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Avio

Annual Report Sep 13, 2019

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Annual Report

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Avio S.p.A.

Sede in Roma, via Leonida Bissolati n.76 Capitale sociale versato Euro 90.964.212 i.v. Registro delle Imprese - Ufficio di Roma n. 09105940960

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2019

INDICE

HIGHLIGHTS 4
LETTERA AGLI AZIONISTI 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
Il Gruppo Avio 8
Profilo 9
Organi sociali e Comitati 12
Storia Recente 13
Aree di business 15
Presenza geografica 15
Strategia 16
Azionariato 18
Primo Semestre 2019 19
Fatti di rilievo del semestre 20
Andamento del mercato e delle attività 24
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale del Gruppo 26
Attività di ricerca e sviluppo 35
Risorse umane 39
Comunicazione e responsabilità sociale 43
Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo 47
Rapporti con imprese partecipanti, controllate, collegate,
e partecipate 50
Altre informazioni 51
Corporate Governance 51
BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE
ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2019 52
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 53
Conto Economico Consolidato 55
Conto Economico Complessivo Consolidato 56
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 57
Rendiconto Finanziario Consolidato 58
Note Esplicative al Bilancio Consolidato Semestrale
Abbreviato al 30 giugno 2019 59

Informazioni generali
59

Principi contabili significativi
59
Composizione, commento e variazioni delle
principali voci e altre informazioni 70
Informativa per settore di attività e per area geografica
113
Impegni e rischi
114
Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
127
Operazioni con parti correlate
130
Elenco delle società del Gruppo al 30 giugno 2019
134
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo
137
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato
Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2019 141
Attestazione del Dirigente Preposto e degli Organi Delegati 142

HIGHLIGHTS

Ricavi netti (1)

189,0 milioni di Euro (+5,7% rispetto al primo semestre 2018)

EBITDA

Reported:16,1 milioni di Euro (+11,0% rispetto al primo semestre 2018)

EBIT

Reported: 8,1 milioni di Euro (+5,4% rispetto al primo semestre 2018)

Utile ante imposte

7,9 milioni di Euro (+0,5 milioni di Euro rispetto al primo semestre 2018)

Utile netto

7,1 milioni di Euro (+0,9 milioni di Euro rispetto al primo semestre 2018)

Posizione finanziaria netta (2)

+20,4 milioni di Euro (+49,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2018)

Investimenti 9,0 milioni di Euro (6,4 nel primo semestre 2018)

Portafoglio ordini netto (1)

744,9 milioni di Euro al 30 giugno 2019 (877,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018)

Attività di ricerca e sviluppo

76,9 milioni di Euro di costi al netto del pass-through (1) sostenuti nel primo semestre 2019, pari al 40,7% dei ricavi al netto del pass-through (2) del primo semestre 2019 (74,3 milioni di Euro di costi al netto del pass-through sostenuti nel primo semestre 2018, pari al 41,6% dei ricavi al netto dei ricavi pass-throughdel primo semestre 2018)

Dipendenti alla data del bilancio

910 al 30 giugno 2019 (838 al 31 dicembre 2018)

1 Per quanto riguarda la definizione dei ricavi e costi c.d. "pass-through" si rinvia alla sezione "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

2 La Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2019 riflette l'adozione dell'IFRS 16, applicato per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019, il quale ha comportato la rilevazione di passività finanziarie per 6,6 milioni di Euro.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Gentili Signori Azionisti,

nel primo semestre del 2019 sono stati effettuati con successo un volo Vega, il quattordicesimo lancio consecutivo con successo che ha portato in orbita il satellite "PRISMA" dell'Agenzia Spaziale Italiana per l'osservazione della terra, e due voli Ariane.

Sono stati inoltre completati con successo i test di qualifica del nuovo motore P120 C, primo stadio del lanciatore Vega-C e del nuovo motore Zefiro 40, secondo stadio del lanciatore Vega-C. Tali test di qualifica rappresentano importanti milestonesdel nuovo lanciatore Vega-C il cui volo inaugurale è atteso per il primo semestre del 2020.

Nel corso del semestre sono stati firmati i contratti con Viasat, OneWeb e l'ESA per missioni con il nuovo lanciatore Ariane 6, evidenziando il positivo riscontro commerciale del nuovo lanciatore europeo per orbite medie e geostazionarie, per il quale Avio produrrà il nuovo motore P120C.

Nel mese di gennaio è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti un contratto per il finanziamento di 10 milioni di Euro che si aggiunge al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nell'ottobre 2017, alle medesime condizioni economiche, che supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie funzionali all'offerta dei nuovi lanciatori Ariane 6 e Vega-C, nonché le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

Nel mese di aprile la terza assemblea dei soci successivamente alla quotazione in Borsa avvenuta nell'aprile 2017 ha approvato per la seconda volta consecutiva la distribuzione di dividendi in ragione di 0.44€/azione, il 16% in più rispetto all'anno precedente.

Nel semestre sono stati acquisiti nuovi ordini per circa 60 milioni di Euro mentre successivamente al 30 giugno sono stati firmati ulteriori contratti per circa 80 milioni di Euro principalmente relativi all'entrata in produzione del motore P120 C per il primo batchdel nuovo lanciatore Ariane 6.

Il primo semestre 2019 si è chiuso con risultati economico-finanziari positivi in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ed in linea con le attese. Il fatturato netto è risultato di 189,0 milioni di Euro (rispetto ai 178,8 del primo semestre 2018) ed il risultato economico (Reported EBITDA) è stato di 16,1 milioni di Euro (rispetto ai 14,5 del primo semestre 2018).

La gestione finanziaria al 30 giugno si è chiusa con una posizione finanziaria netta positiva di 20,4 milioni di Euro (27,0 milioni comparabile su base like for like per effetto dell'IFRS 16 con i 49,1 milioni di Euro del dicembre 2018), per effetto della normale stagionalità del capitale circolante e per effetto del pagamento dei dividendi nel mese di maggio.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2019

IL GRUPPO AVIO

PROFILO

Il Gruppo Avio (nel seguito della presente Relazione sulla Gestione indicato come "Avio" o il "Gruppo") è una azienda leader mondiale nel settore aerospaziale. L'esperienza ed il know-how acquisiti nel corso degli oltre 50 anni di attività consentono ad Avio di essere un'eccellenza mondiale nel campo dei Sistemi di Lancio, della propulsione spaziale a solido, a liquido e criogenica, nonché nella propulsione per sistemi miltari.

Il Gruppo occupa direttamente in Italia e all'estero circa 900 persone altamente qualificate, nella sede principale di Colleferro nei pressi di Roma nonché in altri siti in Campania, Piemonte e Sardegna. Ulteriori siti operativi sono presenti all'estero, in Francia ed in Guyana Francese.

Il Gruppo opera attualmente nell'ambito del settore dei Sistemi di Lancio e della propulsione spaziale, in particolare con riferimento alle attività di progettazione, sviluppo, produzione ed integrazione di:

  • sistemi di trasporto spaziale (Lanciatore Vega e future evoluzioni);
  • sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali (Lanciatore Ariane 5 e Lanciatore Ariane 6);
  • sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici (Aspide, Aster, CAMM-ER, MARTE);
  • sistemi propulsivi a propellente liquido per satelliti;
  • nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale;
  • infrastrutture di terra, cosiddette "ground" relative alle attività di preparazione e lancio dei lanciatori.

I Sistemi di Lancio con contenuto Avio sono:

  • Ariane 5 per il posizionamento in orbita geostazionaria GEO - Geostationary Earth Orbit (quota 36.000 km) di satelliti di massa fino a 10 t. Dalla fine degli anni '80, Avio fornisce i booster (motori a propellente solido) e la turbopompa ad ossigeno del motore Vulcain;
  • Ariane 6 attualmente nella sua fase di sviluppo. Il lanciatore ha due configurazioni distinte in funzione delle sue possibili missioni allo scopo di garantire una maggiore flessibilità in termini di possibili payload. In particolare, A62 (con due booster P120C a propulsione solida) e A64 (con quattro booster P120C a propulsione solida) saranno utilizzati sia per il posizionamento di satelliti in orbita geostazionaria GEO (quota 36.000 km) sia per coprire anche altri tipi di missioni, come il lancio in orbita LEO, in orbita polare elio-sincrona (SSO), in orbita terrestre media (MEO), per l'inserimento di satelliti che possono spaziare tra le 4,5 tonnellate di massa verso orbite GEO e le 20 tonnellate verso orbita LEO. In tal contesto Avio fornisce i booster a solido per entrambe le configurazioni di Ariane 6 come pure le due turbopompe ad ossigeno dei motori Vulcain 2 e Vinci degli stadi a liquido;
  • Vega, per il posizionamento in orbite basse LEO – Low Earth Orbit (tra 300 e 2.000 km di altezza) di satelliti di massa fino a 2 t. Dal 2000, Avio sviluppa e realizza il vettore Vega, il lanciatore spaziale europeo per satelliti di massa fino a 2.000 kg che ha effettuato con successo il lancio di qualifica nel febbraio 2012, completato con successo nel dicembre 2015 i 5 lanci previsti dal contratto VERTA per il completamento della qualifica e effettuato nel 2016 il primo lancio della fase commerciale. Il successo di questo prodotto

ha permesso all'Italia di entrare nel ristrettissimo numero di paesi al mondo in grado di sviluppare e produrre un proprio lanciatore spaziale;

  • Vega C, evoluzione dell'attuale Vega, è un lanciatore in fase di sviluppo nell'ambito del programma spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea. Vega C è progettato per un maggior carico utile rispetto al Vega ed ottimizza nel contempo i costi di produzione grazie alla condivisione del nuovo primo stadio (P120C) con Ariane 6.

Per quanto riguarda i missili tattici, Avio partecipa ai principali programmi nazionali ed internazionali. Fra essi, citiamo:

  • ASTER, sistema d'arma terra-aria;
  • CAMM-ER, sistema d'arma terra-aria attualmente in sviluppo;
  • MARTE, sistema antinave lanciato da Elicottero e Nave.

Nel campo della propulsione satellitare, Avio ha realizzato e fornito a ESA e ASI i sottosistemi propulsivi per la messa in orbita ed il controllo di diversi satelliti, tra cui i più recenti SICRAL, Small GEO e EDRS-C.

Il Gruppo opera nell'ambito delle seguenti linee di business:

Ariane

Ariane è un programma spaziale per le missioni GEO sponsorizzato dall'ESA, in cui ArianeGroup ("AG") ricopre il ruolo di prime contractor e Avio opera in qualità di subcontractor per la produzione dei booster a propulsione solida P230 e della turbopompa ad ossigeno liquido (LOX) per il motore Vulcain 2. Avio è anche subcontractor per il lanciatore di nuova generazione Ariane 6 il cui lancio di qualifica è previsto per il 2020; per tale lanciatore Avio, per il tramite della consociata Europropulsion, sta sviluppando e successivamente produrrà (i) il motore a propellente solido P120C, (ii) la turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vulcain 2 e (iii) la turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vinci.

Vega

Vega è un programma spaziale per le missioni LEO (il cui sviluppo è stato finanziato dall'ESA con fondi prevalentemente italiani) di cui il Gruppo è prime contractor per la produzione e l'integrazione dell'intero lanciatore, la realizzazione dei motori a propulsione solida P80, Zefiro 23 e Zefiro 9 e del modulo propulsivo a propulsione liquida AVUM. Il Gruppo riveste inoltre il ruolo di prime contractor di ESA per lo sviluppo dei lanciatori di nuova generazione Vega Consolidation ("Vega-C") e Vega Evolution ("Vega-E"), il cui lancio di qualifica è programmato rispettivamente per il 2019 e per il 2024. Per questi ultimi il Gruppo è responsabile dello sviluppo e della successiva produzione degli interi lanciatori spaziali, nonché dello sviluppo (i) del motore a propellente solido P120 C (primo stadio in sostituzione dell'attuale P80 che viene realizzato in sinergia al programma Ariane 6), (ii) del motore a propellente solido Z40 (secondo stadio in sostituzione dell'attuale Z23) e (iii) di un motore criogenico ad ossigeno-metano liquidi per lo stadio alto di Vega-E.

Propulsione tattica

Avio è responsabile della progettazione e della produzione dei seguenti prodotti:

  • o Aster 30, in particolare dei motori booster e sustainer, del sistema di attuazione (TVC) e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 15, in particolare del motore sustainere delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Unità propulsive dell'Aspide;
  • o Marte sustainer.

Per quanto riguarda i programmi di sviluppo:

  • o CAMM-ER, per lo sviluppo del motore booster e sustainer in unico stadio, dei cablaggi e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 30 MLU, per lo sviluppo del nuovo Aster 30 booster che a partire dal 2021 sostituirà in produzione l'attuale risolvendo problemi di REACH e obsolescenze;
  • o E TVC (Elettromechanic Trust Vector Control) sistema di controllo della spinta mediante sistema elettromeccanico che sostituirà l'attuale idraulico per allungare i tempi di manutenzione e la vita operativa del missile Aster.

Con ricavi netti conseguiti nel primo semestre 2019 pari a 189,0 milioni di Euro e un EBITDA Reported di 16,1 milioni di Euro, il Gruppo si colloca attualmente in una posizione di vertice dell'industria spaziale italiana ed europea, alla cui competitività contribuisce in maniera sostanziale realizzando all'estero oltre il 98% dei propri ricavi.

Il contenuto fortemente tecnologico delle attività svolte ha portato Avio a sostenere costi per attività di ricerca e sviluppo - per la parte prevalente commissionata dall'ESA, dall'ASI e dai ministeri degli Stati Membri - pari a circa il 40,7% dei ricavi netti nel primo semestre 2019. Tali attività sono state svolte sia in proprio sia attraverso subcontractors nonché una rete di laboratori e collaborazioni con numerose università e centri di ricerca tra i più importanti a livello nazionale e internazionale.

ORGANI SOCIALI E COMITATI

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Roberto Italia Presidente
Giulio Ranzo Amministratore Delegato (c ) (d)
Donatella Sciuto Amministratore Indipendente (a) (d)
Maria Rosaria Bonifacio Amministratore Indipendente (b)
Monica Auteri Amministratore Indipendente (a)
Giovanni Gorno Tempini Amministratore Indipendente (b) (c)
Vittorio Rabajoli Amministratore (a)
Luigi Pasquali Amministratore (c)
Stefano Ratti Amministratore (b) (d)
  • a. Componente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità
  • b. Componente del Comitato Nomine e Compensi
  • c. Componente del Comitato Investimenti
  • d. Componente de Comitato Attività Strategiche

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

____________________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________________

Riccardo Raul Bauer Presidente
Claudia Mezzabotta Sindaco Effettivo
Maurizio Salom Sindaco Effettivo
Maurizio De Magistris Sindaco Supplente
Virginia Marini Sindaco Supplente

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A. (2017-2025)

STORIA RECENTE

1994

Il Gruppo FIAT, già attivo da inizio '900 nel settore aeronautico, acquisisce nel 1994 la BPD Difesa e Spazio, società nata nel 1912 con attività di sviluppo e produzione di munizionamento per le amministrazioni militari italiane e straniere raggiungendo una dimensione di circa 4.000 persone.

2000

Oltre alle tradizionali attività nel campo della produzione aeronautica e spaziale, nel 2000 il Gruppo, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), costituisce la ELV S.p.A., controllata al 70%, per lo sviluppo e la progettazione per intero di un nuovo lanciatore e in tale veste, sotto l'egida dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), assume il rilevante ruolo di capo-commessa per il lanciatore europeo VEGA.

2006

Il Gruppo viene acquisito da BCV Investments, società facente capo al fondo di private equity Cinven (81%), al Gruppo Finmeccanica (14%, ora Gruppo Leonardo) e altri investitori (5%).

2012

A febbraio viene qualificato il vettore spaziale europeo VEGA, progettato e realizzato da Avio. A dicembre Avio annuncia la firma di un accordo per la cessione a General Electric del proprio settore aeronautico.

2013

A maggio il nuovo lanciatore Avio denominato VEGA compie con successo il suo primo volo commerciale. Il 1° agosto 2013 viene formalmente ceduta da Avio alla General Electric la società GE Avio S.r.l. contenente le attività del settore aeronautico.

2014

A dicembre, la Conferenza Ministeriale degli Stati Membri dell'Agenzia Spaziale Europea decide di finanziare fino al suo completamento il programma di consolidamento ed evoluzione del lanciatore VEGA, che include un primo stadio comune (il P120 C) con il futuro lanciatore Ariane 6, anch'esso finanziato fino alla sua qualifica.

2015

Gli esiti della Conferenza tra i Ministri dei paesi aderenti all'ESA, tenutasi nel mese di dicembre 2014, si sono convertiti nell'agosto 2015 in importanti contratti di sviluppo per i lanciatori Vega–C e Ariane 6. Ad Avio è stato riconosciuto un ruolo molto importante grazie alla partecipazione al programma di sviluppo del P120 (motore di primo stadio comune a Vega-C e ad Ariane 6) ed alla guida con ruolo di sistemista del programma VECEP volto allo sviluppo del lanciatore Vega-C.

Per la prima volta nella storia del Centro Spaziale di Kourou si sono realizzati 12 lanci in un anno, di cui 6 per Ariane e 3 per Vega.

2016 - 2017

Nel quarto trimestre 2016 è iniziata l'operazione di acquisizione e valorizzazione in Borsa del Gruppo Avio da parte di Space2 S.p.A., SPAC italiana quotata sul mercato MIV/segmento SIV di Borsa Italiana S.p.A.

Tale operazione si è perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2, di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio. La restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo. Alla medesima data CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del prospetto di quotazione delle azioni ordinarie di Space2 post fusione con Avio sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. La fusione per incorporazione con Space2 è poi avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017.

Sempre in data 10 aprile 2017 la Space2 post fusione con Avio, di cui ha conservato la denominazione di "Avio S.p.A.", ha conseguito la quotazione presso il segmento STAR di Borsa Italiana.

2018

Nell'ambito del processo avviato da parte degli stati membri dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per una nuova governance del settore dei lanciatori europei finalizzato a trasferire ai prime contractors (Ariane Group per Ariane 6 ed Avio per Vega-C) la responsabilità dello sfruttamento commerciale dei nuovi prodotti e dei rischi ad esso associati, nonché a seguito del completamento dei voli di accompagnamento alla qualifica del lanciatore VEGA, i soci della società ELV S.p.A. (controllata da Avio S.p.A. al 70% e partecipata dall'ASI al 30%) hanno condiviso una riorganizzazione delle attività in base alla quale le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori siano svolte dal socio industriale Avio, concentrando, invece, le attività della società ELV S.p.A. in ambito di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione in ambito avionico.

Pertanto, in tale contesto, in data 1 marzo 2018, la controllata ELV S.p.A. ha ceduto ad Avio S.p.A. il ramo d'azienda inerente le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione lanciatori. A seguito di tale riorganizzazione societaria la controllata ELV S.p.A. ha assunto, con efficacia a far data dal 9 maggio 2018, la nuova denominazione sociale di Spacelab S.p.A. dedicandosi ad attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione di prodotti per il trasporto spaziale.

In relazione ai potenziali benefici derivanti dall'applicazione della normativa relativa ai crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo ex art. 3 del decreto legge n. 145/2013 e corpo normativo correlato concernenti le attività oggetto del ramo d'azienda ceduto da ELV S.p.A. ad Avio S.p.A., poiché alla data della stipula del contratto definitivo di cessione del ramo in parola tali potenziali benefici complessivi non erano ancora stati determinati con esattezza tra le parti, in quanto ancora in corso l'analisi anche con il supporto di consulenti fiscali, le parti hanno stabilito che il credito di imposta derivante dall'applicazione della suddetta normativa fa parte del ramo d'azienda ceduto alla data di stipula dell'atto definitivo, mentre la valorizzazione del ramo d'azienda ceduto e conseguentemente il prezzo di cessione alla data di stipula dell'atto definitivo non tengono conto dei potenziali benefici attesi complessivi ad esso associati. Le parti hanno pertanto concordato che, a conclusione dell'analisi di cui sopra, entro il 30 giugno 2020 definiranno di comune accordo il valore del credito di imposta incluso nel ramo d'azienda ceduto ad Avio S.p.A. nonché l'eventuale aggiustamento del corrispettivo in relazione alla definizione dei potenziali benefici attesi complessivi.

AREE DI BUSINESS

Principali attività: progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali; progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici; sviluppo, integrazione e fornitura di lanciatori spaziali leggeri completi (VEGA); ricerca e sviluppo di nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale e di motori di controllo assetto per satelliti.

Principali programmi: Ariane, VEGA, Aster, CAMM-ER

Principali clienti: Arianespace, ESA (European Space Agency), ArianeGroup (già Airbus Safran Launchers), ASI (Agenzia Spaziale Italiana), MBDA

Siti produttivi: Colleferro (Roma), Kourou (Guyana Francese)

PRESENZA GEOGRAFICA

ITALIA

(I) (II) (III) Colleferro (Roma), propulsione spaziale
(II) Villaputzu (Cagliari), propulsione spaziale
(III) Airola (Benevento)

EUROPA

(IV) Suresnes – Francia, Europropulsion S.A.
(IV) Evry-Courcouronnes – Francia, Arianespace Partecipation S.A.

RESTO DEL MONDO

(II) (IV) Kourou - Guyana francese, caricamento dei segmenti del booster a propellente solido di Ariane 5 e loro integrazione, integrazione del lanciatore VEGA

Legenda

  • (I) Direzione generale
  • (II) Sede o insediamento produttivo
  • (III) Laboratorio di ricerca
  • (IV) Joint venture e società partecipate

STRATEGIA

In coerenza con gli esiti delle Conferenze Ministeriali di dicembre 2014 e dicembre 2016, che hanno confermato la strategia europea sull'evoluzione dei propri lanciatori, e nel rispetto dei contratti firmati nel 2015 e 2017, Avio sta realizzando:

  • lo sviluppo del motore P120 come "common element" di Vega-C (primo stadio) ed Ariane 6 (booster);
  • lo sviluppo del lanciatore Vega-C in sostituzione di Vega, che permetterà (i) di aumentare la performance di circa il 60% grazie ai nuovi motori P120 (primo stadio) e Z40 (secondo stadio) e a strutture più leggere, (ii) di aumentare la flessibilità del sistema di lancio grazie a serbatoi a liquido più capienti e (iii) di aumentare la quota di mercato accessibile grazie alle sue maggiori performance e quindi ad un Payload fairingdi dimensioni maggiori per poter accogliere satelliti di massa e volume maggiori;
  • lo sviluppo dell'Upper Stage di Vega-E con il nuovo motore M10 a propellenti criogenici Ossigeno e Metano, è frutto del contratto ottenuto attraverso ESA che vede coinvolta Avio e l'Italia in prima fila insieme a molti paesi europei. Vega-E (un lanciatore a tre stadi, P120, Z40 e Upper Stage LOx-Metano) oltre a ridurre ulteriormente il prezzo di lancio, aumenterà ulteriormente (i) la performance di Vega-C e (ii) la gamma e la flessibilità dei servizi ai satelliti, rendendo possibili, fra l'altro, cambi di parametri orbitali più importanti di quelli che Vega e Vega-C possono realizzare.

Inoltre, la strategia di ampliamento del mercato accessibile di Vega e, soprattutto, la maggiore flessibilità in termini di servizi offerti al cliente finale, sono stati ulteriormente consolidati tramite l'adesione ai programmi ESA denominati:

  • SSMS, che mira a fornire un servizio dedicato ai cosiddetti SmallSats (piccoli satelliti nel range di massa 1 – 400 kg); questa tipologia di satelliti (siano essi singoli o facenti parte delle cosiddette "costellazioni") rappresentano un numero sempre crescente della domanda di mercato; alcuni lanciatori della stessa classe di Vega, come il Dnepr e il PSLV, già sono equipaggiati con dispenser simili a SSMS che permettono agli stessi lanciatori di offrire un servizio di lancio multiplo dedicato ai piccoli satelliti in questo range di massa. Lo sviluppo di un dispenser ad hoc, insieme alle intrinseche caratteristiche di flessibilità e versatilità dello stadio alto di Vega, forniranno allo stesso lanciatore un vantaggio competitivo importante rispetto alla concorrenza;
  • Space Rider (in partnership con Thales Alenia Space Italia), ovvero una navicella spaziale portata in orbita da Vega-C, capace di trasportare fino ad 800 kg di carico utile per diverse applicazioni, di rimanere in tale orbita per un periodo di tempo dell'ordine di 2 mesi per svolgere una serie di esperimenti o servizi orbitali ed infine rientrare a terra per il recupero dei Payloads.

In parallelo, Avio ha intrapreso lo sviluppo di un derivato del Vega e del Vega-C denominato Vega-C Light, un vettore per satelliti di massa inferiore ai 300 kg, da utilizzare per il mercato dei piccoli satelliti, ogniqualvolta un cliente richiede un servizio dedicato, ovvero (i) la sostituzione di un satellite in orbita, (ii) un particolare servizio orbitale, oppure (iii) un fast deployment in un'orbita ben definita e ad un ben preciso momento. Attualmente, Avio (i) ha finalizzato una configurazione di riferimento a 3 stadi (Z40, Z9 ed un nuovo piccolo stadio a propellente solido da sviluppare), (ii) sta firmando accordi con l'attuale supply chaindi Vega / Vega-C per la fornitura delle strutture e

dell'avionica "semplificata", (iii) sta valutando alcune opzioni in Europa per una possibile base di lancio (fra queste, Portogallo e Norvegia sembrano essere i candidati più promettenti).

La Società ha recentemente consolidato il suo ruolo nelle cosiddette attività "ground", ovvero quelle attività meccaniche, elettriche e fluidiche sulla struttura della base di lancio iniziate nel 2016, che hanno costituito di fatto l'ampliamento del proprio perimetro di competenze. Ciò è avvenuto essenzialmente per il tramite di accordi raggiunti con Arianespace sul nuovo perimetro delle attività "Launch System" in Guyana Francese con applicazione, per quanto riguarda le nuove attività Avio, nella seconda campagna di lancio del 2017 iniziata nel mese di giugno.

Recentemente, con la costituzione della società Avio Guyana S.A.S., quest'ultima ha il controllo e la gestione della Zone de Lancement Vega (ZLV); in particolare (i) coordina le attività relative all'integrazione del lanciatore e (ii) assicura la manutenzione delle principali installazioni legate alla sua assiematura (Banco di controllo, Edificio di integrazione e lancio, centraline di caricamento propellenti) .

Dal 2017, la Società ha potuto implementare il nuovo modello di governance del settore spaziale europeo di cui è stata fautrice, ciò per il tramite di un accordo firmato con le società partner ArianeGroup (Prime Contractor del lanciatore Ariane 5 e della sua evoluzione Ariane 6), Arianespace (Launch Service Provider) ed ESA come Observer. Tale modello permetterà ad Avio di avere il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore. La strategia della Società mira ad aumentare la cadenza di lancio Vega dagli attuali 2-3 lanci/anno a 4-5 stabilizzati/anno.

AZIONARIATO

Al 30 giugno 2019 il capitale sociale di Avio S.p.A., pari a € 90.964.212,90, è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie, di cui:

  • n. 22.533.917 azioni ordinarie risultanti dall'operazione di fusione con Space2 che ha portato alla quotazione di Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 ("business combination") sul segmento STAR del mercato telematico gestito da Borsa Italiana (MTA);
  • n. 1.800.000 a seguito della conversione di 400.000 azioni speciali avvenuta in 2 tranche. In particolare, la prima tranche di n. 140.000 azioni speciali è stata convertita in n. 630.000 azioni ordinarie contestualmente alla data di efficacia della fusione il 10 aprile 2017, mentre la seconda tranche di n. 260.000 azioni speciali è stata convertita in n. 1.170.000 azioni ordinarie in data 17 maggio 2017;
  • n. 2.025.429 a seguito dell'esercizio di n. 7.465.267 Market Warrant nel periodo dal 16 giugno al 16 agosto 2017.

