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Dovalue

Interim / Quarterly Report Aug 3, 2019

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2019

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2019

Sede sociale: Piazzetta Monte, 1 – 37121 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.doValue.it

SOMMARIO

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE _________ 4
STRUTTURA DEL GRUPPO_______ 5
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE DEL GRUPPO ______ 7
SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO ____ 34
NOTE ILLUSTRATIVE _________ 42
POLITICHE CONTABILI________ 43
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO _______ 72
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
_____ 83
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA ___ 88
OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA _ 93
OPERAZIONI CON PARTI
CORRELATE
_______ 97
ATTESTAZIONI
E
RELAZIONI
AL
BILANCIO
CONSOLIDATO
SEMESTRALE
ABBREVIATO ________ 100
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Giovanni Castellaneta (2) (4)
Amministratore Delegato Andrea Mangoni
Consiglieri Francesco Colasanti (6)
Emanuela Da Rin
Giovanni Battista Dagnino (3) (2)
Nunzio Guglielmino (4) (5)
Giovanni Lo Storto (1) (6)
Giuseppe Ranieri
Marella Idi Maria Villa
COLLEGIO SINDACALE
Presidente Chiara Molon (7)

Sindaci supplenti Sonia Peron

Sindaci effettivi Francesco Mariano Bonifacio (8) Nicola Lorito (8) Roberta Senni

SOCIETA' DI REVISIONE EY S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione Elena Gottardo dei documenti contabili societari

(7) Presidente Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

(8) Membro Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

STRUTTURA DEL GRUPPO

Il seguente grafico mostra la composizione del Gruppo doValue alla data del 30 giugno 2019:

Il Gruppo doValue vanta oltre 18 anni di esperienza in Sud Europa nei servizi per la gestione dei crediti e degli asset immobiliari per conto di clienti banche e investitori. L'attuale composizione del Gruppo riflette la focalizzazione di ciascuna società in un'area di business o mercato geografico ed è coerente con il percorso di crescita seguito da doValue, che ha seguito un'evoluzione significativa negli ultimi 24 mesi sia per linee organiche che esterne.

doValue (già doBank) nasce dalla combinazione dei due più grandi Servicer italiani indipendenti: UCCMB, poi ridenominata doValue ed originariamente parte del Gruppo UniCredit, e Italfondiario. Nel 2016 doValue acquisisce il 100% di Italfondiario, tra i principali operatori in Italia nella gestione in outsourcing di crediti performing e nonperforming, diventando il leader di mercato.

A luglio 2017 il titolo doValue debutta in Borsa, con un'offerta di collocamento conclusa in anticipo per il forte interesse dimostrato dagli investitori istituzionali, domestici e internazionali. Le azioni doValue sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOV [Bloomberg: DOV IM].

Il 2018 segna l'ingresso di doValue nei mercati internazionali, prima in Grecia attraverso un mandato affidato dalle quattro banche sistemiche locali, poi nel più ampio mercato del sud Europa, con l'accordo per l'acquisizione di Altamira Asset Management, società presente in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia, raggiunto il 31 dicembre 2018.

Con il perfezionamento dell'acquisizione di Altamira, avvenuto a giugno 2019, doValue fa un importante passo in avanti nella realizzazione del Business Plan 2018-2020 e si afferma quale principale operatore in Sud Europa nella gestione dei crediti e degli asset immobiliari, con un portafoglio in gestione di quasi 140 miliardi di euro.

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

PREMESSA

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nell'ambito del monitoraggio delle performance da parte del management e nel reporting direzionale. Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

ATTIVITA' DEL GRUPPO

Il Gruppo doValue è leader in Sud Europa nei servizi di gestione di crediti e asset immobiliari, prevalentemente derivanti da crediti non-performing, a favore di banche, investitori e istituzioni finanziarie pubbliche e private (Servicing), con un portafoglio in gestione (misurato in termini di Gross Book Value) di quasi 140 miliardi di euro in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro. Il Gruppo doValue fornisce anche prodotti e servizi ancillari al Servicing di natura commerciale, immobiliare e legale (Prodotti Ancillari).

All'interno del Gruppo, doValue S.p.A. è specializzata nelle attività di Special Servicing e Real Estate, la sua società controllata Italfondiario svolge invece primariamente attività di Master Servicing, mentre l'offerta di Prodotti Ancillari connessi con l'attività di recupero è completata da doData e dalla struttura interna di Judicial Management. Le società menzionate sono focalizzate sul mercato italiano, mentre l'offerta integrata di servizi sul mercato greco è affidata alla controllata doValue Hellas e i mercati spagnolo, portoghese e cipriota sono presidiati da Altamira Asset Management.

Nel 2018 è stato avviato un rilevante processo di riorganizzazione societaria che ha visto doValue, a giugno 2019, prendere la forma di una società di servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., cessando di essere considerato un Gruppo bancario. Il processo di riorganizzazione e di "debanking" ha reso la struttura del Gruppo più coerente con il business mix, focalizzato su servicing, e ha permesso un più ottimale utilizzo delle sue risorse finanziarie, in precedenza sottoposte ai vincoli patrimoniali previsti per i gruppi bancari.

Nell'ambito del Servicing di crediti, i servizi offerti dal Gruppo doValue includono, tra l'altro:

  • "Riscossione e Recupero": attività relative all'amministrazione, alla gestione e al recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti performing, UTP (unlikely-to-pay) e non-performing (NPL, Bad Loans);
  • "Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, nonché di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
  • "Strutturazione": servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;
  • "Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, ove tale attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. Tale attività viene svolta sottoscrivendo, in quote di minoranza, titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione disciplinati dalla legge 130/1999.

Nell'ambito della Gestione di Asset Immobiliari, i servizi offerti dal Gruppo doValue includono, tra l'altro:

  • "Gestione delle garanzie immobiliari": complesso di attività volte alla valorizzazione e alla vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti originariamente posti a garanzia di prestiti bancari;
  • "Sviluppo immobiliare": servizi volti all'analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti;
  • "Property management": complesso di servizi volti al presidio, alla gestione e alla manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione;

I Prodotti Ancillari sono strettamente connessi all'attività di recupero crediti e includono, tra l'altro, la raccolta, l'elaborazione e la fornitura di informazioni commerciali, immobiliari e legali aventi ad oggetto i debitori e la prestazione di servizi legali. Tra le attività minori fino alla fine del primo trimestre 2019, il Gruppo doValue si è occupato anche dell'offerta di selezionati prodotti bancari, principalmente in relazione alla propria attività nel settore del Servicing, (quali ad esempio l'erogazione di mutui, prevalentemente in fase di asta giudiziaria, e la gestione di conti depositi per clientela selezionata), insieme denominati Prodotti Ancillari e Altre Attività Minori. Tale offerta di prodotti bancari è stata sospesa alla fine del primo trimestre a seguito del processo di riorganizzazione societaria sopra citato.

Sia doValue sia Italfondiario, in qualità di special servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's. I giudizi di Servicer Rating di doValue e di Italfondiario costituiscono i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore. Inoltre, tali giudizi sono stati attribuiti a doValue e a Italfondiario sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 a doValue è stato assegnato anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings, oltretutto migliorato nel corso del 2019 di un livello.

Il Gruppo doValue è storicamente il principale partner di primari istituti finanziari di importanza sistemica e investitori istituzionali internazionali specializzati in investimenti in portafogli di crediti e real estate. La base clienti del Gruppo può essere suddivisa in due principali categorie di clienti anche in funzione del tipo di attività svolta: (i) Clienti Banche, per i quali il Gruppo svolge principalmente attività di "Riscossione e Recupero", "Gestione delle garanzie immobiliari" e "Property management" e (ii) Clienti Investitori, per i quali doValue si occupa, oltre che della attività citate, anche dell'attività di "Due Diligence" e "Strutturazione"; ad entrambe le categorie di clienti doValue offre l'intera gamma di Prodotti Ancillari connessi all'attività di recupero.

Principali dati del Gruppo

(€/000)

Primo Semestre Variazione
Principali dati economici consolidati 2019 2018 RESTATED
⁽¹⁾
Assoluta %
Ricavi lordi 112.155 105.274 6.881 7%
Ricavi netti 102.591 94.395 8.196 9%
Costi operativi (73.740) (59.173) (14.567) 25%
EBITDA 28.851 35.222 (6.371) (18)%
EBITDA Margin 26% 33% (8)% (23)%
Elementi non ricorrenti ⁽²⁾ (10.208) - (10.208) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 39.059 35.222 3.837 11%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 35% 33% 1% 4%
EBT 22.281 33.876 (11.595) (34)%
EBT Margin 20% 32% (12)% (38)%
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 4.027 20.889 (16.862) (81)%
Risultato netto di pertinenza del Gruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 26.611 20.889 5.722 27%

¹Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente

²Gli elementi non ricorrenti includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A. e costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo

Variazione
Assoluta %
86.067 74.443 11.624 16%
409.508 6.847 402.661 n.s.
48.715 36.312 12.403 34%
199.650 99.224 100.426 101%
79.943 87.355 (7.412) (8)%
857.390 317.036 540.354 n.s.
496.963 294 496.669 n.s.
41.138 21.848 19.290 88%
70.804 11.090 59.714 n.s.
25.814 14.152 11.662 82%
17.690 20.754 (3.064) (15)%
195.032 232.789 (37.757) (16)%
30/06/2019 31/12/2018

Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, vengono riassunti nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.

(€/000)
Indicatori alternativi di performance 30/06/2019
31/12/2018
30/06/2018
RESTATED ⁽¹⁾
Gross Book Value Italia (EoP) - in milioni di euro - 80.622 82.179 86.819
Gross Book Value Grecia (EoP) - in milioni di euro - 1.549 - -
Incassi di periodo Italia - in milioni di euro - 886 1.961 882
Incassi degli ultimi 12 mesi Italia (LTM) - in milioni di euro - 1.963 1.961 1.830
Incassi LTM/GBV Italia (EoP) 2,4% 2,4% 2,1%
Incassi LTM Stock/GBV Stock Italia (EoP) 2,5% 2,5% 2,4%
Staff FTE/Totale FTE 36% 37% 37%
Incassi LTM/Servicing FTE 2.659 2.668 2.479
Cost/Income ratio 72% 61% 63%
EBITDA 28.851 81.293 35.222
Elementi non ricorrenti in EBITDA (10.208) (2.712) -
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 39.059 84.005 35.222
EBT 22.281 80.202 33.876
Elementi non ricorrenti in EBT (12.640) - -
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 34.921 80.202 33.876
EBITDA Margin 26% 35% 33%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 35% 36% 33%
EBT Margin 20% 34% 32%
Utile per azione (in euro) 0,05 0,65 0,27
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,34 0,67 0,27
EBITDA – Capex 27.580 75.885 34.783
Capitale Circolante Netto 158.512 77.376 76.561
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (319.742) 67.911 29.698

¹Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente

Legenda

Gross Book Value Italia/Grecia (EoP): indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità del Gruppo di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi degli ultimi 12 mesi (LTM): sono i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento e vengono utilizzati nei periodi infrannuali per consentire un confronto omogeneo con il dato annuale.

Incassi LTM/GBV Italia Gross Book Value): rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi e il GBV di fine periodo del portafoglio complessivamente gestito. L'indicatore rappresenta una ulteriore metrica rispetto agli incassi di periodo e LTM in valore assoluto, relativa al tasso di efficacia dei recuperi, ovvero il rendimento del portafoglio in gestione in termini di incassi annui e di conseguenza di commissioni attive da gestione.

Incassi LTM Stock/GBV Stock Italia (Gross Book Value): rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito. Rispetto alla precedente metrica Incassi LTM/GBV, tale indicatore rappresenta il tasso di efficacia dei recuperi "normalizzato" rispetto all'ingresso di nuovi portafogli nel corso dell'esercizio di riferimento.

Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

Incassi LTM/Servicing FTE: rapporto tra il totale degli incassi LTM e il numero di dipendenti che svolgono attività di servicing. L'indicatore fornisce una indicazione relativa al tasso di efficienza dei recuperi, ovvero il rendimento di ogni singolo dipendente specializzato nell'attività di servicing in termini di incassi annui effettuati sul portafoglio conferito in gestione.

Cost/Income ratio: calcolato come rapporto tra gli oneri operativi e il totale dei ricavi operativi riportati nel conto economico riclassificato gestionale. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale del Gruppo: minore è il valore espresso da tale indicatore maggiore è l'efficienza.

EBITDA ed EBT: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin ed EBT Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA e l'EBT per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in capitale fisso, attività materiali, immateriali e finanziarie ("Capex"), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche per finanziamenti e di debiti verso la clientela per i conti correnti aperti presso il Gruppo.

RISULTATI DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2019

Risultati Economici

(€/000)

La tabella che segue espone il conto economico consolidato gestionale al 30 giugno 2019 raffrontato con il medesimo al 30 giugno 2018 il quale è stato riesposto ("Primo semestre 2018 Restated") al fine di rendere comparabili i dati e quindi di riflettere retroattivamente l'impatto derivante dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 Leasing.

Come evidenziato nel paragrafo Principi contabili, dal 1 gennaio 2019 l'applicazione del nuovo standard comporta un diverso calcolo nonché una diversa classificazione dei canoni di locazione rilevati fino al 31 dicembre 2018 tra le spese amministrative e pertanto inclusi nell'EBITDA: essi infatti vengono ora ripartiti tra gli ammortamenti di attività materiali e tra gli interessi e commissioni da attività finanziaria per la componente di oneri finanziari. Al fine di consentire la comparabilità dei valori si è pertanto provveduto a determinare come segue il I semestre 2018 "riesposto".

I risultati economici del primo semestre non includono Altamira Asset Management, la cui acquisizione è stata perfezionata alla fine di giugno. Tuttavia è possibile apprezzare un proforma del periodo che include i dati economici di Altamira come se l'acquisizione fosse avvenuta il 1 gennaio 2019, all'interno della specifica sezione nei Fatti di rilievo del periodo.

Conto economico gestionale consolidato Variazione

Conto economico gestionale consolidato al 30 giugno 2019

Ricavi di Servicing 98.149 94.641 3.508 4% Ricavi da co-investimento 327 475 (148) (31)% Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 13.679 10.158 3.521 35% Ricavi lordi 112.155 105.274 6.881 7% Commissioni passive NPL (9.564) (10.879) 1.315 (12)% Ricavi netti 102.591 94.395 8.196 9% ⁽³⁾

Spese per il personale (48.727) (45.070) (3.657) 8%
Spese amministrative (25.013) (14.103) (10.910) 77%
Totale costi operativi (73.740) (59.173) (14.567) 25%
EBITDA 28.851 35.222 (6.371) (18)%
EBITDA Margin 26% 33% (8%) (23)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA ⁽²⁾ (10.208) - (10.208) n.s.
EBITDA esclus i gli e lementi non r icorrenti 39.059 35.222 3.837 11%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 35% 33% 1% 4%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (3.331) (2.430) (901) 37%
Accantonamenti netti (3.002) (81) (2.921) n.s.
Saldo rettifiche/riprese di valore 405 388 17 4%
Utile/perdita da partecipazioni - 340 (340) (100)%
EBIT 22.923 33.439 (10.516) (31)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value 669 630 39 6%
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (1.311) (193) (1.118) n.s.
EBT 22.281 33.876 (11.634) (34)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT ⁽³⁾ (12.640) -
EBT esclusi gli e lementi non ricorrenti 34.921 33.876
Imposte sul reddito (18.254) (12.987) (5.267) 41%
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte - - - n.s.
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 4.027 20.889 (16.901) (81)%

Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto di pertinenza del Gruppo⁽⁴⁾ (22.584) - (22.584) n.s. Risultato netto di pertinenza de l Gruppo esclusi gli e lementi non r icorrenti 26.611 20.889 5.722 27% Utile per azione (in Euro) 0,05 0,27 (0,22) (81)% Utile per azione esclus i gli e lementi non r icorrenti (in Euro) 0,34 0,27 0,07 26%

⁽¹⁾ Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente

⁽²⁾ Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A. e costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo

⁽³⁾ Gli elementi non ricorrenti inclusi negli Accantonamenti netti si riferiscono a piani di incentivi all'esodo pertanto qui riclassificati dalle spese del personale

⁽⁴⁾ Gli elementi non ricorrenti inclusi nelle imposte sul reddito sono rappresentati prevalentemente dalla cancellazione di DTA a seguto del cambio aliquota del "debanking"

Assoluta %

2019 2018 RESTATED¹Primo Semestre Primo Semestre

Riesposizione del primo semestre 2018 con evidenza dell'impatto derivante dal principio IFRS 16 Leases

La tabella di seguito esposta si pone l'obiettivo di riesporre i dati di conto economico gestionale pubblicato nel Resoconto intermedio del primo semestre 2018 evidenziando gli impatti dell'IFRS 16 come se questo fosse stato applicato retroattivamente dal 1 gennaio 2018.

