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Servizi Italia

Governance Information Apr 30, 2019

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Governance Information

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www.si-servizitalia.com

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI Esercizio Sociale 2018

(modello di amministrazione e controllo tradizionale)

Redatta ai sensi dell'art. 123-bis del TUF e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 29 aprile 2019

Servizi Italia S.p.A. Sede Legale Via S. Pietro, 59/b - 43019 Castellina di Soragna (PR) Capitale sociale i.v. Euro 31.809.451,00 Codice fiscale e n. iscrizione presso il Registro Imprese di Parma 08531760158

Sommario

GLOSSARIO 4
1.0 PROFILO DELLA SOCIETÁ 5
2.0 INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123-bis, comma 1, TUF) alla Data di riferimento
5
a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF) 5
b) Restrizioni del trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF) 6
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), TUF) 6
d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF) 6
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis,
comma 1, lettera e), TUF) 6
f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF) 7
g) Accordi fra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF) 7
h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in
materia di OPA (ex artt.104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1) 7
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis,
comma 1, lettera m), TUF) 7
l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.) 8
3.0 COMPLIANCE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF) 9
4.0 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF) 9
4.1 Nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie 9
4.2 Composizione 12
4.3 Ruolo del Consiglio di Amministrazione 16
4.4 Organi Delegati 18
4.5 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione 20
4.6 Altri consiglieri esecutivi 20
4.7 Amministratori indipendenti 20
4.8 Lead Independent Director 21
5.0 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 21
6.0 COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) 22
7.0 COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE 22
8.0 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI 24
9.0 COMITATO CONTROLLO E RISCHI 26
10.0 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 28
10.1 Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi 32
10.2 Responsabile della funzione Internal Audit 32
10.3 Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 34
10.4 Società di revisione legale 35
10.5 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali
35
10.6 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi 36
11.0 INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 36
12.0 NOMINA DEI SINDACI 37
13.0 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera
d), TUF) 39
14.0 RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 42
15.0 ASSEMBLEE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera c), TUF) 43
16.0 ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF) 45
17.0 CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE 45
18.0 CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 21 DICEMBRE 2018 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER
LA CORPORTE GOVERNANCE 45
ALLEGATO B – CURRICULA AMMINISTRATORI, SINDACI, DIRIGENTI STRATEGICI 48
TABELLA 1: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI 52
TABELLA 2: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE 54

GLOSSARIO

Bilancio di Esercizio: il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 di Servizi Italia S.p.A.

Codice/Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo 2006 dal Comitato per la Corporate Governance come successivamente modificato.

Codice Civile/Cod.civ./c.c.: il Codice Civile italiano.

Consiglio: il Consiglio di Amministrazione di Servizi Italia S.p.A.

Data di riferimento: data di approvazione della Relazione, ossia 29 aprile 2019.

Emittente: Servizi Italia S.p.A.

Esercizio o Esercizio di riferimento: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione.

Gruppo Servizi Italia o Gruppo: Servizi Italia S.p.A. e le Società Controllate.

Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate Consob: il regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.

TUF/Testo Unico della Finanza: il Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58.

Società: Servizi Italia S.p.A.

Società Controllate: San Martino 2000 S.c.r.l., Se.Sa.Tre. S.c.r.l. in liquidazione, Steritek S.p.A., Wash Service S.r.l., SRI Empreendimentos e Participações Ltda (capogruppo delle società: Lavsim Higienização Têxtil S.A., Maxlav Lavanderia Especializada S.A., Vida Lavanderias Especializada S.A. e Aqualav Serviços De Higienização Ltda) e Ankateks Turizm İnşaat Tekstil Temizleme Sanayi ve Ticaret Ltd Şirketi (capogruppo della società: Ergülteks Temizlik Tekstil Ltd. Sti.).

Statuto:statuto sociale vigente disponibile sul sito internet www.si-servizitalia.com

1.0 PROFILO DELLA SOCIETÁ

Servizi Italia S.p.A., società con sede a Castellina di Soragna (Parma), quotata al segmento STAR del MTA di Borsa Italiana S.p.A., è il principale operatore in Italia nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere. Con una piattaforma produttiva, tecnologicamente all'avanguardia, articolata in stabilimenti di lavanderia, centrali di sterilizzazione biancheria, centrali di sterilizzazione di strumentario chirurgico e numerosi guardaroba, la Società, che insieme alle Società Controllate italiane ed estere formano il Gruppo, si rivolge principalmente alle aziende sanitarie pubbliche e private del centro/nord Italia, dello Stato di S. Paolo in Brasile, dell'India, della Turchia, dell'Albania e del Marocco, con un'offerta ampia e diversificata.

L'organizzazione di Servizi Italia S.p.A. è conforme alle disposizioni contenute nel Codice Civile ed alla normativa in materia di società di capitali con azioni quotate, e in particolare, alle disposizioni del TUF ed al Codice di Autodisciplina.

La Società annualmente accompagna il Bilancio di Esercizio ed il Bilancio Consolidato con la pubblicazione della Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, redatta ai sensi dell'art.123-bis del TUF e la pubblicazione della Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF.

La governance societaria, basata su un modello di amministrazione e controllo tradizionale (c.d. modello "latino"), è composta dai seguenti organi:

  • Assemblea degli Azionisti;
  • Consiglio di Amministrazione (che opera per il tramite degli amministratori esecutivi e amministratori con rappresentanza ed è assistito dai Comitati endoconsiliari, il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato per le Nomine e la Remunerazione);
  • Collegio Sindacale;
  • Società di Revisione Legale;
  • Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D. Lgs. 231/01.

Le linee di sviluppo strategico attuali del Gruppo si basano sui seguenti target principali:

    1. integrità ed etica del Gruppo, responsabilità sociale, salvaguardia dell'ambiente;
    1. consolidamento della leadership in Italia;
    1. rafforzamento dei mercati esteri già presidiati;
    1. ottimizzazione gestionale;
    1. sviluppo internazionale in nuovi mercati;
    1. diversificazione dei servizi/clientela.

Servizi Italia S.p.A. rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob (con una capitalizzazione media pari a 148.740 migliaia di euro e un fatturato pari a 252.102 migliaia di euro nell'esercizio 2017).

La presente Relazione, nonché lo Statuto, il Codice Etico e il Modello Organizzativo redatto ai sensi del D.Lgs. 231/01 sono consultabili sul sito internet della Società all'indirizzo www.si-servizitalia.com.

2.0 INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123-bis, comma 1, TUF) alla Data di riferimento

a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF)

L'ammontare del capitale sociale sottoscritto e versato è pari ad Euro 31.809.451,00 (trentunmilioniottocentonovemilaquattrocentocinquantuno/00), mentre le categorie di azioni che compongono il capitale sociale vengono indicate nella tabella di seguito riportata:

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Tipologia Azioni Nr. Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non Diritti e Obblighi
quotato
Mercato Telematico
Azioni Ordinarie 31.809.451 100% Azionario – Voto in Assemblea
Segmento STAR
Azioni a voto multiplo - - - -
Azioni con diritto di - - - -
voto limitato
Azioni prive di diritto di - - - -
voto
Altro - - - -

Si precisa che la Società non ha emesso strumenti finanziari che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Alla data di approvazione della presente Relazione non sono in corso piani di incentivazione a base azionaria che comportino aumenti, anche gratuiti, del capitale.

b) Restrizioni del trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF)

Si specifica che lo Statuto non contempla restrizioni al trasferimento di titoli, quali ad esempio limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte di Servizi Italia S.p.A. o di altri possessori di titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), TUF)

Servizi Italia si qualifica, ai sensi dell'art. 1 comma 1, lett. w-quater.1) del TUF, quale PMI, pertanto, secondo le risultanze del libro dei Soci, integrate dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'articolo 120 del TUF e da altre informazioni a disposizione della Società alla data di approvazione della presente Relazione, coloro che partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore al 5% del capitale sociale sono:

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Dichiarante Azionista Diretto Quota % su capitale Quota % su capitale
ordinario votante
Coopservice S.Coop.p.a. Aurum S.p.A. 55,334% 55,334%
Kabouter Management LLC Kabouter Management LLC 9,340% 9,340%
Steris Corporation Steris UK Holding Limited 5,903% 5,903%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF)

Servizi Italia S.p.A. non ha emesso titoli che conferiscano diritti speciali di controllo, né lo Statuto prevede poteri speciali per alcuni azionisti (ad esempio, quelli di cui alla Legge 474/94).

Lo Statuto della Società non prevede azioni a voto maggiorato o plurimo.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti e, quindi, un meccanismo di esercizio dei diritti di voto degli stessi, e lo Statuto non prevede particolari disposizioni relative all'esercizio dei diritti di voto dei dipendenti azionisti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF)

Lo Statuto della Società non contiene particolari disposizioni che determinano restrizioni al diritto di voto, quali ad esempio limitazioni dei diritti di voto ad una determinata percentuale o ad un certo numero di voti, termini imposti per l'esercizio del diritto di voto o sistemi in cui, con la cooperazione della Servizi Italia S.p.A., i diritti finanziari connessi ai titoli sono separati dal possesso di titoli.

g) Accordi fra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF)

Alla Data di riferimento a Servizi Italia S.p.A. non sono noti eventuali accordi tra azionisti di cui all'art. 122 del TUF.

h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt.104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1)

Come già indicato nell'Addendum al Documento Informativo inerente ad Operazioni con Parti Correlate pubblicato in data 19 dicembre 2018, Servizi Italia ha sottoscritto con la parte correlata Focus S.p.A., controllata, a sua volta, al 100% da Coopservice Soc.coop.p.A., un contratto di locazione relativo agli immobili di Castellina di Soragna. Ai sensi di tale contratto Servizi Italia, conduttore, si impegna a rilasciare al locatore, nell'eventualità in cui dovesse perdere la qualifica di società controllata, anche indirettamente, da Coopservice Soc.coop.p.A., entro 30 giorni dal verificarsi di tale condizione, una fideiussione bancaria, emessa da istituto di credito, a prima chiamata, a garanzia del corretto e puntuale adempimento di tutte le obbligazioni assunte con il contratto, altresì con funzione di deposito cauzionale. Tale fideiussione a prima chiamata dovrà prevedere espressa rinuncia alla preventiva escussione del debitore principale in deroga all'art. 1944 comma 1 codice civile, nonché con rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957 comma 2 del codice civile, e sarà pari ad Euro 1.013.000 (una annualità di canone), con scadenza annuale, tacitamente ed automaticamente rinnovabile e da rinnovarsi di anno in anno, con testo di gradimento del locatore che non potrà essere ingiustificatamente negato. In difetto della consegna al locatore della fideiussione, quest'ultimo potrà risolvere il contratto ai sensi dell'art. 1456 codice civile. Non vi sono ulteriori accordi significativi dei quali l'Emittente o altra società del Gruppo siano parti, che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della Società.

Lo Statuto di Servizi Italia non prevede disposizioni che deroghino alle disposizioni sulla passivity rule previste dall'art. 104, commi 1 e 1-bis del TUF, né regole di neutralizzazione ex art. 104-bis commi 2 e 3 del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123 bis, comma 1, lettera m), TUF)

Alla Data di riferimento, il Consiglio di Amministrazione della Società non è stato delegato ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile.

Lo Statuto prevede che la Società possa emettere, nel rispetto dei requisiti di legge e con delibera dell'Assemblea straordinaria, strumenti finanziari diversi dalle azioni.

L'Assemblea del 20 aprile 2018 – dopo aver revocato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie deliberata nella seduta del 20 aprile 2017 per quanto non utilizzato – ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione, ai sensi degli articoli 2357 e seguenti del Codice Civile, nonché dell'art. 132 del TUF, ad acquistare azioni proprie, in una o più soluzioni purché in misura non eccedente la quinta parte del capitale sociale; la suddetta autorizzazione è stata deliberata per un periodo di 18 mesi a far data dalla delibera assembleare. In attuazione della menzionata delibera, il Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2018 ha deliberato l'avvio, dal 23 aprile 2018, di un programma di acquisto di azioni proprie avente come obiettivo la costituzione di un "magazzino titoli". Il piano risponde all'esigenza di disporre di un'opportunità di investimento efficiente della liquidità aziendale e di avere la possibilità di utilizzarle per operazioni strategiche e/o per il compimento di operazioni successive di acquisto e vendita azioni, nei limiti consentiti dalle prassi di mercato ammesse.

Le operazioni di acquisto di azioni proprie sono effettuate sul mercato ad un prezzo non superiore e non inferiore del 20% rispetto alla media ponderata dei prezzi ufficiali registrati nei 3 giorni precedenti la singola operazione di acquisto e comunque non può essere inferiore al minore dei prezzi di acquisto.

La definizione dei volumi e dei prezzi unitari di acquisto è effettuata secondo le condizioni di cui all'art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052. In particolare:

  • non sono acquistate azioni ad un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta di acquisto indipendente corrente più elevata sul mercato di acquisto;

  • i quantitativi giornalieri di acquisto non eccedono il 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo di Servizi Italia S.p.A.

Gli acquisti e le vendite di azioni proprie sono effettuati sul mercato regolamentato, in ottemperanza alle disposizioni normative e regolamentari applicabili, secondo le modalità operative stabilite dall'art. 132 TUF, dall'art. 144-bis del Regolamento Emittenti, in conformità al Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 e nel rispetto della delibera assembleare del 20 aprile 2018. L'acquisto di azioni proprie è realizzato per un controvalore massimo nella misura in cui trovi capienza negli utili distribuibili e nelle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato.

Il programma di acquisto di azioni è coordinato da un intermediario abilitato, è INTERMONTE SIM S.p.A., che prende le decisioni di negoziazione in merito ai tempi in cui effettuare l'acquisto di azioni di Servizi Italia in piena indipendenza dalla Società ma nei limiti di quanto deliberato dall'Assemblea.

Alla data di chiusura dell'Esercizio, la Società deteneva complessivamente n. 379.876 azioni Servizi Italia S.p.A. pari al 1,194% del capitale sociale dell'Emittente.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

Alla Data di riferimento l'Emittente fa parte del gruppo facente capo a Coopservice Soc.coop.p.A., società di diritto italiano con sede legale in Reggio Emilia, che ne detiene il controllo tramite la società controllata al 100% Aurum S.p.A., con sede in Reggio Emilia Via Rochdale n. 5.

Alla Data di riferimento, Aurum S.p.A. esercita il controllo sull'Emittente, ai sensi dell'art. 93 del TUF, detenendo una partecipazione complessiva pari al 55,334% del capitale sociale ordinario dell'Emittente.

L'Emittente non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 ss. del Codice Civile né da parte della controllante diretta Aurum S.p.A., né da parte della controllante indiretta Coopservice Soc.coop.p.A., che non esercitano atti di indirizzo e/o di ingerenza nella gestione della Società (o di alcuna delle Società Controllate dalla medesima). L'Emittente, infatti, opera in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale, agendo autonomamente nei rapporti commerciali con i propri clienti e fornitori e definendo autonomamente i propri piani industriali e/o i budget.

L'Emittente esercita invece attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 ss. del Codice Civile, nei confronti delle proprie Società Controllate.

Si precisa che relativamente alle informazioni richieste dalla art. 123-bis del TUF in merito a:

  • Accordi tra Società e amministratori su indennità di fine rapporto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF), si rimanda alla Relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.
  • Nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF), si rimanda al capitolo 4 della presente Relazione.

3.0 COMPLIANCE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

Servizi Italia S.p.A. aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate, accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2018clean.pdf.

Nel seguito si riporta – in conformità con la VIII edizione del Format di Borsa Italiana del gennaio 2019 – un'informativa dettagliata sulle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina che la Società concretamente rispetta.

Si precisa che né la Società, né le sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stesso.

4.0 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF)

4.1 Nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF)

L'art. 15 dello Statuto prevede che la Società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un minimo di 3 ad un massimo di 14 componenti, anche non soci, compreso il Presidente. Almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero 3 se il Consiglio di Amministrazione è composto da più di 7 componenti, deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dalle vigenti disposizioni di legge. A decorrere dal primo rinnovo del Consiglio di Amministrazione dalla data di applicazione delle disposizioni normative in materia di equilibrio tra i generi, e per il periodo di tempo durante il quale tali norme saranno in vigore, la composizione del Consiglio di Amministrazione deve risultare conforme ai criteri indicati dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari tempo per tempo vigenti.

L'Assemblea determina il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, all'atto della nomina, entro i limiti suddetti nonché la durata del relativo incarico, che non potrà essere superiore a tre esercizi. Gli amministratori così nominati scadono in occasione dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica, fatte salve revoca o dimissioni, e sono rieleggibili. L'Assemblea può variare il numero degli amministratori anche nel corso del mandato e sempre nei limiti di cui all'articolo 15 dello Statuto. In tale ipotesi, l'Assemblea provvede alla nomina dei nuovi amministratori con le medesime modalità indicate nell'art. 15 dello Statuto, ferma restando la necessità di assicurare la presenza, all'interno del Consiglio di Amministrazione, del numero di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti per i sindaci dalle vigenti disposizioni legislative e nel rispetto della normativa inerente l'equilibrio tra i generi tempo per tempo vigente. Il mandato degli amministratori così nominati cessa con quello degli amministratori in carica al momento della loro nomina.

All'elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si procede sulla base di liste di candidati secondo le modalità di seguito indicate. Tanti soci che, da soli o insieme ad altri soci, rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale della Società, ovvero la diversa misura stabilita da Consob in attuazione alle disposizioni vigenti1 , possono presentare una lista di almeno 3 e non più di 14 candidati, ordinata progressivamente per numero, depositandola presso la sede sociale, anche tramite un mezzo di comunicazione a distanza che consenta l'identificazione di coloro che presentano la lista, entro il venticinquesimo giorno precedente la data di prima convocazione dell'Assemblea, a pena di decadenza. Le liste sono messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet e con le altre modalità previste da Regolamento Emittenti Consob almeno ventuno giorni prima dell'Assemblea. Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni necessarie alla presentazione delle liste, fa fede la comunicazione emessa dai soggetti a ciò autorizzati, che sia ritualmente pervenuta entro il termine di pubblicazione delle liste da parte della Società. In ciascuna lista

Servizi Italia S.p.A. – Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari – Esercizio 2018 Pag. 9 di 54 1 Quota determinata da Consob con Determinazione Dirigenziale n. 13 del 24 gennaio 2019: 2,5%.

deve essere espressamente indicata la candidatura di almeno un soggetto, ovvero tre nel caso di Consiglio di Amministrazione composto da più di sette componenti, avente i requisiti di indipendenza previsti per i sindaci dalle vigenti disposizioni di legge. Le liste, aventi un numero di candidati pari o superiore a tre, devono contenere un numero di candidati appartenenti al genere meno rappresentato non inferiore ad un terzo del numero dei componenti da eleggere per il Consiglio di Amministrazione.

