Interim / Quarterly Report • Sep 27, 2019
Interim / Quarterly Report
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Data di approvazione: 26 settembre 2019
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Il presente fascicolo è disponibile su Internet all'indirizzo www.tiscali.it
Tiscali S.p.A. Sede Legale in Cagliari, Località Sa Illetta, SS195 Km 2,3 Capitale Sociale € 41.555.159,37 Registro delle Imprese di Cagliari e P.IVA n. 02375280928 R.E.A. - 191784
| 1 | Dati di sintesi 1 | ||
|---|---|---|---|
| 2 | Indicatori alternativi di performance 2 | ||
| 3 | Organi di amministrazione e controllo 3 | ||
| 4 | 4.1 4.2 |
Relazione sulla Gestione 6 Posizionamento di Tiscali nel contesto di mercato 6 Principali eventi e risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2019 ed eventi successivi 8 |
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| 4.3 4.4 |
Quadro regolamentare12 Azioni Tiscali15 |
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| 4.5 4.6 |
Fatti di rilievo nel corso del primo semestre 201917 Analisi della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo21 |
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| 4.7 4.8 |
Valutazione sulla continuità aziendale e prevedibile evoluzione della gestione38 | ||
| 4.9 4.10 |
Altri eventi successivi alla chiusura del semestre 42 Contenziosi, passività potenziali e impegni 42 Operazioni non ricorrenti 42 |
||
| 4.11 4.12 |
Operazioni atipiche e/o inusuali42 Operazioni con parti correlate42 |
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| 5 | Prospetti contabili consolidati e note esplicative 44 | ||
| 5.1 5.2 |
Prospetto di conto economico44 Prospetto di conto economico complessivo46 |
||
| 5.3 5.4 |
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria 47 Rendiconto finanziario48 |
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| 5.5 5.6 |
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto49 Conto economico ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 50 |
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| 5.7 5.8 |
Stato Patrimoniale ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 51 Note esplicative52 |
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| 5.9 5.10 |
Valutazione sulla continuità aziendale e prevedibile evoluzione della gestione52 Evoluzione prevedibile della gestione55 |
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| 5.11 5.12 |
Altri eventi successivi alla chiusura del semestre 55 Criteri di redazione56 |
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| 5.13 5.14 |
Principi contabili 57 Commenti alle voci di Bilancio 63 |
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| 6 | Glossario 93 | ||
| 7 | Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato 100 |
| Dati economici | 1° semestre 2019 | 1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| $($ # $)$ | (*) | |
| (Milioni di Euro) | ||
| Ricavi | 70,2 | 87,8 |
| Risultato Operativo Lordo (EBITDA) | 14,9 | 9,0 |
| Risultato Operativo | (8, 1) | (17,2) |
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | 0,0 | 0,0 |
| Risultato Netto | (3,7) | 3,3 |
| Dati patrimoniali e finanziari | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
| (Milioni di Euro) | ||
| Totale attività | 299.2 | 346.1 |
| Posizione finanziaria netta | 143,5 | 152,1 |
| Posizione finanziaria netta "Consob" | 144,5 | 152,6 |
| Patrimonio netto (**) | (48, 4) | (44,7) |
| Investimenti | 22,7 | 18.2 |
| Dati operativi | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
| (Migliaia) | ||
| Customer base attiva | 654,4 | 640,1 |
| Broadband Fixed | 383,9 | 382,8 |
| di cui Fibra | 121,6 | 79,1 |
| Broadband Wireless | 50,2 | 58,8 |
| di cui LTE | 43,6 | 47,8 |
| Mobile | 220,3 | 198,5 |
(#) Per effetto della entrata in vigore dell'IFRS16 dall'1 gennaio 2019, il risultato operativo lordo (EBITDA) del semestre chiuso al 30 giugno 2019 risulta superiore di 1,6 milioni di Euro, mentre il risultato operativo (EBIT) risulta inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto ai valori che sarebbero stati determinati applicando lo IAS 17 nella rilevazione dei contratti di leasing operativo; ciò a seguito della rilevazione di ammortamenti dei diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 per 0,4 milioni di Euro e di interessi passivi sul debito finanziario correlato di 1,4 milioni di Euro, a fronte della rilevazione, prevista dal previgente IAS 17, di canoni di locazione operativa di 1,6 milioni di Euro. Nel complesso il risultato netto del semestre ed il patrimonio netto al 30 giugno 2019 risultano inferiori di 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe risultato dalla applicazione dello IAS 17, senza tenere conto di effetti fiscali per effetto della situazione di imponibilità negativa.
L'applicazione dell'IFRS 16 ha determinato altresì la rilevazione di diritti d'uso per un valore netto contabile di 19 milioni di Euro al 30 giugno 2019 e la rilevazione del debito finanziario correlato di 20,1 milioni di Euro e la riduzione dei debiti verso fornitori per 0,9 milioni di Euro.
Per effetto della firma degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Senior e Sa Illetta e dell'applicazione dell'IFRS 16, l'indebitamento finanziario lordo al 30 giugno 2019 risulta scadente entro 12 mesi per 58,8 milioni di Euro (164,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018) e per 88,5 milioni di Euro oltre i 12 mesi (7,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
Si rimanda al prosieguo della relazione sulla gestione per l'individuazione dell'impatto delle componenti economiche che gli Amministratori ritengono "non ricorrenti".
(*) I dati economici del primo semestre 2018 sono stati riesposti come segue: a seguito dell'applicazione dell'IFRS 15 la Società ha proceduto a compensare ricavi e costi relative ad operazioni di scambio visibilità (barter) effettuate nel primo semestre 2018. In particolare, i ricavi presentati nella Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2018, pari a 92,4 milioni di Euro, includevano ricavi barter con scambio di beni con natura similare pari a 4,6 milioni di Euro. Analogamente, i costi per acquisti di materiali e servizi si sono ridotti di 4,6 milioni di euro, passando da 65,8 milioni di Euro a 61,2 milioni di Euro.
Nella presente relazione sulla gestione, in aggiunta agli indicatori convenzionali previsti dagli IFRS, è presentato un indicatore alternativo di performance (EBITDA) utilizzato dal management del Gruppo Tiscali per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo stesso. Tale indicatore, presente anche nelle precedenti relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), e la cui modalità di determinazione non è variata rispetto al passato, non deve essere considerato sostitutivo delle misure di redditività previste dagli IFRS; in particolare, poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo Tiscali potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri operatori e pertanto, tale indicatore alternativo di performance, potrebbe non essere comparabile.
In merito a tale indicatore, il 3 dicembre 2015 CONSOB ha emesso la comunicazione n.92543/15 che fa riferimento agli Orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Security and Market Authority circa la sua presentazione nelle informazioni regolamentate diffuse o nei prospetti pubblicati a partire dal 3 luglio 2016. Questi regolamenti, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR (CESR/05 -178b), sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2003/71/CE al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.
Di seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopracitate, i criteri utilizzati per la costruzione dell'indicatore EBITDA del Gruppo Tiscali. In particolare, l'EBITDA è costruito come di seguito indicato:
| (migliaia di Euro) | $1^\circ$ semestre 2019 (*) | 1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte | (3.716.178) | (22.834.868) |
| + Oneri finanziari | 7.427.750 | 6.580.408 |
| - Proventi finanziari | (12.030.986) | (1.025.229) |
| + Risultato delle partecipazioni valutate ad equity | 268.545 | 128.888 |
| Risultato Operativo | (8.050.869) | (17.150.801) |
| + Costi di ristrutturazione | 2.181.209 | 283.451 |
| + Ammortamenti | 20.812.767 | 25.887.636 |
| Risultato Operativo Lordo (EBITDA) (*) | 14.943.108 | 9.020.286 |
(*) Si evidenzia che per effetto della entrata in vigore dell'IFRS16 dall'1 gennaio 2019, il risultato operativo lordo (EBITDA) del semestre chiuso al 30 giugno 2019 risulta superiore di 1,6 milioni di Euro, mentre il risultato operativo (EBIT) risulta inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto ai valori che sarebbero stati determinati applicando lo IAS 17 nella rilevazione dei contratti di leasing operativo; ciò a seguito della rilevazione di ammortamenti dei diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 per 0,4 milioni di Euro e di interessi passivi sul debito finanziario correlato di 1,4 milioni di Euro, a fronte della rilevazione, prevista dal previgente IAS 17, di canoni di locazione operativa di 1,6 milioni di Euro. Nel complesso il risultato netto del semestre ed il patrimonio netto al 30 giugno 2019 risultano inferiori di 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe risultato dalla applicazione dello IAS 17, senza tenere conto di effetti fiscali per effetto della situazione di imponibilità negativa.
L'applicazione dell'IFRS 16 ha determinato altresì la rilevazione di diritti d'uso per un valore netto contabile di 19 milioni di Euro al 30 giugno 2019 e la rilevazione del debito finanziario correlato di 20,1 milioni di Euro e la riduzione dei debiti verso fornitori per 0,9 milioni di Euro.
Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 26 giugno 2018 è rimasto in carica fino all'assemblea del 27 giugno 2019.
Il Consiglio di Amministrazione rimasto in carica fino al 27 giugno 2019 era così composto:
Presidente: Alexander Okun (#) (4)
Anna Belova (*) (1) (2) (3) Alina Sychova (2) Paola De Martini (*) (1) (2) (3) Oleg Anikin (1) Renato Soru
(*) Consiglieri indipendenti
(#) Il Presidente è il legale rappresentante della Società, l'Amministratore Delegato ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione da esercitarsi disgiuntamente o congiuntamente in ottemperanza ai poteri conferiti del Consiglio di Amministrazione del 26 giugno 2018
(1) Comitato controllo e rischi
(2) Comitato per le nomine e le remunerazioni
(3) Comitato per le operazioni con le parti correlate
(4) Nominato Presidente con delibera del Consiglio di Amministrazione del 26 giugno 2018
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 26 giugno 2018, e resterà in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020:
Presidente: Barbara Tadolini
Sindaci Effettivi: Emilio Abruzzese Valeria Calabi
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari era stato nominato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 26 giugno 2018, e sarebbe stato in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020. Precedentemente a tale data Daniele Renna aveva ricoperto il medesimo ruolo di Dirigente Preposto fin dal 27 giugno 2017.
Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 27 giugno 2019, ed è in carica fino all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021:
Presidente: Alberto Trondoli (#)
Anna Belova (*) (3) Federica Celoria (*) (1) (2) (3) Manilo Marocco (1) Sara Polatti (2) Patrizia Rutigliano (*) (1) (2) (3)
(#) Il Presidente è il legale rappresentante della Società, l'Amministratore Delegato ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione da esercitarsi disgiuntamente o congiuntamente in ottemperanza ai poteri conferiti del Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2019
(1) Comitato controllo e rischi
(2) Comitato per le nomine e le remunerazioni
(3) Comitato per le operazioni con le parti correlate
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 26 giugno 2018, e resterà in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020:
Presidente: Barbara Tadolini
Sindaci Effettivi: Emilio Abruzzese Valeria Calabi
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 27 giugno 2019, ed è in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.
Deloitte & Touche S.p.A.
La Società di Revisione è stata nominata dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 30 maggio 2017, con un incarico di durata novennale, dall'esercizio 2017 all'esercizio 2025.
Relazione intermedia sulla Gestione
Fondata nel 1998, Tiscali S.p.A. (di seguito anche "Tiscali", la "Società" e, congiuntamente alle proprie controllate il "Gruppo" o il "Gruppo Tiscali") è uno dei principali operatori di telecomunicazioni alternativi in Italia.
Attraverso una rete all'avanguardia basata su tecnologia IP, Tiscali fornisce ai suoi clienti un'ampia gamma di servizi, dall'accesso Internet in modalità Broadband fisso e Broadband fixed wireless, servizi di telefonia mobile e servizi a valore aggiunto, unitamente a prodotti più specifici e tecnologicamente avanzati. Tale offerta include anche servizi voce (VOIP – per il significato degli acronimi utilizzati nella presente Relazione si fa rimando al Glossario), e di telefonia mobile, grazie all'accordo per la fornitura di servizi raggiunto con TIM (MVNO). A partire dal 2016 e sino a novembre 2018, grazie allo spettro entrato in disponibilità dal dicembre 2015 con la fusione con Aria S.p.A. (nella presente relazione denominata anche "Aria"), il Gruppo Tiscali ha fornito anche servizi UltraBroadband LTE Fixed Wireless.
Inoltre Tiscali è attiva nel segmento dei media digitali e della pubblicità on-line attraverso:
Riguardo il mercato di accesso a banda larga da rete fissa, principale mercato coperto da Tiscali, a marzo 2019 (fonte Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - AGCOM, ultimo aggiornamento disponibile) gli accessi Broadband in Italia hanno superato 17 milioni con un aumento su base annua di 290 mila unità. Tale aumento è in particolare trainato dagli accessi Broadband sviluppati su tecnologie alternative all'ADSL tradizionale, in particolare Fibra e Broadband Fixed Wireless, che hanno raggiunto a marzo 2019 circa 9,11 milioni di accessi, in crescita di 2,65 milioni rispetto a marzo 2018 ed hanno superato il 53% delle linee broadband complessive mentre nello stesso periodo risulta diminuita la componente DSL tradizionale di 2,36 milioni di unità. In questo settore si evidenzia la dinamica degli accessi NGA (in tecnologia FTTC e FTTH): gli accessi in tecnologia FTTC (fibra su rete mista rame) crescono in un anno del 46,2% raggiungendo 6,9 milioni di unità grazie all'aumento dei servizi wholesale di TIM mentre gli accessi in FTTH aumentano in misura maggiore pari al 55,5% e a fine marzo hanno raggiunto 960 mila unità grazie in particolare alla crescita dei servizi offerti da Open Fiber ed ai processi di migrazione verso soluzioni di accesso FTTH proposte da TIM e Fastweb. Crescono anche gli accessi FWA che a fine marzo superano 1,2 milioni di linee con una crescita del 12,9% su base annua.
Sulla base dei dati AGCOM, la quota di mercato nell'ultra broadband al 31 marzo 2019 di Tiscali è al 2,7%, mentre la quota di mercato di TIM (43,2%) si riduce di 1,8 punti percentuali rispetto la rilevazione precedente, segue Vodafone con il 16,3% in crescita di 1,4 p.p., Fastweb (15,1%) e Wind (14,2%).
Il Gruppo Tiscali, nel corso del 2019 ha proseguito con la strategia di sviluppo del mercato in Fibra sopra descritto attraverso la focalizzazione sulle offerte in Fibra ad altissima velocità fino a 1.000 Mbit/s (FTTH) e sulle offerte in Fibra mista rame (FTTC). Il numero dei clienti in Fibra è aumentato in misura significativa nel periodo, passando da circa 66,3 mila unità a giugno 2018 a 121,5 mila unità a giugno 2019, a conferma della focalizzazione della Società sullo sviluppo dei servizi Fibra.
Tali offerte oggi rappresentano la quasi totalità delle nuove acquisizioni, oltre alla progressiva diffusione dell' offerta LTE UltraBroadband Fixed Wireless a marchio Tiscali con capacità fino a 100 Mbit/s lanciata nel 2016.
Il focus sulle offerte Ultrabroadband ad elevate performance si riflette anche nella tipologia degli accessi Tiscali: nel segmento con velocità superiori ai 100 Mbit/s che su base annua aumenta di 1,39 milioni di unità per un totale di 3,49 milioni (pari al 20,5% del totale) Tiscali ha una market share che registra una sensibile crescita su base annua passando da 0,4% a 2,6% nel marzo 2019. Questo segmento è inoltre quello che conta un maggior tasso di crescita, pari al 66% su base annua.
In linea con la strategia di rilancio e sviluppo del mercato in Fibra e con la missione dell'Azienda di garantire a tutti i cittadini il diritto all'accesso a servizi internet ultra veloci si inquadrano i recenti ed importanti accordi volti ad ampliare il mercato potenziale.
A luglio 2019 Tiscali ha infatti esteso la partnership strategica con Open Fiber per la diffusione dei servizi ultrabroadband nei 7.635 comuni delle "C" e "D" (digital divide esteso). L'accordo, già in essere in 271 città, riguarda l'intero perimetro del piano di cablaggio di Open Fiber che prevede la copertura di oltre 19 milioni di unità immobiliari. A poche settimane dalla firma dell'accordo Tiscali è stata fra i primi operatori ad avviare la commercializzazione dei servizi in Fibra nei primi 70 degli 800 comuni previsti entro il 2019 compresi nelle suddette aree; zone che, per ragioni legate alla morfologia del territorio o alle economicità di scala, non avevano finora accesso alla band ultralarga.
Sempre a luglio Tiscali ha siglato un importante accordo commerciale con Linkem per ampliare la propria offerta di connettività Fixed Wireless Access grazie alla rete nazionale 4.5G di Linkem e, quindi, di implementare la propria strategia di espansione verso le più moderne e performanti infrastrutture tecnologiche disponibili nel Paese.
Nel mercato Broadband di rete fissa, il portafoglio clienti Broadband Fisso di Tiscali si attesta a circa 384 mila unità a giugno 2019 sostanzialmente stabile rispetto al dato al 31 dicembre 2018, pari a circa 383 mila unità.
Il mancato incremento del numero di clienti nel primo semestre 2019 risente della riduzione dell'attività di promozione dei propri servizi avvenuta nel corso dell'anno 2018 e fino alla campagna pubblicitaria, effettuata a marzo 2019, i cui effetti positivi non si sono ancora percepiti nello scorcio residuo del primo semestre 2019 e sono attesi invece entro fine anno, a causa delle limitate risorse finanziarie a disposizione della società prima della sottoscrizione definitiva dell'Accordo Strategico con Fastweb e della sottoscrizione degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Senior e del Debito Leasing (si veda il par. 4.2 "Principali eventi e risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2019 ed eventi successivi").
In particolare è cresciuto il numero degli utenti Fibra passato da circa 79,1 mila al 31 dicembre 2018 fino a 121,6 mila di giugno 2019 per effetto anche delle attività di migrazione della Customer Base dalle soluzioni ADSL tradizionali alle soluzioni in Fibra offerte da Tiscali.
ll mercato continua sostanzialmente a essere presidiato dagli operatori storici (TIM, Vodafone, Fastweb, Wind) con quote di mercato sostanzialmente stabili e una crescita di Vodafone.
Per quanto riguarda i servizi Mobile, il mercato italiano a marzo 2019° (fonte AGCOM) registra una crescita nel numero totale di linee di 3,49 milioni di unità su base annua: 104 milioni di SIM contro i 100,6 milioni di marzo 2018 di cui 21,9 milioni di unità sono sim "M2M" (Machine To Machine) pari al 21% del totale, con una crescita di 4,7milioni su base annua; 82,2 milioni sono sim "human" che effettuano traffico "solo voce" e "voce+dati", e risultano in flessione di 1,2 milioni di unità su base annua e in flessione di 0,4 milioni su base trimestrale. Con riferimento alle sim complessive Tim, pur in flessione assieme a Vodafone e Wind Tre di poco staccate, si conferma market leader a quota 30,5%. Con riguardo al segmento "human" Wind3 pur rimanendo il principale operatore con il 32,1% perde 2,9 punti percentuali.
Nel segmento MVNO in cui opera Tiscali e che rappresenta il 10,4% delle sim Human pari a 8,55 milioni, il primo operatore è Poste Mobile con una quota del 47,1%.
Sul mercato mobile Tiscali ha registrato una crescita del portafoglio dei clienti Mobili che si attesta a circa 220,3 mila unità al 30 giugno 2019, registrando un incremento del 11% rispetto al 31 dicembre 2018 (circa 220,3 mila clienti). L'incremento dei clienti mobile si è realizzato nonostante l'aumento
generale della pressione competitiva anche a seguito dell'ingresso di Iliad come nuovo entrante sul mercato Mobile italiano.
Continua la crescita esponenziale del traffico dati complessivo su rete Mobile, cresciuto a marzo 2019 di circa il 61% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, con una crescita dei consumi medi unitari mensili del 55% pari a 5,44 Giga/mese trainata dal crescente utilizzo di applicazioni video, streaming e on-demand.
Per competere in questo mercato sempre più competitivo, Tiscali ha proseguito con la promozione della suite Open con offerte pensate per le diverse esigenze di comunicazione dei clienti, semplici e senza costi nascosti o vincoli di ricarica, con un pricing estremamente competitivo, e che offre ai clienti la possibilità di creare la propria offerta e di cambiarla gratuitamente in funzione delle proprie esigenze di utilizzo.
Il mercato della pubblicità online ha registrato nell'anno 2019 un risultato complessivo in lieve crescita dell'+1,2% generato soprattutto della crescita degli investimenti della componente smartphone (secondo quanto rilevato da FCP: passa da un peso del 24,2% nel 2018 al 32% nel 2019 con un valore assoluto che supera i 73 milioni di euro su un totale mercato di 229 milioni di euro).
La raccolta sul segmento web tradizionale desktop e tablet ha registrato anche quest'anno una flessione dell'-8%. In aumento il fatturato di smart tv e console che cresce a tre cifre (+415,3%), anche se gli investimenti su questi device in valore assoluto pensano ancora meno di 1 milione di euro.
Il Mobile advertising rimane uno dei principali driver futuri di crescita del mercato, anche se ancora oggi gli investimenti non rispecchiano la crescita del tempo speso dagli utenti e dell'audience generata dallo smartphone rispetto ai pc tradizionali (Audiweb giugno 2019: 29 milioni di utenti unici mobile nel giorno medio contro 10,2 milioni di utenti unici pc, sempre nel giorno medio).
L'andamento stagnante dell'economia italiana e l'assenza di eventi sportivi di rilievo stanno determinando un rallentamento del mercato pubblicitario. In assenza di qualche cenno di ripresa significativa della crescita economica l'andamento del mercato dell'advertising nel corso del 2019 si prospetta flat.
La previsione di lungo periodo auspica tuttavia una crescita nei prossimi anni, soprattutto grazie alla crescita attesa per i segmenti del mobile advertising, in particolare per quel che riguarda gli investimenti sui formati video-mobile e alla crescita costante degli investimenti sui contenuti delle smart tv.
Nel 2019 i ricavi netti Media & VAS del Gruppo rappresentano il 2,6% dei ricavi complessivi (1,9 milioni di Euro), e presentano una diminuzione del 49,9% rispetto al dato comparativo al 30 giugno 2018, a causa della flessione del mercato sulla raccolta sul segmento web tradizionale e alla rivisitazione dell'accordo Sky
Nel corso del 2018 e sino a marzo 2019 il Gruppo Tiscali è stato impegnato in una serie di attività quali i) l'ottenimento della proroga sulla licenza relativa allo spettro di frequenza 3.5 Ghz di cui era titolare, ii) la conclusione di un accordo di cessione in favore di Fastweb (l' "Operazione Fastweb" o l' "Operazione Fastweb") della licenza per il diritto d'uso per 42 Mhz nella banda3.5 Ghz e di un ramo di azienda del Gruppo (il "Ramo d'Azienda Fixed Wireless Access (FWA)"), iii) la negoziazione con gli istituti bancari (Intesa San Paolo e Banco BPM , insieme gli "Istituti Bancari") controparte del finanziamento Senior in essere e le società di leasing controparte del contratto di leasing su "Sa Illetta" (Mediocredito Italiano e Unicredit Leasing, insieme il "Pool Leasing" e, insieme agli Istituti Bancari, gli "Istituti Finanziari") volta all'ottenimento di un accordo di ristrutturazione del debito senior e del leasing "Sa Illetta" (gli "Accordi di Ristrutturazione del Debito Finanziario") effettivamente ottenuta con la sigla degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Finanziario stipulati in data 28 marzo 2019 (per maggiori informazioni circa tali attività, si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2018), che,
unitamente alla scarsità delle risorse finanziarie a disposizione e all'incertezza sull'evoluzione futura del Gruppo, ne hanno limitato l'azione operativa. Tali fattori hanno causato una stagnazione nella gestione operativa la quale ha determinato nel 2018 risultati inferiori alle attese, con un effetto permanente sulla customer base che ha generato una contrazione dei ricavi anche nel primo semestre 2019.
Con la finalizzazione dell'Operazione Fastweb e della firma degli Accordi di ristrutturazione del Debito Finanziario (che hanno determinato una significativa immissione di risorse finanziarie e una rafforzamento complessivo della struttura finanziaria del Gruppo), la Società ha ridefinito un nuovo percorso di sviluppo, basato sulla rifocalizzazione della Società sul proprio Core Business, ovvero la vendita di servizi BroadBand e UltraBroadband Fissi, Fixed Wireless e Mobili alla clientela retail Consumer, SOHO e SME, adottando un modello operativo che si focalizza sulla capacità di sviluppo di nuovi servizi, sulle attività di Marketing e Vendita e sull'eccellenza nella gestione del cliente, riducendo le attività di gestione delle infrastrutture di rete ( e conseguentemente gli impegni di investimento in coerenza con dimensioni e capacità di investimento dell'azienda e mutato contesto tecnologico e di mercato (Fibra, 5G).
Il primo semestre 2019 è stato caratterizzato dai seguenti principali eventi e attività svolte dal Gruppo Tiscali, le quali vanno nella direzione del percorso di sviluppo sopracitato intrapreso dalla Società:
Nel corso del primo semestre 2019 Tiscali ha proceduto nell'implementazione dell'Operazione Fastweb, siglata in data 16 novembre 2018, grazie alla quale Tiscali ha ottenuto il pieno accesso alla rete in Fibra di Fastweb e all'infrastruttura FWA ceduta a Fastweb stessa. Inoltre, in data primo luglio 2019 Tiscali ha incassato l'ultima parte di prezzo pattuito e pari a 80 milioni di Euro ("Saldo del Prezzo dell'Operazione Fastweb"). Infine, durante tutto il primo semestre, Tiscali ha utilizzato la componente di prezzo in natura ("Voucher") originariamente pari a Euro 55 milioni, che ha consentito la riduzione dei flussi di cassa operativi in uscita nel periodo. Nel primo semestre 2019 l'utilizzo del suddetto Voucher è stato pari a Euro 3,6 milioni, mentre il credito residuo sarà utilizzato, sulla base delle stime gestionali disponibili, entro i prossimi 2 anni.
Dal punto di vista operativo, l'Accordo Wholesale ha consentito a Tiscali di:
Nel corso del primo semestre 2019 Tiscali, in linea con la strategia di rilancio e sviluppo del mercato in Fibra, ha negoziato e formalmente concluso nei primi giorni di luglio, degli accordi con altri operatori di telecomunicazione volti ad ampliare il mercato potenziale.
Come anticipato a luglio 2019 è stata estesa la partnership strategica con Open Fiber per la diffusione dei servizi ultrabroadband nei 7.635 comuni delle "C" e "D". L'accordo, già in essere in 271 città, riguarda l'intero perimetro del piano di cablaggio di Open Fiber che prevede la copertura di oltre 19 milioni di unità immobiliari. A poche settimane dalla firma dell'accordo Tiscali è stata fra i primi operatori ad avviare la commercializzazione dei servizi in Fibra nei primi 70 degli 800 comuni previsti entro il 2019 compresi nelle suddette aree; zone che, per ragioni legate alla morfologia del territorio o alle economicità di scala, non avevano finora accesso alla band ultralarga.
