110 140 180
Voce del prospetto integrativo Riserve da
valutazione
Riserve Utile
dell'esercizio
Riserve
Riserva per il Patrimonio BancoPosta
Riserva fair value hedge
Riserva cash flow hedge
1.227
1.210
(71)
88
17
(71)
88
1.210
1.210
-
Risultati portati a nuovo
Utili
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti
1.652
1.654
(2)
(2)
(2)
1.057
1.057
597
597
Totale 2.879 15 2.267 597

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 22595, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato

94 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 110 del passivo).

95 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

6.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (1.834 milioni di euro)

La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (millionidi euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di terzi
Altri
beni
Immobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Costo 75 2.814 1.963 322 475 1.700 38 7.387
Fondo ammortamento (1.645) (1.656) (293) (281) (1.521) (5.396)
Fondo svalutazione (65) (3) (1) (10) (79)
Saldo al 1 gennaio 2018 75 1.104 304 28 184 179 38 1.912
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 29 75 32 48 25 215
Riclassifiche 9 7 1 7 5 (29)
Dismissioni (1) (1)
Ammortamento (111) (68) (છ) (32) (77) (297)
(Svalutazioni)/Ripresedi valore 6 1 (1) 6
Totale variazioni - (67) 15 (2) 4 (24) (4) (78)
Costo 75 2.852 1.997 317 510 1.722 34 7.507
Fondo ammortamento (1.756) (1.677) (290) (311) (1.567) (5.601)
Fondo svalutazione (59) (1) (1) (11) (72)
Saldo al 31 dicembre 2018 75 1.037 319 26 188 155 34 1.834

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2018 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto di libro di complessivi 43 milioni di euro.

Di seguito si commentano le principali variazioni intervenute nell'esercizio 2018.

I nuovi investimenti per 215 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 29 milioni di euro, relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (19 milioni di euro) e di locali di smistamento posta (8 milioni di euro);
  • 75 milioni di euro per impianti, di cui 29 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 17 milioni di euro per l'acquisizione di infrastrutture di telecomunicazione, 16 milioni di euro per l'acquisizione di impianti di smistamento plichi e lavorazione pacchi, 9 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine) e 4 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza;
  • 32 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (21 milioni di euro) e la parte strutturale (11 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 48 milioni di euro per altri beni, di cui 40 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage;

• 25 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 10 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali e 10 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).

Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 29 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano l'attivazione di hardware stoccato in magazzino e la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso (nota 2.5 – Uso di stime).

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (48 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari
(mılıonıdı euro)
-----------------------------------------------------------------------------
Esercizio
2018
Costo 141
Fondo ammortamento (88)
Fondo svalutazione (1)
Saldo al 1° gennaio 52
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni
Rettifiche
Riclassifiche
Dismissioni (1)
Ammortamento (4)
Riprese di valore (svalutazioni)
Totale variazioni (5)
Costo 139
Fondo ammortamento (91)
Fondo svalutazione
Saldo al 31 dicembre 48
Fair value al 31 dicembre 101

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre è rappresentato per 65 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda96 .

96 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di Livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 2.

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane SpA mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (448 milioni di euro)

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali
Diritti di brevetto
ind.le e diritti di
utilizz. opere
d'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Immobilizz, in
corso e acconti
Totale
Costo 2.536 2 110 2.648
Ammortamentie svalutazioni cumulate (2.261) (2) (2.263)
Saldo al 1 gennaio 2018 275 110 385
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 110 132 242
Riclassifiche વેદ (96)
Dismissioni (1) (1)
Ammortamentie svalutazioni (180) (180)
Totale variazioni 26 35 61
Costo 2.743 2 146 2.891
Ammortamentie svalutazioni cumulate (2.441) (2) (2.443)
Saldo al 31 dicembre 2018 302 146 448

La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti dell'esercizio 2018 in Attività immateriali ammontano a 242 milioni di euro e comprendono costi interni per 12 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori, principalmente relativi a costi del personale (11 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 110 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (55 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (41 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (29 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (13 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 96 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

A4 – PARTECIPAZIONI (2.198 milioni di euro)

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

tab. A4 - Partecipazioni (milionidi euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Partecipazioniin imprese controllate 1.705 1.591
Partecipazioniin imprese a controllo congiunto 279 279
Partecipazioniin imprese collegate 214 211
Totale 2.198 2.081

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Le Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate si sono movimentate come di seguito rappresentato:

rab. A4. I - Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 20 ro Incrementi Decrementi Rettifiche di valore (millionfal edio)
Partecipazioni Saldo al
01.01.18
Sottoscr.ni
Vers. in
c/cap.le
Acquisti,
fusioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Vendite,
liquidazioni,
fusioni,
scissioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Rival. (Sval.) Saldo al
31.12.18
in imprese controllate
BancoPostaFondi SpA SGR 12 (3) 9
CLP ScpA
Consorzio PosteMotori
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA
EGI SpA 172 (2) 170
Indabox Srl 2 2
Mistral Air Sri 5 (4) 1
PatentiViaPosteScpA
Poste Tributi ScpA (in liquidazione)
PosteTutela SpA 1 (1)
Poste Vita SpA 1.219 1.219
Postel SpA 125 (43) 82
PostePay SpA 60 140 200
Risparmio Holding SpA (in liquidazione)
SDA Express Courier SpA 67 (45) 22
Totale imprese controllate 1.591 212 (4) (94) 1.705
in imprese a controllo congiunto
FSIA Investimenti Srl 279 279
Totale imprese a controllo congiunto 279 279
in imprese collegate
ItaliaCampSrl
Anima Holding SpA 211 30 (27) 214
Conio Inc.
Totale imprese collegate 211 30 - (27) 214
Totale 2.081 242 (4) (121) 2.198

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2018 sono le seguenti:

• Versamento a favore di Mistral Air Srl di complessivi 7 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 dicembre 2017 e costituzione di una riserva straordinaria, come deliberato dalla Assemblea straordinaria della partecipata del 12 aprile 2018, anche mediante utilizzo di quanto accantonato nell'esercizio 2017 negli Altri fondi per rischi ed oneri (2 milioni di euro).

  • Sottoscrizione e integrale liberazione dell'aumento di Capitale sociale di PosteMobile SpA di complessivi 140 milioni di euro mediante conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento afferente il Patrimonio BancoPosta, con effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data PosteMobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.
  • Versamento a favore di SDA Express Courier SpA di complessivi 90 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 30 giugno 2018, nonché per la ricostituzione del Capitale sociale e di una riserva straordinaria, come deliberato dalle Assemblee straordinarie del 30 gennaio e del 25 settembre 2018 della partecipata, anche mediante utilizzo di quanto accantonato nell'esercizio 2017 negli Altri fondi per rischi ed oneri (23 milioni di euro).
  • Sottoscrizione dell'aumento di Capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA per complessivi 30 milioni di euro, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA del 25 gennaio 2018.
  • Perfezionamento, in data 1° novembre 2018, a seguito dell'autorizzazione rilasciata da Banca d'Italia, della scissione parziale di BancoPosta Fondi SpA SGR in favore di Anima SGR e cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima SGR emesse a favore di Poste Italiane SpA. Tale operazione ha generato una plusvalenza netta di complessivi 116 milioni di euro rilevata come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritta nella voce Altri ricavi e proventi.
  • Fusione per incorporazione della società PosteTutela SpA in favore di Poste Italiane SpA, in data 13 febbraio 2018, con effetti giuridici dal 1° marzo 2018 ed effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2018. L'operazione effettuata in continuità di valori, ha generato un avanzo da fusione di 13 milioni di euro rilevato nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2018, sono descritte nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie.

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti97, il valore delle seguenti partecipazioni è stato complessivamente ridotto di 121 milioni di euro98. In particolare:

  • per la società EGI SpA, la cui partecipazione è stata svalutata di 2 milioni di euro, si è assunto il patrimonio netto rettificato delle plusvalenze latenti degli immobili di proprietà (al netto dei relativi effetti fiscali) come migliore approssimazione del suo valore d'uso, cautelativamente ritenuto un valido indicatore del valore recuperabile della società;
  • per le società Mistral Air Srl e SDA Express Courier SpA, le cui partecipazioni sono state svalutate di complessivi 49 milioni di euro, si è assunto il patrimonio netto come migliore approssimazione del valore d'uso, che, nelle circostanze, si è ritenuto non inferiore al valore recuperabile delle società;

97 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2018, si rinvia alla nota 2.5 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

98 In particolare le svalutazioni delle partecipazioni in imprese controllate di 94 milioni di euro sono rilevate nella voce Altri costi ed oneri (tab. C8) mentre la svalutazione della società Anima Holding SpA di 27 milioni di euro è rilevata tra gli Oneri finanziari (tab. C10.2).

  • per la controllata Postel SpA, sulla base del budget 2019 e del nuovo piano di impresa 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della società in data 27 febbraio 2019, il valore contabile della partecipazione è risultato essere superiore rispetto all'equity value della società, pertanto, la partecipazione è stata svalutata di 43 milioni di euro;
  • per la collegata Anima Holding SpA, il valore recuperabile della partecipazione, identificato con il valore d'uso e determinato sulla base dei più recenti dati previsionali disponibili, è risultato essere inferiore rispetto al valore contabile e la partecipazione è stata svalutata di 27 milioni di euro99 .

Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2019 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate al 31 dicembre 2018 è il seguente:

tab. A4.2 - Elenco delle Partecipazioni (migliala di euro)
Denominazione Capitale
Quota %
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr. netto
pro quota
Valore
contabile al
31.12.18
Diff. tra Patr. netto
e valore contabile
in imprese controllate
BancoPostaFondi SpA SGR 100,00 12.000 22.529 60.709 60.709 8.400 52.309
CLP ScpA 51,00 516 738 376 263 113
Consorzio PosteMotori 58,12 120 290 169 70 વિત્ત
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 51,00 120 116 59 61 (2)
EGI SpA 55,00 103.200 431 237.674 130.721 169.893 (39.172)
Indabox Srl23 100,00 50 (290) 313 313 1.550 (1.237)
Mistral Air Srl 100,00 1.000 (4.279) 845 845 845
PatentiViaPosteScpA 69,65 120 124 86 84 2
Poste Tributi ScpA(in liquidazione)(2) 88,89 2.325 (1.785) (1.587) (1.587)
Poste Vita SpA(2) 100,00 1.216.608 949 761 3.862.261 3.862.261 1.218.481 2.643.780
Postel SpA 100,00 20.400 (16.141) 83.962 83.962 81.984 1.978
PostePay SpA 100,00 7.561 54.509 243.059 243.059 200.580 42.479
Risparmio Holding SpA (in liquidazione) as a 80,00 50 (55) 1.036 829 323 506
SDA Express Courier SpA 100,00 10.000 (39.711) 22.514 22.514 22 438 76
in imprese a controllo congiunto
FSIA Investimenti Sr(4) 30,00 20 11.325 930.059 279.018 278.870 148
in imprese collegate
ItaliaCamp Srls) 20,00 10 153 636 127 2 125
Anima Holding SpA® 10,04 7.293 97.379 1.205.344 121.017 213.729 (92.712)
Conio Inc. (2)(5) 18,48 23 (53) (66) (12) 22 (34)

(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA e FSIA Investimenti Srl con sede sociale a Milano e della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA).

(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.

(3) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CdA della società al 30 settembre 2018.

(4) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CdA della società al 30 settembre 2018, comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede Purchase Price Allocation.

(5) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31 dicembre 2017.

(6) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 settembre 2018.

99 Ai fini della determinazione del valore d'uso è stato utilizzato un tasso Ke del 8,51% (7,24% al 31 dicembre 2017) e un tasso di crescita dell'1,475% (1,4% al 31 dicembre 2017).

A5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (63.863 milioni di euro)

tab. A5 - Attività finanziarie BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione
Note
Attività
Attività correnti
non correnti
Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 21.507 9.890 31.397 11.675 8.838 20.513
Attività finanziarie al FVTOCI 29.777 2.263 32.040 37.319 1.821 39.140
Attività finanziarie al FVTPL 50 8 58 - - -
Strumenti finanziari derivati 209 159 368 394 1 395
Totale 51.543 12.320 63.863 49.388 10.660 60.048

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato e in particolare la gestione della liquidità derivante dalla raccolta effettuata, in nome proprio ma con vincoli riguardanti l'impiego, in conformità alla normativa applicabile, e la gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

tab. A5.1 - Movimentazione Attiivtà finanziarie al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso TOTALE
Titoli Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Saldo al 31 dicembre 2017 - 7.601 12.692 12.912 12.692 20.513
Effetti prima applicazione IFRS 9 - (11) 4.821 6.183 4.821 6.172
Saldo al 1° gennaio 2018 - 7.590 17.513 19.095 17.513 26.685
Acquisti/Erogazioni 4.234 6.045 6.304 6.045 10.538
Var. per costo ammortizzato - - (75) - (75)
Var. del fair value a CE - - 342 - 342
Variazioni per operazioni di CFH(*) - - (1) - (1)
Variazioni per impairment - - (2) - (2)
Variazioni nette - 684 - - - 684
Effetti delle vendite a CE - - - 1 - 1
Ratei - - 163 - 163
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (3.983) (2.623) (2.955) (2.623) (6.938)
Saldo al 31 dicembre 2018 251 8.274 20.935 22.872 20.935 31.397

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti

Al 31 dicembre 2018, la voce si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per un nozionale complessivo di 254 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)100 .

Crediti

Il dettaglio è il seguente:

100 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione.

(milioni di euro)
tab. A5.1.1 - Crediti al Costo ammortizzato
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi presso il MEF - 5.927 5.927 - 6.011 6.011
Credito - 5.930 5.930 - 6.011 6.011
Fondo svalutazione Depositi presso il M
EF
- (3) (3) - - -
Altri crediti finanziari - 2.347 2.347 8 1.582 1.590
Totale - 8.274 8.274 8 7.593 7.601

La voce Crediti include:

  • Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario101 . A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (invariato rispetto al 1° gennaio 2018). Nel corso dell'esercizio 2018, la Società ha stipulato contratti derivati con la finalità di rendere fisso parte del rendimento dei depositi in commento. L'operazione ha previsto, in particolare, di stabilizzare, per l'esercizio 2018, la remunerazione delle componenti indicizzate dei depositi, mediante una serie di acquisti a termine e vendite a pronti di BTP con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.
  • Altri crediti finanziari, relativi per (i) 1.652 milioni di euro a depositi in garanzia di cui 1.332 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 186 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), e 134 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito del sistema di clearing con Controparte Centrale (c.d. Default Fund) 102 - (ii) 174 milioni di euro a crediti vantati nei confronti della società controllata PostePay SpA per somme prevalentemente addebitate nei primi giorni dell'esercizio 2019 e (iii) 131 milioni di euro a partite da addebitare alla clientela per utilizzo di carte di debito emesse dal BancoPosta.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 20.935 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 22.872 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.309 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 11.570 milioni di euro, incrementato di 993 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 9 milioni di euro (7 milioni di euro al 1° gennaio 2018).

101 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

102 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

Al 31 dicembre 2018, il fair value103 di tali titoli è di 21.189 milioni di euro.

La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 342 milioni di euro riflette i rapporti di copertura di fair value hedge nell'esercizio 2018.

In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 4.500 milioni di euro (di cui 2.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2018) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2018 il valore di bilancio è pari a 4.539 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVOCI), comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

tab. A5.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Azioni Titoli a reddito fisso TOTALE
Titoli Fair value Valore
Nominale
Fair value Valore
Nominale
Fair value
39.140
Saldo al 31 dicembre 2017 41 35.738 39.099 35.738
Effetti prima applicazione IFRS 9 (41) (4.821) (4.267) (4.821) (4.308)
Saldo al 1° gennaio 2018 - 30.917 34.832 30.917 34.832
Acquisti/Erogazioni - 2.790 2.918 2.790 2.918
Trasf.ti riserve di PN - - (360) - (360)
Var. di PN per vendite - - - - -
Var. per costo ammortizzato - - (8) - (8)
Var. del fair value a PN - - (1.886) - (1.886)
Var. del fair value a CE - - 325 - 325
Var.ni per op. di CFH (*) - - 12 - 12
Effetti delle vendite a CE - - 378 - 378
Ratei - - 324 - 324
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei - (3.478) (4.495) (3.478) (4.495)
Saldo al 31 dicembre 2018 - 30.229 32.040 30.229 32.040

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 30.229 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 1.561 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.886 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 325 milioni di euro relativo alla parte coperta.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 13 milioni di euro (14 milioni di euro al 1° gennaio 2018).

103 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 16.780 milioni di euro e di Livello 2 per 4.409 milioni di euro.

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 12 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (FVTPL), comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:

tab. A5.3 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Azioni TOTALE
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 31 dicembre 2017 - - -
Effetti prima applicazione IFRS 9 8 41 49
Saldo al 1° gennaio 2018 8 41 49
Acquisti/Erogazioni - - -
Var. del fair value a CE - 9 9
Variazioni nette - - -
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei esercizio corrente - - -
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei - - -
Saldo al 31 dicembre 2018 8 50 58

Crediti

I crediti per circa 8 milioni di euro si riferiscono a una posizione vantata dalla Società per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuta il 21 giugno 2016). A seguito del mancato superamento dell'SPPI test il credito è valutato al fair value in contropartita del conto economico.

Azioni

La voce in commento si riferisce:

  • per 45 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,886104 azioni ordinarie ogni azione di Classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • per 5 milioni di euro, al fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

104 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 9 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

La movimentazione degli Strumenti finanziari derivati nell'esercizio è stata la seguente:

tab. A5.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine
Interest rate swap
Asset swap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1° gennaio 2018 - - 1.408 (23) 1.110 (59) 19.755 (1.160) - - - - 22.273 (1.242)
Incrementi/(decrementi) (*)
Discontinuing operazioni CFH
3.050 105
-
1.340 61 500 26 5.280 (669) 852 2 -
-
11.022
-
(475)
-
Proventi/(Oneri) a CE (**) -
-
- - - - - (2) - - -
-
- (2)
Operazioni completate (***) (1.505) (11) (1.408) 23 - (24) (1.445) 272 (852) (2) -
-
(5.210) 258
Saldo al 31 dicembre 2018 1.545 94 1.340 61 1.610 (57) 23.590 (1.559) - - - - 28.085 (1.461)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 1.545 94 1.340 61 675 50 4.420 163 - - -
-
7.980 368
Strumenti derivati passivi -
-
- - 935 (107) 19.170 (1.722) - - -
-
20.105 (1.829)

(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di fair value hedge in interest rate swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 10.730 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 12.860 milioni di euro.

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e per vendite a termine, invece, si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.610 milioni di euro e di 1.340 milioni di euro.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 192 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 669 milioni di euro, i titoli coperti (tab. A5.2) hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 667 milioni di euro, essendo la differenza di 2 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:

  • stipula di acquisti a termine per un nominale di 3.050 milioni di euro. Nell'esercizio in commento tali acquisti sono stati regolati per 1.505 milioni di euro;
  • stipula di vendite a termine per un nominale di 1.340 milioni di euro;
  • regolazione di vendite a termine in essere al 31 dicembre 2017 per 1.408 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 500 milioni di euro;
  • stipula di nuovi interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 5.280 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nominale di 1.445 milioni di euro.

Inoltre, la Società ha stipulato e regolato acquisti a termine e vendite a pronti per un nominale complessivo di 852 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico), finalizzati a stabilizzare il rendimento, per l'esercizio 2018, dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica sul deposito presso il controllante MEF, remunerato ad un tasso variabile (tab. A5.1.1). Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo netto rilevato a Conto economico di 2 milioni di euro (tab. C1.2.1).

Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie BancoPosta iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

tab. A5.5 - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2018 31.12.2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie al FVTOCI 31.780 260 - 32.040 36.244 2.859 37 39.140
Titoli a reddito fisso 31.780 260 - 32.040 36.244 2.855 - 39.099
Azioni - - - - - 4 37 41
Attività finanziarie al FVTPL - 13 45 58 - - - -
Azioni - 5 45 50 - - - -
Crediti - 8 - 8 - - - -
Strumenti finanziari derivati - 368 - 368 - 395 - 395
Totale Attività al fair value 31.780 641 45 32.466 36.244 3.254 37 39.535

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in

commento valutate al fair value su base ricorrente.

Le variazioni intercorse nel Livello 3 si riferiscono principalmente alle variazioni di fair value delle azioni privilegiate Visa Incorporated.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE (983 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 283 163 446 284 358 642
Attività finanziarie al FVTOCI 532 5 537 551 5 556
Totale 815 168 983 835 363 1.198

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Finanziamenti Crediti
Valore di
Titoli a reddito fisso Totale
Valore di Valore Valore di Valore Valore di
bilancio bilancio nominale bilancio nominale bilancio
Saldo al 1° gennaio 2018 367 275 - - - 642
Acquisti/Erogazioni 6 - - - 6
Var. per costo ammortizzato - - - - - -
Var. del fair value a CE - - - - -
Variazioni per operazioni di CFH(*) - - - - -
Variazioni per impairment - (20) - - - (20)
Variazioni nette - (164) - - - (164)
Effetti delle vendite a CE - - - - -
Ratei 1 - - - 1
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (19) - - - (19)
Saldo al 31 dicembre 2018 355 91 - - - 446

Finanziamenti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.1.1 - Finanziamenti al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Denominazione Finanzia
menti
c/c di
corrisponden
za
Totale Finanzia
menti
c/c di
corrisponden
za
Totale
Controllate dirette
Mistral Air Srl - 15 15 - 13 13
PatentiViaPoste ScpA - - - - - -
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) - - - - 2 2
Poste Vita SpA 251 - 251 251 - 251
Postel SpA - 12 12 - 8 8
SDA Express Courier SpA - 77 77 - 93 93
Totale 251 104 355 251 116 367

La voce include:

• per 251 milioni di euro un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;

• per 104 milioni di euro conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i finanziamenti sono rettificati di un fondo impairment di circa 0,3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default delle controparti (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).

Crediti

tab. A6.1.2 - Crediti al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 30 30 - 40 40
Vs. acquirenti alloggi di servizio 5 2 7 5 2 7
Vs. Altri 29 45 74 29 199 228
Fondo svalutazione crediti finanziari - (20) (20) - - -
Totale 34 57 91 34 241 275

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap.

I crediti verso Altri sono relativi per 69 milioni di euro (nominali 70 milioni di euro) al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 2017105. A seguito di accordo formalizzato tra le parti nel mese di gennaio 2019, una quota pari a 20 milioni di euro è stata incassata in data 27 febbraio 2019.

105 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati 159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021 e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.

Nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2018, i crediti in commento sono stati oggetto di impairment per 20 milioni di euro a seguito di una prudente applicazione dei criteri di valutazione previsti dall'IFRS9.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVOCI):

Titoli a reddito fisso Azioni
Fair value
Altri investimenti Totale
Valore
nominale
Fair value Valore
nominale
Fair value Valore
nominale
Fair value
Saldo al 1° gennaio 2018 500 551 5 - - 500 556
Acquisti - - - - - - -
Trasf.ti riserve di PN - - - - - - -
Var. per costo ammortizzato - - - - - - -
Var. del fair value a PN - (11) - - - - (11)
Var. del fair value a CE - (8) - - - - (8)
Var.ni per op. di CFH(*) - - - - - - -
Effetti delle vendite a CE - - - - - - -
Ratei - 5 - - - - 5
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei - (5) - - - - (5)
Saldo al 31 dicembre 2018 500 532 5 - - 500 537

La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge.

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 0,2 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).

Azioni

La voce comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014 e il costo storico di 4,5 milioni di euro della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes106 il cui valore, al 31 dicembre 2018, è pari a zero.

106 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.3 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Esercizio 2018
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Totale
Saldo al 1° gennaio (5) (34) (39)
Incrementi/(decrementi) (1) (3) (4)
Proventi / (oneri) a CE - - -
Operazioni completate(*) 1 11 12
Saldo al 31 dicembre (5) (26) (31)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - -
Strumenti derivati passivi (5) (26) (31)

(*) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2018 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging, stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.7 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Società si è assunta l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2018, all'1,945%;
  • da nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile.

Gerarchia del fair value delle Attività finanziarie

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

Descrizione 31.12.2018 31.12.2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie al FVTOCI 532 - 5 537 551 - 5 556
Titoli a reddito fisso 532 - - 532 551 - - 551
Azioni - - 5 5 - - 5 5
Altri investimenti - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Totale 532 - 5 537 551 - 5 556

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

A7 - CREDITI COMMERCIALI (2.261 milioni di euro)

tab. A7 - Crediti commerciali Saldo al 31.12.18 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 6 1.790 1.796 5 1 560 1.565
Crediti vs. imprese controllate collegate e a controllo congiunto 397 397 288 288
Crediti vs. Controllante 68 68 166 166
Totale 6 2.255 2.261 5 2.014 2.019
di cui Patrimonio BancoPosta 891 891 789 789

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeried Enti Pubblici 663 663 642 642
Cassa Depositie Prestiti 440 440 1 374 374
Corrispondenti esteri 304 304 229 229
Crediti per servizi SMA 18 145 163 20 140 160
Crediti per conti con saldo debitore - 154 154 1 148 148
Crediti per altri servizi BancoPosta 82 82 1 87 87
Crediti verso altri clienti 2 483 485 411 411
Fondo svalutazione crediti vs. clienti (14) (481) (495) (15) (471) (486)
Totale 6 1.790 1.796 5 1.560 1.565
di cui Patrimonio BancoPosta 600 600 - 536 536

Nel dettaglio107:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 246 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Rimborso delle integrazioni tariffarie all'Editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 104 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di complessivi 72 milioni di euro, relativo rispettivamente alle integrazioni tariffarie praticate nell'esercizio 2017 e nel primo semestre 2018, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria nel corso dell'esercizio 2018 su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea;
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per 76 milioni di euro, di cui 1 milione di euro per compensi maturati nell'esercizio (al riguardo, si rimanda a quanto riportato nella nota 2.5108);

107 Al 31 dicembre 2018 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 13 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 73 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS, per 68 milioni di euro. Nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state tra l'altro definite le rispettive posizioni creditorie di natura commerciale (nota B4).
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2018.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) si riferiscono per 72 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano il servizio per conto proprio e per 91 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti degli operatori che svolgono il servizio per conto di terzi principalmente di posta massiva. L'incasso di questi ultimi viene delegato agli intermediari autorizzati allo svolgimento del servizio.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta e comprendono rapporti pregressi, in gran parte oggetto di svalutazione, per i quali sono in corso attività di recupero.
  • I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: per 133 milioni di euro crediti per servizi di spedizione pacchi, per 34 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 27 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, per 25 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 23 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Contest, per 19 milioni di euro crediti per servizi telegrafici e per 18 milioni di euro crediti per servizi di notifica atti giudiziari.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

108 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (78 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.

Crediti verso imprese controllate e a controllo congiunto

tab. A7.2 - Crediti verso imprese controllate, collegate e a controllo congiunto (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR 16 22
CLP ScpA 15 14
Consorzio PosteMotori 15 ರಿ
EGI SpA 1 1
Mistral Air Srl 3 2
PatentiViaPosteScpA ర్ ರಿ
Poste I ributi ScpA (in liquidazione) 5 5
Poste Vita SpA 143 138
Postel SpA 42 41
PostePay SpA 103 18
SDA Express Courier SpA 40 28
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 8 ರಿ
Totale 397 288
di cui Patrimonio BancoPosta 224 172

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: si tratta principalmente (140 milioni di euro) di provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta;
  • PostePay SpA: si tratta principalmente di crediti relativi al servizio di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti (47 milioni di euro) e di crediti relativi a servizi per l'erogazione delle attività di moneta elettronica e operazioni di pagamento (31 milioni di euro);
  • Postel SpA: si tratta principalmente (25 milioni di euro) di crediti relativi al servizio di recapito della Posta Massiva reso da Poste Italiane SpA e riscossi dalla controllata.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

tab. A7.3 - Crediti verso Controllante (milionidi euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Servizio Universale 31 31
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 1 83
Remunerazioneraccolta su c/c રેત્વે 25
Servizi delegati 28 56
Altri 1 2
F.do sval.cred. vs. Controllante (32) (31)
Totale ୧୫ 1 ୧୧
di cui PatrimonioBancoPosta 67 81

Nel dettaglio:

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:

tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Residuo esercizio 2012
Residuo esercizio 2005
23
8
23
8
Totale 31 31

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

Con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR, tuttora pendente.

Con Delibera n. 571/18/CONS, pubblicata in data 11 febbraio 2019, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016, in cui risulta che lo stimato onere del servizio universale sia stato pari a 378 milioni di euro per il 2015 e di 355 milioni di euro per il 2016 a fronte di ricavi rispettivamente di 279 e 262 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato. Nel corso dell'esercizio 2018, a seguito della definizione con il MEF delle procedure operative di svincolo, sono divenuti disponibili 55 milioni di euro depositati dal MEF su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato nell'esercizio 2017 e incassati ulteriori 27 milioni di euro.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2018 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati, incassati nel mese di febbraio 2019, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2018 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto

dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ (2.154 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A8 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti per sostituto di imposta 1.198 470 1.668 1.040 536 1.576
Crediti per accordi CTD 82 85 167 101 87 188
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali(escl. accordi CTD) 109 109 વેક જેક
Crediti per somme indisponibiliper provvedimenti giudiziari 78 78 75 75
Ratei e risconti attivi di natura commercialee altre attività 7 7 ರಿ රි
Crediti verso imprese controllate 25 25 4 4
Crediti diversi 8 106 114 7 106 113
Fondo svalutazione crediti verso altri (63) (63) (67) (67)
Altri crediti e attività 1.288 817 2.105 1.148 845 1.993
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12] 46 46 46 46
Credito per interessi attivi su rimborsoIRAP [C12] 3 3 3 3
Totale 1.288 866 2.154 1.148 894 2.042
di cui PatrimonioBancoPosta 1.198 ਟੈਕੈਂਪ 1.742 1.040 607 1.647

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:
    • per 1.198 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2018 109; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
    • per 303 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2019 e da recuperare dalla clientela;
    • per 127 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
    • per 10 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2018 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del

109 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

valore attuale complessivo residuo di 167 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040. Il dettaglio dei crediti distinto per singoli accordi è il seguente:

tab A8.1 - Crediti per accordi CTD (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Crediti
vs. personale per accordo 2006 1 1 2 3 3 1 4
vs. personale per accordo 2008 21 12 33 35 29 13 42 45
vs. personale per accordo 2010 28 7 35 42 32 7 રૂવે 48
vs. personale per accordo 2012 22 28 34 25 7 32 40
vs. personale per accordo 2013 2 1 3 3 1 4 5
vs. personale per accordo 2015 3 1 4 4 4 1 5 5
vs. personale per accordo 2018 1 1 1
vs. INPS (ex IPOST) 42 42 42 42 42 42
vs. INPS 4 10 14 15 5 10 15 16
vs. fondi pensione 5 5 5 5 5 5
Totale 82 85 167 101 87 188

Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014, è ritenuto interamente esigibile. Per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, la Società agirà in giudizio.

  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 65 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti verso imprese controllate si riferiscono per 19 milioni di euro al credito vantato da Poste Italiane SpA in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), nei confronti delle controllate PostePay SpA e Poste Assicura SpA.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 46 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2018 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro. Per il recupero dell'importo in questione si è aperto un contenzioso sul cui esito sussistono elementi di incertezza. Del residuo credito complessivo di 50 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) si è detto nella nota 2.5 – Uso di stime.
  • Il credito per interessi attivi su rimborso IRAP di 3 milioni di euro si riferisce agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2018 sul credito IRAP sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003 commentato nella nota C12.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentata nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (3.318 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milionidi euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Denaro e valori in cassa 2.967 2 799
Depositi bancari 351 397
Totale 3.318 3.196

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sul libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (842 milioni di euro) e presso le Società di service (2.125 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 348 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (2.127 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Depositi presso il MEF 1 306 379
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 810 1.648
Denaro e valori in cassa 11 12
Totale 2.127 2.039
di cui Patrimonio BancoPosta 1.318 391

Le disponibilità liquide sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", al 31 dicembre 2018, si riferiscono per circa 930 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela, assoggettate a vincolo di impiego e non ancora investite (nota – 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono un ammontare non disponibile di 72 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato nel corso dell'esercizio 2018 in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A7). Inoltre, i Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 18 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2018, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Società non possiede azioni proprie.

A partire dal 4 febbraio 2019, la Società ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie autorizzato con delibera dell'Assemblea degli azionisti del 29 maggio 2018. Al 19 marzo 2019, Poste Italiane ha acquistato 5.257.965 azioni proprie per un controvalore complessivo di 40 milioni di euro pari allo 0,4026% del capitale sociale (nota 4.2 – Altri eventi di rilievo).

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2018, in data 20 giugno 2018 la Società ha distribuito dividendi per 549 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,42).

B2 – RISERVE (1.546 milioni di euro)

tab. B2 - Riserve (milioni di euro)
Riserva
legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
fair value Riserva Riservacash
flow hedge
Riserva
Avanzo da
Fusione
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 299 1.000 191 (61) 2 1.431
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.000 179 (62) 1.117
Modifiche derivanti dall'IFRS 9 1.373 1.373
Riclassifiche di strumenti finanziari 1.907 1.907
Rettifiche 14 14
Effetti fiscali (548) (548)
Saldo al 1º gennaio 2018 comprensivi degli effetti IFRS 9 299 1.000 1.564 (61) 2 2.804
di cui Patrimonio BancoPosta 1.000 1.552 (62) 2.490
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (1.897) 191 (1.706)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value 541 (રહરા 486
Trasferimenti a Conto economico (385) 20 (365)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico 110 (5) 105
Incremento/(Decremento) per perdite attese (1) (1)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto (1.632) 151 - (1.481)
Apporto da fusione 13 13
Apporto nuovi mezzi patrimonialiPatrimonio destinato BP 210 210
Saldo al 31 dicembre 2018 299 1.210 (୧୫) 90 15 1.546
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.210 (71) 88 1.227

Il dettaglio è il seguente:

  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2018 le variazioni negative del fair value complessivamente intervenute per 1.897 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.886 milioni di euro alla variazione negativa netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del Patrimonio BancoPosta;
    • per 11 milioni di euro alla variazione negativa netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del patrimonio non destinato.
  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2018 le variazioni positive di fair value per complessivi 191 milioni di euro si riferiscono per 192 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta e per 1 milione di euro alla variazione negativa del valore degli strumenti finanziari del patrimonio non destinato.

Infine, con riferimento alla Riserva del Patrimonio BancoPosta, in data 27 settembre 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, Poste Italiane ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

B3 - DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2018 di 584 milioni di euro.

tab. B3 - Disponibilità e distribuibilità delle riserve (milionidi euro)
31.12.2018 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Riserve
- riserva legale 299
riserva legale 261 B
riserva legale 38 ABD
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210
- riserva fair value (୧୫)
- riserva cash flow hedge 90
- riserva avanzo da fusione 15 ABD
Risultati portati a nuovo 2.607
risultati portati a nuovo 08
risultati portati a nuovo 1.042 C
risultati portati a nuovo 1.569 A B D
utili/(perdite) non realizzati su strumenti finanziari valutati al FVTPL al netto dell'effetto fiscale 24 BC
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (126)
Totale 5.459
di cui quota distribuibile 1.622

PASSIVO

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.431 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

Descrizione Saldo al
01.01.18
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim, a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.18
Fondo rischi operativi 429 96 (17) (83) 415
Fondo vertenze con terzi 341 રૂદ - (34) (41) 302
Fondo vertenze con il personale (1) 75 9 (3) (17) 64
Fondo oneri del personale 132 73 (31) (50) 124
Fondo di incentivazione agli esodi 440 444 (440) 444
Fondo buoni postali prescritti 15 - (15)
Fondo oneri fiscali 3 3
Altri fondi per rischi e oneri 103 රි (30) 79
Totale 1.538 664 - (100) (671) 1.431
di cui Patrimonio BancoPosta 544 116 (36) (113) 51 1
Analisi complessivafondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 668 608
- quota corrente 870 823
1.538 1.431

Nel dettaglio:

• Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società, rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, violazioni di natura amministrativa, probabili frodi e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale, l'adeguamento delle passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e l'aggiornamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese. A tale ultimo riguardo, nel corso dell'esercizio, è stato monitorato l'andamento nonché la prosecuzione dell'iter di liquidazione dei fondi immobiliari a suo tempo collocati dalla Società. Con particolare riferimento al fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017), in data 24 settembre 2018, a seguito delle delibere assunte dal CdA di Poste Italiane in data 19 febbraio e 28 giugno 2018, è stata avviata l'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel fondo, che si è in conclusa in data 7 dicembre 2018. Gli utilizzi di complessivi 93 milioni di euro si riferiscono per 52 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Europa Immobiliare I che ha aderito all'iniziativa sopra menzionata.

Con riferimento ai rischi inerenti servizi resi per conto di Istituti previdenziali, come riportato in nota A7, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state definite, rispettivamente, la posizione creditoria di natura commerciale della Società e definito l'ammontare che Poste ha riconosciuto ad INPS a fronte di talune pretese riguardanti il servizio di pagamento pensioni reso in base alle convenzioni operanti fino al 31 agosto 2009. Al 31 dicembre 2018, tutte le passività previste dall'accordo sono riflesse nel fondo rischi operativi.

  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti dell'esercizio di 36 milioni di euro si riferiscono principalmente al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa principalmente per il venir meno di passività identificate in passato per 34 milioni di euro e per passività definite per 41 milioni di euro.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 6 milioni di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore dei lavoratori con "Contratto a Tempo Determinato – CTD" il cui contratto sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (73 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (31 milioni di euro) e per passività definite (50 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2020. Tali uscite potranno essere realizzate anche tramite ulteriori strumenti di agevolazione, quali ad esempio il trattamento di pre-pensionamento, ai sensi della Legge n. 92 del 28 giugno 2012, integrata dall'articolo 1 comma 160 della Legge 205/2017. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2017 di 440 milioni di euro è stato interamente utilizzato nell'esercizio 2018.
  • Il Fondo Buoni Postali Prescritti stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione110, è stato assorbito a Conto economico nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini delle obbligazioni a suo tempo assunte dalla Società.
  • Il Fondo oneri fiscali è stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria.

• Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo

110 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione.

gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori, perdite sostenute da società controllate che la Società intende ripianare e frodi. L'accantonamento dell'esercizio di 6 milioni di euro si riferisce in prevalenza alla prima fattispecie. Gli utilizzi del fondo ammontano a complessivi 30 milioni di euro e si riferiscono principalmente al ripianamento delle perdite sostenute da società controllate (nota A4 – Partecipazioni).

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.158 milioni di euro)

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 86 milioni di euro, dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 4 milioni di euro e da trasferimenti da alcune società del Gruppo per 1 milione di euro.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

La movimentazione del TFR è la seguente:

31.12.2018 30.06.2018 31.12.2017
Tasso di attualizzazione 1.25% 1.30% 1.25%
Tasso di inflazione 1.50% 1.50% 1.50%
Tasso annuo incrementoTFR 2,625% 2,625% 2,625%
01. 7. 2010
Mortalità RG48 differenziata per sesso
Tasso di Inabilità INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di Turnover del personale Tavola specificacon tassi differenziati per anzianità di servizio.
All'anzianitàdi servizio media dei partecipanti corrisponde un
tasso annuo dello 0.14%
Tasso di anticipazione 1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali (milionidi euro)
31.12.2018 31.12.2017
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie
Altre variazioni legate all'esperienza (16) (5)
Totale (16) 2

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

tab. B5.4 - Analisi di sensitività (milioni di euro)
TFR al 31.12.2018 TFR al 31.12.2017
Tasso di inflazione +0,25% 1.171 1.263
Tasso di inflazione -0,25% 1.145 1 226
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.137 1.215
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.179 1.275
Tasso di turnover +0,25% 1.157 1.243
Tasso di turnover -0,25% 1.159 1.245
tab. B5.5 - Altre informazioni
31.12.2018
Service Cost previsto
Duration media del Piano a benefici definiti 7,41

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (66.759 milioni di euro)

tab. B6 - Passività finanziarie BancoPosta (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passivitā
non correnti
Passivitā
correnti
Totale Passività
non correnti
Passivitā
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali 51.139 51.139 47.252 47.252
Finanziamenti 5.604 2.869 8 473 2 400 2 442 4.842
Debiti vs. istituzioni finanziarie 5.604 2.869 8.473 2.400 2.442 4.842
MEF conto Tesoreria dello Stato 3.649 3.649 3.483 3.483
Strumenti finanziari derivatio 1.772 57 1.829 1.610 28 1.638
Cash flow hedging 49 ਦਿੱਤਾ। ਦਿੱਲੀ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱਕ ਵਿੱਚ ਇੱ 107 86 17 113
Fair value hedging 1.723 (1) 1.722 1.514 11 1.525
Altre passività finanziarie 1.669 1.669 4.638 4.638
Totale 7.376 59.383 66.759 4.010 57.843 61.853

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2018 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2019. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 4.903 milioni di euro, di cui 4.271 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA e 526 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.

Finanziamenti

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2018, sono in essere debiti per 8.473 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari e Controparte Centrale per un nominale complessivo di 8.166 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.684 milioni a Long Term RePo e per 1.789 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value111 dei debiti in commento al 31 dicembre 2018 ammonta a 8.488 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passivita
non correnti
Passivita
correnti
Totale Passivitā
non correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni 3 546 3.546 3.375 3.375
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale (89) (89) (84) (84)
Debiti per responsabilitàconnesse a rapine 157 157 1 157 157
Debiti per rischi operativi રૂટ રૂક 35 રૂટ
Totale 3.649 3.649 3,483 3.483

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioninette 3.546 3.546 3.375 3.375
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 670 670 671 671
MEF - Gestione pensioni di Stato (670) (670) (671) (671)
Totale 1 3.546 3.546 I 3.375 3.375

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 89 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2018, il saldo è rappresentato da un debito di 29 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 118 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 157 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

111 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2018, sono commentate nella nota A5.

Altre passività finanziarie

tab. B6.2 - Altre passività finanziarie (milionidi euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate 2.853 2.853
per trasferimentofondi naz. e intern.li 688 689 734 734
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio 1 243 243 243 243
per importi da accreditare alla clientela 235 235 118 118
per assegnividimati 163 163 188 188
per altri importi da riconoscere a terzi 145 145 67 67
per depositi in garanzia 70 70 100 100
per RAV, F23, F24 e bolli auto (*) 19 19 145 145
per altre partite in corso di lavorazione 105 105 190 190
Totale 1 1.669 1 669 4.638 4,638

(*) A seguito del conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento nella società PostePay SpA, il saldo al 31 dicembre 2018 si riferisce esclusivamente alle passività per RAV.

La diminuzione della voce in commento rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuta principalmente al conferimento nella società PostePay SpA, avvenuto in data 1° ottobre 2018, del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono per 56 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e per 14 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex). I debiti per altre partite in corso di lavorazione si riferiscono per 21 milioni di euro a somme accreditate alla società controllata PostePay SpA prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2019.

B7 - PASSIVITÀ FINANZIARIE (395 milioni di euro)

Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Finanziamenti 50 200 250 250 863 1.213
Obbligazioni 50 50 50 763 813
Debiti verso istituzioni finanziarie 200 200 200 200 400
Strumenti finanziari derivatio 26 5 31 35 4 રેત્વે
Fair value hedging 22 র্ব 26 30 34
Cash flow hedging 4 1 5 5 5
Passività finanziarie vs imprese controllate 112 112 1 46 46
Altre passività finanziarie 1 1 2 1 56 57
Totale 77 318 395 286 1.069 1.355

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la Società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge112 .

Obbligazioni

La voce obbligazioni si riferisce a un prestito iscritto al costo ammortizzato di 50 milioni di euro, emesso nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. Il prestito è stato collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Il fair value113 di tale passività al 31 dicembre 2018 è di 50 milioni di euro.

