Quarterly Report • May 13, 2019
Quarterly Report
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G r u p p o A s c o p i a v e

| Indice | |
|---|---|
| INFORMAZIONI GENERALI 5 | |
| Organi sociali ed informazioni societarie 5 | |
| Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6 | |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE 7 | |
| Premessa 7 | |
| La struttura del Gruppo Ascopiave 9 | |
| Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 10 | |
| Controllo della società 12 | |
| Corporate Governance e Codice Etico 13 | |
| Rapporti con parti correlate e collegate 14 | |
| Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre 2019 15 | |
| Altri fatti di rilievo 17 | |
| Efficienza e risparmio energetico 17 | |
| Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura | |
| condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle | |
| reti 17 | |
| Contenziosi 18 | |
| Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 23 | |
| Ambiti territoriali 23 | |
| Distribuzione dividendi 26 | |
| Azioni proprie 26 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione 26 | |
| Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 27 | |
| Altre informazioni 29 | |
| Stagionalità dell'attività 29 | |
| Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre del 2019 30 | |
| Indicatori di performance 30 | |
| Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 31 | |
| Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 33 | |
| Andamento della gestione – La situazione finanziaria 35 | |
| Andamento della gestione – Gli investimenti 37 | |
| Prospetti del resoconto intermedio di gestione 38 | |
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 39 | |
| Conto economico e conto economico complessivo consolidato 40 | |
| Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 41 | |
| Rendiconto finanziario consolidato 42 | |
| NOTE ESPLICATIVE 43 | |
| Informazioni societarie 43 | |
| Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 43 | |
| Criteri di valutazione 44 | |
| Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019 44 | |
| Area e criteri di consolidamento 45 | |
| Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto | |
| consolidate con il metodo del patrimonio netto 48 | |
| NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 49 | |
| Attività non correnti 49 | |
| Attività correnti 55 | |
| Patrimonio netto consolidato 59 | |
| Passività non correnti 60 | |
| Passività correnti 63 | |
| NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 67 | |
| Ricavi 67 | |
| Costi 68 | |
| Proventi e oneri finanziari 72 | |
| Imposte 73 | |
| Componenti non ricorrenti 73 | |
| Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 73 | |
| ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2019 74 | |
| Impegni e rischi 74 | |
| Fattori di rischio ed incertezza 75 |
| Gestione del Capitale 78 | |
|---|---|
| Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 79 | |
| Informativa di settore 80 | |
| Rapporti con parti correlate 81 | |
| Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 83 | |
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 83 | |
| Conto economico complessivo consolidato 84 | |
| Rendiconto Finanziario consolidato 85 | |
| Indebitamento finanziario netto consolidato 86 | |
| Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2019 87 | |
| Obiettivi e politiche del Gruppo 88 | |
| Dati di sintesi al 31 marzo 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del | |
| patrimonio netto 89 |
Allegati:
Controllo interno:
Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale
| Soggetto | carica | durata carica |
data inizio | data fine |
|---|---|---|---|---|
| Cecconato Nicola | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore delegato* |
2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 | ||
| Coin Dimitri | Consigliere indipendente | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 | ||
| Martorelli Giorgio | Consigliere indipendente | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 | ||
| Lillo Antonella | Consigliere | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 | ||
| Pietrobon Greta | Consigliere indipendente | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 | ||
| Quarello Enrico | Consigliere indipendente | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 |
(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.
| Soggetto | carica | durata | data inizio | data fine | |
|---|---|---|---|---|---|
| carica | |||||
| Schiro Antonio | Presidente del collegio sindacale | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 | |||
| Biancolin Luca | Sindaco effettivo | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 | |||
| Marcolin Roberta | Sindaco effettivo | 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019 |
| Comitato controllo e rischi |
dal | al | Comitato per la remunerazione |
dal | al |
|---|---|---|---|---|---|
| Quarello Enrico | 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 | Coin Dimitri | 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 | ||
| Martorelli Giorgio | 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 | Lillo Antonella | 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 | ||
| Pietrobon Greta | 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 | Quarello Enrico | 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 |
_____________________________________________________________________________________________
PriceWaterhouseCoopers S.p.A.
Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]
Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]
| Primo trimestre | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | % dei ricavi | 2018 | % dei ricavi | |||
| Ricavi | 224.087 | 100,0% | 200.648 | 100,0% | |||
| Margine operativo lordo | 32.370 | 14,4% | 35.860 | 17,9% | |||
| Risultato operativo | 25.912 | 11,6% | 29.864 | 14,9% | |||
| Risultato netto del periodo | 21.758 | 9,7% | 24.999 | 12,5% |
Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 | 31.03.2018 |
|---|---|---|---|
| Capitale circolante netto | 22.280 | 59.514 | 23.343 |
| Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) | 563.661 | 557.118 | 555.197 |
| Passività non correnti (escluso finanziamenti) | (51.320) | (51.245) | (49.083) |
| Capitale investito netto | 534.620 | 565.386 | 529.457 |
| Posizione finanziaria netta | (65.171) | (117.517) | (55.603) |
| Patrimonio netto Totale | (469.449) | (447.869) | (473.854) |
| Fonti di finanziamento | (534.620) | (565.386) | (529.457) |
Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.
| Primo trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | ||
| Risultato netto del Gruppo | 20.562 | 23.502 | ||
| Flussi di cassa generati dall'attività operativa | 61.696 | 69.156 | ||
| Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento | (6.818) | (4.891) | ||
| Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento | (10.025) | 2.193 | ||
| Flusso monetario del periodo | 44.853 | 66.457 | ||
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 66.650 | 15.555 | ||
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 111.503 | 82.012 |
Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre 2019 con un utile netto consolidato di 21,8 milioni di Euro (25,0 milioni di Euro al 31 marzo 2018), con un decremento pari a 3,2 milioni di Euro, -13,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2019 ammonta a 469,5 milioni di Euro, (447,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018) ed il capitale investito netto a 534,6 milioni di Euro (565,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato investimenti per 9,4 milioni di Euro (5,0 milioni di Euro al 31 marzo 2018), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.
Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.
Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 228 Comuni (230 comuni al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.836 chilometri1 , (oltre 9.809 chilometri al 31 dicembre 2018), fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.
L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.
In tale segmento di mercato, il Gruppo, con circa 408 milioni di metri cubi1 di gas venduti nel primo trimestre dell'esercizio 2019 (433 milioni di metri cubi al 31 marzo 2018) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.
Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.
A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.
I volumi di gas venduti nei primi tre mesi dell'esercizio 2019 sono stati pari a 407,6 milioni di metri cubi, evidenziando un decremento del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
I volumi di energia elettrica venduti sono stati pari a 131,3 GWh1 , con un incremento del 19,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Il portafoglio clienti gestito al termine dei primi tre mesi dell'esercizio 2019 è pari a 749,3 mila clienti, in crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 469,1 milioni di metri cubi1 , con un decremento del 5,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2018. La rete di distribuzione al 31 marzo 2019 ha una lunghezza di 9.836 chilometri1 in aumento di 53 chilometri rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas ed energia elettrica venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
I ricavi consolidati del primo trimestre dell'esercizio 2019 si attestano a 224,1 milioni di Euro, contro i 200,6 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento del fatturato è determinato principalmente da un incremento dei ricavi da vendita di gas al mercato finale (+17,8 milioni di Euro), dalla crescita dei ricavi da vendita di energia elettrica (+1,9 milioni di Euro) ed in parte influenzato negativamente dai minori ricavi di vendita della materia prima a termine (-1,7 milioni di Euro) dai minori contributi per certificati bianchi (-2,4 milioni di Euro).
Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 25,9 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 29,9 milioni di Euro del primo trimestre dell'esercizio 2018. La flessione registrata è principalmente spiegata dal peggioramento del primo margine di vendita del gas naturale (-2,3 milioni di Euro), dai maggiori costi del personale (-0,2 milioni di Euro), e dalla contrazione del margine sui titoli di efficienza energetica (-0,8 milioni di Euro).
Il risultato netto, pari a 21,8 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 3,2 milioni di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio 2018.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2019 è pari a 65,2 milioni di Euro, in miglioramento di 52,3 milioni di Euro rispetto ai 117,5 milioni di Euro del 31 dicembre 2018.
La riduzione dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow del primo trimestre dell'esercizio 2019 (+28,2 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante che ha generato risorse finanziarie per Euro 33,5 milioni. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 9,4 milioni di Euro. Si segnala che la variazione è in parte spiegata per Euro 2,5 milioni dalla prima applicazione di Ifrs 16 che ha determinato l'iscrizione di diritti d'uso per pari importo con il corrispondente aumento della posizione finanziaria netta.
Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2019 è risultato pari a 0,14 (0,26 al 31 dicembre 2018).
Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2019.
| 89% | ASCOTRADE | 100% ap) Reti Gas |
|---|---|---|
| 51% | ETRA exergial | 100% ap Reti Gas Rovigo |
| 100% | AE Asco Energy | 100% Reti Gas Vicenza |
| 48,999% | EstEnergy | 100% edigaz |
| 49% | -C ASM SET. | 48,86% UNIGAS |
| 100% | Sieta | |
| 100% | ASCOPIAVE ENERGIE | |
| 100% | ANGAS blu |
Alla data del 29 marzo 2019 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,515 Euro per azione, con una crescita di 13,6 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2019 (3,095 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2019).
La capitalizzazione di Borsa al 29 marzo 2019 risultava pari a 823,58 milioni di Euro2 (725,08 milioni di Euro al 29 dicembre 2018).

La quotazione del titolo nel corso del primo trimestre 2019 ha registrato una crescita della performance (+13,6%), seppur più limitata rispetto all'incremento dell'indice FTSE Italia All Share (+15,7%) e dell'indice FTSE Italia Star (+14,6%). Lievemente inferiore invece la performance dell'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (+12,9%).
Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 marzo 2019:
2 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 28 dicembre 2018 risultava pari a 16,4 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).
| Dati azionari e borsistici | 29.03.2019 | 31.03.2018 |
|---|---|---|
| Utile per azione (Euro) | 0,10 | 0,11 |
| Patrimonio netto per azione (Euro) | 1,98 | 1,99 |
| Prezzo di collocamento (Euro) | 1,800 | 1,800 |
| Prezzo di chiusura (Euro) | 3,110 | 3,260 |
| Prezzo massimo annuo (Euro) | 3,690 | 3,690 |
| Prezzo minimo annuo (Euro) | 2,820 | 3,060 |
| Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) | 823,58 | 765,61 |
| N. di azioni in circolazione | 222.683.966 | 222.310.702 |
| N. di azioni che compongono il capitale sociale | 234. 411.575 |
234.411.575 |
| N. di azioni proprie in portafoglio | 11.727.609 | 12.100.873 |
Alla data del 31 marzo 2019 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.
La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.
Nel corso del primo trimestre 2019 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.
Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.
Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.
Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.
La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.
La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.
Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:
Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:
Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:
Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.
Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.
La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:
| (migliaia di Euro) | Crediti commerci ali |
Altri crediti |
Debiti commerci ali |
Altri debiti |
Costi | Ricavi | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Beni | Servizi | Altro | Beni | Servizi | Altro | |||||
| Società controllanti | ||||||||||
| Asco Holding S.p.A. | 33 | 3.570 | 0 | 6.813 | 0 | 0 | 6.228 | 0 | 40 | 536 |
| Totale controllanti | 33 | 3.570 | 0 | 6.813 | 0 | 0 | 6.228 | 0 | 40 | 536 |
| Società controllate dalla controllante | ||||||||||
| Asco TLC S.p.A. | 74 | 0 | 32 | 0 | 0 | 5 | 27 | 41 | 31 | 14 |
| Seven Center S.r.l. in liquidazione | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale società controllate dalla controllante | 74 | 0 | 32 | 0 | 0 | 5 | 27 | 41 | 31 | 14 |
| Società collegate e a controllo congiunto | ||||||||||
| Estenergy S.p.A. | 124 | 0 | 17 | 7 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| ASM Set S.r.l. | 1.945 | 0 | 333 | 780 | 0 | 42 | 1 | 3.185 | 143 | 9 |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | 69 | 0 | 2.606 | 5.212 | 0 | 4.105 | 0 | 24 | 41 | 1 |
| Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione | 4 | 7.510 | 3.165 | 6.330 | 18.256 | 26 | 0 | 0 | 6 | 0 |
| Totale collegate/controllo congiunto | 2.142 | 7.510 | 5.420 | 12.315 | 18.256 | 4.172 | 1 | 3.208 | 190 | 11 |
| Totale | 2.250 | 11.081 | 5.389 | 19.128 | 18.256 | 4.177 | 6.256 | 3.249 | 260 | 561 |
In data 28 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave e di Unigas hanno approvato un'operazione di aggregazione societaria da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave, immediatamente seguita dalla concentrazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. delle attività operative di Unigas nel settore reti.
Mediante il Progetto di Aggregazione, Ascopiave e Unigas perseguono l'obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in alcune aree della Lombardia, migliorando ulteriormente il posizionamento sul mercato e gli standard qualitativi dei servizi erogati nei territori di riferimento.
I termini e le condizioni della Fusione sono disciplinati in un accordo quadro sottoscritto tra Ascopiave, Unigas e, limitatamente all'assunzione di alcuni impegni, Anita S.r.l., quale socio di riferimento di Unigas (l'"Accordo Quadro"). I Consigli di Amministrazione di Ascopiave e di Unigas hanno approvato il progetto di Fusione, che sarà portato all'approvazione delle rispettive convocande assemblee nonché dell'assemblea di Anita.
La società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. è stata nominata dal Tribunale di Venezia quale esperto ai fini della redazione del parere sulla congruità del rapporto di cambio, ai sensi dell'art. 2501-sexies del codice. Tale parere sarà messo a disposizione nei termini previsti dalla normativa applicabile.
Il completamento dell'operazione è previsto, subordinatamente alle suddette approvazioni assembleari e al rilascio di un parere positivo sulla congruità del rapporto di cambio da parte di Reconta Ernst & Young S.p.A., entro il primo semestre 2019.
Si precisa che, ai sensi dell'Accordo Quadro, Ascopiave e Unigas potranno recedere dai rispettivi obblighi relativi al perfezionamento dell'operazione qualora, entro la data prevista per la stipula dell'atto di Fusione, si verifichino determinati eventi di natura straordinaria, ad oggi non prevedibili, che potrebbero avere un impatto significativo su una delle due società partecipanti alla Fusione.
Unigas, concessionaria del servizio di distribuzione del gas metano in 32 comuni della provincia di Bergamo, nel 2017 ha servito circa 95.000 utenze, distribuendo oltre 150.000.000 metri cubi di gas tramite i 1.000 km di rete gestiti e conseguendo ricavi per 15,2 milioni di euro. L'EBITDA si è attestato, nello stesso periodo, a 5,5 milioni di euro.
La Fusione verrà attuata mediante (i) annullamento delle quote rappresentanti il 100% del capitale sociale di Unigas alla data di stipula dell'atto di Fusione e (ii) assegnazione ad Anita, in concambio della propria quota detenuta in Unigas, di azioni proprie di Ascopiave, senza pertanto necessità di procedere ad un aumento del capitale sociale di Ascopiave a servizio del concambio.
Situazione patrimoniale di riferimento per la Fusione, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2501-quater, comma secondo, del codice civile, è per entrambe le società il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.
Il rapporto di cambio determinato dai Consigli di Amministrazione di Ascopiave e Unigas, con il supporto dei 2 rispettivi consulenti finanziari, è pari a n. 3,7788 azioni proprie Ascopiave per ogni quota di Unigas di nominali Euro 1,00.
Sulla base del predetto rapporto di cambio saranno, pertanto, oggetto di assegnazione ad Anita complessive n. 7.149.505 azioni proprie di Ascopiave, pari al 3,05 % del capitale di Ascopiave post Fusione. Come meglio descritto nel progetto di Fusione, il suddetto rapporto di cambio potrà essere soggetto ad aggiustamento esclusivamente per effetto dell'eventuale pagamento, prima della data di efficacia della Fusione (i) di un dividendo ordinario da parte di Ascopiave e/o Unigas e/o (ii) del dividendo straordinario che, come comunicato al mercato in data 8 giugno 2018, l'assemblea di Ascopiave potrebbe essere chiamata a deliberare ai fini del pagamento da parte del socio di maggioranza Asco Holding S.p.A. del valore di liquidazione ai propri azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso non avendo concorso all'adozione della delibera di approvazione di alcune modifiche statutarie adottata in data 23 luglio 2018.
Il rapporto di cambio definitivo sarà reso noto non appena disponibile con apposito comunicato pubblicato sul sito internet di Ascopiave www.gruppoascopiave.it.
"L'Operazione – ha commento il Presidente di Ascopiave, Dott. Nicola Cecconato - costituisce un passo in avanti nel percorso di consolidamento del Gruppo Ascopiave nel settore della Distribuzione del Gas Naturale, in linea con la strategia di rafforzamento degli assets del Gruppo nell'ambito di attività regolate. Il consolidamento delle attività ad oggi gestite da Unigas, potrà consentire un miglioramento dei livelli di efficienza e dei servizi erogati nei territori di presenza, tramite la valorizzazione delle competenza industriali delle società coinvolte".
Ulteriori informazioni in merito alla Fusione saranno messe a disposizione del pubblico sul sito internet di Ascopiave www.gruppoascopiave.it. nei termini e con le modalità di legge.
In data 29 gennaio 2019 l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha pubblicato la delibera 32/2019/R/GAS in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016 di annullamento della deliberazione ARG/GAS 89/10.