Sempre a luglio 2019, la Società ha siglato un importante accordo commerciale con Linkem per ampliare la propria offerta di connettività grazie alla rete nazionale Fixed Wireless Access 4.5G di Linkem e, quindi, per implementare la propria strategia di espansione verso le più moderne e performanti infrastrutture tecnologiche disponibili nel Paese.
Grazie agli accordi sottoscritti con Fastweb, Open Fiber e Linkem, Tiscali è oggi l'operatore di telecomunicazioni italiano con la maggior copertura di Fibra a disposizione.
A conferma del piano di rilancio e crescita della Società, rientra la realizzazione della campagna pubblicitaria lanciata nel marzo 2019, finalizzata alla rivitalizzazione del marchio Tiscali, a supporto del processo di acquisizione di nuovi clienti.
La campagna è stata trasmessa dal 24 marzo per 3 settimane sulla TV generalista, satellitare e digitale; nonché sulle principali Radio. Sul web è stata presente sui canali social, oltre che sui principali siti nazionali.
Inoltre, il significativo apporto di risorse finanziarie determinato dall'Operazione Fastweb ha consentito alla Società di poter negoziare e formalizzare la ristrutturazione del debito senior del Gruppo (si veda il successivo punto C), oltre alla negoziazione di altri importanti accordi con fornitori strategici, consentendo, a partire dal secondo semestre 2019, una complessiva riduzione dei debiti scaduti verso fornitori, erario e enti previdenziali, meglio dettagliati in prosieguo.
Nel corso del periodo, il Gruppo ha proceduto alla sottoscrizione di alcuni accordi volti al rafforzamento della struttura patrimoniale, di seguito rappresentati.
C.1) Sottoscrizione in data 31 gennaio 2019, da parte dei soci di riferimento ICT e Sova Disciplined Equity Fund dell'Obbligazione Convertibile 2019-2020 per un importo nominale pari a 10,6 milioni di euro, corrispondenti a n. 106 obbligazioni convertibili entro il 31 gennaio 2020.
La sottoscrizione del prestito obbligazionario ha consentito un'ulteriore iniezione di liquidità per il Gruppo. Successivamente, sino alla data di approvazione della presente Relazione Finanziaria consolidata al 30 giugno 2019, Sova Disciplined Equity Fund (si veda il par. "Eventi successivi") ha convertito n. 34 obbligazioni per complessivi nominali 3,4 milioni di Euro, in data 15 e 18 luglio e 4 settembre 2019.
C.2) Firma, in data 28 marzo 2019, degli Accordi di Ristrutturazione del Debito, ed in particolare, l'ottenimento dell'accordo di ristrutturazione del debito senior con gli Istituti Bancari e dell'accordo transattivo con il Pool Leasing ("Accordo Transattivo del Leasing Sa Illetta").
Gli accordi in oggetto, la cui negoziazione partita nel 2018 si è conclusa nel primo trimestre 2019, hanno confermato le ipotesi contrattuali già prospettate nel corso del 2018 e incluse nel piano industriale approvato dall'organo amministrativo in data 19 febbraio 2019 (il "Nuovo Piano Industriale 2018-21") e di cui la Società aveva dato piena informativa nella Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2018 alla quale si rimanda.
In particolare, i principali elementi dell'Accordo di Ristrutturazione del debito senior con Intesa San Paolo e Banco BPM sono i seguenti:
In data 1 luglio 2019 è stato eseguito il rimborso di 20 milioni di Euro previsto dall'Accordo.
Con riferimento al debito Sale & Lease Back Sa Illetta, l'Accordo sottoscritto il 28 marzo 2019 prevede le seguenti condizioni:
Si segnala che in data 1 luglio 2019 è stato eseguito il rimborso di 10 milioni di Euro previsto dall'accordo.
Il primo semestre 2019 è stato caratterizzato da un significativo cambiamento riguardante la governance del Gruppo Tiscali, che ha iniziato a produrre i suoi effetti alla fine del semestre stesso.
In data 10 maggio 2019 Amsicora S.r.l., società di investimento italiana fondata e gestita da Claudio Costamagna, Alberto Trondoli, Manilo Marocco e partecipata anche da altri investitori privati, ha sottoscritto un contratto con ICT Holding Ltd per l'acquisto dell'intera partecipazione detenuta in Tiscali, pari a circa il 20,79% del capitale sociale, nonché un contratto con SOVA Disciplined Equity Fund SPC per l'acquisto di una partecipazione pari a circa il 1,269% circa del capitale sociale di Tiscali, per un totale di circa il 22,059% del capitale sociale di Tiscali.
In data 13 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Tiscali Spa ha riassegnato le deleghe nominando Renato Soru Presidente e Amministratore Delegato in sostituzione rispettivamente di Alexander Okun e Alex Kossuta.
In data 15 maggio 2019 ha rassegnato le proprie dimissioni la maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione di Tiscali Spa e pertanto è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti il 27 giugno 2019.
Subordinatamente al perfezionamento dell'acquisto della partecipazione da ICT Holding Ltd, Amsicora e Renato Soru, in data 21 maggio, hanno sottoscritto un patto parasociale, che raggruppa una partecipazione complessiva pari al 29,99% del capitale della Società, finalizzato a dare un indirizzo unitario all'organizzazione e alla gestione di Tiscali.
In data 27 giugno 2019, l'Assemblea degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, il quale ha proceduto alla nomina di Alberto Trondoli quale Presidente del Consiglio di Amministrazione, e alla conferma di Renato Soru in qualità di Amministratore Delegato.
Tiscali è dunque tornata ad essere una società italiana, ed il suo fondatore Renato Soru è tornato alla guida della Società. Nei mesi di maggio e giugno 2019 vi sono stati significativi mutamenti nella compagine manageriale del Gruppo, con una riorganizzazione e un forte ridimensionamento dei dirigenti.
Renato Soru ha inoltre provveduto a lanciare il nuovo logo della Società, il quale torna al colore viola, che ha contraddistinto il logo Tiscali fin dalle origini, aggiungendo un nuovo simbolo "//" che ricorda la scrittura delle URL degli indirizzi internet, allo scopo di evocare il ruolo di protagonista che Tiscali ha avuto nella storia di Internet in Italia.
Di seguito vengono illustrati in maniera sintetica i principali ambiti di quadro regolamentare intervenuti nel corso del primo semestre 2019.
L'Autorità ha concluso il ciclo di valutazione delle Offerte di Riferimento (OR) di Telecom Italia per gli anni 2017 e 2018.
Di particolare rilievo la delibera n. 100/19/CIR con cui vengono approvate le condizioni economiche della banda Ethernet rame e NGA per il 2018. Agcom, accogliendo le osservazioni di Tiscali, che aveva contestato la proposta di differenziare i costi della banda Ethernet di I° livello tra bitstream rame e NGA, ha fissato un valore unico con una riduzione per l'anno 2018 dei prezzi della banda Ethernet (rame e NGA) del 15,2% circa rispetto a quanto approvato per l'anno 2017.
Con riferimento all'aggiornamento del quadro regolamentare dei mercati dei servizi di comunicazioni elettroniche di rete fissa, l'Autorità ha proseguito le attività relative al quarto ciclo di analisi dei mercati dei servizi di accesso all'ingrosso (mercati nn. 3a e 3b della Raccomandazione 2014/710/UE) sottoponendo a consultazione pubblica nazionale (delibera n. 613/18/CONS) lo schema unitario di provvedimento che include l'impatto del progetto di separazione della rete di Telecom Italia sui mercati in esame.
Dopo l'acquisizione del parere da parte della Commissione Europea, il provvedimento finale è stato pubblicato in data 8 agosto con delibera n. 348/19/CONS.
Il documento finale conferma l'adozione di nuove misure in materia di differenziazione geografica dei mercati: in particolare, viene introdotta la completa deregolamentazione del comune di Milano; mentre
nel resto del territorio nazionale si procede alla rimozione del vincolo di controllo di prezzo per i servizi Bitstream e WLR in poco meno di 30 città italiane.
Le maggiori novità sui prezzi dei servizi di accesso riguardano il VULA per il quale l'Autorità ha approvato una leggera riduzione per gli anni 2019 e 2020, restando, viceversa, immutato a 12,50 euro/mese il canone di atterraggio al 2021.
A febbraio 2017, con delibera 45/17/CONS, l'Autorità ha avviato il quinto ciclo di analisi del mercato della terminazione su rete mobile per valutare l'eventuale esistenza di operatori con significativo potere di mercato, nonché il mantenimento, la modifica o l'integrazione degli obblighi regolamentari esistenti. Nell'ambito di tale procedimento, l'AGCOM ha pubblicato la relativa consultazione con cui propone un decalage della tariffa di terminazione (da 0,98 euro cent nel 2018 a 0,89 euro cent nel 2021).
Inoltre, rispetto al precedente provvedimento, l'Autorità ha proposto di individuare un numero superiore di operatori con significativo potere di mercato aggiungendo cinque operatori all'elenco degli operatori SMP (Digi Italy, Fastweb, Iliad, Vectone e Welcome Italia).
Tiscali ha presentato il proprio contributo alla consultazione in cui osserva che il valore di 0,89 €cent/min proposto per il 2021 non è adeguato in quanto non in linea con i costi effettivi ed efficienti di fornitura del servizio, nonché ingiustificatamente elevato, soprattutto se rapportato al benchmark europeo.
Il procedimento si è concluso a gennaio 2019 con la pubblicazione della delibera 599/18/CONS.
Con tale provvedimento l'Autorità ha confermato il suo orientamento iniziale, individuando dodici operatori notificati per i quali sono state stabilite tariffe simmetriche.
Inoltre, per la prima volta, è stato imposto l'obbligo di controllo dei prezzi per la fornitura dei kit d'interconnessione mentre è stato rimosso l'obbligo di contabilità dei costi imposto in capo agli operatori Telecom Italia, Vodafone e WindTre.
L'Autorità ha infine rivisto al ribasso la precedente proposta di decalage della tariffa di terminazione il cui valore a minuto passerà da 0,90 euro cent previsti per il 2019 a 0,67 euro cent nel 2021.
Con delibera n. 396/18/CONS, l'Autorità ha imposto a Telecom Italia l'istituzione di un preciso set di misure urgenti finalizzate a impedire l'uso improprio dei dati wholesale di assurance da parte di soggetti che, in modo illecito, utilizzano i dati dei clienti che hanno richiesto un intervento di riparazione di guasti o degradi sulla propria linea. L'Autorità ha istituito un tavolo tecnico con Telecom Italia e gli altri operatori di rete fissa al fine di modificare i processi ovviando all'inserimento, sul portale wholesale, dei dati dei clienti potenzialmente funzionali alle attività illecite oggetto del provvedimento. Ad integrazione di quanto già stabilito dalla delibera suddetta, TIM ha presentato alcune misure aziendali sotto forma di impegni che l'Autorità ha sottoposto a consultazione (market test) la cui scadenza è prevista per il 4 agosto 2019.
L'ultimo anno si è caratterizzato per l'approvazione di misure a tutela dei consumatori in materia di trasparenza tariffaria, di costi di recesso e di libertà di scelta dei terminali.
Il tema della trasparenza tariffaria ha continuato ad essere al centro dell'azione dell'Autorità: mentre l'anno precedente è stato caratterizzato dal ritorno al mese solare quale cadenza di fatturazione e
rinnovo delle offerte di servizi di comunicazioni elettroniche – obbligo imposto dall'Autorità con delibera n. 121/17/CONS e poi rafforzato dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172 – negli ultimi dodici mesi l'Autorità è stata impegnata sul fronte della vigilanza circa il corretto adeguamento degli operatori alla fatturazione sulla base del mese solare. Con la delibera n. 269/18/CONS ha adottato specifiche misure nei confronti di TIM, WindTre, Vodafone e Fastweb, sancendo il diritto degli utenti di servizi di telefonia fissa e convergente alla restituzione dei giorni illegittimamente erosi nel periodo compreso tra il 23 giugno 2017 ed il giorno del ritorno alla fatturazione su base mensile, avvenuto tra i mesi di febbraio e aprile 2018.
Tiscali non è stata coinvolta da tali provvedimenti in quanto per la telefonia fissa la modalità di fatturazione applicata era già su base mensile; mentre, per i servizi di telefonia mobile, aveva provveduto, entro i termini previsti, ad adeguare le proprie offerte sul mobile alla cadenza mensile, sia per i nuovi clienti che per la customer base.
A febbraio 2018, con delibera 35/18/CONS, l'Autorità ha avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire elementi e contributi relativamente al diritto degli utenti finali di utilizzare apparecchiature terminali liberamente scelte.
Il procedimento si è chiuso ai primi di agosto 2018 con la pubblicazione della delibera 348/18/CONS con la quale l'Autorità ha sancito la sussistenza della libertà di scelta dei terminali da parte degli utenti per il servizio di accesso ad Internet introducendo una serie di misure volte a tutelare tale diritto.
Tiscali sta procedendo alla messa in campo di tutte le azioni volte all'adempimento delle misure regolamentari. In particolare, sono stati immediatamente avviati gli sviluppi necessari per rendere il terminale associato al servizio offerto sempre opzionale, sia per i nuovi sottoscrittori che per la clientela già acquisita.
Gli adempimenti che presentano un livello di criticità maggiore, sia in termini d'impatto tecnico/processuale sia in termini di investimento, verranno invece soddisfatti nel medio termine, nell'ambito di una più vasta modifica dei sistemi/processi relativi alla catena di provisioning.
A luglio 2018, con delibera 292/18/CONS, l'Autorità aveva imposto a tutti gli operatori che forniscono servizi di connettività tramite connessione fissa l'obbligo di garantire, sia nei messaggi pubblicitari sia nelle comunicazioni commerciali e contrattuali, piena trasparenza nella presentazione delle infrastrutture fisiche sulle quali questi sono forniti, specificando le modalità di utilizzo del termine "fibra" nonché introducendo specifici simboli volti a segnalare, in maniera semplificata, il tipo di infrastruttura utilizzato.
A febbraio 2019, visto l'esito positivo del monitoraggio condotto sull'attuazione delle disposizioni di cui sopra, l'Autorità, con delibera n. 35/19/CONS, ha approvato in via definitiva l'utilizzo dei simboli colorati "F", "FR", "R" con i relativi sottotitoli, in tutte le comunicazioni.
la Società ha prontamente provveduto ad adeguarsi alle nuove misure regolamentari, modificando le pagine di vendita e sottoscrizione dei propri servizi, i nomi dei prodotti, il materiale pubblicitario, nonché il materiale inviato ai propri clienti immediatamente dopo la conclusione del contratto (welcome pack).
A maggio 2018, con delibera 204/18/CONS, l'Autorità ha avviato una consultazione pubblica con cui propone nuove linee guida su modalità e spese di dismissione e di trasferimento dell'utenza, dando seguito a quanto disposto dalla Legge annuale per il mercato e la concorrenza (Legge n. 124/2017) che, in materia, ha novellato il c.d. decreto Bersani.
Il procedimento si è concluso con la pubblicazione, in data 2 novembre 2018, della delibera 487/18/CONS con la quale l'Autorità fissa le nuove norme che regolano i costi applicabili in caso di passaggio ad altro gestore o di recesso per volontà degli utenti.
La nuova disciplina delle spese di recesso si applica non solo ai costi sostenuti dagli operatori per dismettere o trasferire l'utente - che, in base alla legge devono essere commisurati al valore del contratto ed ai costi sostenuti dall'azienda - ma anche a quelli relativi alla restituzione degli sconti erogati in caso di offerte promozionali, nonché ai costi relativi al pagamento delle rate residue dei prodotti e ai servizi offerti congiuntamente al servizio principale.
Con particolare riguardo ai costi sostenuti dall'operatore la delibera in questione stravolge la precedente disciplina in quanto stabilisce che il contributo di disattivazione addebitabile all'utente è determinato dal valore minimo tra il prezzo implicito dell'offerta (che risulta dalla media del canone calcolato per i primi 24 mesi di impegno contrattuale) ed i costi realmente sostenuti dall'operatore per cessare o migrare il servizio.
Tavolo tecnico sull'attuazione delle misure di disaggregazione previste dalla delibera 321/17/CONS per i servizi ULL e SLU:
Tavolo Tecnico avviato a settembre 2017 per definire le misure di attuazione della disaggregazione dei servizi accessori ai servizi wholesale di accesso (ULL e SLU) relativamente ai processi di provisioning e di assurance.
Tim ha implementato la fase transitoria a cui alcuni OAO si sono adeguati (tra i quali Tiscali) mentre è ancora in fase di discussione l'implementazione della fase definitiva.
Tavolo Tecnico di cui alla Delibera 396/18/CONS - Misure urgenti finalizzate ad impedire l'uso improprio dei dati wholesale di assurance per fini di contatto commerciale:
Il tavolo si inserisce nell'attività di vigilanza svolta da AGCOM in relazione ad una pratica più volte segnalata dai diversi operatori in merito ad azioni commerciali condotte nei confronti dei loro clienti derivanti da un uso improprio di dati relativi ad interventi di assistenza tecnica effettuati a fronte dell'apertura di guasti wholesale.
I lavori del tavolo, istituito con la delibera n. 396/18/CONS a ottobre del 2018 si sono conclusi a luglio 2019 con l'individuazione di una soluzione condivisa finalizzata all'oscuramento dei dati di contatto del cliente che segnala un guasto.
Tavolo Tecnico per l'implementazione delle procedure di passaggio dei clienti di operatori di rete fissa che utilizzano reti FTTH di operatori wholesale diversi da TIM:
A conclusione della consultazione pubblica, l'Autorità ha adottato la delibera n. 82/19/CIR che disciplina il caso di passaggio dei clienti di operatori di rete fissa che utilizzano reti FTTH di operatori wholesale diversi da TIM assicurando che la migrazione dell'accesso fisico e delle numerazioni associate avvenga in modo sincronizzato, tecnicamente efficiente e nel minor tempo possibile. Contestualmente, l'Autorità ha avviato un Tavolo Tecnico allo scopo di individuare le soluzioni tecniche necessarie ai fini dell'implementazione delle nuove procedure di migrazione.
Le azioni Tiscali sono quotate sulla Borsa Italiana (Milano: TIS) da ottobre 1999. Al 30 giugno 2019, la capitalizzazione di mercato era pari a 46,6 milioni di Euro, calcolata sul valore di Euro 0,01170 per azione su un totale azioni pari a 3.981.880.763. Alla data di approvazione da parte degli Amministratori della presente relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019, il valore per azione si attesta ad Euro 0,012 con una capitalizzazione di mercato pari a 47,8 milioni di Euro.
Si riporta di seguito la struttura dell'azionariato di Tiscali al 30 giugno 2019
Fig. 1 Assetto azionario: % capitale ordinario e dei diritti di voto
Fonte: Tiscali
(*) Direttamente per il 6,66% circa e, indirettamente, tramite le partecipate Monteverdi S.r.l. (0,44%), Cuccureddus S.r.l. (0,83%).
(**) Indirettamente tramite Sova Capital Limited (già Otkritie Capital Internationa Limited) (100%)
Il grafico sottostante illustra l'andamento del titolo Tiscali nel corso del primo semestre 2019 caratterizzato da volumi di contrattazione sostenuti, in particolare nei mesi di febbraio, aprile e maggio.
Fig. 2 - Andamento del titolo durante il primo semestre 2019
Fonte: Elaborazione dati Bloomberg
Il prezzo medio mensile nel primo semestre 2019 è stato di 0,014 Euro. Il prezzo massimo del periodo pari a 0,0173 Euro è stato registrato il 11 gennaio 2019, mentre il minimo, pari a 0,0115 Euro, il 26 giugno 2019.
I volumi di contrattazione si sono attestati su una media giornaliera pari a circa 39,6 milioni di pezzi, per un controvalore medio giornaliero pari a 0,6 milioni di Euro.
| Scambi medi del titolo Tiscali sulla Borsa Italiana nel corso del primo semestre 2019 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo (Euro) | Numero di azioni | ||||
| Gennaio | 0,016 | 63.725.195 | |||
| Febbraio | 0,015 | 24.146.951 | |||
| Marzo | 0,014 | 22.954.066 | |||
| Aprile | 0,014 | 49.288.385 | |||
| Maggio | 0,014 | 35.200.008 | |||
| Giugno | 0,012 | 42.311.784 | |||
| Media | 0,014 | 39.604.398 |
La capitalizzazione di mercato totale di Tiscali, che alla data del 30 giugno 2019 risultava pari a 46,6 milioni di Euro, si confronta con un patrimonio netto della capogruppo pari a 36,5 milioni di Euro (e con un deficit patrimoniale consolidato di 45,5 milioni di Euro). Il differenziale tra la capitalizzazione di borsa e il valore del patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2019, pari a 92,1 milioni di Euro, è rappresentativo delle prospettive di redditività futura di Tiscali, incorporate nei flussi di cassa risultanti dal Nuovo Piano Industriale 2018-2021.
I fatti di rilievo intervenuti nel primo semestre 2019 sono di seguito riportati:
31 gennaio 2019 – Sottoscrizione da parte dei soci di riferimento ICT e Sova Disciplined Equity Fund dell'Obbligazione Convertibile 2019-2020 per un importo nominale pari a 10,6 milioni di euro
Il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data 31 gennaio 2019, ha deliberato, in parziale esercizio delle deleghe conferite dall'Assemblea dei Soci del 26 giugno 2018, l'emissione di un Prestito Obbligazionario Convertibile per Euro 10,6 milioni, nonché l'aumento di capitale a servizio del Prestito Obbligazionario. Sempre in tale data il Prestito Obbligazionario è stato integralmente sottoscritto per un valore nominale di Euro 10,6 milioni dai soci ICT Holding Limited e Sova Disciplined Equity Fund SPC in quote paritetiche di nominali 5,3 milioni di Euro l'una.
28 marzo 2019 – Firma degli Accordi definitivi di Ristrutturazione del Debito Finanziario con gli Istituti Finanziari ed il Pool Leasing
In tale data si è proceduto alla firma degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Finanziario con gli Istituti Bancari e il Pool Leasing. Per maggiori informazioni, si rimanda a quanto precedentemente indicato nel paragrafo 5.2 Principali risultati ottenuti nel corso dell'esercizio 2018 ed eventi successivi e nella Relazione Finanziaria Annuale 2018.
In data 29 marzo 2019 la Società ha reso noto che il Consiglio di Amministrazione di Tiscali Spa ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno, in particolare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2018.
Ad integrazione di quanto comunicato il 29 marzo 2019, la Società, in data 2 aprile 2019 ha emesso un comunicato descrittivo dell'evoluzione dei principali indicatori economico finanziari per l'esercizio 2018, tratti dal Progetto di Bilancio 2018.
In data 16 aprile 2019 la Seconda Sezione penale del Tribunale di Cagliari ha emesso una sentenza che ha assolto con formula piena, anche per i reati per i quali era nel frattempo intervenuta la prescrizione, le società del Gruppo Tiscali e i propri manager dall'accusa di false comunicazioni sociali, riconoscendo quindi la piena correttezza del loro operato.
Il dibattimento ha consentito di accertare che i bilanci oggetto di tali procedimenti sono stati redatti nella totale osservanza della normativa preposta a garantire la trasparenza dell'informazione societaria a tutela di tutti i soggetti interessati.
In data 10 maggio 2019 Amsicora S.r.l., società di investimento italiana fondata e gestita da Claudio Costamagna, Alberto Trondoli, Manilo Marocco e partecipata anche da altri investitori privati, ha sottoscritto un contratto con ICT Holding Ltd per l'acquisto dell'intera partecipazione detenuta in Tiscali, pari a circa il 20,79% del capitale sociale, nonché un contratto con SOVA Disciplined Equity Fund SPC per l'acquisto di una partecipazione pari a circa il'1,269% circa del capitale sociale di Tiscali, per un totale di circa il 22,059% del capitale sociale di Tiscali.
A valle di tale operazione, i nuovi soci e il fondatore Renato Soru, precedentemente titolare di una partecipazione pari al 7,94% del capitale sociale di Tiscali, detengono una partecipazione complessiva pari al 29,99% del capitale della Società.
Il perfezionamento dell'acquisto delle partecipazioni era subordinato all'avverarsi di talune condizioni sospensive, le quali si sono comunque verificate nel semestre.
In data 10 maggio 2019 è stato sottoscritto un contratto di acquisto tra Amsicora S.r.l. e ICT Holding Ltd avente ad oggetto l'acquisto della partecipazione detenuta da quest'ultimo, ossia n. 827.998.917 azioni ordinarie di Tiscali S.p.A. pari al 20,79% del capitale sociale dell'Emittente.
Il Contratto di Acquisto contiene tra l'altro alcune previsioni, funzionali all'esecuzione dell'operazione, che possono essere considerate come pattuizioni aventi natura parasociale e sono pertanto prudenzialmente oggetto delle relative formalità pubblicitarie.
Il Contratto di Acquisto ha ad oggetto le n. 827.998.917 Azioni Ordinarie della Società, rappresentative del 20,79% del capitale sociale della Società.
Le pattuizioni contenute nel Contratto di Acquisto possono essere ricondotte a pattuizioni rilevanti ex art. 122, comma 1 e comma 5, lett. b), del TUF.
In pari data, è stato sottoscritto un accordo di investimento (l'"Accordo di Investimento") tra Claudio Costamagna, Manilo Marocco e Alberto Trondoli e Renato Soru, avente ad oggetto (a) l'acquisto da parte degli Investitori, attraverso la società interamente partecipata Amsicora S.r.l., dell'intera partecipazione detenuta da ICT Holding Ltd in Tiscali S.p.A., e, (b) l'impegno a negoziare e
concordare i termini di un patto parasociale volto a disciplinare la governance e gli assetti proprietari dell'Emittente, da sottoscrivere subordinatamente al perfezionamento del predetto acquisto.
L'Accordo di Investimento contiene alcune previsioni che rivestono natura parasociale e che, pertanto, sono state oggetto delle relative formalità pubblicitarie.
Sono oggetto dell'Accordo di Investimento le n. 316.050.508 Azioni Ordinarie Tiscali, rappresentative del 7,94% del capitale sociale e dei diritti di voto dell'Emittente.
Le pattuizioni contenute nell'Accordo di Investimento possono essere ricondotte a pattuizioni rilevanti ex art. 122, comma 1 e comma 5, lett. b), del TUF.
Le comunicazioni relative ai fatti descritti sono state comunicate in data 15 maggio, ai sensi dell'art. 129 del Regolamento Emittenti
13 maggio 2019 - Revoca deleghe del Consiglio di Amministrazione e nomina Renato Soru a Presidente e Amministratore Delegato
In data 13 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Tiscali Spa ha riassegnato le deleghe nominando Renato Soru Presidente e Amministratore Delegato in sostituzione rispettivamente di Alexander Okun e Alex Kossuta.