Nel mese di giugno 2018, è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.

Debiti verso istituzioni finanziarie

112 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

113 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

tab. B7.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Fin.to BEI TF scad. 11/04/2018 200 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/2019 200 200 200 200
Totale 1 200 200 200 200 400

TF: Finanziamento a tasso fisso

Il fair value114 del finanziamento BEI è di 200 milioni di euro.

Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un finanziamento BEI di 200 milioni di euro a suo tempo concesso alla Società.

Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella B7 approssima il relativo fair value.

Affidamenti

Al 31 dicembre 2018 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.923 milioni di euro;
  • affidamenti a revoca uncommitted per 1.724 milioni di euro, di cui 959 milioni di euro per linee di credito, 160 milioni di euro per affidamenti per scoperto di conto corrente e 605 milioni di euro per affidamenti per il rilascio di garanzie personali.

Al 31 dicembre 2018, le linee di credito committed e uncommited non sono state utilizzate. Le linee di credito per il rilascio di garanzie personali sono state utilizzate per 182 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 59 milioni di euro, nell'interesse di società del Gruppo. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted e gli affidamenti per scoperto di conto corrente risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 535 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2018.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2018, sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Passività finanziarie verso imprese controllate

114 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

tab. B7.2 - Passività finanziarie verso imprese controllate (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR 15 20
EGI SpA 1
Poste Vita SpA 79 1
PostePay SpA 18 24
Totale 112 46

Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B7.3 - Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Flusso di cassa dal(per)
attività di finanziamento
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.18
Finanziamenti 1.213 (950) (13) 250
Obbligazioni 813 (750) (13) 50
Debiti verso istituzioni finanziarie 400 (200) - 200
Passività finanziarie vs imprese controllate 46 66 112
Altre passività finanziarie 57 (55) 2
Totale 1.316 (939) (13) 364

B8 - DEBITI COMMERCIALI (1.488 milioni di euro)

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Descrizione
Debiti verso fornitori
Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
878 727
Debiti verso imprese controllate collegate e a controllo congiunto 281 230
Passività derivanti da contratti 329 254
Totale 1.488 1.211
di cui PatrimonioBancoPosta 159 63

Debiti verso fornitori

(*)
I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di
postali e telegrafici ricevuti.
servizi

Debiti verso imprese controllate e controllo congiunto

tab. B8.2 - Debiti verso imprese controllate e a controllo congjunto (milionidi euro)
Denominazione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR T
CLP ScpA 80 84
Consorzio PosteMotori
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 14 9
EGI SpA 15 16
PatentiViaPosteScpA T 1
PosteTutela SpA 47
Poste Vita SpA 1
Postel SpA 33 15
PostePay SpA 83 5
SDA Express Courier SpA 46 41
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 7
Controllo congiunto
Gruppo FSIA 5 12
Totale 281 230
di cui Patrimonio BancoPosta 108 25

Passività derivanti da contratto

lab. Do.o - Passività cellvali! dell'idi ill da contrallo (minoniul suro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Riclassifiche
IFRS15
Saldo al
01.01.18
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.18
Anticipida clienti 245 245 51 296
Passività per commissionida retrocedere 26 26
Passività per sconti su volumi ರಿ - 9 (8)
Risconti passivi di natura commerciale - 27 27 (27) 3 3
Totale 254 27 281 15 33 329
di cui Patrimonio BancoPosta ರಿ 27 રૂદ (36) 33 33

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

tab. B8.3.1 - Anticipi da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo a
31.12.17
Anticipida corrispondentiesteri 149 107
Anticipida controllante 55
Anticipidal Dipartimentoper l'informazionee l'Editoria della PCM [tab.A7.1] 72
Affrancatura meccanica 36 47
Spedizioni senza affrancatura 16 13
Spedizioni in abbonamento postale 7 7
Altri servizi 16 16
Totale 296 245
di cui Patrimonio BancoPosta

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B9 - ALTRE PASSIVITÀ (3.114 milioni di euro)

tab. B9 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passivita
correnti
Totale Passivita
non correnti
Passivita
correnti
Totale
Debiti verso il personale 11 962 973 র্য 914 918
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 33 441 474 35 469 504
Altri debiti tributari 1.198 131 1.329 1.040 116 1.156
Altri debiti verso imprese controllate 6 204 210 30 37
Debiti diversi 85 29 114 85 34 119
Ratei e risconti passivi 10 14 11 30 41
Totale 1.343 1.771 3.114 1.182 1.593 2.775
di cui Patrimonio BancoPosta 1.274 રેવે 1.313 1.115 65 1.180

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2018. Il loro dettaglio è il seguente:

Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passivitā
correnti
Totale Passività
non correnti
Passivitā
correnti
Totale
per 14ª mensilità 224 224 222 222
per incentivi 11 625 636 447 451
per permessie ferie maturate e non godute 55 55 54 54
per altre partite del personale રેક 58 191 191
Totale 11 ಕಿಲ್ಲೆ ಕಿಲ್ಲೆ ಕಿಲ್ಲೆ ಕಿರಿಸಿದ 973 914 918
di cui PatrimonioBancoPosta 11 12 14 14

Al 31 dicembre 2018, talune componenti delle passività che al 31 dicembre 2017 erano comprese nel fondo di incentivazione agli esodi, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti per incentivi.

Il decremento della voce Altre partite del personale è dovuto al pagamento di quanto previsto una-tantum a favore dei dipendenti a seguito del rinnovo del CCNL.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B9.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS 1 338 338 1 375 376
Debiti verso fondi pensione ૪૨ 85 80 80
Debiti verso fondi sanitari 5 5
Debiti verso INAIL 32 3 રૂડિ 34 3 37
Debiti verso altri Istituti 10 10 11 11
Totale 33 441 474 35 469 504
di cui Patrimonio BancoPosta 3 3

Altri debiti tributari

tab. B9.3 - Altri debiti tributari
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo 102 102 ರಿಗ ರಿಗ
Ritenute su c/c postali 3 3 1
Debito per imposta di bollo 1.198 11 1.209 1.040 1.040
Debiti tributari diversi 15 15 21 21
Totale 1.198 131 1.329 1.040 116 1.156
di cui Patrimonio BancoPosta 1.198 19 1.217 1.040 9 1.049

In particolare:

• Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalla Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2019.

• Il Debito per imposta di bollo, accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale al lordo del conguaglio effettuato nell'esercizio 2019 ai sensi della nota 3bis all'art. 13 della Tariffa prevista dal DPR 642/1972. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2018 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A8 – Altri crediti e attività.

Altri debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto
Saldo al 31.12.17
Denominazione Passività
non correnti
Saldo al 31.12.18
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Controllate dirette
Poste Vita SpA 114 114 15 15
PostePay SpA 73 73
SDA Express Courier SpA රි 12 18 5 10 15
BancoPostaFondi SpA SGR 2 2
Postel SpA 1 1 1 3 4
Mistral Air Srl 1 T 1 1 2
Risparmio Holding SpA 1 1 1
Totale 6 204 210 7 30 37
di cui Patrimonio BancoPosta

Sono costituiti in prevalenza dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalle controllate Poste Vita SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR e Postel SpA alla Controllante, nonché il beneficio connesso alle perdite fiscali apportate nel corso dell'esercizio 2018 da Mistral Air Srl, SDA Express Courier SpA e Risparmio Holding SpA.

Il debito verso la controllata PostePay SpA, si riferisce per 72 milioni di euro alla differenza tra i valori contabili delle attività e passività del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento conferito alla stessa in data 1° ottobre 2018, che sarà regolato da Poste Italiane SpA nei primi mesi dell'esercizio 2019 (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

tab. B9.5 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 ଦି 81 75 8 83
Depositi cauzionali 10 10 10 10
Altri debiti 1 23 23 1 26 26
Totale 85 ਨਰੇ 114 85 34 119
di cui Patrimonio BancoPosta 75 6 81 75 8 83

Nel dettaglio:

• I debiti diversi della gestione BancoPosta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

• I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

Ratei e risconti passivi

Il dettaglio è il seguente:

tab. B9.6 - Ratei e risconti passivi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Saldo al 31.12.17
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ratei passivi 2 2 2 2
Risconti passivi 10 N 12 11 28 રેત્વે
Totale 10 14 11 30 41
di cui Patrimonio BancoPosta 27 27

La voce Risconti passivi, che accoglie la sospensione di componenti positive di reddito rilevate sulla base di principi contabili diversi dall'IFRS15, è composta:

  • per 7 milioni di euro a proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Società, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti;
  • per 4 milioni di euro a canoni di competenza futura, riscossi anticipatamente, derivanti dalla concessione in uso per un periodo trentennale di un impianto di posta pneumatica in Roma.

I Risconti passivi relativi al Patrimonio Bancoposta, riferiti ai canoni su carte di pagamento riscossi anticipatamente, che al 31 dicembre 2017 erano pari a 27 milioni di euro, per effetto dell'applicazione dell'IFRS15, a partire dal 1° gennaio 2019 sono esposti nella voce passività derivanti da contratto.

6.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO

tab. C1 - Ricavi e proventi (milionidi euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Ricavi per Servizi Postali 2.892 2.879
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 2.892
rilevati in un determinato momento 562
rilevati nel corso del tempo 2.330
Ricavi per Servizi BancoPosta 5.419 5.106
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.863
rilevati in un determinato momento 505
rilevati nel corso del tempo 3.358
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 108 75
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 108
rilevati in un determinato momento 28
rilevati nel corso del tempo 80
Totale 8.419 8.060

C1 - RICAVI E PROVENTI (8.419 milioni di euro)

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da Servizi Postali sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • i Ricavi per Servizi BancoPosta sono suddivisibili in: (i) ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli etc..) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela; (iii) ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita; i ricavi per servizi finanziari, includono, per i primi nove mesi dell'esercizio, ricavi da monetica principalmente riferiti all'emissione di carte Postepay (rilevati at point in time all'atto dell'emissione) e dei servizi ad esse correlate (rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente).

Ricavi per Servizi postali

tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali (millonıdı eur
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Spedizioni senza la materiale affrancatura 1.042 1.05
Francatura meccanicapresso terzi e presso UP 676 73
Corrispondenza e pacchi - estero 238 17
Servizi integrati 145 1 ਦ
Carte valori 129 15
Spedizioni in abbonamento postale વેરે
Telegrammi 38
Altri servizi postali 208 17
Totale ricavi da mercato 2.569 2.57
Compensi per Servizio Universale 262 26
Integrazioni tariffarie all'Editoria 61 1
Totale ricavi 2.892 2.87

I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria115 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso è stato pressoché interamente stanziato nel Bilancio dello Stato 2018, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.

115 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.

Ricavi per Servizi BancoPosta

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.827 1.566
Proventi degli impieghidella raccolta su conti correnti postali 1.556 1.475
Ricavi dei servizi di c/c 497 497
Intermediazione assicurativa 407 468
Commissionisu bollettini di c/c postale 417 434
Collocamentoprodotti di finanziamento 262 214
Commissionisu emissionee utilizzo carte prepagate 173 194
Proventi dei servizi delegati 101 104
Collocamentofondi di investimento 51 41
Collocamentoprodotti e servizi di pagamento 47
Servizi di trasferimentofondi 29 37
Deposito Titoli 4 5
Commissionida collocamentoe negoziazione titoli 4
Altri prodotti e servizi ನಿರ 67
Totale 5.419 5.106

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della nuova Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5 – Attività finanziarie BancoPosta.

I proventi degli impieghi presso il MEF si riferiscono agli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

• I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (211 milioni di euro), le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (112 milioni di euro), le commissioni su carte di debito annuali (24 milioni di euro) e quelle relative alle transazioni (45 milioni di euro).

  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei voucher dell'INPS (40 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (57 milioni di euro).
  • I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento e promozione di prodotti emessi della controllata PostePay SpA.
  • La voce Altri prodotti e servizi accoglie principalmente le commissioni derivanti dall'accettazione dei modelli F24 (41 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Tra le principali voci di ricavo si rilevano: proventi rilevati nei confronti della controllata PostePay SpA per l'erogazione di servizi inerenti la monetica (31 milioni di euro), proventi della raccolta delle richieste di permessi di soggiorno (23 milioni di euro) e proventi dei servizi di call center (7 milioni di euro).

C2 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (418 milioni di euro)

tab. C2 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (milionidi euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Proventi da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico ರಿ
Utili da valutazione 9
Dividendi da altre partecipazioni 1
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI 400 638
Utili realizzati 400 638
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 4
Utili realizzati 4
Proventi da strumentifinanziari di fair value hedge 2
Utili da valutazione 2
Utili su cambi 4 5
Utili realizzati 4 ട്
Proventi diversi 1
Totale 418 646

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI (452 milioni di euro)

tab. C3 - Altri ricavi e proventi (milionidi euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Dividendi da società controllate 262 508
Plusvalenze da alienazione 117 17
Canoni di locazione 14 14
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 12 13
Contributi pubblici 10 ട്
Rimborso spese personale c/o terzi ರಿ
Altri ricavi e proventi diversi 31 18
Totale 452 584

Dividendi da società controllate

tab. C3.1 - Dividendi da società controllate (milionidi euro)
Denominazione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Poste Vita SpA 238 470
BancoPostaFondi SpA SGR 15 21
PostePay SpA ರಿ 17
Totale 262 508

Plusvalenze da alienazione

tab. C3.2 - Plusvalenze da alienazione (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Plusvalenze da alienazione di partecipazioni 116 14
Plusvalenze da alienazione di investimenti immobiliari 2
Plusvalenze da alienazione di immobilie terreni strumentali
Totale 117 17

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2018 la voce in esame è esposta per 115 milioni di euro, al netto di minusvalenze per 2 milione di euro. Per l'esercizio 2017, la voce al netto di minusvalenze per 1 milioni di euro è esposta per 16 milioni di euro.

Le plusvalenze da alienazione di partecipazioni hanno natura non ricorrente e si riferiscono alla cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima SGR (nota 4.1).

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI (1.725 milioni di euro)

tab. C4 - Costi per beni e servizi (milionidi euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Costi per servizi 1.361 1.288
Godimento beni di terzi 270 282
Materie prime, sussidiarie, di consumoe merci ੋਕ વેદ
Totale 1.725 1.666

Costi per servizi

tab. C4.1 - Costi per servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 243 229
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 208 135
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 194 192
Spese per servizi del personale 133 133
Utenze energetiche e idriche 108 113
Servizio movimento fondi 91 88
Commissionie oneri di gestione carte di credito/debito 74 84
Pulizia, smaltimentoe vigilanza 68 65
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 58 ર્દ્રવ
Pubblicitàe propaganda 57 62
Servizi di stampa e imbustamento 46 43
Servizi di telecomunicazionee trasmissionedati 43 રૂડે
Consulenze varie e assistenze legali 21 19
Premi di assicurazione ರಿ
Provvigioni ai rivenditori e diverse 6 7
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Totale 1.361 1.288

Godimento beni di terzi

Descrizione Esercizio Esercizio
2018 2017
Affitto immobili 155 159
Canoni di locazione 148 151
Spese accessorie 7 8
Veicoli in full rent 57 67
Noleggi apparecchiaturee licenze software ર્ડવ 52
Altri costi per godimentodi beni di terzi
Totale 270 282

Gli oneri sostenuti per affitto di immobili strumentali si riferiscono a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza" in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. Inoltre Poste Italiane SpA, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

C5 - ONERI DELL'OPERATIVITÀ FINANZIARIA (50 milioni di euro)

tab. C5 - Oneri dell'operatività finanziaria (milionidi euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Interessi passivi 19 19
su operazioni di pronti contro termine 6 11
a favore della clientela 10 5
verso Controllante 3 র্য
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1)
Oneri da strumenti finanziari al FVOCl 22 15
Perdite da realizzo 22 15
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 3
Perdite da realizzo 3
Oneri da strumentifinanziari di fair value hedge 2
Perdite da valutazione 2
Perdite su cambi 2
Perdite da valutazione 1
Perdite da realizzo 1
Altri oneri 4 4
Totale 50 40

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.947 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

Descrizione Note Esercizio
2018
Esercizio
2017
Salari e stipendi 3.976 4.050
Oneri sociali 1.137 1.150
TFR: costo relativo alla previdenza complementaree INPS 248 248
Contratti di somministrazione/aprogetto 8 2
Compensie spese Amministratori 2 2
Pagamentibasati su azioni 4 3
Incentivi all'esodo 173 51
Accantonamentinetti per vertenze con il personale (tab. B41 2 (25)
Accantonamentoal fondo di incentivazione agli esodi (tab. B41 444 440
Recuperi del personale per vertenze (5) (6)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (42) (38)
Totale 5.947 5.877

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

Numero medio Numero puntuale
Organico stabile Esercizio 2018 Esercizio 2017 31.12.18 31.12.17
Dirigenti 573 ન્ડવેન 549 583
Quadri - A1 6.389 6.476 6.184 6 344
Quadri - A2 8 130 8.203 7.879 8.073
Livelli B. C. D 107 149 111.695 103.820 108.409
Livelli E. F 580 734 891 622
Tot. unità tempo indeterminato (*) 122.821 127.702 119.323 124.031

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 130.867 (nell'esercizio 2017: 134.190).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (474 milioni di euro)

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Ammortamentilmmobili, impiantie macchinari 297 307
Fabbricati strumentali 111 110
Impianti e macchinari 68 72
Attrezzature ind.li e comm.li 9 9
Migliorie beni di terzi 32 30
Altri beni 77 86
Svalutazioni/assorbimentosvalut.ni/ rettifiche Immobili, impiantie macchinari1 (6) (10)
Ammortamentilnvestimenti immobiliari 4
Ammortamentie svalutazioni di Attività immateriali 179 180
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 179 180
Totale 474 481

(1) Si veda al riguardo la nota A1.

C8 - ALTRI COSTI E ONERI (306 milioni di euro)

tab. C8 - Altri costi e oneri (milionidi euro)
Descrizione Note Esercizio
2018
Esercizio
2017
Manifestazione di rischi operativi 46 60
Rapine subite 5 5
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 1 1
Altre perdite operative del BancoPosta 40 54
Accantonamentinetti ai (assorbimentinetti dai) fondi rischi e oneri 72 259
per vertenze con terzi [tab. B4] 2 50
per rischi operativi [tab. B4] 79 170
per buoni postali prescritti (tab. B41 (15)
per altri rischi e oneri [tab. B4] ర్ 39
Minusvalenze 2 1
Altre imposte e tasse 64 62
IMU 25 26
TARSU/TARI/TARES/TASI 21 22
Altre 18 14
Svalutazione partecipazioni [tab. A4.1] 04 21
Altri costi correnti 28 26
Totale 306 429

Le svalutazioni di partecipazioni in imprese controllate sono commentate nella nota A4.

C9 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI E ALTRE ATTIVITA' (22 milioni di euro)

tab. C9 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milionidi euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Svalutazioni nette crediti commercialie altre attività 21 30
Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso clienti 8 22
Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso Controllante (1)
Svalutazione/(riprese di valore) crediti diversi 14 8
Svalutazioni nette strumenti di debito e crediti dell'operatività finanziaria 1
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCl (1)
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato 2
Totale 22 30

C10 - PROVENTI (44 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (70 milioni di euro)

Proventi finanziari

tab C10.1 - Proventi finanziari (milionidi euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Proventi da società controllate e collegate 29 14
Interessi su finanziamenti 6
Interessi attivi su c/c di corrispondenza 1 1
Dividendi da società collegate® 17 8
Altri proventi finanziari 5 -
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI 5 റ്റ
Interessi su titoli a reddito fisso 16 16
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (11) (11)
Utili realizzati 4
Altri proventi finanziari ರಿ ರಿ
Proventi finanziari su crediti attualizzati (2) 5 6
Interessi di mora 13 14
Svalutazione crediti per interessi di mora (13) (14)
Interessi su Crediti rimborso IRAP 3
Altri proventi 1
Utili su cambio র্য 11
Totale 44 43

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 23 milioni di euro (24 milioni di euro nell'esercizio 2017).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD 2006, 2008, 2010, 2012, 2013 e 2015.

Oneri finanziari

Descrizione Note Esercizio
2018
Esercizio
2017
Oneri sulle passività finanziarie 15 29
su prestiti obbligazionari 13 27
su debiti verso istituzioni finanziarie 1 1
da strumenti finanziari derivati 1 1
Componente finanziaria dell'accantonamentoa TFR (tab. B51 19 20
Componente finanziaria degli accantonamentia fondi rischi (tab. B41 1
Interessi passivi sulla liquidità propria (tab. C51 1
Svalutazione partecipazioniin società collegate 27
Altri oneri finanziari 5 5
Perdite su cambi» 4 12
Totale 70 68

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2018 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 66 milioni di euro (56 milioni di euro nell'esercizio 2017).

C11 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE (20 milioni di euro)

Il dettaglio delle rettifiche di valore sulle attività finanziarie iscritte nella nota A6 è il seguente:

tab. C11 - Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (millioni di euro)
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Svalutazioni nette su crediti finanziari 20 82
Svalutazione/(riprese di valore) crediti finanziari 20 82
Totale 20 82

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO (148 milioni di euro)

tab. C12 - Imposte sul reddito
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 119 35 154 56 26 82
Imposte differite attive (7) 2 (5) (24) (4) (28)
Imposte differite passive (1) (1) 2 2
Totale 111 37 148 34 22 રેદ

Il tax rate dell'esercizio 2018 è del 20,3% ed è così composto:

(milioni di euro)
tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 732 673
Imposta teorica 176 24,0% 162 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'impostaordinaria
Rettifiche di valore su partecipazioni 29 3,97% 5 0,78%
Dividendi da partecipazioni (64) -8,68% (117) -17,48%
Utili realizzati su partecipazioni (27) -3,62% (3) -0,47%
Utili realizzati su altre partecipazioni (21) -3,09%
Sopravvenienze passive indeducibili 3 0,41% 5 0,70%
lmposte indeducibili 5 0,67% 5 0,76%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 3 0,37% 20 2,97%
lmposte esercizi precedentı (7) -0,95% (19) -2,78%
Altre (7) -0,93% (3) -0,42%
Imposta effettiva 111 15,24% 34 4,98%
tab. C12.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP
Esercizio 2018 Esercizio 2017
Descrizione IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 732 673
Imposta teorica 33 4,49% 31 4,57%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'impostaordinaria
Costo del personale indeducibile 12 1,69% 12 1,70%
Dividendi da partecipazioni (13) -1,71% (24) -3,51%
Utili realizzati su partecipazioni (5) -0,71% (1) -0,09%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut ne crediti 2 0,29% 5 0,80%
Soprawenienze passive indeducibili 1 0,08% 1 0,13%
Oneri e proventi finanziari 1 0,05% 1 0,14%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie ರಿ 0,87% 5 0,71%
Imposte indeducibili 1 0,16% 1 0,18%
Credito istanza di rimborso IRAP (8) -1,28%
Imposte esercizi precedenti (3) -0,35% (1) -0,09%
Altre 2 0,21% 1 0,08%
Imposta effettiva 37 5,06% 22 3,33%

Imposte correnti

tab. C12.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti 2018
Descrizione IRES IRAP
Crediti/ Crediti/ Totale
(Debiti) (Debiti)
Saldo al 1° gennaio 68 4 72
Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9 5 5
Pagamenti 234 35 269
per acconti dell'esercizio corrente 202 32 234
per saldo esercizio precedente 3 3
per imposta sostitutiva 32 32
Incasso credito istanza di rimborso IRES
Credito istanza di rimborso IRAP
Accantonamentia Conto Economico (119) (35) (154)
Accantonamentia PatrimonioNetto 2 (1) 1
Consolidato fiscale (110) (110)
Saldo al 31 dicembre 80 3 83
di cui:
Crediti per imposte correnti 80 ರಿ 89
Debiti per imposte correnti (6) (6)

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2018 riguardano:

  • un credito di 38 milioni di euro riferito a tutte le società partecipanti al consolidato fiscale determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRES rivenienti dal precedente esercizio al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2018;
  • il credito per imposta sostitutiva di 32 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Società nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dei maggior valori, risultanti dalle Note al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl. Con la corresponsione di tale imposta sostitutiva la Società si è avvalsa della facoltà di procedere alla deduzione degli ammortamenti fiscali dei valori riallineati a partire dal secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale è stato effettuato il pagamento dell'imposta sostitutiva.
  • il credito IRAP di 9 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003, accertato nell'esercizio 2017 a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Società (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 2.5 – Uso di stime). Gli interessi maturati su tale credito, di circa 3 milioni di euro, sono iscritti negli Altri crediti e attività (tab. A8);
  • il residuo credito IRES di 4 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A8).

Imposte differite

Al 31 dicembre 2018, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C12.4 - Imposte differite (milionidi euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Saldo al
31.12.17
Imposte differite attive 863 762
Imposte differite passive (376) (315)
Totale 487 447
di cui Patrimonio BancoPosta
Imposte differite attive 507 406
Imposte differite passive (372) (308)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario). Per tale ultima imposta l'aliquota media ponderata è del 4,49%. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

Descrizione Note Esercizio
2018
Saldo al 1° gennaio 447
Effetti derivanti dall'applicazionedell'IFRS 9
Proventi/(Oneri) netti imputatia Conto Economico
(541)
Proventi/(Oneri) netti imputatia PatrimonioNetto
Operazioni straordinarie®
[tab. C12.8] 586
(5)
Saldo al 31 dicembre 487

(*) La voce Operazioni straordinarie si riferisce principalmente al saldo delle imposte differite attive trasferite alla società PostePay SpA a seguito del conferimento del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento, avvenuto in data 1° ottobre 2018.

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive (milioni di euro)
Descrizione Invest.ti
Immob.ri
Attività e
passività
finanziarie
Fondi a
copertura
perdite
attese
Fondi per
rischi e
oneri
Attualiz-
Fondo TFR
Passività
zazione derivanti da
contratto
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2017 16 206 75 308 25 42 672
Proventi/(Oneri) imputati a CE 3 22 ਤੇ 28
Proventi/(Oneri) imputatia PN 60 1 (1) રુવ
Apporto da fusione 3 3
Saldo al 1º gennaio 2018 16 266 81 330 24 45 762
Effetti deravanti dall'applicazionedell'IFRS 9 (156) 2 (154)
Proventi/(Oneri) imputati a CE 1 6 (17) 10 5 5
Proventi/(Oneri) imputatia PN 260 (5) - 255
Operazioni straordinarie (5) (5)
Saldo al 31 dicembre 2018 17 370 89 313 19 10 45 863
tab. C12.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive (milioni di euro)
Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Attività
materiali
Plusval.ze
rateizzate
Attualiz-
zazione
Fondo TFR
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2017 535 1 1 536
Oneri/(Proventi) imputati a CE
Oneri/(Proventi) imputatia PN
(223) 2 2
(223)
Saldo al 1º gennaio 2018 312 1 2 315
Effetti deravanti dall'applicazionedell'IFRS 9 392 393
Oneri/(Proventi) imputati a CE (1) (1)
Oneri/(Proventi) imputati a PN (331) (331)
Saldo al 31 dicembre 2018 373 1 2 376

Al 31 dicembre 2018 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milionidi euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
2018
Esercizio
2017
Riserva fair value per attività finanziarie al FVTOCI 651 265
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura (60) 18
Utili / (Perdite) attuariali da TFR (5) (1)
Totale 586 282

6.5 PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

Saldo al 31.12.2018
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred.
comm.li
Altri crediti e
attività
Disponibilità liquide
e mezzi equivalenti
Pass.
finanziarie
BancoPosta
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR 16 20 15 1 2
CLP ScpA 15 1 80
Consorzio PosteMotori 15 45 1
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 1 14
EGI SpA 1 7 15
Mistral Air Srl 15 3 1 1
PatentiViaPosteScpA ഗ് ರಿ 1
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 5 1
Poste Vita SpA 256 143 રૂડવે 79 1 114
Postel SpA 12 42 1 ಲಿ 33 1
PostePaySpA 174 103 17 4.291 18 કરે 73
Risparmio Holding SpA 1
SDA Express Courier SpA 77 40 2 46 18
Controllate indirette
Poste Assicura SpA රි 4 5 1
Poste Welfare Servizi Srl 9
Controllo congiunto
Gruppo SIA 5
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze 5.930 197 11 1.306 3.649 43 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.541 440
Gruppo Enel 26
Gruppo Eni 5 12
Gruppo Leonardo 41
Gruppo Monte dei Paschi 44 3 337
Gruppo Invitalia દર્ભ 2
Altre correlate esterne 18 10 64
F.do Svalutaz, crediti vs correlate (5) (20) (રૂસ) (3)
Totale 10.684 409 1.049 33 1.306 8.923 112 387 282
Saldo al 31.12.2017
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass.
finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR 22 19 20
CLP ScpA 14 10 84
Consorzio PosteMotori 6 41
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 9
EGI SpA 1 12 1 16
Mistral Air Srl 13 2 2
PatentiViaPosteScpA රි 8 1
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 2 5 1 7
PosteTutela SpA 7 47
Poste Vita SpA 251 139 570 1 ાર
Postel SpA 8 41 1 15 4
PosteMobile SpA 18 1 15 24 5
Risparmio Holding SpA 1
SDA Express Courier SpA રીકે 28 1 3 41 15
Controllate indirette
Poste Assicura SpA රි 2
Poste Welfare Servizi Srl 3
Controllo congiunto
Gruppo SIA 12
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze 6.011 312 17 379 3.483 97 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.485 374 કહ
Gruppo Enel ನಾ 5
Gruppo Eni 1 19
Gruppo Leonardo 32
Gruppo Monte dei Paschidi Siena 2
Gruppo Invitalia 228 2
Altre correlate esterne 4 14 61
F.do Svalutaz. creditivs correlate esterne (42) (11)
Totale 8.496 595 970 10 385 4.191 102 397 106

Al 31 dicembre 2018, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Rapporti economici con entità correlate (milionidi euro)
Esercizio 2018
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., Imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del
lavoro
oneri Rettifiche/ (riprese)
Altri costi e di valore su strumenti
di debito, credito e
altre attività
Oneri Rettifiche/
(riprese) di
finanziari valore su attività
finanziarie
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR 53 15
CLP SopA 5 2 152 3
Consorzio PosteMotori 40 1
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 2 24
EGI SpA 1 පිළි
Mistral Air Srl 1
PatentiViaPosteScpA 25
Poste Vita SpA 412 239 11 1
Postel SpA 2 47 2
Postepay SpA 108 11 83 4 1
SDA Express Courier SpA 9 1 87 2
Controllate indirette
Kipoint SpA 1
Poste Assicura SpA 31
Controllo congiunto
Gruppo SIA 11 27
Collegate
Gruppo Anima 2 116 6
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze ર્દ્ર રિ 5 રૂ 3 (4)
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.892 1
Gruppo Enel દક્ષ
Gruppo Eni 20 30
Gruppo Leonardo 12 28
Gruppo Monte dei Paschi 20
Gruppo Invitalia 2 20
Altre correlate esterne 27 7 42
Rapporti economici con entità correlate (milionidi euro)
Esercizio 2017
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavie
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Oneri
dell'operatività
finanziaria
Costo del lavoro Altri costi e
oneri
Rettifiche/
(riprese) di
valore su
strumenti di
debito, credito e
altre attività
Oneri
finanziari
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA 1
BancoPostaFondi SpA SGR 43 21
CLP ScpA 1 1 153 1
Consorzio PosteMotori 40
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 23
EGI SpA 1 පිටි
PatentiViaPosteScpA 25 1
Postecom SpA 5
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 1
PosteTutela SpA 1 ପିଞ୍ଜି
Poste Vita SpA 470 471 4
Postel SpA 4 1 43 1
PosteMobile SpA 16 18 2
SDA Express Courier SpA 7 4 1 80
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 23
Controllo congiunto
Gruppo SIA తు 28
Collegate
Gruppo Anima
Correlate esterne
2 8
Ministero Economiae Finanze 514 3 5 3 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.578
Gruppo Enel 70 2
Gruppo Eni ತಿ 31
Gruppo Equitalia 1
Gruppo Leonardo 1 12 29
Gruppo Monte dei Paschidi Siena 17
Gruppo Invitalia રૂ 14
Altre correlate esteme 11 14 રૂવે
Totale 2.844 535 14 6 21 614 3 40 2 2 1

Al 31 dicembre 2018, gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 2 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:

• I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso, per il servizio integrato notifiche e rendicontazione dei pagamenti tramite F24.

  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.
  • Gli altri ricavi e proventi riconosciuti dal Gruppo Anima si riferiscono alla plusvalenza rilevata a fronte della cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima SGR (nota A4).

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
31.12.2018
Descrizione Totale vocedi
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie BancoPosta 63.863 10.684 16.7 60.048 8.496 14.1
Attività finanziarie વેકેટર 409 41,6 1.198 દેવેરે તેમને સાંદર્ભ પ્રદેશના પાકની ખેતી કરવામાં આવે છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખ 49,7
Crediti commerciali 2.261 1.049 46,4 2.019 970 48,0
Altri crediti e attività 2.150 33 1,5 2.042 10 0,5
Disponibilitàliquide e mezzi equivalenti 2.127 1.306 61,4 2.039 385 18,9
Fondi per rischi e oneri 1.431 71 5,0 1.538 71 4,6
Passività finanziarie BancoPosta 66.759 8.923 13,4 61.853 4.191 6,8
Passività finanziarie રૂપર 112 28,4 1.355 102 7,5
Debiti commerciali 1.488 387 26,0 1.211 397 32,8
Altre passività 3.114 282 9,1 2.775 106 3,8
Rapporti economici
Ricavi e proventi 84.719 3.221 3,8 8.060 2.844 35,3
Altri ricavi e proventi 448 384 87,9 584 535 91,6
Costi per beni e servizi 1.725 રુકર 33,9 1.666 614 36,9
Oneri dell'operatività finanziaria 50 7 14,0 40 చి 7,5
Costo del lavoro 5.947 48 0,8 5.877 40 0,7
Altri costi e oneri 306 4 1,3 429 13 3,0
Oneri finanziari 70 n.a. 68 1 1,5
Proventi finanziari 44 29 65,9 43 14 32,6
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 1.974 2.607 n.a. 5 723 n.a.
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (398) 130 n.a. (180) 183 n.a.
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamentoe operazioni con gli
azionisti
(1.487) (409) 27,5 (501) (328) 65,5

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaiadi euro)
Descrizione 31.12.2018 31.12.2017
Competenze con pagamento a brevelmedio termine 13.127 11.577
Benefici successivialla fine del rapporto di lavoro 532 463
Altri benefici con pagamento a lungo termine 1.223
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 2.075 6.979
Pagamenti basati su azioni 2.840 2.034
Totale 19.797 21.060
Compensi e spese Sindaci (migliaiadi euro)
Descrizione 31.12.2018 31.12.2017
Compensi 270 271
Spese 19
Totale 289 271

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2018, a 58 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2018 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.

Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.

Inoltre, nell'ambito del percorso societario che ha portato alla costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ha espresso parere favorevole al Consiglio di Amministrazione su due contratti di maggiore rilevanza ai fini Banca d'Italia, stipulati con Postepay SpA: il contratto che regola l'esternalizzazione delle attività di BancoPosta affidate all'IMEL e l'accordo di promozione e collocamento da parte di BancoPosta dei prodotti dell'IMEL. Entrambi sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione e hanno avuto efficacia a partire dal 1° ottobre 2018.

7. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

Rispetto alla versione presentata nella Relazione annuale finanziaria 2017, la presente nota ha subito modifiche di forma e contenuti. In particolare:

  • L'IFRS 9 Strumenti Finanziari ha apportato modifiche all'IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni integrative, introducendo, tra l'altro, un set informativo più ampio per il rischio di credito. La nuova informativa richiesta ai sensi dell'IFRS 7 e resa nella presenta nota non può essere applicata alle informazioni comparative.
  • La nota "Analisi e presidio dei rischi" è comune a Gruppo Poste Italiane e a Poste Italiane SpA, ed include la trattazione relativa sia ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7) sia ai rischi di altra natura per i quali si ritenga opportuno/necessario dare informativa. Le informazioni quantitative relative alla sola Poste Italiane SpA sono riportate in un paragrafo dedicato nell'ambito della presente nota, se non diversamente indicato.

RISCHI FINANZIARI

Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2018, secondo l'impostazione prevista dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.

Il coordinamento e la gestione delle operazioni d'impiego e la copertura dei rischi sul mercato dei capitali sino al 31 dicembre 2018 sono stati affidati alla funzione Coordinamento Gestione Investimenti della Capogruppo, con l'obiettivo di garantire l'unitarietà di indirizzo tra le diverse entità finanziarie del Gruppo Poste Italiane. A partire dal primo gennaio 2019 le attività relative alla gestione finanziaria del Patrimonio BancoPosta sono state affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR. Le attività di tesoreria centralizzata, la definizione della struttura di capitale ottimale del Gruppo, nonché la valutazione delle operazioni di funding e di finanza straordinaria e agevolata, sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro116, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle

116 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.

risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285117, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF118), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali, nel 2018, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire dal mese di marzo, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF. L'apporto di nuovi mezzi per 210 milioni di euro effettuato da Poste Italiane in data 27 settembre 2018, in attuazione della delibera consiliare del 25 gennaio 2018 che ha approvato il progetto di ricapitalizzazione di BancoPosta, ha contribuito al riequilibrio dell'indice di leva finanziaria, Leverage Ratio, che al 31 dicembre 2018 si attesta a circa il 3,2% (3% valore minimo di riferimento normativo).

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si avvale di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Per le polizze collocate in esercizi precedenti, la Compagnia ha prestato la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla

117 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

118 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

scadenza della polizza (al 31 dicembre 2018 per le polizze in essere, il minimo garantito è compreso tra 0% e 1,5%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito) e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo index e unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in titoli di Stato italiani, warrant e fondi comuni d'investimento. Sulle polizze index linked in portafoglio, la Compagnia assume il rischio di insolvenza del soggetto emittente i titoli a copertura e, laddove previsto contrattualmente, offre la garanzia al cliente di un rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito). La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti con particolare focus sul rischio legato alla solvibilità dell'emittente.

Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione del 24 ottobre 2018. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni, è rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, istituito nel 2015, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno, alla gestione dei rischi e, a partire dal mese di febbraio 2018, alle tematiche inerenti la sostenibilità di Poste Italiane SpA.
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;
  • apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Gruppo Poste Italiane

Rischio prezzo

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2018, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo (milioni di euro)
Descrizione Esposizione Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
al rischio + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2018
Attività finanziarie al FVTPL 27.555 1.096 (1.096) 1.082 (1.082) 14 (14) - -
Azioni 217 58 (58) 45 (45) 13 (13) - -
Altri investimenti 27.338 1.038 (1.038) 1.037 (1.037) 1 (1) - -
Strumenti finanziari derivati 45 8 (8) 8 (8) - - - -
Fair Value rilevato a CE 45 8 (8) 8 (8) - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 27.600 1.104 (1.104) 1.090 (1.090) 14 (14) - -
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 1.248 117 (117) 111 (111) - - 6 (6)
Azioni 58 10 (10) 4 (4) - - 6 (6)
Altri investimenti 1.190 107 (107) 107 (107) - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 22.452 804 (804) 804 (804) - - - -
Azioni 58 14 (14) 14 (14) - - - -
Altri investimenti 22.394 790 (790) 790 (790) - - - -
Strumenti finanziari derivati 184 47 (47) 47 (47) - - - -
Fair Value rilevato a CE 184 47 (47) 47 (47) - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2017 23.884 968 (968) 962 (962) - - 6 (6)

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico si riferiscono a:

  • investimenti relativi a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA il cui fair value ammonta a complessivi 27.338 milioni di euro, di cui circa 25.987 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, circa 1.345 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per la restante parte relativa al patrimonio libero ;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA per 166 milioni di euro a fronte di prodotti di Ramo I collegati alle Gestioni separate e di Ramo III;
  • azioni detenute dal Patrimonio BancoPosta, per complessivi 50 milioni di euro costituiti per 45 milioni dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) e per 5 milioni di euro da azioni di classe C della Visa Incorporated. Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.

Rischio valuta

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta USD (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2018
Attività finanziarie al FVTPL 123 107 8 (8) 8 (8) - -
Azioni 58 50 4 (4) 4 (4) - -
Altri investimenti 65 57 4 (4) 4 (4) - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 123 107 8 (8) 8 (8) - -
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 96 80 6 (6) 3 (3) 3 (3)
Azioni 49 41 3 (3) - - 3 (3)
Altri investimenti 47 39 3 (3) 3 (3) - -
Variabilità al 31 dicembre 2017 96 80 6 (6) 3 (3) 3 (3)

Il rischio indicato attiene principalmente a titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e alle quote di taluni fondi alternativi detenuti da Poste Vita SpA.

Qui di seguito è indicato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
DSP Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2018
Attività correnti in DSP 145 176 6 (6) 6 (6) - -
Passività correnti in DSP (124) (150) (5) 5 (5) 5 - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 21 26 1 (1) 1 (1) - -
Effetti 2017
Attività correnti in DSP 117 139 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (101) (120) (4) 4 (4) 4 - -
Variabilità al 31 dicembre 2017 16 19 1 (1) 1 (1) - -

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP

Rischio di tasso di interesse sul fair value

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sul fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2018
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 123.693 127.751 (5.967) 5.923 (5.132) 5.132 - - (835) 791
Titoli a reddito fisso 123.193 127.226 (5.965) 5.921 (5.130) 5.130 - - (835) 791
Altri investimenti 500 525 (2) 2 (2) 2 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.578 2.207 (232) 232 (232) 232 - - - -
Titoli a reddito fisso 1.548 1.571 (29) 29 (29) 29 - - - -
Altri investimenti 30 636 (203) 203 (203) 203 - - - -
Strumenti finanziari derivati 2.885 155 (4) 4 - - - - (4) 4
Cash flow
Hedging
2.885 155 (4) 4 - - - - (4) 4
Passività finanziarie -
Strumenti finanziari derivati (50) (5) 2 (2) - - - - 2 (2)
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
(50) (5) 2 (2) - - - - 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2018 128.106 130.108 (6.201) 6.157 (5.364) 5.364 - - (837) 793
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 124.162 134.552 (6.614) 6.536 (5.450) 5.450 - - (1.164) 1.086
Titoli a reddito fisso 124.161 134.390 (6.611) 6.533 (5.447) 5.447 - - (1.164) 1.086
Altri investimenti 1 162 (3) 3 (3) 3 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 6.481 6.886 (251) 244 (248) 241 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 5.979 6.220 (235) 235 (232) 232 (3) 3 - -
Altri investimenti 502 666 (16) 9 (16) 9 - - - -
Passività finanziarie -
Strumenti finanziari derivati 1.358 (28) 94 (100) - - - - 94 (100)
Cash flow
Hedging
1.358 (28) 94 (100) - - - - 94 (100)
Variabilità al 31 dicembre 2017 132.001 141.410 (6.771) 6.680 (5.698) 5.691 (3) 3 (1.070) 986

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 79.137 milioni di euro; di tale importo, 77.296 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 1.841 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 32.040 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 15.006 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante asset swap di cash flow hedge per 1.823 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 2.047 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 13.164 milioni di euro (di cui 11.163 milioni di euro con partenza forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 15.316 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I e V, di cui titoli emessi dalla CDP SpA per 1.632 milioni di euro, principalmente posti a copertura di polizze di Ramo I.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute da Poste Vita SpA e attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 2.207 milioni di euro (costituiti per un fair value di 825 milioni di euro da BTP coupon stripped119 e zero coupon principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 747 milioni di euro da titoli corporate principalmente posti a copertura di impegni contrattuali di Ramo I, III e V e in via residuale ad investimenti riferiti al patrimonio libero della Compagnia), alla posizione in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 614 milioni di euro e da un titolo emesso dalla CDP SpA per un fair value di 21 milioni di euro.