Ciascun socio, i soci aderenti ad uno stesso patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del TUF possono presentare, ovvero concorrere a presentare, e votare una sola lista. Le adesioni e i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuibili a nessuna lista. Ogni candidato può candidarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità.

L'avviso di convocazione deve indicare la quota di partecipazione per la presentazione delle liste e può prevedere il deposito di eventuale ulteriore documentazione. Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.

All'esito della votazione risultano eletti i candidati delle due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti secondo i seguenti criteri:

  • a. dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti vengono tratti, secondo l'ordine progressivo di presentazione, tutti gli Amministratori da eleggere tranne uno (Lista di Maggioranza);
  • b. dalla lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti, che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato, concorso a presentare, ovvero votato la Lista di Maggioranza (Lista di Minoranza), viene tratto il consigliere in persona del candidato indicato con il primo numero nella lista medesima.

Il candidato eletto al primo posto della Lista di Maggioranza risulta eletto presidente del Consiglio di Amministrazione. Fermo quanto diversamente disposto, in caso di parità di voti, viene eletto il candidato più anziano di età.

Qualora non sia stata assicurata la nomina di almeno un amministratore (ovvero tre nel caso di Consiglio di Amministrazione composto da più di sette membri) in possesso dei requisiti di indipendenza previsti per i sindaci dalle vigenti disposizioni di legge, il/i candidato/i, non indipendente/i eletto/i come ultimo/i in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza è/sono sostituito/i, secondo l'ordine progressivo di presentazione, dal primo (e, nel caso, anche dal secondo) candidato/i indipendente/i non eletto/i, estratto/i dalla medesima lista.

Qualora all'esito del procedimento di cui sopra la composizione del Consiglio di Amministrazione non consenta il rispetto della normativa di equilibrio tra i generi pro tempore vigente, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti è sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista e secondo l'ordine progressivo. Si fa luogo a tale procedura di sostituzione sino a che non si assicuri una composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla normativa di equilibro tra i generi pro tempore vigente. Nel caso in cui l'applicazione della suddetta procedura non permetta di conseguire il predetto risultato, la sostituzione avviene con deliberazione assunta dall'Assemblea, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

Qualora le prime due liste ottengano un numero pari di voti, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo le prime due liste. La medesima regola si applica nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti e che non siano collegate, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista concorrente. In caso di ulteriore parità tra liste, prevale quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci.

Ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, lo Statuto non prevede che le liste di candidati debbano ottenere una percentuale minima di voti in Assemblea.

Nel caso in cui sia presentata un'unica lista o nel caso in cui non sia presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera ai sensi e con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento sopra previsto e nel rispetto della disciplina inerente l'equilibrio tra i generi tempo per tempo vigente.

L'amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza previsti per i sindaci ai sensi delle vigenti disposizioni di legge che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio di Amministrazione e decade dalla carica. Il venir meno dei suddetti requisiti di indipendenza in capo ad un amministratore non ne determina la decadenza se i requisiti permangono in capo al numero minimo di amministratori richiesto dalle vigenti disposizioni di legge.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare uno o più amministratori, si procede secondo le modalità definite dallo Statuto, che in ogni caso fa salve le disposizioni volte ad assicurare, all'interno del Consiglio di Amministrazione, la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro tempore vigente.

Ogni qualvolta la maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione venga meno per qualsiasi causa o ragione, si intende dimissionario l'intero Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea deve essere convocata senza indugio dagli amministratori rimasti in carica per la ricostituzione dello stesso.

Gli Amministratori sono assoggettati al divieto di cui all'articolo 2390 codice civile, salvo che siano da ciò esonerati dall'Assemblea.

Lo Statuto non prevede requisiti di indipendenza ulteriori rispetto a quelli stabiliti per i sindaci ai sensi dell'art. 148, comma 3 del TUF, né requisiti di onorabilità e/o professionalità diversi e ulteriori rispetto a quelli richiesti dalla legge per l'assunzione della carica di amministratore.

Per ulteriori informazioni si rimanda allo Statuto vigente disponibile sul sito web: www.si-servizitalia.com.

Si precisa che in materia di composizione del Consiglio di Amministrazione non sono applicabili norme legislative di settore ulteriori rispetto a quelle del TUF.

Ai sensi dell'art. 123-bis, co. 1, lett. l) del TUF e con riguardo alle modifiche dello Statuto, si rammenta che ogni modifica andrà operata nel rispetto dei principi legislativi e regolamentari vigenti, con la precisazione che l'art. 17.2 dello Statuto attribuisce al Consiglio di Amministrazione la competenza a deliberare nelle materie di cui all'art. 2365, comma 2 del Codice Civile.

Piani di successione

In riferimento ai c.d. "piani di successione", lo Statuto regola il meccanismo di nomina degli amministratori sulla base delle liste presentate dagli azionisti, nonché la sostituzione anticipata degli amministratori. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato, in attuazione del Criterio applicativo 5.C.2 del Codice, l'approvazione di una policy di succession planning predisposta dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione, con il coinvolgimento della Direzione delle Risorse Umane, e della Direzione Organizzazione e Sistemi, volta a:

  • favorire, a garanzia di un piano di successione degli amministratori esecutivi, la predisposizione da parte della Società di una matrice di eleggibilità nel Consiglio contenente i criteri di individuazione di possibili candidati alla carica di amministratore appartenenti all'organizzazione di Servizi Italia;
  • garantire la business continuity e agevolare il ricambio generazionale nella Società, mediante la definizione di fasi strutturate e di tavole di successione per i Dirigenti con responsabilità strategiche, Senior Manager, ruoli chiave e ruoli speciali dell'organizzazione, per ridurre l'incertezza nella gestione aziendale e poter selezionare i migliori possibili sostituti;
  • gestire, con una procedura strutturata, la successione dell'Amministratore Delegato sia in caso di impedimento temporaneo che di cessazione dall'incarico;
  • favorire la crescita professionale di figure interne alla Società dotate di capacità di leadership e assicurare la sostenibilità aziendale di cambiamenti di ruoli tramite l'individuazione di successori a breve e a medio

termine per tutte le posizioni manageriali strategiche; implementando per tali figure, piani di sviluppo individuali (sviluppo competenze, sistema performance management, policy di retention).

Il piano è sottoposto a revisione con cadenza triennale, su iniziativa del Direttore Risorse Umane e del Direttore Organizzazione, con il supporto di una primaria società specializzata indipendente. Il processo di revisione prevede, inoltre, il coinvolgimento dell'Amministratore Delegato, del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e dei Responsabili di funzione.

4.2 Composizione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

L'Assemblea tenutasi il 20 aprile 2018 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2018-2020, ossia sino all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2020, sulla base:

  • della lista depositata dal Socio di maggioranza Aurum S.p.A. titolare di n. 17.601.404 azioni di Servizi Italia S.p.A. al 23 marzo 2018, pari al 56,33% del capitale sociale, composta dai seguenti candidati: Olivi Roberto, Righi Enea, Eugeniani Ilaria, Magagna Michele, Zuliani Umberto, Paglialonga Antonio, Zanichelli Lino, Schwizer Paola Gina Maria, Guglielmetti Romina, Mio Chiara, Pezzuto Carmen, Manti Giovanni, Campanini Simona e Minotta Angelo;
  • della lista depositata dall'azionista di minoranza Padana Everest S.r.l. - titolare di n. 1.044.646 azioni di Servizi Italia S.p.A. al 20 marzo 2018, pari al 3,28% del capitale sociale, composta dai seguenti candidati: Mastrangelo Antonio Aristide, Marchetti Maria Gabriella e Marchetti Marco.

Gli Amministratori nominati dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2018, tutti in carica alla Data di riferimento, sono indicati nella seguente tabella:

Nominativo Carica Data prima nomina
Roberto Olivi Presidente Nomina Amministratore 09/03/2010
Nomina Presidente 22/04/2015
Enea Righi Vice Presidente e Amministratore Nomina Amm.re Delegato 22/04/2015
Delegato Nomina Vice Presidente 9/03/2010
Ilaria Eugeniani Amministratore 24/01/2005
Michele Magagna Amministratore 20/04/2018
Antonio Paglialonga Amministratore 22/04/2015
Lino Zanichelli Amministratore 22/04/2015
Umberto Zuliani Amministratore 20/04/2018
Chiara Mio Amministratore(a) (b) 20/04/2018
Paola Schwizer Amministratore (a) (b) (c) 22/04/2015
Romina Guglielmetti Amministratore (a) (b) 22/04/2015
Antonio Aristide Mastrangelo Amministratore (a) 11/09/2017

(a) Amministratore non esecutivo in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del TUF e del Codice di Autodisciplina.

(b) Membro del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per le Nomine e la Remunerazione.

(c) Lead Independent Director

L'esito delle votazioni riguardanti la nomina del Consiglio da parte dell'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2018 è stato:

voti %
Lista num.1): Azionista "Aurum S.p.A" 22.732.190 94,7378
Lista num.2): Azionista "Padana Emmedue S.p.A." 1.259.646 5,2496
Contrari 2.627 0,0109
Astenuti - -

Servizi Italia S.p.A. – Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari – Esercizio 2018 Pag. 12 di 54

Non votanti 3.004 0.0125
Totale azioni per i quali è stato espresso il voto 23.994.840 100,0000%

Ulteriori informazioni, alla Data di riferimento, sulla struttura del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati e dei curricula degli amministratori (art. 144-decies del Regolamento Emittenti Consob), vengono riportate in allegato alla presente Relazione.

Si precisa che hanno cessato di ricoprire la carica di amministratore nel corso dell'Esercizio:

  • Emil Anceschi, che ha rassegnato le proprie dimissioni in data 17 gennaio 2018;
  • Vasco Salsi e Paola Galbiati, in seguito alla naturale scadenza del loro mandato con l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2017.

Criteri e politiche di diversità

In conformità a quanto raccomandato dal principio 2.P.4 del Codice, la Società ha applicato criteri di diversità, anche di genere, nella composizione del Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri.

Più in particolare, quanto al criterio della diversità di genere si precisa che:

  • nel rispetto di quanto previsto dal Codice di Autodisciplina e dall'art. 147-ter del TUF, almeno un terzo degli amministratori attualmente in carica appartiene al genere meno rappresentato;
  • il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, a seguito di proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, di adottare il criterio di diversità di genere richiamato dal principio 2.P.4, introdotto nell'ultima edizione del Codice di Autodisciplina, per il tramite di una apposita modifica dell'art. 15 dello Statuto sociale, che sarà sottoposta all'approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti, stabilendo la regola (generale e non più limitata ai primi tre mandati successivi al 12 agosto 2012) secondo cui "Almeno un terzo del Consiglio di Amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappresentato, con arrotondamento per eccesso all'unità superiore".

Ai sensi delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina e di quanto previsto dal D. Lgs. 254/2016, in occasione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Nomine, ha effettuato alcune considerazioni sulla futura dimensione e composizione dell'Organo Amministrativo che ha sottoposto, come orientamento, agli azionisti, in riferimento alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2018- 2020. In particolare, a tal fine, il Consiglio ha tenuto conto:

  • degli esiti dell'autovalutazione sulla composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati;
  • degli esiti di un processo di succession planning, che, con apposita metodologia proposta dal Comitato per le Nomine, ha individuato una matrice di eleggibilità in Consiglio, contenente possibili candidati alla carica di amministratore esecutivo appartenenti all'organizzazione della Società. Tale matrice, disponibile presso la Direzione Risorse Umane, prende in considerazione le competenze manageriali, il percorso formativo e professionale, l'età, la disponibilità/motivazione a ricoprire la carica, nonché la valutazione di specifici requisiti previsti per l'assunzione della carica stessa, potrà essere presa in esame nella formulazione della lista al fine di garantire un piano di successione degli amministratori esecutivi;
  • di quanto previsto dal D. Lgs. 254/2016, in materia di diversità, in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo,relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale.

La policy in materia di diversità del Consiglio di Amministrazione della Società prevede, in particolare, che:

  • i componenti del Consiglio di Amministrazione dovrebbero essere individuati in considerazione di elementi quali l'età (1/5 dei candidati presentati nella lista possono avere un età maggiore di 70 anni), le caratteristiche formative e professionali, di esperienza, anche manageriale, nonché della loro anzianità di carica e, in particolare dovrebbero:

essere consapevoli dei poteri e degli obblighi inerenti alle funzioni che ciascuno di essi è tenuto a svolgere (funzioni esecutive e non esecutive, indipendenza, ecc.);

essere dotati di professionalità adeguate al ruolo da ricoprire, anche in eventuali comitati interni al Consiglio di Amministrazione e calibrate in relazione alle caratteristiche operative e dimensionali di Servizi Italia;

poter dedicare tempo adeguato alla complessità dell'incarico tenuto conto della natura, della qualità, dell'impegno richiesto e delle funzioni svolte nella Società, nonché di altri incarichi in società o enti, impegni o attività lavorative svolte;

orientare il proprio operato al perseguimento dell'interesse complessivo della Società, indipendentemente dalla compagine societaria dalla quale sono stati votati o dalla lista dalla quale sono tratti, ed essere capaci di esprimere autonomia di giudizio;

avere un profilo professionale adeguato al ruolo e, qualora non ricoprano incarichi esecutivi nella Società, poter contribuire con particolare impegno alla funzione dialettica del Consiglio di Amministrazione e a un monitoraggio efficace delle scelte compiute dagli esponenti esecutivi dell'organo amministrativo;

  • almeno tre amministratori dovrebbero essere indipendenti, in base ai criteri stabiliti dalla legge e dalle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, anche al fine di garantire una adeguata presenza di consiglieri indipendenti nei comitati endoconsiliari;

  • tutti i consiglieri dovrebbero essere in grado di esprimere, alla luce delle esperienze maturate in consigli di amministrazione di società quotate e non, capacità di orientamento strategico, stimolo ai risultati, spirito di collaborazione, capacità di influenza e di composizione di eventuali divergenze;

  • uno (o più) amministratori dovrebbero rappresentare le seguenti aree di competenza ed esperienza: (a) esperienze anche multinazionali di management, anche in situazioni di sviluppo strategico e aziendale; (b) esperienza in o conoscenza della realtà di organizzazioni o istituzioni estere, preferibilmente in Paesi dove opera Servizi Italia;

  • uno (o più) amministratori dovrebbero possedere esperienze e competenze nel business della Società, specie nei settori di specifico interesse di Servizi Italia; conoscenza delle dinamiche geo-politiche internazionali; conoscenza delle politiche e prassi regolatorie nei settori di interesse della Società e nei paesi ove essa opera;

  • uno (o più) amministratori dovrebbero possedere competenze su temi economico-finanziari, di bilancio e di risk management, preferibilmente specifici della tipologia dei business offerti dalla Società;

  • uno (o più) amministratori dovrebbero possedere conoscenze giuridico-legali e di governance societaria;

  • sono esclusi dalla carica di amministratore della Società coloro che hanno ricoperto, negli ultimi 3 anni, l'incarico di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza in aziende sanitarie, o che sono stati, negli ultimi tre anni, consulenti di aziende sanitarie o di soggetti portatori di interessi in ambito sanitario;

  • il Presidente dovrebbe (i) essere persona dotata di leadership e di preparazione professionale e di business adeguate all'incarico e complementari a quelle dell'Amministratore Delegato; (ii) avere maturato esperienze in consigli di amministrazione di grandi realtà aziendali di dimensioni e complessità comparabili a quelle di Servizi Italia; (iii) poter dedicare tempo, presenza, impegno per il pieno svolgimento del ruolo che gli è attribuito;

  • l'Amministratore Delegato dovrebbe (i) avere maturato esperienze significative e di successo in ruoli esecutivi apicali di grandi realtà aziendali di dimensioni e complessità comparabili a quelle di Servizi Italia; (ii) possedere capacità di orientamento strategico e, preferibilmente, esperienze e/o conoscenze del business di Servizi Italia o di settori affini, con particolare riferimento alle opportunità e ai rischi di matrice governativoistituzionale di respiro anche internazionale, oltre a competenze economico-finanziarie e di controllo operativo.

Affinché il Consiglio di Amministrazione della Società possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti, si ritiene essenziale che tutti gli amministratori garantiscano la disponibilità di tempo necessaria al pieno e diligente svolgimento delle responsabilità e dei compiti loro assegnati.

In occasione della prima riunione successiva all'assemblea del 20 aprile 2018, il Consiglio di Amministrazione ha verificato la sussistenza in capo ai neoeletti amministratori delle caratteristiche individuate negli orientamenti agli Azionisti sopra descritte, accertando che l'attuale composizione del Consiglio di Amministrazione risulta conforme ai criteri di diversità individuati nel rispetto dell'obiettivo primario di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri.

Relativamente alla promozione delle politiche sociali riguardanti le misure per promuovere la parità di trattamento e opportunità tra i generi nell'organizzazione aziendale, si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario predisposta per l'Esercizio, messa a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio eMarket Storage all'indirizzo www.emarkestorage.com, nonché sul sito internet della Società (www.si-servizitalia.com).

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione non ha definito criteri generali circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo che i propri Consiglieri possono ricoprire in altre società. La mancata determinazione di una regola generale sul numero massimo di incarichi risiede essenzialmente nella molteplicità di situazioni astrattamente possibili, che differiscono in relazione alle caratteristiche del singolo Consigliere, alla tipologia, alla dimensione e alla complessità e specificità del settore di attività delle società in cui sono rivestite le ulteriori cariche, nonché allo specifico ruolo ricoperto (amministratore esecutivo, non esecutivo, indipendente; componente di comitati; sindaco effettivo o presidente del collegio sindacale, ecc.).

Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto ad una valutazione specifica e puntuale della situazione di ogni singolo membro, in modo da verificare che la stessa possa essere considerata compatibile con un efficace svolgimento del ruolo di amministratore in Servizi Italia S.p.A. All'esito di tale valutazione, si ritiene che ciascun consigliere versi in una situazione compatibile con un efficace svolgimento del suddetto ruolo.

Induction Program

In relazione al criterio applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, si precisa che la maggior parte dei Consiglieri possiede una conoscenza approfondita della realtà e delle dinamiche aziendali della Società e del Gruppo, legata tra l'altro alla proficua permanenza nella carica, e che il numero delle riunioni del Consiglio e dei Comitati garantisce un continuo aggiornamento sulla realtà aziendale e di mercato.

Nel corso dell'Esercizio, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato lo svolgimento di iniziative, rivolte a tutti i membri dell'organo amministrativo, volte a fornire un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera il Gruppo Servizi Italia, del posizionamento competitivo, dei princìpi di corretta gestione dei rischi specifici connessi al business, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché del quadro normativo/autoregolamentare di riferimento dei Paesi in cui il Gruppo opera, con particolare rifermento a Brasile e Turchia (ove hanno sede alcune società controllate) attraverso apposite sessioni di approfondimento, con la collaborazione anche del management del Gruppo. In particolare, soprattutto in considerazione del fatto che tre amministratori hanno assunto per la prima volta la carica nel corso dell'Esercizio di riferimento, sono stati approfonditi argomenti quali le caratteristiche delle diverse linee di business del Gruppo e l'evoluzione storica del Gruppo, con un focus specifico sul processo di quotazione sul mercato e sull'andamento del titolo.

