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Sabaf

Management Reports May 9, 2019

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Management Reports

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Ampliamento della gamma

Operare in un mercato grande come il mondo significa adoperarsi per soddisfare clienti eterogenei ascoltando le loro esigenze e necessità costantemente diverse. Grazie alla gamma di prodotti ampia e in aumento, Sabaf può competere e ottenere ottimi risultati in ogni nazione.

Relazione sulla gestione

Situazione economico–finanziaria del Gruppo109
L' acquisizione di Okida Elektronik112
Fattori di rischio112
Attività di Ricerca e Sviluppo114
Dichiarazione di carattere non finanziario114
Personale114
Ambiente114
Corporate governance
114
Sistema di controllo interno sul financial reporting114
Modello 231114
Protezione dei dati personali115
Strumenti finanziari derivati
115
Operazioni atipiche o inusuali
115
Sedi secondarie
115
Direzione e coordinamento115
Operazioni infragruppo e operazioni con parti correlate
115
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura
ed evoluzione prevedibile della gestione115
Situazione economico-finanziaria di Sabaf S.p.A.
115
Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato del periodo
della capogruppo e il patrimonio netto e il risultato del periodo consolidato117
Utilizzo del maggiore termine per la convocazione dell'assemblea117
in migliaia di euro 2018 % 2017 % VARIAZIONE
2018-2017
VARIAZIONE
%
Ricavi di vendita 150.642 100% 150.223 100% 419 +0,3%
Margine operativo lordo (EBITDA) 29.959 19,9% 30.955 20,6% (996) -3,2%
Risultato operativo (EBIT) 16.409 10,9% 18.117 12,1% (1.708) -9,4%
Utile ante imposte 20.960 13,9% 17.804 11,9% 3.156 +17,7%
Utile netto di pertinenza del Gruppo 15.614 10,4% 14.835 9,9% 779 +5,3%
Utile base per azione (euro) 1,413 1,323 0,090 +6,8%
Utile diluito per azione (euro) 1,413 1,323 0,090 +6,8%

SITUAZIONE ECONOMICO–FINANZIARIA DEL GRUPPO

Nel 2018 il Gruppo Sabaf ha conseguito ricavi di vendita pari a 150,6 milioni di euro, superiori dello 0,3% rispetto ai 150,2 milioni di euro del 2017 (-2,4% a parità di area di consolidamento). La redditività, seppure in leggera flessione, si è confermata su livelli di eccellenza: l'EBITDA 2018 è stato di 30 milioni di euro, pari al 19,9% del fatturato, rispetto ai 31 milioni di euro (20,6% del fatturato) del 2017, l'EBIT ha raggiunto i 16,4 milioni di euro, pari al 10,9% del fatturato, contro i 18,1 milioni di euro (12,1%) dell'anno precedente. Il risultato netto del 2018, pari a 15,6 milioni di euro (10,4% delle vendite), è superiore del 5,3% rispetto ai 14,8 milioni di euro del 2017.

La suddivisione per linea di prodotto dei ricavi di vendita è dettagliata dalla tabella seguente:

in migliaia di euro 2018 % 2017 % VARIAZIONE %
Rubinetti in ottone 4.327 2,9% 5.991 4,0% -27,8%
Rubinetti in lega leggera 37.615 25,0% 39.351 26,2% -4,4%
Termostati 6.521 4,3% 7.376 4,9% -11,6%
Bruciatori standard 39.368 26,1% 41.070 27,3% -4,1%
Bruciatori speciali 27.585 18,3% 27.184 18,1% +1,5%
Accessori e altri ricavi 15.422 10,3% 15.267 10,2% +1,0%
Totale componenti gas domestici 130.838 86,9% 136.239 90,7% -4,0%
Componenti gas professionali 5.331 3,5% 5.079 3,4% +5,0%
Cerniere 10.436 6,9% 8.905 5,9% +17,2%
Componenti elettronici 4.037 2,7% 0 0,0%
Totale 150.642 100% 150.223 100% +0,3%

L'innovazione di prodotto continua a sostenere le vendite di bruciatori speciali e professionali, mentre si evidenzia una flessione marcata dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati). Di rilievo è l'incremento delle vendite di cerniere, sostenuta dal buon andamento del mercato nordamericano e dall'avvio di nuove forniture. A seguito dell'acquisizione di Okida Elektronik, a partire da settembre 2018 il Gruppo è attivo anche nella produzione e vendita di componenti elettronici.

in migliaia di euro 2018 % 2017 % VARIAZIONE % Italia 31.579 21,0% 36.523 24,3% -13,5% Europa Occidentale 12.337 8,2% 11.678 7,8% +5,6% Europa Orientale 46.301 30,7% 42.824 28,5% +8,1% Medio Oriente e Africa 12.303 8,2% 13.009 8,6% -5,4% Asia e Oceania 7.590 5,0% 10.516 7,0% -27,8% Sud America 25.461 16,9% 22.938 15,3% +11,0% Nord America e Messico 15.071 10,0% 12.735 8,5% +18,3% Totale 150.642 100% 150.223 100% +0,3%

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi, essa è stata la seguente:

L'analisi delle vendite per area geografica evidenzia un trend disomogeneo nei diversi mercati in cui opera il Gruppo. I miglior risultati sono stati ottenuti nel continente americano: le vendite in Nord America sono state sostenute dal buon andamento dei consumi; in Sud America forti tassi di crescita hanno interessato i Paesi dell'area andina, che hanno più che controbilanciato gli effetti della crisi in Argentina e una domanda ancora stagnante in Brasile. Nei mercati europei si sono registrati tassi di crescita soddisfacenti, grazie al consolidamento dei rapporti con i principali clienti e al contributo apportato dall'acquisizione in Turchia di Okida; solo in Italia le vendite sono in flessione a causa del forte ridimensionamento della produzione di elettrodomestici. Nord Africa e Medio Oriente hanno mostrato segni di debolezza, mentre la presenza del Gruppo sui mercati asiatici non è ancora sufficientemente consolidata.

I prezzi medi di vendita del 2018 sono stati inferiori dello 0,2% rispetto al 2017.

I prezzi medi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente superiori rispetto al 2017, con un impatto negativo pari allo 0,7% delle vendite. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 38,4% nel 2018, rispetto al 38,2% del 2017.

L'incidenza del costo del lavoro è diminuita dal 23,5% delle vendite al 23,1%, beneficiando della maggiore automazione della produzione.

L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato rimane contenuta, pari allo 0,6% del fatturato. Nell'esercizio il Gruppo ha iscritto a conto economico differenze cambio positive per 5,4 milioni di euro, a seguito delle fluttuazioni dei tassi di cambio con la lira turca e il dollaro.

Il tax-rate del 2018 è pari al 24,6% (16,2% nel 2017, quando il Gruppo aveva contabilizzato il beneficio "Patent Box" per il triennio 2015-2017). I principali benefici fiscali goduti dal Gruppo sono illustrati nella Nota 31 del bilancio consolidato.

La situazione patrimoniale del Gruppo, riclassificata in base a criteri finanziari, si presenta come segue:

in migliaia di euro 31.12.2018 31.12.2017
Attività non correnti 119.527 93.802
Attività a breve 1 92.111 79.314
Passività a breve 2 (32.381) (28.561)
Capitale circolante 3 59.730 50.753
Attività finanziarie a breve termine - 67
Fondi per rischi e oneri, TFR,
imposte differite
(6.387) (4.034)
Capitale investito netto 172.870 140.588
Posizione finanziaria netta
a breve termine
(9.180) (5.830)
Posizione finanziaria netta
a medio-lungo termine
(44.344) (19.703)
Indebitamento finanziario netto (53.524) (25.533)
Patrimonio netto 119.346 115.055

Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri Crediti correnti

Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti

Differenza tra Attività a breve e Passività a breve

110

I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:

in migliaia di euro 2018 2017
Liquidità iniziale 11.533 12.143
Cash flow operativo 25.814 22.779
Flusso monetario dagli investimenti (11.467) (13.944)
Free cash flow 14.347 8.835
Flusso monetario dall'attività
finanziaria
21.579 (6.516)
Acquisizione Okida (24.077) -
Differenze cambio di traduzione (9.956) (2.929)
Flusso monetario del periodo 1.893 (610)
Liquidità finale 13.426 11.533

L'indebitamento finanziario netto e la liquidità nelle tabelle di cui sopra sono definiti in conformità alla posizione finanziaria netta dettagliata nella Nota 22 del bilancio consolidato, come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006.

Al 31 dicembre 2018 il capitale circolante ammonta a 59,7 milioni di euro, rispetto ai 50,8 milioni di euro di fine 2017: la sua incidenza sul fatturato pro-forma (considerato cioè il contributo di Okida per l'intero esercizio 2018) è pari al 38% (33,8% nel 2017).

L'indebitamento finanziario del Gruppo è prevalentemente a medio-lungo termine, la forma tecnica maggiormente utilizzata è quella dei mutui chirografari rimborsabili in 5 anni.

Nel 2018 il Gruppo ha investito 24,1 milioni di euro per acquisire il 100% della società turca Okida Elektronik; le finalità di tale operazione sono approfondite nel prossimo paragrafo della presente relazione.

Il Gruppo Sabaf ha inoltre effettuato investimenti organici per 11,5 milioni di euro: i principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'incremento della capacità produttiva dei bruciatori speciali, al completamento dell'automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera e all'interconnessione degli impianti di produzione con i sistemi gestionali (industria 4.0). Altri investimenti sono stati destinati alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha pagato dividendi per 6,1 milioni di euro e acquistato azioni proprie per 2,4 milioni di euro; l'indebitamento finanziario netto è pari a 53,5 milioni di euro, contro i 25,5 milioni di euro del 31 dicembre 2017.

Al 31 dicembre 2018 il patrimonio netto ammonta a 119,3 milioni di euro; il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari a 0,45 contro lo 0,22 del 2017.

Indicatori economico finanziari

2018 2017
Redditività del capitale investito
(EBIT/capitale investito)
9,5% 12,9%
Dividendi per azione (euro) 0,554 0,55
Indebitamento netto/EBITDA 1,79 0,82
Indebitamento netto/Mezzi propri 45% 22%
Capitalizzazione di mercato al 31 dicembre / patrimonio netto 1,44 2,00
Variazione del fatturato +0,2% +14,7%

Rimandiamo alla parte introduttiva del Rapporto Annuale per un esame dettagliato degli altri indicatori di performance (KPI).

L'ACQUISIZIONE DI OKIDA ELEKTRONIK

A settembre 2018 il Gruppo ha acquisito il 100% di Okida Elektronik, leader in Turchia nella progettazione, produzione e vendita di schede elettroniche di controllo, timer, unità di visualizzazione e di alimentazione per forni, cappe da cucina, aspirapolvere, frigoriferi e congelatori. L'acquisizione di Okida rappresenta il primo passo verso la realizzazione del Piano Industriale 2018- 2022, in linea con la strategia di ampliamento della gamma di prodotti nella componentistica per elettrodomestici e di acquisizione di competenze nel settore elettronico.

Okida è stata consolidata a partire dal 4 settembre 2018, contribuendo al fatturato consolidato 2018 per 4 milioni di euro. La società ha chiuso l'intero esercizio 2018 con vendite pari a 11,1 milioni di euro.

FATTORI DI RISCHIO

I risultati del processo di identificazione e valutazione dei rischi (Risk Assessment) svolto nel 2018 hanno evidenziato come il Gruppo Sabaf sia esposto ad alcuni fattori di rischio, riconducibili alle macro-categorie descritte di seguito.

Rischi di contesto esterno

Rischi derivanti dal contesto esterno in cui Sabaf opera, che potrebbero impattare negativamente sulla sostenibilità economico-finanziaria del business nel medio-lungo termine. I rischi più rilevanti che rientrano in questa categoria sono connessi alle condizioni generali dell'economia, all'andamento della domanda e alla concorrenza di prodotto, cui si aggiungono i rischi connessi alla presenza di Sabaf in Turchia e, più in generale, di instabilità dei Paesi emergenti in cui il Gruppo opera.

Rischi strategici

Rischi strategici che potrebbero impattare negativamente sulle performance di medio termine di Sabaf, tra cui, ad esempio: la perdita di opportunità di business sul mercato cinese, i rischi connessi alla strategia di crescita per linee esterne e la tutela di esclusività del prodotto.

Rischi legali e di compliance

Rischi connessi alle responsabilità contrattuali di Sabaf e alla compliance rispetto alle normative applicabili al Gruppo, tra cui: il D.Lgs. 231/2001, la L. 262/2005, la normativa HSE, la regolamentazione applicabile alle società quotate, la normativa fiscale, la normativa giuslavoristica, le normative inerenti al commercio internazionale e la normativa in materia di proprietà intellettuale.

Rischi operativi

Rischi di subire perdite derivanti da inadeguatezza o disfunzione di processi, risorse umane e sistemi informativi. In tale categoria rientrano i rischi di natura finanziaria (es. perdite derivanti dalla volatilità del prezzo delle materie prime impiegate dal Gruppo nei processi produttivi, dalle oscillazioni dei tassi di cambio ovvero dalla gestione del credito commerciale), i rischi connessi ai processi produttivi (es. responsabilità di prodotto), i rischi organizzativi (es. perdita e/o difficile reperibilità di competenze chiave, resistenza al cambiamento da parte dell'organizzazione), i rischi connessi agli acquisti (es. rapporti con fornitori e terzisti) e i rischi di Information Technology.

Per i principali rischi, sono fornite di seguito le descrizioni analitiche e le relative azioni di risk management in essere.

Andamento del settore

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da vari fattori connessi all'andamento del settore, tra cui:

  • Andamento macro-economico generale: il mercato degli elettrodomestici è influenzato da fattori macroeconomici quali: l'andamento del Prodotto Interno Lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l'andamento dei tassi d'interesse, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, la facilità di ricorso al credito.
  • Concentrazione del mercato di sbocco: a seguito di fusioni e acquisizioni, i clienti hanno acquisito potere contrattuale.
  • Stagnazione della domanda nei mercati maturi (i.e. Europa) a favore della crescita nei Paesi emergenti, caratterizzati da condizioni di vendita differenti e da un contesto macro-economico più instabile.
  • Inasprimento della concorrenza che, in alcuni casi, impone politiche di prezzo aggressive.

Per fronteggiare tale situazione, il Gruppo punta a mantenere invariata e, ove possibile, rafforzare la propria posizione di leadership attraverso:

  • sviluppo di nuovi prodotti, caratterizzati da prestazioni superiori rispetto agli attuali standard di mercato e personalizzati in base alle esigenze del cliente;
  • diversificazione degli investimenti commerciali su mercati in crescita ed emergenti con investimenti commerciali e produttivi locali;
  • mantenimento di elevati standard di qualità e sicurezza, che consentono di differenziare il prodotto mediante l'impiego di risorse e l'implementazione di processi produttivi difficilmente sostenibili dai competitor;
  • consolidamento delle relazioni commerciali con i principali player del settore;
  • adozione di una strategia di diversificazione e ingresso in nuovi segmenti / settori di business.

Instabilità dei Paesi emergenti in cui il Gruppo opera

La Turchia rappresenta il principale polo di produzione di elettrodomestici a livello europeo; negli anni, l'industria locale ha attratto ingenti investimenti esteri e favorito la crescita di importanti produttori. In tale contesto, Sabaf ha creato nel 2012 uno stabilimento produttivo in Turchia che realizza oggi il 10% della produzione totale di Gruppo. Nel corso del 2018, inoltre, il Gruppo ha acquisito il 100% di Okida Elektronik, leader in Turchia nella progettazione, produzione e vendita di schede elettroniche di controllo per elettrodomestici. Con l'acquisizione di Okida, la Turchia rappresenta circa il 15% della produzione e oltre il 25% delle vendite totali del Gruppo. Le tensioni socio-politiche in Turchia degli ultimi anni non hanno avuto alcun effetto sulle attività del Gruppo Sabaf, che sono proseguite nella totale ordinarietà. In considerazione della rilevanza strategica di tale Paese, il management ha valutato i rischi che potrebbero derivare dalle eventuali difficoltà/impossibilità di operare in Turchia e previsto azioni di mitigazione di tale rischio.

Più in generale, il Gruppo risulta esposto ai rischi connessi all'instabilità (politica, economica, fiscale, normativa) di alcuni Paesi emergenti in cui produce o vende. Eventuali situazioni di embargo o di particolare instabilità politico/ economica, ovvero mutamenti nei sistemi normativi e/o giudiziari locali, ovvero l'imposizione di nuove tariffe doganali o imposte potrebbero incidere negativamente su una quota del fatturato di Gruppo e sulla relativa marginalità.

112

Per mitigare i fattori di rischio sopra citati, Sabaf ha adottato le seguenti misure:

  • diversificazione degli investimenti a livello internazionale, definendo diverse priorità strategiche che considerano, oltre alle opportunità di business, anche i diversi profili di rischio associati;
  • monitoraggio dell'andamento economico e sociale dei Paesi target, anche attraverso una rete locale di agenti e collaboratori;
  • tempestiva valutazione degli impatti (potenziali) conseguenti all'eventuale interruzione del business sui mercati di Paesi emergenti;
  • adozione di condizioni contrattuali di vendita che tutelano il Gruppo (es.: pagamenti anticipati e pagamenti a mezzo di lettere di credito presso primari istituti bancari).

Concorrenza di prodotto

Il modello di business del Gruppo Sabaf è incentrato sulla produzione di componenti per la cottura a gas (rubinetti e bruciatori); pertanto esiste il rischio di non valutare correttamente le minacce e le opportunità derivanti dalla concorrenza di prodotti alternativi (soluzioni alternative alla cottura a gas, quali ad esempio l'induzione), con la conseguenza di non sfruttare adeguatamente eventuali opportunità di mercato e/o risentire di impatti negativi sulla marginalità e sul fatturato.

Negli ultimi anni, il Gruppo ha avviato alcuni progetti volti ad analizzare le opportunità e le minacce connesse alla concorrenza di prodotti alternativi alla cottura a gas, tra cui:

  • analisi delle possibilità di espansione nel mercato dei piani cottura a induzione, con focus sulle analisi di fattibilità tecnica e commerciale;
  • sviluppo di nuovi componenti per la cottura a gas in grado di soddisfare le esigenze che portano alcuni consumatori (soprattutto occidentali) a preferire l'induzione (fattori estetici, praticità e facilità di pulizia, integrazione tecnologica con componenti elettronici);
  • valutazione di operazioni di M&A, anche in settori contigui a quello tradizionalmente seguito da Sabaf.

Perdita di opportunità di business nel mercato cinese

Con una produzione di oltre 20 milioni di piani cottura all'anno, la Cina rappresenta uno dei più importanti mercati al mondo. Dopo molti anni di sola presenza commerciale, nel 2015 Sabaf ha avviato la produzione in loco di un bruciatore speciale per il mercato cinese.

Esiste, tuttavia, il rischio che gli investimenti effettuati da Sabaf per l'apertura della sede in Cina e l'avviamento della produzione non producano (almeno nel breve/medio periodo) un adeguato ritorno economico.

Per supportare lo sviluppo della filiale cinese del Gruppo e garantire il ritorno economico degli investimenti effettuati, Sabaf ha in corso le seguenti azioni:

  • sviluppare un piano strategico/operativo adeguato a sfruttare le opportunità di crescita offerte dal mercato locale;
  • proseguire nello sviluppo di linee di prodotto in linea con le esigenze del mercato cinese e conformi alle normative locali;
  • adottare e mantenere un mix qualità prezzo in linea con le aspettative dei potenziali clienti locali.

Crescita per linee esterne

Il piano strategico sviluppato dal management di Gruppo include la possibilità di crescita per linee esterne, anche in settori contigui. Tale scelta strategica comporta specifici profili di rischio per Sabaf, riconducibili a:

  • non corretta valutazione delle società target/non corretta valutazione dei rischi e delle opportunità di una eventuale acquisizione;
  • ritardi o difficoltà nell'integrazione.

Il Gruppo ha adottato soluzioni e strumenti atti a mitigare i sopra citati rischi, quali:

  • definizione di linee guida/requisiti necessari per l'individuazione di società target;
  • costituzione di un team interno di lavoro, dedicato alla individuazione e valutazione di potenziali target;
  • sviluppo di linee guida, processi e strumenti a supporto della valutazione di operazioni di M&A e delle successive attività di integrazione.

Tutela dell'esclusività di prodotto

Il modello di business di Sabaf basa la tutela dell'esclusività del prodotto principalmente sulla capacità di progettazione e realizzazione interna dei macchinari speciali utilizzati nei processi produttivi, grazie al know-how unico e difficilmente replicabile dai concorrenti.

Esiste il rischio che alcuni prodotti del Gruppo, ancorché protetti da tutela brevettuale, siano copiati dai concorrenti. L'esposizione a tale rischio è aumentata a seguito dell'apertura commerciale in Paesi in cui è difficile far valere i diritti sui brevetti industriali.

Sabaf ha sviluppato e mantenuto nel tempo un modello strutturato di gestione delle innovazioni e della protezione della proprietà intellettuale. Inoltre, il Gruppo monitora periodicamente le strategie brevettuali adottate/da adottare sulla base di valutazioni di costo/opportunità.

Rischi finanziari

Il Gruppo Sabaf è esposto a una serie di rischi di natura finanziaria, riconducibili a:

  • • Volatilità dei prezzi delle materie prime: Sabaf impiega nei processi produttivi metalli e leghe, i cui prezzi sono generalmente negoziati con frequenza semestrale o annuale; di conseguenza le Società del Gruppo potrebbero non riuscire a trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime, con conseguenti effetti sulla marginalità.
  • • Oscillazione dei tassi di cambio: il Gruppo effettua transazioni prevalentemente in euro; esistono tuttavia transazioni in altre valute, quali il dollaro USA, il real brasiliano, la lira turca e il renminbi cinese. In particolare, poiché il 16% circa del fatturato consolidato è realizzato in dollari USA, l'eventuale suo deprezzamento rispetto all'euro e al real potrebbe comportare una perdita di competitività nei mercati in cui tali vendite sono realizzate (soprattutto America Settentrionale e Meridionale).
  • • Credito Commerciale: l'elevata concentrazione del fatturato su un numero limitato di clienti genera una concentrazione dei relativi crediti commerciali, con conseguente potenziale aumento dell'impatto negativo sui risultati economico-finanziari in caso di insolvenza di uno di essi. In particolare, in considerazione delle difficoltà strutturali del settore degli elettrodomestici nei mercati maturi, è possibile che si manifestino situazioni di difficoltà finanziaria o di insolvenza da parte dei clienti.

Per approfondimenti in merito ai rischi di natura finanziaria e alle relative modalità di gestione, si rinvia alla Nota 35 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

I progetti di ricerca e sviluppo più significativi condotti nel corso del 2018 sono stati i seguenti:

Componenti gas

  • sono in fase di sviluppo vari modelli di bruciatori customizzati, destinati principalmente al mercato nordamericano;
  • si stanno testando soluzioni tecniche innovative che facilitano la pulizia dei bruciatori da parte degli utenti;
  • è in corso un progetto per la realizzazione di un rubinetto multiposizione.

Cerniere

  • è stato sviluppato un gruppo entro forno ammortizzato che consente di avere un effetto soft close utilizzando un solo ammortizzatore per cucina;
  • è stato effettuato lo sviluppo di un gruppo ammortizzato entro forno che consente di avere un effetto sia soft close che soft open;
  • è stata sviluppata una cerniera ad asse orizzontale per coperchi utilizzati nel settore semiprofessionale;
  • è stata sviluppata una cerniera camma interna entro porta con ammortizzatore integrato.

Componenti elettronici

  • è stato sviluppato un avanzato controllo elettronico IOT per cappe di aspirazione;
  • è stata realizzata una piattaforma per il controllo elettronico con interfaccia touch per frigoriferi e freezer alto di gamma;
  • è in fase di sviluppo una innovativa piattaforma di controllo elettronico per forno elettrico.

Per tutto il Gruppo è proseguito il miglioramento dei processi produttivi, che si è accompagnato allo sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi.

I costi di sviluppo sono stati capitalizzati per 340.000 euro, in quanto sono risultate soddisfatte tutte le condizioni previste dai principi contabili internazionali, negli altri casi sono stati imputati a conto economico.

DICHIARAZIONE DI CARATTERE NON FINANZIARIO

A partire dal 2017, il Gruppo Sabaf pubblica in una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario prevista dal D.Lgs. 254/2016. Nella dichiarazione non finanziaria sono fornite tutte le informazioni utili ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, con particolare riferimento ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo.

La dichiarazione di carattere non finanziario è inclusa nello stesso fascicolo di stampa in cui sono pubblicati la relazione sulla gestione, il bilancio consolidato, il bilancio separato della capogruppo Sabaf S.p.A. e la relazione sulla remunerazione.

Si evidenzia come già dal 2005, peraltro, il Gruppo Sabaf pubblica congiuntamente nel Rapporto Annuale le proprie performance di sostenibilità economiche, sociali ed ambientali.

PERSONALE

Nel Gruppo Sabaf nel corso del 2018 non vi sono stati morti sul lavoro o infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime per i quali è stata definitivamente accertata una responsabilità aziendale o addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui le società del Gruppo sono state dichiarate definitivamente responsabili.

Per ogni altra informazione si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria.

AMBIENTE

Segnaliamo che nel corso del 2018 non vi sono stati:

  • danni causati all'ambiente per cui il Gruppo è stato dichiarato colpevole in via definitiva;
  • sanzioni o pene definitive inflitte al Gruppo per reati o danni ambientali.
  • Per ogni altra informazione si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria.

CORPORATE GOVERNANCE

Per una trattazione completa del sistema di corporate governance del Gruppo Sabaf si rimanda alla relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, disponibile sul sito della Società alla sezione Investor Relations.

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO SUL FINANCIAL REPORTING

Il sistema di controllo interno sul financial reporting è analiticamente descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.

Con riferimento alle "condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati, la Società e le sue controllate dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell'ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato. Il Gruppo Sabaf dispone, inoltre, di un efficace flusso informativo verso il revisore centrale, nonché di informazioni in via continuativa in merito alla composizione degli organi sociali delle società controllate con evidenza delle cariche ricoperte e provvede alla raccolta sistematica e centralizzata, nonché al regolare aggiornamento, dei documenti formali relativi allo statuto ed al conferimento dei poteri agli organi sociali. Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 36, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato da CONSOB. Nel corso dell'esercizio è stata effettuata l'acquisizione di Okida Elektronik, società con sede in Turchia, per la quale il Gruppo sta provvedendo alla piena integrazione del sistema di financial reporting.

MODELLO 231

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 è descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.

114

PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Nel corso del 2018 Sabaf S.p.A. ha adeguato il sistema di gestione e protezione dei dati personali, adottando un Modello Organizzativo coerente con le previsioni del Regolamento Europeo 2016/679 (General Data Protection Regulation - GDPR). Specifici progetti sono in fase di implementazione per tutte le società del Gruppo per le quali è applicabile il GDPR.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Per il commento di tale voce rimandiamo alla Nota 35 del bilancio consolidato.

OPERAZIONI ATIPICHE O INUSUALI

Le società del Gruppo Sabaf non hanno compiuto operazioni atipiche o inusuali nel corso del 2018.

SEDI SECONDARIE

Né Sabaf S.p.A. né le sue controllate hanno sedi secondarie operative.

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Sabaf S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società.

Sabaf S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate italiane Faringosi Hinges s.r.l., Sabaf Immobiliare s.r.l. e A.R.C. s.r.l.

OPERAZIONI INFRAGRUPPO E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

I rapporti fra le società del Gruppo, inclusi quelli con la controllante, sono regolati a condizioni di mercato, così come i rapporti con parti correlate, definite ai sensi del principio contabile Ias 24. Il dettaglio delle operazioni infragruppo e delle altre operazioni con parti correlate è esposto alla Nota 36 del bilancio consolidato e alla Nota 37 del bilancio separato di Sabaf S.p.A.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'avvio del 2019 evidenzia segnali di rallentamento della domanda in alcuni dei principali mercati in cui opera il Gruppo, tra cui la Turchia.

Per il 2019 il Gruppo stima di potere raggiungere vendite in un range compreso tra 160 e 165 milioni di euro e una redditività operativa lorda (EBITDA %) superiore al 20%.

Tali ipotesi considerano uno scenario macroeconomico non influenzato da eventi imprevedibili. Qualora la situazione economica subisca, invece, significative variazioni i valori consuntivi potrebbero discostarsi dai dati previsionali.

SITUAZIONE ECONOMICO – FINANZIARIA DI SABAF S.P.A.

in migliaia di euro 2018 2017 VARIAZIONE VARIAZIONE %
Ricavi di vendita 110.065 115.687 (5.622) -4,9%
Margine operativo lordo (EBITDA) 13.644 17.477 (3.833) -21,9%
Risultato operativo (EBIT) 5.543 8.050 (2.507) -31,1%
Utile ante imposte (EBT) 9.227 9.072 155 +1,7%
Utile netto 8.040 8.001 39 +0,5%

La riclassificazione della situazione patrimoniale in base a criteri finanziari si presenta come segue:

in migliaia di euro 31.12.2018 31.12.2017
Attività non correnti 5 96.495 89.361
Attività finanziarie non correnti 5.367 1.848
Attività a breve 6 64.927 58.875
Passività a breve 7 (25.626) (23.643)
Capitale circolante 8 39.301 35.232
Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite (3.278) (2.637)
Capitale investito netto 138.885 123.804
Posizione finanziaria netta a breve termine (12.056) (15.239)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (33.789) (16.478)
Posizione finanziaria netta (45.845) (31.717)
Patrimonio netto 92.040 92.087

5 Escluse le Attività finanziarie

6 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri crediti correnti

7 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti

8 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve

I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:

in migliaia di euro 2018 2017
Liquidità iniziale 2.697 1.797
Cash flow operativo 8.796 12.554
Flusso monetario da investimenti (15.219) (9.319)
Free cash flow (6.423) 3.235
Flusso monetario da attività finanziarie 5.685 (2.335)
Flusso monetario del periodo (738) 900
Liquidità finale 1.959 2.697

L'indebitamento finanziario netto e la posizione finanziaria netta a breve termine nelle tabelle di cui sopra sono definiti in conformità alla posizione finanziaria netta dettagliata nella Nota 22 del bilancio separato, come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006.