Inoltre, Il Consiglio di Amministrazione che ha deliberato di conferire al neoeletto Presidente del Consiglio di Amministrazione il mandato di convocare l'Assemblea ordinaria degli Azionisti, al fine di discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
(i) revoca dell'attuale Consiglio di Amministrazione;
(ii) determinazione del numero di componenti del Consiglio di Amministrazione;
(iii) nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione tramite il meccanismo del voto di lista; e (iv) remunerazione ai sensi dell'art. 2389, primo comma, del codice civile.
Inoltre, in data 13 maggio, la Società ha comunicato che, in relazione al contratto di compravendita sottoscritto il 10 maggio u.s. tra Amsicora S.r.l. e ICT Holding, l'operazione in oggetto prevede un prezzo unitario pari a 0,0085 €
Infine, in data 13 maggio, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato i seguenti punti:
In data 15 maggio 2019 alcuni membri del Consiglio di Amministrazione hanno rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza dalla data di svolgimento dell'Assemblea Ordinaria della Società convocata successivamente per il 27 giugno 2019 allo scopo di deliberare, tra l'altro, la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione, prima dell'inizio dei lavori assembleari. I Consiglieri dimissionari erano:
• Renato Soru, Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore Delegato e titolare di una partecipazione pari al 7,94% del capitale di Tiscali S.p.A.;
• Oleg Anikin, membro del Comitato Controllo e Rischi;
• Alina Sychova, membro del Comitato per le Nomine e Remunerazioni;
• Anna Belova, amministratore indipendente, Presidente del Comitato Controllo e Rischi e membro del Comitato per le Nomine e Remunerazioni e del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.
Le dimissioni sono riconducibili al previsto mutamento degli assetti partecipativi, in ragione del contratto di compravendita del 10 maggio 2019 avente a oggetto il trasferimento in favore di Amsicora S.r.l. dell'intera partecipazione detenuta dall'azionista di maggioranza relativa, ICT Holding Ltd nel
capitale sociale di Tiscali, nonché alla convocazione dell'Assemblea degli Azionisti per deliberare il rinnovo dell'organo amministrativo deliberata dal Consiglio di Amministrazione il 13 maggio 2019. Alla data di efficacia delle dimissioni sono state integrate le condizioni di cui all'art. 11 dello Statuto di sociale secondo cui "Qualora per dimissioni o per altre cause venga a mancare più della metà degli Amministratori di nomina assembleare, si intende decaduto l'intero Consiglio".
In data 16 maggio 2019 è stato stipulato un patto parasociale tra Amsicora S.r.l e Renato Soru contenente alcune previsioni in merito a (i) la governance di Tiscali S.p.A. nonché (ii) le modalità di circolazione delle partecipazioni direttamente o indirettamente detenute dai paciscenti nel capitale sociale (il "Patto Parasociale").
Il Patto Parasociale ha ad oggetto n. 1.194.564.218 azioni Tiscali, pari al 29,99% del capitale sociale e dei diritti di voto della Società.
Le pattuizioni contenute nel Patto Parasociale rilevano ai sensi dell'articolo 122, comma 1 e comma 5, lett. a) e b), del TUF.
In data 18 giugno 2019 Sova Disciplined Equity Fund SPC ha notificato di aver ceduto in data 11 giugno 2019 a Sova Capital Limited n. 53 obbligazioni convertibili "TISCALI CONV 2019-2020" pari al totale delle obbligazioni sottoscritte in data 31 gennaio 2019 da Sova Disciplined Equity Fund SPC.
L'Assemblea Ordinaria dei Soci di Tiscali riunitasi in data 27 giugno 2019 in unica convocazione ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto dalle seguenti 7 persone: Alberto Trondoli Renato Soru Manilo Marocco Sara Polatti Anna G. Belova (Indipendente ex art. 148 TUF e Codice Autodisciplina) Patrizia Rutigliano (Indipendente ex art. 148 TUF e Codice Autodisciplina) Federica Celoria (Indipendente ex art. 148 TUF e Codice Autodisciplina)
L'Assemblea ha deliberato che gli Amministratori della Società rimarranno in carica sino a all'approvazione del Bilancio dell'esercizio che si chiuderà al 31/12/2021. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato nominato sulla base dell'unica lista presentata congiuntamente dai soci Renato Soru e Amsicora S.r.l. (congiuntamente titolari di una partecipazione pari al 29,9% del capitale sociale), che ha ottenuto il 99,99% dei voti degli intervenuti in assemblea. Si precisa che i Consiglieri Alberto Trondoli e Manilo Marocco detengono una partecipazione indiretta in Tiscali S.p.A. tramite Amsicora S.r.l., la quale detiene il 22,0627% del capitale sociale della Società, e che il Consigliere Renato Soru detiene una partecipazione diretta ed indiretta in Tiscali S.p.A. per un totale pari al 7,9372% del suddetto capitale
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico come ad esempio le variazioni del PIL (Prodotto Interno Lordo), la fiducia nel sistema economico da parte dei risparmiatori e i trend relativi ai tassi di interesse. Il progressivo indebolimento del sistema economico, abbinato a una contrazione del reddito disponibile per le famiglie, ha ridimensionato il livello generale dei consumi.
Al pari degli altri operatori di settore, le attività, le strategie e le prospettive del Gruppo Tiscali sono influenzate dalla propensione di acquisto della clientela su cui incide il contesto macroeconomico di riferimento.
Come descritto precedentemente, in data 16 novembre 2018 Tiscali ha ceduto a Fastweb alcuni rami d'azienda e il diritto d'uso delle licenze 3.5GHz, nonché ha stipulato alcuni accordi di utilizzo della rete con la stessa Fastweb nell'ambito dell'Operazione Fastweb.
A tale riguardo, si segnala che i principali operatori nazionali di telecomunicazioni (TIM, Vodafone, Wind3 e Iliad) hanno promosso ricorso al TAR del Lazio contro il Ministero dello Sviluppo Economico avverso il permesso di cessione delle licenze da Aria a Fastweb, oltre ad aver fatto ulteriore ricorso, sempre al TAR Lazio e contro il Ministero dello Sviluppo Economico contro la decisione di concedere ad Aria (e agli altri operatori assegnatari di banda sulle frequenze 3.4-3.6 GHz, con l'esclusione di TIM) una proroga del diritto d'uso a titolo oneroso di ulteriori 6 anni, sino al 31 dicembre 2029. Questi contenziosi attivati nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico - e quindi non sotto il controllo della Società - sono di imprevedibile evoluzione.
In data 19 giugno 2019 si è svolta una prima udienza in cui il Giudice Amministrativo si è limitato a recepire gli atti senza alcuna discussione. Al momento quindi non è possibile formulare un'ipotesi attendibile sui tempi di chiusura del procedimento. Tuttavia, si evidenzia che una pronuncia del TAR a favore dei ricorrenti potrebbe comportare, almeno in via teorica, l'annullamento della cessione con riflessi legali e contabili ad oggi non definibili. Il gruppo Tiscali considera remoto tale rischio.
Il Gruppo Tiscali opera nel mercato dei servizi di telecomunicazione, caratterizzato da elevata competitività.
Sulla base delle rilevazioni AGCOM, la quota di mercato di Tiscali a giugno 2018 nel settore dell'accesso a Internet a banda larga, considerando anche l'apporto dei clienti Broadband Fixed Wireless acquisiti a seguito della fusione con Aria, è pari a circa il 2,7%.
I principali concorrenti di Tiscali (Telecom Italia, Vodafone, Wind3, Fastweb) dispongono di una forte riconoscibilità del marchio nei paesi di appartenenza, di una consolidata base di clientela e di elevate risorse finanziarie che permettono di effettuare ingenti investimenti in particolare nel settore della ricerca volta allo sviluppo delle tecnologie e dei servizi.
Tiscali compete, oltre che con operatori di telecomunicazioni, i quali potrebbero utilizzare nuove tecnologie di accesso, anche con fornitori di altri servizi, quali ad esempio, la televisione satellitare, la televisione digitale terrestre e la telefonia mobile. Tali soggetti (per esempio SKY e Mediaset Premium), anche in virtù della convergenza fra le varie tecnologie e fra i mercati delle telecomunicazioni e dell'intrattenimento, potrebbero estendere la propria offerta anche a servizi
Internet e voce, con conseguente possibile incremento della concentrazione del mercato rilevante e del livello di competitività.
Al fine di competere con i concorrenti sopracitati, la strategia di Tiscali continua a essere focalizzata sulla fornitura di servizi di accesso Internet di qualità, in particolare soluzioni UltraBroadBand ad altissima capacità (Fibra e LTE).
L'Operazione Fastweb va nella direzione di ampliare il mercato aggredibile con i servizi Fibra (passando senza investimenti incrementali da una copertura di 8 milioni a una copertura di circa 18 milioni di famiglie e aziende), anche grazie alla possibilità di continuare a utilizzare l'infrastruttura Fixed Wireless ceduta a Fastweb per la fornitura di servizi LTE Fixed Wireless a marchio Tiscali nelle aree "Digital Divide Esteso. Quindi, i benefici ottenuti dal Gruppo, grazie all'Operazione Fastweb relativi all'ampliamento del mercato indirizzabile complessivo, costituiscono una mitigazione del rischio in analisi.
Nel mese di luglio, in linea con la strategia di rilancio e sviluppo del mercato in Fibra e con la missione dell'Azienda di garantire a tutti i cittadini il diritto all'accesso a servizi internet ultra veloci, la Società ha siglato due importanti accordi con Open Fiber e Linkem volti alla diffusione dei servizi ultrabroadband e all'ampliamento del mercato potenziale (si veda per una descrizione degli accordi, il par 4.2 Principali eventi e risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2019 ed eventi successivi.).
L'eventuale incapacità del Gruppo di competere con successo nel settore nel quale opera rispetto ai propri concorrenti attuali o futuri potrebbe incidere negativamente sulla posizione di mercato con conseguente perdita di clienti ed effetti negativi sull'attività, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e sui dati prospettici del Nuovo Piano Industriale 2018-2021 considerati nel breve e lungo termine per valutare la recuperabilità degli assets e del valore degli investimenti nelle partecipazioni tramite il test di impairment.
L'abilità di Tiscali di attrarre e mantenere clienti continuerà a dipendere in misura significativa dall'operatività della propria rete e dei propri sistemi informativi e, in particolare, dalla continuità e sicurezza della stessa nonché dei propri server, hardware e software.
L'eventuale mancanza di energia elettrica ovvero eventuali interruzioni nelle telecomunicazioni, violazioni nel sistema di sicurezza e altri simili imprevedibili eventi negativi (quali anche la distruzione completa del datacenter) potrebbero causare interruzioni o ritardi nell'erogazione dei servizi, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e sui dati prospettici. La Società ha messo in atto tutte le misure di prevenzione volte a minimizzare tale remoto rischio.
Il Gruppo, operando in un mercato altamente complesso da punto di vista tecnologico, è esposto ad un elevato rischio insito nei sistemi IT e ICT. Nell'ambito della gestione dei rischi legati al danneggiamento e malfunzionamento di tali sistemi, sui quali si basa la gestione del business, il Gruppo investe adeguate risorse volte al presidio di tutti gli strumenti e i processi informatici. I sistemi core business sono tutti altamente affidabili, il datacenter, presente nella sede di Cagliari, è munito di sistemi di sicurezza.
Le infrastrutture IT aziendali sono mantenute costantemente aggiornate in base alle necessità che emergono dalla veloce evoluzione tecnologica e l'esigenza di proporre nuovi servizi sul mercato.
Considerato che il buon funzionamento delle infrastrutture IT aziendali rappresenta una criticità per la continuità del business, sono state predisposte soluzioni tecniche e procedurali per la protezione del datacenter e dei sistemi.
La protezione logica è affidata a team specializzati nella protezione da intrusioni e denial of service e al supporto di primarie aziende leader di mercato .
Le metodologie operative sono definite da procedure formali derivanti dall'implementazione del sistema di management ISO-27001. La Società è sottoposta ad audit annuale da parte dell'Ente certificatore. La certificazione viene rinnovata con periodicità triennale, insieme al relativo piano di Business Continuity.
La Società collabora costantemente con diverse istituzioni quali il Computer Emergency Response Team (CERT) Nazionale, operante presso il Ministero dello Sviluppo Economico, anche effettuando attività di rilevamento e contrasto delle minacce informatiche.
Alla data della presente Relazione Finanziaria Consolidata al 30 giugno 2019, non sono state registrate violazioni dei sistemi informativi di Tiscali da parte di terzi.
Tiscali garantisce un presidio costante delle tematiche inerenti la protezione dei dati personali, con riferimento sia al personale aziendale che ai clienti.
Nel corso del 2018 sono state svolte le attività per l'adeguamento al GDPR General Data Protection Regulation, il nuovo regolamento UE n. 2016/679 sulla protezione dei dati, con la previsione di un costante aggiornamento per assicurare che nel tempo i dati sia trattai correttamente e protetti con misure di sicurezza adeguate, nel rispetto del GDPR e del codice in materia di protezione dei dati personali di cui al DLgs n. 196/2003.
Sebbene il Gruppo Tiscali abbia adottato rigidi protocolli a tutela dei dati acquisiti nel corso della propria operatività e operi nello stretto rispetto della normativa vigente in materia di protezione di dati e privacy, non può essere escluso che intrusioni nei propri sistemi possano verificarsi in futuro; in tale contesto, si segnala infine che le società del Gruppo hanno in essere specifiche polizze assicurative a copertura dei danni che le proprie infrastrutture potrebbero subire in conseguenza dei predetti eventi. Ciò nonostante, nel caso in cui si dovessero verificare eventi dannosi non coperti dalle polizze assicurative o, seppur coperti, tali eventi causassero danni eccedenti i massimali assicurati, ovvero a causa di violazioni dei propri sistemi, il danno reputazionale subito dovesse comportare perdita di clientela, tali circostanze potrebbero determinare un impatto significativamente negativo sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e sui dati del Nuovo Piano Industriale 2018-2021 prospettici, pur non determinando ragionevolmente impatti sulla continuità aziendale nell'arco temporale dei prossimi 12 mesi.
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Il settore nel quale opera il Gruppo Tiscali è caratterizzato da profondi e repentini cambiamenti tecnologici, da un'elevata concorrenza nonché da una rapida obsolescenza di prodotti e servizi. Il successo del Gruppo in futuro dipenderà anche dalla capacità di prevedere tali cambiamenti tecnologici e dalla capacità di adeguarvisi tempestivamente attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi idonei a soddisfare le esigenze della clientela.
L'eventuale incapacità di adeguarsi alle nuove tecnologie e quindi ai mutamenti nelle esigenze della clientela potrebbe comportare effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle società del Gruppo. L'Operazione Fastweb garantisce a Tiscali senza alcun investimento incrementale l'accesso ad una infrastruttura in Fibra di ultima generazione e di poter continuare ad accedere alla infrastruttura di rete di accesso LTE Fixed Wireless di ultima generazione.
Come anticipato nel precedente paragrafo "5.3 Quadro regolamentare", il settore delle telecomunicazioni nel quale opera il Gruppo è un settore altamente regolamentato e disciplinato da una normativa legislativa e regolamentare estesa, stringente e articolata, soprattutto per quel che attiene alla concessione delle licenze, concorrenza, attribuzione delle frequenze, fissazione delle tariffe, accordi di interconnessione e linee in affitto. Modifiche legislative, regolamentari o di natura
politica che interessino le attività del Gruppo, nonché provvedimenti sanzionatori emessi dall'AGCOM potrebbero avere effetti negativi sull'attività e sulla reputazione e, di conseguenza, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e delle società del Gruppo e sul Piano Industriale 2018-2021.
In particolare, tali modifiche potrebbero comportare l'introduzione di maggiori oneri, sia in termini di esborsi diretti sia in termini di costi addizionali di adeguamento, nonché nuovi profili di responsabilità e barriere normative alla fornitura dei servizi. Eventuali mutamenti del quadro normativo, nonché l'adozione di provvedimenti da parte dell'AGCOM, potrebbero inoltre rendere più difficile al Gruppo ottenere servizi da altri operatori a tariffe competitive o potrebbero limitare l'accesso a sistemi e servizi necessari allo svolgimento dell'attività del Gruppo.
Inoltre, considerata la dipendenza delle società del Gruppo da servizi di altri operatori, il Gruppo potrebbe non essere in grado di recepire e/o adeguarsi tempestivamente a eventuali disposizioni modificative dell'attuale regime normativo e/o regolamentare vigente, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle società del Gruppo e sui dati prospettici sul Nuovo Piano Industriale 2018-2021. Pur nella situazione di incertezza indicata, al momento il Gruppo ha riflesso nei propri dati prospettici gli impatti delle evoluzioni normative ad oggi prevedibili.
L'evolversi della situazione finanziaria del Gruppo dipende da diversi fattori, in particolare, il raggiungimento degli obiettivi previsti nel Nuovo Piano Industriale 2018-2021, l'andamento delle condizioni generali dell'economia, dei mercati finanziari e del settore in cui il Gruppo opera. Gli Amministratori ritengono che tale rischio sia mitigato per effetto degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Finanziario sottoscritti con gli Istituti Finanziari in data 28 marzo 2019, come precedentemente indicato.
Il Gruppo Tiscali, opera essenzialmente in Italia. Alcune forniture, seppure per importi non rilevanti, potrebbero essere denominate in valute estere; pertanto, il rischio di fluttuazione dei tassi di cambio a cui è esposto il Gruppo è minimo.
In relazione all'esposizione ai rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse, in ragione della modalità prevalente di finanziamento del Gruppo (anche a seguito dell'esecuzione degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Finanziario e dell'Operazione Fastweb) il management ritiene non significativo il rischio di oscillazione tassi di interesse e di cambio per la situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
L'attività del Gruppo Tiscali dipende dai contratti in essere con i propri fornitori strategici, in particolare TIM e Fastweb, dai quali dipende la possibilità del Gruppo di aver accesso al proprio mercato.
Con tali fornitori strategici sono in essere contratti aventi per oggetto la fornitura dei servizi di interconnessione diretta, interconnessione reverse, co-locazione, accesso disaggregato, ADSL Bitstream flat ad accesso singolo, shared access e servizi radiomobili.
Nell'ipotesi in cui: (i) tali contratti non venissero rinnovati alla scadenza o fossero rinnovati a termini e condizioni meno favorevoli rispetto a quelli attualmente in essere; oppure (ii) il Gruppo non riuscisse a concludere con TIM i nuovi contratti necessari per lo sviluppo del proprio business; oppure (iii) nei casi di cui ai precedenti punti, Tiscali non riuscisse a concludere accordi equivalenti con operatori terzi; oppure (iv) si verificasse un grave inadempimento contrattuale da parte della Società o degli stessi fornitori, tali circostanze potrebbero avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria della Società e delle società del Gruppo, con conseguente impatto sulla possibilità di continuare a svolgere la propria attività operativa in condizioni di continuità aziendale nel medio termine, ritenendosi remota tale evenienza con riferimento all'orizzonte temporale dei prossimi 12 mesi.
Le condizioni e i termini di tali contratti sono di natura regolamentare e allo stato non esistono elementi che possano far ipotizzare un mancato rinnovo alla scadenza.
L'incasso dei corrispettivi previsti nell'Operazione Fastweb (di cui 50 milioni di Euro incassati al 16 novembre 2018 e 80 milioni di Euro incassati il 1 luglio 2019) ha consentito a Tiscali di stipulare importanti accordi con i fornitori volti alla riduzione dei debiti scaduti, e di ridurre i debiti scaduti verso l'erario e enti previdenziali.
In particolare, si evidenzia, che i primi di luglio 2019 è stato stipulato un accordo con un fornitore strategico, in base a quale è stato rimborsato integralmente il debito scaduto, ed è stato raggiunto un accordo transattivo sulle partite in compensazione.
Con riferimento al fornitore Fastweb, a seguito della sottoscrizione dell'Operazione Fastweb, il Gruppo vanta un credito utilizzabile per il pagamento di servizi, pari a iniziali 55 milioni di Euro che – sulla base delle attuali stime – dovrebbe consentire l'acquisizione di suddetti servizi nei prossimi 16 mesi senza l'utilizzo di risorse finanziarie del Gruppo; come anticipato, nel corso del primo semestre 2019 sono stati utilizzati Euro 3,6 milioni del citato Voucher.
Riguardo ai debiti commerciali del Gruppo, si evidenzia che alla data del 30 giugno 2019 i debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) ammontano a 38,9 milioni di Euro (57,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
Non si segnalano sospensioni dei rapporti di fornitura tali da pregiudicare l'ordinario svolgimento dell'attività aziendale. Alla data del 30 giugno 2019 sono stati ricevuti solleciti di pagamento nell'ambito dell'ordinaria gestione amministrativa. A tale data, le principali ingiunzioni di pagamento ricevute dalla Società ammontano a complessivi 19,5 milioni di Euro, di cui ancora non pagate in quanto in stato di trattativa o di opposizione ammontano a 16,9 milioni di Euro.
Il Gruppo Tiscali conduce la propria attività sulla base di licenze e autorizzazioni – soggette a rinnovo periodico, modifica, sospensione o revoca da parte delle autorità competenti – e usufruisce di servitù di passaggio, diritti di uso oltre che di autorizzazioni amministrative per la costruzione e il mantenimento della rete di telecomunicazioni. Al fine di poter condurre la propria attività, il Gruppo Tiscali deve conservare e mantenere le licenze e le autorizzazioni, i diritti di passaggio e uso nonché le altre autorizzazioni amministrative.
Le licenze di maggior rilevanza, in mancanza delle quali il Gruppo, dopo l'Accordo Strategico con Fastweb, non potrebbe essere in grado di esercitare la propria attività o parte di essa, con le conseguenti ripercussioni sulla continuità aziendale, sono le seguenti:
autorizzazione generale (già licenza individuale) per la "fonia vocale accessibile al pubblico su territorio nazionale", avente scadenza il 31 dicembre 2038 : in caso di perdita di tale autorizzazione il Gruppo non sarebbe più in grado di fornire i servizi vocali che prevedono l'utilizzo di numerazioni geografiche; allo stato attuale Tiscali possiede tutti i requisiti necessari per il rinnovo di tale autorizzazione alla scadenza, per ottenere il quale sarà tuttavia necessario presentare una nuova DIA;
autorizzazione generale per le "reti e servizi di comunicazione elettronica", avente scadenza l'11 gennaio 2032: in caso di perdita di tale autorizzazione il Gruppo non sarebbe più in grado di realizzare infrastrutture di rete e quindi fornire servizi di connettività su infrastrutture proprietarie;
A tale proposito si rinvia alla nota "5.8 Valutazioni sulla continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione – Fatti e incertezze in merito alla continuità aziendale".
Rischio connesso ai contenziosi e passività potenziali
A tale proposito si rinvia al paragrafo "4.9 Contenziosi, passività potenziali e impegni".
Tiscali offre i propri prodotti a clienti consumer e business sul mercato Italiano, principalmente attraverso le seguenti linee di business:
| 1° semestre 2019 | 1° semestre 2018 | |
|---|---|---|
| Conto Economico Consolidato | (#) | ľ*) |
| (Milioni di Euro) | ||
| Ricavi | 70,2 | 87,8 |
| Altri proventi | 13,6 | 1,1 |
| Acquisti di materiali e servizi esterni | 51,0 | 61,2 |
| Costi del personale | 12,4 | 13,4 |
| Altri oneri / (proventi) operativi | 0,0 | 0,0 |
| Svalutazione crediti verso clienti | 5,5 | 5,4 |
| Risultato operativo lordo (EBITDA) | 14,9 | 9,0 |
| Costi di ristrutturazione | 2,2 | 0,3 |
| Ammortamenti | 20,8 | 25,9 |
| Risultato operativo (EBIT) | (8, 1) | (17,2) |
| Risultato delle partecipazioni valutate ad equity | (0,3) | (0, 1) |
| Proventi Finanziari | 12,0 | 1,0 |
| Oneri finanziari | 7,4 | 6,6 |
| Risultato prima delle imposte | (3,7) | (22,8) |
| Imposte sul reddito | 0,0 | (26, 1) |
| Risultato netto delle attività in funzionamento | ||
| (continuative) | (3,7) | 3,3 |
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | 0,0 | 0,0 |
| Risultato netto | (3,7) | 3,3 |
| Risultato di pertinenza di Terzi | 0,0 | 0,0 |
| Risultato di pertinenza del Gruppo | (3,7) | 3,3 |
(#) Per effetto della entrata in vigore dell'IFRS16 dall'1 gennaio 2019, il risultato operativo lordo (EBITDA) del semestre chiuso al 30 giugno 2019 risulta superiore di 1,6 milioni di Euro, mentre il risultato operativo (EBIT) risulta inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto ai valori che sarebbero stati determinati applicando lo IAS 17 nella rilevazione dei contratti di leasing operativo; ciò a seguito della rilevazione di ammortamenti dei diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 per 0,4 milioni di Euro e di interessi passivi sul debito finanziario correlato di 1,4 milioni di Euro, a fronte della rilevazione, prevista dal previgente IAS 17, di canoni di locazione operativa di 1,6 milioni di Euro. Nel complesso il risultato netto del semestre ed il patrimonio netto al 30 giugno 2019 risultano inferiori di 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe risultato dalla applicazione dello IAS 17, senza tenere conto di effetti fiscali per effetto della situazione di imponibilità negativa.
L'applicazione dell'IFRS 16 ha determinato altresì la rilevazione di diritti d'uso per un valore netto contabile di 19 milioni di Euro al 30 giugno 2019 e la rilevazione del debito finanziario correlato di 20,1 milioni di Euro e la riduzione dei debiti verso fornitori per 0,9 milioni di Euro.
Si rimanda al prosieguo della relazione sulla gestione per l'individuazione dell'impatto delle componenti economiche che gli Amministratori ritengono "non ricorrenti"
(*) I dati economici del primo semestre 2018 sono stati riesposti come segue: a seguito dell'applicazione dell'IFRS 15 la Società ha proceduto a compensare ricavi e costi relative ad operazioni di scambio visibilità (barter) effettuate nel primo semestre 2018. In particolare, i ricavi presentati nella Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2018, pari a 92,4 milioni di Euro, includevano ricavi barter con scambio di beni con natura similare pari a 4,6 milioni di Euro. Analogamente, i costi per acquisti di materiali e servizi si sono ridotti di 4,6 milioni di euro, passando da 65,8 milioni di Euro a 61,2 milioni di Euro
| Conto Economico Gestionale di Gruppo | 1° semestre 2019 $($ # $)$ |
1° semestre 2018 $(*)$ |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Ricavi | 70,2 | 87,8 |
| Ricavi da Accesso Broadband | 57,2 | 68,2 |
| di cui Broadband fisso | 51,2 | 61,7 |
| di cui Broadband FWA | 6,0 | 6,5 |
| Ricavi da MVNO | 5,8 | 7,0 |
| Ricavi da Servizi alle imprese e Wholesale | 3,2 | 5,3 |
| di cui Servizi alle imprese | 2,0 | 2,7 |
| di cui Wholesale | 1,2 | 2,6 |
| Ricavi da media e servizi a valore aggiunto | 2,0 | 4,0 |
| Altri ricavi | 2,0 | 3,3 |
| Margine operativo lordo (Gross Margin) | 27,5 | 34,0 |
| Costi operativi indiretti | 20,7 | 20,8 |
| Marketing e vendita | 2,5 | 0,9 |
| Costi del personale | 12,4 | 13,4 |
| Altri costi generali | 5,8 | 6,4 |
| Altri (proventi) / oneri | (13,6) | (1,1) |
| Svalutazione crediti | 5,5 | 5,4 |
| Risultato operativo lordo (EBITDA) | 14,9 | 9,0 |
| Costi di ristrutturazione | 2,2 | 0,3 |
| Ammortamenti | 20,8 | 25,9 |
| Risultato operativo (EBIT) | (8, 1) | (17,2) |
| Disultato netto di pertinenza del Gruppo | 12.71 | າາ |
(#) Per effetto della entrata in vigore dell'IFRS16 dall'1 gennaio 2019, il risultato operativo lordo (EBITDA) del semestre chiuso al 30 giugno 2019 risulta superiore di 1,6 milioni di Euro, mentre il risultato operativo (EBIT) risulta inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto ai valori che sarebbero stati determinati applicando lo IAS 17 nella rilevazione dei contratti di leasing operativo; ciò a seguito della rilevazione di ammortamenti dei diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 per 0,4 milioni di Euro e di interessi passivi sul debito finanziario correlato di 1,4 milioni di Euro, a fronte della rilevazione, prevista dal previgente IAS 17, di canoni di locazione operativa di 1,6 milioni di Euro. Nel complesso il risultato netto del semestre ed il patrimonio netto al 30 giugno 2019 risultano inferiori di 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe risultato dalla applicazione dello IAS 17, senza tenere conto di effetti fiscali per effetto della situazione di imponibilità negativa.
