Interim / Quarterly Report • Aug 9, 2019
Interim / Quarterly Report
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| Cariche Sociali e Società di Revisione | 5 |
|---|---|
| Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata |
7 |
| Relazione intermedia sulla gestione consolidata | 12 |
| Dati di sintesi | 13 |
| Andamento della gestione | 22 |
| L'azione FinecoBank | 29 |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività | 30 |
| La rete dei consulenti finanziari | 34 |
| Le risorse | 36 |
| L'infrastruttura tecnologica | 38 |
| Il sistema dei controlli interni | 39 |
| Principali rischi e incertezze La struttura organizzativa |
40 41 |
| I principali aggregati patrimoniali | 44 |
| I risultati economici | 56 |
| I risultati della controllante e della controllata | 63 |
| Le operazioni con parti correlate | 72 |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo | |
| ed evoluzione prevedibile della gestione | 75 |
| Schemi del bilancio consolidato semestrale | 78 |
| Stato patrimoniale consolidato | 79 |
| Conto economico consolidato | 80 |
| Prospetto della redditività consolidata | 81 |
| complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto |
|
| consolidato | 82 |
| Rendiconto finanziario consolidato | 83 |
| Note illustrative | 86 |
| Parte A – Politiche contabili | 88 |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale | |
| consolidato | 110 |
| Parte C – Informazioni sul conto economico | 135 |
| consolidato | |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura |
149 |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato | 174 |
| Parte H – Operazioni con parti correlate | 185 |
| Parte L – Informativa di settore | 190 |
| Parte M – Informativa sul leasing | 191 |
| Allegati | 194 |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale | |
| abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento | |
| Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
198 |
| Relazione della Società di Revisione | 201 |
| Glossario | 205 |
| Consiglio di Amministrazione | |
|---|---|
| Enrico Cotta Ramusino | Presidente |
| Francesco Saita | Vice Presidente |
| Alessandro Foti | Amministratore Delegato e Direttore Generale |
| Elena Biffi Gianmarco Montanari Maria Chiara Malaguti Maurizio Santacroce Patrizia Albano |
Consiglieri |
| Collegio Sindacale | |
| Elena Spagnol | Presidente |
| Barbara Aloisi Marziano Viozzi |
Membri Effettivi |
| Federica Bonato Gianfranco Consorti |
Membri Supplenti |
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società di revisione |
| Lorena Pelliciari | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
In data 10 maggio 2019, a seguito dell'uscita della Banca dal Gruppo UniCredit, il Consigliere Sig.ra Manuela D'Onofrio, Amministratore non esecutivo della Società, si è dimesso dalla carica con efficacia dal medesimo giorno.
20131 Milano - Piazza Durante, 11
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A."
o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Fineco Bank è un marchio concesso in uso a FinecoBank S.p.A.
Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159
La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019 di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58, e comprende:
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Si precisa che gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia. In particolare, si è fatto riferimento agli schemi previsti dal 6° aggiornamento del 30 novembre 2018 che recepisce il principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing", nonché le conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali.
La Banca ha applicato la disposizione prevista al paragrafo C5 b) dell'IFRS 16 e ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori comparativi nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 16 - Leasing" delle Note illustrative è stata fornita l'informativa in merito alla metodologia utilizzata e alle scelte operative effettuate in sede di transizione al nuovo principio e la riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura del primo bilancio redatto in applicazione dello stesso. Anche le tabelle presenti nelle Note illustrative sono state modificate secondo quanto previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262.
Si segnala, inoltre, che negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, per i quali si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" riportati negli Allegati, all'interno dello schema "Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale", è stata presentata anche la situazione all'01.01.2019 in seguito alla prima applicazione (First Time Adoption) dell'IFRS 16.
Si precisa che in data 7 maggio 2019 UniCredit S.p.A. e FinecoBank S.p.A. hanno comunicato che i rispettivi Consigli di Amministrazione hanno approvato una serie di azioni e procedure, da realizzare da entrambe le Banche, al fine di assicurare a FinecoBank di poter operare come società pienamente indipendente dal punto di vista regolamentare, di liquidità ed operativo, anche nel caso di potenziale futura uscita dal Gruppo UniCredit, considerando che alla data del comunicato FinecoBank beneficiava di limitate sinergie con il resto del Gruppo UniCredit.
In data 8 maggio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding per la cessione a investitori istituzionali di circa 103,5 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank, corrispondenti a circa il 17 per cento del capitale azionario esistente della Banca, il cui regolamento è avvenuto in data 10 maggio 2019. UniCredit S.p.A. ha inoltre sottoscritto un impegno a non disporre delle azioni rimanenti di FinecoBank per un periodo di 120 giorni dalla data di regolamento dell'operazione, conseguentemente non potendo, durante tale periodo di lock-up e salve alcune eccezioni in linea con la prassi di mercato, porre in essere nessun atto di disposizione delle azioni di FinecoBank senza il previo consenso di J.P. Morgan ed UBS Investment Bank per conto dei Joint Bookrunners.
Conseguentemente al predetto regolamento, detenendo una quota di minoranza nella Banca (pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale) ed avendo rinunciato all'esercizio dei diritti amministrativi previsti dall'articolo 2364 del Codice Civile, UniCredit S.p.A. ha reso noto che FinecoBank, e di conseguenza la sua controllata Fineco Asset Management DAC (di seguito anche Fineco AM), non era più parte del perimetro del Gruppo UniCredit a partire dalla stessa giornata.
In data 8 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato l'avvio di un'operazione di cessione delle restanti azioni ordinarie di FinecoBank in suo possesso, per un quantitativo pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale della Banca a tale data, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali. In relazione all'operazione, J.P. Morgan e UBS Investment Bank, sentita UniCredit Corporate & Investment Banking, quali Joint Bookrunners dell'offerta dell'8 maggio, hanno rinunciato all'impegno di lock-up assunto da UniCredit S.p.A..
In data 9 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding per la cessione a investitori istituzionali di circa 111,6 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank S.p.A., al prezzo di €9,85 per azione, con regolamento previsto in data 11 luglio 2019.
Si precisa, infine, che a partire dalla suddetta data, la Banca è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
| Relazione intermedia sulla gestione consolidata | 12 |
|---|---|
| Schemi del bilancio consolidato semestrale | 78 |
| Note illustrative | 86 |
| Allegati | 194 |
| Attestazione relativa al bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
198 |
| Relazione della Società di Revisione | 201 |
| Dati di sintesi | 13 |
|---|---|
| Andamento della gestione | 22 |
| L'azione FinecoBank | 29 |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività | 30 |
| La rete dei consulenti finanziari | 34 |
| Le risorse | 36 |
| L'infrastruttura tecnologica | 38 |
| Il sistema dei controlli interni | 39 |
| Principali rischi e incertezze | 40 |
| La struttura organizzativa | 41 |
| I principali aggregati patrimoniali | 44 |
| I risultati economici | 56 |
| I risultati della controllante e della controllata | 63 |
| Le operazioni con parti correlate Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione |
72 |
| prevedibile della gestione | 75 |
FinecoBank è una banca diretta multicanale e una delle più importanti banche FinTech in Europa, vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. La Banca propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti finanziari. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index. In data 4 luglio 2019 l'agenzia S&P Global Ratings ha assegnato alla Banca un rating a lungo termine pari a 'BBB' e a breve termine pari a 'A-2', entrambi con outlook negativo. L'outlook negativo riflette quello della Repubblica Italiana.
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di giugno 2019 Standard Ethics ha confermato il rating della Banca, pari a EE, livello ritenuto un pieno "investment grade" dagli investitori che orientano le proprie decisioni verso aziende sostenibili con minore profilo di rischio reputazionale e buone prospettive nel lungo periodo.
Nel primo semestre 2019 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 75.892 milioni di euro, registrando un incremento del 9,5% rispetto ai 69.333 milioni di euro di fine 2018. Il saldo della raccolta dei "Guided products & services" evidenzia un'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 68,86%, in crescita rispetto al 66,81% del 31 dicembre 2018.
La raccolta netta totale è stata pari a 3.334 milioni di euro nel primo semestre 2019 (-7,3% a/a), a causa di un complesso contesto di mercato; la raccolta netta gestita è stata pari a 1.419 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 140 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 1.775 milioni di euro. La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 1.602 milioni di euro (+13,1% a/a).
La raccolta netta realizzata nel primo semestre 2019 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 2.910 milioni di euro (-10,1% a/a). Il saldo della raccolta diretta ed indiretta al 30 giugno 2019 è pari a 65.754 milioni di euro (+9,8% a/a).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela nel segmento Private Banking, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 29.970 milioni di euro, pari al 39% del totale raccolta diretta e indiretta della Banca.
Nel corso del primo semestre 2019 sono stati erogati 109 milioni di euro di prestiti personali, 171 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 451 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 150,7 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 9,7%1 rispetto al 31 dicembre 2018. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 13 bp, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati al 30 giugno 2019 rappresentano lo 0,11% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2018).
Il numero dei clienti si attesta a 1.318.214 in crescita del 3,2% rispetto al 31 dicembre 2018. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
Il risultato del periodo si attesta a 134,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 40,01%, in linea rispetto al 30 giugno 2018 (39,97%), a conferma dell'elevata leva operativa della Banca e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. I risultati del primo semestre 2019 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2019 2 , il risultato del periodo sarebbe pari a 137,3 milioni di euro, in crescita del 9,7% rispetto all'utile del primo semestre 2018.
È necessario sottolineare che nel corso del primo semestre 2019 sono state rilevate riprese di valore per circa 8,8 milioni di euro relative alle esposizioni verso Unicredit S.p.A., rappresentate principalmente da titoli di debito, conti correnti e depositi vincolati contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tali riprese, rilevate nei Profitti netti da investimenti per circa 6,5 milioni di euro e nelle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni per circa 2,3 milioni di euro, sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte, grazie alla garanzia finanziaria rilasciata dall'ex Capogruppo Unicredit S.p.A. a favore della Banca contestualmente all'uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo UniCredit (per maggiori dettagli si rimanda agli "Eventi di rilievo del periodo"). Si precisa che già nel corso del primo semestre 2018 la Banca aveva rilevato delle riprese di valore sui titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per circa 5,7 milioni di euro, in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
L'offerta della Banca si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'investing, che include l'attività di gestione del
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie. 2 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,8 milioni di euro (-3,2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 6.191 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 72 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete, al 30 giugno 2019, di 2.566 consulenti finanziari.
Il 31 gennaio 2019 FinecoBank ha acquistato da Immobiliare Stampa S.C.p.A. (facente capo al Gruppo Banca Popolare di Vicenza), la proprietà dell'immobile, con destinazione uso uffici e relativi accessori, presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, parzialmente condotto in locazione sino a tale data. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro, ammontare per il quale, oltre a imposte e costi diretti iniziali, l'immobile è stato iscritto in bilancio.
Come precedentemente descritto, in data 10 maggio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver concluso il regolamento dell'offerta dell'8 maggio connessa alla cessione di circa 103,5 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank. Conseguentemente al predetto regolamento, detenendo UniCredit S.p.A. una quota di minoranza nella Banca (pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale) ed avendo rinunciato all'esercizio dei diritti amministrativi previsti dall'articolo 2364 del Codice Civile, UniCredit S.p.A. ha reso noto che FinecoBank, e di conseguenza la sua controllata Fineco Asset Management DAC, non è più parte del perimetro del Gruppo UniCredit a partire dalla stessa giornata.
L'uscita dal Gruppo UniCredit e, quindi, la completa indipendenza della Banca consente alla stessa di concentrarsi pienamente sul proprio sviluppo strategico e sulle proprie prospettive di crescita autonoma. Ciò non ha implicazioni sul proprio modello di business né sui clienti e, inoltre, non comporta nessun impatto significativo sulla sua redditività. Con riferimento agli impatti sul profilo di capitale si rimanda a quanto illustrato nel successivo paragrafo "Fondi propri e coefficienti patrimoniali".
Contestualmente al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit avvenuto il 10 maggio 2019, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie a favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, dai conti correnti, fino a fine 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie, che al 30 giugno 2019 sono rappresentate da titoli emessi da Stati sovrani, principalmente titoli di Stato italiano, rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca.
Nonostante la piena indipendenza dal punto di vista commerciale, regolamentare e operativo, UniCredit S.p.A. e FinecoBank hanno convenuto che FinecoBank, in base all'accordo di licenza esistente, possa continuare ad utilizzare determinate denominazioni e marchi figurativi contenenti il termine "Fineco" di proprietà di UniCredit S.p.A.. Il nuovo accordo proseguirà alle condizioni previgenti – per consentire a FinecoBank di continuare a utilizzare il suo marchio distintivo – e includerà l'opzione per FinecoBank di acquistare il marchio in futuro (sulla base di una serie di finestre di esercizio dell'opzione di acquisto stabilite fino al 2032). UniCredit S.p.A. continuerà inoltre a fornire determinati servizi a FinecoBank per un determinato periodo di tempo, in linea con gli attuali termini e condizioni, inclusi l'accesso agli ATM e filiali di UniCredit (prorogato per 20 anni), e servizi amministrativi.
In data 4 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione, entro il 2019, di uno strumento Additional Tier 1 ("AT1"), denominato in euro e destinato agli investitori qualificati, per un importo nominale massimo di 200 milioni di euro, da quotarsi sul mercato non regolamentato irlandese. Alla luce delle favorevoli condizioni di mercato e dell'interesse atteso, in data 8 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato la possibilità di incrementare l'ammontare dell'emissione dell'AT1 fino ad un importo nominale massimo di 300 milioni di euro, rispetto a quanto già comunicato in data 4 luglio 2019. Nella medesima data, l'agenzia S&P Global Ratings ha assegnato allo strumento AT1, di cui la Banca stava valutando la possibile emissione, un rating pari a 'BB-'.
In data 11 luglio 2019 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento dello strumento AT1, la sua prima emissione sul mercato di strumenti Additional Tier 1 destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari al 5,875% rispetto a una guidance iniziale del 6,5%. Il restringimento rispetto alla guidance iniziale è uno dei più rilevanti mai avvenuti per questa tipologia di strumenti, grazie a una domanda complessiva pari a 9 volte l'offerta. L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a euro 2,7 miliardi, a conferma dell'apprezzamento per FinecoBank anche nel segmento fixed-income, permettendo alla Banca di sfruttare le favorevoli condizioni di mercato. L'operazione è utile al fine di consentire sin da subito alla Banca di essere compliant con il requisito di Leverage ratio che sarà applicabile dal 28 giugno 2021, a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"). Inoltre, l'emissione permette il mantenimento di un buffer rispetto al requisito minimo richiesto dal CRR II. Il Leverage ratio al 30 giugno 2019 pro-forma, ricalcolato considerando l'emissione dell'AT1 e i relativi costi di transazione, è pari a circa il 4%. Il Tier1 capital ratio pro-forma e il Total capital ratio pro-forma sono pari a circa il 33,9%.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| ATTIVO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.230.599 | 6 | 1.230.593 | n.c. |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.475 | 6.876 | 599 | 8,7% |
| Finanziamenti a banche | 710.347 | 3.058.882 | (2.348.535) | -76,8% |
| Finanziamenti a clientela | 3.408.661 | 2.955.074 | 453.587 | 15,3% |
| Altre attività finanziarie | 19.912.177 | 18.231.182 | 1.680.995 | 9,2% |
| Coperture | 49.365 | 8.187 | 41.178 | 503,0% |
| Attività materiali | 143.801 | 16.632 | 127.169 | 764,6% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 8.760 | 8.705 | 55 | 0,6% |
| Attività fiscali | 3.498 | 6.714 | (3.216) | -47,9% |
| Altre attività | 270.368 | 350.770 | (80.402) | -22,9% |
| Totale dell'attivo | 25.834.653 | 24.732.630 | 1.102.023 | 4,5% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 206.643 | 1.009.774 | (803.131) | -79,5% |
| Debiti verso clientela | 24.139.699 | 22.273.188 | 1.866.511 | 8,4% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.413 | 2.221 | 192 | 8,6% |
| Coperture | 84.086 | 7.941 | 76.145 | 958,9% |
| Passività fiscali | 64.779 | 12.390 | 52.389 | 422,8% |
| Altre passività | 409.355 | 451.435 | (42.080) | -9,3% |
| Patrimonio | 927.678 | 975.681 | (48.003) | -4,9% |
| - capitale e riserve | 800.766 | 744.256 | 56.510 | 7,6% |
| - riserve da valutazione | (7.202) | (9.794) | 2.592 | -26,5% |
| - risultato netto | 134.114 | 241.219 | (107.105) | -44,4% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 25.834.653 | 24.732.630 | 1.102.023 | 4,5% |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||||||
| ATTIVO | 30.06.2019 | 31.03.2019 | 01.01.2019 | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.230.599 | 755 | 6 | 6 | 532 | 1.733 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.475 | 9.286 | 6.876 | 6.876 | 12.253 | 10.871 |
| Finanziamenti a banche | 710.347 | 3.807.150 | 3.058.882 | 3.058.882 | 3.397.576 | 3.224.477 |
| Finanziamenti a clientela | 3.408.661 | 3.029.073 | 2.955.074 | 2.955.074 | 2.735.885 | 2.632.749 |
| Altre attività finanziarie | 19.912.177 | 19.003.089 | 18.231.182 | 18.231.182 | 17.665.380 | 17.188.339 |
| Coperture | 49.365 | 29.166 | 8.187 | 8.187 | 313 | 2.667 |
| Attività materiali | 143.801 | 144.851 | 81.208 | 16.632 | 14.545 | 15.036 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 8.760 | 8.799 | 8.705 | 8.705 | 7.898 | 7.827 |
| Attività fiscali | 3.498 | 5.209 | 6.714 | 6.714 | 17.758 | 10.914 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di | ||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | 91 |
| Altre attività | 270.368 | 253.270 | 350.346 | 350.770 | 240.922 | 241.054 |
| Totale dell'attivo | 25.834.653 | 26.380.250 | 24.796.782 | 24.732.630 | 24.182.664 | 23.425.360 |
| CONSISTENZE AL | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30.06.2019 | 31.03.2019 | 01.01.2019 | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 |
| Debiti verso banche | 206.643 | 1.605.018 | 1.013.791 | 1.009.774 | 999.543 | 907.794 |
| Debiti verso clientela | 24.139.699 | 23.310.871 | 22.333.323 | 22.273.188 | 21.827.286 | 21.196.653 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.413 | 2.831 | 2.221 | 2.221 | 5.512 | 4.568 |
| Coperture | 84.086 | 31.741 | 7.941 | 7.941 | (285) | 2.374 |
| Passività fiscali | 64.779 | 38.308 | 12.390 | 12.390 | 48.674 | 22.038 |
| Altre passività | 409.355 | 351.542 | 451.435 | 451.435 | 397.621 | 417.933 |
| Patrimonio | 927.678 | 1.039.939 | 975.681 | 975.681 | 904.313 | 874.000 |
| - capitale e riserve | 800.766 | 986.928 | 744.256 | 744.256 | 746.340 | 763.818 |
| - riserve da valutazione | (7.202) | (9.261) | (9.794) | (9.794) | (19.760) | (14.997) |
| - risultato netto | 134.114 | 62.272 | 241.219 | 241.219 | 177.733 | 125.179 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 25.834.653 | 26.380.250 | 24.796.782 | 24.732.630 | 24.182.664 | 23.425.360 |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi netti | 141.767 | 137.646 | 4.121 | 3,0% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 25 | 20 | 5 | 25,0% |
| Commissioni nette | 158.643 | 145.978 | 12.665 | 8,7% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 17.812 | 27.618 | (9.806) | -35,5% |
| Saldo altri proventi/oneri | 537 | 583 | (46) | -7,9% |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 318.784 | 311.845 | 6.939 | 2,2% |
| Spese per il personale | (44.097) | (41.499) | (2.598) | 6,3% |
| Altre spese amministrative | (123.742) | (126.931) | 3.189 | -2,5% |
| Recuperi di spesa | 50.817 | 48.623 | 2.194 | 4,5% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (10.510) | (4.836) | (5.674) | 117,3% |
| Costi operativi | (127.532) | (124.643) | (2.889) | 2,3% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 191.252 | 187.202 | 4.050 | 2,2% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (146) | (1.156) | 1.010 | -87,4% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 191.106 | 186.046 | 5.060 | 2,7% |
| Altri oneri e accantonamenti | (3.836) | (3.699) | (137) | 3,7% |
| Oneri di integrazione | - | (4) | 4 | -100,0% |
| Profitti netti da investimenti | 5.805 | 5.158 | 647 | 12,5% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 193.075 | 187.501 | 5.574 | 3,0% |
| Imposte sul reddito del periodo | (58.961) | (62.322) | 3.361 | -5,4% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 134.114 | 125.179 | 8.935 | 7,1% |
| RISULTATO DI PERIODO | 134.114 | 125.179 | 8.935 | 7,1% |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 134.114 | 125.179 | 8.935 | 7,1% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 2019 | ||
| 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE | |
| Interessi netti | 71.401 | 70.366 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 13 | 12 |
| Commissioni nette | 81.282 | 77.361 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 8.013 | 9.799 |
| Saldo altri proventi/oneri | 341 | 196 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 161.050 | 157.734 |
| Spese per il personale | (22.444) | (21.653) |
| Altre spese amministrative | (58.669) | (65.073) |
| Recuperi di spesa | 24.227 | 26.590 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (5.366) | (5.144) |
| Costi operativi | (62.252) | (65.280) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 98.798 | 92.454 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | 1.124 | (1.270) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 99.922 | 91.184 |
| Altri oneri e accantonamenti | (2.856) | (980) |
| Oneri di integrazione | 2 | (2) |
| Profitti netti da investimenti | 6.463 | (658) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 103.531 | 89.544 |
| Imposte sul reddito del periodo | (31.689) | (27.272) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 71.842 | 62.272 |
| RISULTATO DI PERIODO | 71.842 | 62.272 |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 71.842 | 62.272 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | |||||
| 4° TRIMESTRE | 3° TRIMESTRE | 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE | ||
| Interessi netti | 71.073 | 69.940 | 68.742 | 68.904 | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 12 | 10 | 13 | 7 | |
| Commissioni nette | 81.785 | 72.680 | 74.516 | 71.462 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 5.900 | 10.721 | 13.080 | 14.538 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.680 | (350) | 96 | 487 | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 160.450 | 153.001 | 156.447 | 155.398 | |
| Spese per il personale | (21.905) | (23.202) | (20.966) | (20.533) | |
| Altre spese amministrative | (59.323) | (59.247) | (61.464) | (65.467) | |
| Recuperi di spesa | 22.982 | 25.162 | 23.922 | 24.701 | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (3.132) | (2.456) | (2.497) | (2.339) | |
| Costi operativi | (61.378) | (59.743) | (61.005) | (63.638) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 99.072 | 93.258 | 95.442 | 91.760 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.333) | (895) | 155 | (1.311) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 96.739 | 92.363 | 95.597 | 90.449 | |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.782) | (15.899) | (1.925) | (1.774) | |
| Oneri di integrazione | (115) | (2) | (2) | (2) | |
| Profitti netti da investimenti | (3.150) | (903) | 5.157 | 1 | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 91.692 | 75.559 | 98.827 | 88.674 | |
| Imposte sul reddito del periodo | (28.206) | (23.005) | (32.613) | (29.709) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 | |
| RISULTATO DI PERIODO | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) | 2.887.919 | 2.632.270 | 255.649 | 9,7% |
| Totale attivo | 25.834.653 | 24.732.630 | 1.102.023 | 4,5% |
| Raccolta diretta da clientela (2) | 23.844.306 | 22.068.931 | 1.775.375 | 8,0% |
| Raccolta indiretta da clientela (3) | 52.047.810 | 47.263.709 | 4.784.101 | 10,1% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 75.892.116 | 69.332.640 | 6.559.476 | 9,5% |
| Patrimonio netto | 927.678 | 975.681 | (48.003) | -4,9% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2018 | |
| N° Dipendenti | 1.176 | 1.170 | 1.136 |
| N° Consulenti finanziari | 2.566 | 2.578 | 2.621 |
| N° Negozi finanziari operativi (1) | 394 | 390 | 384 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| DATI AL | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2018 | |
| Interessi netti/Margine di intermediazione | 44,47% | 44,56% | 44,14% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione | 55,52% | 55,43% | 55,85% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 138,78% | 141,03% | 139,74% |
| Cost/income ratio | 40,01% | 39,30% | 39,97% |
| Costi operativi/TFA | 0,35% | 0,36% | 0,36% |
| Cost of risk | 14 bp | 24 bp | 39 bp |
| CoR (sistema incentivante) | 13 bp | 24 bp | 31 bp |
| ROE | 32,81% | 35,61% | 36,96% |
| Rendimento delle attività | 1,04% | 0,98% | 1,07% |
| EVA (calcolato sul capitale economico) | 109.196 | 194.382 | 104.089 |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 93.734 | 167.840 | 88.841 |
| RARORAC (calcolato sul capitale economico) | 35,54% | 33,56% | 39,89% |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 18,83% | 18,52% | 19,80% |
| ROAC (calcolato sul capitale economico) | 43,65% | 41,65% | 47,97% |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 26,94% | 26,62% | 27,90% |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 64.699 | 60.579 | 61.934 |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 20.265 | 18.553 | 18.664 |
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Margine d'intermediazione.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo calcolato come media tra il saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente. I costi operativi al 30 giugno 2019 ed al 30 giugno 2018 sono stati annualizzati.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti commerciali. Le modalità di determinazione dell'indicatore sono state modificate a partir e dall'esercizio 2019; per omogeneità di confronto sono stati ricalcolati anche gli indicatori dell'esercizio 2018 utilizzati ai fini comparativi.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2019 e al 30 giugno 2018 è stato annualizzato.
Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2019 e al 30 giugno 2018 è stato annualizzato.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Si precisa che per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2019, il capitale interno è mantenuto uguale a quello del 31 marzo 2019, ultimo dato disponibile.
| DATI AL | ||
|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 11,18% | 10,64% |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,75% | 12,37% |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 77,08% | 73,71% |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 92,30% | 89,23% |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 3,59% | 3,94% |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 12,11% | 11,93% |
| DATI AL | ||
|---|---|---|
| QUALITÀ DEL CREDITO | 30.06.2019 | 31.12.2018 |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,11% | 0,11% |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,06% | 0,06% |
| Coverage (1) - Sofferenze | 90,37% | 91,65% |
| Coverage (1) - Inadempienze probabili | 70,77% | 76,80% |
| Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate | 62,76% | 64,60% |
| Coverage (1) - Totale crediti deteriorati | 85,76% | 88,23% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| DATI AL | ||
|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 (2) | |
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 550.152 | 502.713 |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 750.152 | 702.713 |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 3.084.038 | 2.376.033 |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 17,84% | 21,16% |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 24,32% | 29,58% |
| Ratio - Totale fondi propri | 24,32% | 29,58% |
| DATI AL | ||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 (2) | |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 750.152 | 702.713 |
(2) I dati al 31 dicembre 2018 sono stati determinati su base individuale, in quanto a tale data FinecoBank non era tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 25.963.207 12.655.188 Indicatore di leva finanziaria transitorio 2,89% 5,55%
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2019 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
I Fondi propri al 30 giugno 2019 comprendono la quota dell'utile del primo semestre 2019 destinato ad incremento del valore delle riserve, per un importo pari a 33,4 milioni di euro, calcolato sulla base del tasso di distribuzione del 2018, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Con riferimento alle Attività ponderate per il rischio, è necessario sottolineare che in seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit avvenuto il 10 maggio 2019, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di Unicredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, dai conti correnti, fino a fine 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie, che al 30 giugno 2019 sono rappresentate da titoli emessi da Stati sovrani, principalmente titoli di stato italiano, rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle Attività ponderate per il rischio e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca, senza determinare pertanto variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2018 (dato su base individuale) in quanto, a tale data, in virtù dell'appartenenza al Gruppo UniCredit, le Attività ponderate per il rischio verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia erano state ponderate allo 0%. Si evidenzia infatti che l'incremento delle Attività ponderate per il rischio a giugno 2019 è riconducibile principalmente alla crescita del business e all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi. Con riferimento all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi, si precisa che in seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, FinecoBank ha avviato un processo per chiedere all'Autorità di Vigilanza l'utilizzo di un metodo meno sofisticato per la determinazione del requisito regolamentare e al 30 giugno 2019, prudenzialmente, il requisito è stato calcolato adottando un Margine di Conservatività (MoC). Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
Con riferimento all'indicatore di Leva finanziaria, si precisa che l'esposizione complessiva al 31 dicembre 2018 (dato su base individuale) era stata calcolata escludendo le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR, in virtù dell'appartenenza di FinecoBank al Gruppo UniCredit a tale data. L'indicatore di Leva finanziaria, infatti, è calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014 ed esercitando le discrezionalità previste dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia, Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, in virtù della quale le esposizioni verso società del gruppo di appartenenza aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.
Nell'ambito della decisione del Consiglio di Governo della Banca Centrale Europea (BCE) circa i requisiti prudenziali di secondo Pilastro che UniCredit S.p.A. e le sue controllate devono rispettare (a tale data la Banca faceva parte del Gruppo UniCredit), nessun requisito aggiuntivo di secondo Pilastro è stato richiesto a FinecoBank. La decisione si basa sul processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), condotto sotto la guida della BCE. Di conseguenza, per FinecoBank il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
Alla data del 30 giugno 2019 non è stato condotto alcuno SREP sulla Banca dopo l'uscita dal Gruppo UniCredit.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale transitori e delle riserve per FinecoBank richiesti per giugno 2019.
| REQUISITI | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,506% | 2,506% | 2,506% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,006% | 0,006% | 0,006% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7,006% | 8,506% | 10,506% |
Al 30 giugno 2019 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati da FinecoBank.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari delle Note illustrative.
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita dell'8% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 23.844 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dalla Banca da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.
Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 52.048 milioni di euro in crescita del 10,1% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie ad un raccolta netta di 1.559 milioni di euro registrata nel primo semestre 2019 ed un effetto mercato positivo pari a 3.225 milioni di euro (di cui 1.916 milioni di euro riferiti all'AUM e 1.309 milioni di euro riferiti all'AUC).
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto i 75.892 milioni di euro, registrando un incremento del 9,5% rispetto a fine 2018, grazie ad una raccolta netta totale di 3.334 milioni di euro registrata nel primo semestre 2019. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services" 3 sui TFA del 33,4%, in crescita rispetto al 32,3% registrato al 31 dicembre 2018, e sul Risparmio Gestito del 68,9%, in miglioramento rispetto al 66,8% registrato a fine 2018, grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.
AUC = Asset Under Custody
AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
3 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", "FAM Evolution", "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||||
| 30.06.2019 | COMP % | 31.12.2018 | COMP % | ASSOLUTA | % | ||
| Conti correnti e depositi liberi | 23.842.248 | 31,4% | 22.065.889 | 31,8% | 1.776.359 | 8,1% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 2.058 | 0,0% | 3.042 | 0,0% | (984) | -32,3% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 23.844.306 | 31,4% | 22.068.931 | 31,8% | 1.775.375 | 8,0% | |
| Gestioni patrimoniali | 25.804 | 0,0% | 1.095 | 0,0% | 24.709 | n.c. | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 26.425.954 | 34,8% | 24.853.033 | 35,8% | 1.572.921 | 6,3% | |
| Prodotti assicurativi | 9.002.356 | 11,9% | 7.618.203 | 11,0% | 1.384.153 | 18,2% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.364.732 | 1,8% | 1.012.355 | 1,5% | 352.377 | 34,8% | |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 36.818.846 | 48,5% | 33.484.686 | 48,3% | 3.334.160 | 10,0% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 15.228.964 | 20,1% | 13.779.023 | 19,9% | 1.449.941 | 10,5% | |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 15.228.964 | 20,1% | 13.779.023 | 19,9% | 1.449.941 | 10,5% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA | 75.892.116 | 100,0% | 69.332.640 | 100,0% | 6.559.476 | 9,5% | |
| di cui Guided products & services | 25.354.118 | 33,4% | 22.369.583 | 32,3% | 2.984.535 | 13,3% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 65.754 milioni di euro, ha registrato un incremento del 9,8% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie ad una raccolta netta di 2.910 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 30.06.2019 | COMP % | 31.12.2018 | COMP % | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 17.939.843 | 27,3% | 16.564.769 | 27,6% | 1.375.074 | 8,3% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1.893 | 0,0% | 2.793 | 0,0% | (900) | -32,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 17.941.736 | 27,3% | 16.567.562 | 27,7% | 1.374.174 | 8,3% |
| Gestioni patrimoniali | 25.804 | 0,0% | 1.095 | 0,0% | 24.709 | n.c. |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 26.037.583 | 39,6% | 24.476.015 | 40,9% | 1.561.568 | 6,4% |
| Prodotti assicurativi | 8.924.639 | 13,6% | 7.545.142 | 12,6% | 1.379.497 | 18,3% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.364.715 | 2,1% | 1.012.329 | 1,7% | 352.386 | 34,8% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 36.352.741 | 55,3% | 33.034.581 | 55,1% | 3.318.160 | 10,0% |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 11.459.841 | 17,4% | 10.307.435 | 17,2% | 1.152.406 | 11,2% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 11.459.841 | 17,4% | 10.307.435 | 17,2% | 1.152.406 | 11,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE | ||||||
| CONSULENTI FINANZIARI | 65.754.318 | 100,0% | 59.909.578 | 100,0% | 5.844.740 | 9,8% |
| di cui Guided products & services | 25.327.244 | 38,5% | 22.342.564 | 37,3% | 2.984.680 | 13,4% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta e indiretta effettuata nel corso del primo semestre 2019 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.