L'esercizio 2018 si è chiuso con un fatturato inferiore del 4,9% rispetto al 2017. L'analisi delle vendite per categoria di prodotto evidenzia una flessione marcata dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati), mentre le famiglie di prodotto più innovative (rubinetti in lega leggera e bruciatori speciali) mostrano una migliore tenuta. Il decremento delle vendite ha impattato negativamente sulla redditività operativa lorda: l'EBITDA è stato di 13,6 milioni di euro, pari al 12,4% del fatturato (17,5 milioni di euro nel 2017, pari al 15,1%).

L'EBIT del 2018 è stato di 5,5 milioni di euro, pari al 5% del fatturato (8,1 milioni di euro nel 2017, pari al 7%).

L'incidenza del costo del lavoro sulle vendite è aumentata dal 24,8% al 25,8%. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato è minima e pari allo 0,8%, in virtù del livello di indebitamento finanziario contenuto e dei bassi tassi d'interesse.

Nel corso del 2018 la Società ha incassato dividendi per 3 milioni di euro dalla controllata Sabaf Immobiliare e 1,3 milioni di euro dalla nuova partecipata Okida Elektronik.

L'onere fiscale effettivo relativo all'esercizio 2018 è pari al 12,9% (era pari al 11,8% nel 2017).

L'utile netto è stato di 8 milioni di euro, pari al 7,3% del fatturato (sostanzialmente invariato rispetto al 2017, quando aveva rappresentato il 6,9% del fatturato).

Nel 2018 Sabaf S.p.A. ha investito oltre 8 milioni di euro in impianti e macchinari. I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'aumento della capacità produttiva dei bruciatori speciali, alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera e all'interconnessione degli impianti di produzione con i sistemi gestionali (industria 4.0). Altri investimenti sono stati destinati alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

Al 31 dicembre 2018 il capitale circolante ammonta a 39,3 milioni di euro contro i 35,2 milioni di euro della fine dell'esercizio precedente: la sua incidenza percentuale sul fatturato si attesta al 35,7%, rispetto al 30,5% di fine 2017.

L'indebitamento finanziario netto è pari a 45,8 milioni di euro, rispetto ai 31,7 milioni di euro del 31 dicembre 2017.

A fine esercizio il patrimonio netto ammonta a 92 milioni di euro, contro i 92,1 milioni di euro del 2017. Il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari al 49,8%, a fine 2017 era del 34%.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO CONSOLIDATO

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2018 e il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo Sabaf S.p.A.:

31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Utile
d'esercizio
Patrimonio
netto
Utile
d'esercizio
Patrimonio
netto
Utile e patrimonio netto della capogruppo Sabaf S.p.A. 8.040 92.039 8.001 92.087
Patrimonio e risultati società consolidate 9 15.324 113.123 7.971 74.144
Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate 640 (83.622) 682 (48.596)
Opzione put su minorities A.R.C. 55 (1.818) (241) (1.763)
Elisioni intercompany (8.005) (427) (1.497) (817)
Altre rettifiche (256) 51 0 0
Quota di pertinenza di terzi (184) (1.644) (81) (1.460)
Utile e patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 15.614 117.702 14.835 113.595

UTILIZZO DEL MAGGIORE TERMINE PER LA CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA

Ai sensi del secondo comma dell'art. 2364 del codice civile, in considerazione della necessità di procedere a consolidare i bilanci delle società del Gruppo e di predisporre tutta la documentazione di supporto, gli amministratori intendono avvalersi del maggiore termine concesso alle società tenute alla redazione del bilancio consolidato per la convocazione dell'assemblea ordinaria degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2018. L'assemblea sarà convocata in unica data per il giorno 7 maggio 2019.

Proposta di approvazione del bilancio separato e proposta di dividendo

Ringraziando il personale dipendente, il Collegio Sindacale, la società di revisione e le Autorità di controllo per la fattiva collaborazione, invitiamo gli azionisti ad approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, con la proposta di destinare l'utile di esercizio di 8.040.215 euro nel modo seguente:

  • agli azionisti un dividendo di 0,55 euro per ogni azione, in pagamento dal 29 maggio 2019 (stacco cedola il 27 maggio 2019, record date il 28 maggio 2019). In tema di azioni proprie, Vi invitiamo a destinare alla Riserva Straordinaria un ammontare corrispondente al dividendo delle azioni sociali in portafoglio alla data di stacco cedola;
  • alla Riserva Straordinaria il residuo.

Ospitaletto, 26 marzo 2019

Il Consiglio di Amministrazione

9 Dati rettificati per allocare sul patrimonio delle società acquisite la differenza di consolidamento.

Continuità e specializzazione

Non conosciamo il futuro ma ci prepariamo ad affrontarlo migliorando le competenze e aumentando giorno dopo giorno know how ed esperienza. Un saper fare che ci consente una continuità di produzione con una specializzazione sempre maggiore.

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

Struttura del Gruppo e organi sociali 121
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata122
Conto economico consolidato123
Conto economico complessivo consolidato124
Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato124
Rendiconto finanziario consolidato125
Nota Integrativa
126
Attestazione del Bilancio consolidato 155
Relazione della Società di revisione sul Bilancio consolidato 156

Struttura del Gruppo e organi sociali

Struttura del Gruppo

Capogruppo: SABAF S.p.A.

Società controllate e quota di pertinenza del Gruppo

Società consolidate integralmente

Faringosi Hinges s.r.l. 100%
Sabaf do Brasil Ltda. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi
Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)
100%
Sabaf Appliance Components
Trading (Kunshan) Co., Ltd. (in liquidazione)
100%
Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. 100%

Consiglio di Amministrazione

Consigliere Alessandro Potestà
Consigliere* Carlo Scarpa
Consigliere* Daniela Toscani
Stefania Triva

Sabaf Immobiliare s.r.l. 100% A.R.C. s.r.l. 70% Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S 100%

Sabaf US Corp. 100% Handan ARC Burners Co., Ltd. 35,5%

* amministratori indipendenti

Società non consolidate

Collegio Sindacale Società di revisione

121

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) NOTE 31.12.2018 31.12.2017
ATTIVO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività materiali 1 70.765 73.069
Investimenti immobiliari 2 4.403 5.697
Attività immateriali 3 39.054 9.283
Partecipazioni 4 380 281
Attività finanziarie non correnti 10 120 180
Crediti non correnti 5 188 196
Imposte anticipate 21 4.617 5.096
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 119.527 93.802
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 39.179 32.929
Crediti commerciali 7 46.932 42.263
Crediti per imposte 8 4.466 3.065
Altri crediti correnti 9 1.534 1.057
Attività finanziarie correnti 10 3.511 67
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 13.426 11.533
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 109.048 90.914
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE ATTIVO 228.575 184.716
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 11.533 11.533
Utili accumulati, Altre riserve 90.555 87.227
Utile dell'esercizio 15.614 14.835
Totale quota di pertinenza del Gruppo 117.702 113.595
Interessi di Minoranza 1.644 1.460
TOTALE PATRIMONIO NETTO 119.346 115.055
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Finanziamenti 14 42.406 17.760
Altre passività finanziarie 15 1.938 1.943
TFR e fondi di quiescenza 16 2.632 2.845
Fondi per rischi e oneri 17
21
725 385
Imposte differite
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI
3.030
50.731
804
23.737
PASSIVITÀ CORRENTI
Finanziamenti 14 18.435 17.288
Altre passività finanziarie 15 7.682 75
Debiti commerciali 18 21.215 19.975
Debiti per imposte 19 3.566 1.095
Altri debiti 20 7.600 7.491
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 58.498 45.924
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 228.575 184.716

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) NOTE 2018 2017
COMPONENTI ECONOMICHE
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 23 150.642 150.223
Altri proventi 24 3.369 3.361
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI 154.011 153.584
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 25 (62.447) (59.794)
Variazione delle rimanenze 4.603 2.380
Servizi 26 (31.297) (30.227)
Costi del personale 27 (34.840) (35.328)
Altri costi operativi 28 (1.670) (1.134)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.599 1.474
TOTALE COSTI OPERATIVI (124.052) (122.629)
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE
DI ATTIVITÀ NON CORRENTI
29.959 30.955
Ammortamenti 1, 2, 3 (12.728) (12.826)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 28 (12)
Rettifiche di valore di attività non correnti 2 (850) 0
RISULTATO OPERATIVO 16.409 18.117
Proventi finanziari 373 214
Oneri finanziari 29 (1.206) (804)
Utili e perdite su cambi 30 5.384 274
Utili e perdite da partecipazioni 0 3
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 20.960 17.804
Imposte sul reddito 31 (5.162) (2.888)
UTILE DELL'ESERCIZIO 15.798 14.916
di cui:
Quota di pertinenza di terzi 184 81
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO 15.614 14.835
UTILI PER AZIONE 32
Base 1,413 euro 1,323 euro
Diluito 1,413 euro 1,323 euro

Conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di euro) 2018 2017
UTILE DELL'ESERCIZIO 15.798 14.916
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR 32 82
Effetto fiscale (8) (20)
24 62
Utili/perdite complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Differenza cambi da traduzione bilanci in valuta (3.940) (4.806)
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) DELL'ESERCIZIO
AL NETTO IMPOSTE
(3.916) (4.744)
UTILE COMPLESSIVO 11.882 10.172
di cui:
Quota di pertinenza di terzi 184 81
UTILE COMPLESSIVO
DI PERTINENZA DEL GRUPPO
11.698 10.091

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato

(in migliaia
di euro)
Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva di
traduzione
Riserva da
attualizzazione
TFR
Altre
riserve
Utile
dell'esercizio
Totale
patrimonio
netto
del Gruppo
Interessi di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
Al 31 dicembre 2016* 11.533 10.002 2.307 (2.399) (7.388) (612) 88.561 8.994 110.998 1.379 112.377
Destinazione utile d'esercizio 2016
- dividendi pagati (5.384) (5.384) (5.384)
- a nuovo 3.610 (3.610) 0 0
Acquisto azioni proprie (2.110) (2.110) (2.110)
Utile complessivo
al 31 dicembre 2017
(4.806) 62 14.835 10.091 81 10.172
Al 31 dicembre 2017 11.533 10.002 2.307 (4.509) (12.194) (550) 92.171 14.835 113.595 1.460 115.055
Destinazione utile d'esercizio 2017
- dividendi pagati 2017 (6.071) (6.071) (6.071)
- a nuovo 8.764 (8.764) 0 0
Acquisto azioni proprie (2.359) (2.359) (2.359)
Piano di stock grant 321 321 321
Altri movimenti 518 518 518
Utile complessivo
al 31 dicembre 2018 (3.940) 24 15.614 11.698 184 11.882

* valori rideterminati ai sensi dell'IFRS 3, in modo da tener conto retrospettivamente degli effetti risultanti dalla valutazione al fair value delle attività e passività di A.R.C. alla data di acquisizione precedentemente considerata provvisoria.

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 2018 2017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di inizio esercizio
11.533 12.143
Utile dell'esercizio 15.798 14.916
Rettifiche per:
- Ammortamenti 12.728 12.826
- Svalutazioni di attività non correnti 850 -
- Minusvalenze/Plusvalenze realizzate (28) 12
- Valorizzazione piano di stock grant 321 -
- Proventi e oneri finanziari netti 833 590
- Imposte sul reddito 5.162 2.888
Variazione TFR (241) (189)
Variazione fondi rischi 340 (49)
Variazione crediti commerciali (3.003) (5.421)
Variazione delle rimanenze (4.374) (1.445)
998
Variazione dei debiti commerciali
Variazione del capitale circolante netto
556
(6.821)
(5.868)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 2.537 1.029
Pagamento imposte (4.860) (3.058)
Pagamento oneri finanziari (1.178) (532)
Incasso proventi finanziari 373 214
Flussi finanziari generati dall'attività operativa 25.814 22.779
Investimenti in attività non correnti
- immateriali (589) (860)
- materiali (11.348) (13.604)
- finanziarie (99) 0
Disinvestimento di attività non correnti 569 520
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento (11.467) (13.944)
Rimborso finanziamenti (19.579) (16.526)
Accensione di finanziamenti 52.972 17.751
Attività finanziarie a breve (3.384) (247)
Acquisto azioni proprie (2.359) (2.110)
Pagamento di dividendi (6.071) (5.384)
Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria 21.579 (6.516)
Acquisizione Okida Elektronik (24.077) 0
Differenze cambio di traduzione (9.956) (2.929)
Flussi finanziari netti dell'esercizio 1.893 (610)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di fine esercizio (Nota 10)
13.426 11.533
Indebitamento finanziario corrente 22.606 17.363
Indebitamento finanziario non corrente 44.344 19.703
Indebitamento finanziario netto (Nota 22) 53.524 25.533

Nota integrativa

Principi contabili

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2018 del Gruppo Sabaf è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. È costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

SCHEMI DI BILANCIO

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2018 comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo:

  • Faringosi Hinges s.r.l.
  • Sabaf Immobiliare s.r.l.
  • Sabaf do Brasil Ltda.
  • Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)
  • Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd.
  • Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd.
  • A.R.C. s.r.l.

126

• Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S

L'unica variazione dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2017 è relativa a Okida Elektronik, di cui il Gruppo ha acquisito il controllo in data 4 settembre 2018.

Sabaf U.S. non è consolidata in quanto irrilevante ai fini del consolidamento.

Handan A.R.C. Ltd., società cinese nella quale il Gruppo detiene un'interessenza del 35,5%, è stata valutata al costo in quanto al 31 dicembre 2018 l'operatività è ancora in fase embrionale, e pertanto la società è considerata irrilevante ai fini del consolidamento.

Sono considerate controllate le società sulle quali Sabaf S.p.A. possiede in contemporanea i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate, qualora esercitino una attività significativa per una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:

  • a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell'integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. È stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate.
  • b) Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e alle passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell'IFRS 3, il Gruppo ha modificato il criterio contabile per l'avviamento in modo prospettico a partire dalla data di transizione. Perciò, a partire dal 1° gennaio 2004, il Gruppo non ammortizza l'avviamento assoggettandolo, invece, a test di impairment.
  • c) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/ perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate.
  • d) La quota del patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di spettanza dei soci di minoranza è loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

INFORMAZIONI RELATIVE ALL'IFRS 3

A partire dal presente bilancio è consolidata Okida Elektronik, società attiva nella progettazione e produzione di componenti elettronici per elettrodomestici, di cui il Gruppo ha acquisito il controllo al 100% il 4 settembre 20181 . Nella Relazione sulla Gestione sono descritte le finalità dell'operazione e le sinergie attese. Nel presente bilancio consolidato è stata effettuata la valutazione provvisoria di Okida ai sensi dell'IFRS 3 revised, vale a dire rilevando il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione. La valutazione definitiva sarà effettuata entro 12 mesi dalla data dell'acquisizione. Gli effetti di questa operazione sono riportati nella tabella che segue 2 :

Valori originari al 04.09.2018 Purchase Price Allocation Fair value attività e passività
acquisite
ATTIVITÀ
Immobilizzazioni materiali 146 146
Attività immateriali 409 8.638 9.047
- Customer Relationship 6.805
- Know How 891
- Brand 942
Rimanenze 1.876 1.876
Crediti Commerciali 1.666 1.666
Altri crediti 236 236
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.680 4.680
Totale Attivo 9.013 17.651
PASSIVITÀ
Fondi per rischi e oneri 0 (269) (269)
Imposte differite 0 (1.753) (1.753)
Debiti verso fornitori (684) (684)
Altri debiti (814) (814)
Totale passivo (1.498) (3.520)
Fair Value attività nette acquisite (a) 7.515 14.131
Costo totale dell'acquisizione (b) 28.757
Avviamento derivante dall'acquisizione (b-a) 14.626
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti acquisiti (c)
4.680

Esborso di cassa complessivo (b-c) 24.077

Il prezzo dell'acquisizione è stato determinato sulla base di una valutazione della società (Enterprise Value) pari a 4x l'EBITDA 2017 più 1,05x l'EBITDA 2018, rettificato per la posizione finanziaria netta alla data dell'operazione e per la differenza tra il capitale circolante alla data dell'operazione e il capitale circolante medio. Le parti hanno concordato che il pagamento di una parte del prezzo sia posticipata, e comunque liquidabile entro il primo trimestre del 2019. Al 31 dicembre 2018 tra le Altre passività finanziarie è iscritto un debito residuo verso gli ex soci Okida per 7,622 milioni di euro, che rappresenta la parte residua di prezzo da riconoscere ai venditori (Nota 15). L'acquisizione è stata interamente finanziata tramite mutui bancari di durata pari a 72 mesi.

Come evidenziato in tabella, la Purchase Price Allocation, effettuata con il supporto di esperti indipendenti, ha portato ad identificare e valutare i fair value delle seguenti attività immateriali acquisite:

  • Customer Relationship: fair value di 6,805 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Multi-period Excess Earnings", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
  • ricavi relativi ai clienti con cui è in essere una forte relazione tecnico-commerciale
  • redditività in linea con la media storica
  • vita utile economica pari a 15 anni
  • tasso di sconto pari al 10,85%
  • tasso di crescita g pari al 2% dal 2019 al 2021 e pari al 2,5% per gli anni successivi

1 Sono stati consolidati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2018 e i risultati economici relativamente al solo periodo per il quale il Gruppo ne ha detenuto il controllo (4 settembre – 31 dicembre 2018). 2 Valori espressi originariamente in lire turche e convertiti nella presente tabella al cambio euro/lira turca alla data di acquisizione (7,7188). Nello stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2018 i valori, incluso l'avviamento, sono convertiti al cambio di fine esercizio (6,0588).

  • Know How, fair value di 0,891 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Relief from Royalty", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
  • ricavi totali alla data di valutazione
  • tasso di royalty pari al 3%
  • vita utile economica pari a 7 anni
  • tasso di sconto pari al 10,3%
  • tasso di crescita g pari al 2% dal 2019 al 2021 e pari al 2,5% per gli anni successivi
  • Brand, fair value di 0,942 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Relief from Royalty", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
  • ricavi totali alla data di valutazione
  • tasso di royalty pari al 2%
  • vita utile economica pari a 15 anni
  • tasso di sconto pari al 10,3%
  • tasso di crescita g pari al 2% dal 2019 al 2021 e pari al 2,5% per gli anni successivi

Sul fair value delle attività immateriali sopra identificate è stato contabilizzato il relativo effetto fiscale (iscrizione di imposte differite per 1,753 milioni di euro). La Purchase Price Allocation ha inoltre determinato l'iscrizione di fondi per rischi e oneri per complessivi 0,269 milioni di euro (Nota 17).

Nel periodo per il quale il Gruppo ne ha detenuto il controllo (4 settembre 2018 – 31 dicembre 2018), Okida ha conseguito ricavi di vendite per 4,024 milioni di euro e un utile netto di 0,371 milioni di euro.

Al fine di valutare l'entità della variazione dell'area di consolidamento sulla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2018, nella seguente tabella sono riportati in sintesi i saldi patrimoniali in pari data di Okida Elektronik, inclusivi degli effetti della Purchase Price Allocation sopra descritta.

31.12.2018
ATTIVITÀ
Attività materiali 189
Attività immateriali 29.901
Rimanenze 2.609
Crediti commerciali 3.399
Crediti per imposte 676
Altri crediti 244
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.214
Totale Attivo 38.232
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto 32.649
Fondi per rischi e oneri 273
Imposte differite 2.174
Debiti commerciali 1.570
Debiti per imposte 1.380
Altri debiti 186
Totale Passivo 38.232

CONVERSIONE IN EURO DELLE SITUAZIONI ECONOMICO-PATRIMONIALI REDATTE IN VALUTA ESTERA

I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.

Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Altre riserve".

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:

Descrizione della valuta CAMBIO PUNTUALE
31.12.18
CAMBIO MEDIO
2018
CAMBIO PUNTUALE
31.12.17
CAMBIO MEDIO
2017
Real brasiliano 4,4440 4,3085 3,9729 3,6048
Lira turca 6,0588 5,7145 4,5464 4,1207
Renminbi cinese 7,8751 7,8038 7,8044 7,6289

PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO CONSOLIDATO

31.12.2018 31.12.2017
Descrizione Utile d'esercizio Patrimonio netto Utile d'esercizio Patrimonio netto
Utile e patrimonio netto della capogruppo Sabaf S.p.A. 8.040 92.039 8.001 92.087
Patrimonio e risultati società consolidate3 15.324 113.123 7.971 74.144
Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate 640 (83.622) 682 (48.596)
Opzione put su minorities A.R.C. 55 (1.818) (241) (1.763)
Elisioni intercompany (8.005) (427) (1.497) (817)
Altre rettifiche (256) 51 0 0
Quota di pertinenza di terzi (184) (1.644) (81) (1.460)
Utile e patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 15.614 117.702 14.835 113.595

3Dati rettificati per allocare sul patrimonio delle società acquisite la differenza di consolidamento

INFORMATIVA DI SETTORE

I settori operativi del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 – Operating Segment sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. I settori operativi del Gruppo sono i seguenti:

• componenti gas (domestici e professionali)

  • cerniere
  • componenti elettronici per elettrodomestici.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, invariati rispetto all'esercizio precedente ad eccezione dei nuovi principi contabili adottati dal 1° gennaio 2018 (IFRS 9 e IFRS 15), sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata espressa in anni, invariata rispetto agli esercizi precedenti, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6 – 10
Attrezzature 4 – 10
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi di trasporto 4 – 5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Le attività acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento. L'ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le attività materiali di proprietà. In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio-lungo termine, verso l'ente finanziario locatore; si procede inoltre all'imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo.

Avviamento

L'avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 1 di non applicare l'IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.

A partire dalla data di transizione l'avviamento, rappresentando un'attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

Customer relationship 15
Brand 15
Know how 7
Costi di sviluppo 10
Software 3 - 5

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene. In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con la entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società consolidate, elabora delle previsioni per gli anni successivi e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) - ad eccezione dell'avviamento - è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Investimenti immobiliari

Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Partecipazioni e crediti non correnti

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali e altre attività finanziarie

Rilevazione iniziale

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'I-FRS 15. Si rimanda al paragrafo "Ricavi da contratti con i clienti".

Le altre attività finanziarie sono iscritte al fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Tale categoria è la più rilevante per il Gruppo. Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali
  • e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Tra le attività finanziarie al costo ammortizzato del Gruppo sono inclusi i crediti commerciali.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate a conto economico.

In questa categoria rientrano gli strumenti derivati.

Il Gruppo non detiene attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate né attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria delil Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo. Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/ (perdite) complessivi".

Debiti commerciali e altre passività finanziarie

Rilevazione iniziale

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti.

Finanziamenti e debiti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per la Società, include debiti e finanziamenti fruttiferi di interessi. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano. Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Ricavi provenienti da contratti con clienti

Il Gruppo è impegnato nella fornitura di componenti per elettrodomestici (principalmente componenti gas, quali rubinetti e bruciatori, cerniere e componenti elettronici).

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che il Gruppo si aspetta di ricevere in cambio di tali beni. Il controllo del bene passa al cliente secondo i termini di resa definiti con il cliente stesso. I termini usuali di dilazione commerciale vanno dai 30 ai 120 giorni dalla spedizione, il Gruppo ritiene che il prezzo non includa componenti di finanziamento significative. Le garanzie previste nei contratti con i clienti sono di tipo generale e non estese e sono contabilizzate in accordo con lo IAS 37.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Alcuni dipendenti del Gruppo ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate con strumenti di capitale"). Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato, come spiegato più in dettaglio alla Nota 37.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale (Nota 27) lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o a una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte. Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali ed immateriali

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Pagamenti basati su azioni

Stimare il fair value dei pagamenti basati su azioni richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato, il che dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti sono concessi. Questo richiede anche l'individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione, tra cui ipotesi sul periodo di esercizio delle opzioni, la volatilità e il rendimento azionario. Per la misurazione iniziale del fair value dei pagamenti basati su azioni con i dipendenti il Gruppo utilizza un modello binomiale.

Imposte sul reddito

Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2018

Principio IFRS 9 – FINANCIAL INSTRUMENTS. Nel luglio 2014, lo IAS ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 che sostituisce lo IAS 39 e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. Il principio è stato omologato dall'Unione Europea nel mese di novembre 2016 ed è efficace per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2018. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting.

L'adozione dell'IFRS 9 non ha generato impatti significativi sul bilancio del Gruppo e non ha comportato la necessità di rilevare aggiustamenti alla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata alla data di applicazione iniziale del principio.

Classificazione e valutazione

Il Gruppo non ha avuto impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi.

Impairment

Il Gruppo non ha rilevato aggiustamenti alla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata alla data di applicazione iniziale del principio. In particolare, con riferimento ai crediti commerciali, il Gruppo ha ritenuto coerente con il Principio la propria politica di accantonamento a fondo svalutazione.

Hedge accounting

Il Gruppo non ricorre all'applicazione della contabilizzazione in hedge accounting degli strumenti di copertura.

Principio IFRS 15 – REVENUE FROM CONTRACTS WITH CUSTOMERS. Nel maggio 2014, lo IAS ha emesso l'IFRS 15, un nuovo principio per la rilevazione dei ricavi che sostituisce lo IAS 18 e lo IAS 11 e che è stato integrato con ulteriori chiarimenti e linee guida nel 2016. Il principio è applicabile nella predisposizione del bilancio per gli esercizi a partire dal 1° gennaio 2018 e ha introdotto un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

L'applicazione del nuovo principio e delle relative interpretazioni non ha determinato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo, sia da un punto di vista di classificazione che di determinazione delle grandezze. In particolare, l'applicazione dell'IFRS 15 non ha avuto impatti per i contratti con i clienti, nei quali la vendita dei prodotti Sabaf è la sola obbligazione ("at a point in time"), in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, secondo i termini di resa definiti con il cliente stesso. Le garanzie previste nei contratti sono di tipo generale e non estese e, di conseguenza, il Gruppo ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37. Infine, per quanto concerne i proventi derivanti dalla compartecipazione alla realizzazione di stampi e attrezzature, il Gruppo, coerentemente con quanto effettuato nei precedenti esercizi, continuerà a ripartire tali ricavi lungo la vita utile dei progetti, generalmente pari a 10 anni.

Documento "ANNUAL IMPROVEMENTS TO IFRSS: 2014-2016 CYCLE".

Le disposizione emesse riguardano l'IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters, lo IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures – Measuring investees at Fair Value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice, l'IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard. Le disposizioni sono state omologate dall'Unione Europea nel mese di febbraio 2018 e sono applicabili nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire da 1° gennaio 2018, con riferimento alle modifiche ai principi IAS 28 e IFRS 1, a partire dal 1° gennaio 2017, con riferimento alle modifiche all'IFRS 12. L'adozione delle disposizioni da parte del Gruppo non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Interpretazione IFRIC 22 "FOREIGN CURRENCY TRANSACTIONS AND ADVANCE CONSIDERATION". L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di marzo 2018 ed è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'adozione dell'interpretazione da parte del Gruppo non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Emendamento allo IAS 40 "TRANSFERS OF INVESTMENT PROPERTY".

Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di marzo 2018 ed è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione delle modifiche da parte del Gruppo non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Emendamento all'IFRS 2 "CLASSIFICATION AND MEASUREMENT OF SHARE-BASED PAYMENT TRANSACTIONS", che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di febbraio 2018 ed è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione delle modifiche da parte del Gruppo non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2018

Principio IFRS 16 "LEASES" (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases - Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno già applicato l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

Sulla base delle analisi effettuate, gli amministratori si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto poco significativo sugli importi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato del Gruppo. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non avrà completato un'analisi dettagliata dei relativi contratti.

Emendamento all'IFRS 9 "PREPAYMENT FEATURES WITH NEGATIVE COMPENSATION. Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di marzo 2018 e si applica dal 1° gennaio 2019 (è consentita anche l'applicazione anticipata). Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – UNCERTAINTY OVER INCOME TAX TREATMENTS. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Emendamento allo IAS 28 "LONG-TERM INTERESTS IN ASSOCIATES AND JOINT VENTURES" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Documento "ANNUAL IMPROVEMENTS TO IFRSS 2015-2017 CYCLE", pubblicato in data 12 dicembre 2017 (tra cui IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements – Remeasurement of previously held interest in a joint operation, IAS 12 Income Taxes – Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity, IAS 23 Borrowing costs Disclosure of Interests in Other Entities – Borrowing costs eligible for capitalisation) che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Emendamento allo IAS 19 "PLAN AMENDMENT, CURTAILMENT OR SETTLEMENT". Le modifiche chiariscono come si determinano le spese pensionistiche quando si verifica una modifica in un piano a benefici definiti. Le modifiche saranno efficaci nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2019, salvo eventuali successivi differimenti a seguito dell'omologazione delle stesse da parte dell'Unione Europea.

Principio IFRS 17 "INSURANCE CONTRACTS". Nuovo principio contabile per la contabilizzazione dei contratti assicurativi che sostituirà l'IFRS 4. Il nuovo principio sarà efficace nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2021, salvo eventuali successivi differimenti a seguito dell'omologazione del principio da parte dell'Unione Europea.