L'applicazione dell'IFRS 16 ha determinato altresì la rilevazione di diritti d'uso per un valore netto contabile di 19 milioni di Euro al 30 giugno 2019 e la rilevazione del debito finanziario correlato di 20,1 milioni di Euro e la riduzione dei debiti verso fornitori per 0,9 milioni di Euro.
Si rimanda al prosieguo della relazione sulla gestione per l'individuazione dell'impatto delle componenti economiche che gli Amministratori ritengono "non ricorrenti"
(*) I dati economici del primo semestre 2018 sono stati riesposti come segue:
1. a seguito dell'applicazione dell'IFRS 15 la Società ha proceduto a compensare ricavi e costi relative ad operazioni di scambio visibilità (barter) effettuate nel primo semestre 2018. In particolare, i ricavi presentati nella Relazione
Semestrale Consolidata al 30 giugno 2018, pari a 92,4 milioni di Euro, includevano ricavi barter con scambio di beni con natura similare pari a 4,6 milioni di Euro. Analogamente, i costi per acquisti di materiali e servizi si sono ridotti di 4,6 milioni di euro, passando da 65,8 milioni di Euro a 61,2 milioni di Euro. L'elisione in oggetto non ha avuto impatto sull'Ebitda, mentre ha avuto un impatto di 2,8 milioni di Euro in riduzione sul Gross Margin (e corrispondentemente di 2,8 ml di Euro in riduzione dei costi di marketing e vendita) per alcuni costi barter che erano stati classificati tra i costi di marketing e vendita nell'esercizio 2018. Per i costi barter che nel primo semestre 2018 erano classificati nei costi variabili, pari a 1,7 milioni di Euro, invece, l'elisione in oggetto non ha avuto impatto sul Gross Margin;
2. a seguito di una revisione interna dei processi contabili di contabilità analitica e allocazione costi, finalizzata a rendere coerente il sistema di reporting economico finanziario rispetto al nuovo modello di business della Società non più "Asset Based", i seguenti costi hanno subito le seguenti riclassifiche: (i) i costi di registrazione domini, costi di distribuzione e altri costi di marketing per 0,7 milioni di Euro, che erano classificati nei costi di Marketing e vendita, sono stati riclassificati tra i costi variabili ; (ii) i costi di affitto relativi ai siti tecnici pari a 1,5 milioni sono stati riclassificati da Altri costi generali a costi variabili ; (iii) alcuni costi operativi , quali spese postali e costi vari industriali contabilizzati dalle singole società, ma da ribaltare ad altre società del gruppo in quanto di loro competenza sono stati riclassificati da costi generali ai costi variabili, per circa 1,5 milioni di Euro.
Il segmento in esame, che accoglie i servizi di accesso a internet, ha generato ricavi nel primo semestre 2019 per 57,2 milioni di Euro (51,2 milioni di Euro da "Accesso Fisso" e 6 milioni di Euro di "Accesso Fixed Wireless"), in diminuzione del 16,2% rispetto al dato del 2018 (68,2 milioni di Euro).
L'andamento dei ricavi di accesso BroadBand rispetto al 2018 è principalmente determinato da:
riduzione del ricavi del segmento BroadBand Fisso per 10,5 milioni di Euro (-17%), i quali si attestano a 51,2 milioni di Euro, rispetto ai 61,7 milioni di Euro del 2018. Tale riduzione è direttamente connessa alla diminuzione del portafoglio complessivo dei clienti Broadband Fisso che si riduce di circa 32,1 mila unità (-7,7%) passando da circa 416 mila unità a giugno 2018 a 383,9 mila unità a giugno 2019. La riduzione del portafoglio rispetto al primo semestre 2018 è correlata al rallentamento dell'attività commerciale causata dalla scarsità di risorse finanziarie disponibili precedentemente descritta, oltre alla riduzione dell'ARPU (prezzo medio per cliente).
Rispetto a dicembre 2018, il numero di utenti broadband fisso segna una stabilizzazione degli stessi, passando da 382,8 mila unità a dicembre 2018 a 383,9 mila unità a giugno 2019. Tale stabilizzazione deriva dal combinato effetto di una contrazione delle unità nel primo trimestre e di un aumento delle unità nel secondo trimestre, frutto della ripresa delle attività commerciali e di marketing, in particolare grazie alla campagna pubblicitaria istituzionale lanciata nel marzo 2019.
Il numero dei clienti in Fibra è continuato ad aumentare in misura significativa nel periodo, passando da circa 66,3 mila unità a giugno 2018 a 121,5 mila unità a giugno 2019, a conferma della focalizzazione della Società sullo sviluppo dei servizi Fibra;
decremento ricavi Broadband Fixed Wireless per circa 0,6 milioni di Euro (-9%), per effetto del decremento del portafoglio clienti BroadBand Fixed Wireless (passato da 62,3 mila unità al 30 giugno 2018 a 50,2 mila unità al 30 giugno 2019).
| Customer base attiva | 30/06/2019 | 31/12/2018 | 30/06/2018 |
|---|---|---|---|
| Broadband Fixed Totale | 383.940 | 382.830 | 416.031 |
| di cui Fibra | 121.574 | 79.138 | 66.272 |
| Broadband Wireless Tota | 50.176 | 58.811 | 62.334 |
| di cui LTE | 43.616 | 47.815 | 48.830 |
| Mobile (6 mesi in-out) | 220.288 | 198.506 | 219.005 |
| Totale Clienti | 654.404 | 640.147 | 697.370 |
I ricavi Mobile registrano un decremento del 16,5% passando da 7 milioni di Euro del primo semestre 2018 ai 5,8 milioni di Euro nel primo semestre 2019.
Il portafoglio clienti Mobile registra una leggera crescita (0,6%) rispetto al primo semestre 2018, passando da 219 mila unità nel primo semestre 2018 a 220 mila unità nel primo semestre 2019.
Il decremento dei ricavi si spiega in prevalenza con la dinamica della customer base nel corso del primo semestre 2019, oltre che con l'abbassamento dell'ARPU.
La customer base al 30 giugno 2019 è stata raggiunta con una importante crescita verificatesi a decorrere dal mese di aprile 2019.
I ricavi derivanti da servizi alle imprese (servizi VPN, housing, hosting, domini e leased lines) e da Wholesale di infrastrutture e servizi di rete (IRU, rivendita traffico Voce) ad altri operatori, che escludono quelli inerenti i prodotti accesso e/o voce destinati alla stessa fascia di clientela già compresi nelle rispettive linee di business, sono stati nel primo semestre 2019 pari a 3,2 milioni di Euro, in riduzione del 39,6% rispetto ai 5,3 milioni di Euro del primo semestre 2018.
Tale riduzione è imputabile soprattutto alla riduzione delle vendite di prodotti ai clienti business a bassa marginalità e alla riduzione dei ricavi da vendita wholesale riscontrate rispetto al primo semestre 2018 (-49,9%).
Al 30 giugno 2019 i ricavi del segmento media (principalmente relativi alla vendita di spazi pubblicitari) ammontano a circa 2 milioni di Euro e risultano in decremento per 2 milioni di Euro rispetto al dato del primo semestre 2018 (4 milioni di Euro), a causa della flessione del mercato sulla raccolta sul segmento web tradizionale e alla rivisitazione dell'accordo Sky.
Gli altri ricavi si attestano a circa 2 milioni di Euro nel primo semestre 2019, in decremento di 1,3 milioni di Euro rispetto al dato equivalente del primo semestre 2018 (3,3 milioni di Euro).
I costi operativi indiretti nel primo semestre 2019 si attestano a 20,7 milioni di Euro, in diminuzione di 0,1 milioni di Euro rispetto al primo semestre 2018 (20,8 milioni di Euro).
Nell'ambito dei costi operativi indiretti vi sono i seguenti elementi:
Gli altri (proventi)/oneri, pari a positivi 13,6 milioni di Euro, in incremento rispetto al dato del primo semestre 2018, pari a positivi 1,1 milioni di Euro, includono principalmente i seguenti elementi:
L'accantonamento al fondo svalutazione crediti ammonta a 5,5 milioni di Euro nel primo semestre 2019 (7,8% dei ricavi), in aumento in termini assoluti rispetto al primo semestre 2019 (5,4 milioni di Euro) e in termini percentuali, passando dal 6,1 % al 30 giugno 2018 al 7,8% al 30 giugno 2019.
Gli effetti sopra esposti determinano la realizzazione di un Risultato operativo lordo (EBITDA) pari a 14,9 milioni di Euro, in aumento di 5,9 milioni di Euro rispetto al dato al 30 giugno 2018 (9 milioni di Euro). E' da rilevare che il totale degli effetti delle poste non ricorrenti1 nel primo semestre 2019 sul risultato operativo lordo (EBITDA) è positivo per 12,9 milioni di Euro, rispetto a negativi un milione di Euro nel primo semestre 2018. Come anticipato, l'effetto dell'applicazione del nuovo principio IFRS 16 nella rilevazione dei contratti di locazione operativa determina un incremento dell'EBITDA di Euro 1,6 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe stato determinato con l'applicazione del previgente principio IAS 17
Le poste non ricorrenti comprese del Risultato operativo lordo (EBITDA), pari complessivamente a positivi 12,9 milioni di Euro, includono i seguenti elementi:
Gli ammortamenti del periodo ammontano a 20,8 milioni di Euro, in riduzione di 5,1 milioni di Euro rispetto ai 25,9 milioni di Euro contabilizzati nel primo semestre 2018. Gli ammortamenti includono l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 a decorrere dal 1 gennaio 2019 per 1,4 milioni di Euro (per maggiori dettagli riguardo al principio e alle modalità di applicazione scelta da Tiscali si rinvia al paragrafo 5.13 Principi Contabili)
Nel primo semestre 2019 sono stati contabilizzati accantonamenti e oneri di ristrutturazione per 2,2 milioni di Euro, rispetto ai 300 mila Euro contabilizzati nel primo semestre 2018. Si tratta principalmente di accantonamenti a fondo rischi per vertenze legali e altri accantonamenti a fronte di oneri operativi futuri.
Il Risultato operativo (EBIT), al netto di accantonamenti, svalutazioni e costi di ristrutturazione, è negativo per 8,1 milioni di Euro, registrando un miglioramento di 9,1 milioni di Euro rispetto al risultato del primo semestre 2018, pari a negativi 17,2 milioni di Euro. Il totale degli effetti delle poste non ricorrenti2 nel primo semestre 2019 sul risultato operativo (EBIT) è positivo per 10,7 milioni di Euro rispetto a negativi 1,4 milioni di Euro nel primo semestre 2018.
Le poste non ricorrenti comprese del Risultato operativo (EBIT), pari complessivamente a positivi 10,7 milioni di Euro, includono i seguenti elementi:
1 Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006
2 Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006
Come anticipato, l'effetto della applicazione del nuovo principio IFRS 16 nella rilevazione dei contratti di locazione operativa determina un decremento dell'EBIT di 0,2 milioni di Euro milioni rispetto al valore che sarebbe stato determinato con l'applicazione del previgente principio IAS 17.
Gli oneri finanziari ammontano a 7,4 milioni di Euro, rispetto ai 6,6 milioni di Euro del primo semestre 2018. Essi includono l'effetto della rilevazione degli interessi sul debito finanziario sorto dalla applicazione del principio IFRS 16 per 0,4 milioni di Euro.
I proventi finanziari, pari a 12 milioni di Euro si riferiscono principalmente ad un provento derivante dalla derecognition e dalla conseguente contabilizzazione al valore ammortizzato del nuovo debito finanziario derivante dall'applicazione degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Senior siglati in data 28 marzo 2019.
Il Risultato delle attività continuative è negativo per 3,7 milioni di Euro, in peggioramento per 7 milioni di Euro rispetto al dato comparabile del 2018, pari a positivi 3,3 milioni di Euro.
Il Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione è nullo, sia nel primo semestre 2019 che nel primo semestre 2018.
La perdita netta del Gruppo ammonta pertanto a 3,7 milioni di Euro, evidenziando un risultato di periodo inferiore di 7 milioni di Euro rispetto al dato comparabile del 2018, pari a positivi 3,3 milioni di Euro.
Le poste non ricorrenti comprese nel risultato di periodo, pari complessivamente a positivi 22,7 milioni di Euro, includono i seguenti elementi:
Come anticipato, l'effetto della applicazione del nuovo principio IFRS 16 nella rilevazione dei contratti di locazione operativa determina un impatto negativo sulla perdita di periodo per 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe stato determinato con l'applicazione del previgente principio IAS 17.
| Stato Patrimoniale Consolidato (in forma sintetica) | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Attività non correnti | 130,3 | 164,5 |
| Attività correnti | 168.9 | 181.6 |
| Attività destinate ad essere cedute | 0.0 | 0,0 |
| Totale Attivo | 299,2 | 346,1 |
| Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo | (48, 4) | (44,7) |
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | ||
| Totale Patrimonio netto | (48, 4) | (44,7) |
| Passività non correnti | 102,7 | 24,9 |
| Passività correnti | 244,9 | 365,9 |
| Passività destinate ad essere cedute | 0,0 | 0,0 |
| Totale Patrimonio netto e Passivo | 299,2 | 346,1 |
Le attività non correnti al 30 giugno 2019, sono pari a 130,3 milioni di Euro (164,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
Le attività non correnti comprendono le immobilizzazioni materiali e immateriali, per complessivi 117 milioni di Euro, le quali decrescono di 17,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018, e le attività finanziarie per 13,2 milioni di Euro in riduzione di 16,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018.
Il decremento di 17,6 milioni di Euro delle Immobilizzazioni (Materiali e Immateriali) è scomponibile nei seguenti macro fattori:
Le altre attività finanziarie, pari a 13,2 milioni di Euro includono la porzione a lungo termine del credito verso Fastweb per Voucher per 8,5 milioni di Euro (derivante dall'Operazione Fastweb, come descritto
nel paragrafo 4.2 Principali risultati ed eventi ottenuti nel corso del primo semestre 2019 ed eventi successivi).
Il decremento di 16,6 milioni di Euro rispetto al dato al 31 dicembre 2018 è imputabile ai seguenti fattori:
Le attività correnti al 30 giugno 2019 ammontano a 168,9 milioni di Euro (181,6 milioni di Euro al 31 dicembre 208) e includono principalmente i crediti verso clienti che, al 30 giugno 2019, sono pari a 28,7 milioni di Euro, rispetto ai 34,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.
Oltre alle disponibilità liquide, pari a 2,8 milioni di Euro (18,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), la voce in oggetto include anche gli altri crediti e attività diverse correnti, pari a 137,4 milioni di Euro (127,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), rappresentati da anticipi verso fornitori, risconti attivi relativi ai costi per servizi e crediti diversi.
Tra gli Altri crediti e attività diverse correnti è inclusa la componente a breve del credito verso Fastweb relativo al saldo del prezzo di cessione definito nell'Operazione Fastweb, pari a 128,2 milioni di Euro, incassato in data 1 luglio 2019. Tale voce ha avuto un incremento di 17,7 milioni imputabile alla rideterminazione del voucher al 30 giugno 2019 sulla base degli utilizzi effettivi al tale data e le previsioni di utilizzo nei prossimi mesi fino ad esaurimento ai dello stesso. Tale rideterminazione ha comportato:
Il patrimonio netto consolidato risulta in deficit per Euro 48,4 milioni al 30 giugno 2019, in peggioramento di 3,7 milioni di Euro rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2018, pari a 44,7 milioni di Euro. La variazione è imputabile alla perdita di periodo.
L'effetto della applicazione dell'IFRS16 nella rilevazione dei contratti di locazione finanziaria determina un decremento del patrimonio netto al 30 giugno 2019 per 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe stato determinato in costanza di applicazione del principio IAS 17
Le passività non correnti al 30 giugno 2019 sono pari a 102,7 milioni di Euro e risultano in aumento per 77,8 milioni di Euro rispetto al dato al 31 dicembre 2018 (24,9 milioni di Euro).
L'incremento di 77,8 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018 è determinato per 81,3 milioni alle voci inerenti la posizione finanziaria (debiti verso banche e altri finanziatori e debiti per locazioni finanziarie), per le quali si rinvia a successivo paragrafo Situazione Finanziaria del Gruppo, e una variazione di 3,5 milioni di Euro nelle poste non finanziarie a lungo termine. Queste ultime includono i seguenti elementi: fondo rischi ed oneri per 5 milioni di Euro (8,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), fondo TFR per 2,9 milioni di Euro (3,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), debiti verso fornitori scadenti oltre l'esercizio per 3,7 milioni di Euro (3,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), altri debiti per 2,7 milioni di Euro (3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018). Quest'ultima posta include debiti per imposte da regolarizzare per 0,3 milioni di Euro.
L'ammontare del debito finanziario iscritto in applicazione dell'IFRS 16 è pari 20,1 milioni di Euro al 30 giugno 2019.
Le passività correnti sono pari a 244,9 milioni di Euro al 30 giugno 2019, in riduzione di 121 milioni di Euro rispetto ai 365,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.
Il decremento di 121 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018 è determinato da una riduzione di 105,6 milioni imputabile alle voci inerenti a posizione finanziaria (prestito obbligazionario, debiti verso banche e altri finanziatori e debiti per locazioni finanziarie), per le quali si rinvia a successivo paragrafo Situazione Finanziaria del Gruppo, un decremento di 14,4 milioni di debiti verso fornitori e una riduzione per 1 milione di Euro di altre passività correnti. Queste ultime includono i ratei passivi inerenti l'acquisto di servizi di accesso e affitto, i debiti tributari e altri debiti a breve termine.
Alla data del 30 giugno 2019, i debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) ammontano a 38,9 milioni di Euro (57,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
Alla stessa data si segnalano debiti finanziari scaduti (al netto delle posizioni creditorie) pari a circa 1,2 milioni di Euro (36,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
Si segnalano inoltre debiti tributari scaduti pari a circa 23,7 milioni di Euro (18,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2018). Vi sono inoltre debiti scaduti di natura previdenziale verso i dipendenti per 2,1 milioni di Euro.
Peraltro, non si segnalano sospensioni dei rapporti di fornitura tali da pregiudicare l'ordinario svolgimento dell'attività aziendale. Alla data del 30 giugno 2019 sono stati ricevuti solleciti di pagamento nell'ambito dell'ordinaria gestione amministrativa. A tale data, le principali ingiunzioni di pagamento ricevute dalla Società e non pagate in quanto in stato di trattativa o di opposizione ammontano a 16,9 milioni di Euro (16,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), mentre le ingiunzioni complessivamente ricevute ammontano a 19,5 milioni di Euro (31 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
Al 30 giugno 2019, il Gruppo Tiscali può contare su disponibilità liquide per complessivi 2,8 milioni di Euro a fronte di una posizione finanziaria netta alla stessa data negativa per 143,5 milioni di Euro (152,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2019 include gli effetti della contabilizzazione del senior loan ristrutturato in data 28 marzo 2019, come previsto Accordi di Ristrutturazione del Debito Senior.
Il debito ristrutturato è stato contabilizzato al 30 giugno 2019 al valore ammortizzato, pari a 84,9 milioni di Euro (inclusivo di interessi e quote capitale del debito pregresso), rispetto ad un valore ammortizzato al 31 dicembre 2018 pari a 93,4 milioni di Euro.
Al 30 giugno 2019 la quota a breve del debito senior, definita sulla base del nuovo piano finanziario, è stata riclassificata alla voce "debiti bancari non correnti", per 64,9 milioni di Euro, mentre al 31 dicembre 2018, in pendenza del perfezionamento degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Senior e in presenza di alcuni event di default, il debito stesso era classificato interamente a breve termine.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2019 include gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, in vigore dal 1° gennaio 2019. L'applicazione di tale principio ai contratti di locazione in essere ha determinato la rilevazione di debiti per leasing e locazioni al 30 giugno 2019 per complessivi 20,1 milioni di Euro, di cui 14,7 milioni di Euro relativi al contratto di locazione della sede di Sa Illetta (decorso dal 28 marzo 2019, con durata di 9 anni), e 5,1 milioni di Euro relativi ai contratti di locazione di altri assets operativi (infrastruttura di rete, locazioni industriali, auto aziendali).
| Posizione finanziaria netta | Note | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| A. Cassa e Depositi bancari | 2,8 | 19.0 | |
| B. Altre disponibilità liquide | |||
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | |||
| D. Liquidità $(A) + (B) + (C)$ | 2,8 | 19,0 | |
| E. Crediti finanziari correnti | |||
| F. Crediti finanziari non correnti | 1,0 | 0.5 | |
| G. Debiti bancari correnti | 6,5 | 6,6 | |
| H. Parte corrente obbligazioni emesse | (1) | 10,0 | |
| I. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (2) | 20.3 | 97.0 |
| J. Altri debiti finanziari correnti | (3) | 22,0 | 60.8 |
| K. Indebitamento finanziario corrente (G) + (H) + (I)+ (J) | 58.8 | 164.4 | |
| L. Indebitamento finanziario corrente netto (K)-(D)-(E)-(F) | 55,0 | 144,9 | |
| M. Debiti bancari non correnti | (4) | 68.4 | |
| N. Obbligazioni emesse | |||
| O. Altri debiti non correnti | (5) | 20.1 | 7,1 |
| P. Indebitamento finanziario non corrente $(M)+(N)+(O)$ | 88,5 | 7,1 | |
| Q. Posizione finanziaria netta (L)+(P) | 143.5 | 152.1 |
Note:
Euro, oltre ad ulteriori 2,3 milioni di Euro rilevati sui contratti di locazione capitalizzati in applicazione del principio IFRS 16; iii) la quota a breve del debito relativo al contratto di locazione Sa illetta (rilevata in seguito all'applicazione del principio IFRS 16) per 1,6 milioni di Euro, iii) la quota a breve dei finanziamenti elargiti dai Ministero dell'Università e Ricerca e dal Ministero delle Attività Produttive per 0,1 milioni di Euro e iv) per Euro 0,4 milioni il valore dell'opzione del prestito obbligazionario convertibile, come meglio descritto alla precedente nota 1).
Il prospetto sopra riportato include tra le "Altre disponibilità liquide" e tra i "Crediti finanziari non correnti" i depositi cauzionali. Di seguito, per completezza, riportiamo inoltre la riconciliazione della posizione finanziaria di cui sopra, con la posizione finanziaria redatta alla luce della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e riportata nelle note esplicative.
| 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 | |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Posizione finanziaria netta consolidata | 143,5 | 152.1 |
| Altre disponibilità liquide e crediti finanziari non correnti | 1.0 | 0.5 |
| alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio | ||
| 2006 | 144.5 | 152,6 |
Il Gruppo Tiscali ha chiuso il primo semestre 2019 con una perdita di 3,7 milioni di Euro, in peggioramento rispetto all'utile di 3,3 milioni di Euro registrato nel primo semestre 2018. Il risultato del primo semestre 2018 beneficiava tuttavia dello stanziamento, per 26,1 milioni di Euro, delle imposte anticipate relative a perdite pregresse stimate sul carico fiscale relativo alla plusvalenza realizzata nel secondo semestre 2018 con l'Operazione Fastweb. Al netto di tale stanziamento, il risultato netto del periodo al 30 giugno 2018 sarebbe stato negativo per 22,8 milioni di Euro, evidenziando pertanto un miglioramento del risultato di periodo al 30 giugno 2019 rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente pari a 19,1 milioni di Euro.
Peraltro, come precedentemente indicato, il risultato netto di periodo è significativamente influenzato da fattori non ricorrenti (dettagliati e descritti nel paragrafo Operazioni non Ricorrenti), per 22,7 milioni di Euro, principalmente relativi a:
Al netto dei proventi netti non ricorrenti, pertanto, il risultato netto di periodo (prima delle imposte) sarebbe stato inferiore rispetto al primo semestre 2018 per 3,6 milioni di Euro.
Inoltre, il risultato di esercizio è influenzato dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha portato ad un impatto sul risultato netto di periodo pari a negativi 0,2 milioni di Euro.
Come anticipato nel paragrafo 4.2 " Principali eventi e risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2019 ed eventi successivi", i risultati del primo semestre 2019 sono ancora parzialmente influenzati
negativamente dalla stagnazione delle attività operative che si è avuta nell'esercizio 2018, determinata dalla scarsità di risorse finanziarie e dalla focalizzazione del management sulla negoziazione e successiva stipula dell'Operazione Fastweb e degli Accordi di Ristrutturazione del Debito (Debito Senior e Debito Leasing Sa Illetta).
Ad esito della finalizzazione dell'Operazione Fastweb e della firma degli Accordi di Ristrutturazione del Debito, che hanno determinato una significativa immissione di risorse finanziarie e un rafforzamento complessivo della struttura finanziaria del Gruppo, la Società ha ridefinito un nuovo percorso strategico di sviluppo e crescita, ed ha intrapreso, nel primo semestre 2019 e con maggiore intensità nella seconda parte dello stesso, una serie di azioni coerenti con tale percorso.
Da un punto di vista patrimoniale, il Gruppo Tiscali ha chiuso il primo semestre 2019 con un patrimonio netto consolidato negativo pari a 48,4 milioni di Euro, in peggioramento di 3,7 milioni di Euro rispetto al patrimonio netto al 30 giugno 2018, pari a negativi 44,7 milioni di Euro. La variazione di patrimonio netto è principalmente imputabile al risultato di periodo.
Con specifico riferimento alle partite finanziarie, il Gruppo mostra al 30 giugno 2019 un indebitamento finanziario lordo pari a 147,2 milioni di Euro, in miglioramento rispetto all'indebitamento finanziario lordo rilevato al 31 dicembre 2018 e pari a 171,6 milioni di Euro, e passività correnti superiori alle attività correnti (non finanziarie) per 20 milioni di Euro, in miglioramento rispetto all'ammontare di 38,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.