119 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda principalmente contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.340 milioni di euro e contratti di acquisto a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.545 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2018, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration120 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,30 a 5,18. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 6,13 al 31 dicembre 2017 a 6,18 al 31 dicembre 2018, mentre la duration delle passività è passata da 7,84 a 8,18 (la valutazione della duration è stata effettuata mediante la nuova metodologia della Coherent Duration121). Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Rischio spread

È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

Nel corso dell'esercizio 2018 si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente e al 31 dicembre 2018 il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund (cd. Spread) presenta un valore di circa 250 bps, in aumento rispetto al valore dello scorso anno (159 bps al 31 dicembre 2017).

Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:

(i) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto da Poste Italiane SpA (nozionale di circa 31 miliardi di euro) ha subito una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 1,6 miliardi di euro: la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,3 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al

120 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

121 Le Coherent Duration degli attivi e dei passivi sono definite come variazioni del valore dell'attivo e del passivo, rapportate all'ammontare complessivo degli attivi esposti al rischio tasso, a seguito di shock paralleli dei tassi di interesse al rialzo e al ribasso di 10 bp.

rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1,9 miliardi di euro;

(ii) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 93 miliardi) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 5 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting (gli effetti rilevati nella specifica riserva di fair value ammontano a circa 48 milioni di euro).

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2018 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2018
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 30.729 32.572 (2.598) 3.036 (2.598) 3.036
Titoli a reddito fisso 30.729 32.572 (2.598) 3.036 (2.598) 3.036
Strumenti finanziari derivati 2.885 155 (4) 4 (4) 4
Cash flow
Hedging
2.885 155 (4) 4 (4) 4
Variabilità al 31 dicembre 2018 33.614 32.727 (2.602) 3.040 (2.602) 3.040
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 36.238 39.650 (3.893) 4.623 (3.893) 4.623
Titoli a reddito fisso 36.238 39.650 (3.893) 4.623 (3.893) 4.623
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1.408 (23) 92 (98) 92 (98)
Cash flow
Hedging
1.408 (23) 92 (98) 92 (98)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.646 39.627 (3.801) 4.525 (3.801) 4.525

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 31 dicembre 2018 ammontano a 22.872 milioni di euro (nominale di 20.935 milioni di euro) e il cui fair value è di 21.189 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite Risultato prima Riserve di Patrimonio netto
Descrizione
Effetti 2018
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
Attività finanziarie al FVTPL
verso gli assicurati delle imposte al lordo delle imposte
Nozionale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
92.933 95.147 (5.818) 5.806 (5.753) 5.753 (12) - (53) 53
92.433 94.622 (5.792) 5.780 (5.727) 5.727 (12) - (53) 53
500 525 (26) 26 (26) 26 - - - -
1.578 2.206 (235) 235 (234) 234 (1) 1 - -
Titoli a reddito fisso 1.548 1.571 (30) 30 (29) 29 (1) 1 - -
Altri investimenti 30 635 (205) 205 (205) 205 - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 94.511
-
97.353 (6.053) 6.041 (5.987) 5.987 (13) 1 (53) 53
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 87.894 94.871 (6.634) 6.634 (6.450) 6.450 - - (184) 184
Titoli a reddito fisso 87.893 94.709 (6.526) 6.526 (6.342) 6.342 - - (184) 184
Altri investimenti 1 162 (108) 108 (108) 108 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 6.481 6.886 (290) 290 (287) 287 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 5.979 6.220 (240) 240 (237) 237 (3) 3 - -
Altri investimenti 502 666 (50) 50 (50) 50 - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2017 94.375 101.757 (6.924) 6.924 (6.737) 6.737 (3) 3 (184) 184

Per completezza di informazione, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili al Gruppo Poste Vita che al 31 dicembre 2018 ammontano a 1.467 milioni di euro (nozionale di 1.520 milioni di euro) e il cui fair value è di 1.578 milioni di euro, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 99 milioni di euro.

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2018 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio
Nominale Fair value SpreadVaR
Effetti 2018
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 30.729 32.572 380
Titoli a reddito fisso 30.729 32.572 380
Strumenti finanziari derivati 1.545 94 24
Cash flow
Hedging
1.545 94 24
Variabilità al 31 dicembre 2018 32.274 32.666 404
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 36.238 39.650 345
Titoli a reddito fisso 36.238 39.650 345
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1.408 (23) 3
Cash flow
Hedging
1.408 (23) 8
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.646 39.627 336

*Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR (milioni di euro)
------------------------------------ -- -------------------
Descrizione Esposizione al rischio SpreadVaR
Nominale Fair value
Effetti 2018
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 92.933 95.147 1.655
Titoli a reddito fisso 92.433 94.622 1.655
Altri investimenti 500 525 1
Attività finanziarie al FVTPL 1.578 2.206 3
Titoli a reddito fisso 1.548 1.571 2
Altri investimenti 30 635 1
Variabilità al 31 dicembre 2018 94.511
-
97.353 1.657
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 87.894 94.871 564
Titoli a reddito fisso 87.893 94.709 564
Altri investimenti 1 162 -
Attività finanziarie al FVTPL 6.481 6.886 4
Titoli a reddito fisso 5.979 6.220 4
Altri investimenti 502 666 -
Variabilità al 31 dicembre 2017 94.375 101.757 565

Rischio di credito

È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Esposizione al rischio di credito

Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore (descritte nel paragrafo "Pratiche di gestione del rischio di credito"), si riporta di seguito un'analisi dell'esposizione del Gruppo al 31 dicembre 2018, riferita alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated Tota
copertura
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 251
Crediti 13 7.690 15 -
Titoli a reddito fisso 23.356 1
Totale Valore contabile lordo 13 31.297 15 -
Totale Costo ammortizzato 13 31.264 15 584 ਰੋਰੇਤ
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.591 121.268 રૂડે 743 21
Altri investimenti 500
Totale Valore contabile lordo 1.591 121.768 રૂક 743 21
Valore contabile - Fair value 1.688 125.281 રૂદ 725 20 -

Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte. Gli importi rappresentati si riferiscono al valore contabile lordo.

31.12.2018
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 31.325 (33)
Finanziamenti 251 -
Sovereign - -
Corporate 251 -
Banking - -
Crediti 7.718 (23)
Sovereign 5.930 (3)
Corporate 410 (20)
Banking 1.378 -
Titoli a reddito fisso 23.356 (10)
Sovereign 18.827 (10)
Corporate 4.518 -
Banking 11 -
Attività finanziarie al FVTOCI 124.158 (14)
Titoli a reddito fisso 123.658 (14)
Sovereign 108.393 (14)
Corporate 8.265 -
Banking 7.000 -
Altri investimenti 500 -
Sovereign - -
Corporate - -
Banking 500 -
Totale 155.483 (47)

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Principi, processi di valutazione e gestione delle garanzie e degli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Il Gruppo Poste Italiane adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • nell'ambito di Poste Italiane SpA, principalmente con riferimento al Patrimonio BancoPosta, il rischio di credito e di controparte sono mitigati, relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di pronti contro termine, stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato;
  • il Gruppo assicurativo Poste Vita investe, tra l'altro, in titoli corporate assistiti da garanzie funzionali a mitigare la complessiva esposizione al rischio di credito;
  • nell'ambito della gestione dei crediti commerciali, il Gruppo Poste Italiane concede condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito sono dettagliati di seguito:

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti dal Gruppo assistiti da garanzia o altri strumento di attenuazione del rischio di credito, sono i seguenti:

  • titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2018 di 4.500 milioni di euro, rilevati tra le attività finanziarie al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana;
  • titoli obbligazionari detenuti dal Gruppo Poste Vita, per un ammontare nominale di 3.543 milioni di euro al 31 dicembre 2018, rilevati tra le attività al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo per 3.487 milioni di euro e tra le attività al fair value rilevato a Conto economico per 56 milioni di euro. In tali casi la garanzia copre il 100% del valore nominale dei titoli. Le garanzie che assistono gli strumenti finanziari in commento sono le seguenti:
    • titoli obbligazionari corporate assistiti da garanzia personale prestata dalla società capogruppo o altra società collegata per un ammontare nominale di 3.111 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari covered assistiti da mutui prevalentemente di tipo residenziale, per un ammontare nominale di 329 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari garantiti dagli Stati Sovrani per un ammontare nominale di 102 milioni di euro.

Per gli strumenti assistiti da garanzia personale prestata dallo Stato Sovrano o da una o più società, ai fini del calcolo delle perdite attese, è stato considerato il rating dell'entità garante. In riferimento ai titoli covered, si è tenuto conto delle garanzie sottostanti mediante l'attribuzione del rating dell'emissione in luogo del rating dell'emittente.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti Contro Termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, Poste Italiane SpA stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nel paragrafo "Compensazioni di attività e passività finanziarie" al quale si rimanda.

Crediti commerciali

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi .

Il Gruppo Poste Italiane accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di un conto corrente postale vincolato.

Il Gruppo Poste Italiane di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, ad eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese.

Attività finanziarie

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato

Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1° gennaio 2018 3 8 11
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 20 - 20
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 3 3
Reversal per w
rite off
- - -
Reversal per vendite/incasso - (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2018 23 10 33

Al 31 dicembre 2018 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 33 milioni di euro. L'incremento netto di 20 milioni di euro si riferisce principalmente all'impairment su crediti al costo ammortizzato (nota A5 – Attività finanziarie).

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI

FVTOCI
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1° gennaio 2018 - 15 15
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - (1) (1)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 1 1
Reversal per w
rite off
- - -
Reversal per vendite/incasso - (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2018 - 14 14

Al 31 dicembre 2018 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 14 milioni di euro in linea con quanto stanziato al primo gennaio 2018

Crediti commerciali

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria.

Gruppo Poste Italiane - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
31.12.2018
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.889 422
Cassa Depositi e Prestiti 440 -
Ministeri ed enti pubblici 501 107
Corrispondenti esteri 201 4
Privati 747 311
Crediti verso Controllante 100 32
Crediti vs altri 4 -
Totale 1.993 454
Gruppo Poste Italiane - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)
31.12.2018
Fasce di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo a copertura perdite
attese
Crediti commerciali non scaduti 413 5
Scaduto 0 - 1 anno 193 7
Scaduto 1 - 2 anni 32 8
Scaduto 2 - 3 anni 22 10
Scaduto 3 - 4 anni 12 8
Scaduto > 4 anni 49 49
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 132 106
Totale 853 193

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:

Gruppo Poste Italiane - Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Effetti prima
applicazione IFRS 9
Saldo al
1° gennaio 2018
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.18
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 583 10 593 37 (15) 615
Amm.ni pubbliche 144 2 146 1 - 147
Amm.ni postali estere 7 - 7 2 - 9
Privati 382 8 390 20 (4) 406
Per interessi per ritardati pagamenti 50 - 50 14 (11) 53
Crediti verso Controllante 31 2 33 (1) - 32
Totale 614 12 626 36 (15) 647

Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore. Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici. Il fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

Altri crediti e attività

Di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti e altre attività.

Gruppo Poste Italiane - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Effetti prima
Descrizione Saldo al 31.12.17 applicazione IFRS Saldo al 01.01.18 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.18
9
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 14 - 14 (5) (6) 3
Crediti per accordi CTD 9 - 9 1 - 10
Altri crediti 49 - 49 28 6 83
Totale 72 - 72 24 - 96

Rischio di credito - esercizio comparativo al 31 dicembre 2017

L'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9 - Strumenti finanziari, ha profondamente modificato l'entità delle informazioni richieste in riferimento al rischio di credito.

Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non effettuare il restatement dell'esercizio comparativo in fase di transizione al nuovo principio contabile. Di seguito si forniscono le tabelle sul rischio di credito della Relazione finanziaria annuale 2017 non comparabili con quelle dell'esercizio 2018.

(milioni di euro)

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito Attività finanziarie

Saldo al 31.12.17
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 184 20.160 700 21.044
Finanziamenti e crediti 184 7.248 700 8.132
Finanziamenti - - - -
Crediti 184 7.248 700 8.132
Titoli a reddito fisso - 12.912 - 12.912
Attività finanziarie al FVTOCI 1.935 131.974 481 134.390
Titoli a reddito fisso 1.935 131.974 481 134.390
Attività finanziarie al FVTPL 136 6.058 572 6.766
Titoli a reddito fisso 136 5.512 572 6.220
Obbligazioni strutturate - 546 - 546
Strumenti finanziari derivati 73 442 64 579
Cash flow
hedging
18 13 - 31
Fair Value hedging 55 245 64 364
Fair Value rilevato a CE - 184 - 184
Totale 2.328 158.634 1.817 162.779
Gruppo Poste Italiane - Rischio su crediti commerciali (milioni di euro)
31.12.2017
Descrizione Saldo di Impairment
bilancio analitico
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 1.869 (480)
Cassa Depositi e Prestiti 374 -
Ministeri ed enti pubblici 484 (130)
Corrispondenti esteri 222 -
Privati 789 (350)
Crediti verso Controllante 166 (31)
Crediti vs imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - -
Anticipi a fornitori - -
Totale 2.035
di cui scaduto 467
Gruppo Poste Italiane - Rischio su altri crediti e attività (milioni di euro)
31.12.2017
Descrizione Saldo di Impairment
bilancio analitico
Altri crediti e attività
Crediti per sostituto di imposta 3.467 -
Crediti per accordi CTD 179 (9)
Ratei e risconti attivi di natura commerciale 11 -
Crediti tributari 5 -
Altri crediti 285 (63)
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 47 -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP 3 -
Totale 3.997
di cui scaduto 58

Compensazioni di attività e passività finanziarie

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32122 .

Le partite interessate al 31 dicembre 2018, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.

Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

122 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

Attività finanziane oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari (milloni di euro)
Ammontaredelle Ammontari correlati non oggetto di
compensazionein bilancio
Ammontare netto
Ammontarelordo
delle attività
passività finanziarie Ammontarenetto
delle attività
Collateral delle
Forme tecniche finanziarie(")
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(વ)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
attività/(passivtà)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esecizio 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
Altre
368
251
368
251
353
251
14 1
Attività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
Altre
Totale al 31 dicembre2018 619 - 619 604 14 1
Esecizio 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
Altre
394 394 281 100 13
Attività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
Altre
Totale al 31 dicembre 2017 394 394 281 100 13
Ammontare delle Ammontarenetto Ammontari correlati non oggetto di
compensazionein bilancio
Ammontare netto
delle
Ammontarelordo
delle passività
(passività)/attività
finanziarie
delle Collateral
Forme tecniche finanziarie(*)
(b)
compensatoin
bilancio
(c)
attività/(passività)
finanziarie
(d=a+b+c)
Titoli dati/(ricevuti) in
garanzia
(i)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(g)
Esecizio 2018
Passività finanziarie BancoPosta
Derivati 1.829 1.829 500 1.326 3
Pronti contro termine 8.473 8.473 8.423 50 -
Altre
Passività finanziarie
Derivati 30 30 30
Pronti contro termine
Altre
Totale al 31 dicembre 2018 10.332 - 10.332 8.923 1.406 3
Esecizio 2017
Passività finanziarie BancoPosta
Derivati 1.637 1.637 570 1.064 3
Pronti contro termine 4.842 4.842 4.816 22 4
Altre
Passività finanziarie
Derivati રૂજિ રૂપ રૂપ
Pronti contro termine
Altre
Totale al 31 dicembre2017 6.518 6.518 5.386 1.125 7

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

Rischio di liquidità

È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Di seguito si riporta il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2018, in relazione al Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita 15.154 35.121 124.600 174.875 12.913 37.877 110.200 160.990
Passività finanziarie 28.882 14.057 22.164 65.103 24.513 14.184 22.910 61.607
Debiti per conti correnti postali 15.973 9.702 20.577 46.252 14.904 9.966 21.717 46.587
Finanziamenti 6.303 3.191 10 9.504 3.430 3.359 52 6.841
Altre passività finanziarie 6.606 1.164 1.577 9.347 6.179 859 1.141 8.179
Debiti commerciali 1.584 - - 1.584 1.332 - - 1.332
Altre passività 2.320 1.361 22 3.703 2.249 1.185 26 3.460
Totale Passivo 47.940 50.539 146.786 245.265 41.007 53.246 133.136 227.389

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2018. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie 22.461 63.877 164.746 251.084 21.398 66.789 155.301 243.488
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti
Crediti
251 - - 251 - - - -
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
6.032
2.315
-
36
-
4
6.032
2.355
6.047
1.822
-
38
-
4
6.047
1.864
Titoli a reddito fisso 1.749 4.716 23.489 29.954 1.594 6.702 7.327 15.623
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
11.864 56.620 96.957 165.441 9.619 55.447 110.169 175.235
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti
Titoli a reddito fisso
8
242
-
2.505
-
44.296
8
47.043
-
2.316
-
4.602
-
37.801
-
44.719
Crediti commerciali 2.192 4 3 2.199 2.026 6 3 2.035
Altri crediti e attività 1.110 3.446 41 4.597 952 3.012 53 4.017
Cassa e Depositi BancoPosta 3.318 - - 3.318 3.196 - - 3.196
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.195 - - 3.195 2.428 - - 2.428
Totale Attivo 32.276 67.327 164.790 264.393 30.000 69.807 155.357 255.164

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate123, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica

123 Dal 1° ottobre 2018, la raccolta in carte prepagate è effettuata dalla controllata PostePay che a sua volta deposita

Italiana, nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte Postepay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

È' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

interamente la provvista in conti correnti postali intrattenuti con la Capogruppo.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)
-- ----------------------------------------------------------------------------- -------------------
Descrizione Esposizione
al rischio
Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Effetti 2018
Attività finanziarie
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
5.930
1.682
59
17
(59)
(17)
-
-
-
-
59
17
(59)
(17)
Titoli a reddito fisso 425 4 (4) - - 4 (4)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
14.018
500
140
5
(140)
(5)
110
5
(110)
(5)
30
-
(30)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
35
22
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
351 4
-
(4)
-
- - 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.720
1.306
17
13
(17)
(13)
9
-
(9)
-
8
13
-
(8)
(13)
Passività finanziarie -
Altre passività finanziarie (71) (1) 1 - - (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2018 25.918 258 (258) 124 (124) 134 (134)
Effetti 2017
Attività finanziarie
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
6.011
1.219
60
12
(60)
(12)
-
-
-
-
60
12
(60)
(12)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
15.666 157 (157) 127 (127) 30 (30)
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
162
500
2
5
(2)
(5)
2
5
(2)
(5)
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
397 4
-
(4)
-
- - 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.916
379
20
4
(20)
(4)
3
-
(3)
-
17
4
(17)
(4)
Altre passività finanziarie (100) (1) 1 - - (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2017 26.150 263 (263) 137 (137) 126 (126)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 13.439 milioni di euro;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 5.930 milioni di euro;
  • titoli di Stato a tasso fisso detenuti dalla Capogruppo e ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 2.440 milioni di euro (comprendono 1.900 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento); rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge;
  • crediti di complessivi 1.682 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 1.652 milioni di euro.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2018 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari (milioni di euro)
Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Descrizione Nominale Valore di
Bilancio
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2018
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 142 173
Titoli a reddito fisso 142 173
Attività finanziarie al FVTOCI 12.258 12.957 44 (44) 42 (42) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 12.258 12.957 44 (44) 42 (42) 2 (2)
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Variabilità al 31 dicembre 2018 12.400 13.130 44 (44) 42 (42) 2 (2)
Effetti 2017
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Titoli a reddito fisso
Attività finanziarie al FVTOCI 12.475 14.136 43 (43) 40 (40) 3 (3)
Titoli a reddito fisso 12.475 14.136 43 (43) 40 (40) 3 (3)
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Variabilità al 31 dicembre 2017 12.475 14.136 43 (43) 40 (40) 3 (3)

Al 31 dicembre 2018, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 10.479 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 1.875 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte ai rischi finanziari per Poste Italiane SpA qualora non riportate nell'informativa precedente riferita al Gruppo Poste Italiane.

Rischio prezzo

Rischio prezzo (milionidi euro)
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 50 13 (13) 13 (13)
Azioni 50 13 (13) 13 (13)
Variabilità al 31 dicembre 2018 50 13 (13) 13 (13)
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI 41 5 (5) 5 (5)
Azioni 41 5 5) 5 (5)
Variabilità al 31 dicembre 2017 41 5 (5) 5 (5)

Rischio valuta

Rischio valuta USD (milioni di euro)
Descrizione Posizione in
USD
Posizione in
Euro
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riservedi Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL રૂક રુપ র্ব (4) র্য (4)
Azioni રૂક 50 (4) 4 (4)
Variabilità al 31 dicembre 2018 58 50 (4) (4)
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI 49 41 3 (3) 3 (3)
Azioni 49 41 3 (3) 3 (3)
Variabilità al 31 dicembre 2017 49 41 (3) ਤੇ (3)

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Rischio tasso interesse su fair value
Descrizione
Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
(milioni di euro)
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI 30.229 32.040 (798) 753 (798) 753
Titoli a reddito fisso 30.229 32.040 (798) 753 (798) 753
Strumenti finanziari derivati 2.885 155 (4) 4 (4) 4
Cash flow hedge 2.885 155 (4) 4 (4) 4
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 500 532 (3) 3 (3) 3
Titoli a reddito fisso 500 532 (3) 3 (3) 3
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati (50) (5) 2 (2) 2 (2)
Cash flow hedge (50) (ર) 2 (2) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2018 33.564 32.722 (803) 758 (803) 758
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCl 35.738 39.099 (1.009) વેરૂરી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉત્પત્તમજૂરી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી (1.009) ૭૩1
Titoli a reddito fisso 35.738 39.099 (1.009) વેરૂ ન (1.009) ે રેતા
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCl 500 551 (4) 4 (4) 4
Titoli a reddito fisso 500 551 (4) 4 (4) 4
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 1.408 (23) 91 (97) 91 (97)
Cash flow hedge 1.408 (23) 91 (97) 91 (97)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati (50) (5) 3 (3) 3 (3)
Cash flow hedge (20) (5) 3 (3) 3 (3)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.596 39.622 (919) 835 (919) 835

Rischio di credito

da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated Effetti della
copertura
Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 251 251
Crediti 13 7.554 15 7.582
Titoli a reddito fisso 21.888 21.888
Totale Valore contabile lordo 13 29.693 15 29.721
Totale Costo ammortizzato 13 29.681 નર્ડ દર્શકે ਰੋਰੇਤ 31.397
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 31.590 31.590
Totale Valore contabile lordo 31.590 31.590
Valore contabile - Fair value 32.040 - - - 32.040
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Rated Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 356 356
Crediti 104 104
Totale Valore contabile lordo 460 460
Totale Costo ammortizzato 440 446
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Rated Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
505 505
Totale Valore contabile lordo 505 505
Valore contabile - Fair value 532
31.12.2018
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 29.721 (12)
Finanziamenti 251
Sovereign
Corporate 251 -
Banking
Crediti 7.582 (3)
Sovereign 5.930 (3)
Corporate 303
Banking 1.349
Titoli a reddito fisso 21.888 (છ)
Sovereign 17.378 (છ)
Corporate 4.510
Banking
Attività finanziarie al FVTOCI 31.590 (13)
Titoli a reddito fisso 31.590 (13)
Sovereign 31.590 (13)
Corporate
Banking
Totale al 31 dicembre 2018 61.311 (25)
Rischio credito - Concentrazione rischio di credito del Patrimonio non destinato
31.12.2018
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 466 (20)
Finanziamenti 355
Sovereign
Corporate 355 -
Banking -
Crediti 111 (20)
Sovereign
Corporate 81 (20)
Banking 30
Attività finanziarie al FVTOCI 510
Titoli a reddito fisso 510
Sovereign 510
Corporate
Banking -
Totale al 31 dicembre 2018 976 (20)
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2018 2.643 7.626 10.269
lmpairmenttitoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo 2 2
Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo (34) (182) (216)
lmpairmenttitoli/creditiacquistati/erogatinel periodo 2822 2.822
Reversal per vendite/incasso (923) (923)
Reversal per write off
Saldo al 31 dicembre 2018 2.609 9.345 11.954
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumentifinanziari al FVTOCI del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
FVTOCI
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2018 13.876 13.876
lmpairmenttitoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo 27 21
Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo (579) (579)
lmpairmenttitoli/creditiacquistati/erogatinel periodo 1.275 1.275
Reversal per vendite/incasso (1.492) (1.492)
Reversal per write off
Saldo al 31 dicembre 2018 13.107 13.107
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Descrizione Costo ammortizzato
Finanziamenti
Crediti
Titoli a reddito fisso Totale
Stage ' Stage 1 Stage 2 Totale Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2018 327 168 341 509 836
Impairmenttitoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo 19 989 19.989 19.989
Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo (11) (100) (15) (115) (126)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogatinel periodo 4
Reversal per vendite/incasso
Reversal per write off
Saldo al 31 dicembre 2018 320 20.057 326 20.383 20.703
Rischio di credito - Dettaglio rondo a copertura dell' perdite attese sugli strument innanzian al FV (OC) del Patrimonio non destinato (millionı dı euro)
FVTOCl
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso rotale
Stage 1 Stage 1 Stage 2 Totale Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2018 218 218
Impairment titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/creditiin portafoglio all'inizio del periodo
lmpairmenttitoli/creditiacquistati/erogatinel periodo
Reversal per vendite/incasso
Reversal per write off
Saldo al 31 dicembre 2018 218 218
Rischio credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milionidi euro)
31.12.2018
Fasce di scaduto Valore contabile Fondo svalutazione
Totale 628 (133)
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 80 (68)
Scaduto> 4 anni 42 (42)
Scaduto 3 - 4 anni 7 (4)
Scaduto 2 - 3 anni 17 (6)
Scaduto 1 - 2 anni 24 (5)
Scaduto 0 - 1 anno 148 (5)
Crediti commercialinon scaduti 310 (3)
(IIIIInstitut sare)
31.12.2018
Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
(364)
=
(96)
201 (4)
(264)
පිළි (31)
397 -
(395)
1.666
440
482
543
2.162
Saldo al
31.12.17
Effetti prima Saldo al 1°
applicazione
IFRS 9
gennaio
2018
Acc.ti
netti
Utilizzi Conferimento
PostePay SpA
Saldo al
31.12.18
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 442 442 8 (1) (1) 448
Privati 295 1 295 6 (1) (1) 299
Amm.nipubbliche 140 140 140
Amm.nipostali estere 7 7 2
Per interessi per ritardati pagamenti 44 44 13 (10) 47
Crediti vs Controllante 31 2 33 (1) 32
Totale 517 2 519 20 (11) (1) 527
di cui Patrimonio BancoPosta 150 150 3 (1) 152
Saldo al
31.12.17
Effetti prima
applicazione
IFRS 9
Saldo al 1°
gennaio
2018
Acc.ti netti Utilizzi Conferimento
Ramo
monetica
Saldo al
31.12.18
Amm.nipubbliche per servizi diversi 13 13 (4) (6)
Crediti per accordi CTD ರಿ ರಿ 10
Altri crediti 45 45 17 (12) 50
Totale 67 67 14 (18) દર્ડ
di cui Patrimonio BancoPosta 27 27 18 (18) 45
31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Descrizione Valore nominale Valore di Bilancio Valore di mercato
Valore nominale
Valore di Bilancio Valore di mercato
Attività finanziarie BancoPosta
Italia 46 664 50.373 48.897 45 930 49.527 50.998
Attività finanziarie al costo ammortizzato 16.435 18.333 16.857 12.692 12.913 14.384
Attività finanziarie FVOCI 30.229 32.040 32.040 33.238 36.614 36.614
Attività finanziarie
Italia 500 532 532 500 551 551
Attività finanziarie FVOCl 500 532 532 500 551 ર્સ્ડા
Totale 47.164 50.905 49.429 46.430 50.078 51.549

Rischio di credito - esercizio comparativo al 31 dicembre 2017

Rischio di credito Attività finanziarie BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamentie crediti 177 19.902 435 20.514
Finanziamenti
Crediti 177 6.989 435 7.601
Titoli a reddito fisso 12.913 12.913
Attività finanziarie al FVOCI 39.099 39.099
Titoli a reddito fisso 39.099 39.099
Strumenti finanziari derivati 73 258 63 394
Cash flow hedging 18 13 31
Fair Value hedging 55 245 63 363
Totale 250 59.259 498 60.007
Rischio di credito Attività finanziarie del Patrimonio non destinato
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamentie crediti 7 261 374 642
Finanziamenti 367 367
Crediti 7 261 7 275
Attività finanziarie al FVOCI 551 551
Titoli a reddito fisso 551 551
Totale 7 812 374 1.193
Rischio su crediti commerciali (milioni di euro)
31.12.2017
Descrizione Saldo di
bilancio
Impairment
analitico
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 1 565 (388)
Cassa Depositie Prestiti 374
Ministeri ed enti pubblici 478 (130)
Corrispondenti esteri 222
Privati 491 (258)
Crediti verso Controllante 166 (31)
Crediti verso imprese controllate 288
Totale 2.019
di cui scaduto 373
31.12.2017
Descrizione Saldo di
bilancio
Impairment
analitico
Altri crediti e attività
Crediti per sostituto di imposta 1.576
Crediti per accordi CTD 179 (8)
Ratei e risconti attivi di natura commercialee altre attività 6
Crediti verso imprese controllate 3
Crediti diversi 229 (58)
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 46
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP 3
Totale 2.042
di cui scaduto 46

Rischio di liquidità

31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti
251 251
Crediti 8.379 8.379 7.629 8 7.637
Depositi presso il MEF 6.032 6.032 6.047 6.047
Altri crediti finanziari 2.347 2.347 1.582 8 1.590
Titoli a redditi fisso 1.749 4.695 23.478 29.922 1.594 6.702 7.327 15.623
Attività finanziarie al FVTOCI 3.001 10.312 30.011 43.324 4.143 9.767 39.362 53.272
Titoli a reddito fisso 3.001 10.312 30.011 43.324 4.143 9.767 39.362 53.272
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti 8 8
Attività finanziarie 213 731 313 1.257 366 570 301 1.237
Crediti commerciali 2.256 3 2.262 2.014 1 4 2019
Altri crediti e attività 866 1.265 41 2.172 894 1.118 52 2.064
Cassa e Depositi BancoPosta 3.318 3.318 3.196 3.196
Disponibilitàliquide e mezzi equivalenti 2.127 2.127 2.039 2.039
Totale Attivo 22.168 17.006 53.846 93.020 21.875 18.166 47.046 87.087
31.12.2018 31.12.2017
Decrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie BancoPosta 27.764 13.329 23.849 64.942 23.683 13.371 23.173 60.227
Debiti per conti correnti postali 16.365 10.942 23.845 51.152 15.121 10.110 22.032 47.263
Finanziamenti 6.088 2,384 8.472 2.440 2.403 4.843
Altre passività finanziarie 5.311 5.318 6.122 858 1.141 8.121
Passività finanziarie 317 ર્દેશ 375 1.079 209 52 1.340
Debiti commerciali 1.488 1.488 1.211 1.211
Altre passività 1.772 1.325 22 3.119 1.594 1.161 26 2.781
Totale passivo 31.341 14.712 23.871 69.924 27.567 14.741 23.251 65.559

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(milionidi euro)
Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Crediti verso il MEF 5.930 ਦਰ (રુવ) ਦਰ (ടു)
Altri crediti finanziari 1.652 17 (17) 17 (17)
Titoli a reddito fisso 425 (4) 4 (4)
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
1.740 17 (17) 17 (17)
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti
Crediti
354 (4) 4 (4)
Altri crediti finanziari 30
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
375 4 (4) 4 (4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
351 4 (4) 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF 1.306 13 (13) 13 (13)
Depositi bancari 686 7 (7) 7 (7)
Passività finanziarie BancoPosta
Altre passività finanziarie
(70) (1) 1 (1) 1
Passività finanziarie
Passività finanziarie verso imprese controllate
Altre passività finanziarie
(112)
(1)
(1) 1 (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2018 12.666 127 (127) 127 (127)
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Crediti verso il MEF
Altri crediti finanziari
6.011
1.179
60
12
(60)
(12)
60
12
(60)
(12)
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.710 17 (17) 17 (17)
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti 367 1 (4) 1 (4)
Crediti
Altri crediti finanziari
40
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
375 (4) 4 (4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
397 (4) 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF
Depositi bancari
379
1.557

16
(4)
16
(4)
Passività finanziarie BancoPosta (16) (16)
Altre passività finanziarie (100) (1) 1 (1) 1
Passività finanziarie
Finanziamenti
Passività finanziarie verso imprese controllate
Altre passività finanziarie (46)
Variabilità al 31 dicembre 2017 11.869 120 (120) 120 (120)

ALTRI RISCHI

Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018.

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2018 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2017.

Alla data del 31 dicembre 2018, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di
rischio
Frode interna 29
Frode esterna 49
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 32
Danni a beni materiali র্ব
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Esecuzione, gestione e consegna del processo 122
Totale al 31 dicembre 2018 250

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è valutata coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza e integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso contenuta anche grazie ai presidi organizzativi e di controllo a mitigazione del rischio.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.).

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2018, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing. Inoltre il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative. Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

  • scelte inappropriate delle basi tecniche,
  • non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,
  • non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

  • Opzione di riscatto
  • Opzione di rendimento minimo garantito

• Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi (tasso di riscatto per il 2018 pari a circa il 2,9%).

Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:

  • Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e all'andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può essere suddiviso nelle seguenti categorie:
    • Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende dall'adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è basata su ipotesi inadeguate, l'assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si annoverano quelli connessi all'invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. E' anche ricompreso in questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le effettive spese sostenute nella gestione del contratto e il rischio di una eccessiva crescita produttiva associata ad una scarsa selezione dei rischi e all'assenza di mezzi propri sufficienti a sostenere il ritmo di sviluppo.
    • Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte dell'impresa e/o da mutamenti del contesto generale.
  • Rischio catastrofe: rappresenta il rischio che eventi estremi ed eccezionali abbiano un impatto negativo non considerato nella tariffazione delle polizze.
  • Rischi di antiselezione: attiene alla volontà della compagnia di non assicurare un evento che non sia caratterizzato dall'essere futuro, incerto e dannoso.

In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, iniziata nel 2010, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa. In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione in quota (definendo la quota di cessione in base alla specificità e alla consistenza del rischio), integrati da ulteriori trattati a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni e i cosiddetti "rischi catastrofali"). Inoltre in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di mitigare l'assunzione di specifiche tipologie di rischio sono state introdotti limiti di indennizzo nel caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro.

Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR). In particolare, con riferimento all'attività di collocamento di fondi immobiliari effettuata nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo continua a monitorare attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a Fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2018, la stima delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento, a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese, è stata oggetto di aggiornamento. Si ricorda che Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2017, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza; il fondo stanziato a copertura della suddetta iniziativa di tutela è stato interamente utilizzato nel corso dell'esercizio 2017. Inoltre, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 19 febbraio e del 28 giugno 2018, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che la società intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, è stata definita una nuova iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2017, data di scadenza. L'iniziativa in questione, il cui obiettivo è stato di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarebbe stato dallo stesso incassato con il "Valore Finale di Liquidazione" del fondo, è stata avviata in data 24 settembre 2018 e si è in conclusa in data 7 dicembre 2018124 .

8. OPERAZIONI DI COPERTURA

Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso nell'ambito dell'operatività Bancoposta

Operazioni di copertura - Fair Value Hedge

Il Gruppo Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.

124 I dettagli dell'iniziativa sono stati pubblicati sul sito istituzionale di Poste Italiane SpA all'indirizzo web: https://www.poste.it/iniziativa-tutela-fondo-europa-immobiliare.html

La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico125, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico126". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia127 . La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms128" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo129. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

125 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.

126 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

127 Il primo considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

128 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

129 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Operazioni di copertura Cash Flow Hedge

Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza, il Patrimonio BancoPosta stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Gruppo detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Gruppo stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test retrospettico e un test prospettico.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti130 .

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso131. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

130 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

131 Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo132. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazione di copertura sul prestito obbligazionario - Cash Flow Hedge

Il Gruppo Poste italiane è inoltre soggetto al rischio sulla volatilità dei flussi di cassa con riferimento al prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 e che prevede il pagamento di cedole annuali a tasso variabile.

L'esposizione a tale rischio è oggetto di copertura attraverso la stipula di un contratto di Interest rate swap di cash flow hedge con il quale la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso e ha venduto il tasso variabile previsto dal prestito obbligazionario. L'oggetto della copertura è solo il rischio di tasso d'interesse, mentre non è oggetto di copertura il rischio di credito implicito.

Ai fini della verifica dell'efficacia della copertura si effettua un test retrospettico e un test prospettico utilizzando l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico".

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di copertura

Di seguito si espone la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura. Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.

132 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di CFH
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Cash flow hedges - Rischio tasso d'interesse
Acquisti a termine
Nominale 1.545 - - 1.545
Prezzo di regolamento 1.491 - - 1.491
Vendite a termine
Nominale 1.340 - - 1.340
Prezzo di regolamento 1.644 - - 1.644
Interest rate swap
Nominale 445 490 725 1.660
Tasso medio % 4,70 4,95 4,15 4,53
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di FVH (milioni di euro)
Maturity
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse
Interest rate swap
Nominale -
375
23.590 23.965

Di seguito sono esposti gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti dalle operazioni di copertura suddivise per tipologia.

Fair value hedges - Rischio tasso

Nominale Valore di bilancio* Valore cumulato delle rettifiche
dello strumento coperto
Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Valore cumulato delle
rettifiche dello
strumento coperto in
caso di discountinuing
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Attività Passività
Titoli a reddito fisso, di cui: 26.136 - 993 - 686 -
al costo ammortizzato 12.568 - 993 - 341 -
al FVTOCI 13.568 - - 345 -
Strumenti finanziari di copertura
Interest rate swap 23.965 163 (1.748) (688)
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L (2)

*Non include il fondo a copertura delle perdite attese

Cash flow hedge s - Rischio tasso

Nominale Valore di bilancio Variazione del
valore usata per
rilevare
l'inefficacia della
copertura
Cash flow hedge
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Riserva da
copertura
Cessazione della
copertura
Titoli a reddito fisso, di cui: - (61)
al costo ammortizzato - - -
al FVTOCI 1.823 - (61)
Prestito obbligazionario - (50) -
Titoli acquistati a termine (94)
Strumenti finanziari di copertura
Acquisti a termine 1.545 94 - 94 76 -
Vendite a termine 1.340 61 - 61 61 -
Interest rate swap 1.660 50 (112) - (12) -
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L -

Di seguito sono esposti gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.

(milioni di euro) Effetti della copertura Cessazione della copertura Titoli a reddito fisso 192 18 - Prestito obbligazionario (1) 1 - Totale 191 19 - Impatti in OCI delle operazioni di copertura in Cash flow hedge - Rischio tasso Utili/(perdite) della copertura rilevati in OCI Trasferimenti a Conto economico per:

9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio con riferimento ad alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado Poste Italiane al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. La Società ha presentato ricorso in appello e la Corte dei Conti, con sentenza n. 542 del 15 novembre 2017, ha accolto l'appello, limitando la condanna iniziale al pagamento di circa 4 milioni di euro. Nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini di impugnazione della sentenza e a seguito dei successivi riscontri della controparte, è stato iscritto un credito di 4 milioni di euro.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Nel novembre 2011 l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008, eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi. A seguito della sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, in data 7 maggio 2014, EGI ha provveduto a corrispondere l'importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro e, per effetto della sentenza di secondo grado della Commissione Tributaria Regionale di Roma, favorevole a EGI, in data 10 giugno 2015 la società ha ottenuto il rimborso della somma corrisposta. In data 24 aprile 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI il ricorso in Cassazione per l'annullamento della sentenza di appello e in data 12 giugno 2015 EGI ha presentato controricorso. Il contenzioso è attualmente pendente innanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Sul tema specifico recentemente la Corte di Cassazione ha adottato un'interpretazione favorevole all'Amministrazione Finanziaria e, pertanto, in considerazione del sensibile incremento del rischio di soccombenza, EGI sta valutando la possibilità di aderire alla definizione agevolata della lite pendente in oggetto, secondo quanto previsto all'art. 6 del D.L. 119/2018. In tal caso, EGI dovrebbe corrispondere il pagamento di una somma pari al 15% della maggiore IRES richiesta, per un importo complessivo di circa 0,4 milioni di euro. EGI ha pertanto accantonato tale ammontare tra i Fondi rischi e oneri.

Nel corso dell'esercizio 2009, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita un atto di contestazione relativo all'anno d'imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Contro tale atto la Compagnia ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nel dicembre 2010 e nel settembre 2011 l'Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di contestazione, con analoghe motivazioni, ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Anche per tali atti la Compagnia ha proposto ricorso, chiedendone l'annullamento. La Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia con riferimento a tutti i ricorsi predetti, ritenendo infondate le pretese dell'Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da parte dell'Agenzia delle Entrate con diversi ricorsi in appello. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha respinto i ricorsi proposti dall'Agenzia delle Entrate e confermato l'annullamento delle pretese impositive avanzate nei confronti di Poste Vita. In relazione ai contenziosi relativi agli anni 2004 e 2006, in data 23 ottobre 2015, l'Avvocatura dello Stato ha deciso di impugnare tali sentenze e ha notificato alla società i ricorsi innanzi alla Corte di Cassazione. Dei probabili esiti del contenzioso tributario in oggetto Poste Vita continua a tener conto nella determinazione dei Fondi rischi ed oneri.

Con riferimento a Postel, in data 25 novembre 2014 si è conclusa una verifica fiscale relativa alle imposte dirette e all'IVA per i periodi di imposta dal 2009 al 2012, avviata a suo tempo dalla Guardia di Finanza, che contestava il diritto alla detrazione dell'IVA su taluni acquisti effettuati dalla società negli anni 2010 e 2011. Inoltre, un controllo fiscale eseguito dalla Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore si è concluso con la consegna, l'8 ottobre 2015, di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP. A seguito delle suddette verifiche, l'Agenzia delle Entrate ha pertanto notificato a Postel i seguenti due distinti avvisi di accertamento per i periodi d'imposta 2010 e 2011.

  • Per il 2010, in data 21 dicembre 2015 l'Agenzia ha accertato maggiore IVA dovuta per 5,6 milioni di euro, oltre a sanzioni e interessi, e maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. In data 18 maggio 2016 Postel ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 2,3 milioni di euro per la maggiore IVA richiesta.
  • Per il 2011, in data 18 ottobre 2016 l'Agenzia ha accertato maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per 1,2 milioni di euro oltre a sanzioni e interessi. In data 16 dicembre 2016 Postel ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 0,5 milioni di euro.

Inoltre, sulla base delle risultanze evidenziate nel Processo Verbale di Constatazione dell'8 ottobre 2015, l'Agenzia delle Entrate:

  • per il periodo d'imposta 2012, in data 25 novembre 2016 ha accertato maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,1 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto, in data 19 gennaio 2017, Postel ha proposto ricorso, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 13 febbraio 2018 è stato accolto il ricorso e condannata l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese. L'Agenzia, con atto notificato in data 3 ottobre 2018, ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale di Roma. Postel si è costituita in giudizio con atto di controdeduzione presentato in data 30 novembre 2018. L'udienza per la trattazione del ricorso in appello non è ancora stata fissata;
  • per il periodo d'imposta 2013, in data 24 luglio 2017 ha accertato maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto Postel ha presentato ricorso il 23 ottobre 2017, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. L'udienza per la trattazione del ricorso si è tenuta il 13 dicembre 2018. La società ha deciso di valutare se avvalersi della definizione agevolata delle controversie tributarie (art. 6 del D.L. 23 ottobre 2018, n. 119 convertito con Legge 17 dicembre 2018, n.

136) e ha depositato istanza di sospensione del giudizio. In data 13 dicembre 2018 la Commissione ha rinviato l'udienza all'11 luglio 2019.