Commento alle principali voci di stato patrimoniale

1. ATTIVITÀ MATERIALI

IMMOBILI IMPIANTI
E MACCHINARI
ALTRI BENI IMMOBILIZZAZIONI
IN CORSO
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2016 51.268 185.148 40.303 1.770 278.489
Incrementi 1.589 7.050 2.487 2.782 13.908
Cessioni - (1.002) (538) - (1.540)
Riclassifiche 118 587 192 (1.201) (304)
Differenze cambio (914) (1.900) (626) (29) (3.469)
Al 31 dicembre 2017 52.061 189.883 41.818 3.322 287.084
Incrementi 309 6.120 1.703 3.250 11.382
Cessioni - (1.644) (125) - (1.769)
Variazione area di consolidamento - 189 - - 189
Riclassifiche 5 1.647 84 (1.770) (34)
Differenze cambio (868) (1.840) (563) (114) (3.385)
Al 31 dicembre 2018 51.507 194.355 42.917 4.688 293.467
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
Al 31 dicembre 2016 16.976 152.756 35.312 - 205.044
Ammortamenti dell'anno 1.459 8.047 2.260 - 11.766
Eliminazioni per cessioni - (800) (479) - (1.279)
Riclassifiche 5 41 30 - 76
Differenze cambio (156) (1.002) (434) - (1.592)
Al 31 dicembre 2017
18.284 159.042 36.689 - 214.015
Ammortamenti dell'anno 1.466 7.781 2.125 - 11.372
Eliminazioni per cessioni - (1.178) (92) - (1.270)
Riclassifiche 4 40 28 - 72
Differenze cambio (151) (956) (380) - (1.487)
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2018
31.904
29.626
4.547
4.688
70.765
Al 31 dicembre 2017 33.777 30.841 5.129 3.322 73.069

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Terreni 6.699 6.877 (178)
Immobili industriali 25.205 26.900 (1.695)
Totale 31.904 33.777 (1.873)

Il valore contabile netto degli immobili industriali include un ammontare pari a euro 2.040.000 (euro 2.125.000 al 31 dicembre 2017) relativo ad immobili industriali detenuti in locazione finanziaria.

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'incremento della capacità produttiva dei bruciatori speciali, al completamento dell'automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera e all'interconnessione degli impianti di produzione con i sistemi gestionali (industria 4.0). Altri investimenti sono stati destinati alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

COSTO
Al 31 dicembre 2016 13.136
Incrementi -
Cessioni (199)
Al 31 dicembre 2017 12.937
Incrementi -
Cessioni (19)
Al 31 dicembre 2018 12.918
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
Al 31 dicembre 2016 6.866
Ammortamenti dell'anno 436
Eliminazioni per cessioni (62)
Al 31 dicembre 2017 7.240
Ammortamenti dell'anno 427
Svalutazioni dell'anno 850
Eliminazioni per cessioni (2)
Al 31 dicembre 2018 8.515
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2018 4.403
Al 31 dicembre 2017 5.697

In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà del Gruppo: si tratta principalmente di immobili ad uso residenziale da destinare alla locazione o alla vendita.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha iscritto una svalutazione di 850.000 euro, corrispondente al valore contabile residuo di un immobile acquisito nel 2013 e per il quale nel corso dell'esercizio è stata promossa un'azione revocatoria da parte del fallimento della società venditrice. Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di altri indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

AVVIAMENTO BREVETTI E
SOFTWARE
COSTI
DI SVILUPPO
ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2016 10.778 6.467 4.955 791 22.991
Incrementi - 420 496 23 939
Riclassificazioni - - (79) - (79)
Decrementi - (14) - (13) (27)
Differenze cambio - (14) - (8) (22)
Al 31 dicembre 2017 10.778 6.859 5.372 793 23.802
Incrementi - 227 340 22 589
Riclassificazioni - - - - -
Decrementi - - (59) (19) (78)
Variazione area consolidamento 18.632 84 - 11.458 30.174
Differenze cambio - (18) - - (18)
Al 31 dicembre 2018 29.410 7.152 5.653 12.254 54.469
AMMORTAMENTI/SVALUTAZIONI
Al 31 dicembre 2016 4.563 6.005 2.699 647 13.914
Ammortamenti dell'anno - 272 342 22 636
Decrementi - (14) - - (14)
Differenze cambio - (9) - (8) (17)
Al 31 dicembre 2017 4.563 6.254 3.041 661 14.519
Ammortamenti dell'anno - 261 367 288 916
Decrementi - - - (12) (12)
Differenze cambio - (8) - - (8)
Al 31 dicembre 2018 4.563 6.507 3.408 937 15.415
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2018 24.847 645 2.245 11.318 39.054
Al 31 dicembre 2017 6.215 605 2.331 132 9.283

Avviamento

L'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018 è allocato:

  • all'unità generatrice di cassa (CGU) "Cerniere" per 4,445 milioni di euro;
  • alla CGU "Bruciatori Professionali" per 1,770 milioni di euro;
  • alla CGU "Componenti elettronici" per 18,632 milioni di euro.

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Il valore recuperabile è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi.

Avviamento allocato alla CGU Cerniere

Nel corso del 2018 la CGU Cerniere ha conseguito risultati molto positivi e migliori - in termini di vendite e redditività - sia nei confronti all'esercizio precedente sia rispetto al budget. Il piano previsionale 2019-2023 prospetta un ulteriore incremento delle vendite e il mantenimento di elevati livelli di redditività. Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Cerniere, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2019-2023 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 10,45% (9,18% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, invariato rispetto al test di impairment 2017.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 12,645 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere pari a 7,379 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2018.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
9,45% 13.689 14.022 14.376 14.754 15.156
9,95% 12.859 13.150 13.459 13.786 14.134
10,45% 12.118 12.374 12.645 12.931 13.233
10,95% 11.453 11.679 11.918 12.169 12.435
11,45% 10.852 11.054 11.265 11.488 11.722

Avviamento allocato alla CGU Bruciatori Professionali

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment- effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Bruciatori Professionali, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato a inizio 2019. Ai flussi di cassa del periodo 2019-2023 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 7,73% (6,90% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, invariato rispetto al test di impairment 2017.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 10,482 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Bruciatori Professionali pari a 4,247 milioni di euro (inclusa la quota di pertinenza di terzi), di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2018.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
6,73% 11.637 12.082 12.569 13.106 13.699
7,23% 10.666 11.034 11.434 11.871 12.349
7,73% 9.839 10.148 10.482 10.843 11.236
8,23% 9.128 9.390 9.671 9.974 10.302
8,73% 8.510 8.734 8.974 9.231 9.507

Avviamento allocato alla CGU Componenti Elettronici

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Componenti Elettronici, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati sulla base del budget 2019 e delle proiezioni per il triennio successivo. Ai flussi di cassa del periodo 2019-2022 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal quinto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) dell'11,05% e di un tasso di crescita (g) del 2,50%, in linea con le previsioni di crescita attese del settore nel mercato turco.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 38,452 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Componenti Elettronici pari a 31,434 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2018.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,50% 2,00% 2,50% 3,00%
10% 38.985 41.094 43.484 46.215
10,5% 36.856 38.716 40.811 43.185
11% 34.949 40.811 38.452 40.531
11,5% 33.233 43.185 36.352 38.188

Brevetti e software

Gli investimenti in software includono lo sviluppo applicativo del sistema gestionale del Gruppo (SAP) e l'implementazione di specifiche soluzioni informatiche per far fronte ai requisiti delle normative fiscali dei Paesi in cui opera il Gruppo.

Costi di sviluppo

I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui bruciatori speciali e bruciatori personalizzati per alcuni clienti (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali iscritte nel presente bilancio consolidato rivengono principalmente dalla Purchase Price Allocation effettuata a seguito dell'acquisizione di Okida Elektronik e descritta al precedente paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3".

Il valore netto contabile delle altre attività immateriali è così dettagliato:

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Customer Relationship
componenti elettronici
8.477 - 8.477
Brand componenti
elettronici
1.174 - 1.174
Know how
componenti elettronici
1.081 - 1.081
Altre 586 132 454
Totale 11.318 132 11.186

Al 31 dicembre 2018 la recuperabilità del valore delle altre attività immateriali allocate alla CGU Componenti Elettronici è stata verificata nell'ambito del test di impairment del relativo avviamento, descritto al paragrafo precedente.

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2017 AUMENTI DI CAPITALE CESSIONI 31.12.2018
Sabaf US 139 - - 139
ARC Handan Burners Co. 101 100 - 201
Altre partecipazioni 40 - - 40
Totale 280 100 0 380

La società controllata Sabaf U.S. opera come base commerciale per il mercato nordamericano. Il valore contabile della partecipazione è ritenuto recuperabile in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.

Handan ARC Burners Co. è una joint venture cinese costituita con l'obiettivo di produrre e commercializzare in Cina bruciatori per la cottura professionale. Nel corso dell'esercizio il Gruppo, attraverso ARC s.r.l., che detiene la partecipazione nella joint venture, ha sottoscritto e versato capitale per 100.000 euro e incrementato la quota di partecipazione dal 50% al 51% (la quota di interessenza del Gruppo è pertanto ora pari al 35,5%). L'attività di Handan ARC Burners è ancora in fase di start-up.

5. CREDITI NON CORRENTI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Crediti verso l'Erario 145 153 (8)
Depositi cauzionali 43 43 -
Totale 188 196 (8)

I crediti verso l'Erario sono relativi a imposte indirette il cui recupero è atteso oltre il 31 dicembre 2018.

6. RIMANENZE

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Materie prime 14.680 11.459 3.221
Semilavorati 11.727 11.180 547
Prodotti finiti 15.576 13.448 2.128
Fondo svalutazione rimanenze (2.804) (3.158) 354
Totale 39.179 32.929 6.250

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2018 si è incrementato rispetto alla fine dell'esercizio precedente a seguito della variazione dell'area di consolidamento e per il maggiore valore dei prodotti finiti detenuti in "consignment stock" da alcuni clienti. Il fondo svalutazione è stanziato principalmente a copertura del rischio di obsolescenza. Alla fine dell'esercizio lo stanziamento viene adeguato sulla base delle analisi specifiche effettuate sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Totale crediti verso clienti 48.061 43.002 5.059
Fondo svalutazione crediti (1.129) (739) (390)
Totale netto 46.932 42.263 4.669

L'importo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2018 è superiore rispetto al saldo di fine 2017 a seguito della variazione del perimetro di consolidamento. Inoltre, alcuni pagamenti da clienti, per circa 4 milioni di euro, che erano dovuti entro la fine dell'esercizio sono stati ricevuti nei primi mesi del 2019. Ad eccezione di tale circostanza, non sono intervenute variazioni significative nei termini di pagamento concordati con i clienti.

L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include circa 26,1 milioni di euro di crediti assicurati (28,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Crediti correnti (non scaduti) 38.980 38.282 698
Scaduto fino a 30 gg 3.972 2.802 1.170
Scaduto da 30 a 60 gg 1.019 868 151
Scaduto da 60 a 90 gg 3.062 594 2.468
Scaduto da più di 90 gg 1.028 456 572
Totale 48.061 43.002 5.059

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito alla data di chiusura dell'esercizio. La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

31.12.2017 ACCANTONAMENTI UTILIZZI DIFFERENZE
DI CAMBIO
31.12.2018
Fondo svalutazione crediti 739 415 (23) (3) 1.129

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Per imposte sul reddito 3.435 1.998 1.437
Per IVA e altre imposte sulle vendite 851 682 169
Altri crediti tributari 180 385 (205)
Totale netto 4.466 3.065 1.401

Il credito per imposte sul reddito è originato, per 1.153.000 euro, dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale è stata presentata istanza di rimborso e, per la parte residua, agli acconti d'imposta sui redditi 2018, per la parte eccedente l'imposta da versare.

Gli altri crediti tributari si riferiscono principalmente a crediti di imposte indirette brasiliane e turche.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Accrediti da ricevere da fornitori 385 360 25
Anticipi a fornitori 411 155 256
Altri 738 542 196
Totale 1.534 1.057 477

Gli accrediti da ricevere da fornitori si riferiscono principalmente a bonus riconosciuti al Gruppo a fronte del raggiungimento di obiettivi di acquisto. Tra gli altri crediti correnti sono iscritti i ratei e i risconti attivi.

10. ATTIVITÀ FINANZIARIE

31.12.2018 31.12.2017
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Conti bancari vincolati 3.510 120 60 180
Strumenti derivati su tassi - - 7 -
Strumenti derivati su cambi 1 - - -
Totale 3.511 120 67 180

Al 31 dicembre 2018 sono accesi:

  • un deposito vincolato di 3,45 milioni di euro, con scadenza al 31 marzo 2019, a fronte di una fidejussione bancaria rilasciata a favore dei venditori della partecipazione di Okida Elektronik, per la parte di prezzo per cui è previsto il pagamento differito a marzo 2019.

  • un deposito vincolato di 0,18 milioni di euro, con scadenza fino al 30 giugno 2021, a fronte della parte di prezzo non ancora pagata ai venditori della partecipazione di ARC (Nota 15).

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 13.426.000 al 31 dicembre 2018 (euro 11.533.000 al 31 dicembre 2017) è rappresentata da saldi attivi di c/c bancari per circa 7,1 milioni di euro e da investimenti di liquidità per circa 6,3 milioni di euro.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio. Al 31 dicembre 2018 la struttura del capitale sociale è rappresentata nella tabella sottostante.

N° AZIONI % RISPETTO
AL CAPITALE SOCIALE
DIRITTI E OBBLIGHI
Azioni ordinarie 11.133.450 96,532% --
Azioni ordinarie con voto maggiorato 400.000 3,468% Due diritti di voto
per ciascuna azione
Totale 11.533.450 100%

Ad eccezione del diritto al voto maggiorato, non sono presenti diritti, privilegi e vincoli sulle azioni della Capogruppo. La disponibilità delle riserve della Capogruppo è indicata nel bilancio separato di Sabaf S.p.A.

13. AZIONI PROPRIE E ALTRE RISERVE

Nel corso dell'esercizio Sabaf S.p.A. ha acquistato 132.737 azioni proprie ad un prezzo medio unitario di 17,77 euro; non sono state effettuate vendite. Al 31 dicembre 2018 la Capogruppo detiene 514.506 azioni proprie, pari al 4,46% del capitale sociale (381.769 azioni proprie al 31 dicembre 2017), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2018 sono pertanto 11.018.944 (11.151.681 al 31 dicembre 2017).

13,35 (il valore di mercato a fine esercizio era di 14,88 euro).

Le voci "Utili Accumulati, Altre riserve" pari a euro 90.236.000 comprende al 31 dicembre 2018 la riserva di Stock Grant pari ad Euro 321.000, che accoglie la valutazione al 31 dicembre 2018 del fair value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società Capogruppo. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 37.

14. FINANZIAMENTI

31.12.2018 31.12.2017
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Leasing immobiliari 153 1.309 149 1.462
Mutui chirografari 10.741 41.097 5.982 16.298
Finanziamenti bancari a breve termine 5.247 - 9.477 -
Anticipi sbf su ricevute bancarie o fatture 1.942 - 1.678 -
Interessi da liquidare 44 - 2 -
Strumenti derivati su tassi 308 - - -
Totale 18.435 42.406 17.288 17.760

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha acceso nuovi mutui chirografari per complessivi 37 milioni di euro, per finanziare gli investimenti sostenuti, con particolare riferimento all'acquisizione di Okida. Tutti i mutui sono stipulati con durata originaria compresa tra 5 e 6 anni e prevedono un rimborso rateale. Alcuni mutui chirografari in essere, presentano covenants, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2018 pari a 31 milioni di euro)
  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA inferiore a 2 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2018 pari a 7 milioni di euro) o inferiore a 2,5 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2018 pari a 24 milioni di euro)

ampiamente rispettati al 31 dicembre 2018.

Tutti i finanziamenti bancari sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA.

Per gestire il rischio di tasso, i mutui chirografari sono stati stipulati a tasso fisso oppure sono coperti da IRS. Nel presente bilancio consolidato è iscritto il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso su finanziamenti chirografari in essere, per nozionali residui 34,9 milioni di euro circa e scadenza fino al 31 dicembre 2024. In contropartita sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

Nella successiva Nota 35 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

31.12.2018 31.12.2017
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Debito verso ex soci Okida 7.622 -
Opzione su minorities A.R.C. - 1.818 - 1.763
Debito verso soci A.RC. 60 120 60 180
Strumenti derivati su tassi - - 15 -
Totale 7.682 1.938 75 1.943

15. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Nell'ambito dell'acquisizione del 100% di Okida Elektronik le parti hanno concordato che il pagamento di una parte del prezzo fosse soggetta ad aggiustamento (in funzione, tra l'altro dell'EBITDA 2018 di Okida) e posticipata rispetto alla data di efficacia dell'operazione (4 settembre 2018). Il debito verso soci Okida iscritto al 31 dicembre 2018 nel presente bilancio consolidato rappresenta la parte residua di prezzo da riconoscere ai venditori.

Nel mese di giugno 2016, nell'ambito dell'operazione di acquisizione del 70% di A.R.C. s.r.l., Sabaf ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifici patti di opzione. L'accordo prevede quindi specifici diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021, le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.

Ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32, l'assegnazione di un'opzione a vendere (opzione put) nei termini sopra descritti richiede l'iscrizione di una passività corrispondente al valore stimato di rimborso, atteso al momento dell'eventuale esercizio dell'opzione: a tal fine nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 era stata rilevata una passività finanziaria pari a 1,763 milioni di euro. Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha rivalutato la stima di esborso, sulla base dei risultati attesi di A.R.C. al 31 dicembre 2020 in coerenza con il business plan della società controllata elaborato a inizio 2019. La rideterminazione del fair value, in conformità a quanto previsto dallo IAS 39, ha comportato un incremento di 55.000 euro della passività; in contropartita sono stati contabilizzati oneri finanziari (Nota 29).

Il debito verso soci A.R.C., pari a 180.000 euro al 31 dicembre 2018, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato infruttifero e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti nei prossimi 3 anni, in coerenza con gli accordi contrattuali e alle garanzie rilasciate dai venditori.

16. TFR E FONDI DI QUIESCENZA

TFR FONDI DI QUIESCIENZA TOTALE
Al 31 dicembre 2017 2.720 125 2.845
Accantonamenti 154 - 154
Oneri finanziari 27 - 27
Pagamenti effettuati (226) (125) (351)
Effetto attuariale (32) - (32)
Differenze cambio (11) - (11)
Al 31 dicembre 2018 2.632 0 2.632

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

IPOTESI FINANZIARIE
31.12.2018
31.12.2017
Tasso di sconto 1,30% 1,15%
Inflazione 1,70% 1,80%
IPOTESI DEMOGRAFICHE
31.12.2018 31.12.2017
Tasso di mortalità ISTAT 2016 M/F ISTAT 2016 M/F
Invalidità INPS 1998 M/F INPS 1998 M/F
Turnover del personale 3% - 6% 3% - 6%
Anticipi 5% - 7% per anno 5% - 7% per anno
Età di pensionamento in accordo con la
legislazione vigente
al 31 dicembre 2018
in accordo con la
legislazione vigente
al 31 dicembre 2017

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2017 Accantonamenti Utilizzi Variazione area
consolidamento
Differenze
di cambio
31.12.2018
Fondo indennità suppletiva di clientela 210 28 (21) - - 217
Fondo garanzia prodotto 60 57 (57) - - 60
Fondo rischi legali 115 70 (3) - (7) 175
Altri fondi rischi e oneri - - - 273 - 273
Totale 385 155 (81) 273 (7) 725

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo. Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato adeguato in funzione dell'evoluzione delle controversie in essere.

18. DEBITI COMMERCIALI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Totale 21.215 19.975 1.240

L'incremento dei debiti commerciali è correlato alla variazione del perimetro di consolidamento. I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2018 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

Gli altri fondi per rischi e oneri, iscritti nell'ambito della purchase price allocation conseguente all'acquisizione di Okida Elektronik, riflettono il fair value delle passività potenziali dell'entità acquisita (rischi di natura fiscale). Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli

esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Per imposte sul reddito 2.672 240 2.432
Ritenute fiscali 680 656 24
Altri debiti tributari 214 199 15
Totale 3.566 1.095 2.471

I debiti per imposte sul reddito si riferiscono alle imposte dell'esercizio, per la quota eccedente gli acconti versati.

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Verso il personale 4.383 4.552 (169)
Verso istituti previdenziali 2.148 2.304 (156)
Verso agenti 312 195 117
Acconti da clienti 250 94 156
Altri debiti correnti 507 346 161
Totale 7.600 7.491 109

A inizio 2019 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2018 31.12.2017
Imposte anticipate 4.617 5.096
Imposte differite passive (3.030) (804)
Posizione netta 1.587 4.293

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Attività materiali
e immateriali
non correnti
Accantonamenti
e rettifiche di
valore
Fair value
di strumenti
derivati
Avviamento Incentivi
fiscali
Valutazione
attuariale
TFR
Altre
differenze
temporanee
Totale
Al 31 dicembre 2017 (120) 1.150 3 1.771 629 189 671 4.293
A conto economico 78 34 53 - (141) - (333) (309)
A patrimonio netto (1.753) - - - - (7) - (1.760)
Differenze cambio (421) (20) - - (149) - (47) (637)
Al 31 dicembre 2018 (2.216) 1.164 56 1.771 339 182 291 1.587

Come descritto nel paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3", nel presente bilancio consolidato è stata contabilizzata la fiscalità differita sulla valutazione al fair value delle attività immateriali iscritte a seguito della Purchase Price Allocation di Okida Elektronik.

Le imposte anticipate relative all'avviamento, pari a 1.771.000 euro, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011.

Le imposte anticipate relative agli incentivi fiscali sono commisurate agli investimenti effettuati in Turchia.

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria del Gruppo è la seguente:

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Cassa (Nota 11)
A.
19 14 5
Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 11)
B.
7.067 11.009 (3.942)
Altre disponibilità liquide
C.
6.340 510 5.830
D. Liquidità (A+B+C) 13.426 11.533 1.893
E. Crediti finanziari correnti 3.511 0 3.511
Debiti bancari correnti (Nota 14)
F.
7.233 11.157 (3.924)
Parte corrente dell'indebitamento non corrente
G.
(Nota 14)
10.741 6.131 4.610
Altri debiti finanziari correnti (Nota 15)
H.
8.143 75 8.068
Indebitamento finanziario corrente (F+G+H)
I.
26.117 17.363 8.754
Indebitamento finanziario corrente netto (I-D-E)
J.
9.180 5.830 3.350
Debiti bancari non correnti (Nota 14)
K.
41.097 16.298 24.799
Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14)
L.
3.247 3.405 (158)
M. Indebitamento finanziario non corrente (K+L) 44.344 19.703 24.641
Indebitamento finanziario netto (J+M)
N.
53.524 25.533 27.991

Nel rendiconto finanziario consolidato, che espone la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto), sono dettagliatamente descritti i flussi finanziari che hanno determinato la variazione della posizione finanziaria netta.

144

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2018, i ricavi di vendita sono stati pari a 150.642.000 euro, superiori di 419.000 euro (+0,3%) rispetto al 2017. A parità di area di consolidamento i ricavi sono diminuiti del 2,4%.

2018 % 2017 % VARIAZIONE %
Italia 31.579 21,0% 36.523 24,3% -13,5%
Europa Occidentale 12.337 8,2% 11.678 7,8% +5,6%
Europa Orientale 46.301 30,7% 42.824 28,5% +8,1%
Medio Oriente e Africa 12.303 8,2% 13.009 8,6% -5,4%
Asia e Oceania 7.590 5,0% 10.516 7,0% -27,8%
Sud America 25.461 16,9% 22.938 15,3% +11,0%
Nord America e Messico 15.071 10,0% 12.735 8,5% +18,3%
Totale 150.642 100% 150.223 100% +0,3%

Ricavi per area geografica

L'analisi delle vendite per area geografica evidenzia un trend disomogeneo nei diversi mercati in cui opera il Gruppo. I miglior risultati sono stati ottenuti nel continente americano: le vendite in Nord America sono state sostenute dal buon andamento dei consumi; in Sud America forti tassi di crescita hanno interessato i Paesi dell'area andina, che hanno più che controbilanciato gli effetti della crisi in Argentina e una domanda ancora stagnante in Brasile. Nei mercati europei si sono registrati tassi di crescita soddisfacenti, grazie al consolidamento dei rapporti con i principali clienti e al contributo apportato dall'acquisizione in Turchia di Okida; solo in Italia le vendite sono in flessione a causa del forte ridimensionamento della produzione di elettrodomestici. Nord Africa e Medio Oriente hanno mostrato segni di debolezza, mentre la presenza del Gruppo sui mercati asiatici non è ancora sufficientemente consolidata.

Ricavi per famiglia di prodotto

2018 % 2017 % VARIAZIONE %
Rubinetti in ottone 4.327 2,9% 5.991 4,0% -27,8%
Rubinetti in lega leggera 37.615 25,0% 39.351 26,2% -4,4%
Termostati 6.521 4,3% 7.376 4,9% -11,6%
Bruciatori standard 39.368 26,1% 41.070 27,3% -4,1%
Bruciatori speciali 27.585 18,3% 27.184 18,1% +1,5%
Accessori 15.422 10,3% 15.267 10,2% +1,0%
Componenti gas domestici 130.838 86,9% 136.239 90,7% -4,0%
Componenti gas professionali 5.331 3,5% 5.079 3,4% +5,0%
Cerniere 10.436 6,9% 8.905 5,9% +17,2%
Componenti elettronici 4.037 2,7% - -
Totale 150.642 100% 150.223 100% +0,3%

L'innovazione di prodotto continua a sostenere le vendite di bruciatori speciali e professionali, mentre si evidenzia una flessione marcata dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati). Di rilievo è l'incremento delle vendite di cerniere, sostenuta dal buon andamento del mercato nordamericano e dall'avvio di nuove forniture. A seguito dell'acquisizione di Okida Elektronik, a partire da settembre 2018 il Gruppo è attivo anche nella produzione e vendita di componenti elettronici.

I prezzi medi di vendita del 2018 sono stati mediamente inferiori dello 0,2% rispetto al 2017.

2018 2017 VARIAZIONE
Vendita sfridi 2.507 2.261 246
Sopravvenienze attive 88 311 (223)
Affitti attivi 88 89 (1)
Utilizzazione fondi
rischi e oneri
71 36 35
Altri proventi 615 664 (49)
Totale 3.369 3.361 8

24. ALTRI PROVENTI

L'incremento dei proventi derivanti dalla vendita di sfridi è correlato all'incremento di prezzo delle materie prime.

25. ACQUISTI DI MATERIALI

2018 2017 VARIAZIONE
Materie prime e
componenti di acquisto
56.347 54.179 2.168
Materiale di consumo 6.100 5.615 485
Totale 62.447 59.794 2.653

Nel 2018 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente superiori rispetto al 2017, con un impatto negativo pari allo 0,7% delle vendite. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 38,4% nel 2018, rispetto al 38,2% del 2017.

2018 2017 VARIAZIONE
Lavorazioni esterne 10.017 9.779 238
Metano e forza
motrice
4.561 4.485 76
Manutenzioni 4.468 4.474 (6)
Trasporti 2.340 2.221 119
Consulenze 2.326 2.106 220
Spese di viaggio e
trasferta
780 715 65
Provvigioni 736 637 99
Compensi
agli Amministratori
685 1.084 (399)
Assicurazioni 545 537 8
Servizio mensa 393 394 (1)
Altri costi 4.446 3.795 651
Totale 31.297 30.227 1.070

26. COSTI PER SERVIZI

Le principali lavorazioni esterne, effettuate dalle società italiane del Gruppo, includono la pressofusione dell'alluminio, lo stampaggio a caldo dell'ottone e la tranciatura dell'acciaio, oltre ad alcune lavorazioni meccaniche e assemblaggi.

I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 770.000 euro, a consulenze commerciali per 440.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 1.116.000 euro.

Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, per smaltimento rifiuti, per pulizie, per noleggio di beni di terzi e altri costi di minore rilievo.

27. COSTI PER IL PERSONALE

2018 2017 VARIAZIONE
Salari e stipendi 23.141 23.987 (846)
Oneri sociali 7.429 7.585
Lavoro temporaneo 2.121 1.910 211
TFR e altri costi 1.828 1.846 (18)
Piano Stock Grant 321 - 321
Totale 34.840 35.328 (488)

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel 2018 è stato pari a 798, contro i 760 del 2017. Il numero medio di lavoratori temporanei è stato pari a 61 nel 2018 (60 nel 2017).

Nel corso del 2018 il Gruppo ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria in misura trascurabile.

La voce "Piano Stock Grant" accoglie la valutazione al 31 dicembre 2018 del fair value dei diritti all'assegnazione di azioni della società Capogruppo attribuiti ai dipendenti del Gruppo. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 37.

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2018 2017 VARIAZIONE
Imposte
non sul reddito
506 539 (33)
Oneri diversi
di gestione
371 331 40
Sopravvenienze
passive
217 145 72
Perdite e svalutazioni
su crediti commerciali
421 93 328
Accantonamenti
per rischi
127 11 116
Altri accantonamenti 28 15 13
Totale 1.670 1.134 536

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà.

Gli accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi descritti alla Nota 17.

29. ONERI FINANZIARI

2018 2017 VARIAZIONE
Interessi passivi
verso banche
829 270 559
Interessi passivi
su leasing
17 19 (2)
Spese bancarie 287 240 47
Adeguamento
al fair value opzione
ARC (Nota 15)
55 241 (186)
Altri oneri finanziari 18 34 (16)
Totale 1.206 804 402

L'incremento degli oneri finanziari verso banche riflette il maggiore indebitamento netto medio dell'esercizio. Tra gli interessi passivi verso banche sono contabilizzati i differenziali passivi sugli IRS accesi a copertura del rischio di tasso (Nota 35).

146

30. UTILI E PERDITE SU CAMBI 31. IMPOSTE SUL REDDITO

Nel corso del 2018 il Gruppo ha realizzato utili netti su cambi per 5.384.000 euro (utili netti per 274.000 euro nel 2017). La quota prevalente degli utili su cambi 2018, contabilizzata da Sabaf Turchia, è relativa a debiti finanziari accesi in euro e riflette la rivalutazione della lira turca nei confronti dell'euro dalla data di accensione dei debiti finanziari alla data di chiusura dell'esercizio.