Tali passività correnti includono debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, nonché delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) per 38,9 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al corrispondente ammontare di 57,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2018, oltre a debiti finanziari scaduti (al netto delle posizioni creditorie) pari a circa 1,2 milioni di Euro (36,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), debiti tributari scaduti pari a circa 23,7milioni di Euro (18,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), nonché debiti scaduti di natura previdenziale verso i dipendenti per 2,1 milioni di Euro (0,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
In aggiunta al miglioramento della situazione finanziaria e debitoria precedentemente descritto, si evidenzia che il 1 luglio 2019 la Società ha incassato il Saldo del Prezzo dell'Operazione Fastweb per 80 milioni di Euro. Tale rilevante incasso ha consentito un ulteriore miglioramento della situazione finanziaria, e in particolare ha consentito:
Il Gruppo Tiscali ha intrapreso un percorso di sviluppo al quale ha dato attuazione nel primo semestre 2019 i cui pilastri fondanti sono inclusi nel Nuovo Piano Industriale 2018-2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 19 febbraio 2019 e asseverato ex articolo 67, L.F. per le società Tiscali Italia e Aria. I contenuti di tale Piano sono confermati dall'attuale management e, sinteticamente, comprendono:
l'ampliamento del mercato indirizzabile, grazie ai benefici effetti dell'Operazione Fastweb e alla stipula nel luglio 2019 di nuovi accordi con Linkem e Open Fiber;
l'accesso futuro ai servizi 5G grazie alla possibilità di utilizzare la rete Fastweb 5G per commercializzare i futuri servizi Mobile 5G alla propria clientela;
Pur confermando le linee guida e gli obiettivi generali inclusi nel Nuovo Piano Industriale 2018-2021, il management sta valutando l'aggiornamento dello stesso anche tenendo conto dei risultati delle azioni intraprese alla data e dell'evoluzione del mercato e delle nuove azioni strategiche funzionali al raggiungimento degli obiettivi del Piano.
Gli Amministratori, nella presente Relazione Semestrale 2019, in merito alla ricorrenza del presupposto della continuità aziendale e all'applicazione dei principi contabili propri di una azienda in funzionamento, evidenziano che il Gruppo:
In tale situazione, il management ribadisce che il raggiungimento di una situazione di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario di breve e medio lungo termine del Gruppo è sempre subordinata al conseguimento dei risultati previsti nel Piano Industriale 2018-2021 -che prevede il raggiungimento dell'equilibrio economico nel 2021 e, dunque, al realizzarsi delle previsioni e delle assunzioni ivi contenute in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva, nonché alla capacità e alla possibilità del Gruppo di reperire le risorse finanziarie e patrimoniali necessarie per il perseguimento del Nuovo Piano Industriale 2018-2021.
A fronte di tali incertezze, gli Amministratori evidenziano che il Gruppo:
o ha iniziato il rilancio del brand Tiscali, lanciando una campagna pubblicitaria istituzionale a marzo 2019;
ha avviato dal mese di luglio 2019 rilevanti azioni gestionali volte al miglioramento della marginalità dei servizi offerti, sia attraverso delle politiche di repricing che attraverso politiche di contenimento dei costi fissi e variabili;
Sulla base di tali avvenimenti, gli Amministratori ritengono, in conclusione, che le dimensioni del beneficio alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria derivanti dalle rilevanti operazioni sopracitate conclusesi tra la fine del 2018 e la data di relazione della presente Relazione, siano tali da far ritenere che - pur in presenza della citata situazione di incertezza sulla realizzazione del Piano Industriale 2018-2021 nell'arco temporale dei prossimi dodici mesi, derivante dalla esistenza di variabili esogene non controllabili che possono fare realizzare risultati peggiori di quelli previsti nei dati previsionali – l'equilibrio patrimoniale e finanziario di breve termine e la continuità aziendale ad esso connessa non è a rischio.
E' su tale basi quindi che gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la continuità aziendale nell'orizzonte dei prossimi 12 mesi sia ricorrente e che il Gruppo possa utilizzare i principi contabili propri di una azienda in funzionamento nella redazione della presente Relazione.
Tale determinazione è naturalmente frutto di un giudizio soggettivo, che ha comparato, rispetto agli eventi sopra indicati, il grado di probabilità di un loro avveramento rispetto alla opposta situazione. Deve essere sottolineato che il giudizio prognostico sotteso alla determinazione del Consiglio di Amministrazione è suscettibile di essere contraddetto dall'evoluzione dei fatti. Proprio perché consapevole dei limiti intrinseci della propria determinazione, il Consiglio di Amministrazione manterrà un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione (così come di ogni circostanza ulteriore che acquisisse rilievo), così da poter assumere con prontezza i necessari provvedimenti.
In coerenza con quanto sopra indicato e in linea con gli obiettivi del Nuovo Piano Industriale 2018- 2021, nei prossimi mesi l'impegno del Gruppo sarà focalizzato alla piena realizzazione del piano stesso con particolare attenzione a:
o il rilancio del marchio Tiscali a supporto del processo di acquisizione di nuovi clienti;
o il percorso di trasformazione del modello operativo dell'azienda, in coerenza con il rinnovato focus su tutte le attività di sviluppo nuovi servizi, Marketing, Vendita e gestione del cliente;
Si rinvia alla Nota 5.11 "Altri Eventi successivi alla chiusura del semestre".
Si rinvia al paragrafo Contenziosi, passività potenziali e impegni in Nota Integrativa.
Si rinvia al paragrafo Operazioni non ricorrenti in Nota Integrativa.
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del semestre 2018 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Per ciò che concerne i rapporti economici e patrimoniali intrattenuti con le parti correlate, si rinvia al paragrafo "Operazioni con parti correlate" nelle note esplicative della relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2019.
Cagliari, 26 settembre 2019
Renato Soru Roberto Lai
L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari
| Conto Economico Consolidato Note |
1° semestre 2019 $($ # $)$ |
1° semestre 2018 (*) |
|
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Ricavi | 1 | 70.240 | 87.847 |
| Altri proventi | 2 | 13.611 | 1.107 |
| Acquisti di materiali e servizi esterni | 3 | 51.038 | 61.203 |
| Costi del personale | 4 | 12.358 | 13.375 |
| Altri oneri (proventi) operativi | 3 | 6 | 4 |
| Svalutazione crediti verso clienti | 5 | 5.506 | 5.352 |
| Costi di ristrutturazione | 6 | 2.181 | 283 |
| Ammortamenti | 12-13 | 20.813 | 25.888 |
| Risultato operativo | (8.051) | (17.151) | |
| Risultato delle partecipazioni valutate ad equity | (269) | (129) | |
| Proventi finanziari | 7 | 12.031 | 1.025 |
| Oneri finanziari | 7 | 7.428 | 6.580 |
| Risultato prima delle imposte | (3.716) | (22.835) | |
| Imposte sul reddito | 8 | $\bf{0}$ | (26.116) |
| Risultato netto delle attività in funzionamento | |||
| (continuative) | (3.716) | 3.281 | |
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | 9 | 0 | 0 |
| Risultato netto dell'esercizio | 10 | (3.716) | 3.281 |
| Attribuibile a: | |||
| - Risultato di pertinenza della Capogruppo | (3.716) | 3.281 | |
| - Risultato di pertinenza di Terzi | |||
| Utile (Perdita) per azione | |||
| Utile per azione (in unità di Euro) da attività in | |||
| funzionamento e cessate: | |||
| - Base | (0,001) | 0,001 | |
| - Diluito Utile per azione (in unità di Euro) da attività in |
(0,001) | 0,001 | |
| funzionamento: | |||
| - Base | (0,001) | 0,001 | |
| - Diluito | (0.001) | 0.001 |
(#) Per effetto della entrata in vigore dell'IFRS16 dall'1 gennaio 2019, il risultato operativo lordo (EBITDA) del semestre chiuso al 30 giugno 2019 risulta superiore di 1,6 milioni di Euro, mentre il risultato operativo (EBIT) risulta inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto ai valori che sarebbero stati determinati applicando lo IAS 17 nella rilevazione dei contratti di leasing operativo; ciò a seguito della rilevazione di ammortamenti dei diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 per 0,4 milioni di Euro e di interessi passivi sul debito finanziario correlato di 1,4 milioni di Euro, a fronte della rilevazione, prevista dal previgente IAS 17, di canoni di locazione operativa di 1,6 milioni di Euro. Nel complesso il risultato netto del semestre ed il patrimonio netto al 30 giugno 2019 risultano inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe risultato dalla applicazione dello IAS 17, senza
tenere conto di effetti fiscali per effetto della situazione di imponibilità negativa. L'applicazione dell'IFRS 16 ha determinato altresì la rilevazione di diritti d'uso per un valore netto contabile di 19 milioni di Euro al 30 giugno 2019 e la rilevazione del debito finanziario correlato di 20,1 milioni di Euro e la riduzione dei debiti verso fornitori per 0,9 milioni di Euro.
(*) I dati economici del primo semestre 2018 sono stati riesposti come segue: a seguito dell'applicazione dell'IFRS 15 la Società ha proceduto a compensare ricavi e costi relative ad operazioni di scambio visibilità (barter) effettuate nel primo semestre 2018. In particolare, i ricavi presentati nella Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2018, pari a 92,4 milioni di Euro, includevano ricavi barter con scambio di beni con natura similare pari a 4,6 milioni di Euro. Analogamente, i costi per acquisti di materiali e servizi si sono ridotti di 4,6 milioni di euro, passando da 65,8 milioni di Euro a 61,2 milioni di Euro
| Conto Economico Consolidato | 1° semestre 2019 | 1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Risultato del periodo | (3.716) | 3.281 |
| Altre componenti di conto economico complessivo: |
||
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio |
0 | 0 |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| (Perdita)/utile da rivalutazione su piani a benefici definiti |
0 | 0 |
| Totale altre componenti di conto economico | ||
| complessivo | 0 | 0 |
| Totale risultato di Conto economico complessivo | (3.716) | 3.281 |
| Attribuibile a: | ||
| Azionisti della Capogruppo | (3.716) | 3.281 |
| Azionisti di minoranza | - | - |
| Totale | (3.716) | 3.281 |
Data la non significatività di tali aggiustamenti, il processo di valutazione delle attività/passività connesse a obbligazioni da piani a benefici definiti viene effettuato in modo puntuale solo a fine esercizio, a meno che non vi siano indicatori che inducano a ritenere necessario, già in corso d'anno, un aggiornamento di stima.
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 | |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Attività immateriali | 12 | 79.559 | 55.608 |
| Immobili, impianti e macchinari | 13 | 37.468 | 79.032 |
| Altre attività finanziarie | 14 | 13.230 | 29.861 |
| 130.256 | 164.501 | ||
| Attività correnti | |||
| Crediti verso clienti | 15 | 28.745 | 34.927 |
| Altri crediti ed attività diverse correnti | 16 | 137.412 | 127.692 |
| Disponibilità liquide | 17 | 2.780 | 18.977 |
| 168.937 | 181.596 | ||
| Totale Attivo | 299.193 | 346.097 | |
| Capitale e riserve | |||
| Capitale | 41.055 | 43.065 | |
| Riserva di stock option | 90 | (13) | |
| Risultati di esercizi precedenti e Altre Riserve | (85.860) | (170.965) | |
| Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo | (3.716) | 83.198 | |
| Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo | 18 | (48.432) | (44.715) |
| Interessi di terzi | $\bf{0}$ | ||
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | 19 | $\bf{0}$ | |
| Totale Patrimonio netto | (48.432) | (44.715) | |
| Passività non correnti | |||
| Debiti verso banche ed altri finanziatori | 20 | 68.366 | 0 |
| Debiti per locazioni finanziarie | 20 | 20.098 | 7.132 |
| Altre passività non correnti | 21 | 6.350 | 6.398 |
| Passività per prestazioni pensionistiche e trattamento di fine rapporto | 22 | 2.903 | 3.294 |
| Fondi rischi ed oneri | 23 | 4.996 | 8.083 |
| 102.713 | 24.907 | ||
| Passività correnti | |||
| Prestito Obbligazionario | 20 | 10.014 | 0 |
| Debiti verso banche ed altri enti finanziatori | 20 | 27.318 | 103.826 |
| Debiti per locazioni finanziarie | 20 | 21.447 | 60.608 |
| Debiti verso fornitori | 24 | 120.440 | 134.840 |
| Altre passività correnti | 25 | 65.692 | 66.632 |
| 244.911 | 365.906 | ||
| Passività destinate ad essere cedute | 9 | $\mathbf{0}$ | 0 |
| Totale Patrimonio netto e Passivo | 299.193 | 346.097 |
| Rendiconto Finanziario | Note | 2019 | 2018 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Risultato delle attività in funzionamento | (3.716) | 3.281 | |
| Rettifiche per: | |||
| Ammortamenti materiali | $12 - 13$ | 7.707 | 9.704 |
| Ammortamenti immateriali | $12 - 13$ | 13.106 | 16.183 |
| Accantonamento a fondo svalutazione dei crediti verso clienti | 5 | 5.506 | 5.352 |
| Plusvalenza da alienazione di attività non correnti | 2 | (527) | (1.054) |
| Plusvalenza cessione Sa illetta | 2 | (10.855) | 0 |
| Costo figurativo Stock Option | 18 | 0 | (51) |
| Imposte differite attive da valorizzazione delle perdite fiscali riportabili a nuovo | 8 | (26.172) | |
| Imposte sul reddito | 8 | 0 | 56 |
| Variazione fondi rischi | 6 | 1.888 | 80 |
| Stralci debiti vs fornitori /crediti vs clienti/altri crediti e deb | 24 | (4.659) | (1.882) |
| Altre variazioni | $6 - 3 - 7 - 12 - 13$ | 873 | 735 |
| Effetto applicazione IFRS 16 | 3 | (1.624) | 0 |
| Oneri accessori Senior Loan e Prestito Obbligazionario | 7 | (321) | 0 |
| Utilizzo voucher Fastweb | 3 | 5.113 | 0 |
| Oneri/Proventi finanziari | 7 | (4.603) | 6.626 |
| Flussi di cassa dell'attività operativa prima delle variazioni di capitale circolante |
7.888 | 12.860 | |
| Variazione crediti | 15 | 301 | (1.581) |
| Variazione del magazzino | 0 | (4) | |
| Variazione debiti verso fornitori | 24 | (17.555) | 8.603 |
| Variazione debiti verso fornitori a lungo | 21 | (1.467) | (2.429) |
| Variazione netta dei fondi per rischi ed oneri | 23 | (2.982) | (283) |
| Variazione netta del fondo TFR | 22 | (423) | (171) |
| Variazioni altre passività | 25 | 2.995 | 902 |
| Variazioni altre attività | 16 | (1.205) | 782 |
| Variazioni capitale circolante | (20.336) | 5.820 | |
| FLUSSO NETTO GENERATO DALL'ATTIVITA' OPERATIVA | (12.448) | 18.679 | |
| ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
| Variazione altre attività finanziarie | 14 | (728) | (139) |
| Acquisizioni di Immobilizzazioni Materiali | $12 - 13$ | (5.722) | (2.208) |
| Acquisizioni di Immobilizzazioni Immateriali | $12 - 13$ | (16.984) | (7.762) |
| -di cui per utilizzo voucher (senza effetto monetario) | $12 - 13$ | 5.907 | |
| Variazione debiti verso fornitori di immobilizzazioni | 21 | 8.316 | (2.965) |
| (9.211) | (13.074) | ||
| FLUSSO NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
| ATTIVITA' FINANZIARIA | |||
| Variazione debiti verso banche | 20 | (1.586) | (4.121) |
| di cui: | |||
| Rimborso quote capitale e interessi Indebitamento Senior | (2) | 0 | |
| Incremento/Decremento degli scoperti di c/c | (1.584) | (4.121) | |
| Variazione Prestiti Obbligazionari | 20 | 10.070 | |
| Rimborso/Accettazione di leasing finanziari | 20 | (2.988) | (1.252) |
| Effetto cambio | 7 | (35) | 83 |
| Riserva OCI | 18 | $\bf{0}$ | 0 |
| Movimenti di patrimonio netto | 18 | (0) | (0) |
| FLUSSO NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | 5.462 | (5.291) | |
| FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO) NEL PERIODO | (16.197) | 314 | |
| FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALLE ATTIVITA' DESTINATE AD ESSERE CEDUTE |
9 | $\bf{0}$ | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO | 18.977 | 1.465 | |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO | 2.780 | 1.779 |
Si segnala che le variazioni delle poste relative alle operazioni con parti correlate non sono state rappresentate nel Rendiconto Finanziario in quanto il loro ammontare risulta non significativo.
| Riserva | Riserve per | Perdite | Patrimonio netto | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Roserva sovrapprezzo | Riserva di | benefici ai | cumulate e Altre | di pertinenza del | Interessenze | ||||
| (Migliaia di Euro) | Capitale | legale | azioni stock option | dipendenti | Riserve | Gruppo | di minoranza | Totale | |
| Saldo al 1 gennaio 2019 | 43.065 | 1.253 | (13) | (1.478) | (87.542) | (44.715) | $\mathbf{0}$ | (44.715) | |
| Reclass Riserva legale | 676 | (676) | |||||||
| Ripristino Riserva Stock Option | (2.010) | 2.010 | |||||||
| Reclass Riserva Stock Option a Altre riserve | (1.906) | 1.906 | |||||||
| Risultato di Conto Economico Complessivo | (3.716) | (3.716) | (3.716) | ||||||
| Saldo al 30 giugno 2019 | 41.055 | 1.929 | 90 | (1.478) | (90.028) | (48.432) | (48.432) | ||
| Riserva | Riserve per | Perdite | Patrimonio netto | ||||||
| Roserva sovrapprezzo | Riserva di | benefici ai | cumulate e Altre di pertinenza del | Interessenze | |||||
| (Migliaia di Euro) | Capitale | legale | azioni | stock option | dipendenti | Riserve | Gruppo | di minoranza | Totale |
| Saldo al 1 gennaio 2018 | 121.507 | 694 | 24 | 2.010 | (1.610) | (250.657) | (128.031) | (128.031) | |
| Abbattimento capitale sociale | (78.442) | (24) | (2.010) | 80.476 | |||||
| Altri movimenti | 559 | (51) | (559) | (51) | (51) | ||||
| Riserva di traduzione | |||||||||
| Risultato di Conto Economico Complessivo | 3.281 | 3.281 | 3.281 | ||||||
| Saldo al 30 giugno 2018 | 43.065 | 1.253 | (51) | (1.610) | (167.459) | (124.801) | (124.801) | ||
| Riserva | Riserva di | Riserve per | Perdite | Patrimonio netto | Interessenze | ||||
| (Migliaia di Euro) | Capitale | sovrapprezzo | stock option | benefici ai | cumulate e Altre | di pertinenza del | di minoranza | Totale | |
| Riserva legale | azioni | dipendenti | Riserve | Gruppo | |||||
| Saldo al 1 luglio 2018 | 43.065 | 1.253 | ٠ | (51) | (1.610) | (167.459) | (124.801) | (124.801) | |
| Abbattimento capitale sociale | |||||||||
| Altri movimenti | 37 | 37 | 37 | ||||||
| Riserva di traduzione | |||||||||
| Risultato di Conto Economico Complessivo | 132 | 79.917 | 80.049 | 80.049 | |||||
| Saldo al 31 dicembre 2018 | 43.065 | 1.253 | $\overline{\phantom{a}}$ | (13) | (1.478) | (87.542) | (44.715) | $\mathbf{0}$ | (44.715) |
| Conto Economico Consolidato | Note | 1° semestre 2019 $($ # $)$ |
di cui parti correlate |
1° semestre 2018 (*) |
di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||||
| Ricavi | 1 | 70.240 | 161 | 87.847 | 33 |
| Altri proventi | 2 | 13.611 | 1.107 | ||
| Acquisti di materiali e servizi esterni | 3 | 51.038 | 380 | 61.203 | 973 |
| Costi del personale | 4 | 12.358 | 307 | 13.375 | 618 |
| Altri oneri (proventi) operativi | 3 | 6 | 4 | ||
| Svalutazione crediti verso clienti | 5 | 5.506 | 5.352 | ||
| Costi di ristrutturazione | 6 | 2.181 | 283 | ||
| Ammortamenti | $12 - 13$ | 20.813 | 25.888 | ||
| Risultato operativo | (8.051) | (526) | (17.151) | (1.558) | |
| Risultato delle partecipazioni valutate ad equity | (269) | (129) | |||
| Proventi finanziari | 7 | 12.031 | 1.025 | ||
| Oneri finanziari | 7 | 7.428 | 136 | 6.580 | |
| Risultato prima delle imposte | (3.716) | (662) | (22.835) | (1.558) | |
| Imposte sul reddito | 8 | $\mathbf{0}$ | (26.116) | ||
| Risultato netto delle attività in funzionamento | |||||
| (continuative) | (3.716) | (662) | 3.281 | (1.558) | |
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | 9 | $\mathbf{0}$ | 0 | ||
| Risultato netto dell'esercizio | 10 | (3.716) | (662) | 3.281 | (1.558) |
| Attribuibile a: | |||||
| - Risultato di pertinenza della Capogruppo | (3.716) | 3.281 | |||
| - Risultato di pertinenza di Terzi | |||||
| Utile (Perdita) per azione | |||||
| Utile per azione (in unità di Euro) da attività in | |||||
| funzionamento e cessate: | |||||
| - Base | (0,001) | 0,001 | |||
| - Diluito | (0,001) | 0,001 | |||
| Utile per azione (in unità di Euro) da attività in funzionamento: |
|||||
| - Base | (0,001) | 0.001 | |||
| - Diluito | (0.001) | 0.001 |
(#) Per effetto della entrata in vigore dell'IFRS16 dall'1 gennaio 2019, il risultato operativo lordo (EBITDA) del semestre chiuso al 30 giugno 2019 risulta superiore di 1,6 milioni di Euro, mentre il risultato operativo (EBIT) risulta inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto ai valori che sarebbero stati determinati applicando lo IAS 17 nella rilevazione dei contratti di leasing operativo; ciò a seguito della rilevazione di ammortamenti dei diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 per 0,4 milioni di Euro e di interessi passivi sul debito finanziario correlato di 1,4 milioni di Euro, a fronte della rilevazione, prevista dal previgente IAS 17, di canoni di locazione operativa di 1,6 milioni di Euro. Nel complesso il risultato netto del semestre ed il patrimonio netto al 30 giugno 2019 risultano inferiore di 0,2 milioni di Euro rispetto al valore che sarebbe risultato dalla applicazione dello IAS 17, senza tenere conto di effetti fiscali per effetto della situazione di imponibilità negativa. L'applicazione dell'IFRS 16 ha determinato altresì la rilevazione di diritti d'uso per un valore netto contabile di 19 milioni di Euro al 30 giugno 2019 e la rilevazione del debito finanziario correlato di 20,1 milioni di Euro e la riduzione dei debiti verso fornitori per 0,9 milioni di Euro .
(*) I dati economici del primo semestre 2018 sono stati riesposti come segue: a seguito dell'applicazione dell'IFRS 15 la Società ha proceduto a compensare ricavi e costi relative ad operazioni di scambio visibilità (barter) effettuate nel primo semestre 2018. In particolare, i ricavi presentati nella Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2018, pari a 92,4 milioni di Euro, includevano ricavi barter con scambio di beni con natura similare pari a 4,6 milioni di Euro. Analogamente, i costi per acquisti di materiali e servizi si sono ridotti di 4,6 milioni di euro, passando da 65,8 milioni di Euro a 61,2 milioni di Euro.
| Situazione patrimoniale e finanziaria | Note | 30 giugno 2019 | di cui parti correlate |
31 dicembre 2018 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||||
| Attività immateriali | 12 | 79.559 | 55.608 | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 13 | 37.468 | 79.032 | ||
| Altre attività finanziarie | 14 | 13.230 | 29.861 | ||
| 130.256 | 164.501 | ||||
| Attività correnti | |||||
| Crediti verso clienti | 15 | 28.745 | 275 | 34.927 | 78 |
| Altri crediti ed attività diverse correnti | 16 | 137.412 | 61 | 127.692 | 72 |
| Disponibilità liquide | 17 | 2.780 | 18.977 | ||
| 168.937 | 336 | 181.596 | 150 | ||
| Totale Attivo | 299.193 | 336 | 346.097 | 150 | |
| Capitale e riserve | |||||
| Capitale | 41.055 | 43.065 | |||
| Riserva di stock option | 90 | (13) | (13) | ||
| Risultati di esercizi precedenti e Altre Riserve | (85.860) | (170.965) | |||
| Risultato dell'esercizio di pertinenza del Gruppo | (3.716) | 83.198 | |||
| Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo | 18 | (48.432) | (44.715) | (13) | |
| Interessi di terzi | $\bf{0}$ | ||||
| Patrimonio netto di pertinenza di terzi | 19 | $\bf{0}$ | |||
| Totale Patrimonio netto | (48.432) | (44.715) | |||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti verso banche ed altri finanziatori | 20 | 68.366 | $\mathbf 0$ | ||
| Debiti per locazioni finanziarie | 20 | 20.098 | 7.132 | ||
| Altre passività non correnti | 21 | 6.350 | 6.398 | ||
| rapporto | 22 | 2.903 | 3.294 | ||
| Fondi rischi ed oneri | 23 | 4.996 | 8.083 | ||
| 102.713 | 24.907 | ||||
| Passività correnti | |||||
| Prestito Obbligazionario | 20 | 10.014 | $\bf{0}$ | ||
| Debiti verso banche ed altri enti finanziatori | 20 | 27.318 | 103.826 | ||
| Debiti per locazioni finanziarie | 20 | 21.447 | 60.608 | ||
| Debiti verso fornitori | 24 | 120.440 | 356 | 134.840 | 97 |
| Altre passività correnti | 25 | 65.692 | 66.632 | 713 | |
| 244.911 | 356 | 365.906 | 810 | ||
| Passività destinate ad essere cedute | 9 | $\mathbf{0}$ | $\mathbf 0$ | ||
| Totale Patrimonio netto e Passivo | 299.193 | 20 | 346.097 | 646 |
Tiscali S.p.A. (di seguito "Tiscali" o la "Società" e congiuntamente alle proprie controllate il "Gruppo Tiscali" o il "Gruppo") è una società per azioni costituita in Italia ed iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Cagliari, con sede in Cagliari, località Sa Illetta.
Tiscali è una delle principali società di telecomunicazioni alternative in Italia e offre ai suoi clienti, privati e aziende, una vasta gamma di servizi di comunicazione: accesso a Internet in modalità Broadband fisso e Broadband Fixed Wireless, servizi di telefonia mobile e servizi a valore aggiunto (mail, web streaming, servizi di sicurezza, ecc.…).
Grazie alla sua rete unbundling (ULL), alla sua offerta di servizi innovativi e al suo brand affermato, Tiscali si colloca in una posizione importante nel mercato delle telecomunicazioni italiano.