Si precisa che tale riesposizione non viene richiesta dallo standard e viene effettuata su base volontaria solo sui dati economici gestionali con la finalità di rendere confrontabili i dati del 2019 con quelli del periodo precedente.

Il calcolo dell'impatto IFRS 16 è pertanto frutto di una stima basata sui contratti di locazione in essere nel primo semestre 2018.

(€/000)
Conto economico gestionale consolidato Primo Semestre Primo Semestre
2018 Impatto IFRS 16 2018 RESTATED
Ricavi di Servicing 94.641 - 94.641
di cui Banche 61.767 - 61.767
di cui Investitori 32.874 - 32.874
Ricavi da co-investimento 475 - 475
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 10.158 - 10.158
Ricavi lordi 105.274 - 105.274
Commissioni passive NPL (10.879) - (10.879)
Ricavi netti 94.395 - 94.395
Spese per il personale (45.070) - (45.070)
Spese amministrative (15.192) 1.089 (14.103)
di cui IT (6.324) - (6.324)
di cui Real Estate (4.157) 1.043 (3.114)
di cui altre spese generali (4.711) 46 (4.665)
Totale costi operativi (60.262) 1.089 (59.173)
EBITDA 34.133 1.089 35.222
EBITDA Margin 32% 33%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (1.188) (1.242) (2.430)
Accantonamenti netti (80) (1) (81)
Saldo rettifiche/riprese di valore 388 - 388
Utile/perdita da partecipazioni 340 - 340
EBIT 33.593 (154) 33.439
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value 630 - 630
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (94) (99) (193)
EBT 34.129 (253) 33.876
Imposte sul reddito (13.084) 97 (12.987)
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte - - -
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 21.045 (156) 20.889

La formazione dell'EBITDA

Nel secondo trimestre del 2019 si sono concentrati significativi oneri non ricorrenti, legati principalmente alla conclusione del processo di riorganizzazione aziendale e al perfezionamento dell'acquisizione di Altamira Asset Management. Per tale motivo, si ritiene che la capacità organica di generazione di utile operativo del Gruppo sia meglio espressa dall'EBITDA rettificato escludendo tali oneri.

L'EBITDA esclusi gli oneri non ricorrenti, pari a € 10,2 milioni, ha registrato una crescita del 11% raggiungendo € 39,1 milioni (€ 35,2 milioni al 30 giugno 2018) e un margine del 35% sui ricavi, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al periodo di raffronto.

L'EBITDA raggiunge un importo di € 28,9 milioni (€35,2 nei primi sei mesi del 2018 restated). Il restatement dell'EBITDA 2018, necessario per assicurare la comparabilità con i risultati 2019 in seguito alla transizione al principio contabile IFRS16, ha riguardato essenzialmente i costi di locazione del real estate.

(€/000)
Ricavi netti Primo Semestre Variazione
2019 2018
RESTATED
Assoluta %
Ricavi di Servicing 98.149 94.641 3.508 4%
Ricavi da co-investimento 327 475 (148) (31)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 13.679 10.158 3.521 35%
Ricavi lordi 112.155 105.274 6.881 7%
Commissioni passive (9.564) (10.879) 1.315 (12)%
Ricavi netti 102.591 94.395 8.196 9%
(€/000)
Costi operativi Primo Semestre
2019 2018
RESTATED
Assoluta %
Spese per il personale (48.727) (45.070) (3.657) 8%
Spese amministrative (25.013) (14.103) (10.910) 77%
di cui IT (6.597) (6.324) (273) 4%
di cui Real Estate (2.341) (3.114) 773 (25)%
di cui altre spese generali (16.075) (4.665) (11.410) n.s.
Totale costi operativi (73.740) (59.173) (14.567) 25%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (10.208) - (10.208) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 39.059 35.222 3.837 11%

L'espansione dell'EBITDA esclusi gli oneri non ricorrenti, è trainata dall'andamento dei ricavi lordi che alla fine del primo semestre 2019 ammontano ad € 112,2 milioni, in crescita del 7% rispetto al 30 giugno 2018.

I ricavi di Servicing, pari ad € 98,1 milioni, evidenziano un incremento del 4% rispetto al valore registrato nel medesimo periodo dell'esercizio precedente, per l'aumento di performance fees nonché per il maggior apporto di ricavi a fronte di indennità da cessioni. L'andamento delle base fees, pur in un contesto di stabilità delle fee medie sul GBV gestito, è influenzato dalla riduzione del portafoglio gestito, il quale rispetto al primo semestre 2018 è inferiore del 7,2% a seguito dei recuperi effettuati e di cessioni di portafogli da parte di alcuni clienti, queste ultime concentrate in particolar modo nel primo trimestre dell'anno.

In rapporto al Gross Book Value di fine periodo, indicatore "Incassi LTM/GBV (EoP)", gli incassi degli ultimi 12 mesi rappresentano il 2,4%, in crescita rispetto al 2,1% del primo semestre 2018 (in linea con il dato a fine 2018, pari al 2,4%); escludendo i nuovi mandati in gestione, l'indicatore "Incassi LTM Stock/GBV Stock (EoP)" si attesta al 2,5%, in lieve crescita rispetto al primo semestre 2018 e stabile rispetto a dicembre 2018.

Nell'ambito dei ricavi da co-investimento l'apporto dei proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation è inferiore del 31% rispetto al primo semestre 2018 (-€ 148 mila). Più significativo invece risulta il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e attività minori, che originano principalmente da proventi per servizi di business information, due diligence e servicing di tipo amministrativo; essi rappresentano il 12% del totale dei ricavi lordi del periodo (10% al 30 giugno 2018) ed evidenziano un incremento del 35% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. La voce include il rimborso dei costi incorsi in connessione alla gestione del contratto con le quattro banche sistemiche pari a circa € 2,8 milioni.

Ulteriori miglioramenti ai ricavi netti derivano dalla contrazione del 12% delle commissioni passive rispetto al 2018 conseguenti ad un minor utilizzo della rete esterna. In rapporto ai ricavi lordi, le commissioni passive evidenziano un trend positivo passando dal 10% del primo semestre 2018 all'attuale 9%.

I costi operativi, pari a circa € 73,7 milioni, registrano un incremento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2018. L'andamento riflette, da un lato, la significativa presenza di elementi non ricorrenti (€ 10,2 milioni), dall'altro maggiori spese IT per attività di sviluppo di applicativi e la crescita del personale a servizio delle attività in fase di start-up, in particolare in Grecia e per il business UTP.

Più in dettaglio, le spese del personale, risultano in aumento di circa € 3,7 milioni per il previsto rafforzamento dello staff a presidio delle nuove iniziative di sviluppo in Grecia e Italia (UTP). Si ricorda che il Business Plan 2018-2020 presentato a giugno 2018 include progetti volti al raggiungimento di maggiore efficienza nelle spese del personale che, in linea con le attese, avranno effetto in particolare a partire dall'anno 2020.

Le spese amministrative, pari a € 25,0 milioni contro € 14,1 milioni al 30 giugno 2018, registrano un aumento del 77% principalmente in ambito altre spese generali dove si concentrano gli elementi non ricorrenti legati agli advisors intervenuti per l'acquisizione di Altamira (+€ 10,2 milioni).

In continuità con l'esercizio 2018, tra i costi operativi del primo semestre 2019 sono dunque stati individuati alcuni elementi non ricorrenti che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA al fine di favorire la confrontabilità tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo.

Tali elementi non ricorrenti, la cui fattispecie non è presente nel primo trimestre 2018, ammontano a € 10,2 milioni e sono riferibili a:

  • (i) per il 95% dell'importo a costi relativi al progetto di acquisizione del servicer Altamira Asset Management;
  • (ii) per il residuo 5% al progetto di riorganizzazione del Gruppo previsto nell'ambito del Business Plan 2018-2020 che include il processo di de-banking e una maggiore focalizzazione sul servicing di UTP.

La formazione dell'EBIT e dell'EBT

L'EBIT del Gruppo è pari a € 22,9 milioni contro € 33,4 milioni del primo semestre 2018 (-31%) e l'EBT, di poco inferiore, ammonta a € 22,3 milioni contro € 33,9 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente (-34%) come dettagliato nella tabella che segue.

(€/000)
Primo Semestre Variazione
EBIT ed EBT 2019 2018
RESTATED
Assoluta %
EBITDA 28.851 35.222 (6.371) (18)%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (3.331) (2.430) (901) 37%
Accantonamenti netti (3.002) (81) (2.921) n.s.
Saldo rettifiche/riprese di valore 405 388 17 4%
Utile/perdita da partecipazioni - 340 (340) (100)%
EBIT 22.923 33.439 (10.516) (31)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value 669 630 39 6%
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (1.311) (193) (1.118) n.s.
EBT 22.281 33.876 (11.595) (34)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (12.640) - (12.640) n.s.
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 34.921 33.876 1.045 3%

Sono inclusi nell'EBT oneri non ricorrenti per € 2,4 milioni riferibili a costi per incentivi all'esodo, oltre ai costi non ricorrenti presenti nelle spese amministrative sopra menzionati.

Le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali includono la quota degli ammortamenti sui Diritti d'Uso derivanti dalla nuova contabilizzazione dei contratti di locazione a seguito dell'introduzione del principio IFRS 16. L'importo che impatta il primo semestre 2019 ammonta a € 1,6 milioni, mentre quello restated 2018 è pari a € 1,2 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software ed evidenzia un incremento del 55% rispetto al 2018 per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.

Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri risultano pari a € 3,0 milioni, con un incremento significativo rispetto al primo semestre 2018 (+€ 2,9 milioni).

La voce utile/perdita da partecipazioni nel semestre non contribuisce al risultato del periodo a differenza del periodo precedente il cui ammontare rifletteva la valutazione ad equity della partecipazione in BCC Gestione Crediti S.p.A. ceduta nel terzo trimestre 2018.

La formazione del risultato di periodo

(€/000)
Risultato di periodo Primo Semestre Variazione
2019 2018
RESTATED
Assoluta %
EBT 22.281 33.876 (11.595) (34)%
Imposte sul reddito (18.254) (12.987) (5.267) 41%
Risultato di periodo 4.027 20.889 (16.862) (81)%
Utile per azione (in Euro) 0,05 0,27 (0,22) (81)%
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto di pertinenza del Gruppo (22.584) - (22.584) n.s.
Risultato netto di pertinenza del Gruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 26.611 20.889 5.722 27%
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in Euro) 0,34 0,27 0,07 26%

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in € 18,3 milioni ed includono una componente non ricorrente pari a € 10,8 milioni legata alla cancellazione di imposte differite attive per effetto del "debanking" di doValue che ha comportato la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP. Il tax rate complessivo risulta pertanto dell'82%. Le imposte sul reddito includono inoltre la quota di competenza del canone DTA per il semestre pari a € 911 mila. Il tax rate calcolato escludendo l'importo delle componenti non ricorrenti e del canone DTA risulta pari al 29%, contro il 36% dello stesso periodo del 2018.

L'utile netto del periodo, che in assenza di utili di terzi è interamente riferibile al Gruppo, ammonta a € 4,0 milioni in diminuzione dell'81% rispetto a quello del 2018. Al netto degli elementi non ricorrenti, tenendo conto del relativo effetto imposte, il risultato consolidato risulta invece pari a € 26,6 milioni, con un incremento del 27% rispetto al primo semestre 2018.

Segment Reporting

Il modello di business del Gruppo doValue è declinabile secondo due principali dimensioni di analisi:

  • Clienti;
  • Linee di Business.

La base clienti del Gruppo è stata suddivisa in due principali categorie: Banche ed Investitori. Le linee di business rappresentano l'aggregazione dei prodotti/servizi offerti dal Gruppo, e sono rappresentate da due categorie: Servicing e Prodotti Ancillari e altre attività minori.

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA di periodo dei segmenti di business indicati.

(€/000)
Primo Semestre 2019
Conto economico riclassificato consolidato Banche Investitori Totale
Servicing
% Prodotti
ancillari e
altre
attività minori
% Totale
Ricavi di Servicing 57.014 40.006 97.020 1.129 98.149
di cui v/Banche 57.014 - 57.014 - 57.014
di cui v/Investitori - 40.006 40.006 1.129 41.135
Ricavi da co-investimento - - - 327 327
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori - - - 13.679 13.679
Ricavi lordi 57.014 40.006 97.020 87% 15.135 13% 112.155
Commissioni passive (5.256) (1.847) (7.103) (2.461) (9.564)
Ricavi netti 51.758 38.159 89.917 88% 12.674 12% 102.591
Spese per il personale (24.196) (17.457) (41.653) (7.074) (48.727)
Spese amministrative (12.353) (8.913) (21.266) (3.747) (25.013)
di cui IT (3.329) (2.402) (5.731) (866) (6.597)
di cui Real Estate (1.180) (852) (2.032) (309) (2.341)
di cui altre spese generali (7.844) (5.659) (13.503) (2.572) (16.075)
Totale costi operativi (36.549) (26.370) (62.919) (10.821) (73.740)
EBITDA 15.209 11.789 26.998 94% 1.853 6% 28.851
EBITDA Margin 27% 29% 28% 12% 26%
Contribuzione EBITDA 53% 41% 94% 6% 100%

(€/000)

Banche Investitori Totale
Servicing
Prodotti
ancillari e
altre
attività minori
Totale
Ricavi di Servicing
Primo Semestre 2019 57.014 40.006 97.020 1.129 98.149
Primo Semestre 2018 61.767 32.874 94.641 - 94.641
Variazione (4.753) 7.132 2.379 1.129 3.508
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori
Primo Semestre 2019 - - - 14.006 14.006
Primo Semestre 2018 - - - 10.633 10.633
Variazione - - - 3.373 3.373
Spese per il personale
Primo Semestre 2019 (24.196) (17.457) (41.653) (7.074) (48.727)
Primo Semestre 2018 (27.071) (14.409) (41.480) (3.590) (45.070)
Variazione 2.875 (3.048) (173) (3.484) (3.657)
Spese amministrative
Primo Semestre 2019 (12.353) (8.913) (21.266) (3.747) (25.013)
Primo Semestre 2018 (8.402) (4.471) (12.873) (1.230) (14.103)
Variazione (3.951) (4.442) (8.393) (2.517) (10.910)
EBITDA
Primo Semestre 2019 15.209 11.789 26.998 1.853 28.851
Primo Semestre 2018 20.001 11.756 31.757 3.465 35.222
Variazione (4.792) 33 (4.759) (1.612) (6.371)
EBITDA Margin
Primo Semestre 2019 27% 29% 28% 12% 26%
Primo Semestre 2018 32% 36% 34% 33% 33%
Variazione -5% -7% -6% -21% -7%

Nel corso del primo semestre 2019 i ricavi lordi ammontano a € 97,0 milioni e l'EBITDA (€ 27,0 milioni) del segmento Servicing rappresenta il 94% del rispettivo totale.

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

Premessa

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, maggiormente in linea con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.

Al termine della presente Relazione intermedia sulla Gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(€/000) 30/06/2019 Variazione
Stato patrimoniale gestionale 31/12/2018 Assoluta %
Cassa e titoli liquidabili 86.067 74.443 11.624 16%
Attività finanziarie 48.715 36.312 12.403 34%
Attivita' materiali 21.571 4.290 17.281 n.s.
Attivita' immateriali 409.508 6.847 402.661 n.s.
Attività fiscali 79.943 87.355 (7.412) (8)%
C rediti commerciali 199.650 99.224 100.426 101%
Attività in dismissione 10 710 (700) (99)%
Altre attività 11.926 7.855 4.071 52%
Totale attivo 857.390 317.036 540.354 n.s.
Passività finanziarie: debiti verso banche 405.809 - 405.809 n.s.
Altre passività finanziarie 91.154 294 90.860 n.s.
Debiti commerciali 41.138 21.848 19.290 88%
Passività fiscali 70.804 11.090 59.714 n.s.
TFR 9.949 9.577 372 4%
Fondi rischi e oneri 17.690 20.754 (3.064) (15)%
Passività in dismissione - 6.532 (6.532) (100)%
Altre passività 25.814 14.152 11.662 82%
Totale passivo 662.358 84.247 578.111 n.s.
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserve 149.909 140.915 8.994 6%
Azioni proprie (184) (246) 62 (25)%
Risultato di periodo 4.027 50.840 (46.813) (92)%
Totale patrimonio netto 195.032 232.789 (37.757) (16)%
Interessi di minoranza - - - n.s.
Totale passivo e patrimonio netto 857.390 317.036 540.354 n.s.

La Cassa e titoli liquidabili include le disponibilità liquide presso le banche nonché titoli di Stato italiani (BOT) per € 1,0 milioni. Rispetto al saldo del 31 dicembre 2018 la voce evidenzia un incremento del 16%.

Le Attività finanziarie passano da € 36,3 milioni a € 48,7 milioni con un incremento di € 12,4 milioni giustificato nella quasi totalità dall'investimento a breve termine, di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un credito non-performing verso la Pubblica Amministrazione per il quale è stato definito un accordo transattivo favorevole. La composizione delle attività finanziarie viene esposta nella tabella che segue.