Nella deliberazione 89/10 l'Autorità era intervenuta rideterminando il valore della componente materia prima della tariffa di vendita del gas naturale introducendo il coefficiente di demoltiplicazione K che riduceva i costi di approvvigionamento riconosciuti. In data 2 novembre 2017, con la delibera 737/2017/R/gas, pubblicata a valle della sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016, l'Autorità è intervenuta per determinare ora per allora il valore della materia prima gas per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012 aggiornando il valore K e portandolo ad un importo maggiore rispetto a quelli all'uopo definiti. La variazione aumenta conseguentemente la componente materia prima riconosciuta nella tariffa di vendita applicata ai quantitativi di gas naturale consumati dai clienti finali assoggettati al regime di maggior tutela per il biennio interessato.
Il 29 gennaio 2019, a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, l'Autorità ha definito le modalità con le quali le aziende di vendita hanno facoltà di partecipare al meccanismo di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente pocanzi descritto. In particolare, le aziende potranno presentare un'istanza alla Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) entro il mese di maggio 2019, corredata dalla documentazione necessaria e idonea al riconoscimento e l'ottenimento degli importi dovuti. Le istanze presentate, e la documentazione a corredo presentata, saranno analizzate e verificate ai fini dell'ammissibilità entro il 31 luglio 2019 e, contestualmente, la CSEA comunicherà all'Autorità ed alle rispettive aziende venditrici l'ammontare di riconoscimento. La cassa costituirà un conto che sarà alimentato a decorrere dal 1° aprile 2019 a mezzo di un'apposita componente tariffaria di distribuzione che sarà applicata a tutti i clienti con consumi annui inferiori ai 200.000 standard metri cubi. Gli importi riconosciuti saranno liquidati in tre sessioni, la prima delle quali ad aprile 2020, la seconda a dicembre 2020 e la terza a dicembre 2021. Il segmento vendita del Gruppo, ritenendo di avere i requisiti di ammissibilità, presenterà nei tempi previsti dalla regolamentazione vigente le rispettive istanze e la documentazione a corredo.
In data 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., facendo seguito a quanto comunicato al mercato lo scorso 15 ottobre 2018, ha approvato l'avvio della prima fase del percorso teso a (i) valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell'energia elettrica e (ii) rafforzare e consolidare la propria presenza nel settore della distribuzione del gas, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche. La prima fase di tale percorso è volta a raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti che verranno presentate, entro il 15 aprile 2019, dagli operatori interessati. Gli operatori che sono stati contattati per partecipare al processo ad oggi contano un numero di oltre 20.
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Ascopiave informerà il mercato circa gli eventuali sviluppi successivi del suddetto percorso.
Efficienza e risparmio energetico
Per quanto attiene le società di distribuzione del Gruppo, consolidate al 100%, obbligate al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico, hanno ricevuto comunicazione dal GSE della quantificazione dell'obiettivo stesso. Il numero di titoli di efficienza energetica da consegnare entro il 31 maggio 2018 era pari a 70.823 certificati bianchi. Tale obbligo è stato conseguito per una percentuale pari all' 83%. Gli obiettivi fissati per l'esercizio 2018 sono quantificati in 78.513 TEE. A fine novembre 2018 il Gruppo ha consegnato, nei limiti di legge previsti, una parte dei titoli dell'obiettivo 2018 (circa 32%). L'obiettivo fissato per l'esercizio 2019 è quantificato in 110.043 TEE.
Per quanto attiene invece la società consolidata con il metodo del patrimonio netto, l'obiettivo del 2017 è stato quantificato dal GSE in 15.334 TEE consegnato per il 60% entro il 31 maggio 2018.
Con determina del 29 gennaio 2018 l'Autorità ha definito l'obiettivo della società per il 2018 quantificato in 16.103 TEE, di questi 3.406 TEE sono stati consegnati a fine novembre 2018. L'obiettivo fissato per l'esercizio 2019 è quantificato in 17.578 TEE.
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti
Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.
Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:
L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.
Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).
Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.
Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.
Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.
La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.
È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.
Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei
Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.
Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.
Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.
Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).
In particolare, si sono corrisposti:
Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.
Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".
Contenziosi
Alla data del 31 marzo 2019 sono pendenti:
Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.
Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.
L'intesa tra le Parti è stata raggiunta per l'importo complessivo di Euro 3.000 migliaia.
Con Delibera di CC n. 21 del 16 aprile 2019, il Comune ha approvato l'atto transattivo. Questo, dunque, sarà formalizzato a breve, con contestuale chiusura del contenzioso.
Alla data del 31 marzo 2019 sono pendenti:
Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).
In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale. All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società. Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.
Il Comune ha proposto appello. All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusione al 27 maggio 2021.
Sono in corso contatti per addivenire ad una soluzione transattiva.
Alla data del 31 marzo 2019 sono pendenti:
Un Giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 1 gennaio 2013. L'udienza di comparizione è fissata al 19 giugno 2019. La Società, alla luce delle intese negoziali intercorse, contesta la pretesa comunale e provvederà quindi a costituirsi nei termini.
Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Lombardia (Milano), avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'impugnazione delle delibere di CC, adottate dai due Comuni, comunicate alla Società e concernenti l'esercizio, ultra-tardivo, della facoltà negoziale assegnata ai Comuni medesimi nell'originario atto concessorio (ma con termine di esercizio fissato a 10 anni dall'inizio della concessione).
Da notizie acquisite successivamente, pare che tutti i Comuni limitrofi (cd Zona Valganna) abbiano adottato analoghe delibere (nonostante scadenze del termine decennale comprese tra il 1998 ed il 2001). Ove queste avessero ad essere trasmesse ad AP Reti Gas, la stessa provvederà analogamente all'impugnativa.
Allo stato si è in attesa della calendarizzazione.
Alla data del 31 marzo 2019 sono pendenti:
Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.
Relativamente al ricorso promosso da Ascopiave, l'udienza di merito è stata fissata per il 20 settembre 2018.
Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).
Rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il Consiglio di Stato (C.d.S.) ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.
Anche a fronte della pronuncia anzidetta, i legali di Ascopiave hanno presentato "istanza di prelievo", con
conseguente fissazione dell'udienza di discussione al 20 settembre 2018.
All'esito della stessa, come paventato ed in analogia con quanto fatto in precedenza, il C.d.S. ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia Europea.
Con riguardo alla prima rimessione, la Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.
Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.
Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti, al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.
Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i Rete Gas S.p.A..
Quest'ultima ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato (C.d.S.). Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.
In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.
In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..
In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito e si rimane in attesa della sentenza.
Un Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.
L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.
L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).
Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.
Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).
L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.
In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei
riguardi della norma primaria.
Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.
L'udienza di discussione è fissata al 22 maggio 2019.
Pur non pendente al 31 marzo 2019, si da avviso che, con ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, notificato il 16 gennaio 2019 e promosso da AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti gas Vicenza S.p.A., è stato chiesto l'annullamento del Bando di gara pubblicato in GURI il 17 dicembre 2018.
Trattasi essenzialmente di un'impugnativa prudenziale, volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto all'attuale contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti.
Il TAR Veneto, in stretto adempimento della disciplina speciale ed acceleratoria dei termini per i procedimenti relativi alle impugnative su appalti e concessioni, ha fissato autonomamente l'udienza di discussione svoltasi l'8 maggio 2019. Si rimane in attesa della sentenza.
Alla data del 31 marzo 2019 sono pendenti:
Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).
La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).
Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.
Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.
Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.
Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.
La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.
Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.
Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.
Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.
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All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.
AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.
I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).
Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.
La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.
Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.).
Attualmente, per Ascopiave / AP Reti sono in corso:
in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 4 pratiche;
depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 3 pratiche;
in fase di esecuzione forzata n. 4 pratiche;
in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 2 pratiche;
sospese (a vario titolo) n. 1 pratica;
terminate (in diverse fasi) n. 217 pratiche.
La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 azioni (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).
Al 31 marzo 2019, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 198 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 117 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l.).
In data 29 novembre 2017 Ascotrade S.p.A. ha proposto ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".
Nel corso del mese di novembre 2018 sono pervenute da parte di alcuni shipper le fatture relative al settlement del periodo 2013-16. Ascotrade S.p.A. ha conseguentemente proposto domanda cautelare al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".
Con Ordinanza n. 1771/2018 del 20 dicembre 2018 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha respinto la domanda cautelare presentata da Ascotrade S.p.A..
Ascotrade S.p.A. in data 6 febbraio 2019 ha proposto appello cautelare avverso a tale Ordinanza al fine di ottenere l'appropriata tutela avanti il Consiglio di Stato.
In data 28 marzo 2019 il Consiglio di Stato ha respinto la domanda cautelare presentata da Ascotrade S.p.A. L'udienza di merito è stata fissata il 10 dicembre 2019. Conseguentemente il Gruppo ha deciso di procedere al pagamento con riserva degli importi fatturati dai fornitori in attesa dell'udienza. Il pagamento non costituisce in alcun modo acquiescenza e/o rinuncia alla tutela dei diritti e pretese delle società del Gruppo, ivi incluso il diritto di agire per la restituzione del pagamento effettuato, anche all'esito del sopra richiamato contenzioso.
Per quanto riguarda gli altri contenziosi in essere con l'agenzia delle entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).
Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu, Ascopiave, Ascotrade, Ap Reti Gas Rovigo, Asm Set, Blue Meta, Edigas Esercizio Distribuzione gas, Ascopiave Energie (Ex. Pasubio Servizi), Unigas Distribuzione, Asco Energy (Ex. Veritas Energia).
Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave Energie S.p.A., Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave S.p.A., Edigas Distribuzione Gas S.p.A., Blue Meta S.p.A. e la società incorporata Edigas Due S.p.A., per alcune mentre per altre società si attende ancora la fissazione delle udienze di merito.
Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale.
Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.
In particolare:
L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.
Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.
A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.
La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.
La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.
In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.
Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli
accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.
In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.
Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.
Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.
Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.
Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti
dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.
La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.
In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.
Tra le modifiche più significative si segnalano:
Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.
La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.
Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.
Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.
La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.
In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:
L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);
L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa
discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.
L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.
Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.
Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.
Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.
In data 23 aprile 2019, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,125 per azione e straordinari per Euro 0,2133 per azione con stacco della cedola in data 6 maggio 2019, record date il 7 maggio 2019 e pagamento il giorno 8 maggio 2019.
Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 marzo 2019 possiede per un valore pari ad Euro 16.981 migliaia (Euro 16.981 migliaia al 31 dicembre 2018), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto. Si segnala che Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario a decorrere dal 1° aprile 2019. Alla data del 10 maggio 2019 Ascopiave S.p.A. detiene n. 12.440.367 pari al 5,3071%.
Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2019 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell'eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti dal Gruppo appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Nel caso in cui le stazioni appaltanti pubblicassero i bandi nel corso del 2019, dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene ragionevole che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2019.
Il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale, anche nell'ipotesi di una eventuale aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale dell'ATEM di Belluno, qualora l'esito pervenisse nel corso dell'anno. Si ritiene infatti che il passaggio in gestione degli impianti dai precedenti gestori richieda un congruo periodo di tempo e che possa pertanto concludersi, secondo stime ragionevoli, dopo il 31 dicembre 2019.
Per quanto concerne i risultati economici si segnala come la regolazione tariffaria per l'esercizio 2019 sia compiutamente definita e dovrebbe assicurare dei ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio 2018.
Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2019 risulti in diminuzione rispetto a quello conseguito negli esercizi 2017 e 2018, per effetto delle
modifiche regolamentari entrate in vigore nel terzo trimestre dell'esercizio 2018. Tali modifiche hanno significativamente modificato il prezzo dei titoli di efficienza energetica nonché il valore massimo del contributo erogato.
Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, in ipotesi di condizioni climatiche normali, i margini commerciali potrebbero risultare in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio 2018 nonostante il venir meno degli effetti economici non ricorrenti, complessivamente negativi, dovuti all'applicazione della regolazione sul settlement del gas per gli anni 2013-2017 rilevati nell'esercizio 2018 in ragione della pressione competitiva sul mercato retail e del possibile incremento del costo di approvvigionamento del gas per il prossimo anno termico (con decorrenza dal 1° ottobre 2019). Il Gruppo è altresì esposto agli effetti economici positivi o negativi derivanti dagli effetti correlati alla regolamentazione sul settlement del gas per l'esercizio 2018.
Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2019 potrebbe riportare dei risultati in linea con il 2018.
I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.
Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2019 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.
Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas e dell'energia elettrica. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 2,5% (3,4% al 31 marzo 2018) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.
Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.
I principali impegni di pagamento aperti al 31 marzo 2019 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.
Alla data del 31 marzo 2019 il Gruppo Ascopiave detiene 228 concessioni (230 al 31 marzo 2019; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni) di distribuzione di gas naturale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.
Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato
nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.
Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.
A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.
Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse.
Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina. Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati (delta in-output) dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas).
In data 18 giugno 2018 sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli anni 2013-2016 in via non definitiva e successivamente in data 07 settembre 2018 in via definitiva. I dati ricevuti hanno permesso agli amministratori di eseguire delle valutazioni di stima in merito agli effetti economici dei maggiori volumi attribuiti a termine del processo. Le valutazioni di stima sono state eseguite considerando le diverse tipologie di conguaglio volumetrico comunicate da Snam Rete Gas in coerenza con l'evoluzione del quadro regolamentare: (i) i conguagli volumetrici dovuti all'aggiornamento dei dati utilizzati per la prima allocazione con chiusura della cabina (con l'applicazione degli originari algoritmi), (ii) la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output al netto di una franchigia pari allo 0,4% (nel caso in cui l'inpunt sia superiore all'output). Nel corso del mese di novembre sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas le nuove allocazioni volumetriche nonché il delta in output relative all'esercizio 2017.
I differenziali volumetrici dell'esercizio 2018, che saranno resi noti nel corso dell'esercizio 2019 e non sono stimabili alla data di chiusura del presente resoconto, saranno iscritti nell'esercizio in corso determinando una variazione negativa o positiva di pari importo sui margini della società.
Il Gruppo, rispetto alla seconda componente di impatto economico sopra spiegata (in-output) ha intrapreso attività legali di rimedio come meglio spiegate nel paragrafo contenziosi di questo resoconto.
Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.
Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:
| Primo trimestre | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE | 2019 | 2018 | Var. | Var. % | ||
| Società consolidate integralmente | ||||||
| Numero di concessioni | 196 | 198 | -2 | -1,0% | ||
| Lunghezza della rete di distribuzione (km) | 9.296 | 9.244 | 53 | 0,6% | ||
| Numero di PDR | 492.274 | 489.799 | 2.475 | 0,5% | ||
| Volumi di gas distribuiti (smc/mln) | 435,5 | 460,8 | -25,3 | -5,5% | ||
| Società consolidate con il metodo del patrimonio netto | ||||||
| Numero di concessioni | 32 | 32 | 0 | 0,0% | ||
| Lunghezza della rete di distribuzione (km) | 1.105 | 1.104 | 1 | 0,1% | ||
| Numero di PDR | 94.677 | 94.680 | -3 | 0,0% | ||
| Volumi di gas distribuiti (smc/mln) | 68,8 | 73,4 | -4,6 | -6,3% | ||
| Gruppo Ascopiave* | ||||||
| Numero di concessioni | 212 | 214 | -2 | -0,9% | ||
| Lunghezza della rete di distribuzione (km) | 9.836 | 9.783 | 53 | 0,5% | ||
| Numero di PDR | 538.533 | 536.060 | 2.474 | 0,5% | ||
| Volumi di gas distribuiti (smc/mln) | 469,1 | 496,7 | -27,6 | -5,6% |
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento
| Primo trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| VENDITA DI GAS NATURALE | 2019 | 2018 | Var. | Var. % |
| Società consolidate integralmente | ||||
| Numero di clienti | 534.019 | 545.156 | -11.137 | -2,0% |
| Volumi di gas venduti (smc/mln) | 348,0 | 367,5 | -19,6 | -5,3% |
| Società consolidate con il metodo del patrimonio netto | ||||
| Numero di clienti | 226.116 | 232.153 | -6.037 | -2,6% |
| Volumi di gas venduti (smc/mln) | 121,7 | 134,1 | -12,4 | -9,2% |
| Gruppo Ascopiave* | ||||
| Numero di clienti | 644.814 | 658.909 | -14.095 | -2,1% |
| Volumi di gas venduti (smc/mln) | 407,6 | 433,2 | -25,6 | -5,9% |
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento
| Primo trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA | 2019 | 2018 | Var. | Var. % |
| Società consolidate integralmente | ||||
| Numero di POD | 86.973 | 70.836 | 16.137 | 22,8% |
| Volumi di energia elettrica venduti (GWh) | 113,0 | 94,4 | 18,5 | 19,6% |
| Società consolidate con il metodo del patrimonio netto | ||||
| Numero di POD | 35.902 | 26.536 | 9.366 | 35,3% |
| Volumi di energia elettrica venduti (GWh) | 37,5 | 31,9 | 5,6 | 17,5% |
| Gruppo Ascopiave* | ||||
| Numero di POD | 104.565 | 83.838 | 20.726 | 24,7% |
| Volumi di energia elettrica venduti (GWh) | 131,3 | 110,1 | 21,3 | 19,3% |
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
| Primo trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| VENDITA DI GAS NATURALE - INGROSSO E TRADING | 2019 | 2018 | Var. | Var. % |
| Volumi di gas venduti (smc/mln) | 5,2 | 15,1 | -9,9 | -65,7% |
Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.
Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi tre mesi dell'esercizio 2019 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 435,5 milioni di metri cubi, in diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 68,8 milioni di metri cubi, con una diminuzione del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2018.
Al 31 marzo il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 492,3 migliaia e registra un incremento pari a 2,5 mila unità rispetto all'esercizio precedente. A questi si aggiungono i punti gestiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Unigas Distribuzione S.r.l.), che al termine del primo trimestre dell'esercizio 2019 ha evidenziato un numero di punti di riconsegna gestiti pari a 94,7 migliaia (94,7 al termine dei primi tre mesi dell'esercizio 2018).
Nel primo trimestre dell'esercizio 2019 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 348,0 milioni di metri cubi, in diminuzione del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. ed ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 121,7 milioni di metri cubi di gas (in diminuzione del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).