La presente relazione semestrale consolidata (di seguito anche indicata come la "Relazione", la "relazione finanziaria semestrale consolidata" o "bilancio consolidato semestrale") è redatta utilizzando l'Euro come moneta di conto in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo; tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.
Nella predisposizione della presente Relazione, gli amministratori hanno assunto l'esistenza del presupposto della continuità aziendale, come più diffusamente motivano nel successivo paragrafo 5.9, e pertanto hanno redatto la Relazione utilizzando i principi e criteri applicabili alle aziende in funzionamento.
Il Gruppo Tiscali ha chiuso il primo semestre 2019 con una perdita di 3,7 milioni di Euro, in peggioramento rispetto all'utile di 3,3 milioni di Euro registrato nel primo semestre 2018. Il risultato del primo semestre 2018 beneficiava tuttavia dello stanziamento, per 26,1 milioni di Euro, delle imposte anticipate relative a perdite pregresse stimate sul carico fiscale relativo alla plusvalenza realizzata nel secondo semestre 2018 con l'Operazione Fastweb. Al netto di tale stanziamento, il risultato netto del periodo al 30 giugno 2018 sarebbe stato negativo per 22,8 milioni di Euro, evidenziando pertanto un miglioramento del risultato di periodo al 30 giugno 2019 rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente pari a 19,1 milioni di Euro.
Peraltro, come precedentemente indicato, il risultato netto di periodo è significativamente influenzato da fattori non ricorrenti (dettagliati e descritti nel paragrafo Operazioni non Ricorrenti), per 22,7 milioni di Euro, principalmente relativi a:
Al netto dei proventi netti non ricorrenti, pertanto, il risultato netto di periodo (prima delle imposte) sarebbe stato inferiore rispetto al primo semestre 2018 per 3,6 milioni di Euro.
Inoltre, il risultato di esercizio è influenzato dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha portato ad un impatto sul risultato netto di periodo pari a negativi 0,2 milioni di Euro.
Come anticipato nel paragrafo 4.2 " Principali eventi e risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2019 ed eventi successivi", i risultati del primo semestre 2019 sono ancora parzialmente influenzati negativamente dalla stagnazione delle attività operative che si è avuta nell'esercizio 2018, determinata dalla scarsità di risorse finanziarie e dalla focalizzazione del management sulla
negoziazione e successiva stipula dell'Operazione Fastweb e degli Accordi di Ristrutturazione del Debito (Debito Senior e Debito Leasing Sa Illetta).
Ad esito della finalizzazione dell'Operazione Fastweb e della firma degli Accordi di Ristrutturazione del Debito, che hanno determinato una significativa immissione di risorse finanziarie e un rafforzamento complessivo della struttura finanziaria del Gruppo, la Società ha ridefinito un nuovo percorso strategico di sviluppo e crescita, ed ha intrapreso, nel primo semestre 2019 e con maggiore intensità nella seconda parte dello stesso, una serie di azioni coerenti con tale percorso.
Da un punto di vista patrimoniale, il Gruppo Tiscali ha chiuso il primo semestre 2019 con un patrimonio netto consolidato negativo pari a 48,4 milioni di Euro, in peggioramento di 3,7 milioni di Euro rispetto al patrimonio netto al 30 giugno 2018, pari a negativi 44,7 milioni di Euro. La variazione di patrimonio netto è principalmente imputabile al risultato di periodo.
Con specifico riferimento alle partite finanziarie, il Gruppo mostra al 30 giugno 2019 un indebitamento finanziario lordo pari a 147,2 milioni di Euro, in miglioramento rispetto all'indebitamento finanziario lordo rilevato al 31 dicembre 2018 e pari a 171,6 milioni di Euro, e passività correnti superiori alle attività correnti (non finanziarie) per 20 milioni di Euro, in miglioramento rispetto all'ammontare di 38,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.
Tali passività correnti includono debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, nonché delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) per 38,9 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al corrispondente ammontare di 57,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2018, oltre a debiti finanziari scaduti (al netto delle posizioni creditorie) pari a circa 1,2 milioni di Euro (36,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), debiti tributari scaduti pari a circa 23,7milioni di Euro (18,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), nonché debiti scaduti di natura previdenziale verso i dipendenti per 2,1 milioni di Euro (0,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).
In aggiunta al miglioramento della situazione finanziaria e debitoria precedentemente descritto, si evidenzia che il 1 luglio 2019 la Società ha incassato il Saldo del Prezzo dell'Operazione Fastweb per 80 milioni di Euro. Tale rilevante incasso ha consentito un ulteriore miglioramento della situazione finanziaria, e in particolare ha consentito:
Il Gruppo Tiscali ha intrapreso un percorso di sviluppo al quale ha dato attuazione nel primo semestre 2019 i cui pilastri fondanti sono inclusi nel Nuovo Piano Industriale 2018-2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 19 febbraio 2019 e asseverato ex articolo 67, L.F. per le società Tiscali Italia e Aria. I contenuti di tale Piano sono confermati dall'attuale management e, sinteticamente, comprendono:
l'accesso futuro ai servizi 5G grazie alla possibilità di utilizzare la rete Fastweb 5G per commercializzare i futuri servizi Mobile 5G alla propria clientela;
il rilancio del brand di Tiscali, grazie a nuovi investimenti in comunicazione, di cui un primo investimento è rappresentato dalla campagna pubblicitaria lanciata nel marzo 2019;
Pur confermando le linee guida e gli obiettivi generali inclusi nel Nuovo Piano Industriale 2018-2021, il management sta valutando l'aggiornamento dello stesso anche tenendo conto dei risultati delle azioni intraprese alla data e dell'evoluzione del mercato e delle nuove azioni strategiche funzionali al raggiungimento degli obiettivi del Piano.
Gli Amministratori, nella presente Relazione Semestrale 2019, in merito alla ricorrenza del presupposto della continuità aziendale e all'applicazione dei principi contabili propri di una azienda in funzionamento, evidenziano che il Gruppo:
In tale situazione, il management ribadisce che il raggiungimento di una situazione di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario di breve e medio lungo termine del Gruppo è sempre subordinata al conseguimento dei risultati previsti nel Piano Industriale 2018-2021 -che prevede il raggiungimento dell'equilibrio economico nel 2021 e, dunque, al realizzarsi delle previsioni e delle assunzioni ivi contenute in un contesto di mercato caratterizzato da una forte pressione competitiva, nonché alla capacità e alla possibilità del Gruppo di reperire le risorse finanziarie e patrimoniali necessarie per il perseguimento del Nuovo Piano Industriale 2018-2021.
A fronte di tali incertezze, gli Amministratori evidenziano che il Gruppo:
o ha iniziato il rilancio del brand Tiscali, lanciando una campagna pubblicitaria istituzionale a marzo 2019;
ha avviato dal mese di luglio 2019 rilevanti azioni gestionali volte al miglioramento della marginalità dei servizi offerti, sia attraverso delle politiche di repricing che attraverso politiche di contenimento dei costi fissi e variabili;
Sulla base di tali avvenimenti, gli Amministratori ritengono, in conclusione, che le dimensioni del beneficio alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria derivanti dalle rilevanti operazioni sopracitate conclusesi tra la fine del 2018 e la data di relazione della presente Relazione, siano tali da far ritenere che - pur in presenza della citata situazione di incertezza sulla realizzazione del Piano Industriale 2018-2021 nell'arco temporale dei prossimi dodici mesi, derivante dalla esistenza di variabili esogene non controllabili che possono fare realizzare risultati peggiori di quelli previsti nei dati previsionali – l'equilibrio patrimoniale e finanziario di breve termine e la continuità aziendale ad esso connessa non è a rischio.
E' su tale basi quindi che gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la continuità aziendale nell'orizzonte dei prossimi 12 mesi sia ricorrente e che il Gruppo possa utilizzare i principi contabili propri di una azienda in funzionamento nella redazione della presente Relazione.
Tale determinazione è naturalmente frutto di un giudizio soggettivo, che ha comparato, rispetto agli eventi sopra indicati, il grado di probabilità di un loro avveramento rispetto alla opposta situazione. Deve essere sottolineato che il giudizio prognostico sotteso alla determinazione del Consiglio di Amministrazione è suscettibile di essere contraddetto dall'evoluzione dei fatti. Proprio perché consapevole dei limiti intrinseci della propria determinazione, il Consiglio di Amministrazione manterrà un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione (così come di ogni circostanza ulteriore che acquisisse rilievo), così da poter assumere con prontezza i necessari provvedimenti.
Si rinvia al paragrafo 4.7.
15 luglio 2019_Conversione di n. 5 obbligazioni del prestito obbligazionario Tiscali Conv. 2019-2020
In data 15 luglio 2019, a seguito dell'esercizio da parte di Sova Capital Limited del diritto di conversione, sono state emesse n. 49.701.789 azioni a servizio della conversione di n. 5 obbligazioni per un valore nominale di Euro 500.000 di cui al prestito obbligazionario Tiscali Conv. 2019-2020, come approvato con delibere dell'Assemblea dei Soci del 26 giugno 2018 e del Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2019.
In data 18 luglio 2019, a seguito dell'esercizio da parte di Sova Capital Limited del diritto di conversione, sono state emesse n. 96.246.391 azioni a servizio della conversione di n. 10 obbligazioni per un valore nominale di Euro 1.000.000 di cui al prestito obbligazionario Tiscali Conv. 2019-2020, come approvato con delibere dell'Assemblea dei Soci del 26 giugno 2018 e del Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2019.
In data 4 settembre 2019, a seguito dell'esercizio da parte di Sova Capital Limited del diritto di conversione, sono state emesse n. 182.951.593 azioni a servizio della conversione di n. 19 obbligazioni per un valore nominale di Euro 1.900.000 di cui al prestito obbligazionario Tiscali Conv. 2019-2020, come approvato con delibere dell'Assemblea dei Soci del 26 giugno 2018 e del Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2019.
Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto in rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").
La forma e il contenuto sono conformi all'informativa prevista dall'International Accounting Standard n. 34 'Bilanci intermedi' (IAS 34), nel rispetto dell'art. 154-ter del DLgs 24.2.98 n. 58 (TUF) e successive modifiche e integrazioni, tenendo altresì conto delle altre comunicazioni e delibere CONSOB in materia.
Le note sono state predisposte in forma abbreviata, applicando la facoltà prevista dallo IAS 34 e pertanto non includono tutte le informazioni richieste per un bilancio annuale redatto in accordo agli IFRS. Ciò, in quanto, il presente resoconto intermedio di gestione nella logica dello IAS 34 ha l'obiettivo di fornire un aggiornamento della situazione patrimoniale-finanziaria ed economica rispetto a quanto fornito dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2018; esso pertanto deve essere letto congiuntamente al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
Il Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, come richiesto dalla normativa di riferimento, è stato redatto su base consolidata, ed è oggetto di revisione contabile limitata da parte di Deloitte & Touche S.p.A..
Ad eccezione di quanto successivamente indicato con riferimento ai principi contabili applicati per la prima volta a far data dal 1 gennaio 2019, nel presente bilancio consolidato semestrale abbreviato i principi contabili e i criteri di consolidamento adottati sono consistenti con quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato per l'esercizio 2018 - al quale si fa rinvio per una loro puntuale illustrazione - e con quelli adottati nella redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018.
La redazione del bilancio semestrale abbreviato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di alcune stime e, in determinati casi, l'adozione di ipotesi nell'applicazione dei principi contabili.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che sostituisce il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.
Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Con riferimento all'identificazione dei contratti soggetti alle disposizioni dell'IFRS 16 nel settore delle Telecomunicazioni, la prassi di settore interpreta la condizione di identificabilità dell'asset – necessaria ai fini dell'applicazione dell'IFRS 16 al contrattopresente quando oggetto del contratto di locazione è una parte fisicamente identificabile, e non una quotaparte di un asset (per esempio, una porzione di capacità di un asset fisico). Nell'analisi dei contratti in essere, il Gruppo ha adottato questa interpretazione e ha considerato contratti soggetti alle disposizioni dell'IFRS 16 i soli contratti aventi ad oggetto asset fisicamente identificabili, escludendo pertanto le locazioni aventi ad oggetto capacità di trasmissione.
Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non comprende modifiche significative per i locatori.
Il Gruppo ha scelto di applicare il principio retrospettivamente, iscrivendo però l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:
La tabella seguente riporta gli impatti derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione, il 1 gennaio 2019.
La tabella include, alla voce "Diritti d'uso immobili", la capitalizzazione del contratto di locazione della sede Sa Illetta, decorsa dal 28 marzo 2019.
| $\notin$ milioni | Impatti alla data di transizione (01.01.2019) |
|---|---|
| ASSETS | |
| Attività non Correnti | |
| Diritti d'uso Immobili | 18,6 |
| Diritti d'uso Attrezzature di Rete | 1,9 |
| Totale Attività | 20.4 |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | |
| Passività non Correnti | |
| Debiti per Leasing Lungo Termine | 16.2 |
| Passività Correnti | |
| Debiti per Leasing Breve termine | 4,2 |
| Totale Passività | 20,4 |
| Patrimonio Netto |
Si segnala che l'incremental borrowing rate medio ponderato applicato alle passività finanziarie iscritte al 1 gennaio 2019 è risultato pari al 6,54%
Il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dell'IFRS 16:5(b) concernente i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, i beni sottostanti al contratto di lease non superano Euro 5.000 quando nuovi). I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:
Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
Il Gruppo si è avvalso dei seguenti espedienti pratici previsti dall'IFRS 16:
Le non-lease component su tali attività non sono state scorporate e contabilizzate separatamente rispetto alle lease components, ma sono state considerate insieme a queste ultime nella determinazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso.
Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, il Gruppo si è avvalso dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:
La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term, all'incremental borrowing rate. Le principali sono riassunte di seguito:
La nuova interpretazione è stata applica dal 1° gennaio 2019. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
Alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria Consolidata al 30 giugno 2019 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.
Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.
Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").
Le principali caratteristiche del General Model sono:
o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.
L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questo principio.
In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.
L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale per l'entità, che per determinare se un insieme di attività/processi e beni acquistati non sia un business. Qualora il test fornisca un esito positivo, l'insieme di attività/processi e beni acquistato non costituisce un business e il principio non richiede ulteriori verifiche. Nel caso in cui il test fornisca un esito negativo, l'entità dovrà svolgere ulteriori analisi sulle attività/processi e beni acquistati per identificare la presenza di un business. A tal fine, l'emendamento ha aggiunto numerosi esempi illustrativi al principio IFRS 3 al fine di far comprendere l'applicazione pratica della nuova definizione di business in specifiche fattispecie. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.
Gli amministratori non si attendono effetti sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella
definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.
Le modifiche introdotte dal documento si applicano a tutte le operazioni successive al 1° gennaio 2020.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
Con Regolamento (CE) n. 1358/2007 del 21 novembre 2007, la Commissione delle Comunità Europee ha sancito l'introduzione, in sostituzione dello IAS 14 "Informativa di settore", dell'IFRS 8 "Settori operativi", avente ad oggetto l'informativa da fornire in bilancio relativamente ai settori operativi in cui chi redige il bilancio risulti attivo. La Società applica il "management approach" per la definizione dell'informativa di settore, in modo coerente con i settori operativi in cui di fatto è segmentata l'attività del Gruppo.
I settori operativi identificati sono i seguenti:
L'attività di Tiscali non è soggetta in misura significativa a fenomeni legati alla stagionalità del business.
Si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2018 per la dettagliata esposizione dei criteri di consolidamento e dei criteri di aggregazione di imprese e determinazione dell'avviamento.
Le società consolidate integralmente sono riportate alla nota Elenco delle imprese controllate incluse nell'area di consolidamento.
Rispetto al 31 dicembre 2018 l'area di consolidamento non ha subito variazioni.
Si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2018 per la dettagliata esposizione dei criteri utilizzati per la rilevazione delle operazioni in valuta estera.
Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali ad esempio la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano una immediata valutazione di eventuali perdite di valore. A tale proposito, si rimanda al paragrafo Verifica di eventuali riduzioni di valore delle attività – "impairment test" (nota 11).
Il processo di valutazione delle attività/passività connesse a obbligazioni da piani a benefici definiti viene effettuato in modo puntuale solo a fine esercizio, a meno che non vi siano indicatori che inducono a ritenere necessario, già in corso d'anno, un aggiornamento di stima. Al 30 giugno 2019 l'aggiornamento delle stime attuariali non ha determinato effetti sul patrimonio netto.
| Ricavi | 1° semestre 2019 |
1° semestre 2018 (*) |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Ricavi | 70.240 | 87.847 |
| Totale | 70.240 | 87.847 |
(*) I ricavi del primo semestre 2018 sono stati riesposti come segue: a seguito dell'applicazione dell'IFRS 15 la Società ha proceduto a compensare ricavi e costi relative ad operazioni di scambio visibilità (barter) effettuate nel primo semestre 2018. In particolare, i ricavi presentati nella Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2018, pari a 92,4 milioni di Euro, includevano ricavi barter con scambio di beni con natura similare pari a 4,6 milioni di Euro.
I ricavi del primo semestre 2019 sono in diminuzione rispetto a quelli del semestre comparativo. Per maggiori dettagli sul decremento dei ricavi e sulla loro composizione si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
| Altri Proventi | 1° semestre 2019 |
1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Altri Proventi | 13.611 | 1.107 |
| Totale | 13.611 | 1.107 |
Gli altri (proventi)/oneri, pari a positivi 13,6 milioni di Euro includono principalmente i seguenti elementi:
| Acquisti di materiali e servizi esterni e altri oneri (proventi) operativi |
1° semestre 2019 |
1° semestre 2018 (*) |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Costi di affitto linee/traffico e interconnessione | 36.620 | 43.142 |
| Costi per godimento beni di terzi | 400 | 1.289 |
| Costi per servizi portale | 343 | 1.897 |
| Costi di marketing | 2.528 | 950 |
| Altri servizi | 11.148 | 13.925 |
| Totale | 51.038 | 61.203 |
(*) I costi del primo semestre 2018 sono stati riesposti come segue: a seguito dell'applicazione dell'IFRS 15 la Società ha proceduto a compensare ricavi e costi relative ad operazioni di scambio visibilità (barter) effettuate nel primo semestre 2018. In particolare, i costi per acquisti di materiali e servizi si sono ridotti di 4,6 milioni di euro, passando da 65,8 milioni di Euro a 61,2 milioni di Euro
La voce "Costi di affitto linee/ traffico e interconnessione" include principalmente i costi di traffico voce e canoni per i servizi Broadband fisso, Broadband FWA e servizi Mobile. La riduzione rispetto al primo semestre 2018, pari a 6,5 milioni di Euro, è correlata prevalentemente alla riduzione delle linee.
La voce "Costi per godimento di beni di terzi" include il costo delle locazioni e affitti di beni strumentali.
La riduzione di tale voce rispetto al primo semestre 2018 ammonta a 0,9 milioni di Euro.
La riduzione del costo di canoni per locazioni operative rispetto al rispetto al primo semestre 2018 ammonta a circa 1,1 milioni di Euro ed è imputabile all'applicazione del principio IFRS 16 dal primo gennaio 2019.
I "costi per servizi portale" si sono ridotti nel periodo di circa 1,5 milioni di Euro. La riduzione è relativa principalmente alla riduzione delle revenue sharing imputabile ai ridotti volumi di ricavi Media della concessionaria Veesible.
I "Costi di marketing" crescono di circa 1,6 rispetto al primo semestre 2018. L'incremento netto è dovuto ai seguenti fattori:
La voce "Altri servizi" include costi di manutenzione e conduzione dei siti industriali, degli uffici amministrativi, affitti, consulenze e oneri professionali, costi di billing, spese postali, spese viaggi, e altri costi generali.
La riduzione di circa 2,8 milioni di Euro rispetto al primo semestre 2018 è imputabile principalmente ai seguenti fattori:
| Costi del personale | 1° semestre 2019 | 1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Salari e stipendi | 7.730 | 8.017 |
| Altri costi del personale | 4.628 | 5.358 |
| Totale | 12.358 | 13.375 |
Come anticipato nella relazione sulla gestione, il decremento dei costi del personale è imputabile principalmente alla riorganizzazione e riduzione dell'organico avviata nel corso dell'esercizio 2018 e nel primo semestre 2019 col piano di incentivazione all'esodo. Il numero delle FTE si è ridotto di 128 unità rispetto al 30 giugno 2018, come evidenziato nella seguente tabella:
| 30 giugno 2019 | 30 giugno 2018 | |
|---|---|---|
| Dirigenti | 13 | 18 |
| Quadri | 34 | 50 |
| Impiegati | 456 | 557 |
| Operai | 5 | |
| Interinali | ||
| Totale | 505 | 633 |
| Svalutazione crediti verso clienti | 1° semestre 2019 |
1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Accantonamento a f.do svalutazione crediti | 5.506 | 5.352 |
| Totale | 5.506 | 5.352 |
La voce accantonamento a fondo svalutazione crediti verso clienti ammonta a Euro 5,5 milioni (7,8% dei ricavi), in aumento rispetto ai 5,3 milioni di Euro del primo semestre 2018 (6,1% dei ricavi).
| Costi di ristrutturazione | 1° semestre 2019 |
1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Costi di ristrutturazione | 2.181 | 283 |
| Totale | 2.181 | 283 |
La voce Costi di ristrutturazione accoglie principalmente accantonamenti per vertenze legali per 1,1 milioni di Euro, altri accantonamenti a fondo rischi per 0,8 milioni di Euro e insussistenze dell'attivo per 0,3 milioni di Euro.
| 1° semestre | 1° semestre | |
|---|---|---|
| Ammortamenti | 2019 | 2018 |
| (Migliaia di Euro) | ||
| Ammortamenti | 20.813 | 25.888 |
| Totale | 20.813 | 25.888 |
Gli ammortamenti ammontano a 20,8 milioni di Euro, in riduzione di 5,1 milioni di Euro rispetto ai 25,9 milioni di Euro dell'esercizio precedente, principalmente per via della derecognition dell'asset di Sa Illetta a seguito della stipula dell' Accordo Transattivo del Leasing Sa Illetta.
Gli ammortamenti al 30 giugno 2019 includono l'incremento di 0,4 milioni di Euro imputabile all'applicazione dell'IFRS 16.
Si dettaglia di seguito la composizione delle voci Proventi finanziari e Oneri finanziari dell'esercizio, complessivamente positivi per 4,6 milioni di Euro.
| Proventi (Oneri) finanziari netti | 1° semestre 2019 | 1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Proventi finanziari | ||
| Interessi su depositi bancari | O | |
| Provento di rinegoziazione debito Senior | 11.361 | |
| Altri proventi finanziari | 670 | 1.025 |
| Totale | 12.031 | 1.025 |
| Oneri finanziari | ||
| Interessi ed altri oneri verso banche | 4.084 | 2.289 |
| Altri oneri finanziari | 3.344 | 4.291 |
| Totale | 7.428 | 6.580 |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | 4.603 | (5.555) |
La voce Proventi Finanziari include un provento di 11,4 milioni di Euro derivante dalla contabilizzazione al valore ammortizzato del nuovo debito finanziario in seguito all'implementazione degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Senior siglati in data 28 marzo 2019. Il provento deriva dalla derecognition del debito pregresso iscritto in bilancio, rispetto al nuovo valore ammortizzato.
Tale voce include inoltre un provento per 0,7 milioni di Euro imputabile all'adeguamento del valore del Voucher rispetto le previsioni fatte al 31 dicembre 2018, rideterminato al 30 giugno 2019 sulla base degli utilizzi effettivi a tale data e delle previsioni di utilizzo fino ad esaurimento.
La voce Oneri Finanziari pari a circa 7,4 milioni di Euro include prevalentemente i seguenti elementi:
| Imposte sul reddito | 1° semestre 2019 | 1° semestre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Imposte correnti | 56 | |
| Imposte differite | (26.172) | |
| Totale | (0) | 26.116 |
Al 30 giugno 2018 erano state stanziate imposte anticipate per 26,2 milioni di Euro, calcolate sulla base dell'imponibile fiscale teorico stimato sulla plusvalenza realizzata nel corso del semestre successivo sull'Operazione Fastweb.
Nel periodo il risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione è pari a zero, analogamente al primo semestre 2018.
Il risultato per azione delle "attività in funzionamento" è negativo e pari a 0,001 Euro ed è stato calcolato dividendo la perdita delle attività in funzionamento del primo semestre 2019 attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo, pari 3,7 milioni di Euro, per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno, pari a 3.981.880.763.
Il risultato per azione diluito delle "attività in funzionamento" è negativo e pari a 0,001 Euro ed è stato calcolato dividendo la perdita netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo, pari a 3,7 milioni di Euro, per il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione durante l'anno, pari a 4.012.719.815.
Per il calcolo del numero ponderato delle azioni potenziali sono state considerate il numero di azioni potenziali derivanti dal potenziale esercizio dei piani di stock option in circolazione (numero opzioni pari a 30.839.052).
In seguito alle significative operazioni realizzatesi nel 2018, descritte al paragrafo 4.2, gli Amministratori hanno elaborato e sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società in data 19 febbraio 2019, il Nuovo Piano Industriale 2018-2021, il quale è stato asseverato per le società Tiscali Italia e Aria ai sensi dell'art 67 del RD 267/1942.
Il Nuovo Piano Industriale 2018-2021 include gli effetti dell'Operazione Fastweb e degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Finanziario, nonché delle mutate strategie di business della Società.
Alla luce della positiva finalizzazione delle operazioni incluse nel Piano, avvenuta rispettivamente in data 16 novembre 2018 per la sottoscrizione dell'Accordo Strategico con Fastweb ( oltre all'incasso dell'ultima tranche del prezzo di cessione avvenuta in data 1 luglio 2019), e in data 28 marzo 2019 per quanto riguarda la sottoscrizione degli Accordi di Ristrutturazione del Debito Finanziario, alla luce dei risultati del primo semestre 2019 e in assenza di segnali indicatori di impairment, gli Amministratori non hanno proceduto alla verifica di eventuali perdite di valore delle attività – " Impairment test" al 30 giugno 2019.
| Attività Immateriali (migliaia di Euro) |
Diritti d'uso Immobili (IFRS 16) |
Diritti Attrezzature di Rete (IFRS 16) |
d'uso Computer, costi di sviluppo |
software e Concessioni e diritti simili del servizio |
Costi di attivazione broadband |
Altre attività immateriali |
Attività immateriali in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| COSTO STORICO | ||||||||
| 1 gennaio 2019 | 4.661 | 138.835 | 144.859 | 32.561 | 1.976 | 322.891 | ||
| Incrementi Incrementi_ IFRS 16 |
18.566 | 1.856 | 5.436 | 10.455 | 792 | 301 | 16.984 20.422 |
|
| Cessioni Riclassifiche |
(835) 110 |
41 | 15 | (515) | (835) (348) |
|||
| 30 giugno 2019 | 18.566 | 1.856 | 4.661 | 143.546 | 155.355 | 33.368 | 1.763 | 359.114 |
| FONDO AMMORTAMENTO | ||||||||
| 1 gennaio 2019 | 4.661 | 108.344 | 126.980 | 27.298 | 267.283 | |||
| Incrementi ammortamento | 3.768 | 7.391 | 548 | 11.706 | ||||
| Incrementi ammortamento _ IFRS 16 Cessioni |
831 | 568 | (835) | 1.400 (835) |
||||
| Riclassifiche 30 giugno 2019 |
831 | 568 | 4.661 | 111.277 | 134.371 | 27.846 | 279.555 | |
| VALORE NETTO 1 gennaio 2019 |
$\bf{0}$ | 30.491 | 17.878 | 5.263 | 1.976 | 55.608 | ||
| 30 giugno 2019 | 17.734 | 1.288 | $\bf{0}$ | 32.269 | 20.984 | 5.522 | 1.763 | 79.559 |
Al fine di fornire una migliore rappresentazione, 348 mila Euro di attività immateriali sono state riclassificate da "Attività immateriali" alla categoria "Attività materiali".