2018 2017 VARIAZIONE
Imposte correnti 5.039 3.836 1.203
Imposte differite 103 (452) 555
Imposte di esercizi
precedenti
21 (496) 517
Totale 5.163 2.888 2.275

Le imposte correnti sul reddito includono l'IRES per euro 2.049.000, l'IRAP per euro 549.000 e imposte sul reddito estere per euro 2.441.000 (rispettivamente euro 2.448.000, euro 545.000 ed euro 843.000 nel 2017).

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2018 2017
Imposte sul reddito teoriche 5.030 4.272
Effetto fiscale differenze permanenti 937 172
Imposte relative ad esercizi precedenti 18 91
Effetto fiscale da aliquote estere differenti (25) 5
Effetto perdite fiscali non recuperabili 154 172
Beneficio fiscale "Patent box" (323) (1.151)
Beneficio fiscale "Super e Iperammortamento" (449) (179)
Incentivi fiscali per investimenti in Turchia (710) (950)
Altre differenze 22 10
Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP
e imposte sostitutive (correnti e differite)
4.654 2.442
IRAP (corrente e differita) 509 446
Totale 5.163 2.888

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 24% al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Le differenze fiscali permanenti sono principalmente relative ad accantonamenti e rettifiche di valore non deducibili.

Nel presente bilancio consolidato il Gruppo ha contabilizzato:

  • il beneficio fiscale relativo al Patent Box per l'esercizio 2018, pari a euro

375.000 (323.000 per IRES e 52.000 euro per IRAP). Nel 2017, a seguito dell'accordo preventivo siglato con l'Agenzia delle Entrate, era stato contabilizzato il beneficio per il triennio 2015-2017, per complessivi 1.324.000 euro;

  • i benefici fiscali relativi al "Superammortamento" e all'"Iperammortamento", connessi agli investimenti effettuati in Italia, pari a 449.000 euro (179.000 euro nel 2017);
  • i benefici fiscali derivanti dagli investimenti effettuati in Turchia, pari a 710.000 euro (950.000 euro nel 2017).

Al 31 dicembre 2018 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

32. UTILE PER AZIONE

Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati:

UTILE 2018 2017
EURO '000 EURO '000
Utile netto dell'esercizio 15.614 14.835
Numero di azioni 2018 2017
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione
degli utili per azione base
11.051.570 11.208.062
Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie potenziali - -
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione
degli utili per azione diluiti
11.051.570 11.208.062
Utile per azione (in euro) 2018 2017
Utile per azione base 1,413 1,323
Utile per azione diluito 1,413 1,323

L'utile netto per azione base è calcolato sul numero medio di azioni in circolazione, deducendo la media delle azioni proprie in portafoglio, pari a 481.880 nel 2018 (325.388 nel 2017).

L'utile netto per azione diluito è calcolato tenendo conto di eventuali azioni deliberate, ma non ancora sottoscritte, fattispecie non presente nel 2018 e nel 2017.

33. DIVIDENDI

Il 31 maggio 2018 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,55 euro per azione (dividendi totali pari a 6.071.000 euro).

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo invariato di 0,55 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 30 maggio 2019 (stacco cedola il 28 maggio, record date il 29 maggio).

34. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

Si forniscono di seguito le informazioni per settore operativo per il 2018 e per il 2017.

ESERCIZIO 2018
Componenti gas
(domestici e professionali)
Cerniere Componenti elettronici Totale
Vendite 136.211 10.407 4.024 150.642
Risultato operativo 13.540 1.315 1.554 16.409
ESERCIZIO 2017
Componenti gas
(domestici e professionali)
Cerniere Componenti elettronici Totale
Vendite 141.280 8.943 - 150.223
Risultato operativo 16.974 1.143 - 18.117

35. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39

31.12.2018 31.12.2017
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 13.426 11.533
Depositi bancari vincolati 3.630 240
Crediti commerciali e altri crediti 48.654 43.516
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa
1 7
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
Finanziamenti 60.533 35.048
Altre passività finanziarie 7.802 240
Debiti commerciali 21.215 19.975
Fair Value a conto economico
Opzione put ARC (Nota 15) 1.818 1.763
Derivati a copertura di flussi di cassa 308 15

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività del Gruppo.

Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. Il Gruppo valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.

È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 55% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Le principali valute diverse dall'euro a cui il Gruppo è esposto sono il dollaro USA, il real brasiliano e la lira turca, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici ed americani) e alla presenza di unità produttive in Brasile e in Turchia. Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 16% del fatturato totale nel 2017, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 4% del fatturato totale. Nel corso dell'esercizio le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite contratti di vendita a termine; al 31 dicembre 2018 sono in essere contratti di vendita a termine per 1 milione di dollari con scadenza fino al 31 dicembre 2019.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2018, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 634.000 euro.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Stante l'attuale dinamica dei tassi d'interesse, il Gruppo privilegia l'indebitamento a tasso fisso: i finanziamenti a medio-lungo termine originati a tasso variabile sono trasformati a tasso fisso mediante la stipula, contestualmente all'apertura del finanziamento, di interest rate swap (IRS). Al 31 dicembre 2018 sono in essere IRS per complessivi 34,9 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali il Gruppo ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Considerati gli IRS in essere, a fine 2018 la quasi totalità dell'indebitamento finanziario del Gruppo è a tasso fisso. Pertanto al 31 dicembre 2018 non è stata effettuata l'analisi di sensitività, in quanto l'esposizione al rischio di tasso di interesse, legato ad un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse, non è significativa.

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto del Gruppo è rappresentata da leghe di alluminio, acciaio e ottone. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza il Gruppo non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di alluminio, acciaio e ottone con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2018 e del 2017 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento ritenuto fisiologico (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2018 pari al 45%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 1,79) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive.

AL 31 DICEMBRE 2018 Valore contabile Flussi finanziari contrattuali Entro 3 mesi Da 3 mesi a 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Finanziamenti bancari a breve termine 7.233 8.063 8.063 0 - - Mutui chirografari 51.838 53.219 1.947 9.256 39.603 2.413 Leasing finanziari 1.462 1.630 47 142 754 687 Debito verso soci ARC 180 180 - 60 120 - Debito verso ex soci Okida 7.622 7.622 7.622 - - - Opzione ARC 1.818 1.818 - - 1.818 - Totale debiti finanziari 70.153 72.532 17.679 9.458 42.295 3.100 Debiti commerciali 21.215 21.215 20.412 803 - - Totale 91.368 93.747 38.091 10.261 42.295 3.100

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017:

AL 31 DICEMBRE 2017 Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 3 mesi Da 3 mesi a 1
anno
Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari a breve termine 11.157 11.157 11.157 0 - -
Mutui chirografari 22.280 22.676 1.537 4.612 16.527 -
Leasing finanziari 1.611 1.818 47 141 754 876
Debito verso soci ARC 240 240 - 60 180 -
Opzione ARC 1.763 1.763 - - 1.763 -
Totale debiti finanziari 37.051 37.654 12.741 4.813 19.224 876
Debiti commerciali 19.975 19.975 19.021 954 - -
Totale 57.026 57.629 31.762 5.767 19.224 876

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili

La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2018, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Altre attività finanziarie (derivati su cambi) - 1 - 1
Totale attività - 1 - 1
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - 308 - 308
Altre passività finanziarie (opzione put ARC) - - 1.818 1.818
Totale passività - 308 1.818 2.126

36. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni tra le società consolidate sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale

TOTALE 2018 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Crediti commerciali 46.932 12 88 - 100 0,21%
Crediti per imposte 4.466 1.158 - - 1.158 25,93%
Debiti commerciali 21.215 - - 5 5 0,02%
TOTALE 2017 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Crediti commerciali 42.263 - 299 - 299 0,71%
Crediti per imposte 3.065 1.158 - - 1.158 37,78%
TOTALE 2018 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Altri proventi 3.369 40 - - 40 1,19%
Servizi (31.297) - (263) (22) (285) 0,91%
TOTALE 2017 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

I rapporti con l'azionista Giuseppe Saleri S.a.p.A. consistono in:

• prestazioni di servizi amministrativi forniti da Sabaf S.p.A. alla Giuseppe Saleri S.a.p.A;

• rapporti intrattenuti fino al 2016 nell'ambito del consolidato fiscale, che hanno generato il credito evidenziato nelle tabelle e per il quale si è in attesa di liquidazione da parte dell'Erario.

Servizi (30.227) - (167) (20) (187) 0,62%

I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

I rapporti con le società controllate non consolidate hanno natura esclusivamente commerciale.

Compensi ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche

Tali informazioni sono presentate nella Relazione sulla Remunerazione 2018, alla quale si fa rinvio.

37. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al fine dell'adozione di uno strumento incentivante a medio e lungo termine a favore di amministratori e dipendenti del Gruppo Sabaf, su proposta del Comitato per le Remunerazioni e le Nomine, il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. ha predisposto un apposito piano di assegnazione gratuita di azioni (il "Piano") con le caratteristiche di seguito descritte.

Il Piano è stato approvato dall'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2018 ed il relativo Regolamento dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018.

Finalità del piano

Il Piano intende promuovere e perseguire il coinvolgimento dei beneficiari la cui attività è ritenuta rilevante per l'attuazione dei contenuti ed il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale, favorire la fidelizzazione e la motivazione dei dirigenti, accrescendone l'approccio imprenditoriale, nonché allineare maggiormente gli interessi del management e quelli degli azionisti della Società, nell'ottica di incentivare il raggiungimento di rilevanti risultati di crescita economica e patrimoniale della Società stessa e del Gruppo.

Beneficiari del piano

Il Piano è rivolto a soggetti che ricoprono o ricopriranno posizioni chiave per la Società e\o per le società controllate, con riferimento all'attuazione dei contenuti ed al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2018 - 2020. I beneficiari sono suddivisi in due gruppi:

  • Cluster 1: beneficiari già individuati nel Piano o che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione entro il 30 giugno 2018 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.
  • Cluster 2: beneficiari che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione dall'1 luglio 2018 al 30 giugno 2019 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018 ha individuato i Beneficiari del Cluster 1 del Piano, ai quali complessivamente sono assegnati n. 185.600 diritti.

Oggetto del piano

Il Piano ha per oggetto l'attribuzione gratuita ai Beneficiari, al massimo, di n. 370.000 Diritti, ciascuno dei quali dà diritto di ricevere a titolo gratuito, nei termini ed alle condizioni previsti dal Regolamento del Piano, n. 1 Azione Sabaf S.p.A. L'attribuzione gratuita delle azioni Sabaf S.p.A. è condizionata al conseguimento in tutto o in parte, con criterio di progressività, di obiettivi di business correlati agli indicatori ROI, EBITDA e TSR.

Termine del piano

Il Piano ha scadenza alla data del 31 dicembre 2022 (o al diverso successivo termine stabilito dal Consiglio di Amministrazione).

Modalità di determinazione del Fair Value

Considerando il meccanismo di assegnazione sopra esposto è stato necessario eseguire la valutazione al Fair Value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società Capogruppo. In coerenza con la data di assegnazione dei diritti e dei termini del piano la grant date è stata individuata nel 15 maggio 2018.

Di seguito si illustrano le principali assunzioni effettuate alla data iniziale del periodo di maturazione (vesting period):

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU ROI

2018 2019 2020 2018-2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
19,48 19,48 19,48 19,48
Tasso no risk -0,2846% -0,1641% -0,0497% -0,0497%
Volatilità attesa 31% 29% 27% 29%
Dividend yield 2,30% 2,30% 2,30% 2,30%
Strike Price 19,48 19,48 19,48 19,48
Totale valore su ROI 6,83
Diritti su ROI 33,40% Fair Value 2,28

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU EBITDA

2018 2019 2020 2018-2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
19,48 19,48 19,48 19,48
Tasso no risk -0,2846% -0,1641% -0,0497% -0,0497%
Volatilità attesa 31% 29% 27% 29%
Dividend yield 2,30% 2,30% 2,30% 2,30%
Strike Price 19,48 19,48 19,48 19,48
Totale valore su EBITDA 8,97
Diritti su EBITDA 33,30%

Fair Value 2,99

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU TSR

2018 2019 2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
19,48 19,48 19,48
Tasso no risk -0,2846% -0,1641% -0,0497%
Volatilità attesa 31% 29% 27%
Dividend yield 0,00% 0,00% 0,00%
Strike Price 22,61 25,32 28,34
Totale valore su TSR 6,00
Diritti su TSR 33,30% Fair Value 2,00

Fair Value per azione alla data iniziale del periodo di maturazione (Vesting Period) 7,27

Gli impatti contabili del Piano sul presente bilancio consolidato sono illustrati nella Nota 13 e nella Nota 27.

38. GESTIONE DEL CAPITALE

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, il Gruppo potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, acquistare azioni proprie, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. Il Gruppo controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra l'indebitamento finanziario netto (come definito alla Nota 22) e il patrimonio netto. La politica del Gruppo consiste nel mantenere questo rapporto inferiore a 1. Allo scopo di conseguire questo obiettivo, la gestione del capitale del Gruppo mira, tra le altre cose, ad assicurare che siano rispettati i covenants, legati ai finanziamenti, che definiscono i requisiti di struttura patrimoniale. Violazioni nei covenants consentirebbero alle banche di chiedere il rimborso immediato di prestiti e finanziamenti (Nota 14). Nell'esercizio corrente non si sono verificate violazioni nei covenants legati ai finanziamenti fruttiferi ed ai prestiti Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 2017 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure per la gestione del capitale.

39. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Gli effetti dell'acquisizione di Okida Elektronik sono dettagliatamente descritti al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3". Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito sono evidenziati e analizzati gli eventi significativi non ricorrenti, le cui conseguenze sono riflesse nei risultati economici, patrimoniali e finanziari dell'esercizio:

PATRIMONIO NETTO DI
PERTINENZA DEL GRUPPO
UTILE NETTO DI
PERTINENZA DEL GRUPPO
INDEBITAMENTO
FINANZIARIO NETTO
FLUSSI
FINANZIARI
Valori di bilancio (A) 117.702 15.614 53.524 1.893
Svalutazione investimenti
immobiliari (Nota 2)
(850) (850) - -
Valore figurativo
di bilancio (A+B)
118.552 16.464 53.524 1.893

40. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2018 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

41. IMPEGNI

Garanzie prestate

Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi 4.734.000 euro (5.145.000 euro al 31 dicembre 2017).

42. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI

SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE
CAPITALE
% DI
SEDE
SOCI
DENOMINAZIONE SOCIALE
SOCIALE
PARTECIPAZIONE
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 25.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (SP, Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret
Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRY 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance Components Trading Ltd. Kunshan (Cina) EUR 200.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Appliance Components Ltd. Kunshan (Cina) EUR 4.400.000 Sabaf S.p.A. 100%
A.R.C. s.r.l. Campodarsego (PD)
- Italia
EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70%
Sabaf S.p.A. 30%
Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S Istanbul (Tuchia) TRY 5.000.000 Sabaf Beyaz Esya
Parcalari Sanayi Ve
Ticaret Limited Sirteki
70%
SOCIETÀ NON CONSOLIDATE VALUTATE AL COSTO
CAPITALE
% DI
% DI
SEDE
SOCI
DENOMINAZIONE SOCIALE
SOCIALE
PARTECIPAZIONE
INTERESSENZA
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 100.000 Sabaf S.p.A. 100% 100%
Handan ARC Burners Co., Ltd. Handan (Cina) RMB 3.000.000 A.R.C. s.r.l. 51% 35,5%

43. DATI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO

APPENDICE

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete.

(in migliaia di euro) SOGGETTO CHE HA
EROGATO IL SERVIZIO
DESTINATARIO CORRISPETTIVI DI COMPETENZA
DELL'ESERCIZIO 2018
EY S.p.A. Capogruppo 20
Revisione contabile EY S.p.A. Società controllate italiane 10
Rete EY Società controllate estere 52
Altri servizi EY S.p.A. Capogruppo 16 4
Totale 98

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

ai sensi dell'art. 154 bis del d.lgs. 58/98

I sottoscritti Pietro Iotti, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Sabaf S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2018.

Si attesta inoltre che:

  • il bilancio consolidato:
  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Ospitaletto, 26 marzo 2019

L'Amministratore Delegato Pietro Iotti

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Gianluca Beschi

155

Aspetti chiave Risposte di revisione

Superamento dei limiti

Uscire dalla propria comfort zone offre sempre un misto di timore e curiosità, ma è una spinta efficace verso l'innovazione e il progresso. In Sabaf abbiamo deciso di non porci limiti allo sviluppo di nuove idee, nuovi prodotti, nuove abilità.

Bilancio separato al 31 dicembre 2018

Organi sociali165
Situazione patrimoniale-finanziaria166
Conto economico167
Conto economico complessivo168
Prospetto dei movimenti del patrimonio netto
168
Rendiconto finanziario
169
Nota Integrativa
170
Attestazione del Bilancio separato199
Relazione della Società di revisione sul Bilancio separato
200
Relazione del Collegio sindacale all'Assemblea degli Azionisti206

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Consigliere Alessandro Potestà
Consigliere* Carlo Scarpa
Consigliere* Daniela Toscani
Stefania Triva

* amministratori indipendenti

Collegio Sindacale Società di revisione

Situazione patrimoniale-finanziaria

(in euro) NOTE 31.12.2018 31.12.2017
ATTIVO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività materiali 1 30.497.881 31.610.510
Investimenti immobiliari 2 1.261.716 1.453.564
Attività immateriali 3 3.094.293 3.370.260
Partecipazioni 4 58.150.073 49.451.811
Attività finanziarie non correnti 5 5.366.725 1.847.639
- di cui verso parti correlate 36 5.246.725 1.667.639
Crediti non correnti 19.871 19.871
Imposte anticipate 21 3.471.716 3.455.483
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 101.862.275 91.209.138
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 26.627.854 24.768.927
Crediti commerciali 7 35.157.543 31.154.012
- di cui verso parti correlate 36 6.080.706 1.208.883
Crediti per imposte 8 2.377.224 2.229.708
- di cui verso parti correlate 36 1.083.666 1.083.666
Altri crediti correnti 9 764.471 721.529
Attività finanziarie correnti 10 5.110.000 1.067.429
- di cui verso parti correlate 36 1.600.000 1.000.000
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 1.958.805 2.696.664
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 71.995.897 62.638.269
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE ATTIVO 173.858.172 153.847.407
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 11.533.450 11.533.450
Utili accumulati, Altre riserve 72.464.975 72.552.367
Utile dell'esercizio 8.040.214 8.001.327
TOTALE PATRIMONIO NETTO 92.038.639 92.087.144
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Finanziamenti 14 33.669.253 16.297.969
Altre passività finanziarie 15 120.000 180.000
TFR e fondi di quiescenza 16 2.083.922 2.199.523
Fondi per rischi e oneri 17 1.088.183 369.482
Imposte differite 21 106.646 67.983
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 37.068.004 19.114.957
PASSIVITÀ CORRENTI
Finanziamenti 14 17.330.136 18.927.558
- di cui verso parti correlate 36 0 2.100.000
Altre passività finanziarie 15 1.795.310 74.849
Debiti commerciali 18 18.944.590 16.569.390
- di cui verso parti correlate 36 3.858.114 509.631
Debiti per imposte 19 589.828 623.013
Altri debiti 20 6.091.665 6.450.496
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 44.751.529 42.645.306
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 173.858.172 153.847.407

166

Conto economico

(in euro) NOTE 2018 2017
COMPONENTI ECONOMICHE
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 23 110.065.252 115.687.029
- di cui verso parti correlate 36 10.238.606
Altri proventi 24 2.985.254 2.647.542
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI 113.050.506 118.334.571
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 25 (45.084.626) (46.554.625)
Variazione delle rimanenze 1.858.927 1.276.087
Servizi 26 (27.540.143) (27.603.637)
- di cui da parti correlate 36 (3.991.378) (3.966.399)
Costi del personale 27 (28.388.299) (28.734.310)
Altri costi operativi 28 (1.852.013) (715.296)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.599.795 1.474.322
TOTALE COSTI OPERATIVI (99.406.359) (100.857.459)
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI ATTIVITÀ
NON CORRENTI
13.644.147 17.477.112
Ammortamenti 1,2,3 (8.596.924) (8.843.617)
Plusvalenze/Minusvalenze
da realizzo attività non correnti
495.659 97.873
Svalutazioni/Ripristini di valore
di attività non correnti
29 0 (681.628)
- di cui da parti correlate 36 0 (681.628)
RISULTATO OPERATIVO 5.542.882 8.049.740
Proventi finanziari 122.845 88.754
Oneri finanziari 30 (918.213) (482.136)
Utili e perdite su cambi 31 157.102 (88.145)
Utili e perdite da partecipazioni 32 4.322.070 1.503.354
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 9.226.686 9.071.567
Imposte sul reddito 33 (1.186.472) (1.070.240)
8.040.214 UTILE DELL'ESERCIZIO 8.001.327
----------- ---------------------- -- -----------

Conto economico complessivo

(in euro) 2018 2017
UTILE DELL'ESERCIZIO 8.040.214 8.001.327
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR 26.538 73.372
Effetto fiscale (6.369) (17.609)
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) DELL'ESERCIZIO
AL NETTO IMPOSTE
20.169 55.763
UTILE COMPLESSIVO 8.060.383 8.057.090

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto

(in migliaia di euro) Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva da
valutazione
attuariale TFR
Altre
riserve
Utile
dell'esercizio
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2016 11.533 10.002 2.307 (2.399) (533) 68.154 2.460 91.524
Pagamento dividendo 2017 (2.924) (2.460) (5.384)
Acquisto azioni proprie (2.110) (2.110)
Utile complessivo
al 31 dicembre 2017
56 8.001 8.057
Saldo al 31 dicembre 2017 11.533 10.002 2.307 (4.509) (477) 65.230 8.001 92.087
Pagamento dividendo 2018 1.930 (8.001) (6.071)
Acquisto azioni proprie (2.359) (2.359)
Piano di stock grant (IFRS 2) 322 322
Utile complessivo
al 31 dicembre 2018
20 8.040 8.060
Saldo al 31 dicembre 2018 11.533 10.002 2.307 (6.868) (457) 67.482 8.040 92.039

Rendiconto finanziario

(in migliaia di euro) ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di inizio esercizio
2.697 1.797
Utile dell'esercizio 8.040 8.001
Rettifiche per:
- Ammortamenti 8.597 8.844
- Plusvalenze realizzate (496) (98)
- Svalutazioni di attività non correnti 0 622
- Utili e perdite da partecipazioni (4.322) (1.503)
- Valorizzazione piano stock grant 321 0
- Proventi e oneri finanziari netti 795 393
- Differenze cambio non monetarie 79 230
- Imposte sul reddito 1.186 1.070
Variazione TFR (139) (263)
Variazione fondi rischi 719 47
Variazione crediti commerciali (4.003) (3.689)
Variazione delle rimanenze (1.859) (1.276)
Variazione dei debiti commerciali 2.375 559
Variazione del capitale circolante netto (3.487) (4.406)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite (407) 830
Pagamento imposte (1.319) (847)
Pagamento oneri finanziari (895) (456)
Incasso proventi finanziari 123 89
Flussi finanziari generati dall'attività operativa 8.796 12.554
Investimenti in attività non correnti
- immateriali (526) (1.099)
- materiali (7.836) (8.670)
- finanziarie (8.698) -
Disinvestimento di attività non correnti 1.841 449
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento (15.219) (9.319)
Rimborso di finanziamenti (14.166) (10.607)
Accensione di finanziamenti 31.600 14.273
Variazione delle attività finanziarie (7.641) (7)
Acquisto di azioni proprie (2.359) (2.110)
Pagamento di dividendi (6.071) (5.384)
Incasso di dividendi 4.322 1.500
Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria 5.685 (2.335)
Totale flussi finanziari (738) 900
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.959 2.697
di fine esercizio (Nota 11)
Indebitamento finanziario corrente netto 12.056 15.239
Indebitamento finanziario non corrente 33.789 16.478
Indebitamento finanziario netto (Nota 22) 45.845 31.717

Nota integrativa

Principi contabili

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio separato dell'esercizio 2018 di Sabaf S.p.A. è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti.

Il bilancio separato è redatto in euro, che è la moneta corrente nell'economia in cui opera la Società. I prospetti di Conto economico, di Conto economico complessivo e della Situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il Rendiconto finanziario, il prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto e i valori riportati nella Nota integrativa sono presentati in migliaia di euro.

Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento al tale ultimo presupposto la Società ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Sabaf S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Sabaf al 31 dicembre 2018.

SCHEMI DI BILANCIO

La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile d'esercizio, come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.

CRITERI DI VALUTAZIONE

• I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2018, invariati rispetto all'esercizio precedente ad eccezione dei nuovi principi contabili adottati dal 1° gennaio 2018 (IFRS 9 e IFRS 15), sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria.

Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata espressa in anni, che non è variata rispetto agli esercizi precedenti, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6 – 10
Attrezzature 4
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi di trasporto 5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati.

Investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari sono valutati al costo, rivalutato in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria.

Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di una vita utile stimata di 33 anni. Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è

Attività immateriali

imputato al conto economico.

Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.

La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni.

Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.

Partecipazioni

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore durevoli.

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, Sabaf S.p.A. rivede il valore contabile delle proprie attività materiali, immateriali e delle partecipazioni per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di un'attività individualmente, la Società effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene. In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con l'entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. La Società prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società partecipate, elabora delle previsioni per i successivi quattro anni e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Inoltre, la Società verifica la recuperabilità del valore di carico delle società partecipate almeno una volta l'anno in occasione della predisposizione del bilancio separato. Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali e altre attività finanziarie

Rilevazione iniziale

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società usa per la loro gestione.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15. Si rimanda al paragrafo "Ricavi da contratti con i clienti".

Le altre attività finanziarie sono iscritte al fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Tale categoria è la più rilevante per la Società. La Società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali
  • e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata. Tra le attività finanziarie al costo ammortizzato del Gruppo sono inclusi i crediti commerciali.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le

attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pa-gamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate a conto economico. In questa categoria rientrano gli strumenti derivati.

La Società non detiene attività finanziarie classificate come al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate né attività finanziarie classificate come al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società. Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti commerciali e altre passività finanziarie

Rilevazione iniziale

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti.

Finanziamenti e debiti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per la Società, include debiti e finanziamenti fruttiferi di interessi. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancel-lazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività della Società sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse, per coprire i quali la Società può utilizzare strumenti finanziari derivati.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano. Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.

I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.

I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Alcuni dipendenti della Società ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate con strumenti di capitale"). Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato, come spiegato più in dettaglio alla Nota 42.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale (Nota 27) lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o a una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte. Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

Uso di stime

La redazione del bilancio separato in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare attività materiali, immateriali e partecipazioni sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per valutare la recuperabilità delle imposte anticipate, rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali, immateriali e delle partecipazioni

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza o lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle sopra indicate assunzioni potrebbe comportare effetti sulla passività per benefici pensionistici.

Pagamenti basati su azioni

Stimare il fair value dei pagamenti basati su azioni richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato, il che dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti sono concessi. Questo richiede anche l'individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione, tra cui ipotesi sul periodo di esercizio delle opzioni, la volatilità e il rendimento azionario. Per la misurazione iniziale del fair value dei pagamenti basati su azioni con i dipendenti la Società utilizza un modello binomiale.

Imposte sul reddito

La determinazione della passività per imposte della Società richiede l'utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano la Società nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2018

Principio IFRS 9 – FINANCIAL INSTRUMENTS. Nel luglio 2014, lo IAS ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 che sostituisce lo IAS 39 e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. Il principio è stato omologato dall'Unione Europea nel mese di novembre 2016 ed è efficace per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2018. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting. L'adozione dell'IFRS 9 non ha generato impatti significativi sul bilancio della Società e non ha comportato la necessità di rilevare aggiustamenti alla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata alla data di applicazione iniziale del principio.

Classificazione e valutazione

La Società non ha avuto impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi.

Impairment

La Società non ha rilevato aggiustamenti alla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata alla data di applicazione iniziale del principio.

In particolare, con riferimento ai crediti commerciali, la Società ha ritenuto coerente con il Principio la propria politica di accantonamento a fondo svalutazione.

Hedge accounting

La Società non ricorre all'applicazione della contabilizzazione in hedge accounting degli strumenti di copertura.

Principio IFRS 15 – REVENUE FROM CONTRACTS WITH CUSTOMERS. Nel maggio 2014, lo IAS ha emesso l'IFRS 15, un nuovo principio per la rilevazione dei ricavi che sostituisce lo IAS 18 e lo IAS 11 e che è stato integrato con ulteriori chiarimenti e linee guida nel 2016. Il principio è applicabile nella predisposizione del bilancio per gli esercizi a partire dal 1° gennaio 2018 e ha introdotto un nuovo modello in cinque fasi che si applica ai contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

L'applicazione del nuovo principio e delle relative interpretazioni non ha determinato effetti significativi sul bilancio separato della Società, sia da un punto di vista di classificazione che di determinazione delle grandezze. In particolare, l'applicazione dell'IFRS 15 non ha avuto impatti per i contratti con i clienti, nei quali la vendita dei prodotti Sabaf è la sola obbligazione ("at a point in time"), in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, secondo i termini di resa definiti con il cliente stesso. Le garanzie previste nei contratti sono di tipo generale e non estese e, di conseguenza, la Società ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37. Infine, per quanto concerne i proventi derivanti dalla compartecipazione alla realizzazione di stampi e attrezzature, la Società, coerentemente con quanto effettuato nei precedenti esercizi, continuerà a ripartire tali ricavi lungo la vita utile dei progetti, generalmente pari a 10 anni.

Documento "ANNUAL IMPROVEMENTS TO IFRSS: 2014-2016 CYCLE".