(€/000)
---------
Attività finanziarie 30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Assoluta %
Al fair value con impatto a CE 33.701 34.251 (550) (2)%
Titoli di debito 5.659 5.240 419 8%
OICR 27.995 28.964 (969) (3)%
Titoli di capitale 47 47 - n.s.
Al costo ammortizzato 15.014 2.061 12.953 n.s.
C rediti verso banche diversi da conti correnti e depositi a vista 99 97 2 2%
C rediti verso clientela 14.915 1.964 12.951 n.s.
Totale attività finanziarie 48.715 36.312 12.403 34%

L'aumento delle attività materiali pari a € 17,3 milioni risente sia dell'acquisizione di Altamira per un importo di circa € 7,6 milioni, sia dell'ingresso dei Diritti d'Uso derivanti dalla prima applicazione del principio IFRS 16, come descritto nella sezione Politiche contabili.

Le attività e passività fiscali al 30 giugno 2019 sono sintetizzate nelle tabelle che seguono:

(€/000)
Attivita' fiscali
31/12/2018 Variazione
30/06/2019 Assoluta %
Attivita' per imposte correnti
Acconti - 192 (192) (100)%
Passività fiscali - (159) 159 (100)%
Totale - 33 (33) (100)%
Attivita' per imposte anticipate
Svalutazioni su crediti 47.776 55.407 (7.631) (14)%
Perdite fiscali riportabili in futuro 11.664 19.397 (7.733) (40)%
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 11.981 168 11.813 n.s.
Altre attività / Altre passività 37 39 (2) (5)%
Accantonamenti 4.839 6.395 (1.556) (24)%
Totale 76.297 81.406 (5.109) (6)%
Altri crediti di natura fiscale 3.646 5.916 (2.270) (38)%
Totale attività fiscali 79.943 87.355 (7.412) (8)%

Le attività per imposte anticipate subiscono un decremento complessivo di € 5,1 milioni, le cui variazioni più significative derivano dalla combinazione dei seguenti effetti:

  • cancellazione di € 10,8 milioni dei crediti legati principalmente a svalutazione crediti e perdite fiscali riportabili in futuro originati nella Capogruppo doValue, a seguito del cambio di aliquota determinato dal "debanking": trovano infatti applicazione le aliquote ordinarie IRES e IRAP rispettivamente del 24% e del 4,44%, in sostituzione delle aliquote proprie di enti creditizi e finanziari rispettivamente pari a 27,5% e 5,57%;
  • € 11,8 milioni di nuove DTA contribuite dalla nuova controllata Altamira derivanti da differenze temporanee sulla deducibilità degli ammortamenti di attività immobilizzate;
  • diminuzione di € 5,3 milioni dal reversal della DTA riveniente da perdite fiscali pregresse a fronte dell'imponibile fiscale di periodo della Capogruppo doValue.
(€/000)
Passività fiscali 30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Assoluta %
Imposte dell'esercizio 9.738 8.168 1.570 19%
Passività per imposte differite 46.685 21 46.664 n.s.
Altri debiti di natura fiscale 14.381 2.901 11.480 n.s.
Totale passività fiscali 70.804 11.090 59.714 n.s.

L'importo delle imposte differite passive si riferisce all'effetto derivante dall'operazione di aggregazione aziendale Altamira e in particolare esso risulta dalla Purchase Price Allocation come effetto fiscale degli aggiustamenti apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita.

Per maggiori dettagli si rimanda alla parte dedicata ad operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

Tra le passività finanziarie – debiti verso banche risulta iscritto il valore del finanziamento a 5 anni (Facility Loan) sottoscritto per l'acquisizione di Altamira. L'importo nominale della linea di credito è di € 415 milioni, ad un tasso del 2,5% variabile in funzione dell'Euribor a 6 mesi e di alcuni covenants finanziari. Il fair value di iscrizione in bilancio, pari a € 405,8 milioni, corrisponde al corrispettivo ricevuto al netto dei costi di transazione sostenuti per l'acquisizione, quantificati in € 9,2 milioni, che verranno ammortizzati lungo la durata del prestito.

Le altre passività finanziarie alla fine del semestre 2019 sono di seguito dettagliate:

(€/000)
Altre passività finanziarie 30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Assoluta %
Passività per leasing 15.242 - 15.242 n.s.
Earn-out 39.313 - 39.313 n.s.
Put option su minority 36.403 - 36.403 n.s.
Altre passività finanziarie 196 294 (98) (33)%
Totale altre passività finanziarie 91.154 294 90.860 n.s.

Le passività per leasing accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16 in vigore dal 1° gennaio 2019.

La passività per Earn-out è legata all'acquisizione Altamira ed è relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, ossia a fine dicembre 2020.

La passività "Put option su minority" è legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.

Tutte le passività indicate sono state attualizzate al 30 giugno 2019.

Come si evince dalla tabella di seguito esposta, i fondi rischi e oneri evidenziano una complessiva riduzione di € 3,1 milioni rispetto ai saldi di fine 2018 principalmente per effetto di rilasci di accantonamenti sulla componente degli oneri del personale che include gli stanziamenti necessari a finanziare i premi MBO da erogare nei futuri esercizi sulla base delle politiche di remunerazione vigenti.

La componente residuale del fondo rischi accoglie gli stanziamenti su controversie per le quali non sono attivate al momento azioni legali.

(€/000)
Fondi rischi e oneri Variazione
30/06/2019 31/12/2018 Assoluta %
Controversie legali 7.519 7.421 98 1%
Oneri del personale 6.349 9.627 (3.278) (34)%
Altri 3.822 3.706 116 3%
Totale fondi rischi e oneri 17.690 20.754 (3.064) (15)%

La voce Altre passività al 30 giugno al 2019 ammonta a € 25,8 milioni con un incremento di € 11,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 sostanzialmente per effetto della maturazione della 13° mensilità e connessa contribuzione e di altre partite debitorie verso il personale del Gruppo.

Il Capitale Circolante Netto

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione del capitale circolante netto al 30 giugno 2019, 31 dicembre 2018 e 30 giugno 2018.

(€/000)
Capitale circolante netto 30/06/2019 31/12/2018 30/06/2018
C rediti commerciali 199.650 99.224 96.427
Debiti commerciali (41.138) (21.848) (19.866)
Totale Capitale circolante netto 158.512 77.376 76.561

Il dato di periodo pari a € 158,5 milioni risulta significativamente influenzato dall'ingresso di Altamira che contribuisce a questo saldo per € 78,4 milioni (€ 92,5 milioni di crediti commerciali e € 14,1 milioni di debiti commerciali).

Escludendo Altamira il capitale circolante netto ammonterebbe a € 80,1 milioni con un incremento del 5% rispetto al 30 giugno 2018 nonostante la crescita dei ricavi netti del 9%. Per effetto della consueta stagionalità, il valore (escluso Altamira) si posiziona invece al di sopra dell'3% rispetto al 31 dicembre 2018.

La Posizione Finanziaria Netta

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della posizione finanziaria netta che, nella sua componente corrente, risulta essere positiva in tutti i periodi esposti.

H Posizione finanziaria netta (F)+(G) (319.742) 67.911 29.698
G Debiti bancari non correnti (324.868) - -
F Posizione finanziaria netta corrente (C )+(D)+(E) 5.126 67.911 29.698
E Depositi della clientela - (6.532) (11.948)
D Debiti bancari correnti (80.941) - -
C Liquidità (A)+(B) 86.067 74.443 41.646
B Titoli liquidabili 1.000 999 1.000
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 85.067 73.444 40.646
Posizione finanziaria netta 30/06/2019 31/12/2018 30/06/2018
(€/000)

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2019 riflette il finanziamento a cui il Gruppo ha fatto ricorso per l'acquisizione di Altamira (€ 415 milioni).

Il Cash Flow gestionale

La capacità di generazione cassa viene meglio evidenziata nella tabella sottostante che espone un cash flow gestionale di periodo confrontato con lo stesso dell'anno precedente.

(€/000)
Cash Flow 30/06/2019 30/06/2018
EBITDA 28.851 34.133
Investimenti (1.271) (1.638)
EBITDA-Capex 27.580 32.495
% di EBITDA 96% 95%
Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni 2.440 2.763
Variazione del CCN (2.696) 1.704
Variazione di altre attività/passività (6.475) (2.995)
Cash Flow Operativo 20.849 33.967
Imposte pagate (IRES/IRAP) - -
Free Cash Flow 20.849 33.967
(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie (11.240) (11.966)
(Investimenti)/disinvestimenti partecipativi (360.998) -
Dividendi liquidati (36.263) (30.908)
Cash Flow netto del periodo (387.652) (8.907)
Variazione della posizione finanziaria netta (387.653) (8.907)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (319.742) 29.698
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo 67.911 38.605

Il Cash Flow Operativo, pari a € 20,8 milioni, include un maggior assorbimento di liquidità per € 2,7 milioni, derivante dal Net Working Capital per effetto di maggiori ricavi.

Gli investimenti partecipativi includono l'effetto di cash-out relativo all'acquisizione di Altamira come evidenziato anche nella specifica sezione delle Note Illustrative dedicata ad operazioni di aggregazione riguardanti imprese e rami d'azienda.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NEL PERIODO

Nuova struttura societaria e denominazione del Gruppo

A giugno 2019 si è concluso positivamente l'articolato processo di riorganizzazione societaria, annunciato a giugno 2018 con il Business Plan 2018-2020, che ha visto doValue prendere la forma di una società di servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., cessando dunque di essere un Gruppo bancario.

Con l'attuazione di tale progetto, doValue ha inteso realizzare una maggior razionalizzazione ed efficienza del Gruppo in quanto il progetto mira a rendere la sua struttura societaria coerente con il core business della gestione e recupero di asset non performing, unlikely-to-pay e real estate. La nuova struttura del Gruppo è allineata alle best practice del settore e permettere un più ottimale utilizzo delle sue risorse finanziarie.

La riorganizzazione ha altresì comportato la scissione parziale operata da Italfondiario a favore di doValue (già doBank S.p.A.) del ramo "servicing", nonché l'apporto da doValue (già doBank S.p.A.) a Italfondiario del ramo "master servicing", il tutto con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2019. Infine, il processo di "debanking", ha visto l'Assemblea straordinaria dei Soci del giorno 5 marzo 2019 approvare la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione e, conseguentemente, modificare l'oggetto sociale della Società che ha adottato la denominazione di doValue S.p.A. (in precedenza doBank S.p.A.).

Avvio della gestione di nuovi portafogli di crediti

Nel corso del primo semestre del 2019 doValue ha preso in carico nuovi portafogli di crediti i cui di accordi di gestione erano stati siglati nella seconda parte del 2018. In particolare, è stata avviata la gestione dei portafogli derivanti da accordi con il Gruppo bancario Iccrea e con Banca Carige, riguardanti crediti di valore complessivamente pari a circa 2,3 miliardi di euro.

In linea con le attese e facendo seguito alla positiva conclusione delle fasi di on-boarding e business planning portate avanti nella seconda parte del 2018, nel primo trimestre del 2019 doValue ha inoltre avviato la gestione del portafoglio affidatogli dalle quattro banche sistemiche greche, primo contratto internazionale del Gruppo, gestito dal team basato ad Atene. Il portafoglio è costituito da circa 300 posizioni corporate per un Gross Book Value complessivamente pari a circa 1,5 miliardi di euro.

Assemblea ordinaria degli azionisti

L' Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. si è riunita in data 17 aprile 2019 in sede ordinaria ed ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno, tra cui:

  • Il Bilancio di esercizio 2018 di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2018, che chiude con un Risultato Netto pari a € 43.374.465. Nel corso della seduta è stato presentato il Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018, che ha chiuso con un risultato netto esclusi oneri non ricorrenti pari a € 52,6 milioni, +17% rispetto a € 45,0 milioni nel 2017 (risultato netto pari a € 50,9 milioni, +13% rispetto a € 45,0 nel 2017);
  • La distribuzione di dividendi relativi all'esercizio 2018 per € 36.836.956, pari ad € 0,460, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria, corrispondente al 70% dell'utile consolidato esclusi gli oneri non ricorrenti (70% payout);
  • La Relazione annuale sulla Remunerazione e Incentivazione, il Piano Incentivante 2019 basato in strumenti finanziari e la Politica dei Pagamenti di Fine Rapporto.

Perfezionamento dell'acquisizione di Altamira Asset Management

Il 27 giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di doValue ha reso noto di aver perfezionato l'acquisizione di una partecipazione dell'85% nel capitale di Altamira Asset Management ("Altamira"). Il Gruppo Santander ha deciso di rimanere azionista di Altamira al 15% non esercitando il suo diritto di co-vendita.

Altamira è uno dei principali servicer di Non Performing Loans e Real Estate assets, con una presenza in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia. La combinazione di doValue e Altamira forma il leader del settore del credit servicing in Sud Europa, caratterizzato da oltre 650 miliardi di euro di non performing asset e da un forte interesse da parte degli investitori internazionali.

L'operazione è stata finanziata con le disponibilità di cassa di doValue e l'utilizzo di una linea di credito bancario della durata di 5 anni e ammontare fino a € 415 milioni. La struttura della transazione e i suoi termini principali sono invariati rispetto a quelli comunicati al mercato il 31 dicembre 2018, data dell'annuncio dell'acquisizione.

Dati economici riclassificati consolidati pro-forma del primo semestre 2019 e del 2018

Di seguito si riporta un'informativa contabile pro-forma, idonea a rappresentare gli effetti significativi dell'acquisizione del gruppo Altamira, sul conto economico riclassificato consolidato del Gruppo doValue, qualora l'operazione avesse avuto efficacia il 1° gennaio 2019 (per il proforma del primo semestre 2019) e il 1° gennaio 2018 (per il proforma 2018), anziché da fine giugno 2019.

Ai fini di una corretta interpretazione delle informazioni fornite dai dati economici consolidati proforma relativi al primo semestre 2019 e all'esercizio 2018 nel seguito presentati è necessario considerare che:

a) trattandosi di rappresentazioni costruite su ipotesi, qualora l'acquisizione fosse realmente stata realizzata alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati economici consolidati proforma, non necessariamente gli effetti contabili risultanti sarebbero stati uguali ai dati pro-forma di seguito presentati;

b) le rettifiche pro-forma effettuate rappresentano gli effetti economici di entità significativa, connessi direttamente all'operazione di acquisizione;

c) i dati pro-forma sono predisposti in modo da rappresentare solamente gli effetti oggettivamente misurabili derivanti dall'acquisizione e, pertanto, non tengono conto di potenziali effetti relativi a variazioni delle politiche della direzione aziendale e a decisioni operative conseguenti all'esecuzione delle predette politiche;

d) i dati economici consolidati pro-forma non riflettono dati prospettici e non intendono rappresentare in alcun modo una previsione dell'andamento della situazione economica futura del Gruppo doValue successivamente all'acquisizione e, pertanto, non devono essere utilizzati in tal senso;

e) alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati economici consolidati proforma non sussistevano legami di partecipazione diretti tra le società partecipanti all'acquisizione, né le stesse risultavano "under common control" ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 3;

f) i valori calcolati per l'elaborazione delle "Rettifiche pro-forma" sono coerenti con la rappresentazione contabile dell'operazione presentata in dettaglio nella sezione dedicata alle Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda;

g) i dati contabili delle società del gruppo Altamira utilizzati ai fini della presente informativa pro-forma sono stati elaborati con principi contabili e criteri di valutazione per la predisposizione dei macro-aggregati del conto economico riclassificato uniformi a quelli applicati nel Gruppo doValue a seguito di una attività di omogeneizzazione dei criteri e principi di elaborazione e presentazione dell'informativa finanziaria (GAAP analysis).