Inoltre, gli organi delegati, nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, provvedono ad illustrare quanto rileva ai fini dell'andamento della Società e del Gruppo, fornendo costantemente, tra l'altro, informazioni in merito ai principali aggiornamenti del quadro normativo e autoregolamentare di interesse e al loro impatto sulla Società.

4.3 Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

A norma del vigente Statuto, disponibile sul sito www.si-servizitalia.com, il Consiglio di Amministrazione ha i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società ed ha il potere di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per il raggiungimento dell'oggetto sociale, esclusi soltanto quelli che la legge riserva inderogabilmente alla competenza dell'Assemblea.

Nella Tabella 2, allegata alla presente Relazione, sono riportati la struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, il numero delle adunanze effettuate nel 2018, la durata media delle stesse, la partecipazione effettiva di ciascun componente e le informazioni in merito all'anno di nascita e alla data di prima nomina dei componenti degli organi, nonché il ruolo da essi ricoperto.

Nel corso dell'esercizio 2019, la Società ha individuato, con la possibilità di modifiche e/o integrazioni, le sedute del Consiglio di Amministrazione di cui al calendario eventi debitamente pubblicato entro i termini di legge. Sino alla Data di riferimento il Consiglio di Amministrazione si è riunito 4 volte.

La tempestività e la completezza della informativa pre-consiliare viene garantita dall'invio dell'avviso di convocazione contenente l'ordine del giorno nei tempi e con le modalità previste dallo Statuto, nonché dall'invio tempestivo ai Consiglieri delle informazioni necessarie per l'assunzione di decisioni, con tempistiche variabili in funzione dei singoli casi e in relazione all'apposita documentazione che deve essere sottoposta al Consiglio. Nei pochi casi in cui non è stato possibile fornire la necessaria informativa pre-consiliare con congruo anticipo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato lo svolgimento di adeguati approfondimenti durante le sessioni consiliari. Nel corso dell'Esercizio di riferimento non ci sono stati eventi eccezionali la cui informativa pre-consiliare abbia richiesto limiti di riservatezza alla stessa. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione assicura, inoltre, che agli argomenti posti all'ordine del giorno possa essere dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito, incoraggiando, nello svolgimento delle riunioni, contributi da parte dei consiglieri.

Nel corso dell'Esercizio di riferimento hanno partecipato ad alcune riunioni consiliari, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno, dirigenti della Società e responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia.

In relazione all'esame e approvazione di piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo, nonché al periodico monitoraggio della loro attuazione, alla definizione del sistema di governo societario di Servizi Italia S.p.A. e della struttura del Gruppo, si sottolinea che, per quanto lo Statuto non lo preveda espressamente, rientrano nelle funzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione del Consiglio medesimo, non avendo alcun suo componente il potere di agire in relazione a tali tematiche senza la preventiva approvazione del Consiglio. Lo stesso a dirsi per l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni di Servizi Italia S.p.A. e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società stessa.

Il Consiglio di Amministrazione ha valutato l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'Emittente e delle controllate aventi rilevanza strategica (coincidenti con le società controllate rientranti nel perimetro di consolidamento), nel corso dell'Esercizio di riferimento e da ultimo in occasione della riunione per l'approvazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018. In particolare, tali valutazioni sono state adottate sulla base dell'analisi dell'Amministratore incaricato del Sistema di Controllo interno e di gestione dei rischi e con il previo parere del Comitato Controllo e Rischi che, nell'ambito delle proprie riunioni – alle quali ha partecipato anche il responsabile della funzione di internal audit – ha potuto verificare con continuità l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia dell'Emittente, sia del Gruppo. Nel corso del 2018, inoltre, è stato implementato il progetto di cambiamento organizzativo approvato dal Consiglio di Amministrazione nel 2017, che ha previsto una revisione strutturale del modello organizzativo al fine di valorizzare i servizi delle linee di business, introdurre le funzioni necessarie allo sviluppo di nuovi processi e adeguare all'evoluzione dimensionale del business l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società, nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Nell'ambito del medesimo progetto di revisione strutturale è avvenuta la riallocazione di strutture negli staff aziendali per garantire la continuità di tutti i servizi erogati dal Gruppo, nonché l'implementazione, ad esito di un processo di succession planning, di piani di sviluppo individuali delle risorse con la predisposizione di tavole di rimpiazzo per ruoli dell'organizzazione che vengono considerati strategici o di figure chiave, in una logica di business continuity.

Il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio di riferimento, ha valutato, tenendo in considerazione le informazioni ricevute dagli organi delegati, il generale andamento della gestione, confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati. Inoltre, ha esaminato ed approvato preventivamente le operazioni più significative della Società. Il Consiglio non ha stabilito criteri generali per individuare le operazioni che abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per Servizi Italia S.p.A., in quanto le più significative operazioni compiute dall'Amministratore Delegato vengono preventivamente riferite all'intero Consiglio, così da riceverne la previa autorizzazione.

Il Consiglio, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ha definito, nel corso dell'Esercizio di riferimento, una politica generale per la remunerazione degli amministratori esecutivi, degli altri amministratori investiti di particolari cariche e dei dirigenti con responsabilità strategiche. Gli amministratori hanno presentato agli azionisti, in sede assembleare, la Relazione sulla Remunerazione che descrive tale politica. Il 20 aprile 2018 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha determinato il compenso annuale per gli Amministratori in carica. Il Consiglio, con il supporto del Comitato delle Nomine e la Remunerazione e l'approvazione del Collegio Sindacale, ha valutato e determinato la suddivisione del compenso per ciascuno dei propri componenti, come illustrato nella Relazione sulla Remunerazione di Servizi Italia S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio di riferimento, ha provveduto ad effettuare la valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica, anche in relazione ai criteri di diversità previsti dalla policy adottata dalla Società nel rispetto delle raccomandazioni dell'art. 2 del Codice di Autodisciplina. Il processo di valutazione è stato condotto mediante un questionario analitico con apposite sezioni per la segnalazione di eventuali temi meritevoli di ulteriore approfondimento, predisposto dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione e consegnato a tutti i consiglieri. Ciò al fine di:

  • effettuare una prima valutazione a livello individuale da parte di ogni membro dell'organo ed una seconda valutazione a livello collegiale;
  • misurare i risultati conseguiti, cercando di identificare le ragioni e le eventuali azioni correttive che possano essere intraprese per migliorare il funzionamento dell'organo stesso.

I risultati emersi dal questionario sono stati, quindi, complessivamente valutati dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione e successivamente dal Consiglio di Amministrazione, il quale, sulla base di quanto emerso, ha ritenuto che la dimensione, la composizione ed il funzionamento del Consiglio e dei suoi Comitati siano adeguati rispetto alle esigenze organizzative e gestionali della Società e che la composizione dell'organo amministrativo sia in linea con i criteri di diversità previsti dalla policy adottata dalla Società. I risultati emersi dal questionario sono stati, inoltre, valutati dagli amministratori indipendenti.

Come detto, in osservanza del Criterio applicativo 1.C.1, lett. h) del Codice, il Consiglio uscente, prima della nomina dell'attuale organo amministrativo deliberata dall'Assemblea dei soci del 20 aprile 2018, sentito il Comitato per le Nomine e tenuto conto degli esiti del processo di autovalutazione effettuato nella riunione

del 6 marzo 2018, ha espresso agli Azionisti – nell'ambito della Relazione sul quinto punto all'ordine del giorno predisposta ai sensi dell'art. 125-ter del TUF – il proprio orientamento sulla composizione dell'organo amministrativo.

L'Assemblea non ha autorizzato, in via generale e preventiva, deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 c.c. ed il Consiglio non ha valutato nel merito alcuna fattispecie problematica.

4.4 Organi Delegati

Ai sensi dello Statuto, l'organo amministrativo può delegare parte delle proprie attribuzioni e dei propri poteri, compreso l'uso della firma sociale, ad uno o più dei suoi membri con la qualifica di Amministratore Delegato, determinandone le facoltà e la remunerazione (nell'ambito della determinazione complessiva effettuata dall'Assemblea ai sensi dell'art. 17.10 dello Statuto). Inoltre, le cariche di Presidente e Amministratore Delegato possono essere associate.

L'organo amministrativo può nominare, revocare e/o comunque determinare la cessazione del rapporto con institori, direttori generali, procuratori ad negotia e mandatari in genere per il compimento di determinati atti o categorie di atti in nome e per conto della Società, scegliendoli tra dipendenti della Società o tra terzi.

Nella seguente tabella vengono elencati gli Amministratori muniti di deleghe e procure gestionali alla data di riferimento. L'indicazione dei relativi poteri e i limiti entro i quali possono essere esercitati sono riportati nel certificato di iscrizione alla Camera di Commercio.

Nominativo Carica
Enea Righi Vice Presidente e Amministratore Delegato
Ilaria Eugeniani Amministratore con procura riguardante gli aspetti di
Amministrazione Finanza e Controllo-Dirigente Preposto

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Vice Presidente e Amministratore Delegato Enea Righi i seguenti poteri:

  • la legale rappresentanza della società di fronte ai terzi ed in giudizio, nonché firma sociale nell'ambito delle attribuzioni conferite e nei limiti dei poteri previsti dallo Statuto Sociale.
  • Il potere di esercitare tutte le attribuzioni spettanti al Consiglio di Amministrazione per legge e per Statuto per il compimento di tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione ad eccezione, oltre a quanto non delegabile ai sensi dell'art. 2381 c.c.:
    • delle operazioni di acquisti e vendite o comunque degli atti di disposizione (tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, costituzione di usufrutto, pegno ed ipoteca) di immobili, partecipazioni in altre società, aziende e rami di aziende (escluse le società consortili, consorzi ed ATI);
    • della concessione di garanzie nell'interesse di terzi, ivi comprese le garanzie nell'interesse di società controllate o collegate;
    • della assunzione di finanziamenti eccedenti l'importo di Euro 8.000.000,00 annui (ottomilioni/00);
    • delle attribuzioni non delegabili per legge e per Statuto.

All'Amministratore Delegato viene altresì attribuita la qualifica di datore di lavoro ai sensi dell'art. 2, lett. b) del D. Lgs n. 81/08, a cui è data idonea pubblicità interna ed esterna, attribuendogli autonomia di spesa.

All'Amministratore Delegato è, altresì espressamente attribuita la facoltà di subdelega a terzi, anche parziale e di singoli poteri, nei limiti dei poteri conferiti, da formalizzarsi per iscritto.

Al Consigliere Eugeniani, con procura rilasciata in data 24 aprile 2015, sono stati conferiti tutti poteri affinché in nome, vece e conto della Società, e con obbligo di rendiconto, svolga le seguenti attività:

1) emettere, firmare e quietanzare fatture, note di addebito, di accredito, riceverle;

2) sistemare conti e fatture, concordare, transigere e liquidare il loro pagamento, sia in via giudiziale che stragiudiziale;

3) tenere e firmare la corrispondenza della Società;

4) proporre istanze, ricorsi, reclami a qualsiasi giurisdizione sia ordinaria che amministrativa;

5) esigere tutti i valori e tutte le somme senza alcun limite di cifra che siano per qualsiasi titolo dovute alla società ivi comprese quelle dovute alla società dalle amministrazioni dello stato e dagli enti parastatali e locali, rilasciandone le corrispondenti quietanze e liberazioni;

6) rappresentare la società in procedure di fallimento e di concordato giudiziali e stragiudiziali, in procedure concorsuali e di cessio bonorum;

7) rappresentare la società avanti le rappresentanze della Banca d'Italia e dell'ufficio italiano dei cambi per tutte le operazioni finanziarie e commerciali in valuta, nonché avanti a qualsiasi istituto di credito o privati banchieri, stipulando con gli stessi contratti bancari per finanziamenti a breve, medio e lungo termine;

8) svolgere operazioni presso gli uffici del deposito pubblico, della cassa depositi e prestiti, uffici postali, ferroviari, doganali e delle imprese di trasporto in genere, presso compagnie di assicurazione, presso tutti gli uffici pubblici e privati, sia civili che militari, italiani ed esteri, con facoltà di ritirare somme, valori, pieghi, anche lettere raccomandate ed assicurate, consentire vincoli e svincoli esonerando le amministrazioni solventi da ogni e qualsiasi responsabilità;

9) aprire e chiudere presso gli uffici delle poste e telegrafi conti correnti postali, versando e prelevando dagli stessi, nell'ambito delle vigenti disposizioni;

10) sottoscrivere le dichiarazioni dei sostituti d'imposta, le attestazioni dei compensi assoggettati a ritenute d'acconto e dei compensi di lavoro dipendente;

11) trarre, girare, protestare effetti, ma non emettere cambiali;

12) ritirare somme, firmando assegni, effettuare a debito dei conti correnti presso le banche tutti quei prelevamenti anche sullo scoperto che potessero essere consentiti a favore della società mandante, in qualsiasi forma anche mediante emissione di assegni a suo favore, a favore di terzi e sia mediante ordinativi di versamento o richieste di assegni presso le banche.

Al consigliere Eugeniani è affidata, inoltre, la rappresentanza della Società presso le intendenze di finanza, gli uffici del registro, gli uffici tecnici erariali, gli uffici delle imposte, gli uffici comunali inclusi quelli per tributi locali, presso lo schedario generale dei titoli azionari, presso gli uffici I.V.A. (imposta sul valore aggiunto), presso l'ispettorato del lavoro, gli uffici regionali del lavoro, presso gli istituti per le assicurazioni obbligatorie, redigendo, sottoscrivendo e presentando dichiarazioni, istanze, variazioni, ricorsi, reclami, deleghe di pagamento, denunce e moduli per i redditi di terzi soggetti a ritenuta d'acconto ed ogni altra dichiarazione fiscale, impugnando accertamenti d'imposta o tasse contro le commissioni tributarie ed uffici amministrativi di ogni ordine e grado, proponendo ed accettando concordati mediante sottoscrizione.

La predetta procuratrice può esercitare in autonomia i propri poteri entro il limite massimo di spesa posto ad euro 25.000.000,00 (venticinquemilioni/00) per operazione; al di sopra di tale limite ogni atto deve essere avallato da un legale rappresentante della Società, attraverso la sottoscrizione congiunta dell'atto medesimo.

Si precisa che il Vice Presidente ed Amministratore Delegato Enea Righi, qualificabile come principale responsabile della gestione di impresa, non riveste l'incarico di amministratore presso un altro emittente di

cui sia chief executive officer un altro amministratore di Servizi Italia. Pertanto non ricorre alcuna situazione di interlocking directorate prevista dal criterio 2.C.6. del Codice di Autodisciplina.

4.5 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dott. Roberto Olivi, il quale ricopre anche il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Coopservice Soc.Coop.p.A., società che esercita indirettamente il controllo sull'Emittente tramite Aurum S.p.A., è investito della rappresentanza legale della Società. Per una più corretta applicazione dei principi previsti dal Codice di Autodisciplina, considerato che la carica di Presidente è ricoperta dalla persona che riveste altresì la carica di Presidente dell'organo amministrativo della società che controlla l'Emittente, si è ritenuto opportuno non affidare deleghe gestionali al Presidente, il quale non partecipa alla elaborazione delle strategie aziendali.

Nello specifico, oltre alla legale rappresentanza della Società di fronte ai terzi ed in giudizio, nonché firma sociale nell'ambito delle attribuzioni conferite e nei limiti dei poteri previsti dallo Statuto Sociale, al Presidente è stato attribuito il potere di sottoscrizione di contratti di consulenza ed opera intellettuale che comportino assunzione di obbligazioni per la Società sino all'importo di Euro 200.000,00.

Si precisa che il Presidente è amministratore non esecutivo della Società, non è il principale responsabile della gestione dell'Emittente né l'azionista di controllo dell'Emittente.

COMITATO ESECUTIVO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Servizi Italia S.p.A. non ha costituito un comitato esecutivo.

INFORMATIVA AL CONSIGLIO

In sede di riunione del Consiglio di Amministrazione, gli organi delegati forniscono a consiglieri e sindaci, con cadenza almeno trimestrale, adeguata informativa sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sull'attività svolta nell'esercizio delle rispettive deleghe e sulle operazioni di maggior rilievo finanziario e patrimoniale, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue Controllate.

Trimestralmente, il Consiglio, nel corso delle adunanze stabilite dal calendario eventi societario, ha, quindi, valutato il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione le informazioni ricevute dagli organi delegati su operazioni straordinarie, sull'andamento del mercato e sull'evoluzione normativa relativa al settore in cui opera la Società e confrontando i risultati economici e finanziari programmati con quelli approvati nelle relazioni periodiche aggiuntive al 31 marzo ed al 30 settembre, nella relazione finanziaria semestrale e nel bilancio.

4.6 Altri consiglieri esecutivi

Con riguardo ai consiglieri attualmente in carica, sono esecutivi ai sensi dell'art. 2 del Codice di Autodisciplina il Vice Presidente ed Amministratore Delegato Enea Righi, qualificabile come principale responsabile della gestione di impresa, e l'amministratore Ilaria Eugeniani, che svolge l'incarico direttivo di Responsabile Amministrazione Finanza e Controllo e Dirigente Preposto.

4.7 Amministratori indipendenti

Alla Data di riferimento, il Consiglio di Amministrazione è composto da undici amministratori di cui quattro indipendenti ai sensi del TUF e del Codice di Autodisciplina: Paola Schwizer, Romina Guglielmetti, Chiara Mio e Antonio Aristide Mastrangelo. Prima dell'Assemblea del 20 aprile 2018, gli amministratori indipendenti erano: Paola Schwizer, Romina Guglielmetti, Paola Galbiati e Antonio Aristide Mastrangelo.

Tali amministratori hanno indicato, nelle liste per la nomina del Consiglio, l'idoneità a qualificarsi come indipendenti e si sono impegnati a mantenere l'indipendenza durante la durata del mandato e, se del caso, a dimettersi.

Il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio di riferimento, ha valutato, alla prima occasione utile dopo la nomina, la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF e dei requisiti previsti dal Codice di Autodisciplina, rendendo noto l'esito delle proprie valutazioni mediante un comunicato diffuso al mercato. I criteri di indipendenza presi in considerazione sono tutti quelli stabiliti dalla normativa vigente e dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina.

La corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottate dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri è stata valutata positivamente anche dal Collegio Sindacale.

Gli amministratori indipendenti si sono riuniti una volta in assenza degli altri amministratori, in ossequio a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina. L'adunanza ha avuto ad oggetto i risultati della valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, nonché proposte di approfondimento per le prossime sessioni di induction.