La raccolta netta totale si attesta a 3.334 milioni di euro evidenziando una diminuzione del 7,3% rispetto al primo semestre 2018.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE 2019 | COMP % 1° SEMESTRE 2018 | COMP % | VARIAZIONI | |||
| ASSOLUTA | % | |||||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.776.359 | 53,3% | 1.030.717 | 28,7% | 745.642 | 72,3% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (998) | 0,0% | (3.891) | -0,1% | 2.893 | -74,4% |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.775.361 | 53,2% | 1.026.826 | 28,6% | 748.535 | 72,9% |
| Gestioni patrimoniali | 24.700 | 0,7% | (5.598) | -0,2% | 30.298 | n.c. |
| Fondi comuni di investimento e altri fondi | 27.069 | 0,8% | 368.788 | 10,3% | (341.719) | -92,7% |
| Prodotti assicurativi | 1.091.919 | 32,7% | 1.040.668 | 28,9% | 51.251 | 4,9% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 274.959 | 8,2% | 170.284 | 4,7% | 104.675 | 61,5% |
| RACCOLTA GESTITA | 1.418.647 | 42,5% | 1.574.142 | 43,8% | (155.495) | -9,9% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 140.483 | 4,2% | 995.139 | 27,7% | (854.656) | -85,9% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 140.483 | 4,2% | 995.139 | 27,7% | (854.656) | -85,9% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 3.334.491 | 100,0% | 3.596.107 | 100,0% | (261.616) | -7,3% |
| di cui Guided products & services | 1.602.100 | 48,0% | 1.417.083 | 39,4% | 185.017 | 13,1% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre dell'esercizio 2019 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE 2019 | COMP % 1° SEMESTRE 2018 | COMP % | VARIAZIONI | |||
| ASSOLUTA | % | |||||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.375.074 | 47,3% | 956.685 | 29,6% | 418.389 | 43,7% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (914) | 0,0% | (3.373) | -0,1% | 2.459 | -72,9% |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.374.160 | 47,2% | 953.312 | 29,5% | 420.848 | 44,1% |
| Gestioni patrimoniali | 24.700 | 0,8% | (5.598) | -0,2% | 30.298 | n.c. |
| Fondi comuni di investimento e altri fondi | 34.007 | 1,2% | 368.410 | 11,4% | (334.403) | -90,8% |
| Prodotti assicurativi | 1.090.256 | 37,5% | 1.041.548 | 32,2% | 48.708 | 4,7% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 274.959 | 9,4% | 170.284 | 5,3% | 104.675 | 61,5% |
| RACCOLTA GESTITA | 1.423.922 | 48,9% | 1.574.644 | 48,6% | (150.722) | -9,6% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 111.622 | 3,8% | 708.850 | 21,9% | (597.228) | -84,3% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 111.622 | 3,8% | 708.850 | 21,9% | (597.228) | -84,3% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 2.909.704 | 100,0% | 3.236.806 | 100,0% | (327.102) | -10,1% |
| di cui Guided products & services | 1.605.111 | 55,2% | 1.418.183 | 43,8% | 186.928 | 13,2% |
Il Margine di intermediazione si attesta a 318,8 milioni di euro, registrando un incremento del 2,2% rispetto ai 311,8 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2018.
Gli Interessi netti e le Commissioni nette contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, del 3% e dell'8,7%, mentre il Risultato negoziazione, coperture e fair value registra una flessione del 35,5%.
Gli Interessi netti aumentano di circa 4,1 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,26% (1,32% al 30 giugno 2018).
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 12,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, prinicipalmente, a maggiori commissioni nette di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito e commissioni di consulenza in materia di investimenti (+10,5 milioni di euro), maggiori commissioni per altri servizi (+1,5 milioni di euro), riconducibili al canone annuo sulle carte di credito, e a minori commissioni passive a favore dei consulenti finanziari (+4,9 milioni di euro), per effetto di minori incentivi commerciali, pur a fronte di una riduzione delle commissioni nette di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari (-4,4 milioni di euro), per effetto delle incertezze su numerosi fronti macroeconomici che hanno determinato una contrazione degli ordini eseguiti. Si evidenzia che nel primo semestre 2019 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 29,8 milioni di euro.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli, futures, Logos, Daily Option, CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 7,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2019, rispettivamente, un risultato positivo di 1,9 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2018) e un risultato negativo di 4,8 milioni di euro (nessun impatto nel primo semestre 2018). Sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 0,7 milioni di euro, e di titoli di Stato e titoli UniCredit in dollari contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 2,1 milioni di euro.
I Costi operativi si confermano sotto controllo evidenziando un incremento di 2,9 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,6 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", -5,4 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +5,7 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"4 ). La crescita del 2,3%, infatti, risulta contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela e struttura, a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 40,01% (39,97% al 30 giugno 2018).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2019 si attestano a -0,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2018). Le minori rettifiche registrare nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente sono riconducibili sia a un miglioramento del profilo di rischio dei crediti commerciali nei confronti della clientela retail, sia a un incremento delle riprese di valore relative alle esposizioni verso la controparte Unicredit. Quest'ultime sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo".
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 3,9 milioni di euro e non evidenziano variazioni di rilievo rispetto al primo semestre 2018.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 5,8 milioni di euro, evidenziando un incremento di 0,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018. Le riprese di valore registrate nel primo semestre 2019 sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni nei titoli di debito emessi da UniCredit sia al miglioramento del relativo profilo di rischio grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo". Si precisa che già nel corso del primo semestre 2018 la Banca aveva rilevato delle riprese di valore sui titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per circa 5,7 milioni di euro, in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
4 Occorre sottolineare che per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 16 e della sua applicazione a partire dal 1° gennaio 2019 e dell'acquisto, nello stesso mese di gennaio, dell'immobile di Milano, Piazza Durante 11, le "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e le "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali" non risultano pienamente comparabili con il primo semestre 2018. In particolare al 30 giugno 2019 si rileva una riduzione dei fitti passivi per locazione immobili, pari a 5,8 milioni di euro, la rilevazione degli ammortamenti sui diritti d'uso derivanti dai contratti di leasing per 4,5 milioni di euro e la rilevazione dell'ammortamento dell'immobile di proprietà per 0,6 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 193,1 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre dell'esercizio 2019 5 , il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 197,8 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto al primo semestre dell'esercizio 2018.
Il Risultato del periodo si attesta a 134,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 7,1% rispetto ai 125,2 milioni di euro registrati nel primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre dell'esercizio 2019 precedentemente illustrate, il Risultato del periodo sarebbe pari 137,3 milioni di euro, in crescita del 9,7% rispetto all'utile del primo semestre 2018.
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.230,6 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso del primo semestre 2019 per trasferirvi la liquidità in precedenza depositata presso UniCredit S.p.A..
I Finanziamenti a banche, che al 31 dicembre 2018 includevano la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., per massima parte trasferita nel conto HAM presso Banca d'Italia, nonché i depositi vincolati con la stessa UniCredit S.p.A. estinti nel corso del primo semestre 2019, conseguentemente si attestano a 710,3 milioni di euro, evidenziando una riduzione del 76,8% rispetto al 31 dicembre 2018.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 3.408,7 milioni di euro, in aumento del 15,3% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2019, infatti, stati erogati 109 milioni di euro di prestiti personali, 171 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 451 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 150,7 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 9,7% rispetto al 31 dicembre 2018. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,3 milioni di euro (2,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018) con un coverage ratio dell'85,76%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si conferma pari allo 0,11% (0,11% al 31 dicembre 2018).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 19.912,2 milioni di euro, in aumento del 9,2% rispetto al 31 dicembre 2018. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 8.266,8 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 9.115,8 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2018. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso del primo semestre 2019 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 206,6 milioni di euro, registrando una riduzione del 79,5% rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al mancato rinnovo delle operazioni di pronti contro termine con UniCredit S.p.A..
I Debiti verso clientela si attestano a 24.139,7 milioni di euro, in aumento dell'8,4% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
Il Patrimonio si attesta a 927,7 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 48 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al pagamento dei dividendi sull'utile relativo all'esercizio 2018, per un importo di 184,5 milioni di euro, compensato dall'utile del primo semestre 2019, pari a 134,1 milioni di euro.
Il 2019 si è aperto con il lancio della nuova campagna di comunicazione Human Factor. Una campagna che ha veicolato un messaggio di grande valore, in continuità con la campagna precedente, sul rapporto tra Uomo e Tecnologia. "A cosa serve la tecnologia?" è con questa domanda che si è aperta la campagna TV on air sulle principali emittenti nazionali da gennaio 2019. "La tecnologia serve davvero quando serve il nostro lato più umano": il progresso tecnologico dunque acquista senso ed è realmente tale solo quando è al servizio del bene dell'uomo. E questo è anche il modello di FinecoBank che da sempre investe ed usa la tecnologia per aiutare i clienti e la propria rete di consulenti finanziari, nei servizi online e per gli investimenti.
La campagna da subito ha raccolto commenti positivi per il messaggio lanciato, ricevendo il "Premio Moige TV Family Friendly" come migliore spot a giugno 2019.
Nel corso del primo semestre del 2019, a sostegno del lancio della nuova campagna, sono stati pianificati tre importanti flight di comunicazione che hanno coinvolto l'utilizzo di tutti i mezzi (TV, Radio, digital ed affissioni sul territorio).
"La banca che semplifica la banca" resta comunque il posizionamento unico che FinecoBank ha confermato anche per quest'anno.
Particolarmente significativi i dati reputazionali dei primi quattro mesi dell'anno e certificati da Reputation Istitute, che collocano FinecoBank tra le banche con la reputazione più alta.
5 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,8 milioni di euro (-3,2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
Nel mese di marzo, grazie anche al supporto e la collaborazione di Fineco Asset Management DAC, è stata organizzata la consueta convention dedicata al Private Banking: un importante appuntamento di stimoli e riflessioni per questo segmento sempre più in crescita e strategico per il business della Banca. Numerosi gli eventi organizzati da inizio anno sul territorio a favore del segmento e della clientela Private.
In questa prima parte dell'anno FinecoBank ha ricevuto tre importanti riconoscimenti, oltre quello già citato del Moige: il primo posto in Italia nelle categorie "Technology" e "International Clients" dell'edizione 2019 del sondaggio condotto da Euromoney; la certificazione come azienda "Top Employer Italia" per l'attenzione alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante. FinecoBank è stata, inoltre, premiata nell'ambito degli ESG Awards, l'evento organizzato da Milano Finanza che riconosce le aziende italiane con il miglior indice di sostenibilità secondo Standard Ethics.
Le attività di marketing e comunicazione di Fineco in UK si sono intensificate in questo primo semestre grazie a un modello e un posizionamento unico per quel mercato di riferimento. "The Multi-currency Bank": una banca diretta multicanale che offre servizi di banking, trading e investimenti in un unico conto multivaluta.
L'offerta di prodotti di investimento, in particolare, è in crescita e la Banca sta lavorando in ottica di acquisizione di nuova clientela attivando campagne digitali e organizzando eventi e workshop che aumentano le opportunità di contatto.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 10 gennaio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 9 gennaio 2019, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 10 aprile 2019:
Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 4 febbraio 2019 ha approvato il Sistema Incentivante 2019 per il personale appartenente al "Personale più rilevante".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso (a livello della Banca e a livello di Gruppo UniCredit, ove previste) e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa) e del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1 febbraio 2019, ha approvato:
L'azione FinecoBank ha evidenziato un forte incremento nel corso dei primi 4 mesi dell'anno raggiungendo il proprio valore massimo storico, pari a 12,39 euro, mentre nel periodo successivo il prezzo ha risentito degli effetti della vendita da parte di UniCredit S.p.A. di una quota consistente della propria partecipazione. Il conseguente e improvviso aumento dei volumi scambiati, pur causando una inevitabile correzione di prezzo, non ha tuttavia interrotto il trend di crescita del titolo nel semestre, che al 30 giugno 2019 ha evidenziato un incremento del 12% rispetto all'ultima seduta del 2018.
Al 30 giugno 2019 il prezzo dell'azione si attesta a quota 9,81 euro, in rialzo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2018 pari a 8,78 euro, e ha registrato un valore medio nel primo semestre 2019 pari a 10,50 euro. Il valore massimo storico raggiunto dal prezzo dell'azione nel corso del primo semestre 2019 è stato, come detto, pari a 12,39 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2019 risulta di 5.973 milioni di euro.
| ANNO 2014 | ANNO 2015 | ANNO 2016 | ANNO 2017 | 1° SEMESTRE 2018 |
ANNO 2018 | 1° SEMESTRE 2019 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | |||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 10,370 | 11,890 | 12,385 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 7,956 | 8,646 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,599 | 9,823 | 10,498 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 9,672 | 8,778 | 9,810 |
| Numero azioni (milioni) | |||||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,4 | 608,9 |
Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing. L'Investing include anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM grazie al modello di business integrato verticalmente.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. La Banca, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria della Banca è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
In area Banking nel primo semestre 2019 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta e di ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione.
Per quanto riguarda i prodotti e servizi offerti, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela, si evidenzia l'ampliamento dell'offerta Multicurrency, il servizio gratuito integrato nel conto Fineco che permette di diversificare liquidità e investimenti e di operare direttamente nelle principali valute mondiali, senza commissioni di cambio, solo spread, e direttamente nella valuta di riferimento. Oltre all'operatività in Euro, Dollaro, Sterlina e Franco Svizzero, è disponibile per tutti i clienti Fineco con servizio Multicurrency attivo, anche la possibilità di operare nelle seguenti nuove divise: Dollaro Australiano (AUD), Peso Messicano (MXN), Rublo Russo (RUB), Rand Sudafricano (ZAR), Corona Svedese (SEK), Dollaro Canadese (CAD), Yen (JPY) e Lira Turca (TRY).
Per quanto concerne l'offerta UK, si segnala, oltre all'adeguamento del servizio Multicurrency con le nuove divise sopra citate, l'attivazione del servizio SEPA Instant Bank Transfer finalizzato ad offrire ai clienti la possibilità di ricevere bonifici istantanei in euro.
Con riferimento alle carte di pagamento, è proseguito l'ampliamento della gamma di prodotti e servizi offerti con:
In ottica di ottimizzazione dei processi esistenti, si segnala:
La tabella di seguito riportata evidenzia un incremento dello speding delle carte di credito dell'8% rispetto al primo semestre 2018.
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE 2019 | ANNO 2018 | 1° SEMESTRE 2018 | VARIAZIONI | ||||||||
| PRODOTTI DI CREDITO |
IMPORTO DI | IMPORTO DI | IMPORTO DI | SPENDING RISPETTO AL 1° SEMESTRE 2018 |
IMPORTO DI BILANCIO RISPETTO A FINE 2018 |
||||||
| SPENDING | BILANCIO | SPENDING | BILANCIO | SPENDING | BILANCIO | ASSOLUTA | % | ASSOLUTA | % | ||
| Carte di credito | |||||||||||
| revolving | 23.817 | 42.243 | 51.194 | 43.201 | 24.445 | 41.513 | (628) | -2,6% | (958) | -2,2% | |
| Carte di credito a | |||||||||||
| saldo | 1.438.072 | 246.447 | 2.851.868 | 277.241 | 1.331.369 | 229.999 | 106.703 | 8,0% | (30.794) | -11,1% | |
| Totale | 1.461.889 | 288.690 | 2.903.062 | 320.442 | 1.355.814 | 271.512 | 106.075 | 7,8% | (31.752) | -9,9% |
In ambito normativo, in linea con quanto previsto dal Regolamento delegato 2018/389 della Commissione Europea del 27 novembre 2017, che integra la direttiva (UE) 2015/2366 (PSD2), l'attività della Banca si è focalizzata:
nello sviluppo di un'interfaccia dedicata (Access to account Interface - XS2A Interface) per consentire ai clienti l'accesso ai propri conti tramite terze parti (TTP). Le funzionalità messe a disposizione tramite la nuova interfaccia sono le seguenti:
Al riguardo, a partire da marzo 2019, è stato reso disponibile in area pubblica del sito finecobank.com un portale dedicato (developer portal) attraverso il quale, sono state messe a disposizione delle terze parti tutte le informazioni tecniche per procedere con l'integrazione dei propri servizi con la Banca;
nel lancio del servizio Mobile Code, una nuova funzionalità dell'APP Fineco che si affianca a SMS PIN e che permette ai clienti di confermare le operazioni disposte da canale online o mobile in conformità agli standard richiesti in tema di Strong Customer Authentication.
Per quanto riguarda la concessione di finanziamenti, nel primo semestre 2019 è proseguita l'evoluzione del portafoglio dei prodotti di mutui ipotecari, mediante l'introduzione dell'offerta "Mutuo Green". Questa offerta garantisce, per i mutui con finalità acquisto (prima o seconda casa) su immobili in classe energetica A o B, uno spread ridotto (-0,10%) rispetto all'offerta standard e conferma la volontà di Fineco di introdurre prodotti di lending che mirano alla promozione dei principi di sostenibilità ambientale.
Inoltre, sono stati ampliati i canali di vendita del prodotto Credit Lombard prevedendo la possibilità di richiederlo dall'Area Privata del sito con firma digitale. Questa nuova modalità di richiesta ha permesso innanzitutto di ampliare il target di vendita del prodotto, includendovi i clienti diretti, nonché di supportare l'operatività della Rete, che ha la possibilità di indirizzare il cliente verso una modalità di richiesta autonoma, per concentrarsi unicamente sulle attività commerciali e di vendita.
È altresì continuata l'attività di progettazione e gestione di campagne di marketing finalizzate a migliorare il posizionamento del brand e dell'offerta Fineco e a consolidare i volumi sui prodotti rateali (prestito e mutui) e ad aumentare le concessioni di affidamenti garantiti.
La tabella seguente riporta le erogazioni e il saldo di bilancio di prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale, mutui e concessioni di fidi in conto corrente confrontati con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE 2019 | ANNO 2018 | 1° SEMESTRE 2018 | VARIAZIONI | |||||||
| PRODOTTI DI CREDITO | IMPORTO DI | IMPORTO DI | IMPORTO DI | EROGAZIONI RISPETTO AL 1° SEMESTRE 2018 |
IMPORTO DI BILANCIO RISPETTO A FINE 2018 |
|||||
| EROGAZIONI | BILANCIO | EROGAZIONI | BILANCIO | EROGAZIONI | BILANCIO | ASSOLUTA | % | ASSOLUTA | % | |
| Prestiti personali e sovvenzioni | ||||||||||
| chirografarie a rimborso rateale | 109.404 | 450.350 | 247.995 | 433.647 | 130.625 | 402.060 | (21.221) | -16,2% | 16.703 | 3,9% |
| Fidi in conto corrente * | 451.100 | 1.169.436 | 945.053 | 1.018.700 | 549.590 | 854.373 | (98.490) | -17,9% | 150.736 | 14,8% |
| Mutui | 170.711 | 976.693 | 411.064 | 856.870 | 231.060 | 721.117 | (60.349) | -26,1% | 119.823 | 14,0% |
| Totale | 731.215 | 2.596.479 | 1.604.112 | 2.309.217 | 911.275 | 1.977.550 | (180.060) | -19,8% | 287.262 | 12,4% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso del primo semestre 2019 ammontano complessivamente a 441 milioni di euro (428 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 11 milioni di euro garantiti da pegni e 2 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.
Nel corso del primo semestre 2019 la Banca, con il proprio modello di business, ha consolidato la leadership nel mercato del brokerage italiano.
Pur affrontando un periodo di crescenti incertezze su numerosi fronti macroeconomici, la Banca ha mantenuto buone performance nelle diverse asset class, registrando un maggior interesse su quelle tradizionali. I dati Assosim relativi al primo semestre 2019 hanno riconfermato il posizionamento di Fineco in testa alla classifica per controvalore scambiato e per numero di operazioni con quote di mercato che si sono attestate rispettivamente al 26,6% e al 23,17%. Questo a dimostrazione che il consolidato modello di business diversificato e sostenibile è in grado di affrontare ogni fase di mercato.
Nel primo semestre dell'anno l'offerta si è ulteriormente allargata con l'introduzione di nuovi servizi e funzionalità, in particolare:
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre 2019 rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| VARIAZIONI | ||||
| 1° SEMESTRE 2019 | 1° SEMESTRE 2018 | ASSOLUTA | % | |
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 3.511.183 | 3.963.212 | (452.029) | -11,4% |
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 699.139 | 628.240 | 70.899 | 11,3% |
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 279.799 | 289.028 | (9.229) | -3,2% |
| Totale ordini Equity | 4.490.121 | 4.880.480 | (390.359) | -8,0% |
| Ordini - Bond | 275.167 | 252.893 | 22.274 | 8,8% |
| Ordini - Derivati (incluso ordini internalizzati) | 1.443.485 | 1.637.962 | (194.477) | -11,9% |
| Ordini - Forex | 231.997 | 430.227 | (198.230) | -46,1% |
| Ordini - CFD | 597.657 | 2.038.862 | (1.441.205) | -70,7% |
| Ordini - Fondi | 1.314.353 | 1.293.503 | 20.850 | 1,6% |
| TOTALE ORDINI | 8.352.780 | 10.533.927 | (2.181.147) | -20,7% |
La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, derivati, CFD e Logos, registrati nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| VARIAZIONI | ||||
| 1° SEMESTRE 2019 | 1° SEMESTRE 2018 | ASSOLUTA | % | |
| Equity (internalizzazione) | 37.195.774 | 38.125.073 | (929.299) | -2,4% |
| Derivati (internalizzazione) | 17.257.246 | - | 17.257.246 | - |
| Forex | 11.255.095 | 27.816.824 | (16.561.729) | -59,5% |
| CFD e Logos | 18.038.960 | 46.227.216 | (28.188.256) | -61,0% |
| Totale Volumi "internalizzati" | 83.747.075 | 112.169.113 | (28.422.038) | -25,34% |
La Banca offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del primo semestre 2019 la gamma si è ulteriormente arricchita con l'inserimento in piattaforma di oltre 470 nuovi ISIN e di 1 nuova Casa di Investimento a disposizione della clientela. Occorre inoltre segnalare l'ingresso in piattaforma dei fondi della gamma FAM Evolution di Fineco Asset Management DAC. FAM, oltre a gestire i fondi Core Series, dopo la sostituzione con Amundi Luxembourg S.A., e i fondi FAM Series, la nuova gamma di fondi in delega, lanciati a partire da settembre 2018, ha introdotto una nuova gamma di fondi al servizio di una asset allocation semplice e personalizzata. Tale gamma si suddivide tra i fondi a profilo, FAM Advisory, e i fondi verticali, FAM Conviction. I primi sono basati sul concetto di frontiera efficiente mentre i FAM Conviction sono stati concepiti per esprimere una particolare vision allocativa.
Nel corso del mese di marzo 2019, con particolare riferimento ed attenzione al segmento Private, è stata integrata l'offerta FinecoBank con le gestioni patrimoniali. La Banca per tale servizio ha individuato come partner Banor Sim, società specializzata con lungo track record e attiva in Italia dal 1989. Il prodotto in esclusiva per FinecoBank offre 4 linee di gestione a profilo di rischio crescente denominate Private Value (Prudente, Bilanciata, Sviluppo ed Azionaria) i cui portafogli sono investiti prevalentemente in titoli (minimo 80%).
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, cresce sempre di più l'attenzione della clientela per il fondo pensione aperto Core Pension, in esclusiva per la rete FinecoBank. Da inizio anno hanno aderito al fondo oltre 3.000 clienti con un totale, dal lancio del prodotto, di oltre 8.700 sottoscrittori. Nel corso del primo semestre 2019 il fondo ha raddoppiato le masse di fine 2018, attestatesi a circa 125 milioni di euro al 30 giugno 2019, grazie ad una raccolta di circa 66 milioni di euro.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nei mesi di marzo e aprile è terminata la commercializzazione della gamma Aviva Top Valor ("One", "Private" e "Advice") avendo raggiunto il plafond massimo. Nel contempo è iniziato il collocamento, anche in firma digitale, delle nuove polizze di Ramo I di Eurovita , "Focus Gestione" e "Focus Gestione Private", che utilizzano rispettivamente le Gestioni Separate "Nuovo Secolo" e "Euroriv". Sempre nel mese di marzo, la Multiramo Target, che si avvale della Gestione Separata GEFIN di Aviva, è stata modificata portando l'investimento iniziale nella GEFIN da 90% a 80%, allo scopo di migliorare il mix tra Ramo I e Ramo III. Nell'ambito del Private Insurance, nel corso del primo semestre è iniziata la raccolta nella Polizza Unit linked di diritto lussemburghese Lombard Private Client Insurance, che ha raggiunto circa 8,5 milioni di euro di masse.
L'attività di collocamento su mercato primario (IPO) si è svolta attraverso l'OPS Cassa Depositi e Prestiti a tasso misto 2019-2026, alla quale la Banca ha partecipato come distributore su invito di UniCredit Bank AG. Inoltre, sebbene non formalmente distributori, la Banca ha favorito l'acquisizione, da parte di primari clienti, di azioni NEXI in collocamento e quotazione su MTA.
Con riferimento ai servizi di consulenza, nel corso del primo semestre 2019 sono proseguite le attività della Banca volte a migliorare i servizi prestati alla clientela ampliando la gamma di strumenti a disposizione della rete di consulenti finanziari. In relazione al servizio Fineco Plus, si evidenzia:
Parallelamente è stata arricchita l'offerta di strumenti di risparmio amministrato raccomandabili nei servizi di consulenza Advice e Plus, che conta ora oltre ad 3.000 strumenti.
La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 30 giugno 2019, la quale evidenzia un incremento del 10% rispetto al 31 dicembre 2018.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONE | ||||
| 30.06.2019 | COMP % | 31.12.2018 | COMP % | ASSOLUTA | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 26.425.954 | 71,8% | 24.853.033 | 74,2% | 1.572.921 | 6,3% |
| Prodotti assicurativi | 9.002.357 | 24,4% | 7.618.203 | 22,8% | 1.384.154 | 18,2% |
| Gestioni patrimoniali | 25.804 | 0,1% | 1.095 | 0,0% | 24.709 | n.c. |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.364.732 | 3,7% | 1.012.355 | 3,0% | 352.377 | 34,8% |
| Totale saldo raccolta gestita | 36.818.847 | 100,0% | 33.484.686 | 100,0% | 3.334.161 | 10,0% |
La volatilità tornata preminente nel corso del 2018, con una particolare accelerazione nella parte finale dell'anno, aveva determinato un atteggiamento di cautela nei risparmiatori verso le forme di investimento "non garantite". I forti segnali di ripresa dei mercati registrati nel corso dei primi mesi del 2019 non hanno ancora fatto riacquistare pienamente la fiducia ai risparmiatori e, in generale, tutta l'industria del risparmio gestito ha risentito di questo sentiment diffuso. Nonostante questo scenario piuttosto complesso, la rete dei consulenti finanziari si conferma come interlocutore privilegiato nella pianificazione finanziaria con la clientela; grazie agli elementi distintivi propri di FinecoBank - quali ad esempio il modello di consulenza supportato da una potente infrastruttura tecnologica - i consulenti finanziari hanno potuto dedicarsi intensamente all'attività di assistenza, consolidando e rafforzando la relazione con il cliente, senza perdere di vista l'attività di sviluppo, di crescita e di acquisizione di nuova clientela.
La raccolta netta totale del primo semestre 2019 si attesta a 2.910 milioni di euro, di cui 1.424 milioni di euro di raccolta gestita, con 1.605 milioni di euro di raccolta nei servizi di Advisory (c.d. Guided Products) e ben 42.620 nuovi conti correnti. La quota preponderante della raccolta proviene dalla rete in essere e in misura meno rilevante dal reclutamento; non si rilevano contributi da campagne commerciali tattiche di periodo.
Con riferimento alla qualità della raccolta, la rete in essere ha incrementato il portafoglio medio pro-capite del 10,3% rispetto a fine anno precedente, con una crescita dell'incidenza dei c.d. Guided Products sulle masse gestite che è passata dal 37% alla fine del 2018 al 39% alla fine di giugno 2019.
Per quanto attiene al segmento Private gestito dalla rete, la raccolta netta nel primo semestre 2019 è stata pari a circa 1.326 milioni di euro e gli asset complessivi sono pari a 27.217 milioni di euro, (che rappresentano il 41,4% degli asset totali gestiti dalla rete), riferiti a circa 30.000 clienti, pari al 2,3% della clientela totale, principalmente distribuiti nella fascia 1-5 milioni di euro.
Nel primo semestre la Banca ha continuato a perfezionare ed innovare la gamma d'offerta, sempre nell'ottica di lavorare con un approccio di pianificazione per obiettivi e monitoraggio del rischio. Tale approccio viene esplicitato attraverso una intensa organizzazione di eventi sul territorio, rivolti alla clientela ed ai prospect con l'obiettivo, non solo di vicinanza, ma di vera e propria formazione ed informazione sui temi finanziari. Nel primo semestre sono stati realizzati 621 eventi, in maniera capillare, da Nord a Sud, coinvolgendo quasi 20.000 tra clienti e prospect.
Come già esplicitato anche in passato, è stato contestualmente rafforzato l'input sulla selettività del reclutamento che deve essere focalizzato ad innalzare anche la qualità media della rete. Il target di interesse è rappresentato da profili ad alto potenziale che abbiano una visione "clientecentrica", una operatività centrata sulla consulenza e sulla trasparenza, con la propensione ad operare in un contesto dinamico, moderno e caratterizzato da un elevato contenuto tecnologico.
Nel primo semestre dell'esercizio 2019 sono stati inseriti 28 nuovi consulenti finanziari senior, selezionati dal settore delle reti, dalle banche tradizionali e dal Private Banking. Nell'ambito del c.d. "progetto giovani", che avvia alla professione giovani neolaureati, sono stati inseriti 37 nuovi consulenti.
Al 30 giugno 2019 la rete è composta da 2.566 consulenti finanziari distribuiti sul territorio con 394 negozi finanziari (Fineco Center), gestiti direttamente dalla Banca o dai consulenti finanziari stessi. Continui anche gli investimenti sulle strutture commerciali utilizzate dai consulenti finanziari, che contribuiscono ad elevare l'immagine e dare sempre maggiore capillarità alla presenza della Banca sul territorio.
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre 2019 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE 2019 | COMP % 1° SEMESTRE 2018 | COMP % | VARIAZIONI | ||||
| ASSOLUTA | % | ||||||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.375.074 | 47,3% | 956.685 | 29,6% | 418.389 | 43,7% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (914) | 0,0% | (3.373) | -0,1% | 2.459 | -72,9% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.374.160 | 47,2% | 953.312 | 29,5% | 420.848 | 44,1% | |
| Gestioni patrimoniali | 24.700 | 0,8% | (5.598) | -0,2% | 30.298 | n.c. | |
| Fondi comuni di investimento e altri fondi | 34.007 | 1,2% | 368.410 | 11,4% | (334.403) | -90,8% | |
| Prodotti assicurativi | 1.090.256 | 37,5% | 1.041.548 | 32,2% | 48.708 | 4,7% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 274.959 | 9,4% | 170.284 | 5,3% | 104.675 | 61,5% | |
| RACCOLTA GESTITA | 1.423.922 | 48,9% | 1.574.644 | 48,6% | (150.722) | -9,6% | |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 111.622 | 3,8% | 708.850 | 21,9% | (597.228) | -84,3% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 111.622 | 3,8% | 708.850 | 21,9% | (597.228) | -84,3% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 2.909.704 | 100,0% | 3.236.806 | 100,0% | (327.102) | -10,1% | |
| di cui Guided products & services | 1.605.111 | 55,2% | 1.418.183 | 43,8% | 186.928 | 13,2% |
La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2019. Il saldo della raccolta diretta e indiretta, pari a 65.754 milioni di euro, ha registrato un incremento del 9,8% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie all'apporto positivo della raccolta realizzata nel corso del primo semestre, pari a 2.910 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 30.06.2019 | COMP % | 31.12.2018 | COMP % | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 17.939.843 | 27,3% | 16.564.769 | 27,6% | 1.375.074 | 8,3% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1.893 | 0,0% | 2.793 | 0,0% | (900) | -32,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 17.941.736 | 27,3% | 16.567.562 | 27,7% | 1.374.174 | 8,3% |
| Gestioni patrimoniali | 25.804 | 0,0% | 1.095 | 0,0% | 24.709 | n.c. |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 26.037.583 | 39,6% | 24.476.015 | 40,9% | 1.561.568 | 6,4% |
| Prodotti assicurativi | 8.924.639 | 13,6% | 7.545.142 | 12,6% | 1.379.497 | 18,3% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.364.715 | 2,1% | 1.012.329 | 1,7% | 352.386 | 34,8% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 36.352.741 | 55,3% | 33.034.581 | 55,1% | 3.318.160 | 10,0% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 11.459.841 | 17,4% | 10.307.435 | 17,2% | 1.152.406 | 11,2% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 11.459.841 | 17,4% | 10.307.435 | 17,2% | 1.152.406 | 11,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE | ||||||
| CONSULENTI FINANZIARI | 65.754.318 | 100,0% | 59.909.578 | 100,0% | 5.844.740 | 9,8% |
| di cui Guided products & services | 25.327.244 | 38,5% | 22.342.564 | 37,3% | 2.984.680 | 13,4% |
Al 30 giugno 2019 le risorse della Banca sono pari a 1.167 in aumento rispetto alle 1.154 presenti in azienda al 31 dicembre 2018 e sono così composte:
| RISORSE | 30 GIUGNO 2019 | 31 DICEMBRE 2018 |
|---|---|---|
| Dipendenti FinecoBank | 1.154 | 1.157 |
| Dipendenti del Gruppo UniCredit distaccati in FinecoBank (+) | 15 | - |
| Dipendenti FinecoBank distaccati nel Gruppo UniCredit (-) | (2) | (3) |
| Totale risorse | 1.167 | 1.154 |
Nel corso del primo semestre 2019 sono proseguite le attività volte al rafforzamento ed all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 60 risorse.