Si segnala inoltre che Space Holding S.p.A., società promotrice dell'operazione di business combination, detiene n. 800.000 Sponsor Warrant, esercitabili entro il termine di 10 anni dalla data di efficacia della fusione, 10 aprile 2017, alla condizione che il prezzo del titolo Avio S.p.A. abbia raggiunto il valore di €13,00 con un rapporto di conversione con azioni Avio S.p.A. post-fusione pari a 1 a fronte del pagamento di un prezzo di esercizio pari ad €13,00.

Già alla data di efficacia della fusione, il 10 aprile 2017, primo giorno di quotazione del titolo Avio S.p.A. sul MTA, si è avverata la condizione per l'esercizio degli Sponsor Warrant. Alla data del 30 giugno 2019 non sono pervenute richieste di esercizio da parte dei titolari.

Alla data del 30 giugno 2019, sulla base delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle informazioni disponibili alla Società, l'azionariato di Avio S.p.A. risulta come segue:

Compagine sociale % Capitale sociale
Leonardo S.p.A. 25,88%
Amundi Asset Management 6,01%
Space Holding S.p.A. 5,60%
In Orbit S.p.A. 3,97%
Flottante rimanente su MTA 58,54%
Totale 100%

Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2019

PRIMO SEMESTRE 2019

FATTI DI RILIEVO DEL SEMESTRE

Business

Vega

Nel mese di marzo del 2019 è stato effettuato il quattordicesimo lancio consecutivo con successo di Vega (VV14) che ha portato in orbita il satellite "PRISMA" dell'Agenzia Spaziale Italiana per l'osservazione della terra.

Ariane

Nel primo semestre del 2019 sono stati effettuati con successo due lanci di Ariane 5, uno nel mese di febbraio 2019 (VA 247) ed uno nel mese di giugno 2019 (VA 248) che hanno portato in orbita 4 satelliti fra commerciali, istituzionali europei ed export(istituzionali di altre nazioni).

Completamento con successo delle prove di qualifica del nuovo motore Zefiro 40 (secondo stadio lanciatore Vega C)

Nel mese di maggio 2019 si è svolta con successo la seconda prova a banco di qualifica del motore Zefiro 40, al Poligono Interforze di Salto di Quirra, in Sardegna. La prova è il test finale per la qualifica a terra del motore e apre la strada alla qualifica del lanciatore Vega-C.

Sono stati completati i test di qualifica strutturale dell'involucro realizzato in fibra di carbonio del motore Zefiro 40, culminati nella prova dell'involucro realizzata nel mese di giugno 2019, conclusasi con successo, dimostrando la resistenza ultima della struttura e i margini rispetto alle condizioni operative di funzionamento.

Vega-C, evoluzione di Vega, consentirà di aumentare del 60% le prestazioni, incrementando così il mercato accessibile di questo vettore nell'ambito dei satelliti LEO (Low Earth Orbit), una parte consistente dei quali trasportata mediante lanci a carico multiplo.

Successo della seconda prova al banco del nuovo motore P120 C (primo stadio lanciatore Vega C)

Nel mese di gennaio 2019 si è svolto con successo a Kourou, nel centro spaziale europeo in Guyana francese, il secondo test del motore a propellente solido P120C. Questo è il primo dei due test di qualifica del motore del sistema propulsivo per il lanciatore Vega-C, che segue il test di sviluppo svoltosi nel 2018. Il secondo test, che seguirà, è dedicato alla qualifica per il lanciatore Ariane 6. Il P120C è infatti il nuovo motore comune tra il lanciatore Vega-C e Ariane 6. Avio ha un ruolo centrale nello sviluppo del P120C, il più grande motore monolitico a propellente solido al mondo ad essere costruito in fibra di carbonio, proprio negli stabilimenti Avio di Colleferro. Il motore, inoltre, è caricato con il propellente solido da Regulus (società controllata da Avio) ed integrato da Europropulsion (joint venturetra Avio e ArianeGroup).

Attività di propulsione tattica

Nel primo semestre 2019 sono stati:

  • realizzati n°16 booster;
  • manutenuti i boosterASTER provenienti dai MoD;
  • realizzati n° 10 Marte Sustainer;
  • realizzati n° 48 Aster Sustainer.

In merito al programma Aster 30 MLU sono stati effettuati:

  • la prima prova di qualifica dell'involucro per la verifica delle caratteristiche meccaniche con la nuova fibra Avio;
  • la prova al banco statico della bomba con il nuovo propellente per la verifica delle performancebalistiche;
  • la review PG1 che chiude la fase di designdi dettaglio.

Per il programma CAMM ER:

  • sono stati prodotti n°4 motori inerti per le prove a livello munizione;
  • sono stati prodotti n° 3 motori per i primi testdi volo;
  • è stato effettuato il primo tiro al banco di qualifica motore;
  • è in completamento la fabbricazione dei motori di qualifica e per i testIM;
  • continua il programma di invecchiamento accelerato dei motori.

Per il E-TVC è stata completata la Fase 2 del contratto di sviluppo con l'UTTAT.

Principali accordi ed eventi contrattuali nel primo semestre 2019

Con riferimento all'attività di produzione Ariane 5:

  • la negoziazione per la nuova variante del Batch PC legata al contratto di produzione PB per la fornitura dei booster a solido di Ariane 5 è tutt'ora in corso con l'ESA, in particolare per la compensazione del ramp down del programma. La parte relativa alla compensazione del procurement, già fatto alla data, è invece conclusa e si tradurrà in un nuovo contratto nei mesi a venire;
  • il contratto PC legato alla produzione delle turbopompe ad ossigeno del Vulcain 2 rimane invariato. Le ultime due unità saranno infatti riutilizzate in ambito Ariane 6, mantenendo la continuità dell'attuale produzione Ariane 5 ed il rispetto del piano delle prime consegne in ambito Ariane 6;
  • negoziazione completata per una nuova tranche del contratto MCO che coprirà le necessità della maintenance delle attrezzature di fabbricazione di Ariane 5 fino alla sua fine. La firma del contratto suddetto è prevista entro la fine del prossimo mese;
  • negoziazione completata per una prima tranche del contratto LEAP legata all'aggiornamento antisismico dei buildings, di proprietà dell'ESA, dedicati alla fabbricazione di Ariane. La firma del contratto suddetto è prevista entro la fine del prossimo mese;
  • la finalizzazione della variante contrattuale al contratto PC per le parti metalliche del nozzle del booster di Ariane 5 è prevista entro la fine del mese corrente;
  • nell'ultimo trimestre dell'anno 2019 sono previsti i contratti per l'analisi dei voli Ariane 5 per i componenti forniti da Avio (i.e. boostere turbopompa ad ossigeno).

Con riferimento all'attività di produzione P120C SRM si segnala la recente firma della side letter tra la Direzione Avio e quella di ArianeGroup (quest'ultima ha il ruolo di Prime Contractor per il programma Ariane 6), ha permesso di sbloccare alcuni punti chiave di quello che sarà il futuro contratto di produzione e fornitura dei motori P120C per il lanciatore Ariane 6. In attesa del perfezionamento del contratto le prime attività saranno coperte tramite "Authorization to Proceed". Allo stato è stata firmata una "Authorization to Proceed" tra Arianegroup e Europropulsion in data 31 luglio 2019 mentre è in corso di finalizzazione quella tra Europropulsion ed Avio.

Con riferimento all'attività di produzione Vega, Avio S.p.A. ha firmato:

  • con il cliente Arianespace:
    • o un ordine per attività aggiuntive in ambito Batch2 di produzione
  • con il cliente ESA:
    • o una Conversion Proposal per attività di accompagnamento alla produzione per il periodo 2017- 2019;
    • o un cambio contrattuale (CCN) per l'introduzione delle attività di qualifica dei nuovi detonatori (ESI);
  • con il cliente Europropulsion:
    • o il contratto di assistenza tecnica P80 relativo al batch 3 di produzione.

Con riferimento alle attività di sviluppo Vega, sono state acquisite diverse varianti contrattuali che hanno consentito di:

  • o precisare il perimetro tecnico, la configurazione e l'organizzazione industriale per Vega-C (sia a livello lanciatore che a livello base di lancio, Space Rider e Vega-E);
  • o finalizzare SSMS PoC per il volo VV16;
  • o avviare un'ulteriore fase di consolidamento del progetto preliminare per VENUS.

È stata avviata con ESA la negoziazione delle attività di missionizzazione per il volo di qualifica Vega-C e del protocollo tra AVIO/ESA/ARIANESPACE/CNES per le relative operazioni di lancio a Kourou.

Con riferimento all'attività di propulsione tattica sono in fase di negoziazione:

  • una trancheaggiuntiva del contratto MLU;
  • il contratto di produzione post MLU;
  • il contratto di ripristino di unità propulsive Aspide Cipro.

Altri fatti di rilievo

Firma del contratto di finanziamento aggiuntivo di Euro 10 milioni con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI)

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Tale incremento supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega-C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

Modifica della politica dei dividendi e seconda distribuzione di dividendi

In data 29 aprile 2019 l'assemblea degli azionisti, contestualmente all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, ha approvato la modifica della politica dei dividendi nel rispetto del principio della sostenibilità nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medio/lungo termine.

La modifica di tale politica è stata la seguente: "dividend yield" (rapporto tra il dividendo per azione ed il prezzo di mercato dell'azione stessa) da un range compreso tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa, ad un rangecompreso tra l'1% ed il 5% della capitalizzazione di borsa.

Il "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi), invece, rimane invariato in un range compreso tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato.

A seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea Ordinaria in data 29 aprile 2019 del bilancio di esercizio della capogruppo Avio S.p.A. e della destinazione dell'utile di esercizio, nel mese di maggio 2019 sono statti distribuiti agli azionisti dividendi per un importo complessivo pari a 11.598 migliaia di Euro.

Approvazione della proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie ai sensi dell'art. 2357 e 2357-ter del codice civile

In data 29 aprile 2019 l'assemblea degli azionisti ha approvato l'acquisto di azioni proprie di Avio S.p.A. conferendo al Consiglio di Amministrazione della Società la facoltà di compiere ripetute e successive operazioni di acquisto e vendita di azioni proprie su base rotativa (c.d. revolving) per un periodo di 18 mesi dalla data di approvazione della relativa delibera assembleare e complessivamente tali da non eccedere il 10% del capitale sociale di Avio S.p.A. e comunque nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Tra le motivazioni per le quali è stato approvato l'acquisto di azioni proprie rientrano, il perseguimento di un efficiente impiego della liquidità, l'offerta agli azionisti di uno strumento addizionale di monetizzazione del proprio investimento e l'eventuale utilizzo di azioni proprie quale corrispettivo nell'ambito di operazioni straordinarie, per ricevere i fondi per progetti di acquisizione e/o nell'ambito di operazioni di scambio di pacchetti azionari, ovvero per altri impegni ritenuti di interesse finanziario, gestionale e/o strategico per la Società.

Il prezzo di acquisto delle azioni proprie sarà di volta in volta individuato, avuto riguardo alla modalità prescelta per l'effettuazione dell'operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari o prassi di mercato ammesse e, in ogni caso, gli acquisti saranno effettuati a un corrispettivo unitario non inferiore del 10 % e non superiore del 10% al prezzo di riferimento rilevato sul segmento Star del Mercato Telematico Azionario il giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto o al diverso corrispettivo previsto dalle prassi di mercato ammesse o dal regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 rispetto alle operazioni ivi disciplinate.

ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE ATTIVITA'

Situazione generale: storico e previsioni

Nei primi 6 mesi del 2019 sono stati effettuati 41 lanci orbitali.

Al netto dei satelliti "Unknown" (per i quali non viene dichiarata la natura del satellite stesso), i 41 lanci effettuati nel primo semestre 2019 hanno portato in orbita:

  • 126 satelliti principali (in aumento rispetto ai 92 del primo semestre 2018), di cui la maggior parte in orbite LEO, mentre risultano in numero stabile i satelliti che hanno come destinazione le orbite GEO, MEO e i lanci verso la ISS. Tali satelliti sono principalmente "commerciali", in controtendenza rispetto al 2018 dove i satelliti predominanti erano di tipo "governativo" o, più genericamente, "istituzionale";
  • 105 satelliti secondari, quasi esclusivamente in orbite LEO, a conferma del trend di diminuzione già verificatosi nel 2018, quando nell'anno solare erano stati inviati in orbita 264 satelliti secondari a fronte dei 309 del 2017. I satelliti secondari sono generalmente satelliti di piccola massa, che hanno sfruttato un "passaggio in orbita" nel lancio del satellite principale. Tali satelliti sono quasi uniformemente distribuiti tra "commerciali" e "istituzionali".

I dati del primo semestre 2019 sono in linea con le previsioni del mercato satelliti, nel decennio 2018-2027. Il trend riguardante il numero di satelliti che richiederanno un servizio di lancio risulta:

  • pressoché stabile per i satelliti operanti in GEO (questi satelliti sono quasi esclusivamente commerciali e dedicati a servizi di telecomunicazione broadcasting);
  • nonostante il leggero decremento nel numero degli SmallSats, il mercato LEO continua a conoscere un trend di espansione per satelliti sia istituzionali che commerciali, con applicazioni soprattutto nel campo dell'osservazione della terra, della navigazione e dei servizi di telecomunicazione quali internet a banda larga, telefonia mobile e Internet of Things. Relativamente a questi servizi, vi è ragione di credere che si assisterà all'affermazione delle cosiddette costellazioni di satelliti di piccola massa, tipicamente dell'ordine di 5-150 kg e numero di unità che potranno variare da poche decine alle migliaia (tale fenomeno è particolarmente evidente dal 2013 in poi; quanto accaduto nel 2018 e nel primo semestre del 2019 lo sta confermando). Si prevede di conseguenza che la maggior parte dell'incremento dei lanci sarà assorbita dai lanciatori che avranno le caratteristiche tecniche per compiere missioni a carico multiplo (a tal fine, la Società sta sviluppando il servizio SSMS basato su Vega-C) e cadenze elevate.

Mercato lanciatori

Pur registrando alcune novità interessanti, il primo semestre 2019 ha confermato il trend globale degli ultimi anni, in cui:

poche nazioni al mondo dispongono di un'offerta di servizio di lancio capace di rispondere ad un mercato istituzionale che rimane sempre sostenuto: esse sono USA, Russia, Cina e, in misura inferiore, Europa, India e Giappone; la Nuova Zelanda ha effettuato ad oggi 7 lanci del Mini Lanciatore Electron, sviluppato e operato da Rocket Lab;

  • solo un numero ancor più ristretto di nazioni risponde ad una domanda commerciale;
    • o USA, in primis, con l'affermazione del lanciatore Falcon 9 commercializzato da Space X. Nel primo semestre 2019 Space X ha portato in orbita una massa di 51 t di satelliti commerciali, con un trend di crescita rispetto al dato complessivo dell'anno 2018, dove aveva lanciato una massa di 61 t. L'incremento è in parte dovuto al primo lancio della costellazione Starlink, che ha portato in orbita un totale di 60 satelliti per una massa complessiva di circa 14 t;
    • o l'Europa con la gamma di lanciatori Ariane 5, Vega e Soyuz offerta da Arianespace (4 lanci commerciali, tra Ariane 5 e Soyuz, pari ad una massa di 13,5 t, in linea con il dato complessivo annuale del 2018 di 27 t);
    • o la Russia, con Soyuz 2.1a e 2.1b, non ha effettuato lanci commerciali nel primo semestre 2019;
    • o l'India con PSLV, tra i principali competitor di Vega;
    • o la Cina che si sta affacciando sul mercato commerciale con i piccoli lanciatori istituzionali della classe CZ, ma anche Kuaizhou e LandSpace;
  • la Cina nel primo semestre 2019 ha effettuato 11 lanci (quasi esclusivamente a fini istituzionali), in significativa diminuzione rispetto ai 39 lanci registrati nel 2018, che avevano stabilito un nuovo record assoluto nell'anno solare;
  • la Russia conferma il trend in discesa con soli 5 lanci (17 nel 2018), mentre l'Europa si conferma sostanzialmente stabile a 6, incluso il Soyuz commercializzato da Arianespace (11 nel 2018);
  • si registra l'inizio delle operazioni per PSLV nelle nuove versioni DL e QL ed il primo test unmanned di Dragon, la capsula di SpaceX per il trasporto degli astronauti sulla ISS.
  • riguardo le "failure" nel 2019 ad oggi si registrano le failure dei lanciatori Iraniani Simorgh e Safir e dei lanciatori cinesi CZ-4c e OS-M1 (Maiden Flight) e del Vega (VV15). Nell'ultimo decennio, la Russia si conferma la nazione con il più alto numero di insuccessi (14 su 260 lanci), seguita dalla Cina (10 su 190 lanci). Giappone ed Europa si confermano le regioni più virtuose con, rispettivamente, zero e tre insuccessi.

In ultimo, il 2018 ha confermato che il settore Spazio attira sempre maggiori capitali da investitori privati (Business Angels, Venture Capital) destinati sia ad aziende affermate (tipo Space X) o a start-up (tipo Vector, Alpha, Orbex, Rocket Lab, Landspace). Negli ultimi 10 anni, il livello raggiunto è stato pari a \$18B, equamente divisi sui settori Lanciatori e Satelliti, con, in particolare, \$4,5B nel 2017 e \$3B nel 2018. Nel primo semestre 2019 è stato registrato un livello di investimenti pari a \$2.9B. Questi capitali stanno permettendo a molte società di entrare nel business ristretto delle nazioni con ambizioni spaziali: i lanci del 2018 di Rocket Lab e Landspace (pur entrambi esposti a failure in corrispondenza dei primi lanci), ne sono un esempio. Per quanto detto, considerato (i) il forte incremento che il mercato sta registrando (e continuerà a registrare con tassi di crescita addirittura più elevati) nella fascia dei satelliti di massa 1-500 kg, (ii) l'incremento, in generale, dei satelliti con destinazione LEO, tipicamente nella classe di massa 1-2 ton, la Società ritiene che i prodotti ed i servizi che la stessa riuscirà a fornire con Vega, Vega-C, SSMS, Space Rider, Vega Light e, infine, con particolari moduli in corso di sviluppo per aumentare prestazioni, flessibilità e versatilità (VSS), potranno coprire la vasta gamma della richiesta. Sarà fondamentale, a tal fine, una riduzione dei costi di tali prodotti e servizi, tempismo e reattività nel proporli (alcuni Mini Lanciatori sono già operativi al di fuori dell'Europa) ed una strategia commerciale aggressiva, in particolare, verso i clienti commerciali che costituiscono la maggioranza di tale richiesta.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO

Risultati economici e finanziari

Analisi dei risultati economici operativi

Nella tavola che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico del Gruppo per il primo semestre 2019 e per il primo semestre 2018 (importi in migliaia di Euro):

I semestre
2019
I semestre
2018
Variazione
Ricavi 190.997 202.005 (11.008)
di cui: Ricavi pass-through 1.950 23.180 (21.230)
Ricavi al netto del pass-through 189.047 178.825 10.222
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in
corso di lavorazione e semilavorati
2.847 5.739 (2.892)
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al
netto di costi capitalizzati e pass-through
(176.780) (171.826) (4.955)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto
981 1.768 (787)
– proventi/(oneri) operativi
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 16.095 14.506 1.590
Ammortamenti e svalutazioni (8.019) (6.841) (1.178)
Risultato operativo (EBIT) 8.076 7.664 412
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari (176) (235) 59
Risultato gestione finanziaria (176) (235) 59
Proventi (oneri) da partecipazioni - - -
Risultato prima delle imposte 7.901 7.430 471
Imposte correnti e differite (838) (1.223) 385
Totale risultato netto del Gruppo e di terzi 7.063 6.207 856

I ricavi definiti "pass-through" derivano dagli accordi contrattuali raggiunti con l'Agenzia Spaziale Europea nell'agosto 2015 per lo sviluppo e la realizzazione del nuovo propulsore, denominato "P120", destinato ai lanciatori di futura generazione Vega-C e Ariane 6. Per effetto dell'implementazione di tali accordi, i ricavi consolidati del Gruppo Avio includono la seguente duplice fatturazione:

  • una prima fatturazione da parte della capogruppo Avio S.p.A., in qualità di sub-fornitore, alla joint-venture Europropulsion S.A. con ricavi e margini non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto tale joint-venturenon è consolidata integralmente;
  • una seconda fatturazione in precedenza fino al 28 febbraio 2018 da parte della controllata ELV S.p.A. (oggi Spacelab S.p.A.) e dal 1 marzo 2018 (a seguito dell'acquisizione da parte della capogruppo Avio S.p.A. del ramo d'azienda relativo ai lanciatori della controllata ex-ELV S.p.A.) direttamente da Avio S.p.A., in qualità di prime contractor, al cliente finale Agenzia Spaziale Europea. In questo caso, si tratta di una semplice rifatturazione di costi ricevuti da Europropulsion, senza margini, non elisi nel processo

di consolidamento del Gruppo Avio in quanto realizzati verso terzi e definiti "pass-through" in tale relazione.

I ricavi al netto dei "pass-through" sono pari a 189.047 migliaia di Euro al 30 giugno 2019 e mostrano una variazione positiva di 10.222 migliaia di Euro (pari a +5,7%) rispetto al primo semestre 2018. Tale incremento netto è principalmente attribuibile al programma Vega.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi di cui sopra per linea di business:

I Semestre 2019 I Semestre 2018 Variazione
Ariane 76.353 84.399 (8.046)
Vega 102.316 84.399 17.917
Propulsione tattica 9.461 9.325 136
Altri ricavi 917 702 215
Ricavi al netto del pass
through
189.047 178.825 10.222

Nel primo semestre 2019 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 16.095 migliaia di Euro, in incremento (+1.590 migliaia di Euro) rispetto al primo semestre 2018.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 8.076 migliaia di Euro, con un incremento di 412 migliaia di Euro rispetto al primo semestre 2018.

L'andamento dell'EBIT rispetto al semestre precedente deriva principalmente dalla riduzione dei costi non ricorrenti che hanno interessato il Gruppo nel periodo di quotazione in Borsa Valori.

Nel primo semestre 2019 i risultati beneficiano del contributo dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo per un importo pari a 0,9 milioni di Euro (1,2 milioni di Euro nel primo semestre 2018). Il Gruppo ha potuto beneficiare dal 2017 del contributo dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativo alle attività di ricerca e sviluppo commissionate dall'Agenzia Spaziale Europea. Tale contributo, pari a 0,9 milioni di Euro per il primo semestre 2019, è costituito dalla quota dei benefici maturati nel 2017 e nel 2018 riconosciuti economicamente nel primo semestre 2019 in base all'avanzamento dei costi sostenuti nel semestre stesso, con riferimento alle commesse pluriennali per attività di ricerca e sviluppo a cui il beneficio si riferisce.

La riduzione del contributo rispetto al primo semestre 2018 è principalmente attribuibile a cambiamenti normativi introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 ed ai conseguenti successivi chiarimenti emanati dall'Amministrazione finanziaria.

Allo stato, il periodo futuro che si stima interessato da tale beneficio maturato nel 2017 e nel 2018, in base al grado di avanzamento delle commesse pluriennali a cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, traguarderà il medio periodo con un effetto sui risultati di ciascun esercizio e periodo che dipenderà dall'effettivo grado di avanzamento delle commesse interessate.

Si precisa che, analogamente a quanto avvenuto per il primo semestre 2018, nel primo semestre 2019 non è stata riconosciuta alcuna quota dell'ulteriore potenziale beneficio dei crediti d'imposta in corso di maturazione nel 2019.

Per una più completa rappresentazione delle performances reddituali del Gruppo, di seguito sono riportati i valori dell'EBITDA e dell'EBIT rettificati per escludere le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo come meglio illustrato nel seguito. I suddetti valori rettificati (importi in migliaia di Euro) e le relative marginalità raggiunte nel primo semestre 2019 e nel primo semestre 2018 sono riportati nella tavola seguente:

I semestre
2019
I semestre
2018
Adjusted EBITDA 16.869 16.115 754
Adjusted EBITDA Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
8,9% 9,0%
Adjusted EBIT 8.850 9.274 (424)
Adjusted EBIT Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
4,7% 5,2%

L'EBITDA rettificato (o "Adjusted EBITDA") è considerato dal management un indicatore rappresentativo per la misurazione dei risultati economici del Gruppo in quanto, oltre a non considerare gli effetti delle politiche di ammortamento, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e di eventuali variazioni della tassazione, componenti già escluse dall'EBITDA, esclude anche le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, al fine di aumentare il grado di comparabilità dei risultati operativi nei periodi di confronto.

L'Adjusted EBITDA del primo semestre 2019 è stato pari a 16.869 migliaia di Euro (8,9% dei ricavi netti), in incremento di 754 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 16.115 migliaia di Euro del primo semestre 2018 (9,0% dei ricavi netti), principalmente per effetto dei maggiori ammortamenti e minori costi per locazioni e leasingoperativi risultanti dall'applicazione per la prima volta nel semestre 2019 dell'IFRS 16.

L'EBIT rettificato (o "Adjusted EBIT"), anch'esso considerato dal management quale indicatore per la misurazione dei risultati economici del Gruppo, è rappresentato dal risultato operativo (EBIT) escluse le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, già esclusi ai fini della determinazione dell'Adjusted EBITDA.

L'Adjusted EBIT del primo semestre 2018 è stato pari a 8.850 migliaia di Euro (4,7% dei ricavi netti) e risulta sostanzialmente in linea con il primo semestre 2018 (-424 migliaia di Euro, l'indicatore nel semestre comparativo era 5,2% dei ricavi netti).

Di seguito viene fornita la riconciliazione tra EBIT, Adjusted EBIT ed Adjusted EBITDA per il primo semestre 2019 e per il corrispondente primo semestre 2018 (importi in migliaia di Euro):

I
semestre
2019
I
semestre
2018
Variazi
one
A Risultato operativo (EBIT) 8.076 7.664 412
Oneri/(Proventi) non ricorrenti costituiti da:
- Erogazioni integrative / incentivazioni 3 625 (621)
- Consulenze e prestazioni di natura legale, societaria, amministrativa e
sistemi informativi
192 890 (697)
- Accantonamenti di natura fiscale 25 (25)
- Indennizzi (1) (286) (286)
- Altri costi 392 392
- Accordi transattivi (2) 398
B Totale Oneri/(Proventi) non ricorrenti 700 1.539 (839)
C Investor Fees 75 71 4
D Adjusted EBIT
A+B+C
8.850 9.274 (424)
E Ammortamenti netti 8.019 6.841 1.178
Adjusted EBITDA
D+ E
16.869 16.115 754

(1) Indennizzi ricevuti dalla precedente proprietà in relazione a transazioni fiscali concluse nel semestre ma relative a contenziosi esistenti precedentemente all'operazione societaria straordinaria del marzo 2017 che ha portato alla quotazione in Borsa Valori della Società.

(2)La voce si riferisce all'accordo transattivo raggiunto con FCA Partecipazioni S.p.A. in materia di oneri ambientali.

Analisi dei risultati finanziari

Il primo semestre 2019 presenta oneri finanziari netti pari a 176 migliaia di Euro sostanzialmente in linea con il valore di 235 migliaia di Euro del primo semestre 2018, nonostante la stipula in data 16 gennaio 2019 del contratto di finanziamento aggiuntivo di Euro 10 milioni con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), avente le medesime condizioni economiche e contrattuali del finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017 con la medesima banca.