Proforma del primo semestre 2019

Il prospetto di seguito esposto presenta:

  • 1) nella colonna "doValue conto economico consolidato primo semestre 2019" i dati relativi al primo semestre 2019 del Gruppo doValue;
  • 2) nella colonna "Altamira conto economico consolidato primo semestre 2019" i dati relativi al primo semestre 2019 rinvenienti dalla situazione contabile subconsolidata del gruppo Altamira al 30 giugno 2019 predisposta in accordo con i principi contabili locali ossia gli spanish gaap e riclassificati per tener conto dello schema di conto economico riclassificato adottato dal Gruppo doValue;
  • 3) nella colonna "Effetti del rinnovo dei contratti con Santander e relativo effetto fiscale" gli impatti economici derivanti dalla rinegoziazione del contratto in oggetto, intervenuta nel mese di giugno 2018. Nello specifico per tali contratti la modalità di contabilizzazione dei ricavi differisce tra la situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira e il bilancio consolidato del Gruppo doValue;
  • 4) nella colonna "Rettifiche PPA e altre rettifiche minori e relativi impatti fiscali" sono inclusi principalmente le rettifiche delle attività immateriali, ammortamenti e impairment, del gruppo Altamira (€ 73,8 milioni) derivanti dalla valorizzazione al fair value degli attivi e passivi della stessa a seguito della Purchase Price Allocation, come meglio descritto nella sezione dedicata alle Operazioni di aggregazione di imprese e rami d'azienda. Si segnala che la valorizzazione al fair value delle attività e delle passività di Altamira acquisite dal Gruppo doValue non è stata ancora resa definitiva in quanto, alla data di approvazione del presente documento, non sono ancora disponibili tutte le relative informazioni. A tale proposito, si precisa che questa impostazione è conforme a quanto previsto dal paragrafo 45 dell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali che disciplina le modalità di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. In particolare, il principio contabile in oggetto prevede un "periodo di valutazione" durante il quale la società deve procedere a una preliminare contabilizzazione iniziale dell'acquisizione e completare la valutazione in un momento successivo e comunque entro 12 mesi dalla data di acquisizione. Pertanto, entro 12 mesi dalla data del closing dell'Acquisizione, il valore delle attività nette acquisite potrebbe modificarsi, rispetto all'allocazione provvisoria, attraverso una corrispondente riduzione o incremento del valore dell'avviamento. L'eventuale modifica del valore delle attività nette acquisite e dell'avviamento comporterebbe, di conseguenza, la rideterminazione degli ammortamenti rilevati nei periodi chiusi successivamente alla data del closing. La presente colonna, include, inoltre, rettifiche minori incluso (i) l'aggiustamento per i costi operativi sostenuti nel 2019 per il perfezionamento dell'operazione di acquisizione da parte di doValue (€ 9,1 milioni), (ii) le rettifiche legate all'adeguamento ai principi contabili internazionali IAS/IFRS della situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira per tener conto degli effetti della GAAP analysis di cui al precedente punto g) del paragrafo introduttivo (€ 4,9 milioni), e (iii) lo storno di taluni costi e proventi non ricorrenti connessi all'acquisizione;
  • 5) nella colonna "doValue conto economico consolidato primo semestre 2019 proforma" i dati economici riclassificati consolidati pro-forma del primo semestre 2019 a seguito dell'operazione di acquisizione.
Rettifiche Pro-forma
(migliaia di Euro) doValue - Conto
economico
consolidato primo
semestre 2019
Altamira - Conto
economico
consolidato primo
semestre 2019
Effetto del
rinnovo dei
contatti con
Santander e
relativo effetto
fiscale
Rettifiche PPA e
altre rettifiche minori
e relativi
effetti fiscali
doValue - Conto
economico
consolidato primo
semestre 2019 -
pro-forma
(1) (2) (3) (4) (5)
Ricavi da Servicing 98.149 133.725 (20.089) - 211.785
di cui NPL 98.149 70.782 (8.419) - 160.512
di cui REO - 62.943 (11.670) - 51.273
Ricavi da co-investimento, da prodotti ancillari e altri ricavi 14.006 10.869 (653) - 24.222
Ricavi lordi 112.155 144.594 (20.742) - 236.007
Commissioni passive (9.564) (21.121) - - (30.685)
Ricavi netti 102.591 123.473 (20.742) - 205.322
Spese per il personale (48.727) (44.635) - 10.381 (82.981)
Spese amministrative (25.013) (23.809) - 10.518 (38.304)
Totale costi operativi (73.740) (68.444) - 20.899 (121.285)
EBITDA 28.851 55.029 (20.742) 20.899 84.037
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (10.208) (11.292) - 19.489 (2.011)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 39.059 66.321 (20.742) 1.410 86.048
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (3.331) (113.097) - 76.622 (39.806)
Accantonamenti netti (3.002) (1.676) - - (4.678)
Saldo rettifiche/riprese di valore 405 - - - 405
Utile/perdita da partecipazioni - - - - -
EBIT 22.923 (59.744) (20.742) -
97.521
39.958
Risultato netto di attività e passività valutate al fair value 669 - - - 669
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (1.311) (14.251) 2.478 4.261 (8.823)
EBT 22.281 (73.995) (18.264) 101.782 31.804
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (12.640) (64.195) - 61.608 (15.227)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 34.921 (9.800) (18.264) 40.174 47.031
Imposte sul reddito (18.254) (1.032) 4.566 (10.406) (25.126)
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte - - - - -
Risultato netto 4.027 (75.027) (13.698) 91.376 6.678
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto (22.584) (60.953) - 68.121 (15.416)
Risultato netto esclusi gli elementi non ricorrenti 26.611 (14.074) (13.698) 23.255 22.094

Proforma dell'esercizio 2018

Il prospetto di seguito esposto presenta:

  • 1) nella colonna "doValue conto economico consolidato 2018" i dati relativi all'esercizio 2018 del Gruppo doValue;
  • 2) nella colonna "Altamira conto economico consolidato 2018" i dati relativi all'esercizio 2018 rinvenienti dalla situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira al 31 dicembre 2018 predisposta in accordo con i principi contabili locali ossia gli spanish gaap e riclassificati per tener conto dello schema di conto economico riclassificato adottato dal Gruppo doValue;
  • 3) nella colonna "Effetti del rinnovo dei contratti con Santander e relativo effetto fiscale" gli impatti economici derivanti dalla rinegoziazione del contratto in oggetto, intervenuta nel mese di giugno 2018. Nello specifico per tali contratti la modalità di contabilizzazione dei ricavi differisce tra la situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira e il bilancio consolidato del Gruppo doValue;
  • 4) nella colonna "Rettifiche PPA e altre rettifiche minori e relativi impatti fiscali" sono inclusi principalmente le rettifiche agli ammortamenti delle attività immateriali del gruppo Altamira (€ 39,1 milioni) derivanti dalla valorizzazione al fair value degli attivi e passivi della stessa a seguito della Purchase Price Allocation. La presente colonna, include, inoltre, rettifiche minori incluso (i) le rettifiche legate all'adeguamento ai principi contabili internazionali IAS/IFRS della situazione contabile sub-consolidata del gruppo Altamira per tener conto degli effetti della GAAP analysis di cui al precedente punto g) del paragrafo introduttivo (€ 11,6 milioni), e (ii) lo storno di taluni costi e proventi non ricorrenti connessi all'acquisizione;
  • 5) nella colonna "doValue conto economico consolidato 2018 proforma" i dati economici riclassificati consolidati pro-forma dell'esercizio 2018 a seguito dell'operazione di acquisizione.
(migliaia di Euro) doValue - Conto
economico
consolidato
2018
Altamira - Conto
economico
consolidato
2018
Effetto del
rinnovo dei
contatti con
Santander e
relativo effetto
fiscale
Rettifiche PPA e
altre rettifiche minori
e relativi
effetti fiscali
doValue - Conto
economico
consolidato
2018 - pro
forma
(1) (2) (3) (4) (5)
Ricavi da Servicing 205.539 261.807 (36.600) - 430.746
di cui NPL 205.539 150.616 (20.330) - 335.825
di cui REO - 111.191 (16.271) - 94.920
Ricavi da co-investimento, da prodotti ancillari e altri ricavi 27.964 156.804 (122.437) - 62.331
Ricavi lordi 233.503 418.611 (159.037) - 493.077
Commissioni passive (23.910) (93.652) 50.000 - (67.562)
Ricavi netti 209.593 324.959 (109.037) - 425.515
Spese per il personale (94.054) (76.143) - 2.490 (167.707)
Spese amministrative (34.246) (44.025) - - (78.271)
Totale costi operativi (128.300) (120.168) - 2.490 (245.978)
EBITDA 81.293 204.791 (109.037) 2.490 179.537
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (2.712) 67.153 (70.000) 2.490 (3.069)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 84.005 137.638 (39.037) - 182.605
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (2.750) (129.608) - 50.767 (81.591)
Accantonamenti netti (318) (198) - - (516)
Saldo rettifiche/riprese di valore 862 - - - 862
Utile/perdita da partecipazioni 917 1 2 - - 929
EBIT 80.004 74.997 (109.037) -
53.257
99.221
Risultato netto di attività e passività valutate al fair value 417 - - - 417
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (219) (26.494) 2.824 4.733 (19.156)
EBT 80.202 48.503 (106.213) 57.990 80.482
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (2.712) 67.153 (70.000) 2.490 (3.069)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 82.914 (18.650) (36.213) 55.500 83.550
Imposte sul reddito (29.362) (9.858) 26.553 (14.586) (27.253)
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte - - - - -
Risultato netto 50.840 38.645 (79.660) 43.404 53.229
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto (1.784) 50.365 (52.500) (623) (4.541)
Risultato netto esclusi gli elementi non ricorrenti 52.624 (11.720) (27.160) 44.026 57.770

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Nuovi mandati di servicing

In data 30 luglio 2019, doValue ha comunicato di aver raggiunto due nuovi accordi per la gestione di portafogli di crediti nel mercato italiano per un ammontare complessivo di circa 1,5 miliardi di euro.

Il primo mandato, con Iccrea Banca (Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea), prevede la gestione da parte di doValue, in qualità di Special e Master Servicer, di un portafoglio di crediti in sofferenza del valore di circa 1,2 miliardi di euro (in termini di gross book value). Il secondo accordo, con un alternative asset manager, prevede la gestione da parte di doValue di un portafoglio di crediti in sofferenza per circa 0,3 miliardi di euro.

Gli accordi citati, il cui perfezionamento è previsto entro la fine del 2019, sono in linea con gli obiettivi del Business Plan 2018-2020

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

I risultati del primo semestre 2019 confermano gli obiettivi del Business Plan 2018-2020, presentato a giugno 2018, che prevede il rafforzamento della leadership di doValue nel mercato europeo del credit servicing.

In particolare, escludendo gli effetti dell'acquisizione di Altamira Asset Management, si prevede una crescita dei ricavi tra l'8% e il 9% in media tra il 2017 e il 2020 (CAGR), un'EBITDA di Gruppo in crescita oltre il 15% all'anno in media nello stesso periodo, un aumento dell'Utile per azione a tassi superiori di quelli previsti per l'EBITDA e un dividend payout ratio pari almeno al 65% dell'utile consolidato. Nell'anno 2019 si prevede, inoltre, di raggiungere incassi pari a circa €2,1 miliardi in Italia.

E' previsto che l'acquisizione di Altamira Asset Management abbia un impatto positivo su utile per azione e dividendo per azione già nel 2019, mentre per il 2020 è previsto un impatto positivo sull'utile per azione (accretion) di almeno il 20% prima dell'impatto positivo delle sinergie.

In considerazione della rilevanza dell'acquisizione di Altamira Asset Management (comunicato stampa del 31 dicembre 2018), il Gruppo prevede di aggiornare e comunicare al mercato gli obiettivi di Business Plan in data 8 novembre 2019.

PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE

In considerazione dell'attività svolta e dei risultati conseguiti, la posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze.

La politica finanziaria perseguita è infatti volta a privilegiare la stabilità del Gruppo, il quale in ragione della propria operatività non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario del Gruppo e come tali, non si ritiene possano generare dubbi sulla continuità aziendale.

ALTRE INFORMAZIONI

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Al 30 giugno 2019 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 50,1% da Avio S.à r.l., società di diritto lussemburghese, affiliata pariteticamente al Gruppo Fortress (da dicembre 2017 acquisito da Softbank Group Corporation) e a Eurocastle Investment Limited che rileva quale azionista di maggioranza.

Dopo la quotazione alla Borsa di Milano e dopo l'assegnazione di azioni nell'ambito delle politiche retributive, il 48,0% delle azioni risulta collocato sul mercato e il residuo 1,5% è costituito da n. 1.164.173 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di € 184 mila detenute dalla Capogruppo medesima.

Il socio di maggioranza non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si ingerisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano eterodirezione da parte di Avio.

La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

Operazioni su azioni proprie

Nel corso dell'esercizio il numero delle azioni proprie è diminuito a fronte del pagamento in azioni previsto dalle politiche retributive.

Al 30 giugno 2019 risultano in portafoglio n. 1.164.173 azioni proprie, pari al 1,5% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di € 184 mila e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce Azioni proprie e la voce Altre riserve è inclusa la prevista riserva patrimoniale di pari importo.

Le attività di ricerca e sviluppo

Nel corso del periodo il Gruppo ha proseguito alcuni progetti di innovazione tecnologica, in primis legati alla piattaforma di gestione dei crediti, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 ottobre 2018.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito internet aziendale www.doValue.it.

Con riferimento al perimetro delle parti correlate del Gruppo si rende noto che esso si è modificato in prossimità della chiusura del precedente esercizio per effetto dell'acquisizione da parte di SoftBank Group Corp. ("SoftBank" o "SBG") di Fortress Investment Group LLC ("Fortress"). Grazie al completamento dell'operazione, SBG e le sue società interamente controllate, sono venute a detenere la titolarità delle azioni Fortress la quale a sua volta è riconducibile al socio di maggioranza di doValue, Avio S.à r.l..

Ai sensi del Regolamento Consob sopra citato, non si segnalano operazioni di maggiore rilevanza concluse nel semestre.

Informazione relativa al regime di "opt-out"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Roma, lì 2 agosto 2019 Il Consiglio di Amministrazione

Prospetto di raccordo tra il conto economico consolidato riclassificato e il conto economico consolidato civilistico (€/000)

Primo Semestre
Raccordo tra conto economico gestionale e civilistico 2019 2018
RESTATED
Ricavi di Servicing 98.149 94.641
di cui Ricavi NPL 98.149 94.641
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 98.149 94.641
Ricavi da co-investimento 327 475
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 327 475
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 13.679 10.158
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 16 45
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 340 320
di cui: Spese amministrative (115) -
di cui: Ricavi diversi 13.438 9.793
Ricavi lordi 112.155 105.274
Commissioni passive NPL (9.564) (10.879)
di cui: Costi dei servizi resi (7.097) (8.463)
di cui: Spese amministrative (2.186) (2.140)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (281) (276)
Ricavi netti 102.591 94.395
Spese per il personale (48.727) (45.070)
di cui: Costo del personale (48.727) (45.070)
Spese amministrative (25.013) (14.103)
di cui: Costo del personale (197) (292)
di cui: Spese amministrative (25.494) (15.138)
di cui: Ricavi diversi 678 1.327
Totale costi operativi (73.740) (59.173)
EBITDA 28.851 35.222
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (3.331) (2.430)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (3.331) (2.430)
Accantonamenti netti (3.002) (81)
di cui: Costo del personale (2.432) (1.053)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri (477) 1.086
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (93) (114)
Saldo rettifiche/riprese di valore 405 388
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 12 22
di cui: Ricavi diversi 393 366
Utile/perdita da partecipazioni - 340
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni - 340
EBIT 22.923 33.439
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value 669 630
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 669 630
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (1.311) (193)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (1.190) (107)
di cui: Costi dei servizi resi (121) (86)
EBT 22.281 33.876
Imposte sul reddito (18.254) (12.987)
di cui: Spese amministrative (911) (957)
Imposte sul reddito (17.343) (12.030)
Risultato di periodo 4.027 20.889
Utile/perdita di pertinenza di terzi - -
Utile di pertinenza di terzi - -
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 4.027 20.889

Prospetto di raccordo tra lo stato patrimoniale consolidato riclassificato e lo stato patrimoniale consolidato civilistico

Raccordo tra stato patrimoniale gestionale e civilistico 30/06/2019 31/12/2018
Cassa e titoli liquidabili 86.067 74.443
Disponibilità liquide e depositi a breve 85.067 73.444
Attività finanziarie correnti 1.000 999
Attività finanziarie 48.715 36.312
Attività finanziarie non correnti 35.415 36.312
Attività finanziarie correnti 13.300 -
Attivita' materiali 21.571 4.290
Immobili, impianti e macchinari 21.294 3.726
Rimanenze 277 564
Attivita' immateriali 409.508 6.847
Attività immateriali 409.508 6.847
Attività fiscali 79.943 87.355
Imposte differite attive 76.297 81.406
Altre attività correnti 3.646 5.916
Attività fiscali - 33
Crediti commerciali 199.650 99.224
C rediti commerciali 199.650 99.224
Attività in dismissione 10 710
Attività destinate alla vendita 10 710
Altre attività 11.926 7.855
Altre attività correnti 11.096 7.855
Altre attività non correnti
TOTALE ATTIVO
830
857.390
-
317.036
Passività finanziarie: debiti verso banche 405.809 -
Prestiti e finanziamenti non correnti 324.868 -
Prestiti e finanziamenti correnti 80.941 -
Altre passività finanziarie 91.154 294
Prestiti e finanziamenti non correnti 64 165
Prestiti e finanziamenti correnti 132 129
Altre passività finanziarie non correnti 85.142 -
Altre passività finanziarie correnti 5.816 -
Debiti commerciali 41.138 21.848
Debiti Commerciali 41.138 21.848
Passività fiscali 70.804 11.090
Debiti tributari 24.119 11.069
Imposte differite passive 46.685 21
TFR 9.949 9.577
Benefici a dipendenti 9.949 9.577
Fondi rischi e oneri 17.690 20.754
Fondi rischi e oneri 17.690 20.754
Passività in dismissione - 6.532
Passività associate ad attività destinate alla vendita - 6.532
Altre passività 25.814 14.152
Altre passività correnti 25.814 14.152
TOTALE PASSIVO 662.358 84.247
Capitale 41.280 41.280
Capitale Sociale 41.280 41.280
Riserve 149.909 140.915
Riserva da valutazione 130 591
Altre riserve 149.779 140.324
Azioni proprie (184) (246)
Azioni proprie (184) (246)
Risultato di periodo 4.027 50.840
Risultato del periodo 4.027 50.840
TOTALE PATRIMONIO NETTO 195.032 232.789
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO 857.390 317.036
Interessi di minoranza - -
Interessi di minoranza
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
-
857.390
-
317.036