4.8 Lead Independent Director

Sebbene non ricorrano i presupposti previsti dal criterio applicativo 2.C.4 del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione – avuto riguardo al fatto che la carica di Presidente è ricoperta dallo stesso soggetto che riveste anche il ruolo di Presidente dell'azionista che controlla l'Emittente – a decorrere dal 20 aprile 2018 ha ritenuto opportuno dotarsi di un ulteriore presidio di corporate governance derivante dalla best practice internazionale, nominando un Lead Independent Director, individuato nell'amministratore Paola Schwizer.

Il Lead Independent Director: (i) rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli amministratori non esecutivi e, in particolare, di quelli che sono indipendenti; (ii) collabora con il Presidente del Consiglio di Amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi.

Nel corso dell'Esercizio di riferimento, il Lead Independent Director ha attivamente partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, coordinando, ove è stato necessario o anche solo opportuno, le istanze e i contributi degli amministratori non esecutivi ed, in particolare, di quelli indipendenti.

5.0 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

E' stata predisposta una apposita procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni riguardanti Servizi Italia S.p.A., la quale disciplina le modalità per il trattamento, la gestione interna e la comunicazione all'esterno dei documenti e delle informazioni societarie riguardanti Servizi Italia S.p.A. e le società controllate dalla stessa, ivi incluse le informazioni regolamentate ai sensi dell'art. 113-ter del TUF, e con particolare riferimento alle informazioni privilegiate di cui all'art. 7 del Reg. UE n. 596/2014.

Servizi Italia S.p.A. ha, inoltre, istituito il Registro delle Persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate in ottemperanza all'art. 18 del Reg. UE n. 596/2014, con particolare attenzione alle raccomandazioni contenute nelle Linee Guida Consob sulla gestione delle informazioni privilegiate, demandando ad un fornitore terzo qualificato le attività di tenuta e custodia dello stesso, sulla base delle informazioni trasmesse dall'Ufficio Servizi Societari.

Inoltre, in ossequio a quanto previsto dalle Linee guida Consob sulla gestione delle informazioni privilegiate, la Società ha individuato sedici categorie di informazioni rilevanti (per "informazione rilevante" si intende ogni informazione che ha una sufficiente possibilità di diventare, in un secondo - anche prossimo - momento, un'informazione privilegiata, ma che non presenti ancora il sufficiente carattere di precisione richiesto per essere considerata come tale), istituendo un apposito registro (il "Registro delle Informazioni Rilevanti" o "RIL"), nel quale sono indicate per ciascuna categoria di informazione rilevante (se del caso suddivisibile in sottocategorie) le funzioni aziendali che hanno tipicamente accesso (o hanno diritto di avere accesso) alle informazioni della categoria (o, se del caso, della sottocategoria), con l'indicazione dei relativi responsabili.

Salvo quanto specificamente previsto nella procedura, gli amministratori, i sindaci, i dirigenti, i dipendenti, gli agenti e i consulenti della Società e delle sue controllate sono tenuti al rispetto delle disposizioni normative e a mantenere segrete le informazioni privilegiate, le informazioni rilevanti e più in generale tutta la documentazione e le informazioni riguardanti la Società e le sue controllate di cui siano venuti a conoscenza nello svolgimento dei loro compiti (se non già rese pubbliche nelle prescritte forme), trattando le stesse solo nell'ambito di canali specificamente autorizzati e adottando, altresì, ogni più opportuna cautela affinché la circolazione di tali informazioni nel contesto aziendale possa avvenire senza pregiudizio del carattere riservato delle stesse.

6.0 COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

In seno al Consiglio di Amministrazione, in conformità con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina e considerate le dinamiche e le dimensioni dell'organizzazione aziendale, nonché le professionalità dei componenti, sono costituiti il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e il Comitato Controllo e Rischi, le cui competenze sono state definite in appositi regolamenti approvati dal Consiglio di Amministrazione. Entrambi i comitati sono composti da tre membri; essi hanno funzioni meramente propositive e consultive ed assistono il Consiglio di Amministrazione nelle istruttorie riguardanti le materie di rispettiva competenza.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, in un'ottica di efficienza organizzativa, riunisce in sé le funzioni di due comitati previsti dal Codice di Autodisciplina, nel rispetto delle condizioni previste dall'art. 4 del Codice.

I lavori di ciascun comitato sono coordinati da un presidente e le decisioni di ciascun comitato devono essere prese con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti. Delle riunioni di ciascun comitato viene redatto apposito verbale.

I componenti dei comitati hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e - ove ritenuto necessario - possono avvalersi di consulenti esterni.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un budget specifico per ciascun comitato, con previsione di ampliamento dello stesso, per specifiche esigenze prospettate di volta in volta al Consiglio di Amministrazione, allo scopo di consentire a ciascun comitato di essere sempre nella condizione di svolgere i propri compiti in piena autonomia economica e gestionale.

Si precisa che al Consiglio di Amministrazione non sono state riservate le funzioni di comitati previsti nel Codice.

Ciascun comitato riferisce periodicamente al Consiglio di Amministrazione in ordine alle attività svolte.

7.0 COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE

In conformità a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, Servizi Italia ha istituito un Comitato per le Nomine e la Remunerazione ("CNR"). Il CNR in carica fino all'Assemblea del 20 aprile 2018 era composto da tre amministratori indipendenti e non esecutivi: Paola Galbiati (Presidente del CNR), Romina Guglielmetti e Paola Schwizer.

Successivamente, il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2018 ha individuato quali membri del CNR tre amministratori indipendenti e non esecutivi: Chiara Mio (Presidente del CNR), Romina Guglielmetti e Paola Schwizer. Al momento della nomina, il Consiglio ha ritenuto adeguate la conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria, e/o in materia di politiche retributive dei componenti del CNR.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha le seguenti funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione:

in materia di nomine

• formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna;

• esprimere eventuali raccomandazioni in merito:

a) al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore della Società,

b) alle valutazioni del Consiglio di Amministrazione di eventuali fattispecie problematiche ove l'assemblea abbia autorizzato in via generale e preventiva di deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 del codice civile;

• proporre al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire amministratori indipendenti;

in materia di remunerazione

  • supportare il Consiglio con apposita istruttoria sulla predisposizione di eventuali piani di successione;
  • valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dagli Amministratori Delegati; formulare al Consiglio di Amministrazione proposte in materia;
  • presentare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche, nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione; monitorare l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance;
  • esaminare preventivamente la relazione annuale sulla remunerazione da mettere a disposizione del pubblico in vista dell'Assemblea annuale di approvazione del bilancio.

Nell'ambito delle proprie competenze, il CNR elabora, sottopone al Consiglio di Amministrazione e monitora l'applicazione di sistemi di incentivazione rivolti al management (ivi inclusi eventuali piani di remunerazione basati su strumenti finanziari), intesi quali strumenti finalizzati ad attrarre e motivare risorse di livello ed esperienza adeguati, sviluppandone il senso di appartenenza ed assicurandone nel tempo un costante orientamento alla creazione di valore.

Il CNR può, inoltre,svolgere un'attività di supporto nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Direttore delle Risorse Umane per quanto riguarda la valorizzazione delle risorse manageriali, il reperimento di talenti e la promozione di iniziative con istituti universitari in tale ambito.

Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, inoltre, valuta i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche e vigila sulla loro applicazione sulla base delle informazioni fornite dall'Amministratore Delegato e dal Direttore Risorse Umane.

Ai fini dell'espletamento dei compiti ad esso conferiti, il CNR può avvalersi sia dell'ausilio dei dipendenti della Società sia di professionisti esterni, esperti in materia di politiche retributive, a condizione che questi non forniscano simultaneamente alla funzione delle risorse umane, agli amministratori o ai dirigenti con responsabilità strategiche servizi di significatività tale da compromettere in concreto la loro indipendenza di giudizio. I componenti del CNR hanno inoltre accesso alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti avvalendosi del Direttore delle Risorse Umane.

Alle adunanze del CNR hanno partecipato il Presidente del Collegio Sindacale o altro sindaco dal medesimo designato, nonché il management aziendale al fine di contribuire alla trattazione degli argomenti all'ordine del giorno delle adunanze. La partecipazione di soggetti non membri del CNR sono avvenute su invito del comitato stesso e su singoli punti all'ordine del giorno.

Le riunioni del CNR sono state regolarmente verbalizzate e il Presidente ne ha dato puntuale informazione al primo Consiglio di Amministrazione utile.

In caso di proposte al Consiglio relative alla propria remunerazione, è previsto che gli amministratori si debbano astenere dal partecipare a tali riunioni del CNR.

Relativamente all'Esercizio 2018, le principali attività svolte dal CNR sono state:

  • in funzione di Comitato per la Remunerazione: proposizione al Consiglio di Amministrazione dei criteri individuati nel Regolamento Piano Annual Bonus System e nel Regolamento Piano Long Term Incentive Cash 2018-2019-2020; presentazione al Consiglio di Amministrazione della propria proposta con riferimento alla Politica della remunerazione da sottoporre alla prossima Assemblea dei soci, evidenziandone le eventuali modifiche rispetto alla Politica della remunerazione per l'esercizio precedente; rilascio di parere favorevole in merito ai compensi degli Amministratori investiti di particolari cariche e dell'Internal Auditor;
  • in funzione di Comitato per le Nomine: proposta al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione di (i) una policy di succession planning con l'obiettivo di garantire la business continuity mediante la definizione di fasi strutturate e di tavole di successione per i Dirigenti con responsabilità strategica, Senior Manager, ruoli chiave e ruoli speciali dell'organizzazione e favorire inoltre la predisposizione da parte della Società di una matrice di eleggibilità nel Consiglio di figure già appartenenti all'organizzazione di Servizi Italia a garanzia di piano di successione degli amministratori esecutivi, (ii), orientamenti e policy del Consiglio di Amministrazione di Servizi Italia S.p.A. agli azionisti sulla futura dimensione e composizione del Consiglio di Amministrazione in occasione dell'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2018 chiamata a rinnovare l'organo gestorio per il triennio 2018-2020; predisposizione del questionario per la valutazione della composizione e del funzionamento del Consiglio e dei suoi Comitati e analisi preliminare dei risultati; analisi delle modifiche apportate al Codice di Autodisciplina in materia di gender diversity e formulazione al Consiglio di Amministrazione di una proposta sulla modalità di adozione dei diversità di genere richiamati dai principi 2.P.4. e 8.P.2.

Il CNR, inoltre, ha esposto in occasione dell'Assemblea del 20 aprile 2018, per il tramite del Presidente, le modalità di esercizio delle proprie funzioni.

Al CNR viene messo a disposizione, per l'adempimento dei propri compiti, un budget annuo di Euro 20.000,00.

Per ulteriori informazioni sulla composizione e sul funzionamento del Comitato per le Nomine e la Remunerazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, messa a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio eMarket Storage all'indirizzo www.emarkestorage.com, nonché sul sito internet della Società (www.si-servizitalia.com).

Nella Tabella 2, allegata alla presente Relazione, è evidenziata la struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, il numero delle adunanze effettuate nel 2018, la durata media delle stesse, la partecipazione effettiva di ciascun componente, il ruolo da essi ricoperto, il numero delle riunioni programmate per l'esercizio in corso, nonché quelle già tenute.

8.0 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Il Consiglio di Amministrazione ha definito, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, la politica di remunerazione della Società, nel rispetto della normativa applicabile e in conformità con il principio 6.P.4 del Codice di Autodisciplina. Tale documento definisce le linee guida che tutti gli organi societari coinvolti devono osservare al fine di determinare le remunerazioni degli amministratori – in particolare degli amministratori esecutivi e degli altri investiti di particolari cariche – e dei dirigenti aventi responsabilità strategiche, sia a livello procedurale (iter di definizione e attuazione delle politiche di remunerazione), sia a livello sostanziale (criteri che devono essere rispettati nella definizione delle remunerazioni).

Le politiche e le procedure sulle remunerazioni sono illustrate nella prima sezione della Relazione sulla Remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, messa a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio eMarket Storage all'indirizzo www.emarkestorage.com, nonché sul sito internet della Società (www.si-servizitalia.com), alla quale si rinvia integralmente per ogni informazione non contenuta nella presente Relazione.

Si precisa che, in conformità a quanto previsto dall'art. 123-ter, comma 6, del TUF, la prossima Assemblea degli Azionisti sarà chiamata a deliberare in maniera non vincolante sulla prima sezione della Relazione sulla Remunerazione, che illustra la politica sulle remunerazioni adottata dalla Società e le procedure utilizzate per la sua adozione ed attuazione.

Si rammenta che, all'atto della nomina, ai componenti del Consiglio di Amministrazione, ai sensi dello Statuto Sociale (articolo 17.10), spetta, per il periodo di durata del mandato, un compenso determinato dall'Assemblea in termini complessivi, ai sensi dell'articolo 2389, comma 3 c.c. Tale compenso può essere anche formato da una parte fissa ed una variabile, quest'ultima commisurata al raggiungimento di determinati obiettivi. La remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e sentito il parere del Collegio Sindacale, nell'ambito della determinazione complessiva effettuata dall'Assemblea ai sensi dell'articolo 17.10 dello Statuto. L'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2018, in occasione della nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2018-2019-2020, ha determinato il compenso annuo in termini complessivi, per l'intera durata del mandato. L'emolumento è stato successivamente ripartito tra gli amministratori dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e sentito il parere del Collegio Sindacale. Nel presentare la propria proposta, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha osservato come la stessa risulti in linea e sia coerente con la policy remunerativa della Società, nonché sia idonea a consentire una corretta definizione di livelli di remunerazione competitivi e a promuovere l'equità interna e la trasparenza.

Si precisa che non sono stati approvati, da parte dell'Assemblea, piani di incentivazione a base azionaria per gli amministratori.

Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF)

Ai sensi dell'art. 123-bis, comma 1, lett. i), del TUF, si precisa che alla data di approvazione della presente Relazione:

  • l'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2018 ha deliberato di riconoscere all'Amministratore Delegato, nei casi di (i) scadenza naturale del contratto di directorship (approvazione bilancio di esercizio 2020) senza la conferma nella medesima carica di Amministratore Delegato al termine del mandato, (ii) revoca senza giusta causa e (iii) dimissioni per giusta causa, un'indennità di cessazione carica di ammontare variabile in funzione del momento in cui intervenga la cessazione del rapporto (Euro 400.000,00 nel corso del primo anno; Euro 500.000,00 nel corso del secondo anno; Euro 700.000,00 nel corso del terzo anno o al termine del mandato). E' altresì in essere con l'Amministratore Delegato un accordo che prevede compensi per impegni di non concorrenza della durata di 24 mesi successivi alla cessazione (per qualunque causa) della carica e delle deleghe assegnate. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del TUF;
  • non sono in essere ulteriori accordi tra la Società e gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione che prevedano indennità in caso di dimissioni o licenziamento/revoca senza giusta causa o se il loro rapporto cessi a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.

Si precisa che nell'Esercizio di riferimento, a seguito delle dimissioni rassegnate in data 17 gennaio 2018 dall'amministratore non esecutivo Emil Anceschi, lo stesso non ha percepito alcuna indennità di fine carica.

9.0 COMITATO CONTROLLO E RISCHI

In conformità a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, Servizi Italia ha istituito un Comitato Controllo e Rischi ("CCR"). Il CCR in carica fino all'Assemblea del 20 aprile 2018 era composto da tre amministratori indipendenti e non esecutivi: Romina Guglielmetti (Presidente del CCR), Paola Galbiati e Paola Schwizer. Successivamente, il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2018 ha individuato quali membri del CCR tre amministratori indipendenti e non esecutivi: Romina Guglielmetti (Presidente del CCR), Chiara Mio e Paola Schwizer. Al momento della nomina il Consiglio ha ritenuto adeguate la conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria e/o di gestione dei rischi dei componenti del comitato.

In base a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, il Comitato Controllo e Rischi collabora, in via consultiva e propositiva, con il Consiglio di Amministrazione nello svolgimento delle attività di verifica periodica della adeguatezza e dell'effettivo funzionamento dell'assetto organizzativo relativo al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Comitato Controllo e Rischi, come previsto dall'art. 8 del Regolamento per le Operazioni con Parti Correlate adottato dalla Società ("Regolamento OPC"), è stato investito anche delle funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ("Comitato OPC") e quindi è chiamato ad esprimere il proprio parere motivato sull'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni, e a svolgere le ulteriori funzioni al medesimo Comitato attribuite dal Regolamento OPC.

Inoltre il CCR rilascia il proprio parere preventivo al Consiglio di Amministrazione:

  • a) sulle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi concernenti la società e le controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati;
  • b) sul grado di compatibilità dei rischi di cui alla precedente lettera a) con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • c) sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché circa l'efficacia del sistema stesso;
  • d) sul piano di lavoro predisposto dall'Internal Auditor;
  • e) sulla descrizione, contenuta nella Relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e della modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti, ivi compresa la valutazione sull'adeguatezza del sistema stesso;
  • f) sui risultati esposti dalla società di revisione nell' eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
  • g) sulla proposta relativa alla nomina, alla revoca e alla remunerazione dell'Internal Auditor, nonché circa l'adeguatezza delle risorse assegnate a quest'ultimo per l'espletamento delle proprie funzioni.

Si precisa che tale parere non è vincolante per il Consiglio di Amministrazione.

Oltre a quanto sopra esposto, il Comitato Controllo e Rischi:

  • supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche in riferimento alle relazioni finanziarie periodiche;
  • nei limiti delle proprie funzioni valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato e, ove il Comitato lo ritenga opportuno, della relazione finanziaria semestrale;
  • si confronta con il Dirigente Preposto in relazione ai risultati di attività di controllo inerenti ai rischi aziendali connessi alle attività di competenza del Dirigente Preposto, nonché all'attuazione di procedure interne che coinvolgono il Dirigente Preposto stesso;
  • esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi del Gruppo;
  • esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione internal audit;
  • monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente del Collegio Sindacale;
  • riferisce al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supporta, con un adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Nell'ottica del monitoraggio costante del grado di adesione della Società alle disposizioni regolamentari, al fine di formulare proposte e suggerimenti al Consiglio di Amministrazione, il Comitato Controllo e Rischi può:

  • esaminare e discutere con il management e con il Responsabile della funzione di internal audit i rinvenimenti più significativi, le motivazioni fornite e le eventuali difficoltà incontrate nel corso della propria attività;
  • riunirsi con il management per esaminare i principali rischi aziendali, identificati dall' Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e le misure adottate dal management per prevenire, monitorare e controllare tali rischi.

Alle adunanze del CCR partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o altro sindaco da lui designato.

Il CCR ha facoltà di invitare alle riunioni il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Direttore Organizzazione, l'Internal Auditor, componenti della società di revisione della Società, altri componenti del Consiglio o della struttura, o ulteriori soggetti la cui partecipazione sia ritenuta utile, con riferimento a singoli punti all'ordine del giorno. La partecipazione da parte di questi soggetti alle riunioni del comitato nell'Esercizio di riferimento, ivi compresi Presidente del Collegio Sindacale o altro sindaco designato, è quindi avvenuta su invito del CCR stesso e su singoli punti all'ordine del giorno.