Struttura Patrimoniale

L'analisi della struttura patrimoniale del Gruppo è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):

30 giugno
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari 92.679 92.260 419
Diritti d'uso 6.481 - 6.481
Avviamento 61.005 61.005 -
Attività immateriali a vita definita 118.313 116.954 1.359
Partecipazioni 5.879 8.138 (2.259)
Totale immobilizzazioni 284.358 278.357 6.001
Capitale di esercizio netto (15.881) (30.957) 15.076
Altre attività non correnti 78.377 66.521 11.856
Altre passività non correnti (122.272) (122.453) 181
Attività per imposte anticipate nette 76.529 76.150 379
Fondi per rischi ed oneri (29.756) (15.864) (13.892)
Fondi per benefici a dipendenti (11.228) (10.706) (522)
Capitale investito netto 260.128 241.049 19.080
Attività finanziarie non correnti 6.032 5.812 220
Capitale investito netto e attività finanziarie non
correnti
266.160 246.861 19.299
Posizione finanziaria netta 20.416 49.126 (28.710)
Patrimonio netto (286.576) (295.986) 9.410
Fonti di finanziamento (266.160) (246.861) (19.299)

La voce "Totale immobilizzazioni" ammonta a 284.358 migliaia di Euro al 30 giugno 2019 con un incremento netto pari a 6.001 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2018 per l'effetto combinato delle seguenti principali movimentazioni:

  • incremento netto delle Immobilizzazioni materiali pari a 419 migliaia di Euro, principalmente attribuibile agli investimenti per impianti e macchinari, oltre che fabbricati, principalmente relativi alla realizzazione del progetto relativo al nuovo motore P120, per 3.716 migliaia di Euro, al netto degli ammortamenti del periodo;
  • la voce "Diritti d'uso", assente al 31 dicembre 2018, si riferisce all'applicazione per la prima volta nella semestrale 2019, dell'IFRS 16, che richiede la rappresentazione dei beni condotti in locazione e leasing operativo tra le immobilizzazioni assoggettandole al processo di ammortamento. L'importo di 6.481 migliaia di Euro, risultante dell'applicazione di tale principio, si riferisce principalmente ad alcuni fabbricati ed impianti del comprensorio industriale ove opera la Società e della controllata Regulus S.A., nonché alla flotta di vetture aziendali in leasing;
  • incremento netto delle Attività immateriali a vita definita per 1.359 migliaia di Euro principalmente attribuibile ad incrementi per costi di sviluppo capitalizzati per 5.380 migliaia di Euro relativi prevalentemente ai progetti di ricerca relativi ai mini lanciatori e del motore ad ossigeno liquido e metano, al netto degli ammortamenti del periodo;

decremento delle Partecipazioni per 2.259 migliaia di Euro, dovuto alla variazione di periodo relativa alla partecipazione nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A., la quale viene valutata a patrimonio netto recependo un incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato dal 1° gennaio 2019 al 30 giugno 2019, pari a 981 migliaia di Euro, al netto del decremento di 3.240 migliaia di Euro per i dividendi di pertinenza erogati dalla società nel medesimo periodo.

Le voci "Altre attività non correnti" e "Altre passività non correnti" della struttura patrimoniale includono rispettivamente un credito verso il Gruppo General Electric e un contestuale debito verso l'Erario per un importo pari a 58.220 migliaia di Euro rilevati nel primo semestre del 2016 a seguito del ricevimento da parte dall'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro, dell'imposta ipotecaria e dell'imposta catastale, per un importo complessivo pari a 58.220 migliaia di Euro, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 portarono alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle operazioni straordinarie che nel 2013 portarono alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

Inoltre, si segnala che, sempre in base a specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato ai paragrafi 3.9 "Altre attività non correnti" e 3.23 "Altre Passività non correnti", nonché alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Come riportato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre", in data 2 agosto 2019 il Gruppo Avio e FCA Partecipazioni S.p.A. hanno raggiunto un accordo transattivo in materia di oneri ambientali in base al quale FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione post-operativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzie contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio. Tale accordo ha, pertanto, comportato la rilevazione di un credito attualizzato verso FCA Partecipazioni S.p.A. (con incremento delle voci altre attività correnti e non correnti) e di un corrispondente fondo per oneri (con incremento della voce fondi per rischi ed oneri) con un sostanziale bilanciamento degli effetti economici e finanziari a vita intera. Nel semestre tale transazione ha comportato la rilevazione sotto il profilo economico di un onere non ricorrente di 0,4 milioni di Euro e di un beneficio a vita intera sulla posizione finanziaria netta di 0,5 milioni di Euro.

La voce "Capitale di esercizio netto" evidenzia un incremento netto pari a 15.076 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a -15.881 migliaia di Euro di eccedenza delle passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

30 giugno
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e (87.823) (73.921) (13.902)
anticipi ricevuti
Rimanenze
43.132 36.444 6.688
Acconti a fornitori 92.933 79.636 13.297
Debiti commerciali (120.120) (131.407) 11.287
Crediti commerciali 3.495 7.017 (3.522)
Altre attività e passività correnti 52.502 51.274 1.228
Capitale di esercizio netto (15.881) (30.957) 15.076

L'incremento del "Capitale di esercizio netto" (current trading), sostanzialmente attribuibile alla ciclicità alterna degli incassi degli anticipi da clienti e della lavorazione delle commesse, è principalmente riconducibile all'incremento nel semestre del mix di attività a fronte di ancitipi da clienti già incassati in passato.

La voce "Altre attività e passività correnti" del Capitale di esercizio netto risulta sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2018 (decremento netto pari a 1.228 migliaia di Euro), attestandosi ad un valore pari a 52.502 migliaia di Euro. Le componenti principali di tale voce sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

30 giugno
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Crediti IVA 49.410 46.253 3.157
Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo 8.584 12.705 (4.121)
Attività per imposte correnti 6.133 3.817 2.316
Altre attività correnti 13.656 7.608 6.048
Passività per imposte correnti (3.344) (2.308) (1.036)
Altre passività correnti (21.936) (16.801) (5.135)
Altre attività e passività correnti 52.502 51.274 1.228

La voce "Crediti IVA" non presenta incrementi significativi come in passato, nonostante il fatto che il Gruppo, realizzando la quasi totalità delle proprie vendite all'estero, maturi potenzialmente un credito IVA derivante dagli acquisti da terzi, superiore all'importo del debito IVA derivante dalle suddette vendite. In particolare, la riduzione dell'insorgere di nuovi crediti IVA deriva dalla circostanza che dal 2017, a seguito di interpello proposto all'Agenzia delle Entrate, la capogruppo Avio S.p.A. ha potuto applicare il regime degli esportatori abituali anche alle operazioni effettuate nei confronti della controllata ex ELV (oggi Spacelab) e aventi quali committenti l'ESA, potendosi così avvalere del regime del cosiddetto plafond (3)che consente di ridurre l'aumento dell'IVA a credito. La situazione si

3 Regime IVA proprio degli esportatori abituali, che le consente di richiedere ai propri fornitori la non applicazione dell'IVA sulle operazioni imponibili effettuate nel territorio dello Stato, per un importo pari a quello delle cessioni all'esportazione e delle operazioni assimilate effettuate nell'anno precedente.

è definitivamente consolidata a seguito dell'acquisto del ramo di azienda della ex ELV (oggi Spacelab) da parte della stessa capogruppo Avio S.p.A.

L'incremento del credito IVA del periodo di riferimento è principalmente dovuto all'effettuazione di operazioni per le quali non è possibile per legge avvalersi del cosiddetto plafond.

Peraltro, come indicato nei fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura del periodo, si segnala che successivamente alla chiusura del semestre, a seguito delle istanze di rimborso presentate dalla capogruppo Avio S.p.A. all'Agenzia delle Entrate, sono stati incassati nei mesi di luglio e agosto 2019 crediti IVA per un totale pari a Euro 28,0 milioni oltre interessi per Euro 231 migliaia.

La variazione dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo nel corso del semestre riflette i cambiamenti normativi in materia introdotti dalla Legge di Bilancio 2019, nonché i conseguenti successivi chiarimenti forniti dall'Amministrazione finanziaria. In particolare, l'utilizzo in compensazione nel semestre si riferisce alla quota del credito maturato nel 2017, mentre l'utilizzo in compensazione della quota del credito maturato nel 2018, è iniziato nel mese di agosto 2019 subordinatamente al rilascio dell'apposita "certificazione" da parte del soggetto incaricato del controllo contabile, come richiesto dai suddetti cambiamenti normativi.

Si precisa che, analogamente a quanto avvenuto per il primo semestre 2018, nel primo semestre 2019 non è stata riconosciuta alcuna quota dell'ulteriore potenziale beneficio dei crediti d'imposta in corso di maturazione nel 2019.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

30 giugno
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 93.833 108.435 (14.602)
(A) Liquidità 93.833 108.435 (14.602)
(B) Attività finanziarie correnti - - -
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 93.833 108.435 (14.602)
Debiti finanziari correnti verso imprese a controllo congiunto (16.749) (19.249) 2.500
(D)Passività finanziarie correnti (16.749) (19.249) 2.500
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (75) (60) (15)
Passività finanziarie correnti IFRS 16 (1.172) (1.172)
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (1.247) (60) (1.187)
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (17.996) (19.309) 1.313
(G) Posizione finanziaria corrente netto (C+F) 75.837 89.126 (13.288)
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (50.000) (40.000) (10.000)
Passività finanziarie non correnti IFRS 16 (5.421) (5.421)
(H) Passività finanziarie non correnti (55.421) (40.000) (15.421)
(I) Indebitamento finanziario non corrente netto (H) (55.421) (40.000) (15.421)
(J) Posizione finanziaria netta (G-I) (4) 20.416 49.126 (28.710)

La posizione finanziaria netta passa da un saldo positivo di 49.126 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 ad un saldo

4 La posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005:

"Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

positivo pari a 20.416 migliaia di Euro al 30 giugno 2019.

Al netto dell'effetto IFRS 16, presente nel semestre 2019 ed assente nel 2018, che non genera un reale esborso monetario, confrontando dati omogenei la posizione finanziaria passa da un saldo positivo "pro-forma" di 42.533 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 ad un saldo positivo pari a 20.416 migliaia di Euro al 30 giugno 2019 con una variazione di -22.117 migliaia di Euro principalmente attribuibile alla ciclicità dei flussi di cassa operativi, in linea con le attese, nonché agli investimenti in capital expenditures del semestre (9,0 milioni di Euro) e al pagamento nel semestre dei dividendi deliberati con l'approvazione del bilancio 2018 (11,6 milioni di Euro).

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2019 ammonta a 286.576 migliaia di Euro, con un decremento di 9.410 migliaia di Euro rispetto al Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018 per effetto delle seguenti principali movimentazioni:

  • rilevazione del risultato netto consolidato pari a 7.063 migliaia di Euro;
  • liquidazione da parte della Capogruppo Avio S.p.A. dei dividendi dell'anno 2018 pari a 11.598 migliaia di Euro;
  • liquidazione a terzi da parte della controllata Regulus S.A. dei dividendi dell'anno 2018 pari a 1.440 migliaia di Euro;
  • quota di terzi della distribuzione dividendi dalla controllata Spacelab S.p.A. pari a 3.000 migliaia di Euro;
  • effetto di perdite attuariali pari a 430 migliaia di Euro.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nell'industria spaziale gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un fattore chiave per il conseguimento e mantenimento della posizione competitiva.

Avio ha sempre dedicato risorse importanti alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione di prodotti e processi coerentemente alla propria missione. Inoltre annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo eco-compatibile delle proprie attività e prodotti, prestando particolare attenzione alle problematiche di salvaguardia ambientale, al miglioramento della sicurezza impianti e di tutela dei propri dipendenti.

In questi ambiti collabora con istituzioni nazionali come l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Ministero dell'Istruzione, l'Università e la Ricerca (MIUR), il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e con istituzioni internazionali quali l'Agenzia Spaziale Europea o l'Unione Europea.

Avio ha sviluppato una rete di partnership con Università ed Enti di Ricerca in Italia e in Europa: tra i principali si elencano il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), l'ENEA, le Università di Roma, il Politecnico di Milano, l'Università di Napoli "Federico II", l'Università di Padova, l'Università di Forlì, il Distretto Aero Spaziale della Sardegna e l'IMAST in Campania. Inoltre partecipa a diversi consorzi tra enti di ricerca ed industrie europee per lo sviluppo di ricerche di base per lo più nell'ambito dei materiali energetici.

Il Gruppo partecipa a progetti di ricerca in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali attive nella ricerca nel settore aerospaziale. In particolare, collabora con le università in relazione all'area propellenti avanzati a solido, area materiali in composito, area sistema motori a propellente solido (SRM), area propulsione criogenica, area propulsione ibrida e lavora a contatto con i maggiori costruttori e centri di ricerca a livello mondiale per tecnologie relative alla propulsione, con l'obiettivo di sviluppare moduli e componenti innovativi che beneficino della sinergia delle singole specifiche competenze.

I costi per attività di ricerca e sviluppo complessivamente sostenuti dal Gruppo Avio nel primo semestre del 2019 sono stati pari a 78,8 milioni di Euro (97,5 milioni di Euro nel primo semestre del 2018), ovvero pari al 41,3% dei ricavi lordi consolidati registrati nel primo semestre del 2019 (48,3% nel primo semestre del 2018).

Se consideriamo i suddetti dati al netto del c.d. pass-through, l'attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo nel primo semestre 2019 è stata pari a 76,9 milioni di Euro, pari al 40,7% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through (74,3 milioni di Euro nel primo semestre 2018, pari al 41,6% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through).

Le attività a proprio carico, autofinanziate, nel primo semestre del 2019 sono state pari a 6,6 milioni di Euro (4,6 milioni di Euro nel primo semestre 2018).

Le attività autofinanziate nel primo semestre del 2019 includono 5,2 milioni di Euro relativi a costi di sviluppo capitalizzati come Attività immateriali a vita definita (3,4 milioni di Euro nel primo semestre del 2018) e 1,4 milioni di Euro relativi a costi di ricerca o a costi di sviluppo non aventi i requisiti per la capitalizzazione e che sono stati direttamente addebitati al conto economico (1,2 milioni di Euro nel primo semestre del 2018).

L'importo totale imputato al conto economico dei costi riferiti ad attività autofinanziate nel primo semestre del 2019 è stato pari a 3,5 milioni di Euro (3,4 milioni di Euro nel primo semestre 2018), composto da 1,4 milioni di Euro per costi non capitalizzabili direttamente spesati (1,2 milioni di Euro nel primo semestre 2018) e da 2,1 milioni di Euro relativi alle quote di ammortamento di costi di sviluppo capitalizzati (prevalentemente) in precedenti esercizi (2,2 milioni di Euro nel primo semestre 2018).

Durante il primo semestre 2019 Avio ha proseguito nelle attività di innovazione sulle principali linee di prodotto, armonizzando attività di ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo precompetitivo.

Filiera Propulsione a Solido

Nella visione strategica di Avio, la propulsione a solido rappresenta una tecnologia matura ma concorrenziale che permette di ridurre significativamente il costo dei servizi di lancio, mantenendo la filiera europea dei trasporti spaziali competitiva nei confronti dell'offerta internazionale. Avio ha precisato la propria visione sia sul consolidamento ed evoluzione del VEGA, sia sul futuro lanciatore Ariane 6 destinato alla sostituzione di Ariane 5. Dopo aver effettuato con successo Il 1° test di fuoco al banco per lo sviluppo del P120 nel 2° semestre del 2018, nel gennaio del 2019 Avio ha concluso con successo anche il test di qualifica al banco del P120 per applicazione Vega C.

In aggiunta ai programmi di sviluppo del nuovo propulsore comune alla filiera VEGA e Ariane (P120C), Avio ha consolidato il posizionamento sul mercato del VEGA C, perfezionando la configurazione capace di accedere in modo competitivo al segmento dei grandi satelliti SAR per l'osservazione della terra.

Nell'ambito dei motori a propellente solido Avio ha svolto attività di ricerca con gli obiettivi di consolidare e ottimizzare le tecnologie di produzione su prodotti qualificati, nell'ambito dei vettori Ariane 5 e VEGA, e di prepararne le evoluzioni nell'ambito delle prossime generazioni di veicoli di lancio europei, Ariane 6, VEGA C e VEGA E.

Con il test di qualifica al banco del Motore Z40, effettuato a maggio 2019, si sono concluse le attività di sviluppo del motore Z40 (per un utilizzo come secondo stadio di VEGA C e di Vega E), in grado di sostenere flussi strutturali a compressione di 2KN/mm, massimo valore raggiunto da un propulsore in composito di questa classe.

Le attività di ricerca e sviluppo nel contesto dei materiali si sono concentrate principalmente sullo sviluppo di propellenti solidi avanzati ad alte prestazioni e bassa tossicità per l'implementazione su programmi Ariane e Vega. Inoltre è stato analizzato e verificato l'eventuale estensione della catena di produzione di materiali compositi ad alte prestazioni Avio, con possibile spin-off in altri settori.

Filiera Propulsione a Liquido

Avio considera la propulsione criogenica basata sull'ossigeno liquido e il metano come la risposta alle prossime generazioni di stadi alti per i veicoli di lancio, così come per i veicoli spaziali destinati all'esplorazione.

Nel primo semestre del 2019 sono proseguite le attività di sviluppo del motore M10 in grado di fornire la propulsione del terzo stadio del futuro VEGA E, in particolare è stata completata con successo la Preliminary Design Review del sistema motore e sono in corso di completamento le attività inerenti i principali sottosistemi per i quali si prevede di completare la PDR all'inizio del 2° semestre del 2019. Inoltre si è realizzato il primo prototipo Full Scale della camera di combustione del motore M10 (LOX/LNG) interamente in ALM e sono stati effettuati con successo i test fluidodinamici a freddo negli impianti Avio di Colleferro.

Avio ha proseguito quindi nello sviluppo di soluzioni breakthrough in termini di configurazione, tecnologie e materiali per camere di combustione e Turbopompe con l'obiettivo finale di sviluppare un motore innovativo Ossigeno-Metano, ad alte performance e basso costo, da introdurre nello sviluppo di Vega E, il cui primo volo si prevede che si terrà nel 2024.

il Vega E sarà in grado di portare in orbita circa tre tonnellate, il doppio rispetto all'attuale versione del Vega. Inoltre una delle sue caratteristiche principali, grazie al motore criogenico M10, sarà quella di rilasciare tanti satelliti in orbite diverse nel corso della stessa missione e ad un costo competitivo.

Nel corso del primo semestre del 2019 si è proseguito con l'attività di ottimizzazione del processo di realizzazione in ALM del motore M10, sulla base del successo ottenuto nel 2018 con la prima campagna di test in Europa di un prototipo di un'innovativa camera di combustione della taglia 20 KN raffreddata con cooling channel, prodotta in ALM utilizzando il brevetto Avio "Single Material Single Part".

Tali risultatati confermano che con la Tecnologia Additiva è possibile raggiungere uno scambio termico adeguato alla realizzazione di una camera di combustione con un unico materiale a bassa diffusività termica, aprendo quindi la strada allo sviluppo di una camera di combustione della taglia 100 KN (che caratterizza il motore M10 per Vega E) realizzata in un unico pezzo ed unico materiale con la tecnologia ALM e che sarà testata a fuoco nella seconda metà del 2019.

La prima fase di sviluppo (2017-2019) del motore M10 e la definizione e architettura dell'Upper stage del Vega E (VUS) sono state finanziate nell'ambito della CM2016.

La seconda parte dello sviluppo verrà rilasciata e finanziata alla prossima conferenza ministeriale europea prevista alla fine del 2019.

È proseguita in autofinanziata Avio, l'attività di sviluppo di resine adatte all'ambiente criogenico per LOx e LCH4 al fine di realizzare una nuova generazione di grandi serbatoi in composito privi di liner da implementare nella futura versione dell'Upper stage Vega E. In particolare, durante il primo semestre del 2019 sono stati realizzati due dimostratori tecnologici in scala ridotta per la verifica del processo costruttivo ottimale con tecnologia "fiber placement" e per la verifica delle proprietà meccaniche e termiche delle strutture in composito a contatto con ambiente criogenico e ossidante creato dall' ossigeno liquido.

Filiera Sistemi di Trasporto Spaziale

Nel corso del primo semestre 2019 Avio ha consolidato lo sviluppo del lanciatore VEGA C completando la Critical design Review nell'ambito del contratto Vecep (ESA), basato su un primo stadio con impulso totale del 50% superiore alla versione attuale e un quarto stadio con impulso totale superiore del 15%. L'obiettivo è tra l'altro un consolidamento della flessibilità del lanciatore attraverso un aumento del carico utile di riferimento di oltre il 50%.

Per rispondere alla crescente richiesta di mercato dei piccoli satelliti, nel 2019 è proseguito lo studio per lo sviluppo del lanciatore VEGA Light. La performance di questo nuovo lanciatore sarà ottimizzata per immettere in orbita circolare (500X500 Km SSO) un payload di circa 250Kg.

Nel corso del primo semestre 2019 si è finalizzato lo studio della configurazione ottimale del lanciatore Vega Light e sono iniziate le fasi di sviluppo che avranno come prima Milestone il superamento della Preliminary Design Review prevista entro il terzo trimestre del 2019.

Sono continuati gli studi gli studi relativi allo Space Rider, un sistema di trasporto spaziale unmanned e riutilizzabile, che, grazie all'integrazione con il Vega, permetterà di creare un mondo di servizi integrato, il cosiddetto Vega Space Systems.

In questo ambito, sono proseguite anche le attività di sviluppo del nuovo SSMS (Small Spacecraft Missione Service), un adattatore a dispenser per il rilascio di numerosi satelliti di piccole dimensioni nell'ambito della stessa missione, utilizzabile anche per attività di "in orbit test o in orbit demonstration".

Filiera Propulsione Tattica

Durante il primo semestre 2019 sono continuate le attività inerenti lo sviluppo del propulsore del missile CAMM-ER, inclusi i componenti principali, alcuni dei quali fortemente innovativi per Avio, come ad esempio il propellente, il blast pipe, il Safe & Arm elettronico con carica pirotecnica primaria e l'architettura di sistema che permette un elevato rapporto di spinta tra fase booster e sustainer del propulsore. Dopo che l'anno scorso erano stati completati test di diversi motori ad involucro in composito ad alte prestazioni, nel 1° semestre 2019 sono state completate le attività di industrializzazione dei propellenti a bassa viscosità.

Nei primi mesi del 2019 si è potuto iniziare la fase di qualifica in condizioni di volo del motore a propellente solido del missile CAMM ER con l'impiego dei tre esemplari prodotti nel corso del 2018.

Sono proseguite le attività di sviluppo pre-competitivo autofinanziato per il Thrust Vector Control elettromeccanico per propulsori tattici della classe Aster 30, e dopo il conseguimento della fine della fase A per l'unità di distribuzione di potenza, sono proseguite le attività relative alla fase B.

Sono continuate le attività di soluzione obsolescenze sull'Aster 30 Booster che hanno portato all'impiego della fibra sviluppata da Avio e del nuovo propellente che si distingue per le elevate velocità e caratteristiche meccaniche a bassa temperatura. Si sta procedendo, inoltre, alla sostituzione di materiali legati a restrizioni legislative USA.

RISORSE UMANE

Al 30 giugno 2019 il numero dei dipendenti del Gruppo risulta pari a 910 unità, in aumento rispetto alle 838 unità del 31 dicembre 2018. Il numero dei dipendenti non include la società Europropulsion S.A. (88 unità) consolidata con il metodo del patrimonio netto. La maggior parte degli organici risulta impiegata presso la capo gruppo Avio S.p.A., il cui organico, alla medesima data, è pari a 793 unità, in crescita rispetto alle 724 del 31 dicembre 2018.

Relazioni Industriali

Durante il primo semestre è stato redatto, in accordo con il Sindacato, il Regolamento denominato "Misure a sostegno della conciliazione tra lavoro e vita privata". Tale Regolamento, entrato in vigore il 1 febbraio 2019, determina e disciplina gli istituti legali ed aziendali che i dipendenti possono fruire per conciliare le esigenze di lavoro con quelle relative alla vita privata.

Sempre con il Sindacato sono state affrontate tematiche inerenti a:

- Gestione delle trasferte:

Durante il periodo in questione è stato condiviso con la RSU l'aggiornamento del Regolamento trasferte in essere. Alla fine del mese di giugno è stato redatto il nuovo documento che sarà diffuso nel mese di luglio attraverso i canali istituzionali dell'Azienda (intranet, MyGovernance, bacheca).

- Inquadramenti:

È stato previsto per fine giugno il tavolo per discutere circa gli inquadramenti relativi alla manodopera operaia, portando avanti – visto i risultati postivi dell'anno prima - la piattaforma valutata nel 2018. La discussione è in corso.

Parallelamente, nel primo semestre 2019:

  • sono stati firmati gli accordi per la chiusura estiva e natalizia dell'anno;
  • è stato formalizzato il Premio di Partecipazione 2019 (basato sui risultati del 2018);
  • sono state affrontate altre tematiche come ad esempio quelle riguardanti pulizie e ristorazione aziendali. Su questo ultimo tema con la Commissione Mensa è stata modificata la somministrazione del c.d. "sacchetto", introducendo una variante richiesta dalla maggior parte degli utenti.

Da segnalare il consueto incontro tra i vertici aziendali (CEO, Direttore HR e Direttore Operazioni Industriali) e le Rappresentanze Sindacali Territoriali del settore chimico di Cgil, Cisl, Uil ed UGL. Tale incontro si è svolto presso la Sede Amministrativa di Avio a Colleferro il 17 giugno 2019 ed in questa sede è stato fornito un dettagliato aggiornamento sui risultati economici, programmi, investimenti e situazione del personale.

Nel periodo in questione è stato siglato con la RSU un accordo sindacale che introduce, ai sensi di contratto collettivo, la c.d. Bacheca Sindacale, uno spazio virtuale sulla intranet aziendale dove le RSU possono affiggere materiale di carattere sindacale tra cui, ovviamente, i propri comunicati.

Nel periodo in questione non sono si sono registrati scioperi, agitazioni né iniziative di contrasto all'azienda.

Sviluppo e Formazione

Nel corso del 1° semestre, in coerenza con le necessità di mantenimento e sviluppo del Business, è stato assunto il seguente personale: 1 dirigente, 5 quadri, 14 impiegati professional, 16 impiegati (totale n. 36 unità) laureato per il 97%, in possesso di specifiche competenze relative a aree professionali diverse e con differenti gradi di esperienza.

Sono stati inoltre assunti 50 operai.

Nel semestre, n. 19 tra Professional ed Impiegati sono stati coinvolti in processi di mobilità professionale, sia interfunzionale che geografica, volti ad assicurare il funzionamento dell'organizzazione e lo sviluppo del business. Oltre al vantaggio organizzativo, tali percorsi di mobilità hanno rappresentato, nella maggior parte dei casi, occasione di crescita professionale per il personale interessato.

È stato tra l'altro utilizzato lo strumento del job posting interno (n. 4 nel semestre) offrendo ai dipendenti la possibilità di farsi promotori del proprio percorso professionale.

Per quanto riguarda lo Sviluppo del Personale, nel 1° semestre 2019 due quadri sono stati promossi alla qualifica dirigenziale, mentre tre operai sono stati promossi alla qualifica impiegatizia.

Inoltre, in anticipo sulla Politica di Merito e Sviluppo 2019, sono stati disposti per la popolazione impiegatizia n. 11 interventi di sviluppo, di cui n. 8 alla qualifica di Professional Expert (massimo livello di quadro).

A sostegno dei percorsi di formazione per il Gruppo Avio, nel primo semestre 2019 sono state erogate n. 1523 giornate formative, ci sono state 2769 partecipazioni con il coinvolgimento della popolazione aziendale in corsi di aggiornamento, corsi professionalizzanti ed attività informative, investendo in media 1,2 giornate di formazione pro capite.

Nel periodo considerato, l'attività formativa ha riguardato le seguenti principali aree di intervento:

  • formazione ed aggiornamento delle competenze tecniche specifiche e obbligatorie in ambito sicurezza e ambiente;
  • formazione sui processi sensibili e speciali in ambito fabbricazione;
  • implementazione delle attività formative per le soft skills: sviluppo delle competenze manageriali e gestionali d'impresa (corsi specifici e partecipazioni a convegni e seminari internazionali);
  • informative sui temi di salute, sicurezza, ambiente e tutela dei dati;
  • normativa in materia di privacy, a seguito dell'aggiornamento dell'organigramma aziendale;

  • supporto alle competenze tecniche specialistiche attraverso l'aggiornamento delle nuove "features" dei software utilizzati;
  • supporto all'internazionalizzazione, con focus sulla formazione linguistica individuale e collettiva (corsi di lingua francese, inglese e russo);
  • consapevolezza sul tema cyber security.