(€/000)

SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Stato patrimoniale consolidato

(€/000)
ATTIVITA' NOTA 30/06/2019 31/12/2018
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 1 409.508 6.847
Immobili, impianti e macchinari 2 21.294 3.726
Partecipazioni in società collegate e jount venture - -
Attività finanziarie non correnti 3 35.415 36.312
Imposte differite attive 4 76.297 81.406
Altre attività non correnti 5 830 -
543.344 128.291
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 277 564
Attività finanziarie correnti 3 14.300 999
C rediti commerciali 7 199.650 99.224
Attività fiscali 8 - 33
Altre attività correnti 5 14.742 13.771
Disponibilità liquide e depositi a breve 9 85.067 73.444
314.036 188.035
Attività destinate alla vendita 10 10 710
TOTALE ATTIVITÀ 857.390 317.036
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' NOTA 30/06/2019 31/12/2018
PATRIMONIO NETTO 11
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione 130 591
Altre riserve 149.779 140.324
Azioni proprie (184) (246)
Risultato del periodo 4.027 50.840
Patrimonio attribuibile agli azionisti della Capogruppo 195.032 232.789
Interessi di minoranza - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 195.032 232.789
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 12 324.932 165
Altre passività finanziarie non correnti 13 85.142 -
Benefici a dipendenti 14 9.949 9.577
Fondi rischi e oneri 15 17.690 20.754
Imposte differite passive 4 46.685 21
484.398 30.517
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 12 81.073 129
Altre passività finanziarie correnti 13 5.816 -
Debiti commerciali 16 41.138 21.848
Debiti tributari 8 24.119 11.069
Altre passività correnti 17 25.814
177.960
14.152
47.198
Passività associate ad attività destinate alla vendita 10 - 6.532
TOTALE PASSIVITA' 662.358 84.247
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 857.390 317.036

Conto economico consolidato

(€/000)
NOTA 30/06/2019 30/06/2018
Ricavi da contratti con i clienti 18 98.489 94.961
Ricavi diversi 19 14.229 11.251
Totale ricavi 112.718 106.212
Costi dei servizi resi 20 (7.333) (8.548)
Costo del personale 21 (51.356) (46.415)
Spese amministrative 22 (28.591) (19.325)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione (94) (154)
Ammortamenti e svalutazioni 23 (3.319) (1.166)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri 24 (477) 1.087
Totale costi (91.170) (74.521)
Risultato operativo 21.548 31.691
(Oneri)/Proventi finanziari 25 (178) 1.141
Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti 26 - 340
Risultato ante imposte 21.370 33.172
Imposte sul reddito 27 (17.343) (12.127)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento 4.027 21.045
Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione - -
Risultato del periodo 4.027 21.045

Prospetto della redditività consolidata complessiva

(€/000)

30/06/2019 30/06/2018
Utile (perdita) di periodo 4.027 21.045
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (463) 141
Piani a benefici definiti (463) 141
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 2 (2)
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2 (2)
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (461) 139
Redditività complessiva 3.566 21.184
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 3.566 21.184

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Al 30/06/2019

(€/000)

Allocazione risultato esercizio Variazioni dell'esercizio
precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2018 Modifica saldi apertura Esistenze al 1/1/2019 Riserve Dividendi e altre
destinaizoni
Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria
dividendi
Variazione strumenti di
capitale
Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze
partecipative
Redditività complessiva al
30/06/2019
Patrimonio netto del Gruppo
al 30/06/2019
Patrimonio netto di terzi al
30/06/2019
Capitale:
- azioni ordinarie 41.280 - 41.280 - - - - - - - - - - - 41.280 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sov rapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - - - -
Riserv e: -
- di utili 13.993 - 13.993 - - - - - - - - 4.616 - - 18.609 -
- altre 126.331 - 126.331 14.576 - (7.498) - - - - - (2.239) - - 131.170 -
Riserv e da v alutazione 591 - 591 - - - - - - - - - - (461) 130 -
Azioni proprie (246) - (246) - - - - - - - - 62 - - (184) -
Utile (Perdita) di periodo 50.840 - 50.840 (14.576) (36.264) - - - - - - - - 4.027 4.027 -
Patrimonio netto del Gruppo 232.789 - 232.789 - (36.264) (7.498) - - - - - 2.439 - 3.566 195.032 -
Patrimonio netto di terzi - - - - - - - - - - - - - - - -

Al 31/12/2018

Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio netto del Gruppo
Redditività complessiva al
Distribuzione straordinaria
Derivati su proprie azioni
Variazioni interessenze
menti di
Emissione nuove azioni
Modifica saldi apertura
Acquisto azioni proprie
Esistenze al 31/12/2017
Esistenze al 1/1/2018
Variazioni di riserve
Dividendi e altre
Variazione stru
al 31/12/2018
Stock options
partecipative
destinaizoni
31/12/2018
dividendi
capitale
Riserve
Patrimonio netto di terzi al
31/12/2018
Capitale:
- azioni ordinarie
41.280
41.280
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
41.280
-
Riserv e:
- di utili
10.476
1.140
11.616
(31) -
2.408
-
-
-
-
-
-
-
-
13.993
-
(36)
- altre
108.874
108.838
14.087
3.406
126.331
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Riserv e da v alutazione
1.350
(1.125)
225
366
591
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Azioni proprie
(277)
(277)
31
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(246)
-
Utile (Perdita) di periodo
(14.087) (30.907)
44.994
44.994
50.840
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50.840
-
Patrimonio netto del Gruppo
206.697
(21)
206.676
(30.907)
5.814
51.206
232.789
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Patrimonio netto di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-

Al 30/06/2018

(€/000)

Allocazione risultato
Esistenze al 1/1/2018 esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2017 Modifica saldi apertura Riserve Dividendi e altre
destinaizoni
Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria
dividendi
menti di
Variazione stru
capitale
Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze
partecipative
Redditività complessiva al
30/06/2018
Patrimonio netto del Gruppo
al 30/06/2018
Patrimonio netto di terzi al
30/06/2018
Capitale:
- azioni ordinarie 41.280 - 41.280 - - - - - - - - - - - 41.280 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sov rapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - - - -
Riserv e:
- di utili 10.476 1.140 11.616 - - - (31) - - - - 2.408 - - 13.993 -
- altre 108.874 (36) 108.838 14.087 - - - - - - - 355 - - 123.280 -
Riserv e da v alutazione 1.350 (1.125) 225 - - - - - - - - - - 139 364 -
Strumenti di Capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (277) - (277) - - - 31 - - - - - - - (246) -
Utile (Perdita) di periodo 44.994 - 44.994 (14.087) (30.907) - - - - - - - - 21.045 21.045 -
Patrimonio netto del Gruppo 206.697 (21) 206.676 - (30.907) - - - - - - 2.763 - 21.184 199.716 -
Patrimonio netto di terzi - - - - - - - - - - - - - - - -

Rendiconto finanziario consolidato - metodo indiretto -

(€/000)

30/06/2019 30/06/2018

ATTIVITA' OPERATIVA

FLUSSI FINANZIARI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE E DA MOVIMENTI DI CCN (A+B) 4.060 22.370
B. Flussi finanziari assorbiti da movimenti di capitale circolante (24.036) (14.253)
Altre variazioni altre attività /altre passività (9.240) (3.519)
Variazione dei debiti commerciali 5.201 (1.207)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.585) 112
Variazione dei crediti commerciali (7.897) 2.909
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (11.847) 405
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 1.333 (12.956)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1) 3
A. Flussi finanziari generati dalla gestione corrente 28.096 36.623
Variazione netta delle altre passività ed attività 405 2.399
Costi per pagamenti basati su azioni 2.440 2.763
Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti - (340)
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 477 (1.087)
Ammortamenti e svalutazioni 3.319 1.166
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (+/-) (669) (630)
Imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 18.097 11.307
Risultato netto di competenza del Gruppo (+/-) 4.027 21.045

ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

Dividendi incassati su partecipazioni - 1.186
Vendite di rimanenze 287 276
1. Liquidità generata da attività di investimento 287 1.462
Acquisto di attività materiali (272) (825)
Acquisto di attività immateriali (999) (814)
Acquisto di società controllate e di rami d'azienda (360.998) -
2. Liquidità assorbita da attività di investimento (362.269) (1.639)
FLUSSI FINANZIARI NETTI ASSORBITI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (361.982) (177)

ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO

Distribuzione dividendi e altre finalità (36.264) (30.908)
Accensione finanziamenti 405.809 -
FLUSSI FINANZIARI NETTI ASSORBITI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 369.545 (30.908)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA /ASSORBITA NEL PERIODO 11.623 (8.715)
RICONCILIAZIONE
DISPONIBILITA' LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE ALL'INIZIO DEL PERIODO 73.444 49.361
LIQUIDITA' NETTA GENERATA /ASSORBITA NEL PERIODO 11.623 (8.715)
DISPONIBILITA' LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE ALLA FINE DEL PERIODO 85.067 40.646

NOTE ILLUSTRATIVE

POLITICHE CONTABILI

Parte generale

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 è stato redatto in base allo IAS 34 Bilanci Intermedi. Il bilancio consolidato infrannuale abbreviato non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del bilancio consolidato annuale. Per tale motivo è necessario leggere il bilancio consolidato infrannuale abbreviato unitamente al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente bilancio consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Commettee come di seguito esposti. L'adozione di tali emendamenti e interpretazioni non ha avuto effetti significativi sulla posizione finanziaria o sul risultato del Gruppo.

Per IFRS si intendono anche i principi contabili internazionali rivisti (IFRS e IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato ed il Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • le Note Illustrative;

ed è corredato della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

A seguito della conclusione del processo di debanking a giugno 2019 riportato nei fatti di rilievo della Relazione intermedia sulla gestione, il Gruppo ha abbandonato gli schemi utilizzati e le connesse regole di compilazione previste dalla Circolare Banca d'Italia n. 262/2005 ed è pertanto passato a prospetti in linea con il framework previsto dallo IAS 1. Il confronto con il periodo precedente relativamente ai dati di confronto economici e patrimoniali (rispettivamente al 30 giugno 2018 e al 31 dicembre 2018) viene esposto di seguito tramite un raccordo tra l'attuale nuova modalità di rappresentazione dei prospetti di bilancio con i corrispettivi schemi di stato patrimoniale consolidato e conto economico consolidato presentati nella Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2018 e nelle Relazioni e Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018.

Raccordo tra attuale schema di stato patrimoniale consolidato e schema di stato patrimoniale consolidato ex Circ.262/05 – dati di confronto al 31 dicembre 2018

TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 128.291
110A Di cui: Attivita' fiscali 81.406
Imposte differite attive 81.406
40Ab Di cui: Attivita' finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela 1.964
40Aa Di cui: Attivita' finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 9 8
20A Di cui: Attivita' finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 34.250
Attività finanziarie non correnti 36.312
70A Di cui: Partecipazioni -
Partecipazioni in società collegate e jount venture -
130A Di cui: Altre attivita' - di cui migliorie su beni di terzi 1.480
90A Di cui: Attivita' materiali 2.246
Immobili, impianti e macchinari 3.726
100A Di cui: Attivita' immateriali -
Di cui: Avviamento -
100A Di cui: Attivita' immateriali 6.847
Attività immateriali 6.847
ATTIVITA' NON CORRENTI
ATTIVITA' 31/12/2018
(€/000)

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze 564
Di cui: Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Altre rimanenze di attività materiali 564
Attività finanziarie correnti 999
30A Di cui: Attivita' finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 999
Crediti commerciali 99.224
130A Di cui: Altre attivita' crediti commerciali per fatture emesse e da emettere 99.224
Attività fiscali 3 3
110A Di cui: Attivita' fiscali 3 3
Altre attività correnti 13.771
130A Di cui: Altre attivita' partite fiscali 5.916
130A Di cui: Altre attivita' ratei e risconti attivi e altre partite residuali 7.855
Disponibilità liquide e depositi a breve 73.444
10A Cassa e disponibilità liquide 1 5
40Aa Di cui: Attivita' finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 73.429
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 188.035
Attività destinate alla vendita 710
120A Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via di dismissione 710
TOTALE ATTIVITÀ 317.036

(Segue)

(€/000)

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31/12/2018
Capitale sociale
170
Capitale 41.280
41.280
120 Riserva da valutazione
Riserve da valutazione
591
591
Altre riserve
150P
Riserve 140.324
140.324
Azioni proprie
180
Azioni Proprie (-) (246)
(246)
Risultato del periodo 50.840
200P Utile(perdita)di periodo (+/-) 50.840
Patrimonio attribuibile agli azionisti della Capogruppo 232.789
Interessi di minoranza -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 232.789
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 165
10Pa Di cui: Passività finanziarie: debiti verso banche -
10Pb Di cui: di cui: Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 165
Altre passività finanziarie non correnti -
10Pb Di cui: di cui: Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela -
Benefici a dipendenti 9.577
90P Trattamento di fine rapporto del personale 9.577
Fondi rischi e oneri 20.754
100P Fondi rischi e oneri 20.754
Imposte differite passive 2 1
60P Passivita' fiscali 2 1
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 30.517
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 129
10Pa Di cui: Passività finanziarie: debiti verso banche -
10Pb Di cui: di cui: Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 129
Debiti commerciali 21.848
80P Di cui: di cui: Altre passivita' debiti commerciali per fatture ricevute e da ricevere 21.848
Debiti tributari 11.069
60P
80P
Di cui: Passivita' fiscali 8.168
2.901
Di cui: di cui: Altre passivita' partite fiscali
80P Altre passività correnti
Di cui: di cui: Altre passivita' debiti verso il personale e altre partite residuali
14.152
14.152
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 47.198
Passività associate ad attività destinate alla vendita 6.532

70P Di cui: Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 6.532

TOTALE PASSIVITA' 84.247

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 317.036

Raccordo tra attuale schema di conto economico consolidato e prospetto di conto economico consolidato ex Circ.262/05 – dati di confronto al 30 giugno 2018

30/06/2018
Ricavi da contratti con i clienti 94.961
4 0 di cui: Commissioni attive 94.961
230 Ricavi diversi 11.251
11.251
di cui: Altri oneri / proventi di gestione
TOALE RICAVI 106.212
Costi dei servizi resi (8.548)
5 0 di cui: Commissioni passive (8.548)
Costo del personale (46.415)
190a di cui: Spese amministrative: a) spese per il personale (46.415)
Spese amministrative (19.325)
190b di cui: Spese amministrative: b) altre spese amministrative (19.325)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione (154)
230 di cui: Altri oneri / proventi di gestione (154)
Ammortamenti e svalutazioni (1.166)
210 Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (290)
220 Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (732)
230 di cui: Altri oneri / proventi di gestione (166)
130 Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito 2 2
100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto -
Accantonamenti a fondi rischi e oneri 1.087
200 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.087
TOTALE COSTI (74.521)
RISULTATO OPERATIVO 31.691
(Oneri)/Proventi finanziari
1.141
1 0 di cui: Interessi attivi e proventi assimilati 520
2 0
110
di cui: Interessi passivi e oneri assimilati (9)
630
Risultato netto att. e pass fin. valutate al fv con impatto a CE
Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti 340
250 Utili (perdite) delle partecipazioni 340
280 Utili (perdite) da cessione di investimenti -
7 0 Dividendi e proventi simili -
RISULTATO ANTE IMPOSTE 33.172
Imposte sul reddito (12.127)
300 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (12.127)
RISULTATO NETTO DERIVANTE DALL'ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO 21.045
Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione -
320 Utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte -

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 a seguito dell'entrata in vigore a partire dall'1 gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16 "Leases".