Le riunioni del CCR, inoltre, sono state regolarmente verbalizzate e il Presidente del Comitato ne ha dato puntuale informazione al primo Consiglio di Amministrazione utile.

Nel corso dell'Esercizio di riferimento, il Comitato Controllo e Rischi, in particolare:

  • ha approvato la relazione predisposta dal Comitato ai sensi del criterio applicativo 7.C.2., lett. f), del Codice di Autodisciplina e dell'art. 3 del Regolamento, al fine di rendere al Consiglio di Amministrazione l'informativa sull'attività svolta e l'adeguatezza del Sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi;
  • ha espresso parere favorevole in merito al piano delle attività di audit programmate per il 2018 per la Società, esprimendo inoltre parere favorevole alla sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;
  • ha preso favorevolmente atto delle Relazioni periodiche dell'Internal Auditor e della complessiva idoneità del Sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, esprimendo parere positivo sulla sua complessiva adeguatezza;
  • ha valutato sussistente il corretto utilizzo dei princìpi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, all'esito di quanto esposto dal rappresentante della Società di Revisione, sentito il Collegio Sindacale e il Dirigente Preposto, prendendo inoltre atto dell' analisi di stima degli impatti derivanti dall'applicazione dei nuovi princìpi contabili internazionali (IFRS 9, IFRS 15 e IFRS 16) poste in essere dalla Società di Revisione, anche in coordinamento con il Collegio sindacale e con il Dirigente Preposto;
  • ha preso atto delle attività intraprese dall'Organismo di Vigilanza nel corso dell'Esercizio di riferimento, aventi a oggetto tra l'altro gli aggiornamenti al Modello 231 a fronte di alcune modifiche organizzative e le informazioni relative a fatti rilevanti ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001;
  • ha preso atto delle attività svolte, anche in collaborazione con la Società di Revisione, per la predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, i.e. "Il Report di Sostenibilità del Gruppo Servizi Italia" (la "Dichiarazione Non Finanziaria 2017");
  • ha espresso parere favorevole all'approvazione della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società per l'esercizio 2017 da parte del Consiglio di Amministrazione, prendendo atto della conformità del sistema di governo societario adottato dalla Società rispetto, tra l'altro, alle disposizioni del TUF e del Codice di Autodisciplina;
  • ha espresso parere favorevole all'approvazione della Dichiarazione Non Finanziaria 2017 predisposta, oltre che in conformità al D. Lgs. n. 254/16, anche in ottemperanza alle linee guida "G4 Sustainability Reporting Guidelines" pubblicate nel 2013 dal Global Reporting Initiative e degli orientamenti delle Linee Guida CE 2017/C215/01;
  • ha preso atto dell'informativa in merito alle attività poste in essere dalla Società ai fini dell'adeguamento alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679 ("GDPR");
  • ha esaminato l'aggiornamento del Regolamento del Comitato, concordando di sottoporlo al Consiglio di Amministrazione per la sua approvazione;
  • ha espresso parere favorevole alla nomina dell'ing. Antonio Ciriello quale Internal Auditor della Società, esaminandone, altresì, la remunerazione e l'incarico sottostante, e ritenendoli adeguati, unitamente al budget a disposizione;
  • in funzione di Comitato OPC: (i) ha espresso il proprio parere favorevole alla definizione dell'accordo transattivo tra la Società e un suo Dirigente con responsabilità strategiche, rilevando la sussistenza dell'interesse e della convenienza della Società al compimento dell'operazione, nonché la correttezza sostanziale delle relative condizioni; (ii) ha preso atto delle operazioni ordinarie e concluse a condizioni di mercato o standard effettuate da Servizi Italia con parti correlate; (iii) ha espresso il proprio parere favorevole sull'aggiornamento del Regolamento OPC adottato dalla Società; (iv) ha istruito l'operazione di maggiore rilevanza con la correlata Focus S.p.A., riferita al progetto di riqualificazione del complesso industriale di Castellina di Soragna (Parma), con consegna di nuovi immobili e stipula di un nuovo contratto di locazione per il medesimo complesso, inclusivo degli immobili consegnati, formulando il proprio parere sull'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Nelle riunioni tenutesi nel primo trimestre 2019, il CCR ha preso in carico il tema dell'incidente informatico come descritto al successivo punto 10.0 della Relazione, avviando gli approfondimenti di propria competenza, anche ai fini delle valutazioni delle azioni di rimedio.

Al CCR viene messo a disposizione, per l'adempimento dei propri compiti, un budget annuo di Euro 20.000,00, con la precisazione che tale limite non trova applicazione con riferimento alle funzioni del Comitato in materia di operatività con le parti correlate per le operazioni di maggiore rilevanza.

Nella Tabella 2, allegata alla presente Relazione, è evidenziata la struttura del Consiglio di Amministrazione e dei comitati, il numero delle adunanze effettuate nel 2018, la durata media delle stesse, la partecipazione effettiva di ciascun componente, il ruolo da essi ricoperto, il numero delle riunioni programmate per l'esercizio in corso, nonché quelle già tenute.

10.0 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Premessa – Informazioni sulla gestione dei rischi

Il Gruppo ha sviluppato un modello che si basa sull'integrazione dei sistemi di gestione dei rischi, di controllo interno e sulla loro adeguatezza.

Il modello adottato dalla Società è finalizzato a garantire la continuità dell'organizzazione e l'adeguatezza dei suoi processi, attività e prestazioni in termini di:

    1. Obiettivi di Business:
  • conseguimento degli obiettivi fissati in sede di definizione delle strategie aziendali;
  • impiego efficace ed efficiente delle risorse dell'organizzazione;
    1. Obiettivi di Governo:
  • garantire attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informativa finanziaria;
  • salvaguardia del patrimonio aziendale;
  • osservanza di leggi, regolamenti, contratti, norme etiche ed aziendali;
  • tutela delle responsabilità etiche e sociali.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società è articolato su tre livelli:

  1. primo livello: le strutture operative identificano, valutano, monitorano, attenuano e riportano i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale, assicurando la correttezza dell'operatività in coerenza con i limiti e gli obiettivi assegnati;

  2. secondo livello: l'Amministratore incaricato al sistema di controllo interno è responsabile del presidio di tutte le tipologie di rischio e della chiara rappresentazione al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione della politica di gestione dei rischi aziendali;

  3. terzo livello: l'Internal Auditing a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione valuta l'idoneità del complessivo sistema di controllo interno e di gestione dei rischi per garantire l'efficacia e l'efficienza dei processi, la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'affidabilità e l'integrità delle informazioni contabili e gestionali, la conformità alle normative interne ed esterne e alle indicazioni del management.

Per lo svolgimento delle proprie attività, l'Internal Auditing presenta al Consiglio di Amministrazione, un piano delle attività, in cui sono rappresentati gli interventi di audit programmati, in coerenza con i rischi associati alle attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Gli esiti delle attività svolte, con periodicità semestrale, sono portati all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, previo esame del Comitato Controllo e Rischi; gli elementi di criticità rilevati in sede di verifica sono, invece, tempestivamente segnalati alle strutture aziendali competenti per l'attuazione di azioni di miglioramento.

Il Gruppo Servizi Italia, consapevole della propria mission e politica societaria, si pone l'obiettivo di presidiare correttamente i rischi individuati in tutte le attività, condizione primaria per conservare il rapporto di fiducia con gli stakeholder e per garantire la sostenibilità d'impresa nel tempo.

Il processo di controllo dei rischi, comune a tutte le funzioni di controllo, in coerenza con le best practice di riferimento, in particolare secondo i principi del nuovo COSO-ERM framework (Committee of Sponsoring Organization of the Treadway Commission) - (Enterprice Risk Management), si articola, nelle seguenti fasi:

    1. governance e cultura per i rischi;
    1. strategia e definizione degli obiettivi per la gestione dei rischi;
    1. analisi del rischio;
    1. informazioni, comunicazione e reporting per i rischi;
    1. monitoraggio delle performance del modello di gestione di rischio.

Il Consiglio di Amministrazione, supportato dal Comitato Controllo e Rischi come specificato nel paragrafo 9.0, tramite l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e il Responsabile Internal Audit, pianifica, organizza e dirige l'esecuzione di iniziative in grado di assicurare il raggiungimento dei traguardi aziendali attraverso la revisione periodica dei propri obiettivi, la modifica dei processi in funzione dei cambiamenti dell'ambiente interno ed esterno alla Società, la promozione ed il

mantenimento, all'interno della stessa, di una cultura e di un clima favorevolmente orientati al Risk Management.

Le differenti tipologie di rischio sono definite all'interno della Risk Policy di Gruppo, soggetta ad aggiornamento con cadenza almeno annuale. La Risk Policy rappresenta il Risk Appetite Framework (di seguito, in breve, anche "RAF") del Gruppo, ovvero, lo strumento cardine con cui il Consiglio di Amministrazione definisce la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio sostenibile, le politiche di governo dei rischi ed il quadro dei relativi processi organizzativi.

Nell'ambito del RAF, della Risk Policy e, quindi, del corpo normativo interno sul presidio dei rischi, sono contemplati anche aspetti legati alla gestione dei rischi di natura sociale, ambientale ed economica.

Il Gruppo, al fine di minimizzare le diverse tipologie di rischio a cui è esposto, si è dotato di tempi e metodi di controllo che consentono alla Direzione Aziendale di monitorare i rischi e di informare opportunamente l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e (anche per suo tramite) il Consiglio di Amministrazione. Fermo restando il principio del presidio continuo e tenuto conto delle caratteristiche delle attività svolte dalle società del Gruppo, dal riesame dell'analisi dei rischi emerge che, attraverso l'applicazione delle azioni organizzative e gestionali pianificate, la Società ha ottenuto la mitigazione desiderata sui principali rischi identificati nelle aree operative, finanziarie, strategiche e di compliance, implementando e documentando i punti di controllo all'interno delle procedure aziendali.

Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lettera b), TUF

In relazione alla informativa finanziaria, il processo di Enterprise Risk Management è strettamente legato al processo di pianificazione strategica, con la finalità di associare il profilo di rischio complessivo del Gruppo alla redditività prospettica risultante dal documento di piano/budget. Per questo motivo, il Sistema di Controllo Interno è stato impostato in termini di dimensioni di analisi, valutazione dei rischi, ruoli e responsabilità, ponendo particolare attenzione al processo di Pianificazione Strategica, al processo di budgeting, ai processi di Controllo e reporting e agli strumenti tecnico-contabili (Piani pluriennali, budget, reporting, Indicatori di performance, Analisi delle performance: dimensioni, fattori critici di successo, KPI).

Per il sistema di controllo sono stati considerati quali elementi strutturali: l'ambiente di controllo, la valutazione dei rischi, le attività di controllo, l'informazione/la comunicazione e il monitoraggio.

Tutte le attività di controllo sono state implementate:

  • a livello di processo, con l'obiettivo di presidiare lo svolgimento delle attività operative, individuare, valutare e prevenire eventuali rischi misurando costantemente l'efficacia del sistema di controllo interno adottato;
  • a livello generale, con riferimento principalmente all'information technology e alla relativa corretta applicazione in ambito gestionale, tecnico-contabile ed organizzativo, nel rispetto delle regole e delle strutture di controllo individuate per le attività di competenza.

L'Amministratore Delegato, incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e il Dirigente Preposto sono i principali garanti di tale modello.

Nell'ambito delle attività di Risk Management, il Consiglio di Amministrazione, in occasione delle adunanze di approvazione delle relazioni finanziarie periodiche e aggiuntive, verifica l'esposizione di Gruppo ai fattori di rischio che caratterizzano il business e che vengono illustrati e ulteriormente approfonditi nella Relazione sulla Gestione dell'Esercizio di riferimento e nelle apposite note al Bilancio di Esercizio separato e Consolidato.

Il Consiglio, il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale e il Responsabile Internal Auditor hanno valutato, nel corso dell'Esercizio, l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno relativo alla informativa finanziaria.

* * *

Nel corso dell'Esercizio di riferimento il Consiglio ha approvato, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, del Collegio Sindacale e dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il piano di lavoro predisposto dall'Internal Auditor.

Nel corso dell'Esercizio di riferimento il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, ha valutato positivamente l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia.

Successivamente alla chiusura dell'Esercizio di Riferimento, in data 7 marzo 2019, la Società ha tempestivamente comunicato che un eccezionale malfunzionamento avvenuto nel mese di febbraio all'interno del data center primario, situato presso le strutture del provider dei servizi di data hosting e della connettività di rete, ha reso indisponibile una parte del sistema informativo contabile del Gruppo (di seguito l'"Incidente Informatico"), determinando, inoltre, la perdita di una parte delle registrazioni contabili dell'esercizio 2018. Le procedure di restore successivamente avviate hanno presentato una serie di problemi tecnici che hanno impedito il tempestivo ripristino delle macchine coinvolte nell'Incidente Informatico. Inoltre, anche la procedura di disaster recovery dal sito secondario, localizzato presso una diversa struttura del provider dei servizi di data hosting, non ha funzionato correttamente.

La Società, per il tramite dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, del Dirigente Preposto e della Direzione Information Technology, ha avviato tempestivamente tutte le procedure necessarie al recupero e al ripristino delle macchine compromesse. Nel contempo, sono stati affidati incarichi di natura tecnica e di controllo a soggetti terzi qualificati e sono state avviate le verifiche presso i provider delle infrastrutture e dei servizi di rete per identificare le cause del malfunzionamento. Ciò ha, inoltre, comportato il riesame dei processi di valutazione e di gestione dei rischi da parte della Direzione, con il supporto del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, per individuare ed implementare le azioni di rimedio alle procedure di disaster recovery e di controllo dell'integrità dei sistemi informativi e dei dati contabili, volte a prevenire il ripetersi di eventi analoghi.

Si evidenzia, peraltro, che l'Incidente Informatico occorso non ha in alcun modo intaccato l'ordinaria operatività del Gruppo e i servizi prestati alle strutture dei clienti.

La Società ha condotto le attività di ripristino del sistema informativo e di ricostruzione delle informazioni contabili con i dati già disponibili sui sistemi gestionali e ausiliari che non sono stati interessati dall'evento occorso, avendo inoltre la possibilità di confrontare i dati ripristinati con la situazione contabile al 31 dicembre 2018 elaborata precedentemente alla data dell'Incidente Informatico.

Nelle more delle attività di ripristino, il Consiglio di Amministrazione di Servizi Italia S.p.A. ha ritenuto necessario rinviare l'approvazione del bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2018 entro i più ampi termini previsti dalla normativa vigente.

Alla data di pubblicazione del presente documento, le citate procedure di ripristino sono state completate con successo.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

La Società, per l'Esercizio di riferimento, ha redatto il Report di sostenibilità del Gruppo Servizi Italia, che costituisce la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ("DNF"), ove si relaziona, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto, in merito ai temi ritenuti rilevanti e previsti dall'art. 3 del D.Lgs. 254/16 (richiamato dall'art. 4 del citato D.Lgs. 254/16), in conformità agli standard di riferimento: Global Reporting Initiative (GRI) Sustainability Reporting Standard opzione "Core".

10.1 Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato l'Amministratore Delegato quale Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione di rischi.

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, con l'assistenza del Comitato Controllo e Rischi, definisce le linee guida del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi, esamina periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione di rischi e valuta, almeno con cadenza annuale, l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Nell'ambito della responsabilità affidatagli dal Consiglio di Amministrazione, ossia di sovrintendere alla funzionalità del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione di rischi, nel 2018:

  • ha curato l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li ha sottoposti all'esame del Consiglio;
  • ha dato esecuzione alle linee di indirizzo identificate dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia con il supporto dell'Internal Audit;
  • si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare con il supporto dell'Internal Audit;
  • non ha rilevato nello svolgimento della propria attività o avuto comunque notizia di problematiche e/o criticità da riferire al Comitato Controllo e Rischi o al Consiglio di Amministrazione.

Si precisa che l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione di rischi ha il potere di chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione ai Presidenti degli organi di governance.

10.2 Responsabile della funzione Internal Audit

In data 8 agosto 2018, su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione ha riconfermato la nomina del dipendente della Società Antonio Ciriello, già avvenuta in data 28 giugno 2007, come Responsabile dalla funzione di Internal Audit incaricato di verificare che il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi sia funzionante ed adeguato, definendone la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali ed assicurando allo stesso risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il documento "Global Policy: Mandato dell'Internal Audit di Gruppo", che identifica i princìpi e le regole per la definizione della mission, l'ambito di competenza, l'indipendenza, le responsabilità e l'autorità della funzione Internal Audit nel Gruppo. Il documento è coerente con la mission della funzione Internal Audit e con gli elementi vincolanti dell'International Professional Practices Framework (i princìpi fondamentali per la pratica professionale dell'internal auditing), nonché con il Codice Etico, gli standard internazionali di internal auditing.

L'Internal Auditor, dotato di adeguati requisiti di professionalità, non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione.

L'Internal Auditor:

  • verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, attraverso un piano di audit, approvato dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e individuazione delle priorità dei principali rischi;

  • verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di rilevazione contabile;

  • si confronta continuamente con l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione di rischi, supportandolo nel presidio del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supporta il Comitato Controllo e Rischi nell'adempimento delle responsabilità in termini di attività istruttoria nella valutazione e monitoraggio dei sistemi di governance e controllo;
  • fornisce un valido supporto al Collegio Sindacale nell'adempimento delle proprie responsabilità in termini di vigilanza sull'osservanza della legge, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e del sistema di controllo interno, nonché sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2 del TUF;
  • supporta l'Organismo di Vigilanza nell'adempimento delle responsabilità in termini di valutazione dell'efficacia del Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/01;
  • supporta il Dirigente Preposto nella progettazione ed implementazione dell'impianto procedurale necessario ai fini dell'attestazione e della veridicità ed inoltre assicura, in relazione agli interventi di audit realizzati negli ambiti di interesse del Dirigente Preposto, un flusso informativo idoneo e diretto sul funzionamento dei controlli relativi ai processi amministrativo-contabili;
  • riferisce periodicamente al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza il proprio operato ed in caso di eventi di particolare rilevanza predispone tempestive relazioni;
  • ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico.

Nel corso dell'Esercizio il Responsabile della funzione di Internal Audit ha, in particolare:

1) verificato, su base continuativa e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

2) predisposto relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che la valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché relazioni su eventi di particolare rilevanza; le stesse sono state poi trasmesse all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché ai Presidenti del Comitato Controllo e Rischi, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale;

3) avuto accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;

4) verificato, nell'ambito del piano di audit 2018, l'affidabilità dei sistemi informativi, ivi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Le verifiche dell'Internal Auditor, secondo quanto previsto dalla pianificazione audit del 2018, hanno interessato tra l'altro:

  • le attività procedurali relative alla chiusura contabili fast close ai fini della redazione del bilancio di periodo;
  • le attività operative e di compliance, comprese le attività IT;
  • le procedure, i modelli ed i regolamenti aziendali al fine di adeguamenti e revisioni alle normative vigenti e modifiche organizzative;
  • il riesame dell'analisi dei rischi ai fini del risk reporting.