Nei primi tre mesi dell'esercizio 2019 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 113,0 GWh, in crescita del 19,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 37,5 GWh di energia elettrica (+17,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).
Al 31 marzo 2019 il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 534,0 mila clienti e registra una contrazione di 11,1 mila unità rispetto al 31 marzo dell'esercizio precedente (545,2 mila unità al 31 marzo 2018). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che hanno un portafoglio pari a 226,1 mila clienti registrando una diminuzione dell'2,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (232,2 mila unità al 31 marzo 2018).
La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che, al termine dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, hanno evidenziato un incremento pari 16,1 mila unità, attestandosi a 87,0 mila clienti. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 35,9 migliaia evidenziando una crescita pari a 9,4 mila unità.
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo
| Primo trimestre | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | % dei ricavi | 2018 | % dei ricavi | |
| Ricavi | 224.087 | 100,0% | 200.648 | 100,0% | |
| Costi operativi | 191.718 | 85,6% | 164.788 | 82,1% | |
| Margine operativo lordo | 32.370 | 14,4% | 35.860 | 17,9% | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.050 | 2,7% | 5.650 | 2,8% | |
| Accantonamento rischi su crediti | 408 | 0,2% | 345 | 0,2% | |
| Risultato operativo | 25.912 | 11,6% | 29.864 | 14,9% | |
| Proventi finanziari | 184 | 0,1% | 58 | 0,0% | |
| Oneri finanziari | 420 | 0,2% | 245 | 0,1% | |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate | |||||
| con il metodo del patrimonio netto | 3.349 | 1,5% | 3.783 | 1,9% | |
| Utile ante imposte | 29.025 | 13,0% | 33.460 | 16,7% | |
| Imposte del periodo | 7.267 | 3,2% | 8.461 | 4,2% | |
| Utile/perdita del periodo | 21.758 | 9,7% | 24.999 | 12,5% | |
| Risultato del periodo del Gruppo | 20.562 | 9,2% | 23.502 | 11,7% | |
| Risultato del periodo di Terzi | 1.195 | 0,5% | 1.497 | 0,7% |
Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.
Nei primi tre mesi dell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 224.087 migliaia, in crescita del 11,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.
| Primo trimestre | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | |
| Ricavi da trasporto del gas | 19.212 | 11.569 | |
| Ricavi da vendita gas | 172.898 | 155.129 | |
| Ricavi da vendita energia elettrica | 20.162 | 18.244 | |
| Ricavi per servizi di allacciamento | 88 | 68 | |
| Ricavi da servizi di fornitura calore | 1 | 1 | |
| Ricavi da servizi di distribuzione | 1.507 | 1.528 | |
| Ricavi da servizi generali a società del gruppo | 351 | 811 | |
| Ricavi per contributi ARERA | 6.358 | 8.749 | |
| Ricavi per vendite materie prime a termine | 1.564 | 3.282 | |
| Altri ricavi | 1.947 | 1.266 | |
| Ricavi | 224.087 | 200.648 |
I ricavi di vendita gas passano da Euro 155.129 migliaia ad Euro 172.898 migliaia, registrando un incremento di Euro 17.769 migliaia (+11,5%). L'incremento è principalmente spiegato all'andamento crescente del paniere dei prezzi a cui è indicizzata la tariffa di vendita della materia prima. La diminuzione dei volumi di gas naturale commercializzati nel trimestre ha parzialmente compensato la crescita dei ricavi descritta.
I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 18.244 migliaia ad Euro 20.162 migliaia, registrando un incremento di Euro 1.918 migliaia (+10,5%). L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di gigawattora commercializzati nel corso dell'esercizio.
I ricavi per vendite di materie prime a termine, relativi ai contratti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV ed austriaco VTP, per la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima, risultano pari ad Euro 1.564 migliaia evidenziando una diminuzione di Euro 1.718 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Il risultato operativo del primo trimestre dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 25.912 migliaia, registrando un decremento di Euro 3.952 migliaia (-13,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:
I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 18.174 migliaia ad Euro 17.873 migliaia) evidenziando una variazione negativa pari ad Euro 301 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Il decremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 29.908 migliaia ad Euro 27.654 migliaia) è stato principalmente influenzato dai minori quantitativi di gas naturale commercializzati nel trimestre di riferimento in ragione delle miti temperature registrate nei mesi di febbraio e marzo nonché dalla minore marginalità unitaria conseguita.
Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine del primo trimestre dell'esercizio 2019 è risultato pari ad Euro 9 migliaia, in diminuzione di Euro 73 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il margine rappresenta gli effetti economici derivanti dai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Le componenti di ricavo e costo correlate a consegne fisiche intervenute nel trimestre nonché i relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo aprile - settembre 2019, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura del periodo, sono stati valutati al valore corrente.
L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 1.653 migliaia ad Euro 1.884 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzata nel corso del primo trimestre dell'esercizio correlata al contestuale aumento dei clienti.
La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 1.555 migliaia, è dovuta a:
maggior costo del personale per Euro 159 migliaia (parzialmente compensato dalle maggiori capitalizzazioni per Euro 76 migliaia);
maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 399 migliaia;
L'utile netto consolidato del primo trimestre dell'esercizio 2019 attestandosi ad Euro 21.758 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 3.242 migliaia (-13,0%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:
Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 28,5% del primo trimestre dell'esercizio 2018 all'attuale 28,3%.
La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 19 | 18 |
| B | Altre disponibilità liquide | 111.484 | 66.632 |
| D | Liquidità (A) + (B) + (C) | 111.503 | 66.650 |
| E | Crediti finanziari correnti | 138 | 981 |
| F | Debiti bancari correnti | (115.030) | (123.031) |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (8.080) | (8.014) |
| H | Altri debiti finanziari correnti | (1.944) | (115) |
| I | Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | (125.054) | (131.159) |
| J | Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) | (13.413) | (63.528) |
| K | Debiti bancari non correnti | (51.292) | (55.111) |
| L | Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti | 1.127 | 1.122 |
| M | Altri debiti non correnti | (1.593) | 0 |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | (51.758) | (53.989) |
| O | Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | (65.171) | (117.517) |
Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria
L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 117.517 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 65.171 migliaia del 31 marzo 2019, registrando una diminuzione di Euro 52.345 migliaia.
Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Posizione finanziaria netta | (65.171) | (117.517) |
| Crediti finanziari non correnti | (1.127) | (1.122) |
| Posizione finanziaria netta ESMA | (66.298) | (118.639) |
Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:
| I Trimestre | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | |
| Risultato netto consolidato | 21.758 | 24.999 | |
| Ammortamenti | 6.050 | 5.650 | |
| Svalutazione dei crediti | 408 | 345 | |
| (a) Autofinanziamento | 28.216 | 30.995 | |
| (b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria | |||
| generata dalla gestione operativa: | 33.481 | 38.160 | |
| (c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) | 61.696 | 69.156 | |
| (d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento | (9.351) | (4.891) | |
| (e) Altre variazioni della posizione finanziaria | 0 | 0 | |
| Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) | 52.345 | 64.264 |
Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 61.696 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 28.216 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 33.481 migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 36.830 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -3.349 migliaia.
La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 36.830 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione positiva della posizione IVA che ha generato risorse finanziarie per Euro 34.360 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che anch'essa ha generato risorse finanziarie per Euro 7.684 migliaia e della variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha generato risorse per Euro 28.882 migliaia. Gli stessi sono stati parzialmente compensati dai fabbisogni generati del capitale circolante netto operativo ha impegnato risorse finanziarie per Euro 39.866 migliaia
Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel corso del primo trimestre dell'esercizio:
| I Trimestre | ||
|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Rimanenze | 1.707 | 1.298 |
| Crediti e debiti commerciali | (48.887) | (32.298) |
| Crediti e debiti operativi | 7.315 | 1.547 |
| Fondo TFR e altri fondi | 31 | 164 |
| Imposte correnti | 7.267 | 8.461 |
| Crediti e debiti tributari | 69.398 | 62.772 |
| Variazione capitale circolante netto | 36.830 | 41.943 |
L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa al netto di Euro 9.351 migliaia in immobilizzazioni immateriali e materiali principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale. Si segnala che dei 9.351 migliaia di Euro di investimenti realizzati, Euro 2.533 migliaia, sono relativi alla prima applicazione dell'IFRS 16 ed ha altresì determinato una variazione negativa della posizione finanziaria netta di pari importo.
Nel corso del primo trimestre dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 9.350 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 4.333 migliaia di Euro. L'incremento è spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+1.723 migliaia di Euro) e dall'aumento degli altri investimenti (+2.609 migliaia di Euro). Si segnala che la voce diritti d'uso accoglie la prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili (Euro 1.529 migliaia), noleggio di automezzi ed autocarri (Euro 759 migliaia), nonché attrezzature informatiche (Euro 245 migliaia).
Gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 6.489 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 2.587 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 1.756 migliaia e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 2.146 migliaia.
| I Trimestre | ||
|---|---|---|
| INVESTIMENTI (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Allacciamenti | 1.756 | 1.180 |
| Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete | 1.973 | 732 |
| Misuratori | 2.146 | 2.485 |
| Manutenzioni e Impianti di riduzione | 615 | 172 |
| Altri investimenti in impianti di distribuzione | 0 | 198 |
| Investimenti metano | 6.489 | 4.766 |
| Terreni e Fabbricati | 53 | 56 |
| Attrezzature | 87 | 75 |
| Arredi | 39 | 20 |
| Automezzi | 78 | 35 |
| Hardware e Software | 31 | 52 |
| Diritti d'uso | 2.533 | 0 |
| Altri investimenti | 40 | 13 |
| Altri investimenti | 2.860 | 251 |
| Investimenti | 9.350 | 5.017 |
Prospetti del resoconto intermedio di gestione
al 31 marzo 2019
____________________________________________________________________________________________
Gruppo Ascopiave – Rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 |38
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 | 31.03.2018 | |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | ||||
| Attivita non correnti | ||||
| Avviamento | (1) | 80.758 | 80.758 | 80.758 |
| Altre immobillizzazioni immateriali | (2) | 353.021 | 351.878 | 346.485 |
| Immobilizzazioni materiali | (3) | 34.882 | 32.724 | 32.023 |
| Diritti d'uso | * | 2.373 | ||
| Partecipazioni | (4) | 71.438 | 68.357 | 71.423 |
| Altre attività non correnti | (5) | 12.069 | 12.044 | 13.023 |
| Attività finanziarie non correnti | (6) | 1.127 | 1.122 | |
| Crediti per imposte anticipate | (7) | 11.492 | 11.358 | 11.483 |
| Attivita non correnti | 564.787 | 558.240 | 555.197 | |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze | (8) | 4.313 | 6.020 | 2.774 |
| Crediti commerciali | (9) | 220.718 | 166.947 | 196.593 |
| Altre attività correnti | (10) | 48.098 | 45.062 | 71.816 |
| Attività finanziarie correnti | (11) | 138 | 981 | 0 |
| Crediti tributari | (12) | 1.595 | 1.508 | 2.720 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (13) | 111.503 | 66.650 | 82.012 |
| Attività correnti su strumenti finanziari derivati | (14) | 437 | 123 | 628 |
| Attività correnti | 386.802 | 287.291 | 356.543 | |
| Attività | 951.590 | 845.531 | 911.740 | |
| PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO | ||||
| Patrimonio netto Totale | ||||
| Capitale sociale | 234.412 | 234.412 | 234.412 | |
| Azioni proprie | (16.981) | (16.981) | (17.521) | |
| Riserve e risultato | 246.565 | 226.136 | 250.572 | |
| Patrimonio netto di Gruppo | 463.995 | 443.567 | 467.462 | |
| Patrimonio Netto di Terzi | 5.453 | 4.303 | 6.392 | |
| Patrimonio netto Totale | (15) | 469.449 | 447.869 | 473.854 |
| Passività non correnti | ||||
| Fondi rischi ed oneri | (16) | 3.633 | 3.901 | 5.416 |
| Trattamento di fine rapporto | (17) | 4.840 | 4.807 | 5.003 |
| Finanziamenti a medio e lungo termine | (18) | 51.292 | 55.111 | 59.310 |
| Altre passività non correnti | (19) | 28.546 | 28.003 | 23.195 |
| Passività finanziarie non correnti | (20) | 1.593 | 0 | 258 |
| Debiti per diritti d'uso oltre 12 mesi | * | 1.593 | ||
| Debiti per imposte differite | (21) | 14.302 | 14.534 | 15.469 |
| Passività non correnti | 104.205 | 106.356 | 108.651 | |
| Passività correnti | ||||
| Debiti verso banche e finanziamenti | (22) | 123.110 | 131.044 | 76.037 |
| Debiti commerciali | (23) | 136.476 | 131.185 | 125.409 |
| Debiti tributari | (24) | 1.823 | 207 | 2.719 |
| Altre passività correnti | (25) | 112.647 | 27.539 | 123.029 |
| Debiti per diritti d'uso entro 12 mesi | * | 758 | ||
| Passività finanziarie correnti | (26) | 1.944 | 115 | 2.010 |
| Passività correnti su strumenti finanziari derivati | (27) | 1.934 | 1.216 | 31 |
| Passività correnti | 377.936 | 291.305 | 329.235 | |
| Passività | 482.141 | 397.661 | 437.886 | |
| Passività e patrimonio netto | 951.590 | 845.531 | 911.740 |
Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo resoconto intermedio di gestione
| Primo trimestre | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | |
| Ricavi | (28) | 224.087 | 200.648 |
| Totale costi operativi | 192.126 | 165.133 | |
| Costi acquisto materia prima gas | (29) | 132.189 | 109.185 |
| Costi acquisto altre materie prime | (30) | 8.274 | 8.273 |
| Costi per servizi | (31) | 37.246 | 31.747 |
| Costi del personale | (32) | 6.307 | 6.149 |
| Altri costi di gestione | (33) | 8.142 | 9.802 |
| Altri proventi | (34) | 33 | 22 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (35) | 6.050 | 5.650 |
| Amm.to diritti d'uso | * | 159 | |
| Risultato operativo | 25.912 | 29.864 | |
| Proventi finanziari | (36) | 184 | 58 |
| Oneri finanziari | (36) | 420 | 245 |
| Oneri finanziari su diritti d'uso | * | 12 | |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto | (36) | 3.349 | 3.783 |
| Utile ante imposte | 29.025 | 33.460 | |
| Imposte del periodo | (37) | 7.267 | 8.461 |
| Risultato netto del periodo | 21.758 | 24.999 | |
| Risultato del periodo di Gruppo | 20.562 | 23.502 | |
| Risultato del periodo di Terzi | 1.195 | 1.497 | |
| Altre componenti del Conto Economico Complessivo | |||
| 1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico | |||
| Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale | (177) | (902) | |
| economico complessivo | |||
| Risultato del conto economico complessivo | 21.581 | 24.098 | |
| Risultato netto complessivo del gruppo | 20.344 | 22.695 | |
| Risultato netto complessivo di terzi | 1.236 | 1.403 | |
| Utile base per azione | 0,092 | 0,106 | |
| Utile netto diluito per azione | 0,092 | 0,106 |
Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo resoconto intermedio di gestione
N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.
| (migliaia di Euro) | Capitale sociale |
Riserva legale |
Azioni proprie |
Riserve differenze attuariali IAS 19 |
Altre riserve | Risultato del periodo |
Patrimonio Netto del gruppo |
Risultato e Patrimonio Netto di Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1 gennaio 2019 | 234.412 | 46.882 | (16.981) | (35) | 134.664 | 44.625 | 443.567 | 4.303 | 447.869 |
| Risultato del periodo | 20.562 | 20.562 | 1.195 | 21.758 | |||||
| Altri movimenti | (133) | (133) | (45) | (177) | |||||
| Totale risultato conto economico complessivo | (0) | (133) | 20.562 | 20.430 | 1.151 | 21.581 | |||
| Destinazione risultato 2018 | 44.625 | (44.625) | (0) | (0) | |||||
| Altri movimenti | (1) | (1) | (1) | ||||||
| Saldo al 31 marzo 2019 | 234.412 | 46.882 | (16.981) | (35) | 179.155 | 20.562 | 463.996 | 5.453 | 469.448 |
| (migliaia di Euro) | Capitale sociale |
Riserva legale |
Azioni proprie |
Riserve differenze attuariali IAS 19 |
Altre riserve | Risultato del periodo |
Patrimonio Netto del gruppo |
Risultato e Patrimonio Netto di Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1 gennaio 2018 | 234.412 | 46.882 | (17.521) | (46) | 134.649 | 47.135 | 445.511 | 4.989 | 450.500 |
| Risultato del periodo | 23.502 | 23.502 | 1.497 | 24.999 | |||||
| Altri movimenti | (807) | (807) | (95) | (902) | |||||
| Totale risultato conto economico complessivo | -0 | (807) | 23.502 | 22.695 | 1.403 | 24.098 | |||
| Destinazione risultato 2017 | 47.135 | (47.135) | (0) | (0) | |||||
| Altri movimenti | (743) | (743) | (743) | ||||||
| Saldo al 31 marzo 2018 | 234.412 | 46.882 | (17.521) | (46) | 180.234 | 23.502 | 467.462 | 6.392 | 473.854 |
| Primo trimestre | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | |
| Utile netto dell'esercizio di gruppo | 20.562 | 23.502 | |
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | |||
| Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide | |||
| Risultato di pertinenza di terzi | 1.195 | 1.497 | |
| Ammortamenti | 6.050 | 5.650 | |
| Svalutazione dei crediti | 408 | 345 | |
| Variazione del trattamento di fine rapporto | 33 | 167 | |
| Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine | 388 | 798 | |
| Variazione netta altri fondi | (3) | (3) | |
| Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto | (3.349) | (3.783) | |
| Interessi passivi pagati | (394) | (418) | |
| Interessi passivi di competenza | 262 | 243 | |
| Imposte di competenza | 7.267 | 8.461 | |
| Variazioni nelle attività e passività: | |||
| Rimanenze di magazzino | 1.707 | 1.298 | |
| Crediti commerciali | (54.179) | (40.054) | |
| Altre attività correnti | (2.872) | (13.160) | |
| Debiti commerciali | 5.292 | 7.756 | |
| Altre passività correnti | 78.811 | 76.598 | |
| Altre attività non correnti | (26) | (8) | |
| Altre passività non correnti | 542 | 266 | |
| Totale rettifiche e variazioni | 41.134 | 45.654 | |
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | 61.696 | 69.156 | |
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | |||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (6.713) | (4.705) | |
| Realizzo di immobilizzazioni immateriali | 213 | 78 | |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (319) | (264) | |
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | (6.818) | (4.891) | |
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | |||
| Variazione passività finanziarie non correnti | (0) | (19) | |
| Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve | (3.752) | (9) | |
| Variazione netta attività, passività finanziarie correnti | 1.909 | 1.530 | |
| Accensioni finanziamenti e mutui | 35.000 | 80.000 | |
| Rimborsi finanziamenti e mutui | (43.000) | (79.309) | |
| Acconti sui dividendi | (182) | 0 | |
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | (10.025) | 2.193 | |
| Variazione delle disponibilità liquide | 44.853 | 66.457 | |
| Disponibilità correnti esercizio precedente | 66.650 | 15.555 | |
| Disponibilità correnti esercizio corrente | 111.503 | 82.012 |
Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo resoconto intermedio di gestione
Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.