Delle 60 assunzioni molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.
In continuità con gli anni precedenti prosegue l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus ai Millenials, grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni.
Il primo semestre 2019 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 22 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.
Nel corso del primo semestre le uscite hanno coinvolto complessivamente 43 risorse di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| UOMINI | DONNE | TOTALE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| QUALIFICA | 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2019 | 31.12.2018 |
| Dirigenti | 23 | 22 | 4 | 4 | 27 | 26 |
| Quadri Direttivi | 268 | 256 | 103 | 103 | 371 | 359 |
| Aree Professionali | 365 | 380 | 391 | 392 | 756 | 772 |
| Totale | 656 | 658 | 498 | 499 | 1.154 | 1.157 |
Al 30 giugno 2019 i part-time presenti in Banca sono 90, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 43% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 9 anni, mentre l'età media è pari a circa 40 anni.
La formazione dei dipendenti nel corso del primo semestre del 2019 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore di formazione per area di intervento:
| AREA INTERVENTO | ORE DI FORMAZIONE |
|---|---|
| Obbligatoria | 3.945 |
| Tecnica | 6.360 |
| Linguistica | 4.832 |
| Comportamentale – Manageriale | 534 |
| Totale | 15.671 |
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.
Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti FinecoBank, che possono fruire dei corsi sia in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma MyLearning, sia attraverso l'organizzazione di aule su tematiche specifiche (es. Antiriciclaggio, Financial Sanctions, ecc.). Inoltre, sono stati effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.
Al fine di garantire la conformità con le nuove disposizioni normative, in particolare in materia di Credito Immobiliare ai Consumatori e Mifid, la Banca ha garantito a tutte le risorse impattate adeguata formazione e l'adeguamento, ove necessario, dei requisiti minimi di competenza e conoscenza.
Inoltre, anche nel corso del primo semestre 2019 FinecoBank si è impegnata nel diffondere l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business di FinecoBank.
Nei primi sei mesi dell'anno, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti.
Le risorse della Banca hanno avuto a disposizione il catalogo formativo MyCampus, che ha permesso di estendere ulteriormente l'offerta formativa e-learning dedicata a diverse tematiche.
All'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 5.300 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo, oltre al rafforzamento delle capacità relazionali e di comunicazione.
Nel corso del primo semestre del 2019 alcune unità organizzative della Banca hanno concluso il percorso di formazione Leadership Training Program, dedicato ai responsabili di Team e coordinatori, che li ha visti impegnati in sessioni in aula, coaching e training on the job. Lo scopo di questa iniziativa è stato quello di rafforzare le loro capacità manageriali e gestire il proprio ruolo in modo coerente ed efficace. Considerato il successo che l'iniziativa ha suscitato, FinecoBank si impegna al coinvolgimento progressivo di ulteriori strutture organizzative.
La formazione linguistica nel corso del primo semestre 2019 ha coinvolto circa 300 dipendenti in corsi di inglese (d'aula o telefonici). In alcuni casi (ad es. Executive), sono stati realizzati corsi "one to one" di Business English. La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.
Inoltre, considerata la rilevanza della formazione linguistica, è stata messa a disposizione dell'intera popolazione una piattaforma che consente l'apprendimento della lingua inglese attraverso l'utilizzo di strumenti didattici come video, role-playing e aule virtuali.
Al 30 giugno 2019 le risorse della società sono 22, di cui 7 donne e 15 uomini con un'età media pari a circa 38 anni.
Le assunzioni provenienti da mercato nel 2019 sono state finalizzate al completamento del set up organizzativo della società, iniziato lo scorso anno, i profili selezionati infatti ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.
L'attuale architettura del sistema informativo adottato da FinecoBank permette di integrare in modo molto stretto la struttura distributiva, la struttura operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'infrastruttura tecnologica ospitata dai Datacenters, consiste sommariamente in:
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del primo semestre 2019 la Direzione ICT & Security Office (CIO) è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili e ad alto valore aggiunto per la clientela.
Dal punto di vista architetturale, è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa coerentemente con adempimenti e vincoli normativi con la consueta attenzione ai temi di digitalizzazione della Banca.
Tra le principali attività progettuali concluse si segnalano, distinte per ambito:
Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:
6 Sino a tale data l'attività di internal audit è stata svolta in outsourcing da UniCredit S.p.A..
Per quanto concerne la controllata Fineco Asset Management DAC, formalmente costituita a fine 2017 e divenuta operativa nel mese di luglio 2018, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management e Internal Audit7 da parte di funzioni interne alla società.
Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato. La Banca, in quanto "ente creditizio insediato in uno Stato membro partecipante" ed appartenente al Gruppo UniCredit fino alla data del 10 maggio 2019 (classificato come "gruppo vigilato significativo"), rientra tra i "soggetti vigilati significativi11".
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca deve fronteggiare nell'attuale situazione di mercato e in relazione alla propria operatività si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle Note illustrative.
7 L'attività di internal audit nel secondo semestre 2018 era svolta in outsourcing da UniCredit S.p.A..
8 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.
9 Nell'ambito di tale funzione è presente anche il Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricato di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. Il Compliance Officer è nominato anche Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
10 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso della Banca, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Segreteria Societaria della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management (Cost Manager Assistant). Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.
11 E' in corso di svolgimento l'iter di classificazione della Banca da parte delle Autorità di Vigilanza a seguito dell'uscita dal Gruppo Unicredit e la successiva costituzione del Gruppo FinecoBank.
Nel corso del mese di aprile 2019 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa della Direzione Global Business e della Direzione Organizzazione e Operations Banca con la creazione di nuove strutture, la ridenominazione di strutture esistenti e la ridistribuzione di alcune attività per una migliore rappresentazione delle stesse.
Nel corso del mese di maggio 2019, inoltre, è stata internalizzata la funzione di revisione interna (Internal audit) in precedenza esternalizzata a UniCredit S.p.A., in relazione all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit e all'iscrizione del Gruppo Bancario FinecoBank all'Albo dei Gruppi Bancari.
Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, che promuove economie di scala e facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale. Nell'attuale formulazione, pur applicando il concetto di "specializzazione funzionale", viene mantenuto l'approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi.
I collegamenti orizzontali sono garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti, anche al fine di garantire le necessarie sinergie dei canali distributivi.
Il modello prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit); e ulteriori funzioni di indirizzo e supporto e/o controllo, tra cui il CFO – Chief Financial Officer, il Legale, le Risorse Umane, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano le seguenti strutture organizzative: il Network PFA & Private Banking Department, il Global Business Department, il CFO (Chief Financial Officer) Department, il CRO Department (Chief Risk Officer), il Network Controls, Monitoring and Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS Department (Global Banking Services), la Unit Human Resources, la Unit Compliance e il Team Identity & Communication.
La Funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.
Outsourcing
La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle entità del Gruppo (al momento l'unica società controllata è Fineco AM).
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo12, nonché ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale del Gruppo e disciplinato i processi chiave tra la Capogruppo e le entità del gruppo.
La Capogruppo assicura il coordinamento delle attività delle entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa delle entità (funzione omologa dell'entità).
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le entità, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e delle entità, tramite le strutture/funzioni presenti localmente. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management e Crediti (ambito Chief Risk Officer); Legale/Societario; Compliance; Internal Audit nonché Human Resources, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un forte collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, all'interno dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari delle entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni delle entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva entità.
12 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| ATTIVO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.230.599 | 6 | 1.230.593 | n.c. |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.475 | 6.876 | 599 | 8,7% |
| Finanziamenti a banche | 710.347 | 3.058.882 | (2.348.535) | -76,8% |
| Finanziamenti a clientela | 3.408.661 | 2.955.074 | 453.587 | 15,3% |
| Altre attività finanziarie | 19.912.177 | 18.231.182 | 1.680.995 | 9,2% |
| Coperture | 49.365 | 8.187 | 41.178 | 503,0% |
| Attività materiali | 143.801 | 16.632 | 127.169 | 764,6% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 8.760 | 8.705 | 55 | 0,6% |
| Attività fiscali | 3.498 | 6.714 | (3.216) | -47,9% |
| Altre attività | 270.368 | 350.770 | (80.402) | -22,9% |
| Totale dell'attivo | 25.834.653 | 24.732.630 | 1.102.023 | 4,5% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 206.643 | 1.009.774 | (803.131) | -79,5% |
| Debiti verso clientela | 24.139.699 | 22.273.188 | 1.866.511 | 8,4% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.413 | 2.221 | 192 | 8,6% |
| Coperture | 84.086 | 7.941 | 76.145 | n.c. |
| Passività fiscali | 64.779 | 12.390 | 52.389 | 422,8% |
| Altre passività | 409.355 | 451.435 | (42.080) | -9,3% |
| Patrimonio | 927.678 | 975.681 | (48.003) | -4,9% |
| - capitale e riserve | 800.766 | 744.256 | 56.510 | 7,6% |
| - riserve da valutazione | (7.202) | (9.794) | 2.592 | -26,5% |
| - risultato netto | 134.114 | 241.219 | (107.105) | -44,4% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 25.834.653 | 24.732.630 | 1.102.023 | 4,5% |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.230,6 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso del primo semestre 2019 per trasferirvi la liquidità in precedenza depositata presso UniCredit S.p.A..
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 7,5 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti e depositi a vista | 399.017 | 1.922.041 | (1.523.024) | -79,2% |
| Depositi a scadenza | 248.092 | 1.127.298 | (879.206) | -78,0% |
| Altri finanziamenti: | 63.238 | 9.543 | 53.695 | 562,7% |
| 1 Pronti contro termine attivi | 2.733 | 416 | 2.317 | 557,0% |
| 2 Altri | 60.505 | 9.127 | 51.378 | 562,9% |
| Totale | 710.347 | 3.058.882 | (2.348.535) | -76,8% |
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie, tra le quali UniCredit S.p.A., per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM. Al 31 dicembre 2018 la voce includeva la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., in massima parte trasferita nel primo semestre 2019 sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
I "Depositi a scadenza" sono costituiti principalmente dal deposito per riserva obbligatoria intrattenuto in via indiretta presso UniCredit S.p.A., pari a 234,1 milioni di euro. Al 31 dicembre 2018 la voce incudeva i depositi attivi presso la stessa UniCredit estinti nel corso del primo semestre 2019 per un importo complessivo di 1.119,3 milioni di euro.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 55,4 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (5,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e per 5,1 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti | 1.169.436 | 1.018.700 | 150.736 | 14,8% |
| Pronti contro termine attivi | 166.427 | 148.797 | 17.630 | 11,8% |
| Mutui | 976.693 | 856.870 | 119.823 | 14,0% |
| Carte di credito, prestiti personali | 735.771 | 750.141 | (14.370) | -1,9% |
| Altri finanziamenti | 360.334 | 180.566 | 179.768 | 99,6% |
| Totale | 3.408.661 | 2.955.074 | 453.587 | 15,3% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 3.408,7 milioni di euro, in crescita del 15,3% rispetto al 31 dicembre 2018, e sono rappresentati da:
I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 2.887,9 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 9,7%, grazie all'erogazione, nel corso del primo semestre 2019, di 109 milioni di euro di prestiti personali e 171 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo di 451 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| FINANZIAMENTI A CLIENTELA | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||
| (RICLASSIFICA GESTIONALE) | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Conti correnti | 1.167.392 | 1.016.930 | 150.462 | 14,8% |
| Utilizzo carte di credito | 288.658 | 320.379 | (31.721) | -9,9% |
| Mutui | 976.444 | 856.856 | 119.588 | 14,0% |
| Prestiti personali | 446.315 | 428.979 | 17.336 | 4,0% |
| Altri finanziamenti | 5.914 | 6.460 | (546) | -8,5% |
| Finanziamenti in bonis | 2.884.723 | 2.629.604 | 255.119 | 9,7% |
| Conti correnti | 2.044 | 1.770 | 274 | 15,5% |
| Mutui | 249 | 14 | 235 | n.c. |
| Utilizzo carte di credito | 32 | 63 | (31) | -49,2% |
| Prestiti personali | 766 | 720 | 46 | 6,4% |
| Altri finanziamenti | 105 | 99 | 6 | 6,1% |
| Finanziamenti deteriorati | 3.196 | 2.666 | 530 | 19,9% |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 2.887.919 | 2.632.270 | 255.649 | 9,7% |
| Pronti contro termine | 166.425 | 148.768 | 17.657 | 11,9% |
| Pronti contro termine - deteriorati | 2 | 29 | (27) | n.c. |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 259.751 | 84.963 | 174.788 | 205,7% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari |
94.469 | 88.922 | 5.547 | 6,2% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati |
95 | 122 | (27) | -22,1% |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 520.742 | 322.804 | 197.938 | 61,3% |
| Finanziamenti a clientela | 3.408.661 | 2.955.074 | 453.587 | 15,3% |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| IMPORTO LORDO | FONDO SVALUTAZIONE | IMPORTO NETTO | COVERAGE RATIO | |||||||
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | DATI AL | |||||||
| CATEGORIA | 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ||
| Sofferenze | 18.313 | 19.714 | (16.549) | (18.067) | 1.764 | 1.647 | 90,37% | 91,65% | ||
| Inapempienze probabili | 3.319 | 2.659 | (2.349) | (2.042) | 970 | 617 | 70,77% | 76,80% | ||
| Scaduti | 1.501 | 1.562 | (942) | (1.009) | 559 | 553 | 62,76% | 64,60% | ||
| Totale | 23.133 | 23.935 | (19.840) | (21.118) | 3.293 | 2.817 | 85,76% | 88,23% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 3,3 milioni di euro, di cui 1,8 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1 milione di euro di inadempienze probabili e 0,6 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,11% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2018) e sono relativi, principalmente, a scoperti di conto corrente e prestiti personali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) | ||||
| altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 10.888 | 13.342 | (2.454) | -18,4% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complessiva | 320.613 | 961.773 | (641.160) | -66,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 19.580.676 | 17.256.067 | 2.324.609 | 13,5% |
| - titoli di debito emessi da banche | 9.137.428 | 9.382.112 | (244.684) | -2,6% |
| - titoli di debito emessi da clientela | 10.443.248 | 7.873.955 | 2.569.293 | 32,6% |
| Totale | 19.912.177 | 18.231.182 | 1.680.995 | 9,2% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 8 milioni di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell primo semestre 2019 pari a 1,9 milioni di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 2,4 milioni di euro (di cui 1,9 milioni di euro relativi all'operazione Carige e 0,5 milioni di euro relativi all'operazione Carim, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico del primo semestre 2019 di 4,8 milioni di euro (al lordo delle imposte). Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della Note illustrative.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"13 . Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| CONTROPARTE | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Italia | 172.328 | 816.900 | (644.572) | -78,9% |
| Francia | 36.994 | 35.471 | 1.523 | 4,3% |
| America | 69.627 | 67.585 | 2.042 | 3,0% |
| Irlanda | 41.658 | 41.812 | (154) | -0,4% |
| Totale | 320.607 | 961.768 | (641.161) | -66,7% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono covered bond emessi da istituzione creditizie per 255,2 milioni di euro, oltre a titoli obbligazionari emessi da:
UniCredit S.p.A. per un importo complessivo pari a 8.266,8 milioni di euro (9.115,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018);
13 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono esclusivamente ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio suddiviso per emittente:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| CONTROPARTE | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Italia | 3.753.899 | 3.150.186 | 603.713 | 19,2% |
| Spagna | 3.409.626 | 3.411.725 | (2.099) | -0,1% |
| Germania | 127.328 | 127.432 | (104) | -0,1% |
| Polonia | 118.731 | 79.660 | 39.071 | 49,0% |
| Francia | 610.118 | 255.743 | 354.375 | 138,6% |
| America | 351.066 | - | 351.066 | - |
| Austria | 397.194 | 208.562 | 188.632 | 90,4% |
| Irlanda | 656.422 | 171.703 | 484.719 | 282,3% |
| Belgio | 383.867 | 181.983 | 201.884 | 110,9% |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 331.679 | 160.493 | 171.186 | 106,7% |
| ESM (European Stability Mechanism) | 303.318 | 126.468 | 176.850 | 139,8% |
| Totale | 10.443.248 | 7.873.955 | 2.569.293 | 32,6% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | - | - | - | - |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 17.722 | 3.314 | 14.408 | 434,8% |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | 31.643 | 4.873 | 26.770 | 549,4% |
| Totale attivo | 49.365 | 8.187 | 41.178 | 503,0% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni positive | 17.134 | 2.575 | 14.559 | 565,4% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 588 | 739 | (151) | -20,4% |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | 31.643 | 4.873 | 26.770 | 549,4% |
| Totale attivo | 49.365 | 8.187 | 41.178 | 503,0% |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 67.019 | 5.341 | 61.678 | n.c. |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni negative | - | - | - | - |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | 17.067 | 2.600 | 14.467 | 556,4% |
| Totale passivo | 84.086 | 7.941 | 76.145 | 958,9% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni negative | 64.763 | 4.703 | 60.060 | n.c. |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 2.256 | 638 | 1.618 | 253,6% |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | 17.067 | 2.600 | 14.467 | 556,4% |
| Totale passivo | 84.086 | 7.941 | 76.145 | 958,9% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| SINTESI VALUTAZIONI DERIVATI DI COPERTURA 30.06.2019 | ATTIVO | PASSIVO | SBILANCIO |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 17.134 | 64.763 | (47.629) |
| Adeguamento di valore delle attività /passività finanziarie oggetto di copertura generica | 31.643 | 17.067 | 14.576 |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | 32.817 | - | 32.817 |
| Totale | 81.594 | 81.830 | (236) |
Al 30 giugno 2019 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono esclusivamente a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 1,7 milioni di euro di ratei interessi negativi contabilizzati nel margine di interesse, è negativo per 0,2 milioni di euro.
Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.
In data 1° gennaio 2019, per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16, sono stati iscritti nell'attivo di bilancio le attività materiali che rappresentano il diritto d'uso dei beni oggetto di locazione, per un totale di 64.575 migliaia di euro, rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalle società del Gruppo e dei negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre a contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il 31 gennaio 2019 la Banca ha acquistato da Immobiliare Stampa S.C.p.A. (facente capo al Gruppo Banca Popolare di Vicenza), la proprietà dell'immobile, con destinazione uso uffici e relativi accessori, presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, parzialmente condotto in locazione sino a tale data. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro, ammontare per il quale, oltre a imposte e costi diretti iniziali, l'immobile è stato iscritto in bilancio. Si precisa che si è proceduto alla contabilizzazione separata di terreno e fabbricato, anche se acquistati congiuntamente, come previsto dallo IAS 16.
Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE IFRS 16 | INVESTIMENTI | ALTRE VARIAZIONI E VENDITE |
AMMORTAMENTI E RETTIFICHE |
|||
| ATTIVITÀ MATERIALI | SALDO AL 31.12.2018 | 01.01.2019 | 1° SEMESTRE 2019 | 1° SEMESTRE 2019 | 1° SEMESTRE 2019 SALDO AL 30.06.2019 | |
| Terreni | - | - | 23.932 | - | - | 23.932 |
| Immobili | 2.088 | 63.950 | 43.495 | 279 | (5.045) | 104.767 |
| Macchine elettroniche | 10.944 | - | 1.860 | - | (2.077) | 10.727 |
| Mobili e arredi | 1.836 | - | 478 | 121 | (358) | 2.077 |
| Impianti e attrezzature | 1.764 | 625 | 328 | (38) | (381) | 2.298 |
| Totale | 16.632 | 64.575 | 70.093 | 362 | (7.861) | 143.801 |
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
Si evidenzia che al 30 giugno 2019 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio.
È stata condotta un'analisi qualitativa rispetto alle principali ipotesi utilizzate nell'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2018 e, sulla base dei risultati dell'analisi qualitativa condotta, il risultato dell'impairment test al 31 dicembre 2018 è confermato anche con riferimento al 30 giugno 2019. Per ogni altra informazione relativa al test di impairment si rimanda al bilancio 2018
Le Altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte della Banca di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ IMMATERIALI | SALDO AL 31.12.2018 |
INVESTIMENTI 1° SEMESTRE 2019 |
ALTRE VARIAZIONI E VENDITE 1° SEMESTRE 2019 |
AMMORTAMENTI E RETTIFICHE 1° SEMESTRE 2019 |
SALDO AL 30.06.2019 |
| Software | 8.019 | 2.705 | - | (2.502) | 8.222 |
| Altre attività immateriali | 686 | - | - | (148) | 538 |
| Totale | 8.705 | 2.705 | - | (2.650) | 8.760 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Attività fiscali | ||||
| Attività correnti | 198 | 467 | (269) | -57,6% |
| Attività fiscali anticipate | 25.895 | 28.977 | (3.082) | -10,6% |
| Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 | 3.300 | 4.033 | (733) | -18,2% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 29.393 | 33.477 | (4.084) | -12,2% |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (25.895) | (26.763) | 868 | -3,2% |
| Totale Attività fiscali | 3.498 | 6.714 | (3.216) | -47,9% |
| Altre attività | ||||
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 3.561 | 8.489 | (4.928) | -58,1% |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 1.319 | 2.170 | (851) | -39,2% |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | 119 | 119 | - | 0,0% |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.364 | 6.928 | (1.564) | -22,6% |
| Partite in attesa di regolamento: | - | - | - | - |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 4.201 | 4.597 | (396) | -8,6% |
| Partite in corso di lavorazione | 7 | 29 | (22) | -75,9% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | ||||
| - titoli e cedole da regolare | 4.161 | 5.131 | (970) | -18,9% |
| - altre operazioni | 22.345 | 25.225 | (2.880) | -11,4% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | ||||
| - acconti d'imposta | 178.227 | 262.261 | (84.034) | -32,0% |
| - crediti d'imposta | 6.880 | 6.893 | (13) | -0,2% |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 35 | (35) | -100,0% |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 12 | 2 | 10 | 500,0% |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da | ||||
| quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 30.807 | 24.588 | 6.219 | 25,3% |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno | ||||
| capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 13.365 | 4.303 | 9.062 | 210,6% |
| Totale Altre attività | 270.368 | 350.770 | (80.402) | -22,9% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
La diminuzione delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuta principalmente alla variazione positiva della riserva negativa da valutazione dei titoli rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e all'utilizzo del Fondo rischi e oneri.
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia un decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Attività fiscali", determinato da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi, per la ritenuta fiscale sugli interessi e per l'imposta di bollo.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Debiti verso banche centrali | - | - | - | - |
| Debiti verso banche | ||||
| Conti correnti e depositi a vista | 68.464 | 52.563 | 15.901 | 30,3% |
| Depositi a scadenza | - | - | - | - |
| Finanziamenti | 131.551 | 933.352 | (801.801) | -85,9% |
| - Pronti contro termine passivi | 131.551 | 933.352 | (801.801) | -85,9% |
| Debiti per leasing | 3.750 | - | 3.750 | - |
| Altri debiti | 2.878 | 23.859 | (20.981) | -87,9% |
| Totale | 206.643 | 1.009.774 | (803.131) | -79,5% |
I Debiti verso banche sono pari a 206,6 milioni di euro ed evidenziano una riduzione del 79,5% rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al mancato rinnovo delle operazioni di pronti contro termine con UniCredit S.p.A..
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 59,2 milioni di euro (33,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. Al 31 dicembre 2018 la voce era comprensiva delle operazioni di pronti contro termine effettuate con UniCredit S.p.A. per 751,8 milioni di euro.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati per 2,8 milioni di euro (23,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018, comprensivi dei margini di variazione per l'operatività in pronti contro termine, di cui 22,6 milioni di euro nei confronti di UniCredit S.p.A.).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti e depositi a vista | 23.851.768 | 22.046.700 | 1.805.068 | 8,2% |
| Depositi a scadenza | 2.111 | 3.106 | (995) | -32,0% |
| Finanziamenti | 116.250 | 116.299 | (49) | 0,0% |
| - Pronti contro termine passivi | 116.250 | 116.299 | (49) | 0,0% |
| Debiti per leasing | 58.988 | - | 58.988 | - |
I Debiti verso clientela ammontano a 24.139,7 milioni di euro, in crescita dell'8,4% rispetto al 31 dicembre 2018, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 1.805,1 milioni di euro (+8,2%).
Altri debiti 110.582 107.083 3.499 3,3% Debiti verso clientela 24.139.699 22.273.188 1.866.511 8,4%
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 38,3 milioni di euro (34 milioni di euro al 31 dicembre 2018), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 38,3 milioni di euro (38,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 34 milioni di euro (34,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 2,4 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 64.150 | 12.390 | 51.760 | 417,8% |
| Passività fiscali differite | 26.524 | 26.763 | (239) | -0,9% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 90.674 | 39.153 | 51.521 | 131,6% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (25.895) | (26.763) | 868 | -3,2% |
| Totale Passività fiscali | 64.779 | 12.390 | 52.389 | 422,8% |
| Altre passività | ||||
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 15.217 | 13.018 | 2.199 | 16,9% |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 174 | 163 | 11 | 6,7% |
| Contributi previdenziali da versare | 5.493 | 6.415 | (922) | -14,4% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi | ||||
| finanziari | 27.140 | 24.181 | 2.959 | 12,2% |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni di | ||||
| UniCredit | 269 | 338 | (69) | -20,4% |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | ||||
| - titoli e cedole da regolare | 12.478 | 12.921 | (443) | -3,4% |
| - deleghe di pagamento | 39.198 | 21.716 | 17.482 | 80,5% |
| - altre partite | 9.932 | 18.670 | (8.738) | -46,8% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | ||||
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 25.201 | 17.805 | 7.396 | 41,5% |
| - altre | 53.279 | 98.226 | (44.947) | -45,8% |
| Partite in attesa di regolamento: | ||||
| - bonifici in partenza | 69.683 | 94.545 | (24.862) | -26,3% |
| - POS e bancomat | 13.063 | 97 | 12.966 | n.c. |
| Partite in corso di lavorazione: | ||||
| - bonifici in arrivo | 400 | 543 | (143) | -26,3% |
| - altre partite in corso di lavorazione | 105 | 18 | 87 | 483,3% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 9.157 | 22.123 | (12.966) | -58,6% |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti | ||||
| e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività | ||||
| finanziarie | 139 | 157 | (18) | -11,5% |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli | ||||
| che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 5.877 | 2.800 | 3.077 | 109,9% |
| Somme a disposizione della clientela | 6.901 | 3.333 | 3.568 | 107,1% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.661 | 4.561 | 100 | 2,2% |
| Fondo per rischi e oneri | 110.988 | 109.805 | 1.183 | 1,1% |
| Totale Altre passività | 409.355 | 451.435 | (43.363) | -9,6% |
Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, evidenziano un incremento di 52,4 milioni di euro riconducibile principalmente alla rilevazione di maggiori imposte correnti.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia un decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali", dovuto principalmente alla riduzione del debito rilevato per l'imposta di bollo e per l'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato da versare, e delle "Partite in attesa di regolamento", dovuto a bonifici in partenza da regolare.
Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie | ||||
| rilasciate | 17 | 49 | (32) | -65,3% |
| Controversie legali e fiscali | 31.227 | 32.290 | (1.063) | -3,3% |
| - Cause in corso | 22.476 | 23.830 | (1.354) | -5,7% |
| - Reclami | 4.885 | 4.575 | 310 | 6,8% |
| - Vertenze fiscali | 3.866 | 3.885 | (19) | -0,5% |
| Oneri per il personale | 2.530 | 4.809 | (2.279) | -47,4% |
| Altri | 77.215 | 72.657 | 4.558 | 6,3% |
| - Indennità suppletiva clientela | 69.619 | 64.139 | 5.480 | 8,5% |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 2.372 | 2.266 | 106 | 4,7% |
| - Altri fondi | 5.224 | 6.252 | (1.028) | -16,4% |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 110.972 | 109.756 | 1.216 | 1,1% |
| Totale fondo rischi ed oneri | 110.989 | 109.805 | 1.184 | 1,1% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Capitale sociale | 200.941 | 200.773 | 168 | 0,1% |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | - |
| Riserve | 411.687 | 355.509 | 56.178 | 15,8% |
| - Riserva legale | 40.188 | 40.155 | 33 | 0,1% |
| - Riserva straordinaria | 312.763 | 272.454 | 40.309 | 14,8% |
| - Riserva azioni proprie | 13.796 | 13.960 | (164) | -1,2% |
| - Altre riserve | 44.940 | 28.940 | 16.000 | 55,3% |
| (Azioni proprie) | (13.796) | (13.960) | 164 | -1,2% |
| Riserve da valutazione | (7.202) | (9.794) | 2.592 | -26,5% |
| Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo | 134.114 | 241.219 | (107.105) | -44,4% |
| Totale | 927.678 | 975.681 | (48.003) | -4,9% |
Al 30 giugno 2019 il capitale sociale ammonta a 200,9 milioni di euro, composto da 608.913.600 azioni ordinarie di nominali 0,33. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include lo strumento finanziario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement14, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. Nel corso del primo semestre 2019 il pagamento della cedola è stata contabilizzato a diminuzione della Riserva straordinaria per 3,5 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1 febbraio 2019, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
L'Assemblea di FinecoBank del 10 aprile 2019 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2018 di FinecoBank S.p.A., pari a 227,9 milioni di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,4 milioni di euro.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di circa 2,7 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per circa 0,3 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", corrispondente a 34.644 azioni ordinarie FinecoBank.
Al 30 giugno 2019 la Banca detiene numero 1.383.944 azioni proprie in portafoglio, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,23% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 13,8 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 34.644 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA".
La Riserva da valutazione è costituita:
14 Unrated eunlisted.
Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| DI CUI: RISULTATO NETTO | ||
| DESCRIZIONE | PATRIMONIO NETTO | AL 30.06.2019 |
| Saldi di FinecoBank al 30 giugno 2019 | 904.850 | 124.418 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 35.938 | 22.806 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM | (13.110) | (13.110) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2019 | 927.678 | 134.114 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi netti | 141.767 | 137.646 | 4.121 | 3,0% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 25 | 20 | 5 | 25,0% |
| Commissioni nette | 158.643 | 145.978 | 12.665 | 8,7% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 17.812 | 27.618 | (9.806) | -35,5% |
| Saldo altri proventi/oneri | 537 | 583 | (46) | -7,9% |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 318.784 | 311.845 | 6.939 | 2,2% |
| Spese per il personale | (44.097) | (41.499) | (2.598) | 6,3% |
| Altre spese amministrative | (123.742) | (126.931) | 3.189 | -2,5% |
| Recuperi di spesa | 50.817 | 48.623 | 2.194 | 4,5% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (10.510) | (4.836) | (5.674) | 117,3% |
| Costi operativi | (127.532) | (124.643) | (2.889) | 2,3% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 191.252 | 187.202 | 4.050 | 2,2% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (146) | (1.156) | 1.010 | -87,4% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 191.106 | 186.046 | 5.060 | 2,7% |
| Altri oneri e accantonamenti | (3.836) | (3.699) | (137) | 3,7% |
| Oneri di integrazione | - | (4) | 4 | -100,0% |
| Profitti netti da investimenti | 5.805 | 5.158 | 647 | 12,5% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 193.075 | 187.501 | 5.574 | 3,0% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (58.961) | (62.322) | 3.361 | -5,4% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 134.114 | 125.179 | 8.935 | 7,1% |
| RISULTATO DEL PERIODO | 134.114 | 125.179 | 8.935 | 7,1% |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 134.114 | 125.179 | 8.935 | 7,1% |
Gli Interessi netti del primo semestre 2019 si attestano a 141,8 milioni di euro, in aumento del 3 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,26% (1,32% al 30 giugno 2018).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | ||||
| INTERESSI ATTIVI | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1 | - | 1 | - | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||||
| complesiva | 1.653 | 2.211 | (558) | -25,2% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 2 | 1 | 1 | 100,0% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito | |||||
| emessi da banche | 70.321 | 82.195 | (11.874) | -14,4% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito | |||||
| emessi da clientela | 42.415 | 26.631 | 15.784 | 59,3% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche | 6.405 | 5.979 | 426 | 7,1% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela | 30.821 | 26.358 | 4.463 | 16,9% | |
| Derivati di copertura | (3.224) | (500) | (2.724) | 544,8% | |
| Altre attività | 12 | 7 | 5 | 71,4% | |
| Passività finanziarie | 1.658 | 2.057 | (399) | -19,4% | |
| Totale interessi attivi | 150.064 | 144.939 | 5.125 | 3,5% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| INTERESSI PASSIVI | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (74) | (350) | 276 | -78,9% |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (6.704) | (5.436) | (1.268) | 23,3% |
| Attività finanziarie | (1.519) | (1.507) | (12) | 0,8% |
| Totale interessi passivi | (8.297) | (7.293) | (1.004) | 13,8% |
| Interessi netti | 141.767 | 137.646 | 4.121 | 3,0% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A.. La diminuzione è imputabile, principalmente, alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza o riacquistati dalla stessa UniCredit S.p.A..
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati e Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nel periodo.