Al Responsabile della funzione Internal Audit è affidato un budget pari ad Euro 20.000, con obbligo di rendicontazione, fatta salva la possibilità per lo stesso di richiedere al Consiglio di Amministrazione ulteriori risorse per esigenze particolari.

10.3 Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001

La Società ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001. Tale modello unitamente al Codice Etico è reperibile e consultabile sul sito internet della società: www.si-servizitalia.com – sezione Sostenibilità.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità e nel rispetto dei termini prescritti dall'articolo 2.2.3, comma 3, lett. l), del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana, ha approvato il proprio «Modello di organizzazione, gestione e controllo» ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 231/2001, come successivamente modificato ("Modello"). Il Modello è stato redatto in base alle linee guida emanate da Confindustria e nel rispetto degli orientamenti della giurisprudenza in materia.

Il Modello prevede una serie di norme di comportamento, di procedure e di attività di controllo finalizzate a prevenire il verificarsi delle ipotesi delittuose espressamente elencate nel D. Lgs. 231/2001. Inoltre, è stato introdotto un sistema disciplinare applicabile nei casi di violazione del Modello.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì istituito un Organismo di Vigilanza ("OdV") con le funzioni individuate nell'art. 6, comma 1, lett. b) del D. Lgs. 231/2001, ovvero con funzioni di vigilanza e controllo in ordine al funzionamento, all'efficacia, all'adeguatezza ed all'osservanza del suddetto Modello. L'OdV, nello svolgimento dei compiti che gli competono, si avvale, oltre che della propria struttura, del supporto di quelle funzioni aziendali di Servizi Italia S.p.A. che di volta in volta si rendono utili per il perseguimento del fine, nonché di eventuali consulenti esterni.

L'OdV ha struttura collegiale ed è composto da soggetti con provata esperienza, che godono dei requisiti di autonomia, indipendenza, onorabilità, professionalità, continuità d'azione, e sono in possesso di specifiche capacità in tema di attività ispettive e consulenziali.

I membri dell'OdV durano in carica tre anni e posso essere rieletti. Possono essere revocati solo per giusta causa.

Carica Componenti In carica In carica fino al
dal
Presidente OdV Veronica Camellini
Avvocato esperto in tematiche aziendali e di
implementazione e verifica del Sistema dei
Controlli Interni e dei Rischi Aziendali
02/02/2019 02/02/2022
Membro OdV Laura Verzellesi
Commercialista esperta in tematiche
amministrativo contabili e fiscali
02/02/2019 02/02/2022
Membro OdV Francesco Magrini
Avvocato con specifiche competenze in
materia di responsabilità amministrativa
degli enti
02/02/2019 02/02/2022

Alla Data di riferimento della Relazione, i membri dell'OdV sono i seguenti:

L'OdV trasmette al Consiglio di Amministrazione, con cadenza annuale, una relazione sull'attuazione ed effettiva conoscenza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo all'interno di ogni comparto aziendale. Con riferimento alle risorse finanziarie assegnate all'OdV, si segnala che lo stesso non ha utilizzato il budget a propria disposizione, avendo coinvolto, nelle verifiche, i responsabili delle funzioni aziendali interessate dalle stesse, nonché l'ufficio Servizi Legali, Servizi Societari, la funzione di Internal Audit e il Direttore Organizzazione e Sistemi.

Si rende noto che, nel corso dell'Esercizio di riferimento, l'OdV si è riunito 6 (sei) volte, anche con riunioni congiunte con il Collegio Sindacale ed il Comitato Controllo e Rischi della Società, al fine di un reciproco scambio di informazioni sulle attività di controllo espletate.

Relativamente alla funzione di aggiornamento del Modello, nell'esercizio in corso, l'OdV ha proposto al Consiglio di Amministrazione alcune modifiche, approvate da quest'ultimo in data 13 marzo 2019, volte ad adeguare il Modello all'evoluzione della disciplina in materia di responsabilità amministrativa degli enti giuridici ex D. Lgs. 231/01. In particolare, il Modello è stata aggiornato in considerazione di quanto disposto dall'art. 2 della legge 179/17, prevedendo che l'OdV sia l'organo deputato alla ricezione, mediante appositi canali, nonché alla gestione, di eventuali segnalazioni di condotte illecite rilevanti ai sensi del D.Lgs. n. 231/01 e di violazioni del Modello, in ossequio a quanto previsto dall'art. 6, comma 2-bis del Decreto (c.d. Whistleblowing). Inoltre, la parte speciale in tema di reati e illeciti amministrativi di abuso di mercato è stata aggiornata in considerazione delle modifiche apportate dal D. lgs. 17/2018 al Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 - Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, mentre la parte speciale riguardante i reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione è stata aggiornata in considerazione di quanto previsto dalla legge n. 3/2019, che ha inserito nel catalogo dei reati presupposto il reato di traffico di influenze illecite, previsto dall'art. 346-bis del codice penale.

Il Modello è pubblicato sul sito internet della Società ed è stato comunicato a tutto il personale. Infine, sempre nell'ambito delle attività volte ad implementare il Modello, il Consiglio di Amministrazione ha adottato il Codice Etico Servizi Italia. Infatti, come evidenziato nelle Linee Guida di Confindustria, l'adozione di princìpi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati costituisce un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo. In particolare, il Codice Etico di Servizi Italia individua i valori aziendali, l'insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dei destinatari e prevede l'applicazione di sanzioni, indipendenti ed autonome rispetto quelle previste dai CCNL applicati.

10.4 Società di revisione legale

L'Assemblea degli Azionisti, in data 22 aprile 2015, ha approvato a maggioranza la proposta del Collegio Sindacale di attribuire l'incarico di Revisione legale dei conti del Bilancio d'Esercizio e del Bilancio Consolidato della Servizi Italia S.p.A. per gli esercizi 2015-2023 alla società Deloitte & Touche S.p.A.

L'incarico verrà a scadenza con l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023.

10.5 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, nella riunione del 20 aprile 2018 ha riconfermato la nomina della Dott.ssa Ilaria Eugeniani, già avvenuta in data 28 giugno 2007, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, fino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione. Come detto, la Dott.ssa Ilaria Eugeniani riveste, altresì, la carica di amministratore esecutivo della Società.

La figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari persegue lo scopo di rafforzare il sistema dei controlli interni in relazione alla comunicazione finanziaria delle società quotate. Tra i principali compiti attribuiti al Dirigente Preposto rientra, infatti, anche l'importante responsabilità di contribuire a garantire l'affidabilità dell'informazione finanziaria.

Con riferimento ai requisiti di professionalità, il Dirigente Preposto nominato dalla Società dispone di comprovata esperienza in materia contabile e finanziaria ed è in possesso dei requisiti di onorabilità stabiliti per i componenti degli organi di controllo dall'articolo 148, comma 4 TUF, nel rispetto di quanto prescritto dall'art. 24 dello Statuto.

Servizi Italia S.p.A. – Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari – Esercizio 2018 Pag. 35 di 54 Al Dirigente Preposto sono stati attribuiti, per tutto il periodo di durata dell'incarico, i più ampi poteri direttamente e/o indirettamente correlati allo svolgimento dei compiti assegnategli ivi compreso, a titolo meramente esemplificativo e senza che ciò implichi delimitazione alla generalità di quanto precede, il potere

di accedere ad ogni tipo di informazione e/o documento, riguardante la Società e/o le società incluse nel perimetro di consolidamento, ritenuto rilevante e/o opportuno per l'assolvimento dei compiti attribuitigli dalla legge; il potere di osservare e/o far osservare, direttamente e/o per il tramite di collaboratori, tutta la normativa e/o gli adempimenti in materia tributaria e fiscale in genere; predisporre le bozze di bilancio della Società nel rispetto della normativa vigente, garantendo l'attendibilità e la conformità alla realtà di tutti i dati; sottoscrivere verbali redatti a seguito di visite ispettive di pubblici funzionari per verifiche e controlli di qualsiasi tipo, effettuando le relative dichiarazioni. Al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, per l'adempimento dei propri compiti, è attribuito un budget annuo pari ad Euro 50.000,00.

10.6 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

In osservanza sia del Principio 7.P.3 del Codice di Autodisciplina, nonché in ossequio alle best practice delle società quotate, la Società ha previsto modalità di coordinamento tra i vari organi coinvolti nel sistema di controllo interno e nella gestione dei rischi.

In particolare, sono previste periodicamente delle riunioni che si svolgono, in sede congiunta, tra i vari organi deputati al controllo interno e alla gestione dei rischi allo scopo di identificare, partendo dai processi aziendali individuati dal piano di audit, predisposto dal Responsabile della funzione di Internal Audit, le aree di intervento ed analisi proprie di ciascun organo e di individuare, per ciascuno di essi e tenendo conto delle rispettive competenze, la diversa ottica di esame per le medesime tematiche, al fine di evitare sovrapposizioni di funzioni e/o duplicazioni di attività ed implementare un sistema di compliance unitario all'interno della Società e del Gruppo.

In Servizi Italia, inoltre, il Responsabile della funzione Internal Audit e il Direttore Organizzazione e Sistemi sono le figure preposte a favorire il coordinamento tra vari i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (Consiglio di Amministrazione, Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, Comitato Controllo e Rischi, Responsabile della funzione di Internal Audit, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Collegio Sindacale, Organismo di Vigilanza e altri ruoli e funzioni aziendali con specifici compiti in tema di controllo interno e gestione dei rischi).

Nel corso dell'Esercizio di riferimento, si sono svolte apposite riunioni tra:

  • Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Responsabile Internal Audit e Direttore Organizzazione e Sistemi;
  • Collegio Sindacale, Comitato Controllo e Rischi, Organismo di Vigilanza, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Società di Revisione legale, Responsabile Internal Audit e Direttore Organizzazione e Sistemi.

Successivamente, a seconda degli argomenti trattati, il Consiglio di Amministrazione viene informato per il tramite dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, del Responsabile della funzione Internal Audit, del Presidente del Collegio Sindacale, del Presidente del Comitato Controllo e Rischi, del Presidente dell'Organismo di Vigilanza e di procuratori/delegati.

11.0 INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, in data 14 novembre 2018, previo parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, una versione aggiornata del Regolamento per le operazioni con parti correlate, consultabile sul sito internet della Società, nella sezione Corporate Governance, Documentazione. Tale regolamento è volto a garantire un'effettiva trasparenza ed il rispetto dei criteri di

correttezza sostanziale e procedurale nel compimento delle operazioni con parti correlate, in ottemperanza a quanto stabilito in materia dalla normativa vigente e, in particolare, dal Regolamento Parti Correlate Consob.

Ai sensi del Regolamento adottato, inoltre, qualora le operazioni con parti correlate coinvolgano gli interessi di uno degli amministratori delegati della Società, l'Amministratore Delegato che si che si trovi nella condizione di cui all'art. 2391 cod. civ. non può adottare determinazioni che approvino l'operazione, neppure se la stessa rientri fra i suoi poteri delegati e non appena ne abbia notizia deve informare al più presto il Consiglio di Amministrazione, in persona del suo Presidente, sia della operazione che del suo interesse alla stessa. Analoghi obblighi informativi fanno capo a ciascun amministratore laddove l'operazione, per qualsiasi ragione sia sottoposta a delibera di un organo gestorio collegiale di cui faccia parte o a delibera consiliare. In quest'ultimo caso, l'amministratore che abbia un proprio interesse coinvolto nella operazione con parte correlata deve darne notizia al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata.

12.0 NOMINA DEI SINDACI

Il Collegio Sindacale è composto da tre membri effettivi e due supplenti, soci o non soci, ed è nominato dall'Assemblea Ordinaria, che determina la retribuzione annuale agli stessi spettante per tutta la durata dell'incarico. Ai Sindaci compete il rimborso delle spese incontrate nell'esercizio delle loro funzioni e sono rieleggibili. A decorrere dal primo rinnovo del Collegio Sindacale, dalla data di applicazione delle disposizioni di legge e di regolamento in materia di equilibrio tra i generi e per il periodo di tempo durante il quale tali norme saranno in vigore, la composizione del Collegio Sindacale deve risultare conforme ai criteri indicati dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari tempo per tempo vigenti.

Ferme restando le situazioni di incompatibilità previste dalla normativa vigente, non possono assumere la carica di sindaco e, se eletti, decadono dalla carica, coloro che ricoprono già la carica di componenti dell'organo di controllo in cinque società emittenti secondo le vigenti disposizioni legislative e regolamentari, salvo i limiti diversi stabiliti dalla normativa pro tempore vigente.

Attribuzioni, doveri e durata sono quelli stabiliti dalla legge. I componenti del Collegio Sindacale sono scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari. In particolare, ai fini di quanto previsto dall'articolo 1, comma 2, lettere b) e c) del Decreto del Ministero della Giustizia 30 marzo 2000, n. 162, si considerano materie e settori strettamente attinenti all'attività della Società quelli elencati nell'articolo 2 dello Statuto. Il difetto dei requisiti determina la decadenza dalla carica.

La nomina dei sindaci è effettuata sulla base di liste presentate dagli azionisti secondo le procedure di seguito descritte ed, in ogni caso, in conformità alla normativa di volta in volta vigente. I candidati di ciascuna lista sono elencati mediante un numero progressivo. Le liste si compongono di due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo, l'altra per i candidati alla carica di sindaco supplente. Ciascuna sezione deve contenere almeno un candidato di genere maschile ed almeno un candidato di genere femminile; i candidati devono essere inseriti nella lista in modo alternato per genere (un maschio, una femmina o viceversa, e così via). Sono esentate le liste che presentino un numero di candidati inferiori a tre.

Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentino almeno il 2,5% (due virgola cinque per cento) del capitale della Società ovvero la diversa misura stabilita da Consob2 in attuazione delle disposizioni vigenti.

Ogni azionista, i soci aderenti ad uno stesso patto parasociale ai sensi dell'articolo 122 del TUF, le società controllate e quelle soggette a comune controllo ai sensi dell'articolo 93 del TUF, anche nel caso in cui agiscano per interposta persona o mediante società fiduciaria, potranno presentare, o concorrere a

Servizi Italia S.p.A. – Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari – Esercizio 2018 Pag. 37 di 54 2 Quota determinata da Consob con Determinazione Dirigenziale n. 13 del 24 gennaio 2019: 2,5%

presentare, e votare una sola lista. Le adesioni ed i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuibili a nessuna lista. Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Fermo il caso di applicazione di un diverso termine di legge, le liste presentate devono essere depositate presso la sede della Società, anche con un mezzo di comunicazione a distanza che consenta l'identificazione di coloro che presentano la lista, entro il venticinquesimo giorno precedente quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione e messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet e con le altre modalità previste dalla Consob con regolamento almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositate presso la sede della Società:

  • copia delle certificazioni emesse ai sensi di legge dagli intermediari autorizzati;
  • curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società;
  • dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, anche con riferimento al cumulo di incarichi di cui al secondo comma di questo articolo nonché l'esistenza di requisiti normativi e statutariamente prescritti per le rispettive cariche.

In aggiunta a quanto previsto dai punti che precedono, nel caso di presentazione di una lista da parte di soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa nel capitale della Società, tale lista dovrà essere corredata da una dichiarazione dei soci che la presentano, attestante l'assenza di rapporti di collegamento con uno o più soci di riferimento, come definiti dalla normativa vigente. L'avviso di convocazione dovrà indicare la quota di partecipazione per la presentazione delle liste e potrà prevedere il deposito di eventuale ulteriore documentazione.

La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra è considerata come non presentata.

All'elezione dei sindaci si procede come segue:

  • dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti espressi dagli azionisti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due membri effettivi ed un supplente;
  • dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti espressi dagli azionisti e che non è collegata, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante membro effettivo, a cui spetta la presidenza del Collegio Sindacale, e l'altro membro supplente.

Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, conformemente alla disciplina pro tempore vigente in tema di equilibrio tra i generi, si provvederà alle necessarie sostituzioni nell'ambito dei candidati alla carica di sindaco effettivo della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, secondo l'ordine progressivo con cui i candidati risultano elencati.

In caso di parità tra due, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo le prime due liste. La medesima regola si applicherà nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti e che non risultino collegate, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, con i soci che hanno presentato, concorso a presentare, o votato la lista risultata prima per numero. In caso di ulteriore parità tra liste, prevarrà quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci.

In caso di sostituzione di un sindaco eletto nella lista risultata prima per numero di voti, subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato. Tale sostituzione avverrà nel rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio dei generi. Qualora ciò non sia possibile, dovrà essere convocata tempestivamente l'Assemblea per assicurare il rispetto di tale normativa.

In caso, invece, di sostituzione di un sindaco eletto nella lista risultata seconda per numero di voti e che non è collegata, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, con i soci che hanno presentato, concorso a presentare, ovvero votato la lista risultata prima per numero di voti, subentra il sindaco supplente tratto dalla medesima lista, nel rispetto in ogni caso della normativa vigente.

Qualora sia necessario provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o supplenti per integrazione del collegio sindacale a seguito di sostituzione di un sindaco effettivo e/o supplente eletti nella lista di maggioranza, l'assemblea delibera con le maggioranze di legge senza vincolo di lista.

Le procedure di devono in ogni caso assicurare il rispetto della vigente disciplina inerente l'equilibrio tra i generi. Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindaco decade dalla carica.

Nel caso in cui venga presentata un'unica lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge e nel rispetto di quanto previsto dalla disciplina di volta in volta vigente in materia di equilibrio tra i generi.

13.0 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Nella Tabella 3 allegata alla presente Relazione è evidenziata la struttura del Collegio Sindacale, il numero delle adunanze effettuate nel 2018, la durata media delle stesse e la partecipazione effettiva di ciascun componente alle riunioni tenute nell'Esercizio.

Il Collegio Sindacale di Servizi Italia S.p.A., in carica sino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019 e nominato dall'Assemblea dei Soci del 20 aprile 2017 è così composto:

COLLEGIO SINDACALE
Nominativo Carica
Nominativo Carica
Gianfranco Milanesi Presidente del Collegio*
Anna Maria Fellegara Sindaco Effettivo*
Simone Caprari Sindaco Effettivo*
Ferretti Chiara Sindaco Supplente*
Paolo Alberini Sindaco Supplente*

* Appartenente alla Lista di Maggioranza

Tutti i sindaci sono stati tratti dall'unica lista regolarmente presentata nei termini di legge dall'Azionista di Maggioranza Aurum S.p.A. titolare, alla data del 22 marzo 2017, di n. 17.846.193 azioni ordinarie di Servizi Italia S.p.A., pari al 56,10% del capitale sociale.