La formazione interna ha inciso per il 31% sulla erogazione complessiva. Con l'impiego di formatori interni certificati sono state intraprese azioni formative in ambito sicurezza, ambiente, fabbricazione (processi speciali e sensibili), Tutela delle informazioni classificate, privacy.

Con riferimento alle modalità di apprendimento, nel corso del primo semestre 2019 si è proseguito con il modello strutturato di learning organization, in forza del quale l'organizzazione apprende attraverso il coinvolgimento attivo dei Responsabili nella progettazione di attività formative mirate, sia per i gruppi diretti, che per i gruppi trasversali, favorendo così una maggiore integrazione della popolazione aziendale.

La modalità di formazione e-learning è utilizzata, in particolare: a supporto dell'Area HSE, per l'erogazione della formazione su tematiche di sicurezza per il personale neo assunto e sulle trimestrali Seveso; in ambito IT, per la formazione sulla "cyber security".

COMUNICAZIONE E RESPONSABILITA' SOCIALE

Avio promuove la propria immagine ed i propri prodotti attraverso la partecipazione ai più importanti eventi internazionali e la costante presenza nei contesti, italiani ed internazionali, rilevanti nel campo aerospaziale per l'attività di ricerca e di sviluppo di nuove tecnologie nel campo specifico della propulsione spaziale e dei lanciatori.

Inoltre, la Società sviluppa la propria rete di interscambio scientifico e di sviluppo di nuovi prodotti sia attraverso la collaborazione nel campo della ricerca con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri sia attraverso la collaborazione tecnica e operativa con le più importanti Agenzie Spaziali europee, in particolare l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Centre National d'Études Spatiales (CNES), l'European Space Agency (ESA).

Eventi e manifestazioni

In aggiunta agli eventi connessi ai lanci e ai test statici commentati in altre sezioni del presente bilancio, tra i principali eventi nei primi 6 mesi dell'anno si evidenziano:

  • 14 gennaio, Londra DGI Presentazione agli analisti con gestione dello stand e intervista AD a canali Tv;
  • 22-23 gennaio, Bruxelles 11° Conferenza su Space Policy, Intervento AD;
  • 5 febbraio, Kourou Primo Volo Ariane 5 del 2019, missione Saudi Geostationary Satellite 1;

  • 1 marzo, Colleferro Lancio della campagna di comunicazione interna sulla Cyber Security, sia digitale che con affissioni e roll-up in tutte le sedi aziendali. Il programma "Cyber Champion" consente di proteggere sé stessi e l'azienda dalla criminalità informatica e dalle continue minacce della rete e prevede una parte di competizione virtuosa tra team multi direzionali che si sfidano su diversi moduli tematici;
  • 15 marzo, Milano Investor Day: incontro con la comunità finanziaria;
  • 18-19 marzo, Colleferro Rainews24 e Focus realizzano riprese e interviste negli stabilimenti Avio;
  • 19-21 marzo, Abu Dhabi Global Space Congress;
  • 20-21 marzo, Milano STAR Conference;
  • 22 marzo, Kourou Volo VV14 Prisma partecipazione delegazione di giornalisti e comunicazione congiunta con Leonardo, Telespazio, Asi e OHB Italia;
  • 29 marzo, Roma Il Comitato Rischi e Sostenibilità ha approvato la Comunicazione finanziaria 2018, uno strumento che testimonia l'impegno dell'azienda verso un concreto percorso di sostenibilità;
  • 8 aprile, Milano Lancio del nuovo canale societario social Istagram;
  • 9-14 aprile, Milano Design week partecipazione Avio al fuori salone con esposizione di modello lanciatore Vega decorato e stand;
  • 6-9 maggio, Washington Satellite 2019;
  • 7 maggio, Sardegna Completato con successo il "Firing test" del motore Zefiro 40;
  • 13 maggio, Colleferro Colleferro Capitale dello Spazio 2021;
  • 17 maggio, Colleferro Rai Costume e Società Una giornata con le donne dello spazio in Avio;
  • 22 maggio, Colleferro Visita delegazione giapponese Sinspective;
  • 23 maggio, Segni Evento dedicato alla celebrazione dei nostri dipendenti Senior con la partecipazione dell'AD e di tutti i Direttori;
  • 24 maggio, Colleferro "Cassetta delle idee": premiazione di varie proposte di miglioramento da parte dei dipendenti;
  • 25 maggio, Segni "Rocket re-challenge" gara di lancio di mini rocket costruiti dagli studenti del laboratorio di propulsione spaziale di La Sapienza;

  • 7 giugno, Torino Evento Lavazza "Legend 2019" sui grandi progetti di comunicazione: esposizione del modello Vega C decorato;
  • 11 giugno, Colleferro Visita istituzionale delegazione coreana Kari (Korea Aerospace Research Institute)
  • 20 giugno, Kourou Secondo volo Ariane 5 2019 Nella notte di giovedì 20 giugno si è svolto con successo il secondo lancio del 2019 di Ariane 5 (104-esima missione complessivamente) dal centro spaziale della Guyana francese. Il lanciatore europeo ha correttamente posizionato in orbita i satelliti T-16 (AT&T, DirecTV) ed Eutelsat 7C che forniranno servizi di broadcast TV e telecomunicazione;
  • 11 giugno, Frascati Evento Esrin "Vega Day" con la partecipazione dell'AD e vari interventi di PM Avio;
  • 18 giungo, Colleferro Visita istituzionale Sottosegretario agli Esteri Di Stefano;

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO È ESPOSTO

Rischi macroeconomici

Nel contesto delle condizioni generali dell'economia, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico (tra cui la dinamica del PIL, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, l'andamento dei tassi di interesse), sia nei vari Paesi in cui il Gruppo opera, sia a livello globale, per gli impatti sulla capacità di spesa destinata dai singoli paesi (in particolare in ambito europeo) allo sviluppo delle attività spaziali, per il tramite delle Agenzie nazionali ed Europea.

Nel corso degli ultimi anni, i mercati finanziari sono stati connotati da una volatilità particolarmente marcata che ha avuto pesanti ripercussioni sulle istituzioni bancarie e finanziarie e, più in generale, sull'intera economia, finendo poi per gravare sui bilanci pubblici. Il significativo e diffuso deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una grave e generalizzata difficoltà nell'accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese, e ha determinato una carenza di liquidità che si è ripercossa in ultimo stadio sullo sviluppo industriale e sull'occupazione, e, di riflesso, sulle strategie di budgeting degli stati europei e conseguentemente della capacità di spesa delle Agenzie spaziali di riferimento.

Sebbene i Governi e le autorità monetarie abbiano risposto a questa situazione con interventi di ampia portata, tra cui il taglio dei tassi di interesse ai minimi storici e interventi di finanziamento e rafforzamento degli intermediari e pur tenendo in considerazione i segnali di rallentamento del processo recessivo delle economie principali, non è tuttavia ad oggi possibile prevedere se e quando l'economia ritornerà ai livelli antecedenti la crisi, anche alla luce dell'aggravarsi del contesto geopolitico internazionale e del rallentamento del trend di crescita dell'economia cinese, nonché della rinnovata volatilità dei mercati finanziari e delle tensioni sulla situazione finanziaria e sulla capacità di credito di diversi Paesi.

Ove tale situazione di marcata debolezza ed incertezza dovesse prolungarsi significativamente o aggravarsi in particolare nel mercato in cui il Gruppo opera, l'attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate, soprattutto per quanto riguarda le aspettative di produzione per i voli/lanci futuri dei vettori di riferimento del Gruppo, e per i nuovi programmi di ricerca e sviluppo, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, le attività svolte nell'ambito dei programmi spaziali sono effettuate, prevalentemente, mediante l'utilizzo di fondi stanziati dai governi e dalle autorità comunitarie. Tali stanziamenti, dipendono dalle politiche adottate dai governi e – in generale – dalle condizioni economiche dell'Europa. La domanda di lanciatori, comunque, è sostenuta sia dal settore pubblico sia da quello privato.

Sebbene il Gruppo ritenga che il settore dei programmi spaziali sia meno volatile in considerazione dei progetti a lungo termine e del portafoglio ordini sviluppati in tale contesto, una contrazione della crescita economica, una situazione di recessione economica o una crisi finanziaria potrebbero deprimere, anche in maniera significativa, la domanda dei componenti prodotti dal Gruppo, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Inoltre, un contesto macroeconomico negativo potrebbe impedire al Gruppo l'accesso al mercato dei capitali, o impedirne l'accesso a condizioni favorevoli, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Rischi relativi al nostro specifico business

I programmi spaziali, per la loro stessa natura, complessità, rilevanza strategica e fonti di finanziamento, sono generalmente dipendenti da piani e decisioni assunte a livello governativo in Europa, sia di singola nazione sia nel contesto di accordi internazionali, attuati mediante l'intervento di specifiche istituzioni e agenzie nazionali e sovranazionali. Tali piani mirano a garantire l'accesso indipendente allo spazio da parte delle nazioni europee.

Mutamenti nelle politiche di accesso allo spazio, sia a livello nazionale come europeo o internazionale, e condizioni economiche non favorevoli che condizionino i livelli di spesa destinati a tali politiche da governi nazionali e istituzioni sovranazionali, potrebbero incidere sui livelli di attività del Gruppo con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il business del Gruppo dipende inoltre da un numero limitato di programmi e quindi di clienti. Eventuali interruzioni, sospensioni temporanee o cancellazioni di uno o più programmi maggiori costituisce un rischio che può avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo. Il backlog, quindi potrebbe essere soggetto ad inattesi aggiustamenti e non essere quindi indicativo dei futuri ricavi o risultati delle attività.

Il Gruppo opera, nel settore spaziale, in misura rilevante mediante contratti a lungo termine spesso a prezzo fisso o eventualmente con revisione prezzi legata all'inflazione. I contratti a prezzo fisso presentano il rischio che eventuali costi aggiuntivi non vengano o vengano parzialmente rimborsati dal cliente con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre per la rilevazione dei ricavi e dei relativi margini, derivanti da contratti per lavori su ordinazione a lungo termine, viene utilizzato il metodo della percentuale di avanzamento, che richiede la stima dei costi totali per l'esecuzione dei contratti e la verifica dello stato di avanzamento delle attività. Entrambi questi elementi risultano, per loro stessa natura, fortemente soggetti a stime operate dal management, che a loro volta dipendono dall'oggettiva possibilità e capacità di prevedere gli eventi futuri. Il verificarsi di eventi imprevedibili o previsti in misura diversa potrebbe causare un incremento dei costi sostenuti nell'esecuzione dei contratti a lungo termine, con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il Gruppo non è il Launch Service Provider per quanto riguarda la vendita dei servizi di lancio Vega. Nonostante il Gruppo abbia il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore, nel caso il Launch Service Providernon interpretsse correttamente il suo ruolo oppure adottasse delle pratiche

commerciali non in linea con gli interessi del Gruppo, questo potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

La posizione di Arianespace è stata oggetto di una istruttoria della Commissione Antitrust Europea quando Ariane Group era in procinto di assumere il controllo di Arianespace e a dicembre 2017, la Commissione diede l'assenso all'acquisizione. Recentemente il mercato è evoluto notevolmente, con una domanda in calo per i satelliti geostazionari (tipico segmento di riferimento di Ariane) e in aumento per i satelliti in orbita bassa (tipico segmento di riferimento di Vega). Pertanto, a scopo prudenziale, nel corso del 2018, Avio ha presentato un ricorso contro la Commissione Antitrust Europea innanzi alla Corte di Giustizia Europea per non decadere dal suo diritto di chiedere una rivisitazione dei presupposti di ricostruzione del mercato alla base della decisione della stessa Commissione considerando la possibile evoluzione del mercato appena descritta.

I clienti del Gruppo sono responsabili di accertare la conformità dei prodotti prima della loro accettazione e vendita e possono rifiutarli totalmente o parzialmente in caso che tale conformità non sia accertata. In tal caso le clausole di garanzia ci impongono di sostituire o riparare il componente non conforme sostenendo i costi associati oltre a quelli eventualmente necessari alla comprensione del problema. Se dovesse accadere che i costi associati non sono coperti dalle assicurazioni stipulate questo potrebbe impattare negativamente sui risultati del Gruppo. Una volta intervenuta l'accettazione da parte dei clienti, il Gruppo non è più responsabile per i danni derivanti dal malfunzionamento dei prodotti, salvo venga dimostrata la preesistenza di eventuali difetti, non evidenziati in sede di accettazione, con conseguente ulteriore obbligo di ripristinare ovvero di riparare i prodotti difettosi prima dell'utilizzo finale e/o del lancio.

Inoltre, per eventuali danni, qualunque ne sia la causa, e dunque ivi inclusi i danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti dal Gruppo, causati durante il volo dei lanciatori saranno responsabili esclusivamente il launch service providere – ricorrendone i presupposti – l'ESA e il governo francese.

Le attività industriali del Gruppo implicano l'utilizzo e la lavorazione di materiale esplosivo o chimicamente pericoloso. Nonostante queste attività vengano condotte in accordo alla normative in vigore, seguendo uno specifico Safety Management System per prevenire gli incidenti e che vengono utilizzati mezzi e personale altamente qualificati, può succedere che si incorra in incidenti che possono generare interruzioni più o meno lunghe delle attività industriali con effetti negativi sui risultati del Gruppo.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL SEMESTRE

Business

Vega

In data 11 luglio 2019, dopo circa due minuti dal decollo del lanciatore Vega VV15 (di seguito "VV15"), si è verificata un'anomalia poco dopo l'accensione del secondo stadio (Zefiro 23), che ha portato alla conclusione prematura della missione per il satellite "Falcon Eye 1" commissionato ad Arianespace Société par actions simplifiée ("Arianespace") dal Governo degli Emirati Arabi Uniti.

Come previsto dagli accordi contrattuali che regolamentano i rapporti tra Avio, quale Prime Contractor del lanciatore Vega, e Arianespace, quale Launch Service Provider e Operatore di Lancio, in pari data, è stata nominata dall'ESA e da Arianespace una Commissione Indipendente di Inchiesta con il compito di accertare le possibili cause dell'anomalia occorsa.

Si precisa che, in base a quanto previsto dai suddetti accordi contrattuali, dal momento del decollo ("lift off") del lanciatore, la responsabilità per i danni a terzi derivanti dal malfunzionamento del lanciatore è trasferita ad Arianespace qualunque ne sia la causa. Pertanto, eventuali danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti da Avio e/o dai suoi sub fornitori causati durante il volo dei lanciatori saranno imputabili esclusivamente ad Arianespace in qualità di operatore di lancio e – ricorrendone i presupposti – al governo francese.

Nel caso venga dimostrata la preesistenza di eventuali difetti imputabili ad Avio, non evidenziati in sede di accettazione del lanciatore da parte di Arianespace, Avio potrebbe essere chiamata a rimborsare ad Arianespace i costi subiti da quest'ultima per i conseguenti lavori di analisi, ove non rimborsati dall'ESA.

Con riferimento all'anomalia verificatasi sul VV15, in data 5 settembre 2019, la Commissione Indipendente di Inchiesta ha emesso le proprie conclusioni sulle possibili cause, identificando quale più probabile un problema termo strutturale nella zona della calotta anteriore del motore Zefiro 23 e indicando le azioni correttive che dovranno essere poste in essere ed ha espresso le proprie raccomandazioni per consentire il riavvio dei lanci di Vega entro il primo trimestre del 2020 nel rispetto dei requisiti di sicurezza e affidabilità.

Avio sta lavorando per implementare le azioni correttive nei tempi indicati dalla Commissione al fine di tornare a volare nel primo trimestre del 2020.

In data 12 luglio 2019, il Comitato Interministeriale per le politiche dello Spazio e l'Aerospazio, unitamente all'Agenzia Spaziale Italiana, in un comunicato emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha garantito il pieno supporto ad Avio per conferire continuità alle attività di accesso allo Spazio che rappresentano una capacità strategica per il Paese.

Si precisa che, dovendo ancora valutare l'effetto dell'implementazione del piano di verifiche proposte dalla Commissione basate su test e analisi, nonché delle azioni correttive proposte dalla Commissione, allo stato non sono quantificabili gli eventuali effetti economici conseguenti a tale anomalia in termini di possibili oneri e rispettive coperture previste dagli accordi contrattuali esistenti con Arianespace e con l'ESA.

Ariane

In data 6 agosto 2019 è stato effettuato con successo il lancio di Ariane 5 (VA 249) che ha portato in orbita due satelliti per telecomunicazioni per clienti a lungo termine: Intelsat 39, per l'operatore Intelsat e il satellite EDRS-C, basato su un partenariato pubblico-privato tra l'Agenzia spaziale europea (ESA) e Airbus.

Altri fatti di rilievo

Incassi per rimborsi crediti IVA

Successivamente alla chiusura del semestre, a seguito delle istanze di rimborso presentate dalla capogruppo Avio S.p.A. all'Agenzia delle Entrate, sono stati incassati nei mesi di luglio e agosto 2019 crediti IVA per un totale pari a Euro 28,0 milioni oltre interessi per Euro 231 migliaia.

Accordo transattivo con FCA Partecipazioni S.p.A. in materia di oneri ambientali

Come riportato nella precedente informativa finanziaria, per effetto del contratto "Agreement of Purchase and Sale" stipulato nel 2003, FCA Partecipazioni S.p.A. è tenuta ad indennizzare il Gruppo Avio relativamente all'esecuzione delle attività di bonifica, agli oneri da sostenere per il ripristino ambientale nonché per le attività da svolgere per la gestione post-operativa e la manutenzione di alcune aree situate nel comprensorio industriale di Colleferro.

Dopo anni di collaborazione tra le parti nella disamina degli oneri ambientali indennizzabili da parte FCA Partecipazioni S.p.A. ai sensi del menzionato contratto del 2003 e di corresponsione degli indennizzi al Gruppo Avio, nel 2017 FCA Partecipazioni S.p.A. comunicò al Gruppo Avio il venir meno, secondo FCA Partecipazioni S.p.A., dei suddetti obblighi contrattuali per effetto del presunto "change of control" nell'ambito dell'operazione societaria Space2 S.p.A./Avio S.p.A., avvenuta ad inizio 2017, che portò alla quotazione in borsa di Avio S.p.A.

Nel mese di luglio 2017, il Gruppo Avio avviò una procedura di arbitrato nei confronti di FCA Partecipazioni S.p.A. al fine di far accertare la permanenza della garanzia contrattuale sopra citata.

Nell'ambito del procedimento arbitrale, anche su invito del Collegio Arbitrale, le parti hanno avviato delle trattative finalizzate al raggiungimento di una transazione.

In tale contesto, in data 2 agosto 2019, le parti sono addivenute ad un accordo transattivo in base al quale FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione post-operativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzie contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio.

Contestualmente alla stipula dell'accordo transattivo in data 2 agosto 2019 FCA Partecipazioni S.p.A. ha corrisposto al Gruppo Avio circa 4,0 milioni di Euro quale quota parte dell'accordo complessivo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2019 di Avio S.p.A., in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2019, ha deliberato l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie.

Il programma sarà attuato mediante acquisti operati da un intermediario abilitato, Equita SIM S.p.A., che adotterà le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa applicabile e dalla predetta delibera assembleare.

In linea con quanto previsto dalla delibera assembleare, il programma di acquisto di azioni proprie è finalizzato a:

  • a) perseguire un efficiente impiego della liquidità generata dall'attività caratteristica della Società anche tramite investimento a medio e lungo termine in azioni proprie;
  • b) offrire agli azionisti uno strumento addizionale di monetizzazione del proprio investimento;
  • c) utilizzare le azioni proprie quale corrispettivo nell'ambito di operazioni straordinarie, per ricevere i fondi per progetti di acquisizione e/o nell'ambito di operazioni di scambio di pacchetti azionari, ovvero per altri impieghi ritenuti di interesse finanziario, gestionale e/o strategico per la Società.

Il programma ha ad oggetto l'acquisto di azioni proprie per un controvalore non superiore a Euro 5 milioni ed entro un numero massimo di 1.000.000.

Gli acquisti verranno effettuati sul mercato MTA (segmento STAR) in ottemperanza all'art. 144- bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999 e alle altre disposizioni applicabili, in modo da assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ex art. 132 del T.U.F., nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana S.p.A.

Il programma potrà essere realizzato, entro i suddetti limiti di controvalore e quantitativi di azioni, fino al 28 ottobre 2020 ossia entro la scadenza del periodo di 18 mesi previsto dall'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2019, salvo revoca della stessa.

Alla data del 12 settembre 2019 a seguito degli acquisti effettuati, Avio S.p.A. detiene n. 45.050 azioni proprie pari allo 0,17% del numero di azioni che compongono il capitale sociale.

Costituzione della società Avio France S.A.S.

In data 19 agosto 2019 è stata costituita la società Avio France S.A.S., con sede a Parigi, che si occuperà di attività ingegneristiche a livello del sistema lanciatore a supporto di Arianespace ed ESA nella commercializzazione dei lanciatori VEGA e VEGA-C.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le previsioni per l'esercizio 2019 sono di volumi complessivi sostanzialmente in linea rispetto all'anno 2018, fermo restando eventuali possibili effetti derivanti da quanto riportato al paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre" con riferimento all'anomalia relativa al volo Vega VV15.

RAPPORTI CON IMPRESE PARTECIPANTI, CONTROLLATE, JOINT-VENTURE, COLLEGATE E PARTECIPATE

I rapporti della capogruppo Avio S.p.A. con soggetti o imprese che la partecipano e con imprese controllate e collegate di queste ultime, con imprese da essa controllate, joint-venture, collegate e partecipate e con controllate e collegate di queste ultime, sono costituiti da operazioni di natura industriale, commerciale e finanziaria svolte nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, riguardano forniture di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, informatico, di gestione personale, di assistenza ed operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria.

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2019

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Nota 30 giugno 2019 31 dicembre 2018
(importi in Euro)
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 89.616.543 89.314.581
Diritti d'uso 3.2 6.481.105
Investimenti immobiliari 3.3 3.062.594 2.945.216
Avviamento 3.4 61.005.397 61.005.397
Attività immateriali a vita definita 3.5 118.312.895 116.953.729
Partecipazioni 3.6 5.879.056 8.137.948
Attività finanziarie non correnti 3.7 6.031.500 5.812.000
Attività per imposte anticipate 3.8 76.529.332 76.150.361
Altre attività non correnti 3.9 78.377.171 66.520.882
Totale attività non correnti 445.295.593 426,840.114
Attività correnti
Rimanenze e Acconti a fornitori 3.10 136.064.820 116.079.957
Lavori in corso su ordinazione 3.11 42.402.436 103.151.448
Crediti commerciali 3.12 3.495.218 7.017.095
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.13 93.833.304 108.434.880
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.14 64.126.147 62.775.066
Altre attività correnti 3.15 13.655.544 7.607.803
Totale attività correnti 353,577,469 405.066.249
TOTALE ATTIVITA' 798.873.061 831.906.363

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Nota 30 giugno 2019 31 dicembre
2018
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.16 90.964.212 90.964.212
Riserva sovrapprezzo azioni 3.17 144.255.918 144.255.918
Altre riserve 3.18 14.150.164 14.580.499
Utili/(Perdite) a nuovo 23.177.929 10.442.902
Utile/(Perdita) dell'esercizio del Gruppo 6.786.515 24.337.954
Totale Patrimonio netto di Gruppo 279.334.738 284.581.484
Patrimonio netto dei terzi 3.19 7.241.117 11.404.835
TOTALE PATRIMONIO NETTO 286.575.855 295.986.319
PASSIVITA
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.20 55.421.494 40.000.000
Fondi per benefici ai dipendenti 3.21 11.227.853 10.706.213
Fondi per rischi ed oneri 3.22 23.495.364 7.841.101
Altre passività non correnti 3.23 122.271.727 122.452.889
Totale passività non correnti 212.416.438 181.000.203
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.24 17.920.805 19.249.221
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.25 75.000 60.000
Fondi per rischi ed oneri 3.22 6.260.276 8.022.416
Debiti commerciali 3.26 120.119.702 131.407.118
Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione 3.11 130.225.109 177.072.126
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.27 3.344.242 2.308.320
Altre passività correnti 3.28 21.935.635 16.800.639
Totale passività correnti 299.880.768 354.919.841
TOTALE PASSIVITA' 512.297.206 535,920,044
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 798.873.061 831.906.363

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Nota 1º semestre
2019
1º semestre
2018
(importi in Euro)
Ricavi 3.29 190.997.094 202.004.928
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
246.789 4.286.641
Altri ricavi operativi 3.30 2.600.388 1.452.047
Consumi di materie prime 3.31 (60.232.613) (64.882.242)
Costi per servizi 3.32 (84.206.589) (96.064.636)
Costi per il personale 3.33 (36.233.617) (32.651.367)
Ammortamenti 3.34 (8.018.780) (6.841.259)
Svalutazioni e ripristini di valore
Altri costi operativi 3.35 (3.267.246) (4.983.914)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto - proventi/(oneri) operativi
3.36 981.108 1.767.620
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.37 5.209.724 3.576.441
RISULTATO OPERATIVO 8.076.258 7.664.259
Proventi finanziari 3.38 291.755 590.413
Oneri finanziari 3.39 (467.422) (824.925)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (175.667) (234.512)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto - proventi/(oneri) finanziari
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE 7.900.591 7.429.747
Imposte sul reddito 3.40 (837.793) (1.222.549)
UTILE (PERDITA) DI PERIODO 7.062.797 6.207.198
-- di cui: Soci della controllante 6.786.515 5.947.648
Interessenze di pertinenza di terzi 276.282 259.549

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 1º semestre
2019
1º semestre
2018
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO (A) 7.062.797 6.207.198
Altre componenti di conto economico complessivo:
- Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali
(505.303) (467.781)
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 74.984 (2.919)
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE
(B)
(430.319) (470.700)
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DEL PERIODO (A+B) 6.632.479 5.736.498
-- di cui: Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
6.356.197
276.282
5.476.949
259.549

Altre riserve Utili
(Perdite)
a nuovo
Risultato
del
periodo
del
Gruppo
ا
Patrimo
nio
netto di
Gruppo
Patrimo
nio
netto di
Terzi
Totale
Patrimo
nio
Netto
Capital
e
sociale
Riserva
sovrappre
zzo azioni
Riserva
legale
Riser
va da
cash
flow
hedg
e su
lassı
Riserva
utili /
(perdite)
attuariali
Riserva
costi per
aumento
di capitale
2015
Patrimonio netto al 31/12/2017 90.964 163.897 7 0 (3.234) (1.456) 3.611 18.361 272.150 10.055 282.205
Destinazione risultato esercizio precedente 8.344 (8.344) 0 0
Distribuzione dividendi della capgruppo Avio
S.p.A.
Distribuzione dividendi della controllata
Regulus S.A.
(10.017) (10.017) (1.760) (10.017
)
(1.760)
Destinazione riserve (19.641) 18.185 1.456
Effetto sugli Utili a nuovo deò Gruppo e sulle
Riserve di terzi per Operazioni Under Common
Control
(1.556) (1.556) 1.556 0
Altre variazioni 21 21 21
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile/(Perdita) dell'esercizio 24.338 24.338 1.500 25.838
- Altre variazioni 0 0
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo
effetto fiscale
(378) 24 (355) 54 (300)
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 0 (378) 0 24 24.338 23.983 1.554 25.538
Patrimonio netto al 31/12/2018 90.964 144.256 18.193 0 (3.612) 0 10.443 24.338 284.581 11.405 295.986
Destinazione risultato esercizio precedente 12.740 (12.740) 0 0
Distribuzione dividendi dalla capogruppo Avio (11.598) (11.598) (11.598
S.p.A.
Distribuzione dividendi dalla controllata
Regulus S.A. (quota terzi)
Distribuzione dividendi dalla controllata
Spacelab S.p.A. (quota terzi)
(1.440)
(3.000)
)
(1.440)
(3.000)
Destinazione riserve
Effetto sugli Utili a nuovo del Gruppo e sulle
Riserve di terzi per Operazioni Under Common
Control
0 0
Altre variazioni (5) (၃) (5)
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile/(Perdita) dell'esercizio 6.787 6.787 276 7.063
- Altre variazioni 0 0
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo
effetto fiscale
(430) (430) 0 (430)
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 0 (430) 0 0 6.787 6.356 276 6.632
Patrimonio netto al 30/06/2019 90.964 144.256 18.193 0 (4.043) 0 23.178 6.787 279.335 7.241 286.576

10
semestre
2019
10
semestre
2018
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio 7.063 6.207
Rettifiche per:
- Imposte sul reddito 838 1.223
- (Proventi)/oneri da valutazione ad equity della partecipazione in Europropulsion (981) (1.768)
- (Proventi)/oneri finanziari
- Ammortamenti
176
8.019
235
6.841
Dividendi incassati dalla società a controllo congiunto Europropulsion S.A. 3.240 3.080
Variazione netta fondi per rischi e oneri 13.892 (1.795)
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti 16 216
Variazioni di:
- Rimanenze (19.985) 8.751
- Lavori in corso su ordinazione e anticipi 13.902 (60.185)
- Crediti commerciali 3.522 3.867
- Debiti commerciali
- Altre attività correnti e non correnti
(11.287)
(19.559)
22.463
752
- Altre passività correnti e non correnti 2.449 8.901
Imposte sul reddito corrisposte (304) (476)
Interessi corrisposti (143) (120)
Disponibilità liquide nette generate((impiegate) nell'attività operativa (A) 857 (1.807)
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari (3.660) (1.635)
- Attività immateriali a vita definita (5.380) (4.795)
- Partecipazioni 0
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
Disponibilità liquide generatel(impiegate) nell'attività di investimento (B) (9.040) (6.430)
ATTIVITA DI FINANZIAMENTO
Ulteriore tranche finanziamento BEI 10.000
Effetto tesoreria accentrata con società a controllo congiunto Europropulsion S.A. (2.500) (13.510)
Dividendi pagati dalla capogruppo Avio S.p.A. (11.598) (10.017)
Dividendi pagati dalla società controllata Regulus S.A. di pertinenza dei soci di
minoranza
(1.440) (1.760)
Altre variazioni di attività e passività finanziarie (881)
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di finanziamento (C) (6.419) (25.287)
INCREMI(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI (A)+(B)+(C) (14.602) (33.524)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI - INIZIO PERIODO 108.435 107.033
DISPONIBILITÀ' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI - FINE PERIODO 93.833 73.509

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2019

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società fu costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

In data 31 marzo 2017, Space2 S.p.A. acquisì la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, procedette alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A., inoltre, assunse la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione societaria.