Al 31 marzo 2019 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..
La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.
La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 13 maggio 2019.
Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.
Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la gestione calore e la cogenerazione.
Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 228 Comuni (230 Comuni al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.809 chilometri2 (9.796 chilometri al 31 dicembre 2018) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.
L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.
Nel segmento vendita del gas naturale, Ascopiave, con circa 408 milioni di metri cubi3 di gas venduto (circa 433 milioni al 31 marzo 2018) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.
Il Resoconto intermedio di gestione del Gruppo Ascopiave al 31 marzo 2019 è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del Decreto Legislativo n. 38/2005.
I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2018, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019. A fini comparativi i prospetti consolidati presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2018.
Il presente Resoconto intermedio di gestione è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.
I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito
3 I dati indicati relativamente ai volumi sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
del Gruppo. Il presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 13 maggio 2019.
La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi tre mesi dell'esercizio 2019 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.
Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.
Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.
Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicati ai bilanci chiusi dopo il 31 dicembre 2018 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.
In data 31 ottobre 2017, e stato omologato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: e stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario e introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2019. Il Gruppo Ascopiave non si e avvalso della possibilità di adottare anticipatamente il principio (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 15).
In base alle disposizioni transitorie dell'IFRS 16, al 1° gennaio 2019 sono stati rilevati gli effetti connessi alle fattispecie esistenti alla stessa data, senza effettuare il restatement del periodo precedente posto a confronto (cosiddetto "approccio retroattivo modificato") e rilevando il diritto d'uso per un ammontare pari alla relativa passività finanziaria.
| Totale effetti | Rimborsi quota | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| prima applicazione | Ammortamenti | capitale | 31.12.2018 | ||
| (migliaia di Euro) | 1.1.2019 | ||||
| Attività non correnti | 2.495 | (159) | 2.336 | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 2.495 | (159) | 2.336 | ||
| - di cui diritti d'uso | 2.495 | (159) | 2.336 | ||
| - di cui diritti d'uso di immobili | 1.491 | (99) | 1.392 | ||
| - di cui diritti d'uso di attrezzature | 245 | (24) | 221 | ||
| - di cui diritti d'uso di altri beni | 759 | (37) | 722 | ||
| Passività correnti e non correnti | 2.495 | 0 | 2.301 | ||
| Passività non correnti | |||||
| - di cui passività finanziarie non correnti | 1.774 | (194) | 1.581 | ||
| Passività correnti | |||||
| - di cui passività finanziarie correnti | 721 | 0 | 721 |
La seguente tabella evidenzia quali sono stati gli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali del Gruppo:
Il tasso di attualizzazione utilizzato per la transizione al nuovo principio è il tasso di finanziamento marginale del Gruppo alla data del 1° gennaio 2019. Dalla valutazione sono stati inoltre esclusi, come consentito dal principio, i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore. Per il Gruppo l'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativo relativo alle immobilizzazioni materiali, quali immobili, automezzi ed autocarri, nonché attrezzature informatiche. L'adozione dell'IFRS 16 ha determinato alla data del 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 2.495 migliaia e di debiti finanziari per leasing per pari importo segmentati tra correnti e non correnti.
Nel resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel resoconto consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.
Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo
pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.
In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".
Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.
Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.
I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Resoconto intermedio di gestione sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.
Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2019 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:
| Denominazione | Sede legale | Capitale sociale versato |
Quota di controllo diretto |
Quota di controllo indiretto |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società capogruppo | ||||||
| Ascopiave S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 234.411.575 | ||||
| Società controllate consolidate integralmente | ||||||
| Ascotrade S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 1.000.000 | 89,00% | 89% | 0% | |
| AP Reti Gas S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 1.000.000 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Etra Energia S.r.l. | Cittadella (PD) | 100.000 | 51,00% | 51% | 0% | |
| AP Reti Gas Rovigo S.r.l. | Rovigo (RO) | 7.000.000 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 1.000.000 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Amgas Blu S.r.l. | Foggia (FG) | 10.000 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Blue Meta S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 606.123 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Ascopiave Energie S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 250.000 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Asco Energy S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 1.000.000 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 10.000.000 | 100,00% | 100% | 0% | |
| Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto | ||||||
| ASM Set S.r.l. | (1) Rovigo (RO) | 200.000 | 49,00% | 49% | 0% | |
| Estenergy S.p.A. | (2) Trieste (TS) | 1.718.096 | 48,999% | 48,999% | 0% | |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | (3) Nembro (BG) | 3.700.000 | 48,86% | 48,86% | 0% | |
| Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | ||||||
| Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione | Milano (MI) | 1.000.000 | 30,94% | 30,94% | 0% |
(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;
(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;
(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 non si sono verificate variazioni.
| Descrizione | Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
Risultato netto | Patrimonio netto | Posizione finanziaria netta (disponibilità) |
Principi contabili di riferimento |
|---|---|---|---|---|---|
| Amgas Blu S.r.l. | 9.626 | 1.090 | 2.737 | (718) | Ita Gaap |
| AP Reti Gas S.p.A. | 19.478 | 3.237 | 319.871 | (30.598) | IFRS |
| Ascopiave S.p.A. | 2.964 | (1.334) | 398.797 | 141.492 | IFRS |
| Ascotrade S.p.A. | 142.456 | 8.637 | 36.463 | (36.567) | IFRS |
| Blue Meta S.p.A. | 30.380 | 2.639 | 11.577 | (10.161) | Ita Gaap |
| Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. | 1.250 | 325 | 12.039 | (1.791) | Ita Gaap |
| Estenergy S.p.A. | 57.456 | 4.747 | 26.920 | (20.285) | IFRS |
| Etra Energia S.r.l. | 3.635 | 312 | 1.694 | (1.524) | Ita Gaap |
| AP Reti Gas Vicenza S.p.A. | 4.749 | 109 | 17.661 | 13.304 | Ita Gaap |
| Ascopiave Energie S.p.A. | 46.593 | 2.852 | 14.756 | (15.156) | Ita Gaap |
| AP Reti Gas Rovigo S.r.l. | 1.070 | 276 | 17.259 | (2.326) | Ita Gaap |
| ASM Set S.r.l. | 14.272 | 1.103 | 3.555 | (1.803) | Ita Gaap |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | 3.111 | 440 | 42.773 | 1.029 | Ita Gaap |
| Asco Energy S.p.A. | 320 | 31 | 1.214 | 7.991 | Ita Gaap |
La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.
L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 31 marzo 2019, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2018. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.
L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale IFRS 9 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Distribuzione gas naturale | 24.396 | 24.396 |
| Vendita gas naturale | 56.362 | 56.362 |
| Totale avviamento | 80.758 | 80.758 |
Al 31 marzo 2019 considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2018, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.
La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:
| 31.03.2019 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | Costo storico |
Fondo ammorta mento |
Valore netto contabile |
Costo storico |
Fondo ammorta mento |
Valore netto contabile |
| Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno | 5.653 | (5.610) | 42 | 5.653 | (5.601) | 52 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti | 15.256 | (9.650) | 5.606 | 15.256 | (9.380) | 5.876 |
| Altre immobillizzazioni immateriali | 24.676 | (21.295) | 3.381 | 24.676 | (20.843) | 3.833 |
| Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 | 627.434 | (292.971) | 334.463 | 622.519 | (288.584) | 333.934 |
| Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 | 9.037 | 0 | 9.037 | 7.693 | 0 | 7.693 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti | 491 | 0 | 491 | 491 | 0 | 491 |
| Altre immobillizzazioni immateriali | 682.547 | (329.527) | 353.021 | 676.287 | (324.409) | 351.878 |
La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:
| 31.12.2018 | 31.03.2019 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Riclassifiche a | Decremento | Valore | ||||
| netto | Variazione | Decremento | immobilizzazio | Ammortamenti | fondi | netto | |
| (migliaia di Euro) | contabile | dell'esercizio | ni materiali | dell'esercizio | ammortamento | contabile | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno | 52 | (0) | 9 | 42 | |||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti | 5.876 | (0) | 270 | 5.606 | |||
| Altre immobillizzazioni immateriali | 3.833 | (0) | 452 | 3.381 | |||
| Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 | 333.934 | 5.357 | 443 | 4.626 | (241) | 334.463 | |
| Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 | 7.693 | 1.355 | 10 | 0 | 9.037 | ||
| Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti | 491 | 0 | 0 | 491 | |||
| Altre immobillizzazioni immateriali | 351.878 | 6.713 | 454 | 0 | 5.357 | (241) | 353.021 |
Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari a 6.713 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.
Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo.
In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.
In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine dell'esercizio non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni. Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo.
La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione netta complessiva pari ad Euro 528 migliaia principalmente in ragione degli ammortamenti del periodo e degli investimenti realizzati. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 5.357 migliaia. Le dismissioni nette sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.
Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.
La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 1.355 migliaia.
La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale.
La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2019 | 31.12.2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | Costo storico |
Fondo ammorta mento |
Fondo svalutazione da impairment |
Valore netto contabile |
Costo storico |
Fondo ammorta mento |
Fondo svalutazione da impairment |
Valore netto contabile |
| Terreni e fabbricati | 41.511 | (13.283) | 28.228 | 41.501 | (12.979) | 28.522 | ||
| Impianti e macchinari | 3.631 | (1.491) | (995) | 1.145 | 3.631 | (1.474) | (995) | 1.162 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3.579 | (3.020) | 560 | 3.493 | (3.001) | 492 | ||
| Altri beni | 17.972 | (15.650) | 2.322 | 17.824 | (15.458) | 2.366 | ||
| Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti | 255 | 0 | 255 | 182 | 0 | 182 | ||
| Diritti d'uso | 2.533 | (159) | 2.373 | 0 | 0 | 0 | ||
| Immobilizzazioni materiali | 69.481 | (33.603) | (995) | 34.882 | 66.631 | (32.912) | (995) | 32.724 |
La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:
| 31.12.2018 | 31.03.2019 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | Valore netto contabile |
Variazione del periodo |
Prima adozione IFRS 16 |
Decremento | Riclassifiche a immobilizza zioni immateriali |
Ammortamenti dell'esercizio |
Decremento fondi ammortamento |
Valore netto contabile |
| Terreni e fabbricati | 28.522 | 10 | 304 | 28.228 | ||||
| Impianti e macchinari | 1.162 | 0 | 17 | 1.145 | ||||
| Attrezzature industriali e commerciali | 492 | 88 | 20 | 560 | ||||
| Altri beni | 2.366 | 148 | 192 | 2.322 | ||||
| Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti | 182 | 72 | 0 | 255 | ||||
| Diritti d'uso | 0 | 0 | 2.533 | 159 | 2.373 | |||
| Immobilizzazioni materiali | 32.724 | 319 | 2.533 | 0 | 0 | 693 | 0 | 34.882 |
La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. La variazione registrata al termine dell'esercizio è principalmente spiegata dal completamento di lavori di manutenzione straordinaria o sviluppo di sedi aziendali che al termine dell'esercizio precedente risultavano ancora in corso di esecuzione. Gli incrementi rilevati sono stati più che compensati dalle quote di ammortamento del periodo.
Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce impianti e macchinari ha registrato una diminuzione pari ad Euro 17 migliaia integralmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.
La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 88 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.
Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 148 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di autoveicoli aziendali (Euro 78 migliaia), hardware e telefonia (Euro 31 migliaia), nonché mobili e complementi d'arredo (Euro 39 migliaia).
La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso del primo trimestre dell'anno la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 72 migliaia.
La voce accoglie i diritti d'uso correlati alla prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili (Euro 1.529 migliaia), noleggio di automezzi ed autocarri (Euro 759 migliaia), nonché attrezzature informatiche (Euro 245 migliaia). Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la variazione registrata dalla voce, al netto della prima iscrizione al costo ammortizzato degli impegni, è pari ad Euro 159 migliaia pari alle quote di ammortamento del periodo.
La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:
| 31.12.2018 | 31.03.2019 | |||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | Valore netto | Incremento | Decremento | Valore netto |
| Partecipazioni in imprese a controllo congiunto | 68.355 | 11.091 | 8.009 | 71.436 |
| Partecipazioni in altre imprese | 2 | 0 | 2 | |
| Partecipazioni | 68.357 | 11.091 | 8.009 | 71.438 |
Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.357 migliaia ad Euro 71.438 migliaia evidenziando una variazione netta di Euro +3.082 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai risultati conseguiti nei primi tre mesi dell'esercizio 2019 di cui Estenergy S.p.A. Euro 2.326 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 541 migliaia ed Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 217 migliaia.
La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 31 marzo 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.
Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.
Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2018-2019, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.
Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.
Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima e, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno sino alla scadenza naturale del contratto.
Sulla base dei risultati della situazione contabile relativa al primo semestre dell'esercizio 2018-2019, rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 7.044 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 2.179 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2018 ammontava ad Euro 8.358 migliaia, di cui Euro 2.586 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 266 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 494 migliaia al 31 marzo 2018).
| (Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo di scritture di | Primo semestre al Primo trimestre al Primo semestre al | ||
|---|---|---|---|
| consolidamento ed espressi in milioni di Euro) | 31/03/2019 | 31/12/2018 | 31/03/2018 |
| Attività non correnti | 1,33 | 1,46 | 1,86 |
| Attività correnti | 10,44 | 11,60 | 9,75 |
| Patrimonio netto | (2,18) | (2,44) | (2,98) |
| Passività non correnti | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
| Passività correnti | 13,95 | 14,37 | 13,61 |
| Ricavi | 35,70 | 18,32 | 33,58 |
| Costi | 34,98 | (18,00) | (32,82) |
| Margine operativo lordo | 0,72 | 0,33 | 0,76 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (0,27) | (0,13) | (0,27) |
| Risultato operativo | 0,45 | 0,19 | 0,50 |
| Risultato netto | 0,46 | 0,19 | 0,46 |
| Posizione finanziaria netta | 5,11 | 4,70 | 3,67 |
Le altre partecipazioni sono relative alle quote nella Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia.
La tabella che segue mostra la movimentazione delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 8.943 | 8.917 | |
| Altri crediti | 3.126 | 3.127 | |
| Altre attività non correnti | 12.069 | 12.044 |
Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza. La voce in esame passa da Euro 12.044 migliaia ad Euro 12.069 migliaia con un incremento di Euro 25 migliaia principalmente dovuto ai flussi dei depositi cauzionali.
Per quanto riguarda la voce "Altri crediti", risulta principalmente così composta:
Alla data del 31 marzo 2019 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questo Resoconto intermedio di gestione.
La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi | 1.127 | 1.122 |
| Attività finanziarie non correnti | 1.127 | 1.122 |
La voce è relativa al credito vantato nei confronti del comune di Creazzo che sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.
In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni). Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.
Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto transattivo, poi stipulato il 2 agosto 2018.
La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|
| Crediti per imposte anticipate | 11.492 | 11.358 | |
| Crediti per imposte anticipate | 11.492 | 11.358 |
Le imposte anticipate passano da Euro 11.358 migliaia ad Euro 11.492 migliaia registrando un incremento di Euro 134 migliaia.
Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.
La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:
| 31.03.2019 | 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | Valore lordo | F.do Svalutazione |
Valore netto Valore lordo | F.do Svalutazione |
Valore netto | |
| Gas in stoccaggio | 549 | (135) | 414 | 2.694 | (35) | 2.659 |
| Combustibili e materiale a magazzino | 3.938 | (39) | 3.899 | 3.399 | (39) | 3.360 |
| Totale Rimanenze | 4.487 | (174) | 4.313 | 6.093 | (73) | 6.020 |
Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2019 le rimanenze risultano pari ad Euro 4.313 migliaia registrando un decremento pari ad Euro 1.707 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. Il decremento è spiegato dalle minori esistenze di gas naturale stoccato (-2.245 migliaia di Euro), il quale è stato parzialmente compensato dall'incremento delle giacenze di materiale in magazzino (+539 migliaia di Euro).
I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.
Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 174 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.
La valorizzazione delle rimanenze di gas stoccato è conteggiata al prezzo medio ponderato di acquisto della materia prima, mentre il fondo svalutazione ad esse correlato è misurato al prezzo di mercato dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (31 marzo 2019 pari a 17,75 €/MWh fonte MGS, 31 dicembre 2018 pari a 23,260 €/MWh fonte MGS). Al termine del primo trimestre dell'esercizio è stato necessario deprezzare il valore del gas naturale stoccato in quanto il prezzo di mercato risultava inferiore al valore di carico del gas naturale stoccato.