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a finanziamenti a banche e clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||||
| DETTAGLIO INTERESSI ATTIVI | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % | ||
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 6.405 | 5.979 | 426 | 7,1% | ||
| - conti correnti | 5.802 | 5.750 | 52 | 0,9% | ||
| - pronti contro termine | 14 | 1 | 13 | n.c. | ||
| - depositi vincolati | 548 | 206 | 342 | 166,0% | ||
| - altri finanziamenti | 41 | 22 | 19 | 86,4% | ||
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 30.821 | 26.358 | 4.463 | 16,9% | ||
| - conti correnti | 6.077 | 5.019 | 1.058 | 21,1% | ||
| - pronti contro termine | 6.060 | 5.467 | 593 | 10,8% | ||
| - mutui | 7.125 | 4.878 | 2.247 | 46,1% | ||
| - carte di credito | 2.412 | 2.370 | 42 | 1,8% | ||
| - prestiti personali | 9.095 | 8.561 | 534 | 6,2% | ||
| - altri finanziamenti | 52 | 63 | (11) | -17,5% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 6,4 milioni di euro, in aumento del 7,1% rispetto al primo semestre 2018. L'incremento è riconducibile, principalmente, ai maggiori interessi rilevati sui depositi vincolati.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 30,8 milioni di euro, registrando un incremento del 16,9%% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie alla crescita degli interessi relativi agli impieghi per mutui, prestiti personali e utilizzi di aperture di credito in conto corrente per effetto del continuo sviluppo dell'attività di lending precedentemente menzionata. Anche gli interessi delle operazioni di pronti contro termine registrano un incremento del 10,8% riconducibile alle operazioni di "Leva multiday", grazie alla crescita del tasso d'interesse (modifica dello spread e introduzione del floor 0% realizzata nel quarto trimestre 2018 e crescita del tasso Libor USD delle operazioni in dollari).
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela contabilizzati nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| DETTAGLIO INTERESSI PASSIVI | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % |
| Interessi passivi su debiti verso banche | (74) | (350) | 276 | -78,9% |
| - conti correnti | (35) | (329) | 294 | -89,4% |
| - altri finanziamenti | (11) | (21) | 10 | -47,6% |
| - debiti per leasing | (28) | - | (28) | n.c. |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (6.704) | (5.436) | (1.268) | 23,3% |
| - conti correnti | (6.279) | (5.415) | (864) | 16,0% |
| - depositi vincolati | (9) | (21) | 12 | -57,1% |
| - debiti per leasing | (416) | - | (416) | n.c. |
Gli interessi passivi su debiti verso banche ammontano a 0,1 milioni di euro, in riduzione del 78,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie a minori interessi passivi pagati sui debiti in conto corrente.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 6,7 milioni di euro, in aumento del 23,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto, principalmente, di maggiori interessi pagati sui conti correnti in dollari, riconducibile alla crescita del tasso Libor USD utilizzato per la remunerazione di tali conti correnti, e dagli interessi relativi ai debiti per leasing rilevati per effetto della prima applicazione dell'IFRS 16.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi netti | 141.767 | 137.646 | 4.121 | 3,0% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 25 | 20 | 5 | 25,0% |
| Commissioni nette | 158.643 | 145.978 | 12.665 | 8,7% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 17.812 | 27.618 | (9.806) | -35,5% |
| Saldo altri proventi/oneri | 537 | 583 | (46) | -7,9% |
| Margine d'intermediazione | 318.784 | 311.845 | 6.939 | 2,2% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| RICLASSIFICA GESTIONALE | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % |
| Servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 154.591 | 149.052 | 5.539 | 3,7% |
| 1. negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari | 38.262 | 42.704 | (4.442) | -10,4% |
| 2. custodia e amministrazione di titoli | (2.703) | (2.264) | (439) | 19,4% |
| 3. collocamento e gestione prodotti del risparmio gestito | 90.344 | 81.250 | 9.094 | 11,2% |
| 4. attività di consulenza in materia di investimenti | 29.140 | 27.692 | 1.448 | 5,2% |
| 5. distribuzione altri prodotti | (452) | (330) | (122) | 37,0% |
| Servizi di incasso e pagamento | 4.661 | 4.157 | 504 | 12,1% |
| Tenuta e gestione dei conti correnti/conto deposito | (194) | (223) | 29 | -13,0% |
| Altre provvigioni passive consulenti finanziari | (9.871) | (14.768) | 4.897 | -33,2% |
| Prestito titoli | 2.092 | 1.925 | 167 | 8,7% |
| Altri servizi | 7.364 | 5.835 | 1.529 | 26,2% |
| Totale commissioni nette | 158.643 | 145.978 | 12.665 | 8,7% |
Le Commissioni nette ammontano a 158,7 milioni di euro ed evidenziano un incremento dell'8,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, riconducibile principalmente a:
Si rileva, inoltre, una riduzione delle commissioni di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari, per un ammontare di 4,4 milioni di euro, per effetto delle incertezze su numerosi fronti macroeconomici che hanno determinato una contrazione degli ordini eseguiti.
Le commissioni per prestito titoli comprendono la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo sia per le operazioni con garanzia rappresentata da contante sia per le operazioni con garanzia rappresentata da altri titoli. Per valutare l'operazione nel complesso è necessario considerare anche la componente reddituale contabilizzata nel margine d'interesse.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato, principalmente, dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli, futures, Logos, Daily Option, CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 7,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti, come precedentemente descritto, le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2019, rispettivamente, un risultato positivo di 1,9 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2018) e un risultato negativo di 4,8 milioni di euro (nessun impatto nel primo semestre 2018). Sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 0,7 milioni di euro, e di titoli di Stato e titoli UniCredit in dollari contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 2,1 milioni di euro.
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,5 milioni di euro in linea rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| DETTAGLIO COSTI OPERATIVI | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % |
| Spese per il personale | (44.097) | (41.499) | (2.598) | 6,3% |
| Altre spese amministrative | (123.742) | (126.931) | 3.189 | -2,5% |
| Recuperi di spesa | 50.817 | 48.623 | 2.194 | 4,5% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (10.510) | (4.836) | (5.674) | 117,3% |
| Totale costi operativi | (127.532) | (124.643) | (2.889) | 2,3% |
Le Spese per il personale si attestano a 44,1 milioni di euro, di cui 2,2 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.136 unità del 30 giugno 2018 alle 1.176 unità al 30 giugno 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| SPESE DEL PERSONALE | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % |
| 1) Personale dipendente | (43.401) | (40.909) | (2.492) | 6,1% |
| - salari e stipendi | (29.955) | (27.320) | (2.635) | 9,6% |
| - oneri sociali | (7.577) | (7.327) | (250) | 3,4% |
| - indennità di fine rapporto | (420) | (469) | 49 | -10,4% |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (63) | (60) | (3) | 5,0% |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | ||||
| a) a contribuzione definita | (1.786) | (1.657) | (129) | 7,8% |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | ||||
| strumenti patrimoniali* | (1.621) | (1.918) | 297 | -15,5% |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (1.979) | (2.158) | 179 | -8,3% |
| 2) Amministratori e sindaci | (656) | (647) | (9) | 1,4% |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 94 | 120 | (26) | -21,7% |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società | (134) | (63) | (71) | 112,7% |
| Totale spese per il personale | (44.097) | (41.499) | (2.598) | 6,3% |
* Si precisa che la voce "costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" comprende gli oneri sostenuti dalla Banca per accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi da FinecoBank e strumenti finanziari emessi da UniCredit S.p.A..
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | ||||
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE E RECUPERI DI SPESA | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (52.975) | (51.040) | (1.935) | 3,8% | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | |||||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (12.303) | (9.083) | (3.220) | 35,5% | |
| Comunicazioni su mass media | (8.842) | (6.368) | (2.474) | 38,9% | |
| Marketing e promozioni | (2.655) | (2.682) | 27 | -1,0% | |
| Sponsorizzazioni | (37) | (11) | (26) | 236,4% | |
| Convention e comunicazione interna | (769) | (22) | (747) | n.c. | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (840) | (881) | 41 | -4,7% | |
| Spese recupero crediti | (307) | (292) | (15) | 5,1% | |
| Informazioni commerciali e visure | (533) | (589) | 56 | -9,5% | |
| C) Spese indirette relative al personale | (11.887) | (15.200) | 3.313 | -21,8% | |
| Formazione del personale | (296) | (246) | (50) | 20,3% | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (39) | (33) | (6) | 18,2% | |
| Spese consulenti finanziari | (11.036) | (14.496) | 3.460 | -23,9% | |
| Spese di viaggio | (487) | (362) | (125) | 34,5% | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (29) | (63) | 34 | -54,0% | |
| D) Spese relative all'ICT | (18.346) | (16.599) | (1.747) | 10,5% | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.255) | (1.207) | (48) | 4,0% | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (4.847) | (4.322) | (525) | 12,1% | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (3.385) | (3.111) | (274) | 8,8% | |
| Service ICT: personale esterno | (3.504) | (2.988) | (516) | 17,3% | |
| Infoprovider finanziari | (5.355) | (4.971) | (384) | 7,7% | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.154) | (2.323) | 169 | -7,3% | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (1.152) | (1.729) | 577 | -33,4% | |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | - | (10) | 10 | -100,0% | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e | |||||
| ottimizzazione organizzativa | (503) | (247) | (256) | 103,6% | |
| Spese legali | (260) | (24) | (236) | n.c. | |
| Cause legali | (239) | (313) | 74 | -23,6% | |
| F) Spese relative agli immobili | (4.247) | (10.020) | 5.773 | -57,6% | |
| Service area immobiliare | (250) | (353) | 103 | -29,2% | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (135) | (232) | 97 | -41,8% | |
| Manutenzione locali | (992) | (884) | (108) | 12,2% | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (1.421) | (7.270) | 5.849 | -80,5% | |
| Pulizia locali | (289) | (282) | (7) | 2,5% | |
| Utenze | (1.160) | (999) | (161) | 16,1% | |
| G) Altre spese di funzionamento | (19.881) | (20.661) | 780 | -3,8% | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (202) | (202) | - | 0,0% | |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.971) | (1.819) | (152) | 8,4% | |
| Servizi amministrativi e logistici | (8.737) | (9.734) | 997 | -10,2% | |
| Assicurazioni | (1.756) | (1.983) | 227 | -11,4% | |
| Stampati e cancelleria | (181) | (258) | 77 | -29,8% | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (6.779) | (6.518) | (261) | 4,0% | |
| Altre spese amministrative | (255) | (147) | (108) | 73,5% | |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (1.109) | (1.124) | 15 | -1,3% | |
| I) Recupero spese | 50.817 | 48.623 | 2.194 | 4,5% | |
| Recupero spese accessorie | 82 | 82 | - | 0,0% | |
| Recuperi di imposte Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa |
50.735 | 48.541 | 2.194 | 4,5% | |
| (72.925) | (78.308) | 5.383 | -6,9% |
Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 72,9 milioni di euro, comprensivi di 1,5 milioni di euro registrati dalla controllata Fineco AM, con una riduzione di 5,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Occorre sottolineare che per effetto della applicazione a partire dal 1° gennaio 2019 dell'IFRS 16 e dell'acquisto dell'immobile di Milano, Piazza Durante 11, avvenuto il 31 gennaio 2019, il dato non risulta pienamente comparabile con il corrispondente dato del primo semestre 2018, con particolare riferimento ai fitti passivi per locazione immobili, che registrano una riduzione di 5,8 milioni di euro (nel primo semestre 2019 la voce include l'IVA dei canoni di locazione di competenza del periodo e i contratti di locazione di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi, c.d. "Short term lease"). Al netto di tale effetto la voce evidenzia un incremento contenuto se confrontato con la crescita di attività, masse, clientela e struttura del Gruppo.
In particolare si evidenzia l'incremento delle seguenti voci principali:
mentre si evidenzia una riduzione delle "Spese indirette relative al personale", riconducibili a minori "Spese consulenti finanziari" per 3,5 milioni di euro, per effetto principalmente di minori oneri per piani di fidelizzazione.
Si evidenzia infine una riduzione delle "Imposte indirette e tasse" al netto dei relativi "Recuperi di imposte" per 0,3 milioni di euro, grazie a minori imposte pagate dalla Banca relativamente alla Tobin Tax per l'operatività conto proprio e conto terzi.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 5,7 milioni di euro riconducibile principalmente agli ammortamenti rilevati sui diritti d'uso dei contratti di locazione iscritti tra le attività materiali per effetto della prima applicazione dell'IFRS 16, per un importo di 4,5 milioni di euro, e all'ammortamento rilevato sull'immobile sito in Milano, Piazza Durante 11, acquistato il 31 gennaio 2019, per un importo di 0,6 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % | |
| Risultato di gestione | 191.252 | 187.202 | 4.050 | 2,2% |
| Rettifiche nette su crediti e | ||||
| su accantonamenti per garanzie e impegni | (146) | (1.156) | 1.010 | -87,4% |
| Risultato netto di gestione | 191.106 | 186.046 | 5.060 | 2,7% |
| Altri oneri e accantonamenti | (3.836) | (3.699) | (137) | 3,7% |
| Oneri di integrazione | - | (4) | 4 | -100,0% |
| Profitti netti da investimenti | 5.805 | 5.158 | 647 | 12,5% |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 193.075 | 187.501 | 5.574 | 3,0% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2019 si attestano a -0,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2018). Le minori rettifiche registrare nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente sono riconducibili sia a un miglioramento del profilo di rischio dei crediti commerciali nei confronti della clientela retail, sia a un incremento delle riprese di valore relative alle esposizioni verso la controparte Unicredit. Quest'ultime sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo".
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 3,9 milioni di euro e non evidenziano variazioni di rilievo rispetto al primo semestre 2018.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 5,8 milioni di euro, evidenziando un incremento di 0,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018. Le riprese di valore registrate nel primo semestre 2019 sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni nei titoli di debito emessi da UniCredit sia al miglioramento del relativo profilo di rischio grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo". Si precisa che già nel corso del primo semestre 2018 la Banca aveva rilevato delle riprese di valore sui titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per circa 5,7 milioni di euro, in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 193,1 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al primo semestre 2018. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita degli Interessi netti (+4,1 milioni di euro) e delle Commissioni nette (+12,7 milioni di euro), parzialmente compensati da minori proventi derivanti dal Risultato negoziazione, coperture e fair value (-9,8 milioni di euro) e da maggiori Costi operativi (-2,9 milioni di euro). Al risultato hanno contribuito inoltre minori Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (-1 milione di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2019 precedentemente illustrate, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 197,8 milioni di euro, evidenziando una crescita del 5,5% rispetto all'utile del primo semestre 2018.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI | |||
| DETTAGLIO IMPOSTE DEL PERIODO | 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % |
| Oneri per imposte correnti IRES | (44.404) | (49.405) | 5.001 | -10,1% |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (9.910) | (10.754) | 844 | -7,8% |
| Oneri per imposte correnti estere | (3.259) | - | (3.259) | n.c. |
| Totale imposte correnti | (57.573) | (60.159) | 2.586 | -4,3% |
| Variazione delle imposte anticipate | (2.499) | (1.686) | (813) | 48,2% |
| Variazione delle imposte differite | 1.309 | (254) | 1.563 | n.c. |
| Totale imposte differite | (1.190) | (1.940) | 750 | -38,7% |
| Ammortamento proventi da affrancamento | (198) | (223) | 25 | -11,2% |
| Imposte sul reddito del periodo | (58.961) | (62.322) | 3.361 | -5,4% |
Le Imposte sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare a decorrere dal 2018 sono state recepite le disposizioni recate dai decreti del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 10.01.2018 e del 3.08.2018, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 145/2018 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, rilevate in sede di applicazione IFRS9, da effettuarsi in quote costanti in 10 periodi d'imposta. Infine, è stato tenuto conto delle previsioni di recente emanazione di cui al Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
La legge n. 2/2009 ha introdotto la possibilità, tramite il versamento di un'imposta sostitutiva, di rideterminare i valori fiscalmente deducibili dell'avviamento. La Banca ha provveduto, nell'anno 2008, al riallineamento dell'avviamento iscritto a seguito dall'operazione straordinaria di fusione di UniCredit Xelion Sim in UniCredit Xelion Banca S.p.A.. L'avviamento affrancato è ammortizzabile in via extracontabile in misura non superiore ad un nono per l'anno 2010 e ad un decimo a partire dall'anno 2011. Nell'anno 2008 si è provveduto a contabilizzare il beneficio fiscale atteso dalla deducibilità futura degli ammortamenti extracontabili, pari a 4 milioni di euro, beneficio che viene ammortizzato a conto economico un decimo per ogni anno in corrispondenza della deduzione fiscale degli ammortamenti fiscali dell'avviamento.
Il Risultato di periodo, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% dalla Banca, si attesta a 134,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 7,1% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2019 precedentemente illustrate, il Risultato di periodo sarebbe pari a 137,3 milioni di euro, in crescita del 9,7% rispetto all'utile del primo semestre 2018.
Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2018 - in particolare lo Stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2018 mentre il conto economico è stato confrontato con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente - e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2018 | |
| N° Dipendenti | 1.154 | 1.154 | 1.128 |
| N° Consulenti finanziari | 2.566 | 2.578 | 2.621 |
| N° Negozi finanziari operativi (1) | 394 | 390 | 384 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE | VARIAZIONI | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) | 2.887.919 | 2.632.287 | 255.632 | 9,7% |
| Totale attivo | 25.800.954 | 24.713.574 | 1.087.380 | 4,4% |
| Raccolta diretta da clientela (2) | 23.844.306 | 22.068.931 | 1.775.375 | 8,0% |
| Raccolta indiretta da clientela (3) | 52.047.810 | 47.263.709 | 4.784.101 | 10,1% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 75.892.116 | 69.332.640 | 6.559.476 | 9,5% |
| Patrimonio netto | 904.850 | 962.548 | (57.698) | -6,0% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 11,19% | 10,65% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,66% | 12,32% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 77,19% | 73,78% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 92,42% | 89,30% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 3,51% | 3,89% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 12,11% | 11,93% |
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| QUALITÀ DEL CREDITO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,11% | 0,11% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,06% | 0,06% | |
| Coverage (1) - Sofferenze | 90,37% | 91,65% | |
| Coverage (1) - Inadempienze probabili | 70,77% | 76,80% | |
| Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate | 62,76% | 64,60% | |
| Coverage (1) - Totale crediti deteriorati | 85,76% | 88,23% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 527.562 | 502.713 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 727.562 | 702.713 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 3.051.170 | 2.376.033 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 17,29% | 21,16% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 23,85% | 29,58% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 23,85% | 29,58% | |
| DATI AL | |||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 727.562 | 702.713 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 25.920.468 | 12.655.188 | |
| Indicatore di leva finanziaria transitorio | 2,81% | 5,55% |
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2019 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
I Fondi propri al 30 giugno 2019 comprendono la quota dell'utile del primo semestre 2019 destinato ad incremento del valore delle riserve, per un importo pari a 23,7 milioni di euro, calcolato sulla base del tasso di distribuzione del 2018, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Con riferimento alle Attività ponderate per il rischio, è necessario sottolineare che contestualmente al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di Unicredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, dai conti correnti, fino a fine 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie, che al 30 giugno 2019 sono rappresentate da titoli emessi da Stati sovrani, principalmente titoli di Stato italiano, rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione al 30 giugno 2019 delle Attività ponderate per il rischio e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca, senza determinare variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2018 in quanto, a tale data, in virtù dell'appartenenza al Gruppo UniCredit, le Attività ponderate per il rischio verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia erano state ponderate allo 0%. Si evidenzia infatti che l'incremento delle Attività ponderate per il rischio è riconducibile principalmente alla crescita del business e all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi. Con riferimento all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi, si precisa che in seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, FinecoBank ha avviato un processo per chiedere all'Autorità di Vigilanza l'utilizzo di un metodo meno sofisticato per la determinazione del requisito regolamentare e al 30 giugno 2019, prudenzialmente, il requisito è stato calcolato adottando un Margine di Conservatività (MoC). Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
Con riferimento all'indicatore di Leva finanziaria, si precisa che l'esposizione complessiva al 31 dicembre 2018 era stata calcolata escludendo le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR, in virtù dell'appartenenza di FinecoBank al gruppo UniCredit a tale data. L'indicatore di Leva finanziaria, infatti, è calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014 ed esercitando le discrezionalità previste dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia, Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, in virtù della quale le esposizioni verso società del gruppo di appartenenza aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.
Nell'ambito della decisione del Consiglio di Governo della Banca Centrale Europea (BCE) circa i requisiti prudenziali di secondo Pilastro che UniCredit S.p.A. e le sue controllate devono rispettare (a tale data la Banca faceva parte del Gruppo UniCredit), nessun requisito aggiuntivo di secondo Pilastro è stato richiesto a FinecoBank. La decisione si basa sul processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), condotto sotto la guida della BCE. Di conseguenza, per FinecoBank il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale transitori e delle riserve per FinecoBank richiesti per il 2019.
| REQUISITI | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,506% | 2,506% | 2,506% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,006% | 0,006% | 0,006% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7,006% | 8,506% | 10,506% |
Al 30 giugno 2019 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati da FinecoBank.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| ATTIVO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.230.599 | 6 | 1.230.593 | n.c. | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.475 | 6.876 | 599 | 8,7% | |
| Finanziamenti a banche | 686.998 | 3.044.974 | (2.357.976) | -77,4% | |
| Finanziamenti a clientela | 3.397.711 | 2.947.390 | 450.321 | 15,3% | |
| Altre attività finanziarie | 19.914.762 | 18.234.182 | 1.680.580 | 9,2% | |
| Coperture | 49.365 | 8.187 | 41.178 | 503,0% | |
| Attività materiali | 142.607 | 16.330 | 126.277 | 773,3% | |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | |
| Altre attività immateriali | 8.521 | 8.705 | (184) | -2,1% | |
| Attività fiscali | 3.498 | 6.714 | (3.216) | -47,9% | |
| Altre attività | 269.816 | 350.608 | (80.792) | -23,0% | |
| Totale dell'attivo | 25.800.954 | 24.713.574 | 1.087.380 | 4,4% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 206.643 | 1.009.774 | (803.131) | -79,5% |
| Debiti verso clientela | 24.132.042 | 22.269.098 | 1.862.944 | 8,4% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.413 | 2.221 | 192 | 8,6% |
| Coperture | 84.086 | 7.941 | 76.145 | n.c. |
| Passività fiscali | 64.665 | 12.184 | 52.481 | 430,7% |
| Altre passività | 406.256 | 449.808 | (43.552) | -9,7% |
| Patrimonio | 904.849 | 962.548 | (57.699) | -6,0% |
| - capitale e riserve | 787.633 | 744.420 | 43.213 | 5,8% |
| - riserve da valutazione | (7.202) | (9.794) | 2.592 | -26,5% |
| - risultato netto | 124.418 | 227.922 | (103.504) | -45,4% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 25.800.954 | 24.713.574 | 1.087.380 | 4,4% |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||||||
| ATTIVO | 30.06.2019 | 31.03.2019 | 01.01.2019 | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.230.599 | 755 | 6 | 6 | 532 | 1.733 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.475 | 9.286 | 6.876 | 6.876 | 12.253 | 10.871 |
| Finanziamenti a banche | 686.998 | 3.779.348 | 3.044.974 | 3.044.974 | 3.389.611 | 3.222.651 |
| Finanziamenti a clientela | 3.397.711 | 3.022.180 | 2.947.390 | 2.947.390 | 2.731.630 | 2.634.016 |
| Altre attività finanziarie | 19.914.762 | 19.004.048 | 18.234.182 | 18.234.182 | 17.668.380 | 17.191.339 |
| Coperture | 49.365 | 29.166 | 8.187 | 8.187 | 313 | 2.667 |
| Attività materiali | 142.607 | 143.653 | 80.906 | 16.330 | 14.226 | 14.772 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 8.521 | 8.547 | 8.705 | 8.705 | 7.898 | 7.827 |
| Attività fiscali | 3.498 | 5.209 | 6.714 | 6.714 | 17.097 | 9.742 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di | ||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | 91 |
| Altre attività | 269.816 | 252.901 | 350.184 | 350.608 | 240.813 | 240.994 |
| Totale dell'attivo | 25.800.954 | 26.344.695 | 24.777.726 | 24.713.574 | 24.172.355 | 23.426.305 |
| CONSISTENZE AL | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30.06.2019 | 31.03.2019 | 01.01.2019 | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 |
| Debiti verso banche | 206.643 | 1.605.018 | 1.013.791 | 1.009.774 | 999.543 | 907.794 |
| Debiti verso clientela | 24.132.042 | 23.303.535 | 22.329.233 | 22.269.098 | 21.825.892 | 21.196.653 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.413 | 2.831 | 2.221 | 2.221 | 5.512 | 4.568 |
| Coperture | 84.086 | 31.741 | 7.941 | 7.941 | (285) | 2.374 |
| Passività fiscali | 64.665 | 36.673 | 12.184 | 12.184 | 48.674 | 22.038 |
| Altre passività | 406.256 | 349.211 | 449.808 | 449.808 | 396.870 | 417.630 |
| Patrimonio | 904.849 | 1.015.686 | 962.548 | 962.548 | 896.149 | 875.248 |
| - capitale e riserve | 787.633 | 973.795 | 744.420 | 744.420 | 746.502 | 763.981 |
| - riserve da valutazione | (7.202) | (9.261) | (9.794) | (9.794) | (19.760) | (14.997) |
| - risultato netto | 124.418 | 51.152 | 227.922 | 227.922 | 169.407 | 126.264 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 25.800.954 | 26.344.695 | 24.777.726 | 24.713.574 | 24.172.355 | 23.426.305 |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.230,6 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso del primo semestre 2019 per trasferirvi la liquidità in precedenza depositata presso UniCredit S.p.A..
I Finanziamenti a banche, che al 31 dicembre 2018 includevano la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., per massima parte trasferita nel conto HAM presso Banca d'Italia, nonché i depositi vincolati con la stessa UniCredit S.p.A. estinti nel corso del primo semestre 2019, si attestano a 687 milioni di euro, evidenziando una riduzione del 77,4% rispetto al 31 dicembre 2018.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 3.397,7 milioni di euro, in aumento del 15,3% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2019, infatti, stati erogati 109 milioni di euro di prestiti personali, 171 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 451 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 150,7 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 9,7% rispetto al 31 dicembre 2018. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,3 milioni di euro (2,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018) con un coverage ratio dell'85,76%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si conferma pari allo 0,11% (0,11% al 31 dicembre 2018).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 19.914,8 milioni di euro, in aumento del 9,2% rispetto al 31 dicembre 2018. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 8.266,8 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 9.115,8 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2018. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso del primo semestre 2019 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 206,6 milioni di euro, registrando una riduzione del 79,5% rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al mancato rinnovo delle operazioni di pronti contro termine con UniCredit S.p.A..
I Debiti verso clientela si attestano a 24.132 milioni di euro, in aumento dell'8,4% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
Il Patrimonio si attesta a 904,8 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 57,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al pagamento dei dividendi sull'utile relativo all'esercizio 2018, per un importo di 184,5 milioni di euro, compensati dall'utile del primo semestre 2019, pari a 124,4 milioni di euro.
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ASSOLUTA | % |
| 141.803 | 137.657 | 4.146 | 3,0% |
| 13.135 | 20 | 13.115 | n.c. |
| 128.795 | 145.979 | (17.184) | -11,8% |
| 17.772 | 27.618 | (9.846) | -35,7% |
| 562 | 675 | (113) | -16,7% |
| 302.067 | 311.949 | (9.882) | -3,2% |
| (41.940) | (40.768) | (1.172) | 2,9% |
| (122.258) | (126.540) | 4.282 | -3,4% |
| 50.817 | 48.623 | 2.194 | 4,5% |
| (10.394) | (4.821) | (5.573) | 115,6% |
| (123.775) | (123.506) | (269) | 0,2% |
| 178.292 | 188.443 | (10.151) | -5,4% |
| (150) | (1.157) | 1.007 | -87,0% |
| 178.142 | 187.286 | (9.144) | -4,9% |
| (3.836) | (3.699) | (137) | 3,7% |
| - | (4) | 4 | -100,0% |
| 5.805 | 5.158 | 647 | 12,5% |
| 180.111 | 188.741 | (8.630) | -4,6% |
| (55.693) | (62.477) | 6.784 | -10,9% |
| 124.418 | 126.264 | (1.846) | -1,5% |
| 124.418 | 126.264 | (1.846) | -1,5% |
| 1° SEMESTRE | VARIAZIONI |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 2019 | ||
| 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE | |
| Interessi netti | 71.422 | 70.381 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 13.123 | 12 |
| Commissioni nette | 65.757 | 63.038 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 8.053 | 9.719 |
| Saldo altri proventi/oneri | 368 | 194 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 158.723 | 143.344 |
| Spese per il personale | (21.161) | (20.779) |
| Altre spese amministrative | (57.938) | (64.320) |
| Recuperi di spesa | 24.227 | 26.590 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (5.308) | (5.086) |
| Costi operativi | (60.180) | (63.595) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 98.543 | 79.749 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | 1.123 | (1.273) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 99.666 | 78.476 |
| Altri oneri e accantonamenti | (2.856) | (980) |
| Oneri di integrazione | 2 | (2) |
| Profitti netti da investimenti | 6.463 | (658) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 103.275 | 76.836 |
| Imposte sul reddito del periodo | (30.009) | (25.684) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 73.266 | 51.152 |
| RISULTATO DI PERIODO | 73.266 | 51.152 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 2018 | |||
| 4° TRIMESTRE | 3° TRIMESTRE | 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE |
| 71.095 | 69.950 | 68.753 | 68.904 |
| 8.012 | 10 | 13 | 7 |
| 67.059 | 60.790 | 74.517 | 71.462 |
| 5.900 | 10.721 | 13.080 | 14.538 |
| (30) | (345) | 124 | 551 |
| 152.036 | 141.126 | 156.487 | 155.462 |
| (21.063) | (22.479) | (20.509) | (20.259) |
| (58.618) | (58.851) | (61.273) | (65.267) |
| 22.982 | 25.162 | 23.922 | 24.701 |
| (3.114) | (2.435) | (2.482) | (2.339) |
| (59.813) | (58.603) | (60.342) | (63.164) |
| 92.223 | 82.523 | 96.145 | 92.298 |
| (2.322) | (913) | 154 | (1.311) |
| 89.901 | 81.610 | 96.299 | 90.987 |
| (1.782) | (15.899) | (1.925) | (1.774) |
| (115) | (2) | (2) | (2) |
| (3.151) | (902) | 5.157 | 1 |
| 84.853 | 64.807 | 99.529 | 89.212 |
| (26.338) | (21.664) | (32.714) | (29.763) |
| 58.515 | 43.143 | 66.815 | 59.449 |
| 58.515 | 43.143 | 66.815 | 59.449 |
Il Margine di intermediazione si attesta a 302,1 milioni di euro, registrando una riduzione del 3,2% rispetto ai 311,9 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2018.
Gli Interessi netti contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita del 3%, i Dividendi e altri proventi su partecipazioni aumentano di 13,1 milioni di euro, mentre le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value registrano una flessione, rispettivamente, dell'11,8% e del 35,7%.
Gli Interessi netti crescono di circa 4,1 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,26% (1,32% al 30 giugno 2018).
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono il dividendo percepito da Fineco AM, pari a 13,1 milioni di euro, sull'utile dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 (primo esercizio della società controllata) al netto dell'acconto dividendo pari a 8 milioni di euro incassato nell'ultimo trimestre dell'esercizio precedente.
Le Commissioni nette evidenziano una riduzione di 17,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, a causa di minori commissioni nette di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito e commissioni di consulenza in materia di investimenti (-19,3 milioni di euro), minori commissioni nette di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari (-4,4 milioni di euro), per effetto delle incertezze su numerosi fronti macroeconomici che hanno determinato una contrazione degli ordini eseguiti, parzialmente compensate da maggiori commissioni per altri servizi (+1,5 milioni di euro), riconducibili all'introduzione del canone annuo sulle carte di credito, e da minori commissioni passive a favore dei consulenti finanziari (+4,9 milioni di euro), per effetto di minori incentivi commerciali.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli, futures, Logos, Daily Option, CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 7,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2019, rispettivamente, un risultato positivo di 1,9 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2018) e un risultato negativo di 4,8 milioni di euro (nessun impatto nel primo semestre 2018). Sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 0,7 milioni di euro, e di titoli di Stato e titoli UniCredit in dollari contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per un importo di 2,1 milioni di euro.
I Costi operativi si confermano sotto controllo, in linea rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+1,2 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", -6,5 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +5,6 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"15).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2019 si attestano a -0,1 milioni di euro (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2018). Le minori rettifiche registrare nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente sono riconducibili sia a un miglioramento del profilo di rischio dei crediti commerciali nei confronti della clientela retail, sia a un incremento delle riprese di valore relative alle esposizioni verso la controparte Unicredit. Quest'ultime sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo".
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 3,9 milioni di euro e non evidenziano variazioni di rilievo rispetto al primo semestre 2018.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 5,8 milioni di euro, evidenziando un incremento di 0,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018. Le riprese di valore registrate nel primo semestre 2019 sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni nei titoli di debito emessi da UniCredit sia al miglioramento del relativo profilo di rischio grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo". Si precisa che già nel corso del primo semestre 2018 la Banca aveva rilevato delle riprese di valore sui titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per circa 5,7 milioni di euro, in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 180,1 milioni di euro, in riduzione del 4,6% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre dell'esercizio 201916, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 184,9 milioni di euro, in riduzione del 2% rispetto al primo semestre dell'esercizio 2018.
Il Risultato del periodo si attesta a 124,4 milioni di euro, evidenziando una riduzione dell'1,5% rispetto ai 126,3 milioni di euro registrati nel primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre dell'esercizio 2019 precedentemente illustrate, il Risultato del periodo sarebbe pari 127,7 milioni di euro, in crescita dell'1,1% rispetto all'utile del primo semestre 2018.
15 Occorre sottolineare per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 16 e della sua applicazione a partire dal 1° gennaio 2019 e dell'acquisto, nello stesso mese di gennaio, dell'immobile di Milano, Piazza Durante 11, le "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e le "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali" non risultano pienamente comparabili con il primo semestre 2018. In particolare si rileva una riduzione dei fitti passivi per locazione immobili, pari a 5,8 milioni di euro, la rilevazione degli ammortamenti sui diritti d'uso derivanti dai contratti di leasing per 4,4 milioni di euro e la rilevazione dell'ammortamento dell'immobile di proprietà per 0,6 milioni di euro.