Avio S.p.A. detiene, al 30 giugno 2019, direttamente o indirettamente, partecipazioni in cinque società controllate (Spacelab S.p.A., Regulus S.A., Avio Guyana SAS, AS Propulsion International BV e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd. in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.) incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (collettivamente il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

L'area di consolidamento non si è modificata nel corso del primo semestre 2019.

Il presente bilancio consolidato del Gruppo è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, di Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato sono espressi in unità di Euro; i prospetti delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e del Rendiconto Finanziario Consolidato nonché i valori riportati nelle presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle Note che seguono.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio abbreviato

Il presente Bilancio abbreviato semestrale al 30 giugno 2019 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Nella predisposizione del presente Bilancio abbreviato semestrale, redatto secondo lo IAS 34 – Bilanci intermedi, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato del Gruppo Avio al 31 dicembre 2018, ad eccezione di quanto descritto nelle Note Esplicative - paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2019. Esso pertanto deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo Avio al 31 dicembre 2018.

La redazione di un bilancio abbreviato secondo gli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio abbreviato e sugli importi dei ricavi e dei costi di periodo. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione alla data di predisposizione del presente bilancio, dovessero differire dalle circostanze effettive, esse saranno modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse varieranno.

Inoltre, taluni processi valutativi, in particolare quelli maggiormente complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti o la valutazione di passività potenziali, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore o vi siano i presupposti per stanziamenti di fondi per rischi ed oneri.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio abbreviato semestrale relativo al periodo chiuso al 30 giugno 2019 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, dal Conto Economico Consolidato, dal Conto Economico Complessivo Consolidato, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dal Gruppo prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata la distinta presentazione delle attività non correnti e correnti e delle passività non correnti e correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico Consolidato la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate, ove applicabile;
  • per il Conto Economico Complessivo Consolidato l'adozione della presentazione autonoma ("two-statement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario Consolidato l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 34 il presente Bilancio abbreviato semestrale al 30 giugno 2019 presenta le informazioni comparative alla fine dell'esercizio 2018 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Consolidata) e quelle relative al primo semestre 2018 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato).

2.4. Principi di consolidamento

I principi di consolidamento adottati sono coerenti con i criteri utilizzati nella stesura del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 del Gruppo Avio, ai quali si rinvia per maggiori dettagli.

2.5. Conversione dei bilanci di imprese estere

I bilanci di ciascuna società consolidata vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera. Ai fini del bilancio abbreviato semestrale, ove applicabile, il bilancio di ciascuna entità estera che opera in moneta diversa dall'Euro è convertito in quest'ultima divisa, che è la moneta di conto del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. Le operazioni in valute diverse dall'Euro sono convertite nella valuta funzionale al cambio in vigore alla data in cui si effettua l'operazione e gli utili e le perdite di conversione che derivano dalla successiva chiusura di dette operazioni sono rilevate a conto economico. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa da quella funzionale sono convertite in Euro al cambio corrente a tale data. Le differenze positive e/o negative tra i valori adeguati al cambio in chiusura e quelli registrati in contabilità sono anch'esse rilevate a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

2.6. Area di consolidamento

Il bilancio abbreviato semestrale al 30 giugno 2019 comprende i bilanci della Capogruppo, delle società italiane ed estere nelle quali la medesima detiene direttamente o indirettamente al 30 giugno 2019 più del 50% del capitale, consolidati con il metodo integrale, e il bilancio della società Europropulsion S.A., detenuta al 50% congiuntamente ad un altro azionista, consolidata con il metodo del patrimonio netto.

L'area di consolidamento al 30 giugno 2019 è indicata nella tabella seguente:

Società incluse nell'area di consolidamento al 30 giugno 2019 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyana SAS 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nei patrimoni e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo, esposta nella voce "Interessenze di pertinenza di terzi".

2.7. Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili adottati sono coerenti con i criteri d'iscrizione e valutazione utilizzati nella stesura del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 del Gruppo Avio, al quale si rinvia per maggiori dettagli, ad eccezione di quanto esposto nel successivo paragrafo.

2.8. Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:

in data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata.

La Società ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

La Società si è avvalsa della previsione prevista dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato sulla base dell'IFRIC 4 e IAS 17 circa la quantificazione di lease operativo per uno specifico contratto. Tale previsione è stata applicata a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

È in fase di completamento il processo di implementazione del principio, che prevede il settaggio dell'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile del principio e l'allineamento dei processi amministrativi e dei controlli a presidio delle aree critiche su cui insiste il principio. Il completamento di tale processo è previsto nel corso dei primi mesi del 2019.

Il Gruppo applicherà il nuovo principio utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, la Società contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

Le tabelle seguenti riportano gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione 1 gennaio 2019 sia sul bilancio consolidato del Gruppo Avio che sul bilancio separato della Avio S.p.A. (dati in milioni di Euro):

ASSETS Effetti alla data di transizione 01.01.2019 sul Bilancio
consolidato del Gruppo Avio
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati
Diritto d'uso Autoveicoli
5
2
Totale 7
PASSIVITA' Effetti alla data di transizione 01.01.2019 sul Bilancio
consolidato del Gruppo Avio
Passività non-correnti
Passività finanziare per
lease non-correnti
5
Passività correnti
Passività finanziare per
lease correnti
2

Nell'adottare l'IFRS 16, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease per le seguenti classi di attività: hardwareed alcuni materiali informatici.

Parimenti, la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dell'IFRS 16:5(b) per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire che i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5.000,00 quando nuovi). I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • computers, telefoni e tablet;
  • stampanti;
  • altri dispositive elettronici;
  • mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Come previsto dall'IFRS 16, la Società non separerà le non-lease components dalle componenti leasing: la Società intende avvalersi dell'esenzione concessa dall'IFRS 16:15 per le seguenti categorie di attività:

  • autovetture;
  • appartamenti.

Le non-lease component su tali attività non saranno scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components, ma verranno considerate insieme a queste ultime nella determinazione della passività finanziaria del leasee del relativo diritto d'uso.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, la Società intende avvalersi dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato (indicare solo le esenzioni di cui la Società ha deciso di avvalersi):

  • classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease saranno iscritti a conto economico su base lineare;
  • esclusione dei costi diretti iniziali dalla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;
  • utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term, alla definizione dell'incremental borrowing rate. Le principali sono riassunte di seguito:

  • la Società ha deciso di non applicare l'IFRS 16 per i contratti contenenti un lease che hanno come attività sottostante un bene immateriale;
  • lease term: l'identificazione della lease term è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali dei contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra. Il Gruppo, basandosi sull'esperienza storica, ha definito come policy contabile l'inclusione, oltre al periodo non cancellabile, del primo periodo di rinnovo contrattuale, nel caso in cui il rinnovo dipenda esclusivamente dal Gruppo. Per i contratti con rinnovi automatici per un periodo annuale (o inferiore), il Gruppo ha definito come policy contabile la stima del lease term in una durata media di 6 anni, basando sull'evidenza storica e sulla valutazione del periodo di rinnovo considerato "ragionevolmente certo", in presenza di penalità, in senso lato, più che insignificanti per il locatore nel terminare il contratto. Nel caso di contratti di affitto immobiliare con rinnovi pluriennali dipendenti dalla volontà di entrambe le parti, il Gruppo ha valutati i fatti e le circostanze specifiche, oltre che le penalità, considerate in senso ampio, rivenienti da una potenziale conclusione del contratto.
  • definizione dell'incremental borrowing rate: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo, non è presente un tasso di interesse implicito, il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato come il tasso privo di rischio di ogni Paese in cui i contratti sono stati stipulati, con scadenze commisurate alla durata dello specifico contratto di affitto, aumento dello specifico Credit spreaddella controllata/Gruppo.
  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation. Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test Solely Payments of Principal and Interest("SPPI") anche nel caso in cui la

"reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation"per il soggetto finanziatore.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'intepretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. In particolare, l'Interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1.

La nuova interpretazione è stata applicata dal 1° gennaio 2019.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
    • o IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
    • o IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli

emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service coste gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2019 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach("PAA").

Le principali caratteristiche del General Modelsono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;

  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.

L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature(DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori, non operando il Gruppo nel campo assicurativo, non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato dall'adozione di questo principio.

in data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale per l'entità, che per determinare se un insieme di attività/processi e beni acquistati non sia un business. Qualora il test fornisca un esito positivo, l'insieme di attività/processi e beni acquistato non costituisce un businesse

il principio non richiede ulteriori verifiche. Nel caso in cui il test fornisca un esito negativo, l'entità dovrà svolgere ulteriori analisi sulle attività/processi e beni acquistati per identificare la presenza di un business. A tal fine, l'emendamento ha aggiunto numerosi esempi illustrativi al principio IFRS 3 al fine di far comprendere l'applicazione pratica della nuova definizione di business in specifiche fattispecie. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle eventuali nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci consolidati chiusi successivamente a tale data.

in data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale documento, tuttavia al momento stanno valutando i possibili effetti dello stesso.

in data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 30 giugno 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali del Gruppo Avio al 30 giugno 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

30/06/2019 31/12/2018
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori
netti a
bilancio
Terreni 15.806 - 15.806 15.806 - 15.806
Fabbricati 33.644 (16.933) 16.712 33.575 (16.329) 17.246
Impianti e macchinario 77.999 (54.878) 23.120 75.476 (52.995) 22.480
Attrezzature industriali e commerciali 18.058 (16.013) 2.045 17.892 (15.688) 2.205
Altri beni 9.029 (6.746) 2.283 8.787 (6.361) 2.426
Immobilizzazioni in corso e acconti 29.650 - 29.650 29.151 - 29.151
Totale 184.186 (94.569) 89.616 180.687 (91.372) 89.315

Le variazioni tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Diminuzioni Riclassifiche
Valori lordi 31/12/2018 Investimenti per ed altre 30/06/2019
dismissioni variazioni
Terreni 15.806 - - - 15.806
Fabbricati 33.575 69 - - 33.644
Impianti e macchinario 75.476 2.528 (5) - 77.999
Attrezzature industriali e commerciali 17.892 213 (47) - 18.058
Altri beni 8.787 258 (28) 13 9.029
Immobilizzazioni in corso e acconti 29.151 499 - - 29.650
Totale 180.687 3.567 (81) 13 184.186

Gli incrementi del periodo, pari a 3.567 migliaia di Euro, sono principalmente relativi a macchinari per la produzione.

Tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Diminuzioni Riclassifiche
Valori lordi 31/12/2018 Incrementi per ed altre 30/06/2019
dismissioni variazioni
Terreni - - - - -
Fabbricati (16.329) (604) - - (16.933)
Impianti e macchinario (52.995) (1.888) 5 - (54.878)
Attrezzature industriali e commerciali (15.688) (345) 20 - (16.013)
Altri beni (6.361) (373) 1 (13) (6.746)
Totale (91.372) (3.211) 27 (13) (94.569)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed all'obsolescenza economicotecnica subita dai cespiti.

3.2. DIRITTI D'USO

Il Gruppo ha applicato, ai fini della redazione del presente bilancio semestrale, il principio IFRS 16 – Leases, pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016 ed obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2019.

A tal riguardo il Gruppo si è avvalso della previsione prevista dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato sulla base dell'IFRIC 4 e IAS 17 circa la quantificazione di lease operativo per uno specifico contratto. Tale previsione è stata applicata a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

L'applicazione del nuovo principio è avvenuta utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

I valori dei Diritti d'uso al 30 giugno 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018
Valori
Fondi
ammortamento
lordi
Valori
netti a
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori
netti a
bilancio bilancio
Diritti d'uso
Totale
7.237
7.237
(755)
(755)
6.481
6.481
-
-
-
-
-
-

Di seguito si riporta la tabella relativa ai valori lordi di tali diritti al 30 giugno 2019 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
30/06/2019
Diritti d'uso - 7.237 - - 7.237
Totale - 7.237 - - 7.237

Di seguito invece la tabella relativa ai fondi di ammortamento di tali diritti al 30 giugno 2019 (importi in migliaia di Euro):

Diminuzioni Riclassifiche
Valori lordi 31/12/2018 Incrementi per ed altre 30/06/2019
dismissioni variazioni
Diritti d'uso - (755) - - (755)
Totale - (755) - - (755)

I Diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 sono principalmente i seguenti:

  • valore attuale dei pagamenti futuri relativi locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
  • valore attuale dei pagamenti futuri relativi alle seguenti locazioni verso società terze:
    • o locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
    • o locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
    • o locazione delle auto aziendali.

3.3. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

I valori degli Investimenti immobiliari al 30 giugno 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi degli Investimenti immobiliari del Gruppo Avio al 30 giugno 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

30/06/2019 31/12/2018
Valori Valori Valori
Fondi
Valori
lordi Fondi
ammortamento
netti a lordi ammortamento netti a
bilancio bilancio
Terreni 1.834 - 1.834 1.834 - 1.834
Immobili e fabbricati 2.201 (973) 1.228 2.052 (941) 1.111
Totale 4.035 (973) 3.063 3.887 (941) 2.945

Gli investimenti immobiliari si riferiscono a parte dei terreni, immobili e fabbricati nel comprensorio industriale di Colleferro (Roma) di proprietà della controllata Secosvim, concessi in locazione a terzi. Secosvim svolge attività di gestione immobiliare.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 nei valori lordi degli investimenti immobiliari del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Riclassifiche
Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni ed altre 30/06/2019
variazioni
Terreni 1.834 - - - 1.834
Immobili e fabbricati 2.052 149 - - 2.201
Totale 3.887 149 - - 4.035

Tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2018 Ammortamenti Utilizzi Riclassifiche
ed altre
30/06/2019
variazioni
Terreni - - - - -
Immobili e fabbricati (941) (31) - - (973)
Totale (941) (31) - - (973)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economicotecnica subita dai cespiti.

3.4. AVVIAMENTO

L'avviamento iscritto in bilancio al 30 giugno 2019 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2018, è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Come richiamato nella Nota 2.7. Principi contabili e criteri di valutazione, ove si riporta che i principi contabili adottati nella redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono coerenti con i criteri d'iscrizione e valutazione utilizzati nella stesura del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 del Gruppo Avio a cui si fa rinvio, l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test alla data del 31 dicembre 2018 e l'esito del test non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell'avviamento iscritto in bilancio a tale data.

Al 30 giugno 2019 è stata valutata l'eventuale presenza di indicatori di perdita di valore e, in assenza degli stessi, il valore iscritto in bilancio non è stato sottoposto ad ulteriore verifica della recuperabilità.

Per quanto riguarda la metodologia e le principali assunzioni adottate per lo svolgimento dell'impairment test al 31 dicembre 2018, si rinvia al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 del Gruppo Avio.

3.5. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 30 giugno 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio al 30 giugno 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

30/06/2019 31/12/2018
Fondi Valori Valori
lordi
Fondi Valori
Valori lordi ammorta netti a ammorta netti a
mento bilancio mento bilancio
Costi di sviluppo - in ammortamento 71.188 (50.799) 20.389 71.188 (48.692) 22.496
Costi di sviluppo - in corso di completamento 58.167 - 58.167 52.989 - 52.989
Totale costi di sviluppo 129.355 (50.799) 78.556 124.177 (48.692) 75.485
Attività da PPA 2017 - Programmi 44.785 (6.718) 38.067 44.785 (5.225) 39.560
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 6.430 (6.029) 401 6.356 (5.849) 507
Altre 3.095 (1.940) 1.155 3.065 (1.699) 1.365
Immobilizzazioni in corso e acconti 134 - 134 37 - 37
Totale 183.799 (65.486) 118.313 178.419 (61.465) 116.954

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi al motore P80, mentre la maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento si riferiscono principalmente ai progetti per i nuovi motori Z40, P120 e ad ossigeno liquido e metano.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 avvenuto a marzo 2017 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali Ariane e Vega per un valore complessivo pari a 44.785 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei suddetti programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi stessi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze, anche per uso software, e costi relativi ai marchi.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Riclassifiche
Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni ed altre 30/06/2019
variazioni
Costi di sviluppo - in ammortamento 71.188 - - - 71.188
Costi di sviluppo – in corso di completamento 52.989 5.178 - - 58.167
Totale costi di sviluppo 124.177 5.178 - - 129.355
Attività da PPA 2017 - Programmi 44.785 - - - 44.785
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 6.356 74 - - 6.430
Altre 3.065 31 - - 3.095
Immobilizzazioni in corso e acconti 37 97 - - 134
Totale 178.419 5.380 - - 183.799

Gli incrementi intervenuti nel semestre con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione dei mini lanciatori e dei nuovi motori ad ossigeno liquido e metano.

Tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Riclassifiche
Fondi ammortamento 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni ed altre 30/06/2019
variazioni
Costi di sviluppo - in ammortamento (48.692) (2.107) - - (50.799)
Costi di sviluppo – in corso di completamento - - - - -
Totale costi di sviluppo (48.692) (2.107) - - (50.799)
Attività da PPA 2017 - Programmi (5.225) (1.493) - - (6.718)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili (5.849) (180) - - (6.029)
Altre (1.699) (241) - - (1.940)
Totale (61.465) (4.021) - - (65.486)

3.6. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta le partecipazioni del Gruppo Avio al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018
Quota di
Gruppo
Totale Quota di
Gruppo
Totale Variazione
Imprese controllate
- Servizi Colleferro - Società Consortile per Azioni 52,00% 62 52,00% 62 -
Totale controllate non consolidate 62 62 -
Imprese a controllo congiunto
- Europropulsion S.A. 50,00% 1.652 50,00% 3.911 (2.259)
Totale a controllo congiunto 1.652 3.911 (2.259)
Imprese collegate
- Termica Colleferro S.p.A. 40,00% 3.636 40,00% 3.636 -
- Consorzi diversi 5 5 -
Totale collegate 3.641 3.641 -
Altre imprese
- Altre società 524 524 -
Totale altre imprese 524 524 -
Totale 5.879 8.138 (2.259)

I movimenti intervenuti tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 in riferimento alle partecipazioni sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Incrementi Decrementi Altre
variazioni
30/06/2019
Imprese controllate 62 - - - 62
Imprese a controllo congiunto 3.911 981 (3.240) - 1.652
Imprese collegate 3.641 - - - 3.641
Altre imprese 524 - - - 524
Totale 8.138 981 (3.240) - 5.879

Il decremento netto del semestre, pari a 2.259 migliaia di Euro, è ascrivibile alla variazione della partecipazione nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A. valutata a patrimonio netto, per effetto di un incremento pari a 981 migliaia di Euro pari al 50% dell'utile del semestre della joint-venture, più che compensato dal decremento pari a 3.240 migliaia di Euro pari al 50% della diminuzione del Patrimonio netto della società conseguente ai dividendi erogati nel semestre.

Le partecipazioni nelle altre società collegate (essenzialmente consorzi) sono valutate al costo di acquisizione o di sottoscrizione, ritenendo le stesse non rilevanti ai fini della rappresentazione della situazione consolidata del Gruppo o perché non operative. Peraltro la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto non comporterebbe un effetto significativo rispetto alla valutazione al costo.

Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di finanziamenti o anticipazioni.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo.

3.7. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta le attività finanziarie non correnti del Gruppo Avio al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Finanziamento soci verso Termica Colleferro S.p.A. 6.032 5.812 220
6.032 5.812 220

La voce, pari a 6.032 migliaia di Euro (7.440 migliaia di Euro a valori nominali), è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI Energia S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi e postergato rispetto al finanziamento bancario della collegata.

L'incremento del semestre è l'effetto della valutazione al costo ammortizzato.

3.8. ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE

Le attività per imposte anticipate del Gruppo Avio iscritte in bilancio ammontano a 76.529 migliaia di Euro.

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

La fiscalità differita è stata determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo al Gruppo 19.262
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA 43.482
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati 1.940
Altre differenze temporanee deducibili 8.541
Totale Imposte anticipate lorde 73.224
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela (11.000)
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption (3.627)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili (1.189)
Totale imposte differite lorde (15.817)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 57.407
Imposte anticipate su perdite fiscali
(5)
68.657
Imposte anticipate non rilevate (49.535)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 76.529

5 Calcolate al 24% del valore totale delle perdite fiscali alla data.

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del businesspari a 15 anni.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120", sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega.

Le imposte differite attive rilevate in bilancio fanno riferimento principalmente dalla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013), agli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, all'attività immateriale per l'accreditamento alla clientela ridefinita nell'ambito della purchase price allocation del 2017 come in precedenza commentato, nonché alle perdite fiscali pregresse.

3.9. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Altre attività non correnti 78.377 66.521 11.856
78.377 66.521 11.856

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso il Gruppo General Electric 58.514 58.542 (28)
Crediti verso FCA Partecipazioni 13.427 - 13.427
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle 5.809 7.357 (1.548)
Legge 808/85 - quota non corrente
Depositi cauzionali 483 479 3
Altri crediti non correnti 145 142 2
Totale 78.377 66.521 11.856

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.514 migliaia di Euro, si riferisce al riaddebito dei seguenti oneri fiscali:

  • Euro 58.220 migliaia di Euro relativi al ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate di un avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestuamente all'iscrizione di tale credito si rileva tra le passività non correnti un debito verso l'Erario di pari importo;
  • Euro 294 migliaia di Euro relativi ad oneri derivanti da contenzioso fiscale relativo all'anno fiscale 2013 per il quale sono state sottoscritte adesioni fiscali nel 2018.

L'iscrizione dei suddetti crediti verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento alle eventuali passività che dovessero sorgere sia rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013 sia in generale al settore oggetto della suddetta cessione, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Circa il contenzioso relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali sopra menzionato, nel corso del 2018 è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla

Società. Alla data del presente bilancio non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Si segnala che sulla materia oggetto del presente contenzioso, riguardante l'applicazione della disposizione di cui all'art. 20 del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), è intervenuto il legislatore con il comma 1084 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 ("Legge di Bilancio 2019") qualificando espressamente come interpretazione autentica - così conferendogli efficacia retroattiva - l'art. 1, comma 87, lett. a), della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. "Legge di Bilancio 2018"), che ha modificato l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione. Sulla base della previsione contenuta nella Legge di Bilancio 2019, dunque, anche per il passato dovrebbe trovare applicazione, in senso favorevole al contribuente, la disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, venendo così meno la materia del contendere.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.23. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso FCA Partecipazioni" si riferisce all'accordo transattivo commentato nel paragrafo della Relazione sulla gestione "10. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo".

In data 2 agosto 2019 il Gruppo Avio e FCA Partecipazioni S.p.A. hanno raggiunto un accordo transattivo in materia di oneri ambientali in base al quale FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione post-operativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzie contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio. Tale accordo ha, pertanto, comportato la rilevazione di un credito attualizzato verso FCA Partecipazioni S.p.A. pari complessivamente a Euro 16,5 milioni di cui Euro 3 milioni incassabili entro il 30 giugno 2020 tra le attività correnti ed Euro 13,5 milioni incassabili oltre il 2020 tra le attività non correnti.

Ciò ha comportato un incremento delle voci altre attività correnti e non correnti per Euro 16,5 milioni e corrispondentemente del fondo per oneri per Euro 16,9 milioni.

Alla stipula dell'accordo in data 2 agosto 2019 il Gruppo Avio ha incassato, secondo quanto previsto dall'accordo transattivo, Euro 4,1 milioni (di cui Euro 3 milioni a fronte del suddetto nuovo credito iscritto ed Euro 1,1 milioni a fronte di un credito già iscritto in bilancio verso FCA Partecipazioni S.p.A.).

A riguardo, si veda anche più approfonditamente la sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota non corrente", pari a 5.809 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa prevista dalla Legge 808/85.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari". La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.15).

ATTIVITA' CORRENTI

3.10. RIMANENZE E ACCONTI A FORNITORI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Rimanenze 136.065 116.080 19.985
136.065 116.080 19.985

La composizione della voce al 30 giugno 2019 è di seguito rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Variazione Altre
variazioni
30/06/2019
Materie prime, sussidiarie e di consumo 35.844 5.290 - 41.134
Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di consumo (4.361) 1.828 - (2.533)
Valore netto materie prime, sussidiarie e di consumo 31.483 7.118 - 38.602
Prodotti in corso di lavorazione 5.382 (430) - 4.952
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione (424) - - (424)
Valore netto prodotti in corso di lavorazione 4.957 (430) - 4.527
Prodotti finiti e altre rimanenze 7 - - 7
Fondo svalutazione prodotti finiti e altre rimanenze (4) - - (4)
Valore netto prodotti finiti e altre rimanenze 3 - - 3
Acconti a fornitori 79.636 13.297 - 92.933
116.080 19.985 - 136.065

La voce Acconti a fornitori si riferisce al saldo dei pagamenti a fornitori effettuati in anticipo rispetto all'esecuzione delle relative forniture in base alle condizioni stabilite nei contratti di acquisto.

L'incremento delle rimanenze è collegato all'aumentata produzione. Il fondo svalutazione materie prime è stato utilizzato in occasione dello smaltimento di materiale divenuto non utilizzabile.

3.11. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Le attività di produzione e di ricerca e sviluppo svolte su commessa sono rappresentate in bilancio per mezzo di due distinte voci: "Lavori in corso su ordinazione" e "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione".