In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011, Postel ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 che prevede il pagamento delle imposte e degli interessi di ritardata iscrizione a ruolo maturati fino al 60° giorno successivo alla notifica dell'atto, fatta eccezione per le sanzioni e gli interessi di mora. Dagli importi dovuti ai fini della definizione vanno scomputati quelli già versati per effetto delle disposizioni vigenti in materia di riscossione in pendenza di giudizio. Nel caso di specie, l'importo dovuto da Postel è pari a 8,4 milioni di euro. Pertanto la società, avendo in pendenza di giudizio già versato l'importo di 2,8 milioni di euro, ha provveduto al pagamento del restante importo di 5,6 milioni di euro. Il fondo accantonato negli esercizi precedenti - pari a 8,3 milioni di euro - è stato dunque completamente utilizzato. I relativi giudizi sono quindi stati dichiarati estinti dalla Commissione nel corso del 2018.

In data 19 aprile 2018 la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma ha effettuato l'accesso presso la sede della società SDA Express Courier per eseguire una verifica ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n. 4/1929. In data 29 novembre 2018 si è formalmente concluso l'accertamento; il verbale di constatazione finale presenta come principale rilievo la contestazione della detrazione dell'IVA relativa alle note di variazione emesse dalla società in relazione agli sconti accordati ai propri clienti a seguito dell'incremento del numero delle spedizioni. Tali sconti si traducono in una riduzione dei prezzi, originariamente praticati dalla società al momento della prestazione del servizio di spedizione, e si configurano quindi come abbuoni o sconti previsti contrattualmente. Il rilievo formulato, a parere dei consulenti di SDA, appare privo di fondamento sia in fatto che in diritto, per cui la società si è riservata di avanzare le dovute contestazioni nelle competenti sedi amministrative e/o giudiziali.

Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto notifica, in concomitanza con provvedimenti cautelari personali e reali verso determinati soggetti indagati, di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma e di un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio, eseguito su un conto BancoPosta intestato al Consorzio, per l'importo di 4,6 milioni di euro. In relazione a tale procedimento, il Consiglio Direttivo del Consorzio ha fatto proprie, condividendole integralmente, le considerazioni e conclusioni di due pareri richiesti a terzi esperti indipendenti, uno riguardante aspetti giuspubblicistici della concessione sulla cui base il Consorzio presta i suoi servizi a favore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Servizi di gestione e rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le pratiche di competenza del Dipartimento Trasporti Terrestri) e l'altro riguardante gli aspetti tributari, che hanno concluso, l'uno, che la struttura giuridica della concessione e, in particolare, il sistema di remunerazione ivi previsto, sono conformi alla normativa in materia di concessioni di servizi, senza riscontrare profili di criticità o illegittimità in merito al sistema di remunerazione e fatturazione, l'altro, qualificando come remoto il rischio che le potenziali passività tributarie gravanti in capo al Consorzio ad esito della contestazione della Procura siano ritenute sussistenti in giudizio.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel e di Postelprint (la cui fusione per incorporazione in Postel ha dispiegato effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune delle quali confermate in avvisi di addebito, per complessivi 19,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018, con le quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperte dal regime IPOST che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa, al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova. A supporto delle argomentazioni delle predette società, con nota del 20 ottobre 2016 il Ministero del Lavoro ha confermato che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

Sempre con riferimento a Postel, in relazione ad alcuni giudizi pendenti davanti al tribunale di Genova, con sentenza dell'11 luglio 2017 è stata accolta la domanda dell'INPS, pari complessivamente a 9,16 milioni di euro, limitatamente alle differenze contributive tra gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti e quanto spettante secondo INPS a titolo di contributo CUAF, con condanna di Postel al pagamento della sola somma di 0,22 milioni di euro. La sentenza ha invece confermato come non dovuta la contribuzione per CIG, CIGS e mobilità (pari a 8,94 milioni di euro), essendo al tempo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite Poste Italiane (requisito esistente sino alla data di quotazione di Poste Italiane) e rientrando pertanto nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. In data 20 ottobre 2017 Postel ha proceduto al pagamento della somma richiesta. L'INPS, in data 9 marzo 2018, ha depositato ricorso in appello, contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. Postel si è costituita in entrambi i giudizi eccependo la inammissibilità e la infondatezza dei ricorsi in appello, presentando a sua volta appello incidentale condizionato all'ipotesi in cui la Corte di Appello di Genova dovesse accogliere i ricorsi proposti dall'INPS. Con sentenze pubblicate in data 28 dicembre 2018, la Corte d'Appello di Genova ha integralmente confermato le sentenze di primo grado, respingendo gli appelli dell'INPS, che potrebbe proporre ricorso per Cassazione nel termine di sei mesi dal deposito delle stesse.

Risultano ancora pendenti ulteriori giudizi, al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel avverso gli avvisi di addebito per i periodi da maggio 2009 a settembre 2018. Tenuto conto della recente sentenza favorevole, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, Postel ha adeguato i propri Fondi rischi anche sulla scorta del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato, condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane nel gennaio 2009 ha corrisposto al MEF 443 milioni di euro, oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della favorevole sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 Poste Italiane ha pertanto ricevuto indietro dal MEF 535 milioni di euro. La Commissione Europea ha comunque riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti a Poste Italiane dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi

dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") fossero allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.

AGCM

In data 9 marzo 2015 è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito. L'udienza del 17 ottobre 2018, fissata per il merito, non si è tenuta; la causa è stata cancellata dal ruolo e potrà essere riassunta entro il 17 aprile 2019 su istanza della Società.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato - ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 - un procedimento volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G (oggi Wind tre). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb e Vodafone Omnitel, oltre che PostePay (già PosteMobile). Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PostePay l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste Italiane ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PostePay hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste Italiane e non era interessata a un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PostePay133 .

A valle del provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma chiedendo la condanna di Poste Italiane e PostePay al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.

Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PostePay e Wind Tre hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in parola. Con la sottoscrizione dell'accordo, Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a Wind Tre un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute, anche in relazione ai contenziosi. Con decreto del 28 maggio 2018 il Tribunale di Roma ha pertanto dichiarato l'estinzione del giudizio.

133 L'AGCM infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quarter, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

In data 3 ottobre 2018 Poste Italiane, senza che ciò costituisca acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'AGCM. Al 31 dicembre 2018 il fondo accantonato a tal fine nell'esercizio 2017 è stato pertanto completamente utilizzato.

Conseguentemente, il 4 marzo 2019 è stato notificato a Posate Italiane dall'AGCM il provvedimento con il quale l'Autorità ha riconosciuto la piena ottemperanza di Poste alla luce delle risultanze istruttorie e delle iniziative adottate dalla stessa, deliberando che: (i) non sussistono i presupposti per l'irrogazione della ulteriore sanzione; (ii) Poste Italiane prosegua nell'offerta a favore degli operatori alternativi concorrenti del servizio equivalente a Posta Time; (iii) Poste Italiane entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento informi l'Autorità mediante documentazione scritta in merito ai livelli di estensione raggiunti del servizio equivalente a Posta Time.

In data 8 ottobre 2018 l'AGCM ha notificato a Poste Italiane la comunicazione di avvio del procedimento PS11215 - ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D.Lgs. 206/05 (Codice del consumo) ed ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie - con contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del suddetto Regolamento, con la quale ha chiesto chiarimenti in merito alle segnalazioni del 24 luglio 2018 di "Altroconsumo" e dell'8 agosto 2018 del "Centro Tutela Consumatori e Utenti". L'Autorità, in particolare, ha contestato una campagna pubblicitaria di Poste denominata "Buoni e libretti – Buono a sapersi" finalizzata a promuovere Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale attraverso canali televisivi e annunci pubblicitari su stampa, presuntivamente violativa degli artt. 21 e 22, comma 1 e 4 lett. a), del Codice del Consumo, in quanto non indicante chiaramente, a giudizio dell'Autorità, l'incidenza degli oneri fiscali.

In data 29 ottobre 2018 Poste Italiane ha risposto alla richiesta di informazioni. Inoltre, a seguito dell'audizione che si è tenuta presso l'AGCM il 28 novembre 2018, Poste Italiane ha trasmesso all'Autorità il formulario per la presentazione degli impegni - ai sensi ai sensi dell'art. 27 comma 7 del Codice del consumo, dell'art 8 comma 7 del D.Lgs. 145/2007 e dell'art. 9 del citato Regolamento sulle procedure istruttorie successivamente integrati in data 11 gennaio 2019.

AGCom

Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).

A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"134. Al riguardo:

(i) in data 29 luglio 2014, il Consiglio dell'AGCom, con delibera 412/14/CONS, ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del Servizio Postale Universale per gli anni 2011 e 2012. La delibera, nel confermare che l'onere del Servizio Postale Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per gli anni 2011 e

134 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

2012, rispettivamente, in 381 e 327 milioni di euro a fronte di ricavi rispettivamente di 357 e 350 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane. Avverso tale delibera Poste Italiane ha presentato il 13 novembre 2014 ricorso al TAR, che risulta ancora pendente.

  • (ii) A settembre 2017 l'AGCom ha pubblicato la delibera 298/17/CONS relativa alla valutazione del costo netto sostenuto dalla Società per gli anni 2013 e 2014 e all'applicabilità del meccanismo di ripartizione dell'onere. Nel dettaglio, per gli anni 2013 e 2014 l'Autorità ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale, rispettivamente, in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane. L'Autorità ha stabilito inoltre che per gli anni 2013 e 2014 non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del Servizio Postale Universale di cui all'art. 10 del D.lgs. n. 261/1999. In data 6 novembre 2017 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR del Lazio avverso suddetta delibera.
  • (iii) Con la Delibera 571/18/CONS, pubblicata in data 11 febbraio 2019, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio Postale Universale per gli anni 2015 e 2016, in cui risulta un onere stimato del servizio universale di 378 milioni di euro per il 2015 e di 355 milioni per il 2016, a fronte di ricavi rilevati da Poste Italiane rispettivamente di 279 e 262 milioni di euro per i servizi resi negli esercizi di competenza. I soggetti interessati potranno far pervenire all'Autorità il proprio contributo alla consultazione entro il termine di 45 giorni dalla pubblicazione della Delibera. I valori predetti potranno essere rettificati dall'Autorità nel provvedimento finale a seguito della chiusura della consultazione.

Banca d'Italia

Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto presso Poste Italiane dalla Banca d'Italia lo scorso anno, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in corso di realizzazione; i relativi cantieri stanno procedendo secondo la timeline stabilita.

Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017, relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa, aggiornata al 30 settembre 2018, sull'avanzamento di tutte le iniziative in materia. L'informativa in commento, contenente l'elenco delle iniziative intraprese alla data di riferimento e da intraprendere nel prosieguo, unitamente alle relative tempistiche, è stata illustrata al Consiglio di Amministrazione in data 18 ottobre 2018 e inviata alla Banca d'Italia il 29 ottobre 2018.

In merito agli accertamenti condotti tra il 2015 e il 2016 dall'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) nei confronti di Poste Vita in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D. Lgs. 231 del 2007, in data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato alla Compagnia un "Processo verbale di accertamento e contestazione" per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette in relazione a operazioni afferenti a una singola polizza ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata può comportare una sanzione sino a un massimo di circa 0,4 milioni di euro. La Compagnia ha trasmesso i propri scritti difensivi al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed è in attesa di conoscere le determinazioni dell'Autorità.

IVASS

In data 20 marzo 2017 IVASS ha avviato un'ispezione, terminata in data 28 giugno 2017, ai sensi dell'art. 189 del Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005) presso Poste Vita avente ad oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e per il calcolo del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". In data 27 settembre 2017 IVASS ha consegnato a Poste Vita l'esito degli accertamenti svolti, nei quali non ha ritenuto di formulare specifiche contestazioni e constatando, nel complesso, un soddisfacente livello di implementazione della struttura Solvency II, emettendo pertanto un giudizio parzialmente favorevole e formulando alcuni rilievi e osservazioni. In data 25 ottobre 2017 la Compagnia ha presentato a IVASS le proprie considerazioni in ordine agli approfondimenti e agli interventi correttivi richiesti, pianificando una serie di attività volte a recepire gli spunti di miglioramento indicati dall'Autorità di Vigilanza, ad oggi in via di realizzazione in linea con le tempistiche programmate.

Consob

Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata, estesa a tutta la rete di Poste Italiane e sono stati al contempo realizzati ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID II, entrata in vigore il 3 gennaio 2018.

Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo, di informativa specifica alla Consob.

Nei mesi di luglio e agosto 2018 sono pervenute da parte della Consob due richieste: la prima, datata 27 luglio e formulata anche ad altri Intermediari, avente ad oggetto un approfondimento sulle principali tematiche relative all'attuazione e recepimento della Direttiva MiFID II; la seconda, del 13 agosto, contenente la richiesta di un incontro finalizzata all'acquisizione di maggiori dettagli in merito alla prestazione dei servizi di investimento. Nel corso dell'incontro, tenutosi presso la Consob nel mese di settembre 2018, sono state integrate le informazioni precedentemente fornite ed è stato illustrato il piano degli interventi, in linea con quanto già rappresentato all'Autorità nel Tableau de Bord di Compliance al 30 giugno 2018, integrato con ulteriori interventi di indirizzo sulla base delle evidenze emerse. Infine, nel corso di tale incontro, sono stati richiesti dalla Consob ulteriori approfondimenti su specifici temi, successivamente formalizzati in apposita nota scritta, a cui è stato dato un completo e tempestivo riscontro.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti di Postel nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti la società ne ha tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione Postel ha proposto ricorso e istanza di sospensione al Tribunale Civile di Roma, quest'ultima accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016 il giudice ha annullato l'ordinanza di ingiunzione del Garante Privacy limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito di Postel. In data 21 marzo 2017 Equitalia Servizi di Riscossione ha notificato una cartella di pagamento in cui, oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione di 0,12 milioni di euro. Postel ha impugnato la cartella, che è stata parzialmente annullata relativamente alla richiesta di 0,12 milioni di euro dal Tribunale di Roma. Avverso tale sentenza il Garante ha proposto ricorso per Cassazione notificato il 3 agosto

2018 e Postel ha notificato e depositato controricorso nei termini di legge, e si attende la camera di consiglio relativa alla questione preliminare dell'ammissibilità del ricorso o la fissazione della pubblica udienza. Per il recupero di tali somme, (già versate da Postel in esito al pignoramento presso terzi promosso dall'Amministrazione), Postel ha già provveduto ad avanzare formale richiesta prima al Garante e, per ultimo all'Agenzia delle Entrate – Riscossione, a cui è stata presentata richiesta di rimborso e per la quale si è in attesa di ricevere riscontro.

10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti135 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2018, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

  • Provento di 120 milioni di euro riferito alla cessione ad Anima Holding SpA delle azioni di Anima SGR come meglio descritto nella Nota 4 - Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio (con riguardo al bilancio d'esercizio della Capogruppo il provento non ricorrente ammonta a 116 milioni di euro).
  • Svalutazione di 33 milioni di euro dell'avviamento della Postel SpA come meglio descritto nella Nota 5.2- A3.
  • Provento di 351 milioni di euro per la rilevazione da parte della Compagnia Poste Vita delle imposte differite attive (riferite ai periodi d'imposta 2010-2017) sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione del comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR (introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010), come meglio descritto nella Nota 4 - Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio.

11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali136 nel corso dell'esercizio 2018.

12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2018.

13. ULTERIORI INFORMAZIONI

La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche residualmente richieste dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

135 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

136 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 rispettivamente, del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.

Gruppo Poste Italiane

Saldo al 31.12.18 Corrispondenza,
Pacchie
Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
alisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 1.259 4.307 67.022 1.034 (6.693) 66.929
Debiti per conti correnti postali 47.160 (920) 46.240
Obbligazioni 50 762 812
Debiti vs istituzioni finanziarie 201 8.473 8.674 308
Debiti per mutui
Debiti per leasing finanziari
MEF conto tesoreria dello Stato 3.649 3.649 3.649
Strumenti finanziari der vati 30 1.829 1.859 20
Altre passività finanziarie 20 4.027 1.634 14 5.695 13
Passività finanziarie verso altri settori વેરૂક જિલ્લામાં આવેલું એક ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છ 280 4.277 258 (5.773)
Riserve tecniche assicurative 125.148 125.148 -
Attività finanziarie (1.417) (4.097) (64.578) (126.545) 5.773 (190.864)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (88) (ട്ടി (31.221) (1.506) (32.869) (10.530)
Strumenti finanziari al FVOCI (538) (32.071) (95.146) (127.755) (525)
Strumentifinanziari al fair value rilevato a Conto economico (રૂક) (29.769) (29.827) (21)
Strumenti finanziari der vati (368) (45) (413) (29)
Attività finanziarie verso altri settori (790) (4.044) (860) (79) 5.773
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori (71) (71) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) (158) 210 2.444 (434) (921) 1.141
Cassa e depositi BancoPosta (3.318) (3.318)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (973) (246) (1.323) (1.574) 921 (3.195) (1.306)
Posizione finanziaria netta (1.131) (36) (2.197) (2.008) (5.372)
Saldo al 31.12.17 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 2.249 3.249 62.274 1.017 (5.545) 63.244
Debiti per conti correnti postali 47.468 (883) 46.575
Obbligazioni 812 761 1.573
Debiti vs istituzioni finanziarie 401 4.842 5.243
Debiti per mutui
Debiti per leasing finanziari 1 1
MEF conto tesoreria dello Stato 3.483 3.483 3.483
Strumenti finanziari derivati 39 1.637 1.676
Altre passività finanziarie 79 2.969 1.639 6 4.693 કર્
Passività finanziarie verso altri settori 818 279 3.205 250 (4.652)
Riserve tecniche assicurative 123.650 123.650
Attività finanziarie (1.587) (3.283) (60.688) (125.860) 4.652 (186.766)
Finanziamentie crediti (274) (7.600) (258) (8.132) (6.239)
Investimenti posseduti fino a scadenza (12.912) (12.912)
Investimenti disponibiliper la vendita (556) (39.171) (96.078) (135.805) (2.485)
Strumentifinanziari al fair value rilevato a Conto economico (29.338) (29.338) (555)
Strumenti finanziari derivati (385) (184) (579)
Attività finanziarie verso altri settori (757) (3.283) (610) (2) 4.652
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori (71) (71)
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 662 (34) 1.586 (1.264) (893) 57
Cassa e depositi BancoPosta (3.196) (3.196)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.997) (21) (396) (907) 893 (2.428) (385)
Posizione finanziaria netta (1.335) (55) (2.006) (2.171) (5.567)

La posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2017 recepisce la modifica effettuata per l'iscrizione del credito finanziario per complessivi 490 milioni di euro, in seguito alla riclassifica patrimoniale delle partecipazioni valutate ad equity di FSIA Srl e Anima Holding SpA rispettivamente nei settori Pagamenti, Mobile e Digitale e Servizi Finanziari.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 del settore Pagamenti, Mobile e Digitale e del settore Servizi finanziari recepisce la modifica effettuata per l'iscrizione del debito finanziario rispettivamente per 279 milioni di euro e 211 milioni di euro, in seguito alla riclassifica delle suddette partecipazioni.

Al 31 dicembre 2018 la posizione finanziaria netta complessiva consolidata, come sopra rappresentata è in avanzo di 5.372 milioni di euro.

La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari al FVOCI per 636 milioni di euro, comprensiva degli effetti relativi alla prima applicazione dell'IFRS 9. La riserva di fair value relativa a tali strumenti, al lordo del relativo effetto fiscale, è negativa per 115 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2018, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:

A. Liquidità (973) (1.997)
B. Crediti finanziari correnti (57) (245)
C. Debiti bancari correnti 201 201
D. Parte corrente dell'indebitamentonon corrente 763
E. Altri debiti finanziari correnti 23 82
F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) 224 1.046
G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) (806) (1.196)
H. Debiti bancari non correnti 200
l. Obbligazioni emesse 50 ਪਰ
J. Altri debiti non correnti 27 36
K. Posizione finanziaria non corrente (H+I+J) 77 285
L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) (729) (911)
Attività finanziarie non correnti (570) (585)
Posizione Finanziaria Netta (1.299) (1.496)
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 168 161
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori (1.131) (1.335)

Poste Italiane SpA

Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Patrimonio non
Patrimonio
destinato
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane
SpA
di cui parti
correlate
Passività finanziarie 1.238 66.838 (922) 67.154
Debiti per conti correnti postali 51.204 (65) 51.139 4.903
Obbligazioni 50 50
Debiti vs istituzionifinanziarie 200 8.473 8.673 308
MEF conto Tesoreria dello Stato 3.649 3.649 3.649
Strumenti finanziari derivati 31 1.829 1.860 29
Altre passività finanziarie 114 1.669
14
1.783 34
Passività finanziarie per rapporti intergestori 843 (857)
Attività finanziarie (997) (64.706) 857 (64.846)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (446) (31.397) (31.843) (11.064)
Strumenti finanziari al FVOCI (537) (32.040) (32.577)
Strumentifinanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (58) (28)
Strumenti finanziari derivati (368) (368) (29)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (14) (843) 857
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 241 2.132 (65) 2.308
Cassa e depositi BancoPosta (3.318) (3.318) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (875) (1.318) 65 (2.128) (1.306)
Posizione finanziaria netta (634) (2.504) (3.138)
Posizione finanziaria netta (milionidi euro)
Saldo al 31.12.17 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Poste Italiane
SpA
di cui parti
correlate
Passività finanziarie 2.087 62.109 (988) 63.208
Debiti per conti correnti postali 47.494 (242) 47.252 677
Obbligazioni 813 813
Debiti vs istituzionifinanziarie 400 4.842 5.242
MEF conto Tesoreria dello Stato 3.483 3.483 3.483
Strumenti finanziari derivati રેત્વે 1.638 1.677
Altre passività finanziarie 103 4.638 4.741 133
Passività finanziarie per rapporti intergestori 732 14 (746)
Attività finanziarie (1.212) (60.780) 746 (61.246)
Finanziamentie crediti (642) (7.601) (8.243) (6.923)
Investimenti possedutifino a scadenza (12.912) (12.912)
Investimenti disponibili per la vendita (556) (39.140) (39.696) (2.485)
Strumenti finanziari derivati (395) (385)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (14) (732) 746
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 875 1.329 (242) 1.962
Cassa e depositi BancoPosta (3.196) (3.196)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.885) (396) 242 (2.039) (385)
Posizione finanziaria netta (1.010) (2.263) (3.273)

Al 31 dicembre 2018 la posizione finanziaria netta complessiva della Società, come sopra rappresentata è in avanzo di 3.138 milioni di euro. La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari al FVOCI per 375 milioni di euro, comprensiva degli effetti relativi alla prima applicazione dell'IFRS9.. La riserva di fair value relativa a tali strumenti, ,al lordo del relativo effetto fiscale, è negativa per 114 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2018, la posizione finanziaria netta del Patrimonio non destinato determinata secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, è la seguente:

Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA (milionidi euro)
Al 31 dicembre
2018
Al 31 dicembre
2017
A. Liquidità (875) (1.885)
B. Crediti finanziari correnti (168) (363)
C. Debiti bancari correnti 200 200
D. Parte corrente dell'indebitamentonon corrente 763
E. Altri debiti finanziari correnti 118 106
F. Posizione finanziaria corrente (C+D+E) 318 1.0689
G. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+F) (725) (1.179)
H. Debiti bancari non correnti 200
l. Obbligazioni emesse 50 50
J. Altri debiti non correnti 27 રૂદિ
K. Posizione finanziaria netta non corrente (H+I+J) 77 286
L. Posizione Finanziaria Netta ESMA (G+K) (648) (893)
Attività finanziarie non correnti (815) (835)
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato (1.463) (1.728)
Crediti e debiti finanziari per rapporti intergestori 829 718
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti
intergestori
(634) (1.010)

TRASFERIMENTI DI ATTIVITÀ' FINANZIARIE NON ELIMINATE CONTABILMENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2018, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente (milioni di euro)
31 dicembre2018 31 dicembre 2017
Descrizione Note Valore nominale Valore di Bilancio Fair value Valore nominale Valore di Bilancio Fair value
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
[A5] 3.424 3.527 3.363 4.407 4.486 4.890
Attività finanziarie al FVTOCI
Passività finanziarie BancoPosta
[Be] 4.742 5.179 5.179
Passività finanziarie per PCT
Attività finanziarie
[A6] (8.477) (8.473) (8.484) (4.840) (4.842) (4.853)
Attività finanziarie al FVTOCI
Passività finanziarie
Passività finanziarie per PCT (B7)
Totale (311) 233 58 (433) (356) 37

ATTIVITÀ' FINANZIARIE SOGGETTE A LIMITAZIONI D'USO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Asset Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso (milionidi euro)
31 dicembre 2018 31 dicembre 2017
Descrizione Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamentie Crediti 1.651 1.651 1.179 1.179
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 1.332 1.332 1.110 1.110
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 185 185 દેવે ea
Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) 134 134
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA)
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
3.671
3.424
247
3.773
3.527
246
5.180
4.407
253
520
5.288
4.486
269
533
Attività finanziarie al FVTOCl
Titoli a reddito fisso 5.314 5.809
Titoli per operazioni in PCT 4.742 5.179
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Divect Debit 572 630
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamentie Crediti
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA)
30
30
30
30
40
40
40
40
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Totale attività finanziarie indisponibili 10.666 11.263 6.399 6.507

Al 31 dicembre 2018 la Società ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni di pronti contro termine attivi per un nozionale complessivo di 254 milioni di euro ed un fair value pari a 251 milioni di euro.

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 dicembre 2018, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro) (milioni di euro)
31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 125.501 130.596 129.231 121.811 130.961 132.433
Attività finanziarie al costo ammortizzato 17.934 19.778 18.413 12.692 12.912 14.384
Attività finanziarie al FVTOCI 106.745 109.995 109.995 106.971 115.897 115.897
Attività finanziarie al FVTPL 822 823 823 2.148 2.152 2.152
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - - - -
Austria 15 15 15 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 15 15 15 - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Belgio 89 92 92 95 101 101
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 89 92 92 95 101 101
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Finlandia 15 15 15 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 15 15 15 - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Francia 151 173 173 151 171 171
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 151 173 173 151 171 171
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Germania 49 57 57 58 67 67
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 47 56 56 58 67 67
Attività finanziarie al FVTPL 2 1 1 - - -
Irlanda 10 11 11 10 11 11
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 10 11 11 10 11 11
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Spagna 1.167 1.440 1.440 1.928 2.186 2.186
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 3 3 - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 1.164 1.437 1.437 1.928 2.186 2.186
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Slovenia - - - 20 23 23
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - 20 23 23
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
USA 1 1 1 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 1 1 1 - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Totale 126.997 132.399 131.034 124.073 133.520 134.992

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali. Nel corso del 2018, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti, già avviato nel 2015, attraverso l'incremento degli impieghi in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITs, in particolare appartenenti alla Sicav "MULTIFLEX".

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

(milioni di euro)
ISIN Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita "
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
LU1379774190 Multiflex-Diversified Dis-Cm Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
5.463 65 4.768 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
LU1407712014 Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
4.650 238 4.412 Dato ricevuto dal gestore
LU1407712287 Multiflex - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
4.383 389 3.994 Dato ricevuto dal gestore
LU1193254122 Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi
Asset)
Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
3.816 378 3 438 Dato ricevuto dal gestore
LU1407711800 Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
3.482 210 3.272 Dato ricevuto dal gestore
IT0004937691 Tages Platinum Growth Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
426 રૂદિ 390 Dato ricevuto dal gestore
LU1808839242 Multiflex-Olymp Insurn Ma-Cm Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
533 50 483 Dato ricevuto dal gestore
LU1808838863 Multiflex-Olympium Opt Ma-Cm Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
538 33 505 Dato ricevuto dal gestore
LU1500341240 Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
384 26 358 Dato ricevuto dal gestore
IT0005212193 Diamond Italian Properties Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
157 46 111 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
LU1500341752 Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
340 20 320 Dato ricevuto dal gestore
IT0005174450 Fondo Diamond Eurozone Office Ubs Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
195 72 123 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005210387 Diamond Eurozone Retail Property Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
102 25 77 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
LU1081427665 Shopping Property Fund 2 Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
57 24 33 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
LU1581282842 Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
81 34 47 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
QU0006738854 Prima Credit Opportunity Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
126 54 72 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005215113 Fondo Cbre Diamond Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
દક 25 43 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
QU0006738052 Prima Eu Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
138 દિવે 79 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005210593 Diamond Other Sector Italia Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
રિવે 14 45 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005247819 Fondo Diamond Value Added Properties Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
54 13 41 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
QU0006742476 Prima Global Equity Prtners Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
27 9 18 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0004597396 Advance Capital Energy Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
23 13 10 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

Di seguito si forniscono le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento al 31 dicembre 2018.

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate 10.270
Titoli di Stato 9.773
Altri investimenti al netto dei passivi 2.127
Azioni 2.177
Disponibilità liquide 939
Strumenti finanziari derivati
Sw
ap
(33)
Future (56)
Forw
ard
(58)
Totale 25.139
(milioni di euro)
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 4.104
Dublino 2.199
New
York
2.100
Trace 2.080
Londra 1.372
Parigi 1.329
Euronext 1.289
Tokyo 660
Singapore 412
Euromtf 390
Lussemburgo 333
Eurotlx 330
Hong Kong 136
Altri 7.299
Fondi 1.106
Totale 25.139

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale. Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri Beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale BancoPosta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • per i Beneficiari inclusi tra il personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, un indicatore di redditività individuato nel RORAC del gruppo assicurativo Poste Vita relativo al triennio e utilizzato nel Piano di

lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i Beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, identificato nel RORAC di fine periodo; tale parametro è previsto a partire dal Ciclo 2017-2019 e solo per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato).

Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, Risk Takers Bancoposta e personale del Gruppo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo.

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 36 Beneficiari è di 351.346 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1 milione di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,6 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom Stock per il Secondo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 52 Beneficiari è di 576.124 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1,6 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,5 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 72 Beneficiari è stato di 665.569 unità, il cui fair value unitario al 31 dicembre 2018 è stato stimato in euro 5,26 relativamente ai Piani per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, 5,68 euro per il personale del Patrimonio BancoPosta, 5,89 per il personale della società Poste Vita e in euro 5,69 relativamente al Piano per il restante personale del Gruppo. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1,2 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine al 31 dicembre 2018 per Poste Italiane SpA.

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 31 beneficiari è di 311.254 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1 milione di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,3 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom Stock per il Secondo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 46 beneficiari è di 525.791 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1,5 milione di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,3 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 65 Beneficiari è stato di 612.014 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2018 è stato di circa 1 milione di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del terzo ciclo 2018-2020 del "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

• Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);

• Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti137 .

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Al 31 dicembre 2018, il numero di Phantom Stock in essere è di 101.694, mentre il numero di phantom stock stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto, è di 145.860. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le miglior prassi di mercato. La passività iscritta al 31 dicembre 2018 è di 1,4 milioni di euro.

PAGAMENTI PER LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO

I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2018 il numero di Phantom Stock in essere è di 276.744 unità; La passività iscritta è di 1,7 milioni di euro.

137 Si specifica che il conferimento del ramo d'azienda relativo alla monetica e ai servizi di pagamento, precedentemente afferente al Patrimonio BancoPosta, ha comportato il trasferimento di risorse assegnatarie di sistemi di incentivazione basati su azioni.

DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto
BancoPostaFondi SpA SGR (Roma) 100.00% 12.000 22.529 60.709
Consorzio LogisticaPacchi ScpA (Roma) 100.00% 516 738
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) 100,00% 120 116
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 290
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 431 237.674
Mistral Air Srl (Roma) (**) 100.00% 1.000 (4.279) 845
PatentiViaPosteScpA (Roma) 86.86% 120 124
Postepay SpA (Roma) 100.00% 7.561 54.509 243.059
Poste Tributi ScpA - in liquidazione (Roma) (**) 100.00% 2.325 (1.785)
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 949.761 3.862.261
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 45.658 139.723
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 (16.141) 83.962
SDA Express Courier SpA (Roma) (**) 100,00% 10.000 (39.711) 22.514
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) 100,00% 16 3.211 10.884

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2019 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaiadi euro)
Denominazione (sede sociale) Natura del
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passivita Patrimonio
netto
Ricavie proventi Risultato
dell'esercizio
Address Software Srl (Roma) Controllata 268 51.00% ਰੇਰੇ ਪ 467 527 1.104 62
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 213.728 10.04% 2.078.252 872 908 1.205.344 815.733 0 97.379
Conio Inc. (San Francisco) (b) Collegata 27 18,50% 140 136 (205)
FSIA Investimenti Srl (Milano) (c) Controllo congiunto 279.814 30,00% 992.721 62662 930.059 21.185 ო 11.325
Indabox Srl (Roma) Controllata 825 100,00% 492 179 313 109 (290)
ItaliaCamp Srl (Roma) (d) Collegata 85 20.00% 1.157 521 636 848 153
Kipoint SpA (Roma) Controllata 835 100,00% 2.773 1.938 835 4.931 221
RisparmioHolding SpA - in liquidazione(Roma) (e) Controllata 828 80.00% 1.113 77 1.036 (રહી
Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (d) Controllata 100,00% 771 4.702 (3.931) (રજકો
Altre collegate del gruppo SDA (f) Collegate বা

a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2018.

b. Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata Conio Srl al 31.12.2017.

c. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CDA della società al 30.09.2018 comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.

  • d. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.17.
  • e. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 30.09.18.

f. Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono MDG Express Srl e Speedy Express Courier Srl.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

(**) Il valore comprende l'importo dei dividendi e della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017

Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n° 124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.

Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la rendicontazione di seguito è resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.

(migliaia di euro)
Società del Gruppo Soggetto erogante / beneficiario Causale Importo
corrisposto /
ricevuto
Erogazioni ricevute
Poste Italiane MIUR Formazione finanziata 2.446
Totale 2.446
Erogazioni corrisposte
Poste Italiane Cecilia società cooperativa sociale Onlus Erogazione liberale 100
Poste Italiane Fondazione Intercultura Onlus Erogazione liberale 90
Poste Italiane Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 81
Poste Italiane Medici con l'Africa Cuamm Erogazione liberale 20
Poste Italiane Fondazione Cortile dei Gentili Erogazione liberale 10
Postel Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 20
Postepay Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 50
Totale 371

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2018 31.12.2017
Libretti di deposito 105.771 108.564
Buoni Fruttiferi Postali 219.512 214.347
Cassa Depositi e Prestiti 154.231 146.104
M
inistero dell' Economia e delle Finanze
65.281 68.243
Totale 325.283 322.911

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2018 era di 8.119 milioni di euro (7.984 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

IMPEGNI

Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.18 31.12.17
Contratti per affitti passivi e altri contratti di leasing 780 749
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 95 42
Contratti per acquisto di Attività immateriali 29 32
Totale 904 823

La società EGI SpA al 31 dicembre 2018, si è impegnata per il 2019 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 21,5 milioni di euro. Al 31 dicembre 2018 il corrispondente valore di mercato è di 21 milioni di euro.

Gli Impegni di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.18 di cui verso
società del
gruppo
31.12.17 di cui verso
società del
gruppo
Contratti per affitti passivi e altri contratti di leasing 680 43 764 48
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 96 - 42 -
Contratti per acquisto di Attività immateriali 29 - 33 -
Totale 805 43 839 48

Relativamente ai soli contratti per affitti passivi di immobili, risolvibili di norma con preavviso di sei mesi, gli impegni futuri a carico rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono così suddivisi in base all'anno di scadenza dei canoni:

Impegni per affitti passivi e per altri contratti di leasing - Gruppo Poste Italiane (milioni di euro)
31.12.17
Descrizione 31.12.18
Impegni per affitti passivi e altri cononi di leasing con scadenza:
entro l'esercizio successivo a quello di bilancio 203 248
tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio 481 436
oltre il 5° anno 96 65
Totale 780 749
Impegni per affitti passivi e altri contratti di leasing (milioni di euro)
Descrizione 31.12.18 di cui verso
società del
gruppo
31.12.17 di cui verso
società del
gruppo
Impegni per affitti passivi e altri contratti di leasing con scadenza:
entro l'esercizio successivo a quello di bilancio 213 16 255 13
tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio 412 26 454 30
oltre il 5° anno 55 1 55 5
Totale 680 43 764 48

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione
31.12.18
31.12.17
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioninell'interessedi imprese del Gruppo a favore di terzi 283 283
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi 21 21
Totale 304 304
Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.18 31.12.17
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi 182 172
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi 59 59
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate 21 21
Totale 262 252

BENI DI TERZI

I Beni di terzi presso società del Gruppo, sono dettagliati nella tabella che segue. L'informativa rileva esclusivamente per la Capogruppo Poste Italiane SpA.

Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 31.12.18 31.12.17
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 3.093 3.562
Totale 3.093 3.562

Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2018 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 2 milioni di euro di Beni di società del gruppo.

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 31 dicembre 2018, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 97 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

COMPENSI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE AI SENSI DELL'ART.149 DUODECIES DEL "REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB"

I corrispettivi per l'esercizio 2018, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo PricewaterhouseCoopers e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (*)
Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
1.221
-
Servizi di attestazione Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
235
-
Altri Servizi Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
55
-
Società controllate da Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
967
-
Servizi di attestazione Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
598
-
Altri Servizi Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
-
60
Totale 3.136

(*) Gli importi non includono spese e oneri accessori.

I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione138. Con riferimento alla Controllante, la voce Servizi di revisione contabile comprende compensi integrativi per 75 migliaia di euro oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria degli azionisti del 28 maggio 2019.

138 Eventuali servizi di revisione o attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.

14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2018

SCHEMI DI BILANCIO496
STATO PATRIMONIALE496
CONTO ECONOMICO498
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA499
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO500
RENDICONTO FINANZIARIO501
NOTA INTEGRATIVA 503
PARTE A – POLITICHE CONTABILI 503
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE534
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 559
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA571
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA572
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 616
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA619
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE619
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI625
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE627

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

31 dicembre
2017
3.217.163.704
39.140.379.660
22.014.168.028
1.150.646.309
20.863.521.719
394.507.899
405.671.786
405.671.786
2.063.534.180

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2018
31 dicembre
2017
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 64.202.714.720 59.636.019.238
a) debiti verso banche 5.984.821.231 5.949.610.345
b) debiti verso clientela 58.217.893.489 53.686.408.893
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 1.828.670.521 1.637.107.776
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali: 372.051.769 307.944.970
a) correnti
b) differite 372.051.769 307.944.970
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2.691.928.376 2.335.518.644
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.312.610 16.538.104
100. Fondi per rischi e oneri: 511.255.914 543.375.786
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
c) altri fondi per rischi e oneri 511.255.914 543.375.786
110. Riserve da valutazione 14.833.603 114.941.270
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale
140. Riserve 2.267.025.485 2.058.999.822
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) d'sercizio (+/-) 596.808.586 584.979.647
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 72.488.601.584 67.235.425.257

CONTO ECONOMICO

Voci Esercizio
2018
Esercizio
2017
10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.555.587.952 1.476.745.714
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 1.555.587.952 1.476.745.714
20. Interessi passivi e oneri assimilati (28.570.167) (28.950.210)
30. Margine di interesse 1.527.017.785 1.447.795.504
40. Commissioni attive 3.861.199.639 3.628.959.602
50. Commissioni passive (139.560.667) (64.607.340)
60. Commissioni nette 3.721.638.972 3.564.352.262
70. Dividendi e proventi simili 445.281 597.839
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 5.670.610 2.342.123
90. Risultato netto dell'attività di copertura (1.777.493) 1.897.984
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 378.997.561 623.613.722
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.377.576
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 377.619.985 623.613.722
c) passività finanziarie
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie value con impatto a Conto economico 9.199.912
a) attività e passività finanziarie designate al fair value
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 9.199.912
120. Margine di intermediazione 5.641 192.628 5.640.599.434
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (21.388.521) (14.583.719)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (22.158.069) (14.583.719)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 769.548
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
150. Risultato netto della gestione finanziaria 5.619.804.107 5.626.015.715
160. Spese amministrative: (4.686.171.866) (4.615.783.659)
a) spese per il personale (82.419.369) (93.415.138)
b) altre spese amministrative (4.603.752.497) (4.522.368.521)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (72.295.107) (182.598.597)
a) impegni e garanzie rilasciate
b) altri accantonamenti netti (72.295.107) (182.598.597)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
200. Altri oneri/proventi di gestione (31.424.095) (57.613.621)
210. Costi operativi (4.789.891.068) (4.855.995.877)
220. Utili/(Perdite) delle partecipazioni
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
240. Rettifiche di valore dell'avviamento
250. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti
260. Utile(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 829.913.039 770.019.838
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (233.104.453) (185.040.191)
280. Utile(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 596.808.586 584.979.647
290. Utile/(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte
300. Utile/(Perdita) d'esercizio 596.808.586 584.979.647

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(dati in euro)
Voci Esercizio
2018
Esercizio
2017
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 596.808.586 584.979.647
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto (variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 372.965 283.022
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio
120. Copertura dei flussi finanziari 150.316.827 (44.678.244)
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai fitoli di capitale) value con impatto sulla redditività complessiva (1.622.947.631) (709.554.691)
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.472.257.839) (753.949.913)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) (875.449.253) (168.970.266)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
31 dicembre 2018
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Strumenti di Azioni
azioni ordinarie altre azioni emissione di utili altre Riserve da valutazione capitale proprie Utile((Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2017 1.058.999.822 1.000.000.000 114.941.270 584.979.647 2.758.920.739
Modifica saldi apertura" (2.073.696) 1.372.150.172 1.370.076.476
Esistenze al 01.01.2018 1.056.926.126 1.000.000.000 1.487,091,442 584.979.647 4.128.997.215
Allocazione risultato esercizio precedente (584.979.647) (584.979.647)
Riserve
Dividendi e altre destinazioni (584.979.647) (584.979.647)
Variazioni dell'esercizio 99.359 210,000.000 (1.472.257.839) 596,808,586 (665.349.894)
Variazioni di riserve 89,359 210,000.000 210.099.359
Operazioni sul Patrimonio netto
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazione strumenti di capitale
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2018 (1.472.257.839) 596.808.586 (875.449.253)
Patrimonio netto al 31.12.2018 1.057.025.485 1.210.000.000 14,833,603 596.808.586 2.878.667.674

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta.

(**) Le modifiche sui saldi di apertura riflettono esclusivamente gli effetti della transizione all'IFRS 9.

Callege of Call Box 903
31 dicembre 2017
Capitale
azioni
altre azioni
ordinarie
Sovrapprezzi di Riserve Strumenti di Azioni
emissione di utili altre Riserve da valutazione capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2016 948.999.822 1.000.000.000 868.891.183 568.276.740 3.386.167.745
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2017 948.999.822 1.000.000.000 868.891.183 568.276.740 3.386.167.745
Allocazione risultato esercizio precedente 110.000.000 (568.276.740) (458.276.740)
Riserve 110.000.000 (110.000.000)
Dividendi e altre destinazioni (458.276.740) (458.276.740)
Variazioni dell'esercizio (753.949.913) 584.979.647 (168.970.266)
Variazioni di riserve
Operazioni sul Patrimonio netto
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendii
Variazione strumenti di capitale
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2017 (753.949.913) 584.979.647 (168.970.266)
Patrimonio netto al 31.12.2017 1.058.999.822 1.000.000.000 114.941.270 584.979.647 2.758.920.739

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta.

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RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

(dati in euro)
Esercizio
2018
Esercizio
2017
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 707.840.222 669.944.592
- risultato d'esercizio (+/-) 596.808.586 584.979.647
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a Conto economico (-/+)
(9.638.688) 1.095.199
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 1.777.492 (1.897.984)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 21.388.521 14.583.719
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) 147.682.241 444.520.215
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) 233.104.452 185.040.192
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) (283.282.382) (558.376.396)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (4.480.855.905) (2.352.404.996)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.253.773.199 (2.764.116.693)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.332.798.567) 919.204.139
- altre attività (401.830.537) (507.492.442)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 4.258.506.041 2.847.080.414
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.565.926.545 3.463.588.665
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività (307.420.504) (616.508.251)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 485.490.358 1.164.620.010
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità* (374.979.647) (458.276.740)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (374.979.647) (458.276.740)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 110.510.711 706.343.270

LEGENDA:

(+) generata

(-) assorbita

(*) Nell'ambito delle Attività di provvista dell'esercizio 2018 sono rilevati dividendi distribuiti per 585 milioni di euro al netto dell'apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte della Gemmante per 210 milioni di euro.