Si espongono di seguito i movimenti delle attività immateriali intervenuti nel primo semestre 2019:
Le voci "Diritti d'uso Immobili " e "Diritti d'uso Attrezzature di Rete" includono la capitalizzazione dei contratti di locazione operativa relativi agli immobili industriali (inclusa la sede di Sa IIletta), le infrastrutture e le attrezzature rete, effettuata in ottemperanza al principio IFRS 16, a decorrere dal 1 gennaio 2019 ( si veda il paragrafo "Principi contabili", per una descrizione del principio in oggetto e della modalità di applicazione adottata dalla Società). Gli ammortamenti di tali categorie di cespiti sono determinati in relazione alla durata dei contratti di locazione.
La voce "Diritti d'uso Immobili" include la capitalizzazione del contratto di locazione della sede di Sa Illetta, decorso dal 28 marzo 2019. Il contratto, della durata di 9 anni, prevede il pagamento di un canone di locazione annuo pari a 2,1 milioni di Euro.
La voce "Diritti d'uso attrezzature di rete" include la capitalizzazione dei contratti dli locazione relativi alle infrastrutture e attrezzature di rete.
La voce Costi di sviluppo, accoglie i costi di sviluppo dei software applicativi personalizzati per l'uso esclusivo del Gruppo. Essi risultano interamente ammortizzati.
Il saldo delle Concessioni e diritti simili pari a 32,2 milioni di Euro comprende principalmente:
L'incremento nel primo semestre 2018, pari 5,4 milioni di Euro, è imputabile a licenze e software per 2,1 milioni di Euro e all'acquisto dei diritti pluriennali di utilizzo della rete in fibra ottica (IRU - Indefeasible right of use) per 3,2 milioni di Euro. Gli ammortamenti del periodo, calcolati secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, ammontano a 3,8 milioni di Euro.
Inoltre, tale voce include riclassifiche per 0,1 milioni di Euro. Si tratta di riclassifiche di attività immateriali dalla categoria "Attività Immateriali in corso e acconti", relative a investimenti entrati in ammortamento nel periodo.
La voce Costi di Attivazione del servizio Broadband è pari a 20,9 milioni di Euro. L'incremento nel primo semestre 2019 è pari a 10,5 milioni di Euro, ed è relativo ai costi di acquisizione e di attivazione della clientela per i servizi broadband fisso.
Gli ammortamenti del periodo, calcolati secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, sono pari a 7,4 milioni di Euro.
Le Altre attività immateriali, ammontano a 5,5 milioni di Euro. L'incremento del semestre è pari a 0,8 milioni di Euro. Gli ammortamenti del periodo, calcolati secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, sono pari a 0,5 milioni di Euro.
Le Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti, sono pari a 1,7 milioni di Euro.
Nel corso del primo semestre 2018 l'importo di 515 milioni di Euro di attività materiali è stato riclassificato dalla categoria in oggetto alle categorie "Concessioni e diritti simili" per 110 mila Euro, alla categoria "Costi di attivazione del servizio broadband" per 41 mila Euro, alla categoria "Altre attività immateriali" per 15 mila Euro e il residuo, pari a 348 mila Euro è stato riclassificato alla categoria "Attività Materiali" in relazione ad investimenti entrati in ammortamento nel periodo.
I movimenti intervenuti nel primo semestre 2019 sono rappresentati dalla seguente tabella:
| Attività Materiali | Immobili | Impianti e macchinari |
Altri attività materiali |
Attività materiali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | |||||
| COSTO STORICO | |||||
| 1 gennaio 2019 | 64.260 | 311.777 | 6.323 | 6.486 | 388.846 |
| Incrementi Svalutazioni / write off di assets |
5.014 | 708 | 5.722 | ||
| Cessioni Altre variazioni |
(62.294) | (352) | (6) | (62.652) | |
| Riclassifiche | 4.252 | (3.904) | 348 | ||
| 30 giugno 2019 | 1.966 | 320.691 | 6.317 | 3.291 | 332.265 |
| FONDO AMMORTAMENTO | |||||
| 1 gennaio 2019 | 23.779 | 280.769 | 5.266 | 309.814 | |
| Incrementi ammortamento Cessioni |
326 (22.138) |
7.328 (583) |
54 (2) |
7.707 (22.723) |
|
| Riclassifiche | |||||
| 30 giugno 2019 | 1.966 | 287.514 | 5.318 | 294.797 | |
| VALORE NETTO | |||||
| 1 gennaio 2019 | 40.481 | 31.008 | 1.057 | 6.486 | 79.032 |
| 30 giugno 2019 | $\bf{0}$ | 33.177 | 1.000 | 3.291 | 37.468 |
Al fine di fornire una migliore rappresentazione, 348 mila Euro di cespiti iscritti alla categoria "Attività Immateriali" sono state classificate tra le "Attività materiali".
La voce Immobili, il cui saldo al 30 giugno 2019 è azzerato, includeva il valore netto contabile della sede di Sa Illetta (Cagliari), pari a 40,5 milioni di Euro, la quale è stata ceduta al Pool leasing, in ottemperanza all'Accordo Transattivo del Debito Leasing, sottoscritto il 28 marzo 2019.
Gli Impianti e macchinari per 33,2 milioni di Euro includono apparati specifici di rete quali routers, DSLAM, servers, gli apparati trasmissivi installati nei siti ULL.
Gli investimenti del periodo includono investimenti per 5 milioni di Euro.
Vi sono inoltre riclassifiche per 4,2 milioni di Euro, di cui 3,9 milioni di Euro provenienti dalla voce "Attività materiali in corso", e 0,3 milioni di Euro di assets riclassificati dalla "Attività immateriali in corso e acconti" dove erano stati classificati nell'esercizio 2018.
Gli ammortamenti del periodo, calcolati secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, sono ammontati a circa 7,3 milioni di Euro.
Le Altre attività materiali, il cui saldo ammonta a 1 milione di Euro, includono mobili e arredi, macchine d'ufficio elettroniche ed elettromeccaniche nonché gli autoveicoli. Il decremento del periodo è connesso all'ammortamento del periodo, calcolato secondo i criteri evidenziati nella relazione finanziaria annuale, per 54 mila Euro.
La voce Attività materiali in corso e acconti il cui saldo ammonta a 3,3 milioni di Euro comprende in prevalenza investimenti in infrastruttura di rete.
Tale saldo è al netto di riclassifiche per 3,9 milioni di Euro. Si tratta di riclassifiche di attività materiali dalla categoria "Attività materiali in corso" alla voce "Impianti e Macchinari" per investimenti entrati in ammortamento nel corso del primo semestre 2019.
| Altre attività finanziarie non correnti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Depositi cauzionali | 985 | 526 |
| Altri crediti | 8.518 | 25.609 |
| Partecipazioni in altre imprese | 3.727 | 3.727 |
| Totale | 13.230 | 29.861 |
I depositi cauzionali sono rappresentati da cauzioni versate nel contesto dello svolgimento della attività su contratti di durata pluriennale.
Gli altri crediti includono la componente a lungo termine del credito verso Fastweb per voucher servizi derivante dall'operazione di cessione della licenza 3.5 Ghz e del ramo di azienda Fixed Wireless Access (FWA), conclusasi il 16 novembre 2018 per 8,5 milioni di Euro.
Il decremento di tale voce, rispetto al 31 dicembre 2018, è imputabile alla riclassifica da lungo a breve termine. Nel periodo si è inoltre proceduto all'aggiornamento del valore attuale sulla base degli utilizzi effettivi del periodo. Tale rideterminazione ha comportato, rispetto al 31 dicembre 2018, ad un adeguamento finanziario positivo (e quindi un incremento del credito a breve verso Fastweb) per 0,6 milioni di Euro.
Le partecipazioni in altre imprese sono attività finanziarie disponibili per la vendita e sono principalmente rappresentate dalla Janna S.c.p.a., (3,7 milioni di Euro) società consortile che ha per oggetto la gestione di un cavo sottomarino in fibra ottica posato tra la Sardegna e la penisola e tra la Sardegna e la Sicilia.
| Crediti verso clienti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Crediti verso clienti | 50.502 | 57.772 |
| Fondo svalutazione | (21.757) | (22.844) |
| Totale | 28.745 | 34.927 |
I Crediti verso clienti, al 30 giugno 2019, pari a 28,7 milioni di Euro al netto di svalutazioni per complessivi 21,7 milioni di Euro, sono originati dalle vendite dei servizi broadband fisso, fixed wireless, mobile, ed dalla raccolta pubblicitaria.
L'analisi della recuperabilità dei crediti viene effettuata periodicamente, adottando una specifica policy per la determinazione del fondo svalutazione crediti facendo riferimento all'esperienza ed ai trend storici. Il Gruppo non ha una particolare concentrazione del rischio di credito, essendo la sua esposizione creditoria suddivisa su una clientela molto vasta. In particolare si segnala che la stima del rischio di esigibilità dei crediti sia già effettuata all'atto di iscrizione dei crediti tenendo conto del rischio generico di inesigibilità dei crediti non scaduti alla data di riferimento, desumibile dalla esperienza storica. L'accantonamento del semestre è pari a 5,5 milioni di Euro.
Nella tabella seguente è evidenziata la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dei rispettivi esercizi:
| Movimentazione Fondo svalutazione crediti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Fondo svalutazione ad inizio periodo | (22.844) | (42.866) |
| Accantonamento | (5.506) | (9.622) |
| Utilizzi | 6.593 | 29.644 |
| Fondo svalutazione a fine periodo | (21.757) | (22.844) |
| Altri crediti e attività diverse correnti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Altri crediti | 130.804 | 119.816 |
| Risconti attivi | 6.607 | 7.876 |
| Totale | 137.412 | 127.692 |
Tra gli Altri crediti è inclusa la componente a breve del credito verso Fastweb relativo al saldo del prezzo di cessione definito nell'Operazione Fastweb, pari a 128,2 milioni di Euro. Come evidenziato in precedenza, tale credito è stato incassato in data 1 luglio 2019 per la parte monetaria residua (80 milioni). La restante parte è relativa al Voucher precedentemente descritto tra le attività non correnti per la quota parte entro 12 mesi. Tale Voucher è stato rideterminato, comportando:
La voce Altri crediti comprende inoltre i seguenti elementi:
La voce Risconti attivi, il cui saldo è di 6,6 milioni di Euro, accoglie i costi già sostenuti e di competenza agli esercizi successivi, inerenti principalmente ai contratti di affitto pluriennale di linee, costi di manutenzione hardware e software, di assicurazioni e di pubblicità.
Le disponibilità liquide al 30 giugno 2019 ammontano a 2,8 milioni di Euro ed includono la liquidità del Gruppo Tiscali, detenuta essenzialmente in conti correnti bancari. Non vi sono depositi vincolati.
| Patrimonio Netto | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Capitale sociale Riserva Legale Riserva di Stock Options |
41.055 1.929 90 |
43.065 1.253 (13) |
| Perdite cumulate ed altre riserve Risultato del periodo |
(87.790) (3.716) |
(172.218) 83.198 |
| Totale Patrimonio netto | (48.432) | (44.715) |
Le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto sono dettagliatamente riportate nel relativo prospetto. Al 30 giugno 2019 il capitale sociale è pari a 41,1 milioni di Euro corrispondente a 3.981.880.763 azioni prive di valore nominale.
Il capitale sociale ha subito un decremento di 2 milioni a causa della riclassifica dalla voce "riserva di stock option" per lo stesso ammontare. Tale riclassifica è imputabile alla ricostituzione delle riserve di stock option per 2 milioni di Euro deliberata in data 13 maggio 2019 dall'Assemblea degli Azionisti.
Nel periodo, la riserva di stock option così ricostituita è stata ridotta di 1,9 milioni di Euro per via dei piani di stock option i cui effetti si sono esauriti a fine giugno 2019.
Il patrimonio di competenza di terzi è nullo al 30 giugno 2019 (nullo anche al 31 dicembre 2018).
| Passività finanziarie non correnti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Debiti verso banche e altri finanziatori | 68.366 | |
| Debiti per locazioni finanziarie (lungo termine) | 20.098 | 7.132 |
| Totale | 88.465 | 7.132 |
Tale voce accoglie la contabilizzazione al costo ammortizzato del Prestito Obbligazionario convertibile emesso in data 31 gennaio 2019, da parte di ICT e Sova Disciplined Equity Fund per un importo nominale pari a 10,6 milioni di euro.
La voce "Debiti verso Banche", pari a circa 27,3 milioni di Euro, accoglie i seguenti elementi:
Tale voce ammonta a 21,4 milioni di Euro ed include i seguenti elementi:
| Passività finanziarie non correnti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Debiti verso banche e altri finanziatori | 68.366 | |
| Debiti per locazioni finanziarie (lungo termine) | 20.098 | 7.132 |
| Totale | 88.465 | 7.132 |
La voce in oggetto include i seguenti elementi:
Debiti per le locazioni finanziarie – quota a lungo termine
I "Debiti per locazioni finanziarie" includono i seguenti elementi:
La posizione finanziaria netta del Gruppo è rappresenta nella seguente tabella:
| Posizione finanziaria netta | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| A. Cassa e Depositi bancari | 2.780 | 18.977 |
| B. Altre disponibilità liquide | ||
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | ||
| D. Liquidità $(A) + (B) + (C)$ | 2.780 | 18.977 |
| E. Crediti finanziari correnti | ||
| F. Crediti finanziari non correnti | ||
| G. Debiti bancari correnti | 6.529 | 6.739 |
| H. Parte corrente obbligazioni emesse | 10.014 | |
| L. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 20.276 | 96.885 |
| J. Altri debiti finanziari correnti | 21.960 | 60.810 |
| K. Indebitamento finanziario corrente (G) + (H) + (I)+ (J) | 58.779 | 164.434 |
| L. Indebitamento finanziario corrente netto (K)-(D)-(E)-(F) | 55.999 | 145.457 |
| M. Debiti bancari non correnti | 68.366 | |
| N. Obbligazioni emesse | ||
| O. Altri debiti non correnti | 20.098 | 7.132 |
| P. Indebitamento finanziario non corrente $(M)+(N)+(O)$ | 88.465 | 7.132 |
| Q. Posizione finanziaria netta (L)+(P) | 144.463 | 152.589 |
Il prospetto sopra riportato è redatto alla luce della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
La tabella seguente riporta la riconciliazione tra la Posizione Finanziaria Netta redatta in base alla comunicazione CONSOB e la Posizione Finanziaria Netta gestionale riportata nella Relazione sulla Gestione.
| 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 | |
|---|---|---|
| (Milioni di Euro) | ||
| Posizione finanziaria netta consolidata Altre disponibilità liquide e crediti finanziari non correnti |
143,5 1.0 |
152,1 0.5 |
| alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 |
144.5 | 152.6 |
L'indebitamento finanziario lordo (corrente e non corrente) sopra identificato, pari a 147,2 milioni di Euro, è principalmente composto dalle voci rappresentate nella seguente tabella:
| Composizione dell'indebitamento corrente e non corrente | 30 giugno 2019 | Quota corrente | Quota non corrente |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Indebitamento Senior (GFA) | 85.138 | 20.254 | 64.883 |
| Prestito Obbligazionario | 10.014 | 10.014 | |
| Debiti bancari | 10.034 | 6.551 | 3.483 |
| Totale debiti Senior e altri debiti verso banche | 105.185 | 36.819 | 68.366 |
| Debiti verso società di leasing | |||
| Sale & Lease back Sa Illetta (debito per indennizzo) | 10.000 | 10.000 | |
| Leasing finanziari | 11.484 | 7.565 | 3.919 |
| Leasing IFRS 16 (incluso capitalizzazione Sa illetta) | 20.062 | 3.882 | 16.179 |
| Totale debiti verso società di leasing | 41.545 | 21.447 | 20.098 |
| Altri debiti finanziari (incl Put option Bond) | 513 | 513 | |
| Totale debiti verso società di leasing e altri debiti finanziari | 42.059 | 21.960 | 20.098 |
| Totale Indebitamento | 147.244 | 58.779 | 88.464 |
Le principali voci riportate nella tabella suddetta sono le seguenti:
debiti per contratti di locazione operativa per 20,1 milioni di Euro, capitalizzati in ottemperanza al principio IFRS 16. Tale importo include il contratto di locazione operativa della sede di Sa Illetta decorso il 28 marzo 2019, per 14,7 milioni di Euro. L'importo residuo si riferisce ai contratti di locazione operativa delle attrezzature di rete.
Altri debiti finanziari per 0,5 milioni di Euro, i quali includono i seguenti elementi:
Si riporta di seguito la tabella delle variazioni monetarie e non monetarie delle passività finanziarie verificatesi nel primo semestre 2019:
| Variazioni monetarie e non monetarie delle passività finanziarie |
31 dicembre 2018 |
Flussi monetari (rimborsi/ erogazioni) |
Interessi maturati |
Flussi non monetari Ristrutturazione Senior Loan |
Flussi non monetari Ristrutturazio ne Debito Sa Illetta |
Capitalizzazione Leasing IFRS 16 |
Emission Bond costo ammortizzato |
Riclassifiche | 30 giugno 2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||||||||
| Indebitamento Senior Loan (GFA) Prestito Obbligazionario |
92.187 | (2) | 3.433 | (11.670) | 10.014 | 1.190 | 85.138 10.014 |
||
| Debiti Bancari | 11.437 | (213) | $-1.190$ | 10.034 | |||||
| Sa Illetta debito per indennizzo | 53.003 | (43.003) | 10.000 | ||||||
| Leasing finanziari | 14.738 | (3.783) | 529 | 11.484 | |||||
| Leasing IFRS 16 (incluse Sa Illetta) | 20.062 | 20.062 | |||||||
| Altri debiti finanziari Finanziam Ministeriali | 202 | (122) | 80 | ||||||
| Altri debiti finanziari Put Option Bond | 434 | 434 | |||||||
| Debiti finanziari non correnti | 171.566 | (4.121) | 3.962 | (11.670) | (43.003) | 20.062 | 10.447 | 147.244 |
Il senior loan e il contratto di leasing Sa Illetta prevedono il rispetto da parte della Società, a partire dal 31 dicembre 2019, di determinati requisiti finanziari e operativi (cd "Covenant") che, qualora non rispettati, danno la possibilità di accelerazione alle controparti finanziarie.
L'Accordo di Ristrutturazione del Debito Senior prevede alcuni "event of default" al verificarsi di determinati eventi, tra cui (i) inadempimento alle obbligazioni di pagamento; (ii) violazione degli impegni previsti dal contratto (iii) violazione dei covenant finanziari; (iv) false dichiarazioni; (v) mancata esecuzione o violazione dei documenti relativi alle garanzie; (vi) eventi di cross-default significativi; (vii) significativi "warning" o "qualification" da parte della Società di Revisione; (viii) insolvenza, liquidazione e scioglimento di significative Società del Gruppo; (ix) l'apertura di procedure concorsuali; (x) attuazione di procedure forzose significative nei confronti del Gruppo; (xi) perdita di contenziosi significativi (xii) cessazione di attività significative delle società del Gruppo; (xiii) verificarsi di un evento che ha un effetto negativo sul business del Gruppo.
La tabella seguente riassume sinteticamente gli elementi principali del finanziamento in essere al 30 giugno 2019:
| Finanziamento | Importo | Scadenza | Istituti Finanziatori | Contraente | Garanti |
|---|---|---|---|---|---|
| First facility - Tranche A First facility - Tranche B |
24.1 8.3 |
31-mar-24 30-set-24 |
Banco BPM Banco BPM |
Tiscali Italia S.p.A. | Tiscali S.p.A Tiscali International BV Tiscali Financial Services SA Veesible S.r.l. |
| Finanziamento | Importo | Scadenza | Istituti Finanziatori | Contraente | Garanti |
| Second facility - Tranche A Second facility - Tranche B |
10.2 42.7 |
31-mar-24 30-set-24 |
Intesa San Paolo S.p.A. Intesa San Paolo S.p.A. |
Tiscali Italia S.p.A. | Tiscali S.p.A Tiscali International BV Tiscali Financial Services SA Veesible S.r.l. |
Si riportano di seguito le principali informazioni dei finanziamenti in essere al 30 giugno 2019 in capo alla controllata Aria S.p.A.:
i) finanziamento di originali 3 milioni di Euro con Banca Intesa Sanpaolo (ex Cassa di Risparmio dell'Umbria), sottoscritto in aprile 2009, con scadenza originaria ottobre 2020.Tale finanziamento non è soggetto a covenant finanziari.
ii) finanziamento di originali 1 milione di Euro con Banca Intesa Sanpaolo (ex Cassa di Risparmio dell'Umbria), sottoscritto nel maggio del 2010, con scadenza originaria ottobre 2020. Tale finanziamento non è soggetto a covenant finanziari.
Tali finanziamenti sono stati ristrutturati nell'ambito della rinegoziazione del Senior Loan ed in data 28 marzo 2019 sono stati sottoscritti gli accordi modificativi che prevedono:
| Altre Passività non correnti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Debiti verso fornitori | 3.653 | 3.338 |
| Altri debiti | 2.698 | 3.059 |
| Totale | 6.350 | 6.398 |
La voce "debiti verso fornitori" è relativa alla componente a lungo termine dei debiti verso fornitori. Tali debiti sono iscritti al costo ammortizzato.
La voce altri debiti pari a 2,7 milioni di Euro comprende principalmente:
0,3 milioni di Euro per debiti fiscali per cartelle da regolarizzare a lungo termine;
| (migliaia di Euro) | 31 dicembre 2018 | Accant.ti | Utilizzi | Versamenti ai F.di (*) |
(Utile)/ perdita attuariale |
30 giugno 2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 3.294 | 610 | (423) | (574) | 2.907 | ||
| Totale | 3.294 | 610 | (423) | (574) | 2.907 |
Il seguente prospetto evidenzia i movimenti intervenuti nel periodo:
(*) Trattasi dei versamenti effettuati ai fondi tesoreria e agli altri fondi di previdenza complementare
Il fondo di trattamento di fine rapporto, che accoglie le indennità maturate prevalentemente a favore dei dipendenti, si riferisce alle Capogruppo e alle controllate operanti in Italia ed è pari a 2,9 milioni di Euro al 30 giugno 2019.
Data la non significatività dell'adeguamento alle stime attuariali del Fondo di trattamento di fine rapporto, il processo di valutazione delle attività/passività connesse a obbligazioni da piani a benefici definiti viene effettuato in modo puntuale solo a fine esercizio, a meno che non vi siano indicatori che inducano a ritenere necessario, già in corso d'anno, un aggiornamento di stima.
| Altre variazioni | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2018 | Accantonamenti | Utilizzi | (Reclass) | 30 giugno 2019 | |
| Fondo imposte | 571 | (73) | (348) | 150 | |
| Fondo oneri di ristrutturazione | 5.602 | 14 | (2.884) | (1.641) | 1.090 |
| Fondo Indennità Supplettiva Cliente | 446 | 10 | 456 | ||
| Fondo rischi contenziosi legali | 565 | 1.049 | (94) | 1.520 | |
| Altri fondi per rischi e oneri | 899 | 889 | (4) | (4) | 1.780 |
| Totale | 8.083 | 1.961 | (3.056) | (1.993) | 4.996 |
Il fondo per rischi ed oneri al 30 giugno 2019 è pari a 5 milioni di Euro e accoglie prevalentemente:
Gli utilizzi nel periodo, pari a 3 milioni di Euro, sono prevalentemente imputabili alla liquidazione degli incentivi all'esodo nell'ambito del piano di ristrutturazione riorganizzazione del personale.
Si rimanda alla successiva nota Contenziosi, passività potenziali e impegni per l'aggiornamento dello stato dei contenziosi a fronte dei quali si ritiene che il fondo rischi accantonato rappresenti la migliore stima del rischio di passività in capo al Gruppo sulla base delle conoscenze disponibili.
| Debiti verso fornitori | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Debiti verso fornitori | 120.440 | 134.840 |
| Totale | 120.440 | 134.840 |
I Debiti verso fornitori si riferiscono a debiti commerciali per la fornitura di traffico telefonico, traffico dati, fornitura materiali e tecnologie e servizi, nonché alla fornitura degli investimenti pluriennali (principalmente infrastrutture di rete LTE).
Alla data del 30 giugno 2019, i debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) ammontano a 38,9 milioni di Euro.
| Altre passività correnti | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||
| Ratei passivi | 2.631 | 646 |
| Risconti passivi | 16.932 | 25.491 |
| Altri debiti | 46.129 | 40.495 |
| Totale | 65.692 | 66.632 |
I Ratei passivi si riferiscono principalmente a oneri per il personale.
I Risconti passivi pari a 16,9 milioni di Euro si riferiscono prevalentemente:
Al 31 dicembre 2018 i risconti passivi includevano inoltre la plusvalenza di cessione relativa all'operazione di Sale & Lease back sull'immobile di Sa Illetta, il cui valore residuo ammontava a 6,5 milioni di Euro. Tale voce è stata completamente rilasciata a conto economico in occasione della cessione dell'Immobile al Pool Leasing, effettuata in data 28 marzo 2019.
La voce altri debiti, pari a 46,8 milioni di Euro, include prevalentemente:
altri debiti per 12,9 milioni di Euro (12,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018) composti principalmente da debiti verso altri enti pubblici.
In data 16 febbraio 2016, l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti di Tiscali S.p.A., riunitasi a Cagliari in unica convocazione, ha approvato il piano di Stock Option 2015-2019 destinato a Renato Soru quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e la relativa proposta di delega al Consiglio per l'aumento di capitale a servizio del suddetto Piano. La delega riguarda l'emissione di massime 251.622.551 azioni ordinarie, al servizio di massime 251.622.551 opzioni da riservare al Presidente Renato Soru quale beneficiario del Piano di Stock Option 2015-2019. Come riportato nel "Documento Informativo sul Piano di Stock Option 2015-2019 di Tiscali S.p.A.", le opzioni assegnate saranno esercitabili in tre tranche:
Tali piani risultano cessati al 30 giugno 2019 e pertanto la componente di riserva di stock option relativa agli stessi è stata riclassificata a patrimonio netto.