Si rinvia a quanto esposto in dettaglio nel paragrafo "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16" riportato di seguito.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 sono state utilizzate le situazioni contabili al 30 giugno 2019 delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2019 sono state opportunamente riclassificate e adeguate al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità della controllante di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui il Gruppo è esposto attraverso il suo rapporto con la stessa.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione detenuta nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente,

detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel Conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla stessa data è rilevata nel Conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

  • detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
  • è in grado, anche attraverso patti parasociali, di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • o la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
    • o la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
    • o l'esistenza di transazioni significative;
    • o lo scambio di personale manageriale;
    • o la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

Metodo del patrimonio netto

La partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in Conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Al 30 giugno 2019 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del patrimonio netto.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Sede Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
Denominazione imprese legale e
operativa
Paese rapporto
(1)
Impresa partecipante Quota % voti % (2)
1. doValue S.p.A. (già doBank S.p.A.) Verona Italia Controllante
2. Italfondiario S.p.A. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
4. doSolutions S.p.A. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
5. doValue Hellas Credit and Loan Servicing S.A. Atene Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
6. Altamira Asset Management S.A. Madrid Spagna 1 doValue S.p.A. 85% 85%
7. Proteus Asset Management, Unipessoal LDA Lisbona Portogallo 1 Altamira Asset Management S.A. 100% 100%
8. Altamira Asset Management Cyprus limited Nicosia Cipro 1 Altamira Asset Management S.A. 51% 51%
9. Altamira Asset Management Hellas Single-Member Company Atene Grecia 1 Altamira Asset Management S.A. 100% 100%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria.

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria.

3 = accordi con altri soci.

4 = altre forme di controllo.

5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015".

6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015".

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi.

Variazioni nell'area di consolidamento

Come riportato nei fatti di rilievo del periodo nella Relazione intermedia sulla gestione, il primo semestre 2019 ha visto l'ingresso nel perimetro di consolidamento di società estere dislocate nel sud Europa.

In ordine cronologico, ad aprile 2019 è stato trasferito il business già avviato presso la Branch doValue Hellas ad un servicer di nuova acquisizione, determinando la nascita di doValue Hellas.

Il 27 giugno 2019, a seguito del debanking, è stata perfezionata l'acquisizione del controllo (85%) della sub-holding Altamira Asset Management S.A., la quale a sua volta controlla società in Portogallo, Cipro e Grecia.

Nel semestre si rileva infine la chiusura della società non operativa New Bank SC S.p.A..

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 30 giugno 2019 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura del semestre non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi intervenuti dopo la chiusura del periodo.

ALTRI ASPETTI

Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2018. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con le banche aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

Alla fine del primo semestre vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Alla data di redazione del presente bilancio semestrale abbreviato la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 74% rispetto al totale delle fatture da emettere al 30 giugno 2019 ed è pari al 33% della voce Ricavi da contratti con i clienti dello schema di conto economico consolidato. Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dal contratto di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate nella misura in cui le stesse vengono ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto altresì conto della normativa fiscale, che consente la loro trasformazione in crediti di imposta, al ricorrere di determinate condizioni, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali

Con frequenza annuale, in occasione della redazione del bilancio viene verificata l'inesistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene usualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.

Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari, alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita indefinita, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Dividend Discount Model (DDM), in base al quale il valore di un'azienda è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie, il metodo

utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico di una società sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri (Dividendi Attesi) generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto, e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua del dividendo normalizzato dell'ultimo anno di previsione, sulla base di un pay-out ratio funzione della redditività a regime. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.

Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.

Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati nonche' le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.

Nuovi principi contabili

Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 dei quali si riportano di seguito gli effetti di prima applicazione.

Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16 – Leases

Lo standard IFRS 16, applicabile agli esercizi con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2019, sostituisce lo IAS 17 e tutte le interpretazioni ad esso legate (IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, SIC 15 Leasing operativo – Incentivi, SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing).

La norma prevede che la rilevazione e la presentazione delle voci venga effettuata tenendo conto della sostanza dell'operazione o del contratto.

Da ciò ne consegue, quindi, che tutti i contratti di locazione vengono segnalati dall'entità nello stato patrimoniale, come attività e passività, e non più fuori bilancio come per lo IAS 17 in caso del leasing operativo. Al momento dell'iscrizione iniziale detta attività è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing, comprensivi, oltre che del valore attuale dei canoni di leasing, dei costi iniziali diretti associati al leasing e degli eventuali costi necessari per procedere al ripristino dell'attività al termine del contratto. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività viene valutata in base a quanto previsto per le immobilizzazioni materiali. A livello di conto economico, il principio richiede la registrazione dell'ammortamento del bene e lo scorporo della componente di interessi

presente nel canone che viene contabilizzata a voce propria.

Un'analisi di impatto preliminare sull'applicazione dell'IFRS 16 all'interno del Gruppo è stata realizzata nel corso del 2018 con il coinvolgimento di diverse funzioni del Gruppo.

Il Gruppo ha applicato il metodo retrospettivo modificato previsto dal par. C.5 b) del principio IFRS 16 contabilizzando l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del Principio alla data di transizione (1 gennaio 2019); di conseguenza non si rilevano impatti sul patrimonio netto del Gruppo.

Il Gruppo ha scelto di utilizzare le due esenzioni contabili previste per la prima applicazione dalla norma per i seguenti contratti:

  • Contratti di noleggio a breve termine (inferiore o uguale a 12 mesi);

  • Leasing per beni di basso valore (inferiore a € 5.000).

L'adozione del nuovo principio contabile determina un incremento sia delle attività sia delle passività conseguenti alla rilevazione dei menzionati diritti di utilizzo e delle associate passività con evidenza dei valori al 1 gennaio 2019 nella tabella di dettaglio di seguito esposta. Tali valori tengono conto anche delle nuove società del gruppo Altamira entrate nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2019.

(€/000)

Categoria leasing IFRS 16 Passività Diritti d'Uso Fondo Rischi
e Oneri
Numero
di cespiti
Immobili uso ufficio 15.466 15.617 151 50
Immobili a dipendenti 467 467 - 6
Auto aziendali 1.135 1.135 - 37
Totale 17.068 17.219 151 93

I fondi rischi e oneri includono esclusivamente l'attualizzazione degli oneri previsti per il ripristino dei locali uso ufficio che si stima verranno sostenuti al termine dei contratti di locazione.

Effetto patrimoniale della transizione al principio IFRS 16

(€/000)
CONSISTENZE Effetto di transizione CONSISTENZE
01/01/2019
(C) = (A) + (B)
ATTIVITA' 31/12/2018
(A)
a IFRS 16
(B)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 6.847 - 6.847
Immobili, impianti e macchinari 3.726 11.769 15.495
Partecipazioni in società collegate e jount venture - - -
Attività finanziarie non correnti 36.312 - 36.312
Imposte differite attive 81.406 - 81.406
128.291 11.769 140.060
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 564 - 564
Attività finanziarie correnti 999 - 999
Crediti commerciali 99.224 - 99.224
Attività fiscali 3 3 - 3 3
Altre attività correnti 13.771 - 13.771
Disponibilità liquide e depositi a breve 73.444 - 73.444
188.035 - 188.035
Attività destinate alla vendita 710 - 710
TOTALE ATTIVITÀ 317.036 11.769 328.805
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' CONSISTENZE
31/12/2018
(A)
Effetto di transizione
a IFRS 16
(B)
CONSISTENZE
01/01/2019
(C) = (A) + (B)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione 591 - 591
Altre riserve 140.324 -
-
140.324
Azioni proprie (246) - (246)
Risultato del periodo 50.840 - 50.840
Patrimonio attribuibile agli azionisti della Capogruppo 232.789 - 232.789
Interessi di minoranza - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 232.789 - 232.789
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 165 - 165
Altre passività finanziarie non correnti - 11.618 11.618
Benefici a dipendenti 9.577 - 9.577
Fondi rischi e oneri 20.754 151 20.905
Imposte differite passive 2 1 - 2 1
30.517 11.769 42.286
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 129 - 129
Altre passività finanziarie correnti - - -
Debiti commerciali 21.848 - 21.848
Debiti per imposte 11.069 - 11.069
Altre passività correnti 14.152 - 14.152
47.198 - 47.198
Passività associate ad attività destinate alla vendita 6.532 - 6.532
TOTALE PASSIVITA' 84.247 11.769 96.016
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 317.036 11.769 328.805

L'impatto economico della transazione al principio IFRS 16 viene esposta nell'ambito dei Risultati del Gruppo al 30 giugno 2019: al fine di poter effettuare un confronto omogeneo è stato infatti predisposto un restatement economico gestionale del primo semestre 2018 assumendo l'applicazione del principio IFRS 16 dal 1 gennaio 2018.

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato, oltre al principio IFRS 16 sopra indicato, il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni altri principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle il ciclo di miglioramenti è volto a chiarire alcune disposizioni relative ai seguenti principi contabili IFRS (applicazione dal 1° gennaio 2019):
    • IFRS 3 Business Combinations;
    • IFRS 11 Joint Arrangements;
    • IAS 12 Income Taxes;
    • IAS 23 Borrowing Costs.
  • Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (applicazione dal 1° gennaio 2019).
  • IFRIC 23 Uncertainty over income tax treatment (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • Amendments to IFRS9: Prepayment Features with Negative Compensation (applicazione 1° gennaio 2019)

Al 30 giugno 2019 si rilevano inoltre i seguenti nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • IFRS 17 Insurance contracts (applicazione dal 1° gennaio 2021, è consentita l'applicazione anticipata);
  • Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards (applicazione dal 1° gennaio 2020);
  • Amendment to IFRS 3 Business Combinations (applicazione dal 1° gennaio 2020);
  • Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material (applicazione dal 1° gennaio 2020).

Parte relativa alle principali voci di bilancio

Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla Società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti da operazioni di aggregazione aziendale esterne.

L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel successivo paragrafo "Aggregazioni aziendali".

Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:

  • sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Criteri di valutazione

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Per le attività immateriali aventi durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

L'avviamento non è soggetto ad ammortamento, ma ad una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio.

In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

Immobili, impianti e macchinari

Criteri di iscrizione e di classificazione

La voce include:

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale;
  • attività detenute a scopo di investimento.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

• Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;

ovvero

• Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

Spese per migliorie su beni di terzi

I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari e vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.

Partecipazioni

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato -, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture - e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto -.

Tali principi sono esplicitati nella precedente sezione Area e metodi di consolidamento dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.

Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita– sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.

Attività finanziarie

1 - Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell"); Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI); - le quote di O.I.C.R.;

  • gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.

Per i criteri di la determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

• l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("Hold to Collect and Sell");

• i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, per quanto concerne gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico secondo il criterio del costo ammortizzato.

Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce Riserva da valutazione del patrimonio netto. Tali strumenti sono oggetto di calcolo di perdite per riduzioni durevoli di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione.

Tali perdite durevoli di valore sono registrate a conto economico con in contropartita il prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce Riserva da valutazione del patrimonio netto.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico.

3 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

• l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Hold to Collect");

• i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;

  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;

  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Rimanenze

La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.

Criteri di valutazione

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese incrementative del loro valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.

Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo che di norma è rappresentato dal valore di mercato, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).

Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.

Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.

Crediti commerciali e Altre attività correnti

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Debiti tributari del passivo.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
    • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
    • riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa).

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24% e per Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

Criteri di valutazione

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che,

alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

Aggregazioni aziendali

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio. Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di

acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito. I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39. Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite. Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico. L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico. La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di gruppo. Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano. Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

– se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3; – se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, essa viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

Attività destinate alla vendita

Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.

Per le attività operative cessate, il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.), al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce Proventi (oneri) netti di attività destinate alla dismissione di conto economico.

Prestiti e finanziamenti e altre passività finanziarie

Criteri di iscrizione e di classificazione

Le voci indicate accolgono passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i Titoli in circolazione, comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di

operazioni di leasing. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto Economico.

Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;

• può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento è rilevato a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.

Criteri di valutazione

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Criteri di cancellazione

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.

L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

Benefici a dipendenti

La voce è rappresentata dal fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale che è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse.

La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007 – nel caso di destinazione del proprio TFR al forme di previdenza complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.

Le quote maturate dal 1° gennaio 2007 (o dalla data di scelta – compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007), destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria

dell'INPS, sono invece considerate come un piano a "contribuzione definita". Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a patrimonio netto nell'ambito della voce Riserva da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

Altre informazioni

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Ratei e risconti

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.

Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa ed è rilevato come costo a conto economico alla voce Costo per il personale in contropartita della voce Altre Riserve del patrimonio netto, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati al conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri

rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.

Ricavi di servicing e ricavi da prodotti ancillari

Tali ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. I ricavi contabilizzati a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell'operazione e sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall'operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia, quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato a rettifica del ricavo originariamente rilevato.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate – ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia – nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute da oltre novanta giorni, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario;

  • ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.

Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che comprendono: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito, garanzie finanziarie, impegni irrevocabili ad erogare.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

Informativa sul fair value Informativa di natura qualitativa

Con riferimento alle informazioni di natura qualitativa sul fair value (valore equo) si rimanda a quanto illustrato nella medesima Parte A.4 della Nota Integrativa al Bilancio consolidato 2018.

Informativa di natura quantitativa

Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

All'interno del Livello 1 sono classificati, nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", i titoli di Stato (BOT).

Il Livello 3 della voce "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente (i) il valore residuo delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli, e (ii) nelle Quote O.I.C.R., il controvalore dell'importo versato nel 2017 e a giugno 2018 a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi.

Le passività finanziarie accolgono, al Livello 3, (i) l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, ossia a fine dicembre 2020 e (ii) il fair value della passività legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

(€/000)
30/06/2019 31/12/2018
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico - - 33.701 - - 34.251
Quote OICR - - 27.995 - - 28.964
Titoli di debito - - 5.659 - - 5.240
Titoli di capitale - - 4 7 - - 4 7
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.000 - - 999 - -
Titoli di Stato 1.000 - - 999 - -
Totale 1.000 - 33.701 999 - 34.251
Altre passività finanziarie - - 75.716 - - -
Earn-out - - 39.313 - - -
Put option su minority - - 36.403 - - -
Totale - - 75.716 - - -

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

NOTA 1 – ATTIVITA' IMMATERIALI

(€/000)
Altre attività immateriali
Software Marchi Immobilizzazioni in
corso e acconti
Altre attività
immateriali
Avviamento Totale
Costo
Esistenze iniziali al 1 gennaio 2019 16.285 76 1.335 412 - 18.108
- Incrementi 329 7 663 - - 999
- Acquisizione di una società controllata 13.696 40.367 - 251.863 96.967 402.893
- Altre variazioni (+) 793 - - - - 793
Esistenze finali al 30 giugno 2019 31.103 40.450 1.998 252.275 96.967 422.793
Ammortamenti e perdite di valore
Esistenze iniziali al 1 gennaio 2019 (10.919) (10) - (332) - (11.261)
- Ammortamento (1.178) (2) - (40) - (1.220)
- Perdita di valore - - (11) - - (11)
- Altre variazioni (-) - (793)
-
- - (793)
Esistenze finali al 30 giugno 2019 (12.097) (12) (804) (372) - (13.285)
Va lore netto contabile a l 1 genna io 2019 5.366 66 1.335 80 - 6.847
Valore netto contabile al 30 giugno 2019 19.006 40.438 1.194 251.903 96.967 409.508

Con l'acquisizione di Altamira il valore delle Attività immateriali vede un incremento significativo passando da € 6,8 milioni a € 409,5 milioni.

In sede di Purchase Price Allocation (PPA) dell'acquisizione infatti sono stati determinati sia l'Avviamento come differenza di consolidamento, sia altre attività immateriali quali:

  • € 13,7 milioni relativi a Software
  • € 40,4 milioni relativi al marchio di Altamira
  • € 251,9 relativi alla valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo con importanti banche e società, tra le quali Santander, istituto di credito e Sareb, attiva nel mercato immobiliare.

Ulteriori dettagli dell'acquisizione Altamira vengono esposti nella specifica sezione dedicata a Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

NOTA 2 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

(€/000)
Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
Esistenze iniziali lorde 2.837 2.272 5.778 473 11.360
Riduzioni di valore totali nette (1.356) (1.500) (4.317) (461) (7.634)
Esistenze iniziali nette 1.481 772 1.461 12 3.726
Rettifiche saldi iniziali 11.278 - - 491 11.769
Aumenti 4.363 6 1.228 2.313 7.910
Acquisti 4 6 191 71 272
Operazioni di aggregazione aziendale esterne 4.359 - 1.037 2.242 7.638
Diminuzioni (1.651) (76) (296) (88) (2.111)
Ammortamenti (1.651) (76) (296) (88) (2.111)
Rimanenze finali nette 15.471 702 2.393 2.728 21.294
Riduzioni di valore totali nette (1.652) (1.575) (4.612) (548) (8.387)
Rimanenze finali lorde 17.123 2.277 7.005 3.276 29.681

Le rettifiche dei saldi iniziali si riferiscono all'impatto dell'IFRS 16 secondo il quale, a decorrere dal 1 gennaio 2019, il Gruppo ha iscritto nella voce in oggetto i diritti d'uso derivanti prevalentemente da contratti di locazione di immobili con durata pluriennale. Per maggiori informazioni si veda anche lo specifico paragrafo presente nelle Politiche Contabili.

Nel corso del semestre il Gruppo ha acquisito attività per € 272 mila. L'incremento legato alle operazioni di aggregazione aziendale esterne si riferisce agli immobili, impianti e macchinari di Altamira pari a € 7,6 milioni.