Riconciliazione

(પ્રવાદા III ours)
Voci di bilancio Esercizio
2018
Esercizio
2017
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 3.217.163.704 2.510.820.434
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 110.510.711 706.343.270
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 3.327.674.415 3.217.163.704

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 19 marzo 2019, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il presente Rendiconto separato nell'ambito della Relazione Finanziaria Annuale.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018 e di prossima applicazione

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dal 5° aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" – (in vigore a partire dal 1° gennaio 2018), ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è redatto in euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto139. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro, inoltre le voci e le relative tabelle che non presentano importi non sono riportate.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Rendiconto sono uniformi a quelli di predisposizione del Rendiconto separato al 31 dicembre 2017 ad eccezione di quanto concerne la classifìcazione, misurazione e impairment degli strumenti finanziari, nonché le modalità di riconoscimento dei ricavi, modificati a seguito dell'entrata in vigore, rispettivamente, dei nuovi principi contabili IFRS 9 – Strumenti finanziari e IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare i nuovi principi contabili a partire dalla sua effettiva entrata in vigore il 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata; tra i metodi consentiti per la transizione, ha deciso di:

  • ai fini della transizione all'IFRS 9, avvalersi dell'esenzione prevista dall'IFRS 9.7.2.15 in base alla quale l'effetto cumulato retrospettico del cambiamento di principio contabile è rilevato al 1° gennaio 2018 tra i risultati portati a nuovo e nella riserva di fair value ove appropriato, senza quindi effettuare il restatement dei dati comparativi;
  • ai fini della transizione all'IFRS 15, adottare il Simplified transition method secondo il quale l'effetto cumulato del cambiamento di disciplina contabile è rilevato al 1° gennaio 2018 tra i risultati portati a nuovo, senza effettuare il restatement del comparativo, avvalendosi della facoltà di non applicare le nuove regole ai cosiddetti "contratti completati" alla data di transizione, per i quali è mantenuta la contabilizzazione secondo le previgenti regole dello IAS 18 e relative interpretazioni.

Al fine di ricondurre i dati comparativi al 31 dicembre 2017 nell'ambito dei nuovi schemi ufficiali previsti dal 5° aggiornamento della Circolare 262 della Banca d'Italia, sono state effettuate le necessarie riconduzioni, senza modifica dei valori, al fine di esporle nelle nuove voci. Si segnala, in particolare, che:

  • le previgenti voci relative a Crediti verso clientela, Crediti verso banche e Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono ricondotte tutte nella Voce 40 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato";
  • quelle relative alle Attività finanziarie disponibili per la vendita sono ricondotte nella Voce 30 "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva";
  • le previgenti voci relative a Debiti verso banche e Debiti verso clientela sono tutte ricondotte nella Voce 10 "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Gli effetti della transizione ai nuovi principi contabili sono illustrati nella Sezione 4 – Altri aspetti del presente Rendiconto separato.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro.

139 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte A del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

A far data dal 1° gennaio 2019 BancoPosta ha esternalizzato la gestione finanziaria a BancoPosta Fondi SGR, società del Gruppo Poste Italiane, intermediario specializzato e vigilato, con competenze specifiche nel comparto del risparmio gestito, configurato come Competence Center per l'attività di gestione degli investimenti finanziari. Inoltre, a far data dal 1° gennaio 2019, sono state internalizzate in BancoPosta le Funzioni di Revisione Interna e Risk Management di BancoPosta Fondi SGR, nell'ambito della riorganizzazione dei processi interni e di funzionamento del Patrimonio BancoPosta, in una logica di rafforzamento complessivo dei presidi da parte delle strutture di controllo coinvolte.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2018 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

milioni di euro 31.12.2018 di cui rapporti
intergestori
31.12.2017 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 3.328 3.217
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 58
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 58
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 32.040 39.140
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.743 844 22.014 734
a) crediti verso banche 1.400 1.151
b) crediti verso clientela 32.343 844 20.863 734
50. Derivati di copertura 368 395
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
70. Partecipazioni
80. Attività materiali
90. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
100. Attività fiscali 507 406
a) correnti
b) anticipate 507 406
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 2.445 2 2.063 22
A Totale dell'Attivo 72.489 846 67.235 756
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 64.203 59.636 256
a) debiti verso banche 5.985 5.950
b) debiti verso clientela 58.218 79 53.686 256
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 1.829 1.637
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+
60. Passività fiscali 372 308
a) correnti
b) differite 372 308
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2.692 410 2.335 254
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3 17
100. Fondi per rischi e oneri 511 543
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
c) altri fondi per rischi e oneri 511 543
110. Riserve da valutazione 15 115
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale
140. Riserve 2.267 2.059
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 597 585
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 72.489 489 67.235 510
A-B Saldo dei rapporti intergestori 357 246

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane (di seguito Regolamento Generale), approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Tale Regolamento Generale140, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora il BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni operative importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, Capitolo 1 BancoPosta, sezione II paragrafo 2, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2017, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari relativi al biennio 2017-2018, con scadenza originariamente prevista il 31 dicembre 2018, sono stati oggetto di modifica e aggiornamento a seguito delle variazioni organizzative aziendali e delle operazioni societarie intervenute nel corso dell'esercizio che hanno comportato un significativo impatto sul Patrimonio in termini di rivisitazione dei perimetri delle attività. I nuovi disciplinari, hanno acquisito efficacia a partire dal 1° ottobre 2018, con validità prevista fino al 31 dicembre 2020. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono comunque rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2018 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 2 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2018.

140 Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane, è stato aggiornato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 28 febbraio 2017 e 28 giugno 2018. Il CdA nella seduta del 31 gennaio 2019 ha approvato un nuovo documento denominato "Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", che accorpa in un unico testo quanto precedentemente disciplinato separatamente dal "Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane" e dalle "Linee Guida di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta".

4.2 PRINCIPALI PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane, relativamente al Patrimonio BancoPosta, la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio con riferimento alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado Poste Italiane al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. Poste Italiane ha presentato ricorso in appello e la Corte dei Conti, con sentenza n. 542 del 15 novembre 2017, ha accolto l'appello, limitando la condanna iniziale al pagamento di circa 4 milioni di euro. Nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini di impugnazione della sentenza e a seguito dei successivi riscontri della controparte, è stato iscritto un credito di 4 milioni di euro.

RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della gemmante è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui la gemmante Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito. L'udienza del 17 ottobre 2018, fissata per il merito, non si è tenuta, la causa è stata cancellata dal ruolo e potrà essere riassunta entro il 17 aprile 2019 su istanza della gemmante.

In data 8 ottobre 2018, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, la comunicazione di avvio del procedimento PS11215 - ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D.Lgs. 206/05 (Codice del consumo) ed ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie, con contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del suddetto Regolamento - con la quale ha chiesto chiarimenti in merito alle segnalazioni del 24 luglio 2018 di "Altroconsumo" e dell'8 agosto 2018 del "Centro Tutela Consumatori e Utenti". L'Autorità, in particolare, ha contestato una campagna pubblicitaria di Poste denominata "Buoni e libretti – Buono a sapersi" finalizzata a promuovere Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale attraverso canali televisivi ed annunci pubblicitari su stampa, presuntivamente violativa degli artt. 21 e 22, comma 1 e 4 lett. a), del Codice del Consumo, in quanto non indicante chiaramente, a giudizio dell'Autorità, l'incidenza degli oneri fiscali.

In data 29 ottobre 2018 Poste Italiane ha risposto alla richiesta di informazioni. Inoltre, a seguito dell'audizione che si è tenuta presso l'AGCM il 28 novembre 2018, Poste Italiane ha trasmesso all'Autorità il formulario per la presentazione degli impegni - ai sensi dell'art. 27 comma 7 del Codice del consumo, dell'art.

8 comma 7 del D.Lgs. 145/2007 e dell'art. 9 del citato Regolamento sulle procedure istruttorie successivamente integrati in data 11 gennaio 2019.

Banca d'Italia

Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto presso Poste Italiane dalla Banca d'Italia lo scorso anno, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in corso di realizzazione; i relativi cantieri stanno procedendo secondo la timeline stabilita.

Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017, relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa, aggiornata al 30 settembre 2018, sull'avanzamento di tutte le iniziative in materia. L'informativa in commento, contenente l'elenco delle iniziative intraprese alla data di riferimento e da intraprendere nel prosieguo, unitamente alle relative tempistiche, è stata illustrata al Consiglio di Amministrazione in data 18 ottobre 2018 ed inviata alla Banca d'Italia il 29 ottobre 2018.

CONSOB

Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata, estesa a tutta la rete di Poste Italiane e sono stati al contempo realizzati ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID II, entrata in vigore il 3 gennaio 2018.

Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia, sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo, di informativa specifica alla Consob.

Nei mesi di luglio e agosto 2018 sono pervenute da parte della Consob due richieste: la prima, datata 27 luglio e formulata anche ad altri Intermediari, avente ad oggetto un approfondimento sulle principali tematiche relative all'attuazione e recepimento della Direttiva MiFID II; la seconda, del 13 agosto, contenente la richiesta di un incontro finalizzata all'acquisizione di maggiori dettagli in merito alla prestazione dei servizi di investimento. Nel corso dell'incontro, tenutosi presso la Consob nel mese di settembre 2018, sono state integrate le informazioni precedentemente fornite ed è stato illustrato il piano degli interventi, in linea con quanto già rappresentato all'Autorità nel Tableau de Bord di Compliance al 30 giugno 2018, integrato con ulteriori interventi di indirizzo sulla base delle evidenze emerse. Infine, nel corso di tale incontro, sono stati richiesti dalla Consob ulteriori approfondimenti su specifici temi, successivamente formalizzati in apposita nota scritta, a cui è stato dato un completo e tempestivo riscontro.

4.3 TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IFRS 9 E IFRS 15

IFRS 9 – STRUMENTI FINANZIARI

Il nuovo principio contabile IFRS 9, adottato con Regolamento (UE) n. 2067/2016, a partire dal 1° gennaio 2018, ha sostituito in gran parte lo IAS 39, migliorando l'informativa sugli strumenti finanziari e introducendo un modello contabile volto a riflettere con tempestività anche perdite attese sulle attività finanziarie.

Il progetto di recepimento del nuovo principio contabile è stato condotto da Poste Italiane nel corso del 2017; gli obiettivi del progetto sono stati: i) identificare le aree di impatto del principio ("Classification & Measurement", "Impairment" e "Hedge accounting"), ii) determinare gli effetti quantitativi e qualitativi della transizione, iii) individuare e implementare le soluzioni applicative e organizzative per una gestione a regime organica, efficace e coerente all'interno del Gruppo.

Per iI contenuto del nuovo principio contabile e per l'analisi degli impatti qualitativi e delle scelte adottate dal Gruppo Poste Italiane si rimanda al paragrafo 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

Di seguito si forniscono i principali effetti patrimoniali al 1° gennaio 2018 riferiti al Patrimonio BancoPosta derivanti dall'adozione del nuovo principio contabile.

Come già evidenziato, il Gruppo ha esercitato la facoltà prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9 ed ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1, secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è prevista la riesposizione obbligatoria su basi omogenee dei dati di confronto nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Secondo le indicazioni contenute nell'atto di emanazione del 5° aggiornamento della Circolare 262 si fornisce, di seguito, un prospetto di raccordo tra gli Schemi come da Rendiconto separato 2017 e gli Schemi introdotti dalla nuova Circolare 262 della Banca d'Italia riconducendo i saldi contabili al 31 dicembre 2017 (valori determinati secondo lo IAS 39) alle nuove voci contabili, secondo le riclassificazioni resesi necessarie in relazione ai nuovi criteri di classificazione introdotti dall'IFRS 9 e sulla base delle analisi svolte, ma senza l'applicazione dei nuovi criteri di valutazione e, quindi, a parità di totale attivo e totale passivo.

Raccordo tra Prospetti contabili pubblicati nel Rendiconto separato 2017 e Prospetti contabili IFRS 9 (nuova Circolare 262) al 1° gennaio 2018 (riclassifica dei saldi IAS 39)

Attivo

(milionidi euro)
IAS 39
IFRS 9
disponibilità liquide
e
Cassa
10.
detenute per
20. Attività finanziarie
la negoziazione
al
valutate
Attività finanziarie
fair value
30.
Attività finanziarie disponibili
la vendita
per
40.
detenute
50. Attività finanziarie
sino alla scadenza
60. Crediti verso banche clientela
verso
Crediti
70.
80. Derivati di copertura di valore delle
attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
90. Adeguamento
100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
140. Attività non
attività
Altre
150. .
Totale dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 3.217 3.217
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
41 8 49
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
23.701 9.666 33.367
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.398 3.246 1.151 7.943 27.738
50. Derivati di copertura 395 રૂવે છે. જીરુદિ જેવી સવલતો પ્રતિષ્ટિત અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને અને
60 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica (+/-)
70. Partecipazioni
80. Attività materiali
90. Attività immateriali
100. Attività fiscali 406 406
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 2.063 2.063
Totale dell'attivo 3.217 39.140 12.912 1.151 7.951 રૂત્વે સ્વિન્દ 406 2.063 67.235

Passivo e Patrimonio netto

(milioni di euro)
IAS 39
IFRS 9
che
verso
Debiti
10. I
tela
cli
3
ver
Debiti
20.
Titoli in circolazi
30.
IIp
finanziarie
40. Passività negoziazione
ত্র
valutate
fina
50. Passività
value
Selr
di copertura
Derivati
0.
미 이유와
70. Adeguamento di valore passività finanziarie oggetto nenerica (+/-)
fiscali
0. Passivitā
attivita
ad
90. Passività associate
di dism
via
passività
100. Altre
rapporto
fine
ip
110. Trattamento
del personale
or
rischi
por
120. Fondi
val
da
130. Rise
rimborsabili
40. Azioni
capitale
IP
50. Strun
160. Risen emis
!P
ZI
Sov
70.
180. Capitale (+)-
periodo
વેના
Utile/(Perdita)
00.
del
Totale del passivo e patrimonio netto
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.950 53.686 59.636
20. Passività finanziarie di negoziazione
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 1.637 1.637
60. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali 308 308
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2,335 2.335
90. Trattamento di fine rapporto del personale 17 17
100. Fondi per rischi e oneri 543 643
110. Riserve da valutazione 115 115
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale
140. Riserve 2.059 2.059
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) del periodo (+/-) રેજક રજક

Vengono riportati di seguito i prospetti di riconciliazione tra lo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2017 (valori IAS 39), che recepisce le riclassificazioni determinate dalle nuove regole di classificazione previste dall'IFRS 9, precedentemente illustrate, e lo Stato patrimoniale al 1° gennaio 2018 (valori IFRS 9). In tali prospetti i saldi contabili al 31 dicembre 2017 (valori IAS 39) vengono modificati per effetto dell'applicazione delle nuove logiche di misurazione e impairment, al fine di determinare i saldi di apertura IFRS 9 compliant.

Riconciliazione tra Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2017 (che recepisce le nuove regole di presentazione dell'IFRS 9) e Stato Patrimoniale al 1° gennaio 2018 (che recepisce le nuove regole di valutazione ed impairment dell'IFRS 9)

Attivo

(milioni di euro)
Transizione IFRS 9
Voci dell'Attivo 2017 31 dicembre Classificazione
e misurazione
Impairment 1 gennaio
2018
10. Cassa e disponibilità liquide 3.217 3.217
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
49 49
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
33.367 1.465 34.832
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 27 738 458 (10) 28.186
50. Derivati di copertura 395 395
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica (--)
70. Partecipazioni
80. Attività materiali
90. Attività immateriali
100. Attività fiscali 406 (156) 1 251
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 2.063 (1) 6 2.068
Totale dell'attivo 67.235 1.766 (3) 68.998

Passivo e Patrimonio netto

(milioni di euro)
Transizione IFRS 9
Voci del Passivo e del Patrimonio netto 2017 31 dicembre Classificazione
e misurazione
Impairment 1 gennaio
2018
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 59.636 59.636
20. Passività finanziarie di negoziazione
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 1.637 1.637
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali 308 393 701
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2.335 2.335
90. Trattamento di fine rapporto del personale 17 17
100. Fondi per rischi e oneri 543 543
110. Riserve da valutazione 115 1.358 14 1.487
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale
140. Riserve 2.059 15 (17) 2.057
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) del periodo (+/-) 585 ട്ടുട
Totale del passivo e del patrimonio netto 67.235 1.766 (3) 68.998

La transizione all'IFRS 9 ha determinato (al netto dell'effetto fiscale) un effetto positivo sul Patrimonio netto al 1° gennaio 2018 di complessivi 1.370 milioni di euro, dovuto a (i) un incremento di 1.373 milioni di euro derivante dalla diversa classificazione delle attività finanziarie; e (ii) un decremento di 3 milioni di euro derivante dalle nuove modalità di determinazione delle perdite attese.

Classificazione e misurazione degli strumenti finanziari

La diversa classificazione delle attività finanziarie nelle nuove categorie previste dall'IFRS 9 e il conseguente diverso criterio di valutazione hanno determinato un impatto positivo sul Patrimonio netto al 1° gennaio 2018 di 1.923 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale.

Di seguito l'effetto derivante dall'adeguamento del valore di carico del portafoglio titoli a seguito della modifica del "Business Model":

  • a) Riclassifica delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" in "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (business model "Hold to collect" - HTC) per 15.398 milioni di euro con conseguente rideterminazione del valore di carico e incremento della Riserva da valutazione di 458 milioni di euro;
  • b) Riclassifica delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" in "Attività finanziarie valutate al fair value a conto economico" (business model "Other/Trading") per 41 milioni di euro, ascrivibili a titoli di capitale per i quali non si è optato per la misurazione al "fair value con impatto sulla redditività complessiva" priva di effetti sul Patrimonio netto (incremento di 16 milioni della Riserva di utili e contestuale riduzione della Riserva da valutazione);
  • c) Riclassifica delle "Attività finanziarie detenute sino a scadenza" in "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (business model "Hold to collect and sell" - HTC&S) per

9.666 milioni di euro con conseguente rideterminazione del valore di carico e rilevazione nella Riserva da valutazione delle variazioni di fair value intervenute dall'origination per 1.465 milioni di euro;

d) Riclassifica di crediti verso la clientela per 8 milioni di euro in "Attività finanziarie valutate al fair value a conto economico", priva di effetti sul Patrimonio netto.

Impairment

Le nuove regole previste dall'IFRS 9 sulle logiche e modalità di calcolo delle rettifiche di valore (Expected Credit Loss – ECL) e i modelli previsionali adottati, hanno determinato un impatto negativo (al lordo dell'effetto fiscale) sulle Riserve di utili pari complessivamente a 24 milioni di euro, come di seguito evidenziato:

  • 7 milioni di euro per perdite attese rilevate su titoli di debito classificati come "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e 3 milioni di euro per integrare quanto già stanziato in anni precedenti su altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (diverse dai titoli), con effetto complessivo di 10 milioni di euro sul Patrimonio netto;
  • 14 milioni di euro per perdite attese rilevate su titoli di debito classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva": poichè l'impairment degli strumenti finanziari classificati in tale categoria trova contropartita nella Riserva da valutazione, la rettifica è risultata priva di effetti sul patrimonio netto.

Si fornisce di seguito lo schema di riconciliazione fra il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017, come pubblicato nel Rendiconto separato 2017, e il Patrimonio netto al 1° gennaio 2018, dopo la transizione all'IFRS 9, che riflette gli effetti commentati in precedenza.

Riconciliazione tra Patrimonio Netto IAS39 e Patrimonio Netto IFRS 9

(milionidi euro)
Effetti transizione
IFRS 9
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 (IAS 39) 2.759
RISERVE DA VALUTAZIONE
Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9
Effetti fiscali
1.907
14
(549)
RISERVE DI UTILI
Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9
Effetti fiscali
16
(24)
EFFETTO COMPLESSIVO DELLE RICLASSIFICHE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
EFFETTO COMPLESSIVO DELLE RETTIFICHE PER PERDITE ATTESE
EFFETTO FISCALE
EFFETTO COMPLESSIVO AL NETTO DELLE IMPOSTE
1.923
(10)
(543)
1.370
BIR HARRE BE BEREINER ORDEN AT 1 100

Con riferimento ai suddetti effetti, in data 27 dicembre 2017 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento UE n. 2017/2395, che modifica il Regolamento 2013/575 contenente l'aggiornamento della c.d. "CRR" e introduce, tra l'altro, disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri che, nel caso del BancoPosta rileva esclusivamente per gli effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese. Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare un "approccio transitorio" (cd. "phase-in") di iscrizione degli effetti in questione in un periodo transitorio di 5 anni, sterilizzando nel CET1 l'impatto con l'applicazione di percentuali decrescenti nel tempo.

IFRS 15 – RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Il nuovo principio contabile IFRS 15, emanato con Regolamento (UE) n. 1905/2016, ha sostituito, a partire dal 1° gennaio 2018, lo IAS 18, lo IAS 11 e l'IFRIC 13 introducendo un quadro di riferimento unico e innovativo e modificando sostanzialmente definizioni, criteri e metodologie di determinazione e rilevazione dei ricavi in bilancio.

Il progetto di recepimento del nuovo principio contabile è stato condotto da Poste Italiane nel corso del 2017; gli obiettivi del progetto sono stati l'assessment dei contratti di vendita, raggruppati per tipologia di attività, l'individuazione delle singole performance obligations in essere, e l'identificazione di eventuali differenze tra preesistente e nuova disciplina. In tale ambito sono stati analizzati i processi amministrativo/contabili, i sistemi informatici disponibili e le procedure in essere per valutare la compliance alla nuova disciplina.

II contenuto del nuovo principio contabile e le principali valutazioni effettuate dal Gruppo Poste Italiane sono illustrate nel paragrafo 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili - della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 15 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore il 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata.

Dalle analisi effettuate è stata rilevata la presenza di clausole che prevedono la restituzione di commissioni percepite per il collocamento di mutui e prestiti a fronte di estinzioni anticipate (sino ad oggi trattate nell'ambito dei fondi rischi e oneri) per le quali è stato previsto a partire dal 1° gennaio 2018 un modello di imputazione contabile con diretta decurtazione dei ricavi.

L'applicazione dell'IFRS 15 alla data di transizione non ha generato effetti sulle Riserve di utili del Patrimonio Bancoposta.

4.4 EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

Costituzione di un istituto di moneta elettronica nell'ambito del Gruppo

Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale. Tale iniziativa ha previsto il conferimento in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la Società può operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere le attività di operatore mobile virtuale. A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane il 29 maggio 2018 ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente alle attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo di azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento. L'operazione nel suo complesso ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2018. Dalla medesima data PosteMobile SpA ha cambiato la propria denominazione in PostePay SpA.

Apporto nuovi mezzi patrimoniali al Patrimonio BancoPosta

In data 27 settembre 2018, Poste Italiane SpA, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per un importo pari a 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework. Al 31 dicembre 2018 l'indicatore di leva finanziaria è pari a circa 3,2%.

Accentramento in Poste Italiane delle attività di back office e di antiriciclaggio

In attuazione di progetti di riorganizzazione ed accentramento in Poste Italiane SpA delle attività operative, in data 29 maggio 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente all'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio. Di conseguenza, a valere dal 1° ottobre 2018, complessivamente 1.082 risorse full time equivalent (di cui 126 quadri e 9 dirigenti) sono state trasferite dal Patrimonio BancoPosta alla funzione Chief Operating Office del Patrimonio non destinato.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate, in via residuale, le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tale voce, in particolare, accoglie: a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); b) le attività finanziarie designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico.

All'interno di tale voce sono compresi:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Other/Trading" (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" e "Hold to Collect and Sell") o che non superano il test SPPI141;
  • i titoli di capitale detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • i contratti derivati, a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura, che sono rappresentati come attività o passività detenute per la negoziazione a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività finanziarie sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione" e nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model "Hold to Collect and Sell") e i cui termini contrattuali prevedono, a

141 L'acronimo SPPI - Solely Payments of Principal and Interest definisce quelle attività finanziarie detenute esclusivamente con l'obiettivo della raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. L'SPPI test è volto alla verifica che le caratteristiche dello strumento finanziario siano coerenti con tale obiettivo.

determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI).

All'interno di tale voce sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche i titoli di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option).

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le attività finanziarie, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata, ad eccezione degli utili e delle perdite su cambi rilevati nel Conto Economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione". Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

Gli effetti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato sono rilevati nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Tali attività finanziarie sono oggetto di calcolo di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione".

Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente voce sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione" non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

3 – ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene (i) alla data di regolamento per i titoli di debito e per i crediti relativi a impieghi e (ii) alla data di prestazione del servizio per i crediti di funzionamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato per i titoli di debito o al valore contrattuale della prestazione per gli altri crediti. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model "Hold to Collect" - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI). Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

All'interno di tale voce sono compresi prevalentemente, oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, gli impieghi su depositi presso il MEF e i crediti di funzionamento di natura commerciale.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività o la passività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore.. Il risultato derivante dell'applicazione di tale metodologia è imputato nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Il valore di bilancio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

4 – OPERAZIONI DI COPERTURA

Il Gruppo Poste Italiane si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" a tutte le operazioni di copertura.

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:

  • Fair value hedge: Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.
  • Cash flow hedge: Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione del fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva di cash flow hedge nell'ambito della "Voce 110 – Riserve da valutazione"). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico.

Nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva di cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva di cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

9 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività bancoposta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

10 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.

11 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le voci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche dei flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate al momento in cui sono estinte o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

12 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La voce accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non dispongono dei requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno; nonché gli strumenti finanziari designati irrevocabilmente al fair value (fair value option). L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico. In caso di fair value option, le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento.

d) criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti economiche positive e negative derivanti dalla variazione del fair value delle Passività finanziarie di negoziazione sono rilevate a conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione", mentre quelle attribuibili alla variazione del rischio di credito sono rilevate nel Prospetto della redditività complessiva, nella "Voce 30 – Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)".

14 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

15 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti dai contratti con i clienti sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

La rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, come stabilito dall'IFRS 15, segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

    1. Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
    1. identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
    1. determinazione del prezzo di transazione;
    1. in caso di offerte cumulative (c.d. "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (c.d. "Stand Alone Selling Price");
    1. rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    2. "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    3. "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation.

Inoltre:

  • gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;
  • i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi sono stati prestati; sono iscritte quando possono essere attendibilmente stimate sulla base del metodo della percentuale di completamento. Le commissioni per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevate per ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica;
  • la remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati";
  • analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata;
  • i ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando l'impresa ha trasferito all'acquirente i rischi significativi e i benefíci connessi alla proprietà dei beni.

Rettifiche di valore ("Impairment")

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono oggetto di calcolo di rettifiche di valore secondo le logiche previste dal principio IFRS9. Il Gruppo Poste Italiane applica il "General deterioration model" secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte. In particolare:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario (stage 3).

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default dell'emittente dello strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.

Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare una prospettiva di default più lontana nel tempo.

Relativamente ai crediti di funzionamento di natura commerciale è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate. Non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura delle perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.

Per la descrizione dettagliata dei modelli si rinvia alla Parte E - Sezione 1 - Rischio di credito.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate esterne i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine

I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: Piani a benefici definiti e Piani a contribuzione definita.

Nei Piani a benefici definiti, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19.

Nei Piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006142. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente la passività accumulata sino al 31 dicembre 2006.

Tale passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con

142 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza complementare.

una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Altri benefici a lungo termine per i dipendenti

Gli altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La valutazione degli altri benefici a lungo termine non presenta di norma lo stesso grado di incertezza di quella relativa ai benefici successivi al rapporto di lavoro e, pertanto, sono previste dallo IAS 19 alcune semplificazioni nelle metodologie di contabilizzazione: la variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per altri benefici a lungo termine è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni.

Pagamenti basati su azioni

I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel costo del lavoro.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 150 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La redazione del presente Rendiconto separato richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che si basano talora su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili, quali lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il Prospetto della redditività complessiva e il Rendiconto finanziario, nonché nella Nota Integrativa. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito vengono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato.

Impairment e stage allocation

Ai fini del calcolo dell' impairment i principali fattori che sono oggetto di stime sono i seguenti:

  • determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito (SICR);
  • stima della Probabilità di default "PD" e rating per controparti Sovereign e Banking tramite modello interno (sono effettuate valutazioni interne per talune tipologie residuali di controparti Corporate).

• Determinazione delle componenti variabili del corrispettivo

I principali fattori inclusi nella rilevazione dei ricavi comprendono componenti variabili del corrispettivo, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

• Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

Fair value strumenti finanziari non quotati

In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito. Per approfondimenti sulle tecniche di valutazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati, si rimanda alla Parte A, paragrafo A.4.1.

• Fondi rischi

Nei Fondi rischi sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, clienti, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione degli effetti economici di rischi operativi come quelli derivanti da istanze relative a prodotti di investimento con caratteristiche e/o performance ritenute dalla clientela non in linea con le attese, da pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché dal prevedibile riconoscimento alla clientela di conguagli nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

• Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", approvato in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane, dei Piani di incentivazione a breve termine assegnati sotto forma di Phantom Stock (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvati in data 27 aprile 2017 e 29 maggio 2018 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e dei Piani per la cessazione del rapporto di lavoro, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale e di liquidità a breve termine in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2017 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price). La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di

mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

  • Impieghi a tasso fisso la cui valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.
  • Strumenti finanziari derivati:
    • Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
    • Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
    • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.

  • Buy and Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy and Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 28% circa.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate fattispecie che abbiano richiesto trasferimenti di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente tra i diversi Livelli di gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (h) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milionidi euro)
31.12.2018 31.12.2017
Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3* Livello 1 Livello 2 Livello 3*
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 13 45
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al fair value 13 45
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 31.780 260 36.244 2.859 37
Derivati di copertura 368 395
Attività materiali
Attività immateriali
Totale 31.780 641 45 36.244 3.254 37
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
ന് Derivati di copertura 1.829 1.637
Totale 1.829 1.637

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio della controparte (Parte A, paragrafo A.4.1).

(milionidi euro)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
Totale di cui:
a) attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività finaziarie
designate al fair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value
redditività
complessiva
con impatto sulla Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali
1. Esistenze iniziali 37 - 37
2. Aumenti 8 8
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a: 8 8
2.2.1. Conto economico 8
- di cui plusvalenze
2.2.2.
Patrimonio netto
× × ×
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1. Conto economico
- di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonionetto X × ×
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali 45 45

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative alla variazione di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock, oggetto di riclassifica al 1° gennaio 2018, in applicazione dell'IFRS 9, da "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" a "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Nil.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milionidi euro)
Attività/Passivitànon misurate al fair value o misurate al
fair value su base non ricorrente
Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Fair Value
Valore
Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.743 16.780 4.660 10.620 22.014 14.384 - 9.102
Attività materialidetenute a scopo di investimento
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Totale 33.743 16.780 4.660 10.620 22.014 14.384 9.102
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 64.203 8.488 55.729 59.636 4.853 54.794
Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale 64.203 - 8.488 55.729 59.636 4.853 54.794

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • per i titoli di debito valutati al costo ammortizzato, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • per i Pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;

• per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(milionidi euro)
Totale al Totale al
31.12.2018 31.12.2017
a) Cassa 2.980 2.821
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 348 396
Totale 3.328 3.217

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore in euro pari a 10 milioni di euro.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO– VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.

Nel corso dell'esercizio 2018, sono stati stipulati contratti derivati con la finalità di rendere fisso parte del rendimento dell'impiego della raccolta pubblica sul deposito presso il MEF. L'operazione ha previsto, in particolare, di stabilizzare, per l'esercizio 2018, la remunerazione delle componenti indicizzate dei depositi, mediante una serie di acquisti a termine e vendite a pronti di BTP, senza ritiro del titolo sottostante a scadenza, ma con il regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.

Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti Nil.

2.3 / 2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica e composizione per debitori/emittenti

Non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value (cd "fair value option").

(milionidi euro)
Voci/Valori Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati 1
1.2 Altri titoli di debito
2 Titoli di capitale 1 5 45
3. Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti - 8
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri - 8
13 45

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Gli investimenti in titoli di capitale sono rappresentati:

  • per 45 milioni di euro, dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,886143 azioni ordinarie ogni azione di Classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • per 5 milioni di euro, dal fair value di 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" accoglie il credito per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuta il 21 giugno 2016). A seguito del mancato superamento dell'SPPI test il credito è valutato al fair value in contropartita del Conto economico.

143 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2018 31.12.2017
1. Titoli di capitale 50
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie 50
di cui: società non finanziarie
2. Titoli di debito
a) Banche Centrali
b)
Amministrazioni pubbliche
C) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
3. Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti 8
a) Banche Centrali
b)
Amministrazioni pubbliche
C) Banche
d) Altre società finanziarie 8
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
f) Famiglie
Totale 58

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA – VOCE 30144

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 31.780 260 - 36.244 2.855 1
Titoli strutturati
1.1
1.2
Altri titoli di debito
31.780 260 - 36.244 2.855
Titoli di capitale l - 1 37
3. Finanziamenti 1 1 -
Totale 31.780 260 - 36.244 2.859 37

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 32.040 milioni di euro (di cui 324 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).

144 I dati comparativi del 31 dicembre 2017 sono valorizzati in base al principio contabile IAS 39 vigente alla data ed esposti nelle nuove voci contabili previste dal quinto aggiornamento della Circolare di Banca d'Italia n. 262 in vigore dal 1° gennaio 2018.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
1. Titoli di debito 32.040 39.099
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazionipubbliche
32.040 36.614
C)
Banche
d)
Altre società finanziarie
2.485
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 41
Banche
a)
b)
Altri emittenti:
41
- altre società finanziarie 41
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie
- altri
3.
Finanziamenti
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazionipubbliche
C)
Banche
d)
Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
Famiglie
f)
Totale 32.040 39.140

I titoli di debito emessi da Amministrazioni pubbliche riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 30.229 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 1.561 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.886 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 325 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Nel corso dell'esercizio 2018 sono state effettuate vendite per un nominale di 3.478 milioni di euro.

Titoli per un valore nominale di 5.314 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 4.742 milioni di euro, iscritti al fair value di 5.179 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2018;
  • 535 milioni di euro, iscritti al fair value di 588 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa;
  • 37 milioni di euro, iscritti al fair value di 42 milioni di euro, sono stati consegnati come garanzia a Banca d'Italia per il servizio di tramitazione offerto da Banca d'Italia per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit.

In sede di transizione all'IFRS 9, in data 1° gennaio 2018, i titoli di debito emessi da Altre istituzioni finanziarie sono stati riclassificati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, mentre i titoli di capitale nelle Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Write-off
di cui: Strumenti
con basso rischio di
credito
Secondo stadio Terzo Stadio Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio parziali
complessivi*
Titoli di debito 32.053 - 13
Finanziamenti
Totale 31/12/2018 32.053 13
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
× × ×

(*) valore da esporre a fini informativi

A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di Patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2018 ammonta a 13 milioni di euro (14 milioni di euro al 1° gennaio 2018).

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40145

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Valore di bilancio Fair Value Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore
di bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali -
Depositi a scadenza
1.
× × × X × X
2.
Riserva obbligatoria
× × × × × ×
3
Pronti contro termine
× X × × × ×
Altri
র্ব
× × × X × X
B. Crediti verso banche 1.400 1.151
Finanziamenti
1.
1.400 1.151
1.1 Conti correnti e depositia vista క్ × × × ਤੇ × × ×
1.2 Depositi a scadenza × X × × × ×
1.3 Altri finanziamenti 1.395 × × × 1.148 × x ×
Pronti contro termine attivi × × × × x ×
- Leasing finanziario X X × X × ×
Altri 1.395 × × × 1.148 × x X
2.
Titoli di debito
Titoli strutturati
2.1
× × × × × ×
Altri titoli di debito
2.2
× × × × × ×
Totale 1.400 1.400 1.151 1.151

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (per 1.275 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 74 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Inoltre la sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include crediti di funzionamento per 46 milioni di euro derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 (al 31 dicembre 2017 pari a 52 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari e di intermediazione di prestiti personali.

145 I dati comparativi del 31 dicembre 2017 sono valorizzati in base al principio contabile IAS 39 vigente alla data ed esposti nelle nuove voci contabili previste dal quinto aggiornamento della Circolare di Banca d'Italia n. 262 in vigore dal 1° gennaio 2018.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017
Fair value
Valore di bilancio
Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 9.471 7.951
1.1 Conti correnti ರಿ × X × 9 × × ×
1.2 Pronti contro termine attivi 251 X x × × × ×
1.3 Mutui X × × X × ×
1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto X × × X × ×
1.5 Leasing finanziario X X X X × ×
1.6 Factoring × × × X × ×
1.7 Altri finanziamenti 9.211 X X × 7.942 X × ×
2. Titoli di debito 22.872 - 12.912
2.1 Titoli strutturati X X X X × ×
2.2 Altri titoli di debito 22.872 × × 12912 × × ×
Totalo 22 243 16 780 4 660 9 220 20 863 44 284 7 951

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Nell'ambito della voce "Finanziamenti" si rileva quanto segue.

La sottovoce "Pronti contro termine attivi" si riferisce ad operazioni di pronti contro termine per un nominale complessivo di 254 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)146 . Al 31 dicembre 2018 il fair value dei Pronti contro termine attivi, è pari a 251 milioni di euro esposti nel Livello 2 della gerarchia di fair value.

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

  • per 5.971 milioni di euro, di cui 41 milioni di euro per interessi maturati, da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario147 . A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).
  • per 1.306 milioni di euro, di cui 1 milione di euro per interessi netti maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione è commisurata al tasso Eonia148;
  • per 440 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio;
  • per 303 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere per 58 milioni di euro operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta, per 111 milioni di euro operazioni di Repo con Controparte Centrale e 134 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito del sistema di clearing con Controparte Centrale (c.d. Default Fund) 149;

146 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione. 147 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con

durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni. 148 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).

149 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

  • per 68 milioni di euro da crediti per servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS. Nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state tra l'altro definite le rispettive posizioni creditorie di natura commerciale (Parte B Sezione 10);
  • per 844 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 842 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA.

I crediti derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 ammontano a 837 milioni di euro (al 31 dicembre 2017 pari a 731 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari, di pagamento pensioni, di remunerazione della raccolta del risparmio postale e di intermediazione di prestiti personali, al netto di fondi svalutazione pari a 152 milioni di euro (al 31 dicembre 2017 pari a 149 milioni di euro).

La sottovoce "Altri titoli di debito" è costituita da titoli a reddito fisso dell'area euro emessi dallo Stato italiano e da titoli garantiti dalla Stato italiano per un valore nominale 20.935 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 22.872 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.309 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 11.570 milioni di euro, incrementato di 993 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 9 milioni di euro (7 milioni di euro al 1° gennaio 2018).

La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 342 milioni di euro riflette i rapporti di copertura di fair value hedge nell'esercizio 2018.

Al 31 dicembre 2018 il fair value complessivo di tali titoli, comprensivo di 163 milioni di euro di dietimi di interessi, è pari a 21.189 milioni di euro di cui 16.780 milioni di euro esposti nel Livello 1 della gerarchia di fair value e 4.409 milioni di euro esposti nel Livello 2.

Titoli per un valore nominale di 3.670 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

• 3.424 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 3.527 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2018;

• 246 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 246 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo.

4.3 Leasing finanziario

Nil.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo
stadio
Terzo stadio di cui: attività
impaired
acquisite o
originate
Valore di bilancio
Titoli di debito
1.
22.872 1 12.912
a)
Amministrazionipubbliche
18.333 - 12912
b)
Altre società finanziarie
4.539
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
C)
2.
Finanziamenti verso:
9.471 1 - 7.951
Amministrazionipubbliche
a)
7.375 6.546
Altre società finanziarie
b)
1.217 639
di cui: imprese di assicurazione 148 143
c)
Società non finanziarie
871 756
d) Famiglie 8 10
Totale 32.343 - 20.863

I titoli relativi a "Altre società finanziarie" per un costo ammortizzato di 4.539 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 4.500 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2017 il valore nominale era pari a 2.500 milioni di euro ed in sede di applicazione dell'IFRS 9 al 1° gennaio 2018 è stato riclassificato dalle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato).

4.5 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milionidi euro)
Valore lordo
Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Write-off
Voci/Valori di cui: Strumenti
con basso rischio di
credito
Secondo stadio Terzo Stadio Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio parziali
complessivi*
Titoli di debito 22.881 ರಿ
Finanziamenti 9 991 1.049 13 3 166 13
Totale 31/12/2018 32.872 - 1.049 13 12 ા દિલ્ 13
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
× X ×

(*) valore da esporre a fini informativi

SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(millionidi euro)
Valore Nozionale*
Fair Value al 31.12.2018
Fair Value al 31.12.2017 Valore Nozionale*
al
Livello 1 Livello 2 Livello 3 al
31.12.2018
Livello 1 Livello 2 Livello 3 31.12.2017
Derivati finanziari - 368 8.230 - રૂક ક - 9.545
Fair value
1)
163 4.420 - 364 9.370
Flussi finanziari
2)
205 3.810 31 175
3)
Investimenti esteri
B.
Derivati creditizi
Fair value
1)
Flussi finanziari
2)
Totale l 368 8.230 395 9.545

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 113 × × × 50 × ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2.
50 × × × × × ×
3
Portafoglio
× × × × × × x ×
Altre operazioni × ×
Totale attività 50
Passività finanziarie - × × × ×
2. Portafoglio × × × × × × X
Totale passività
Transazioni attese
1-
× × × × × × × 155 × ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie × × × × × × ×

SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 60

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 8 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 80

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 90

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 10 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 100 DELL'ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (voce 120 dell'Attivo) e le Altre passività (voce 80 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di
copertura
Fondi svalutazione
crediti
Fondi per rischi e
oneri
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 24 റ്റ്‌ട് 18 119 18
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 286 54 25 5 311 રેત્વે સ્વિ
Totale 2018 286 54 25 5 24 95 18 430 77
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 24 97 19 121 19
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonionetto 196 37 28 5 224 42
Totale 2017 196 37 28 5 24 97 19 345 61

10.2 Passività per imposte differite: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di
copertura
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 258 49 રેક 10 313 રેત્વે છે. વિશ્વિત ભાગમાં આવેલું એક ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્
Totale 2018 258 ਪਰ 55 10 313 ਦਰ
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 246 48 12 2 258 50
Totale 2017 246 48 12 2 258 50

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
1.
Importo iniziale
140 114
2.
Aumenti
12 26
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 12 26
relative a precedenti esercizi
a)
dovute al mutamentodi criteri contabili
b)
1
riprese di valore
C)
altre
d)
11 26
2.2 Nuove imposteo incrementidi aliquote fiscali
Altri aumenti
23
3.
Diminuzioni
(15) -
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (15)
rigiri
a)
(10)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
mutamentodi criteri contabili
C)
d)
altre
(5)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
Altre diminuzioni:
3.3
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011
b)
altre
Importo finale
বঁ
137 140

Tra le "Diminuzioni", la sottovoce "Imposte anticipate annullate nell'esercizio – altre" si riferisce alle imposte differite anticipate relative al ramo dei servizi di monetica e pagamenti oggetto di conferimento al 1° ottobre 2018 nella società PostePay SpA.

10.3bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 Nil.

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)

Nil.