La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 145.309 | 76.617 | |
| Crediti per fatture da emettere | 79.050 | 94.046 | |
| Fondo svalutazione crediti | (3.641) | (3.715) | |
| Crediti commerciali | 220.718 | 166.947 |
I crediti commerciali passando da Euro 166.947 migliaia ad Euro 220.718 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 53.771 migliaia. I crediti verso clienti, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.
Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 74 migliaia, è principalmente spiegato dalla buona capienza del fondo già esistente che non ha richiesto nuovi ingenti accantonamenti nonostante gli utilizzi effettuati nel primo trimestre dell'esercizio 2019, grazie anche ai risultati dell'attività di recupero crediti condotta da agenzie esterne e dal network di legali incaricati.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2019 è riportata nella tabella seguente:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti iniziale | 3.715 | 5.358 |
| Accantonamenti | 408 | 1.964 |
| Utilizzo | (482) | (3.607) |
| Fondo svalutazione crediti finale | 3.641 | 3.715 |
La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali lordi per fatture emesse | 145.309 | 76.617 |
| - fondo svalutazione crediti commerciali | -3.641 | -3.715 |
| Crediti commerciali netti per fatture emesse | 141.668 | 72.902 |
| Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse: | ||
| - a scadere | 123.147 | 65.052 |
| - scaduti entro 6 mesi | 18.215 | 7.300 |
| - scaduti da 6 a 12 mesi | 850 | 1.472 |
| - scaduti oltre 12 mesi | 3.098 | 2.793 |
La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti per consolidato fiscale | 3.482 | 3.034 |
| Risconti attivi annuali | 1.370 | 629 |
| Anticipi a fornitori | 7.472 | 2.769 |
| Ratei attivi annuali | 43 | 27 |
| Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali | 30.695 | 25.029 |
| Credito IVA | 2.025 | 2.854 |
| Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale | 657 | 8.612 |
| Attività per vendite a termine | 323 | 159 |
| Altri crediti | 2.031 | 1.948 |
| Altre attività correnti | 48.098 | 45.062 |
Le altre attività correnti, passando da Euro 45.062 migliaia ad Euro 48.098 migliaia, registrano un incremento di Euro 3.036 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'aumento dei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per Euro 5.666 migliaia, dovuti principalmente alle componenti tariffarie della distribuzione del gas naturale e ai titoli di efficienza energetica, dei crediti iscritti per consolidato fiscale per Euro 448 e degli anticipi a fornitori per Euro 4.703 migliaia. Tali incrementi sono stati parzialmente compensati dalla diminuzione dei crediti sulle accise del gas e dell'energia elettrica per Euro 7.955 migliaia e dai crediti IVA per Euro 829 migliaia.
Le attività per vendite a termine passano da Euro 159 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 323 migliaia del 31 marzo 2019, registrando un aumento di 164 migliaia di Euro. Le stesse sono correlate a contratti di acquisto e di vendita sottoscritti sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima.
La voce attività per vendite a termine rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il periodo aprile – settembre 2019 per le consegne fisiche di materia prima e per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG. I crediti iscritti per consegne fisiche avvenute nel corso dell'esercizio 2019 sono valorizzate ai prezzi contrattualmente previsti.
La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari verso società a controllo | ||
| congiunto | 844 | |
| Altre attività finanziarie correnti | 138 | 136 |
| Altre attività finanziarie correnti | 138 | 981 |
Le attività finanziarie correnti sono relative alla quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo così come descritto al paragrafo "Attività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione.
La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Crediti IRAP | 557 | 545 |
| Crediti IRES | 749 | 673 |
| Altri crediti tributari | 288 | 290 |
| Crediti tributari | 1.595 | 1.508 |
I crediti tributari passando da Euro 1.508 migliaia ad Euro 1.595 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 87 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza del primo trimestre dell'esercizio 2019, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 111.484 | 66.632 |
| Denaro e valori in cassa | 19 | 18 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 111.503 | 66.650 |
Le disponibilità liquide passano da Euro 66.650 migliaia ad Euro 111.503 migliaia registrando un incremento di Euro 44.853 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.
Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel primo trimestre dell'esercizio 2019 si rimanda al rendiconto finanziario.
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 111.503 | 66.650 |
| Attività finanziarie correnti | 138 | 981 |
| Passività finanziarie correnti | (1.944) | (115) |
| Debiti verso banche e finanziamenti | (123.110) | (131.044) |
| Posizione finanziaria netta a breve | (13.413) | (63.528) |
| Attività finanziarie non correnti | 1.127 | 1.122 |
| Finanziamenti a medio e lungo termine | (51.292) | (55.111) |
| Passività finanziarie non correnti | (1.593) | 0 |
| Posizione finanziaria netta a medio-lungo | (51.758) | (53.989) |
| Posizione finanziaria netta | (65.171) | (117.517) |
Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2019" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Attività su derivati materia prima | 437 | 123 |
| Attività su derivati materia prima | 437 | 123 |
Le attività correnti su strumenti finanziati derivati passano da Euro 123 migliaia ad Euro 437 migliaia evidenziando un aumento di 314 migliaia di Euro.
Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 marzo 2019, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi:
| # | Ref. | Counterparty | Type of instrument |
Underlying Commodity |
Trade date |
Effective date |
Expiry date |
Position | Notional | MtM (€/000) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | 29808773 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 5-mar-19 | 1-apr-19 | 30-apr-19 | Long/Buy | 57.600 MWh | 169 |
| 2 | 22353481 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead15-mar-19 | 1-gen-20 | 29-feb-20 | Long/Buy | 32.664 MWh | 9 | |
| 3 | 30038883 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 27-mar-19 | 1-mag-19 | 31-mag-19 | Long/Buy | 31.992 MWh | 12 |
| 4 | 22365095 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 29-mar-19 | 1-mag-19 | 31-mag-19 | Long/Buy | 830 MWh | 0 |
| 5 | 22298617 | BNP Paribas | Commodity Swap | EE PUN Off Peak | 23-gen-19 | 1-apr-19 | 30-giu-19 | Long/Buy | 28.080 MWh | 247 |
| Totali | 151.166 | 437 |
Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.
Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2019 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.
Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 234.412 | 234.412 |
| Riserva legale | 46.882 | 46.882 |
| Azioni proprie | (16.981) | (16.981) |
| Riserve e utili a nuovo | 179.120 | 134.629 |
| Risultato del periodo di Gruppo | 20.562 | 44.625 |
| Patrimonio netto di Gruppo | 463.995 | 443.567 |
| Capitale e Riserve di Terzi | 4.258 | 2.428 |
| Risultato del periodo di Terzi | 1.195 | 1.874 |
| Patrimonio Netto di Terzi | 5.453 | 4.303 |
| Patrimonio netto Totale | 469.449 | 447.869 |
Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente relative ad una variazione positiva per Euro 177 migliaia relativa alla riserva di Cash Flow Hedge, Ai fini di una maggiore comprensione delle variazioni intervenute si rinvia al prospetto di movimentazione del patrimonio netto di questa relazione finanziaria annuale.
La variazione registrata dalla riserva di Cash Flow Hedge è spiegata dalla valutazione a fair value dei contratti derivati in essere al 31 marzo 2019. Gli effetti di copertura maturati nel periodo e quelli trasferiti in Conto Economico a rettifica dei costi di approvvigionamento sottostanti con riferimento a tutti i derivati oggetto di designazione in hedge accounting nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2019 sono:
| (migliaia di Euro) | |
|---|---|
| Saldo di apertura al 1° gennaio 2019 | 1.044 |
| Efficacia maturata nel corso dell'esercizio | 1.343 |
| Efficacia rilasciata in Conto Economico nell'esercizio | (1.166) |
| Saldo di chiusura | 1.222 |
Il valore della riserva di cash flow hedge in essere al 31 marzo 2019 fa riferimento a flussi di approvvigionamento e di vendita attesi che si manifesteranno economicamente nel corso dell'esercizio 2019; pertanto tale riserva sarà imputata a conto economico rispettivamente:
ad incremento dei costi per un importo pari ad Euro 1.574 migliaia,
a decremento dei ricavi per un importo pari ad Euro 353 migliaia.
Ipotizzando una variazione del 10% delle quotazioni a termine del gas naturale (i.e. TTF Day Ahead, TTF Month Ahead e TTF Quarter Ahead) e dell'energia elettrica (i.e. Italian Power Base Load) al 31 marzo 2019, in aumento e in diminuzione, si verificherebbe rispettivamente un peggioramento di Euro 1.334 migliaia o di Euro 1.603 migliaia del saldo della riserva di cash flow hedge di Patrimonio Netto; nessun impatto sarebbe, invece, generato in Conto Economico in ragione della totale efficacia delle relazioni di copertura analizzate.
Con riferimento alle passività da derivati in essere al 31 marzo 2019 (fair value risk free pari ad Euro 1.934 migliaia) è attesa la liquidazione di tutto il differenziale negativo nel corso dell'esercizio 2019.
È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A. e Etra Energia S.r.l..
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili | 1.021 | 1.024 |
| Altri fondi rischi ed oneri | 2.611 | 2.877 |
| Fondi rischi ed oneri | 3.633 | 3.901 |
I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 3.901 migliaia ad Euro 3.633 migliaia registrano un decremento di Euro 268 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei fondi rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione per Euro 266 migliaia.
La tabella che segue mostra la movimentazione nel primo trimestre dell'esercizio 2019:
| (migliaia euro) | |
|---|---|
| Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2018 | 3.901 |
| Rilascio fondo rischi copertura perdite società collegate | (266) |
| Accantonamenti fondi rischi e oneri | (0) |
| Utilizzo fondi rischi e oneri | (3) |
| Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2019 | 3.633 |
Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Copertura perdite società collegate | 2.611 | 2.876 |
| Rischi su contenziosi con fornitori | 235 | 235 |
| Rischi su cause Jus-lavoriste | 309 | 309 |
| Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili | 373 | 376 |
| Totale | 3.528 | 3.796 |
Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglievano gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine.
Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.807 migliaia al 1° gennaio 2019 ad Euro 4.840 migliaia del 31 marzo 2019 registrando un incremento pari ad Euro 33 migliaia.
| (migliaia di Euro) | |
|---|---|
| Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2018 | 4.807 |
| Liquidazioni | (375) |
| Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente | 356 |
| Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) | 52 |
| Trattamento di fine rapporto al 31 marzo 2019 | 4.840 |
*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Mutui passivi Cassa Centrale Banca | 8.417 | 8.611 |
| Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti | 19.125 | 21.500 |
| Mutui passivi BNL | 23.750 | 25.000 |
| Finanziamenti a medio e lungo termine | 51.292 | 55.111 |
| Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine | 8.080 | 8.014 |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | 59.373 | 63.124 |
I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2019 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 26.250 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 23.875 migliaia, passano complessivamente da Euro 63.124 migliaia ad Euro 59.373 migliaia con un decremento di Euro 3.751 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso del primo trimestre dell'esercizio. Considerando la sola quota in scadenza oltre l'esercizio, i finanziamenti descritti presentano un decremento da Euro 55.111 migliaia ad Euro 51.292 migliaia. In particolare:
A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..
La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 |
|---|---|
| Esercizio 2019 | 4.262 |
| Esercizio 2020 | 8.028 |
| Esercizio 2021 | 8.042 |
| Esercizio 2022 | 8.057 |
| Oltre 31 dicembre 2022 | 30.984 |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | 59.373 |
La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 11.180 | 11.350 |
| Risconti passivi pluriennali | 17.366 | 16.653 |
| Altre passività non correnti | 28.546 | 28.003 |
Le altre passività non correnti passano da Euro 28.003 migliaia ad Euro 28.546 migliaia con un incremento pari ad Euro 543 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'aumento dei risconti passivi pluriennali che hanno registrato un incremento pari ad Euro 713 migliaia.
I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.
I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.
La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti per diritti d'uso oltre 12 mesi | 1.593 | |
| Passività finanziarie non correnti | 1.593 | (0) |
In data 1° gennaio 2019 il Gruppo ha effettuato la prima applicazione di IFRS 16. La prima adozione del principio, con il metodo dell'"approccio retroattivo modificato", ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie non correnti pari ad Euro 1.774 migliaia. La diminuzione registrata alla data del 31 marzo 2019 è spiegata dalla riclassifica a breve termine della quota capitale che sarà rimborsata entro i successivi dodici mesi.
La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte differite | 14.302 | 14.534 |
| Debiti per imposte differite | 14.302 | 14.534 |
I debiti per imposte differite passano da Euro 14.534 migliaia ad Euro 14.302 migliaia con un decremento di Euro 232 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti e degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas.
Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 115.030 | 123.031 |
| Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine | 8.080 | 8.014 |
| Debiti verso banche e finanziamenti | 123.110 | 131.044 |
I debiti verso banche passano da Euro 131.044 migliaia ad Euro 123.110 migliaia con un decremento pari ad Euro 7.934 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.
La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti vs/ fornitori | 59.434 | 70.907 |
| Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere | 77.043 | 60.278 |
| Debiti commerciali | 136.476 | 131.185 |
I debiti commerciali passano da Euro 131.185 migliaia ad Euro 136.476 migliaia con un incremento pari ad Euro 5.291 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalle tempistiche di acquisto e pagamento del gas naturale che in ragione della stagionalità del ciclo d'affari che influenza significativamente i saldi dei debiti vantati nei confronti dei fornitori della materia prima gas naturale.
La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti IRAP | 1.297 | 169 |
| Debiti IRES | 526 | 38 |
| Debiti tributari | 1.823 | 207 |
I debiti tributari passano da Euro 207 migliaia ad Euro 1.823 migliaia con un incremento pari ad Euro 1.616 migliaia ed includono i debiti maturati al 31 marzo 2019 per IRAP, ed il debito IRES relativo alle società che non aderiscono al consolidato fiscale in capo ad Asco Holding S.p.A..
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Anticipi da clienti | 533 | 505 |
| Debiti per consolidato fiscale | 7.155 | 551 |
| Debiti verso enti previdenziali | 676 | 1.805 |
| Debiti verso il personale | 5.956 | 5.026 |
| Debiti per IVA | 40.700 | 7.170 |
| Debiti vs Erario per ritenute alla fonte | 500 | 1.222 |
| Risconti passivi annuali | 472 | 452 |
| Ratei passivi annuali | 417 | 509 |
| Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale | 21.499 | 572 |
| Passività per impegni di acquisto a breve termine | 320 | 172 |
| Altri debiti | 34.418 | 9.555 |
| Altre passività correnti | 112.647 | 27.539 |
Le altre passività correnti passano da Euro 27.539 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 112.647 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 85.108 migliaia.
Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 marzo 2019.
La voce include il debito maturato nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al debito IRES maturato al 31 marzo 2019 e, rispetto all'esercizio precedente, registra un aumento pari ad Euro 6.605 migliaia.
I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 marzo 2019 non liquidati alla stessa data.
La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2019 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva.
I debiti verso l'erario per IVA aumentano per Euro 33.531 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società del Gruppo che operano nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali. Alla data del 31 marzo 2019 il Gruppo ha maturato debiti IVA per un importo pari ad Euro 40.700 migliaia rispetto ad Euro 7.170 migliaia dell'esercizio 2018.
Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai ricavi su cogenerazione/fornitura calore.
I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.
Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori del periodo precedente. Alla data del 31 marzo 2019 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 21.499 migliaia rispetto ad Euro 572 migliaia dell'esercizio precedente.
Alla data del 31 marzo 2019 la voce accoglie il valore corrente degli impegni contrattuali sottoscritti che hanno consegne fisiche previste per il periodo aprile – settembre 2019 per la materia prima e per il servizio di trasporto. Tali contratti sono relativi all' acquisto ed alla vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco, della materia prima. I debiti iscritti hanno registrato una variazione pari ad Euro 148 migliaia rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente.
Gli altri debiti rilevano un incremento pari ad Euro 24.863 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale.
La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligatori del personale maturati al 31 marzo 2019.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari entro 12 mesi | 1.186 | 115 |
| Debiti verso società di leasing entro 12 mesi | 758 | (0) |
| Passività finanziarie correnti | 1.944 | 115 |
Le passività finanziare correnti passano da Euro 115 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 1.944 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento di Euro 1.829 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dal saldo passivo del conto corrente cash pooling in essere con la società soggetta a controllo congiunto ASM Set S.r.l. e dal debito della società controllata Blue Meta S.p.A. verso la regione Lombardia.