16 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,8 milioni di euro (-3,2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo attraverso un modello di business integrato verticalmente. Fineco AM ha ricevuto l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione del risparmio dalla Banca centrale d'Irlanda il 17 maggio 2018.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 30 giugno 2019 sono pari a 11,9 miliardi di euro, in particolare:
Si precisa, inoltre, che 6,8 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 5,1 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 30 giugno 2019 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 43 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 14 milioni di euro e da disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 9,3 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 17,1 milioni di euro.
Fineco AM detiene inoltre quote di O.I.C.R. per un importo di 0,4 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", in relazione all'attività di seeding, e Altre attività per un importo di 0,7 milioni di euro, relative a risconti attivi e partite definitive non imputabili ad altre voci.
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 13,8 milioni di euro, sono rappresentati esclusivamente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali FinecoBank per 6,2 milioni di euro, e agli investment advisors.
Le Altre passività, pari a 3,2 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari
Il Patrimonio si attesta a 25,8 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro e dal risultato netto del periodo per 22,8 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre 2019 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 29,8 milioni di euro (76 milioni di euro di commissioni attive e 46,2 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato di periodo si attesta a 22,8 milioni di euro.
Al 30 giugno 2019 le risorse della società sono 22.
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con parti correlate e soggetti in conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 31 luglio 2018, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, l'ultimo aggiornamento delle vigenti "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" (le "Procedure").
Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso del primo semestre 2019:
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010 n. 17221.
Inoltre, in data 6 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato l'insieme degli accordi contrattuali (l'"Operazione") conclusi tra FinecoBank e UniCredit S.p.A. al fine di:
Tali impegni contrattuali, pur aventi natura eterogenea fra loro, sono stati assunti nell'ambito di un disegno unitario volto a consentire la realizzazione delle finalità sopra menzionate. L'Operazione, considerata nel suo complesso e quindi tenuto conto dell'insieme delle intese contrattuali raggiunte, si qualifica come operazione con parte correlata e soggetti collegati di Maggiore Rilevanza.
Ai fini degli obblighi di informativa previsti dalla normativa, FinecoBank ha redatto - ai sensi dell'art. 5 ed in conformità allo schema di cui all'Allegato 4 del Regolamento CONSOB sopra richiamato - il Documento Informativo che ha provveduto a mettere a disposizione del pubblico in data 14 maggio 2019 presso la sede legale di FinecoBank S.p.A. (Milano, Piazza Durante n. 11), sul sito internet di FinecoBank S.p.A. (finecobank.com) nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarketSTORAGE" () in data 14 maggio 2019.
Nel corso del primo semestre 2019 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con parti correlate (ivi incluse UniCredit S.p.A. e altre società del Gruppo UniCredit), italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A. (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit S.p.A. con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit S.p.A. relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca nel 2012.
Nel mese di dicembre 2018, a seguito del consolidamento della definizione dei carichi pendenti collegati alle suddette fidejussioni, UniCredit S.p.A. ha richiesto lo svincolo quasi totale al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria. Nel corso del primo semestre 2019, l'Agenzia delle Entrate ha emesso dichiarazione liberatoria per un totale di circa 238,9 milioni di euro, pertanto l'ammontare residuo è pari a circa 17,2 milioni di euro.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2019 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2019 verso Fineco AM, unica società interamente controllata ed oggetto di consolidamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GARANZIE E | |||||
| ATTIVITÀ | PASSIVITÀ | IMPEGNI | RICAVI (+) | COSTI (-) | |
| Rapporti con impresa controllata Fineco Asset Management DAC | 6.278 | - | - | 36.196 | (7) |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connesssi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione contabilizzate nel semestre dalla Banca.
Al 30 giugno 2019 la Banca detiene numero 1.383.944 azioni proprie in portafoglio, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,23% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 13,8 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai Consulenti Finanziari n. 34.644 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA".
Come precedentemente descritto nella "Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata", in data 8 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato l'avvio di un'operazione di cessione delle restanti azioni ordinarie di FinecoBank in suo possesso, per un quantitativo pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale della Banca a tale data, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali. In data 9 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding di circa 111,6 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank S.p.A., al prezzo di €9,85 per azione, con regolamento in data 11 luglio 2019.
In data 4 luglio 2019 l'agenzia S&P Global Ratings ha assegnato alla Banca un rating a lungo termine pari a 'BBB' e a breve termine pari a 'A-2', entrambi con outlook negativo. L'outlook negativo riflette quello della Repubblica Italiana.
In data 4 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione, entro il 2019, di uno strumento Additional Tier 1 ("AT1"), denominato in euro e destinato agli investitori qualificati, per un importo nominale massimo di 200 milioni di euro, da quotarsi sul mercato non regolamentato irlandese, e ha conferito ogni più ampio potere all'Amministratore Delegato e Direttore Generale per ogni valutazione in merito all'effettiva realizzazione dell'emissione, avuto riguardo alle pertinenti condizioni di mercato. A tal fine la Banca ha conferito mandato a BNP Paribas, UBS Europe SE e UniCredit Bank AG in qualità di joint bookrunner e joint lead manager, per organizzare un roadshow con potenziali investitori in Europa, a partire dall'8 luglio 2019 e fino al 10 luglio 2019.
Alla luce delle favorevoli condizioni di mercato e dell'interesse atteso, in data 8 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato la possibilità di incrementare l'ammontare della suddetta emissione fino ad un importo nominale massimo di 300 milioni di euro, rispetto a quanto già deliberato in data 4 luglio 2019. Il medesimo Consiglio di Amministrazione ha quindi conferito ogni più ampio potere all'Amministratore Delegato e Direttore Generale per ogni valutazione in merito all'effettiva realizzazione dell'emissione, avuto riguardo alle pertinenti condizioni di mercato.
Nella medesima data, l'agenzia S&P Global Ratings ha assegnato allo strumento AT1, di cui la Banca stava valutando la possibile emissione, un rating pari a 'BB-'.
In data 11 luglio 2019 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento dello strumento AT1, la sua prima emissione sul mercato di strumenti Additional Tier 1 destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari al 5,875% rispetto a una guidance iniziale del 6,5%. Il restringimento rispetto alla guidance iniziale è uno dei più rilevanti mai avvenuti per questa tipologia di strumenti, grazie a una domanda complessiva pari a 9 volte l'offerta. L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a euro 2,7 miliardi, a conferma dell'apprezzamento per FinecoBank anche nel segmento fixed-income, permettendo alla Banca di sfruttare le favorevoli condizioni di mercato.
Gli investitori che hanno aderito al collocamento sono investitori istituzionali, prevalentemente asset manager (circa 69% del totale) e banche/private banks (15%). L'emissione è stata collocata principalmente a investitori istituzionali di Regno Unito/Irlanda (35%), Italia (15%), Francia (13%), Svizzera (12%) e US Offshore (9%).
BNP Paribas, UBS Europe SE e UniCredit Bank AG hanno agito in qualità di joint bookrunners e joint lead managers.
L'operazione è utile al fine di consentire sin da subito alla Banca di essere compliant con il requisito di Leverage ratio che sarà applicabile dal 28 giugno 2021, a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"). Inoltre, l'emissione permette il mantenimento di un buffer rispetto al requisito minimo richiesto dal CRR II. Il Leverage ratio al 30 giugno 2019 pro-forma, ricalcolato considerando l'emissione dell'AT1 e i relativi costi di transazione, è pari a circa il 4%. Il Tier1 capital ratio pro-forma e il Total capital ratio pro-forma sono pari a circa il 33,9%.
Nel dettaglio, l'emissione ha le seguenti caratteristiche: perpetua, public placement, destinata alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), cedola semestrale pienamente discrezionale e non cumulativa a tasso fisso ricalcolabile ogni 5 anni. I titoli potranno essere rimborsati anticipatamente ad opzione dell'emittente, in base a quanto stabilisce la normativa in vigore previa autorizzazione delle competenti autorità, a partire dal 3 dicembre 2024 o successivamente, in particolare ogni 6 mesi contestualmente alle date di stacco cedola. Analogamente agli standard di mercato, l'emissione prevede un meccanismo di riduzione su base temporanea (temporary write-down) del valore nominale qualora la percentuale del capitale primario di classe 1 della Banca o del Gruppo (CET1 Ratio) risultasse inferiore al 5,125%.
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, vede il Gruppo sfruttare due trend che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza.
Rispondendo alle principali tendenze che stanno ridisegnando i modelli di comportamento della clientela, il Gruppo conferma la propria focalizzazione sulla proposta di servizi evoluti di consulenza finanziaria e sulla digitalizzazione della propria offerta, dove la tecnologia enfatizza le capacità dei consulenti finanziari grazie alla semplificazione delle attività burocratiche che consente di offrire maggiore tempo per coltivare la
relazione con il cliente. In questo quadro rientra il modello di cyborg advisory, che si prefigge gli obiettivi di migliorare la produttività della Rete e, al tempo stesso, di aumentare la qualità del servizio reso alla clientela.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi, che consentono di coniugare allo stesso tempo gli interessi di tutti gli stakeholders: gli azionisti che cercano una remunerazione adeguata per il capitale investito; i clienti che reclamano servizi in linea con le proprie aspettative; i dipendenti e i consulenti finanziari dell'azienda, che mirano alla stabilità.
L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
| Stato patrimoniale consolidato | 79 |
|---|---|
| Conto economico consolidato | 80 |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva | 81 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato | 82 |
| Rendiconto finanziario consolidato | 83 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI DELL'ATTIVO | 30.06.2019 | 31.12.2018 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 1.230.599 | 6 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 18.363 | 20.218 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 7.475 | 6.876 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 10.888 | 13.342 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 320.613 | 961.773 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.699.684 | 23.270.023 |
| a) crediti verso banche | 9.847.775 | 12.440.994 |
| b) crediti verso clientela | 13.851.909 | 10.829.029 |
| 50. Derivati di copertura | 17.722 | 3.314 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 31.643 | 4.873 |
| 90. Attività materiali | 143.801 | 16.632 |
| 100. Attività immateriali | 98.362 | 98.307 |
| di cui | ||
| - avviamento | 89.602 | 89.602 |
| 110. Attività fiscali | 3.498 | 6.714 |
| a) correnti | 198 | 467 |
| b) anticipate | 3.300 | 6.247 |
| 130. Altre attività | 270.368 | 350.770 |
| Totale dell'attivo | 25.834.653 | 24.732.630 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 30.06.2019 | 31.12.2018 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 24.346.342 | 23.282.962 |
| a) debiti verso banche | 206.643 | 1.009.774 |
| b) debiti verso la clientela | 24.139.699 | 22.273.188 |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 2.413 | 2.221 |
| 40. Derivati di copertura | 67.019 | 5.341 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 17.067 | 2.600 |
| 60. Passività fiscali | 64.779 | 12.390 |
| a) correnti | 64.150 | 12.390 |
| b) differite | 629 | - |
| 80. Altre passività | 293.706 | 337.069 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.661 | 4.561 |
| 100. Fondi per rischi ed oneri: | 110.988 | 109.805 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 17 | 49 |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 110.971 | 109.756 |
| 120. Riserve da valutazione | (7.202) | (9.794) |
| 140. Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 |
| 150. Riserve | 411.687 | 355.509 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 200.941 | 200.773 |
| 180. Azioni proprie (-) | (13.796) | (13.960) |
| 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 134.114 | 241.219 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 25.834.653 | 24.732.630 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 1 GENNAIO 2019 - | 1 GENNAIO 2018 - | |
| CONTO ECONOMICO | 30 GIUGNO 2019 | 30 GIUGNO 2018 |
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | 150.064 | 144.939 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 151.615 | 143.373 |
| 20. Interessi passivi e oneri assimilati | (8.297) | (7.293) |
| 30. Margine di interesse | 141.767 | 137.646 |
| 40. Commissioni attive | 301.024 | 284.488 |
| 50. Commissioni passive | (142.381) | (138.509) |
| 60. Commissioni nette | 158.643 | 145.979 |
| 70. Dividendi e proventi simili | 63 | 52 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 18.155 | 25.979 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (381) | 70 |
| 100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: | 2.784 | 134 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.057 | - |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 727 | 134 |
| 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | (2.784) | 1.402 |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (2.784) | 1.402 |
| 120. Margine di intermediazione | 318.247 | 311.262 |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | 5.627 | 3.757 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.666 | 3.810 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (39) | (53) |
| 150. Risultato netto della gestione finanziaria | 323.874 | 315.019 |
| 180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 323.874 | 315.019 |
| 190. Spese amministrative | (166.731) | (167.310) |
| a) spese per il personale | (44.097) | (41.503) |
| b) altre spese amministrative | (122.634) | (125.807) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | (3.804) | (3.311) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 32 | 388 |
| b) altri accantonamenti netti | (3.836) | (3.699) |
| 210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (7.861) | (2.399) |
| 220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (2.650) | (2.437) |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 50.247 | 48.082 |
| 240. Costi operativi | (130.799) | (127.375) |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (143) |
| 290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 193.075 | 187.501 |
| 300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (58.961) | (62.322) |
| 310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 134.114 | 125.179 |
| 330. Utile (Perdita) del periodo | 134.114 | 125.179 |
| 350. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della capogruppo | 134.114 | 125.179 |
| 1 GENNAIO 2019 - 30 GIUGNO 2019 |
1 GENNAIO 2018 - 30 GIUGNO 2018 |
|
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,22 | 0,21 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,22 | 0,21 |
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle Note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI | 1 GENNAIO 2019 - 30 GIUGNO 2019 |
1 GENNAIO 2018 - 30 GIUGNO 2018 |
| 10. Utile (Perdita) del periodo | 134.114 | 125.179 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto econonomico | ||
| 70. Piani a benefici definiti | (2.766) | 255 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | ||
| 140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 5.357 | (8.888) |
| 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 2.591 | (8.633) |
| 180. Redditività complessiva (voce 10+170) | 136.705 | 116.546 |
| 200. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo | 136.705 | 116.546 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ALLOCAZIONE RISULTATO | VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO | |||||||||||||||
| ESERCIZIO PRECEDENTE | OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO | |||||||||||||||
| ESISTENZE AL 31.12.2018 | MODIFICA SALDI APERTURA | ESISTENZE AL 01.01.2019 | RISERVE | DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI | VARIAZIONI DI RISERVE | EMISSIONI NUOVE AZIONI | ACQUISTO AZIONI PROPRIE | DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DI DIVIDENDI |
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE | DERIVATI SU PROPRIE AZIONI | STOCK OPTIONS | VARIAZIONI INTERESSENZE PARTECIPATIVE | REDDITIVITÀ COMPLESSIVA AL 30.06.2019 | PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO AL 30.06.2019 | PATRIMONIO NETTO DI TERZI AL 30.06.2019 | |
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.773 | 200.773 | 168 | 200.941 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 321.537 | 321.537 | 56.718 | (3.074) | (168) | 375.013 | - | |||||||||
| - altre | 33.972 | 33.972 | 2.703 | 36.675 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione | (9.794) | (9.794) | 2.591 | (7.203) | - | |||||||||||
| Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 | - | 200.000 | - | |||||||||||
| Azioni proprie | (13.960) | (13.960) | 345 | (181) | (13.796) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 241.219 | 241.219 | (56.718) | (184.501) | 134.114 | 134.114 | - | |||||||||
| Patrimonio netto del gruppo | 975.681 | - | 975.681 | - | (184.501) | (3.074) | 513 | (181) | - | - | - | 2.535 | - | 136.705 | 927.678 | - |
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2019, complessivamente pari a 184.500.820,80 euro, corrisponde ad euro 0,303 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria e le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO ALLOCAZIONE RISULTATO |
||||||||||||||||
| ESERCIZIO PRECEDENTE | OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO | |||||||||||||||
| ESISTENZE AL 31.12.2017 | MODIFICA SALDI APERTURA | ESISTENZE AL 01.01.2018 | RISERVE | DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI | VARIAZIONI DI RISERVE | EMISSIONI NUOVE AZIONI | ACQUISTO AZIONI PROPRIE | DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DI DIVIDENDI |
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE | DERIVATI SU PROPRIE AZIONI | STOCK OPTIONS | VARIAZIONI INTERESSENZE PARTECIPATIVE | REDDITIVITÀ COMPLESSIVA AL 30.06.2018 | PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO AL 30.06.2018 | PATRIMONIO NETTO DI TERZI AL 30.06.2018 | |
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.545 | 200.545 | 228 | 200.773 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 291.841 | (4.868) | 286.973 | 40.725 | (2.265) | (228) | 325.205 | - | ||||||||
| - altre | 32.091 | 32.091 | 4.438 | 36.529 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione | (8.340) | 1.976 | (6.364) | (8.633) | (14.997) | - | ||||||||||
| Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 | - | |||||||||||||
| Azioni proprie | (365) | (365) | (258) | (623) | - | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 214.120 | 214.120 | (40.725) | (173.395) | 125.179 | 125.179 | - | |||||||||
| Patrimonio netto del gruppo | 731.826 | (2.892) | 728.934 | - | (173.395) | (2.265) | 228 | (258) | - | 200.000 | - | 4.210 | - | 116.546 | 874.000 | - |
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2018, complessivamente pari a 173.395.252,58 euro, corrisponde ad euro 0,285 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
La colonna "Modifica saldi apertura" comprende esclusivamente gli effetti derivanti dall'adozione dell'IFRS9.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| IMPORTO | ||||
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | 1 GENNAIO 2019 - 30 GIUGNO 2019 |
1 GENNAIO 2018 - 30 GIUGNO 2018 |
||
| 1. Gestione | 273.825 | 189.819 | ||
| - risultato d'esercizio (+/-) | 134.114 | 125.179 | ||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie | ||||
| valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | 3.615 | 263 | ||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 381 | (70) | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | (5.169) | (3.344) | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 10.510 | 4.836 | ||
| - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 10.255 | 13.473 | ||
| - premi netti non incassati (-) | - | - | ||
| - altri proventi/oneri assicurativi non incassati | - | - | ||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 54.545 | 16.566 | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - | ||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 65.574 | 32.916 | ||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (1.459.284) | (1.000.367) | ||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (1.098) | (1.804) | ||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | (377) | 152.006 | ||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla reddività complessiva | 642.102 | (75.602) | ||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.115.450) | (1.148.541) | ||
| - altre attività | 15.539 | 73.574 | ||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 988.805 | 877.976 | ||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.042.478 | 926.126 | ||
| - passività finanziarie di negoziazione | (94) | (12) | ||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre passività | (53.579) | (48.138) | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (196.654) | 67.428 | ||
| B. ATTIVITÀ D'INVESTIMENTO | ||||
| 1. Liquidità generata da | ||||
| - vendite di partecipazioni | - | - | ||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | ||
| - vendite di attività materiali | - | 1 | ||
| - vendite di attività immateriali | - | - | ||
| - vendite di società controllate e di rami d'azienda | - | - | ||
| 2. Liquidità assorbita da | ||||
| - acquisti di partecipazioni | - | - | ||
| - acquisti di attività materiali | (70.093) | (2.466) | ||
| - acquisti di attività immateriali | (2.705) | (2.355) | ||
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - | ||
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento | (72.798) | (4.820) | ||
| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | ||||
| - emissione/acquisti di azioni proprie | 332 | (258) | ||
| - emissione/acquisti strumenti di capitale | - | 200.000 | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (189.414) | (175.660) | ||
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | - | |||
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista | (189.082) | 24.082 | ||
| LIQUIDITÀ NETTA GENERATA / ASSORBITA NEL PERIODO | (458.534) | 86.690 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| IMPORTO | ||||
| VOCI DI BILANCIO | 1 GENNAIO 2019 - 30 GIUGNO 2019 |
1 GENNAIO 2018 - 30 GIUGNO 2018 |
||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 2.019.314 | 1.950.529 | ||
| Liquidità totale netta generata / assorbita nel periodo | (458.534) | 86.690 | ||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 1.619 | 14.829 | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 1.562.399 | 2.052.048 |
Legenda
(+) generata
(-) assorbita
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi).
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del primo semestre 2019 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del primo semestre dell'esercizio precedente comprendeva:
| Parte A – | Politiche contabili | 88 |
|---|---|---|
| Parte B – | Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato | 110 |
| Parte C – | Informazioni sul conto economico consolidato | 135 |
| Parte E – | Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura | 149 |
| Parte F – | Informazioni sul patrimonio consolidato | 174 |
| Parte H – | Operazioni con parti correlate | 186 |
| Parte L – | Informativa di settore | 190 |
| Parte M – | Informativa sul leasing | 191 |
| A.1 | Parte generale | 89 |
|---|---|---|
| A.2 | Parte relativa alle principali voci di bilancio | 99 |
| A.3 | Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie | 103 |
| A.4 | Informativa sul fair value | 104 |
| A.5 | Informativa sul c.d. "Day one profit/loss" | 108 |
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 30 giugno 2019, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, ed ai sensi dell'art. 154-ter comma 3 del Testo Unico della Finanza (TUF, D. Lgs.24/2/1998 n. 58), ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2019.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 2 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
In particolare, il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio la Banca si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.
La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea e applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2019. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato Patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti Note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione intermedia sulla gestione consolidata") e dagli Allegati.
Gli schemi e le note illustrative del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia. In particolare, si è fatto riferimento agli schemi previsti dal 6° aggiornamento del 30 novembre 2018 che recepisce il principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing" (e le conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali).
La Banca ha applicato la disposizione prevista al paragrafo C5 b) dell'IFRS 16 e ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori comparativi nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 16 - Leasing" delle presenti Note illustrative è stata fornita l'informativa in merito alle scelte operative effettuate e alla metodologia utilizzata in sede di transizione al nuovo principio nonché alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura del primo bilancio redatto in applicazione del principio stesso. Le tabelle presentate nelle Note illustrative con riferimento alle voci rilevanti per l'applicazione dell'IFRS 16 sono state modificate secondo quanto previsto al riguardo dal 6° aggiornamento della Circolare 262.
Gli Schemi di Bilancio e le Note illustrative sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il semestre cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio o corrispondente periodo dell'esercizio precedente, né in tali casi sono state riportate le tabelle delle Note illustrative .
Lo stato patrimoniale consolidato è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2018, mentre il conto economico consolidato, il prospetto della redditività consolidata complessiva, le variazioni del patrimonio netto consolidato ed il rendiconto finanziario consolidato sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle delle Note illustrative dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità del gruppo rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC (di seguito Gruppo FinecoBank o Gruppo) di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente esclusivamente, con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
L'attività della Banca non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità.
Per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 sono stati utilizzati:
Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata. Il valore contabile della partecipazione nella suddetta società consolidata integralmente è eliminato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della Banca (100%, essendo la società interamente detenuta dalla Banca). I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
| RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TIPO DI RAPPORTO |
IMPRESA | QUOTA % | DISPONIBILITÀ VOTI % | ||||
| DENOMINAZIONI IMPRESE | SEDE OPERATIVA | SEDE LEGALE | (1) | PARTECIPANTE | (2) | ||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria 3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Nessun dato da segnalare.
3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Successivamente al 30 giugno 2019 non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato alla stessa data.
Si precisa che, in data 4 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione, entro il 2019, di uno strumento Additional Tier 1 ("AT1"), denominato in euro e destinato agli investitori qualificati, per un importo nominale massimo di 200 milioni di euro, da quotarsi sul mercato non regolamentato irlandese, e ha conferito ogni più ampio potere all'Amministratore Delegato e Direttore Generale per ogni valutazione in merito all'effettiva realizzazione dell'emissione, avuto riguardo alle pertinenti condizioni di mercato. Alla luce delle favorevoli condizioni di mercato e dell'interesse atteso, in data 8 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato la possibilità di incrementare l'ammontare della suddetta emissione fino ad un importo nominale massimo di 300 milioni di euro, rispetto a quanto già deliberato in data 4 luglio 2019. Il medesimo Consiglio di Amministrazione ha quindi conferito ogni più ampio potere all'Amministratore Delegato e Direttore Generale per ogni valutazione in merito all'effettiva realizzazione dell'emissione, avuto riguardo alle pertinenti condizioni di mercato. Nella medesima data, l'agenzia S&P Global Ratings ha assegnato allo strumento AT1, di cui la Banca stava valutando la possibile emissione, un rating pari a 'BB-'.
In data 11 luglio 2019 FinecoBank ha portato a termine il collocamento dell'AT1 per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari al 5,875%. L'operazione è utile al fine di consentire sin da subito alla Banca di essere compliant con il requisito di Leverage ratio che sarà applicabile dal 28 giugno 2021, a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"). Inoltre, l'emissione permette il mantenimento di un buffer rispetto al requisito minimo richiesto dal CRR II.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2019 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Nel corso del primo semestre 2019 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2019:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata del Gruppo al 30 giugno 2019, ad eccezione del principio contabile IFRS 16 che prevede un nuovo modello di contabilizzazione dei contratti di leasing/locazione da parte del locatario, per i cui dettagli si rimanda a quanto più sotto illustrato.
Al 30 giugno 2019, inoltre, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono tuttora da completare.
Come citato in precedenza, in data 30 novembre 2018 è stato emanato il 6° aggiornamento della Circolare n. 262 del 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" che ha recepito il principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing" e le conseguenti modifiche in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 40 in materia di investimenti immobiliari, introdotte per garantire la coerenza complessiva del framework contabile di riferimento.
In data 9 novembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2017/1986 della Commissione del 31 ottobre 2017 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'International Financial Reporting Standard 16 (IFRS 16) con applicabilità obbligatoria ai bilanci relativi ai periodi che iniziano il, o dopo il, 1° gennaio 2019 (con facoltà di applicazione anticipata nel 2018, congiuntamente all'applicazione obbligatoria dell'IFRS 15).
A partire dal 1° gennaio 2019 FinecoBank e la sua controllata Fineco Asset Management DAC applicano pertanto il suddetto principio.
L'IFRS 16 che ha sostituito il previgente set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul leasing e, in particolare, lo IAS17, fornisce una nuova definizione di leasing e ha introdotto un criterio basato sulla nozione di controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti dei leasing: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene oggetto del contratto.
Il principio conferma la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario con riferimento al modello contabile che deve applicare il locatore: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.
Con riferimento invece al modello contabile da applicarsi da parte del locatario, e quindi al modello contabile rilevante per il Gruppo FinecoBank, il nuovo principio prevede che, per tutte le tipologie di leasing, anche operativo,debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").
Al momento dell'iscrizione iniziale detta attività è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing alla data di decorrenza dello stesso, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario (ove esistenti). I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, ovvero se quest'ultimo non può essere determinato facilmente, il tasso di finanziamento marginale della Società, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività sarà valutata in base a quanto previsto per le attività materiali e immateriali da IAS 38, IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
La Banca e la sua controllata Fineco AM hanno completato le attività finalizzate a garantire la piena conformità con il nuovo principio contabile alla data di transizione, in particolar modo con riferimento al calcolo e alla contabilizzazione del diritto d'uso e dell'associata passività di leasing, aspetti che rappresentano la principale discontinuità rispetto al modello contabile previsto da IAS17. Anche le attività relative allo sviluppo e implementazione di regole, principi e sistemi IT atte a garantire il corretto calcolo delle suddette attività e passività, la loro misurazione successiva e la determinazione dei correlati effetti a conto economico, sono state finalizzate.
La transizione all'IFRS 16 ha comportato la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e stime come nel seguito illustrate.
La Banca e la sua controllata hanno identificato i contratti di leasing/locazione che rientrano nell'ambito di applicazione del principio, rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalle stesse e dei negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari o gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Ai fini del calcolo del debito per leasing e dell'associato "diritto d'uso", la Banca e la sua controllata procedono all'attualizzazione dei canoni futuri determinati alla luce delle previsioni dei suddetti contratti di locazione e calcolati al netto della componente IVA, pur essendo la stessa indetraibile per la Banca, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata. Si precisa inoltre che le componenti non leasing sono separate dalle componenti leasing e rilevate a conto economico per competenza secondo il principio contabile applicabile e che nel conto economico sono rilevati anche i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing.
Il contratto di affitto dell'immobile sito in Milano, Piazza Durante 11, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, condotto in locazione sino al 31 gennaio 2019 quando la Banca ha perfezionato l'operazione di acquisto determinando la contestuale risoluzione del contratto di affitto è stato qualificato in sede di prima applicazione del principio come "Short term lease" e quindi escluso dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16.
La Banca e la sua controllata hanno determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto incluso nel perimetro di applicazione come sopra definito, considerando a tal fine il periodo "non annullabile" durante il quale le stesse hanno il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing è stata determinata , basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data di transizione, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Per quanto riguarda il tasso di attualizzazione da utilizzare per la determinazione della passività del leasing, la natura dei contratti stipulati dalla Banca e dalla controllata, che rientrano nel perimetro di applicazione del principio e rappresentati principalmente da contratti di affitto di immobili, non consente di ricavare il tasso implicito in ognuno di essi e pertanto l'attualizzazione è effettuata utilizzando il tasso di finanziamento marginale. Quest'ultimo è determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing in essere.
Dal momento che FinecoBank alla data di prima applicazione del principio non ha emesso propri strumenti di debito, il tasso applicato (il tasso medio ponderato è pari a circa 1,48%) ai fini e per gli effetti della First Time Adoption è stato il tasso di provvista senior secured di UniCredit S.p.A., a tale data controllante della Banca, applicato dalla stessa Unicredit S.p.A. per finanziarie le società del perimetro Italia del Gruppo UniCredit17 .
Come già in precedenza indicato, la Banca e la sua controllata hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rideterminare i dati contabili relativi ad esercizi precedenti (comparativi) pur applicando il nuovo principio retrospettivamente, come previsto dal principio stesso (transizione con metodo retrospettivo modificato).
Si precisa che nessun effetto è stato registrato nel patrimonio netto consolidato alla data del 1° gennaio 2019 in quanto, per le finalità di First Time Adoption, la passività finanziaria ("passività del leasing") relativamente ai contratti in essere a tale data è stata valutata e rilevata al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione, e la corrispondente attività consistente nel diritto d'uso è stata valutata pari alla suddetta passività finanziaria maggiorata dei pagamenti anticipati relativi a medesimi contratti di leasing, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (bilancio al 31 dicembre 2018).
17 Si precisa che conseguentemente all'uscita dal Gruppo UniCredit, la Banca, ai soli fini della contabilizzazione dei contratti di leasing con decorrenza successiva a tale data, ha determinato il proprio tasso di finanziamento marginale utilizzando quale parametro di riferimento la curva Bloomberg relativa alle obbligazioni emesse da Banche Italiane con rating BBB.
Di seguito si riportano le tabelle dello Stato Patrimoniale Consolidato (Attivo e Passivo) che mostrano: (i) i saldi patrimoniali del Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018, (ii) le rettifiche agli stessi derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 e (iii) i saldi patrimoniali di apertura al 1° gennaio 2019.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| VOCI DELL'ATTIVO | 31 DICEMBRE 2018 | RETTIFICHE IFRS 16 | 1° GENNAIO 2019 POST APPLICAZIONE IFRS 16 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 6 | - | 6 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 20.218 | - | 20.218 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.876 | - | 6.876 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 13.342 | - | 13.342 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 961.773 | - | 961.773 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.270.023 | - | 23.270.023 |
| a) crediti verso banche | 12.440.994 | - | 12.440.994 |
| b) crediti verso clientela | 10.829.029 | - | 10.829.029 |
| 50. Derivati di copertura | 3.314 | - | 3.314 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 4.873 | - | 4.873 |
| 90. Attività materiali | 16.632 | 64.576 | 81.208 |
| 100. Attività immateriali | 98.307 | - | 98.307 |
| di cui | |||
| - avviamento | 89.602 | - | 89.602 |
| 110. Attività fiscali | 6.714 | - | 6.714 |
| a) correnti | 467 | - | 467 |
| b) anticipate | 6.247 | - | 6.247 |
| 130. Altre attività | 350.770 | (424) | 350.346 |
| Totale dell'attivo | 24.732.630 | 64.152 | 24.796.782 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| VOCI DEL PASSIVO | 31 DICEMBRE 2018 | RETTIFICHE IFRS 16 | 1° GENNAIO 2019 POST APPLICAZIONE IFRS 16 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.282.962 | 64.152 | 23.347.114 |
| a) debiti verso banche | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 |
| b) debiti verso la clientela | 22.273.188 | 60.135 | 22.333.323 |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | - | 2.221 |
| 40. Derivati di copertura | 5.341 | - | 5.341 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 2.600 | - | 2.600 |
| 60. Passività fiscali | 12.390 | - | 12.390 |
| a) correnti | 12.390 | - | 12.390 |
| 80. Altre passività | 337.069 | - | 337.069 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.561 | - | 4.561 |
| 100. Fondi per rischi ed oneri: | 109.805 | - | 109.805 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 49 | - | 49 |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 109.756 | - | 109.756 |
| 120. Riserve da valutazione | (9.794) | - | (9.794) |
| 140. Strumenti di capitale | 200.000 | - | 200.000 |
| 150. Riserve | 355.509 | - | 355.509 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | 1.934 |
| 170. Capitale | 200.773 | - | 200.773 |
| 180. Azioni proprie (-) | -13.960 | - | (13.960) |
| 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 241.219 | - | 241.219 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.732.630 | 64.152 | 24.796.782 |
Si precisa che le rettifiche IFRS 16 riportate in corrispondenza della riga 130. Altre attività corrispondono ai pagamenti anticipati relativi ai contratti di leasing portati ad incremento delle attività consistente nel diritto d'uso, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (bilancio al 31 dicembre 2018).