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio netto)

(mıllonı dı euro)
Totale al Totale al
31.12.2018 31.12.2017
Importo iniziale
1.
266 207
2. Aumenti 364 92
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 364 92
relative a precedenti esercizi
a)
b)
dovute al mutamentodi criteri contabili
71
C)
altre
293 92
2.2 Nuove imposte o incrementidi aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
3.
Diminuzioni
(260) (33)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (260) (33)
a)
rigiri
(31) (25)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
dovute al mutamentodi criteri contabili
c)
(227)
d)
altre
(2) (8)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
Importo finale
4.
370 266

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2018 31.12.2017
Importo iniziale
1.
(308) (530)
2. Aumenti (755) (34)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (755) (34)
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamentodi criteri contabili (686)
c) altre (୧୨) (34)
2.2 Nuove imposteo incrementidi aliquote fiscali
23
Altri aumenti
3.
Diminuzioni
દકા 256
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 690 256
a)
rığırı
129 192
b) dovute al mutamentodi criteri contabili 293
c) altre 268 64
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 1
Altre diminuzioni
3.3
Importo finale
ন,
(372) (308)

Gli aumenti e diminuzioni dovuti al mutamento di criteri contabili delle imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto riflettono gli effetti della transizione all'IFRS 9 adottato a partire dal 1° gennaio 2018.

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

10.7 Altre informazioni Nil.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – VOCE 110 DELL'ATTIVO E VOCE 70 DEL PASSIVO

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120

12.1 Altre attività: composizione

(milionidi euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
Crediti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 100 326 372
Partite in corso di lavorazione 715 298
- partite viaggianti a gestione periferica 8 8
- altre 707 290
Assegni di conto corrente tratti su Istituti di credito terzi in corso di negoziazione 22 130
Crediti verso Patrimonionon destinato per imposte correnti 2 22
Altre partite 1.380 1.242
Totale 2.445 2.064

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: 303 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2019 e 10 milioni di euro per acconti sulle ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2018.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione, altre" include:

  • somme da addebitare alla società PostePay SpA per 174 milioni di euro (prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2019);
  • utilizzi di carte di debito emesse da BancoPosta da addebitare sui rapporti della clientela per 131 milioni di euro;
  • somme dovute dai partner commerciali per l'accettazione sulle proprie reti distributive di pagamenti per 110 milioni di euro;
  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 86 milioni di euro;
  • assegni postali negoziati presso circuito bancario da regolare sui rapporti della clientela per 13 milioni di euro;
  • importi da addebitare sui rapporti dei clienti per le spese di tenuta conto e deposito titoli per 7 milioni di euro.

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(millionı di euro)
Descrizione Imposte correnti 2018
IRES
IRAP
Imposte correnti 2017
IRES
IRAP
Patrimonio non
destinato
Crediti/(Debiti) vs Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale
Importo iniziale 27 - 27 28 1 29
Pagamenti 156 રૂપ 195 158 રેજે 197
per acconti dell'esercizio corrente 156 39 195 158 39 197
per saldo esercizio precedente
Accantonamentia Conto economico (197) (37) (234) (170) (40) (210)
imposte correnti (197) (37) (234) (183) (40) (223)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 13 13
Accantonamentia Patrimonionetto -
Altro (*) ‍රි
Importo finale (14) 2 (12) 22 - 22
di cui
Crediti vs Patrimonionon destinato per imposte correnti (voce 120 Attivo) 2 2 22 22
Debiti vs Patrimonionon destinato per imposte correnti (voce 80 Passivo) (14) (14)

(*) Principalmente dovuti a crediti per ritenute subite su provvigioni percepite.

La sottovoce "Altre partite" include principalmente:

  • per 1.198 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2018150; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti tributari (Parte B, Passivo, tabella 8.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;
  • per 127 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;

PASSIVO

SEZIONE 1 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Tipologia operazioni/Valori Fair Value
Valore
Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 2 Livello 3
Debiti verso banche centrali × × × × × ×
2
Debiti verso banche
5.985 × × x 5.950 × × ×
Conti correnti e depositi a vista
2.1
589 × × × 1.023 × × ×
2.2 Depositi a scadenza × × × × × ×
2.3 Finanziamenti 5.323 × × × 4.842 × × ×
2.3.1 Pronti contro termine passivi 5,323 X × × 4.842 X × ×
2.3.2 Altri × × X × × ×
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimonial × × X x × ×
2.5 Altri debiti 73 x × X 85 × × ×
Totale 5 985 5 336 662 5 950 4 853 1.108

Al 31 dicembre 2018 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 5.323 milioni di euro stipulati con primari operatori finanziari relativi a titoli per un nominale complessivo di 5.077 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 4.648 milioni di euro a Long Term Repo e per 675 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in Titoli di Stato italiani a

150 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è di Livello 3.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 70 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (14 milioni per collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo (56 milioni di euro per collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 959 milioni di euro e ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 160 milioni di euro concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, entrambi non utilizzati al 31 dicembre 2018. A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 535 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2018.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
Conti correnti e depositi a vista 50.618 × × × 46.468 × × x
2. Depositia scadenza × × X X × x
3. Finanziamenti 6.813 X × × 3.497 × × x
Pronti contro termine passivi
3.1
3.150 X × × X × x
3.2
Altri
3.663 X × × 3.497 X × x
Debiti per impegni di riacquisto di propri struemnti patrimoniali × × × X × x
Altri debiti 786 × × × 3.721 × × ×
Totale 58.217 3.152 55.067 53.686 53,686

La sottovoce "Conti correnti e depositi a vista" include 4.271 milioni di euro di debiti per conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA, 526 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA e 65 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali del Patrimonio non destinato.

Al 31 dicembre 2018 sono in essere debiti per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 3.150 milioni di euro stipulati con Controparte Centrale relativi a titoli per un nominale complessivo di 3.089 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 2.036 milioni di euro a Long Term Repo e per 1.114 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in Titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita:

  • per 3.649 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato, relativo alle seguenti gestioni:
    • saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 3.546 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
    • saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 89 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2018, il saldo è

rappresentato da un debito di 29 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza di 118 milioni di euro;

  • debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 157 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
  • debiti per rischi operativi di 35 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili;
  • per 14 milioni dal debito residuo verso il Patrimonio non destinato, sorto in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da vaglia nazionali per 615 milioni di euro e da assegni vidimati in circolazione per 161 milioni. La variazione della sottovoce in commento rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuta principalmente al conferimento nella società PostePay SpA, avvenuto in data 1° ottobre 2018, della circolazione delle carte prepagate.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

Nil.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Nil.

1.5 Dettaglio dei debiti strutturati

Nil.

1.6 Debiti per leasing finanziario

Nil.

SEZIONE 2 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 20

Al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2017 il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.

SEZIONE 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(milioni di euro)
Valore Fair Value al 31.12.2018 Valore Fair Value al 31.12.2017
Nozionale* al
31.12.2018
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Derivati finanziari 20.105 1.829 13.025 1.637
Fair value
1)
19.170 1.722 10.385 1.524
2)
Flussi finanziari
റ്റ് 35 107 2.640 113
3)
Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1)
Fair value
2)
Flussi finanziari
Totale 20.105 1.829 13.025 1.637

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milliontal euro)
Fair Value Flussi finanziari
Operazioni/Tipo di copertura Specifica
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
-
678 × x x 107 × ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2
1.044 × × × × × ×
Portafoglio
ന്
× × × × × × × ×
4. Altre operazioni × ×
Totale attività 1.722 107
Passività finanziarie
2.
Portafoglio
× × X X × × X × ×
X
Totale passività
Transazioni attese
1.
X × × × × × × × X
ni
Portafoglio di attività e passività finanziarie
× × × × × × X

SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 50

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 60

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'Attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 60 1.236 1.194
Partite in corso di lavorazione 728 637
- somme da accreditare su libretti di risparmio 204 243
- partite viaggianti a gestione periferica 5 5
- diverse 519 389
Debiti verso Patrimonionon destinato per: 409 255
- prestazioni di servizi di Poste Italiane SpA 322 255
- imposte correnti 14
- conferimentoramo pagamenti 73
Somme a disposizione della clientela 68 60
Debiti verso fornitori 126 ર્સ્ડ
Debiti verso il personale 16 21
Passività derivanti da contratti ਤੇਤੇ 36
Altre partite 76 78
Totale 2.692 2.336

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 60" include principalmente:

  • per 1.198 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2018 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 12.1;
  • per 19 milioni di euro i debiti per RAV relativi a somme dovute ai concessionari alla riscossione, all'Agenzia delle Entrate ed alle Regioni per i pagamenti effettuati dalla clientela;
  • per 2 milioni di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri per 69 milioni di euro, a somme relative alla gestione di assegni postali impagati per 47 milioni di euro e a somme da accreditare per 21 milioni di euro alla società PostePay SpA prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2019.

I debiti verso il Patrimonio non destinato, oltre a quelli relativi alle prestazioni di servizio di Poste Italiane, accolgono anche: (i) i debiti per imposte correnti (per i quali si rimanda alla Parte B, Sezione 12); (ii) il debito verso la società PostePay SpA, per un ammontare pari alla differenza tra i valori contabili delle attività e passività del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento conferito alla stessa in data 1° ottobre 2018, che sarà regolato nei primi mesi dell'esercizio 2019.

Le "Passività derivanti da contratti", in applicazione del principio IFRS 15, sono principalmente riconducibili all'attività di collocamento di prodotti di finanziamento e sono dettagliate come segue:

(milionidi euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Riclassifiche
IFRS 15
Saldo al
01.01.18
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.18
Passività per sconti su volumi ರಿ ರಿ (9)
Passività per commissionida retrocedere 26 26
Risconti passivi di natura commerciale 27 27 (27)
Totale ರಿ 27 રેન્દ્રિ (36) રૂડે 33

La movimentazione di tali passività riflette principalmente tra i decrementi il conferimento di 27 milioni di euro nella società PostePay SpA, avvenuto in data 1° ottobre 2018, dei risconti dei canoni delle carte PostePay, riscossi anticipatamente. Le passività per commissioni da retrocedere fanno riferimento a quanto previsto dall'IFRS 15 secondo il quale dal 1° gennaio 2018 le commissioni da retrocedere ai partner per l'estinzione anticipata dei finanziamenti sono iscritte a riduzione dei relativi ricavi.

La sottovoce "Altre partite" riguarda principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milionidi euro)
Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
A. Esistenze iniziali 17 19
B. Aumenti
B.1
Accantonamentodell'esercizio
B.2
Altre variazioni
1
1
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni
(14)
(1)
(13)
(3)
(1)
(2)
D. Rimanenze finali 3 17

Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

Le liquidazioni del TFR per erogazioni eseguite sono comprensive del prelievo di imposta sostitutiva.

Le altre variazioni in diminuzione sono dovute principalmente all'attuazione di progetti di riorganizzazione aziendale, interni a Poste Italiane SpA, per un ammontare pari a 12 milioni di euro e per la restante parte agli utili attuariali.

La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2018 e 2017, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2018 30.06.2018 31.12.2017
Tasso di attualizzazione 1.25% 1.30% 1.25%
Tasso di inflazione 1.50% 1.50% 1.50%
Tasso annuo incrementoTFR 2.625% 2.625% 2.625%

Basi tecniche demografiche

31.12.2018
Mortalità RG48 differenziata per sesso
Tasso di inabilità INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di turnover del personale Tavola specificacon tassi differenziati per anzianità di servizio.
All'anzianitàdi servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
anno dello 0.14%
Tasso di anticipazione 1,25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Utili/perdite attuariali

(milionidi euro)
31.12.2018 31.12.2017
Variazione ipotesi demografiche -
Variazione ipotesi finanziarie - 0.1
Altre variazioni legate all'esperienza (0,5) (0,4)
Totale (0,5) (0,3)

Analisi di sensitività

(milioni di euro)
TFR al 31.12.2018
Tasso di inflazione +0.25% 3 17
Tasso di inflazione -0,25% বা 16
Tasso di attualizzazione +0,25% 3 16
Tasso di attualizzazione -0,25% 3 17
Tasso di turnover +0,25% 3 17
Tasso di turnover -0,25% 3 17

Altre informazioni

31.12.2018 31.12.2017
Service Cost
Duration media del Piano a benefici definiti 9.0 9.0
Turnover medio dei dipendenti 0,14% 0.14%

SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milionidi euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
2. Fondi su altri impegnie altre garanzie rilasciate
3. Fondi di quiescenza aziendali
Altri fondi per rischi e oneri 511 543
4.1 controversie legali e fiscali વેરૂ 97
4.2 oneri per il personale 1 2
4.3 altri 415 444
Totale 511 543

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 10.6.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(milioni di euro)
Fondi su altri
impegni e altre
garanzie
rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi e oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - 543 543
в. Aumenti 116 116
B.1
Accantonamentodell'esercizio
116 116
Variazioni dovute al passare del tempo
B.2
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.3
Altre variazioni
B.4
C. Diminuzioni (148) (148)
Utilizzo nell'esercizio
C.1
(113) (113)
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.2
C.3
Altre variazioni
(35) (35)
D. Rimanenze finali 511 511

Le principali variazioni sono commentati nel seguito della presente Sezione.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate Nil.

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

Nil.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Nil.

10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(milioni di euro)
Descrizione Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
Controversie legali 95 97
Fondo vertenze con terzi ે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉ 97
Fondo vertenze con il personale
Oneri per il personale 1 2
Altri rischi e oneri 415 444
Fondo rischi operativi 415 430
Fondo buoni postali prescritti 14
Totale 511 543

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi giudiziali di varia natura con fornitori e terzi, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nel corso dell'esercizio, al fondo sono stati accantonati 11 milioni di euro riferiti principalmente al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro.

Il Fondo rischi operativi riflette principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società gemmante, rischi legati a errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, violazioni di natura amministrativa, probabili frodi e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato.

Nel corso dell'esercizio 2018, al fondo sono stati accantonati complessivi 96 milioni di euro, dovuti principalmente a rischi legati ad errori derivanti dall'attività di distribuzione di prodotti del risparmio postale, all'adeguamento di passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e all'aggiornamento di passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese. A tale ultimo riguardo, nel corso dell'esercizio, è stato monitorato l'andamento nonché la prosecuzione dell'iter di liquidazione dei fondi immobiliari a suo tempo collocati. Con particolare riferimento al fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017), in data 24 settembre 2018, a seguito delle delibere assunte dal CdA di Poste Italiane in data 19 febbraio e 28 giugno 2018, è stata avviata l'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel fondo, che si è in conclusa in data 7 dicembre 2018.

Nell'esercizio, il fondo in commento è stato utilizzato per 93 milioni di euro, di cui 52 milioni di euro riferibili a passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Europa Immobiliare I che ha aderito all'iniziativa, mentre 17 milioni di euro sono stati assorbiti a conto economico per il venir meno di passività precedentemente accantonate.

Con riferimento ai rischi inerenti servizi resi per conto di Istituti previdenziali, come riportato nella Parte B, Attivo Sezione 4 tabella 4.2, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state definite, rispettivamente, la posizione creditoria di natura commerciale della Società e definito l'ammontare che Poste ha riconosciuto ad INPS a fronte di talune pretese riguardanti il servizio di pagamento pensioni reso in base alle convenzioni operanti fino al 31 agosto 2009. Al 31 dicembre 2018, tutte le passività previste dall'accordo sono riflesse nel fondo rischi operativi.

Il Fondo Buoni Postali Prescritti di 14 milioni di euro al 31 dicembre 2017, stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione151, è stato assorbito a Conto economico, nell'esercizio in commento, essendo decorsi i termini delle obbligazioni a suo tempo assunte dalla Società.

SEZIONE 11 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 120

Nulla da segnalare.

SEZIONE 12 – PATRIMONIO DELL'IMPRESA – VOCI 110, 130, 140, 150, 160, 170 E 180

12.1 Capitale e azioni proprie: composizione Nil.

12.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue Nil.

12.3 Capitale – Altre informazioni Nil.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2018 gli utili non distribuiti ammontano a 1.057 milioni di euro. Le altre riserve di utili sono costituite da riserve patrimoniali per 1.210 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta e 210 milioni di euro per ulteriori apporti, da parte della gemmante, avvenuti nel corso del 2018.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Nil.

12.6 Altre informazioni

Nil.

151 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione.

ALTRE INFORMAZIONI

  1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Nil.

  1. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Nil.

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(milioni di euro)
Portafoqli Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impattoa Conto economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 5.179
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.773 4.755
Attività materiali
di cui: attività materialiche costituisconorimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi; le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.

4. Informazioni su leasing operativo

Nil.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

(millionidi euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
acquisti
a)
regolati
1.
2.
non regolati
vendite
b)
1.
regolate
2. non regolate
2. Gestione individuale di portafogli
3. Custodia e amministrazione di titoli 54.257
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
1. titoli emessidalla banca che redige il bilancio
altri titoli
2.
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri
1. titoli emessidalla banca che redige il bilancio
3.093

altri titoli
3.093
titoli di terzi depositati presso terzi
C)
3.093
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 51.164
4. Altre operazioni 239.108
a)
Libretti Postali
105.755
b)
Buoni Postali Fruttiferi
133.353

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Forme tecniche Ammontare lordo
delle attività
finanziarie
(a)
Ammontare delle
passività finanziarie
Ammontare netto
delle attività
compensato in
finanziarie riportato
bilancio
in bilancio
(b)
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e)
al 31 dicembre 2018
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2017
1 Derivati 368 368 રૂકર્ડર 14 13
Pronti contro termine 251 - 251 251
Prestito titoli
Altre
Totale al 31/12/2018 દ્ધ ક - દર્ય તે 604 14 ×
Totale al 31/12/2017 395 - 395 282 100 × 13
  1. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontare lordo
delle passività
Ammontare delle
Ammontare netto
attività finanziarie
delle passività
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Forme tecniche finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie riportato
in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2018
(f=c-d-e)
al 31 dicembre 2017
Derivati 1.829 1.829 500 1.326 3 3
Pronti contro termine 8 473 8.473 8.423 50 -
Prestito titoli
Altre
Totale 31/12/2018 10.302 10.302 8.923 1.376 3 ×
Totale 31/12/2017 6.479 6.479 5.386 1.086 × 7

Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7 – "Strumenti finanziari: Informazioni integrative", che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in bilancio.

Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e a operazioni di tipo SFT (Securities Financing Transactions). In particolare sono presenti contratti ISDA, per le operazioni in derivati e GMRA, per le operazioni in pronti contro termine.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 e dall'aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 relativa alle disposizioni che regolano il bilancio delle banche, si segnala che le operazioni in Pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

  1. Operazioni di prestito titoli

Nil.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2018
Esercizio
2017
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
1.2 Attività finanziarie designate al fair value
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al fair value
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 981 × 981 992
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 485 65 550 527
3.1 Crediti verso banche 2 2
3.2 Crediti verso clientela 485 63 548 527
4. Derivati di copertura × × 7 7 (49)
Altre attività × x
Passività finanziarie × x × 17 7
Totale 1.466 દર્ 1.555 1.477
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired

La sottovoce relativa ai proventi derivanti da "Passività finanziarie" è costituita principalmente dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Nil.

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Nil.

1.2.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario

Nil.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milionidi euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Esercizio
2018
Esercizio
2017
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (21) - (21) (25)
1.1 Debiti verso Banche Centrali × ×
1.2 Debiti verso banche (10) × X (10) (15)
1.3 Debiti verso clientela (11) × × (11) (10)
1.4 Titoli in circolazione × ×
2. Passività finanziarie di negoziazione
3. Passività finanziarie valutate al fair value -
4. Altre passività e fondi × ×
5. Derivati di copertura × ×
6. Attività finanziarie × × × (7) (4)
Totale (21) 1 (28) (29)

Nella sottovoce "Attività finanziarie" sono inclusi gli interessi passivi verso il Patrimonio non destinato per complessivi 4 milioni di euro.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

Nil.

1.4.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta

Nil.

1.4.2 Interessi passivi su operazioni di leasing finanziario

Nil.

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2018
Esercizio
2017
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 12 15
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (5) (64)
C. Saldo (A-B) (49)

SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(milionidi euro)
Tipologia servizi/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
a)
garanzie rilasciate
derivati su crediti
b)
c) servizi di gestione, intermediazionee consulenza: 2.617 2.309
1. negoziazione di strumentifinanziari
2.
negoziazione di valute
1 1
3. gestioni di portafogli:
3.1 individuali
3.2 collettive
4. custodia e amministrazionedi titoli 4 5
banca depositaria
5.
6.
collocamentodi titoli
52 42
7. attività di ricezione e trasmissionedi ordini 3 3
8. attività di consulenza:
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi: 2.557 2.258
9.1 gestioni di portafogli:
9.1.1 individuali
9.1.2 collettive
9.2 prodotti assicurativi 407 468
9.3 altri prodotti 2.150 1.790
d) servizi di incassoe pagamento ਰੇਰੇ ਪ 1.069
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
servizi per operazioni di factoring
t)
esercizio di esattorie e ricevitorie
a)
h) attività di gestione di sistemi multilateralidi negoziazione
tenuta e gestione dei conti correnti
I)
239 240
altri servizi
1)
11 11
Totale 3.861 3.629

I "Servizi di gestione, intermediazione e consulenza" comprendono, nell'ambito della distribuzione di altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.827 milioni di euro al

servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020. Inoltre l'incremento dei ricavi per i servizi in commento è attribuibile per 47 milioni di euro a servizi di collocamento prodotti emessi da PostePay SpA svolti dal 1° ottobre 2018. Si rimanda alla Parte H per la descrizione delle relazioni intercorrenti tra il Patrimonio BancoPosta e PostePay SpA.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2018
Servizidi gestione, intermediazione e consulenza
Rilevati in un determinatomomento
Rilevati nel corso del tempo
2.617
2.616
Servizi di incasso e pagamento
Rilevati in un determinatomomento
Rilevati nel corso del tempo
ਰੇਰੇ ਹੋ
502
492
Tenuta e gestione dei conti correnti
Rilevati in un determinatomomento
Rilevati nel corso del tempo
239
239
Altri servizi
Rilevati in un determinatomomento
Rilevati nel corso del tempo
11
11
Totale 3.861

I ricavi provenienti dai contratti con i clienti sono riferibili principalmente a : (i) ricavi per servizi di gestione, intermediazione e consulenza: rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di tenuta e gestione dei conti correnti: rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela; (iii) ricavi per servizi di incasso e pagamento: rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello (es. commissioni su bollettini di conto corrente postale) e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita. Tali servizi includono, per i primi 9 mesi dell'esercizio, ricavi da monetica principalmente riferiti all'emissione di carte Postepay (rilevati at point in time all'atto dell'emissione) e dei servizi ad esse correlate (rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente). Gli altri ricavi rilevati over time sono riferibili principalmente alle commissioni su servizi delegati e sulle carte di debito.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
A. presso propri sportelli:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamentodi titoli
ဒေ
servizi e prodotti di terzi
2.609
52
2.557
2.300
42
2.258
B. offerta fuori sede:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamentodi titoli
ന്
servizi e prodotti di terzi
். altri canali distributivi:
gestioni di portafogli
1.
2
collocamentodi titoli
ട്.
servizi e prodotti di terzi

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(milionidi euro)
Servizi/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
garanzie ricevute
a)
derivati su crediti
b)
servizi di gestione e intermediazione:
c)
(2) (2)
negoziazione di strumentifinanziari
1.
negoziazione di valute
2.
gestioni di portafogli:
3.
3.1
proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazionedi titoli (1) (1)
collocamentodi strumenti finanziari
ട്.
(1) (1)
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
servizi di incassoe pagamento
d)
(136) (61)
altri servizi
e)
(2) (2)
Totale (140) (୧୧)

Dal 1° ottobre 2018 sono stati sostenuti costi per servizi resi da PostePay SpA per 82 milioni di euro, relativi a prodotti BancoPosta di cui è stata esternalizzata la gestione. Si rimanda alla Parte H per la descrizione delle relazioni intercorrenti tra il Patrimonio BancoPosta e PostePay SpA.

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi per gli investimenti in azioni di Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

(milioni di euro)
Esercizio 2017
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
=
-
-
× - ×
1
Esercizio 2018

SEZIONE 4 – RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milionidi euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
Attività finanziarie di negoziazione
1.
4 4
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di OICR
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre 4 4
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio × × × X
Strumenti derivati
র্ব
3 (1) 2
4.1 Derivati finanziari: 3 (1) 2
- Su titoli di debito e tassi di interesse 3 (1) 2
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro x X X ×
- Altri
4.2 Derivati su crediti
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option x X × x
Totale 7 (1) 6

SEZIONE 5 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(milionidi euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
Proventi relativi a:
র্ব
A.1 Derivati di copertura del fair value 6 525
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 700 27
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
Attività e passività in valuta
A 5
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 706 552
B.
Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (702) (21)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (6) (523)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
Attività e passività in valuta
B.5
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (708) (550)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (2) 2
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milionidi euro)
Esercizio 2018 Esercizio 2017
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3) 1
Crediti verso banche
1.1
Crediti verso clientela
1.2
(3)
2.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
400 (22) 378 ୧38 (14) 624
2.1 Titoli di debito 400 (22) 378 547 (14) રૂકર્ડિ
2.2 Finanziamenti
Titoli di capitale (ex IAS 39) × × × 91 91
Totale attività (A) 404 (25) 379 638 (14) 624
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche
2.
Debiti verso clientela
3.
Titoli in circolazione
Totale passività (B)

SEZIONE 7 – RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO– VOCE 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nil.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
(milioni di euro)
ASSUITSITO
netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 7
1.1
Titoli di debito
1.2
Titoli di capitale
7 -
1.3 Quote di O.I.C.R
1.4 Finanziamenti
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio × × × × N
Totale ರಿ

SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Esercizio Esercizio
Operazioni/Componenti reddituali Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio
Write-off
Altre Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio 2018 2017
A. Crediti verso banche
- Finanziamenti
- Titoli di debito
di cui: crediti impaired acquisiti o originati
B. Crediti verso clientela (28) - - 6 (22) (15)
- Finanziamenti (25) 5 (20) (15)
- Titoli di debito (3) 1 (2)
di cui: crediti impaired acquisiti o originati
Totale (28) - 6 (22) (15)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Esercizio
2018
Operazioni/Componenti reddituali Primo e
Terzo stadio
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre secondo
stadio
Terzo stadio
A.
Titoli di debito
(1) 2 1
B.
Finanziamenti
- =
- verso clientela - - -
- verso banche -
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate -
Totale (1) - - 2 - 1

SEZIONE 9 – UTILI/(PERDITE) DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI – VOCE 140

Nulla da segnalare

SEZIONE 10 – SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 160

10.1 Spese per il personale: composizione

(milionidi euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
1) Personale dipendente (82) (83)
salari e stipendi
a)
(53) (64)
b)
oneri sociali
(14) (18)
indennità di fine rapporto
C)
(3) (4)
ರು)
spese previdenziali
e) accantonamentoal trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamentoal fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementareesterni: (1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamentobasati su propri strumenti patrimoniali (1)
altri beneficia favore dei dipendenti (10) (6)
2) Altro personale in attività
3) Amministratorie sindaci
4) Personalecollocatoa riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale (82) (93)

Dal 1° ottobre 2018, il numero dei dipendenti del Patrimonio BancoPosta si è ridotto di 1.205 unità full time equivalent (di cui 20 dirigenti e 215 quadri) a seguito: (i) del progetto di riorganizzazione ed accentramento nella funzione Chief Operating Office del patrimonio non destinato delle attività di back office e di antiriciclaggio e (ii) del conferimento nella società PostePay SpA del personale del ramo d'azienda relativo ai servizi di monetica e pagamenti (tabella 10.2 della presente Sezione) .

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2018
Esercizio
2017
Personale dipendente 1.343 1.730
dirigenti
a)
48 ર્દ
b)
quadri direttivi
426 479
restante personale dipendente
C)
869 1.196
Altro personale 1
Totale 1.343 1.730

(*) Dati espressi in full time equivalent.

10.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nil.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

10.5 Altre spese amministrative: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
1) Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA: (4.509) (4.418)
- servizi commerciali (4.089) (4.032)
- servizi di supporto (312) (300)
- altri servizi di staff (108) (86)
2) Spese per l'acquistodi beni e servizi non professionali: (41) (44)
- servizi di stampa e spedizione (35) (35)
- servizi di fornitura carte di debito e carte di credito (6) (9)
3) Spese per consulenzee altri servizi professionali (44) (54)
4) Sanzioni imposte e tasse (10) (6)
5) Altre spese
Totale (4.604) (4.522)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

SEZIONE 11 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

NIl.

11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione NIl.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
Accantonamentiai fondi oneri per controversie legali (11) ਤੇ (8)
Accantonamentiai fondi rischi e oneri diversi (96) 32 (64)
Totale (107) 35 (72)

I principali accantonamenti e riattribuzioni sono commentati nella precedente Parte B – Passivo Sezione 10.

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 190

Nulla da segnalare.

SEZIONE 14 – ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
Perdite per furti e rapine (5) (5)
2.
Altri oneri
(41) (57)
Totale (46) (62)

La sottovoce "Altri oneri" è riferita prevalentemente a perdite operative della gestione degli Uffici Postali.

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
Vaglia prescritti 1
2.
Altri proventi di gestione
15
Totale 15

Gli altri proventi di gestione accolgono ricavi provenienti da contratti con i clienti per un importo pari a 2 milioni di euro rilevati at point time e riferibili a proventi per copia documenti e prescrizione di assegni vidimati.

SEZIONE 15 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 240

Nulla da segnalare.

SEZIONE 18 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 250

Nulla da segnalare.

SEZIONE 19 – LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(milionidi euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2018
Esercizio
2017
Imposte correnti (-) (234) (223)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 13
3. Riduzione delle impostecorrenti dell'esercizio(+)
3. bis Riduzione delle impostecorrenti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 i
Variazione delle imposte anticipate (+/-) 1 25
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (233) (185)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 826 770
Imposta teorica 198 24,0% 185 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'impostaordinaria
Accantonamentinetti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti 1 0,1% 2 0,3%
Imposte esercizi precedenti 0,0% (13) -1,7%
Plusvalenze titoli di capitale e dividiendi 0,0% (21) -2,7%
Altre (5) -0,6% (4) -0,5%
Imposta effettiva 194 23,5% 149 19,3%
(ਜੀਜੀਂ ਦੀ ਹੈ। ਹੈ। ਉਹ ਸੀ।
Descrizione Esercizio 2018 Esercizio 2017
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 826 770
Imposta teorica 37 4.5% રૂડ 4.6%
Fondi rischi e oneri 1 0.1% - 0.0%
Costo del lavoro 0.0% 1 0.1%
Imposta effettiva 38 4,6% રૂદ 4,7%

SEZIONE 20 – UTILE/(PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 290

Nulla da segnalare.

SEZIONE 21 – ALTRE INFORMAZIONI

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 22 – UTILE PER AZIONE

Nulla da segnalare.

PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(milionidi euro)
Voci Esercizio
2018
Esercizio
2017
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 597 585
Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value
b) trasferimentiad altre componentidi Patrimonionetto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni
del proprio merito creditizio):
a) variazioni del fair value
b) trasferimentiad altre componentidi Patrimonionetto
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazioni di fair value (strumento coperto)
b) variazioni di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazionivalutate a Patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componentireddituali senza rigiro a Conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
130. Copertura dei flussi finanziari: 210 (୧3)
a) variazioni di fair value 192 (57)
b) rigiro a Conto economico 18 (6)
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
(2.272) (974)
a) variazioni di fair value (1.886) (312)
b) rigiro a Conto economico (386) (662)
- rettifiche per rischio di credito (1)
- utili/perditeda realizzo
c) altre variazioni
(385) (662)
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
170 c) altre variazioni
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utile/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. lmposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto
economico
289 282
190. Totale altre componenti reddituali (1.473) (755)
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) (876) (170)

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro, ovvero, per un massimo del 50%, in titoli garantiti dallo Stato italiano152, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Nel corso del 2018, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

L'esercizio 2018 è stato caratterizzato, nei primi cinque mesi, da un lieve calo dei rendimenti dei titoli di Stato italiani, che ha incrementato le plusvalenze da valutazione; a partire dalla fine di maggio, il trend si è invertito e i rendimenti dei BTP hanno iniziato ad aumentare; tale tendenza si è riflessa nelle plusvalenze non realizzate, che sono tornate su livelli inferiori a quelli di inizio 2018. Lo spread BTP-Bund ha chiuso l'anno intorno a 250 punti base, in aumento rispetto al valore dello scorso anno (159 bps al 31 dicembre 2017).

A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2018, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da marzo, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF (Risk Appetite Framework). L'apporto di nuovi mezzi per 210 milioni di euro effettuato da Poste Italiane in data 27 settembre 2018, in attuazione della delibera consiliare del 25 gennaio 2018 che ha approvato il progetto di ricapitalizzazione di BancoPosta, ha contribuito al riequilibrio dell'indice di leva finanziaria, Leverage Ratio, che al 31 dicembre 2018 si attesta a circa il 3,2% (3% valore minimo di riferimento normativo). Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2019 a un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento a obiettivi, soglie e limiti del RAF.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Il citato modello costituisce il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

152 Modifica introdotta all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014).

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità istituito nel 2015 ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno, alla gestione dei rischi e, a partire dal mese di febbraio 2018, alle tematiche inerenti la sostenibilità della gemmante;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Coordinamento Gestione Investimenti di Poste Italiane SpA, i cui servizi sono regolamentati da apposito Disciplinare Esecutivo, assicura la gestione delle operazioni di impiego e copertura dei rischi sul mercato dei capitali con riferimento alla liquidità proveniente dalle giacenze dei conti correnti BancoPosta, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli Organi aziendali. A partire dal primo gennaio 2019 le attività relative alla gestione finanziaria del Patrimonio BancoPosta sono state affidate mediante specifico mandato di gestione alle funzioni specialistiche di BancoPosta Fondi SpA SGR, società del Gruppo Poste Italiane
  • la funzione Risk Management del BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 Maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi;
  • applicazione dei processi di valutazione aziendale dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e dell'adeguatezza del sistema di gestione e governo del rischio di liquidità (ILAAP).

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.

Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente agli investimenti in Titoli di Stato e ai depositi presso il MEF. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli eurogovernativi (o garantiti dallo Stato) per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;
  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2019;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA - Credit Support Annex e GMRA – Global Master Repurchase Agreement);
  • depositi di contante effettuati come contributo prefinanziato al fondo di garanzia della Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia" per operatività in Repo;
  • titoli consegnati a garanzia derivanti da collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA e GMRA);
  • crediti commerciali verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • soglie minime di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA"153 per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare con controparti investment grade ed emittenti eurogovernativi aventi un rating pari almeno a quello della Repubblica italiana.

Con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale154 .

153 In data 18 ottobre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato l'aggiornamento delle Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA, su proposta dell'Amministratore Delegato e previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.

154 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard155 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's e Fitch.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

  • per i derivati finanziari del tipo "interest rate swap" e per le operazioni di acquisto/vendita a termine di titoli governativi si applica la metodologia del "Valore di Mercato"156;
  • per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) "Metodo integrale"157 .

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Il nuovo modello di impairment introdotto con l'IFRS 9, basato sulle Expected Credit Losses (ECL), si applica alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali, il Patrimonio BancoPosta applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • modelli interni di stima dei parametri di rischio, per i titoli di debito e i depositi con controparti Sovereign e Banking (e alcune tipologie residuali di controparti Corporate);
  • parametri di rischio forniti da un provider esterno, e tassi di default medi di settore per gli altri strumenti finanziari con controparti Corporate e Pubblica Amministrazione.

La determinazione delle perdite attese viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni adottate nella determinazione dei singoli fattori:

migliorativi.

155 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

156 Secondo la metodologia del "Valore di Mercato" l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma di due componenti: il costo corrente di sostituzione, rappresentato dal fair value, se positivo, e l'add-on calcolato come il prodotto tra il valore del nozionale e la probabilità che il fair value se positivo aumenti di valore o se negativo diventi positivo.

157 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione al rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

  • PD, come indicato dal principio è stata adottata una PD Point in Time (PIT) o forward looking in funzione dello stage della posizione;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Baseapproach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

Il Patrimonio BancoPosta ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Sulla base dei modelli di impairment sopra descritti, ai fini della corretta allocazione delle esposizioni non deteriorate nello stage 1 o nello stage 2, il significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, è determinato sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;

  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);

  • un fattore additivo per mitigare la non linearità del valore della PD rispetto alle classi di rating158;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating159 .

Sulla base delle informazioni sopra riportate il Patrimonio BancoPosta non applica la presunzione che il manifestarsi di uno scaduto di oltre 30 giorni denoti automaticamente aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale.

158 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating, più alta è la soglia per il passaggio a stage 2.

159 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

Il Patrimonio BancoPosta definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • apprezzabili ritardi di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Con riferimento ai ritardi di pagamento, la definizione di default è basata sulla seguente impostazione:

  • ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito, per gli strumenti finanziari con controparti Sovereign;
  • ritardo di pagamento di 90 giorni, per gli strumenti finanziari con controparti Banking e Corporate.

Conformemente a quanto richiesto dal nuovo principio contabile, nella determinazione dell'ECL sono stati considerati anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili160 .

Con riferimento alle tecniche di stima utilizzate, si evidenzia che per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign e Banking, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, si è adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating. E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Per la determinazione del rating delle attività finanziarie con controparti Corporate si fa riferimento al rating pubblico delle principali società di rating. Qualora non fossero disponibili tali informazioni il rating viene stimato compilando una scorecard che prende in considerazione, tra l'altro:

  • il rischio specifico della società;
  • il rischio specifico del settore di appartenenza;
  • il rischio specifico e generico del paese di appartenenza.

160 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati disponibili non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

Per i crediti di funzionamento di natura commerciale il Patrimonio BancoPosta applica il Simplified approach, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo l'intera vita del credito.

Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione individuale del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ovvero sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il Patrimonio BancoPosta adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine , il rischio di credito e di controparte sono mitigati stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o Titoli di Stato;
  • nell'ambito della gestione dei crediti commerciali sono concesse condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Al 31 dicembre 2018, il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte detenuti dal Patrimonio BancoPosta sono dettagliati di seguito:

• Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti assistiti da garanzia o altro strumento di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2018 di 4.500 milioni di euro, rilevati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

• Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti contro termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA) e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in Pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Parte B – Altre Informazioni, tabelle 6 e 7, alla quale si rimanda.

• Crediti di funzionamento di natura commerciale

Il Patrimonio BancoPosta, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale a pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Patrimonio BancoPosta accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di conto corrente postale vincolato.

In considerazione del limitato rischio di insolvenza della clientela pubblica, il Patrimonio BancoPosta di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, a eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Pertanto le garanzie detenute sono prevalentemente riferite a clientela privata.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Al 31 dicembre 2018, l'ammontare dei crediti commerciali al netto delle svalutazioni è di 883 milioni senza garanzie in essere.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Il Patrimonio destinato BancoPosta detiene un'unica attività finanziaria classificata come deteriorata relativa a partite indebitamente sottratte in corso di recupero; tale attività, per un valore pari a circa 13 milioni di euro risulta totalmente svalutata.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni non
deteriorate
Totale
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 43 33.700 33.743
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
32.040 32.040
3. Attività finanziarie designate al fair value
Altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al
fair value
8 8
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2018 1 43 65.748 65.791
Totale al 31.12.2017 61.113 61.113

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(milionidi euro)
Deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Totale
Esposizione netta (esposizione netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 13 13 33.921 178 33.743 33.743
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
32.053 13 32.040 32.040
3. Attività finanziarie designate al fair value × ×
Altre attività finanziarie obbligatoriamentevalutate al
fair value
× × 8 8
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2018 13 13 65.974 191 65.791 65.791

(*) valore da esporre a fini informativi

(Infinioni al Guid)
Attività di evidente scarsa qualità
creditizia
Altre attività
Portafogli/qualità Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Derivati di copertura 368
Totale al 31.12.2018 I I 368
Totale al 31.12.2017 1 395

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
giorni
. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 25 5 13
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Totale al 31.12.2018 25 5 13

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

(milioni di euro)
Rettifiche di valore complessive
Causali/stadidi rischio Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio di cui: attività
finanziario
impaired
acquisite o
originate
Accantonamenti complessivi su
impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Totale
Att. Fin.
valutato al
costo
amm.to
Att. Fin.
valutate al FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui:
individuali
di cui:
svalutazioni svalutazioni
collettive
Att. Fin.
valutato al
costo
amm.to
Att. Fin.
valutate all FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui
svalutazioni svalutazioni
individuali
di cui:
collettive
Att. Fin.
valutate al
costo
amm.to
Att. Fin.
valutate al FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui
svalutazioni svalutazioni
Individuali
di cui:
collettive
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Esistenze iniziali 10 14 24 164 145 19 13 13 201
Variazioni in aumento da attività finanziarie
acquisite o originate
3 1 14 14 18
Cancellazionidiverse dai write-off (1) (1) (2) (14) (14) (16)
Rettifiche/ripresedi valore nette per rischio di
credito (+/-)
(1) (1) 2 2 1
Modifiche contrattuali senza cancellazioni
Cambiamentidella metodologia di stima
Write-off
Altre variazioni
Rimanenze finali 12 13 25 166 147 19 13 13 204
Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto
di write-off
Write-off rilevati direttamente a Conto economico

Il secondo stadio accoglie principalmente rettifiche di valore complessive riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Nil.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Deteriorate Esposizione lorda
Non deteriorate
Rettifiche di
valore
complessive e
accantonamenti
Esposizione netta (Innonial Sara)
Write-off parziali
complessivi*
complessivi
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
b) Inadempienze probabili ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
c) Esposizioniscadute deteriorate ×
- di cui: esposizionioggetto di concessioni ×
d) Esposizioniscadute non deteriorate X 12 12
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
e) Altre esposizioni non deteriorate X 1.388 1.388
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
TOTALE A 1.400 - 1.400
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate ×
b) Non deteriorate X 589 589
TOTALE B ਦੇ 88 589
TOTALE A+B 1.989 1.989

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo, ai titoli consegnati in garanzia per effetto della collateralizzazione prevista da accordi di mitigazione del rischio e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 161 .

161 Come definita nella normativa prudenziale.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(milionidi euro)
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di
valore
complessive e
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Deteriorate Non deteriorate accantonamenti
complessivi
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
b) Inadempienze probabili ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
c) Esposizioniscadute deteriorate 13 × 13
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
d) Esposizioniscadute non deteriorate × 196 165 31
- di cui: esposizionioggetto di concessioni X
e) Altre esposizioni non deteriorate X 64.386 26 64.360
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
TOTALE A 13 64.582 204 64.391
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate ×
b) Non deteriorate X 1.539 1.539
TOTALE B 1.539 1.539
TOTALE A+B 13 66.121 204 65.930

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo.

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Nil.

A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia Nil.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(milioni di euro)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizione scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 13
- di cui: esposizionicedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 Ingressida esposizioninon deteriorate
B.2 Ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.4 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 Altre variazioni in aumento
c Variazioni in diminuzione
C.1 Usciteverso esposizioninon deteriorate
C.2 Write-off
C.3 Incassi
C.4 Realizzi per cessioni
C.5 Perdite da cessione
C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.7 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 Altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale 13
- di cui: esposizionicedute non cancellate

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Nil.

A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Nil.