L'esito delle votazioni del 20 aprile 2017 è stato:

Lista Nr. azioni %
Lista Azionista di Maggioranza Aurum S.p.A. 22.818.959 71,736413
Contrari - -
Astenuti - -
Non votanti - -
22.818.959 100
Totale azioni per cui è stato espresso il voto

Ulteriori informazioni, alla Data di riferimento, sui curricula dei sindaci vengono riportate in allegato alla presente Relazione.

Si precisa che non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale sopra rappresentata né nel corso dell'Esercizio, né sino alla data di approvazione della presente Relazione.

Criteri e politiche di diversità

In attuazione di quanto previsto dall'art. 123-bis, comma 2, lett d-bis) del TUF, il Collegio Sindacale ha adottato una propria politica in materia di diversità in relazione alla composizione dell'organo di controllo della Società ("Politica") ed è responsabile del monitoraggio dei risultati derivanti dalla sua attuazione, nonché dell'aggiornamento della stessa.

La composizione del Collegio Sindacale deve risultare conforme alle disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti, nonché ai requisiti indicati dallo statuto della Società e dal Codice di Autodisciplina delle società quotate di Borsa Italiana S.p.A., cui la Società aderisce. Oltre a ciò, il Collegio Sindacale auspica che i suoi componenti posseggano le caratteristiche descritte nella Politica, affinché l'organo di controllo possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti di vigilanza, assumendo decisioni che possano concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati punti di vista.

La Politica intende esclusivamente orientare le candidature formulate dagli Azionisti in sede di rinnovo dell'intero Collegio Sindacale, ovvero di integrazione della relativa composizione, assicurando un'adeguata considerazione dei benefici che possono derivare da un'armonica composizione del Collegio stesso, allineata ai criteri di diversità descritti nella Politica.

Nello specifico, il Collegio Sindacale di Servizi Italia ritiene che la propria composizione ottimale debba soddisfare i seguenti requisiti, aggiuntivi rispetto a quelli di onorabilità, professionalità e indipendenza richiesti dalla legge e raccomandati dal Codice di Autodisciplina:

  • (i) i Sindaci dovrebbero essere a maggioranza revisori legali iscritti nell'apposito registro;
  • (ii) la composizione del Collegio Sindacale deve in ogni caso assicurare l'equilibrio tra i generi in conformità alle disposizioni di legge e statutarie di volta in volta vigenti, nel rispetto del criterio di gender diversity previsto dal principio 8.P.2 del Codice di Autodisciplina;
  • (iii) per perseguire un equilibrio tra esigenze di continuità e rinnovamento nell'esercizio delle funzioni di vigilanza, sarebbe auspicabile una bilanciata combinazione di diverse anzianità di carica, nonché – al fine di consentire una bilanciata pluralità di prospettive e di esperienze – anche una equilibrata combinazione di diverse fasce di età;
  • (iv) i Sindaci dovrebbero possedere profili di tipo manageriale e/o professionale e/o accademico e/o istituzionale tali da realizzare un insieme di competenze ed esperienze tra loro diverse e complementari, in modo da agevolare un ottimale assolvimento delle funzioni di vigilanza demandate al Collegio Sindacale. In particolare:
    • a. i profili professionali dovrebbero avere maturato competenze ed esperienze in posizioni di responsabilità nell'ambito di accreditati studi professionali o società di consulenza e avere svolto la loro attività professionale nelle materie economiche, contabili, giuridiche, finanziarie, nonché in materia di gestione dei rischi;
    • b. i profili accademici e/o istituzionali dovrebbero possedere competenze ed esperienze che, per le loro caratteristiche, possano consentire un ottimale assolvimento delle funzioni di vigilanza demandate al Collegio Sindacale;
  • (v) la proiezione internazionale delle attività del Gruppo dovrebbe essere tenuta in considerazione, assicurando la presenza di almeno un Sindaco effettivo che abbia maturato un'adeguata esperienza in ambito internazionale. Tale esperienza dovrà essere valutata sulla base dell'attività manageriale, professionale, accademica o istituzionale svolta in contesti internazionali;
  • (vi) i Sindaci devono, nel loro complesso, essere competenti nei settori in cui opera il Gruppo Servizi Italia e indicati nello statuto sociale. A tal fine, se i Sindaci non posseggono specifica competenza in tali settori, si auspica che gli stessi partecipino ad un adeguato programma di induction organizzato dalla Società;
  • (vii) il Presidente dovrebbe essere una persona dotata di autorevolezza tale da assicurare un adeguato coordinamento dei lavori del Collegio Sindacale con le attività svolte dagli altri soggetti coinvolti a vario titolo nella governance del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, al fine di massimizzare l'efficienza di quest'ultimo e di ridurre le duplicazioni di attività. Il Presidente ha, inoltre, il compito di creare spirito di coesione all'interno del Collegio Sindacale per assicurare un efficace espletamento delle funzioni di vigilanza demandate a tale organo, rappresentando al contempo, al pari degli altri Sindaci, una figura di garanzia per tutti gli Azionisti e per tutti gli stakeholder.

Affinché il Collegio Sindacale di Servizi Italia possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti, in aggiunta ai requisiti in termini di diversità sopra indicati si ritiene essenziale che tutti i Sindaci garantiscano una sufficiente disponibilità di tempo allo svolgimento diligente dei propri compiti, tenendo conto sia del numero e della qualità degli incarichi rivestiti negli organi di amministrazione e controllo di altre società (nel rispetto della disciplina di legge), sia dell'impegno loro richiesto dalle ulteriori attività lavorative e professionali svolte.

Si rammenta, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, a seguito di proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, di adottare il criterio di diversità di genere richiamato dal principio 8.P.2. introdotto nell'ultima edizione del Codice di Autodisciplina, per il tramite di una apposita modifica dell'art. 20 dello Statuto sociale, che sarà sottoposta all'approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti, stabilendo la regola (generale e non più limitata ai primi tre mandati successivi al 12 agosto 2012) secondo cui "Almeno un sindaco effettivo e un sindaco supplente devono appartenere al genere meno rappresentato all'interno del Collegio Sindacale".

* * *

Il Collegio Sindacale ha verificato, nella prima occasione utile dopo la loro nomina, la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei propri membri, comunicando l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione, che ha provveduto a darne notizia tramite comunicato diffuso al mercato. I criteri di indipendenza presi in considerazione sono tutti quelli stabiliti dalla normativa vigente e dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina.

Nel corso dell'Esercizio di riferimento il Collegio Sindacale ha adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla vigente normativa. In particolare, il Collegio:

  • ha verificato il permanere dei requisiti di indipendenza dei propri membri e ha trasmesso l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione; nell'effettuare tali valutazioni ha applicato anche tutti i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina con riferimento all'indipendenza degli amministratori;
  • ha effettuato le valutazioni previste dal Codice di Autodisciplina;
  • ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite dalla Direttiva Barnier e dal D.Lgs. 254/2016, nonché sull'adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo e di rendicontazione e controllo predisposto dalla Società al fine di consentire una corretta e completa rappresentazione nella dichiarazione consolidata non finanziaria dell'attività di impresa, dei suoi risultati e dei suoi impatti con riguardo ai temi di natura non finanziaria richiamati dall'Art. 3, comma 1, del D.Lgs. 254/2016;

  • ha sottoposto agli Azionisti nell'Assemblea convocata per, inter alia, l'approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, la proposta di integrazione dell'importo riconosciuto alla società di revisione per le attività svolte con riferimento ai conti annuali e consolidati di Servizi Italia per gli esercizi 2017-2023.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio di riferimento, ha curato che i Sindaci potessero partecipare, successivamente alla nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera Servizi Italia, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché del quadro normativo di riferimento. In particolare, si segnalano le occasioni di rendicontazione trimestrale fatte ai Consiglieri e al Collegio Sindacale dall'Amministratore Delegato e le occasioni delle adunanze consiliari, alle quali partecipa il Collegio Sindacale, nelle quali sono stati affrontati gli argomenti relativi all'andamento delle linee di business, del posizionamento competitivo della Società nel mercato italiano ed estero, dei principali fattori di rischio e del quadro normativo di riferimento del settore di attività in cui opera Servizi Italia.

La remunerazione dei sindaci è commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.

La Società prevede che il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione, informi tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con la funzione di Internal Audit, con il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, l'Organismo di Vigilanza, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e la società di revisione. Il coordinamento è avvenuto con scambio di informazioni e con la partecipazione del Presidente del Collegio Sindacale o suo delegato alle riunioni.

14.0 RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

La Società, fin dal momento della quotazione delle proprie azioni, ha ritenuto conforme ad un proprio specifico interesse, oltre ad un dovere nei confronti del mercato, l'instaurazione di un dialogo continuo con i propri azionisti, nel pieno rispetto della vigente normativa.

Al fine di meglio attuare i rapporti con il mercato, la Società ha istituito un proprio sito internet www.siservizitalia.com nel quale, in apposite sezioni facilmente individuabili, accessibili e continuamente aggiornate, vengono date le notizie che rivestono rilievo per gli azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti.

La Società ha individuato Giovanni Manti (Direttore Organizzazione e Sistemi), come Responsabile incaricato alla gestione specifica delle attività inerenti alle relazioni con gli Azionisti (Investor Relations Manager), il quale in team con Enea Righi (Amministratore Delegato), Ilaria Eugeniani (C.F.O.) e Luigi Innocenti (Direttore M&A), coordina e promuove le attività di investor relations e gli incontri/contatti con gli azionisti e/o investitori.

Servizi Italia S.p.A. ha nominato come Specialist Intermonte SIM S.p.A., soggetto abilitato ad esercitare l'attività di cui trattasi e non facente parte dello stesso gruppo a cui Servizi Italia S.p.A. appartiene o che fa capo a Servizi Italia S.p.A.

In occasione della divulgazione dei dati finanziari o di richieste di chiarimenti sui dati pubblicati o sul modello di business, la Società, Intermonte SIM S.p.A. e Midcap Partners, nel corso dell'Esercizio di riferimento, hanno organizzato appositi incontri, eventi o conference call con investitori istituzionali e analisti finanziari.

Il team Investor Relations, nel corso del 2018, ha svolto diversi incontri individuali e di gruppo con analisti e investitori, organizzando, inoltre, visite guidate presso siti produttivi di centrali di sterilizzazione e lavanderie industriali per azionisti e potenziali investitori che ne hanno fatto richiesta, dando la disponibilità ad eseguire attività di auditing presso i propri siti produttivi a quegli investitori, anche esteri, sensibili alla finanza etica e sociale.

Nell'Esercizio di riferimento Servizi Italia ha, inoltre, incontrato potenziali investitori e azionisti partecipando a principali eventi quali:

  • STAR Conference di Milano, 27-28 marzo 2018, organizzato da Borsa Italiana London Stock Exchange Group;
  • Midcap Partners Conference di Parigi, 16 maggio 2018, organizzato da Midcap Partners;
  • STAR Conference di Londra, 23 ottobre 2018, organizzato da Borsa Italiana London Stock Exchange Group.

15.0 ASSEMBLEE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera c), TUF)

L'Assemblea rappresenta l'universalità dei soci e le sue deliberazioni, prese in conformità alla legge ed al presente statuto, obbligano tutti i soci.

L'Assemblea della società, sia ordinaria che straordinaria, è convocata, ai sensi di legge, dal Consiglio di Amministrazione, anche in luogo diverso dalla sede sociale purché in Italia o in altro stato membro dell'Unione Europea, mediante avviso da pubblicarsi, nei termini di legge, sul sito internet della società nonché con le modalità previste dalla Consob con regolamento ai sensi dell'art. 113-ter, comma 3, TUF.

L'Assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all'anno entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'Assemblea può essere convocata entro centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale qualora ricorrano le condizioni di legge per l'esercizio di tale facoltà. L'Assemblea può essere convocata dal Consiglio di Amministrazione su richiesta di tanti soci che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale ovvero, previa comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale o da almeno due componenti dello stesso.

I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale della Società, possono richiedere, nei termini, con le modalità e nei limiti prescritti dalla normativa tempo per tempo vigente, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti ovvero presentare nuove proposte di deliberazione sulle materie già all'ordine del giorno. Le domande devono essere presentate per iscritto. Dell'integrazione all'elenco delle materie che l'Assemblea dovrà trattare, viene data notizia, nelle forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'assemblea. La richiesta di integrazione dell'elenco delle materie da trattare non è ammessa per gli argomenti sui quali l'assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle di cui all'art. 125-ter, primo comma, del TUF.

I soci che richiedono l'integrazione dell'ordine del giorno devono predisporre una relazione sulle materie di cui essi propongono la trattazione. La relazione deve essere consegnata all'organo di amministrazione entro il termine ultimo per la presentazione della richiesta di integrazione. L'organo amministrativo metterà a disposizione del pubblico la relazione, accompagnata dalle proprie eventuali valutazioni, contestualmente alla pubblicazione della notizia di integrazione, mettendola a disposizione presso la sede sociale, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste dai regolamenti della Consob vigenti in materia.

Nell'avviso di convocazione devono essere indicati il giorno, l'ora e il luogo dell'adunanza nonché l'elenco delle materie da trattare e le altre informazioni richieste dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari. Nello stesso avviso potranno essere indicati il giorno, l'ora ed il luogo per le eventuali adunanze successive alla prima qualora le precedenti andassero deserte.

Ai sensi dell'articolo 135-undecies TUF, la Società non designa un soggetto al quale i soci possono conferire una delega con istruzioni di voto per la partecipazione all'Assemblea.

Le Assemblee ordinarie e straordinarie sono validamente costituite e deliberano con le maggioranze stabilite dalla legge.

La nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione e dei membri del Collegio Sindacale viene effettuata, rispettivamente, con le modalità di cui agli articoli 15 e 20 dello Statuto.

Sono legittimati all'intervento in Assemblea i soggetti ai quali spetta il diritto di voto e per i quali sia pervenuta alla Società, in osservanza della normativa, anche regolamentare, di volta in volta vigente, la comunicazione rilasciata dagli intermediari incaricati in conformità alle proprie scritture contabili.

Ogni soggetto al quale compete il diritto di voto che abbia diritto ad intervenire all'Assemblea può farsi rappresentare in Assemblea da altri mediante delega scritta, in conformità e nei limiti di quanto disposto dalla legge. La delega può essere conferita anche in via elettronica o con documento informatico sottoscritto in forma elettronica ai sensi dell'art. 21 comma 2, del D. Lgs. 7 marzo 2005 n. 82, nel rispetto della normativa – anche regolamentare – di volta in volta vigente. La delega, salvo diverse prescrizioni normative, deve essere notificata alla Società mediante invio, a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo di posta elettronica certificata indicato nell'avviso di convocazione, del modulo di delega predisposto dalla Società, direttamente scaricabile dal sito internet della stessa, unitamente alla comunicazione rilasciata dagli intermediari incaricati in conformità alle proprie scritture contabili.

Si precisa che, alla data di approvazione della presente Relazione, non è prevista l'esistenza di azioni a voto multiplo, né la Società ha ad oggi introdotto l'istituto della maggiorazione del voto previsto dall'art. 127 quinquies del TUF.

Nel corso dell'Esercizio di riferimento si è tenuta una riunione assembleare in data 20 aprile 2018, cui hanno partecipato otto consiglieri e tutti i membri del Collegio Sindacale.

Il Consiglio si è sempre adoperato per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.

La Società rende previamente disponibile sul sito internet, in apposite sezioni e nei termini previsti dal proprio Statuto e dalla vigente normativa, la documentazione necessaria perché gli azionisti interessati possano essere adeguatamente informati sugli argomenti posti all'ordine del giorno e possano, quindi, assumere in sede di Assemblea le decisioni richieste.

Il Consiglio di Amministrazione della Società non ha ritenuto opportuno adottare un Regolamento che disciplini lo svolgimento delle riunioni assembleari, ciò in considerazione delle caratteristiche della Società e dei suoi azionisti.

Alla data della presente Relazione è stata convocata l'Assemblea Ordinaria dei Soci per il giorno 30 maggio 2019 (I convocazione) e 31 maggio 2019 (II convocazione).

Gli Azionisti vengono regolarmente informati in merito alle modalità di esercizio delle funzioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione sia mediante la presente Relazione, sia attraverso le informazioni contenute nell'ambito della Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.

Con riferimento al Criterio Applicativo 9.C.4 del Codice di Autodisciplina, va infine precisato che nel corso dell'Esercizio non si sono verificate variazioni sostanziali nella composizione della compagine sociale dell'Emittente e che la capitalizzazione delle azioni della Società – come rilevata da Borsa Italiana – è passata da 210,06 milioni di euro al 29 dicembre 2017 a 98,33 milioni di euro al 28 dicembre 2018.

16.0 ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

Con riferimento alla raccomandazione contenuta nel commento all'art. 7 del Codice, sebbene indirizzata alle società emittenti facenti parte dell'indice FTSE-Mib, il Consiglio di Amministrazione della Società, con delibera del 28 gennaio 2016, aveva deliberato su base volontaria di istituire un apposito sistema di whistleblowing, al fine di implementare il sistema aziendale di controllo interno e gestione dei risch,i dotandolo di un canale informativo specifico e riservato, in grado di garantire altresì l'anonimato del segnalante. A seguito delle modifiche intervenute all'art. 6 del D. Lgs 231/01, la Società ha ritenuto opportuno integrare la procedura whistleblowing, precedentemente adottata su base volontaria, all'interno del Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/01, rendendo l'Organismo di Vigilanza l'organo deputato alla ricezione e gestione delle segnalazioni.

17.0 CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE

Dalla data di chiusura dell'Esercizio alla data di approvazione della presente Relazione non si sono verificati cambiamenti nella struttura di governance della Società.

18.0 CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 21 DICEMBRE 2018 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORTE GOVERNANCE

Le raccomandazioni contenute nella lettera del 21 dicembre 2018 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance sono state portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati nelle sessioni del 29 aprile 2019.

Tali raccomandazioni sono pervenute alla Società quando il processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione si era già concluso. Tuttavia, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, anticipando alcune delle tematiche espresse dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance, aveva già svolto, nell'Esercizio di riferimento, un ruolo di coordinamento delle attività di board review, predisponendo il questionario di autovalutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati. Tale questionario è stato predisposto in modo da poter valorizzare il contributo di ciascun Consigliere ed assicurando la possibilità di esprimere una esplicita valutazione sull'adeguatezza dell'informativa pre-consiliare. I risultati emersi dal questionario sono stati poi complessivamente valutati sia dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione, sia successivamente dal Consiglio di Amministrazione, che ha tra l'altro accertato un giudizio complessivamente positivo dei consiglieri sull' adeguatezza dell'informativa pre-consiliare. I risultati emersi dal questionario sono stati valutati anche dagli amministratori indipendenti.

Nell'Esercizio di riferimento, inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto ad una valutazione puntuale ed individuale di tutti i requisiti previsti dal Codice di Autodisciplina per gli amministratori indipendenti, ed il Collegio Sindacale ha espresso in merito parere favorevole, condividendo il metodo seguito e ritenendo corretta l'applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio.