NOTA 3 – ATTIVITA' FINANZIARIE

Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie, diverse dalle disponibilità liquide, possedute dal Gruppo al 30 giugno 2019 e al 31 dicembre 2018.

(€/000)
30/06/2019 31/12/2018
Attività finanziarie non correnti 35.415 36.312
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico 33.701 34.251
Quote OICR 27.995 28.964
Titoli di debito 5.659 5.240
Titoli di capitale 47 47
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.714 2.061
C rediti verso clientela 1.615 1.964
C rediti verso banche 99 97
Attività finanziarie correnti 14.300 999
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.000 999
Titoli di Stato 1.000 999
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 13.300 -
C rediti verso clientela 13.300 -
Totale 49.715 37.311

Le quote di O.I.C.R. si riferiscono all'importo versato in parte a fine 2017 e in parte nel mese di giugno 2018 a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei due versamenti effettuati, al 30 giugno 2019 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad € 1,5 milioni.

L'ammontare dei titoli di debito è rappresentato dal controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doValue corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli. La variazione positiva del valore rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuta agli effetti dell'adeguamento del modello di valutazione, mentre il nozionale outstanding si è ridotto nel periodo per effetto dell'incasso delle notes.

I titoli di capitale sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione concessa dal nuovo principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

L'incremento del semestre dei crediti verso clientela è riferibile ad un investimento a breve termine di € 13,3 milioni, di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un credito non-performing verso la Pubblica Amministrazione per il quale è stato definito un accordo transattivo favorevole.

NOTA 4 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.

La voce Imposte differite attive ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale).

Si rappresenta in argomento che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate. Per effetto della disposizione di legge di cui sopra, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" soltanto a partire dal 2022.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.

In particolare, per i dati al 30 giugno 2019 il test eseguito, che ha tenuto conto del Piano industriale 2018-2020 presentato il 19 giugno scorso, ha evidenziato una base imponibile capiente e in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

• le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;

• presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e applicando solo ad Italfondiario l'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Per effetto del "debanking" di doValue, non trovano più applicazione le aliquote ordinarie IRES ed IRAP rispettivamente del 27,5% e del 5,57%, proprie degli enti creditizi e finanziari. Pertanto si è reso necessario procedere all'adeguamento della consistenza DTA alle nuove aliquote proprie delle società commerciali utilizzate per il calcolo delle imposte correnti: IRES del 24% ed IRAP del 4,44% (quest'ultima calcolata secondo la media ponderata delle aliquote deliberate dalle singole Regioni in cui doValue ha sedi con personale). L'effetto a bilancio del "write-off" delle DTA è pari ad € 10,8 milioni.

Ulteriore effetto sul saldo delle imposte differite attive al 30 giugno 2019, è costituito dall'importo in aumento di € 11,8 milioni di nuove DTA contribuite dalla nuova controllata Altamira derivanti da differenze temporanee sulla deducibilità degli ammortamenti di attività immobilizzate.

Imposte differite attive

(€/000)
30/06/2019 31/12/2018
Svalutazioni su crediti 47.776 55.407
Perdite fiscali riportabili in futuro 11.664 19.397
Accantonamenti in contropartita C .E. - fondo rischi e oneri 4.138 5.792
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 11.981 168
Accantonamenti in contropartita P.N. 452 315
Accantonamenti in contropartita C .E. - spese amministrative 249 288
Altre attività / passività 37 39
Totale 76.297 81.406

Imposte differite passive

(€/000)

30/06/2019 31/12/2018
Operazioni di aggregazione aziendale 46.663 -
Altre attività / passività 21 -
Altre poste - 20
Attività e passività finanziarie 1 1
Totale 46.685 21

L'importo delle imposte differite passive riferito ad operazioni di aggregazione aziendale deriva dalla Purchase Price Allocation e, in particolare, all'effetto fiscale degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita.

Per maggiori dettagli si rimanda alla parte dedicata ad operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

NOTA 5 – ALTRE ATTIVITA'

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti al 30 giugno 2019 e al 31 dicembre 2018.

(€/000)
---------
30/06/2019 31/12/2018
Altre attività non correnti 830 -
Altre attività correnti 14.742 13.771
Ratei / Risconti attivi 4.620 2.714
Partite relative al personale dipendente 982 851
C rediti per anticipi 5.401 4.007
C rediti tributari 3.645 5.916
Altre partite 94 283
Totale
15.572
13.771

Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

NOTA 6 – RIMANENZE

La voce al 30 giugno 2019 ammonta a € 277 mila (€ 564 mila al 31 dicembre 2018) e si riferisce al portafoglio immobiliare del Gruppo costituito dal valore di 9 immobili. Nel corso del semestre sono stati ceduti 10 immobili con una riduzione delle rimanenze dal 31 dicembre 2018 di € 287 mila.

NOTA 7 – CREDITI COMMERCIALI

(€/000)

30/06/2019 31/12/2018
C rediti in maturazione (Fatture da emettere) 97.073 82.465
C rediti per fatture emesse non ancora incassate 102.954 17.131
200.027 99.596
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (377) (372)
Totale 199.650 99.224

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione dall'attività di servicing.

L'acquisizione di Altamira e delle sue controllate incide nel saldo al 30 giugno 2019 per € 92,5 milioni, come si evince anche dalla tabella esposta nella parte dedicata alle operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

NOTA 8 – ATTIVITA' FISCALI E DEBITI TRIBUTARI

Si riporta di seguito la composizione dei debiti tributari al 30 giugno 2019 e al 31 dicembre 2018.

30/06/2019 31/12/2018
Debiti per imposte correnti 9.738 8.168
Iva a debito 6.413 308
IRPEF e altri 7.968 2.593
Totale 24.119 11.069

L'incremento rispetto al 31 dicembre 2018 è sostanzialmente da riferirsi all'ingresso di Altamira nel perimetro di consolidamento, il cui ammontare per questa voce incide per € 11,8 milioni.

NOTA 9 – DISPONIBILITA' LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di € 85,1 milioni, con un incremento di € 11,7 milioni rispetto al saldo di € 73,4 milioni al 31 dicembre 2018, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura del semestre.

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.

NOTA 10 – ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA E PASSIVITA' ASSOCIATE

Al 30 giugno 2019 il saldo delle attività destinante alla vendita e passività associate risulta significativamente ridotto per effetto del "debanking" che si è definito nel corso del semestre comportando la dismissione dei conti correnti performing verso la clientela rispettivamente con saldo a credito e a debito, originati da attività bancaria.

NOTA 11 – PATRIMONIO NETTO

30/06/2019 31/12/2018
Capitale (€/000) 41.280 41.280
Numero di azioni ordinarie 80.000.000 80.000.000
Valore nominale azioni ordinarie 0,516 0,516
Azioni proprie (€/000) 184 246
Numero di azioni proprie 1.164.173 1.554.353

Le Altre riserve al 30 giugno 2019 e al 31 dicembre 2018 risultano così composte:

(€/000)
Altre riserve 30/06/2019 31/12/2018
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 18.609 13.993
Riserva legale 8.256 8.256
Riserva art. 7 L. 218/90 2.305 2.305
Riserva da aggregazioni aziendali 3 3
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.140 1.140
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 7.086 2.408
Riserva statutaria acquisto azioni proprie 184 246
Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 (9.145) (9.145)
Altre riserve 131.170 126.331
Riserva straordinaria 102.970 95.860
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103
Riserva legale a fronte di utili distibuiti 44 44
Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserva da aggregazioni aziendali 578 578
Riserva connessa a Share Based Payments 3.363 5.602
Riserva di consolidamento 21.431 13.965
Riserva negativa per iscrizione put option su minority (7.498) -
Totale 149.779 140.324

Le Altre riserve evidenziano nel periodo un incremento complessivo pari a € 9,4 milioni dovuto principalmente:

  • per € 7,1 milioni all'incremento della Riserva straordinaria a fronte del recepimento di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2019 che ha destinato quota parte dell'utile dello scorso esercizio;

  • per € 2,3 milioni all'incremento netto delle riserve Share Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 a seguito della politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni;

  • per €7,5 milioni all'incremento della riserva di consolidamento per effetti di utili non distribuiti delle controllate;

  • per -€ 7,5 milioni alla riserva negativa legata all'iscrizione della passività finanziaria per l'opzione di acquisto di interessenze di minoranza ai sensi dello IAS 32, per la quota che eccede l'importo del patrimonio di pertinenza di terzi così come risulta dalla PPA di Altamira pari a € 28,9 milioni. Si rimanda anche alla specifica sezione operazioni di aggregazione riguardanti imprese e rami d'azienda.

NOTA 12 – PRESTITI E FINANZIAMENTI

Totale 406.005 294
Debiti verso altri finanziatori 4,99% apr-20 132 129
Finanziamento bancario 2,50% giu-20 80.941 -
Prestiti e finanziamenti correnti 81.073 129
Debiti verso altri finanziatori 3,20% dic-26 64 165
Finanziamento bancario 2,50% mar-24 324.868 -
Prestiti e finanziamenti non correnti 324.932 165
Tasso Interesse % Scadenza 30/06/2019 31/12/2018
(€/000)

Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 30 giugno 2019 accoglie prevalentemente il debito verso istituti di credito acceso contestualmente all'acquisizione di Altamira al termine del semestre.

Tale finanziamento (Facility Loan) ha una durata di 5 anni e prevede un rimborso su base semestrale. Il tasso è variabile (Euribor a 6 mesi) a cui va aggiunto un margine legato ad alcuni covenants finanziari il cui monitoraggio è previsto su base trimestrale.

Al fine di coprire la variabilità del tasso è altresì prevista una copertura tramite uno strumento di cash-flow hedge che verrà attivato nel corso del terzo trimestre 2019.

Ai sensi dell'IFRS 9, la misurazione del debito è al costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento.

NOTA 13 – ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

(€/000)
30/06/2019 31/12/2018
Altre passività finanziarie non correnti 85.142 -
Passività per leasing 9.426 -
Earn-out 39.313 -
Put option su minority 36.403 -
Altre passività finanziarie correnti 5.816 -
Passività per leasing 5.816 -
Totale 90.958 -

Le altre passività finanziarie sono costituite dai tre elementi indicati nella tabella sopra esposta.

La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione dell'attualizzazione dei canoni di leasing a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16, così come spiegato nell'ambito della sezione dedicata alle politiche contabili.

La passività per Earn-out è legata all'acquisizione Altamira ed è relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, ossia a fine dicembre 2020.

La put-option su minority rappresenta la passività legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.

NOTA 14 – BENEFICI A DIPENDENTI

Di seguito viene esposta la movimentazione del fondo TFR al 30 giugno 2019 e al 31 dicembre 2018.

Saldo finale 9.949 9.577
- Altre variazioni in diminuzione (6) (516)
- Liquidazioni effettuate (303) (431)
Decrementi (309) (947)
- Altre variazioni in aumento 604 18
- Accantonamenti dell'esercizio 77 146
Aumenti 681 164
Saldo iniziale 9.577 10.360
30/06/2019 31/12/2018
(€/000)

NOTA 15 – FONDI RISCHI E ONERI

Totale 17.690 20.754
Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 3 3
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi 3.819 3.703
Oneri per il personale 6.349 9.627
Controversie legali e fiscali 7.519 7.421
30/06/2019 31/12/2018
(€/000)

La voce Controversie legali contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo.

La voce Oneri per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili e premi MBO. Il dimensionamento di questa componente risente anche delle politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale.

La voce Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

(€/000)
Saldo al
01/01/2019
Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni Saldo al
30/06/2019
Controversie legali e fiscali 7.421 497 (368) (31) 7.519
Oneri per il personale 9.627 3.780 (7.067) 9 6.349
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi 3.854 10 (52) 7 3.819
Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 3 - - - 3
Totale 20.905 4.287 (7.487) (15) 17.690

Il saldo al 1 gennaio 2019 include l'importo di € 151 mila relativo al fondo per gli oneri per il ripristino dei locali uso ufficio secondo l'applicazione dell'IFRS 16. Per maggiori informazioni si veda anche lo specifico paragrafo presente nelle Politiche Contabili.

Rischi connessi ai contenziosi legali in essere

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative, alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.

NOTA 16 – DEBITI COMMERCIALI

Totale 41.138 21.848
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare 7.656 6.340
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 33.482 15.508
30/06/2019 31/12/2018
(€/000)

Come per i crediti commerciali, anche il saldo al 30 giugno 2019 dei debiti commerciali è impattato dall'ingresso in consolidamento di Altamira la quale incide per € 14,1 milioni.

NOTA 17 – ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito la composizione delle altre passività correnti che includono prevalentemente debiti verso il personale e connessa contribuzione previdenziale. Lo scostamento rispetto al 31 dicembre 2018 è da riferirsi prevalentemente alla maturazione della 13° mensilità e incentivi all'esodo.

(€/000)
30/06/2019 31/12/2018
Somme da riconoscere a terzi 2.274 219
Debiti relativi al personale 12.191 3.828
di cui dipendenti 12.025 3.571
di cui Amministratori e Sindaci 166 257
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 4.526 3.643
Partite in corso di lavorazione 3.272 2.363
Altre partite 3.192 3.699
Rate i/ Risconti passivi 359 400
Totale 25.814 14.152

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTA 18 - RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Totale 98.489 94.961
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 43.602 35.895
Servizi operazioni su mandato 54.887 59.066
30/06/2019 30/06/2018
(€/000)

La voce Ricavi da contratti con i clienti rileva, complessivamente, un incremento del 4% rispetto al primo semestre 2018 derivante principalmente da collection fees sui recuperi in mandato e da indennità da cessioni, in particolare la termination indemnity su cessione dei crediti al veicolo Penelope.

NOTA 19 – RICAVI DIVERSI

(€/000)
30/06/2019 30/06/2018
Servizi amministrativi / Corporate Services Provider 7.084 4.036
Servizi informativi 2.333 1.735
Recupero spese 3.594 3.650
Due diligence 416 807
Altri ricavi 802 1.023
Totale 14.229 11.251

La voce Ricavi Diversi rileva rispetto al periodo precedente una variazione in aumento di circa il 26% dovuta principalmente alla maturazione di proventi relativi a servizi amministrativi.

NOTA 20 – COSTI DEI SERVIZI RESI

Totale (7.333) (8.548)
Costi per servizi vari (47) (140)
Costi per gestione pratiche in mandato (7.286) (8.408)
30/06/2019 30/06/2018
(€/000)

La voce, che accoglie le competenze riconoscibili al network dedicato al recupero, evidenzia un decremento del 14% legato principalmente al minor portafoglio assegnato in outsourcing.

NOTA 21 – COSTO DEL PERSONALE

(€/000)
30/06/2019 30/06/2018
Personale dipendente (48.239) (42.509)
Amministratori e sindaci (3.090) (3.300)
Altro personale (27) (606)
Totale (51.356) (46.415)

Numeromediodeidipendentiper categoria

30/06/2019 30/06/2018
Personale dipendente 1.261 1.171
a) Dirigenti 42 31
b) Quadri direttivi 514 472
c) Restante personale dipendente 705 668
Altro personale 9 12
Totale 1.270 1.183

Le spese del personale evidenziano un incremento dell'11% rispetto al 30 giugno 2018 giustificato prevalentemente dall'aumento della forza lavoro media del periodo (+7%) in particolare negli inquadramenti dirigenziali e di quadri direttivi, con la conseguenza di un innalzamento anche del costo medio.

L'incremento è inoltre dovuto anche a costi per incentivi all'esodo che nel primo semestre 2019 ammontano a € 2,4 milioni.

NOTA 22 – SPESE AMMINISTRATIVE

(€/000)

30/06/2019 30/06/2018
Consulenze esterne (12.880) (3.451)
Information Technology (7.966) (7.460)
Servizi Amministrativi e logistici (1.874) (880)
Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza (1.909) (3.300)
Assicurazioni (722) (567)
Imposte indirette e tasse (908) (1.212)
Servizi postali, cancelleria (671) (677)
Spese indirette relative al personale (554) (655)
Recupero crediti (425) (242)
Utenze (441) (591)
Pubblicità e marketing (139) (153)
Altre spese (102) (137)
Totale (28.591) (19.325)

La voce Spese Amministrative rileva, rispetto al periodo precedente un sensibile incremento (+48%), da ascriversi prevalentemente all'aumento delle consulenze esterne one-off legate all'acquisizione di Altamira.

NOTA 23 – AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000)
30/06/2019 30/06/2018
Ammortamenti su attività immateriali (1.220) (731)
Ammortamenti su attività materiali (2.111) (457)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 12 22
- di cui rettifiche di valore (27) (12)
- di cui riprese di valore 39 34
Totale (3.319) (1.166)

Le quote di ammortamento sono state determinate pro-rata temporis in base alla stima della vita utile dei cespiti.