Le disposizioni emesse riguardano l'IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters, lo IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures – Measuring investees at Fair Value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice, l'IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard. Le disposizioni sono state omologate dall'Unione Europea nel mese di febbraio 2018 e sono applicabili nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire da 1° gennaio 2018, con riferimento alle modifiche ai principi IAS 28 e IFRS 1, a partire dal 1° gennaio 2017, con riferimento alle modifiche all'IFRS 12. L'adozione delle disposizioni da parte della Società non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Interpretazione IFRIC 22 "FOREIGN CURRENCY TRANSACTIONS AND ADVANCE CONSIDERATION". L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di marzo 2018 ed è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo. L'adozione dell'interpretazione da parte della Società non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Emendamento allo IAS 40 "TRANSFERS OF INVESTMENT PROPERTY".

Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte della Direzione di un'entità L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di marzo 2018 ed è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione delle modifiche da parte della Società non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Emendamento all'IFRS 2 "CLASSIFICATION AND MEASUREMENT OF SHARE-BASED PAYMENT TRANSACTIONS", che contiene alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di febbraio 2018 ed è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018. L'adozione delle modifiche da parte della Società non ha comportato cambiamenti nelle politiche contabili o aggiustamenti di natura retrospettica.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2018

Principio IFRS 16 "LEASES" (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases - Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno già applicato l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. La Società ha avviato un'analisi per valutare gli impatti dell'applicazione dell'IFRS 16 sugli importi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio separato. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché la Società non avrà completato un'analisi dettagliata dei relativi contratti.

Emendamento all'IFRS 9 "PREPAYMENT FEATURES WITH NEGATIVE COMPENSATION. Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. L'interpretazione è stata omologata dall'Unione Europea nel mese di marzo 2018 e si applica dal 1° gennaio 2019 (è consentita anche l'applicazione anticipata). Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di queste modifiche.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio separato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – UNCERTAINTY OVER INCOME TAX TREATMENTS. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Emendamento allo IAS 28 "LONG-TERM INTERESTS IN ASSOCIATES AND JOINT VENTURES" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di queste modifiche.

Documento "ANNUAL IMPROVEMENTS TO IFRSS 2015-2017 CYCLE", pubblicato in data 12 dicembre 2017 (tra cui IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements – Remeasurement of previously held interest in a joint operation, IAS 12 Income Taxes – Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity, IAS 23 Borrowing costs Disclosure of Interests in Other Entities – Borrowing costs eligible for capitalisation) che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di queste modifiche.

Emendamento allo IAS 19 "PLAN AMENDMENT, CURTAILMENT OR SETTLEMENT".

Le modifiche chiariscono come si determinano le spese pensionistiche quando si verifica una modifica in un piano a benefici definiti.

Le modifiche saranno efficaci nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2019, salvo eventuali successivi differimenti a seguito dell'omologazione delle stesse da parte dell'Unione Europea.

Principio IFRS 17 "INSURANCE CONTRACTS". Nuovo principio contabile per la contabilizzazione dei contratti assicurativi che sostituirà l'IFRS 4. Il nuovo principio sarà efficace nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2021, salvo eventuali successivi differimenti a seguito dell'omologazione del principio da parte dell'Unione Europea.

Commento alle principali voci della situazione patrimoniale-finanziaria

1. ATTIVITÀ MATERIALI

IMMOBILI IMPIANTI
E MACCHINARI
ALTRI BENI IMMOBILIZZAZIONI
IN CORSO
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2016 6.327 158.391 31.819 1.427 197.964
Incrementi 56 5.347 1.770 1.785 8.958
Cessioni - (721) (430) (33) (1.184)
Riclassifica 18 551 59 (883) (255)
Al 31 dicembre 2017 6.401 163.568 33.218 2.296 205.483
Incrementi 164 4.772 960 1.940 7.836
Cessioni - (3.436) (129) - (3.565)
Riclassifica 5 1.552 19 (1.589) (13)
Al 31 dicembre 2018 6.570 166.456 34.068 2.647 209.741
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
Al 31 dicembre 2016 2.887 135.147 28.838 - 166.872
Ammortamenti dell'anno 177 6.221 1.522 - 7.920
Eliminazioni per cessioni - (525) (395) - (920)
Al 31 dicembre 2017 3.064 140.843 29.965 - 173.872
Ammortamenti dell'anno 180 6.049 1.433 - 7.662
Eliminazioni per cessioni - (2.175) (116) - (2.291)
Al 31 dicembre 2018 3.244 144.717 31.282 - 179.243
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2018 3.326 21.739 2.786 2.647 30.498
Al 31 dicembre 2017 3.337 22.725 3.253 2.296 31.611

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2018 31.12.2017 Variazione
Terreni 1.291 1.291 -
Immobili industriali 2.035 2.046 (11)
Totale 3.326 3.337 (11)

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'aumento della capacità produttiva dei bruciatori speciali, alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera e all'interconnessione degli impianti di produzione con i sistemi gestionali (industria 4.0). Altri investimenti sono stati destinati alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso o ceduti a società controllate.

Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2018 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

COSTO
Al 31 dicembre 2016 6.675
Incrementi -
Cessioni -
Al 31 dicembre 2017 6.675
Incrementi -
Cessioni -
Al 31 dicembre 2018 6.675
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
Al 31 dicembre 2016 5.030
Ammortamenti dell'anno 191
Al 31 dicembre 2017 5.221
Ammortamenti dell'anno 192
Al 31 dicembre 2018 5.413
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2018 1.262
Al 31 dicembre 2017 1.454

In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà della Società. Nel corso dell'esercizio tale voce non ha subito variazioni ad eccezione degli ammortamenti di competenza dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2018 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari.

Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

BREVETTI,
KNOW-HOW
E SOFTWARE
COSTI DI
SVILUPPO
ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2016 6.275 4.902 2.067 13.244
Incrementi 243 441 161 845
Riclassificazioni 99 - 155 254
Decrementi (14) (79) (14) (107)
Al 31 dicembre 2017 6.603 5.264 2.369 14.236
Incrementi 153 284 89 526
Riclassificazioni - - - -
Decrementi - (59) - (59)
Al 31 dicembre 2018 6.756 5.489 2.458 14.703
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
Al 31 dicembre 2016 5.873 2.697 1.579 10.149
Ammortamenti 242 341 148 731
Decrementi (14) - - (14)
Al 31 dicembre 2017 6.101 3.038 1.727 10.866
Ammortamenti dell'anno 220 362 161 743
Decrementi - - - -
Al 31 dicembre 2018 6.321 3.400 1.888 11.609

VALORE CONTABILE NETTO

Al 31 dicembre 2018 435 2.089 570 3.094
Al 31 dicembre 2017 502 2.226 642 3.370

Le attività immateriali hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa. I maggiori investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, principalmente in relazione all'ampliamento della gamma di bruciatori (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione). Gli investimenti in software includono l'implementazione di uno schedulatore della produzione e lo sviluppo applicativo del sistema gestionale (SAP). Le altre attività immateriali si riferiscono principalmente a migliorie sugli immobili di terzi in locazione.

Al 31 dicembre 2018 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile ulteriore riduzione del valore delle proprie attività immateriali. Di conseguenza, il valore delle attività immateriali non è stato sottoposto a test di impairment.

178

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
In società controllate 58.116 49.418 8.698
Altre partecipazioni 34 34 -
Totale 58.150 49.452 8.698

La movimentazione delle partecipazioni in società controllate è esposta nella seguente tabella:

SABAF
IMMOBILIARE
FARINGOSI
HINGES
SABAF
DO
BRASIL
SABAF
U.S.
SABAF
APPLIANCE
COMPONENTS
(CINA)
SABAF A.C.
TRADING
(CINA)
SABAF
TURCHIA
A.R.C.
S.R.L.
OKIDA TOTALE
COSTO STORICO
Al 31 dicembre 2016 13.475 10.329 8.469 139 4.400 200 12.005 4.800 0 53.817
Acquisto - - - - - - - - - -
Al 31 dicembre 2017 13.475 10.329 8.469 139 4.400 200 12.005 4.800 - 53.817
Acquisto - - - - - - - - 8.698 8.698
Al 31 dicembre 2018 13.475 10.329 8.469 139 4.400 200 12.005 4.800 8.698 62.515
FONDO SVALUTAZIONE
Al 31 dicembre 2016 0 0 0 0 3.778 0 0 0 0 3.778
Svalutazioni - - - - 622 - - - - 622
Al 31 dicembre 2017 0 0 0 0 4.400 0 0 0 0 4.400
Svalutazioni - - - - - - - - - -
Al 31 dicembre 2018 0 0 0 0 4.400 0 0 0 0 4.400
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2018 13.475 10.329 8.469 139 - 200 12.005 4.800 8.698 58.116
Al 31 dicembre 2017 13.475 10.329 8.469 139 - 200 12.005 4.800 0 49.418
QUOTA PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA (DETERMINATO IN CONFORMITÀ AGLI IFRS)
Al 31 dicembre 2018 27.674 7.248 10.870 (28) (697) 248 23.425 3.630 1.719 74.089
Al 31 dicembre 2017 30.061 6.248 10.409 (79) (60) 251 16.449 3.200 0 66.479
DIFFERENZA TRA PATRIMONIO NETTO E VALORE CONTABILE
Al 31 dicembre 2018 14.199 (3.081) 2.401 (167) (697) 48 11.420 (1.170) (6.979) 15.974
Al 31 dicembre 2017 16.586 (4.081) 1.940 (218) (60) 51 4.444 (1.600) 0 17.062

Faringosi Hinges s.r.l.

Nel corso del 2018 Faringosi Hinges ha conseguito risultati molto positivi e migliori - in termini di vendite e redditività - sia nei confronti all'esercizio precedente sia rispetto al budget. Il piano previsionale 2019-2023, elaborato a inizio 2019, prospetta un ulteriore incremento delle vendite. Al 31 dicembre 2018 Sabaf S.p.A. ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso più la liquidità disponibile, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2019-2023 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la partecipata sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 10,45% (9,18% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2017) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, invariato rispetto al 31 dicembre 2017.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 12,762 milioni di euro, a fronte di un valore contabile della partecipazione di 10,329 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2018.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
9,45% 13.784 14.118 14.472 14.849 15.252
9,95% 12.966 13.257 13.565 13.893 14.241
10,45% 12.236 12.492 12.762 13.048 13.351
10,95% 11.581 11.808 12.046 12.298 12.563
11,45% 10.991 11.192 10.404 11.627 11.861

Sabaf do Brasil

Nel 2018 Sabaf do Brasil ha continuato a conseguire risultati positivi e in miglioramento rispetto al 2017. Il patrimonio netto (convertito in euro al cambio di fine esercizio) è superiore rispetto al valore di iscrizione della partecipazione.

Sabaf U.S.

La società controllata Sabaf U.S. opera come supporto commerciale per il mercato nordamericano.

La differenza tra il valore contabile e il patrimonio netto della partecipata è attribuibile a perdite ritenute non durevoli in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.

Sabaf Appliance Components

Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. produce bruciatori speciali per il mercato cinese a partire dal 2015. Inoltre, la società svolge la funzione di distributore sul mercato cinese di prodotti Sabaf realizzati in Italia e in Turchia. I bassi volumi di produzione non hanno consentito alla società di raggiungere il punto di pareggio nel corso del 2018. Al 31 dicembre 2018 è iscritto in bilancio un fondo rischi su partecipazioni di 700.000 euro, corrispondente al valore del patrimonio netto negativo della società partecipata. Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 36.

Sabaf Appliance Components Trading

Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd., è stata costituita nel corso del 2012 per svolgere la funzione di distributore. Nel corso del 2015 tale attività è stata accentrata presso Sabaf Appliance Components, la società pertanto è stata posta in liquidazione; il processo di liquidazione si dovrebbe concludere nel corso del 2019.

Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)

Anche nel 2018 Sabaf Turchia ha conseguito risultati estremamente soddisfacenti. Il patrimonio netto contabile si mantiene nettamente superiore al valore di carico della partecipazione.

A.R.C. s.r.l.

Nel mese di giugno 2016 la Società ha acquisito la quota di controllo (70%) di A.R.C. s.r.l., società leader in Italia nella produzione di bruciatori per la cottura professionale. L'operazione ha permesso a Sabaf di entrare in un nuovo settore, contiguo a quello tradizionale dei componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas, e di valorizzare la consolidata presenza internazionale del Gruppo Sabaf.

Al 31 dicembre 2018 la Società ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso più la liquidità disponibile, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato a inizio 2019. Ai flussi di cassa del periodo 2019-2023 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la partecipata sarà in grado di generare a partire dal quarto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 7,73% (6,90% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2017) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50% in linea con lo scorso esercizio.

La quota di pertinenza di Sabaf S.p.A. del valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 8,421 milioni di euro (70% del valore recuperabile totale, pari a 12,030 milioni di euro), a fronte di un valore contabile della partecipazione di 4,8 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2018.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
6,73% 13.170 13.615 14.103 14.640 15.233
7,23% 12.207 12.575 12.975 13.412 13.891
7,73% 11.389 11.697 12.030 12.392 12.785
8,23% 10.685 10.947 11.228 11.531 11.858
8,73% 10.073 10.298 10.538 10.795 11.071

Nell'ambito dell'operazione di acquisizione del 70% di A.R.C. S.r.l., Sabaf S.p.A. ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifici patti di opzione. L'accordo prevede quindi specifici diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021, le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.

L'opzione per l'acquisto del 30% residuo di A.R.C. rappresenta uno strumento derivato; dal momento che il prezzo di esercizio definito contrattualmente è stato ritenuto rappresentativo del fair value della quota potenzialmente acquisibile, non è stato iscritto nessun valore nel bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2018.

Okida Elektronik Sanayi Limited Sirket

Nel mese di settembre 2018 la Società ha acquisito direttamente il 30% di Okida Elektronik (la restante quota del 70% è stata acquisita tramite la società controllata Sabaf Turchia). Okida è leader in Turchia nella progettazione e produzione di componenti elettronici per elettrodomestici (principalmente forni e cappe di aspirazione); l'operazione ha permesso a Sabaf di entrare in un nuovo settore, contiguo a quello tradizionale dei componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas.

Al 31 dicembre 2018 la Società ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati sulla base del budget 2019 e delle proiezioni per il triennio successivo. Ai flussi di cassa del periodo 2019-2022 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la società sarà in grado di generare a partire dal quinto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) dell'11,05% e di un tasso di crescita (g) del 2,50%, in linea con le previsioni di crescita attese del settore nel mercato turco.

La quota di pertinenza di Sabaf S.p.A. del valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 11,900 milioni di euro (30% dell'equity value totale, pari a 39,665 milioni di euro), a fronte di un valore contabile della partecipazione di 8,698 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2018.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,50% 2,00% 2,50% 3,00%
10% 40.200 42.307 44.697 47.430
10,5% 38.070 39.930 42.027 44.400
11% 36.163 37.817 39.665 41.747
11,5% 34.447 35.923 37.567 39.403

5. ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Crediti finanziari verso controllate 5.247 1.668 3.579
Conto bancario vincolato 120 180 (60)
Totale 5.367 1.848 3.519

Al 31 dicembre 2018 i crediti finanziari verso controllate sono costituiti da:

  • un finanziamento fruttifero di 2 milioni di dollari USA (1,747 milioni di euro al cambio di fine esercizio), concesso alla società controllata Sabaf do Brasil con l'obiettivo di ottimizzare l'esposizione al rischio di cambio del Gruppo, la cui scadenza a inizio 2019 è stata prorogata fino a marzo 2021;
  • un finanziamento fruttifero di 3,5 milioni di euro alla società controllata Sabaf Turchia, erogato nel corso dell'esercizio nell'ambito del coordinamento della gestione finanziaria di Gruppo, con scadenza ad agosto 2021.

Nell'ambito dell'acquisizione del 70% di A.R.C., nel 2016 Sabaf S.p.A. aveva versato su un conto bancario vincolato infruttifero l'importo complessivo di 300.000 euro. Tale somma, trattenuta dal corrispettivo pattuito a garanzia degli impegni assunti dai venditori, è liberata a favore dei venditori in quote costanti in 5 anni (Nota 15). Al 31 dicembre 2018 la quota esigibile oltre 12 mesi è pari a 120.000 euro, mentre la quota esigibile entro 12 mesi è pari a 60.000 euro (Nota 10).

6. RIMANENZE

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Materie prime 9.358 8.795 563
Semilavorati 9.633 9.115 516
Prodotti finiti 9.231 8.789 442
Fondo svalutazione rimanenze (1.594) (1.930) 336
Totale 26.628 24.769 1.857

Il fondo svalutazione è stanziato a copertura del rischio di obsolescenza, quantificato sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione, ed è riferibile per 435.000 euro alle materie prime, per 408.000 euro ai semilavorati e per 751.000 euro ai prodotti finiti.

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Totale crediti verso clienti 36.157 31.754 4.403
Fondo svalutazione crediti (1.000) (600) (400)
Totale netto 35.157 31.154 4.003

Al 31 dicembre 2018 i crediti verso clienti includono saldi per 3.526.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2018, pari a 1,1450. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include circa 18 milioni di euro di crediti assicurati (22 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Si evidenzia che alcuni pagamenti da clienti, pari a circa 3,5 milioni di euro, che erano dovuti entro la fine dell'esercizio sono stati ricevuti a inizio 2019. Ad eccezione di tale circostanza, non sono intervenute variazioni significative nei termini di pagamento concordati con i clienti.

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Crediti correnti (non scaduti) 29.966 28.591 1.375
Scaduto fino a 30 gg 1.996 1.524 472
Scaduto da 31 a 60 gg 494 754 (260)
Scaduto da 61 a 90 gg 3.030 519 2.511
Scaduto da più di 90 gg 671 366 305
Totale 36.157 31.754 4.403

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito alla data di chiusura dell'esercizio. La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

31.12.2017 ACCANTONAMENTI UTILIZZI 31.12.2018
Fondo svalutazione crediti 600 402 (2) 1.000

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Per imposte sul reddito 2.002 1.644 358
Per IVA 375 586 (211)
Totale 2.377 2.230 147

Il credito per imposte sul reddito è originato, per 1.084.000 euro, dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale è stata presentata istanza di rimborso e, per la parte residua, agli acconti d'imposta sui redditi, per la parte eccedente l'imposta da versare.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Accrediti da ricevere da fornitori 374 351 23
Anticipi a fornitori 112 28 84
Crediti verso INAIL 10 21 (11)
Altri 268 322 (54)
Totale 764 722 42

Al 31 dicembre 2018 gli accrediti da ricevere da fornitori includono 171.000 euro relativi allo sgravio spettante alla Società in qualità di impresa a forte consumo di energia (cosiddetto "bonus energivori") per l'anno 2017. I "bonus energivori" spettante per l'anno 2016 sono stati regolarmente incassati durante il 2018.

10. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Crediti finanziari verso controllate 1.600 1.000 600
Conti bancari vincolati 3.510 60 3.450
Derivati su tassi - 7 (7)
Totale 5.110 1.067 4.043

I crediti finanziari verso controllate sono costituiti da finanziamenti fruttiferi della durata di 12 mesi a Sabaf Appliance Components Co., Ltd., a sostegno del capitale circolante della controllata cinese.

Al 31 dicembre 2018 è inoltre acceso un deposito vincolato di 3,45 milioni di euro, con scadenza al 31 marzo 2019, a fronte di una fidejussione bancaria rilasciata a favore dei venditori della partecipazione di Okida Elektronik, per la parte di prezzo per cui è previsto il pagamento differito a marzo 2019.

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 1.959.000 al 31 dicembre 2018 (euro 2.697.000 al 31 dicembre 2017) è rappresentata quasi esclusivamente da saldi attivi di c/c bancari.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Società è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2018 la struttura del capitale sociale è rappresentata nella tabella sottostante.


AZIONI
% RISPETTO AL
CAPITALE SOCIALE
DIRITTI
E OBBLIGHI
Azioni ordinarie 11.133.450 96,532% --
Azioni ordinarie con voto maggiorato 400.000 3,468% Due diritti di voto
per ciascuna azione
TOTALE 11.533.450 100%

Ad eccezione del diritto al voto maggiorato, non sono presenti diritti, privilegi e vincoli sulle azioni della Società. La disponibilità delle riserve è indicata in una tabella in calce alla presente Nota Integrativa.

13. AZIONI PROPRIE E ALTRE RISERVE

Nel corso dell'esercizio sono state acquistate 132.737 azioni proprie ad un prezzo medio unitario di 17,77 euro; non sono state effettuate vendite. Al 31 dicembre 2018 la Società detiene 514.506 azioni proprie, pari al 4,46% del capitale sociale (381.769 azioni proprie al 31 dicembre 2017), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 13,348 (il valore di mercato a fine esercizio era di 11,811 euro).

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2018 sono pertanto 11.018.944 (11.151.681 al 31 dicembre 2017).

Le voci "Utili Accumulati, Altre riserve" pari a euro 72.465.000 comprende al 31 dicembre 2018 la riserva di Stock Grant pari ad euro 321.000, che accoglie la valutazione al 31 dicembre 2018 del fair value dei diritti assegnati a ricevere azioni Sabaf. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 42.

31.12.2018 31.12.2017
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Mutui chirografari 9.911 33.669 5.982 16.298
Finanziamenti bancari a breve termine 7.188 - 10.846 -
Strumenti derivati su tassi 231 - - -
Finanziamento Sabaf Turchia - - 2.100 -
TOTALE 17.330 33.669 18.928 16.298

14. FINANZIAMENTI

Nel corso dell'esercizio la Società ha acceso nuovi mutui chirografari per complessivi 28,7 milioni di euro, per finanziare gli investimenti sostenuti, con particolare riferimento all'acquisizione di Okida. Tutti i mutui sono stipulati con durata originaria compresa tra 5 e 6 anni e prevedono un rimborso rateale. Alcuni mutui chirografari in essere, presentano covenants, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2018 pari a 22,7 milioni di euro)
  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBIT-DA inferiore a 2 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2018 pari a 7 milioni di euro) o inferiore a 2,5 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2018 pari a 15,7 milioni di euro) ampiamente rispettati al 31 dicembre 2018.

Tutti i finanziamenti bancari sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA.

Per gestire il rischio di tasso, i mutui chirografari sono stati stipulati a tasso fisso oppure sono coperti da IRS. Nel presente bilancio separato è iscritto il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso su finanziamenti chirografari in essere, per nozionali residui 26,6 milioni di euro circa e scadenza fino al 31 dicembre 2024. In contropartita sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

Nella successiva Nota 36 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

31.12.2018 31.12.2017
Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Debito verso ex soci Okida 1.735 -
Debito verso soci A.R.C. 60 120 60 180
Strumenti derivati su tassi - - 15 -
TOTALE 1.795 120 75 180

Nell'ambito dell'acquisizione di Okida Elektronik le parti hanno concordato che il pagamento di una parte del prezzo fosse soggetta ad aggiustamento (in funzione, tra l'altro dell'EBITDA 2018 di Okida) e posticipata rispetto alla data di efficacia dell'operazione (4 settembre 2018). Il debito verso soci Okida iscritto al 31 dicembre 2018 nel presente bilancio rappresenta la parte residua di prezzo che la Società deve riconoscere ai venditori.

Il debito verso soci A.R.C., pari a 180.000 euro al 31 dicembre 2018, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato (Nota 5) e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti nei prossimi 3 anni, in coerenza con gli accordi contrattali e alle garanzie rilasciate dai venditori.

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

16. TFR

AL 31 DICEMBRE 2017 2.200
Oneri finanziari 24
Pagamenti effettuati (113)
Effetto attuariale (27)
AL 31 DICEMBRE 2018 2.084

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

IPOTESI FINANZIARIE
31.12.2018
31.12.2017
Tasso di sconto 1,30% 1,15%
Inflazione 1,80%
IPOTESI DEMOGRAFICHE
31.12.2018 31.12.2017
Tasso di mortalità ISTAT 2016 M/F ISTAT 2016 M/F
Invalidità INPS 1998 M/F INPS 1998 M/F
Turnover del personale 6% 6%
Anticipi 5% per anno 5% per anno
Età di pensionamento in accordo con la
legislazione vigente al
31 dicembre 2018
in accordo con la
legislazione vigente al
31 dicembre 2017

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2017 ACCANTONAMENTO UTILIZZO 31.12.2018
Fondo indennità suppletiva di clientela 199 28 (19) 208
Fondo garanzia prodotto 60 7 (7) 60
Fondo rischi partecipazioni 60 640 - 700
Fondo rischi legali 50 70 - 120
Totale 369 745 (26) 1.088

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte della Società. Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti.

Il fondo rischi partecipazioni è stato stanziato a fronte dei futuri esborsi previsti per ripristinare il patrimonio netto della controllata cinese Sabaf Appliance Components, che al 31 dicembre 2018 presenta un valore negativo.

Il fondo rischi legali è stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità. Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI 19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Totale 18.945 16.569 2.374

I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

L'importo dei debiti commerciali in valute diverse dall'euro non è significativo. Al 31 dicembre 2018 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo,

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Verso erario
per ritenute
IRPEF
590 569 21
Altri debiti
tributari
- 54 (54)
Totale 590 623 (33)

né la Società ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti. I debiti per ritenute IRPEF, relative a lavoro dipendente e autonomo, sono state regolarmente versate alla scadenza.

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
Verso il personale 3.649 3.931 (282)
Verso istituti previdenziali 1.901 2.063 (162)
Acconti da clienti 91 64 27
Verso agenti 235 165 70
Altri debiti correnti 216 227 (11)
Totale 6.092 6.450 (358)

A inizio 2019 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

186

31.12.2018 31.12.2017
Imposte anticipate 3.472 3.455
Imposte differite passive (107) (68)
Posizione netta 3.365 3.387

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

AMMORTAMENTI
E LEASING
ACCANTONAMENTI
E RETTIFICHE
DI VALORE
FAIR VALUE
DI STRUMENTI
DERIVATI
AVVIAMENTO VALUTAZIONE
ATTUARIALE TFR
ALTRE
DIFFERENZE
TEMPORANEE
TOTALE
Al 31 dicembre 2016 393 770 57 1.771 178 17 3.186
A conto economico (46) 149 (55) - (2) 172 218
A patrimonio netto - - - - (17) - (17)
Al 31 dicembre 2017 347 919 2 1.771 159 189 3.387
A conto economico 69 (45) 53 - - (93) (16)
A patrimonio netto - - - - (6) - (6)
Al 31 dicembre 2018 416 874 55 1.771 153 96 3.365

Le imposte anticipate relative all'avviamento si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011.

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:

31.12.2018 31.12.2017 VARIAZIONE
A. Cassa (Nota 11) 6 5 1
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 11) 1.953 2.692 (739)
C. Altre disponibilità liquide - - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.959 2.697 (738)
E. Crediti finanziari correnti 5.110 1.067 4.043
F. Debiti bancari correnti (Nota 14) 7.419 12.946 (5.527)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
(Nota 14)
9.911 5.982 3.929
H. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 1.795 75 1.720
I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 19.125 19.003 122
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-D-E) 12.056 15.239 (3.183)
K. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 33.669 16.298 17.371
L. Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14) 120 180 (60)
M. Indebitamento finanziario non corrente (K+L) 33.789 16.478 17.311
N. Indebitamento finanziario netto (J+M) 45.845 31.717 14.128

Nel rendiconto finanziario, che espone la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto), sono dettagliatamente descritti i flussi finanziari che hanno determinato la variazione della posizione finanziaria netta.

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2018, i ricavi di vendita sono stati pari a 110.065.252 euro, inferiori del 4,9% rispetto ai 115.687.029 euro dell'anno 2017.

Ricavi per area geografica

2018 % 2017 % VARIAZIONE %
Italia 24.762 22,5% 29.587 25,6% -16,3%
Europa occidentale 8.925 8,1% 8.920 7,7% 0,1%
Europa orientale e Turchia 36.807 33,4% 35.655 30,8% 3,2%
Asia e Oceania (escluso M.O.) 4.893 4,4% 9.570 8,3% -48,9%
Centro e Sud America 11.912 10,8% 11.331 9,8% 5,1%
Medio Oriente e Africa 13.323 12,1% 12.703 11,0% 4,9%
Nord America e Messico 9.443 8,6% 7.921 6,8% 19,2%
Totale 110.065 100% 115.687 100% -4,9%

L'analisi delle vendite per area geografica evidenzia un trend disomogeneo nei diversi mercati in cui opera la Società. I miglior risultati sono stati ottenuti nel continente americano: le vendite in Nord America sono state sostenute dal buon andamento dei consumi; in Sud America forti tassi di crescita hanno interessato i Paesi dell'area andina, che hanno più che controbilanciato gli effetti della crisi in Argentina e una domanda ancora stagnante in Brasile. Nei mercati europei si sono registrati tassi di crescita soddisfacenti, grazie al

consolidamento dei rapporti con i principali clienti e al contributo apportato dall'acquisizione in Turchia di Okida; solo in Italia le vendite sono in flessione a causa del forte ridimensionamento della produzione di elettrodomestici. Nord Africa e Medio Oriente hanno mostrato segni di debolezza, mentre la presenza della Società sui mercati asiatici non è ancora sufficientemente consolidata.

Ricavi per famiglia di prodotto

2018 % 2017 % VARIAZIONE %
Rubinetti in ottone 4.342 3,9% 5.992 5,2% -27,5%
Rubinetti in lega leggera 37.603 34,2% 39.219 33,9% -4,1%
Termostati 6.521 5,9% 7.365 6,4% -11,5%
Totale rubinetti e termostati 48.466 44,0% 52.576 45,5% -7,8%
Bruciatori standard 21.820 19,8% 25.127 21,7% -13,2%
Bruciatori speciali 24.018 21,8% 24.136 20,9% -0,5%
Totale bruciatori 45.838 41,6% 49.263 42,6% -7,0%
Accessori e altri ricavi 15.761 14,3% 13.848 11,9% +13,8%
Totale 110.065 100% 115.687 100% -4,9%

L'analisi delle vendite per categoria di prodotto evidenzia una flessione marcata dei prodotti più maturi (rubinetti in ottone e termostati), mentre le famiglie di prodotto più innovative (rubinetti in lega leggera e bruciatori speciali) mostrano una migliore tenuta.