Come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione, in data 1° gennaio 2019 è stata effettuata la prima iscrizione dei debiti finanziari correlati a leasing operativi in sede di prima applicazione di Ifrs 16. La prima adozione del principio ha determinato l'iscrizione di Euro 758 migliaia di maggiori debiti. Al termine del trimestre la voce non ha evidenziato significative variazioni in quanto i rimborsi di capitale effettuati nel corso del trimestre sono stati compensati dalla riclassifica delle quote che saranno oggetto di pagamento entro i successivi dodici mesi dalla data di chiusura.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Passività su derivati materia prima | 1.934 | 1.216 |
| Passività correnti su strumenti finanziari derivati | 1.934 | 1.216 |
Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 marzo 2019:
| # | Ref. | Counterparty | Type of | Underlying | Trade | Effective | Expiry | Notional | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| instrument | Commodity | date | date | date | Position | MtM (€/000) | ||||
| 1 | 22129609 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead30-apr-18 | 1-dic-18 | 31-mar-19 | Short/Sell | 83.400 MWh | 28 | |
| 2 | 080518-2017 | UniCredit | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead8-mag-18 | 1-dic-18 | 31-mar-19 | Short/Sell | 16.752 MWh | 7 | |
| 3 | 150618-2001 | UniCredit | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 15-giu-18 | 1-ott-18 | 30-giu-19 | Long/Buy | 90.144 MWh | 245 |
| 4 | 050718-2009 | UniCredit | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead5-lug-18 | 1-ott-18 | 31-lug-19 | Long/Buy | 6.523 MWh | 9 | |
| 5 | 190718-2014 | UniCredit | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 19-lug-18 | 1-ott-18 | 30-set-19 | Long/Buy | 8.552 MWh | 36 |
| 6 | 22176498 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 2-ago-18 | 1-ott-18 | 30-mar-19 | Long/Buy | 5.329 MWh | 0 |
| 7 | 27631724 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 21-set-18 | 1-gen-19 | 31-mar-19 | Long/Buy | 10.795 MWh | 41 | |
| 8 | 28630601 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 10-gen-19 | 1-feb-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 2.049 MWh | 9 |
| 9 | 200918-2002 | UniCredit | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead20-set-18 | 1-gen-19 | 31-mar-19 | Long/Buy | 39.570 MWh | 21 | |
| 10 28642753 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 11-gen-19 | 1-feb-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 8.280 MWh | 29 | |
| 11 111018-2013_426480228 UniCredit | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 11-ott-18 | 1-nov-18 | 31-mar-19 | Long/Buy | 6.163 MWh | 17 | ||
| 12 29377012 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 22-gen-19 | 1-mag-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 17.869 MWh | 117 | ||
| 13 27859920 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 15-ott-18 | 1-apr-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 43.920 MWh | 407 | ||
| 14 27990520 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 25-ott-18 | 1-apr-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 43.920 MWh | 359 | ||
| 15 22155980 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead14-giu-18 | 1-ott-18 | 30-set-19 | Long/Buy | 1.902 MWh | 5 | ||
| 16 22175430 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead31-lug-18 | 1-ott-18 | 30-set-19 | Long/Buy | 750 MWh | 3 | ||
| 17 22197873 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead20-set-18 | 1-gen-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 4.700 MWh | 62 | ||
| 18 28132464 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 9-nov-18 | 1-feb-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 12.705 MWh | 73 | |
| 19 28209121 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 19-nov-18 | 1-lug-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 10.259 MWh | 70 | |
| 20 28292894 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 27-nov-18 | 1-dic-18 | 30-set-19 | Long/Buy | 5.304 MWh | 17 | |
| 21 28302854 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 28-nov-18 | 1-gen-19 | 31-mar-19 | Long/Buy | 10.795 MWh | 25 | ||
| 22 28385784 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 6-dic-18 | 1-feb-19 | 31-mar-19 | Long/Buy | 7.075 MWh | 20 | ||
| 23 22260434 EE | BNP Paribas | Commodity Swap | EE PUN | 7-dic-18 | 1-mar-19 | 31-mar-19 | Long/Buy | 1.486 MWh | 19 | |
| 24 270219-2019 | UniCredit | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 27-gen-19 | 1-mar-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 1.519 MWh | 5 | |
| 25 29426245 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 28-gen-19 | 1-apr-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 3.980 MWh | 23 | |
| 26 29534491 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 7-feb-19 | 1-mar-19 | 31-mar-19 | Long/Buy | 7.430 MWh | 11 | ||
| 27 29573148 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 11-feb-19 | 1-mar-19 | 31-dic-19 | Long/Buy | 28.622 MWh | 94 | |
| 28 22323203 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 18-feb-19 | 1-apr-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 7.523 MWh | 26 | |
| 29 29808766 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 5-mar-19 | 1-apr-19 | 30-apr-19 | Long/Buy | 57.600 MWh | 97 | ||
| 30 30038890 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTF Month Ahead 27-mar-19 | 1-mag-19 | 31-mag-19 | Long/Buy | 31.992 MWh | 14 | ||
| 31 30043770 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Argus TTF Front Month | 27-mar-19 | 1-apr-19 | 30-giu-19 | Long/Buy | 43.440 MWh | 13 | |
| 32 30046157 | Intesa Sanpaolo | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 27-mar-19 | 1-mag-19 | 31-dic-19 | Long/Buy | 1.314 MWh | 1 | |
| 33 22361935 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTFDay Ahead | 26-mar-19 | 1-apr-19 | 31-dic-19 | Long/Buy | 924 MWh | 1 | |
| 34 22298322 | BNP Paribas | Commodity Swap | Gas Heren TTF Quarter Ahead23-gen-19 | 1-apr-19 | 30-set-19 | Long/Buy | 6.479 MWh | 31 | ||
| Totali | 629.065 | 1.934 |
Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.
La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:
| Primo trimestre | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | |
| Ricavi da trasporto del gas | 19.212 | 11.569 | |
| Ricavi da vendita gas | 172.898 | 155.129 | |
| Ricavi da vendita energia elettrica | 20.162 | 18.244 | |
| Ricavi per servizi di allacciamento | 88 | 68 | |
| Ricavi da servizi di fornitura calore | 1 | 1 | |
| Ricavi da servizi di distribuzione | 1.507 | 1.528 | |
| Ricavi da servizi generali a società del gruppo | 351 | 811 | |
| Ricavi per contributi ARERA | 6.358 | 8.749 | |
| Ricavi per vendite materie prime a termine | 1.564 | 3.282 | |
| Altri ricavi | 1.947 | 1.266 | |
| Ricavi | 224.087 | 200.648 |
Al termine del primo trimestre dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave, attestandosi ad Euro 224.087 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 23.440 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 200.648 migliaia). L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori ricavi conseguiti dalla vendita di gas naturale (+17.769 migliaia di Euro) e di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione (+7.624 migliaia di Euro) solo in parte compensati dai minori contributi iscritti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico (-2.391 migliaia di Euro). La sostanziale totalità dei ricavi è realizzata in Italia.
Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha conseguito ricavi per il vettoriamento del gas a società di vendita non appartenenti al Gruppo pari ad Euro 19.212 migliaia, in aumento di Euro 7.643 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Il vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dell'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati dal regolatore.
I ricavi di vendita del gas naturale verso il mercato finale, si attestano ad Euro 172.898 migliaia, in aumento di 17.769 migliaia di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio 2018 nonostante la diminuzione dei volumi di gas naturale commercializzati nel trimestre. I volumi di gas naturale passano infatti dagli 367,5 milioni di metri cubi del primo trimestre dell'esercizio precedente, ai 348,0 milioni del trimestre di riferimento evidenziando una contrazione del 5,3%. L'incremento dei ricavi è principalmente spiegato all'andamento crescente del paniere dei prezzi a cui è indicizzata la tariffa di vendita della materia prima.
Al termine del primo trimestre dell'esercizio risultano iscritti ricavi per la cessione di gas naturale a grossisti o al punto di scambio virtuale (c.d. PSV) per complessivi Euro 25.376 migliaia (Euro 15.260 migliaia nel primo trimestre 2018). Gli stessi sono principalmente relativi ai metri cubi di gas naturale di importazione russa. Le cessioni sono finalizzate alle attività di redenzione del rischio di approvvigionamento ed all'efficientamento del prezzo di acquisto della materia prima.
Al termine del primo trimestre dell'esercizio i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 20.162 migliaia registrando un aumento, rispetto ai 18.244 migliaia di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente, di Euro 1.918 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'andamento dei prezzi di mercato della materia prima nonché dai maggiori quantitativi di gigawattora commercializzati nel corso del trimestre di riferimento. Gli stessi passano dai 94,4 gigawattora del primo trimestre 2018, ai 113,0 del 2019 (+18,5 gigawattora).
I ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione risultano pari ad Euro 88 migliaia, in aumento di Euro 20 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio di confronto. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle
società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.
I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 1.507 migliaia, risultando sostanzialmente in linea con i 1.528 migliaia del primo trimestre dell'esercizio precedente.
I contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano, al termine del primo trimestre dell'esercizio, ad Euro 6.358 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 2.391 migliaia rispetto al periodo di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 marzo 2019 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019-maggio 2020). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019) in relazione ai titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 31 marzo 2019, pari ad Euro 250 (Euro 311,45 al 31 marzo 2018; fonte STX).
I ricavi derivanti dall'attività di trading del gas risultano pari a Euro 1.564 migliaia, in aumento di 1.718 migliaia rispetto al 31 marzo 2018, e si riferiscono ai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV ed austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco, della materia prima. I ricavi iscritti per consegne fisiche avvenute nel corso degli esercizi in comparazione sono iscritti ai prezzi contrattualmente sottoscritti, mentre i ricavi iscritti per consegne fisiche future sono state valutate al valore corrente.
La voce altri ricavi passa da Euro 1.266 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2018, ad Euro 1.947 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 681 migliaia. L'incremento è in parte spiegato dai maggiori indennizzi ricevuti da fornitori e pari ad Euro 267 migliaia.
La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas nei periodi considerati:
| Primo trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | ||
| Costi acquisto materia prima gas | 132.189 | 109.185 | ||
| Costi acquisto materia prima gas | 132.189 | 109.185 |
Al termine del primo trimestre dell'esercizio, i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 132.189 migliaia, rilevando un incremento, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, pari ad Euro 23.004 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata, mentre i volumi di gas naturale acquistati hanno evidenziato una flessione pari a 19,6 milioni di metri cubi rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.
Al termine dell'esercizio di riferimento risultano rimanenze di gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 548 migliaia rispetto ad Euro 224 migliaia del 31 marzo 2018.
I costi derivanti dall'attività di trading del gas, al termine del primo trimestre dell'esercizio, sono risultati pari a Euro 1.512 migliaia, mentre al termine del periodo in comparazione risultavano pari ad Euro 3.169 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dal minor quantitativo di volumi commercializzati nel trimestre di riferimento, gli stessi passano dai 15,1 milioni di metri cubi del primo trimestre 2018 ai 5,2 milioni del 2019. Le componenti di ricavo correlate a consegne fisiche intervenute nel trimestre sono state iscritte in base alle clausole contrattuali all'uopo sottoscritte, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche successive al 31 marzo 2019, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura del periodo, sono state valutate al valore corrente.
La contabilizzazione degli effetti economici dei contratti derivati di copertura maturati nel corso del periodo di riferimento ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per complessivi Euro 1.106 migliaia (nel primo trimestre 2018 minori costi per 883 migliaia di Euro).
Si segnala altresì che nel corso del primo trimestre dell'esercizio le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..
La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:
| Primo trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | ||
| Acquisti di energia elettrica | 7.675 | 7.506 | ||
| Acquisti di altri materiali | 599 | 767 | ||
| Costi acquisto altre materie prime | 8.274 | 8.273 |
Al termine del primo trimestre dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 8.274 migliaia, risultando sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell'esercizio precedente. I maggiori costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica sono stati infatti compensati dai minori costi sostenuti per l'acquisto di altri materiali.
I costi sostenuti per gli acquisti di energia elettrica, al termine del primo trimestre dell'esercizio, si sono attestati ad Euro 7.675 migliaia registrando un aumento di Euro 169 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2018. L'incremento dei costi sostenuti è spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzati che hanno registrato un aumento pari a 18,5 gigawattora passando dai 94,4 del primo trimestre 2018 ai 113,0 del periodo di riferimento (+19,6%). L'aumento correlato ai maggiori volumi acquistati è stato parzialmente compensato dall'andamento registrato dei prezzi della materia prima.
I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano una diminuzione pari ad Euro 168 migliaia, passando da Euro 767 migliaia del primo trimestre 2018, ad Euro 599 migliaia del periodo di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale.
| Primo trimestre | ||
|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Costi di vettoriamento su reti secondarie | 26.714 | 21.481 |
| Costi di lettura contatori | 185 | 79 |
| Spese invio bollette | 142 | 310 |
| Spese postali e telegrafiche | 186 | 77 |
| Manutenzioni e riparazioni | 576 | 1.171 |
| Servizi di consulenza | 1.331 | 961 |
| Servizi commerciali e pubblicità | 827 | 461 |
| Utenze varie | 379 | 571 |
| Compensi ad amministratori e sindaci | 351 | 327 |
| Assicurazioni | 303 | 100 |
| Spese per il personale | 212 | 247 |
| Altre spese di gestione | 1.785 | 1.459 |
| Costi per godimento beni di terzi | 4.088 | 4.330 |
| Servizi di stoccaggio | 123 | 141 |
| Costi trasporto materie prime a termine | 43 | 30 |
| Costi per servizi | 37.246 | 31.747 |
La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:
I costi per servizi sostenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio passano da Euro 31.747 migliaia del primo trimestre 2018 ad Euro 37.246 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un aumento pari ad Euro 5.499 migliaia
principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie nonché dei costi di trasporto dell'energia elettrica (Euro +5.233 migliaia).
I costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie e primarie del primo trimestre dell'esercizio sono pari ad Euro 15.759 migliaia e sono riferiti ai volumi di gas naturale vettoriati su reti gestite da società non appartenenti al Gruppo. Gli stessi, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, registrano un aumento pari ad Euro 3.446 migliaia. I costi sostenuti, invece, per il trasporto di energia elettrica sono pari ad Euro 10.955 migliaia (Euro 9.168 migliaia nel primo trimestre 2018) e si riferiscono a 113 gigawattora di energia elettrica commercializzati nel corso del trimestre di riferimento (94,4 nel primo trimestre dell'esercizio precedente).
I costi per servizi di consulenza, al termine del primo trimestre dell'esercizio pari ad Euro 1.331 migliaia, registrano un aumento pari ad Euro 370 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Al termine del trimestre di riferimento, i costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicità hanno registrato un incremento pari ad Euro 366 migliaia passando da Euro 461 migliaia del primo trimestre 2018 ad Euro 827 migliaia del periodo di riferimento.
I costi sostenuti per altre spese di gestione registrano un aumento pari ad Euro 326 migliaia principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per servizi svolti dai distributori del gas naturale al punto di riconsegna (Euro +151 migliaia) e dai maggiori costi sostenuti per il sollecito e la riscossione dei crediti nonché di call center (complessivi Euro +124 migliaia).
La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 241 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dagli effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16. Le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di minori costi per godimento di beni di terzi per complessivi Euro 194 migliaia quali minori canoni iscritti per affitti di sedi periferiche, noleggio di auto aziendali e di stampanti.
I costi di trasporto delle materie prime derivanti dall'attività di trading del gas, al termine del trimestre, sono risultati pari ad Euro 43 migliaia e fanno riferimento ai contratti sottoscritti relativi alla capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima relativi all'anno termico 2018/19.
La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:
| Primo trimestre | ||
|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Salari e stipendi | 5.925 | 5.793 |
| Oneri sociali | 1.827 | 1.765 |
| Trattamento di fine rapporto | 356 | 353 |
| Altri costi | 39 | 1 |
| Totale costo del personale | 8.146 | 7.911 |
| Costo del personale capitalizzato | (1.839) | (1.763) |
| Costi del personale | 6.307 | 6.149 |
Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.
I costi del personale passano da Euro 7.911 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2018 ad Euro 8.146 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un aumento pari ad Euro 235 migliaia.
Il costo del personale capitalizzato ha registrato un aumento pari ad Euro 76 migliaia passando da Euro 1.763 migliaia del trimestre in comparazione, ad Euro 1.839 migliaia del trimestre di riferimento.
La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria nei periodi a confronto:
| Descrizione | 31.03.2019 | 31.03.2018 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Dirigenti (medio) | 18 | 17 | 1 |
| Impiegati (medio) | 407 | 396 | 11 |
| Operai (medio) | 118 | 123 | -5 |
| Totale personale dipendente | 542 | 536 | 7 |
La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:
| Primo trimestre | |
|---|---|
| 2019 | 2018 |
| 408 | 345 |
| 84 | 167 |
| 214 | 74 |
| 23 | (1) |
| 81 | 235 |
| 120 | 161 |
| 52 | 126 |
| 7.161 | 8.694 |
| 8.142 | 9.802 |
Gli altri costi di gestione passano da Euro 9.802 del primo trimestre dell'esercizio 2018 ad Euro 8.142 migliaia del periodo di riferimento, rilevando una diminuzione pari ad Euro 1.660 migliaia; tale variazione è principalmente determinata dal minor costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro -1.533 migliaia).
I costi iscritti al termine del trimestre per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019 - maggio 2020). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2019, pari ad Euro 260 fonte STX (Euro 350,1 alla data del 31 marzo 2018).
La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:
| (migliaia di Euro) | Primo trimestre | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||
| Altri proventi | 33 | 22 | |
| Altri proventi | 33 | 22 |
Al termine del trimestre gli altri proventi operativi rilevano un aumento pari ad Euro 11 migliaia, passando da Euro 22 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2018, ad Euro 33 migliaia del periodo di riferimento.
La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:
| Primo trimestre | ||
|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Immobilizzazioni immateriali | 5.357 | 5.124 |
| Immobilizzazioni materiali | 693 | 574 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.050 | 5.650 |
Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 400 migliaia, passando da Euro 5.650 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2018, ad Euro 6.050 migliaia del trimestre di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato.
La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:
| Primo trimestre | ||
|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Interessi attivi bancari e postali | 22 | 1 |
| Altri interessi attivi | 25 | 57 |
| Altri proventi finanziari | 136 | 1 |
| Proventi finanziari | 184 | 58 |
| Interessi passivi bancari | 21 | 0 |
| Interessi passivi su mutui | 231 | 226 |
| Altri oneri finanziari | 168 | 19 |
| Oneri finanziari | 420 | 245 |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il | ||
| metodo del patrimonio netto | 266 | 494 |
| Quota risultato da società controllo congiunto | 3.083 | 3.289 |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il | ||
| metodo del patrimonio netto | 3.349 | 3.783 |
| Totale (oneri)/proventi finanziari netti | 3.113 | 3.596 |
Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2019, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 236 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 49 migliaia. Si segnala che a seguito della prima applicazione di IFRS 16 la corresponsione dei canoni per leasing operativi determina la diminuzione delle passività finanziarie correnti per debiti di leasing per la quota capitale e l'iscrizione di oneri finanziari. Al termine del primo trimestre dell'esercizio ha determinato l'iscrizione di Euro 12 migliaia.