Successivamente, in data 12 maggio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Tiscali S.p.A. ha approvato il piano di Stock Option 2016-2021, avente ad oggetto azioni ordinarie Tiscali S.p.A., riservato all'Amministratore Delegato e al management del Gruppo, e conseguente proposta di Aumento di Capitale, in via scindibile, mediante emissione di complessive massime 314.528.189 azioni ordinarie senza valore nominale, al servizio di massime 314.528.189 opzioni valide per la sottoscrizione di azioni ordinarie della Società da riservare all'Amministratore Delegato ed al management del Gruppo, quali beneficiari del Piano di Stock Option 2016 - 2021, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell'art.2441 commi 5 e 6 del codice civile. Ha approvato altresì la conseguente modifica dell'art. 5 dello statuto sociale, le delibere inerenti e conseguenti, e le deleghe di poteri.
La valutazione di tale piano di Stock Option è stata effettuata in sede di prima rilevazione, con iscrizione a conto economico della quota di costo durante il vesting period con contropartita la riserva di patrimonio netto.
Al 30 giugno 2019 la riserva di stock option iscritta nel patrimonio netto ammonta a Euro 90 migliaia.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività il Gruppo Tiscali è coinvolto in alcuni procedimenti giudiziari e arbitrali, nonché soggetto a procedimenti di verifica fiscale.
Di seguito si riporta una sintesi dei principali procedimenti di cui il Gruppo è parte.
Procedimenti civili e amministrativi
In data 6 giugno 2016 e 20 settembre 2017 Wind ha notificato due ingiunzioni di pagamento emesse dal Tribunale di Cagliari per i crediti vantati verso Tiscali Italia S.p.A. e Aria S.p.A. relativi alla fornitura di servizi di connettività e interconnessione OLO-OLO. La Società ha presentato ricorso in opposizione al Tribunale di Cagliari chiedendo al giudice di pronunciarsi sull'inesistenza dei presupposti per la concessione della provvisoria esecutività, nonché, a seguito anche della domanda riconvenzionale proposta, pronunciarsi sulla corretta quantificazione delle rispettive pretese creditorie. La causa relativa al primo decreto è rinviata per l'ammissione dei mezzi istruttori a ottobre 2020, la seconda è stata tenuta a riserva dal Giudice. Allo stato non è possibile esprimere una previsione sull'esito della causa. L'importo relativo alle fatture di cui alla ingiunzione di pagamento è contabilizzato tra i debiti verso fornitori di servizi.
Il 22 novembre 2017 la società Telecom Italia Sparkle ha notificato una ingiunzione di pagamento, con pedissequo precetto emesso dal Tribunale di Roma per i crediti vantati verso Tiscali Italia S.p.A. relativi alla fornitura di servizi voce all'ingrosso, c.d. wholesale. La Società ha provveduto al pagamento della somma relativa a prestazioni ricevute e non contestate, mentre per le somme oggetto di contestazione è stato avviato un giudizio di opposizione. Allo stato non è possibile esprimere una previsione sull'esito della causa. L'importo relativo alle fatture di cui alla ingiunzione di pagamento è contabilizzato tra i debiti verso fornitori di servizi.
Il 7 febbraio 2019 Qualta S.p.A. ha notificato a Tiscali Italia S.p.A. una ingiunzione di pagamento relativa a prestazioni di manutenzione di impianti informatici. La Società ha incardinato un procedimento in opposizione presso il Tribunale di Roma chiedendo al giudice di pronunciarsi sull'inesistenza dei presupposti per la concessione della provvisoria esecutività. Inoltre Tiscali Italia S.p.A. ritiene che l'ingiunzione di pagamento sia inammissibile ed illegittima, oltre che infondata in fatto ed in diritto, in dipendenza degli inadempimenti commessi da Qualta, che dovranno essere accertati e quantificati in corso di causa.
Nel mese di settembre 2013, Tiscali S.p.A. ha ricevuto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, ai sensi del D.Lgs 231/2001, un avviso di conclusione delle indagini preliminari per presunte condotte di false comunicazioni sociali relativi ai bilanci dal 2008 al 2012. La controllata Tiscali Italia ha ricevuto il medesimo avviso a gennaio 2014. L'ipotesi di reato contestata alle società e ad alcuni Amministratori, inquadrata nell'art. 2622 cod. civ., fa riferimento a presunte errate poste contabili per gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti. Nel mese di giugno 2016, all'esito dell'udienza preliminare, è stato disposto il rinvio a giudizio delle due società, oltre che degli Amministratori imputati. La fase di dibattimento è iniziata nel mese di ottobre 2016.
Nel mese di aprile 2019 è stata pronunciata la sentenza della Seconda Sezione penale del Tribunale di Cagliari che ha assolto con formula piena, anche per i reati per i quali era nel frattempo intervenuta la prescrizione, le società del Gruppo e i propri manager dall'accusa di false comunicazioni sociali, riconoscendo quindi la piena correttezza del loro operato. Il dibattimento ha consentito di accertare che i bilanci sono stati redatti nella totale osservanza della normativa preposta a garantire la trasparenza dell'informazione societaria a tutela di tutti i soggetti interessati.
Al fine di fornire la classificazione degli strumenti finanziari al fair value prevista dall'IFRS 13, determinata in base alla qualità delle fonti degli input utilizzati nella valutazione, le valutazioni al fair
value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Si evidenzia che ne primo semestre 2019 non vi sono strumenti finanziari valutati al fair value sulla base dei parametri sopraindicati.
L'informativa di settore è esposta sulla base dei seguenti settori:
| 30 giugno 2019 | Accesso | Media & Adversing |
Corporate | Totale |
|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||||
| Ricavi | ||||
| Verso terzi | 68.145 | 2.048 | 47 | 70.240 |
| Infragruppo | 1.579 | 36 | (1.616) | |
| Ricavi totali | 69.724 | 2.085 | (1.569) | 70.240 |
| Risultato operativo | (6.167) | (4) | (1.880) | (8.051) |
| Risultato delle partecipazioni valutate ad equity | (269) | |||
| Proventi Finanziari | 12.031 | |||
| Oneri finanziari | 7.428 | |||
| Risultato prima delle imposte | (3.716) | |||
| Imposte sul reddito | ||||
| delle attività funzionamento Risultato netto in |
||||
| (continuative) | (3.716) | |||
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione | ||||
| Risultato netto | (3.716) |
| 30 giugno 2018 | Accesso | Media & Adversing |
Corporate | Totale |
|---|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | ||||
| Ricavi | ||||
| Verso terzi | 85.852 | 1.961 | 35 | 87.848 |
| Infragruppo | 5.257 | 2.943 | (8.200) | |
| Ricavi totali | 91.108 | 4.904 | (8.165) | 87.848 |
| Risultato operativo | (18.786) | 638 | 997 | (17.151) |
| Quota dei risultati partecipazioni al patrimonio netto | (129) | |||
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (5.555) | |||
| Risultato prima delle imposte | (22.835) | |||
| Imposte sul reddito | 26.116 | |||
| attività Risultato netto delle in funzionamento (continuative) |
3.281 | |||
| Risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione |
||||
| Risultato netto | 3.281 |
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 si segnala che nel corso del primo semestre 2019 sono state registrate operazioni non ricorrenti con un effetto positivo totale sul conto economico del Gruppo pari a Euro 0,5 milioni. Sono state considerate "non ricorrenti" ai fini di fornire l'informativa richiesta dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 quelle operazioni che non fanno parte dell'ordinaria gestione del Gruppo anche quando le stesse si sono presentate nei precedenti esercizi o si ritiene potrebbero presentarsi nei prossimi esercizi.
In particolare, nel semestre sono stati registrati i seguenti oneri non ricorrenti:
riduzione di costi per 0,7 milioni di Euro, derivante da transazioni con i fornitori di servizi conclusasi nel periodo;
altri oneri non ricorrenti per 1,1 milioni di Euro, imputabili a stralcio posizioni creditorie e integrazione debiti verso enti pubblici;
La seguente tabella indica l'esposizione nel conto economico consolidato degli importi relativi alle operazioni non ricorrenti:
| Operazioni Non Ricorrenti | 2019 | 2018 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Dati in Milioni di Euro | |||
| Ricavi | (0,4) | $-0.4$ | |
| Altri proventi | 13,3 | 13,3 | |
| Acquisti di materiali e servizi esterni | 1,0 | (1,0) | |
| Costi del personale | |||
| Altri oneri / (proventi) operativi | |||
| Svalutazione crediti verso clienti | |||
| Risultato operativo lordo (EBITDA) | 12.9 | (1,0) | 13,9 |
| Ammortamenti, costi di ristrutturazione, accantonamenti a | |||
| fondi rischi e svalutazioni | 2.2 | 0,4 | 1,8 |
| Risultato operativo (EBIT) | 10,7 | (1,4) | 12,1 |
| Proventi finanziari | 12,0 | 0.9 | 11,1 |
| Oneri finanziari | |||
| Risultato prima delle imposte | 22.7 | (0,5) | 23,2 |
| Imposte sul reddito | |||
| Risultato netto delle attività in funzionamento (continuative) | 22,7 | (0,5) | 23,2 |
| Oneri relativi ad attività cessate | |||
| Risultato netto | 22,7 | (0,5) | 23.2 |
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo semestre 2019 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Il Gruppo non intrattiene rapporti significativi con società non consolidate.
Nel corso del periodo il Gruppo Tiscali ha intrattenuto alcuni rapporti con parti correlate a condizioni ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.
Nella tabella di seguito riportata vengono riepilogati i valori economici e patrimoniali iscritti nel bilancio consolidato del Gruppo Tiscali al 30 giugno 2019 e come dati di confronto rispettivamente i valori al 30 giugno 2018 e al 31 dicembre 2018 derivanti dalle operazioni intercorse con parti correlate.
| Valori Economici | Note | 1° semestre 2019 | 1° semestre 2018 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Monteverdi S.r.I. | (15) | (15) | |
| Open Campus | 2 | 33 | |
| Open Campus | 2 | (33) | |
| Istella | 3 | 161 | |
| C.d.A. | (673) | (1.594) | |
| Prestito obbligazionario convertibile | 4 | (136) | |
| Costi stock option | 5 | 51 | |
| Totale Oneri e Proventi | (662) | (1.558) | |
| Totale | (662) | (1.558) |
| Valori Patrimoniali | Note | 30 giugno 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | |||
| Monteverdi S.r.I. | (46) | (45) | |
| Open Campus | 2 | ||
| Open Campus | 2 | $\bf{0}$ | |
| Istella | 3 | 275 | 78 |
| C.d.A. | (310) | (766) | |
| Prestito obbligazionario convertibile | 4 | 0 | |
| Crediti derivanti da cessione Istella | 6 | 61 | 72 |
| Totale Creditori (Fornitori) di Materiali e Servizi | (20) | (660) | |
| Riserva di Stock Option | 5 | 13 | |
| Patrimonio netto del Gruppo | 13 | ||
| Totale | (20) | (646) |
(1) Monteverdi S.r.l: società partecipata dall'Amministratore Delegato e azionista di riferimento della Società dott. Renato Soru. Il rapporto in oggetto si riferisce ad un contratto di affitto di uno spazio utilizzato per lo stoccaggio di documentazione aziendale.
(4) Prestito Obbligazionario Convertibile: emesso in data 31 gennaio 2019 per un valore nominale di 10,6 milioni di Euro sottoscritto nella stessa data da ICT Holding Limited e Sova Disciplined Equity Fund SPC in quote paritetiche. La quota sottoscritta da ICT, pari a 5,3 milioni di Euro di valore nominale (4,8 milioni di Euro come costo ammortizzato) è stata rappresentata come parte correlata nella tabella sopra, in quando ICT era parte correlata fino a momento in cui essa ha detenuto la propria partecipazione del 20,79% in Tiscali. Tale partecipazione è stata ceduta in data 16 maggio 2019. Da tale data, ICT cessa di essere parte correlata. Per completezza di informativa, la tabella sopra include l'effetto economico della transazione fino alla data di cessione della partecipazione, mentre a livello patrimoniale il debito non è rappresentato.
(5) Stock Option: la società presenta alcuni piani di incentivazione del management sotto forma di Stock Option ( si rinvia al paragrafo "Stock Options" per ulteriori dettagli).
Di seguito si presenta l'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento:
| Percentuale di | |
|---|---|
| Sede | partecipazione |
| Italia | |
| Italia | 100.00% |
| Italia | 100,00% |
| Italia | 100.00% |
| Italia | 100.00% |
| Olanda | 99.50% |
| Olanda | 99,50% |
| Lussemburgo | 99,50% |
| Olanda | 99,50% |
Elenco delle partecipazioni in altre imprese iscritte tra le altre attività finanziarie non correnti.
| Mix S.r.l. | Italia |
|---|---|
| Janna S.c.p.a. | Italia |
Riguardo gli eventi successivi alla chiusura del semestre, si rinvia a quanto esposto nel paragrafo 5.11.
Cagliari, 26 settembre 2019
L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari
Renato Soru Roberto Lai
I sottoscritti, Renato Soru in qualità di Amministratore Delegato, e Roberto Lai, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Tiscali S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato per il semestre chiuso al 30 giugno 2019.
Tiscali S.p.A. ha adottato come framework di riferimento per la definizione e la valutazione del proprio sistema di controllo interno, con particolare riferimento ai controlli interni per la formazione del bilancio, il modello Internal Control - Integrated Framework emanato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un corpo di principi generali di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato semestrale abbreviato per il semestre chiuso al 30 giugno 2019:
Si attesta, infine, che la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e la loro incidenza sul Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.
Cagliari, 26 settembre 2019
L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari
Renato Soru Roberto Lai
| Accesso condiviso | Tecnica di accesso disaggregato alla rete locale in cui |
|---|---|
| o Shared access | l'operatore ex monopolista noleggia agli altri operatori parte dello spettro del doppino: in tale porzione di spettro l'operatore può fornire i servizi Broadband, mentre l'operatore ex monopolista, sulla porzione di spettro non noleggiata, continua a fornire i servizi di telefonia. |
| ADSL | Acronimo di Asymmetric Digital Subscriber Line, una tecnologia DSL asimmetrica (la banda disponibile in ricezione è superiore a quella disponibile in trasmissione) che permette l'accesso ad internet ad alta velocità. |
| Aree scoperte | Denominate anche "aree ad accesso indiretto", identificano le zone geografiche che non vegono servite direttamente dalla rete di proprietà di Tiscali (si veda anche Bitstream e Wholesale) |
| ARPU | Ricavo medio da servizi di telefonia fissa e mobile per utente calcolati nel corso di un determinato periodo per il numero medio dei clienti del Gruppo Tiscali o clienti attivi (per gli altri operatori) nel medesimo periodo. |
| Bitstream | Servizio Bitstream (o di flusso numerico): servizio consistente nella fornitura da parte dell'operatore di accesso della rete telefonica pubblica fissa della capacità trasmissiva tra la postazione di un utente finale ed il punto di presenza di un operatore o ISP che vuole offrire il servizio a banda larga all'utente finale. |
| Broadband | Sistema di trasmissione dati nel quale più dati sono inviati simultaneamente per aumentare l'effettiva velocità di trasmissione con un flusso di dati pari o superiore a 1,5 Mbps. |
| Canone di Accesso | E' l'importo addebitato dagli operatori nazionali per ogni minuto di utilizzo della loro rete da parte di gestori di altre reti. Viene anche chiamato 'canone di interconnessione'. |
| Capex | Acronimo di Capital Expenditure (Spese in conto capitale). Identifica i flussi di cassa in uscita generati dagli investimenti nella struttura operativa. |
| Carrier | Compagnia che rende disponibile fisicamente la rete di telecomunicazioni. |
| Co-location | Spazi dedicati nelle centrali dell'operatore incumbent per l'installazione da parte di Tiscali delle proprie apparecchiature di rete. |
| CPS | Acronimo di Carrier Pre Selection, sistema di preselezione dell'operatore: permette all'operatore/fornitore di servizi locali di instradare automaticamente le chiamate sulla rete del vettore scelto dal cliente che non deve più digitare codici speciali di selezione. |
| Clienti business | I SoHo, le piccole, medie e grandi aziende. |
| Clienti consumer | I clienti che sottoscrivono l'offerta destinata alle famiglie. |
|---|---|
| Dial Up | Connessione a Internet in Narrowband tramite una normale chiamata telefonica, normalmente soggetta a tariffazione a tempo. |
| Digitale | E' il modo di rappresentare una variabile fisica con un linguaggio che utilizza soltanto le cifre 0 e 1. le cifre sono trasmesse in forma binaria come serie di impulsi. Le reti digitali, che stanno rapidamente sostituendo le vecchie reti analogiche, permettono maggiori capacità e una maggiore flessibilità mediante l'utilizzo di tecnologia computerizzata per la trasmissione e manipolazione delle chiamate. I sistemi digitali offrono una minore interferenza di rumore e possono comprendere la crittografia come protezione dalle interferenze esterne. |
| Dual Play | Offerta combinata di accesso a internet e telefonia fissa. |
| DSL Network | Acronimo di Digital Subscriber Line Network, si tratta di una rete costruita a partire dalle linee telefoniche esistenti con strumenti a tecnologia DSL che, utilizzando sofisticati meccanismi di modulazione, permettono di impacchettare dati su cavi di rame e così collegare una stazione telefonica di commutazione con una casa o un ufficio. |
| DSLAM | Acronimo di Digital Subscriber Line Access Multiplexer, l'apparato di multiplazione, utilizzato nelle tecnologie DSL, che fornisce trasmissione dati ad alta capacità sul doppino telefonico, laddove per apparato di multiplazione si intende un apparato che permette la trasmissione dell'informazione (voce, dati, video) in flussi tramite connessioni dirette e continuate tra due differenti punti di una rete. |
| Ethernet | Il protocollo standard di schede e cavi per il collegamento veloce fra computer in rete locale. |
| Fibra Ottica | Sottili fili di vetro, silicio o plastica che costituiscono la base di un'infrastruttura per la trasmissione di dati. Un cavo in fibra contiene diverse fibre individuali, ciascuna capace di convogliare il segnale (impulsi di luce) a una lunghezza di banda praticamente illimitata. Sono utilizzate solitamente per trasmissioni si lunga distanza, per il trasferimento di 'dati pesanti' così che il segnale arrivi protetto dai disturbi puo' incontrare lungo il proprio percorso. La capacità di trasporto del cavo di fibra ottica è notevolmente superiore a quella dei cavi tradizionali e del doppino di rame. |
| Hosting | Servizio che consiste nell'allocare su un server web le pagine di un sito web, rendendolo così accessibile dalla rete internet. |
| Incumbent | Operatore ex-monopolista attivo nel settore delle telecomunicazioni. |
| IP | Acronimo di Internet Protocol, protocollo di interconnessione di reti (Inter-Networking Protocol), nato per interconnettere reti eterogenee per tecnologia, prestazioni, gestione. |
| IRU | Acronimo di Indefeasible Right of Use, accordi di lunga durata che garantiscono al beneficiario la possibilità di utilizzare per un lungo periodo la rete in fibra ottica del concedente. |
|---|---|
| Internet Service Provider o ISP | Società che fornisce l'accesso a Internet a singoli utenti o organizzazioni. |
| Leased lines | Linee di capacità trasmissiva messa a disposizione con contratti d'affitto di capacità trasmissiva. |
| LTE-TDD | Long Term Evolution Time Division Duplex è una tecnologia mobile di trasmissione dati che segue gli standard internazionali LTE e sviluppata per le reti 4G. E' una tecnologia di rete che utilizza una sola frequenza per trasmettere, e lo fa a divisione di tempo, ovvero in alternanza tra upload e download dei dati con una ratio di adattamento dinamico sulla base della quantità di dati scambiati |
| MAN | Acronimo di Metropoolitan Area Network, la rete in fibra ottica che si estende all'interno delle aree metropolitane e collega il Core Network con la Rete di Accesso. |
| Mbps | Acronimo di megabit per secondo, unità di misura che indica la capacità (quindi la velocità) di trasmissione dei dati su una rete informatica. |
| Modem | Modulatore/demodulatore. È un dispositivo che modula i dati digitali per permettere la loro trasmissione su canali analogici, generalmente costituiti da linee telefoniche. |
| MNO | Acronimo di Mobile Network Operator, l'operatore di telecomunicazioni proprietario della rete mobile che offre i propri servizi all'ingrosso (wholesale) all'MVNO (Mobile Virtual Network Operator). |
| MPF | Acronimo di Metallic Path Facility, la coppia di cavi di rame (coppia elicoidale non schermata) che parte dal permutatore (MDF -Main Distribution Frame) presente nella centrale telefonica dell'operatore e arriva nella sede dell'utente (privato o azienda). Le connessioni possono essere di tipo Full o Shared. Una connessione di tipo "Full" abilita sia la fruizione del servizio dati (banda larga) sia quella di servizi voce. Una connessione di tipo "Shared" abilita soltanto la fruizione del servizio dati (banda larga). Nel servizio in "shared access" l'operatore LLU (in accesso disaggregato) fornisce il servizio ADSL all'utente finale, mentre l'operatore incumbent fornisce il servizio di telefonia analogica sfruttando la medesima linea d'accesso. |
| MVNO | Acronimo di Mobile Virtual Network Operators (operatore virtuale di rete mobile): soggetto che offre servizi di telecomunicazioni mobili al pubblico, utilizzando proprie strutture di commutazione di rete mobile, un proprio HLR, un proprio codice di rete mobile (MNC, Mobile Network Code), una propria attività di gestione dei clienti (commercializzazione, fatturazione, assistenza) ed emettendo proprie SIM card, ma che non ha delle risorse frequenziali assegnate e si avvale, per l'accesso, di accordi su base negoziale o regolamentare con uno o più operatori di rete mobile licenziatari. |
|---|---|
| Narrowband | Modalità di connessione alle reti dati, ad esempio Internet, stabilita attraverso una chiamata telefonica. In questo tipo di connessioni tutta l'ampiezza di banda del mezzo di trasmissione viene usata come un canale unico: un solo segnale occupa tutta la banda disponibile. L'ampiezza di banda di un canale di comunicazione identifica la quantità massima di dati che può essere trasportata dal mezzo di trasmissione nell'unità di tempo. La capacità di un canale di comunicazione è limitata sia dall'intervallo di frequenze che il mezzo può sostenere sia dalla distanza da percorrere. Un esempio di connessione Narrowband è la comune connessione Narrowband via modem a 56 Kbps. |
| OLO | Acronimo di Other Licensed Operators, operatori diversi da quello dominante che operano nel mercato nazionale dei servizi di telecomunicazioni. |
| Opex | Acronimo di Operating Expenses (costi operativi), si tratta di costi diretti e indiretti che vengono registrati all'interno del conto economico. |
| Piattaforma | È la totalità degli input, incluso l'hardware, il software, le attrezzature di funzionamento e le procedure, per produrre (piattaforma di produzione) o gestire (piattaforma di gestione) un particolare servizio (piattaforma di servizio) |
| POP | Acronimo di Point of Presence, sito in cui sono installati gli apparati di telecomunicazioni e che costituisce un nodo della rete. |
| Portale | Sito web che costituisce un punto di partenza ossia una porta di ingresso ad un gruppo consistente di risorse di Internet o di una Intranet. |
| Router | Strumento hardware o in alcuni casi un software, che individua il successivo punto della rete a cui inoltrare il pacchetto di dati ricevuto, instradando tale pacchetto dati verso la destinazione finale. |
| Service Provider | Soggetto che fornisce agli utilizzatori finali ed ai provider di contenuto una gamma di servizi, compreso un centro servizi di proprietà, esclusivo o di terzi. |
| Server | Componente informatica che fornisce servizi ad altre componenti (tipicamente chiamate client) attraverso una rete. |
| SoHo | Acronimo di Small office Home office, piccoli uffici, per lo più studi professionali o piccole attività. |
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| Unbundling del local loop o ULL | Accesso disaggregato alla rete locale, ossia, la possibilità che hanno gli operatori telefonici, da quando è stato liberalizzato il mercato delle telecomunicazioni, di usufruire delle infrastrutture fisiche esistenti costruite da altro operatore, per offrire ai clienti servizi propri, pagando un canone all'operatore effettivamente proprietario delle infrastrutture. |
| VAS | Acronimo di Value-Added Services, i servizi a valore aggiunto forniscono un maggiore livello di funzionalità rispetto ai servizi di trasmissione di base offerti da una rete di telecomunicazioni per il trasferimento delle informazioni fra i suoi terminali. Includono le comunicazioni voce analogiche commutate via cavo o wireless; servizio diretto digitale point-to-point "senza restrizioni" a 9,600 bit/s; commutazione di pacchetto (chiamata virtuale); trasmissione analogica e a banda larga diretta dei segnali TV e dei servizi supplementari, quali i gruppi di utenti chiusi; la chiamata in attesa; le chiamate a carico; l'inoltro di chiamata e l'identificazione del numero chiamato. I servizi a valore aggiunto forniti dalla rete, dai terminali o dai centri specializzati includono i servizi di smistamento dei messaggi (MHS) (che possono essere usati, tra l'altro, per documenti commerciali secondo una modulistica predeterminata); elenchi elettronici degli utenti, degli indirizzi di rete e dei terminali; e-mail; fax; teletex; videotex e videotelefono. I servizi a valore aggiunto potrebbero anche includere i servizi a valore aggiunto di telefonia voce quali i numeri verdi o servizi telefonici a pagamento. |
| VoIP | Acronimo di Voice over internet Protocol, tecnologia digitale che consente la trasmissione di pacchetti vocali attraverso reti Internet, Intranet, Extranet e VPN. I pacchetti vengono trasportati secondo le specifiche H.323, ossia lo standard ITU (International Telecommunications Union) che costituisce la base per i servizi dati, audio, video e comunicazioni su reti di tipo IP. |
| VPN | Acronimo di Virtual Private Network rete virtuale privata realizzata su Internet o Intranet. I dati fra workstation e server della rete privata vengono inoltrati tramite le comuni reti pubbliche Internet, ma utilizzando tecnologie di protezione da eventuali intercettazioni da parte di persone non autorizzate. |
| Virtual Unbundling del local loop o VULL |
Modalità di accesso alla rete locale analoga per cui, pur in mancanza delle infrastrutture fisiche, si replicano le condizioni ed i termini dell'accesso in modalità ULL. Si tratta di una modalità di accesso temporanea che, generalmente, viene sostituita dalla modalità ULL. |
| WI-FI | Servizio per la connessione ad Internet in modalità wireless ad alte velocità. |
| Wi-Max | Acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access è una tecnologia che consente l'accesso senza fili a reti di telecomunicazioni a banda larga. È stato definito dal WiMAX Forum, un consorzio a livello mondiale, formato dalle più importanti aziende del campo delle telecomunicazioni fisse e mobili che ha lo scopo di sviluppare, promuovere e testare la interoperabilità di sistemi basati sugli standard IEEE 802.16-2004 per l'accesso fisso e IEEE.802.16e-2005 per l'accesso mobile e fisso |
|---|---|
| Wholesale | Servizi che consistono nella rivendita a terzi di servizi di accesso. |
| WLR | Acronimo di Wholesale Line Rental, la rivendita da parte di un operatore delle telecomunicazioni del servizio di linee affittate dall'Incumbent. |
Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato
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