I prezzi medi di vendita del 2018 sono stati inferiori dello 0,3% rispetto al 2017.

24. ALTRI PROVENTI

2018 2017 VARIAZIONE
Vendita sfridi 1.424 1.457 (33)
Servizi a società
controllate
629 378 251
Sopravvenienze attive 55 97 (42)
Affitti attivi 87 89 (2)
Utilizzazione fondi
rischi e oneri
26 39 (13)
Servizi a società
controllante
40 10 30
Altri proventi 724 578 146
Totale 2.985 2.648 337

I servizi a società controllate si riferiscono a prestazioni amministrative, commerciali e tecniche fornite nell'ambito del Gruppo.

25. ACQUISTI DI MATERIALI

2018 2017 VARIAZIONE
Materie prime e
componenti di acquisto
41.286 42.973 (1.687)
Materiale di consumo 3.799 3.582 217
Totale 45.085 46.555 (1.470)

Nel 2018 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente superiori rispetto al 2017, con un impatto negativo pari allo 0,6% delle vendite.

L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 42,6% nel 2018, rispetto al 41,3% del 2017.

26. COSTI PER SERVIZI

2018 2017 VARIAZIONE
Lavorazioni esterne 8.815 8.681 134
Affitti di immobili 4.009 3.974 35
Energia elettrica
e metano
3.271 3.314 (43)
Manutenzioni 3.081 3.296 (215)
Consulenze 1.977 1.676 301
Trasporti e spese
di esportazione
1.394 1.408 (14)
Compensi agli
Amministratori
475 881 (406)
Assicurazioni 468 444 24
Provvigioni 631 533 98
Spese di viaggio
e trasferta
550 550 0
Smaltimento rifiuti 378 358 20
Servizio mensa 291 296 (5)
Somministrazione
lavoro temporaneo
196 180 16
Altri costi 2.004 2.013 (9)
Totale 27.540 27.604 (64)

I costi per servizi complessivamente non evidenziano variazioni significative rispetto all'esercizio precedente.

I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 564.000 euro, a consulenze commerciali per 503.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 810.000 euro.

Nel corso dell'esercizio è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione e sono stati rideterminati i compensi spettanti agli amministratori, con minori oneri per circa 400.000 euro.

Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, per smaltimento rifiuti, per pulizie, per noleggio di beni di terzi e altri costi di minore rilievo.

27. COSTI PER IL PERSONALE

2018 2017 VARIAZIONE
Salari e stipendi 18.744 19.540 (796)
Oneri sociali 6.099 6.249 (150)
Lavoro temporaneo 1.779 1.477 302
TFR e altri costi 1.445 1.468 (23)
Piano Stock Grant 321 - 321
Totale 28.388 28.734 (346)

Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2018 è stato pari a 503 (376 operai, 117 impiegati e quadri, 10 dirigenti), contro i 514 del 2017 (394 operai, 110 impiegati e quadri, 10 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, è stato pari a 47 nel 2018 (42 nel 2017). Nel corso del 2018 la Società ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria in misura trascurabile.

La voce "Piano Stock Grant" accoglie la valutazione al 31 dicembre 2018 del fair value dei diritti all'assegnazione di azioni Sabaf attribuiti ai dipendenti. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 42.

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2018 2017 VARIAZIONE
Perdite e svalutazioni
su crediti commerciali
402 49 353
Imposte e tasse
non sul reddito
217 238 (21)
Sopravvenienze
passive
192 138 54
Accantonamenti
per rischi
77 - 77
Altri accantonamenti 668 26 642
Oneri diversi
di gestione
296 264 32
Totale 1.852 715 1.137

Le imposte non sul reddito includono principalmente l'IMU, la TASI e la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Gli accantonamenti per rischi e gli altri accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi rischi descritti alla Nota 17.

29. SVALUTAZIONI / RIPRISTINI DI VALORE DI ATTIVITÀ NON CORRENTI

2018 2017 VARIAZIONE
Sval. Sabaf Appliance
Components
- (622) 622
Accantonamento
fondo rischi
partecipazioni
- (60) 60
Totale 0 (682) 682

Nell'esercizio 2017 in tale voce era stata iscritta la svalutazione della partecipazione in Sabaf Appliance Components, per adeguarla al valore di patrimonio netto al 31 dicembre 2018. Come dettagliato alla Nota 17, nel presente bilancio consolidato è stato effettuato un accantonamento al fondo rischi su partecipazioni per 640.000 euro, contabilizzato tra gli Altri costi operativi, a fronte dei futuri esborsi previsti per ripristinare il patrimonio netto della controllata cinese, che al 31 dicembre 2018 presenta un valore negativo.

30. ONERI FINANZIARI

2018 2017 VARIAZIONE
Interessi passivi
verso banche
641 244 397
Spese bancarie 240 209 31
Altri oneri finanziari 37 29 8
Totale 918 482 436

L'incremento degli oneri finanziari verso banche riflette il maggiore indebitamento netto medio dell'esercizio. Tra gli interessi passivi verso banche sono contabilizzati i differenziali passivi sugli IRS accesi a copertura del rischio di tasso.

31. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2018 la Società ha realizzato utili netti su cambi per 157.000 euro (perdite nette per 88.000 euro nel 2017).

32. UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI

2018 2017 VARIAZIONE
Dividendi ricevuti
da Sabaf Immobiliare
3.000 1.500 1.500
Dividendi ricevuti
da Okida Elektronik
1.322 - 1.322
Altri utili
da partecipazioni
- 3 (3)
Totale 4.322 1.503 2.819

Nella presente voce sono iscritti i dividendi percepiti dalle società partecipate.

33. IMPOSTE SUL REDDITO

2018 2017 VARIAZIONE
Imposte correnti 967 1.791 (824)
Imposte anticipate
e differite
16 (219) 235
Imposte relative
ad esercizi precedenti
21 (502) 523
Imposte su dividendi
ricevuti
182 - 182
Totale 1.186 1.070 116

Le imposte correnti includono l'IRES per euro 672.000 e l'IRAP per euro 295.000 (rispettivamente euro 1.436.000 e euro 355.000 nel 2017).

2018 2017
Imposte sul reddito teoriche 2.214 2.177
Imposte relative ad esercizi precedenti 18 88
Effetto fiscale dividendi da società partecipate (803) (342)
Effetto fiscale "Patent Box" (323) (1.151)
Beneficio fiscale "Iper e Superammortamento" (449) (179)
Effetto fiscale altre differenze permanenti 279 209
Altre differenze 4 9
IRES (corrente e differita) 940 811
IRAP (corrente e differita) 246 259
Totale 1.186 1.070

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 24% al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Nel presente bilancio separato la Società ha contabilizzato il beneficio fiscale relativo al Patent Box per l'esercizio 2018, pari a euro 375.000 (323.000 per IRES e 52.000 euro per IRAP). Nel 2017, a seguito dell'accordo preventivo siglato con l'Agenzia delle Entrate, era stato contabilizzato il beneficio per il triennio 2015-2017, per complessivi 1.324.000 euro.

Al 31 dicembre 2018 non sono in essere contenziosi fiscali.

34. DIVIDENDI

Il 31 maggio 2018 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,55 euro per azione (dividendi totali pari a 6.071.000 euro).

Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo invariato di 0,55 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.

Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 30 maggio 2019 (stacco cedola il 28 maggio, record date il 29 maggio).

36. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39.

31.12.2018 31.12.2017
- 7
2.697
31.876
5.246 1.668
1.600 1.000
3.630 240
231 15
50.999 35.226
1.915 240
18.945 16.569
1.959
35.922

35. INFORMATIVA DI SETTORE

All'interno del Gruppo Sabaf, la Società opera esclusivamente nel segmento dei componenti gas per la cottura domestica. Nel bilancio consolidato è riportata l'informativa suddivisa tra i diversi segmenti in cui opera il Gruppo.

La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività della Società.

Fa parte delle politiche di Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. La Società non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito. È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 50% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Il principale rapporto di cambio a cui la Società è esposta è l'euro/dollaro USA, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente sul mercato nordamericano) e, in misura inferiore, ad alcuni acquisti (principalmente da produttori asiatici). Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 12% del fatturato totale nel 2018, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 5% del fatturato totale. Nel corso dell'esercizio le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite contratti di vendita a termine; al 31 dicembre 2018, peraltro, non sono in essere strumenti finanziari derivati su cambi.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2018, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 270.000 euro.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Stante l'attuale dinamica dei tassi d'interesse, la Società privilegia l'indebitamento a tasso fisso: i finanziamenti a medio-lungo termine originati a tasso variabile sono trasformati a tasso fisso mediante la stipula, contestualmente all'apertura del finanziamento, di interest rate swap (IRS). Al 31 dicembre 2018 sono in essere IRS per complessivi 26,6 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali la Società ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. Considerati gli IRS in essere, a fine 2018 la quasi totalità dell'indebitamento finanziario a medio-lungo termine è a tasso fisso. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Considerati gli IRS in essere, a fine 2018 la quasi totalità dell'indebitamento finanziario della Società è a tasso fisso. Pertanto al 31 dicembre 2018 non è stata effettuata l'analisi di sensitività, in quanto l'esposizione al rischio di tasso di interesse, legato ad un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse, non è significativa.

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto della Società è rappresentata da leghe di alluminio, acciaio e ottone. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza la Società non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. La Società si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di alluminio, acciaio e ottone con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2018 e del 2017 la Società non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

La gestione della liquidità e dell'indebitamento finanziario è coordinata a livello di Gruppo. Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento ritenuto fisiologico (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2018 pari al 45%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 1,79) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive. Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017.
AL 31 DICEMBRE 2018 Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 3 mesi Da 3 mesi
a 1 anno
Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Mutui chirografari 43.580 44.414 1.795 8.422 32.621 1.576
Finanziamenti bancari a breve termine 7.419 7.419 7.419 - - -
Debito verso soci ARC 180 180 - 60 120 -
Debito verso ex soci Okida 1.735 1.735 1.735 - - -
Totale debiti finanziari 52.914 53.748 10.949 8.482 32.741 1.576
Debiti commerciali 18.954 18.954 18.437 517 - -
Totale 71.868 72.702 29.386 8.999 32.741 1.576
AL 31 DICEMBRE 2017 Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 3 mesi Da 3 mesi
a 1 anno
Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Mutui chirografari 22.280 22.676 1.537 4.612 16.527 -
Finanziamenti bancari a breve termine 10.846 10.846 10.846 - - -
Finanziamento Sabaf Turchia a breve termine 2.100 2.118 - 2.118 - -
Debito verso soci ARC 240 240 - 60 180 -
Totale debiti finanziari 35.466 35.880 12.383 6.790 16.707 0
Debiti commerciali 16.569 16.569 15.615 954 - -
Totale 52.035 52.449 27.998 7.744 16.707 0

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2018, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - (231) - (231)
Opzione su minorities A.R.C. - - - -
Totale attività e passività al fair value - (231) - (231)

37. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra Sabaf S.p.A. e le parti correlate, ad eccezione dei compensi agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche che sono esposti nella Relazione sulla Remunerazione.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale-finanziaria

TOTALE 2018 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Attività finanziarie
non correnti
5.367 5.247 - - 5.247 97,76%
Crediti commerciali 35.158 6.166 12 - 6.178 17,57%
Crediti per imposte 2.377 - 1.084 - 1.084 45,60%
Attività finanziarie
correnti
5.874 1.600 - - 1.600 27,24%
Debiti commerciali 18.945 3.895 - 5 3.900 20,59%
TOTALE 2017 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Attività finanziarie
non correnti
1.848 1.668 - - 1.668 90,26%
Crediti commerciali 31.154 1.209 - - 1.209 3,88%
Crediti per imposte 2.230 - 1.084 - 1.084 48,60%
Attività finanziarie
correnti
1.788 1.000 - - 1.000 55,93%
Debiti commerciali 16.573 510 - 2 512 3,09%
Debiti finanziari
correnti
2.100 2.100 - - 2.100 100%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

TOTALE 2018 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Ricavi 110.065 11.520 - - 11.520 10,46%
Altri proventi 2.985 800 40 - 840 28,14%
Acquisti di materiali 45.085 1.417 - - 1.147 3,14%
Servizi 27.540 3.991 - 22 4.013 14,57%
Plusvalenze da
attività non correnti
496 467 - - 467 94,15%
Altri costi operativi 1.852 640 - - 640 34,56%
Proventi finanziari 123 119 - - 119 96,75%
TOTALE 2017 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Ricavi 115.687 10.239 - - 10.239 8,85%
Altri proventi 2.648 414 10 - 424 16%
Acquisti di materiali 46.555 1.548 - - 1.548 3,33%
Servizi 27.604 3.966 - 20 3.986 14,44%
Plusvalenze da
attività non correnti
98 97 - - 97 99,58%
Svalutazioni di
attività non correnti
682 682 - - 682 100%
Proventi finanziari 89 80 - - 80 89,89%
Oneri finanziari 482 2 - - 2 0,46%

I rapporti con le società controllate consistono prevalentemente in:

  • rapporti commerciali, relativi ad acquisti e cessioni di semilavorati o prodotti finiti, con Sabaf do Brasil, Faringosi Hinges, Sabaf Turchia e Sabaf Kunshan;
  • cessioni di macchinari a Sabaf do Brasil e Sabaf Turchia, che hanno generato le plusvalenze evidenziate;
  • addebito di prestazioni di servizi tecnici, commerciali e amministrativi infragruppo;
  • affitto di immobili da Sabaf Immobiliare;
  • finanziamenti infragruppo;
  • IVA di gruppo.

I rapporti con l'azionista Giuseppe Saleri S.a.p.A. consistono in:

  • prestazioni di servizi amministrativi forniti da Sabaf S.p.A. alla Giuseppe Saleri S.a.p.A;
  • rapporti intrattenuti fino al 2016 nell'ambito del consolidato fiscale, che hanno generato il credito evidenziato nelle tabelle.

I rapporti con parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

38. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2018 non si sono verificati eventi o operazioni significative non ricorrenti, così come definiti dalla Comunicazione stessa.

39. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2018 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

40. IMPEGNI

Garanzie prestate

Sabaf S.p.A. ha prestato fideiussioni a garanzia di mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di suoi dipendenti per complessivi 4.734.000 euro (5.145.000 euro al 31 dicembre 2017).

41. COMPENSI AD AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

I compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche sono indicati nella Relazione sulla Remunerazione che sarà presentata all'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il presente bilancio separato.

42. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al fine dell'adozione di uno strumento incentivante a medio e lungo termine a favore di amministratori e dipendenti del Gruppo Sabaf, su proposta del Comitato per le Remunerazioni e le Nomine, il Consiglio di Amministrazione ha predisposto un apposito piano di assegnazione gratuita di azioni (il "Piano") con le caratteristiche di seguito descritte.

Il Piano è stato approvato dall'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2018 ed il relativo Regolamento dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018.

Finalità del piano

Il Piano intende promuovere e perseguire il coinvolgimento dei beneficiari la cui attività è ritenuta rilevante per l'attuazione dei contenuti ed il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale, favorire la fidelizzazione e la motivazione dei dirigenti, accrescendone l'approccio imprenditoriale, nonché allineare maggiormente gli interessi del management e quelli degli azionisti della Società, nell'ottica di incentivare il raggiungimento di rilevanti risultati di crescita economica e patrimoniale della Società stessa e del Gruppo.

Beneficiari del piano

Il Piano è rivolto a soggetti che ricoprono o ricopriranno posizioni chiave per la Società e\o per le società controllate, con riferimento all'attuazione dei contenuti ed al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2018 - 2020. I beneficiari sono suddivisi in due gruppi:

  • Cluster 1: beneficiari già individuati nel Piano o che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione entro il 30 giugno 2018 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.
  • Cluster 2: beneficiari che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione dall'1 luglio 2018 al 30 giugno 2019 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018 ha individuato i Beneficiari del Cluster 1 del Piano ai quali complessivamente sono assegnati n. 185.600 diritti.

Oggetto del piano

Il Piano ha per oggetto l'attribuzione gratuita ai Beneficiari, al massimo, di n. 370.000 Diritti, ciascuno dei quali dà diritto di ricevere a titolo gratuito, nei termini ed alle condizioni previsti dal Regolamento del Piano, n. 1 Azione Sabaf S.p.A.

L'attribuzione gratuita delle azioni Sabaf S.p.A. è condizionata al conseguimento in tutto o in parte, con criterio di progressività, di obiettivi di business correlati agli indicatori ROI, EBITDA e TSR.

Termine del piano

Il Piano ha scadenza alla data del 31 dicembre 2022 (o al diverso successivo termine stabilito dal Consiglio di Amministrazione).

Modalità di determinazione del Fair Value

Considerando il meccanismo di assegnazione sopra esposto è stato necessario eseguire la valutazione al Fair Value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società.

194

Di seguito si illustrano le principali assunzioni effettuate alla data iniziale del periodo di maturazione (vesting period) del piano:

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU ROI
2018
2019
2020
2018-2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
19,48 19,48 19,48 19,48
Tasso no risk -0,2846% -0,1641% -0,0497% -0,0497%
Volatilità attesa 31% 29% 27% 29%
Dividend yield 2,30% 2,30% 2,30% 2,30%
Strike Price 19,48 19,48 19,48 19,48
Totale valore su ROI 6,83
Diritti su ROI 33,40% Fair Value 2,28

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU EBITDA

2018 2019 2020 2018-2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
19,48 19,48 19,48 19,48
Tasso no risk -0,2846% -0,1641% -0,0497% -0,0497%
Volatilità attesa 31% 29% 27% 29%
Dividend yield 2,30% 2,30% 2,30% 2,30%
Strike Price 19,48 19,48 19,48 19,48
Totale valore su EBITDA 8,97
Diritti su EBITDA 33,30% Fair Value 2,99
MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - DIRITTI RELATIVI AD OBIETTIVI MISURATI SU TSR
2018 2019 2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
19,48 19,48 19,48
Tasso no risk -0,2846% -0,1641% -0,0497%
Volatilità attesa 31% 29% 27%
Dividend yield 0,00% 0,00% 0,00%
Strike Price 22,61 25,32 28,34
Totale valore su TSR 6,00
Diritti su TSR 33,30% Fair Value 2,00
7,27
Fair Value per azione alla data iniziale del periodo di maturazione (Vesting Period)

In coerenza con la data in cui i beneficiari sono venuti a conoscenza dell'assegnazione dei diritti e dei termini del piano la grant date è stata individuata nel 15 maggio 2018, gli impatti contabili del Piano riguardanti il primo semestre 2018 sono illustrati nella Nota 13 e nella Nota 27 del presente Bilancio.

Sintesi delle erogazioni pubbliche ai sensi art. 1, commi 125-129, Legge n. 124/2017

• In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129, che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "sovvenzioni, contributi, e comunque vantaggi economici di qualunque genere", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi, rendicontati secondo il "criterio di cassa".

RIFERIMENTO
NORMATIVO
VALORE
CONTRIBUTO
SOGGETTO
EROGANTE
Patent Box 1.307 Stato Italiano
Super ammortamento 179 Stato Italiano
Contributi energivori 509 Stato Italiano
Totale 1.995

Patent Box:

riguardante la tassazione agevolata per i redditi da beni immateriali, la cui normativa di riferimento è contenuta nella Legge di stabilità 2015 (L. 23.12.2014 n.190) artt. da 37 a 45.

Super ammortamento:

permette una supervalutazione del 130% degli investimenti strumentali nuovi acquistati o in leasing, la cui normativa di riferimento è contenuta nella Legge 27 dicembre 2017 n. 205

Contributi energivori:

Contributi accessibili per le imprese a forte consumo di energia elettrica, il cui riferimento normativo è il Decreto MISE del 21 dicembre 2017.

Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla CONSOB (comunicazione DEM 6064293 del 28 luglio 2006)

IN IMPRESE CONTROLLATE 1
DENOMINAZIONE
SOCIALE
SEDE CAPITALE
AL 31.12.2018
SOCI % DI
PARTECIPAZIONE
PATRIMONIO
NETTO
AL 31.12.2018
RISULTATO
ESERCIZIO
2018
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100% EUR 7.248.309 EUR 996.255
Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 25.000 Sabaf S.p.A. 100% EUR 21.341.974 EUR 759.565
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100% BRL 48.305.068 BRL 6.954.784
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 100.000 Sabaf S.p.A. 100% USD -28.342 USD 51.140
Sabaf Appliance
Components
(Kunshan) Co., Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 4.400.000 Sabaf S.p.A. 100% CNY -4.347.931 CNY
-4.407.939
Sabaf Beyaz Esya
Parcalari Sanayi Ve Ticaret
Limited Sirteki
Manisa
(Turchia)
TRY 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100% TRY 139.948.685 TRY 67.735.385
Sabaf Appliance Compo
nents Trading (Kunshan)
Co., Ltd. in liquidazione
Kunshan (Cina) EUR 200.000 Sabaf S.p.A. 100% CNY 1.955.552 ----
A.R.C. s.r.l. Campodarsego
(PD)
EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70% EUR 5.289.518 EUR 655.460
Sabaf S.p.A. 30%
Okida Elektronik
Sanayi ve Tickaret A.S
Istanbul
(Tuchia)
TRY 5.000.000 Sabaf Beyaz
Esya Parca
lari Sanayi Ve
Ticaret Limited
Sirteki
70% TRY 34.726.075 TRY 27.193.127

Altre partecipazioni rilevanti

Nessuna.

1 Valori desunti dai bilanci separati delle società controllate, predisposti secondo i principi contabili applicabili localmente.

196

Origine, possibilità di utilizzazione e disponibilità delle riserve

DESCRIZIONE IMPORTO POSSIBILITÀ
DI
UTILIZZAZIONE
QUOTA
DISPONIBILE
IMPORTO SOGGETTO
A TASSAZIONE
IN CAPO ALLA SOCIETÀ
IN CASO DI DISTRIBUZIONE
RISERVE DI CAPITALE:
Riserva sovrapprezzo azioni 10.002 A, B, C 10.002 0
Riserva di rivalutazione
Legge 413/91
42 A, B, C 42 42
Riserva di rivalutazione
Legge 342/00
1.592 A, B, C 1.592 1.592
RISERVE DI UTILI:
Riserva legale 2.307 B 0 0
Altre riserve di utili 58.657 A, B, C 58.657 0
RISERVE DI VALUTAZIONE:
Riserva di valutazione
attuariale TFR
(456) 0 0
Riserva piano di stock grant 321 0 0
TOTALE 72.465 70.293 1.634

LEGENDA:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione agli azionisti

Prospetto delle rivalutazioni sui beni ancora in patrimonio al 31 dicembre 2018

VALORE LORDO AMMORTAMENTI
CUMULATI
VALORE NETTO
Legge 72/1983 137 (137) 0
Fusione 1989 516 (467) 49
Investimenti immobiliari Legge 413/1991 47 (43) 4
Fusione 1994 1.483 (1.091) 392
Legge 342/2000 2.870 (2.454) 416
5.053 (4.192) 861
Legge 576/75 205 (205) 0
Impianti e macchinario Legge 72/1983 2.219 (2.219) 0
Fusione 1989 6.140 (6.140) 0
Fusione 1994 6.820 (6.820) 0
15.384 (15.384) 0
Attrezzature industriali e commerciali Legge 72/1983 161 (161) 0
Altri beni Legge 72/1983 50 (50) 0

TOTALE 20.648 (19.787) 861

DATI GENERALI

Sabaf S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana

APPENDICE

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(in migliaia di euro) SOGGETTO CHE HA EROGATO IL SERVIZIO CORRISPETTIVI DI COMPETENZA
DELL'ESERCIZIO 2018
Revisione contabile EY S.p.A. 20
Servizi di attestazione EY S.p.A. ---
Altri servizi EY S.p.A. 16 2
Totale 36

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO

ai sensi dell'art. 154 bis del d.lgs. 58/98

I sottoscritti Pietro Iotti, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della SABAF S.p.A., attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato nel corso dell'esercizio 2018.

Si attesta inoltre che:

  • il bilancio separato:
  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Ospitaletto, 26 marzo 2019

L'Amministratore Delegato Pietro Iotti

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Gianluca Beschi

Aspetto chiave Risposta di revisione

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di SABAF S.p.A.

ai sensi dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998

All'Assemblea degli Azionisti della Società SABAF S.p.A.

Premessa

Il Collegio Sindacale di SABAF S.p.A. (di seguito anche "SABAF" o "Società"), ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58 del 1998 (di seguito anche T.U.F.) e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile, è chiamato a riferire all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio sull'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio nell'adempimento dei propri doveri anche nella veste di "comitato per il controllo interno e la revisione contabile", sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati e sui risultati dell'esercizio sociale, oltreché a formulare proposte in ordine al Bilancio, all'approvazione dello stesso e alle materie di propria competenza.

Si osserva, preliminarmente, che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di avvalersi del maggior termine di cui all'art. 2364 c.c. e all'art. 8 dello Statuto sociale per la convocazione dell'Assemblea degli Azionisti di approvazione del bilancio 2018, stante la presenza dei relativi presupposti. La documentazione di bilancio viene comunque messa a disposizione del pubblico ampiamente nei termini di cui all'art. 154-ter TUF (entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio). La decisione è stata assunta dal Consiglio, come spiegato nella Relazione sulla gestione, in quanto SABAF è tenuta alla redazione del bilancio consolidato, in considerazione di esigenze connesse ai relativi obblighi e adempimenti.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e sino alla data odierna, il Collegio Sindacale ha effettuato l'attività di vigilanza attenendosi a quanto previsto dalla Legge, dalle Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale del Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni CONSOB in materia di controlli societari, dal Codice di Autodisciplina, nonché dalle previsioni contenute nell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010.

Il Bilancio di SABAF è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché conformemente ai provvedimenti emanati dalla CONSOB in attuazione dell'art. 9, comma 3, del D.Lgs. 38/2005.

Il Bilancio della Società è stato redatto a norma di legge ed è accompagnato dai documenti prescritti dal Codice Civile e dal T.U.F.. Inoltre la Società, secondo le disposizioni di legge, ha predisposto il Bilancio consolidato e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario per l'esercizio 2018.

Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, le audizioni del management della Società e del Gruppo, le informazioni acquisite dalle competenti strutture aziendali, nonché mediante le ulteriori attività di controllo effettuate.

Nomina ed Indipendenza del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti dell'8 maggio 2018 nelle persone di Alessandra Tronconi (Presidente), Luisa Anselmi (Sindaco Effettivo), Mauro Giorgio Vivenzi (Sindaco Effettivo), nonché di Paolo Guidetti e Stefano Massarotto (Sindaci Supplenti). L'organo di controllo resterà in carica per tre esercizi e scadrà alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2020.

La nomina è avvenuta sulla base di due liste presentate rispettivamente dagli Azionisti Giuseppe Saleri S.a.p.a e Quaestio Capital SGR S.p.A., in conformità alle disposizioni legislative, regolamentari e statutarie applicabili. Dalla lista che ha ottenuto il minor numero di voti sono stati tratti il Presidente del Collegio Sindacale ed un Sindaco Supplente.

La composizione del Collegio Sindacale rispetta il criterio di riparto fra i generi di cui all'art. 148 del D.Lgs. n. 58 del 1998.

Il Collegio Sindacale, all'atto della nomina e successivamente in data 15 maggio 2018, ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza nell'ambito del più ampio processo di autovalutazione dell'organo di controllo ai sensi della Norma Q.1.1. delle Norme di comportamento delle società quotate; la verifica è stata effettuata sulla base dei criteri previsti dalle suddette Norme e dal Codice di Autodisciplina applicabili agli amministratori indipendenti.

L'esito della verifica è stato comunicato (ai sensi dell'art. 144-novies comma 1-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 1999, dell'articolo 8.C.1 del Codice di Autodisciplina e della Norma Q.1.1. delle Norme di comportamento delle società quotate) al Consiglio di Amministrazione che ha provveduto a diffondere il relativo comunicato in data 26 giugno 2018.

Tale valutazione è stata nuovamente condotta in data 12 marzo 2019 e conseguentemente comunicata al Consiglio di Amministrazione, che l'ha resa nota dandone notizia nella Relazione redatta ex art. 123 bis del T.U.F..

Attività di vigilanza e controllo del Collegio Sindacale

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto

Il Collegio Sindacale nell'espletamento dei compiti di sua competenza ha svolto l'attività di vigilanza prescritta dall'art. 2403 del Codice Civile, dall'art. 149 del D.Lgs. n. 58 del 1998, dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, dalle raccomandazioni della CONSOB in materia di controlli societari e attività del Collegio Sindacale e facendo riferimento alle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina, nonché alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate.

Nell'ambito delle sue funzioni, quindi, il Collegio Sindacale:

  • ha partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione, vigilando sul rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che disciplinano il funzionamento degli organi della Società nonché il rispetto dei principi della corretta amministrazione;
  • ha vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai responsabili di alcune funzioni aziendali e incontri con la Società di Revisione nell'ambito di un reciproco scambio di dati ed informazioni;
  • ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, attraverso le informazioni dei responsabili delle rispettive funzioni, l'esame di documenti aziendali e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione;
  • ha effettuato, nel corso dell'esercizio, 11 riunioni della durata di 2 ore circa, ha inoltre partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione, nonché dei comitati endoconsiliari (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione e le Nomine);
  • ha vigilato sull'adeguatezza del flusso reciproco di informazioni tra SABAF e le sue controllate ai sensi dell'articolo 114, comma 2, del D. Lgs. n. 58 del 1998, assicurato dalle istruzioni emanate dalla direzione della Società nei confronti delle Società del Gruppo;
  • ha vigilato in merito agli adempimenti correlati alle norme del "Market abuse", della "Tutela del risparmio" e in materia di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura di diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. E' stato monitorato l'adeguamento della procedura adottata dalla Società per la gestione delle informazioni privilegiate e rilevanti redatta alla luce delle Linee Guida CONSOB n. 1/2017;
  • ha vigilato in merito al recepimento, da parte di SABAF, delle novità normative derivanti dall'entrata in vigore del Regolamento europeo n. 2016/679 in materia di protezione dei dati personali.