L'incremento registrato nel primo semestre 2019, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, è giustificato soprattutto dall'applicazione del nuovo principio IFRS 16, in correlazione all'iscrizione dal 1° gennaio 2019, dei Diritti d'Uso rinvenienti da contratti di locazione di immobili e di auto. Per maggiori dettagli si rimanda anche alla sezione Politiche Contabili.

NOTA 24 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI

(€/000)

30/06/2019 30/06/2018
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali (375) 8 (367) (2.003) 338 (1.666)
Contenziosi del personale (98) - (98) (77) 14 (63)
Contenziosi stragiudiziali (12) - (12) (296) 3.112 2.816
Totale (485) 8 (477) (2.376) 3.464 1.087

La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, a esclusione di quelli per benefici per dipendenti (classificate nel corso per il personale), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.

La voce evidenzia un saldo negativo € 477 mila verso un saldo positivo di € 1,1 milioni del primo semestre 2018. Tale trend è influenzato dalla significativa riattribuzione di eccedenze dell'esercizio precedente su alcune controversie non attivate giudizialmente la cui casistica non si è ripetuta nel periodo di riferimento. D'altra parte si evidenzia una significativa riduzione degli accantonamenti (-80%).

NOTA 25 – (ONERI) / PROVENTI FINANZIARI

Totale (178) 1.141
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 669 630
di cui passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.076) (9)
Oneri (1.201) (9)
di cui attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 28 45
di cui attività finanziarie valutate con impatto a CE 326 475
Proventi 354 520
30/06/2019 30/06/2018
(€/000)

I Proventi finanziari includono i ricavi derivanti dai titoli Romeo e Mercuzio per € 326 mila, la cui valutazione al fair value ai sensi dell'IFRS 9 ha determinato una valutazione positiva di € 669 mila.

Gli oneri finanziari sono legati al finanziamento acceso a fine giugno per l'acquisizione di Altamira. Si tratta di commissioni passive che non sono state incluse nell'ambito della valorizzazione al costo ammortizzato della passività finanziaria iscritta nella voce di stato patrimoniale Prestiti e Finanziamenti.

NOTA 26 – UTILI / (PERDITE) DA PARTECIPAZIONI E INVESTIMENTI

La voce alla fine del semestre 2019 non contribuisce al risultato del periodo, a differenza del periodo precedente quando, l'ammontare di € 340 mila rifletteva la valutazione ad equity della partecipazione in BCC Gestione Crediti S.p.A. ceduta nel terzo trimestre 2018.

NOTA 27 – IMPOSTE SUL REDDITO

Totale
(17.343)
(12.127)
Variazione imposte esercizi precedenti (4) -
Variazione imposte anticipate (17.067) (6.630)
Imposte correnti (272) (5.497)
30/06/2019 30/06/2018
(€/000)

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in € 17,3 milioni. Tale importo risente principalmente:

  • dell'adeguamento one-off pari a € 10,8 milioni della consistenza DTA della Capogruppo doValue alle nuove aliquote proprie delle società commerciali utilizzate per il calcolo delle imposte correnti;
  • della riattribuzione a conto economico di eccedenze pari a € 3,1 milioni di stanziamenti al fondo imposte correnti effettuate negli anni passati per il momento limitate a quelle formatesi in anni non più accertabili dall'Autorità con riserva di approfondire anche le annualità residue al fine di procedere ad una loro completa definizione.

INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Il Gruppo doValue adotta procedure specifiche per la gestione dei fattori di rischio che possono influenzare i risultati dell'azienda.

Il Sistema dei Controlli Interni e della gestione dei rischi è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione e il monitoraggio dei principali rischi.

Il Gruppo doValue attribuisce un rilievo centrale al Sistema dei Controlli Interni, considerandolo non solo un elemento fondamentale per garantire un efficace presidio dei rischi e per assicurare l'allineamento delle strategie e delle politiche aziendali ai principi di sana e prudente gestione, ma anche quale presupposto per la creazione di valore nel medio lungo termine e per la salvaguardia della qualità.

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui la Capogruppo doValue ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.

Il Gruppo doValue ha strutturato il Sistema dei Controlli Interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione e coordinamento tra gli attori dello stesso, nel rispetto dei principi di proporzionalità ed economicità.

I ruoli dei diversi attori protagonisti del sistema dei controlli interni (Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati, Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno, Organismo di Vigilanza ai sensi del D. Lgs. 231/2001, Funzione Internal Audit, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e le altre funzioni di controllo) e le linee guida del sistema sono definite in apposita normativa interna che delinea i meccanismi di governo societario, mentre le disposizioni operative e informative di dettaglio circa i controlli posti in essere ai vari livelli sui processi aziendali sono contenute in specifiche policy, regolamenti e procedure interne. Tale documentazione è oggetto di costante monitoraggio in punto di aggiornamento e/o revisione al fine di recepire efficacemente le novità regolamentari in materia e le migliori best pratice.

Con riferimento all'assetto organizzativo delle Funzioni di Controllo, a seguito del perfezionamento del processo di rinuncia alla licenza bancaria della Capogruppo ed alla cancellazione del Gruppo Bancario, è stato mantenuto un modello organizzativo che, pur tenendo conto del mutato status regolamentare nonché delle specificità operative delle diverse componenti del Gruppo, assicura un forte coordinamento strategico complessivo del Sistema dei Controlli Interni ed il mantenimento delle competenze specialistiche e professionalità maturate. Al tempo stesso, tale assetto mira a garantire una complessiva razionalizzazione operativa nonché una maggiore efficienza e capacità dello stesso di rispondere alle esigenze di sviluppo strategico del Gruppo.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di Credito

Si definisce rischio di credito l'eventualità per il creditore che un'obbligazione finanziaria non venga assolta né alla scadenza né successivamente generando una perdita finanziaria. L'attivo della società evidenzia che tale tipologia di rischio risulta principalmente ascrivibile a crediti di natura commerciale nonché a sofferenze di proprietà e depositi presso primarie banche e istituti finanziari.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Per le posizioni per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale, si procede ad una svalutazione tenendo conto dei flussi recuperabili e della relativa data d'incasso. Al 30 giugno 2019, le controparti commerciali si riferiscono a banche caratterizzate da un elevato standing creditizio e da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Rischio di Mercato - Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo delle varie forme di finanziamento, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo.

Operazioni di cartolarizzazione

In data 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

RISCHI OPERATIVI

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Allo scopo di dotare il Gruppo di un complesso esaustivo di principi e di regole finalizzati al raggiungimento di tale appropriata gestione, la metodologia adottata dal Gruppo prevede:

  • l'individuazione e la valutazione del rischio operativo insito in ogni prodotto, attività, processo e sistema;
  • un processo periodico di monitoraggio dei profili di rischio operativo e delle esposizioni a perdite rilevanti;
  • apposite strategie, politiche, processi e procedure per controllare e/o mitigare i rischi operativi rilevanti.

Con riferimento agli aspetti organizzativi, il Gruppo doValue si è dotato della struttura Operational Risk Management che ha l'obiettivo di presiedere il funzionamento del sistema di gestione del rischio operativo (ivi compreso il rischio informatico), verificandone il rispetto e l'adeguatezza e attuando le politiche di governo dei rischi. A tale riguardo la struttura ha adottato un modello che si ispira ai principi di proporzionalità ed efficienza, coerentemente con l'approccio delineato nell'ambito del più ampio Sistema dei Controlli di doValue.

La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che ha la responsabilità sul perimetro doValue e sulle tematiche trasversali a livello di Gruppo di proporre interventi sui rischi rilevati, di esaminare i report sui rischi operativi, di proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e di monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.

Per quanto concerne la gestione dei rischi operativi, il Gruppo doValue si è dotato di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:

  • alla raccolta, registrazione e monitoraggio delle segnalazioni di rischio operativo provenienti dalle strutture di workout e da altre strutture aziendali e alla predisposizione dei relativi flussi di segnalazione alle mandanti;
  • alla raccolta di dati interni di perdita operativa;
  • alla determinazione e al calcolo degli indicatori di rischio.

Con riferimento a tal ultimo processo, gli indicatori di rischio sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni. A tale riguardo, sono stati creati appositi indicatori di rischio che vengono monitorati mensilmente e confrontati con il mese precedente per giustificare le principali variazioni in positivo o negativo allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali nonché un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti.

Infine, la Capogruppo doValue ha predisposto un sistema di reporting che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli Organi Aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate. La frequenza e il contenuto del reporting è coerente con il livello di rischio e varia in base al destinatario ed all'utilizzo dell'informazione.

Con riferimento al rischio informatico definito come il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione alla perdita di riservatezza, integrità, disponibilità, esecuzione di operazioni non autorizzate e tracciabilità delle informazioni, il Gruppo doValue adotta una rappresentazione integrata dei rischi aziendali in cui il rischio informatico è considerato come componente dei rischi operativi.

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE IL PERIODO

Nella presente sezione vengono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda realizzate con controparti esterne al Gruppo, le quali vengono contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Vengono quindi riportate anche le operazioni di aggregazione aziendale aventi ad oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

Operazioni di aggregazione esterne

Nel corso del primo semestre 2019 si sono realizzate le seguenti operazioni di aggregazione aziendale con società esterne al Gruppo.

Altamira

Il 27 giugno 2019 il Gruppo ha acquisito l'85% delle azioni con diritto di voto di Altamira Asset Management S.A. (Altamira), uno dei principali servicer di Non Performing Loans e Real Estate assets, con una presenza in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia. La combinazione di doValue e Altamira forma il leader del settore del credit servicing in Sud Europa, caratterizzato da oltre 650 miliardi di euro di non performing asset e da un forte interesse da parte degli investitori internazionali.

Il fair value provvisorio delle attività e passività di Altamira alla data di acquisizione1, era:

(€/000)

Fair value riconosciuto in
sede di acquisizione*
ATTIVITA'
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 305.926
di cui contratti di servicing 251.863
di cui Software, Marchi e Brevetti 54.063
Immobili, impianti e macchinari 7.638
Partecipazioni in società collegate e jount venture -
Attività finanziarie non correnti -
Imposte differite attive 11.822
325.386
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze -
Attività finanziarie correnti -
C rediti commerciali 92.528
Attività fiscali -
Altre attività correnti 1.917
Disponibilità liquide e depositi a breve 45.315
139.760
TOTALE ATTIVITÀ 465.146

1 I valori di ingresso in consolidamento sono quelli riferiti al 30 giugno 2019, in considerazione della vicinanza temporale del closing alla chiusura di periodo e al fatto che in questo breve lasso temporale non si sono rilevati eventi significativi che avrebbero modificato il fair value delle attività e passività indicate

(€/000)

PASSIVITA' Fair value riconosciuto in
sede di acquisizione*
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 144.708
Altre passività finanziarie non correnti 1.885
Benefici a dipendenti -
Fondi rischi e oneri -
Imposte differite passive 46.664
193.257
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 40.155
Altre passività finanziarie correnti 3.075
Debiti commerciali 14.088
Debiti tributari 11.853
Altre passività correnti 10.024
79.195
TOTALE PASSIVITA' 272.452
TOTALE ATTIVITA' NETTE IDENTIFICABILI AL FAIR VALUE 192.694
Interessenze di minoranza valutate al fair value (28.904)
Avviamento derivante dall'acquisizione (provvisorio)* 96.532
CORRISPETTIVO DELL'ACQUISIZIONE 260.322
Earn-out (39.306)
CORRISPETTIVO PAGATO DELL'ACQUISIZIONE 221.016
(*) La valutazione al fair value delle attività nette è provvisoria e pertanto potrebbe dover essere
successivamente rettificata, con un adeguamento corrispondente all'avviamento prima del 27 giugno 2020 (entro
un anno dall'operazione).

La quota di Earn-out è iscritta al fair value tra le altre passività finanziarie come descritto nella Nota 13.

Flusso di cassa complessivo dell'acquisizione (360.563)
Rifinanziamento del debito della controllata (184.863)
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (175.700)
Corrispettivo pagato (221.015)
Disponibilità nette acquisite con la controllata 45.315
Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione
(€/000)

Alla data di acquisizione, il fair value provvisorio delle attività immateriali legate ai contratti di servicing di Altamira ammonta a € 251,9 milioni mentre il relativo valore di carico ammonta a € 215,5 milioni. La differenza tra il fair value provvisorio e il valore di libro è il risultato della valorizzazione tramite il metodo "Multi-Period Excess Earnings Method (MEEM)" che prevede l'attualizzazione del valore dei flussi di cassa netti attribuibili specificatamente a tali contratti attivi.

In considerazione del fatto che la data di acquisizione di Altamira è avvenuta al termine del semestre, essa non ha contribuito con alcun risultato economico all'utile netto del Gruppo. Si rimanda a quanto esposto nella presente Relazione intermedia sulla Gestione per gli effetti economici dell'acquisizione se questa fosse intervenuta all'inizio dell'anno.

I costi di transazione pari a € 9,1 milioni sono stati spesati nel conto economico consolidato nella voce spese amministrative.

doValue Hellas

Il 19 aprile 2019 si è perfezionata la societarizzazione della nuova subsidiary in Grecia. Ciò è avvenuto tramite alcuni passaggi successivi: in primis l'acquisizione del 100% delle azioni di un servicer locale non operativo ma in possesso di licenza al prezzo di € 488 mila e successivamente il trasferimento a quest'ultimo di tutte le attività, passività e contratti attivi e passivi fino allora riferibili alla branch doValue Hellas la quale ha contestualmente cessato di esistere.

L'acquisizione della società si configura come operazione di aggregazione aziendale esterna ed ha comportato l'emersione di un avviamento pari a € 435 mila.

Il trasferimento di attività e passività a quest'ultima si configura invece come un'operazione di aggregazione aziendale interna e pertanto tutti i relativi effetti sono stati annullati nell'ambito del processo di consolidamento.

In particolare, il trasferimento in questione è stato valorizzato tramite una valutazione al fair value delle attività oggetto dell'operazione da parte di un terzo indipendente ed ha fatto emergere la valorizzazione del contratto Solar stipulato con le 4 banche greche per un importo di € 1,1 milioni il cui ammontare è stato eliminato ai fini del consolidamento.

Operazioni di aggregazione interne

Oltre alla sopra citata operazione di trasferimento di attività e passività tra la branch doValue Hellas e la società doValue Hellas, nel corso del semestre non sono state perfezionate ulteriori operazioni di aggregazione interne.

Tuttavia, a partire dal 1 gennaio 2019 decorrono gli effetti delle seguenti operazioni citate già nel Bilancio Consolidato 2018:

• la scissione parziale mediante il trasferimento a doValue degli elementi patrimoniali del compendio aziendale di Italfondiario, costituito dal ramo d'azienda riferibile alle attività di special servicing che hanno ad oggetto l'intero portafoglio crediti in gestione a Italfondiario;

• l'apporto a Italfondiario del ramo d'azienda di doValue che comprende, fra l'altro, le attività Master e le attività a supporto dei veicoli di cartolarizzazione e, in particolare, le attività di cash management e corporate servicer.

Tali operazioni sopramenzionate non hanno impatto sul bilancio consolidato.

OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Dopo il 30 giugno 2019 il Gruppo doValue ha effettuato un'operazione di aggregazione aziendale interna riferita all'apporto a Italfondiario del ramo d'azienda di doValue "compendio UTP".

Gli effetti di tale operazione decorrono dal 1 agosto 2019 e non hanno impatto sul bilancio consolidato.

RETTIFICHE RETROSPETTIVE

Nel corso del primo semestre 2019 non sono state applicate rettifiche retrospettive ad operazioni di aggregazione aziendale condotte in esercizi precedenti.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doValue, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società collegate e le joint venture nonché le loro controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;

i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doValue ha adottato la "Procedura del Gruppo doValue per la gestione delle Operazioni con Soggetti Collegati, con Parti Correlate e delle Operazioni in Conflitto di Interessi", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.

Per la gestione delle operazioni con soggetti collegati doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati - composto da due amministratori indipendenti e da un amministratore non esecutivo - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con soggetti collegati.

Si riportano di seguito le informazioni sulle operazioni poste in essere con le parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Nel corso del periodo sono state poste in essere operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza ascrivibili principalmente a contratti di prestazione di servizi.

Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del primo semestre 2019 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 30 giugno 2019, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

(€/000)
30/06/2019
Voci di Stato Patrimoniale Società
controllante
Società
controllate non
consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
C rediti commerciali - - - - - 423 423
Totale attività - - - - - 423 423
Debiti commerciali - - - - - 15 15
Totale passività - - - - - 15 15
(€/000)
30/06/2019
Voci di Conto Economico Società
controllante
Società
controllate non
consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Ricavi da contratti con clienti - - - - - 211 211
Ricavi diversi - - - - - 112 112
Totale - - - - - 323 323

Con il 50,1% delle quote, la società controllante, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata pariteticamente al Gruppo Fortress (da dicembre 2017 acquisito da Softbank Group Corp.) e a Eurocastle Investment.

Il socio di maggioranza Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

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