La voce valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta positiva per Euro 266 migliaia mentre al termine del primo trimestre dell'esercizio 2018 evidenziava un valore positivo pari ad Euro 494 migliaia evidenziando una diminuzione pari a Euro 228 migliaia. La voce accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. - in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nel periodo come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative.
La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso del primo trimestre dell'esercizio di riferimento; gli stessi registrano un decremento pari ad Euro 206 migliaia, attestandosi ad Euro 3.083 migliaia.
La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:
| Primo trimestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | ||
| Imposte correnti IRES | 6.517 | 7.372 | ||
| Imposte correnti IRAP | 1.116 | 1.357 | ||
| Imposte (anticipate)/differite | (366) | (268) | ||
| Imposte dell'esercizio | 7.267 | 8.461 |
Le imposte maturate passano da Euro 8.461 migliaia del primo trimestre dell'esercizio precedente, ad Euro 7.267 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 1.194 migliaia principalmente assoggettabile al minor risultato ante-imposte.
La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:
| Primo trimestre | |||
|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | |
| Utile ante imposte | 29.025 | 33.460 | |
| Imposte dell'esercizio | 7.267 | 8.461 | |
| Incidenza sul risultato ante imposte | 25,0% | 25,3% |
Il tax-rate registrato al 31 marzo 2019 risulta pari al 25,0% evidenziando una diminuzione dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nel resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019.
Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.
Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 marzo 2019:
Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:
| (migliaia di Euro) | 31 marzo 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| Patronage su linee di credito | 2.550 | 8.400 |
| Patronage su strumenti finanziari derivati | 23.400 | 23.400 |
| Fidejussioni su linee di credito | 115 | 115 |
| Su esecuzione lavori | 1.016 | 991 |
| Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas | 7.037 | 7.037 |
| Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica | 449 | 449 |
| Su concessione distribuzione | 5.704 | 5.864 |
| Su compravendite quote societarie | 500 | 500 |
| Su contratti di vettoriamento | 11.809 | 11.146 |
| Su contratto di trasporto di energia elettrica | 17.727 | 17.727 |
| Su contratti di acquisto energia elettrica | 6.849 | 3.000 |
| Su servizio di stoccaggio del gas naturale | 1.010 | 410 |
| Totale | 78.166 | 79.039 |
Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:
| (migliaia di Euro) | 31 marzo 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| Patronage su linee di credito | 25.332 | 25.332 |
| Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 | 242 | 242 |
| Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas | 503 | 503 |
| Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica | 33 | 33 |
| Su concessione distribuzione | 178 | 178 |
| Su contratti di vettoriamento | 428 | 428 |
| Su contratti di locazione | 55 | 55 |
| Totale | 26.771 | 26.771 |
I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2019 ad Euro 25.332 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2018.
Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.
Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.
L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.
Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.
Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.
Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.
Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 31 marzo 2019 pari ad Euro 59.373 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2019 ed il 28 febbraio 2030.
I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2019 ed il 2025, ed al 31 marzo 2019 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 23.875 migliaia (Euro 26.250 migliaia al 31 dicembre 2018), rappresentati esclusivamente dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti.
Non risultano invece esposti al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 31 marzo 2019 di Euro 26.250 migliaia, e il finanziamento sottoscritto con Cassa Centrale Banca ad inizio 2018, con un debito residuo al 31 marzo 2019 di Euro 9.185 migliaia, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso.
I finanziamenti sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti sono soggetti a covenants, che risultano rispettati.
Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".
La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.
| (migliaia di Euro) | gennaio febbraio | marzo | ||
|---|---|---|---|---|
| Posizione Finanziaria Netta 2019 | (112.517) (98.720) | (65.171) | ||
| Tasso medio attivo | 0,12% | 0,11% | 0,13% | |
| Tasso medio passivo | 0,51% | 0,52% | 0,53% | |
| Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point | 2,12% | 2,11% | 2,13% | |
| Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point | 2,51% | 2,52% | 2,53% | |
| Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point | 0,01% | 0,02% | 0,03% | |
| PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (112.708) (98.877) | (65.282) | |||
| PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point | (112.469) (98.681) | (65.143) | Totale | |
| Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione | ||||
| di 200 basis points | (191) | (157) | (111) | (459) |
| Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 | ||||
| basis points | 48 | 39 | 28 | 115 |
L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 459 migliaia (2018: Euro 417 migliaia) ed un miglioramento di Euro 115 migliaia (2018: Euro 104 migliaia).
L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.
Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.
Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.
Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.
Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.
Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, il Gruppo ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.
Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.
Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.
In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato.
Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato.
Ai fini del monitoraggio dei rischi derivanti dall'andamento della materia prima, vengono individuati due portafogli segregati, il Portafoglio Industriale e il Portafoglio di Trading.
In particolare il Portafoglio Industriale comprende i contratti fisici e finanziari direttamente connessi con l'attività ordinaria del Gruppo (segmento vendita), aventi l'obiettivo di valorizzare la capacità produttiva di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas ed energia elettrica. Il Portafoglio di Trading è costituito da contratti fisici e finanziari finalizzati ad ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile tramite la gestione del solo Portafoglio Industriale o non necessari alla gestione di quest'ultimo.
L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.
Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.
Si rileva che alla data del 31 marzo 2019 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 27 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro -1.524 migliaia (Euro -1.093 migliaia al 31 dicembre 2018), presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.
Nell'ambito delle attività di trading del mercato del gas e dell'energia elettrica il risultato maturato ed il valore prospettico dei contratti di acquisto e vendita a termine, non definibili come di copertura ai sensi dell'applicazione dell'IFRS 9, calcolato applicando il fair value, sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo.
Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.
Il Gruppo è esposto alle variazioni volumetriche derivanti dalle tempistiche e modalità di determinazione delle allocazioni dei metri cubi di gas naturale attribuiti alle diverse società che operano nella vendita dello stesso e, nello specifico (i) alle sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale con chiusura della cabina, che determinano i volumi competenti delle diverse società di vendita (ii) al differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa.
Nel corso dell'esercizio il responsabile del bilanciamento Snam Rete Gas effettua la prima allocazione mensile dei quantitativi di gas naturale alle diverse società di vendita. Tali allocazioni sono successivamente oggetto di riparametrizzazione nel corso dell'esercizio successivo nell'ambito delle sessioni di aggiustamento annuali e pluriennali dove, nel caso di quest'ultime, sono revisionati i volumi di un intero quinquennio. Nel corso dell'esercizio 2017 con la delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina (esercizio 2020). Al fine di
determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina. Il differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas). L'esecuzione delle sessioni di aggiustamento permette di definire il dato volumetrico dell'immesso (input) utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali (delta inoutput), di cui i provvedimenti deliberativi citati introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione al netto di una franchigia pari allo 0,4%.
Nell'ambito del quadro regolamentare descritto, il Gruppo ritiene opportuno, sino alla realizzazione della prima sessione di aggiustamento annuale, bilanciare i metri cubi venduti con i metri cubi allocati dal responsabile del servizio di bilanciamento in sede di prima allocazione. Si segnala che alla data di chiusura del presente resoconto inoltre non è possibile determinare la valorizzazione del possibile conguaglio volumetrico ed economico, positivo o negativo, derivante dal differenziale in-output per l'esercizio 2018.
I differenziali volumetrici ed economici dell'esercizio 2018, che saranno resi noti nel corso dell'esercizio 2019, saranno conseguentemente iscritti in quest'ultimo determinando una variazione negativa o positiva di pari importo sui margini del Gruppo.
L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.
Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.
Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
| 31.03.2019 | 31.12.2018 | 31.03.2018 |
|---|---|---|
| 13.413 | 63.528 | 3.965 |
| 51.758 | 53.989 | 59.568 |
| 65.171 | 117.517 | 55.603 |
| 234.412 | 234.412 | 234.412 |
| (16.981) | (16.981) | (17.521) |
| 231.456 | 185.814 | 233.462 |
| 20.562 | 44.625 | 23.502 |
| 469.449 | 447.869 | 473.854 |
| 534.620 | 565.386 | 529.457 |
| 0,14 | 0,26 | 0,12 |
Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2019 risulta pari a 0,14, in miglioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2018, quando era risultato pari a 0,26.
L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, migliorata di Euro 52.346 migliaia nel corso del primo trimestre 2019, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 21.580 migliaia.
Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2019 e del 31 dicembre 2018 risultano essere le seguenti:
| 31.03.2019 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | A | B | C | D | E | F | Totale | Fair value |
| Altre attività non correnti | 11.229 | 11.229 | 11.229 | |||||
| Crediti commerciali e altre attività correnti | 323 | 259.651 | 259.974 | 259.974 | ||||
| Attività finanziarie correnti | 138 | 138 | 138 | |||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 111.503 | 111.503 | 111.503 | |||||
| Attività correnti su strumenti finanziari derivati | 437 | 437 | 437 | |||||
| Finanziamenti a medio e lungo termine | 51.292 | 51.292 | 51.292 | |||||
| Altre passività non correnti | 11.180 | 11.180 | 11.180 | |||||
| Passività finanziarie non correnti | 1.593 | 1.593 | 1.593 | |||||
| Debiti verso banche e finanziamenti | 123.110 | 123.110 | 123.110 | |||||
| Debiti commerciali e altre passività correnti | 320 | 247.798 | 248.118 | 248.118 | ||||
| Passività finanziarie correnti | 1.944 | 1.944 | 1.944 | |||||
| Passività correnti su strumenti finanziari derivati | 1.934 | 1.934 | 1.934 | |||||
| 31.12.2018 | ||||||||
| (migliaia di Euro) | A | B | C | D | E | F | Totale | Fair value |
| Altre attività non correnti | 11.202 | 11.202 | 11.202 | |||||
| Crediti commerciali e altre attività correnti | 159 | 210.362 | 210.521 | 210.521 | ||||
| Attività finanziarie correnti | 981 | 981 | 981 | |||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 66.650 | 66.650 | 66.650 | |||||
| Attività correnti su strumenti finanziari derivati | 123 | 123 | 123 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti a medio e lungo termine | 55.111 | 55.111 | 55.111 | ||
| Altre passività non correnti | 11.350 | 11.350 | 11.350 | ||
| Passività finanziarie non correnti | 0 | 0 | 0 | ||
| Debiti verso banche e finanziamenti | 131.044 | 131.044 | 131.044 | ||
| Debiti commerciali e altre passività correnti | 172 | 159.505 | 159.677 | 159.677 | |
| Passività finanziarie correnti | 115 | 115 | 115 | ||
| Passività correnti su strumenti finanziari derivati | 1.216 | 1.216 | 1.216 |
A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico
B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)
____________________________________________________________________________________________
C - Investimenti posseduti fino a scadenza
D - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)
E - Attività disponibili per la vendita
F - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato
L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.
Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e di vendita gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.
L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.
Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre 2019 e del primo trimestre 2018.
| Ricavi netti a clienti terzi Ricavi intragruppo tra segmenti Ricavi del segmento |
2.388 23.840 26.229 |
199.654 1.130 200.784 |
1.564 0 1.564 |
20.162 11.666 31.828 |
319 2.644 2.964 |
(39.281) (39.281) |
224.087 0 224.087 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo trimestre 2019 (migliaia di Euro) |
Distribuzio ne gas |
Vendita gas | Trading gas | Vendita energia elettrica |
Altro | Elisioni | Totale |
| Primo trimestre 2018 (migliaia di Euro) |
Distribuzio ne gas |
Vendita gas | Trading gas | Vendita energia elettrica |
Altro | Elisioni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi netti a clienti terzi | 1.903 | 176.352 | 3.282 | 18.320 | 791 | 200.648 | |
| Ricavi intragruppo tra segmenti | 26.974 | 1.627 | 0 | 11.368 | 2.656 | (42.626) | (0) |
| Ricavi del segmento | 28.877 | 177.979 | 3.282 | 29.688 | 3.447 | (42.626) | 200.648 |
Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:
| Crediti commerci |
Altri | Debiti commerci |
Altri | Costi | Ricavi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | ali | crediti | ali | debiti | Beni | Servizi | Altro | Beni | Servizi | Altro |
| Società controllanti | ||||||||||
| Asco Holding S.p.A. | 33 | 3.570 | 0 | 6.813 | 0 | 0 | 6.228 | 0 | 40 | 536 |
| Totale controllanti | 33 | 3.570 | 0 | 6.813 | 0 | 0 | 6.228 | 0 | 40 | 536 |
| Società controllate dalla controllante | ||||||||||
| Asco TLC S.p.A. | 74 | 0 | 32 | 0 | 0 | 5 | 27 | 41 | 31 | 14 |
| Seven Center S.r.l. in liquidazione | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale società controllate dalla controllante | 74 | 0 | 32 | 0 | 0 | 5 | 27 | 41 | 31 | 14 |
| Società collegate e a controllo congiunto | ||||||||||
| Estenergy S.p.A. | 124 | 0 | 17 | 7 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| ASM Set S.r.l. | 1.945 | 0 | 333 | 780 | 0 | 42 | 1 | 3.185 | 143 | 9 |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | 69 | 0 | 2.606 | 5.212 | 0 | 4.105 | 0 | 24 | 41 | 1 |
| Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione | 4 | 7.510 | 3.165 | 6.330 | 18.256 | 26 | 0 | 0 | 6 | 0 |
| Totale collegate/controllo congiunto | 2.142 | 7.510 | 5.420 | 12.315 | 18.256 | 4.172 | 1 | 3.208 | 190 | 11 |
| Totale | 2.250 | 11.081 | 5.389 | 19.128 | 18.256 | 4.177 | 6.256 | 3.249 | 260 | 561 |
Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave Energie S.p.A. (Ex Pasubio Servizi S.r.l.), Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. (Ex Veritas Energia S.p.A.) aderiscono al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.
Relativamente alle società a controllo congiunto:
I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.
Gli oneri od i proventi tributari iscritti in relazione all'adesione del contratto di consolidato fiscale nazionale con la controllante Asco Holding S.p.A. sono rilevati rispettivamente nella voce costi per altro o ricavi per altro.
I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.
I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.
Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2019 ad Euro 25.332 migliaia (Euro 25.332 migliaia al 31 dicembre 2018).
I costi per servizi verso la controllante Asco Holding S.p.A. si riferiscono principalmente a servizi assicurativi di Gruppo riaddebitati mentre i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti.
Si precisa che:
In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.
La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).
Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.
Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.
Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
| di cui correlate | 31.12.2018 | di cui correlate | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | A | B | C | D | Totale | % | A | B | C | D | Totale | % | |
| ATTIVITA' | ||||||||||||||
| Attivita non correnti | ||||||||||||||
| Avviamento | 80.758 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 80.758 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Altre immobillizzazioni immateriali | 353.021 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 351.878 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Immobilizzazioni materiali | 34.882 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 32.724 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Partecipazioni | 71.438 | 0 | 0 71.436 | 0 71.436 100,0% | 68.357 | 0 | 0 68.355 | 0 68.355 100,0% | ||||||
| Altre attività non correnti | 12.069 | 0 | 0 | 7.510 | 0 | 7.510 | 62,2% | 12.044 | 0 | 0 | 7.510 | 0 7.510 |
62,4% | |
| Attività finanziarie non correnti | 1.127 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 1.122 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Crediti per imposte anticipate | 11.492 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 11.358 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Attivita non correnti | 564.787 | 0 | 0 78.946 | 0 78.946 14,0% | 558.240 | 0 | 0 75.865 | 0 75.865 13,6% | ||||||
| Attività correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |||
| Rimanenze | 4.313 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 6.020 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Crediti commerciali | 220.718 | 33 | 74 | 2.142 | 0 | 2.250 | 1,0% | 166.947 | 32 | 81 | 2.050 | 0 2.164 |
1,3% | |
| Altre attività correnti | 48.098 | 3.570 | 0 | 0 | 0 | 3.570 | 7,4% | 45.062 | 9.935 | 0 | 21 | 0 9.913 |
22,0% | |
| Attività finanziarie correnti | 138 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 981 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Crediti tributari | 1.595 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 1.508 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 111.503 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 66.650 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Attività correnti su strumenti finanziari | ||||||||||||||
| derivati | 437 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 123 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Attività correnti | 386.802 | 3.604 | 74 | 2.142 | 0 | 5.820 | 1,5% | 287.291 | 9.967 | 81 | 2.029 | 0 12.077 | 4,2% | |
| Attività | 951.590 | 3.604 | 74 81.089 | 0 84.767 | 8,9% | 845.531 | 9.967 | 81 77.894 | 0 87.942 10,4% | |||||
| PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |||
| Patrimonio netto Totale | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |||
| Capitale sociale | 234.412 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 234.412 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Azioni proprie | (16.981) | (0) | (0) | (0) | (0) | (0) | 0,0% | (16.981) | (0) | (0) | (0) | (0) | (0) | 0,0% |
| Riserve e risultato | 246.565 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 226.136 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Patrimonio netto di Gruppo | 463.995 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 443.567 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Patrimonio Netto di Terzi | 5.453 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 4.303 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Patrimonio netto Totale | 469.449 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 447.869 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Passività non correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |||
| Fondi rischi ed oneri | 3.633 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 3.901 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Trattamento di fine rapporto | 4.840 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 4.807 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Finanziamenti a medio e lungo termine | 51.292 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 55.111 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Altre passività non correnti | 28.546 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 28.003 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Passività finanziarie non correnti | 1.593 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Debiti per imposte differite | 14.302 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 14.534 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Passività non correnti | 104.205 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 106.356 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Passività correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |||
| Debiti verso banche e finanziamenti | 123.110 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 131.044 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Debiti commerciali | 136.476 | 0 | 32 | 5.824 | 0 | 5.855 | 4,3% | 131.185 | 39 | 6 | 2.173 | 0 2.219 |
1,7% | |
| Debiti tributari | 1.823 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 207 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Altre passività correnti | 112.647 | 7.824 | 0 | 0 | 0 | 7.824 | 6,9% | 27.539 | 7.738 | 0 | 0 | 0 7.738 |
28,1% | |
| Passività finanziarie correnti | 1.944 | 0 | 0 | 1.071 | 0 | 1.071 | 55,1% | 115 | 0 | 0 | 1.808 | 0 | 1.808 1578,9% | |
| Passività correnti su strumenti finanziari | ||||||||||||||
| derivati | 1.934 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 1.216 | 0 | 0 | 0 | 0 0 |
0,0% | |
| Passività correnti | 377.936 | 7.824 | 32 | 6.895 | 0 14.751 | 3,9% | 291.305 | 7.777 | 6 | 3.981 | 0 11.765 | 4,0% | ||
| Passività | 482.141 | 7.824 | 32 | 6.895 | 0 14.751 | 3,1% | 397.661 | 7.777 | 6 | 3.981 | 0 11.765 | 3,0% | ||
| Passività e patrimonio netto | 951.590 | 7.824 | 32 | 6.895 | 0 14.751 | 1,6% | 845.531 | 7.777 | 6 | 3.981 | 0 11.765 | 1,4% |
____________________________________________________________________________________________
| Primo | Primo | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| trimestre | di cui correlate | trimestre | di cui correlate | |||||||||||
| (migliaia di Euro) | 2019 | A | B | C | D | Totale | % | 2018 | A | B | C | D | Totale | % |
| Ricavi | 224.087 | 40 | 86 | 3.409 | 0 | 3.535 | 1,6% | 200.648 | 20 | 112 | 3.207 | 0 | 3.339 | 1,7% |
| Totale costi operativi | 192.126 | 0 | 32 | 22.428 | 364 | 22.824 | 11,9% | 165.133 | 0 | 168 | 23.364 | 0 | 23.533 | 14,3% |
| Costi acquisto materia prima gas | 132.189 | 0 | 0 | 18.256 | 0 | 18.256 | 13,8% | 109.185 | 0 | 0 | 18.011 | 0 | 18.011 | 16,5% |
| Costi acquisto altre materie prime | 8.274 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 8.273 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Costi per servizi | 37.246 | 0 | 5 | 4.172 | 229 | 4.406 | 11,8% | 31.747 | 0 | 168 | 5.353 | 0 | 5.522 | 17,4% |
| Costi del personale | 6.307 | 0 | 0 | 0 | 135 | 135 | 2,1% | 6.149 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Altri costi di gestione | 8.142 | 0 | 27 | 0 | 0 | 27 | 0,3% | 9.802 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Altri proventi | 33 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 22 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.050 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 5.650 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Risultato operativo | 25.912 | 40 | 54 | (19.019) | (364) | (19.289) | -74,4% | 29.864 | 20 | 56 | 20.157 | 0 | 20.194 | -67,6% |
| Proventi finanziari | 184 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 58 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Oneri finanziari | 420 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0,3% | 245 | 0 | 0 | 4 | 0 | 4 | 1,5% |
| contabilizzate con il metodo del | ||||||||||||||
| patrimonio netto | 3.349 | 0 | 0 | (0) | (0) | 1 | 0,0% | 3.783 | 0 | 1 | (0) | (0) | 1 | 0,0% |
| Utile ante imposte | 29.025 | 40 | 55 | (19.020) | (364) | (19.290) | -66,5% | 33.460 | 20 | 55 | 20.161 | 0 | 20.197 | -60,4% |
| Imposte del periodo | 7.267 | 8.461 | ||||||||||||
| Risultato del periodo | 21.758 | 24.999 |
A Società controllanti
B Società consociate
C Società collegate e a controllo congiunto
D altri parti correlate
| Primo | Primo | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| trimestre di cui correlate | trimestre | |||||||||||
| (migliaia di Euro) | 2018 | A | B | C | D | Totale | 2017 | A | B | C | D | Totale |
| Utile netto del periodo di gruppo | 20.562 | 23.502 | ||||||||||
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | ||||||||||||
| Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide | ||||||||||||
| Risultato di pertinenza di terzi | 1.195 | 0 | 1.497 | 0 | ||||||||
| Ammortamenti | 6.050 | 0 | 5.650 | 0 | ||||||||
| di cui ammortamento Diritti d'uso ex IFRS 16 | 159 | |||||||||||
| Svalutazione dei crediti | 408 | 0 | 345 | 0 | ||||||||
| Variazione del trattamento di fine rapporto | 33 | 0 | 167 | 0 | ||||||||
| Attività/passività correnti su strumenti finanziari | 388 | 0 | 798 | 0 | ||||||||
| Variazione netta altri fondi | (3) | 0 | (3) | 0 | ||||||||
| Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo | ||||||||||||
| patr.netto | (3.349) | 0 | (3.082) | (3.082) | (3.783) | 0 | (2.546) | (2.546) | ||||
| Interessi passivi pagati | (394) | 0 | (418) | 0 | ||||||||
| Interessi passivi di competenza | 262 | 0 | 243 | 0 | ||||||||
| Imposte di competenza | 7.267 | 0 | 8.461 | 0 | ||||||||
| Variazioni nelle attività e passività: | ||||||||||||
| Rimanenze di magazzino | 1.707 | 0 | 1.298 | 0 | ||||||||
| Crediti commerciali | (54.179) | (1) | 7 | (92) | 0 | (86) | (40.054) | (21) | 8 | (614) | 0 | (627) |
| Altre attività correnti | (2.872) | 6.364 | 0 | (21) | 0 | 6.343 | (13.160) | (4.772) | 0 | 0 | 0 | (4.772) |
| Debiti commerciali | 5.292 | (39) | 25 | 3.650 | 0 | 3.636 | 7.756 | 39 | (29) | 2.595 | 0 | 2.606 |
| Altre passività correnti | 78.811 | 86 | 0 | 0 | 0 | 86 | 76.598 | 5.014 | 0 | 0 | 0 | 5.014 |
| Altre attività non correnti | (26) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (8) | 0 | 0 | 683 | 0 | 683 |
| Altre passività non correnti | 542 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 266 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale rettifiche e variazioni | 41.134 | 6.410 | 32 | 455 | 0 | 6.898 | 45.654 | 260 | (21) | 118 | 0 | 357 |
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | 61.696 | 6.410 | 32 | 455 | 0 | 6.898 | 69.156 | 260 | (21) | 118 | 0 | 357 |
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | ||||||||||||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (6.713) | 0 | (4.705) | 0 | ||||||||
| Realizzo di immobilizzazioni immateriali | 213 | 0 | 78 | 0 | ||||||||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (319) | 0 | (264) | 0 | ||||||||
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | (6.818) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (4.891) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | ||||||||||||
| Variazione passività finanziarie non correnti | (0) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (19) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve | (3.752) | 0 | (9) | 0 | ||||||||
| Variazione netta attività, passività finanziarie correnti | 1.909 | 0 | 0 | (737) | 0 | (737) | 1.530 | 0 | 0 | 234 | 0 | 234 |
| Accensioni finanziamenti e mutui | 35.000 | 0 | 80.000 | 0 | ||||||||
| Rimborsi finanziamenti e mutui | (43.000) | 0 | (79.309) | 0 | ||||||||
| Esborsi relativi a diritti d'uso | (182) | 0 | 0 | 0 | ||||||||
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | (10.025) | 0 | 0 | (737) | 0 | (737) | 2.193 | 0 | 0 | 234 | 0 | 234 |
| Variazione delle disponibilità liquide | 44.853 | 0 | 66.457 | 0 | ||||||||
| Disponibilità correnti del periodo precedente | 66.650 | 0 | 15.555 | 0 | ||||||||
| Disponibilità correnti del periodo corrente | 111.503 | 0 | 82.012 | 0 |
A Società controllanti
B Società consociate
C Società collegate e a controllo congiunto
D altri parti correlate
| di cui correlate | di cui correlate | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | A | B | C | D | Totale | % | 31.12.2018 | A | B | C | D | Totale | % |
| Cassa | 19 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 18 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Altre disponibilità liquide | 111.484 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 66.632 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | ||
| Liquidità (A) + (B) + (C) | 111.503 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 66.650 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Crediti finanziari correnti | 138 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 981 | 0 | 0 | 844 | 0 | 844 | 86,0% |
| Debiti bancari correnti | (115.030) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (123.031) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (8.080) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (8.014) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Altri debiti finanziari correnti | (1.944) | 0 | 0 (1.071) | 0 | (1.071) | 55,1% | (115) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | |
| Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | (125.054) | 0 | 0 (1.071) | 0 (1.071) | 0,9% | (131.159) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | ||
| Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) | (13.413) | 0 | 0 (1.071) | 0 (1.071) | 8,0% | (63.528) | 0 | 0 | 844 | 0 | 844 -1,3% | |||
| Debiti bancari non correnti | (51.292) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (55.111) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti | 1.127 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 1.122 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Altri debiti non correnti | (1.593) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | (51.758) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (53.989) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | (65.171) | 0 | 0 (1.071) | 0 (1.071) | 1,6% | (117.517) | 0 | 0 | 844 | 0 | 844 -0,7% |
I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:
Gruppo D - altri parti correlate:
In data 8 aprile 2019 Ascopiave ha reso noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 26 aprile 2018, nel periodo compreso tra il 01 aprile 2019 e il 05 aprile 2019 n.127.500 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,5349 euro, per un controvalore complessivo di 450.704,60 euro.
A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave deteneva alla data detiene n.11.855.109 azioni ordinarie, pari al 5,057% del capitale sociale.
In data 8 aprile 2019, facendo seguito a quanto precedentemente comunicato in data 6 marzo 2019, Asco Holding S.p.A. ("Asco Holding" o la "Società") rende noto che, nel contesto della procedura di recesso dei soci che non hanno concorso all'approvazione della delibera assembleare del 23 luglio 2018 avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, in data 5 aprile 2019 si è concluso il periodo di adesione all'offerta in opzione, depositata in data 7 marzo 2019 presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno, di n. 28.279.062 azioni in relazione alle quali è stato validamente esercitato il diritto di recesso e con riferimento alle quali è stato contestato il valore di liquidazione determinato dal Consiglio.
Nessun socio di Asco Holding ha esercitato il diritto di opzione. Qualora la Società ricevesse comunicazioni di esercizio del diritto di opzione che risultino spedite nei termini previsti dall'avviso di offerta in opzione, ne darà pronta comunicazione.
Ad oggi residuano, pertanto, n. 41.945.221 azioni oggetto di recesso, pari al 29,96% del capitale sociale di Asco Holding, che saranno acquistate dalla Società a fronte del pagamento del valore di liquidazione ai soci recedenti e, quindi, annullate. A scopo di chiarezza, si fa seguito a precedenti comunicati per precisare che il valore di liquidazione unitario da corrispondersi da parte della Società sarà pari a Euro 3,75 per i soci recedenti che non hanno contestato il valore di liquidazione e Euro 4,047 per i soci recedenti che hanno contestato il valore di liquidazione.
Il perfezionamento della procedura di recesso avverrà, nei tempi tecnici necessari, successivamente all'eventuale approvazione da parte dell'assemblea di Ascopiave convocata per il 23 aprile 2019, in prima convocazione, e il 26 aprile 2019, in seconda convocazione, della proposta di distribuzione di un dividendo straordinario formulata da Asco Holding e subordinatamente al pagamento del medesimo dividendo.
In data 15 aprile 2019 Ascopiave ha reso noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 26 aprile 2018, nel periodo compreso tra il 08 aprile 2019 e il 12 aprile 2019 n. 199.000 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,5900 euro, per un controvalore complessivo di 714.401,60 euro.
A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave deteneva alla data n.12.054.109 azioni ordinarie, pari al 5,142% del capitale sociale.
In data 23 aprile 2019 Ascopiave ha reso noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 26 aprile 2018, nel periodo compreso tra il 15 aprile 2019 e il 19 aprile 2019 n.178.500 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,6688 euro, per un controvalore complessivo di 654.885,20 euro.
A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave deteneva alla data n.12.232.609 azioni ordinarie, pari al 5,218% del capitale sociale.
Si è riunita il 23 aprile 2019, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") in sede ordinaria e straordinaria.
L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2018, e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione.
L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha espresso parere favorevole in merito alla politica di remunerazione, corrispondente alla Sezione I della relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e 84 quater del regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971.
L'Assemblea di Ascopiave, in sede ordinaria, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018, che pertanto è da intendersi revocata, per la parte non eseguita.
Su richiesta del socio Asco Holding S.p.A., in sede ordinaria, l'assemblea ha altresì deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione, per un totale di Euro 47.390.773,40, da prelevarsi interamente dalla "Riserva da sovrapprezzo azioni". Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019.
L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione relativo alla fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. ("Unigas") in Ascopiave S.p.A. (la "Fusione") e, per esso, la Fusione.
Mediante la Fusione, Ascopiave e Unigas perseguono l'obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in Lombardia, migliorando ulteriormente il posizionamento sul mercato e gli standard qualitativi dei servizi erogati nei territori di riferimento.
L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha altresì approvato di modificare l'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave, introducendo i paragrafi da 6.6 a 6.18, al fine di preveder il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.
In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che sarà istituito e tenuto a cura della Società presso la sede sociale.
In data 23 aprile 2019 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che si è tenuta in data 24 aprile 2019 l'assemblea dei soci di Unigas Distribuzione S.r.l. ("Unigas") che ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave. Il medesimo progetto di fusione è già stato approvato dall'assemblea di Ascopiave tenutasi in data 23 aprile 2019. Si è pertanto completato l'iter deliberativo relativo alla predetta fusione, il cui perfezionamento è previsto per la fine del primo semestre 2019.
Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.
Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio. Il 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha avviato la prima fase di un percorso teso a valorizzare le proprie attività nel segmento della vendita di gas e di energia elettrica e a rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche.
Questa prima fase è volta a raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti che verranno presentate dagli operatori interessati.
Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.
La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 86.823 | 61.604 |
| di cui | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 21.735 | 15.262 |
| Attivita non correnti | 69.475 | 67.898 |
| Passività correnti | 58.136 | 36.915 |
| di cui | ||
| Passività finanziarie correnti | 598 | 1 |
| Passività non correnti | 5.183 | 4.354 |
| 92.979 | 88.234 | |
| Quota detenuta dal gruppo | 48,999% | 48,999% |
| Valore di carico della partecipazione | 45.559 | 43.234 |
| Primo trimestre | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 | ||||
| Ricavi | 57.456 | 54.444 | ||||
| Totale costi operativi | 50.682 | 47.151 | ||||
| Margine operativo Lordo | 6.774 | 7.293 | ||||
| Ammortamenti e svalutazioni | 145 | 9 | ||||
| Risultato operativo | 6.629 | 7.285 | ||||
| Proventi finanziari | 42 | 46 | ||||
| Oneri finanziari | 14 | 0 | ||||
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i | (0) | (0) | ||||
| Utile ante imposte | 6.657 | 7.331 | ||||
| Imposte del periodo | 1.910 | 2.090 | ||||
| Risultato netto dell'esercizio | 4.747 | 5.240 | ||||
| Quota detenuta dal gruppo | 48,999% | 48,999% | ||||
| Utile netto del periodo di competenza del gruppo | 2.326 | 2.568 |
Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.
La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 16.608 | 12.106 |
| di cui | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.471 | 1.327 |
| Attivita non correnti | 48.287 | 48.366 |
| Passività correnti | 18.574 | 14.648 |
| di cui | ||
| Passività finanziarie correnti | 0 | 0 |
| Passività non correnti | 1.783 | 1.728 |
| 44.539 | 44.096 | |
| Quota detenuta dal gruppo | 48,860% | 48,860% |
| Valore di carico della partecipazione | 21.762 | 21.545 |
| Primo trimestre | ||
|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Ricavi | 3.111 | 4.654 |
| Totale costi operativi | 1.853 | 3.364 |
| Margine operativo Lordo | 1.258 | 1.290 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 628 | 599 |
| Risultato operativo | 630 | 691 |
| Proventi finanziari | 0 | 0 |
| Oneri finanziari | 10 | 8 |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i | (0) | (0) |
| Utile ante imposte | 620 | 684 |
| Imposte del periodo | 177 | 229 |
| Risultato netto dell'esercizio | 443 | 455 |
| Quota detenuta dal gruppo | 48,860% | 48,860% |
| Utile netto del periodo di competenza del gruppo | 217 | 222 |
Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.
La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Attività correnti | 14.064 | 11.280 |
| di cui | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 732 | 801 |
| Attivita non correnti | 4.908 | 4.900 |
| Passività correnti | 10.178 | 8.490 |
| di cui | ||
| Passività finanziarie correnti | 0 | 844 |
| Passività non correnti | 393 | 393 |
| 8.400 | 7.297 | |
| Quota detenuta dal gruppo | 49,000% | 49,000% |
| Valore di carico della partecipazione | 4.116 | 3.576 |
| Primo trimestre | ||
|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | 2019 | 2018 |
| Ricavi | 14.272 | 11.941 |
| Totale costi operativi | 12.734 | 10.519 |
| Margine operativo Lordo | 1.538 | 1.422 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 1 | 1 |
| Risultato operativo | 1.537 | 1.420 |
| Proventi finanziari | 5 | 6 |
| Oneri finanziari | 1 | 1 |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i | (0) | (0) |
| Utile ante imposte | 1.541 | 1.425 |
| Imposte del periodo | 438 | 407 |
| Risultato netto dell'esercizio | 1.103 | 1.019 |
| Quota detenuta dal gruppo | 49,000% | 49,000% |
| Utile netto del periodo di competenza del gruppo | 541 | 499 |
Pieve di Soligo, 13 maggio 2019
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato
Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it
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