Inoltre, il Collegio:

• ha ottenuto dagli Amministratori adeguate informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate ai sensi dell'art. 150, comma 1 del T.U.F.. Al riguardo il Collegio ha posto particolare attenzione sul fatto che le operazioni deliberate e poste in essere fossero conformi alla legge, allo statuto sociale e non fossero imprudenti o azzardate, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, in potenziale conflitto d'interessi o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale;

  • ha tenuto riunioni con i rappresentanti della Società di Revisione ai sensi dell'art. 150, comma 3 del T.U.F. e non sono emersi dati e/o informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione;
  • ha avuto scambi di informazioni con corrispondenti organi di controllo (laddove esistenti) delle società direttamente ed indirettamente controllate da SABAF S.p.A. ai sensi dell'art. 151, comma 1 e 2 del T.U.F.;
  • ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina, a cui la Società aderisce, come adeguatamente rappresentato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, nel rispetto dell'art. 124-ter del T.U.F. e dell'art. 89-bis del Regolamento Emittenti;
  • ha verificato, in relazione alla valutazione periodica da effettuarsi ai sensi del Criterio Applicativo 3.C.5 del Codice di Autodisciplina, nell'ambito della vigilanza sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione, in merito alla valutazione positiva dell'indipendenza degli Amministratori.

Il Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Criterio Applicativo 1.C.1, lett. g) del Codice di Autodisciplina, ha espresso la propria valutazione in ordine alla dimensione ed alla composizione dell'organo consiliare ed al suo funzionamento nonché alla dimensione, alla composizione ed al funzionamento dei comitati endoconsiliari. Nella valutazione, effettuata sulla base delle risultanze di un questionario di autovalutazione, sono stati utilizzati i criteri valutativi già adottati nel passato esercizio, compilato da tutti i membri del Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio dà inoltre atto che ha rilasciato il proprio parere favorevole:

  • in merito alla Politica sulla composizione degli organi sociali redatta ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis del T.U.F.;
  • in merito alla nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • in merito alla nomina ed alla remunerazione da attribuire al responsabile della Funzione di Internal Audit come previsto dal Criterio Applicativo 7.C.1 del Codice di Autodisciplina;
  • sulla proposta di remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche, ai sensi dell'art. 2389 c.c., anche alla luce delle valutazioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine; il Collegio Sindacale ha inoltre attestato la coerenza del Piano di Stock Grants 2018 – 2020 a favore di amministratori e dipendenti della Società e di società controllate e del relativo Regolamento attuativo con la Politica della Società in tema di remunerazione. Il Collegio ha altresì espresso parere favorevole al Regolamento di attuazione del Piano di Stock Grants;
  • in merito al Piano di Audit annuale predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Audit.

Il Collegio Sindacale ha inoltre espresso il proprio consenso, ai sensi dell'art. 2426, comma 1, numero 5, del Codice Civile all'iscrizione, nel bilancio d'esercizio, di costi di sviluppo aventi utilità pluriennale per Euro 284.000.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sull'attività di revisione legale dei conti

Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 (Testo Unico della Revisione Legale), il Collegio Sindacale è chiamato a vigilare:

  • sul processo di informativa finanziaria;
  • sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio;
  • sulla Revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati;
  • sull'indipendenza della Società di Revisione in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi non di Revisione.

Il Collegio Sindacale ha svolto la sua attività con la collaborazione del Comitato Controllo e Rischi al fine di coordinare le rispettive competenze ed evitare sovrapposizione di attività.

Processo di informativa finanziaria

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'esistenza di norme e procedure relative al processo di formazione e diffusione delle informazioni finanziarie. In merito si evidenzia che la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari illustra le modalità con cui il Gruppo ha definito il proprio Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di informativa finanziaria a livello Consolidato. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari è Gianluca Beschi.

Il Dirigente preposto si avvale del supporto dell'Internal Audit al fine di verificare il funzionamento delle procedure amministrativo-contabili attraverso attività di testing dei controlli.

Il Collegio Sindacale dà atto di aver ricevuto adeguate informazioni sull'attività di monitoraggio dei processi aziendali ad impatto amministrativo-contabile nell'ambito del Sistema di controllo interno, effettuata sia nel corso dell'anno in relazione ai resoconti periodici sulla gestione, sia in fase di chiusura dei conti per la predisposizione del Bilancio, nel rispetto degli obblighi di monitoraggio ed attestazione a cui SABAF S.p.A. è soggetta ai sensi della Legge n. 262/2005. Il Collegio Sindacale, in particolare, ha preso atto del Risk Assessment relativo all'anno 2018, nonché dell'aggiornamento periodico sull'attività di test ex Lege n. 262/2005.

L'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile è stata valutata anche mediante l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2018 non sono stati apportati aggiornamenti alle procedure amministrativo-contabili redatte ai sensi della L. 262/2005 e adottate da SABAF.

Non sono emerse particolari criticità ed elementi ostativi al rilascio dell'attestazione da parte del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili-societari e dell'Amministratore delegato circa l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di SABAF S.p.A. e del Bilancio Consolidato per l'esercizio 2018.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della normativa relativa alla formazione e pubblicazione della Relazione Finanziaria Semestrale e dei Resoconti Intermedi sulla Gestione, nonché sulle impostazioni date alle stesse e sulla corretta applicazione dei principi contabili, anche utilizzando le informazioni ottenute dalla Società di Revisione.

Inoltre, si dà atto che:

  • la Società di Revisione incaricata della Revisione legale dei conti attualmente in carica, EY S.p.A., è stata nominata per il periodo 2018-2026 in occasione dell'Assemblea dei Soci tenutasi in data 8 maggio 2018: la procedura volta al conferimento dell'incarico è stata condotta nel rispetto di quanto previsto dall'art. 16 del Reg. UE 2014/537. Il Collegio Sindacale allora in carica ha presentato al Consiglio di Amministrazione una raccomandazione motivata contenente il nominativo di due società di revisione idonee a sostituire quella in scadenza, esprimendo preferenze per una di esse. Tale raccomandazione è stata elaborata al termine di un'articolata procedura di selezione che si è svolta nel rispetto delle prescrizioni contenute nel Reg. UE n. 2014/537;
  • la Società di Revisione incaricata della Revisione legale dei conti ha illustrato al Collegio i controlli effettuati e negli incontri periodici con il Collegio Sindacale non ha evidenziato rilievi;
  • il Collegio Sindacale ha vigilato sulla Revisione dei conti annuali e consolidati informandosi e confrontandosi periodicamente con la Società di Revisione anche alla luce delle recenti novità introdotte in merito alla relazione della Società di Revisione.

In particolare sono state illustrate al Collegio tutte le principali fasi dell'attività di revisione ivi compresa l'individuazione delle aree di rischio, con descrizione delle relative procedure di revisione adottate; inoltre sono stati ripercorsi i principali principi contabili applicati da SABAF.

Il Collegio dà altresì atto che la Società di Revisione EY S.p.A. ha rilasciato i propri giudizi sul Bilancio Consolidato e sul Bilancio separato in data odierna (12 aprile 2019) ed ha altresì rilasciato in pari data la Relazione Aggiuntiva destinata al Comitato per il Controllo interno e la revisione contabile prevista dall'art. 11 del regolamento UE 2014/537.

Dalle relazioni relative al Bilancio separato e al Bilancio Consolidato non emergono rilievi, né richiami di informativa.

Si dà altresì atto che la Società di Revisione ha espresso, nelle relazioni di cui sopra, un giudizio positivo rispetto alla coerenza con il Bilancio e alla conformità alle norme di legge con riferimento:

  • alla Relazione sulla gestione;
  • alle informazioni di cui all'art. 123-bis, comma 4, D. Lgs. 58/98 contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.

Particolare rilievo è stato prestato, nel lavoro di revisione, agli aspetti chiave inerenti la verifica del test di impairment e della Purchase Price Allocation. Dalle relazioni emesse dalla Società di Revisione non emergono inoltre carenze significative del sistema di controllo interno per l'informativa finanziaria e del sistema contabile della Società.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione EY S.p.A., verificando la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile con riferimento a SABAF ed alle società controllate ed ottenendo esplicita conferma dalla Società di Revisione circa la sussistenza del requisito dell'indipendenza da parte della stessa. La dichiarazione relativa all'indipendenza è stata inclusa, ai sensi dell'art. 11, co. 2, lett. a), del Regolamento UE 2014/537, nella suddetta Relazione Aggiuntiva.

I compensi corrisposti dal Gruppo SABAF alla Società di Revisione e alle società appartenenti alla rete della Società di Revisione medesima sono i seguenti:

ATTIVITÀ IMPORTO EURO/000
Revisione contabile 82
Servizi di attestazione -
Altri servizi 16
Totale 98

Alla luce di quanto indicato, il Collegio Sindacale ritiene che sussista il requisito di indipendenza della Società di Revisione EY S.p.A..

Si precisa che nel corso del 2018 si sono verificate modifiche del perimetro oggetto della revisione, in relazione all'entrata nell'area di consolidamento della società Okida Elektronik Sanayi Limited Sirket in conseguenza dell'acquisizione della stessa nel mese di settembre da parte del Gruppo. Okida è stata consolidata a partire dal 4 settembre 2018, contribuendo al fatturato complessivo del Gruppo per circa 4 milioni di Euro.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e sull'assetto organizzativo

Il Collegio Sindacale ha valutato e vigilato l'adeguatezza del controllo interno e l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio. Il Collegio Sindacale dà atto di aver verificato le attività maggiormente rilevanti svolte dal complessivo sistema di controllo interno e di gestione dei rischi tramite la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi (cui sono attribuite anche funzioni di Comitato Operazioni con parti Correlate) cui hanno partecipato:

  • i membri del Comitato Controllo e Rischi;
  • i membri del Collegio Sindacale;
  • l'Amministratore Delegato e incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • la funzione Internal Audit e il Responsabile della funzione stessa;
  • il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Collegio Sindacale dà inoltre atto di aver preso parte alle periodiche riunioni tra organi di controllo della Società a cui hanno partecipato:

  • i membri del Comitato Controllo e Rischi;
  • i membri del Collegio Sindacale;
  • la Società di Revisione;
  • l'Amministratore Delegato e Incaricato del Sistema di Controllo Interno;
  • il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • la funzione Internal Audit e il Responsabile della funzione stessa;
  • l'Organismo di Vigilanza.

Nell'ambito di tali attività, in particolare, il Collegio Sindacale dà atto di aver ricevuto ed esaminato:

  • le relazioni periodiche sull'attività svolta, predisposte dal Comitato Controllo e Rischi e dalla funzione di Internal Audit;
  • i reports redatti alla conclusione delle attività di verifica e monitoraggio dalla funzione di Internal Audit, con le relative risultanze, le azioni raccomandate ed i controlli dell'attuazione delle suddette azioni;
  • gli aggiornamenti periodici sull'evoluzione del processo di gestione dei rischi, l'esito delle attività di monitoraggio ed assessment effettuate dall'Internal Audit nonché gli obiettivi raggiunti.

Il Collegio ha, quindi, esaminato con cadenza semestrale le relazioni periodiche sull'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza ed ha esaminato il piano di attività ed il budget assegnato per l'anno 2018. Analogamente il Collegio ha preso atto dell'attività di compliance a quanto previsto dal D.Lgs. n. 231/2001 e del piano delle attività per il 2018 esaminando e condividendo le modifiche apportate nel corso dell'esercizio al Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. n. 231/2001.

A seguito dell'attività svolta nel corso dell'esercizio 2018, come sopra dettagliata, il Collegio Sindacale ha condiviso la valutazione positiva espressa dal Comitato Controllo e Rischi in ordine all'adeguatezza del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

Con riferimento al sistema di controllo interno, il Collegio Sindacale dà atto che, successivamente alla chiusura dell'esercizio 2018, in data 5 febbraio 2019, la Dott.ssa Marcandalli, Responsabile della funzione di Internal Audit e membro dell'Organismo di Vigilanza, ha presentato le proprie dimissioni, con efficacia a decorrere dal giorno 1 maggio 2019. E' attualmente in corso la selezione di un nuovo responsabile della funzione.

Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Nel corso del 2018, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2018- 2022, SABAF ha posto in essere un'importante operazione finalizzata alla realizzazione di una crescita per vie esterne del Gruppo: come descritto nella Relazione sulla Gestione, a settembre 2018 infatti il Gruppo ha acquistato il 100% di Okida Elektronik Sanayi Limited Sirket (il 30% acquistato direttamente da Sabaf S.p.A., il rimanente 70% acquistato indirettamente, tramite la controllata turca Sabaf Beyaz Esya), per un investimento complessivo di 24,1 milioni di Euro. Tale operazione viene ritenuta strategica in quanto consente al Gruppo di implementare la strategia di ampliamento della propria gamma di prodotti nella componentistica per elettrodomestici e di acquisizione di competenze nel settore elettronico.

Sul piano della gestione ordinaria, l'attività di SABAF è proseguita in linea con gli esercizi precedenti ed è consistita nell'attività industriale, nel coordinamento strategico e gestionale del Gruppo, nella ricerca dell'ottimizzazione dei flussi finanziari di Gruppo, nonché nell'attività di ricerca e selezione di acquisizioni di partecipazioni con lo scopo di accelerare la crescita del Gruppo stesso.

Il Gruppo Sabaf ha inoltre effettuato investimenti organici per 11,5 milioni di Euro, finalizzati, principalmente, all'incremento della capacità produttiva dei bruciatori speciali, al completamento dell'automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera e all'interconnessione degli impianti di produzione con i sistemi gestionali (industria 4.0).

Inoltre, a seguito dell'attività di vigilanza e controllo svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale può attestare che:

  • nel corso dell'attività svolta, non sono emerse omissioni, irregolarità né fatti censurabili o comunque significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente Relazione;
  • non sono pervenuti al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell'art. 2408 Codice Civile né esposti da parte di terzi;

  • non sono state individuate operazioni né con terzi, né infragruppo e/o con parti correlate tali da evidenziare profili atipici e/o inusuali, per contenuti, natura, dimensioni e collocazione temporale;

  • il complesso delle operazioni e delle scelte gestionali adottate sono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e sono conformi al Piano Industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Attività di vigilanza sull'attuazione delle regole di governo societario

Il Collegio ha valutato l'applicazione delle regole sul governo societario previste dal Codice di Autodisciplina cui SABAF aderisce e il relativo grado di adesione anche tramite l'analisi della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e il confronto dei suoi contenuti con quanto emerso nel corso della generale attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio. Inoltre si è valutato il rispetto dell'obbligo da parte di SABAF di informare il mercato, nella relazione sul governo societario, sul proprio grado di adesione al Codice stesso, anche ai sensi di quanto previsto dall'art. 123 bis del T.U.F.. E' opinione del Collegio che la relazione sulla corporate governance sia stata redatta secondo quanto previsto dall'art. 123 bis del T.U.F. e del Codice di Autodisciplina e seguendo il Format reso disponibile dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A..

Attività di vigilanza in relazione al Bilancio di esercizio, al Bilancio Consolidato e alla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria

Per quanto riguarda il Bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2018, il Bilancio consolidato chiuso alla stessa data nonché la relativa Relazione sulla gestione, si segnala quanto segue:

• il Collegio Sindacale ha accertato, tramite verifiche dirette e informazioni assunte dalla Società di Revisione, l'osservanza delle norme di legge che ne regolano la formazione, l'impostazione del Bilancio d'esercizio, del Bilancio Consolidato e della Relazione sulla Gestione, degli schemi di bilancio adottati, attestando il corretto utilizzo dei principi contabili, descritti nelle Note al Bilancio e nella Relazione sulla gestione. In particolare, sono stati analizzati dal Collegio Sindacale gli esiti dell'impairment test effettuato, ai sensi del principio contabile IAS 36, sulle singole CGU che coincidono con le partecipazioni nelle società Faringosi Hinges S.r.l., A.R.C. S.r.l e Okida Elektronik (CGU "Cerniere" per Faringosi Hinges S.r.l.; CGU "Bruciatori professionali" per A.R.C. S.r.l.; CGU "componenti elettronici" per Okida Elektronik).

In particolare, si rileva che il test è stato condotto:

  • ai fini del Bilancio separato di Sabaf S.p.A. (e, relativamente a Okida Elektronik, di Sabaf Turchia) per valutare la recuperabilità del valore delle partecipazioni e

  • ai fini del Bilancio Consolidato per verificare che il capitale investito netto nelle CGU (incluso l'avviamento e le altre attività immateriali derivanti dall'acquisizione Okida) fosse inferiore al suo valore recuperabile.

Al riguardo si evidenzia che la Società di Revisione, nelle proprie relazioni, ha descritto le procedure di revisione svolte con riferimento agli impairment test, in quanto "aspetti chiave della revisione" ed alle quali il Collegio Sindacale fa rinvio. Il Collegio condivide pertanto le procedure adottate e i risultati ottenuti che evidenziano valori d'uso significativamente superiori ai valori contabili delle partecipazioni e degli assets;

  • in applicazione della Delibera CONSOB n. 15519/2006 sono espressamente indicati negli schemi di bilancio gli effetti dei rapporti con parti correlate. In applicazione della medesima Delibera in Nota integrativa è specificato che nel corso dell'esercizio non si sono verificati eventi e operazioni significative non ricorrenti e non sono state realizzate transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali;
  • il Bilancio risponde ai fatti e alle informazioni di cui il Collegio Sindacale è venuto a conoscenza nell'ambito dell'esercizio dei suoi doveri di vigilanza e dei suoi poteri di controllo ed ispezione;
  • per quanto consta al Collegio Sindacale, gli Amministratori nella redazione del Bilancio non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423 comma 5 Codice Civile;
  • l'Amministratore Delegato ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno rilasciato l'attestazione, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 e successive modifiche ed integrazioni e dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 (T.U.F.);
  • la Relazione sulla Gestione risponde ai requisiti di legge ed è coerente con i dati e le risultanze del Bilancio; essa fornisce la necessaria informativa sull'attività e sulle operazioni di rilievo, di cui il Collegio Sindacale è stato messo al corrente nel corso dell'esercizio, sui principali rischi della Società e delle società controllate, sulle operazioni infragruppo e con parti correlate, nonché sul processo di adeguamento dell'organizzazione societaria ai principi di governo societario, in coerenza con il Codice di Autodisciplina delle società quotate;
  • ai sensi di quanto previsto dall'art. 123-ter del D.Lgs. 58/1998 (T.U.F.), viene presentata all'Assemblea degli Azionisti la Relazione sulla remunerazione, di cui il Collegio Sindacale ha esaminato e condiviso l'impostazione seguita nella predisposizione, in occasione di una riunione congiunta con il Comitato Remunerazione.

In relazione alla presentazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, il Collegio, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel decreto stesso e nella delibera CONSOB n. 20267 del 18/01/2018 per la predisposizione delle dichiarazioni in oggetto acquisendo altresì l'attestazione rilasciata dal revisore designato EY S.p.A. datata 12 aprile 2019. Da tale attività non sono emersi fatti suscettibili di segnalazione nella presente relazione.

210

Attività di vigilanza sui rapporti con Società controllate e controllanti

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58 del 1998.

Dagli incontri periodici con il management e la Società incaricata dell'Internal Audit non sono emersi elementi di criticità da segnalare nella presente relazione.

Infine si dà atto che non sono pervenute, alla data odierna, comunicazioni dagli Organi di Controllo delle Società controllate e/o controllanti contenenti rilievi da segnalare nella presente relazione.

Attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate

In relazione a quanto disposto dall'art. 2391-bis del Codice Civile, il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha adottato una procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate il cui obiettivo principale è quello di definire le linee guida e i criteri per l'identificazione delle operazioni con parti correlate e declinarne ruoli, responsabilità e modalità operative atte a garantire, per tali operazioni, un'adeguata trasparenza informativa e la relativa correttezza procedurale e sostanziale.

Tale procedura è stata redatta in conformità a quanto stabilito dal Regolamento CONSOB in materia di Parti Correlate (Reg. n. 17221 del 21 marzo 2010) ed è stata modificata nel corso dell'esercizio, da parte del Consiglio di Amministrazione, in data 25 settembre 2018.

Il Collegio ha vigilato sull'effettiva applicazione della disciplina da parte della Società e non ha osservazioni in merito da evidenziare nella presente Relazione.

Proposta all'Assemblea

Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all'approvazione del Bilancio separato al 31 dicembre 2018 e non ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dal Consiglio di Amministrazione così come formulata nella Relazione sulla gestione degli Amministratori.

Ospitaletto, 12 aprile 2019

Il Collegio Sindacale

Presidente del Collegio Sindacale

Dott.ssa Alessandra Tronconi

Sindaco Effettivo

Dott.ssa Luisa Anselmi

Sindaco Effettivo

Dott. Mauro Vivenzi

Adattamento alla trasformazione

Imparare dal passato e rivolgersi al futuro con una visione aperta e innovativa, accrescendo le proprie qualità e performance: così Sabaf vive le piccole grandi trasformazioni, come possibilità di crescita e miglioramento.

214

Relazione sulla remunerazione

ai sensi dell'articolo 123-ter TUF e dell'articolo 84-quater Regolamento Emittenti

Sezione I - Politica di remunerazione.................................................................. 215

Sezione II - Remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche nell'esercizio 2018.....................................219

SEZIONE I - POLITICA DI REMUNERAZIONE

La "Politica Generale per le Remunerazioni" (di seguito anche "politica di remunerazione") di Sabaf S.p.A., approvata dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2011, aggiornata successivamente in data 20 marzo 2013, 4 agosto 2015 e 26 settembre 2017, definisce i criteri e le linee guida per la remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei Dirigenti con responsabilità strategiche e dei membri del Collegio Sindacale.

La politica di remunerazione è stata predisposta:

  • ai sensi dell'articolo 6 del Codice di Autodisciplina delle società quotate, approvato nel marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni;
  • in coerenza con le Raccomandazioni 2004/913/CE e 2009/385, alle quali è stata data attuazione legislativa con l'articolo 123-ter del Testo Unico della Finanza (T.U.F.).

1. Organi e soggetti coinvolti nella predisposizione, approvazione e implementazione della politica di remunerazione

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

  • Determina il compenso spettante ai membri del Consiglio di Amministrazione, comprensivo di un importo fisso e di gettoni di presenza
  • Delibera i piani di compensi basati sull'attribuzione di strumenti finanziari nei confronti di amministratori e dipendenti
  • Esprime un voto non vincolante in merito alla prima sezione della Relazione sulla Remunerazione (Politica di Remunerazione)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

  • Su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, e previo parere del Collegio Sindacale, determina il compenso per gli Amministratori muniti di particolari cariche
  • Definisce la politica di remunerazione dei Dirigenti con responsabilità strategiche
  • Sentito il parere del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, delibera la sottoscrizione di Patti di Non Concorrenza nei confronti dell'Amministratore Delegato e dei dirigenti
  • Su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, definisce i piani di incentivazione basati su compensi variabili di breve e di lungo termine da assegnare all'Amministratore Delegato e ai Dirigenti con responsabilità strategiche
  • Su proposta dell'Amministratore Delegato, definisce i piani di incentivazione basati su compensi varabili di breve termine destinati al Management aziendale e ad altri dipendenti
  • Su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, delibera l'assegnazione di benefici non monetari ai dirigenti
  • Formula proposte all'Assemblea sui piani di compensi basati sull'attribuzione di strumenti finanziari nei confronti di amministratori e dipendenti
  • Predispone la Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'articolo 123-ter TUF e dell'articolo 84-quater Regolamento Emittenti

Per la predisposizione della politica non sono intervenuti esperti indipendenti o consulenti, né sono state utilizzate come riferimento le politiche retributive di altre società.

Il Consiglio di Amministrazione è responsabile di dare corretta attuazione alla politica di remunerazione.

COMITATO PER LA REMUNERAZIONE E LE NOMINE

  • Formula proposte al Consiglio, in assenza dei diretti interessati, per la remunerazione dell'Amministratore Delegato e degli Amministratori muniti di particolari cariche
  • Esamina, con il supporto della Direzione Risorse Umane, la politica per la remunerazione dei dirigenti, con particolare riguardo ai Dirigenti con responsabilità strategiche
  • Formula suggerimenti e proposte al Consiglio di Amministrazione per la definizione degli obiettivi a cui legare la componente variabile annuale e gli incentivi di lungo termine destinati all'Amministratore Delegato e ai Dirigenti con responsabilità strategiche, al fine di garantirne l'allineamento con gli interessi a lungo termine degli azionisti e con la strategia aziendale
  • Accerta il livello di raggiungimento degli obiettivi d'incentivazione variabile a breve e lungo termine degli Amministratori e dei dirigenti
  • Istruisce le proposte al Consiglio di Amministrazione dei piani di compensi basati su strumenti finanziari
  • Valuta l'adeguatezza, la concreta applicazione e la coerenza della politica di remunerazione, anche in riferimento alla effettiva performance aziendale, formulando suggerimenti e proposte di modifica
  • Segue l'evoluzione del quadro normativo di riferimento e le best practice di mercato in materia di remunerazione, cogliendo spunti per l'impostazione della politica retributiva e identificando aspetti di miglioramento della Relazione sulla Remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione e le Nomine attualmente in carica è composto da quattro membri non esecutivi, a maggioranza indipendenti (Daniela Toscani, Stefania Triva e Alessandro Potestà), in possesso di conoscenza ed esperienza in materia contabile, finanziaria e di politiche retributive ritenute adeguate dal Consiglio.

COLLEGIO SINDACALE

  • Il Collegio Sindacale esprime i pareri richiesti dalla normativa vigente sulle proposte di remunerazione degli Amministratori che ricoprono particolari cariche
  • Alle riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine può partecipare il Collegio Sindacale, ovvero il Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco da lui designato

DIREZIONE RISORSE UMANE

Attua operativamente quanto deliberato dal Consiglio.

2. Finalità perseguite con la politica di remunerazione

La Società ritiene che la Politica di remunerazione rappresenti uno strumento volto a:

  • garantire la competitività dell'impresa sul mercato del lavoro e attrarre, motivare, fidelizzare persone con idonee competenze professionali;
  • tutelare i principi di equità interna e la diversity;
  • allineare gli interessi del management con quelli degli azionisti;
  • favorire nel medio-lungo termine la creazione di un valore sostenibile per gli azionisti e mantenere un'adeguata competitività dell'azienda nel settore in cui opera.

3. Linee guida e strumenti della politica di remunerazione

La definizione di un pacchetto retributivo corretto e sostenibile tiene conto di tre principali strumenti:

  • Retribuzione fissa
  • Retribuzione variabile (di breve e di medio-lungo periodo)
  • Benefit

Di seguito vengono analizzate le singole componenti retributive.

COMPONENTE FISSA ANNUALE

La componente fissa della remunerazione degli Amministratori è tale da attrarre e motivare individui aventi adeguate competenze per le cariche loro affidate nell'ambito del Consiglio, avendo come riferimento i compensi riconosciuti per gli stessi incarichi da altre società industriali italiane quotate in Borsa di dimensioni paragonabili.

L'Assemblea degli azionisti delibera in merito al compenso spettante ai membri del Consiglio di Amministrazione, comprensivo di un ammontare fisso e di gettoni di presenza.

Per quanto concerne la remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e previo parere del Collegio Sindacale, determina il compenso fisso aggiuntivo.

Agli amministratori che partecipano ai comitati interni al Consiglio (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione e le Nomine) sono riconosciuti compensi comprensivi di un ammontare in misura fissa e di gettoni di presenza volti a remunerare l'impegno loro richiesto.

Ai Dirigenti con responsabilità strategiche è riconosciuto un compenso fisso annuale, determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi. Ai membri del Collegio Sindacale è riconosciuto un emolumento fisso, il cui ammontare è determinato dall'Assemblea, all'atto della nomina.

INDENNITÀ PER LA CESSAZIONE ANTICIPATA DEL RAPPORTO

Per l'Amministratore Delegato è previsto un accordo che regola ex ante la parte economica riguardante una cessazione anticipata del rapporto in essere. Per gli altri Amministratori e per gli altri Dirigenti con responsabilità strategiche non sono previsti accordi che regolino ex ante la parte economica riguardante una cessazione anticipata del rapporto in essere. In caso di interruzione del rapporto per motivi diversi dalla giusta causa o giustificati motivi da parte del datore di lavoro, è politica della Società perseguire accordi consensuali per la chiusura del rapporto, nel rispetto degli obblighi di legge e di contratto. Per gli Amministratori non è previsto un trattamento di fine mandato. Sono previsti patti di non concorrenza nei confronti dell'Amministratore Delegato e di alcuni dirigenti che a lui riportano, i cui termini sono deliberati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

COMPONENTI CARICHE SOCIETARIE
DELLA REMUNERAZIONE Amministratori
Esecutivi
Amministratori
Non Esecutivi
Membri
di Comitati interni
al CdA
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Sindaci
Compenso Fisso
per carica
di Amministratore
Compenso Fisso
per carica
di Amministratore
Compenso fisso per
Amministratori
membri di Comitati
interi al CdA
CCNL dei Dirigenti
COMPONENTI FISSE Compenso Fisso
per Amministratori
investiti di particolari
cariche
Gettone di presenza Gettone di presenza Industriali Emolumento Fisso
INDENNITÀ
PER CESSAZIONE
ANTICIPATA RAPPORTO
Remunerazione per
patto di non concor
renza (solo per Ammi
nistratore Delegato)
N/A N/A Remunerazione
per patto di non
concorrenza
N/A

COMPONENTE VARIABILE DI BREVE PERIODO (ANNUALE)

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e in coerenza con il budget, definisce un piano di MBO, a beneficio di:

  • Dirigenti con responsabilità strategiche
  • altre persone, individuate dall'Amministratore Delegato, tra i manager che a lui riportano direttamente o che riportano ai manager suddetti.