Inoltre, nel corso del 2018, il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato per le Nomine e la Remunerazione hanno valutato l'adeguatezza delle politiche retributive della Società con il perseguimento dell'obiettivo della sostenibilità delle attività dell'impresa nel medio-lungo termine.

Infine, si precisa che le raccomandazioni contenute nella lettera del 21 dicembre 2018 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance in tema di Corporate Governance sono state sottoposte, per quanto di competenza, anche al Collegio Sindacale.

ALLEGATO A – CARICHE RICOPERTE DAGLI AMMINISTRATORI E DAI SINDACI ALLA DATA DI RIFERIMENTO

La tabella che segue indica gli incarichi ricoperti dal ciascun membro del Consiglio di Amministrazione in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, alla Data di riferimento.

Nominativo Società Carica ricoperta o status di socio
Roberto Olivi Aurum S.p.A. Amministratore e Presidente del Consiglio
di Amministrazione
Coopservice Soc.Coop.p.A. Amministratore, Presidente del Consiglio di
Amministrazione e Socio Ordinario
C.C.F.S. S.c.r.l. Amministratore, membro del Comitato
Esecutivo
Assist S.r.l. Amministratore Unico
Par. Co. S.p.A. Amministratore
Coopservice International S.p.A. Amministratore e Presidente del Consiglio
di Amministrazione
Enea Righi - -
Ilaria Eugeniani - -
Antonio Aristide
Mastrangelo
Cogeta Palacehotels Gestioni S.p.A. Sindaco
Sorgent.E Holding S.p.A. Amministratore Delegato e Vice Presidente
del Consiglio di Amministrazione
Sorget.E S.r.l. Consigliere
3IP SGR S.p.A. Membro del Comitato di controllo sulla
gestione
TP Reflex Group S.p.A. Sindaco
Save S.p.A. Sindaco
Michele Magagna Coopservice Soc.Coop.p.a. Procuratore Speciale e Direttore Generale
Coopservice International S.p.A. Amministratore
Umberto Zuliani -
Antonio
Paglialonga
Aurum S.p.A. Amministratore e Vice Presidente del
Consiglio di Amministrazione
Lino Zanichelli - -
Chiara Mio Crédit Agricole Friuladria S.p.A. Amministratore e Presidente del Consiglio
di Amministrazione
MCZ Group Amministratore
Nice S.p.A. Amministratore
Danieli & C. S.p.A. Amministratore
Eurotech S.p.A. Amministratore
OVS S.p.A. Amministratore
Corà Domenico & Figli S.p.A. Amministratore e Presidente del Consiglio
di Amministrazione
Paola Schwizer Credito Emiliano S.p.A. Amministratore
Cellularline S.p.A. Sindaco
Romina
Guglielmetti
Tod's S.p.A. Amministratore
Compass Banca S.p.A. Amministratore
Pininfarina S.p.A. Amministratore
MB Facta S.p.A. Amministratore
Enel S.p.A. Sindaco
Emil Anceschi3 - -
Paola Galbiati4 - -
Vasco Salsi5 - -

3 Dimissionario dal 17 gennaio 2018

4 Cessata dalla carica il 20 aprile 2018

5 Cessato dalla carica il 20 aprile 2018

Servizi Italia S.p.A. – Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari – Esercizio 2018 Pag. 47 di 54

ALLEGATO B – CURRICULA AMMINISTRATORI, SINDACI, DIRIGENTI STRATEGICI

Viene di seguito riportato un breve curriculum vitae per ciascun Amministratore, Sindaco e Dirigente strategico in carica alla chiusura dell'Esercizio di Riferimento, dal quale emergono la competenza e l'esperienza maturate in materia di gestione aziendale.

Breve curriculum vitae degli Amministratori in carica alla chiusura dell'Esercizio di Riferimento

Roberto Olivi (Presidente)

Ha conseguito il Diploma di Laurea in Economia e Commercio indirizzo Aziendale presso l'Università degli Studi di Modena. Dal 2015 è Presidente della Servizi Italia S.p.A. Dal 2010 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Coopservice S.Coop.p.a, uno dei principali player nazionali nella progettazione, erogazione e gestione di servizi integrati relativi al business dell'igiene e sanificazione, vigilanza, ecologia e trasporti. In Coopservice dal 1991, ha assunto negli anni diversi ruoli manageriali, dalla gestione del business della divisione vigilanza alla direzione generale della Società.

Enea Righi (Vice Presidente e Amministratore Delegato)

Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bologna. Dal 2015 è Amministratore Delegato di Servizi Italia S.p.A. e, dal 2010, Vice Presidente della Società. Dal 2005 è Direttore Commerciale e membro del Consiglio di Amministrazione di Servizi Italia S.p.A. Attualmente ricopre altre cariche di consigliere in società partecipate direttamente dall'Emittente. Dal 1986 al 2005 è stato Amministratore Delegato di S.E.L.O.M. S.p.A.

Ilaria Eugeniani (Amministratore)

Laureata in Economia e Commercio (indirizzo quantitativo) presso l'Università degli Studi di Parma. Assunta in Servizi Italia S.p.A. dal 2002, assume l'incarico di coordinare le attività di impianto organizzativo relative alla funzione amministrazione e successivamente assume la carica di Direttore Amministrativo, Finanza e Controllo, con il potere di coordinamento dell'area contabilità e bilancio e dell'area finanza. Dal mese di febbraio 2005 è stata nominata membro del Consiglio di Amministrazione della Società e successivamente dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Attualmente ricopre altre cariche di consigliere in società partecipate direttamente dall'Emittente. Dal 1995 al 2001 ha svolto attività di collaborazione in uno studio di consulenza aziendale.

Michele Magagna (Amministratore)

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Bologna, tra il 1999 e il 2007 ha ricoperto varie funzioni all'interno della società Manutencoop, fino a ricoprire la carica di Responsabile area sud di tutti i servizi e coordinatore delle aree per tutta la linea igiene. Tra il 2007 e il 2008 è stato Direttore Tecnico presso Dussman Services S.r.l., successivamente ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale in Coopservice S.coop.p.A., ove dal 2018 è Direttore Generale.

Antonio Paglialonga (Amministratore)

Laureato in Economia aziendale presso l'Università degli studi di Modena. Attualmente è Responsabile dell'Amministrazione di Coopservice S.Coop.p.A, nonché membro del Consiglio di Amministrazione della controllata Aurum S.p.A. Precedentemente ha svolto la mansione di Responsabile amministrativo presso Sadon Ceramiche S.r.l. e di Auditor all'interno della società di consulenza PricewaterhouseCoopers.

Lino Zanichelli (Amministratore)

È stato il primo Presidente dell'Unità Sanitaria Locale della Bassa Reggiana e per oltre 30 anni ha ricoperto diversi ruoli all'interno della Pubblica Amministrazione, tra cui Consigliere Comunale di Boretto e Consigliere ed in seguito Assessore Regionale all'Ambiente e sviluppo sostenibile della Regione Emilia-Romagna. Ha poi ricoperto la carica di Presidente del Comitato di indirizzo dell'Arpa dell'Emilia-Romagna e Consigliere della Società di Mutuo Soccorso senza fine di lucro "Mutua Nuova Sanità" con sede a Reggio Emilia. Attualmente è collaboratore di Coopservice S.coop.p.A.

Umberto Zuliani (Amministratore)

Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Parma. Dopo aver lavorato nell'ufficio legale di Max Mara Fashion Group S.r.l., ha successivamente intrapreso la carriera di libero professionista come avvocato e revisore legale. Esperto in ambito tributario, commerciale e societario, dal 1997 fornisce consulenza a clienti e società private, nonché ad enti pubblici e a società a partecipazione pubblica. Dal 2001 è socio e amministratore dello Studio legale e Tributario Attolini Spaggiari Zuliani & Associati.

Romina Guglielmetti (Amministratore Indipendente)

Laureata in Giurisprudenza. E' un avvocato esperta di corporate governance e diritto societario in società (quotate e non) e intermediari finanziari, nonché di diritto bancario e dei mercati finanziari, compreso l'AIM. E', inoltre, consulente del Ministero delle Pari Opportunità, membro del Consiglio Direttivo di Nedcommunity e titolare di insegnamento presso l'Università Luiss Carli. Titolare di Starclex – Studio Legale Associato Guglielmetti, dal 2013 ha precedentemente collaborato con primari studi legali.

Paola Schwizer (Amministratore Indipendente)

Laureata in Economia Aziendale all'Università Bocconi di Milano. Dal 1994 al 1998 è stata Ricercatrice di Economia del mercato mobiliare presso l'istituto di Economia degli Intermediari Finanziari dell'Università Bocconi. Successivamente ha ricoperto diversi ruoli all'interno dell'Università degli Studi di Lecce e dell'Università di Roma Tor Vergata. Attualmente è Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari all'Università di Parma, Professore della SDA Bocconi School of Management nonché Presidente di Nedcommunity, associazione italiana degli amministratori indipendenti, e membro del Consiglio Direttivo di ecoDa, the European Confederation of Directors' Associations. Inoltre è membro del Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano S.p.A. e membro del Consiglio Direttivo di ARGIS, Associazione di Ricerca per la Governance dell'Impresa Sociale.

Chiara Mio (Amministratore Indipendente)

Laureatasi in Economia Aziendale presso l'Università Ca' Foscari a Venezia, è attualmente Professore ordinario del Dipartimento di Management della medesima università, nonché componente del consiglio di amministrazione di primarie società quotate come Danieli, Nice, OVS ed Eurotech. Da ottobre 2014 è Presidente di Crédit Agricole FriulAdria. Collabora con diverse riviste economiche e fa parte di organismi che si occupano di promuovere le politiche di sostenibilità su scala globale. Dal 2006 al 2012 è stata assessore comunale di Pordenone con delega a Bilancio, Programmazione, Innovazione e Sviluppo e, successivamente, ai Saperi per l'Innovazione.

Antonio Aristide Mastrangelo (Amministratore Indipendente)

Laureatosi in Scienze Economiche e Commerciali presso l'Università Luigi Bocconi di Milano, è iscritto al registro dei Revisori Legali dei Conti, nonché all'ordine dei Dottori Commercialisti di Milano. Già docente a contratto presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, svolge attività di consulenza a società industriali e finanziarie su tematiche connesse alla normativa societaria, regolamentare, fiscale e di gestione, presso il proprio omonimo studio professionale. Ricopre incarichi di amministratore o sindaco in società di capitali che operano nel settore industriale e finanziario quali, inter alia, Save S.p.A. e Baglioni Hotel S.p.A.

Breve curriculum vitae dei Sindaci in carica alla chiusura dell'Esercizio di Riferimento

Gianfranco Milanesi (Presidente Collegio Sindacale)

Laureato in Economia e Commercio, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Bologna, Milanesi dal 1986 al 1997 ha ricoperto il ruolo di revisore legale presso Coopers & Lybrand e successivamente ha condotto l'attività di Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti in forma indipendente. Membro di collegi sindacali e organismi di vigilanza di diverse società di capitali e cooperative, svolge anche ruoli di consulenza amministrativa e nella organizzazione di sistemi di contabilità industriale e di controllo della gestione.

Anna Maria Fellegara (Sindaco Effettivo)

Professore Ordinario di Economia Aziendale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e Preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dello stesso ateneo. Ambiti di didattica e ricerca sono quelli della rendicontazione finanziaria, sociale e del controllo di gestione, in particolare è docente di Bilancio, anche Consolidato e Principi Contabili Internazionali e di Revisione Legale delle imprese. Su questi temi è autrice di numerose pubblicazioni e relatrice a convegni. Dottore Commercialista e revisore contabile iscritta nel Registro dei Revisori di prima formazione (D.M. del 12 aprile 1995). E' Accademico ordinario dell'AIDEA – Accademia Italiana di Economia Aziendale, Vice Presidente di SIDREA Società Italiana di Ragioneria e Economia Aziendale, nonché membro della European Accounting Association.

Simone Caprari (Sindaco Effettivo)

Laureato in Economia Aziendale, dal 2006 svolge attività di Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Specializzato in mercati finanziari, Caprari fornisce attività di consulenza in materia societaria e tributaria, redazione bilanci, budget e business plan, operazioni di M&A e Advisory finanziaria. Già Presidente dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti di Reggio Emilia e Coordinatore regionale per l'Emilia Romagna.

Breve curriculum vitae dei Dirigenti Strategici di Servizi Italia S.p.A.

Per il curriculum vitae di Ilaria Eugeniani, Amministratore e Dirigente Strategico dell'Emittente, si rinvia ai punti precedenti.

Giovanni Manti (Direttore Organizzazione e Sistemi)

Laurea magistrale in Ingegneria Gestionale (indirizzo gestione e organizzazione di impresa) presso l'Università degli Studi della Calabria - Cosenza. In luglio 2002, entra a far parte del Gruppo Servizi Italia dove ricopre attualmente il ruolo di Direttore Organizzazione e Sistemi del Gruppo, con responsabilità sulla definizione e l'implementazione di politiche, modelli, strutture organizzative coerenti/efficienti con le esigenze del business e la strategia del Gruppo; nonché con la Corporate Governance di Emittente quotato. E' Direttore, con il coordinamento di risorse dirette dei Sistemi Informativi (C.I.O.) del Gruppo e dei Sistemi di Gestione Qualità ed Ambiente, infine responsabile della funzione Comunicazione/C.S.R. ed Investor Relator della Società (I.R.M.). Dal luglio 1999 al luglio 2002, ha svolto attività lavorativa presso Coopservice S.Coop.p.A., come assistente al Responsabile Assicurazione Qualità, occupandosi di mappatura e ottimizzazione dei processi organizzativi.

Simona Campanini (Direttore Risorse Umane)

Dopo aver conseguito il Diploma Tecnico Professionale, dal 1980 all'inizio dell'anno 2000 è stata impiegata in ambito organizzazione e gestione del personale. Da maggio 2000 a febbraio 2004, è stata assistente al responsabile Risorse umane e gestione personale nella Divisione igiene e Sanificazione presso Coopservice S.Coop.p.A. Da Marzo 2004 è Direttore delle Risorse Umane in Servizi Italia S.p.A. e dal 2006 è altresì membro della delegazione imprenditoriale Assosistema.

Danilo Canovi (Direttore Acquisti)

Dopo un'esperienza lavorativa presso la società Rosselli S.r.l. in Reggio Emilia, dal 1986 ha lavorato presso Coopservice S.Coop.p.A., dove, dirigendo la funzione acquisiti, ha maturato significativa esperienza tecnica nei processi di acquisto e manutenzione tecnica. E' stato, inoltre, Consigliere in altre società del Gruppo Coopservice. Dal 2015 ricopre il ruolo di Direttore Acquisti di Servizi Italia S.p.A.

TABELLA 1: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO
CONTROLLO E
RISCHI
COMITATO
NOMINE E
REMUN.
Carica Componenti Anno
di
nascit
a
Data prima
nomina*
In carica da In carica fino a Lista
**
Esec Non
Esec
Indip.
Codice
Indip
TUF
N.
Altri
incari
chi
***
(*) (*) (**) (*) (**)
Presidente Roberto Olivi 1961 09/03/2010 22/04/2015 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X 6 100%
Vice
Presidente –
Amm.re
Delegato · ◊
Enea Righi 1956 29/03/2004 22/04/2015 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X 0 100%
Amm.re con
delega
Ilaria Eugeniani 1970 24/01/2005 22/04/2015 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X 0 100%
Amm.re Michele
Magagna
1973 20/04/2018 20/04/2018 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X 2 75%^
Amm.re Antonio
Paglialonga
1972 22/04/2015 22/04/2015 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X 1 100%
Amm.re Lino Zanichelli 1953 22/04/2015 22/04/2015 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X 0 100%
Amm.re Umberto Zuliani 1970 20/04/2018 20/04/2018 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X 0 75%^
Amm.re Antonio
Aristide
Mastrangelo
1943 11/09/2017 11/09/2017 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
m X X X 6 100%
Amm.re
indip. ○
Paola Schwizer 1965 22/04/2015 22/04/2015 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X X X 2 92% 89% M 100% M
Amm.re
indip.
Romina
Guglielmetti
1973 22/04/2015 22/04/2015 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X X X 5 92% 100% P 100% M
Amm.re
indip.
Chiara Mio 1964 20/04/2018 20/04/2018 Approvazione
bilancio
al
31/12/2020
M X X X 7 67%^ 56%^ M 57%^ P
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Amm.re Emil Anceschi 1975 22/04/2015 22/04/2015 17/01/2018 M X 0 0%
Amm.re
indip. ○
Paola Galbiati 1965 22/04/2015 22/04/2015 Approvazione
bilancio
31/12/2017
al M X X X 0 25% 33% M 43% P
Amm.re Vasco Salsi 1963 22/04/2015 22/04/2015 Approvazione
bilancio
31/12/2017
al M X 0 25%
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell'ultima nomina: 2,5%
Riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento CDA CCR CNR
Numero riunioni svolte 12 9 6
Durata media 70 minuti 90 minuti 50 minuti
Riunioni svolte nell'esercizio 2019 sino alla Data di riferimento
Numero riunioni svolte 4 2 1
Durata media 70 minuti 145 minuti 30 minuti
Altre riunioni programmate per l'Esercizio 2019 3 3 2

NOTE

· Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

◊Principale responsabile della gestione dell'emittente (CEO)

Lead Indipendent Director

^Carica assunta dal 20/04/2018, presenze calcolate sul periodo 01/01/2018-31/12/2018

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato votato da una lista di maggioranza (M) o di minoranza (m).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati.

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": Presidente; "M": membro.

TABELLA 2: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

COLLEGIO SINDACALE
Carica Componenti Anno di
nascita
Data di prima
nomina*
In carica da In carica fino a Lista
**
Indip.
Codice
Partecipazione alle
riunioni del Collegio
***
Altri
incarichi
****
Presidente Gianfranco Milanesi 1960 22/04/2017 22/04/2017 Approvazione bilancio al 31/12/2019 M X 100% 19
Sindaco Effettivo Anna Maria Fellegara 1958 27/04/2011 22/04/2017 Approvazione bilancio al 31/12/2019 M X 100% 10
Sindaco Effettivo Simone Caprari 1975 22/04/2017 22/04/2017 Approvazione bilancio al 31/12/2019 M X 100% 15
Sindaco Supplente Chiara Ferretti 1975 22/04/2017 22/04/2017 Approvazione bilancio al 31/12/2019 M X 0% -
Sindaco Supplente Paolo Alberini 1975 22/04/2017 22/04/2017 Approvazione bilancio al 31/12/2019 M X 0% -
Riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento 12
Durata media 100 minuti
Riunioni svolte nell'esercizio 2019 sino alla Data di riferimento 4
Durata media 135 minuti

NOTE

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato votato da una lista di maggioranza (M) o di minoranza (m).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale.

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti CONSOB. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla CONSOB sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti CONSOB.

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