La voce "Lavori in corso su ordinazione", iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso su ordinazione risulta superiore alla data di bilancio al valore degli acconti incassati dai clienti.

La voce "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione", iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore degli agli acconti incassati dai clienti risulta superiore alla data di bilancio al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo secondo il metodo della percentuale di completamento in base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione e degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione 42.402 103.151 (60.749)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (130.225) (177.073) 46.847
Totale netto (87.823) (73.921) (13.902)

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti incassati da clienti e, pertanto, il saldo netto risulta iscritto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi) 876.534 503.157 373.377
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (834.131) (400.006) (434.126)
Lavori in corso su ordinazione (netti) 42.402 103.151 (60.749)

La tabella seguente riepiloga la situazione degli acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali il valore degli agli acconti incassati dai clienti risulta superiore al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione e, pertanto, il saldo netto risulta iscritto nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi) 965.005 1.150.960 (185.955)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (1.095.230) (1.328.032) 232.802
Acconti per lavori in corso su ordinazione (netti) (130.225) (177.072) 46.847

Il Gruppo Avio ha maturato benefici per crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dalla legge 11 dicembre 2016 n. 232 "legge di bilancio 2017" a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tali benefici sono riconosciuti a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo svolte su commesse pluriennali che sono parte dei lavori in corso su ordinazione.

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente relative ai lanciatori di future generazioni Vega-C e Vega-E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse in parola in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.12. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti commerciali 3.495 7.017 (3.522)
3.495 7.017 (3.522)

Si riporta di seguito la composizione dei crediti commerciali alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso terzi 1.640 5.479 (3.839)
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto 1.242 939 303
2.882 6.418 (3.536)
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto oltre l'esercizio successivo 613 599 14
613 599 14
Totale 3.495 7.017 (3.522)

Il valore nominale dei crediti verso terzi è stato rettificato da un fondo svalutazione crediti, pari a 483 migliaia di Euro, al fine di riflettere il fair valuedegli stessi.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Valore lordo 2.123 5.962 (3.839)
meno: fondo svalutazione (483) (483) 0
Totale 1.640 5.479 (3.839)

I principali crediti sono nei confronti di ArianeGroup e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Crediti verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Europropulsion S.A. 515 524 (9)
Servizi Colleferro S.C.p.A. 370 151 219
Consorzio Servizi Acqua Potabile 214 159 55
Termica Colleferro S.p.A. entro l'esercizio successivo 143 105 38
1.242 939 303
Termica Colleferro S.p.A. oltre l'esercizio successivo 613 599 14
613 599 14
Totale 1.855 1.538 317

3.13. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 30 giugno 2019 e quelli al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 93.833 108.435 (14.602)
Totale 93.833 108.435 (14.602)

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi.

Si rimanda al Rendiconto finanziario per quanto riguarda la movimentazione del semestre.

3.14. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 30 giugno 2019 e al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 64.126 62.775 1.351
Totale 64.126 62.775 1.351

La variazione in aumento della voce tra il 31 dicembre 2018 e il 30 giugno 2019 è stata pari a 1.351 migliaia di Euro; tale variazione è rappresentata nelle sue principali componenti nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti per IVA 49.410 46.253 3.157
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2018) 8.584 10.604 (2.020)
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2017) - 2.101 (2.101)
Crediti verso Erario 5.861 3.577 2.284
Crediti per IVA comunitaria 272 240 31
Totale 64.126 62.775 1.351

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari a Euro 49.410 migliaia, comprende:

  • Euro 45.578 migliaia relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario;
  • Euro 3.832 migliaia relativi a crediti IVA non chiesti a rimborso.

Il credito IVA nel corso del semestre si è incrementato di Euro 3.157 migliaia. Tale incremento è essenzialmente ascrivibile alla capogruppo Avio S.p.A.

La maturazione del credito IVA in capo ad Avio discende dalla circostanza che il Gruppo ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori e ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi. In particolare, in relazione alle operazioni poste in essere nei confronti di tali soggetti risultano applicabili i regimi di non imponibilità IVA relativi alle esportazioni, alle operazioni assimilate alle esportazioni e alle cessioni intracomunitarie dei beni. Detta circostanza comporta la quasi assenza di IVA a debito sulle operazioni attive poste in essere dalla capogruppo Avio. Dall'altro lato, quest'ultima ha principalmente fornitori italiani le cui forniture comportano l'iscrizione di IVA a credito.

Ciononostante, la voce "Crediti IVA" non presenta più incrementi significativi come in passato, sebbene – come detto – il Gruppo, realizzando la quasi totalità delle proprie vendite all'estero, maturi potenzialmente un credito IVA derivante dagli acquisti da terzi, notevolmente superiore all'importo del debito IVA derivante dalle suddette vendite.

In particolare, la riduzione dell'insorgere di nuovi crediti IVA deriva dalla circostanza che dal 2017, a seguito di interpello proposto all'Agenzia delle Entrate, la capogruppo Avio S.p.A. ha potuto applicare il regime degli esportatori abituali anche alle operazioni effettuate nei confronti della controllata ex ELV (oggi Spacelab) e aventi quali committenti l'ESA, potendosi così avvalere del regime del cosiddetto plafond ( 6 ) che consente di ridurre significativamente l'aumento dell'IVA a credito. La situazione si è definitivamente consolidata a seguito dell'acquisto del ramo di azienda della ex ELV (oggi Spacelab) da parte della stessa capogruppo Avio S.p.A.

L'incremento del credito IVA del periodo di riferimento è principalmente dovuto all'effettuazione di operazioni per le quali non è possibile per legge avvalersi del cosiddetto plafond.

Come riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione sulla gestione, dopo la chiusura del periodo sono stati incassati da parte dell'Agenzia delle Entrate crediti IVA della capogruppo Avio S.p.A. pari a complessivi 28,0 milioni di Euro, oltre interessi maturati, relativi al 2° e 3° trimestre 2017 ed all'IVA annuale 2017.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Quadro normativo di riferimento

L'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, accorda un credito di imposta alle imprese residenti in Italia che investono in attività di ricerca e sviluppo. In particolare, il credito d'imposta in questione:

  • riguarda gli investimenti relativi ad attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • è riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge (costi del personale, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, spese per contratti di ricerca (c.d. extra-muros) e spese per brevetti e privative industriali), effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;
  • è commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012-2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • è pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);

6 Regime IVA proprio degli esportatori abituali, che consente di richiedere ai fornitori la non applicazione dell'IVA sulle operazioni imponibili effettuate nel territorio dello Stato, per un importo pari a quello delle cessioni all'esportazione e delle operazioni assimilate effettuate nell'anno precedente.

  • è fruibile per un importo annuo massimo di 20 milioni di Euro (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • spetta anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • è fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa;
  • è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato).

Per effetto delle modifiche apportate dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017"), a decorrere dal periodo d'imposta 2017 il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri. In particolare, la Legge di Bilancio 2017 ha introdotto il comma 1bis all'art. 3 del decreto legge n. 145/2013 il quale, a partire dal 2017, consente di attribuire il credito d'imposta anche al soggetto commissionario residente che effettui lavori di ricerca e sviluppo per conto di un soggetto non residente.

La Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha apportato ulteriori modifiche alla disciplina il credito di imposta R&S. In particolare, tra l'altro, è stato disposto che:

  • l'importo massimo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d'imposta è ridotto da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro. Tale modifica entra in vigore a partire dall'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, vale a dire dal 1° gennaio 2019 per le imprese con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare;
  • l'importo massimo del credito d'imposta è stato ridotto dal 50% al 25% limitatamente alle spese per attività di ricerca e sviluppo non organizzate internamente all'azienda sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta 2012-2014; è stata, invece, confermata la percentuale del 50% nei casi di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all'azienda, ovverosia con riferimento alle spese del personale con contratto di lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle citate attività e nel caso di attività commissionate all'esterno solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca, nonché con start up e piccole e medie imprese (PMI) innovative indipendenti. Tale modifica entra in vigore a partire dall'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, vale a dire dal 1° gennaio 2019 per le imprese con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare;
  • l'utilizzo del credito d'imposta è possibile solo dopo il rilascio di un'apposita 'certificazione' dei costi sostenuti da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Tale modifica si applica già in relazione al credito d'imposta maturato relativamente ai costi sostenuti nel 2018.

Inoltre, il comma 72 della Legge di Bilancio 2019 reca una norma di interpretazione autentica riferita alla portata della disposizione contenuta nel comma 1-bis dell'art. 3 del decreto legge n. 145/2013.

Rilevazione in bilancio

Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione a cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

La leggera riduzione del contributo relativo al primo semestre 2019, rispetto al primo semestre 2018, è principalmente attribuibile a cambiamenti normativi introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 e ai conseguenti successivi chiarimenti forniti dall'Amministrazione Finanziaria.

Si precisa che, analogamente a quanto avvenuto per il primo semestre 2018, nel primo semestre 2019 non è stata riconosciuta alcuna quota dell'ulteriore potenziale beneficio dei crediti d'imposta in corso di maturazione nel 2019 in relazione ai costi sostenuti in tale esercizio.

Come prescritto dalla Legge di Bilancio 2019, il credito d'imposta maturato in relazione ai costi sostenuti nell'esercizio 2018 è stato utilizzato in compensazione subordinatamente al rilascio dell'apposita "certificazione" da parte del soggetto incaricato del controllo contabile, come richiesto dai suddetti cambiamenti normativi. Pertanto, l'utilizzo in compensazione operato nel semestre si riferisce alla quota del credito maturato in relazione ai costi sostenuti nel 2017; mentre l'utilizzo in compensazione della quota del credito maturato in relazione ai costi sostenuti nel 2018, è iniziato nel mese di agosto 2019, successivamente alla chiusura semestrale 2019.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario, pari a 5.861 migliaia di Euro, riguarda:

  • crediti relativi alla definizione agevolata dell'IVA di Secosvim per 1.659 migliaia di Euro;
  • crediti d'imposta IRAP per 973 migliaia di Euro;
  • crediti per ritenute su interessi per 931 migliaia di Euro;
  • crediti tributari della controllata guyanese Regulus per 996 migliaia di Euro;
  • altri crediti tributari per 1.302 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 272 migliaia.

3.15. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Altre attività correnti 13.656 7.608 6.048
Totale 13.656 7.608 6.048

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle 4.101 2.624 1.476
Legge 808/85
Crediti verso FCA Partecipazioni 4.052 1.020 3.032
Crediti diversi 2.139 1.694 445
Ratei e risconti attivi 1.522 1.130 392
Crediti verso dipendenti 1.260 1.008 252
Altri crediti verso società controllate non consolidate 0
Servizi Colleferro S.C.p.A.
-
366 126 239
Crediti verso Istituti Previdenziali 216 5 212
Totale 13.656 7.608 6.048

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 4.101 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.

Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.9).

Circa i "Crediti verso FCA Partecipazioni" si rinvia ai commenti riportati nel paragrafo della Relazione sulla gestione "10. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo" e nel paragrafo "3.9. Altre attività non correnti" delle presenti note.

I crediti diversi, pari a 2.139 migliaia di Euro, riguardano principalmente grants e riaddebiti a soggetti terzi di oneri ambientali e fiscali sostenuti dal Gruppo.

PATRIMONIO NETTO

3.16. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della capogruppo Avio S.p.A. è pari ad Euro 90.964.212 al 30 giugno 2019; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della SPAC (Special Purpose Acquisition Company) Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nel Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della capogruppo Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata nuovamente "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant(si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione).

Il capitale sociale al 30 giugno 2019 è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie.

3.17. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni è pari ad Euro 144.255.918 al 30 giugno 2019 ed è rimasta invariata rispetto al 31 dicembre 2018.

3.18. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018
Riserva utili / perdite attuariali (4.043) (3.612) (430)
Riserva legale 18.193 18.193 -
Totale 14.150 14.580 (430)

La voce Altre riserve accoglie:

  • una riserva negativa di 4.043 migliaia di Euro relativa alle perdite al netto degli utili attuariali derivanti dall'applicazione del principio IAS 19 rivisto, con il relativo effetto fiscale ove applicabile;
  • la riserva legale, di segno positivo, per 18.193 migliaia di Euro.

3.19. INTERESSENZA DI PERTINENZA DI TERZI

Le interessenze di pertinenza di azionisti di minoranza terzi si riferiscono alla quota non di competenza del patrimonio delle società controllate Spacelab S.p.A. e Regulus S.A. consolidate con il metodo integrale, come di seguito riportato (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019
Società consolidata % interessenze di
terzi
Capitale e riserve Utile (perdita) dell'
esercizio
Patrimonio Netto di
terzi
Spacelab S.p.A. 30,00% 2.477 2 2.479
Regulus S.A. 40,00% 4.488 274 4.762
6.965 276 7.241

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.20. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La variazione della voce tra il 31 dicembre 2018 ed il 30 giugno 2019 è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie non correnti 55.421 40.000 15.421
Totale 55.421 40.000 15.421

L'incremento è spiegato nella tabella seguente (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie verso BEI 50.000 40.000 10.000
Passività finanziarie verso società collegate ex IFRS 16 1.386 - 1.386
Passività finanziarie verso società terzi ex IFRS 16 4.036 - 4.036
Totale 55.421 40.000 15.421

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Tale incremento supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

I due finanziamenti con la BEI presentano le seguenti caratteristiche:

  • finanziamento di 10 milioni di Euro sottoscritto a gennaio 2019: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con la prima con scadenza il 30 aprile 2021 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2025;
  • finanziamento di 40 milioni di Euro sottoscritto ad ottobre 2017: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024.

I due finanziamenti non sono assistiti da garanzie e prevedono il rispetto di parametri finaziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA, rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto, rapporto tra l'EBITDA e gli Oneri Finanziari Netti) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tali finanziamenti.

Le passività finanziarie iscritte nel semestre a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 sono relative:

  • circa le passività finanziarie verso società collegate, alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
  • circa le passività finanziarie verso società terze, esse sono essenzialmente relative:
    • o alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
    • o alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
    • o alla locazione delle auto aziendali.

3.21. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed economiche degli stati in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi le società adempiono ai loro obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti, presenti nelle società italiane del Gruppo, del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione del Gruppo è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Per le società del Gruppo con un numero di dipendenti inferiore a cinquanta, le quote maturate nell'esercizio continuano ad essere accantonate al fondo TFR aziendale, a meno di scelte specifiche effettuate volontariamente dai singoli dipendenti.

Altri benefici a lungo termine

Il Gruppo riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito. Il Gruppo ha in essere principalmente piani a benefici definiti "unfunded", costituiti prevalentemente dal TFR delle società italiane.

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 5.022 5.006 16
Altri piani a benefici definiti 2.678 2.478 200
7.700 7.484 216
- Altri benefici a lungo termine 3.528 3.222 306
Totale fondi per benefici ai dipendenti 11.228 10.706 522
di cui:
- Italia 9.568 9.254 314
- Altri Paesi 1.660 1.452 208
11.228 10.706 522

Il dettaglio dei fondi iscritti in bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a
benefici
definiti
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi
per benefici ai
dipendenti
Valori al 31/12/2018 7.484 3.222 10.706
Oneri/(Proventi) finanziari (1) (0) (1)
Oneri/(Proventi) straordinari da adeguamento attuario (1) 0 (1)
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico 112 112
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico complessivo 505 505
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 53 262 315
Benefici pagati (340) (68) (408)
Valori al 30/06/2019 7.700 3.528 11.228

La perdita attuariale di 505 migliaia di Euro nel primo semestre 2019 è dovuta principalmente alla diminuzione dei tassi di attualizzazione tra dicembre 2018 e giugno 2019, oltre alla componente, residuale, di experience (realizzazioni vs previsioni). La diminuzione dei tassi è attribuibile alla situazione economica globale: l'inasprirsi delle tensioni commerciali Cina e Stati Uniti, in particolare nel mese di maggio 2019, unite all'indebolimento delle prospettive di crescita, hanno determinato una riduzione dei rendimenti a lungo termine a livello globale che hanno continuato a ridursi nel corso di giugno.

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

30/06/2019 31/12/2018
Tasso di attualizzazione 0,13% 0,65%
Incrementi salariali attesi 2,14% 2,12%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,61% 4,76%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassume le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.22. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019
31/12/2018
Variazione
Fondi per rischi ed oneri 29.756 15.864 13.892
Totale 29.756 15.864 13.892

La composizione dei Fondi rischi ed oneri al 30 giugno 2019 è descritta di seguito (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019
Quota corrente
Quota non
Totale
corrente
Fondi per oneri di retribuzione variabile 2.783 1.865 4.648
Fondi per rischi e oneri legali e ambientali 2.810 19.574 22.384
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 667 2.056 2.723
Totale 6.260 23.495 29.756

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 4,6 milioni, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per rischi e oneri legali e ambientali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari a Euro 22,4 milioni;

fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di oneri commerciali potenziali, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 2,7 milioni.

I movimenti intervenuti dal 1° gennaio 2019 al 30 giugno 2019 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Accantonamenti Altri
movimenti
Utilizzi Proventizzazion
i
30/06/2019
Fondi per oneri di retribuzione variabile 5.953 2.543 (3.847) 4.648
Fondi per rischi e oneri legali e
ambientali
5.725 16.857 (197) 22.384
Fondi per rischi e oneri contrattuali e
commerciali
4.186 418 (1.450) (430) 2.723
Totale 15.864 19.817 0 (5.495) (430) 29.756

Tra il 1° gennaio 2019 ed il 30 giugno 2019 si segnalano le seguenti principali variazioni:

  • il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 3,9 milioni in considerazione principalmente degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali. L'accantonamento di Euro 2,5 milioni è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2020 sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2019, nonché ad un apposito piano di incentivazione di lungo termine delle figure manageriali aventi un ruolo apicale in seno al Gruppo;
  • i fondi per rischi e oneri legali e ambientali sono stati incrementati di 16,9 migliaia di Euro. L'incremento ha riguardato il fondo oneri ambientali (rilevato in bilancio a valori attuali) in relazione all'accordo transattivo tra il Gruppo Avio e FCA Partecipazioni commentato nel paragrafo della Relazione sulla gestione "10. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo" e ai paragrafi "3.9. Altre attività non correnti" e "3.15. Altre attività correnti" delle presenti note.

A riguardo, si veda anche più approfonditamente la sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

3.23. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Attività passività non correnti 122.272 122.453 (181)
Totale 122.272 122.453 (181)

Nel dettaglio, nel corso del semestre sono avvenute le seguenti variazioni:

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale 58.220 58.220 -
relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato
alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del
settore
del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric
AeroEngine
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina 42.051 42.051 -
ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina 1.274 1.265 9
ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 17.304 18.654 (1.349)
2007) – quota oltre l'esercizio successivo
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex 483 483 -
Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo
Altri debiti verso l'Erario 2.175 1.096 1.079
Altri debiti 170 - 170
Altri risconti passivi 595 684 (90)
Totale 122.272 122.453 (181)

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce al ricevimento nel luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.9. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006. Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2018 intervenute a riguardo variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si riporta di seguito l'informativa relativa al debito verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 secondo la disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015, pari a 1.274 migliaia di Euro.

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015 sono stati definiti nuovi criteri e modalità degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitività del sistema produttivo del settore.

Gli interventi di cui al suddetto Decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.

I finanziamenti è previsto siano restituiti nella misura del 90 per cento dell'importo liquidato, attraverso quote annuali costanti in un periodo pari alla durata dell'erogazione e comunque non inferiore a dieci anni, con decorrenza dall'anno successivo all'ultima erogazione. Il restante 10 per cento è a fondo perduto.

In data 19 febbraio 2018 la capogruppo Avio si è vista riconoscere apposito Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo a spese sostenute nell'ambito di un apposito progetto di ricerca e sviluppo, che rientra nella disciplina di cui al Decreto del 3 luglio 2015 sopra menzionato.

L'ultima erogazione da piano riportato nel Decreto del 19 febbraio è prevista nel 2029, pertanto il rimborso dovrà avvenire dall'anno successivo, il 2030, fino al 2045.

Sia il credito verso il MiSE relativo alle erogazioni da incassare sia il debito verso tale Ministero relative ai successivi rimborsi, sono contabilizzati secondo il costo ammortizzato.

La differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito viene riscontata lungo la durata del beneficio.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 17.304 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si veda quanto riportato sopra circa la disciplina delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 prevista dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015.

La voce, pari a 483 migliaia di Euro, rappresenta la differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito relativi al Decreto di liquidazione del 19 febbraio 2018 sopra menzionato.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce, pari a 2.175 migliaia di Euro, riguarda:

per Euro 1.079 migliaia, il debito verso l'Erario della controllata Secosvim relativo alla definizione agevolata, conseguente ad apposita istanza presentata entro il 31 maggio 2019, delle controversie tributarie derivanti dall'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. per gli anni 2010, 2011 e 2012.

Tale definizione comporta il versamento delle sole imposte, senza sanzioni e interessi, per l'importo complessivo di Euro 1,6 milioni.

Il predetto importo sarà versato in 20 rate trimestrali di pari importo la prima delle quali è stata versata il 31 maggio 2019.

Per maggiori approfondimenti a riguardo, si può fare riferimento al paragrafo "B.3 Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012" della sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali";

  • per Euro 876 migliaia, la quota oltre i 12 mesi relativa ai debiti relativi ad adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013 e rateizzati in 12 rate trimestrali;
  • per Euro 220 migliaia, la rimanente rata, scadente il 30 settembre 2020, derivante dalla transazione ex art. 5-bis del D.L. 193/2016 (convertito dalla Legge 225 del 2016) sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento al contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta alle società del comprensorio industriale di Colleferro nel periodo decorrente dal 2001 all'agosto 2005;

PASSIVITA' CORRENTI

3.24. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie verso Europropulsion 16.749 19.249 (2.500)
Passività finanziarie ex IFRS 16 1.172 - 1.172
Totale 17.921 19.249 (1.328)

La voce in oggetto al 30 giugno 2019 è costituita:

  • dai debiti finanziari verso la società a controllo congiunto Europropulsion; tali debiti derivano dal meccanismo di riversamento ai soci di quest'ultima delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria;
  • dalle passività finanziarie rivenienti dall'applicazione dell'IFRS 16, già descritte in precedenza.

3.25. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 75 60 15
Totale 75 60 15

La quota corrente di Euro 75 migliaia di debiti finanziari si riferisce agli interessi accumulati sul finanziamento BEI di recente accensione. Il pagamento degli interessi ha scadenza semestrale.

3.26. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti commerciali 120.120 131.407 (11.287)
Totale 120.120 131.407 (11.287)

I debiti commerciali del Gruppo Avio al 30 giugno 2019 ammontano a Euro 120,1 milioni; tale importo comprende, per Euro 7,1 milioni, debiti commerciali verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate così composti (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Europropulsion S.A. 6.332 21.190 (14.858)
Termica Colleferro S.p.A. 632 1.962 (1.330)
Consorzio Servizi Acqua Potabile (85) (159) 74
Totale 6.879 22.993 (16.114)

3.27. PASSIVITÀ CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.344 2.308 1.036
Totale 3.344 2.308 1.036

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti per ritenute d'imposta da versare 1.249 1.200 48
Altri debiti verso l'Erario 1.007 621 385
Debiti per IRAP 839 43 796
Debiti per imposte estere 249 443 (194)
Totale 3.344 2.308 1.036

Il debito per ritenute d'imposta da versare si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.

Gli altri debiti verso l'Erario, pari a 1.007 migliaia di Euro, sono composti dalle seguenti principali poste:

Euro 498 migliaia, come debito corrente verso l'Erario della controllata Secosvim relativo alla definizione agevolata, conseguente ad apposita istanza presentata entro il 31 maggio 2019, delle controversie tributarie derivanti dall'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. per gli anni 2010, 2011 e 2012.

Tale definizione comporta il versamento delle sole imposte, senza sanzioni e interessi, per l'importo complessivo di Euro 1,6 milioni.

Il predetto importo sarà versato in 20 rate trimestrali di pari importo la prima delle quali è stata versata il 31 maggio 2019.

Per maggiori approfondimenti a riguardo, si può fare riferimento al paragrafo "B.3 Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012" della sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali";

Euro 225 migliaia, come debito per le rate a breve termine derivanti dalle adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013;

Euro 220 migliaia, come rata a breve termine del debito verso l'Erario derivante dalla transazione ex art. 5-bis del D.L. 193/2016 (convertito dalla Legge 225 del 2016) sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento al contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta alle società del comprensorio industriale di Colleferro nel periodo decorrente dal 2001 all'agosto 2005.

I debiti per IRAP si incrementano di 796 migliaia di Euro in considerazione delle passività fiscali IRAP rivenienti dalla temporanea indeducibilità dell'accantonamento a fondo rischi ambientali.

I debiti per imposte estere si riferiscono alle passività fiscali delle società controllate Regulus S.A. ed Avio Guyana S.A.S., operanti a Kourou, nella Guyana francese, la quale costituisce una regione e un dipartimento d'oltremare della Francia in America meridionale.

3.28. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Altre passività correnti 21.936 16.801 5.135
Totale 21.936 16.801 5.135

Le altre passività correnti al 30 giugno 2019 ed al 31 dicembre 2018 sono di seguito rappresentate (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019 31/12/2018 Variazione
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi 2.013 2.013 -
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 3.445 3.775 (330)
Debiti verso i dipendenti 8.928 6.448 2.481
Debiti verso ASI 3.000 3.000
Altri debiti verso terzi 1.026 1.381 (355)
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota corrente 1.350 702 648
Ratei e altri risconti passivi 2.173 2.482 (308)
Totale 21.936 16.801 5.135

Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi

La voce include principalmente gli anticipi ricevuti dai clienti finali a fronte di forniture per 2.013 migliaia di Euro.

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 3.445 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 8.928 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Debiti verso ASI

La voce, pari a 3.000 migliaia di Euro, riguarda i dividendi, deliberati dall'Assemblea dei Soci della controllata Spacelab S.p.A. ma non ancora erogati, di pertinenza dell'ASI, che è socio di minoranza di quest'ultima società.

Altri debiti verso terzi

La voce "Altri debiti verso terzi", pari a Euro 1.026 mila, è per la maggior parte riferita ai debiti verso terze parti della controllata Regulus.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota corrente

La voce è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 2.173 migliaia, è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi all'esercizio successivo di competenza.

CONTO ECONOMICO

3.29. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione e dai ricavi per cessioni di prodotti e per prestazioni di servizi, ammonta a 190.997 migliaia di Euro per il primo semestre 2019. Erano pari a 202.005 migliaia di Euro con riferimento al primo semestre 2018.

Si riporta di seguito la tabella di raffronto tra i due semestri (importi in migliaia di Euro):

1° semestre 2019 1° semestre
2018
Variazione
Ricavi delle vendite 1.455 4.060 (2.605)
Ricavi da prestazioni di servizi 1.914 1.441 473
3.369 5.500 (2.131)
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 187.628 196.504 (8.876)
Totale 190.997 202.005 (11.008)

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, che qui si riporta.

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi alla legge 11 dicembre 2016 n. 232 "legge di bilancio 2017" sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Per maggiori dettagli sull'andamento dei ricavi e dei relativi programmi si rimanda al paragrafo "Analisi dei risultati economici operativi" della Relazione sulla gestione.

3.30. ALTRI RICAVI OPERATIVI

Si riporta di seguito la tabella di raffronto degli Altri ricavi operativi tra i due semestri (importi in migliaia di Euro):

1° semestre 2019 1° semestre
2018
Variazione
Proventi da rilascio fondi 430 23 407
Proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai
sensi Legge 808/85
545 558 (13)
Altri proventi 1.240 206 1.034
Sopravvenienze attive diverse 17 338 (321)
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi 369 328 41
Totale 2.600 1.452 1.148

Al 30 giugno 2019 la voce è costituita da:

  • proventi da rilascio fondi della controllata Regulus per 430 migliaia di Euro;
  • proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 pari a Euro 545 migliaia;
  • altri proventi per 1.240 migliaia di Euro, di cui principalmente grants per 518 migliaia di Euro ed un indennizzo da parte dell'ex socio Cinven con riferimento a parziale copertura degli oneri relativi ad un contenzioso fiscale pregresso per 286 migliaia di Euro;
  • recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi per Euro 369 migliaia.

I proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 accolgono la quota di competenza del semestre determinata in base alla tipologia di costi in contropartita all' imputazione a conto economico delle spese o degli ammortamenti delle attività cui si riferiscono.

3.31. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):

1° semestre 2019 1° semestre
2018
Variazione
Costi per acquisti di materie prime 67.351 61.187 6.164
Variazione delle rimanenze di materie prime (7.118) 3.695 (10.813)
Totale 60.233 64.882 (4.650)

3.32. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

1° semestre 2019 1° semestre
2018
Variazione
Costi per servizi 83.997 95.042 (11.045)
Costi per godimento beni di terzi 210 1.023 (813)
Totale 84.207 96.065 (11.858)

Nella voce costi per servizi, pari a 84.207 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali delle società del Gruppo Avio, riguardanti:

  • compensi verso amministratori per 212 migliaia di Euro e verso gli appositi comitati per 69 migliaia di Euro;
  • compensi verso gli Organismi di Vigilanza per 86 migliaia di Euro;
  • compensi verso i Collegi Sindacali per 98 migliaia di Euro;
  • compensi verso la Società di revisione per 73 migliaia di Euro.

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto in precedenza, circa la metodologia di contabilizzazione, nel paragrafo 3.29 "Ricavi".

3.33. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

semestre semestre Variazione
2019 2018
Salari e stipendi 25.504 22.168 3.336
Oneri sociali 6.415 6.919 (504)
Accantonamenti per retribuzione variabile 2.385 1.866 519
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro correnti relative a "Altri benefici a lungo
termine"
270 292 (22)
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico relative a "Altri benefici a lungo
termine"
104 (17) 121
Accantonamenti per "Altri piani a benefici definiti" 53 55 (2)
Altri costi per il personale 1.503 1.370 133
Totale 36.234 32.651 3.582

La tabella che segue espone, a livello di Gruppo e suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti delle società incluse nell'area di consolidamento:

1° semestre 1° semestre
2019 2018 Variazione
Operai 383 330 53
Impiegati 497 441 56
Dirigenti 24 25 (1)
Totale 904 796 108

3.34. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

1° semestre
2019
1° semestre
2018
Variazione
Immobilizzazioni materiali 3.211 2.814 397
Diritti d'uso 755 755
Investimenti immobiliari 31 28 3
Attività immateriali a vita definita 4.021 3.999 22
Totale 8.019 6.841 1.178

La voce include da quest'anno gli ammortamenti dei Diritti d'uso, iscritti a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16.

Gli ammortamenti delle Attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente:

  • l'importo di 2.107 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo capitalizzati (2.106 migliaia di Euro al 30 giugno 2018);
  • l'importo di 1.493 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 avvenuto nel 2017 (stesso importo al 30 giugno 2018).

3.35. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta ad Euro 3.267 migliaia (Euro 4.984 migliaia con riferimento al primo semestre 2018) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • imposte indirette e tasse per Euro 888 migliaia (Euro 1.611 migliaia al 30 giugno 2018);
  • altri oneri di gestione per Euro 622 migliaia, relativi anche a quote associative e liberalità (Euro 330 migliaia al 30 giugno 2018);

  • accantonamento a fondi relativi a oneri del personale pari ad Euro 450 migliaia (Euro 1.276 migliaia al 30 giugno 2018);
  • accantonamenti a fondi per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006) pari ad Euro 224 migliaia;
  • sopravvenienze passive per Euro 208 migliaia (Euro 489 migliaia al 30 giugno 2018);
  • oneri di ingresso al fondo FASI per i dirigenti per Euro 157 migliaia.

La voce in oggetto per il semestre comparativo presentava un importo maggiore sia con riferimento alle poste sopraelencate, ove riportato il raffronto, sia perché il primo semestre 2018 recepiva accantonamenti relativi a Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali per 1.153 migliaia di Euro.

3.36. EFFETTO VALUTAZIONE PARTECIPAZIONI CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO – PROVENTI/(ONERI) OPERATIVI

La voce include gli effetti dell'applicazione del metodo del patrimonio netto per la valutazione della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A. Tali effetti sono iscritti, in applicazione della facoltà concessa dall'IFRS 11, tra i proventi ed oneri operativi del Gruppo, in relazione alla natura operativa della partecipazione del Gruppo Avio nella società. L'effetto registrato con riferimento al primo semestre 2019, pari ad un provento di 981 migliaia di Euro, corrisponde al risultato positivo, per la quota di pertinenza, registrato dalla partecipata nel corso del periodo di riferimento (in assenza di rettifiche di consolidamento con impatto sul risultato della società controllata congiuntamente).

Con riferimento al primo semestre 2018, di comparazione, l'effetto della valutazione della partecipazione nella suddetta società è stato di 1.768 migliaia di Euro.

3.37. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 5.210 migliaia di Euro (3.576 migliaia di Euro al 30 giugno 2018), include i costi per la realizzazione interna di attività immateriali e, in misura minore, materiali, la cui contropartita è iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria.

La voce è composta da:

  • costi di sviluppo interno per 5.178 migliaia di Euro (3.357 migliaia di Euro al 30 giugno 2018);
  • costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali per 31 migliaia di Euro (220 migliaia di Euro al 30 giugno 2018).

3.38. PROVENTI FINANZIARI

La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):

1° semestre
2019
1° semestre
2018
Variazione
Interessi attivi verso banche 8 (8)
Proventi finanziari su Buoni di Risparmio 0 0
Sconti e altri proventi finanziari 263 82 181
263 90 173
Differenze cambio attive realizzate 57 495 (438)
Differenze cambio attive accertate (29) 5 (33)
29 500 (471)
Totale 292 590 (299)

La voce proventi finanziari, pari a 292 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi da attualizzazione dei crediti pari a 263 migliaia di Euro, di cui:
    • o Euro 220 migliaia relativi al credito finanziario verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
    • o Euro 43 migliaia relativi ai crediti verso il MiSE per le erogazioni ai sensi della Legge 808/85;
  • differenze cambio per 29 migliaia di Euro.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.39. ONERI FINANZIARI

L'esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

1° semestre
2019
1° semestre
2018
Variazione
Interessi passivi su finanziamento BEI 218 180 38
Interessi passivi su altri debiti 116 15 100
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (1) (13) 12
Oneri relativi a operazioni su strumenti derivati su tasso di interesse 0
332 182 150
Differenze cambio passive realizzate 142 569 (427)
Differenze cambio passive accertate (7) 74 (81)
136 643 (507)
Totale 467 825 (358)

La voce oneri finanziari, pari a 467 migliaia di Euro, presenta una variazione in diminuzione rispetto al primo semestre 2018 di 358 migliaia di Euro.

La variazione in diminuzione è spiegata dal decremento delle differenze cambio di 507 migliaia di Euro al netto di un incremento degli oneri finanziari di 150 migliaia di Euro dovuto per 38 migliaia di Euro all'ottenimento dell'ulteriore finanziamento BEI per 10 milioni di Euro e per 112 migliaia di Euro principalmente all'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.40. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un onere netto di Euro 838 migliaia, costituito da:

  • onere da imposte correnti pari a 1.142 migliaia di Euro, di cui 831 migliaia di Euro relativi alla controllata Secosvim S.r.l. e 311 migliaia di Euro relativi alle controllate estere Regulus S.A. ed Avio Guyana S.A.S.;
  • provento da imposte differite pari a 304 migliaia di Euro.

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Gruppo
Risultato ante imposte 7.901
Aliquota ordinaria applicata 24,00%
Imposta teorica 1.896
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 2.545
Differenze permanenti in diminuzione (7.540)
Differenze temporanee in aumento 24.270
Differenze temporanee in diminuzione (32.338)
Totale variazioni (13.063)
Utilizzo perdite fiscali
Imponibile/(perdita) fiscale (5.164)
Onere/(Provento) da IRES corrente 0

3.41. UTILE PER AZIONE

1° semestre 2019 1° semestre 2018
Risultato di competenza del Gruppo (in Euro migliaia) 6.787 5.948
Numero di azioni in circolazione 26.359.346 26.359.346
Utile base per azione (in Euro) 0,26 0,23
Utile diluito per azione (in Euro) 0,25(1) 0,22(1)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrantin azioni ordinarie.

4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA' E PER AREA GEOGRAFICA

Informativa per settore di attività

Con riferimento al primo semestre 2019 il Gruppo Avio ha operato in continuità con gli esercizi precedenti, esclusivamente nell'ambito del business Spazio. Conseguentemente tutte le attività e passività, i costi e i ricavi fanno esclusivo riferimento all'unico settore di attività, che corrisponde al perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il numero di dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2019 è pari a 910. Al 31 dicembre 2018 i dipendenti del Gruppo erano pari a 838.

Informativa per area geografica

Con riferimento alla ripartizione per area geografica dei ricavi del Gruppo (definiti sulla base del paese di riferimento del cliente), si segnala che gli stessi nel 2019, come anche negli esercizi precedenti, fanno totalmente riferimento all'area Italia ed Europa.

Le attività del Gruppo, così come i nuovi investimenti, sono analogamente allocati, sulla base del medesimo criterio dei ricavi (paese di riferimento del cliente), interamente nell'area Italia ed Europa.

5. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi del Gruppo sono riepilogati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

30/06/2019
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo 14.914
Altre garanzie 3.402
Totale garanzie prestate 18.316
Garanzie ricevute:
Fideiussioni e garanzie ricevute 1.000
1.000

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e controllata al 60% da S.E.C.I. S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

In data 24 febbraio 2010, ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro ha stipulato con un consorzio di banche, un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni assistito da garanzie reali e personali, avente durata sino al 24 febbraio 2022.

Sempre in data 24 febbraio 2010, l'azionista di controllo SECI si è costituito garante per mezzo di una garanzia autonoma per il puntuale adempimento di tutte le obbligazioni di pagamento a favore delle banche finanziatrici nell'interesse di Termica Colleferro, per un importo massimo pari a Euro 44,2 milioni.

In considerazione del deterioramento delle condizioni del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento, al fine di poter rispettare i covenantsbancari, nel dicembre

2016 Termica Colleferro ha ristrutturato il debito bancario allora ammontante a circa 22 milioni di Euro principalmente allungando la scadenza del debito residuo dal 2022 al 2027, riducendo lo spread del tasso di interesse ed incrementando le soglie dei covenantsfinanziari.

L'accordo di ristrutturazione del finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro ha chiesto e ottenuto dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2 milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. Ai sensi dell'accordo si prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di quest'ultima, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a Termica Colleferro dalle banche.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7,4 milioni, iscritto in bilancio con il metodo del costo ammortizzato per Euro 6 milioni. Al 30 giugno 2019 non vi è più alcun impegno residuo di Avio a concedere ulteriori finanziamenti soci a tale società collegata in funzione del progressivo rimborso del proprio finanziamento da parte di Termica Colleferro. Infatti alla data del 30 giugno 2019 il debito residuo di Termica Colleferro è pari a 16,7 milioni e l'impegno contrattuale di Avio ha un "ceiling" massimo pari al 40% di tale debito, ossia pari a 6,9 milioni. Avendo Avio già erogato alla Termica Colleferro un importo pari a 7,4 milioni, non vi sono più impegni residui per Avio con riferimento a tali accordi (l'impegno originario come da accordi del 2014 per Avio era pari ad Euro 12,1 milioni).

Avio, invece, non ha assunto alcun impegno di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA (IFN/EBITDA).

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici sottoscrissero nel luglio 2014 un accordo modificativo del contratto di finanziamento. Ai sensi di tale modifica Termica Colleferro ha il diritto di sanare la violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

Al riguardo si segnala che, alla data del presente bilancio, i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal finanziamento suddetto, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

In data 31 maggio 2019 sette società del gruppo Seci, tra cui la holding Seci S.p.A, tre che operano nella filiera energia, una nella filiera agroindustriale, una nella filiera edile/real estate e l'ultima nel settore del factoring, hanno presentato istanza di concordato preventivo in bianco presso il Tribunale di Bologna, accordata a seguito di Ordinanza emessa dal Giudice delegato. Il Tribunale ha, quindi, concesso un termine per la predisposizione e presentazione di un piano industriale finalizzato al mantenimento "in bonis" del Gruppo fino al 4 novembre 2019. Alla data del 30 giugno 2019 la Società collegata Termica Colleferro non è inclusa nelle società che hanno originato la procedura di concordato preventivo, sta procedendo nella propria operativià secondo le attese, sta onorando il proprio finanziamento bancario e rispettando i relativi covenantsfinanziari.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, alcune delle società del Gruppo risultano parti, attive ovvero passive, di taluni procedimenti giudiziari, civili, amministrativi e tributari legati al normale svolgimento della rispettiva attività d'impresa, come meglio specificato nel seguito.

La società Avio S.p.A. e le società controllate hanno costituito nei propri bilanci e, quindi, nel bilancio consolidato appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management del Gruppo Avio rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano il Gruppo stesso.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che il Gruppo basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per il Gruppo, rispetto alle stime ex anteeffettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, il Gruppo considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Contenzioso legale

Comune di Colleferro/Secosvim (Arpa1 e Arpa2)

Nel marzo 2004, il commissario straordinario del Comune di Colleferro ha emanato nei confronti del Gruppo ordinanze di messa in sicurezza d'emergenza, caratterizzazione e bonifica delle aree circostanti lo stabilimento del Gruppo sito a Colleferro, per l'inquinamento da esaclorocicloesano rilevato nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque di falda di tali aree, in particolare della valle del fiume Sacco, in relazione al quale è stato dichiarato lo stato di emergenza socio-economico-ambientale con Decreto Ministeriale del 19 maggio 2005, più volte prorogato e che è cessato solo nell'ottobre del 2012. In particolare sono stati individuati i siti Arpa1, Arpa2 e Cava di Pozzolana, tutte vecchie discariche industriali utilizzate sino agli anni 70 del secolo scorso, sede di inquinanti vari, trovandosi l'esaclorocicloesano solo in Arpa1.

Ritenendosi, tra l'altro, che l'inquinamento del fiume Sacco risulti originato non dai siti sopra citati, ma dai piazzali della società Caffaro (industria chimica operativa nel comprensorio sino a fine del secolo scorso) per dilavamento dei residui di tale sostanza ivi accumulata durante i processi produttivi relativi, il Gruppo ha impugnato tali ordinanze innanzi ai tribunali amministrativi e tali ricorsi risultano perenti in quanto superati dalla situazione di fatto e dalle azioni intraprese al riguardo, dal momento che il Gruppo ha provveduto alla messa in sicurezza d'emergenza delle aree risultate inquinate.

Il Gruppo ed in particolare la Secosvim, in qualità di mera proprietaria del terreno, benché abbia sempre dichiarato di non assumere la responsabilità dell'inquinamento suddetto e al solo fine di evitare le conseguenze dell'esecuzione in danno da parte delle autorità competenti, previo accordo con l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco, ha completato le caratterizzazioni dei suoli e delle acque di falda del sito e ha provveduto, laddove le condizioni del suolo e del sottosuolo sono risultate non conformi ai requisiti previsti dalla normativa applicabile, alla realizzazione degli interventi di bonifica di propria competenza. Nello specifico, sono state completate le attività relative ai siti Arpa1, Cava di Pozzolana e Benzoino e derivati, mentre la bonifica del suolo di Arpa2 è di competenza della Regione Lazio.

Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco

Conseguentemente alla scoperta a giugno 2005 di sostanze tossiche nel latte, concluse le indagini preliminari a febbraio 2009, a marzo 2010 la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio di alcune persone della Caffaro S.r.l., della Centrale del Latte di Roma S.p.A. e del Consorzio Servizi Colleferro (il legale rappresentante e il presunto responsabile tecnico), ipotizzando la loro cooperazione colposa nella causazione del disastro ambientale a seguito dell'avvelenamento delle acque del fiume Sacco e delle sostanze destinate all'alimentazione umana (latte), posto in essere a Colleferro, Segni e Gavignano fino al dicembre 2008, nonché, solo nei confronti del consorzio, per aver effettuato nelle medesime zone, fino al novembre del 2006, scarichi di acque reflue industriali senza le prescritte autorizzazioni. In particolare, nonostante il Consorzio fosse esclusivamente il titolare dello scarico finale dell'impianto di depurazione delle acque reflue industriali del comprensorio, ai suoi soggetti apicali viene rimproverata la mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza, sistemi di controllo e/o trattamenti depurativi atti ad evitare che le acque bianche e di prima pioggia inquinate provenienti dal dilavamento di alcuni piazzali del comprensorio, raccolte attraverso un fosso demaniale prospiciente l'impianto di depurazione consortile, si riversassero nel fiume Sacco, con conseguente contaminazione del foraggio destinato all'alimentazione degli animali da latte allevati in prossimità del fiume. Al riguardo si evidenzia che il Consorzio opera con esclusione di ogni fine di lucro e ha, quale oggetto principale, la raccolta e il trattamento depurativo delle acque reflue provenienti dagli insediamenti appartenenti ai consorziati e siti nel comprensorio industriale di Colleferro.

Nel luglio del 2010, le parti civili costituite nel procedimento in questione (tra cui lo stesso Comune di Colleferro, il Comune di Gavignano, il Comune di Segni e la Provincia di Roma) hanno chiesto ed ottenuto la citazione del Consorzio Servizi Colleferro, della Centrale del Latte S.p.A. di Roma e della Caffaro s.r.l., quali responsabili civili dei fatti contestati agli imputati. Accolta la richiesta della Procura, l'8 luglio 2011 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio dei predetti soggetti, fissando la prima udienza dibattimentale a novembre 2011, più volte rimandata sino all'udienza di ottobre 2012. Inoltre, in data 22 novembre 2011, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in qualità di soggetto titolare del diritto al risarcimento del danno ambientale ai sensi dell'art. 18 della Legge 349/1986 e della Parte VI del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, ha trasmesso al Consorzio Servizi Colleferro e ai predetti imputati, anche ai sensi e per gli effetti dell'art. 2943 del codice civile, una richiesta di risarcimento per danno ambientale in relazione ai fatti sopra descritti. Il Consorzio Servizi Colleferro e gli imputati hanno respinto la richiesta avanzata dal Ministero negando qualsiasi responsabilità risarcitoria in merito ai fatti contestati nel procedimento penale. Nell'udienza di novembre 2012, il giudice ha eccepito la nullità di notifica del 415bis c.p.p. per erroneo invio al domicilio di un imputato, con conseguente regressione del procedimento (per tutti gli imputati) allo stato in cui si trovava al momento del compimento dell'atto nullo e quindi restituzione degli atti al Pubblico Ministero per la rinnovazione della notifica del 415bis. Il Pubblico Ministero ha quindi provveduto a rinnovare la notifica dell'avviso di cui all'art. 415bis c.p.p. all'imputato in questione e, successivamente ad agosto 2013, a depositare richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha quindi fissato l'udienza preliminare per febbraio 2014. In tale occasione il Ministero dell'Ambiente ha depositato un nuovo atto di costituzione di parte civile contro gli imputati e i responsabili civili riportando le proprie richieste per danno ambientale per un importo pari ad Euro 10.000.000,00 oltre ad altrettanti Euro 10.000.000,00 per danni morali, a seguito di una nuova stima limitata all'apporto di inquinante nel fiume Sacco connesso ai fatti contestati nel periodo di riferimento 2001-2005. Altresì altre parti (privati e enti pubblici) hanno provveduto a rinnovare o a depositare atto di costituzione di parte civile contro gli imputati e i responsabili civili. Nell'udienza successiva di maggio 2014, il Giudice per l'Udienza Preliminare ha dichiarato non luogo a procedere con riferimento ai reati di avvelenamento (art. 452 coma 1, n. 3 c.p.) e di scarico senza autorizzazione per intervenuta prescrizione; ha quindi rinviato tutti gli imputati a giudizio all'udienza di luglio 2014 avanti il Tribunale di Velletri in composizione monocratica per il reato di disastro ambientale di cui all'art. 449 comma 1 c.p. (in relazione all'art. 434 c.p.). All'udienza del luglio 2014 avanti il Tribunale di Velletri il giudice, rilevata l'omessa notifica ad alcuni imputati, ne ha disposto la rinnovazione rinviando preliminarmente il processo al ottobre 2014.

Nelle udienze successive del 2014 e 2015 il dibattimento è proseguito con l'esame dei testi del Pubblico Ministero, sino all'udienza di inizio ottobre 2015 dove è stata sollevata la questione inerente la prescrizione del reato contestato con ampia discussione delle parti. Il Tribunale si è quindi riservato la decisione alla udienza successiva dando termine alle parti civili per redigere eventuale memoria scritta. Nell'udienza di fine ottobre 2015 il Tribunale ha respinto – allo stato degli atti – le questioni sollevate in punto prescrizione e, all'esito della lettura dell'ordinanza, la difesa ha sollevato una questione di incostituzionalità dell'art. 157 comma 6 così come novellato dalla legge c.d. Cirielli, nella parte in cui, prevedendo il raddoppio dei termini di prescrizione per il reato in questione, li rende di

durata analoga alla corrispondente ipotesi dolosa, così violando (ad avviso della difesa) l'art. 3 della Costituzione. Nell'udienza di novembre 2015 il Tribunale ha ritenuto la questione rilevante e non manifestamente infondata e, per l'effetto, ha sospeso il processo e trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale con sentenza n. 265/2017 ha dichiarato non fondata la questione di illegittimità sollevata, ritenendo che la parificazione dei termini di prescrizione per le ipotesi dolose e colpose di disastro ex art. 434 c.p. resti entro il confine del legittimo esercizio della discrezionalità legislativa. Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale il procedimento è "tornato" al Tribunale di Velletri All'udienza del 25/10/2018 dinanzi al giudice assegnatario dott. Luigi Tirone, sono state rinnovate le richieste di prova, ed è seguita la calendarizzazione del processo, con la seguente pianificazione:

  • 6.12.2018: esame testi e consulenti Parti civili;
  • 13.12.2018:seguito testi e consulenti Parti civili;
  • 10.1.2019: seguito (e conclusione) testi e consulenti Parti civili;
  • 28.2.2019: esame testi difese;
  • 14.3.2019: seguito (e conclusione) testi difese;
  • 28.3.2019: consulenti tecnici delle difese;
  • 11.4.2019: esame imputati;
  • 18.4.2019: avvio discussioni.

All'udienza del 6.12.18 è stata annullata l'udienza prevista a calendario per giovedì 13 dicembre 2018 ed è stata confermata l'udienza del 10 gennaio 2019 per l'esame di tutti gli altri testi e consulenti indicati dalle parti civili (incluso Sindaco di Colleferro). Il Tribunale ha dichiarato decaduti dalle prove per omessa citazione all'udienza del 6.12.2018 dei testimoni indicati gli avv.ti di parte civile Laurenzano e Giacomelli (Ass.ne Codici Onlus), Cevalotto, Barra (Provincia di Roma), Caravita di Toritto (Comune di Anagni).

Il Tribunale si è inoltre pronunciato favorevolmente con riferimento alla nostra istanza di dissequestro. Il provvedimento, del dissequestro e la restituzione delle aree, è stato formalizzato dal NOE a ciò delegato. Il Tribunale riconosce la totale estraneità della Secosvim ai fatti di cui alle imputazioni e che essa ha effettuato importanti interventi di messa in sicurezza e di bonifica; e ha previsto periodiche verifiche ad opera sempre del NOE fino a completamento della bonifica.

Nell'udienza del 24 giugno 2019, era previsto l'inizio dell'esame degli imputati; il Tribunale ha, poi, individuato ulteriori udienze per la prosecuzione del processo:8 luglio 2019, per conclusione esame imputati, il 23 settembre 2019 per chiusura istruttoria, e 14 ottobre 2019 per discussione PM e parti civili, e 18 novembre 2019 per discussione difese.

A dicembre 2015 il Consorzio era partecipato dalla Società Incorporanda direttamente al 18,% e indirettamente tramite Secosvim S.r.l. al 9% nonché dagli altri consorziati Caffaro S.r.l. (32%), Alstom Ferroviaria S.p.A. (8%), EP Sistemi S.p.A. (3%), Key Safety Systems S.r.l. (8%), Mobilservice S.r.l. (3%), Simmel Difesa S.p.A. (circa 11%) e ARC Automotive Italia S.p.A. (8%). Alla Data del Prospetto, la Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro è partecipata dai seguenti consorziati azionisti: Avio al 32%, Secosvim al 20%, Termica Colleferro S.p.A. al 6%, Caffaro s.r.l. in liquidazione al 5%, Alstom Ferroviaria S.p.A. al 5%, Comune di Colleferro al 5%, EP Sistemi S.p.A. al 6%, Lazio Ambiente S.p.A. al 6%, Key Safety Systems S.r.l. al 5% e Simmel Difesa S.p.A. al 10%.

Sulla scorta dei pareri dei propri consulenti legali riguardo agli esiti attesi del procedimento e in conformità ai principi contabili IFRS, Avio non ha effettuato mai alcun accantonamento, ritenendo remota l'eventualità di una condanna penale dei soggetti del Consorzio e, conseguentemente, di un'eventuale condanna del Consorzio stesso, quale responsabile civile, al risarcimento del danno conseguente al reato. Inoltre, la quantificazione della richiesta di risarcimento è ritenuta da Avio abnorme e arbitraria, e comunque formulata in apparente inosservanza della disciplina speciale in materia di danno ambientale che prevede una responsabilità parziaria e non solidale degli autori del danno ambientale.

Tuttavia, qualora venissero accertate responsabilità penali in capo agli imputati, e qualora il Consorzio (alla Data del Prospetto denominato Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro) fosse condannato, in via definitiva o a titolo di provvisionale, a risarcire i danni derivanti dai reati accertati in sede penale, ovvero qualora il Consorzio risultasse altrimenti responsabile del danno ambientale conseguente all'inquinamento della Valle del Sacco, l'odierna Servizi Colleferro sarebbe tenuta a risarcire i relativi danni nei limiti della propria responsabilità. In tale circostanza, Avio potrebbe essere chiamata, in qualità di consorziata all'epoca dei fatti, a dotare la Società Consortile per Azioni Servizi Colleferro dei mezzi patrimoniali necessari per fare fronte agli oneri derivanti dal risarcimento del danno ovvero essere chiamata a rispondere di tale danno in solido con il patrimonio consortile.

Secosvim/Caffaro

Nel comprensorio di Colleferro è compresa un'area industriale denominata "Benzoino e derivati" che fino al 31 dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti della Caffaro, Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il tribunale di Udine, ed è stata ammessa al passivo.

Parallelamente l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco ha proceduto in danno nei confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro, che corrispondeva al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato nell'arco di tempo dal 2008 al 2012, dinanzi al TAR del Lazio una serie di atti amministrativi (verbali di Conferenze di servizio, note con le quali si richiedeva alla Caffaro di presentare piani di smaltimento matrici contaminate, atti di approvazione di attività di caratterizzazione), chiedendone l'annullamento, con i quali l'Ufficio Commissariale, ha proceduto in danno di Caffaro. Tali ricorsi sono stati notificati anche a Secosvim in qualità di proprietaria dell'area Benzoino (condotta in locazione da Caffaro sino al 2007), la quale si è quindi costituita in giudizio nei termini di legge.

Esistendo la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili, Secosvim ha comunque richiesto sin dall'ottobre 2009 al Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo ("ATP") volto a determinare eventuali responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell'area "Benzoino e derivati", che si è concluso con il deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell'anzidetta contaminazione.