Il piano prevede la definizione di un obiettivo comune (l'EBIT di Gruppo, considerato il principale indicatore della performance economica del Gruppo) e di obiettivi individuali, quantificabili e misurabili, di natura economico-finanziaria, tecnico-produttivi e/o socio-ambientali.

Gli obiettivi dell'Amministratore Delegato e dei Dirigenti con responsabilità strategiche sono deliberati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, in coerenza con il budget.

Gli obiettivi degli altri destinatari dei piani di incentivazione sono definiti dall'Amministratore Delegato, in coerenza con il budget.

Agli amministratori non esecutivi non sono riconosciuti compensi variabili.

COMPONENTE VARIABILE DI LUNGO TERMINE

Nel rispetto della delibera assembleare, su proposta del Comitato per la Re-

munerazione e le Nomine, e sentito il parere del Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione approva un piano di incentivazione di lungo termine basato su strumenti finanziari (stock grants).

I Beneficiari, ove non già individuati nel Piano, sono individuati dal Consiglio di Amministrazione tra i componenti del Consiglio di Amministrazione e\o tra i dirigenti della Società o di Società Controllate che rivestono o rivestiranno funzioni chiave nell'attuazione del Piano Industriale. Nel caso dell'Amministratore Delegato e\o di Dirigenti con responsabilità strategiche della Società, l'individuazione è effettuata a fronte di proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

Il Consiglio di Amministrazione individua il numero complessivo di diritti da assegnare a ciascun beneficiario (nel rispetto dei limiti fissati dall'Assemblea). L'attribuzione, totale o parziale, delle azioni è effettuata dal Consiglio di Amministrazione, al termine del periodo di maturazione dei diritti (vesting); per l'Amministratore Delegato e i Dirigenti con responsabilità strategiche l'attribuzione è effettuata a fronte di proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

L'attribuzione delle azioni è legata a obiettivi di performance (di business e individuali) predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo periodo ed ha un orizzonte triennale, coincidente con il mandato del Consiglio di Amministrazione (2018-2020).

COMPONENTI CARICHE SOCIETARIE
DELLA REMUNERAZIONE Amministratori Esecutivi
e Dirigenti con Responsabilità
strategiche
Altre persone individuate
dall'AD/CdA
COMPONENTI
VARIABILI
COMPONENTE VARIABILE
DI BREVE PERIODO
Piano di MBO annuale basato
sul raggiungimento di un obiettivo
comune e di obiettivi individuali
Piano di MBO annuale basato
sul raggiungimento di un obiettivo
comune e di obiettivi individuali
COMPONENTE VARIABILE
DI LUNGO PERIODO
Piano di Stock Grants basato
sul raggiungimento di obiettivi
di business e obiettivi
di performance individuali
Piano di Stock Grants basato
sul raggiungimento di obiettivi
di business e obiettivi
di performance individuali

BENEFICI NON MONETARI

Polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi: a favore di Amministratori, Sindaci e dirigenti della Società è stipulata una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

Polizza vita e copertura spese mediche: ai dirigenti sono altresì riconosciute una polizza vita e la copertura delle spese mediche (FASI), entrambe previste dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali; è inoltre stipulata una polizza integrativa per la copertura della quota di spese mediche non coperte dai rimborsi FASI.

Autovetture aziendali: su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, il Consiglio di Amministrazione può prevedere l'assegnazione di autovetture aziendali per i dirigenti.

Costi di alloggio: su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, il Consiglio di Amministrazione può prevedere per i dirigenti la messa a disposizione di un'abitazione, la possibilità di rimborsare il canone di locazione dell'abitazione o di rimborsare temporaneamente i costi per l'alloggio in una struttura alberghiera.

BONUS DI INGRESSO

Con l'obiettivo di attrarre individui di spiccata professionalità, il Consiglio può deliberare l'assegnazione di bonus di ingresso ai dirigenti neo-assunti.

CLAUSOLE DI CLAW BACK

A partire dal 2018, la Società istituisce meccanismi di correzione ex-post della componente variabile della remunerazione e clausole di claw-back volte a chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione versate (o di trattenere somme oggetto di differimento), determinate sulla base di dati che si siano rivelati in seguito manifestamente errati.

COMPENSI PER CARICHE IN SOCIETÀ CONTROLLATE

Agli Amministratori e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche possono essere riconosciuti compensi - esclusivamente in misura fissa - per cariche ricoperte in società controllate. Tali compensi, oltre all'approvazione da parte degli organi competenti delle società controllate, sono soggetti al parere favorevole del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

COMPONENTI CARICHE SOCIETARIE
DELLA REMUNERAZIONE Amministratori
Esecutivi
Amministratori
Non Esecutivi
Dirigenti
con responsabilità
strategiche
Sindaci
BENEFIT
E ALTRE
COMPONENTI
BENEFICI
NON
MONETARI
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
Polizza vita, a copertura
delle spese mediche (FASI),
spese mediche integrativa
Autovetture aziendali
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
CARICHE
IN SOCIETÀ
CONTROLLATE
Compensi fissi per cariche
ricoperte in società con
trollate
N/A Compensi fissi per cariche
ricoperte in società
controllate
N/A

4. Remunerazione del Consiglio di Amministrazione, del Presidente del Consiglio di Amministrazione dei Vice-Presidenti, dell'Amministratore Delegato, dei Dirigenti con responsabilità strategiche e del Collegio Sindacale

REMUNERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

L'Assemblea degli azionisti è responsabile della determinazione del compenso annuo lordo (importo massimale) spettante agli Amministratori, comprensivo di un importo fisso e di gettoni di presenza.

I membri del Consiglio beneficiano di una copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

REMUNERAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIO-NE E DEL VICE-PRESIDENTE

Al Presidente e al Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione non sono riconosciuti compensi variabili, ma solo compensi aggiuntivi a quelli di amministratori per le particolari cariche ricoperte.

REMUNERAZIONE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

La remunerazione dell'Amministratore Delegato comprende le seguenti componenti:

Emolumento fisso per la carica di Amministratore: l'Amministratore Delegato è destinatario del compenso fisso per la carica di Consigliere di Amministrazione (ex art. 2389 I comma c.c).

Polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi: è stipulata una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

Componente variabile di lungo termine: l'incentivo di lungo termine è legato al raggiungimento di obiettivi di performance, proposti dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine al Consiglio di Amministrazione, ed ha un orizzonte triennale, coincidente con il mandato del Consiglio di Amministrazione. Qualora all'Amministratore Delegato sia assegnato anche un ruolo dirigenziale all'interno del Gruppo Sabaf, il Consiglio delibera in merito all'assegnazione dei seguenti strumenti di remunerazione aggiuntivi:

Retribuzione Annua Lorda fissa: il compenso fisso è determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.

218

  • Patto di Non Concorrenza: assegnazione di un compenso fisso annuo, a fronte della sottoscrizione di un Patto di Non Concorrenza con la Società.
  • Componente variabile di breve termine: incentivo annuo, legato al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano di MBO, approvato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine. In occasione dell'approvazione annuale, il Consiglio di Amministrazione delibera in merito all'importo massimo della componente variabile annuale, alle modalità e alle tempistiche per la sua liquidazione.
  • Benefit: possono essere assegnati i benefici previsti per la dirigenza della Società: Polizza vita e copertura spese mediche, assegnazione di autovettura aziendale; rimborso del canone di locazione dell'abitazione.

REMUNERAZIONE DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Remunerazione Annua Lorda fissa: i rapporti di lavoro dei Dirigenti con responsabilità strategiche sono regolati dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali. In tale ambito, il compenso fisso è determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.

Componenti variabili di breve e lungo termine: i Dirigenti aventi responsabilità strategiche sono destinatari dei piani di incentivazione di breve e lungo termine (ref. paragrafo 3). All'atto dell'approvazione dei piani di incentivazione di breve e di lungo termine, il Consiglio di Amministrazione è incaricato di fissare gli importi massimi dei compensi variabili, le modalità e le tempistiche per la liquidazione di tale compenso.

Benefit: i Dirigenti con responsabilità strategiche godono dei benefici previsti per la dirigenza della Società (Polizza vita e copertura spese mediche; assegnazione di autovettura aziendale) e sono coperti da una polizza per rischi professionali.

REMUNERAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

L'ammontare degli emolumenti dei Sindaci è determinato dall'Assemblea degli azionisti che definisce un valore fisso per il Presidente e per gli altri sindaci effettivi. I membri del Consiglio beneficiano di una copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

SEZIONE II - REMUNERAZIONE DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO E DEGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE NELL'ESERCIZIO 2018

La presente sezione, nominativamente per gli Amministratori e i Sindaci:

  • fornisce la rappresentazione di ciascuna delle voci che compongono la remunerazione, evidenziandone la coerenza con la Politica in materia di remunerazione di Sabaf;
  • illustra analiticamente i compensi corrisposti nell'esercizio di riferimento (2018) a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma dalla Società e da società controllate o collegate, segnalando le eventuali componenti dei suddetti compensi che sono riferibili ad attività svolte in esercizi precedenti a quello di riferimento.

Le componenti della remunerazione degli Amministratori per l'esercizio 2018

La remunerazione riconosciuta agli Amministratori in carica per l'esercizio 2018 è rappresentata dalle seguenti componenti:

  • Un compenso fisso annuo, deliberato dall'Assemblea dell'8 maggio 2018 che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di suddividere, nel rispetto del limite massimo di euro 400.000,00 stabilito dall'Assemblea, come segue:
  • · euro 20.000 attribuiti indistintamente a ogni consigliere,
  • · euro 10.000 attribuiti a ciascun consigliere membro dei comitati costituiti in seno al Consiglio stesso (Comitato Controllo e Rischi e Comitato per la Remunerazione e le Nomine);
  • · compenso aggiuntivo di euro 160.000 suddiviso tra Presidente del Consiglio di Amministrazione, Vicepresidente e Amministratore Delegato come dettagliato nella tabella successiva;
  • Un gettone di presenza di euro 1.000 spettante soltanto agli Amministratori non esecutivi, per ogni presenza fisica alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e alle riunioni dei Comitati costituiti in seno al Consiglio.

Per i consiglieri esecutivi assunti con la qualifica di dirigenti, è riconosciuta anche una retribuzione fissa da lavoro dipendente e un compenso fisso per le cariche ricoperte in Società controllate del Gruppo.

Con riferimento alle componenti variabili, destinate ai soli amministratori esecutivi (ad esclusione del Presidente), si evidenzia quanto segue:

  • In relazione al piano di incentivazione variabile annuale fissato per l'anno 2017, sono maturati compensi nell'esercizio precedente (ed erogati nell'anno 2018) pari a euro 66.282.
  • Con riferimento al piano di incentivazione annuale relativo all'esercizio 2018, l'Amministratore Delegato Pietro Iotti ha maturato compensi variabili pari a euro 73.000, mentre il Consigliere Gianluca Beschi ha maturato compensi variabili pari a euro 26.374, per il parziale raggiungimento degli obiettivi del piano MBO 2018.

In attuazione della Politica, nel 2018 Sabaf ha introdotto un piano di stock grants rivolto agli amministratori esecutivi e ai dirigenti del Gruppo che rivestono o rivestiranno funzioni chiave nell'attuazione del Piano Industriale. Tra i Beneficiari già individuati nel Piano, vi sono l'Amministratore Delegato e il Consigliere Gianluca Beschi. L'assegnazione delle azioni è subordinata al raggiungimento di obiettivi aziendali (basati sul ROI, TSR e EBITDA) e individuali nell'arco del triennio 2018-2020, coerenti con gli obiettivi del Piano Industriale. Per maggiori dettagli, si rimanda alle informazioni contenute nel Documento informativo redatto ai sensi dell'art. 114-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, dell'art. 84-bis della delibera Consob n. 11971/99, sottoposto all'Assemblea degli Azionisti in data 8 maggio 2018.

La remunerazione dei Sindaci per l'esercizio 2018

La remunerazione riconosciuta ai Sindaci per l'esercizio 2018 è rappresentata da un compenso fisso determinato dall'Assemblea del 8 maggio 2018, pari a complessivi euro 70.000.

La remunerazione degli altri dirigenti con responsabilità strategiche per l'esercizio 2018

La remunerazione degli altri dirigenti con responsabilità strategiche (Direttore Tecnico e due Direttori Commerciali) è rappresentata da una retribuzione fissa da lavoro dipendente complessiva di euro 420.743 e dai seguenti compensi variabili:

  • Con riferimento al piano di incentivazione variabile (MBO) del 2017, nel corso del 2018 sono stati erogati compensi complessivi per euro 95.980.

  • Con riferimento al piano di incentivazione variabile (MBO) del 2018, sono maturati compensi complessivi di euro 51.635, la cui erogazione è differita e condizionata al permanere del rapporto di lavoro.

Sono stati inoltre erogati compensi da società controllate per complessivi euro 94.500.

I tre dirigenti con responsabilità strategiche rientrano tra i Beneficiari del piano di stock grants, approvato nel corso del 2018, in attuazione della Politica di Remunerazione. Per maggiori dettagli, si rimanda alle informazioni contenute nel Documento informativo redatto ai sensi dell'art. 114-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, dell'art. 84-bis della delibera Consob n. 11971/99, sottoposto all'Assemblea degli Azionisti in data 8 maggio 2018.

Per il dettaglio dei compensi corrisposti nell'esercizio 2018, si rimanda alle tabelle seguenti (Tab. 1, Tab. 2 e Tab. 3), in cui sono indicati nominativamente i compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci, e, a livello aggregato, agli altri dirigenti con responsabilità strategiche, tenuto conto di eventuali cariche ricoperte per una frazione di anno.

È fornita inoltre separata indicazione dei compensi percepiti da società controllate e/o collegate ad eccezione di quelli rinunciati o riversati alla Società. Con particolare riferimento alla Tabella 1, nella colonna:

  • "Compensi fissi" sono riportati, per la parte di competenza dell'esercizio 2018, gli emolumenti fissi deliberati dall'Assemblea (e ripartiti con delibera del Consiglio di Amministrazione), ivi inclusi i compensi ricevuti per lo svolgimento di particolari cariche (ex art. 2389, comma 3, codice civile); i gettoni di presenza valorizzati secondo quanto deliberato dall'Assemblea; le retribuzioni da lavoro dipendente spettanti nell'anno, al lordo degli oneri previdenziali e fiscali a carico del dipendente.
  • "Compensi per la partecipazione ai Comitati", è riportato, per la parte di competenza dell'esercizio 2018, il compenso spettante agli Amministratori per la partecipazione ai Comitati istituiti internamente al Consiglio e i relativi gettoni di presenza.
  • "Bonus e altri incentivi" sono incluse le quote di retribuzioni variabili maturate nell'esercizio, a fronte di piani di incentivazione di tipo monetario. Tale valore corrisponde alla somma degli importi indicati nella Tabella 3, colonne "Bonus dell'anno - erogabile/erogato", "Bonus di anni precedenti erogabili/erogati" e "Altri Bonus".
  • "Benefici non monetari" è riportato, secondo criteri di competenza e di imponibilità fiscale, il valore delle polizze assicurative in essere e delle autovetture aziendali assegnate.
  • "Altri compensi" sono riportate, per la parte di competenza dell'esercizio 2018, tutte le eventuali ulteriori retribuzioni derivanti da altre prestazioni fornite.

  • "Totale" è indicata la somma degli importi delle precedenti voci.

Per il dettaglio delle altre voci si rimanda all'allegato 3A, schemi 7-bis e 7-ter del Regolamento Consob del 14 maggio 1999, n. 11971.

Nella Tabella 2 sono riportate le informazioni relative al piano di stock grants deliberato dall'Assemblea degli Azionisti e rivolto agli amministratori esecutivi e ai dirigenti del Gruppo che rivestono o rivestiranno funzioni chiave nell'attuazione del Piano Industriale. In particolare nella colonna:

  • "Strumenti finanziari assegnati negli esercizi precedenti non vested nel corso dell'esercizio" sono riportati gli strumenti finanziari assegnati negli esercizi precedenti e non vested nel corso dell'esercizio, con indicazione del periodo di vesting.
  • "Strumenti finanziari assegnati nel corso dell'esercizio" sono indicati gli strumenti finanziari assegnati nel corso dell'anno, con indicazione del fair value alla data di assegnazione, del periodo di vesting, della data di assegnazione e del prezzo di mercato all'assegnazione.
  • "Strumenti finanziari vested nel corso dell'anno e non attribuiti" sono declinati numero e tipologia di strumenti vested nell'esercizio e non attributi.
  • "Strumenti finanziari vested nel corso dell'anno e attribuibili" sono riportate informazioni sugli strumenti vested nel corso dell'esercizio di riferimento e attribuibili, con indicazione del valore alla data di maturazione.

Per "periodo di vesting" si intende il periodo intercorrente tra il momento in cui viene assegnato il diritto a partecipare al sistema di incentivazione e quello in cui il diritto matura. Gli strumenti finanziari vested nel corso dell'esercizio e non attribuiti sono gli strumenti finanziari per i quali il periodo di vesting si è concluso nel corso dell'esercizio e che non sono stati attribuiti al destinatario per la mancata realizzazione delle condizioni a cui l'attribuzione dello strumento era condizionata (ad esempio, il mancato raggiungimento degli obiettivi di performance).

Il valore alla data di maturazione è il valore degli strumenti finanziari maturato, anche se non ancora corrisposto (ad esempio, per la presenza di clausole di lock up), alla fine del periodo di vesting.

Per il dettaglio delle altre voci si rimanda all'allegato 3A, schemi 7-bis e 7-ter del Regolamento Consob del 14 maggio 1999, n. 11971.

All'interno della Tabella 3 sono riportate le informazioni in merito ai piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche, in particolare sono riportate:

Per la sezione "Bonus dell'anno"

  • Nella colonna "erogabile / erogato" il bonus di competenza dell'esercizio maturato per gli obiettivi realizzati nell'esercizio ed erogato o erogabile perché non soggetto a ulteriori condizioni (compenso cd. upfront).
  • Nella colonna "Differito" è indicato il bonus legato a obiettivi da realizzare nell'esercizio ma non erogabile perché soggetto a ulteriori condizioni (cd. bonus differito).

Per la sezione "Bonus di anni precedenti"

  • Nella colonna "Non più erogabili" è indicata la somma dei bonus differiti in anni precedenti ancora da erogare all'inizio dell'esercizio e non più erogabili per la mancata realizzazione delle condizioni a cui sono soggetti.
  • Nella colonna "Erogabile/Erogati" è indicata la somma dei bonus differiti in anni precedenti ancora da erogare all'inizio dell'esercizio ed erogati nel corso dell'esercizio o erogabili.
  • Nella colonna "Ancora differiti" è indicata la somma dei bonus differiti in anni precedenti ancora da erogare all'inizio dell'esercizio e ulteriormente differiti.

Da ultimo, nella colonna "Altri Bonus" sono indicati i bonus di competenza dell'esercizio non inclusi esplicitamente in appositi piani definiti ex ante.

Infine, nella Tabella 4 sono indicate, ai sensi dell'art 84-quater, quarto comma, del Regolamento Emittenti Consob, le partecipazioni in Sabaf S.p.A. che risultano detenute da amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche, nonché dai rispettivi coniugi non legalmente separati e figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona, risultante dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi soggetti. Sono inclusi tutti i soggetti che, nel corso dell'esercizio, hanno ricoperto la carica anche solo per una frazione dell'anno. Il numero delle azioni è indicato nominativamente per gli amministratori e in forma aggregata per i dirigenti con responsabilità strategiche.

TAB. 1 - Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche nell'esercizio 2018

DATI ESPRESSI IN EURO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nome e Periodo Compensi Compensi variabili
Non equity
Benefici Fair Indennità
di fine carica
cognome Carica per cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
Fissi
per la
partecipazione ai
comitati
Bonus
e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
non
monetari
Altri
compensi
Totale value dei
compensi
equity
o di cessazione
del rapporto
di lavoro
Giuseppe
Saleri
Presidente 1 gen -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 160.000(a) 0 0 0 0 0 160.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 8.000 0 0 0 0 0 8.000 0 0
(III) Totale 168.000 0 0 0 0 0 168.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 140.000 quale compenso per la carica di Presidente

Nicla
Picchi
Vicepresidente 1 gen -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 39.000(a) 14.000(b) 0 0 0 15.000 68.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 5.000 5.000 0 0
(III) Totale 39.000 14.000 0 0 0 20.000(c) 73.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore, euro 10.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente ed euro 9.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 4.000 quali gettoni di presenza al Comitato

(c) di cui euro 15.000 quale compenso di componente dell'Organismo di Vigilanza di Sabaf S.p.A. ed euro 5.000 quale compenso di componente dell'Organismo di Vigilanza della controllata Faringosi Hinges s.r.l.

Pietro
Iotti
Amministratore
Delegato
1 gen -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 330.000(a) 0 33.333 0 10.171 0 373.505 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 22.000 0 0 0 0 0 22.000 0 0
(III) Totale 352.000 0 33.333 0 10.171 0 395.505 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore, euro 10.000 quale compenso per la carica di Amministratore Delegato e euro 300.000 quale compenso per la carica di Direttore Generale (inclusivi di € 30.000 relativi alla Remunerazione per patto di non concorrenza)

Gianluca
Beschi
Consigliere 1 gen -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 161.265(a) 0 32.949 0 5.466 0 199.681 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 41.000 0 0 0 0 0 41.000 0 0
(III) Totale 202.265 0 32.949 0 5.466 0 240.681 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 141.265 quale compenso per la carica di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo

Renato
Camodeca
Consigliere 1 gen -
31 dic 2018
23-gen-19
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 30.000(a) 28.000(b) 0 0 0 0 58.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 30.000 28.000 0 0 0 0 58.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 10.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi, euro 10.000 quale membro del Comitato Remunerazione e Nomine ed euro 8.000 quali gettoni di presenza ai Comitati

DATI ESPRESSI IN EURO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nome e
cognome
Carica Periodo
per cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
Fissi
Compensi
per la
partecipazione ai
comitati
Bonus
e altri
incentivi
Compensi variabili
Non equity
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
Altri
compensi
Totale Fair
value dei
compensi
equity
Indennità
di fine carica
o di cessazione
del rapporto
di lavoro
Alessandro
Potestà
Consigliere 1 gen -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 28.000(a) 11.000(b) 0 0 0 0 39.000 0 0
(I) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 28.000 11.000 0 0 0 0 39.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 8.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Remunerazione e Nomine ed euro 1.000 quali gettoni di presenza al Comitato

Claudio
Bulgarelli
Consigliere 8 mag -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 28.000(a) 2.667(b) 0 0 0 0 30.667 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 28.000 2.667 0 0 0 0 30.667 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 8.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 1.667 quale membro del Comitato Remunerazione e Nomine ed euro 1.000 quali gettoni di presenza al Comitato

Daniela
Toscani
Consigliere 8 mag -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 27.000(a) 11.000(b) 0 0 0 0 38.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 27.000 11.000 0 0 0 0 38.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 1.000 quali gettoni di presenza al Comitato

Stefania
Triva
Consigliere 8 mag -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 25.000(a) 8.333(b) 0 0 0 0 33.333 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 25.000 8.333 0 0 0 0 33.333 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 5.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 8.333 quale membro del Comitato Remunerazione e Nomine

DATI ESPRESSI IN EURO

AMMINISTRATORI CESSATI NEL PERIODO DI RIFERIMENTO

Periodo Compensi Compensi variabili
Non equity
Benefici Fair Indennità
di fine carica
Nome e
cognome
Carica per cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
Fissi
per la
partecipazione ai
comitati
Bonus
e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
non
monetari
Altri
compensi
Totale value dei
compensi
equity
o di cessazione
del rapporto
di lavoro
Cinzia
Saleri
Vicepresidente 1 gen -
8 mag 2018
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Roberta
Forzanini
Vicepresidente 1 gen -
8 mag 2018
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Ettore
Saleri
Vicepresidente 1 gen -
8 mag 2018
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Giuseppe
Cavalli
Consigliere 1 gen -
8 mag 2018
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 2.000(a) 3.000(b) 0 0 0 0 5.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 2.000 3.000 0 0 0 0 5.000 0 0
(a) di cui euro 2.000 quali gettoni presenza al CdA
(b) di cui euro 3.000 quali gettoni presenza ai Comitati
Fausto
Gardoni
Consigliere 1 gen -
8 mag 2018
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 2.000(a) 4.000(b) 0 0 0 0 6.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 2.000 4.000 0 0 0 0 6.000 0 0

(a) di cui euro 2.000 quali gettoni presenza al CdA

(b) di cui euro 4.000 quali gettoni presenza ai Comitati

Anna
Pendoli
Consigliere 1 gen -
8 mag 2018
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 2.000(a) 0 0 0 0 0 2.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 2.000 0 0 0 0 0 2.000 0 0

(a) di cui euro 2.000 quali gettoni presenza al CdA

DATI ESPRESSI IN EURO

COLLEGIO SINDACALE

Periodo Compensi Compensi variabili
Non equity
Fair Indennità
Nome e
cognome
Carica per cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
Fissi
per la
partecipazione ai
comitati
Bonus
e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
Altri
compensi
Totale value dei
compensi
equity
di fine carica
o di cessazione
del rapporto
di lavoro
Alessandra
Tronconi
Presidente 8 mag -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 30.000 0 0 0 0 0 30.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 30.000 0 0 0 0 0 30.000 0 0
Luisa
Anselmi
Sindaco
effettivo
1 gen -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 20.000 0 0 0 0 0 20.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 20.000 0 0 0 0 0 20.000 0 0
Mauro
Vivenzi
Sindaco
Effettivo
8 mag -
31 dic 2018
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 20.000 0 0 0 0 0 20.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 20.000 0 0 0 0 0 20.000 0 0
SINDACI CESSATI NEL PERIODO DI RIFERIMENTO
Antonio 1 gen - Approvazione
Passantino Presidente 8 mag 2018 bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Enrico
Broli
Sindaco
effettivo
1 gen -
8 mag 2018
Approvazione
bilancio 2017
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale (II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0

ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Altri dirigenti con responsabilità
strategiche (n. 3)
1 gen -
31 dic 2018
n/a
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 420.743(a) 0 95.980 0 15.781 0 532.504 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 94.500 0 0 0 0 0 94.500 0 0
(III) Totale 515.243 0 95.980 0 15.781 0 627.004 0 0

(a) compensi inclusivi di € 44.613 relativi alla Remunerazione per patto di non concorrenza

225

TAB. 2 - Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

STRUMENTI FINANZIARI
Nome e Carica Piano Assegnati negli esercizi
precedenti non vested
nel corso dell'esercizio
Assegnati nel corso dell'esercizio Vested nel corso
dell'esercizio
e non attribuiti
Vested nel corso
dell'esercizio attribuiti
Di competenza
dell'esercizio
cognome N° e tipologia
di strumenti
finanziari
Periodo
di vesting
N° e tipologia
di strumenti
finanziari
Fair value
alla data di
assegnazione
Periodo
di vesting
Data di
assegnazione
Prezzo
di mercato
all'assegnazione
N° e tipologia
strumenti
finanziari
N° e
tipologia
strumenti
finanziari
Valore alla
data di
maturazione
Fair value
Pietro
Iotti
Amm.re
Delegato
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano
Stock
Grants
2018
(maggio
2018)
- - N. 56.000
diritti corri
spondenti
a n. 56.000
azioni
407.120 3 anni 15-mag-18 € 19,48 /
azione
- - - 96.985
Gianluca
Beschi
Consigliere
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano
Stock
Grants
2018
(maggio
2018)
- - N. 33.600
diritti corri
spondenti
a n. 33.600
azioni
244.272 3 anni 15-mag-18 € 19,48 /
azione
- - - 58.191
Altri dirigenti
con responsabilità
strategiche (n. 3)
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano
Stock
Grants
2018
(maggio
2018)
- - N. 46.000
diritti corri
spondenti
a n. 46.000
azioni
334.420 3 anni 15-mag-18 € 19,48 /
azione
- - - 93.521
TOTALE 985.812 - 248.697

TAB. 3 - Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Nome e cognome Carica Piano Erogabile /
Erogato
Differito Periodo di
differimento
Non più erogabili Erogabile /
Erogato
Ancora
Differiti
Altri bonus
Pietro
Iotti
Amministratore
Delegato
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2017
(marzo 2017)
0 0 0 33.333 0 0
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2018
(marzo 2018)
0 73.000 Marzo 2019 0 0 0 0
Gianluca
Beschi
Amministratore
Esecutivo
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2017
(marzo 2017)
0 0 0 32.949 0 0
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2018
(marzo 2018)
0 26.374 Marzo 2019 0 0 0 0
Altri dirigenti con responsabilità
strategiche (n. 3)
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2017
(marzo 2017)
0 0 0 95.980 0 0
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2018
(marzo 2018)
0 51.635 Marzo 2019 0 0 0 0
Totale 0 151.009 0 162.262 0 0

TAB. 4 - Partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e controllo e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

Cognome
e Nome
Carica Tipo di Possesso Società Partecipata Num. azioni possedute
al 31 dic 2017
Num. azioni acquistate Num. azioni vendute Num. azioni possedute
al 31 dic 2018
Saleri
Giuseppe
Presidente Indiretto tramite la
società Giuseppe Saleri
S.a.p.A.
Sabaf S.p.A. 2.766.313 - - 2.766.313
Iotti Pietro Amministratore
Delegato
Diretto Sabaf S.p.A. 10.000 1.000 - 11.000
Toscani Amministratore Indiretto tramite
il coniuge
Sabaf S.p.A. - 2.419 - 2.419
Daniela Diretto Sabaf S.p.A. - 498 - 498
Bulgarelli
Claudio
Amministratore Indiretto tramite
la società Fintel Srl
Sabaf S.p.A. 850.000 - - 850.000
Vivenzi
Mauro
Giorgio
Sindaco Indiretto tramite
il coniuge
Sabaf S.p.A. - 600 - 600

227

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