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione scadute deteriorate
Causali / Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Rettifiche complessive iniziali
A
di cui: esposizionicedute non cancellate
13
Variazioniin aumento
B.
B.1 Rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.2 Altre rettifiche di valore
B.3 Perdite da cessione
B.4 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.5 Modifichecontrattuali senza cancellazioni
B.6 Altre variazioni in aumento
×
×
×
X
×
×
Variazioni in diminuzione
c.
C.1 Riprese di valore da valutazione
C.2 Riprese di valore da incasso
C.3 Utili da cessione
C.4 Write-off
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.7 Altre variazioni in diminuzione
× X X
D.
Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizionicedute non cancellate
13

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

Classi di rating esterni Senza
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 172 736 32.130 15 881 33.934
- Primo stadio 172 735 31.444 15 506 32.872
- Secondo stadio 1 686 362 1.049
- Terzo stadio 13 13
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
B
redditività complessiva
32.053 32.053
- Primo stadio 32.053 32.053
- Secondo stadio
- Terzo stadio
Totale (A + B) 172 736 64.183 15 881 65.987
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate
C. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
Totale (C) -
Totale (A + B + C) 172 736 64.183 15 - 881 65.987

Il secondo stadio accoglie principalmente attività finanziarie riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

Le Attività finanziarie allocate nel primo stadio nella classe "Senza rating" si riferiscono principalmente all'esposizione verso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Classe di merito creditizio Fitch Moody's S&P
da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA-
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A-
da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB-
da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB-
5 da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B-
CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(milionidi euro)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Espos
Espos.
lorda
netta
Derivati su crediti Crediti di firma
Immobili - Altre Altri derivati Totale
Immobili -
ipoteche
leasing
finanziario
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministr
azioni
pubbliche
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
1. totalmentegarantite
- di cui deteriorate
1. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2 Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2. totalmentegarantite 10 10 10 10
- di cui deteriorate
2. parzialmente garantite বা 4
- di cui deteriorate

Le esposizioni creditizie fuori bilancio si riferiscono a strumenti derivati esposti al netto degli accordi di compensazione, indipendentemente dal fatto che siano stati o meno compensati in bilancio ai sensi dello IAS 32, paragrafo 42.

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Espos. Espos. Immobili - Immobili - Altre Altri derivati Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Totale
lorda netta ipoteche leasing
finanziario
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministr
azioni
pubbliche
Banche (1)+(2)
Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
1. totalmentegarantite 251 251 251 251
- di cui deteriorate
1. parzialmente garantite 4,541 4,539 4.499 4.499
- ci cui deteriorate
2 Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2. totalmentegarantite
- di cui deteriorate
2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milionidi euro)
Esposizioni/ Amministrazioni
Pubbliche
Società finanziarie Società finanziarie (di
cui: imprese di
assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Controparti Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
Netta
Rettif.
valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
Sofferenze
A.1
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.2 Inadempienze probabili
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.3 Esposizioniscadute deteriorate 13
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.4 Esposizioninon deteriorate 57.747 31 5.764 3 872 28 8 129
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
TOTALE A 57.747 31 5.764 3 872 41 8 129
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.
B.1 Esposizionideteriorate
B.2 Esposizioninon deteriorate 1.491 48
TOTALE B 1.491 48 -
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 59.238 31 5.812 872 41 8 129
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 56.072 16 3.001 143 756 21 10 140

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioniscadute deteriorate 13
A.4 Esposizioninon deteriorate 64.326 190 57 8
TOTALE A 64.326 203 57 1 8
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioninon deteriorate 1.491 48
TOTALE B 1.491 48
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 65.817 203 105 1 8 -
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 59.868 177 106 = 8 -

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUDE ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A.
Esposizioni creditizie per cassa
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioniscadute deteriorate 13
A.4 Esposizioninon deteriorate 27 1 16 64.317 76 4 71
TOTALE A 27 1 29 64.317 76 4 71
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioninon deteriorate 1 491
TOTALE B 1.491
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 4 27 1 29 65.808 76 4 71
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 7 5 16 59.857 145 র্ব 11

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da Titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioniscadute deteriorate
A.4 Esposizioninon deteriorate 152 1.248
TOTALE A 152 1.248
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizionideteriorate
B.2 Esposizioninon deteriorate 312 242
TOTALE B 312 242
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 464 1.490
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 318 1.238

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUDE ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A.
Esposizioni creditizie per cassa
A.1
Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioniscadute deteriorate
A.4 Esposizioninon deteriorate 60 92
TOTALE A 60 92
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioninon deteriorate 283 29
TOTALE B 283 - 29
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 343 - - 121
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 248 - - 67 - 3

B.4 Grandi esposizioni

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa l'84% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) Ammontarevalore di bilancio (milioni di euro) 78.153
b) Ammontarevalore ponderato (milionidi euro) 1.464
C) Numero ರಿ

C. Operazioni di cartolarizzazione

Nil.

D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)

Nil.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i Titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di Titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

(milioni di euro)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di
vendita con patto
di riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di
vendita con patto
di riacquisto
Attività finanziarie detenute per la X
negoziazione
Titoli di debito
1.
×
Titoli di capitale
2.
×
Finanziamenti
3.
×
Derivati
×
B Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
1. Titoli di debito
Titoli di capitale
2.
×
3.
Finanziamenti
C. Attività finanziarie designate al fair
value
1. Titoli di debito
2.
Finanziamenti
Attività finanziarie valutate al fair value
D. con impatto sulla redditività
complessiva
5.179 5.179 5.195 5.195
Titoli di debito
1.
5.179 5.179 5.195 5.195
Titoli di capitale
2.
×
3. Finanziamenti
Attività finanziarie valutate al costo
E ammortizzato 3.527 3.527 3.278 3.278
Titoli di debito
1.
3.527 3.527 3.278 3.278
Finanziamenti
2
TOTALE al 31.12.2018 8.706 - 8.706 8.473 8.473
TOTALE al 31.12.2017 4.486 4.486 4.842 4.842

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato riguarda:

  • º rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • º rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • º rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • º rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2018 non sono presenti Attività e Passività finanziarie di negoziazione. Le "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta escludono che possano essere eseguite operazioni con "intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013 per la classificazione di "portafoglio di negoziazione di vigilanza".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi pertanto sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cutoff di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e le PostePay162 e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio

162 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA, l'istituto di Moneta Elettronica che riunisce attività e competenze di Poste Italiane nell'ambito dei pagamenti e delle telecomunicazioni. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli Eurogovernativi o garantiti dallo Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

di tasso in ottica ALM determinando i maturity gap relativi al confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta, il valore degli impieghi e l'andamento dei tassi di interesse - che contribuiscono a determinare la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati, prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta da clientela retail e business, la rivalutazione del portafoglio attivo secondo uno scenario di mercato avverso, variazioni non parallele della curva dei tassi di interesse.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Nel corso dell'esercizio 2018, si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani che ha portato il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) a 250 bps rispetto ai 159 bps dello scorso anno.

Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, detenuto dal Patrimonio BancoPosta, una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 1,6 miliardi di euro (nozionale di circa 30 miliardi di euro): la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,3 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1,9 miliardi di euro.

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
5 anni
Da oltre 5
anno fino a anni fino a 10 Oltre 10 anni
annı
Durata
indet.
1. Attività per cassa 8.965 6.900 713 1.244 9.610 11.895 26.461
1.1 Titoli di debito 4.997 705 1.244 9.610 11.895 26.461
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 4.997 705 1.244 9.610 11.895 26.461
1.2 Finanziamentia banche 48 1.349
1.3 Finanziamentia clientela 8.917 રેસ્વ 8
- c/c 8
- altri finanziamenti 8.909 ર્સ્ડવ 8
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 8.909 554 8
2. Passività per cassa 54.882 2.749 191 5.603
2.1 Debiti verso clientela 54.292 1.307 191 1.652
- c/c 50.619
- altri debiti 3.673 1.307 191 1.652
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 3.673 1.307 191 1.652
2.2 Debiti verso banche ട്ടാറ 1.442 3.951
- c/c 590
- altri debiti 1.442 3.951
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 1.645 930 662
+ Posizioni corte 1.491 1.469 107
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
015 1.695 21.865 350 375
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
1.375 500 800 22.525
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamentia banche 1
1.3 Finanziamentia clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indet.
1. Attività per cassa 2
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamentia banche 2
1.3 Finanziamentia clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivatifinanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Alla data del 31 dicembre 2018 il portafoglio delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 4,80 (al 31 dicembre 2017 la duration del portafoglio titoli era pari a 5,34). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

(milionidi euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale* Fair value Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 30.229 32.040 (798) 753 (798) 753
Attivo - Derivati di copertura 3.135 155 (4) 4 (4) 4
Passivo - Derivati di copertura
Variabilità al 31 dicembre 2018 33.364 32.195 (802) 757 - (802) 757
Effetti 2017
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 35.738 39.099 (1.009) 831 (1.009) 831
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura 1.705 (23) 91 (97) 91 (97)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.443 39.076 (918) 834 - (918) 834

Rischio di tasso di interesse sul fair value

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle categorie "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività e i relativi strumenti finanziari derivati.

In particolare, il rischio in commento riguarda:

  • nell'ambito delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, titoli di Stato a reddito fisso per 32.040 milioni di euro, costituiti da titoli a tasso fisso per 15.006 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 1.823 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 2.047 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 13.164 milioni di euro (di cui 11.163 milioni di euro con partenza forward start);
  • nell'ambito dei derivati di copertura, contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nozionale di 1.644 milioni di euro e contratti di acquisto a termine di titoli di Stato per un valore nozionale di 1.491 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge.

Rischio spread

Il rischio spread è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse cd risk free. Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile . Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

La sensitivity allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale*
Fair value
Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto al lordo
delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 30.229 32.040 (2.587) 3.025 (2.587) 3.025
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura
3.135 155 (4) 4 (4) 4
Variabilità al 31 dicembre 2018 33.364 32.195 (2.591) 3.029 (2.591) 3.029
Effetti 2017
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 35,738 39.099 (3.877) 4.606 (3.877) 4.606
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura
1.705 (23) 92 (88) 92 (88)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.443 39.076 (3.785) 4.508 - - (3.785) 4.508

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato che al 31 dicembre 2018 ammontano a 22.872 milioni di euro (nominale di 20.935 milioni di euro) e il cui fair value è di 21.189 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.

Rischio spread - Analisi di VaR

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Esposizione al rischio SpreadVaR
Nozionale* Fair value
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso** 30.229 32.040 377
Attivo - Derivati di copertura** 1.491 ್ರಿಗ 24
Passivo - Derivati di copertura
Variabilità al 31 dicembre 2018 31.720 32.134 401
Effetti 2017
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso 35.738 39.099 345
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura 1.705 (23) 8
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.443 39.076 353

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

(**) Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e ai relativi strumenti finanziari derivati (ad esclusione degli acquisti a termine), tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:

(milioni di euro)
2018 2017
VaR medio (417) (356)
VaR minimo (189) (210)
VaR massimo (822) (523)

Tenuto conto sia delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che degli acquisti e vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2018 una perdita potenziale pari a 402 milioni di euro (VaR fine periodo).

L'aumento del VaR di fine periodo rispetto ai 318 milioni di euro del 31 dicembre 2017 è dovuta al incremento di volatilità registrato sui mercati.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(milioni di euro)
2018 2017
Esposizione
a rischio
Margine di
intermediazione
Esposizione
a rischio
Margine di
intermediazione
+100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Cassa
- Conto di gestione presso Banca d'Italia 348 3 (3) 396 4 (4)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Crediti verso banche
- Collateral a garanzia 1.349 13 (13) 1.096 11 (11)
- Depositi 5 3
Crediti verso clientela
- Deposito presso il MEF (raccolta pubblica) 5.930 રેત્વે (59) 6.011 60 (60)
- Deposito presso il MEF (raccolta privati) 1.306 13 (13) 379 4 (4)
- Collateral a garanzia 303 3 (3) 83 1 (1)
- Crediti verso Patrimonio non destinato 843 8 (8) 732 7 (7)
- Titoli a reddito fisso 425 4 (4)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- Titoli a reddito fisso 1.740 17 (17) 1.710 17 (17)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti verso banche
- Collateral a garanzia (70) (1) 1 (82) (1) 1
Debiti verso clientela
- Collateral a garanzia (18)
- Debiti verso Patrimonionon destinato (14) (14)
Totale variabilità 12.165 119 (119) 10.296 103 (103)

Al 31 dicembre 2018, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente a:

  • attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione;
  • titoli a reddito fisso emessi dallo Stato italiano ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale complessivo di 2.165 milioni di euro relativi a: (i) titoli dello Stato italiano per 1.900 milioni di euro, la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento; (ii) titoli della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione;
  • crediti di complessivi 1.652 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2018 il rischio in commento riguarda i Titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 1.875 milioni di euro e un fair value di 2.126 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Rischio di prezzo

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione Delta valore Margine di
intermediazione
Riservedi
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol
- Vol
+ Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
Titoli di capitale 50 13 (13) 13 (13)
Variabilità al 31 dicembre 2018 50 13 (13) 13 (13)
Effetti 2017
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
Titoli di capitale 41 5 (5) (5)
Variabilità al 31 dicembre 2017 41 5 (5) - 5 (5)

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni di Classe C della Visa Incorporated e in azioni Convertible Participating Preferred Stock di serie C della Visa Incorporated presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR. Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:

(milioni di euro)
2018 2017
VaR fine periodo (3)
VaR medio (2) (2)
VaR minimo (1)
VaR massimo (3) (3)

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2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA.

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
(milioni di euro)
Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 51 2
Titoli di debito
A.1
A.2
Titoli di capitale
50
Finanziamentia banche
A.3
1 2
Finanziamentia clientela
A.4
Altre attività finanziarie
A.5
B. Altre attività 6 2 2
C. Passività finanziarie
Debiti verso banche
C.1
C.2
Debiti verso clientela
C.3
Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
Totale attività 57 2
Totale passività
Sbilancio (+/-) 57 4 2

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

(milionidi euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione
in
Posizione
in
EUR/000
Delta valore Margine di intermediazione Riservedi
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD/000 + Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
Titoli di capitale રેકે 50 (4) 4 (4)
Variabilità al 31 dicembre 2018 58 50 (4) (4)
Effetti 2017
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
Titoli di capitale ರಿದಿ 41 3 (3) 3 (3)
Variabilità al 31 dicembre 2017 49 41 3 (3) = - 3 (3)

SEZIONE 3 – GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti derivati classificati nel portafoglio di negoziazione. Nel corso dell'esercizio 2018, sono stati stipulati contratti derivati con la finalità di rendere fisso parte del rendimento dell'impiego della raccolta pubblica sul deposito presso il MEF. (Parte B, Attivo , Sezione 2).

B. Derivati creditizi

Nulla da segnalare.

3.2 Le coperture contabili

Il Patrimonio BancoPosta attua politiche di copertura del fair value e dei flussi finanziari per le quali si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 9 di mantenere le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del fair value

Il Patrimonio BancoPosta detiene un portafoglio di Titoli di Stato, BTP a tasso fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Patrimonio BancoPosta stipula:

  • contratti di acquisto a termine di Titoli di Stato, al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza;
  • contratti di vendita a termine di Titoli di Stato, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Patrimonio Bancoposta detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Il Patrimonio BancoPosta non attua politiche di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

Con riferimento agli strumenti di copertura di fair value hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dall'uso di spread differenti nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivamente stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, per il primo si considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento agli strumenti di copertura di cash flow hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dalla componente a tasso fisso utilizzata nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, si considera per il primo il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento alle coperture di forecast transactions, non sono state identificate fonti di inefficacia essendo ipotizzata la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici.

E. Elementi coperti

Il Patrimonio Bancoposta designa come elementi coperti:

  • titoli in portafoglio a tasso fisso e indicizzati all'inflazione, nell'ambito delle politiche di copertura del fair value;
  • titoli in portafoglio indicizzati all'inflazione e forecast transactions, nell'ambito di politiche di copertura dei flussi finanziari.

In particolare, nelle coperture di fair value, il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap. Inoltre, sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), e parziali con data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Con riferimento alle coperture di fair value hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico163, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, si utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico164". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata, come già evidenziato, la principale fonte di inefficacia. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

• test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

163 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.

164 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms165" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo166 . La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Con riferimento alle coperture di cash flow hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura attraverso un test retrospettico ed un test prospettico.

Relativamente a coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto tra il differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte alla data di testing e di inception e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%. Pertanto non sussistono fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti167 .

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto Economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

165 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

166 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

167 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato stipulato168 . La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017 (millourgi euro)
Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
centrali Controparti
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 1 28.335 22.570
a) Opzioni
b) Swap 25.200 20.865
c) Forward 3.135 1.705
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale 28.335 22.570

168 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti
-------------------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- --
(milionidi euro)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore
usato per rilevare
l'inefficacia delle
coperture
Tipologie derivati Totale al 31.12.2018
Totale al 31.12.2017
Over the counter Over the counter
Controparti Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati Totale al 31.12.2018
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di organizzati
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap 213 395 (106)
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 155 155
f) Futures
g) Altri
Totale 368 395 49
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap (1.829) (1.614) (590)
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward (23)
f) Futures
g) Altri
Totale (1.829) (1.637) (590)
(milioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo X
- fair value negativo X
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
3) Valute e oro
- valore nozionale ×
- fair value positivo x
- fair value negativo ×
4) Merci
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
5) Altri
- valore nozionale ×
- fair value positivo X
- fair value negativo ×
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 24.755 3.580
- fair value positivo 320 48
- fair value negativo (1.724) (105)
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4)
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(milionidi euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A. 1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 3.580 440 24.315 28.335
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su valute e oro
A 4 Derivati finanziari su merci
A 5 Altri derivati finanziari
Totale al 31.12.2018 3 580 440 24.315 28.335
Totale al 31.12.2017 1.705 745 20.120 22.570

B. Derivati creditizi di copertura

Nulla da segnalare.

C. Strumenti non derivati di copertura

Nulla da segnalare.

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

(minonial suro)
Coperture specifiche - Coperture specifiche
Coperture
specifiche: valore di
bilancio
posizioni nette: valore di
bilancio delle attività o
passività (prima della
compensazione)
Variazioni cumulate di fair
value dello strumento
coperto
Cessazione della
copertura: variazioni
cumulate residue del fair
value
Variazione del valore usato generiche: valore di
per rilevare l'inefficacia
della copertura
Coperture
bilancio
A. Attività
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva - copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 13.164 568 353 X
1.2 Titoli di capitale e indici azionari x
1.3 Valute e oro x
1.4 Crediti x
1.5 Altri ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 12.563 003 341 X
1.2 Titoli di capitale e indici azionari ×
1.3 Valute e oro x
1.4 Crediti x
1.5 Altri x
Totale al 31.12.2018 25.727 1.561 694
B. Passività
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2
- copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse ×
1.2 Valute e oro x
1.3 Altri X
Totale al 31.12.2018

D.2 Copertura dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

(milioni di euro)
Variazione del valore usato
per rilevarel'inefficacia
della copertura
Riservada
copertura
Cessazione della
copertura: valore residuo
delle riservedi copertura
Copertura dei flussi finanziari
A
Attività
1.
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse (155) 123
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri
2.
Passività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Valute e oro
1.3 Altri
Totale (A) al 31.12.2018 (155) 123
B. Copertura degli investimenti esteri X
Totale (A + B) al 31.12.2018 (155) 123

E. Effetti delle operazioni di copertura a Patrimonio netto

E.1 Riconciliazione delle componenti di Patrimonio netto

(milioni di euro)
Riserva da copertura dei flussi finanziari Riservada copertura di investimenti esteri
Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di
capitale e
indici azionari
Valute e oro Crediti Altri Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di
capitale e
indici azionari
Valute e oro Crediti Altri
Esistenze iniziali (87)
Variazioni di fair value (quota efficace) 192
Rigiri a Conto economico 18
di cui: transazionifuture non più attese × × X × ×
Altre variazioni
di cui: trasferimential valore contabile in iziale degli
strumenti coperti
× × × X ×
Rimanenze finali 123

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Al 31 dicembre 2018 il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio.

SEZIONE 4 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate169 al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale

169 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA, l'istituto di Moneta Elettronica che riunisce attività e competenze di Poste Italiane nell'ambito dei pagamenti e delle telecomunicazioni. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli Eurogovernativi o garantiti dallo Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le carte PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:

  • operazioni di long term repo, per complessivi 6,7 miliardi di euro
  • le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzate al versamento di depositi incrementali a garanzia di interest rate swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount170 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Grazie alle caratteristiche del suo Stato patrimoniale (presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail), tali indicatori risultano per BancoPosta ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

170 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia terzo aggiornamento e relativi chiarimenti emessi dall'Organo di Vigilanza), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
fino a 1 anno Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata
indet.
র্ব Attività per cassa 9.135 1.517 226 159 2.136 360 2.177 10.250 37.860 13
A.1 Titoli di Stato 2.114 342 1.385 9.500 34.860
A.2 Altri titoli di debito 22 10 792 750 3.000
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 9.135 1.517 226 159 රි 13
- Banche 48 1.349
- Clientela 9.087 168 226 159 8 13
B. Passività per cassa 55.659 302 790 327 1.328 191 5.606
B.1 Depositi e conti correnti 51.207
- Banche રજવે
- Clientela 50.618
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 4 452 302 790 327 1.328 191 5.606
c. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di
- Posizioni lunghe 1.262 383 1.545
- Posizioni corte 271 1.220 1.340
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 2 31 5 47
- Posizioni corte 18 2 112
C.3 Depositie finanziamentida ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegnia erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

Valuta di denominazione: Euro

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
fino a 1 anno Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni E LE LE SELECT LE SELECT
Durata
indet.
Attività per cassa
র্ব
1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche 1
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositie conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
்.
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(minonial suro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
fino a 1 anno Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata
indet.
A. Attività per cassa 2
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 2
- Banche 2
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositie conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

SEZIONE 5 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2018 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2017.

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2018 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 29
Frode esterna ರಾ
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 32
Danni a beni materiali
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Esecuzione, gestione e consegna del processo 122
Totale al 31 dicembre2018 250

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento UE 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata,

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF171. Il rispetto del sistema di obiettivi, soglie e limiti definito nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

171 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(millionral euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2018
Importo al
31.12.2017
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve 2 267 2.059
- di utili 1.057 1.059
a)
legale
statutaria
b)
azioni proprie
C)
d)
altre
1.057 1.059
- altre 1.210 1.000
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione: 15 115
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (71) 179
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari 88 (62)
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico(variazioni del proprio merito creditizio)
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2) (2)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al Patrimonionetto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile/(Perdita) d'esercizio 597 585
Totale 2.879 2.759

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo e dall'apporto di 210 milioni di euro, deliberato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018, mediante destinazione di riserve libere della gemmante (Parte A, Sezione 4, paragrafo 4.4).

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milionidi euro)
Attività/Valori Totale al 31.12.2018 Totale al 31.12.2017
Riserva positiva Riserva negativa Riserva negativa
Titoli di debito 773 (844) 731 (567)
Titoli di capitale 15
3 Finanziamenti
Totale 773 (844) 746 (567)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(milionidi euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
Esistenze iniziali 1.552 =
2. Variazioni positive 75
2.1
Incrementi di fair value
35
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito ×
2.3 Rigiro a Conto economicodi riserve negative da realizzo 38 ×
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonionetto (titoli di capitale)
Altre variazioni
2.5
3. Variazioni negative (1.698)
Riduzioni di fair value
3.1
(1.383)
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (2)
3.3 Rigiro a Conto economicoda riserve positive da realizzo (313) ×
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonionetto (titoli di capitale)
Altre variazioni
3.5
Rimanenze finali (71)

Le esistenze iniziali riflettono gli effetti della transizione all'IFRS 9; in particolare, il nuovo principio contabile ha determinato sulle Riserve in commento una variazione complessiva dei saldi al 31 dicembre 2017 pari a 1.372 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale) dovuta a (i) riclassifiche di strumenti finanziari per 1.358 milioni di euro e a (ii) rettifiche per perdite attese per 14 milioni di euro:

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2018
Totale al
31.12.2017
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (2) (3)
Utili/(Perdite) attuariali
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali
Esistenze finali utili/(perdite) attuariali (2) (2)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta, costituiti esclusivamente dal Common Equity Tier 1 (CET 1), sono composti da:

  • altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri172;
  • utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

Al 31 dicembre 2018 il CET 1 è pari a 2.286 milioni di euro. L'utile dell'esercizio non è stato computato nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

172 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

  • Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale Risk Weighted Assets RWA173) pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale174);
  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale RWA): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il Tier 1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2018 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale con un CET1 Ratio pari al 18,4%.

Per maggiori dettagli si rimanda, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 262, all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nella tabella 4.4.5 delle note al bilancio di Poste Italiane SpA e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 9.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

173 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

174 Valore a regime previsto a partire dal 2019. Per l'esercizio 2018 il regime transitorio prevede un coefficiente pari al 1,875%.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2018

(milionidi euro)
Totale al 31.12.2018
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi
e passivi
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 844 2 79 410
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR 15 20
CLP ScpA 1
Consorzio PosteMotori 13 45
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 1
EGI SpA 7
Mistral Air Srl
PatentiViaPosteScpA ഗ്ര
Poste Tributi ScpA 2 1
Poste Tutela SpA
Poste Vita SpA 140 530
Postecom SpA
Postel SpA 25
PostePay SpA 47 176 4.271 103
SDA Express Courier SpA చు
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 7 5
Poste Welfare Servizi Srl ഗ്ര
Controllo congiunto
Gruppo SIA 1
Collegate
Anima Holding SpA
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze 7.312 4 3.649 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.541 440
Gruppo Enel
Gruppo Monte dei Paschi 15 9 317
Gruppo Equitalia
Altre correlate esterne
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (2) (5)
Totale 4.539 8.830 9 182 8.962 540

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2017

(ministiral sale)
Totale al 31.12.2017
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi
e passivi
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 734 22 256 254
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR 21 19
CLP ScpA 10
Consorzio PosteMotori 5 41
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA ರಿ
EGI SpA 12
Mistral Air Srl
PatentiViaPosteScpA රි
Poste Tributi ScpA 2 7
Poste Tutela SpA 7
Poste Vita SpA 137 570
Postecom SpA
Postel SpA 5 10
PosteMobileSpA* 2 15 5
SDA Express Courier SpA 3
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 2
Poste Welfare Servizi Srl 3
Controllo congiunto
Gruppo SIA 9
Collegate
Anima Holding SpA
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze 6.491 3.483 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.485 374
Gruppo Enel 5
Gruppo Monte dei Paschi
Gruppo Equitalia
Altre correlate esterne 2
F.do Svalutaz. creditivs correlate esterne (8)
Totale 2.485 7.763 22 4.447 287

(*) In data 26 settembre 2018 la società PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica (arti. 114 – quater del TUB) e con decorrenza 1° ottobre 2018 ha assunto la nuova denominazione di "PostePay S.p.A."

Esercizio 2018
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
Interessi passivi e
oneri assimilati
Commissioni
attive
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
oneri/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA (4) (4.508)
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR
CLP ScpA
Consorzio PosteMotori
Poste Vita SpA
Postecom SpA
Postel SpA
PostePaySpA
Controllate indirette
Poste Assicura SpA
Controllo congiunto
2 (4) 51
રૂદે
402
48
29
(82) (40)
(1)
Gruppo SIA (24)
Collegate
Anima Holding SpA
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Enel
Gruppo Eni
Gruppo Monte dei Paschi
Gruppo Equitalia
Altre correlate
62
64
(3) පිටි
1.827
7
3
1
1 (2)
(4)
Totale 128 (11) 2.503 (82) - 1 (4.579) 5

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2017

Esercizio 2017
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
Interessi passivi e
oneri assimilati
Commissioni
attive
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
oneri/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 (3) (4.418)
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR
CLP ScpA
Consorzio PosteMotori
41
રૂદિ
(2)
Poste Vita SpA
Postecom SpA
Postel SpA
PosteMobile SpA*
462
2
(1)
(42)
(2)
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 21
Controllo congiunto
Gruppo SIA (27)
Collegate
Anima Holding SpA
Correlate esterne
Ministero Economiae Finanze
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Enel
Gruppo Eni
27
10
(4) 118
1.566
රි
3
(1) (3)
Gruppo Monte dei Paschi
Gruppo Equitalia
Altre correlate
Totale 38 (7) 2.257 (1) (4.495)

(*) In data 26 settembre 2018 la società PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica (arti. 114 – quater del TUB) e con decorrenza 1° ottobre 2018 ha assunto la nuova denominazione di "PostePay S.p.A."

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

• Operazioni di maggiore rilevanza concluse nel 2018

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, dodici operazioni in Pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché ventiquattro operazioni di compravendita titoli di Stato.

Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2018, due operazioni in Pronti contro termine passivi.

Inoltre, nell'ambito del percorso societario che ha portato alla costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ha espresso parere favorevole al Consiglio di Amministrazione su due contratti di maggiore rilevanza ai fini Banca d'Italia, stipulati con Postepay SpA: il contratto che regola l'esternalizzazione delle attività di BancoPosta affidate all'IMEL e l'accordo di promozione e collocamento da parte di BancoPosta dei prodotti dell'IMEL. Entrambi sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione e hanno avuto efficacia a partire dal 1° ottobre 2018.

• Informativa sul conferimento del ramo d'azienda nella società PostePay SpA

Come descritto nella Parte A, Sezione 4, paragrafo 4.4, in data 1° ottobre 2018, a seguito della rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane SpA ha conferito nella società PostePay SpA i beni e i rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento. Alla medesima data PostePay SpA ha costituito un patrimonio destinato alle attività inerenti la monetica e i servizi di pagamento, nel quale è confluito il ramo d'azienda oggetto del conferimento in natura da parte di Poste Italiane SpA, previo aumento di capitale sottoscritto e riservato al patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA per 140 milioni di euro.

Di seguito si riporta il dettaglio delle attività e passività oggetto dello svincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta.

(milioni di euro)
UI. IU.ZUITO
Voci dell'Attivo
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
100. Attività fiscali
(10)
(5)
A Totale dell'Attivo (15)
Voci del Passivo
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato ರಿ
Conti correnti postali 3.515
Carte prepagatee altri prodotti (3.506)
80. Altre passività (91)
90. Trattamento di fine rapporto del personale (1)
100. Fondi per rischi e oneri (4)
B Totale del Passivo (87)
A-B Sbilancio da conferimento 72

A seguito di tale operazione la società PostePay SpA gestisce prodotti/servizi direttamente emessi175 dalla medesima e prodotti/servizi di BancoPosta176 per i quali viene prestata un'attività di service.

Con riferimento ai prodotti "emessi" dall'IMEL, quest'ultimo ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come collocatore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo. Pertanto, dal 1° ottobre 2018, nel Conto economico del Patrimonio BancoPosta sono rilevati tra le commissioni attive i ricavi relativi al servizio di collocamento dei prodotti/servizi rientranti nel conferimento del ramo d'azienda.

Inoltre, il Patrimonio BancoPosta ha esternalizzato all'IMEL le attività di gestione relative a prodotti e servizi di pagamento non compresi nel ramo conferito, che continua a vendere tramite la rete distributiva del Gruppo. Pertanto nel Conto economico del Patrimonio BancoPosta sono rilevati tra le commissioni passive i costi relativi ai servizi resi dall'IMEL e tra le commissioni attive i ricavi di vendita di tali prodotti.

Per l'operatività riferita sia ai prodotti "emessi" sia ai prodotti in "service", l'IMEL utilizza servizi offerti dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane (principalmente dalla funzione Chief Operating Office) relativi alla realizzazione e gestione dei servizi di pagamento in ambito: Sistemi Informativi, sicurezza informatica, operations (back office, assistenza clienti e gestione reclami), monitoraggio e gestione frodi.

175 Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL.

176 Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01.

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

  1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:

  • l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance e saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2018 per 4 Beneficiari è di 33.298 unità.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 7 Beneficiari è di 53.118 unità.

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 7 Beneficiari è di 50.188 unità.

La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata a un esperto esterno. La passività iscritta tra i debiti del personale relativa ai 3 cicli ammonta a circa 0,5 milioni di euro.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al Patrimonio destinato la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del terzo ciclo 2018-2020 del "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti177 .

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno ed effettuata secondo le miglior prassi di mercato. La passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 0,6 milioni di euro.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

177 Si specifica che il conferimento del ramo d'azienda relativo alla monetica e ai servizi di pagamento, precedentemente afferente al Patrimonio BancoPosta, ha comportato il trasferimento di risorse assegnatarie di sistemi di incentivazione basati su azioni.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

Attestazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n.11971

  1. I sottoscriti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato, e Tiziano Ceccarani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche del Gruppo Poste Italiane e

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018.

  4. Al riguardo, si rappresenta che:

  5. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);

  6. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa non sono emersi aspetti di rilievo.

  7. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) | è idoneo a fornire una rappresentazione ventiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione combrende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Roma, 19 marzo 2019

L'Amministratore Delegato

Matteo Del Fante

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Tiziano Ceccarani ano

Attestazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

  1. I sottoscritti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato, e Tiziano Ceccarani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel ା corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018.

  4. Al riguardo, si rappresenta che:

  5. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Poste Italiane S.p.A. è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferi stabiliti nel modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);

  6. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa non sono emersi aspetti di rilievo.

  7. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018:

  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi a) del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Roma, 19 marzo 2019

L'Amministratore Delegato

Matteo Del Fante

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Tiziano Ceccarani

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE di POSTE ITALIANE S.P.A. AGLI AZIONISTI ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs n. 58/1998

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo") ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile e del D.Lgs n. 39/2010 come modificato dal D. Lgs n. 135/2016, del D.Lgs n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza), nonché ai sensi del DPR n. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta" e delle disposizioni applicate a BancoPosta dalle competenti Autorità. Nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, il Collegio ha, inoltre, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, cui la Società ha formalmente aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2015. L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresì condotta secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili alla data del 15 aprile 2018.

Nomina e attività del Collegio Sindacale

Lo scrivente Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti della Società in data 24 maggio 2016 ed è composto da Mauro Lonardo, Presidente, e dai sindaci effettivi Alessia Bastiani e Maurizio Bastoni.

Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti ad esso attribuiti mediante la partecipazione a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, l'intervento alle induction session organizzate dalla Società, gli incontri con le principali funzioni aziendali - in particolare con quelle di controllo e con l'Organismo di Vigilanza - il management della Società, nonché attraverso il confronto costante con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e con la Società di revisione incaricata della revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, PricewaterhouseCoopers SpA.

Quanto sopra premesso, si forniscono di seguito le informazioni di cui alle disposizioni contenute nella Comunicazione Consob DEM 1025564/2001, secondo la numerazione prevista dalla stessa, così come modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006.

A) Vigilanza circa l'osservanza della legge e dello statuto, il rispetto dei principi di corretta amministrazione, l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società, nonché ex D.Lgs n. 39/2010 e successive modifiche ed integrazioni.

1.Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale e loro conformità alla legge e all'atto costitutivo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla osservanza della Legge e dello Statuto sociale, ricevendo dagli amministratori periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio, effettuate dalla Società e dalle società del Gruppo Poste Italiane S.p.A ..

Tali operazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione cui si rinvia.

Le adunanze si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento e, per quanto di competenza, si può ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono conformi alla Legge ed allo Statuto sociale, rispettano i principi di corretta amministrazione e non sono manifestatamente imprudenti, azzardate ovvero in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale; dalle informazioni rese nel corso dei Consigli di Amministrazione non risulta che gli amministratori abbiano posto in essere operazioni in potenziale conflitto di interesse con la Società.

2. e 3. Operazioni atipiche ed inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate. In proposito il Collegio precisa che:

  • v in base alle analisi effettuate non si riscontrano operazioni che si configurino come atipiche/inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate;
  • V le procedure adottate dalla società in merito alle operazioni con parti correlate sono conformi ai principi indicati nel Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera Consob n. 19974 del 27 aprile 2017, e a quanto previsto dalla Circolare Banca d'Italia 263/2006 (Titolo V, Cap. 5).

con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste;

  • V le operazioni infra-gruppo o con parti correlate non hanno presentato profili di criticità;
  • v per quanto riguarda le operazioni poste in essere da soggetti rilevanti e da persone strettamente legate ad essi (disposizioni in materia di "Internal Dealing"), il Collegio ha accertato che la Società si è dotata di apposite norme e procedure interne per effettuare tali segnalazioni a seguito delle novità interpretative fornite da ESMA e dalle modifiche apportate dalla Delibera Consob n. 19925 del 22 marzo 2017.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla concreta attuazione della disciplina con parti correlate anche attraverso la partecipazione al Comitato per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Nella Relazione sulla gestione e nelle note al bilancio d'esercizio e consolidato, gli amministratori forniscono adeguata informativa sulle operazioni infragruppo e sui rapporti con parti correlate.

Nel corso del 2018, la Società ha provveduto alla revisione della Linea Guida per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati ("Linea Guida"). La stessa, adottata per la prima volta nel 2015, nel quadro degli adempimenti di quotazione, è soggetta a revisione triennale.

La disciplina di Banca d'Italia prevede il coinvolgimento del Collegio Sindacale che, in occasione della definizione delle "procedure" ovvero in occasione di eventuali modifiche o integrazioni sostanziali alle medesime, è chiamato a rilasciare un parere analitico e motivato sulla complessiva idoneità delle procedure a conseguire gli obiettivi delle normative di vigilanza.

In occasione delle riunioni del Comitato del 19 settembre e del 17 ottobre 2018, il Collegio Sindacale ha espresso le proprie valutazioni e indicazioni sulle modifiche proposte che si sintetizzano di seguito: i) in adesione alle indicazioni pervenute da Banca d'Italia nell'ambito del percorso autorizzativo dell'IMEL, è stato previsto che l'esenzione per le operazioni infragruppo compiute in assenza di interessi significativi di altre parti correlate e soggetti collegati non si applichi alle operazioni eseguite tra il Patrimonio BancoPosta e le Societàprodotto del Gruppo Poste; ii) la soglia di esiguità riferita a persone fisiche e ai soggetti connessi ad amministratori, sindaci ed esponenti aziendali è stata portata a 300.000 euro; iii) è stata meglio precisata la definizione dei c.d. dirigenti strategici/esponenti aziendali in funzione della permanenza nell'incarico; iv) dalle procedure deliberative sono state escluse le operazioni di importo esiguo, fermi restando gli obblighi di informativa periodica verso il Comitato: v) è stato esplicitato che tra le operazioni ordinarie rientrano le operazioni concluse a seguito di procedure competitive e trasparenti disciplinate da regole aziendali generali, in coerenza con le procedure di legge; vì) è stata proposta una diversa organizzazione dei capitoli, al fine di migliorarne la coerenza espositiva e ricondurre il testo all'interno del Sistema Normativo Aziendale.

In data 6 novembre 2018, il Collegio Sindacale, analizzato il testo finale della Linea Guida, ha espresso parere favorevole all'approvazione della stessa da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, ritenendo la Linea Guida conforme alle disposizioni normative in materia, adeguata in relazione alla dimensione, complessità e alle specifiche caratteristiche della Società anche con riferimento al patrimonio Bancoposta e idonea ad assicurare la trasparenza e correttezza delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. In sintesi, anche in base a quanto previsto dalla circolare Banca d'Italia n. 263 del 2006, titolo V cap. 5 "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", sez. III, par. 2.2, il Collegio Sindacale ritiene che la procedura, così come aggiornata, sia complessivamente idonea a conseguire gli obiettivi della disciplina sui conflitti di interesse con le parti correlate.

Considerato il numero estremamente elevato di parti correlate, il Collegio prende positivamente atto che:

  • nel corso del 2018 è stata completata l'informatizzazione del sistema per la Gestione delle Operazioni con Parti Correlate, su piattaforma web securizzata. Tale sistema si articola nel "DB Perimetro Unico", che contiene l'elenco delle parti correlate e dei soggetti collegati di Poste Italiane S.p.A., e nel "DB Operazioni";
  • il "DB Perimetro Unico", residente su piattaforma informatica securizzata e comprendente all'incirca 2.600 soggetti, è soggetto ad aggiornamenti periodici e a verifiche automatiche con la banca dati Sogei sulla corrispondenza tra i dati fiscali riportati e la corretta denominazione del titolare del dato;
  • ai fini dell'aggiornamento del "DB Perimetro Unico", gli esponenti aziendali sono tenuti a comunicare tempestivamente le circostanze sopravvenute di cui siano venuti a conoscenza, che possano comportare modifiche del Perimetro Unico;
  • gli esponenti aziendali sono comunque invitati, con periodicità annuale, ad accedere al "DB Perimetro Unico" per verificare la completezza e la correttezza dei dati che li riguardano;
  • nel corso del 2018, è stata, inoltre, completata l'integrazione del "DB Perimetro Unico" con altri database aziendali, al fine di conseguire un monitoraggio più stringente delle operazioni realizzate con parti correlate;

  • è stata completata la migrazione del DB operazioni su piattaforma securizzata. Il sistema informatico consente il caricamento diretto delle operazioni mediante un'interfaccia web guidata, inserendo i contratti di competenza della struttura e segnalando nel contempo, automaticamente alla competente funzione, gli elementi rilevanti ai fini delle parti correlate e della corretta rendicontazione e gestione dell'eventuale iter autorizzativo verso il relativo comitato.

In occasione della riunione del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati del 6 novembre 2018, cui il Collegio ha partecipato, è stata fornita una dimostrazione sul funzionamento del sistema, che il Collegio ritiene idoneo alla tracciatura delle operazioni con parti correlate, per le finalità previste dal quadro normativo e regolamentare vigente, come recepito nella Linea Guida adottata da Poste Italiane S.p.A.

  1. Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria. Osservazioni e proposte su eventuali rilievi ed i richiami d'informativa contenuti nella relazione della società di revisione

Il Collegio Sindacale, identificato dall'art. 19, co. 2, del Testo Unico sulla revisione legale quale "Comitato per il controllo interno e la revisione legale" ha vigilato sul processo di informativa finanziaria.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'esistenza di adeguate norme e processi a presidio dell'iter di formazione delle informazioni finanziarie esaminando in particolare il processo che consente al Dirigente Preposto per la redazione dei documenti contabili e societari, nominato ai sensi della Legge 262/2005 ed all'Amministratore Delegato della Società e del Gruppo di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.

In data 29 novembre 2018 lo scrivente Collegio Sindacale ha effettuato un incontro specifico con il Dirigente Preposto per esaminare il processo di informativa finanziaria del Gruppo Poste.

Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio individuale e consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto che, congiuntamente all'Amministratore Delegato, ne attesta l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche di Poste Italiane e l'effettiva applicazione.

Il Collegio Sindacale ha inoltre esaminato le relazioni redatte dal Revisore legale PricewaterhouseCoopers S.p.A., a cui l'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane ha

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significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards. Il Collegio Sindacale, attraverso specifico incontro tenutosi sia con il Revisore Legale, sia con la funzione preposta alla predisposizione della Dichiarazione, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni previste nel D. Lgs. n. 254/2016, nell'ambito delle competenze ad esso attribuite istituzionalmente dall'ordinamento.

5. e 6. Indicazioni sulla eventuale presentazione di denunce ex art. 2408 ed esposti

Nel corso dell'esercizio sono pervenute due denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile, tutte presentate dal medesimo Azionista:

i. Denuncia del 15 gennaio 2018, avente ad oggetto la sanzione deliberata il 13 dicembre 2017 dall'AGCM, di oltre 20 milioni di euro, per abuso di posizione dominante contrario all'articolo 102 del TFUE, finalizzato ad ostacolare l'esplicarsi di un'effettiva concorrenza nel mercato del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria. Il Collegio Sindacale aveva già effettuato una preliminare disamina della vicenda, a seguito della denuncia del 9 giugno 2016 del medesimo socio, nel periodo in cui era oggetto di istruttoria da parte dell'AGCM. Sulla base degli approfondimenti effettuati durante gli incontri avuti con il responsabile di Affari Legali e dall'esame della documentazione predisposta da quest'ultimo, nella propria relazione agli azionisti sull'esercizio 2016, il Collegio aveva riferito di non aver rilevato irregolarità gestionali, manifestando comunque l'intenzione di continuare a monitorare l'evoluzione del procedimento. Il Collegio ha monitorato l'evoluzione del contenzioso: avverso il predetto provvedimento sanzionatorio del 13 dicembre 2017, Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva che, all'udienza del 14 marzo 2018 è stata respinta ed è stato aperto un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza. Con il medesimo provvedimento è stata fissata l'udienza di merito al 5 dicembre 2018 che non si è tenuta; la causa è stata cancellata dal ruolo e potrà essere riassunta entro il 5 giugno 2019 ad istanza della Società. Il Collegio ritiene che non vi siano elementi censurabili nell'operato del management dell'Azienda, che ha agito nell'interesse della medesima, a tutela, in particolare, del business del settore postale.