Di seguito si riportano le tabelle che mostrano in dettaglio le rettifiche derivanti dalla First Time Adoption dell'IFRS16.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 1° GENNAIO 2019 POST | |||
| ATTIVITÀ / VALORI | TOTALE 31.12.2018 | RETTIFICHE IFRS 16 | APPLICAZIONE IFRS 16 |
| 1. Attività di proprietà | 14.544 | - | 14.544 |
| a) terreni | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - |
| c) mobili | 1.835 | - | 1.835 |
| d) impianti elettronici | 10.944 | - | 10.944 |
| e) altre | 1.765 | - | 1.765 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | - | 64.575 | 64.575 |
| a) terreni | - | - | |
| b) fabbricati | - | 63.950 | 63.950 |
| c) mobili | - | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - | - |
| e) altre | - | 625 | 625 |
| Totale | 14.544 | 64.575 | 79.119 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | - |
L'importo pari a 625 migliaia di euro, contabilizzato ad incremento della voce "e) altre", fa riferimento ai diritti d'uso relativi ad impianti, macchinari e autoveicoli.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 1° GENNAIO 2019 POST | |||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | RETTIFICHE IFRS 16 | APPLICAZIONE IFRS 16 |
| 1. Debiti verso banche centrali | - | - | - |
| 2. Debiti verso banche | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 52.563 | - | 52.563 |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | - | - |
| 2.3 Finanziamenti | 933.352 | - | 933.352 |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 933.352 | - | 933.352 |
| 2.3.2 Altri | - | - | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | - | - |
| 2.5 Debiti per leasing | - | 4.017 | 4.017 |
| 2.6 Altri debiti | 23.859 | - | 23.859 |
| Totale | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 1° GENNAIO 2019 POST | |||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | RETTIFICHE IFRS 16 | APPLICAZIONE IFRS 16 |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 22.046.700 | - | 22.046.700 |
| 2. Depositi a scadenza | 3.106 | - | 3.106 |
| 3. Finanziamenti | 116.299 | - | 116.299 |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 116.299 | - | 116.299 |
| 3.2 Altri | - | - | - |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | - | - |
| 5. Debiti per leasing | - | 60.135 | 60.135 |
| 6. Altri debiti | 107.083 | - | 107.083 |
| Totale | 22.273.188 | 60.135 | 22.333.323 |
Riconciliazione delle passività finanziarie al 1° gennaio 2019 con gli impegni per leasing operativi rilevati al 31 dicembre 2018
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Descrizione | Importo |
| Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 5.052 |
| Pagamenti futuri leasing | 68.571 |
| Pagamenti futuri leasing attività immateriali | (4.999) |
| Passività finanziaria per leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 | 68.624 |
| Effetto di attualizzazione | (4.472) |
| Passività finanziaria per leasing al 1 gennaio 2019 | 64.152 |
| Valore attuale passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 | - |
| Passività finanziaria per leasing aggiuntiva dovuta alla transizione all'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 | 64.152 |
Al 31 dicembre 2018 non erano in essere leasing finanziari e gli impegni includevano esclusivamente i canoni di leasing/locazione operativi non disdettabili, inclusi i canoni di leasing/locazione di attività immateriali.
Nella voce" Pagamenti futuri leasing" sono stati riportati i canoni di leasing/locazione disdettabili non inclusi negli impegni al 31 dicembre 2018, al netto dei contratti che hanno oggetto i low-value assets e i contratti di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi "short term lease".
L'applicazione dell'IFRS 16 ha determinato un incremento delle Attività materiali rilevate nell'attivo di bilancio consolidato al 1° gennaio 2019 pari a circa 64,6 milioni di euro (di cui circa 0,9 milioni riferiti a Fineco AM) e un incremento degli RWA della Banca il cui effetto è quantificato in circa 55 basis point sul CET1 individuale della Banca al 31 dicembre 2018. A tal riguardo si rammenta che la Banca a tale data non era tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata, ma esclusivamente individuale, in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale classificati – in base al pre-vigente principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attvità finanziarie disponibili per la vendita" e a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 30 giugno 2019 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 2,4 milioni di euro (di cui 1,9 milioni di euro relativi all'internvento a favore di Carige e 0,5 milioni di euro relativi all'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 30 giugno 2019 dei titoli di capitale sottoscritti dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre 2019 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 39 migliaia di euro. Il fair value è stato determinato pari alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario). Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 30 giugno 2019 dei titoli di capitale sottoscritti dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre 2019 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 4,7 milioni di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, né, peraltro, una valutazione aggiornata da parte del FITD, il fair value dello strumento è stato determinato dalla Banca utilizzando modelli interni basati su Multipli di Mercato applicate in analisi multi-scenario ed avendo come riferimento le più recenti informazioni riguardanti il piano di risanamento della Banca.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes - DGS), i contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel corso del secondo semestre dell'esercizio.
Nessuna contribuzione è stata richiesta alla Banca da parte del Single Resolution Board, per l'esercizio 2019, con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund).
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa presentate nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio semestrale consolidato abbreviato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati, attesa la redazione di un bilancio intermedio in conformità a previsto dallo IAS 34, confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2019. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio.
Alla data di predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato non riteniamo che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca (e nella misura in cui applicabile, della società controllata), sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, assunzioni e parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili. Per ulteriore informativa al riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della Nota Integrativa consolidata del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, nonché alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali delle presenti Note illustrative.
Con riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla specifica Sezione A.4 - Informativa sul fair value riportata nella presente Parte A delle Note illustrative.
Per dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione 18. Altre informazioni - Impairment della Parte A - Politiche contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio della Nota Integrativa consolidata del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018.
Infine, con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi" delle presenti Note illustrative. Si precisa che per effetto dell'uscita di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, è stata modificata la curva tassi utilizzata per l'attualizzazione ai fini della determinazione degli stanziamenti a fondo per rischi ed oneri iscritto in bilancio in base allo IAS 37, ciò non ha comportato un impatto significativo sulla situazione economica e patrimoniale consolidata al 30 giugno 2019.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2019 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata, ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014, della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Alcuni principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato risultano modificati rispetto a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
Tali modifiche derivano dall'entrata in vigore dell'International Financial Reporting Standard 16 "Leasing" omologato con Regolamento (UE) 2017/1986 della Commissione del 31 ottobre 2017 ed applicabile a partire dal 1° gennaio 2019 in sostituzione del precedente set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul leasing e, in particolare, dello IAS17.
Con riferimento al modello contabile da applicarsi da parte del locatario, il principio contabile IFRS 16 prevede che, per tutte le tipologie di leasing, anche operativo, debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, la Banca ha scelto di non applicare l'IFRS 16 ai leasing che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata in 5 mila euro), ai leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "Short term lease") e ai leasing di attività immateriali. Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
La durata del leasing viene determinata, per ogni singolo contratto che rientra nell'ambito di applicazione del principio, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale la Banca e la sua controllata hanno il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte del locatario di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing è determinata considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga, salvo l'esistenza di eventuali piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Di seguito si riportano i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle voci di bilancio interessate dall'applicazione del suddetto principio e, in particolare secondo quanto previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 (6° aggiornamento del 30 novembre 2018), riportando al riguardo le pertinenti modifiche:
Per quanto riguarda, invece, i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle altre voci contabili si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della Nota Integrativa del bilancio consolidato della Banca al 31 dicembre 2018.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonchè le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in leasing e/o in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 130. "Altre attività" .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
ovvero:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | Fabbricati | non superiore a 33,3 anni |
|---|---|---|
| | Mobili e arredi | non superiore a 9 anni |
| | Macchine e dispositivi elettronici | non superiore a 5 anni |
| | Impianti, macchinari e attrezzature | non superiore a 14 anni |
| | Automezzi | non superiore a 4 anni |
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 280. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Società, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 140. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie della Banca non prevedono covenants che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
o
Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, il Gruppo procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che il Gruppo utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per questo motivo l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio
acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dal Gruppo in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni della società e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nei primi sei mesi dell'esercizio 2019 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
Nessun dato da segnalare.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:
processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair value (Fair value Adjustment o FVA).
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo, utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il Fair value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.
La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testate e validate in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Rischi di Mercato della Banca con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" la Banca ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto del 6,85%, determinato stimando al 30 giugno 2019 il "litigation risk" in misura pari allo 0,85% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione all'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato pari alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario). Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., è stato determinato dalla Banca utilizzando modelli interni basati su Multipli di Mercato applicate in analisi multi-scenario ed avendo come riferimento le più recenti informazioni riguardanti il piano di risanamento della Banca.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo detiene investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.
I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile.
I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali attività e passività non vengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi, per le quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio, è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | |||||
| ATTIVITÀ/PASSIVITÀ MISURATE AL FAIR VALUE | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 5.533 | 2.405 | 10.425 | 3.390 | 3.557 | 13.271 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 5.070 | 2.405 | - | 3.354 | 3.523 | - |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 463 | - | 10.425 | 36 | 34 | 13.271 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 320.608 | - | 5 | 961.767 | - | 5 |
| 3. Derivati di copertura | - | 17.722 | - | - | 3.314 | - |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 326.141 | 20.127 | 10.430 | 965.157 | 6.871 | 13.276 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 2.004 | 409 | - | 1.552 | 669 | - |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | 67.019 | - | - | 5.341 | - |
| Totale | 2.004 | 67.428 | - | 1.552 | 6.010 | - |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Nel corso del primo semestre 2019 non vi sono stati trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2). Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
| ATTIVITÀ/PASSIVITÀ NON MISURATE AL FAIR | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALUE O MISURATE AL FAIR VALUE SU BASE | 30.06.2019 | 31.12.2018 | ||||||
| NON RICORRENTE | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||
| ammortizzato | 23.699.684 | 11.672.096 | 8.426.017 | 4.284.542 | 23.270.024 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.117.326 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di | ||||||||
| investimento | 2.034 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di | ||||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 23.701.718 | 11.672.096 | 8.426.017 | 4.287.492 | 23.272.112 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.120.276 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo | ||||||||
| ammortizzato | 24.346.343 | - | 2.138 | 24.344.231 | 23.282.962 | - | 3.111 | 23.279.856 |
| 2. Passività associate ad attività in via di | ||||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 24.346.343 | - | 2.138 | 24.344.231 | 23.282.962 | - | 3.111 | 23.279.856 |
| Legenda: |
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.
| Attivo | 111 | |
|---|---|---|
| Sezione 1 - | Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 | 111 |
| Sezione 2 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 |
111 |
| Sezione 3 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30 |
112 |
| Sezione 4 - | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40 | 113 |
| Sezione 5 - | Derivati di copertura – Voce 50 | 115 |
| Sezione 6 - | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60 |
115 |
| Sezione 7 - | Le partecipazioni – Voce 70 | 115 |
| Sezione 8 - | Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 | 115 |
| Sezione 9 - | Attività materiali – Voce 90 | 116 |
| Sezione 10 - | Attività immateriali – Voce 100 | 117 |
| Sezione 11 - | Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo | 118 |
| Sezione 12 - | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo |
119 |
| Sezione 13 - | Altre attività – Voce 130 | 120 |
| Passivo | 121 | |
| Sezione 1 - | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 | 121 |
| Sezione 2 - | Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20 | 122 |
| Sezione 3 - | Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 | 122 |
| Sezione 4 - | Derivati di copertura – Voce 40 | 123 |
| Sezione 5 - | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50 |
123 |
| Sezione 6 - | Passività fiscali – Voce 60 | 123 |
| Sezione 7 - | Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 | 123 |
| Sezione 8 - | Altre passività - Voce 80 | 124 |
| Sezione 9 - | Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 | 125 |
| Sezione 10 - | Fondi per rischi e oneri - Voce 100 | 125 |
| Sezione 11 - | Riserve tecniche – Voce 110 | 127 |
| Sezione 12 - | Azioni rimborsabili – Voce 130 | 127 |
| Sezione 13 - | Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 | 128 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |
| (a) Cassa | 10 | 6 |
| (b) Depositi a vista presso Banche Centrali | 1.230.589 | - |
| Totale | 1.230.599 | 6 |
La voce "(b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso del primo semestre 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | 26 | - | - | 5 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | 5 | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 26 | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 3.222 | - | - | 2.110 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | 2 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 3.248 | - | - | 2.117 | - | - |
| B. Strumenti derivati | ||||||
| 1. Derivati finanziari | 1.822 | 2.405 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.1 di negoziazione | 1.822 | 2.405 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 1.822 | 2.405 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| Totale (A+B) | 5.070 | 2.405 | - | 3.353 | 3.523 | - |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 2.332 migliaia di euro (3.509 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.895 migliaia di euro (1.250 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Titoli di debito | 43 | - | - | 31 | 34 | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 43 | - | - | 31 | 34 | - |
| 2. Titoli di capitale | 6 | - | 10.425 | 6 | - | 13.271 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 415 | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 464 | - | 10.425 | 37 | 34 | 13.271 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 8.002 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2019 pari a 1.916 migliaia di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 2.414 migliaia di euro (di cui 1.928 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 486 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico del primo semestre 2019 per effetto della valutazione al fair value di 4.762 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value delle presenti Note illustrative.
La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 6 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Titoli di debito | 320.608 | - | - | 961.767 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 320.608 | - | - | 961.767 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 320.608 | - | 5 | 961.767 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"18. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle presenti Note illustrative.
18 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALORE LORDO | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||||
| PRIMO STADIO |
DI CUI: STRUMENTI CON BASSO RISCHIO DI CREDITO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
PRIMO STADIO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
|
| Titoli di debito | 320.674 | 320.674 | - | - | (66) | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30 giugno 2019 | 320.674 | 320.674 | - | - | (66) | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 961.938 | 961.938 | (171) | |||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||||||||||
| VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | |||||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche | 9.847.775 | - | - | 901.985 8.426.017 | 710.347 | 12.440.994 | - | - | 267.493 9.182.023 3.058.882 | |||
| 1. Finanziamenti | 710.347 | - | - | - | - | 710.347 | 3.058.882 | - | - | - | - 3.058.882 | |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista | 399.017 | - | - | X | X | X | 1.922.041 | - | - | X | X | X |
| 1.2 Depositi a scadenza | 248.092 | - | - | X | X | X | 1.127.298 | - | - | X | X | X |
| 1.3 Altri finanziamenti: | 63.238 | - | - | X | X | X | 9.543 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi | 2.733 | - | - | X | X | X | 416 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 60.505 | - | - | X | X | X | 9.127 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 9.137.428 | - | - | 901.985 8.426.017 | - | 9.382.112 | - | - | 267.493 9.182.023 | - | ||
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito | 9.137.428 | - | - | 901.985 8.426.017 | - | 9.382.112 | - | - | 267.493 9.182.023 | - | ||
| Totale | 9.847.775 | - | - | 901.985 8.426.017 | 710.347 | 12.440.994 | - | - | 267.493 9.182.023 3.058.882 |
Legenda:
L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie, tra le quali UniCredit S.p.A., per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM. Al 31 dicembre 2018 la voce includeva la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., in massima parte trasferita nel primo semestre 2019 sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
I "Depositi a scadenza" sono costituiti principalmente dal deposito per riserva obbligatoria intrattenuto in via indiretta presso UniCredit S.p.A., pari a 234.100 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2018 la voce incudeva i depositi attivi presso la stessa UniCredit S.p.A. estinti nel corso del primo semestre 2019 per un importo complessivo di 1.119.303 migliaia di euro.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 55.441 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (5.280 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e per 5.065 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3.847 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 8.266.777 migliaia di euro (9.115.783 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Si segnala che la voce "1.3 Finanziamenti per leasing" ha sostituito la precedente voce "Altri finanziamenti - Leasing finanziario" in applicazione del principio IFRS 16.
| (Importi in migliaia) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | ||||||||||||
| VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | ||||||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 3.405.368 | 3.293 | - | - | - 3.574.195 | 2.952.257 | 2.817 | - | - | - 3.058.444 | |||
| 1.1 Conti correnti | 1.167.392 | 2.044 | - | X | X | X | 1.016.930 | 1.770 | - | X | X | X | |
| 1.2 Pronti contro termine attivi | 166.425 | 2 | - | X | X | X | 148.768 | 29 | - | X | X | X | |
| 1.3 Mutui | 976.444 | 249 | - | X | X | X | 856.856 | 14 | - | X | X | X | |
| 1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
734.973 | 798 | - | X | X | X | 749.358 | 783 | - | X | X | X | |
| 1.5 Finanziamenti per leasing | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| 1.6 Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| 1.7 Altri finanziamenti | 360.134 | 200 | - | X | X | X | 180.345 | 221 | - | X | X | X | |
| 2. Titoli di debito | 10.443.248 | - | - 10.770.111 | - - |
7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - - |
||||
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - - |
|||
| 2.2 Altri titoli di debito | 10.443.248 | - | - 10.770.111 | - - |
7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - - |
||||
| Totale | 13.848.616 | 3.293 | - 10.770.111 | - 3.574.195 | 10.826.212 | 2.817 | - | 7.848.422 | - 3.058.444 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di debito sono costituiti da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle presenti Note illustrative.
Si segnala che la voce "1.5 Finanziamenti per leasing" ha sostituito la precedente voce "1.5 Leasing finanziario" in applicazione del principio IFRS 16.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALORE LORDO | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||||
| PRIMO STADIO |
DI CUI: STRUMENTI CON BASSO RISCHIO DI CREDITO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
PRIMO STADIO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
|
| Titoli di debito | 19.583.544 | 19.583.544 | - | - | (2.868) | - | - | - |
| Finanziamenti | 4.114.617 | - | 16.034 | 23.134 | (8.454) | (6.481) | (19.841) | - |
| Totale 30 giugno 2019 | 23.698.161 | 19.583.544 | 16.034 | 23.134 | (11.322) | (6.481) | (19.841) | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 23.277.675 | 17.264.880 | 14.650 | 23.936 | (19.124) | (5.994) | (21.118) | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FAIR VALUE 30.06.2019 | VN | FAIR VALUE 31.12.2018 | VN | |||||
| L1 | L2 | L3 | 30.06.2019 | L1 | L2 | L3 | 31.12.2018 | |
| A. Derivati finanziari | - | 17.722 | - | 570.000 | - | 3.314 | - | 570.000 |
| 1) Fair value | - | 17.722 | - | 570.000 | - | 3.314 | - | 570.000 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 17.722 | - | 570.000 | - | 3.314 | - | 570.000 |
Legenda: VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE/VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 |
| 1. Adeguamento positivo | 31.643 | 4.873 |
| 1.1 di specifici portafogli | 31.643 | 4.873 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.643 | 4.873 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | - | - |
| 2.1 di specifici portafogli | - | - |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 31.643 | 4.873 |
Nessun dato da segnalare.
Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ / VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 |
| 1. Attività di proprietà | 79.054 | 14.544 |
| a) terreni | 23.932 | - |
| b) fabbricati | 40.625 | - |
| c) mobili | 2.077 | 1.835 |
| d) impianti elettronici | 10.727 | 10.944 |
| e) altre | 1.693 | 1.765 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 62.713 | - |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 62.107 | - |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 606 | - |
| Totale | 141.767 | 14.544 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Con riferimento all'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, acquistato in data 31 gennaio 2019 a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro oltre a imposte e costi diretti iniziali, si precisa che si è proceduto alla contabilizzazione separata di terreno e fabbricato, anche se acquistati congiuntamente, come previsto dallo IAS 16.
Si segnala che la voce "Diritti d'uso acquisiti con il leasing" ha sostituito la precedente voce "Attvità acquisite in leasing finanziario" in applicazione del principio IFRS 16.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||||||
| VALORE DI | FAIR VALUE | VALORE DI | FAIR VALUE | |||||
| ATTIVITÀ / VALORI | BILANCIO | L1 | L2 | L3 | BILANCIO | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività di proprietà | 2.034 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 2.034 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.034 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Si segnala che la voce "Diritti d'uso acquisiti con il leasing" ha sostituito la precedente voce "Attività acquisite in leasing finanziario" in applicazione del principio IFRS 16.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||
| ATTIVITÀ/VALORI | DURATA DEFINITA | DURATA INDEFINITA | DURATA DEFINITA | DURATA INDEFINITA |
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - |
| A.2 Altre attività immateriali | 8.760 | 8.705 | ||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 8.760 | - | 8.705 | - |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) Altre attività | 8.760 | - | 8.705 | - |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) Altre attività | - | - | - | - |
| Totale | 8.760 | 89.602 | 8.705 | 89.602 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa.
Con riferimento al test di impairment, si evidenzia che al 30 giugno 2019 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. È stata condotta un'analisi qualitativa rispetto alle principali assunzioni utilizzate nell'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2018 e, sulla base dei risultati dell'analisi qualitativa condotta, il risultato dell'impairment test al 31 dicembre 2018 è confermato anche con riferimento al 30 giugno 2019. Per ogni altra informazione relativa al test di impairment si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Si evidenzia inoltre che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 5.973 milioni di euro di euro al 30 giugno 2019, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
La voce "Attività fiscali", pari a 3.498 migliaia di euro, si compone di:
La voce "Passività fiscali", pari a 64.779 migliaia di euro, si compone di:
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 |
| Attività fiscali correnti | 198 | 467 |
| Passività fiscali correnti | 64.150 | 12.390 |
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57%, per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte sono state determinate con l'aliquota del 12,5% e non sono state iscritte imposte anticipate o differite.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 24.471 | 26.237 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.423 | 2.740 |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 3.300 | 4.033 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 29.194 | 33.010 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (25.894) | (26.763) |
| Totale | 3.300 | 6.247 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 25.251 | 26.560 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.272 | 203 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 26.523 | 26.763 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (25.894) | (26.763) |
| Totale | 629 | - |
Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 3.561 | 8.489 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 1.319 | 2.170 |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | 119 | 119 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.364 | 6.928 |
| Partite in attesa di regolamento: | ||
| - effetti, assegni ed altri documenti | 4.201 | 4.597 |
| Partite in corso di lavorazione | 7 | 29 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | ||
| - titoli e cedole da regolare | 4.161 | 5.131 |
| - altre operazioni | 22.345 | 25.225 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | ||
| - acconti d'imposta | 178.227 | 262.261 |
| - crediti d'imposta | 6.880 | 6.893 |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 35 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 12 | 2 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle | ||
| pertinenti attività o passività finanziarie | 30.807 | 24.588 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o | ||
| passività finanziarie | 13.365 | 4.303 |
| Totale | 270.368 | 350.770 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||||||
| FAIR VALUE | FAIR VALUE | |||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 206.643 | X | X | X | 1.009.774 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 68.464 | X | X | X | 52.563 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 131.551 | X | X | X | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 131.551 | X | X | X | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.5 Debiti per leasing | 3.750 | X | X | X | ||||
| 2.6 Altri debiti | 2.878 | X | X | X | 23.859 | X | X | X |
| Totale | 206.643 | - | - | 206.643 | 1.009.774 | - | - 1.009.774 |
Legenda:
La voce "2.5 Debiti per leasing" è stata aggiunta alla tabella a seguito della prima applicazione del principio IFRS16 "Leasing", come previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | ||||||||
| FAIR VALUE | FAIR VALUE | ||||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 L3 |
||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 23.851.768 | X | X | X | 22.046.700 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | 2.111 | X | X | X | 3.106 | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 116.250 | X | X | X | 116.299 | X | X | X | |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 116.250 | X | X | X | 116.299 | X | X | X | |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 5. Debiti per leasing | 58.988 | X | X | X | |||||
| 6. Altri debiti | 110.582 | X | X | X | 107.083 | X | X | X | |
| Totale | 24.139.699 | - | 2.138 | 24.137.588 | 22.273.188 | - | 3.111 22.270.081 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La voce "5. Debiti per leasing" è stata aggiunta alla tabella a seguito della prima applicazione del principio IFRS16 "Leasing", come previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia.
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |||||||||
| VN | FAIR VALUE | FAIR | VN | FAIR VALUE | FAIR | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 | L3 | VALUE * | L1 | L2 | L3 | VALUE * | ||
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 577 | 254 | - | - | 254 | 589 | 346 | - | - | 346 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale A | 577 | 254 | - | - | 254 | 589 | 346 | - | - | 346 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 1.750 | 409 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.750 | 409 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale B | X | 1.750 | 409 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 2.004 | 409 | - | X | X | 1.552 | 669 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 452 migliaia di euro (699 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.708 migliaia di euro (1.177 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VN | FAIR VALUE 30.06.2019 | VN | FAIR VALUE 31.12.2018 | |||||
| 30.06.2019 | L1 | L2 | L3 | 31.12.2018 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Derivati finanziari | 2.221.730 | - | 67.019 | - | 576.477 | - | 5.341 | - |
| 1) Fair value | 2.221.730 | - | 67.019 | - | 576.477 | - | 5.341 | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.221.730 | - | 67.019 | - | 576.477 | - | 5.341 | - |
Legenda VN = valore nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ COPERTE/COMPONENTI DEL GRUPPO | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 17.067 | 2.600 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 17.067 | 2.600 |
Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60 Vedi sezione 11 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 15.217 | 13.018 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 174 | 163 |
| Contributi previdenziali da versare | 5.493 | 6.415 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 27.140 | 24.181 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni di UniCredit | 269 | 338 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | ||
| - titoli e cedole da regolare | 12.478 | 12.921 |
| - deleghe di pagamento | 39.198 | 21.716 |
| - altre partite | 9.932 | 18.670 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | ||
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 25.201 | 17.805 |
| - altre | 53.279 | 98.226 |
| Partite in attesa di regolamento: | ||
| - bonifici in partenza | 69.683 | 94.545 |
| - POS e bancomat | 13.063 | 97 |
| Partite in corso di lavorazione: | ||
| - bonifici in arrivo | 400 | 543 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 105 | 18 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 9.157 | 22.123 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle | ||
| pertinenti attività o passività finanziarie | 139 | 157 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o | ||
| passività finanziarie | 5.877 | 2.800 |
| Somme a disposizione della clientela | 6.901 | 3.333 |
| Totale | 293.706 | 337.069 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |
| A. Esistenze iniziali | 4.561 | 4.999 |
| B. Aumenti | 288 | 136 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 36 | 70 |
| B.2 Altre variazioni | 252 | 66 |
| di cui rettifiche per perdite attuariali su TFR (IAS19R) | 211 | - |
| C. Diminuzioni | (188) | (574) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (155) | (305) |
| C.2 Altre variazioni | (33) | (269) |
| di cui rettifiche per utili attuariali su TFR (IAS19R) | - | (234) |
| D. Rimanenze finali | 4.661 | 4.561 |
| Totale | 4.661 | 4.561 |
Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto del personale al 30 giugno 2019 ammonta a 4.661 migliaia di euro (4.561 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI | 30.06.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,05% | 1,60% |
| Tasso di inflazione atteso | 0,95% | 1,20% |
La rimisurazione al 30 giugno 2019 della passività relativa al Trattamento di fine rapporto del personale ha determinato una variazione negativa della riserva da valutazione relativa ad utili/perdite attuariali su piani previdenziali a benefici definiti di 153 migliaia di euro al netto delle relative imposte.
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2018.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI/COMPONENTI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 17 | 49 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi rischi ed oneri | 110.971 | 109.756 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 31.227 | 32.290 |
| 4.2 oneri per il personale | 2.530 | 4.809 |
| 4.3 altri | 77.214 | 72.657 |
| Totale | 110.988 | 109.805 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 27.361 migliaia di euro (28.405 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.866 migliaia di euro (3.885 migliaia di euro al 31 dicembre 2018). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono il Gruppo nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 69.619 migliaia di euro (64.139 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 2.371 migliaia di euro (2.266 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 5.224 migliaia di euro (6.252 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| FONDI PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A IMPEGNI E GARANZIE FINANZIARIE RILASCIATE TERZO STADIO TOTALE |
|||||
| PRIMO STADIO SECONDO STADIO |
|||||
| Impegni a erogare fondi | 15 | - | - | 15 | |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 2 | - | - | 2 | |
| Totale | 17 | - | - | 17 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |
| Controversie legali e fiscali | 31.227 | 32.290 |
| - Cause in corso | 22.476 | 23.830 |
| - Reclami | 4.885 | 4.575 |
| - Vertenze fiscali | 3.866 | 3.885 |
| Oneri per il personale | 2.530 | 4.809 |
| Altri | 77.214 | 72.657 |
| - Indennità suppletiva clientela | 69.619 | 64.139 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 2.371 | 2.266 |
| - Altri fondi | 5.224 | 6.252 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 110.971 | 109.756 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | UTILIZZI | TRASFERIMENTI | UTILI (PERDITE) | ACCANTONAMENTI | TOTALE | |
| FONDO RISCHI E ONERI | 31.12.2018 | E ALTRE VARIAZIONI | ATTUARIALI IAS 19R * | NETTI** | 30.06.2019 | |
| Controversie legali e fiscali | 32.290 | (1.614) | - | - | 551 | 31.227 |
| - Cause in corso | 23.830 | (1.342) | 175 | - | (187) | 22.476 |
| - Reclami | 4.575 | (253) | (175) | - | 738 | 4.885 |
| - Vertenze fiscali | 3.885 | (19) | - | - | - | 3.866 |
| Oneri per il personale | 4.809 | (4.545) | - | - | 2.266 | 2.530 |
| Altri | 72.657 | (3.703) | - | 3.871 | 4.389 | 77.214 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.139 | (1.090) | - | 3.793 | 2.777 | 69.619 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 2.266 | - | - | 78 | 27 | 2.371 |
| - Altri fondi | 6.252 | (2.613) | - | - | 1.585 | 5.224 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 109.756 | (9.862) | - | 3.871 | 7.206 | 110.971 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI | 30.06.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,05% | 1,60% |
| Tasso di incremento salariale | 1,00% | 1,00% |
La rimisurazione al 30 giugno 2019 della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale ha determinato una variazione negativa della riserva da valutazione di 2.613 migliaia di euro al netto delle relative imposte.
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2018.
Si precisa che per effetto dell'uscita di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, è stata modificata la curva tassi utilizzata per l'attualizzazione del fondo rischi ed oneri iscritto in bilancio in base allo IAS 37, ma ciò non ha comportato un impatto significativo sulla situazione economica e patrimoniale consolidata.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile.
La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo eticoprofessionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti Note illustrative.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.
Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.
Al 30 giugno 2019 il capitale sociale ammonta a 200.941 migliaia di euro, composto da 608.913.600 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 30 giugno 2019 la Banca detiene numero 1.383.944 azioni proprie in portafoglio, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,23% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 13.796 migliaia di euro. Nel corso del primo semestre 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai Consulenti Finanziari n. 34.644 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1 febbraio 2019, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |
| Capitale sociale | 200.941 | 200.773 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 411.687 | 355.509 |
| - Riserva legale | 40.188 | 40.155 |
| - Riserva straordinaria | 312.763 | 272.454 |
| - Riserva azioni proprie | 13.796 | 13.960 |
| - Altre riserve | 44.940 | 28.940 |
| (Azioni proprie) | (13.796) | (13.960) |
| Riserve da valutazione | (7.202) | (9.794) |
| Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 |
| Utile (Perdita) del periodo | 134.114 | 241.219 |
| Totale | 927.678 | 975.681 |
| VOCI/TIPOLOGIE | ORDINARIE | ALTRE |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | ||
| - interamente liberate | 608.404.395 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (1.401.288) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 607.003.107 | - |
| B. Aumenti | ||
| B.1 Nuove emissioni | ||
| - a pagamento: | ||
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito | ||
| - a favore dei dipendenti | 509.205 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | - | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 34.644 | - |
| C. Diminuzioni | ||
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (17.300) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 607.529.656 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 1.383.944 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | ||
| - interamente liberate | 608.913.600 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni consegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del sistema incentivante "Sistema Incentivante 2016 PFA" a favore dei Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione "2014-2017 multi-year plan top management" e Sistemi Incentivanti 2014, 2015 e 2016 con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 168 migliaia di euro.
L'Assemblea di FinecoBank del 10 aprile 2019 ha approvato la destinazione dell'utile individuale dell'esercizio 2018 di FinecoBank S.p.A., pari a 227.922 migliaia di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 419 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del primo semestre 2019 sono state acquistate un totale di 17.300 azioni, in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2018 PFA", per un ammontare complessivo di 181 migliaia di euro e sono state assegnate ai Consulenti Finanziari n. 34.644 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata incrementata di complessivamente di 345 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
Nel corso del primo semestre 2019, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata per 3.495 migliaia di euro, al netto della relativa fiscalità, per il pagamento della cedola dello strumento finanziario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023.
In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso lo strumento finanziario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). Lo strumento finanziario è un private placement19, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%.
Nel corso del primo semestre 2019 non sono stati emessi ulteriori strumenti di capitale.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
19 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| VALORE NOMINALE SU IMPEGNI E GARANZIE FINANZIARIE RILASCIATE |
|||||
| PRIMO STADIO | SECONDO STADIO |
TERZO STADIO | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | 20.674 | 331 | 4 | 21.009 | 10.021 |
| a) Banche centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 1 | - | - | 1 | - |
| e) Società non finanziarie | 306 | - | - | 306 | - |
| f) Famiglie | 20.367 | 331 | 4 | 20.702 | 10.021 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 17.972 | - | - | 17.972 | 256.827 |
| a) Banche centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | 17.170 | 256.070 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 802 | - | - | 802 | 757 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (265.065 migliaia di euro al 31 dicembre 2018). Si precisa che nel corso del primo semestre 2019 l'Agenzia delle Entrate ha emesso dichiarazione liberatoria per un totale di 238.899 migliaia di euro. Con riguardo al residuo ammontare, UniCredit S.p.A. ha peraltro rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.
| VALORE NOMINALE | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 31.12.2018 | ||
| 1. Altre garanzie rilasciate | - | - | |
| di cui : esposizioni creditizie deteriorate | - | - | |
| a) Banche centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | - | |
| e) Società non finanziarie | - | - | |
| f) Famiglie | - | - | |
| 2. Altri impegni | 1.457.000 | 1.180.475 | |
| di cui : esposizioni creditizie deteriorate | 63 | 154 | |
| a) Banche centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | |
| c) Banche | 46.282 | 97 | |
| d) Altre società finanziarie | 24.624 | 19.533 | |
| e) Società non finanziarie | 147 | 184 | |
| f) Famiglie | 1.385.947 | 1.160.661 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| PORTAFOGLI | IMPORTO 30.06.2019 | IMPORTO 31.12.2018 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 122.336 | 529.725 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.828.005 | 2.487.813 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui : attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Nessun dato da segnalare.