A tal riguardo si evidenzia che nel corso del procedimento l'Avvocatura dello Stato ha richiesto al TAR di valutare la pregiudizialità del procedimento penale rispetto alla decisione dei ricorsi. All'esito dell'udienza del 6.12.2016, il TAR Lazio ha conseguentemente adottato separate ordinanze (tutte di identico tenore), con le quali (per ciascun ricorso) ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di depositare entro 90 giorni documentati chiarimenti in ordine al processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Velletri n. 1831/2014 (come riportato nel paragrafo precedente,

relativo al "Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco"). L'udienza di discussione dei suddetti ricorsi, è stata tenuta il 20 giugno 2018, siamo in attesa della pubblicazione dell'ordinanza istruttoria, con la quale il Tribunale assegnerà un nuovo termine alla Presidenza CM per depositare documentati chiarimenti in ordine al procedimento penale pendente presso il Tribunale di Velletri. La prossima Udienza di discussione è stata rimandata al 24 giugno 2020.

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A. e le sue controllate, con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

A) Avio S.p.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

  • A.1) Verifiche e contenziosi fiscali in corso
  • A.1.1.) La verifica generale avviata il 18 dicembre 2015 dalla Guardia di Finanza di Roma

Il 18 dicembre 2015 il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma (di seguito, "Guardia di Finanza" o "Verificatori") aveva avviato a carico di Avio S.p.A. una verifica generale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP, e di altri tributi, poi estesa anche all'IVA limitatamente ad alcune fattispecie, in relazione ai periodi d'imposta 2011, 2012 e 2013.

Tale verifica aveva, inoltre, riguardato la controllata Regulus (si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione, paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio").

Alla data del presente bilancio risulta che la verifica generale in esame:

  • limitatamente alla controllata Regulus S.A. si è formalmente conclusa con la notifica di un processo verbale di constatazione relativo ai periodi di imposta dal 2010 al 2016. A oggi non risulta che l'Agenzia delle Entrate abbia dato seguito a tale contestazione con la notifica di avvisi di accertamento;
  • limitatamente alla controllante Avio S.p.A. risulta formalmente conclusa, essendo stato notificato il processo verbale di chiusura il 3 luglio 2018, con l'assunzione in data 9 novembre 2017 e 31 maggio 2018 di informazioni relative ai rapporti commerciali intercorsi con Nuovo Pignone Holding S.p.A. (già GE Italia Holding S.p.A.) negli anni 2013 e 2014.

A.1.1.2) Avviso di Liquidazione notificato il 28 luglio 2016

Nell'ambito di una verifica generale condotta a fine 2015 e conclusasi nel 2017, la Guardia di Finanza ha formulato una contestazione a carico di Avio S.p.A., riqualificando il conferimento del ramo d'azienda Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l., e la successiva cessione delle quote di quest'ultima società, come una cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla presunta mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili agli atti del suddetto cessione di ramo d'azienda.

Dando seguito al suddetto rilievo, il 28 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. un avviso di liquidazione per imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale per complessivi 58.220 migliaia di Euro. Si tratta, in particolare, di imposta di registro per Euro 55.641.285, imposta ipotecaria per Euro 1.719.057 ed imposta catastale per Euro 859.529,00, pari ad un maggior onere complessivo di Euro 58.219.871.

Per quanto attiene la sostanza del rilievo sollevato nell'avviso di liquidazione, esso si inserisce in un complesso contesto giurisprudenziale, che va oggi valutato anche alla luce di alcune recenti modifiche normative – di cui si dirà appresso – che potrebbero interferire sulla portata del quadro di riferimento sul quale l'Agenzia delle Entrate ora, e la Guardia di Finanza prima, hanno fondato la loro contestazione. Inoltre, anche in considerazione delle circostanze di fatto dell'operazione di cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio), si ritiene che Avio S.p.A. abbia l'opportunità di spendere svariate ragioni difensive in sede contenziosa.

Per tali ragioni il 26 settembre 2016 Avio S.p.A. – di concerto con il Gruppo General Electric – ha presentato ricorso impugnando l'avviso di liquidazione in argomento entro i termini previsti dalla normativa di riferimento, sospendendo in tal modo i termini per la riscossione. Detto ricorso è stato respinto dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino con sentenza n. 729/05/17 del 25 maggio 2017.

Contro tale decisione Avio S.p.A. ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. Alla data della presente non risulta che l'Agenzia delle Entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Con riferimento al citato avviso di liquidazione, si segnala che, in forza di specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. relativamente alle eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio), nonché a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti. A questo proposito, si segnala che, in data 12 agosto 2016, a seguito della notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate ad Avio S.p.A. dell'avviso di liquidazione per complessivi 58.220 migliaia di Euro, GE Italia Holding S.p.A. ha confermato ad Avio S.p.A. il puntuale adempimento delle suddette previsioni contrattuali. In considerazione di quanto sopra, e segnatamente della notifica del citato avviso di liquidazione che quantifica le presunte imposte indirette in complessivi 58.220 migliaia di Euro, nonché delle suddette pattuizioni di indennizzo contrattualmente previste e confermate

successivamente alla notifica dell'avviso di liquidazione in argomento, si è provveduto ad iscrivere nel bilancio un debito per oneri fiscali in relazione alle passività che potrebbero sorgere in esito all'avviso di liquidazione e un corrispondente credito verso il Gruppo General Electric per il medesimo importo di 58.220 migliaia di Euro.

Da ultimo, si segnala che sulla materia oggetto del presente contenzioso, riguardante l'applicazione della disposizione di cui all'art. 20 del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), è intervenuto il legislatore con il comma 1084 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 ("Legge di Bilancio 2019"), qualificando espressamente come interpretazione autentica - così conferendogli efficacia retroattiva - l'art. 1, comma 87, lett. a), della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. "Legge di Bilancio 2018"), che ha modificato l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione. Sulla base della previsione contenuta nella Legge di Bilancio 2019, dunque, anche per il passato dovrebbe trovare applicazione, in senso favorevole al contribuente, la disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, venendo così meno la materia del contendere.

A.2) Verifiche e contenziosi fiscali conclusi con potenziali effetti finanziari sul 2019.

Questionario della DRE del Piemonte del 4 giugno 2019 relativo ai prezzi di trasferimento tra Avio S.p.A. e Regulus S.A. – Periodo d'imposta 2014

Il 4 giugno 2019 la DRE del Piemonte dell'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. il questionario Q00041/2019, richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2014, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

L'istruttoria da parte dell'Ufficio risulta allo stato ancora in corso.

B) Secosvim S.r.l. – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si riporta di seguito una breve descrizione del contenzioso fiscale di Secosvim, nonché una breve descrizione delle principali correlate passività potenziali.

B.1 Contenzioso fiscale con l'Agenzia delle Dogane di Roma in materia di accise e addizionali provinciali/comunali nel settore dell'energia elettrica

Periodo 2001–2005: relativamente alla verifica effettuata da parte dell'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma ai fini dell'imposta erariale di consumo e relativa addizionale dovute sui consumi di energia elettrica nel periodo gennaio 2001 – agosto 2005, il ricorso avverso il giudizio di secondo grado, favorevole a Secosvim, da parte dell'Agenzia delle dogane ed il relativo controricorso di Secosvim erano pendenti presso la Corte di Cassazione. In data 29 settembre 2017 è stato ritenuto conveniente, alla luce di una sfavorevole prognosi dell'esito del contezioso in parola, addivenire con l'Agenzia delle Dogane alla transazione ex art. 5-bis D.L. 193/2016, con il pagamento in quattro rate annuali (più interessi del 2,10% annuo) dell'importo complessivo di Euro 846 migliaia, dei quali la prima rata, pari a Euro 211 migliaia, è stata corrisposta nel novembre 2017 e la seconda è stata corrisposta, con interessi, nel settembre 2018. L'accordo ha comportato l'azzeramento di interessi, indennità di mora e sanzioni.

Periodo 2006-2010: circa invece i rilievi formulati dall'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma, sempre in materia di accise e addizionali nel settore dell'energia elettrica, relativamente agli anni 2006-2010 e contro cui Secosvim aveva provveduto a ricorrere, ritenendoli infondati, la CTR del Lazio aveva respinto l'appello della società (20 maggio 2015) nonostante l'evidente erroneità del giudicato di primo grado in merito alla debenza delle sanzioni (Euro 280.000). Secosvim aveva pertanto ritenuto di rivolgersi alla Corte di Cassazione. La riscossione provvisoria, attivata nel 2013 e dilazionata in rate mensili, è stata comunque completata nel maggio 2018 a titolo cautelativo, salvo eventuale richiesta di rimborso di quanto pagato in eccesso a seguito dell'adesione alla procedura di cui all'art. 6 del D.L. 193/2016. Allo stato attuale si è in attesa dell'esito della sentenza della Suprema Corte conseguente all'udienza dello scorso 21 febbraio 2019.

B.2 Contenzioso fiscale con il Comune di Segni relativo all'ICI

Periodo d'imposta 2011: con avviso di accertamento notificato in data 15 dicembre 2016, il Comune di Segni ha azionato, per il periodo d'imposta 2011, un recupero di imposta a titolo di ICI per Euro 36mila, oltre sanzioni ed interessi, per complessivi Euro 57mila. Secosvim, a seguito di infruttuoso esperimento della procedura di accertamento con adesione, ha adito la CTP di Roma, la quale a giugno del 2018 si è pronunciata in senso sfavorevole alla Società. A febbraio del 2019 Secosvim ha tempestivamente proposto appello avverso la sentenza sfavorevole emessa dalla CTP di Roma.

Periodi d'imposta 2012 e 2013: con avviso di accertamento notificato in data 12 gennaio 2018, il Comune di Segni ha parimenti azionato il recupero della maggiore imposta e delle relative sanzioni, pari complessivamente a Euro 14mila. Nel corso del mese di luglio 2018 Secosvim ha proposto reclamo/ricorso presso la CTP di Roma. Alla data di redazione del presente bilancio si è in attesa della trattazione della causa.

B.3 Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012

Nel corso del 2013 sono stati notificati a Secosvim due avvisi di accertamento ai fini IVA per gli anni 2010 e 2011, aventi per oggetto l'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. (importi complessivamente pari, inclusi sanzioni e interessi, a Euro 2,5 milioni). La Società

ha impugnato tali avvisi di accertamento innanzi alla CTP di Roma che, con sentenza del 7 settembre 2015, ha accolto le ragioni della Società. Tuttavia, la CTR del Lazio ha accolto in data 12 dicembre 2016 l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate contro la sentenza della CTP di Roma. Pertanto, Secosvim ha adito la Suprema Corte di Cassazione nel giugno 2017. La riscossione provvisoria del predetto importo di Euro 2,5 milioni non è stata ancora attivata, ancorché la correlata richiesta di sospensione sia stata respinta dalla CTP di Roma nel dicembre 2017.

Il 31 ottobre 2017 è stato notificato per la successiva annualità 2012 l'avviso di accertamento di maggiore imposta per Euro 644 mila, oltre a sanzioni e interessi per Euro 127mila, contro cui è stato proposto ricorso alla CTP di Roma. Con sentenza n. 18883/18 dell'11 novembre 2018 la CTP di Roma ha respinto il ricorso proposto dalla Società.

Con istanza presentata telematicamente entro il 31 maggio 2019, Secosvim ha aderito alla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti di cui all'art. 6 del d.l. 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136. Per effetto della definizione agevolata, la Società sarà tenuta al versamento delle sole imposte, per l'importo complessivo di Euro 1,6 milioni, senza applicazione di sanzioni e interessi. Il predetto importo sarà versato in 20 rate trimestrale di pari importo la prima delle quali è stata versata il 31 maggio 2019. Con riferimento alle somme così versate Secosvim ha facoltà di rivalsa successiva nei confronti della Capogruppo Avio, con conseguente effetto neutro per il Gruppo, essendo detraibile l'IVA addebitata a titolo di rivalsa a seguito di definizione agevolata, come riconosciuto dalla stessa Agenzia delle Entrate nei più recenti documenti di prassi (per tutti si vedano la circolare n. 35 del 2013 e, da ultimo, la risposta n. 156 del 2019).

B.4 Rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda, con correlata rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al ramo medesimo, dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.

L'Agenzia delle Entrate ha appellato, presso la CTR dell'Emilia Romagna, la sentenza n. 95/10/14 della CTP di Bologna del 9 dicembre 2013, che aveva accolto il ricorso di Secosvim concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.. L'ammontare della controversia è di Euro 130mila. Con sentenza n. 2300/6/18, pronunciata il 24 settembre 2018, la CTR dell'Emilia Romagna ha rigettato integralmente l'appello proposto dall'Ufficio accogliendo le ragioni della Società.

Parimenti, l'Ufficio ha appellato presso la CTR dell'Emilia Romagna la sentenza n. 94/02/16 della CTP di Bologna del 15 gennaio 2016, che aveva accolto il correlato ricorso di Secosvim concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al sopracitato ramo d'azienda. L'ammontare della controversia è di Euro 17mila. A seguito dell'udienza del 17 dicembre 2018, la CTR dell'Emilia Romagna ha sospeso il giudizio in attesa che venga definito il contenzioso concernente l'avviso di rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali

rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante.

C) Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.) – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si precisa che detta società non è stata e non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

D) Europropulsion S.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

Europropulsion è stata oggetto di accertamento fiscale da parte dell'Autorità fiscale francese con riferimento all'applicazione della cosiddetta "taxe professionnelle" (imposta diretta adottata in Francia, similare all'IRAP) sui beni di proprietà della ESA in utilizzo alla società inizialmente per gli esercizi fiscali 2009, 2010 e 2011 e poi per i successivi 2012 e 2013.

Gli importi oggetto di contestazione:

  • per gli anni dal 2009 al 2011 inizialmente erano complessivamente pari a 1,6 €/M, versati dalla società nel corso del 2014. Detto importo è stato poi ridotto a 0,9€/m in virtù del riconoscimento di uno sgravio parziale di 684mila euro disposto dall'autorità fiscale francese;
  • per gli anni 2012 e 2013 sono pari a circa 250 mila Euro per anno.

Per gli anni 2009-2011 Europropulsion ha presentato ricorso in primo grado presso il competente giudice fiscale, il quale ha emesso sentenza sfavorevole alla società, contro cui è stato promosso appello il 9 settembre 2016.

Con sentenza dell'11 novembre 2017 la competente autorità giudiziaria francese ha disposto l'annullamento della contestazione relativa all'anno 2010.

L'ammontare totale della passività fiscale associata alla tematica in oggetto per gli anni dal 2009 al 2017 è stata stimata in circa Euro 2,190 €/M. Tuttavia, la società ha ritenuto di non operare alcuna iscrizione al fondo rischi fiscali in quanto ritiene, anche sulla base dei pareri rilasciati dai propri consulenti, di avere validi argomenti di difesa a supporto delle proprie ragioni.

6. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 30 giugno 2019.

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

La Società ed il Gruppo Avio non sono esposti a rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 30 giugno 2019 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 3.495 migliaia.

Tale importo è esposto nell'Attivo di Stato Patrimoniale come netto tra il valore nominale dei crediti commerciali e, in contropartita, gli acconti da incassare.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - dagli acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti del Gruppo sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (ESA - Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, ArianeGroup).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 30 giugno 2019, i crediti commerciali sono iscritti al netto di un fondo svalutazione pari a 482 mila Euro. Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo sostanzialmente alle sole tempistiche di incasso.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 30 giugno 2019 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha due finanziamenti con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per complessivi Euro 50 milioni, ad un tasso d'interesse conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società e, quindi, al Gruppo Avio.

7. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, tali operazioni si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate del Gruppo Avio sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Avio inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della suddetta società in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alla quantificazione delle operazioni con parti correlate non rientranti nella procedura di consolidamento di Gruppo sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria e sul Conto Economico del Gruppo al 30 giugno 2019 (importi in migliaia di Euro):

30-giu-19
Controparte Crediti
Comm.li
Altre
attività
correnti
Lavori in
corso su
ordinazione
Attività
finanziari
e non
correnti
Debiti
Comm.li
Altre
passività
correnti
Anticipi per
lavori in
corso su
ordinazione
Passività
finanziarie
Leonardo S.p.A. 825 223
MBDA Italia S.p.A. 17 4.945 417
MBDA France S.A. 9.738 936
Thales Alenia Space
Group
147 250 126
Società che vanta
un rapporto di
collegamento e
relative società
partecipate
17 0 14.830 0 1.075 223 1.479 0
Termica Colleferro
S.p.A.
756 6.032 632 1.473
Europropulsion S.A. 515 16.747 6.332 20.338 16.749
Consorzio Servizi Acque
Potabile
214 (85)
Servizi Colleferro –
Società Consortile per
Azioni
370 366
Società collegate e
a controllo
congiunto
1.855 366 16.747 6.032 6.879 0 20.338 18.222
Totale parti
correlate
1.872 366 31.576 6.032 7.954 223 21.817 18.222
Totale voce di
bilancio
3.495 13.656 42.402 6.032 120.120 21.936 130.225 73.417
Incidenza % sulla
voce di bilancio
53,6% 2,7% 74,5% 100,0% 6,6% 1,0% 16,8% 24,8%

Nel primo semestre 2019 i principali valori economici dei rapporti del Gruppo con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

30-giu-19
Controparte Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
Costi
Operativi (1)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. 252 - -
MBDA Italia S.p.A. 1.995 - - -
MBDA France S.A. 7.331 - - -
Thales Alenia Group 600 - -
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
9.326 852 0 0
Termica Colleferro S.p.A. 67 4.196 220 10
Europropulsion S.A. 66.423 11.815
Consorzio Servizi Acque Potabile 1 150
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 1 313 - -
Società collegate e a controllo congiunto 66.492 16.474 220 10
Totale parti correlate 75.818 17.326 220 10
Totale voce di bilancio 191.244 180.673 292 467
Incidenza % sulla voce di bilancio 39,64% 9,59% 75,23% 2,14%

(1) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale. In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Cammer. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di

vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;

  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

8. ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2019

La tabella che segue riporta i dati principali relativi alle società partecipate dal Gruppo Avio alla data del 30 giugno 2019:

Società incluse nell'area di consolidamento al 30 giugno 2019 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyana S.A.S. 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

9. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EROGAZIONI PUBBLICHE EX ART. 1, COMMI 125129, DELLA LEGGE N 124/2017

Si riportano di seguito le informazioni richieste dalla disciplina delle erogazioni pubbliche al fine di ottemperare agli appositi obblighi di trasparenza. Tale informativa riguarda, come previsto dalla normativa, le erogazioni che hanno interessato il primo semestre 2019:

Agevolazioni previste dalla Legge 24 dicembre 1985, n. 808 "Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitivita' delle industrie operanti nel settore aeronautico"

Società
ricevente
PA
erogante
Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato nel
semestre
(M€)
Data
incasso
Crediti
verso
Ministero
Sviluppo
Economico
(M€)
(€ /000) (€ /000)
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Motore a propellente solido da
80 tonnellate – P80
2006-2008 - - 1,16
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Motore a propellente solido da
80 tonnellate – P80
2009 - - 0,77
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Motore a propellente solido da
80 tonnellate – P80
2010 - - 0,44
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e strategici di
prepreg in carbon epoxy e
protezioni termiche in
elastomero modificato di
formulazione e produzione
nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da
40T
2009 - - 0,44
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e strategici di
prepreg in carbon epoxy e
protezioni termiche in
elastomero modificato di
formulazione e produzione
nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da
40T
2010 - - 0,77
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e strategici di
prepreg in carbon epoxy e
protezioni termiche in
elastomero modificato di
formulazione e produzione
nazionale per filament winding
2011-2012 - - 1,14

applicato a motori spaziali da
40T
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e strategici di
prepreg in carbon epoxy e
protezioni termiche in
elastomero modificato di
formulazione e produzione
nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da
40T
2012-2013 - - 2,29
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e strategici di
prepreg in carbon epoxy e
protezioni termiche in
elastomero modificato di
formulazione e produzione
nazionale per filament winding
applicato a motori spaziali da
40T
2014-2015 - - 2,23
AVIO SPA Ministero
dello Sviluppo
Economico
Dimostratore tecnologico
LOX/LCH per il terzo stadio del
lanciatore Vega E
2014-2016 - - 1,164
- 10,40

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico" per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85, pari a 10,40M€, si riferisce al valore nominale delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le quote per Progetto sono così suddivise: 2,37M€ per il progetto "Motore a propellente solido da 80 tonnellate – P80"; 6,87M€ per il progetto "Materiali innovativi e strategici di prepreg in carbon epoxy e protezioni termiche in elastomero modificato di formulazione e produzione nazionale per filament winding applicato a motori spaziali da 40T"; 1,16M€ per il progetto "Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il terzo stadio del lanciatore Vega E".

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

Altre agevolazioni

Società
ricevente
PA
erogante
Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato (M€)
Data
incasso
Credito
Nominale
da
incassare
(M€)
(€ /000) (€ /000)
AVIO SPA Comunità SpaceCarbon NA - NA
Europea -
AVIO SPA Ministero P R A D E
dell'istruzione, NA - - NA

dell'università
e della ricerca
AVIO SPA Comunità GRAIL NA - - NA
Europea
NA

Si evidenzia, come riportato nella Nota Integrativa nei paragrafi dedicati ai crediti tributari, che il Gruppo Avio ha iscritto, con riferimento agli esercizi 2018 e 2017, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 e successive modifiche.

10. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Business

Vega

In data 11 luglio 2019, dopo circa due minuti dal decollo del lanciatore Vega VV15 (di seguito "VV15"), si è verificata un'anomalia poco dopo l'accensione del secondo stadio (Zefiro 23), che ha portato alla conclusione prematura della missione per il satellite "Falcon Eye 1" commissionato ad Arianespace Société par actions simplifiée ("Arianespace") dal Governo degli Emirati Arabi Uniti.

Come previsto dagli accordi contrattuali che regolamentano i rapporti tra Avio, quale Prime Contractor del lanciatore Vega, e Arianespace, quale Launch Service Provider e Operatore di Lancio, in pari data, è stata nominata dall'ESA e da Arianespace una Commissione Indipendente di Inchiesta con il compito di accertare le possibili cause dell'anomalia occorsa.

Si precisa che, in base a quanto previsto dai suddetti accordi contrattuali, dal momento del decollo ("lift off") del lanciatore, la responsabilità per i danni a terzi derivanti dal malfunzionamento del lanciatore è trasferita ad Arianespace qualunque ne sia la causa. Pertanto, eventuali danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti da Avio e/o dai suoi sub fornitori causati durante il volo dei lanciatori saranno imputabili esclusivamente ad Arianespace in qualità di operatore di lancio e – ricorrendone i presupposti – al governo francese.

Nel caso venga dimostrata la preesistenza di eventuali difetti imputabili ad Avio, non evidenziati in sede di accettazione del lanciatore da parte di Arianespace, Avio potrebbe essere chiamata a rimborsare ad Arianespace i costi subiti da quest'ultima per i conseguenti lavori di analisi, ove non rimborsati dall'ESA.

Con riferimento all'anomalia verificatasi sul VV15, in data 4 Settembre 2019, la Commissione Indipendente di Inchiesta ha emesso le proprie conclusioni sulle possibili cause, identificando quale più probabile un problema termo strutturale nella zona della calotta anteriore del motore Zefiro 23 e indicando le azioni correttive che dovranno essere poste in essere ed ha espresso le proprie raccomandazioni per consentire il riavvio dei lanci di Vega entro il primo trimestre del 2020 nel rispetto dei requisiti di sicurezza e affidabilità.

Avio sta lavorando per implementare le azioni correttive nei tempi indicati dalla Commissione al fine di tornare a volare nel primo trimestre del 2020.

In data 12 luglio 2019, il Comitato Interministeriale per le politiche dello Spazio e l'Aerospazio, unitamente all'Agenzia Spaziale Italiana, in un comunicato emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha garantito il pieno supporto ad Avio per conferire continuità alle attività di accesso allo Spazio che rappresentano una capacità strategica per il Paese.

Si precisa che, dovendo ancora valutare l'effetto dell'implementazione del piano di verifiche proposte dalla Commissione basate su test e analisi, nonché delle azioni correttive proposte dalla Commissione, allo stato non sono quantificabili gli eventuali effetti economici conseguenti a tale anomalia in termini di possibili oneri e rispettive coperture previste dagli accordi contrattuali esistenti con Arianespace e con l'ESA.

Ariane

In data 6 agosto 2019 è stato effettuato con successo il lancio di Ariane 5 (VA 249) che ha portato in orbita due satelliti per telecomunicazioni per clienti a lungo termine: Intelsat 39, per l'operatore Intelsat e il satellite EDRS-C, basato su un partenariato pubblico-privato tra l'Agenzia spaziale europea (ESA) e Airbus.

Altri fatti di rilievo

Incassi per rimborsi crediti IVA

Successivamente alla chiusura del semestre, a seguito delle istanze di rimborso presentate dalla capogruppo Avio S.p.A. all'Agenzia delle Entrate, sono stati incassati nei mesi di luglio e agosto 2019 crediti IVA per un totale pari a Euro 28,0 milioni oltre interessi per Euro 231 migliaia.

Accordo transattivo con FCA Partecipazioni S.p.A. in materia di oneri ambientali

Come riportato nella precedente informativa finanziaria, per effetto del contratto "Agreement of Purchase and Sale" stipulato nel 2003, FCA Partecipazioni S.p.A. è tenuta ad indennizzare il Gruppo Avio relativamente all'esecuzione delle attività di bonifica, agli oneri da sostenere per il ripristino ambientale nonché per le attività da svolgere per la gestione post-operativa e la manutenzione di alcune aree situate nel comprensorio industriale di Colleferro.

Dopo anni di collaborazione tra le parti nella disamina degli oneri ambientali indennizzabili da parte FCA Partecipazioni S.p.A. ai sensi del menzionato contratto del 2003 e di corresponsione degli indennizzi al Gruppo Avio, nel 2017 FCA Partecipazioni S.p.A. comunicò al Gruppo Avio il venir meno, secondo FCA Partecipazioni S.p.A., dei suddetti obblighi contrattuali per effetto del presunto "change of control" nell'ambito dell'operazione societaria Space2 S.p.A./Avio S.p.A., avvenuta ad inizio 2017, che portò alla quotazione in borsa di Avio S.p.A.

Nel mese di luglio 2017, il Gruppo Avio avviò una procedura di arbitrato nei confronti di FCA Partecipazioni S.p.A. al fine di far accertare la permanenza della garanzia contrattuale sopra citata.

Nell'ambito del procedimento arbitrale, anche su invito del Collegio Arbitrale, le parti hanno avviato delle trattative finalizzate al raggiungimento di una transazione.

In tale contesto, in data 2 agosto 2019, le parti sono addivenute ad un accordo transattivo in base al quale FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione post-operativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzie contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio.

Contestualmente alla stipula dell'accordo transattivo in data 2 agosto 2019 FCA Partecipazioni S.p.A. ha corrisposto al Gruppo Avio circa 4,0 milioni di Euro quale quota parte dell'accordo complessivo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2019 di Avio S.p.A., in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2019, ha deliberato l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie.

Il programma sarà attuato mediante acquisti operati da un intermediario abilitato, Equita SIM S.p.A., che adotterà le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa applicabile e dalla predetta delibera assembleare.

In linea con quanto previsto dalla delibera assembleare, il programma di acquisto di azioni proprie è finalizzato a:

  • a) perseguire un efficiente impiego della liquidità generata dall'attività caratteristica della Società anche tramite investimento a medio e lungo termine in azioni proprie;
  • b) offrire agli azionisti uno strumento addizionale di monetizzazione del proprio investimento;
  • c) utilizzare le azioni proprie quale corrispettivo nell'ambito di operazioni straordinarie, per ricevere i fondi per progetti di acquisizione e/o nell'ambito di operazioni di scambio di pacchetti azionari, ovvero per altri impieghi ritenuti di interesse finanziario, gestionale e/o strategico per la Società.

Il programma ha ad oggetto l'acquisto di azioni proprie per un controvalore non superiore a Euro 5 milioni ed entro un numero massimo di 1.000.000.

Gli acquisti verranno effettuati sul mercato MTA (segmento STAR) in ottemperanza all'art. 144- bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999 e alle altre disposizioni applicabili, in modo da assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ex art. 132 del T.U.F., nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana S.p.A.

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