Il Collegio Sindacale ha comunque suggerito la strutturazione di un processo che preveda, per il lancio di nuovi prodotti/servizi, la richiesta da parte delle funzioni marketing/commerciale di una consulenza/valutazione ex-ante del rischio antitrust da parte della funzione legale preposta. Inoltre la Società, nell'ambito del nuovo regolamento organizzativo di BancoPosta approvato dal Consiglio d'Amministrazione

  1. e 8. Attività di vigilanza sull'indipendenza della società di revisione. Indicazione dell'eventuale conferimento di ulteriori incarichi alla società di revisione o a soggetti legati alla società di revisione da rapporti continuativi e relativi costi.

Il Collegio Sindacale ha ricevuto la dichiarazione del Revisore legale di conferma annuale dell'indipendenza redatta ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n.537/2014 ed ai sensi del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260, che conferma il rispetto dei principi di etica di cui agli articoli 9 e 9 bis del D.lgs. 39/2010 non riscontrando situazioni che possano compromettere l'indipendenza della società di revisione nel periodo che va dal 1º gennaio 2018 fino alla data di emissione della dichiarazione (17 aprile 2019).

In allegato alle note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA e alle entità appartenenti alla sua rete.

Tenuto conto:

  • V della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla PricewaterhouseCoopers SpA ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa e pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 13 del citato Regolamento;
  • v degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Poste Italiane SpA e dalle società del Gruppo;

non sono state riscontrate situazioni che abbiano compromesso l'indipendenza del Revisore. In linea con il Regolamento (UE) 537/2014 e ai sensi della "Linea Guida Conferimento di Incarichi alla Società di Revisione" del Gruppo Poste approvata il 15 marzo 2017 dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2018 e fino alla data di emissione della presente relazione, ha rilasciato parere favorevole sui seguenti incarichi aggiuntivi alla Società di revisione legale o a società appartenenti al network del Revisore legale - rilevati per competenza nell'esercizio 2018 - affidati dalla Capogruppo e dalle società Controllate:

Incarico Importo
Rilascio delle attestazioni sui prospetti contabili al 31 dicembre 2017 20.000 €
relativi al compendio scisso (attività di gestione di attivi governativi
sottostanti a prodotti assicurativi del ramo I) con riferimento alla scissione
parziale di BancoPosta Fondi SGR a favore di Anima SGR.
Svolgimento di verifiche, su richiesta di Cassa Depositi e Prestiti, inerenti
alle attività di collocamento e gestione del risparmio postale con riferimento
55.000 € (oltre spese vive e
di segreteria nei limiti del
all'esercizio 2017 (relazione descrittiva del sistema contabile e dei controlli
connessi all'operatività nel Risparmio Postale - Patrimonio Bancoposta e
relazione redatta dal Revisore legale del bilancio di Poste Italiane circa le
specifiche attività di verifica e di analisi delle procedure che concorrono a
formare il predetto sistema nell'ambito dei servizi forniti da Poste a CDP).
5% degli onorari e IVA)
Con riferimento all'aggiornamento annuale del Programma Euro Medium
Term Note di Poste Italiane SpA (Bond quotato presso la Borsa di
Lussemburgo (emesso a giugno 2013 e giunto a scadenza il 30 giugno 2018;
il 19 aprile 2018 il CdA ha deliberato l'emissione di un nuovo Bond, da
emettersi entro 12 mesi dalla delibera): 1) emissione di una Comfort Letter
sul prospetto a luglio, a beneficio di Poste e delle Banche dealers; 2)
emissione di una Comfort Letter sul Supplement a settembre; 3) emissione
di una Comfort Letter eventuale in caso di ulteriore Supplement (tra ottobre
e marzo 2019); 4) emissione di una Comfort Letter sull'emissione del
prestito obbligazionario; 5) verifica della traduzione in inglese del Bilancio
Consolidato al 31 dicembre 2017 e della Semestrale al 30 giugno 2018.
37.000 € (oltre spese nei
limiti del 5% degli onorari e
IVA) per la Comfort Letter
di cui al punto 1);
rispettivamente 30.000,
25.000 e 10.000 € per le
successive Comfort Letters
di cui ai punti 2), 3), e 4).
30.000 € (oltre spese nei
limiti del 5% degli onorari e
IVA) per la verifica del
Bilancio in Inglese.
Verifica del rendiconto annuale della gestione del Fondo Interno
Assicurativo "Poste Vita Gestione Bilanciata" per ciascuno degli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019.
15.000 € (oltre spese vive e
di segreteria nei limiti del
5% degli onorari e IVA)
Review Bilancio Solvency II di Poste Vita e di Gruppo al 31 dicembre 2018
e Revisione contabile limitata sul requisito patrimoniale di solvibilità (SCR)
e sul requisito patrimoniale minimo (MCR) individuale e di Gruppo al 31
dicembre 2018.
231.000 € (oltre spese nei
limiti del 5% degli onorari e
IVA)
Review Bilancio Solvency di Poste Assicura al 31 dicembre 2018 e
Revisione contabile limitata sul requisito patrimoniale di solvibilità (SCR) e
sul requisito patrimoniale minimo (MCR) al 31 dicembre 2018.
75.000 € (oltre spese nei
limiti del 5% degli onorari e
IVA)
Poste Pay: Attestazione sulla coerenza dei dati del Rendiconto del
Patrimonio Destinato.
30.000 € (oltre spese di
segreteria, spese vive e IVA)
Consorzio Poste Motori: Assistenza professionale da parte del team
Forensic PwC Advisory per esame critico delle operazioni con i consorziati
60.000 € (oltre spese vive e
di segreteria e IVA, ove
applicabile)

Nei primi mesi del 2019 si è concluso il suddetto processo di selezione, all'esito del quale il Collegio Sindacale, in data 15 marzo 2019, ha formalizzato la propria raccomandazione all'Assemblea degli azionisti per il conferimento dell'incarico di revisione legale del Gruppo Poste Italiane per gli esercizi 2020-2028, individuando due società ed esprimendo la propria preferenza per una in quanto, alla luce dell'analisi comparativa e complessiva delle proposte pervenute, è risultata idonea all'assolvimento dell'incarico e in linea con le esigenze della Società.

9. Indicazione dell'esistenza di pareri rilasciati ai sensi di legge nel corso dell'esercizio.

Ai sensi dell'art. 154-bis D. Lgs n. 58/1998, il Collegio nel corso dell'esercizio 2018 ha rilasciato parere sulla nomina del nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari.

Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 263 del 2006, Titolo V cap. 5, sez. III, par. 2.2 e del par. 6.4. delle Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati, il Collegio ha rilasciato preventivo e motivato parere sulla complessiva idoneità delle citate Linee Guida a conseguire gli obiettivi delle normative di vigilanza relative alla disciplina sui conflitti di interesse con le parti correlate e i soggetti collegati.

Inoltre, il Collegio ha rilasciato la proposta motivata per la prossima assemblea dei soci inerente all'integrazione del compenso del Revisore legale per lo svolgimento delle attività aggiuntive conseguenti all'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 16.

Da ultimo, il Collegio, con riferimento al conferimento dell'incarico di revisione per il novennio 2020-2028, ha rilasciato, per la prossima assemblea dei soci, la raccomandazione motivata contenente due possibili alternative di conferimento, con l'espressione della preferenza, debitamente giustificata, per una delle due.

10. Indicazioni della freguenza e del numero delle riunioni del Cda, del Comitato Esecutivo e del Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha partecipato complessivamente a n. 78 riunioni, incontrandosi 36 volte in sede di Collegio Sindacale (di cui 13 tenutesi in forma congiunta con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità), con durata media delle riunioni di (circa) 2 ore e 57 minuti, partecipando a tutte le adunanze consiliari ed a quelle dei comitati endoconsiliari; più specificatamente, il Collegio è intervenuto in n. 14 riunioni del Consiglio di Amministrazione, n. 14 riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (di cui 13

13.Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno

Con riferimento al sistema di controllo interno e gestione dei rischi, il Collegio Sindacale richiama le informazioni fornite nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente il responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane, ha esaminato la Relazione 2018 dalla stessa predisposta, nonché l'analogo documento annuale redatto dalla funzione di Revisione Interna di BancoPosta; in particolare, il documento di valutazione del sistema di controllo interno da parte della funzione Controllo Interno di Poste Italiane attesta che "alla data della presente relazione e per il periodo di riferimento, il sistema di controllo interno e di gestione dei risulta complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali". Dalle risultanze di audit è emerso un trend di diffuso miglioramento che, in prospettiva e per taluni ambiti, risulta connesso al progressivo consolidamento dei presidi di controllo attraverso la realizzazione di iniziative di rafforzamento, in corso o previste, di carattere più marcatamente strutturale.

In tale contesto, inoltre, è proseguito lo sforzo di mitigazione dei rischi riconducibili a comportamenti non conformi e ad attività fraudolente.

In generale, nel periodo di riferimento è stata registrata una rinnovata attenzione verso le azioni di rimedio e rafforzamento, soprattutto in termini di rispetto e contenimento delle tempistiche di realizzazione. Di particolare importanza si segnala la valutazione della funzione internal audit circa il superamento di un'area di attenzione rappresentata dal sistema di controllo interno nella gestione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi.

E' stata inoltre rilevante a tale fine l'attività svolta dalla Direzione Corporate Affairs, che ha consentito di garantire il governo unitario delle tematiche legali societarie e di corporate governance del gruppo Poste Italiane, definire le politiche di acquisto di gruppo, supportare il vertice aziendale per l'efficace implementazione e gestione del processo di risk management a livello di gruppo, assicurare la definizione, gli obiettivi in materia di responsabilità sociale d'impresa del gruppo Poste Italiane.

Con riferimento alla necessità di un rafforzamento sia del sistema di controllo interno che del ruolo d'indirizzo, coordinamento e controllo di Poste Italiane S.p.A. auspicata dal Collegio Sindacale già con la Relazione agli azionisti riferita all'esercizio 2016, si dà atto che la Società, per il tramite della Direzione Corporate Affairs, ha realizzato alcune importanti iniziative di seguito evidenziate.

A febbraio 2018 è stata aggiornata la Linea Guida sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi: dal punto di vista formale, si è tenuta in considerazione l'avvenuta separazione dell'attribuzione delle funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale, e dal punto di vista sostanziale sono stati implementati in maniera strutturata gli ulteriori flussi informativi in materia di rischi tra funzioni aziendali e Collegio Sindacale.

Il Collegio ha altresi apprezzato, in ossequio al codice di autodisciplina, la definizione da parte dell'organo amministrativo dei criteri per identificare le operazioni rilevanti poste in essere dalla società, di significativo rilievo strategico, patrimoniale, economico e finanziario, prevedendone l'esame ed approvazione del Consiglio d'amministrazione e la preventiva informativa in caso di operazioni poste in essere dalle altre società del gruppo.

Inoltre, si evidenzia che l'organo amministrativo ha posto in essere diversi presidi organizzativi utili anche in termini di rafforzamento del sistema di controllo interno:

  • ha approvato, l'8 febbraio 2018, la nuova Linea Guida "Sistema Normativo Aziendale", con l'obiettivo di disciplinare le linee di governance del Sistema Normativo Aziendale, vale a dire i principi di riferimento, architettura e ciclo di vita delle classi documentali, ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti, disciplinando la gestione del sistema stesso anche in conformità alle norme di riferimento del sistema di gestione integrato;
  • ha approvato in data 20 marzo 2018 la nuova Linea Guida Risk Management di Gruppo che definisce il processo di Risk Management di Gruppo;
  • ha approvato l'aggiornamento della Linea Guida SCIGR il 19 febbraio 2018;
  • ha approvato, il 19 aprile 2018, il nuovo "Codice Etico del gruppo Poste Italiane", che prevede un rafforzamento dei criteri di condotta e dei rapporti con gli stakeholders recependo, in particolare, una segnalazione del Collegio sul tema dei potenziali conflitti di interesse;
  • ha approvato, in pari data, la nuova Linea Guida sul sistema di segnalazione delle violazioni (whistleblowing), disciplinando in tal modo i canali e le modalità di trasmissione e gestione delle irregolarità o violazioni della normativa (anche ai fini di cui al D.Lgs. 231/2001) ed implementando altresì uno specifico portale web, che consente la ricezione delle segnalazioni garantendo l'anonimato a tutela del segnalante;
  • ha approvato, il 19 aprile 2018, la nuova Linea Guida in materia di Privacy, in attuazione del regolamento europeo in materia di "Data Protection" (GDPR, Regulation UE 2016/679).
  • ha approvato in data 28 giugno 2018 il nuovo modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001;
  • ha approvato, in pari data, la nuova Linea Guida in materia di applicazione del D.Lgs. 231/2001 del gruppo Poste Italiane che identifica i requisiti generali di riferimento a cui tutte le società del gruppo dovranno ispirarsi nell'adozione ed aggiornamento del modello 231;
  • ha approvato la nuova Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo in data 1º agosto 2018;
  • ha approvato la nuova Linea Guida Sostenibilità in data 1º agosto 2018;
  • ha approvato, ad agosto 2018, la Linea Guida "Il processo ESG (Environmental, Social and Governance) nel Gruppo Poste Italiane"
  • ha approvato la Linea Guida per la valutazione del requisito di indipendenza dei componenti il consiglio di amministrazione in data 1ºagosto 2018;
  • ha approvato la modifica delle Linee Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane in data 18 ottobre 2018;
  • ha approvato le nuove Linee Guida per la Gestione delle Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati in data 7 novembre 2018;

Con riferimento alla ridefinizione del modello di funzionamento degli acquisti avviata nel 2017 e proseguita nel corso del 2018, il Collegio è stato aggiornato sullo stato di avanzamento del progetto di accentramento degli acquisti di gruppo prendendo altresi atto dell'emissione delle seguenti procedure in ambito Acquisti: 1) Sistema di qualificazione dei fornitori -Disciplinare Albo Fornitori di Gruppo (febbraio 2018); ii) Linee Guida Sistema qualificazone fornitori (marzo 2018); iii) Gestione contratti infragruppo (aprile 2018); iv) Predisposizione, autorizzazione ed emissione delle Richieste di Acquisto (maggio 2018); v) Accordi quadro di gruppo (maggio 2018); vi) Sponsorizzazioni e Erogazioni Liberali (giugno 2018); vii) Istruzione operativa composizione e nomina delle commissioni di gara team di valutazione (agosto 2018); viii) Procedura Generale di acquisto di lavori, servizi e forniture (agosto 2018); ix) Adempimenti del Responsabile del Procedimento e del Direttore dell'Esecuzione per la fase di esecuzione dei contratti SI (dicembre 2018).

Con riferimento alle società del Gruppo, nel 2018 è stata regolata la centralizzazione degli acquisti delle società PostePay e del Gruppo Poste Vita.

Di particolare rilevanza si segnala che la Società, nel corso del 2018, a valle delle interlocuzioni intercorse con Banca d'Italia, ha adottato un modello accentrato di coordinamento, controllo ed indirizzo del rischio e dei connessi adempimenti per la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo a livello di Gruppo. Le principali novità rispetto alla versione precedente riguardano:

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  • v sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili e riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;

  • corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • v sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto attestano altresi, che la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

15. Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. N. 58/1998.

Il Collegio ha riscontrato, anche a mezzo di specifico incontro, l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del Testo Unico della Finanza, a valle dell'aggiornamento delle "Linea Guida Gestione e comunicazioni al pubblico delle informazioni privilegiate e istituzione e tenuta dell'elenco delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate" approvate dal Consiglio di Amministrazione del 22 giugno 2017 e successivamente aggiornate il 2 ottobre 2018.

Detta Linea Guida e la "Linea Guida Internal Dealing", anch'essa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 22 giugno 2017 e successivamente aggiornata il 2 ottobre 2018, risultano essere conformi alle novità introdotte nell'ordinamento nazionale a partire da luglio 2016 in ottemperanza al recepimento del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato.

E attualmente in corso da parte della funzione Affari Societari una verifica per valutare un'eventuale, ulteriore, rivisitazione delle Linee Guida in argomento, anche alla luce dei recenti cambiamenti organizzativi.

Inoltre, il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente i Collegi Sindacali delle principali società controllate del Gruppo; in particolare il Collegio ha preso atto del rilascio da parte della Società di attestazioni di impegno irrevocabile di supporto patrimoniale e finanziario per l'intero esercizio 2019 a SDA Express Courier S.p.A., Mistral Air S.r.l. e, per tutto il periodo della liquidazione, a Poste Tributi S.c.p.A. in liquidazione.

16.Attività di vigilanza sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati ed osservazioni sugli eventuali aspetti rilevanti emersi nel corso delle riunioni tenutesi con i revisori ai sensi dell'art. 150. Comma 2. del D. Lgs. 58/1998

La società di revisione legale, periodicamente incontrata dallo scrivente Collegio, in ossequio al disposto dell'art. 150, comma 3, del D. Lgs. 58/1998 (TUF) al fine dello scambio di reciproche informazioni, non ha evidenziato atti o fatti ritenuti censurabili né irregolarità che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del D. Lgs. 58/1998 (TUF).

La Società di revisione legale ha rilasciato, in data 17 aprile 2019, la Relazione aggiuntiva ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n.537/2014, di cui sono parte integrante la Conferma annuale di Indipendenza e l'Audit Plan 2018, quest'ultimo già oggetto di illustrazione da parte della Società di revisione al Collegio, che ne ha approfondito i contenuti nel corso di riunioni collegiali.

Il quadro rappresentato dalla Relazione aggiuntiva risulta decisamente positivo tant'è che il Revisore ha ritenuto di non emettere alcuna lettera di suggerimenti al management aziendale. Non sono state segnalate dal revisore informazioni su eventi o circostanze identificati nel corso della revisione che possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società o del Gruppo di continuare ad operare come entità in funzionamento né segnalazioni su carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria e/o nel sistema contabile o su eventuali questioni significative riguardanti casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi e regolamenti o disposizioni statutarie rilevati nel corso della revisione.

In ogni caso, le aree contabili di rischio significative di carattere ricorrente sono state affrontate con il Revisore nell'ambito degli incontri di confronto con il Collegio che hanno investito tra gli altri i) l'impairment test ed in particolare il valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"; ii) fair value degli strumenti finanziari non quotati; iii) valutazione delle riserve tecniche assicurative. Il Collegio Sindacale raccomanda all'organo amministrativo il monitoraggio periodico, anche semestrale, riferito a tali aree di bilancio.

17. Vigilanza sull'adesione della società al codice di autodisciplina del Comitato Corporate Governance delle società quotate

Il Collegio ha vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del Testo Unico della Finanza, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina adottato dal Consiglio di Amministrazione.

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gestione dell'iter autorizzativo delle operazioni con parti correlate così come il sopraindicato aggiornamento del processo conseguente al nuovo presidio informatico delle parti correlate nonché ha rilevato una maggiore sensibilità nel 2018 a presidiare tale area rispetto al precedente anno.

  • V Si segnala positivamente che il Consiglio d'Amministrazione, nel mese di gennaio 2018 ha esteso le competenze del Comitato Nomine alla Corporate Governance, attribuendo a tale Comitato anche il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva in materia di corporate governance della Società e del Gruppo.
  • V Così pure, sempre nel mese di gennaio 2018, il Consiglio d'Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi, contestualmente ridenominato Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, anche il compito di supervisionare le questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa.

Il Collegio, per quanto di propria competenza, secondo quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, ha verificato i contenuti della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari predisposta dagli amministratori, redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestiti da Borsa Italiana SpA e nel Testo Unico della Finanza; il Collegio, per quanto di propria competenza, secondo quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, ha inoltre verificato i contenuti della Relazione sulla Remunerazione predisposta dagli Amministratori. In merito alla sezione I della citata relazione, oggetto di espressa approvazione dell'Assemblea dei soci, la stessa risulta redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e nel Testo Unico della Finanza. In merito alla sezione II, il Collegio Sindacale, così come nella precedente relazione, ritiene che a suo giudizio occorre effettuare una rappresentazione unitaria delle competenze in via individuale degli amministratori dando evidenza anche delle somme percepite a diverso titolo prescindendo dalla natura e dall'origine delle stesse.

Il Collegio Sindacale ha verificato nel corso dell'esercizio 2018 la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza degli amministratori; l'accertamento annuale è stato condotto in base a quanto previsto dalle "Linee Guida relative ai criteri di applicazione e alla procedura per la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori di Poste Italiane S.p.A." sia sulla base di informazioni attestate dagli Amministratori che sulla base di informazioni acquisite direttamente dalla Società, con riferimento agli eventuali rapporti e/o relazioni di natura economico/finanziaria in essere tra le società del Gruppo Poste, gli Amministratori ed

eventuali loro parti correlate, in coerenza con quanto previsto sui requisiti di indipendenza all'art. 3.C.1 lett. c) del Codice di Autodisciplina. Il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione sul funzionamento, la dimensione e la composizione, propria e dei Comitati endoconsiliari, con il supporto di una primaria società di consulenza, dando evidenza dei relativi esiti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari. Per quanto riguarda la valutazione dell'indipendenza dei propri componenti, il Collegio Sindacale ha verificato la sussistenza dei relativi requisiti, contemplati tanto dal Testo Unico della Finanza quanto dal Codice di Autodisciplina, tenendo anche conto degli esiti degli accertamenti effettuati dall'ente in merito agli eventuali rapporti elo relazioni di natura economico/finanziaria in essere con le società del Gruppo Poste.

Il Collegio Sindacale, sia ai sensi delle norme di comportamento delle società quotate che ai sensi della regolamentazione di Banca d'Italia, ha altresì svolto la propria autovalutazione annuale che ha confermato una valutazione pienamente positiva della composizione, diversity, struttura e funzionamento dell'organo di controllo nonché dei flussi informativi tra organo di controllo ed organo amministrativo. In particolare il Collegio, essendo in scadenza il proprio mandato triennale, ha auspicato, da un lato, l'esigenza di disporre di candidature adeguate alla complessità della società ed in tal senso si è auspicata la candidatura di professionalità con almeno tre anni di esperienza in società quotate ed esperienze nel settore bancario e/o assicurativo e, dall'altro lato, ha segnalato in sede di autovalutazione, il sopraindicato tema dello scostamento tra le attività previste in sede di nomina dell'attuale Collegio e l'impegno a consuntivo dello stesso.

Ai sensi del codice di autodisciplina il Collegio Sindacale è stato altresì sentito nel corso dell'esercizio 2018, per tramite del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in merito alle seguenti attività:

approvazione del piano MBO per il responsabile della funzione di Internal Audit;

  • definizione del piano di audit;
  • valutazione dei risultati esposti dal Revisore legale nella lettera di suggerimenti e relazione sulle questioni fondamentali al bilancio d'esercizio 2018;
  • valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili e loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • aggiornamento della Linea Guida SCIGR e allegati flussi informativi;
  • nomina del Responsabile Antiriciclaggio di Gruppo e del Responsabile delle Segnalazioni di Operazioni Sospette;

  • Risk Appetite Framework proposto per l'anno 2018.

B) Vigilanza sul Patrimonio BancoPosta

Nel corso dell'esercizio 2018 e fino alla data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato diversi regolamenti e linee guida volte a rafforzare l'adeguatezza del disegno e della effettiva operatività del sistema complessivo dei controlli interni afferente al patrimonio BancoPosta:

  • il nuovo "Regolamento Generale di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a i) Poste Italiane":
  • ii) il Regolamento del Patrimonio BancoPosta;
  • Risk Appetite Framework; iii)
  • iv) la "Linea Guida Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta";
  • le Procedure Servizi di Investimento; v)
  • vi) le "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati".
  • la "Linea Guida Conflitti d'interesse"; vii)
  • viii) l'aggiornamento della "Linea Guida della gestione finanziaria di Poste Italiane".

Inoltre, il 31 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo "Regolamento Organizzativo e di funzionamento BancoPosta", che definisce il modello di funzionamento di Bancoposta, il suo attuale assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni e il nuovo "Regolamento di Affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta".

Infine, in data 18 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Linea Guida in materia di identificazione del Personale più Rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta".

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul Patrimonio BancoPosta ai sensi:

  • del DPR n. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta", delle norme del Testo Unico Bancario e del Testo Unico della Finanza ivi richiamate e, delle disposizioni attuative previste per le banche, ritenute applicabili a BancoPosta dalle competenti Autorità, nonché ai sensi del Regolamento del Patrimonio BancoPosta deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 14 aprile 2011, modificato dall'Assemblea straordinaria del 31 luglio 2015 e successivamente aggiornato con Delibera del Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018. Come da detto Regolamento, il Collegio Sindacale ha esaminato separatamente le tematiche specifiche del Patrimonio BancoPosta, dandone evidenza nelle verbalizzazioni delle proprie sedute;

dedicato alla monetica e alla prestazione di servizi di pagamento, trasformandosi in istituto di monetica elettronica (IMEL) ibrido, a valle di tutte le autorizzazioni rilasciate dalla Banca d'Italia; la costituzione dell'IMEL, e quindi la data di decorrenza delle attività attinenti ai prodotti/servizi (principalmente postepay, acquiring, trasferimenti fondi internazionale) distribuiti dal nuovo IMEL, è avvenuta il 1º ottobre 2018.

Il Collegio ha ricevuto periodiche informazioni dalle funzioni di controllo BancoPosta e approfondito gli esiti delle attività di verifica esaminando, in particolare, le Relazioni annuali delle funzioni di controllo, su cui ha vigilato ai sensi della Delibera CONSOB n. 17297 del 2010.

Ad esito delle attività svolte sul patrimonio BancoPosta, si rileva quanto segue:

Il 2018 ha rappresentato un anno di forte evoluzione dell'assetto organizzativo di BancoPosta; nel corso dell'anno 2018 e fino alla data odierna, così come sopraindicato, l'assetto dei controlli interni del patrimonio separato di BancoPosta è stato oggetto di ulteriore consolidamento in relazione anche agli interventi sinora implementati.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente la funzione di controllo interno (c.d. "Revisione Interna") di BancoPosta, che ha confermato un quadro dell'assetto dei controlli interni del Patrimonio BancoPosta, complessivamente adeguato ed in grado di rispondere repentinamente alle evoluzioni organizzative e societarie intervenute. Il Collegio Sindacale ha preso atto degli interventi correttivi svolti da BancoPosta emersi a seguito dell'ispezione di Banca d'Italia del 2017, del Piano di Consob e degli interventi di adeguamento alla "Mifid II".

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato, anche con riferimento al rispetto delle Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 ed in stretto raccordo con il Comitato Remunerazione, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni aziendali di controllo.

Con riferimento alle attività di controllo esternalizzate a funzioni di Poste Italiane, il Collegio Sindacale, in linea con quanto previsto in materia dalle Disposizioni di Vigilanza, ha valutato costi, rischi e benefici dell'affidamento. Si segnala l'inserimento di una nuova attività esternalizzata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18.10.2018 sul Progetto di esternalizzazione della "Gestione Finanziaria BancoPosta" da BancoPosta a BancoFondi SGR. Il Progetto di esternalizzazione ha previsto la configurazione di BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, che già oggi presenta competenze

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con il piano annuale definito dalla stessa, contribuendo all'identificazione dei relativi requisiti e dei necessari interventi di adeguamento;

  • · assicura lo svolgimento di specifici interventi di analisi e controllo in coordinamento con la funzione Antiriciclaggio di Gruppo;
  • · garantisce, con riferimento alle attività affidate nell'ambito del modello di presidio del rischio di riciclaggio di Gruppo e in linea con il relativo Disciplinare Esecutivo, il monitoraggio nel continuo dei livelli di servizio resi, proponendo eventuali interventi di adeguamento. A tal fine ha accesso a tutte le Banche dati della funzione Antiriciclaggio di Gruppo contenenti informazioni utili all'espletamento dei propri compiti, verifica il corretto funzionamento della piattaforma informatica.

Nel corso del 2018 l'accentramento degli adempimenti antiriciclaggio presso la Funzione Antiriciclaggio di Gruppo ha comportato il passaggio sotto la sua diretta responsabilità funzionale e gestionale dei Nuclei Territoriali incaricati della lavorazione della pratica di segnalazione di operazione sospetta.

Con riferimento all'accertamento ispettivo di follow up in materia di contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo condotto da Banca d'Italia - ai sensi dell'art. 53 del D. Lgs. n. 231/2007 - nel periodo ottobre - dicembre 2017 presso 14 uffici postali sul territorio nazionale, il Collegio Sindacale ha monitorato lo stato di avanzamento delle attività, riscontrandone l'allineamento con le tempistiche indicate nel Piano degli interventi.

La funzione Compliance e la funzione Risk Management hanno periodicamente riferito, rispettivamente, sulla valutazione dei rischi di non conformità e dei rischi rilevanti per BancoPosta, nonché sull'avanzamento delle iniziative avviate ad esito degli impegni assunti con Banca d'Italia (a valle dell'ispezione 2017 finalizzata ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta) e con la Consob (sulla prestazione dei Servizi di Investimento). In proposito, il Collegio Sindacale ha verificato lo stato di avanzamento degli interventi correttivi adottati a seguito dei rilievi formulati da Banca d'Italia. Inoltre, allo scrivente organo di controllo con lettera Consob del 17 gennaio 2018 di richiesta dati e notizie, ai sensi dell'art. 6-bis, comma 4, lettera a) del D. Lgs. n. 58/1998, è stato chiesto di esprimere le proprie osservazioni e valutazioni in merito a specifici profili in ambito dei Servizi di Investimento e inviare aggiornamenti sugli interventi adottati da Poste Italiane, la cui chiusura è avvenuta nel corso del 2018, per l'adeguamento alle normative dettate dalla MiFID2. Il Collegio, dopo ampia analisi della nota di risposta della Società alla Consob,

In aderenza alle disposizioni Consob, precisiamo che dall'attività svolta non sono emersi omissioni, fatti censurabili o irregolarità né elementi di inadeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno o del sistema amministrativo contabile.

In vista della scadenza il Collegio Sindacale ha predisposto e trasmesso alla Società, una nota informativa sintetica sulle attività espletate nel corso del triennio, ai sensi della Norma Q.1.6. delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate affinché i candidati sindaci e gli azionisti siano in grado di valutare le attività svolte e l'adeguatezza del compenso proposto.

Sulla base della attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2018 e alla proposta di distribuzione del dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione.

Con l'approvazione da parte dell'Assemblea del bilancio al 31 dicembre 2018, scade il mandato triennale del Collegio Sindacale che ringrazia gli azionisti per la fiducia accordata.

17 aprile 2019

  • Presidente Mauro Lonardo - Sindaco effettivo Alessia Bastiani Maurizio Bastoni - Sindaco effettivo

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il Gruppo), costituito dallo Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2018, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Poste Italiane SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

PricewaterhouseCoopers SpA

www.pwc.com/it

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta aga
aspetti chiave
Valore recuperabile del segmento di
business "Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione" della Capogruppo
Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione
di valore di attività" del bilancio consolidato al
31 dicembre 2018
Nota 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Impairment
Nell'ambito delle attività di revisione
contabile, sono state svolte, anche con il
supporto di esperti della rete PwC, le seguenti
principali attività, al fine di indirizzare tale
aspetto chiave:
test unità generatrici di flussi di cassa e
partecipazioni" e "Valutazione degli altri attivi
immobilizzati", del bilancio consolidato al 31
dicembre 2018
· approfondimento delle principali ipotesi
ed assunzioni del Piano Industriale con
riferimento al segmento di business
"Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"
Nota C1 "Conto economico - Ricavi da
corrispondenza, pacchi e altro" del bilancio
consolidato al 31 dicembre 2018
della Capogruppo, anche mediante
discussioni con la Direzione di Poste
Italiane SpA, analisi dei risultati
consuntivi rispetto alle previsioni,
verifica degli eventi successivi e lettura
Il perdurante declino del mercato postale in cui il
Gruppo Poste Italiane opera rende
dei libri delle riunioni degli Organi
Sociali;
significativamente complessa l'elaborazione di
previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i
connessi risultati economici prospettici del
segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione" della Capogruppo. In tale contesto,
sulla base del Piano Industriale di Gruppo per il
periodo 2018 - 2022 (il "Piano Industriale"), la
"Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash
Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal
segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione" della Capogruppo, è stata oggetto
aggiornamento della nostra
comprensione della metodologia di
individuazione della CGU
"Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"
a livello della Capogruppo Poste Italiane
SpA e di determinazione del relativo
valore recuperabile in conformità al
principio contabile internazionale IAS36
"Riduzione di valore delle attività" ed alle
migliori prassi valutative ci mercato,
verificandone la continuità di
di verifica della eventuale riduzione di valore
("test di impairment") in conformità al principio
contabile internazionale IAS36 "Riduzione di
valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità
di verificare che il valore contabile delle attività
attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli
immobili adibiti a uffici postali e centri di
applicazione rispetto ai criteri adottati
nei precedenti esercizi;
ottenimento ed analisi critica del test di
impairment prodotto da Poste Italiane
SpA secondo la suddetta metodologia,
nonché verifica della coerenza dei flussi
considerati nel citato test con i relativi

mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui il Gruppo si avvale ed allocata nella CGU.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2018, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo, nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.

Valutazione delle riserve tecniche assicurative

Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Contratti Assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Nota 2.5 "Uso di stime - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Nota B5 "Passivo - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Nota C4 "Conto economico - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Nota 7. "Analisi e presidio dei rischi - Altri rischi - Rischi assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Le "riserve tecniche assicurative" rappresentano la stima alla data di riferimento del bilancio degli Industriale;

  • verifica della correttezza logica e matematica della costruzione dei flussi di cassa nell'ambito del suddetto test di impairment, nonché della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("wacc") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale);
  • verifica delle analisi di sensitività predisposte da Poste Italiane SpA al variare delle principali ipotesi valutative utilizzate, confrontandone la ragionevolezza delle relative risultanze con quelle derivanti da analisi di sensitività indipendenti da noi effettuate;
  • · verifica della informativa fornita nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • · aggiornamento della rilevazione e della nostra comprensione del processo assicurativo di "riservazione", ovvero il processo aziendale volto alla determinazione delle passività rappresentative degli impegni contrattuali assunti, alla data di riferimento del bilancio ed a fronte dell'emissione dei premi, da parte di una compagnia di assicurazione nei confronti dei sottoscrittori delle proprie polizze;
    • aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'efficacia, su base campionaria, dei controlli rilevanti posti in essere sul citato processo di riservazione, avuto riguardo altresì alla qualità dei dati di input utilizzati ed alla coerenza tra le

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impegni maturati, a fronte dell'emissione dei premi, verso i sottoscrittori delle polizze assicurative stipulate dalle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (di seguito, anche le "Compagnie").

Le riserve tecniche assicurative, pari a circa 125.149 milioni di Euro, rappresentano circa il 60% del totale passivo e patrimonio netto del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018. In particolare, le riserve matematiche dei rami vita ammontano a circa 119.419 milioni di Euro, così rappresentando la quasi totalità delle suddette riserve tecniche assicurative esposte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018.

Le riserve tecniche assicurative sono una posta di bilancio la cui componente di stima è preponderante e richiede un significativo livello di giudizio professionale, dipendente da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati dalle Compagnie ed in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione delle riserve tecniche assicurative nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

informazioni presenti nei sistemi informatici utilizzati dalle Compagnie e la relativa documentazione di supporto ottenuta;

  • svolgimento di procedure volte alla verifica della corrispondenza tra le informazioni gestionali e quelle contabili utilizzate dalle Compagnie, ai fini della determinazione della stima delle riserve teeniche:
  • analisi critica delle metodologie, delle ipotesi e delle assunzioni adottate dalle Compagnie per la stima delle riserve tecniche assicurative;
  • confronto delle metodologie e delle assunzioni, di cui al punto precedente, con la normativa di settore e con le migliori prassi valutative di mercato, nonché verifica della continuità rispetto ai criteri utilizzati nei precedenti periodi; ottenimento ed analisi della
  • documentazione predisposta da Poste Vita SpA per misurare la capacità dei flussi finanziari futuri derivanti dalle attività in portafoglio di corrire le obbligazioni nei confronti degli assicurati alla data del 31 dicembre 2018 e, quindi, per verificare la congruità della valutazione delle riserve tecniche iscritte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane a tale data (cosiddetto: "Liability Adequacy Test").

Valutazione degli strumenti finanziari non quotati valutati al "valore equo"

Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Nota A5 "Attività finanziarie - Gerarchia del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Nota B8 "Passività finanziarie - Gerarchia del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PvC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dal Gruppo per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello;

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Nota 7 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Le attività finanziarie classificate nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 35.078 e 2.667 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2018; inoltre, sono iscritte passività finanziarie classificate nel secondo livello della gerarchia del fair value per un ammontare di circa 1.859 milioni di Euro.

Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.

Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2018. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IFRS9 "Strumenti finanziari" e IFRS13 "Valutazione del fair value".

  • verifiche, su base campionaria, circa la ragionevolezza delle ipotesi e dei parametri di input alla base dei modelli valutativi utilizzati per la determinazione del fair value di secondo e terzo livello degli strumenti finanziari;
  • ricalcolo autonomo del fair value per un campione di strumenti e confronto con i valori determinati dalla Società;
  • · procedure di richiesta di conferma di saldi ed informazioni alle controparti bancarie e finanziarie esterne, circa le operazioni in strumenti finanziari poste in essere nell'esercizio 2018;
  • verifica dell'informativa fornita nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, in conformità al principio contabile internazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standard adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per

l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le candizioni per la l'iquidazione della capogruppo Poste Italiane SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in graco di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore s'gnificativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi aequisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un Ivello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione s.ll fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Poste Italiane al

31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base della conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Roma, 17 aprile 2019

PricewaterhouseCoopers SpA

Corrado Testori (Revisore legale)

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, 1º 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della società Poste Italiane SpA (la Società), costituito dallo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2018, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

PricewaterhouseCoopers SpA

www.pwc.com/it

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio on fassionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancia dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e della formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave

Valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"

Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio al 31 dicembre 2018

Nota 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e "Valutazione degli altri attivi immobilizzati", del bilancio al 31 dicembre 2018

Nota C1 "Conto economico - Ricavi e proventi -Ricavi per Servizi postali" del bilancio al 31 dicembre 2018

Il perdurante declino del mercato postale in cui Poste Italiane opera rende significativamente complessa l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione". In tale contesto, sulla base del Piano Industriale del Gruppo Poste Italiane per il periodo 2018 - 2022 (il "Piano Industriale"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", è stata · oggetto di verifica della eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • approfondimento delle principali ipotesi ed assunzioni del Piano Industriale con riferimento al segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", anche mediante discussioni con la Direzione di Poste Italiane SpA, analisi dei risultati consuntivi rispetto alle previsioni, verifica degli eventi successivi e lettura dei libri delle riunioni degli Organi Sociali;
  • aggiornamento della nostra comprensione della metodologia di individuazione della CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" e di determinazione del relativo valore recuperabile in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività" ed alle migliori prassi valutative di mercato, verificandone la continuità di applicazione rispetto ai criteri adottati nei precedenti esercizi;
  • ottenimento ed analisi critica del test di impairment prodotto da Poste Italiane SpA secondo la suddetta metodologia, nonché verifica della coerenza dei flussi considerati nel citato test con i relativi valori contabili ed i dati del Piano Industriale;
  • verifica della correttezza logica e matematica della costruzione dei flussi di cassa nell'ambito del suddetto test di impairment, nonché della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato

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"valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui la Società si avvale ed allocata nella CGU.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2018, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.

Valutazione degli strumenti finanziari non quotati valutati al "valore equo"

Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio al 31 dicembre 2018

Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio al 31 dicembre 2018

Nota A5 "Attività finanziarie BancoPosta -Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta" del bilancio al 31 dicembre 2018

Nota B6 "Passività finanziarie BancoPosta -Strumenti finanziari derivati" del bilancio al 31 dicembre 2018

Nota 7 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio al 31 dicembre 2018

Le "attività finanziarie BancoPosta" classificate nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 641 e 45 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2018; inoltre, sono iscritte "passività finanziarie BancoPosta", rappresentate da strumenti finanziari derivati, classificate nel secondo livello

del capitale ("wace") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicità 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale);

  • verifica delle analisi di sensitività predisposte da Poste Italiane SpA al variare delle principali ipotesi valutative utilizzate, confrontandone la ragionevolezza delle relative risultanze con quelle derivanti da analisi di sensitività indipendenti da noi effettuate:
  • verifica dell'informativa fornita nel bilancio al 31 dicembre 2018.

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • aggiornamento dell'analisi del disegno e . dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dalla Società per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello;
  • verifiche, su base campionaria, circa la ragionevolezza delle ipotesi e dei parametri di input alla base dei modelli valutativi utilizzati per la determinazione del fair value di secondo e terzo livello degli strumenti finanziari;
  • ricalcolo autonomo del fair value per un campione di strumenti e confronto con i valori determinati dalla Società;
  • procedure di richiesta di conferma di saldi ed informazioni alle controparti bancarie e finanziarie esterne, circa le operazioni in strumenti finanziari poste in essere nell'esercizio 2018;
  • verifica dell'informativa fornita nel bilancio

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.

della gerarchia del fair value per un ammontare di circa 1.829 milioni di Euro.

Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.

Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2018. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IFRS9 "Strumenti finanziari" e IFRS13 "Valutazione del fair value".

d'esercizio al 31 dicembre 2018, in conformità al principio contabile internazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fomisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodio da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte deg i amministratori . del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione

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contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998, con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Roma, 17 aprile 2019

PricewaterhouseCoopers SpA

Corrado Testori (Revisore legale)

Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

ai sensi dell'articolo 3, c. 10, del DLgs 254/2016 e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267 adottato con delibera nº 20267 del gennaio 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, nº 254 (di seguito, il "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito "DNF") di Poste Italiane SpA e sue controllate (di seguito, il "Gruppo" o "Gruppo Poste Italiane") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 predisposta ex articolo 4 del Decreto, contenuta nella Relazione sulla gestione del bilancio consolidazo del Gruppo e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 19 marzo 2019.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione. La DNF è identificata e raccordata al Decreto e ai GRI S:andards nel capitolo 7, "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" attraverso il simbolo: ess

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione della DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

PricewaterhouseCoopers SpA

Sed Logbe enmaistation. Alika 2019 Tel. oz 716. Fix 2017. Sec. 2017. San. Eller 6.500.00.01. , C. P. P.T.V. e.
Rep. Imp. Milano 12015. Incita al rº 1964. del Revieri (2020) - - Barrylize Thanks only - Coanners - Includes - Marin - March - Programa - Program - Program - Previous - Pressand (1 - Press 2011 - Press 14 Price 1 - Paris 1 - Paris 1 - P Costinatore 3, Tel. 04323786 - Tel. 04323786 - Tel. 0332386 - Tel. 033285329 - Verono 2013 Viz Forma 3713 Vin Forma 21/C Grama 2/1C - 0
Carsisci - Vicenza 36100 Finza Ponehmi

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Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali ed alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (1AASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo I'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hamno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  • analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività ed alle caratteristiche del Gruppo 1. rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'articolo 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
  • comprensione dei seguenti aspetti: 3.
    • modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'articolo 3 del Decreto;
    • politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'articolo 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    • principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'articolo 3 del Decreto. Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati, inoltre, i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 4, lettera a);
    1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF. In particolare, abbiamo

svolto interviste e discussioni con il personale delle Direzioni di Poste Italiane SpA e con il personale di SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello della capogruppo Poste Italiane SpA: .
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare al modello aziendale, alle politiche praticate ed ai principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche, per accertare su base campicnaria la corretta aggregazione dei dati;
  • per la capogruppo e le seguenti società, SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl, che . abbiamo selezionato sulla base delle loro attività e del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato, abbiamo effettuato incontri nel corso dei quali ci siamo confrontati con i responsabili ed abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 5 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

Roma, 17 aprile 2019

PricewaterhouseCoopers SpA

Corrado Testori (Revisore Legale)

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