La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di ottimizzare il rendimento del portafoglio dei clienti, soddisfare le richieste delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di pronti contro termine passivi e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 367.091 migliaia di euro, mentre il fair value è pari a 238.233 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA TITOLI (VALORE NOMINALE AL 30 GIUGNO 2019) | ||||
| TITOLI RICEVUTI IN PRESTITO DA: | CEDUTI IN PRONTI CONTRO CEDUTI TERMINE PASSIVI ALTRE FINALITÀ |
|||
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 6 | 1 | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 1.686 | 23 | |
| Altri soggetti | 578 | 361.153 | 3.644 | |
| Totale valore nominale | 578 | 362.845 | 3.668 | |
| (Importi in migliaia) | ||||
| TIPOLOGIA TITOLI (FAIR VALUE AL 30 GIUGNO 2019) | ||||
| TITOLI RICEVUTI IN PRESTITO DA: | CEDUTI | CEDUTI IN PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI |
ALTRE FINALITÀ | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 111 | 3 | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 2.127 | 193 | |
| Altri soggetti | 264 | 226.707 | 8.818 | |
| Totale fair value | 264 | 228.945 | 9.014 |
Nessun dato da segnalare.
| Sezione 1 - | Gli interessi - Voce 10 e 20 | 136 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Le commissioni – Voci 40 e 50 | 137 |
| Sezione 3 - | Dividendi e proventi simili – Voce 70 | 138 |
| Sezione 4 - | Il risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80 | 139 |
| Sezione 5 - | Il risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 | 140 |
| Sezione 6 - | Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 | 140 |
| Sezione 7 - | Il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110 |
141 |
| Sezione 8 - | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130 | 141 |
| Sezione 9 - | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 | 142 |
| Sezione 10 - | Premi netti – Voce 160 | 142 |
| Sezione 11 - | Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 | 142 |
| Sezione 12 - | Le spese amministrative – Voce 190 | 142 |
| Sezione 13 - | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200 | 144 |
| Sezione 14 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210 | 144 |
| Sezione 15 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 | 145 |
| Sezione 16 - | Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 | 145 |
| Sezione 17 - | Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 | 145 |
| Sezione 18 - | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 |
145 |
| Sezione 19 - | Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 | 146 |
| Sezione 20 - | Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 | 146 |
| Sezione 21 - | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300 | 146 |
| Sezione 22 - | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 | 146 |
| Sezione 23 - | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 | 146 |
| Sezione 24 - | Altre informazioni | 146 |
| Sezione 25 - | Utile per azione | 147 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TITOLI DI | ALTRE | TOTALE | TOTALE | ||
| VOCI/FORME TECNICHE | DEBITO | FINANZIAMENTI | OPERAZIONI | 30.06.2019 | 30.06.2018 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: | 3 | - | - | 3 | 1 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1 | - | - | 1 | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 2 | - | - | 2 | 1 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||||
| complessiva | 1.653 | - | X | 1.653 | 2.211 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 112.736 | 37.226 | - | 149.962 | 141.163 |
| 3.1 Crediti verso banche | 70.321 | 6.405 | X | 76.726 | 88.174 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 42.415 | 30.821 | X | 73.236 | 52.989 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (3.224) | (3.224) | (500) |
| 5. Altre attività | X | X | 12 | 12 | 7 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 1.658 | 2.057 |
| Totale | 114.392 | 37.226 | (3.212) | 150.064 | 144.939 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 104 | - | 104 | 99 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | TOTALE | |||||
| VOCI/FORME TECNICHE | DEBITI | TITOLI | ALTRE OPERAZIONI | 30.06.2019 | 30.06.2018 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (6.778) | - | - | (6.778) | (5.786) | |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (74) | X | X | (74) | (350) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (6.704) | X | X | (6.704) | (5.436) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | - | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | |
| 3. Passività finanziarie desginate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (1.519) | (1.507) | |
| Totale | (6.778) | - | - | (8.297) | (7.293) | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (443) | - | - | (443) | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| (a) garanzie rilasciate | 31 | 34 |
| (b) derivati su crediti | - | - |
| (c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 271.805 | 258.880 |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 35.254 | 39.703 |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestioni di portafogli | 73.762 | - |
| 3.1 individuali | - | - |
| 3.2 collettive | 73.762 | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 181 | 175 |
| 5. banca depositaria | - | - |
| 6. collocamento di titoli | 6.283 | 5.836 |
| 7. attività di ricezione e trasmissione ordini | 6.726 | 6.894 |
| 8. attività di consulenza | 29.815 | 24.785 |
| 8.1. in materia di investimenti | 29.815 | 24.785 |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 119.784 | 181.487 |
| 9.1. gestioni di portafogli | 86.082 | 145.638 |
| 9.1.1 individuali | 64 | 7 |
| 9.1.2 collettive | 86.018 | 145.631 |
| di cui commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento | 84.184 | 143.982 |
| 9.2. prodotti assicurativi | 33.702 | 35.849 |
| 9.3. altri prodotti | - | - |
| (d) servizi di incasso e pagamento | 16.305 | 14.445 |
| (e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| (f ) servizi per operazioni di factoring | - | - |
| (g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - |
| (h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| (i) tenuta e gestione dei conti correnti | 2.284 | 2.331 |
| (j) altri servizi | 7.454 | 5.898 |
| (k) operazioni di prestito titoli | 3.145 | 2.900 |
| Totale | 301.024 | 284.488 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SERVIZI/VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| (a) garanzie ricevute | - | - |
| (b) derivati su crediti | - | - |
| (c) servizi di gestione e intermediazione: | (129.561) | (127.057) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (3.634) | (3.808) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestioni di portafogli: | (10.027) | - |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | (10.027) | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (2.884) | (2.439) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (113.016) | (120.810) |
| (d) servizi di incasso e pagamento | (11.644) | (10.288) |
| (e) altri servizi | (123) | (189) |
| (f) operazioni di prestito titoli | (1.053) | (975) |
| Totale | (142.381) | (138.509) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 125 migliaia di euro (195 migliaia di euro al 30 giugno 2018) e nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 24 migliaia di euro (60 migliaia di euro al 30 giugno 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 | |||
| VOCI/PROVENTI | DIVIDENDI | PROVENTI SIMILI | DIVIDENDI | PROVENTI SIMILI |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 38 | - | 32 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 25 | - | 20 | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - |
| D. Partecipazioni | - | X | - | X |
| Totale | 63 | - | 52 | - |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | NEGOZIAZIONE (B) | (C) | NEGOZIAZIONE (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 51 | 60.689 | (12) | (55.788) | 4.940 |
| 1.1 Titoli di debito | 1 | 2.032 | - | (1.770) | 263 |
| 1.2 Titoli di capitale | 50 | 58.313 | (12) | (53.680) | 4.671 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 344 | - | (338) | 6 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 1 | 304 | (3) | (248) | 54 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 1 | 304 | (3) | (248) | 54 |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 5.785 |
| 3.Strumenti derivati | 4.962 | 26.095 | (4.741) | (21.635) | 7.376 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 4.962 | 26.095 | (4.741) | (21.635) | 7.376 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 72 | 535 | (64) | (506) | 37 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 4.861 | 23.808 | (4.614) | (19.923) | 4.132 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 2.695 |
| - Altri | 29 | 1.752 | (63) | (1.206) | 512 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 5.014 | 87.088 | (4.756) | (77.671) | 18.155 |
Al 30 giugno 2018
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | NEGOZIAZIONE (B) | (C) | NEGOZIAZIONE (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 11 | 64.226 | (110) | (58.923) | 5.204 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 1.446 | (1) | (1.281) | 164 |
| 1.2 Titoli di capitale | 11 | 61.660 | (107) | (56.656) | 4.908 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 1.120 | (2) | (986) | 132 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 3 | 461 | - | (525) | (61) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 3 | 461 | - | (525) | (61) |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 2.711 |
| 3.Strumenti derivati | 6.926 | 38.599 | (7.478) | (26.296) | 18.125 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 6.926 | 38.599 | (7.478) | (26.296) | 18.125 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 232 | 1.026 | (227) | (846) | 185 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 6.599 | 35.553 | (7.249) | (24.374) | 10.529 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 6.374 |
| - Altri | 95 | 2.020 | (2) | (1.076) | 1.037 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 6.940 | 103.286 | (7.588) | (85.744) | 25.979 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| 14.559 | 2.746 |
| 59.587 | 2.067 |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| 74.146 | 4.813 |
| (60.059) | (2.000) |
| - | - |
| (14.468) | (2.743) |
| - | - |
| - | - |
| (74.527) | (4.743) |
| (381) | 70 |
| - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 | |||||
| RISULTATO | RISULTATO | |||||
| VOCI/COMPONENTI REDDITUALI | UTILI | PERDITE | NETTO | UTILI | PERDITE | NETTO |
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.057 | - | 2.057 | - | - | - |
| 1.1 Crediti verso banche | 1.831 | - | 1.831 | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 226 | - | 226 | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto | ||||||
| sulla redditività complessiva | 984 | (257) | 727 | 134 | - | 134 |
| 2.1 Titoli di debito | 984 | (257) | 727 | 134 | - | 134 |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività (A) | 3.041 | (257) | 2.784 | 134 | 134 | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Al 30 giugno 2019
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | REALIZZO (B) | (C) | REALIZZO (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 1.895 | 46 | (4.763) | - | (2.822) |
| 1.1 Titoli di debito | 1 | 4 | - | - | 5 |
| 1.2 Titoli di capitale | 1.879 | 4 | (4.763) | - | (2.880) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 15 | 38 | - | - | 53 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 38 |
| Totale | 1.895 | 46 | (4.763) | - | (2.784) |
Al 30 giugno 2018
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | REALIZZO (B) | (C) | REALIZZO (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 1.333 | 6 | (2) | (65) | 1.272 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 2 | (1) | - | 1 |
| 1.2 Titoli di capitale | 1.333 | 4 | (1) | - | 1.336 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | (65) | (65) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 130 |
| Totale | 1.333 | 6 | (2) | (65) | 1.402 |
Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | ||||||
| PRIMO E SECONDO | TERZO STADIO | PRIMO E SECONDO | TERZO | TOTALE | TOTALE | ||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | STADIO | WRITE-OFF | ALTRE | STADIO | STADIO | 30.06.2019 | 30.06.2018 |
| A. Crediti verso banche | (204) | - | - | 8.780 | - | 8.576 | 7.266 |
| - Finanziamenti | (171) | - | - | 2.253 | - | 2.082 | 1.597 |
| - Titoli di debito | (33) | - | - | 6.527 | - | 6.494 | 5.669 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (4.196) | (55) | (2.597) | 2.833 | 1.105 | (2.910) | (3.456) |
| - Finanziamenti | (3.502) | (55) | (2.597) | 2.789 | 1.105 | (2.260) | (3.142) |
| - Titoli di debito | (694) | - | - | 44 | - | (650) | (314) |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (4.400) | (55) | (2.597) | 11.613 | 1.105 | 5.666 | 3.810 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | ||||||
| PRIMO E SECONDO | TERZO STADIO | PRIMO E SECONDO | TERZO | TOTALE | TOTALE | ||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | STADIO | WRITE-OFF | ALTRE | STADIO | STADIO | 30.06.2019 | 30.06.2018 |
| A. Titoli di debito | (39) | - | - | - | - | (39) | (53) |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o | |||||||
| originate | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (39) | - | - | - | - | (39) | (53) |
Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SPESE/SETTORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| 1) Personale dipendente | (43.307) | (40.793) |
| a) salari e stipendi | (29.955) | (27.320) |
| b) oneri sociali | (7.577) | (7.327) |
| c) indennità di fine rapporto | (420) | (469) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (63) | (60) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | ||
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | ||
| - a contribuzione definita | (1.786) | (1.657) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (1.621) | (1.918) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (1.979) | (2.162) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 94 | 120 |
| 2) Altro personale in attività | (134) | (63) |
| 3) Amministratori e sindaci | (656) | (647) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (44.097) | (41.503) |
Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 1.620 migliaia di euro (1.898 migliaia di euro al 30 giugno 2018), e su strumenti finanziari emessi da UniCredit S.p.A., che trovano contropartita nella voce 80. "Altre passività" del passivo per mille euro (20 migliaia di euro al 30 giugno 2018).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SPESE / VALORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| Incentivi all'esodo | (5) | (4) |
| Piano medico | (536) | (516) |
| Buoni pasto | (483) | (474) |
| Altri | (955) | (1.168) |
| Totale | (1.979) | (2.162) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (52.975) | (51.040) |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | ||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (12.303) | (9.083) |
| Comunicazioni su mass media | (8.842) | (6.368) |
| Marketing e promozioni | (2.655) | (2.682) |
| Sponsorizzazioni | (37) | (11) |
| Convention e comunicazione interna | (769) | (22) |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (840) | (881) |
| Spese recupero crediti | (307) | (292) |
| Informazioni commerciali e visure | (533) | (589) |
| C) Spese indirette relative al personale | (11.887) | (15.200) |
| Formazione del personale | (296) | (246) |
| Noleggio auto e altre spese personale | (39) | (33) |
| Spese consulenti finanziari | (11.036) | (14.496) |
| Spese di viaggio | (487) | (362) |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (29) | (63) |
| D) Spese relative all'ICT | (18.346) | (16.599) |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.255) | (1.207) |
| Spese software - affitto e manutenzione | (4.847) | (4.322) |
| Sistemi di comunicazione ICT | (3.385) | (3.111) |
| Service ICT: personale esterno | (3.504) | (2.988) |
| Infoprovider finanziari | (5.355) | (4.971) |
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.154) | (2.323) |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (1.152) | (1.729) |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | - | (10) |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (503) | (247) |
| Spese legali | (260) | (24) |
| Cause legali | (239) | (313) |
| F) Spese relative agli immobili | (4.247) | (10.020) |
| Service area immobiliare | (250) | (353) |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (135) | (232) |
| Manutenzione locali | (992) | (884) |
| Fitti passivi per locazione immobili | (1.421) | (7.270) |
| Pulizia locali | (289) | (282) |
| Utenze | (1.160) | (999) |
| G) Altre spese di funzionamento | (19.882) | (20.661) |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (202) | (202) |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.971) | (1.819) |
| Servizi amministrativi e logistici | (8.737) | (9.734) |
| Assicurazioni | (1.756) | (1.983) |
| Stampati e cancelleria | (181) | (258) |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (6.779) | (6.518) |
| Altre spese amministrative | (256) | (147) |
| Totale | (122.634) | (125.807) |
Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 1.300 migliaia di euro (2.281 migliaia di euro al 30 giugno 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE DI VALORE | |||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | PRIMO E SECONDO | STADIO TERZO STADIO | PRIMO E SECONDO | STADIO TERZO STADIO | TOTALE 30.06.2019 TOTALE 30.06.2018 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | (14) | - | 9 | - | (5) | 388 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (1) | - | 38 | - | 37 | - |
| Totale | (15) | - | 47 | - | 32 | 388 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 | |||||
| ACCANTONAMENTI | RIATTRIBUZIONI | TOTALE | ACCANTONAMENTI | RIATTRIBUZIONI | TOTALE | |
| Controversie legali e fiscali | (3.827) | 3.276 | (551) | (1.657) | 1.021 | (636) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (2.777) | - | (2.777) | (2.812) | - | (2.812) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (768) | 260 | (508) | (251) | - | (251) |
| Totale | (7.372) | 3.536 | (3.836) | (4.720) | 1.021 | (3.699) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| AMMORTAMENTO | RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE | RISULTATO NETTO | RISULTATO NETTO | |
| ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | PER DETERIORAMENTO (B) | DI VALORE (C) | 30.06.2019 (A+B-C) | 30.06.2018 |
| A. Attività materiali | |||||
| 1. Ad uso funzionale | (7.773) | (34) | - | (7.807) | (2.344) |
| - Di proprietà | (3.282) | (34) | - | (3.316) | (2.344) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (4.491) | - | - | (4.491) | - |
| 2. Detenute a scopo di investimento | (54) | - | - | (54) | (55) |
| - Di proprietà | (54) | - | - | (54) | (55) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3. Rimanenze | X | - | - | - | - |
| Totale | (7.827) | (34) | - | (7.861) | (2.399) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda si rimanda alla Parte A – Politiche contabili delle presenti Note illustrative.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| AMMORTAMENTO | RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE | RISULTATO NETTO | RISULTATO NETTO | |
| ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | PER DETERIORAMENTO (B) | DI VALORE (C) | 30.06.2019 (A+B-C) | 30.06.2018 |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1. Di proprietà | (2.650) | - | - | (2.650) | (2.437) |
| - Generate internamente all'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (2.650) | - | - | (2.650) | (2.437) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | (2.650) | - | - | (2.650) | (2.437) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda si rimanda alla Parte A – Politiche contabili delle presenti Note illustrative.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 | |
| Rimborsi e abbuoni | (87) | (83) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (372) | (201) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (1.104) | (1.112) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili del gruppo | (5) | (13) |
| Insussistenze di attività | (118) | (71) |
| Altri oneri di gestione | (110) | (42) |
| Totale | (1.796) | (1.522) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 | |
| Recupero di spese: | 50.817 | 48.624 |
| - recupero spese accessorie | 82 | 82 |
| - recuperi di imposta | 50.735 | 48.542 |
| Fitti attivi da investimenti immobiliari | 399 | - |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 825 | 980 |
| Totale | 52.041 | 49.604 |
Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 Nessun dato da segnalare.
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260
Nessun dato da segnalare.
Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTE REDDITUALE/SETTORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| A. Immobili | ||
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | ||
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | (143) |
| Risultato netto | - | (143) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| 1. Imposte correnti (-) | (57.771) | (60.382) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) | - | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (2.499) | (1.686) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 1.309 | (254) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (58.961) | (62.322) |
Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.
Sezione 24 – Altre informazioni Nessun dato da segnalare.
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto del primo semestre 2019 per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del primo semestre 2019.
| 30.06.2019 | 30.06.2018 | |
|---|---|---|
| Utile netto del periodo (migliaia di euro) | 134.114 | 125.179 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 607.364.136 | 608.111.697 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 608.821.074 | 609.512.881 |
| Utile per azione base | 0,22 | 0,21 |
| Utile per azione diluito | 0,22 | 0,21 |
Nessun dato da segnalare.
| Sezione 1 - | Rischi del consolidato contabile | 151 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Rischi del consolidato prudenziale | 153 |
| Sezione 3 - | Rischi delle imprese di assicurazione | 172 |
| Sezione 4 - | Rischi delle altre imprese | 172 |
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di Risk Management è strutturato in coerenza con le scelte organizzative effettuate dal Gruppo e con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management del Gruppo; il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento nella funzione Chief Risk Officer, di seguito "CRO", cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle direttive della Capogruppo e delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il CRO Department è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita a diversi Organi (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro di Basilea, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.
Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo del Gruppo monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie approvate dal Consiglio di Amministrazione.
La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi del Gruppo nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali il Gruppo è esposto. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa all'Organo di Supervisione Strategica e di Gestione.
In considerazione della complessità dell'attività svolta dal Gruppo e della significatività dei rischi connessi, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno costituire il Comitato Rischi e Parti Correlate, per il controllo interno, costituito da membri non esecutivi dello stesso Board e con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.
Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE DETERIORATE |
ESPOSIZIONI SCADUTE NON DETERIORATE |
ALTRE ESPOSIZIONI NON DETERIORATE |
TOTALE |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.764 | 970 | 559 | 38.526 | 23.657.866 | 23.699.685 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 320.608 | 320.608 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 43 | 43 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30 giugno 2019 | 1.764 | 970 | 559 | 38.526 | 23.978.517 | 24.020.336 |
| Totale 31 dicembre 2018 | 1.647 | 617 | 553 | 11.605 | 24.217.435 | 24.231.857 |
Al 30 giugno 2019 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DETERIORATE | NON DETERIORATE | |||||||
| RETTIFICHE DI | WRITE-OFF | RETTIFICHE DI | TOTALE | |||||
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | ESPOSIZIONE LORDA |
VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA |
PARZIALI COMPLESSIVI |
ESPOSIZIONE LORDA |
VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA |
(ESPOSIZIONE NETTA) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||
| ammortizzato | 23.134 | (19.841) | 3.293 | - | 23.714.195 | (17.804) | 23.696.391 | 23.699.684 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair | ||||||||
| value con impatto sulla redditività | ||||||||
| complessiva | - | - | - | - | 320.674 | (66) | 320.608 | 320.608 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair | ||||||||
| value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie | ||||||||
| obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | X | X | 43 | 43 |
| 5. Attività finanziarie in corso di | ||||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30 giugno 2019 | 23.134 | (19.841) | 3.293 | - | 24.034.869 | (17.870) | 24.017.042 | 24.020.335 |
| Totale 31 dicembre 2018 | 23.936 | (21.118) | 2.818 | - | 24.254.263 | (25.290) | 24.229.039 | 24.231.857 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ DI EVIDENTE SCARSA QUALITÀ CREDITIZIA | ALTRE ATTIVITÀ | |||
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | MINUSVALENZE CUMULATE | ESPOSIZIONE NETTA | ESPOSIZIONE NETTA | |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 4.253 | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 17.722 | |
| Totale 30 giugno 2019 | - | - | 21.975 | |
| Totale 31 dicembre 2018 | - | - | 8.078 |
Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO / TIPOLOGIA DI ENTITÀ STRUTTURATA |
PORTAFOGLI CONTABILI DELL'ATTIVO |
TOTALE ATTIVITÀ (A) |
PORTAFOGLI CONTABILI DEL PASSIVO |
TOTALE PASSIVITÀ (B) |
VALORE CONTABILE NETTO (C=A-B) |
ESPOSIZIONE MASSIMA AL RISCHIO DI PERDITA (D) |
DIFFERENZA TRA ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI PERDITA E VALORE CONTABILE (E=D-C) |
| 1.O.I.C.R. | MFV | 415 | - | - | 415 | 415 | - |
| CA | 8 | - | - | 8 | 8 | - | |
| TOTALE | 423 | - | - | 423 | 423 | - |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato
Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la Propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari, business avviato a fine 2016, e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali. Al 30 giugno 2019 il valore di bilancio dei crediti relativi a mutui ammonta a 977 milioni di euro.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo procedendo all'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e all'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel primo semestre del 2019 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:
La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità Operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia.
Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.
Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.
Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.
In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.
La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dal Gruppo sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.
Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.
La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili sociodemografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia.
Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performances del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macro-economiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente.
Il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dal Risk Management, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, il Risk Management predispone:
La valutazione del rischio di controparte è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio (plafond) assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione tali plafond sono monitorati sia dalle funzioni di primo che di secondo livello.
Il Consiglio di Amministrazione, approva annualmente il "Piano di Investimenti", ossia le linee guida generali sulla base delle quali sono effettuati gli investimenti strategici del Gruppo. Il Gruppo, nell'ambito del Comitato Tesoreria, declina tali linee guida in piani operativi individuando specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale la Banca avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
Il Gruppo nel 2017 ha emanato ed approvato la policy "Rischio emittente negli strumenti obbligazionari – Contingency Plan" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio del Gruppo; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio.Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.
A partire dal 1° gennaio 2018 FinecoBank ha adottato il principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari. Il progetto, sviluppato con il coinvolgimento delle funzioni di riferimento del Gruppo e, da ultimo, del Consiglio di Amministrazione, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di imparment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri creditizi forniti da UniCredit SpA, conformemente ad un apposito contratto di Master Service Agreement stipulato fra FinecoBank e UniCredit S.p.A..
Per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito il Gruppo ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272 di Banca d'Italia, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Il processo definito per includere scenari macroeconomici è altresì pienamente coerente con i processi di previsione macroeconomica utilizzati dal Gruppo per ulteriori fini di gestione del rischio (quali i processi adottati per tradurre le previsioni macroeconomiche nelle perdite creditizie attese in base a quanto previsto da EBA Stress Test e il Framework ICAAP) e ha fatto leva sulla funzione indipendente di UniCredit Research, conformemente al contratto di Master Service Agreement stipulato.
I forecasts in termini di delta Default rate e delta Recovery Rate forniti dalla funzione di Stress Test sono inglobati all'interno dei parametri di PD ed LGD in fase di calibrazione. I parametri creditizi, infatti, sono normalmente calibrati su un orizzonte through-the-cycle (TTC), si rende quindi necessaria una loro calibrazione Point-in-time (PIT) e forward-looking (FL) che permetta di riflettere in tali parametri creditizi la situazione corrente nonché le aspettative circa l'evoluzione futura del ciclo economico.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, il Gruppo dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A.". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.
La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
In particolare nel caso di rinegoziazioni considerate non sostanziali si procede alla rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
A.1.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PRIMO STADIO | SECONDO STADIO | TERZO STADIO | |||||||
| PORTAFOGLI / STADI DI RISCHIO | DA 1 GIORNO A 30 GIORNI |
DA OLTRE 30 GIORNI FINO A 90 GIORNI |
OLTRE 90 GIORNI |
DA 1 GIORNO A 30 GIORNI |
DA OLTRE 30 GIORNI FINO A 90 GIORNI |
OLTRE 90 GIORNI |
DA 1 GIORNO A 30 GIORNI |
DA OLTRE 30 GIORNI FINO A 90 GIORNI |
OLTRE 90 GIORNI |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
36.199 | 42 | 1 | 42 | 1.786 | 456 | 16 | 11 | 3.058 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30 giugno 2019 | 36.199 | 42 | 1 | 42 | 1.786 | 456 | 16 | 11 | 3.058 |
| Totale 31 dicembre 2018 | 9.573 | 28 | 1 | 65 | 1.634 | 304 | 12 | 12 | 2.557 |
A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONE LORDA | RETTIFICHE DI VALORE | ||||
| TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI | NON DETERIORATE DETERIORATE |
COMPLESSIVE E ACCANTONAMENTI COMPLESSIVI |
ESPOSIZIONE NETTA |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | - | X | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | - | X | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | - | X | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | - | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 9.848.596 | (819) | 9.847.777 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | - | - | - | - |
| Totale (A) | - | 9.848.596 | (819) | 9.847.777 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - |
| b) Non deteriorate | X | 85.070 | - | 85.070 | - |
| Totale (B) | - | 85.070 | - | 85.070 | - |
| Totale (A+B) | - | 9.933.666 | (819) | 9.932.847 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 32.619 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia di denaro con banche.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONE LORDA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE E |
||||
| NON | ACCANTONAMENTI | ESPOSIZIONE | WRITE-OFF PARZIALI | ||
| TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI | DETERIORATE | DETERIORATE | COMPLESSIVI | NETTA | COMPLESSIVI |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| a) Sofferenze | 18.313 | X | (16.549) | 1.764 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | 195 | X | (169) | 26 | - |
| b) Inadempienze probabili | 3.319 | X | (2.349) | 970 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | 471 | X | (314) | 157 | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.501 | X | (942) | 559 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | - | X | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 39.186 | (660) | 38.526 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | 2 | - | 2 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 14.147.157 | (16.391) | 14.130.766 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | 72 | - | 72 | - |
| Totale (A) | 23.133 | 14.186.343 | (36.891) | 14.172.585 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| a) Deteriorate | 67 | X | - | 67 | - |
| b) Non deteriorate | X | 1.219.537 | (17) | 1.219.520 | - |
| Totale (B) | 67 | 1.219.537 | (17) | 1.219.587 | - |
| Totale (A+B) | 23.200 | 15.405.880 | (36.908) | 15.392.172 | - |
A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con l'operatività in prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli e con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 16.762 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli senza garanzia di denaro ovvero senza garanzia costituita da altri titoli con clientela.
Al 30 giugno 2019 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione del 16 aprile 2014 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, e successivi Regolamento che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Come descritto precedentemente, in seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di Unicredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, dai conti correnti, fino a fine 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca.
Si informa, infine, che le imposte differite attive rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2019. Precisiamo che il Gruppo detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 41 migliaia euro.
Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla gestione intermedia consolidata).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| VALORE NOMINALE AL | VALORE DI BILANCIO AL | FAIR VALUE AL | % SULLA VOCE | |
| 30.06.2019 | 30.06.2019 | 30.06.2019 | DI BILANCIO | |
| Italia | 3.738.000 | 3.926.227 | 3.959.803 | 15,20% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 160.000 | 172.328 | 172.328 | 53,75% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.578.000 | 3.753.899 | 3.787.475 | 15,84% |
| Spagna | 3.040.000 | 3.409.626 | 3.557.083 | 13,20% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.040.000 | 3.409.626 | 3.557.083 | 14,39% |
| Germania | 125.000 | 127.328 | 135.478 | 0,49% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 127.328 | 135.478 | 0,54% |
| Polonia | 113.000 | 118.731 | 126.867 | 0,46% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 113.000 | 118.731 | 126.867 | 0,50% |
| Francia | 630.500 | 647.112 | 677.514 | 2,50% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 35.000 | 36.994 | 36.994 | 11,54% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 595.500 | 610.118 | 640.520 | 2,57% |
| Stati Uniti | 421.793 | 420.693 | 423.007 | 1,63% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 70.299 | 69.627 | 69.627 | 21,72% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 351.494 | 351.066 | 353.380 | 1,48% |
| Austria | 387.500 | 397.194 | 417.940 | 1,54% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 387.500 | 397.194 | 417.940 | 1,68% |
| Irlanda | 651.500 | 698.079 | 725.522 | 2,70% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 35.000 | 41.658 | 41.658 | 12,99% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 616.500 | 656.421 | 683.864 | 2,77% |
| Belgio | 375.000 | 383.866 | 403.489 | 1,49% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 375.000 | 383.866 | 403.489 | 1,62% |
| Totale esposizioni sovrane | 9.482.293 | 10.128.856 | 10.426.703 | 39,21% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del Gruppo, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 30 giugno 2019 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 39,21% del totale dell'attivo della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati. Il Gruppo, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 30 giugno 2019 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| MOODY'S | FITCH RATINGS | STANDARD & POOR'S | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | A+ |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Rischi di Mercato, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 500 giorni.
La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. Il Risk Management di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:
Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework previsto da Capogruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui il Gruppo si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità settimanale.
Al 30 giugno 2019 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 126 migliaia di euro.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Banca gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate.
Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ANALISI SUL | ANALISI SUL | ANALISI SUL MARGINE | ANALISI SUL | |||
| ANALISI SUL VALORE | VALORE | VALORE | DI INTERESSE | MARGINE DI | ||
| (SHIFT + 200 BP) | (SHIFT - 200 BP) | (SHIFT +1 BP) | IRVAR* | (+100 BP) | INTERESSE (-30 BP) | |
| 30.06.2019 | -59.333 | 279.876 | -517 | 2.318 | 116.487 | -29.897 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto positivo che si attesta a -59.333 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di +279.876 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -517,21 migliaia di euro.
L'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 2.318 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli di Stato italiani e spagnoli detenuti per l'impiego della liquidità, è pari a 62.191 migliaia di euro. Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante da strumenti UniCredit, è pari a 68.014 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 116.487 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di-29.897 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima in conti correnti, emissioni obbligazionarie e depositi a tempo, nella stessa valuta, con primari istituti di credito. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
Al 30 giugno 2019 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 36,7 migliaia di euro.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità che sulla base delle proprie analisi interne risulta essere caratterizzata da una minor grado di persistenza e stabilità (c.d. liquidità non core) in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
La "Liquidity Policy Fineco", approvata dal Consiglio di Amministrazione, afferma l'autonomia gestionale della funzione Tesoreria della Banca e stabilisce i principi e le regole che la Banca applica nella gestione ordinaria e di emergenza della liquidità
La "Fineco Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Liquidity Policy Fineco" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. La Banca riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.
In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. Gli indicatori utilizzati e monitorati nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR ed NSFR adjusted) garantiscono che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.
Periodicamente, il Gruppo riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti sono principalmente costituiti da deflussi di depositi a vista e dalla diminuzione di valore dei titoli di Stato (Counterbalancing Capacity).
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dall'unità di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del "Contingency Plan sul rischio di liquidità" di FinecoBank è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi in FinecoBank e nelle entità controllate. Le policy di rischio operativo sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo. Tali principi e disposizioni normative sono stati declinati nel Framework di Gruppo per la Gestione dei Rischi Operativi e recepiti all'interno del Manuale dei Rischi Operativi di FinecoBank.
Il Consiglio di Amminitrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione, garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Risk Management nell'ambito dei rischi operativi sono:
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
A partire da settembre 2011 è stato introdotto un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert.
In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 22 indicatori).
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti.
Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
In seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, FinecoBank ha avviato un processo per chiedere all'Autorità di Vigilanza l'utilizzo di un metodo meno sofisticato per la determinazione del requisito regolamentare e al 30 giugno 2019, prudenzialmente, il requisito è stato calcolato adottando un Margine di Conservatività (MoC). Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
La funzione Rischi Operativi e Reputazionali d Finecobank effettuta raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori sono attualmente presenti 62 Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dagli indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2019, risulta pari a 92.900 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la stessa potrebbe essere chiamata a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami da clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, il Gruppo ha in essere al 30 giugno 2019 un fondo per rischi e oneri pari a 27.361 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, e eventuali consulenti tecnici e/o esperti, che assistono il Gruppo nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo, in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2019 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già pagato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte dei contenziosi, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri.
Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2019 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,9 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le Banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le Banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
FinecoBank ha definito ed adottato un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel corso del 2018.
L'analisi delle perdite consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche. Al 30 giugno 2019 le perdite operative registrate contabilmente sono state circa 1,14 milioni di euro.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dal Secondo Pilastro della regolamentazione di Basilea 2, il Gruppo ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata attraverso il calcolo del Capitale Interno.
I rischi di credito, mercato, operativo, di business e immobiliare sono misurati in maniera quantitativa attraverso:
Il Capitale Interno rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
A fini di controllo, il Capitale Interno è calcolato trimestralmente sulla base dei dati consuntivi raccolti.
La natura multi dimensionale del rischio richiede di integrare la misurazione del capitale economico con analisi di stress test, non solo al fine di stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l'impatto delle determinanti delle stesse.
Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Le attività di stress testing, in coerenza con quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza, sono effettuate sulla base di un insieme di scenari di stress definiti internamente.
Coerentemente con le disposizioni del Secondo Pilastro, la misurazione del profilo di rischio è un elemento fondamentale del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP).
L'approccio al processo ICAAP si basa sulla definizione di una "Risk Governance" come requisito preliminare, mentre il processo si articola nelle seguenti fasi:
L'adeguatezza patrimoniale è valutata considerando l'equilibrio tra i rischi assunti, sia di Primo che di Secondo Pilastro, ed il patrimonio disponibile. Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno.
Tra gli elementi principali del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale si colloca la definizione ed il monitoraggio del Risk Appetite. Il Risk Appetite è definito come il livello di rischio che il Gruppo è disposto ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e del business plan, considerando gli interessi dei propri clienti e degli azionisti, i requisiti di capitale e gli altri requisiti.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
I target rappresentano l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici. I trigger definiscono la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
I Limiti rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.
| Sezione 1 - | Il patrimonio consolidato | 175 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari | 177 |
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali). Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Banca elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi. Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA) e dell'esposizione ai fini della determinazione dell'indicatore di Leva finanziaria.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Il patrimonio netto consolidato è comprensivo di uno strumento finanziario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) emesso da FinecoBank S.p.A. in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement20, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%.
20 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DEL PATRIMONIO NETTO | CONSOLIDATO PRUDENZIALE |
IMPRESE DI ASSICURAZIONE ALTRE IMPRESE |
ELISIONE E AGGIUSTAMENTI DA CONSOLIDAMENTO |
TOTALE | |
| 1. Capitale sociale | 200.941 | - | - | - | 200.941 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 398.554 | - | - | 13.133 | 411.687 |
| 4. Strumenti di capitale | 200.000 | - | - | - | 200.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (13.796) | - | - | - | (13.796) |
| 6. Riserve da valutazione | (7.202) | - | - | - | (7.202) |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - |
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.947 | - | - | - | 1.947 |
| - Attività materiali | - | - | - | - | - |
| - Attività immateriali | - | - | - | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - | - | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - | - | - | - |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - | |||
| - Differenze di cambio | - | - | - | - | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |||
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - | - | - | - |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (9.149) | - | - | - | (9.149) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate a patrimonio netto |
- | - | - | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - | - | - | - |
| 7. Utile (Perdita) del periodo (+/-) del gruppo e di terzi | 124.418 | - | - | 9.696 | 134.114 |
| Totale | 904.849 | - | - | 22.829 | 927.678 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATO PRUDENZIALE |
IMPRESI DI ASSICURAZIONE |
ALTRE IMPRESE | ELISIONI E AGGIUSTAMENTI A CONSOLIDAMENTO |
TOTALE | ||||||
| ATTIVITÀ/VALORI | RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
| 1. Titoli di debito | 2.575 | (628) | - | - | - | - | - | - | 2.575 | (628) |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30.06.2019 | 2.575 | (628) | - | - | - | - | - | - | 2.575 | (628) |
| Totale 31.12.2018 | 410 | (3.820) | - | - | - | - | - | - | 410 | (3.820) |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| UTILI (PERDITE) ATTUARIALI SU PIANI | |
| PREVIDENZIALI A BENEFICI DEFINITI | |
| 1. Esistenze iniziali | (6.384) |
| 2. Variazioni positive | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3.Variazioni negative | (2.765) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (2.765) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (9.149) |
Si precisa che nella presente sezione i dati relativi al 31 dicembre 2018 sono stati determinati su base individuale, in quanto a tale data FinecoBank non era tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit. I dati relativi al 30 giugno 2019 sono stati determinati su base consolidata.
I Fondi propri al 30 giugno 2019 ammontano a 750.152 migliaia di euro e sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Il Capitale primario di classe 1 comprende l'utile del primo semestre (per la quota parte che non sarà distribuita) assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 |
TOTALE 31.12.2018 |
|
| Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) | 550.152 | 502.713 |
| Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) | 200.000 | 200.000 |
| Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) | - | - |
| Fondi Propri | 750.152 | 702.713 |
Gli strumenti finanziari computati nel Capitale primario di classe 1 sono rappresentati da 608.913.600 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, per un importo pari a 200.941 migliaia di euro, al netto di 1.383.944 azioni proprie detenute in portafoglio, per un importo pari a 13.796 migliaia di euro, e strumenti di CET1 propri detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato una linea di fido, anche se in nessun caso concessa dalla Banca a tale scopo, per 1.761 migliaia di euro.
Per gli altri elementi che compongono il Capitale primario di classe 1 si rimanda a quanto indicato in calce alla tabella riportata nelle Informazioni di natura quantitativa.
Il capitale aggiuntivo di classe 1 è costituito da uno strumento finaniario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%.
Alla data del 30 giugno 2019 non sono presenti elementi di Capitale di classe 2.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 30.06.2019 |
TOTALE 31.12.2018 (1) |
|
| A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali | 625.167 | 576.642 |
| di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie | - | - |
| B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) | (475) | (219) |
| C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) | 624.692 | 576.423 |
| D. Elementi da dedurre dal CET1 | 74.540 | 74.754 |
| E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) | - | 1.044 |
| F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 -CET1) (C - D +/- E) | 550.152 | 502.713 |
| G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie |
200.000 - |
200.000 - |
| H. Elementi da dedurre dall'AT1 | - | - |
| I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) | - | - |
| L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) (G - H +/- I) | 200.000 | 200.000 |
| M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio | - | - |
| di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie | - | - |
| N. Elementi da dedurre dal T2 | - | - |
| O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) | - | - |
| P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) | - | - |
| Q. Totale fondi propri (F + L + P) | 750.152 | 702.713 |
(1) I dati al 31 dicembre 2018 sono stati determinati su base individuale, in quanto a tale data FinecoBank non era tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.
La voce include:
Dalla voce sono stati dedotti:
La voce include il filtro relativo agli aggiustamenti di valutazione supplementari (additional valuation adjustments - AVA) calcolati sulle attività e passività valutate al valore equo, per un importo pari a -475 migliaia di euro.
La presente voce include:
Per il 2019 non sono previsti aggiustamenti transitori ai fondi propri di FinecoBank.
Con riferimento all'ammontare degli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2018, si precisa che tale importo recepiva le disposizioni introdotte dal Regolamento (EU) n. 2016/445 sull'esercizio delle opzioni e delle discrezionalità nazionali previste dal diritto dell'Unione emanato dalla Banca Centrale Europea. In particolare, l'aggiustamento transitorio riguardava le perdite attuariali calcolate in coerenza con l'articolo 473 del CRR che erano escluse al 20% dai fondi propri.
In data 27 dicembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento UE 2017/2395 che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda le disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri e per il trattamento delle grandi esposizioni di talune esposizioni del settore pubblico denominate nella valuta nazionale di uno Stato membro. In particolare, il Regolamento ha introdotto l'articolo 473 bis che prevede, come opzione, la possibilità per le istituzioni finanziarie di adottare un regime transitorio che consente di reintegrare a CET1 le rettifiche conseguneti all'adozione del modello di impairment secondo il nuovo principio contabile, con un meccanismo a scalare (phase-in) lungo un periodo di 5 anni a partire dal 2018.
FinecoBank non ha optato per tale regime transitorio, pertanto il calcolo dei fondi propri, degli assorbimenti patrimoniali, dei ratio patrimoniali e della leva finanziaria riflettono pienamente l'impatto derivante dall'applicazione dell'IFRS 9.
Il Capitale aggiuntivo di classe 1 include il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) emesso da FinecoBank in data 31 gennaio 2018, come precedentemente descritto.
| DATI CONTABILI* | AMMMONTARI RILEVANTI AI FINI DEI FONDI PROPRI** |
|
|---|---|---|
| VOCI DELL'ATTIVO | ||
| 100. Attività immateriali, di cui: | 98.362 | (98.362) |
| Avviamento | 89.602 | (89.602) |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 8.760 | (8.760) |
| 110. Attività fiscali, di cui: | 3.498 | 24.308 |
| attività fiscali correnti | 198 | - |
| attività fiscali differite che non si basano sulla redditività futura | 3.300 | - |
| attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura | 25.895 | 25.895 |
| passività fiscali per imposte differite | (25.895) | (1.587) |
| VOCI DEL PASSIVO | ||
| 120. Riserve da valutazione, di cui: | (7.202) | (7.202) |
| Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulle | ||
| altre componenti reddituali | 1.947 | 1.947 |
| Riserve da valutazione degli utili (perdite) attuariali nette | (9.149) | (9.149) |
| 140. Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 |
| 150. Riserve | 411.687 | 411.687 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 200.941 | 200.941 |
| 180. Azioni Proprie | (13.796) | (13.796) |
| 200. Utile (Perdita) del periodo | 134.114 | 33.399 |
| ALTRI ELEMENTI A QUADRATURA DEI FONDI PROPRI | ||
| Totale altri elementi, di cui: | (2.757) | |
| Strumenti propri di CET1 detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato una linea di fido | (1.761) | |
| Filtri prudenziali (-) rettifiche di valore di vigilanza | (475) | |
| Filtri prudenziali (-) deduzione esposizione in titoli di capitale Schema Volontario sottostante | ||
| posizioni verso la cartolarizzazione | (485) | |
| Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente sinteticamente | (36) | |
| FONDI PROPRI | 750.152 |
* I dati contabili del Perimetro di bilancio e del Perimetro prudenziale non presentano differenze, pertanto sono stati esposti in un'unica colonna.
** Il segno (+/-) rappresenta la contribuzione (positiva / negativa) ai Fondi Propri.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 01.01.2019 / 30.06.2019 | 01.01.2018 / 31.12.2018 | |
| Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) | ||
| Inizio del periodo | 502.713 | 484.960 |
| Strumenti e Riserve | ||
| Strumenti di capitale e relative riserve sovrapprezzo azioni | (229) | (1.135) |
| di cui: strumenti propri di CET1 detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato una linea di fido | (397) | (1.363) |
| Utili non distribuiti | 9.890 | (11.029) |
| Altre componenti di conto economico complessivo accumulate e altre riserve | 5.294 | 427 |
| Utili di periodo | 33.399 | 43.422 |
| Rettifiche regolamentari | ||
| Rettifiche di valore supplementari | (256) | 319 |
| Attività immateriali al netto delle relative passività | 175 | (462) |
| Aggiustamento transitorio connesso allo IAS 19 | (1.044) | (2.763) |
| Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente | 171 | (11.589) |
| Importo delle esposizioni che possiedono i requisiti per ricevere un fattore di ponderazione del rischio pari al 1250%, | ||
| quando l'ente opta per la deduzione: posizioni verso la cartolarizzazione | 39 | 193 |
| Rettifiche regolamentari relative agli utili e alle perdite non realizzate ai sensi degli articoli 467 e 468 | - | 295 |
| Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale primario di classe 1 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi previsti per il trattamento pre-CRR |
- | 75 |
| Fine del periodo | 550.152 | 502.713 |
| Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) | ||
| Inizio del periodo | 200.000 | - |
| Additional Tier 1 emessi nel periodo | - | 200.000 |
| Fine del periodo | 200.000 | 200.000 |
| Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) | ||
| Inizio del periodo | - | - |
| Fine del periodo | - | - |
| FONDI PROPRI | 750.152 | 702.713 |
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2019 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Sulla base di tali disposizioni, il Gruppo deve soddisfare i seguenti i requisiti in materia di Fondi Propri previsti dall'articolo 92 del CRR, espressi in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio (RWA – Risk Weighted Assets):
A questi requisiti minimi si aggiunge il requisito combinato di riserva di capitale (combined buffer) definito dall'articolo 128(6) della Direttiva Europea 2013/36/UE. Il mancato rispetto del requisito combinato di riserva di capitale determina limitazioni alle distribuzioni, richiedendo l'applicazione del calcolo del "ammontare massimo distribuibile" (Maximum Distributable Amount - MDA), e la necessità di adottare un piano di conservazione del capitale.
Il requisito combinato di riserva di capitale applicabile a FinecoBank è composto dalle seguenti riserve:
riserva di conservazione del capitale (Capital conservation buffer – CCB) in coerenza con l'art. 129 della CRDIV, pari al 2,5% dell'esposizione complessiva al rischio della Banca;
riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente (Institution specific countercyclical capital buffer - CCyB) da applicarsi nei periodi di eccessiva crescita del credito in coerenza con l'articolo 130 della CRDIV (paragrafi da 1 a 4) che, per la Banca risulta pari allo 0,006% al 30 giugno 2019. L'articolo 136 della direttiva UE/2013/36 (Capital Requirements Directive, CRD4) stabilisce l'obbligo per le autorità nazionali designate di attivare un quadro operativo per la definizione del coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB) a decorrere dal 1° gennaio 2016. Il coefficiente è soggetto a revisione con cadenza trimestrale. La normativa europea è stata attuata in Italia con la Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia (Disposizioni di vigilanza per le banche), che contiene apposite norme in materia di CCyB. Il decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 72 ha individuato nella Banca d'Italia l'autorità designata ad adottare le misure macroprudenziali nel settore bancario, incluso il CCyB. A partire da tale data, pertanto, gli enti hanno l'obbligo di detenere una loro specifica riserva di capitale anticiclica equivalente all'importo complessivo della loro esposizione al rischio, calcolato conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013, moltiplicato per la media ponderata dei coefficienti anticiclici.
Nell'ambito della decisione del Consiglio di Governo della Banca Centrale Europea (BCE) circa i requisiti prudenziali di secondo Pilastro che UniCredit S.p.A. e le sue controllate devono rispettare (a tale data la Banca faceva parte del Gruppo UniCredit), nessun requisito aggiuntivo di secondo Pilastro è stato richiesto a FinecoBank. La decisione si basa sul processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), condotto sotto la guida della BCE. Di conseguenza, per FinecoBank il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
Alla data del 30 giugno 2019 non è stato condotto alcuno SREP sulla Banca dopo l'uscita dal Gruppo UniCredit.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale transitori e delle riserve per FinecoBank richiesti a giugno 2019.
| REQUISITI | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4.50% | 6.00% | 8.00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0.00% | 0.00% | 0.00% |
| C) TSCR (A+B) | 4.50% | 6.00% | 8.00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2.506% | 2.506% | 2.506% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2.500% | 2.500% | 2.500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0.006% | 0.006% | 0.006% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7.006% | 8.506% | 10.506% |
Al 30 giugno 2019 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati da FinecoBank.
Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa circa le modalità utilizzate dalla Banca per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale dei Fondi Propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, si rimanda alla Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa della presente Parte F.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CATEGORIE/VALORI | IMPORTI NON PONDERATI | IMPORTI PONDERATI/REQUISITI | ||
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | 30.06.2019 | 31.12.2018 | |
| A. ATTIVITA' DI RISCHIO | ||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | 15.989.408 | 24.472.374 | 1.896.676 | 1.752.337 |
| 1. Metodologia standardizzata | 15.989.408 | 24.472.374 | 1.896.676 | 1.752.337 |
| 2. Metodologia basata sui rating interni | - | - | - | - |
| 2.1 Base | - | - | - | - |
| 2.2 Avanzata | - | - | - | - |
| 3. Cartolarizzazioni | - | - | - | - |
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | ||||
| B.1 Rischio di credito e di controparte | 151.734 | 140.187 | ||
| B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 102 | 68 | ||
| B.3 Rischio di regolamento | 3 | 11 | ||
| B.4 Rischi di mercato | 1.983 | 1.525 | ||
| 1. Metodologia standard | 1.983 | 1.525 | ||
| 2. Modelli interni | - | - | ||
| 3. Rischio di concentrazione | - | - | ||
| B.5 Rischio operativo | 48.292 | 48.292 | ||
| 1. Metodo base | - | - | ||
| 2. Metodo standardizzato | - | - | ||
| 3. Metodo avanzato | 48.292 | 48.292 | ||
| B.6 Altri elementi di calcolo | 44.608 | - | ||
| B.7 Totale requisiti prudenziali | 246.722 | 190.083 | ||
| C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | ||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 3.084.038 | 2.376.033 | ||
| C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) | 17,84% | 21,16% | ||
| C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 24,32% | 29,58% | ||
| C.4 Fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 24,32% | 29,58% |
Le attività di rischio ponderate sono state determinate come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (l'inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%).
Come descritto nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, nonostante il deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit avvenuto il 10 maggio 2019, le Attività ponderate per il rischio relative al rischio di credito e controparte non hanno subito variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2018 (dato su base individuale) grazie alla stipula di un contratto (Pledge Agreement) fra UniCredit S.p.A. e FinecoBank che prevede la concessione da parte di Unicredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito verso UniCredit (al 31 dicembre 2018, in virtù dell'appartenenza al Gruppo UniCredit, le Attività ponderate per il rischio verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia erano state ponderate allo 0%).
Si evidenzia infatti che l'incremento delle Attività di rischio ponderate a giugno 2019 è riconducibile principalmente alla crescita del business e all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi. Con riferimento all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi, si precisa che in seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, FinecoBank ha avviato un processo per chiedere all'Autorità di Vigilanza l'utilizzo di un metodo meno sofisticato per la determinazione del requisito regolamentare e al 30 giugno 2019, prudenzialmente, il requisito è stato calcolato adottando un Margine di Conservatività (MoC), riportato nel punto B.6 Altri elementi di calcolo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
| (Importo in migliaia ) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2019 | 31.12.2018 | |||||
| PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA | ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE |
ATTIVITA' PONDERATE PER IL RISCHIO |
REQUISITO PATRIMONIALE |
ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE |
ATTIVITA' PONDERATE PER IL RISCHIO |
REQUISITO PATRIMONIALE |
| Totale con metodo IRB | - | - | - | - | - | - |
| Amministrazioni centrali e banche centrali | 11.572.400 | 75.943 | 6.075 | 8.848.779 | 72.949 | 5.836 |
| Amministrazioni regionali o autorità locali | - | - | - | - | - | - |
| Organismi del settore pubblico | 261.562 | - | - | 165.058 | - | - |
| Banche multilaterali di sviluppo | 353.842 | - | - | 101.271 | - | - |
| Organizzazioni internazionali | 634.997 | - | - | 286.961 | - | - |
| Enti | 383.481 | 93.735 | 7.499 | 12.525.106 | 29.851 | 2.388 |
| Imprese | 189.626 | 189.626 | 15.170 | 176.112 | 176.112 | 14.089 |
| Al dettaglio | 1.120.223 | 840.167 | 67.214 | 1.391.004 | 1.043.253 | 83.460 |
| Garantite da ipoteche su immobili | 976.355 | 342.084 | 27.367 | 856.848 | 300.295 | 24.024 |
| Esposizioni in stato di default | 3.215 | 3.225 | 258 | 2.788 | 2.812 | 225 |
| Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato | 1.928 | 2.892 | 231 | 6.652 | 9.978 | 798 |
| Obbligazioni garantite | 222.629 | 76.993 | 6.159 | - | - | - |
| Esposizioni verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine |
- | - | - | - | - | - |
| Organismi di investimento collettivo del risparmio (O.I.C.R.) |
417 | 417 | 33 | - | - | - |
| Strumenti di capitale | 8.016 | 8.016 | 641 | 9.100 | 13.599 | 1.088 |
| Altre posizioni | 260.717 | 260.706 | 20.857 | 102.627 | 102.621 | 8.210 |
| Totale con metodo standardizzato | 15.989.408 | 1.893.804 | 151.504 | 24.472.306 | 1.751.470 | 140.118 |
| Esposizioni verso Controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo di garanzia |
2.872 | 230 | 867 | 69 | ||
| Attività di rischio - Rischio di credito e controparte | 15.989.408 | 1.896.676 | 151.734 | 24.472.306 | 1.752.337 | 140.187 |
| (Importo in migliaia ) | |||
|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI RISCHIO | METODOLOGIA UTILIZZATA | REQUISITI PATRIMONIALI 30.06.2019 |
REQUISITI PATRIMONIALI 31.12.2018 |
| 1. Attività di rischio per cassa | Metodologia standardizzata | 145.131 | 123.287 |
| 2. Garanzie rilasciate e impegni ad erogare fondi | Metodologia standardizzata | 3.681 | 54 |
| 3. Contratti derivati | Metodo del valore corrente | 178 | 115 |
| 4. Operazioni SFT | CRM - Metodo integrale con rettifiche di vigilanza per volatilità |
2.515 | 16.662 |
| Requisiti patrimoniali rischio di credito e controparte | 151.504 | 140.118 | |
| Requisiti patrimoniali esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al Fondo di Garanzia |
230 | 69 | |
| Rischi di mercato | |||
| 1. Rischio di cambio | Metodologia standard | 102 | - |
| 2. Rischio posizione titoli di debito | Metodologia standard | 1.039 | 763 |
| 3. Rischio posizione titoli di capitale | Metodologia standard | 806 | 663 |
| 4. Rischio di posizione su merci | Metodologia standard | 33 | 97 |
| 5. Rischio di posizione in OIC | Metodologia standard | 3 | 2 |
| Requisiti patrimoniali rischi di mercato | 1.983 | 1.525 | |
| 1. Rischio di concentrazione | Metodologia standard | - | - |
| Requisiti patrimoniali rischio di concentrazione | - | - | |
| 1. Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | Metodologia standard | 102 | 68 |
| Requisiti patrimoniali rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 102 | 68 | |
| 1. Rischio di regolamento | Metodologia standard | 3 | 11 |
| Requisiti patrimoniali rischio di regolamento | 3 | 11 | |
| 1. Rischio operativo (incluso MOC - Art. 3 CRR) | Metodologia avanzata | 92.900 | 48.292 |
| Requisiti patrimoniali rischio operativo (incluso MOC - Art. 3 CRR) | 92.900 | 48.292 | |
| Requisiti patrimoniali totali | 246.722 | 190.083 |
| 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica | 186 |
|---|---|
| 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate | 186 |
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI | TOTALE 30.06.2019 | TOTALE 30.06.2018 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 2.730 | 2.952 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 100 | 109 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 100 | 109 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 1.186 | 1.429 |
| Totale | 4.016 | 4.490 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con parti correlate e soggetti in conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 31 luglio 2018, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, l'ultimo aggiornamento delle vigenti "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" (le "Procedure").
Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso del primo semestre 2019:
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010 n. 17221.
Inoltre, in data 6 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato l'insieme degli accordi contrattuali (l'"Operazione") conclusi tra FinecoBank e UniCredit S.p.A. al fine di:
Tali impegni contrattuali, pur aventi natura eterogenea fra loro, sono stati assunti nell'ambito di un disegno unitario volto a consentire la realizzazione delle finalità sopra menzionate. L'Operazione, considerata nel suo complesso e quindi tenuto conto dell'insieme delle intese contrattuali raggiunte, si qualifica come operazione con parte correlata e soggetti collegati di Maggiore Rilevanza.
Ai fini degli obblighi di informativa previsti dalla normativa, FinecoBank ha redatto - ai sensi dell'art. 5 ed in conformità allo schema di cui all'Allegato 4 del Regolamento CONSOB sopra richiamato - il Documento Informativo che ha provveduto a mettere a disposizione del pubblico in data 14 maggio 2019 presso la sede legale di FinecoBank S.p.A. (Milano, Piazza Durante n. 11), sul sito internet di FinecoBank S.p.A. (finecobank.com) nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarketSTORAGE" () in data 14 maggio 2019.
Nel corso del primo semestre 2019 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con parti correlate (ivi incluse UniCredit S.p.A. e alte società del Gruppo UniCredit), italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit S.p.A. con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit S.p.A. relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca nel 2012.
Nel mese di dicembre 2018, a seguito del consolidamento della definizione dei carichi pendenti collegati alle suddette fidejussioni, UniCredit S.p.A. ha richiesto lo svincolo quasi totale al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria. Nel corso del primo semestre 2019, l'Agenzia delle Entrate ha emesso dichiarazione liberatoria per un totale di circa 238,9 milioni di euro, pertanto l'ammontare residuo è pari a circa 17,2 milioni di euro.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2019, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL 30 GIUGNO 2019 | ||||||
| AMMINISTRATORI, COLLEGIO SINDACALE E DIRIGENTI STRATEGICI |
ALTRE PARTI CORRELATE |
TOTALE | % SULL'IMPORTO DI BILANCIO |
AZIONISTI | % SULL'IMPORT O DI BILANCIO |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| a) crediti verso banche | - | - | - | 0,00% | 8.762.256 | 88,98% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| b) crediti verso clientela | 1.001 | 17 | 1.018 | 0,01% | 4.417 | 0,03% |
| Altre attività | - | - | - | 0,00% | 4.226 | 1,56% |
| Totale attivo | 1.001 | 17 | 1.018 | 0,00% | 8.770.899 | 33,95% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche |
||||||
| a) debiti verso banche | - | - | - | 0,00% | 49.335 | 23,87% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso | ||||||
| la clientela | 2.282 | 728 | 3.010 | 0,01% | 475 | 0,00% |
| Altre passività | 146 | - | 146 | 0,05% | 6.232 | 2,12% |
| Strumenti di capitale | - | - | - | 0,00% | 200.000 | 100,00% |
| Totale del passivo | 2.428 | 728 | 3.156 | 0,01% | 256.042 | 0,99% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 86 | - | 86 | 0,01% | 17.170 | 1,15% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2019 | ||||||
| AMMINISTRATORI, | ||||||
| COLLEGIO | % | |||||
| SINDACALE E | % | SULL'IMPORT | ||||
| DIRIGENTI | ALTRE PARTI | SULL'IMPORTO | O DI | |||
| STRATEGICI | CORRELATE | TOTALE | DI BILANCIO | AZIONISTI | BILANCIO | |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 8 | 5 | 13 | 0,01% | 76.489 | 50,97% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (1) | (2) | (3) | 0,04% | (717) | 8,64% |
| Commissioni attive | 5 | 14.116 | 14.121 | 4,69% | 9.787 | 3,25% |
| Commissioni passive | - | (102) | (102) | 0,07% | (4.147) | 2,91% |
| Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie | ||||||
| valutate al costo ammortizzato | - | - | 0,00% | 1.831 | 89,01% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a) attività | ||||||
| finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | 6 | 6 | 0,11% | 8.776 | n.c. |
| Spese amministrative a) Spese per il personale | - | - | - | 0,00% | (138) | 0,31% |
| Spese amministrative b) Altre spese amministrative | - | (18) | (18) | 0,01% | (4.407) | 3,59% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 22 | 4 | 26 | 0,05% | 249 | 0,50% |
| Totale conto economico | 34 | 14.009 | 14.043 | 87.723 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2019 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2019 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 30 giugno 2019 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto.
I rapporti sono rappresentati principalmente da:
Il conto economico del primo semestre 2019 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette nonché dalle commissioni attive di sottoscrizione e gestione a fronte dell'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito.
Si precisa che nella tabella sopra riportata sono esposti – nella categoria "Altre parti correlate" – anche i componenti di conto economico maturati nei confronti delle parti correlate di UniCredit S.p.A. fino alla data di uscita di FinecoBank dal perimetro di consolidamento del Gruppo UniCredit.
L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti Note illustrative.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate di rilevanza informativa dal management e quindi non vengono fornite.
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 delle presenti Note Illustrative.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 delle presenti Note Illustrative.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonchè proventi derivanti da operazioni di subleasing.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230.
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 195
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||
| ATTIVO | 30.06.2019 | 31.12.2018 |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.230.599 | 6 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.475 | 6.876 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la | ||
| negoziazione | 7.475 | 6.876 |
| Finanziamenti a banche | 710.347 | 3.058.882 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 9.847.775 | 12.440.994 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (9.137.428) | (9.382.112) |
| Finanziamenti a clientela | 3.408.661 | 2.955.074 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 13.851.909 | 10.829.029 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (10.443.248) | (7.873.955) |
| Altre attività finanziarie | 19.912.177 | 18.231.182 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente | ||
| valutate al fair value | 10.888 | 13.342 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditivià complessiva | 320.613 | 961.773 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 9.137.428 | 9.382.112 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 10.443.248 | 7.873.955 |
| Coperture | 49.365 | 8.187 |
| 50. Derivati di copertura | 17.722 | 3.314 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 31.643 | 4.873 |
| Attività materiali = voce 90 | 143.801 | 16.632 |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 8.760 | 8.705 |
| Attività fiscali = voce 110 | 3.498 | 6.714 |
| Altre attività = voce 130 | 270.368 | 350.770 |
| Totale dell'attivo | 25.834.653 | 24.732.630 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30.06.2019 | 31.12.2018 | |
| Debiti verso banche | 206.643 | 1.009.774 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 206.643 | 1.009.774 | |
| Debiti verso clientela | 24.139.699 | 22.273.188 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 24.139.699 | 22.273.188 | |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 2.413 | 2.221 | |
| Coperture | 84.086 | 7.941 | |
| 40. Derivati di copertura | 67.019 | 5.341 | |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 17.067 | 2.600 | |
| Passività fiscali = voce 60 | 64.779 | 12.390 | |
| Altre passività | 409.355 | 451.435 | |
| 80. Altre passività | 293.706 | 337.069 | |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.661 | 4.561 | |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 110.988 | 109.805 | |
| Patrimonio | 927.678 | 975.681 | |
| - capitale e riserve | 800.766 | 744.256 | |
| 140. Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 | |
| 150. Riserve | 411.687 | 355.509 | |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | |
| 170. Capitale | 200.941 | 200.773 | |
| 180. Azioni proprie | (13.796) | (13.960) | |
| - riserve da valutazione | (7.202) | (9.794) | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.947 | (3.410) | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti | (9.149) | (6.384) | |
| - Risultato netto = voce 200 | 134.114 | 241.219 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 25.834.653 | 24.732.630 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 1° SEMESTRE | |||
| CONTO ECONOMICO | 2019 | 2018 | |
| Interessi netti | 141.767 | 137.646 | |
| 30. Margine d'interesse | 141.767 | 137.646 | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni 70. Dividendi e proventi simili |
25 63 |
20 52 |
|
| a dedurre: dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (38) | (32) | |
| Commissioni nette = voce 60 | 158.643 | 145.978 | |
| 60. Commissioni nette | 158.643 | 145.978 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 17.812 | 27.618 | |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 18.155 | 25.980 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (381) | 70 | |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (2.784) | 1.402 | |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 727 | 134 | |
| + dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 38 | 32 | |
| + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 2.057 | - | |
| Saldo altri proventi/oneri | 537 | 583 | |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 50.246 | 48.082 | |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (50.817) | (48.623) | |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 1.108 | 1.124 | |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 2.057 | - | |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non | |||
| deteriorati) | (2.057) | - | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 318.784 | 311.845 | |
| Spese per il personale | (44.097) | (41.499) | |
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (44.097) | (41.503) | |
| a dedurre: oneri di integrazione | - | 4 | |
| Altre spese amministrative | (123.742) | (126.931) | |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (122.634) | (125.807) | |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (1.108) | (1.124) | |
| Recuperi di spesa 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese |
50.817 50.817 |
48.623 48.623 |
|
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (10.510) | (4.836) | |
| 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (7.860) | (2.399) | |
| 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (2.650) | (2.437) | |
| Costi operativi | (127.532) | (124.643) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 191.252 | 187.202 | |
| Rettifiche nette su crediti e su acccantonamenti per garanzie e impegni | (146) | (1.156) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.666 | 3.810 | |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di | |||
| debito | (5.844) | (5.354) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (39) | (53) | |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||
| complessiva - titoli di debito | 39 | 53 | |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 32 | 388 | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 191.106 | 186.046 | |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (3.836) | (3.699) | |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (3.836) | (3.699) | |
| Oneri di integrazione | - | (4) | |
| Profitti netti da investimenti | 5.805 | 5.158 | |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 5.844 | 5.354 | |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito |
|||
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (39) - |
(53) (143) |
|
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 193.075 | 187.501 | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 | (58.961) | (62.322) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 134.114 | 125.179 | |
| RISULTATO DEL PERIODO | 134.114 | 125.179 | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 134.114 | 125.179 | |
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2019.
Milano, 5 agosto 2019
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari
Procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. Questo tipo di operazione è spesso utilizzata dagli azionisti di maggioranza per cedere pacchetti azionari oppure dalla stessa società per reperire velocemente capitali (per acquisizioni o per rifinanziamento del debito).
Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Rappresenta la quota più solida e facilmente disponibile del patrimonio della banca determinato in base alle regole definite dalla disciplina di vigilanza e indicata come patrimonio di base.
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Chief Financial Officer.
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti commerciali. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer.
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:
Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, ai seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", "FAM Evolution", "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).
Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (InternationalAccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP - UnitedStates Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Loss Confirmation Period.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.
Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attvità cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno
swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.
Building tools?
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